MANUALE Hydra

CENTRALINO
IP-PBX
MANUALE DELL’UTENTE
Edizione 2011
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Il centralino Hydra è un IP PBX basato su architettura Linux - Asterisk®. Il team di sviluppo segue
costantemente l’evoluzione di Asterisk®, procedendo all’integrazione di aggiornamenti o nuove
release, se ciò è ritenuto opportuno ai fini della funzionalità e dopo tutte le necessarie verifiche.
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Autori:
Versione:
II
Hymera Team
20140206.02
Introduzione
Lo scopo di questo manuale è quello di fornire agli utenti le indicazioni necessarie per la
corretta amministrazione del centralino Hydra.
Il manuale è suddiviso in capitoli e paragrafi in modo che essi vengano letti in sequenza:
ciascuno di essi approfondisce infatti concetti affrontati nei capitoli precedenti.
Ogni capitolo presenta, inoltre, esempi e soluzioni pratiche per una migliore
comprensione delle modalità di configurazione dell’apparato. Per una corretta gestione
del centralino, si consiglia di leggere gli argomenti contenuti nel primo capitolo dove si
potranno trovare utili cenni alla tecnologia VoIP, alle diverse implementazioni e ai
protocolli di utilizzo. A una prima lettura è possibile tralasciare tale capitolo purchè si
abbia già una certa familiarità con la tecnologia VoIP.
Versioni aggiornate di questo documento possono essere scaricate all’indirizzo
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Suggerimenti e segnalazioni possono essere comunicati a manuale@Hydra.it.
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tipografiche:
User → Create New User: campi di testo, voci di menu, nomi di pulsanti.
VoIP: nomi propri, marchi, protocolli.
provider: sinonimi o termini tecnici.
http://localhost/: nomi di percorsi, indirizzi IP, domini, input utente.
MAIUSC+INVIO: uno o più tasti da premere contemporaneamente.
Ove si è ritenuto opportuno, accanto al termine in italiano è stato riportato il
corrispondente termine inglese e viceversa, in modo che, in quello che segue, i due lemmi
vengono usati senza distinzione.
Manuale dell’utente
III
Indice
1
Cos'è il VoIP -------------------------------------------------------------------------- 1
1.1
Tecnologia e Funzionamento del VoIP -------------------------------------- 1
1.2
SIP (Session Initiation Protocol) --------------------------------------------- 2
1.3
Requisiti minimi per il VoIP -------------------------------------------------- 2
1.4
VoIP in ambito Aziendale ----------------------------------------------------- 3
1.5
Vantaggi del VoIP -------------------------------------------------------------- 3
1.6
Architettura IP-PBX/VOIP --------------------------------------------------- 3
2
Cos'è Hydra --------------------------------------------------------------------------- 4
2.1
Architettura Hydra ------------------------------------------------------------- 6
2.2
Funzionalità di Hydra ---------------------------------------------------------- 6
3
Amministrare Hydra ----------------------------------------------------------------- 7
3.1
Introduzione --------------------------------------------------------------------- 7
3.1.1
Problematiche riscontrabili---------------------------------------------- 8
3.2
Accesso al sistema ------------------------------------------------------------- 8
3.2.1
Login del sistema --------------------------------------------------------- 8
3.2.2
System Status ------------------------------------------------------------ 10
3.2.3
Logout del sistema ------------------------------------------------------ 11
3.3
Trunk ---------------------------------------------------------------------------- 12
3.3.1
Creazione di un trunk --------------------------------------------------- 12
3.4
Outgoing Calling Rules------------------------------------------------------- 13
3.5
Dial Plans----------------------------------------------------------------------- 16
3.5.1
Creazione di un dialplan ------------------------------------------------ 16
3.6
Users ---------------------------------------------------------------------------- 17
3.7
Ring Group --------------------------------------------------------------------- 19
3.8
Music on Hold ----------------------------------------------------------------- 21
3.9
Call Queues -------------------------------------------------------------------- 22
3.10 Voice Menus ------------------------------------------------------------------- 24
3.11 Time Intervals ----------------------------------------------------------------- 25
3.12 Incoming Calling Rules ------------------------------------------------------ 26
3.13 Voicemail (casella vocale) --------------------------------------------------- 28
IV
3.14 Paging/Intercom --------------------------------------------------------------- 31
3.15 Conferencing ------------------------------------------------------------------- 31
3.16 Follow me: trasferimento di chiamata -------------------------------------- 33
3.17 Directory ----------------------------------------------------------------------- 34
3.18 Call Features ------------------------------------------------------------------- 35
3.19 VoiceMail Groups ------------------------------------------------------------- 36
3.20 Voice Menu Prompts ---------------------------------------------------------- 37
3.21 System info--------------------------------------------------------------------- 37
3.22 Backup -------------------------------------------------------------------------- 39
3.23 Options ------------------------------------------------------------------------- 40
3.24 Hydra Logs --------------------------------------------------------------------- 42
3.25 Call Detail Records ----------------------------------------------------------- 43
3.26 Active Channels --------------------------------------------------------------- 43
3.27 File Editor ---------------------------------------------------------------------- 43
3.28 Hydra CLI ---------------------------------------------------------------------- 45
3.29 SIP Settings -------------------------------------------------------------------- 46
4
Glossario ----------------------------------------------------------------------------- 54
Manuale dell’utente
V
1 Cos'è il VoIP
Il ruolo della tecnologia VoIP (Voice Over IP) è ormai divenuto di primaria importanza
nello sviluppo delle telecomunicazioni non solo per la significativa riduzione in termini
di costo delle comunicazioni vocali a lunga distanza, ma soprattutto nei vantaggi operativi
e di semplificazione delle infrastrutture che esso comporta. Questa tecnologia è alla base
di un sistema di comunicazione economico poichè permette di effettuare una
conversazione telefonica utilizzando una connessione Internet o un’altra rete LAN o
WAN che utilizzi il protocollo IP anziché avvalersi della rete telefonica tradizionale
(PSTN). Ciò consente uno sfruttamento più efficiente della linea dati integrando più
tipologie di servizi sullo stesso mezzo con conseguente abbattimento dei costi.
Come detto, le conversazioni VoIP non devono necessariamente viaggiare su internet ma
possono anche utilizzare come mezzo trasmissivo una qualsiasi rete privata basata sul
protocollo IP, per esempio una LAN all'interno di un edificio o di un gruppo di edifici. I
protocolli usati per codificare e trasmettere le conversazioni VoIP sono solitamente
denominati Voice Over IP protocols.
1.1
Tecnologia e Funzionamento del VoIP
Per la trasmissione della voce il VoIP utilizza il metodo a commutazione di pacchetto.
Immaginiamo una situazione in cui due utenti comunicano tra loro mediante due telefoni
VoIP. Il parlato viene digitalizzato, cioé trasformato in una sequenza di bit che viene a
sua volta suddivisa in piccole porzioni (pacchetti) via via inoltrati al destinatario tramite
la rete di cui si dispone. Ogni pacchetto inviato segue un proprio percorso di rete per
raggiungere l'utente all'altro capo del telefono. A destinazione l'apparecchio provvede a
riordinare e riassemblare i pacchetti in modo da ricostruire la sequenza di bit orginale che
verrà convertita in segnale audio giungendo finalmente all'orecchio dell'utente remoto. Il
processo avviene ovviamente per entrambi gli utenti contemporaneamente e in modo del
tutto trasparente.
Questa tecnica ottimizza l'utilizzo della rete poichè permette a più utenti di condividere lo
stesso canale di comunicazione in maniera radicamente differente dal metodo a
commutazione di circuito. In quest'ultimo caso, infatti, il canale è dedicato cioè viene
assegnato esclusivamente alle sole due stazioni, fino al termine della comunicazione.
Manuale dell’utente
1
1.2
SIP (Session Initiation Protocol)
SIP è, ad oggi, il protocollo più utilizzato tra gli endpoint di un sistema VOIP. Sviluppato
da IETF (Internet Engineering Task Force), l’ente che gestisce i protocolli internet e
progettato per collaborare con applicazioni esistenti, SIP è un protocollo dello strato
applicazione della pila OSI che utilizza generalmente la porta 5060 e protocollo di
trasporto UDP.
Si occupa solamente della segnalazione, cioè di stabilire, modificare e terminare sessioni
multimediali (come le chiamate VoIP); non specifica invece il trasporto vero e proprio
della comunicazone tra gli utenti (peer): a questo scopo sfrutta RTP (Figura 1.1).
SIP rappresenta i numeri telefonici come URL secondo lo schema:
sip://username@hostname .
Figura 1.1 - Architettura SIP.
1.3
Requisiti minimi per il VoIP
Un utente che voglia avvalersi della tecnologia VoIP deve dotarsi di una connessione a
banda larga (almeno ADSL) e di un router al quale sarà collegato l'apparecchio Hydra. I
requisiti minimi sono una banda di almeno 128 Kbit/sec bidirezionali e una latenza
corrispondente a 150 ms di round trip time. Se, infatti, la percentuale di banda per il
traffico voce non è adeguata, può accadere che la qualità della voce degradi o la
comunicazione si interrompa. A seconda del traffico da gestire è, dunque, consigliato
2
predisporre una banda più consistente. Per un servizio accettabile, un’ADSL standard
(1.2Mbps download e 256Kbps upload) può comunque essere sufficiente.
1.4
VoIP in ambito Aziendale
A tutt’oggi, a differenza dell’ambito domestico, numerosi utenti business dispongono di
installazioni di reti VoIP utilizzando sempre più spesso la telefonia IP per implementare
comunicazioni telefoniche fra sedi differenti. Considerando, inoltre, l’integrazione con la
tecnologia Wi-Fi, si comprende l'interesse di importanti realtà aziendali che mirano a
realizzare una rete convergente nei servizi, permettendo al personale di comunicare
agevolmente sia attraverso il telefono dell'ufficio, che dal proprio pc, portatile o
dispositivo smartphone con la sola condizione di disporre di un client VoIP.
1.5
Vantaggi del VoIP
Il motivo del crescente interesse che questa tecnologia sta suscitando si spiega con gli
importanti vantaggi che la sua adozione consente di ottenere rispetto alla telefonia
tradizionale:
 Azzeramento totale dei costi telefonici tra sedi aziendali attraverso la soluzione
Intranet..
 Eliminazione del canone del fornitore del servizio di telefonia.
 Chiamate a costo zero tra utenti VoIP e a costi convenienti con gli altri utenti.
 Possibilità di far convergere tutti i servizi multimediali voce, dati, audio, video su
un unica rete.
 Integrazione con le tradizionali reti di comunicazione (ISDN, PSTN).
 Possibilità di cambiare operatore mantenendo lo stesso numero telefonico.
1.6
Architettura IP-PBX/VOIP
L'architettura telefonica di un sistema IP-PBX/VoIP (Figura 1.2), comprende:
 uno o più terminali SIP (telefoni VoIP).
 un centralino IP-PBX: il funzionamento è simile ad un proxy server. I client SIP
per effettuare una chiamata, si interfacciano al centralino chiedono di stabilire
una connessione. Il centralino, al suo interno, possiede una directory configurata
Manuale dell’utente
3

