ANNO 1 NUMERO 19 venerdì 16 maggio 2014 IS T A R G www.osservatore.eu ANIMA FRAGILE A pagina 2 La «grande opera» di Grottammare: il no della Soprintendenza e la reazione del Comune Samb, un anno da incorniciare: il pagellone dei promossi e dei bocciati A pag. 6 Verso lo sciopero generale, per la sanità è l’anno zero A pag.3 Martinsicuro senza Bandiera Blu, tra polemiche e azioni legali A pag.3 Micah P. Hinson dal vivo e gli eventi della settimana A pag. 7 VENTIRIGHE di Mario Di Vito L’uso del verbo «fare» In questi giorni, anzi in questi anni, di campagna elettorale permanente effettiva, chi governa passa gran parte del tempo dedicato alle esternazioni pubbliche a sottolineare che il proprio compito è di «fare» mentre le opposizioni esi limitano alle chiacchiere. Allora giù di frasi fatte e proverbi: «chi non fa non sbaglia», «chi non risica non rosica», e via dicendo. Se è vero che amministrare è questione molto più , è anche vero che la propaganda è caratteristica esclusiva di chi ricopre una funzione di comando. La verità è che questo è banalmente il livello del dibattito di questi tempi, per quanto possano essere sgradevoli questo livello e questi tempi. Vale la pena, in proposito, citare un famoso passaggio del «Giorno della civetta» di Leonardo Sciascia (anno di grazia 1961): «Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre». Più che un capolavoro letterario, un’ottima indicazione per le elezioni alle porte. pagina 2 www.osservatore.eu PRIMO PIANO Una grande (e tormentata) opera Anima, il polo culturale di Grottammare disegnato da Tschumi: ecco cosa succede È UNA QUESTIONE DI QUALITÀ. Anima è il nome della «grande opera» che entro il 2017 dovrebbe sorgere a Grottammare. Un lavoro colossale, un investimento non indifferente e una grande firma in calce a quello che viene annunciato come un polo per la creatività e il tempo libero. Della questione si discute – talvolta con polemiche da far tremare i muri – da qualche anno. Prima a San Benedetto, con la Fondazione Cassa di Risparmio che, alla fine, decise di non accogliere la proposta di fare qualcosa nella zona dell’ex stadio Ballarin. Era il 2011, questo fatto incrinò i rapporti tra il sindaco Giovanni Gaspari e il presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini, che giudicò migliore la proposta avanzata da Grottammare. Anima è nata così, figlia dell’ennesima guerra di campanile, in un certo senso. A battezzarla, comunque, c’è un nome che più internazionale non si può: l’archistar Bernard Tschumi, alla sua prima opera in terra italiana. Il progetto mastodontico costerà quasi 20 milioni di euro (2.500 euro al metro quadrato) e al suo interno dovrà accogliere un polo di pubblica utilità, casa per artisti e creativi del territorio, con tanto di auditorium da 1.500 posti. Ma non è questo che conta, non solo. La destinazione, infatti, è piuttosto generica e potrà voler dire tutto e il suo contrario: quello che importa davvero è la struttura in sé, già applaudita al Centre Pompidou di Parigi e al Maxxi di Roma. La forma di Anima è la sua stessa sostanza. Grottammare potrà fregiarsi di un’opera architettonica dall’indiscusso valore, Marini Marini si affermerà come magnate dell’arte, Tschumi metterà un piede in Italia. Tutto ok? Non proprio, la polemica è sempre dietro l’angolo. E se le valutazioni estetiche sono una questione di gusti personali (anche perché, sentire certi personaggi locali parlare in maniera tanto disinvolta di Pasolini, di «forma città» e di «mutazione antropologica» è sinceramente disarmante), le scintille vere e proprie sono arrivate poche settimane fa, quando la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici ha fatto arrivare al Comune un preavviso di «diniego dell’autorizzazione paesaggistica». Il sindaco Piergallini e Marini Marini hanno risposto a colpi di bordate, insistendo su un tasto molto sensibile di questi tempi incerti: la burocrazia che blocca il paese e frena lo sviluppo. «L’area – scrive la Soprintendenza – da un punto di vista sia ambientale sia paesaggistico, risulnta ancora libera, non occupata da costruzioni impattanti, se non da architetture di tipo rurale ed ha, invece, carattere ancora campestre ed agreste», inoltre «sono state recepite solo in maniera molto sommaria e marginale» i vari correttivi