POF - Il Bottardi

Piano dell'Offerta Formativa
a.s. 2014/15
1
INDICE
Premessa
1. L’istituto Tecnico per il Turismo: una chiave per il futuro
1.1 L’istruzione tecnica nell’ambito della nuova riforma
1.2 Profilo culturale e risultati di apprendimento
1.3 Sbocchi professionali
1.4 Quadro orario
1.5 Sitografia
2. L’ Istituto Tecnico per il Turismo “Livia Bottardi” di Roma
2.1 La nascita
2.2 Il territorio
2.3 Le strutture
2.4 Corsi attivi nell’a.s. 2014/2015
2.5 La Vision e la Mission di Istituto
2.6 Aree di intervento
3. Organigramma e funzioni dell’ I.T.T. Livia Bottardi
3.1
Il Dirigente Scolastico
3.2
Il Collegio dei Docenti
3.3
Il Consiglio di Istituto
3.4
I Collaboratori del D.S. e lo staff di presidenza
3.5
L’RSPP
3.6
I Docenti Funzione Strumentale al POF e i Docenti Referenti
3.7
I Docenti Coordinatori dei Consigli di Classe
3.8
I Direttori dei Laboratori e dei Reparti
3.9
Il DSGA
3.10 Gli Assistenti Amministrativi, Tecnici e i Collaboratori Scolastici
3.11 Gli Assistenti Specializzati
3.12 Organigramma
ALLEGATI
1) PAI
2) SCHEDE PROGETTO FUNZIONI STRUMENTALI
2
Premessa
Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) costituisce un documento con cui la scuola presenta
gli elementi che la caratterizzano: il piano di studi, gli obiettivi formativi, la didattica e la
metodologia di lavoro, le risorse strutturali, finanziarie e umane di cui dispone. Esso
rappresenta, in sostanza, la sua carta d'identità.
Il POF è memoria e progetto al tempo stesso in quanto, partendo dalla identità e dalla
storia specifica dell’istituto, definisce le attività e gli impegni che la scuola si assume ogni
anno, insieme ai progetti per il futuro, in continuità con le linee guida assunte negli anni
precedenti.
Si tratta, quindi, di un progetto collegiale cui possono, e debbono collaborare, anche le
famiglie e gli studenti con i loro suggerimenti e le loro richieste.
Non è una ipotesi di lavoro o una dichiarazione d'intenti, ma una presentazione di
 interventi educativi e formativi programmati e deliberati dal Collegio dei Docenti
 tempi e dei modi che ne permetteranno la realizzazione
 risorse umane, strutturali e finanziarie disponibili
 competenze che gli studenti dovranno maturare al termine del periodo di riferimento
Esso rappresenta anche una mappa dei luoghi, delle consuetudini, delle regole, delle
passioni e della storia dell’Istituto stesso.
La sua struttura è flessibile, determinata cioè dal contesto in cui si realizza
l’apprendimento, dai riscontri che le verifiche di attuazione forniranno nel corso dell’anno
scolastico.
Nelle parti in cui il POF dovesse diventare inapplicabile o non funzionale, oppure nel caso
di nuove opportunità formative, viene modificato allo scopo di adattarsi il più possibile ai
bisogni espressi dalle componenti coinvolte (studenti, famiglie, docenti e personale non
docente).
Questo documento è alla base della comunicazione tra la Scuola, gli studenti che la
frequentano e le loro famiglie e costituisce di fatto un patto educativo, dove la scuola si
impegna
- ad offrire occasioni formative significative per gli alunni e funzionali al loro profilo
d’uscita (realizzazione degli obiettivi formativi)
- a verificarle e modificarle ogni volta che si ritiene necessario
gli studenti e le famiglie si impegnano all'osservanza dei principi e delle regole fondanti di
ogni comunità educativa.
Il POF è un sistema composto da diverse aree dove la funzione di ciascuna, come in tutti i
sistemi, coinvolge e rimanda alle funzioni delle altre.
Il POF diventa facilitatore di apprendimento ed efficace organizzatore della vita scolastica
quando le aree interessate riescono a stabilire tra loro una relazione promuovente.
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L’istituto tecnico per il turismo: una chiave per il futuro
La scelta della scuola secondaria superiore è fondamentale per la crescita di uno
studente, sia come persona sia come cittadino, perché da lì si costruisce il futuro. La
scuola e il lavoro, nel caso degli istituti tecnici per il turismo, si integrano perché fanno
parte di un unico universo, quello della formazione dei giovani e della costruzione di una
nazione più aperta e matura. Per gli studenti, quindi, scegliere un Istituto Tecnico per il
Turismo equivale a mettersi in relazione con i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e
delle professioni.
1.1
L’istruzione tecnica nell’ambito della riforma
I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema di
istruzione e formazione di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005 n. 226,
come modificato dall’articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40.
Gli istituti tecnici costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale
dotata di una propria identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e
professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di
istruzione e formazione di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n. 226/05.
4
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Costruita
attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di
carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi
indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
I percorsi degli istituti tecnici si articolano in due aree:
1. L’area di istruzione generale comune, che ha l’obiettivo di fornire ai giovani la
preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi
culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico,
scientifico-tecnologico, storico-sociale.
2. L’area di indirizzo, che hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze
teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità
cognitive idonee per assumere progressivamente anche responsabilità per la
valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del
decreto legge del 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30
ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare,
in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico.
I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo
biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste
dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e dalle
professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano
specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di
ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio.
Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso
l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio,
esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo
assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far
raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di
settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare
riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno
costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello
studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro.
I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli
studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al
sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di
lavoro previsto per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti
in materia.
Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo;
analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a
gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli
di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i
risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie
richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli
obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro
di cogliere concretamente l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa
della conoscenza.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
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Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori
coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai
fini dell’apprendimento permanente.
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e
le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta
fruizione e valorizzazione.
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue (QCER).
Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere
individuale e collettivo.
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del
pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni
problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni
sociali e naturali e per interpretare dati.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati
per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
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L’Istituto Tecnico per il Turismo: Profilo culturale e risultati di apprendimento
Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica
riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing,
l’economia sociale e il turismo.
1.2
Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far
conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo
collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni.
Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore
turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed
internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali, anche con
riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli
strumenti del marketing, ai prodotti/servizi turistici..
Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico,
artigianale, enogastronomico e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto
internazionale.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo “Turismo” raggiunge,
pertanto, le seguenti competenze specifiche del settore
1) Riconoscere e interpretare
7
–
–
–
Le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le
ripercussioni nel contesto turistico,
i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici
dell’impresa turistica,
i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il
confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra
aree geografiche e culturali diverse.
2) Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare
riferimento a quella del settore turistico.
3) Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi
informativi.
4) Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a
cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie.
5) Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata specifici per le aziende del settore Turistico.
6) Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo
patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e
sostenibile.
7) Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di
imprese o prodotti turistici.
8) Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.
9) Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del
personale dell’impresa turistica.
10) Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.
Che si traducono in competenze lavorative:
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–
–
–
gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del
patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio;
collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i
piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata;
utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per
proporre servizi turistici anche innovativi;
promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione
multimediale;
intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili
e commerciali.
8
1.3
Sbocchi Professionali
Al termine del percorso di Istruzione Tecnica si consegue il titolo di “PERITO”.
Successivamente al completamento del periodo di studi superiori, l’alunno potrà
 Specializzarsi come tecnico superiore e accedere a un’occupazione con i percorsi di
Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.
 Frequentare eventuali corsi post-diploma per approfondire la sua preparazione in
settori operanti quali quelli per operatori congressuali.
 Frequentare tutti i percorsi universitari
 Inserirsi nel mondo del lavoro, per accedere al quale egli è comunque in possesso
delle conoscenze e delle abilità necessarie, già alla conclusione del quinquennio
proposto, per gestire una piccola o media azienda turistica in modo moderno, agile ed
efficace, anche in rapporto alla multiforme normativa di settore italiana e a quella
comunitaria europea, che influenzerà in misura crescente la vita delle aziende
turistiche. Più economia aziendale, insomma, e meno contabilità, per la quale esistono
ormai i computer ed i commercialisti.
Nella radicale revisione delle discipline professionali, infatti, si è tenuto conto delle
seguenti considerazioni:
 La presentazione di servizi richiesta oggi a chi opera nel turismo va molto al di là della
semplice prenotazione di mezzi di trasporto e di alberghi e della relativa biglietteria e
fatturazione;
 non esiste un’unica professione turistica, ma una pluralità di attività turistiche;
 le tipologie operative del settore non sono soltanto varie, ma appaiono caratterizzate
da una rapida evoluzione: ogni tentativo di definizione che miri a rappresentarle con
un’immagine univoca e statica lascia fuori rilevanti segmenti di attività ed ha validità
limitata nel tempo;
9
1.4
Quadro orario
Attività e insegnamenti generali comuni agli indirizzi del settore economico
1° Biennio
2° Biennio
5° Anno
Percorso formativo unitario
I
II
III
IV
V
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
-
-
-
Scienze integrate
(Scienze della Terra e Biologia)
2
2
-
-
-
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività
alternative
1
1
1
1
1
Attività e insegnamenti obbligatori dell’area di indirizzo Turistico
1° Biennio
2° Biennio
5° Anno
Percorso formativo unitario
I
II
III
IV
V
Scienze integrate (Fisica)
2
-
-
-
-
Scienze integrate (Chimica)
-
2
-
-
-
Geografia
3
3
-
-
-
Informatica
2
2
-
-
-
Economia Aziendale
2
2
-
-
-
Seconda lingua straniera
3
3
3
3
3
Terza lingua straniera
-
-
3
3
3
Discipline turistiche e Aziendali
-
-
4
4
4
Geografia turistica
-
-
2
2
2
Diritto e Legislazione Turistica
-
-
3
3
3
Arte e territorio
-
-
2
2
2
10
1.5
Sitografia
Sitografia per l'acquisizione di maggiori informazioni sugli sbocchi lavorativi.
http://www.jobtel.it Portale dell’orientamento al lavoro
http://www.conndustria.it Sito delle industrie
http://www.lavoro.gov.it Sito del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
http://www.lavoro.gov.it/EuropaLavoro Sito del Ministero del Lavoro e della previdenza
Sociale per l’Europa
http://www.italialavoro.it Agenzia del Ministero del lavoro e del Ministero della solidarietà
sociale
http://www.borsalavoro.it Borsa Nazionale del Lavoro
http://www.isfol.it Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori
http://www.indire.it Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica
http://www.invalsi.it Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di
Istruzione e Formazione
http://www.polaris.unioncamere.it Portale delle Camere di Commercio per l’Alternanza
Scuola-Lavoro
http://www.portalecnel.it Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro
http://www.censis.it Centro Studi Investimenti Sociali
http://www.tecnostruttura.it Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo
http://excelsior.unioncamre.net Sistema informativo Excelsior Per saperne di più: Basile,
La Tona, Scolaro, Vadalà
11
1.
2.1
L’ Istituto Tecnico per il Turismo “Livia Bottardi” di Roma
La nascita
Nel 1974 con la strage di Piazza della Loggia a Brescia, viene assassinata Livia Bottardi,
una giovane insegnante, vittima innocente della barbarie del terrorismo e della violenza
cieca ed insensibile alla vita ed alla condizione umana.
Si sceglie di prenderne il nome, e quella scelta impone di ricordare che la scuola, più di
ogni altra istituzione, formale e non, di questa società, ha il dovere di rispettare,
salvaguardare e valorizzare l’individualità e la diversità , di formare ad una coscienza
storica ed ai valori umani e civili ed alla pace, affinché le nuove generazioni siano capaci
di scelte degne, consapevoli e coerenti con il patrimonio storico e culturale a cui
appartengono, scelte di tolleranza, di garanzia, di solidarietà di pace.
2.2
Il territorio
La Rustica nella periferia orientale di Roma, situato tra la via Collatina, la via Tiburtina e la
ferrovia per Sulmona si estende nei municipi 4, 5 e 6.
L'insediamento, sorto negli anni venti, presenta tuttora caratteristiche edilizie dell'epoca:
case ad uno o due piani circondate spesso da giardinetti o con corte interna.
La posizione a ridosso della ferrovia e delle vie consolari ha costituito una forte attrattiva
per lo sviluppo urbanistico dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
Il centro del quartiere è Largo Augusto Corelli in cui confluiscono via della Rustica, via
Achille Vertunni, via Delia e via Dameta che collegano (assieme a via di Cervara e via di
Tor Cervara) il quartiere con la Via Tiburtina.
Importanti sono le vie di comunicazioni che attraversano il territorio del quartiere: il Grande
Raccordo Anulare ed il tratto cittadino dell'autostrada A24 Strada dei Parchi alle quali è
direttamente accessibile tramite uno svincolo, la linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara,
oltre i treni ad alta velocità (TAV) sulla tratta ferroviaria Roma-Napoli che si affianca alla
vecchia linea sopra citata.
La struttura stradale è inadeguata a contenere il traffico con conseguente congestione ed
inquinamento; l'alta densità abitativa ha determinato carenza di spazi verdi, luoghi di
aggregazione e di parcheggi.
Discreti sono anche gli insediamenti sviluppatisi a seguito del decentramento di enti,
ministeri ed attività pubbliche (uffici Inpdap, Ministero del Tesoro e Ministero delle
Finanze) e private legate alla grande distribuzione (magazzini Metro) o alla ricezione
alberghiera (Novotel).
Di recente realizzazione (l’inaugurazione risale alla primavera 2011) il parco Fabio
Montagna (a ridosso della TAV dalla parte opposta dell’ITT).
Nel territorio sono presenti numerose associazioni onlus e cooperative sociali, culturali e
sportive (quella parrocchiale affiliata al csi comitato di Roma ha ricevuto il giorno 22
settembre 2010 il premio come miglior oratorio dell’anno da Adriano Galliani). Da 3 anni al
parco Fabio Montagna si svolge la festa delle associazioni di quartiere.
Storia
Nel 1200 era un feudo dei baroni De Rusticis. La prima testimonianza della
denominazione "Rustica" è in una bolla di papa Onorio III del 1217.
Edifici di culto
Chiesa di Nostra Signora di Czestochowa e Sala del Regno dei Testimoni di Geova.
12
Ritrovamenti archeologici
Nel 1972, durante lavori stradali, fu scoperta in loco una necropoli, in gran parte distrutta
dai lavori. Successive campagne di scavo portarono alla definizione di un intero centro
proto-urbano con annessa la necropoli, databili verso la prima metà dell'VIII secolo e.il V.
Alla fine degli anni novanta, nel parco "Caduti di Marcinelle", durante degli scavi dell'Acea,
fu ritrovata parte di una strada lastricata, di epoca imperiale. Al termine dei lavori il sito fu
ricoperto ed è tuttora ignoto il suo destino.
Nel gennaio 2010, durante i lavori per la complanare all'autostrada A24, fu rinvenuta una
biga di epoca romana accanto a dei siti funerari con scheletri, suppellettili e monumenti.
Durante la realizzazione del parco “Fabio Montagna” sono stati rinvenuti dei reperti (cocci
di anfore di fattura africana) tratti della via Collatina vecchia (strada usata in antichità per
la manutenzione dell’acquedotto Virgo) che collegava il centro di Roma a Collatia, l’attuale
zona di Lunghezza.
Collegamenti
Il quartiere ospita il capolinea di tre linee dell'ATAC: il 447, che collega La Rustica alla
stazione Metro B di Rebibbia passando per via di Tor Cervara; il 543, il cui capolinea
opposto è invece a Centocelle; la linea notturna n12, che arriva fino a piazza Venezia. Si
trova anche la linea ferroviaria metropolitana FR2: stazioni La Rustica Città e UIR
La nostra scuola
Come raggiungerci
Ferrovia metropolitana FL2: La Rustica Città (Roma Tiburtina – Tivoli)
Linee 058 e 313: Corsa scolastica deviata in orario di entrata e di uscita degli alunni
Linea 447: Metro B Rebbibia – La Rustica
Fermata Collatina/Birolli delle linee
Linea 058: Raimondi M. — via Birolli
Linea 075: Ponte Mammolo – Tonino Bello
Linea 313: Via Piovanelli – Via Longoni
Linea 541: Largo Preneste – Via Fillia
Linea 543: Primavera/Gardenie – via Vertunni
Linea 314: Largo Preneste – Largo Rotello
13
2.3
Le strutture
Le strutture della scuola sono moderne e ben disposte, a compensazione della sua
ubicazione periferica. Sono disponibili 39 Aule (tutte dotate di computer multimediale e
collegamento ad internet) ampie e luminose, disposte su due piani oltre al piano terra e
collegate da spaziosi corridoi, vi sono inoltre:
 laboratori linguistici, laboratori multimediali e laboratori di informatica
 laboratorio di agenzia viaggi;
 laboratorio per la simulazione dell'Impresa Formativa Simulata;
 laboratorio polivalente - alunni con bisogni educativi speciali;
 laboratorio di ceramica;
 laboratori musicali;
 biblioteca;
 aula magna;
 due palestre;
 campo esterno polivalente;
 aree verdi esterne con panchine;
 bar interno
 ampio parcheggio per automobili e motorini;
Tutti i computer installati nelle agenzie, nei laboratori e negli uffici della Scuola hanno
accesso diretto ad Internet che è accessibile anche tramite RETE WIFI nella Sala
Docenti, in Biblioteca e nella zona adiacente l’ingresso principale al piano terra.
2.4
Corsi attivi nell’a.s. 2014/2015
Nell’Istituto è attivo il corso nato dopo la riforma precedentemente illustrata ed in vigore da
questo anno scolastico per tutte le classi.
Ora alternativa allo studio della religione cattolica
La scuola, su indicazione del Collego dei docenti, ha individuato (in ordine di preferenza),
per gli alunni che non si avvalgono della facoltà di frequentare l’ora di Religione, alcune
discipline
1) Cultura gastronomica internazionale
2) Lingua Latina
3) Fotografia
4) Lingua e cultura cinese
Ambiti e tempi della formazione
Per raggiungere gli standard descritti, il diplomato dovrà acquisire all’interno del corso di
studi gli elementi di conoscenza ed il sistema di relazione richiesti, anche se non tutti
necessariamente sviluppati fino al livello di compiuta terminalità.
Successivamente al completamento del periodo di studi superiori, egli potrà frequentare
eventuali corsi post-diploma per approfondire la sua preparazione in settori operanti quali,
quelli per operatori congressuali.
Anche in assenza di tali opportunità, il diplomato potrà inserirsi nel mondo del lavoro, per
accedere al quale egli è comunque in possesso delle conoscenze e delle abilità
necessarie già alla conclusione del quinquennio proposto.
2.5
La Vision e la Mission di Istituto
Oggi è diffusa la tendenza a definire sinteticamente cosa è un istituto e ciò a cui un istituto
tende nelle intenzioni e nelle aspettative dei soggetti che vi operano con i termini di
Mission e Vision.
14
La Vision è la ragione esistenziale di una scuola, poiché risponde alla domanda “perché
esisto” come istituzione ed è sempre specifica di una scuola. Il mandato istituzionale è
scritto negli ordinamenti della scuola, mentre la Mission è il mandato interpretato nel
proprio contesto di appartenenza. Le scuole sono diverse, hanno delle caratteristiche che
portano a rispondere in modo diverso al mandato istituzionale. I valori fanno da collante
nelle relazioni umane all’interno della scuola, sono norme etiche e morali che tengono
insieme le persone all’interno di una istituzione. Non ci sono valori se c’è anarchia
organizzativa.
Nella costruzione del Piano dell'Offerta Formativa l’TT Bottardi si è ispirato a diversi
principi, ritenuti fondamentali perché si possa parlare di strumento funzionale a cui riferirsi
tanto per i docenti quanto per gli studenti; tra questi alcuni ineludibili di carattere generale:
 la flessibilità nella scelta dei percorsi didattici, nei contenuti che li caratterizzano, nelle
metodologie di lavoro utilizzate, nella scansione temporale;
 l'integrazione tra le diverse iniziative progettuali realizzate e l'interazione progettuale
tra la Scuola ed il Territorio che la circonda;
 la responsabilità in tutti i processi autonomamente attivati con il coinvolgimento di tutte
le sue componenti
 l’educazione alla cittadinanza europea
altri, più specifici e caratterizzanti del nostro Istituto, identificabili nelle seguenti tre
caratteristiche fondanti che costituiscono, nel senso sopra detto la Vision di Istituto e che
dovrebbero permeare tutte le attività dell'Istituto e quindi innanzitutto il POF e i suoi
progetti:
 SVILUPPO DEL SENSO DI COMUNITA’ SCOLASTICA DELL’ISTITUTO
 SVILUPPO DELLA CAPACITA’ DI AUTONOMIA E DI ORGANIZZAZIONE
PROFESSIONALE DEGLI ALUNNI
 ACCENTUAZIONE DEL CONCETTO DI ISTITUTO QUALE CENTRO DI
EDUCAZIONE PERMANENTE TERRITORIALE
Alla Scuola, più di ogni altra agenzia educativa, spetta il compito di condurre gli studenti
verso competenze sia di tipo cognitivo sia comportamentale, nella tutela della complessità
che contraddistingue la persona.
Il concetto di "VISION" di Istituto esposto, quale idealizzazione operativa degli obiettivi
anche a medio o lungo termine che si intende perseguire nelle attività di educazione, di
istruzione e di formazione degli studenti dell’ITT Bottardi, è di particolare importanza.
Riportando su un piano più concreto e operativo la visione sopra esposta si arriva a dover
considerare nell'ambito della Mission di Istituto obiettivi di apprendimento più immediati.
L'efficacia di un progetto educativo di questo tipo è, infatti, legata al raggiungimento, tra gli
altri, di obiettivi generali di apprendimento:
 fornire conoscenze capaci di orientare l’alunno nella scelta del proprio progetto di vita;
 favorire
l’acquisizione
delle
competenze
indispensabili
per
partecipare
consapevolmente e produttivamente all’evoluzione delle dinamiche sociali,
dell’universo tecnologico e scientifico;
 facilitare gli apprendimenti cosiddetti trasversali, utilizzabili cioè a creare intersezioni
tra le diverse aree disciplinari;
 indirizzare verso una fruizione personale e significativa dei contenuti disciplinari e le
trame essenziali che li legano, facendone intuire la valenza formativa;
 predisporre un ambiente educativo centrato tanto sugli apprendimenti strumentali
quanto sulle relazioni interpersonali, finalizzandolo ad un successo formativo
generalizzato;
15