centenente la lista degli utenti con i corrispondenti indirizzi SIP. Ciò permetterà
di collegare una chiamata interna oppure di reindirizzare una chiamata esterna sia
attraverso il gateway VoIP sia tramite un service provider VoIP.
un gateway VoIP: opzionale, rappresenta la soluzione più semplice per estendere
il centralino in modo da trasformare una linea analogica o ISDN in linea VoIP e
viceversa. In tal modo aree ed uffici anche geograficamente distanti possono
essere connessi al vostro centralino analogico, come se fossero utenti interni,
evitando quindi di pagare costi telefonici per comunicare con le sedi remote.
Figura 1.2 - Architettura IP-PBX/VoIP.
2 Cos'è Hydra
Hydra è un centralino di nuova generazione realizzato in Italia e progettato per gestire
appieno le comunicazioni VoIP e interfacciarsi eventualmente con linee PSTN (rete
telefonica tradizionale).
A differenza di un centralino tradizionale, le chiamate sono instradate mediante pacchetti
4
dati attraverso una comune rete LAN o WAN piuttosto che sulla linea telefonica
tradizionale. Esso sostituisce il PBX tradizionale garantendo la compatibilità con la
telefonia di vecchia generazione ed aggiungendo caratteristiche e servizi di un sistema
informatico.
Hydra è stato progettato per soddisfare in maniera economica e efficiente le esigenze di
comunicazione di qualsiasi azienda. In Figura 2.1 è presentato un esempio di possibile
architettura di rete con tre distinte sedi situate in città diverse.
L'installazione di un solo centralino Hydra presso una delle tre sedi permette di instaurare
e gestire in modo centralizzato le comunicazioni tra le tre sedi stesse. Un dipendente che
lavora a Milano potrà comunicare con un collega di Palermo semplicemente componendo
il numero dell'interno (come se questi si trovasse nell'ufficio accanto), senza ulteriori
costi per l'Azienda oltre quello che ha già speso per la realizzazione della propria rete
LAN e la connessione ad Internet. I telefoni IP sono costantemente collegati al centralino
aziendale utilizzando la rete locale e la connessione internet per le comunicazioni verso
l'esterno. È appena il caso di far notare che in caso di mancanza di corrente elettrica il
sistema ovviamente cessa di funzionare; a seconda delle applicazioni può, quindi,
risultare opportuno ricorrere a un adeguato gruppo di continuità.
Figura 2.1 - Possibile esempio di architettura Hydra.
Manuale dell’utente
5
2.1
Architettura Hydra
Secondo un approccio down-top, Hydra si compone di uno switching core che si occupa
delle interconnessioni PBX ove si possono individuare quattro entità funzionali distinte:
− PBX switching: il nocciolo del sistema, permette di commutare il traffico
telefonico in arrivo dai terminali interni, cioè quelli direttamente connessi al
centralino per mezzo della rete locale.
− Application launcher: consente l'esecuzione delle applicazioni (es: voicemail,
conferencing etc...);
− Codec translator: espleta funzioni di codifica/decodifica dei diversi formati
audio compressi, che possono essere concordati tra i client anche rispetto ai
parametri quali banda impiegata e qualità audio;
− Scheduler e I/O manager: gestisce le attività di schedulazione a basso livello
per permettere una buona adattabilità a diversi carichi di lavoro.
2.2
Funzionalità di Hydra
Hydra offre numerose funzionalità non riscontrabili nei centralini tradizionali e utili sia
per l’utenza privata che aziendale.
Ecco alcuni esempi:
 Caselle vocali personalizzate e illimitate.
 Voice mail e integrazione e-mail (servizi di posta elettronica).
 Segreteria telefonica.
 Risponditore automatico multilivello programmabile (IVR).
 Piano di chiamata completo su più sedi.
 Modalità di risposta differenziate.
 Instradamento automatizzato delle chiamate.
 Reportistica e registrazione delle chiamate.
 Gestione delle chiamate in attesa.
 Supporto del CallerID (identificativo del chiamante) anche sulle chiamate in
attesa.
 Interfaccia web per funzioni utente.
 Possibilità di abbinare un firewall.
 Annunci vocali personalizzati.
6



