PONTIFICIA UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE Uf#icio Comunicazione *** Rassegna Stampa NOVEMBRE 2014 © Ponti(icia Università della Santa Croce Elaborazione: Uf#icio Comunicazione stampa@pusc.it -‐ +39 06 68164399 * Bollettino ad uso interno * Rassegna Stampa – NOVEMBRE 2014 ZE Scheda sintetica Nel mese di novembre, le Attività interne dell'Università riportate sulla stampa riguardano uno speciale della rivista STUDI CATTOLICI sul Congresso nel centenario del Beato Álvaro del Portillo, ospitato nel mese di marzo. Sull'Agenzia SIR compaiono anticipazioni del "dialogo filosofico-giuridico" su "Che cos'è il matrimonio" promosso dalla Facoltà di Filosofia in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore, mentre l'istituto ACTON informa del 2014 Novak Award, assegnato quest'anno ad un nostro dottorando della Facoltà di Teologia. L'Università è citata a proposito dei risutati del sondaggio commissionato dalla Scuola SISRI del Centro di Ricerca DISF sulla concezione che hanno gli italiani a proposito del rapporto tra scienze e fede [AVVENIRE, DOCUMENTAZIONE.INFO, ZENT, IL SOLE 24 ORE, ALETEIA, KORAZYM, IL SUSSIDIARIO, ECO DEL MOLISE] Altre citazioni rientrano nell'ambito della 2ª edizione del Premio giornalistico "Giuseppe De Carli" promosso dall'omonima Associazione, di cui l'Università è partner accademico insieme alla Pontificia Facoltà Teologica "San Bonaventura". [SIR, ANSA, AGI, ADNKRONOS, VATICAN INSIDER, ZENIT, LA DISCUSSIONE, COPERCOM, ODG] Come professori citati sulla stampa, risultano: -‐ -‐ -‐ -‐ Bruno Mastroianni (SIR) Rev. Manuel Nin (VATICAN INSIDER) R e v. Robert Gahl (NATIONAL CATHOLIC REGISTER) Norberto González Gaitano (THE TABLET, ORVIETO 24) -‐ -‐ -‐ -‐ -‐ -‐ Rev. Giuseppe Tanzella-Nitti (AVVENIRE) Rev. John Wauck (FERPI) Daniel Arasa (FERPI) Rev. José María La Porte (UNISAL) Filippo Serafini (GENTE VENETA) Davide Cito (EL PAÍS) Hanno rilasciato interviste il rev. prof. Juan José Sanguineti (ETV, IL SUSSIDIARIO), il rev. prof. Giulio Maspero (RADIO VATICANA), Giovanni Tridente (ZENIT), Norberto González Gaitano (FAMILLE CHRÈTIENNE) e Yago de la Cierva (RELIGIÓN EN LIBERTAD). Sulla rivista spagnola PALABRA sono apparsi contributi dei revv. proff. Paul O'Callaghan (sulla fine del mondo), Fernando Lopez Arias (periferie e spazio liturgico) e Mariano Fazio (continuità tra Francesco e Benedetto XVI). Il rev. prof. Giuseppe Tanzella-Nitti ha invece pubblicato un articolo su AVVENIRE. © Uf&icio Comunicazione Indice Novembre 2014 Attività interne 1. 03/11/2014 Speciale per Don Álvaro Università: Ateneo Santa Croce, dialogo filosofico-giuridico sul matrimonio 3. 19/11/2014 Le pape inspire des entrepreneurs pour une économie «inclusive» 2. 12/11/2014 4. 25/11/2014 2014 Novak Award and Calihan Lecture pag. Studi Cattolici 1 Agenzia SIR 2 La Croix 3 Acton 4 Citazioni Università e/o professori pag. 5. 03/11/2014 Diocesi: Oppido Mamertina-Palmi, Convegno pastorale sulla verità Agenzia SIR 5 6. 04/11/2014 Le icone e la poesia dellʼOriente cristiano Vatican Insider 6 7. 06/11/2014 Assessing the Synodʼs Final Report National Catholic Register 7 8. 07/11/2014 How Pakistani Muslims view the ʻmoralisingʼ West The Tablet 8 Agenzia SIR 9 Giornalismo: Il 20 novembre cerimonia per consegna premio “Giusppe de Carli” 10. 12/11/2014 Il teologo: «Prova di ottimismo e di speranza della scienza» 9. 10/11/2014 Avvenire 10 11. 13/11/2014 Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto Documentazione info 11 12. 13/11/2014 Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche Ferpi 12 13. 13/11/2014 “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro Orvieto24 13 14. 14/11/2014 Scienza e fede? Per gli italiani c'é piena sintonia Agenzia ZENIT 14 Università Pontificia Salesiana 15 Agenzia ANSA 16 Il Sole 24 Ore 17 La Gazzetta di Viareggio 18 Gente Veneta 19 El Pais 20 Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale 16. 20/11/2014 Giornalisti: premio De Carli a Bellocchio, Valli, Tornielli 15. 15/11/2014 17. 23/11/2014 Un dialogo superficiale Omaggio a Romano Cosci: da sabato una retrospettiva sul tema del sacro 19. 25/11/2014 A Venezia la presentazione del libro "Genesi e big bang. Parallele convergenti" 20. 27/11/2014 El poder de un papa con un teléfono 18. 24/11/2014 Interviste pag. 21. 01/11/2014 Ajalik ja ajatu: Peetruse linn ja Maarja maa ETV 21 22. 02/11/2014 Defunti: don Maspero, nella morte incontriamo la vita Radio Vaticana 22 23. 07/11/2014 Scienza & Fede/ Attenti a chi vuole "sostituire" l'io col cervello Il Sussidiario 23 24. 13/11/2014 Dio è comunicazione per eccellenza Agenzia ZENIT 24 Famille Chrètienne 25 Religión en Libertad 26 «La vérité ne se réduit pas à des formules, mais elle est contenue dans les formules» 26. 29/11/2014 La Iglesia, bajo el foco: «Los fieles no toleran que no se actúe inmediatamente 25. 18/11/2014 Indice Novembre 2014 Professori come autori pag. 27. 01/11/2014 Sobre el fin del mundo (II) Palabra 27 28. 01/11/2014 Celebrar en las periferias: el espacio litúrgico eventual Palabra 28 29. 01/11/2014 Francisco - Benedicto: ¿continuidad o ruptura? Palabra 29 30. 12/11/2014 Scienza e fede in Italia stanno insieme Avvenire 30 STUDI CATTOLICI www.ares.mi.it/ argomento Attività interne http://ares.mi.it/primo-in-questo-numero-studi-cattolici-ottobre-885.html Speciale per Don Álvaro *Segue il testo in originale - 1/30 - 03/11/2014 10/11/2014 In questo numero. Studi cattolici ottobre 2014 - Edizioni Ares Home Chi siamo Ares news Ares Gold & Ares Card Contatti Ebook Archivio newsletter cerca per titolo, autore e argomento In questo numero. Studi cattolici o... Like Tweet 776 Newsletter CARRELLO Archivio Primo Piano LOGIN In questo numero. Studi cattolici ottobre 2014 Data: 03/11/2014 Email: Aggiornamenti sulle novità, sconti e promozioni Ares Password: «SPECIALE PER DON ÁLVARO» COLLANE Attualità e Storia Famiglia SCONTO 50% Scopri la Ares Card e risparmia! Psicologia Spiritualità SCONTI PER GLI ABBONATI Teologia Altri libri Se sei abbonato a studi cattolici hai diritto al 20% Narrativa Se sei abbonato ad ares gold Scopri le Novità Ares I PIU' VENDUTI #1 #2 Josemaría (san) Escrivá Cammino Gerhard Ludwig Müller La speranza della famiglia #3 #4 Giovanni Fighera Tra i banchi di scuola Javier Echevarría Lo scorso 27 settembre è stato beatificato a Madrid mons. Àlvaro del Portillo (19141994), successore di san Josemaría alla guida dell’Opus Dei. Per festeggiare l’evento Sc ha preparato un quaderno speciale: i colori e le emozioni di quel giorno sono ricostruiti da Alessandro Rivali (p. 660), seguono i «documenti» dell’indimenticabile cerimonia: la lettera di Papa Francesco (p. 668), l’omelia del card. Angelo Amato (p. 669), che ha presieduto la liturgia, e quella di mons. Javier Echevarría alla Messa di ringraziamento (p. 672). La seconda parte dello «speciale» racconta la doppia presentazione dell’accuratissimo profilo che Javier Medina ha dedicato al nuovo Beato (Àlvaro del Portillo, Ares, Milano 2014): alla Pontificia Università della Santa Croce di Roma sono intervenuti il card. Francesco Monterisi (p. 675), l’agiografo Antonio Maria Sicari (p. 679), la senatrice Emma Fattorini (p. 683) e Maria Vittoria Marini Clarelli (p. 685), soprintendente alla GNAM. La tavola rotonda milanese presso il Teatro FAES stata animata dal card. Herranz (p.688), mons. Mario Delpini (p. 692), il prof. Agostino Giovagnoli (p. 693) e lo stesso Javier Medina Bajo (p. 695). PRIMO PIANO Álvaro del Portillo, Beato 04/11/2014 Il carisma del beato Álvaro del Portillo 04/11/2014 Archivio Primo piano EVENTI Cartoline dal Paradiso presentato a Roma 14/11/2014 Eucaristia & vita cristiana #5 hai diritto al 30% Roma Esteri. Da mesi assistiamo alla sconcertante barbarie dell’ISIS (foto): a p. 698 Alberto Leoni fa il punto sul dramma siriano e iraqueno, concentrandosi sulle misteriose origini dell’esercito del Califfo; in bilico anche la situazione a Gaza: Nicola Scopelliti ha incontrato un testimone d’eccezione come Abouna George Ayoub, cancelliere del Patriarca latino di Gerusalemme (p. 702); il focus dell’Osservatorio d’Europa è per la neosquadra UE del Presidente JeanClaude Junker, tra le sfide all’orizzonte non ci sarà però la Scozia indipendente (p. 704). Francisco Fernández Carvajal Parlare con Dio OPERE DI EUGENIO CORTI "Esercizi di filosofia" presentato a Milano 09/06/2014 Milano Archivio eventi Studi Cattolici OPERE DI SAN JOSEMARÌA Ultimo numero Archivio Abbonamenti Letterature. Donna Tartt (foto) è tornata a pubblicare dopo 10 anni e con il suo Cardellino ha scalato le classifiche e vinto il Premio Pulitzer: per la sua storia c’è Guido Vassallo a p. 716; il francese Patrick Modiano conferma la tradizione dei Nobel a sopresa, ma è una vittoria doverosa, spiega Andrea Vannicelli a p. 714; a p. 718 Léon Bertoletti «riscopre» Roberto Ridolfi (18991991), poliedrico cultore del Rinascimento. Ci sono molti fantasmi dietro il dramma shakesperiano Sir Thomas More: li rivela con dovizia di particolari Giorgio Faro a p. 720. ARES GOLD Aderisci ad Ares Gold, avrai sconti vantaggiosi. Fogli Ultimo numero Archivio Abbonamenti Area abbonati Per consultare l'archivio digitale delle nostre riviste Cinema. Roy Andersson (foto) con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza si è aggiudicato il Leone d’Oro, ma non ha potuto sottrarsi http://ares.mi.it/primo-in-questo-numero-studi-cattolici-ottobre-885.html 1/2 AGENZIA SIR www.agensir.it 12/11/2014 argomento Attività interne http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298796 Università: Ateneo Santa Croce, dialogo filosofico-giuridico sul matrimonio *Segue il testo in originale - 2/30 - SIR - Servizio Informazione Religiosa - Quotidiano 13/11/14 15.43 SEND MO NEY T O G UAT EMALA Fast & Secure with no Hidden Fees. Use Code FREE for F… Mercoledì 12 Novembre 2014 14:43 - UNIVERSITÁ: ATENEO SANTA CROCE, DIALOGO FILOSOFICO-GIURIDICO SUL MATRIMONIO “Che cos’è il matrimonio - What is marriage?” è il titolo di un dialogo filosofico-giuridico in programma il prossimo 20 novembre, alle ore 15, alla Pontificia università della Santa Croce di Roma (piazza S. Apollinare 49). Durante l’incontro, organizzato dalla Pontificia università della Santa Croce e dall’università cattolica del Sacro Cuore, interverranno docenti universitari italiani e inglesi. Nell’ordine, sono in programma gli interventi di: Sherif Girgis (Princetown university/Yale school), Robert P. George (professore di Giurisprudenza alla Princetown university), Francesco Botturi (ordinario di Filosofia morale all’Università Cattolica del Sacro Cuore), Carlos José Erràuriz (ordinario di Filosofia del diritto alla Pontificia università della Santa Croce) e Jane Adolphe (professore associato di Filosofia del diritto presso la Ave Maria school of law). Modera Robert A. Gahl jr., professore associato di Etica fondamentale della Pontificia università della Santa Croce. Copyright 2010 - Società per l'Informazione Religiosa - S.I.R. Spa - P.Iva 02048621003 - Via Aurelia, 468 - 00165 Roma - tel. 06/6604841 - fax 06/6640337 http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298796 Pagina 1 di 1 LA CROIX www.la-croix.com 19/11/2014 argomento Attività interne http://www.la-croix.com/Religion/Actualite/Le-pape-inspire-des-entrepreneurs-pour-une-economie-inclusive-2014-11 -19-1266693 Le pape inspire des entrepreneurs pour une économie «inclusive» *Segue il testo in originale - 3/30 - Le pape inspire des entrepreneurs pour une économie « inclusive » | La-Croix.com 21/11/14 11.27 Rechercher ACTUALITÉ CULTURE FAMILLE ETHIQUE SOLIDARITÉ Actualité | Urbi et Orbi OK RELIGION Vidéos Blogs URBI & ORBI Rss Ebook Aide Religion > Actualité Le pape inspire des entrepreneurs pour une économie « inclusive » Plus de 80 dirigeants d’entreprises et d’ONG du monde entier ont été réunis deux jours au Vatican par le Forum économique mondial. 19/11/14 - 16 H 10 - Mis à jour le 19/11/14 - 16 H 52 vide Deligne À partir de l’exhortation Evangelii gaudium, ils ont débattu des moyens de combattre l’exclusion dans le fonctionnement de l’économie. Ils ont remis mercredi 19 novembre au pape une synthèse de leurs réflexions. AVEC CET ARTICLE Les leçons de leadership du pape François Il flottait comme un petit air de Davos autour du Vatican mardi 18 et mercredi 19 novembre. De hauts cadres et jeunes dirigeants, badge blanc autour du cou, qui discutent en anglais de l’état du monde, des quatre coins duquel ils proviennent. Des sessions de travail, en format restreint ou séance plénière, qui s’enchaînent avec la cadence d’une horloge suisse et l’humour de modérateurs britanniques. Le Forum économique mondial, organisateur du sommet annuel de Davos, a transposé dans les locaux de l’Université pontificale de la Sainte-Croix (de l’obédience de l’Opus Dei) le dynamisme de ses débats. Sur la forme, le style tranchait avec l’académisme des colloques du Saint-Siège mais, sur le fond, la matière discutée était directement empruntée à la doctrine sociale de l’Église et des textes du pape François critiquant les excès de l’économie mondiale et son lot de laissés-pour-compte. Lorsque, à l’ouverture de la discussion, il fut demandé qui avait lu Evangelii gaudium, l’exhortation apostolique du pape parue il y a un an dans laquelle il dénonce « l’économie qui tue », une large majorité des 85 participants leva la main. « PRODUIRE, CONSOMMER, JETER EST SANS LENDEMAIN » « Le pape François y résume la crise des inégalités avec grande clarté », estime Ben Phillips, directeur à l’ONG britannique, Oxfam. « Comme lors de la campagne du jubilé en l’an 2000 pour la réduction de la dette du tiers-monde, des personnes à travers le monde sont à nouveau inspirées par l’appel de l’Église catholique à remettre l’être humain au centre des économies », observe-t-il : « À travers son enseignement, sa mobilisation de millions de personnes, sa diplomatie internationale et à travers l’exemple personnel du pape François, le Saint-Siège joue un rôle unique pour faire avancer cette cause. » Qu’ils soient un musulman pakistanais, une hindoue de Bombay ou un catholique parisien, un entrepreneur social ghanéen, une universitaire à Harvard, un acteur de microcrédit ou des Anglo-Saxons investis dans des multinationales telles AT Kearney ou Clifford Chance, les divers milieux d’affaires venus à Rome partagent le même constat : le fonctionnement actuel de l’économie de marché entraîne des niveaux d’inégalités et d’exclusion intenables. « Produire, consommer, jeter est sans lendemain », résume Peter Lacy, directeur d’Accenture à Shanghaï, pour qui l’économie d’avenir est celle à même de « donner assez, à tous, pour toujours ». http://www.la-croix.com/Religion/Actualite/Le-pape-inspire-des-entrepreneurs-pour-une-economie-inclusive-2014-11-19-1266693 Pagina 1 di 2 Le pape inspire des entrepreneurs pour une économie « inclusive » | La-Croix.com 21/11/14 11.27 Pour susciter un changement vers une telle « économie inclusive », tous voient dans le pape François la seule personnalité aujourd’hui dotée d’une capacité mondiale d’entraînement. « Il illustre les grandes qualités que requiert un leadership authentique par son engagement au service, son humilité, sa magnanimité et son contact personnel », énumère François-Daniel Migeon, directeur du cabinet de conseil Thomas More Partners et auteur d’un livre sur le sujet (1). « De fait, ce qu’il dit a bien plus d’influence que (ce que dit) Ban Ki-moon!! » (secrétaire général des Nations unies, NDLR), compare un autre participant. METTRE EN ŒUVRE LES PRÉCEPTES D’UN ENTREPRENEURIAT PLUS RESPONSABLE DU « BIEN COMMUN » Reprenant le message du pape François à l’ouverture du dernier sommet de Davos, les participants comptent mettre en œuvre les préceptes d’un entrepreneuriat plus responsable du « bien commun » – expression de l’Église maintes fois reprise – à leur niveau, afin que leur propre exemple soit un levier pour les autres. « L’éducation des pauvres est prioritaire mais il faut en même temps éduquer les plus riches pour les responsabiliser, leur faire découvrir le potentiel des plus démunis avec qui toute solution de sortie de la pauvreté doit être trouvée », souligne Martin Burt, fondateur d’écoles autofinancées au Paraguay. « Une entreprise qui n’agit que pour le profit de ses actionnaires est condamnée », ajoute Jonathan Hursh, dirigeant une ONG à Pékin d’accueil des migrants ruraux en ville : « Une nouvelle génération est en train de se lever, qui cherche beaucoup plus de sens dans son travail. » Une tendance que le Forum économique mondial a flairée par l’organisation même de ces deux jours, jugés par certains inconcevables dans le passé. Venu à Rome, son fondateur Klaus Schwab a été reçu hier par le secrétaire d’État du Saint-Siège, le cardinal Pietro Parolin, après avoir rencontré le pape le 26 septembre. Une synthèse des réflexions devait être remise mercredi 19 novembre au pape par les participants à la fin de l’audience générale place Saint-Pierre, à laquelle ils ont assisté (lire ci-dessous). Vu du Saint-Siège, on apprécie ce retour direct d’entrepreneurs lecteurs d’Evangelii gaudium, déjà avides de lire l’encyclique sur l’écologie humaine, attendue au début de l’année prochaine. ---------------------------------------------- « ENCOURAGÉS PAR VOTRE AMOUR DES PAUVRES » Trois jeunes entrepreneurs ont remis mercredi 19 novembre au pape François, après l’audience générale, les conclusions tirées du débat organisé la veille par le Forum économique mondial. Dans ce texte vu par La Croix, rédigé en espagnol sur une page, les participants déclarent au pape se sentir « encouragés par (son) optimisme, ouverture, dialogue et amour des pauvres » et reconnaissent « (leur) rôle et responsabilité à créer des transformations en eux-mêmes, dans (leurs) organisations, institutions et communautés respectives ». Parmi leurs sept engagements figurent un « soutien aux mouvements sociaux nouveaux et existants rendant la pauvreté et l’exclusion intolérables » et « un effort concerté pour être avec les exclus et les écouter ». Le texte sera repris au prochain sommet de Davos, auquel le pape François est convié. Sébastien Maillard, à Rome (1) Invitation au leadership authentique, Eyrolles, 115 p., 17 !. Les leçons de leadership du pape François 19/11/14 - 16 H 10 - Mis à jour le 19/11/14 - 16 H 52 RÉAGISSEZ 2 commentaires De : mf92 20/11/14 - 15 h 31 A Irène: ce serait bien si le site de ce groupe qui est à Paris était en français et si la "traduction" n'était pas faite par google! En fait cette remarque s'adresse autant à Google, qui devrait avoir les moyens de faire des traductions .. Lire la suite De : Irène 20/11/14 - 08 h 27 Merci pour cet article important. Un groupe se réunit à Paris depuis un an pour analyser les impacts des recommandations du pape François sur le leadership "au service". On en trouve l'expression sur www.solglobalforum.com. Workshop .. Lire la suite Voir tous les commentaires La possibilité de réagir aux articles est réservée aux abonnés Vous êtes abonné(e) ? Cliquez ici pour vous identifier http://www.la-croix.com/Religion/Actualite/Le-pape-inspire-des-entrepreneurs-pour-une-economie-inclusive-2014-11-19-1266693 Pagina 2 di 2 ACTON www.acton.org argomento Attività interne http://www.acton.org/event/2014/2014-novak-award-calihan-lecture 2014 Novak Award and Calihan Lecture *Segue il testo in originale - 4/30 - 25/11/2014 Event: 2014 Novak Award and Calihan Lecture | Acton Institute 25/11/14 14.15 New to Acton? (http://www.discoveracton.org) PowerBlog (http://blog.acton.org) Book Shop (http://shop.acton.org) Subscribe (/index/subscribe) Search for... Search (/) EVENTS (/index/events) 2014 Novak Award and Calihan Lecture Date Register Now (https://secure.acton.org/reg/cnt/novak2014.php) December 4, 2014 - 5:00pm - 7:00pm Location Pontifical University of the Holy Cross Aula Alvaro del Portillo Piazza di S. Apollinare, 49 00186 Rome, Italy (MAP (https://www.google.it/maps/place/Piazza+Santa+Apollinare,+49,+00100+Roma/@41.9007918,12.4732747,17z/data=!3m1!4b1!4m2!3m1!1s0x132f60506d The Acton Institute invites you to The Presentation of the 2014 Novak Award to Dr. Oskari Juurikkala who will deliver the Calihan Lecture "A Free-Market Appreciation of Pope Francis” ________________________________________________________________________________________ Event is free and open to the public. Simultaneous translation provided (English – Italian) Reception to follow http://www.acton.org/event/2014/2014-novak-award-calihan-lecture Pagina 1 di 3 Event: 2014 Novak Award and Calihan Lecture | Acton Institute 25/11/14 14.15 PRESS RELEASE on 2014 Novak Award Winner (http://www.acton.org/press/release/2014/acton-institute-names-lawyer-economistoskari-juur) Dr. Oskari Juurikkala is currently pursuing post-graduate studies in theology at the Pontifical University of the Holy Cross in Rome. Educated in both law (London School of Economics) and economics (Helsinki School of Economics), Dr. Juurikkala earned a joint Ph.D. in law and economics from the University of Eastern Finland in 2012. His doctoral research concentrated on the impact of government regulation on financial markets. Prior to coming to Rome for further studies, he advised the Finns Party on European Union economic policy, served as consultant to Providentia, whose mission is dedicated to virtuous leadership training for business professionals, and as legal counsel to the Finnish minerals exploration firm Magnus Minerals. (Read Full Bio (http://www.acton.org/about/people/oskarijuurikkala-0)) About the Novak Award: Named after distinguished American theologian Michael Novak, this $10,000 award rewards new outstanding scholarly research concerning the relationship between religion, economic freedom, and the free and virtuous society. This award recognizes those scholars early in their academic career who demonstrate outstanding intellectual merit in advancing the understanding of theology’s connection to human dignity, the importance of the rule of law, limited government, religious liberty, and freedom in economic life. Recipients of the Novak Award make a formal presentation on such questions at an annual public forum known as the Calihan Lecture. (More info (http://www.acton.org/program/student_awards/novak-award)) Print Page (/print/6431) Email Page (/printmail/6431) Journal of Markets & Morality Contact Purchase a subscription to the Journal of Markets & Morality to get access to the most recent issues. Acton Institute (http://www.acton.org) 98 E. Fulton Street Grand Rapids, MI 49503 Learn more at MarketsAndMorality.com (http://www.marketsandmorality.com) | Subscribe Phone: (616) 454-3080 (http://www.marketsandmorality.com/index.php/mandm/user/subscriptions) Fax: (616) 454-9454 Mobile Apps (https://itunes.apple.com/us/app/acton-institute/id458657577) (https://play.google.com/store/apps/details? id=com.actoninstitute.acton) Contact Us Online (/contact) Request a Speaker (/press/request-speaker) Follow Acton Facebook (http://www.facebook.com/ActonInstitute) Twitter (http://twitter.com/actoninstitute) LinkedIn (http://www.linkedin.com/company/actonYouTube institute) (http://www.youtube.com/user/actoninstitut Flickr (http://www.flickr.com/photos/actoninstitute Subscribe Subscibe to Print/Email (/index/subscribe) Refer a Friend (/webform/refer-friend) What is RSS? 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Scopri di più su Conve… Lunedì 03 Novembre 2014 17:53 - DIOCESI: OPPIDO MAMERTINA-PALMI, CONVEGNO PASTORALE SULLA VERITÀ Si terrà venerdì 7 e sabato 8 a Rizziconi (Auditorium diocesano “Famiglia di Nazareth”) l’annuale convegno pastorale della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. “Fulgore della Verità” è il tema scelto dal vescovo, monsignor Francesco Milito, dal momento che la verità sarà il riferimento di fondo dell’anno pastorale 2014-2015. “Nell’invocare dal Signore la grazia della docilità alla verità - scrive il vescovo nell’invito - saremo illuminati sui motivi fondanti e profondi e sulle iniziative che ne accompagneranno assimilazione e traduzioni pratiche, poiché la verità, infatti, non meno della carità, ha sorgente divina e influssi umani. Solo camminando in essa si cammina nella luce, si procede, cioè, sicuri per le vie della vita”. Il convegno si suddivide in due sessioni: oltre al vescovo, che introdurrà i lavori spiegando il perché del passaggio dalla carità (tema del precedente anno pastorale) alla verità, relazioneranno monsignor Ignazio Sanna (arcivescovo di Oristano e membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede), Bruno Mastroianni (docente di Media relations alla Pontificia Università Santa Croce, Roma), Vittorio Sozzi (direttore Ufficio Cei per l’educazione, la scuola e l’università e responsabile del Progetto culturale). Copyright 2010 - Società per l'Informazione Religiosa - S.I.R. Spa - P.Iva 02048621003 - Via Aurelia, 468 - 00165 Roma - tel. 06/6604841 - fax 06/6640337 http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298139 Pagina 1 di 1 VATICAN INSIDER http://vaticaninsider.lastampa.it argomento Citazioni Università e/o professori http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/oriente-east-oriente-37300/ Le icone e la poesia dell’Oriente cristiano *Segue il testo in originale - 6/30 - 04/11/2014 5/11/2014 Le icone e la poesia dell’Oriente cristiano - Vatican Insider LINGUA: Italiano English Español www.vaticaninsider.it I discorsi del Papa :: martedì 04 novembre 2014 :: Home News :: Nel Mondo :: Inchieste ed Interviste :: Vaticano :: Agenda :: Chi siamo :: libri Cerca LE ALTRE NEWS 4/11/2014 Le icone e la poesia dell’Oriente cristiano Tweet 8 Mi piace 19 0 Giovedì 6 novembre, al Pontificio Collegio Greco, la presentazione del libro di padre Manuel Nin, pubblicato dalla LEV REDAZIONE ROMA Si svolgerà giovedì 6 novembre alle ore 18.30 presso il Pontificio Collegio Greco (via del Babuino 149, Roma) la presentazione del volume La voce dell’icona – Immagine teologica e poesia nell’Oriente cristiano, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana a firma di padre Manuel Nin, archimandrita e rettore del Pontificio Collegio Greco di Roma, docente presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, la Pontificia Università della Santa Croce e il Pontificio Istituto Orientale. LA COPERTINA DEL LIBRO All’incontro, che sarà moderato da Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, interverranno Emidio Vergani, docente presso il Pontificio Istituto Orientale e Antonis Fyrigos, docente presso la Pontificia Università Gregoriana. Il volume, che raccoglie una serie di articoli apparsi su L’Osservatore Romano negli anni 20102012, ripercorre la tradizione ecclesiale così come si esplica nelle grandi feste siriache e bizantine, basandosi sulle icone e sulla poesia. Le composizioni innografiche evidenziano la dimensione poetica della teologia in Oriente e il contenuto teologico della poesia cristiana orientale; le icone forniscono invece un commento visivo dei testi liturgici, che a loro volta commentano l’immagine. Scopo dell’autore è di “mettere in evidenza nelle liturgie cristiane il rapporto stretto che troviamo tra la preghiera in quel che cantiamo e la preghiera in quel che vediamo, in quel che contempliamo coi nostri occhi”. Il volume prende avvio dall’inizio dell’anno liturgico, il 1° settembre, e si snoda attraverso le principali ricorrenze, come la Natività della Madre di Dio (8 settembre), l’Esaltazione della Santa Croce (14 settembre), il Natale, l’Epifania, la Quaresima, l’Annunciazione, la Domenica delle Palme, la Risurrezione, l’Ascensione, la Pentecoste, la Trasfigurazione, la Dormizione della Madre di Dio, che vengono rivissute attraverso le composizioni degli innografi, come Andrea di Creta, Efrem il Siro, Giovanni Damasceno, Romano il Melodo e Sofronio di Gerusalemme. Riaffermando così la ricchezza teologica e poetica dei loro testi e, come nota Antonis Fyrigos nel prologo del volume, “il soave e vigoroso amalgamarsi icona/logos, una costante nelle celebrazioni liturgiche delle Chiese cristiane d’Oriente”. Ciascun articolo si apre con una raffigurazione artistica della tradizione orientale, che non è un elemento decorativo ma detiene un valore meramente teologico. (©Ansa) Il bioeticista sul caso Brittany: astenersi dal giudizio Salvino Leone, medico ginecologo e bioeticista interviene sul caso della... Assisi, aperti i lavori del XIV capitolo dell’OFS La Ministra Generale, Encarnita del Pozo, ha parlato dello stato della... (©Ansa) La mistica Natuzza verso gli altari Sul suo corpo i segni di ferite e stimmate. L’annuncio dell’avvio del processo... (©LaPresse) Bagnasco: “Interessi di potere nell'aggressione contro la famiglia” Il Presidente della Cei, alla vigilia del suo pellegrinaggio a Gaza, all'omelia... TUTTE LE NEWS » DALLE ALTRE SEZIONI NEWS Alluvione di Genova, dalla Caritas 780mila euro per i primi aiuti NEL MONDO Dalla sella della moto al soglio pontificio INCHIESTE ED INTERVISTE "Diplomazia e dialogo: su Gerusalemme Francesco come Paolo VI" VATICANO «No ai “cattolici ma non troppo”. Attenti a egoismo e potere» DOCUMENTI Con padre Sapienza il primo dei “Venerdì di Propaganda” RECENSIONI La famiglia è una sola Annunci PPN Meno 8 chili! 