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Inizio a stento a credere di
vivere in un paese normale.
Non che ne sia stato mai
convinto, ma nutrivo intime
speranze. Bovalino, Siderno,
a tratti Monasterace e
Ardore, Sant'Ilario e San
Luca, e l'elenco è ampio,
sono paesi senza più un'anima, senza una guida sicura.
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CONTROCOPERTINA
Sviluppo
e
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DOMENICA 13 APRILE
3
sapori
Il vicesindaco di Ciminà Nicola Polifroni (3) ha
portato a Mammola la testimoinianza dei benifici
incontrati dal Caciocavallo dopo il riconoscimento di
presidio Slow Food;Alessandro Pugliese (1) è il fiduciario
della Condotta Slow Food Locride; Totò Longo (6)
sindaco di Mammola, centro che ha dimostrato nei fatti
che il turismo enagostranomico nella Locride non è un
miraggio; Rosario Condarcuri (7)
si è soffermato sull’importanza del binomio
comunicazione-eccellenze del territorio;
Pierfrancesco Multari (2) è il fiduciario nella
Locride dell’Associazione Italiana Sommelier.
Caseifico Restagno, nella foto (4)
uno dei responsabili della nuova
frontiera gastronomica della della
Vallata del Torbido: la Ricotta
Salata. EleonoraUccellini
(5) delegata Italia Nostra
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Slow Food, vocazione Locride
Una domenica a Mammola tra l'ascesa dei progetti veri
e il primo flop dell'Unione dei Comuni del Torbido
Dalla sorprendente Mammola, grande eccellenza del turismo enogastronomico nella Locride, in occasione del primo Congresso Slow Food in terra nostra,
è emerso, dalla parole di Alessandro Pugliese, fiduciario della Condotta
locridea, un principio categorico: “Promuovere i prodotti di qualità, non c'è
spazio per altro, Slow Food si distingue in Italia e nel mondo per serietà e competenza»
Padrone di casa domenica scorsa la Ricotta affumicata locale, che insieme al
Caciocavallo di Ciminà e insieme al Mantonico di Bianco e Grano Iermano di
Canolo, rappresentano quella doppia coppia, da cui bisogna iniziare a giocarsela, senza bluff, con il resto del mondo.
Basta patacche, basta puntate al buio, basta spinte e compari. Chi vuole sedersi intorno a un tavolo di qualità, devi esorcizzare briscole e carichi.
Unica nota negativa della mattinata domenicale mammolese, il totale disinteresse dei pionieri dell'Unione dei Comuni della Vallata del Torbido, che come
tutti gli altri politici locali, presenziano, con le loro facce camuse, solo possibilità di incarichi in comunità montane, parchi e bonifiche, poi preparano le liste.
Quando invece si dovrebbero calare sui tavoli progetti concreti di crescita economica con conseguente occupazione duratura, i comizianti estremi, gradiscono la comoda latitanza. Non mentale, quest'ultima è già stata ampiamente
diagnosticata da un nostro precedente articolo. (em)
SETTIMANALE
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PRIMO PIANO
DOMENICA 13 APRILE
4
di Doroteo
M ORTACCI
Esclusivo, gli alieni sono
sbarcati nella Locride
I
nizio a stento a credere di vivere in un paese normale. Non
che ne sia stato mai convinto,
ma nutrivo intime speranze.
Bovalino, Siderno, a tratti
Monasterace e Ardore, Sant'Ilario
e San Luca, e l'elenco è ampio,
sono paesi senza più un'anima,
senza una guida sicura. E questo da
anni sia chiaro, non da pochi mesi.
Insomma luoghi con atavici e irrisolti problemi, dall'immondizia alle
buche nelle strade, dai lungomari
spenti alle speculazioni amministrative. Un mondo, la Locride,
buio, assente, vuoto. Lo specchio
della sua classe dirigente e politica.
In questi ultimi mesi però ci sono
segnali positivi, i marziani, forse
venusiani, difficile tratteggiarne i
lineamenti, sono sbarcati sulla
terra, e tra tutti i luoghi hanno scelto la Locride, che culo, e si sono
confusi tra i militanti dei circoli del
Pd, dell'Ncd, di Sel e di chi più ne
ha più ne metta. Si sono mischiati
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A Siderno c’è un tratto della famosa e antica via Dromo
che, per vezzo, cambia spesso nome. Con la Prima
Repubblica si chiamava via Grande, nella Seconda
Repubblica divenne via Mazzini ed ora nell’era dei commissari i residenti l’hanno ribattezzata via dell’erba alta.
“Talebani”all’opera
sulla pista d’atterraggio
Reduce dal bombardamento studentesco, la pista d’atterraggio della villa comunale di Siderno perde pezzi.
Ormai i “talebani” con lo zaino sulle spalle hanno provveduto a radere al suolo tutti i punti luce. Tanto non controlla nessuno. La “fotosintesi cloroffilliana” è servita.
insomma tra una categoria di soggetti, i politici locali (specie le
nuove leve), di cui è complicato
capirne le intenzioni e le parole
così da non destare sospetti e non
essere scoperti. Ma essendo ospiti
venuti da lontano e non conoscendo quindi usi e costumi del territorio, non sono stati informati del
fatto che la Locride è un mondo a
parte, staccato dal resto dell'Italia,
è un piccolo universo in una piccola regione, la Calabria. Difficile da
spiegare per chi arriva da un altro
pianeta, specie se accendendo la tv
e leggendo i giornali i marziani si
vedono bombardati a tutte le ore
da Matteo Renzi e le sue rivoluzioni sul mondo del lavoro, da
Angelino Alfano e la sua idea di
“nuovo” e dai leghisti che gridano
al secessionismo, il tutto accompagnato dalla costante presenza di
Berlusconi. Così, frastornati anche
dal fatto che la Locride ha espresso
pure un ministro, la Lanzetta, i
nostri alieni hanno pensato che la
Locride fosse il centro del mondo,
si sono sentiti al pari di Angelino e
Matteo, come fossero seduti tra
Berlusconi e Vendola, ed hanno
iniziato a sfornare comunicati
stampa, interviste ed editoriali in
cui ragionano sulla risoluzione dei
problemi del pil e dell'industria,
della sanità, della disoccupazione,
della guerra in medio Oriente e
della crisi del gas in Ucraina.
Qualcuno ha suggerito a Renzi
anche come risolvere il problema
dell'Euro attraverso una notte di
passione con la Merkel. Ma quali
economisti, premi nobel e scienziati, per risolvere i problemi dell'Italia
e del mondo è sufficiente interrogare i politici della Locride, che in
20 anni hanno devastato e desertificato un territorio intero lasciandolo alla canna del gas, ma oggi,
alle porte delle elezioni europee,
regionali e in qualche caso comunali, hanno la ricetta per tutto,
anche per la pace nel mondo.
Portatemi con voi su Marte.
Unical, quanto ci costi?
Contrasti all'ateneo di Arcavacata per il clamoroso rincaro della seconda rata
È polemica all'Unical.
Il rincaro della seconda rata ha
destato un certo allarme fra gli studenti a cui non rimane altro che
invadere i social network con le
loro osservazioni e i loro dissensi.
“Che vergogna, è assurdo.
L'importo della mia seconda rata è
aumentato del doppio rispetto allo
scorso anno. È ingiusto! La gente
onesta subisce gli aumenti lasciando spazio a chi imbroglia”.
Questo, come tanti altri, è lo sfogo
di uno degli iscritti all'università
della Calabria.
Da cosa è scaturita questa maggiorazione?
Quest'anno l'indicatore della situazione economica equivalente, più
noto come ISEE, per valutare la
condizione economica degli studenti, ha tenuto conto non solo del
reddito ma anche del patrimonio.
In poche parole ecco rintracciata la
principale causa dell'aumento della
seconda rata in scadenza questo 31
maggio.
Il problema è stato affrontato dal
rappresentante degli studenti
dell'Unical, Mirko Riccelli, che da
portavoce ha affermato: “Molti
immobili non producono reddito.
E poi non è detto che i proprietari
di case (magari ereditate) stiano
bene economicamente”.
Si lamentano, questi studenti la cui
condizione è sempre più precaria,
e si lamentano del fatto che le tasse
subiscano continui rincari, seppure
i servizi diventino sempre meno
efficienti. Secondo alcuni dati,
sono più della metà i ragazzi
costretti a risiedere nella zona di
Cosenza per poter frequentare, a
causa della lontananza dei loro
paesi da Arcavacata di Rende.
Non bastavano i trasporti sempre
meno funzionali, e nemmeno gli
affitti sempre più alle stelle... ci
mancava solo il rincaro delle tasse
scolastiche, nei casi più gravi, del 50
per cento in più rispetto allo scorso
anno.
Mirko Riccelli rintraccia una certa
inefficienza nella proporzionalità
con cui viene stabilita la cifra dell'importo da pagare : “Purtroppo il
tetto massimo della fascia di reddito è di 40.000 euro. Così, all'Unical,
il figlio di un ricchissimo imprenditore pagherà 1400 euro -importo
massimo della contribuzione- proprio come una famiglia che presenta un ISEE pari a 40.000 euro,
magari anche con un mutuo alle
spalle!”.
Problemi tecnici insomma, che
rischiano però di intaccare il bilancio di una famiglia media che compie già troppi sacrifici per garantire
un futuro ai propri figli.
Gli studenti si sono rivolti al loro
capace rappresentante, pretendendo almeno una rateizzazione dell'importo.
Infatti Riccelli in Consiglio di
Amministrazione dell'Università,
ha proposto la rateizzazione.
Così, in attesa di nuove disposizioni, si potrebbe riflettere su un
aspetto troppo spesso trascurato:
in un paese democratico come il
nostro, l'istruzione non dovrebbe
essere un servizio gratuito? Le
tasse che puntualmente ci vengono
proposte, anzi imposte, non
dovrebbero prevedere questo servizio?
È proprio con la consapevolezza di
tale utopia che, agli studenti, non
rimane altro che sperare, almeno,
una dilazione dell'importo.
Sara Leone
Antica
gelateria
caffè
Strati
L'oasi del gelato. Dal 1958
L'agnello
di gelato...
Pastiera e colomba
di gelato...
Il tartufo
tradizionale...
I profiterols
tradizionale
al cioccolato,
bergamotto,
nocciola,
pistacchio e
limone.
Lasciatevi
tentare dalla
vetrina delle
novità
RIVIERA
PRIMO PIANO
C
ILARIO AMMENDOLIA
i siamo confrontati aspramente con
Scopelliti quando era all'apice della sua
forza. Oggi che è “ferito” seriamente
non ci va di maramaldeggiare.