Funzioni giorno, notte, festivi e pausa personalizzabili.
Servizi di autenticazione, password e codici di sicurezza.
Funzionalità complete del VoIP.
3 Amministrare Hydra
Sarà mostrato come gestire e personalizzare in maniera completa l'apparato Hydra
secondo le preferenze funzionali dell'utente.
3.1
Introduzione
Prima di procedere alla descrizione della procedura di configurazione del centralino, ai
fini di completo e corretta impostazione delle chiamate entranti e uscenti, è necessario
predisporre un'account SIP presso un provider VoIP, ad esempio EuteliaVoIP, DigiTel
Italia, Messagenet ecc., in maniera da consentire l'accesso ai servizi VoIP offerti
dall'operatore stesso. In sostanza serve l'attribuzione di un numero telefonico geografico,
riferimento necessario per ricevere le telefonate e l'acquisto di traffico prepagato per
eseguire chiamate verso linea fissa o mobile.
Effettuando la registrazione presso un operatore, vi saranno assegnati questi parametri
(oltre al numero telefonico con prefisso della località che avete scelto):
Numero geografico assegnato: xxxxxxxxxx
Username VoIP: 655xxxxxxx
Password: secret
SIP Proxy: sip.provider.it
A fini esemplificativi, si consideri il caso di una chiamata eseguita attraverso Hydra, da
un client SIP ad un numero su rete fissa, attraverso l'operatore EuteliaVoIP:
 il client SIP chiede a Hydra di chiamare quel numero su rete fissa, per esempio
0951122XXX
 Hydra contatta il provider VoIP indicandogli di voler chiamare quel numero
 il provider contatta quel numero su rete fissa, il telefono squilla, il segnale viene
passato a Hydra, che a sua volta lo invia al client SIP. Il mittente riscontra la
chiamata perché ascolta lo squillo.
 quando il destinatario risponde, Hydra invierà al client SIP la voce del
Manuale dell’utente
7
destinatario che riceve la chiamata su un apparecchio connesso alla linea
telefonica tradizionale, e viceversa la voce dal client SIP verrà inviata al
destinatario.
3.1.1 Problematiche riscontrabili
Se nella vostra rete locale o aziendale è presente un sistema firewall, alcune porte devono
essere abilitate a Hydra per consentirgli di comunicare verso l'operatore VoIP.
Ad esempio, nel caso di utilizzo del provider EuteliaVoIP le porte sono quelle elencate
nella Figura 3.1.
Porta e numero
Servizio
UDP 3478
STUN
UDP 5060
SIP
UDP 8000
RTP
UDP 8001
RTCP
Figura 3.1 - Apertura delle porte in presenza di Firewall verso l'operatore EuteliaVoIP.
3.2
Accesso al sistema
Sarà mostrato l’ambiente grafico di Hydra, approfondendo alcuni aspetti di base necessari
per iniziare a utilizzare il centralino.
3.2.1 Login del sistema
Il centralino Hydra ha un'interfaccia di gestione mediante web browser che consente una
facile configurazione e amministrazione del sistema telefonico VoIP. Ogni utente con un
minimo di esperienza nel campo ITC può configurare in maniera veloce l'apparato.
Il dispositivo Hydra è impostato con un indirizzo IP preimpostato di fabbrica che è
192.168.1.1. Per il primo avvio è necessario connettersi via LAN all'apparato da
qualsiasi PC a cui si è preventivamente assegnato un indirizzo IP coerente, aprire un
8
browser (Internet Explorer, Firefox, IE ecc...) e digitare l'URL:
http:// 192.168.1.1 :8088/asterisk/static/config/index.html
Sarà mostrata una finestra di login per l'utente amministratore (Figura 3.2).
Figura 3.2 - Finestra di login dell'apparato Hydra.
Per effettuare il login, procedere come segue:
 Nel campo Username inserire admin.
 Nel campo Password inserire hymera.
 Cliccare sul pulsante Login (Figura 3.3).
Nota: il sistema distingue tra lettere maiuscole e minuscole.
Figura 3.3 - Inserire le credenziali per accedere al sistema.
Una volta effettuato il login, apparirà l’interfaccia di amministrazione del sistema facile
da utilizzare e che consente di configurare rapidamente tutti gli aspetti del centralino
(Figura 3.4).
Manuale dell’utente
9
Figura 3.4 - Grafica di Hydra.
3.2.2 System Status
La prima voce sul menu di navigazione a sinistra della schermata è System Status. Tale
funzione sintetizza lo stato del centralino in tre aree:
− il menu di navigazione a sinistra, per accedere rapidamente alla selezione dei
singoli servizi e funzioni offerte dal centralino (Figura 3.5).
− il riquadro centrale ove è possibile visualizzare:
 Trunks (fasci): rappresentano le linee di uscita (connessioni ai provider
VoIP) configurate e attive, aventi la funzione di collegare gli apparati
interni alla rete locale con il mondo esterno. In pratica servono a stabilire
una connessione virtuale tra due o più terminali in modo che possa
instaurarsi la comunicazione.
 Extensions (estensioni): gli interni configurati e attivi.
 Queues (code di chiamata): è possibile, ad esempio, gestire le chiamate
entranti in modo che, all’arrivo vengano aggiunte tutte ad una coda unica
e smistarle in seguito verso un interno disponibile, oppure ad un gruppo
di interni sulla base di priorità predefinite.
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DESCRIZIONE
System Status
Trunks
Outgoing Calling Rules
Dial Plans
Users
Ring Groups
Music On Hold
Call Queues
Voice Menus
Time Intervals
Incoming Calling Rules
Voicemail
Paging/Intercom
Conferencing
Follow Me
Directory
Call Features
VoiceMail Groups
Voice Menu Prompts
System Info
Backup
Options
Hydra Logs
FUNZIONI
Stato del centralino
Linee del centralino
Regole per la gestione delle chiamate in uscita
Set di regole di chiamata da assegnare ad uno o più utenti
Utenti del centralino
Gruppi di chiamate
Gestione delle melodie di attesa
Gestione delle code di chiamate
Gestione dei menu vocali
Intervalli di tempo utilizzati per il routing delle chiamate
Regole per la gestione delle chiamate in entrata
Impostazioni generali per la segreteria telefonica
Annuncio generale ad un gruppo di telefoni con altoparlante
Chiamate con più partecipanti
Trasferimento di chiamate
Gestione della rubrica
Gestione delle chiamate in attesa
Impostazioni per la segreteria telefonica di gruppo
Registrare nuove voci di menu
Info sullo stato del sistema
Gestione dei backup della configurazione del sistema
Impostazioni di amministrazione
Visualizzare messaggi di logs
Figura 3.5 - Menu di navigazione del centralino Hydra.
3.2.3 Logout del sistema
Per terminare di operare con l'interfaccia web dell'apparato Hydra, cliccare sul pulsante
Logout presente in alto a destra della pagina; apparirà una finestra che richiederà la
conferma (Figura 3.6).
Figura 3.6- Cliccare il pulsante OK per eseguire il logout.
Manuale dell’utente
11
3.3
Trunk
Affrontiamo la configurazione del centralino Hydra mostrando come configurare uno o
più numeri telefonici VoIP all'interno della rete in maniera da poter effettuare chiamate in
uscita e riceverne in ingresso. La premessa necessaria è, come anticipato, quella essere in
possesso della numerazione telefonica VoIP fornita dal VoIP provider.
3.3.1 Creazione di un trunk
Per creare un trunk, dal menu di navigazione, cliccare su Trunks → VoIP Trunks →
Create New SIP/IAX Trunk e compilare le varie sezioni (Figura 3.7).
 Type: inserire il protocollo utilizzato dal provider VoIP di riferimento
(solitamente il protocollo SIP).
 Context Naming: selezione del contesto da eseguire; si può lasciare l’opzione di
default.
 Provider Name: inserire il numero telefonico geografico che vi è stato assegnato
(nell'esempio EuteliaVoIP).
 Hostname: inserire il dominio dell'operatore VoIP (nell'esempio
voip.eutelia.it).
 Username: inserire l’identificatore dell'utente (username, fornito dall’operatore).
 Password: inserire il codice segreto (fornito dall’operatore).
Figura 3.7 - Inserire i parametri per la creazione di un trunk.
Premere il tasto Salva per salvare quanto fatto, Cancel per annullare.
La Figura 3.8 riporta un possibile esempio di configurazione dei canali trunks utilizzando
Eutelia come operatore (carrier) VoIP.
12
Figura 3.8 - Tabella amministrativa contenente i trunk
Come si vede, si ha la possibilità di modificare (Figura 3.9) o eliminare ogni canale SIP
configurato. È necessario prestare molta attenzione: qualsiasi modifica o eliminazione di
un solo record della tabella potrebbe compromettere l'utilizzo o il corretto funzionamento
del centralino.
Figura 3.9 - Modifica dei campi per il trunk 024… .
3.4
Outgoing Calling Rules
Questa funzionalità permette di inserire delle regole d’uscita cioé di disciplinare i
terminali all’uso delle risorse interne e gli instradamenti delle chiamate in uscita dal
centralino dirette a utenti esterni.
Per aggiungere una regola cliccare su Outgoing Calling Rules → New Calling Rule,
Manuale dell’utente
13
apparirà una finestra con alcuni campi da riempire (Figura 3.10):
Figura 3.10 - Inserire una regola di uscita.


Calling Rule Name: indica un nome per la regola per le chiamate in uscita (es:
Locali, Nazionali, Internazionali);
Pattern: si riferisce a quanto digitato dall'utente mediante la tastiera telefonica. Il
formato viene espresso mediante la seguente sintassi:
X
una qualunque cifra da 0 a 9
Z
una qualunque cifra da 1 a 9
N
una qualunque cifra da 2 a 9
[12345-9]
autorizza le cifre 1,2,3,5,6,7,8,9;
.
una o più cifre;
|
esclude il prefisso, ossia le cifre che lo precedono.
Ad esempio:
X. consente agli interni di poter chiamare qualunque numero esterno.
14

Send to Local Destination: consente di creare una regola di uscita per una
destinazione locale. In tal caso selezionare dal menu a tendina il terminale interno
(Figura 3.11).
Figura 3.11- Inserire una regola per una chiamata interna.


Send this call through trunk: selezionare dal menu a tendina il trunk (linea di
uscita) attraverso cui instradare la chiamata in uscita.
Use FailOver Trunk: permette di specificare un secondo trunk alternativo al
primo. Tale linea verrà utilizzata ad esempio quando quella primaria è occupata o
non attiva ecc… (Figura 3.12).
Manuale dell’utente
15
Figura 3.12- Inserire una regola per la chiamata in uscita.
Una volta terminato l’inserimento dei parametri, premere il tasto Salva per salvare la
regola, altrimenti il tasto Cancel per annullare la procedura.
3.5
Dial Plans
Il dialplan, gestisce la logica operativa di Hydra, cioè l'insieme di regole applicate al
centralino in risposta agli eventi telefonici (sia entranti che uscenti). In pratica si definisce
il comportamento di tutte le connessioni che attraversano il centralino, cioè come questo
deve operare quando riceve una chiamata oppure quando un utente compone un numero.
Si può, ad esempio, pensare ad una regola denominata DialPlan1 che consente ad un
gruppo di utenti, sia le chiamate locali che le chiamate verso la numerazione pubblica.
Oppure, un'altra regola, ad es. DialPlan2, che consente di limitare ad altri utenti il
traffico alle sole chiamate locali ecc. (Figura 3.13 e Figura 3.14).
3.5.1 Creazione di un dialplan
Per creare un dialplan cliccare su: Dial Plans → New DialPlan, sarà mostrata una
finestra (Figura 3.13) ove inserire:
16


Outgoing Calling Rules: una volta creata la Calling Rule (par. 3.4) per consentire
chiamate verso la numerazione pubblica, impostare la linea di uscita nell'esempio
identificata dal numero 0245074752, mediante un segno di spunta.
Local Contexts: il sistema suggerisce automaticamente una serie di estensioni.
Togliere il segno di spunta sulle estensioni che non si vogliono includere per
questa dialplan. Nell'esempio, tra le altre, sono abilitate le parkedcalls,
conferences, queues, ringgroups le cui funzionalità e configurazioni saranno
esposte nei paragrafi successivi.
Figura 3.13 - Pannello di creazione della DialPlan.
A titolo esemplificativo, in Figura 3.14 è mostrata la tabella delle regole di chiamata
(dialplans) configurate nel sistema secondo l’esigenza aziendale. Dal primo campo
Default, è presente un segno di spunta sulla DialPlan1 per far in modo che, per ogni
nuovo interno (utente), se non si seleziona una specifica dialplan dal menu a tendina
(come sarà illustrato nel prossimo capitolo), il sistema assegnerà a detto utente la
DialPlan1.
Figura 3.14 - Esempi di dialplans configurate nel sistema.
3.6
Users
Cliccando su User → Create New User è possibile aggiungere nuovi interni (utenti). Sarà
mostrata una finestra (Figura 3.15) ove inserire i parametri di configurazione:
Manuale dell’utente
17








