Merci Edizione 1/2014 Pagina 4 Merci Intervista con Marcel Koch «Molti progetti sarebbero di difficile realizzazione senza la Fondazione Cerebral» La Fondazione Cerebral supporta diverse istituzioni che offrono alle persone affette da handicap motorio di origine cerebrale posti di lavoro protetti, posti scolastici e residenziali. Marcel Koch è direttore generale della Fondazione Kronbühl di Wittenbach (SG) e spiega il motivo per cui questo aiuto sia urgentemente necessario. Quali offerte propone la Fondazione Kronbühl alle persone con handicap? La nostra istituzione è molto variegata e offre ai bambini e agli adulti con handicap posti scolastici e residenziali, oltre che posti di lavoro. Da noi le persone interessate non vengono solo sottoposte ai trattamenti e sostenute personalmente, ma ricevono anche un’ampia gamma di diverse offerte terapeutiche, oltre che una cura competente e assistenza medica di base qualora necessario. A chi sono rivolte queste offerte? I nostri servizi sono destinati principalmente ai bambini e agli adulti con Direttore generale della Fondazione Kronbühl di Wittenbach: Marcel Koch. disabilità gravi e multiple. Anche molte persone con handicap motori di origine cerebrale si servono delle nostre offerte. Quali progetti sono stati supportati finora dalla Fondazione Cerebral? Alla Fondazione Cerebral ci unisce una collaborazione costruttiva e molto positiva che dura da molti anni. Già molte volte abbiamo potuto contare sul loro aiuto. Da un lato ci supportano sempre quando si tratta di finanziare i campi vacanze per le persone interessate, dall’altra la Fondazione finanzia sempre anche altri progetti. Un progetto davvero importante è la nostra settimana di ippoterapia, che offriamo durante le vacanze primaverili. Questa settimana è molto apprezzata da giovani e bambini e sarebbe impossibile da realizzare senza il supporto della Fondazione Cerebral. Attualmente la Fondazione Cerebral ci sta aiutando nella risistemazione della nostra area esterna, fornendoci panchine Cerebral appositamente allestite, che tengono conto anche delle esigenze delle persone portatrici di handicap. Queste panchine sono davvero splendide e noi siamo lieti di poter contare sempre sulla Fondazione Cerebral. Non va sottovalutato nemmeno l’aiuto individuale offerto dalla Fondazione Cerebral alle nostre e ai nostri residenti affette/i da handicap motorio di origine cerebrale. Il nostro servizio sociale si è già occupato spesso delle richieste di singoli interessati alla Fondazione Cerebral ed è intervenuto sempre in tempi rapidi e senza burocrazia. Come vivete la collaborazione con la Fondazione Cerebral? Ho sempre percepito la collaborazione con la Fondazione Cerebral in modo molto positivo. La Fondazione offre il suo aiuto in modo semplice e competente e noi sappiamo di poter sempre contare su di lei. Posso sottolineare ancora una volta che molti progetti importanti e utili sarebbero stati di difficile realizzazione senza il supporto della Fondazione Cerebral. Siamo molto riconoscenti per la splendida collaborazione con la Fondazione. Si sente spesso che gli handicap stanno diventando tendenzialmente più gravi. Anche lei è della stessa opinione? Cosa significa questo per la quotidianità nella vostra istituzione? Sì, è corretto. E poiché gli handicap diventano sempre più gravi, aumentano anche le esigenze di cura e di assistenza medica. Le richieste diventano più complesse, le esigenze più individuali, la necessità di professionalità nella cura e nell’assistenza delle persone portatrici di handicap è sempre maggiore. Nel contempo le assicurazioni sociali continuano a essere diffidenti quando si parla di garanzie di assunzione di spese. Penso che istituzioni come la Fondazione Cerebral in futuro acquisiranno un’importanza sempre maggiore, poiché colmano una grande lacuna e svolgono sempre più prestazioni non coperte dal settore pubblico, ma che per le persone colpite sono estremamente importanti oltre che necessarie. Fondazione svizzera per il bambino affetto da paralisi cerebrale, Erlachstrasse14, casella postale 8262, 3001 Berna, tel. 031 308 15 15, fax 03130136 85, www.cerebral.ch, e-mail cerebral@cerebral.ch EDITORIALE Offerta con destinazione vincolata Decidete per cosa sarà impiegato il vostro contributo personale. Ciò significa che l'offerta sarà impiegata esclusivamente per la prestazione d'aiuto da voi decisa. La