Trento 14 venerdì 29 agosto 2014 IL CASO l'Adige Agli albergatori della Rendena email sui siti ufficiali Al gruppo «Ombre nel buio» è arrivata la diffida e su Facebook. Un gruppo chiede loro di redigere «una E a Pinzolo la minoranza chiede il risarcimento lista degli operatori turistici contro la cattura» danni di immagine e la sterilizzazione degli animali Animalisti contro hotel «anti Daniza» «Non state con l’orsa? Ci faremo sentire» Minacce di boicottaggio su internet e lettere C’è chi si è visto la posta elettronica intasata di messaggi pro Daniza, l’orsa che, a Ferragosto, ha aggredito Daniele Maturi, di Pinzolo. C’è chi sulla pagina Facebook del proprio albergo è stato «bombardato» di commenti contro la cattura dell’animale (da giorni i Forestali della Provincia stanno cercando di prenderla perché il suo comportamento è considerato «anomalo»). E c’è chi ha ricevuto l’invito a dire se è contro o a favore della cattura dell’animale: una sorta di lista degli «alberghi green», Daniza friendly. Della serie: se voglio andare in vacanza in Trentino, dove si cattura «l’orsa pericolosa», che almeno l’hotel sia gestito da gente contraria all’operazione messa in atto dalla Provincia autonoma di Trento. Varie le forme di attivismo. E mentre il Partito animalista europeo (vedi articolo sotto) sfida il no della questura alla manifestazione a Pinzolo, c’è chi si mobilita come singolo o come gruppo approfittando della capacità di penetrazione delle nuove tecnologie. «Vi informo - si legge in un messaggio inviato da una ragazza ad alcuni alberghi di Pinzolo - che a seguito della “vicenda Daniza” e irresponsabilità delle istituzioni e inciviltà degli abitanti (sic!), metterò in atto qualsiasi forma di boicottaggio sui social di turismo italiani ed internazionali». L’email, che riportava nome, cognome e numero telefonico della mittente, non è piaciuto agli albergatori. E non è piaciuto neanche il messaggio inviato nei giorni scorsi dal gruppo «Ombre nel Buio»: un’email spedita ai proprietari degli hotel di Madonna di Campiglio e Pinzolo. «Gentilissimi - si legge - la presente ha titolo di ricerca ai fini di tutelare tutti i potenziali clienti delle Vostre strutture ricettive, al fine di assicurare agli stessi una scelta di soggiorno “sicura e trasparente”. Vi preghiamo quindi di rispondere alla domanda seguente, entro e non oltre le ore 22.00 di mercoledì 27 agosto 2014: “DANIZA FRIENDLY (Daniza ed i suoi cuccioli LIBERI)? “CONTRO DANIZA” (Daniza catturata)? A tutti i mass-media, social network compresi, verrà trasmesso l’elenco di tutte le strutture “DANIZA FRIENDLY” e l’elenco di tutte le strutture che avranno espresso parere negativo. Pertanto Vi invitiamo ad esprimere il Vostro parere, rispondendo direttamente all’indirizzo: om- brenelbuio@gmail.com La mancata risposta verrà ritenuta un’espressione di parere negativo. Ringraziando per l’attenzione porgiamo distinti saluti». Fiermato Eleonora Giovanna Roberti - Rossella Lesto. Il sondaggio non è stato ben digerito dagli albergatori della Val Rendena. Tanti hanno contattato le due animaliste e le hanno diffidate dal pubblicare una qualsiasi lista con i nomi degli hotel. L’Adige ha contattato telefonicamente Eleonora Roberti, di Desenzano. Quando non SU FB IL GRUPPO CARNERA È FORTE La pagina Facebook del gruppo «#IoStoConCarnera» è passata dalla modalità pubblica a quella privata.Troppe le critiche degli animalisti.Toni forte. «Il gruppo - dice il gestore - si sente forte. La manifestazione di domenica delle mucche è la più bella di tutta l’estate e ci dispiace che arrivino persone a disturbarla dicendo che gli allevatori sono degli schiavisti con le loro mucche. Io credo che certa gente parli proprio perché ha la bocca. La vita dell’allevatore è fatta di tanti sacrifici. Non lo farebbe se non amasse le sue mucche. Che ci si scomodi da Roma, Napoli e Milano per venirci a rovinare una festa e insultare gratuitamente non ci sta bene». REAZIONI ROSSI Ispra pensa ai cuccioli «È pericolosa, l’ordinanza resta» «Non c’è alcun motivo per cui noi dovremmo sospendere l’ordinanza per la cattura di Daniza che è stata decisa perché l’orsa rappresenta un pericolo per le persone, le proprietà ed altri animali ed è ancora pericolosa». Ad affermarlo è il presidente della Provincia, Ugo Rossi, che ieri mattina è tornato in ufficio dopo la vacanza di ferragosto negli Stati Uniti. Il presidente conferma che comunque: «La cattura non è ancora avvenuta e verrà fatta con molta cautela per