18
Extension: inserire il numero dell'interno. Il sistema suggerisce automaticamente
un numero predefinito.
CallerID Name: inserire la stringa identificativa dell'interno (opzionale). Si
tratta, in pratica, di un identificatore che apparirà sul display del telefono
chiamato. Ad esempio, Pippo_Cell.
DialPlan: selezionare dal menu a tendina la dialplan che si desidera attribuire a
questo utente, eventualmente anche quella predefinita (Default).
CallerID Number: inserire il numero di interno. Si tratta, in pratica, del numero
che appare sul display del telefono chiamato. In genere, tale numero si sceglie
uguale a quello riportato nel campo Extension.
Nell'esempio di Figura 3.15, viene creato l'utente corrispondente al numero
“6060”. Da un qualunque altro interno, digitando tale numero squillerà il telefono
interessato.
Enable Voicemail for this User: abilita/disabilita la segreteria telefonica per
l’interno in questione. Se attiva, è possibile impostare:
- VoiceMail Access PIN code: password per accedere alla segreteria; deve
essere una sequenza di cifre (0-9).
- Email Address: l'indirizzo di posta elettronica a cui sarà notificata la
presenza di messaggi in segreteria.
Technology: impostare attraverso un segno di spunta il protocollo di
comunicazione utilizzato dall'apparecchio dell'utente (SIP, IAX).
- Codec Preference: Scelta dell'algoritmo di codifica del parlato. Sono
disponibili GSM, ALAW, ULAW, H.263, H.263p, ILBC, G.729, G.723.
Codec suggeriti (default): First: u-law Second: a-law, Third: GSM,
Fourth: H.263, Fifth: H.263p.
VoIP Settings:
- Inserire il MAC Address dell'apparecchio (opzionale).
- Line Number, Line Keys.
- SIP/IAX Password: inserire la password per l'account utente SIP/IAX.
- NAT: se l'estensione si trova dietro un’infrastruttura di rete sottoposta a
routing NAT apporre un segno di spunta.
Other Options:
- In Directory: apporre un segno di spunta su questa opzione per inserire
l'utente nella rubrica telefonica.
- Is Agent: In Hydra è possibile qualificare un utente, cioè un numero di
interno, come Agent. L’agente è un operatore che può rispondere a
chiamate in attesa in una o più code. Selezionare questo campo se l'utente
deve essere Agent, cioè un operatore che può/deve rispondere alle
chiamate in coda.
Cliccare su Update per applicare i cambiamenti oppure Cancel per annullare. Ripetere le
operazioni per ogni interno che si vuole aggiungere.
Figura 3.15 - Riempire i campi appropriati per creare un utente.
3.7
Ring Group
Per migliorare l’organizzazione e la configurazione delle risorse, Hydra offre la
possibilità di strutturare le entità (interni, uffici, account di provider voip, applicazioni,
ecc.) in gruppi. In pratica, si può definire un numero di gruppo, in sostanza un numero
virtuale che, se chiamato, farà squillare i telefoni del gruppo definito secondo un criterio
desiderato.
Ad esempio, s'immagini un Ufficio acquisti, costituito dagli interni 6000, 6001,
6002, 6003, 6004. È possibile creare il ring group 6500; chiamando il 6500 si può fare in
Manuale dell’utente
19
modo che gli interni appartenenti a tale gruppo suonino contemporaneamente.
Per procedere alla creazione di un gruppo, cliccare su Ring Groups → New RingGroup;
si aprirà una finestra ove inserire alcuni parametri (Figura 3.16):
 RingGroup Name: digitare il nome del gruppo.
 Extension for this ring group: digitare il numero per questo gruppo di chiamata.
Il sistema suggerisce automaticamente un numero predefinito.
 Selezionare dalla tabella Available Users attraverso i tasti freccia le entità (utenti)
che si desidera aggiungere o rimuovere dal Ring Group Members.
 Strategy: si può scegliere il criterio con cui squilleranno i telefoni del gruppo.
- Ring in order: viene fatto squillare a turno ogni elemento del gruppo
finché uno non risponde.
- Ring all simultaneously: tutti gli elementi del gruppo squilleranno
contemporaneamente finché uno non risponde.
- Seconds to ring each member: durata degli squilli prima che la chiamata
sia considerata senza risposta (es: 20 secondi).
- If not answered Goto: permette di selezionare un eventuale altro interno
a cui dirottare la chiamata in caso di mancata risposta.
- Ignore redirections: apporre un segno di spunta per ignorare eventuali
redirect.
Premere il tasto Salva per salvare le impostazioni, Cancel per annullare.
Figura 3.16 - Inserire i parametri per la creazione di un gruppo.
20
3.8
Music on Hold
Selezionando dal menu di navigazione il gestore dei suoni Music on Hold, si possono
gestire i prompt vocali del centralino, personalizzando i messaggi per le chiamate in
attesa, i trasferimenti di chiamata e ogni altra operazione che comporti la messa in attesa
dell'utente chiamante.
Dalla voce Manage 'Music-on-Hold' Classes presente sulla barra in alto della pagina,
selezionando dal menu a tendina la classe default sarà visualizzata la pagina contenente i
messaggi vocali predefiniti del centralino (Figura 3.17). Vi è, comunque, la possibilità di
aggiungerne altri, attraverso il bottone Upload. Ogni messaggio, inoltre, può essere
eliminato dalla tabella cliccando sul pulsante Delete corrispondente.
Figura 3.17 - Lista dei file audio predefiniti di Hydra.
Si può creare una nuovo gruppo di suoni di attesa tramite il tasto New MOH class (Figura
3.18). Inserire, poi, un nome nel campo Name e cliccare sul tasto Add per caricarlo nel
centralino. Premere Cancel per annullare.
Manuale dell’utente
21
Figura 3.18 – Aggiunta di una nuova classe audio.
3.9
Call Queues
Le code di chiamata (call queues) rappresentano gruppi di interni preposti a ricevere le
chiamate in ingresso al centralino. Sono tipicamente utilizzate nei call center per gestire
le chiamate quando gli operatori che appartengono alla coda sono occupati; le nuove
chiamate vengono poste in attesa finché non vengono riprese dagli operatori stessi via via
che terminano le chiamate precedenti.
Con Hydra è possibile, inoltre, accodare le chiamate in ingresso ad una coda unica e
smistarle in seguito verso un interno disponibile, o verso un gruppo di interni in base a
criteri di priorità.
È possibile qualificare un numero di interno come Agent (agente) cioé come operatore
che può rispondere a chiamate in attesa in una o più code.
Cliccare sul link Call Queues, pulsante Create New Queue per creare una nuova coda
(Figura 3.19):
 Extension: numero identificativo univoco della coda di chiamata. Si può
utilizzare quello suggerito dal sistema.
 Name: nome descrittivo per questa coda.
 Strategy: criterio con cui squilleranno i telefoni degli operatori (Agents) della
coda. Le opzioni sono:
- ringall: chiama tutti gli agenti disponibili finchè uno non risponde alla
chiamata.
- roundrobin: chiama a turno ogni agente disponibile fino a quando uno
risponde.
- leastrecent: chiama l'agente con il minor numero di chiamate completate
da questa coda.
- fewestcalls: chiama l'agente che ha completato un minor numero di
chiamate.
- random: chiama ogni agente in ordine casuale fino a quando uno
22







risponde alla chiamata.
rrmemory: chiama a turno ogni agente disponibile a partire dall'operatore
successivo all'ultimo che ha risposto.
Music On Hold: selezionare dal menu a tendina, la musica per l'attesa. Se non
diversamente specificato, la classe utilizzata è default;
Leave when Empty: controlla se le chiamate in attesa devono essere rigettate in
assenza di operatori o con operatori non disponibili.
JoinEmpty: controlla se le chiamate in arrivo devono essere rigettate in assenza
di operatori o con operatori non disponibili.
TimeOut: selezionare l'intervallo di tempo (in secondi) perché il telefono di un
agente squilli prima di passare all’agente successivo.
Wrapup Time: selezionare il numero di secondi prima che l'agente riceva una
chiamata successiva dopo averne terminata una.
Max Len: definire il numero massimo di chiamate che possono aspettare in coda.
Inserire il Max Len 0 per illimitato. Max Len pari a 1 rappresenta la dimensione
minima per la coda.
Agents: abilitare attraverso un segno di spunta gli agenti per questa coda.
Figura 3.19 - Creazione di una nuova coda.
Premere il pulsante Update per salvare la configurazione, Cancel per annullare.
Manuale dell’utente
23
3.10 Voice Menus
Selezionando il servizio Voice Menus si abilita il sistema di risposta interattivo
(Interactive Voice Response). Si può creare un menu vocale interattivo che, attraverso la
riproduzione di messaggi vocali, presenti agli utenti un ventaglio di scelte. L'utente che
chiama sceglie la voce di menu di suo interesse digitando il numero corrispondente sul
proprio telefono. I telefoni che squillano in seguito all'instradamento del risponditore
automatico possono trovarsi tutti nella stessa sede (interni locali) o anche in sedi remote
(interni remoti). Questa è una delle differenze fondamentali tra le prestazioni offerte da
un PBX tradizionale e quelle del centralino Hydra VoIP. Al fine di maggiore chiarezza,
si consideri il caso di un magazzino di un'azienda che si trova in un luogo diverso dalla
sede amministrativa. In tale situazione l'apparato Hydra situato negli uffici della sede,
instrada comunque le chiamate dirette al magazzino (postazioni remote) verso gli interni
corrispondenti. A ciò si aggiungano le numerose opzioni di configurazione che si possono
scegliere nei casi in cui un telefono non risponde, è occupato, ecc. In tali evenienze si
può, ad esempio, dare la possibilità al chiamante di ritornare al menu principale per
scegliere un opzione alternativa. Il risponditore automatico può essere ovviamente
collegato ad un servizio di segreteria telefonica.
Per gestire i menu vocali, cliccare su Voice Menus → Create New VoiceMenu, sarà
mostrata una finestra che consente la modifica, la creazione o la cancellazione di un menu
vocale (Figura 3.20).
 Name: inserire un nome da attribuire al menu vocale es. VoiceMenu.
 Extension: campo opzionale. Il numero di estensione permette agli interni del
sistema o agli utenti esterni di collegarsi alla voce di menu specifico indicato dal
numero di interno.
 Actions: sequenza di azioni da intraprendere quando una chiamata accede al
menu. Per aggiungere un'azione, usare la funzione Add new Step sotto
menzionata.
 Add new Step: attraverso il menu a tendina selezionare le direttive operative
(steps).
24
Figura 3.20 - Interfaccia di configurazione di Voice Menus.
3.11 Time Intervals
Dal menu di navigazione selezionare la funzione Time Intervals → New Time Interval,
per dare la possibilità di impostare precise fasce orarie (time intervals) in modo da
attivare e disattivare in automatico le regole di funzionamento del centralino.
Le scelta viene eseguita:
 By day of week: su base settimanale. È possibile scegliere un intervallo temporale
tra i giorni della settimana, ad esempio: da lunedì a venerdì (Figura 3.21).
Figura 3.21 - Selezionare l'intervallo settimanale.

