www.gazzetta.it mercoledì 17 settembre 2014 1,40 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA VIA CAMPANIA 59/C - TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno 118 - Numero numero 219 Anno CHAMPIONS I BIANCONERI STAVOLTA NON FANNO SCHERZI ALL’ESORDIO: 2-0 AL MALMOE CARLITOS BUM BUM La Juve fatica, poi nella ripresa doppietta di Tevez che torna a segnare nell’Europa che conta dopo 5 anni e 5 mesi. Allegri avverte:«Serviranno tanti punti». L’Atletico di Simeone cade ad Atene IL BALLETTO PER LA FIGLIA Il balletto di Carlitos Tevez, 30 anni, dopo i gol. A fine partita l’argentino ha svelato: «L’esultanza me l’ha suggerita mia figlia» AFP BRAMARDO, BREGA, CENITI, DELLA VALLE, FROSIO, GRAZIANO, MAURO, SCHIANCHI, VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 6 ilCommento ASSALTO APACHE AL PRIMO POSTO DI PAOLO CONDO’ A PAGINA 25 VAI ROMA! TOTTI CERCA UN GOL RECORD «NOI, LA MINA VAGANTE» 3 Francesco Totti compirà 38 anni il 27 settembre All’Olimpico arriva il Cska: il capitano se segna diventa il più anziano goleador di Champions: «Giochiamo senza paura» A Monaco la supersfida Bayern-City ARCHETTI, CECCHINI, PUGLIESE, STOPPINI ALLE PAGINE 12-13, COMMENTO DI BALBO A PAGINA 25 L'INTERVISTA La lezione di Capello dalla Russia con timore «Garcia, non fidarti» ELEFANTE A PAGINA 13 EUROPA LEAGUE DOMANI IN CAMPO L’Inter blindata in Ucraina Guaio Higuain, Napoli in ansia ALLE PAGINA 17-18 IL CASO PARLA IL LEGALE DELL’OLANDESE L’ex ministro Treu: «Seedorf, il Milan rischia il tribunale» 9 771120 506000 40 9 1 7> PASOTTO A PAGINA 16 MARIO DA PRIMATO CIRO DA APPLAUSI I TECNICI ITALIANI Balo lancia i Reds È il primo italiano in rete con 4 club Volata straordinaria Riscatto Ancelotti Così Immobile cinquina al Basilea conquista Dortmund Prandelli fa 1-1 al 91’ BOLDRINI A PAGINA 9 LICARI A PAGINA 8 BIANCHIN, RICCI A PAGINA 10 3 Mario 3 Ciro 3 Carlo Balotelli, 24 anni, punta del Liverpool Immobile, 24 , in gol al debutto in Champions Ancelotti, 55 anni, tecnico del Real Madrid LE PARTITE IERI GRUPPO A JUVENTUS-MALMOE 2-0 OLYMPIACOS-ATLETICO M. 3-2 GRUPPO B LIVERPOOL-LUDOGORETS 2-1 REAL MADRID-BASILEA 5-1 GRUPPO C BENFICA-ZENIT 0-2 MONACO-LEVERKUSEN 1-0 GRUPPO D GALATASARAY-ANDERLECHT 1-1 BORUSSIA D.-ARSENAL 2-0 IL ROMPIPALLONE OGGI (ORE 20.45) GRUPPO E ROMA-CSKA MOSCA BAYERN-MANCHESTER CITY GRUPPO F BARCELLONA-APOEL AJAX-PSG GRUPPO G CHELSEA-SCHALKE 04 MARIBOR-SPORTING L. GRUPPO H PORTO-BATE B. ATHLETIC B.-SHAKHTAR DI GENE GNOCCHI Continua il taglio di stipendi al Milan. Ridotto da 36 a 24 milioni l’ingaggio annuale di Veronica Lario. w MOTOMONDIALE LO SPAGNOLO A TAVULLIA Marquez-Rossi, rivincita nel Ranch di Valentino BRUSCOLINI A PAGINA 27 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 CHAMPIONS GRUPPO A 14’ SECONDO TEMPO 1-0: percussione laser Il primo gol di Tevez. Passaggio ad Asamoah, e incursione in area a ricevere palla dal compagno. Diagonale implacabile ANSA 45’ SECONDO TEMPO Prodezza da fermo La punizione per il secondo gol della Juventus. Tiro di interno destro sul secondo palo a sorprendere il portiere ANSA I giocatori della Juventus rendono omaggio al protagonista della serata, Carlitos Tevez. L’attaccante argentino è alla seconda stagione con i bianconeri ANSA Finalmente Tevez L’Apache colpisce dopo 5 anni: Juve! I bianconeri frenati a lungo dal Malmoe, poi due gol di Carlitos che non segnava in Champions dal 2009 DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA @GazzaVernazza TORINO Cinque anni e mezzo, quasi duemila giorni, più di mille minuti giocati: da tanto durava il digiuno di Carlos Tevez in Champions League. Ultima rete segnata il 7 aprile 2009 in un Manchester United-Porto 2-2 valevole per i quarti. Il gol della liberazione di Carlitos è arrivato poco dopo le 22 di ieri sera. L’argentino ha invitato Asamoah al «dai e vai» e il ghanese ha risposto come meglio non avrebbe potuto, con un tacco che ha smarcato l’argentino davanti alla porta. Un rigore in movimento che ha tratto la Juve dall’impaccio e dall’impiccio. Il Malmoe opponeva la più tipica delle resistenze scandinave – a base di corsa, muscoli e nordica spavalderia – e non voleva saperne di mollare la presa. Tevez si è ripetuto in coda di partita, con una punizione a giro, parecchio «delpierata», e procurata da un assolo del fresco entrato Morata, che molto di buono promette. Da serata complicata a notte perfetta. Juve buona la prima, ma bisogna andare oltre la «luccicanza» del risultato e la genialità di Tevez, avere la forza di trarre l’ennesima lezione ad uso futuro. Euro-diversità L’Europa è un’altra cosa, in Champions non trovi squadre arrendevoli come l’Udinese di sabato in campionato. Qui gli avversari ci credono, corrono, combattono. Reverenza zero. Nel primo tempo la Juve ha sbattuto la testa contro il muro degli svedesi e chissà come si sarebbe incartata la partita, se Gigi Buffon al 18’ non avesse compiuto un mezzo miracolo su Eriksson, appollaiato sul secondo palo a uncinare un cross di Rosenberg. Il classico episodio da «sliding doors», da porte scorrevoli. Poteva andare male, è andata bene, e lo scampato pericolo ha funzionato da sveglia, ha rafforzato gli anticorpi bianconeri. C’erano tre cose tre che non convincevano nella Juve un po’ sdentata dei 45 minuti iniziali. La prima: Marchisio può fare bene il regista in campionato, ma surrogare Pirlo sui palcoscenici extra Italia è molto dura. Con Marchisio sofferente, tutta la mediana ha patito. La seconda: contro l’Udinese aveva incantato la catena di sinistra, formata da Evra e Pogba, ma ieri il giovin francese è stato dirottato sul centro-destra, il francese più «attempato» si è ritrovato a dialogare con Asa- moah e l’intesa tra i due non è venuta spontanea. La terza: Lichtsteiner sarebbe il terzino più forte del mondo se avesse lucidità e piede al momento del cross. Il risultato poteva schiodarsi dallo 0-0 già agli sgoccioli della prima frazione se lo svizzero, in area su invito di Tevez, non si fosse prodotto Che differenza rispetto alla A: gli svedesi non sono arrendevoli e fanno muro Non solo gol per l’Apache: funge da regista avanzato, con Llorente a fare il lavoro sporco in una giocata ibrida, un assist sbilenco per Asamoah, quando si poteva calciare forte in porta o servir meglio la palla. Top Tevez Ora che si è liberato dell’unico tarlo, l’astinenza in Champions, chissà che cosa combinerà Tevez. I due gol non spiegano tutto, non descrivono la prestazione a tutto tondo dell’argentino. Carlitos ha fatto il regista d’attacco. Si è installato sulla trequarti e ha dispensato assist, creato superiorità numerica coi suoi dribbling secchi, rapidi, asciutti. Llorente fungeva da pilone a cui appoggiarsi, aveva la missione di tenere impegnati un paio di centrali del Malmoe. Lo spagnolo ha svolto bene il suo «sporco» lavoro e lungi da noi l’idea di chiederne l’esclusione, ma i pochi minuti di Morata hanno fatto scopa con l’altro scampolo di partita con- cesso sabato scorso da Allegri al giovane venuto dal Real. Due spezzoni in cui si è intuito che Morata può marcare molta differenza. Se Allegri trova modo e maniera di farli giocare tutti e tre assieme, Tevez più Morata più Llorente, la Juve può entrare in un’altra dimensione, molto più europea. Per il momento è giusto accontentarsi di questa vittoria col Malmoe. Non accadeva dal 2008 che la Juve facesse sua la prima partita in un gruppo di Champions. Allora, contro lo Zenit, fu decisivo Del Piero. Ieri come oggi, come sempre, sono i numeri dieci a tirare fuori la Juve dalle secche di uno 0-0: Sivori, Platini, Baggio, Zidane che pure indossava un’altra maglia, Del Piero. La sequenza è questa e Tevez si è guadagnato il diritto di farne parte. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 JUVENTUS MALMOE 2 0 i(3-5-2) 1 Buffon; 4 Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner (dal 46’ s.t. 2 Romulo), 6 Pogba, 8 Marchisio, 22 Asamoah, 33 Evra; 10 Tevez (dal 46’ s.t. 12 Giovinco), 14 Llorente (dal 40’ s.t. 9 Morata) PANCHINA Storari, Ogbonna, Coman, Padoin ALLENATORE Allegri ESPULSI nessuno AMMONITI nessuno CAMBI DI SISTEMA nessuno (3-5-2) 25 Olsen; 21 Johansson, 6 Halsti, 4 Helander; 3 Tinnerholm, 23 Forsberg, 7 Eriksson (dal 36’ s.t. 31 Rakip), 8 Adu, 32 Konate; 9 Rosenberg (dall’8’ s.t. 26 Mehmeti), 24 Thelin (dal 28’ s.t. 14 Kroon) PANCHINA Azinovic, Cibicki, Hammar, Nazari ALLENATORE Harelde ESPULSI nessuno AMMONITI Konate, Eriksson e Helander per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA nessuno MARCATORI Tevez al 14’ e 45’ s.t. ARBITRO Sokolnicki (Polonia) NOTE Spettatori paganti 31.218, incasso di 1.300.000 euro. In fuorigioco 6-1. Angoli: 7-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’ POSSESSO PALLA PALLONI RECUPERATI JUVENTUS 71% MALMOE 29% TIRI IN PORTA 67 57 TIRI FUORI IIIIIII I IIIIIIII JUVENTUS 7 MALMOE 1 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 15’ Gran botta di Asamoah dalla distanza, palla sopra la traversa 18’ Rosenberg crossa da destra e pesca sul secondo palo l’accorrente Eriksson: super intervento di Buffon a evitare lo 0-1 19’ Cross di Lichtsteiner, ma Asamoah di testa non trova la porta 22’ Conclusione centrale di Tevez 28’ Ancora Asamoah, ma il pallone finisce un’altra volta in alto 44’ Gran palla di Tevez a pescare Lichtsteiner in area: anziché tirare, lo svizzero cerca Asamoah dall’altra parte, ma l’assist è fuori misura. 48’ Botta di Bonucci, parata di Olsen I JUVENTUS 8 MALMOE 1 SECONDO TEMPO 6’ Pogba pesca Lichtsteiner, ma lo svizzero per la seconda volta serve male il cross 14’ GOL! Uno-due tra Tevez e Asamoah: il ghanese libera Carlitos davanti a Olsen e l’argentino non sbaglia 16’ Rete annullata a Llorente per un dubbio fuorigioco di Lichtsteiner, autore del cross 33’ Evra da sinistra, palla bassa che attraversa l’area: Pogba dal lato opposto non ci arriva per un pelo 38’ Cross di Lichtsteiner da destra, testa di Llorente: sulla respinta di Olsen, lo spagnolo ci riprova di tacco, ma il portiere sventa ancora 45’ GOL! Tevez con tiro a giro trasforma la punizione procurata dall’appena entrato Morata. 33 22 3 1 10 14 8 19 4 6 26 BARICENTRO\\ medio 53,7 etri 3 21 24 9 7 33 6 25 4 8 32 BARICENTRO molto basso 44,2 metri la Moviola DI FRANCESCO CENITI Manca un rigore su Pogba E quanti dubbi su Llorente... La Juve fatica nel primo tempo a sfondare il muro del Malmoe, compito non agevolato da Marciniak: negato ai bianconeri un rigore. L’episodio è un po’ confuso, con un doppio tocco di mano nel giro di un secondo e questo può aver disorientato l’arbitro. L’azione nasce da un assist di Marchisio per Pogba nel cuore dell’area svedese, il centrocampista controlla con il petto, ma prima di qualsiasi altra iniziativa c’è l’intervento col pugno di Helander che sposta il pallone, poi colpito con la mano pure da Pogba. Accade tutto in un amen, Marciniak e i suoi collaboratori si accorgono solo del tocco irregolare di Pogba: il penalty per la Juve diventa punizione per il Malmoe. Nella ripresa molto dubbi sul gol annullato a Llorente, in ballo c’è il fuorigioco chiamato a Lichsteiner: siamo al limite, chiamata comunque destinata a far discutere. Per il resto sono ok i gialli mostrati a Konate (falciato Pogba), Eriksson (fallo su Evra) e Helander (steso Morata, poi Tevez fa 2-0 sulla punizione). 4 I NUMERI 1 la doppietta di Tevez nelle coppe europee quella di ieri contro il Malmoe, la prima realizzata dall’attaccante argentino in Europa. 25 le reti totali di Carlitos nelle coppe internazionali di cui 13 in Coppa Libertadores, 8 in Champions League, 2 in Supercoppa Sudamericana, una in Recopa e una in Europa League. 14 le gare consecutive senza gol dell’Apache in Champions in un digiuno durato circa 5 anni e mezzo dalla sua precedente rete (in Manchester United-Porto 2-2 del 7 aprile 2009). LA GAZZETTA DELLO SPORT 4 il ballerino del gol CARLOS TEVEZ PROSSIMI IMPEGNI Gol a passo di danza «L’esultanza? Me l’ha suggerita mia figlia» Rompe il digiuno di gol in Champions e firma la prima vittoria della Juventus nella gara inaugurale dei gironi dopo 6 anni «Allegri mi ha chiesto di giocare lontano dall’area. Ha funzionato» FABIANA DELLA VALLE TORINO L’esultanza Tevez ha iniziato la festa cercando con gli occhi moglie e figli. Anche lui, come Del Piero, ha un palco per la sua famiglia. Non ha fatto la linguaccia, ma per esultare ha scelto un balletto con uno strano movimento delle mani. «Mia figlia mi aveva accolto così sabato sera dopo il gol all’Udinese, così l’ho ripetuto». La famiglia da sempre è la sua forza, a loro ha rivolto l’ultimo saluto con la mano prima di sistemarsi nella sua zona di campo. Prima della partita era concentrato ma sereno. E’ uscito dal tunnel per ultimo, ha ascoltato la musichetta della Champions con le mani dietro la schiena. Forse proprio in quel momento ha capi- I prossimi impegni della Juve in campionato S: 3a giornata Sabato ore 20.45 MILAN-JUVE S 4a giornata Mercoledì 24 ore 20.45 JUVECESENA S 5a giornata Sabato 27 ore 20.45 ATALANTAJUVE S DAL NOSTRO INVIATO L’ultima volta che la Juventus vinse al debutto in Champions era il 17 settembre 2008, Juve-Zenit 1-0. La risolse Del Piero con uno dei suoi tiri telecomandati su punizione. Sei anni dopo, è un altro numero dieci a rendere dolce l’esordio bianconero in Coppa. Non uno, ma due gol, perché quando l’astinenza dura così a lungo appena riassapori il cibo ti viene voglia di non fermarti più. Così Tevez, 1988 giorni dopo, è tornato a segnare in Champions. Prima doppietta in Europa della sua carriera. Dopo 14 partite a secco, dopo tanti giorni a chiedersi perché in campionato sì e in Coppa invece no. Anche se lui in fondo non l’ha mai fatta diventare una malattia. «Il gol non mi mancava - ha detto Quando giochi con questa maglia conta dare tutto. Dobbiamo passare il turno, poi penseremo a dove possiamo arrivare in Champions». 3 In Champions 2a giornata Mercoledì 1 ottobre A.MADRIDJUVE Dove nasce il robot con il quale Tevez ha festeggiato i gol ieri? Un gioco di Carlitos con la figlia. Lo stesso giocatore lo ha pubblicato su Twitter to che era la serata giusta. Sapeva che sarebbe bastata una scintilla per accendere la partita. Così quando ha visto il movimento di Asamoah ha avuto la certezza che l’attesa era finita: ha aspettato che il ghanese gli restituisse il pallone (di tacco, perché un gol così importante meritava un assist all’altezza) poi ha tirato in sicurezza, quasi come se fosse un rigore. Ha chiuso in bellezza con una punizione alla Del Piero, prima di godersi la standing ovation 1988 i giorni dall’ultimo gol Prima di ieri, Tevez aveva segnato in Champions il 7 aprile 2009, United-Porto 2-2 dei tifosi e l’abbraccio di Allegri. Quanto sacrificio Tre reti nelle ultime due gare, un assist a Marchisio con l’Udinese, una traversa col Chievo. Tevez ha dimostrato ancora di essere di un’altra categoria. Che segna e sa sacrificarsi. Ieri Allegri gli ha chiesto di stare più lontano dalla porta, lui ha ubbidito ma è riuscito a essere ugualmente lucido nei momenti decisivi: «Di solito si dice che quando sono più indietro fatico a tirare - ha concluso - invece non è andata così: sono arrivato bene in occasione dell’1-0». Allegri può sorridere: vinse la prima in assoluto in Champions con doppietta di Ibra nel secondo tempo, ieri Tevez ha fatto lo stesso. Quando i fuoriclasse segnano è tutto più facile, anche in Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 CHAMPIONS GRUPPO A le Pagelle JUVENTUS 7 BENE CHIELLINI MURO CACERES SUPER BUFFON Mostra la pazienza dei grandi, non lascia spazio a «fantasmi» vari, e al momento giusto colpisce: terza vittoria consecutiva, zero gol subiti. DI MIRKO GRAZIANO 8 h Tevez il migliore Prestazione mostruosa. Non c’è Pirlo, e allora va lui a prendere palla e a dettare il gioco dalla trequarti in avanti. Aperture deliziose (mette Lichtsteiner davanti alla porta), un primo gol tutto suo nella costruzione (detta la sponda ad Asamoah) e nella conclusione (destro piazzato di giustezza), quindi chiusura col botto (punizione alla Del Piero). Al 65’, insegue un avversario fino a venti metri da Buffon, gli strappa il pallone e riparte: delirio! 7 7 7 Buffon Caceres Bonucci Due parate in tre gare ufficiali. Risposte da fenomeno: nel finale col Chievo (Maxi Lopez) e ieri a inizio gara (Eriksson da zero metri). Decisivo! Esalta la gente con la sua esplosività. Inesauribile, anticipa sempre altissimo, riparte palla al piede e quando serve assesta la «randellata» giusta. Sventa un contropiede del Malmoe con una scivolata tanto spettacolare quanto chirurgica. Punizione in due tempi piuttosto violenta, ma centrale. PARATE 1 RINVII 2 PRESE ALTE 1 CONTRASTI OK 2/2 LANCI 7 PASSAGGI OK 80/84 CONTRASTI OK 0/0 LANCI 3 PASSAGGI OK 33/36 7 6,5 6 6 6,5 Chiellini Lichtsteiner Pogba Marchisio Asamoah Il Carrarmato è tornato in tutta la sua sgraziata potenza: solita tremenda pressione sull’avversario di turno. Quanto gli piace cercare il corpo a corpo... Gestisce malissimo due palle davanti alla porta avversaria, però fa su e giù per la fascia di competenza con una costanza impressionante. Trova pane per i suoi denti con Adu. Fatica per buona parte della gara, non fa mai mancare quantità e fisicità, ma è meno pericoloso nell’area avversaria. Regia più scolastica rispetto all’Udinese. Il Malmoe gli impedisce di giocare palle pulite, e allora il Principino si dedica alla fase difensiva. Ci prova spesso da lontano: risultati scarsi. Non è più abituato là in mezzo, ma il tacco con cui smarca Tevez per l’1-0 è un gioiello. CONTRASTI OK 3/3 LANCI 8 PASSAGGI OK 55/60 TIRI 1 PASSAGGI OK 71/78 RECUPERI 7 TIRI 1 PASSAGGI OK 53/58 RECUPERI 10 TIRI 0 PASSAGGI OK 44/48 RECUPERI 5 TIRI 4 PASSAGGI OK 53/59 RECUPERI 8 TIRI 5 DRIBBLING OK 3/3 SPONDE 1 7,5 l’allenatore Allegri 6,5 6,5 s.v. s.v. s.v. Evra Llorente Morata Giovinco Romulo Certo, avere accanto Pogba è un’altra cosa. L’intesa con Asamoah decolla infatti solo nella ripresa. Sforna comunque cross a ripetizione. Tanto lavoro sporco, gioca da pivot puro, e lo fa davvero bene. Bella girata in piena area (palla alta), quindi sfiora il gol di testa (grande Olsen). Dentro a 5’ dalla fine, prende palla a metà campo, riparte di potenza, spacca la difesa e viene steso al limite: è la punizionegol di Tevez. La Sud canta per Seba: un bell’incoraggiamento all’alba di un’altra stagione in cui ci sarà da sudare per trovare spazi importanti. Spiccioli di gara per assaggiare lo Juventus Stadium. La condizione migliore si avvicina, jolly importantissimo per Allegri. TIRI 1 PASSAGGI OK 40/50 RECUPERI 4 TIRI 2 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 4 TIRI 0 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 0 TIRI 0 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 0 TIRI 0 PASSAGGI OK 1/1 RECUPERI 1 All’esordio in campo internazionale, non fallisce mai. La Juve rischia solo in un’occasione, per il resto si conferma solida e organizzata. In più, stavolta, mostra pure cinismo. 4 MALMOE 6 I NUMERI 1 il precedente tra Juve e Malmoe per i bianconeri è anche la prima sfida contro una svedese in Champions (nei preliminari 2004-05 avevano giocato col Djurgardens). 9 i mesi dall’ultimo successo in Champions della Juve, che aveva vinto una sola gara un anno fa. 3 le gare ufficiali in questa stagione per la Juve: tutte vittorie e 0 gol presi. ERIKSSON OK OMBRA THELIN ADU DI FISICO Squadra organizzata e generosa. Sfiora il vantaggio a inizio gara, regge a lungo e non sbraca dopo lo svantaggio. OLSEN 6,5 Ben bloccati i destracci di Tevez e Bonucci, preciso pure sul sinistro di Asamoah. Perfetto nelle uscite, sia alte che basse. La punizione del 20 non lo vede invece impeccabile. Bravissimo, infine, a stoppare il colpo di testa di Llorente e a mandare poi in angolo sul rimpallo. TINNERHOLM 5 Non certo un esempio di stile, e nemmeno un baluardo insormontabile: Evra lo buca spesso e volentieri. Per sua fortuna i cross del francese non fanno quasi mai male. E. JOHANSSON 6 Là in mezzo, giocano strettissimi gli svedesi. A turno i tre centrali devono arginare Llorente, che spalle alla porta apre la strada agli inserimenti dei compagni. HALSTI 6 Sempre attento, ottimo regista difensivo, gran presenza fisica. Nel primo tempo, a due passi da Olsen, è un manuale di tempismo e posizione nel togliere la palla dalla testa di Llorente. HELANDER 5 Era da rigore il suo mani nel corpo a corpo con Pogba. Nel finale stende Morata, aprendo la strada del 2-0 ai bianconeri. KONATE 5 Inizio spaesato. 6,5 h Eriksson il migliore A ridosso delle punte in fase offensiva, ma anche tanta quantità. Tatticamente all’altezza, tira spesso e sfiora l’1-0 sparando su Buffon (Rakip s.v.). TIRI 2 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 3 Intervento senza senso su Pogba, lontanissimo da Olsen: ammonito. Subisce Lichtsteiner dal primo all’ultimo minuto. FORSBERG 6 Dinamismo, la giusta cattiveria e tanta resistenza. Calo naturale nella seconda parte, ma è tutto il Malmoe a rallentare. ADU 6 Accetta addirittura le sportellate con Pogba, e ne esce più volte vincitore. Presidia la zona con efficacia. Leggero calo nella ripresa. ROSENBERG 6 Gara tattica, gira lontano dall’area e confeziona da destra una gran palla per Eriksson: se non ci fosse stato Buffon... MEHMETI 5 Dentro a inizio ripresa per l’infortunato Rosenberg. Non la vede praticamente mai. Non una serata da ricordare per l’ex di Palermo e Novara. THELIN 4,5 Fa il solletico a Bonucci e compagni KROON 5,5 Entra con i suoi in svantaggio con la Juve più sicura. C’è poco tempo per incidere. ALL. HAREIDE 6 Sceglie di fare grande densità nella corsia centrale, concede solo le fasce alla Juve, e la strategia dà frutti per circa un’ora. ARBITRI MARCINIAK 5 Non vede un rigore per la Juve: è da punire il mani di Helander nel contrasto con Pogba. Chiamata difficilissima su Lichtsteiner, fermato in fuorigioco prima di mandare in gol Llorente. Sokolnicki 5,5 - Listkiewicz 6; Raczkowski 5 - Musial 6. GRAZIE AI LORO MOVIMENTI IL 3-5-2 SI TRASFORMA IN 3-3-4 YOUTH LEAGUE Terzini a chi? Lichtsteiner-Evra, 19 cross Festa Grosso baby Juve ok Oggi la Roma Esterni determinanti: in due confezionano 7 occasioni da gol. E lo svizzero sbaglia solo 7 passaggi su 78 buon affiatamento con Asamoah, con il quale duetta spesso, e aiuta la retroguardia nei recuperi. Servirebbe, questa va sottolineato, una maggiore precisione: su 50 passaggi, 10 sono sbagliati. Troppi per uno della sua esperienza. Ma in una bella serata, come quella della Juventus, questi sono dettagli. Allegri lavorerà per migliorare la gestione del pallone da parte di Evra e gli chiederà di essere ancora più incisivo: quando raggiungerà i livelli di intensità di Lichtsteiner, e quindi i bianconeri potranno attaccare indifferentemente a destra come a sinistra, allora il disegno tattico di Allegri sarà completo. l’analisi Tecnica a ANDREA SCHIANCHI Chiamarli terzini è sicuramente riduttivo. Definirle ali è probabilmente esagerato. Mettiamola così: Lichtsteiner ed Evra, nella Juve di Allegri, stanno nel limbo, corrono su e giù lungo le fasce di competenza, accelerano, sgommano, rientrano, contrastano e, cosa determinante, aiutano sempre il portatore di palla facendosi trovare liberi. Le loro posizioni risultano fondamentali per lo sviluppo del gioco: i bianconeri, infatti, grazie a loro, possono allargare la manovra e costringere la difesa del Malmoe a «stiracchiarsi». Non hanno, è ovvio, la fantasia propria delle ali, né la capacità di dribbling, però Lichtsteiner e Evra hanno forza nelle gambe, spingono come forsennati soprattutto nella ripresa, attaccano con frequenza e con i tempi giusti. Poi ci pensa quel genietto di Tevez a imbeccarli e a vedere corridoi dove, forse, nemmeno esistono: Carlitos trova i compagni con una facilità im- Stephan Lichtsteiner, 30 anni, è alla quarta stagione con la maglia della Juventus. Contro il Malmoe ha effettuato 12 cross pressionante e, in assenza di Pirlo, questa è la vera risorsa in più della Juventus. LA MOSSA TATTICA 3 LLORENTE TEVEZ EVRA 2 1 LICHTSTEINER MARCHISIO Passaggio Movimento GDS Corsia Per capire l’importanza dei terzini-che-si-fannoali è sufficiente analizzare il dato sui cross effettuati: Lichtsteiner ne sforna 12, Evra si ferma a 7. In tutto, sono 19 palloni scodellati in mezzo all’area di rigore dove, questo è l’errore del primo tempo bianconero, sono pochi i compagni che provano ad attaccare la porta. In sostanza, sembra manchino gli inserimenti di Asamoah (a sinistra) e Pogba (a destra), e così Llorente è spesso lasciato solo, perché Te- vez non fa sempre in tempo a buttarsi in area dopo che ha dovuto confezionare l’assist per il cross. E’ quella di destra la corsia preferita dalla Juventus. Lichtsteiner risulta l’uomo che effettua più tocchi, addirittura 109: 78 i passaggi e soltanto 7 sbagliati. Oltre ai 12 cross già citati, ci sono pure le 4 occasioni create e i palloni recuperati. Contributo determinante. Precisione Meno impegnato del compagno, ma pur sempre positivo (3 occasioni create), Evra si scatena nella seconda parte della gara. Arriva a toccare 89 palloni, dimostra un Equilibrio Nel 3-5-2 il ruolo degli esterni è determinante. Se stanno troppi bassi la difesa rischia di essere sempre a 5 e si fa fatica a ripartire; se stanno troppo alti, c’è il pericolo di abbandonare al loro destino i tre centrali. Lichtsteiner e Evra, invece, dimostra di avere l’equilibrio giusto: né troppo offensivi, né troppo difensivi. Quando Marchisio o Bonucci iniziano la manovra, loro si buttano in avanti e il modulo diventa un 3-3-4. Chiaramente serve che una delle punte, preferibilmente Tevez, venga incontro al portatore di palla, suggerisca il passaggio e poi sia pronto a scaricare sull’esterno. Contro il Malmoe i meccanismi hanno funzionato alla perfezione: e chi ben comincia... © RIPRODUZIONE RISERVATA Prima festa europea da allenatore per Fabio Grosso. Nel debutto in Youth League la sua Juventus supera 2-0 il Malmoe con un gol per tempo: apre Soumah al 22’, su assist di Donis; nella ripresa i bianconeri soffrono la reazione svedese prima di chiudere il match in pieno recupero con un colpo di testa di Udoh. Bianconeri dunque subito in testa al girone con l’Atletico Madrid, capace di rimontare lo svantaggio iniziale in casa dell’Olympiacos, nell’altra sfida del gruppo A. Oggi tocca alla Roma di Alberto De Rossi: per i giallorossi è la prima assoluta nella manifestazione. Si gioca a Rieti (ore 14.30) contro il Cska Mosca. I RISULTATI DI IERI GRUPPO A: Juventus-Malmoe 2-0, Olympiacos-Atletico Madrid 1-2. GRUPPO B: Liverpool-Ludogorets 4-0, Real Madrid-Basilea 2-0 GRUPPO C: MonacoLeverkusen 3-1, BenficaZenit 0-0. GRUPPO D: Galatasaray-Anderlecht 3-0 GRUPPO F: Barcellona-Apoel 3-0. OGGI GRUPPO D: Dortmund-Arsenal. GRUPPO E: Roma-Cska Mosca, Bayern-Manchester City. GRUPPO G: MariborSporting, Chelsea-Schalke. GRUPPO H: Porto-Bate Borisov, Athletic BilbaoShakhtar Donetsk. DOMANI GRUPPO F: Ajax-Psg. 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 CHAMPIONS GRUPPO A d Allegri non si fida proprio «Juve, una non ci basterà» HANNO DETTO «Girone complicato, dovremo vincere tante gare ma era importante partire bene. Ok il secondo tempo, dobbiamo essere più sereni» FRANCESCO BRAMARDO TORINO S DEBUTTANTI ALLEGRI E MORATA, BUONA LA PRIMA 1 La neve di Istanbul, il gol beffardo di Sneijder e la finale mancata allo Stadium sono alle spalle. Un anno fa le parate di Wiland bloccarono i bianconeri all’esordio contro il Copenaghen, altra storia contro i nordici di Malmoe. La doppietta dell’Apache ha rotto l’incantesimo, per sé e per la Juve. In più, quest’anno in panchina c’è il talismano Allegri, striscia di imbattibilità per il neotecnico bianconero che dopo il Milan si allunga in bianconero: 3 vittorie e due pareggi nella gara d’esordio di Champions a gironi. Piede giusto «Si vede che sono fortunato. Importante era partire bene. Sarà un girone complicato – il monito di Allegri- l’Olympiacos ha battuto l’Atletico, segno che dobbiamo vincerne tante. Di semplice in Europa non c’è più niente. Pensiamo al campionato poi prepareremo Madrid, una sfida di alto fascino». Sulla partita: «Bisognava essere molto bravi a livello tecnico e dare velocità alla palla contro un avversario dotato di grande fisicità. Nel primo tempo siamo stati un po’ disordinati, abbiamo sbagliato due o tre situazioni per passare in vantaggio. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio e sbagliato diversi gol. Dobbiamo avere serenità e lucidità per giocare un buon calcio e sbagliare di meno perché in Europa tutti giocano per vincere e si fa fatica, vedi il Liverpool». 2 Lichtsteiner «La vittoria dell’Olympiacos? Non cambia nulla, dobbiamo giocare partita dopo partita e vincere per poi arrivare ad Atene preparati ad affrontare un clima caldo» S 1 Massimiliano Allegri, 47 anni, prima stagione sulla panchina della Juventus GETTY 2 Alvaro Morata, 21 anni, attaccante spagnolo arrivato in estate dal Real Madrid LAPRESSE IL TECNICO DEL MALMOE Hareide: «Carlitos show Lui è impressionante» (a.m.) «La differenza tra noi e la Juve l’ha fatta Carlitos Tevez, la sua è stata una gara impressionante». Age Hareide, allenatore del Malmoe, analizza la partita senza rimpianti. «Siamo scesi in campo decisi, nel primo tempo abbiamo giocato con grande disciplina. La Juve ha grandissimi campioni e alla lunga le qualità sono venute fuori, penso che i bianconeri abbiano qualità ed esperienza per andare lontano. Ma non credo possano vincere la Champions; sono tra le prime 5-6 in Europa ma vedo squadre come Real, Barcellona e Chelsea ancora un gradino sopra». Segnare di più e usare di più la testa, aspettare il momento giusto, pazienza è il verbo del tecnico. E la nuova Juve con il passare dei giorni appare sempre più concreta e meno frenetica. «Un paio di sbavature le abbiamo commesse, soprattutto sull’1-0 nel finale di gara, abbiamo rischiato un contropiede pericoloso per una palla gestita malamente». Imbattuta Al di là del risulta- to, l’altra buona notizia arriva dalla difesa, che nonostante l’assenza in avvio di stagione di Barzagli e fino a ieri sera di Chiellini, è uscita indenne dai tre impegni ufficiali. Due soli i Asamoah «Sono contento per l’assist a Carlitos, ritorno al gol anche in Champions, se lo meritava. Peccato, potevamo giocare meglio nel primo tempo» ALLE ORE 19 GARA SULLA RAI Supercoppa con il Napoli Tutti in Qatar il 22 dicembre MATTEO BREGA La Supercoppa italiana si assegnerà a Doha (Qatar) lunedì 22 dicembre alle 19 italiane (le 21 locali). Ieri Lega Calcio, Juventus e Napoli hanno sistemato gli ultimi dettagli dell’accordo con l’organizzazione qatariota. Ai due club andranno 2,5 milioni di euro e verranno coperte le spese di viaggio e alloggio. A questo punto manca solo l’annuncio ufficiale che avverrà nei prossimi giorni dopo che tutte le parti avranno siglato i contratti. L’accordo è limitato a questa edizione, ma come accadde con Pechino servirà per «conoscersi» e, perché no, per pensare a qualcosa di più corposo per il futuro. Si giocherà in un impianto già esistente che non rientra nei nuovi stadi destinati al Mondiale del 2022 ancora attualmente in costruzione. Cori Nonostante il clima internazionale la curva Sud ha replicato i cori di discriminazione territoriale verso i tifosi napoletani puniti giusto ieri con un’ammenda di 25 mila euro comminata dal giudice sportivo. Il programma Intanto si lavora all’evento. Juve e Napoli anticiperanno il turno di campionato a giovedì 18. La squadra di Allegri andrà a Cagliari (ore 19), quella di Benitez ospiterà il Parma (ore 21) nel 16° turno. Poi partiranno per Doha, probabilmente con voli charter, dove entrambe le squadre sono attese venerdì 19. Eventi collaterali accompagneranno l’organizzazione della Supercoppa fino alle conferenze pre-gara di domenica 21. I diritti per la trasmissione della partita sono già stati assegnati sia per l’Italia (gara sulla Rai) sia per l’estero. Tuttavia resta ancora la possibilità di posticipare la partita di mezzora, alle 19.30 italiane, per una maggiore fruibilità dell’evento. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA tiri nella porta juventina, di Maxi Lopez con il Chievo e di Eriksson sullo 0-0 contro il Malmoe con Buffon attento e reattivo. Ogbonna e Caceres hanno smaltito un po’ di ruggine accumulata la stagione scorsa trovando continuità. La Juventus nelle prime uscite ha vinto senza i suoi big. L’ALTRA SFIDA DEL GIRONE LA SQUADRA DI SIMEONE PARTE MALE Avviso da Atene: con l’Olympiacos non si scherza I greci mettono subito sotto l’Atletico Madrid vicecampione d’Europa: Mitroglou vanifica il ritorno dei colchoneros. Debutto per Cerci OLYMPIACOS ATLETICO MADRID 3 2 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Masuaku (O) al 13’, Afellay (O) al 31’, Mandzukic (A) al 38’ p.t.; Mitroglou (O) al 28’, Griezmann (A) al 41’ s.t. OLYMPIACOS (4-4-1-1) Roberto 6,5; Elabdellaoui 6, Botia 6, Abidal 6, Masuaku 7; Maniatis 5, Milivojevic 7,5, Kasami 7,5 (dal 39’ s.t. Giannoulis s.v.), Afellay 6,5 (dal 24’ s.t. N’Dinga 6); Dominguez 7 (dal 12’ s.t. Fuster 6,5); Mitroglou 7. PANCHINA Megyeri, Durmaz, Diamantakos, Avlonitis. ALLENATORE Michel 8. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Dominguez per gioco scorretto, Maniatis per comportamento non regolamentare. ATLETICO MADRID (4-4-2) Oblak 5; Juanfran 6, Miranda 5, Godin 5, Ansaldi 6; Arda Turan 6, Gabi 5,5 (dall’11’ s.t. Griezmann 7), Mario Suarez 5,5 (dal 30’ s.t. Saul Niguez 5,5), Koke 6; Raul Garcia 5 (dal 21’ s.t. Cerci 5,5), Mandzukic 6. PANCHINA Moyà, Tiago, Jesus Gamez, Gimenez. ALLENATORE Burgos (Simeone squalificato) 5,5. CAMBI DI SISTEMA dall’11’ s.t. 4-2-3-1; dal 30’ s.t. 4-2-4 ESPULSI nessuno. AMMONITI Koke per comportamento non regolamentare, Saul Niguez e Griezmann per gioco scorretto. ARBITRO Proença (Portogallo) 6 . NOTE Paganti 31946. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 2-5. In fuorigioco 0-2. Angoli 1-8. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO ALEX FROSIO ATENE Migliore Prima le buone notizie: l’Atletico Madrid è sempre tosto ma non è invincibile. La cattiva notizia è che l’Olympiacos è squadra vera, tignosa, come aveva già dimostrato l’anno scorso andando a un soffio dall’eliminare il Manchester United negli ottavi. Per la qualificazione alla Top 16, insomma, le pretendenti diventano tre. h 7,5 Lottatori e ribelli Michel traveste il suo Olympiacos da Atletico, e non soltanto per le magliette biancorosse che costringono i Colchoneros alla divisa gialloblu. Pur senza l’organizzazione quasi militare di Simeone, il tecnico dei greci applica le stesse armi dei finalisti 2014. Linee strette e non si molla un pallone. Michel l’aveva anticipato: «In campionato facciamo il 62% di possesso palla, in Europa il 46%. In rosa abbiamo due squadre ma una sola anima: lottatrice e ribelle». L’Olympiacos si facilita il compito andando avanti presto: gran sinistro di Masuaku (che sa spingere e coprire) sul quale KASAMI Lui e Milivojevic sembrano 4: tamponano in mezzo e poi ai lati. In più l’assist per il terzo gol Peggiore i 5 GODIN L’esultanza dei giocatori dell’Olympiacos dopo il primo gol all’Atletico EPA Oblak si allunga in ritardo. Forse Courtois ci sarebbe arrivato, ma il belga è finito da Mourinho, come Diego Costa. La differenza è anche qui. Perché Mandzukic è un gran bel centravanti, ma il brasilianospagnolo si inventa gol dal nulla, lui no. E allora anche l’Atletico fatica. Contromosse I Colchoneros si ritrovano a dover fare la partita - situazione che non ama- no - contro una squadra che si chiude. Non benissimo, per la verità. Maniatis stringe troppo e lascia solo Elabdellaoui, e sulla destra greca l’Atletico affonda i denti. Kasami e Milivojevic si sacrificano per tamponare e lo fanno alla grande, ma qualche zona scoperta in mezzo resta. E allora non è difficile immaginare qualche cross di Evra per gli inserimenti di Vidal e Pogba... Gli spagnoli però non attaccano cen- Deve affrontare gli avversari in campo aperto, situazione inusuale, e ne soffre la velocità tralmente con i centrocampisti: Mandzukic alza due volte, Raul Garcia una, Arda Turan al momento del tiro è lezioso. Vocabolo proibito nel dizionario del Cholo, che in tribuna (era squalificato) è attonito. L’Olympiacos corre, riparte e fa male. Dominguez lo chiamano il Chori perché amava le salsicce, ma va che è un piacere: accorcia per far ripartire l’azione e spacca di corsa nella metà campo avversaria. Così nasce il secondo gol: la finta di Mitroglou inganna Ansaldi e Mario Suarez, Afellay infila. E bentornato al talentino olandese. Ex Barça lui, ex Real Madrid il suo allenatore: per battere l’Atletico bisogna unire le forze. Reazione Già, perché l’Atletico, che tre gol l’anno scorso li aveva presi in tutto il girone, non muore mai. Accorcia con Mandzukic su uno dei tanti cross che arrivano da sinistra e poi sbuffa forte nei primi 25 minuti della ripresa: Griezmann dà una scossa forte, Cerci - al debutto in Champions no (due fuorigioco sui primi due palloni che gli hanno servito). Ma un altro contropiede mette a nudo le difficoltà di Miranda e soprattutto Godin in campo aperto. Uruguaiano bevuto da Kasami, brasiliano aggirato da Mitroglou e 3-1. Il 42-4 finale ordinato dal Mono Burgos produce solo l’illusoria scintilla del gol di Griezmann. Ma l’Atletico non fa più male nemmeno sui tanti calci piazzati, specialità della casa: l’Olympiacos marca a uomo e le torri spagnole non la vedono mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 CHAMPIONS GRUPPO D h Delirio Borussia i MIGLIORI S Immobile Il gol è uno spettacolo di potenza, velocità e coordinazione. Ma il resto è altrettanto bello. Da giocatore completo che sa giocare per e con la squadra. Tutti in piedi per Immobile BORUSSIA D. ARSENAL 2 0 BORUSSIA DO. (4-2-3-1) Aubameyang Bravo come il nostro Ciro, è la chiave tattica con il suo movimento che apre spazi ai compagni. Da applausi il suo gol del 2-0. Un altro ex «italiano». S Ozil Irritante per come resta fuori dal gioco, non aiuta i compagni (almeno Sanchez lo fa) e addirittura prende un «giallo». Un’ora in campo è troppo. Imprendibile per l’Arsenal, Ciro con il primo gol ha già conquistato Dortmund: standing ovation PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Immobile al 45’ p.t.; Aubemayang al 3’ s.t. S PEGGIORI Weidenfeller 6; Durm 7, Subotic 7, Papastathopoulos 6,5, Schmelzer 6,5 (dal 34’ s.t. Jojic s.v.); Kehl 6,5 (dal 1’ s.t. Ginter 6,5), Bender 6,5; Mkhitaryan 7,5, Aubameyang 8, Grosskreutz 7,5; Immobile 8 (dal 40’ s.t. Ramos s.v.) PANCHINA Langerak, Bandowski, Amini, Kagawa. ALLENATORE Klopp 7,5. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Mkhitaryan per c.n.r. ARSENAL (4-3-3) Szczesny 5,5; Bellerin 5, Mertesacker 4,5, Koscielny 4,5, Gibbs 5; Ramsey 5,5 (dal 16’ s.t. Cazorla 6), Arteta 5,5 (dal 32’ s.t. Podolski s.v.), Wilshere 6; Sanchez 5,5, Welbeck 6,5, Ozil 4,5 (dal 16’ s.t. Oxlade-Chamberlain 6). PANCHINA Ospina, Chambers, Rosicky, Campbell. ALLENATORE Wenger 4,5. CAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 16’ s.t. ESPULSI nessuno. AMMONITI Ozil e Wilshere per g.s. ARBITRO Benquerença (Por) 6,5. NOTE spettatori 66mila. Tiri in porta 9-1. Tiri fuori 8-3. Angoli 7-1. Fuorigioco 2-5. Recuperi: p.t. o’, s.t. 3’ DAL NOSTRO INVIATO FABIO LICARI DORTMUND (Germania) Ciro da impazzire. Ciro che è già un idolo di Dortmund, tutta in piedi per salutare l’uscita dal campo urlando il suo nome. Un debutto così in Champions è da sogno: gol fantastico in contropiede, pochi giorni dopo l’altro «primo» in Nazionale, e una partita memorabile per tutto quello che gira attorno al gol, cioè partecipazione, pressing, intelligenza tattica, prepotenza fisica. Un attaccante moderno. Quelli dell’Arsenal proprio non lo tengono: possono soltanto vederlo sfrecciare. Ma sarebbe ingiusto dimenticare che accanto a Immobile nei momenti belli c’è sempre Zaza, in questo caso Aubameyang, con il quale l’intesa è totale e devastante. Lo spettro di Lewandowski, fino a ieri totem dell’attacco, non fa più paura. Finisce 2-0 ma poteva anche chiudersi con cinque o sei reti di differenza perché l’Arsenal sembra di una categoria inferiore (Wenger qualche colpa ce l’ha), mentre il Borussia è un meccanismo a orologeria. Impietoso quando può giocare come sa. Superiorità Borussia E l’impressione è che sappia giocare in diversi modi ma uno, com’è nel Dna suo e del tecnico Klopp, sia inarrivabile: chiusura, pressing e ripartenza a 100 all’ora verso il gol. Solo che la scelta iniziale, complice lo stordimento (come definirlo altrimenti?) dell’Arsenal, è diversa: aggressione totale già dalla trequarti avversaria. Gli inglesi non ci capiscono niente, presi d’infilata come sono dal 4-23-1 del Borussia, e non superano la mediana. In 90’, un tiretto in porta. Immobile fa tutto di prima, Mkhitaryan è il più elegante e tecnico, Aubameyang la chiave tattica con il suo movimento dal centro, a elastico, che risucchia il presunto play Arteta e apre spazi per i compagni. E poi c’è l’utilissimo Grosskreutz. Però dall’assalto all’arma bianca arrivano in 30’ spettacolo, occasioni ma zero gol: la preoccupazione è che sia tut- S Ciro Immobile, 24 anni: in gol all’esordio in Champions col Borussia AP to fiato sprecato, perché comunque l’Arsenal fa mucchio. Male, ma lo fa. Spettacolo Ciro Ecco allora che Klopp ordina ai suoi di abbassarsi un po’ e ripartire a razzo, pressando e rubando palla a chiunque capiti. È la svolta. Non c’è reazione perché la «meglio gioventù dei Gunners», Ramsey-Wilshere, sbatte a centrocampo contro le colonne Kehl-Bender che proteggono i fantastici 4 d’attacco, e se serve Subotic blinda la difesa. Wenger spacca l’Arsenal, lasciando Arteta solo in mezzo (davanti a una difesa che balla già di suo) e pensando a proteggersi e dare ordine con il 42-3-1 quando è troppo tardi. Così, imbeccato da Grosskreutz, Immobile se ne va che è una bellezza: non lo fermano da centrocampo all’area e lui scarica un diagonale implacabile (45’ p.t.). Il colpo del 2-0 arriva al 3’ s.t. con Aubameyang, ancora imbeccato da Grosskreutz, troppo veloce per gli inglesi. Tra i quali soltanto Welbeck merita complimenti per come cerca di liberarsi al tiro. Ma negli occhi resta altro: resta Immobile nuovo idolo di Dortmund. © RIPRODUZIONE RISERVATA Koscielny Uno dei due centrali dall’Arsenal e non si sbaglia: tra i peggiori ci sono loro, spazzati via da Immobile e Aubameyang. E quella corsa vana su Ciro… MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 CHAMPIONS GRUPPO B h Balo lancia il Liverpool MIGLIORI con una perla da record S Balotelli Non solo il gol: anche una presenza continua nel gioco del Liverpool. Ha il merito di crederci fino in fondo e quando ha l’occasione giusta, non perdona. Mario è il primo italiano a segnare in Champions con quattro club Dopo il pareggio del Ludogorets, decide Gerrard su rigore al 93’ LIVERPOOL LUDOGORETS 2 1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Balotelli (Li) al 37’, Abalo (Lu) al 45’, Gerrard (Li) rig al 48’ s.t. LIVERPOOL (4-1-3-2) Mignolet 6; Manquillo 6,5, Lovren 6, Sakho 5, Moreno 6,5; Gerrard 6,5; Henderson 6, Coutinho 5,5 (dal 23’ s.t. Lucas 6), Lallana 5 (dal 22’ s.t. Borini 6); Sterling 5,5, Balotelli 7. PANCHINA Jones, K.Touré, Enrique, Suso, Lambert. ALLENATORE Rodgers 6. S Gerrard E’ l’unico sopravvissuto – Skrtel è out – dell’ultima esibizione del Liverpool in Champions, 5 anni fa. La sua esperienza vale oro, come il rigore che segna LUDOGORETS (4-2-3-1) Borjan 5; Junior Caiçara 7, Moti 6, A. Alexsandrov 5,5, Minev 6; Dyakov 6 (dal 40’ s.t. Fabio Espinho sv), Anicet Abel 6,5; M. Alexsandrov 7, Marcelinho 6, Misidjan 6 (dal 27’ s.t. Dani Abalo 6,5); Bezjak 6,5 (dal 41’ s.t. Hamza sv). PANCHINA Gospodinov, Angulo, Zlatinski, Wanderson. ALLENATORE Dermendzhiev 6. AMMONITI A.Alexsandrov, Caiçara e Minev per gioco scorretto. ARBITRO Jug (Svn) 6. NOTE spettatori 43.307. Tiri in porta: 10.3 (1 palo). Tiri fuori: 5-7. Angoli: 3-3. In fuorigioco: 2-1. Recuperi: 1’ p.t.; 4 s.t. Il gol di Mario Balotelli, 24 anni, al Ludogorets. Il primo con la maglia del Liverpool GETTY DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI LIVERPOOL (Inghilterra) Ora Balotelli sa che a Liverpool non camminerà mai davvero da solo. Il boato del pubblico, quando Mario trova il gol all’82’ di una partita che i Reds hanno rischiato di perdere almeno due volte, sotto i colpi di un sorprendente Ludogorets, è da brividi. In uno stadio che ti regala emozioni, dalle note di You’ll never walk alone nel prologo, fino a quelle della canzone dei Beatles Get back nell’intervallo, anche Mario non può restare indifferente. Stringe i pugni, guarda la Kop — la curva mitica dei fan del Liverpool —, sorride largo: è il primo gol con la maglia dei Reds ed è il primo italiano ad andare a segno in Champions con quattro maglie diverse. Mario incassa anche gli elogi di Rodgers: «Ci ha regalato un meraviglioso finale, con un colpo da giocatore di classe mondiale». Il film Poi però deve soffrire anche lui, perché nel frenetico finale i bulgari trovano il pareggio con Dani Abalo, su erroraccio di Sakho. La serata sembra destinata a chiudersi male. Ma Anfield è terra per cuori forti. Qui non puoi mai mollare la presa. Mai. E quando il portiere Borjan, arruolato dal Canada lo scorso sabato, commette una fesseria madornale e sgambetta Manquillo, ecco il rigore salvaguai. E’ il 48’. Sul dischetto si presenta con la solita autorità Gerrard. Mario neppure prova a chiedere un permesso speciale per ribaltare gerarchie consolidate. Gerrard infila il pallone all’angolino e allora riparte la bolgia Liverpool. Mario c’è Finisce bene, ma il ritorno in Champions del Liverpool, dopo cinque stagioni, è un inno alla sofferenza. Il Ludogorets non è una squadra di pellegrini. Al contrario: con ripartenze veloci mette più in volte in difficoltà i Reds. Troppa frenesia, troppa irruenza nel gioco del Liverpool. E poco contributo da parte di Lallana, Coutinho e, forse suggestionato dal debutto in Champions, di Sterling. Mario invece c’è. Ci prova al 21’: rimpallato. Trova il tiro su azione personale al 34’: parata in tuffo di Borjan. Azzecca anche tutti i tocchi, ribadendo il concetto che, dal punto di vista tecnico, ha qualità straordinarie. Ha solo qualche problema con gli scarpini: scivola ben tre volte. Ma è vivo e lotta, finalmente. Epilogo Il problema è che anche il Ludogorets, sostenuto da duemila tifosi bulgari, è in buona salute. Un tiro di Junior Caiçara scuote Mignolet. Rodgers deve cambiare qualcosa e infatti piazza un doppio cambio. Dentro Borini e Lucas, fuori Lallana e Coutinho. Variazione di modulo: vai con il 4-13-2. Borini ha un’occasione da urlo al primo assalto personale: Borjan si salva in angolo. Il palo colpito da Bezjak è un tuffo al cuore per il popolo dei Reds. I bulgari resistono, ma all’82’, sull’assist di Moreno, Mario fa a spallate con i centrali della difesa bulgara. Il tocco letale è il suo: piazza un destro che non perdona. Anfield esplode. Una bolgia. You’ll never walk alone, Mario. © RIPRODUZIONE RISERVATA i PEGGIORI S Borjan Ok, è l’ultimo arrivato e non ha mai giocato con la sua nuova squadra, ma regala la vittoria al Liverpool con un’uscita folle. Il penalty ci sta tutto. S Sakho Il francese è l’anello debole del Liverpool. Non dà mai sicurezza e al 90’ frana addosso al suo portiere nell’azione che porta al pareggio il Ludogorets. 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 CHAMPIONS GRUPPO B E D h Il Gala si salva Mille di questi gol Il Real fa festa all’ultimo respiro e scaccia le ombre Ma non dai fischi MIGLIORI S Cinque reti al Basilea con un Modric spettacolare, ma il Bernabeu è ancora ostile e fischia Casillas REAL MADRID BASILEA 5 1 PRIMO TEMPO 4-1 MARCATORI aut. Suchy (B) al 14’, Bale (R) al 30’, Ronaldo (R) al 31’, Rodriguez (R) al 36’, Gonzalez (B) al 38’ p.t.; Benzema (R) al 34’ s.t. REAL MADRID (4-2-4) Casillas 6.5; Nacho 7, Pepe 6.5, Sergio Ramos 6 (dal 21’ s.t. Varane 6), Marcelo 6; Modric 7.5 (dal 29’ s.t. Illarramendi 6), Kroos 7; Bale 7, Benzema 6 (dal 36’ s.t. Hernandez s.v.), Ronaldo 7, Rodriguez 6.5. PANCHINA Navas, Arbeloa, Coentrao, Isco. ALL. Ancelotti 7. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pepe per gioco scorretto. BASILEA (3-4-2-1) Vaclik 5; Samuel 4.5 (dal 19’ s.t. Kakitani 5), Schar 4, Suchy 4; Xhaka 5, Elneny 6, F. Frei 5 (dal 38’ s.t. Delgado s.v.), Safari 5; González 6.5, Zuffi 5; Streller 4 (dal 28’ s.t. Embolo 6). PANCHINA Vailati, Aliji, Calla, Gashi. ALL. Sousa 4. ESPULSI nessuno. AMMONITI Elneny e Samuel per gioco scorretto, Xhaka per c.n.r. ARBITRO Skomina (Slovenia) 6.5. NOTE Spettatori 70.000 circa. Tiri in porta 9-6. Tiri fuori 5-4. Angoli 6-2. Fuorigioco 3-3. Recuperi: 1‘ p.t.; 2‘ s.t. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID Dopo aver vinto solo una delle sue ultime 5 partite il Madrid aveva disperato bisogno di un successo e l’ha trovato senza grandi problemi, gentilmente offerto dall’imbarazzante difesa del Basilea di Paulo Sousa. Il Madrid aveva anche bisogno di risolvere dilemmi tattici e umorali, e li non è che siano arrivate grandi risposte. Il debutto dei campioni uscenti è rotondo nel risultato, 5-1, ma spigoloso per altri versi: il Bernabeu continua a fischiare Iker Casillas, pensionabile per una parte dei tifosi. Che evidentemente ritengono intelligente e produttivo andare allo stadio a fischiare il proprio capitano ed ex totem ogni volta che tocca palla. Non si tratta di un pollice verso unanime, c’è anche chi sostiene lo spaesato Iker, però la cosa fa comunque un gran brutto effetto. Dilemma tattico Quel- S Carlo Ancelotti, 55 anni, seconda stagione alla guida del Real Madrid AFP lo del portiere non è l’unico punto nero sulla faccia merengue: resta da chiarire contro un avversario più interessante e preparato come potrà sopravvivere la coppia KroosModric ad attacchi più rapidi, numerosi e meglio orchestrati. Ieri Carlo rispetto alla sconfitta nel derby ha cambiato i terzini, fuori Arbeloa e Coentrao, dentro Nacho e Marcelo, e ha di nuovo proposto il 42-4 offensivo, con Ronaldo libero di fare e muoversi a piacimento su tutto l’arco offensivo, Bale che cambiava fascia a seconda degli umori del portoghese, Benzema felino (nell’accezione mourinhana del termine) e James che dei 4 era quello che in fase difensiva tornava di più disegnando un 4-3-3. Solo figurativamente: in più di un’occasione l’abbiamo visto trotterellare accennando rientri a ritmi da yoga posizionale. Tre gol in 6 minuti Il Madrid ha impiegato 26 minuti per centrare la porta svizzera, veramente un’eternità. A quel punto era già in vantaggio per un autogol di Suchy su tirocross di Nacho. Poi tra il 30’ e il 36’ l’enorme potenziale offensivo dei campioni d’Europa ha bucherellato i teneri svizzeri: Modric con uno squisito lancio di esterno ha messo Bale davanti al portiere per il 2-0. Il gallese era a sinistra. Un minuto dopo da destra è stato lui a offrire il gol a Ronaldo. E infine il portiere ha respinto sui piedi di James un tiro di Benzema. Sipario. Il Basilea ha segnato col vivace paraguaiano Gonzalez, che nella ripresa ha esaltato i riflessi di Casillas regalandogli una rara ovazione. Il Basilea ha colpito un palo con Schar, il Madrid ha rallentato ma ha continuato a preoccupare la spaventata difesa di Paulo Sousa e alla fine ha segnato anche Benzema, che col Madrid arriva a 3 reti nelle ultime 19 partite e poco dopo se ne va sepolto dai fischi di un pubblico sinceramente difficile da comprendere. È il gol numero 1000 del Madrid in Europa, prima squadra a tagliare il super traguardo. Manita e grandi cifre di una partita non esaltante. © RIPRODUZIONE RISERVATA Modric Per il croato un assist meraviglioso a Bale che innesca il 2-0 e l’inizio dell’azione del 3-0 un minuto dopo. Qualità in abbondanza MONTECARLO Dieci edizioni che il Monaco non respirava aria di Champions. Attesa troppo lunga per rovinarla con la crisi che lo inchioda al penultimo posto di Ligue 1. Così, la squadra di Jardim con Raggi dal 1’ da centrale, si è concessa una boccata di ottimismo. Con una lezione di pragmatismo al Bayer Leverkusen, con Donati in campo nella ripresa. Dopo la sfuriata dei tedeschi, con le occasioni sprecate da Son e Castro nel finale del primo tempo, il Monaco ha trovato il gol al 16’ s.t., di prepotenza con Moutinho su appoggio dell’ex Berbatov. Unico tiro monegasco in porta. Alessandro Grandesso MONACO-BAYER LEVERKUSEN 1-0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Moutinho al 16’ s.t. MONACO (4-3-3) Subasic 6,5; Fabinho 6, Raggi 6,5, Carvalho 6, Kurzawa 7; Moutinho 7, Toulalan 7, Kondogbia 6 (dal 48’ s.t. Wallace s.v.); Ferreira Carrasco 6 (dal 41’ s.t. Dirar 6), Berbatov 6, Ocampos 6 (dall’11’ s.t. GALATASARAY ANDERLECHT sciato spazio a un numero dieci con tocco da giocatore di biliardo. Ieri l’olandese nel secondo tempo ha usato la stecca almeno due volte: palla con i giri contati per un cross di Telles e verticalizzazione per Yilmaz, che ha sbagliato un passaggio facile quando Istanbul era tutta in piedi pronta al gol. 1 1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Praet (A) al 7’, Yilmaz (G) al 46’ s.t. GALATASARAY (4-3-1-2) S Ronaldo Il capocannoniere dell’ultima edizione segna il suo gol numero 68 in Champions League e si porta a -3 dal recordman Raul. Poi un assist a Benzema i PEGGIORI S Streller Il centravanti del Basilea è anche il capitano. Ieri serata sciagurata piena di errori gravi, soprattutto quando la sua squadra era ancora viva S Suchy Il suo autogol calma i nervi tesi del Madrid. È solo il primo errore. Scegliamo lui come simbolo di una difesa disastrosa, continuamente in balia degli avversari GRUPPO C DONATI IN CAMPO NELLA RIPRESA COL BAYER Il Leverkusen spreca troppo Il Monaco vince con Moutinho Anderlecht raggiunto al 91’ da Yilmaz. Prandelli fa pace con Sneijder e difende la squadra dalla contestazione Muslera 6; Sari 5, Chedjou 6,5, Kaya 5,5, Telles 5,5 (dal 34’ s.t. Camdal s.v.); Dzemaili 5, Melo 6, Inan 5,5 (dal 27’ s.t. Bulut 6); Sneijder 7; Yilmaz 6, Pandev 6,5 (dal 12’ s.t.. Bruma 6) PANCHINA Bolat, Hakan Balta, Adin, Kurtulus. ALLENATORE Prandelli 6. AMMONITI Melo e Dzemaili per proteste. ANDERLECHT (4-2-3-1) Roef 7; Najar 6,5, Mbemba 6, Nuytinck 6 (dal 23’ p.t. Suarez 6,5), Deschacht 6,5; Defour 6, Tielemans 5,5; Conté 6,5, Praet 7 (dal 33’ s.t. Dendoncker s.v.), Acheampong 6,5, Mitrovic 6,5 (dal 21’ s.t. Kljestan 6). PANCHINA Kudimbana, Colin, Kabasele, Cyriac. ALLENATORE Hasi 6. AMMONITI Nuytinck, Conté e Acheampong per gioco scorretto, Defour per comportamento non regolamentare. ARBITRO Vad (Ung) 6,5. NOTE spettatori 40mila circa. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 7-6. In fuorigioco 4-1. Angoli 7.2. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO LUCA BIANCHIN @lucabianchin7 ISTANBUL (Turchia) Gaga-Gala 1-1. Istanbul ieri sera era di fronte alla scelta di campo: meglio il concerto di Lady Gaga o la prima di Prandelli in Champions ions League con il Galatasaray? ray? I ragazzi arrivati al nuovo vo Ali Sami Yen con la sciarpa a gialla e rossa si sono pentiti per 90 minuti: il Gala era sotto o in casa contro l’Anderlecht per un gol di Dennis Praet, faccia ia da scolaro e destro di chi usciva sciva prima dalla lezione di matematica per andare a esercitarsi rcitarsi al campo. Nel recupero upero Burak Yilmaz ha rimesso messo tutto nelle giuste proporoporzioni, salvando Cesare esare Prandelli da processoni oni esagerati e la sua pagella dalla (larga) insufficienza. Fin n lì il centravanti era stato tra i peggiori: nel primo tempo non aveva trovato la porta un paio aio di volte, nel secondo aveva a sprecato uno degli omaggi spediti pediti in zona-porta da Sneijder. der. Pace fatta Wes era il più atgio del teso dopo il litigio elli. Pare weekend con Prandelli. che lunedì si siano chiariti, telligenti, come tra persone intelligenti, e in campo si è visto. Lo onato — Sneijder del campionato un’ora a ritmi bassinii — ha la- S Cesare Prandelli, 57 anni, da luglio in Turchia dopo 4 anni con la Nazionale italiana EPA Applausi, please «Questa squadra non merita i fischi — ha detto Prandelli nel postpartita —. L’Anderlecht è giovane e forte, il pareggio conquistato alla fine per noi è come una vittoria». Ha certamente ragione sulla prima frase, un po’ meno sull’ultimo concetto perché a ottobre, a Londra contro l’Arsenal, la partita sarà molto complicata. Neanche Prandelli oggi sa se Dzemaili e Pandev giocheranno di nuovo titolari: sono in ambientamento e soprattutto lo svizzero non è piaciuto granché, perso in una costruzione a volte lenta. Il meglio del Ga Galatasaray infatti è arrivato con la reazione di orgoglio, in una specie di arrembaggio con Felipe Melo capopopolo capopopolo. Praet è pronto p L’Anderlecht invece tra due settimane ospiterà il i Borussia Dortmund e il 2 in schedina non è affatto sscontato. Ieri i belgi hanno giocato a lungo p con il portiere di riserva (super per due volte), un’ala adattata a terziu esterno sinistro no e un spos spostato in mezzo. Pran Prandelli temeva l’attacc dalle fasce e la tacco palla in verticale per la spon sponda di Mitrovic, copu me puntualmente successo. Il resto lo ha fatto una ste sterzata di Praet, ragazzo de del 1994: ha saltato Sari, evit evitato la chiusura di Inan e cal calciato forte sul primo palo per p il gol del vantaggio. Dennis De in estate faceva le fot foto dal Capo di Buona Speranza, Spera più o meno quello che ch oggi lui rappresenta per tutto l’Anderlecht. I belgi in fondo non meritavano la v vittoria ma non sono a tre p punti solo per una discesa ccon dribbling e assist di Ch Chedjou. Sì, non è il più logic logico dei gol. © RIPRODUZIONE RISERVATA h MIGLIORI S Sneijder Questa volta porta i fiammiferi: accende lui il Gala. Leadership, assist, ritmo: applaudito anche quando calcia alto S Roef Dice no a Pandev e no a Bruma, per par condicio: niente male per un ’94. Proto era squalificato: riserva lui? i PEGGIORI S Sari Spinge pochino, soprattutto finisce nell’azione del gol. Praet lo lascia sul posto e poi batte Muslera S Tielemans Si dice che il super-junior soffra il compagno di reparto Defour, che spesso imposta al posto suo. Sì, ieri è successo GRUPPO C ESPULSO ARTUR, BENE CRISCITO Silva 6). PANCHINA Stekelenburg, Bakayoko, Germain, Martial. ALL. Jardim 6. ESPULSI Nessuno. AMMONITI Ferreira Carrasco (M), Kurzawa (M) per gioco scorretto. BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1) Leno 6; Jedvaj 5 (dal 20’ s.t. Donati 6), Toprak 6 (dal 25’ s.t. Reinartz 6), Spahic 6, Boenisch 6; Bender 6 (dal 31’ s.t. Drmic 6), Castro 6; Bellarabi 6, Calhanoglu 6, Son 5; Kiessling 5. PANCHINA Kresic, Oztunali, Wendell, Yurchenko. ALL. Schmidt 6. ESPULSI Nessuno. AMMONITI Boenisch (B), Spahic (B) per gioco scorretto. ARBITRO Kralovec (Rep. Ceca) 6 NOTE Spettatori 13mila circa. Tiri in porta: 1-2. Tiri fuori: 2-8. Angoli: 3-3. In fuorigioco: 5-2. Recuperi: 2’ p.t., 4’ s.t. Lo Zenit devastante con Hulk Benfica, serata da dimenticare LISBONA Il Benfica rivive vecchi mal di testa. I portoghesi non perdevano in casa da 52 partite, ma Villas-Boas e Hulk tornano a festeggiare a Lisbona. Lo Zenit ha dato una lezione di maturità, vincendo con autorità e con Hulk in primo piano. L’ex giocatore del Porto ha spaccato la difesa del Benfica tornando a decidere al Da Luz, dove aveva già risolto due campionati portoghesi. Il Benfica è stato incapace di controllare il gioco sugli esterni di difesa. Così è nato il primo gol di Hulk, un colpo di classe che ha battuto Artur. Solido Criscito nel duello con uno dei giocatori più pericolosi del Benfica, Salvio. Cristante in panchina. Di Witsel il 2-0 finale. André Viana BENFICA-ZENIT 0-2 MARCATORI Hulk al 5’ , Witsel al 22’ p.t. BENFICA (4-2-3-1) Artur 4; Maxi Pereira 4, Luisão 5, Jardel 4, Eliseu 4,5; Samaris 5 (dal 29’ s.t. André Almeida 5), Enzo Pérez 5; Salvio 4, Talisca 5 (dal 20’ p.t. Paulo Lopes 6), Gaitán 5; Lima 5 (dal 29’ s.t. Derley 5). PANCHINA Lisandro López, Cristante, Bebé, Ola John, ALLENATORE Jesus 5. ESPULSI Artur al 18’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Maxi Pereira per gioco scorretto. ZENIT (4-3-3) Lodygin 6; Smolnikov 6 (dal 1’ s.t. Anyukov 6), Garay 7, Lombaerts 6, Criscito 7; Javi García 7, Witsel 8, Danny 7; Hulk 8 (dal 39’ s.t. Arshavin 5), Shatov 7, Rondón 6 (dal 31’ s.t. Mogilevets 5). PANCHINA Malafeev, Neto, Ryazantsev, Kerzhakov. ALLENATORE Villas-Boas 6,5. ESPULSI Nessuno. AMMONITI Javi García per g.s. ARBITRO Moen (Norvegia) 6. NOTE Spettatori 35.000. Tiri in porta: 5-8. Tiri fuori: 4-4. Angoli: 7-7. Fuorigioco: 1-5. Recupero: 2’ nel p.t., 2’ nel s.t. MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 CHAMPIONS GRUPPO E A Totti oltre il tempo «NONNI» IN GOL S Ryan Giggs (Manchester Utd) va in gol a 37 anni, 9 mesi, 16 giorni il 14 settembre 2011 in BenficaManchester United conclusa sull'1-1 S Filippo Inzaghi (Milan) va in gol a a 37 anni, 2 mesi, 25 giorni, il 3 novembre 2010 in Milan-Real Madrid 2-2 (segna una doppietta) S Javier Zanetti (Inter) va in gol a 37 anni, 2 mesi, 10 giorni il 20 ottobre 2010 in InterTottenham che finisce 4-3 S Laurent Blanc (Manchester Utd) va in gol a 36 anni, 11 mesi, 4 giorni il 23 ottobre 2002 in OlympiakosManchester Utd 2-3 4 I NUMERI «Avanti, Roma Io non sento l’età» 15 Le Champions League consecutive di Ashley Cole: l’esordio nel 2000-01 con l’Arsenal, dal 2006-07 con il Chelsea, con cui vinse l’edizione 2011-12 Se segna, sarà il più anziano in Champions «Spacciati? Macché: siamo la mina vagante» MASSIMO CECCHINI ROMA La vita, in fondo, è spesso qualcosa di dolce che può fare la differenza nello srotolarsi di tutti i giorni. Francesco Totti, a suo modo, ce lo racconta spesso disegnando calcio sui campi del mondo ma, da buon gaudente, sa che in fondo alla strada – piccolo o grande che sia – ci deve essere un premio ad aspettarci. E allora non sorprende se, alla vigilia dell’esordio in Champions contro il Cska Mosca, il capitano della Roma risponda sorridendo così: «Se vinciamo lo scudetto ho promesso di non mangiare il gelato per un anno, ma se trionfiamo in Europa il gelato lo rimangio...». Record Non facile, ma perché non provarci? D’altronde, il 28 marzo nel 1993, neppure lui avrebbe mai immaginato che – segnando un gol nella Champions League 2014-2015 – avrebbe raggiunto il traguardo di più anziano marcatore in questa manifestazione (preliminari esclusi), strappando il primato a Ryan Giggs, che nel 2011 è andato in rete a 37 anni, 9 mesi e 16 giorni, mentre Totti il 27 settembre approderà a 38 anni. Non lontano dai 38 anni, 5 mesi e 20 giorni di Puskas, che nel 1965 col Real Madrid, in Coppa Campioni, segnò 4 gol al Feyenoord. «Mi ritengo fortunato – dice –. Credo in me stesso, sono contento di quello che ho fatto e sto facendo. Gli anni passano, ma l’età non si sente. È la verità. Sarò il primo a mettermi da parte quando non ce la farò più». IL TECNICO DEL CSKA Ecco Slutsky: stop al calcio per un gatto ROMA Se un gatto ha 7 vite, il tecnico del Cska Mosca ne ha vissute almeno due. Strana storia, questa. Leonid Slutsky, 43 anni, oggi fa l’allenatore. Quando ne aveva 19 era un portiere promettente. Solo che un giorno vide il gatto della vicina di casa in difficoltà, salì su un albero per salvarlo e poi scivolò, frantumandosi un ginocchio. Fine della carriera da portiere. «Così decisi che non avrei mai avuto gatti», racconta oggi che è tecnico campione di Russia da due stagioni consecutive, nonché allenatore dell’anno nel 201314. «L’attacco della Roma è spaventoso — dice —, Totti, Pjanic, Gervinho e Iturbe possono vincere le partite da soli. Siamo una squadra votata all’attacco, ma per una volta dovremo difenderci per sfruttare le ripartenze. No, non ci sentiamo favoriti rispetto alla Roma». E mentre Eremenko, ex Udinese, dice che «Bayern a parte, le altre tre si giocheranno il secondo posto», Milanov sussurra: «La Roma è un'ottima squadra anche senza De Rossi, ma siamo ottimisti». Gatti permettendo. Senza limiti Certo, Totti sa bene che il sorteggio, regalando Bayern Monaco e Manchester City, non è stato benevolo, senza contare che anche il Cska Mosca non è esattamente una squadra materasso. «In Champions, a parte 3-4 squadre for- stop Seydou Doumbia, 26 anni, punta del Cska IPP 99 tissime, tutte le altre sono sullo stesso livello. È un girone che ci piace, andremo in campo a viso aperto e speriamo di giocarci la qualificazione. La Roma non si pone limiti. Sappiamo di affrontare squadre molto forti, ma anche noi lo siamo, e anche loro avranno paura di affrontare noi. Passare il turno sarebbe già tanta roba, anche perché già quasi tutti ci danno per spacciati, ma noi affronteremo i match a viso aperto senza aver paura di nessuno. Siamo la mina vagante». Modello Atletico Con un passato di acuti europei, è logico che Totti - presto giurato su Canale 5 nella trasmissione «Tu sì che vali» - non ami i confronti. «Non è semplice fare un paragone, ho giocato con grandi giocatori. Speriamo di andare il più avanti possibile, facendo meglio dei quarti raggiunti con Spalletti. Certo, adesso in Europa ci sono squadre più forti rispetto all’Italia. Penso alla Juve, al Milan, all’Inter di pochi anni fa. Però non sarebbe male fare come l’Atletico Madrid, ma dovremo dimostrarlo in campo». Prima dei titoli di coda, dedica un pensiero a Benatia, imminente avversario col Bayern. «Un po’ tutti abbiamo cercato di trattenerlo, ma l’ultima parola spettava a lui. Voleva andare via e la società ha fatto le sue scelte. È un ragazzo straordinario, ma è un capitolo chiuso». Chiuso come quello relativo ai rimpianti per essere rimasto sempre qui. «Se avessi giocato nel Real Madrid o nel Barça avrei vinto di più, ma fortunatamente ho tanti estimatori in Europa che mi seguono: vuol dire che con la Roma abbiamo fatto bene. D’altronde, in Champions, anche adesso sarebbero poche le squadre in cui non giocherei, ma non ci ho mai pensato. Ho indossato sempre la stessa maglia e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta». Con un futuro tutto da scrivere. Le presenze nelle coppe europee di Seydou Keita, che stasera può fare cifra tonda. In Champions League, tra l’altro, il centrocampista maliano ha alzato due volte il trofeo, entrambe con il Barcellona (2008-09 e 2010-11) 4 Francesco Totti, 37 anni, capitano della Roma torna in Champions RAMELLA COSÌ ALL’OLIMPICO ORE 20.45 ROMA 4-3-3 CSKA MOSCA 4-3-3 2 3 COLE 23 FERNANDES MILANOV 24 V. BEREZUTSKI 10 25 88 35 TOTTI DOUMBIA EREMENKO AKINFEEV 4 IGNASHEVIC 18 66 7 NATCHO ITURBE MUSA 14 4 27 7 NAINGGOLAN GERVINHO TOSIC 23 ASTORI 20 26 S. KEITA DE SANCTIS 44 MANOLAS 15 13 PJANIC MAICON NABABLINK ALLENATORE: Garcia PANCHINA: 28 Skorupski, 24 Florenzi, 2 Yanga-Mbiwa, 35 Torosidis, 25 Holebas, 22 Destro, 8 Ljajic SQUALIFICATI: De Rossi BALLOTTAGGI: Cole-Torosidis 60-40%, Maicon-Torosidis 80-20%, Iturbe-Florenzi-60-40% INDISPONIBILI: Balzaretti, Borriello, Strootman, Castan ALLENATORE: Slutsky PANCHINA: 1 Chepchugov, 6 A. Berezutski, 42 Shchennikov, 91 Chernov, 15 Efremov, 8 Panchenko, 71 Bazelyuk SQUALIFICATI: Dzagoev, Wernbloom BALLOTTAGGI: nessuno INDISPONIBILI: Elm, Schennikov, Vitinho ARBITRO Borbalan (Spa) GUARDALINEE Martínez, Alonso (Spa) QUARTO UOMO Miranda (Spa) TV Canale 5 INTERNET www.gazzetta.it GDS © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ALLENATORE TRA LE CONTROMOSSE STUDIATE DAL FRANCESE ANCHE UN TRIDENTE CON FLORENZI PER AUMENTARE LA COPERTURA DIFENSIVA Garcia e l’attacco moderato «Temo il contropiede Cska» ANDREA PUGLIESE DAVIDE STOPPINI ROMA «Di quel Cska lì sono rimasti molti giocatori, ma per me stavolta sarà totalmente differente». Già e Garcia se lo augura fino in fondo al cuore. Anche perché quel Cska che incontrò il 14 settembre 2011, al suo esordio in Champions, alla fine gli rimase indigesto. Colpa di un certo Doumbia, che con una doppietta nel finale gli strozzò in gola la gioia di una vittoria che sembrava oramai in cassaforte. «I russi hanno talento e velocità davanti — continua il tecnico della Roma — Dovremo essere bravi ad imporre il nostro gioco e essere efficaci nei momenti chiave della gara». Variabile Florenzi E proprio la velocità di quei due là davanti, Doumbia e Musa, è la preoccupazione più grande della vigilia di Garcia. Il timore è quello di scoprirsi troppo per andare a cercare la vittoria, lasciando così campo e spazi alle punte avversarie dove potersi inserire e fare male alla difesa giallorossa. «Loro sono forti in ripartenza, san- Rudi Garcia, 50 anni, Roma EPA Le stagioni di assenza della Roma dalla Champions League. La sua ultima partecipazione risale infatti al 2010-11, quando uscì agli ottavi di finale per mano degli ucraini dello Shakhtar Donetsk no fare tutto». Ecco perché ieri il francese ha provato a lungo Florenzi (anche nel 4-2-3-1), che potrebbe essere la variabile impazzita da sfruttare dall’inizio o anche in corsa. Florenzi, a destra, può infatti garantire maggiore copertura in una fascia dove già Maicon e Pjanic non sono due mostri nelle coperture difensive. Insomma, una catena Maicon-Pjanic-Iturbe potrebbe essere pericolosa da sopportare, sopratutto in una partita dove mancherà De Rossi, il centrocampista che meglio di tutti sa schermare e coprire la difesa. Testa e stadio Garcia, però, sa anche che vincere stasera può essere molto importante per il prosieguo della competizione. Non decisivo, è ovvio, ma importante sì. Perché genererebbe entusiasmo nell’ambiente, aumenterebbe l’autostima nel gruppo e psicologicamente potrebbe accendere la scintilla giusta per affrontare al meglio il tunnel di fuoco City-Bayern. «Sappiamo tenere palla e sfruttare gli spazi che si creano quando la squadra avversaria esce. Ma in caso di mancata vittoria non sarà finito niente, è chiaro. Il gironcino è come un mini-campionato, non si sa mai quale sia la partita più difficile. È vero che tutti ci vedono già fuori, vuol dire che se riusciremo ad arrivare agli ottavi sarà un exploit». Per arrivarci, la vittoria di stasera può pesare come un macigno. Ecco perché Garcia ai suoi raccomanderà testa, pazienza e coraggio. Al resto ci penserà l’Olimpico, almeno così spera Rudi. «Lo stadio deve seguire la Sud, dovremo godere con i nostri tifosi». Sperando che Doumbia non si ricordi di quel giorno di tre anni fa... © RIPRODUZIONE RISERVATA ORDINE PUBBLICO C’è allarme per i 700 russi oggi all’Olimpico In questi ultimi giorni molti di loro sono stati segnalati a divertirsi in Riviera Romagnola, ma oggi tutti i 700 (circa) tifosi russi al seguito del Cska Mosca saranno all’Olimpico. Per questo l’allarme dal punto di vista dell’ordine pubblico. C’è grande attenzione perché nel panorama moscovita la tifoseria del Cska viene descritta dalle forze dell’ordine meno violenta rispetto a quella della Dinamo, ma più pericolosa rispetto a quella della Lokomotiv. Per questo l’attività di prevenzione sarà significativa. MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 CHAMPIONS GRUPPO E « La favorita è il Bayern, poi il Chelsea. Un gradino sotto Real e Barcellona FABIO CAPELLO SULLA CHAMPIONS LEAGUE « La Juve ha un girone più facile. Ed è riuscita a tenersi i suoi uomini mercato FABIO CAPELLO SUI CAMPIONI D'ITALIA Per dire che il Bayern è fortissimo non c’è bisogno di vederlo dal vivo. «Ancora più forte dell’anno scorso. Perché Benatia è quello che gli serviva dietro e perché credo che Xabi Alonso fosse esattamente il tipo di giocatore che voleva Guardiola per far girare la squadra come dice lui. E così Lahm può tornare a fare il laterale, il mestiere che gli riesce meglio». Il maestro di russo Più facile che la Roma passi il girone o che il Bayern vinca la Champions? «La Roma deve fare un percorso tipo quello del Napoli l’anno scorso: forse stavolta 12 punti potranno bastare. Il Bayern è il mio favorito per la Champions League assieme al Chelsea: un gradino sopra a Real e Barcellona». Perché? «Cska imprevedibile con Musa e Doumbia Garcia, non fidarti» Capello, c.t. della Russia, sarà all’Olimpico: «Cska completato dal mercato, ma la Roma può passare con 12 punti nel girone più duro» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE @andrelefante SAN PIETROBURGO (Russia) Da padrone di casa a ospite di riguardo all’Olimpico. Da San Pietroburgo a Roma, dalla «tre giorni» Fifa con full immersion nelle conferenze tecniche post Mondiale ad un volo oggi all’ora di pranzo, per non perdersi Roma-Cska Mosca. Fabio Capello fa il commissario tecnico della Russia a tempo pienissimo: «In questo periodo, con le partite di qualificazione e dunque i ritiri, sto a Mosca almeno venti giorni al mese, anche di più». Lo fa alla faccia dell’incredibile vicenda che lo vede terminale di una latente guerra interna alla federazione russa e dunque senza stipendio da mesi. «I soldi sono l’ultima cosa che mi preoccupa», ha ripetuto ancora una volta ieri Capello. È più preoccupato di portare la Russia all’Europeo, anche per questo stasera ha scelto di seguire dal vivo Roma-Cska: «Voglio vedere i due centrali difensivi, Ignashevich e Vasili Berezutski. E poi Akinfeev, naturalmente: non so se avranno una serata così tranquilla». Dunque si aspetta un assedio della Roma? «Non è detto: la prima partita di un girone è sempre quella della pressione psicologica e ne ha di più chi gioca in casa. La Roma è forte e per questo per me è importante verificare l’approccio dei miei giocatori a una partita potenzialmente difficile, tanto più per chi solo da un anno è abituato a giocare la Champions League. Però fossi in Garcia non mi fiderei granché di questo Cska». lltrionfo Se non lo sa lei... «Lo dico tanto più dopo il mercato: Eremenko e Natcho sono due rinforzi importanti in sé, che in più completano bene la squadra. Il Cska è un’avversaria organizzata, compatta, ma non così scontata da affrontare, perché ha una variabile importante: quei due là davanti, Musa e Doumbia, sono imprevedibili e soprattutto velocissimi». Però anche la Roma là davanti non scherza, no? «La Roma ha grande qualità e un allenatore che ha fatto un buonissimo lavoro, perché senza un gran lavoro non si arriva vicino allo scudetto già al primo anno. E sa cosa mi piace di lui? Sentirlo dire, pur dopo una vittoria come quella di Empoli, che di certe cose non era così contento: è segno di determinazione». «Perché sono due squadre “fatte”, già pronte. Invece Ancelotti e Luis Enrique dopo questa estate hanno un po’ più di lavoro da fare per trovare o ritrovare la quadratura del gruppo». Più facile che faccia strada la Roma o la Juve? «La Juventus ha un girone più facile e più esperienza. Ed è più competitiva dell’anno scorso perché è riuscita a tenersi i suoi uomini mercato». Ormai è un’eccezione per le squadra italiane. «È uno dei problemi del nostro calcio. Noi siamo sempre stati bravi, soprattutto nei momenti difficili, a trovare buoni giocatori: il fatto è che una volta i top player venivano in Italia, mentre ora non vengono e quelli che abbiamo ce li portano via. Quando è così si abbassa il livello di qualità del campionato, perché si abbassa anche quello dei giocatori: a stare in campo con quelli bravi si impara. Io andavo a vedere Suarez, per imparare: se quelli bravi vanno via, da chi si impara?». Stadio Olimpico, 17 giugno 2001, ultima giornata: la Roma di Capello batte 3-1 il Parma con gol di Totti (a sinistra di fianco al tecnico), Montella e Batistuta vincendo il terzo scudetto della storia. FABIO CAPELLO Nato il 18/06/1946 a San Canzian d’Isonzo (GO) Ruolo Allenatore Le sue squadre da allenatore Milan 1987 (solo sei partite) Milan 1991-1996 Real Madrid 1996-1997 Milan 1997-1998 Roma 1999-2004 Juventus 2004-2006 Real Madrid 2006-2007 C.T. Inghilterra Altri problemi? «Almeno due. Anzitutto gli stadi, sono obsoleti: fatti (male) per il Mondiale del 1990, e quelli sono rimasti. La Juve, per avere il suo, ha dovuto disfare il vecchio per poi rifarselo. Basta che le faccia un esempio, per capire. Qui in Russia ci sono due stadi già pronti per il Mondiale 2018: bel segnale, ma c’è di più. A Kazan sono passati dai 12-14 mila spettatori a partita del vecchio ai 30-35 mila del nuovo stadio; a Mosca, nel nuovo impianto dello Spartak, sold out da 45 mila per l’inaugurazione e alla prima di campionato erano in 40 mila. Se uno stadio è bello, comodo e funziona, la gente ci va». E l’altro problema? Il 17 giugno 2001 la sua Roma vinse il terzo scudetto v identiKit & CARRIERA Girone troppo duro, per la Roma? «Probabilmente il più duro di tutti. Ho visto dal vivo il Manchester City con l’Arsenal, sabato scorso: una partita fantastica per l’intensità straordinaria di tutte due le squadre, e chi pensava a un City appagato dal campionato vinto si metta pure il cuore in pace. A parte il talento offensivo, quando si ha gente come Yaya Touré, Kompany, Zabaleta, Fernandinho, si ha gente che non ci sta a perdere. Mai». «Nelle nostre partite non si sa più cosa sia la continuità del gioco: c’è il vizio di cadere per terra al primo contrasto, di simulare, di buttar fuori subito la palla, mentre qui a San Pietroburgo è emerso che al Mondiale la tendenza degli arbitri è stata quella di far giocare il più possibile. Una domanda, senza polemica: ma perché l’agonismo che all’estero viene premiato, da noi è considerato a priori una scorrettezza? Ma vi pare che così vengano fuori partite più belle?». 2007-2012 C.T. Russia dal 2012 Palmares 5 Campionati italiani 1 revocato 2 Campionati spagnoli 1 Champions League 1 Supercoppa europea © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ALTRA GARA SCONTRO FRA I CAMPIONI DI GERMANIA E DI INGHILTERRA ALL’ALLIANZ ARENA Beckenbauer punge Pep: «Bayern indietro» Il Kaiser vede il City più in forma, Guardiola dice: «Tanti infortuni, fuori pure Ribery» PIERFRANCESCO ARCHETTI Non ci fosse la Roma a dare più incertezza a questo gruppo, sarebbe il solito ritrovo tra compari: Bayern e Manchester City si rivedono stasera per la quinta volta in tre anni e nella stagione scorsa anche il Cska Mosca faceva parte della compagnia. Passarono inglesi e tedeschi (mentre nel 201112, quando c’era un’altra italiana come il Napoli, il City venne escluso). Per non fare credere che sia il solito menu, ci pensa Franz Beckenbauer a infastidire l’ambiente bavarese: «Questo è il gruppo più duro, si può superare prevalendo sempre in casa, ma il Manchester City è in buona forma e il Bayern no». Quando parla il Kaiser di solito gli allenatori non gradiscono, ma a Pep Guardiola può stare bene di «non essere troppo a posto» come spiega nell’annunciare che anche «Franck Ribery non sarà della partita, ha male al ginocchio». Fuori pure Schweinsteiger, Thiago Alcantara, Martinez; poi Badstuber, Pep Guardiola, al centro, dà le ultime istruzioni a Rafinha e Robben GETTY al rientro dopo due anni di stop per una doppia rottura del crociato, sabato si è di nuovo rotto (adduttori), mancherà almeno altri tre mesi. E Robben, pure lui infortunato, è tornato ad allenarsi soltanto lunedì. «Favoriti noi? Sì, ma insieme ad altre otto-dieci squadre», ha esagerato Pep. Che dovrà schierare Xabi Alonso anche se non gli sembra ancora in condizione, mentre ha espresso dubbi sull’ex romanista Benatia. «E’ ancora troppo indietro». Probabile un ritorno alla difesa a quattro, dopo l’insistenza iniziale sul 3-4-3, però il cambio di sistema, se avverrà, sarà determinato dall’emergenza e non da una virata filosofica. Senza allenatore Manuel Pellegrini è squalificato (come Zabaleta) per le critiche all’arbitro negli ottavi della scorsa edizione, quando gli attuali campioni d’Inghilterra vennero eliminati dal Barcellona. Una sfida che avrebbero potuto evitare se il tecnico non avesse sbagliato i conti della differenza reti nell’ultima gara del girone a Monaco: quando vinceva 3-2 tolse due attaccanti e non inserì Aguero «perché dovevamo segnare altri due gol per arrivare primi nel girone, ed era difficile», ammise. Invece ne bastava soltanto uno. La punta argentina stasera si gioca il posto con Edin Dzeko, a lungo inseguito dal Bayern. Che ora ha Lewandowski, alla prima in Champions all’Allianz Arena. Potrebbe bastare per rasserenare Beckenbauer. © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 CHAMPIONS LA GUIDA ALLA PRIMA GIORNATA «Psg fortissimo Abbiamo Ibra e sarà l’anno di Pastore» ROMA (4-3-3) BAYERN CSKA MOSCA (4-3-3) MAN. CITY GRUPPO E OGGI ORE 20.45 13 44 15 butta dalla torre? Come ha vissuto l’esordio Mondiale contro l’Inghilterra? «Quando si sparse voce che giocavo ho sentito pessimismo. Tutti a chiedersi se fossi pronto. Le parole di Buffon mi hanno ridato fiducia». Perché è andata male in Brasile? «Forse si è sottovalutata la Costa Rica. Poi è subentrata la paura del flop 2010 e certi episodi ci sono stati sfavorevoli». Si è parlato di frattura generazionale? «Le parole di Buffon erano dure, ma anche di frustrazione e in replica alle critiche alla vecchia guardia. Non ho visto gruppetti, solo affinità. Di sera si giocava insieme a carte». 