Documento del 15 maggio classe V C

ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. Munerati”
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web: www.itsgberninirovigo.it
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO
DI CLASSE
V C - progetto 5
a.s. 2013/2014
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CONSIGLIO DI CLASSE 5^C Progetto 5
a.s.2013/2014
Coordinatore
Prof. Claudio Pigato
Materia
Docente
Religione
Prof. Mauro Prando
Italiano-Storia
Prof.ssa Maria Ines Bregolin
Inglese
Prof.ssa Alessandra Cattozzo
Diritto
Prof.ssa Alessia Prearo
Matematica
Prof.ssa Maria Loretta Zamberlan
Estimo
Prof.ssa Maria Rosa Brigo
Disegno e progettazione
Prof. Umberto Chiozzi
Topografia e fotogrammetria
Prof. Claudio Pigato
Costruzioni
Prof. Lucio Tomasi
Impianti
Prof. Fabio Brighenti
Educazione fisica
Prof. Angelo Pietro Rossi
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Maria Grazia Faganello
Indice degli allegati
Nodi multidisciplinari proposti
………..…
9
Simulazione delle prove scritte e
griglie di valutazione proposte dal C.d.c.
………..…
13
Griglia di valutazione del colloquio proposta dal C.d.c.
………..…
27
ALLEGATI A
………..…
………..…
………..…
………..…
………..…
………..…
………..…
………..…
………..…
………..…
………..…
29
32
37
40
42
45
47
49
52
54
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- Religione
- Italiano e storia
- Inglese
- Matematica
- Estimo
- Diritto
- Impianti
- Topografia
- Disegno e progettazione
- Costruzioni
- Educazione fisica
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE V C
La classe V C è composta da 24 allievi, 18 maschi e 6 femmine. Nell’ultimo anno scolastico si sono
aggiunti quattro allievi ripetenti e un allievo proveniente da altra scuola. Nel complesso la classe è
abbastanza compatta ed omogenea. Alla data della stesura del presente documento tutti gli alunni
frequentano regolarmente le lezioni.
La classe ha potuto contare, nell'arco del triennio, sulla continuità didattica solo per gli insegnamenti di
Inglese (Prof.ssa Cattozzo) e Topografia (Prof. Pigato); in tutte le altre discipline si sono verificati
avvicendamenti come risulta dal seguente prospetto:
Materia
Religione
Italiano
Storia
Matematica
Diritto
Estimo
Disegno e progettazione
Costruzioni
Impianti
Educazione fisica
Classe 3^
Mason Oscar
Rizzieri Adele
Rizzieri Adele
Rossato M. Cristina
Altafini Sofia
Viaro Alessandra
Francato Fabrizio
Chiozzi Umberto
Novaco Giampaolo
Sacchetto Vanni
Classe 4^
Mason Oscar
Bregolin Maria Ines
Bregolin Maria Ines
Rossato M. Cristina
Altafini Sofia
Brigo Maria Rosa
Lavezzi Gianni
Lavezzi Gianni
Andrea Callegari
Angelo Rossi
Classe5^
Prando Mauro
Bregolin Maria Ines
Bregolin Maria Ines
Zamberlan M. Loretta
Prearo Alessia
Brigo Maria Rosa
Chiozzi Umberto
Tomasi Lucio
Fabio Brighenti
Angelo Rossi
SITUAZIONE DI PARTENZA
Come emerge dalla presentazione precedente, la classe ha avuto un percorso piuttosto variabile nel corso
degli anni, sia per i frequenti cambiamenti nell'aggregazione fra alunni, sia per la scarsa continuità
didattica. Gli insegnanti che non hanno potuto disporre della continuità didattica hanno dovuto rafforzare
i loro insegnamenti con interventi mirati al conseguimento di livelli di partenza omogenei. Tutto questo si
ritiene essere significativo per evidenziare il non completo raggiungimento dei vari obiettivi trasversali e
disciplinari programmati.
Complessivamente, a fronte di queste difficoltà incontrate in itinere, è auspicabile considerare che a
conclusione di un programma di lavoro unitario e compatto fra tutti i docenti di questo consiglio di classe,
i risultati ottenuti in termini di relazioni interpersonali possano considerarsi più che soddisfacenti
soprattutto per la buona disponibilità al dialogo educativo per la maggioranza degli allievi.
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COMPETENZE EDUCATIVE - DIDATTICHE TRASVERSALI
Tenendo conto delle caratteristiche della classe, degli obiettivi generali stabiliti nel POF ed avendo
presente il profilo dello studente alla fine del percorso scolastico, il Consiglio della Classe ha formulato le
seguenti competenze educative - didattiche trasversali:
Competenze educative
Descrittori di competenza educativa
1. Assumere un atteggiamento positivo nei - Pone domande significative originate dai contenuti disciplinari.
confronti dell’attività scolastica vissuta come - Coglie la connessione tra sapere scolastico e le proprie esperienze.
percorso.
- Rispetta le consegne.
2. Rafforzare il rispetto delle consegne acquisendo - Formula proposte.
autonomia di lavoro e di giudizio.
- Porta puntualmente a compimento gli impegni assunti.
- Esprime opinioni motivate.
- Ascolta gli altri e sa gestire le proprie reazioni emotive.
3. Potenziare la consapevolezza di essere parte - Presenta le sue idee in modo chiaro e pertinente.
integrante del gruppo classe e di una comunità di - Riconosce l’efficacia della pluralità dei contenuti.
istituto,
esercitando
autodisciplina
nella - Assume iniziative e responsabilità.
partecipazione delle attività comuni.
- Si informa sulle attività di Istituto.
- Offre la propria partecipazione
- Svolge il proprio ruolo nei vari momenti dell’attività scolastica.
- Chiarisce e giustifica il senso delle proprie azioni.
4. Sviluppare la propria personalità come - Fissa i propri obiettivi e si impegna a realizzarli.
processo di maturazione dell’identità e della - Usa abilità personali anche a vantaggio degli altri.
progettualità individuale
- Stabilisce un rapporto positivo con il proprio corpo e agisce per un
sano sviluppo fisico.
Competenze didattiche trasversali
1. Ampliare e consolidare le competenze
linguistiche, potenziando l’uso dei linguaggi delle
discipline e della lingua straniera.
2. Conoscere i contenuti specifici di ogni
disciplina.
3. Potenziare il metodo di studio e di lavoro
rendendolo autonomo, sistematico, ed efficace
4. Sviluppare le capacità logiche di analisi e
sintesi
5. Sviluppare le capacità logiche di valutazione e
critica.
6. Acquisire consapevolezza del proprio processo
di apprendimento, sviluppando capacità di
autovalutazione.
Descrittori di competenza didattica
- Comprende l’importanza dello strumento linguistico.
- Comprende e utilizza i lessici specifici delle aree disciplinari.
- Acquisisce termini sempre più pertinenti e vari.
- Comprende la molteplicità delle situazioni comunicative.
- Utilizza registri differenziati.
- Conosce i contenuti fondamentali delle vari discipline
- Comprende la necessità di non accumulare lacune per non
pregiudicare il proseguimento degli studi.
- Ha consapevolezza dell’argomento da studiare.
- Identifica le varie fonti da cui trarre le conoscenze.
- Utilizza gli strumenti, acquisisce, memorizza dati, concetti,
procedure.
- Ordina sequenzialmente quanto appreso.
- Confronta e approfondisce, fondando le nuove conoscenze su
quanto già appreso.
- Riconosce la struttura e le parti di ogni situazione conoscitiva e ne
individua gli aspetti essenziali, cogliendone il significato.
- Riconosce analogie ed effettua opportuni collegamenti.
- Riconosce i problemi e li formula in modo corretto.
- Formula ipotesi ed elabora semplici modelli di ragionamento.
- Applica le conoscenze acquisite in situazioni nuove e, almeno in
parte, complesse.
- Riconosce le tappe del proprio percorso di crescita
- Sa collocare i propri risultati in relazione agli obiettivi definiti.
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CRITERI METODOLOGICI E STRATEGIE COMUNI
I docenti, pur riconoscendo che la specificità delle singole discipline rende inevitabile la diversità dei
metodi, hanno concordato i seguenti criteri e strategie:
-
favorire in classe l’attenzione e la concentrazione degli studenti;
essere chiari ed esaurienti nelle spiegazioni, ma senza rinunciare a problematizzare e a ricercare
l’interazione con gli allievi;
privilegiare il lavoro sui testi da cui far emergere concetti e contenuti, solo in una seconda fase
guidare gli studenti ad organizzare le nozioni in un quadro sistematico;
modulare l’impegno di studio e di applicazione richiesto agli studenti nell’ambito di ciascuna
disciplina in modo compatibile con le esigenze di tutte le altre;
esplicitare il percorso da svolgere nell’ambito di ciascuna disciplina, indicando obiettivi, metodi e
criteri di valutazione.
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Si sono alternate nel corso dell’attività scolastica le seguenti metodologie:
 Lezione frontale
 Lezione dialogata e partecipata
 Lavori di gruppo (anche piccoli di due alunni)
 Lezione di laboratorio
 Lezione in situazioni pratiche
 Lezione in altro contesto rispetto all’aula o all’edificio scolastico
 Lezione con uso di audiovisivi
STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI










Libri di testo in adozione
Sussidi audiovisivi
Sussidi informatici
Attrezzature di laboratorio
Attrezzature ed impianti sportivi
Visite guidate – viaggi d’istruzione
Appunti elaborati dall’insegnante
Schemi riassuntivi – scalette – mappe concettuali
Manuali e riviste
Interventi da parte di esterni
VERIFICA E VALUTAZIONE
Il Consiglio di Classe si è trovato concorde sul valore formativo della verifica che serve ad orientare lo
studente verso l’autovalutazione e diventa conferma e rinforzo dell’apprendimento stesso; all’insegnante
fornisce una serie di informazioni utili alla progettazione di ulteriori interventi o a modificare alcune parti
della programmazione.
Essa si è basata su prove di verifica, diversamente strutturate per tipologia e difficoltà (prove scritte aperte
e/o strutturate o semistrutturate, in numero di due/tre per quadrimestre; prove orali: colloqui o test
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variamente strutturati, almeno due per quadrimestre) sempre congruenti al tipo di lavoro effettivamente
svolto, rispondenti all’obiettivo di competenza o abilità che si intende valutare.
I criteri di misurazione delle prove (tipo di griglie, definizione della soglia di sufficienza) sono stati
comunicati agli studenti (le griglie sono allegate in appendice).
I compiti, corretti e valutati, utilizzando tutta la scala dei voti decimali e tenendo conto che il 3 è già
indicativo di insufficienza grave, sono stati restituiti in tempo ragionevole (massimo 15 gg.) e comunque
prima della verifica successiva, anche per consentire all’alunno di migliorare le strategie di studio. La
comunicazione alle famiglie è avvenuta tramite libretto personale dell’alunno, inoltre sono state inviate
informazioni interquadrimestrali alle famiglie degli alunni in difficoltà.
Il Collegio dei Docenti e il C.d.C. nell’ambito della valutazione, hanno individuato e inserito nel Pof una
Scala di livelli comune a tutte le discipline, che traduce le misurazioni delle prove di verifica.
Si è ritenuto inoltre fondamentale, ai fini del raggiungimento dell’autonomia personale, guidare ed
abituare gli alunni all’autovalutazione.
Nella valutazione globale dell’alunno, inoltre, sono stati considerati i seguenti criteri:




Interesse: motivazione, cioè disponibilità dell’alunno all’ascolto - disponibilità ad apprendere
Partecipazione: capacità di interagire con i compagni ed i docenti nel processo di apprendimento
Impegno: impiego di energie e risorse spesi per migliorare il proprio rendimento
Metodo di studio e di lavoro: impiego adeguatamente autonomo e responsabile delle tecniche di
studio e delle strategie di apprendimento
 Progressione nell’apprendimento: miglioramenti ottenuti rispetto alla situazione di partenza e/o
raggiungimento dei livelli minimi previsti
ATTIVITÀ INTEGRATIVE
Si sono svolte varie attività finalizzate ad arricchire l’offerta formativa rivolta agli alunni e che il C.d.C.
ha progettato, in sintonia con il Pof, tenendo conto di quanto programmato a livello di C.D. e
Dipartimentale. Si è trattato di modalità diverse di “fare scuola” che hanno permesso agli alunni di
interagire attivamente con il territorio.
Per l’anno scolastico in corso sono state effettuate le seguenti attività:
VIAGGIO DI ISTRUZIONE:
- Dal 24 al 29/03 Viaggio di istruzione a Berlino.
CONFERENZE:
- 27/01: “Giorno della Memoria” delegazione studenti presso Provincia di Rovigo.
- 10/02: “Giorno del Ricordo” delegazione studenti presso Provincia di Rovigo.
- 22/03: “Gli esiti bellici e il nuovo assetto italiano ed europeo” prof. L. Costato – Università di Ferrara
- 16/04: “Educare i cittadini: la lezione di Matteotti” dott. C. Luciano – Archivio di Stato
- 23/05: Progetto per scuole tecniche ULSS 18– cantiere sicuro
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VISITE GUIDATE:
- 28/03 Mostra “L’ossessione nordica” presso Palazzo Roverella
- IGM di Firenze.
- Casa Clima a Padova.
- Mostra “A lezione di terremoti”. In questo ambito alcuni allievi hanno svolto anche servizio guida
durante il periodo della mostra.
TEATRO E ALTRE ATTIVITÀ:
- 19/12 Lezione – Spettacolo: “Emilio Gallina: eroe invisibile” Compagnia Arteven
- 09/04 Spettacolo: “Pop Economix Live Show”.
- 30/04 Lezione – Spettacolo: “ La Grande Guerra” Compagnia Arteven
- I giochi di Archimede (solo per alcuni alunni).
- Visita presso Agenzia del Territorio (solo un gruppo di alunni)
- Attività di orientamento in uscita, con visite al CUR, Job Orienta di Verona, incontri, ecc.
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO



Recupero curricolare effettuato in classe attraverso interventi mirati e individualizzati, attivati in itinere
dal docente.
Sportello didattico pomeridiano da effettuarsi in caso di richiesta motivata da parte degli alunni e ritenuta
opportuna dai docenti.
Breve corso di 5 h di AutoCAD per gli allievi che non hanno mai utilizzato tale strumento.
RISPOSTA DELLA CLASSE
Rispetto agli obiettivi concordati dal consiglio di classe e a quanto prefissato da ogni piano di lavoro di
ciascun docente, si può ritenere che la classe ha risposto in modo sufficientemente adeguato a quanto
previsto dai vari indicatori riassunti nel prospetto precedente relativo agli obiettivi educativi e didattici
trasversali. In generale si è riscontrato un interesse accettabile per quasi tutte le materie, anche se alcuni
allievi hanno dimostrato poca puntualità nello studio quotidiano delle discipline.
Pur tuttavia la maggior parte degli studenti ha raggiunto un sufficiente grado di preparazione per
affrontare le prove d'esame, anche se persistono carenze di contenuti in alcune materie.
Nella trattazione degli argomenti si è proceduto con un ritmo abbastanza regolare, compatibilmente con
gli impegni in altre attività integrative, nonostante uno studio alterno e settoriale e la limitata puntualità
nell'esecuzione dei lavori grafici, che hanno talvolta rallentato l'attività didattica.
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L’evoluzione delle valutazioni generali date dai vari consigli di classe sono riportate nel seguente
specchietto riepilogativo.
DESCRITTORI
VALUTAZIONI
C.d.C. del 8/10
C.d.C. del 12/11
C.d.C. del 31/03
Comportamento
corretto
non sempre corretto
non sempre corretto
Impegno rispetto ai
doveri scolastici
adeguato
adeguato
deve essere sollecitato
Interesse verso le
discipline
adeguato
settoriale
settoriale
Partecipazione al
dialogo educativo
adeguata
vivace, ma non sempre
propositiva
vivace, ma non sempre
propositiva
Metodo di lavoro e
di studio
non sempre organizzato
non sempre organizzato
non sempre organizzato
Frequenza alle
lezioni
regolare
regolare
regolare
Livello di
apprendimento
dal 2° c.d.c.
sufficiente
sufficiente
Durante la fase finale dell’anno scolastico il Consiglio di classe ha programmato le simulazioni
delle prove scritte d’esame, come dal seguente calendario:
07/05/2014: simulazione prima prova scritta, durata 5,5 ore;
08/04/2014: simulazione seconda prova scritta, durata 5,5 ore;
17/05/2014: seconda simulazione della seconda prova scritta, durata 5 ore
14/04/2014: simulazione terza prova scritta, tip. A (Inglese, Topografia, Diritto, Costruzioni);
29/04/2014: simulazione terza prova scritta, tip. B (Inglese, Topografia, Diritto, Costruzioni).
I testi delle prove assegnate e le relative griglie di valutazione sono allegati al presente
documento.
Il C.d.c. propone la correzione delle prove scritte secondo le seguenti aree disciplinari: italiano,
diritto e inglese per la prima prova; estimo, topografia e costruzioni per la seconda prova. Per i
candidati privatisti le aree disciplinari proposte sono le seguenti: italiano, diritto ed educazione
fisica per la prima prova; estimo, topografia e costruzioni per la seconda prova.
Per quanto riguarda la terza prova si sono riscontrati risultati complessivamente equivalenti, se pur
con una media di voti di poco superiore nella tipologia A.
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Allegato
Nodi multidisciplinari proposti
QUINTA SEZIONE C
AREA TECNICA (1)
TITOLO DEL PERCORSO
MATERIE COINVOLTE




La progettazione edilizia: aspetti tecnico progettuali, urbanistici e normativi.
Estimo
Disegno e progettazione
Topografia
Matematica ed informatica
Motivazione della scelta del percorso
La preparazione specifica del diplomato geometra si basa prevalentemente sul possesso:
- di capacità grafico progettuali relative ai settori della progettazione edilizia di fabbricati e alla
struttura portante;
- a concrete conoscenze inerenti la concessione edilizia;
- alla valutazione dell’area e dell’opera stessa;
- al calcolo della superficie del lotto.
MATERIA
CONTENUTI
Estimo
-
La valutazione dell’area edificabile.
Analisi di mercato delle aree edificabili.
Determinazione
del
più
probabile
trasformazione.
Disegno e progettazione
-
Tipologie edilizie
Formazione e contenuti del P.R.G.
Standard edilizi ed urbanistici
Topografia
-
Calcolo delle superfici.
Divisione dei terreni.
Spianamenti
-
studi di funzioni, massimi e minimi
integrali
Matematica ed informatica
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valore
di
AREA TECNICA (2)
TITOLO DEL PERCORSO





Il progetto stradale
MATERIE COINVOLTE
Topografia
Elementi di diritto
Estimo
Costruzioni
Matematica
Motivazione della scelta del percorso
La preparazione specifica del diplomato geometra si basa sul possesso di capacità grafico progettuali, tra
queste rientrano quelle relative all’ambito topografico. La trasformazione del territorio passa attraverso a
considerazioni tecnico progettuali e amministrative.
MATERIA
CONTENUTI
Topografia
-
Studio di un breve tronco stradale, completo di tutti gli
elaborati.
Elementi di diritto
-
Procedimento di esproprio e di occupazione temporanea
-
Calcolo dell’indennità espropriativi per l’acquisizione
delle aree
Costruzioni
-
Verifiche statiche di un muro di sostegno per un
terrapieno, in prossimità di un’area o slargo stradale
Matematica
-
Studio di Brückner
Clotoide
Estimo
AREA TECNICA (3)
TITOLO DEL PERCORSO
La progettazione di edifici collettivi






MATERIE COINVOLTE
Disegno e progettazione
Topografia
Estimo
Costruzioni
Matematica ed informatica
Impianti
Motivazione della scelta del percorso
La preparazione specifica del diplomato geometra si basa sul possesso di capacità grafico progettuali
relative al settore delle costruzioni edili di concrete conoscenze inerenti l’organizzazione e gestione del
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territorio ; dovrà inoltre acquisire una formazione di base partecipando ad interventi sul territorio, sia in
fase progettuale che esecutiva.
MATERIA
CONTENUTI
Disegno e progettazione
-
Studio di diverse tipologie edilizie per edifici collettivi:
alberghi, cinema, palestre, ecc.
Topografia
-
Esecuzione dello spianamento del terreno, con calcolo
movimento terra
Estimo
-
Accatastamento relativo ad una tipologia prevista
Costruzioni
-
Calcolo di alcuni elementi strutturali di una tipologia
edilizia: fondazione continua, architrave, trave o pilastro
Computo metrico della struttura stessa
-
Matematica ed informatica
Impianti
- Studio delle funzioni ( momento flettente)
- derivate e integrali
- complesso di distribuzione fluidi, impianto idrico-sanitario e
di riscaldamento; calcolo dispersioni Legge 10 e DPR 412/93
(trasmittanza e verifiche di legge)
AREA TECNICA (4)
TITOLO DEL PERCORSO



La successione ereditaria
MATERIE COINVOLTE
Diritto
Estimo
Topografia
Motivazione della scelta del percorso
La preparazione specifica del geometra si basa sulle conoscenze legislative del diritto e l’applicazione di
queste in contesti reali quali le successioni.
MATERIA
CONTENUTI
Diritto
-
La successione (in generale)
Estimo
-
La valutazione dell’asse ereditario
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Topografia
-
La divisione delle aree
Frazionamenti e rettifica dei confini
AREA TECNICA (5)
TITOLO DEL PERCORSO