By day of a Month: su base mensile. È possibile scegliere un intervallo temporale
tra i giorni di un mese specifico. Apporre un segno di spunta su tale voce ed
inserire la data e il mese di interesse (Figura 3.22).
Figura 3.22 - Scegliere giorno e mese.
Manuale dell’utente
25

Entire day: su base giornaliera (oraria). Inserire l'orario di inizio (Start Time) e
l'orario di fine (End Time) per l'intervallo temporale scelto.
Per chiarire le idee, si consideri il seguente esempio di configurazione settimanale. Ogni
record di intervallo temporale creato, può essere cancellato dalla tabella cliccando sul
pulsante Delete o modificato cliccando sul tasto Edit (Figura 3.23).
Figura 3.23 - Esempio di impostazioni per le fasce orarie.
3.12 Incoming Calling Rules
La presente sezione tratterà di come configurare il comportamento del centralino
all'arrivo dall'esterno di chiamate esterne dirette al numero rilasciato dal provider VoIP.
Questo funzionalità è utilizzata per instradare le chiamate entranti verso una destinazione
prescelta in base alla fascia temporale in cui queste vengono ricevute.
All'arrivo di una chiamata il centralino esaminerà le regole della tabella ruleset (Figura
3.24); se vengono verificate le condizioni di una regola, la chiamata sarà inoltrata ad una
destinazione specifica, che può essere un interno, una coda, un IVR ecc.
26
Figura 3.24 - Esempio di ruleset.
Per creare una regola, cliccare su Incoming Calling Rules → New Incoming Rule:
apparirà la finestra dove impostare i parametri (Figura 3.25).
 Trunk: selezionare dal menu a tendina la linea della chiamata in ingresso ossia il
numero geografico fornito dall'operatore VoIP. Tale numero è quello composto
dal chiamante.
 Time Interval: selezionare la fascia temporale di validità per questa regola.
 Pattern: si riferisce a quanto digitato dall'utente mediante la tastiera telefonica. Il
formato viene espresso mediante la seguente sintassi:
X
una qualunque cifra da 0 a 9
Z
una qualunque cifra da 1 a 9
N
una qualunque cifra da 2 a 9
[12345-9]
autorizza le cifre 1,2,3,5,6,7,8,9
.
una o più cifre
|
esclude il prefisso, ossia le cifre che lo precedono
Ad esempio:
X. consente agli interni di poter chiamare qualunque numero esterno.

Destination: indicare dove instradare le chiamate che arrivano dall'esterno. Le
scelte più comuni sono:
− la segreteria;
Manuale dell’utente
27
−
−
un interno o un gruppo di interni;
un IVR.
Figura 3.25 - Inserire i campi per una nuova regola.
Salvare i campi configurazione della regola cliccando sul pulsante Update, oppure
premere Cancel per annullare.
3.13 Voicemail (casella vocale)
Un mezzo offerto da Hydra per comunicare con utenti non raggiungibili è quello delle
caselle vocali: una sorta di segreteria telefonica totalmente automatica e di uso
immediato. Nel caso in cui una chiamata proveniente dal numero VoIP o numero
geografico trovi occupato o non raggiungibile, questo sistema offre la possibilità al
chiamante di lasciare un messaggio vocale.
In un momento successivo, l’utente chiamato, accedendo alla casella vocale, potrà
ascoltare il messaggio, cancellarlo, salvarlo in cartelle in modo analogo a quanto accade
nei client di posta elettronica.
Utilizzando terminali telefonici VoIP si ha generalmente riscontro mediante indicazione
luminosa sul proprio telefono quando sono disponibili nuovi messaggi in segreteria. È
importante notare che, utilizzando apparati dotati di adeguata capacità di
memorizzazione, non vi sono limitazioni pratiche al numero e alla durata di messaggi
vocali memorizzabili. È inoltre possibile stabilire una durata minima ed una durata
massima, nonché il riconoscimento automatico del silenzio in modo che, ad esempio,
dopo 10 secondi di silenzio, il messaggio vocale si ritiene concluso e venga terminata la
comunicazione.
28
Per configurare le impostazioni della casella vocale, cliccare su Voicemail → General
Settings, apparirà la prima schermata per l’inserimento dei parametri generali. In Figura
3.26 vengono descritti alcuni:
 Extension for checking messages: inserire il numero di estensione cioé
l'identificativo numerico per accedere al proprio account della casella di posta
vocale.
 Direct Voicemail Dial: Abilita la possibilità di lasciare direttamente un
messaggio vocale destinato ad un certo interno senza la necessità di chiamarlo.
 Max greeting (in seconds): impostare la durata in secondi del messaggio di
benventuto della segreteria telefonica.
 Dial '0' for Operator: consente all’utente chiamante di parlare con un operatore
specifico piuttosto che lasciare un messaggio vocale.
Nella sezione Message Options viene data la possibilità di impostare alcune opzioni per i
messaggi:
 Maximum messages per folder: numero massimo di messaggi che possono
essere salvati nella cartella.
 Max message time: durata massima in secondi del messaggio audio lasciato dal
chiamante.
 Min message time: durata minima in secondi del messaggio audio lasciato dal
chiamante. Questo valore stabilisce una soglia in modo che messaggi di durata
inferiore a una durata prefissata vengano scartati.
Manuale dell’utente
29
Figura 3.26 - Impostare i parametri generali per la casella di posta vocale.
Cliccare su Email settings for VoiceMails per impostare le preferenze per la mail (Figura
3.27):
 Send messages by e-mail only: apporre un segno di spunta su tale casella, per
ricevere notifiche via e-mail sull'arrivo di nuovi messaggi in segreteria.
 Attach recordings to e-mail: se spuntato, all’email di notifica viene allegato la
registrazione del messaggio vocale.
 From: inserire l'indirizzo mail a cui sarà inviato il messaggio, ad es.
centralino@Hydraitalia.it.
 Subject: oggetto della e-mail inviata al destinatario della voicemail. Può essere
reso dinamico tramite l'utilizzo di variabili, ad es. “Nuovo messaggio
[${VM_MSGNUM}]”.
 Message: inserire il corpo del messaggio da inviare al destinatario della
voicemail. Anche questo può essere reso dinamico tramite l'utilizzo di variabili,
ad es. “Nuovo messaggio nella posta vocale ricevuto da
${VM_CALLERID}, il ${VM_DATE}.\nDurata del messaggio: ${VM_DUR}”.
30
Figura 3.27 - Impostare i parametri di e-mail per la casella di posta vocale.
3.14 Paging/Intercom
La funzione di Paging viene utilizzata quando si vuole effettuare annuncio generale ad un
gruppo di telefoni mediante altoparlante. I telefoni destinatari non squileranno, ma
risponderanno automaticamente mediante l'altoparlante vivavoce. Questa funzionalità
richiede apparecchi adeguati.
3.15 Conferencing
Questa funzione permette di creare delle stanze virtuali associate ad un interno o un
numero telefonico in modo da mettere in teleconferenza uno o più partecipanti
semplicemente componendo il numero identificativo della stanza. Per i soggetti esterni
che vogliono partecipare alla conferenza è necessario instradare una chiamata in ingresso
verso l'indentificativo della stanza virtuale.
Per creare una stanza cliccare su Conferencing → New Conference Bridge (Figura 3.28).
 Extension: numero da chiamare per entrare nella conferenza; si può utilizzare
quello proposto dal sistema.
 Marked/Admin user Extension: specifica il numero dell'interno a cui attribuire
Manuale dell’utente
31


privilegi di amministratore (moderatore) per conferenza in esame.
Pin Code: inserire il codice di accesso richiesto per entrare nella conferenza.
Admin PinCode: codice per l’accesso di amministratore della conferenza.
Nella sezione Conference Room Options si dà la possibilità di impostare alcune opzioni
avanzate per la stanza virtuale:
 Play hold music for first caller: apporre un segno di spunta per abilitare la
musica per il primo utente, in attesa che se ne connetta un secondo.
 Enable caller menu: abilita la possibilità di accedere al menu della conferenza
premendo il tasto *.
 Quiet Mode: disabilita il segnale acustico emesso all’ingresso/uscita di un nuovo
utente dalla conferenza.
 Close conference when last marked user exits: apporre un segno di spunta su
questa voce per chiude la conferenza quando l’ultimo utente è uscito.
 Announce callers: se attiva, abilita l'annuncio a tutti i partecipanti dell'adesione
di nuovi.
 Wait for marked user: se abilitato non permette che i partecipanti si ascoltino
fino a che il moderatore non si è unito alla conferenza.
Premere il tasto Update per salvare, Cancel per annullare.
Figura 3.28 - Impostare i parametri per una nuova conferenza.
32
3.16 Follow me: trasferimento di chiamata
Per ogni interno configurato nel sistema si ha la possibilità di trasferire una chiamata
verso altri interni o numeri di rete pubblica.
Cliccare su Follow me per visualizzare la tabella da dove poter abilitare il trasferimento
di chiamata (Figura 3.29).
Figura 3.29 - Tabella preferenze funzionalità Follow me
Per abilitare un trasferimento di chiamata dall'interno in esame, cliccare sul pulsante Edit
corrispondente e impostare le varie opzioni mostrate in Figura 3.30.
Figura 3.30 - Pannello di controllo per abilitare il trasferimento.