indicati. E ancora si punta il dito contro «l’impatto notevole del manufatto rispetto al particolare ambito paesaggistico. Opera che, per altezza e volume, sembra non inserirsi in maniera congrua in quel contesto, andando a celare e ad obliterare la serie di alberature esistenti all’estremità della pianura». La lettera è stata accolta prima con stupore («Abbiamo condiviso tutti i passaggi con la Soprintendenza», ha detto Marini Marini; persino Tschumi si è scomodato a rispondere che, a suo giudizio, ogni indicazione era stata seguita alla lettera), poi con rabbia e indignazione. Adesso, inevitabilmente, lo Nella foto a destra, la facciata di Anima, il polo culturale di Grottammare disegnato dall’archistar Bernard Tschumi e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Il progetto, che dovrebbe essere pronto per il 2017, costerà quasi 20 milioni di euro. Recentemente, però, è arrivato uno stop dalla Soprintendenza. Nelle due foto in basso: gli schizzi disegnati da Tschumi della «grande opera», gli esterni e gli interni. Il progetto è stato già illustrato, con entusiasmo del pubblico, al Centre Pompidou di Parigi e al Maxxi di Roma. scontro avrà anche una sfumatura politica. Le opposizioni scaricheranno le colpe dello stop sull’amministrazione e, pochi chilometri più a sud, Gaspari vede avverarsi la sua profezia, fatta durante la conferenza stampa di fine anno nel dicembre scorso, quando si dichiarò non del tutto convinto che Anima avrebbe mai visto la luce. Piergallini, qualche mese dopo, rispose con sottile crudeltà: «Non sarà un fallimento con il Palariviera». Schermaglie di poco conto, tutto sommato. Il problema, casomai, è che ancora non si capisce come la questione procederà. L’intenzione della giunta di Grottammare è di coinvol- gere la cittadinanza, nel tentativo di portare l’intera comunità a volere fortemente Anima e poi giocarsi la carta del «qui lo vogliono tutti» contro ogni laccio e lacciuolo. Dall’altra parte si allunga l’ombra di un’altra grande questione paesaggistica tutta marchigiana: la costruzione di un resort in cima al colle dell’Infinito di Leopardi, a Recanati. Lì la cosa va avanti da un quindicennio, tra carte bollate e una guerra senza quartiere tra la Soprintendenza e la signora Anna Maria Dalla Casapiccola, la committente. Ma lì, forse, un bene che va difeso dalle «magnifiche sorti e progressive» c’è davvero. Mario Di Vito www.osservatore.eu Martinsicuro, bandiera blu addio Colpa dell’inquinamento. Balneari infuriati CONTROLLI COSTANTI sulle acque del Vibrata. Chiarezza sullo stato del depuratore della Ruzzo Reti. Azioni legali verso i responsabili della perdita della Bandiera Blu. Gli operatori turistici di Martinsicuro incontrano l’amministrazione Camaioni e, all’indomani della mancata consegna del riconoscimento Fee, dettano la linea da seguire. La perdita del vessillo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Perché alle difficoltà con cui si confrontano ogni anno, si è aggiunto l’ultimo smacco che certifica Martinsicuro come una cittadina turistica di serie B rispetto ad altre località limitrofe. E ora gli operatori chiedono interventi urgenti e risolutivi per tutti quei problemi che si trascinano insoluti da anni. Tante infatti le chiacchiere finora spese dalla politica ad ogni situazione di emergenza, ma nulla più. Perché a determinare la perdita della Bandiera Blu ha influito anche e soprattutto l’inquinamento del Vibrata, con i conseguenti divieti di balneazione emanati a Martinsicuro. I parametri di valutazione della qualità delle acque infatti sono diventati più rigorosi, così come i requisiti richiesti dalla Fee: due condizioni che hanno messo sotto scacco la città. «Abbiamo chiesto controlli costanti sul Vibrata a monte del depuratore e a valle – ha affermato Amedeo Corsi, presidente dell’associazione Martinsicuro Vacanze – e vogliamo conoscere con chiarezza quanti e quali siano gli investimenti futuri della Ruzzo Reti, sia sull’impianto di depurazione che sulla rete idrica esistente». Il depuratore è infatti il primo indiziato del danno subito. Per gli interventi strutturali sono stati stanziati fondi, ed è in programma la realizzazione di un impianto ex novo, ma la tempistica è ancora molto vaga. Oltre a questo c’è da considerare una rete idrica sul