Divisione 诲目낺盲 直 直 CERTIFICATI BIANCHI: UNO STRUMENTO PER FINANZIARE L’EFFICIENZA ENERGETICA Ing. Alessio Schiavon Edilvi spa – Divisione ESCO schiavon@edilvi.it Interventi di Recupero e Restauro di Edifici Storici e per il Culto Roma, 21 marzo 2014 EDILVI SPA è una realtà che opera da 30 anni nel settore delle costruzioni. Negli ultimi anni l’azienda si è concentrata nella riqualificazione energetica degli edifici e, in qualità di ESCO (Energy Service Company), ha avuto un ruolo attivo in molti interventi di efficientamento energetico sia nel settore civile che nel settore industriale. Per questi interventi sono stati presentati progetti per complessivi 100.000 certificati bianchi. 2 IL MECCANISMO DEI CERTIFICATI BIANCHI I certificati bianchi, introdotti nella legislazione italiana dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004 e s.m.i., sono strumenti che permettono di finanziare gli interventi volti all’aumento dell’efficienza energetica. Più precisamente, i certificati bianchi, detti anche Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia a mezzo di interventi di incremento dell’efficienza energetica. Un certificato bianco equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP). Il sistema dei certificati bianchi prevede che le aziende distributrici di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali (detti “soggetti obbligati”) debbano raggiungere annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria (espressi in TEP). Esse possono assolvere a questo obbligo in due modi: 1) eseguendo direttamente interventi di efficienza energetica che generino TEE; 2) oppure acquistando i certificati bianchi da altri soggetti sul mercato dei Titoli di Efficienza Energetica organizzato dal GME (Gestore dei Mercati Energetici spa). 3 IL MECCANISMO DEI CERTIFICATI BIANCHI Il decreto 28 dicembre 2012 affida al GSE (Gestore Servizi Elettrici spa) le attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica condotti nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi. Quindi le richieste di certificati bianchi vengono inoltrate al GSE, il quale le valuta ed eventualmente le approva, autorizzando il GME ad emettere i titoli. I soggetti che possono presentare al GSE progetti per il rilascio dei certificati bianchi sono i seguenti: 1) le imprese distributrici di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali (“soggetti obbligati”) e le società da loro controllate; 2) i distributori di energia elettrica e gas non soggetti all’obbligo; 3) le società operanti nel settore dei servizi energetici, come lo è EDILVI spa – DIVISIONE ESCO; 4) le imprese e gli enti che si dotino di un energy manager o di un sistema di gestione dell’energia in conformità alla ISO 50001. A tal proposito EDILVI spa – DIVISIONE ESCO può svolgere l’attività di Energy manager per le società o gli enti che intendano dotarsene. I soggetti di cui ai precedenti punti da 2) a 4) sono detti “soggetti volontari”. 4 IL MECCANISMO DEI CERTIFICATI BIANCHI La valutazione dei risparmi può essere svolta con tre modalità: - modalità standardizzata (valutazione effettuata sulla base di schede tecniche, senza attività di monitoraggio); - modalità analitica (valutazione effettuata sulla base di schede tecniche, con la necessità di monitorare alcuni parametri nel corso della vita utile degli interventi); - modalità a consuntivo (più complessa, applicata quando non sono disponibili schede standard o analitiche). La durata dell’incentivo è di: - 5 anni di base; - 8 anni per gli interventi sull’involucro edilizio. Le unità di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) possono accedere al sistema dei certificati bianchi secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Decreto ministeriale 5 settembre 2011. 5 ESEMPLIFICAZIONE DEL MECCANISMO STEP 1 EDILVI SPA – DIVISIONE ESCO Accordi per la realizzazione degli interventi e la ripartizione dei proventi derivanti dai TEE UTENTE FINALE STEP 2 richiede TEE EDILVI SPA – DIVISIONE ESCO GSE autorizza rilascio dei TEE GME emette i TEE STEP 3 DISTRIBUTORE OBBLIGATO vendita TEE EDILVI SPA – DIVISIONE ESCO Trasferimento quotaparte proventi da vendita TEE UTENTE FINALE 6 ESEMPI DI INTERVENTI INCENTIVABILI Si elencano solo alcuni degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica per i quali sono conseguibili i certificati bianchi a mezzo di “SCHEDE STANDARD” O “SCHEDE ANALITICHE”: 1) Sostituzione di vetri semplici con doppi vetri (scheda standard 5T). Settori di intervento: domestico, terziario ufficio, terziario commercio, terziario istruzione, terziario ospedaliero. 2) Isolamento delle pareti e delle coperture esistenti (scheda standard 6T). Settori di intervento: domestico, terziario ufficio, terziario commercio, terziario istruzione, terziario ospedaliero. 