IN EDICOLA IN ABBINAMENTO CON NON VENDIBILE SEPARATAMENTE 2 GIORNALI Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art 1, comma 1 euro 2.60 NO/ALESSANDRIA ROC 23052 del 20-12-2012 ANNO 2 - NUMERO 19 - Lunedì 2 giugno 2014 SECONDA CATEGORIA LUESE, DOLCI PLAYOFF 6 ROTTURA LIBARNA Alberto Merlo, allenatore del Libarna Il supporto dei tifosi della Luese; sopra mister Moretto con la maglia celebrativa 8 SERIE D Banchieri: «Pronto per il Derthona» Novese, Merlin subentra a Gigliotti servizi a pag. 5 GIOVANISSIMI - COPPA PIEMONTE Il Derthona si gioca il titolo Oggi sfida decisiva al Bellinzago servizi a pag. 10 SUCCESSI A CANESTRO Orsi Tortona da applausi: vince e vola in finale playoff DNB a pag. Andric ne fa due È promozione in Prima a pag. da pag. I giocatori diramano un comunicato contro la società, rea di non aver pagato i rimborsi spese Merlo: «Noi abbiamo fatto il massimo, adesso tocca a chi è fuori dal campo mantenere le promesse» Vana la vittoria di misura nel ritorno col Kras Repen 14 Casale sfrutta il fattore campo e si prende la Serie C SERIE C Serravalle completa il dominio stagionale: è Dnc SERIE D 2 Lunedì 2 giugno 2014 Il Corriere delle Province Alessandria Il Corriere delle Province Alessandria 3 Lunedì 2 giugno 2014 PROFESSIONISTI Lega Pro ALESSANDRIA UÊ>ʵÕiÃ̽}}ÊÃ>ÀDÊ«iÀ>ÌÛÊÊÕÛÊ`ÃÊ>}>]ÊëÕÌ>ÊÊÊ`Ê ÊiÊ-vÀâÊ«iÀʽ>ÌÌ>VV À}]ÊmÊV>VV>Ê>ÊLLiÀ Alessandria Claudio Moretti S i svolgerà a Brusson, da 20 luglio fino al 2 o al 3 agosto (la data del rientro sarà legata al primo turno di Tim Cup, di cui non sono ancora note nè la collocazione nè la formula), il ritiro dell’Alessandria 2014-15, che sarà ancora affidata alle cure di mister Luca D’Angelo, confermatissimo e già pronto a riprendere il lavoro. Il tecnico ha chiesto alla società di fissare il raduno intorno al 15 luglio, per poi procedere con due o tre giorni di test e visite mediche. Ma che Alessandria sarà quella che affronterà la serie C unica? Al momento i grigi hanno sotto contratto una decina di giocatori. Il presidente Luca Di Masi in settimana ha parlato ed è stato, come al solito, molto chiaro: ai tifosi ha detto «Non aspettatevi un mercato intenso e con tempi ravvicinati come lo scorso anno. La condizione di partenza è diversa: non c’è una rosa da ricostruire ma da integrare. C’è tempo per farlo fino al 31 agosto, e stiamo già pensando al da farsi». Probabilmente nuovi particolari emergeranno in settimana, perchè da domani il neo-ds Giuseppe Magalini sarà ufficialmente operativo. Nomi per i nuovi acquisti? In città ne circolano tanti. Anche troppi, probabilmente. Per l’attacco si parla mol- Ferdinando Sforzini, classe 1984 to di un poker d’assi: i nomi sono quelli di Gianmario Comi, classe ‘92, figlio d’arte, nell’ultima stagione a metà fra Novara e Lanciano, del più esperto Alessandro Marotta, classe ‘86, già ex di Bari, Spezia, Cremonese, Benevento e Grosseto, il big Ferdinando Sforzini (‘84), già nelle fila di Verona, Avellino e Pescara, ma con in curriculum anche esperienze all’estero, e infine Andrea Gasbarroni, che in settimana ha annunciato il suo addio al Monza «per cercare nuovi stimoli in una piazza diversa» alimentando voci di una trattativa in corso proprio con l’Alessandria. Non si tratta di un giovincello (classe 1981), ma anche nello scontro diretto fra i grigi e il Monza ha dimostrato di avere ancora molto da spendere. Naturalmente è impossibile che questi quattro assi arrivino tutti insieme in riva al Tanaro, e al momento è anche difficile separare voci e certezze. Probabilmente il primo passo che il nuovo ds affronterà sarà, più prosaicamente, il discorso relativo ai rinnovi dei giocatori in scadenza. Su tutti, spiccano i nomi di Cammaroto e Baiocco. Da segnalare, infine, voci interne alla società, che fanno trapelare la possibilità di una conferenza stampa il 10 o l’11 giugno, probabilmente volta alla presentazione ufficiale del nuovo staff tecnico. LA CONFERMAUÊÊÌiVV\ÊÀ>ÌvV>ÌÊ`>½ÌiÀiÃÃiÊ`Ê>ÌÀÊVÕL ½}i\ÊiViÊ`ÊiÃÃiÀiÊÀ>ÃÌ Alessandria Giulio Comellini Luca D’Angelo, confermato sulla panchina dei grigi anche per la prossima stagione, è già pronto a tornare al lavoro. Attraverso un’intervista al sito ufficiale dell’Alessandria, il tecnico ha ammesso di avere in testa già l’idea di quella che sarà la squadra del 2014/15: «Partiamo già da una buona base. In rosa disponiamo già di giocatori giovani, forti fisicamente, duttili e quindi pronti a giocare a seconda delle necessità in ruoli e contesti tattici diversi. Noi siamo stati bravi, già quest’anno, a cambiare in movimento. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto e andremo avanti ancora su questa strada perché ritengo che sarà determinante saperlo fare nel campionato che verrà». Un’Alessandria propositiva, dunque, in un cambiato inedito e agguerrito: «Esatto, ci saranno squadre importanti che scendono dalla B, squadre che cercano riscatto dopo la conclusione dei playoff, poi ci sono da aggiungere quelle che hanno vinto la D e che saranno ricche di entusiasmo». D’Angelo è felice per essere stato confermato sulla panchina della compagine piemontese e ci tiene a sottolinearlo: «Avevo intuito che si sarebbe potuto continuare e sono felice che questa opportunità si sia concretizzata. Mi ha gratificato che mi abbiano cercato altre società, ma la mia priorità era Alessandria e sono molto soddisfatto di essere rimasto qui». Insomma, nonostante il pre-campionato debba ancora iniziare, ad Alessandria c’è già tanta voglia di far bene, anche per i tifosi: «Bisogna accompagnare il cammino di questa squadra con tutta la passione possibile, sostenendo un presidente che ha tutto per fare le cose in grande: dai progetti, alla serietà, all’entusiasmo del tifoso. E Alessandria deve seguirlo dandogli il supporto emotivo che merita». IL FILM DELLA STAGIONE UÊ>Ê«iÀÊ>Ê >ÃÌ}iÊ>>ÊviÃÌ>ÊVÌÀÊÊi>À>\ÊiVVÊiÊÌ>««iÊ«ÙÊÃ}vV>ÌÛiÊ`iÊ}À>`iÊV>«>ÌÊ`i½iÃÃ>`À> 1 Ê 6 /Ê1 Ê"//"Ê- 4ª ALESSANDRIACASTIGLIONE 4-1 20ª IL PRIMO SUCCESSO LA PROVA D’ORGOGLIO 27ª 7ª ALESSANDRIA RIMINI 1-1 UN PUNTO IN EXTREMIS L’INIZIO DEL RUSH FINALE LA RISALITA SEMPRE PIÙ VICINI ALLA META ALESSANDRIAMANTOVA 2-1 32ª 18ª ALESSANDRIAPERGOLETTESE 3-1 ALESSANDRIABASSANO 2-1 30ª 14ª ALESSANDRIAVIRTUS VECOMP 3-1 ALESSANDRIAMONZA 2-1 FUORI DALLA ZONA PLAYOUT LA FESTA: È FATTA! ALESSANDRIABELLARIA 1-0 Lunedì 2 giugno 2014 Il Corriere delle Province $OHVVDQGULD 6SHFLDOH$FTXL /·(9(172• I tecnici della Juventus Academy in visita alla società termale: si consolida il legame con i bianconeri Acqui, la festa dei piccoli Acqui Terme (Al) Andrea Icardi Cortesogno insieme ai tecnici della Juventus Academy A conclusione dell’annata calcistica 2013-14, festa con i tecnici della Juventus National Soccer Academy per la scuola calcio dell’Acqui. I bianchi sono entrati nell’orbita Juventus ad inizio stagione e la partnership fra le due società è già stata ufficialmente rinnovata anche per il 201415. Durante la manifestazione i ragazzi delle varie annate, hanno avuto modo di dimostrare le loro abilità, con una serie di esercitazioni guidate dai loro istruttori, sotto gli occhi interessati di due tecnici della Juventus Academy: Riccardo Cipullo e Stephan Saporito, giunti appositamente dalla casa madre bianconera. Particolare attenzione é stata data alle annate 2006, prossimi ad iniziare la loro avventura nella categoria dei Pulcini, e 2003, la quale disputeranno la prossima stagione nella categoria Esordienti. Per loro l’allenamento é stato guidato in prima persona dai tecnici juventini, che hanno posto in atto un loro modello di allenamento, nel quale tra le varie cose é stato dato risalto alle tempistiche. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto dall’Acqui in questi otto mesi, soprattutto per quanto riguarda la parte sul campo, e c’é molta positività sull’organizzazione. Siamo fiduciosi in un ulteriore crescita che siamo certi avverrà». Queste le parole dell’istruttore della Juventus Academy Saporito, che ha concluso con un auspicio che i tecnici acquesi si attengano ai metodi oggi illustrati, anche dal punto di vista della disciplina. Molta soddisfazione è emersa anche da parte dei dirigenti e allenatori padroni di casa, che si sono impegnati in prima persona nella buona riuscita di questo evento che sicuramente gioverà molto alla scuola calcio dei termali. La formazione dei Piccoli Amici 2006 dell’Acqui, a sinistra i Pulcini 2003 021',$/,&21,)$• Anche Camussi e Tignonsini in campo a Ostersund nella goleada col Darfour, martedì sfida all’Ossezia del Sud Tris di Innocenti con la nazionale della Padania Alessandria Antonio Manero Ottimo debutto per la Padania del selezionatore Giovanni Motta e di mister Fabian Valtolina alla Coppa del Mondo Conifa, riservata alle rappresentative di aree territoriali non riconosciute come stato, che è iniziata proprio ieri, domenica 1 giugno, a Ostersund, in Lapponia svedese. La squadra padana, campione in carica, e di cui fanno parte numerosi volti noti del calcio locale (Camussi, Tignonsini, Innocenti, ma c’è anche il fratello di Mario Balotelli, Enock), è inserita in un gruppo di cui fanno parte anche Darfour e Ossezia del Sud. Proprio contro il Darfour è iniziata l’avventura del team padano, che ha subito messo in chiaro quale sia il proprio valore, seppellendo gli africani sotto una umiliante goleada. Addirittura 20-0 il punteggio finale. Nei primi dieci minuti di gioco, i biancoverdi vanno in rete con Garavelli, che sblocca il risultato al 2’, e raddoppiano due minuti dopo con Nannini. Al 10’ Innocenti su rigore fissa il punteggio sul 3-0, poi i biancoverdi dilagano: ancora Innocenti in rete, subito imitato da Mussi (15’), seguito da una doppietta di Nannini al 16’, gol di Rota (27’). Al 28’ Innocenti infila nuovamente la porta avversaria: al termine della prima frazione di gioco, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi con il tabellone che indica la Padania in vantaggio per 10-0. Il secondo tempo inizia con i padani subito in gol, dopo un minuto, con Prandelli nuovamente a segno in pochi secondi. Sul punteggio di 12-0, il ct Valtolina fa debuttare in attacco Enock Barwuah Balotelli, al posto del bomber Innocenti. Balotelli jr. non perde tempo, e va subito in rete al 54’. Due minuti dopo, il Darfur resta in dieci; i biancoverdi approfittano del vantaggio numerico, con Prandelli che fissa il risultato sul 15-0. Al 62’ segna Mussi, che si ripete tre minuti dopo e quindi completa la tripletta personale, al 70’ su rigore. All’82’, sempre dagli 11 metri, altro gol di Prandelli, che poco dopo vede annullata una rete per fuorigioco. Al 91’ minuto, l’ennesimo rigore trasformato da Mussi, fissa il risultato definitivo sul 20-0. Martedì la Padania, che e’ inserita nel Gruppo C, giochera’ contro l’Ossezia del Sud. La formula dei Mondiali Conifa 2014, prevede quattro gironi, formati da tre squadre ciascuno: le prime due accederanno ai quarti di finale. Oltre a Padania, Darfur United e Ossezia del Sud, le altre nazioni rappresentate sono Kurdistan, Aramean Suryoye, Tamil Eelam, Sapmi (Lapponia), Occitania, Abkhazia, Contea di Nizza (che ha preso il posto degli africani di Zanzibar), Nagorno-Karabakh e Isola di Man (Ellan Vannin). PADANIA: Pedersoli, Grancitelli, Murante, Rota, Camussi, Tignonsini, Innocenti (Balotelli), Mosti, Nannini (Mussi), Fiorentini (Prandelli), Garavelli. A disp. Grittini, Di Renzo, Stati, Rudi. All. Valtolina. La foto di squadra prima della partita Il Corriere delle Province $OHVVDQGULD Lunedì 2 giugno 2014 ',/(77$17, 6HULH' /$6,78$=,21(• Per programmare la prossima stagione si attende (anche) il ballottaggio in città Novese, il futuro passa dalla politica Merlin dal campo alla poltrona di ds Novi Ligure (Al) Marco Gotta L a Novese predica prudenza, calma e volontà di attendere la fine delle elezioni comunali – a Novi Ligure andranno al ballottaggio Rocchino Muliere per il PD e Fabrizio Gallo per il Movimento Cinque Stelle domenica 8 giugno – prima di poter alzare il sipario su programmi e impegni per la prossima stagione, e poi all’improvviso una serie di annunci più o meno ufficiali svelano già buona parte di quello che sarà il telaio della squadra