educare ad un sapere critico ed a comportamenti socialmente stabiliti, condivisi,
accettati;
acquisire consapevolezza dei significati della cittadinanza europea attiva,
contestualizzata a tutti i livelli della vita organizzata.
Per il raggiungimento degli obiettivi generali prefissati ci si avvale di contributi curriculari
ed extracurriculari, in integrazione flessibile, tanto che sempre più frequentemente si parla
di "tempo scuola", autentico spazio sociale in cui gli studenti utilizzano appieno le risorse
materiali ed umane disponibili.
In un concetto di Scuola pensata come luogo centrale del processo educativo e di
maturazione dei giovani, le definizioni curriculare ed extracurriculare possono apparire
inopportune, in quanto potrebbero sottendere contributi ed occasioni formative diversi, uno
di livello superiore all'altro (generalmente il curriculare).
Noi continuiamo a suddividere le attività secondo queste definizioni solo per comodità di
esposizione, avendo cura di organizzare un POF razionale, che riesca appunto a ribaltare
questa logica e dare ad entrambe pari dignità e diritto di cittadinanza nel complesso
processo formativo.
Le Attività curriculari fanno parte del normale curricolo, ossia del percorso scolastico che
tutti gli studenti devono obbligatoriamente seguire. Oltre alle lezioni tradizionali svolte in
classe, essi comprendono:
 l’attività di accoglienza (per gli studenti del primo anno);
 l’orientamento scolastico e professionale;
 il sostegno e recupero ;
 le visite ed i viaggi di istruzione;
 il tirocinio professionale.
Le Attività extracurriculari non fanno parte del curricolo, ma sono autonomamente scelte
dagli studenti in orario extrascolastico e sono spesso anche aperte al territorio:
 laboratorio di musica;
 laboratorio di teatro;
 laboratorio ceramica;
 cinema;
 attività sportive;
 Sportello individuale di ascolto
 scambi culturali in Italia ed all’estero;
 ECDL
 Certificazioni di competenza delle lingue straniere
Entrambi i tipi di attività saranno descritti nel capitolo relativo all'organigramma e alle
funzioni dell’ITT Bottardi e dettagliate nei relativi progetti riportati in allegato.
A proposito della progettazione, è importante rilevare l’iter adottato per la formulazione,
l'erogazione e il monitoraggio dei progetti. Non ci sono novità rispetto al modello utilizzato
lo scorso a.s. con la presenza della "Analisi dei Bisogni" e degli "Obiettivi Misurabili. Sono
poi sempre previste, come di seguito descritto, le fasi di "Verifica" e "Validazione".
La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi
delegati, per stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si
baserà sulla coerenza tra l’Analisi dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte.
La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso,
confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà
“monitorata” a cura del Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento
per la valutazione dell’efficacia del progetto stesso.
Il fine ultimo, come ovvio, è quello di poter valutare al termine del progetto la sua efficacia
e la sua economicità in relazione alle risorse utilizzate, per poterlo eventualmente
riproporre, opportunamente modificato, l'anno successivo.
16
Talvolta l'individuazione di obiettivi misurabili, che è sempre e comunque possibile, è
operazione articolata e complessa a causa della astrattezza delle grandezze in esame.
Piu’ nello specifico si intende realizzare un POF omogeneo e integrato che rappresenti
veramente la carta di identità del Bottardi caratterizzandone inequivocabilmente le
suddette linee strategiche e la missione istituzionale che deve essere condivisa con il
maggior numero possibile di attori della comunità scolastica.
Individuare “pochi” progetti e attività in grado di fronteggiare quelle che sono le criticità più
evidenti emerse negli ultimi anni e cioè:
 Aumentare il numero degli studenti del 1° anno ammessi al 2° anno
 Aumentare le competenze di base in matematica
 Migliorare la Progettazione della didattica e la valutazione degli studenti
 Potenziamento dei processi di autovalutazione aumentando il numero di soggetti
coinvolti
 Potenziare la comunicazione interna ed esterna all’istituto
L'applicazione di quanto esposto alla particolare categoria di progetti che riguarda i viaggi
di istruzione e la didattica curriculare fuori dalle mura scolastiche (visite didattiche
accompagnate, stage, tirocini, viaggi di studio, alternanza scuola- lavoro, etc.) richiede
qualche approfondimento anche alla luce del Regolamento approvato dal Consiglio di
Istituto il 24 settembre 2014.
Per quanto attiene ai viaggi di istruzione, ad esempio, il rispetto della Vision e della
Mission di Istituto, descritte, implica lo sviluppo di progetti che si rivolgano al maggior
numero possibile di classi contemporaneamente (per consolidare il senso di "comunità di
Istituto" e non solo di " comunità di classe") e che siano il più possibile co-organizzati con
gli studenti (per sviluppare le doti di autonomia e di auto-organizzazione).
Dovranno prevedere inoltre, prima, durante e dopo il viaggio, attività professionalizzanti
(per sviluppare le capacità di organizzazione professionale).
Resta immutata, ovviamente, la libertà individuale di ciascun docente di presentare
qualunque progetto e quindi anche qualunque progetto del tipo in esame (naturalmente
con una corretta ideazione e compilazione della relativa scheda progetto) .
E' auspicabile, però, in base a tutte le considerazioni precedenti, la proposta di progetti di
viaggi di istruzione che coinvolgano almeno le tre classi di una sezione del triennio
(3°,4°,5°) o almeno due sezioni del biennio (due prime e due seconde) al fine, anche, di
rafforzare i contributi educativi tra pari (Peer Education) la cui validità a livello pedagogico
è ormai universalmente riconosciuta.
Sarebbe inoltre opportuno prevedere in tali progetti il coinvolgimento attivo di ex alunni del
Bottardi, magari già diventati professionisti del settore turistico. Ciò consentirebbe un
travaso ottimale di esperienze tra pari e rinforzerebbe la caratteristica dell'Istituto quale
Centro di Educazione Permanente.
La più volte citata necessità di integrazione e coerenza dei progetti del POF e, quindi,
anche dei progetti dei viaggi di istruzione, conferma l'importanza di viaggi di istruzione, se
non concepiti, almeno inizialmente, per l'intero Istituto, quanto meno rispondenti, in un
anno scolastico, a un criterio didattico unificante per l'Istituto.
Per esempio anche nel presente a.s. si potrebbe suggerire, quale principio aggregante,
l'approfondimento di aspetti del turismo sportivo primaverile o invernale, oppure di quelli
legati a una full immersion linguistica o ancora l'approfondimento di particolari settori del
turismo moderno (villaggi turistici, agriturismo, turismo sostenibile, il crocerismo, etc.).
Passando alle visite guidate giornaliere è evidente che non ci si trovi in presenza di un
vero e proprio "progetto" nella accezione sin qui adottata.
Si tratta di una singola azione o intervento che deve essere inquadrato in un più ampio e
organico progetto.
17
Una fruizione teatrale, ad esempio, può essere inserita in un progetto che abbia come
obiettivo (da misurarsi, come detto, con tecniche opportune) il miglioramento delle
capacità espressive verbali e non verbali , e di cui l'uscita a teatro può essere uno dei vari
interventi previsti nel progetto.
E' bene comunque, a proposito di attività didattiche curriculari che prevedano l'esborso di
denaro da parte degli studenti, appurare con certezza la disponibilità e la possibilità delle
famiglie di sostenerne l'onere.
Per tentare di ridurre, in queste circostanze, le conseguenze devastanti e inaccettabili
delle diseguaglianze economiche delle famiglie, anche quest’anno è stato istituito un
"Fondo di solidarietà" del Bottardi e sono allo studio metodi di Fund Raising per
finanziarlo.
Occorre quindi tassativamente e preliminarmente verificare, le intenzioni e le disponibilità
delle famiglie in vista del progetto che si intende proporre.
Non sembrano infatti applicabili alle visite guidate o alle altre attività giornaliere di cui
trattasi, le abituali percentuali ( circa i 2/3) di partecipazione a livello classe, utilizzate per
i viaggi di istruzione.
Nello specifico, tali percentuali devono tendere, magari grazie anche al fondo di solidarietà
di cui si è detto, al 100%.
Uscite didattiche di questo tipo possono essere, naturalmente, anche inquadrabili
nell'ambito della Programmazione delle Attività Didattiche (PAD) di un singolo docente o
meglio ancora, congiuntamente, di più di un docente se non dell'intero Consiglio di Classe
(PAC).
Il PAD o il PAC sono a tutti gli effetti esempi di attività progettuale nel senso sinora
trattato, e questo a.s., si provvederà a modificare o realizzare la modellistica relativa.
In tali circostanze la congruenza della specifica azione proposta (visita guidata, teatro,
etc.) sarà valutata caso per caso sulla base della programmazione presentata e di
eventuali approfondimenti.
E’ comunque indispensabile che la programmazione, classe per classe, delle uscite
didattiche sia realizzata in maniera tale da evitare che una o più discipline siano
penalizzate nell’arco dell’anno per un numero di ore di lezione non svolte in classe ( a
qualunque titolo) superiore al 25% delle ore totali previste nel curriculo ministeriale. Non
saranno quindi autorizzate uscite didattiche in ore e giorni che comportino uno
“sforamento”, anche se per una sola disciplina, del tetto massimo citato del 25%.
Per quanto riguarda la metodologia da utilizzarsi per il raggiungimento della Mission di
Istituto occorre considerare che il passaggio dalla Scuola del Programma a quella del
Curricolo porta ad abbandonare la logica dei percorsi rigidamente predefiniti, per passare
ad una loro contestualizzazione, ad una mediazione con le conoscenze, gli stili cognitivi, le
strutture e le condizioni psicologiche dei giovani a cui sono rivolti, nonché all’interazione
con le opportunità e la cultura del Territorio in cui vivono e si esprimono.
Le modalità, le strategie, i tempi e le verifiche utilizzate dai Docenti per valutare igli
obiettivi formativi (Unità di apprendimento) raggiunti dagli alunni, coerenti con gli obiettivi
Generali e Specifici di apprendimento centralmente espressi, sono orientati verso i bisogni
e le esigenze locali.
Per tutto il corso di studi, per questo a.s. in aggiunta alle lezioni convenzionali, con
l'intento di incrementarli gradualmente nel tempo, nell’Istituto saranno adottati :
 l'insegnamento modulare;
 il lavoro di gruppo;
 la ristrutturazione dei programmi;
 l'impiego della multimedialità
 l'approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning), ormai ordinamentale
per le classi quinte, sarà implementato con la gradualità che le risorse disponibili
consentiranno.
18
Le altre occasioni formative previste dal POF tengono in conto le diverse competenze
immediatamente spendibili di cui gli studenti hanno bisogno, così che:
- gli studenti del primo anno utilizzeranno le esperienze formative per potenziare abilità
di tipo strumentale (lettura, scrittura, calcolo, lingue straniere) e di tipo relazionale
(approccio con le materie d'insegnamento e con gli Insegnanti, collaborazione e
cooperazione, comunicazione, attenzione alle cose ed ai fatti della Scuola),
- gli studenti del biennio finale utilizzeranno le esperienze formative per realizzare
competenze specifiche, già legate alle condizioni reali del lavoro, già aperti verso le
relazioni esterne al sistema scolastico (procedure organizzative, transazioni, ricercaazione).
2.6
Aree di intervento
L’ITT Bottardi interviene nel processo didattico-educativo dei suoi studenti attraverso
diverse aree, articolate e correlate in modo da fornire formazione civile e culturale oltre
che didattica.
Accoglienza
Ogni qualvolta un giovane viene introdotto in un nuovo contesto di relazione inizia la
costruzione di un rapporto significativo con le persone, i luoghi e le dinamiche che
caratterizzano tale contesto.
Questo lo porta a riorganizzare il suo schema di comportamento, il mondo delle sue
conoscenze e delle sue certezze, innesca nuovi interessi e motivazioni, crea nuove
aspettative, produce una diversa percezione di sé , lo porta inevitabilmente a riflettere
sulle proprie capacità, sulla sua possibilità di successo, alla consapevolezza delle scelte
fatte; in buona sostanza, ogni nuova esposizione ad esperienze di studio e di vita, incide in
maniera irreversibile sul suo processo di sviluppo.
Da qui, la necessità di tutelarlo con forme e strumenti adeguati, in questo passaggio
cruciale dalla scuola media alla superiore, passaggio coincidente con una modificazione
profonda della sua condizione affettiva, morfologica, psicologica, sessuale.
Intenderemo quindi per accoglienza, ogni intervento attuato per facilitare il passaggio del
giovane studente da una condizione precedente ad una successiva, dall'ingresso nel
corso di studi, al passaggio da un anno scolastico all'altro, dal triennio al biennio finale,
alla maturità.
Le attività di accoglienza sono finalizzate a fornire l’inserimento delle classi prime
attraverso la conoscenza individualizzata degli alunni ed alla prima strutturazione di gruppi
classe funzionali, sia per quanto riguarda le conoscenze strumentali che per quanto
riguarda gli stili cognitivi, le capacità e modalità di relazione interpersonale.
You're welcome
- Colloquio preliminare di conoscenza dei ragazzi, relativamente alle motivazioni ed alle
aspettative, presentazione delle caratteristiche dell'indirizzo scolastico (profilo in uscita,
curricoli, discipline di studio)
- Lo spazio e la scuola: visita guidata agli spazi di studio, di lavoro, alle mansioni, alle
funzioni ed all'organizzazione della scuola (orari, ruoli, riferimenti)
- Partecipazione alla vita scolastica: le regole, le norme, le consuetudini, i diritti, organi
collegiali, funzione ed organizzazione delle assemblee di classe, rappresentanze
- Che tipo di studente sono: dialogo educativo con l'alunno per aiutarlo, attraverso la
riflessione su alcune tematiche dell'adolescenza, ad osservarsi e descriversi,
oralmente e per iscritto; riflessioni sui propri stili cognitivi e sulle metodologie che
facilitano l'apprendimento
- Introduzione alla conoscenza del proprio stile di apprendimento, ad un corretto e
proficuo metodo di studio
19
Orientamento
Uno dei compiti più delicati demandati alla scuola è rappresentato certamente
dell'orientamento, inteso sia come azione diretta ad informare i giovani che intendono
affrontare il corso di studi sulla scuola, sugli sbocchi professionali, sugli studi post-diploma,
che come operazione pedagogica capace di indirizzare lo studente verso il successo
nell'apprendimento e verso progetti di vita in cui possa utilizzare al meglio, in ogni
occasione, quanto appreso. Alla Scuola spetta peraltro un altro compito altrettanto
delicato, il riorientamento, operazione in cui si cercano di individuare i motivi che non
hanno permesso, in un determinato corso di studi, al giovane di acquisire alcuna
competenza spendibile, e si cerca di indirizzarlo verso altre opportunità. Affinché entrambe
le operazioni giungano a buon fine è necessario tenere conto di tre parametri
fondamentali:
- le conoscenze che gli alunni possiedono,
- le esperienze di studio che essi vorrebbero privilegiare
- le opportunità di scelta che hanno a disposizione.
Tenendo conto di questo, la Commissione Orientamento rivolge il suo intervento in tre
direzioni:
- nei confronti degli alunni delle scuole medie inferiori, mediante incontri nelle scuole
medie del Territorio e dei Municipi contigui, visite nella sede del Bottardi, informando
correttamente sul piano di studi dell’Istituto Tecnico per il Turismo, sulle opportunità
lavorative e di proseguimento degli studi post-diploma, accompagnando gli studenti in
una visita guidata nei luoghi della Scuola, chiarendo i dubbi e le curiosità.
- nei confronti degli studenti frequentanti, mediante intervento nei consigli di classe sul
coordinamento dei programmi modulari e mediante interventi correttivi in itinere;
- nei confronti degli studenti che si avvicinano alla conclusione del ciclo di studi, per
aiutarli in una scelta razionale, fornendo tutte le informazioni sulle opportunità possibili,
sia in caso di proseguimento degli studi a livello universitario o post-diploma, sia in
caso di inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso il contatto diretto con il
mondo universitario;
- nei confronti degli alunni diversamente abili mediante incontri con i Docenti di sostegno
delle Scuole medie e contatti con gli operatori ASL del Territorio, fornendo informazioni
sugli interventi didattico-educativi mirati all'integrazione.
- nei confronti degli alunni diversamente abili che si avvicinano alla conclusione degli
studi, per orientarli in maniera adeguata nelle scelte future, mediante contatti con le
realtà presenti sul Territorio, competenti in materia di inserimento sociale e lavorativo.
Inclusione e prevenzione del disagio
La scuola promuove la cultura dell’inclusione nella prospettiva più generale di una
educazione al rispetto della persona umana e della sua diversità ma anche alla solidarietà
e per questa ragione, nella nostra come in tutte le altre scuole, gli interventi finalizzati
all’inclusione degli alunni diversamente abili, mirano al coordinamento dell’azione didattica
ed all’acquisizione da parte di questi alunni, della coscienza di essere parte integrante
della comunità scolastica. A tale proposito si veda in allegato il Piano Annuale per
l’Inclusione (PAI) redatto a termini di legge.
I GLH (gruppo di lavoro sull’handicap) operano con modalità di intervento diverse a
seconda del tipo di difficoltà ed il docente di sostegno integra la propria azione educativodidattica con quella dei colleghi curriculari secondo un programma di interventi condiviso
da tutte le componenti coinvolte. Tale attività è contemplata in una Programmazione
educativa individualizzata (PEI) strutturata a misura del singolo alunno diversamente abile,
sulla base delle disabilità specifiche e delle conseguenti difficoltà e delle potenzialità
comunque disponibili.
L’integrazione è inoltre favorita anche grazie ai diversi laboratori teatrale e musicale, di
ceramica, presenti nella scuola, che costituiscono un canale alternativo per veicolare
l’espressione e l’emotività.
20
L’ITT “Livia Bottardi”, situato in una zona periferica di Roma Est, è frequentato da studenti
provenienti da quartieri definiti “socialmente a rischio” (Tor Bella Monaca, Torre Angela,
Centocelle, Tor Sapienza, Castelverde, ecc.), ed è caratterizzato da un alto tasso di
dispersione scolastica nelle prime classi, con punte più basse negli anni successivi.
Le ragioni di questi insuccessi sono molte, e non tutte possono essere affrontate solo dalla
scuola, che, sempre di più, in questi ultimi anni, ha cercato di creare interesse e
motivazione negli studenti, dimostrando attenzione verso le problematiche tipiche della
loro età, con l’obiettivo di combattere quel fenomeno che gli esperti chiamano “disagio
giovanile”. Il nostro istituto, pertanto, ha attivato uno sportello di ascolto individuale (curato
da una psicologa-psicoterapeuta), rivolto a studenti, genitori e docenti e altro personale
della scuola, su richiesta. Scopo dell’iniziativa è quello di creare uno spazio di
ascolto/comunicazione e sostegno, rivolto, in particolare, a studenti in difficoltà. “Le
informazioni e la consulenza sono erogate nell’assoluto rispetto dell’anonimato di chi si
rivolge al servizio” (art. 87, 2° comma, L. 162/90).
Sostegno e recupero
La scuola garantisce il sostegno agli studenti in difficoltà, il loro recupero alla
partecipazione alla vita della comunità scolastica ed agli apprendimenti strumentali,
attraverso:

recupero in itinere, individuando le carenze degli alunni e riorganizzando i contenuti e
gli obiettivi specifici di apprendimento. Si tratta di una strategia didattica adottata
dalla quasi totalità degli insegnanti, con tempi e mezzi definiti contestualmente e
legate agli stili di apprendimento, gli stili cognitivi, le caratteristiche della classe.

corsi di recupero, che si svolgono almeno una volta nel corso dell’anno scolastico, in
orario post-scolastico, con numero non superiore ai 10 alunni. Alla fine di questi corsi,
della durata media di 10 ore, il docente effettua sempre una verifica scritta per
accertarne l’efficacia. Un altro ciclo di corsi è generalmente tenuto a settembre, prima
dell’inizio ufficiale dell’anno scolastico, per dare la possibilità, agli studenti promossi
con un debito, di estinguere il debito stesso;
Tirocinio professionale
Al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del
lavoro e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi
formativi, il nostro istituto programma ogni anno uno stage turistico di 15 giorni in albergo
oppure in agenzie di viaggi, per gli studenti che frequentano il quarto e quinto anno di
studi. Gli obiettivi che si vogliono perseguire con tali periodi di tirocinio sono:
 stabilire un rapporto più stretto tra scuola e realtà produttive;
 permettere agli studenti di verificare la loro preparazione scolastica anche in rapporto
alle richieste del mondo del lavoro;
 motivare gli studenti ad approfondire i problemi che si riscontrano nella pratica
operativa e a riscoprire l’importanza dello studio e dell’impegno scolastico legandoli a
riscontri professionali immediati;
 sviluppare negli allievi flessibilità, una migliore conoscenza delle proprie attitudini e
capacità di adattamento.
Per ogni tirocinante viene predisposta una scheda questionario, da compilare a cura
dell’albergatore o dell’agente presso cui lo stage ha luogo, che contiene:
 un giudizio sul contegno mantenuto;
 un parere sul comportamento con il pubblico;
 un giudizio sulle capacità dimostrate nell’uniformarsi all’ambiente
 un giudizio sul grado di conoscenza delle lingue;
 in quale ramo ha dimostrato competenza professionale specifica;
 un parere tecnico sulle attitudini professionali e un giudizio finale complessivo;
21
Ogni studente si presenta presso l’azienda a cui è destinato alcuni giorni prima dell’inizio
di ogni turno per consegnare la scheda questionario, scheda che al termine dello stesso
dovrà essere spedita al nostro Istituto.
Allo studente si chiede una relazione dettagliata dell’esperienza fatta che sarà valutata dai
docenti delle materie professionali e la compilazione della scheda post tirocinio contenente
alcuni suggerimenti riguardo l’esito dello stesso.
L’esperienza dello stage per essere efficace deve essere parte integrante della
progettazione curriculare e mettere in atto strumenti di verifica e monitoraggio con ricadute
didattiche immediate, analisi dei casi, sviluppo di ricerche ed altro.
Per il corrente anno scolastico il tirocinio prevede
 2 settimane di tirocinio per le classi quarte e quinte presso agenzie di viaggi ed
alberghi
 un tirocinio estivo di 15 giorni per le classi terze e quarte
Servizio hostess
Segreteria organizzativa e di hostess, in occasione di fiere, mostre, convegni e
manifestazioni. Questa attività, rivolta agli allievi del triennio, ha lo scopo di preparare i
ragazzi ad affrontare situazioni e compiti reali, e premette di acquisire crediti formativi o ad
assistere gli alunni per problematiche particolari;
Scambi culturali con scuole estere
Finalizzato a sviluppare le abilità linguistiche per facilitare l’approccio alle culture altre,
individuandone i punti di contatto, favorendo gli scambi significativi e educando
all’accettazione e rispetto reciproco.
Gli scambi culturali sono ormai prassi consolidata della programmazione didattica del
nostro istituto.
Gli obiettivi degli scambi sono molteplici, infatti essi permettono allo studente di
 sviluppare e approfondire "sul campo" le competenze linguistiche;
 conoscere e confrontarsi con le altre culture;
 superare pregiudizi e stereotipi;
 cogliere la ricchezza della diversità
Presso l’ITT L. Bottardi, al pari di ogni altra scuola, questi strumenti didattici sono ritenuti
particolarmente efficaci, e se ne fa un ricorso frequente per buona parte dell'anno
scolastico. Il tipo di studi, d’altronde, ne rende indispensabile l’effettuazione perché la
conoscenza dei principali percorsi storici, artistici, culturali, costituiscono in parte il profilo
d'uscita del perito turistico.
Tutte le classi, dalla prima alla quinta, effettuano percorsi turistici, storico-artistici in diverse
città, spesso anche in lingua straniera, visitando mostre e musei, aeroporti e stazioni
ferroviarie, presenziando a convegni e conferenze su tematiche legate al turismo, a Roma
ed in altre città italiane, secondo la programmazione dei consigli di classe.
Reti scolastiche
L’Istituto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, incentiva la politica di Rete con
altre istituzioni scolastiche attraverso, ad esempio, l’adesione:
 alla rete DEURE
 alla rete Tiburtina-Collatina
European Computer Driving Licence
L’I.T.T. Bottardi è accreditato come Test Center per l’ European Computer Driving Licence
(ECDL) – ossia la “Patente europea di guida del computer”.
La European Computer Driving Licence (ECDL) è un certificato internazionale
comprovante che chi ne è in possesso ha una conoscenza dei concetti fondamentali
dell'informatica e sa usare un personal computer nelle applicazioni standard di uso
22
quotidiano. La patente dei computer è stata introdotta ad opera della Federazione delle
associazioni europee di informatica (Council of European Professional Informatics
Societies, CEPIS), che nel 1995 ha costituito un team internazionale di esperti per
elaborare un modello di certificazione comune, identica in tutti i Paesi dell'Unione. L'AICA
ha la responsabilità di gestire il programma ECDL nel nostro Paese. Tra i suoi compiti c'è,
in particolare, quello di selezionare i Test Center, ossia le sedi accreditate d'esami ECDL.
Il Syllabus è il documento che descrive in dettaglio che cosa deve saper fare il candidato
per conseguire la patente europea dei computer. In altri termini, esso specifica il livello di
competenza definito dallo standard ECDL. Tale documento contiene la versione 5.0 dei
Syllabus, ossia l'ultima rilasciata dalla Fondazione ECDL ed attualmente in vigore in tutti i
Paesi.
La versione ECDL FULL STANDARD comprende i seguenti moduli:
 Computer essentials
 Online essentials
 Word processing
 Spreadsheets
 IT Security
 Presentation
 Online collaboration
La versione ECDL STANDARD invece comprende i primi 4 moduli (indispensabili) + altri 3
moduli a scelta.
L’ ECDL è un certificato riconosciuto a livello internazionale e sostenuto dall’UNIONE
EUROPEA, comprovante il possesso delle indispensabili conoscenze e competenze sia
teoriche che pratiche per poter lavorare con un personal computer. Gli iscritti ai corsi,
interessati a conseguire la Patente Europea (ECDL), potranno sostenere gli esami nella
sede dell’istituto accreditato Test Center presso l’A.I.C.A. (ente di certificazione per
l’ECDL)
Pertanto la European Computer Driving Licence (ECDL) – Patente Europea del Computer
– attesta la capacità di usare il personal computer.
Come tutti i programmi di certificazione del CEPIS si caratterizza per:
 uniformità, poiché i test sono identici in tutti i Paesi dell’Unione Europea,
garantendo così la circolarità del titolo;
 neutralità essendo aperto alle diverse piattaforme tecnologiche, da quelle
“proprietarie” a quelle “open-source”;
 imparzialità, garantita da un sistema di qualità.
Il nostro Istituto è Test Center fin dal 2004.
L’ECDL è comunemente accettato come credito formativo agli esami di Stato negli istituti
scolastici superiori e in molte università. Inoltre nella quasi totalità dei concorsi pubblici dà
diritto ad un punteggio aggiuntivo.
Pratica sportiva
Nell’istituto “Livia Bottardi” è molto viva la tradizione sportiva, soprattutto legata alla
pallavolo. Tor Sapienza è un nome glorioso nella pallavolo italiana, e la richiesta degli
studenti per questo tipo di attività è sempre stata, ed è tuttora, fortissima.
Nel corso degli anni la Scuola si è distinta per la quantità e la qualità del lavoro svolto
proprio in questa disciplina sportiva, incentivando molti studenti a proseguire anche in altri
ambiti, il percorso sportivo intrapreso.
Negli ultimi tre anni è stata brillante protagonista nel Torneo Volley Scuola, prestigioso
torneo tra tutte le Scuole di Roma e Provincia, giungendo a tre finali e vincendone due.
Obiettivi delle attività sportive extracurriculari: dare la possibilità ad ogni studente
dell'Istituito di praticare un'attività sportiva gratuitamente, incentivandolo a sviluppare i
valori insiti nella pratica dei giochi sportivi di squadra. Tale attività viene individuata
23
prioritariamente nella pallavolo in quanto disciplina che non richiede eccessive
attrezzature ed al contempo costituisce una competenza diffusa tra quasi tutti gli studenti
della scuola. Qualora si evidenziassero altre esigenze si potranno affiancare altre attività.
Le attività sportive extracurriculari sono completamente gratuite, ed hanno la particolarità
di essere aperte a chiunque voglia parteciparvi, considerato che la finalità principale non
consiste nel creare campioni, ma nel dare a tutti, proprio tutti, la possibilità di praticare
attività fisico-ricreativa, a prescindere dalle capacità.
Per il corrente anno scolastico sono state programmate le seguenti attività:
 avviamento alla pratica sportiva, con allenamenti settimanali aperti a tutti, aventi lo
scopo di integrare la conoscenza e la pratica della pallavolo per chiunque ne avesse
voglia, e costituire le rappresentative di Istituto per i Giochi Sportivi Studenteschi;
 partecipazione ai GSS, al Torneo Volley Scuola ed ulteriori manifestazioni agonistiche
eventualmente organizzate dal MIUR o da altre Istituzioni, con rappresentative di
Istituto, comprendenti alunni tesserati e non, per tutto l’arco dell’anno scolastico;
 organizzazione di tornei interni per classi, divise per biennio e triennio, femminili e
misti;
 Torneo d’Istituto di Pallavolo suddiviso in biennio e triennio
2.
Organigramma e funzioni dell'ITT Livia Bottardi
3.1
Il Dirigente Scolastico
E’ il responsabile della scuola e in quanto tale assolve a numerosi compiti istituzionali per i
quali si rimanda alla legislazione vigente.
In una scuola moderna e dinamica il Dirigente scolastico è una figura manageriale che sa
utilizzare al meglio le risorse umane e materiali di cui dispone per il raggiungimento degli
obiettivi indicati nel P.O.F.
E’ attivo promotore, coordinatore, sostenitore delle attività e delle iniziative anche a
carattere sperimentale volte a migliorare la qualità della scuola. In questo senso favorisce
la realizzazione delle idee e si pone come punto di riferimento per ogni iniziativa di
innovazione culturale e organizzativa consentendo a chi lavora nella scuola
contemporaneamente collegialità e autonomia di interventi, di progettazione e gestione.
3.2
Il Collegio dei Docenti
Il Collegio dei docenti elabora il POF sulla base delle norme in materia di autonomia delle
Istituzioni scolastiche stabilite dal DPR n. 275, 8 marzo 1999, tenendo conto sia degli
indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
definiti dal consiglio di Istituto sia delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e
dalle associazioni dei genitori e degli studenti, il Collegio dei docenti, nell’esercizio
dell’autonomia didattica, organizzativa, e dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e
sviluppo:
- cura la programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare i tempi
dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più
idoneo allo loro tipologia e ai ritmi di apprendimento degli studenti;
- formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi e
l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni,
comprese le iniziative di recupero, sostegno, continuità, orientamento e/o
riorientamento scolastico;
24
-
-
provvede che la scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti
didattici, ivi compresi i libri di testo, siano coerenti con il POF e siano attuate con criteri
di trasparenza e tempestività;
propone al Consiglio di Istituto la stipula di contratti di prestazione d’opera con esperti
al fine di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa, nonché la realizzazione di
specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.
Per migliorare la propria organizzazione il Collegio dei docenti si articola in commissioni di
lavoro individuate per questo anno scolastico nelle Aree facenti capo alle Funzioni
Strumentali.
3.3
Il Consiglio di Istituto
Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di
autofinanziamento della scuola.
Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi
finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.
Spetta al consiglio l'adozione del Regolamento interno di Istituto, l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla
partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e
dei consigli di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della
vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i
compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In
particolare fornisce le linee di indirizzo per la redazione del POF e adotta il Piano
dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti se coerente con le linee di indirizzo
precedentemente date.
Inoltre il consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi,
all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di
classe. Esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto,
stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in
materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
3.4
I Collaboratori del D.S. e lo staff di presidenza
Il Dirigente scolastico, all’inizio di ogni anno scolastico, nomina i suoi collaboratori ai quali
di norma, attribuisce, di volta in volta, la funzione di docente Vicario che sostituisce il
Dirigente scolastico in tutte le funzioni in caso di sua assenza.
Lo Staff di presidenza è costituito dai docenti collaboratori, dai docenti Funzione
Strumentale e dai docenti referenti nominati all'interno delle Aree del Pof per collaborare
con le Funzioni Strumentali. Lo Staff Dirigenziale svolge funzioni di consulenza, indirizzo e
istruttoria relativamente agli aspetti più salienti dell'attività dell'Istituto.
Dirigente e staff espletano tutti i compiti inerenti la funzione previsti dalla vigente normativa
e predispongono le strategie opportune e i materiali necessari alla raccolta di tutte le
informazioni e i dati che costituiscono il necessario supporto all'attività degli organi
collegiali, dei gruppi, dei singoli docenti.
3.5
L’RSPP
Si tratta del professionista esperto in sicurezza, in protezione e prevenzione designato dal
Dirigente Scolastico, datore di lavoro, per gestire e coordinare le attività del servizio di