Quindi abbiamo posto delle domande con grande rispetto ma assolutamente non in maniera
addomesticata. Ogni lettore leggendole avrà
modo di farsi una sua personale convinzione. La
nostra impressione e che molte risposte, condivisibili o meno, siano puntuali mentre altre
appaiano evasive e non tengano alcun conto
della domanda posta. Proprio per questo non
condivido quanti a “sinistra” hanno accolto
con soddisfazione la sentenza di condanna. Se
io fossi il candidato del PD vorrei che Scoppeliti
fosse innocente dal punto di vista penale per
poterlo sfidare e vincere sul terreno politico.
Per quanto riguarda la Locride appare evidente
il suo sfilarsi dal confronto degli anni passati per
ripiegare su singoli interventi che hanno carattere della discrezionalità e non si inseriscono in
un progetto complessivo.
Ringrazio il presidente Scopelliti per averci rilasciato l'intervista e, dal punto di vista del suo
destino personale, gli auguro ogni bene.
Presidente Scopelliti è un caso che quasi tutti i
presidenti della Regione Calabria siano stati
sottoposti ad indagini da parte della magistratura?
Si tratta, secondo Lei, di un “fattore ambientale”, di una “inclinazione a delinquere” oppure
il frutto di un’ipotetica invasione di campo del
potere giudiziario?
Ho massimo rispetto nella magistratura. Il quesito da voi posto però non riguarda solo questioni calabresi. Al momento gran parte delle
amministrazioni pubbliche registrano un limite
dell’azione politica, legato soprattutto a, come
dite voi, fattori ambientali ed a una normativa
che ha appesantito notevolmente l’iter burocratico per la realizzazione di opere, programmi e
progetti.
La lentezza dell’azione amministrativa degli
enti pubblici cammina di pari passo quindi con
l’eccessiva burocratizzazione, della quale, purtroppo, non possiamo non tenerne conto.
Nonostante tutto siamo comunque riusciti, con
molta fatica, a superare grandi ostacoli grazie
agli sforzi messi e alle capacità in campo con
tutta la squadra di governo regionale.
Auspico che soprattutto a livello di Governo
nazionale e di Parlamento si arrivi ad una maggiore semplificazione. Ne trarranno beneficio
tutti gli enti locali e soprattutto i cittadini.
Per quanto riguarda la magistratura, ritengo che
svolga il proprio ruolo, come è giusto che sia e
non è il mio compito giudicarne l’operato. Ho
rispettato le sentenze, le ho anche commentate.
Presidente, il nostro giornale conduce da anni
una battaglia contro la ndrangheta e la corruzione ma, contemporaneamente, contro lo scioglimento dei consigli comunali, contro la carcerazione preventiva e la giustizia sommaria. Non
ha niente da rimproverarsi il Presidente della
Regione più diffamata d’Italia per essere stato
in silenzio quando si scioglievano circa un
quarto dei consigli comunali della Locride, o
sul fatto che persone che Ella ha conosciuto
(ma vale per tutti e soprattutto per i soggetti più
deboli) e addirittura alcuni “suoi” candidati
siano tenuti in carcere da circa quattro anni
senza una condanna?
Parlando del vostro giornale permettetemi di
citare Pasquino Crupi. Ho avuto modo di
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approfondire la sua conoscenza negli ultimi
anni della sua esistenza. Ci siamo confrontati
nella diversità delle nostre idee ed abbiamo trovato grandi punti in comune. La Calabria, il
meridione, ha perso un grande uomo. Io ho
perso un grande interlocutore con cui, ne sono
convinto, avremmo potuto fare assieme grandi
battaglie per la nostra terra.
Per tornare alla domanda sottolineo che la lotta
alla ndrangheta e alla criminalità diffusa fa
parte della mia storia personale e politica, testimoniata da atti concreti, sia da Sindaco che da
Presidente di Regione. Ho subito varie intimidazioni, ultima in ordine di tempo, gravi minacce a me ed alla mia famiglia. Ma sono andato
sempre avanti.
Apprezzo il vostro impegno editoriale. Resto
comunque fortemente convinto che sui temi
legati al contrasto all’illegalità si debbano fare
meno “passerelle” o “sfilate” e più azioni tangibili. Sul territorio della locride, nella fattispecie,
purtroppo ne abbiamo viste anche troppe. La
sfida alla ndrangheta va combattuta con un
grande gioco di squadra. Ogni cittadino,
rappresentante delle istituzioni, delle
forze sociali ed economiche, dell’associazionismo, della chiesa, del
mondo
scientifico-culturale,
della magistratura, deve contribuire quotidianamente
portando il proprio piccolo ma significativo
contributo. Certo anche
e soprattutto le istituzioni devono lavorare
sempre meglio per
svolgere un ruolo fondamentale e creare le
condizioni affinché il cittadino si senta tutelato all’interno di un sistema sano e rispettoso delle regole. Le mafie le combatteremo
sempre a viso scoperto e, quando servirà, indicheremo i nomi e cognomi di coloro che
hanno messo in ginocchio questa terra e pensano di continuare a condizionarla.
Lei è stato condannato in quanto sindaco di
Reggio anche perché, secondo la magistratura, i bilanci comunali erano falsi. Lei dichiara di non aver saputo nulla delle liquidazioni a favore di Sé stessa da parte della dottoressa Orsola Fallara. Noi Le crediamo.
Resta una domanda: perché una professionista, sia pure sua amica e sua consulente di sua fiducia, avrebbe dovuto falsificare interi bilanci per rendere possibile
SETTIMANALE
www.rivieraweb.it
ppe
il decollo mediatico del “modello Reggio” ed i
suoi personali successi elettorali?
La condanna il primo grado apre uno scenario
non facile per centinaia di sindaci in tutta Italia
con bilanci certamente molto più critici di quello del Comune di Reggio Calabria. Anche nella
nostra regione, purtroppo, si registrano situazioni non eccellenti. Questa non vuole essere
una giustificazione, ma una constatazione della
reale situazione contabile di gran parte dei
Comuni d’Italia quali ad esempio, Torino,
Napoli, Roma, Palermo, Catania, Alessandria.
Questa sentenza, in sede penale, farà certamente discutere a lungo le posizioni di molti altri
primi cittadini d’Italia.
Il ‘modello Reggio’ di cui continuo ad essere un
fiero sostenitore, è un concetto molto più ampio
rispetto a quello che si è voluto fare intendere
to, non si aveva la minima quantificazione e con
sprechi assurdi in tutti i settori. Ricordo solo
quello della sanità che ha condizionato non solo
l’ente ma anche di tutti i calabresi. E di tutto ciò
parlano gli atti. In questo quadro drammatico,
all’interno del quale in pochi avrebbero voluto
impegnarsi, abbiamo operato con costanza e
grande determinazione. Il pareggio di bilancio
nel comparto sanitario, ormai raggiunto e certificato dal Tavolo Massicci, è la testimonianza
simbolo e la vittoria più importante della
Regione. Un risultato che va consegnato a tutti
i calabresi onesti che ci hanno chiesto di chiudere la stagione del malaffare e delle clientele.
Con il risanamento dei conti nel comparto sanitario, si aggiunge una rinnovata fiducia del
Governo nazionale nei confronti della Calabria,
un risultato non secondario in un’ottica di pro-
pelliti «Qualcosa
Modello Reggio?
DOMENICA 13 APRILE
7
to le importanti testimonianze archeologiche e
letterarie di questo territorio”. Solo per citare
alcuni esempi.
La decisione di dare subito le dimissioni rappresenta certamente un atto coraggioso, trasparente, sicuramente democratico. Ora però
la Calabria deve darsi al più presto un governo
pienamente legittimato. Cosa si può fare affinché il confronto avvenga tra progetti alternativi
(ammesso che ci siano) e non sulla reciproca
criminalizzazione?
“Indipendentemente da tutto, e comunque
senza aspettare gli esiti della Legge Severino, ho
deciso di fare un passo indietro, ma anche tanti
in avanti. A poche ore dalla sentenza di primo
grado, ho manifestato in maniera chiara le mie
intenzioni. In nome del popolo italiano, è stata
interrotta questa esperienza ma intendo, con le
Abbiamo posto delle domande
con grande rispetto ma
assolutamente non in maniera
addomesticata. Ogni lettore
leggendole avrà modo di farsi
una sua personale convinzione
di ambizioso e
bello per la città»
Nella foto in alto a sinistra
Giuseppe Scopelliti con il
compianto nostro direttore Pasquino Crupi, qui
sopra fotografato durante
una puntata di “Matrix”,a
lato assieme all’ex Sindaco
di Rc , Demy Arena e sotto
assieme ai vertici del N.C.D.
con questa sentenza di primo grado. Reggio ha
vissuto in quegli anni un scatto in avanti in tutti
i settori che è stato mal digerito da certi ambiente poco inclini a vedere una realtà del mezzogiorno d’Italia emergere, ad esempio, quale
città Metropolitana. La politica, in questo caso,
invece di unirsi affinché si potesse continuare a
trarre benefici per il territorio si è divisa fortemente, quasi in una logica di autolesionismo. Il
‘modello Reggio’ è stato ed è la capacità di
poter realizzare anche nella propria città qualcosa di ambizioso e bello per tutti.
Ovviamente rispetto la condanna in primo
grado. Aggiungo però che proprio in questi
giorni, la Cassazione mi ha assolto perché il
fatto non costituisce reato relativamente alla
questione della discarica di Longhi Bovetto,
vicenda che risale al periodo in cui ero Sindaco
di Reggio. Ho avuto fiducia nella giustizia.
Nonostante il reato fosse prescritto, la Corte di
Cassazione, accogliendo i motivi di ricorso dei
miei difensori, avvocati Nico D’Ascola e
Pasquale Melissari, ha annullato la sentenza di
condanna sul presupposto della mancanza degli
elementi costitutivi del reato.
Presidente sembra a molti che ad un anno della
fine del mandato Lei lasci una Calabria sofferente, poco autorevole, priva di un progetto di
riscatto. In questo contesto, una Locride a cui
Ella aveva promesso un tavolo permanente per
l’attuazione del “progetto d’urto” il “protocollo
della legalità” senza che nessun serio problema
sia stato avviato a soluzione. Secondo Lei si
tratta solo di una critica ingenerosa nei suoi
confronti oppure c’è qualcosa di vero?
“Ho ereditato una Regione dai cosiddetti ‘bilanci orali’ in sanità, dei quali, al mio insediamen-
grammazione di nuovi interventi in campo
occupazionale, dei servizi sociali, scientifico,
culturale e ambientale. Settori sui quali si gioca
il futuro prossimo della nostra regione soprattutto a seguito dello sblocco del turn over. Tra
Asp di Reggio ed Azienda ospedaliera faremo
circa 80 assunzioni di personale sanitario a
tempo indeterminato. Ricordo che tutto ciò
sarà possibile grazie alla nostra azione politica.