calcolo dell’indennità di espropriazione
per pubblica utilità
MATERIE COINVOLTE
Estimo
Elementi di diritto
Motivazione della scelta del percorso
La preparazione specifica del diplomato geometra richiede la capacità di descrivere in maniera
sufficientemente appropriata le diverse modalità di calcolo dell’indennità di esproprio.
MATERIA
CONTENUTI
Estimo
-
Calcolo dell’indennità di esproprio per pubblica utilità
Elementi di diritto
-
Aspetti legislativi dell’indennità di esproprio
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SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche
quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei
nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà,
un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che
esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di
essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo
sono state e lo sono tante volte.
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure
dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la
Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte
anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere
anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.
Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era
invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia –
perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il
noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est,
così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della
guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa
realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un
viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa
che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una
cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta
sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si
mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino
a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del
mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito
asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1. Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo, rispettando le sequenze principali.
2. Analisi del testo
2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, costruzione sintattica, ecc.) del testo e spiegane le
caratteristiche.
2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo e spiegala.
2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo e danne un’interpretazione.
2.4. Spiega e commenta l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
3.1. Esponi le tue osservazioni in un commento di sufficiente ampiezza, dando un’interpretazione complessiva del
testo proposto, facendo riferimento a testi di altri autori del Novecento e alle tue conoscenze ed esperienze
personali.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, i documenti e i
dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» interpreta e confronta i documenti forniti e svolgi su questa base la tua
trattazione, argomentandola e approfondendola anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze
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di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e suddividilo in paragrafi, ipotizzane inoltre una destinazione
editoriale: rivista specialistica, rivista divulgativa, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di
argomento culturale, altro.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti
e costruisci su di essi il tuo pezzo, approfondendolo con conoscenze e valutazioni personali.
Indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato: quotidiano,
settimanale, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro. Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali: mostre, anniversari, ricorrenze, convegni o eventi di rilievo.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo e non scriverne meno
di tre.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956
Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965
Andy W ARHOL, Marilyn Monroe, 1967
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il
fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture
particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi
modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli
imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può
dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle
repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne
all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le
strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza
materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della
televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture
originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto
cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si
accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del
consumo. Un edonismo neolaico ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle
scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica
nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora
l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una
giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva
assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con
quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo
oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della
città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro
occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti.
Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano
disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo
esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi.
Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò
di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia
andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni,
eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai
vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della
massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle
urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni
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volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle
vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra
parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di
festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci
avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un
giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida
della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto
radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era
stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai
in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state
causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di
delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma
sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte
venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai
di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai
coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione
di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile
descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti
neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che
parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i
suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di
pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando
loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la
maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento).
L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione
dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire
le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle
tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive
sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle
generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di
acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura
soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
1 Ora il chiarore si fa più diffuso.
2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni.
3 Poi appare qualcuno che trascina
4 il suo gommone.
5 La venditrice d’erbe viene e affonda
6 sulla rena la sua mole, un groviglio
7 di vene varicose. È un monolito
8 diroccato dai picchi di Lunigiana.
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Quando mi parla resto senza fiato,
le sue parole sono la Verità.
Ma tra poco sarà qui il cafarnao
delle carni, dei gesti e delle barbe.
Tutti i lemuri umani avranno al collo
croci e catene. Quanta religione.
E c’è chi s’era illuso di ripetere
l’exploit di Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato
quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia
intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi,
l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca
centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la
dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere
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separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come
economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di
istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si
sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che
istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a
questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo
focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa
ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo
irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione
giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su
diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno
perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza
lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei
lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero
ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di
competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono
grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per
importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire
il futuro.»
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria,
senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri,
ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce
ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del
popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti
possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani
condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il
sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è
sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a
proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso
che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di
Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […].
[…] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un
compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale –
può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha
attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio
del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro:
un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi
fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci,
cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia
della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le
garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e
automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si
produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario
ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato
dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai».
Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad
indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo
e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi
finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura
finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici,
anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema
socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale
totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui
dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei
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capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e
l’informatica.»
Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in
un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna
attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la
dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a
sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla
Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei
confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non
corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie
al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero
di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in
cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista
Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il
16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto
dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3
gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per
sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non
accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato
liberale cessò definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che,
dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della
difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito
assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della
Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative
all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura
vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per
assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la
sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione
sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con
la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie
del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime
elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22
novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi
fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando
delle Brigaterosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta
andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo
(Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla
pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978.
Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato
con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc
è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel
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cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da
piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16
marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì
dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano.
Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault
rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito
sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per
aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno
esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il
presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una
“ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di
100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing
Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino
prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di
“fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti
neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa
Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando
nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello)
è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma
realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private,
centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la
leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio
elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È
l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future
and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di
6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro
per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19
miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di
Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […]
prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer.
Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei
neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict,
l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un
modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per
contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a
disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain
Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei
precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento
attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre
linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare
quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La
prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere
umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla
prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta:
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per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci
avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna,
contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia
molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello
sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso
come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente
attesa. È una linea relativamente
nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di
ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora
un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle
tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito
un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il
cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e
funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere
umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla
seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca
scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica
in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel
periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei
successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno
comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo
all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento.
La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di
significativo
sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.
Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti
più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi
noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli
aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e
progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività.
Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di
cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.
___________________________
Durata massima della prova: 5 ore e 30.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
19/57
Griglia di Valutazione Prima Prova Scritta
- Italiano Anno Scolastico 2013/2014
Alunno/a________________________________________________________________________