territorio provinciale che necessiterebbe di interventi urgenti di ammodernamento. Ad ogni stagione, infatti, gli operatori turi- L’anno zero della sanità LA SANITÀ È uno dei settori più delicati della vita economica di un paese. In Italia, dell’argomento se ne occupano le Regioni. Nelle Marche, la vulgata corrente dice che a nord (Pesaro, Ancona, Macerata) si investe più che al sud (Ascoli), con tutti i problemi annessi e connessi. Se la lamentela (legittima) è un refrain costante, la polemica esplode periodicamente, ogni volta, cioè, che giunge notizia di un nuovo taglio, di un nuovo accorpamento, di una nuova sforbiciata ai servizi. L’Area Vasta Cinque è da anni prigioniera dello stesso problema: l’ospedale unico tra Ascoli e San Benedetto, progetto tanto ambizioso quanto, per ora, fantomatico. I reparti del Mazzoni e del Madonna del Soccorso continuano ad essere accorpati in base a un piano di area vasta scritto come se il polo ospedaliero unico esistesse già: lo schema è sempre lo stesso, in riviera si punta sulla medicina d’urgenza, nel capoluogo sulla lungodegenza. Un discorso che reggerebbe pure, in linea di principio, ma i fatti parlano di un oggettivo impoverimento sia dell’uno sia dell’altro ospedale. «L’ospedale unico andava fatto a suo tempo – ha detto Dino Giusti, sindacalista Cimo –, adesso la situazione è veramente pesante». Già, facendo un conto parziale dei servizi tagliati, il quadro che ne esce è davvero desolante. Si è parlato addirittura di cancellare il punto nascite di San Benedetto, poi ci sono tutti i reparti che hanno perso posti letto e personale, la chirurgia che soffre (il dottor Walter Siquini, vera eccellenza del Madonna del Soccorso, confidò qualche mese fa di riuscire a fare solo gli interventi di carattere oncologico), gli anestesisti ridotti allo stremo, addirittura la chiusura del bar all’ingresso, fino a episodi tra l’inquietante e il tragicomico come il blackout dell’estate scorsa o il direttore Remo Appignanesi costretto a mettersi a fare il centralinista in assenza degli stessi. L’aria che tira, adesso, è quella dello sciopero generale, una situazione dettata non solo dalle stici si trovano a dover fronteggiare, oltre ai divieti di balneazione, improvvise crisi idriche che lasciano a secco Martinsicuro, con tutti i disagi che ne conseguono. Non certo un’immagine decorosa per una cittadina a vocazione turistica e che potrebbe aver influito sulla mancata Bandiera Blu. Situazioni disdicevoli che la categoria non è più disposta a tollerare e per le quali chiede interventi risolutivi. Sul fronte del vessillo Fee non assegnato, Martinsicuro Vacanze insieme alle associazioni di Alba Adriatica sta valutando con gli avvocati le azioni legali da intraprendere per il danno subito. Nell’ambito dell’incontro, si è inoltre discusso dell’attuale divieto di balneazione che vige a 200 metri dalla foce del Vibrata, zona in cui si trovano uno chalet ed un albergo. In base alla nuova e più stringente normativa regionale, il divieto potrebbe essere prolungato fino ai primi di luglio, mettendo così in seria difficoltà le due strutture ricettive. L’amministrazione, per far fronte a questa situazione, starebbe valutando di assegnare ai due titolari concessioni temporanee a nord del divieto per collocare gli ombrelloni. Un’attenta riflessione inoltre, è stata fatta in merito all’isola pedonale sul lungomare, che quest’anno a giugno dovrebbe aprire parzialmente al traffico. Una decisione che la giunta starebbe riconsiderando dopo la perdita della Bandiera Blu, che prevede invece le isole pedonali sul territorio. Cinzia Rosati carenze oggettive, ma anche dalla – brutta – sensazione di non essere ascoltati dai vertici della Regione. Giuseppe Donati della Cisl, durante il presidio andato in scena martedì 13 maggio davanti al pronto soccorso, ha fatto trasparire parecchia irritazione per il fatto che Spacca avrebbe cacciato i sindacalisti durante un recente incontro. E sul banco degli imputati, adesso, ci sono proprio i vertici politici marchigiani, su tutti l’assessore al Piceno e vicepresidente Antonio Canzian che, a torto o a ragione, viene visto come l’uomo che avrebbe potuto fare e non ha fatto. I medici, intanto, stanno a guardare e aspettano che la situazione venga chiarita: la Regione ha