In termini numerici, per citare alcuni dati, il
risultato economico 2013 è pari a -31 milioni di
euro, in pratica una riduzione di circa 232 Mln/
dal 2009. Da quest’anno sin dal prossimo mese
di luglio avremo 43 milioni di euro nel bilancio
regionale per investimenti, soprattutto nel
campo sociale. Per quanto riguarda l’impegno
verso il territorio della locride e di Siderno in
particolare, vorrei ricordare importanti decisioni già attivate per quanto riguarda il comparto
sanitario, con la sottoscrizione della convenzione per la realizzazione della Casa della Salute di
Siderno; il progetto da 4,5 milioni di euro, già
approvato, per la realizzazione di opere a difesa
del lungomare di Siderno; il progetto per il wifi
nelle scuole della locride; l’appalto per il servizio di raccolta differenziata per il raggruppamento dei comuni della locride; i finanziamenti
ai Comuni per il miglioramento del sistema di
depurazione delle acque e l’ammodernamento
delle reti idriche; le convenzioni con in Comuni
per la ristrutturazione ed il riutilizzo sociale dei
beni confiscati; le convenzioni Pisl con i Comuni
del comprensorio; l’appalto di progettazione
esecutiva ed esecuzione di un palazzetto dello
Sport in località Condassondolo nel Comune di
Siderno. Anche nell’ambito della valorizzazione
dei beni culturali, non abbiamo mai dimentica-
mie decisioni, confermare una scelta di dignità
politica ed istituzionale, dando prova che dalla
Calabria c’è grande rispetto per la legge e le istituzioni, evitando così a molti di fantasticare. Mi
sono dimesso perché non voglio prestare il fianco a indegne speculazioni, lavorando con i miei
difensori in tutti i gradi di giudizio per dimostrare l’insussistenza delle prova a mio carico che ha
cristallizzato la sentenza di condanna. E’ chiaro
che da qui in poi sento anche il dovere di
affrontare un percorso comune con tutta la coalizione di centrodestra calabrese, per senso di
responsabilità e per concludere positivamente
tutti i percorsi politico-istituzionali che restano
drammaticamente aperti, con scelte condivise
che sostengano anche la mia scelta, salvaguardando il lavoro fin qui svolto da tutta la squadra
di governo, soprattutto per il bene dei calabresi.
Continuerò a battermi con rinnovata energia
per correggere le storture che, a mio modo di
vedere, penalizzano la vita delle istituzioni e dei
cittadini italiani e calabresi. Ci metterò tutto il
mio rinnovato impegno, l’esperienza e la conoscenza maturata in questi anni nelle istituzioni.
E’ bene ricordarlo, sono stato voluto da oltre
600 mila calabresi con il loro libero voto”.
Vuole dire qualcosa di particolare ai cittadini
della Locride?
“Occorre continuare a credere nei propri mezzi,
amare la nostra terra, essere positivamente
ambiziosi, condividere programmi il più possibile che abbraccino tutto il territorio della locride
per evitare l'eccessivo frazionamento degli
interventi che ha creato troppe divisioni e pochi
risultati tangibili. Il legame profondo che ho con
la mia gente e con la mia terra continuerà ad
essere in cima ai miei pensieri”.
SOL&AGRIFOOD
e al
Al
VINITALY Reggio Calabria
le aziende della provincia
Si conclude la
kermesse veronese
con i premi per le
aziende reggine
Verona Fiere conclude positivamente
la 48^edizione del Vinitaly ed il
SOL&AGRIFOOD (dal 5 al 9 aprile
scorsi) con 150.000 visitatori, con
numerosi eventi frequentatissimi, con
tanti personaggi del settore, della politica e del jet set di grande richiamo. E
le aziende della provincia reggina presenti al Vinitaly e soprattutto al
SOL&AGRIFOOD, nello stand organizzato dall’assessorato all’agricoltura
della Provincia di Reggio Calabria,
rientrano dalla missione veronese con
grande entusiasmo e soddisfazione. Gli
spazi e gli eventi connessi ai brand
“Reggio Calabria, la provincia buona e
bella”, “Reggio Calabria, l’olio dei
giganti” e “Reggio Calabria, Provincia
enoica” hanno catalizzato l’attenzione
e l’interesse dei visitatori: buyers, ristoratori, distributori, giornalisti, assaggiatori, semplici appassionati di enogastronomia. “Lo stand della nostra
Provincia al SOL&AGRIFOOD è
diventato il punto più affollato del
padiglione, grazie alle bontà presenti,
alla qualità delle produzioni ed all’originalità dei nostri produttori” ci dice
Gaetano Rao, assessore all’agricoltura
della Provincia. “Siamo soddisfatti dei
contatti commerciali avviati dalle 22
aziende, essendo questa di Verona una
grande vetrina internazionale – continua Rao - e siamo certi che molti di
questi si trasformeranno in business,
così come avvenuto in occasione delle
altre manifestazioni fieristiche presso
le quali abbiamo partecipato”. A visitare lo stand anche gli europarlamentari
Elisabetta Gardini e Mario Pirillo,
Paolo Massobrio del “Golosario” e
Guido Stecchi dell’ ”Accademia delle 5
T”, il finalista di “Master Chef Italia”
Almo Bibolotti, Luigi Caricato di “Olio
Officina”, il direttore Generale
dell’ISNART Giovanni Cocco e tanti
altri. A supporto dell’evento, con scopi
promozionali e divulgativi, le telecamere di Reggio TV, di Rete Kalabria, di
“Acasatua.tv” e Video Calabria, di
“Vinitalia.tv”, di “Gusto” del TG5
senza dimenticare lo “speciale” da
Canolo della puntata di Buongiorno
Regione di Rai Tre Calabria di venerdì
scorso.
Ma di grande effetto mediatico sono
stati soprattutto gli eventi programmati
che hanno riscosso grande successo sia
in termini sia partecipazione che di ipotesi di prossime ed ulteriori collaborazioni con enti ed associazioni di altre
provincie e regioni. Il “tutto esaurito” si
è registrato sin dall’inizio in occasione
dell’evento di domenica “Reggio
Calabria, l’Olio dei giganti – presentazione e degustazione guidata” tenutosi
in Sala Mantegna a cura di Rosario
Previtera e Vincenzo Melissari: un
panel test in piena regola tra monovarietali e blends di varietà autocotne,
rivolto ad una platea qualificata di tecnici ed assaggiatori. Il lunedì è stata la
volta di “Provincia di Reggio Calabria:
paesaggi ricchi di sapore con l’olio dei
giganti evento in cui Anna Aloi di “A
casa tua” (introdotta da Guido Stecchi
dell’”Accademia delle 5 T” che edita la
prestigiosa rivista “Sapori d’Italia”) ha
presentato alla stampa e al pubblico,
presso l’AGORA’, i prodotti e i produttori presenti alla manifestazione con
interviste ed assaggi. Protagoniste, sono
state direttamente tutte le 22 aziende le
quali hanno avuto l’opportunità di proporre e descrivere il propri prodotti di
punta: il trittico degli oli Ter, Coroneiki
e Laureanum dell’azienda agricola
Carbone, l’olio biologico dell’azienda
agricola Posterino, gli oli monovarietali “La foresta” dell’azienda Acton, gli
oli “Il Barone” e “Ottavio” dei f.lli
Pronestì, gli oli da varietà autocotone
“Santa Tecla” dell’azienda Licastro, l’o-
e
lio tradizionale “Don Carmelo” dei f.lli
Lombardo, l’olio “al femminile” delle
donne dell’azienda Aurora Spanò, gli
oli “della cooperazione” ottenuti
dall’OP “Olivolio” e dal consorzio
“Terre del Sole”, i formaggi ed il
Caciocavallo di Ciminà dell’azienda
Romano-Siciliano, i salumi ed i prosciutti provenienti dal versante tirrenico,
dal
versante
ionico
e
dall’Aspromonte (Coop. Diamante,
Nero di Calabria, Benedetto, Stilo), la
pasta dell’Antico Mulino Caruso, le
conserve e i prodotti olivicoli di
Verdiana 1888 di Luccisano e le olive di
Pietro Morabito, le confetture biologiche ed i succhi di Terre di Zoè, le marmellate e le conserve di Delizie di
Calabria di Sirianni, i prodotti al bergamotto di Arturo Pratticò e de La
Spina Santa, i liquori di Calabria
Magna. E medesima massiccia presenza di pubblico vi è stata durante l’atteso
evento di martedì: “Reggio Calabria, la
provincia buona e bella: il menu dei
prodotti identitari” il cooking show
dello chef executive Enzo Cannatà coadiuvato da Anna Aloi per la piena valorizzazione dei prodotti e degli oli reggini. Un menu completo dall’antipasto al
base di Biondina di Cittanova DE.C.O.
con liquore di liquirizia al peperoncino
e il “dolce della nonna” con il tradizionale “Caffè bianco”. Tra le numerose
personalità al cooking show anche
Lucio Gianni, assessore all’agricoltura
e attività produttive della Provincia di
Venezia,
Angelo Serri patron di
“Tipicità” della Regione Marche, e
Franco Favaretto di “Baccalà Divino”.
Anche gli eventi realizzati dalla
Provincia, nell’ambito della prosecuzione del progetto “Reggio Calabria,
Provincia enoica” svolto presso lo stand
di Unioncamere Calabria del Vinitaly
sono stati di grande richiamo ed hanno
animato l’intero contesto espositivo:
“Passione passiti: dai grandi vini passiti della Grecia al Greco di Bianco
DOC” in collaborazione con l’Ass. naz.
Città del Vino, il Centro Nazionale Vini
Passiti, l’Ass. “Megale Hellas” ha visto
gli interventi di Paolo Benvenuti
(Direttore generale Ass. Naz. Città del
Vino), di Cosimo Canturi (Presidente
dell’Ass. “Megale Hellas”), di Antonio
Mazzitelli (Segretario FISAR Roma),
di Rosario Previtera (Assaggiatore
ONAV e Coord. Winetheatre.it).
L’incontro moderato da Massimo
L’informatore Agrario), Pierluigi Aceti
(Movimento turismo del Vino), Patrizia
Malaspina
(Azienda
vitivinicola
Malaspina).