prevenzione e protezione dai rischi (SPP), ovvero l'"insieme delle persone, sistemi e mezzi
esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi
25
professionali per i lavoratori" (art. 2 comma 1 lettera l) del d.lgs. 81/2008 e successive
modifiche ed integrazioni .
3.6
I docenti Funzione Strumentale al POF e i Docenti Referenti
Il Collegio dei Docenti (C.D.), anche questo a.s. è organizzato in gruppi di lavoro
trasversali al fine di proporre soluzioni per il POF quanto più possibile studiate e condivise
collegialmente in gruppo.
Le macro-aree individuate questo a.s. per i gruppi di lavoro sono state:
Area 1 “INCLUSIONE - STAR BENE A SCUOLA” (inclusa Area Disabili)
Area 2 “ORIENTAMENTO”
Area 3 ” CITTADINANZA ATTIVA”
Area 4 “ PROFESSIONALIZZANTE – PROGETTI CURRICULARI”
Area 5 “APERTURA AL TERRITORIO – PROGETTI EXTRACURRICULARI”
Area 6 “MIGLIORAMENTO CONTINUO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO”
I docenti incaricati di coordinamento dell'Area e della predisposizione dei progetti
curriculari ed extracurriculari relativi sono:
AREA DENOMINAZIONE
DOCENTE F.S.
1
INCLUSIONE - STARE BENE A SCUOLA
LUCIA PANTANI
2
ORIENTAMENTO
ELSA AMEDEO
3
CITTADINANZA ATTIVA
MARGHERITA BARONE
4
PROFESSIONALIZZANTE - PROGETTI
CURRICULARI
TINA MUSSOLINO
5
APERTURA AL TERRITORIO - PROGETTI
EXTRACURRICULARI
STEFANO TONI
6
MIGLIORAMENTO CONTINUO
ORGANIZZATIVO E DIDATTICO
SALVATORE LIGUORI
MARCELLA FARACI
Negli Allegati sono reperibili le nomine, i relativi incarichi e dei docenti che lo hanno fornito
il curriculum vitae.
Si riportano di seguito, Area per Area i progetti di massima presentati da ciascun docente
F.S. con l'indicazione dei singoli progetti operativi predisposti per quella Area. Le schede
dettagliate dei progetti sono reperibili in allegato.
AREA 1 "INCLUSIONE: STARE BENE A SCUOLA"
Docenti Funzione Strumentale: Lucia Pantani - e Gruppo dei docenti di sostegno
Il lavoro di quanti tra docenti, collaboratori e assistenti scolastici operano in quest’area è
quello di attuare, secondo le disposizioni legislative a partire dal dettato della Costituzione,
la piena inclusione e il successo formativo di tutti gli studenti, in particolare quelli che
presentano varie forme di disabilità, diversità e svantaggio.
Tutte le attività progettate seguono una logica inclusiva ed accogliente nel rispetto e nella
valorizzazione delle differenze. La diversità quindi non viene considerata come problema
ma richiede riconoscimento del valore delle persone e lungi da essere un ostacolo risulta
una ricchezza per tutta la comunità scolastica che le accoglie. Lo stare bene a scuola è in
definitiva l’obiettivo degli interventi che non può non avere per destinatari tutte le
componenti della scuola: alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali quali gli
26
stranieri, ma anche gli adulti iscritti al corso serale che necessitano di essere sostenuti
nella riprogettazione del loro percorso formativo e valorizzati nelle esperienze acquisite in
ambiti altri rispetto alla scuola.
I recenti interventi (Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e Circolare Ministeriale n°6
dell’ 8 marzo 2013) estendono a tutti gli allievi con Bisogni Educativi Speciali i benefici
della legge 170 inizialmente destinata ai soggetti con DSA. Pertanto a tutti gli studenti con
difficoltà viene esteso il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento con adattamento
delle metodologie secondo le caratteristiche individuali degli alunni. Sarà cura dei singoli
Consigli di Classe attivare una didattica speciale con le opportune misure compensative e
dispensative. Anche il presente anno scolastico sarà utilizzato “per sperimentare e
monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative” (circ. min. 22
novembre 2013); il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione che cura la redazione del Piano
Annuale dell’Inclusione, porrà attenzione a che gli interventi previsti dalle recenti norme,
non siano meri adempimenti burocratici ma rispondano alla realtà e alle esigenze di lavoro
dell’istituto.
Destinatari del progetto sono pertanto gli allievi con disabilità e quelli con Bisogni Educativi
Speciali suddivisi in studenti con disturbi evolutivi specifici, con svantaggio culturale e/o
socio economico.
Finalità delle azioni afferenti a quest’area:
1. Accoglienza e attenzione alla persona
2. Valorizzazione delle differenze
3. Prevenzione del disagio comunque si manifesti
4. Creazione di condizioni favorevoli all’apprendimento.
Per l’anno scolastico 2014/15 l’area prevede
a) Attivazione di uno sportello di segnalazione di disagio aperto a tutti i soggetti della
scuola e attivazione di un collegamento con le strutture sanitarie di zona per l’intervento di
specialisti
b) Laboratori espressivo-creativi (musicale, ceramica), laboratorio di informatica per un
uso più consapevole del personal computer
c) In collegamento con le attività dell’area professionalizzante, curare l’acquisizione di
autonomia e l’orientamento in uscita degli alunni disabili avviando eventualmente
convenzioni con strutture esterne particolarmente sensibili all’inserimento dei disabili nel
mondo del lavoro.
d) Per gli alunni stranieri , corso di italiano L2 su due livelli (principianti, avanzato).
e) Attuare il protocollo d‘istituto per l’ accoglienza degli alunni con BES.
f) Supportare i CdC nell’elaborazione dei PdP e nell’attivazione in genere di una didattica
personalizzata
g)Attivare incontri di informazione e formazione per i docenti
h) Attuazione, monitoraggio e implementazione del PAI
Scheda progetto funzione strumentale
AREA 2 " ORIENTAMENTO"
Docente Funzione Strumentale: Elsa Amedeo
I compiti specifici della funzione sono: organizzazione delle attività da svolgere; presiedere
la commissione e coordinare il lavoro dei diversi gruppi costituiti all'interno dell'area
(orientamento in entrata, in itinere, in uscita); individuare gli obiettivi da realizzare; riferire
al dirigente e al collegio dei docenti le proposte, le attività e i risultati del progetto.
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
Destinatari del progetto sono gli alunni delle scuole medie, i loro insegnanti e le loro
famiglie. Il valore che si prevede di ottenere è l’incremento dell'attuale numero di classi
prime (cinque), e la conferma dell'organico in servizio (docenti, personale ATA, compresi
tecnici e assistenti).
27
Gli obiettivi sono :
1) diffondere la conoscenza dell'I.T.T. Bottardi
2) prospettare agli alunni le possibilità offerte dall'indirizzo turistico
3) aiutarli ad un percorso di studi e ad una scelta professionale adeguata alle loro
aspettative.
La tempistica è così suddivisa
settembre/ottobre: pianificazione delle attività (organizzazione degli incontri, open day,
avvio di progetti di collaborazione con le scuole medie, ecc.)
febbraio: verifica del numero delle iscrizioni
luglio: conferma delle iscrizione e formazione nuove classi prime.
Le attività previste sono:
- Riunione preliminare della commissione: organizzazione del lavoro e divisione dei
compiti, stabilire gli open day, comunicare le disponibilità, controllo del materiale
necessario, ecc.
- Indagine sui mezzi di trasporto per poter adeguatamente informare i futuri alunni su
come raggiungere la nostra scuola
- Contattare le scuole (circa un centinaio tra scuole medie pubbliche, succursali, scuole
private, istituti comprensivi, convitti nazionali) attraverso telefono fisso, fax, e-mail,
cellulare, ecc.
- Scrivere, stampare e spedire i fax per la conferma delle nostre visite
- Incontro nelle classi con gli alunni delle scuole medie
- Allestimento del materiale per le scuole private (manifesto, depliant, open day, mappa
con i mezzi di trasporto)
- Preparazione dei promemoria degli impegni per ciascun docente
- Incontri con le famiglie (colloqui pomeridiani o di sabato mattina)
- Organizzare l’iniziativa “scuola aperta al territorio” (presentazione agli alunni delle
scuole medie del circondario, accompagnati dai loro docenti, delle strutture di cui è dotato
il nostro istituto)
- Organizzare lezioni dimostrative per le scuole che ne fanno richiesta
- Accoglienza degli alunni e delle loro famiglie nei nostri open day di sabato pomeriggio e
domenica mattina
- Accoglienza di singoli alunni e dei loro genitori fuori orario
- Indagine sull’esito scolastico degli alunni di scuole medie che ne hanno fatto espressa
richiesta
- Riunione intermedia della commissione (nel caso di particolari problematiche particolari)
- Aggiornamento delle nostre schede personali (data, sedi e ore di lavoro svolte)
- Riunione a consuntivo: verifica numero dei nuovi iscritti e loro provenienza allo scopo di
valutare l’esito del lavoro dei componenti della commissione, analisi delle difficoltà
incontrate e proposte per il prossimo orientamento.
- Avvio di eventuali progetti di collaborazione
ORIENTAMENTO IN USCITA
Destinatari sono, soprattutto, gli alunni delle classi V ed in alcuni casi delle classi IV. I
valori percentuali, rispetto al numero dei diplomati, che si prevedono di ottenere sono: che
almeno il 30% sia impegnato in qualche lavoro a sei mesi dal diploma e il 40-50% a un
anno. Sempre rispetto al numero dei diplomati, la percentuale di quanti proseguono gli
studi dovrebbe aggirarsi intorno al 50-60%. Per quanto riguarda l'archivio diplomati, la
partecipazione dei diplomati e dei diplomandi dovrebbe variare dal 90 al 100%. L'obiettivo
principale dell'orientamento in uscita è di fornire ai diplomandi una serie di informazioni sul
loro eventuale proseguimento degli studi, sulle opportunità lavorative offerte da enti
pubblici e privati, sui corsi di formazione post-diploma a completamento delle competenze
acquisite. Il progetto si svolge durante tutto l'anno ma le attività si concentreranno
soprattutto nella seconda parte. Per l'analisi dei risultati, come ogni anno già da diverso
tempo, sarà effettuato un monitoraggio telefonico sulle scelte dei nostri diplomati, relativa
28
alla motivazione che li ha indotti a una determinata scelta universitaria e/o sulle modalità
con cui sono venuti a conoscenza delle richieste lavorative ed eventualmente reclutati. Le
principali attività previste sono:
- Contatti con le facoltà universitarie (telefonate, fax, e-mail) e selezione e diffusione del
materiale informativo
- Richiesta di opuscoli e guide sui test di ammissione universitari
- Incontri con esperti e visite in azienda
- Partecipazione a giornate di presentazione dell’offerta formativa di varie università
(Campus Orienta, la Festa dell’Orientamento rivolta ai maturandi della regione Lazio,
incontro alla Luiss per il progetto “Quale Europa per i giovani”, ecc.")
- Incontri realizzati in collaborazione con la biblioteca Rodari (presso cui ha sede per
competenza territoriale il servizio “Going Informagiovani”) per informazioni relative ai
supporti offerti dal territorio nella ricerca di possibili sbocchi occupazionali, ai percorsi di
formazione post-diploma, la redazione del curriculum europeo, ecc.
- Partecipazione al Seminario Nazionale Orientamento – Rilevazione delle buone prassi
territoriali
- Indagine statistico-occupazionale sui nostri diplomati
RIORIENTAMENTO O ORIENTAMENTO IN ITINERE
La commissione propone di cambiare nome al riorientamento con il più appropriato
orientamento in itinere. Il primo, infatti, è piuttosto forviante, fa pensare ad alunni che
vengono allontanati per una scelta sbagliata, mentre il progetto intende avviare una serie
di attività che siano di sostegno alla motivazione, all'autostima, che si propongono di
affinare il metodo di studio, di combattere eventuali episodi di bullismo e, solo in ultima
istanza, può tradursi in una riconsiderazione del percorso scolastico. Il progetto è rivolto
prevalentemente agli alunni del biennio, ma in realtà si rivolge a tutti. Prevede contatti con
i coordinatori che dovrebbero segnalare i casi difficili e con le famiglie. Si è pensato ad una
sorta di sportello e in questo senso l'orientamento in itinere si interseca trasversalmente
con altre aree come Cittadinanza Attiva e Stare bene a scuola. Lo sportello può essere
segnalato dal coordinatore, ma anche su richiesta degli stessi alunni. Se i fondi lo
consentissero, sarebbe auspicabile anche l'intervento di uno psicologo oppure si potrebbe
far partecipare la classe o il gruppo classe problematico a progetti che prevedano la
partecipazione di questa figura professionale. Il monitoraggio può essere effettuato a fine
anno scolastico, considerando il numero degli alunni che si è rivolto allo sportello, quanti di
questi chiedono il nullaosta, quanti, superato il problema, continuano in modo proficuo gli
studi, quanto vengono bocciati (sia nel nostro istituto che altrove). Il valore che si prevede
di ottenere è una riduzione di almeno il 20% dei casi di bocciature e dei casi di
abbandono, rispetto al precedente anno scolastico.
Scheda progetto funzione strumentale
AREA 3: CITTADINANZA ATTIVA
Docente Funzione Strumentale: Margherita Barone
Fondamentale per tale funzione è la promozione di un’etica della responsabilità,
sviluppando i valori della non violenza, del rispetto delle minoranze, della cura
dell’ambiente, della memoria, dell’impegno civile e del senso della legalità.
Finalità di tale area diventa il superamento dell’idea della educazione quale mera
enunciazione di norme e l’integrazione del tradizionale approccio trasmissivo con
esperienze personali e con partecipazioni a eventi culturali. In tal modo la norma
diventa risorsa della libertà propria e degli altri, mentre le devianze degradano e
vengono svuotate di significati aggreganti; si tenta di rendere visibile il confine tra
legalità e illegalità e vengono offerti modelli di comportamento alternativi reali. La
scuola diventa dinamica e polifunzionale, centro culturale, propulsore del senso civico
e dei valori delle regole di vita civile.
29
Sono state individuate tre aree progettuali nell’ambito dell’area Cittadinanza attiva –
educazione alla legalità.
Legalità e intercultura
L’area progettuale, “Legalità e intercultura”, nasce dalla riflessione sui principi e valori
costitutivi dell’essere cittadino e in particolare la tolleranza, la solidarietà, la parità dei
diritti e la responsabilità.
Linguaggio e comunicazione
L’area progettuale, “ Linguaggio e comunicazione”, nasce dall’esigenza di ampliare le
competenze espressive e di comprensione dei destinatari delle attività in esso
proposte.
Ambiente sport e salute
L’area progettuale, ”Ambiente sport e salute”, viene sviluppata in base all’esigenza di
una costante azione di prevenzione, sensibilizzazione ed educazione che investe l’agire
umano a partire dal proprio corpo per arrivare all’ambiente e al territorio in cui si
opera.
Scheda progetto funzione strumentale
AREA 4: PROFESSIONALIZZANTE – PROGETTI CURRICOLARI
Docente Funzione Strumentale: Immacolata Mussolino
La gestione della funzione relativa all’Area Professionalizzante è finalizzata a:
◊coordinare azioni mirate principalmente a creare sinergie tra scuola, soggetti