intenzione o no di dare una mano all’Area Vasta Cinque come fa altrove? «Il rischio – spiegano i sindacati – è che l’ospedale unico si faccia davvero, ma solo perché uno tra Ascoli e San Benedetto finirà per essere chiuso». Prospettiva incoraggiante. m.d.v. pagina 3 pagina 4 www.osservatore.eu SAN BENEDETTO E DINTORNI Monteprandone, il programma del Movimento illustrato dai promotori I Cinque Stelle lanciano l’assalto: «Noi siamo un esempio di onestà» CI SARANNO ANCHE LORO in questa tornata elettorale per rinnovare il Consiglio comunale di Monteprandone. Il Movimento 5 Stelle, nato 2 anni fa sotto l'egida di Gianfranco Rupilli e Marcello Gabrielli, non ha voluto farsi trovare impreparato ed ha messo in campo una propria lista con Rupilli candidato sindaco. I due fondatori hanno asserito di voler «una Monteprandone che non sia vittima dell'arroganza dei potenti, come è stata finora. A governare devono andare i cittadini. Chi viene qui deve in un certo senso spogliarsi di ambizioni personali e interessi. Noi stessi ad esempio andiamo ad affiggere i nostri manifesti, senza delegare» Sui punti programmatici il Movimento 5 Stelle ha molto da rimproverare all'amministrazione uscente: «in perenne campagna elettorale- proseguono Rupilli e Gabrielli- a cosa è servito il Vista-Red? Qui nessuno giustifica chi commette infrazioni ma non si è avvertita la popolazione. Fecero una sola assemblea dopo l'installazione. Inoltre con i soldi del Vista-Red si è dato il via al progetto Monteprandone lavoro. Prendono i soldi dai cittadini e ci varano un programma di assunzione per altri cittadini. Fare così è sbagliato. Sono altre le spese da tagliare per varare programmi. Guarda caso oggi il Vista-Red è spento. Chissà perchè?» Un altro perno del programma è una città «a misura di bambino. Vogliamo i baby pit-stop, il Consiglio comunale per ragazzi, la creazione di un eco-parco nel tratto di divisione fra Centobuchi e Monteprandone, anche per riavvicinare le due realtà. L'ambiente è sempre stato un punto nevralgico di questo movimento. Per ciò ci teniamo a ribadire un "no" secco alla centrale a biomasse. Cosi come intendiamo portare avanti una lotta senza quartiere alla cementificazione selvaggia. Monteprandone è stata devastata in questi anni dalla costruzione senza freni. I risultati li vediamo poi quando da Monteprandone si verificano episodi di disagio durante il maltempo ». In tema di rifiuti poi Rupilli e Gabrielli propongono un piano per una città «a rifiuti zero. Ne trarrebbero beneficio sia l'ambiente stesso che i cittadini con la riduzione della Tari e la creazione di un "ecobancomat", con tracciabilità telematica per la carica del sistema di recupero dei rifiuti». Matteo Pierantozzi MARTINSICURO Cinema Ambra, eterna incompiuta: il concorso di idee è fermo NIENTE DA FARE PER IL CINEMA Ambra. Il rudere in piazza Cavour è destinato a rimanere ancora per molto nel limbo in cui giace ormai da decenni. E’ sempre in fase di elaborazione infatti il concorso di idee che avrebbe dovuto fornire all’amministrazione Camaioni una serie di progetti con cui decidere il futuro della struttura. Era il mese di gennaio quando il bando era stato annunciato in dirittura d’arrivo e di imminente pubblicazione, con la conseguente valutazione entro giugno-luglio degli elaborati pervenuti. Per l’estate, insomma, il quadro della situazione sarebbe stato più chiaro. Invece. Invece. A metà maggio l’assessore ai lavori pubblici Andrea D’Ambrosio, in merito a quello stesso concorso di idee, assicura che «è stato predisposto dagli uffici e dovrebbe essere pubblicato a breve». Quando con esattezza, però, non è però dato sapersi. E presupponendo che siano previsti almeno tre mesi di tempo per la consegna degli elaborati, qualsiasi successiva valutazione o decisione sarà rimandata in autunno, o forse a fine anno. E intanto il cinema attende ancora. Dopo l’annullamento nel 2012 del progetto da tre milioni di euro della precedente amministrazione Di Salvatore, dopo la riconversione del mutuo da 600mila euro stanziato per la realizzazione della struttura, e del congelamento dei 450mila euro finanziati dalla Tercas (che potrebbero non essere nuovamente stanziati in futuro), l’amministrazione Camaioni ancora non chiarisce quale sarà la sorte dell’ex cinema. Nulla al