La grande sorpresa per tutti i partecipanti è arrivata l’ultimo giorno con la
comunicazione inaspettata della premiazione del GOLOSARIO PRIZE per
tre aziende reggine. Gli esperti della
guida “IL GOLOSARIO” hanno degustato in incognito e poi classificato i
migliori prodotti in assoluto, per poi
procedere alla premiazione di prodotti
ed aziende, sia per quanto riguarda la
qualità riscontrata sia per quanto concerne l’originalità e l’identitarietà delle
produzioni, distinte secondo le
seguenti categorie: Sfiziosità, Salumi e
carni, Formaggi, Paste e risi, Dolci e
prodotti da forno, Bevande e birre,
Premio speciale, Special Guest (per
quest’anno:
Croazia,
Argentina,
Grecia, Malta, Marocco, Rep. Ceca). E
tra i venti selezionatissimi produttori
premiati provenienti da tutta la
Penisola, ben tre sono le aziende che
appartengono alla provincia reggina e
che sono state scelte grazie ai prodotti
di grande qualità proposti anche durante il Cooking Show e durante gli altri
La Provincia“buona e bella”
ritorna dalla manifestazione
internazionale con
un medagliere più ricco
dolce con i prodotti identitari e le pietanze caratteristiche del territorio reggino, rivisitate dallo chef per una piacevole “conoscenza” delle bontà nostrane: Antipasto con salumi della provincia reggina con formaggi delle vallate
ioniche, confettura al peperoncino,
olive, e verdure sott’olio, primi piatti di
“Zuppa di borlotti d’Aspromonte con
cotenna di maialino ai profumi del
Mediterraneo e gocce di olio extravergine cv. Roggianella” e “Caserecce di
semola (Extra Top) con pomodori
“spaccatelli”, ‘nduja e olio extravergine
cv. Carolea”, secondo piatto di
“Zimbatò della Piana” con Patate di
Sant’Eufemia d’Aspromonte DE.C.O.,
peperoni, melanzane e salsiccia di
maialino nero di Calabria su crostino di
pane di “jermano”, dessert e dolce a
Tigani Sava, direttore di “Local
Genius” ha visto una grande partecipazione di pubblico e di assaggiatori AIS,
FISAR ed ONAV grazie alle degustazioni guidate a cura di Rosario
Previtera e Antonio Mazzitelli che
hanno posto a confronto il Vinsanto
greco, il Greco di Bianco DOC il
Mantonico IGT Locride. Di grande
interesse è stato infine il talk-show
“Donne e vino, Donna è impresa”
moderato da Piero Muscari, direttore
di “Vinitalia.tv”. L’iniziativa, in collaborazione con l’Ass. naz. “Le donne del
vino”, Ass. “Movimento Turismo del
Vino – Calabria” ha approfondito
diversi temi grazie agli interventi di
Elena Martusciello (Presidente Ass.
Naz. “Le donne del vino”), Clementina
Palese (Giornalista professionista de
eventi organizzati dalla Provincia. Per
la categoria “Salumi e carni” è stata
premiata la ‘nduja aspromontana dell’azienda Antichi Sapori d’Aspromonte
di Canolo rappresentata da Laura Stilo;
per la categoria “Formaggi” è stato premiato il rinomato Caciocavallo di
Ciminà dell’azienda agricola Romano
rappresentata da Mimmo Siciliano; il
“Premio speciale” della giuria è stato
attribuito alla Spremuta di Bergamotto
dell’azienda I Prodotti del Casale di
Africo rappresentata da Arturo
Pratticò. La premiazione è avvenuta
alla presenza di Paolo Massobrio e
Marco Gatti del “Golosario” e di
Antonella Capriotti, brand manager di
“Sol & Agrifood”. Un gran finale “stellato” che premia il territorio reggino.
RIVIERA
I
www.rivieraweb.it
AMMINISTRATIVE
suoi programmi sono stati già resi
noti, e per territori abituati a subire,
si possono quasi definire “rivoluzionari”. Quanto crede sia difficile metterli
in pratica, e soprattutto, reggeranno nel
medio-lungo periodo?
L’attuazione e, quindi, la messa in pratica
dei miei programmi, oltreché che dalla
ferma volontà di realizzarli, deriva dalla
ragionevolezza e dalla consapevolezza di
avere gli strumenti e le risorse per farlo.
Ciò è imprescindibile, per segnare una
netta e definitiva rottura con il passato e
con i metodi di gestione, che finora hanno
caratterizzato negativamente le precedenti amministrazioni. Ciò segnerà
immediatamente una inversione di tendenza amministrativa e politica. E sarà l’inizio di un metodo nuovo ed irreversibile
di governo del Comune di Palizzi, a tutto
vantaggio dei cittadini.
Ci interessa particolarmente la modalità
con cui intende riportare il lavoro ai giovani, attraverso i voucher lavorativi. Ce
ne spiega il sistema e la ricaduta sul territorio?
La situazione occupazionale, specialmente quella delle fasce giovanili è drammatica. Resta sempre la prima emergenza che
la politica deve affrontare.
Il gruppo di esperti, che, ormai da tempo,
collabora con me alla stesura del programma, ha già individuato vie e soluzioni per intervenire. Un’iniziativa immediatamente attivabile riguarderà le facilitazioni in materia di mercato del lavoro,
disciplinate dalla L. n. 99/2013, meglio
conosciuta come legge sul “Lavoro accessorio”.Le Amministrazioni pubbliche,
quindi anche i Comuni, possono fare
ricorso a prestazioni di lavoro accessorio,
con il limite massimo di 5.000 /anno per
prestatore, erogabili attraverso la corresponsione dei cosiddetti “Voucher” o
buoni lavoro orari. Le modalità di utilizzo
di questa tipologia di prestazione lavorativa libera il Comune da tutta una serie di
adempimenti di carattere burocratico,
rendendo snelle e veloci tutte le fasi:
assunzione, licenziamento e relativa corresponsione di quanto dovuto, in maniera semplice ed immediata.
Questo tipo di lavoro accessorio può
essere svolto non solo dai giovani, ma
potrà essere utilizzato qualsiasi soggetto
(disoccupato, inoccupato, lavoratore
autonomo o subordinato, full-time o
part-time, pensionato, studente, casalinga, percettore di prestazioni a sostegno
del reddito).Da queste premesse, si capi-
DOMENICA 13 ARILE
10
PALIZZI
Voglia di cambiamento
Walter Scerbo: segnare una netta e definitiva rottura con il passato e con i metodi di gestione,
che finora hanno caratterizzato negativamente le precedenti amministrazioni. Mariella
Bevilacqua: L’impegno di portare una nuova generazione al governo del comune di Palizzi
sce che l’utilizzo di questa forma di lavoro permette di dare risposte immediate a
chi ha necessità di lavorare, consentendo
di alleviare la tremenda mancanza di una
qualsiasi opportunità lavorativa e di reddito. Per il Comune di Palizzi significherà
poter dare lavoro ai tantissimi disoccupati nei settori più nevralgici della gestione
del patrimonio e del disagio sociale: decoro pubblico (pulizia ordinaria e straordinaria dei cimiteri, delle strade, delle piazze e delle ville), interventi di manutenzione stradale (riparazione di buche e marciapiedi), manutenzione del verde pubblico (cura delle piazze e delle ville), assistenza domiciliare agli anziani
Faccia a faccia tra due
possibili
candidati a Sindaco
ma c’è chi giura che ci
saranno altre novità
I
comuni del Basso Jonio stanno
vivendo una tremenda crisi economica che rischia di far saltare
tutto l’impianto sociale. Di fronte al
dato drammatico dell’occupazione,
dello spopolamento dei nostri centri,
della ripresa dell’ondata migratoria
dei giovani, la politica tradizionale si
è dimostrata, ancora una volta,
impreparata alla sfida e troppo lontana dalle problematiche che stanno
a cuore alla gente. Anche la moralità
politica ha toccato il punto più basso
degli ultimi decenni e il “commissariamento” di quasi tutte le ammini-
strazioni comunali del comprensorio
più estremo dell’area reggina danno
la misura della permeabilità al fenomeno malavitoso. L’impegno di portare una nuova generazione al governo del comune di Palizzi, attrezzata
professionalmente e più sensibile ai
problemi economici e sociali della
comunità, ci ha spinto ad accogliere
la sfida elettorale con una lista formata da donne e uomini, specialmente giovani, che rifiutano di rimanere dentro i recinti angusti di una
politica sempre uguale nell’essere
inefficace e con personaggi che si
riciclano ad ogni appuntamento e
insistono nel non ammettere il rifiuto di un elettorato stanco di sentirsi
ostaggio.
Siamo stati gli unici ad organizzare
un’assemblea pubblica per spiegare
le finalità del progetto civico e ascoltare le valutazioni dei cittadini di
Palizzi. Continueremo prossimamente con altre iniziative aperte per
aggiornare la comunità e rendere
nota la lista dei candidati prima del
deposito ufficiale previsto per l’ultima settimana del mese. Per il
momento, siamo stati i soli a farlo
pubblicamente, nella massima trasparenza e senza polemiche sterili.
La vecchia politica e i suoi metodi,
invece, continuano a battere i sentieri di sempre che ci hanno portato
sull’orlo del baratro e, se non verranno abbandonati, non ci sarà limite al
peggio.
Doppia eclissi e a
Pasqua le stelle cadenti
Due eclissi in successione ad aprile, la prima di luna, la seconda di sole, purtroppo non visibili dall'Italia.
Il 15 aprile ci sarà una eclissi totale di Luna, che, come di consueto, assumerà quella sfumatura rossa e sanguigna che
tanto ha terrorizzato gli antichi, e che per molti è presagio
apocalittico.
L'eclissi di luna sarà totale, ma sarà visibile solo dagli Stati
Uniti: l'Italia attende le dirette in streaming come sempre in
questi casi, e le foto sui social.
Il 29 aprile un altro spettacolare e rarissimo evento astronomico: una eclissi anulare di sole (fondamentale per lo studio dei “flares” i gas solari ad altissime temperature
sparati dalla superficie a distante incredibili).
Pochi sanno che le eclissi di sole sono molto più
frequenti di quelle lunari, ma sono visibili solo da
alcuni punti del globo, mentre quelle lunari in tutto
l'emisfero buio, a patto che la Luna non sia già tramontata e il cielo sia sgombro.
Perciò l'anello di fuoco del 29 saranno in pochi a
goderselo: pochissimi, visto che sarà osservabile solo
dall'Antartide. È proprio il caso di dire “Il pinguino
Belisario si prepara serio serio all'impresa leggendaria,
un missile pare davvero…!”
Contentino per i romantici amanti dei sussurri e della
natura, che potranno avvolgersi in una calda coperta a
fissare il cielo stellato, perché in Italia è previsto -per il
periodo a cavallo con la pasqua- l'arrivo dello sciame
delle “Liridi”, così chiamate poiché il radiante è
posizionato nella costellazione della Lira (osservare
verso sud-est, una stella luminosissima e bianca). È il
primo sciame di cui si hanno osservazioni storiche che
risalgono ad alcune rilevazioni effettuate dagli antichi
Cinesi, secoli prima della nascita di Cristo.
