Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2014/15 1 INDICE Premessa 1. L’istituto Tecnico per il Turismo: una chiave per il futuro 1.1 L’istruzione tecnica nell’ambito della nuova riforma 1.2 Profilo culturale e risultati di apprendimento 1.3 Sbocchi professionali 1.4 Quadro orario 1.5 Sitografia 2. L’ Istituto Tecnico per il Turismo “Livia Bottardi” di Roma 2.1 La nascita 2.2 Il territorio 2.3 Le strutture 2.4 Corsi attivi nell’a.s. 2014/2015 2.5 La Vision e la Mission di Istituto 2.6 Aree di intervento 3. Organigramma e funzioni dell’ I.T.T. Livia Bottardi 3.1 Il Dirigente Scolastico 3.2 Il Collegio dei Docenti 3.3 Il Consiglio di Istituto 3.4 I Collaboratori del D.S. e lo staff di presidenza 3.5 L’RSPP 3.6 I Docenti Funzione Strumentale al POF e i Docenti Referenti 3.7 I Docenti Coordinatori dei Consigli di Classe 3.8 I Direttori dei Laboratori e dei Reparti 3.9 Il DSGA 3.10 Gli Assistenti Amministrativi, Tecnici e i Collaboratori Scolastici 3.11 Gli Assistenti Specializzati 3.12 Organigramma ALLEGATI 1) PAI 2) SCHEDE PROGETTO FUNZIONI STRUMENTALI 2 Premessa Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) costituisce un documento con cui la scuola presenta gli elementi che la caratterizzano: il piano di studi, gli obiettivi formativi, la didattica e la metodologia di lavoro, le risorse strutturali, finanziarie e umane di cui dispone. Esso rappresenta, in sostanza, la sua carta d'identità. Il POF è memoria e progetto al tempo stesso in quanto, partendo dalla identità e dalla storia specifica dell’istituto, definisce le attività e gli impegni che la scuola si assume ogni anno, insieme ai progetti per il futuro, in continuità con le linee guida assunte negli anni precedenti. Si tratta, quindi, di un progetto collegiale cui possono, e debbono collaborare, anche le famiglie e gli studenti con i loro suggerimenti e le loro richieste. Non è una ipotesi di lavoro o una dichiarazione d'intenti, ma una presentazione di interventi educativi e formativi programmati e deliberati dal Collegio dei Docenti tempi e dei modi che ne permetteranno la realizzazione risorse umane, strutturali e finanziarie disponibili competenze che gli studenti dovranno maturare al termine del periodo di riferimento Esso rappresenta anche una mappa dei luoghi, delle consuetudini, delle regole, delle passioni e della storia dell’Istituto stesso. La sua struttura è flessibile, determinata cioè dal contesto in cui si realizza l’apprendimento, dai riscontri che le verifiche di attuazione forniranno nel corso dell’anno scolastico. Nelle parti in cui il POF dovesse diventare inapplicabile o non funzionale, oppure nel caso di nuove opportunità formative, viene modificato allo scopo di adattarsi il più possibile ai bisogni espressi dalle componenti coinvolte (studenti, famiglie, docenti e personale non docente). Questo documento è alla base della comunicazione tra la Scuola, gli studenti che la frequentano e le loro famiglie e costituisce di fatto un patto educativo, dove la scuola si impegna - ad offrire occasioni formative significative per gli alunni e funzionali al loro profilo d’uscita (realizzazione degli obiettivi formativi) - a verificarle e modificarle ogni volta che si ritiene necessario gli studenti e le famiglie si impegnano all'osservanza dei principi e delle regole fondanti di ogni comunità educativa. Il POF è un sistema composto da diverse aree dove la funzione di ciascuna, come in tutti i sistemi, coinvolge e rimanda alle funzioni delle altre. Il POF diventa facilitatore di apprendimento ed efficace organizzatore della vita scolastica quando le aree interessate riescono a stabilire tra loro una relazione promuovente. 3 L’istituto tecnico per il turismo: una chiave per il futuro La scelta della scuola secondaria superiore è fondamentale per la crescita di uno studente, sia come persona sia come cittadino, perché da lì si costruisce il futuro. La scuola e il lavoro, nel caso degli istituti tecnici per il turismo, si integrano perché fanno parte di un unico universo, quello della formazione dei giovani e della costruzione di una nazione più aperta e matura. Per gli studenti, quindi, scegliere un Istituto Tecnico per il Turismo equivale a mettersi in relazione con i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni. 1.1 L’istruzione tecnica nell’ambito della riforma I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005 n. 226, come modificato dall’articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40. Gli istituti tecnici costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale dotata di una propria identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n. 226/05. 4 L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in due aree: 1. L’area di istruzione generale comune, che ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. 2. L’area di indirizzo, che hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge del 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico. I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e dalle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio. Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro. I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsto per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 5 - - - - - - - - - - - - - - - - Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. 6 L’Istituto Tecnico per il Turismo: Profilo culturale e risultati di apprendimento Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. 1.2 Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni. Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti del marketing, ai prodotti/servizi turistici.. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo “Turismo” raggiunge, pertanto, le seguenti competenze specifiche del settore 1) Riconoscere e interpretare 7 – – – Le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico, i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica, i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali diverse. 2) Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico. 3) Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi. 4) Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie. 5) Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico. 6) Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile. 7) Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici. 8) Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici. 9) Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica. 10) Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. Che si traducono in competenze lavorative: – – – – – gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio; collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata; utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi; promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale; intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali. 8 1.3 Sbocchi Professionali Al termine del percorso di Istruzione Tecnica si consegue il titolo di “PERITO”. Successivamente al completamento del periodo di studi superiori, l’alunno potrà Specializzarsi come tecnico superiore e accedere a un’occupazione con i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. Frequentare eventuali corsi post-diploma per approfondire la sua preparazione in settori operanti quali quelli per operatori congressuali. Frequentare tutti i percorsi universitari Inserirsi nel mondo del lavoro, per accedere al quale egli è comunque in possesso delle conoscenze e delle abilità necessarie, già alla conclusione del quinquennio proposto, per gestire una piccola o media azienda turistica in modo moderno, agile ed efficace, anche in rapporto alla multiforme normativa di settore italiana e a quella comunitaria europea, che influenzerà in misura crescente la vita delle aziende turistiche. Più economia aziendale, insomma, e meno contabilità, per la quale esistono ormai i computer ed i commercialisti. Nella radicale revisione delle discipline professionali, infatti, si è tenuto conto delle seguenti considerazioni: La presentazione di servizi richiesta oggi a chi opera nel turismo va molto al di là della semplice prenotazione di mezzi di trasporto e di alberghi e della relativa biglietteria e fatturazione; non esiste un’unica professione turistica, ma una pluralità di attività turistiche; le tipologie operative del settore non sono soltanto varie, ma appaiono caratterizzate da una rapida evoluzione: ogni tentativo di definizione che miri a rappresentarle con un’immagine univoca e statica lascia fuori rilevanti segmenti di attività ed ha validità limitata nel tempo; 9 1.4 Quadro orario Attività e insegnamenti generali comuni agli indirizzi del settore economico 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno Percorso formativo unitario I II III IV V Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 - - - Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 - - - Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Attività e insegnamenti obbligatori dell’area di indirizzo Turistico 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno Percorso formativo unitario I II III IV V Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - Geografia 3 3 - - - Informatica 2 2 - - - Economia Aziendale 2 2 - - - Seconda lingua straniera 3 3 3 3 3 Terza lingua straniera - - 3 3 3 Discipline turistiche e Aziendali - - 4 4 4 Geografia turistica - - 2 2 2 Diritto e Legislazione Turistica - - 3 3 3 Arte e territorio - - 2 2 2 10 1.5 Sitografia Sitografia per l'acquisizione di maggiori informazioni sugli sbocchi lavorativi. http://www.jobtel.it Portale dell’orientamento al lavoro http://www.conndustria.it Sito delle industrie http://www.lavoro.gov.it Sito del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale http://www.lavoro.gov.it/EuropaLavoro Sito del Ministero del Lavoro e della previdenza Sociale per l’Europa http://www.italialavoro.it Agenzia del Ministero del lavoro e del Ministero della solidarietà sociale http://www.borsalavoro.it Borsa Nazionale del Lavoro http://www.isfol.it Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori http://www.indire.it Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica http://www.invalsi.it Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione http://www.polaris.unioncamere.it Portale delle Camere di Commercio per l’Alternanza Scuola-Lavoro http://www.portalecnel.it Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro http://www.censis.it Centro Studi Investimenti Sociali http://www.tecnostruttura.it Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo http://excelsior.unioncamre.net Sistema informativo Excelsior Per saperne di più: Basile, La Tona, Scolaro, Vadalà 11 1. 2.1 L’ Istituto Tecnico per il Turismo “Livia Bottardi” di Roma La nascita Nel 1974 con la strage di Piazza della Loggia a Brescia, viene assassinata Livia Bottardi, una giovane insegnante, vittima innocente della barbarie del terrorismo e della violenza cieca ed insensibile alla vita ed alla condizione umana. Si sceglie di prenderne il nome, e quella scelta impone di ricordare che la scuola, più di ogni altra istituzione, formale e non, di questa società, ha il dovere di rispettare, salvaguardare e valorizzare l’individualità e la diversità , di formare ad una coscienza storica ed ai valori umani e civili ed alla pace, affinché le nuove generazioni siano capaci di scelte degne, consapevoli e coerenti con il patrimonio storico e culturale a cui appartengono, scelte di tolleranza, di garanzia, di solidarietà di pace. 2.2 Il territorio La Rustica nella periferia orientale di Roma, situato tra la via Collatina, la via Tiburtina e la ferrovia per Sulmona si estende nei municipi 4, 5 e 6. L'insediamento, sorto negli anni venti, presenta tuttora caratteristiche edilizie dell'epoca: case ad uno o due piani circondate spesso da giardinetti o con corte interna. La posizione a ridosso della ferrovia e delle vie consolari ha costituito una forte attrattiva per lo sviluppo urbanistico dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Il centro del quartiere è Largo Augusto Corelli in cui confluiscono via della Rustica, via Achille Vertunni, via Delia e via Dameta che collegano (assieme a via di Cervara e via di Tor Cervara) il quartiere con la Via Tiburtina. Importanti sono le vie di comunicazioni che attraversano il territorio del quartiere: il Grande Raccordo Anulare ed il tratto cittadino dell'autostrada A24 Strada dei Parchi alle quali è direttamente accessibile tramite uno svincolo, la linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara, oltre i treni ad alta velocità (TAV) sulla tratta ferroviaria Roma-Napoli che si affianca alla vecchia linea sopra citata. La struttura stradale è inadeguata a contenere il traffico con conseguente congestione ed inquinamento; l'alta densità abitativa ha determinato carenza di spazi verdi, luoghi di aggregazione e di parcheggi. Discreti sono anche gli insediamenti sviluppatisi a seguito del decentramento di enti, ministeri ed attività pubbliche (uffici Inpdap, Ministero del Tesoro e Ministero delle Finanze) e private legate alla grande distribuzione (magazzini Metro) o alla ricezione alberghiera (Novotel). Di recente realizzazione (l’inaugurazione risale alla primavera 2011) il parco Fabio Montagna (a ridosso della TAV dalla parte opposta dell’ITT). Nel territorio sono presenti numerose associazioni onlus e cooperative sociali, culturali e sportive (quella parrocchiale affiliata al csi comitato di Roma ha ricevuto il giorno 22 settembre 2010 il premio come miglior oratorio dell’anno da Adriano Galliani). Da 3 anni al parco Fabio Montagna si svolge la festa delle associazioni di quartiere. Storia Nel 1200 era un feudo dei baroni De Rusticis. La prima testimonianza della denominazione "Rustica" è in una bolla di papa Onorio III del 1217. Edifici di culto Chiesa di Nostra Signora di Czestochowa e Sala del Regno dei Testimoni di Geova. 12 Ritrovamenti archeologici Nel 1972, durante lavori stradali, fu scoperta in loco una necropoli, in gran parte distrutta dai lavori. Successive campagne di scavo portarono alla definizione di un intero centro proto-urbano con annessa la necropoli, databili verso la prima metà dell'VIII secolo e.il V. Alla fine degli anni novanta, nel parco "Caduti di Marcinelle", durante degli scavi dell'Acea, fu ritrovata parte di una strada lastricata, di epoca imperiale. Al termine dei lavori il sito fu ricoperto ed è tuttora ignoto il suo destino. Nel gennaio 2010, durante i lavori per la complanare all'autostrada A24, fu rinvenuta una biga di epoca romana accanto a dei siti funerari con scheletri, suppellettili e monumenti. Durante la realizzazione del parco “Fabio Montagna” sono stati rinvenuti dei reperti (cocci di anfore di fattura africana) tratti della via Collatina vecchia (strada usata in antichità per la manutenzione dell’acquedotto Virgo) che collegava il centro di Roma a Collatia, l’attuale zona di Lunghezza. Collegamenti Il quartiere ospita il capolinea di tre linee dell'ATAC: il 447, che collega La Rustica alla stazione Metro B di Rebibbia passando per via di Tor Cervara; il 543, il cui capolinea opposto è invece a Centocelle; la linea notturna n12, che arriva fino a piazza Venezia. Si trova anche la linea ferroviaria metropolitana FR2: stazioni La Rustica Città e UIR La nostra scuola Come raggiungerci Ferrovia metropolitana FL2: La Rustica Città (Roma Tiburtina – Tivoli) Linee 058 e 313: Corsa scolastica deviata in orario di entrata e di uscita degli alunni Linea 447: Metro B Rebbibia – La Rustica Fermata Collatina/Birolli delle linee Linea 058: Raimondi M. — via Birolli Linea 075: Ponte Mammolo – Tonino Bello Linea 313: Via Piovanelli – Via Longoni Linea 541: Largo Preneste – Via Fillia Linea 543: Primavera/Gardenie – via Vertunni Linea 314: Largo Preneste – Largo Rotello 13 2.3 Le strutture Le strutture della scuola sono moderne e ben disposte, a compensazione della sua ubicazione periferica. Sono disponibili 39 Aule (tutte dotate di computer multimediale e collegamento ad internet) ampie e luminose, disposte su due piani oltre al piano terra e collegate da spaziosi corridoi, vi sono inoltre: laboratori linguistici, laboratori multimediali e laboratori di informatica laboratorio di agenzia viaggi; laboratorio per la simulazione dell'Impresa Formativa Simulata; laboratorio polivalente - alunni con bisogni educativi speciali; laboratorio di ceramica; laboratori musicali; biblioteca; aula magna; due palestre; campo esterno polivalente; aree verdi esterne con panchine; bar interno ampio parcheggio per automobili e motorini; Tutti i computer installati nelle agenzie, nei laboratori e negli uffici della Scuola hanno accesso diretto ad Internet che è accessibile anche tramite RETE WIFI nella Sala Docenti, in Biblioteca e nella zona adiacente l’ingresso principale al piano terra. 