L’ECO DI BERGAMO 33 MARTEDÌ 7 OTTOBRE 2014 Primo piano Risparmi traditi Caso Morandi, processo a dicembre Valbondione, niente udienza preliminare per l’ex direttore di banca: si va al giudizio immediato «Evidenza delle prove». La vicenda dei presunti ammanchi scoppiata un anno e tre mesi fa Valbondione MARTA TODESCHINI da solo in piedi la piccola filiale di Fiorano. Ma a non tornare sarebbero anche altri 20 milioni, volatilizzati in investimenti flop, fatti producendo – recita la nota degli inquirenti prodotta il giorno dell’arresto –, con molteplici atti e falsificando le firme dei correntisti su assegni, bonifici e prelevamenti, rendicontazioni bancarie fasulle finalizzate a nascondere ai risparmiatori le perdite finanziarie, sottraendo la relativa corrispondenza bancaria, garantendosi in tal modo anche i proventi derivanti dai premi produzione». Diciotto dicembre 2014. La data è segnata in rosso sul calendario di almeno 25 persone. Gianfranco Gamba, la moglie Mariuccia e la figlia Simona, oltre ad alcuni loro parenti.Poi una dozzina di altri risparmiatori. E la banca, il Private banking di Intesa Sanpaolo, dove 17 mesi fa scoppiò quello che ormai si evoca in due parole: caso Morandi. Sarà proprio lui, il 18 dicembre prossimo, sul banco degli imputati. Per questa data il gip Alberto Viti ha disposto l’udienza con giudizio immediato nei confronti Prove evidenti di Benvenuto Morandi, l’ex sin- Tra due mesi dunque in via Bordaco di Valbondione furo si terrà la prima ed ex direttore del Priudienza del processo vate di Fiorano al SeL’accusa fissato con giudizio rio che dal 9 maggio Un rito, è di furto immediato. scorso si trova agli arquesto, chiesto dai pm resti domiciliari (con aggravato, Maria Cristina Rota e l’applicazione della Santoro e falso Carmen procedura del bracciaconcesso dal gip per e truffa l’evidenza delle prove. letto elettronico) nella sua casa di FiumeneIl decreto che fissa aggravata l’udienza ro, a Valbondione, acè stato noticusato di furto aggraficato in queste ore alvato, falso e truffa aggravata. l’imprenditore di Gazzaniga e ai familiari coinvolti nella vicenda I presunti ammanchi – i 10 milioni di euro spariti dai Dai conti correnti intestati a di- conti di questa famiglia sarebbeversi clienti della filiale da lui di- ro stati dirottati su quelli di Stl, retta fino al 30 giugno 2013 (fu la società degli impianti di sci di infatti sospeso il giorno dopo, Valbondione, nel frattempo diquindi denunciato e licenziato chiarata fallita – oltre che agli dalla banca), Morandi avrebbe altri clienti parte lesa, e alla banillecitamente sottratto, in più cir- ca, rappresentata in sede legale costanze dall’ottobre 2007 al giu- dall’avvocato Guido Carlo Alleva gno 2013, ingenti somme di dena- del foro di Milano. ro. Quando Morandi comparirà Più di 10 milioni di euro dai davanti al giudice in tribunale conti del suo cliente vip, quel saranno trascorsi 18 mesi da quei Gianfranco Gamba di Gazzaniga turbolenti giorni di fine giugno – che con la famiglia Pezzoli del- era il 2013 – quando in media l’ononima Manifattura (la moglie Valle Seriana cominciarono a griè Mariuccia Pezzoli) pare tenesse dare alla «bomba» di Fiorano. Si Benvenuto Morandi il 18 dicembre tornerà in tribunale, dopo l’interrogatorio di garanzia del 12 maggio scorso, nella foto sarebbe poi scoperto che Morandi, chiamato dall’Audit del gruppo bancario a rispondere dei presunti ammanchi e della rendicontazione parallela che avrebbe prodotto a parecchi suoi clienti, nascondendo loro le perdite sugli investimenti, dal 1° luglio era stato sospeso dal ruolo di direttore e, all’inizio di agosto, licenziato. Ma la bomba sarebbe scoppiata anche materialmente, nel giardino della villa di Gianfranco Gamba, a Gazzaniga, facendo calare l’ombra di un collegamento con questa intricata vicenda. Era il 21 gennaio, poco meno di due mesi dopo l’incendio al suo chalet sul monte Bue a Cene. Sul tema bomba si attendono novità nei prossimi giorni. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA La difesa «Una situazione difficile Ma la affronta con serenità» Sereno. Così viene descritto Benvenuto Morandi dall’unica persona – a parte i familiari – autorizzata a incontrarlo. L’ex direttore di banca ed ex sindaco di Valbondione, dimessosi con l’intero gruppo di maggioranza il 4 dicembre scorso, da maggio si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di Fiumenero, la prima frazione del paese che si incontra risalendo la Valle Seriana. Il consigliere regionale Angelo Capelli, che difende Morandi insieme E tra le maxi truffe di quest’anno la Finanza cita la bufera di Fiorano Fiducia tradita. Quante volte gli ex clienti di Benvenuto Morandi hanno pronunciato queste parole. Ai giornalisti, agli inquirenti che, dalle loro segnalazioni, hanno intrapreso la lunga e contorta indagine che sfocerà il prossimo dicembre nel processo. La vicenda scoppiata al Private banking di Fiorano al Serio è stata inserita dalla Guardia di finanza tra i casi di «risparmio tradito» più eclatanti del 2014 a livello nazionale. Il rapporto redatto dall’ufficio Tutela economia e sicurezza del terzo reparto Operazioni, con sede a Roma, annovera l’ex direttore di banca di Valbondione tra i bancari e promotori finanziari che, nei primi nove mesi del 2014, avrebbero sottratto ai loro clienti, in tutto, qualcosa come 400 milioni di euro. Niente a che vedere con i 300 milioni di danno che Alberto Micalizzi, 45 anni, ex ricercatore di finanza aziendale all’università Bocconi, avrebbe causato a investitori nazionali ed esteri. Ma i 20 milioni abbinati al nome di Morandi nel rapporto – ma le cifre raccolte dagli inquirenti bergamaschi si aggirano, tra prelievi e differenze tra il saldo effettivo e le false rendicontazioni prodotte ad alcuni clienti, sui 30 milioni – si «guadagnano» il secondo posto. La Guardia di finanza in merito alla vicenda seriana sottolinea il fatto che «l’indagato» abbia «abusato del duplice ruolo di sindaco e direttore. Il mezzo fraudolento utilizzato è consistito nel predisporre false contabili bancarie relative all’emissione di assegni circolari, alla disposizione di bonifici e prelevamenti in con- La filiale di Fiorano al Serio: al piano superiore, gli uffici del Private a Marialaura Andreucci, attende il processo di dicembre senza sbilanciarsi sulla linea difensiva: «Verificherò gli atti, valuterò se esiste un’integrazione, visto che è per questo, per avere la possibilità di raccogliere altri elementi, che immagino sia stata chiesta una proroga di sei mesi alle indagini». Dopo di che «avremo modo di valutare le opzioni di difesa». Come ha accolto Morandi la notizia del rito immediato? Capelli risponde parlando di un uomo «sereno, consapevole della situazione difficile. Ma cerca di affrontarla con grande dignità, insieme alla famiglia». Con le dimissioni da sindaco prima e l’arresto poi, inevitabilmente i riflettori si erano abbassati sulla vicenda che aveva tenuto banco per mesi. Chiediamo a Capelli se il suo assistito si sia sentito alleggerito da questo, alla luce anche delle sue dichiarazioni in Consiglio comunale lo scorso novembre, quando parlava di «accanimento mediatico». Su questo l’avvocato replica: «Ciò che preoccupa è tutta la vicenda in sé, non il clamore mediatico». A dicembre i riflettori si riaccendono. M. TODE. tanti a nome degli ignari titolari Di mezzo – quanto a danno dei conti correnti». Il comando stimato –, l’indagine condotta dal di Roma fa notare come «le attivi- nucleo di Polizia tributaria di tà svolte dal corpo nell’anno in Ferrara nei confronti di un brocorso hanno consentito di indivi- ker finanziario: attraverso «falsi duare molti casi di “risparmio certificati d’investimento riferiti tradito”. Non si tratta, al contra- ad operazioni asseritamente rerio di quanto comunemente per- munerate con alti tassi di interescepito, di fenomeni isolati e limi- se», avrebbe tratto in inganno tati a ristretti ambiti provinciali. oltre 100 risparmiatori, sottraenIl numero dei risparmiatori coin- do loro un patrimonio complesvolti e l’entità delle sivo ammontante ad somme di denaro inoltre 11 milioni di euro. teressate da queste «Non si Altri 6 milioni venforme di truffa costiattribuiti alla retratta di gono tuiscono gli indici per gia di una docente di comprenderne la diffenomeni diritto tributario di un fusione». pugliese: «Da isolati e ateneo Nell’elenco, altri decenni, l’indagata, «infedeli dipendenti limitati alla offrendo allettanti bancari», come la casera riuscita a provincia» rendite, siera di Udine che safarsi consegnare da rebbe riuscita, all’inuna trentina di clienti saputa dei clienti, «a movimenta- somme complessivamente supere somme di denaro su vari conti riori a 6 milioni di euro». correnti e, apponendo firme false Infine ha visto come indagato, sulle contabili di richiesta di as- a Pordenone, ex promotore fisegni circolari e sulle girate degli nanziario che avrebbe «colpito» stessi, ad effettuare prelevamenti soprattutto ai danni di sprovveper un importo superiore a 360 duti pensionati. Qui il «buco» samila euro nonché a trasferire i rebbe di 4 milioni di euro affidatiproventi delle appropriazioni in- gli in gestione. Fiducia tradita. debite in favore dei suoi familia- Un male diffuso. 1 ri». M. T.
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