In genere ha attività non particolarmente appariscente,
perciò bisogna fare attenzione nell'osservazione. La maggiore visibilità è prevista tra il 22 e il 23 aprile. Il meteo conforta con schemi raffiguranti cieli tersi sia di notte che di
giorno. Per un osservatore attento si calcola una media che
va da 10 a 30 meteore ogni ora. Quindi bonne chance!
La Redazione
LO SPECIALE
Antichi riti della Settimana Santa nella Locride
T
GIOVANNI PITTARI
ra le manifestazioni religiose che caratterizzano la Locride, i riti della Settimana Santa
acquistano particolare significato dal momento che aggregano, nel pathos della Passione di Cristo,
intere comunità di fedeli.
La Settimana Santa si apre con la cerimonia delle
palme, che evoca l’ingresso trionfale di Gesù a
Gerusalemme; le palme, intrecciate e abilmente lavorate da mani esperte formano delle magnifiche
“conocchie”, tra ramoscelli d’ulivo con infiorescenze
abbondanti, simbolo religioso di pace e, a volte, insieme a rametti d’abete, per essere benedette in chiesa,
prima della lettura della Passione.
Dalle nostre parti palme e ulivi, dopo la benedizione,
sono custoditi gelosamente dalle famiglie e, ancora
oggi, c’è l’usanza di metterli nelle camere, affinché
proteggano da ogni forma di male o di malocchio o
portati in campagna al fine di ottenere un ricco raccolto; saranno bruciati solamente prima di essere sostituiti da nuove palme e ulivi.
Il giovedì Santo le funzioni religiose sono piene di
dolore perché viene ricordata la morte del Signore.
Nelle chiese viene letto il vangelo che evoca il tradimento, la cattura, la condanna, il percorso verso il
Calvario, la messa in croce e la morte di Gesù.
Gli altari vengono sguarniti dei paramenti sacri, il
tabernacolo rimane spoglio e le luci delle chiese restano appena soffuse e allestito il sepolcro: la croce,
deposta i piedi dell’altare, circondata da piante di
cereali cresciuti in luoghi bui, le foglie prive di clorofilla vengono intrecciate per ornare il sepolcro.
Sono i grasti du Sipurcru (vasi del Sepolcro) che si
sistemano, per consuetudine, come ornamento delle
chiese: è il giorno della visita ai sepolcri.
In quasi tutti i paesi della Locride si celebra il rito
della via crucis: viene ripercorsa la strada di Gesù
verso il Calvario. In genere il venerdì sera e, in alcuni
paesi, sabato mattina, c’è la processione con la
Madonna Addolorata, il Cristo morto e l’Ecce Homo.
A Caulonia i venerdì di quaresima sono caratterizzati
dai cosiddetti Patrenostri; a notte avanzata, è facile
incontrare per le vie del centro storico una comitiva di
uomini, preceduti da uno del gruppo che scuotendo la
campanella, comunica la loro presenza. Si fermano ai
crocicchi, in quattordici punti (tante sono le stazioni
della via crucis) in precedenza individuati, e qui uno
di loro inizia un lamento, detto u Comunicatu, “reminescenza dei Congregati di Castelvetere, che fan
ricordare il medio evo che ce li ha tramandati”.
A Caulonia le coinvolgenti manifestazioni del Sabato
Santo si avvalgono di rituali di chiara origine spagno-
la che si fanno risalire al 1640.
Ciò nondimeno tra i riti quello più atteso è quello del
“caracolo”.
“Il corteo a lutto per la morte di Gesù si apre con cinque gonfaloni neri, ci dice Armando Scuteri, che simbolicamente rappresentano i cinque continenti a lutto
per la morte di Gesù. Segue una croce detta degli
“spogliati”, perché portata da coloro che non indossano l’abito delle confraternite e quindi sfilano otto statue simboleggianti i vari momenti della Passione di
Cristo: Gesù in preghiera sul monte degli ulivi, poi
legato alla colonna, il Cristo coronato di spine, quello che porta la Croce e il Crocefisso; chiudono il corteo quelle rappresentanti Gesù morto, la Madonna
Addolorata e San Giovanni”.
Procedendo in modo estremamente lento, la processione attraversa la parte alta di piazza Mese, con un
andamento serpentino, per dirigersi verso la Chiesa
Matrice.
La Settimana Santa di Caulonia fino al 1870 variava
per le pratiche penitenziali che erano seguite dai
Sangelormi e dai Battenti.
A Stilo, invece, la solenne processione del Sabato
Santo è contraddistinta dalle gucciadate, ciambelle di
pane dal peso variabile di due o tre chili. Questi pani
appaiono sulla scena a Stilo la sera del giovedì Santo
nella chiesa matrice per essere benedetti nella Missa
in coena domini e posti in numero di tredici sulla tavola imbandita durante la cerimonia della lavanda dei
piedi.
Scrive Francesco Sorgiovanni: “Questi riti, che narrano una morte e una resurrezione esemplari, hanno
ancora molto da dire e da comunicare non solo alle
persone che li vivono, agli emigrati che ritornano, agli
anziani e ai giovani della comunità, ma anche quanti
sono alla ricerca di un nuovo senso e di nuove regioni
di vita”.
Ed ancora, ci invitano “a guardare le complesse e
spettacolari ritualità della Settimana Santa con attenzione e rispetto, come tratti costitutivi di una entità
religiosa e culturale, storica, plurale ed aperta”.
Quest’anno a Siderno Superiore, poi, viene riproposta con maggiore interesse la Via Crucis vivente.
La sera di sabato, vigilia di Pasqua, in tutte le chiese
della Locride si compie il rito della benedizione del
fuoco e del cero pasquale.
Domenica mattina ogni paese è in festa, Maria sa che
il proprio figlio è Risorto e, tra le grida dei fedeli e gli
applausi generali, corre a riabbracciare il suo Gesù (il
c.d. rito della Cunfruntata a Gioiosa Jonica, S.
Giovanni di Gerace, Martone, Grotteria; Svelata a
Mammola, Sbelata a Caulonia, ‘Ncrinata a Roccella
Jonica, Affruntata a Platì ed Ardore Cunfrunta a
Stilo); questo tipo di manifestazioni, con piccole
varianti, si ritrovano in quasi tutti i paesi della Locride.
Potremmo dire che “le espressioni della Pasqua si
somigliano tutte, nella visione generale e nel loro simbolismo - scrive Raffaele Corso - per il fondo comune
che riporta alla tradizione biblica; ma non è meno
vero che, nella uniformità generale, risultano qua e là
le caratteristiche popolari dovute allo spirito, al genio
e ai costumi delle genti. La scienza si ferma, appunto,
sul variare delle manifestazioni, che segnalano i paesi,
le regioni e le civiltà”.
Tradizioni di Calabria dove la tipicità dei costumi,
delle credenze, delle tradizioni e delle leggende, congiunti ai suoni e ai canti popolari, che si ripetono ogni
anno con una ritualità piena di seduzione e di magia
assumono, oggi più che mai, un fascino tutto da scoprire.
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ORIZZONTALI
Cruciverba
2 Una lavorazione a fiorami dei tessuti
11 Sono in casa
13 Nuclei Armati Rivoluzionari
14 Nome toscano della carpa
15 Pregiato vino sardo
17 Enrico fisico italiano
19 Mese ebraico del Purim
20 Iniziali di Poe
21 Un mulriplo di due
23 lo più voi
24 Armata italiana sul Don
26 Il quarto caso latino abbreviato
27 si usano dopo la doccia
30 Fine di poesie
31 Cingono l'Italia
32 Nota cittadina in provincia di Teramo
34 Sigla di Piacenza
36 Uomo...lupo mannaro
39 Ebbe la moglie trasformata in una statua di sale
41 Alvar architetto
42 Una città serba
43 Vale ... come sopra
45 Supporto per la pallina da golf
46 Federazione Italiana Gioco Calcio
47 Popolazione indigena dell' America settentrionale
49 Gran profusione, inondazione
50 Tappeto anatolico da preghiera
51 Il nome dell' attrice Massari
52 Simbolo chimico dell'astato
53 E' contrapposto al proletario
VERTICALI
1 Un dolce di frutta con gelato e panna montata
3 Associazione Nazionale Combattenti e Reduci
4 Guidò la Cina per molto tempo
5 Sigla di Arezzo
6 Vivo come il fuoco
7 L'aria…. del poeta
8 simile all' origano
9 È contrapposta alla pluralità
10 Sigla di Ravenna
12 Sommo sacerdote ai tempi di Salomone
16 Veliero mercantile e militare turco
17 La gode chi è noto
18 Spezia da grattugiare.
20 Operazione agricola
22 Touring Club Italiano
24 Un'antica via romana
25 Spaccato - strappato
28 Tutto in inglese
29 Abbreviazione di irregolare
33 Le isole con Zante
35 Codice in breve
37 Il cantante Britti
38 Strobilo femminile delle pinacee
40 Dio del Sole degli ittiti
44 È come dire gatti
46 Fabbrica auto a Torino
48 Opposto a «in»
49 Antica unità di misura di lunghezza romana
50 Iniziali del regista Antonioni
51 Si dice puntando l'indice
DOMENICA 13 APRILE
13
I PARRELLO
L’ANGOLO D
La santa Pasqua
E così e arrivata la Santa Pasqua, tanto cara alle
famiglie italiane. Dimentichiamo per pochi giorni le
varie crisi: economiche, sociali, familiari, per trovare
un po' di tranquillità. A tutti i nostri affettuosi lettori
de “La Riviera” auguriamo tutto il bene possibile.
Infine, mi raccomando: trascorrete anche una
“buona pasquetta”, magari su un verde prato, in
compagnia di parenti e amici.
Franco Parrello
IN BREVE
Decorazioni
di Pasqua
E' ormai tradizione consolidata addobbare e decorare la casa per la festa di
Natale. Per Pasqua invece non è così comune creare decorazioni o adornare
la propria casa. In questa sezione vogliamo darvi alcune idee decorazioni
pasquali, partendo dalla tradizione più diffusa, l'usanza di decorare le uova.
Ci sono tanti modi per decorare le uova, si usano le uova sode, colorate con
colori vegetali e alimentari se si intende mangiarle, oppure si svuotano facendo un forellino con un ago ad ogni estremo dell'uovo per usare soltanto il guscio.
SETTIMANALE
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IL RICORDO
DOMENICA 13 APRILE
14
Il Settimanale Riviera
saluta un uomo degno di
rispetto, un maestro
nobile, da un punto di
vista etico superiore a
tutti. Nel contribuito
gratuito al nostro
giornale di Franco
Guglielmelli, persona di
grande cultura e rara
umanità, c’era freschezza,
lavoro ed esplorazione.