3) Impiego di impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 20kW (scheda standard 7T). Settori di intervento: qualunque. 7 ESEMPI DI INTERVENTI INCENTIVABILI 4) Installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria (scheda standard 8T). Settori di intervento: residenziale e terziario. 5) Installazione di inverter in motori elettrici operanti su sistemi di pompaggio con potenza inferiore a 22kW (scheda standard 9T). Settori di intervento: industriale, civile. 6) Installazione di sistemi centralizzati per la climatizzazione invernale e/o estiva di edifici ad uso civile (scheda analitica 26T). Settori di intervento: civile (residenziale, commerciale e terziario). 7) Installazione di gruppi di continuità statici ad alta efficienza – UPS (scheda standard 36E) Settori di intervento: civile (residenziale, commerciale e terziario) e industriale. 8 SCHEDE PER LA RACCOLTA DATI Se desiderate avere le schede per la raccolta dei dati che ci servono per processare i singoli interventi, potete rivolgervi direttamente al nostro desk allestito presso questo convegno o contattarci ai seguenti recapiti: Edilvi spa – Divisione Esco Via Roma, 164 - 31020 Villorba (TV) Tel. 0422 9144 – Fax 0422 914435 info@edilvi.it – www.edilvi.it 9 PRECISAZIONE CIRCA LE DESTINAZIONI D’USO Il DPR 412/93, all’art. 3), definisce in dettaglio la classificazione degli edifici in base alla loro destinazione d’uso. In particolare: 10 CUMULABILITA’ CON ALTRI INCENTIVI Il D.M. 28 dicembre 2012, stabilisce che, a partire dal 3 gennaio 2013, i certificati bianchi “non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, fatto salvo [2] l’accesso a a) fondi di garanzia e fondi di rotazione; b) contributi in conto interesse; c) detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature”. Dalla formulazione dell’articolo ne deriva: • la non cumulabilità dei certificati bianchi con: a) le detrazioni fiscali [I]; b) l’ecobonus previsto dal Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 134 per la sostituzione di veicoli inquinanti con altri nuovi a basse emissioni complessive; c) finanziamenti statali concessi in conto capitale. 11 CUMULABILITA’ CON ALTRI INCENTIVI • la cumulabilità dei certificati bianchi con: a) incentivi riconosciuti a livello regionale, locale e comunitario per interventi di efficientamento energetico [I]; b) agevolazioni fiscali nella forma del credito d’imposta a favore del teleriscaldamento alimentato con biomassa o con energia geotermica, di cui all’art 8 comma 10, lettera f) della legge 23 dicembre 1998, n. 448, all’art. 29 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 ed all’art 2 della legge 22 dicembre 2008. [I] (fonte: sito web GSE) 12 PRESENTABILITA’ DEI PROGETTI IN BASE AI LORO TEMPI DI REALIZZAZIONE Bisogna innanzitutto definire la data di prima attivazione di un intervento: essa è “la data in cui si può considerare realizzato l’intervento, in cui cioè sia stata ultimata l’installazione dell’impiantistica coinvolta, e questa sia stata avviata, sia regolarmente funzionante e abbia iniziato a produrre risparmi” (fonte: guida operativa ENEA). Ora, in base a quanto stabilito dall’art.6, comma 2, del DM 28 dicembre 2012, possono accedere al sistema dei certificati bianchi “esclusivamente progetti ancora da realizzarsi o in corso di realizzazione”, ma, in base a quanto pubblicato in data 19.12.2013 dal GSE sul suo sito, si possono fare le seguenti puntualizzazioni: INTERVENTI PRESENTATI CON METODO STANDARD: Fino al 29 giugno del 2014 vi è la possibilità di “recuperare” interventi la cui data di prima attivazione sia successiva al 1 gennaio 2005. 01/01/2005 29/06/2014 Prima attivazione intervento Presentazione progetto al GSE 13 PRESENTABILITA’ DEI PROGETTI IN BASE AI LORO TEMPI DI REALIZZAZIONE Successivamente si potranno “recuperare” solamente gli interventi la cui data di prima attivazione sia antecedente al massimo 18 mesi dalla data di presentazione del progetto al GSE. 29/06/2014 Prima attivazione intervento Max 18 mesi Presentazione progetto al GSE INTERVENTI PRESENTATI CON METODO ANALITICO: Se non è ancora iniziato il periodo di monitoraggio, possono essere “recuperati” gli interventi la cui data di prima attivazione sia antecedente al più 12 mesi dalla data di inizio monitoraggio. INTERVENTI PRESENTATI CON METODO A CONSUNTIVO: Sono presentabili solo i progetti la cui data di prima attivazione sia uguale o successiva alla data di presentazione del progetto stesso. 14 GRAZIE PER L’ATTENZIONE Edilvi spa – Divisione Esco Via Roma, 164 - 31020 Villorba (TV) Tel. 0422 9144 – Fax 0422 914435 info@edilvi.it – www.edilvi.it 15
© Copyright 2024 Paperzz