3 21 A. COLE LAHM 10 27 ITURBE TOTTI GERVINHO 18 88 7 MUSA DOUMBIA TOSIC «Nessuno. Il c.t. magari ha bisogno di certezze in questa fase. Marco è il futuro e forse Conte vuole solo proteggerlo». 22 3 DANI ALVES PIQUÉ GÖTZE 4 16 8 10 RAKITIC BUSQUETS INIESTA 7 10 11 PEDRO MESSI NEYMAR 9 LEWANDOWSKI 7 24 21 MILNER MILANOV FERNANDES 2 SILVA NASRI 25 42 YAYA TOURÉ 11 V. BEREZUTSKI 8 FERNANDINHO 26 4 22 BAYERN MONACO PANCHINA 23 Reina, 5 Benatia, 14 Pizarro, 34 Hojbjerg, 11 Shaqiri, 16 Gaudino, 20 Rode ALLENATORE Guardiola. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Ribery, Martinez, Schweinsteiger, Alcantara, Badstuber. CSKA MOSCA PANCHINA 1 Chepchugov, 6 A. Berezutski, 42 Shchennikov, 91 Chernov, 15 Efremov, 8 Panchenko, 71 Bazelyuk. ALLENATORE Slutsky. SQUALIFICATI Dzagoev (3), Wernbloom (3). INDISPONIBILI Elm, Schennikov, Vitinho. MANCHESTER CITY PANCHINA 13 Caballero, 3 Sagna, 20 Mangala, 15 Navas, 35 Jovetic, 16 Aguero, 18 Lampard. ALLENATORE Cousillas. SQUALIFICATI Zabaleta (1) e Pellegrini (1, allenatore). INDISPONIBILI Fernando. Lei è stato tra i primi giovani a emigrare. «Senza il Psg magari sarei ancora a Palermo. E’ giusto andarsene per crescere. Immobile al Dortmund farà bene anche alla nazionale». ARBITRO Fernandez Borbalan (Spa). TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD. Lei ha rinnovato con il Psg stellare, ma in Italia non è famoso. «Nel 2011 scelsi il Psg per il progetto, non per la fama. Poi sorrido se magari non mi fanno passare ai cancelli di Coverciano. Prima dell’Inghilterra il preparatore mi ricordò che ero l’italiano con più presenze in Champions negli ultimi anni» CHELSEA SCHALKE «Nessun litigio, solo tensioni di spogliatoio. Con Conte chi merita ha spazio. Mario è esuberante, deve far bene in campo e rispettare le nuove direttive». E le italiane? «La Juve è solida e cercherà di cancellare la brutta figura di un anno fa. A Roma c’è entusiasmo e credo Bayern e City sperassero di pescarne un’altra». Per Conte, tra Verratti e Pirlo uno è di troppo: chi 25 SERERO 9 20 EL GHAZI SIGTHORSSON SCHÖNE 7 CAVANI IBRAHIMOVIC LUCAS 27 8 DE VINCENTI 26 8 NUNO MORAIS 5 GOMES SERGIO 3 CARLAO 24 PASTORE THIAGO MOTTA VERRATTI MAXWELL 28 17 VAN DER WIEL 5 32 23 MARQUINHOS DAVID LUIZ 30 SIRIGU GUILHERME BARCELLONA PANCHINA 1 Ter Stegen, 2 Montoya, 21 Adriano, 15 Bartra, 6 Xavi, 12 Rafinha, 31 Munir. ALLENATORE Luis Enrique. SQUALIFICATI Vermaelen. INDISPONIBILI Masip. AJAX PANCHINA 31 Leewenburg, 12 Riedewald, 24 Denswil, 29 Ligeon, 8 Duarte, 11 Kishna, 19 Milik. ALLENATORE F. de Boer. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Fischer. APOEL NICOSIA PANCHINA 22 Chiotis, 23 Papazoglou, 44 Ioannou, 4 Artymatas, 46 Aloneftis, 20 Sotiriou, 9 Sheridan. ALLENATORE Donis. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. PSG PANCHINA 1 Douchez, 6 Camara, 21 Digne, 4 Cabaye, 20 Chantome, 14 Matuidi, 22 Lavezzi. ALLENATORE Blanc. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ARBITRO Aytekin (Ger). ARBITRO Stark (Ger). TV Sky Sport Plus HD e Calcio 2 HD. TV Sky Calcio 4 HD. 2 24 IVANOVIC CAHILL 26 3 30 TERRY FILIPE LUIS 8 4 19 26 STOJANOVIC RAJCEVIC 22 MATIC 14 10 70 GRUPPO H OGGI ORE 20.45 44 28 ARGHUS VILER 5 IBRAIMI 9 TAVARES 14 9 18 77 SLIMANI A. CARRILLO ADRIEN SILVA NANI 8 23 14 7 18 DRAXLER M. MEYER SAM 9 A. MARTINS JEFFERSON 33 K.P. BOATENG NEUSTÄDTER 2 AOGO FRIEDRICH 4 24 12 AYHAN HÖGER 3 SARR 1 FÄHRMANN MAURÌCIO 10 36 16 RUBEN NEVES HERRERA 7 9 8 J. MARTINEZ 23 14 33 9 14 LUIZ ADRIANO 28 29 TAISON 62 FILIPENKO POLYAKOV 16 CHERINK 1 RUI PATRICIO 19 MUNIAIN ADURIZ RODIONOV GORDEYCHUK 21 ITURRASPE 20 LIKHTAROVICH VOLODKO MLADENOVIC KHAGUSH 22 11 IBAI GOMEZ BRAHIMI 42 24 LAPORTE BALENZIAGA 8 MIKEL RICO SUSAETA 20 2 1 IRAIZOZ 4 18 DE MARCOS GURPEGI 17 6 SIGNEVICH OLEKHNOVICH 47 26 CASEMIRO 13 WILLIAM CARVALHO ESGAIO 29 4 QUARESMA MENDY 25 HUNTELAAR 10 2 GRUPPO H OGGI ORE 20.45 12 FABIANO 3 DANILO MAICON MARTINS INDI ALEX SANDRO 10 VRSIC MERTELJ Z.FILIPOVIC FABREGAS HAZARD DIEGO COSTA 15 (4-3-3) ATHLETIC B. (4-2-3-1) (4-4-2) SHAKHTAR (4-2-3-1) 33 HANDANOVIC 21 Il Psg debutta in Champions contro l’Ajax, censurato dal fair play finanziario. Dopo il litigio con Prandelli può tornare in azzurro? GRUPPO G OGGI ORE 20.45 13 COURTOIS E’ lei l’erede di Buffon? «Siamo forti anche senza Di Maria. Abbiamo Ibrahimovic e potrebbe essere l’anno di Pastore. Cavani si sacrifica per la squadra e vogliamo rifarci dell’eliminazione ai quarti con il Chelsea». 26 21 21 DJEBBOUR 30 (4-1-4-1) MARIBOR (4-4-1-1) PORTO (4-2-3-1) SPORTING L. (4-3-3) BATE B. GRUPPO G OGGI ORE 20.45 «Buffon è unico per longevità al top e capacità di aggiornarsi. L’esordio con Conte è stato un segnale di fiducia» «Mario paga la fama. Doveva essere un simbolo. Se avesse fatto gol alla Costa Rica oggi sarebbe un eroe». 10 TV Canale 5. SCHÜRRLE OSCAR Colpa di Balotelli? ARBITRO Undiano Mallenco (Spa). 5 KLAASSEN VIERGEVER 78 PARDO ROMA PANCHINA 28 Skorupski, 35 Torosidis, 25 Holebas, 2 Yanga-Mbiwa, 24 Florenzi, 22 Destro, 8 Ljajic. ALLENATORE Garcia. SQUALIFICATI De Rossi (1). INDISPONIBILI Strootman, Balzaretti, Castan, Borriello. 4 10 MANDUCA 6 3 9 1 HART Differenze Conte-Prandelli? «Con Prandelli c’è stata evoluzione di mentalità. Conte offre principi chiari per tutti». 16 2 VAN RHIJN VELTMAN MOISANDER BOILESEN 79 VINICIUS RIISE KOLAROV DEMICHELIS KOMPANY CLICHY 35 AKINFEEV 22 CILLESSEN 18 MATHIEU JORDI ALBA ROBBEN ALABA 19 GRUPPO F OGGI ORE 20.45 24 DZEKO 10 23 4 XABI ALONSO 25 18 BERNAT 27 MÜLLER 25 14 4 3 S. KEITA NAINGGOLAN NABABKIN 17 (4-3-3) (4-3-3) 13 BRAVO J. BOATENG DANTE 4 NATCHO EREMENKO IGNASHEVICH «Juve solida e a Roma c’è entusiasmo» Tra le sue letture future anche Albert Camus che aveva il debole per il calcio e il ruolo di portiere. E scrisse pure “L’étranger”, lo straniero. Salvatore Sirigu, nonostante il ruolo di vice Buffon confermato da Conte, straniero lo è più in Italia che al Psg, dove ha rinnovato fino al 2018. 23 7 66 GRUPPO F OGGI ORE 20.45 1 NEUER ASTORI 20 PJANIC Sirigu oggi sfida l’Ajax in trasferta ALESSANDRO GRANDESSO @agrandesso PARIGI GRUPPO E OGGI ORE 20.45 26 DE SANCTIS MAICON MANOLAS (4-2-3-1) BARCELLONA (4-3-3) AJAX (4-2-3-1) APOEL (4-3-2-1) PSG 13 20 TEIXEIRA DOUGLAS COSTA 17 6 FERNANDO STEPANENKO 44 SHEVCHUK RAKITSKIY 5 33 KUCHER SRNA 30 PYATOV PORTO PANCHINA 25 A. Fernandez, 5 Marcano, 10 Quintero, 18 Adrian Lopez, 11 Tello, 15 Evandro, 99 Aboubakar. ALLENATORE Lopetegui. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Paciencia, O. Torres. CHELSEA PANCHINA 1 Cech, 28 Azpilicueta, 5 Zouma, 22 Willian, 17 Salah, 11 Drogba, 18 Remy. ALLENATORE Mourinho. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. MARIBOR PANCHINA 1 Cotman, 36 Zivko, 6 N’Diaye, 20 Biton, 8 Sallalic, 21 Dervisevic, 11 Zahovic. ALLENATORE Simundza. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Suler. SCHALKE 04 PANCHINA 28 Wetklo, 23 Fuchs, 13 Choupo-Moting, 3 Kirchhoff, 11 Clemens, 27 Barnetta, 20 Obasi. ALLENATORE Keller. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Farfan, Santana, Giefer, Goretzka, Höwedes, Matip, Uchida, Kirchhoff, Kolasinac, Sobotka. SPORTING LISBONA PANCHINA 22 Marcelo Boeck, 26 Paulo Oliveira, 24 Oriol Rosell, 17 João Mario, 36 Carlos Mané, 11 Capel, 10 Montero. ALLENATORE Marcos Silva. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. BATE BORISOV PANCHINA 30 Malins, 55 Tubic, 5 Yablonski, 77 Yakovlev, 52 Petrenko, 44 Antilevski, 15 Klimovich. ALLENATORE Yermakovic. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ARBITRO Turpin (Fra). ARBITRO Nijhuis (Ola). TV Sky Calcio 7 HD. TV Sky Calcio 6 HD. ATHLETIC BILBAO PANCHINA 13 Herrerin, 15 Iraola, 5 Moran, 6 San José, 7 Beñat, 29 U. Lopez, 21 Viguera. ALLENATORE Valverde. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. SHAKHTAR DONETSK PANCHINA 32 Kanibolotskiy, 18 Ordets, 31 Ismaily, 8 Fred, 10 Bernard, 21 Gladkyi, 77 Ilsinho. ALLENATORE Lucescu. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ARBITRO Sidiropoulos (Gre). ARBITRO Bebek (Cro). TV Sky Calcio 5 HD. TV Sky Sport 3 HD e Calcio 3 HD. © RIPRODUZIONE RISERVATA Risultati, classifiche e calendario GRUPPO A Ieri Juventus-Malmoe Olympiacos-Atletico Madrid 2-0 3-2 GRUPPO B Ieri Liverpool-Ludogorets Real Madrid-Basilea 2-1 5-1 GRUPPO C Ieri Benfica-Zenit Monaco-Bayer Leverkusen 0-2 1-0 GRUPPO D Ieri Borussia Dortmund-Arsenal Galatasaray-Anderlecht 2-0 1-1 GRUPPO E Oggi Bayern Monaco-Manchester City Roma-Cska Mosca GRUPPO F Oggi Ajax-Psg Barcellona-Apoel Nicosia GRUPPO G Oggi Chelsea-Schalke 04 Maribor-Sporting Lisbona GRUPPO H Oggi Athletic Bilbao-Shakhtar Donetsk Porto-Bate Borisov Classifica Classifica Pt G V N P Gf Gs Classifica Pt G V N P Gf Gs Classifica Ajax 0 0 0 0 0 0 0 Chelsea 0 0 0 0 0 0 0 Athletic Bilbao 0 0 0 0 0 0 0 Apoel Nicosia 0 0 0 0 0 0 0 Maribor 0 0 0 0 0 0 0 Bate Borisov 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Porto 0 0 0 0 0 0 0 Classifica Pt G V N P Gf Gs Classifica Pt G V N P Gf Gs Classifica Pt G V N P Gf Gs Classifica Pt G V N P Gf Gs Juventus 3 1 1 0 0 2 0 Real Madrid 3 1 1 0 0 5 1 Zenit 3 1 1 0 0 2 0 Borussia D. 3 1 1 0 0 2 0 Bayern Monaco 0 0 0 0 0 0 0 Olympiacos 3 1 1 0 0 3 2 Liverpool 3 1 1 0 0 2 1 Monaco 3 1 1 0 0 1 0 Anderlecht 1 1 0 1 0 1 1 Cska Mosca Ludogorets 0 1 0 0 1 1 2 Leverkusen 0 1 0 0 1 0 1 Galatasaray 1 1 0 1 0 1 1 Manchester City 0 0 0 0 0 0 0 Basilea 0 1 0 0 1 1 5 Benfica 0 1 0 0 1 0 2 Arsenal 0 1 0 0 1 0 2 Roma Atletico Madrid 0 1 0 0 1 2 3 Malmoe 0 1 0 0 1 0 2 Pt G V N P Gf Gs 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Pt G V N P Gf Gs Barcellona 0 0 0 0 0 0 0 Schalke 04 Psg 0 0 0 0 0 0 0 Sporting Lisbona 0 0 0 0 0 0 0 Shakhtar Donetsk 0 0 0 0 0 0 0 Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni Prossimi turni 1 ottobre Atletico Madrid-Juventus Malmoe-Olympiacos 22 ottobre Atletico Madrid-Malmoe Olympiacos-Juventus 4 novembre Juventus-Olympiacos Malmoe-Atletico Madrid 26 novembre Atletico Madrid-Olympiacos Malmoe-Juventus 9 dicembre Juventus-Atletico Madrid Olympiacos-Malmoe 1 ottobre Basilea-Liverpool Ludogorets-Real Madrid 22 ottobre Liverpool-Real Madrid Ludogorets-Basilea 4 novembre Basilea-Ludogorets Real Madrid-Liverpool 26 novembre Basilea-Real Madrid Ludogorets-Liverpool 9 dicembre Liverpool-Basilea Real Madrid-Ludogorets 1 ottobre Bayer Leverkusen-Benfica Zenit-Monaco 22 ottobre Bayer Leverkusen-Zenit Monaco-Benfica 4 novembre Benfica-Monaco Zenit-Bayer Leverkusen 26 novembre Bayer Leverkusen-Monaco Zenit-Benfica 9 dicembre Benfica-Bayer Leverkusen Monaco-Zenit 1 ottobre Anderlecht-Borussia Dortmund Arsenal-Galatasaray 22 ottobre Anderlecht-Arsenal Galatasaray-Borussia Dortmund 4 novembre Arsenal-Anderlecht Borussia Dortmund-Galatasaray 26 novembre Anderlecht-Galatasaray Arsenal-Borussia Dortmund 9 dicembre Borussia Dortmund-Anderlecht Galatasaray-Arsenal 30 settembre Cska Mosca-Bayern Monaco Manchester City-Roma 21 ottobre Cska Mosca-Manchester City Roma-Bayern Monaco 5 novembre Bayern Monaco-Roma Manchester City-Cska Mosca 25 novembre Cska Mosca-Roma Manchester City-Bayern Monaco 10 dicembre Bayern Monaco-Cska Mosca Roma-Manchester City 30 settembre Apoel Nicosia-Ajax Psg-Barcellona 21 ottobre Apoel Nicosia-Psg Barcellona-Ajax 5 novembre Ajax-Barcellona Psg-Apoel Nicosia 25 novembre Apoel Nicosia-Barcellona Psg-Ajax 10 dicembre Ajax-Apoel Nicosia Barcellona-Psg 30 settembre Schalke 04-Maribor Sporting Lisbona-Chelsea 21 ottobre Chelsea-Maribor Schalke 04-Sporting Lisbona 5 novembre Maribor-Chelsea Sporting Lisbona-Schalke 04 25 novembre Schalke 04-Chelsea Sporting Lisbona-Maribor 10 dicembre Chelsea-Sporting Lisbona Maribor-Schalke 04 30 settembre Bate Borisov-Athletic Bilbao Shakhtar Donetsk-Porto 21 ottobre Bate Borisov-Shakhtar Donetsk Porto-Athletic Bilbao 5 novembre Athletic Bilbao-Porto Shakhtar Donetsk-Bate Borisov 25 novembre Bate Borisov-Porto Shakhtar Donetsk-Athletic Bilbao 10 dicembre Athletic Bilbao-Bate Borisov Porto-Shakhtar Donetsk REGOLAMENTO Le prime due di ciascun girone passano agli ottavi; la terza scivola in Europa League. In caso di parità sono decisivi nell’ordine: a) gli scontri diretti; b) la differenza reti negli scontri diretti; c) i gol in trasferta negli scontri diretti; d) la differenza reti; e) i gol segnati; f) il coefficiente Uefa di luglio 2014 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 SERIE A AI FERRI CORTI CLARENCE È SOTTO CONTRATTO FINO AL 2016, IL LEGALE: «L’ULTIMO INCONTRO CON IL CLUB NON HA AVUTO UN ESITO FELICE» L’ex ministro Treu: «Caso Seedorf? Si rischia il tribunale» Il giuslavorista rappresenta l’olandese: il Milan gli deve 5 milioni netti di stipendio MARCO PASOTTO MILANO Il silenzio degli ultimi tempi non deve ingannare. E la soddisfazione per l’ottimo inizio stagionale del Milan non ha il potere di cancellare la questione. Quella che il club rossonero ha in sospeso con Clarence Seedorf, e che pare ben lontana dall’essere risolta. Dal giorno dell’eso- nero in poi, ovvero il 9 giugno, di passi avanti se ne sono fatti ben pochi. Anzi. Al momento resta una situazione di stallo e non è una buona notizia. Auspicio Da una parte c’è il Milan, che avrà Seedorf a libro paga sino a giugno del 2016, con uno stipendio annuale di 2,5 milioni netti. E cioè circa 5 lordi. Dall’altra c’è Clarence, a cui è stata chiusa bruscamente la porta in faccia e che non intende rinunciare nemmeno a un centesimo. Per cercare di trovare una soluzione la faccenda è finita nella mani dei rispettivi legali. Gli interessi del Milan sono curati come sempre dall’avvocato Cantamessa, mentre l’olandese si è affidato a un super pool di giuslavori- sti, fra cui l’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, che ha lo studio legale a Milano. Ed è proprio da lui, pur nell’ambito di una questione inevitabilmente molto riservata, che arriva una proiezione piuttosto fosca: «Noi auspichiamo una soluzione amichevole e che soddisfi entrambe le parti, ma l’ultimo incontro non è andato molto bene e allo stato attuale delle cose c’è il forte rischio che si finisca in tribunale». Clarence Seedorf, 38 anni, sembra quasi voler dire: «Io resto qui» AFP Danni Dunque si prospetta una causa a tutti gli effetti, nonostante il tribunale fosse l’approdo che tutti avevano raccontato di voler evitare. Un po’ di margine perché la situazione rientri c’è ancora: le parti si rivedranno, probabilmente già la settimana prossima. Il Milan comunque non replica in alcun modo alle parole di Treu. Ballano molti soldi (10 milioni lordi sino alla fine del contratto), che Seedorf esige fino all’ultima moneta. E si era persino parlato di un ulteriore affondo per danni morali e materiali, terreno quest’ultimo molto impervio che comunque potrebbe percorrere anche il Milan. Clarence intanto resta alla finestra come disoccupato extralusso (trovare una nuova panchina ovviamente sarebbe la risoluzione di tutti i mali) e, da tesserato del club rossonero, è comunque costretto a mantenere un minimo di rapporti con via Aldo Rossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA C’è Milan-Juve: Abbiati non poteva perdersela Nel 2005 Galliani lo prestò ai bianconeri, in estate ci è andato ancora vicino ma Inzaghi ha detto no. E con il k.o. di Lopez sabato para lui ALESSANDRA GOZZINI MILANO Christian Abbiati è un ex della sfida: giocò con la maglia della Juventus nella stagione 2005-2006 ed ha avuto contatti ravvicinatissimi con il bianconero anche durante l’ultima sessione del mercato. Possibile avversario Sabato sera Abbiati riuscirà con la Signora, nel senso che sarà lui il portiere titolare del Milan nella gara contro i campioni: Diego Lopez ha dato buca con l’infortunio al bicipite femorale destro, all’appuntamento notturno si presenterà il suo attuale vice. Ma c’è stato un tempo in cui Abbiati faceva coppia proprio con Buffon: seconda metà di agosto 2005, il Trofeo Berlusconi aveva messo Gigi k.o. (lussazione a una spalla dopo uno scontro di gioco con Kaka) e Abbiati veniva ceduto in prestito gratuito alla Juve per prenderne il posto. Questo il bilancio dei sei mesi da titolare: 19 partite in campionato, sei in Champions e due in Cop- pa Italia, diciassette in totale i gol subiti, tredici le partite senza macchia. Dopo un altro paio di prestiti a Torino e Atletico Madrid, Abbiati rivestì i colori più amati, quelli del Milan fino a diventarne uno degli uomini più fedeli. Affezionato a tal punto da farsi da parte senza rancore, se il Milan avesse avuto intenzione di iniziare una storia con un nuovo (e poco ingombrante) portiere: «Gabriel è giovane e ha un grosso potenziale, Agazzi è un ottimo portiere, molto esperto. Io sono un diesel, devo prepararmi bene e non sarà facile perché l’età avanza e faccio una certa fatica... Se la scelta dell’allenatore non cadrà su di me, non ci sarà alcun problema» aveva raccontato a luglio dagli Stati Uniti, in corso la tournée della squadra. Arriva Diego Solo che a un certo punto si è rifatta viva la ex (e siamo a metà agosto) e certi rapporti potevano essere rivisti: potevano per esempio lasciarsi la Juventus e Storari, richiesto dal Sassuolo per via dell’infortunio di Pegolo, e OPERATO SAPONARA El Shaarawy è recuperato Oggi c’è Barbara El Shaarawy verso il sì. Ma proprio un sì pieno, che potrebbe addirittura significare una maglia da titolare contro la Juve. Ovviamente al netto delle scelte di Inzaghi. Comunque la buona notizia c’è: ieri Stephan ha svolto il secondo allenamento di giornata interamente in gruppo e quindi è recuperato («a piccoli passi», ha scritto in serata su Instagram con una bella foto sorridente). Ancora da valutare Torres, che ha fatto solo lavoro a parte: per lo spagnolo al massimo si profila un posto in panchina. Ieri è stata anche la giornata dell’intervento al menisco di Saponara: tutto okay. Oggi a Milanello si presenterà Barbara Berlusconi, mentre venerdì è atteso Silvio, che potrebbe assistere alla sfida con la Juve. tornare insieme Abbiati e i bianconeri. C’era il sì di Christian, anche perché nella relazione con il Milan si era nel frattempo inserito il terzo incomodo: da Madrid era arrivato un portiere nuovo e affascinante, non proprio un numero uno a cui far da consigliere. Certe gerarchie dovevano così essere riconsiderate: non più Agazzi in testa, Abbiati vice e Gabriel terzo ma una classifica stravolta come certi sentimenti, Diego Lopez al vertice, poi Abbiati e poi ancora Agazzi. Stop Galliani e Pippo Per questo la possibilità di tornare juventino era stata fortemente considerata: a stoppare il nuovo fidanzamento è stato Galliani, a.d. di provata fede milanista (e stima per il portiere, di cui è solito ricordare le parate storiche). Era curioso l’intreccio di quest’estate in Versilia: mentre il dirigente annunciava il matrimonio con Diego Lopez, alle sue spalle si aggirava Abbiati, che alloggiava nello stesso hotel di Forte dei Marmi per qualche giorno di Christian Abbiati, 37 anni, è tornato al Milan nella stagione 2008-09 FORTE relax estivo. Un successivo colloquio con Inzaghi, allenatore ed ex compagno, ha poi riportato entusiasmo nel cuore del portiere. Che, oltre alla Juventus, sarà chiamato ad altre prove: dovrà proteggere la sua squadra anche oltre la patita di sabato sera. Diego Lopez starà fermo almeno un paio di settimane («Al termine delle quali verrà rivalutato con altri esami strumentali» spiegava il report tossonero), dunque Abbiati ci sarà pure contro l’Empoli, nell’anticipo del turno infrasettimanale di martedì prossimo. E poi anche a Cesena, a fine settembre, e magari contro il Chievo, prima uscita del mese di ottobre. Intanto però c’è la Juventus, una storia lontana nove anni ma che poteva riaccendersi: sabato notte dovrà essere forte, dovrà fare di tutto per respingerla. © RIPRODUZIONE RISERVATA MONDO ha travolto, Van Basten avrà voglia di riprendersi il futuro. Van Basten a sorpresa «Ancora all’Az, ma da vice» ALESSANDRA BOCCI Non può vivere con il calcio e nemmeno senza. E’ la singolare storia di Marco van Basten, regolarmente stressato dal mal di panchina. Come Arrigo Sacchi, Marco passa ogni tanto attraverso crisi di rigetto che non sempre sono dominabili. Ieri è tornato ad Alkmaar come si era ripromesso, ha parlato con i dirigenti e ha emesso il suo verdetto: resterà, ma da vice del suo attuale vice, Pastoor. «Questo lavoro mi procura problemi fisici e mentali. Va avanti da troppo tempo, ho sempre pensato che ci avrei fatto l’abitudine, ma non è possibile. Da allenatore non posso influire sul risultato quanto da giocatore, ed è frustrante. Ho consultato tante persone per imparare a vincere la tensione, ora devo fare una scelta. Volevo tornare ad Alkmaar, non come capo allenatore. Abbiamo trovato la soluzione giusta per tutti». Aggiustamenti Sarà giusta per l’Az che può continuare con il tecnico che è stato anche un ex giocatore del club. Sarà giusta per Marco, almeno adesso. Le palpitazioni cardiache avute dopo la morte del padre sono state un campanello d’allarme, eppure è impensabile credere che Van Basten si fermerà nell’ombra. «Lavorerà con i nostri giovani», suggeriscono i dirigenti dell’Az. Ma una sistemazione del genere sembra improponibile, perché magari già fra qualche mese, passato il groviglio di emozioni e interrogativi che lo Taccuino Il posto giusto E’ possibile anche che col tempo Van Basten abbia capito qual è la sua misura. Il perfezionismo, l’incapacità di accettare compromessi lo hanno accompagnato nell’esperienza all’Ajax e ne hanno limitato le possibilità di tornare al club negli ultimi tempi, visto che Marco non è compatibile con lo stile Cruijff. Ora si ritaglia un ruolo appartato, in linea con quello che diceva alla fine della sua esperienza a Amsterdam: «Non sono pronto». Chi lo conosce bene dice che è stato felice solo sulla panchina delle giovanili dell’Ajax. Chissà che nel vivaio dell’AZ non ritrovi il pieno equilibrio. Marco van Basten, 49 anni AFP © RIPRODUZIONE RISERVATA GERMANIA Amburgo a Zinnbauer L’Amburgo ha promosso come tecnico della prima squadra Josef Zinnbauer, allenatore degli Under23, dopo aver esonerato Mirko Slomka. Sarà coadiuvato dall’ex tecnico delle giovanili Rahmen. SVIZZERA Ganz all’Ascona Maurizio Ganz, ex giocatore di Inter e Milan e nella scorsa stagione allenatore della Primavera del Varese è il nuovo allenatore dell’Ascona, club svizzero che partecipa al campionato di Seconda Lega Interregionale (quinta serie svizzera). MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 DOMANI EUROPA LEAGUE Nerazzurri sull’attenti 4 LA GUERRA IN UCRAINA S Crimea Nel febbraio scorso durante i moti di Kiev le opposizioni portano alla caduta del presidente Yanukovych. Mosca reagisce annettendo la Crimea, territorio sotto la sovranità ucraina Ribellione Nelle regioni orientali inizia la resistenza contro il governo di Kiev, sostenuta da Mosca con l’invio di militari. A maggio in un referendum nella regione di Donetsk ha vinto l’indipendenza con oltre l’89% Boeing Il 17 luglio un boeing della Malaysia Airlines viene abbattuto in Ucraina orientale. L’Occidente e Kiev accusano i separatisti filorussi Sanzioni I governi occidentali varano sanzioni che colpiscono settori vitali dell’economia russa. Mosca risponde con un embargo ad Europa e Usa Convogli Il 12 luglio Putin invia un convoglio di aiuti alle città ucraine sotto assedio da parte delle forze regolari, che supera il confine senza autorizzazione MATTEO DALLA VITE @Emmedivu MILANO Tutti d’accordo: non è un Paese qualunque (oggi) e non è una trasferta qualunque. Ma l’Inter decollerà in mattinata da Malpensa in direzione Kiev con l’idea - supportata da tutte le garanzie del caso e dalla Uefa - di considerarla una partita come le altre, in un Paese come gli altri da raggiungere come in tutte le altre occasioni. Perché a Kiev la guerra non c’è. Zona non a rischio Niente pa- nico insomma. E assetto, assicura il club nerazzurro, stile viaggio come tanti o come quello fatto in Islanda il 21 agosto scorso: nessun «rinforzo» in più insomma, a livello di sicurezza, di uomini, di coperture. L’attenzione resterà comunque alta, ma l’organo calcistico continentale ha certificato che la situazione è sotto controllo anche perché le zone a rischio sono altrove, decisamente più a est e non nella Capitale. 4 L’Inter va a Kiev Soggiorno blindato ma niente guerra LE ALTRE ITALIANE S Il Dnipro disputa le gare europee nella metropoli ucraina: conflitto lontano, situazione calma, però scorta aumentata PER L’UEFA Si può giocare solo a Leopoli e nella capitale Sul suolo ucraino le partite internazionali al momento possono essere giocate soltanto in due città, Kiev e Lviv (Leopoli), situate nella parte occidentale del paese, nelle quali la situazione è tranquilla. La Uefa, che la settimana scorsa ha ufficializzato lo spostamento di Dnipro-Inter proprio nella capitale, inoltre si tiene in contatto con i club, le federazioni e le autorità governative: monitora costantemente la situazione delle zone a rischio e, in caso sopraggiungano novità di rilievo, si riserva la possibilità di spostare sedi e date di partite considerate a rischio. Nelle città in cui si gioca, però, la sicurezza è naturalmente gestita e garantita dalle autorità di polizia locali. Il Consolato La storia è nota: pochi giorni dopo il sorteggio di Montecarlo - e ovviamente considerando la situazione nella parte orientale dell’Ucraina - la Uefa ha spostato il match a Kiev, dove già il club di Dnipropetrovsk aveva disputato una gara il 30 luglio scorso contro il Copenaghen per i Preliminari di EL (in campionato gioca in casa). Quella volta, allo stadio, ci furono alcune intemperanze dei tifosi (pare della Dinamo Kiev), ma all’Inter sono più volte arrivate rassicurazioni sul fatto che la Capitale è tranquilla, lontana anche dagli echi della guerra congelata dal «cessate il fuoco» del 5 settembre. Il tutto perché i conflitti sono nelle terre (di confine e più interne) attigue alla Russia e perché - di conseguenza - le rassicurazioni degli organi istituzionali non sono mai mancate. Normale che l’apprensione ci sia, ma anche ieri dal Consolato ucraino in Italia è stato confermato che problemi attuali o in previsione non ce ne sono. Riunione in più L’Inter - per far capire la propria normalità nell’eccezionalità - porterà lo stesso numero di steward addetti alla sicurezza di sempre: due, più il responsabile che li coordinerà garantendo di fatto attenzione alla prima squadra la vita nella capitale Guerra e pallone Febbraio a Kiev: soldati davanti alla statua del mito Lobanovski davanti allo stadio della Dinamo AFP A 350 CHILOMETRI DA CASA 3 350 km Kiev v Donetsk Lviv viv UCRAINA U UC C RA R AIN AINA A IN Dnipropetrovsk Odessa Crimea e tranquillità collettiva. Totale, tre: come in ogni trasferta. L’eccezione ci sarà oggi: così come in Italia la squadra che ospita la partita si riunisce il venerdì precedente la gara per il GOS (Gruppo Operativo di Sicurezza del quale fanno parte Vigili del fuoco, Servizio sanitario, Polizia municipale e il delegato per la sicurezza), ecco che oggi la stessa riunione ci sarà a Kiev ma con un invitato in più. Perché se solitamente è la squadra di casa a fare un briefing con solo gli organi preposti alla garanzia dell’ordine Domani comincia la fase a gironi dell’Europa League con quattro squadre italiane impegnate. Fiorentina, Inter, Torino e Napoli che è entrata dopo aver perso il playoff di Champions League con l’Athletic Bilbao. Questo il programma delle italiane e gli arbitri della prima giornata: Ore 19 Bruges (Bel)TORINO Arbitro Özkahya (Tur) Tv Mediaset Premium Dnipro (Ucr)INTER Arbitro Zwayer (Ger) Tv Mediaset Premium Ore 21.05 NAPOLISparta Praga (Rep. Ceca) Arbitro Blom (Ola) Tv Mediaset Premium f.li. © RIPRODUZIONE RISERVATA GDS pubblico, oggi saranno presenti sia i responsabili delle Forze dell’ordine ucraine e sia i 2 club. In pratica: anche l’Inter, vista la situazione, è chiamata eccezionalmente a partecipare al Security Meeting. Rinforzi a terra Intanto, per garantire la tranquillità, saranno aumentate le unità della Polizia e dell’Esercito ucraini: per i vari spostamenti interni (aeroporto-hotel all’arrivo, hotel-stadio e ritorno nel pomeriggio, hotel-stadio-aeroporto nel giorno del match vi- sto che l’Inter rientrerà a Milano nella notte post-gara) l’Inter sarà probabilmente seguita da una struttura superiore alla media, di uomini e mezzi. Ah, Kiev dista 350 chilometri da Dnipro, e va capito se i tifosi della squadra (considerati «caldi») si adopereranno per la trasferta. Di sicuro da Milano partiranno 60 ragazzi della Curva Nord (Milano-Kiev volo diretto). E per tutti garantisce il vecchio amico Mircea Lucescu: «A Kiev è tutto calmo e si vive benissimo». Buon match. © RIPRODUZIONE RISERVATA FIORENTINAGuingamp (Fra) Arbitro Lechner (Aut) Tv Mediaset Premium La terza maglia dell’Inter 2014-’15 Nagatomo out Fassone: «Obiettivo Champions» APPIANO GENTILE (Como) In Ucraina senza Medel (squalificato) e Nagatomo (affaticato). Mazzarri ne porta a Kiev 22 per la sfida col Dnipro. Nella lista c’è Jonathan, che però non ha i 90’ nelle gambe. Scelte obbligate dunque sugli esterni, con D’Ambrosio e Dodò, a meno che non venga lanciato il giovane Mbaye. Dita, tessere e Fassone Ieri il presidente Thohir a ritwittato una foto in cui festeggia con un tifoso la vittoria sul Sassuolo mostrando sette dita. Ma la vera festa è arrivata dal botteghino, visto che lunedì è stato il giorno in cui sono stati venduti più abbonamenti, quasi 500. Ieri intanto a Sky il d.g. Fassone ha fatto il punto su tutti i fronti: «Spero siano anni ricchi di riforme per il calcio italiano. L’Inter vuole tornare in Champions e continuare a far divertire i tifosi, dando tutto in campo. Abbiamo le idee chiare anche sullo stadio: rimodernare San Siro o costruire un impianto nuovo». Terza maglia, ma non domani Ieri via internet Nike ha svelato la terza maglia, azzurra, che però non verrà indossata domani in Coppa perché gli avversari utilizzeranno una divisa molto simile. I nerazzurri giocheranno in bianco. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA Putin e i mortai sono lontani, i negozi pieni I pericoli? Le fasce laterali, dice Lucescu GIULIO DI FEO ANDREA LUCHETTA «A Kiev si sta benissimo», assicura Mircea Lucescu. Anche il suo Shakhtar è stato costretto a trasferirsi nella capitale per sfuggire alla morsa che stringe il Paese ai confini con la Russia. Ma da Kiev i mortai sono lontani, 500 chilometri a Est, e ormai vanno in scena solo pallide imitazioni della guerriglia che lo scorso febbraio costrinse alla fuga il presidente Yanukovich. In un certo senso, per i nerazzurri garantisce anche il Colonnello Lobanovski: la sua statua pesantemente danneggiata durante gli scontri invernali - è tornata a troneggiare all’ingresso dello stadio della Dinamo. «Anche Piazza dell’Indipendenza, culla delle proteste, è di nuovo perfetta» racconta la fotografa Francesca Volpi. «C’è giusto qualche foto dei caduti negli scontri. DOMANI IN CAMPO Mircea Lucescu, 69, tecnico dello Shakhtar Donetsk Per il resto non sembra un Paese in guerra: la città è calma, i supermercati pieni e non abbiamo avuto difficoltà nemmeno con le forniture di gas (malgrado le minacce di Gazprom, ndr)». Proteste Ieri la ratifica degli accordi con l’Unione europea ha animato qualche ora di proteste, con presidi all’esterno del parlamento e pneuma- tici in fiamme. «Alcune lungaggini sulle norme anticorruzione hanno innervosito i manifestanti, niente di che» spiega Ivan Kukurdzwak di Euromaidan Press, organo di stampa del movimento. «Per domani è previsto un presidio di fronte alla residenza del Presidente, ma resterà circoscritto». Il rinvio di un anno degli accordi economici con l’Ue - chiesto e ottenuto da Putin - ha scaldato gli animi. Ma rispetto a gennaio la situazione è mutata, e anche Kukurdzwak - con tutte le cautele del caso - concede che difficilmente a breve assisteremo a una ripresa delle proteste. Le minacce di Putin («Posso prendere Kiev in due settimane») hanno lasciato giusto qualche traccia superficiale. «Ogni tanto si affaccia un po’ di panico, ma nessuno crede che la Russia possa spingersi a tanto» conclude. Tanto più alla luce di una legge approvata ieri dal Parlamento: autonomia per le regioni dell’Est e amnistia per i combattenti filorussi. «Resa incondizionata», secondo l’opposizione nazio- nalista, in cui sono molto attive le curve. Pericoli e ali Difficile invece che la Federcalcio ceda all’annessione delle squadre della Crimea alla Russia. Domani è in calendario un incontro in Svizzera con la mediazione dell’Uefa, ma non si vedono margini per un accordo. E senza intesa Mosca rischia sanzioni dalla Fifa: il regolamento prevede che una squadra possa cambiare torneo solo col consenso di tutte le federazioni interessate. Parafrasando Lucescu, la minaccia più seria per l’Inter sembra venire dalle fasce: «Il Dnipro ha gente capace di far male, attaccano bene sulle fasce. È una squadra tosta: carattere, pressing, lotta, danno sempre tutto e sono ben organizzati. Se l’Inter controlla la gara la può vincere, se si fa trascinare nello scontro rischia. Non giocano in casa loro? È una cosa che crea ambizioni supplementari, potrebbe anche esaltarli». © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 DOMANI EUROPA LEAGUE Il Napoli è ferito come Higuain E’ l’ora di Zapata L’argentino ha un taglio al piede sinistro: tenterà il recupero. Anche Michu in ballo per sostituirlo MIMMO MALFITANO NAPOLI Piove sul bagnato. Il Napoli rischia di dover fare a meno di Gonzalo Higuain, domani sera, nell’esordio in Europa League. L’attaccante argentino soffre per una ferita al piede sinistro, conseguenza di una tacchettata subita domenica, contro il Chievo. Ieri, ha svolto un lavoro differenziato, ha evitato di calciare in attesa di capire stamattina se l’arto infortunato gli duole ancora. In questo caso, difficilmente Rafa Benitez lo rischierà nella sfida con lo Sparta Praga. Senza di lui, la squadra perderebbe la parte migliore del peso offensivo in un momento delicato, con tutti gli attaccanti in crisi di astinenza e con una difesa che commette errori in ogni partita. Le condizioni del Pipita, in ogni modo, verranno attentamente valutate dal medico sociale, Alfonso De Nicola, e la decisione ultima verrà presa soltanto dopo Gonzalo Higuaín, 26 anni, attaccante argentino del Napoli LIVERANI l’allenamento di rifinitura previsto per questa mattina anche se l’ipotesi più probabile è quella di non rischiarlo. Zapata in preallarme Il for- fait di Higuain apre alla soluzione Zapata, da sempre considerato la sua prima alternativa. L’attaccante colombiano s’è rivisto contro il Chievo nella seconda metà della ri- presa ed ha anche sfiorato il gol con un colpo di testa respinto da Bardi. Il suo impiego, però, non è del tutto scontato, Benitez ha a disposizione anche Michu, giocatore valido negli ultimi venti metri, che può contare sulla fiducia dell’allenatore spagnolo. A Napoli è arrivato per sostituire Goran Pandev ed il suo ingaggio non ha destato grande entusiasmo tra la gente. L’ex Swansea è stato a lungo fermo per infortunio, nella passata stagione, ed è stato rimesso a posto, sul piano fisico, dallo staff dello stesso tecnico. Attacco sterile Tra i motivi del momento no che attraversa il Napoli, c’è pure l’austerità del reparto offensivo. Lì davanti si segna col contagocce, nelle prime quattro partite ufficiali, sono state segnate altrettante reti (2 all’Athletic Bilbao nel doppio confronto del preliminare Champions, e 2 al Genoa nella prima di campionato). Di queste, soltanto una ha avuto un valore pesante, quella realizzata da De Guzman, a Marassi, nei secondi finali che ha dato al Napoli una vittoria insperata, dopo che Callejon l’aveva portato in vantaggio, nel primo tempo. I gol di Higuain e Hamsik all’Athletic, invece, non sono serviti per evitare l’eliminazione dalla Champions, l’aspetto che più di ogni altra cosa ha irritato i tifosi che dinanzi alle prime difficoltà (sconfitta col Chievo) hanno contestato De Laurentiis e Benitez, colpevoli di aver attrezzato una squadra non all’altezza delle grandi di serie A. Incubo da evitare Sembrerebbe assurdo, ma è così: non battere lo Sparta Praga, domani sera, potrebbe rendere ancora più complicato il rapporto tra la gente e il club. C’è il rischio che senza i tre punti, il San Paolo possa nuovamente contestare e sia il presidente sia l’allenatore sono consapevoli che non sarebbero più tollerati risultati negativi. A QUERELA RITIRATA A 28 ANNI DAI FATTI GLI ATTORI PRINCIPALI Sinagra vs Diego il caso è chiuso Definitivamente S Maradona ammette: la relazione con la madre di Diego junior non era stata occasionale Diego Maradona giocatore del Napoli dal 1984 al 1991, non si è sottoposto al test del dna S Claudia Sinagra la madre di Diego Junior, ha lottato per anni per il suo riconoscimento S Diego Sinagra 28 anni,ha incontrato suo padre per la prima volta nel 2003 GIANLUCA MONTI NAPOLI Trenta anni, ieri, dall’esordio nel nostro campionato e quasi 28 dopo la nascita di suo figlio Diego Junior (spegnerà le candeline sabato), Diego Armando Maradona ha raccontato alla magistratura italiana che la sua relazione con Cristiana Sinagra, la madre del ragazzo, non è stata occasionale. Una rivelazione arrivata dopo una lunga battaglia legale. L’ex campione argentino è stato sentito, in occasione del suo ultimo viaggio a Napoli, dal pubblico ministero Maria Laura Lalia Morra, che si è occupata della querela per diffamazione che la Sinagra aveva presentato a marzo 2013 nei confronti di Maradona e del suo avvocato Victor Stinfalen: Stinfalen nel novembre 2012 aveva riportato presunte dichiarazioni di Maradona secondo le quali Diego Junior sarebbe stato frutto di «una relazione occasionale» e che «alla signora e al ragazzo era stato versato quasi un milione per il loro silenzio mediatico». Procedimento archiviato Da qui la querela della Sinagra e la necessità che il pubblico ministero ascoltasse in merito Diego. Quest’ultimo ha negato di aver mai rilasciato quelle dichiarazioni e ha affermato di avere avuto una relazione con la Sinagra, che non ha mai ricevuto compensi per non parlare dell’accaduto. Soddisfatti delle dichiarazioni di Maradona, ieri i legali dell’accusa hanno fatto scadere i termini per fare opposizione alla richiesta di archiviazione del caso. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO FIORENTINA Con il Bruges davanti tocca ad Amauri e Quagliarella Certezza Gomez: «I gol arriveranno li ho sempre fatti» Cuadrado c’è TORINO Assente dall’Europa da 20 anni, c’è bisogno di un ripasso della lezione per il Toro che debutta a Bruges nei gironi di Europa League. Il gol in trasferta… vale per la classifica e il bonus Uefa per la vittoria a Bruges vale 200 mila euro, 100 mila il pari. Motivi più che validi per spingere i granata a osare anche lontano dall’Olimpico e trovare il primo gol su azione che manca dal ritorno dei preliminari con il Brommapojkarna. Per superare l’astinenza da gol e la prima sconfitta a Marassi (non accadeva dal 25 marzo con la Roma) Ventura ha lavorato sui movimenti dei centrocampisti per 48 ore a porte chiuse. Nelle Fiandre vanno innescati gli attaccanti che dal 7 agosto non segnano in gare ufficiali. E solo dopo la rifinitura il tecnico granata scioglierà i dubbi sull’attacco: una certezza è l’assenza di Barreto (per il quale però gli esami di ieri hanno scongiurato lesioni), quindi un’ora in campo per la coppia prescelta per il debutto in Europa, titolari in campionato le «riserve» di Bruges. Il dilemma è su chi puntare dal primo minuto nelle Fiandre. La coppia Quagliarella-Amauri è favorita su Martinez-Larrondo. In Coppa, in trasferta, c’è bisogno di fisicità, e Amauri con la Samp è stato tra i meno peggio. Si potrebbe così ricomporre la coppia ex Juve che in granata deve trovare il giusto feeling. Francesco Bramardo FIRENZE Giocherà? Forse. Deciderà Montella. Comunque, al contrario di quanto ipotizzato, potrà farlo. Regolamento Uefa alla mano infatti, Juan Cuadrado non è squalificato per l’esordio della Viola di domani in Europa League contro il Guingamp. Il colombiano, già diffidato, si prese un giallo nella gara di ritorno (Ottavi di Finale) contro la Juventus nella scorsa Europa League. Spiega l’arcano una nota della Fiorentina: «Come da comunicazione ufficiale della Uefa, Cuadrado non sconterà alcun turno di squalifica (in accordo con l’articolo 22.05 del regolamento EL) per la sanzione ricevuta nella scorsa Europa League (trattandosi di un cartellino giallo che sommato alla diffida gli avrebbe fatto saltare l’eventuale turno dei Quarti di Finale). Squalificato invece Gonzalo Rodriguez. Che in quella gara fu espulso». Giocherà Mario Gomez. Che a Sky ha parlato del proprio momento complicato. «Sono abituato a ricevere delle critiche, è sempre successo nella mia carriera appena sono stato 2-3 partite senza segnare. Contro il Genoa dovevo fare gol, lo so, ma sono tranquillo perché le reti arriveranno. Le ho sempre fatte. L’importante è che la squadra vinca. Rossi? Sono qui da un anno e devo sempre parlare di un infortunio. Che sia mio o di Pepito. Spero solo che torni presto». Giovanni Sardelli © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 SERIE A Infinitamente Toni Il Toro è già nel mirino Domenica giocherà la 600a da pro e i granata fanno gli scongiuri L’attaccante del Verona è entrato nella top 40 dei goleador di A chiamavano «gol in zona Stock», firmati nel finale di gara, e pure lui, guarda il caso, della provincia modenese. Ma la statistica totale porta Toni a quota 130 reti complessive. Un dato che lo spinge nella top 40 di ogni tempo per i tornei a girone unico. MATTEO FONTANA VERONA Al Torino qualche scongiuro in meno lo potranno fare, visto che Luca Toni non è un ex. Per la terza volta di fila, lunedì, l’attaccante ha segnato al Palermo. Una squadra del suo passato. Come Juve, Genoa e Fiorentina, ugualmente «bucate» dal 9 gialloblù nei loro ultimi incroci. Ma domenica, nel posticipo serale in programma all’Olimpico, Toni cercherà il gol per un motivo speciale. Da celebrare, qualora, da prassi, dovesse essere in campo, ci saranno le 600 presenze da professionista con maglie di formazioni di club. Il viaggio Dal Modena al- l’Empoli, dal Fiorenzuola alla Lodigiani. E poi il Treviso, il Vicenza, il Brescia, la consacrazione tra Palermo e Firenze. Re di Germania col Bayern Monaco. Le esperienze in chiaroscuro con la Roma, il Genoa e la Juve, prima dell’avventura araba all’Al-Nasr («Un errore», ricorda lui). Il rientro alla Fiorentina. La sfida, stravinta, di Verona. Un lungo viaggio, iniziato dagli Appennini intorno a Modena: «Io per Toni ho una venerazione. Siamo gente ve- Luca Toni, 37 anni, segna il momentaneo 1-1 in Verona-Palermo GRIGOLINI 599 le presenze di Luca Toni da professionista con le maglie dei quindici club nei quali ha giocato 130 i gol realizzati in Serie A. Meglio di lui fra i giocatori in attività soltanto Totti e Di Natale nuta su a castagne e polenta, cresciuta con la fatica, educata a lottare, Dalle nostre parti è pure un ciclista come Romeo Venturelli, uno che di talento ne aveva, eccome», dice Gianni Bui, poco meno che suo conterraneo, nato a Serramazzoni, mentre di Pavullo nel Frignano, all’anagrafe, è Luca, che l’ha appena sorpassato nella graduatoria dei realizzatori dell’Hellas in A, quinto da solo, a 21, Bui a 20. Il primato, a 35, è di Emiliano Mascetti. Il prossimo, quarto, a 27, è Luppi, il Livio da Mirandola, specialista in quelli che, negli anni 70, Classifiche Scavalcato Roberto Bettega, raggiunti Ezio Pascutti e Ciccio Graziani, ex aequo al trentottesimo posto di sempre. Felice Borel e Spillo Altobelli sono a 132. Roberto Pruzzo è a 133. Tra i giocatori in attività in A, meglio di Toni hanno fatto Francesco Totti – con 235 l’unico a precederlo è Silvio Piola, primo di sempre a 274 – e Totò Di Natale, che ha toccato quota 195 (Gilardino è a 174, ma è in Cina, al Guangzhou, quindi è, per ora, congelato come Di Vaio 142 e Del Piero 188, tra Canada e India). Duello a distanza, tra l’attaccante del Verona e quello dell’Udinese, per tagliare l’uno davanti all’altro la soglia dei 300 gol da professionista. Di Natale aveva appena allungato a 298, ma il penalty siglato contro il Palermo ha riavvicinato Luca, a 296. Altroché dinosauri: giù il cappello di fronte all’infinita grandezza degli evergreen. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 I NUMERI 31 le presenze di Domenico Berardi in Serie A, tutte con la maglia del Sassuolo con cui ha esordito in campionato il 25 settembre 2013 (1-1 a Napoli) 16 i gol in A dell’attaccante nato il 1 agosto 1994 a Cariati (Cosenza), sempre in maglia neroverde Domenico Berardi, 20 IPP GIUDICE SPORTIVO IL SASSUOLO: «SI CALMI» Berardi stangato: tre turni di stop Cori, Juve multata ANDREA TOSI Nessuno avrebbe mai immaginato che Domenico Berardi, talento del Sassuolo, potesse diventare un caso dopo i fasti con la Nazionale Under 21. Eusebio Di Francesco lo ha sempre coccolato ma la ricaduta di domenica, con la gomitata a Juan Jesus, sanzionata con tre turni di squalifica dal Giudice Sportivo, ha fatto perdere la pazienza anche all’allenatore neroverde. Quella di Berardi è una recidiva pericolosa perché già nella passata stagione si era fatto cacciare nel derby col Parma per un analogo gesto di violenza dopo appena 48” dal suo ingresso in campo: anche in quella occasione venne fermato per tre turni. Ora l’attaccante rischia di ritrovarsi addosso l’etichetta del giocatore scorretto e la nomea di testa calda con l’inevitabile ricaduta negativa sul suo modo di stare in campo e nel rapporto a distanza con gli arbitri. «Siamo amareggiati per la squalifica di Berardi - argomenta l’a.d. Giovanni Carnevali - E’ un ragazzo giovane ma l’età non è un alibi, come tutti i giocatori del Sassuolo deve attenersi al codice etico della nostra società. Domenico deve rispettare le regole e perciò sarà multato secondo i parametri del suo contratto. E’ un bravo ragazzo, di sicuro non è un violento nè un provocatore. I suoi sono falli di reazione, prima di essere espulso aveva subìto un colpo da Juan Jesus. Come professionista, Berardi deve controllarsi: sullo 0-5 non era il caso di aggiungere danno al danno». Gli altri stop Il Giudice Tosel ha fermato poi per un turno Bonera (Milan), Felipe (Parma) e Roncaglia (Genoa), inoltre ha comminato un’ammenda di 25mila euro alla Juve per un coro («noi non siamo napoletani») durante la partita con l’Udinese e di 10mila euro alla Roma per l’uso in panchina di un apparecchio ricetrasmittente. © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 SERIE A Preziosi: «Lotito non ha troppi poteri Rappresenta tutti» Il presidente del Genoa replica a Marotta della Juve in difesa del laziale: «Segue i nostri input» MARCO IARIA @marcoiaria1 Di buon mattino squilla il telefono. Sono giorni sempre caldi nei palazzi del calcio, a un mese di distanza dal trionfo di Tavecchio, eletto dopo lunghe polemiche presidente della Federcalcio grazie ai buoni uffici del numero uno della Lazio Claudio Lotito. Lotito di qua, Lotito di là. Lotito col giaccone della Nazionale, Lotito al tavolo dei relatori nella conferenza stampa post consiglio federale. Insomma, «un padre padrone», per dirla con Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus contraria all’elezione di Tavecchio, che ieri è stato ascoltato in Commissione Affari costituzionali in merito alle misure di contrasto alla violenza negli stadi). Squilla il telefono, dunque, ed Enrico Preziosi, patron del Genoa alleato di Lotito nella campagna in Figc, è un fiume in piena: «Siamo stufi di essere rappresentati così. Lotito non fa affatto quello che gli pare, ma ha ricevuto deleghe precise da parte di 15 presidenti di Serie A, che hanno tutti una loro dignità e non possono essere messi in discussione». In effetti, presidente Preziosi, saremmo degli ingenui se pensassimo che Lotito possa avere il pallino di Lega e Federazione senza avere le spalle coperte. «Può essere criticabile per la sua sovraesposizione, ma ognuno ha il suo carattere. Lui ha un solo difetto: è l’unico in Italia a lavorare 26 ore al giorno, mi capita di ricevere sue telefonate anche alle due di notte. Nessuno di noi presidenti riesce a dedicare lo stesso tempo e la stessa dedizione. Ma sbaglia Marotta a dire che Claudio ha troppo potere. Il potere è in funzione del mandato che quindici presidenti gli hanno affidato. Quindici presidenti che non sono stupidi». «Questo è un suo punto di vista su cui si può discutere, ma, vede, il nostro sistema è basato sulle maggioranze. In Serie A ci vogliono 14 voti, poi in assemblea si può ridiscutere tutto, ma qualche decisione bisognerà pur prenderla, altrimenti prevale la logica della conservazione. Le multiproprietà non convengono a Lotito perché ha la Salernitana, ma è ciò che alla maggioranza dei club di A sembra più giusto per far crescere i giovani senza distruggere il campanilismo delle categorie inferiori». Non siamo asserviti, lo abbiamo scelto per la spiccata personalità ENRICO PREZIOSI SU CLAUDIO LOTITO Enrico Preziosi, 66 anni ANSA Due certezze aleggiano sul Palermo: la prima è che la squadra rosanero è stata piuttosto sfortunata in questo primo scampolo di campionato. Si trova nei bassifondi della classifica con un solo punto ma ne avrebbe meritati di più. La seconda verità è che la pazienza di Zamparini non è sconfinata e anche se il presidente dei siciliani nega qualsiasi problema con Iachini, è difficile credere che non stia già pensando a una soluzione alternativa nel caso la situazione in casa rosanero prendesse una brutta piega. Lunedì al Bentegodi c’era Gianluca Atzori ad assistere alla partita Verona-Palermo. E di certo l’ex allenatore di Catania, Samp, Reggina non ci è andato solo perché disoccupato e desideroso di vedere calcio di A, ma perché qualcuno gliel’ha chiesto. Qualcuno che ha a che fare con il club rosanero, ovviamente. Vecchio amore Del resto che Zamparini nutra sincera stima per Atzori, suo giocatore nella stagione 2003-’04 quella della Giuseppe Iachini, 50 anni, dalla scorsa stagione allena il Palermo LAPRESSE storica promozione in A, è cosa certa e risaputa per esplicita ammissione dell’imprenditore friulano. E del resto basta andare un po’ indietro nel tempo e ricordarsi di quando il padrone del Palermo voleva portare Atzori sulla panchina siciliana per il campionato 2009-’10. L’affare saltò solo perché Zamparini si fece avanti con una settimana di ritardo e Atzori pur non avendo firmato nulla col Catania, aveva appena dato la sua parola a Lo Monaco che poi lo esonerò affidando la squadra a Mihajlovic. L’episodio fu reso noto dallo stesso Zamparini. Maurizio Zamparini, 73 anni Trittico Il sito ufficiale del Palermo ieri ha pubblicato una S Preziosi sull’ad juventino Beppe Marotta: «Sbaglia a dire che Claudio ha troppo potere: il potere è in funzione al mandato che 15 presidenti gli hanno affidato» Claudio Lotito, 57 anni ANSA «Un piccolo duce e protagonista Ma lavora bene» FABRIZIO VITALE PALERMO C’è chi lo ritiene una presenza troppo ingombrante, con troppi poteri, e chi lo appoggia incondizionatamente. Maurizio Zamparini fa parte dei sostenitori di Claudio Lotito. All’indomani della sconfitta del Palermo a Verona, il patron rosanero ha trovato anche il tempo di parlare del collega della Lazio che da consigliere federale ha rubato letteralmente la scena in ambito azzurro nelle prime due uscite di Antonio Conte sulla panchina della Nazionale. Zamparini, però, nonostante il feeling, non si sottrae dal proporre una caricatura forte, ammettendo che il suo presenzialismo ricorda personaggi di un certo tipo. «Lotito è un piccolo duce, è un po’ malato di protagonismo – ha detto il numero uno rosanero al programma di Radio2, «Un Giorno da Pecora» - ma sta lavorando bene per la Lega e la Federazione, anche se non ci andrei a spasso insieme». Forte in Lega Sul percorso delle riforme del calcio, però, il cammino è comune, la condivisione dei progetti viaggia sullo stesso binario. La lite di qualche giorno fa tra Marotta e Lotito riguardo ai troppi poteri in mano al consigliere al punto da essere definito «pericoloso» dall’a.d. bianconero è l’ultima scena di uno scontro tra fazioni opposte. La domanda al patron rosanero sul reale ruolo di Lotito in Federazione e su come possa pesare la sua ombra sul presidente Tavecchio è arrivata puntuale. Zamparini ha fornito la sua versione: «Lotito il vero presidente della Federazione? No, lui in questo momento è molto forte in Lega – ha concluso il patron del Palermo -, in Federcalcio penso che Tavecchio abbia esperienza e non abbia bisogno di Lotito». © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino CLASSIFICA Palermo, tre jolly per Iachini però rimane l’ombra di Atzori FRANCESCO CARUSO HA DETTO IL PARERE DI ZAMPARINI © RIPRODUZIONE RISERVATA DOPO IL K.O. DI VERONA LA POSIZIONE DEL TECNICO E’ CRITICA NONOSTANTE LA CONFERMA Zamparini: «Con noi pure se ne perde altre cinque». Però il futuro si decide con Inter, Napoli e Lazio d Certo, Lotito ci mette del suo con quell’esuberanza che indispone opinione pubblica e addetti ai lavori. Lei ha detto che Lotito porta avanti i vostri interessi. Ineccepibile. Le multiproprietà che volete introdurre non ci sembrano utili per la crescita del calcio italiano. Utili solo a voi? «Lotito è l’espressione di un ampio fronte di società che rappresenta la maggioranza della Serie A. Non si può credere che lui sia il proprietario dei cervelli di altri 14 presidenti. Galliani, Zamparini, Pozzo, Ghirardi, il sottoscritto e altri ancora: noi non siamo « asserviti a Lotito, anzi è lui che si muove seguendo i nostri input. L’abbiamo scelto come leader perché ha una spiccata personalità. Lui porta avanti i nostri interessi, non quelli suoi e basta». dichiarazione del presidente che ha definito «stupida e cattiva» la notizia riportata dalla Gazzetta dello Sport a proposito dell’invito ad Atzori, in tribuna lunedì a Verona, pronto a sostituire il pericolante Iachini. Confermando poi dai microfoni di Radio 2 che «Iachini rimarrà sulla panchina del Palermo anche se dovesse perdere le prossime cinque partite di campionato: non le perderà, ma in ogni caso resterebbe lo stesso». Difficile da credere anche se il presidente rosanero non ha mai mancato di rimarcare profonda stima per Iachini. Stima che si è però incrinata già dopo la prima sconfitta della stagione costata l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Modena vincente 3-0 alla Favorita. A Radio 2 Zamparini ha anche commentato la battuta d’arresto di Verona: «La sconfitta è immeritata, paghiamo lo scotto dell’inesperienza, dovevamo avere 6 punti in classifica. Ci sono sfuggite due vittorie contro Verona e Sampdoria». E poi ha aggiunto: «Sono triste per le due pere di lunedì sera, non meritavamo di perdere. Non portate sfiga perché Iachini non rischia assolutamente, possiamo scommettere», ha chiosato con i conduttori di «Un giorno da Pecora». Decisive saranno per Iachini le prossime 3 partite: la gara interna con l’Inter, la trasferta infrasettimanale di Napoli e la Lazio nuovamente in casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA SQUADRE PUNTI MILAN JUVENTUS ROMA INTER SAMPDORIA ATALANTA VERONA LAZIO NAPOLI UDINESE CHIEVO CESENA CAGLIARI PALERMO GENOA FIORENTINA TORINO SASSUOLO PARMA EMPOLI 6 6 6 4 4 4 4 3 3 3 3 3 1 1 1 1 1 1 0 0 G 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 PARTITE V N 2 0 2 0 2 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 0 0 0 P 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 RETI F S 8 5 3 0 3 0 7 0 3 1 2 1 2 1 4 3 2 2 2 2 1 1 1 3 2 3 2 3 1 2 0 2 0 2 1 8 4 6 0 3 CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE PROSSIMO TURNO Sabato 20 settembre CESENA-EMPOLI (ore 18) MILAN-JUVENTUS ( ore 20.45) Domenica 21 settembre CHIEVO-PARMA ( ore 12.30) SASSUOLO-SAMPDORIA (ore 15) ROMA-CAGLIARI (ore 15) GENOA-LAZIO (ore 15) UDINESE-NAPOLI (ore 18) ATALANTA-FIORENTINA (ore 18) PALERMO-INTER (ore 20.45) TORINO-VERONA (ore 20.45) MARCATORI 3 RETI Icardi (Inter); Menez (2, Milan). 2 RETI Osvaldo (Inter); Honda (Milan); Di Natale (Udinese). 1 RETE Boakye e Estigarribia (Atalanta); Cossu (1) e Sau (Cagliari); Rodriguez (Cesena); Maxi Lopez (Chievo); Pinilla (Genoa); Guarin e Kovacic (Inter); Marchisio e Tevez (Juventus); Candreva, Mauri e Parolo (Lazio); Bonaventura, De Jong e Muntari (Milan); Callejon e De Guzman (Napoli); Dybala e Vazquez (Palermo); Cassano, Felipe e Lucarelli (Parma); Gervinho e Nainggolan (Roma); Gabbiadini, Gastaldello e Okaka (Sampdoria); Zaza (Sassuolo); Toni (1, Verona). LAZIO Lesione muscolare Radu out 20 giorni La Lazio deve rinunciare a Stefan Radu per 2-3 settimane. Il difensore ha effettuato esami alla gamba destra: lesione muscolare di primo grado al gemello esterno. PRIMAVERA Oggi Coppa Italia Giudice, 6 squalifiche Oggi si chiude il 1° turno di Coppa Italia Primavera; già giocate: Cesena-Cittadella 1-2 dts, Livorno-Pescara 1-0, Sassuolo-Spezia 3-0; oggi, ore 15: Catania-Avellino (ore 11), BariCrotone, Bologna-Trapani, BresciaPro Vercelli, Empoli-Frosinone, Genoa-Entella, Inter-Lanciano, MilanModena, Napoli-Cagliari, Parma-Ternana, Samp-Verona, Udinese-Carpi, Varese-Latina. Il giudice ha squalificato per un turno di campionato Caselli (Sassuolo), Esposito Siverio (Modena), Parente e Soprano (Genoa), Stefanelli (Entella) e Russo (Trapani). CALCIO A 5 Test in Norvegia azzurri frenati: 2-2 (m.cal.) L’esordio dei campioni d’Europa è una mezza beffa: a Oslo, l’Italia di Menichelli rischia la sconfitta. Vantaggio di De Luca, rimonta della Norvegia con Sortevik e Aghrifi, e Canal fa 2-2. Stasera (ore 19) seconda amichevole. NAZIONALE FEMMINILE Verso Canada 2015 C’è Italia-Macedonia (f.sal.) Dopo il 4-0 sull’Estonia, alle 16 a Vercelli la Nazionale di Cabrini affronta la Macedonia nell’ultima gara di qualificazione al Mondiale 2015. Class.: Spagna 25, Italia 22, Rep. Ceca 14, Romania 11, Estonia 4, Macedonia 1. 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 MAGIC + 3 CAMPIONATO L’ANALISI DELLA 2A GIORNATA I MIGLIORI DI GIORNATA BARDI FA L’HANDANOVIC, ICARDI È INARRESTABILE E OSVALDO PROVA A IMITARLO. CON CANDREVA E L’ESTRO DI MENEZ È TUTTO PIÙ FACILE. Nella domenica del gol, Felipe è il paradosso che premia Il difensore è nella Top 11 anche se espulso. Con le milanesi è Magic-show Strano gioco quello del Magic. Nella giornata della sagra del gol a spiccare è un difensore, Felipe, capace di entrare nella Top 11 di giornata nonostante l’espulsione. Una vera rarità. Il centrale del Parma prima infila David Lopez da due passi, poi prende un cartellino rosso per un contatto dubbio con Menez. Le milanesi Tinte rossonere e nerazzurre per questa 2a di A. Nelle partite di Inter e Milan si sono viste in totale 16 reti. Icardi è il bad boy che piace ai fantallenatori. Tripletta per l’argentino e 17 punti. Con lui nel 4-4-2 vincente anche il compagno Osvaldo. Doppietta a suon di rock. Sound poco gradito alle orecchie dei tifosi del Sassuolo. L’ex Roma e Juve fa 14. A centrocampo Kovacic, il rigenerato Guarin e Menez completano il quadro delle milanesi «magiche». Mentre fa da gradita pecora nera il laziale Candreva, con il suo 11, 5 in pagella. Nonostante le non poche lacune difensive del Milan tra i migliori ecco anche Abate, che alla corsa stavolta abbina anche i cross, quelli buoni. pionato i protagonisti erano stati i portieri e questa settimana, con un po’ di ritardo, anche Bardi ha voluto prendersi i suoi più tre di gloria. Porta chiusa in faccia a Higuain e tanti bei voli per dimenticare i malus di Livorno. Gran momento anche per Caceres. El Pelado si conferma tra le scelte vincenti per la seconda partita consecutiva. Buona giornata per Dramé. L’atalantino è sempre stato un nome caldo in chiave fantacalcio e con Colantuono potrebbe diventare l’arma in più per ogni Magic difesa. Gol e paradossi nella seconda di A dunque. Nell’eterna lotta del bonus contro il malus stavolta hanno vinto i nostri eroi. LA TOP 11 DA 125 PUNTI (CON +6 DI MODIFICATORE) 4-4-2 7 CACERES 7,5 FELIPE 11 GUARIN 11,5 CANDREVA 14 OSVALDO 10 BARDI 7,5 DRAMÉ 8 ABATE 11,5 KOVACIC 17 ICARDI 14 MENEZ r.p. Pali d’oro Nella prima di cam- GDS © RIPRODUZIONE RISERVATA Un Maxi ritorno Nuovo capitolo nella favola Chievo L’attaccante argentino ha ritrovato la via della rete dopo un anno da incubo e ora non vuole fermarsi ROBERTO PINNA Maxi Lopez è tornato. Dopo un anno passato a ingoiare bocconi amari, amarissimi. Per uno che da ragazzo era indicato come una delle massime promesse del calcio argentino, centravanti paragonato ai mostri sacri del ruolo, un digiuno così lungo è duro da sopportare. Non segnava da febbraio: fu un gol importante, decise il derby di Genova, ma pur sempre uno di due. L’altro l’aveva segnato in maglia Catania prima di essere ceduto alla Sampdoria, ma pur sempre uno di due in un campionato. Pochi, per il suo potenziale. Asino volante La voglia di lottare Maxi però non l’ha mai persa. Diverse volte in carriera lo avevano considerato finito o inappropriato e diverse volte hanno dovuto ricredersi. Per l’ultima sfida ha scelto, quest’estate, il Chievo. La squadra adatta. La squadra che crede agli asini volanti. La squadra dove nulla sembra impossibile. E domenica contro il Napoli è ripartito lì da dove tutto era finito: un dischetto e una porta che si fa sempre più piccola. Questa volta però la favola è ripartita senza intoppi, senza nessun punto, senza nessun finale triste. In coppia Con Maxi quest’anno giocherà Paloschi, che domenica è rimasto a guardare. Anche l’ex rossonero in passato è stato «gentilmente» indicato come poco adatto. Infortuni e pochi gol. Nel passato campionato Alberto però ha chiuso a quota 13 e ora vuole togliere tutti i sassolini dalle scarpette. Maxi Lopez avrà dunque un alleato in più, che ha la sua stessa voglia di dimostrare e di dimenticare un passato non sempre facile. Due anime Maxi ha il cuore caldo, da vero argentino. Le partite le sente, e tanto, e le statistiche dicono che quando è stato impegnato in pianta stabile da titolare (all’inizio a Catania, non al Milan e nemmeno alla Samp) i suoi gol li ha sempre fatti. La mente invece è fredda e lucida; lo ha convinto a ripartire sempre senza mai mollare per potersi prendere le giuste rivincite su tutto e tutti. Quest’anno, alla sedicesima, lo aspetta la sfida cittadina con il Verona. L’anno scorso nello stesso periodo guardava dalla tribuna il «suo» Catania pareggiare proprio contro l’Hellas. La storia ora però è diversa, Maxi ha voglia di decidere anche questa. Intanto El rubio riparte domenica, in casa contro il Parma: una squadra che, come visto contro il Milan, sa segnare ma sa anche concedere ghiotte occasioni agli avversari. Lui sta pensando di far volare gli asini, ancora una volta, a suon di gol: l’ennesima salvezza miracolosa del Chievo passa anche e soprattutto dalla sua voglia di tornare quello di un tempo. L’inizio è confortante. © RIPRODUZIONE RISERVATA Felipe del Parma, 30 anni GETTY Magicamente DI MARCO GUIDI Se l’attacco da cinema è un film horror Sei stato sornione tutta l’asta. Maxi Lopez, 30 anni, festeggiato dal tecnico del Chievo, Corini LAPRESSE TORNEO D’APERTURA VINCE GENNARO ANTONACCI In palio oltre 270mila euro: sabato il via Gennaro Antonacci (Bari) con la sua Famiglia Gallagher ha messo tutti in fila: 188,5 punti e il primo premio del Torneo d’Apertura (che somma la prima e la seconda giornata), una splendida moto Suzuki Inazuma 250. Abbiamo scaldato i motori, ora cominciamo a fare sul serio. Con la terza giornata parte il Magic Campionato vero e proprio. In palio ci sono oltre 270mila euro di montepremi. Se non hai ancora iscritto la tua fanta-squadra, fallo in fretta. Basta iscriversi a gazzetta.it, andare su www.magic.gazzetta.it e acquistare un abbonamento online al costo di 19,99 euro. In alternativa, puoi comprare la Magic Card, contenente il codice d’abbonamento, in edicola. Hai 250 milioni per creare una rosa da 23 giocatori, divisi in tre portieri, sette difensori, sette centrocampisti e sei attaccanti. Hai speso poco per i portieri, lasciando sfilare i nomi di grido, ma piazzando il colpo Sportiello a 1. Hai fatto una difesa equilibrata, senza spese folli, ma nobilitata da Manolas (sì, gli altri pensavano fosse la riserva di Astori...) e senza cadute di stile. A centrocampo hai preso sotto costo Hamsik, Borja Valero, Florenzi e hai scommesso su Lestienne, Vazquez, Carbonero. Gente che i tuoi amici, in una calda sera d’estate, scambiavano per marche di caramelle e ospiti del Festival latino americano. Ti sono passati sotto al naso Buffon, Handanovic, Lichtsteiner, Vidal, Candreva, Pjanic, Mertens, Cuadrado. Poi è finalmente arrivato il tuo momento. Quello in cui puoi riversare sul piatto tutti quei milioni risparmiati a suon di rinunce e rospi ingoiati. E tu sei carico, ci sei. Higuain: preso. Mario Gomez: sì, è tuo. Berardi e sei all-in. È l’attacco da cinema con cui farai a pezzi quello sbruffone che ti siede accanto e si bea per aver comprato Mertens e Cuadrado, ma poi si ritrova a giocare con Maxi LopezOkaka-Palladino davanti. Ridi al pensiero. Inizia il tuo campionato. Higuain gioca in casa col Chievo, Gomez pure col Genoa. Berardi è contro l’Inter, ma è uno che non ha paura delle grandi. Lo distruggi. Il resto della tua formazione fa il suo dovere, con la ciliegina del gol di Vazquez il lunedì a Verona. Ma tu prima del posticipo hai già il broncio. Sì, il tuo attacco da sogno si è trasformato in un incubo. Higuain 5 con rigore fallito, Gomez 5,5, Berardi 4,5 con cartellino rosso annesso. Stropicci gli occhi, non stai dormendo. La risata che senti è quella del tuo amico sbruffone e altro che cinema, è un horror. P.s. La vicenda narrata in questo articolo si riferisce a fatti realmente accaduti. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTI I VOTI, GLI ASSIST, I CARTELLINI, LE STATISTICHE DELLA 2a GIORNATA CODICE GIOCATORE Portieri CODICE GIOCATORE 101 ABBIATI (MIL) 102 AGAZZI (MIL) 103 AGLIARDI (CES) 104 ANDUJAR (NAP) 105 AVRAMOV (ATA) 106 BARDI (CHI) 107 BASSI (EMP) 109 BENUSSI (VER) 110 BERISHA (LAZ) 111 BERNI (INT) 112 BIGGERI (EMP) 113 BIZZARRI (CHI) 114 BRESSAN (CES) 115 BRKIC (UDI) 116 BUFFON (JUV) 117 CARBONI (CAG) 118 CARRIZO (INT) 171 CASTELLAZZI (TOR) 119 COLOMBI (CAG) 120 COLOMBO (NAP) 121 CONSIGLI (SAS) 169 CORDAZ (PAR) 122 CRAGNO (CAG) 123 DA COSTA (SAM) 124 DE SANCTIS (ROM) 168 DIEGO LOPEZ (MIL) 126 FREZZOLINI (ATA) 127 FULIGNATI (PAL) 129 GILLET (TOR) 130 GOLLINI (VER) 131 HANDANOVIC (INT) 132 IACOBUCCI (PAR) 166 KARNEZIS (UDI) 134 LAMANNA (GEN) 135 LEALI (CES) 136 LOBONT (ROM) 137 LUPATELLI (FIO) 138 MARCHETTI (LAZ) 165 MASSOLO (SAM) 170 MERET (UDI) 140 MIRANTE (PAR) 141 NETO (FIO) 143 PADELLI (TOR) 144 PEGOLO (SAS) 145 PERIN (GEN) 146 POLITO (SAS) 147 POMINI (SAS) 148 PUGGIONI (CHI) 149 RAFAEL C.B. (NAP) 150 RAFAEL D.A. (VER) 172 ROMERO S. (SAM) 151 ROSATI (NAP) 152 RUBINHO (JUV) 153 SCUFFET (UDI) 154 SECULIN (CHI) 155 SEPE (EMP) 156 SKORUPSKI (ROM) 173 SOMMARIVA (GEN) 157 SORRENTINO (PAL) 158 SPORTIELLO (ATA) 160 STORARI (JUV) 161 STRAKOSHA (LAZ) 162 TATARUSANU (FIO) 164 UJKANI (PAL) 167 VIVIANO (SAM) MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 0 0 0 0 10 0 0 6 0 0 0 0 0 6 0 0 0 3,5 0 -2 0 0 0 6,5 0,5 0 0 0 0 6 0 4,5 0 2,5 0 0 0 0 0 0,5 6 3 0 7,5 0 0 0 5 5 0 0 0 0 0 3 0 0 4,5 6,5 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 7 0 0 4,5 0 0 0 0 0 6,25 0 0 0 4,5 0 -2 0 0 0 7 4,5 0 0 0 0 8 0 5,25 0 4,5 0 0 0 0 0 3 5,25 4,75 0 6 0 5,5 0 5,5 5,5 0 0 0 0 0 3,5 0 0 4,75 6,75 0 0 0 0 5,5 12 2 2 1 1 11 8 1 3 1 1 1 1 2 18 1 1 1 9 1 8 1 2 10 17 13 1 1 2 1 18 1 1 1 9 1 1 12 1 1 11 14 12 7 14 1 3 2 15 11 1 1 1 11 1 2 1 1 11 5 1 1 1 1 5 CAMPIONATO P. V. G. MEDIA VOTO R. ESPAMM 0 0 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 0 2 0 1 0 0 0 2 2 0 0 0 0 2 0 2 0 2 0 0 0 0 0 2 2 2 0 2 0 1 0 2 2 0 0 0 0 0 2 0 0 2 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 -1 0 0 -3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -3 0 -7 0 0 0 0 -5 0 0 0 0 0 0 -2 0 -3 0 0 0 0 0 -6 -2 -2 0 -2 0 -1 0 -2 -1 0 0 0 0 0 -3 0 0 -3 -1 0 0 0 0 -1 0 0 0 0 0 6 0 0 6 0 0 0 0 0 6,25 0 0 0 6 0 5 0 0 0 7 5,75 0 0 0 0 6,5 0 6,25 0 6 0 0 0 0 0 6 6,25 5,75 0 7 0 6,5 0 6,5 6 0 0 0 0 0 6 0 0 6,25 7,25 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 CAMPIONATO P. V. G. MEDIA VOTO A. ESPAMM 2 0 2 0 2 2 2 2 1 1 0 2 2 2 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 2 2 0 2 2 2 1 0 0 1 2 2 2 0 1 0 2 0 1 1 0 2 2 1 0 0 0 2 0 2 1 2 2 2 1 2 1 2 2 0 2 6,75 0 6,25 0 5 6 5,75 5,5 6,5 5,5 0 4,75 6,25 6 0 6,25 0 0 0 0 0 6 0 0 6 0 0 0 6,5 5,5 0 5,5 6,25 5,5 6,5 0 0 5 5,5 5,75 7 0 5,5 0 5,5 0 5 5,5 0 5,75 5,5 5 0 0 0 5,5 0 5,75 5 6 5,5 6 5 6 5 6,5 5,25 0 6,25 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/0 7 6 6 5,5 5 6,5 4,5 6 6,5 5,5 5,5 6 5 7,5 6 6 6 6,5 7,5 0 Difensori CODICE GIOCATORE 201 ABATE (MIL) 202 ACERBI (SAS) 203 AGOSTINI (VER) 204 ALBERTAZZI (MIL) 205 ALBIOL (NAP) 206 ALEX (MIL) 207 ALONSO (FIO) 208 ANDELKOVIC (PAL) 209 ANDREOLLI (INT) 210 ANTEI (SAS) 211 ANTONINI (GEN) 212 ARIAUDO (SAS) 213 ASTORI (ROM) 214 AVELAR (CAG) 424 BAGADUR (FIO) 215 BALZANO (CAG) 216 BALZARETTI (ROM) 416 BAMBA (PAL) 217 BARBA (EMP) 218 BARZAGLI (JUV) 219 BASANTA (FIO) 220 BASTA (LAZ) 221 BELLINI (ATA) 222 BELMONTE (UDI) 223 BENALOUANE (ATA) 225 BENEDETTI (CAG) 226 BIANCHETTI (EMP) 227 BIANCO (SAS) 228 BIAVA (ATA) 229 BIRAGHI (CHI) 410 BOCHNIEWICZ (UDI) 230 BONERA (MIL) 231 BONUCCI (JUV) 232 BOVO (TOR) 398 BRAAFHEID (LAZ) 233 BRITOS (NAP) 234 BRIVIO (VER) 235 BUBNJIC (UDI) 236 BURDISSO (GEN) 237 CACCIATORE (SAM) 238 CACERES (JUV) 239 CAMPAGNARO (INT) 241 CANA (LAZ) 243 CANNAVARO (SAS) 244 CAPELLI (CES) 402 CAPUANO (CAG) 245 CASSANI (PAR) 246 CASTAN (ROM) 247 CAVANDA (LAZ) 248 CEPPITELLI (CAG) 249 CESAR (CHI) 250 CHERUBIN (ATA) 251 CHIELLINI (JUV) 253 CIANI (LAZ) 254 CODA (UDI) 255 COLE (ROM) 258 COSTA (PAR) 259 DAINELLI (CHI) 260 D'AMBROSIO (INT) 261 DANILO (UDI) 262 DAPRELA' (PAL) 263 DARMIAN (TOR) 264 DE CEGLIE (PAR) 265 DE MAIO (GEN) 266 DE SCIGLIO (MIL) 267 DE SILVESTRI (SAM) 268 DE VRIJ (LAZ) 403 DEL GROSSO (ATA) 271 DODO' (INT) MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 8 0 5,5 0 4,5 5,5 6 5 6,5 0 0 3,5 6 5 0 6 0 0 0 0 0 7 0 0 6 0 0 0 7 6 0 3,5 6,5 4,5 7 0 0 5 6 6 7 0 0 0 5 0 0 5,5 0 5,5 5 5 0 0 0 5 0 5,5 0 5,5 4,5 6 4,5 6 3 6 6 0 7 7,75 0 6 0 4,75 5 5,5 5,5 6,5 5,5 0 4,5 6 5,75 0 6,5 0 0 0 0 0 6 0 0 6 0 0 0 6,5 4,5 0 5 6,25 5,25 7 0 0 5 5,5 5,75 7 0 5,5 0 5,5 0 5 5,5 0 5,75 5,25 5 0 0 0 5,25 0 5,25 5 6 5 6 4,5 6 3 6,5 5 0 6,25 9 4 6 3 10 13 3 5 5 3 6 3 8 4 1 4 5 5 2 13 6 13 2 2 7 3 3 3 9 4 1 5 12 6 5 5 5 3 7 5 8 6 7 7 5 5 8 12 4 5 4 4 14 4 3 10 4 7 5 8 4 11 3 7 7 11 11 4 9 7 0 6 0 4,5 5,5 6 5 6,5 0 0 4 6 5,5 0 6 0 0 0 0 0 7 0 0 6 0 0 0 7 6 0 4,5 6,5 5 6,5 0 0 5 6 6 7 0 0 0 5 0 0 5,5 0 5,5 5,5 5 0 0 0 5 0 6 0 5,5 5 6 5 6 5 6,5 6 0 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 272 DOMIZZI (UDI) 405 DONKOR (INT) 274 DRAME' (ATA) 275 EDENILSON (GEN) 276 EDIMAR (CHI) 278 EMANUELSON (ROM) 414 EMERSON (PAL) 279 EVRA (JUV) 280 FARAONI (UDI) 281 FEDDAL (PAL) 282 FELIPE (PAR) 284 FORNASIER (SAM) 285 FREY (CHI) 286 GABRIEL SILVA (UDI) 287 GAMBERINI (CHI) 288 GASTALDELLO (SAM) 289 GASTON SILVA (TOR) 290 GAZZOLA (SAS) 411 GENTILETTI (LAZ) 291 GHOULAM (NAP) 292 GLIK (TOR) 293 GOBBI (PAR) 294 GONZALEZ ALE. (VER) 417 GONZALEZ G. (PAL) 295 HEGAZI (FIO) 296 HENRIQUE (NAP) 297 HEURTAUX (UDI) 419 HOLEBAS (ROM) 298 HYSAJ (EMP) 300 IZZO (GEN) 301 JANSSON (TOR) 302 JONATHAN (INT) 303 JUAN JESUS (INT) 304 KONKO (LAZ) 305 KOULIBALY (NAP) 306 KRAJNC (CES) 307 LAURINI (EMP) 308 LAZAAR (PAL) 309 LICHTSTEINER (JUV) 310 LONGHI (SAS) 311 LUCARELLI (PAR) 312 LUCCHINI (CES) 401 LUNA (VER) 313 MAGGIO (NAP) 314 MAGNUSSON (CES) 315 MAICON (ROM) 316 MAKSIMOVIC (TOR) 317 MANFREDINI (SAS) 413 MANOLAS (ROM) 319 MARCHESE (GEN) 320 MARIO RUI (EMP) 321 MARQUES (VER) 399 MARQUEZ (VER) 322 MARTIC (VER) 324 MASIELLO (TOR) 425 MAZZOTTA (CES) 325 MBAYE (INT) 326 MESBAH (SAM) 327 MESTO (NAP) 328 MEXES (MIL) 329 MILANOVIC MILAN (PAL) 330 MOLINARO (TOR) 406 MONTELEONE (PAL) 331 MORAS (VER) 332 MORETTI (TOR) 333 MORGANELLA (PAL) 334 MOTTA (JUV) 335 MUNOZ (PAL) 336 MURRU (CAG) 338 NAGATOMO (INT) 340 NICA (CES) 341 NOVARETTI (LAZ) 342 OGBONNA (JUV) 343 PALETTA (PAR) 404 PARENTE (GEN) 345 PASQUAL (FIO) 346 PASQUALE (UDI) 347 PEDRO MENDES (PAR) 348 PELUSO (SAS) 420 PERES (TOR) 349 PERICO (CES) 423 PERTICONE (EMP) 400 PIRIS (UDI) 352 PISANO E. (PAL) 351 PISANO F. (CAG) 354 RADU (LAZ) 355 RAIMONDI (ATA) 356 RAMI (MIL) 357 RANOCCHIA (INT) 358 REGINI (SAM) 359 RENZETTI (CES) 421 RICHARDS (FIO) 360 RISPOLI (PAR) 361 RISTOVSKI (PAR) 362 RODRIGUEZ GON. (FIO) 363 RODRIGUEZ GUI. (VER) 364 ROMAGNOLI (SAM) 365 RONCAGLIA (GEN) 366 ROSI (GEN) 367 ROSSETTINI (CAG) 368 RUGANI (EMP) 370 SAMPIRISI (GEN) 371 SANTACROCE (PAR) 372 SARDO (CHI) 373 SAVIC (FIO) 374 SCALONI (ATA) 375 SILVESTRE (SAM) 418 SOMMA (ROM) 376 SORENSEN (VER) 377 STENDARDO (ATA) 380 TERRANOVA (SAS) 381 TERZI (PAL) 382 TOMOVIC (FIO) 383 TONELLI (EMP) 384 TOROSIDIS (ROM) 386 VIDIC (INT) 388 VITIELLO (PAL) 389 VOLTA (CES) 390 VRSALJKO (SAS) 391 WAGUE (UDI) 422 YANGA MBIWA (ROM) 392 ZACCARDO (MIL) 394 ZAPATA C. (MIL) 395 ZAPPACOSTA (ATA) 396 ZUKANOVIC (CHI) 397 ZUNIGA (NAP) MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 0 7,5 6,5 0 0 0 7 0 4,5 7,5 0 6 0 6 6 0 4,5 6,5 0 4,5 0 0 0 0 0 5 0 5 0 0 0 6 0 6 0 6,5 0 6,5 0 7,5 4,5 0 4,5 0 5,5 4,5 0 7 0 0 0 6 6 0 5,5 6 0 0 0 0 5 0 6 5 0 0 0 0 6 0 0 6,5 0 0 0 4,5 0 5 0 0 0 0 3 0 0 5,5 6 7 0 4,5 0 0 4,5 6 0 0 4 0 5,5 6 0 0 0 6 0 6,5 0 0 0 4 5 5 6 0 0 0 5 5,5 0 0 0 6 5,5 0 5 6 0 6,25 6 0 0 0 7 0 4,5 7,5 0 5,75 0 6 7,75 0 4,75 6,5 0 5,25 5,5 0 0 0 0 5,25 0 5,5 0 0 6 6 0 5,75 0 5,5 0 6,75 0 6,25 5,25 0 5 0 5,5 5 0 6,75 6,5 6 0 6,25 6 0 5,5 6 0 0 0 0 5,5 0 6 5,5 0 0 6 0 6 0 0 6,25 5,5 0 0 5 0 5,25 0 0 0 0 4 5 5 5,5 6 6,5 4 5,5 0 0 4,5 5,5 0 0 4 0 5,75 6 0 0 0 5,5 0 6,25 0 0 0 4 5,75 5,5 5,5 5,5 4 0 5,75 5,5 0 0 0 6,5 5,75 0 5,75 7 1 6 6 4 7 4 11 4 2 5 4 5 11 5 11 3 3 6 6 9 7 5 4 2 8 9 5 4 4 4 10 8 5 5 4 3 5 17 5 10 6 6 6 2 15 6 5 11 8 3 4 9 5 4 4 4 4 4 5 3 9 1 7 7 4 3 6 6 13 3 4 6 10 1 12 3 3 6 4 4 3 5 5 5 8 4 11 13 5 6 6 4 5 13 5 4 4 6 6 7 4 2 5 9 2 4 1 2 7 7 5 8 6 6 12 2 4 7 2 6 3 7 4 6 12 CAMPIONATO P. V. G. MEDIA VOTO A. ESPAMM 1 0 2 2 0 0 0 1 0 1 1 0 2 0 1 2 0 2 1 0 2 1 0 0 0 0 2 0 2 0 0 1 2 0 2 1 2 0 2 0 2 2 0 2 0 1 2 0 2 1 1 1 2 2 0 1 1 0 0 0 0 2 0 2 2 0 0 1 1 2 0 0 2 1 0 1 2 0 2 0 1 0 0 2 1 1 1 1 2 1 2 0 0 2 2 0 1 1 1 2 2 0 0 0 2 0 2 0 0 0 1 2 2 2 1 1 0 2 2 0 0 0 2 2 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6 0 6,25 6 0 0 0 7 0 5 5,5 0 5,75 0 6 6,25 0 4,75 6,5 0 5,5 5,5 0 0 0 0 5,25 0 5,5 0 0 6 6 0 5,75 0 5,5 0 6,75 0 5 5,75 0 5,25 0 5,5 5,25 0 6,75 6 6 0 6,5 6 0 5,5 6 0 0 0 0 5,5 0 6 5,5 0 0 6 0 6 0 0 6,25 5,5 0 0 5,5 0 5,5 0 0 0 0 5 5 5,5 5,5 6 6,5 5 5,5 0 0 4,5 5,75 0 0 5 0 5,75 6 0 0 0 5,75 0 6,25 0 0 0 4 5,75 5,75 5,5 6 5 0 5,75 5,5 0 0 0 6,5 5,75 0 5,25 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 CAMPIONATO P. V. G. MEDIA VOTO A. ESPAMM 6 0 6 5 6 6 6 0 6,5 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0 0 7 6,5 0 0 0 7 0 5 5,5 0 6 0 6 6 0 4,5 6,5 0 5 0 0 0 0 0 5 0 5 0 0 0 6 0 6 0 6,5 0 6,5 0 5 5 0 5 0 5,5 4,5 0 7 0 0 0 6,5 6 0 5,5 6 0 0 0 0 5 0 6 5 0 0 0 0 6 0 0 6,5 0 0 0 5 0 5 0 0 0 0 5 0 0 5,5 6 7 0 4,5 0 0 4,5 6 0 0 5 0 5,5 6 0 0 0 6 0 6,5 0 0 0 4 5 5,5 6 0 0 0 5 5,5 0 0 0 6 5,5 0 5 Centrocampisti CODICE GIOCATORE 501 ACQUAH (PAR) 503 ALHASSAN (UDI) 504 ALLAN (UDI) 506 ANTONELLI (GEN) 507 AQUILANI (FIO) 508 ARMERO (MIL) 509 ASAMOAH (JUV) 743 BADELJ (FIO) 510 BADU (UDI) 725 BARELLA (CAG) 512 BARRETO E. (PAL) 513 BASELLI (ATA) 514 BASHA (TOR) 516 BELLOMO (CHI) 517 BENASSI (TOR) MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 5,5 0 5,5 5,5 6,5 0 0 0 0 0 5,5 0 0 0 0 5,75 0 6 5 5,75 6 6 0 6 0 6,5 0 0 0 0 6 3 10 7 16 7 9 6 11 1 10 6 4 5 6 2 0 2 2 2 1 1 0 1 0 2 1 0 0 0 6 0 5,5 5,5 6,5 0 0 0 0 0 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 CODICE GIOCATORE 519 BERTOLACCI (GEN) 520 BIABIANY (PAR) 716 BIDAOUI (PAR) 521 BIGLIA (LAZ) 522 BIONDINI (SAS) 523 BIRSA (CHI) 524 BOLZONI (PAL) 525 BONAVENTURA (MIL) 526 BORJA VALERO (FIO) 527 BRIENZA (CES) 528 BRIGHI (SAS) 529 BRILLANTE (FIO) 532 CAIO RANGEL (CAG) 736 CAMPANHARO (VER) 534 CANDREVA (LAZ) 535 CAPELLO (CAG) 738 CARBONERO (CES) 536 CARMONA (ATA) 537 CASCIONE (CES) 538 CATALDI (LAZ) 539 CAZZOLA (CES) 540 CHIBSAH (SAS) 541 CHOCHEV (PAL) 542 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 543 CIGARINI (ATA) 544 COFIE (CHI) 545 COMAN (JUV) 546 CONTI (CAG) 547 COPPOLA (CES) 548 COSSU (CAG) 549 CRISETIG (CAG) 551 CROCE (EMP) 552 CUADRADO (FIO) 553 D'ALESSANDRO (ATA) 740 DAVID LOPEZ (NAP) 554 DE FEUDIS (CES) 731 DE GUZMAN (NAP) 555 DE JONG (MIL) 556 DE ROSSI (ROM) 557 DE VITIS (SAM) 558 DELLA ROCCA (PAL) 559 DESSENA (CAG) 563 DONSAH (CAG) 564 DUNCAN (SAM) 566 EDERSON (LAZ) 567 EKDAL (CAG) 568 EL KADDOURI (TOR) 570 ERIKSSON (CAG) 571 ESSIEN (MIL) 572 ESTIGARRIBIA (ATA) 737 EVANGELISTA (UDI) 573 FARNERUD (TOR) 574 FELIPE ANDERSON (LAZ) 575 FERNANDES (UDI) 576 FERNANDEZ M. (FIO) 577 FETFATZIDIS (GEN) 578 FLORENZI (ROM) 580 GALLOPPA (PAR) 581 GARGANO (NAP) 583 GAZZI (TOR) 584 GIORGI (CES) 745 GOMEZ (ATA) 585 GONZALEZ ALV. (LAZ) 586 GRASSI (ATA) 587 GRECO (GEN) 590 GUARENTE (EMP) 591 GUARIN (INT) 592 GUILHERME (UDI) 722 HALLBERG (UDI) 593 HALLFREDSSON (VER) 594 HAMSIK (NAP) 595 HERNANES (INT) 596 HETEMAJ (CHI) 597 HONDA (MIL) 715 IAGO (GEN) 598 ILICIC (FIO) 600 INLER (NAP) 601 IONITA (VER) 712 IZCO (CHI) 729 JAADI (UDI) 603 JADSON (UDI) 605 JANKOVIC B. (VER) 744 JOAO PEDRO (CAG) 606 JOAQUIN (FIO) 607 JORGINHO (NAP) 608 JORQUERA (PAR) 609 KEITA S. (ROM) 723 KONE (UDI) 610 KOVACIC (INT) 611 KRHIN (INT) 612 KRSTICIC (SAM) 613 KUCKA (GEN) 614 KUPISZ (CHI) 615 KURTIC (FIO) 616 KUZMANOVIC (INT) 618 LAXALT (EMP) 619 LAZAREVIC (CHI) 620 LAZZARI (FIO) 621 LEDESMA (LAZ) 741 LESTIENNE (GEN) 734 LODI (PAR) 735 LUCAS SOUZA (PAR) 622 LULIC (LAZ) 623 MAGNANELLI (SAS) 625 MANGANI (CHI) 626 MARCHIONNI (SAM) 627 MARCHISIO (JUV) 628 MARESCA (PAL) 721 MARIN (FIO) 629 MARRONE (JUV) 632 MASTOUR (MIL) 634 MAURI J. (PAR) 633 MAURI S. (LAZ) 720 MEDEL (INT) 635 MENEZ (MIL) 636 MERTENS (NAP) 637 MIGLIACCIO (ATA) 639 MISSIROLI (SAS) 641 MOLINA (ATA) 642 MONTOLIVO (MIL) 643 MORALEZ (ATA) 644 MORO (EMP) 646 MUNTARI (MIL) 724 MURONI (CAG) 732 MUSSIS (GEN) 648 M'VILA (INT) 649 NAINGGOLAN (ROM) 650 NGOYI (PAL) 652 NOCERINO (TOR) 653 OBBADI (VER) 654 OBI (INT) 655 OBIANG (SAM) 656 OCTAVIO (FIO) 657 ONAZI (LAZ) 658 PADOIN (JUV) 659 PALOMBO (SAM) 660 PAREDES (ROM) 661 PAROLO (LAZ) 662 PEPE (JUV) 663 PEREIRINHA (LAZ) 664 PEREYRA (JUV) 665 PEREZ (TOR) 666 PEROTTI (GEN) 667 PINZI (UDI) 669 PIRLO (JUV) 670 PIZARRO (FIO) 671 PJANIC (ROM) 672 POGBA (JUV) 673 POLI (MIL) 674 PUCCIARELLI (EMP) 733 PULZETTI (CES) 675 QUAISON (PAL) 676 RADOSEVIC (NAP) 677 RADOVANOVIC (CHI) 678 RAGUSA (GEN) MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 5 0 0 6 4,5 5,5 5,5 9,5 5,5 5,5 0 0 0 6 11,5 0 0 6 6 0 0 0 0 5,5 5,5 6 0 5,5 5,5 10 5,5 6 6,5 5 0 5 5 9 5,5 0 0 6 0 0 0 5,5 4,5 0 0 9 0 0 0 5,5 0 0 6,5 0 0 0 5,5 0 0 0 0 0 11 5 0 5 6,5 6,5 6 11 0 5,5 4,5 0 7 0 0 0 6 0 5 8 6 5,5 11,5 0 0 6 0 0 0 0 6 0 0 0 5,5 0 6 4 0 0 10,5 0 0 0 0 0 9,5 7 14 5 0 4 0 0 0 6 6 0 0 0 7 0 5 6,5 0 5,5 0 0 0 6,5 0 9 0 0 7 0 5 5,5 0 6 5 7 5,5 5,5 0 0 0 6 0 5 5,5 0 6 5,25 5,5 5,75 7,75 5,75 6,75 0 4,5 0 6 7 0 0 6 6,5 0 0 6 0 5,5 5,75 6 7 6 5,75 7,75 6 6 6,5 5 0 5,5 7,5 7,75 6 0 0 6 0 0 0 5,75 5,5 0 6 7,75 0 0 5,5 5,75 0 0 6,25 0 0 6,5 5,5 0 0 0 0 0 11 5,5 0 4,75 5,75 6 6 10,25 5,5 6,25 5,25 5,5 6 0 0 6 6 5,5 5,5 6,5 6,25 5,5 8,5 0 6 6 0 0 0 0 6 0 0 0 5,25 0 5,5 5 4,5 0 8,5 0 0 0 0 0 7,75 6,5 11,75 5,5 0 5 0 0 5,5 6 7,75 0 5 5 9,25 6 5,5 6,5 0 5,25 0 0 0 6,25 0 7 0 0 7 0 5,75 5,5 0 5,75 6 7 6 5,5 0 0 0 5,75 5 7 14 5 7 7 7 5 17 18 6 8 3 3 2 20 3 7 7 8 3 5 4 4 7 10 5 3 10 4 10 5 5 22 5 5 4 11 12 13 1 3 5 2 5 5 7 12 3 3 8 4 6 6 13 9 8 15 5 5 5 6 14 7 1 7 6 14 5 3 9 19 16 7 14 5 13 10 4 7 1 2 8 4 10 13 5 7 11 14 4 7 9 2 8 4 3 5 5 8 12 10 2 13 5 5 7 18 7 11 4 2 1 14 9 21 21 4 6 4 10 13 3 10 1 4 7 15 3 8 7 3 8 3 6 4 9 4 15 3 4 12 3 10 7 15 10 18 19 7 5 5 3 2 4 6 CAMPIONATO P. V. G. 