biancoceleste per la prossima stagione. Lunedì in tarda serata un comunicato stampa ha infatti ufficializzato quello che per appassionati ed addetti ai lavori era oramai il segreto di pulcinella della Novese: il rapporto fra il vulcanico direttore sportivo Pasquale Gigliotti e la società di piazza Dellepiane infatti si è interrotto dopo solo una stagione delle tre prospettate come piano per ritornare fra i professionisti. Troppo grandi infatti forse le delusioni di una stagione immaginata da protagonisti e vissuta da comprimari nell’ombra per non dire nel buio perchè si potesse continuare insieme un percorso che se da un lato lasciava ancora un biennio di tempo alla rea- lizzazione della promessa fatta ai tifosi nella presentazione di Agosto, dall’altro vedeva troppe crepe nel fronte comune – stante anche i probabili abbandoni dei vicepresidenti Giardina ed Avogadri così come del socio “occulto” Catenacci, mai formalizzati ma oramai quasi ovvi stante la prolungata assenza dei primi due dal “Girardengo” anche nelle giornate finali del campionato e le ambizioni di categoria superiore del terzo – per poter costruire ancora qualcosa di nuovo. I quarantatré giocatori tesserati nel corso della stagione rappresentano se non un record sicuramente un significativo piazzamento negli archivi storici, a maggior ragione perchè la stagione non è culminata come spesso succede in queste situazioni con una retrocessione ma con una salvezza forse sofferta ma mai in dubbio. Con queste premesse riesce difficile capire perchè non sia stata concessa almeno una seconda chance al tecnico Cotta, che nonostante una squadra mutilata da infortuni gravi e squalifiche – sempre per parlare di statistiche, illuminante il fatto che non abbia mai potuto schierare due volte lo stesso undici di partenza nelle venti giornate in cui ha allenato la squadra – è riuscito a mettere insieme un bel gruppo che ha continuato a lavorare con impegno e sacrificio nonostante le voci che circolavano sulla solvibilità degli stipendi andassero via via peggiorando e che ha offerto nella parte finale del campionato anche sprazzi di bel gioco contro avversarie tutt’altro che abbordabili. Il lungo infortunio a Zirilli, la comparsata di Perna e l’improvvisa indisponibilità di Buonaventura proprio nel suo momento migliore hanno sicuramente inciso sulle prestazioni dei biancocelesti che anche nel reparto difensivo hanno avuto lunghe defezioni arrivando al punto di dover schierare completamente fuori ruolo anche un veterano del centrocampo come Longhi. Proprio dalla difesa però è arrivata la prima vera grande sorpresa per la prossima stagione: Alessandro Merlin appende le scarpe al chiodo e passa dietro la scrivania proprio nella gloriosa società biancoceleste diventando il nuovo direttore sportivo per la Novese. Una storia che per certi versi ricalca quella di Emanuele Balsamo a Tortona e del quale auguriamo a Merlin i medesimi successi professionali e personali, in attesa che anche la casellina “allenatore” trovi presto un nome che inizi a dare il suo volto alla Novese che verrà. Alessandro Merlin, quest’anno 10 presenze per lui /·,17(59,67$• L’ex Novese pronto a tornare sulla panchina del Derthona: «Quella dell’anno scorso è stata una scelta obbligata, ma Tortona è casa mia» Banchieri: «Riparto dal mio progetto» Tortona (Al) Claudio Moretti Per l’investitura ufficiale occorrerà aspettare il prossimo 30 giugno: questioni di forma. Ma la sostanza è che Simone Banchieri tornerà a sedersi sulla panchina del Derthona. Salvo eventi imponderabili, sarà lui il prossimo allenatore dei leoncelli, e si tratterà di un grande ritorno, dopo l’inatteso “salto dello Scrivia” compiuto nella scorsa estate quando scelse di trasferirsi alla Novese. Partiamo proprio da qui nella nostra chiacchierata. Mister, pentito di quella scelta? «Pentito assolutamente no. Non ho mai nascosto il mio affetto per il Derthona ma lo scorso anno mi sono trovato quasi obbligato a fare questo tipo di scelta. A Tortona di questi tempi esisteva una situazione di precarietà assoluta, legata a fatti che non erano in nessun modo imputabili alla dirigenza, che anzi con molta onestà mi tenne sempre al corrente degli eventi. In questa situazione di incertezza, si inserì una proposta, per molti versi vantaggiosa, che avevo ricevuto dalla Novese, una società che aveva programmi ambiziosi. Decisi di accettarla, ma l’addio, anche al di là di quanto si scrisse, non fu una rottura trau- matica. La stima reciproca con Balsamo e Tonetto è rimasta inalterata». Però almeno qualche rammarico per come è andata a Novi può esserci. «Il rammarico forse dovrebbe averlo più la società. Sul piano personale non la reputo un’annata negativa: Simone Banchieri quando ho lasciato la squadra era ancora in zona playoff, e resto convinto - lo avevo detto anche ai dirigenti che con qualche ritocco mirato si potesse ancora migliorare, anche magari vincere il campionato. Sono state fatte altre scelte, che però non commento. Oggi parliamo di Derthona». Come sarà tornare su quella panchina? «Se dovesse accadere sarà una sensazione bellissima. Tortona è casa mia. Oltre alla società e al pubblico tortonese, ritroverò anche tanti “miei” ragazzi, che sono arrivati a Tortona anche dietro mia richiesta, come Gilio, Temperino, Chirico, La Caria, Mazzocca... che sono stati decisivi anche per la salvezza di quest’anno. Due anni fa abbiamo iniziato un progetto fatto di gioco, di concetti, di mentalità, che aveva dato risultati e che attende solo di poter ripartire». Ma col senno di poi non sarebbe stato meglio non interromperlo? «Come ho già spiegato, se le cose sono andate così, è stato un peccato, ma ci sono stati dei motivi. Ma possiamo ripartire, riprendere le fila di quel progetto. E avrò anche un Gilio in più, visto che dopo l’incidente che lo aveva tenuto fuori per tutta la stagione due anni fa, si è completamente ripreso. Sarà bello, tornare». /·(9(172• Al “Coppi” si celebreranno i 106 anni del Derthona, presenti oltre 50 vecchie glorie Sabato 7 ecco i “Leoni per sempre” E mentre la società getta le basi per la nuova stagione, i tifosi del trust “Noi Siamo il Derthona” sono all’opera per organizzare la grande festa che celebrerà il 106° della società bianconera. Si intitola “Leoni per Sempre” e si svolgerà sabato 7 giugno a partire dalle 18 al “Fausto Coppi”. Il programma è molto ricco e articolato; fra gli eventi, un raduno di vecchie glorie bianconere con annessa partita, e uno spazio dedicato alla storia della società. Per quanto riguarda il raduno delle vecchie glorie, hanno già dato conferma della loro presenza oltre 50 fra ex giocatori, allenatori e dirigenti: fra questi, i fratelli Muratori, il centravanti Nordi e Remigio Orsi, protagonisti delle stagioni in C negli anni ‘60 e ‘70; gli “eroi” della scalata alla C1 degli anni ‘80, come Riccardo Cenci a Sandro Salvioni, da Claudio Gabetta a Gaspare Uzzardi, fino a Paolo Lussignoli, Enrico Signoroni, Bruno Russo, Giampietro Torri, Giorgio Nasuelli e Riccardo Gori. Per gli anni Novanta, sicure le presenze di Gianfranco Schillaci, di mister Mario Benzi, dell’ex Presidente Giovanni Icardi e del “sindaco” Andrea Massaro, tuttora in attività. Infine, il nutrito gruppo di ex del recente passato, fra cui Marrazzo, Spinaci, Cisco Guida, Luca Pellegrini. Altre conferme per le vecchie glorie che partciperanno all’evento sono attese nelle prossime ore. Dopo la passerella, le vecchie glorie scenderanno in campo a partire dalle 19,30, vestendo una maglia appositamente realizzata per l’evento. Contemporeaneamente, sarà aperta una grande mostra fotografica, allestita con pannelli fotografici montati sulle tribune del “Coppi”: oltre a tutte le foto già esposte in occasione del centenario (e messe a disposizione dal Comune), ad arricchire la rassegna ci saranno numerosi “nuovi” pannelli, realizzati grazie all’incessante lavoro del trust, teso a recuperare e valorizzare la memoria storica del club. Quella stessa memoria che sarà al centro di un progetto che sarà presentato proprio in occasione di “Leoni per Sempre”. Si tratta della “Banca della Memoria bianconera”, un progetto curato dai tifosi che, grazie a interviste audio e video che saranno realizzate a tifosi e personaggi storici, cercherà di recuperare i ricordi e il fascino irresistibile legati ai leoncelli. Non mancheranno birra e salsicce a volontà, con una grande grigliata organizzata dai tifosi stessi. L’ingresso all’evento è libero. C.M. 6 Lunedì 2 giugno 2014 Eccellenza/Promozione Il Corriere delle Province Alessandria DILETTANTI FUORICAMPO UÊÊ}V>ÌÀÊ`À>>ÊÕÊVÕV>ÌÊÀÛÌÊ>>ÊÃViÌD\ÊiÃÌiÊ`ÃÀ}>ââ>Ì>Ê`iÊVÕL , ÊÀ>ÌÌÕÀ>ÊÌÌ>i°°° I l risultato sul campo condanna il Libarna, ma la partita più importante per giocatori e tecnico continua ancora. In settimana è infatti apparso un comunicato stampa che recita: «Giocatori e staff tecnico dell’Usd Libarna intendono rendere noto l’epilogo di una situazione che colpisce noi e di riflesso tutte le persone che insieme a noi hanno lottato e faticato nel raggiungere un obiettivo storico, quello dei playoff nazionali. Riteniamo che nella vita si debbano portare a termine i propri obiettivi, con dedizione e umiltà, cosa che abbiamo fatto senza esternare lamentele o prese di posizione. Le situazioni che abbiamo vissuto durante questi dieci mesi avrebbero annientato qualsiasi gruppo; parliamo di una gestione societaria caratterizzata da disorganizzazione logistica, senza gli strumenti basilari per portare a termine una stagione e infine senza il sostegno economico relativo ai nostri rimborsi spese. Bene, per questa società, nella persona del presidente avvocato Ezio Ponassi, e del Consiglio Direttivo, probabilmente i risultati conseguiti non sono così straordinari, a tal punto che - a tre giorni dalla partita più importante che l’Usd Libarna affronterà da quarant’anni a questa parte - ci viene comunicato che l’ultimo rimborso spese, metà del penultimo e il premio playoff di squadra pattuito a inizio anno con la società stessa non verranno erogati». E’ sotto gli occhi di tutti quindi la triste tempistica della comunicazione da parte della società ai propri tesserati in un momento in cui forse stare vicino al gruppo avrebbe portato ri- sultati migliori, e non stupisce neppure l’atteggiamento del presidente Ponassi – oggi assente al “Bailo” come in molte delle ultime occasioni - che auspicava la situazione potesse essere risolta all’interno dello spogliatoio senza per forza coinvolgere i giornali. «Abbiamo ritenuto di dover pubblicare un comunicato stampa per rendere pubblica la nostra situazione in un momento così difficile psicologicamente e sportivamente come i tre giorni prima del ritorno della semifinale playoff. - spiega il capitano del Libarna Andrea Manno a nome di tutti giocatori e continua - Per tutta la stagione abbiamo dovuto lottare contro problemi organizzativi di ogni tipo ma ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti come era giusto che fosse e come ci si aspetta che dei professionisti facciano, ottenendo risultati che sono andati oggettivamente oltre le previsioni degli addetti ai lavori». A seguito del comunicato, il presidente Ponassi si è detto disponibile a saldare in tempi brevi le pendenze verso i propri tesserati, fissando addirittura la fine del mese prossimo come scadenza ultima per la regolarizzazione. «Ora aspettiamo il 30 Giugno per vedere se il presidente terrà fede ai propri impegni – chiosa Manno - capiamo che è un momento economicamente difficile e che alcuni sponsor che ad inizio anno avevano promesso cifre importanti sono stati travolti dalla crisi e purtroppo non hanno potuto essere presenti come avrebbero voluto, ma noi giocatori nonostante le difficoltà abbiamo dato il massimo e ci aspettiamo la dirigenza faccia altrettanto». M.G. L’IDEA UÊiÊ`ÕiÊ`À}iâiÊÊ >ÊÌÀÛ>ÌÊÕÊ«ÕÌÊ`½VÌÀÊ >ÛiÃiiÀ>Ê >«À>Ì> -vÕ>ʽ«ÌiÃÊvÕÃi “ Per tutta la stagione abbiamo dovuto lottare contro problemi organizzativi di ogni tipo ma ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti come era giusto che fosse e come ci si aspetta che dei professionisti facciano, ottenendo risultati che sono