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Print Edition: Nov. 16, 2014 Donate News Blogs Radio Events Resources Advertise Store Subscribe Make This My Homepage Search NCRegister Print Article | Email Article | Write To Us DAILY NEWS Assessing the Synod’s Final Report (2125) NEWS ANALYSIS BY EDWARD PENTIN 11/06/2014 Comments (18) Like 6 Tweet 15 0 VATICAN CITY — The English translation of the final report of the Extraordinary Synod of Bishops on the Family was published Oct. 30, nearly two weeks after the synod’s conclusion. Although many have expressed satisfaction with the document, from which most of the controversial aspects of the interim report have been removed, a couple of contentious paragraphs reached a synodal consensus of a two-thirds majority and remain in the text. As well, other contentious paragraphs that failed to get the required two-thirds consensus will remain in discussion as the synodal process continues, according to the Vatican. Questions were also raised as to why the report, – CNA published in Italian on Oct. 18, took so long to translate when the controversial interim report was translated into several languages only 48 hours while the synod was continuing, and published without most of the participants reading it beforehand. Related Articles Synod’s Final Report Lacks Bishops’ Consensus on Controversial Topics The Synod, the Faith and the ‘Reluctantly Divorced’ Finding God on the Quad Following the Footsteps of the Fisherman The synod with the theme “The Pastoral Challenges of the Family in the Context of Evangelization,” took place at the Vatican from Oct. 5-19. The final report, called a relatio synodi, is divided into three parts: listening to the context and challenges facing of the family; looking at Christ, the Gospel of the family; and offering pastoral perspectives to the current situation. Vatican Derangement Syndrome The report begins by noting that the synod reflected on the family in “all its complexities,” with a perspective “fixed on Christ” to reevaluate “with renewed freshness and enthusiasm” what revelation teaches about the “beauty and dignity of the family.” Pope Francis Named Time's Person of the The family, it underlines, is “uniquely important to the Church in these times” and needs to be “rediscovered” as the “essential agent” in evangelization. Four Apps to Deepen Your Lent Eight Reasons to See 'Gimme Shelter' Year 2013 Most Popular Now Most Read Most Commented Analytic Approach The first part begins by recommending an “analytic and diversified approach” to the cultural and anthropological changes affecting all aspects of life. It holds up positive developments such as greater rights for women and children in some parts of the world, but criticizes the “growing danger” of “troubling individualism” which “deforms family bonds.” DAILY NEWS Cardinal Burke Officially Transferred From Apostolic Signatura (16859) DAILY NEWS The “crisis of faith” often underlies the crisis in marriage and the family, it says, and pinpoints symptoms of this: loneliness, powerlessness, poverty, financial hardship, the demographic crisis, and families who feel abandoned by institutions. Halloween, the Catholic Faith and the Occult (10980) The document further singles out polygamy, which is still practiced in some countries, arranged marriages, the challenges of interreligious marriages, relativism and indifference. It notes the increase in cohabitation, divorce and violence against women, as well as the “scandalous and perverse reality” of sexual exploitation of children, the scourge of war, terrorism, organized crime, the phenomenon of street children and challenges associated with migration. Ghosts and the Catholic Church: Pointing to the Permanence of the Soul (9698) In the face of these challenges, the report highlights how some cultures are coping with them, and recalls the Church’s purpose of assisting couples. Nowadays, it says, a person’s moods and DAILY NEWS DAILY NEWS The Joyful Pains of Purgatory (7652) DAILY NEWS It’s Official! Pope Francis http://www.ncregister.com/daily-news/assessing-the-synods-final-report Pagina 1 di 4 Assessing the Synod’s Final Report | Daily News | NCRegister.com 19/11/14 14.23 feelings are “very fragile, narcissistic, unstable” and do not always allow a person to mature. Pornography, fostered by a “misuse of the Internet,” and forced prostitution are partly to blame, it adds, and this context causes many to remain “in the early stages of their affective and sexual life.” It further warns that this is weakening social bonds, leading to declining populations that result in economic impoverishment. The first part ends discussing “pastoral challenges” and the need for hope based on the “convictions that the human person comes from God.” In these times of “individualism and hedonism,” it says people “need to be accepted in the concrete circumstances of life.” They need to be encouraged in their “hunger for God” and their wish to feel “fully part of the Church, also including those who have experienced failure or find themselves in a variety of situations.” The Christian message, it adds, “always contains in itself the reality and the dynamic of mercy and truth which meet in Christ.” Part Two Part two of the final report is largely Christocentric. “Every time we return to the source of the Christian experience, new paths and undreamed of possibilities open up,” it states, quoting Pope Francis’s vigil discourse on Oct. 4. It underlines that all things were “made through Christ and for him,” reaffirms Jesus’ teaching on the indissolubility of marriage, and stresses the true meaning of mercy: “By looking at the sinner with love, Jesus leads the person to repentance and conversion (“Go and sin no more”) which is the basis for forgiveness.” It then explains how Moses granted to fallen man the possibility of divorce, but subsequently Jesus restored marriage and the family “to their original form” by reconciling all things to himself. “Christ bestows on marriage and the family the grace necessary” to witness to the love of God in a life of communion, it states. The report then takes the reader through various documents of the Second Vatican Council, St. John Paul II, Benedict XVI and Pope Francis on marriage and the family. Turning to the truth and beauty of the family, it holds up faithful marriages and highlights the Holy Family as a “wondrous model.” It reiterates that any breach of sacramental marriage is “against the will of God,” but says the Church “turns with love to those who participate in her life in an incomplete manner,” recognizing that the grace of God works in their lives “by giving them the courage to do good, to care for one another in love and to be of service to the community.” The report says it looks with “concern” at young people’s distrust of marriage and the haste at which others break the marital bond. They need pastoral attention that is “merciful and encouraging, so they might adequately determine their situation,” it says. The second part ends by comparing the Church to a lighthouse or a torch carried among people to enlighten those who have “lost their way” or “in the midst of a storm.” It then goes on to say that the “most merciful thing is to tell the truth in love” and that merciful love is a call to conversion. The Lord, the synod fathers recall, doesn’t condemn the adulterous women, “but asks her to sin no more.” Pastoral Perspectives The final part of the document looks at various pastoral perspectives and proclaiming the Gospel of the family in various contexts. It doesn’t give examples, but argues that language is important in conversion and that it should be “effectively meaningful.” “This does not consist in merely presenting a set of rules but in espousing values, which respond to the needs of those who find themselves today, even in the most secularized of countries,” it says. The synod fathers insist on a “more positive approach” to the richness of “various religious experiences” without overlooking difficulties, and the report highlights two areas of particular importance: a clear denunciation of “excessive importance given to market logic,” and better formation before marriage. The report notes in Paragraph 41 “sensitivity to the positive aspects” of civil marriages and, “with obvious differences, cohabitation.” The Church, it says, “needs to indicate the constructive elements in these situations” — a point of contention in the interim relatio. This passed with the requisite two-thirds majority, as did the following paragraph that notes that “simply to live together is often a choice based on a general attitude opposed to anything institutional or definitive.” Rather than mention the dangers of mortal sin in such situations, the synod fathers give reasons for their existence such as poverty and say these relationships “require a constructive response” in the hope they lead to marriage in conformity with the Gospel. “These couples need to be http://www.ncregister.com/daily-news/assessing-the-synods-final-report Pagina 2 di 4 Assessing the Synod’s Final Report | Daily News | NCRegister.com 19/11/14 14.23 provided for and guided patiently and discreetly,” it says. Disturbing Development Cardinal Raymond Burke, prefect of the Supreme Tribunal of the Apostolic Signatura and a synod participant, said he found the acceptance of this document “disturbing.” The language used in the report “is at best confused,” he told the Register Nov. 4, and he was afraid “some of the synod fathers may not have reflected sufficiently on the implications of that” and perhaps “didn’t understand what was being said.” The document frequently underlines the importance of respect for all individuals and families, especially those who suffering from separation, divorce or abandonment, and their need for the accompaniment of the Church. More than two-thirds of synod fathers voted for streamlining the annulments process to make them “less time-consuming,” although the report mentions that some synod fathers were opposed to the proposal as they doubted any new system would “guarantee a reliable judgment.” They stressed the need to ascertain the “truth about the validity of the marriage bond.” Three out of a total of 62 paragraphs failed to get a two-thirds majority: Paragraph 52, which explores possibilities of admitting divorced and remarried to holy Communion; Paragraph 53, which calls for “further theological study” into why people who are divorced and remarried cannot have access to the sacraments if they have recourse to “spiritual communion”; and Paragraph 55, which calls for homosexual persons to be “received with respect and sensitivity.” Although they were unable to receive a synodal consensus, the Vatican says they will remain part of the discussions going into the next synod in 2015. Cardinal Burke said he found their inclusion also disturbing. “What’s the point of voting paragraph by paragraph except to either accept a paragraph or have it removed?” He added this was “just one more disturbing aspect in which this synod of bishops was conducted.” The third part of the document urges a return to the message of Blessed Paul VI’s encyclical Humanae Vitae (The Regulation of Birth). The final paragraphs highlight the challenges of raising children, their education, which parents should be free to choose, and the valuable role of the Church in supporting families by being “welcoming communities.” In conclusion, the report says the synod took place “in great freedom and with a spirit of reciprocal listening.” Noting that no decisions had been taken, it says “the Holy Spirit will guide us in finding the road to truth and mercy for all.” Despite a number of criticisms, many have welcomed the content of the final report and are pleased with the overall result. The synod has gotten the whole world “talking about marriage, communion, forgiveness,” said Opus Dei Father Robert Gahl, professor of moral philosophy at the Pontifical University of the Holy Cross in Rome. Through his docility to the Holy Spirit, “Pope Francis has effected a media reframing of religion, the priesthood, and the Catholic Church,” he added. Critics, however, point to a cursory reference to sin (it is mentioned just four times) in the document, while mortal sin, heaven, hell, and the eschatological dimension are not mentioned at all. Furthermore, as with the interim relatio, an error has been found in the translation. Father Robert Imbelli of Commonweal has noticed that paragraph 3 (number 4 in Italian) says that the synod fathers came together to “discern how the Church and society can renew their commitment to the family.” In the Italian, however, it says “...renew their commitment to the family founded on marriage between a man and a woman.” But these criticisms aside, Father Gahl believes the final document incorporates the Church’s “rich tradition” into the synod discussions of the “difficult pastoral problems of real people in today’s world.” Compared to the interim document, he said it “is more Christian and Catholic” and “based more on the Bible and on the preaching of Jesus, especially his preaching of conversion.” “The Church now goes further under the guidance of Pope Francis to find new ways of addressing the complex pastoral problems, for instance of how to help couples to be faithful to one another, to avoid the pitfalls of divorce, to remain generously open to new life,” Father Gahl said. “We have all been inspired by Pope Francis’s courage and his desire to stay faithful to the tradition,” he said. The synod, he added, “is about promoting the beauty of marital fidelity in such a way that Christian couples can more effectively pass on the faith to their children and grandchildren and be a light in the world imaging the beauty of the Holy Family.” http://www.ncregister.com/daily-news/assessing-the-synods-final-report Pagina 3 di 4 THE TABLET http://www.thetablet.co.uk argomento Citazioni Università e/o professori http://www.thetablet.co.uk/blogs/1/489/how-pakistani-muslims-view-the-moralising-west How Pakistani Muslims view the ‘moralising’ West *Segue il testo in originale - 8/30 - 07/11/2014 The Tablet - Blogs 10/11/14 15.25 Search our website... Last updated: 10 November 2014 Log In Home News Features Comment Arts About us Archive Jobs Student Zone Blogs BLOGS How does a school cope with the murder of a teacher? How Pakistani Muslims view the ‘moralising’ West Marie Stubbs 07 November 2014 by Fr Robert McCulloch How Pakistani Muslims view the ‘moralising’ West Fr Robert McCulloch The fall of the Berlin Wall unlocked half a continent Tom Heneghan @THE_TABLET The Tablet @The_Tablet 43m Tmw Eng/Wales bishops will be at Ecumencial Vespers to mark 50 yrs since Vat 2 milestone with Ang ++ Sir David Moxon tinyurl.com/ppwvxx9 Expand Tweet to @The_Tablet SPECIAL FEATURES The Tablet Lectures Gallery The Tablet Shop Sts John Paul II, John XXIII Liturgical calendar Pope Francis' election 50th anniversary of Vatican II Spirituality Links GIVE THE TABLET Subscribe All Blogs Advertise Help Contact us LATEST ISSUE: 8 NOVEMBER 2014 Pakistan is often labelled a “fundamentalist” state – and criticism of it has returned after the burning alive of a poor Christian couple who allegedly destroyed pages of a Qu'ran. Norberto Gonzalez Gaitano, professor of communications at Holy Cross University in Rome and consultor on the Pontifical Council for Social Communications, speaks about “media framing”. “Media framing” is the use of certain words or phrases which automatically define the shape of a problem, offer an interpretation of the cause of the problem, give a moral opinion about the problem, and promise a solution to the problem. Say or write the word and the word itself projects into the public attention the agenda behind the framing: “weapons of mass destruction”, “devout Catholic”, “the religious right”, “war on terror”, “paedophile priests”, “fundamentalist”, “burqa-clad woman”. Although Pakistan has fundamentalist problems it is not a fundamentalist state. Discrimination against minorities is frequent but persecution is not endemic; and behind the clamour of Islamist voices remains an educated and concerned opinion to the contrary. Popular perceptions in Pakistan about Christianity in “the West” are subject to intense “framing” which conditions and influences Muslim reactions to Christianity irrespective of the lived reality. The “framing” about Christianity, carried out in schools, media, and religious instruction, leads to an attitudinal Christianophobia by those Pakistani Muslims who have no other terms of reference or sources of information. Bina Shah, a Pakistani author, observed that two wars are being fought in Pakistan: the military one, against the violence of religious extremists, and the psychological and emotional one against the growth of intolerance and the decline in room for cultural, religious, ethnic or social diversity. This shrinking of public space in Pakistan began in the late 1970s under the military dictator Zia ul Haq. It provides the environment for the negative framing of Christianity and leads to the presumed “therefores” of “decadence”, “pornography” and “immorality” about Christianity “in the West”. Mullahs, imams and others bemoan moral failings of “the West” while failing to acknowledge those within their own society such as child abuse, drug addiction, domestic abuse, honour killings and ill-treatment of non-Muslims. There is growing concern among academics and human rights organisations in Pakistan that the content of educational syllabi from primary to tertiary levels reinforces the stereotyped framing about Christianity, Hinduism and other non-Islamic religions. A disturbing level of misinformation and bigotry is found in media and television. Dialogue and religious respect for other believers are not characteristic of the ongoing religious instruction available to most Pakistani Muslims. The ensuing stereotyped framing about Christianity is intensified by the framing associated with “Western”. In spite of its being condemned from the outset by Pope St John Paul II as immoral, Pakistani Muslims regard the military intervention in Iraq, which has now spiralled into an uncontrollable chaos, as a Christian-inspired intervention against Islam because it was carried out by “Western” countries. The “therefores” multiply. Paradoxically, Christians in Pakistan are not viewed as being immoral like “in the West”, just “other”, the other side of a “them and us” divide. ‘Between the crosses, row on row’ Ted Harrison The meaning of the poppy has been as divisive as it has been comforting. Its origins as the symbol of remembrance lie in a poem by a military doctor whose feelings about war were complex Editorial Features Columnists Home News World News Parish Practice Notebook Letters Letters Extra The living Spirit Puzzles Books Arts Classifieds DIGITAL/PDF VERSION Muslims, as well as Christians, have to be aware of the negative influence of framing on http://www.thetablet.co.uk/blogs/1/489/how-pakistani-muslims-view-the-moralising-west Pagina 1 di 3 The Tablet - Blogs 10/11/14 15.25 their understanding of the religious belief of others and be able to identify the sources of the framing. One way of gauging the intensity of the framing in Pakistan about Christianity is to observe the reactions of newly arrived Pakistani priests, religious and seminarians in Rome. They have been exposed in Pakistan through education, cinema, media and society to years of negative framing about Christianity “in the West” and they arrive not quite knowing what to expect. Through pastoral work in Italian parishes, their studies, and participating with crowds of pilgrims in liturgy and worship, they are delighted to see and meet normal Christians who respect one another, who are happy in their families and work and who live good lives. Experience collapses the ideological framing. Fr Robert McCulloch is an Australian Columban priest who served in Pakistan from 1978 to 2011 and was honoured by the Pakistani Government for services to health and education in 2012 For iPads and other devices PREVIOUS ISSUES 8 November 2014 TABLET SUBSCRIPTION Manage my account DIGITAL SUBSCRIPTION WEEKLY E-NEWSLETTER Comments (1) Display by newest To post a comment, please log in or register Enter your name Enter your email Comment by: Garden lady Report abuse Posted: 08/11/2014 05:49:42 Sign Up The title of your post hints at the difficulty of the point you hope to make. You point to the obvious human tendency to “label” and “stereotype” “the other” – Pakistani, Christian, American, Muslim. CATHOLIC JOBS So? What about “the burning alive of a poor Christian couple who allegedly destroyed pages of a Qu'ran”? How do people discuss the evil of this action? You string together a list of labels: “weapons of mass destruction”, “devout Catholic”, “the religious right”, “war on terror”, “paedophile priests”, “fundamentalist”, “burqa-clad woman”. The Catholic Church has worked hard to confront the evil of “paedophile priests”: confronting the guilty, denouncing the crimes, compensating victims, begging forgiveness and instituting safeguards. Where is the similar (and loud) response of Muslim leaders coming against fellow Muslims burning people alive…against cutting off the heads of people…against crucifying people, including children…against raping young girls? Where is their denunciation of evil… calling evil what it is…evil? Using language, we must wrestle with how to effectively discuss these issues in their totality. Regarding this “poor Christian couple,” the most important matter is to confront the evil, of the people who did this…and of the culture that gives cover to such evil. Imagine the reaction of English Christians if this atrocity had happened on their streets...if the Bible were waved as the justification! Confront evil...and labels/stereotypes will evaporate http://www.thetablet.co.uk/blogs/1/489/how-pakistani-muslims-view-the-moralising-west Pagina 2 di 3 AGENZIA SIR www.agensir.it 10/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298555 Giornalismo: Il 20 novembre cerimonia per consegna premio “Giusppe de Carli” *Segue il testo in originale ---------------ANCHE IN: - LA VOCE SOCIALE: http://www.lavocesociale.it/tutto-pronto-la-ii-edizione-del-premio-giuseppe-de-carli/ - UCSI: http://www.ucsi.it/index.php/la-professione/5818-giornalismo-il-20-novembre-consegna-premio-%E2%80% 9Cgiuseppe-de-carli%E2%80%9D.html - 9/30 - 10/11/2014 SIR - Servizio Informazione Religiosa - Quotidiano Sabato 08 Novembre 2014 16:20 GIORNALISMO: IL 20 NOVEMBRE CERIMONIA PER CONSEGNA PREMIO “GIUSEPPE DE CARLI” Si svolgerà giovedì 20 novembre alle 16.30 a Roma la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, istituito per ricordare il vaticanista della Rai e per premiare il giornalismo di qualità nell’ambito dell’informazione religiosa.L’appuntamento è alla Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum che, assieme alla Pontificia Università della Santa Croce, è partner accademico dell’Associazione culturale “Giuseppe De Carli Per l’informazione religiosa”, istituita due anni fa per promuovere iniziative di formazione e riflessione. In apertura, alle 16.30, i saluti di fra Domenico Paoletti (preside della Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura”), di padre Ciro Benedettini (vicedirettore della sala stampa della Santa Sede) e di Enzo Iacopino (presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti).A seguire tavola rotonda con monsignor Rino Fisichella (presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione), Paloma García Ovejero (corrispondente Cope, Spagna) e Gian Guido Vecchi (vaticanista del “Corriere della Sera”), moderati da Vincenzo Morgante (direttore Tgr Rai).Alle 17.45 sarà presentato il libro “Dio è comunicazione per eccellenza. Giuseppe De Carli, professionista al servizio della verità”, a cura di Elisabetta Lo Iacono e Giovanni Tridente (ESC 2014); a seguire proclamazione dei vincitori e consegna dei premi. Copyright 2010 Società per l'Informazione Religiosa S.I.R. Spa P.Iva 02048621003 Via Aurelia, 468 00165 Roma tel. 06/6604841 fax 06/6640337 http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298555 1/1 AVVENIRE