2.4 Corsi attivi nell’a.s. 2014/2015 Nell’Istituto è attivo il corso nato dopo la riforma precedentemente illustrata ed in vigore da questo anno scolastico per tutte le classi. Ora alternativa allo studio della religione cattolica La scuola, su indicazione del Collego dei docenti, ha individuato (in ordine di preferenza), per gli alunni che non si avvalgono della facoltà di frequentare l’ora di Religione, alcune discipline 1) Cultura gastronomica internazionale 2) Lingua Latina 3) Fotografia 4) Lingua e cultura cinese Ambiti e tempi della formazione Per raggiungere gli standard descritti, il diplomato dovrà acquisire all’interno del corso di studi gli elementi di conoscenza ed il sistema di relazione richiesti, anche se non tutti necessariamente sviluppati fino al livello di compiuta terminalità. Successivamente al completamento del periodo di studi superiori, egli potrà frequentare eventuali corsi post-diploma per approfondire la sua preparazione in settori operanti quali, quelli per operatori congressuali. Anche in assenza di tali opportunità, il diplomato potrà inserirsi nel mondo del lavoro, per accedere al quale egli è comunque in possesso delle conoscenze e delle abilità necessarie già alla conclusione del quinquennio proposto. 2.5 La Vision e la Mission di Istituto Oggi è diffusa la tendenza a definire sinteticamente cosa è un istituto e ciò a cui un istituto tende nelle intenzioni e nelle aspettative dei soggetti che vi operano con i termini di Mission e Vision. 14 La Vision è la ragione esistenziale di una scuola, poiché risponde alla domanda “perché esisto” come istituzione ed è sempre specifica di una scuola. Il mandato istituzionale è scritto negli ordinamenti della scuola, mentre la Mission è il mandato interpretato nel proprio contesto di appartenenza. Le scuole sono diverse, hanno delle caratteristiche che portano a rispondere in modo diverso al mandato istituzionale. I valori fanno da collante nelle relazioni umane all’interno della scuola, sono norme etiche e morali che tengono insieme le persone all’interno di una istituzione. Non ci sono valori se c’è anarchia organizzativa. Nella costruzione del Piano dell'Offerta Formativa l’TT Bottardi si è ispirato a diversi principi, ritenuti fondamentali perché si possa parlare di strumento funzionale a cui riferirsi tanto per i docenti quanto per gli studenti; tra questi alcuni ineludibili di carattere generale: la flessibilità nella scelta dei percorsi didattici, nei contenuti che li caratterizzano, nelle metodologie di lavoro utilizzate, nella scansione temporale; l'integrazione tra le diverse iniziative progettuali realizzate e l'interazione progettuale tra la Scuola ed il Territorio che la circonda; la responsabilità in tutti i processi autonomamente attivati con il coinvolgimento di tutte le sue componenti l’educazione alla cittadinanza europea altri, più specifici e caratterizzanti del nostro Istituto, identificabili nelle seguenti tre caratteristiche fondanti che costituiscono, nel senso sopra detto la Vision di Istituto e che dovrebbero permeare tutte le attività dell'Istituto e quindi innanzitutto il POF e i suoi progetti: SVILUPPO DEL SENSO DI COMUNITA’ SCOLASTICA DELL’ISTITUTO SVILUPPO DELLA CAPACITA’ DI AUTONOMIA E DI ORGANIZZAZIONE PROFESSIONALE DEGLI ALUNNI ACCENTUAZIONE DEL CONCETTO DI ISTITUTO QUALE CENTRO DI EDUCAZIONE PERMANENTE TERRITORIALE Alla Scuola, più di ogni altra agenzia educativa, spetta il compito di condurre gli studenti verso competenze sia di tipo cognitivo sia comportamentale, nella tutela della complessità che contraddistingue la persona. Il concetto di "VISION" di Istituto esposto, quale idealizzazione operativa degli obiettivi anche a medio o lungo termine che si intende perseguire nelle attività di educazione, di istruzione e di formazione degli studenti dell’ITT Bottardi, è di particolare importanza. Riportando su un piano più concreto e operativo la visione sopra esposta si arriva a dover considerare nell'ambito della Mission di Istituto obiettivi di apprendimento più immediati. L'efficacia di un progetto educativo di questo tipo è, infatti, legata al raggiungimento, tra gli altri, di obiettivi generali di apprendimento: fornire conoscenze capaci di orientare l’alunno nella scelta del proprio progetto di vita; favorire l’acquisizione delle competenze indispensabili per partecipare consapevolmente e produttivamente all’evoluzione delle dinamiche sociali, dell’universo tecnologico e scientifico; facilitare gli apprendimenti cosiddetti trasversali, utilizzabili cioè a creare intersezioni tra le diverse aree disciplinari; indirizzare verso una fruizione personale e significativa dei contenuti disciplinari e le trame essenziali che li legano, facendone intuire la valenza formativa; predisporre un ambiente educativo centrato tanto sugli apprendimenti strumentali quanto sulle relazioni interpersonali, finalizzandolo ad un successo formativo generalizzato; 15 educare ad un sapere critico ed a comportamenti socialmente stabiliti, condivisi, accettati; acquisire consapevolezza dei significati della cittadinanza europea attiva, contestualizzata a tutti i livelli della vita organizzata. Per il raggiungimento degli obiettivi generali prefissati ci si avvale di contributi curriculari ed extracurriculari, in integrazione flessibile, tanto che sempre più frequentemente si parla di "tempo scuola", autentico spazio sociale in cui gli studenti utilizzano appieno le risorse materiali ed umane disponibili. In un concetto di Scuola pensata come luogo centrale del processo educativo e di maturazione dei giovani, le definizioni curriculare ed extracurriculare possono apparire inopportune, in quanto potrebbero sottendere contributi ed occasioni formative diversi, uno di livello superiore all'altro (generalmente il curriculare). Noi continuiamo a suddividere le attività secondo queste definizioni solo per comodità di esposizione, avendo cura di organizzare un POF razionale, che riesca appunto a ribaltare questa logica e dare ad entrambe pari dignità e diritto di cittadinanza nel complesso processo formativo. Le Attività curriculari fanno parte del normale curricolo, ossia del percorso scolastico che tutti gli studenti devono obbligatoriamente seguire. Oltre alle lezioni tradizionali svolte in classe, essi comprendono: l’attività di accoglienza (per gli studenti del primo anno); l’orientamento scolastico e professionale; il sostegno e recupero ; le visite ed i viaggi di istruzione; il tirocinio professionale. Le Attività extracurriculari non fanno parte del curricolo, ma sono autonomamente scelte dagli studenti in orario extrascolastico e sono spesso anche aperte al territorio: laboratorio di musica; laboratorio di teatro; laboratorio ceramica; cinema; attività sportive; Sportello individuale di ascolto scambi culturali in Italia ed all’estero; ECDL Certificazioni di competenza delle lingue straniere Entrambi i tipi di attività saranno descritti nel capitolo relativo all'organigramma e alle funzioni dell’ITT Bottardi e dettagliate nei relativi progetti riportati in allegato. A proposito della progettazione, è importante rilevare l’iter adottato per la formulazione, l'erogazione e il monitoraggio dei progetti. Non ci sono novità rispetto al modello utilizzato lo scorso a.s. con la presenza della "Analisi dei Bisogni" e degli "Obiettivi Misurabili. Sono poi sempre previste, come di seguito descritto, le fasi di "Verifica" e "Validazione". La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso. Il fine ultimo, come ovvio, è quello di poter valutare al termine del progetto la sua efficacia e la sua economicità in relazione alle risorse utilizzate, per poterlo eventualmente riproporre, opportunamente modificato, l'anno successivo. 16 Talvolta l'individuazione di obiettivi misurabili, che è sempre e comunque possibile, è operazione articolata e complessa a causa della astrattezza delle grandezze in esame. Piu’ nello specifico si intende realizzare un POF omogeneo e integrato che rappresenti veramente la carta di identità del Bottardi caratterizzandone inequivocabilmente le suddette linee strategiche e la missione istituzionale che deve essere condivisa con il maggior numero possibile di attori della comunità scolastica. Individuare “pochi” progetti e attività in grado di fronteggiare quelle che sono le criticità più evidenti emerse negli ultimi anni e cioè: Aumentare il numero degli studenti del 1° anno ammessi al 2° anno Aumentare le competenze di base in matematica Migliorare la Progettazione della didattica e la valutazione degli studenti Potenziamento dei processi di autovalutazione aumentando il numero di soggetti coinvolti Potenziare la comunicazione interna ed esterna all’istituto L'applicazione di quanto esposto alla particolare categoria di progetti che riguarda i viaggi di istruzione e la didattica curriculare fuori dalle mura scolastiche (visite didattiche accompagnate, stage, tirocini, viaggi di studio, alternanza scuola- lavoro, etc.) richiede qualche approfondimento anche alla luce del Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto il 24 settembre 2014. Per quanto attiene ai viaggi di istruzione, ad esempio, il rispetto della Vision e della Mission di Istituto, descritte, implica lo sviluppo di progetti che si rivolgano al maggior numero possibile di classi contemporaneamente (per consolidare il senso di "comunità di Istituto" e non solo di " comunità di classe") e che siano il più possibile co-organizzati con gli studenti (per sviluppare le doti di autonomia e di auto-organizzazione). Dovranno prevedere inoltre, prima, durante e dopo il viaggio, attività professionalizzanti (per sviluppare le capacità di organizzazione professionale). Resta immutata, ovviamente, la libertà individuale di ciascun docente di presentare qualunque progetto e quindi anche qualunque progetto del tipo in esame (naturalmente con una corretta ideazione e compilazione della relativa scheda progetto) . E' auspicabile, però, in base a tutte le considerazioni precedenti, la proposta di progetti di viaggi di istruzione che coinvolgano almeno le tre classi di una sezione del triennio (3°,4°,5°) o almeno due sezioni del biennio (due prime e due seconde) al fine, anche, di rafforzare i contributi educativi tra pari (Peer Education) la cui validità a livello pedagogico è ormai universalmente riconosciuta. Sarebbe inoltre opportuno prevedere in tali progetti il coinvolgimento attivo di ex alunni del Bottardi, magari già diventati professionisti del settore turistico. Ciò consentirebbe un travaso ottimale di esperienze tra pari e rinforzerebbe la caratteristica dell'Istituto quale Centro di Educazione Permanente. La più volte citata necessità di integrazione e coerenza dei progetti del POF e, quindi, anche dei progetti dei viaggi di istruzione, conferma l'importanza di viaggi di istruzione, se non concepiti, almeno inizialmente, per l'intero Istituto, quanto meno rispondenti, in un anno scolastico, a un criterio didattico unificante per l'Istituto. Per esempio anche nel presente a.s. si potrebbe suggerire, quale principio aggregante, l'approfondimento di aspetti del turismo sportivo primaverile o invernale, oppure di quelli legati a una full immersion linguistica o ancora l'approfondimento di particolari settori del turismo moderno (villaggi turistici, agriturismo, turismo sostenibile, il crocerismo, etc.). Passando alle visite guidate giornaliere è evidente che non ci si trovi in presenza di un vero e proprio "progetto" nella accezione sin qui adottata. Si tratta di una singola azione o intervento che deve essere inquadrato in un più ampio e organico progetto. 17 Una fruizione teatrale, ad esempio, può essere inserita in un progetto che abbia come obiettivo (da misurarsi, come detto, con tecniche opportune) il miglioramento delle capacità espressive verbali e non verbali , e di cui l'uscita a teatro può essere uno dei vari interventi previsti nel progetto. E' bene comunque, a proposito di attività didattiche curriculari che prevedano l'esborso di denaro da parte degli studenti, appurare con certezza la disponibilità e la possibilità delle famiglie di sostenerne l'onere. Per tentare di ridurre, in queste circostanze, le conseguenze devastanti e inaccettabili delle diseguaglianze economiche delle famiglie, anche quest’anno è stato istituito un "Fondo di solidarietà" del Bottardi e sono allo studio metodi di Fund Raising per finanziarlo. Occorre quindi tassativamente e preliminarmente verificare, le intenzioni e le disponibilità delle famiglie in vista del progetto che si intende proporre. Non sembrano infatti applicabili alle visite guidate o alle altre attività giornaliere di cui trattasi, le abituali percentuali ( circa i 2/3) di partecipazione a livello classe, utilizzate per i viaggi di istruzione. Nello specifico, tali percentuali devono tendere, magari grazie anche al fondo di solidarietà di cui si è detto, al 100%. Uscite didattiche di questo tipo possono essere, naturalmente, anche inquadrabili nell'ambito della Programmazione delle Attività Didattiche (PAD) di un singolo docente o meglio ancora, congiuntamente, di più di un docente se non dell'intero Consiglio di Classe (PAC). Il PAD o il PAC sono a tutti gli effetti esempi di attività progettuale nel senso sinora trattato, e questo a.s., si provvederà a modificare o realizzare la modellistica relativa. In tali circostanze la congruenza della specifica azione proposta (visita guidata, teatro, etc.) sarà valutata caso per caso sulla base della programmazione presentata e di eventuali approfondimenti. E’ comunque indispensabile che la programmazione, classe per classe, delle uscite didattiche sia realizzata in maniera tale da evitare che una o più discipline siano penalizzate nell’arco dell’anno per un numero di ore di lezione non svolte in classe ( a qualunque titolo) superiore al 25% delle ore totali previste nel curriculo ministeriale. Non saranno quindi autorizzate uscite didattiche in ore e giorni che comportino uno “sforamento”, anche se per una sola disciplina, del tetto massimo citato del 25%. Per quanto riguarda la metodologia da utilizzarsi per il raggiungimento della Mission di Istituto occorre considerare che il passaggio dalla Scuola del Programma a quella del Curricolo porta ad abbandonare la logica dei percorsi rigidamente predefiniti, per passare ad una loro contestualizzazione, ad una mediazione con le conoscenze, gli stili cognitivi, le strutture e le condizioni psicologiche dei giovani a cui sono rivolti, nonché all’interazione con le opportunità e la cultura del Territorio in cui vivono e si esprimono. Le modalità, le strategie, i tempi e le verifiche utilizzate dai Docenti per valutare igli obiettivi formativi (Unità di apprendimento) raggiunti dagli alunni, coerenti con gli obiettivi Generali e Specifici di apprendimento centralmente espressi, sono orientati verso i bisogni e le esigenze locali. Per tutto il corso di studi, per questo a.s. in aggiunta alle lezioni convenzionali, con l'intento di incrementarli gradualmente nel tempo, nell’Istituto saranno adottati : l'insegnamento modulare; il lavoro di gruppo; la ristrutturazione dei programmi; l'impiego della multimedialità l'approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning), ormai ordinamentale per le classi quinte, sarà implementato con la gradualità che le risorse disponibili consentiranno. 18 Le altre occasioni formative previste dal POF tengono in conto le diverse competenze immediatamente spendibili di cui gli studenti hanno bisogno, così che: - gli studenti del primo anno utilizzeranno le esperienze formative per potenziare abilità di tipo strumentale (lettura, scrittura, calcolo, lingue straniere) e di tipo relazionale (approccio con le materie d'insegnamento e con gli Insegnanti, collaborazione e cooperazione, comunicazione, attenzione alle cose ed ai fatti della Scuola), - gli studenti del biennio finale utilizzeranno le esperienze formative per realizzare competenze specifiche, già legate alle condizioni reali del lavoro, già aperti verso le relazioni esterne al sistema scolastico (procedure organizzative, transazioni, ricercaazione). 