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 0 1 0 1 2 0 0 2 2 0 0 1 0 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 0 2 2 2 2 0 0 1 0 0 0 2 2 0 1 2 0 0 2 2 0 0 2 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 2 0 2 2 2 2 2 1 2 2 1 2 0 0 1 1 1 2 2 2 2 2 0 2 2 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 2 2 1 0 2 0 0 0 0 0 2 2 2 2 0 2 0 0 1 1 2 0 1 1 2 2 2 2 0 2 0 0 1 2 0 2 0 0 2 0 2 1 0 2 2 2 2 2 0 0 0 2 1 5,5 0 0 6,5 4,5 5,5 5,5 6,5 5,5 5,5 0 0 0 6 7,5 0 0 6 6 0 0 0 0 5,5 6 6 0 6 5,5 7 6 6 6,5 5,5 0 5 5 6,5 6 0 0 6 0 0 0 5,5 5 0 0 6,5 0 0 0 5,5 0 0 6,5 0 0 0 5,5 0 0 0 0 0 7 5 0 5,5 6,5 6,5 6 7 0 5,5 5 0 6 0 0 0 6 0 5 7 6 5,5 7,5 0 0 6 0 0 0 0 6 0 0 0 5,5 0 6 4 0 0 7,5 0 0 0 0 0 6,5 7 8 5 0 4 0 0 0 6 6 0 0 0 7 0 5 7 0 6 0 0 0 6,5 0 6,5 0 0 7 0 5,5 5,5 0 6 5 7 5,5 5,5 0 0 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 3 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 MEDIA VOTO A. ESPAMM 5,5 5,5 0 6,25 5,25 5,5 5,75 6,25 5,75 6,25 0 4,5 0 6 6,5 0 0 6 6,5 0 0 6 0 5,75 6 6 7 6,5 5,75 6,25 6,25 6,25 6,5 5,5 0 5,5 6 6,75 6,25 0 0 6 0 0 0 5,75 5,75 0 6 6,5 0 0 5,5 5,75 0 0 6,25 0 0 6,5 5,5 0 0 0 0 0 7 5,5 0 5,25 5,75 6,25 6 6,75 5,5 6,25 5,5 6 5,5 0 0 6 6 5,5 5,5 6,25 6,25 5,5 6,5 0 6 6 0 0 0 0 6 0 0 0 5,25 0 5,75 5 5 0 7 0 0 0 0 0 6,25 6,5 7,25 5,5 0 5 0 0 5,5 6 6,25 0 5 5 7,25 6 5,5 6,75 0 5,5 0 0 0 6,25 0 5,75 0 0 7 0 6 5,5 0 5,75 6 7 6 5,5 0 0 0 5,75 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 CODICE GIOCATORE 680 RIERA (UDI) 681 RIGONI (PAL) 714 RINCON (GEN) 682 RIZZO (SAM) 683 ROMULO (JUV) 684 SALA (VER) 719 SANCHEZ MINO (TOR) 685 SANTANA (GEN) 686 SAPONARA (MIL) 688 SCHELOTTO (CHI) 690 SIGNORELLI (EMP) 691 SORIANO (SAM) 692 SPINAZZOLA (ATA) 693 STROOTMAN (ROM) 694 STURARO (GEN) 695 TABANELLI (CES) 696 TACHTSIDIS (VER) 697 TAIDER (SAS) 698 UCAN (ROM) 699 VALDIFIORI (EMP) 700 VALOTI (VER) 726 VALZANIA (CES) 742 VAN GINKEL (MIL) 701 VARGAS J. (FIO) 702 VAZQUEZ (PAL) 703 VECINO (EMP) 704 VERDI (EMP) 705 VIDAL (JUV) 706 VIVES (TOR) 707 WIDMER (UDI) 709 WSZOLEK (SAM) 727 YABRE (CES) 713 ZAPATA A. (UDI) 710 ZE' EDUARDO (CES) 711 ZIELINSKI (EMP) MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 5,5 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 6,5 0 0 6,5 0 6 5,5 0 6 0 0 0 0 9,5 5,5 5,5 0 4 5 0 0 0 0 0 0 5,5 5,75 0 0 0 6 0 0 5 6 6,25 0 0 6,25 0 5,75 5,5 0 5,75 0 0 0 5 8 5,75 5,25 6 4 5,5 0 0 0 0 0 CAMPIONATO P. V. G. MEDIA VOTO A. ESPAMM 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5,75 6 0 0 0 6 0 0 5 6 6,5 0 0 6,5 0 5,75 5,5 0 5,75 0 0 0 5 6,5 5,75 5,5 6,5 4,5 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 CAMPIONATO P. V. G. MEDIA VOTO A. ESPAMM 0 2 2 0 2 2 1 2 2 1 1 2 0 0 1 2 0 1 0 2 0 2 1 2 2 0 1 2 2 0 1 0 2 0 0 1 1 1 0 2 1 0 0 2 2 2 0 1 2 2 1 0 2 2 2 2 2 0 1 0 1 2 1 1 2 2 0 1 0 1 2 0 2 2 2 2 1 2 1 0 1 0 0 2 0 2 2 0 0 0 0 1 2 2 0 0 0 0 2 2 2 2 0 1 0 1 2 0 5,75 5,75 0 4,75 5,5 0 5,75 6 5,5 6 6 0 0 6 5,25 0 5,5 0 5,75 0 5,5 5,5 6,75 5,75 0 5,5 6,25 6,5 0 7,5 0 5,75 0 0 6 7 6 0 7 6 0 0 5,25 6,25 5,25 0 6,5 6,5 4,75 6,5 0 5,5 5,75 4,5 5 6,25 0 6 0 0 6,25 0 6 6,25 6 0 6 0 0 6 0 0 6 6,75 6,5 0 5,25 5,5 0 5 0 0 6,25 0 6,25 5,75 0 0 0 0 5 5,25 6,25 0 0 0 0 5,25 7 6 6,5 0 6,5 0 5,5 5,75 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 6 10 6 2 10 5 7 5 6 5 4 10 2 15 8 4 6 6 5 5 1 1 8 11 12 6 7 19 4 6 4 1 4 4 5 0 2 2 0 0 0 1 0 0 1 1 2 1 0 2 0 2 1 0 2 0 0 0 1 2 2 2 1 1 2 0 0 0 0 1 0 5,5 6 0 0 0 0 0 0 0 0 7 0 0 6,5 0 6 5,5 0 6 0 0 0 0 6,5 5,5 5,5 0 4,5 5 0 0 0 0 0 Attaccanti CODICE GIOCATORE 801 AGUIRRE (EMP) 803 AMAURI (TOR) 805 BABACAR (FIO) 807 BARRETO P. (TOR) 809 BELFODIL (PAR) 810 BELOTTI (PAL) 912 BENTIVEGNA (PAL) 812 BERARDI (SAS) 905 BERGESSIO (SAM) 813 BERNARDESCHI (FIO) 907 BIANCHI (ATA) 814 BOAKYE (ATA) 919 BONAZZOLI (INT) 815 BORRIELLO (ROM) 816 BOTTA (CHI) 817 CALLEJON (NAP) 916 CAPPELLUZZO (VER) 818 CASSANO (PAR) 821 CHANTURIA (VER) 917 CODA M. (PAR) 823 DEFREL (CES) 824 DENIS (ATA) 825 DESTRO (ROM) 826 DI NATALE (UDI) 827 DJORDJEVIC (LAZ) 922 DJORDJEVIC L. (SAM) 828 DJURIC (CES) 829 DYBALA (PAL) 830 EDER (SAM) 923 EL HAMDAOUI (FIO) 831 EL SHAARAWY (MIL) 915 FARES (VER) 908 FARIAS (CAG) 832 FEDATO (SAM) 833 FLOCCARI (SAS) 834 FLORO FLORES (SAS) 835 GABBIADINI (SAM) 836 GARRITANO (CES) 925 GEIJO (UDI) 837 GERVINHO (ROM) 838 GHEZZAL (PAR) 839 GIOVINCO (JUV) 840 GLIOZZI (SAS) 841 GOMEZ M. (FIO) 842 GOMEZ T. (VER) 844 HIGUAIN (NAP) 845 IAKOVENKO (FIO) 846 IBARBO (CAG) 847 ICARDI (INT) 848 INSIGNE (NAP) 849 ITURBE (ROM) 924 JOAO SILVA (PAL) 850 KEITA B. (LAZ) 851 KLOSE (LAZ) 852 LARRONDO (TOR) 853 LJAJIC (ROM) 854 LLORENTE (JUV) 909 LOI (CAG) 855 LONGO (CAG) 856 MACCARONE (EMP) 914 MAKIENOK (PAL) 857 MARILUNGO (CES) 858 MARTINEZ (TOR) 859 MATRI (GEN) 860 MAXI LOPEZ (CHI) 861 MCHEDLIDZE (EMP) 862 MEGGIORINI (CHI) 863 MICHU (NAP) 911 MONCINI (CES) 864 MORATA (JUV) 865 MURIEL (UDI) 866 NENE' (VER) 867 NIANG (MIL) 868 NICO LOPEZ (VER) 869 OKAKA (SAM) 906 OSVALDO (INT) 870 PALACIO (INT) 871 PALLADINO (PAR) 872 PALOSCHI (CHI) 918 PANICO (GEN) 874 PAVOLETTI (SAS) 875 PAZZINI (MIL) 876 PELLISSIER (CHI) 878 PINILLA (GEN) 880 POZZI (PAR) 881 QUAGLIARELLA (TOR) 886 RODRIGUEZ (CES) 910 ROSSETI (ATA) 887 ROSSI (FIO) 888 ROVINI (EMP) 890 SANABRIA (ROM) 891 SANSONE G. (SAM) 892 SANSONE N. (SAS) 893 SAU (CAG) 921 SAVIOLA (VER) 920 SERENI (SAS) 894 SHEKILADZE (EMP) 895 SUCCI (CES) 896 TAVANO (EMP) 897 TEVEZ (JUV) 898 THEREAU (UDI) 899 TONI (VER) 913 TORRES (MIL) 900 TOTTI (ROM) 901 TOUNKARA (LAZ) 903 ZAPATA D. (NAP) 904 ZAZA (SAS) MAGIC PUNTI MEDIA QUOT. 0 5,5 6,5 0 5 5 0 3,5 0 5,5 0 10 0 0 6 4,5 0 8,5 0 6 0 5,5 5,5 5,5 6 0 5,5 5,5 6,5 0 0 0 6 0 0 0 10 0 0 0 6 0 0 5,5 6,5 2 0 6 17 5 0 0 5,5 7,5 4,5 5 6,5 0 0 0 0 6 0 6 10 6,5 0 0 0 0 5,5 0 0 6 10,5 14 0 6,5 0 0 5 0 0 5,5 0 6 4,5 0 0 0 0 0 4 6 0 0 0 0 5,5 10,5 0 10 0 0 0 5,5 4 0 5,75 5,75 0 4,75 5,5 0 5,5 6 5,5 6 7,25 0 0 6 6,75 0 8,5 0 5,75 0 5,5 5,5 9,75 5,75 0 5,5 7,75 6,5 0 8,5 0 5,75 0 0 6 10 6 0 10 6 0 0 5,25 6,25 4,25 0 6 11 4,75 6,5 0 5,5 6,25 3 5 6,25 0 6 0 0 6,25 0 6 7,75 6 0 6 0 0 6,5 0 0 6 8 10 0 5,75 5,5 0 5 0 0 7,75 0 6,25 7 0 0 0 0 5 5,25 7,75 0 0 0 0 5,25 8,5 6 8 0 6 0 5,5 7 10 16 13 10 13 15 1 25 18 11 11 13 2 13 8 25 1 24 10 4 11 22 23 31 16 5 6 17 20 6 22 1 8 9 13 14 21 10 4 25 5 13 2 27 14 31 8 15 29 14 21 8 18 20 8 15 26 1 13 13 13 13 12 19 16 7 12 16 1 20 17 13 11 12 18 22 27 12 19 1 10 17 11 16 8 20 10 8 31 4 6 12 14 20 16 2 3 10 15 36 16 27 22 22 4 13 18 0 5,5 6,5 0 5 5 0 4,5 0 5,5 0 7 0 0 6 4,5 0 5,5 0 6 0 5,5 5,5 5,5 6 0 5,5 5,5 6,5 0 0 0 6 0 0 0 7 0 0 0 6 0 0 5,5 6,5 5 0 6,5 8 5 0 0 5,5 6,5 4,5 5 6,5 0 0 0 0 6 0 6 7 6,5 0 0 0 0 5,5 0 0 6 7,5 7 0 5,5 0 0 5 0 0 5,5 0 6 4,5 0 0 0 0 0 4 6 0 0 0 0 5,5 7,5 0 7 0 0 0 5,5 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 1 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 SERIE B LA CAPOLISTA L’intervista RODRIGO TADDEI «Perugia di ferro, vale la A Camplone pare Luis Enrique E ora il premio promozione» Il centrocampista: «L’allenatore ama il gioco e il confronto Non sono sorpreso da Verre, Falcinelli ci facilita il lavoro Primo posto non previsto, ho ritrovato una B più nervosa» DAVIDE STOPPINI ROMA «No, il premio promozione ancora non l’abbiamo fissato. Ma credo che presto dovremo metterci seduti...». Fidatevi di Rodrigo Taddei, la ragione del Perugia, in capo a un campionato che ricordava diverso, nel cuore di una squadra che ha sorpreso pure lui. Nove punti in tre partite. Che cosa vi siete messi in testa? «L’obiettivo più alto, la promozione, ecco a cosa miriamo. A patto, però, che nessuno metta le mani su un equilibrio che al momento sembra perfetto. E che tutti noi continuiamo a giocare con la stessa umiltà». Se lo aspettava un Perugia così? «No, non me lo aspettavo io e non se l’aspettava nessuno. Il presidente mi aveva parlato di un progetto a medio termine, per andare in Serie A nel giro di tre anni. Siamo solo all’inizio, è bene andarci piano. Ma visto come stanno andando le cose in partita anche contro avversari di livello, vista l’in- Ha già imparato il dialetto perugino? «No, datemi un po’ di tempo, sto andando a scuola. Mi capita di ascoltare qualcosa, specie nelle cene di squadra che facciamo ogni settimana. Questo è un gruppo unito, davvero in tutto». «Al mister (Camplone, ndr) piace giocare palla a terra, il suo diktat è non buttare mai via il pallone, è un obiettivo costantemente ricercato, a meno che non sia strettamente necessario fare il contrario. Forse è per questo che ha voluto uno come me davanti alla difesa (risata, ndr)». Lei è stato allenato da grandi tecnici. Chi le ricorda Camplone? Le facciamo due nomi: Verre e Falcinelli. «Verre lo conoscevo dai tempi di Roma, non mi sorprende il suo rendimento. Poi dei giovani devo per forza parlare bene, perché devono correre anche per me... Falcinelli? Fa un lavoro che per noi centrocampisti è tanto utile perché va a sporcare molti palloni in fase di impostazione avversaria. E poi segna, che deve fare di più?». Chi perde la partitella di fine allenamento paga la cena: così si cementa il gruppo RODRIGO TADDEI CENTROCAMPISTA PERUGIA Le cene le organizza Taddei, come accadeva a Roma? «Funziona così. L’allenamento si chiude con una partitella, chi perde paga la sera. E a me piace poco pagare...». A Taddei non piace pagare, s’è capito. Al presidente invece? «Non credo piaccia neppure a lui. Ma se si riferisce al premio promozione, penso che proprio possa fare un’eccezione...». Che Serie B ha ritrovato, 12 anni dopo il campionato con il Siena? «Un torneo molto più ner- In che senso? «Luis Enrique, specie nel rapporto diretto che ha con i giocatori. Come lo spagnolo anche lui si confronta con noi, specie con i più esperti, sull’avversario. E questo avviene anche a partita in corso. È già capitato che nell’intervallo abbia chiesto ai giocatori un parere su quanto successo nel primo tempo. Poi la decisione finale resta sua. Ma questo confronto aperto secondo me è un valore aggiunto per il Perugia». tensità che mettiamo in allenamento, mi sento di dire che per la Serie A ci siamo anche noi. Insieme, ovvio, a Catania, Bologna, Bari e Spezia». « voso e aggressivo, meno tecnico di quello che ricordavo. Meno male che gli arbitri stanno facendo bene il loro lavoro, gestendo con le ammonizioni gli interventi duri. Ecco, in questo il Perugia è un’eccezione». Rodrigo Taddei, 34 anni ACTIVA CASO BALDANZEDDU Di Cesare: «Non sono un macellaio» BRESCIA (g.p.l.) Il Brescia difende Valerio Di Cesare, che va all’attacco. Tutti dispiaciuti per il grave infortunio di Baldanzeddu (fuori un anno), ma al difensore che ha commesso l’intervento nella gara con l’Entella preme prendersela con la Gazzetta dello Sport, che ieri aveva ricostruito l’episodio e ricordato alcuni precedenti. «Ho letto cose vergognose su fatti di tanti anni fa – dice Di Cesare -. A me spiace tanto per Baldanzeddu, ma si vede dalle immagini che non volevo fare male. Non è bello essere etichettato come un macellaio. Non entrerò in campo condizionato e spero non si lascino condizionare nemmeno gli arbitri. Capisco la rabbia di Gozzi, che ha perso un giocatore importante. Ma non capisco i giornalisti. Che querelerò». Il Brescia manifesta «solidarietà a Baldanzeddu e all’Entella – chiarisce l’a.d. Ragazzoni –. Ma Di Cesare non merita certi giudizi: guardava la palla proprio come l’avversario, che ha messo il ginocchio sotto il suo piede». «Il mio pensiero va a Baldanzeddu – dice l’allenatore Iaconi – ma sono scioccato dalla campagna che si è scatenata contro un giocatore in generale molto corretto». Il capitano Zambelli: «Il suo intervento non è bello da vedere, ma se avesse preso la coscia sarebbe finita lì». ------(ro.pe.) La Gazzetta dello Sport si è limitata a raccontare i fatti, chiedendo per correttezza a Di Cesare la propria versione e pubblicandola integralmente. Non ha mai usato termini come macellaio o killer e non ha mai scritto che il fallo era volontario. Per noi era un intervento da espulsione (non è stato neppure fischiato), su gazzetta.it c’è il video e ognuno è libero di farsi un’idea. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Appunti BOLOGNA Tacopina-Guaraldi: c’è un preaccordo BOLOGNA (a.to.) C’è una svolta nella trattativa per la scalata alla proprietà del Bologna. Ieri Joe Tacopina ha incontrato di nuovo Albano Guaraldi che lo ha relazionato sul CdA rossoblù di lunedì. L’avvocato di New York ha ottenuto dal patròn un preaccordo inserendo nell’offerta del suo gruppo Usa la cauzione di un milione di euro a perdere salvo il buon fine dell’affare basato su due poste da 20 milioni di euro in totale. Tacopina, che nelle ultime ore si è detto molto ottimista, riparte oggi per gli Usa e tornerà a Bologna lunedì con l’aspettativa di avviare la due diligence sui conti per puntare al closing entro la fine del mese. Intanto, il club ha reintegrato Diego Perez nella lista dei giocatori da impiegare in campionato. GIUDICE SPORTIVO Thiam squalificato per tre giornate Il giudice ha squalificato per 3 giornate Thiam (Lanciano), per aver colpito un avversario con un calcio. Per un turno fermati Comotto (Perugia), Coppola (Bologna), Dokovic (Livorno), Ely (Avellino), Minotti (Crotone), Russo (Entella), Salamon (Pescara) e Scaglia (Pro Vercelli). Ammende: 2.000 euro a Frosinone e Pescara, 1.000 al Perugia. VIOLENZA Un Daspo di 8 anni a tifoso del Livorno È stato arrestato per rapina aggravata, oltre che denunciato per danneggiamento aggravato e lesioni, uno degli ultrà che lunedì hanno aggredito i tifosi del Latina: è un 28enne livornese, al quale sarà applicata la misura del Daspo di 8 anni. Gli altri 4 ultrà, tutti livornesi, sono stati denunciati in concorso (e Daspo di 5 anni). LEGA PRO IL CASO A Lucca non c’è posto neanche a bordocampo Sfrattati tutti i disabili I tifosi disabili della Lucchese al Porta Elisa GAZZETTALUCCHESE.IT GIANNI TACCHI Un’altra pagina indecente nel nostro calcio, strozzato dalla burocrazia e imbarazzato davanti a certe immagini. Come quelle che arrivano da Lucca, stadio Porta Elisa. Dove non c’è un settore per i tifosi disabili. Che domenica non sono riusciti a seguire la gara con il Savona da bordocampo perché l’arbitro non ha dato l’ok. E alcuni di loro sono stati portati in braccio in tribuna. «Una situazione umiliante», raccontano. SAVOIA Esonerato Bucaro Via l’a.d. Maglione TORRE ANNUNZIATA (Na) (v.p.) Terremoto nel Savoia. Esonerato l’allenatore Bucaro e il suo staff, mentre s’è dimesso l’a.d. Francesco Maglione. Il nuovo tecnico (si parla di Simonelli) sarà presentato oggi. Intanto il ruolo di consulente di mercato va all’ex bomber del Savoia, Eupremio Carruezzo. Che caos L’incubo è iniziato lo scorso giugno, quando la Lucchese ha demolito la vecchia struttura riservata proprio ai disabili. «Era una gabbia indecente», dicono. Così è stato subito presentato il nuovo progetto, basato su una serie di tiranti. Il piano ha ricevuto l’ok da parte del Comune, della Soprintendenza e del Coni, ma non quello della Commissione di vigilanza. Che ha stoppato tutto per motivi di sicurezza, consigliando una struttura in vetro. Intanto la Lucchese ha già giocato due partite di campionato in casa: la prima con il Santarcangelo, quando i disabili sono stati posizionati su alcune panchine a bordocampo, la seconda con il Savona, quando è scoppiato il caos. Perché i 5 disabili presenti, prima del match, sono stati invitati a firmare un’assunzione di responsabilità. Ma l’arbitro Mei di Pesaro ha impedito comunque a 4 di loro di sistemarsi fuori dal rettangolo di gioco, mentre il quinto è stato fatto entrare perché giornalista. Così 3 sono stati portati in tribuna, l’altro invece si è rifiutato. Un altro mese Adesso l’iter burocratico ripartirà da zero. Perché servirà un nuovo progetto, una struttura in vetro che dovrà passare dai quattro enti già consultati. Insomma, un altro mese di tempo. E almeno altre due partite con i disabili senza posto. © RIPRODUZIONE RISERVATA così oggi in campo (girone B, 4a giornata) DUE PARTITE NEL POMERIGGIO, QUATTRO ALLE 20.30 E QUATTRO ALLE 20.45 Derby Santarcangelo-Forlì anticipato alle 15 Santarcangelo-Forlì si gioca alla 15 (a porte aperte a Santarcangelo e non a Rimini). ORE 15 SANTARCANGELO (4-2-3-1) Nardi; Traorè, Capitanio, Olivi, Rossi; Bisoli, Evangelisti; Radoi, Torelli, Graziani; Guidone. (Marani, Bigoni, Salvatori, Obeng, Scicchitano, Argeri, De Respinis). All. Fraschetti. FORLÌ (3-5-2) Scotti; Jidayi, Drudi, Guidi; Catacchini, Pettarin, Cejas, Hamlili, Turi; Melandri, Docente. (Casadei, Fantini, L. Arrigoni, T. Arrigoni, Djuric, Fantoni, Forte). All. Rossi. ARBITRO Proietti di Terni (Pancioni-Scatragli). ORE 16 PRATO (3-4-1-2) Ivuši ; Dametto, Rickler, Pasa; Grifoni, Cavagna, Romanò, Eguelfi; Fanucchi; Rubino, Bocalon. (Brunelli, Bagnai, Bandini, Bengala, Tassi, Ogunseye, Fofana). All. Esposito. LUCCHESE (4-3-1-2) Casapieri; Risaliti, Espeche, Vosnakidis, Dejori; Boilini, Lo Sicco, Nolè; Calcagni; Ferrante, Santini. (Borra, Pantano, Degeri, Calistri, Chianese, Ferretti, Biasci). All. Pagliuca. ARBITRO Martinelli di Roma (Rizzato-Rossini). ORE 20.30 PRO PIACENZA (4-3-3) Donnarumma; Castellana, Silva, Bini, Sane; Schiavini, Aliboni, Porcino; Matteassi, Speziale, Caboni. (Tabaglio, Ignico, Rieti, Mella, Marmiroli, Torri, Pasaro). All. Franzini. TUTTOCUOIO (4-3-1-2) Bacci; Pacini, Falivena, Colombini, Zanchi; Dramane, Pane, Serrotti; Gargiulo; Colombo, Tempesti. (Morandi, Gioe, Mulas, Deiola, Cherillo, Mancini, Gelli). All. Alvini. ARBITRO Schirru di Nichelino (LombardiCappello). REGGIANA (4-3-3) Feola; Andreoni, Spanò, Sabotic, Mignanelli; Bruccini, Parola, Angiulli; Tremolada, Ruopolo, Siega. (Messina, Zanetti, Ricci, Alessi, Vernocchi, Palumbo, Sinigaglia). All. Colombo. PISTOIESE (4-3-1-2) Pazzagli; Golubovic, Pasini, Di Bari, Frascatore; Calvano, Ciciretti, Vassallo; Mungo; Romeo, Tripoli. (Olczak, Piana, Falasco, Saric, Piscitella, Falzerano, Coulibaly). All. Lucarelli. ARBITRO Tardino di Milano (Chiocchi-Malacchi). SAVONA (4-3-3) Pennesi; Cabeccia, Galimberti, Marconi, Speranza; Cerone, Quintavalla, Carta; Demartis, Sanna, Spadafora. (Addario, Gizzi, Bramati, Giorgione, Varone, De Feo, Casarini). All. Di Napoli. PISA (3-5-2) Pelagotti; Paci, Lisuzzo, Sini; Pellegrini, Morrone, Iori, Misuraca, Dicuonzo; Napoli, Arma. (Moschin, Rozzio, Mandorlini, Finocchio, Gyasi, Giovinco, Stanco). All. Braglia. ARBITRO Guccini di Albano Laziale (RuginiLoni). TERAMO (4-2-3-1) Serraiocco; Scipioni, Diakite, Speranza, Perrotta; Lulli, Cenciarelli; Fiore, Lapadula, Di Paolantonio; Donnarumma. (Tonti, Brugaletta, Caidi, Masullo, Pigini, Petrella, Bucchi). All. Vivarini. ANCONA (4-3-3) Lori; Barilaro, Dierna, Mallus, Cangi; Parodi, Sampietro, Arcuri; Bondi, Paponi, Tulli. (Aprea, Di Dio, Paoli, Moretti, Morbidelli, Cognigni, Tavares). All. Cornacchini. ARBITRO Ranaldi di Tivoli (Berti-Bandettini). ORE 20.45 ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Pelagatti, Mori, Mengoni, Avogadri; Addae, Pirrone; Mustacchio, Berrettoni, Chiricò; Perez. (Ragni, Cinaglia, Rossi, Carpani, Gualdi, Ruggiero, Altinier). All. Petrone. SAN MARINO (4-3-3) Vivan; Russo, Fogacci, Ferrero, Cruz; Valeriani, Sensi, Poletti; Coto, La Mantia, Muntadas. (Migani, Demontis, Bangoura, Soligo, Miravent, Cicarevic, Casolla). All. Covelo-Rodriguez. ARBITRO Giua di Pisa (Grossi-Zanella). CARRARESE (4-3-1-2) Calderoni; Berra, Sbraga, Teso, Lancini; Brondi, Castagnetti, Gnahorè; Belcastro; Merini, Cellini. (Zanotti, Benassi, Battistini, Pedone, Beltrame, Gherardi, Ademi). All. Remondina. GROSSETO (3-5-2) Mangiapelo; Mariotti, Morero, Elez; Formiconi, Onescu, Massimo, Verna, Boron; Pichlmann, Torromino. (Berardi, Longo, Finazzi, Masia, Albertini, Boccardi, Gambino). All. Silva. ARBITRO Prontera di Bologna (GrazianoBologna). GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Luciani, Rosato, Lasicki, D’Anna; Esposito, Loviso, Domini; Mancosu, Regolanti, Vettraino. (Citti, Manganelli, Marchionni, Casiraghi, Castelletto, Luparini, Cais). All. Acori. SPAL (4-2-3-1) Menegatti; Ferretti, Gasparetto, Silvestri, Legittimo; Capece, Togni; Filippini, Germinale, Finotto; Fioretti. (Albertoni, La Quaglia, Rosina, Gentile, Landi, Di Quinzio, De Cenco). All. Brevi. ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Orlando-Meozzi). PONTEDERA (3-5-2) Ricci; Madrigali, Vettori, Gasbarro; Luperini, Bartolomei, Caponi, Settembrini, Galli; Grassi, Cesaretti. (Cardelli, Tazzari, Disanto, Della Latta, Paparusso, Romiti, Redolfi). All. Indiani. L’AQUILA (4-3-3) Zandrini; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Pedrelli; Corapi, Perpetuini, Zappacosta; Ceccarelli, Perna, Pacilli. (Cacchioli, Di Mercurio, De Francesco, Del Pinto, Sandomenico, Mancini, Bernasconi). All. G. Pagliari. ARBITRO Baldicchi di Città di Castello (Mauro-Vono). CLASSIFICA Pisa, Pontedera e Ascoli p. 7; Tuttocuoio, Savona e Lucchese 5; Grosseto, Pistoiese e Reggiana 4; Carrarese, Spal, Teramo e Forlì 3; San Marino, L’Aquila, Ancona, Prato e Santarcangelo 2; Gubbio 1; Pro Piacenza -2 (-8). MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 Regole&F.1 a Formula 1 cambia di nuovo in corsa. E fa una cosa da un lato bellissima, dall’altro L riprovevole. Partiamo dal risvolto positivo: finalmente da Singapore, non si potrà più usare la radio per comunicazioni che possano incidere sulla guida. Avete presente qualche episodio di quest’anno, con Rosberg o Hamilton che chiedevano come affrontava una certa curva il compagno, dove guadagnava, dove perdeva? E ricordate i consigli dal box di andare più piano per risparmiare carburante, oppure la richiesta di dati riguardanti temperature e usura delle gomme o bilanciamento dei freni? Tutto vietato. All’improvviso. Ossia nel mo- ilCommento una nebbia gelida che annuncia l’autunno: la Juve ha sofferto per un’ora prima di mettere la testa davanti al Malmoe, ma dal vantaggio in poi ha subissato la porta svedese meritando un margine assai più largo, e dunque un finale senza pensieri. Che invece ci sono, visto che altrove il Liverpool viene (giustamente) ripreso dai campioni di Bulgaria, che Prandelli riacciuffa in extremis una gara ormai perduta e che l’Atletico torna a braccare l’Olympiacos: insomma, succede di tutto in questa prima serata di Champions, e meno male che il contributo al convulso tratto finale in arrivo da Torino è il secondo gol di Tevez, coi tappi di spumante che finalmente possono saltare all’antipasto. Sì, stavolta la Juve parte con un passo da tre punti, come non le era riuscito né due anni fa (dove il 2-2 a casa Chelsea fu comunque un gran risultato) né la scorsa stagione (che flop invece l’1-1 di Copenhagen). Questa col Malmoe era la partita sulla carta più facile, e probabilmente lo resterà, visto che s’è già capito come il girone sarà una lotta senza quartiere fra tre squadre; era la più facile ma fino all’1-0 non è stata per niente facile, a dimostrazione che i vecchi languori europei non sono stati ancora curati. Non del tutto, almeno. Passata la soglia dei mille minuti di digiuno in Champions, Carlos Tevez ha infine spezzato l’incantesimo, diventando per una sera dominante in Europa come in Italia gli riesce da un anno: ma la quantità di errori e indecisioni in area, a fronte di un gioco offensivo che ha presto trovato negli inserimenti di Lichtsteiner uno sviluppo incomprensibile agli svedesi (e dunque irresistibile), ci conferma nella vecchia teoria che mento in cui Charlie Whiting, il responsabile tecnico Fia, si è reso conto che «le prestazioni dei piloti non devono essere alterate dalle comunicazioni dei team». Poche gare fa, Whiting e i suoi avevano da un giorno all’altro abolito quel Fric teso a migliorare l’assetto delle vetture, che tutti adottavano dal 2013 senza inconvenienti. Tempo fa Alonso, mentre lottava per il Mondiale con la Renault, venne privato del «mass dumper» che migliorava la tenuta di strada, approvato dalla Fia tanto tempo prima. Che le comunicazioni radio fossero un «aiuto esterno» al pilota era davanti agli occhi (anzi, alle orecchie) di tutti. Quello che ci si chie- laVignetta ADESSO CHE TEVEZ SI È SBLOCCATO LA JUVE PUÒ PUNTARE AL PRIMO POSTO el sabba degli ultimi 10 minuti, con gol e N occasioni che si succedono anche fuori dal contesto tecnico delle partite, l’inquietudine è la Juve in Serie A si nutra del terrore che incute a quasi tutte le avversarie. In Europa, invece, trova rivali magari più scarse (il Malmoe potrebbe valere un decimo posto in A, andando a spanne), ma che non tremano. Ovvero si difendono come possono, ma senza cedere al panico, passando così la scimmia dell’orgasmo sulla spalla di chi attacca. Anche per questo è fondamentale che Tevez abbia finalmente varcato le sue forche caudine. Ne aspettiamo altri, a partire dal promettente Morata, perché il gruppo A è saltato in aria con la vittoria dell’Olympiacos sull’Atletico, e dunque ora i boccaporti si sono aperti in entrambi i sensi: la Juve può puntare con decisione al primo posto, ma in una corsa a tre va messo anche il rischio di un’altra delusione. Occhio. Atene a parte, dove Cerci ha giocato soltanto l’ultima mezz’ora, gli italiani hanno curiosamente sorriso ovunque: Immobile ha segnato lo splendido gol-apriscatole del Borussia sull’Arsenal, Balotelli ha inaugurato con la prima rete in maglia Reds l’adrenalinico finale del match di Anfield - riaggiustato nel recupero da un penalty di Gerrard, che difende bene il suo ruolo di rigorista dalle ovvie mire di Mario - Raggi e Criscito hanno vinto con Monaco e Zenit, Prandelli s’è salvato dopo aver rischiato lo 0-2. Resta da ricordare, e un po’ celebrare visto che gli vogliamo bene, la sana boccata d’ossigeno presa da Ancelotti in un momento per lui assai delicato: cinque gol al Basilea potevano anche essere previsti, ma esattamente un anno fa gli svizzeri erano usciti dai blocchi vincendo in casa del Chelsea. Se lo annoti, Florentino Perez. Eppure già so con quanta emozione l’Olimpico ti accoglierà in questa notte così prestigiosa, che aspettavi da tanti anni. Guidata ancora una volta da Totti: quante partite e quante battaglie insieme a Francesco. In campionato e nelle coppe: lui ragazzo, io già uomo maturo, con dieci anni di più. Mi ricordo l’11 settembre 2001, Roma-Real Madrid. Si giocava in un’atmosfera surreale per quello che stava succedendo nel mondo – con l'attentato terroristico a New York e l'abbattimento delle torri gemelle – perdevamo 2-1 e io, quasi alla fine, ho avuto sui piedi la palla del pareggio. Assist di Cassano, colpisco a colpo sicuro... traversa. Sarebbe stata la rete del pareggio, un gol facile, che raramente ho sbagliato nella mia carriera. È un grande rimpianto, soprattutto perché in quel periodo giocavo poco. Giocavo di più nella Fiorentina, due anni prima, quando con un gol mio e uno di Batistuta battemmo 2-0 nel novembre del 1999 quel Manchester United campione d’Europa che aveva vinto pure la Premier League e la FA cup. C’erano tutti i big in campo: Beckham, Scholes, Giggs, Stam... Era uno squa- © RIPRODUZIONE RISERVATA PortoFranco Se Michael Phelps fosse nato ad Asti TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO Michael Phelps, 29 anni. Alle Olimpiadi ha conquistato 22 medaglie AFP DOMENICO CRISCITO Calciatore dello Zenit Ho visto l’entrata fatta a Baldanzeddu.. non è possibile entrare in quel modo.. #Baldanzeddu ti auguro una buona guarigione abbraccio @mimmo_criscito4 FLAVIA PENNETTA Campionessa di tennis ROMA, GIOCA COME SAI E DIVERTITI LA CHAMPIONS DIVENTERÀ CASA TUA ara Roma, finalmente torni a respirare C l’aria della Champions League. Io non sarò allo stadio, ma davanti alla tv, stasera. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lettere alla Gazzetta A CURA DI FRANCO ARTURI email: gol@rcs.it - twitter: @arturifra © RIPRODUZIONE RISERVATA drone, sembrava dovesse venire a Firenze a passeggiare. Ma noi, uniti, centrammo un grande successo. E con questa mentalità deve scendere in campo la Roma: con il Cska Mosca stasera e in tutte le altre partite che la vedranno opposta a squadroni come il Bayern Monaco e il Manchester City. Questa piazza merita la Champions, ha bisogno di soddisfazioni e anche se è nel girone peggiore, deve partire senza mai sentirsi battuta. Deve dare l’anima perché la Champions vale come un Mondiale. E disputarla, per certi versi, è più semplice rispetto al campionato. Se una squadra sa giocare bene al calcio, come la Roma di Garcia sa fare, troverà meno difficoltà perché le squadre non distruggono, ma creano. Dunque, anche da tifoso, cara Roma ti dico di restare te stessa, cercando sempre la bella giocata e la soluzione spettacolare ed efficace. Magari senza «divorare» le occasioni, come feci io contro il Real quella notte di 13 anni fa... Poi certo, ci sono i campioni, i fenomeni. E affrontarli non sarà facile. Ma niente paura, Roma. Goditi questo ritorno, goditi la musichetta all’inizio, lo stadio pieno e goditi, anche, i tuoi avversari. Misurarti con loro servirà a farti sentire grande. E servirà anche al calcio italiano che, purtroppo, vede solo due squadre partecipare al torneo più bello. de è come mai si siano attesi lustri prima di abolirle. A questo punto le comunicazioni autorizzate riguarderanno l’ambito della sicurezza e i normali distacchi o il tipo di pneumatici da montare al pit stop. Il pilota torna pilota. Ovvero dovrà vincere da solo, con i dati del suo computer di bordo. Un elemento di incertezza che aumenterà le variabili e lo spettacolo. E lascerà più spazio alla guida, spesso disturbata, oggi, da comunicazioni degli ingegneri, tanto che abbiamo sentito gente come Raikkonen o Hamilton urlare di essere lasciati in pace. Meglio tardi che mai. DI LORENZO CASTELLANI il grande ex giallorosso di ABEL BALBO 25 I PILOTI TORNANO UNICI PROTAGONISTI MA PERCHÉ QUESTI DIVIETI SOLO ORA? di PINO ALLIEVI di PAOLO CONDO’ LA GAZZETTA DELLO SPORT Ricaricando le batterie!!! Un buon lavoro e una buona giornata, baci e sole @flavia_pennetta LORIS CAPIROSSI Pilota di motomondiale Fantastica visita nel museo di #FrancoUncini , campione del mondo 1982, emozione pura @MCFrancoUncini @LorisCapirossi1 FEDERICA PELLEGRINI Olimpionica di nuoto I cambi di percorso fanno parte della vita ma le cose belle come la stima e l’affetto per una persona rimarranno per sempre! #graziePhilippe @mafaldina88 Se Michael Phelps fosse nato ad Asti, avrebbe visto la luce presso l’Ospedale Cardinal Massaia, piccolino gracilino, rispetto a quello che poi sarebbe diventato: soffriva di broncospasmo e al primo acuto la mamma portandolo al pronto soccorso di Pediatria, non lo trovò più, c’era scritto «chiuso», i neonati sono uguali agli adulti, rivolgersi al Pronto Soccorso classico, questione di tagli alla Sanità. Avrebbe imparato a nuotare presso la piscina comunale. Si sarebbe iscritto ai corsi e da lì avrebbe iniziato in vasca piccola. Dopo una settimana, i corsi sarebbero stati sospesi perché dal pavimento della vasca le piastrelle si staccavano e c’era il pericolo di tagli ai piedi. Allora il Comune sarebbe intervenuto «appiccicando» un telo sul fondo della vasca. I corsi ripresero, Michael era molto bravo, si vedeva subito. Ma dopo un’altra settimana, il telo si staccò nuovamente, altra sospensione. Questa volta il rivestimento riguardò le pareti fino al bordo, rivestito anch’esso. I corsi ripresero, Michael continuava a dimostrare la sua bravura. Dopo 15 giorni altro stop: il telo che rivestiva il bordo non era a norma antisdrucciolo e si scivolava con pericolo di cadute per tutti i bambini. Era febbraio, il Comune aveva appena ripreso la piscina dal vecchio gestore, che a detta dell’autorità non era in grado di fornire la dovuta qualità del servizio, come il Comune medesimo avrebbe saputo senz’altro fare. Era carente la maggior parte delle norme sulla sicurezza, ma ciò veniva definito un dettaglio. La differenza coi dipendenti comunali si vide subito, l’ufficio era sempre aperto per le iscrizioni: non si trovava nessuno, ma le porte erano spalancate. La mamma di Michael passò diverse volte e alla fine ce la fece e cominciò l’iter di telo e piastrelle. Michael continuava a progredire, nessuno l’avrebbe potuto fermare, continuò il corso, si iscrisse anche al secondo, che avrebbe dovuto terminare al 30 aprile perché erano in programma dei tanto sospirati lavori di ristrutturazione. Con sorpresa di tutti e anche di Michael i corsi continuarono, i lavori non iniziarono e si poté finire il turno, Michael fu adocchiato dal sistema agonistico locale, due società sempre in lotta tra loro: una gli fece una proposta, la seconda un’altra: se ne sarebbe riparlato a settembre. La stagione iniziò, la mamma di Michael avrebbe voluto continuare ancora un po’ i corsi, ma a causa dei ritardi dei lavori, dovuti alla sig.ra Burocrazia, una persona arcigna, che non riusciva mai a fare le cose in orario, la piscina non aprì, si parlava di dicembre, forse gennaio. Le società di nuoto, impressionate, ricontattarono la famiglia di Michael: con una si trattava di andare spesso ad Alba, con l’altra a Torino. Michael era piccolino e la famiglia non si sentì di caricarlo di un simile disagio, in fondo lui avrebbe solo voluto nuotare. Oggi Michael si è iscritto a Scienze Motorie. Chissà perché dal momento che la piscina è chiusa, la pista di atletica in rifacimento, sul nuovo parquet del Pala San Quirico ci piove sopra e le altre palestre, no comment. E noi continuiamo a laureare degli «scienziati motori» da inserire nel mercato del lavoro. Così Michael ha fatto il bagnino alla Lido, quest’anno ha chiuso prima per il tempo. Così è andato in America a trovare suo fratello più piccolo, quello cresciuto con la zia che vive a Baltimora, che nel frattempo ha vinto 22 medaglie olimpiche di cui 18 d’oro, due d’argento e due di bronzo e 26 titoli mondiali e pensare che Michael dei due era il più dotato. Ma era nato ad Asti... Fabrizio Bittner Grazie davvero per una delle tante storie che fotografa le difficoltà del nostro sport. Chissà che non giunga un aiuto. Magari da Baltimora. 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 FORMULA 1 LE NUOVE REGOLE Comunicazioni radio limitate Piloti più... soli da Singapore Sarà vietato indicare loro, ad esempio, se stanno consumando troppo Proibito pure parlare in codice. L’infrazione verrà punita come frode sportiva ANDREA CREMONESI Sarà contento Kimi Raikkonen che due anni fa, mentre stava vincendo nella notte di Abu Dhabi, zittì il proprio muretto box, pronto ad inondarlo di suggerimenti e informazioni: «Just leave me alone, I know what I’m doing», «Lasciatemi in pace, so che cosa sto facendo». Da domenica a Singapore, la Fia vieterà ogni comunicazione via radio e con la tabella segna tempo che possa essere in contrasto con l’articolo 20.1 del regolamento sportivo («I piloti devono guidare da soli e senza aiuti»). Ogni violazione sarà considerata una frode sportiva e le sanzioni, sempre a discrezione dei commissari del GP, pesantissime. Per impedire furbate, saranno vietati anche i messaggi in codice. Tempi Il motivo per cui si sia deciso di farlo solo adesso, dopo ben 13 gare? Perché, dicono alla Fia, ci si è resi conto che team e piloti si erano presi troppe libertà nell’interpretazione delle norme ed era necessario rimettere un po’ d’ordine. Dunque da questo fine settimana i piloti torneranno padroni assoluti dei propri guardanti temperature e pressioni delle gomme, temperature e usura dei freni e indicare ai piloti un cattivo uso delle marce. NIENTE INFORMAZIONI ECCO L’ELENCO I MESSAGGI VIETATI Dettagli sui settori dei rivali Regolazioni della power unit e del cambio Bilanciamento del sistema di carica Consumi e quantità del carburante Risparmio di carburante Pressione e temperature delle gomme* Risposte a domande dirette del pilota Regolazioni del differenziale Procedura di partenza e pit stop Riscaldamento gomme alla partenza Bilanciamento dei freni Consumo freni e temperature* Messaggi in codice *(dal GP Giappone) PAT FRY E ANDREA STELLA AL MURETTO BOX DELLA FERRARI. INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT Le direttive valgono anche per le tabelle segnatempo esposte al muretto «destini» agonistici, più soli nell’abitacolo. Se ad esempio chiederanno in quale settore della pista stanno guadagnando o perdendo rispetto al compagno di squadra o se stanno usando la giusta mappatura di coppia, resteranno senza risposta. Proibizioni Nell’elenco, fornito lunedì ai team e reso noto ieri dall’ufficio comunicazione della Fia, sarà proibito chiedere ai piloti di regolare la power unit, il cambio, la ricarica delle batterie per ottenere maggiori prestazioni o indicare loro come risparmiare carburante o regolare il flusso (a meno che a imporlo sia la direzione gara). Prima del via o durante i pit stop non si potrà più ricordare al pilota la procedura con le regolazioni della frizione. Dal GP del Giappone (5 ottobre) sarà pure proibito indicare valori ri- Via libera Resterà invece possibile segnalare i tempi sul giro, i distacchi, la presenza di traffico lungo il tracciato, la posizione delle varie vetture in qualifica per poter fare un giro pulito, avvertire il pilota che ha forato e indicare che gomme troverà al pit stop, i giri compiuti con un set di gomme o la mescola usata da un rivale. Si potrà pure avvertire un pilota dei potenziali problemi con un rivale durante la gara, avvertire della presenza di bandiere gialle, blu e dell’ingresso della Safety Car. Dal muretto sarà poi consentito «stimolare» chi guida, dicendogli quando e quanto spingere. In sostanza, niente paura: continueremo ad appassionarci per le battute dei piloti e scervellarci per capire se, come accadde con Alonso l’anno scorso a Monza, un pilota abbia detto «geni» o «scemi» ai tecnici. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’OPINIONE di PINO ALLIEVI a pagina 25 & IL NUOVO PRESIDENTE Marchionne: «Podio Ferrari? Se lo sapessi...» Sergio Marchionne, a.d. di Fca e dal 13 ottobre nuovo presidente della Ferrari, è tornato a parlare del presente e del futuro della rossa. «Non ci sarà un cambiamento nell’esclusività del marchio — ha detto Marchionne a New York —, Montezemolo ha fatto un grandissimo lavoro nel posizionare l’azienda, dobbiamo migliorare la performance nelle gare. Sono sei anni che non riusciamo a trovare una strategia convincente». Quindi, a chi gli ha chiesto quando la Ferrari tornerà sul podio, ha risposto con un sorriso: «Se lo sapessi... Ci stiamo lavorando da anni, anche Montezemolo non ci teneva a perdere. Bisogna organizzarsi e andare avanti, chiediamo un po’ di tempo». Intanto il direttore dell’ingegneria Pat Fry ammette che «a questo punto del campionato la nostra attenzione si sta spostando sulla vettura della prossima stagione. Tuttavia, ci sono ancora molte cose che possiamo imparare dalla pista e per questo portiamo componenti specifiche in vista del 2015. Monza è stato un weekend difficile. Ora dobbiamo restare uniti e continuare a spingere». Infine, in vista del GP Singapore. il capo della Mercedes Toto Wolff, è tornato a parlare del rapporto tra Rosberg ed Hamilton: «La loro amicizia sta vivendo un momento difficile». MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 MOTOGP DOPO MISANO Nella tana del nemico Marquez-Rossi, la rivincita al Ranch In barba al divieto del manager, Marc ha accettato l’invito del Dottore. In pista mezzo Motomondiale Marc Marquez e Valentino Rossi pronti alla sfida al Ranch MAURIZIO BRUSCOLINI Alla fine ha vinto la passione. E la voglia di sfidarsi. Ieri Marc Marquez è andato a Tavullia, al Ranch di Valentino Rossi per una giornata di divertimento: cioè in moto. La genesi è stata un giallo a Tavullia. Va o non va? Una giornata di divertimento che è diventata un affare di stato. Da una parte c’era l’esuberanza del pilota, dall’altra la prudenza del suo manager Emilio Alzamora. Qualche settimana fa l’ex iridato della 125 L’immancabile foto di gruppo: al centro, in piedi, si riconoscono Marquez e Rossi era andato alla VR46 per parlare del merchandising di Marc (gestito da Valentino), aveva visitato la pista e si era spaventato: troppo veloce, troppi i rischi. Precedenti Marquez ama le sfide. Rischiare non gli fa certo paura. L’altro inverno, tanto per ricordare, era caduto allenandosi sempre con il motard. Ha saltato quasi tutti i test invernali, ma non per questo ha cambiato le sue abitudini. Così continua ad allenarsi con il suo gruppo a Rufea, un piccolo paese vicino Cervera, e quando Valentino gli ha lanciato l’invito, che poi tra i piloti diventa automaticamente una sfida, di incrociare le ruote al Ranch, non è stato lì a farsi troppe domande. Anche se c’è in ballo il Mondiale, pure dominato (ma non si sa mai...) anche se, appunto, Alzamora aveva messo il suo veto. Preparazione Tra mille segreti e misure di sicurezza da G8, ieri pomeriggio il contatto. Non casuale, viene da pensare. Perché, se alla vigilia della gara di Misano Marquez aveva parlato del problema di nozzespeciali Da Taiwan a Tavullia con amore... per Vale I novelli sposini hanno messo in valigia gli abiti delle nozze per uno scatto speciale nel paese del loro idolo PU24 trovare una Honda da guidare te (e i progressi quest’anno si nella pista sterrata tracciata sono visti...), Bradley Smith alla Biscia, proprio dietro la (Yamaha Tech3), Leon Camier cava, «casualmente» aveva (Honda Open Martinez). E portato da casa le sospensioni ancora, tra gli altri, Loris Capi— forcella e ammortizzatore rossi, Mattia Pasini, Alessan— della Honda 450 che usa dro Tonucci e Lorenzo Baldasabitualmente nei suoi allena- sarri. menti spagnoli. E, sempre caFrenesia Al mattino c’è stata sualmente, aveva fatto fermare Carlos, uno dei meccanici una sgroppata di 4-5 ospiti, poi al pomeche ogni doriggio, ben olmenica si tre la pausa prende cura Lo spagnolo è pranzo è arridella Motoarrivato con vato il grosso GP. Aver fallimeccanico... e del gruppo. to la gara di sospensioni per Sfide senza fiMisano, con ne e al termila sua Honda la scivolata al ne, in tarda decimo giro, serata, il clasche lo ha tenuto ai limiti della zona punti, sico lancio di «tweet» a raffica. facendogli perdere la possibi- Marquez ha postato la foto di lità di vincere il titolo sulla pi- gruppo, commentandola così: sta di casa, ad Aragon, tra 10 «Una grande giornata al Mogiorni, non gli ha fatto perdere tor Ranch VR46, una grande il sorriso. E la voglia di diver- giornata a Tavullia. Grazie ragazzi!». Nel segreto del Rantirsi: ovviamente in moto. ch, devono essersele date di Gruppo Un giorno speciale, santa ragione. La pista è bella, ovviamente. Valentino in ver- selettiva. Certo, Valentino, pasione vincitore di Misano a fa- drone di casa, ha un piccolo re gli onori di casa, poi i ragaz- vantaggio. Ma in questi casi il zi dell’Academy (Luca Marini, risultato chi lo guarda? Ma Nicolò Bulega, Franco Morbi- tutti, ovviamente. Perché delli, Andrea Migno e Pecco qualsiasi sfida prevede solo un Bagnaia), Tito Rabat, leader risultato: figuriamoci quelle del Mondiale Moto2 che con in moto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Marc si allena quotidianamen- 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 SPECIALETricoloreGranTurismo LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 IN COLLABORAZIONE CON ACI Lamborghini e Ferrari, che bis! Dopo il trionfo francese a Le Castellet, la Gallardo e la 458 Italia espugnano anche Vallelunga Benucci-Balzan (Ferrari) e la partenza di gara-2 con BarriBortolotti (Lamborghini) in pole position PHOTO4 GAUDENZIO TAVONI Ancora Lamborghini e Ferrari a segno nel Campionato Italiano Gran Turismo. Dopo il trionfo nella trasferta francese di due settimane fa sul circuito Paul Ricard, la Gallardo e la 458 Italia sono di nuovo salite sul gradino più alto del podio nello scorso weekend a Vallelunga, nel 5° appuntamento stagionale. Artefici del nuovo successo ancora loro, Giacomo Barri in coppia con Mirko Bortolotti (Imperiale Racing) per la casa di Sant’Agata Bolognese e Nicola Benucci ed Alessandro Balzan (MP1 Corse) per la Rossa di Maranello. Debutti e ritiri E un’altra Ferrari, quella di Lorenzo Casè e Raffaele Giammaria (Scuderia Baldini 27), 3a in gara-1, sale al vertice della classifica generale scavalcando di sei punti l’Audi R8 LMS di Marco Mapelli e Thomas Schoeffler. L‘equipaggio di Audi Sport Italia a Vallelunga è stato costretto al ritiro per un problema elettrico mentre era al comando, abbandonando così la leadership del campionato, ma a tenere alti i colori della casa di Ingolstadt ci hanno pensato i compagni di squadra Capello-Zonzini, secondi in gara-2. Il tracciato romano si è dimostrato favorevole anche alle altre 458 Italia impegnate in pista. Un ottimo 4 TUTTI I RISULTATI S 2° posto in gara-1 è arrivato per i colori della BMS-Scuderia Italia che, in coppia con Luigi Lucchini, ha fatto debuttare nel tricolore GT lo statunitense Jeff Segal, vincitore della recente 24 ore di Daytona, mentre un terzo gradino del podio ha impreziosito la gara di Malucelli-Frassineti che ha salutato il rientro in campionato del Team Malucelli. A punti anche Magli-Ferrara che hanno concluso il weekend romano con un 5° ed un 9° posto, ma con tanta grinta messa in campo dai due portacolori dell’Easy Race. Serve il riscatto Podio sfiorato in entrambe le gare, invece, per la Porsche GT3R di Beretta-Carboni (Autorlando), che in classifica generale ha scavalcato quella dell’Ebimotors di Donativi-Gagliardini, e tanta sfortuna con solo un paio di punti nel carniere sono giunti per il secondo equipaggio della squadra di Orlando Redolfi, Romani-Deverikos, attesi ad un pronto riscatto sin dalla prossima di Imola. Gara di casa da dimenticare, infine, per i romani Roberto Benedetti e Diego Alessi che al volante della Corvette Z06 dell’RC Motorsport non hanno potuto partecipare alle due gare dopo un grave problema tecnico accusato nelle prove libere. © RIPRODUZIONE RISERVATA Classifiche Gara-1 1. BarriBortolotti (Lamborghini) 51’16.567; 2. Lucchini-Segal (Ferrari) a 2.944; 3. CasèGiammaria (Ferrari) a 5.024 Gara-2 1. BenucciBalzan (Ferrari) 51’08.712; 2. Capello-Zonzini (Audi) a 4”649; 3. MalucelliFrassineti (Ferrari) a 5”978 GT3 1. Giammaria e Casè 90; 3. Mapelli e Schoeffler 84 GT Cup 1. Iacone e Tempesta 121; 3. Galbiati 119. CARRERA CUP ITALIA Porsche, quante emozioni Cairoli è leader assoluto Ora Giraudi insegue a -54 Sono i portacolori dell’Antonelli Motorsport, Matteo Cairoli e Gianluca Giraudi, i vincitori delle 2 gare del 5° round della Porsche Carrera Cup Italia. Per il 18enne comasco si è trattato della 5a vittoria stagionale che lo consolida al vertice della classifica generale proprio davanti al pilota torinese, ora staccato di 54 punti. Sul tracciato romano sono tornati sul podio anche Vito Postiglione, 3° in entrambe le gare, e il campione in carica Enrico Fugenzi, 2° in gara-1. GT CUP Comandano Tempesta-Iacone Sorpresa Mancinelli-Goldstein Un gran finale di stagione Doppia vittoria nella GT Cup per Daniel Mancinelli e Steven Goldstein (nella foto, Lamborghini Gallardo-Eurotech Engineering), che con i 40 punti conquistati si portano a 16 lunghezze dai nuovi leader della classifica generale, Sasha Tempesta e Simone Iacone, anche loro al volante della Lamborghini Gallardo. L’equipaggio del Bonaldi Motorsport, infatti, con un 2° ed un 3° posto ha scavalcato per appena 2 punti il portacolori Porsche, Omar Galbiati (Antonelli Motorsport), secondo in gara-1 con Christian Passuti, ed ora si profila un finale di stagione davvero molto combattuto ed incerto. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 CICLISMO TRITTICO LOMBARDO E’ l’Italia che ci crede Nibali all’attacco, Pozzato cresce: 2° 96a Bernocchi Gran volata di Viviani. C.t. Cassani sorride: ok il re del Tour, segnali da Pippo 1 DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta LEGNANO (Milano) il Retroscena Lampi che valgono come buoni presagi. Vincenzo Nibali che non riesce a star fermo neanche al rientro agonistico 50 giorni dopo il trionfo al Tour, e piazza un attacco a 4 chilometri dalla fine accompagnato dal boato della folla. E Filippo Pozzato che conferma i segnali di crescita fatti vedere negli ultimi giorni di Vuelta, battuto soltanto da un grande Elia Viviani sul traguardo di Legnano della 96 a Coppa Bernocchi (con Ponzi a chiudere il podio). A neanche due settimane dal Mondiale di Ponferrada del 28 settembre, questa è l’Italia che si muove. Che va. E che lascia almeno intendere di non essere battuta in partenza, quando si tratterà di giocarsi le medaglie mondiali. Con questo «Poz» Trentin resta a casa Formolo sale: titolare? Talento Quelle medaglie in verità non le vediamo da più di un lustro (Ballan oro e Cunego argento nel 2008), ma casualmente — si fa per dire — quelli che ci sono andati più vicino sono proprio Pozzato (4° a Geelong 2010) e Nibali (4° a Firenze 2013). Ieri la maglia gialla non ha perso l’occasione per rinfrescare la fama di agonista formidabile. Mentre la piccola Emma Vittoria dimostrava di avere la familiarità col sonno tipica proprio del papà (dormiva beata in zona traguardo nonostante la voce dello speaker sparata «a palla»), Nibali provava la soluzione solitaria a 4 km dalla fine dopo essere stato sempre nel vivo della corsa. «La velocità si era abbassata, stavo bene, anche se Sagan faceva buona guardia per Viviani ed era difficile arrivare al traguardo — il commento a caldo del capitano dell’Astana, 29 anni —. Mi sono voluto provare, all’Agostoni starò più calmo in attesa della Tre Valli di giovedì che è più adatta a me». L’accoglienza che ha avuto è stata davvero da re: al quarto giorno di corsa in Italia dell’anno (dopo Camaiore, Sanremo e il vittorioso Tricolore in Trentino), ha toccato con mano il definitivo cambio di dimensione che la vittoria del Tour gli ha portato in dote. Il Trittico lo concluderà con la DAL NOSTRO INVIATO LUCA GIALANELLA LEGNANO 2 3 1 L’esultanza di Elia Viviani, 25 anni, che batte Pozzato, 33: alle sue spalle gioisce il compagno Sagan, 24 2 Vincenzo Nibali, 29, in azione. 3 Pozzato e Viviani fanno il gesto della Confraternita veneta LUCA BETTINI Tanto pubblico sulle strade. Vincenzo: «Mi sono voluto provare, test ok» maglia dell’Astana, mentre alle gare del weekend (Cesenatico e Prato) sarà al via in maglia azzurra. «Non è corretto dire che sarà come fare una mini corsa a tappe. Sono cinque piccole classiche, anche perché gli avversari non sono sempre uguali. Ma è il cammino ideale per il Mondiale». Redivivo Quanto a Filippo Pozzato, non è certo un secondo posto nella gara fiore all’occhiello della Legnanese di Roberto Damiani a cambiargli la carriera. «Non va bene, avrei dovuto vincere», ammette il 33enne vicentino della Lampre-Merida. Però sommato con il 3° posto nella 19a tappa della Vuelta si può interpretare come un passo ulteriore verso l’arrivo della migliore condizione, giusto in tempo per il Mondiale e in coda a una stagione ben al di sotto di ogni ragionevole attesa. La prova del 9 sarà alla Tre Valli di domani (oggi salta l’Agostoni, che vinse lo scorso anno): il percorso è più duro e il test sarà più probante. «Viviani è stato molto bravo a tenere duro in salita, perché siamo andati molto forte e infatti la media ha superato i 43 all’ora. Pensavo di poterlo battere. Ma Sagan lo ha pilotato benissimo, e Elia si è giovato della sua abilità di pistard. Sono onesto, non avrei potuto batterlo. Mentre alla Vuelta, quello sprint per il secondo posto contro Degenkolb lo avrei vinto, se non mi fossi toccato con Gilbert e Matthews». Guarda caso, tutti uomini da Mondiale. Esattamente quello che vuole essere anche lui. IL VINCITORE Viviani infila la sesta perla Sky lo aspetta LEGNANO - E fanno sei. Non sarà stata la sua migliore stagione, passata attraverso un Giro d’Italia senza vittorie e un Tour di sacrificio per il compagno Sagan. Ma Elia Viviani si conferma comunque velocista di razza e il rammarico «è quello di non avere dato al commissario tecnico Cassani dei segnali un po’ prima. A Ponferrada ci sarò lo stesso ma da spettatore, tiferò per la mia ragazza, Elena Cecchini». Viviani chiuderà il 2014 con la Cannondale sabato al Memorial Pantani. Nel 2015 sembra destinato al Team Sky: lui non si è sbilanciato, ma le trattative sono ben avviate. © RIPRODUZIONE RISERVATA La gente gli vuole bene, bastava vedere quanta fatica ha fatto Davide Cassani a raggiungere la zona di partenza della Bernocchi. Ma ogni metro era anche l’occasione per una parolina con un corridore, un rimprovero, un auspicio. Le Nazionali nascono soprattutto così, e nessuno può saperlo più del c.t. romagnolo, 9 volte titolare con Alfredo Martini. Il Trittico Lombardo è rinato, sì, con quelle migliaia di persone dal «Piccolo Stelvio», nel Varesotto, a Legnano. Il cambio di data (un mese dopo Ferragosto) l’ha rivitalizzato: atmosfera da premondiali. E tutta quella gente (e tanti bambini) era lì per Vincenzo Nibali: il re del Tour deve rendersi conto che il nuovo messia del ciclismo italiano è lui. Non è soltanto una bella frase a effetto. Test Cassani chiedeva tre risposte: da Nibali, dopo 50 giorni di stop; da Pozzato, per capirne di più; da Colbrelli, dopo le belle prove in Gran Bretagna. Due, positive, le ha avute. «Nibali e Pozzato sono andati forte». La terza è stata rimandata alla Tre Valli di domani: perché uno veloce come Sonny Colbrelli doveva restare con i 21 che si sono giocati la volata. Il bresciano, molto onestamente, l’ha riconosciuto. Il problema di Cassani non è Nibali, perché il re del Tour a Ponferrada sarà protagonista, è sicuro: una gara di un giorno, stile Sanremo, è nelle sue corde. La chiave è trovare l’uomo veloce che possa giocarsi una (molto probabile) volata. In primis, la scelta di Cassani era Matteo Trentin, che aveva tutte le caratteristiche affinate con Boonen e Cavendish. Ma il trentino è la copia sbiadita del ragazzo capace di vincere due tappe negli ultimi due Tour: per come sta pedalando, non serve alla Nazionale. Soprattutto perché Pozzato sta crescendo: il vicentino non è mai stato così magro, guardategli le braccia. E, quanto a esperienza, non teme confronti. Se ha gambe, giusto dargli responsabilità, lui non si tirerà mai indietro. Per questo, domani alla Tre Valli c.t. Cassani gli chiederà una prova superba: deve convincere tutti. Crescono intanto le quotazioni di Davide Formolo, il neopro’ che ha impressionato nelle due prove World Tour in Canada. Era il 16° della lista, è già negli 11. Cassani cerca uomini con le gambe fresche, non corridori in calo. E Formolo è stato Sorpresa: a ottobre Cassani correrà il massacrante «Crocodile Trophy» in mountain bike il primo a rispondere a Gerrans in salita. L’abbiamo visto. Infine Cassani ha scelto che cosa farà a ottobre: dal 18 al 26 correrà in Australia il «Crocodile Trophy», la più massacrante competizione in mountain bike. Nel Queensland, tra deserto e foreste: Darwin, Port Douglas. «Alla Vuelta ho chiesto informazioni a Cadel Evans. Mi ha detto “guarda che troverai tappe con 50°”. Voglio fare un’esperienza nuova, del resto nella vita bisogna cominciare dalla prova più facile, no?». Sarà accompagnato da Matteo Marzotto, Massimiliano Lelli e Yader Fabbri, il dietista della Nazionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO POSITIVO AL SALBUTAMOLO AL GIRO, IL LIVORNESE ERA RIENTRATO IERI la guida Ulissi nuovo stop: l’Uci lo deferisce Oggi Agostoni a Lissone con Visconti Domani Basso chiude il 2014 alla Tre Valli Neanche il tempo di gioire per il ritorno in gruppo. Diego Ulissi, ieri al via della Coppa Bernocchi e iscritto sia all’Agostoni di oggi sia alla Tre Valli di domani è costretto a fermarsi di nuovo e questa volta in via, diciamo così, ufficiale: l’Uci lo ha deferito alla Federazione svizzera (per la quale è tesserato: vive a Lugano) chiedendo di aprire un procedimento in merito alla positività al salbutamolo del 25enne livornese della Lampre-Merida al Giro d’Italia. Punto Ulissi era stato grande protagonista al Giro: 2 tappe, 2° nella crono di Barolo, prima del ritiro per problemi fisici. Aveva gareggiato al Giro di Slovenia (22 giugno), poi la mazzata: positivo (notizia del 25 giugno) al controllo dell’undicesima tappa, quella di Savona. Il salbutamolo è un broncodilatatore, limite di 1000 nanogrammi, Ulissi lo oltrepassa di molto (1900) ma giura sulla propria innocenza. E’ la squadra comunque in questa fase, e non l’Uci, a sospenderlo: la Lampre-Merida appartiene al Movimento per il ciclismo credibile (Mpcc). Ulissi, assistito dal legale ticinese Rocco Taminelli, presenta una memoria difensiva all’Uci. La situazione non si sblocca e la Lampre decide di farlo rientrare in gruppo al Trittico Lombardo. E così si arriva a oggi, al ritorno di Ulissi e all’avviso di deferimento da parte dell’Uci alla federazione svizzera. In presenza di un deferimento, l’atleta non può correre. Il livornese, suo malgrado, si ferma di nuovo. In attesa che ci sia finalmente un giudizio su questa spinosa faccenda. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA Diego Ulissi, 25 anni BETTINI ARRIVO: 1. Elia VIVIANI (Cannondale) 192 km in 4.27’06”, media 43,130; 2. Filippo Pozzato (Lampre-Merida); 3. Simone Ponzi (Neri Sottoli); 4. Viganò; 5. Chinello; 6. Lagutin (Rus); 7. Sagan (Slk); 8. Selvaggi; 9. Machado (Por); 10. Gerard (Fra); 11. Finetto; 12. Zakarin (Rus); 13. Delaplace (Fra); 14. Taborre; 15. De Ketele (Bel); 16. Valencia (Col); 17. Power (Aus); 18. Nibali a 4”; 19. Seeldrayers (Bel) a 6”; 20. Van Zyl (Saf); 22. Ulissi a 10”; 23. Rubiano (Col) a 11”; 24. Colbrelli a 15”; 25. Koren (Slo) a 17”; 26. Kreder (Ola); 27. Bole (Slo); 28. Balykin (Rus); 29. Parrinello; 30. De Clercq (Bel); 45. D. Martinelli; 49. Bonifazio; 50. Battaglin; 61. Guardini; 63. Paolini; 66. Vanotti; 71. Ruffoni a 58”; 73. Ewan (Aus) a 1’29”; 78. Basso a 1’35”; 90. Rebellin a 1’54”; 91. Scarponi a 2’38”; 99. Modolo a 4’22”; 100. Wackermann. Partiti 194, arrivati 100. ALBO D’ORO (recente): 2009 Paolini, 2010 Belletti, 2011 Hutarovich (Bie), 2012 e 2013 Modolo, 2014 Viviani. OGGI 68ª Coppa Agostoni, 2ª prova del Trittico Lombardo:199.8 km, partenza e arrivo a Lissone (MB) con il Lissolo al km 141: partenza alle 11.45 da Piazza Libertà, arrivo in via Matteotti, ore 16.30 circa. I migliori: 1 Visconti; 2 Paolini; 3 Filosi: 4 Moscon; 5 Tonelli; 6 Velasco; 7 Andreetta; 8 Nizzolo; 13 Ewan (Aus); 21 Nibali; 22 Scarponi; 24 Gavazzi: 25 Tiralongo; 28 Vanotti; 31 Rui Costa; 32 Bonifazio; 34 Cimolai; 36 Modolo; 37 Palini; 38 Cattaneo; 41 Basso; 42 Sagan (Slk); 52 Belletti; 63 Finetto; 65 Ponzi; 71 Battaglin; 72 Fortin; 78 Bongiorno. TV: sintesi RaiSport 2 alle 23. DOMANI Il Trittico si chiude con la 94a Tre Valli Varesine, 200 km da Luino a Varese. Ultima gara 2014 per Basso. 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 BASKET IL PERSONAGGIO squadre leggendarie 4 IL ROSTER S Ai Celtics: 10 partite Nell’estate 2013 passa Boston nell’affare che porta Garnett e Pierce ai Nets. Coi Celtics 10 gare e 3.1 punti di media 6 conferme e 6 novità Milano ha confermato 6 giocatori della scorsa stagione culminata con la conquista dello scudetto numero 26: Alessandro Gentile, Bruno Cerella, Nicolò Melli, Daniel Hackett, Samardo Samuels e David Moss. I nuovi acquisti sono 6: Joe Ragland playmaker 24 anni MarShon Brooks guardia 25 anni Angelo Gigli ala/pivot 31 anni Trenton Meacham playmaker 28 anni Ai Lakers: 18 partite A febbraio passa da Golden State ai Lakers dove conclude la scorsa stagione giocando 18 partite (6.3 punti di media) clic SCUDETTI E COPPE MIKE MITO OLIMPIA IN ITALIA E IN EUROPA Mike D’Antoni ha giocato a Milano dal 1977 al 1990 vincendo 5 scudetti, 2 Coppe Campioni, 1 Korac e 1 coppa Intercontinentale Linas Kleiza ala/pivot 29 anni Shawn James pivot 31 anni S Prossimi impegni Milano giocherà, sabato e domenica, il Trofeo Lombardia a Desio con Varese, Cantù e Cremona. Ecco il programma: sabato, ore 18 Cantù-Cremona; ore 21 MilanoVarese. Domenica: ore 18 finale 3° posto; ore 20 finale 1° posto La nuova Milano Brooks e il consiglio giusto «Me lo ha dato D’Antoni» L’ex Lakers: «Mi ha suggerito l’Europa. Ora so che qui è stato grande» muels lo conoscevo già avendo giocato al college nella stessa conference. Hackett fa da guida e mi piace molto Gentile che ho appena conosciuto». VINCENZO DI SCHIAVI L’improbo compito di far dimenticare Keith Langford non può spaventare uno come MarShon Brooks. Perché ha numeri e imprinting da predestinato. È nato con la palla a spicchi in mano: mamma Darlyn è un’ex giocatrice, come zia Denis che attualmente è arbitro in Wnba e Ncaa «e anche mia nonna giocava a basket: io ho cominciato a 4 anni, senza mai smettere». Al college, a Providence, ha segnato 52 punti contro Notre Dame (15 negli ultimi 2’57”) eguagliando il record di Marvin Barnes, l’ex triestino che ci ha lasciato da poco, e 43 contro Georgetown. In Nba ha indossato le due maglie più blasonate, quelle di Celtics e Lakers, ed ha come amico Kobe Bryant, il suo idolo. Anzi, gli assomiglia pure, con quei riccioli e l’orecchino che ricordano il giovane Kobe, quello che faceva incetta di titoli Nba. Insomma Milano ha salutato una stella e trovato una stellina. O, forse, qualcosa di più. L’impatto è promettente, la 25enne guardia di Long Branch (New Jersey) ha squadernato 20 punti di media nelle prime quattro amichevoli. Certo, è basket quasi balneare, però Marshon ha già conquistato tutti. Ai Lakers ha avuto D’Antoni come allenatore. A Milano non è uno qualunque... «Giocare per lui è stata un’esperienza meravigliosa. Gli chiesi consiglio anche sul futuro e lui mi disse che dovevo fare esperienza e di non escludere la possibilità di venire in Europa. Quando Milano mi ha contattato mi sono tornate in mente le sue parole. Solo dopo ho scoperto che D’Antoni è stato uno dei più grandi giocatori della storia del club» Dei giocatori europei in Nba cosa pensa? «Ammiro Parker, Ginobili e Nowitzki. Degli europei mi ha sempre colpito l’intelligenza e la capacità di leggere le partite. Quindi questa esperienza mi servirà e non poco». C’è chi la paragona al suo idolo, Kobe Bryant. «Kobe è il massimo. Lo conosco, ci siamo frequentati, ma i paragoni con lui sono inappropriati e il modo migliore per farmi fallire». Perchè non ha ancora sfondato in Nba? «Perché mi è mancata la continuità. Ora però il mio unico pensiero è vincere con Milano». Com’è il suo impatto col basket europeo? «Incoraggiante. Ho usato queste settimane per capire e imparare. Qui si gioca una pallacanestro differente, con molta circolazione di palla e dove segnare non è l’unica priorità: ogni giocatore deve saper fare molte più cose. Questa esperienza, ne sono certo, mi renderà un giocatore migliore, che è poi il motivo che mi ha spinto ad accettare l’offerta di Milano». E con l’Olimpia? «Tutti si stanno impegnando per facilitare il periodo di adattamento e io ci sto mettendo Dei 52 punti segnati contro Notre Dame cosa ricorda? « Ho legato con Moss e Ragland. Hackett è una guida e Gentile mi piace molto LA GUARDIA USA SUI COMPAGNI DI SQUADRA del mio. Non ho dubbi che ci saranno momenti difficili e difficoltà inaspettate ma mi conforta vedere come tutti mi aiutano. Io sto seguendo le indicazioni del coach. Non avevo mai fatto una preparazione atletica così, ma i benefici li vedrò strada facendo. I compagni? Sono in camera con Moss, ma ho legato anche con Ragland. Sa- Che rischio il futuro senza i pro’ L’Italia a Rio? Solo se si mobilita Juan Antonio Orenga ha dato le dimissioni da c.t. della Spagna, chieste a gran voce dai tifosi. Anche se la responsabilità del flop è dei giocatori, il lavoro di Orenga è stato mediocre, non paragonabile a quello di Sergio Scariolo. E’ l’ultimo lascito del Mondiale: la miglior panchina d’Europa è libera. Altre cose? Nba Il quintetto ideale ufficiale del torneo, Irving, Teodosic, Batum, Faried, Pau Gasol ed il secondo ufficioso, Goran Dragic, James Harden (o Klay Thompson), Bojan Bogdanovic, Boris Diaw (per noi mvp morale del torneo), Jonas Valanciunas presentano 9 giocatori su 10, con Bogdanovic che ci va quest’anno, della Nba. Allargando ai 20 top, americani parte, ce ne sono altri 4 (Baynes, Dieng, Scola, Ingles) con Ayon che è stato appena rilasciato. Più Bogdan Bogdanovic, Bjelica, Zoran Dragic, Preldzic. Considerando che quasi il 70% dei migliori è della Nba, consideriamo insidiosa la scelta della Fiba di riportare le qualificazioni alla World Cup durante la stagione (tre finestre: novembre, febbraio, giugno) nel 2017 e 2018 CIAMILLO CASTORIA Mamma Darlyn cosa pensa della sua avventura in Europa? «È la persona che più di tutti ha spinto perché venissi a Milano». © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino DOPO IL MONDIALE SI E’ DIMESSO IL C.T. DELLA SPAGNA LUCA CHIABOTTI MarShon Brooks, 25 anni. In Nba ha giocato con Nets, Celtics, Lakers e Warriors «Ogni momento. Fu una serata particolare, nata dal talento che, ammetto, non mi manca. All’inizio faticai, poi il canestro cominciò a diventare sempre più grande. Ho provato sensazioni indescrivibili». dove gli Nba non ci saranno. Il rischio di offrire spettacoli mediocri e risultati sportivi non accettabili è alto. Rio Solo gli Usa si sono qualificati all’Olimpiade di Rio: l’Europa manderà le due finaliste dell’Europeo 2015, più avrà 4 posti al Preolimpico a 12 squadre che eleggerà le ultime tre. Con 6 nazionali nelle prime 8 mondiali, il nostro continente è il più competitivo ma ai Giochi, al massimo, avrà 5 posti. Entrarci per l’Italia sarà un’impresa che necessità di una mobilitazione di massa nei prossimi due anni (parliamo di calendari, utilizzo degli italiani, finestre per la Nazionale). Non ci sembra, al di la delle parole di Petrucci, che sia la volontà comune. Anzi. Diversi Il Mondiale è me- Orenga, ex c.t, con Calderon raviglioso perché mostra pallacanestro diverse: speriamo che gli allenatori abbiano guardato, anche le partite “minori”. Esiste un basket non omologato, non di pick and roll, ma che permette exploit a squadre limitate anche fisicamente come la Nuova Zelanda altrimenti di basso livello. Se fossimo anche noi un po’ diversi? AMICHEVOLI Venezia, tonfo con l’Olympiacos Ieri Venezia-Olympiacos 63-93 (Moore 16, Peric 12, Ruzzier 10; Lojeski 15). Le altre amichevoli (di domenica): Sassari-Galatasaray 110-88 (Dyson 28, Brooks 19). Lokomitv Kuban-Brindisi 73-59 (Delaney 17; Denmon 18, Ivanov 10). Reggio Emilia-Verona 101-95 (Diener 18, Polonara e Kaukenas 17; Umeh 28, Monroe 17, Ndoja 13). Cantù-Trento 91-76 (Johnson-Odom 29, Hollis 18; Owens 26, Mitchell 18). Cremona-Bologna 102-56 (Hayes 17, Vitali 14; Ray 15, Gaddy 10). ESTERO Nowitzki all’Europeo: ok di Dallas Mark Cuban e i Dallas Mavericks hanno dato il permesso a Dirk Nowitzki di giocare con la Germania al prossimo Europeo che qualifica a Rio. Anche Tony Parker è dato per sicuro alla guida della Francia. NBA Ingles ai Clippers Joe Ingles, australiano, campione d’Europa col Maccabi, ha firmato un anno coi Los Angeles Clippers dopo l’eccellente Mondiale disputato. MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 NUOTO PARLA IL NUOVO ALLENATORE DELL’OLIMPIONICA Fede in Giunta 1’52”98 Il record mondiale nei 200 sl di Federica Pellegrini, oro agli Europei in 1’56”01 (1’56”50 lanciato nella 4x200). Fede vanta il 4° tempo 2014 in 1’55”69 STEFANO ARCOBELLI Giunta a questo punto della carriera — gli ultimi due anni da vivere tutti d’un fiato e dopo aver vinto tutto — Federica Pellegrini si affida a Matteo Giunta, 32 anni, ex velocista, e promosso tecnico in prima dopo esserlo stato nella scorsa stagione del cugino Filippo Magnini. Quando Fede ha chiesto a Matteo «te la senti davvero di allenarmi?», il «vice» del francese Philippe Lucas e già preparatore di Fede, non ha esitato: «Col cuore in mano, assolutamente sì». Non ha tentennato. Giunta è sicuro di poter assolvere l’incarico di guidare la più forte nuotatrice italiana di sempre, decisasi a cambiare ancora sodalizio dopo un’altra stagione d’oro europea. Cosa rischia, cosa gua- dagna, cosa sarà capace di fare Fede guidata da Giunta nel prossimo biennio mondiale-olimpico? Giunta,come nasce questo feeling con Fede? «Con Fede è stato un avvicinamento graduale, progressivo: si è fidata dei consigli di Filippo Magnini sulla mia professionalità e i risultati hanno aiutato ad accrescerle la fiducia nei miei confronti. La fiducia è la cosa principale per un atleta, che resta al centro di tutto. Io l’ho convinta sul campo. Ora c’è sintonia. Non parto da zero, dopo due anni so come lei reagisce ad ogni situazione, la conosco come atleta e come persona. A volte si è fortunati e si assimilano allenamenti e metodologie velocemente, a volte no com’è successo con Agnel con Bowman». «La mia porta sarà sempre aperta per te» Pronto a gestire le tante pressioni cui è sottoposta Fede? «A me interessa solo l’atletica Federica, il resto — gossip compreso — non mi dà ne fastidio nè piacere. Fede è un’atleta eccezionale, qualsiasi cosa fa e dice viene amplificato al mille per mille. Ma non ho nessun problema ad affrontare le conseguenze: sono tranquillo. E a me interessa che funzioni questo piccolo gruppo nel quale entra per lavorare duro, e mi fa piacere, Gianluca Maglia». Lucas le ha dato qualche consiglio finale, salutandovi? «Pellegrini, fidati di me Zittiremo tutti i gufi» Il giovane tecnico-preparatore affronta la sfida più difficile: «Allenarla è un’emozione» LUCAS SALUTA FEDE «Il rapporto con lui è andato sempre in crescendo in questi ue anni. Ha accettato questa scelta di Fede, Lucas le ha detto “fai quello che ti senti di fare per te e ti dà più sicurezza”. A me ha insegnato tante cose». Dovrà fare il Lucas a bordo vasca per proteggere Fede: come? «Spesso si fraintende: non deve risolvere problemi psicologici, ma gestire le situazioni perché non ci siano problemi. Io le trasmetterò fiducia prima di ogni gara». Stravolgerà la sua nuotata? Federica Pellegrini, 26 anni (a sin. con Matteo Giunta, 32), argento mondiale 2013 e 2 ori e 1 bronzo europei 2014 C’è già chi gufa o chi pensa che lei non sia all’altezza di questo compito. «Io devo dimostrare solo a me stesso quello che valgo, quanto e se posso valere è secondario rispetto alla fiducia dei ragazzi che mi hanno riposto ed intendo ripagare. Non devo dimostrare agli scettici o agli invidiosi che si sbagliano sul mio conto. E’ normale che ci siano persone che ti vogliono veder cadere: ma vuol dire che stai facendo bene». Da preparatore a responsabile di un’olimpionica: che salto sarà? «La collaborazione nello staff è fondamentale: bisogna comprendersi, capire e trovare la soluzione. E’ tutta una questione di sintonia». «Io devo soltanto dimostrare a me stesso e non agli altri cosa valgo» «No a rivoluzioni, sì ai cambi: a Rio servirà una Fede molto più veloce» «Il gossip non mi interessa. Sarò protettivo come Lucas» «Io non devo ricostruire, rivoluzionare il suo modo di allenarsi, ma enfatizzare di più certe tipologie di allenamento che siano propedeutiche solo ai 200, a particolare dalla seconda parte di gara. Non estremizzerò nulla all’opposto rispetto a prima, al massimo aggiusterò il tiro di certe situazioni tecniche. Questo lavoro è in itinere, ho delle idee di base ma voglio vedere come Fede reagirà strada facendo, soprattutto in questo primo anno anche perché entreremo in qualche campo inespolrato. Ma non ci saranno cambi radicali, solo una modulazione diversa dei carichi anche per capire la scorsa stagione: lei è andata più veloce in primavera che in estate». Una garanzia perché tutto funzioni? «Non voglio stressarmi troppo cero solo la serenità nel lavoro. Sono carico, pieno di adrenalina per quest’avventura: allenare Fede sarà un’emozione, un grande stimolo, una grandissima sfida». Federica Pellegrini si commiata così da Lucas: «Ho incontrato Philippe a Narbonne, accompagnata da Matteo Giunta e affrontato ogni aspetto tecnico. Dopo un’attenta valutazione delle scelte, abbiamo condiviso la soluzione di non proseguire insieme. Mi dispiace essere arrivata a questa conclusione, perché adoro Philippe come persona e come tecnico, ma la cosa più bella è che siamo sicuri entrambi che il nostro rapporto di amicizia non finirà con questo cambio di percorso, volto alla preparazione focalizzata prettamente sui 200 sl». Il tecnico francese:«Non abbiamo incontrato alcun problema nell’arrivare a questa soluzione perché stimo Federica come atleta e come persona. Se in futuro dovesse avere ancora bisogno di me, la mia porta sarà sempre aperta». Da oggi arriva a Pesaro Gianluca Maglia, che si allenerà poi a Verona con Fede e Filippo Magnini. FIAMME ORO AL VIMINALE «Big» Paltrinieri premiato da Alfano (al.f.) Dopo gli Europei di Berlino, Gregorio Paltrinieri, Martina Grimaldi e gli altri azzurri delle Fiamme Oro hanno ricevuto l’encomio solenne dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano (che premia il bicampione e primatista europeo dei 1500, presente il capo della Polizia Pansa). CAMBI AGNEL-MAGNUSSEN (al.f.) La separazione è diventata ufficiale ieri: dopo i deludenti Europei (solo un bronzo nei 200 sl), Yannick Agnel abbandona Baltimora e Bob Bowman (e Phelps) per continuare a Mulhouse con Lionel Horter, che ha lasciato la direzione tecnica della nazionale francese. Svolta tecnica anche per James Magnussen: lascia Briant Best perché vorrebbe farsi seguire da Jacco Verhaeren, dt dell’Australia ed ex mentore di Van Den Hoogenband e Kromowidjojo. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PARADOSSO DUE DIRIGENTI SEMPRE DIVISI ED UN CASO CHE PROMETTE NUOVE PUNTATE AL VELENO Se la Fin deferisce il presidente del Coni... Malagò rischia l’inibizione come dirigente Aniene per le accuse a Barelli in Giunta ma potrebbe scattare l’«insindacabilità» MAURIZIO GALDI VALERIO PICCIONI «Siamo arrivati a un punto di non ritorno». Probabilmente sono queste le parole con le quali ieri si è chiusa la Giunta del Coni, dopo l’annuncio del presidente Malagò di essere stato deferito dalla Procura federale della Federnuoto con l’accusa di aver pronunciato frasi lesive dell’onorabilità del presidente Fin Paolo Barelli. Ennesima puntata di uno scontro che ha le sue radici addirittura nei Mondiali di nuoto del 2009 (ancora si discute sul «buco» che la Fin avrebbe dovuto ripianare per il comitato organizzatore), che è covato durante la campagna elettorale per l’elezione del presidente del Coni (Barelli appoggiava Pagnozzi), e si è inasprita con lo scontro sul contributo federale agli atleti, con il tweet di Federica Pellegrini che lamentava una disparità di trattamento (anche se quei contributi in realtà andavano ai club di appartenenza). Fino all’esposto Coni con l’ipotesi di reato per la Fin e Barelli, per truffa sui lavori «mondiali» della piscina del Foro Italico. Deferimento e giudizio Ma può una federazione deferire il presidente del Coni «per aver espresso giudizi lesivi della dignità dei suoi tesserati» nell’ambito di una riunione di Giunta? Su questo ieri c’è stata baruffa. I vicepresidenti del Coni, Scarso e Buonfiglio, hanno invocato «l’insindacabilità» dei giudizi espressi in Giunta e fatto approvare una richiesta al Collegio di garanzia del Coni (in sede consultiva) di un parere sulla vicenda. Inutile dire che Barelli è stato di parere opposto: «Siamo un ente pubblico e i verbali di Giunta possono essere visionati e acquisiti da tutti». E proprio in un verbale di Giunta, il presidente del Coni avrebbe espresso (e verbalizzato) parole sul presidente della Fin che avrebbero fatto scattare l’inchiesta federale. Ieri Malagò si è limitato a poche parole sull’anomalo argomento: «Un fatto che si commenta da solo». I fatti Dopo l’esposto denuncia del Coni, il pm aveva chiesto l’archiviazione per Barelli. La Coni servizi ha proposto ap- Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il presidente Fin, Paolo Barelli pello e il gip ha chiesto al pm un supplemento delle indagini, ancora in corso. Intanto Malagò in Giunta aveva motivato l’azione come risposta all’ipotesi di truffa ai danni della Coni servizi fatta dalla Fin e dal suo presidente (Barelli). La Procura federale della Federnuoto, al momento dell’esposto, aveva aperto un fascicolo e convocato Barelli e il segretario generale della Fin. In seguito era stato convocato anche Malagò, non come presidente del Coni, ma da presidente del circolo Aniene e tesserato Fin. A seguito della presentazione del ver- bale di Giunta, è poi scattato (il 12 agosto) il deferimento per il «tessererato» Malagò. Un deferimento che fino a ieri, cioè fino all’ultimo scontro, era rimasto segreto. Si sa già che è convocata a breve la Disciplinare (ora però si dovrebbe chiamare Tribunale federale) presieduta da Adriano Sansonetti per giudicare il deferimento di Malagò. È molto probabile che la richiesta sia di una inibizione di almeno un anno, valida solo per la Federnuoto e non per il Coni chiaramente, e ci sono tre gradi di giudizio. Dopo la Disciplinare, la Corte federale di appello (presieduta da Salvatore Mariuccio, cognato di Sansonetti). Ultimo a intervenire sulla paradossale vicenda, sarà il Collegio di garanzia. © RIPRODUZIONE RISERVATA 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 PALLAVOLO MONDIALI DONNE E UOMINI «Fiocco» per le compagne -. Io non vedo l’ora perché con il pubblico italiano è tutta un’altra cosa. Spero che tutto vada come deve andare perché a Milano avrò mia mamma e mia nonna. Un Mondiale è un’emozione che ci terrei a fargli provare» Opposti Quelli azzurri sono lei e Nadia Centoni, 12 anni di differenza e carriere lontanissime. Il c.t. Bonitta ha puntato deciso sulla più esperta, ritagliando per Valentina un ruolo importante nel doppio cambio. E lei sa che non è il momento di fare polemiche: «È difficile entrare così sporadicamente ed essere subito decisiva ma per l’Italia questo ed altro». Certo non nasconde i suoi obiettivi: «In panchina fremo e soffro. Però sono serena, l’anno scorso ho dato il massimo, ho cercato di sfruttare l’occasione. Quest’anno « LA MAPPA DEL MONDIALE IL VIA MARTEDI' 23 Verona Trieste Prima fase GIRONE C Olanda Kazakhstan Russia Thailandia Stati Uniti Messico GIRONE B Canada Camerun Serbia Turchia Brasile Bulgaria Seconda fase Milano Modena La Diouf spinge l’Italia dall'alto dei suoi 2.02 «Gruppo esperto e giovane. E con l'aiuto del tifo...» VALERIA BENEDETTI Intanto diciamo che lei un Mondiale l’ha già vinto. E a 21 anni non è poco. Certo era un Mondiale juniores, tre anni fa, e in Perù, lontano un oceano da casa. Quindi anche per lei è decisamente una prima volta. Valentina Diouf è il volto giovane di questa Italia. Altezza siderale (202 cm), pelle ambrata eredità di una mamma italiana e un papà senegalese e un braccio pesante, adatto a schiacciare i palloni che servono a spingere l’Italia verso il podio Mondiale. E a 21 anni ha già tre stagioni di A-1 alle spalle, una stagione SPECIALE MONDIALE Arrighetti sabato su Sportweek Su Sportweek di sabato Valentina Arrighetti racconta il Mondiale al via martedì. (nel 2013) da titolare in Nazionale sotto la gestione Mencarelli con un record da miglior marcatrice delle finali del Grand Prix. Miglior marcatrice anche del campionato italiano con Bergamo tanto da farne l’oggetto del desiderio del mercato estivo, finché Busto non si è aggiudicata i suoi servizi. Insomma, a 21 anni è tanta roba. Emozioni Primo Mondiale da seniores, subito in Italia. Per lei con valore doppio: si parte da Roma, dove ha passato due anni giovanissima con il Club Italia, e si finisce a Milano, la sua città: «La carica è doppia - racconta Valentina, GIRONE D Cina Portorico Giappone Azerbaigian Cuba Belgio Roma GIRONE A Argentina Croazia Dominicana Germania ITALIA Tunisia VALENTINA DIOUF OPPOSTO Il volo di Valentina «Da Roma a Milano sarà spettacolo» Finali Bari Stiamo lavorando bene e i test che abbiamo fatto lo confermano. La carica è doppia sono state fatte scelte diverse. Non mi lamento, so aspettare. Con Nadia cerchiamo di aiutarci». Terza fase La Russia campione del mondo nel 2010 TARANTINI Generazioni L’Italia è taglia- ta in due: trentenni da una parte e ventenni dall’altra. Tutte con un unico obiettivo. «È vero, a volte è strano, c’è chi ha dieci anni e passa di Nazionale e chi si è appena affacciato. Ma ci integriamo bene mi pare. Ci aspettiamo grandi cose perché stiamo lavorando molto. finora i test che abbiamo fatto non sono andati malissimo. Per quel che mi riguarda dalle più esperte si impara a venir fuori dalle situazioni difficili. Ci sono tante soluzioni per fare punto o mettere in difficoltà le avversarie». Pubblico «Speriamo che ci faccia sentire tutto il calore che può dare - si augura Valentina -. Giocare in casa è una bellissima occasione che forse non ci ricapiterà più. Dopo i risultati del maschile le aspettative sono ancora aumentate. Questo Mondiale può dare risultati bellissimi, e, a cominciare da Roma, la spinta del pubblico può veramente farci fare un passo in più». © RIPRODUZIONE RISERVATA SPECIALE MONDIALE la settimana prossima su Gazzetta Gold & GDS Taccuino Prime scelte: fuori Malinov e Bonifacio (a.a.) Saranno 15 le atlete che da oggi si radunano al Centro Giulio Onesti per preparare il Mondiale (23 settembre - 12 ottobre). Dopo l’esclusione di Ofelia Malinov e Sara Bonifacio, ecco le convocate dal c.t. Bonitta: Francesca Ferretti, Eleonora Lo Bianco, Noemi Signorile (alzatrici); Nadia Centoni e Valentina Diouf (opposti); Raphaela Folie, Cristina Chirichella e Valentina Arrighetti (centrali); Valentina Fiorin, Francesca Piccinini, Antonella Del Core, Caterina Bosetti, Carolina Costagrande (schiacciatrici); Paola Cardullo e Monica De Gennaro (liberi). L’Italia domani si trasferirà nell’hotel dove soggiornerà durante tutta la prima fase del torneo a Roma. Nel fine settimana le scelte definitive di Marco Bonitta, che deve comunicare il giorno 21 settembre i nominativi delle 14 atlete per il Mondiale. Il 19 e 20 settembre (ore 19) al PalaLottomatica le azzurre disputeranno due test a porte chiuse contro l’Azerbaigian. La belga Aelbrecht esclusa dal Mondiale (m.b.l.) Tegola in casa Unendo Yamamay: la belga Freya Aelbrecht, nell’amichevole contro la Germania di Giovanni Guidetti, ha riportato la rottura dei legamenti crociati anteriori. Per la centrale di Busto (il 22 ottobre di scena a Montichiari contro Bergamo per lo spareggio di Supercoppa Italiana), uno stop di almeno sei mesi. MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 BASEBALL EUROPEI: CHIUSA LA PRIMA FASE Lo scatto d'Iran di coach Kovac «Vi stupiremo» Dalla finale scudetto al sogno mondiale «Ricchi, forti e temprati da Velasco» VALERIA BENEDETTI www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). 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DOMANI Polonia-Russia. ORARI Tutte le gare della terza fase sono in programma alle 20.15 FORMULA Le prime due classificate di ogni girone accedono alle semifinali incrociate contro le altre due. COMMESSA ventennale esperienza offresi per lavoro serio, libera subito, Milano e limitrofi. 339.14.86.855 AUTISTA, srilankese, 53enne, aiuto cuoco, addetto pulizie, esperienza Italia, Francia offresi a Milano. 333.49.23.845 COLLABORATORE domestico srilankese, offresi come badante, autista. Presenza. 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Per loro, e non solo, la pallavolo è Velasco (che oggi sarà a vedere la partita tifando per la sua ex squadra: «Sono contento di aver dato una mano con la vittoria dell’Argentina sugli Usa») e io sono arrivato dopo. Per questo ora questa mi sembra una favola. Un Mondiale così lungo poi era difficile da gestire, abbiamo perso per strada tanti punti. Ma questa è un’ottima squadra con una qualità di giocatori eccellente. Ora la mia preoccupazione è che non sottovalutino gli avversari. L’abbiamo già fatto contro la Francia nel girone e quando ce ne siamo accorti era troppo tardi. Anche la Germania (la prima avversaria degli asiatici stasera, ndr) è una buona squadra». Sempre più in alto L’appetito vien mangiando e la scalata del’Iran non vuole fermarsi. Gli asiatici ora cullano l’obiettivo semifinale e magari anche una medaglia. Un risultato che li consacrerebbe tra i grandi. Liddi mister fuoricampo 3 in una volta Alex scatenato, punto di forza azzurro «In nazionale per ritrovarmi e vincere» STEFANO ARCOBELLI LA GUIDA Inglesi travolti Domani la Spagna (m.c.) Agli azzurri basta un big inning da 5 punti per battere la Gran Bretagna, Per Reginato 3 doppi. Gran Bretagna-Italia 1-13 (7°). Italia: Desimoni 8 (2/5), Epifano 6-4 (2/5), Vaglio 4 (2/3) (Infante 6 0/1), Sambucci 3 (1/3) (Ermini 0/1), Liddi 5 (3/3, 4pbc), Mazzuca bd (0/4), Reginato 9 (3/4), Sabbatani 2 (0/3), Avagnina 7 (2/3). Punti, Ita 051.430.0: 13 (15bv-0e); Gbr 000.100.0: 1 (5-3). Lanc.: v. Morreale, p. Rener. Note: fuoricampo Liddi (1p. al 2°, 1p. al 3°, 2p. al 4°). Gir. A:Francia-Belgio 5-4, Gran Bretagna-Italia 1-13 (7°), Germania-Svezia 12-8. Class.: Italia 1000 (5-0); Francia 800 (41); Germania 600 (3-2); Belgio 400 (2-3); Gran Bretagna 200 (14); Svezia 0 (0/5). Gir. B: GreciaCroazia 10-0 (7°), SpagnaR.Ceca, Russia-Olanda 1-12 (8°). Class.: Ola 1000 (5-0) Spa 800 (4-1); R.Cec 600 (3-2); Rus, Gre e Cro 200 (1-4). Domani (a Brno) 1° turno playoff: 11 Italia-Spagna, 15 Fra-R.Ceca, 19 Ger-Ola © RIPRODUZIONE RISERVATA FORO BONAPARTE appartamenti, uffici ristrutturati, edificio d’epoca. Possibilità box. CE: C - IPE: 80,07 kWh/ mqa. 02.88.08.31 cod. P22 www.filcasaimmobili.it ISOLA palazzo/appartamenti ristrutturati a nuovo da 150.000 euro CE: C - IPE: 86,40 kWh/mqa 02.88.08.31 cod. TC01 www.filcasaimmobili.it MONOLOCALE /bilocali nuovi Affori/ Taccioli, corte d’epoca. Da euro 120.500 CE: D - IPE: 111,1 kWh/mqa 02.88.08.31 cod. M04 www.filcasaimmobili.it VITTORIO EMANUELE 120 mq. Terrazzo. CE: F - IPE: 56,53 kWh/mqa. 335.68.94.589 PER investimento nostra clientela ricerchiamo palazzine, attici, appartamenti semicentrali Milano. 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Adesso, più attrezzata di prima, grazie allo slugger sanremese arrivato direttamente dai playoff di Doppio A americano. Con quel talento da bombardiere che per un paio di stagioni ha pure stregato pure l’America; ma anche con quel ruolo fisso difensivo rimasto desiderio a Seattle, l’azzurro è stato rimandato nell’inferno delle Minors. Però s’è ripreso l’Italia: ed è tornato a sorridere. La potenza di Liddi è nelle parole sbalordite di Mattia Reginato: «Liddi è una “bestia”. Ero lì e ho sentito il rumore della mazza sulla pallina del secondo fuoricampo. Resterò traumatizzato...». Lui, Alex, professa umiltà: «Non vai mai al UFFICI in vendita, centro storico. 400 1000 mq, affreschi e particolari costruttivi d’epoca. CE: D - IPE: 104,5 kWh/mca 02.88.08.31 cod. C05 www.filcasaimmobili.it Acquistiamo •AUTOMOBILI PORTO RIVA Rapallo privato affitta posto barca 10 metri prezzo Euro 4.500 annuo. 328.69.64.773 ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? 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Atmosfera Dalla California alla Germania èun Alex senza disagi da adattamento: «Ne parlavo con Chiarini appena arrivato: qui ci sono tanti ragazzi che si conoscono da una vita, siamo praticamente la Juniores di qualche anno fa. E’ molto bello, per il baseball italiano. Magari in passato qualche ragazzo si perdeva, adesso quel gruppo sta giocando ad alto livello. Questa partita magari non era importante per il risultato, ma era molto importante per il nostro morale. Vincere aiuta a vincere. E io sto dando una mano». Il 26enne sanremese è molto coinvolto dalla spedizione: «L’emozione, la voglia di fare bene con la nazionale non ti fa sentire i dolori o la stanchezza di un jet leg. Sono reduce da una stagione complicata e difficile, ho girato un po’ mezza America, tra i Chicago WS in Triplo A(Charlotte), poi sono stato tagliato, sono andato con i Dodgers in triplo A (Albuquerque) e in Doppio A(Chattanooga). Sono contento di essere qui per ritrovare un po’ di fiducia in me stesso. E far parte di una squadra che vince, prima di tornare in America per far bene». Il cambio di livello? «No, niente di meno. E’ sempre baseball con le sue regole, uno sport dove non puoi mai credere di essere migliore di nessun altro, perché è uno sport che ti fa rimanere umile fino alla fine, quando pensi di essere più forte degli altri quando torni giù». © RIPRODUZIONE RISERVATA PUNTO D’ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. Sabotino 14 Milano. 02.58.30.40.26 E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata con passaggio di proprietà e pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 338.7431476 ABBANDONA ansia e fatica con i nostri percorsi bellezza. Info 02.91.43.76.86. www.body-spring.it ACCOGLIENTE centro benessere italiano, massaggli olistici su lettino e futon. 02.39.56.06.70 SAN BABILA elegante centro italiano, personale qualificato, ambiente raffinato, massaggi ayurvedici. 02.39.68.00.71 MALIZIOSAMENTE insieme 899.842.411. 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Il fenomeno asiatico del volley costruito da Julio Velasco non finisce di stupire nelle mani di Slobodan Kovac, tecnico serbo che, un giorno e mezzo dopo aver chiuso la finale scudetto con la Sir Safety Perugia, era già in Iran per raccogliere l’eredità dell’italo-argentino. Intanto si gode il posto guadagnato nella terza fase del Mondiale. Ne rimangono sei e l’Iran c’è. È già 13 posizioni sopra il 19° posto del 2010, e non è ancora finita. polarità, giocatori diventati idoli in un paese dove il campionato nazionale è molto seguito e ben remunerato, abbastanza da scoraggiare emigrazioni. Partite di World League in casa da tutto esaurito con riflettori puntati anche sulle discriminazioni al femminile. E ovviamente tanti «allenatori»: «Dopo ogni partita mi sono sentito muovere critiche anche dopo aver vinto». Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 8 milioni di lettori, con una penetrazione sul territorio che nessun altro media è in grado di ottenere. La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione. TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: € 4,00; n. 1: € 2,08; n. 2, 3, 14: € 7,92; n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: € 4,67; n. 10: € 2,92; n. 1: € 3,25; n. 13: € 9,17; n. 15: € 4,17; n. 17: € 4,58; n. 18, 19: € 3,33; n. 21: € 5,00; n. 24: € 5,42. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: Corriere della Sera € 4,42; Gazzetta dello Sport € 1,67; abbinata € 5,00. n. 16: Corriere della Sera € 1,67; Gazzetta dello Sport € 0,83; abbinata € 2,08. n. 22: Corriere della Sera € 4,08; Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 4,67. n. 23: Corriere della Sera € 4,08; Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 5,00. RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40% Neretto riquadrato negativo: +40% Colore evidenziato giallo: +75% In evidenza: +75% Prima fila: +100% Tablet: + € 100 Rubrica 4 “Avvisi Legali”: 1 modulo: € 400 2 moduli: € 800 Rubriche Compravendite immobiliari Nel testo dell’inserzione è obbligatorio indicare la classe energetica di appartenenza dell’immobile e il relativo indice di prestazione energetica espresso in kWh/mqa o kWh/mca a seconda della destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di immobili esenti dall’indicazione, riportare la dicitura “Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica”. 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 DOPING LE CARTE DELL’OPERAZIONE OLIMPIA In molti sapevano molto Schwazer seguito e protetto dal 2010 Dagli stage alle Canarie agli studi sui profili anomali, tutti i silenzi di chi doveva controllare La Kostner chiede il rinvio Giomi: «Siamo parte lesa» «Non ha nascosto nulla, ed è pronta a presentarsi davanti alla Procura antidoping del Coni per ribadire ciò che ha detto nell’interrogatorio alla Procura di Bolzano il 9 ottobre 2013». Giulia Mancini, manager di Carolina Kostner (e anche di Antonio Conte) commenta così la convocazione della sua assistita (a rischio inibizione per aver mentito agli ispettori Wada sulla presenza di Schwazer nella sua casa), anche se auspica un rinvio dell’audizione a dopo lo show («Intimissimi on ice Opera pop») in programma a Verona sabato e domenica. Delrio vota Coni Intanto sul- l’ipotesi che i controlli antidoping passino al ministero della Salute, il sottosegretario per lo sport, Graziano Delrio dice no: «Per ora diamo sempre maggiori poteri al Coni, stimoliamolo a fare sempre meglio e mi sembra che siamo sulla strada giusta». Mentre la deputata Pd Laura Coccia, annuncia «un’interrogazione urgente alla Presidenza del Consiglio per chiedere immediati chiarimenti sui mancati controlli antidoping a sorpresa». «I 38? da approfondire» Il presidente della Fidal ha riunito il suo staff ieri. Diffondendo poi una dichiarazione: «Rispetto alla posizione dei 38 atleti attualmente da più parti citati come responsabili di infrazioni relative al programma Whereabouts - dice Giomi - appare chiaro come le posizioni degli stessi siano molto diverse tra loro. Si rende necessario un approfondimento, caso per caso, che avvieremo immediatamente con il conforto degli atti d’inchiesta e con il supporto del CONI». Giomi chiude così: «Nessuna copertura. Solo luce del sole, ad illuminare un movimento con oltre cento anni di storia. L’atletica è parte lesa». DI MAURIZIO GALDI E VALERIO PICCIONI 4 LE CARTE AL CONI S Da Bolzano al Foro Italico La Procura antidoping interverrà Le carte dell’inchiesta antidoping di Bolzano, già in mano ad avvocati degli indagati e delle parti civili, stanno per arrivare al Coni. É probabile che siano girate subito alla procura antidoping, che aprirà certamente alcuni fascicoli sull’abbondante materiale raccolto nell’indagine del pm Giancarlo Bramante Nel 2010 Tra 2011 e 2012 Da Fischetto per la Iaaf Alex con Ferrari a Tenerife: Cafagna doveva «spiarli» Valori fuori norma: il bolzanino studiato già nel marzo 2012 Siamo all’inizio del 2010. La positività all’epo è lontana due anni e mezzo con tutto il suo indotto di dirigenti, tecnici e medici che cascano dalle nuvole di fronte alla confessione di Alex Schwazer. Siamo sul vulcano Teide, Tenerife, Isole Canarie, uno dei luoghi preferiti per gli atleti seguiti da Michele Ferrari. Il medico è già stato inibito dal Coni, poi sarà travolto dal ciclone Armstrong . Però un olimpionico che lo frequenta è già un affare che scotta e una violazione delle norme antidoping italiane. Le carte di Bolzano spiegano che il raduno sul Teide è «un punto focale, quello cioè oltre il quale più nessuno in Federazione, nel suo entourage e nella sua società di appartenenenza, può ignorare il rischio doping». Dei 38 casi di atleti potenzialmente squalificabili per mancata reperibilità si è scritto. Sono in ogni caso dei problemi di «forma», ma tali da compromettere l’efficacia dei controlli a sorpresa ed è per questo che le sanzioni sono molto dure. Nelle carte di Bolzano, però, compaiono altre situazioni che hanno richiamato l’interesse degli inquirenti, che ci hanno visto un «conflitto di interessi» di Giuseppe Fischetto, il medico che si è diviso in questi anni, fino all’autosospensione nata dal suo coinvolgimento nell’inchiesta giudiziaria, fra il suo ruolo di medico federale italiano, e quello di consideratissimo esperto Iaaf. Il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi ANSA Così il Coni cancellò 12 atleti Fidal su 15 dalla lista sospetti Quanta gente Viene coinvolto anche il vicepresidente vicario di allora, Morini, informato da Visini dei contatti Schwazer-Ferrari. «Incontrai Visini, il d.t. Uguagliati, il medico Fischetto, Rita Bottiglieri - spiega Morini -. Mi apparvero tutti preoccupati ma non sorpresi fino in fondo delle informazioni su Schwazer. Alla mia richiesta di controllarlo attentamente tutti concordarono». Il d.t. Uguagliati racconta di aver informato anche gli altri consiglieri del Settore tecnico Fidal. Due anni prima di Londra, quanta gente sapeva di Schwazer e Ferrari! Il codice «1e» gli investigatori dei Nas di Firenze e di Trento, e dei Ros di Trento, lo conoscono a memoria. «1e» è l’unica categoria non oggettiva dell’«atlante» delle reperibilità per i controlli antidoping. Anche se la definizione è stata resa più soft, si tratta di una categoria in cui le singole federazioni e lo stesso Comitato controlli (Cca) del Coni possono inserire soggetti reduci da casi di doping, o sospetti, insomma personaggi su cui fare attenzione. Fra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 successe qualcosa di strano. La Fidal, su indicazione proprio del medico Fischetto e della dirigente Bottiglieri, inviò al Cca una lista di 15 atleti con il codice «1e» con dentro anche il nome di Schwazer. La prima comunicazione, a firma del segretario Montabone, è del 14 dicembre, seguono altri allegati a mail il 14 e il 20 gennaio. Misteriosamente, però, alla giunta esecutiva del Coni di quei 15 «1e» ne rimarranno 3. Il Cca cassa di sua iniziativa 12 nomi, compreso quello di Schwazer. Il 2 febbraio 2012 la delibera firmata dal presidente Petrucci e dal segretario generale Pagnozzi approva l’«atlante». Insomma il nome di Schwazer, il cui inserimento è stata proposto dalla stessa Fidal, non compare. Apparirà soltanto dopo la positività quando il suo «1e» sarà un’attribuzione oggettiva dopo la scoperta del caso. Gli inquirenti hanno stigmatizzato il fatto che la «scomparsa» dei 12 nomi nel passaggio dalla richiesta Fidal al Comitato controlli (non c’è traccia di una spiegazione della cancellazione dei nomi), non abbia provocato nessuna reazione da parte della dirigente Rita Bottiglieri e del medico Fischetto. Dimostrerebbe che il loro obiettivo era solo quello di «scaricarsi di responsabilità» . Ma perché il Comitato Coni cancellò quei 12 nomi? © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Investigatore privato Schwazer vuole andare per forza all’hotel Parador. Vittorio Visini, responsabile federale della marcia, capisce che può esserci Ferrari dietro la richiesta dell’olimpionico. Ne informa i diversi responsabili della Fidal, ma nessuno si oppone realmente al raduno. Si limita così a ricorrere a un «investigatore privato». «Circa 20 giorni prima di partire ho conferito l’incarico a Diego Cafagna (un altro marciatore azzurro, ndr) di tenere sotto osservazione Alex Schwazer». Anche il maresciallo Ottaviano Iuliano, responsabile della sezione atletica dei Carabinieri, «arriva a far sua l’idea delle sentinelle». Cafagna, in realtà, conferma solo in parte l’«incarico», e non racconta di rapporti frequenti Schwazer-Ferrari, ma riferisce telefonicamente a Visini (e all’allenatore «ufficiale» di Schwazer, Michele Didoni, che si lascia scappare un nervoso «ecco perché ha voluto andare lì») la presenza in albergo del medico. Gli investigatori lo sentono due volte e gli chiedono conto delle contraddizioni fra la sua deposizione e quella di altri testimoni. Un altro marciatore presente, Lorenzo Civallero, spiega che «fra Alex e Ferrari ci furono diversi abboccamenti». Il conflitto Per gli inquirenti, questo conflitto si è manifestato già nel giugno del 2010, quando la Iaaf, «nella persona di Yves Garnier», inviò a Fischetto «due data base con i valori ematici di atleti internazionali». «Sospetti» e «altamente sospetti». Nel primo data base, c’erano quattro atlete italiane. Nel secondo, tra i casi più gravi, compaiono, invece, tre azzurri. Si tratta della «richiesta» di una «expertise, sia pure preliminare e sommaria», che a giudizio di chi indaga, costituiva una violazione della parità fra gli atleti. «In questo step non si è soltanto deciso se il caso era o no maturo per l’inoltro al Panel - il gruppo di esperti che deve analizzare i dati in base al protocollo del passaporto biologico e segnalare i casi anomali - ma sono anche stati determinati i tempi e i modi con i quali proseguire la raccolta dei dati ematici sugli atleti sospetti». Profili sospetti Gli inquirenti fanno riferimento anche a un episodio più recente. Quando, nel marzo del 2012, il responsabile Iaaf, Yves Garnier, chiede a Fischetto di «estrarre dal vasto data base (in chiaro) in suo possesso, i profili ritenuti sospetti alla scopo di poterli mostrare non in chiaro in una riunione del panel di esperti a Monaco». Nel file, c’erano tre italiani. Fischetto, però, non conferma l’allarme. Fra questi atleti, c’è Alex Schwazer. Oltre a un’altra atleta assistita dal dottor Fiorella, l’altro medico Fidal indagato, che incapperà poi in due missed test. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INIZIATIVA STANZIAMENTO DI 14 MILIONI DI EURO «Sport di classe», da novembre via col tutor Due ore a settimana di sport alle elementari: Malagò e la ministro Giannini lanciano l’iniziativa Ci voleva un altro nome. «Alfabetizzazione motoria non mi è mai piaciuto», rivela il presidente del Coni Giovanni Malagò. E così, grazie al suggerimento dell’attore Massimo Ghini, è nato «Sport di classe», la nuova frontiera della collaborazione Coni-ministero dell’Istruzione. Il programma è stato presentato ieri all’istituto comprensivo Daniele Manin di Roma, nella palestra di una delle scuole più multietniche d’Italia, un vero e proprio mappamondo di ragazzi che hanno dato il la alla giornata cantando l’inno di Mameli. raccolga il testimone. Il via di «Sport di classe» è previsto a novembre, e non più a febbraio come nella vecchia educazione motoria, anche questo un segnale di discontinuità. Aspettando Renzi C’erano anche la ministro Stefania Giannini e il sottosegretario vigilante allo Sport, Graziano Delrio. Gli obiettivi sono chiari: portare due ore di educazione motoria alla settimana dalla terza alla quinta elementare di tutta la scuola primaria. Sperando che poi la «buona scuola» di Renzi, il progetto che prevede l’assunzione di 5300 precari dell’educazione fisica per portare lo sport in tutte la classi, Chi paga Il problema come sempre, in quest’Italia e di questi tempi, è: chi paga? Lo stanziamento è di 14 milioni di euro, fra Sport, Istruzione e Coni. Ma come si possono quintuplicare le scuole (portandole dall’11 al 60 per cento) coinvolte con una cifra sicuramente non all’altezza? Arriva il tutor Intanto con il «tutor», non più dunque un laureato Iusm che si affianca al maestro, ma una figura dentro il Centro Sportivo Scolastico che aiuterà i maestri a fare poi da soli. Fra le iniziative anche quella di istituire dei giochi invernali di fine anno. «È un momento epocale», dice Malagò che aggiunge: «Noi inoltre siamo per il coinvolgimento dei privati per completare il cerchio». Delrio parla di «alleanza fra campioni e bambini». Mentre la Giannini sottolinea un’iniziativa «che ha messo insieme tutte le forze che si occupano di sport». A Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico, il compito di ricordare i 211mila bambini disabili della scuola primaria: «L’Italia è stata la prima ad abbandonare le classi differenziate. Ora stiamo buttando giù un altro muro». v.p. Giannini, Delrio, Malagò e Pancalli alla presentazione di ieri GMT © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 TUTTENOTIZIE & RISULTATI HOCKEY GHIACCIO PRESENTATO IL CAMPIONATO IL CASO PISTORIUS PARLANO I GENITORI DI REEVA Ecco la nuova Serie A Più italiani, 12 squadre Papà della Steenkamp: «Ora vogliamo vederlo» Sabato comincia la nuova stagione Domani Supercoppa E intanto la Nike chiude il contratto con «Blade runner» ANDREA BUONGIOVANNI MILANO LORENZO SIMONCELLI @lionreporter PRETORIA (Sudafrica) Per cominciare, la denominazione. Il massimo campionato, abbandonata un’inutile esterofilia, torna (finalmente) a chiamarsi «Serie A». Poi la composizione: col Bolzano in Ebel, allargata a dodici squadre (contro le otto della scorsa stagione), con un massimo di quattro stranieri l’una. Il tutto, nell’ambito di un progetto che, passando da un più largo impiego dei giocatori italiani, non potrà dar frutti nel breve periodo: l’aggiunta di Appiano, Caldaro, Egna e Ghardeina abbasserà inevitabilmente la qualità media del gioco. Ma l’obiettivo, passando anche da modalità di svincolo più facili, è creare un’ampia base della quale, in un futuro si spera non troppo lontano, potrà beneficiare anche la Nazionale, il cui neo c.t. sarà nominato in ottobre, presumibilmente pescando proprio dalla stessa serie A, dove il solo tecnico di scuola italiana resta Erwin Kostner, coach del Fassa. A cinque giorni di distanza dalla sentenza che ha condannato il campione paralimpico Oscar Pistorius per omicidio colposo della fidanzata Reeva Steenkamp, i genitori della vittima sono tornati a parlare ai microfoni della Bbc. «Prima di perdonarlo voglio incontrarlo e parlare con lui» - ha detto il padre di Reeva, Barry Steenkamp, riferendosi a «Blade Runner». «Questo non significa che lo perdonerò dopo il nostro incontro, ma sono sicuro che mi aiuterà - ha continuato prima di scoppiare in lacrime il padre della vittima. «Sarà così ha preso il testimone la madre di Reeva, June, che ha poi confessato come qualche mese fa, Pistorius aveva provato a contattarli per un incontro, ma invano, dato che la coppia non si sentiva ancora pronta ad affrontare il carnefice di loro figlia. June Steenkamp è tornata a commentare la sentenza che ha condannato Pistorius. «Voglio la verità perché non l’abbiamo ancora avuta. Sono molto rattristata dal fatto che abbiano creduto si sia trattato di un incidente. E’ incredibile». Renon campione Il campionato numero 81, ancora sponsorizzato Itas e presentato ieri a Milano con capitani e alle- IPPICA CARRIERA FINITA PER INFORTUNIO Il Renon ha vinto lo scudetto 2013/14 natori insieme al torneo di sledge hockey e al nuovo sito internet federale, comincia sabato, col Renon campione d’Italia impegnato sul ghiaccio del Fassa. Nell’ambito di una formula sempre troppo complicata, i playoff cominceranno il 21 febbraio e l’eventuale gara-7 di finale si disputerà il 9 aprile. Per gli altoatesini tricolori ora guidati dal canadese Marty Raymond, già domani (ore 20), sulla pista amica di Collalbo, ci sarà la sfida di Supercoppa contro i vice campioni del Val Pusteria. Diretta RaiSport, che anche in questa stagione proporrà una partita alla settimana. © RIPRODUZIONE RISERVATA BOXE TENNIS IL 27 SETTEMBRE ARRAMPICATA MONDIALI: 10° GHISOLFI (m.l.) Stefano Ghisolfi, 21 anni, ha chiuso al 10° posto i Mondiali specialità lead (difficoltà) a Gijon (Spa). Successi per il ceco Adam Ondra (doppio oro boulder) e per la sudcoreana Jain Kim. Così gli altri azzurri. Uomini: 12. Vettorata; 20. Bombardi. Donne: 14. Lavarda. ATLETICA DESALU OK (si.g.) In una gara extra dell’Esagonale del Po giovanile di Casalmaggiore (Cr), 20”83 nei 200 (+0.5) di Eseosa Desalu nei 200. A Pontedera (Pi). Uomini. Giavellotto: Puccini 68.59. Donne. Martello: Mariani 62.41. STOP ADAMS (si.g.) L’iridata e olimpionica del peso Valerie Adams (N.Zel) si opera alla spalla sinistra che l’ha tormentata per tutta la stagione:stesso intervento di 7 anni fa all’altra spalla. BOXE IN UCRAINA (r.g.) Il 4 ottobre a Lvov, in Ucraina, la K2 dei Klitschko allestisce l’Intercontinentale Wbo massimi leggeri vacante, tra Olek Usyk (4), oro a Londra su Russo e Daniel Bruwer (24-5-1), campione sudafricano. Oscar Pistorius, 27 anni EPA Fine contratto Intanto, in attesa del prossimo mese (probabilmente il 17 ottobre), quando sapremo in concreto la pena che Oscar Pistorius dovrà scontare dopo la condanna per omicidio colposo, la Nike, uno dei principali sponsor del campione paralimpico, ha deciso di interrompere definitivamente il contratto che li legava. L’azienda americana era in attesa della sentenza del giudice, dopo che il patto commerciale era stato sospeso nel febbraio dell’anno scorso, in seguito alla notizia che «Blade Runner» aveva ucciso la fidanzata nella sua casa di Pretoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’EVENTO SOSPESI (r.g.) L’Aiba ha sospeso il Perù e il Lussemburgo da ogni attività agonistica in attesa della definitiva decisione, che verrà presa a novembre in Corea del Sud, in occasione del Congresso. Nel frattempo le due nazioni dovranno eleggere i nuovi presidenti e i consiglieri. TORNA PAGLIARA (r.g.) L’ex campione italiano superpiuma Floriano Pagliara (15-6-2), 35 anni, detronizzato dalla Fpi per doping dopo il match vinto contro Angelo Ardito (7-4-1) nello scorso novembre, torna a combattere con licenza Usa sabato a New York (Usa) contro Garcia (P.Ric., 4-2) sui 6 round. DONNE (m.moro.) Chiuso il torneo internazionale Ahmet Komert di Istanbul (Tur). 4 podi: 1 Severin, 3 per Mesiano, Marenda e Amato. In semifinale, 57 Burcu (Tur) b. Mesiano 2-1, 60 Basar (Tur) b. Marenda 2-1, 69 Turker (Tur) b. Amato 2-1; in finale +81 Severin b. Bosduman (Tur) 3-0. GAMBOA DOPPIO FRONTE (r.r.) Mentre sta per tornare sul ring a Città del Messico il 22 novembre (avversario da definire), il cubano olimpionico Yuriorkis Gamboa (23-1, 16 ko) ha deciso di aprire una palestra per giovani pugili a Miami. IPPICA IERI QUINTÉ 4-3-2-12-6 A Roma (m 1400): 1 Plusquemavie (G.P. Fois); 2 Meribald; 3 Jack’s Lantern; 4 Sticky Toffee; 5 Passionateshepherd; Tot.: 7,39; 2,25, 1,82, 1,88 (31,04). Quinté: n.v. Quarté: 409,02.Tris: 81,37. OGGI QUINTÉ A TORINO A Vinovo (inizio convegno alle 15.20) scegliamo Paco Rabanne (13), Nedved Kyu (6), Olmo (5), Ottina Grif (12), Ostiolo Effe (9) e Mosa Ferm (11). SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.45) e Pontecagnano (15). Galoppo: Milano (14.50). I TORNEI ATP E WTA NUOTO MANAUDOU POLEMICO (al.f.) Florent Manaudou infuriata per i paragoni con la sorella, 1a olimpionica di Francia: «Adesso sono io che vinco in vasca e la situazione comincia ad essere pesante. Il problema non è Laure, senza di lei non sarei mai arrivato a questi livelli». RUSSO SOSPESO (al.f.) Il dorsista russo Sergey Makov (29)sospeso per due anni: positivo alla ostarina (steroide anabolizzante) riscontrata in coppa del mondo a Mosca. Salterà i Mondiali di Kazan. Sea the Moon Europeo di Marsili Disastro Italia da favorito dell’Arc Tricolore supermedi Quattro eliminati a «pensionato» Che notte a Viterbo Si salva Lorenzi Aveva stupito il mondo con la vittoria di 11 lunghezze nel Derby tedesco (foto) a inizio luglio, alla quarta corsa della carriera, tanto che per i bookmkaer era diventato il favorito dell’Arc. Ma il campione tedesco Sea the Moon nella prova di rientro del 7 settembre nel GP Von Baden aveva deluso finendo secondo (unica sua sconfitta), con in sella Cristian Demuro. Di voci sulla sua scarsa condizione ne erano girate tante, poi sabato era stato annunciato il forfait per l’Arc, ma con la promessa che sarebbe tornato in pista nel 2015. Invece ora si scopre la triste verità. Sea the Moon ha un brutto infortunio ed è stato ritirato. «Il cavallo ora è a Newmarket - ha detto il marito della proprietaria Heike Bischoff -, dove lo abbiamo fatto visitare. Non abbiamo una completa diagnosi, ma è chiaro che Sea non sta bene e non correrà più, anche per preservarlo per la sua carriera stalloniera». CALIFORNIA CHROME Sabato a Parx Racing, nel Pennsylvania Derby (gr. 2), il rientro di California Chrome, assente dalle Belmont Stakes concluse al quarto posto fallendo la Triplice Corona, dopo le vittorie nel Kentucky Derby e nelle Preakness Stakes. VINCE DETTORI A Maisons Laffitte Dettori a segno in una condizionata sui 1200 m. in sella allo stimato 3 anni Helwan sdella Shaqab Racing. Sabato 27 settembre a Viterbo grande serata di boxe organizzata dalla OPIi2000, con due incontri titolati che sicuramente infiammeranno il pubblico del Palamalé. Clou della serata il titolo europeo dei pesi leggeri, sulle 12 riprese, tra il campione in carica Emiliano Marsili (29-0-1, foto Activa), terzo in classifica nella Ibf e settimo nella classifica Wbc e l’ungherese Gyorgy Mizsei (30-10) già detentore della corona Ue. Mizsei il 25 aprile a Solofra si impose ai punti su Brunet Zamora, ma perse la cinturina europea a giugno contro il belga Jean Pierre Bauwens. Per il mancino Marsili, 38 anni, si tratta di una difesa volontaria, la terza della corona conquistata nel marzo 2013 contro Luca Giacon. L’altro incontro titolato della serata sarà il Tricolore vacante dei supermedi, 10 round, tra l’idolo di casa Andrea Di Luisa (15-2) e il romano Diego Velardo (8-1). Nel sottoclou, incontri sulla distanza delle sei riprese: nei mediomassimi Granic (Cro) c. Ginters (Let); welter: Caccia c. Levickis (Let); mediomassimi : Sinacore c. Kukulis (Let). Mario Cipolloni Giornata da dimenticare per il tennis azzurro, con quattro eliminazioni su cinque match di primo turno. Unico vincitore, Paolo Lorenzi (Lapresse) a Metz (410.200 euro, veloce indoor), dove batte la wild card locale Lokoli con un agevole 6-2 6-4. Sempre nel torneo francese, si ritira Seppi (mal di schiena) mentre è sotto 6-0 4-1 con Sijsling (Ola). Disastro in Asia per le azzurre: al Premier di Tokyo (1.000.000 $, cemento) , sesta eliminazione dell’anno al primo turno per la Errani contro la Erakovic: Sara era avanti 40 nel primo set e ha subito un parziale di 12 game a uno. A Seul (500.000 &, cemento), fuori la Schiavone, 6-4 3-6 6-2 dalla ceca Rybarikova. A Guangzhou (Cina, 500.000 $, cemento) la Knapp, reduce dalla prima vittoria Wta in carriera, perde 6-1 4-6 6-2 dalla portoricana Puig. Tokyo, primo turno: Erakovic (N.Zel.) b. ERRANI 6-4 6-1; Dellacqua (Aus) b. Lisicki (Ger) 6-7 (5) 7-5 6-2; Azarenka (Bie) b. Date-Krumm (Giap) 3-6 6-0 62; Suarez Navarro (Spa) b. Nara (Giap) 6-1 2-6 6-2; Gavrilova (Rus) b. Davis (Usa) 4-6 6-4 6-4; Gajdosova (Aus) b. Hantuchova (Slk) 6-2 5-7 7-5; Vandeweghe (Usa) b. Kudryavtseva (Rus) 6-2 7-5; Cibulkova (Slk) b. Flipkens (Bel) 6-1 6-3. CLINIC CON ADN (al.f.) Da domani a venerdì, Gian Mario Migliaccio, consulente dell’Adn Swim Project, sarà relatore al convegno di Kiev sul sistema di preparazione dei nuotatori organizzato da Sergey Bubka. A VERONA SABATO E DOMENICA «OperaPop on Ice» Lambiel-Kostner con lirica e pop Sabato 20 e domenica 21 all’Arena di Verona va in scena «Intimissimi OperaPop on Ice», evento che coniuga lirica, opera, pattinaggio artistico e musica pop. Sul ghiaccio - 35mila litri d’acqua necessari a «congelare» l’Arena - ci sono Stephane Lambiel e Carolina Kostner, con un cast stellare di cantanti lirici, ice skaters, e pop stars. Sono attesi Giorgia, Anastacia, Keisza e Pharrell Williams. «Vogliamo così avvicinare i giovani alla lirica» ha detto l’ideatrice Giulia Mancini. La regia è di Francisco Negrin, la direzione artistica di Marco Balich. Sandro Veronesi, patron di Intimissimi e Calzedonia, è coproduttore dello spettacolo. CHE BAGNINI (al.f.) Il giorno dopo la Raia Rapida, Schoeman, Ervin e Godsoe hanno soccorso una coppia che stava annegando di fronte alla spiaggia di Copacabana. GEMMEL PREMIATO (al.f.) Bruce Gemmel, tecnico di Katie Ledecky e padre del fondista Andrew, è stato eletto allenatore dell’anno dall’Asca, l’associazione dei coach americani. USA PER RIO Decisi i Trials americani per Rio 2016: le selezioni previste dal 26 giugno al 3 luglio ad Omaha, in Nebraska, città scelta per la terza volta di fila dopo le gare per il 2008 e 2012. PALLAPUGNO SERIE A (c.f.) Ultime battute per la 2a fase di serie A. Questi i risultati del 4° turno di ritorno. Playoff: Imperiese-Albese 5-11, Pro Spigno-Monticellese 11-8, A. Manzo-Canalese 2-11. Classifica: Albese 29; Canalese 28; Manzo 25; Pro Spigno 19; Monticellese 15; Imperiese 13. Playout: Subalcuneo-Pro Paschese 9-11, Virtus Langhe-Monferrina 7-11. Ha riposato: Merlese. Classifica: Subalcuneo 22; Monferrina 20; Virtus 16; Merlese 7; Paschese 6. PALLAVOLO PROTESTA BRASILE (m.can.) Bernardinho protesta per il calendario del Brasile, incluso nello stesso girone di Polonia e Russia al Mondiale: «Hanno stracciato il regolamento. Il nostro unico diritto grazie al primo posto sarebbe stato l’intervallo tra le due partite della terza fase. Avevamo diritto a non giocare in giorni consecutivi. Perché la Polonia lo può fare?». Altro motivo di proteste del ct brasiliano: due seconde in classifica, come Polonia e Russia, non avrebbero potuto essere nello stesso girone. Bernardinho ha telefonato a un rappresentante della Federazione internazionale, presieduta dal suo connazionale Ary Graça Filho, per dimostrare la sua indignazione. SUPERCOPPA (a.fr.) Sarà il PalaGeorge di Montichiari a ospitare mercoledì 22 ottobre, alle 20.30, Busto Arsizio-Bergamo sfida per l’accesso alla Supercoppa Italiana, a cui è già qualificata Piacenza. La vincente dello spareggio giocherà la Supercoppa sabato 25 ottobre, in sede da definire. ARBITRI (an.me.) Da venerdì a domenica a Perugia il consueto raduno precampionato degli arbitri di serie A. Partecipano 87 arbitri e 25 delegati arbitrali. Saranno assegnati i premi a coloro a cui è stata affidata la qualifica di «Arbitri d’onore». RUGBY FERRARINI STOP (ma.p.) Mentre la squadra in Irlanda è stata ospite dello Storehouse Guinness a Dublino, da Parma arrivano brutte notizie per le Zebre: il terzi linea Filippo Ferrarini sarà operato domani per valutare l’entità dell’infortunio a un ginocchio subito contro Cardiff. SCACCHI CARUANA PATTA Nel terzo turno di Coppa Campioni a Bilbao (Spa), patta per Fabiano Caruana contro Svidler nella sfida Padova-San Pietroburgo, chiusa 3-3. SCI NAUTICO WAKEBOARD (m.l.) A Lezzeno (Co) si è concluso il Wakeboard Tour del Lario 2014. Pro donne: successo di tappa per Giorgia Gregorio e primo posto nella classifica finale per Alice Virag. Pro uomini: trionfo per Nicolò Caimi, 1o in tappa e classifica. Open: Mattia Gregorio. SPORT INVERNALI IL COMUNE DI CESANA LA PISTA NON RIAPRIRÀ Consiglio e Giunta comunale di Cesana Torinese hanno votato per la riqualificazione e la riconversione dell’area di Pariol che ospita la pista di bob, skeleton e slittino di Torino 2006. Il tracciato, costato 107 milioni di euro, è chiuso da tre anni. TIRO A SEGNO MONDIALI SPAGNA: DI MARTINO ARGENTO PISTOLA STANDARD Dario Di Martino (Forestale) è argento nella pistola standard juniores uomini con 60 colpi di gara: 2 serie in 150’’, 2 in 20’’ e 2 in 10’’, dominando nelle prime due serie. Risultati: Pistola standard jr: 1. Tony Chung (Usa); 2. Di Martino; 3. Pardeep Pardeep (Ind). Carabina libera a terra uomini: 42. Lorenzo Bacci (Fiamme Oro); 50. Giuseppe Pio Capano (Forestale); 57. Marco Suppini (Vergato). 