www.avvenire.it 12/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.avvenire.it/ScienzaeTecnologia/Pagine/sonda-rosetta-compie-discesa-su-cometa.aspx Il teologo: «Prova di ottimismo e di speranza della scienza» *Segue il testo in originale - 10/30 - DOCUMENTAZIONE INFO www.documentazione.info/ argomento Citazioni Università e/o professori http://www.documentazione.info/print/1199 Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto *Segue il testo in originale - 11/30 - 13/11/2014 14/11/2014 Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto Published on documentazione.info (http://www.documentazione.info) Home > Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto Area tematica: RELIGIONE [1] Dossier: Scienza e Fede [2] di Stefano Grossi Gondi, 13 novembre 2014 Un inedito sondaggio ha rivelato che in Italia - al contrario dei paesi anglosassoni - la maggior parte delle persone non vede incompatibilità tra scienza e fede. Il sondaggio è stato svolto dalla Scuola internazionale superiore per la ricerca interdisciplinare [3] (Sisri). Le domande erano tre e riguardavano: l'origine e l'evoluzione dell'uomo, l'origine dell'universo, la pratica religiosa. I primi due quesiti erano formulati per studiare la percezione pubblica della conflittualità tra le cosiddette «verità scientifiche» e le «verità di fede», mentre la terza è stata utile per campionare i soggetti tra non credenti, credenti praticanti e credenti non praticanti. La maggior parte degli intervistati (42%) ritiene che l'uomo sia apparso sulla terra grazie all'intervento di Dio creatore sulla base di forme di vita inferiori e di un processo evolutivo; il 30% ritiene che questo processo evolutivo sia avvenuto senza l'intervento di Dio; il restante 28% pensa invece che Dio abbia creato dal nulla l'uomo nella sua forma attuale. Risultati analoghi sono stati registrati nella risposta relativa alle origini dell'universo. Quindi tra la posizione di apertura alla scienza e di chiusura alla trascendenza e il suo opposto, in Italia risulta ampiamente prevalente la visione che concilia le convinzioni di un credo religioso con i risultati della ricerca scientifica. Dalle risposte pervenute emerge una società italiana in cui la maggioranza relativa, poco meno della metà, accetta le verità scientifiche sull’origine dell’uomo e dell’universo e, al tempo stesso, mostra apertura alla trascendenza, ritenendo che Dio abbia avuto un ruolo nel processo evolutivo del genere umano e che sia il Creatore dell’universo. Per entrambi i http://www.documentazione.info/print/1199 1/2 14/11/2014 Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto quesiti, la frazione di italiani che rifiuta una spiegazione scientifica della comparsa dell’uomo e dell’universo corrisponde alla parte più piccola del campione, sebbene ancora significativa. Raffrontando questi risultati con quelli di una analoga ricerca svolta un anno fa negli Stati Uniti, emerge una sostanziale differenza. Una Gallup survey, che ha reiterato più volte sondaggi di questo tipo, vedeva la maggioranza relativa degli intervistati, circa il 46%, appartenere alla categoria di coloro che manifestavano una netta chiusura alla scienza, sottoscrivendo un’interpretazione quasi letterale della Scrittura in merito alle origini dell’uomo («Dio ha creato dal nulla l’umanità nella sua forma attuale 10.000 anni fa circa»). Erano invece solo il 32% (contro il 42% presentato dal campione di italiani) coloro per i quali il processo evolutivo è avvenuto a partire da forme di vita inferiori ma è stato reso possibile anche grazie a un intervento di Dio. Gli "scientisti atei” negli Usa sarebbero invece soltanto il 15%. Da anni negli Stati Uniti infiamma la polemica tra "evoluzionisti” e “creazionisti”, e in questo campo le posizioni degli italiani appaiono più mature ed equilibrate. Source URL: http://www.documentazione.info/scienza-e-fede-per-gli-italiani-non-ce-conflitto Links: [1] http://www.documentazione.info/religione [2] http://www.documentazione.info/scienza-e-fede [3] http://www.disf.org/editoriali/2014-11/ http://www.documentazione.info/print/1199 2/2 FERPI www.ferpi.it 13/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.ferpi.it/ferpi/novita/agenda/agenda_3?category=agenda&category_id=12&news_id=47465&title=ripensarela-comunicazione-le-teorie-le-tecniche-le… Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche *Segue il testo in originale - 12/30 - 17/11/2014 Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche - Ferpi Agenda Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche Roma, 14 – 15 novembre 2014 13/11/2014, Agenda, Commenti Share Share Share Share Share More Guardare la situazione attuale e pensare al futuro della comunicazione sotto il profilo delle teorie, delle tecniche e delle didattiche. È questo l’obiettivo del convegno Ripensare la Comunicazione, organizzato a Roma dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Salesiana in occasione del XXV anniversario dalla sua fondazione. Il 14 e 15 novembre 2014 qualificati esperti ed operatori della comunicazione saranno chiamati a confrontarsi sullo stato attuale delle teorie e delle pratiche comunicative, e cercare di tracciare insieme possibili prospettive che indichino un rinnovato ruolo della comunicazione – insegnata e “agìta” – e le sue responsabilità in uno scenario sociale e umano fortemente mutato negli ultimi decenni. In occasione del Convegno, nel pomeriggio di venerdì 14 novembre, l’Università Pontificia Salesiana conferirà a padre* Federico Lombardi*, sj, Direttore della Sala Stampa Vaticana, il Dottorato honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale, indirizzo in Comunicazione Pastorale. La tavola rotonda prevista nella mattinata di venerdì 14 novembre vedrà i diversi relatori affrontare temi come Ripensare la comunicazione a partire dall’uomo (Fabio Pasqualetti), indagare il valore della comunicazione educativa nell’età del digitale (Pier Cesare Rivoltella), tracciare Teorie per l’uomo e non l’uomo per le teorie (Maria Antonia Chinello) ed infine lanciare la sfida di una rinnovata comunicazione anche all’interno della Chiesa (Franco Lever). I lavori del pomeriggio si declineranno in 8 diversi incontri condotti da docenti e ricercatori di università italiane e pontificie: Presenza e utilizzo delle nuove tecnologie e del web nel mondo ecclesiale Rita Marchetti (Università degli Studi di Perugia) Media, tablet e smartphone a scuola. Come utilizzarli dentro e fuori la scuola Davide Parmigiani (Università degli Studi di Genova) Gli sviluppi attuali degli studi di Comunicazione negli USA John Wauck (Pontificia Università della Santa Croce) Comunicare la pace”: un’indagine sulla presenza del tema in vari curricoli universitari Peter Gonsalves (FSC) Formazione continua degli insegnanti aperta, online e accessibile a tutti Pierpaolo Limone (Università degli Studi di Foggia) Comunicare la Chiesa nella rete: principi formativi e linee di azione Daniel Arasa (Pontificia Università della Santa Croce) Didattica e comunicazione: un rapporto prospettico, ma complesso Pier Giuseppe Rossi (Università degli Studi di Macerata) “Fare” la Radio all’Università: proposta per un percorso didattico per la Radio Web in Facoltà Cosimo Alvati (FSC) In occasione del conferimento del Dottorato honoris causa a P. Lombardi, prima della sua lectio magistralis, interverranno il Rettor Maggiore dei Salesiani Ángel Fernández Artime, il Direttore dell’Ufficio nazionale di Comunicazione Sociale della CEI, Domenico Pompili, il Direttore de La Civiltà Cattolica Antonio Spadaro e Cosimo Alvati della FSC. La mattina del sabato 15 novembre invece sarà dedicata alle riflessioni di Mario Morcellini (La http://www.ferpi.it/ferpi/novita/agenda/agenda_3?category=agenda&category_id=12&news_id=47465&title=ripensare-la-comunicazione-le-teorie-le-tecniche-le… 1/2 17/11/2014 Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche - Ferpi Sapienza Università di Roma) su sfide e prospettive attuali della comunicazione. La partecipazione al convegno è gratuita, previa registrazione online e fino ad esaurimento posti. Il programma completo, la scheda di registrazione e i documenti dei relatori sono disponibili sul sito web della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale – UPS. Il convegno sarà trasmesso in live streaming. Like 2 Tweet 0 0 Commenti ©2008-2014 Ferpi - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. Via Lentasio 7, 20122 Milano P.IVA 10651340159 · C.F 800 76 23 0152 http://www.ferpi.it/ferpi/novita/agenda/agenda_3?category=agenda&category_id=12&news_id=47465&title=ripensare-la-comunicazione-le-teorie-le-tecniche-le… 2/2 ORVIETO24 www.orvieto24.it 13/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.orvieto24.it/2014/11/un-viluppetto-di-taffetta-crimisino-presentazione-libro/ “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro *Segue il testo in originale ----------------ANCHE IN: - LA FOLLA: http://www.lafolla.it/lf143crimisino.php - 13/30 - “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro | Orvieto24 …orano, San Venanzo, Parrano, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Allerona CRONACA POLITICA AMBIENTE CULTURA ELEZIONI OPINIONI ALTRI TERRITORI Orvieto24 ECONOMIA RUBRICHE Note Legali Redazione VARIE SPORT INFO DI PUBBLICA UTILITÀ Collabora Contatti Archivio Meteo 13/11/14 15.58 TEMI CALDI ANNUNCI Farmacie aperte Al Cinema Pubblicità giovedì 13 novembre, 2014 Allerona FLASH Baschi Castel Giorgio Castel Viscardo Fabro Ficulle Montegabbione Monteleone Orvieto Parrano Porano San Venanzo Altri territori Search site Sabato 8 Novembre 2014. Emesso bollettino di CRITICITA’ ORDINARIA per rischio IDROGEOLOGICO Link per inserire i dati ed essere contattati tramite Alert System Home > Cultura > “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro Autore: redazione Orvieto 24 pubblicato il 11 novembre, 2014 - 7:34 Tweet 2 Like 3 Verrà presentato venerdì 14 novembre alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune lʼultimo saggio di Lucio Riccetti dal titolo “Un viluppetto di taffettà cremisino. Storia di una festa dal Corporale al Corpus Domini (Edizioni Intermedia). Ovvero, come il miracolo di Bolsena è stato assimilato, come sono stati recepiti i passaggi e le costruzioni intellettuali che ne hanno definito e indirizzato la memoria nei secoli e codificato la storia. Una operazione complessa, soprattutto nellʼintendimento di svincolare lʼevento miracoloso dalla storia locale per elevarlo a elemento fondante lʼistituzione della festa eucaristica del Corpus Domini. La particolarità del tema trattato, è data soprattutto dalla presenza di fonti indirette, diverse nei contenuti, reliquie, sacre rappresentazioni, opere figurative, atti notarili, embricate tutte a dare vita a una visione originale, alla definizione di una comunione fra miracolo, reliquie, testi e immagini. Quasi un affrancamento dellʼimmagine dalla soggezione al testo, come sembra emergere proprio nella definizione di una ʻstoriaʼ del miracolo di Bolsena, con immagini considerate alla stregua di autentiche fonti documentarie. Testi e immagini hanno natura e cronologia diversi con il reale rischio di interpretare la storia teleologicamente, cioè interpretare il passato, o ciò che è considerato tale, a partire dal presente, proiettando le conoscenze attuali su epoche precedenti. Ciò che ne emerge è un fitto reticolo di storie che attinge sia alle tradizioni popolari, sia agli elaborati eruditi, sia a forme devozionali. Tutti, e nello stesso tempo, intrecciati al lungo dibattito sulla “presenza reale” che, dal Quattrocento, e poi a seguito della Riforma e della Controriforma, ha contribuito a definire la cultura e le stesse radici europee. Alla presentazione del libro interverranno, oltre allʼautore, Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto-Todi, Francesco Scoppola (Direzione Regionale Mibac), Norberto Gonzales Gaitano (Pontificia Università della Santa Croce). Coordina lʼincontro il giornalista Roberto Conticelli. ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI TO24 Invio programmato per nuovi contenuti alle ore 08.00 / 20.00 o immediato in caso di info urgenti di pubblica utilità Email * Iscriviti INFORMAZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ Lavori Enel Nella Zona Di Prodo. Interruzione Programmata Nell’energia Elettrica Domani, mercoledì 12 novembre, “Enel Infrastrutture e Reti” eseguirà un importante intervento... Sabato 8 Novembre 2014. Emesso Bollettino Di CRITICITA’ ORDINARIA Per Rischio IDROGEOLOGICO http://www.orvieto24.it/2014/11/un-viluppetto-di-taffetta-crimisino-presentazione-libro/ Pagina 1 di 6 AGENZIA ZENIT www.zenit.org 14/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.zenit.org/it/articles/scienza-e-fede-per-gli-italiani-c-e-piena-sintonia Scienza e fede? Per gli italiani c'é piena sintonia *Segue il testo in originale ---------------ANCHE IN: - ALETEIA: http://www.aleteia.org/it/scienza/articolo/scienza-fede-sondaggio-origine-uomo-universo-5884958795104256 - ECO DEL MOLISE: http://www.ecodelmolise.com/scienza-e-fede-per-gli-italiani-vanno-daccordo.htm - IL SUSSIDIARIO: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2014/11/14/SCIENZA-E-FEDE-Il-sondaggio-per-gliitaliani-sono-compatibili/print/554530/ - KORAZYM: http://www.korazym.org/18415/scienza-fede-per-gli-italiani-ce-perfetto-accordo/ - 14/30 - Il mondo visto da Roma http://www.zenit.org/it/articles/scienza-e-fede-per-gli-italiani-c-e-piena-sintonia Scienza e fede? Per gli italiani c'é piena sintonia Lo rivelano i risultati del sondaggio realizzato dalla Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) attraverso l'esplorazione di temi come l'origine dell'uomo e dell'universo Roma, 14 Novembre 2014 (Zenit.org) | 308 hits Il presunto conflitto tra scienza e fede non è condiviso dalla maggioranza degli italiani. Lo rivelano i sorprendenti risultati di un sondaggio, il primo nel suo genere nel nostro Paese, che pone a confronto cultura scientifica e fede religiosa degli abitanti del nostro Paese attraverso l’esplorazione di due temi paradigmatici come l’origine dell’uomo e quella dell’universo. L’italiano medio ritiene compatibili i risultati scientifici con la fede e il credo religioso: accetta le verità scientifiche sull’origine dell’umanità e dell’universo e, allo stesso tempo, ritiene che Dio abbia avuto un ruolo nella comparsa della vita. Il sondaggio è stato commissionato a Format Research, specializzata in ricerche di mercato, dalla Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) ed effettuato su un campione rappresentativo di italiani, stratificato per area geografica, genere, età, titolo di studio, stato civile e professione. I risultati di questa inchiesta, firmata da Matteo Bonato, Paolo Risso e Michele Crudele sulla rivista «Paradoxa», sono messi a confronto con un analogo sondaggio svolto dall’agenzia Gallup negli Stati Uniti. Agli intervistati sono state poste tre domande: la prima sull’origine e l’evoluzione dell’uomo, la seconda sull’origine dell’Universo e la terza sulla propria partecipazione alle funzioni religiose. Dalle risposte pervenute emerge una società in cui la maggioranza relativa, il 42%, accetta le verità scientifiche sull’origine dell’uomo e dell’universo e, al tempo stesso, mostra apertura alla trascendenza, ritenendo che Dio abbia avuto un ruolo nel processo evolutivo del genere umano e che sia il Creatore dell’universo. Il 30% invece sostiene che Dio non è intervenuto nell’evoluzione, mentre il 28% rifiuta una spiegazione scientifica della comparsa dell’uomo e dell’universo e pensa che Dio abbia creato dal nulla l’umanità nella sua forma attuale circa 10.000 anni fa. L’interesse del sondaggio si accresce per il confronto con quanto registrato periodicamente da Gallup negli USA. La popolazione americana risulta meno aperta ad accogliere una spiegazione scientifica dell’origine dell’uomo: il 46% è «creazionista» affermando che Dio ha creato gli uomini nella forma attuale, mentre solo il 32% è aperto sia alla scienza che alla trascendenza ritenendo che gli uomini si sono evoluti sotto la guida di Dio. La società italiana mostra invece di accogliere contributi provenienti da discipline diverse (biologia e teologia nel primo quesito, cosmologia e teologia nel secondo) per stabilire un dialogo. Fanno eccezione i più giovani (18-24 anni) che risultano meno disponibili ad accettare un intervento di Dio e i maggiori di 65 anni che al contrario dimostrano meno fiducia nella scienza. La SISRI - Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare è un’attività del Centro di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede della Pontificia Università della Santa Croce. Vi fanno parte un centinaio di giovani laureati provenienti da tutt’Italia che desiderano arricchire i loro studi con un quadro interdisciplinare attento ai fondamenti filosofici delle scienze, alla luce della Rivelazione cristiana. (14 Novembre 2014) © Innovative Media Inc. UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA www.unisal.it 15/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori https://www.unisal.it/index.php/notizie/vita-allups/1042-padre-federico-lombardi-dottore-honoris-causa-in-scienzedella-comunicazione-sociale Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale *Segue il testo in originale - 15/30 - 17/11/2014 Home Università Pontificia Salesiana - Roma - Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale Notizie Cerca... Università Pontificia Salesiana Home Notizie Vita all'UPS Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale UPS Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale Ordo Accademico Docenti Home Chi siamo (Roma, 15 novembre 2014) ‐ All’interno del Convegno “Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche”, si è svolta, venerdì 14 novembre, la cerimonia di conferimento del dottorato honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale a padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana. Dove siamo Autorità Consigli e Commissioni Annuario Notizie Formazione Convegni e Incontri Vita all'UPS Gallery Proposta Formativa Teologia Sezione Gerusalemme Teologia Teologia Sezione Torino Scienze dell'Educazione Istituto di Psicologia FSE Dip. Pastorale Giovanile e Catechetica Filosofia Diritto Canonico Lettere Cristiane e Classiche Le motivazioni del conferimento sono state via via illustrate dagli interventi del prof. Mauro Mantovani, decano FSC, di mons. Domenico Pompili, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, da un apposito testo inviato da padre Antonio Spadaro, Direttore di La Civiltà Cattolica, e dal prof. Cosimo Alvati, Docente FSC. Numerose le “lettere testimoniali” raccolte dalla Facoltà a sostegno della candidatura di padre Lombardi per la proposta di questo conferimento – tra esse anche quella del Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, mons. Claudio Maria Celli, del Direttore del Centro Televisivo Vaticano, mons. Dario Viganò, e del Direttore della Libreria Editrice Vaticana, prof. Giuseppe Costa. Altrettanto significative le testimonianze offerte durante la cerimonia del conferimento da parte del dott. Marco Ansaldo, inviato speciale e vaticanista de La Repubblica, del prof. Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell’Università di Roma La Sapienza, della prof.ssa Cristiana Freni, Docente della Facoltà di Filosofia dell’UPS, del Decano della Facoltà di Comunicazione Istituzione della Pontificia Università della Santa Croce, prof. José Maria La Porte, e del prof. Adriano Zanacchi, già Docente FSC. Don Quadrio Diario e Pensieri Comunicazione Sociale Ricostruire l'umanità della Religione Fare Pastorale Giovanile oggi. Autenticazione Nome utente Password Ricordami Accedi RECENSIONI Page:4 / 5 Storia della Pedagogia. Vol. II: Dalla Rivoluzione… SSSPC ‐ UPS Centro PsicoPedagogico Master e corsi Centro Studi Don Bosco Osservatorio della Gioventù Servizi UPS Segreteria Generale Il contenuto di questo volume, in Servizi Automatici di Si tratta di una corposa raccolta memoria di Riccardo Tonelli, è La religione – aldilà di manoscritti originali del Segreteria stato p... dell’«immaginario popolare» che venerabile don... Estremamente profonda e coinvolgente, ricca di aspetti esperienziali e di Biblioteca D. Bosco la pensa come un q... sapienzialità vissuta, la lectio coram offerta dal neo‐dottore, organizzata secondo 10 Archivio storico messaggi sulla autentica comunicazione. Appena dichiarato Dottore honoris causa CIR ‐ Ricerca padre Lombardi ha rilasciato una breve intervista per le troupes del TG1 e di TV2000 presenti all’evento così come gli inviati di varie testate giornalistiche. Pastorale Universitaria La cerimonia si è chiusa con il saluto e il ringraziamento del Rettore Magnifico Fondazione UPS dell’UPS, prof. Carlo Nanni, e ha avuto una simpatica appendice con una serata di Associazione Don Bosco festa in onore di padre Lombardi che si è svolta nella sede della FSC con le ulteriori Onlus Pro Universitate testimonianze di alcuni collaboratori di padre Lombardi presso la Radio Vaticana e di Centro Servizi Informatici mons. Massimo Palombella, Maestro Direttore del Coro della Cappella Musicale e Telematici (CeSIT) Sistina. Per l’occasione il Centro Televisivo Vaticano ha voluto omaggiare padre Lombardi di un apposito montaggio video relativo agli anni fin qui svolti a servizio Editrice LAS della Santa Sede. Centro Stampa Libreria Leoniana Ufficio Stampa Residenze per ospitalità Come il primo volume, anche questo secondo volume di “Storia della pedagogia” in... Nelle parole del Gran Cancelliere dell’UPS, don Ángel Fernández Artime, al momento della consegna a padre Lombardi del Decreto e della Pergamena di Dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale, si trova una eccellente sintesi delle motivazioni e della personalità del neo‐dottore. Riportiamo il testo integralmente: “Cari amici, in molti modi sono già state indicate le motivazioni per le quali la nostra Università è lieta di conferire oggi il Dottorato honoris causa in Scienze della comunicazione sociale a padre Federico Lombardi. In latino Honoris Causa significa “a titolo d’onore”, per i grandi meriti https://www.unisal.it/index.php/notizie/vita-allups/1042-padre-federico-lombardi-dottore-honoris-causa-in-scienze-della-comunicazione-sociale 1/2 17/11/2014 Università Pontificia Salesiana - Roma - Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale ottenuti sul campo, ma mi piace aggiungere in questo caso anche il senso di riconoscere ‘colui che ha onorato la causa’: Lei, Padre Lombardi ha onorato la causa: ‘honoravit causam’. Nel consegnarle il riconoscimento più alto che un’Istituzione accademica possa elargire, vorrei proprio sottolineare come padre Lombardi sia sicuramente stato e continui ad essere ‘al servizio della causa’, della meta, degli obiettivi più nobili che un comunicatore e giornalista, e un gesuita e sacerdote, deve sempre avere come orizzonte del suo lavoro: il servizio della verità. La causa che spinge e appassiona, è sempre proclamare la verità. Anche nei momenti più difficili delle polemiche, degli scandali, del Vatileaks e di altre tormentate vicende, la sua estrema fedeltà alla verità ha fatto sì che i colleghi che hanno avuto a che fare con lei abbiano potuto apprendere, capire, leggere la realtà secondo chiavi di lettura non convenzionali e non basate su cliché precostituiti. È un lavoro delicato, si sa, che per a padre Lombardi – e lo hanno confermato molti professionisti, alcuni oggi qui presenti con noi – è stato il modo di comunicare del Papa e della Chiesa. Difficile, in qualche caso complicatissimo, lavoro costantemente sottoposto al vaglio dei fatti, della critica, della impietosa osservazione di chi a volte non aspetta altro che si scivoli, si tradisca quella grande ambizione che viene da lontano (meglio, dall’alto) di servire sempre e solo la verità. E come ha potuto, con successo e per tanto tempo, padre Lombardi, servire questo grandioso compito? Grazie, penso, a due coordinate di fondo. Prima: farsi ponte tra i giornalisti e la Santa Sede, e il ponte si attraversa da una parte e dall’altra. Quindi ascoltando e non solo parlando, ricevendo e non solo dando, facendosi osservatore attento – e non occasionale – di ciò che circola, si muove, agisce e pensa nel mondo moderno. E seconda: offrendo un servizio dotato di competenza e professionalità. Perché come insegnava il santo fondatore del suo Ordine, Ignazio di Loyola, solo grazie allo studio e alla costante verifica delle proprie capacità si può fare correttamente il bene delle persone che si intende servire. E questo lo si vede anche nel valore della comunicazione quotidiana della Radio Vaticana che ascoltiamo in tutto il mondo e che lei dirige: promozione di un'informazione approfondita, puntuale, attenta alle diverse aree geografiche, anzi, proprio più attenta a quelle zone del mondo che spesso vivono il disagio di rimanere ai margini del grande e ricco sistema mediatico. Una dimensione internazionale, quindi, che si è sempre colta anche nel rispetto coltivato con pazienza nei confronti dei Paesi che i papi Benedetto e Francesco hanno visitato e stanno visitando con i loro viaggi: rispetto delle culture e delle persone, delle dinamiche interne e dei linguaggi, delle storie e delle problematiche interne. Questa capacità di rispetto e di attenzione ha fatto dalla Sala stampa vaticana un luogo, oserei dire, di primaria evangelizzazione. E il riconoscimento credo che sia, davvero, universale. Quindi l’occasione che ci si presenta oggi, di riconoscere ‘ad honorem’, questo cammino di lavoro durato anni, non è una formalità: è una lezione di giornalismo, di autentica comunicazione pastorale, di comunità cristiana, e – concedetemi – di alta umanità. Grazie, e felicitazioni al neo‐dottore”. < Prec Succ > Le notizie più lette Profilo di Mons. Mario Toso, sdb, nuovo Segretario del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace L'UPS annuncia la tragica scomparsa di Alessandro Tramuto studente di Pedagogia Sociale della FSE Don dal Covolo Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense Don Enrico dal Covolo vescovo di Eraclea Dire Dio nel cinema: tappa romana del Religion Today Filmfestival alla FSC dell’Università Salesiana (c) 2005‐2014 Rome ‐ UPS ‐ All rights reserved | P.Iva 01091541001 | Powered by Joomla!