2.6 Aree di intervento L’ITT Bottardi interviene nel processo didattico-educativo dei suoi studenti attraverso diverse aree, articolate e correlate in modo da fornire formazione civile e culturale oltre che didattica. Accoglienza Ogni qualvolta un giovane viene introdotto in un nuovo contesto di relazione inizia la costruzione di un rapporto significativo con le persone, i luoghi e le dinamiche che caratterizzano tale contesto. Questo lo porta a riorganizzare il suo schema di comportamento, il mondo delle sue conoscenze e delle sue certezze, innesca nuovi interessi e motivazioni, crea nuove aspettative, produce una diversa percezione di sé , lo porta inevitabilmente a riflettere sulle proprie capacità, sulla sua possibilità di successo, alla consapevolezza delle scelte fatte; in buona sostanza, ogni nuova esposizione ad esperienze di studio e di vita, incide in maniera irreversibile sul suo processo di sviluppo. Da qui, la necessità di tutelarlo con forme e strumenti adeguati, in questo passaggio cruciale dalla scuola media alla superiore, passaggio coincidente con una modificazione profonda della sua condizione affettiva, morfologica, psicologica, sessuale. Intenderemo quindi per accoglienza, ogni intervento attuato per facilitare il passaggio del giovane studente da una condizione precedente ad una successiva, dall'ingresso nel corso di studi, al passaggio da un anno scolastico all'altro, dal triennio al biennio finale, alla maturità. Le attività di accoglienza sono finalizzate a fornire l’inserimento delle classi prime attraverso la conoscenza individualizzata degli alunni ed alla prima strutturazione di gruppi classe funzionali, sia per quanto riguarda le conoscenze strumentali che per quanto riguarda gli stili cognitivi, le capacità e modalità di relazione interpersonale. You're welcome - Colloquio preliminare di conoscenza dei ragazzi, relativamente alle motivazioni ed alle aspettative, presentazione delle caratteristiche dell'indirizzo scolastico (profilo in uscita, curricoli, discipline di studio) - Lo spazio e la scuola: visita guidata agli spazi di studio, di lavoro, alle mansioni, alle funzioni ed all'organizzazione della scuola (orari, ruoli, riferimenti) - Partecipazione alla vita scolastica: le regole, le norme, le consuetudini, i diritti, organi collegiali, funzione ed organizzazione delle assemblee di classe, rappresentanze - Che tipo di studente sono: dialogo educativo con l'alunno per aiutarlo, attraverso la riflessione su alcune tematiche dell'adolescenza, ad osservarsi e descriversi, oralmente e per iscritto; riflessioni sui propri stili cognitivi e sulle metodologie che facilitano l'apprendimento - Introduzione alla conoscenza del proprio stile di apprendimento, ad un corretto e proficuo metodo di studio 19 Orientamento Uno dei compiti più delicati demandati alla scuola è rappresentato certamente dell'orientamento, inteso sia come azione diretta ad informare i giovani che intendono affrontare il corso di studi sulla scuola, sugli sbocchi professionali, sugli studi post-diploma, che come operazione pedagogica capace di indirizzare lo studente verso il successo nell'apprendimento e verso progetti di vita in cui possa utilizzare al meglio, in ogni occasione, quanto appreso. Alla Scuola spetta peraltro un altro compito altrettanto delicato, il riorientamento, operazione in cui si cercano di individuare i motivi che non hanno permesso, in un determinato corso di studi, al giovane di acquisire alcuna competenza spendibile, e si cerca di indirizzarlo verso altre opportunità. Affinché entrambe le operazioni giungano a buon fine è necessario tenere conto di tre parametri fondamentali: - le conoscenze che gli alunni possiedono, - le esperienze di studio che essi vorrebbero privilegiare - le opportunità di scelta che hanno a disposizione. Tenendo conto di questo, la Commissione Orientamento rivolge il suo intervento in tre direzioni: - nei confronti degli alunni delle scuole medie inferiori, mediante incontri nelle scuole medie del Territorio e dei Municipi contigui, visite nella sede del Bottardi, informando correttamente sul piano di studi dell’Istituto Tecnico per il Turismo, sulle opportunità lavorative e di proseguimento degli studi post-diploma, accompagnando gli studenti in una visita guidata nei luoghi della Scuola, chiarendo i dubbi e le curiosità. - nei confronti degli studenti frequentanti, mediante intervento nei consigli di classe sul coordinamento dei programmi modulari e mediante interventi correttivi in itinere; - nei confronti degli studenti che si avvicinano alla conclusione del ciclo di studi, per aiutarli in una scelta razionale, fornendo tutte le informazioni sulle opportunità possibili, sia in caso di proseguimento degli studi a livello universitario o post-diploma, sia in caso di inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso il contatto diretto con il mondo universitario; - nei confronti degli alunni diversamente abili mediante incontri con i Docenti di sostegno delle Scuole medie e contatti con gli operatori ASL del Territorio, fornendo informazioni sugli interventi didattico-educativi mirati all'integrazione. - nei confronti degli alunni diversamente abili che si avvicinano alla conclusione degli studi, per orientarli in maniera adeguata nelle scelte future, mediante contatti con le realtà presenti sul Territorio, competenti in materia di inserimento sociale e lavorativo. Inclusione e prevenzione del disagio La scuola promuove la cultura dell’inclusione nella prospettiva più generale di una educazione al rispetto della persona umana e della sua diversità ma anche alla solidarietà e per questa ragione, nella nostra come in tutte le altre scuole, gli interventi finalizzati all’inclusione degli alunni diversamente abili, mirano al coordinamento dell’azione didattica ed all’acquisizione da parte di questi alunni, della coscienza di essere parte integrante della comunità scolastica. A tale proposito si veda in allegato il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) redatto a termini di legge. I GLH (gruppo di lavoro sull’handicap) operano con modalità di intervento diverse a seconda del tipo di difficoltà ed il docente di sostegno integra la propria azione educativodidattica con quella dei colleghi curriculari secondo un programma di interventi condiviso da tutte le componenti coinvolte. Tale attività è contemplata in una Programmazione educativa individualizzata (PEI) strutturata a misura del singolo alunno diversamente abile, sulla base delle disabilità specifiche e delle conseguenti difficoltà e delle potenzialità comunque disponibili. L’integrazione è inoltre favorita anche grazie ai diversi laboratori teatrale e musicale, di ceramica, presenti nella scuola, che costituiscono un canale alternativo per veicolare l’espressione e l’emotività. 20 L’ITT “Livia Bottardi”, situato in una zona periferica di Roma Est, è frequentato da studenti provenienti da quartieri definiti “socialmente a rischio” (Tor Bella Monaca, Torre Angela, Centocelle, Tor Sapienza, Castelverde, ecc.), ed è caratterizzato da un alto tasso di dispersione scolastica nelle prime classi, con punte più basse negli anni successivi. Le ragioni di questi insuccessi sono molte, e non tutte possono essere affrontate solo dalla scuola, che, sempre di più, in questi ultimi anni, ha cercato di creare interesse e motivazione negli studenti, dimostrando attenzione verso le problematiche tipiche della loro età, con l’obiettivo di combattere quel fenomeno che gli esperti chiamano “disagio giovanile”. Il nostro istituto, pertanto, ha attivato uno sportello di ascolto individuale (curato da una psicologa-psicoterapeuta), rivolto a studenti, genitori e docenti e altro personale della scuola, su richiesta. Scopo dell’iniziativa è quello di creare uno spazio di ascolto/comunicazione e sostegno, rivolto, in particolare, a studenti in difficoltà. “Le informazioni e la consulenza sono erogate nell’assoluto rispetto dell’anonimato di chi si rivolge al servizio” (art. 87, 2° comma, L. 162/90). Sostegno e recupero La scuola garantisce il sostegno agli studenti in difficoltà, il loro recupero alla partecipazione alla vita della comunità scolastica ed agli apprendimenti strumentali, attraverso: recupero in itinere, individuando le carenze degli alunni e riorganizzando i contenuti e gli obiettivi specifici di apprendimento. Si tratta di una strategia didattica adottata dalla quasi totalità degli insegnanti, con tempi e mezzi definiti contestualmente e legate agli stili di apprendimento, gli stili cognitivi, le caratteristiche della classe. corsi di recupero, che si svolgono almeno una volta nel corso dell’anno scolastico, in orario post-scolastico, con numero non superiore ai 10 alunni. Alla fine di questi corsi, della durata media di 10 ore, il docente effettua sempre una verifica scritta per accertarne l’efficacia. Un altro ciclo di corsi è generalmente tenuto a settembre, prima dell’inizio ufficiale dell’anno scolastico, per dare la possibilità, agli studenti promossi con un debito, di estinguere il debito stesso; Tirocinio professionale Al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi, il nostro istituto programma ogni anno uno stage turistico di 15 giorni in albergo oppure in agenzie di viaggi, per gli studenti che frequentano il quarto e quinto anno di studi. Gli obiettivi che si vogliono perseguire con tali periodi di tirocinio sono: stabilire un rapporto più stretto tra scuola e realtà produttive; permettere agli studenti di verificare la loro preparazione scolastica anche in rapporto alle richieste del mondo del lavoro; motivare gli studenti ad approfondire i problemi che si riscontrano nella pratica operativa e a riscoprire l’importanza dello studio e dell’impegno scolastico legandoli a riscontri professionali immediati; sviluppare negli allievi flessibilità, una migliore conoscenza delle proprie attitudini e capacità di adattamento. Per ogni tirocinante viene predisposta una scheda questionario, da compilare a cura dell’albergatore o dell’agente presso cui lo stage ha luogo, che contiene: un giudizio sul contegno mantenuto; un parere sul comportamento con il pubblico; un giudizio sulle capacità dimostrate nell’uniformarsi all’ambiente un giudizio sul grado di conoscenza delle lingue; in quale ramo ha dimostrato competenza professionale specifica; un parere tecnico sulle attitudini professionali e un giudizio finale complessivo; 21 Ogni studente si presenta presso l’azienda a cui è destinato alcuni giorni prima dell’inizio di ogni turno per consegnare la scheda questionario, scheda che al termine dello stesso dovrà essere spedita al nostro Istituto. Allo studente si chiede una relazione dettagliata dell’esperienza fatta che sarà valutata dai docenti delle materie professionali e la compilazione della scheda post tirocinio contenente alcuni suggerimenti riguardo l’esito dello stesso. L’esperienza dello stage per essere efficace deve essere parte integrante della progettazione curriculare e mettere in atto strumenti di verifica e monitoraggio con ricadute didattiche immediate, analisi dei casi, sviluppo di ricerche ed altro. Per il corrente anno scolastico il tirocinio prevede 2 settimane di tirocinio per le classi quarte e quinte presso agenzie di viaggi ed alberghi un tirocinio estivo di 15 giorni per le classi terze e quarte Servizio hostess Segreteria organizzativa e di hostess, in occasione di fiere, mostre, convegni e manifestazioni. Questa attività, rivolta agli allievi del triennio, ha lo scopo di preparare i ragazzi ad affrontare situazioni e compiti reali, e premette di acquisire crediti formativi o ad assistere gli alunni per problematiche particolari; Scambi culturali con scuole estere Finalizzato a sviluppare le abilità linguistiche per facilitare l’approccio alle culture altre, individuandone i punti di contatto, favorendo gli scambi significativi e educando all’accettazione e rispetto reciproco. Gli scambi culturali sono ormai prassi consolidata della programmazione didattica del nostro istituto. Gli obiettivi degli scambi sono molteplici, infatti essi permettono allo studente di sviluppare e approfondire "sul campo" le competenze linguistiche; conoscere e confrontarsi con le altre culture; superare pregiudizi e stereotipi; cogliere la ricchezza della diversità Presso l’ITT L. Bottardi, al pari di ogni altra scuola, questi strumenti didattici sono ritenuti particolarmente efficaci, e se ne fa un ricorso frequente per buona parte dell'anno scolastico. Il tipo di studi, d’altronde, ne rende indispensabile l’effettuazione perché la conoscenza dei principali percorsi storici, artistici, culturali, costituiscono in parte il profilo d'uscita del perito turistico. Tutte le classi, dalla prima alla quinta, effettuano percorsi turistici, storico-artistici in diverse città, spesso anche in lingua straniera, visitando mostre e musei, aeroporti e stazioni ferroviarie, presenziando a convegni e conferenze su tematiche legate al turismo, a Roma ed in altre città italiane, secondo la programmazione dei consigli di classe. Reti scolastiche L’Istituto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, incentiva la politica di Rete con altre istituzioni scolastiche attraverso, ad esempio, l’adesione: alla rete DEURE alla rete Tiburtina-Collatina European Computer Driving Licence L’I.T.T. Bottardi è accreditato come Test Center per l’ European Computer Driving Licence (ECDL) – ossia la “Patente europea di guida del computer”. La European Computer Driving Licence (ECDL) è un certificato internazionale comprovante che chi ne è in possesso ha una conoscenza dei concetti fondamentali dell'informatica e sa usare un personal computer nelle applicazioni standard di uso 22 quotidiano. La patente dei computer è stata introdotta ad opera della Federazione delle associazioni europee di informatica (Council of European Professional Informatics Societies, CEPIS), che nel 1995 ha costituito un team internazionale di esperti per elaborare un modello di certificazione comune, identica in tutti i Paesi dell'Unione. L'AICA ha la responsabilità di gestire il programma ECDL nel nostro Paese. Tra i suoi compiti c'è, in particolare, quello di selezionare i Test Center, ossia le sedi accreditate d'esami ECDL. Il Syllabus è il documento che descrive in dettaglio che cosa deve saper fare il candidato per conseguire la patente europea dei computer. In altri termini, esso specifica il livello di competenza definito dallo standard ECDL. Tale documento contiene la versione 5.0 dei Syllabus, ossia l'ultima rilasciata dalla Fondazione ECDL ed attualmente in vigore in tutti i Paesi. La versione ECDL FULL STANDARD comprende i seguenti moduli: Computer essentials Online essentials Word processing Spreadsheets IT Security Presentation Online collaboration La versione ECDL STANDARD invece comprende i primi 4 moduli (indispensabili) + altri 3 moduli a scelta. L’ ECDL è un certificato riconosciuto a livello internazionale e sostenuto dall’UNIONE EUROPEA, comprovante il possesso delle indispensabili conoscenze e competenze sia teoriche che pratiche per poter lavorare con un personal computer. Gli iscritti ai corsi, interessati a conseguire la Patente Europea (ECDL), potranno sostenere gli esami nella sede dell’istituto accreditato Test Center presso l’A.I.C.A. (ente di certificazione per l’ECDL) Pertanto la European Computer Driving Licence (ECDL) – Patente Europea del Computer – attesta la capacità di usare il personal computer. Come tutti i programmi di certificazione del CEPIS si caratterizza per: uniformità, poiché i test sono identici in tutti i Paesi dell’Unione Europea, garantendo così la circolarità del titolo; neutralità essendo aperto alle diverse piattaforme tecnologiche, da quelle “proprietarie” a quelle “open-source”; imparzialità, garantita da un sistema di qualità. Il nostro Istituto è Test Center fin dal 2004. L’ECDL è comunemente accettato come credito formativo agli esami di Stato negli istituti scolastici superiori e in molte università. Inoltre nella quasi totalità dei concorsi pubblici dà diritto ad un punteggio aggiuntivo. Pratica sportiva Nell’istituto “Livia Bottardi” è molto viva la tradizione sportiva, soprattutto legata alla pallavolo. Tor Sapienza è un nome glorioso nella pallavolo italiana, e la richiesta degli studenti per questo tipo di attività è sempre stata, ed è tuttora, fortissima. Nel corso degli anni la Scuola si è distinta per la quantità e la qualità del lavoro svolto proprio in questa disciplina sportiva, incentivando molti studenti a proseguire anche in altri ambiti, il percorso sportivo intrapreso. Negli ultimi tre anni è stata brillante protagonista nel Torneo Volley Scuola, prestigioso torneo tra tutte le Scuole di Roma e Provincia, giungendo a tre finali e vincendone due. Obiettivi delle attività sportive extracurriculari: dare la possibilità ad ogni studente dell'Istituito di praticare un'attività sportiva gratuitamente, incentivandolo a sviluppare i valori insiti nella pratica dei giochi sportivi di squadra. Tale attività viene individuata 23 prioritariamente nella pallavolo in quanto disciplina che non richiede eccessive attrezzature ed al contempo costituisce una competenza diffusa tra quasi tutti gli studenti della scuola. Qualora si evidenziassero altre esigenze si potranno affiancare altre attività. Le attività sportive extracurriculari sono completamente gratuite, ed hanno la particolarità di essere aperte a chiunque voglia parteciparvi, considerato che la finalità principale non consiste nel creare campioni, ma nel dare a tutti, proprio tutti, la possibilità di praticare attività fisico-ricreativa, a prescindere dalle capacità. Per il corrente anno scolastico sono state programmate le seguenti attività: avviamento alla pratica sportiva, con allenamenti settimanali aperti a tutti, aventi lo scopo di integrare la conoscenza e la pratica della pallavolo per chiunque ne avesse voglia, e costituire le rappresentative di Istituto per i Giochi Sportivi Studenteschi; partecipazione ai GSS, al Torneo Volley Scuola ed ulteriori manifestazioni agonistiche eventualmente organizzate dal MIUR o da altre Istituzioni, con rappresentative di Istituto, comprendenti alunni tesserati e non, per tutto l’arco dell’anno scolastico; organizzazione di tornei interni per classi, divise per biennio e triennio, femminili e misti; Torneo d’Istituto di Pallavolo suddiviso in biennio e triennio 2. Organigramma e funzioni dell'ITT Livia Bottardi 3.1 Il Dirigente Scolastico E’ il responsabile della scuola e in quanto tale assolve a numerosi compiti istituzionali per i quali si rimanda alla legislazione vigente. In una scuola moderna e dinamica il Dirigente scolastico è una figura manageriale che sa utilizzare al meglio le risorse umane e materiali di cui dispone per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel P.O.F. E’ attivo promotore, coordinatore, sostenitore delle attività e delle iniziative anche a carattere sperimentale volte a migliorare la qualità della scuola. In questo senso favorisce la realizzazione delle idee e si pone come punto di riferimento per ogni iniziativa di innovazione culturale e organizzativa consentendo a chi lavora nella scuola contemporaneamente collegialità e autonomia di interventi, di progettazione e gestione. 