tutelare gli operatori, eventuali persone che potrebbero trovarsi nella zona e l’orsa stessa e i suoi cuccioli. E a propostito degli orsetti, stiamo seguendo le raccomandazioni dell’Ispra». Ma mentre Rossi si appiglia al parere che l’Ispra ha dato al ministero dell’Ambiente, in cui si dice che la cattura per mettere Daniza in cattività è una delle azioni consentite in questi casi, le associazioni animaliste, in particolare la Lav, sottolineano che il parere degli espterti dell’Istituto per la protezione dell’ambiente sottolinea che: «L’episodio dell’attacco non vada ascritto ad un comportamento “anomalo” dell’esemplare, in quanto la reazione di difesa dei piccoli nei primi mesi di vita rientra nei comportamenti parentali naturali della specie». E si aggiunge: «Tuttavia gli esiti dell’episodio di attacco sono probabilmente anche da mettersi in relazione al comportamento di Daniza che ha mostrato in diverse occasioni una limitata elusività verso l’uomo, una elevata propensione a causare danni da predazione, ed una significativa problematicità». L’Ispra consigna infine di evitare la cattura dei cuccioli «ma nel caso di rimozione della madre andrebbe previsto un attento monitoraggio dei due individui per registrare condizioni di denutrizione o comportamenti anomali». è impegnata con il gruppo animalista (500 simpatizzanti), la donna si occupa di coreografia (l’amica Rossella, di Gavardo, invece è artigiana). «Non abbiamo fatto del “terrorismo” e non si è trattato di mail bombing - spiega -. La nostra era una forzatura: un modo per tenere i riflettori accesi perché non c’è tanto tempo per salvare Daniza. Abbiamo contattato una cinquantina di albergatori ma anche produttori agroalimentari della zona. C’è chi risponde e chi invece vede la nostra email La richiesta degli attivisti che lunedì hanno occupato il palazzo della Provincia Dopo il blitz, appello al vicepresidente Olivi Gli animalisti denunciati per il blitz negli uffici della Provincia - avvenuto alla vigilia della manifestazione a Pinzolo, sabato scorso - si appellano al vicepresidente Alessandro Olivi: «È stata considerata violenta l’azione di un piccolo gruppo di cittadini che in silenzio, armati solo di buone intenzioni, sostava sotto il summenzionato palazzo pubblico, solo per ricordare a lei, assessore, e agli altri membri della giunta, che tutti, non solo gli esseri umani, hanno diritto alla libertà. Ed eccoci qui, quei cittadini siamo noi. Noi, che per un senso di giustizia e di rispetto verso tutti, non mangiamo e non utilizziamo nessun prodotto derivante dalla morte e dallo sfruttamento degli animali, veniamo considerati dei violenti. Ma farci portare via dalle forze dell’ordine, come criminali, anche se tranquilli e inermi e, come criminali, schedarci con tanto di foto segnaletica, numero di identificazione e scansione delle impronte digitali, beh... se non abbiamo capito male, questa non è violenza». Intanto, sul versante alberghiero, dove in molti si lamentano del possibile danno di immagine per Pinzolo, il presidente dell’Asat Luca Libardi invita a ridimensionare il caso orsa: «Si tratta di usare il buonsenso. Non abbiamo notizia di disdette reali da parte dei turisti, che amano il nostro Trentino, anche per quello che offre in termini di patrimonio faunistico. Forse basterebbe un semplice vademecum: delle regole da far conoscere a tutti e da rispettare. Abbassiamo i toni. Non possiamo passare il tempo a parlare dell’orso. Credo nella “vicenda Daniza” solo una cosa sia sicura: la Provincia ha dimostrato di non avere una strategia di comunicazione sull’esterno. Eppure il rischio di un “contatto” orso-uomo non era e non è così improbabile». come uno strumento di minaccia». Intanto sulle pagine Facebook di alcuni alberghi è comparsa una rielaborazione grafica del disegno di Daniza con i cuccioli firmato dal’artista Ale Giorgetti (che nulla c’entra con i gruppi di attivisti) e con la scritta «Io sto con Daniza. Boicotto il Trentino e tutti i suoi prodotti». Tra social network e email gli albergatori dicono di sentirsi «nel mirino». Dopo la manifestazione di sabato scorso a Pinzolo il presidente dell’Unat locale, Roberto Failoni, ha spiegato che gli operatori stanno raccogliendo un incartamento, «fatto di email, lettere e articoli di stampa» che dimostrano il danno all’immagine di Pinzolo». «Lo consegneremo al presidente provinciale Gianni Bort e a Daniele Maturi, l’uomo che a Ferragosto è stato aggredito. Potrebbe servirgli in un eventuale contenzioso