pubblici e privati con lo scopo di favorire percorsi di orientamento e di potenziare lo
sviluppo di patrimoni individuali che possono trovare la concreta utilizzazione in
specifici ambiti organizzativi;
◊potenziare lo sviluppo di un’offerta formativa coerente con i bisogni di un sapere
professionale adeguato alle nuove esigenze del territorio e proiettata verso orizzonti
europei.
Gli obiettivi generali che si intendono perseguire:
 favorire la sperimentazione in contesti diversificati di conoscenze e competenze
acquisite in ambito scolastico;
 attuare modalità di apprendimento che colleghino sistematicamente la
formazione in aula con l’esperienza pratica;
 contribuire allo sviluppo di una cultura imprenditoriale e progettuale.
I compiti specifici della Funzione Strumentale:recepire le esigenze e le proposte
emergenti dai principali attori della comunità scolastica e del territorio; predisporre e
/o coordinare attività di stage e tirocinio; gestire l’archivio diplomati per facilitare la
comunicazione tra imprese, enti di formazione e diplomati; coordinare l’attività
organizzativa dei viaggi d’istruzione e visite d’istruzione; collaborare all’attuazione di
progetti europei e di progetti proposti all’interno del gruppo di lavoro;collaborare
all’attuazione di progetti di Impresa Formativa Simulata/Alternanza scuola-lavoro;
contribuire all’attivazione delle certificazioni linguistiche.
Lo svolgimento dei compiti viene attuato con la costante supervisione del Dirigente
Scolastico e con la partecipazione attiva di un gruppo di docenti.
Il lavoro del gruppo docenti sarà svolto operando una suddivisione dei compiti e degli
ambiti organizzativi.
Per favorire la condivisione e valutazione delle fasi di attuazione delle azioni e
risolvere eventuali problematiche sono previste riunioni sia in plenaria che per
30
gruppi di progetto.
Docenti dell’Area: Piccarreta, Ortolani, Toselli, Palma, Falaschi, Lucentini, Dugatto,
Pannoni.
Le azioni che si intendono realizzare:
Servizi di accoglienza ed assistenza in eventi, convegni, , manifestazioni
promosse da enti pubblici e privati. Attività di accoglienza nel corso di
iniziative promosse dal ns. Istituto
Anche quest’anno si attiveranno servizi di accoglienza sia all’interno della scuola (in
occasione di giornate particolari come eventi, convegni, colloqui con i genitori ecc.)
che all’esterno in collaborazione con enti e organismi vari.
Tirocinio curricolare di 15 giorni in imprese turistiche per studenti delle classi IV, V
Tirocinio estivo a partecipazione volontaria per alunni selezionati nelle classi III e IV
Archivio diplomati
Creare una banca dati dei diplomandi al fine di favorire la comunicazione tra aziende,
enti formazione e studenti
Diffusione di informazioni relative a proposte di stage, offerte di lavoro, corsi di
formazione, concorsi
Viaggi e visite d’istruzione
Parte integrante del percorso didattico, rappresentano una modalità di
approfondimento e sviluppo dell’attività didattica per il raggiungimento di competenze
disciplinari,sociali e relazionali e contribuiscono in modo significativo alla crescita
culturale degli studenti. Per coordinare gli aspetti tecnico-operativi viene costituito un
apposito gruppo di lavoro che curerà in particolare: le modalità e gli strumenti di
comunicazione interna;le fasi di gestione pianificata e controllata dei processi di
comunicazione rivolti a: il fruitore del servizio formativo (allievi), le famiglie e le
eventuali aziende coinvolte nella gestione.
Le tipologie di viaggio e visite : culturali, scambi, stage, turismo sostenibile, soggiorni
studio; partecipazione a fiere o mostre di particolare rilevanza culturale e
professionale.
Rientrano nell’ambito dell’Area professionalizzante i progetti, di seguito citati, che
sono gestiti direttamente dai docenti referenti.
PROGETTI
Certificazioni linguistiche: Inglese, Francese, Tedesco (FIT IN DEUTSCH 2) e
Spagnolo
Progetti europei e rete DEURE
Coordinamento rete DEURE per corsi di lingua inglese e corsi CLIL
gratuiti rivolti ai docenti del nostro Istituto; progetti Leonardo per la
mobilità dei docenti e degli studenti sui seguenti temi: Archeologia, Giornalismo e
Bullismo telematico.
Gli obiettivi trasversali e disciplinari che si intendono potenziare con le azione
precedentemente illustrate sono:
- sviluppare la capacità di comunicare in lingua italiana \ straniera
- migliorare le competenze relazionali con soggetti pubblici e privati
31
-
potenziare le capacità progettuali
sviluppare la capacità di lavorare in gruppo
acquisire consapevolezza di sé e delle proprie capacità e competenze
conoscere il territorio, le sue risorse e potenzialità
conoscere il tessuto produttivo ed economico delle aziende
interpretare gli aspetti organizzativi ed operativi delle aziende, in particolare di
quelle turistiche
- sviluppare le competenze informatiche
- favorire il processo di miglioramento continuo dei processi di apprendimento
I destinatari sono principalmente gli alunni delle classi del triennio, intere classi o
gruppi, tranne i viaggi e le visite d’istruzione che coinvolgono tutte le classi.
Le attività si svolgeranno in orario scolastico e/o pomeridiano
La progettazione riguarda l’intero anno scolastico, tuttavia ogni singolo progetto
evidenzierà in maniera più dettagliata nelle schede- progetto le modalità di
realizzazione.
Gli strumenti per la valutazione del livello di rispondenza tra le attività proposte e
la ricaduta in termini formativi sono differenziati a seconda del progetto: schede di
valutazione, questionari, dibattiti, confronti, relazioni.
Per le certificazioni linguistiche sarà l’esame finale; per il tirocinio sarà il giudizio del
tutor aziendale.
Per le competenze professionali sarà valutata la ricaduta sulla didattica curriculare da
parte dei docenti delle relative discipline afferenti ai progetti.
Gli elementi di misurazione saranno : partecipazione, rispetto delle consegne, di
regole e ruoli , rispetto dei tempi.
L’autovalutazione sarà realizzata attraverso le relazioni degli alunni e la
realizzazione di prodotti finali e questionari.
Scheda progetto funzione strumentale
AREA 5: APERTURA AL TERRITORIO E PROGETTI EXTRASCOLASTICI
Docente Funzione Strumentale: Stefano Toni
Obiettivo generale specifico dell’Area è valorizzare al massimo le strutture e le risorse
dell’Istituto per far sì che esso rappresenti sempre di più nel territorio un importante
punto di riferimento culturale ed educativo, nonché di aggregazione e condivisione del
sapere. Per quanto riguarda il progetto “Laboratorio musicale d’Istituto”, attivo da più
di 15 anni con risultati più che soddisfacenti in termini di gradimento dell’utenza e
gratificazione, anche economica (finanziamenti e contributi), per l’Istituto stesso da
parte di Enti pubblici (Comune, Provincia, Regione) e privati, pare superfluo
sottolineare l’importanza rivestita dalla musica nella crescita umana e culturale
dell’individuo. Nella più pura accezione del concetto di “lifelong learning”,
l’acquisizione di una educazione musicale di base, così carente nel nostro paese,
rappresenta uno step irrinunciabile. A tale scopo le strutture dell’Istituto (due sale
prove completamente attrezzate, una sala di registrazione semi-professionale, spazi
interni ed esterni idonei per concerti), grazie anche all’utilizzazione di risorse umane
sia interne che esterne di provata competenza nel campo della didattica musicale,
permettono l’erogazione di un servizio altamente qualificato. Come negli anni
precedenti si prevede un numero di iscrizioni non inferiori a 50 tra alunni interni,
alunni di altri istituti e abitanti del territorio.
Il progetto “Le mani sanno, le mani fanno – laboratorio di ceramica”, utilissimo per lo
sviluppo della creatività, nel favorire anche la comunicazione e lo spirito di
collaborazione ha da anni svolto un ruolo importantissimo nell’integrazione degli
alunni diversamente abili. Anche in questo caso le strutture dell’Istituto (laboratorio di
32
ceramica perfettamente attrezzato con forno, tavoli speciali, creta e colori) sono
messe al servizio del territorio in orario extrascolastico.
Per la scansione temporale particolareggiata delle attività dei suddetti progetti,
nonché per l’indicazione degli obiettivi misurabili si rimanda alle relative schede
compilate a cura dei referenti e con la supervisione della funzione strumentale
preposta che si estenderà anche al monitoraggio intermedio e finale.
Ovviamente, al fine del raggiungimento dell’obiettivo generale indicato in apertura,
l’Area, previa attenta valutazione da parte del gruppo di lavoro, accoglierà qualunque
proposta meritevole di attenzione in termini di valenza educativa nonché di ricaduta
sia culturale che economica (finanziamenti, sovvenzioni, sponsor) eventualmente
avanzata nel corso dell’anno scolastico da Enti pubblici o privati.
Scheda progetto funzione strumentale
AREA 6: MIGLIORAMENTO CONTINUO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO
Salvatore Liguori (ORGANIZZATIVO) - Marcella Faraci (DIDATTICO)
Le aree di interesse della funzione strumentale in oggetto sono le seguenti:
1. Progettazione didattica annuale
2. Miglioramento della qualità dell’Istituto in tutti i suoi aspetti
3. Analisi delle metodologie didattiche d’Istituto e innovazione delle stesse con particolare
attenzione alla didattica laboratoriale, alla didattica per competenze e all’utilizzo didattico
delle nuove tecnologie
4. Accoglienza classi prime
5. Prevenzione del disagio scolastico e recupero formativo
6. Autovalutazione di Istituto
7. Gestione delle prove INVALSI 2015
8. Formazione continua del personale
9. Valorizzazione degli studenti eccellenti
10. Miglioramento dell’organizzazione e delle strutture collegate alla rete Internet e alle Lavagne
Interattive Multimediali (LIM)
11. Utilizzo del registro Elettronico
OBIETTIVI
AREA-DIDATTICA
1.
2.
3.
Migliorare la Progettazione didattica e il Processo di Valutazione degli studenti e
in generale l’Autovalutazione.
Aumentare il numero degli studenti del 1° anno ammessi al 2° anno;
Migliorare le competenze di base nel biennio;
AREA-ORGANIZZATIVA
1. Verificare il continuo funzionamento della rete Internet all’interno dell’Istituto
2. Monitorare la gestione dei nuovi netbook, verificando l’installazione e la corretta
applicazione del “Registro elettronico”
3. Definire i contatti con i tecnici Axios per i report ad hoc richiesti dai docenti per il
“Registro elettronico”
4. Predisporre dei Corsi di formazione ai docenti per Word, Excel, Access, PowerPoint,
Posta elettronica, Internet, uso della LIM
Verificare lo status dei PC in aula docenti: rete, antivirus installato, stampante
condivisa.
Scheda progetto funzione strumentale
33
PROGETTI A.S. 2014/2015
AREA
INCLUSIONE
ORIENTAMENTO
CITTADINANZA ATTIVA
PROFESSIONALIZZANTE
APERTURA AL TERRITORIO
MIGLIORAMENTO CONTINUO
TITOLO DEL PROGETTO
INTEGRAZIONE A CASCATA
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DIVERSAMENTE ABILI
ALUNNI STRANIERI
PROGETTO ORIENTAMENTO
LEGALITA’ E INTERCULTURA
VIAGGIO RESPONSABILE CALABRIA-SICILIA-TRENTINO
COMUNICAZIONE E CITTADINANZA
AMBIENTE E SALUTE
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
AREA EUROPA
DEBATE EDUCATION
VALEROMA
CERTIFICAZIONE TEDESCO
CERTIFICAZIONE TRINITY
CERTIFICAZIONE DELE
CERTIFICAZIONE DELF
ASSISTENTATO LINGUISTICO (FRANCESE)
STAGE SERVIZI ACCOGLIENZA
TIROCINIO AZIENDE TURISTICHE 4° E 5° - TIROCINIO ESTIVO
LABORATORIO ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
LABORATORIO DI CERAMICA
LABORATORIO MUSICALE
FLESSIBILITA’ DIDATTICA
AMPLIAMENTO REGISTRO ELETTRONICO
INTRODUZIONE AL CLIL
SCHEDA RIEPILOGATIVA VIAGGI D’ISTRUZIONE A.S. 2014/2015
VIAGGIO D’ISTRUZIONE
CLASSI ALLE QUALI E’ RISERVATO DOCENTE REFERENTE
1. GRECIA CLASSICA
BIENNIO/TRIENNIO
PANZERA
2.STAGE LINGUISTICO MALTA
BIENNIO/TRIENNIO
MOLLO
3.BERLINO
BIENNIO/TRIENNIO
BARTOLOMEO
4.BOURNEMOUTH E CORSO DI INGLESE TRIENNIO
PANNONI
5.LONDRA E DINTORNI
TRIENNIO
PANNONI
6.ZAGABRIA E DINTORNI
BIENNIO/TRIENNIO
MUSSOLINO/TOSELLI
7.CROCIERA
BIENNIO/TRIENNIO
TOSELLI/MUSSOLINO
8.DUBLINO (NATURA E CULTURA)
TRIENNIO
PANNONI
9.TOUR SICILIA SUD ORIENTALE
BIENNIO/TRIENNIO
MUSSOLINO
10. AGRIGENTO (MAGNA GRECIA)
BIENNIO/TRIENNIO
PANZERA
11.DALLA GUERRA ALLA PACE
PARTENZA PREVISTA IN APRILE
BIENNIO/TRIENNIO
BUGIANESI
3.7
I docenti Coordinatori dei CONSIGLI DI CLASSE
Sono nominati annualmente dal Dirigente scolastico con il compito di coordinare l’attività
del Consiglio di Classe. Al Coordinatore si rivolgono di preferenza docenti, studenti e
genitori nel caso sorga nella classe una necessità o si presentino problemi degni di
segnalazione all’intero Consiglio. Il Coordinatore cura, d’intesa con il Consiglio, la
formulazione della Programmazione didattica della classe nel corso della riunione
appositamente convocata e ne verifica l’attuazione nel corso delle successive riunioni;
convoca, su indicazione del Consiglio, i genitori degli alunni che presentano difficoltà.
assemblea.
34
3.8
I Direttori dei Laboratori e dei Reparti
I direttori di laboratorio e di reparto nominati annualmente, hanno il compito di prendere in
consegna dal DSGA, quali submandatari, i materiali e le attrezzature inventariate
garantendone lo stato d'uso e di manutenzione. Hanno anche il compito di collaborare per
la definizione o l'aggiornamento del regolamento di laboratorio o reparto che, come tutti i
regolamenti facenti parte del regolamento di Istituto sarà adottato dal Consiglio di Istituto.
3.9
Il DSGA
Coordina il personale ATA (segretaria, collaboratori scolastici, assistenti tecnici), e si
occupa di tutti gli aspetti amministrativi della vita della scuola. Partecipa alla Giunta
esecutiva provvedendo alle relative verbalizzazioni.
3.10 Gli
Assistenti Amministrativi, Tecnici e i Collaboratori Scolastici
Il personale A.T.A. è costituito dal personale non docente e comprende gli assistenti
amministrativi, gli assistenti tecnici dei laboratori e i collaboratori scolastici.
La Segreteria (Didattica, Amministrativa, del Personale), è coordinata dal Direttore
Amministrativo e si occupa di compiti inerenti i bisogni degli studenti e dei docenti. Si
occupa infine degli acquisti, dell’amministrazione finanziaria e del bilancio dell’istituto.
Il personale ausiliario ha il compito prioritario di sorvegliare l’edificio scolastico e di
mantenerlo pulito. Gli ausiliari hanno inoltre il compito di consegnare circolari e avvisi nelle
classi e collaborano con i docenti nel controllare gli alunni durante i cambi di classe. Si
possono anche occupare del servizio fotocopie e di piccole manutenzioni.
Gli assistenti tecnici dei Laboratori assistono i docenti durante l’attività didattica in merito
all’uso delle attrezzature (macchine e materiali).
3.11 Gli
Assistenti Specializzati
Si tratta di OPERATORI PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE PERSONALE in
favore degli studenti con disabilità che frequentano l’Istituto e nell’ambito degli interventi
per l’integrazione scolastica e l’inclusione (psicologi, educatori professionali, tecnici dei
servizi sociali). Gli assistenti sono assunti in base ai seguenti requisiti:

possesso di titoli culturali e di studio specifici

possesso di competenze specifiche documentabili

esperienze pregresse nel settore

possesso di capacità di mediazione, relazionali e di collaborazione atte a favorire la
partecipazione al contesto pedagogico e didattico e il lavoro di gruppo nella classe e
con gli attori dei percorsi di integrazione e d’inclusione.
35
3.12 organigramma
Prof. Stefano Vitale
Collegio dei Docenti
Consiglio d’Istituto
Dirigente Scolastico (DS)
Responsabile
Servizi Prev. e
Protez.
(RSPP)
Proff. Collaboratori del Dirigente
Prof. Ermanno Piacentini.
Prof.sse M.R. Silvana Mollo, Toselli Claudia,
Gabbianelli Paola
Come da Prot. N. 3357/FP del 30/09/2014
Sig. Rosati
STAFF DS
Direttore
Servizi Gen e
Amministr.
(DSGA)
Sig.ra
Lucia Raiola
Direttori di
LaboratorioReparto
Coordinatore
Consiglio di
Classe
Come da circ.
n. 30 del
15/10/2014
Come da
circ.n.34 del
16/110/2014
Docenti Funzioni Strumentali e Referenti
Prof.ssa Lucia Pantani (Area Inclusione)
Prof.sa Elsa Amedeo (Area Orientamento)
Prof.sa Margherita Barone (Area Cittadinanza Attiva)
Prof.sa Immacolata Mussolino (Area Professionalizzante)
Proff. Salvatore Liguori (Area Miglioramento Continuo)
Marcella Faraci (Area Innovazione Didattica)
Prof. Stefano Toni (Area Apertura al Territorio e progetti
extrascolastici)
Come da prot. N. 3357/FP del 30/09/2014
Docenti
In allegato
Assistenti
Tec.&Amm.
In allegato
Collaboratori
Scolastici
In allegato
Assistenti
Specializzati
In allegato
36
ALLEGATI
37
Scuola __ITT Livia Bottardi______________________a.s 2014/2015
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro (alunno con disagio derivato da patologia specifica)
 Altro (alunno con disturbi neurologici)
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
17
9
/
/
1
1
2
10
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC/Assistenti specializzati
Assistenti alla comunicazione
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
Prevalentemente utilizzate in…
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Funzione strumentale per
l’inclusione e il sostegno
40
5,52
16
11
3
Sì / No
Sì
No
Si
No
1
/
1
3
38
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
D. Coinvolgimento
personale ATA
E. Coinvolgimento famiglie
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
G. Rapporti con privato
sociale e volontariato
H. Formazione docenti
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Altro:
Sì / No
Sì
Sì
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
No
Si
Sì
No
No
No
No
No
No
Sì
No
No
No
No
No
Sì
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
39
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
0
1
2
X
3
4
X
X
X
X
X
X
X
X
X
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
40
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Costituire GLI prevedendo la partecipazione di rappresentanti di tutte le componenti d’istituto
Definire i compiti del GLI:
a e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi
Migliorare le procedure di accoglienza degli allievi con BES, con particolare attenzione al lavoro di segreteria
e con il coinvolgimento del personale ATA
Promuovere la flessibilità negli orari dei laboratori
Organizzare l’orario degli assistenti secondo criteri di flessibilità in rapporto a progetti educativi dei CdC
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti



Riproporre in modalità ampliata il corso di autoaggiornamento su DSA e didattica speciale, all’interno
del quale favorire lo scambio di esperienze e di materiali per avviare la formazione di un gruppo di
lavoro efficace.
Incontri informativi con specialisti di associazioni su tematiche relative alla disabilità
Diffondere notizia e favorire la partecipazione a iniziative di aggiornamento promosse dal MIUR e da
altri Enti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
 Elaborare e applicare strumenti per l’osservazione e la valutazione (griglie, rubriche ecc.) da inserire
nei PEI e PDP
 Gli alunni che seguono un PEI differenziato (ai sensi dell’art.15 comma 4 dell’OM 90/2001) vengono
valutati in base agli obiettivi stabiliti nel PEI, tali obiettivi terranno conto della funzione formativa ed
educativa dell’istituzione scolastica prima ancora del conseguimento di specifici livelli di performance.
 Valutazione delle prove scritte ed orali in rapporto alle capacità e difficoltà del ragazzo (circolare del
5/10/2004, prot. 4099/A/4).
 La valutazione ha la finalità di far acquisire all’alunno la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri
miglioramenti, attraverso strategie e modalità che rilevino l'acquisizione dei contenuti e delle abilità
essenziali
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
 Definizione da parte dei dipartimenti disciplinari i contenuti essenziali attesi nelle varie discipline così da
costruire percorsi didattico – educativi personalizzati e individualizzati
 Incrementare la collaborazione tra CdC, docenti esperti in didattica speciale e psicologo per elaborare
strategie atte a risolvere eventuali problematiche di singoli allievi o del gruppo classe
 Promuovere la collaborazione tra i docenti e il personale ATA e gli assistenti specialistici per incrementare
l’inclusione
 Migliore organizzazione del lavoro degli assistenti specialistici in relazione al miglioramento della
comunicazione all’interno del gruppo classe
41
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
 Collaborazione con gli esperti della ASL sia nel monitoraggio dei percorsi individuali dei ragazzi ((Stesura e
controllo dei PEI e PDP) sia per iniziative inclusive che riguardano tutto l’istituto
 Collaborare con le scuole di provenienza dei ragazzi con disabilità e con DSA per continuità
 Contatti con Associazioni Sportive, Ricreative e Culturali presenti sul territorio di riferimento degli studenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative



Valorizzare la partecipazione dei rappresentanti di classe e le loro funzioni
Creare spazi di ascolto e incontro con i genitori in relazione ad aspetti dell’integrazione
Apertura dello sportello d’ascolto ai genitori
.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
 Percorsi didattici inclusivi per gli alunni con DSA e con BES. Pensare la didattica secondo l’ottica
della personalizzazione e individualizzazione anche per sostenere gli alunni nella fascia
dell’eccellenza.
 Valorizzare e declinare in questa ottica i progetti già presenti sperimentati, quali “La scuola adotta
un monumento”, “Progettiamo il nostro futuro”
 Applicare strategie didattiche diversificate: Coperative Learning, uscite didattiche, laboratori
creativi, produzione di audiovisivi, rappresentazioni teatrali ecc.
 Definizione nell’ambito dei consigli di classe di progetti e attività volti a favorire l’integrazione degli alunni in
situazione di disabilità in particolare i laboratori integrati di arti espressive.
 Ripresa del progetto “Una lingua per studiare” rivolto agli allievi stranieri per l’apprendimento dell’italiano
Valorizzazione delle risorse esistenti
 Implementare l’utilizzo delle tecnologie (LIM, strumenti multimediali, audio video)
 Implementare l’utilizzo dei laboratori (multimediali, linguistico, musicale, artistico) anche attraverso
una migliore e più flessibile organizzazione oraria.
 Coinvolgere il personale tecnico nella realizzazione dei progetti inclusivi (raccolta e istallazione di
software didattici, supporto ai docenti e agli alunni.
 Raccolta dei materiali didattici prodotti dai docenti.
 Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di
 momenti formativi
 Valorizzare le competenze degli assistenti specialistici finalizzandole non solo al supporto dei ragazzi
disabili ma anche alla realizzazione di attività inclusive e integrate con tutta la classe
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
 Finanziamento Miur “Scuole a rischio e forte processo migratorio”: insegnamento italiano come L2,
sportello d’ascolto curato dallo psicologo.
 Alternanza scuola lavoro: tirocinio lavorativo per gli alunni disabili
42
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.




Perfezionamento e applicazione dei protocolli di accoglienza per allievi con disabilità, DSA, BES e
stranieri
Contatti con le scuole medie e superiori di provenienza al fine di ottimizzare la trasmissione di
informazioni sugli allievi
Inclusione del progetto “Programmiamo il nostro futuro” nell’alternanza scuola- lavoro inserire
gradualmente i disabili nel mondo lavorativo
Interventi di orientamento e riorientamento in caso di problematiche nel percorso dovute a scelte
scolastiche inadeguate.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 16/10/2014
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29/10/2014
43
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto Tecnico di Stato per il Turismo
“ Livia
00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97
Bottardi”
 06 22709273
 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15°
Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it
rmtn02000c@pec.it
SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015
TITOLO DEL PROGETTO
DOCENTE REFERENTE
GRUPPO DI
PROGETTO/COMMISSIONE
INCLUSIONE E PROGETTO DI VITA PER GLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI O CON BES
Pantani Lucia (Alunni con DSA, stranieri e con BES)
Figura da designare (Alunni con disabilità legge 104)
GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)
X
COLLABORATORI ESTERNI
ISTITUZIONI
_________________________________

AREA
FUNZIONE STRUMENTALE
DI RIFERIMENTO
PRIVATI
AREA DELL’INCLUSIONE E DELLO SVANTAGGIO
ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI
DESTINATARI
Alunni diversamente abili e alunni con DSA e BES presenti nell’istituto ed
alunni in fase di iscrizione per il prossimo anno scolastico

FINALITA’



Aiutare i diversi protagonisti a svolgere il proprio ruolo nel processo di
inclusione degli alunni diversamente abili e degli alunni con svantaggio
in genere
Prevenire il disagio e favorire il successo scolastico
Valorizzare le differenze
Creare un ambiente accogliente e inclusivo attento alla persona
1) Favorire il successo scolastico degli alunni con disabilità attraverso
l’analisi di punti di forza e criticità nel processo di inclusione scolastica
di alunni diversamente abili e BES
2) Costituire GLI prevedendo la partecipazione di rappresentanti di tutte le
OBIETTIVI
componenti d’istituto
3) Definizione di buone pratiche condivise fra tutti i soggetti coinvolti nel
processo di inclusione. Aumentare la collaborazione fra tutti i soggetti
coinvolti nella costruzione del “progetto di vita” per l’alunno
4) Prevenire il disagio comunque si manifesti Migliorare le procedure di
accoglienza degli allievi con BES, con particolare attenzione al lavoro di
44
METODI E MEZZI
segreteria e con il coinvolgimento del personale ATA
5) Migliorare le procedure di accoglienza degli allievi con BES, con
particolare attenzione al lavoro di segreteria e con il coinvolgimento del
personale ATA
6) Promuovere la flessibilità negli orari dei laboratori
7) Organizzare l’orario degli assistenti secondo criteri di flessibilità in
rapporto a progetti educativi dei CdC
Il progetto sarà condotto attraverso la promozione ed il miglioramento della
comunicazione e della collaborazione tra i vari soggetti coinvolti: componenti
scolastiche, Enti territoriali (Comune, ASL, Provincia, cooperative), e le
famiglie degli alunni diversamente abili o con BES.
ALTRO
Bisogno/motivo dell’utenza
(destinatari del Progetto) che induce
a proporre il Progetto.
Spesso le varie componenti protagoniste nel processo di inclusione,
(scolastica e sociale) dei soggetti diversamente abili, svolgono il
proprio ruolo in maniera disorganica, carenti di una corretta
informazione sulle diverse opportunità messe a disposizione dalla
società civile.
La presenza di classi eterogenee con problematiche complesse
richiede l’elaborazione di una didattica personalizzata costruita sui
bisogni e sulle potenzialità degli allievi
Le nuove iscrizioni registrano un aumento di alunni con
certificazione di disturbi evolutivi e di altro tipo, allievi che non
godono più del docente di sostegno ma sono segnalati per una
didattica speciale finalizzata alla realizzazione al diritto allo
studio.
Gli esiti degli scrutini evidenziano tassi alti di insuccesso e dispersione
soprattutto nelle classi prime. I verbali dei consigli di classe e l’osservazione
Studio, Statistica, Analisi, Ricerca,
dei docenti evidenziano numerosi casi di disagio e difficoltà
Atto, Norma, Resoconto, Verbale,
nell’apprendimento.
Focus Group, Testo o altra fonte che Le recenti norme (Dir. min. 27/12/2012 e Circ. min. n°8 del 6/03/2013)
evidenzia-misura il bisogno indicato. individuano gli alunni con BES e prescrivono azioni per l’inclusione degli
stessi
DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI
Obiettivo N.1
INDICATORE: Favorire il successo scolastico degli alunni con disabilità e con BES
Unità di misura: miglioramento dei risultati scolastici e dell’integrazione evidenziato dalle valutazioni in itinere e
sommative
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: buono (almeno 80% di promossi)
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Intermedia e finale
Obiettivo N.2
INDICATORE: Definizione di buone pratiche condivise fra tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione
Unità di misura: grado di partecipazione a iniziative di aggiornamento e progettazione
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: almeno il 50% dei docenti dei consigli di classe
coinvolti
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Posteriore
Obiettivo N.3
INDICATORE: Prevenire il disagio degli alunni e di tutte le componenti della scuola
Unità di misura: grado di utilizzo dello sportello d’ascolto e di partecipazione ai laboratori
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: almeno gli stessi dati dell’anno precedente,
aumentati per i laboratori musicale, di ceramica e teatrale
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Posteriore
45
TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione)
PIANIFICAZIONE INIZIALE
STATO AVANZAMENTO
CONSUNTIVO
Settembre/Ottobre
Gennaio/Febbraio
Giugno
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’
DESTINATARI
Classe/i
PERIODO
NUMERO ORE
ESITO 1
Numero
(data/mese) Docenza Coordinamento
alunni
1. raccolta informazioni alunni
diversamente abili (recapiti telefonici
genitori e asl, verifica delle diagnosi).
Assegnazione degli alunni e
distribuzione oraria dei docenti e
degli assistenti.
2. raccolta informazioni di alunni con
DSA e con BES. Messa a punto di
strumenti per rilevazione di alunni
con BES non segnalati dalle famiglie.
3. Aggiornamento per i docenti sui
DSA ( legge 170) e normativa sui
BES (circ. marzo 2013)
4. coordinamento dei docenti di
sostegno e degli assistenti e
definizione dell’orario scolastico
5. elaborazione del PAI
6. corso sulla didattica per alunni
stranieri
7. attivazione sportello d’ascolto
8. incontro con i genitori degli alunni
disabili e primo orientamento in
entrata;
9. Messa a punto dei PDP
10. progetto di vita degli alunni: GLI e
incontri con le risorse sul territorio
(ASL, cooperative, cfp)
11. verifica intermedia
12. incontro con gli alunni in entrata:
conoscenza dell’ambiente scolastico
nei suoi spazi: (classi, laboratori,
biblioteca, palestra).
Settembre
Ottobre
10
10
Ottobre
Novembre
10
10
Novembre
Gennaio
10
10
Febbraio
Maggio
10
10
Marzo
Aprile
8
8
Giugno
2
2
13. analisi di fine anno: abbandoni,
successo ed insuccesso scolastico,
orientamento in entrata ed in uscita,
riorientamento
Questo può definirsi un maxiprogetto che necessita di essere articolato in progetti mirati quali ad esempio
quello di Italiano per stranieri. Gli interventi a preventivo per l’a.s. 2014/15 sono contenuti più in dettaglio
nel PAI 2013/2014 che sarà sottoposto all’approvazione del Collegio Docenti in data 9/09/2014. Le risorse
richieste e le ore impiegate dipendono dalla formazione di una Commissione di supporto all’area, così come
1
Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)1
46
è richiesta dalla circolare Ministeriale del 6/03/2013 (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione). Le ore previste, il
coinvolgimento del personale docente e ATA di seguito riportate sono puramente indicative.
COSTI
N°ORE
N°ORE
N°ORE ATA4
PERSONAL PERS.
E INTERNO2 ESTERNO3
Doc.
1
1
Coord.
50
50
Doc. Coord.
A
10
T
MATERIALI
DI CONSUMO5
CS
X




Cancelleria
Software
Audiovisivi
Pubblicazioni
Altro
TIPO DI
FINANZIAMEN
TO6
Descrizione SCUOLA
___________
___________
X
___________
___________
___________
ALTRO
NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 7
NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per
stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi
dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte.
NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso,
confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del
Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto
stesso.
2
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
4
Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici
5
Fornire descrizione del tipo di materiale
6
Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire
informazione dettagliata.
7
Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)7
3
47
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto Tecnico di Stato per il Turismo
“ Livia
00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97
Bottardi”
 06 22709273
 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15°
Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it
rmtn02000c@pec.it
SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015
TITOLO DEL PROGETTO
ORIENTAMENTO
DOCENTE REFERENTE
Prof.ssa Amedeo Elsa
GRUPPO DI
PROGETTO/COMMISSIONE
Barone, Faraci, Gabbianelli, Giagnotti, Liguori, Pannoni,
Pantani, Piccarreta, Simonicca, Storcè, Tropea
X
COLLABORATORI ESTERNI
AREA
FUNZIONE STRUMENTALE
DI RIFERIMENTO