Fondazione Cerebral ha istituito due fondi: - Fondo per la mobilità - Fondo temporaneo Donazione in occasioni particolari Un matrimonio, un anniversario, un compleanno speciale o un altro lieto evento rappresentano comunque occasioni per pensare a coloro che dipendono dall'aiuto degli altri. Al posto dei regali è possibile pensare anche alle persone che non hanno vita facile. Le donazioni ad organizzazioni di pubblica utilità possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi. La regolamentazione varia da cantone a cantone. Richiedete il nostro foglio d'istruzioni oppure telefonateci. Vi garantiamo che la vostra offerta sarà usata con scrupolosità. La Fondazione Il nuovo progetto «Pattinare sul ghiaccio per persone in sedia a rotelle» «Pattinare sul ghiaccio è una sensazione del tutto nuova, oltre che splendida!» Accesso illimitato: la nuova rampa di accesso davanti alla chiesa abbaziale di Wesemlin. Cara Lettrice, caro Lettore, La Fondazione Cerebral supporta diversi progetti Più gioia di vivere grazie a un aiuto veloce e mirato Le persone affette da handicap motorio di origine cerebrale devono poter vivere la loro vita quotidiana in modo possibilmente autonomo e mobile; quindi anche nel tempo libero non devono incorrere in limitazioni. Per raggiungere questo obiettivo, la Fondazione Cerebral finanzia diversi progetti a generale beneficio delle persone portatrici di handicap. La chiesa abbaziale di Wesemlin a Lucerna, ormai segnata dagli anni, sarà ristrutturata e riallestita. L’intento della ristrutturazione consiste nell’aprire la chiesa sempre di più alla popolazione, trasformandola in un luogo di incontro spirituale. Accesso illimitato alle persone su sedia a rotelle A seguito dei lavori di risanamento e ristrutturazione, anche la chiesa abbaziale sarà sottoposta a lavori di risistemazione. Per rendere accessibile in futuro la chiesa anche alle persone su sedia a rotelle, la comunità monastica ha presentato alla Fondazione Cerebral una richiesta di aiuto. Fratello Fridolin Schwitter, responsabile della campagna donazioni, spiega: «La situazione era per noi insoddisfacente. Essendo un edificio storico, la chiesa abbaziale era pressoché inaccessibile alle sedie a rotelle. Noi volevamo assolutamente cambiare le cose!» La Fondazione Cerebral supporta questo sforzo della comu- nità monastica e finanzia pertanto la realizzazione di una rampa di accesso alla chiesa con CHF 10 000.–. «Siamo molto grati per questo supporto», afferma fratello Fridolin, «come Cappuccini ci sta particolarmente a cuore che la nostra chiesa sia aperta a tutte le persone, anche a quelle su sedia a rotelle.» Con la nuova rampa la comunità monastica di Wesemlin ha fatto un grande passo avanti nella realizzazione di questo obiettivo. È per noi un piacere presentarvi altri progetti in corso, a cui la Fondazione Cerebral sta prendendo parte: ● Il Mathilde Escher Heim (MEH) di Zurigo viene supportato con un contributo di CHF 20 000.– per la ristrutturazione dell’edificio «Villa». ● La Fondazione per l’ippoterapia Hippotherapie Zentrum di Binningen (BL) riceve CHF 10 000.– per l’acquisto di un cavallo per la terapia. ● Il pulmino della Fondazione Columban di Urnäsch (AR) deve essere sostituito. La Fondazione Cerebral dà un contributo di CHF 15 000.– per l’acquisto del nuovo veicolo e per l’allestimento del sistema di sicurezza. ● La Chiesa evangelica riformata di Neuchâtel (EREN) riceve CHF 20 000.– per l’allestimento di una nuova toilette accessibile alle sedie a rotelle presso il Potete donare in differenti modi. Ecco alcuni esempi. Offerte generali Il modo più facile di donare. La vostra offerta sarà impiegata laddove è più necessario l'aiuto diretto. Edizione 1/2014 Un grande svizzera per il bambino affetto da paralisi cerebrale è controllata dallo ZEWO ed è riconosciuta di pubblica utilità. Lavoriamo riducendo al minimo le spese di gestione ed ogni anno pubblichiamo un dettagliato rendiconto di gestione che può essere richiesto gratuitamente ed è disponibile per il download al sito ww.cerebral.ch. Possibilità di pagamento Conto corrente postale 80-48-4 Conto Banca UBS 235-90735950.1 BC 235 IBAN CH 89 0023 5235 9073 5950 1 Oppure utilizzate la polizza di versamento allegata. La tutela della vostra sfera privata è per noi di primaria importanza. Non trasmettiamo dati di alcun genere o forma ad altre organizzazioni o persone. Saremo felici di fornirvi consulenza! Avete domande sul tema Offerte? La signora Marianne Gruber sarà lieta di ricevere una vostra telefonata: 031 308 15 15 Vi ringraziamo vivamente per la vostra sostegno! Centre oecuménique de rencontre et d’animation CORA. ● La casa per le vacanze «Au fil du Doubs» di Saint-Ursanne (JU) riceve CHF 10 000.