momento ha una parvenza di certezza: come la struttura sarà riconvertita, con quali fondi, in quali tempi. Resta ora da capire quali siano le reali intenzioni della giunta, e se dotare al più presto una città come Martinsicuro di un luogo preposto alla cultura (attualmente inesistente) rientri davvero, al di là dei proclami, tra le priorità di questa amministrazione. c.ros. www.osservatore.eu pagina 5 SAN BENEDETTO E DINTORNI I pentastellati: «Qui è un deserto, noi siamo la vera speranza» «Bisogna tornare a fare politica» qui, una ragazza ci ha risposto «FAR TORNARE LA VOGLIA di parte"manca l'aggregazione". Per il socipare alla vita politica. Solo così ciale poi siamo in alto mare. Pospotremo migliorare le sorti del sibile non si riescano a fare dei paese e ridargli slancio. Il Comune voucher o dei progetti per disocdi Monsampolo poi è perfetto per cupati o giovani in difficoltà come questo esperimento, visto che è un negli altri Comuni?». Altra quedeserto sotto ogni punto di vista, stione presa in esame il campo dai servizi all'economia ai mo- MONSAMPOLO sportivo: «quando andremo in menti sociali. Solo i cittadini possono farlo tornare in vita». Ci tremmo prendere risorse per far Consiglio- prosegue Guido Benicredono i militanti del Movimento ripartire l'economia locale, non gni- faremo di tutto per capire cosa Cinque Stelle con Guido Benigni solo in senso turistico ma anche ci sia scritto in quella convenzione. che ha mostrato chiarezza di in- nel campo dell'artigianato. Un Lì siamo di fronte ad un accordo tenti e idee da realizzare «assieme campo che ha fatto la storia di vergognoso fra pubblico e privato ai cittadini naturalmente- continua Monsampolo ed ora totalmente e ancora non se ne viene fuori. Se il giovane militante pentastellato, messo all'angolo. Potrebbe dare vinceremo intraprenderemo in corsa in questa tornata eletto- speranza e un futuro a tanti gio- azioni legali per restituire il campo rale- abbiamo varato una serie di vani che stanno a spasso». Già, i alla popolazione. Per questo vospunti programmatici, che appro- giovani, altra "questione" sociale gliamo fare come i deputati e senafondiremo poi di volta in volta as- del paese, per usare un'espressione tori a 5 Stelle quando dicono di sieme alla cittadinanza negli un pò inadeguata: «qui da noi le voler aprire le stanze del potere incontri pubblici che faremo da giovani generazioni non sanno come "scatolette di tonno". Noi faqui fino al 25 maggio. D'altronde cosa fare. Non c'è un centro gio- remo ugualmente con il Comune se leggiamo i programmi sono vani degno di questo nome. A di Monsampolo. Tutto però ripeto, quasi tutti uguali. C'è chi è credi- Monsampolo mancano i momenti parte dai cittadini che devono torbile però e chi no. Monsampolo ha sociali. Nella serie di video che ab- nare ad impegnarsi e a controllare molte potenzialità, si pensi al suo biamo realizzato, chiedendo ai cit- i propri amministratori». centro storico per esempio. Do- tadini cosa mancasse secondo loro m. pie. vrebbe essere valorizzato a dovere. Un turista che viene qui non ha nessun tipo di servizio e scarseggiano anche strutture alberghiere e ristorative». Una tiratina di orec«LE NOSTRE PRIORITÀ Sono il lavoro e chie sulla questione "fondi europorre un freno alla fuga di giovani pei": «qui ci sono forti difficoltà ad che si registra ad Offida che non intercettare gli incentivi del Fondo avendo opportunità e un futuro certo Sociale Europeo. C'è poca attenmigrano verso altri lidi. Ci presenzione verso questo punto, snobtiamo perché siamo stati l’unica forza bato dalle amministrazioni di opposizione seria e propositiva passate. Invece è da lì che ponegli ultimi cinque anni». Adalberto Massicci, candidato sindaco con la lista “Forza Italia Offida”, espone i punti caratterizzanti della proposta elettorale facente riferimento al cen- del genere occorra concentrarsi su trodestra che sfiderà il sindaco questo. Rimanendo sull’aspetto del uscente Valerio Lucciarini e gli altri problema lavoro dobbiamo puntare pretendenti alla carica di primo citta- maggiormente sull’agricoltura, che è dino che sono Luigino Nespeca per la uno dei perni dell’economia offidana. lista “Officina Offida” ed Ermanno Favorire il commercio dei prodotti a Mandozzi del Movimento 5 Stelle. «Il km0, vista