®. https://www.unisal.it/index.php/notizie/vita-allups/1042-padre-federico-lombardi-dottore-honoris-causa-in-scienze-della-comunicazione-sociale 2/2 AGENZIA ANSA www.ansa.it 20/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://k4305081957.regioni.it/newpalm/headr_text.asp?5443 Giornalisti: premio De Carli a Bellocchio, Valli, Tornielli *Segue il testo in originale ---------------ANCHE IN: - AGI - ADNKRONOS - SIR: http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=299446 - LA PERFETTA LETIZIA: http://www.laperfettaletizia.com/2014/11/premio-giuseppe-de-carli-il-20-novembre.html - VATICAN INSIDER: http://www.lastampa.it/2014/11/20/esteri/vatican-insider/it/il-premio-de-carli-a-tornielli-bellocchioe-valli-uLNudG6h0L7tjbbaawC3dN/pagina.html - ZENIT: http://www.zenit.org/it/articles/tornielli-valli-e-bellocchio-vincitori-della-ii-edizione-del-premio-giuseppe-de-carli - ZENIT (ESP): http://www.zenit.org/es/articles/un-periodista-de-zenit-recibe-el-galardon-giuseppe-de-carli - LA DISCUSSIONE: http://www.ladiscussione.com/societa/item/39667-assegnato-il-premio-giornalistico-%E2%80% 9Cgiuseppe-de-carli%E2%80%9D.html?tmpl=component&print=1 - COPERCOM: http://www.copercom.it/home_page/notizie/00002125_Vincono_Valli__Tornielli__Bellocchio_e_Accattoli_.html - 16/30 - 24/11/2014 Testo notizia Torna ai Titoli ANSA (POL) - 20/11/2014 - 18.48.00 Giornalisti: premio De Carli a Bellocchio, Valli, Tornielli ZCZC8832/SXA XCI20723 R POL S0A QBXB Giornalisti: premio De Carli a Bellocchio, Valli, Tornielli (ANSA) - ROMA, 20 NOV - Daniele Bellocchio de L'Espresso, Aldo Maria Valli del Tg1 Rai e Andrea Tornielli de La Stampa sono i vincitori della seconda edizione del Premio giornalistico "Giuseppe De Carli". A Luigi Accattoli, storico vaticanista del Corriere della Sera, è invece stato assegnato il Premio alla carriera. La cerimonia di premiazione si è svolta questo pomeriggio presso la Pontificia Facoltà Teologica "San Bonaventura"-Seraphicum che, assieme alla Pontificia Università della Santa Croce, è partner accademico dell'Associazione "Giuseppe De Carli", promotrice del Premio istituito alla memoria del compianto vaticanista fondatore di Rai Vaticano. Tra i secondi classificati, la polacca Anna Artymiak, per la categoria testi, con una intervista pubblicata su Stacja 7, Alessandro Chiappetta, per la categoria filmati, con il documentario su Don Peppe Diana andato in onda su Rai Storia, e Salvatore Cernuzio, dell'Agenzia Zenit, per la categoria giovani. Menzioni speciali anche per Paola Bergamini (rivista Tracce), Francesco Muratori (La1 Radio Televisione Svizzera) e Giulio Serri (settimanale A Sua Immagine). I lavori pervenuti in questa edizione sono stati valutati da una giuria composta da Lucio Brunelli, Domenico Delle Foglie, Marina Ricci, Stefania Falasca, Domenico Paoletti, Donatella Negri, Santino Franchina e Carla Rossi Espagnet. (ANSA). GR 20-NOV-14 18:57 NNN http://k4305081957.regioni.it/newpalm/headr_text.asp?5443 1/1 IL SOLE 24 ORE www.ilsole24ore.com/ 23/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-11-23/un-dialogo-superficiale-081512.shtml?uuid=AB3lP9GC Un dialogo superficiale *Segue il testo in originale - 17/30 - SCIENZA & FEDE Un dialogo superficiale Un sondaggio mostra come gli italiani amino conciliare l'intervento divino e le spiegazioni scientifiche. È un bene? di Vincenzo Barone I ntervenendo sul caso Galileo, nel 1979, Giovanni Paolo II invitò gli intellettuali a rimuovere le «diffidenze» esistenti tra scienza e religione e a «dischiudere la porta a future collaborazioni». Da allora, ha preso corpo nel mondo cattolico una nuova teologia della natura, che non si contrappone alla scienza, ma pretende di trarre da essa alimento, presentandosi come il frutto di un lavoro condotto congiuntamente da scienziati e teologi, e spesso da scienziati-teologi. Non si tratta di un movimento rozzamente creazionista, ma di una corrente di pensiero almeno inapparenza più sofisticata, che diffonde l'idea che sia la scienza stessa a rinviare a Dio, indicando, con i suoi sviluppi più avanzati, un cammino verso la trascendenza. L'orizzonte generale entro cui questo programma si inscrive è contrassegnato da un mito ricorrente, quello del «dialogo tra scienza e fede». Le tesi di fondo della nuova teologia naturale sono, in realtà, facilmente confutabili: non esistono, all'interno della scienza, domande inevase di senso, né «strade verso Dio», a meno di non prendere sul serio amenità come il principio antropico, 0 di non credere - come taluni fanno - che il teorema di incompletezza di Godei e le relazioni di indeterminazione di Heisenberg segnalino delle insufficienze da colmare con una forma superiore di sapienza. Rimane, tuttavia, quella parola magica - «dialogo» -, che sembra rappresentare un valore in sé. Chi mai si opporrebbe a un dialogo, se non un intollerante fondamentalista? La compatibilità tra scienza e fede (quest'ultima intesa specificamente come credenza in un Essere trascendente che interviene nella natura) è stata oggetto di un sondaggio promosso dal Centro di documentazione interdisciplinare di scienza e fede della Pontificia Università della Santa Croce, diretto dall'astronomo e teologo Giuseppe TanzellaNitti (se ne trova un resoconto, a cura dell'astrofisico Matteo Bonato, sul sito www. disf.org, e un'esposizione più dettagliata sull'ultimo numero della rivista «Paradoxa»). A un campione rappresentativo della popolazione italiana è stato chiesto di esprimere un giudizio su una serie di affermazioni riguardanti le origini dell'uomo e dell'universo, e sul possibile ruolo svolto da Dio. Per ciò che riguarda la comparsa dell'uomo sulla Terra, il 42% degli intervistati ritiene che la specie umana si sia evoluta a partire da forme inferiori di vita con l'aiuto divino, mentre il 28% pensa che sia stato Dio a creare l'umanità. Il restante 30% ritiene che Dio non abbia avuto alcuna parte nell'evoluzione umana. I risulta- li metodo scientifico ha precise regole del gioco che l'opinione pubblica non conosce a causa delle carenze del nostro sistema educativo ti relativi all'origine dell'universo mostrano un andamento simile: il 45% degli intervistati ritiene che l'universo sia stato creato da Dio e che, al tempo stesso, la scienza possa spiegarne l'origine, mentre il 27% è del parere che l'universo sia stato creato da Dio e che la scienza non sia in grado di spiegarne l'origine. Solo il 28% crede che l'origine dell'universo sia spiegabile in termini puramente scientifici. Il dato che fa riflettere è che per quasi la metà dei nostri connazionali la spiegazione scientifica e l'azione di Dio possono tranquillamente coesistere nella visione del mondo naturale. I cattolici trovano questo fatto «incoraggiante» e plaudono aH'«aperturainterdisciplinare» degli italiani. A uno scienziato, e a chiunque abbia a cuore la salute culturale della società, l'esito del sondaggio, invece, non può che apparire deprimente, giacché dimostra - e purtroppo non è una sorpresa - che nel grande pubblico regna una profonda incomprensione del metodo scientifico. In una famosa conferenza del 1941 su «Scienza e religione» (la si può leggere in Pensieri degli anni difficili, Bollati Boringhieri, 2014) Einstein spiegò che il «compito della scienza è quello di stabilire regole generali che determinino la connessione reciproca fra gli oggetti e gli eventi nello spazio e nel tempo», e aggiunse: «Quanto più un uomo è conscio dell'ordinata regolarità di tutti gli eventi, tanto più salda diventa la sua convinzione che non vi è posto, accanto a questa regolarità, per cause di natura differente. Per lui né la legge della volontà umana, né la legge della volontà divina esistono come causa indipendente degli eventi naturali». Il principio secondo cui non possono essere introdotti nel cosmo elementi di intenzionalità non è un aspetto secondario e negoziabile della scienza, ma uno dei suoi valori costitutivi, una regola imprescindibile del gioco. È grazie a questo «postulato di oggettività», come lo chiamava il grande biologo francese Jacques Monod (non a caso uno dei bersagli preferiti dei teologi cattolici), che la scien- za è progredita e ha accumulato successi: respingendolo, non si costruisce un sapere più ricco e «interdisciplinare»; semplicemente, si esce dalla scienza. È peraltro evidente, sul piano logico, che se anche in un solo caso (al momento del Big Bang, per esempio, o nella transizione verso il genere Homo) ipotizzassimo un intervento soprannaturale, non avremmo motivo - a meno di non voler porre limiti a Dio - per non ammettere interventi simili in qualunque altra situazione. Ne deriverebbe una conoscenza del tutto arbitraria, non assoggettabile a controllo: qualcosa di profondamente diverso da quella precisa forma culturale che va sotto il nome di scienza. Bisogna dunque essere chiari: il dialogo tra scienza e fede - questa ipotetica Grosse Koalition dello spirito - è impossibile, per l'essenza stessa delle due parti. Affermare ciò non significa essere fondamentalisti o inclini al conflitto; significa solo essere coerenti. E infine, il fatto che la gente sappia, magari in modo superficiale, del Big Bang e dell'evoluzione, ma consideri questi processi governati da Dio, ci dice anche un'altra cosa: che la vera alfabetizzazione scientifica non passa attraverso la somministrazione di curiosità e di informazioni inpillole,bensì attraverso una più ardua opera di educazione ai meccanismi di funzionamento della scienza. LA GAZZETTA DI VIAREGGIO www.lagazzettadiviareggio.it 24/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.lagazzettadiviareggio.it/pietrasanta/2014/11/omaggio-a-romano-cosci-da-sabato-una-retrospettiva-sultema-del-sacro/ Omaggio a Romano Cosci: da sabato una retrospettiva sul tema del sacro *Segue il testo in originale ---------------ANCHE IN: - LUCCA IN DIRETTA: http://www.luccaindiretta.it/versilia/item/36699-pietrasanta-mostra-a-palazzo-moroni-perricordare-romano-cosci.html - VERSILIA TODAY: http://www.versiliatoday.it/evento/2014/11/25/pietrasanta-omaggia-romano-cosci/ - 18/30 - ANNO 3° GIOVEDÌ, 27 NOVEMBRE 2014 - RECTE AGERE NIHIL TIMERE Giornale Politico - Artistico - Amministrativo - Letterario e Teatrale Prima Cronaca Rubriche Lucca Politica interSvista Garfagnana Cultura L'evento Economia Brevi Sport Massarosa Enogastronomia Camaiore Confcommercio Pietrasanta Ce n'è anche per Cecco a cena Forte dei Marmi A. Versilia Meteo Cinema Massa e Carrara PIETRASANTA Omaggio a Romano Cosci: da sabato una retrospettiva sul tema del sacro lunedì, 24 novembre 2014, 16:43 Una mostra per ricordare Romano Cosci, l'artista pietrasantese scomparso all'inizio dell'estate. Per iniziativa del Circolo Fratelli Rosselli e dell'assessorato alla cultura, si aprirà sabato, alle ore 17.30, una retrospettiva dedicata al tema del sacro, nell'inedita cornice di Palazzo Moroni. L'occasione è data dai festeggiamenti alla Madonna del Sole. Alle ore 15.30, infatti, si terrà la presentazione della ristampa del volume “Centenario dell’incoronazione della Madonna del Sole” di Danilo Orlandi, nel chiostro di Sant'Agostino, curata dal Circolo Rosselli; interverrà anche l'arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. A seguire, alle ore 17.30, l'inaugurazione della mostra di Romano Cosci e alle ore 18 è prevista la Santa Messa in Duomo con lo scoprimento dell’immagine della Madonna del Sole; infine, alle ore 21, si svolgerà un concerto per organo e soprano, sempre in Duomo. Il tema del sacro è fortemente ricorrente nel percorso creativo di Romano Cosci, una sorta di pellegrinaggio, una ricerca interiore, l'esigenza di guardare in alto, oltre il visibile, pur essendo un uomo con i piedi ben saldi a terra. In mostra saranno esposti disegni, pitture e sculture interamente dedicate al sacro: una selezione delle opere che composero la mostra “In cammino con Cristo”, l'esposizione realizzata nel 2012 presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, nel prestigioso Palazzo dell'Apollinare. “La sua scomparsa ai primi di giugno ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità artistica – afferma il sindaco Domenico Lombardi - Cosci era un artista completo, talentuoso, modesto come solo i grandi lo sono, diretto e sagace come i veri toscani, attento osservatore. Ecco perché il suo dialogo con il sacro ha toccato le corde più profonde dello spirito e dell'emozione; un'emozione che ha saputo trasmettere in tutti coloro che hanno avuto la possibilità di ammirarne le opere”. “Questa mostra di arte sacra da realizzare a Pietrasanta era uno dei suoi desideri – spiega Alessandro Tosi, presidente del Circolo Fratelli Rosselli – e per noi che lo abbiamo conosciuto e stimato è un dovere portarlo a compimento. Avremmo voluto fare tante altre cose insieme a Romano, sicuramente il suo contributo ci mancherà ma il “suo cuore d'artista” sarà per sempre con noi”. Romano Cosci, classe 1939, si è formato negli anni Cinquanta nel clima stimolante dei laboratori di scultura e delle fonderie d'arte versiliesi sotto la guida di figure prestigiose come Leonida Parma e Ferruccio Vezzoni e ha avuto come maestro e amico Pietro Annigoni. Ha insegnato fino al 1986 discipline pittoriche nei licei artistici di Carrara e Grosseto. Si è avvalso di un ventaglio straordinario di registri espressivi passando dall'affresco, al marmo, al bronzo, alla terracotta, al mosaico e a ogni altro genere di pittura. La mostra sarà visitabile sino al 14 dicembre. ALTRI ARTICOLI IN PIETRASANTA Supporters mercoledì, 26 novembre 2014, 15:59 Frana in via Pozzone: l'Unione dei comuni chiede l'intervento della regione A seguito degli eventi di pioggia intensi del gennaio 2014 si è verificato un dissesto nella zona boscata in loc. Buongiorno nella frazione di Vallecchia. La situazione del versante si è poi aggravata nel mese di luglio RICERCA NEL SITO Vai GENTE VENETA www.genteveneta.it 25/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.genteveneta.it/public/appuntamento.php?id=3875 A Venezia la presentazione del libro "Genesi e big bang. Parallele convergenti" *Segue il testo in originale - 19/30 - Appuntamento : A Venezia la presentazione del libro "Genesi e big bang. Parallele convergenti" 27/11/14 15.37 GENTE VENETA | APPUNTAMENTO Martedi, 25 Novembre 2014 A Venezia la presentazione del libro "Genesi e big bang. Parallele convergenti" sezione "Scienza e fede" dello Studium cattolico veneziano organizza la presentazione del libro di Piero L aBenvenuti (Università di Padova) e Filippo Serafini (Pontificia Università della Santa Croce di Roma) "Genesi e big bang. Parallele convergenti" che affianca, nello stesso testo e con un linguaggio accessibile e coinvolgente, due narrazioni dell'origine dell'universo: quella biblica e quella che proviene dalla scienza moderna. L'appuntamento è fissato per martedì 25 novembre, alle ore 17.30, presso la Sala Sant'Apollonia a Venezia: insieme ai due autori interverranno Simone Morandini (Facoltà Teologica del Triveneto), Daniele Spero e Francesco Berengo (Studium cattolico veneziano). 0 Commenti ! Gente Veneta Entra Condividi " Preferita & Ordina dal più recente Inizia la discussione... 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La Madonna continui a vegliare su questa … Tutti i commenti » Articolo pubblicato su Gente Veneta Copyright 2014 © CID SRL P.Iva 02341300271 http://www.genteveneta.it/public/appuntamento.php?id=3875 http://www.genteveneta.it/public/appuntamento.php?id=3875 Pagina 1 di 2 EL PAIS http://www.elpais.com argomento Citazioni Università e/o professori El poder de un papa con un teléfono *Segue il testo in originale - 20/30 - 27/11/2014 ESPAÑA El poder de un papa con un teléfono Francisco afronta los escándalos de abusos sexuales en la Iglesia cara a cara PABLO ORDAZ Roma 27 NOV 2014 - 23:20 CET Archivado en: Papa Francisco Papa Clero Agresiones sexuales Delitos sexuales Iglesia católica Delitos Cristianismo Religión Justicia Un papa con un teléfono es un peligro inesperado. Si a los ultraortodoxos de la Iglesia católica —que los hay a manojos y están esperando agazapados a que Francisco se dé un tropezón con sus gastados zapatones negros— ya les pone de los nervios que el Pontífice vaya por ahí en un utilitario pidiendo justicia social y un poco de mano ancha con las ovejas descarriadas, lo que les faltaba es que Jorge Mario Bergoglio dedique las tardes a llamar por teléfono a quienes, en vez de a Dios, encontraron al diablo disfrazado de cura. La decisión de Francisco, que él mismo confirmó el pasado martes durante el vuelo de regreso de Estrasburgo, de llamar al joven de Granada, pedirle perdón y animarlo a que fuese donde el obispo a denunciar los abusos, no es más que la continuación de una política de tolerancia cero contra la pederastia iniciada por Benedicto XVI. Porque, como explica Davide Cito, sacerdote y profesor de Derecho Canónico en Roma, fue Joseph Ratzinger quien, en 2010, endureció la ley penal vaticana a tenor del aluvión de casos destapados en los últimos años. “Lo que sí ha cambiado”, dice el padre Cito, “es la actitud del Papa”. “Si Benedicto XVI fijó las líneas para que la Iglesia no siguiera escondiendo los abusos, Francisco se siente además llamado a actuar personalmente”, explica. Es, como le llamaban en Argentina, “un hombre de gobierno”. Alguien que, como él mismo admitió el pasado martes, está “sufriendo mucho” al descubrir los casos de abusos y corrupción, pero que tiene claro que la “verdad no se debe esconder”. Si a esa máxima se le añaden dos declaraciones más efectuadas en anteriores viajes, se podrá entender qué está sucediendo en la Iglesia. Durante el vuelo de regreso de Río de Janeiro dejó claro —para quien todavía en el Vaticano no parece haberlo entendido— que una cosa son los pecados y otras los delitos: “Y los abusos de menores son delitos”. Y durante el vuelo de regreso a Tierra Santa advirtió de que nadie quedará libre de escrutinio, por púrpura que sea su vestimenta. “En este problema no habrá hijos de papá. Hay tres obispos que están bajo investigación. No existen privilegios”. Ya lo dejó claro también cuando, el pasado mes de julio, después de poner en marcha una comisión para estudiar a fondo el drama, lanzó un mensaje muy contundente de perdón invitando a su casa, la residencia de Santa Marta, a seis víctimas de abusos de religiosos y sacerdotes, tres hombres y tres mujeres, llegados de Alemania, Inglaterra e Irlanda. “Pido perdón humildemente por los pecados y crímenes graves de abusos sexuales cometidos por el clero. También por los pecados de omisión por parte de los líderes de la Iglesia que no han respondido adecuadamente a las denuncias presentadas”. Como anoche se encargaba de recordar el profesor Davide Cito, “lo que ya nadie debe dudar es que estamos ante un delito civil, no canónico. No se trata de una herejía, sino de pederastia. Y hay que denunciarlo ante la policía”. © EDICIONES EL PAÍS S.L. ETV www.etv.err.ee argomento Interviste http://etv.err.ee/l/kultuurisaated/ajalik_ja_ajatu Ajalik ja ajatu: Peetruse linn ja Maarja maa *Segue il testo in originale - 21/30 - 01/11/2014 (/) F Ajalik ja ajatu: Peetruse linn ja Maarja maa, 9 1.11.2014 12:00 Saatesari: Ajalik ja ajatu (http://etv.err.ee/l/kultuurisaated/ajalik_ja_ajatu) 1540. aastal rajas Ignatius Loyola Jesuiitide ordu ehk Jeesuse Seltsi. Mungaordu eesmärgiks oli katoliku usu uuendamine, ulatuslik misjon ja hariduse edendamine. Tänapäeval on Roomas seitse Paavstlikku ülikooli, kaks Atheneumi ja 11 Paavstlikku instituuti. Need töötavad dialoogis teaduse ja teadlastega, usklike ning mitteusklikega. Saates Rooma Püha Risti Ülikooli professor teadusfilosoof Juan José Sanguineti, preester Edmundo Javier de la Vega, katoliiklane Marge-Marie Paas ja teoloog Arne Hiob. Režissöör Aile Ellmann, operaator Felix Grossmann, helirežissöör Enn Laidre, toimetaja Katrin Seppel. Soovita Jaga Ole oma sõpradest esimene, kes seda soovitab. Share Share Share Share More0 RADIO VATICANA www.radiovaticana.org 02/11/2014 argomento Interviste ! http://it.radiovaticana.va/news/2014/11/02/defunti_don_maspero,_nella_morte_incontriamo_la_vita/1109966 Defunti: don Maspero, nella morte incontriamo la vita *Segue il testo in originale - 22/30 - Defunti: don Maspero, nella morte incontriamo la vita Nel pomeriggio alle 18.00 il Papa presiede alle Grotte Vaticane un momento di preghiera per i Sommi Pontefici defunti. E, nel giorno in cui si commemorano tutti i defunti, sono tanti, credenti e non credenti, a recarsi nei cimiteri per sostare sulle tombe dei propri cari. Ma oggi la morte, forse tante volte anche in ambito ecclesiale, nelle omelie, viene sottaciuta, omessa, quasi ad esorcizzarla. Federico Piana ne ha parlato con don Giulio Maspero, docente di Teologia alla Pontificia Università della Santa Croce: 0:00 R. - E’ proprio vero questo ed è anche - in un certo senso - naturale: perché fa paura, perché viviamo nell’illusione che la morte non ci sia. Però, poi la morte c’è! E’ bello vedere - secondo me - come in alcuni libri per bambini si parla di morte, perché i bambini che sono così vicini alla sorgente della vita, sono in qualche modo più capaci di reggere il tema. Penso che sia importante imparare da loro: non avere paura di guardare quello che in fondo è una nascita. Sappiamo che nasciamo alla vita, anche nel caso dei martiri o dei santi il momento della morte si chiama Dies Natalis, il giorno della nascita al cielo, quando saremo cioè in quella vita che è per sempre. D. - Don Giulio, che rapporto dobbiamo avere con i nostri defunti? R. - Per me la morte ha cambiato faccia - potremmo dire - quando è morto mio padre: in un certo senso il bene che ci siamo voluti e proprio anche il sentirlo vicino è così intenso che, da quando è successo, la morte è come se fosse abitata da qualcuno. Io sono sicuro che al di là della morte mi aspetta mio padre e quindi mi fa meno paura. Penso che questo sia ciò che ha fatto Cristo con noi: Dio stesso si mette nella morte per renderci la morte - in un certo senso - un’occasione per incontrare la vita. Dobbiamo pregare e parlare con i defunti. Io penso che sia molto importante questo piccolo consiglio: parlare con i defunti, rivolgersi a loro, pregare quando andiamo al cimitero e pregare anche tutti i giorni… Basta un “Eterno riposo”. Sapere che i defunti che sono in cielo pregano per noi e per quelli che sono in Purgatorio noi preghiamo per loro, ma anche loro ci aiutano, intercedono per noi. Quindi è un continuare ad aiutarci a volerci bene. Vatican Radio All the contents on this site are copyrighted ©. IL SUSSIDIARIO www.ilsussidiario.net 07/11/2014 argomento Interviste http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2014/11/7/SCIENZA-e-FEDE-Attenti-a-chi-vuole-sostituire-l-io-colcervello/551863/ Scienza & Fede/ Attenti a chi vuole "sostituire" l'io col cervello *Segue il testo in originale - 23/30 - CULTURA SCIENZA & FEDE/ Attenti a chi vuole "sostituire" l'io col cervello Valeria Ascheri INT.Juan José Sanguineti venerdì 7 novembre 2014 Oggi le neuroscienze, oltre a costituire un importante campo di ricerca, rappresentano anche una moda culturale. Spopolano nei convegni e sono entrate di diritto nelle terze pagine dei quotidiani, là dove prima c'erano la letteratura e la filosofia. Conoscere l'attività celebrale in che modo contribuisce a comprendere meglio la natura umana? La spiritualità e le scelte morali sono determinate in qualche modo dalla fisiologia umana? Qui le strade si dividono, se è vero che alcune risposte fornite sul terreno delle neuroscienze portano a destituire di fondamento molte parole della tradizione culturale occidentale, come "anima", "natura", "morale". Ilsussidiario.net ne ha parlato con Juan José Sanguineti, filosofo, docente di antropologia e neuroscienze nell'Issr all'Apollinare (Pontificia Università della Santa Croce, Roma). Professore, come possono convivere nell'uomo del XXI secolo la dimensione scientifica e quella spirituale, che sembrano così contrastanti? Sia per Giovanni Paolo II sia per Benedetto XVI la questione dell'integrazione tra il mondo religioso, teologico e di fede e il mondo scientifico era fondamentale, ma lo è anche per papa Francesco (nel 2008 all'Università Cattolica di Buenos Aires tenni una conferenza sulle neuroscienze e l'allora Arcivescovo della capitale era tra i presenti…). Queste due dimensioni, spirituale e fisica, possono sembrare contrastanti perché sono diverse e alcuni non riescono ad integrarle bene e le vivono come una specie di "schizofrenia" intellettuale… Invece? Invece nella Chiesa esiste una lunghissima tradizione di unione tra la fede biblica e religiosa in Cristo e il Logos, che diventa il logos filosofico e scientifico: si tratta di venti secoli di integrazione. Quindi non è così una novità, ma c'è la necessità costante di ricordarlo e di saper integrare le due visioni. Oggi, con la crisi dei fondamenti della scienza e i limiti e le difficoltà che incontra la tecnologia, e la crisi della fede, la diffusione di una cultura secolarizzata e di una mentalità postmoderna atea o agnostica, la riflessione su questo tema è ancora attuale? Proprio perché c'è una crisi della scienza e della tecnologia, e anche di fede, la riflessione su questo tema non è soltanto attuale ma urgente. In altri tempi, senza queste "crisi", si davano per scontate molte cose. Invece oggi è importante tornare a riflettere sul senso della scienza e della tecnica e sulla capacità che ha la fede cristiana di illuminare questi ambiti della razionalità. Il problema è piuttosto dare un senso a tutte quelle scoperte delle scienze sperimentali, da collegare con la filosofia, e di dare pure un senso alla tecnologia, che rischia di essere fine a se stessa e quindi di non tenere conto dei fini naturali umani, sociali e personali. La tecnologia è strumentale? Certamente: non può essere un fine assoluto, deve servire alla persona e alla società. Per quanto riguarda la secolarizzazione, il beato Alvaro del Portillo, recentemente portato agli altari, era solito distinguere una forma positiva e una negativa di secolarizzazione. La prima consiste nel fatto che, se nel medioevo la scienza era molto subordinata alla teologia, poi a partire dal Rinascimento si è aperto l'ambito di autonomia, del tutto legittima, delle diverse scienze secolari. La secolarizzazione negativa sarebbe invece legare l'autonomia e l'indipendenza dalle singole scienze al rifiuto di Dio, della trascendenza e di ogni rapporto con il senso profondo dell'uomo che si manifesta nella sua religiosità. Quali novità ha portato la filosofia della mente alla riflessione filosofica e alla nuova ricerca sulle neuroscienze? La filosofia della mente è ormai da diversi anni in primo piano e pone una serie di tematiche al centro dell'attenzione: oltre alla mente, anche l'io, la cognizione, il problema dell'intelligenza artificiale, eccetera. Per quanto riguarda le neuroscienze e la filosofia, la questione si gioca molto in questi termini: riduzionismo oppure inclusione in un'antropologia filosofica. Riduzionismo nel senso di considerare la neuroscienza come una pura scienza empirica e soltanto materiale, che non apre pertanto l'orizzonte alla vita spirituale, ma rimane chiusa in se stessa, quasi