– per l’urgente risanamento degli impianti elettrici. ● L’associazione Sailability in Arbon (TG) desidera acquistare per la stagione 2014 un ulteriore autobus per persone su sedia a rotelle per poter partecipare senza problemi ai numerosi eventi velistici. La Fondazione Cerebral supporta l’acquisto con CHF 30 000.–. ● Il club di persone su sedie a rotelle «Qualmende Reifen» di San Gallo ha bisogno di nuove sedie a rotelle elettriche a uso sportivo. La Fondazione Cerebral supporta l’acquisto con CHF 8000.–. ● L’associazione Querfeld di Kriens (LU) ha offerto anche nel corso di questa stagione corsi di sci per bambini affetti da paralisi cerebrale. La Fondazione Cerebral ha supportato la prosecuzione dei corsi con un contributo di CHF 6000.–. IMPRESSUM «Merci» è il giornale informativo per donatrici e donatori della Fondazione svizzera per il bambino affetto da paralisi cerebrale, con uscita trimestrale: a marzo, giugno, agosto e novembre. La Fondazione Cerebral lavora in stretta collaborazione con l'Associazione Cerebral Svizzera. Edizione: Fondazione svizzera per il bambino affetto da paralisi cerebrale, 3001 Berna Telefono 031 308 15 15 Fax 031 301 36 85 CP 80-48-4 Internet www.cerebral.ch Dirigente della produzione: Redazione e testi: Foto: Stampa: Tiratura: Fondazione Cerebral Sina Schuppisser Hansueli Trachsel Witschi & Co., Nidau 86 400 esemplari Abbonamento «Merci»: Fr. 5.–/anno, compreso nella quota donata (incl. Boutique Cerebral) l’inverno sta per terminare e tra poco i primi fiori di primavera faranno capolino tra la coltre di neve. Nella nostra nuova edizione di MERCI desideriamo tuttavia soffermarci ancora un po’ sulla stagione invernale: è per noi un piacere presentarle il nostro nuovo progetto «Pattinare sul ghiaccio per persone in sedia a rotelle». Il nostro obiettivo è di consentire alle persone in sedia a rotelle di poter accedere alle piste di pattinaggio sul ghiaccio insieme ai loro cari, servendosi di ausili speciali. Per saperne di più, legga il reportage su questa pagina del nuovo numero di MERCI! Anche il reportage di pagina 3 è dedicato ai nuovi mezzi ausiliari. Ogni due anni invitiamo le persone interessate a un evento informativo, durante il quale presentiamo i nuovi mezzi ausiliari e di cura per i portatori di handicap, i quali hanno anche la possibilità di testarli. Questo evento informativo gode di grande notorietà e pertanto noi desideriamo fornire a lei, cara donatrice, caro donatore, qualche formazione in più su questo riuscito evento. Da ultimo desidero esprimere i più sentiti ringraziamenti per le numerose splendide iniziative realizzate lo scorso autunno e soprattutto nel periodo prenatalizio a favore delle persone affette da handicap motorio di origine cerebrale e delle loro famiglie. Siamo molto grati per la grande generosità dimostrataci costantemente da aziende, associazioni ma anche da privati di tutta la Svizzera. Il suo aiuto ci rende forti – insieme possiamo fare di più! A questo punto non mi resta che augurarle una piacevole lettura e una bella primavera! SPONSOR: Cosanum SA articoli medici Brandstrasse 28 8952 Schlieren Telefono 043 433 66 66 Da anni la Cosanum SA fornisce alla Fondazione Cerebral gli articoli di cura (pannolini, combi, traverse per malati, ecc.). Michael Harr, Direttore Il pattinaggio su ghiaccio è stato finora precluso alle persone su sedia a rotelle. Grazie a un nuovo progetto della Fondazione Cerebral le cose stanno cambiando: per la prima volta quest’inverno le persone con handicap potranno scendere in pista. È un venerdì mattina di metà gennaio, umido e grigio. Piccoli banchi di nebbia si addensano sulla superficie di ghiaccio della pista di Weyermannshaus a Berna. Tuttavia l’atmosfera non potrebbe essere migliore: Fred De Oliveira allunga le braccia in aria e sorride. Sua madre Kathrin Siegrist condivide questo momento di gioia, mentre afferra ancora un po’ insicura le maniglie di sostegno del pattino. Insieme si muovono con cautela sulla superficie ghiacciata della pista. Fred è seduto comodamente sulla sua sedia a