3.2 Il Collegio dei Docenti Il Collegio dei docenti elabora il POF sulla base delle norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche stabilite dal DPR n. 275, 8 marzo 1999, tenendo conto sia degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di Istituto sia delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti, il Collegio dei docenti, nell’esercizio dell’autonomia didattica, organizzativa, e dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo: - cura la programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più idoneo allo loro tipologia e ai ritmi di apprendimento degli studenti; - formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni, comprese le iniziative di recupero, sostegno, continuità, orientamento e/o riorientamento scolastico; 24 - - provvede che la scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, siano coerenti con il POF e siano attuate con criteri di trasparenza e tempestività; propone al Consiglio di Istituto la stipula di contratti di prestazione d’opera con esperti al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa, nonché la realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione. Per migliorare la propria organizzazione il Collegio dei docenti si articola in commissioni di lavoro individuate per questo anno scolastico nelle Aree facenti capo alle Funzioni Strumentali. 3.3 Il Consiglio di Istituto Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola. Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del Regolamento interno di Istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare fornisce le linee di indirizzo per la redazione del POF e adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti se coerente con le linee di indirizzo precedentemente date. Inoltre il consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe. Esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. 3.4 I Collaboratori del D.S. e lo staff di presidenza Il Dirigente scolastico, all’inizio di ogni anno scolastico, nomina i suoi collaboratori ai quali di norma, attribuisce, di volta in volta, la funzione di docente Vicario che sostituisce il Dirigente scolastico in tutte le funzioni in caso di sua assenza. Lo Staff di presidenza è costituito dai docenti collaboratori, dai docenti Funzione Strumentale e dai docenti referenti nominati all'interno delle Aree del Pof per collaborare con le Funzioni Strumentali. Lo Staff Dirigenziale svolge funzioni di consulenza, indirizzo e istruttoria relativamente agli aspetti più salienti dell'attività dell'Istituto. Dirigente e staff espletano tutti i compiti inerenti la funzione previsti dalla vigente normativa e predispongono le strategie opportune e i materiali necessari alla raccolta di tutte le informazioni e i dati che costituiscono il necessario supporto all'attività degli organi collegiali, dei gruppi, dei singoli docenti. 3.5 L’RSPP Si tratta del professionista esperto in sicurezza, in protezione e prevenzione designato dal Dirigente Scolastico, datore di lavoro, per gestire e coordinare le attività del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (SPP), ovvero l'"insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi 25 professionali per i lavoratori" (art. 2 comma 1 lettera l) del d.lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni . 3.6 I docenti Funzione Strumentale al POF e i Docenti Referenti Il Collegio dei Docenti (C.D.), anche questo a.s. è organizzato in gruppi di lavoro trasversali al fine di proporre soluzioni per il POF quanto più possibile studiate e condivise collegialmente in gruppo. Le macro-aree individuate questo a.s. per i gruppi di lavoro sono state: Area 1 “INCLUSIONE - STAR BENE A SCUOLA” (inclusa Area Disabili) Area 2 “ORIENTAMENTO” Area 3 ” CITTADINANZA ATTIVA” Area 4 “ PROFESSIONALIZZANTE – PROGETTI CURRICULARI” Area 5 “APERTURA AL TERRITORIO – PROGETTI EXTRACURRICULARI” Area 6 “MIGLIORAMENTO CONTINUO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO” I docenti incaricati di coordinamento dell'Area e della predisposizione dei progetti curriculari ed extracurriculari relativi sono: AREA DENOMINAZIONE DOCENTE F.S. 1 INCLUSIONE - STARE BENE A SCUOLA LUCIA PANTANI 2 ORIENTAMENTO ELSA AMEDEO 3 CITTADINANZA ATTIVA MARGHERITA BARONE 4 PROFESSIONALIZZANTE - PROGETTI CURRICULARI TINA MUSSOLINO 5 APERTURA AL TERRITORIO - PROGETTI EXTRACURRICULARI STEFANO TONI 6 MIGLIORAMENTO CONTINUO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO SALVATORE LIGUORI MARCELLA FARACI Negli Allegati sono reperibili le nomine, i relativi incarichi e dei docenti che lo hanno fornito il curriculum vitae. Si riportano di seguito, Area per Area i progetti di massima presentati da ciascun docente F.S. con l'indicazione dei singoli progetti operativi predisposti per quella Area. Le schede dettagliate dei progetti sono reperibili in allegato. AREA 1 "INCLUSIONE: STARE BENE A SCUOLA" Docenti Funzione Strumentale: Lucia Pantani - e Gruppo dei docenti di sostegno Il lavoro di quanti tra docenti, collaboratori e assistenti scolastici operano in quest’area è quello di attuare, secondo le disposizioni legislative a partire dal dettato della Costituzione, la piena inclusione e il successo formativo di tutti gli studenti, in particolare quelli che presentano varie forme di disabilità, diversità e svantaggio. Tutte le attività progettate seguono una logica inclusiva ed accogliente nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze. La diversità quindi non viene considerata come problema ma richiede riconoscimento del valore delle persone e lungi da essere un ostacolo risulta una ricchezza per tutta la comunità scolastica che le accoglie. Lo stare bene a scuola è in definitiva l’obiettivo degli interventi che non può non avere per destinatari tutte le componenti della scuola: alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali quali gli 26 stranieri, ma anche gli adulti iscritti al corso serale che necessitano di essere sostenuti nella riprogettazione del loro percorso formativo e valorizzati nelle esperienze acquisite in ambiti altri rispetto alla scuola. I recenti interventi (Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e Circolare Ministeriale n°6 dell’ 8 marzo 2013) estendono a tutti gli allievi con Bisogni Educativi Speciali i benefici della legge 170 inizialmente destinata ai soggetti con DSA. Pertanto a tutti gli studenti con difficoltà viene esteso il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento con adattamento delle metodologie secondo le caratteristiche individuali degli alunni. Sarà cura dei singoli Consigli di Classe attivare una didattica speciale con le opportune misure compensative e dispensative. Anche il presente anno scolastico sarà utilizzato “per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative” (circ. min. 22 novembre 2013); il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione che cura la redazione del Piano Annuale dell’Inclusione, porrà attenzione a che gli interventi previsti dalle recenti norme, non siano meri adempimenti burocratici ma rispondano alla realtà e alle esigenze di lavoro dell’istituto. Destinatari del progetto sono pertanto gli allievi con disabilità e quelli con Bisogni Educativi Speciali suddivisi in studenti con disturbi evolutivi specifici, con svantaggio culturale e/o socio economico. Finalità delle azioni afferenti a quest’area: 1. Accoglienza e attenzione alla persona 2. Valorizzazione delle differenze 3. Prevenzione del disagio comunque si manifesti 4. Creazione di condizioni favorevoli all’apprendimento. Per l’anno scolastico 2014/15 l’area prevede a) Attivazione di uno sportello di segnalazione di disagio aperto a tutti i soggetti della scuola e attivazione di un collegamento con le strutture sanitarie di zona per l’intervento di specialisti b) Laboratori espressivo-creativi (musicale, ceramica), laboratorio di informatica per un uso più consapevole del personal computer c) In collegamento con le attività dell’area professionalizzante, curare l’acquisizione di autonomia e l’orientamento in uscita degli alunni disabili avviando eventualmente convenzioni con strutture esterne particolarmente sensibili all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. d) Per gli alunni stranieri , corso di italiano L2 su due livelli (principianti, avanzato). e) Attuare il protocollo d‘istituto per l’ accoglienza degli alunni con BES. f) Supportare i CdC nell’elaborazione dei PdP e nell’attivazione in genere di una didattica personalizzata g)Attivare incontri di informazione e formazione per i docenti h) Attuazione, monitoraggio e implementazione del PAI Scheda progetto funzione strumentale AREA 2 " ORIENTAMENTO" Docente Funzione Strumentale: Elsa Amedeo I compiti specifici della funzione sono: organizzazione delle attività da svolgere; presiedere la commissione e coordinare il lavoro dei diversi gruppi costituiti all'interno dell'area (orientamento in entrata, in itinere, in uscita); individuare gli obiettivi da realizzare; riferire al dirigente e al collegio dei docenti le proposte, le attività e i risultati del progetto. ORIENTAMENTO IN ENTRATA Destinatari del progetto sono gli alunni delle scuole medie, i loro insegnanti e le loro famiglie. Il valore che si prevede di ottenere è l’incremento dell'attuale numero di classi prime (cinque), e la conferma dell'organico in servizio (docenti, personale ATA, compresi tecnici e assistenti). 27 Gli obiettivi sono : 1) diffondere la conoscenza dell'I.T.T. Bottardi 2) prospettare agli alunni le possibilità offerte dall'indirizzo turistico 3) aiutarli ad un percorso di studi e ad una scelta professionale adeguata alle loro aspettative. La tempistica è così suddivisa settembre/ottobre: pianificazione delle attività (organizzazione degli incontri, open day, avvio di progetti di collaborazione con le scuole medie, ecc.) febbraio: verifica del numero delle iscrizioni luglio: conferma delle iscrizione e formazione nuove classi prime. Le attività previste sono: - Riunione preliminare della commissione: organizzazione del lavoro e divisione dei compiti, stabilire gli open day, comunicare le disponibilità, controllo del materiale necessario, ecc. - Indagine sui mezzi di trasporto per poter adeguatamente informare i futuri alunni su come raggiungere la nostra scuola - Contattare le scuole (circa un centinaio tra scuole medie pubbliche, succursali, scuole private, istituti comprensivi, convitti nazionali) attraverso telefono fisso, fax, e-mail, cellulare, ecc. - Scrivere, stampare e spedire i fax per la conferma delle nostre visite - Incontro nelle classi con gli alunni delle scuole medie - Allestimento del materiale per le scuole private (manifesto, depliant, open day, mappa con i mezzi di trasporto) - Preparazione dei promemoria degli impegni per ciascun docente - Incontri con le famiglie (colloqui pomeridiani o di sabato mattina) - Organizzare l’iniziativa “scuola aperta al territorio” (presentazione agli alunni delle scuole medie del circondario, accompagnati dai loro docenti, delle strutture di cui è dotato il nostro istituto) - Organizzare lezioni dimostrative per le scuole che ne fanno richiesta - Accoglienza degli alunni e delle loro famiglie nei nostri open day di sabato pomeriggio e domenica mattina - Accoglienza di singoli alunni e dei loro genitori fuori orario - Indagine sull’esito scolastico degli alunni di scuole medie che ne hanno fatto espressa richiesta - Riunione intermedia della commissione (nel caso di particolari problematiche particolari) - Aggiornamento delle nostre schede personali (data, sedi e ore di lavoro svolte) - Riunione a consuntivo: verifica numero dei nuovi iscritti e loro provenienza allo scopo di valutare l’esito del lavoro dei componenti della commissione, analisi delle difficoltà incontrate e proposte per il prossimo orientamento. - Avvio di eventuali progetti di collaborazione ORIENTAMENTO IN USCITA Destinatari sono, soprattutto, gli alunni delle classi V ed in alcuni casi delle classi IV. I valori percentuali, rispetto al numero dei diplomati, che si prevedono di ottenere sono: che almeno il 30% sia impegnato in qualche lavoro a sei mesi dal diploma e il 40-50% a un anno. Sempre rispetto al numero dei diplomati, la percentuale di quanti proseguono gli studi dovrebbe aggirarsi intorno al 50-60%. Per quanto riguarda l'archivio diplomati, la partecipazione dei diplomati e dei diplomandi dovrebbe variare dal 90 al 100%. L'obiettivo principale dell'orientamento in uscita è di fornire ai diplomandi una serie di informazioni sul loro eventuale proseguimento degli studi, sulle opportunità lavorative offerte da enti pubblici e privati, sui corsi di formazione post-diploma a completamento delle competenze acquisite. Il progetto si svolge durante tutto l'anno ma le attività si concentreranno soprattutto nella seconda parte. Per l'analisi dei risultati, come ogni anno già da diverso tempo, sarà effettuato un monitoraggio telefonico sulle scelte dei nostri diplomati, relativa 28 alla motivazione che li ha indotti a una determinata scelta universitaria e/o sulle modalità con cui sono venuti a conoscenza delle richieste lavorative ed eventualmente reclutati. Le principali attività previste sono: - Contatti con le facoltà universitarie (telefonate, fax, e-mail) e selezione e diffusione del materiale informativo - Richiesta di opuscoli e guide sui test di ammissione universitari - Incontri con esperti e visite in azienda - Partecipazione a giornate di presentazione dell’offerta formativa di varie università (Campus Orienta, la Festa dell’Orientamento rivolta ai maturandi della regione Lazio, incontro alla Luiss per il progetto “Quale Europa per i giovani”, ecc.") - Incontri realizzati in collaborazione con la biblioteca Rodari (presso cui ha sede per competenza territoriale il servizio “Going Informagiovani”) per informazioni relative ai supporti offerti dal territorio nella ricerca di possibili sbocchi occupazionali, ai percorsi di formazione post-diploma, la redazione del curriculum europeo, ecc. - Partecipazione al Seminario Nazionale Orientamento – Rilevazione delle buone prassi territoriali - Indagine statistico-occupazionale sui nostri diplomati RIORIENTAMENTO O ORIENTAMENTO IN ITINERE La commissione propone di cambiare nome al riorientamento con il più appropriato orientamento in itinere. Il primo, infatti, è piuttosto forviante, fa pensare ad alunni che vengono allontanati per una scelta sbagliata, mentre il progetto intende avviare una serie di attività che siano di sostegno alla motivazione, all'autostima, che si propongono di affinare il metodo di studio, di combattere eventuali episodi di bullismo e, solo in ultima istanza, può tradursi in una riconsiderazione del percorso scolastico. Il progetto è rivolto prevalentemente agli alunni del biennio, ma in realtà si rivolge a tutti. Prevede contatti con i coordinatori che dovrebbero segnalare i casi difficili e con le famiglie. Si è pensato ad una sorta di sportello e in questo senso l'orientamento in itinere si interseca trasversalmente con altre aree come Cittadinanza Attiva e Stare bene a scuola. Lo sportello può essere segnalato dal coordinatore, ma anche su richiesta degli stessi alunni. Se i fondi lo consentissero, sarebbe auspicabile anche l'intervento di uno psicologo oppure si potrebbe far partecipare la classe o il gruppo classe problematico a progetti che prevedano la partecipazione di questa figura professionale. Il monitoraggio può essere effettuato a fine anno scolastico, considerando il numero degli alunni che si è rivolto allo sportello, quanti di questi chiedono il nullaosta, quanti, superato il problema, continuano in modo proficuo gli studi, quanto vengono bocciati (sia nel nostro istituto che altrove). Il valore che si prevede di ottenere è una riduzione di almeno il 20% dei casi di bocciature e dei casi di abbandono, rispetto al precedente anno scolastico. Scheda progetto funzione strumentale AREA 3: CITTADINANZA ATTIVA Docente Funzione Strumentale: Margherita Barone Fondamentale per tale funzione è la promozione di un’etica della responsabilità, sviluppando i valori della non violenza, del rispetto delle minoranze, della cura dell’ambiente, della memoria, dell’impegno civile e del senso della legalità. Finalità di tale area diventa il superamento dell’idea della educazione quale mera enunciazione di norme e l’integrazione del tradizionale approccio trasmissivo con esperienze personali e con partecipazioni a eventi culturali. In tal modo la norma diventa risorsa della libertà propria e degli altri, mentre le devianze degradano e vengono svuotate di significati aggreganti; si tenta di rendere visibile il confine tra legalità e illegalità e vengono offerti modelli di comportamento alternativi reali. La scuola diventa dinamica e polifunzionale, centro culturale, propulsore del senso civico e dei valori delle regole di vita civile. 