1. Christoph Kaulich (Ger), 2. Alexis Raynaud (Fra); 3. Marcin Majka (Pol). VARIE VERDE AZZURRO» IN RIVIERA Tra Cervia e Misano, oltre 4000 persone per «Verde Azzurro», settimana sportiva dell’Associazione Italiana Cultura Sport. Campionati italiani di Atletica: 1. Arezzo, 2. Roma, 3. Perugia. Campionato Nazionale di Beach Volley 3x3 Uomini: 1. Forlì-Cesena, 2. Pesaro, 3.Catania. Beach Tennis uomini: CeccaroniVichi; donne: Galassi-Baldacci. Pattinaggio Artistico Memorial «Giorgio Perinetti» (valevole per Campionato Nazionale): 1. Pietas Julia di Misano Adriatico (360 punti), 2. Asd Rollerblot di Vercelli, 3. Asd Pattinaggio Artistico Godigese di Treviso. Calcio a 5: Brooks Pomezia VELA MONDIALE (l.b.) Altra giornata di vento molto incerto, ma positiva per gli equipaggi italiani Rebaudi-Ramian e PilatiRubagotti nel Mondiale di Santader (470 maschile): Rebaudi-Ramian, grazie a un 6-3, 2o posto nella generale, Pilati-Rubagotti (8-2), 4o. Buona partenza per Giulia Conti e Francesca Clapcich nei 49 FX: sono terze in generale grazie a tre ottimi parziali (4-7-2), Genesio-Volpi, 23oposto. ZENITH ROYAL CUP (r.ra.) Inizia oggi a Ibiza la Zenith Royal Cup, ultima tappa stagionale del circuito Barclays 52 Super Series riservata ai TP52. Otto gli scafi in acqua e tre quelli che si contendono la vittoria del circuito: Quantum (Usa) che guida la classifica generale, Ran di Niklas Zennstrom (ideatore di Skype) e Azzurra la barca portacolori dello Yacht Club Costa Smeralda. L’evento terminerà il domenica 21 settembre. FONDAZIONE BRUNO KESSLER Via S. Croce, 77 Trento ESTRATTO DI BANDO DI GARA La Fondazione Bruno Kessler ha indetto una procedura aperta, ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs. 163/2006, per l’affidamento dei servizi assicurativi. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso ex art. 82 del D. lgs. 163/2006. Importo complessivo dell’appalto è di € 493.000,00, al netto di IVA, per la durata di anni cinque a partire dal 31/12/2014. Luogo di esecuzione del servizio è sito nel Comune di Trento. Il termine di ricezione delle domande di partecipazione è il giorno 29/09/2014 alle ore 16.00, presso il Servizio Patrimonio in Via Sommarive n. 18, 38123 Povo-Trento. Il bando integrale di gara è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il giorno 16/08/2014 ed è in corso di pubblicazione sulla GURI. Tutti i documenti di gara sono reperibili sul sito internet: http://patrimonio.fbk.eu/bandi/gare-appalto. Il responsabile del procedimento, dott. Rinaldo Maffei. 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 @AltriMondiGazza A notizie Il fatto del giorno _piano dei 1000 giorni IL M5S SFIDA GRILLO DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it Ha parlato alle Camere, progetta di cambiare le leggi sul lavoro e sulla giustizia. Il Parlamento, però, litiga persino sui due membri della Consulta tare! Renzi, uscendo dal Senato, ha detto ai cronisti: «Adesso vedo che di tutto quello che ho detto il titolo è: andiamo alle elezioni. Invece non è assolutamente così». Il premier ci conosce bene e il rischio che stamat- tina qualcuno titoli davvero così esiste. D’altra parte sono giorni che si scrive di Berlusconi e della sua certezza pressoché assoluta del voto anticipato a primavera. Altrimenti, come mai l’ex Cav si sarebbe spinto al punto di dare un appuntamento ai rappresentanti delle forze dell’ordine per la storia degli stipendi bloccati? È una tipica mossa da campagna elettorale, tant’è vero che il tema delle divisioni a destra è cambiato. Adesso è: mettersi con la Lega (linea di Berlusconi) o no (linea del suo avversario quasi nemico Raffaele Fitto)? 2Io starei al discorso di Renzi. Intanto: aveva un qualche obbligo di andare a parlare alla Camera e al Senato? No, nessun obbligo. S’è trattato di una mossa squisitamente politica, fatta pensando anche all’eco che avrebbe avuto da telegiornali e quotidiani. È facile battezzare l’orazione del premier «Discorso dei mille giorni». In pratica: il Nostro dice, anzi ridice ma con ben altra grancassa, che in mille giorni si deve far tutto, altrimenti saranno guai. Ha anche detto: «Qualcuno potrà sostenere che andare a votare sarebbe meglio. Rispettiamo la presa di posizione e dal punto di vista utilitaristico magari sarebbe una buona idea ma noi pensiamo che prima delle esigenze di Obama e l’allarme Ebola «Il virus è fuori controllo» S Criticato Il premier Matteo Renzi, ieri, nell’Aula del Senato durante l’informativa sull’attuazione del programma di governo un partito venga l’interesse del Paese. Abituiamoci al concetto che si torni alle urne nel febbraio 2018». Il saldo non coincide, perché da oggi al febbraio 2018 i giorni sono circa 1300. 3 Però il numero 1300, propagandisticamente, è meno efficace del numero 1000. E che cosa dovremmo fare in questi mille o mille e trecento giorni? I passaggi più dirompenti riguardano la giustizia e il lavoro, due temi su cui la parte di Renzi, cioè la sinistra, entra subito in sofferenza. Giustizia: «Deve finire il violento scontro ideologico del passato», ha detto ed è poi tornato sulla questione dei 45 giorni di ferie dei magistrati ribadendo che sono troppi. «Avvisi di garanzia più o meno citofonati non cambiano il corso della politica. L’avviso di garanzia non può costituire un vulnus all’esperienza professionale di una persona». Concetti riferiti ai magistrati di Bologna e che nessuno uomo di sinistra in passato ha mai pronunciato. Sul lavoro: «Al termine dei mille giorni il diritto del lavoro non sarà quello di oggi. Io ritengo che non ci sia cosa più iniqua in Italia di un diritto del lavoro che divide i cittadini in cittadini di serie A e di serie B. Se sei un partita iva non conti niente. Se sei un lavoratore di un’azienda sotto i 15 dipendenti, non hai alcune GESTIONE SQUADRE DA PC, TABLET E MOBILE SEGUICI SU garanzie. Se stai sopra sì. Questo è un mondo del lavoro basato sull’apartheid. Le regole sul lavoro vanno ridotte, ma devono essere chiare». La lettura esatta della frase «le regole sul lavoro vanno ridotte» è: «gli ammortizzatori sociali vanno ridotti», infatti il premier ha annunciato che entro il 2015 ci vuole un nuovo sistema, dato che quello attuale è «iniquo» (Sacconi a questo punto ha applaudito). 4Questo significa abolire l’articolo 18? Alleanza col Pd alla Provincia di Parma Nonostante l’espresso divieto di Beppe Grillo, il M5S di Parma avrebbe raggiunto un accordo con Pd e centrodestra per eleggere un esponente Pd (o il sindaco di Fidenza o quello di Salsomaggiore) alla presidenza della Provincia di Parma. Federico Pizzarotti, (nella foto Ansa) attuale sindaco della città emiliana, sarà invece candidato come consigliere provinciale nella lista unitaria. Si attende ora il termine ultimo per la presentazione delle liste (venerdì) per l’ufficialità della presa di posizione La diffusione del virus Ebola è «fuori controllo. In Africa Occidentale le persone muoiono in mezzo alla strada». Lo ha detto il presidente Usa, Barack Obama, da Atlanta, dove ha visitato il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. Secondo Obama, l’epidemia è ormai «una minaccia potenziale alla sicurezza globale. Il mondo intero ha il dovere di porvi rimedio, ma sappiamo come combattere il virus». Intanto il bilancio delle vittime è salito a oltre 2.500 morti e 5 mila infettati. Potrebbero raddoppiare in tre settimane. Il piano del presidente Usa prevede di inviare tremila soldati in Africa. Contesa legale su Scala dei Turchi Strane cose in Sicilia: è di un pensionato la spiaggia più celebre La Scala dei Turchi, una delle spiagge più belle del mondo sulla costa di Realmonte (Ag), appartiene a Ferdinando Sciabbarrà, un dirigente in pensione. A farne la scoperta sono stati i tecnici comunali di Realmonte, impegnati nella creazione di un piano di gestione del sito, capace di richiamare migliaia di turisti ogni anno. Legambiente e Comune vorrebbero fare della Scala dei Turchi una zona protettissima ma fruibile liberamente ed è in corso una trattativa tra il Comune e il pensionato, per trovare un accordo per lo sfruttamento del sito. La soluzione della vicenda appare fin da subito, però, molto complessa. In altra occasione Renzi ha detto che non si tratta di abolire l’articolo 18, ma di riscrivere tutto lo Statuto dei lavoratori. La Scala dei Turchi, spiaggia «gioiello» nell’Agrigentino 5Che altro ha detto? Da 17 anni sotto scorta in Calabria Che bisogna varare subito la nuova legge elettorale e che ci vuole il ballottaggio, altrimenti non avremo un vincitore sicuro. «Non guardiamo in faccia nessuno e guardiamo negli occhi tutti», «Non ci rassegniamo alla rassegnazione», «Sono disponibile a correre il rischio di perdere le prossime elezioni». Ha anche aggiunto qualcosa sulle banche: «Sono convinto che negli stress test le banche italiane saranno più forti di altre europee: noi abbiamo salvato le banche degli altri Paesi, nessuno ha salvato le nostre». L’imprenditore antimafia abbatte la casa del boss Nessuna impresa locale aveva voluto demolire la casa abusiva dei Pesce a Rosarno (Rc), realizzata su un’area archeologica e adibita a vero e proprio covo dove i boss mafiosi della zona erano soliti ritrovarsi per prendere le decisioni sui propri affari. Dopo una serie di bandi pubblici andati deserti a raccogliere la richiesta del Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino ci ha pensato Gaetano Saffioti, l’imprenditore palmese che da 17 anni vive sotto scorta dopo aver fatto arrestare con le sue denunce decine di ‘ndranghetisti e che ora seguirà personalmente i lavori di demolizione. PRIME PAGINE GAZZETTA PERSONALIZZABILI 6,5 MAGICPIÙTRE Tascabili Il leader Usa: «Tutto il mondo agisca» Ma se non fa le riforme, Renzi vuol portarci a votare? 1Ma allora è chiaro: si va a vo- 39 SEGUITECI SU ALTRI MONDI Ieri Renzi ha fatto un gran discorso ai deputati e ai senatori, ma, prima di riferirne, non possiamo esimerci dal far sapere che è andata a vuoto la votazione per eleggere i due giudici della Corte Costituzionale, undicesimo tentativo vanificato dalle due minoranze del Pd e di Forza Italia che vogliono, con questo ostruzionismo reso possibile dal voto segreto, contestare l’accordo Renzi-Berlusconi e tutto quel che ne consegue, compresi quei provvedimenti che il capo del governo chiama pomposamente riforma del lavoro, riforma della scuola, riforma della pubblica amministrazione. Oggi Camera e Senato, in seduta comune, ci proveranno di nuovo e pareggeranno il record del 2000 quando uno stallo analogo fu sgominato da un’intemerata di Ciampi. Quanto a Renzi, un’eco di questa guerriglia sotterranea s’è avuta nel passaggio in cui il premier ha spiegato che l’ipotesi di un voto anticipato potrebbe essere presa in considerazione solo se il Parlamento si dimostrasse incapace di fare le riforme. LA GAZZETTA DELLO SPORT ANTICIPAZIONI VOTI LA DOMENICA SERA +3 PREPARATI CON IL MAGIC LIBRO 14/15 SCARICA L’APP SU APPLE STORE 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 RISPARMIATI 36 MILIONI ALTRI MONDI Divorzio da Veronica: sconto per Berlusconi La Corte d’Appello di Milano ha rivisto la cifra che Veronica Lario percepirà nei prossimi tre anni in seguito al divorzio da Silvio Berlusconi (la coppia nella foto Epa): l’assegno dell’ex first lady passerà infatti da tre a due milioni di euro. La Lario rinuncerà così a 36 dei 108 milioni che Berlusconi le aveva intanto dovuto versare in anticipo, ma volendo potrebbe comunque decidere di impugnare la decisione in Cassazione. Si getta nel vuoto trascinando la ex Muoiono a vent’anni Tragedia a Milano: il giovane aveva già tentato il suicidio Un’amica: «Lei lo aveva lasciato». Il giallo di una lettera FRANCESCO RIZZO FU IL TESTIMONE CHIAVE Strage di Erba: morto Frigerio unico superstite Le indagini partono dalle grida di una ragazza che hanno rotto il silenzio di un quartiere nella zona Nord di Milano, lunedì notte. Forse sta chiedendo aiuto, il suo ex fidanzato vuole gettarsi di sotto, più probabilmente sta già precipitando a sua volta. Sul cemento del cortile del palazzo, poco dopo, i soccorritori trovano entrambi, Pietro Maxymilian Di Paola, 20 anni e Alessandra Pelizzi, 19. Lei è morta, lui resisterà fino alle prime ore di ieri. Il corpo della giovane potrebbe aver attutito la sua caduta. Lettera I due ragazzi erano a casa di lui, all’ottavo piano di un palazzo: c’era un compleanno, avevano cenato insieme ad alcuni amici, usciti a mezzanotte per acquistare la sigarette. O perché Pietro aveva chiesto di restare solo con Alessandra. I due erano stati insieme al liceo, una storia finita: nel condominio dicono che a casa di lui, lei, non la vedevano da un po’; un’amica di Alessandra svela invece che lei lo aveva lasciato tre settimane fa, dopo le vacanze e «forse Pietro ha tentato di convincerla a tornare assieme». Ci sarebbe anche una lettera (o un diario), trovata dagli inquirenti, in cui il ragazzo avrebbe preannunciato l’intenzione di uccidersi. Non si sa se Alessandra l’abbia letta. La dinamica dei fatti non è chiara: omicidio-suicidio l’ipotesi più concreta, oppure duplice suicidio o suicidio di lui e caduta accidentale di lei. «Erano sul balcone, hanno litigato e lui l’ha afferrata», racconta una testimone. Un’altra aggiunge: «È stato straziante guardarla andare giù senza poter intervenire». Di sicuro Pietro, ragazzo di I due ragazzi morti a Milano: Pietro Maxymilian Di Paola, 20 anni e Alessandra Pelizzi, 19, in una foto tratta dal profilo Facebook di lei ANSA origine brasiliana adottato insieme alla sorella da una coppia, soffriva un profondo disagio e aveva già tentato il suicidio l’anno scorso: era rimasto a lungo su un cornicione. Alla fine, era stato distratto da uno dei soccorritori, afferrato, salvato. Questa volta le cose sono andate diversamente per il 20enne che aveva ottenuto la maturità in luglio, milanista appassionato di motociclette e cani e per Alessandra, i capelli appena tagliati, che ieri sarebbe dovuta andare all’università per immatricolarsi. Una ragazza «piena di vita», racconta ancora chi la conosceva, «non si sarebbe mai lanciata di sua spontanea volontà». È morto nella notte tra lunedì e martedì Mario Frigerio (nella foto Ansa), 73 anni, supertestimone e unico sopravvissuto alla strage di Erba dell’11 dicembre 2006. Scampato per miracolo al massacro, Frigerio era stato il principale accusatore di Olindo Romano, condannato in via definitiva all’ergastolo insieme la moglie Rosa Bazzi per i quattro omicidi di Raffaella Castagna, del figlioletto Youssef Marzouk, della nonna del piccolo, Paola Galli e di Valeria Cherubini, moglie dello stesso Frigerio. Accoltellato alla gola e ridotto in fin di vita, l’uomo era riuscito a salvarsi grazie ad una malformazione congenita, che di fatto aveva evitato che la lama recidesse fatalmente la carotide. In seguito alla diagnosi di un tumore, rivelatosi incurabile, Frigerio era ricoverato da tempo nella casa di cura di Erba Ca’ Prina e ora verrà sepolto nel cimitero di Montorfano, che già accoglie la moglie Valeria. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL RAPPORTO SECONDO L’ONU 63 PAESI IN VIA DI SVILUPPO HANNO GIÀ RAGGIUNTO L’OBIETTIVO La Fao: «La fame nel mondo è dimezzabile entro il 2015» Ancora oltre 800 milioni le persone sottoalimentate, ma il trend è positivo «Servono più sforzi» Il dimezzamento della fame nel mondo entro il 2015 è un obiettivo possibile, addirittura «a portata di mano, se gli sforzi adeguati e immediati verranno intensificati». È questo il responso che emerge dal Rapporto sullo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo (Sofi) 2014 presentato dalla Fao, con il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e il Programma alimentare mondiale (Pam). Secondo i dati dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu, 63 Paesi in via di sviluppo avrebbero già raggiunto il traguardo di dimezzare la percentuale di persone denutrite, e altri sei sarebbero sulla buona strada per il raggiungimento del medesimo obiettivo. Il numero di persone che soffrono la fame del mondo rimane ancora molto alto e si assesta intorno agli 805 milioni (all’incirca una persona su nove), ma il Rispetto al 2004 soffrono la fame 100 milioni di persone in meno ANSA trend procede in maniera decisamente positiva: vi sono infatti oltre 100 milioni di persone malnutrite in meno rispetto a dieci anni fa e oltre 200 in meno rispetto al bienno 1990-92. Cooperazione Il rapporto è dunque la prova tangibile di come sia possibile vincere la guerra contro la fame nel mondo. «Questo traguardo dovrebbe ispirare i paesi a proseguire sulla strada intrapresa, se necessario con l’assistenza della comunità internazionale — ricordano i i responsabili di Fao, Ifad e Pam —. L’insicurezza alimentare e la malnutrizione sono problemi complessi e devono essere affrontati in modo coordinato». Da qui l’invito ai governi a collaborare con il settore privato e civile. A SULL’ALBERO PER 6 GIORNI Sale su un cipresso, così ne “salva” altri 15 La protesta di Michele Forzinetti, 26enne arrampicato da giovedì scorso su un albero a Varese per evitare l’abbattimento di sedici cipressi, ha ottenuto come effetto uno stop temporaneo al taglio delle piante. Le piante potrebbero essere tagliate nel 2015, nell’ambito di un progetto di restyling dei giardini pubblici Forzinetti resta però sull’albero almeno fino a domani. chi è l’inglese in mano all’Isis IL VOTO IN SCOZIA S Da Londra proposta anti-distacco David Cameron (nella foto), Ed Miliband, Nick Clegg. I leader dei principali partiti britannici fanno fronte comune e per scongiurare la vittoria del «sì» al referendum sull’indipendenza scozzese mettono nero su bianco la promessa di concedere più poteri alla Scozia se sarà ancora parte del Regno Unito la mattina di venerdì. La lettera è stata pubblicata in prima pagina sul quotidiano scozzese «The Daily Record». Tra i punti principali: vasti poteri per il parlamento scozzese e la condivisione delle risorse «in maniera equa». «È una offerta disperata», è stata la reazione del leader indipendentista Alex Salmond Prigioniero Alan Henning, 47 anni, come appare nel video diffuso dall’Isis in cui si mostra l’esecuzione di David Haines. Per l’Isis, Henning morirà se Londra appoggerà ancora gli Usa AFP Alan, tassista-eroe che tifa lo United «È un uomo buono» DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra) Il Manchester United ha appena vinto 4-0 e conquistato il primo successo della stagione, ma Geoff, storico tassista dei giornalisti della Gazzetta e grande fan dei Red Devils, ha l’espressione seria. «Alan Henning, l’uomo annunciato come prossima vittima dell’Isis, è un mio amico. Anche lui fa il tassista». Geoff ferma l’auto, spegne il motore e racconta: «Conosco Alan da una vita. È di Salford, la città dove è nato anche Paul Scholes. Sai perché ti cito Scholes? Alan è un tifoso dello United e il suo giocatore preferito è proprio Scholes. Gli piace perché è generoso in campo e, mi ha spiegato, “uno generoso in campo deve esserlo anche nella vita”. Alan è un tipo tranquillo, uno che non si è mai messo a litigare per il calcio. L’altra sua grande passione è la pesca perché, sostiene Alan, lo aiuta a distendersi e riflettere. Ecco, pensare che uno come Alan, con un cuore grande così, rischi di essere decapitato, è una cosa di cui non riesco a farmi una ragione». Il rapimento Alan Henning, 47 anni, sposato con Barbara da 23 anni, padre di Lucy (17) e Adam (15), è partito per la Siria nel dicembre 2013. Aveva già partecipato ad alcune missioni di volontariato, ma questa, come aveva confidato agli amici, sarebbe stata l’ultima. «Mia moglie mi ha scongiurato di non andare. Ha paura. Le ho promesso che non mi muoverò più da casa». Alan doveva consegnare un carico di aiuti umanitari e 20 autoambulanze. È stato rapito a gennaio, mezz’ora dopo aver oltrepassato la frontiera tra Turchia e Siria, alle porte della città di Al Dana. Secondo l’intelligence inglese, qualcuno avrebbe informato i rapitori del passaggio del convoglio e a quel punto sarebbe scattato l’agguato. Pacifista «Alan è soprannominato Gadget», racconta Geoff. «Quando finisce il suo turno, si rilassa bevendosi una birra con i colleghi e vedendo le gare del Manchester United al pub. È un uomo della working class, una persona altruista che ha partecipato a diverse iniziative umanitarie. È un pacifista convinto. È sempre stato contrario alle guerre». Domenica si è svolta una riunione del comitato di emergenza Cobra, in cui i vertici britannici hanno esaminato tutte le opzioni possibili, compresa quella di un intervento lampo per salvare la vita di Alan Henning. Il premier David Cameron ha dichiarato: «Quelli dell’Isis non sono musulmani, ma mostri». Le autorità britanniche hanno però ammesso di non conoscere con precisione dove sia localizzata la prigione di Alan Henning e qualsiasi iniziativa sarà presa solo dopo il referendum sull’indipendenza della Scozia, in programma domani. La famiglia di Alan sta vivendo ore drammatiche. La moglie Barbara si è rifugiata dai parenti a Doncaster. «Tutti noi colleghi tassisti confidiamo in un miracolo», dice Geoff. «Speriamo di riavere presto Alan con noi, di poter vedere insieme una partita del Manchester United e magari di festeggiare la conquista del prossimo titolo. Preghiamo, non possiamo fare altro». © RIPRODUZIONE RISERVATA I CACCIA USA IN IRAQ Primi raid a Bagdad E Al Qaeda vuole unirsi al Califfato I caccia americani sono tornati nei cieli sopra Bagdad e per la prima volta hanno colpito gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico in una posizione a sudovest della capitale e non a nord come era invece stato dall’inizio della controffensiva. A conferma della loro crescente forza, i jihadisti sono però riusciti ad abbattere un caccia di Damasco che si era spinto fin sopra a Raqqa, la loro roccaforte in Siria. Nel frattempo le cellule di Al Qaeda nel Maghreb Islamico e nella Penisola Arabica hanno lanciato un appello ai jihadisti dello Stato islamico ad unire le forze contro la coalizione anti-Isis. MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 ALTRI MONDI NOMINATO DA BAN KI-MOON DiCaprio messaggero dell’Onu per il clima FEBBRE X FACTOR Leonardo DiCaprio (nella foto) è nuovo messaggero di pace dell’Onu, con focus particolare sul clima: lo ha annunciato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nella conferenza stampa di apertura della 69esima sessione dell’Assemblea Generale Onu. L’attore californiano parteciperà al summit sul clima convocato il 23 settembre al Palazzo di Vetro, in apertura dei lavori dell’Assemblea. Appuntamento il 16 luglio 2016 con il quinto episodio della saga di spionaggio «Bourne»: il nuovo film, ancora con Matt 33 MILIONI PER GLI U2 SU APPLE S Mika fa il “capitano” «Ora amo rischiare ma Morgan è il top» Domani riparte il talent con Fedez e la Cabello tra i giudici L’artista britannico si carica: «I miei ragazzi vi stupiranno» X Factor 2014 è pronto a partire domani con la nuova edizione (alle 21.10 su Sky Uno). Tra le sorprese i due nuovi giudici Victoria Cabello e Fedez, che prendono il posto di Simona Ventura ed Elio. La prima sorpresa la riserva, però, Morgan, che non si fa vivo alla conferenza di presentazione, ieri, a Milano. «Due giorni fa aveva un concerto a Padova e lui è molto prolisso, starà ancora facendo un monologo», scherza Victoria. Si ride, i nuovi sembrano già integrati. Si piangerà durante il talent ammette, perfino, il «duro» Fedez: «La musica sa emozionare e anche io durante le audizioni non mi sono trattenuto». Le prime 5 puntate saranno, infatti, dedicate ai casting: la sfida dei 60 mila che si sono iscritti alle selezioni. La star del programma, però, è già in casa. Solare, più sicuro di sé, Mika ruba la scena con il suo italiano creativo e la sua esila- Torna l’agente Damon Nel 2016 «Bourne 5» A I 4 giudici di «X Factor»: Morgan avrà i gruppi, Victoria Cabello le donne under 24; Mika sceglierà gli over 25, Fedez gli under 24 uomini DANIELE VAIRA MILANO @danvaira LA SAGA DI SPIONAGGIO rante sincerità: «Scusate non ho guardato le clip della prima puntata, mi agito e poi mi viene voglia di vomitare». Ma noi abbiamo cercato di capire lo stesso con lui che X Factor sarà. Una domanda che nessuno le ha fatto? «Come è il cibo a X Factor?». Come è il cibo a X Factor? «Fa schifo, cattivo, non riusciamo a mangiare, lo dico pure a nome della produzione». S Multiforme Mika, 31 anni, è nato a Beirut, ma è naturalizzato britannico. È anche designer Qual è il talento di Mika? «Lavorare sulla voce, gli aspetti tecnici. Sono cresciuto con maestri russi che mi hanno insegnato la disciplina. Ma lavoro anche sulla performance e l’emotività. I miei ragazzi vi stupiranno». La sua ricetta? «Rischiare, mettersi in gioco, provocare emozioni e provocare bellezza. Cercare di essere liberi. Anche con la scelta delle canzoni, basta cose vecchie». Cupertino spiega anche come cancellarlo «Songs of innocence», il nuovo album degli U2 (nella foto, Bono Vox) «regalato» da Apple ai clienti iTunes il giorno della presentazione dell’iPhone 6, è stato ascoltato (almeno parzialmente) da 33 milioni di persone. Sono dati ufficiali della stessa società californiana. Resterà disponibile fino al 13 ottobre. Molti utenti, però, si sono lamentati di non riuscire a cancellare le canzoni dagli account iCloud Apple ha quindi messo a disposizione un link che consente di accedere con identificativo e password Apple e rimuovere le canzoni LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 Damon, sarà diretto da Paul Greengrass, come due dei precedenti. Dovrebbe slittare così l’annunciato sequel di «The Bourne Legacy», quarto episodio della saga interpretato da Jeremy Renner (ma senza Damon). I film sono tratti dai romanzi di Robert Ludlum. PER I FINANZIAMENTI RAGUSA SI MOBILITA Bye bye Sicilia Montalbano verso la Puglia In replica, Il Commissario Montalbano raduna ancora 5,7 milioni di fan, come lunedì su Rai1. Ma il poliziotto inventato da Andrea Camilleri potrebbe lasciare la Sicilia. Lo minaccia Carlo Degli Esposti, che produce la serie con la Palomar: «Non mi hanno Luca Zingaretti, 52 anni ANSA dato un euro per Montalbano, anche se da 15 anni porta la bellezza della Sicilia nel mondo». L’idea è trasferire «la location, non la storia» a Otranto o Torre Canne, in Puglia, fingendo che siano Marina di Ragusa, «non così paesaggisticamente diversa». La Puglia è attiva nel promuoversi sullo schermo: «50 progetti nel 2013», spiega il direttore della Film Commission regionale, Daniele Basilio: «in cambio di posti di lavoro e ritorno di immagine, offriamo servizi e finanziamenti». Come i 250mila euro a Braccialetti Rossi, che si gira a Fasano. «Montalbano da noi? Una provocazione». Allarme Che spaventa i fan e la Sicilia, dove si organizzano gite nei luoghi del Commissario («turisti inglesi e americani, soprattutto», spiega una guida): la serie torna sul set nel 2015, Ragusa pensa di destinarle parte della tassa di soggiorno, sindaci e tour operator si agitano, il governatore Crocetta si dice «pronto al sostegno». Ma Degli Esposti, che lamenta promesse mai mantenute, trova l’appoggio di Camilleri: «La Sicilia non ha mosso un dito». f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA le cantanti anti-Putin È importante il repertorio? E lei, che giudice è? «Sono onesto. Dobbiamo essere chiari, ma mai mancando di rispetto. Io stesso sono stato scartato a un provino, dopo tre note». «Conta di più scrivere il film della persona. “Qual è il film del concorrente, quale il suo obiettivo, quale l’identità, quale la sua musica e come valorizzarla?». Lo sa che senza Morgan lei è il capitano della giuria? Che cosa hanno portato i giudici nuovi? «No, è lui. Il suo spirito è così forte che ne abbiamo parlato anche se lui non c’è. Fa scelte pazzesche, scopre e fa crescere il talento anche quando pensi che non ci sia nulla nell’artista». «Non ci conoscevamo e veniamo da mondi diversi. Hanno portato una nuova prospettiva. Ci divertiamo, ma non mancano nemmeno le liti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Pussy Riot in cattedra ad Harvard Accoglienza da star per Maria Alyokhina e Nadezhda Tolokonnikova (nella foto, da sinistra), due delle componenti della band russa delle Pussy Riot. Le attiviste anti-Putin, che hanno trascorso due anni in carcere con l’accusa di teppismo e istigazione all’odio religioso, hanno tenuto una lezione all’università di Harvard. 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 SPECIALE MUSICA LA RACCOLTA ROBERTO VECCHIONI 4 TUTTE LE USCITE S In edicola Chiamali ancora amori Cd a 9,99 euro 22 settembre Giudici, comici e farfalle 29 settembre Donne 6 ottobre Per amore 13 ottobre Stranamore 20 ottobre Le vie del Signore 27 ottobre Album di famiglia 3 novembre Ho sognato di vivere 10 novembre Il bandolo della matassa 1 dicembre Amici miei 22 dicembre Camper Dvd a 12,90 euro SERENA GENTILE Professor Vecchioni è già in edicola “Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni”, 166 brani, una collezione dedicata a quello che chiamano repertorio minore, che minore non è. (Sorride) «Vero, sono minori solo perché meno ascoltate. L’80% delle mie canzoni sono riflessioni culturali, sociali, non sempre trasmesse in radio... Una minoranza di qualità che le conosce c’è... Ora c’è anche questa collana, canzoni per me fondamentali, legate ad affetti importanti, che ho sofferto a scrivere: Le rose blu, L’ultimo spettacolo, La stazione di Zima, Le lettere d’amore. Le amo, le adoro, sono la mia vita, 40 anni di carriera. È bello ripubblicarle». «Tutte e due. La mia è stata una generazione pioneristica che, sulla scia della più nobile arte di De André, ha posto al centro di tutto la cultura. Se non c’è quella base, le cose si sperdono. Certe canzoni dopo un anno spariscono». 24 novembre La nera signora 15 dicembre Da Ulisse a Robinson Il Prof. della musica italiana presenta la nuova collana Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni «Le amo tutte e 166» Ed è straordinario come l’amore cantato in epoche diverse, sia sempre attuale: perché lei come pochi riesce a mettere in musica i contenuti o perché i contenuti sono più resistenti al tempo che passa? 17 novembre Passa la bellezza 8 dicembre Poesia, musica e follia «Mi ispira l’interismo meno la politica...» la scheda ROBERTO VECCHIONI 71 ANNI CANTAUTORE, PROFESSORE, PAROLIERE, SCRITTORE Nato a Carate Brianza il 25 giugno 1943, da genitori napoletani. È sposato con la scrittrice Daria Colombo, ha 4 figli e vive a Milano. Laureato nel ’68 in lettere antiche, insegna per 30 anni al liceo classico, per poi passare all’insegnamento universitario. CARRIERA L’attività nel mondo musicale inizia negli anni ’60, quando comincia a scrivere canzoni per artisti affermati (Vanoni, Zanicchi, Cinquetti). Nel 1971 la prima volta da interprete con l’album «Parabola» che contiene la celeberrima Luci a San Siro. Autore di libri e saggi, ha vinto tutti i premi più importanti dal Tenco 1983 al Lunezia Antologia 2013. Nell’epoca dell’effimero, riesce ad avere feeling anche coi giovani. E non sembra merito della sua moderna newsletter. 9,99€ Cd più booklet Sono 14 più un dvd a prezzo speciale «È miracoloso, ma è pur vero che insegno dal ‘69. Ho ascoltato intere generazioni, cercato di interpretare sogni, desideri, speranze. Ho visto stelle cadere e risalire. Sono un propagandista di bellezze inutili nella praticità della vita, che aiutano però a difendersi dagli orrori della vita stessa». Luci a San Siro. Si sono riaccese con i 7 gol al Sassuolo? «Non ho grandi attese. Devo capire... Non abbiamo un leader: uno è troppo giovane, l’altro è appena arrivato (Kovacic ed Hernanes). Tanti avventizzi. Ranocchia potrebbe esserlo, ma gli serve tempo». Un tempo si rivedeva nella serenità di Toldo e nella spregiudicatezza di Recoba... L’Inter è rimasta senza inno per due anni: questione di diritti con la signora Celentano appena risolta. Il suo “Inter spaziale” cantato da Bertini è del ‘71. Vecchiotto. Non ha mai pensato di colmare il vuoto? «L’inno non è roba per me. Quello era bruttissimo. Non l’avrei dovuto fare, ero giovincello. Mi piace Pazza Inter, è l’identikit dell’interista, siamo proprio noi. Era un peccato non averlo più: ci ha trascinato come il trombettiere prima della battaglia. Un tempo a San Siro anche l’Inter aveva un trombettiere. Tutto cambia». Tranne l’interista. «Ecco, più che l’Inter mi ispira l’interismo, l’essere interista: insicuro, debole, masochista, incazzato più con la sua squadra che con le altre. Ma è l’unico critico e il più appassionato di tutti. Più che un inno ci vorrebbe un saggio, ma io non riesco a scrivere di Inter, mi emoziona troppo. Seppur di straforo, l’Inter però è nelle mie canzoni, anche in questa collezione, citate con amore in Gli anni e Ho sognato di vivere». «Non abbiamo più quella fisionomia: eravamo tutto o niente ma mai mediocri. Adesso assestati su un livello medio alto, non piace a nessuno». Roberto Vecchioni a Sanremo 2011. Si stima che i suoi album abbiamo venduto 6 milioni e mezzo di copie ANSA Compiti per casa? (Ride) «Ripassare a memoria la lezione sulla grandissima tradizione dell’Inter che vuol dire onestà, sportività, grande passione per la rivincita e soprattutto signorilità. Non dobbiamo neppure sembrare una squadra di pallone». Si ritrova almeno in questa nuova sinistra? «Ultimamente non parlo di politica. Sono al balcone e guardo cosa succede. Come dice una mia canzone “Io non appartengo più alle cose del mio tempo”, alle cose sbagliate e di cui non capisco la verità. Non ci sono le persone, preferisco la cultura, i libri, cose più universali. Non ho tempo per le piccolezze di tutti i giorni, la politichetta». Musica maestro! © RIPRODUZIONE RISERVATA la Collezione Ecco «Chiamali ancora amori» C’è Luci a San Siro con Mina «Chiamali ancora amori», il primo di 14 cd della collana «Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni», da lunedì in edicola con la Gazzetta e il Corriere a soli 9,99€. Una raccolta di 166 brani selezionati e commentati dal Prof. della musica italiana e dal critico Mario Luzzatto Fegiz. In questa uscita Luci a San Siro (con Mina), L’amore mio, La mia ragazza, Love song, Messina, Che dire di lei, Povero ragazzo, Canto notturno, Vedrai, Improvviso paese, E invece non finisce mai, Le cinque stagioni, più il cofanetto. Chiude la raccolta il dvd con il live Camper a 12,90€. Collana completa a 152€. MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 6- Toro 7+ Gemelli 7 Cancro 8 Leone 6- Vergine 7+ DI ANTONIO CAPITANI Non fatevi prendere dal malumore, men che meno in casa, terreno un cicinìn minato, oggi. Vigore fisico ni, ma ormone reattivo. Potete viaggiare, lavorare, svagarvi e emergere, meglio se con adeguata faccia di glutei. Fornicazione insipidina. Sempre che ci sia. La Luna vi dà svacco matto: via i doveri, via i pensieri, viva i ritmi pacati. Così, produrrete e starete bene. Ma assenze suine aleggiano. Con finezza di ragionamento e un cicinìn di sarcasmo, quagliate con successo. Il sudombelico is very gagliard. Sembra girare a vuoto, questo giorno sfigopendulo. Perché forse siete stanchi. State su: certe cose si concludono bene! Solitudo suina. Potete produrre bene, con l’umore in bolla. Gli amici aderiscono alle vostre iniziative, ma a sud dell’ombelico c’è immobilismo. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Bilancia 5,5 Scorpione 7,5 Sagittario 6 Capricorno 6 Acquario 6+ Pesci 7+ Potreste avvertire stanchezza e scontentezza. Oltre che il desiderio di isolarvi insieme ai vostri zebedei che fumano. Opacità suine. Potete mettere la freccia e sorpassare molti competitor, oggi. Viaggi, trasferte, colloqui, lavoro riescono, ma l’ormon si cheta. L’umore sfigocupo è ottima calamita per ogni rogna: state su! E amministrate i soldi con zelo. La fornicazione vi fa ripigliare, però. Intuizioni e scorrettezze potrebbero mostrarvi com’è in realtà certa gente. Regolatevi. Compenetrazioni carnali fantasiose. Avete l’autoironia di un varano. Perché rogne e persone vi stressano. Però siete bravi a dipanare e sgrossare. E a fornicare, ovviously. La Luna vi fa realizzare i programmi del giorno senza perdite di tempo. E accresce fascino e fiuto di tutti voi. Ma l’amor è una pallissima. MARIO GOMEZ Il bomber tedesco della Fiorentina è nato il 10 luglio 1985. Ha giocato per 4 stagioni nel Bayern Monaco. E prima ha militato nello Stoccarda Gazzetta.it /5' /5' $'55 &#!) 0 3 # * &#!) 0 ! /5' 0&(!!) #2 &#(-) / &#!) 0 3 &#(- 0) 3 # / 5$'55 /5' ! #2 &#(-) / &#!) 0 3 &#(- . 3 # . /5' /5'55 #( # ' 1 - &#(- / /5' &#!) 0 3 # (- *( 8E:FE8 (, )) d`e dXo 8FJK8 (* )( 98I@ (, )- 9FCF>E8 (- )* :@<CF M<EK@ :8>C@8I@ )( )0 Jfc\ ;\Yfc` :8DGF98JJF (+ )' Elmfcf Df[\iXk` :8K8E@8 (. )0 =@I<EQ< (. )' $*'.5 0(#&! #0(' () #!-! 144( Ki\ekf 8fjkX (, (. (* )* D`cXef Kfi`ef >\efmX G\il^`X (- )- (* )* (, )( (- )* IFD8 E8GFC@ (/ )/ (/ )0 G8C<IDF )( *' 8^`kXk` @c jfc\ f^^` D@C8EF IFD8 ), (( )( *( )/ KFI@EF (, )) GXc\idf KI<EKF (- )) )' *' (01(. M<E<Q@8 (- )* CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri (. )- Gfk\eqX (0 -1,' J\dgi\ `ejkXY`c\ Xc Efi[fm\jk [fm\ Z` jXiXeef XeZ_\ cfZXc` k\dgfiXc`# g`fmXjZ_` \ jfc\ gi\mXc\ek\ Xckifm\% HlXcZ_\ k\dgfiXc\ XeZ_\ jl Zfjk\ kfjZXe\ `e efkkXkX% Gi\mXc\ `c jfc\ \ `c ZXc[f jlc i\jkf [\cc\ i\^`fe` Z\ekiXc` \ d\i`[`feXc`% 9Xi` () )( (/ )0 )' (01*) Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014 :XdgfYXjjf EXgfc` IFD8 .1') ;fgf[fdXe` K\dgf j\dgi\ `ejkXY`c\ Xc Efi[# jg\Z`\ Efi[fm\jk# <d`c`X IfdX^eX \ d\[`f$YXjj\ g`Xeli\2 jl hl\jk\ qfe\ ifm\jZ` \ cfZXc` k\dgfiXc`% G` jfc\^^`Xk\ c\ i\^`fe` Z\ekiXc` \ hl\cc\ d\i`[`feXc` [fm\ gi\mXc\ cXckX gi\jj`fe\ X]i`ZXeX% (( )* I<>>@F :8C89I@8 ), ;fdXe` CÊ8hl`cX )* (0 www.gazzetta.it (/ )) )' KI@<JK< VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it ((( !' ( / () KiXdfekX VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it ((( !' ( / (- Jfi^\ DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it 5/'55 GFK<EQ8 KiXdfekX &#!) 0 $*'.5 G<IL>@8 Jfi^\ ( L'ultimo gossip, da lei stessa involontariamente alimentato, la voleva incinta. Fanny Neguesha smentisce via Instagram, postando un selfie super sexy che mostra un pancino superpiatto. Poi altri scatti che la fotografano al lavoro, per un servizio tv. Su Balotelli nessuna parola: Mario è già dimenticato? 8eZfeX )- =`i\eq\ D@C8EF Dfjj` //' Forse è lo schema più stupido di sempre: un giocatore della squadra universitaria di football di Arkansas State finge di morire in campo, stramazzando a terra. Doveva essere parte di un gioco offensivo studiato col coach (sic): gli avversari non abboccano e i «geniali» inventori perdono la gara (, )* )' )+ C8HL@C8 E\YY`X /$'55 Incinta? Macché Fanny smentisce con un selfie sexy (, )* ><EFM8 E\m\ ( $'$ FOTOGALLERY Lo schema folle: morte finta (e sconfitta vera) 9fcf^eX (- (/ Dfckf ]fik` :Xcd` &#!) 0 $'55 VIDEO (, ), M\e\q`X (- )( :fg\ikf D8I@ 0(#&! #0(' () #!-! 144( $/'55 8ld\ekX cX Zfg\ikliX elmfcfjX jlcc\ efjki\ i\^`fe` efi[$fZZ`[\ekXc` Zfe ifm\jZ` \ k\dgfiXc` jlc G`\dfek\ fZZ`[\ekXc\ e\c Zfijf [\ccX ^`fieXkX% 8ckifm\ elY` jgXij\# dX XjZ`lkkf% IXi` g`fmXjZ_` kiX :XcXYi`X \ J`Z`c`X `fe`ZX% Jfc\ Xckifm\% Ki`\jk\ =fik` K\dgfiXc` $5'55 F^^` Ifm\jZ` G`f^^`X ((( !' 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