rotelle, mentre la madre ha infilato i pattini. Kathrin e Fred sono i primi a usare il pattino speciale della Fondazione Cerebral. E sembra essere divertente: «Pattinare sul ghiaccio è una sensazione del tutto nuova», afferma Fred de Oliveira, «oltre che splendida!» Partecipare attivamente al divertimento in pista La Fondazione Cerebral si adopera da molti anni, affinché le persone con handicap motorio di origine cerebrale possano essere integrate attivamente nella società e partecipino per quanto possibile a tutte le attività che svolgono le persone senza handicap. Per poter raggiungere questo obiettivo, la Fondazione Cerebral ha lanciato quest’inverno il progetto «Pattinare sul ghiaccio per persone in sedia a rotelle». Grazie a questo nuovo progetto le persone su sedia a rotelle non devono più limitarsi a guardare i pattinatori da bordo pista, ma possono partecipare attivamente a questa divertente attività. Con un pattino speciale, creato appositamente per essere utilizzato in sedia a rotelle, le persone portatrici di handicap potranno muoversi facilmente sul ghiaccio. Il pattino è una sorta di piattaforma che poggia su delle lame cui si può accedere con la sedia a rotelle grazie a una piccola rampa agganciabile. Quindi la sedia a rotelle viene fissata sul pattino, ed ecco che il divertimento è a portata di mano. Gli impianti sportivi devono essere aperti a tutti La pista di ghiaccio di Weyermannshaus a Berna è la prima pista della Svizzera a essere stata attrezzata quest’inverno con due pattini speciali. I due ausili sono noleggiabili gratuitamente e intendono regalare a un numero più alto possibile di persone su sedia a rotelle e alle loro famiglie momenti spensierati sul ghiaccio. Per la prima volta sulla pista di pattinaggio su ghiaccio: Fred de Oliveira e sua madre Kathrin Siegrist con il nuovo pattino speciale della Fondazione Cerebral. Fred de Oliveira e sua madre nel frattempo hanno preso confidenza con il mezzo: sempre più veloci sfrecciano sulla pista, Fred ha un largo sorriso sul volto. A quanto pare gli piace andare veloce, soprattutto in curva, quando il pattino scivola così meravigliosamente! Anche Franziska Teuscher, direttrice per la formazione, gli affari sociali e lo sport della città di Berna, questa mattina è al Weyermannshaus, per vedere in prima persona questi pattini speciali – e naturalmente per farci un giro. È davvero entusiasta di questo nuovo dispositivo: «La città di Berna si adopera da molti anni, affinché le persone su sedia a rotelle possano accedere senza limitazioni agli edifici pubblici. Tra questi rientrano naturalmente i numerosi impianti sportivi. Praticare sport insieme porta gioia e divertimento e, secondo noi, dovrebbe essere consentito a tutti. Grazie alla Fondazione Cerebral la città di Berna è stata in grado di fare un grande passo verso l’abbattimento delle barriere architettoniche per le persone su sedia a rotelle.» Progetto pattino La Fondazione Cerebral desidera fornire i pattini speciali, nell’ambito del progetto «Pattinare sul ghiaccio per persone in sedia a rotelle» nella stagione invernale 2014/2015, a circa 20 piste di ghiaccio in tutta la Svizzera. Il costo di acquisto di ciascun pattino è di CHF 2000.– e viene sostenuto interamente dalla Fondazione Cerebral. Per poter finanziare il progetto dei pattini speciali, la Fondazione Cerebral desidera raccogliere CHF 100 000.–. In breve Progetto Dualski – una storia di successo che continua! Dal 2009 la Fondazione Cerebral offre alle famiglie con un portatore di handicap motorio di origine cerebrale la possibilità di praticare uno sport invernale sulla neve presso la località sciistica vallesana di Bellwald. Il dualski è un’ottima possibilità per i disabili che, per una volta, possono mettere da parte la sedia a rotelle e sfrecciare sulle piste insieme ai familiari. Affinché sempre più famiglie con un figlio con handicap motorio di origine cerebrale possano beneficiare del progetto dualski, per la stagione invernale 2013/2014 la Fondazione Cerebral ha inserito in questo progetto, come seconda destinazione, la località sciistica grigionese di Sedrun. Il noleggio dei dualski a Sedrun funziona esattamente come a Bellwald: le famiglie iscritte alla Fondazione Cerebral possono noleggiare il dualski gratuita- mente, mentre la Fondazione Cerebral sostiene la metà dei costi per le ore di sci con maestri di sci preparati