Il suo sostegno, la sua
mano amica, mai
pedantesca, ci ha
permesso di guardare
oltre bassi orizzonti e
galleggianti. Verso
l’avanguardia, in avanti,
ben oltre la calma piatta
dei giornali di provincia.
Grazie.
(em)
Ritratto di una persona
che non ha mai smesso
di amare la vita
Franco Guglielmelli C
si è spento improvvisamente
martedi sera.
Questo è il ricordo
che i suo nipoti affidano,
a loro volta, alla piccola
di casa appena nata
per dire a lei
e a tutti chi fosse
il loro zio
ara Lisa, oggi che compi
sei mesi ti vogliamo raccontare una bella storia.
“C’era una volta, in un piccolo
paese di mare del sud, un giovane che aveva tanta voglia di scoprire cosa c’era al di là della sua
terra e quante cose si potevano
fare con delle buone idee per la
testa.
Decise allora di partire, e andò
prima in Inghilterra e poi di
nuovo in Italia, al nord, dove gli
studi, l’amore e il lavoro fecero sì
che si dedicasse a realizzare progetti di cultura e di sviluppo in
giro per il mondo. E così viaggiò
tanto, in lungo e in largo, nel vecchio e nel nuovo continente, e
parlò con tanta gente, imprenditori, politici, uomini di Stato e di
Chiesa, gente comune, ma tutte
persone che arricchirono la sua
mente e il suo cuore generosi.
E furono il suo grande entusiasmo, il coraggio, la testardaggine
a non farlo arrendere mai e a
portare sempre fino in fondo
ogni sua idea”.
E senti, senti un po’ Lisa, come
va avanti questa storia.
“Si sposò con Emma, persona
della sua vita, con la quale condivise ogni suo giorno con amore e
complicità. Lui la chiamava sempre piccolina, con quell’affetto
profondo e giocoso con cui
affrontava ogni aspetto della
vita, la quale seppe portargli in
dono un bel numero di nipoti su
cui riversò, senza esitare, tutto
l’amore, di cui un padre sia capace.
Questo giovane che ormai era
diventato un uomo, prese a
cuore i suoi nipoti, sin da bambini; insegnò loro tante cose, dalle
più piccole, come lavarsi le mani
e pettinarsi da soli, alle più grandi, quelle che poi si sarebbero
portati dentro ogni giorno.
Raccontava loro dei suoi viaggi,
di ciò che il mondo ti riserva,
spronandoli ad essere curiosi, a
studiare, a non accontentarsi
mai.
E così gioiva di tutte le loro belle
notizie con sorrisi autentici e
parole di affetto che riempivano
i loro cuori. Ma c’era sempre
anche nei loro momenti più difficili, pronto a venire in soccorso
e dare una mano.
Passava ogni estate con i suoi
nipoti al mare, restando ore e
ore sotto il sole con i piedi a
mollo nell’acqua per parlare con
loro. Le serate erano piene di
giochi e di allegria come anche
di interminabili dialoghi e riflessioni; quelle estati passavano
davvero troppo in fretta.
Dopo tanti anni decise di tornare a vivere nella sua terra e li vi
rimase continuando a sviluppare
mille progetti. Era una fonte inesauribile di idee, di iniziative e
proposte...finché tutto divenne
più faticoso e più lento, ma il suo
sorriso e il suo modo di esserci
per tutti ed, in particolare per i
suoi amati nipoti, aveva sempre
lo stesso ritmo.
Una sera se ne andò, non prima
però di aver salutato e di aver
detto La vedo domani Lisa”.
E sì piccolina, questo grande
uomo era il tuo prozio Franco, di
cui ti parleremo sempre e che ha
avuto il tempo di amare anche te
e ti insegneremo tutto ciò che lui
ha insegnato a noi, iniziando,
così, da tutte le piccole cose.
E sappi che anche tu avrai modo
di conoscerlo attraverso le tracce
profonde, indelebili, per sempre
vive che ha lasciato in ciascuno
di noi.
Graziella, Valentino e Massimo
RIVIERA
CULTURA
MEDITERRANEO
Locride - Malta
un ponte in nome
di Charles Cassar
Locride e Malta, Mediterraneo the original.
Nell'arte di Charles Cassar c'è l'appartenenza a
un mondo che non conosce l'inverno. La Locride
e Malta, profumo di gelsomini e schiume marine, ma soprattutto una
grande prospettiva: guardare a un
futuro gemello tra due luoghi che
hanno tanto da dirsi e scambiarsi.
Di questo sono convinti i
componenti dell'Associazione
Cultura Mediterranea, che ha
come presidente il professore
Carmelo Catalano, vicepresidente
Valeria Buccisano e segretario
Antonio La Rosa. Dello stesso avviso
Monsignor don Luigi Gauci che opera
nell'importante chiesa di Santa Caterina
a La Valletta, dove sono esposte due tele
del nostro Mattia Preti. Charles Cassar e
Mattia Preti, Charles Cassar e la Calabria,
basta e avanza per pensare a un premio itinerante che si svolgerà un anno a Malta e uno
nella Locride. E ancora, una mostra in nome
del grande artista maltese che sarà ospitata, il
prossimo primo giugno, dall'Istituto di Cultura
Italiana a Roma, davanti a Montecitorio.
In tutto questo, in questa miscela esclusiva tra
noi e Mlata, c'è qualcosa di fecondo. Perché
dove c'è fermento, dove si macinano idee a pieno regime,
nascono quei presupposti necessari a farci
immaginare
una
società nuova, frutto di modelli di
vita e di cultura
vincenti. Quelli
lasciateci
da
Charles Cassar
rappresentano
una fucina di speranza che può consentire alla Locride di
tramandare un progetto
nobile alla sua nuova generazione
Nella Foto in alto
Pasquino Crupi e
Pietro Fuda con Charles
Cassar; Accanto: l’artista maltese con le mani
sopra una sua tela.
Sotto: Carmelo
Catalano-Valeria
Buccisano -Roger
Bugeja - Antonio Larosa,
nella sede E F di Malta
Un tuffo unico nel Mediterraneo
CATERINA VITELLI*
La mediterraneità, che è sintomo di un carattere temprato e contemporaneamente introspettivo, è la caratteristica che più emerge dalle
opere di Charles Cassar, artista nato e cresciuto in una delle isole più
belle del nostro mare, Malta.
I soggetti che fanno da filo conduttore nel corpus delle opere di
Cassar sono ispirati della sua terra natia, immagini prese da piccole
cose della natura, che sono, infatti, conchiglie, ricci di mare, fiori, ma
anche donne dalle forme prosperose, come quelle della Calabria,
con la quale aveva stretto da tempo un legame, suggellato nel
dicembre 2003, quando fu chiamato dall’Associazione Culturale
Mediterranea per esibire una collezione di lavori chiamata ‘I ricordi del tempo’, ispirata al patrimonio archeologico maltese e all’archetipo femminile.
I soggetti ripresi dalla natura servono a Cassar per condurre un’indagine introspettiva dentro l’anima, che avviene attraverso un procedimento che, tramite la distorsione dell’immagine, porta a scovare dentro di sé: l’immagine viene quasi astratta, resa con colori forti
e pitture dense; Cassar – come ha scritto il Dr Louis Lagana, curatore della mostra tenutasi nel 2012 presso la APS Bank Center di
Malta – «enfatizza la relazione di forma, colore e contenuto e l’e-
splorazione visiva ed espressiva dello spirito dentro e oltre la natura», caricando così l’opera di grande energia e gioia che provengono dal profondo. E’ la joie di vivre che accomuna i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, un’immensa felicità che produce la forza
che ognuno ha dentro di sé, una tenacia, una tenacia, costanza,
caparbietà che ci accompagnano lungo il percorso della vita, caratteristica che accomuna il popolo maltese e quello calabrese, popoli
in stretto contatto non solo geograficamente, ma anche storicamente,. Come ha dimostrato Charles Cassar unendo le due terre con le
sue opere.
*Storico dell’arte
SETTIMANALE
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E
GIUSEPPE MAZZÙ
il giorno di Persefone alla fine è
arrivato. Quando il giorno dell’ingresso della primavera, sulla statale
106 tra Locri e il parco archeologico, un
strano corteo percorreva con fanciulle in
festa, un carro che portava passeggeri illustri in abiti che richiamavano l’antico e
corone di fiori , seguito da fanciulle dal
lungo e colorato abito che richiamava
antichi pepli , ed un seguito di musici e
che di tanto in tanto si fermavano per una
performance musicale e poetica, ho capito che qualche cosa stava accadendo. Da
un custode del museo che apriva un cancello laterale ho appreso che c’era una
manifestazione che al tempio di Marasà
avrebbe rievocato il mito di Persefone.
La notizia non mi è parsa vera, alcune settimane or sono avevo scritto che quando
ci sarebbe stato il ritorno a casa della
Persefone, Locri sarebbe stata in festa.
Certo dietro il corteo c’era , una piccola
rappresentanza della città. Ho pensato tra
me e me, contento che finalmente qualcuno puntava sul mito per rianimare questo
luogo di pietre piene di storia ma che
appaiono prive di vita: vestire le pietre col
mito vuol dire dare loro la vita, perché col
mito si arriva alle radici delle civiltà e
quindi della storia dell’uomo. Il mito
accende la fantasia ed è quello che da
forza alla storia ma anche apre la porta
alla suggestione e… al turismo.
Pazientemente ho atteso che il corteo che
tra l’esibizione di musici e le declamazioni
di brani poetici, giungessero finalmente al
tempio.
Al Parco il corteo è giunto passando per il
Dromo e raggiungendo il tempio di
Marasà, tra la bellissima vegetazione che
ornava i resti archeologici, con fiori e
piante che la natura aveva allestito, forse
complice Demetra che, presente assieme
a Zeus sul carro che precedeva il corteo,
nel percorso variopinto, con fiori di tutte
le specie, calendule, malva, borragine e
tutti quei fiori che la vegetazione spontanea sa creare per affermare il trionfo della
natura anche nei luoghi mitici dove la
mentalità comune , a quella vista, afferma
che sono solo erbacce che vanno distrutte
con ogni mezzo, dal taglio al diserbo,
niente escluso. Magari, poiché si celebrava in un tempo il rapimento e il ritorno
sulla terra di Persefone con il risveglio
della natura, può darsi che in mezzo a
DOMENICA 13 APRILEO 17
Il ritorno di Persefone
Locri in festa
MITICHEADOZIONI
Si trattato della prima fase di
“Mitica”, una rassegna di arte
contemporanea
quella marea di fiori vi fosse pure quel
maledetto fiore di croco che il giorno in
cui Persefone raccoglieva fiori assieme
alle sue ancelle , proprio in un prato fiorito come quello del Parco di Locri, dal
sottosuolo irruppe Ade con il suo carro
che abbracciò la fanciulla e si inabissò nel
suo regno degli inferri, posto nel sottoterra.