l’eccellenza di molti nostri Comune deve attirare imprese ed in- prodotti, con il Comune che dovrà vestimenti- prosegue il candidato sin- mettere a disposizione delle strutture daco di Forza Italia- lavorando per rilanciare un settore che può dare sull’abbassamento drastico della leva grandi soddisfazioni al nostro terrifiscale comunale e sui costi dell’ener- torio. In tal senso occorre puntare di gia. Riteniamo che in un momento più sulla pubblicità, ad Offida ogni Forza Italia, missione impossibile OFFIDA anno c’è una mostra-mercato del vino. Noi pensiamo che occorra non tanto attirare persone a comperare qui, ma lavorare maggiormente sullo sviluppo delle nostre etichette in tutta l’Italia, quindi dare il via ad una fortissima campagna pubblicitaria fuori da Offida. Per esempio perché non adoperarsi per far vendere i nostri vini sulle tratte di Trenitalia?» Punto dolente per il candidato sindaco forzista il Bilancio con una stilettata a Lucciarini sul fronte di mutui e debiti «di cui siamo sommersi- afferma Massicci- l’ultimo è stato acceso a marzo di quest’anno per un ammontare di 400 mila euro e della durata di vent’anni. Il Bilancio poi è fuori controllo checché ne dica la maggioranza uscente. A nostro avviso occorre darsi una regolata. E farla finita con contributi che noi riteniamo “ad personam». m.pie. pagina 6 www.osservatore.eu SECONDO TEMPO Samb, promossi e bocciati Campionato concluso e stravinto: ecco il nostro pagellone, in attesa delle sfide societarie 9 AI MARGINI DI UN CAMPIONATO CHE È STATO UNA MARCIA TRIONFALE, ECCO IL CLASSICO PAGELLONE DI FINE CAMPIONATO. OVVIAMENTE TUTTI I PROMOSSI, MA... Fabio Zuccheri (Classe '95) - Non inizia benissimo e manca di sicurezza nelle prime battute del campionato. Con il passare delle gare inizia a dimostrare maggior grinta. Voto: 6.5 Marco Amaranti (Classe '79) - Un motorino sulla fascia esterna. Incarna l'essenza del perfetto esterno difensivo. Ottimo in copertura, grandi ripartenze e perfetto in fase offensiva. Voto: 8.0 Davide Viti (Classe '94) - Giovane, ma con l'esperienza di un veterano. Gioca tanto e bene nei ruoli difensivi di centrale ed esterno. Segna gol im- Il grande expo dell’arte SI SONO ACCESE LE LUCI sulla quarta edizione dell’Expo di arte contemporanea organizzato da Marche Centro d’Arte. Domenica 11 maggio alle ore 17.30 si sono aperte le porte sulle 4 sedi espositive a Cupra Marittima, Monteprandone, Offida e San Benedetto Le inaugurazioni hanno visto un bell’afflusso di pubblico e la partecipazione delle autorità. L’Expo resterà aperto fino al 30 giugno in queste sedi e con i seguenti orari: Pala Riviera San Benedetto del Tronto tutti i giorni 20.00 – 23.00, Stazione Ferroviaria – ex spogliatoi Cupra Marittima 18-20 lunedì e martedì chiuso, Galleria Marconi Cupra Marittima 16.0019.30 domenica chiuso, Palazzo Parissi Monteprandone venerdì sabato - domenica 18-20, Showroom Ciù Ciù Offida 10.3013.00 e 16.30-19.30 portanti (a Montegranaro contro la Folgore Falerone) dando un apporto eccezionale. Voto: 7.5 Mame Serigne Seye (Classe '86) - Fisicamente imponente sovrasta gli avversari colmando qualche lacuna tecniche con grinta e potenza. Voto: 7 Pierluigi Borghetti (Classe '84) Non parte benissimo, poi ingrana alla grande. Commette qualche errore, ma fa benissimo il suo mestiere mettendo a segno pure qualche gol. Voto: 7 Davide Traini (Classe '82) - Qualche problema fisico lo rallenta, ma avanza a denti stretti illuminando il centrocampo come un faro. Voto: 7.5 Filippo Baldinini (Classe '87) - Non sbaglia un colpo. Tassello importante del puzzle del centrocampo di Mosconi ha grande intelligenza tecnica e non sbaglia quasi mai. Voto: 8 Simone Fedeli (Classe '90) - Un tornado. In fase offensiva mette in difficoltà gli avversari con la sua esuberanza giovanile che, però, risulta un'arma a doppio taglio e spesso lo porta a commettere errori ingenui. Voto: 6.5 Walter Piccioni (Classe '78) - Apporto straordinario. Si sacrifica correndo come un matto. Segna e fa segnare. Decisamente il valore aggiunto, eppure qualcuno lo aveva criticato al suo arrivo. Voto: 7 Ettore Padovani (Classe '89) - Si ferma a 19 reti. Pecca di cattiveria in zona gol, ma fa impazzire i marcatori. Si trova bene in tutti i ruoli offensivi. Gioca da esterno e confeziona bellissime