specificatamente per l’uso dei dualski. Per ora a Sedrun sono disponibili due dualski. A seconda della richiesta e del successo del progetto è tuttavia in programma l’acquisto di altri materiali. Le prenotazioni dei dualski possono essere effettuate direttamente presso la scuola di sport invernali all’indirizzo info@snowsport-sedrun.ch. Merci Edizione 1/2014 Pagina 2 Pagina 3 La disabilità motoria di origine cerebrale di Valentin Wagels si è manifestata solo dopo diverso tempo dalla nascita Evento informativo della Fondazione Cerebral «Ci è venuto a mancare letteralmente il terreno sotto i piedi» Due giorni alla scoperta delle novità in tutto relax La famiglia Wagels vive a Frauenfeld (TG). Sebbene l’handicap del figlio Valentin abbia messo abbastanza a soqquadro la vita familiare, i Wagels sono riusciti a mantenere una calma serena. Affrontano le avversità della vita quotidiana con amorevole trasporto, rispetto reciproco e senso dell’umorismo. La casa dei Wagels si trova ai margini della città di Frauenfeld. Dalle finestre entra molta luce e si ha una sensazione di luminosità e serenità. Il mobilio è semplice e funzionale, alle pareti campeggiano foto e immagini significative. A dire il vero, sono state anche due fotografie a portarci qui, questa nebbiosa mattina d’inverno: la Fondazione Cerebral organizza ogni anno un concorso fotografico, che premia i due più bei scatti familiari con dei piccoli premi. La famiglia Wagels ha inviato due foto – e ha vinto il secondo premio! Thomas Wagels sorride: «Siamo rimasti abbastanza sorpresi e naturalmente eravamo felici quando abbiamo saputo di aver vinto!» La fotografia è una vera passione per questo papà, che porta con sé la macchina fotografica ovunque. I suoi soggetti preferiti sono la moglie Barbara e i due figli Catherine e Valentin. Un bambino felice, tranquillo e facile da curare Valentin gira la testa e punta lo sguardo oltre la ringhiera delle scale, guardando l’ospite con una certa diffidenza. Lentamente scende la scala, i capelli biondo scuro arruffati, in mano tiene saldamente un iPod. Barbara Wagels scende subito dopo il figlio e lo guarda sorridendo: «Valentin non è ancora del tutto sveglio, si è appena alzato. Di mattina ha bisogno di un po’ di tempo in più per mettersi in carreggiata.» Valentin si piomba difilato in salotto e salta sul divano. Si accoccola vicino al suo papà e accende l’iPod. Valentin è nato nell’inverno del 2002 dopo una gravidanza senza problemi. All’apparenza era un bambino sano. Il padre ricorda: «Valentin era un bam- bino tranquillo e molto facile da curare. Non piangeva quasi mai, stava semplicemente lì ed era felice.» I Wagels all’epoca non pensavano che il figlio potesse avere un handicap. Niente lasciava intendere che in quel bebè ci fosse qualcosa che non andava. Quando Valentin aveva circa sei mesi, il piccolo cominciò a manifestare improvvisamente segni di strabismo e un tremolio agli occhi. Barbara Wagels è oftalmologa e questi segnali la preoccuparono molto: «Portammo Valentin dal pediatra e, poiché anche lui riteneva che qualcosa non andasse con lo sviluppo del bambino, il piccolo fu sottoposto ai dovuti approfondimenti.» Barbara e Tomas Wagels si guardano. «Ricordo ancora nitidamente quando il medico ci ha convocati nella sala colloqui dopo la visita in ospedale e ci ha spiegato che nostro figlio aveva un handicap motorio di origine cerebrale.» La voce di Thomas Wagels è calma ed esprime molta serenità. «Per noi è stato un momento terribile. Ormai avevamo messo in conto che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Ma sentirselo dire da un medico, avere la certezza definitiva… Ci è venuto a mancare letteralmente il terreno sotto i piedi.» Tuttavia i genitori hanno saputo portare a termine il colloquio in qualche modo e, una volta fuori, sono scoppiati in lacrime. «Non dimenticherò mai quel momento», dice Barbara Wagels. Nonostante questo shock iniziale, Barbara e Thomas Wagels hanno fatto del loro meglio per non perdere il coraggio e per guardare al futuro. Valentin si è sottoposto a un trattamento fisioterapico e i genitori hanno deciso di prendere semplicemente la vita giorno per giorno, così come si presentava. All’ospedale nessuno ha potuto dire loro come Valentin si sarebbe sviluppato. Pertanto hanno festeggiato ogni piccolo miglioramento del loro figlio con tanta gioia, senza scoraggiarsi quando le cose peggioravano