andati oggettivamente oltre le previsioni degli addetti ai lavori Gavi (Al) Marco Gotta Andrea Manno, capitano del Libarna Il campionato è finito da pochi giorni e la retrocessione nel campionato inferiore non è stata ancora digerita, ma in casa vallemmina ci si sta rimboccando le maniche per programmare la stagione che verrà e che vedrà la Gaviese partecipare al campionato di Prima Categoria. La scorsa settimana si è tenuto finalmente l’incontro tra la dirigenza di Via Voltaggio e quella del Lerma Capriata, primo passo necessario per incominciare la discussione sulla tanto vociferata possibilità di una fusione. Nonostante la buona volontà dei dirigenti gaviesi le due parti non hanno assolutamente trovato un punto d’incontro e sono sembrate di idee distanti anni luce con alcune delle condizioni poste francamente inaccettabili per una società con una storia ed un blasone quasi centenari come quelli dei biancogranata e di conseguenza l’ipotesi che ha tenuto banco per qualche settimana è definitivamente tramontata. Ora la Gaviese dovrà dunque camminare con le proprie gambe nonostante molti avessero espresso perplessità verso questa scelta che però permetterà di continuare e ben presto si terrà una riunione per gettare le basi per il futuro: le problematiche che affollano la mente della dirigenza sono le solite, ovvero cercare di trovare le risorse economiche necessarie ed utili per affrontare la prossima stagione e nel contempo formare un gruppo di dirigenti che offrano la propria disponibilità non solo dal punto di vista economico per la causa. Ogni tentativo di voler ricostruire una squadra in grado di riconquistare la Promozione passa per questi pilastri assolutamente inevitabili: fortunatamente dal punto di vista sportivo la situazione per il Direttore Sportivo Zunino sembra essere più facile. Infatti parecchi giocatori che loro malgrado si sono resi protagonisti in negativo con il risultato di una poco invidiabile retrocessione, hanno manifestato la volontà di rimanere in riva al Lemme per riscattarsi dopo la poco esaltante stagione che si sono lasciati alle spalle. Contare su un gruppo di giocatori esperti della categoria e di provate qualità sia umane che calcistiche sarebbe un buon punto di partenza ed un modo apprezzabile per i suddetti giocatori di dimostrare attaccamento alla maglia. Per cercare di incominciare a raccogliere fondi per la prossima stagione, in questi giorni si sta svolgendo presso il campo “Pedemonte” occasionalmente riadattato per il calcio a sette il torneo a squadre organizzato dalla Pro Loco ed il cui ricavato sia delle offerte all’ingresso che dell’incasso del bar verrà interamente devoluto alla Gaviese, mentre per l’8 Giugno è prevista la Festa dello Sport sempre nella cornice dello stadio cittadino. Il Corriere delle Province Alessandria 7 Lunedì 2 giugno 2014 DILETTANTI Eccellenza PLAYOFF UÊÊ}Ê`Ê ÃÌ>ÊÀi}>>Ê>ÊÛÌÌÀ>Ê>ÊÀ>}>ââÊ`ÊiÀÊ>ÊÊL>ÃÌ>\ÊÊv>iÊVÊÛ>ÊÊÀ>ÃÊ,i«i °°°Ê>ÊV ÕÃÕÀ>Ê>ÊÌiÃÌ>Ê>Ì> Libarna Kras Repen 1 0 ANDATA: 0-3. MARCATORE: st16’ Costa. LIBARNA (4-3-1-2): Franco 6.5; Amodio 6, Francia 6.5, Manno 7, Bagnasco 6; Manfredi 6.5 (14’ st Costa 7), Mazzucco 6.5, Costantino 6; Mossetti 7; Motta 6.5, Ilardo 6.5. A disp.: Barra, Canapa, Boveri, Pellegrini, Pergolini, Poggio. All.: Alb. Merlo (in panchina Ferraro). KRAS REPEN (4-3-3): Calligaro 7; Simeoni 6, Arcaba 6.5, Bozic 6.5, Colavetta 5; La Pasquala 5.5 (28’ st Castellano ng), Giordano 6.5, Zlogar 6; Maio 6 (13’ st Petracci 6.5), Spetic 6.5, Capalbo 6. A disp.: Dagnolo, Tawgui, Grujic, Modolo, Bianco. All.: Bojan. ARBITRO: Trischitta di Messina 6. ASSISTENTI: Catano di Saronno e Spreafico di Lecco. NOTE: Giornata di sole. Spettatori 250 circa. Ammoniti Mazzucco, Bagnasco, Colavetta, Spetic, Petracci. Espulso Colavetta (27’ st) per doppia ammonizione. Angoli: 11-3 per il Libarna. Recupero: 1’+5’ Serravalle Scrivia (Al) Marco Gotta I l Libarna gioca la partita più importante della sua storia recente di fronte a molti spettatori ma non alla sua dirigenza: dopo gli attriti in settimana fra i giocatori e la società – di cui parliamo più dettagliatamente nella pagina a fianco – non è quindi stato possibile avere risposte certe sul futuro del Libarna, posto che con la vittoria di oggi il presente purtroppo si ferma qui. Recuperare tre reti al Kras Repen, peraltro, sarebbe stata forse una impresa possibile se non ci fossero state le defezioni che hanno già condizionato l’andata, ma la panchina lunga con molte presenze solo per stare vicino ai compagni e per onor di firma ha finito per pesare più del previsto sull’economia della partita. Incomincia meglio la squadra di Alberto Merlo che già al 4’ vede Ilardo liberarsi sulla destra e crossare teso al centro impegnando Calligaro, mentre cinque minuti dopo una bella percussione sulla sinistra di Giordano trova a centro area La Pasquala con un cross teso ma la conclusione al volo del centrocampista esce di poco sul secondo palo. Al 17’ sale in catte- dra Mossetti che imbecca Ilardo all’altezza del dischetto del rigore: la punta si gira e scarica un tiro debole e centrale che è facile preda del portiere ospite. La risposta dei friulani arriva dai piedi di Spetic che controlla spalle alla porta, si gira e scarica un sinistro velenosissimo rasoterra che Franco attentissimo devia in estensione sul palo lontano. C’è ancora tempo per un brivido con Giordano che poco dopo la mezz’ora su una punzione dal limite costringe Franco ad alzare la palla in calcio d’angolo. La ripresa si apre con le due squadre che giocano ad un ritmo inevitabilmente più basso rispetto al primo tempo, ed il passare del tempo fiacca le speranze di rimonta dei padroni di casa fino a che Merlo non si gioca la carta Costa e la punta risponde subito: appena entrato per un buon Manfredi sfrutta al meglio un suggerimento rasoterra di Ilardo che lo lancia in area a rimorchio e con un bel diagonale supera Calligaro che tocca ma non trattiene. E’ il momento migliore del Libarna, con il Kras Repen che rimane in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Colavetta reo di un fallo utile ma plateale: si incarica della battuta dal limite dell’area lo specialista Mossetti, e Calligaro si guadagna il 7 in pagella con una parata spettacolare levando la palla dal sette alla sua sinistra. Con lo scorrere del tempo arrivano altre occasioni per il Libarna, quasi tutte per i piedi di Costa, ma la lucidità lentamente abbandona i rossoblù che solo nei minuti finali creano due veri pericoli per la porta friulana: prima Mossetti apre per Ilardo il cui tiro esce fuori di pochissimo, poi ancora il fantasista imbocca Manno il cui colpo di tacco arriva a Costa che incredibilmente non inquadra la porta, infine su un rilancio della difesa ancora Costa si ritrova al di là della linea difensiva dei friulani in posizione regolare ma perde l’attimo per la sorpresa e viene murato da un disperato recupero di Arcaba che smorza la conclusione in angolo. Al fischio finale sono così i rossi del Kras Repen – sostenuti da una buona percentuale di tifoseria arrivata fin dal Friuli – a fare festa, ma per i ragazzi di Alberto Merlo resta comunque il sapore di un’annata da raccontare con orgoglio ai nipotini. Il Libarna pronto a scendere in campo contro il Kras Repen ECCELLENZA - PLAYOFF LIBARNA 3 Bagnasco 6 1 LIBARNA KRAS REPEN 1-0 (ANDATA 0-3) LEGNANOM.AZZURRI 2 GIUGNO (ANDATA 3-4) FINALE AND. 8/6 - RIT.15/6 Franco Manno 5 Francia 2 Amodio Il saluto tra i capitani ad inizio gara 8 Costantino 4 Mazzucco 7 Manfredi 10 Mossetti 9 Ilardo 11 Motta ALL. A.Merlo Libarna Franco 6.5 Due belle parate nel primo tempo: si supera deviando in angolo un diagonale di Spetic che sembrava destinato in fondo al sacco. La vittoria nella gara di ritorno è anche merito suo. Amodio 6 Presidia con accortezza la fascia destra, ma raramente si propone in avanti. Potrebbe osare di più. Francia 6.5 Mette la museruola a Maio. Prova di grande sicurezza e sostanza la sua, un leone lì in mezzo. Manno 7 Caparbio e gladiatorio su Spetic, che pure lo sovrasta per altezza e prestanza fisica. Capitano vero. Bagnasco 6 Capalbo gioca molto largo e ne limita l’apporto alla fase offensiva. In difesa però non si concede distrazioni. Manfredi 6.5 Corre molto nel primo tempo, poi cala alla distanza e viene sostituito. Esce molto stanco. Costa 7 Il cambio giusto al momento giusto. Entra e va in gol dopo soli venti secondi dall’ingresso, poi avrebbe anche la palla del raddoppio, ma se la vede respinta da una gamba in mezzo alla mischia. Mazzucco 6.5 Con le sue geometrie detta i tempi alla squadra. Non perde mai la bussola, è lui il metronomo del centrocampo di Merlo. Costantino 6 Il meno propositivo dei tre centrocampisti, comunque non demerita nel giudizio finale e guadagna la sufficienza. Motta 6.5 Quando accelera, riesce a creare spazi interessanti per gli inserimenti dei suoi compagni. Subisce molti falli e conquista preziose punizioni. Mossetti 7 Sul piano tecnico è il migliore dei 22 in campo. È lui a dare il via all’azione del gol di Costa, poi sfiora il 2-0 che riaprirebbe la partita con una punizione delle sue, ma trova sulla strada un portiere avversario in vena di prodezze. Ilardo 6.5 Alterna sprazzi e pause, ma per i difensori del Kras Repen fermarlo è sempre difficile. Cresce alla distanza ed è un pericolo costante. “ Siamo arrivati fino qui ed i ragazzi meritano comunque un applauso per quello che hanno saputo far vedere in campo e fuori in una stagione che rimane fra le più importanti della storia del Libarna e che chiude degnamente un triennio di grandi soddisfazioni e qualche rimpianto. Avrei voluto poter giocare questo spareggio con la migliore squadra possibile ma a prescindere dalla giusta assenza di Frisone per squalifica avevo cinque assenti a Monrupino e quattro qui, con Costa che è finalmente riuscito a giocare il minutaggio che aveva nelle gambe e si è subito rivelato decisivo, ed in queste condizioni è impensabile poter incidere contro una squadra attrezzata come la loro. E’ un peccato ma questo non deve far dimenticare prestazioni incredibili come quella con la Cheraschese che ci ha permesso di arrivare fino a qui quando abbiamo retto per cinquanta minuti in otto contro dieci mostrando tutto il nostro cuore e la nostra determinazione. Finita questa partita è il momento di riposare, ma chiudiamo la nostra stagione con la consapevolezza di avere fatto in campo tutto il possibile: adesso tocca a chi è fuori dal campo mantenere le proprie promesse e gratificare non solo a parole questi ragazzi magnifici che hanno tenuto alto il nome di Serravalle e del Libarna Merlo, allenatore Libarna 8 Lunedì 2 giugno 2014 Prima/Seconda categoria Il Corriere delle Province Alessandria DILETTANTI PLAYOFF SECONDA CATEGORIA UÊ>Ê`««iÌÌ>Ê`Ê`ÀVÊÃÌi`iÊÊi>ÊiÊÛ>iÊ>Ê«Àâi\ÊÊÃ}ÊmÊ`ÛiÌ>ÌÊÀi>ÌD >Ê«À>ÊÛÌ>Ê`i>ÊÕiÃi Luese Genola 2 1 MARCATORI: pt 35’ Andric; st 7’ Andric; 49’ Tosto. LUESE: Filì 7, Pastorello 7, Giacometti 7, Vigato 7, Mazzoglio 7, Bianchi 7, Steffan 7 (42’ st Fortunato ng), Vignolo 7, Andric 8, Martinengo 7.5, Legnaro 7 (34’ st Dellatorre ng). A disp. Fazi, Romeo, Cane. All. Moretto. GENOLA: M. Pansa 6.5, Olivero 6, Bedino 6, Tortalla 6, Menso 6, Ariaudo 6, Foletto 6, R.Pansa 6, Garino 6 (27’ st Ruffino 6), Tosto 6, Airale 6 (1’ st Nayaga 6, 42’ st Tosco ng). A disp. Panero, Bagnasco, Dotta, Estienne. All. Mondino. ARBITRO: Bonomo di Asti 7. NOTE: M. Pansa para un rigore a Martinengo (31’ st). Asti Fabrizio Franco S ul campo 2 in erba sintetica del “Censin Bosia” sono di fronte gli alessandrini della Luese e i cuneesi del Genola: chi vince sale in Prima, chi perde avrà un’ultima chance domenica 8 giugno contro la perdente di VallestronaAgliè, sfida parallela che si disputa a Recetto. Al termine di 90’ giocati al cospetto di una giornata calda e soleggiata e di un buon pubblico presente sulle tribune, a festeggiare è la squadra di Alessandro Moretto, terza in regular season nel girone M e, nei playoff, battuta finora solo dal Dogliani ma oggi meritatamente vincitrice della contesa anche oltre il 2-1 espresso dalla gara. Per il Genola invece si prospetta una riedizione dei