Status: apporre un segno di spunta su Enable per abilitare il trasferimento di
chiamata per questo interno.
'Music On Hold' Class: selezionare dal menu a tendina la classe di musica di
attesa.
DialPlan: selezionare il dialplan utilizzato per il trasferimento di chiamata. Per
Manuale dell’utente
33

default verrà scelto quello dell'utente.
Destinations: scegliere la destinazione per questo trasferimento. Quindi cliccare
sul pulsante Add FollowMe Number per aprire il menu delle opzioni avanzate
(Figura 3.31) ed aggiungere:
- apponendo un segno di spunta su Dial Local Extension e selezionando il
numero dell’interno di destinazione dal menu a tendina.
- apporre un segno di spunta su Dial Outside Number e inserire nel
corrispondente campo numerico il numero di rete pubblica.
Per completare l'inserimento della destinazione, cliccare sul pulsante Add.
Figura 3.31 - Traferimento di chiamata: New FollowMe Number
Per salvare la regola di trasferimento cliccare sul pulsante Save, Cancel per annullare.
3.17 Directory
Questa funzione permette di creare una rubrica telefonica in modo da consentire le
chiamate agli interni componendo il nome della persona:
Figura 3.32 - Inserire i parametri per definire la rubrica telefonica.
34



Directory Extension: identificatore numerico della rubrica.
Also read the extension number: spuntare per consentire al chiamante di leggere
oltre al nome, anche il numero dell'interno.
Use first name instead of last name: consente di utilizzare il nome invece del
cognome.
3.18 Call Features
Tramite tale funzionalità, accessibile sotto la voce Call Features dal menu di
navigazione, è possibile definire il parking (parcheggio) delle chiamate.
Per chiarire le idee si consideri il seguente scenario. Un operatore addetto alla segreteria
riceve una chiamata per cui dovrà recarsi in un altra stanza. L'operatore potrà porre la
chiamata in attesa, spostarsi e, digitando una sequenza di tasti su un telefono ivi situato,
potrà riprendere la chiamata in attesa.
Per abilitare la funzionalità suddetta è necessario impostare alcuni parametri nella
schermata proposta (Figura 3.33):
 Feature Digit Timeout: intervallo massimo (in millisecondi) tra la pressione di
un tasto ed il successivo per attivare una delle features definite;
 Extension to Dial to Park a Call: numero da comporre per porre in attesa
(parcheggiare) una chiamata (700);
 Extensions for Parked Calls: numeri riservati per le chiamate parcheggiate (da
701 a 720);
 Parked Call Timeout: intervallo massimo (in secondi) di attesa della chiamata
parcheggiata oltre il quale la linea è chiusa automaticamente.
Sotto la voce Feature Map impostare:
 Blind Transfer: il tasto da premere sul telefono per iniziare il trasferimento di
una chiamata. Per default è ‘#‘ seguito dal numero dell’interno a cui si vuole
trasferire;
 Disconnect: tasto da premere in qualsiasi momento per terminare la chiamata
(default '*');
 Attended Transfer: tono riprodotto a chi è in attesa di trasferimento della
chiamata;
 Call Parking: sequenza di tasti per parcheggiare una chiamata. Si può digitare
una nuova sequenza o utilizzare *700 come anticipato all’inizio di questo
paragrafo.
Manuale dell’utente
35
Figura 3.33 – Impostazione dei parametri per le chiamate parcheggiate.
3.19 VoiceMail Groups
Con Hydra, è possibile definire una casella vocale di gruppo. Cliccare su VoiceMail
Groups → New Voice Mail Group apparirà la finestra di configurazione (Figura 3.34)
dove impostare:
 VoiceMail Group's Extension: identificativo numerico per questa casella
vocale.
 User MailBoxes: apporre un segno di spunta sugli interni da aggiungere al
gruppo.
Cliccare su Save per salvare le impostazioni o Cancel per cancellare.
Figura 3.34 - Scegliere gli interni per questo gruppo.
36
3.20 Voice Menu Prompts
Mediante la voce Voice Menu Prompts mostrata in Figura 3.35, Hydra consente di
personalizzare i messaggi vocali presentati alle chiamate in ingresso al centralino. Ad
esempio, quando gli uffici sono aperti si può comunicare un messaggio di benvenuto e,
mediante le opzioni del risponditore guidare il cliente verso l'interno più idoneo a ricevere
la chiamata. D'altra parte, quando gli uffici sono chiusi si possono semplicemente
comunicare gli orari di apertura, elencare i servizi offerti ecc.
Per procedere con la personalizzazione del risponditore, cliccare su:
 Record a new Voice Menu prompt : per avviare la registrazione di un menu.
 Upload a Voice Menu prompt: per caricare un menu vocale personalizzato.
Figura 3.35 - Scegliere la voce più idonea per personalizzare i messaggi del vostro centralino.
3.21 System info
La pagina System info mostra informazioni generiche sul sistema:
 General: informazioni di carattere generale (Figura 3.36);
Figura 3.36 - Info generali del sistema.
Manuale dell’utente
37

Network: mostra informazioni sulla rete e sulle schede di rete presenti e attive del
centralino (Figura 3.37);
Figura 3.37 - Info interfacce di rete.

Disk Usage: informazioni sull'uso dei dischi (Figura 3.38).
Figura 3.38 - Info utilizzo del disco.

38
Memory Usage: informazioni sull'utilizzo della memoria (Figura 3.39).
Figura 3.39 - Info utilizzo della memoria utilizzata.
3.22 Backup
Selezionando la voce Backup dal menu di navigazione si entra nell'area che consente di
gestire il salvataggio della configurazione del sistema (Figura 3.40). Sono presenti diverse
opzioni:
 Upload Backup to Unit: ripristina il sistema con una configurazione salvata in
precedenza e residente sul PC da cui ci si collega. È necessario prestare molta
attenzione poichè l’operazione di ripristino sovrascrive tutti le impostazioni
correnti con quelle che si stanno caricando. Al completamento dell’operazione di
ripristino è necessario riavviare il servizio attraverso il tasto Refresh.
 Create New Backup: permette di salvare la configurazione attuale del sistema.
 List of Previous Configuration Backups: mostra la lista di salvataggi precedenti
presenti sull'apparato. Sono possibili diverse opzioni:
− Download from Unit: scarica il file selezionato sul PC.
− Restore Previous Config: ripristina l'apparato con la configurazione
salvata nel file selezionato. Prestare molta attenzione poiché il
ripristino di una configurazione di backup porta l’apparato ad uno
stato precedente a quello attuale, quindi compromettere il
funzionamento del centralino così come stabilito dalla configurazione
attuale.
− Delete: cancella il file selezionato.
Manuale dell’utente
39
Figura 3.40 - Gestione dei backup delle configurazioni
3.23 Options
In questa sezione l'amministratore può modificare e personalizzare alcune preferenze del
sistema:
 General Preferences: impostazioni generali del centralino (Figura 3.41).
Figura 3.41 - Impostazioni generali dell'apparato.
40

Language: selezionare la lingua in cui devono essere riprodotti i messaggi
(Figura 3.42). È necessario che i messaggi delle lingua scelta siano installati.
Sono presenti tre lingue preimpostate: Italian (italiano), French (francese),
English (inglese).
Figura 3.42 - Selezionare la lingua desiderata.

Change Password: consente di modificare la password di accesso all'interfaccia
dell'apparato (Figura 3.43). Saranno richieste:
− Enter New Password: la nuova password. Sono distinte le lettere
maiuscole e quelle minuscole (case-sensitive).
− Retype New Password: reinserire la nuova password per verifica. Per
confermare cliccare su lpulsante Update.
Figura 3.43 - Inserire le nuove credenziali per l'accesso al sistema.