un po’. Oggi Valentin riesce a camminare e a mangiare autonomamente. Non sa parlare correttamente, ma riesce a pronunciare le parole abbastanza bene. «Quando Ogni due anni la Fondazione Cerebral invita le famiglie con un componente affetto da handicap motorio di origine cerebrale alla Bea Expo di Berna. All’evento informativo le persone interessate possono provare nuovi mezzi ausiliari e scambiare le proprie esperienze con altre famiglie in tutto relax. Lo scorso autunno, ancora una volta, circa 600 famiglie provenienti da tutta la Svizzera si sono recate a Berna per partecipare all’evento informativo della durata di due giorni organizzato dalla Fondazione Cerebral. Numerosi partner della Fondazione Cerebral hanno mostrato i loro prodotti, mentre le visitatrici e i visitatori hanno potuto informarsi su nuovi mezzi ausiliari in grado di facilitare la loro vita quotidiana, la cura, il tempo libero e la mobilità, oltre che di provarli. La consulenza personalizzata prima di ogni cosa Teneramente uniti: la famiglia Wagels si confronta con la spesso difficile quotidianità con sense of humor e gioia di vivere. vuole dire una parola, dice spesso solo una lettera. «i» significa «sì» o «n» significa «nonno». Noi riusciamo a comprenderlo molto bene e, poiché a scuola impara la lingua dei segni, egli dispone di un ulteriore strumento per comunicare con noi», aggiunge Thomas Wagels. Per Valentin, il contatto fisico è importante Valentin è un ragazzino molto sveglio, gli piace quando attorno a lui succede qualcosa. Ora i suoi occhi sono catturati dallo schermo del suo iPod. Riesce anche a guardare piccoli film su Internet e ne rimane sempre molto affascinato. Con un sorriso divertito si guarda un breve cartone animato, il papà gli accarezza delicatamente il piede. Barbara Wagels sorride: «Valentin non riesce a percepire bene se stesso. Per questo ha bisogno di molte attenzioni e soprattutto di contatto fisico. Gli piace per esempio quando gli si fa il solletico sotto le piante dei piedi. Chiunque altro salterebbe subito di scatto al solo sfiorare le piante dei piedi. Per Valentin invece è una cosa molto piacevole.» Anche Catherine, la sorella quattordicenne di Valentin, sorride. Con dolcezza guarda il fratello minore. Catherine non si è mai sentita svantaggiata dall’handicap di Valentin. Rimane sorpresa quando qualcuno gliene parla. «Valentin è semplicemente parte della mia vita. Lui è come è.» Prende in braccio il fratello e lo coccola, Valentin non nasconde la sua gioia. I genitori fanno sempre in modo che Catherine non ci rimetta per la presenza di Valentin. Spesso riescono a fare delle cose da soli con lei e lo scorso anno hanno persino trascorso per la prima volta una vacanza di un paio di giorni senza Valentin. Il fratello nel frattempo era ospitato nella Sonnenhalde di Münchwilen (TG), un’istituzione che offre posti per le vacanze alle persone portatrici di handicap. A Valentin è piaciuto molto e i genitori hanno potuto finalmente dedicare un po’ di tempo in più a Catherine. Dipinge e scrive insieme alla sorella maggiore Scrivere e dipingere insieme: Catherine dedica molto tempo al fratellino. Valentin apprezza visibilmente queste attenzioni. A Valentin piace molto sua sorella, sebbene non sia in grado di manifestarlo così chiaramente. Catherine trascorre volentieri il suo tempo con lui. Insieme a lei, Valentin riesce a dipingere le lettere dell’alfabeto e a disegnare. Talvolta gli prende pazientemente la mano e insieme danno libera espressione alla loro fantasia. «La motricità di Valentin non gli consente di fare movimenti mirati. Scrivere e dipingere sarebbe per lui quasi impossibile», spiegano Barbara e Thomas Wagels. Da otto anni Valentin frequenta la scuola presso l’istituto pedagogicoterapeutico HPZ di Frauenfeld. Viene portato a scuola ogni giorno e ripreso alla fine delle lezioni. Per i genitori, che lavorano entrambi a tempo parziale – Barbara Wagels come oftalmologa e Thomas Wagels come medico generico – si tratta di un vero aiuto. A scuola Valentin riceve anche trattamenti di ergoterapia e di logopedia, inoltre ogni settimana si sottopone all’ippoterapia. «Gli piace molto, in groppa al cavallo si sente davvero bene. A Valentin piacciono molto gli animali, quindi è felice quando, dopo l’ippoterapia riesce ad accarezzare il cavallo e magari a dargli una carruba da mangiare», racconta Barbara Wagels. In giro