playoff 2006-2007 (allora erano dalla Prima alla Promozione) quando la squadra del diesse Gullino vinse la prima fase post-campionato per poi cedere il passo nelle ultime due sfide ad eliminazione diretta (l’ultima addirittura il 30 giugno a Piobesi Torinese contro il Volpiano) per poi essere “ripescata” in estate. Il match di Asti offre un primo tempo in cui si evidenzia subito la maggiore propositività del team alessandrino, vicino alla rete al 12’ con un bel sinistro dal limite di Martinengo ben sventato in tuffo da Mattia Pansa. Al 16’ ci prova timidamente Tosto dalla distanza ma la sua conclusione è facile preda dell’attento Filì. Dal 23’ al 26’ altre due buone opportunità per la Luese con una girata alta di Steffan da distanza ravvicinata ed un colpo di testa di poco a lato di Martinengo sugli sviluppi di un corner. Il risultato si sblocca al 31’. La Luese usufruisce di una punizione al limite dell’area, concessa per un fallo di mani, alla battuta si Dalibor Andric portano sia Marti- nengo che Andric ma è quest’ultimo, giocatore navigato e con un passato in categorie superiori, a scoccare un sinistro vincente che manda la palla a fil di palo alla sinistra di un Mattia Pansa vanamente proteso in tuffo. Il Genola prova a reagire e Bedino gira di poco fuori da pochi passi una punizione calciata da Tosto. Nel finale di tempo ancora Luese pericolosa con Andric, Vignolo e Steffan ma le loro conclusioni non hanno fortuna. Nella ripresa il Genola presenta Nayaga in luogo di Airale ma è la Luese a rendersi subito pericolosa con una palla di Andric che attraversa tutta l’area piccola prima che la difesa possa liberare. Al 7’ la rete del 2-0: duetto Martinengo-Andric ai sedici metri, un tocco involontario di Menso si trasforma in assist per il numero 9 alessandrino il quale batte Pansa in uscita con un preciso sinistro rasoterra. Lo stesso Andric al 23’ sfiora il tris con una punizione a giro che lambisce l’incrocio dei pali e poi al 31’ con una perfetta sponda aerea verso il secondo palo determina un penalty concesso dall’ottimo arbitro Bonomo (sezione di Asti) per fallo di Ariaudo su Vignolo. Dagli 11 metri Martinengo si fa però respingere la conclusione da Mattia Pansa e poi al volo spedisce alto la ribattuta a porta vuota con il portiere a terra. L’episodio potrebbe scuotere la gara ma non è così perchè al 39’, dopo una respinta di Pansa su tiro di Martinengo, si avventa sulla palla Giacometti, anticipato però da Andric che calcia sull’esterno della rete. Ultimo sussulto al 4’ di recupero e vale la rete della bandiera per il Genola: punizione dal limite e sassata di Tosto che sigla il 2-1. Al triplice fischio si scatena la festa della Luese, con atleti, allenatore, dirigenti e sostenitori al seguito per una storica promozione in Prima Categoria. Per il Genola si torna in campo domenica 8 giugno contro l’Agliè, battuto 3-2 dal Vallestrona. L’INTERVISTA UÊ*>À>ÊÊÌiVVÊ`iÊ->Û>\ÊÊÊvÕÌÕÀ¶ÊÊ«>ÀÌDÊ`ÊV>Ìi}À>ÊÀiÃÌÊ>ÊÌÌ>Ê*>À` "À}}Ê`>\Ê-Ì>}iÊÃÌÕ«i`> >ÊÀi}>iÌÊ«>ÞvvÊ`>ÊÀÛi`iÀi Litta Parodi (Al) Claudio Moretti Ripartire dopo che il traguardo di un’intera stagione è sfumato sul filo di lana è dura per tutti. E stavolta sarà dura per il Savoia. Non è bastato, alla squadra di mister Roberto Adamo, un campionato da incorniciare, con 71 punti conquistati, per salire in Promozione. E non sono bastati i playoff, dove la beffa è arrivata per mano di una squadra, la Pro Collegno, finita addirittura quinta nel suo raggruppamento. Inevitabile un po’ di amarezza nelle parole del tecnico della squadra di Litta Parodi. «Settantuno punti in una annata sono un risultato stupendo che testimonia l’ulteriore crescita di questo gruppo. Se posso permettermi, però, il nostro risultato, e l’esito infausto della nostra annata, dimostrano quanto certi regolamenti siano la negazione dello spirito di questo gioco. La mia squadra, seconda con 71 punti, è uscita in un playoff disputato contro una squadra che nel suo girone era arrivata quinta con 49 punti, e per di più sull’onda di un regolamento cambiato in corso d’opera, perchè solo durante l’anno si è deciso di allargare i playoff alle quarte o alle quinte. Qui non è in discussione il risultato sportivo di una gara che la Pro Collegno ha giocato bene e può avere anche meritato di vincere, ma bensì il valore stesso della stagione regolare e dei piazzamenti ottenuti in cam- pionato: non sono d’accordo sul fatto che una seconda possa essere messa a confronto con una quinta che ha chiuso il campionato con 26 punti in meno. Le fatiche di un anno intero devono ben valere qualcosa» Adesso però bisogna guardare avanti. Quale sarà il futuro? Adamo e il Savoia resteranno insieme? «Voglio essere sincero: sono qui ormai da tre anni, nel corso dei quali è stato costruito un gruppo dalle ottime qualità. Un gruppo che potrebbe ancora andare avanti e migliorarsi. Certo, nel caso dovrebbero esserci, come sempre, alcuni avvicendamenti, ma ci sono basi importanti. Adesso però non è il momento di pensare Adamo segue la giocata di un suo giocatore già al domani. Qualche giorno di sosta serve per poi sedersi a un tavolo con serenità». Ma non ha pensato per quanto la riguarda, a un’esperienza in altre società? «Per prima cosa devo dire che al momento non ho ancora ricevuto offerte. Se dovessero arrivarne, dico subito che parità di categoria, non vedo il motivo di abbandonare una società dove mi trovo perfettamente a mio agio, dove da tre anni lavoriamo a un progetto importante, e dove in fondo mi sento a casa». E se arrivasse qualche richiesta da categorie superiori? Fino a dove vuole arrivare professionalmente Adamo? «A tutti piace l’idea di migliorare e di crescere, anche a me. Ovviamente se ci fossero situazioni concrete in cui potrei crescere professionalmente, le prenderei in considerazione. Ma al Savoia sto bene». SECONDA CATEGORIA UÊ>i>Ê6ÃiÌÊÃ>ÀDÊÊÕÛÊ«ÀiÃ`iÌi]ÊVviÀ>ÌÊÊÌiVVÊÀiÌ ÎÊ,i>Ê Û]ÊV>LÊ>ÊÛiÀÌVi Novi Ligure (Al) Fabrizio Merlo Le dimissioni del presidente Massimo Coscia dopo un lunghissimo periodo di reggenza non hanno lasciato impreparata la G3 Real Novi, che già aveva avuto sentore della notizia nel corso della stagione scorsa che ha visto la seconda squadra novese soffrire particolarmente la retrocessione dalla Prima Categoria rischiando anche parecchio prima di chiudere con una tranquilla salvezza il campionato. Il rinnovato consiglio direttivo si presenta così: presidente Daniela Visentin, presidente onorario Giovanni Malfettani, vice presidente Giuseppe Repetto, direttore generale Fausto Amendola, direttore sportivo Francesco Angelo Giambrone coadiuvato da Francesco Amendola, segretario Stefano Baiardi, vice segretario Ennio Milanese, responsabile visite mediche Francesca Priano, responsabile impianto sportivo Luciano Ruzza, tesoriera Cristina Bollino, dirigente Sabrina Masini. Sul fronte tecnico gli ottimi risultati della seconda parte della passata stagione che portarono come già detto alla salvezza tranquilla sono valsi la riconferma per mister Antonio Armento che ora avrà l’opportunità di lavorare sin dall’inizio con la squadra. Per dare ancora più il senso della continuità di progetto, la maggior parte del gruppo storico si intende confermata anche per il prossimo campionato di Seconda Categoria, mentre per sapere i nomi dei nuovi innesti ci sarà da aspettare fino al trenta giugno, data in cui si chiuderà ufficialmente la stagione 2013/2014, con l’unica eccezione del portiere Ricchitelli che lascia il campo per impegni lavorativi ma rimane in società. Ringraziati Massimo Coscia e Danilo Salvarezza, responsabile del Settore Giovanile della società ed anch’egli dimissionario, per il tempo trascorso insieme con i migliori auguri per il futuro delle rispettive carriere, lo sguardo vi volge avanti e le aspettative per la prossima stagione per bocca della stessa dirigenza parlano di un campionato tranquillo sotto tutti i punti di vista dopo che lo scorso anno si è sofferto non poco e ciò non deve più accadere. La consapevolezza è che purtroppo anche nelle categorie minori le disponibilità economiche fanno la differenza e la G3 Real Novi punta a rimanere una società sana soprattutto da quel punto di vista. Altra caratteristica fondamentale dell’identità della società è la parità di tutti i soci, con un consiglio direttivo molto democratico che punta a condividere sempre, nel bene e nel male, ogni cosa: rimarrà tale anche nella nuova dirigenza, mantenendo serietà societaria e rigore di bilancio come obiettivi principali per la stagione. La formazione del G3 Real Novi 2013/14 Il Corriere delle Province Alessandria 9 Lunedì 2 giugno 2014 SCOMMETTIAMO CHE...VINCI QUOTE CAPOCANNONIERE MONDIALI 2014 13 8.5 34 41 RONALDO MESSI BALOTELLI CAVANI 41 34 21 67 26 29 17 21 REUS BENZEMA LUKAKU VAN PERSIE HIGUAIN D.COSTA IMMOBILE FRED 21 26 11 17 SUAREZ MULLER NEYMAR AGUERO BETTING TIME UÊAl via la lotta per il titolo di capocannoniere: fari puntati sulla coppia verdeoro Neymar-Fred Tutti a caccia di Messi Alessandria Giulio Schianto O rmai manca davvero poco per l’evento calcistico più importante e prestigioso di tutti. Dal 20 giugno, infatti, riflettori puntati sul Brasile, dove avranno inizio i Campionati Mondiali di calcio. Oltre alla gloria per il successo collettivo, le scommesse si concentrano anche sulle quote per i traguardi individuali. Tra di essi, il più importante, riguarda chi sarà il capocannoniere della manifestazione internazionale. Tante quote molto interessanti, che vi proponiamo nello schema qui in alto. La scommessa che paga di meno riguarda Leo Messi. L’attaccante del Barcel- lona è il favorito numero uno per la conquista del titolo di capocannoniere. L’ex pallone d’oro è l’unico giocatore quotato sotto il dieci. Dopo di lui, ecco il compagno di squadra Neymar. L’ex Santos avrà un ruolo fondamentale all’interno della compagine verdeoro ed è dato ad 11. Quota relativamente bassa anche per il suo collega brasiliano: con 10 euro puntati su Fred se ne vincono 210. Ma andiamo a dare uno sguardo ai giocatori che potrebbero rappresentare la sorpresa del torneo. Attenzione a Muller della Germania: il trequartista del Bayern Monaco è stato il capocannoniere della scorsa edizione dei Mondiali e la sua squadra è una delle favorite per la vittoria. La quota di 26 è allet- tante. Più alta, invece, quella relativa all’altro giocatore offensivo tedesco Marco Reus (41). Uno sguardo anche in casa nostra. Balotelli sarà l’attac- cante titolare e puntare su di lui paga 34. Il suo vice sarà Immobile. Occhio al capocannoniere della Serie A: è quotato a 67. * $ (" ! * !# $ *!$$%+ *#&#!# * #(! !$$ * " %!! *#!%$)$$ *#!%$! *(! !$ % * %! %"#!