in tribunale». Il caso di sicuro è diventato politico. Non parliamo solo della politica provinciale e nazionale (con prese di posizione pro o contro la cattura di Daniza) ma anche di quella comunale. In consiglio comunale la minoranza - di cui fa parte anche l’albergatore Failoni - chiede al sindaco che venga rimesso in discussione il progetto orso, che si sterilizzino gli animali presenti e il risarcimento per i danni d’immagine A.Tom. causati a Pinzolo. La polemica | Il presidente lombardo attacca M25 CORTEO BIS Sondrio contro l’orso trentino «La Provincia ce lo porti via» Il Pae sfida il «no» della questura «Chiedo alla Provincia autonoma di Trento di provvedere affinché l’orso M25, la cui presenza in Val di Togno è stata abbondantemente documentata, sia allontanato dai boschi della Valtellina e possa essere rimesso in libertà in un habitat a lui più confacente». È questa la posizione del presidente della Provincia di Sondrio, il leghista Massimo Sertori, in merito alla vicenda del plantigrado che pochi giorni fa ha sbranato nel territorio di Spriana (Sondrio) 4 asini. Il grosso esemplare maschio di circa 3 anni fa parte del nucleo di orsi bruni che sta ripopolando le Alpi col progetto «Life Ursus» voluto dalla Provincia autonoma di Trento, d’intesa con il parco Adamello-Brenta e l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (Spra) e finanziato dall’Unione Europea. «Il progetto, nel merito del quale non voglio entrare - aggiunge Sertori - avrebbe dovuto contemplare la possibilità che gli eventuali territori di espansione e colonizzazione da parte di questi grandi predatori fossero in grado di sostenerne la presenza. Ad oggi, il nostro sistema territoriale, senza tralasciare alcun ambito non è in grado di far fronte alla permanenza di un orso bruno, a maggior ragione quando si tratta di un esemplare mediamente problematico come M25». «Noi sabato a Pinzolo ci saremo. Anche senza autorizzazione, come hanno fatto la settimana scorsa le persone che ci hanno impedito di manifestare liberamente e pacificamente». Dopo lo stop al «corteo bis» pro Daniza, in programma per domani, arrivato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza riunitosi mercoledì, il Partito animalista europeo non intende comunque arretrare di un millimetro. «Stiamo valutando le modalità con cui ritrovarci e lottare per i nostri ideali - spiega il presidente del Pae Stefano Fuccelli - in attesa di conoscere l’esito del nostro ricorso contro la decisione che ci vieta di manifestare (il Pae si è rivolto formalmente al ministero dell’Interno, ndr) ma quel che è certo è che a Pinzolo ci saremo. Non temiamo il rischio di denunce per manifestazione non autorizzata, da- Il presidente Fuccelli: «Ci incontreremo spontaneamente a Pinzolo» to che a carico di chi sabato 23 ci ha ostacolato non pare sia stato preso alcun provvedimento. Noi sabato faremo lo stesso: ci ritroveremo, magari in forma spontanea, come amici che si incontrano in val Rendena. Spontaneamente. Proprio lo stesso termine utilizzato dal segretario della Lega Nord Fugatti per spiegare che la loro di sabato scorso non era una manifestazione non autorizzata. Ci ritroveremo allo stesso modo e non vedo come potranno essere denunciate persone che passeggiano per un centro abitato. Oppure, se verremo denunciati, ci attiveremo perché anche a carico di chi ci ha ostacolati la settimana scorsa venga utilizzato lo stesso metro di giudizio». Insomma, per domani a Pinzolo, nonostante in teoria non possa tenersi alcuna manifestazione al di fuori della rassegna degli allevatori «Giovenche di razza ren- dena 2014», è attesa comunque tensione. Nonostante i toni del Pae non siano bellicosi: «Chiediamo unicamente uniformità di trattamento. Le motivazioni che hanno portato al nostro divieto di manifestare sono legittime, ma dato che sabato scorso qualcun altro ha manifestato senza autorizzazione e impunemente, riteniamo di poter fare lo stesso. Manifesteremo forse senza striscioni, dato che sarà un ritrovo spontaneo, ma ci saremo». Per questo la questura predisporrà per domani un servizio di ordine pubblico con polizia e carabinieri: «Purtroppo le posizioni sono ben note e cristallizzate spiega il vicario del questore di Trento, Massimo Alberto Colucci - dunque non possiamo che attrezzarci per tutelare la sicurezza di tutti, a Pinzolo. E in caso di manifestazioni non autorizzate, si incorrerà nelle denunce prescritte dalla legge».
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