in tram, bus e treno Durante il tempo libero, la cosa che Valentin preferisce fare più di tutto è guardare i film sull’iPod o sul computer. Non importa se sono cartoni animati o piccoli video su montagne russe, auto che sfrecciano e altri veicoli su ruote. «A Valentin piace guardare le cose che si muovono. Siamo già andati spesso con lui all’Europa-Park di Rust. Non è voluto salire su nessuna attrazione, tuttavia il solo guardare lo rendeva molto felice. Valentin potrebbe stare lì per ore, con lo sguardo pieno di stupore solo a guardare!» Thomas Wagels sorride. Valentin si sposta volentieri anche con i mezzi pubblici. Che sia in bus, tram o treno, per Valentin ogni viaggio è una piccola festa. Quasi tutti gli autisti della zona lo conoscono. Thomas Wagels: «Un giorno un capotreno gli ha regalato un fischietto, mentre un macchinista gli ha fatto provare il suo berretto. È sempre bello quando gli autisti lo riconoscono e lo salutano!» Ogni lunedì pomeriggio Valentin fa un giretto con il nonno con i mezzi pubblici. A nonno e nipote piace girare in ogni angolo della Svizzera, si guardano le stazioni e viaggiano talvolta anche in tram o in barca. «Valentin conta le giornate che mancano perché arrivi il lunedì», ride Catherine. Affascinato: Valentin va pazzo per il suo iPod. Quando guarda piccoli film, dimentica tutto quello che lo circonda. La Fondazione Cerebral conosce la famiglia Wagels da diversi anni. «Acquistiamo alla Cerebral articoli per la cura di Valentin e siamo molto riconoscenti per questa splendida offerta», dice Thomas Wagels, «mi sorprende sempre molto costatare con quale velocità siano consegnate le merci ordinate.» Una volta Barbara e Thomas Wagels si sono avvalsi anche di un fine settimana di relax, inoltre la famiglia riceve regolarmente assegni Reka della Fondazione Cerebral per le vacanze. Valentin continua a guardare entusiasta i suoi video e li commenta con vivaci suoni gutturali. Perso nei suoi pensieri, si succhia il pollice. Non presta attenzione agli ospiti, per lui contano solo i genitori e la sorella e Valentin si assicura della loro presenza con il contatto fisico. Nonostante il suo handicap, Valentin è molto autonomo e ha una sua personalità. È abitudinario e guarda con scetticismo le novità. Talvolta capita tuttavia anche che il suo umore cambi improvvisamente e per esempio non voglia più andare in un posto in cui prima si recava volentieri. Allora vi si oppone con mani e piedi. «Per un periodo Valentin era affascinato dal circo. Allora siamo andati ad assistere a qualche spettacolo con lui. Valentin era molto felice. Finché un giorno improvvisamente ha voluto uscire dalla tenda a metà spettacolo. Nonostante tutta la mia buona volontà, non sono più riuscito a portarlo al suo posto. Era ostinatamente contrariato, si buttava persino per terra e urlava», ricorda Thomas Wagels. Anche questo fa parte di Valentin. Esattamente come il fatto che dai Wagels tutte le porte di casa devono rimanere sempre chiuse a chiave. «Valentin ha l’abitudine di uscire senza avvisare. Può essere molto pericoloso, poiché Valentin di solito non riesce a comunicare con gli altri e quindi per strada non sarebbe in grado di rivolgersi a nessuno. Essendo così autonomo e sapendo destreggiarsi nel traffico urbano di Frauenfeld sarebbe capace anche di salire su un bus o su un treno e di partire.» Rispetto reciproco e una convivenza piena d’amore Anche durante le vacanze Barbara e Thomas Wagels cercano di soddisfare la passione di Valentin per le bici, il movimento e le attività ripetitive. «Quando andiamo a sciare, le cose si svolgono più o meno sempre allo stesso modo», sorride Thomas Wagels, «uno di noi va a sciare con Catherine, mentre l’altro trascorre l’intera giornata su e giù per la cabinovia.» Barbara e Thomas Wagels ridono divertiti. Ci si riserva attenzioni, si rispettano le reciproche esigenze e si cerca di trovare insieme una soluzione che vada bene a tutti e che sia divertente. Se a Valentin piace, allora va bene e si trascorre un’intera giornata in cabinovia, oppure il papà Thomas Wagels passa molto tempo alla Stazione centrale di Zurigo, affinché Valentin possa guardare con calma i treni. Proprio questi amorevoli dettagli caratterizzano la famiglia Wagels. Per molte famiglie l’evento informativo della Fondazione Cerebral è un vero e proprio highlight, poiché in quale altro posto si ha la possibilità di