neurofisiologia, o invece includere la neuroscienza, rispettandone l'autonomia, in una visione antropologica. A questo scopo è necessario elaborare una buona ontologia, a mio parere basata sulle "tre menti": la mente personale dell'uomo, la mente animale (perché noi abbiamo molto in comune con gli animali) e la "mente" artificiale — in senso analogico — ossia la mente tecnologica dei sistemi intelligenti, che richiama molto l'intelligenza umana. Anima, spirito, coscienza, psiche, mente, cervello: per non fare confusioni, come si distinguono e come dovremmo parlarne in modo corretto? A queste grandi tematiche della neuroscienza (o neurofilosofia), aggiungerei anche quelle di "io", di "persona" e anche di "corpo", perché oggi si insiste molto sul fatto che il cervello bisogna considerarlo unito al corpo umano e non isolatamente, come, allo stesso modo, la mente umana bisogna vederla unita alla persona e non separatamente. Pertanto c'è la persona e il suo corpo, poi nella persona c'è l'io e una dimensione che si può chiamare anima, spirito, psiche. Lo spirito può indicare le funzioni più alte, la psiche invece indica piuttosto la parte animatrice delle funzioni biologiche o sensitive. Lei parla anche di "corpo elevato", che significa? Si tratta di una nozione interessante che viene dalla fenomenologia. Una stessa realtà acquista un'altra dimensione quando è per così dire "informata" da un livello gerarchico superiore (non è la stessa la corporeità di una pietra, o di un gatto o di una persona). Quindi la nozione stessa di corpo cambia (nella lingua tedesca si distingue tra corpo vivente, Leib, e corpo come volume, tridimensionale, Körper). Così, quando si parla di cervello animale e di cervello personale, bisogna considerare che il cervello umano fa parte di un corpo più "alto'" del corpo di un animale. Questo significa evitare l'univocità e lavorare con un'analogia semantica importante. Quali sono gli elementi o i contributi più rilevanti che il nuovo paradigma delle neuroscienze può dare all'antropologia? E a suo parere, quali sono i problemi da risolvere o le questioni più importanti da approfondire nel prossimo futuro? I contributi più rilevanti sono tantissimi. Ad esempio, l'importanza della dimensione sociale dell'uomo ossia dell'empatia, rilevata dagli studi di neuroscienze, e non solo per motivo dei neuronispecchio, un fatto ormai molto risaputo. Un altro punto è la questione dell'integrazione: si vede sempre più chiaro che il sistema nervoso è un sistema integrativo dove le cose più piccole, come i diversi sensi e le diverse "agenzie", di tipo livello emotivo basso o medio o alto, sono integrate in modo sistemico e gerarchico. Nel cervello tutto è integrato, e quello che non è integrato funziona male, perché è separato e isolato, cosa che può in alcuni casi anche portare a conseguenze patologiche. Un altro tema è il ruolo delle emozioni nella coscienza e anche nel pensiero. Il rapporto tra passionalità e razionalità è interessante e molto ricco per l'incidenza che hanno le emozioni nel pensiero razionale e viceversa. Infine, a mio parere, è importante approfondire la complessità e il cervello… Perché? È indubbio che il cervello è l'organo più complesso dell'universo: una galassia è quasi elementare nei confronti del cervello umano, data la quantità dei livelli di connessioni interne, il rapporto con gli altri cervelli e con l'ambiente esterno. Si tratta insomma di un sistema con sottosistemi e via dicendo. Ci sono alcuni progetti che tentano di studiarlo, come l'Human Brain Project — che mira ad elaborare una specie di supercomputer che possa ricostruire e simulare il cervello dal punto di vista quantitativo — o il Brain Activity Map, sorto con lo scopo di "mappare" tutto il cervello, come era stato il progetto Genoma per il Dna di anni fa. Saranno progetti certamente utili, ma il mio cervello sarà sempre diverso da quello del mio vicino: ogni persona con una sua storia ha il suo proprio cervello, molto diverso, e quindi i modelli e le soluzioni dei problemi sono necessariamente personali. Questo non accade con problemi tecnici o con questioni di tipo fisico o chimico. L'uomo è complesso e questa complessità è evidente appunto nel cervello. Con metodi quantitativi non si arriva a dominare e a controllare il cervello umano. Bisogna utilizzare altri metodi di tipo qualitativo e fenomenologico, senza negare che la parte quantitativa sia utile, ma il suo apporto è, in questo caso almeno, molto parziale. In che modo le neuroscienze possono "incidere" nella concezione cristiana dell'uomo? Possono modificare la visione tradizionale di uomo come corpo materiale e anima spirituale? Tutti oggi sono d'accordo sul fatto che le neuroscienze stanno dando un contributo importante per acquisire una concezione dell'uomo meno "spiritualistica", dove si vede l'importanza del corpo umano e del sistema nervoso anche per capire in parte comportamenti religiosi e morali. Questo non necessariamente ha una ricaduta materialistica, semplicemente ci aiuta a comprendere meglio l'uomo nella sua integralità. Approfondendo la questione, si deve dire che però la visione dualistica è legata ad un certo tipo di spiritualismo vicino al razionalismo, dove il corpo era tralasciato o molto separato dalla mente. Mentre invece, se andiamo ad una tradizione cristiana biblica e anche medioevale — si pensi ad Avicenna, ad Alberto Magno e a Tommaso d'Aquino, alle prime università del tardo medioevo e all'inizio del rinascimento, come le università di Bologna, La Sapienza di Roma, di Salerno — la ricerca sul cervello era molto importante, anche se basata su una vecchia fisica. Quindi non è completamente vero che la visione cristiana sia stata sempre spiritualistica. No, infatti. E' a partire dai secoli del razionalismo che c'è stata una spaccatura: da una parte sono nate le scienze empiriche e dall'altra tutto quello che era spiritualità e moralità ha seguito una via troppo spiritualistica e si è perso il legame con un naturalismo autentico. Ci sono stati due momenti storici importanti per il cristianesimo e per il suo rapporto con le scienze naturali e con un naturalismo corretto: dapprima l'incontro del cristianesimo sin dalla nascita con il logos greco e il mondo scientifico; in secondo luogo, il rinascimento, preceduto da due o tre secoli di fermento intellettuale, quando grazie alla nuova scienza naturale nascono la nuova biologia e la nuova neuroscienza. Non possiamo pensare che la neuroscienza presenti una sfida alla visione cristiana come se fosse una novità assoluta o possa essere in qualche modo una minaccia. Al contrario, è un'ottima opportunità per conoscere meglio la natura umana. © Riproduzione riservata. AGENZIA ZENIT www.zenit.org argomento Interviste http://www.zenit.org/it/articles/dio-e-comunicazione-per-eccellenza Dio è comunicazione per eccellenza *Segue il testo in originale - 24/30 - 13/11/2014 13/11/2014 Dio è comunicazione per eccellenza | ZENIT - Il mondo visto da Roma Il mondo visto da Roma http://www.zenit.org/it/articles/dio-e-comunicazione-per-eccellenza Dio è comunicazione per eccellenza Intervista a Elisabetta Lo Iacono e Giovanni Tridente, autori del libro dedicato a Giuseppe De Carli che verrà presentato il 20 novembre al Seraphicum, durante la cerimonia del "Premio De Carli" Roma, 13 Novembre 2014 (Zenit.org) Nicola Rosetti | 86 hits Giovedì 20 novembre alle 16.30 presso la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura – Seraphicum avverrà la cerimonia di premiazione del “Premio De Carli”, promosso dall’Associazione Culturale Giuseppe De Carli per l’informazione religiosa. Nell’ambito della manifestazione, verrà presentato il volume “Dio è comunicazione per eccellenza. Giuseppe De Carli professionista a servizio della verità”, edito dalle Edizioni Santa Croce. Per conoscere meglio l’associazione, il premio e il libro, abbiamo intervistato Elisabetta Lo Iacono, presidente dell’associazione e docente di "Mass media" presso la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura Seraphicum, e Giovanni Tridente, professore incaricato di “Etica Informativa” ed “Analisi e Pratica dell’informazione” presso la Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, che hanno curato il volume presentato. *** Dott.ssa Lo Iacono, come é nata l’Associazione Culturale Giuseppe De Carli e il premio ad essa collegato? L’associazione è nata nel gennaio del 2012 con lo scopo di ricordare la grande figura umana e professionale di Giuseppe De Carli, ma anche con la volontà di fare tesoro dei suoi insegnamenti e, in particolare, di tenere viva questa eredità soprattutto a favore dei più giovani verso i quali indirizzava sempre la sua attenzione e fiducia, atteggiamento non così comune nell’ambiente giornalistico. Valutando le iniziative da promuovere per il perseguimento di questi obiettivi, abbiamo pensato all’opportunità di creare un Premio che mettesse in luce quei lavori, nell’ambito dell’informazione religiosa, realizzati secondo quella professionalità e sensibilità che caratterizzavano l’operato di De Carli. Quest’anno, peraltro, abbiamo ampliato il numero dei premiati, un modo per portare alla ribalta un maggior numero di lavori: i primi tre delle categorie testi scritti, filmati e giovani. La cerimonia di premiazione, inoltre, rappresenta anche un’occasione di dibattito e riflessione su questo particolare ambito dell’informazione, attraverso il coinvolgimento di personalità del mondo ecclesiastico e del giornalismo, per creare un terreno di confronto utile a un crescente dialogo e collaborazione ai fini di un’adeguata comprensione e trasmissione degli eventi ecclesiali che, come ci ricorda papa Francesco, necessitano di una particolare ermeneutica. Può presentare ai nostri lettori il volume “Dio è comunicazione per eccellenza”? http://www.zenit.org/it/articles/dio-e-comunicazione-per-eccellenza 1/2 13/11/2014 Dio è comunicazione per eccellenza | ZENIT - Il mondo visto da Roma L’intenso dibattito sviluppato nel corso della cerimonia dell’anno scorso, attorno allo stato dell’informazione religiosa, ci ha fatto pensare a una pubblicazione che ne raccogliesse gli atti, rappresentando di fatto una dettagliata testimonianza su questo primo evento: da coloro che hanno portato il proprio saluto ricordando De Carli agli ospiti della tavola rotonda, dai vincitori alle immagini che raccontano i momenti salienti ed emozionanti della giornata. Ovviamente non manca una parte introduttiva sull’Associazione, i suoi obiettivi, la biografia di De Carli per conoscerne a fondo la figura, così come la bibliografia. Degna di interesse anche l’appendice che riporta le relazioni della giornata di studio, organizzata lo scorso giugno con la Pontificia Università della Santa Croce, sul tema “I viaggi dei Papi: tra diplomazia e comunicazione”, con le relazioni di mons. Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario di Papa Ratzinger, e di Marco Tosatti, Vaticanista di La Stampa-Vatican Insider. Una pubblicazione che, senza troppe pretese, punta a documentare il primo passo importante di questa Associazione, su un percorso che abbiamo intrapreso in ricordo e come omaggio a Giuseppe De Carli, ma anche a servizio dell’informazione religiosa, un ambito nel quale, da cattolici e operatori dei media, crediamo fortemente. Dott. Tridente, perché avete dato al volume questo titolo? “Dio è comunicazione per eccellenza” era una delle consapevolezze a cui era giunto Giuseppe De Carli nel corso della sua carriera. Tra l’altro, oltre alla preparazione in Filosofia, aveva deciso di conseguire un baccellierato proprio in Teologia. Giuseppe era convinto che per essere un buon informatore di ciò che attiene alla sfera religiosa occorreva innanzitutto formarsi, acquisire la preparazione adeguata per fornire un servizio utile, chiaro e soprattutto veritiero. Dire che “Dio è comunicazione per eccellenza” significa anche tracciare l’orizzonte verso cui un comunicatore cattolico deve tendere: essere in un certo senso all’altezza di questa professione e svolgere un compito di “eccellenza”, per assomigliare quanto più possibile a Dio, in quanto trasmettitore di verità. Se Dio è comunicazione per eccellenza, chi è il giornalista? Il giornalista ha un compito arduo ed è quello di servire la verità. Molte volte questa verità non è facilmente raggiungibile, risulta annebbiata, difficile da far emergere per tante ragioni. A questa verità appartengono anche le questioni di fede. In questo, però, l’informatore religioso non farà della facile partigianeria, ma si sforzerà di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per portare ad altri la ricchezza che caratterizza queste acquisizioni. Tra i mezzi utili, come dicevamo, c’è innanzitutto la formazione, che richiede la consapevolezza umile dei propri limiti e tanta voglia di mettersi in gioco ogni giorno. Soltanto in questo modo, ciò che apparentemente è solo una professione si converte in un servizio disinteressato a favore dei propri lettori, ascoltatori e spettatori. (13 Novembre 2014) © Innovative Media Inc. http://www.zenit.org/it/articles/dio-e-comunicazione-per-eccellenza 2/2 FAMILLE CHRÈTIENNE www.famillechretienne.fr 18/11/2014 argomento Interviste http://www.famillechretienne.fr/croire/pape-et-vatican/tout-ce-qu-il-faut-savoir-sur-le-synode-de-la-famille-151944 «La vérité ne se réduit pas à des formules, mais elle est contenue dans les formules» *Segue il testo in originale - 25/30 - DOSSIER Tout ce qu’il faut savoir sur le Synode de la famille « La vérité ne se réduit pas à des formules, mais elle est contenue dans les formules » CHRONIQUE | Le synode au jour le jour | 18/10/2014 | Par Antoine Pasquier L’Église doitelle modifier son langage pour être mieux comprise ? Éléments de réponse avec Norberto González Gaitano, professeur d’opinion publique à l’Université pontificale de la SainteCroix et coordinateur du groupe de recherche international Family and Media. Au cours du Synode sur la famille, il a été plusieurs fois question d’adapter le langage de l’Eglise afin que sa doctrine sur la famille, le couple et la sexualité soit mieux comprise. La manière dont l’Eglise s’exprime estelle un frein à l’acceptation de son enseignement ? Il faut distinguer les textes du Magistère, ceux de la prédication et les témoignages. Les textes du Magistère sont très beaux et très vrais, pensons à Gaudium et spes, Familiaris consortio ou encore à l’encyclique Caritas in veritate. Mais personnellement, je ne connais personne qui ce soit converti par les textes du Magistère, à la différence de la Bible. Le problème se trouve au niveau du langage de la prédication et du témoignage. Prenons un exemple. Autrefois, dans la prédication, il y avait peutêtre trop d’insistance sur l’impureté, et pas assez sur la chasteté. Aujourd’hui encore, les prédicateurs ne parlent pas assez de la chasteté, et n’expliquent pas suffisamment cette vertu qui préserve l’amour de la corruption. Nous pourrions dire la même chose sur l’amour. L’amour peut être sentiment, l’amour peut être sexualité, l’amour peut être amitié, l’amour peut être sentimentalisme, mais diton suffisamment que l’amour, c’est d’abord se donner soimême. Savonsnous l’expliquer ? S’il est difficile de se convertir à travers des textes, il est en revanche plus facile de le faire à travers des témoignages proches, mais des témoignages qui montrent concrètement ce qu’est l’amour, la famille ou encore la sexualité. Certains participants au Synode ont émis le souhait de modifier des expressions comme « intrinsèquement désordonnés » ou « péché grave ». Si l’Eglise changeait certaines formulations, son message passeraitil mieux ? On parle trop du langage. Le problème ne vient pas du langage, mais de la compréhension de la substance des choses. La vérité ne se réduit pas à des formules, mais elle est contenue dans les formules. Si je possède la vérité que quelques formules renferment, je possède la vérité et non ces formules. Mais si la personne n’est pas possédée par la vérité vers laquelle pointent les formules, elle ne sera pas en mesure de l’exprimer avec ses propres paroles. Elle risque alors de répéter des slogans, des stéréotypes, une doctrine morte. Il faut s’approprier la vérité recueillie dans les formules pour en témoigner. Si nous voulons changer la culture des médias, nous devons d’abord changer la culture Les médias s’intéressent surtout à ce qui est écrit dans les textes du Magistère. N’ontils pas une part de responsabilité dans le rejet du vocabulaire utilisé par l’Église ? Les médias reflètent la culture dominante, c’estàdire une culture hypersexualisée. Si nous voulons changer la culture des médias, nous devons d’abord changer les familles, changer les personnes, changer la culture. Pour présenter la vérité de l’Évangile, il faut la présenter de façon à ce que les personnes se sentent attirées, car tout le monde cherche la beauté et la vérité. Prenons exemple sur saint JeanPaul II. Devant le problème de compréhension créée par l’encyclique Humanae vitae, il a développé ses catéchèses sur la théologie du corps et fondé l’Institut de la famille JeanPaul II à travers le monde. Il n’a pas dissimulé le message de Paul VI, il l’a magnifié. Estil possible de modifier le langage de l’Eglise sur la famille sans diminuer la portée/la force de son enseignement ? Ne risqueton pas de tomber dans un certain relativisme ? C’est un risque, parce qu’aujourd’hui les paroles ne signifient pas la réalité pour beaucoup de personnes. Or, les paroles ont des conséquences. Si les paroles ne signifient rien, elles n’ont pas de conséquences. Par exemple, quand je dis « je promets », je ne dis pas seulement une chose, mais je fais une chose. Quand les paroles se réfèrent à une action humaine, elles permettent de régler les relations humaines. L’Eglise doitelle adapter ses méthodes de communication aux nouvelles technologies et aux mass medias ? Elle doit les utiliser mais avec intelligence et professionnalisme, et spécialement dans les domaines de la littérature, du cinéma, de la culture… L’Église doit rallumer l’espérance chez les personnes ! Pour cela, il faut former les pasteurs et les fidèles qui s’occupent de la pastorale familiale. Antoine Pasquier RELIGIÓN EN LIBERTAD www.religionenlibertad.com 29/11/2014 argomento Interviste ! http://www.religionenlibertad.com/articulo.asp?idarticulo=39004 La Iglesia, bajo el foco: «Los fieles no toleran que no se actúe inmediatamente para atajar el mal» *Segue il testo in originale - 26/30 - Yago de la Cierva, experto en gestión de crisis La Iglesia, bajo el foco: «Los fieles no toleran que no se actúe inmediatamente para atajar el mal» Actualizado 29 noviembre 2014 9:27 Carmelo LópezArias / ReL El Papa, sobre los presuntos abusos en Granada: «No debemos esconder la verdad» El arzobispo de Granada pide perdón por «los escándalos» postrándose ante el altar de la catedral El cardenal Sebastián, al volver del Sínodo: «En ningún momento ha habido blandura doctrinal» «Levantar al caído y animarlo a retomar el camino»: propuesta del Papa en su discurso del Sínodo La archidiócesis de Granada se ha visto en las últimas fechas en el ojo del huracán a raíz del caso de los supuestos abusos sexuales por los que han sido detenidos tres sacerdotes y un laico. Gestos como el del arzobispo Javier Martínez postrándose ante el altar de la catedral para pedir perdón, o la rapidez de su primer comunicado en cuanto saltó el caso a los medios, muestran que algo está cambiando en la Iglesia en la gestión de este tipo de crisis que la sitúan bajo los focos. Yago de la Cierva es uno de los grandes expertos españoles en ese ámbito. Fue director ejecutivo de la JMJ de Madrid 2011 y es profesor de Comunicación Preventiva y Gestión de Crisis en la Pontificia Universidad de la Santa Cruz de Roma. Acaba de publicar La Iglesia, casa de cristal. Propuestas y experiencias de comunicación durante crisis y controversias mediáticas (BAC, Biblioteca de Autores Cristianos). La obra está llamada a convertirse en texto de referencia en facultades de Periodismo o en gabinetes de comunicación o de prensa (eclesiásticos o no, pues la teoría y los ejemplos que extrae no se circunscriben al ámbito de la Iglesia). Sobre todo es lectura instructiva para todos los que ostentan una representación del tipo que sea. Máxime si se trata de una institución, como la Iglesia, que está obligada a una transparencia absoluta. A ser templo y refugio, sí, pero con el techo y las paredes permitiendo a todos ver el interior sin cortapisas. ¿Cómo ha gestionado la Iglesia la crisis de Granada? No conozco “por dentro” este triste episodio (que no está cerrado aún, y que sin duda todavía traerá cola) y por tanto hay que suspender el juicio en cuanto a los hechos. Pero simplemente de las informaciones ya contrastadas que todos conocen se pueden extraer muchas lecciones. En primer lugar, que todas las instituciones religiosas, por bien que estén gobernadas (y más aún si no lo están) pueden sufrir un problema de estas características. Yago de la Cierva advierte de la importancia de tener un plan de acción que prevenga las crisis mediáticas. ¿Quiere decir que no es tanto cuestión de "estructuras" como de "personas"? La Iglesia está formada por personas de carne y hueso, que pueden equivocarse y de hecho se equivocan mucho y gravemente; y es imposible evitarlas por completo. Los hombres somos una fuente inagotable de sorpresas. Pero los fieles católicos y los ciudadanos en general no toleran que no se actúe inmediatamente para atajar el mal. Y es imposible actuar con la celeridad que estos casos requiere si no se está preparado: si no hay un protocolo de acción en casos semejantes, que incluye medidas de investigación, de gestión y de comunicación, que se pueda aplicar rápidamente. ¿Lo hay? Todas las diócesis deberían preguntarse si tienen estos protocolos (algo que la Santa Sede pidió a las Conferencias episcopales que estuviera listo para 2012), y saben qué harían si les ocurre algo semejante. Hay que escarmentar en cabeza ajena. Una obra de valor académico, pero sobre todo de valor práctico en todos los ámbitos de la Iglesia donde es esencial la comunicación. ¿Hay conciencia de esto último? Cada diócesis y cada institución eclesial son autónomas en su gobierno y en su comunicación, pero no en la percepción de la gente (incluidos los católicos), y lo que afecta a una diócesis, afecta a todas. No estamos asistiendo a un problema que sufre una diócesis, y ni siquiera de la Conferencia episcopal, sino de toda la Iglesia en España. Todos lo leemos, todos nos quedamos abochornados, todos vemos cómo en la otra punta de la península un cura cualquiera es llamado “pedófilo” por la calle y no pasa nada… ¿Qué puede hacerse a nivel nacional? La comunicación de la Iglesia en España debería ser coordinada, y superar la mentalidad juridicista que lleva a considerar cada diócesis una isla. En este sentido, la misma operación de organización y consistencia económica que se ha realizado en las diócesis españolas se debería aplicar también a las oficinas de comunicación de las diócesis. En la comunicación del Papa Francisco los gestos son fundamentales. Y su empeño en la ejemplaridad del clero y los obispos, también. ¿Cuánto aporta la intervención directa del Papa en un caso como éste? Este lamentable episodio ha puesto de relieve el modo como gobierna el Papa Francisco y sus prioridades. Vemos que su atención a los temas que considera importantes –y la ejemplaridad del clero y del episcopado lo es– es personal, tenaz y hasta radical; y que más que palabras, enseña con sus gestos. En ese sentido, sus llamadas telefónicas y su premura para que se resuelva el asunto son toda una llamada de atención a la importancia que tienen que dar los pastores a la atención de las víctimas de la actuación criminal de clérigos. Eso venía cambiando hace tiempo... San Juan Pablo II ya había dicho con contundencia: “No hay sitio en el ministerio para quienes abusan de otros”; y Benedicto XVI ha hecho una limpieza notable, exigiendo la renuncia a casi cien obispos. Ahora es como si Francisco pensara: voy a ejemplarizar cuál debería ser la actitud del pastor al conocer hechos de esta naturaleza. Y todo el mundo sabe que, en la Iglesia y en cualquier organización, no hay nada más importante que aquello que el jefe va a revisar en persona. ¿Cómo conjugar esa firme determinación con la necesaria prudencia? Es muy importante asumir la iniciativa. Este caso pone de manifiesto que no se puede esperar a conocer todos los elementos de la historia para actuar con decisión y claridad, porque… ese momento no llegará nunca. Las organizaciones no son las primeras en saber qué ha pasado en su interior, les adelantan siempre los medios de comunicación. Además, nunca se puede descartar que aparezcan casos nuevos, o datos nuevos en historias viejas… ¿Entonces...? Hay que aceptar que uno no puede controlar la situación, sino que es un actor más en la escena; y actuar de acuerdo con lo que se espera de él: que asuma la defensa de las víctimas, conocidas y por conocer; que muestre una actitud conforme a la gravedad de los hechos, que colabore con la policía, etc. No estoy diciendo que en el caso de Granada, esto no se haya hecho, porque no lo sé; pero si se toma la iniciativa, se forma parte de la solución, no del problema. Y pienso que la percepción de la gente es ésa. Sin embargo, en ocasiones se actúa correctamente y la opinión pública no se entera... Muy probablemente, se han tomado decisiones de gran prudencia en cuanto se refiere a las personas; pero si no se comunica, se rema contracorriente, porque en una crisis la presunción es de culpabilidad, no de inocencia. ¿Qué hay que hacer para comunicar bien? Es importante mantener informados a los medios de comunicación, y más en un tema de interés general. Pero en las crisis se manifiesta más importante aún contar con canales de comunicación propios activos y eficaces con todos los públicos prioritarios, de manera que reciban información directamente de la institución, sin los filtros que supone pasar por los medios. ¿Cómo puede estructurarse en la práctica un canal semejante? En el caso de una diócesis, es imprescindible saber cómo se mantiene informados a todos los sacerdotes y parroquias; a todas las instituciones católicas presentes en el territorio; a los profesores de religión de los colegios públicos; a los demás obispos; a los medios de comunicación católicos; etc., etc. Ahora la tecnología lo ha hecho más fácil… pero requiere mucho tiempo y a personas preparadas. ¿Vale la pena invertir en ello? Estos canales permiten llegar a la gente directamente, explicarles qué ha pasado, qué se va a hacer para poner remedio, cómo nos vamos a ocupar de las víctimas, qué reformas internas habrá que introducir, y