$$! Corso Europa, 11 - Alba Tel. 0173 28 35 41 Via Cavour, 23 - Alessandria Tel. 0131 23 10 45 ''' %$%$$ #! $%& %$%$$ !! Finanziamenti tasso zero per l’intero importo Problemi di panchina? PRODUZIONE SEDIE E TAVOLI Per interni ed esterni in metallo, alluminio, resina, legno Per centri sportivi, spogliatoi, bar, ristoranti e scuole www.trimaral.com trimar@trimaral.com Zona Industriale D2 - Frugarolo (AL) Tel. 0131 296712 27430/04/14 10 Lunedì 2 giugno 2014 Il Corriere delle Province Alessandria Coppa Piemonte ALLIEVI FASCIA B UÊÊiViÊÃÌi`Ê>ÊÛ>iÊ iÌ>]Ê}}Ê>Êv>iÊVÌÀÊÊiâ>} Ài`V]Ê,/" Derthona Giov. Centallo 3 1 MARCATORI: pt 1’ Manzati, 29’ Minopoli; st 12’ Qafalaku, 16’ rig. Risso. DERTHONA: De Rosa, Rodella (25’ pt Merli), Grimaldi, Manzati, Lejthija, Echimov, Tresin, Minopoli, Jornea (39’ st Valenza), Ursida (1’ st Risso), Colombini (32’ st Taran). A disp. Bussetti. All. Bussetti. Dir. Minopoli. GIOVANILE CENTALLO: L. Migliardi (36’ st Monasterolo), G. Migliardi, Rathore (17’ st Becchio), Tomatis (1’ st Parola), Gasco, Busso, Molardo (38’ st Apostol), Bertone (1’ st Kphayri), Ristorto, Viale (24’ st Sarotto), Qafalaku (32’ st Rivero). All. De Angelis. Dir. Parola. ARBITRO: Bonomo di Asti. Asti Giulio Comellini Il Derthona vince contro la Giovanile Centallo e vede sempre di più la possibilità di materializzare il sogno Coppa Piemonte. La squadra cuneese non riesce ad andare oltre allo scoglio Derthona, che passeggia sui cuneesi senza eccessivi problemi. Infatti, dopo solamente un minuto di gioco, gli alessandrini sono già in vantaggio. Una partenza bruciante dei leoncelli traccia la strada di quale tipo di partita sarà: dopo soli quarantotto secondi Manzati approfitta di un’imprecisione della retroguardia del Centallo e porta subito in vantaggio la sua squadra. Dopo questa rete che vale il vantaggio, la Giovanile Centallo non riesce a reagire in maniera efficace: troppo disorganizzati i cuneesi per impensierire la collaudata e solida difesa del Derthona. Questa mancanza di coesione si percepisce e apre la strada al raddoppio degli alessandrini. Al minuto ventinove, infatti, arriva anche il raddoppio. Minopoli batte furbescamente una punizione mentre il portiere avversario Migliardi sta ancora posizionando la barriera. La conseguenza è ovvia e si manifesta nelle proteste dei ragazzi di De Angelis nei confronti del direttore di gara Bonomo. Il raddoppio dà autostima e consapevolezza nei pro- pri mezzi per l’undici di Bussetti, che amministra la partita e gestisce la possibilità di qualificazione alla fase finale, sempre più concreta. Nella ripresa, il tecnico dei leoncelli inserisce Risso al posto di Ursida, mentre l’allenatore cuneese sceglie alcuni cambi volti a dare maggior peso specifico al proprio attacco. Le modifiche tattiche dell’allenatore del Centallo appaiono giuste perchè. al dodicesimo, arriva il gol che accorcia le distanze e ridà vigore a Ristorto e compagni. Qafalaku riapre i giochi riuscendo a spedire il pallone in rete sugli sviluppi di una mischia in area di rigore alessandrina. La partita sembra riaperta ma è solo un’illusione. Colpito, il Derthona riparte subito e fa capire agli avversari che non c’è storia. Una ripartenza chirurgica degli alessandrini causa il calcio di rigore che porterà al parziale di 3-1 e sancirà definitivamente il finale di partita. A segnarlo, freddo dagli undici metri, è Risso. I ragazzi di Bussetti vanno così alla finale di Coppa Piemonte, dove troveranno il Bellinzago. Il tecnico è fudicioso: «Non pensiamo ai tatticismi, ma solo a mettere in campo il 100% come sempre. Contro la Giovanile Centallo siamo riusciti ad esprimere un bel calcio e voglio poterlo dire anche alla fine di questa combattutissima e avvincente finale». GIOVANISSIMI FB UÊ"Û>\Ê Õ`>Ê>ÊÌiÃÌ>Ê>Ì> >Ê-À}iÌiÊvÕÀ]Ê >ÊV iÊÃvÀÌÕ> Victoria Ivest La Sorgente 3 2 MARCATORI: pt 10’ e 32’ Ramaglia; st 21’ D’Urso aut., 27’ Vela, 29’ Vico. VICTORIA IVEST: Colotti, Kouassan (12’ st Ludovico), Marmo (31’ st Santoro), Bertino, Crocioni, Casassa Mont, Ramaglia (23’ st Fioriti), Gonzalez, Onjefu (28’ st Di Gaetano), Cappuccino, Miliano. A disp. Risucci, Foudil, Scavello. All. Mancini. Dir. Fioriti. LA SORGENTE: Lequio (1’ st Arditi), Marengo (26’ st Caucino), Bernardi, Minelli, Marenco (17’ st Zunino), D’Urso (24’ st Mignano), Cavanna, Ghignone (1’ st Marcenaro), Viazzi (24’ st Vico), Congiu (10’ st Scarsi), Vela. All. Oliva. ARBITRO: Carano di Asti. Si chiude contro il Victoria Ivest la stagione del La Sorgente. Il finale, però, lascia grande amarezza tra i ragazzi di Oliva. Infatti, il mancato accesso alla fase finale della Coppa Piemonte va diviso tra qualche errore di troppo dei giocatori alessandrini e la grande sfortuna che ha accompagnato molti tentativi offensivi. Un La Sorgente che, però, non ha giocato nella maniera brillante che ha manifestato nel corso dell’ultima parte di stagione. Una difesa che aveva retto molto bene nelle ultime uscite è stata trafitta tre volte dai pari età del Victoria Ivest. E’ proprio il tecnico Gianluca Oliva a cercare di dare una spiegazione: «Siamo scesi in campo forse con un po’ troppa tensione e con la paura di sbagliare, d’altronde la posta in gioco era importante». Il tecnico del La Sorgente parla poi della gara che li ha visti chiudere con la sconfitta: «Noi abbiamo avuto le occasioni e loro hanno vinto. C’è da ammettere che non abbiamo giocato bene però abbiamo avuto davvero tantissima sfortuna». Parzialmente archiviata la delusione, Oliva traccia poi un bilancio della stagione appena conclusasi: «Penso che tutto sommato sia stata un’ottima annata. Questa squadra meritava di disputare i campionati regionali ma purtroppo, per qualche errore di troppo, non siamo riusciti a farli. Dai provinciali in avanti abbiamo fatto un’ottima figura credo. Siamo anche stati i più forti di tutti per molto tempo». Insomma, in casa La Sorgente c’è la consapevolezza di aver disputato un buon percorso. Si proseguirà così in futuro? Oliva risponde: «Valuteremo cosa si potrà fare con questo gruppo. La mia intenzione di rimanere c’è. Ho da qualche anno questa squadra: i ragazzi sono migliorati moltissimo, è stata una crescita collettiva». G.C. Vela e, a destra, Vico: i loro gol non bastano La formazione Allievi fascia B del Derthona GIOVANISSIMI Uʽ>i>ÌÀiÊV iÊ >ÊÛÃÌÊÃÛ>ÀiÊ>Êv>iÊ`Ê ««>Ê«iÀÊ«V ÃÃ\Ê iÀVÊÕÛÊÃÌ 6ââ\Ê>ÃVÊiââ> Felizzano (Al) Paolo Lacrimi Per un solo gol nella differenza reti, i giovanissimi del Felizzanolimpia hanno dovuto abbandonare il sogno di qualificarsi alla finale di categoria della Coppa Piemonte. A strappare il pass è stato il Busca, per merito della differenza reti a +1, mentre il Felizzanolimpia ha chiuso a parità di reti segnate e subite. Nella prossima stagione, però, non ci sarà più il tecnico Vizzi, che lascia Felizzano dopo tre anni. Il tecnico ammette: «Ho già avuto un contatto con una squadra nelle vicinanze. Dopo tre stagioni vissute così rimarrà sicuramente un grande ricordo di questa società. Porto rispetto per i colori del Felizzanolimpia e spero di lasciare una porta aperta. Le motivazioni del mio addio? Cerco nuovi stimoli e motivazioni e chiudo con questa squadra, con questo gruppo non credo perchè cercherò di portare qualche ragazzo con me». Dopo la spiegazione relativa alle proprie scelte future, lo sguardo passa poi alla stagione appena terminata e Vizzi ne fa un bilancio: «E’ stata una buona annata. Ci siamo ripetuti per la seconda volta dopo il campionato scorso. C’è rammarico perchè con il Derthona abbiamo giocato in casa loro, su un campo sintetico. Noi non siamo abituati ad un terreno di gioco simile men- tre loro sì. Sono stati più veloci nel corso della partita e hanno sfruttato la nostra inesperienza sul sintetico. Inoltre, abbiamo avuto anche alcuni episodi a sfavore, ma su questo non ho voglia di ritornare. Invece, contro il Busca abbiamo giocato in casa, sul nostro campo, e penso si sia vista la differenza. Siamo stati bravi e dobbiamo ringraziare Lopardo: ha parato di tutto e ha salvato il risultato in più occasioni». Il Felizzanolimpia è andato molto vicino alla finale, situazione inaspettata all’inizio del campionato: «Ad ottobre avrei firmato per arrivare così lontano a giocare la chance di titolo. Poi, piano piano, abbiamo preso gu- sto nel giocare e trovare le vittorie». L’allenatore non ha potuto disporre di due elementi chiave per parecchio tempo: «Esatto, gli infortuni di Roberto Perfumo e di Andrea Salerno ci hanno condizionato. Loro sono due colonne della nostra difesa e del nostro centrocampo e siamo stati costretti a fare a meno di loro. Per fortuna che Salerno è rientrato a fine stagione e ha dato una mano alla causa, accrescendo di molto il valore del centrocampo. Il nostro segreto? La forza della collettivo: questo è un gruppo di ragazzi di antichi valori, prima amici e poi compagni di squadra: questo è molto importante» Il Felizzanolimpia 2013/14 Il Corriere delle Province Alessandria 11 Lunedì 2 giugno 2014 Speciale Boccardo BadmintoNovi CAMPIONATO ITALIANO UNDER E JUNIOR UÊÀ>`iÊÃÕVViÃÃÊ«iÀÊÊVV>À`Ê>`Ì Û]Ê >>Ê i}ÀÊÃÕ}ÊÃVÕ` ,iVÀ`Ê Û\Ê£ÓÊi`>}i Novi Ligure (Al) Bartolo Buddi D opo il record di iscritti al Campionato Italiano Under e Junior svoltosi a Milano in questo fine settimana, il Boccardo BadmintoNovi realizza anche il record del numero di medaglie conquistate. Mai la società creata dal Professore Agostino Remotti aveva raccolto 12 podi nel torneo che premia i migliori vivai italiani. Camilla Negri è stata l’atleta a dare il maggior apporto a questo evento ricco di successi, collezionando una tripletta di medaglie, inziando con il bronzo nel Singolare Under 17 bloccata, a un passo dalla finale dall’azzurra Lisa Iversen, da un doppio 1321. La ragazza di Piovera, assieme al compagno di squadra Manuel Scafuri, tenta poi nella finale del Doppio Misto Junior di sovvertire un pronostico molto ostico e, per parte dell’incontro, reggono ai colpi degli altoatesini campioni italiani assoluti Karin Maran e Pirmin Klotzner cedendo, poi alla distanza, in due set. L’oro arriva nel Doppio Femminile Under 17 assieme alla siciliana Giulia Fiorito del club Le Racchette. Dopo aver superato in semifinale la coppia del BC Milano Greta CavoneCamilla Taramelli per 25-23, 21-12, trovano la coppia biancoceleste Sansebastiano-Zacco approdate alla finale dopo aver eliminato l’acquese Silvia Garino e la Iversen. Sfida fratricida con la tifoseria novese che incoraggiava dagli spalti del PalaBadminton meneghino in egual modo le due coppie e che vedeva, come anticipato, il successo della coppia siculo-piemontese con le medaglie d’argento a consolare le ragazze novesi. Medaglia di bronzo invece per Lidia Raine- ro assieme all’albese Julijana Arsova, bloccate da Lucia Aceti e Lucrezia Boccasile a un passo dalla finale. Dopo aver vinto il primo set con facilità, subiscono la rimonta della coppia del GSA Chiari e terminano con il risultato di 21-11, 17-21, 16-21. Sfiora invece l’impresa nel Singolare Junior che la vede superare nella prima frazione (21-12) quella che poi sarà la vincitrice . Karin Maran la blocca a un soffio (21-19) dalla vittoria che avrebbe concretizzato il raggiungimento della finale per la Rainero, che non tiuscirà a ripetere il primo set e si dovrà accontentare di un’altro bronzo. E’ sempre Klotzner, abbinato quest’anno a Philip Pontiero, (l’anno scorso aveva vinto il titolo con Thomas Mair) a spegnere in due set i sogni di gloria per Manuel Scafuri che, assieme al marchigiano Matteo Bellucci, tentava l’ingresso alla gara che assegna l’oro nella categoria del Doppio Junior. Anche gli Under 15 danno soddisfazione al coach Fabio Tomasello. L’accesso alla finale da parte di Stefano D’Elia, in coppia con il mallese Rudi Sagmeister, per uno scherzo del tabellone costa l’eliminazione dei compagni di squadra Giuseppe Foco e Paolo Porta, che comunque rimpinguano il bottino novese con due bronzi. La finale assegnerà l’argento a D’Elia che non riesce a superare l’ostacolo composto dalla coppia Koeleman-Toti. Con l’idea che non bisogna riposare sugli allori la dirigenza novese organizza nei mesi di giugno e luglio il corso “Badminton d’Estate” tenuto dall’istruttore Matteo Serra e aperto a tutti i giovani (a partire dagli 8 anni) che aspirano a superare i successi ottenuti dagli atleti del Presidente Monica Ubaldeschi. A sinistra, la foto di gruppo con il presidente; in mezzo, i medagliati con il coach Fabio Tomasello; in basso, il podio DM 15 con Denise Tantucci di “Un medico in famiglia” (foto Roberto Scarabello) LA STORIA UÊÊVV>À`Ê>`ÌÊ ÛÊVÌ>ÊÌÀiÊViÌÊÌiÃÃiÀ>ÌÊ Ê«>ÃÃiÊ`>ÊÓääÓ L Due immagini del podio DF Under 17; a destra la coppia Scafuri-Negri a storia del “Boccardo Badminton Novi A.S.D.” inizia nel 2002, quando Agostino Remotti, professore di Educazione Fisica, ha intuito le potenzialità di questo sport proponendolo come attività curricolare nella Scuola Media “Boccardo” di Novi Ligure. Il primo nucleo di appassionati si incontrava alla sera nella palestra della scuola e da quel gruppo, al quale si aggiungevano di anno in anno gli atleti che provenivano dalle classi della scuola, è nata una società sportiva che oggi ha oltre 100 tesserati, una squadra impegnata nel Campionato Italiano a Squadre di Serie A, due giovani atlete in nazionale, Anna Boveri e Silvia Corradi, un folto gruppo impegnato nella sezione agonistica nelle categorie Under 11 – 13 – 15 – 17 – 19 – Junior e Senior, fino ai Master over 55, che si allena tre volte alla settimana con il coach Fabio Tomasello per un totale di circa 350 ore di attività all’anno, oltre ai Tornei, Campionati e Circuiti a cui gli atleti partecipano ogni anno. Gli atleti del Boccardo Badminton Novi sono presenti nelle squadre studentesche che hanno partecipato alle finali nazionali dei Campionati Italiani Studenteschi organizzati dal CONI, che si sono svolti a Reggio Calabria nei giorni 4 – 5 – 6 giugno 2013, nei quali la scuola media Boccardo si è classificata quinta su ben diciassette squadre di altrettante regioni d’Italia. UN PO’ DI STORIA DEL BADMINTON Il Badminton ha radici antichissime; le testimonianze storiche confermano l’esistenza, fin dal I secolo a.C., di un antico gioco cinese in cui si usavano volani e rudimentali racchette. Molto popolare, il gioco inizia a “volare” e diffondersi verso terre lontane raggiungendo il Giappone, l’India, il vecchio Siam, la Sumeria fino toccare la Grecia e poi arrivare in Inghilterra. Il Badminton compare in Italia negli anni ‘40. Nei primi anni ‘60, si comincia a diffondere la pratica in maniera non omogenea. Il 16 giugno 1974 è una data storica. Il Cavalier Chiappero scrive al CONI, dichiarando la sua intenzione di costituire “la Federazione Italiana del Volano - FIDV”. Nel 1976 si costituisce l’”Associazione Italiana Badminton - A.I.B”, che accoglie poi lo squash, trasformandosi in A.I.B.S. (Associazione Italiana Badminton Squash) ottenendo il riconoscimento della Federazione Italiana Tennis. Un anno dopo si svolge il 1° Campionato italiano e ad aprile del 1978 (dal 9 al 15), la squadra Nazionale italiana, composta da 6 giocatori, effettua la sua prima trasferta per partecipare ai Campionati Europei a Preston. Compongono la formazione azzurra Duschek, Klammsteiner, Knabl, Raffeiner, Waldner e Schopf. Il primo Regolamento Tecnico di Gioco fu stampato nel 1978 mentre un anno dopo si pubblicò quello dei Campionati Italiani a squadre. 