Classe e Indirizzo_________________________________________________________________
Tipologia B (saggio breve o articolo di giornale)
Tipologia C (tema di storia)
Tipologia D (trattazione di carattere generale)
a. Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti; sufficienza punti 3/15
Non ha capito le richieste della traccia e/o risponde in modo confuso.
1
Conosce solo contenuti superficiali e/o risponde in modo limitato alle richieste.
2
Conosce i contenuti essenziali e risponde con aderenza alle richieste.
3
Conosce i contenuti necessari a rispondere con pertinenza alle richieste
4
Conosce, in modo approfondito, vari contenuti che gli consentono di esprimersi con piena
5
pertinenza.
b. Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione o della trattazione; sufficienza punti 2/15
Manca di organizzazione e svolge il discorso in modo frammentario e/o poco coeso e/o
1
contraddittorio e/o ripetitivo.
Svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente e/o complessivamente coerente.
2
Argomenta in modo (abbastanza) articolato, (sostanzialmente) con coesione e coerenza.
3
c. Correttezza e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla tipologia; sufficienza punti
3/15
L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche, ortografiche e improprietà
1
lessicali che rendono difficile la comprensione.
L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di: alcuni errori (ortografici e/o
sintattici e/o di un lessico generico e/o ripetitivo. Esposizione parzialmente rispondente alla
2
tipologia.
Si esprime in modo abbastanza e/o complessivamente corretto, con lessico per lo più adeguato, per 3
cui l’esposizione è comprensibile e/o abbastanza rispondente alla tipologia.
Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica, per cui l’esposizione
4
risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia.
d. Capacità di rielaborazione (sintesi e valutazione); sufficienza punti 2/15
Non riesce a rielaborare e/o riesce a rielaborare solo parzialmente fornendo una scarsa
1
interpretazione personale.
Riesce a rielaborare quanto espresso in modo semplice
2
Rielabora le conoscenze in modo significativo (fornendo valutazioni personali e/o esprimendo
3
opinioni con spunti di originalità ideativa)
TOTALE PUNTI____________________________________________
20/57
15
Griglia di Valutazione Prima Prova Scritta
- Italiano Anno Scolastico 2013/2014
Alunno/a ________________________________________________________________________
Classe e Indirizzo _________________________________________________________________
Tipologia A: analisi e commento di un testo letterario
a. Comprensione e interpretazione d’insieme del testo; sufficienza punti 3/5
Non coglie alcuna informazione e non fornisce risposta o fraintende o coglie in modo limitato 1
le informazioni esplicite contenute nel testo.
Coglie solo le informazioni esplicitamente fornite dal testo/o fornisce informazioni
2
decisamente generiche e/o superficiali.
Coglie le informazioni esplicite e riesce a comprendere le richieste e/o compie qualche inferenza.
3
Coglie tutte le informazioni esplicite e anche quelle che richiedono operazioni di inferenza
4
contestuale.
Coglie tutte le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di inferenza ,e/o
5
dimostra di comprendere il significato del testo, applica con sicurezza il metodo di analisi di
un testo, interpreta in modo approfondito.
b. Individuazione della natura del testo, nelle sue strutture formali e negli aspetti semantici; sufficienza
punti 2/3
Non è in grado di individuare la natura del testo o individua solo in parte e in modo poco
chiaro.
Sa individuare la natura del testo fornendo alcune spiegazioni testuali.
Individua la natura del testo dando valide/ approfondite spiegazioni testuali.
c. Capacità di commentare il testo in base alle richieste; sufficienza punti 2/3
1
Non è in grado di commentare il testo o fornisce solo scarse indicazioni e/o confuse.
Fornisce alcune informazioni utili a commentare il testo in base alle richieste
Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale, e/o
esprimendo valutazioni critiche.
d. Correttezza(ortografica e sintattica) e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla
tipologia; sufficienza punti 3/4
1
2
3
L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche, ortografiche e improprietà
lessicali che rendono difficile la comprensione.
L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di alcuni errori (ortografici e/o
sintattici) e/o di un lessico generico e/o ripetitivo, l’esposizione è parzialmente rispondente alla
tipologia.
Si esprime in modo abbastanza corretto, con lessico per lo più adeguato per cui l’esposizione è
comprensibile e/o scorrevole abbastanza rispondente alla tipologia.
Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica per cui l’esposizione
risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia.
TOTALE PUNTI_____________________________________________
21/57
2
3
1
2
3
4
15
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA DEL 8/04/2014
Una persona lascia alla morte i seguenti beni:
 Un alloggio di vecchia costruzione, situato nel centro storico di una città, della superficie
commerciale di 200 m2 .
 Un alloggio attualmente affittato a canone mensile anticipato di € 450
 Un terreno edificabile con destinazione residenziale, inserito in zona C di espansione, già quasi
completamente edificata, di una città le cui norme di attuazione prevedono i seguenti parametri
 Indice di edificabilità 1m3/m2 ;
 Rapporto di copertura massima 50% ;
 Altezza massima 7 m;
 Distanza minima dai confini 5 m;
L’area è pianeggiante, di forma rettangolare con misure di 35 x 70 m, formata da un’unica
particella catastale su foglio XIV particella 56.
 Un fondo rustico dell'estensione di 21.20.00 ha che , dovendo essere attraversato da una strada,
sarà soggetto ad esproprio per una superficie di 4000 m2.
Essendo stata rifiutata l’indennità provvisoria si rende necessario procedere all’individuazione
dell’indennità definitiva calcolata attraverso il valore complementare.
Il candidato, dopo aver completato le descrizioni dei beni riportati ed ipotizzando con verosimiglianza
tutte le altre condizioni utili, provveda a stimare il valore dell’intero patrimonio e nonché l’indennità
definitiva spettante per l’esproprio parziale del fondo rustico
Tempo a disposizione ore 5,30
E’ consentito l’uso del prontuario o del manuale del geometra.
22/57
Griglia di valutazione seconda prova scritta
INDICATORI
COMPETENZE
ORGANICITÀ E COERENZA
DELLA TRATTAZIONE:
- Comprensione del testo
- Percorso adottato
- Esposizione dei dati
(3,0)
1
2
3
4
5
1
2
CONOSCENZE
3
COMPLETEZZA, AMPIEZZA E
CORRETTEZZA DELLA TRATTAZIONE
- Conoscenza degli argomenti
- Conoscenza delle formule
- Applicazione delle formule
(7,0)
ABILITA’
ANALISI E, SINTESI ESPOSITIVA
E ASPETTO FORMALE
4
5
6
7
1
2
3
4
- Precisione nei calcoli
- Congruità dei valori
- Ordine nella comprensione del testo
- Chiarezza espositiva
5
6
(3,0)
7
CONOSCENZA ED UTILIZZO DELLA
TERMINOLOGIA TECNICA SPECIFICA
1
2
3
(2,0)
4
DESCRITTORI
Non svolto
Non comprende il quesito e manca
completamente di organicità e coerenza
Coglie anche se superficialmente qualcuno
degli aspetti significativi
Sa cogliere gli aspetti più significativi
Sa cogliere tutti gli aspetti
Non svolto
Individua in modo marginale solo alcuni degli
elementi fondamentali delle tematiche proposte
Individua in modo esauriente solo alcuni degli
elementi fondamentali delle tematiche proposte
Affronta in modo sufficientemente esauriente
la maggior parte delle tematiche proposte
Affronta in modo completo ed esauriente quasi
tutte le tematiche proposte
Affronta in modo completo ed esauriente tutte
le tematiche proposte
Approfondisce e rielabora le tematiche proposte
Non svolto
Non sa individuare i concetti chiave.
Esposizione disorganica e poco chiara
Sa individuare solo alcuni dei concetti chiave
senza collegarli. Esposizione poco chiara
Sa individuare i concetti chiave essenziali ma
senza stabilire collegamenti.
Sa individuare tutti i concetti e stabilire
semplici collegamenti. Esposizione discreta
Sa analizzare ed individuare tutti i concetti
stabilendo discreti collegamenti. Esposizione
nel complesso ordinata e chiara
Sa analizzare ed individuare tutti i concetti
stabilendo validi collegamenti. Esposizione
ordinata e chiara
Non svolto
Scarsa conoscenza della terminologia tecnica
Accettabile conoscenza della terminologia
tecnica
Precisa ed articolata conoscenza della
terminologia tecnica
PUN
0,50
1,00
VALUT.
2,00
2,50
3,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
2,75
3,00
0,25
0,50
1,50
2,00
VOTO
……………/15....
23/57
SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 14/04, TIPOLOGIA A (trattazione sintetica di argomenti)
SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - INGLESE
The Industrial Revolution: explain the origin of the phenomenon focusing on its social implications.
(15 lines)
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
___
SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - TOPOGRAFIA
Illustra la formula delle sezioni ragguagliate e il suo impiego nel profilo delle aree, anche con l’ausilio di
disegni (max 25 righe).
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
___
SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - DIRITTO
Il candidato, in modo sintetico ma esaustivo, tratti dell’atto amministrativo (max 25 righe)
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
___
SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - COSTRUZIONI
Descrivere i tipi di spinta esercitata dal terreno sulle opere di sostegno, illustrare anche con schemi grafici
i diagrammi delle pressioni e le spinte agenti su un muro di sostegno a solettone ipotizzando la presenza
di acqua di falda e di un sovraccarico uniformemente distribuito q sul terrapieno a monte; evidenziare in
particolare l’effetto dell’acqua indicando gli accorgimenti tecnici utili a ridurne la spinta (max 20 righe).
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________
24/57
SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 29/04, TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola)
SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - INGLESE
Answer the questions:
1. Explain what CAD is and how it has changed the world of design.(About 8 lines)
2.Explain what Town Planning is and how cities developed in the centuries.(About 10 lines)
3.Different kinds of maps illustrate different information. Write about the most common maps.(About 10
lines)
SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - TOPOGRAFIA
1) Illustra la procedura per la divisione di un triangolo ABC in due parti, una il doppio dell’altra, con
dividente parallela ad un lato (max 10 righe, con figura).
2) Indica qual è il traffico più adatto per la progettazione stradale, con definizione rigorosa e illustrando la
motivazione anche con grafico.
(max 10 righe di descrizione più figura).
3) Qual è il metodo di tracciamento di una curva circolare accessibile solo al suo esterno, dovendo picchettare
un unico punto? Dopo aver risposto illustra brevemente il metodo, anche con una figura.
(max 10 righe di descrizione più figura).
25/57
SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - DIRITTO
Il candidato risponda utilizzando al massimo otto righe
1. Si esponga la “fase di diritto pubblico” che precede la conclusione dei contratti di diritto privato da parte
della pubblica amministrazione
2. Nell’ambito delle successioni ereditarie, in che cosa consiste l’accrescimento?
3. Si spieghi il collegamento tra diritto di proprietà ed istituto dell’esproprio, citando gli articoli di
riferimento della Costituzione e del Codice Civile.
SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - COSTRUZIONI
1) Illustrare il calcolo della capacità portante del terreno σt , impostare poi il procedimento di verifica del
terreno per un plinto quadrato di lato B, sottoposto a presso-flessione N - M (sollecitazioni al piede del
pilastro).
2) Illustrare la procedura utilizzata per dimensionare la larghezza di una fondazione continua a T
rovescia, sottoposta ad un carico uniformemente distribuito q alla base del muro.
3) Illustrare il procedimento di calcolo della capacità portante dei pali di fondazione e indicare in quali
situazioni si ricorre a questa tipologia di fondazione
26/57
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA
Candidato: ________________________________
INDICATORI
Conoscenze
Si valuta: il grado di
possesso dei dati, delle
definizioni e la
correttezza e completezza
dei contenuti
Competenze
Si valutano: esposizione
dei dati, aderenza o
pertinenza alla domanda,
collegamento tra
contenuti, proprietà
linguistica
Capacità
Si valuta:
l’individuazione dei
contenuti chiave e la
capacità di sintesi, di
approfondimento critico
ed apporti personali
Classe: ______
PUNTI*
DESCRITTORI
Conoscenze ampie e approfondite
5
Conoscenze essenziali e corrette
4
Conoscenze semplici ma corrette
3
Conoscenze lacunose, non sempre corrette
2
Conoscenze molto scarse
1
Esposizione ordinata e corretta dei dati,
risposta completamente aderente e pertinente a quanto
richiesto, proprietà linguistica
5
Esposizione abbastanza ordinata e corretta,
discreta aderenza e pertinenza a quanto richiesto, proprietà
linguistica
4
Esposizione sufficientemente ordinata e corretta, sufficienti
aderenza e pertinenza a quanto richiesto
3,5
Esposizione disordinata e scorretta, anche se pertinente a
quanto richiesto
2
Esposizione disordinata e scorretta, non sempre aderente a
quanto richiesto
1
Ampia utilizzazione dei contenuti, possiede buone capacità
di analisi e sintesi e sa fare valutazioni e rielaborazione
autonome e personali
5
Corretta individuazione dei contenuti chiave e sintesi
adeguata
4
Corretta esplicitazione dei contenuti principali, ma sintesi
parzialmente semplicistica
3,5
Individuazione parziale dei concetti chiave e sintesi minima
2
Mancata individuazione dei concetti chiave e assenza o
quasi di sintesi
1
VOTO COMPLESSIVO in quindicesimi *
27/57
Totale
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V Sezione: ___
FASE
I
Argomento
proposto dal
candidato
Autonoma, consapevole ed efficace
Autonoma e sostanzialmente soddisfacente
Accettabile e sostanzialmente corretta
Guidata e in parte approssimativa
Inadeguata, limitata e superficiale
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
Corretta, appropriata e fluente
Corretta e appropriata
Sufficientemente chiara e scorrevole
Incerta e approssimativa
Scorretta, stentata
Punteggio
(su 30)
4
3
2
1
0
4
3
2
1
0
4
3
2
1
0
Complete, ampie e approfondite
Corrette e in parte approfondite
Essenziali, ma sostanzialmente corrette
Imprecise e frammentarie
Frammentarie e fortemente lacunose
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
Efficace e articolata
Sostanzialmente efficace
Adeguata
Incerta e approssimativa
6
5
4
2-3
1
6
5
4
2-3
1
4
3
2
1
INDICATORI
1. Capacità di applicazione
delle conoscenze e di
collegamento
multidisciplinare
2. Capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi, di
rielaborazione critica
3. Capacità espressiva e
padronanza della lingua
DESCRITTORI
Punteggio
assegnato
____/12
II
Argomenti
proposti dai
commissari
1. Conoscenze disciplinari e
capacità di collegamento
interdisciplinare
2. Coerenza logicotematica, capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi
3. Capacità di
rielaborazione critica
____/16
III
Discussione
prove scritte
1. Capacità di
autovalutazione e
autocorrezione
Non adeguata
Sa dare valutazioni e si autocorregge
1
2
Punteggio TOTALE
La Commissione
____/2
____/30
Il Presidente
28/57
Allegato A
Prando Mauro
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Religione
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ANNO SCOLASTICO 2013-14
Il sottoscritto docente di Religione conosce la classe 5° C solo da quest’anno scolastico.
La classe è composta da 24 studenti, ma 3 di loro non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione
Cattolica.
Anche se nella prima parte dell’anno gli studenti hanno avuto qualche resistenza nell’accettazione
dell’impegno richiesto durante l’ora di religione, nel secondo quadrimestre hanno dimostrato maggiore
coinvolgimento e correttezza nella consegna dei lavori richiesti e nei dialoghi di approfondimento dei
temi trattati. La relazione educativa è cresciuta permettendo di vivere lezioni piacevoli e simpatiche oltre
che di apprendimento del tema proposto. Alcuni manifestano ancora difficoltà ad intervenire con propri
contributi di rielaborazione e di integrazione personale.
Nonostante la classe sia stata più volte assente per vari impegni scolastici ed extrascolastici che hanno
diminuito le ore a disposizione e la possibilità di affrontare i temi programmati ad inizio anno la
programmazione è proseguita in modo abbastanza regolare alternando temi proposti dagli studenti con
mie proposte di studio e approfondimento. In generale il profitto è buono.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
Conoscenze
Gli alunni comprendono i significati del dialogo e del confronto della fede cristiana con
la razionalità umana e con il progresso scientifico-tecnologico; interpretano la presenza
della religione nella società contemporanea soprattutto in riferimento al fenomeno della
violenza sulle donne e dell’immigrazione; acquisiscono maggiori conoscenza per la
comprensione della grave questione ambientale.
Capacità
Gli alunni s’interrogano sulla condizione umana, tra limiti materiali, ricerca di
trascendenza e speranza di salvezza; impostano criticamente la riflessione su Dio nelle
sue diverse dimensioni; fondano le scelte religiose sulla base delle motivazioni
intrinseche e della libertà responsabile.
Competenze
Gli alunni si confrontano con la visione cristiana del mondo, utilizzando accenni alle
fonti della rivelazione ebraico-cristiana, in modo da elaborare una posizione personale
libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della
solidarietà.
29/57
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Contenuti disciplinari
Laboratorio di temi e domande: aggancio con le esperienze dell’estate; raccolta
delle domande che emergono dagli studenti, spesso legate ai fatti di cronaca;
individuazione dei temi di possibile trattazione durante l’anno; scelta delle
preferenze dei temi stessi.
I giovani e il rapporto fede/scienza: il forte disorientamento dei giovani di fronte
alla fede; come conciliare la conoscenza scientifica e la fede religiosa; creazione
ed evoluzione.
12 Giornata dialogo cristiano-islamico
“Il corpo delle donne”: riflessione critica sulla società ipererotizzata; visione del
documentario “Il corpo delle donne” e dialogo sulle nuove forme di schiavitù
legate alla presenza della donna nei media
Riflessione sul senso del Natale
L’induismo: racconto di un viaggio in India; visione delle foto per una
conoscenza indiretta con il mondo variegato dell’india e in modo particolare con il
mondo hindù
Giornata della memoria: condizione di alcuni materiali sulla shoah; visione del
film Schindler’s list; discussione sul film
La questione ambientale: la sensibilità ecologica degli studenti; visione di “Una
scomoda verità” di Al Gore; discussione sul tema, in particolare sul riscaldamento
globale
L’importanza dello studio: l’esperienza e il valore dello studio quasi al termine;
la testimonianza di Malala
Verifica dell’anno
2. METODOLOGIE:





Spiegazioni frontali
Confronti in classe
Letture
Ricerche individuali
Lavori di gruppo
3. MATERIALI DIDATTICI:





Libro di testo
Bibbia
Saggi
Dispense e fotocopie del professore
Video e filmati
30/57
Periodo
Ore
Settembre
2 ore
Ottobre/novembre
5 ore
Ottobre
1 ore
Novembre/dicembre
3 ore
Dicembre
1 ore
Gennaio
2 ore
Febbraio/marzo
5 ore
Aprile/maggio
4 ore
Maggio
2 ore
Giugno
1 ora
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE UTILIZZATE:



5.
Colloqui orali
Prove scritte
Elaborati personali e di gruppo
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA DISCIPLINA “RELIGIONE CATTOLICA”
VOTO
10
CONOSCENZE
Complete,
approfondite,
critiche
9
Sicure, complete e
critiche
8
Sicure ed
approfondite
7
Adeguate
6
Essenziali
5
Parziali e
lacunose
ABILITÀ
Le acquisisce
e le rielabora
in modo e
originale e
autonomo
Rielabora in
modo
personale e
critico le
conoscenze
Rielabora in
modo
personale le
conoscenze
Utilizza le
conoscenze
con discreta
sicurezza
Utilizza le
conoscenze in
modo
mnemonico
LINGUAGGIO
Ricco ed
originale
IMPEGNO
Lavora in
modo
costante,
autonomo e
responsabile
Lavora in
modo
costante e
autonomo
PARTECIPAZIONE
Partecipa in modo
critico, costruttivo e
responsabile.
GIUDIZIO
Ottimo
Partecipa assumendo
responsabilità
Distinto
Ricco ed
appropriato
Lavora in
modo
autonomo
Partecipa in modo
costruttivo
Buono
Chiaro e preciso
Lavora in
modo
costante
Partecipa in modo
attivo
Discreto
Sufficientemente
corretto
Lavora in
modo
regolare ma
poco
approfondito
Lavora in
modo
discontinuo
Partecipa in modo
interessato ma poco
attivo
Sufficiente
Utilizza le
conoscenze in
modo
disorganico e
frammentario
Impreciso e
scorretto
Partecipa in modo
passivo e incostante
Insufficiente
Pertinente ed
originale
Insufficiente: le conoscenze sono parziali e lacunose, lo studente non le sa applicare, il linguaggio è
impreciso, partecipa in modo incostante e passivo e lavora in modo discontinuo.
Sufficiente: lo studente ha conoscenze essenziali e le sa applicare a situazioni analoghe, il linguaggio è
sufficientemente corretto, partecipa in modo interessato anche se poco attivo, lavora in modo regolare ma
poco approfondito.
Discreto: ha conoscenze adeguate e le sa applicare autonomamente a situazioni analoghe, ha un
linguaggio chiaro e corretto, lavora e si impegna in modo abbastanza corretto e abbastanza attivo.
Buono: ha conoscenze complete ed approfondite e le applica a situazioni nuove, ha linguaggio pertinente
e appropriato, partecipa in modo costruttivo e lavora in modo costante e autonomo.
Distinto: ha conoscenze complete, approfondite e critiche, che applica a situazioni nuove in modo
originale, ha linguaggio ricco e originale, si assume responsabilità e lavora in modo costante e autonomo.
Ottimo: ha conoscenze sicure, complete e critiche, le acquisisce in modo originale e autonomo, ha
linguaggio ricco, pertinente e originale, si applica in modo costante e autonomo ed ha risultati eccellenti.
Rovigo, 15 maggio 2014
Mauro Prando
31/57
Allegato A
Maria Ines Bregolin
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Italiano
Ho seguito gli alunni solo negli ultimi due anni del loro corso di studi per cui ritengo necessario
evidenziare che, seppure la maggior parte di loro abbia progressivamente dimostrato un certo
interesse verso le discipline, la partecipazione al dialogo educativo non è sempre stata propositiva
e proficua, inoltre l’impegno, decisamente poco costante e sistematico, per circa metà della classe,
ha limitato la possibilità di consolidare e approfondire la conoscenza delle materie. In particolar
modo è stato complesso avviare gli alunni alla lettura analitica dei testi e ad una produzione scritta
corretta e coerente.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, ad un livello mediamente
sufficiente, i seguenti obiettivi in termini di:
 CONOSCENZE
 conoscenza di cornici storico-cronologiche di inquadramento degli eventi letterari studiati
 conoscenza delle caratteristiche formali e tematiche dei testi letterari presi in esame
 conoscenza delle parti di cui si compone un testo informativo - argomentativo
 conoscenza delle caratteristiche e delle tecniche testuali della redazione di testi, quali: il
saggio breve e l’articolo di giornale
 COMPETENZE
 competenza nel leggere e comprendere complessivamente testi letterari e non
 competenza nell'analizzare e commentare testi letterari in prosa e in poesia e testi di genere
argomentativo, con l’ausilio di schemi-guida o il supporto di note esplicative
 competenza nel sostenere una relazione orale, anche sulla base di appunti, su di un argomento
studiato
 competenza nell'applicare le diverse fasi di redazione di un testo informativo- argomentativo
per elaborare un saggio breve o un articolo di giornale
 competenza di carattere lessicale, ortografico e linguistico di media fruibilità e
comprensibilità
 CAPACITÀ
 capacità di comprensione, di analisi e di sintesi, riferibili ai testi e ai contenuti affrontati
 capacità di valutare, quanto affrontato nelle varie situazioni scolastiche, esprimendo giudizi
semplici e pareri adeguatamente motivati.
32/57
 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Nome del Modulo e Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti.
(Nel corso dell’anno sono state effettivamente svolte 89,5 ore comprensive di controlli orali e verifiche scritte)
1. L’età del Positivismo e del Realismo
1 a. Quadro Storico-Culturale del Positivismo in Europa e in Italia
1 b. Naturalismo e Verismo espressione del Realismo: caratteri e autori principali
1 c. Giovanni Verga: vita, opere, pensiero, poetica - brani scelti da:
– Vita dei Campi: “ Rosso Malpelo”
– Prefazione a “L’amante di Gramigna”: “Un documento umano”
– “I Malavoglia”
– “Mastro Don Gesualdo”
1 d. Confronto tra “I promessi Sposi”di A. Manzoni e “I Malavoglia” di G. Verga
2. Il Decadentismo - dalla crisi alle avanguardie 2 a. Quadro storico - culturale del Decadentismo in Europa e in Italia
2 b. Il romanzo estetizzante, passi antologici tratti dai romanzi di:
J.K.Huysmans – G. D’Annunzio – O.Wilde
2 c. Il romanzo della crisi, panoramica in Europa
2 d. Luigi Pirandello: vita, opere, pensiero, poetica – passi scelti da:
– L’Umorismo: “Il sentimento del contrario”
– Novelle per un anno: “ La patente” – “Il treno ha fischiato”
– “Il fu Mattia Pascal”
2 e. Italo Svevo: vita, pensiero, poetica e produzione letteraria – passi scelti da:
– “La coscienza di Zeno”
2 f. Il Simbolismo francese
C. Boudelaire da I Fiori del male: “Corrispondenze” - “ Slpeen” – “L’albatros”
2 g. G. D’Annunzio: poesie scelte da:
Alcyone: “La sera Fiesolana”- “La pioggia nel Pineto”
2 h. G. Pascoli: vita, opere, pensiero, poetica – passi e poesie scelte da:
– Il Fanciullino: “E’ dentro di noi un Fanciullino” – Myricae - “ Novembre” – “Temporale” – “Il lampo” – “Il tuono”
– Canti di Castelvecchio: “ La mia sera”– “Il gelsomino notturno”
2 i. Le avanguardie storiche in Europa e in Italia: Futurismo
F.T.Marinetti da Il bombardamento di Adrianopoli: “Zang Tumb Tumb”
V. Majakovskij : “ La guerra è dichiarata”
3. Quadro storico – culturale dell’Ermetismo e della poesia tra le due guerre panoramica
3 a. V. Cardarelli: “Gabbiani”
3 b. G. Ungaretti: poesie scelte da
– L’allegria: “Veglia” - “Il porto sepolto”- “Sono una creatura” - “I Fiumi” –
“San Martino del Carso” – “Mattina” – “Soldati” – “Fratelli”
3 c. E. Montale: poesie scelte da:
– Ossi di Seppia: “ I limoni” – “Meriggiare pallido e assorto” –
“Spesso il male di vivere ho incontrato” – “Non chiederci la parola”
3 d. S. Quasimodo: poesie scelte da:
– Acque e terre: “Ed è subito sera” - da Giorno dopo giorno: “Alle fronde dei salici”
3 e. U. Saba: poesie scelte da:
– Il Canzoniere: “La capra” – “Ulisse”
Strategie di scrittura
a. l’analisi testuale – Tipologia A;
b. il saggio breve / l’articolo di giornale – Tipologia B;
c. il tema a carattere storico – culturale Tipologia C/ D
33/57
Periodo
(mese)
Ore di
lezione
Settembre
Ottobre
Novembre
7
15
10
Dicembre
Gennaio
4
13
Febbraio
Marzo
Aprile
9
5
8
Maggio
5
più h.5,5per
Simulazione
Maggio
Giugno
Nel corso
dell’anno
5
3
 METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI
-
Lezione frontale per introdurre gli argomenti;
Lezione interattiva per motivare gli alunni
Lettura del testo per la conoscenza e la comprensione d’insieme;
Lettura intratestuale per la comprensione approfondita e l'analisi formale e tematica:
individuazione parole chiave - temi - elementi costitutivi del genere;
Lettura intertestuale per un secondo livello di comprensione e analisi: confronti con altri
testi, anche di altri autori o di altro genere;
lettura extratestuale per la sintesi e la valutazione: biografia - ideologia - poetica - contesto
storico-culturale - generi letterari - movimenti letterari;
Schemi - guida per l’analisi e il commento;
Lavoro individuale sui testi o per piccoli gruppi;
Interventi individualizzati, per il recupero o l’integrazione;
Libro di testo adottato: Marta Sambugar – Gabriella Salà: GAOT 3 - dalla fine
dell’ottocento alla letteratura contemporanea - generi, autori, opere, temi – La nuova Italia.
 VERIFICHE
Controlli orali, con connessioni pluridisciplinari: italiano e storia;
Relazioni di sintesi schematiche o discorsive sia scritte, sia orali;
Produzioni scritte informative - argomentative - tipologia saggio breve e articolo di giornale;
Produzioni scritte di analisi e commento di testi letterari in prosa e in poesia.




 Criteri di misurazione e di valutazione: sono state adottate le griglie previste dal POF
e allegate al documento, per i criteri di valutazione si è tenuto conto di:





Interesse dell’alunno verso le discipline: motivazione, cioè disponibilità dell’alunno all’ascolto disponibilità ad apprendere
Partecipazione al dialogo educativo: capacità di interagire con i compagni ed i docenti nel
processo di apprendimento
Impegno rispetto ai doveri scolastici: impiego di energie e risorse spesi per migliorare il
proprio rendimento
Metodo di studio e di lavoro: impiego adeguatamente autonomo e responsabile delle tecniche
di studio e delle strategie di apprendimento
Progressione nell’apprendimento: miglioramenti ottenuti rispetto alla situazione di partenza
e/o raggiungimento dei livelli minimi previsti; livello di apprendimento raggiunto, inteso
come conoscenze, capacità, competenze acquisite
Rovigo, 15 maggio 2014
Firmato il Docente
Professoressa Maria Ines Bregolin
Gli Alunni:
Bamhaoud El Mehdi
_______________________
Previato Loris
_______________________
34/57
Allegato A
Maria Ines Bregolin
DOCENTE
a
CLASSE 5 C DISCIPLINA: Storia
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti complessivamente ad un livello
sufficiente i seguenti obiettivi in termini di:
 CONOSCENZE
 Conoscenza di concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico - culturali
studiati
 Conoscenza dei principali aspetti politici, sociali e culturali degli eventi presi in esame
 COMPETENZE
 Competenza nell’utilizzare le conoscenze acquisite nel corso degli studi per orientarsi nella
molteplicità delle informazioni
 CAPACITÀ
 Capacità di utilizzare strumenti concettuali e lessicali per individuare e descrivere persistenze e
mutamenti
 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Nome del Modulo e Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti.
(Nel corso dell’anno sono state effettivamente svolte 61 ore comprensive di controlli orali e verifica scritta)
1.
1a
1b
1c
1d
2.
2a.
2b.
2c.
2d.
2e.
3.
3a
3b
3c
3d
3e
Il processo di unificazione italiano; Destra e Sinistra Storica (sintesi)
Le guerre d’indipendenza italiane
La spedizione dei mille
Il Regno d’Italia
L’Italia nell’età della Destra e della Sinistra Storica
All’alba del Novecento
La società di massa
L’età giolittiana
La prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
Il primo dopoguerra
L’età dei totalitarismi
L’Italia tra le due guerre: il fascismo
La crisi del 1929
La Germania tra le due guerre: il nazismo
Verso la guerra
La seconda guerra mondiale
 Il secondo dopoguerra
4a Le origini della guerra fredda
4b La Distensione
4c L’Italia Repubblicana: dalla ricostruzione agli anni di piombo
 Il terzo dopoguerra
5 a. La globalizzazione
5 b. Il crollo del comunismo
35/57
Periodo
(mese)
Ore di
lezione
Settembre
5
Ottobre
Novembre
Dicembre
5
8
5
Gennaio
6
Febbraio
Marzo
Aprile
6
7
9
Maggio
4
Maggio
Giugno
4
2

-
METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Testi scelti opportunamente per la problematizzazione
Lezione frontale di introduzione e spiegazione dell’argomento centrale
Lezione interattiva partendo da eventi di attualità
Consegne per le operazioni da compiere sui testi
Indicazioni per le prove di controllo
Lettura e analisi di documenti
Conferenze di approfondimento
Lezioni-Spettacolo
Libro di testo adottato:
Mario Palazzo – Margherita Bergese – Anna Rossi - Editrice La Scuola
Storia Magazine V. 3 Il novecento e l’inizio del XXI secolo –
a. Il primo Novecento;
b. Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri
 VERIFICHE