qué puede hacer quien se sienta afectado y desee ayudar. Y por supuesto, escuchar, escuchar, escuchar. Por ejemplo, las sugerencias de José Luis Restán sobre cómo enfocar este problema con sensatez y sentido sobrenatural son de gran ayuda para los cristianos de a pie (e incluso para los demás), y podrían tomarse de ejemplo de una comunicación institucional eficaz. Poco antes del caso Granada, la Iglesia fue objeto de controversia con la crisis del Sínodo... Yo no creo que el sínodo de la familia en Roma haya supuesto una crisis para la Iglesia. Quizá lo que ha habido es, por un lado, algunos mensajes muy esperanzadores, de que la Iglesia debe salir y acercarse a los problemas reales de las personas, sin rechazar a nadie; y quizá algo de descontrol en la comunicación, porque cuando lo que se quiere decir y lo que se entiende no coinciden, es que no se ha hecho bien… La propuesta del cardenal Walter Kasper de permitir la comunión a divorciados en convivencia posterior marcó la primera parte del sínodo sobre la familia. ¿Qué pudo fallar? Esto no pasa solo en la Iglesia, es un problema general: no es nada fácil comunicar en medio de una especie de “negociación”, porque cuando se expresan voces distintas que tienen carácter provisional, lo más normal es el ruido. La armonía es siempre fruto de la coordinación. De todos modos, es palpable el esfuerzo del Papa por enfrentarse con los problemas y buscar soluciones, e involucrar a personas de los cinco continentes. Eso en sí mismo es un mensaje positivo, que la gente aprecia. Pederastia, comunión a divorciados, disensiones entre obispos... ¿qué principios generales deben guiar la conducción de estas crisis? La verdad, los supuestos que Vd. menciona tienen poco que ver entre sí. Quizá lo único que tienen en común es que en la solución de todos ellos está la comunicación, entendida como un servicio al gobierno de las instituciones, tanto para las instituciones civiles como para las eclesiásticas. Siempre es bueno preguntarse qué se ha entendido de lo que hemos dicho, y plantearse cómo hacerlo mejor la siguiente vez. Antes repitió usted tres veces la palabra "escuchar"... Nunca se subrayará bastante la importancia de escuchar en el proceso de comunicación (y en el liderazgo). Podríamos entonces pararnos a pensar si lo estamos haciendo lo bien que deberíamos, y cómo podemos mejorar. Es una parte importante del servicio que se presta a la gente. ¿Por qué en La Iglesia, casa de cristal usted insiste tanto en la prevención, en estar preparados? La prevención es la clave de la gestión de crisis: la única crisis bien gestionada es la que se ha evitado. ¡No es tan fácil...! Un dato estadístico interesante es que la mayoría de las crisis anuncia su llegada. Es un factor muy positivo, porque implica que si se está atento a las señales que dan con antelación, y no se deja que los problemas se agranden sino que se resuelven cuando son aún pequeños, se logrará evitar casi todas las crisis, y las que sean inevitables, nos pillarán sobre aviso. ¿Se tiene esto en cuenta en la Iglesia? En la Iglesia de hoy veo cada vez más instituciones que se preparan, que forman a sus portavoces, que elaboran planes de crisis, y que tienen programas de simulacros y de ensayos. Pero ojo, la prevención no es solo “comunicación”, porque una crisis no es un problema de comunicación, sino de gobierno. ¿A qué se refiere? Es preciso también llevar bien las cuentas económicas y la gestión patrimonial, respetar los procedimientos canónicos para los nombramientos eclesiásticos, seguir criterios de contratación transparentes, dirigir a las personas desde el respeto y la confianza… En ese sentido, soy muy optimista. ¿Hemos aprendido de las situaciones? El modo en que se lideran las organizaciones ha cambiado mucho en los últimos años, porque está cambiando nuestra sociedad. Las personas piensan, quieren y se relacionan hoy de modo distinto a hace veinte años, y esto implica cambios notables en las instituciones. También la Iglesia se adapta: una diócesis o una parroquia hoy no se gobiernan como en 1980. Si se quiere, se podría aplicar a esto el viejo refrán de “Ecclesia semper reformanda”: para poder servir al Evangelio, tenemos que adaptarnos a los tiempos. ¿Qué es lo que hay que adaptar? El Evangelio no se adapta, es siempre actual y eficaz: pero nosotros sí que tenemos que ser buenos canales. ¿Cómo entender la gestión de crisis en el ámbito de la Nueva Evangelización? La nueva evangelización consiste en presentar de manera atractiva a Jesucristo al hombre y la mujer de hoy, y mostrarles (más que enseñarles) que Dios quiere que seamos felices, y que solo lo lograremos siguiendo sus pasos. Su camino es la ejemplaridad cristiana: predica más fuerte un cristiano coherente en medio de los problemas acuciantes (rechazar una comisión ilegal, reconocer públicamente que una idea innovadora no fue nuestra sino de un subordinado, dedicar unas horas a la semana al voluntariado, visitar a menudo a los padres enfermos o en un geriátrico, etc.) que un predicador o un profesor de moral. Pero eso no es comunicación... La comunicación se mueve en otro plano, que podríamos llamar “preevangelización”: mostrar que las organizaciones católicas (diócesis, colegios, hospitales, ONGs, universidades) respetan las leyes y las normas éticas, entre las cuales está la de informar con verdad de lo que hacen bien y mal. Y no lo digo yo, está así en el Compendio de doctrina social de la Iglesia… ¿Por qué utiliza el término "preevangelización"? Digo que es preevangelización porque son un motivo importante de credibilidad; y cuando no es así (cuando por ejemplo en una institución católica no se paga el salario justo, o no se piden los permisos necesarios para una obra), entonces la gente llegará a pensar que nuestra fe es de boquilla. Es el modo “institucional” de ser ejemplares. Volvamos, para concluir, a la gestión de crisis. ¿La formación en este ámbito debe ser generalizada o sólo propia de quienes, por así decirlo, deben "dar la cara"? Nadie discute hoy que para liderar una institución hay que saber algo de derecho, de finanzas, de dirección de personas, de gestión de proyectos, etc., además de conocer bien el espíritu que mueve a esa institución. A la Iglesia le pasa lo mismo. De hecho, desde hace unos pocos años la Santa Sede tiene un programa de formación de nuevos obispos: además de saber teología, derecho canónico y pastoral, hacen falta otras cosas… Y esa tendencia va a más. En el mismo saco está la comunicación. Ya existen programas de comunicación en muchos seminarios, y algunos obispos también los solicitan. Es que, cuando hay fallos en esto, los daños son muchos... Creo que cada vez es más general la percepción de que la comunicación en la Iglesia es un elemento fundamental, y que eso implica dedicar personas, tiempo y recursos para alcanzar la profesionalidad. FICHA TÉCNICA COMPRA ONLINE Título: La Iglesia, casa de cristal Ocio Hispano Autor: Yago de la Cierva Editorial: BAC (Biblioteca de Autores Cristianos) Páginas: 440 páginas Precio 27,00 € PALABRA www.revistapalabra.com argomento Professori come autori Sobre el fin del mundo (II) *Segue il testo in originale - 27/30 - 01/11/2014 PALABRA www.revistapalabra.com 01/11/2014 argomento Professori come autori Celebrar en las periferias: el espacio litúrgico eventual *Segue il testo in originale - 28/30 - PALABRA www.revistapalabra.com argomento Professori come autori Francisco - Benedicto: ¿continuidad o ruptura? *Segue il testo in originale - 29/30 - 01/11/2014 AVVENIRE www.avvenire.it argomento Professori come autori http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/scienza-e-fede-in-Italia-stanno-insieme.aspx Scienza e fede in Italia stanno insieme *Segue il testo in originale - 30/30 - 12/11/2014 10/11/2014 In questo numero. Studi cattolici ottobre 2014 - Edizioni Ares Home Chi siamo Ares news Ares Gold & Ares Card Contatti Ebook Archivio newsletter cerca per titolo, autore e argomento In questo numero. Studi cattolici o... Like Tweet 776 Newsletter CARRELLO Archivio Primo Piano LOGIN In questo numero. Studi cattolici ottobre 2014 Data: 03/11/2014 Email: Aggiornamenti sulle novità, sconti e promozioni Ares Password: «SPECIALE PER DON ÁLVARO» COLLANE Attualità e Storia Famiglia SCONTO 50% Scopri la Ares Card e risparmia! Psicologia Spiritualità SCONTI PER GLI ABBONATI Teologia Altri libri Se sei abbonato a studi cattolici hai diritto al 20% Narrativa Scopri le Novità Ares I PIU' VENDUTI #1 Josemaría (san) Escrivá Cammino #2 Gerhard Ludwig Müller La speranza della famiglia #3 Giovanni Fighera Lo scorso 27 settembre è stato beatificato a Madrid mons. Àlvaro del Portillo (19141994), successore di san Josemaría alla guida dell’Opus Dei. Per festeggiare l’evento Sc ha preparato un quaderno speciale: i colori e le emozioni di quel giorno sono ricostruiti da Alessandro Rivali (p. 660), seguono i «documenti» dell’indimenticabile cerimonia: la lettera di Papa Francesco (p. 668), l’omelia del ca rd. Angelo Amato (p. 669), che ha presieduto la liturgia, e quella di mons. Javier Echevarría alla Messa di ringraziamento (p. 672). La seconda parte dello «speciale» racconta la doppia presentazione dell’accuratissimo profilo che Javier Medina ha dedicato al nuovo Beato (Àlvaro del Portillo, Ares, Milano 2014): alla Pontificia Università della Santa Croce di Roma sono intervenuti il card. Francesco M onterisi (p. 675), l’agiografo Antonio Maria Sicari (p. 679), la senatrice Emma Fattorini (p. 683) e Maria Vittoria Marini Clarelli (p. 685), soprintendente alla GNAM. La tavola rotonda milanese presso il Teatro FAES stata animata dal card. Herranz (p.688), mons. Mario Delpini (p. 692), il prof. Agostino Giovagnoli (p. 693) e lo stesso Javier Medina Bajo (p. 695). Tra i banchi di scuola #4 Javier Echevarría PRIMO PIANO Álvaro del Portillo, Beato 04/11/2014 Il carisma del beato Álvaro del Portillo 04/11/2014 Archivio Primo piano EVENTI Cartoline dal Paradiso presentato a Roma 14/11/2014 Roma Eucaristia & vita cristiana #5 Se sei abbonato ad ares gold hai diritto al 30% Esteri. Da mesi assistiamo alla sconcertante barbarie dell’ISIS (foto): a p. 698 Alberto Leoni fa il punto sul dramma siriano e iraqueno, concentrandosi sulle misteriose origini dell’esercito del Califfo; in bilico anche la situazione a Gaza: Nicola Scopelliti ha incontrato un testimone d’eccezione come Abouna George Ayoub, cancelliere del Patriarca latino di Gerusalemme (p. 702); il focus dell’Osserva torio d’Europa è per la neosquadra UE del Presidente JeanClaude Junker, tra le sfide all’orizzonte non ci sarà però la Scozia indipendente (p. 704). Francisco Fernández Carvajal Parlare con Dio OPERE DI EUGENIO CORTI "Esercizi di filosofia" presentato a Milano 09/06/2014 Milano Archivio eventi Studi Cattolici OPERE DI SAN JOSEMARÌA Ultimo numero Archivio Abbonamenti Letterature. Donna Tartt (foto) è tornata a pubblicare dopo 10 anni e con il suo Cardellino ha scalato le classifiche e vinto il Premio Pulitzer: per la sua storia c’è Guido Vassallo a p. 716; il francese Patrick Modiano conferma la tradizione dei Nobel a sopresa, ma è una vittoria doverosa, spiega Andrea Vannicelli a p. 714; a p. 718 Léon Bertoletti «riscopre» Roberto Ridolfi (18991991), poliedrico cultore del Rinascimento. Ci sono molti fantasmi dietro il dramma shakesperiano Sir Thomas More: li rivela con dovizia di particolari Giorgio Faro a p. 720. ARES GOLD Aderisci ad Ares Gold, avrai sconti vantaggiosi. Fogli Ultimo numero Archivio Abbonamenti Area abbonati Per consultare l'archivio digitale delle nostre riviste Cinema. Roy Andersson (foto) con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza si è aggiudicato il Leone d’Oro, ma non ha potuto sottrarsi http://ares.mi.it/primo-in-questo-numero-studi-cattolici-ottobre-885.html 1/2 SIR - Servizio Informazione Religiosa - Quotidiano 13/11/14 15.43 SEND MO NEY T O G UAT EMALA Fast & Secure with no Hidden Fees. Use Code FREE for F… Mercoledì 12 Novembre 2014 14:43 - UNIVERSITÁ: ATENEO SANTA CROCE, DIALOGO FILOSOFICO-GIURIDICO SUL MATRIMONIO “Che cos’è il matrimonio - What is marriage?” è il titolo di un dialogo filosofico-giuridico in programma il prossimo 20 novembre, alle ore 15, alla Pontificia università della Santa Croce di Roma (piazza S. Apollinare 49). Durante l’incontro, organizzato dalla Pontificia università della Santa Croce e dall’università cattolica del Sacro Cuore, interverranno docenti universitari italiani e inglesi. Nell’ordine, sono in programma gli interventi di: Sherif Girgis (Princetown university/Yale school), Robert P. George (professore di Giurisprudenza alla Princetown university), Francesco Botturi (ordinario di Filosofia morale all’Università Cattolica del Sacro Cuore), Carlos José Erràuriz (ordinario di Filosofia del diritto alla Pontificia università della Santa Croce) e Jane Adolphe (professore associato di Filosofia del diritto presso la Ave Maria school of law). Modera Robert A. Gahl jr., professore associato di Etica fondamentale della Pontificia università della Santa Croce. Copyright 2010 - Società per l'Informazione Religiosa - S.I.R. Spa - P.Iva 02048621003 - Via Aurelia, 468 - 00165 Roma - tel. 06/6604841 - fax 06/6640337 http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298796 Pagina 1 di 1 Le pape inspire des entrepreneurs pour une économie « inclusive » | La-Croix.com 21/11/14 11.27 Rechercher ACTUALITÉ CULTURE FAMILLE ETHIQUE SOLIDARITÉ Actualité | Urbi et Orbi OK RELIGION Vidéos Blogs URBI & ORBI Rss Ebook Aide Religion > Actualité Le pape inspire des entrepreneurs pour une économie « inclusive » Plus de 80 dirigeants d’entreprises et d’ONG du monde entier ont été réunis deux jours au Vatican par le Forum économique mondial. 19/11/14 - 16 H 10 - Mis à jour le 19/11/14 - 16 H 52 vide Deligne À partir de l’exhortation Evangelii gaudium, ils ont débattu des moyens de combattre l’exclusion dans le fonctionnement de l’économie. Ils ont remis mercredi 19 novembre au pape une synthèse de leurs réflexions. AVEC CET ARTICLE Les leçons de leadership du pape François Il flottait comme un petit air de Davos autour du Vatican mardi 18 et mercredi 19 novembre. De hauts cadres et jeunes dirigeants, badge blanc autour du cou, qui discutent en anglais de l’état du monde, des quatre coins duquel ils proviennent. Des sessions de travail, en format restreint ou séance plénière, qui s’enchaînent avec la cadence d’une horloge suisse et l’humour de modérateurs britanniques. Le Forum économique mondial, organisateur du sommet annuel de Davos, a transposé dans les locaux de l’Université pontificale de la Sainte-Croix (de l’obédience de l’Opus Dei) le dynamisme de ses débats. Sur la forme, le style tranchait avec l’académisme des colloques du Saint-Siège mais, sur le fond, la matière discutée était directement empruntée à la doctrine sociale de l’Église et des textes du pape François critiquant les excès de l’économie mondiale et son lot de laissés-pour-compte. Lorsque, à l’ouverture de la discussion, il fut demandé qui avait lu Evangelii gaudium, l’exhortation apostolique du pape parue il y a un an dans laquelle il dénonce « l’économie qui tue », une large majorité des 85 participants leva la main. « PRODUIRE, CONSOMMER, JETER EST SANS LENDEMAIN » « Le pape François y résume la crise des inégalités avec grande clarté », estime Ben Phillips, directeur à l’ONG britannique, Oxfam. « Comme lors de la campagne du jubilé en l’an 2000 pour la réduction de la dette du tiers-monde, des personnes à travers le monde sont à nouveau inspirées par l’appel de l’Église catholique à remettre l’être humain au centre des économies », observe-t-il!: « À travers son enseignement, sa mobilisation de millions de personnes, sa diplomatie internationale et à travers l’exemple personnel du pape François, le Saint-Siège joue un rôle unique pour faire avancer cette cause. » Qu’ils soient un musulman pakistanais, une hindoue de Bombay ou un catholique parisien, un entrepreneur social ghanéen, une universitaire à Harvard, un acteur de microcrédit ou des Anglo-Saxons investis dans des multinationales telles AT Kearney ou Clifford Chance, les divers milieux d’affaires venus à Rome partagent le même constat!: le fonctionnement actuel de l’économie de marché entraîne des niveaux d’inégalités et d’exclusion intenables. « Produire, consommer, jeter est sans lendemain », résume Peter Lacy, directeur d’Accenture à Shanghaï, pour qui l’économie d’avenir est celle à même de « donner assez, à tous, pour toujours ». http://www.la-croix.com/Religion/Actualite/Le-pape-inspire-des-entrepreneurs-pour-une-economie-inclusive-2014-11-19-1266693 Pagina 1 di 2 ACTON www.acton.org argomento Attività interne http://www.acton.org/event/2014/2014-novak-award-calihan-lecture 2014 Novak Award and Calihan Lecture *Segue il testo in originale - 4/30 - 25/11/2014 Event: 2014 Novak Award and Calihan Lecture | Acton Institute 25/11/14 14.15 New to Acton? (http://www.discoveracton.org) PowerBlog (http://blog.acton.org) Book Shop (http://shop.acton.org) Subscribe (/index/subscribe) Search for... Search (/) EVENTS (/index/events) 2014 Novak Award and Calihan Lecture Date Register Now (https://secure.acton.org/reg/cnt/novak2014.php) December 4, 2014 - 5:00pm - 7:00pm Location Pontifical University of the Holy Cross Aula Alvaro del Portillo Piazza di S. Apollinare, 49 00186 Rome, Italy (MAP (https://www.google.it/maps/place/Piazza+Santa+Apollinare,+49,+00100+Roma/@41.9007918,12.4732747,17z/data=!3m1!4b1!4m2!3m1!1s0x132f60506d The Acton Institute invites you to The Presentation of the 2014 Novak Award to Dr. Oskari Juurikkala who will deliver the Calihan Lecture "A Free-Market Appreciation of Pope Francis” ________________________________________________________________________________________ Event is free and open to the public. Simultaneous translation provided (English – Italian) Reception to follow http://www.acton.org/event/2014/2014-novak-award-calihan-lecture Pagina 1 di 3 Event: 2014 Novak Award and Calihan Lecture | Acton Institute 25/11/14 14.15 PRESS RELEASE on 2014 Novak Award Winner (http://www.acton.org/press/release/2014/acton-institute-names-lawyer-economistoskari-juur) Dr. Oskari Juurikkala is currently pursuing post-graduate studies in theology at the Pontifical University of the Holy Cross in Rome. Educated in both law (London School of Economics) and economics (Helsinki School of Economics), Dr. Juurikkala earned a joint Ph.D. in law and economics from the University of Eastern Finland in 2012. His doctoral research concentrated on the impact of government regulation on financial markets. Prior to coming to Rome for further studies, he advised the Finns Party on European Union economic policy, served as consultant to Providentia, whose mission is dedicated to virtuous leadership training for business professionals, and as legal counsel to the Finnish minerals exploration firm Magnus Minerals. (Read Full Bio (http://www.acton.org/about/people/oskarijuurikkala-0)) About the Novak Award: Named after distinguished American theologian Michael Novak, this $10,000 award rewards new outstanding scholarly research concerning the relationship between religion, economic freedom, and the free and virtuous society. This award recognizes those scholars early in their academic career who demonstrate outstanding intellectual merit in advancing the understanding of theology’s connection to human dignity, the importance of the rule of law, limited government, religious liberty, and freedom in economic life. Recipients of the Novak Award make a formal presentation on such questions at an annual public forum known as the Calihan Lecture. (More info (http://www.acton.org/program/student_awards/novak-award)) Print Page (/print/6431) Email Page (/printmail/6431) Journal of Markets & Morality Contact Purchase a subscription to the Journal of Markets & Morality to get access to the most recent issues. Acton Institute (http://www.acton.org) 98 E. Fulton Street Grand Rapids, MI 49503 Learn more at MarketsAndMorality.com (http://www.marketsandmorality.com) | Subscribe Phone: (616) 454-3080 (http://www.marketsandmorality.com/index.php/mandm/user/subscriptions) Fax: (616) 454-9454 Mobile Apps (https://itunes.apple.com/us/app/acton-institute/id458657577) (https://play.google.com/store/apps/details? id=com.actoninstitute.acton) Contact Us Online (/contact) Request a Speaker (/press/request-speaker) Follow Acton Facebook (http://www.facebook.com/ActonInstitute) Twitter (http://twitter.com/actoninstitute) LinkedIn (http://www.linkedin.com/company/actonYouTube institute) (http://www.youtube.com/user/actoninstitut Flickr (http://www.flickr.com/photos/actoninstitute Subscribe Subscibe to Print/Email (/index/subscribe) Refer a Friend (/webform/refer-friend) What is RSS? 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Scopri di più su Conve… Lunedì 03 Novembre 2014 17:53 - DIOCESI: OPPIDO MAMERTINA-PALMI, CONVEGNO PASTORALE SULLA VERITÀ Si terrà venerdì 7 e sabato 8 a Rizziconi (Auditorium diocesano “Famiglia di Nazareth”) l’annuale convegno pastorale della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. “Fulgore della Verità” è il tema scelto dal vescovo, monsignor Francesco Milito, dal momento che la verità sarà il riferimento di fondo dell’anno pastorale 2014-2015. “Nell’invocare dal Signore la grazia della docilità alla verità - scrive il vescovo nell’invito - saremo illuminati sui motivi fondanti e profondi e sulle iniziative che ne accompagneranno assimilazione e traduzioni pratiche, poiché la verità, infatti, non meno della carità, ha sorgente divina e influssi umani. Solo camminando in essa si cammina nella luce, si procede, cioè, sicuri per le vie della vita”. Il convegno si suddivide in due sessioni: oltre al vescovo, che introdurrà i lavori spiegando il perché del passaggio dalla carità (tema del precedente anno pastorale) alla verità, relazioneranno monsignor Ignazio Sanna (arcivescovo di Oristano e membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede), Bruno Mastroianni (docente di Media relations alla Pontificia Università Santa Croce, Roma), Vittorio Sozzi (direttore Ufficio Cei per l’educazione, la scuola e l’università e responsabile del Progetto culturale). Copyright 2010 - Società per l'Informazione Religiosa - S.I.R. Spa - P.Iva 02048621003 - Via Aurelia, 468 - 00165 Roma - tel. 06/6604841 - fax 06/6640337 http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298139 Pagina 1 di 1 5/11/2014 Le icone e la poesia dell’Oriente cristiano - Vatican Insider LINGUA: Italiano English Español www.vaticaninsider.it I discorsi del Papa :: martedì 04 novembre 2014 :: Home News :: Nel Mondo :: Inchieste ed Interviste :: Vaticano :: Agenda :: Chi siamo :: libri Cerca LE ALTRE NEWS 4/11/2014 Le icone e la poesia dell’Oriente cristiano Tweet 8 Mi piace 19 0 Giovedì 6 novembre, al Pontificio Collegio Greco, la presentazione del libro di padre Manuel Nin, pubblicato dalla LEV REDAZIONE ROMA Si svolgerà giovedì 6 novembre alle ore 18.30 presso il Pontificio Collegio Greco (via del Babuino 149, Roma) la presentazione del volume La voce dell’icona – Immagine teologica e poesia nell’Oriente cristiano, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana a firma di padre Manuel Nin, archimandrita e rettore del Pontificio Collegio Greco di Roma, docente presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, la Pontificia Università della Santa Croce e il Pontificio Istituto Orientale. LA COPERTINA DEL LIBRO All’incontro, che sarà moderato da Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, interverranno Emidio Vergani, docente presso il Pontificio Istituto Orientale e Antonis Fyrigos, docente presso la Pontificia Università Gregoriana. Il volume, che raccoglie una serie di articoli apparsi su L’Osservatore Romano negli anni 20102012, ripercorre la tradizione ecclesiale così come si esplica nelle grandi feste siriache e bizantine, basandosi sulle icone e sulla poesia. Le composizioni innografiche evidenziano la dimensione poetica della teologia in Oriente e il contenuto teologico della poesia cristiana orientale; le icone forniscono invece un commento visivo dei testi liturgici, che a loro volta commentano l’immagine. Scopo dell’autore è di “mettere in evidenza nelle liturgie cristiane il rapporto stretto che troviamo tra la preghiera in quel che cantiamo e la preghiera in quel che vediamo, in quel che contempliamo coi nostri occhi”. Il volume prende avvio dall’inizio dell’anno liturgico, il 1° settembre, e si snoda attraverso le principali ricorrenze, come la Natività della Madre di Dio (8 settembre), l’Esaltazione della Santa Croce (14 settembre), il Natale, l’Epifania, la Quaresima, l’Annunciazione, la Domenica delle Palme, la Risurrezione, l’Ascensione, la Pentecoste, la Trasfigurazione, la Dormizione della Madre di Dio, che vengono rivissute attraverso le composizioni degli innografi, come Andrea di Creta, Efrem il Siro, Giovanni Damasceno, Romano il Melodo e Sofronio di Gerusalemme. Riaffermando così la ricchezza teologica e poetica dei loro testi e, come nota Antonis Fyrigos nel prologo del volume, “il soave e vigoroso amalgamarsi icona/logos, una costante nelle celebrazioni liturgiche delle Chiese cristiane d’Oriente”. Ciascun articolo si apre con una raffigurazione artistica della tradizione orientale, che non è un elemento decorativo ma detiene un valore meramente teologico. (©Ansa) Il bioeticista sul caso Brittany: astenersi dal giudizio Salvino Leone, medico ginecologo e bioeticista interviene sul caso della... Assisi, aperti i lavori del XIV capitolo dell’OFS La Ministra Generale, Encarnita del Pozo, ha parlato dello stato della... (©Ansa) La mistica Natuzza verso gli altari Sul suo corpo i segni di ferite e stimmate. L’annuncio dell’avvio del processo... (©LaPresse) Bagnasco: “Interessi di potere nell'aggressione contro la famiglia” Il Presidente della Cei, alla vigilia del suo pellegrinaggio a Gaza, all'omelia... TUTTE LE NEWS » DALLE ALTRE SEZIONI NEWS Alluvione di Genova, dalla Caritas 780mila euro per i primi aiuti NEL MONDO Dalla sella della moto al soglio pontificio INCHIESTE ED INTERVISTE "Diplomazia e dialogo: su Gerusalemme Francesco come Paolo VI" VATICANO «No ai “cattolici ma non troppo”. Attenti a egoismo e potere» DOCUMENTI Con padre Sapienza il primo dei “Venerdì di Propaganda” RECENSIONI La famiglia è una sola Annunci PPN Meno 8 chili! American Express per te! Guadagna € 3.000! Ma come fare? Basta una capsula al giorno. Carta Verde con quota gratuita il primo anno! Scopri di più! Un 27enne di Roma ha guadagnato € 3000 in una settimana... http://www.bbrmedia24.com/ americanexpress.it Scopri subito come fare! LINGUA: Italiano English Español HOME NEWS NEL MONDO INCHIESTE ED INTERVISTE VATICANO AGENDA