Finalmente troviamo chi ci svela il mistero della suggestiva manifestazione. Si tratta di Maria Rosa D’Agostino un’artista
molto nota per le sue iniziative. Lei porta
delicatamente, in una gabbia, un gallo
dalla cresta rossa alzata , forse per tutto il
trambusto, ma anche, forse, per ribadire
il simbolico attributo divino della
Persefone ha tutte le ragioni per inalbe-
ma è soltanto una geniale
performance per…
adottare la dea
rarsi.
Si tratta della prima fase di “ Mitica”, rassegna di arte contemporanea ideata e
curata proprio da Marò D’Agostino, prodotta da Ant’art e in collaborazione con il
Museo Archeologico di Locri e il Kiwanis
“Magna Grecia”. “Adotta la Dea di Locri”
è il complesso progetto di Enzo Umbaca
che –afferma- trattarsi di “ Un rito forse
praticato ai tempi, oppure che non è mai
esistito. Una sorta di processione in una
terra dove le processioni sono dedicate ai
santi, perché per una volta non appellarsi
anche alla dea?
Costumi tradizionali, musica, totem, carrozza e cavalli, pinakes, per accompagnare Persefone Dea di Locri. In questa azione performativa è coinvolta la comunità
della Locride e alcune associazioni
(Kiwanis, Fidapa, Civitas Solis) e numerosi artisti (la banda di Caulonia, Battaglia,
Bonfiglio, Macagnino, Rullo) hanno aderito per portare un personale contributo
di partecipazione. Importante l’apporto
fornito da Pino Marrapodi Fiori di
Roccella Ionica perché questa volta le
donne non hanno raccolto fiori e creato
ghirlande come afferma Strabone , parlando del culto di Persefone a Hipponium
colonia di Locri. Collaborazione anche
dal Consigliere provinciale Pasquale
Brizzi, dal Comune di Locri, da Attilio
Spanò per i costumi e da Nazareno
Migliaccio Spina Photographyk.
“Il rapimento di Persefone – sottolinea
Maria Rosa D’Agostino - rimanda ad un
atto che è privazione della libertà ma
rimanda altresì alla passione, condizione
di privilegio in quanto protezione e allontanamento dalla fissità del tempo.
Non pochi richiami affiorano se si pensa a
quel lembo di territorio che tiene le vestigia della Locri antica - quella venuta alla
luce e quella ancora da scoprire - quasi
questo sia il luogo in cui quel rapimento si
perpetua e dentro il ventre terrigno si celi,
agli sguardi e alla coscienza, l’amore nel
suo ricorrente complesso mistero.
Sotto la coltre immota di un passato
remoto che ogni scavo scuce ad altra
dimensione che lo fa più prossimo a ciò
che comprendiamo, oltre un cielo muto
ed un tempo fisso, è la passione che cova:
come una fissità stretta in una morsa che
può allentarsi.
Persefone – conclude Marò - attraversa il
mistero del tempo e agisce la passione,
protagonista invisibile di quel varco arcano che apre alla conoscenza. Lei sa.
Bisognerebbe appoggiare l’orecchio alle
fessure della terra e udirne i dialoghi con
Ade, arrischiarsi nel carpire la potenza
dell’eros dall’abisso, dov’è a tu per tu con
la morte.
Persefone vive il silenzio nel buio grave
che misura il canto della luce: immensa
altalena di senso.
A questa dea sapiente e misteriosa che si
muove tra lo scrigno della terra pregna di
esplosiva vitalità, e la platea della realtà
commestibile e piena di grazie, a lei che fa
la spola tra il buio e la luce accecante –
perfetta rappresentazione del processo
dell’arte - facciamo omaggio. Al suo tempio, che affiora senza mai rivelarsi, portiamo i frutti della creatività”.
Ma il nervo scoperto della Locri che ama
l’archeologia e la storia degli scavi di
Marasà, rimane l’assenza da quel luogo
proprio della statua antica rapita anche
nella condizione di simulacro dopo che il
suo regno del sotterra, dove Ade la teneva come regina, assisa al suo fianco per
ricevere doni, come testimoniano i
pinakes dei ceramisti di Centocamere, è
stata violata dal contadino che la fece, con
una nuova violenza, riaffiorare alla luce
per poi venderla ai primi del novecento ai
mercanti che hanno ridotto in schiavitù
anche le divinità antiche. Oggi la
Persefone rimane a Locri e, quel che è
peggio, a Locri sono in pochi a chiederne
ad alta voce il suo ritorno che potrebbe
nuovamente salvare la città portando folle
non di ex voto, ma turisti con valute magari cinese o americana che vanno per la
maggiore
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CULTURA
ARTE E DINTORNI
DOMENICA 13 APRILE
18
di Domenico Spanò
Gianluca Sità l’amore per il disegno
G
ianluca Sità, nasce a
Mammola
(Rc)
il
06/09/1979. Sin da piccolo è
affascinato dall'Arte e specialmente
dal disegno in genere, tanto che il
disegno e la pittura poi saranno elementi cardine della vita dell'artista.
Estremamente importante per la
sua formazione artistica, è stato l'incontro con l'amica e collega Elvy
Barillaro , che lo spingerà più tardi
a scegliere un indirizzo artistico per
la sua formazione scolastica. Negli
anni del Liceo, è influenzato dalla
docente di ruolo Lilana Condemi
,da cui assorbisce l'amore per la pittura metafisica pur mantenendo
un'anima essenzialmente figurativa.
Frequenterà
in
seguito
l'
Accademia di Belle Arti di Roma e
sarà tra gli allievi di Antonio
D'acchille prima e Giuseppe
Modica poi.
La pittura di Gianluca Sità è riconoscibile per quell'impronta simbolista data ad un uso del colore e del
disegno essenzialmente reale a tal
punto da sfiorare spesso il realismo
estremo.
Quest'alchimia dà alle sue opere un'
anima melanconica e sognante che
infonde loro respiro vitale oltre ad
un'atmosfera senza tempo e senza
spazio.
" La pittura di Gianluca Sità, di
sovente sospesa tra mito ed erotismo, scava nell'intimo dell'artista
alla ricerca di quel sentimento assoluto di bellezza ponendosi in diretta
simbiosi con il colore, che è sospeso
e cupo, mai aggrumato, perfettamente steso, quasi a disvelarne la
natura chimica. Volontà, la sua, di
sentire il pulsare vibrante della vita
stessa, l'incarnazione del sentimento divino, il senso oscuro e minaccioso che permea l'opera di Sità, in
un' apparente stasi, fagocita quel
senso d'insidia latente che è tipica
dell'uomo moderno fino a destrutturarne l'idea stessa del sentimento
distruttivo, lo spoglia di quella
oscura volontà di oblio, restituisce
quella provvida forza che nutre la
volontà di affermazione del proprio
esistere in quanto particella di una
chimica divina universale. Sità si "
serve" del riferimento mitologico,
poichè in esso tutto viene acclarato:
la vita, la morte, il bene ed il male."
“Giugno Locrese 2014” istituito il premio
speciale in memoria di “Francesco Commisso”
Previsto per il 28 giugno, a Locri presso il
Palazzo di Città, l'appuntamento con la 46° edizione del “Giugno Locrese”, concorso letterario
indetto dal comune di Locri. Il concorso si compone di due sessioni specifiche: il
premio”Umberto Ferraro”, cui potranno ambire i partecipanti dai 18 anni in su, e il premio
“Francesco Commisso”, al quale potranno accedere gli iscritti tra gli 11 e i 18 anni. Il “Premio
Speciale Francesco Commisso”, della sezione
giovanile, viene istituito in memoria del professore Francesco Commisso, Assessore alla
Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di
Locri. La tematica conduttrice è “L'amore per la
LIBRERIA MONDADORI
propria terra: quando amare la Locride significa
viverla”, che può essere sviluppata in forma di
elaborati grafici, componimenti musicali o letterari, fotografie, pitture, e via dicendo. In pratica,
tutte le principali espressioni artistiche dei nostri
tempi. Gli elaborati dovranno essere inviati - tramite e-mail, spedizione postale o consegna
diretta - entro l'1 maggio 2014, pena l'esclusione
dalla gara. La Giuria sarà composta dai familiari di Francesco Commisso. La premiazione - che
avverrà il 28 giugno presso il Palazzo di Città consiste in un premio di 400 euro per il primo
classificato, 250 euro e 150 euro rispettivamente
per secondo e terzo classificato.
VE
E
R
B
N
I
SanLuca: lacittàricorda
Stefano De Fiores
Nuovo stage di scrittura creativa di Antonella Cilento
Scrittrice candidata al “Premio Strega 2014” con il suo libro “Lisario o il piacere infinito delle donne”
Un nuovo stage di scrittura creativa tenuto
dalla candidata al “Premio Strega”
Antonella Cilento presso la Libreria
Calliope Mondadori «Si comincia scrivendo di sogni, la prima pagina parla di ciò che
ci accade nella vita reale o in quella sognata. Poi, perchè desideriamo che altre figure
prendano il posto del nostro io, vogliamo
moltiplicarci».
Dopo il successo ottenuto qualche anno fa,
la Libreria Calliope Mondadori, grazie alla
collaborazionecon
“Lineascritta
Laboratori di Scrittura”, propone un
nuovo corso di scrittura creativa tenuto
dalla direttrice, Antonella Cilento, candidata al “Premio Strega 2014” con il suo
libro “Lisario o il piacere infinito delle
donne”. La scrittrice guiderà gli apprendi-
sti sognatori alla creazione di un personaggio, incontrando i caratteri nascosti in chi
scrive e osservando come i grandi narratori hanno inventato i loro protagonisti, rendendoli eterni seppure eterei. Il corso, che
si terrà sabato 17 Maggio dalle 10 alle 13 e
dalle 14,30 alle 18, avrà un costo di 70 euro,
per un massimo di 25 partecipanti, è aperto a tutti, da chi ha voglia di cominciare a
scrivere, per sè o gli altri, al professionista
che desidere approfondire gli strumenti e
le tecniche, senza limiti di età. Antonella
Cilento sarà inoltre ospite della Libreria
Calliope Mondadori venerdì 16 Maggio
per la presentazione del libro candidato al
premio “Lisario o il piacere infinito delle
donne”.
Sono previste per la prossima settimana, a San
Luca, le manifestazioni in memoria di Stefano
De Fiores, mariologo di fama internazionale
venuto a mancare il 15 aprile del 2012. Lunedì
14 aprile, nella Chiesa di Santa Maria della
Pietà alle ore 16:00, si terrà la messa in suffragio della sua anima, celebrata da Don Pino
Strangio. Mercoledì 16, alle 9:30, verrà invece
presentata l'ultima opera di De Fiores, “Maria
e il mistero del male”, e inaugurata la lapide in
marmo affissa sul muro della sua casa natale.