trovare, in tutto relax, una consulenza personale, testare un letto speciale, informarsi sui sollevatori a poltrona per vasche da bagno o dare un’occhiata ai nuovi articoli per la cura e provarli in prima persona? Naturalmente non sono mancate nemmeno le numerose offerte di aiuto della Fondazione Cerebral. Le persone hanno potuto pertanto prendere visione di un camper della Fondazione Cerebral, visitare i nuovi WC chimici o conoscere l’offerta di scuola guida. Anche per gli espositori l’evento informativo è una gradita opportunità per Cosa c’è di nuovo? All’evento informativo le famiglie hanno la possibilità di conoscere le novità in fatto di mezzi ausiliari e di provarle in prima persona. entrare in contatto con i clienti. Armin Zeder della ditta Nosag AG di Villmergen: «Siamo lieti di essere presenti ogni due anni! L’evento informativo della Fondazione Cerebral è un’occasione per conoscere di persona le nostre e i nostri clienti e per presentare loro i nostri prodotti. Apprezziamo molto anche ricevere degli input dalle persone interessate. Sono gli utilizzatori che sanno più di chiunque altro se, nella pratica, un prodotto funziona o meno.» «Le persone sono molto grate per questa semplice possibilità» Armin Zeder apprezza anche la possibilità di potersi intrattenere direttamente con il team della Fondazione Cerebral: «Siamo legati alla Fondazione Cerebral da una collaborazione pluriennale. È sempre bello potersi rincontrare in un contesto diverso.» L’apprezzamento che trova l’evento informativo tra le visitatrici e i visitatori è confer- mato anche da Armin Zeder: «Le persone sono molto riconoscenti di poter scoprire in modo semplice nuovi mezzi ausiliari e di ottenere una consulenza diretta. In quei due giorni si osservano solo volti soddisfatti.» Durante l’evento informativo l’intero team del segretariato della Fondazione Cerebral è presente sul posto per fornire consulenza alle numerose famiglie intervenute e per dare loro suggerimenti utili personalmente. Oltre al vero e proprio evento, le famiglie apprezzano molto anche la possibilità di scambiarsi reciprocamente le proprie esperienze e di poter allacciare nuovi contatti in un’atmosfera informale, magari davanti a un buon caffè. Anche quest’anno sono state molte le famiglie interessate che, appena iscrittesi alla Fondazione Cerebral, si sono recate a Berna. Il prossimo evento informativo della Fondazione Cerebral si terrà il 4 e 5 settembre 2015. Dalle lettere alla Fondazione Cerebral «... Apprezziamo davvero il vostro riconoscimento...» «Desideriamo esprimere il più sentito ringraziamento per il supporto fornito attraverso la generosissima donazione della Fondazione Cerebral. Solo grazie ai nostri numerosi donatori e aiutanti siamo in grado di gestire il Centro di ippoterapia di Binningen, in cui i bambini e gli adulti affetti da handicap motorio di origine cerebrale beneficiano dell’offerta terapeutica in groppa ai nostri cavalli islandesi. Grazie al vostro contributo ci è possibile acquistare un nuovo cavallo, che sarà utilizzato soprattutto per la terapia rivolta ai bambini.» Rolf Huck, presidente del Consiglio di fondazione Centro di ippoterapia, 4102 Binningen noi sempre una grande gioia utilizzarlo. La vasca da bagno con la porta è un grande sollievo per Yannick.» Famiglia Tschirky, 8840 Einsiedeln «Con questa piccola donazione di CHF 65.– desideriamo supportare il noleggio di biciclette. L’idea alla base della nostra donazione è di dare ai bambini con difficoltà motorie la possibilità di realizzare un desiderio. Noi ci alleniamo ogni mercoledì. Con così tanti bambini c’è sempre un gran trambusto in palestra. Tuttavia, se si vuole che tutti i bambini interagiscano bene, bisogna da un lato aiutare i bambini con difficoltà e dall’altro frenare l’entusiasmo degli altri partecipanti.» Berti Cattaneo, responsabile Muki-Turnen Kerenzen, 8758 Obstalden «Con grande gioia e gratitudine mio figlio e io abbiamo letto la vostra lettera. Apprezziamo davvero il vostro riconoscimento e ancora grazie per il mollettone – un apprezzato dono di Gesù Bambino!» Hans Seeberger, 6048 Horw «Desideriamo ringraziarvi sentitamente per la generosa donazione destinata alla ristrutturazione del bagno. È per Ristrutturazione del bagno: Yannick Tschirky non nasconde la sua gioia per la nuova vasca da bagno munita di sportello.
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