giocate. Abile da centrale, anche se non è la sua zona ideale. Voto: 8 Romano Tozzi Borsoi (Classe '79) Di categoria superiore, e si vede. Impallina gli avversari decidendo, spesso, le partite da solo. Il finalizzatore necessario nello schema di Mosconi, quando manca si sente... Voto: niores a giocare un paio di partite in prima squadra. Si presenta con un eurogol e fa vedere belle giocate. Ha tanto da dimostrare e tanto da lavorare, partendo da una ottima base. Voto: 6.5 Antonio Ciccarelli (Classe '96) Gioca poco ed a campionato concluso, ma ha comunque dimostrato il suo valore. La tecnica è grezza, ma con il giusto impegno potrebbe togliersi qualche soddisfazione. Voto: Guido Galli (Classe '87) - Da tito6.5 lare o a gara in corsa segna e fa segnare. Corre e da una scossa Emanuele Fiore (Classe '94) - Non all'attacco rossoblù quando questo trova molti spazi per esprimersi, ma manca di idee. Voto: 7 dimostra buone qualità quando viene chiamato in causa. Commette qual- Mattia Fabiani (Classe '90) - Gioca che errore, ma non demerita. Voto: pochissimo, forse meno di tutti, ma 6.5 un voto se lo merita perchè quando impiegato non ha mai dato segni di Giulio Gorini (Classe '91) - Un jolly insofferenza e ha fatto il suo menel mazzo della Samb. Parte sul- stiere. Voto: 6.5 l'esterno, passa centrale in difesa e non sfigura neanche a centrocampo. Andrea Mosconi - Ha avuto a diVoto: 6.5 sposizione una squadra evidenteEdoardo Tartabini (Classe '88) - Parte mente da categoria superiore e lo ha titolare ad inizio campionato, poi dimostrato con il record di punti ed viene relegato in panchina, ma non un buon gioco. S'è preso la prima molla. Anche lui duttile, si adatta a ri- posizione dalla seconda giornata e coprire ruoli che non sono nel suo non l'ha mollata fino alla fine del DNA. Voto: 7 campionato. L'unica pecca? il torneo vinto tanto in anticipo, si Moreno Zebi (Classe '80) - Spesso ai potevano vedere più giovani in box non riesce a dare il suo contri- campo. Voto : 7.5 buto, ma quando è stato impiegato ha Domenico Del Zompo dimostrato buona visione di gioco e grande precisione nell'impostazione dei passaggi. Voto: 6.5 Thomas Ventanni (Classe '91) Anche lui impiegato un po' ovunque nel campo risponde sempre bene anche se non brilla a causa, forse, dello scarso minutaggio. Voto: 6.5 Souleymane Diarra (Classe '94) L'unico giovane promosso dalla JuCULTURA A scuola di tolleranza UN INCONTRO VOLTO a sensibilizzare gli studenti sulle tematiche della tolleranza e del rispetto di ogni essere umano. Alla presenza degli studenti, della Dirigente Francesca Fraticelli, degli insegnanti della Scuola secondaria di I grado “C. Allegretti”, si è svolto sabato 10 maggio, nel Teatro del Centro Pacetti di Monteprandone l'incontro con la scrittrice Liliana D'Angelo. L'iniziativa ha rappresentato il momento conclusivo di un progetto che ha coinvolto gli alunni delle classi prime e seconde nella lettura del giallo “Il segreto di Villa Camilla” e gli alunni delle classi terze del romanzo “Il profumo delle viole”. I ragazzi hanno partecipato con grande entusiasmo alla significativa iniziativa grazie all'opportunità di interloquire con la scrittrice rivolgendo molte domande personali e professionali che hanno costituito il perno intorno al quale si è orientato l'incontro. Sono stati protagonisti anche per aver eseguito brani musicali adattati alle tematiche affrontate nei libri letti. La professoressa D'Angelo ha interessato i ragazzi parlando delle tematiche sviluppate nei suoi libri, delle modalità, dello stile della sua scrittura e del suo percorso di scrittrice. Ha esortato gli studenti ad amare la lettura che rende più coscienti e consapevoli, più creativi, meno soggetti a pregiudizi e condizionamenti e arricchisce le esistenze. m. pie. www.osservatore.eu pagina 7 SECONDO TEMPO La dolcezza di Micah P. Hinson per un concerto imperdibile IL POETICO FOLK di Micah P. Hinson torna ad incantare Avere trentatré anni e una vita che vanta più colpi di scena di una pellicola cinematografica. E poi avere una voce profonda, una sensibilità capace di indagare la vita in tutte le sue angolazioni, di spogliarla di prevedibili e inossidabili convenzioni, di stanchi e celebrati cliché per restituirla impregnata di quell’autenticità che possiede solo chi sa sentire