29 Sono state individuate tre aree progettuali nell’ambito dell’area Cittadinanza attiva – educazione alla legalità. Legalità e intercultura L’area progettuale, “Legalità e intercultura”, nasce dalla riflessione sui principi e valori costitutivi dell’essere cittadino e in particolare la tolleranza, la solidarietà, la parità dei diritti e la responsabilità. Linguaggio e comunicazione L’area progettuale, “ Linguaggio e comunicazione”, nasce dall’esigenza di ampliare le competenze espressive e di comprensione dei destinatari delle attività in esso proposte. Ambiente sport e salute L’area progettuale, ”Ambiente sport e salute”, viene sviluppata in base all’esigenza di una costante azione di prevenzione, sensibilizzazione ed educazione che investe l’agire umano a partire dal proprio corpo per arrivare all’ambiente e al territorio in cui si opera. Scheda progetto funzione strumentale AREA 4: PROFESSIONALIZZANTE – PROGETTI CURRICOLARI Docente Funzione Strumentale: Immacolata Mussolino La gestione della funzione relativa all’Area Professionalizzante è finalizzata a: ◊coordinare azioni mirate principalmente a creare sinergie tra scuola, soggetti pubblici e privati con lo scopo di favorire percorsi di orientamento e di potenziare lo sviluppo di patrimoni individuali che possono trovare la concreta utilizzazione in specifici ambiti organizzativi; ◊potenziare lo sviluppo di un’offerta formativa coerente con i bisogni di un sapere professionale adeguato alle nuove esigenze del territorio e proiettata verso orizzonti europei. Gli obiettivi generali che si intendono perseguire: favorire la sperimentazione in contesti diversificati di conoscenze e competenze acquisite in ambito scolastico; attuare modalità di apprendimento che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica; contribuire allo sviluppo di una cultura imprenditoriale e progettuale. I compiti specifici della Funzione Strumentale:recepire le esigenze e le proposte emergenti dai principali attori della comunità scolastica e del territorio; predisporre e /o coordinare attività di stage e tirocinio; gestire l’archivio diplomati per facilitare la comunicazione tra imprese, enti di formazione e diplomati; coordinare l’attività organizzativa dei viaggi d’istruzione e visite d’istruzione; collaborare all’attuazione di progetti europei e di progetti proposti all’interno del gruppo di lavoro;collaborare all’attuazione di progetti di Impresa Formativa Simulata/Alternanza scuola-lavoro; contribuire all’attivazione delle certificazioni linguistiche. Lo svolgimento dei compiti viene attuato con la costante supervisione del Dirigente Scolastico e con la partecipazione attiva di un gruppo di docenti. Il lavoro del gruppo docenti sarà svolto operando una suddivisione dei compiti e degli ambiti organizzativi. Per favorire la condivisione e valutazione delle fasi di attuazione delle azioni e risolvere eventuali problematiche sono previste riunioni sia in plenaria che per 30 gruppi di progetto. Docenti dell’Area: Piccarreta, Ortolani, Toselli, Palma, Falaschi, Lucentini, Dugatto, Pannoni. Le azioni che si intendono realizzare: Servizi di accoglienza ed assistenza in eventi, convegni, , manifestazioni promosse da enti pubblici e privati. Attività di accoglienza nel corso di iniziative promosse dal ns. Istituto Anche quest’anno si attiveranno servizi di accoglienza sia all’interno della scuola (in occasione di giornate particolari come eventi, convegni, colloqui con i genitori ecc.) che all’esterno in collaborazione con enti e organismi vari. Tirocinio curricolare di 15 giorni in imprese turistiche per studenti delle classi IV, V Tirocinio estivo a partecipazione volontaria per alunni selezionati nelle classi III e IV Archivio diplomati Creare una banca dati dei diplomandi al fine di favorire la comunicazione tra aziende, enti formazione e studenti Diffusione di informazioni relative a proposte di stage, offerte di lavoro, corsi di formazione, concorsi Viaggi e visite d’istruzione Parte integrante del percorso didattico, rappresentano una modalità di approfondimento e sviluppo dell’attività didattica per il raggiungimento di competenze disciplinari,sociali e relazionali e contribuiscono in modo significativo alla crescita culturale degli studenti. Per coordinare gli aspetti tecnico-operativi viene costituito un apposito gruppo di lavoro che curerà in particolare: le modalità e gli strumenti di comunicazione interna;le fasi di gestione pianificata e controllata dei processi di comunicazione rivolti a: il fruitore del servizio formativo (allievi), le famiglie e le eventuali aziende coinvolte nella gestione. Le tipologie di viaggio e visite : culturali, scambi, stage, turismo sostenibile, soggiorni studio; partecipazione a fiere o mostre di particolare rilevanza culturale e professionale. Rientrano nell’ambito dell’Area professionalizzante i progetti, di seguito citati, che sono gestiti direttamente dai docenti referenti. PROGETTI Certificazioni linguistiche: Inglese, Francese, Tedesco (FIT IN DEUTSCH 2) e Spagnolo Progetti europei e rete DEURE Coordinamento rete DEURE per corsi di lingua inglese e corsi CLIL gratuiti rivolti ai docenti del nostro Istituto; progetti Leonardo per la mobilità dei docenti e degli studenti sui seguenti temi: Archeologia, Giornalismo e Bullismo telematico. Gli obiettivi trasversali e disciplinari che si intendono potenziare con le azione precedentemente illustrate sono: - sviluppare la capacità di comunicare in lingua italiana \ straniera - migliorare le competenze relazionali con soggetti pubblici e privati 31 - potenziare le capacità progettuali sviluppare la capacità di lavorare in gruppo acquisire consapevolezza di sé e delle proprie capacità e competenze conoscere il territorio, le sue risorse e potenzialità conoscere il tessuto produttivo ed economico delle aziende interpretare gli aspetti organizzativi ed operativi delle aziende, in particolare di quelle turistiche - sviluppare le competenze informatiche - favorire il processo di miglioramento continuo dei processi di apprendimento I destinatari sono principalmente gli alunni delle classi del triennio, intere classi o gruppi, tranne i viaggi e le visite d’istruzione che coinvolgono tutte le classi. Le attività si svolgeranno in orario scolastico e/o pomeridiano La progettazione riguarda l’intero anno scolastico, tuttavia ogni singolo progetto evidenzierà in maniera più dettagliata nelle schede- progetto le modalità di realizzazione. Gli strumenti per la valutazione del livello di rispondenza tra le attività proposte e la ricaduta in termini formativi sono differenziati a seconda del progetto: schede di valutazione, questionari, dibattiti, confronti, relazioni. Per le certificazioni linguistiche sarà l’esame finale; per il tirocinio sarà il giudizio del tutor aziendale. Per le competenze professionali sarà valutata la ricaduta sulla didattica curriculare da parte dei docenti delle relative discipline afferenti ai progetti. Gli elementi di misurazione saranno : partecipazione, rispetto delle consegne, di regole e ruoli , rispetto dei tempi. L’autovalutazione sarà realizzata attraverso le relazioni degli alunni e la realizzazione di prodotti finali e questionari. Scheda progetto funzione strumentale AREA 5: APERTURA AL TERRITORIO E PROGETTI EXTRASCOLASTICI Docente Funzione Strumentale: Stefano Toni Obiettivo generale specifico dell’Area è valorizzare al massimo le strutture e le risorse dell’Istituto per far sì che esso rappresenti sempre di più nel territorio un importante punto di riferimento culturale ed educativo, nonché di aggregazione e condivisione del sapere. Per quanto riguarda il progetto “Laboratorio musicale d’Istituto”, attivo da più di 15 anni con risultati più che soddisfacenti in termini di gradimento dell’utenza e gratificazione, anche economica (finanziamenti e contributi), per l’Istituto stesso da parte di Enti pubblici (Comune, Provincia, Regione) e privati, pare superfluo sottolineare l’importanza rivestita dalla musica nella crescita umana e culturale dell’individuo. Nella più pura accezione del concetto di “lifelong learning”, l’acquisizione di una educazione musicale di base, così carente nel nostro paese, rappresenta uno step irrinunciabile. A tale scopo le strutture dell’Istituto (due sale prove completamente attrezzate, una sala di registrazione semi-professionale, spazi interni ed esterni idonei per concerti), grazie anche all’utilizzazione di risorse umane sia interne che esterne di provata competenza nel campo della didattica musicale, permettono l’erogazione di un servizio altamente qualificato. Come negli anni precedenti si prevede un numero di iscrizioni non inferiori a 50 tra alunni interni, alunni di altri istituti e abitanti del territorio. Il progetto “Le mani sanno, le mani fanno – laboratorio di ceramica”, utilissimo per lo sviluppo della creatività, nel favorire anche la comunicazione e lo spirito di collaborazione ha da anni svolto un ruolo importantissimo nell’integrazione degli alunni diversamente abili. Anche in questo caso le strutture dell’Istituto (laboratorio di 32 ceramica perfettamente attrezzato con forno, tavoli speciali, creta e colori) sono messe al servizio del territorio in orario extrascolastico. Per la scansione temporale particolareggiata delle attività dei suddetti progetti, nonché per l’indicazione degli obiettivi misurabili si rimanda alle relative schede compilate a cura dei referenti e con la supervisione della funzione strumentale preposta che si estenderà anche al monitoraggio intermedio e finale. Ovviamente, al fine del raggiungimento dell’obiettivo generale indicato in apertura, l’Area, previa attenta valutazione da parte del gruppo di lavoro, accoglierà qualunque proposta meritevole di attenzione in termini di valenza educativa nonché di ricaduta sia culturale che economica (finanziamenti, sovvenzioni, sponsor) eventualmente avanzata nel corso dell’anno scolastico da Enti pubblici o privati. Scheda progetto funzione strumentale AREA 6: MIGLIORAMENTO CONTINUO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO Salvatore Liguori (ORGANIZZATIVO) - Marcella Faraci (DIDATTICO) Le aree di interesse della funzione strumentale in oggetto sono le seguenti: 1. Progettazione didattica annuale 2. Miglioramento della qualità dell’Istituto in tutti i suoi aspetti 3. Analisi delle metodologie didattiche d’Istituto e innovazione delle stesse con particolare attenzione alla didattica laboratoriale, alla didattica per competenze e all’utilizzo didattico delle nuove tecnologie 4. Accoglienza classi prime 5. Prevenzione del disagio scolastico e recupero formativo 6. Autovalutazione di Istituto 7. Gestione delle prove INVALSI 2015 8. Formazione continua del personale 9. Valorizzazione degli studenti eccellenti 10. Miglioramento dell’organizzazione e delle strutture collegate alla rete Internet e alle Lavagne Interattive Multimediali (LIM) 11. Utilizzo del registro Elettronico OBIETTIVI AREA-DIDATTICA 1. 2. 3. Migliorare la Progettazione didattica e il Processo di Valutazione degli studenti e in generale l’Autovalutazione. Aumentare il numero degli studenti del 1° anno ammessi al 2° anno; Migliorare le competenze di base nel biennio; AREA-ORGANIZZATIVA 1. Verificare il continuo funzionamento della rete Internet all’interno dell’Istituto 2. Monitorare la gestione dei nuovi netbook, verificando l’installazione e la corretta applicazione del “Registro elettronico” 3. Definire i contatti con i tecnici Axios per i report ad hoc richiesti dai docenti per il “Registro elettronico” 4. Predisporre dei Corsi di formazione ai docenti per Word, Excel, Access, PowerPoint, Posta elettronica, Internet, uso della LIM Verificare lo status dei PC in aula docenti: rete, antivirus installato, stampante condivisa. Scheda progetto funzione strumentale 33 PROGETTI A.S. 2014/2015 AREA INCLUSIONE ORIENTAMENTO CITTADINANZA ATTIVA PROFESSIONALIZZANTE APERTURA AL TERRITORIO MIGLIORAMENTO CONTINUO TITOLO DEL PROGETTO INTEGRAZIONE A CASCATA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DIVERSAMENTE ABILI ALUNNI STRANIERI PROGETTO ORIENTAMENTO LEGALITA’ E INTERCULTURA VIAGGIO RESPONSABILE CALABRIA-SICILIA-TRENTINO COMUNICAZIONE E CITTADINANZA AMBIENTE E SALUTE CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO AREA EUROPA DEBATE EDUCATION VALEROMA CERTIFICAZIONE TEDESCO CERTIFICAZIONE TRINITY CERTIFICAZIONE DELE CERTIFICAZIONE DELF ASSISTENTATO LINGUISTICO (FRANCESE) STAGE SERVIZI ACCOGLIENZA TIROCINIO AZIENDE TURISTICHE 4° E 5° - TIROCINIO ESTIVO LABORATORIO ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA LABORATORIO DI CERAMICA LABORATORIO MUSICALE FLESSIBILITA’ DIDATTICA AMPLIAMENTO REGISTRO ELETTRONICO INTRODUZIONE AL CLIL SCHEDA RIEPILOGATIVA VIAGGI D’ISTRUZIONE A.S. 2014/2015 VIAGGIO D’ISTRUZIONE CLASSI ALLE QUALI E’ RISERVATO DOCENTE REFERENTE 1. GRECIA CLASSICA BIENNIO/TRIENNIO PANZERA 2.STAGE LINGUISTICO MALTA BIENNIO/TRIENNIO MOLLO 3.BERLINO BIENNIO/TRIENNIO BARTOLOMEO 4.BOURNEMOUTH E CORSO DI INGLESE TRIENNIO PANNONI 5.LONDRA E DINTORNI TRIENNIO PANNONI 6.ZAGABRIA E DINTORNI BIENNIO/TRIENNIO MUSSOLINO/TOSELLI 7.CROCIERA BIENNIO/TRIENNIO TOSELLI/MUSSOLINO 8.DUBLINO (NATURA E CULTURA) TRIENNIO PANNONI 9.TOUR SICILIA SUD ORIENTALE BIENNIO/TRIENNIO MUSSOLINO 10. AGRIGENTO (MAGNA GRECIA) BIENNIO/TRIENNIO PANZERA 11.DALLA GUERRA ALLA PACE PARTENZA PREVISTA IN APRILE BIENNIO/TRIENNIO BUGIANESI 3.7 I docenti Coordinatori dei CONSIGLI DI CLASSE Sono nominati annualmente dal Dirigente scolastico con il compito di coordinare l’attività del Consiglio di Classe. Al Coordinatore si rivolgono di preferenza docenti, studenti e genitori nel caso sorga nella classe una necessità o si presentino problemi degni di segnalazione all’intero Consiglio. Il Coordinatore cura, d’intesa con il Consiglio, la formulazione della Programmazione didattica della classe nel corso della riunione appositamente convocata e ne verifica l’attuazione nel corso delle successive riunioni; convoca, su indicazione del Consiglio, i genitori degli alunni che presentano difficoltà. assemblea. 34 3.8 I Direttori dei Laboratori e dei Reparti I direttori di laboratorio e di reparto nominati annualmente, hanno il compito di prendere in consegna dal DSGA, quali submandatari, i materiali e le attrezzature inventariate garantendone lo stato d'uso e di manutenzione. Hanno anche il compito di collaborare per la definizione o l'aggiornamento del regolamento di laboratorio o reparto che, come tutti i regolamenti facenti parte del regolamento di Istituto sarà adottato dal Consiglio di Istituto. 3.9 Il DSGA Coordina il personale ATA (segretaria, collaboratori scolastici, assistenti tecnici), e si occupa di tutti gli aspetti amministrativi della vita della scuola. Partecipa alla Giunta esecutiva provvedendo alle relative verbalizzazioni. 3.10 Gli Assistenti Amministrativi, Tecnici e i Collaboratori Scolastici Il personale A.T.A. è costituito dal personale non docente e comprende gli assistenti amministrativi, gli assistenti tecnici dei laboratori e i collaboratori scolastici. La Segreteria (Didattica, Amministrativa, del Personale), è coordinata dal Direttore Amministrativo e si occupa di compiti inerenti i bisogni degli studenti e dei docenti. Si occupa infine degli acquisti, dell’amministrazione finanziaria e del bilancio dell’istituto. Il personale ausiliario ha il compito prioritario di sorvegliare l’edificio scolastico e di mantenerlo pulito. Gli ausiliari hanno inoltre il compito di consegnare circolari e avvisi nelle classi e collaborano con i docenti nel controllare gli alunni durante i cambi di classe. Si possono anche occupare del servizio fotocopie e di piccole manutenzioni. Gli assistenti tecnici dei Laboratori assistono i docenti durante l’attività didattica in merito all’uso delle attrezzature (macchine e materiali). 3.11 Gli Assistenti Specializzati Si tratta di OPERATORI PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE PERSONALE in favore degli studenti con disabilità che frequentano l’Istituto e nell’ambito degli interventi per l’integrazione scolastica e l’inclusione (psicologi, educatori professionali, tecnici dei servizi sociali). Gli assistenti sono assunti in base ai seguenti requisiti: possesso di titoli culturali e di studio specifici possesso di competenze specifiche documentabili esperienze pregresse nel settore possesso di capacità di mediazione, relazionali e di collaborazione atte a favorire la partecipazione al contesto pedagogico e didattico e il lavoro di gruppo nella classe e con gli attori dei percorsi di integrazione e d’inclusione. 