12 Motori Lunedì 2 giugno 2014 Il Corriere delle Province Alessandria SPORT VARI COPPA ORO UÊÀ>`iÊÃÕVViÃÃÊ«iÀÊ>Ê>viÃÌ>âiÊÀ>ÞÃÌV>ÊV iÊV«iÊ{äÊ>Ê`ÊÛÌ>]ÊÛViÊÊ}iÛiÃiÊ-ÌÀ>Ì> >ÊV>ÀV>Ê`iÊ-// / Alessandria Luca Piana L a “carica” dei 70 per festeggiare i 40 anni di una delle grandi classiche del rallismo piemontese. E’ questo il prestigioso risultato ottenuto dal “Rally Coppa d’Oro – Trofeo Città di Alessandria”, che nel weekend ha portato alcuni dei migliori equipaggi a livello nazionale in tutta la Provincia. Una manifestazione ben riuscita che ha toccato tutti i punti storici della kermesse motoristica, dalla partenza in piazza della Libertà ad Alessandria al quartier generale presso il villaggio “Bellavita”, con le tre prove speciali (Grondona, Albarasca e Pessinate) situate al confine con la Liguria e il parco assistenza collocato nel parcheggio del supermercato Iper di Serravalle Scrivia. Un grande successo di pubblico garantito dalla presenza di molti sponsor locali, che hanno permesso agli organizzatori di realizzare una gara tecnica, con 79.74 chilometri di tratti cronometrati e otto prove speciali disputate ieri. “Abbiamo raggiunto il tetto delle 70 macchine – ha spiegato Carlo Lastrucci, organizzatore della gara e membro del Club della Ruggine – . Considerando il periodo e i numeri delle scorse edizioni è un traguardo abbastanza soddisfacente, considerando inoltre che abbiamo aumentato rispetto allo scorso anno”. L’unico pilota presente sia in questa edizione sia nell’albo d’oro della gara è il “Geometra Volante”, l’alessandrino Italo Ferrara, che si è presentato ai nastri di partenza della gara con una Peugeot 207 Super 2000 del team Pool Racing di Cassano Spinola a vent’anni di distanza dalla sua vittoria con una Lancia Del- ta HF. L’assenza di Tiziano Borsa e Carla Berra, vincitori nel 2013 con la Ford Fiesta RRC del team A-Style (impegnata in questo weekend al “Salento” nel Campionato Italiano WRC con Manuel Sossella e Walter Nicola) ha “regalato” allo svizzero Federico Della Casa – e al suo navigatore Domenico Pozzi – il numero 1 nell’elenco iscritti. Un equipaggio decisamente importante quello del team Gma, che tra poco più di un mese calcherà le strade della Polonia per il Campionato del Mondo Rally con la Citroen DS3 R3T. Nutrita la pattuglia degli svizzeri in corsa per la vittoria, con l’habitué Josias Rywalski (al via con la navigatrice Giotta Geraldine) al via con la Peugeot 207 Super 2000. A fare la differenza è stata soprattutto l’esperienza, che ha premiato il ligure Marco Strata (navigatrice la compagna Ylenia Gerbero di Alessandria) che ha migliorato il terzo posto della scorso anno (allora navigato da Lady Tuning) e regala al team Evo Motorsport una grande vittoria. Si tratta della seconda vittoria stagionale di una vettura R4 da quando l’Aci Csai ha consentito un ulteriore sviluppo di queste vetture. Un vero dominio quello delle R4 confermato dall’ottima prestazione di Brega, davvero molto veloce dopo il brutto incidente del 2013. Della Casa si è confermato un ottimo pilota (corre nel Mondiale Rally, categoria WRC-3) e ha approfittato dei vantaggi di una vettura che dodici mesi fa ha trionfato. Tra gli “esperti” un plauso a Gally, Ferrara e Benazzo che hanno trovato un posto nella top ten confermandosi ancora pilota di grandissimo livello in prove speciali – a detta dei debuttanti – davvero uniche e selettive. Brutto crash, invece, per Alberto Rossi (Abarth). LA CLASSIFICA >Ê-ÌÀ>Ì>>ÀLiÀ i>Ê >Ã>ÊÓcÊ>Ê{£» 1 - Strata/Garbero (Mitsubishi Evo X) in 56’05” 2 - Della Casa/Pozzi (Ford Fiesta RRC) a 00’41” 3 - Gally/Barrera (Mitsubishi Evo IX) a 01’24” 4- Ferrarotti/Fenoli (Renault Clio RS) a 01’33” 5 - Ferrara/Bobbio (Peugeot 207 S2000) a 01’37” 6 - Giordano/Siragusa (Peugeot 208) a 02’29” 7 - Benazzo/Francalanci (Subaru Impreza N14) a 03’33” 8 - Marchetti/Frigerio (Renault Clio RS) a 03’57” 9 - Lugano/Pozzi (Renault Clio RS) a 04’27” 10 - Sterpone/Bevione (Renault Clio) a 04’55” 11 -Rywalski/Giotta (Peugeot 207 S2000) a 05’21” 12 - Tabacco/Pozzo (Renault Clio RS) a 05’55” 13 - Marchetti/Rodi (Renault Twingo) a 06’06” 14 - Berchio/Perrone (Citroen DS3) a 06’38” 15 - Maurino/Perino (Renault Clio RS) a 06’58” La Ford Fiesta RRC di Federico Della Casa I PROTAGONISTI UÊÊ«Ì>Ê>VµÕiÃiÊmÊÃ``Ãv>ÌÌÊ`i½iÛiÌ]ÊÊÛVÌÀiÊ-ÌÀ>Ì>\ÊÊiÀÊ«Ài«>À>ÌÊÌ i>ââ\Ê6iÛ>Êv>ÀÊ`ÛiÀÌÀiÊÊ«ÕLLV La Mitsubishi Lancer Eco IX di Marco Strata Sarebbe dovuta essere la prova speciale decisiva – almeno stando alle dichiarazioni pre-gara dei protagonisti – e così è stata. Stiamo parlando della “Grondona”, la prova più lunga (14.66 chilometri) da ripetere ben tre volte con un dislivello elevato tra salita e lunghe discese tortuose. E’ li che Marco Strata (Mitsubishi Lancer Evo IX) ha fatto la differenza. «Mi sono preparato molto per affrontare questa gara» ha detto il forte pilota ligure. Stessa vettura ma qualche secondo di ritardo dal genovese per Brega e Biglieri, che si sono detti soddisfatti per aver portato una vettura di una scuderia alessandrina (Bernini Rally di Tortona) sul podio. Lo scorso anno per loro la gara finì sulla prova “Grondona” in seguito a un brutto incidente. A fine gara sono sorrisi anche per Federico Della Casa, che ha scelto la gara alessandrina per testare le sua Ford Fiesta RRC. «Sono prove speciali molto belle e gli avversari erano tutti della zona e molto forti. Abbiamo ottenuto un buon risultato» ha detto lo svizzero. «Per me partecipare a questa gara è già una vittoria» ha spiegato il veterano Italo Ferrara, vincitore della gara alessandrina nel 1994. «Ho avuto questa possibilità di correre e sono fiero di essere al via». Grandi soddisfazioni anche per un binomio locale: l’acquese Roberto “Bobo” Benazzo – con il navigatore Giampaolo Francalanci – con la scuderia alessandrina Bertino Motorsport di Castellazzo. «Il nostro obiettivo principale era di divertirci e far divertire il pubblico» ha spiegato l’acquese, circondato dai fan a fine gara. «Anche senza la prova spettacolo (la Coinor, che nelle scorse edizioni si svolgeva nella zona industriale di Valenza al sabato sera) è stata davvero una bella gara». Si scende di classe (R3) ma si rimane in tema di scuderie locali. «L’obiettivo era di fare bene in una gara che mi è sempre piaciuta e che in passato mi ha regalato soddisfazioni (2° posto nel 2013 con la stessa vettura) – ha spiegato Ivan Ferrarotti –. Ora torno a concentrarmi sul Campionato Italiano Rally con Gima Autosport (probabile che il prossimo appuntamento sia al “Friuli Venezia Giulia” a fine agosto)». La vittoria assoluta era anche un obiettivo di Alessandro Marchetti, al via con una Renault Clio R3. «Ora sogno il Monza Rally Show, dipenderà dal budget» ha spiegato il driver varesotto, che ha già archiviato la trasferta alessandrina. L.P. TAMBURELLO UÊ>ʵÕÌ>Êi`âiÊ`i½iëÃâiÊÃÌÀV>Êv>ÊÊ«iÊ`ÊiÌÕÃ>à ÃÌÀ>Ê`ʵÕ>ÌDÊ>Ê>Ã>Õââ Basaluzzo (Al) Marco Gotta La quinta edizione della mostra sulla storia del tamburello a Basaluzzo e nell’Alto Monferrato, che si è tenuta nell’ambito della Fiera di San Bovo, è stata il giusto prestigioso culmine di un lustro di ricerca, catalogazione e organizzazione di cimeli di ogni tipo provenienti ormai da tutto l’Alto Monferrato. Lo spazio dedicato quest’anno alla Società Tamburello era ridotto rispetto alle ultime edizioni, così lo staff ha preferito puntare sulla qualità a scapito della quantità riducendo le foto esposte ad una selezione di quelle legate soprattutto alle squadre del paese nelle varie epoche; i reperti legati invece ai paesi limitrofi sono stati compattati nei libretti a tema (paese per paese) a disposizione dei visitatori sia per sfogliarli, sia anche per richiederli come ricordo. Ovviamente poi il grosso delle quasi 3500 foto sono state esposte grazie all’aiuto di computer e schermi, insieme al video della partita di serie A Murisengo – Basaluzzo del 1971 fiore all’occhiello dell’ar- chivio. Si sono visti infine due novità marchiate addirittura anno 1906: due gagliardetti in stoffa preparati per le sfide che si svolgevano allora, quando si giocava ancora in 4. Uno dei due rievoca una sfida in occasione della Fiera di San Guido ad Acqui Terme, l’altro una sfida contro la vicina Pratalborato con ben 800 lire di posta in palio: due straordinari reperti storici segno che l’attività tamburellistica nella zona è ormai ultrasecolare. Il tema della qualità a scapito della quantità è stato ricorrente anche sui visitatori oltre che sul contenuto della Fiera: meno presenze rispetto al 2013, ma personalità ed ospiti illustri decisamente prestigiosi come mai capitato prima. Fra questi segnaliamo nella giornata di sabato il presidente FIPT provinciale Gianni Agosto presente al taglio del nastro, il grande Aldo Cerot Marello, di ritorno dalla trasferta nella “sua” Ovada per la partita di serie B a muro dove milita tra le fila del Portacomaro, ed in extremis si è aggiunto Mauro Bellero, altro membro illustre della FIPT che non ha mai mancato di manifesta- re interesse e curiosità per la manifestazione in tutte e 5 le edizioni. La domenica poi nell’arco di un’ora e mezza sono arrivate le presenze dei grandi campioni direttamente dai campi della serie A: primi ad arrivare, i cugini Riccardo Dellavalle, Andrea Petroselli e Samuel Valle di ritorno dalla vittoriosa trasferta di Cremolino seguiti dai cinque atleti del Carpeneto di serie A dopo la vittoria sul Guidizzolo: Fanzaga, Baldini, Tasca, Occhipinti e Caneva si sono presentati nello stand accompagnati dal sindaco carpenetese Olivieri, autore della gradita sorpresa. Fanzaga e Baldini in particolare si sono subito addentrati nell’archivio storico per guardare con stupore e divertimento le foto che vedevano protagonisti loro stessi e il loro famigliari , prima di scattare una foto di rito a ricordo dell’inaspettata quanto piacevole visita. Per rivedere parte dell’archivio storico sull’Alto Monferrato, appuntamento in autunno a Ovada per la 12 ore di tamburello dove a margine della manifestazione ci sarà la consueta esposizione fotografica. Due momenti della mostra storica di Basaluzzo Il Corriere delle Province Alessandria 13 Lunedì 2 giugno 2014 SPORT VARI Volley L’INTERVISTA UÊ>}]Ê«ÀiÃ`iÌiÊ`iÊ Û\Ê>ÊÊvÕÌÕÀÊmÊÕ½V}Ì> DUBBI UÊi>Ê>>Ì>]Ê`>ÊViÀÌ "LiÌÌÛÊViÌÀ>Ì ÕÀÊ >Ã>i «ÙÊvÀÌiÊ`ÊÌÕÌÌ Novi Ligure (Al) Alessandro Sacco Borgo San Martino (Al) Giulio Comellini F Una stagione da incorniciare per la