Reboot: esegue il riavvio del centralino.
Advanced Options: attraverso questa selezione, è possibile intervenire sui
parametri avanzati di configurazione. Per fare ciò, cliccare sul tasto Show
Advanced Options (Figura 3.43) per visualizzare nella parte inferiore del menu di
navigazione alcune funzionalità avanzate normalmente nascoste.
Manuale dell’utente
41
Figura 3.44 – Inserimento delle voci di menu avanzate.
Dopo la voce Hydra Logs verranno mostrate le seguenti opzioni avanzate (Figura 3.45).
Figura 3.45 - Opzioni avanzate in aggiunta al menu classico.
Per rimuovere tali opzioni avanzate e ritornare al menu classico basta cliccare sul
pulsante Hide Advanced Options (Figura 3.46).
Figura 3.46 - Cliccando sul bottone Hide Advanced Options si ritorna al menu classico.
3.24 Hydra Logs
Questa voce permette di visualizzare i messaggi di log dell'apparato. Si rendono utili
consultarli in caso di malfunzionamento dell’apparato. Occorre selezionare la data di
interesse e premere il tasto Go (Figura 3.47).
Figura 3.47 - Selezionare la data per visualizzare i logs
42
3.25 Call Detail Records
Questa selezione consente di interrogare il registro delle chiamate (CDR), allo scolo di
ottenere informazioni e report sulle chiamate transitate dal centralino Hydra.
3.26 Active Channels
Questa selezione, mostra l'elenco dei canali attivi in conversazione in un certo istante. Se
in quell’istante nessuno degli interni configurati risulta impegnato in una conversazione il
risultato presente su questa pagina sarà sempre “0” indipendentemente dagli interni o
dai provider registrati (Figura 3.48). Dal tasto Refresh Now presente in alto a sinistra
della pagina, si dà la possibilità di aggiornare la lista se presenti eventuali interni in
conversazione.
Figura 3.48 - Lista degli utenti occupati.
3.27 File Editor
Questa selezione, permette la modifica diretta di alcuni file del sistema utilizzando
l’editor di testo. Attraverso il menu a tendina Config Files mostrato in Figura 3.49 è
possibile visualizzare e/o modificare direttamente attraverso l’utilizzo di un file di testo, i
diversi file di configurazione del centralino.
Manuale dell’utente
43
Figura 3.49 - Selezionare il file di configurazione da visualizzare e/o modificare.
Effettuate le modifiche ad un file di configurazione vedi Figura 3.50, premere il tasto
Save per salvare le impostazioni. Si consiglia di prestare molta attenzione all’uso di
questa funzioanlità, poiché la modifica e/o cancellazione di parti di configurazione
potrebbe compromettere il sereno funzionamento del centralino.
Figura 3.50 - Inserire e/o modificare i valori premendo il tasto Save.
44
3.28 Hydra CLI

Hydra CLI: questa selezione consente di interagire con il sistema attraverso
l’interfaccia a riga di comando (CLI) di asterisk. È possibile inserire un comando
nel campo di testo Asterisk CLI> ed eseguirlo premento il tasto invio dalla
tastiera del computer. Ad esempio, digitando help nel suddetto campo, sarà
mostrato l'elenco dei comandi disponibili Figura 3.51.
Figura 3.51 - Interfaccia a linea di comando di Hydra.
Manuale dell’utente
45
3.29 SIP Settings
Riguarda i parametri usati da Hydra per il protocollo SIP:
 General: sono presenti informazioni di carattere generale (Figura 3.52), tra le
quali:
Figura 3.52 - SIP Settings: General
−
−
−
−
−
−
−
−
−
46
Context:contesto predefinito per le chiamate in ingresso.
Realm for digest authentication: la stringa identifica univocamente il
sistema (RFC3261). Impostare in base al nome dell’host o del
dominio.
UDP Port to bind to: numero di porta UDP relativo al protocollo.
IP address to bind to: lasciare il valore di default (0.0.0.0).
Domain: lista dei domini, separati da virgole, di competenza del
centralino. Si può lasciare il campo vuoto.
Allow guest calls: abilita chiamate Guest (ospiti).
Overlaps dialing support: abilita il dialing support.
Allow transfers: abilita i trasferimenti.
Enable DNS SRV lookups (on outbound calls): Abilita DNS SRV
−
−
lookups sulle chiamate.
Pedantic: abilita il controllo dettagliato (e quindi lento) dei Call-ID,
multiline SIP headers e degli headers URI-encoded.
SIP Domain Support
.
From Domain: quando si effettuano inviti SIP uscenti, si usa il
dominio primario per il campo ‘From’ invece dell’indirizzo IP.
. Auto Domain: se abilitato verranno aggiunti alla lista dei domini
il nome host e l’indirizzo IP.
. Allow External Domains: permette richieste per domini non
serviti da Hydra.
Figura 3.53 - SIP Settings: TOS
Manuale dell’utente
47
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TOS (Figura 3.53):
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−
−
−
−
−
48
TOS for Signalling packets: imposta il TOS (Type Of Service) per i
pacchetti SIP.
TOS for RTP audio packets: imposta il TOS (Type Of Service) per i
pacchetti audio SIP.
TOS for RTP video packets: imposta il TOS (Type Of Service) per i
pacchetti video SIP.
Music On Hold Interpret: permette di scegliere quale classe di
musica questo canale dovrebbe ascoltare quando posto in attesa in
assenza di una impostazione sul canale nel dialplan e di un
suggerimento da parte del peer channel quando ha posto in attesa la
chiamata.
Music On Hold Suggest: permette di scegliere quale classe di
musica suggerire al peer channel viene posto in attesa. Può essere
specificato globalmente oppure in base all’utente o in base al peer.
Language: impostazione predefinita per la lingua di tutti gli
utenti/peer.
Enable Relaxed DTMF: relax DTMF handling.
RTP TimeOut: termina la chiamata dopo ‘x’ secondi di inattività
RTP quando non si è in attesa (default 60).
RTP Hold TimeOut: termina la chiamata dopo ‘x’ secondi di
inattività RTP quando si è in attesa; deve essere maggiore del valore
precedente (default 300).
Trust Remote Party ID: indica se il Remote-Party-ID deve essere
considerato di fiducia.
Send Remote Party ID: indica se il Remote-Party-ID deve essere
inviato.
Generate In-Band Ringing: se si vuole generare uno squillo in-band
usare sempre ‘never’ per non usare mai segnalamento in-banda,
anche nei casi dove alcuni dispositivi potrebbero non disporne
(default never).
Server UserAgent: consente di cambiare la stringa identificativa
dell’user agent.
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−
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Allow Nonlocal Redirect: se spuntato consente 302 o REDIR verso
un indirizzo SIP non locale. Valutare la possibilità di loop.
Add ‘user=phone’ to URI: se spuntato viene aggiunta la stringa
‘user=phone’ alla URI che contiene un numero di telefono valido.
DTMF Mode: imposta il modo di invio dei toni DTMF (default
rfc2833H)
Send Compact SIP Headers: invia header SIP compatti.
Max Registration/Subscription Time: imposta la durata massima (in
secondi) delle registrazioni/subscriptions (default 3600).
Min Registration/Subscription Time: imposta la durata minima (in
secondi) delle registrazioni/subscriptions (default 60).
Default Incoming/Outgoing Registration Time: durata predefinita
(in secondi) della registrazione entrante/uscente.
Min Roundtrip Time (T1 Time): minimo roundtrip time per i
messaggi agli host monitorati (default 100 ms).
Time between MWI Checks: intervallo di tempo predefinito tra i
controlli sulle mailbox per i peer.
DebugNotify (Figura 3.54):
Figura 3.54 - SIP Settings: DebugNotify
Manuale dell’utente
49
−
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−
−
−
−
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50
Enable SIP Debugging: abilita il debug sul protocollo SIP
Record SIP History: registra gli eventi legati al protocollo SIP.
Dump SIP History: mostra gli eventi legati al protocollo al termine
del dialogo SIP.
Subscribe Context: imposta un contesto specifico in corrispondenza
di una richiesta Subscribe. Utile per limitare le sottoscrizioni a
estensioni locali.
Allow Subscribe: valore che determina in quale contesto il centralino
dovrebbe ricercare la corrispondente estensione quando una richiesta
di subscribe è ricevuta dal telefono.
Notify on Ringing: notifica le subscriptions allo squillo.
NAT: inserire i parametri di configurazione per la NAT (Figura 3.55):
− Extern Ip: se il centralino è installato dietro un sistema firewall Nat,
inserire l'indirizzo IP pubblico per connettere client SIP multipli.
− Extern Host: in alternativa, se non si possiede un IP pubblico, è
possibile specificare un host esterno, cioè registrarsi ad un dominio
dinamico (es. www.dyndns.org) per la risoluzione dell’indirizzi.
− External Refresh: se si utilizza External Host, consente di
specificare la frequenza di aggiornamento (in secondi) del dominio
per ottenere l’indirizzo di IP.
− Local Network Address: inserire l'indirizzo di rete locale (con
subnet), ad esempio: 192.168.3.0/255.255.255.0.
− NAT mode: Impostazioni globali di NAT (riguardano tutti i
peer/utenti).
yes: abilitare la traduzione degli indirizzi.
no: abilita la NAT secondo le specifiche in RFC3581
never: non abilita NAT né il supporto RFC3581
route: abilita la NAT senza inviare rport
− Allow RTP Reinvite: Per impostazione predefinita, il centralino
prova a redirigere il flusso audio RTP direttamente dal chiamante al
chiamato. Alcuni dispositivi non supportano ciò specie se qualcuno di
essi è dietro NAT.
Figura 3.55 - SIP Settings:NAT