Controlli orali, per quanto possibile, omogenei per numero e tipo di domande, in
relazione alle conoscenze e competenze acquisite
Quesiti a risposta aperta, trattazione sintetica per le esercitazioni
 Criteri di misurazione e di valutazione: è stata adottata la griglia prevista dal POF e
allegata al documento, per i criteri di valutazione vedere Allegato A di Lingua e
Letteratura Italiana
Rovigo, 15 maggio 2014
Firmato il Docente
Professoressa Maria Ines Bregolin
Gli Alunni:
Bamhaoud El Mehdi
_______________________
Previato Loris
_______________________
36/57
Allegato A
Cattozzo Alessandra
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Lingua inglese
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ANNO SCOLASTICO 2013-14
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Gli alunni hanno acquisito, nella quasi totalità dei casi, una conoscenza complessivamente sufficiente dei
contenuti disciplinari riferiti ad argomenti di carattere specifico all’indirizzo di studio e specificatamente
hanno acquisito conoscenze relative ai principali materiali da costruzione,ai principali elementi della
costruzione e a significativi aspetti dell’architettura britannica, così come programmato nel piano di
lavoro e specificato nei contenuti disciplinari sotto riportati .
COMPETENZE
Quasi tutti gli alunni sanno utilizzare tecniche di lettura adeguate alla comprensione di testi, soprattutto di
carattere tecnico, per ricavarne informazioni e per rispondere a domande di tipo referenziale, anche se,
nella formulazione delle risposte, si notano ancora imprecisioni di tipo strutturale (concordanza, word
order, corretta scelta del tempo verbale) sia nella produzione scritta che, ed ancor più, in quella orale.
Per quanto riguarda la produzione scritta, gli studenti sono, nella maggior parte dei casi e se sostenuti da
uno studio adeguato, in grado di produrre testi scritti di carattere tecnico, relativi al settore specifico e
sanno, inoltre, rispondere a quesiti di varia tipologia su argomenti di carattere tecnico, con discreta
pertinenza e coerenza.
La produzione orale è la più penalizzata tra le abilità, sia perché richiederebbe più tempo per essere
coltivata in classe, sia perché, per dare risultati soddisfacenti, dovrebbe basarsi su uno studio domestico
costante, ragionato e regolare. Per un discreto numero di alunni esso risulta essere mnemonico e
superficiale, rivolto più alla singola verifica che alla formazione di conoscenze stabili e durature; altri, ,
hanno dimostrato di aver ben organizzato il lavoro domestico e di aver tratto beneficio dai consigli
dell’insegnante.
Pertanto quasi tutti gli studenti riescono a portare a compimento una conversazione di carattere tecnico,
e/o a descrivere processi, con sufficiente chiarezza logica, espositiva e con un adeguato bagaglio lessicale,
solo un esiguo numero dimostra di possedere una padronanza strutturale e lessicale più sviluppata .
ABILITÀ
Solo qualche allievo ha raggiunto abilita ’elaborative logiche e critiche intese come espressione di un
apporto personale nell’approfondimento, nell’analisi e sintesi dei contenuti proposti; quasi tutti sanno
comunque esprimersi con chiarezza sufficiente a veicolare un messaggio, anche se in modo non sempre
corretto dal punto di vista formale e, a volte, con alcune imprecisioni lessicali.
La situazione finale della classe è nel complesso sufficiente.
37/57
 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Nome del Modulo e/o Unità Didattica
e relativi argomenti effettivamente svolti.
Building Materials: Stone e Stonework; Timber, Bricks, Building blocks,
Masonry, Mortars, Cement, Concrete, Metals, Glass, Iron;
Sustainable materials
Mapping
Iron and glass combination and iron and glass architecture
The building site: Health and Safety
The Victorian Age: Queen Victoria, The Industrial Revolution
Social implications of the Industrial Revolution
The art of design: Sketch stage and working drawings. Auto Cad and
3D,Rendering( solo le parti sottolineate) Town Planning, Master
Plan
Building elements and methods: Foundations, Walls, Floors
Restoration
Building elements and methods, Roofs
Bio-Architecture, Eco materials, Eco-design and green building
History of Architecture: Gothic Revival and Neoclassicism, The Modern
Movement: Gropius, F.L.Wright, Contemporary Trends: Rogers,
Periodo
(mese)
Da Settembre
a Dicembre
Ore di
lezione
Dicembre
1h
Gennaio
1,30h
Febbraio
1,30h
Febbraio
3h
Marzo-Aprile
6h
Maggio
3h
Maggio
2h
MaggioGiugno
3h
11,30h
Renzo Piano : the man who is reinventing architecture
Houses in modern Britain
Giugno
1h
Sono state apportate delle modifiche al piano iniziale per esigenze emerse nel corso dell’anno.
METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso le seguenti fasi:
1. presentazione e sviluppo di nuovi argomenti attraverso lezioni frontali e dialogate e individuazione dei
contenuti chiave;
2. verifica della comprensione attraverso attività svolte in classe e controllo del lavoro domestico.
Gli alunni con risultati insufficienti alla fine del primo quadrimestre hanno chiesto e ottenuto sportelli
didattici durante i quali hanno potuto chiarire dubbi e ricevere ulteriori spiegazioni.
Libro di testo in uso” House and Grounds”.
Si è sempre utilizzato il libro di testo in adozione, ma alcuni degli argomenti in programmazione sono
stati presentati attraverso fotocopie perché non presenti nel testo stesso.
38/57
VERIFICHE
Gli alunni sono stati sottoposti alle seguenti prove:
-prove scritte costituite da prove di comprensione su testo dato con risposte aperte, a completamento o di
vero/falso con correzione della risposta sbagliata, questionari e simulazioni di terza prova con tipologia A
e B;
-prove orali tendenti ad accertare le conoscenze relative agli argomenti trattati e le competenze linguistiche
raggiunte , prove di comprensione dell’ascolto.
La verifica è stata formativa, attuata durante tutto l'anno per saggiare il grado di apprendimento degli
alunni attraverso controlli per lo piu’orali e sommativa fatta al termine di una tematica o comunque dopo
una sequenza significativa del processo didattico.
Per la valutazione si è tenuto conto della situazione di partenza, dell'interesse, dell'impegno dimostrato e
dell'evoluzione evidenziatasi durante l'anno in relazione agli obiettivi prefissati. Soprattutto nelle
verifiche orali si è tenuto maggiormente in considerazione l’impegno dimostrato nella preparazione dei
contenuti, lasciando in secondo piano la perfezione formale della prestazione.
I criteri di valutazione delle prove hanno tenuto conto delle seguenti voci:
1) pertinenza
2) coerenza
3) conoscenza
4) chiarezza espressiva
5) competenza lessicale.
I parametri di valutazione delle prove sono stati i seguenti:
- totalmente insufficiente (conoscenze nulle)
3
- gravemente insufficiente (conoscenze scarse)
4
- insufficiente (esposizione informativa non adeguata)
5
- sufficiente (esposizione informativa adeguata)
6
- discreto (più capacità logiche discrete)
7
- buono (più capacità critiche buone)
8
- ottimo (ottimo livello delle conoscenze e/o delle abilità
9
- eccellente (eccezionali le conoscenze, come pure le capacità logiche e la rielaborazione critica) 10
Per la correzione delle simulazioni di terza prova effettuate durante l’anno scolastico si è utilizzata la griglia di
correzione della terza prova allegata al documento di classe, insieme alle simulazioni effettuate nel mese di
Aprile.
39/57
Allegato A
Maria Loretta Zamberlan
DOCENTE
a
CLASSE 5 C DISCIPLINA: Matematica
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ANNO SCOLASTICO 2013-14
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE:

concetto di funzione;

uso del calcolo dei limiti nello studio di una funzione;

calcolo delle derivate;

studio di qualche semplice funzione algebrica razionale intera e fratta;
 calcolo integrali immediati.
COMPETENZE:
 saper individuare il tipo di funzione data l’equazione;
 saper calcolare il dominio di una funzione algebrica razionale intera e fratta, irrazionale intera e
fratta;
 saper calcolare i limiti agli estremi degli intervalli del dominio di una funzione algebrica razionale
intera e fratta e saper individuare gli eventuali asintoti;
 saper calcolare le derivate di funzioni elementari, algebriche razionali intere e fratte;
 saper individuare massimi e minimi relativi e flessi di una funzione algebrica razionale intera e
fratta;
 saper calcolare integrali elementari indefiniti e definiti;
 saper usare correttamente il linguaggio specifico della disciplina.
ABILITÀ:
 saper eseguire lo studio di semplici funzioni algebriche razionali intere e fratte;
 saper analizzare il grafico di una funzione.
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
UNITA’
DIDATTICHE
CONTENUTI DISCIPLINARI
Ripasso: definizione di funzione con classificazione e relativo
dominio; calcolo di limiti con relativi teoremi; forme
sen
x
1.
indeterminate +∞-∞, ∞/∞ e 0/0. Limite notevole lim
x
0
x
Definizione di funzione continua. Analisi del grafico di una
funzione: dominio, intersezione con gli assi, limiti agli estremi
del dominio e individuazione degli asintoti. Traccia del grafico
probabile sapendo dominio, intersezione con gli assi e limiti agli
estremi del dominio
Definizione di punti di discontinuità di una funzione: di 1a, di 2a e
LE FUNZIONI di 3a specie con relativi esercizi. Gli asintoti verticali, orizzontali
CONTINUE E ed obliqui. Studio di funzione algebriche intere e fratte in sei
CALCOLO DEI punti: (1) dominio, (2) simmetrie, (3) intersezioni con gli assi
LIMITI
cartesiani, (4) segno, (5) limiti, (6) limiti con grafico probabile e
viceversa dal grafico determinare le sei caratteristiche.
40/57
PERIODO
Settembre
Ottobre
8 ore
Ottobre
Novembre
Dicembre
16 ore
DERIVATE
DELLE
FUNZIONI DI
UNA
VARIABILE
STUDIO
DELLE
FUNZIONI
GLI
INTEGRALI
Derivata di una funzione. La retta tangente al grafico di una
funzione con punti stazionari e punti di non derivabilità.
La continuità e la derivabilità. Le derivate fondamentali: Dk, Dx,
Gennaio
Dxn, D x , Dsenx, Dcosx, Dex, Dlnx.
Febbraio
Teoremi sul calcolo delle derivate (escluso la derivata del
Marzo
reciproco di una funzione). La derivata di una funzione composta.
20 ore
Le derivate di ordine superiore al primo.
I teoremi sulle funzioni derivabili: di Lagrange, di Rolle e di De
L’Hospital. Cenni delle applicazioni alla fisica.
Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate. I massimi, i
Marzo
minimi e i flessi: definizioni e loro ricerca con utilizzo della
Aprile
derivata prima e seconda. Studio di una funzione algebrica intera
Maggio
o fratta con grafico. Analisi dal grafico del segno delle derivate e
10 ore
loro conseguenze.
L’integrale indefinito. Gli integrali immediati. L’integrale definito
Maggio
con proprietà e calcolo.
5 ore
Ore totali svolte nell’intero anno scolastico: numero 59
 
2.
METODOLOGIE
Gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso le seguenti fasi della lezione frontale e dialogata:

richiamo dei prerequisiti;

introduzione dei nuovi concetti motivando gli alunni con esempi, sollecitando interventi e proposte
di ipotesi o di soluzioni;

verifica della comprensione attraverso esercizi svolti in classe e a casa con esercitazioni individuali e
con lavori di gruppo, anche a piccoli gruppi di due studenti;

ricerca di connessioni con argomenti appartenenti a temi diversi, quando possibile;

utilizzo del laboratorio di informatica con presentazioni in Power Piont e video;

attività di recupero in itinere e mediante sportello didattico.
3.
MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo in uso: Massimo Bergamini – Anna Trifone – Graziella Barozzi –“Matematica verde
con Maths in English” Volume 4S – Zanichelli.

Schemi riassuntivi.

Laboratorio di informatica con presentazioni in Power Point e video.
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Per la verifica dei risultati sono state effettuate verifiche:
 formative: volte ad accertare i processi realizzati e per saggiare il grado di apprendimento degli
alunni;
 sommative: somministrate al termine di un segmento significativo del percorso didattico
suddivise in:
1. prove scritte articolate in esercizi e problemi, questionari con quesiti a risposta aperta,
multipla, a completamento o a risposta guidata.
2. Prove orali tendenti ad accertare la conoscenza e competenza relative agli argomenti trattati e
le competenze linguistiche.
*°*°*°*°*°*°*
L’Insegnante
M. Loretta Zamberlan
41/57
Allegato A
Maria Rosa Brigo
DOCENTE
a
CLASSE 5 C DISCIPLINA: Estimo
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ANNO SCOLASTICO 2013-14
La classe, che conosco dalla quarta, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico una certa eterogeneità sia
per quanto riguarda il comportamento sia per il profitto.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini
di:
CONOSCENZE :
 un piccolo gruppo di alunni si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel
tempo, tanto da raggiungere conoscenze pressoché complete ed un profitto buono;
 un secondo gruppo, il più numeroso, è formato da alunni che si sono impegnati in modo
discontinuo, raggiungendo tuttavia profitto e conoscenze sufficienti;
 un terzo gruppo, infine, ha dato prova di scarsa partecipazione ottenendo conoscenze non del tutto
sufficienti.
COMPETENZE :
 Un piccolo numero di studenti si dimostra in grado di risolvere autonomamente problemi
estimativi di tipo pratico – professionale, di saper contestualizzare gli argomenti riuscendo a
collegare con una certa sicurezza le conoscenze della materia con quelle di altre discipline.
 Un secondo gruppo necessita di essere guidato nell’interpretazione dei testi e nell’uso di un
linguaggio appropriato.
 Un terzo gruppo, infine, incontra difficoltà di comprensione e di elaborazione delle tematiche
proposte.
CAPACITA’
Le capacità organizzative, logiche e critiche sono:
per alcuni allievi scarse e limitate;

per una parte sono sufficienti;