Junior Casale di Giuseppe Davide Galli, che ha chiuso il campionato di Serie B1 con quarantanove punti, valsi il quinto posto finale in classifica. In passato, solo in quattro occasioni la prima squadra della società di volley alessandrina aveva fatto meglio. Negli ultimi due anni, Casale ha ritrovato il posto che merita per il proprio blasone nel palcoscenisco pallavolistico. L’avvio è stato difficile: la Junior, alla ricerca della solidità economica per poter gestire la stagione, ha completato la rosa a fine agosto ed ha iniziato a lavorare solo dieci giorni prima della data del debutto in Coppa Italia. La bravura di Beppe Galli è stata necessaria per costruire qualcosa di importante, di solido e di spettacolare. L’inizio di stagione ha entusiasmato: dal successo al debutto contro Mondovì alle vittoriose trasferte di Busto Arsizio, Chieri e Pinerolo. Casale ha violato il campo di due formazioni costruite per vincere, che alla fine hanno raggiunto i playoff. Le vittorie iniziali sono state accompagnate dall’ottimo gioco espresso dalle ragazze della Junior, che hanno chiuso il girone di andata al terzo posto in graduatoria. La seconda parte della stagione, invece, ha avuto molte difficoltà. ll presidente Vizio ha lanciato un s.o.s. che per certi versi non ha ottenuto l’effetto desiderato. Per prima cosa l’affluenza del pubblico è calata, sia per il clima di velata tristezza che si era insinuato nello spogliatoio e nella squadra, sia per le cinque sconfitte consecutive ottenute dalle ragazze di Casale. I ko subiti contro Vercelli e Como sono stati i punti più bassi della stagione. La svolta vera e propria è arrivata nella domenica pomeriggio che ha visto le juniorine opposte al Club Italia: la squadra si è ricompattata, ha deciso di chiudere la stagione alla grande e di ritrovare il divertimento di giocare a pallavolo. Quindici punti in cinque gare hanno permesso di recuperare un posto in classifica generale, scalzando la Yamamay dal quinto gradino in classifica. Dopo il Casale Calcio e la squadra di Pallamano, un altro club cittadino (con 48 anni di vita), è ad un bivio storico legato al proprio futuro: la chiusura del club rappresentebbe un fallimento collettivo. inirà il 30 giugno il mandato biennale di Diego Mangini, presidente del Mangini Novi, ma non è ancora certo quale sarà il suo futuro nel mondo del volley e quello della società di Novi Ligure. Da parte di Mangini c’è comunque soddisfazione per come sia terminato l’ultimo campionato disputato dalla prima squadra della società novese. Ha preso parte al girone B di serie B2 maschile con successo, nonostante il team abbia sfiorato l’accesso ai playoff promozione, arrivando quinto a soli due punti dalla zona che conta. «E’ mancato veramente poco, ma sono contento perché gli obiettivi che ci eravamo fissati l’estate scorsa sono stati comunque raggiunti. I risultati sono stati positivi, siamo arrivati terzi in Coppa Italia e quinti in campionato, con lo stesso numero di punti della squadra che è arrivata quarta – ha commentato con soddisfazione Diego Mangini -. Direi che è stata un’annata più che positiva considerando anche i risultati della squadra di Serie C e nonostante ci siano stati alcuni problemi nel corso della stagione, ma quelli si devono comunque mettere in conto prima di iniziare. Per quanto riguarda i playoff di Serie B2 bisogna anche considerare che la squadra che ci ha preceduti (La Spezia, ndr) ha superato il primo turno vincendo agevolmente contro il Nuncas Chieri che è arrivato secondo nel girone A. Questo vuol dire che abbiamo partecipato ad un girone La formazione di B2 del Mangini Novi tutt’altro che facile». La società di Novi Ligure aveva avviato ad inizio anno una collaborazione con la Pallavolo Genova che si era sciolta dopo aver partecipato al torneo di B1 ed essere stata in passato in serie A2. «Avevamo fatto un accordo tramite il loro ex allenatore Claudio Agosto che ha allenato da noi quest’anno ha aggiunto il presidente uscente -. L’idea era quella di lavorare in modo particolare con il settore giovanile e di questo siamo soddisfatti. Nella squadra che ha giocato la finale per il terzo e quarto posto della Coppa Italia di B2 c’erano comunque anche dei giovani cresciuti grazie a questa partnership con il sodalizio ligure». Sul suo futuro Diego Mangini non si è espresso, ma ha lasciato intendere che dopo sei anni, in cui è stato anche direttore sportivo e ha ricoperto svariati incarichi nell’organigramma, toccherà ad altri decidere le sorti della squadra e dell’intera società di Novi Ligure. «Dipenderà più che altro dalle decisioni che prenderanno altri dirigenti - ha concluso Mangini -. Personalmente sono soddisfatto del mio percorso, perché ho contribuito a costruire una realtà importante per Novi Ligure e tutto il territorio». CICLISMO UÊ*ÀÃi}ÕiÊÊ}ii>}}ÊÌÀ>ÊÛiÃÊiÊ-µÕ>ÀiÊ7 iiÊ ÞV} GINNASTICA ARTISTICA UÊ>Ê,VV>]ÊÀÊiÊ>À}iÌÊiÀÊ>}ÊÃÃÕÌ >ÕÃÌÊ ««ÊÊÃ>Ã>ÊÀ>`iÃiÊ iÊ}Û>Ê`i>ÊÀâ>ÊiÊ6ÀÌÙ >V iÊ`ÕÀ>ÌiÊÊÀÊ`½Ì>> LÀ>ÊÊÌ>>ÊiÊ>½iÃÌiÀ Gli atleti novesi celebrano il gemellaggio posando in foto con il sindaco di Dublino Novi Ligure (Al) Valleda Maldi Qualche tempo fa è giunto alla Società Ciclistica Novese Fausto Coppi da Moy, frazione del Comune Irlandese di Charlemont, gemellata con Boscomarengo, da parte del gruppo ciclistico Square Wheels Cycling, un messaggio con il quale si proponeva alla società Novese, in mancanza di una società ciclistica nella località gemellata, un doppio scambio di gemellaggio ciclistico in occasione del Giro d’Italia: italiani in Irlanda in occasione della partenza del Giro ed irlandesi in Italia in occasione delle tappe piemontesi. Il Presidente Giovannangelo Piras ha prontamente raccolto l’invito, organizzato una delegazione per andare in Irlanda ed organizzato il programma novese per ricambiare l’ospitalità ricevuta, con la fattiva collaborazione delle varie autorità locali coinvolte. Dopo la visita in Irlanda raccontata la settimana scorsa, dal 21 al 25 maggio sono stati gli irlandesi ad essere quindi ospitati nelle nostre zone con un programma forse un po’ frenetico ma di sicuro interes- se. Giovedì mattina infatti dopo il ritrovo presso il Museo dei Campionissimi è iniziata la visita allo stesso ed al centro storico di Novi Ligure impreziosita dall’incontro con il sindaco Lorenzo Robbiano ed altre autorità cittadine proprio nel palazzo Comunale che ha poi ospitato la conferenza stampa dell’evento. Nel pomeriggio dopo la consegna delle biciclette il gruppo si è trasferito sui colli novesi visitando le Cantine del Gavi con degustazione e proseguendo per Bosio dove il sindaco locale li ha attesi per un saluto prima de rientro a Bosco Marengo in bicicletta. Il giorno successivo è stata la volta di Tortona e di Castellania, paese natale di Fausto Coppi, dove hanno incontrato il sindaco Signor Vallenzona e visitato il mausoleo dei fratelli Coppi. Ancora emozioni nella giornata di sabato dedicata ad una scalata in bici da Biella fino al santuario di Oropa per vedere l’arrivo della tappa del Giro D’Italia, prima del ritorno nel pomeriggio di Domenica in terra irlandese attendendo la prossima occasione per rinnovare il gemellaggio fra le due società ciclistiche ed i due paesi. Le giovani novesi impegnate al Torneo Primavera Ancora due weekend intensi per le ginnaste della Forza e Virtù impegnate dapprima in Francia il 17 maggio e successivamente il 24 a Torino in due competizioni che hanno visto protagoniste le novesi. Almeno quanto la talentuosa La Rocca, che ha vinto ieri l’oro per il terzo anno consecutivo al volteggio e l’argento alla trave per il secondo ai Campionati Assoluti. L’appuntamento in terra di Francia è ormai diventato abituale per un paio di ginnaste novesi ed anche quest’anno la competizione transalpina le ha viste protagoniste. Carlotta Necchi e Marta Novello avevano l’arduo compito di pilotare il club monegasco Femina Sport verso una salvezza difficile visto la situazione delle ginnaste del Principato giunte all’appuntamento in condizioni precarie. E così Marta e Carlotta si sono caricate di tutte le responsabilità possibili sfoderando una prova pregevole ai quattro attrezzi portando in dote ben 102 punti sui 189 finali ottenuti dal club di Monte Carlo. In particolare spicca la prova della Necchi che tornava al programma completo dopo svariati mesi e che ha incantato il palazzetto francese con un esercizio alla trave risultato il migliore in assoluto di tutta la gara. Marta, nonostante qualche sbavatura, si è confermata al volteggio con il secondo punteggio nonostante un arrivo al corpo libero poco tranquillo che ha rischiato di toglierla dalla competizione. Il duo Necchi-Novello ha quindi avuto un notevole peso nell’ottavo posto finale, che assicura il mantenimento della massima divisione anche nel 2015. Per la prima volta in calendario, il Torneo Primavera per le categorie Junior e Senior è servito ai tecnici novesi quale test per valutare il livello raggiunto dalle ginnaste che potrebbero partecipare alla Golden League del prossimo settembre per iniziare a programmare, quindi, la possibile formazione. Emma Novello in particolare, ha risposto alla grande sfoderando una prestazione eccellente sul programma completo aggiudicandosi con un punteggio di tutto rispetto la classifica generale pur essendo tra le più giovani. Emma si è inoltre aggiudicata il gradino più alto del podio anche a parallele, trave e corpo libero risultando così la dominatrice assoluta della giornata. Soddisfazioni anche per Carola Cuccia, seconda al volteggio, Valentina Massone al rientro dopo un lungo stop per infortunio (5ª alla trave); bene anche Camilla Repetti. Nelle Senior secondo posto per Irina Adouchkina alle parallele. V.M. 14 Lunedì 2 giugno 2014 Basket Il Corriere delle Province Alessandria SPORT VARI DNB Uʽ"ÀÃÊÃÕ«iÀ>Ê iV>ÊÊ}>À>ÎÊ`iiÊÃiv>Ê«>ÞvvÊiÊÛ>Ê>>ÊÃv`>ÊVÊ*>Viâ>\ÊmÊ}DÊÃÌÀ> /ÀÌ>Ê`>ÊVÀV>Ài Orsi Tortona Cecina 81 70 SERIE: 2-1 PARZIALI: 23-23, 48-35, 73-45. DERTHONA: Rotondo 14, Cernivani 8, Vitali 25, Stanojevic, Venuto 3, Gatti 5, Samoggia 20, Strotz 2, Viglianisi 4, Gay ne. All. Arioli. CECINA: Fratto 10, Rischia 11, Favilli, Del Testa 15, Listwon, Salvadori 7, Caroti 4, Bruni, Capitanelli 23, Sanna ne. All. Campanella. / Ê," ARONA-IL CANESTRO 87-75 SERIE: 2-1 PARZIALI: 24-23, 46-42, 63-53. ARONA: A. Hidalgo 12, Lagger 5, Pizzamiglio 7, Hidalgo 26, Cogliati 4, Montani 2, Bardi 13, Milione 10, Werlich 2, Pietroboni 2, Ielmini 4, De Gasperi ne. All. Bruno. ALESSANDRIA: Aime 13, Balestrieri 13, L. Billi 6, Campi 5, Crozzolin ne, Ferrari, Lucisano ne, Martinelli 14, Pilati, Rovina 6, Talpo 18, All. Billi. CASALE-GINNASTICA TO 78-64 SERIE: 3-2 PARZIALI: 22-15, 43-19, 59-41. CB CASALE: Zucca 3, Pogliani 18, Costamagna ne, Giovara 13, Morello 12, Bialkowski 12, Martinotti, Ogliaro ne, Bergang 2, Giromini 9, Ruiu 9. All. Cardani. GINNASTICA TORINO : Coen 4, Mazzetto 2, Reali 10, Felletti 15, Polistina 2, Diop 13, Nosenzo, Campana 16, Burdizzo 2, Martina, Tagliano. All. Bronzin. Tortona (Al) Beppe Naimo U n risultato che premia una stagione da incorniciare, la ciliegina sulla torta di una programmazione pluriennale, in cui nulla ma proprio nulla è mai stato improntato all’impazienza - neanche dopo le amarezze e le delusioni di sconfitte inattese - e che ha portato i bianconeri ad un passo dalla terza serie nazionale. Ma pure e soprattutto il punto più alto di una parabola societaria ultracinquantennale, che ha già raggiunto in passato vette di eccellenza ma mai si era spinta a toccare quote simili. La vittoria sul Cecina, in una gara-3 di semifinale a senso unico, regala all’Orsi la qualificazione alla finalissima di DNB e consente ad Arioli e ai suoi ragazzi di riscrivere la storia del club e aggiungere una pagina indimenticabile a quella del basket alessandrino. Per superare le resistenze di toscani, vincitori in volata a metà settimana di una tiratissima gara-2 chiusasi soltanto all’ultimo tiro del supplementare, i bianconeri ci mettono meno di quanto il più inguaribile degli ottimisti avrebbe pronosticato alla vigilia. Il match del Camagna infatti dura poco meno di una ventina di minuti, poi la