ISTITUZIONI _________________________________
PRIVATI
AREA ORIENTAMENTO
ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI
DESTINATARI
FINALITA’
OBIETTIVI
METODI E MEZZI
Alunni scuole medie e loro famiglie (o. in entrata)
Studenti delle classi quarte e quinte (o. in uscita)
Per quanto riguarda l'o. in entrata: diffondere la conoscenza dell'I.T.T. al
maggior numero di persone possibili. Per l'orientamento in uscita fornire agli
alunni delle classi terminali informazioni e mezzi sia per il proseguimento
degli studi sia per un futuro inserimento lavorativo.
- Prospettare agli alunni le possibilità offerte dall'indirizzo turistico
- Aiutarli per una scelta consapevole, conforme alle proprie inclinazioni,
alle proprie aspettative e alle possibilità offerte dalla società moderna
O. in entrata: - incontri con alunni, genitori e docenti delle scuole medie
- organizzazione di ministage, lezioni dimostrative, visite in orario curriculare
o su appuntamento, accoglienza presso il nostro istituto di alunni, docenti,
famiglie
- distribuzione di depliants e materiale informativo
- partecipazione ad open day
- partecipazione a progetti di collaborazione con le scuole medie
O. in uscita: - partecipazione a giornate di presentazione dell'offerta
formativa delle università o ITS, ad incontri mirati alla ricerca di sbocchi
professionali e percorsi di formazione post-diploma
- incontri con esperti esterni e partecipazione a convegni
- divulgazione di materiale informativo
- nei limiti delle risorse economiche disponibili, ripresa del progetto
48
ALTRO
Bisogno/motivo dell’utenza
(destinatari del Progetto) che
induce a proporre il Progetto.
Studio, Statistica, Analisi, Ricerca,
Atto, Norma, Resoconto, Verbale,
Focus Group, Testo o altra fonte
che evidenzia-misura il bisogno
indicato.
regionale almaorientati per i diplomandi e almadiploma per i diplomati
- incontri con gli informagiovani delle biblioteche del comune di Roma.
O in entrata. Ci sono attività come quella dell’accoglienza, la partecipazione a
gare, tornei sportivi, così come altri progetti di collaborazione con le scuole
medie che possono aiutare a diffondere la conoscenza del nostro istituto, pur
non riguardando direttamente l'area orientamento ed avendo quindi altri
referenti responsabili.
O. in uscita. Alcune proposte saranno anticipate già a partire dal IV° anno per
offrire tempi di riflessione più adeguati alla complessità della scelta o verso il
mondo del lavoro e/o verso una ulteriore formazione professionale e
universitaria.
- Diffondere la conoscenza del nostro istituto e le possibilità che offre presso
alunni, famiglie, docenti scuole medie, orientatori, adulti
- Fornire agli alunni un servizio che favorisca una migliore conoscenza della
realtà circostante, in vista dell'attivazione e realizzazione di un progetto di vita
personale.
- Conoscenza delle trasformazioni in atto, nuove competenze e figure
professionali richieste dal mondo del lavoro, percorsi universitari e
professionali disponibili
- Realizzazione di un osservatorio permanente sugli sbocchi formativi e
occupazionali
Si tratta di un'area obbligatoria per legge
DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI
Obiettivo N.1
INDICATORE: nuove iscrizioni
Unità di misura: formazioni nuove classi
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: mantenimento o aumento dell'attuale numero di classi
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): preiscrizioni presumibilmente
febbraio 2015 e conferma luglio 2015 (o. in entrata).
Obiettivo N.2
INDICATORE: conferma o aumento dell'organico in servizio
Unità di misura: organico di diritto e organico di fatto
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: conferma del numero delle classi, del personale docente,
personale ATA, addetti alla segreteria
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): fine anno scolastico
Obiettivo N.3
INDICATORE: verifica delle capacità degli studenti di orientarsi tra le proposte lavorative
Unità di misura: .): numero dei diplomati impegnati in qualche lavoro, stage o corso formativo a 6 mesi dal diploma, e poi ad un anno
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: > = 30% dei diplomati impegnati in qualche lavoro a 6
mesi dal diploma, >= 40-50% a un anno dal diploma.
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, ect): a posteriori
Obiettivo N.4
INDICATORE: verifica delle capacità dei nostri studenti di orientarsi tra le proposte formative
Unità di misura: successo nel percorso formativo: rispetto al numero dei diplomati, percentuale di quanti proseguono gli studi
(iscritti all'università o ITS).
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: >= 50-60% dei diplomati che si iscrivono all'università o
ITS
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): a posteriori
TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione)
PIANIFICAZIONE INIZIALE
Sett./Ott. 2014
STATO AVANZAMENTO
In data da stabilire, preiscrizione
degli alunni
CONSUNTIVO
A fine anno scolastico
49
DESTINATARI PERIODO
NUMERO ORE
(data/mese)
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
Classe/i Numero
alunni
1.visite presso scuole medie
3.open day Bottardi
4.attività correlate (si intende lezioni
dimostrative, accoglienza di alunni e
famiglie fuori orario, distribuzione
materiale informativo presso scuole
private, preorientamento seconde
medie, riunioni, giornate "scuola
aperta al territorio", ecc.
6. totale
8
Docenza Coordinamento
Fino a fine
orientamento
Fino a fine
orientamento
Fino a fine
orientamento
Fino a fine
orientamento
2.colloqui con le famiglie
ESITO
150
150
160
40
500
COSTI
N°ORE
N°ORE
N°ORE
PERSONALE PERS.
ATA11
INTERNO9
ESTERNO
MATERIALI
DI CONSUMO12
TIPO DI
FINANZIAMEN
TO13
10
Doc.
Coord.
Doc. Coord.
A
T
CS
x


x

Cancelleria
Software
Audiovisivi
Pubblicazioni
Altro
Descrizione SCUOLA
Fotocopie,
fax, telefono,
internet,
depliant
ALTRO
NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 14
NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per
stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi
dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte.
NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso,
confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del
Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto
stesso.
8
Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)8
9
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
11
Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici
12
Fornire descrizione del tipo di materiale
13
Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire
informazione dettagliata.
14
Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)14
10
50
Ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
ISTITUTO
TECNICO DI
STATO
I.T.T. Livia
00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97
 06121126565
PER IL TURISMO
Bottardi
 0622709625 - V Municipio - Distretto 15°
Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 -  rmtn02000c@istruzione.it
rmtn02000c@pec.it
SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015
TITOLO DEL PROGETTO
CULTURA E CITTADINANZA ATTIVA
DOCENTE REFERENTE
MARGHERITA BARONE
GRUPPO DI
PROGETTO/COMMISSIONE

ISTITUZIONI
_________________________________

PRIVATI
COLLABORATORI ESTERNI
AREA
FUNZIONE STRUMENTALE
DI RIFERIMENTO
CULTURA E CITTADINANZA ATTIVA
ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI
DESTINATARI
FINALITA’
OBIETTIVI
METODI E MEZZI
TUTTI GLI STUDENTI
CONSENTIRE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE LA
CONSAPEVOLEZZA DI POTER SVOLGERE UN RUOLO ATTIVO DI
CITTADINI RESPONSABILI E PARTECIPI
-PREDISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI ALLA PROGETTUALITA’ ED
AL LAVORO DI GRUPPO
-INCREMENTARE LO SVILUPPO DI CAPACITA’ RELAZIONALI E
COMUNICATIVE
-MIGLIORARE I RAPPORTI INTERPERSONALI E CON LA SCUOLA
-MIGLIORARE L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
-PREDISPOSIZIONE AD ATTIVITA’ INTERCULTURALI E DI
VOLONTARIATO
LAVORI DI GRUPPO
EDUCAZIONE NON FORMALI
SIMULAZIONI DI ATTIVITA’ E GIOCHI MULTIMEDIALI
51
ORGANIZZAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE FINALE
REALIZZAZIONE DI FOTO, VIDEO, QUESTIONARI,
RAPPRESENTAZIONI TEATRALI, ECC.
ALTRO
Bisogno/motivo dell’utenza
(destinatari del Progetto) che
induce a proporre il Progetto.
Studio, Statistica, Analisi, Ricerca,
Atto, Norma, Resoconto, Verbale,
Focus Group, Testo o altra fonte
che evidenzia-misura il bisogno
indicato.
RICERCARE MODALITA’ DIDATTICHE ALTERNATIVE
SVOLGERE UN’AZIONE DI PREVENZIONE
INFORMARE SU STILI DI VITA SANI E SOSTENIBILI
POTER VIVERE IN UNA SOCIETA’ IN CUI VENGONO RISPETTATI I
VALORI DI PARITA’, TOLLERANZA, GIUSTIZIA E
RESPONSABILITA’
OSSERVAZIONE DIRETTA CIRCA I COMPORTAMENTI RELAZIONALI,
L’iGIENE ALIMENTARE, IL RISPETTO DEL LUOGO IN CUI SI VIVE, ECC.
STUDIO DEI DIRITTI UMANI E DEI REGOLAMENTI COMUNITARI
DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI
Obiettivo N.1
INDICATORE: CAPACITA’ DI COMUNICAZIONE SCRITTA E VERBALE
Unità di misura : PARTECIPAZIONE
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30%
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) FINE ANNO
Obiettivo N.2
INDICATORE: ACQUISIZIONE PIU’ CONSAPEVOLE DELLE OPPORTUNITA’ E DELLE VARIE MODALITA’ ESPRESSIVE
Unita’ di misura: RENDIMENTO SCOLASTICO
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30%
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): FINE ANNO
Obiettivo N.3
INDICATORE: RICONOSCERE I COMPORTAMENTI DEVIANTI
Unita’ di misura: MIGLIORAMENTO DELLA CONDOTTA
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30%
Scadenza della misurazione: FINE ANNO
Obiettivo N.4
INDICATORE: MAGGIORE FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI
Unità di misura: QUESTIONARIO
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: MIGLIORAMENTO DEL 30%
Scadenza della misurazione: FINE ANNO
TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione)
PIANIFICAZIONE INIZIALE
STATO AVANZAMENTO
CONSUNTIVO
52
DESTINATARI
PERIODO
NUMERO ORE
(data/mese)
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
Classe/i Numero
alunni
ESITO
15
Docenza Coordinamento
.SUDDIVISIONE DELLE
ATTIVITA’ PER AREE:
1 AREA LINGUAGGIO E
COMUNICAZIONE
2 AREA LEGALITA’
3 AREA AMBIENTE, SALUTE E
SPORT
COSTI
N°ORE
N°ORE
N°ORE
PERSONALE PERS.
ATA18
INTERNO16 ESTERNO
MATERIALI
DI CONSUMO19
TIPO DI
FINANZIAMEN
TO20
17
Doc.
Coord.
Doc. Coord.
A
T
CS





Descrizione SCUOLA
Cancelleria
___________
Software
___________
Audiovisivi
___________
Pubblicazioni ___________
Altro
___________
ALTRO
NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 21
NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per
stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi
dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte.
NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso,
confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del
Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto
stesso.
15
Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)15
16
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
18
Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici
19
Fornire descrizione del tipo di materiale
20
Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire
informazione dettagliata.
21
Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)21
17
53
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto Tecnico di Stato per il Turismo
“ Livia
00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97
Bottardi”
 06 22709273
 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15°
Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it
rmtn02000c@pec.it
SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015
TITOLO DEL PROGETTO
AZIONI PER SVILUPPARE LA FORMAZIONE
PROFESSIONALE
DOCENTE REFERENTE
IMMACOLATA MUSSOLINO
GRUPPO DI
PROGETTO/COMMISSIONE
COLLABORATORI ESTERNI
X ISTITUZIONI
_________________________________
X PRIVATI
AREA
FUNZIONE STRUMENTALE
DI RIFERIMENTO
AREA PROFESSIONALIZZANTE
ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI
DESTINATARI
FINALITA’
OBIETTIVI
Principalmente gli alunni delle classi del triennio, intere classi o
gruppi
Creare sinergie tra scuola, soggetti pubblici e privati con lo
scopo di favorire percorsi di orientamento e di potenziare lo
sviluppo di patrimoni individuali che possono trovare la concreta
utilizzazione in specifici ambiti organizzativi
Favorire il di miglioramento continuo dei processi di
apprendimento
Potenziare lo sviluppo di un’offerta formativa coerente con i
bisogni di un sapere professionale adeguato alle nuove
esigenze del territorio e proiettata verso orizzonti europei.
Sviluppare le competenze tecnico –professionali e
relazionali:
- favorire la capacità di comunicare in lingua italiana \ straniera;
- migliorare le competenze relazionali con soggetti pubblici e
privati;
- saper interpretare gli aspetti organizzativi ed operativi delle
aziende, in particolare di quelle turistiche
- potenziare le capacità progettuali.
Incrementare competenze ed abilità trasversali:
54
METODI E MEZZI
Bisogno/motivo dell’utenza
(destinatari del Progetto) che
induce a proporre il Progetto.
- sviluppare la capacità di lavorare in gruppo
- acquisire consapevolezza di sé e delle proprie capacità e
competenze
- conoscere il territorio, le sue risorse e potenzialità
- sviluppare le competenze informatiche
Progettazione e/o coordinamento di iniziative finalizzate al
conseguimento degli obiettivi indicati:
Alternanza scuola-lavoro:tirocinio curricolare per le classi quarte
e quinte e tirocinio estivo
Servizi di accoglienza ed assistenza in eventi, convegni,
manifestazioni promosse da enti pubblici e privati. Attività di
accoglienza nel corso di iniziative promosse dal ns. Istituto
Partecipazione a manifestazioni e viaggi di rilevanza turistica e
professionale
Certificazioni linguistiche
Incontri con rappresentanti del mondo del lavoro
Archivio diplomati
Le attività proposte consentono allo studente di incrementare le
potenzialità professionali acquisite a scuola integrandole e
arricchendole in strutture turistico/alberghiere del territorio. In
modo ottimale si favorisce il raccordo fra la formazione in aula e
l’esperienza pratica attuando precisi processi di apprendimento
flessibili finalizzati all’acquisizione di competenze spendibili nel
mondo del lavoro.
Inoltre le esperienze in contesto operativo rappresentano uno
strumento che favorisce la maturazione personale dello
studente sia sul piano umano che professionale.
Le attività proposte rientrano nella specificità dell’indirizzo di
studio e rappresentano una modalità di offerta formativa
ampiamente consolidata ed apprezzata dagli studenti. In
Studio, Statistica, Analisi, Ricerca, particolare il tirocinio in aziende turistiche è previsto dal Decreto
Atto, Norma, Resoconto, Verbale,
Istitutivo degli Istituti Tecnici per il Turismo
Focus Group, Testo o altra fonte
La riforma degli Istituti Tecnici indica chiaramente la necessità di
che evidenzia-misura il bisogno
realizzare un’offerta formativa ampia e diversificata che
indicato.
consenta allo studente di conoscere le potenzialità del territorio
allo scopo di poter esercitare una cittadinanza attiva e
consapevole.
DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI
Obiettivo N.1 Potenziamento delle competenze professionali
INDICATORE: ogni azione fa riferimento ad uno specifico progetto che rileva appositi
indicatori
Unità di misura: per ogni progetto le unità di misura possono essere rappresentate da griglie
di rilevazione, questionari, schede di valutazione, osservazione, giudizi, prodotti, ecc.
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: un’indicazione di
massima può essere rappresentata dal rapporto tra il numero di allievi che hanno migliorato le
loro competenze sul totale degli studenti partecipanti
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.):
la tempistica relativa alla misurazione varia da progetto a progetto
55
Obiettivo N.2 Incrementare competenze ed abilità trasversali
Ogni azione fa riferimento ad uno specifico progetto che rileva appositi indicatori
Unità di misura: per ogni progetto le unità di misura possono essere rappresentate da griglie
di rilevazione, questionari, schede di valutazione, osservazione, giudizi, produzioni ecc.
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: un’indicazione di
massima può essere rappresentata dal rapporto tra il numero di allievi che hanno migliorato le
loro competenze sul totale degli studenti partecipanti
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.):
la tempistica relativa alla misurazione varia da progetto a progetto
TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione)
PIANIFICAZIONE INIZIALE
STATO AVANZAMENTO
Inizio anno scolastico
CONSUNTIVO
Fine anno scolastico
Nel corso dell’anno
►La compilazione della sezione sottostante è strettamente correlata alla scheda di ogni
singolo progetto.
DESTINATARI
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
PERIODO
NUMERO ORE
(data/mese)
Classe/i Numero
alunni
ESITO
22
Docenza Coordinamento
1
2.
3.
4.
5.
6.
COSTI
N°ORE
N°ORE
N°ORE
PERSONALE PERS.
ATA25
INTERNO23 ESTERNO
MATERIALI
DI CONSUMO26
TIPO DI
FINANZIAMEN
TO27
24
Doc.
Coord.
Doc Coord.
A
T
CS