Misc: impostazioni di varia natura (Figura 3.56)
− T.38 fax (UDPTL) Passthrough: abilita il passaggio diretto
(passthrough) per fax (T.38 - UDPTL) nelle chiamate SIP-to-SIP.
− Register: consente la registrazione come user agent SIP su un proxy
SIP (provider).
− Register TimeOut: ritenta la registrazione ad ogni ‘x’ secondi (20 per
default).
− Register Attempts: imposta il numero dei tentativi di registrazione
prima di interrompere (0 = infiniti).
− Video: imposta il bit rate massimo per le video chiamate (default 384
Kb/s).
− Support for SIP Video: abilita il supporto SIP per il video.
− Generate Manager Events: abilita la generazione di manager events
quando l’user agent SIP produce eventi (ad es. attesa).
− Reject NonMatching Invites: quando un evento INVITE o
REGISTER deve essere rigettato per qualsiasi ragione, verrà rigettato
con un messaggio del tipo “401 Unauthorized” invece che lasciare
che il richiedente sappia se c’era un utente o un peer corrispondente
per la loro richiesta.
− NonStandard G.726 Support: Se il peer negozia l’audio con G72632, usa come ordine di impacchettamento AAL2 invece di quello
specificato in RFC3551 (come, richiesto tra l’altro, da Sipura e
Grandstream ATAs). Ciò è contrario alle specifiche RFC3551, il peer
dovrebbe negoziare invece AAL-G725-32.
Manuale dell’utente
51
Figura 3.56 - SIP Settings: Misc

52
Jitter Buffer: può essere configurato utilizzando le seguenti opzioni:
- Enable Jitter Buffer: apporre un segno di spunta per abilitare l’uso di un
jitter buffer (default disabilitato).
- Force Jitter Buffer: apporre un segno di spunta per abilitare l’uso di un
jitter buffer sul lato ricezione di un canale SIP (default disabilitato).
- Log Frame: apporre un segno di spunta per abilitare il frame buffer jitter
logging (default disabilitato).
- Max Jitter Buffer: capacità del buffer in millisecondi.
Figura 3.57 - SIP Settings: Jitter Buffer

Codecs: apporre un segno di spunta in corrispondenza degli algoritmi di codifica
del parlato che si desiderano abilitare.
Figura 3.58 - SIP Settings: Codecs
Manuale dell’utente
53
4 Glossario
ADSL
Acronimo di Asymmetric Digital Subscriber Line riguarda la tecnologie utilizzate per
l'accesso ad Internet mediante doppino telefonico.
Analogico
Un segnale analogico è un'onda elettromagnetica che può essere trasmessa attraverso cavi
(coassiali, telefonici o in fibra ottica) o l'aria. È caratterizzata da tre grandezze: ampiezza,
frequenza e fase.
Backup
Identifica la copia di sicurezza di dati e informazioni su un supporto di memorizzazione.
Codec
http://www.mondovoip.com/glossario/codec.htmAlgoritmo di conversione di un
segnale analogico in uno digitale per utilizzo in una rete ADSL. Ad oggi, sono utilizzati i
seguenti codec: GSM, iLBC, G711, G722, G723.1, G726, G728, G729. La banda
occupata dipende dai codec utilizzati dagli apparati VoIP, il G729 a è il codec più
utilizzato, idoneo per reti adsl di medie prestazioni.
Commutazione di pacchetto
Metodo di comunicazione che suddivide un messaggio in parti più piccole (pacchetti)
prima di inoltrarle in rete verso il destinatario. Ogni pacchetto inviato da una stazione
(nodo) segue un proprio percorso di rete per raggingere la stazione finale che provvederà
a riordinare i pacchetti e riassemblare il messaggio originario.
Commutazione di circuito
Metodo di comunicazione che prevede la creazione di un percorso riservato (canale o
banda) tra trasmettitore e ricevitore, rimandando la connessione se ciò non è possibile.
Una volta instaurato il ‘circuito’, nessun altro nodo può utilizzare il canale mentre esso è
impeganto, cioè finchè la comunicazione non è terminata (tecnica utilizzata nei
collegamenti telefonici tradizionali).
54
Casella vocale
Sistema di registrazione dei messaggi da chiamanti esterni/interni in caso di assenza o
non risposta. Integra il servizio di Operatore Automatico (Automated Attendant) che
attraverso il menu vocale guida il chiamante.
Datagramma
Identifica l’unità dati in ambito TCP/IP. Ciascun datagramma, contiene un indirizzo
sorgente e uno di destinazione.
Dialplan
Rappresenta il piano di chiamata, cioè definisce cosa deve fare il sistema quando riceve
una chiamata oppure quando un utente compone un numero.
Extensions
Interni (reali o virtuali) configurati nel centralino.
Firewall
Sistema di sicurezza nei sistemi informatici per evitare accessi non autorizzati.
FXS
Porta di un apparato VoIP destinata al collegamento di un telefono tradizionale.
FXO
Porta di un apparato VoIP (centralino) destinata al collegamento di una linea telefonica
tradizionale.
Gateway
Sistema che gestisce la comunicazione tra reti instradando il flusso di dati in transito.
Nella telefonia via internet, il gateway ha il compito di regolare il transito dei pacchetti
voce.
Gateway VoIP
È un dispositivo che converte il traffico telefonico in traffico IP, in modo da utilizzare
una rete ADSL. Possono avere porte FXS, FXO, LAN, WAN, ISDN e PSTN.
Manuale dell’utente
55
GUI
Acronimo di Graphical User Interface, rappresenta l'interfaccia grafica per la gestione di
un qualunque applicativo o sistema.
H323
Raccomandazione dell’ITU che comprende protocolli per regolare la comunicazione
telefonica VoIP.
IETF
Internet Engineering Task Force è una comunità aperta di tecnici, specialisti e ricercatori
interessati all'evoluzione tecnica e tecnologica di Internet. Si occupa di sviluppare e
promuovere standard Internet, in stretta cooperazione con il World Wide Web
Consortium e ISO/IEC, in particolare TCP/IP e la suite di protocolli Internet.
IP
Acronimo di Internet Protocol è il protocollo attraverso il quale i dati vengono inviati da
un apparato VoIP all'altro in Internet. Ogni apparato collegato ad Internet, ha almeno un
IP-address che lo identifica univocamente.
IP-PBX
Sistema di comunicazione telefonica che integra le linee telefoniche tradizionali con i
servizi VoIP.
ISDN
Acronimo di Integrated Services Digital Network standard europeo per la telefonia fissa
digitale. Ha una velocità di trasferimento maggiore di quella analogica.
ITC
Acronimo di Information Communication Technology, insieme di tecnologie che
consentono il trattamento e lo scambio delle informazioni in formato digitale.
OSI
Il modello di riferimento Open System Interconnection è stato definito dall'ISO per
semplificare la struttura progettuale delle reti. Comprende sette livelli o strati, ognuno dei
quali fruisce delle funzioni del livello sottostante.
56
LAN
Acronimo di Local Area Network, in italiano rete locale. Identifica una rete costituita da
computer collegati tra loro all'interno di un ambito fisico delimitato (ad esempio una
stanza o un edificio, o anche più edifici vicini tra di loro).
MAC ADDRESS
Rappresenta l'indirizzo hardware di una periferica di rete. In un host l'indirizzo MAC,
equivale ad una identificazione univoca di tale periferica.
NAT
Acronimo di Network Address Translator, traduttore di indirizzo di rete. Il server NAT
converte tutti gli indirizzi della rete LAN locale in un unico indirizzo IP.
PBX
Acronimo di Private Branch Exchange, sistema telefonico che permette lo scambio di
telefonate tra utenti utilizzando linee interne, ma permette anche la gestione di telefonate
verso linee esterne. Si tratta del centralino telefonico che utilizza la tecnologia analogica.
Provider
Dall'inglese “fornitore”, rappresenta una società fornitrice di servizi di telefonia a terzi
(noti provider sono ad esempio Telecom, Tiscali, Libero).
PSTN
Acronimo di Public Switched Telephone Network, è la rete tradizionale “rete a
commutazione di circuito”, ogni chiamata sfrutta un canale riservato. La rete VoIP è una
rete a “commutazione di pacchetto”, quindi un canale (ADSL) può essere condiviso da
più trasmissioni (telefonate).
ROUTER
Dispositivo hardware che stabilisce in una rete, dove inviare un determinato flusso di dati.
RTP
Acronimo di Real-Time Transport Protocol è un protocollo Internet utilizzato per la
trasmissione di dati audio e video in tempo reale. Questo protocollo può essere usato per
file multimediali on demand nonché per servizi interattivi come la telefonia IP.
Manuale dell’utente
57
RTT
Acronimo di Round Trip Time rappresenta il tempo totale impiegato da un singolo
pacchetto o datagramma per lasciare un nodo, raggiungerne un'altro e ritornare.
SCHEDULER
Componente che gestisce i jobs che gli vengono assegnati, in modo che questi vengano
eseguiti nell'ordine corretto.
SERVER STUN
Consente a client NAT (telefoni VoIP o gateway) collocati dietro ad un firewall, di
impostare telefonate verso un provider VoIP ospitato fuori dalla rete locale.
SIP
Acronimo di Session Initiation Protocol, è un protocollo per la trasmissione di segnali
vocali su rete TCP/IP. È ad oggi il protocollo più usato per il Voice Over IP.
UDP
User Datagram Protocol, protocollo a livello trasporti senza connessione utilizzato nel
TCP/IP.
VOIP
Acronimo di Voice Over IP, tecnologia digitale che consente la trasmissione di pacchetti
vocali attraverso reti Internet.
WI-FI
Abbreviazione di Wireless Fidelity, un sistema di trasmissione dati senza fili tramite onde
radio.
WAN
Acronimo di Wide Area Network ovvero, rete a larga area o a lunga tratta. Indica una rete
geografica, ovvero una rete informatica usata per connettere insieme più reti locali (LAN)
in modo che utenti di reti diverse possano comunicare tra loro.
58
Note
Note
2
Note
Note
4