35 3.12 organigramma Prof. Stefano Vitale Collegio dei Docenti Consiglio d’Istituto Dirigente Scolastico (DS) Responsabile Servizi Prev. e Protez. (RSPP) Proff. Collaboratori del Dirigente Prof. Ermanno Piacentini. Prof.sse M.R. Silvana Mollo, Toselli Claudia, Gabbianelli Paola Come da Prot. N. 3357/FP del 30/09/2014 Sig. Rosati STAFF DS Direttore Servizi Gen e Amministr. (DSGA) Sig.ra Lucia Raiola Direttori di LaboratorioReparto Coordinatore Consiglio di Classe Come da circ. n. 30 del 15/10/2014 Come da circ.n.34 del 16/110/2014 Docenti Funzioni Strumentali e Referenti Prof.ssa Lucia Pantani (Area Inclusione) Prof.sa Elsa Amedeo (Area Orientamento) Prof.sa Margherita Barone (Area Cittadinanza Attiva) Prof.sa Immacolata Mussolino (Area Professionalizzante) Proff. Salvatore Liguori (Area Miglioramento Continuo) Marcella Faraci (Area Innovazione Didattica) Prof. Stefano Toni (Area Apertura al Territorio e progetti extrascolastici) Come da prot. N. 3357/FP del 30/09/2014 Docenti In allegato Assistenti Tec.&Amm. In allegato Collaboratori Scolastici In allegato Assistenti Specializzati In allegato 36 ALLEGATI 37 Scuola __ITT Livia Bottardi______________________a.s 2014/2015 Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro (alunno con disagio derivato da patologia specifica) Altro (alunno con disturbi neurologici) 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 17 9 / / 1 1 2 10 Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC/Assistenti specializzati Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzione strumentale per l’inclusione e il sostegno 40 5,52 16 11 3 Sì / No Sì No Si No 1 / 1 3 38 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: Sì / No Sì Sì No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì No Si Sì No No No No No No Sì No No No No No Sì No Sì Sì Sì Sì Sì 39 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: 0 1 2 X 3 4 X X X X X X X X X * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 40 Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Costituire GLI prevedendo la partecipazione di rappresentanti di tutte le componenti d’istituto Definire i compiti del GLI: a e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi Migliorare le procedure di accoglienza degli allievi con BES, con particolare attenzione al lavoro di segreteria e con il coinvolgimento del personale ATA Promuovere la flessibilità negli orari dei laboratori Organizzare l’orario degli assistenti secondo criteri di flessibilità in rapporto a progetti educativi dei CdC Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Riproporre in modalità ampliata il corso di autoaggiornamento su DSA e didattica speciale, all’interno del quale favorire lo scambio di esperienze e di materiali per avviare la formazione di un gruppo di lavoro efficace. Incontri informativi con specialisti di associazioni su tematiche relative alla disabilità Diffondere notizia e favorire la partecipazione a iniziative di aggiornamento promosse dal MIUR e da altri Enti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Elaborare e applicare strumenti per l’osservazione e la valutazione (griglie, rubriche ecc.) da inserire nei PEI e PDP Gli alunni che seguono un PEI differenziato (ai sensi dell’art.15 comma 4 dell’OM 90/2001) vengono valutati in base agli obiettivi stabiliti nel PEI, tali obiettivi terranno conto della funzione formativa ed educativa dell’istituzione scolastica prima ancora del conseguimento di specifici livelli di performance. Valutazione delle prove scritte ed orali in rapporto alle capacità e difficoltà del ragazzo (circolare del 5/10/2004, prot. 4099/A/4). La valutazione ha la finalità di far acquisire all’alunno la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri miglioramenti, attraverso strategie e modalità che rilevino l'acquisizione dei contenuti e delle abilità essenziali Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Definizione da parte dei dipartimenti disciplinari i contenuti essenziali attesi nelle varie discipline così da costruire percorsi didattico – educativi personalizzati e individualizzati Incrementare la collaborazione tra CdC, docenti esperti in didattica speciale e psicologo per elaborare strategie atte a risolvere eventuali problematiche di singoli allievi o del gruppo classe Promuovere la collaborazione tra i docenti e il personale ATA e gli assistenti specialistici per incrementare l’inclusione Migliore organizzazione del lavoro degli assistenti specialistici in relazione al miglioramento della comunicazione all’interno del gruppo classe 41 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Collaborazione con gli esperti della ASL sia nel monitoraggio dei percorsi individuali dei ragazzi ((Stesura e controllo dei PEI e PDP) sia per iniziative inclusive che riguardano tutto l’istituto Collaborare con le scuole di provenienza dei ragazzi con disabilità e con DSA per continuità Contatti con Associazioni Sportive, Ricreative e Culturali presenti sul territorio di riferimento degli studenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Valorizzare la partecipazione dei rappresentanti di classe e le loro funzioni Creare spazi di ascolto e incontro con i genitori in relazione ad aspetti dell’integrazione Apertura dello sportello d’ascolto ai genitori . Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Percorsi didattici inclusivi per gli alunni con DSA e con BES. Pensare la didattica secondo l’ottica della personalizzazione e individualizzazione anche per sostenere gli alunni nella fascia dell’eccellenza. Valorizzare e declinare in questa ottica i progetti già presenti sperimentati, quali “La scuola adotta un monumento”, “Progettiamo il nostro futuro” Applicare strategie didattiche diversificate: Coperative Learning, uscite didattiche, laboratori creativi, produzione di audiovisivi, rappresentazioni teatrali ecc. Definizione nell’ambito dei consigli di classe di progetti e attività volti a favorire l’integrazione degli alunni in situazione di disabilità in particolare i laboratori integrati di arti espressive. Ripresa del progetto “Una lingua per studiare” rivolto agli allievi stranieri per l’apprendimento dell’italiano Valorizzazione delle risorse esistenti Implementare l’utilizzo delle tecnologie (LIM, strumenti multimediali, audio video) Implementare l’utilizzo dei laboratori (multimediali, linguistico, musicale, artistico) anche attraverso una migliore e più flessibile organizzazione oraria. Coinvolgere il personale tecnico nella realizzazione dei progetti inclusivi (raccolta e istallazione di software didattici, supporto ai docenti e agli alunni. Raccolta dei materiali didattici prodotti dai docenti. Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi Valorizzare le competenze degli assistenti specialistici finalizzandole non solo al supporto dei ragazzi disabili ma anche alla realizzazione di attività inclusive e integrate con tutta la classe Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Finanziamento Miur “Scuole a rischio e forte processo migratorio”: insegnamento italiano come L2, sportello d’ascolto curato dallo psicologo. Alternanza scuola lavoro: tirocinio lavorativo per gli alunni disabili 42 Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Perfezionamento e applicazione dei protocolli di accoglienza per allievi con disabilità, DSA, BES e stranieri Contatti con le scuole medie e superiori di provenienza al fine di ottimizzare la trasmissione di informazioni sugli allievi Inclusione del progetto “Programmiamo il nostro futuro” nell’alternanza scuola- lavoro inserire gradualmente i disabili nel mondo lavorativo Interventi di orientamento e riorientamento in caso di problematiche nel percorso dovute a scelte scolastiche inadeguate. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 16/10/2014 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29/10/2014 43 MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Tecnico di Stato per il Turismo “ Livia 00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97 Bottardi” 06 22709273 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15° Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it rmtn02000c@pec.it SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015 TITOLO DEL PROGETTO DOCENTE REFERENTE GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE INCLUSIONE E PROGETTO DI VITA PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI O CON BES Pantani Lucia (Alunni con DSA, stranieri e con BES) Figura da designare (Alunni con disabilità legge 104) GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) X COLLABORATORI ESTERNI ISTITUZIONI _________________________________ AREA FUNZIONE STRUMENTALE DI RIFERIMENTO PRIVATI AREA DELL’INCLUSIONE E DELLO SVANTAGGIO ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI DESTINATARI Alunni diversamente abili e alunni con DSA e BES presenti nell’istituto ed alunni in fase di iscrizione per il prossimo anno scolastico FINALITA’ Aiutare i diversi protagonisti a svolgere il proprio ruolo nel processo di inclusione degli alunni diversamente abili e degli alunni con svantaggio in genere Prevenire il disagio e favorire il successo scolastico Valorizzare le differenze Creare un ambiente accogliente e inclusivo attento alla persona 1) Favorire il successo scolastico degli alunni con disabilità attraverso l’analisi di punti di forza e criticità nel processo di inclusione scolastica di alunni diversamente abili e BES 2) Costituire GLI prevedendo la partecipazione di rappresentanti di tutte le OBIETTIVI componenti d’istituto 3) Definizione di buone pratiche condivise fra tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione. Aumentare la collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti nella costruzione del “progetto di vita” per l’alunno 4) Prevenire il disagio comunque si manifesti Migliorare le procedure di accoglienza degli allievi con BES, con particolare attenzione al lavoro di 44 METODI E MEZZI segreteria e con il coinvolgimento del personale ATA 5) Migliorare le procedure di accoglienza degli allievi con BES, con particolare attenzione al lavoro di segreteria e con il coinvolgimento del personale ATA 6) Promuovere la flessibilità negli orari dei laboratori 7) Organizzare l’orario degli assistenti secondo criteri di flessibilità in rapporto a progetti educativi dei CdC Il progetto sarà condotto attraverso la promozione ed il miglioramento della comunicazione e della collaborazione tra i vari soggetti coinvolti: componenti scolastiche, Enti territoriali (Comune, ASL, Provincia, cooperative), e le famiglie degli alunni diversamente abili o con BES. ALTRO Bisogno/motivo dell’utenza (destinatari del Progetto) che induce a proporre il Progetto. Spesso le varie componenti protagoniste nel processo di inclusione, (scolastica e sociale) dei soggetti diversamente abili, svolgono il proprio ruolo in maniera disorganica, carenti di una corretta informazione sulle diverse opportunità messe a disposizione dalla società civile. La presenza di classi eterogenee con problematiche complesse richiede l’elaborazione di una didattica personalizzata costruita sui bisogni e sulle potenzialità degli allievi Le nuove iscrizioni registrano un aumento di alunni con certificazione di disturbi evolutivi e di altro tipo, allievi che non godono più del docente di sostegno ma sono segnalati per una didattica speciale finalizzata alla realizzazione al diritto allo studio. Gli esiti degli scrutini evidenziano tassi alti di insuccesso e dispersione soprattutto nelle classi prime. I verbali dei consigli di classe e l’osservazione Studio, Statistica, Analisi, Ricerca, dei docenti evidenziano numerosi casi di disagio e difficoltà Atto, Norma, Resoconto, Verbale, nell’apprendimento. Focus Group, Testo o altra fonte che Le recenti norme (Dir. min. 27/12/2012 e Circ. min. n°8 del 6/03/2013) evidenzia-misura il bisogno indicato. individuano gli alunni con BES e prescrivono azioni per l’inclusione degli stessi DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI Obiettivo N.1 INDICATORE: Favorire il successo scolastico degli alunni con disabilità e con BES Unità di misura: miglioramento dei risultati scolastici e dell’integrazione evidenziato dalle valutazioni in itinere e sommative Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: buono (almeno 80% di promossi) Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Intermedia e finale Obiettivo N.2 INDICATORE: Definizione di buone pratiche condivise fra tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione Unità di misura: grado di partecipazione a iniziative di aggiornamento e progettazione Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: almeno il 50% dei docenti dei consigli di classe coinvolti Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Posteriore Obiettivo N.3 INDICATORE: Prevenire il disagio degli alunni e di tutte le componenti della scuola Unità di misura: grado di utilizzo dello sportello d’ascolto e di partecipazione ai laboratori Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: almeno gli stessi dati dell’anno precedente, aumentati per i laboratori musicale, di ceramica e teatrale Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Posteriore 45 TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione) PIANIFICAZIONE INIZIALE STATO AVANZAMENTO CONSUNTIVO Settembre/Ottobre Gennaio/Febbraio Giugno DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ DESTINATARI Classe/i PERIODO NUMERO ORE ESITO 1 Numero (data/mese) Docenza Coordinamento alunni 1. raccolta informazioni alunni diversamente abili (recapiti telefonici genitori e asl, verifica delle diagnosi). Assegnazione degli alunni e distribuzione oraria dei docenti e degli assistenti. 2. raccolta informazioni di alunni con DSA e con BES. Messa a punto di strumenti per rilevazione di alunni con BES non segnalati dalle famiglie. 3. Aggiornamento per i docenti sui DSA ( legge 170) e normativa sui BES (circ. marzo 2013) 4. coordinamento dei docenti di sostegno e degli assistenti e definizione dell’orario scolastico 5. elaborazione del PAI 6. corso sulla didattica per alunni stranieri 7. attivazione sportello d’ascolto 8. incontro con i genitori degli alunni disabili e primo orientamento in entrata; 9. Messa a punto dei PDP 10. progetto di vita degli alunni: GLI e incontri con le risorse sul territorio (ASL, cooperative, cfp) 11. verifica intermedia 12. incontro con gli alunni in entrata: conoscenza dell’ambiente scolastico nei suoi spazi: (classi, laboratori, biblioteca, palestra). Settembre Ottobre 10 10 Ottobre Novembre 10 10 Novembre Gennaio 10 10 Febbraio Maggio 10 10 Marzo Aprile 8 8 Giugno 2 2 13. analisi di fine anno: abbandoni, successo ed insuccesso scolastico, orientamento in entrata ed in uscita, riorientamento Questo può definirsi un maxiprogetto che necessita di essere articolato in progetti mirati quali ad esempio quello di Italiano per stranieri. Gli interventi a preventivo per l’a.s. 2014/15 sono contenuti più in dettaglio nel PAI 2013/2014 che sarà sottoposto all’approvazione del Collegio Docenti in data 9/09/2014. Le risorse richieste e le ore impiegate dipendono dalla formazione di una Commissione di supporto all’area, così come 1 Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)1 46 è richiesta dalla circolare Ministeriale del 6/03/2013 (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione). Le ore previste, il coinvolgimento del personale docente e ATA di seguito riportate sono puramente indicative. COSTI N°ORE N°ORE N°ORE ATA4 PERSONAL PERS. E INTERNO2 ESTERNO3 Doc. 1 1 Coord. 50 50 Doc. Coord. A 10 T MATERIALI DI CONSUMO5 CS X Cancelleria Software Audiovisivi Pubblicazioni Altro TIPO DI FINANZIAMEN TO6 Descrizione SCUOLA ___________ ___________ X ___________ ___________ ___________ ALTRO NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 7 NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso. 2 Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. 4 Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici 5 Fornire descrizione del tipo di materiale 6 Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire informazione dettagliata. 