22
Descrizione SCUOL
Cancelleria
___________ A
Software
___________ X
Audiovisivi
___________
Pubblicazioni ___________
Altro
___________
ALTRO
X
Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.)22
23
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
25
Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici
26
Fornire descrizione del tipo di materiale
27
Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire
informazione dettagliata.
24
56
NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 28
NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per
stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi
dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte.
NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso,
confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del
Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto
stesso.
28
Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)28
57
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto Tecnico di Stato per il Turismo
“ Livia
00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97
Bottardi”
 06 22709273
 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15°
Codice Scuola RMTN02000C - Cod. Fisc. 97009190584 - rmtn02000c@istruzione.it
rmtn02000c@pec.it
SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015
TITOLO DEL PROGETTO
DOCENTE REFERENTE
“L’OASI DEL SAPERE E DEL FARE”
Prof. Stefano Toni
GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE Da definire
ISTITUZIONI: Municipio, Comune di Roma
COLLABORATORI ESTERNI
AREA
FUNZIONE STRUMENTALE
DI RIFERIMENTO
PRIVATI: Associazioni e comitati di quartiere
Apertura al territorio e progetti extrascolastici
ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI
DESTINATARI
FINALITA’
OBIETTIVI
METODI E MEZZI
Alunni dell’Istituto, abitanti del territorio
Diffusione della cultura nel senso più ampio del termine e nello spirito
della condivisione del sapere in un territorio caratterizzato da sensibile
disagio sociale, forte carenza di centri di aggregazione (giovanile e
non), elevato tasso di dispersione scolastica e microcriminalità.
Costituzione di un centro di educazione permanente con:
1) Valorizzazione delle strutture e delle risorse umane dell’Istituto.
2) Positiva ricaduta sul buon nome dell’Istituto nel territorio.
3) Incremento delle risorse economiche necessarie per perseguire
la finalità prefissata.
Corsi, laboratori, seminari, convegni, conferenze, mostre e spettacoli
con ampia informazione in rete e promozione sul territorio con
volantini e locandine e creazione/distribuzione (anche on line) di un
giornalino d’Istituto con articoli e recensioni sugli eventi organizzati
dall’Istituto stesso e sui principali eventi culturali a livello cittadino
(prime cinematografiche e teatrali, nuove uscite discografiche ed
editoriali).
58
Bisogno/motivo dell’utenza
(destinatari del Progetto) che
induce a proporre il Progetto.
Studio, Statistica, Analisi, Ricerca,
Atto, Norma, Resoconto, Verbale,
Focus Group, Testo o altra fonte
che evidenzia-misura il bisogno
indicato.
L’emarginazione da ogni contesto culturale è il male endemico
delle periferie e colpisce principalmente (ma non esclusivamente)
giovani, anziani e divabili. Il centro di educazione permanente
costituisce un rimedio non certo risolutivo ma indubbiamente utile
nella misura in cui, grazie a risorse umane e tecnologico-strutturali
non facilmente reperibili altrove alle stesse condizioni
particolarmente favorevoli, stimola l’interesse e il coinvolgimento
delle categorie di cui sopra (e non solo) favorendo, nello spirito
della condivisione del sapere, anche l’interazione fra di esse e la
pratica del tutoraggio.
Sembra quasi banale, se non addirittura superfluo ricordare che
decenni di ricerche e statistiche hanno individuato nel vuoto
motivazionale dovuto a
deriva culturale e conseguente
emarginazione sociale, la causa principale della diffusione delle
droghe pesanti tra i giovani e delle sindromi depressive tra gli
anziani.
DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI
Obiettivo N.1
INDICATORE: Frequenza d’uso in orario extrascolastico delle strutture e dei laboratori dell’Istituto
Unità di misura: frequenza media in giorni dell’utilizzo settimanale delle strutture/laboratori
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: 3 giorni a settimana
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) Termine erogazione progetto
Obiettivo N.2
INDICATORE: Incremento iscrizioni
Unità di misura: Percentuale di iscrizioni in più rispetto all’a.s. 2014/2015
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: 4%
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) Termine erogazione progetto
Obiettivo N.3
INDICATORE: Frequenza con contributo volontario a corsi, laboratori e seminari, biglietti venduti per iniziative e
spettacoli, finanziamenti da parte di istituzioni e privati.
Unità di misura: Ammontare in euro delle entrate per queste voci
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: 15.000 €
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.) Termine erogazione progetto
TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione)
PIANIFICAZIONE INIZIALE
Settembre/ottobre
STATO AVANZAMENTO
Novembre/maggio
Giugno
DESTINATARI PERIODO
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
Biblioteca aperta al
territorio
Laboratorio musicale
Laboratorio di ceramica
Corsi E.C.D.L.
Laboratorio teatrale
29
CONSUNTIVO
NUMERO ORE
(data/mese)
Classe/i Numero
alunni
tutte
tutti
“
“
“
“
come da
iscrizioni
“
“
“
Novembre/maggio
“
“
“
“
Docenza
Coordinamento
come da
progetto
“
come da
progetto
“
“
“
“
ESITO
29
“
“
“
Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.) 29
59
Alfabetizzazione
informatica per adulti (con
tutoraggio da parte di
studenti interni)
Attività sportive
triennio
Eventi unitari d’Istituto
tutte
tutte
“
“
“
“
“
“
come da progetto
flessibilità
/
“
10
come da
iscrizioni
tutti
COSTI
COME DA PROGETTI
N°ORE
N°ORE
N°ORE
PERSONALE PERS.
ATA32
30
INTERNO
ESTERNO
MATERIALI
DI CONSUMO33
TIPO DI
FINANZIAMEN
TO34
31
Doc.
Coord.
Doc. Coord.
A
T
CS





Cancelleria
Software
Audiovisivi
Pubblicazioni
Altro
SCUOLA
ALTRO
NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 35
NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per
stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi
dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte.
NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso,
confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del
Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto
stesso.
30
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
32
Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici
33
Fornire descrizione del tipo di materiale
34
Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire
informazione dettagliata.
35
Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)35
31
60
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto Tecnico di Stato per il Turismo
“ Livia
00155 Roma - Via Filiberto Petiti, 97
Bottardi”
 06 22709273
 06 2294948 - VII Municipio - Distretto 15°
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SCHEDA PROGETTO A.S. 2014-2015
TITOLO DEL PROGETTO
LA SCUOLA CHE CAMBIA
DOCENTE REFERENTE
PROF. SSA MARCELLA FARACI
PROF. SALVATORE LIGUORI
GRUPPO DI PROGETTO/COMMISSIONE COLLEGIO DOCENTI
COLLABORATORI ESTERNI
AREA
FUNZIONE STRUMENTALE
DI RIFERIMENTO
MIGLIORAMENTO CONTINUO
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ESTREMA SINTESI DEL PROGETTO – ANALISI DEI BISOGNI
DESTINATARI
FINALITA’
OBIETTIVI
Collegio docenti, personale dell’Istituto e studenti
Le aree di interesse della funzione strumentale in oggetto sono le seguenti:
1. Progettazione didattica annuale
2. Miglioramento della qualità dell’Istituto in tutti i suoi aspetti
3. Analisi delle metodologie didattiche d’Istituto e innovazione delle
stesse con particolare attenzione alla didattica laboratoriale, alla
didattica per competenze e all’utilizzo didattico delle nuove
tecnologie
4. Accoglienza classi prime
5. Prevenzione del disagio scolastico e recupero formativo
6. Autovalutazione di Istituto
7. Gestione delle prove INVALSI 2015
8. Formazione continua del personale
9. Valorizzazione degli studenti eccellenti
10. Miglioramento dell’organizzazione e delle strutture collegate alla rete
Internet e alle Lavagne Interattive Multimediali (LIM)
11. Utilizzo del registro Elettronico
AREA-DIDATTICA
1.
2.
3.
Migliorare la Progettazione didattica e il Processo di Valutazione
degli studenti e in generale l’Autovalutazione.
Aumentare il numero degli studenti del 1° anno ammessi al 2° anno;
Migliorare le competenze di base nel biennio;
AREA-ORGANIZZATIVA
1. Verificare il continuo funzionamento della rete Internet all’interno
dell’Istituto
2. Monitorare la gestione dei nuovi netbook, verificando l’installazione e
la corretta applicazione del “Registro elettronico”
3. Ampliare le potenzialità del RE, consentendo all’intera comunità
scolastica, in particolare agli alunni / genitori, di poter usufruire delle
informazioni contenute nel RE: i dati in sola visualizzazione (assenze,
ritardi, uscite, giustificazioni, compiti assegnati, lezioni svolte, voti
assegnati) sono relativi al singolo alunno e si potrà accedere a tali dati
con utenza e password dedicate.
4. Eliminare completamente il Registro cartaceo, sia di classe che del
docente.
5. Consentire ai genitori di verificare compiti assegnati, i voti, le assenze,
le uscite anticipate, i ritardi del proprio figlio.
6. Definire i contatti con i tecnici Axios per i report ad hoc richiesti dai
docenti per il “Registro elettronico”
7. Predisporre dei Corsi di formazione ai docenti per Word, Excel,
Access, PowerPoint, Posta elettronica, Internet, uso della LIM
8. Verificare lo status dei PC in aula docenti: rete, antivirus installato,
stampante condivisa
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METODI E MEZZI
AREA-DIDATTICA
 Progettazione dell’attività didattica attraverso i Dipartimenti
(programmazione per competenze), Consigli di Classe e Collegio dei
Docenti;
 Test di ingresso, intermedi e/o finali per le classi 1° e 3°, concordati per
disciplina;
 Griglie di valutazione comuni;
 Attività di accoglienza classi prime;
 Attività di recupero di fine periodo per il Biennio, diretta a rafforzare
soprattutto le competenze di base (Italiano e Matematica);
 Attività di recupero di fine periodo per il Triennio, diretta a rafforzare le
competenze professionali;
AREA-ORGANIZZATIVA
 Funzionamento della rete Internet all’interno dell’Istituto e delle singole
aule: predisporre un piano per la verifica del collegamento Internet nelle
singole aule e della rete WI nelle aree comuni;
 Contatti col personale Axios per report ad hoc richiesti dai docenti: con
l’introduzione del “Registro elettronico”, definire un contesto di rapporto
con la società Axios, così da strutturale le richieste dei docenti per report
ad hoc necessari per i Consigli di classe e gli incontri con i genitori (assenze,
ritardi, note, valutazioni, descrizione delle interrogazioni, ecc.);
 Definire con la Società Axios i corsi di formazione per i docenti per il
corretto utilizzo del prodotto “Registro elettronico”;
 Predisporre un modulo di autorizzazione da compilare da parte del
genitore dell’alunno per autorizzare l’ITT Bottardi alla concessione
dell’utenza e password per accedere alla procedura AXIOS del Registro
Elettronico.
 Predisporre da parte della Didattica un foglio personale con Utenza e
Password per ogni singolo alunno: a questo proposito la FS ha predisposto
un manuale operativo per consentire alla Didattica di stampare i fogli con
Utenza e Password (dalla procedura “Area Alunni”). L’elenco delle utenze
di una classe vanno consegnate al Coordinatore di classe.
 Autorizzare il Coordinatore di classe alla consegna dei fogli con Utenza e
Password ad ogni alunno, solo a fronte della consegna del foglio di
autorizzazione firmato dai genitori.
 Rappresentare un “punto di riferimento” per le segnalazioni /
malfunzionamenti del prodotto “Registro elettronico”, indicati dai docenti
durante l’utilizzo quotidiano del prodotto sw;
 Predisporre dei corsi ai docenti per l’utilizzo di uno spazio web dove
allocare i propri lavori didattici o quelli elaborati dagli alunni;
 Verifica dei PC in aula docenti: controllare che la rete Internet sia
funzionante, che sia installato un antivirus adeguato e che la stampante sia
condivisa tra i vari PC.
 Verifica funzionamento LIM: verificare che siano presenti e funzionanti i
telecomandi e le casse acustiche, sia installato un antivirus adeguato, che
la LIM abbia un collegamento attivo ad Internet e soprattutto che vi sia un
corretto posizionamento dell’hardware per consentire una fruizione
adeguata della LIM.
 Definizione di corsi ai docenti per corretto uso della LIM (docente da
definire);
63
ALTRO
Bisogno/motivo
dell’utenza (destinatari
del Progetto) che induce
a proporre il Progetto.
Miglioramento offerta formativa
Miglioramento successo formativo
Studio, Statistica,
Analisi, Ricerca, Atto,
Norma, Resoconto,
Verbale, Focus Group,
Testo o altra fonte che
evidenzia-misura il
bisogno indicato.
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DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI MISURABILI
AREA DIDATTICA
Obiettivo N.1
INDICATORE:
Studenti promossi a giugno nell’anno scolastico 2014-15 rispetto all’anno scolastico 2013-
14.
Unità di misura: Percentuale
studenti di tutti gli anni di corso dell’Istituto.
Aumento della percentuale degli alunni
promossi nell’anno scolastico 2014-2015: in base ai dati degli ultimi due anni scolastici (2012-13 
63,25% e 2013-14  71,08%), si prevede un incremento al 75,00%.
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Giugno 2015
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto:
Obiettivo N.2
INDICATORE: Studenti
del 1° anno ammessi all’anno successivo
studenti di tutte le prime dell’Istituto (promossi all’anno successivo) per
l’anno scolastico 2014 - 2015
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Dati in elaborazione.
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Giugno 2015
Unità di misura: Percentuale
Obiettivo N.3
INDICATORE:
Studenti del 2° anno che svolgono la prova Invalsi in Matematica per l’anno scolastico
2014-2015, con un risultato migliore rispetto all’anno scolastico 2013-2014
Unità di misura: Percentuale studenti di tutte le seconde dell’Istituto
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Dati delle prove INVALSI dell’anno
scolastico 2013-14.
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Giugno 2015
AREA ORGANIZZATIVA
Obiettivo N.1
INDICATORE: Funzionamento rete Internet
Unità di misura: Numero macchine collegate
alle rete Internet e loro distribuzione
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Definire uno schema relativo alle
allocazioni delle macchine (PC, tablet, netbook, LIM, ecc.) e il loro corretto collegamento alla rete
Internet
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Misura iniziale (settembre
2014) – Misura finale (giugno 2015)
Obiettivo N.2
INDICATORE: Netbook
Unità di misura: Numero
netbook correttamente collegati alle rete Internet e loro distribuzione
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Definire uno schema relativo alla
distribuzione dei nuovi netbook necessari per la quotidiana gestione del “Registro elettronico” Axios,
verificando la consegna e la restituzione dei netbook
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Gestione di un registro
quotidiano di consegna e restituzione. Verifica iniziale a Settembre 2014, Intermedia a Gennaio 2015, Finale a Giugno
2015
Obiettivo N.3
INDICATORE: Registro elettronico
Unità di misura: Numero interventi
e contatti con i tecnici Axios per definire dei report ad hoc
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Definire dei contatti frequenti con i tecnici
Axios per realizzare dei report necessari al corretto svolgimento della funzione di “Coordinatore di
classe”.
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Consigli di classe e Incontri
programmati con i genitori. PS in queste occasioni i docenti dovranno avere disponibili dei report che per la classe
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riportino i dati generali (assenze, ritardi, note, ecc.) e per il singolo alunno i dati di dettaglio per la materia (assenze,
interrogazioni, voti, ecc.)
Obiettivo N.4
INDICATORE: Corsi di formazione
Unità di misura: Numero di docenti
che partecipano al corso per la creazione di uno spazio web dove
allocare elaborati didattici
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto: Numero
di corsi di formazione digitale
erogati da docenti / alunni di un Istituto Tecnico Informatico
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Gennaio 2015 – Aprile 2015
Obiettivo N.5
INDICATORE: Aula docenti
Unità di misura: Numero PC
collegati in rete, con antivirus installato e stampante condivisa nell’Aula
docenti
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto:
Num. 4 PC correttamente configurati
nell’Aula docenti
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.):
Verifica iniziale Settembre 2014
Verifica intermedia Gennaio 2015
Verifica finale Giugno 2015
Obiettivo N.6
INDICATORE: Studenti / Genitori con utenza per RE
Unità di misura: Percentuale studenti della classe
che hanno richiesto pws per RE / num. Totale studenti
della classe.
Valore che si prevede di ottenere in fase di erogazione del progetto:
95,00%.
Scadenza della misurazione (Termine erogazione progetto, Intermedia, Posteriore, etc.): Febbraio
2015
TEMPI (Indicare le date di attivazione/effettuazione)
PIANIFICAZIONE INIZIALE
Settembre - Ottobre 2014
STATO AVANZAMENTO
Aprile 2015
DESTINATARI
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
36
CONSUNTIVO
Giugno 2015
PERIODO
NUMERO ORE
(data/mese)
Classe/i Numero
alunni
ESITO
36
Docenza Coordinamento
Non compilare questa sezione (Riservato al Dirigente Scolastico/F. S.) 36
66
COSTI
N°ORE
N°ORE
N°ORE
PERSONALE PERS.
ATA39
INTERNO37 ESTERNO
MATERIALI
DI CONSUMO40
38
Coord. Doc. Coord.
A
T
CS
- Descrizione





Cancelleria
Software
Audiovisivi
Pubblicazioni
Altro
TIPO DI
FINANZIAMEN
TO41
SCUOLA
ALTRO
- Carta 6
risme
- Fotocopie
n. 800
- Uso tel e
fax
- Internet
- Uso aula
informatica
NOTE A CONSUNTIVO – VERIFICA – VALIDAZIONE: 42
NOTA 1. La “Verifica” della Progettazione è un’attività condotta dal Dirigente Scolastico, o da suoi delegati, per
stabilire se porlo in votazione presso il Collegio dei Docenti. La Verifica si baserà sulla coerenza tra l’Analisi
dei Bisogni e le Attività Progettuali proposte.
NOTA 2. La “Validazione” della Progettazione avverrà in fase di erogazione del progetto stesso,
confrontando i valori degli “obiettivi” ottenuti con quelli sopra preventivati e sarà “monitorata” a cura del
Dirigente Scolastico o suoi collaboratori costituendo lo strumento per la valutazione dell’efficacia del progetto
stesso.
37
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
Specificare se trattasi di ore di docenza o di coordinamento.
39
Indicare A. per Personale Amministrativo; T. per Tecnici di Laboratorio; CS per Collaboratori Scolastici
40
Fornire descrizione del tipo di materiale
41
Specificare se il finanziamento richiesto debba essere a carico della scuola o di altro tipo. Se di altro tipo, fornire
informazione dettagliata.
42
Non compilare questa sezione (Riservato al DS/ F.S.)42
38
67