CHI SIAMO LIBRI © 2011 La Stampa LaStampa.it Tutti i diritti riservati. http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/oriente-east-oriente-37300/ Cerca Link Utili | Contatti 1/1 Assessing the Synod’s Final Report | Daily News | NCRegister.com 19/11/14 14.23 Sign-up for our E-letter! Print Edition: Nov. 16, 2014 Donate News Blogs Radio Events Resources Advertise Store Subscribe Make This My Homepage Search NCRegister Print Article | Email Article | Write To Us DAILY NEWS Assessing the Synod’s Final Report (2125) NEWS ANALYSIS BY EDWARD PENTIN 11/06/2014 Comments (18) Like 6 Tweet 15 0 VATICAN CITY — The English translation of the final report of the Extraordinary Synod of Bishops on the Family was published Oct. 30, nearly two weeks after the synod’s conclusion. Although many have expressed satisfaction with the document, from which most of the controversial aspects of the interim report have been removed, a couple of contentious paragraphs reached a synodal consensus of a two-thirds majority and remain in the text. As well, other contentious paragraphs that failed to get the required two-thirds consensus will remain in discussion as the synodal process continues, according to the Vatican. Questions were also raised as to why the report, – CNA published in Italian on Oct. 18, took so long to translate when the controversial interim report was translated into several languages only 48 hours while the synod was continuing, and published without most of the participants reading it beforehand. Related Articles Synod’s Final Report Lacks Bishops’ Consensus on Controversial Topics The Synod, the Faith and the ‘Reluctantly Divorced’ Finding God on the Quad Following the Footsteps of the Fisherman The synod with the theme “The Pastoral Challenges of the Family in the Context of Evangelization,” took place at the Vatican from Oct. 5-19. The final report, called a relatio synodi, is divided into three parts: listening to the context and challenges facing of the family; looking at Christ, the Gospel of the family; and offering pastoral perspectives to the current situation. Vatican Derangement Syndrome The report begins by noting that the synod reflected on the family in “all its complexities,” with a perspective “fixed on Christ” to reevaluate “with renewed freshness and enthusiasm” what revelation teaches about the “beauty and dignity of the family.” Pope Francis Named Time's Person of the The family, it underlines, is “uniquely important to the Church in these times” and needs to be “rediscovered” as the “essential agent” in evangelization. Four Apps to Deepen Your Lent Eight Reasons to See 'Gimme Shelter' Year 2013 Most Popular Now Most Read Most Commented Analytic Approach The first part begins by recommending an “analytic and diversified approach” to the cultural and anthropological changes affecting all aspects of life. It holds up positive developments such as greater rights for women and children in some parts of the world, but criticizes the “growing danger” of “troubling individualism” which “deforms family bonds.” DAILY NEWS Cardinal Burke Officially Transferred From Apostolic Signatura (16859) DAILY NEWS The “crisis of faith” often underlies the crisis in marriage and the family, it says, and pinpoints symptoms of this: loneliness, powerlessness, poverty, financial hardship, the demographic crisis, and families who feel abandoned by institutions. Halloween, the Catholic Faith and the Occult (10980) The document further singles out polygamy, which is still practiced in some countries, arranged marriages, the challenges of interreligious marriages, relativism and indifference. It notes the increase in cohabitation, divorce and violence against women, as well as the “scandalous and perverse reality” of sexual exploitation of children, the scourge of war, terrorism, organized crime, the phenomenon of street children and challenges associated with migration. Ghosts and the Catholic Church: Pointing to the Permanence of the Soul (9698) In the face of these challenges, the report highlights how some cultures are coping with them, and recalls the Church’s purpose of assisting couples. Nowadays, it says, a person’s moods and DAILY NEWS DAILY NEWS The Joyful Pains of Purgatory (7652) DAILY NEWS It’s Official! Pope Francis http://www.ncregister.com/daily-news/assessing-the-synods-final-report Pagina 1 di 4 Assessing the Synod’s Final Report | Daily News | NCRegister.com 19/11/14 14.23 feelings are “very fragile, narcissistic, unstable” and do not always allow a person to mature. Pornography, fostered by a “misuse of the Internet,” and forced prostitution are partly to blame, it adds, and this context causes many to remain “in the early stages of their affective and sexual life.” It further warns that this is weakening social bonds, leading to declining populations that result in economic impoverishment. The first part ends discussing “pastoral challenges” and the need for hope based on the “convictions that the human person comes from God.” In these times of “individualism and hedonism,” it says people “need to be accepted in the concrete circumstances of life.” They need to be encouraged in their “hunger for God” and their wish to feel “fully part of the Church, also including those who have experienced failure or find themselves in a variety of situations.” The Christian message, it adds, “always contains in itself the reality and the dynamic of mercy and truth which meet in Christ.” Part Two Part two of the final report is largely Christocentric. “Every time we return to the source of the Christian experience, new paths and undreamed of possibilities open up,” it states, quoting Pope Francis’s vigil discourse on Oct. 4. It underlines that all things were “made through Christ and for him,” reaffirms Jesus’ teaching on the indissolubility of marriage, and stresses the true meaning of mercy: “By looking at the sinner with love, Jesus leads the person to repentance and conversion (“Go and sin no more”) which is the basis for forgiveness.” It then explains how Moses granted to fallen man the possibility of divorce, but subsequently Jesus restored marriage and the family “to their original form” by reconciling all things to himself. “Christ bestows on marriage and the family the grace necessary” to witness to the love of God in a life of communion, it states. The report then takes the reader through various documents of the Second Vatican Council, St. John Paul II, Benedict XVI and Pope Francis on marriage and the family. Turning to the truth and beauty of the family, it holds up faithful marriages and highlights the Holy Family as a “wondrous model.” It reiterates that any breach of sacramental marriage is “against the will of God,” but says the Church “turns with love to those who participate in her life in an incomplete manner,” recognizing that the grace of God works in their lives “by giving them the courage to do good, to care for one another in love and to be of service to the community.” The report says it looks with “concern” at young people’s distrust of marriage and the haste at which others break the marital bond. They need pastoral attention that is “merciful and encouraging, so they might adequately determine their situation,” it says. The second part ends by comparing the Church to a lighthouse or a torch carried among people to enlighten those who have “lost their way” or “in the midst of a storm.” It then goes on to say that the “most merciful thing is to tell the truth in love” and that merciful love is a call to conversion. The Lord, the synod fathers recall, doesn’t condemn the adulterous women, “but asks her to sin no more.” Pastoral Perspectives The final part of the document looks at various pastoral perspectives and proclaiming the Gospel of the family in various contexts. It doesn’t give examples, but argues that language is important in conversion and that it should be “effectively meaningful.” “This does not consist in merely presenting a set of rules but in espousing values, which respond to the needs of those who find themselves today, even in the most secularized of countries,” it says. The synod fathers insist on a “more positive approach” to the richness of “various religious experiences” without overlooking difficulties, and the report highlights two areas of particular importance: a clear denunciation of “excessive importance given to market logic,” and better formation before marriage. The report notes in Paragraph 41 “sensitivity to the positive aspects” of civil marriages and, “with obvious differences, cohabitation.” The Church, it says, “needs to indicate the constructive elements in these situations” — a point of contention in the interim relatio. This passed with the requisite two-thirds majority, as did the following paragraph that notes that “simply to live together is often a choice based on a general attitude opposed to anything institutional or definitive.” Rather than mention the dangers of mortal sin in such situations, the synod fathers give reasons for their existence such as poverty and say these relationships “require a constructive response” in the hope they lead to marriage in conformity with the Gospel. “These couples need to be http://www.ncregister.com/daily-news/assessing-the-synods-final-report Pagina 2 di 4 THE TABLET http://www.thetablet.co.uk argomento Citazioni Università e/o professori http://www.thetablet.co.uk/blogs/1/489/how-pakistani-muslims-view-the-moralising-west How Pakistani Muslims view the ‘moralising’ West *Segue il testo in originale - 8/30 - 07/11/2014 The Tablet - Blogs 10/11/14 15.25 Search our website... Last updated: 10 November 2014 Log In Home News Features Comment Arts About us Archive Jobs Student Zone Blogs BLOGS How does a school cope with the murder of a teacher? How Pakistani Muslims view the ‘moralising’ West Marie Stubbs 07 November 2014 by Fr Robert McCulloch How Pakistani Muslims view the ‘moralising’ West Fr Robert McCulloch The fall of the Berlin Wall unlocked half a continent Tom Heneghan @THE_TABLET The Tablet @The_Tablet 43m Tmw Eng/Wales bishops will be at Ecumencial Vespers to mark 50 yrs since Vat 2 milestone with Ang ++ Sir David Moxon tinyurl.com/ppwvxx9 Expand Tweet to @The_Tablet SPECIAL FEATURES The Tablet Lectures Gallery The Tablet Shop Sts John Paul II, John XXIII Liturgical calendar Pope Francis' election 50th anniversary of Vatican II Spirituality Links GIVE THE TABLET Subscribe All Blogs Advertise Help Contact us LATEST ISSUE: 8 NOVEMBER 2014 Pakistan is often labelled a “fundamentalist” state – and criticism of it has returned after the burning alive of a poor Christian couple who allegedly destroyed pages of a Qu'ran. Norberto Gonzalez Gaitano, professor of communications at Holy Cross University in Rome and consultor on the Pontifical Council for Social Communications, speaks about “media framing”. “Media framing” is the use of certain words or phrases which automatically define the shape of a problem, offer an interpretation of the cause of the problem, give a moral opinion about the problem, and promise a solution to the problem. Say or write the word and the word itself projects into the public attention the agenda behind the framing: “weapons of mass destruction”, “devout Catholic”, “the religious right”, “war on terror”, “paedophile priests”, “fundamentalist”, “burqa-clad woman”. Although Pakistan has fundamentalist problems it is not a fundamentalist state. Discrimination against minorities is frequent but persecution is not endemic; and behind the clamour of Islamist voices remains an educated and concerned opinion to the contrary. Popular perceptions in Pakistan about Christianity in “the West” are subject to intense “framing” which conditions and influences Muslim reactions to Christianity irrespective of the lived reality. The “framing” about Christianity, carried out in schools, media, and religious instruction, leads to an attitudinal Christianophobia by those Pakistani Muslims who have no other terms of reference or sources of information. Bina Shah, a Pakistani author, observed that two wars are being fought in Pakistan: the military one, against the violence of religious extremists, and the psychological and emotional one against the growth of intolerance and the decline in room for cultural, religious, ethnic or social diversity. This shrinking of public space in Pakistan began in the late 1970s under the military dictator Zia ul Haq. It provides the environment for the negative framing of Christianity and leads to the presumed “therefores” of “decadence”, “pornography” and “immorality” about Christianity “in the West”. Mullahs, imams and others bemoan moral failings of “the West” while failing to acknowledge those within their own society such as child abuse, drug addiction, domestic abuse, honour killings and ill-treatment of non-Muslims. There is growing concern among academics and human rights organisations in Pakistan that the content of educational syllabi from primary to tertiary levels reinforces the stereotyped framing about Christianity, Hinduism and other non-Islamic religions. A disturbing level of misinformation and bigotry is found in media and television. Dialogue and religious respect for other believers are not characteristic of the ongoing religious instruction available to most Pakistani Muslims. The ensuing stereotyped framing about Christianity is intensified by the framing associated with “Western”. In spite of its being condemned from the outset by Pope St John Paul II as immoral, Pakistani Muslims regard the military intervention in Iraq, which has now spiralled into an uncontrollable chaos, as a Christian-inspired intervention against Islam because it was carried out by “Western” countries. The “therefores” multiply. Paradoxically, Christians in Pakistan are not viewed as being immoral like “in the West”, just “other”, the other side of a “them and us” divide. ‘Between the crosses, row on row’ Ted Harrison The meaning of the poppy has been as divisive as it has been comforting. Its origins as the symbol of remembrance lie in a poem by a military doctor whose feelings about war were complex Editorial Features Columnists Home News World News Parish Practice Notebook Letters Letters Extra The living Spirit Puzzles Books Arts Classifieds DIGITAL/PDF VERSION Muslims, as well as Christians, have to be aware of the negative influence of framing on http://www.thetablet.co.uk/blogs/1/489/how-pakistani-muslims-view-the-moralising-west Pagina 1 di 3 The Tablet - Blogs 10/11/14 15.25 their understanding of the religious belief of others and be able to identify the sources of the framing. One way of gauging the intensity of the framing in Pakistan about Christianity is to observe the reactions of newly arrived Pakistani priests, religious and seminarians in Rome. They have been exposed in Pakistan through education, cinema, media and society to years of negative framing about Christianity “in the West” and they arrive not quite knowing what to expect. Through pastoral work in Italian parishes, their studies, and participating with crowds of pilgrims in liturgy and worship, they are delighted to see and meet normal Christians who respect one another, who are happy in their families and work and who live good lives. Experience collapses the ideological framing. Fr Robert McCulloch is an Australian Columban priest who served in Pakistan from 1978 to 2011 and was honoured by the Pakistani Government for services to health and education in 2012 For iPads and other devices PREVIOUS ISSUES 8 November 2014 TABLET SUBSCRIPTION Manage my account DIGITAL SUBSCRIPTION WEEKLY E-NEWSLETTER Comments (1) Display by newest To post a comment, please log in or register Enter your name Enter your email Comment by: Garden lady Report abuse Posted: 08/11/2014 05:49:42 Sign Up The title of your post hints at the difficulty of the point you hope to make. You point to the obvious human tendency to “label” and “stereotype” “the other” – Pakistani, Christian, American, Muslim. CATHOLIC JOBS So? What about “the burning alive of a poor Christian couple who allegedly destroyed pages of a Qu'ran”? How do people discuss the evil of this action? You string together a list of labels: “weapons of mass destruction”, “devout Catholic”, “the religious right”, “war on terror”, “paedophile priests”, “fundamentalist”, “burqa-clad woman”. The Catholic Church has worked hard to confront the evil of “paedophile priests”: confronting the guilty, denouncing the crimes, compensating victims, begging forgiveness and instituting safeguards. Where is the similar (and loud) response of Muslim leaders coming against fellow Muslims burning people alive…against cutting off the heads of people…against crucifying people, including children…against raping young girls? Where is their denunciation of evil… calling evil what it is…evil? Using language, we must wrestle with how to effectively discuss these issues in their totality. Regarding this “poor Christian couple,” the most important matter is to confront the evil, of the people who did this…and of the culture that gives cover to such evil. Imagine the reaction of English Christians if this atrocity had happened on their streets...if the Bible were waved as the justification! Confront evil...and labels/stereotypes will evaporate http://www.thetablet.co.uk/blogs/1/489/how-pakistani-muslims-view-the-moralising-west Pagina 2 di 3 10/11/2014 SIR - Servizio Info f rmazione Religiosa - Quotidiano fo Sabato 08 Novembre 2014 16:20 GIORNALISMO: IL 20 NOVEMBRE CERIMONIA PER CONSEGNA PREMIO “GIUSEPPE DE CARLI” Si svolgerà giovedì 20 novembre alle 16.30 a Roma la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, istituito per ricordare il vaticanista della Rai e per premiare il giornalismo di qualità nell’ambito dell’info fo f rmazione religiosa.L’appuntamento è alla Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum che, assieme alla Pontificia Università della Santa Croce, è partner accademico dell’Associazione culturale “Giuseppe De Carli Per l’info fformazione religiosa”, istituita due anni fa per promuovere iniziative di fformazione e riflessione. In apertura, alle 16.30, i saluti di fra Domenico Paoletti (preside della Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura”), di padre Ciro Benedettini (vicedirettore della sala stampa della Santa Sede) e di Enzo Iacopino (presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti).A seguire tavola rotonda con monsignor Rino Fisichella (presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione), Paloma García Ovej e ero (corrispondente Cope, Spagna) e Gian ej Guido Vecchi (vaticanista del “Corriere della Sera”), moderati da Vincenzo Morgante (direttore Tgr Rai).Alle 17.45 sarà presentato il libro “Dio è comunicazione per eccellenza. Giuseppe De Carli, professionista al serv r izio della verità”, a cura di Elisabetta Lo Iacono e Giovanni Tridente (ESC rv 2014); a seguire proclamazione dei vincitori e consegna dei premi. Copyright 2010 Società per l'Informazione Religiosa S.I.R. Spa P.Iva 02048621003 Via Aurelia, 468 00165 Roma tel. 06/6604841 fax 06/6640337 http://www.agensir.it/pls/sir/ r v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=298555 r/ 1/1 DOCUMENTAZIONE INFO www.documentazione.info/ argomento Citazioni Università e/o professori http://www.documentazione.info/print/1199 Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto *Segue il testo in originale - 11/30 - 13/11/2014 14/11/2014 Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto Published on documentazione.info (http://www.documentazione.info) Home > Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto Scienza e fede. Per gli italiani non c'è conflitto Area tematica: RELIGIONE [1] Dossier: Scienza e Fede [2] di Stefano Grossi Gondi, 13 novembre 2014 Un inedito sondaggio ha rivelato che in Italia - al contrario dei paesi anglosassoni - la maggior parte delle persone non vede incompatibilità tra scienza e fede. Il sondaggio è stato svolto dalla Scuola internazionale superiore per la ricerca interdisciplinare [3] (Sisri). Le domande erano tre e riguardavano: l'origine e l'evoluzione dell'uomo, l'origine dell'universo, la pratica religiosa. I primi due quesiti erano formulati per studiare la percezione pubblica della conflittualità tra le cosiddette «verità scientifiche» e le «verità di fede», mentre la terza è stata utile per campionare i soggetti tra non credenti, credenti praticanti e credenti non praticanti. La maggior parte degli intervistati (42%) ritiene che l'uomo sia apparso sulla terra grazie all'intervento di Dio creatore sulla base di forme di vita inferiori e di un processo evolutivo; il 30% ritiene che questo processo evolutivo sia avvenuto senza l'intervento di Dio; il restante 28% pensa invece che Dio abbia creato dal nulla l'uomo nella sua forma attuale. Risultati analoghi sono stati registrati nella risposta relativa alle origini dell'universo. Quindi tra la posizione di apertura alla scienza e di chiusura alla trascendenza e il suo opposto, in Italia risulta ampiamente prevalente la visione che concilia le convinzioni di un credo religioso con i risultati della ricerca scientifica. Dalle risposte pervenute emerge una società italiana in cui la maggioranza relativa, poco meno della metà, accetta le verità scientifiche sull’origine dell’uomo e dell’universo e, al tempo stesso, mostra apertura alla trascendenza, ritenendo che Dio abbia avuto un ruolo nel processo evolutivo del genere umano e che sia il Creatore dell’universo. Per entrambi i http://www.documentazione.info/print/1199 1/2 FERPI www.ferpi.it 13/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.ferpi.it/ferpi/novita/agenda/agenda_3?category=agenda&category_id=12&news_id=47465&title=ripensarela-comunicazione-le-teorie-le-tecniche-le… Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche *Segue il testo in originale - 12/30 - 17/11/2014 Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche - Ferpi Sapienza Università di Roma) su sfide e prospettive attuali della comunicazione. La partecipazione al convegno è gratuita, previa registrazione online e fino ad esaurimento posti. Il programma completo, la scheda di registrazione e i documenti dei relatori sono disponibili sul sito web della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale – UPS. Il convegno sarà trasmesso in live streaming. Like 2 Tweet 0 0 Commenti ©2008-2014 Ferpi - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. Via Lentasio 7, 20122 Milano P.IVA 10651340159 · C.F 800 76 23 0152 http://www.ferpi.it/ferpi/novita/agenda/agenda_3?category=agenda&category_id=12&news_id=47465&title=ripensare-la-comunicazione-le-teorie-le-tecniche-le… 2/2 ORVIETO24 www.orvieto24.it 13/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.orvieto24.it/2014/11/un-viluppetto-di-taffetta-crimisino-presentazione-libro/ “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro *Segue il testo in originale ----------------ANCHE IN: - LA FOLLA: http://www.lafolla.it/lf143crimisino.php - 13/30 - “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro | Orvieto24 …orano, San Venanzo, Parrano, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Allerona CRONACA POLITICA AMBIENTE CULTURA ELEZIONI OPINIONI ALTRI TERRITORI Orvieto24 ECONOMIA RUBRICHE Note Legali Redazione VARIE SPORT INFO DI PUBBLICA UTILITÀ Collabora Contatti Archivio Meteo 13/11/14 15.58 TEMI CALDI ANNUNCI Farmacie aperte Al Cinema Pubblicità giovedì 13 novembre, 2014 Allerona FLASH Baschi Castel Giorgio Castel Viscardo Fabro Ficulle Montegabbione Monteleone Orvieto Parrano Porano San Venanzo Altri territori Search site Sabato 8 Novembre 2014. Emesso bollettino di CRITICITA’ ORDINARIA per rischio IDROGEOLOGICO Link per inserire i dati ed essere contattati tramite Alert System Home > Cultura > “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro “Un viluppetto di Taffettà crimisino”. Presentazione libro Autore: redazione Orvieto 24 pubblicato il 11 novembre, 2014 - 7:34 Tweet 2 Like 3 Verrà presentato venerdì 14 novembre alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune l!ultimo saggio di Lucio Riccetti dal titolo “Un viluppetto di taffettà cremisino. Storia di una festa dal Corporale al Corpus Domini (Edizioni Intermedia). Ovvero, come il miracolo di Bolsena è stato assimilato, come sono stati recepiti i passaggi e le costruzioni intellettuali che ne hanno definito e indirizzato la memoria nei secoli e codificato la storia. Una operazione complessa, soprattutto nell!intendimento di svincolare l!evento miracoloso dalla storia locale per elevarlo a elemento fondante l!istituzione della festa eucaristica del Corpus Domini. La particolarità del tema trattato, è data soprattutto dalla presenza di fonti indirette, diverse nei contenuti, reliquie, sacre rappresentazioni, opere figurative, atti notarili, embricate tutte a dare vita a una visione originale, alla definizione di una comunione fra miracolo, reliquie, testi e immagini. Quasi un affrancamento dell!immagine dalla soggezione al testo, come sembra emergere proprio nella definizione di una "storia! del miracolo di Bolsena, con immagini considerate alla stregua di autentiche fonti documentarie. Testi e immagini hanno natura e cronologia diversi con il reale rischio di interpretare la storia teleologicamente, cioè interpretare il passato, o ciò che è considerato tale, a partire dal presente, proiettando le conoscenze attuali su epoche precedenti. Ciò che ne emerge è un fitto reticolo di storie che attinge sia alle tradizioni popolari, sia agli elaborati eruditi, sia a forme devozionali. Tutti, e nello stesso tempo, intrecciati al lungo dibattito sulla “presenza reale” che, dal Quattrocento, e poi a seguito della Riforma e della Controriforma, ha contribuito a definire la cultura e le stesse radici europee. Alla presentazione del libro interverranno, oltre all!autore, Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto-Todi, Francesco Scoppola (Direzione Regionale Mibac), Norberto Gonzales Gaitano (Pontificia Università della Santa Croce). Coordina l!incontro il giornalista Roberto Conticelli. ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI TO24 Invio programmato per nuovi contenuti alle ore 08.00 / 20.00 o immediato in caso di info urgenti di pubblica utilità Email * Iscriviti INFORMAZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ Lavori Enel Nella Zona Di Prodo. Interruzione Programmata Nell’energia Elettrica Domani, mercoledì 12 novembre, “Enel Infrastrutture e Reti” eseguirà un importante intervento... Sabato 8 Novembre 2014. Emesso Bollettino Di CRITICITA’ ORDINARIA Per Rischio IDROGEOLOGICO http://www.orvieto24.it/2014/11/un-viluppetto-di-taffetta-crimisino-presentazione-libro/ Pagina 1 di 6 Il mondo visto da Roma http://www.zenit.org/it/articles/scienza-e-fede-per-gli-italiani-c-e-piena-sintonia Scienza e fede? Per gli italiani c'é piena sintonia Lo rivelano i risultati del sondaggio realizzato dalla Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) attraverso l'esplorazione di temi come l'origine dell'uomo e dell'universo Roma, 14 Novembre 2014 (Zenit.org) | 308 hits Il presunto conflitto tra scienza e fede non è condiviso dalla maggioranza degli italiani. Lo rivelano i sorprendenti risultati di un sondaggio, il primo nel suo genere nel nostro Paese, che pone a confronto cultura scientifica e fede religiosa degli abitanti del nostro Paese attraverso l’esplorazione di due temi paradigmatici come l’origine dell’uomo e quella dell’universo. L’italiano medio ritiene compatibili i risultati scientifici con la fede e il credo religioso: accetta le verità scientifiche sull’origine dell’umanità e dell’universo e, allo stesso tempo, ritiene che Dio abbia avuto un ruolo nella comparsa della vita. Il sondaggio è stato commissionato a Format Research, specializzata in ricerche di mercato, dalla Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) ed effettuato su un campione rappresentativo di italiani, stratificato per area geografica, genere, età, titolo di studio, stato civile e professione. I risultati di questa inchiesta, firmata da Matteo Bonato, Paolo Risso e Michele Crudele sulla rivista «Paradoxa», sono messi a confronto con un analogo sondaggio svolto dall’agenzia Gallup negli Stati Uniti. Agli intervistati sono state poste tre domande: la prima sull’origine e l’evoluzione dell’uomo, la seconda sull’origine dell’Universo e la terza sulla propria partecipazione alle funzioni religiose. Dalle risposte pervenute emerge una società in cui la maggioranza relativa, il 42%, accetta le verità scientifiche sull’origine dell’uomo e dell’universo e, al tempo stesso, mostra apertura alla trascendenza, ritenendo che Dio abbia avuto un ruolo nel processo evolutivo del genere umano e che sia il Creatore dell’universo. Il 30% invece sostiene che Dio non è intervenuto nell’evoluzione, mentre il 28% rifiuta una spiegazione scientifica della comparsa dell’uomo e dell’universo e pensa che Dio abbia creato dal nulla l’umanità nella sua forma attuale circa 10.000 anni fa. L’interesse del sondaggio si accresce per il confronto con quanto registrato periodicamente da Gallup negli USA. La popolazione americana risulta meno aperta ad accogliere una spiegazione scientifica dell’origine dell’uomo: il 46% è «creazionista» affermando che Dio ha creato gli uomini nella forma attuale, mentre solo il 32% è aperto sia alla scienza che alla trascendenza ritenendo che gli uomini si sono evoluti sotto la guida di Dio. La società italiana mostra invece di accogliere contributi provenienti da discipline diverse (biologia e teologia nel primo quesito, cosmologia e teologia nel secondo) per stabilire un dialogo. Fanno eccezione i più giovani (18-24 anni) che risultano meno disponibili ad accettare un intervento di Dio e i maggiori di UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA www.unisal.it 15/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori https://www.unisal.it/index.php/notizie/vita-allups/1042-padre-federico-lombardi-dottore-honoris-causa-in-scienzedella-comunicazione-sociale Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale *Segue il testo in originale - 15/30 - 17/11/2014 Home Università Pontificia Salesiana - Roma - Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale Notizie Cerca... Università Pontificia Salesiana Home Notizie Vita all'UPS Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale UPS Padre Federico Lombardi dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale Ordo Accademico Docenti Home Chi siamo (Roma, 15 novembre 2014) ‐ All’interno del Convegno “Ripensare la Comunicazione: le teorie, le tecniche, le didattiche”, si è svolta, venerdì 14 novembre, la cerimonia di conferimento del dottorato honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale a padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana. Dove siamo Autorità Consigli e Commissioni Annuario Notizie Formazione Convegni e Incontri Vita all'UPS Gallery Proposta Formativa Teologia Sezione Gerusalemme Teologia Teologia Sezione Torino Scienze dell'Educazione Istituto di Psicologia FSE Dip. Pastorale Giovanile e Catechetica Filosofia Diritto Canonico Lettere Cristiane e Classiche Le motivazioni del conferimento sono state via via illustrate dagli interventi del prof. Mauro Mantovani, decano FSC, di mons. Domenico Pompili, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, da un apposito testo inviato da padre Antonio Spadaro, Direttore di La Civiltà Cattolica, e dal prof. Cosimo Alvati, Docente FSC. Numerose le “lettere testimoniali” raccolte dalla Facoltà a sostegno della candidatura di padre Lombardi per la proposta di questo conferimento – tra esse anche quella del Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, mons. Claudio Maria Celli, del Direttore del Centro Televisivo Vaticano, mons. Dario Viganò, e del Direttore della Libreria Editrice Vaticana, prof. Giuseppe Costa. Altrettanto significative le testimonianze offerte durante la cerimonia del conferimento da parte del dott. Marco Ansaldo, inviato speciale e vaticanista de La Repubblica, del prof. Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell’Università di Roma La Sapienza, della prof.ssa Cristiana Freni, Docente della Facoltà di Filosofia dell’UPS, del Decano della Facoltà di Comunicazione Istituzione della Pontificia Università della Santa Croce, prof. José Maria La Porte, e del prof. Adriano Zanacchi, già Docente FSC. Don Quadrio Diario e Pensieri Comunicazione Sociale Ricostruire l'umanità della Religione Fare Pastorale Giovanile oggi. Autenticazione Nome utente Password Ricordami Accedi RECENSIONI Page:4 / 5 Storia della Pedagogia. Vol. II: Dalla Rivoluzione… SSSPC ‐ UPS Centro PsicoPedagogico Master e corsi Centro Studi Don Bosco Osservatorio della Gioventù Servizi UPS Segreteria Generale Il contenuto di questo volume, in Servizi Automatici di Si tratta di una corposa raccolta memoria di Riccardo Tonelli, è La religione – aldilà di manoscritti originali del Segreteria stato p... dell’«immaginario popolare» che venerabile don... Estremamente profonda e coinvolgente, ricca di aspetti esperienziali e di Biblioteca D. Bosco la pensa come un q... sapienzialità vissuta, la lectio coram offerta dal neo‐dottore, organizzata secondo 10 Archivio storico messaggi sulla autentica comunicazione. Appena dichiarato Dottore honoris causa CIR ‐ Ricerca padre Lombardi ha rilasciato una breve intervista per le troupes del TG1 e di TV2000 presenti all’evento così come gli inviati di varie testate giornalistiche. Pastorale Universitaria La cerimonia si è chiusa con il saluto e il ringraziamento del Rettore Magnifico Fondazione UPS dell’UPS, prof. Carlo Nanni, e ha avuto una simpatica appendice con una serata di Associazione Don Bosco festa in onore di padre Lombardi che si è svolta nella sede della FSC con le ulteriori Onlus Pro Universitate testimonianze di alcuni collaboratori di padre Lombardi presso la Radio Vaticana e di Centro Servizi Informatici mons. Massimo Palombella, Maestro Direttore del Coro della Cappella Musicale e Telematici (CeSIT) Sistina. Per l’occasione il Centro Televisivo Vaticano ha voluto omaggiare padre Lombardi di un apposito montaggio video relativo agli anni fin qui svolti a servizio Editrice LAS della Santa Sede. Centro Stampa Libreria Leoniana Ufficio Stampa Residenze per ospitalità Come il primo volume, anche questo secondo volume di “Storia della pedagogia” in... Nelle parole del Gran Cancelliere dell’UPS, don Ángel Fernández Artime, al momento della consegna a padre Lombardi del Decreto e della Pergamena di Dottore honoris causa in Scienze della Comunicazione sociale, si trova una eccellente sintesi delle motivazioni e della personalità del neo‐dottore. Riportiamo il testo integralmente: “Cari amici, in molti modi sono già state indicate le motivazioni per le quali la nostra Università è lieta di conferire oggi il Dottorato honoris causa in Scienze della comunicazione sociale a padre Federico Lombardi. In latino Honoris Causa significa “a titolo d’onore”, per i grandi meriti https://www.unisal.it/index.php/notizie/vita-allups/1042-padre-federico-lombardi-dottore-honoris-causa-in-scienze-della-comunicazione-sociale 1/2 24/11/2014 Testo notizia Torna ai Titoli ANSA (POL) - 20/11/2014 - 18.48.00 Giornalisti: premio De Carli a Bellocchio, Valli, Tornielli ZCZC8832/SXA XCI20723 R POL S0A QBXB Giornalisti: premio De Carli a Bellocchio, Valli, Tornielli (ANSA) - ROMA, 20 NOV - Daniele Bellocchio de L'Espresso, Aldo Maria Valli del Tg1 Rai e Andrea Tornielli de La Stampa sono i vincitori della seconda edizione del Premio giornalistico "Giuseppe De Carli". A Luigi Accattoli, storico vaticanista del Corriere della Sera, è invece stato assegnato il Premio alla carriera. La cerimonia di premiazione si è svolta questo pomeriggio presso la Pontificia Facoltà Teologica "San Bonaventura"-Seraphicum che, assieme alla Pontificia Università della Santa Croce, è partner accademico dell'Associazione "Giuseppe De Carli", promotrice del Premio istituito alla memoria del compianto vaticanista fondatore di Rai Vaticano. Tra i secondi classificati, la polacca Anna Artymiak, per la categoria testi, con una intervista pubblicata su Stacja 7, Alessandro Chiappetta, per la categoria filmati, con il documentario su Don Peppe Diana andato in onda su Rai Storia, e Salvatore Cernuzio, dell'Agenzia Zenit, per la categoria giovani. Menzioni speciali anche per Paola Bergamini (rivista Tracce), Francesco Muratori (La1 Radio Televisione Svizzera) e Giulio Serri (settimanale A Sua Immagine). I lavori pervenuti in questa edizione sono stati valutati da una giuria composta da Lucio Brunelli, Domenico Delle Foglie, Marina Ricci, Stefania Falasca, Domenico Paoletti, Donatella Negri, Santino Franchina e Carla Rossi Espagnet. (ANSA). GR 20-NOV-14 18:57 NNN http://k4305081957.regioni.it/newpalm/headr_text.asp?5443 1/1 LA GAZZETTA DI VIAREGGIO www.lagazzettadiviareggio.it 24/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.lagazzettadiviareggio.it/pietrasanta/2014/11/omaggio-a-romano-cosci-da-sabato-una-retrospettiva-sultema-del-sacro/ Omaggio a Romano Cosci: da sabato una retrospettiva sul tema del sacro *Segue il testo in originale ---------------ANCHE IN: - LUCCA IN DIRETTA: http://www.luccaindiretta.it/versilia/item/36699-pietrasanta-mostra-a-palazzo-moroni-perricordare-romano-cosci.html - VERSILIA TODAY: http://www.versiliatoday.it/evento/2014/11/25/pietrasanta-omaggia-romano-cosci/ - 18/30 - ANNO 3° GIOVEDÌ, 27 NOVEMBRE 2014 - RECTE AGERE NIHIL TIMERE Giornale Politico - Artistico - Amministrativo - Letterario e Teatrale Prima Cronaca Rubriche Lucca Politica interSvista Garfagnana Cultura L'evento Economia Brevi Sport Massarosa Enogastronomia Camaiore Confcommercio Pietrasanta Ce n'è anche per Cecco a cena Forte dei Marmi A. Versilia Meteo Cinema Massa e Carrara PIETRASANTA Omaggio a Romano Cosci: da sabato una retrospettiva sul tema del sacro lunedì, 24 novembre 2014, 16:43 Una mostra per ricordare Romano Cosci, l'artista pietrasantese scomparso all'inizio dell'estate. Per iniziativa del Circolo Fratelli Rosselli e dell'assessorato alla cultura, si aprirà sabato, alle ore 17.30, una retrospettiva dedicata al tema del sacro, nell'inedita cornice di Palazzo Moroni. L'occasione è data dai festeggiamenti alla Madonna del Sole. Alle ore 15.30, infatti, si terrà la presentazione della ristampa del volume “Centenario dell’incoronazione della Madonna del Sole” di Danilo Orlandi, nel chiostro di Sant'Agostino, curata dal Circolo Rosselli; interverrà anche l'arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. A seguire, alle ore 17.30, l'inaugurazione della mostra di Romano Cosci e alle ore 18 è prevista la Santa Messa in Duomo con lo scoprimento dell’immagine della Madonna del Sole; infine, alle ore 21, si svolgerà un concerto per organo e soprano, sempre in Duomo. Il tema del sacro è fortemente ricorrente nel percorso creativo di Romano Cosci, una sorta di pellegrinaggio, una ricerca interiore, l'esigenza di guardare in alto, oltre il visibile, pur essendo un uomo con i piedi ben saldi a terra. In mostra saranno esposti disegni, pitture e sculture interamente dedicate al sacro: una selezione delle opere che composero la mostra “In cammino con Cristo”, l'esposizione realizzata nel 2012 presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, nel prestigioso Palazzo dell'Apollinare. “La sua scomparsa ai primi di giugno ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità artistica – afferma il sindaco Domenico Lombardi - Cosci era un artista completo, talentuoso, modesto come solo i grandi lo sono, diretto e sagace come i veri toscani, attento osservatore. Ecco perché il suo dialogo con il sacro ha toccato le corde più profonde dello spirito e dell'emozione; un'emozione che ha saputo trasmettere in tutti coloro che hanno avuto la possibilità di ammirarne le opere”. “Questa mostra di arte sacra da realizzare a Pietrasanta era uno dei suoi desideri – spiega Alessandro Tosi, presidente del Circolo Fratelli Rosselli – e per noi che lo abbiamo conosciuto e stimato è un dovere portarlo a compimento. Avremmo voluto fare tante altre cose insieme a Romano, sicuramente il suo contributo ci mancherà ma il “suo cuore d'artista” sarà per sempre con noi”. Romano Cosci, classe 1939, si è formato negli anni Cinquanta nel clima stimolante dei laboratori di scultura e delle fonderie d'arte versiliesi sotto la guida di figure prestigiose come Leonida Parma e Ferruccio Vezzoni e ha avuto come maestro e amico Pietro Annigoni. Ha insegnato fino al 1986 discipline pittoriche nei licei artistici di Carrara e Grosseto. Si è avvalso di un ventaglio straordinario di registri espressivi passando dall'affresco, al marmo, al bronzo, alla terracotta, al mosaico e a ogni altro genere di pittura. La mostra sarà visitabile sino al 14 dicembre. ALTRI ARTICOLI IN PIETRASANTA Supporters mercoledì, 26 novembre 2014, 15:59 Frana in via Pozzone: l'Unione dei comuni chiede l'intervento della regione A seguito degli eventi di pioggia intensi del gennaio 2014 si è verificato un dissesto nella zona boscata in loc. Buongiorno nella frazione di Vallecchia. La situazione del versante si è poi aggravata nel mese di luglio RICERCA NEL SITO TO Vai GENTE VENETA www.genteveneta.it 25/11/2014 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.genteveneta.it/public/appuntamento.php?id=3875 A Venezia la presentazione del libro "Genesi e big bang. Parallele convergenti" *Segue il testo in originale - 19/30 - Appuntamento : A Venezia la presentazione del libro "Genesi e big bang. Parallele convergenti" 27/11/14 15.37 GENTE VENETA | APPUNTAMENTO Martedi, 25 Novembre 2014 A Venezia la presentazione del libro "Genesi e big bang. Parallele convergenti" sezione "Scienza e fede" dello Studium cattolico veneziano organizza la presentazione del libro di Piero L aBenvenuti (Università di Padova) e Filippo Serafini (Pontificia Università della Santa Croce di Roma) "Genesi e big bang. Parallele convergenti" che affianca, nello stesso testo e con un linguaggio accessibile e coinvolgente, due narrazioni dell'origine dell'universo: quella biblica e quella che proviene dalla scienza moderna. L'appuntamento è fissato per martedì 25 novembre, alle ore 17.30, presso la Sala Sant'Apollonia a Venezia: insieme ai due autori interverranno Simone Morandini (Facoltà Teologica del Triveneto), Daniele Spero e Francesco Berengo (Studium cattolico veneziano). 0 Commenti ! Gente Veneta Entra Condividi " Preferita & Ordina dal più recente Inizia la discussione... Commenta per primo. # Iscriviti $ Aggiungi Disqus al tuo sito web % Privacy ALTRI COMMENTI Riccardo Lunedi, 27 Ottobre 2014 | 20:50 Dite bene, un numero esagerato ed esasperante di referendum sempre sulla stassa questione. Si mette … LuciaVeccia Lunedi, 20 Ottobre 2014 | 09:21 Complimenti per l'idea e la tenacia! … marta maria.B Mercoledi, 15 Ottobre 2014 | 21:17 ho letto solo ora 14.10.2014...: grazie suore, voi siete una grande testimonianza di generosità e donazione. … renato sfriso Lunedi, 29 Settembre 2014 | 19:45 E' commovente oltre che interessante questa testimonianza. La Madonna continui a vegliare su questa … Tutti i commenti » Articolo pubblicato su Gente Veneta Copyright 2014 © CID SRL P.Iva 02341300271 http://www.genteveneta.it/public/appuntamento.php?id=3875 http://www.genteveneta.it/public/appuntamento.php?id=3875 Pagina 1 di 2 ETV www.etv.err.ee argomento Interviste http://etv.err.ee/l/kultuurisaated/ajalik_ja_ajatu Ajalik ja ajatu: Peetruse linn ja Maarja maa *Segue il testo in originale - 21/30 - 01/11/2014 (/) F Ajalik ja ajatu: Peetruse linn ja Maarja maa, 9 1.11.2014 12:00 Saatesari: Ajalik ja ajatu (http://etv.err.ee/l/kultuurisaated/ajalik_ja_ajatu) 1540. aastal rajas Ignatius Loyola Jesuiitide ordu ehk Jeesuse Seltsi. Mungaordu eesmärgiks oli katoliku usu uuendamine, ulatuslik misjon ja hariduse edendamine. Tänapäeval on Roomas seitse Paavstlikku ülikooli, kaks Atheneumi ja 11 Paavstlikku instituuti. Need töötavad dialoogis teaduse ja teadlastega, usklike ning mitteusklikega. Saates Rooma Püha Risti Ülikooli professor teadusfilosoof Juan José Sanguineti, preester Edmundo Javier de la Vega, katoliiklane Marge-Marie Paas ja teoloog Arne Hiob. Režissöör Aile Ellmann, operaator Felix Grossmann, helirežissöör Enn Laidre, toimetaja Katrin Seppel. Soovita Jaga Ole oma sõpradest esimene, kes seda soovitab. Share Share Share Share More0 Defunti: don Maspero, nella morte incontriamo la vita Nel pomeriggio alle 18.00 il Papa presiede alle Grotte Vaticane un momento di preghiera per i Sommi Pontefici defunti. E, nel giorno in cui si commemorano tutti i defunti, sono tanti, credenti e non credenti, a recarsi nei cimiteri per sostare sulle tombe dei propri cari. Ma oggi la morte, forse tante volte anche in ambito ecclesiale, nelle omelie, viene sottaciuta, omessa, quasi ad esorcizzarla. Federico Piana ne ha parlato con don Giulio Maspero, docente di Teologia alla Pontificia Università della Santa Croce: 0:00 R. - E’ proprio vero questo ed è anche - in un certo senso - naturale: perché fa paura, perché viviamo nell’illusione che la morte non ci sia. Però, poi la morte c’è! E’ bello vedere - secondo me - come in alcuni libri per bambini si parla di morte, perché i bambini che sono così vicini alla sorgente della vita, sono in qualche modo più capaci di reggere il tema. Penso che sia importante imparare da loro: non avere paura di guardare quello che in fondo è una nascita. Sappiamo che nasciamo alla vita, anche nel caso dei martiri o dei santi il momento della morte si chiama Dies Natalis, il giorno della nascita al cielo, quando saremo cioè in quella vita che è per sempre. D. - Don Giulio, che rapporto dobbiamo avere con i nostri defunti? R. - Per me la morte ha cambiato faccia - potremmo dire - quando è morto mio padre: in un certo senso il bene che ci siamo voluti e proprio anche il sentirlo vicino è così intenso che, da quando è successo, la morte è come se fosse abitata da qualcuno. Io sono sicuro che al di là della morte mi aspetta mio padre e quindi mi fa meno paura. Penso che questo sia ciò che ha fatto Cristo con noi: Dio stesso si mette nella morte per renderci la morte - in un certo senso - un’occasione per incontrare la vita. Dobbiamo pregare e parlare con i defunti. Io penso che sia molto importante questo piccolo consiglio: parlare con i defunti, rivolgersi a loro, pregare quando andiamo al cimitero e pregare anche tutti i giorni… Basta un “Eterno riposo”. Sapere che i defunti che sono in cielo pregano per noi e per quelli che sono in Purgatorio noi preghiamo per loro, ma anche loro ci aiutano, intercedono per noi. Quindi è un continuare ad aiutarci a volerci bene. Vatican Radio All the contents on this site are copyrighted ©. 13/11/2014 Dio è comunicazione per eccellenza | ZENIT - Il mondo visto da Roma Il mondo visto da Roma http://www.zenit.org/it/articles/dio-e-comunicazione-per-eccellenza Dio è comunicazione per eccellenza Intervista a Elisabetta Lo Iacono e Giovanni Tridente, autori del libro dedicato a Giuseppe De Carli che verrà presentato il 20 novembre al Seraphicum, durante la cerimonia del "Premio De Carli" Roma, 13 Novembre 2014 (Zenit.org) Nicola Rosetti | 86 hits Giovedì 20 novembre alle 16.30 presso la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura – Seraphicum avverrà la cerimonia di premiazione del “Premio De Carli”, promosso dall’Associazione Culturale Giuseppe De Carli per l’informazione religiosa. Nell’ambito della manifestazione, verrà presentato il volume “Dio è comunicazione per eccellenza. Giuseppe De Carli professionista a servizio della verità”, edito dalle Edizioni Santa Croce. Per conoscere meglio l’associazione, il premio e il libro, abbiamo intervistato Elisabetta Lo Iacono, presidente dell’associazione e docente di "Mass media" presso la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura Seraphicum, e Giovanni Tridente, professore incaricato di “Etica Informativa” ed “Analisi e Pratica dell’informazione” presso la Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, che hanno curato il volume presentato. *** Dott.ssa Lo Iacono, come é nata l’Associazione Culturale Giuseppe De Carli e il premio ad essa collegato? L’associazione è nata nel gennaio del 2012 con lo scopo di ricordare la grande figura umana e professionale di Giuseppe De Carli, ma anche con la volontà di fare tesoro dei suoi insegnamenti e, in particolare, di tenere viva questa eredità soprattutto a favore dei più giovani verso i quali indirizzava sempre la sua attenzione e fiducia, atteggiamento non così comune nell’ambiente giornalistico. Valutando le iniziative da promuovere per il perseguimento di questi obiettivi, abbiamo pensato all’opportunità di creare un Premio che mettesse in luce quei lavori, nell’ambito dell’informazione religiosa, realizzati secondo quella professionalità e sensibilità che caratterizzavano l’operato di De Carli. Quest’anno, peraltro, abbiamo ampliato il numero dei premiati, un modo per portare alla ribalta un maggior numero di lavori: i primi tre delle categorie testi scritti, filmati e giovani. La cerimonia di premiazione, inoltre, rappresenta anche un’occasione di dibattito e riflessione su questo particolare ambito dell’informazione, attraverso il coinvolgimento di personalità del mondo ecclesiastico e del giornalismo, per creare un terreno di confronto utile a un crescente dialogo e collaborazione ai fini di un’adeguata comprensione e trasmissione degli eventi ecclesiali che, come ci ricorda papa Francesco, necessitano di una particolare ermeneutica. Può presentare ai nostri lettori il volume “Dio è comunicazione per eccellenza”? http://www.zenit.org/it/articles/dio-e-comunicazione-per-eccellenza 1/2 FAMILLE CHRÈTIENNE www.famillechretienne.fr 18/11/2014 argomento Interviste http://www.famillechretienne.fr/croire/pape-et-vatican/tout-ce-qu-il-faut-savoir-sur-le-synode-de-la-famille-151944 «La vérité ne se réduit pas à des formules, mais elle est contenue dans les formules» *Segue il testo in originale - 25/30 - Si nous voulons changer la culture des médias, nous devons d’abord changer la culture Les médias s’intéressent surtout à ce qui est écrit dans les textes du Magistère. N’ontils pas une part de responsabilité dans le rejet du vocabulaire utilisé par l’Église ? Les médias reflètent la culture dominante, c’estàdire une culture hypersexualisée. Si nous voulons changer la culture des médias, nous devons d’abord changer les familles, changer les personnes, changer la culture. Pour présenter la vérité de l’Évangile, il faut la présenter de façon à ce que les personnes se sentent attirées, car tout le monde cherche la beauté et la vérité. Prenons exemple sur saint JeanPaul II. Devant le problème de compréhension créée par l’encyclique Humanae vitae, il a développé ses catéchèses sur la théologie du corps et fondé l’Institut de la famille JeanPaul II à travers le monde. Il n’a pas dissimulé le message de Paul VI, il l’a magnifié. Estil possible de modifier le langage de l’Eglise sur la famille sans diminuer la portée/la force de son enseignement ? Ne risqueton pas de tomber dans un certain relativisme ? C’est un risque, parce qu’aujourd’hui les paroles ne signifient pas la réalité pour beaucoup de personnes. Or, les paroles ont des conséquences. Si les paroles ne signifient rien, elles n’ont pas de conséquences. Par exemple, quand je dis « je promets », je ne dis pas seulement une chose, mais je fais une chose. Quand les paroles se réfèrent à une action humaine, elles permettent de régler les relations humaines. L’Eglise doitelle adapter ses méthodes de communication aux nouvelles technologies et aux mass medias ? Elle doit les utiliser mais avec intelligence et professionnalisme, et spécialement dans les domaines de la littérature, du cinéma, de la culture… L’Église doit rallumer l’espérance chez les personnes ! Pour cela, il faut former les pasteurs et les fidèles qui s’occupent de la pastorale familiale. Antoine Pasquier Yago de la Cierva, experto en gestión de crisis La Iglesia, bajo el foco: «Los fieles no toleran que no se actúe inmediatamente para atajar el mal» Actualizado 29 noviembre 2014 9:27 Carmelo LópezArias / ReL El Papa, sobre los presuntos abusos en Granada: «No debemos esconder la verdad» El arzobispo de Granada pide perdón por «los escándalos» postrándose ante el altar de la catedral El cardenal Sebastián, al volver del Sínodo: «En ningún momento ha habido blandura doctrinal» «Levantar al caído y animarlo a retomar el camino»: propuesta del Papa en su discurso del Sínodo La archidiócesis de Granada se ha visto en las últimas fechas en el ojo del huracán a raíz del caso de los supuestos abusos sexuales por los que han sido detenidos tres sacerdotes y un laico. Gestos como el del arzobispo Javier Martínez postrándose ante el altar de la catedral para pedir perdón, o la rapidez de su primer comunicado en cuanto saltó el caso a los medios, muestran que algo está cambiando en la Iglesia en la gestión de este tipo de crisis que la sitúan bajo los focos. Yago de la Cierva es uno de los grandes expertos españoles en ese ámbito. Fue director ejecutivo de la JMJ de Madrid 2011 y es profesor de Comunicación Preventiva y Gestión de Crisis en la Pontificia Universidad de la Santa Cruz de Roma. Acaba de publicar La Iglesia, casa de cristal. Propuestas y experiencias de comunicación durante crisis y
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