per pochi tali capacità appaiono buone.
42/57
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Nome del Modulo e/o Unità Didattica
e relativi argomenti effettivamente svolti.
Periodo
(mese)
Ore di
lezione
Ripasso matematica finanziaria classe 4° e relativa verifica
Settembre
2013
10
Ottobre
10
Estimo catastale
Catasto terreni . formazione, pubblicazione e attivazione, il sistema
informativo catastale: la visura
Conservazione del catasto: variazioni soggettive e oggettive, atti di
aggiornamento geometrico, Pregeo (cenni)
Catasto fabbricati : formazione, conservazione , variazioni soggettive ,
dichiarazione delle unità immobiliari urbane
OttobreNovembre
10
Estimo civile
Stima sintetica e analitica del valore di mercato
Valore di costo, di trasformazione, complementare
Stima dei fabbricati rurali
Aree edificabili: valore di mercato e di trasformazione
Il condominio
Millesimi di proprietà generale
Millesimi d’uso :ascensore e scale
Novembredicembre
I principi dell’estimo
Aspetti economici di stima
Il metodo di stima ed il principio dell’ordinarietà
Sopraelevazione di un fabbricato : indennità di sopraelevazione
43/57
8
gennaio 2014
6
4
2
6
8
4
Estimo legale
Danni a fabbricati
Espropriazioni per causa di pubblica utilità:
normativa sulle espropriazioni “ Testo Unico “ DPR n.327 dell’8 giugno
2001 e successive modifiche: Legge 24 dicembre 2007 e sentenza Corte
Costituzionale n. 181 del 10 giugno 2011, deliberazione n. 29 del 21 marzo
2012 della Corte dei Conti.
Iter espropriativi
Indennità di esproprio di aree edificabili, aree legittimamente edificate, aree
non edificabili .
Occupazione temporanea.
Usufrutto: Normativa essenziale; valore dell’usufrutto; valore della nuda
proprietà, indennità per miglioramenti eseguiti dall’usufruttuario
Servitù prediali coattive : Normativa essenziale; stima dell’indennità per
servitù di passaggio, di acquedotto e scarico, per infrastrutture lineari.
febbraio
4
4
marzo
4
2
2
aprile
2
Diritto di superficie
Valore del diritto del superficiario; valore del diritto del concedente.
6
Le successioni ereditarie
: Normativa essenziale
Tipi di successione; asse ereditario;
la divisione quote di diritto e quote di fatto
Maggio
Da sviluppare
dopo il 15
maggio
Estimo ambientale
I beni pubblici ed il valore d’uso sociale
Analisi costi-benefici
Valutazione dell’impatto ambientale
Valutazione ambientale strategica
Autorizzazione integrata ambientale
 METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI
 Lezione frontale , esercizi di applicazione dei contenuti, frequenti interventi di recupero- ripasso in
itinere
 VERIFICHE : colloqui orali, verifiche scritte tramite esercizi di applicazione della parte teorica,
simulazioni di seconda prova effettuate nelle seguenti date: 08/04/2014 e 17/05/2014
 Criteri di misurazione e di valutazione:
vedasi griglie di valutazione allegate
Rovigo, 15 maggio 2014
Firma del Docente
___M. Rosa Brigo__
44/57
Allegato A
Prearo Alessia
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Elementi di diritto ed economia
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Le conoscenze acquisite sono mediamente sufficienti per la maggior parte della classe. Qualche alunno ha
raggiunto la sufficienza con difficoltà, grazie ad interventi di recupero e rinforzo. Qualche alunno,
viceversa, ha raggiunto un livello di conoscenza molto buono.
COMPETENZE
Sufficienti risultano, in media, le capacità di collegamento tra le unità didattiche trattate e di
inquadramento storico delle stesse.
La maggior parte della classe si esprime con un linguaggio giuridico sufficientemente corretto.
Buona è stata la partecipazione al dialogo educativo
CAPACITA’
Mediamente sufficienti sono la capacità di rielaborazione individuale ed autonoma degli argomenti
appresi, la comprensione dell’evoluzione storica di alcuni argomenti e la capacità di sostenere un
colloquio attraverso lo scambio di osservazioni e valutazioni personali, con padronanza del linguaggio
giuridico.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
MODULO/U.D. E RELATIVI ARGOMENTI PERIODO
SVOLTI
Settembre - gennaio
Diritto amministrativo
I PRINCIPI E L’ORGANIZZAZIONE DELLA
P.A.
Principi costituzionali e principio di trasparenza
Stato (e relativi organi) e amministrazione
Funzioni della p.a.
Amministrazione statale e periferica
Amministrazione diretta ed indiretta
Consiglio di stato e Corte dei Conti
ATTO AMMINISTRATIVO
Nozione
Atto e provvedimento: classificazioni, caratteri
e requisiti
I contratti della p.a.
Il procedimento amministrativo
L’invalidità dell’atto amministrativo
I vizi di legittimità
Tutela nei confronti dell’atto illegittimo
Gennaio febbraio
Espropriazione
Fondamenti giuridici (art.42 Cost., 834 c.c., 832
c.c.)
D.P.R. 8 GIUGNO 2001 N. 327 e sue modifiche
Fasi del procedimento di esproprio
Occupazione d’urgenza
Marzo - aprile
Successioni ereditarie
Successioni in generale e successioni mortis
causa
Soggetti della successione e indegnità
Delazione e delazione successiva
45/57
Patti di famiglia
Accettazione e rinuncia
Eredità giacente
Successione testamentaria e i vari tipi di
testamento
Successione legittima
Successione necessaria
Comunione ereditaria – divisione - collazione
maggio
Contratti per i lavori pubblici
L’appalto in generale e l’appalto di lavori
pubblici
Nozione di opera e lavori pubblici
Codice dei contratti pubblici (d.lgs.163/2006):
artt.1,2,9,10
Fasi del procedimento
METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI
La metodologia prevalentemente utilizzata è stata la lezione frontale-dialogata.
L’attività di recupero è stata curricolare
Testo in uso: Compendio di diritto (Zagrebelsky – Le Monnier)
Per l’esproprio è stato utilizzato il testo di estimo, in quanto aggiornato
Per i contratti pubblici sono state utilizzate schede predisposte dalla docente
VERIFICHE
Sono state effettuate prove orali e scritte, queste ultime soprattutto nel secondo quadrimestre come
simulazione di terza prova
Per la valutazione dell’orale si è fatto riferimento alla griglia elaborata in relazione a quella del POF; per
la valutazione degli scritti a quella utilizzata dall’istituto per la terza prova.
Rovigo, 15 maggio 2014
La docente
Prof.ssa Alessia Prearo
46/57
Allegato A
Brighenti Fabio
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Impianti
1) PROFILO DELLA CLASSE
La classe, composta da 24 alunni, ha mostrato fin dall’inizio un discreto grado di partecipazione,
mantenendo un impegno costante e progressivo; la partecipazione è sempre stata attiva. Gli allievi hanno
frequentato con regolarità. Dal punto di vista disciplinare non vi sono mai stati problemi. Il profitto
raggiunto dagli alunni è globalmente sufficiente. Tutti gli alunni hanno recuperato eventuali debiti del
primo quadrimestre2) OBIETTIVI COGNITIVI SPECIFICI
Gli allievi conoscono le principali grandezze termodinamiche, i metodi di trasmissione del calore, le
caratteristiche dell’aria umida, il principio di funzionamento dei generatori di calore, le diverse tipologie
di impianto autonomo o centralizzato, la normativa UNI 7129/2008 per l’installazione di generatori di
calore di potenza termica < 35 [KW], come si esegue una rete di distribuzione dei gas, come si calcola la
trasmittanza di pareti e solai, il Decreto energie rinnovabili.
3) METODOLOGIE DIDATTICHE
Il corso è stato articolato in lezioni solo teoriche per complessive 3 ore settimanali. Gli argomenti,
raggruppati secondo le indicazioni ministeriali in moduli, sono stati affrontati in modo semplice e lineare
prediligendo soprattutto la parte descrittiva e cercando di ridurre allo stretto indispensabile i richiami
matematici. Per gli argomenti di interesse pratico applicativo sono stati forniti allo studente degli esempi
mirati al fine di stimolarne l’interesse. Le lezioni sono state di tipo frontale per la presentazione degli
argomenti principali trattati nel testo in adozione, metodologia che ha permesso al docente non solo di
fare continuamente esempi, richiami o collegamenti con gli aspetti visti in altre discipline attinenti con
l’argomento in oggetto, ma anche di sollecitare da parte degli studenti osservazioni, domande o richieste
di chiarimento o integrazione.
CONTENUTI
Sono organizzati in U.D. o Moduli come segue :
U.D. /
termotecnica
Richiami di
Modulo
Modulo 1:
Tecniche
Contenuti
didattiche
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Generalità
Calore
Temperatura
Sistema Tecnico e Sistema Internazionale
Calore specifico
Calore scambiato
7. Esercizi
47/57
Lezione frontale
con uso di
lavagna.
Tempi
Settembre
2013
calore
ventilaz.
Trasmissione del
Termo
nuova costruzione
rinnovabili
Decreto
Isolamento edifici
UNI 7129/08
Modulo 2:
Modulo3:
Modulo4:
Modulo 5:
Modulo 6:
4)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
1.
2.
3.
Trasmissione del calore per conduzione
Trasmissione del calore per convezione
Trasmissione del calore per irraggiamento
Caratteristiche dell’aria umida
Umidità relativa
Umidità specifica
Entalpia
Diagramma psicrometrico
Generalità
Impianti di termoventilazione
Principio di funzionamento caldaia autonoma istantanea
Esercizi
Generalità
Classificazione generatori
Prescrizioni e divieti
Aperture di ventilazione
Calcolo della sezione netta aperture di ventilazione
Attraversamento muri perimetrali con tubazioni gas
profondità interramento tubazioni gas metano
Esercizi
Generalità
Zone climatiche e gradi giorno DPR 412/93
Caratteristiche dei materiali: Conduttività termica.
Trasmittanza termica,
Trasmittanza termica limite pareti, solai, coperture
Calcolo della trasmittanza termica di una parete
composta.
Esercizi
Generalità
Produzione di energia termica da impianto solare
termico: limiti minimi imposti
Produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile:
limiti imposti.
Lezione frontale
Ottobre-
con uso di
Novembre
lavagna.
2013
Lezione frontale
con uso di
lavagna.
Lezione frontale
con uso di
lavagna.
Novembre –
2013
Dicembre –
2013-Gennaio
- Febbraio
2014
Lezione frontale
Marzo –
con uso di
Aprile –
lavagna.
Maggio -2014
Lezione frontale
con uso di
lavagna.
Maggio 2014
VERIFICHE
In data attuale, sono eseguite 3 prove scritte ed una orale nel I^ quadrimestre e 2 prove scritte nel
secondo quadrimestre. E’ in previsione di fare una terza prova scritta prima della conclusione dell’anno
scolastico.
5) LIBRO DI TESTO
Impianti tecnici in edilizia e territorio 3
Autore: S.P.I. De Felice
Editore: CALDERINI
Rovigo 13/maggio/2014
48/57
Allegato A
Pigato Claudio
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Topografia e fotogrammetria
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ANNO SCOLASTICO 2013-14
La classe ha manifestato un discreto interesse e trasporto per la materia, purtroppo non sempre
accompagnati da un adeguato studio. Il programma è stato comunque svolto regolarmente, tralasciando
solo alcuni argomenti secondari ormai obsoleti, che avrebbero contribuito a diminuire l’interesse per la
materia. Nelle verifiche orali gli allievi hanno difficoltà a sapersi orientare nella materia, e devono essere
opportunamente guidati nella trattazione. Nell’ultimo periodo dell’anno alcuni allievi hanno ulteriormente
ridotto lo studio e il lavoro a casa, abbassando così il quadro generale, che si mantiene comunque ad un
livello sufficiente, soprattutto grazie ad un buon gruppo di allievi con profitto eccellente.
Nella parte grafica la classe ha invece lavorato con maggiore impegno, e tutti gli allievi hanno portato a
termine la progettazione stradale, con risultati complessivamente discreti. Si segnalano comunque alcuni
casi di eccellenza, con approfondimenti mirati.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE :
La classe ha raggiunto risultati mediamente più che sufficienti. Gli allievi conoscono le principali
applicazioni della topografia nella progettazione di infrastrutture: determinazione di superfici agrarie,
problemi di riconfinamento e frazionamento, aerofotogrammetria, spianamenti e progettazione
stradale.
COMPETENZE :
Gli allievi hanno complessivamente sviluppato sufficienti capacità di utilizzare e valutare l'attività
topografica finalizzata agli scopi tecnici, usando una terminologia appropriata solo in certi casi.
CAPACITA’ :
Gli allievi sono in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite solo in alcuni settori
della progettazione e, se opportunamente guidati, sono talvolta in grado di valutare le metodologie
appropriate e di fare collegamenti con altre discipline. La classe sa presentare un progetto definitivo
corredato di tutti gli elaborati grafico-progettuali. Per l’esecuzione delle tavole grafiche, la classe è
in grado di usare sia il disegno manuale che quello assistito dal computer, avendo utilizzato durante
il triennio ambedue queste metodologie.
 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Nome del Modulo e/o Unità Didattica
Periodo
e relativi argomenti effettivamente svolti.
(mese)
Strade
Da Sett. a Marzo
Generalità: La sede stradale. Analisi del traffico: traffico della XXX
ora di punta, traffico di progetto. Determinazione del raggio minimo
delle curve circolari. Tracciamento dei tornanti. Geometria delle curve
circolari: determinazione del raggio, tangente, corda, saetta, bisettrice,
angoli al centro e al vertice, sviluppo, partendo da due elementi noti, di
cui almeno uno metrico. Curve circolari condizionate: tangenti a tre
rettifili, passanti per un punto assegnato, passanti per tre punti.
Le curve a raggio variabile: la clotoide.
Sviluppo del progetto: Studio del tracciato planimetrico: il tracciolino e
la poligonale d’asse. Profilo longitudinale, livellette. Calcolo analitico
delle aree delle sezioni trasversali, diagramma delle aree e dei