precisione chirurgica di Vitali, autore della migliore prova da quando veste la casacca tortonese, fa da spartiacque e consente al Derthona un quarto d’ora di meritata e applaudita passerella. L’incontro si apre nel segno delle conclusioni pesanti dei toscani che, con Fratto Del Testa e Rischia, tengono botta al predominio tortonese sotto i tabelloni. Con il passare dei minuti gli ospiti iniziano ad accusare l’assenza per infortunio di Sanna ma pure la testarda continuità di un’Orsi che in difesa è perfetto, mentre sull’altro versante si appoggia su Samoggia, 6 punti di fila, per tastare il polso altrui: 35-27 al 15’. Per un paio di minuti Cecina ci sta ancora dentro, quindi si piega di fronte alle 3 triple in 100” di Gatti Venuto e Samoggia: 46-33 al 19’. Le battute inaugurali della ripresa sono tutte di Vitali, le cui conclusioni dall’arco mandano più volte al tappeto l’avversario: la via crucis del Cecina non conosce soste e il vantaggio dell’Orsi prima scollina i 20 punti ancora con Vitali, poi i 25 con Samoggia, e quindi tocca i 30 al 28’ con un siluro di Cernivani: 72-42. Game, set and match, anche se nei restanti minuti i toscani, soprattutto con Capitanelli (15 nell’ultimo inutile periodo), rendono meno amara l’eliminazione: la sirena saluta la festa bianconera. Ora tra l’Orsi e l’ingresso nella leggenda c’è ancora un ostacolo da superare, il più duro: quel Piacenza, che nell’altra semifinale ha fatto fuori al termine di una serie combattutissima i ferraresi del Cento e che nel corso della stagione è stato l’unico avversario che ha davvero messo in difficoltà i tortonesi. Il pubblico tortonese esulta a fine partita; sotto, Rotondo e Gioria impegnati in azione IN BREVE UÊ>À`]Ê>Ê,Û>Ì>ÊÀ`>ÊÃÊ«iÊÊv>ÛÀÌÊ}>Ìi REGIONALI UÊ-iÌÌ>>Ê`ÊviÃÌ>]Ê>V iÊ >Ã>iÊ«ÀÃÃ>Ê`>>ÊÊ>>Ê ÌVÀÃÃ]Ê«À>ÌÊ1Û -iÀÀ>Û>iÊÛ>ÊÊV Alessandria Claudio Moretti C’è un atleta alessandrino in vetta al campionato ligure MX 85 di motocross. Dopo la gara disputata sulla pista di Pieve di Teco e organizzata dal Moto Club Sanremo, Manuel Ulivi, promettente driver cassinese, portacolori del Team Valvoline Pro Racing Sport, conquista la leadership del campionato per la seconda volta in questa stagione. Già primo con buon margine, Ulivi era stato scavalcato dopo la prova di Ottabiano, dove aveva dovuto abbandonare per una foratura. A Pieve di Teco, forte del miglior tempo in prova, Ulivi ha accusato qualche difficoltà in partenza quando, per evitare di essere coinvolto in una caduta verificatasi da parte dei corridori che gli erano al fianco, ha dovuto rallentare ritrovandosi in sesta posizione. Da qui però comincia una rimonta rapida quanto irresistibile che nel breve volgere di qualche giro, gli permette di riconquistare la guida del gruppo e chiudere primo nella prima manche. Gara due risulta senza storia, perchè Ulivi, uscito per primo dal cancelletto di partenza, imprime alla gara il suo ritmo facendo il vuoto alle proprie spalle. Un’altra conferma per quello che è considerato uno dei maggiori talenti del nostro motocross, stabilmente inserito nel giro del Team Italia per la sua fascia di età. BILIARDO, GIGANTIELLO OK Si chiude con la vittoria di Bernardino Gigantiello, uno dei grandi favoriti della vigilia, il combattutissimo torneo di biliardo specialità 5 birilli disputato al CSB Salone di Rivalta Bormida. La kermesse rivaltese, disputata con la formula delle due gare su tre ai 60 punti, ha richiamato il solito numeroso pubblico e riservato ai presenti momenti di grande spettacolo. Particolarmente caldo, fino alla finalissima, il titolo per il beniamino di casa Edo Briata, che sospinto dal suo pubblico è riuscito ad arrivare fino all’ultimo atto, dove però ha ceduto alla maggiore esperienza dell’avversario. Ottima la riuscita della manifestazione, che ha completato nel giro di pochi giorni il suo tabellone, fissato a 64 partecipanti, confermando da un lato l’ottimo livello organizzativo raggiunto dal Csb Salone dall’altro il seguito che il biliardo ha in questo angolo di Piemonte. Fossano Serravalle 62 76 SERIE: 0-3. PARZIALI: 14-19, 22-37, 37-56. FOSSANO : Sordella ne, Fea 2, Arese 5, Stodo 11, Negri ne, Ait Outchane 2, Cantarelli 22, Rattalino ne, Grossi, Mondino 13, Conte ne, Carchia 7. All. Dematteis. SERRAVALLE: Zunino 10, Parodi 2, Lavagno 9, Taverna 12, Cepollina, Bonadeo 9, Magnone 4, Serafin 10, Tava, Marotto 20. All. Ponta. La festa a fine partita dei ragazzi di Serravalle Ancora lacrime di gioia per le alessandrine impegnate nei campionati regionali. Dopo la festa della scorsa settimana del Castelnuovo Scrivia femminile, approdato in A3, è la volta di Serravalle e Casale Basket sentire sullo sfondo le note di “We are the Champions” dei Queen. E non ce ne vogliano le avversarie che hanno comunque venduto a caro prezzo la pelle, di rado promozioni furono tanto meritate quanto quelle dei ragazzi di Ponta e Cardani. In C regionale il Gruppo Praga Serravalle ha davvero dominato dal primo all’ultimo minuto un campionato lunghissimo e ricco di insidie: i rossoblù, favoritissimi della vigilia, hanno steccato si e no in un paio di occasioni, margine più che accettabile visto l’impegno e l’intensità che Zunino e compagni ci hanno messo lungo l’arco della stagione. Presentatosi a Fossano sul beneaugurante vantaggio maturato in due gare casalinghe simili e in cui i cuneesi erano usciti dal campo sempre con la frustrazione di chi ha fatto il possibile ma non ha ottenuto nulla, il Gruppo Praga intuisce fin dalle prime battute di avere a disposizione l’occasione per chiudere la serie. Così già nel secondo quarto i rossoblù piazzano la zampata risolutiva: sul +15 al’intervallo (37-22), gli scriviani non si accontentano e nella terza decina ci mettono una pietra sopra (56-37) ed è DNC con ampio anticipo. Cattive notizie invece arrivano dai playout, dove l’Arona vince in casa e ribalta la serie salvezza contro Il Canestro Alessandria. Gara nervosa e tirata che i lacuali fanno loro nel terzo periodo, anche se nel finale di gara un tecnico alla panchina aronese tiene in forse l’esito fino in fondo. Mercoledì prossimo i novaresi, ancora tra le mura di casa, avranno la chance di rimandare al piano di sotto i biancoazzurri di Billi. Per un’alessandrina che rischia di perdere la massima serie regionale ce n’è invece un’altra che vi festeggia il ritorno dopo una decina di anni. A differenza della sfida contro il Pino Torinese, gara5 dell’epilogo di D contro la Ginnastica Torino sorride alla Tecpool Casale Basket, capace stavolta di sfruttare a dovere il fattorecampo. In avvio di gara i torinesi pagano gli sforzi dei precedenti durissimi match e sprofondano fino al -33: il 55-22 del 15’ arriva delle giocate di Ruiu Bialkowski e da 3 bombe consecutive di Giromini. La strada sembra in discesa, ma sul gran pressing i monferrini si perdono e nel quarto periodo la Ginnastica arriva in un paio di situazioni vicina a tornare sotto la decina. Ci pensa Zucca (con Ogliaro vicino al passo d’addio al basket giocato) a respingere la minaccia e a regalare allo storico sodalizio casalese una promozione che ne premia anche la collaborazione con la Junior da cui provengono gran parte dei ragazzi di Cardani. Nella poule salvezza sconfitta del Castelnuovo Scrivia a Torino contro l’Agnelli. b.nai. Il Corriere delle Province Alessandria 15 Lunedì 2 giugno 2014 SPORT VARI Podismo WEEK-END DI FUOCO UÊʺÇÊ >ÃVi»Ê>ÊÌiÀÃ]Ê-VÕÀ}ÊÃÕ«iÀÊ>>ÊVÀÃV>>Ì>Ê`ÊÌiÊ-«iÌ -iÌÌiÊ}ÀÊ`ÊVÀÃ>Ê Beach volley -Ì>}iÊiÃÌÛ>Ê>ÊÛ> À`>}Õââ ÌÀv>ÊÊv>i In alto, vincitori del “Trofeo 7 Cascine”, Bergaglio e Monterisi; a destra, Mamadou Yally Alessandria Claudio Moretti C on 117 concorrenti ai nastri di partenza, era grande l’attesa per la trentaquattresima edizione del “Trofeo 7 Cascine”, disputato a Tagliolo, principale appuntamento di una densissima settimana di podismo. Alla fine il successo premia un concorrente proveniente da fuori regione: il laziale Michele Monterisi dell’Atletica Tds, primo in 31’32” al termine di una gara corsa spalla a spalla con Hicham Dhimi, il nordafricano dell’Atletica Novese, secondo in 31’39”. Terzo gradino del podio per Marco Zuccarin (Atl. Pavese), in 32’16”, mentre più staccati terminano rispettaivamente quarto e quinto altri due portacolori dell’Atletica Novese, Mattia Grosso e Diego Scabbio. In campo femminile, torna a vincere, dominando, Ilaria Bergaglio (Solvay), che in 34’37” rifila importanti distacchi a tutte le avversarie: seconda è Cristina Bavazzano (Atl.Ovadese) in 38’00; terza Susanna Scaramucci (Atl.Varazze) in 38’19”. Nella panoramica delle altre gare della settimana, il tortonese Vincenzo Scuro (Parco Alpi Apuane) domina l’edizione 2014 della cronoscalata da Stazzano a Monte Spineto, rifilando oltre un minuto al secondo classificato Diego Picollo (Maratoneti Genovesi). Completa il podio ancora Hicham Dhimi (Atl.Novese), in 15’30”. Fra le donne, vittoria netta per Katia Figini (Azalai Tortona), in 16’32” (ottavo posto assoluto), davanti alla compagna di club Elehanna Silvani (17’23”). Vincitore a sorpresa per la dodicesima edizione de “Ra Bisranna”, disputata venerdì sera a Bosco Marengo. A imporsi è Mamadou Yally (Polisportiva Alessandria) che per una volta abbandona il calcio e precede di un secondo il rivale di giornata Saverio Bavosio (Ata Acqui): 21’58” il tempo del vincitore, 21’59” quello del secondo. Terzo posto per Edoardo Momo, dell’Avis Casale, col tempo di 22’07”. In campo femminile, Giovanna Caviglia, la bergamaschese della Brancaleone Asti, fa suo il trofeo in 24’50” davanti a Laura Costa (Vittorio Alfieri Asti, 25’01”). Dalla strada alla pista per la sesta “Corsa all’Americana”, di Ovada. Il trofeo finisce nelle mani di Luca Pari (ATA Acqui) che precede un duo tutto genovese, Giuseppe Pace e Fabio Scognamillo, entrambi della Podistica Peralto. Fra le donne, Susanna Scaramucci (Atl.Varazze) si impone davanti a Giovanna Mazzucco (Città di Genova). Fuori provincia, immancabili i podi di Silvio Gambetta e Loredana Ferrara, alfieri della Boggeri Arquata e impegnati a tempo pieno in Lombardia. Stavolta vanno entrambi a medaglia nella settima edizione de “La marcia della tigre”, disputata a Carpenzago di Robecco sul Naviglio, nel Milanese: Gambetta è terzo fra gli uomini alle spalle di Paolo Colombo (Gs Morbegno) e Antonio Curcio (Euratletica Milano); la Ferrara seconda fra le donne alle spalle di Loretta Giarda (Cento Torri Pavia). Bel risultato anche per Federica Bernardelli, tortonese doc, che si impone in campo femminile nella “Corri in pista” di Voghera sulla distanza dei 1500 metri, in 5’45”6. Figini e Scuro, vincitori della cronoscalata da Stazzano a Monte Spineto Prosegue il circuito alessandrino del beach volley, che con l’arrivo del mese di giugno si appresta ad entrare sempre più nel vivo. Molto attesa era la prova organizzata a Car tosio, nell’Acquese, dalla Asd Sports on the Beach in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Asti, che ha anche coinciso con l’inaugurazione della stagione estiva per le piscine del paese. Due le categorie in gara, 2x2 maschile e 2x2 femminile, con una quarantina fra atleti e atlete iscritti, e pronti a darsi battaglia fino all’ultimo punto. A spuntarla nel tabellone femminile sono Elisa Brondolo e Francesca Laguzzi, che battono in finale la coppia rivelazione del torneo, formata da Eleonora Gaviglio ed Elisabetta Ferraris, due ovadesi dalla formazione polisportiva, ma non due pallavoliste in senso stretto, che solo da poco hanno iniziato a cimentarsi con questo sport. In campo maschile, invece, l’alessandrino Luca Cravera e il valenzano Ivan Cassinari (compagni nelle fila dell’Alessandria Avbc) sbaragliano il campo e piegano in finale i liguri Alessandro Tiberi e Alessandro Lanza. Citazione per la coppia più “navigata” del torneo, quella formata da Fabrizio Gallitto e Simone Siri che, opposti a avversari nettamente più giovani, sono comunque riusciti a strappare un importante terzo posto finale, battendo anche a sorpresa i quotati fratelli Zaccone nella finalina per il terzo posto. 16 Lunedì 2 giugno 2014 Il Corriere delle Province Alessandria
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