veramente. Su Micah P. Hinson aleggia la fama del cantautorato americano anni Noventa e non a torto. Passioni alienanti, scelte distruttive, una vita da poeta maledetto che incontra – come da copione - l’intramontabile binomio genio e sregolatezza, il cantautore texano non ha nulla (o quasi) da invidiare ai suoi precursori. Nemmeno quella voce, da cantante consumato, che tradisce i retroscena di una vita spesa alla continua ricerca del lato più tragico della bellezza o quei testi impregnati di atmosfere crepuscolari, visionarie, evocative. Sarà un ritorno in pieno stile quello di Hinson che, dopo Live l’incidente del 2011, pur senza imbracciare la chitarra, aiutato da alcuni amici musicisti, confeziona il mirabolante “Micah P.Hinson and Nothing” e torna sulle scene del panorama musicale internazionale con un tour di solo sei date che, domenica 18 maggio alle 21.30, toccherà anche il Teatro Leopardi di San Ginesio. L’album che, come il titolo- sulla scia dei precedenti – suggerisce, rivela l’esigenza del songwriter di raccontare con schiettezza gli ultimi fatti della sua vita, affida al folk ed al country, intonato con il banjo, le melodie delle canzoni in cui, una sopraggiunta maturità, immortala un’artista capace di scrivere un brano come “On the way Home” , una riconciliazione con le proprie radici (e con se stesso?) o un testo beneaugurante come “Love, Wait for me”, solo due delle dodici tracce di un disco che conserva l’originalità carezzevole e disarmante di “Beneath The Rose”. Cristina Aureli Cinema Il festival CASA DI BAMBOLE DI HENRIK IBSEN, 17 maggio ore 21 Nuovo Teatro di Capodarco, Fermo OMAGGIO ALLA MUSICA POPOLARE Samuele Telari, 17 maggio ore 21.15, Auditorium Comunale, San Benedetto del Tronto GRAND TOUR MUSEI 17 maggio dalle 10 alle 1.00 e 18 maggio dalle 10 alle 20 Museo Civiltà Marinara delle Marche, Pinacoteca del Mare, Museo Ittico “A. Capriotti” San Benedetto del Tronto CAMPIONATI NAZIONALI INDIVIDUALI DI SUBBUTEO 17 e 18 maggio, Palasport B. Speca, San Benedetto del Tronto MERCATINO ANTIQUARIO 17 e 18 maggio dalle 10 alle 20, Centro storico, Ascoli Piceno INCONTRO CON RATI, 23 maggio ANTONIO SCUore 21.15 Sala dei Ritratti, Fermo Osservatore.eu direttore responsabile Mario Di Vito 16 maggio Dan Stuart, rosso su verde dal vivo allo Spazio Isi Appuntamento venerdì 16 maggio alle 21, nella cornice retrò di Spazio ISI, con il leggendario frontman dei Green on Red, Dan Stuart. Dopo anni di militanza nella band rock di Tucson, 15 anni dal primo album da solista, accompagnato da Antonio Gramentieri dei Sacri Cuori, il cantante californiano torna a calcare i palcoscenici di tutto il mondo con “The Deliverance of Marlowe Billings”, disco autobiografico dal sapore intimista, malinconico e sofferto. Info: 338.1569704 22 maggio ‘Lunchbox’, amore surreale al cinema Margherita Premiato al Festival di Cannes 2013, per la rassegna Cinema d’Essai, il Cinema Margherita proietterà, giovedì 22 maggio alle 21.15, la pellicola “Lunchbox”, opera prima del regista Ritesh Batra. Ambientato a Mumbai, Ila e Saajan, intrecciano, grazie ad un cestino da pranzo, una fitta corrispondenza epistolare in grado di rivelare la loro natura più autentica. Una storia d’amore semplice e genuina, intessuta di humor e leggerezza. Protagonisti: Irrfan Khan e Nimrat Kaur 22 e 23 maggio Musica indipednente, appuntamento a Macerata Il 22 e il 23 maggio a Macerata e il 24 e il 25 a San Ginesio va in scena Hamlin fest, il festival che racconta la musica indipendente in tutte le sue declinazioni, dal rock al pop, dal folk all’elettronica. Stand commerciali, concerti, proiezioni, degustazioni e workshop popoleranno il centro storico per trasformarlo in un laboratorio a cielo aperto di sperimentazione e creatività. Ad esibirsi, tra gli altri, Bachi da Pietra, Edible Woman, JoyCut, Family Portrait, M+A. editore: Liberi Cantieri Digitali società cooperativa p. iva: 02093390447 editore e testata iscritti al ROC con il numero 24106 ex art. 16 L. 62/2001 chiuso Mercoledì 14 maggio redazione@osservatore.eu redazione e sede legale: via Gronchi 12 63074 San Benedetto del Tronto stampa: Fastedit, via Gramsci 11/15 Acquaviva Picena commerciale: pubblicita@lcd.coop 0735480645 tiratura: 3500 copie
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