volumi, paleggio trasversale. Costo del trasporto dei cantieri di
compenso.
49/57
Ore di
lezione
30
Strade: picchettamenti
Picchettamenti per ordinate alla corda e alla tangente, ad archi uguali ed
ad archi assegnati, picchettamento per ordinate ai prolungamenti delle
corde successive.
Strade: progetto di massima di un tronco stradale
Tutti gli allievi hanno realizzato un progetto di un breve tronco
stradale in zona collinare comprendente i seguenti elaborati minimi:
planimetria, profilo longitudinale, sezioni trasversali, profilo delle aree,
profilo delle aree depurato dai paleggi, profilo dei volumi eccedenti,
zona di occupazione, relazione tecnica con preventivo di massima. Il
progetto stradale è stato effettuato in parte anche mediante l'ausilio di
CAD. Alcuni allievi hanno integrato il progetto con cantieri di
compenso.
Marzo
4
Da sett. a marzo
16
Fotogrammetria e aerofotogrammetria
Ottobre/nov.
Principio fondamentale della fotogrammetria, piano di volo. Scala del
fotogramma, determinazione del numero di strisciate e di foto per
strisciata. Ricoprimenti longitudinale e trasversale.
Agrimensura
Dic. / Gen.
Misura delle aree: metodi numerici (formule di Gauss, formula di
camminamento per il triangolo e il quadrilatero con dimostrazione, per
il poligono qualunque senza dimostrazione), metodi grafici
(integrazione grafica, trasformazione di un poligono in un triangolo
equivalente), metodi grafo-numerici: Bezout e Cavalieri-Simpson.
Computo metrico estimativo del progetto stradale
febbraio
Frazionamenti e rettifica confini.
Mar., Apr., Mag.
Divisione di aree: divisione di triangoli con metodi numerici, con
dividenti uscenti da un vertice o da un punto su un lato, parallele ad un
lato, perpendicolari ad un lato. Problema del trapezio.
Spostamento e rettifica di confini: spostamento di un confine rettilineo
con uno uscente da un vertice assegnato. Rettifica di confini bilateri
con confini rettilinei uscenti da un vertice assegnato.
Spianamenti*
Maggio/Giugno
Formule dei volumi del prismoide e del prisma generico. Formula delle
sezioni ragguagliate. Spianamenti orizzontali su piani quotati e piani a
curve di livello, a quota assegnata e di compenso tra sterri e riporti.
*Argomento non ancora svolto al 12/05/12, in programmazione.
Compiti in classe e simulazioni III prova
Interrogazioni e ripasso
Esercitazioni in aula CAD
* considerate anche le lezioni previste, successive al presente documento
4
8
4
12
5*
11*
12*
8
 METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Si è applicato il metodo tradizionale della lezione frontale come primo approccio alla
materia. Si è lasciato spazio, sia nelle esercitazioni, sia nelle applicazioni ai processi di
formazione individuali coinvolgendo in tempi successivi tutta la classe nella risoluzione
50/57
di casi particolari.
Testo adottato: C. Pigato, Quadrante vol. 3, ed. Poseidonia.
 VERIFICHE
Prove scritte
Verifiche orali
Prove grafiche
Simulazione della seconda prova scritta degli esami (la seconda è programmata per fine maggio)
A disposizione della Commissione sono depositati in Segreteria i seguenti esempi delle prove e delle
verifiche effettuate:
 compiti scritti
 progetto stradale
 2 simulazioni della terza prova
Rovigo, 11 maggio 2014
Firma del Docente
______________________
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Allegato A
Chiozzi Umberto
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Disegno e progettazione
La classe, è composta da 24 alunni, 6 femmine e 18 maschi, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico
una certa eterogeneità.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE :
 un gruppo di 4/5 alunni si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel tempo
raggiungendo un profitto più che buono;
 un secondo gruppo di 10/12 alunni, formato sia da alunni che si sono impegnati con una certa
regolarità, e hanno raggiunto profitto e conoscenze sufficienti e più che sufficienti.
 un terzo gruppo di 6/7 alunni, infine, impegnato in modo non sempre continuo, ha ottenuto profitto e
conoscenze appena sufficienti.
COMPETENZE :
Circa una metà degli studenti si è dimostrata partecipe e interessata agli argomenti proposti, in grado
anche di risolvere autonomamente problemi di tipo pratico – professionale.
Un secondo gruppo che ha partecipato alle lezioni con attenzione non costante, non è sempre stato
sostenuto da lavoro individuale domestico, pertanto è in grado di risolvere problemi di tipo pratico
professionale solo se guidato
CAPACITA’ :
Le capacità organizzative e di sintesi solo per pochi allievi sono risultate complessivamente buone, nella
maggior parte dei casi appena sufficienti o insufficienti.
1)CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’
DIDATTICHE e/o MODULI
Nel corso dell’anno scolastico si sono sviluppate le seguenti argomentazioni:
IL PROGETTO
- relazione tecnica,
- capitolati d’appalto,
- elenco prezzi,
- computo metrico estimativo,
- contabilità dei lavori
ARCHITETTURA
Inizialmente si è riscontrata la necessità di un ripasso della storia dell’architettura :
dal Romanico, al Gotico, al Rinascimentale, al Barocco;
Nel corso del secondo quadrimestre si sono affrontari i temi dell’architettura moderna :
- Architettura e rivoluzione industriale:
- Il Fenomeno Art Nouveau:
- Gli esordi della nuova architettura negli Stati Uniti:
- Il razionalismo e l’architettura organica
- Il rinnovamento dell’architettura in Europa tra le due guerre:
- L’ultima attività dei “maestri” in Europa:
- L’ultima attività dei maestri nel mondo extra Europeo:
Numerosi ragazzi hanno apportato con interventi personali approfondimenti relativi ad un architetto
52/57
URBANISTICA
Elementi di tecnica urbanistica:
- leggi nazionali (380/2001) e regionali (11/2004)
- gerarchia dei piani urbanistici
- PTR, PAT, PI, PUA
- Titoli abilitativi
NORMATIVA TECNICA
Normative tecniche:
- prevenzione infortuni in cantiere e gestione cantiere 81/08 titolo 4°
- superamento barriere architettoniche
- sistemi anticaduta
EDILIZIA RESIDENZIALE
Le tipologie edilizie:
Edifici singoli,
Edifici binati,
Edifici a schiera,
Edifici a blocco,
PROGETTO EDILIZIO
Ogni allievo ha sviluppato due progetti individuali:
- Condominio residenziale;
- Edificio collettivo: Palestra
2)METODOLOGIE
La metodologia principalmente seguita si è basata sulla lezione frontale, consegna di appunti, di
normative regionali, di schemi grafici, con esempi e riferimenti a casi pratici.
Parallelamente si è sviluppata una fase progettuale personale di ogni allievo.
.L’interesse e la partecipazione sono stati adeguati per la maggior parte degli alunni .
3)MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo in uso:
Autore Furiozzi /BrunettiFanelliI : TIPI EDILIZI, URBANISTICA, il Koening/3 Ed. Le Monnier
- Appunti vari, pubblicazioni, aggiornamenti normativa urbanistica, schemi grafici, ricerca
materiale su internet.
- Modulistica e fax simile relazioni varie
4)TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
- Prove scritte sugli argomenti trattati nelle lezioni,
- Colloqui orali
- Ricerche sugli argomenti assegnati.
- esercizi di progettazione.
Nella valutazione si sono considerati i contenuti, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle
capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio.
5) ORE DI LEZIONE SVOLTE
Primo quadrimestre 52 ore
Secondo quadrimestre 41 al 15 di maggio
Il Docente
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Allegato A
Tomasi Lucio
DOCENTE
a
CLASSE 5 C DISCIPLINA: Costruzioni
La classe è composta da 24 alunni, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico un comportamento
accettabile ed una sufficiente disponibilità alle attività didattiche svolte, pur dimostrando un impegno e
profitto non del tutto omogenei.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE :
 un gruppo di circa 5 allievi si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel
tempo tanto da raggiungere conoscenze pressoché complete ed un profitto più che buono;
 un secondo gruppo di 12 allievi che si sono impegnati abbastanza regolarmente, ha raggiunto profitto
e conoscenze sufficienti e più che sufficienti.
 un terzo gruppo di 7 allievi, a causa di difficolta pregresse e impegno non sempre regolare, ha
ottenuto profitto e conoscenze appena sufficienti.
COMPETENZE :
Buona parte degli allievi si è dimostrata partecipe e interessata agli argomenti proposti, in grado anche di
risolvere autonomamente problemi di tipo pratico – professionale.
Un secondo gruppo che ha partecipato alle lezioni con attenzione non costante, non è sempre stato
sostenuto da lavoro individuale domestico, pertanto è in grado di risolvere problemi di tipo pratico
professionale solo se guidato
CAPACITA’ :
Le capacità organizzative e di sintesi solo per pochi allievi sono risultate complessivamente buone, nella
maggior parte dei casi sufficienti e in qualche caso insufficienti.
1)CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’
DIDATTICHE e/o MODULI
Nel corso dell’anno scolastico si sono sviluppate le seguenti argomentazioni:
- Elementi strutturali in acciaio e c.a.
Pilastri
Travi
Fondazioni: capacità portante del terreno (Terzaghi)
Progetto e verifica strutturale di pilastri, travi solai e fondazioni (metodo stati limite)
- Muri di sostegno
Generalità
Spinta delle terre, teoria di Rankine
Verifiche di stabilità del muro di sostegno (metodo stati limite)
54/57
- Verifica sisimica di un edificio
Azione sismica e norme tecniche per le costruzioni
Particolari costruttivi di travi e pilastri in zona sismica
Verifica semplificata di edificio in muratura
- Recupero statico edilizio
Interventi di risanamento e recupero di fabbricati esistenti
Fondazioni
Pilastri, travi, solai
2)METODOLOGIE
La metodologia principalmente seguita si è basata sulla lezione frontale, consegna di appunti, di
normative, di schemi grafici, con esempi e riferimenti a casi pratici.
Parallelamente si è sviluppata una fase progettuale personale di ogni allievo.
L’interesse e la partecipazione sono stati adeguati per la maggior parte degli alunni .
3)MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo in uso:
Autore Messina, Di Pasquale, Furiozzi, Paolini - Corso di Costruzioni: Vol 5, Muri di sostegno,
costruzioni in zona sismica - Ed. Le Monnier
Appunti vari, pubblicazioni, aggiornamenti normativa urbanistica, schemi grafici, ricerca materiale
su internet.
4)TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
- Prove scritte sugli argomenti trattati nelle lezioni,
- Colloqui orali
- Ricerche sugli argomenti assegnati.
- esercizi di progettazione.
Nella valutazione si sono considerati i contenuti, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle
capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio.
5) ORE DI LEZIONE SVOLTE
Primo quadrimestre 53 ore
Secondo quadrimestre 41 al 15 di maggio
IL DOCENTE
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Allegato A
Rossi Angelo Pietro
DOCENTE
CLASSE 5a C DISCIPLINA: Educazione fisica
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE :
Gli alunni nel corso dell’anno scolastico hanno acquisito sicura conoscenza e padronanza della
propria corporeità e dei propri mezzi, una discreta cultura motoria e sportiva, dovuta all’approccio
con richieste e fondamentali fisici delle varie discipline sportive.
Sanno adattarsi alle diverse situazioni ambientali e coordinarsi adeguatamente tra di loro.
COMPETENZE e CAPACITA’ :
Al termine del triennio sono in grado di :
- compiere attività di resistenza, forze, velocità e particolarità;
- coordinare azioni efficaci in situazioni semplici e/o complesse;
- utilizzare le proprie qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai
vari contenuti tecnici;
- motivare le attività sportive svolte durante l’anno scolastico (pallavolo, calcetto,pallacanestro)
utilizzando i principali fondamentali individuali e di squadra;
- organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati (riscaldamento, shetching, ecc..
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER :
Unità Didattiche e/o
Moduli e/o
Percorsi formativi ed
Eventuali approfondimenti
Settembre/Ottobre
Novembre/Dicembre
Gennaio/Febbraio
Marzo/Aprile
Maggio/Giugno
16 ore
14 ore
12 ore
14 ore
8 ore
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: n° 64
METODOLOGIE ( lezione frontale , gruppi , processi individualizzati , attività di recupero- Sostegno e
integrazione , ecc ) :
A. Adeguamento dove possibile, della didattica alle caratteristiche individuali.
B. Richiesta di consapevolezza e finalizzazione dei procedimenti didattici.
C. Allievo “in situazione” da stimolare all’individuazione dell’errore e della connessione.
D. Coinvolgere l’allievo nelle fasi di organizzazione delle attività.
lezione frontale :
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1) Fase di riscaldamento;
2) Utilizzo di spiegazioni tecniche;
3) dimostrazioni pratiche;
4) momento ludico-sportivo;
5) fase defatigante
La maggior parte delle attività è stata effettuata con suddivisione degli alunni in gruppi di lavoro e
in squadre.
MATERIALI DIDATTICI ( testo adottato, orario settimanale di laboratorio ,attrezzature , spazi ,
biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali , ecc ) :
A. Attrezzature dell’impianto scolastico (piccoli e grandi attrezzi).
B. Misuratori normali ed elettrici : cronometri, corda metrica,
C. Fotocopie.
TESTO ADOTTATO : LE BASI TECNICO SCIENTIFICHE DELL’EDUCAZIONE FI SICA DI
B. BALBONI – A. DISPENZA – F. PIOTTI EDIZIONI : IL CAPITELLO.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER :
- Unità Didattiche e/o
- Moduli e/o
- Percorsi formativi ed
- Eventuali approfondimenti
Il Docente
Angelo Rossi
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