7 Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)7 3 47 MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Tecnico di Stato per il Turismo “ Livia 00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97 Bottardi” 06 22709273 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15° Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it rmtn02000c@pec.it SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015 TITOLO DEL PROGETTO ORIENTAMENTO DOCENTE REFERENTE Prof.ssa Amedeo Elsa GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE Barone, Faraci, Gabbianelli, Giagnotti, Liguori, Pannoni, Pantani, Piccarreta, Simonicca, Storcè, Tropea X COLLABORATORI ESTERNI AREA FUNZIONE STRUMENTALE DI RIFERIMENTO ISTITUZIONI _________________________________ PRIVATI AREA ORIENTAMENTO ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI DESTINATARI FINALITA’ OBIETTIVI METODI E MEZZI Alunni scuole medie e loro famiglie (o. in entrata) Studenti delle classi quarte e quinte (o. in uscita) Per quanto riguarda l'o. in entrata: diffondere la conoscenza dell'I.T.T. al maggior numero di persone possibili. Per l'orientamento in uscita fornire agli alunni delle classi terminali informazioni e mezzi sia per il proseguimento degli studi sia per un futuro inserimento lavorativo. - Prospettare agli alunni le possibilità offerte dall'indirizzo turistico - Aiutarli per una scelta consapevole, conforme alle proprie inclinazioni, alle proprie aspettative e alle possibilità offerte dalla società moderna O. in entrata: - incontri con alunni, genitori e docenti delle scuole medie - organizzazione di ministage, lezioni dimostrative, visite in orario curriculare o su appuntamento, accoglienza presso il nostro istituto di alunni, docenti, famiglie - distribuzione di depliants e materiale informativo - partecipazione ad open day - partecipazione a progetti di collaborazione con le scuole medie O. in uscita: - partecipazione a giornate di presentazione dell'offerta formativa delle università o ITS, ad incontri mirati alla ricerca di sbocchi professionali e percorsi di formazione post-diploma - incontri con esperti esterni e partecipazione a convegni - divulgazione di materiale informativo - nei limiti delle risorse economiche disponibili, ripresa del progetto 48 ALTRO Bisogno/motivo dell’utenza (destinatari del Progetto) che induce a proporre il Progetto. Studio, Statistica, Analisi, Ricerca, Atto, Norma, Resoconto, Verbale, Focus Group, Testo o altra fonte che evidenzia-misura il bisogno indicato. regionale almaorientati per i diplomandi e almadiploma per i diplomati - incontri con gli informagiovani delle biblioteche del comune di Roma. O in entrata. Ci sono attività come quella dell’accoglienza, la partecipazione a gare, tornei sportivi, così come altri progetti di collaborazione con le scuole medie che possono aiutare a diffondere la conoscenza del nostro istituto, pur non riguardando direttamente l'area orientamento ed avendo quindi altri referenti responsabili. O. in uscita. Alcune proposte saranno anticipate già a partire dal IV° anno per offrire tempi di riflessione più adeguati alla complessità della scelta o verso il mondo del lavoro e/o verso una ulteriore formazione professionale e universitaria. - Diffondere la conoscenza del nostro istituto e le possibilità che offre presso alunni, famiglie, docenti scuole medie, orientatori, adulti - Fornire agli alunni un servizio che favorisca una migliore conoscenza della realtà circostante, in vista dell'attivazione e realizzazione di un progetto di vita personale. - Conoscenza delle trasformazioni in atto, nuove competenze e figure professionali richieste dal mondo del lavoro, percorsi universitari e professionali disponibili - Realizzazione di un osservatorio permanente sugli sbocchi formativi e occupazionali Si tratta di un'area obbligatoria per legge DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI Obiettivo N.1 INDICATORE: nuove iscrizioni Unità di misura: formazioni nuove classi Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: mantenimento o aumento dell'attuale numero di classi Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): preiscrizioni presumibilmente febbraio 2015 e conferma luglio 2015 (o. in entrata). Obiettivo N.2 INDICATORE: conferma o aumento dell'organico in servizio Unità di misura: organico di diritto e organico di fatto Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: conferma del numero delle classi, del personale docente, personale ATA, addetti alla segreteria Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): fine anno scolastico Obiettivo N.3 INDICATORE: verifica delle capacità degli studenti di orientarsi tra le proposte lavorative Unità di misura: .): numero dei diplomati impegnati in qualche lavoro, stage o corso formativo a 6 mesi dal diploma, e poi ad un anno Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: > = 30% dei diplomati impegnati in qualche lavoro a 6 mesi dal diploma, >= 40-50% a un anno dal diploma. Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, ect): a posteriori Obiettivo N.4 INDICATORE: verifica delle capacità dei nostri studenti di orientarsi tra le proposte formative Unità di misura: successo nel percorso formativo: rispetto al numero dei diplomati, percentuale di quanti proseguono gli studi (iscritti all'università o ITS). Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: >= 50-60% dei diplomati che si iscrivono all'università o ITS Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): a posteriori TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione) PIANIFICAZIONE INIZIALE Sett./Ott. 2014 STATO AVANZAMENTO In data da stabilire, preiscrizione degli alunni CONSUNTIVO A fine anno scolastico 49 DESTINATARI PERIODO NUMERO ORE (data/mese) DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ Classe/i Numero alunni 1.visite presso scuole medie 3.open day Bottardi 4.attività correlate (si intende lezioni dimostrative, accoglienza di alunni e famiglie fuori orario, distribuzione materiale informativo presso scuole private, preorientamento seconde medie, riunioni, giornate "scuola aperta al territorio", ecc. 6. totale 8 Docenza Coordinamento Fino a fine orientamento Fino a fine orientamento Fino a fine orientamento Fino a fine orientamento 2.colloqui con le famiglie ESITO 150 150 160 40 500 COSTI N°ORE N°ORE N°ORE PERSONALE PERS. ATA11 INTERNO9 ESTERNO MATERIALI DI CONSUMO12 TIPO DI FINANZIAMEN TO13 10 Doc. Coord. Doc. Coord. A T CS x x Cancelleria Software Audiovisivi Pubblicazioni Altro Descrizione SCUOLA Fotocopie, fax, telefono, internet, depliant ALTRO NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 14 NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso. 8 Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)8 9 Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. 11 Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici 12 Fornire descrizione del tipo di materiale 13 Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire informazione dettagliata. 14 Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)14 10 50 Ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO TECNICO DI STATO I.T.T. Livia 00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97 06121126565 PER IL TURISMO Bottardi 0622709625 - V Municipio - Distretto 15° Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it rmtn02000c@pec.it SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015 TITOLO DEL PROGETTO CULTURA E CITTADINANZA ATTIVA DOCENTE REFERENTE MARGHERITA BARONE GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE ISTITUZIONI _________________________________ PRIVATI COLLABORATORI ESTERNI AREA FUNZIONE STRUMENTALE DI RIFERIMENTO CULTURA E CITTADINANZA ATTIVA ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI DESTINATARI FINALITA’ OBIETTIVI METODI E MEZZI TUTTI GLI STUDENTI CONSENTIRE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA DI POTER SVOLGERE UN RUOLO ATTIVO DI CITTADINI RESPONSABILI E PARTECIPI -PREDISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI ALLA PROGETTUALITA’ ED AL LAVORO DI GRUPPO -INCREMENTARE LO SVILUPPO DI CAPACITA’ RELAZIONALI E COMUNICATIVE -MIGLIORARE I RAPPORTI INTERPERSONALI E CON LA SCUOLA -MIGLIORARE L’APPRENDIMENTO PERMANENTE -PREDISPOSIZIONE AD ATTIVITA’ INTERCULTURALI E DI VOLONTARIATO LAVORI DI GRUPPO EDUCAZIONE NON FORMALI SIMULAZIONI DI ATTIVITA’ E GIOCHI MULTIMEDIALI 51 ORGANIZZAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE FINALE REALIZZAZIONE DI FOTO, VIDEO, QUESTIONARI, RAPPRESENTAZIONI TEATRALI, ECC. ALTRO Bisogno/motivo dell’utenza (destinatari del Progetto) che induce a proporre il Progetto. Studio, Statistica, Analisi, Ricerca, Atto, Norma, Resoconto, Verbale, Focus Group, Testo o altra fonte che evidenzia-misura il bisogno indicato. RICERCARE MODALITA’ DIDATTICHE ALTERNATIVE SVOLGERE UN’AZIONE DI PREVENZIONE INFORMARE SU STILI DI VITA SANI E SOSTENIBILI POTER VIVERE IN UNA SOCIETA’ IN CUI VENGONO RISPETTATI I VALORI DI PARITA’, TOLLERANZA, GIUSTIZIA E RESPONSABILITA’ OSSERVAZIONE DIRETTA CIRCA I COMPORTAMENTI RELAZIONALI, L’iGIENE ALIMENTARE, IL RISPETTO DEL LUOGO IN CUI SI VIVE, ECC. STUDIO DEI DIRITTI UMANI E DEI REGOLAMENTI COMUNITARI DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI Obiettivo N.1 INDICATORE: CAPACITA’ DI COMUNICAZIONE SCRITTA E VERBALE Unità di misura : PARTECIPAZIONE Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30% Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) FINE ANNO Obiettivo N.2 INDICATORE: ACQUISIZIONE PIU’ CONSAPEVOLE DELLE OPPORTUNITA’ E DELLE VARIE MODALITA’ ESPRESSIVE Unita’ di misura: RENDIMENTO SCOLASTICO Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30% Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): FINE ANNO Obiettivo N.3 INDICATORE: RICONOSCERE I COMPORTAMENTI DEVIANTI Unita’ di misura: MIGLIORAMENTO DELLA CONDOTTA Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30% Scadenza della misurazione: FINE ANNO Obiettivo N.4 INDICATORE: MAGGIORE FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI Unità di misura: QUESTIONARIO Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30% Scadenza della misurazione: FINE ANNO TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione) PIANIFICAZIONE INIZIALE STATO AVANZAMENTO CONSUNTIVO 52 DESTINATARI PERIODO NUMERO ORE (data/mese) DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ Classe/i Numero alunni ESITO 15 Docenza Coordinamento .SUDDIVISIONE DELLE ATTIVITA’ PER AREE: 1 AREA LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE 2 AREA LEGALITA’ 3 AREA AMBIENTE, SALUTE E SPORT COSTI N°ORE N°ORE N°ORE PERSONALE PERS. ATA18 INTERNO16 ESTERNO MATERIALI DI CONSUMO19 TIPO DI FINANZIAMEN TO20 17 Doc. Coord. Doc. Coord. A T CS Descrizione SCUOLA Cancelleria ___________ Software ___________ Audiovisivi ___________ Pubblicazioni ___________ Altro ___________ ALTRO NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 21 NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso. 15 Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)15 16 Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. 18 Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici 19 Fornire descrizione del tipo di materiale 20 Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire informazione dettagliata. 21 Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)21 17 53 MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Tecnico di Stato per il Turismo “ Livia 00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97 Bottardi” 06 22709273 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15° Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it rmtn02000c@pec.it SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015 TITOLO DEL PROGETTO AZIONI PER SVILUPPARE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DOCENTE REFERENTE IMMACOLATA MUSSOLINO GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE COLLABORATORI ESTERNI X ISTITUZIONI _________________________________ X PRIVATI AREA FUNZIONE STRUMENTALE DI RIFERIMENTO AREA PROFESSIONALIZZANTE ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI DESTINATARI FINALITA’ OBIETTIVI Principalmente gli alunni delle classi del triennio, intere classi o gruppi Creare sinergie tra scuola, soggetti pubblici e privati con lo scopo di favorire percorsi di orientamento e di potenziare lo sviluppo di patrimoni individuali che possono trovare la concreta utilizzazione in specifici ambiti organizzativi Favorire il di miglioramento continuo dei processi di apprendimento Potenziare lo sviluppo di un’offerta formativa coerente con i bisogni di un sapere professionale adeguato alle nuove esigenze del territorio e proiettata verso orizzonti europei. Sviluppare le competenze tecnico –professionali e relazionali: - favorire la capacità di comunicare in lingua italiana \ straniera; - migliorare le competenze relazionali con soggetti pubblici e privati; - saper interpretare gli aspetti organizzativi ed operativi delle aziende, in particolare di quelle turistiche - potenziare le capacità progettuali. Incrementare competenze ed abilità trasversali: 54 METODI E MEZZI Bisogno/motivo dell’utenza (destinatari del Progetto) che induce a proporre il Progetto. - sviluppare la capacità di lavorare in gruppo - acquisire consapevolezza di sé e delle proprie capacità e competenze - conoscere il territorio, le sue risorse e potenzialità - sviluppare le competenze informatiche Progettazione e/o coordinamento di iniziative finalizzate al conseguimento degli obiettivi indicati: Alternanza scuola-lavoro:tirocinio curricolare per le classi quarte e quinte e tirocinio estivo Servizi di accoglienza ed assistenza in eventi, convegni, manifestazioni promosse da enti pubblici e privati. Attività di accoglienza nel corso di iniziative promosse dal ns. Istituto Partecipazione a manifestazioni e viaggi di rilevanza turistica e professionale Certificazioni linguistiche Incontri con rappresentanti del mondo del lavoro Archivio diplomati Le attività proposte consentono allo studente di incrementare le potenzialità professionali acquisite a scuola integrandole e arricchendole in strutture turistico/alberghiere del territorio. In modo ottimale si favorisce il raccordo fra la formazione in aula e l’esperienza pratica attuando precisi processi di apprendimento flessibili finalizzati all’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro. Inoltre le esperienze in contesto operativo rappresentano uno strumento che favorisce la maturazione personale dello studente sia sul piano umano che professionale. Le attività proposte rientrano nella specificità dell’indirizzo di studio e rappresentano una modalità di offerta formativa ampiamente consolidata ed apprezzata dagli studenti. In Studio, Statistica, Analisi, Ricerca, particolare il tirocinio in aziende turistiche è previsto dal Decreto Atto, Norma, Resoconto, Verbale, Istitutivo degli Istituti Tecnici per il Turismo Focus Group, Testo o altra fonte La riforma degli Istituti Tecnici indica chiaramente la necessità di che evidenzia-misura il bisogno realizzare un’offerta formativa ampia e diversificata che indicato. consenta allo studente di conoscere le potenzialità del territorio allo scopo di poter esercitare una cittadinanza attiva e consapevole. DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI Obiettivo N.1 Potenziamento delle competenze professionali INDICATORE: ogni azione fa riferimento ad uno specifico progetto che rileva appositi indicatori Unità di misura: per ogni progetto le unità di misura possono essere rappresentate da griglie di rilevazione, questionari, schede di valutazione, osservazione, giudizi, prodotti, ecc. Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: un’indicazione di massima può essere rappresentata dal rapporto tra il numero di allievi che hanno migliorato le loro competenze sul totale degli studenti partecipanti Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): la tempistica relativa alla misurazione varia da progetto a progetto 55 Obiettivo N.2 Incrementare competenze ed abilità trasversali Ogni azione fa riferimento ad uno specifico progetto che rileva appositi indicatori Unità di misura: per ogni progetto le unità di misura possono essere rappresentate da griglie di rilevazione, questionari, schede di valutazione, osservazione, giudizi, produzioni ecc. Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: un’indicazione di massima può essere rappresentata dal rapporto tra il numero di allievi che hanno migliorato le loro competenze sul totale degli studenti partecipanti Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): la tempistica relativa alla misurazione varia da progetto a progetto TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione) PIANIFICAZIONE INIZIALE STATO AVANZAMENTO Inizio anno scolastico CONSUNTIVO Fine anno scolastico Nel corso dell’anno ►La compilazione della sezione sottostante è strettamente correlata alla scheda di ogni singolo progetto. DESTINATARI DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ PERIODO NUMERO ORE (data/mese) Classe/i Numero alunni ESITO 22 Docenza Coordinamento 1 2. 3. 4. 5. 6. COSTI N°ORE N°ORE N°ORE PERSONALE PERS. ATA25 INTERNO23 ESTERNO MATERIALI DI CONSUMO26 TIPO DI FINANZIAMEN TO27 24 Doc. Coord. Doc Coord. A T CS 22 Descrizione SCUOL Cancelleria ___________ A Software ___________ X Audiovisivi ___________ Pubblicazioni ___________ Altro ___________ ALTRO X Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)22 23 Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. 25 Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici 26 Fornire descrizione del tipo di materiale 27 Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire informazione dettagliata. 