RUBRICHE
CARTOLINE MERIDIONALI
di Antonio Calabrò
Castello di Motta S.Giovanni
Castelli e castellane, e colline primaverili, vulcani innevati, azzurri profumati e mare, sulle nostre spalle poggiano responsabilità di paesaggi, e di
respiri mozzati, e di speranze svanite e rinnovate ad ogni trillo di primavera, ad ogni estate di Calabria, ad ogni battito di cuore. Castelli calabresi,
abbandonati al sole, custodi di memoria, talismani di fortuna. San Niceto,
ad Aprile.
Pillole
Naturopatiche
A cura di:
Patrizia Pellegrini
Naturopata Bioterapia Nutrizionale®
Presidente Associazione Culturale Tone
www.associazione-tone.it
associazione.tone@gmail.com
Piante, benefici e curiosità
Informazioni, consigli e interessanti notizie sul variegato e
coloratissimo mondo delle piante nel momento del
cambio di stagione...e in previsione dei pasti Pasquali.
ALLORO:
STOP AL GONFIORE INTESTINALE!
Originario dei paesi meridionali e dell'Asia
minore, l'alloro( Laurus nobilis) è una pianta
sempre verde che raggiunge i 5-6 m di altezza
e si presta per realizzare siepi molto fitte.
Oltre ad essere utile, quindi, è anche molto
decorativa! Il suo gusto forte e aromatico e le
sue proprietà terapeutiche erano conosciute
già nel periodo greco romano, quando l' alloro
veniva usato sia in cucina che per le corone
destinate ai poeti e ai condottieri trionfatori.
Dell'alloro si utilizzano le foglie e le
bacche(queste ultime, però, nelle preparazioni
domestiche, vanno destinate esclusivamente
all'uso esterno come antisettiche, lenitive e
antidolorifiche in caso di contusioni e reumatismi) che contengono pinene, eugenolo, terpeni, geraniolo e acido cianidrico; quest'ultimo, presente in maggiore quantità nelle foglie
giovani, è responsabile del tipico scoppiettio
che si sente quando viene bruciato. A causa
della dell'acido cianidrico, le foglie da utilizzare dovranno essere quelle adulte di almeno
1 anno. All'alloro vengono riconosciute
diverse azioni terapeutiche: è rilassante,
digestivo, carminativo (elimita ed espelle i gas
dal tubo digerente), diuretico, sudorifero e
antispastico.
La tisana di alloro si prepara facendo bollire 23 foglie di alloro in una tazza d'acqua per 4-5
minuti. Si filtra e si beve, soprattutto in caso di
dolori addominali caratterizzati da meteorismo e gonfiore delle anse intestinali. In
soluzione passano le sostanze idrosolubili che
hanno un potere assorbente sui gas, simile a
quello del carbone vegetale, ma sono prive
dell'effetto irritante provocato da quest'ultimo
sulle cellule della mucosa. A differenza della
tisana di alloro, quella di camomilla (più nota
e più utilizzata) funziona nelle contratture
dolorose della muscolatura liscia intestinale,
ma non ha effetto sulla dilatazione meteorica
delle anse. Pochi sanno che le foglie di alloro,
grazie al loro contenuto di cineolo, sono un
valido repellente contro gli scarafaggi e
formiche : sbriciolate le foglie e spargetele nei
punti critici!
BLOB
COPPIE
1
2
3
4
5
1) Due grandi amici che rivediamo sempre con
immenso piacere. Il dottore Zannino ed il dottore
Speziali sempre presenti quando si tratta di
manifestazioni culturali.
2) Un capolavoro dell’assocuochi reggini: non si
tratta di formaggi e latticini ma di opere d’arte in
pasta di pane. Sembrano veri
3) Grazie alla loro instancabile attività di
marketing promozionale, le gemelline Scarpari di
Varapodio, che hanno partecipato alla
trasmissione della Clerici, hanno ottenuto un
successo strabiliante. Il piatto è servito.
4) Kokò De Leo , “the voice” al Top. Un talento
tutto sidernese che ha mezzi e capacità per poter
esplodere nel panorama musicale. Gli facciamo
tanti auguri di cuore sperando che al più presto
possa avere l’occasione che si merita.
5) L’Assessore locrese Alfonso Passafaro, dopo il
pensiero mattutino su fb, controlla personalmente
le modalità d’esecuzione delle strisce pedonali.
L’OROSCOPONE
di Giuditta
DELL’AMORE
ARIETE
Marte e Giove proseguono imperterriti in angolazioni poco rilassanti. Il che vi provoca frequenti dolori rettali e colon irritabile. Se sentite la stanchezza in
sottofondo, provate a cambiare disco, mettete un
ritmo latino e vi sentirete subito meglio.
TORO
se la geografia dei vostri sentimenti è tutta sottosopra, provate a comprare un atlante nuovo, di quelli
facilitati, per bambini delle elementari. Rimettete la
bussola del vostro amore con l'ago nella direzione
giusta. Attenti a non pungervi.
GEMELLI
Accusate una sofferenza cronica: fategli causa.
CANCRO
chi l'ha detto che i baci sono passati di moda? Giove
e Mercurio sono dolcissimi esperti di pasticceria, e
potrebbero preparare per voi magnifici baci al cioccolato. Non acquistate marche industriale, siate originali e fantasiosi.
LEONE
col vostro partner è sempre la solita musica? Vi sentite come in “Mission”? i missionari più fanatici del
mondo? Provate a leggere l'Iliade e l'Odissea, e le
storie di Andromaca, la vostra vita sentimentale
potrebbe trarne beneficio.
VERGINE
ma che ve lo diciamo a fare?
BILANCIA
che pragmatismo! Vedete tutto in termini di
acquisizione, distribuzione, scomposizione ed
erogazione. In particolare l'ultima azione vi provoca problemi. Se si tratta di erogazioni semplici,
provate l'azzurro, in caso di erogazioni composte,
estendete la vostra fantasia a piacere.
SCORPIONE
Le coordinate dell'amore non sono accettabili?
Riscrivete il modulo del bonifico con l'IBAN giusto, vedrete che istantaneamente diverrete ben più
che accetti. Tutto questo non esclude un mancato
accredito di felicità o un rimborso di tempo.
SAGITTARIO
se avete un vuoto affettivo, buttatevi su un cracker,
un wafer o una brioscina, anche industriale: non
impelagatevi in finte relazione a finta-lunga durata,
tanto non fanno per voi. Fate il pieno di calorie e
datevi alla fuga.
CAPRICORNO
Piccole distorsioni romantiche, anzi, diremmo
contorsioni mentali e sollevamento pesi sentimentali. Nei casi peggiori, prevedibile la richiesta
di annullamento rotale.
ACQUARIO
siete tipi da amore seriale? Non potete fare a meno
di collezionare storie d'amore che poi fanno flop? In
caso di serialità incurabile, datevi alla lettura dei gialli svedesi, oppure all'interminabile serie tv di
Masterchef, chissà che queste terapie d'urto non vi
riconducano ad un sentimento più semplice e fresco.
PESCI
siete in fase creativa, con la Luna e Giove in quadratura, perciò sbizzarritevi nella cucina dell'amore: lasagne ripiene, cannelloni, torte pasqualine,
pere cotte e baci di dama. Attenti a tagliatelle e
tagliolini al sugo, però.
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DOMENICA 13 APRILE
23
BLOB
WEEK
POLAROID
OF
UNITALSI AD AFRICO
The
1
WEEK
Una vendita record di uova di Pasqua. L’iniziativa dell’ UNITALSI ad
Africo si è rivelata vincente. Sono state vendute ben centoottantasei uova
di ottimo cioccolato in soli novanta minuti. La grande sensibilità della
comunità Africese ha fatto centro così come ha fatto centro anche la
bellezza delle incaricate alla vendita.
2
“MAMMOLA” E “GONGOLA”
L’attuale sindaco di Mammola, Antonio
Longo e la consigliera comunale piddina
Nancy Spatari, se la ridono di “gusto”
mentre pensano a come rilanciare
l’enogastronomia locale.
ALLA RICERCA DI UNA
SQUADRA
3
TALENTO INESPRESSO
A.A.A. fuoriclasse calcistico dal talento inespresso ,
anno di nascita 1975, cerca squadra disperatamente.
Se davvero interessati si prega di voler contattare il
suo procuratore personale, il sign. Vincenzo De
Leonardis. Chiamare solo se effettivamente
interessati. No perditempo.
PADRE TONY WHITE COME
PADRE RALPH ?
Padre Tony White è un ambizioso
prete locrese . In attesa del nuovo
Vescovo che, si dice, dovrebbe essere
nominato a breve, non rimane altro
che fare i complimenti al nostro amico
per le sue trasformazioni alla Noschese
GERENZA
Registrata al Tribunale
di Locri (RC) N° 1/14
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla
sottoscrizione di preventivi accordi tra
l’editore e gli autori sono da intendersi
gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati
alla redazione, anche se non pubblicati, non
verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti
da copyright diritto esclusivo per tutto il
territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI
delle rubriche in cui si esprimono giudizi o
riflessioni personali, sono da ritenersi
direttamente responsabili.
RISPARMIO ENERGETICO
Premesso che siamo in primavera e la sera ci sono circa
tre persone sul lungomare, ci chiediamo come mai a
Siderno ( visto che il comune ha dichiarato il dissesto e
spende tantissimo per il consumo di energia elettrica) i
responsabili continuino a lasciare accese tre lampade a
punto luce (peraltro non a basso consumo) quando
basterebbe lasciarne accesa una sola...
Direttore responsabile:
ANTONIO TASSONE
Editorialista:
ILARIO AMMENDOLIA
COLLABORATORI:
Ercole Macrì, Eleonora Aragona,
Domenico Macrì, Franco Parrello,
Daniele Mangiola, Lidia Zitara,
Patrizia Pellegrini, Domenico Spanò.
Per richieste di pubblicità rivolgersi a:
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riportati sono registrati dai legittimi proprietari.
STAMPA: Master Printing S.r.l. Modugno (BA)
EDITORE - No così srl - via D.Correale, 5 - 89048
Siderno
1) Presente al Vinitaly, ecco a voi il
vincitore delle celebre trasmissione tv
“Masterchef” in visita agli stand della
regione Calabria. Ad ALMO likes so
much CACIOCAVALLO DI
CIMINÀ
2) La collega Lidia Zitara prima della
partenza per la Lituania.Dalla foto
traspare tutta la sua gioia per
l’imminente viaggio. “Vilnius” che
tristezza !!
3) le due amiche Sestina e Chiara
dicono che è tutto ok, perche
finalmente si sono liberate della loro
nemica numero 1.