24 56 NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 28 NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso. 28 Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)28 57 MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Tecnico di Stato per il Turismo “ Livia 00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97 Bottardi” 06 22709273 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15° Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it rmtn02000c@pec.it SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015 TITOLO DEL PROGETTO DOCENTE REFERENTE “L’OASI DEL SAPERE E DEL FARE” Prof. Stefano Toni GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE Da definire ISTITUZIONI: Municipio, Comune di Roma COLLABORATORI ESTERNI AREA FUNZIONE STRUMENTALE DI RIFERIMENTO PRIVATI: Associazioni e comitati di quartiere Apertura al territorio e progetti extrascolastici ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI DESTINATARI FINALITA’ OBIETTIVI METODI E MEZZI Alunni dell’Istituto, abitanti del territorio Diffusione della cultura nel senso più ampio del termine e nello spirito della condivisione del sapere in un territorio caratterizzato da sensibile disagio sociale, forte carenza di centri di aggregazione (giovanile e non), elevato tasso di dispersione scolastica e microcriminalità. Costituzione di un centro di educazione permanente con: 1) Valorizzazione delle strutture e delle risorse umane dell’Istituto. 2) Positiva ricaduta sul buon nome dell’Istituto nel territorio. 3) Incremento delle risorse economiche necessarie per perseguire la finalità prefissata. Corsi, laboratori, seminari, convegni, conferenze, mostre e spettacoli con ampia informazione in rete e promozione sul territorio con volantini e locandine e creazione/distribuzione (anche on line) di un giornalino d’Istituto con articoli e recensioni sugli eventi organizzati dall’Istituto stesso e sui principali eventi culturali a livello cittadino (prime cinematografiche e teatrali, nuove uscite discografiche ed editoriali). 58 Bisogno/motivo dell’utenza (destinatari del Progetto) che induce a proporre il Progetto. Studio, Statistica, Analisi, Ricerca, Atto, Norma, Resoconto, Verbale, Focus Group, Testo o altra fonte che evidenzia-misura il bisogno indicato. L’emarginazione da ogni contesto culturale è il male endemico delle periferie e colpisce principalmente (ma non esclusivamente) giovani, anziani e divabili. Il centro di educazione permanente costituisce un rimedio non certo risolutivo ma indubbiamente utile nella misura in cui, grazie a risorse umane e tecnologico-strutturali non facilmente reperibili altrove alle stesse condizioni particolarmente favorevoli, stimola l’interesse e il coinvolgimento delle categorie di cui sopra (e non solo) favorendo, nello spirito della condivisione del sapere, anche l’interazione fra di esse e la pratica del tutoraggio. Sembra quasi banale, se non addirittura superfluo ricordare che decenni di ricerche e statistiche hanno individuato nel vuoto motivazionale dovuto a deriva culturale e conseguente emarginazione sociale, la causa principale della diffusione delle droghe pesanti tra i giovani e delle sindromi depressive tra gli anziani. DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI Obiettivo N.1 INDICATORE: Frequenza d’uso in orario extrascolastico delle strutture e dei laboratori dell’Istituto Unità di misura: frequenza media in giorni dell’utilizzo settimanale delle strutture/laboratori Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: 3 giorni a settimana Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) Termine erogazione progetto Obiettivo N.2 INDICATORE: Incremento iscrizioni Unità di misura: Percentuale di iscrizioni in più rispetto all’a.s. 2014/2015 Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: 4% Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) Termine erogazione progetto Obiettivo N.3 INDICATORE: Frequenza con contributo volontario a corsi, laboratori e seminari, biglietti venduti per iniziative e spettacoli, finanziamenti da parte di istituzioni e privati. Unità di misura: Ammontare in euro delle entrate per queste voci Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: 15.000 € Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) Termine erogazione progetto TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione) PIANIFICAZIONE INIZIALE Settembre/ottobre STATO AVANZAMENTO Novembre/maggio Giugno DESTINATARI PERIODO DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ Biblioteca aperta al territorio Laboratorio musicale Laboratorio di ceramica Corsi E.C.D.L. Laboratorio teatrale 29 CONSUNTIVO NUMERO ORE (data/mese) Classe/i Numero alunni tutte tutti “ “ “ “ come da iscrizioni “ “ “ Novembre/maggio “ “ “ “ Docenza Coordinamento come da progetto “ come da progetto “ “ “ “ ESITO 29 “ “ “ Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.) 29 59 Alfabetizzazione informatica per adulti (con tutoraggio da parte di studenti interni) Attività sportive triennio Eventi unitari d’Istituto tutte tutte “ “ “ “ “ “ come da progetto flessibilità / “ 10 come da iscrizioni tutti COSTI COME DA PROGETTI N°ORE N°ORE N°ORE PERSONALE PERS. ATA32 30 INTERNO ESTERNO MATERIALI DI CONSUMO33 TIPO DI FINANZIAMEN TO34 31 Doc. Coord. Doc. Coord. A T CS Cancelleria Software Audiovisivi Pubblicazioni Altro SCUOLA ALTRO NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 35 NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso. 30 Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. 32 Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici 33 Fornire descrizione del tipo di materiale 34 Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire informazione dettagliata. 35 Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)35 31 60 MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Tecnico di Stato per il Turismo “ Livia 00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97 Bottardi” 06 22709273 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15° Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it rmtn02000c@pec.it SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015 TITOLO DEL PROGETTO LA SCUOLA CHE CAMBIA DOCENTE REFERENTE PROF. SSA MARCELLA FARACI PROF. SALVATORE LIGUORI GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE COLLEGIO DOCENTI COLLABORATORI ESTERNI AREA FUNZIONE STRUMENTALE DI RIFERIMENTO MIGLIORAMENTO CONTINUO 61 ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI DESTINATARI FINALITA’ OBIETTIVI Collegio docenti, personale dell’Istituto e studenti Le aree di interesse della funzione strumentale in oggetto sono le seguenti: 1. Progettazione didattica annuale 2. Miglioramento della qualità dell’Istituto in tutti i suoi aspetti 3. Analisi delle metodologie didattiche d’Istituto e innovazione delle stesse con particolare attenzione alla didattica laboratoriale, alla didattica per competenze e all’utilizzo didattico delle nuove tecnologie 4. Accoglienza classi prime 5. Prevenzione del disagio scolastico e recupero formativo 6. Autovalutazione di Istituto 7. Gestione delle prove INVALSI 2015 8. Formazione continua del personale 9. Valorizzazione degli studenti eccellenti 10. Miglioramento dell’organizzazione e delle strutture collegate alla rete Internet e alle Lavagne Interattive Multimediali (LIM) 11. Utilizzo del registro Elettronico AREA-DIDATTICA 1. 2. 3. Migliorare la Progettazione didattica e il Processo di Valutazione degli studenti e in generale l’Autovalutazione. Aumentare il numero degli studenti del 1° anno ammessi al 2° anno; Migliorare le competenze di base nel biennio; AREA-ORGANIZZATIVA 1. Verificare il continuo funzionamento della rete Internet all’interno dell’Istituto 2. Monitorare la gestione dei nuovi netbook, verificando l’installazione e la corretta applicazione del “Registro elettronico” 3. Ampliare le potenzialità del RE, consentendo all’intera comunità scolastica, in particolare agli alunni / genitori, di poter usufruire delle informazioni contenute nel RE: i dati in sola visualizzazione (assenze, ritardi, uscite, giustificazioni, compiti assegnati, lezioni svolte, voti assegnati) sono relativi al singolo alunno e si potrà accedere a tali dati con utenza e password dedicate. 4. Eliminare completamente il Registro cartaceo, sia di classe che del docente. 5. Consentire ai genitori di verificare compiti assegnati, i voti, le assenze, le uscite anticipate, i ritardi del proprio figlio. 6. Definire i contatti con i tecnici Axios per i report ad hoc richiesti dai docenti per il “Registro elettronico” 7. Predisporre dei Corsi di formazione ai docenti per Word, Excel, Access, PowerPoint, Posta elettronica, Internet, uso della LIM 8. Verificare lo status dei PC in aula docenti: rete, antivirus installato, stampante condivisa 62 METODI E MEZZI AREA-DIDATTICA Progettazione dell’attività didattica attraverso i Dipartimenti (programmazione per competenze), Consigli di Classe e Collegio dei Docenti; Test di ingresso, intermedi e/o finali per le classi 1° e 3°, concordati per disciplina; Griglie di valutazione comuni; Attività di accoglienza classi prime; Attività di recupero di fine periodo per il Biennio, diretta a rafforzare soprattutto le competenze di base (Italiano e Matematica); Attività di recupero di fine periodo per il Triennio, diretta a rafforzare le competenze professionali; AREA-ORGANIZZATIVA Funzionamento della rete Internet all’interno dell’Istituto e delle singole aule: predisporre un piano per la verifica del collegamento Internet nelle singole aule e della rete WI nelle aree comuni; Contatti col personale Axios per report ad hoc richiesti dai docenti: con l’introduzione del “Registro elettronico”, definire un contesto di rapporto con la società Axios, così da strutturale le richieste dei docenti per report ad hoc necessari per i Consigli di classe e gli incontri con i genitori (assenze, ritardi, note, valutazioni, descrizione delle interrogazioni, ecc.); Definire con la Società Axios i corsi di formazione per i docenti per il corretto utilizzo del prodotto “Registro elettronico”; Predisporre un modulo di autorizzazione da compilare da parte del genitore dell’alunno per autorizzare l’ITT Bottardi alla concessione dell’utenza e password per accedere alla procedura AXIOS del Registro Elettronico. Predisporre da parte della Didattica un foglio personale con Utenza e Password per ogni singolo alunno: a questo proposito la FS ha predisposto un manuale operativo per consentire alla Didattica di stampare i fogli con Utenza e Password (dalla procedura “Area Alunni”). L’elenco delle utenze di una classe vanno consegnate al Coordinatore di classe. Autorizzare il Coordinatore di classe alla consegna dei fogli con Utenza e Password ad ogni alunno, solo a fronte della consegna del foglio di autorizzazione firmato dai genitori. Rappresentare un “punto di riferimento” per le segnalazioni / malfunzionamenti del prodotto “Registro elettronico”, indicati dai docenti durante l’utilizzo quotidiano del prodotto sw; Predisporre dei corsi ai docenti per l’utilizzo di uno spazio web dove allocare i propri lavori didattici o quelli elaborati dagli alunni; Verifica dei PC in aula docenti: controllare che la rete Internet sia funzionante, che sia installato un antivirus adeguato e che la stampante sia condivisa tra i vari PC. Verifica funzionamento LIM: verificare che siano presenti e funzionanti i telecomandi e le casse acustiche, sia installato un antivirus adeguato, che la LIM abbia un collegamento attivo ad Internet e soprattutto che vi sia un corretto posizionamento dell’hardware per consentire una fruizione adeguata della LIM. Definizione di corsi ai docenti per corretto uso della LIM (docente da definire); 63 ALTRO Bisogno/motivo dell’utenza (destinatari del Progetto) che induce a proporre il Progetto. Miglioramento offerta formativa Miglioramento successo formativo Studio, Statistica, Analisi, Ricerca, Atto, Norma, Resoconto, Verbale, Focus Group, Testo o altra fonte che evidenzia-misura il bisogno indicato. 64 DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI AREA DIDATTICA Obiettivo N.1 INDICATORE: Studenti promossi a giugno nell’anno scolastico 2014-15 rispetto all’anno scolastico 2013- 14. Unità di misura: Percentuale studenti di tutti gli anni di corso dell’Istituto. Aumento della percentuale degli alunni promossi nell’anno scolastico 2014-2015: in base ai dati degli ultimi due anni scolastici (2012-13 63,25% e 2013-14 71,08%), si prevede un incremento al 75,00%. Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Giugno 2015 Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Obiettivo N.2 INDICATORE: Studenti del 1° anno ammessi all’anno successivo studenti di tutte le prime dell’Istituto (promossi all’anno successivo) per l’anno scolastico 2014 - 2015 Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Dati in elaborazione. Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Giugno 2015 Unità di misura: Percentuale Obiettivo N.3 INDICATORE: Studenti del 2° anno che svolgono la prova Invalsi in Matematica per l’anno scolastico 2014-2015, con un risultato migliore rispetto all’anno scolastico 2013-2014 Unità di misura: Percentuale studenti di tutte le seconde dell’Istituto Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Dati delle prove INVALSI dell’anno scolastico 2013-14. Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Giugno 2015 AREA ORGANIZZATIVA Obiettivo N.1 INDICATORE: Funzionamento rete Internet Unità di misura: Numero macchine collegate alle rete Internet e loro distribuzione Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Definire uno schema relativo alle allocazioni delle macchine (PC, tablet, netbook, LIM, ecc.) e il loro corretto collegamento alla rete Internet Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Misura iniziale (settembre 2014) – Misura finale (giugno 2015) Obiettivo N.2 INDICATORE: Netbook Unità di misura: Numero netbook correttamente collegati alle rete Internet e loro distribuzione Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Definire uno schema relativo alla distribuzione dei nuovi netbook necessari per la quotidiana gestione del “Registro elettronico” Axios, verificando la consegna e la restituzione dei netbook Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Gestione di un registro quotidiano di consegna e restituzione. Verifica iniziale a Settembre 2014, Intermedia a Gennaio 2015, Finale a Giugno 2015 Obiettivo N.3 INDICATORE: Registro elettronico Unità di misura: Numero interventi e contatti con i tecnici Axios per definire dei report ad hoc Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Definire dei contatti frequenti con i tecnici Axios per realizzare dei report necessari al corretto svolgimento della funzione di “Coordinatore di classe”. Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Consigli di classe e Incontri programmati con i genitori. PS in queste occasioni i docenti dovranno avere disponibili dei report che per la classe 65 riportino i dati generali (assenze, ritardi, note, ecc.) e per il singolo alunno i dati di dettaglio per la materia (assenze, interrogazioni, voti, ecc.) Obiettivo N.4 INDICATORE: Corsi di formazione Unità di misura: Numero di docenti che partecipano al corso per la creazione di uno spazio web dove allocare elaborati didattici Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Numero di corsi di formazione digitale erogati da docenti / alunni di un Istituto Tecnico Informatico Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Gennaio 2015 – Aprile 2015 Obiettivo N.5 INDICATORE: Aula docenti Unità di misura: Numero PC collegati in rete, con antivirus installato e stampante condivisa nell’Aula docenti Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Num. 4 PC correttamente configurati nell’Aula docenti Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Verifica iniziale Settembre 2014 Verifica intermedia Gennaio 2015 Verifica finale Giugno 2015 Obiettivo N.6 INDICATORE: Studenti / Genitori con utenza per RE Unità di misura: Percentuale studenti della classe che hanno richiesto pws per RE / num. Totale studenti della classe. Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: 95,00%. Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Febbraio 2015 TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione) PIANIFICAZIONE INIZIALE Settembre - Ottobre 2014 STATO AVANZAMENTO Aprile 2015 DESTINATARI DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ 36 CONSUNTIVO Giugno 2015 PERIODO NUMERO ORE (data/mese) Classe/i Numero alunni ESITO 36 Docenza Coordinamento Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.) 36 66 COSTI N°ORE N°ORE N°ORE PERSONALE PERS. ATA39 INTERNO37 ESTERNO MATERIALI DI CONSUMO40 38 Coord. Doc. Coord. A T CS - Descrizione Cancelleria Software Audiovisivi Pubblicazioni Altro TIPO DI FINANZIAMEN TO41 SCUOLA ALTRO - Carta 6 risme - Fotocopie n. 800 - Uso tel e fax - Internet - Uso aula informatica NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 42 NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte. NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso, confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso. 37 Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento. 39 Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici 40 Fornire descrizione del tipo di materiale 41 Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire informazione dettagliata. 42 Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)42 38 67
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