-MSGR - 14 PESARO - 1 - 22/07/14-N: 136- N˚ 197 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Martedì 22 Luglio 2014 • S. Maria Maddalena Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Scoperte L’era del genio di gruppo, così cambia la creatività Il garante Primi paletti a Google sulla tutela della privacy Calcio I giallorossi volano negli Stati Uniti Ferreira Carrasco in arrivo a Roma Oliverio a pag. 21 Andrei a pag. 23 Carina nello Sport Allarme riforme, tempi stretti Strage di bimbi Gaza, razzo colpisce un ospedale `Senato, pioggia di emendamenti e ostruzionismo M5S e Sel. Slitta il voto, Boschi contestata `Renzi a Grasso: «Contingentare il dibattito e sedute notturne, niente vacanze prima del sì» Eric Salerno Grandi manovre Ucraina. Spediti in vagoni ferroviari 282 corpi delle vittime Il centrodestra e il ricambio generazionale Ferrara: Silvio, può ispirare la riscossa non tornare in pista Claudio Marincola P Giovanni Sabbatucci N ella storia dei partiti politici, soprattutto italiani, le riconciliazioni e le riunificazioni sono un evento abbastanza raro: certo più raro delle scissioni, che comportano, nella quasi totalità dei casi, un inevitabile contorno di accuse scambievoli e di rotture personali e lasciano dietro di sé fratture difficilmente ricomponibili. Per fare solo un esempio, il partito di Nenni e quello di Saragat, dopo Palazzo Barberini, ci misero vent’anni per ricostituire l’unità socialista e solo tre per poi romperla di nuovo. La breve storia del Nuovo Centro-destra - nato nel novembre scorso dalla scissione del Pdl in procinto di ritrasformarsi in Forza Italia - non sembrava far eccezione alla regola. Agli scissionisti del “parricida” Angelino Alfano, in particolare, i giornali più vicini a Berlusconi non hanno risparmiato attacchi, irrisioni, veri e propri insulti. Sicché fa una certa impressione assistere, in questi giorni, ai segnali distensivi che i vertici dei due partiti, a cominciare proprio dai due leader, hanno cominciato a scambiarsi con una certa regolarità. Sarebbe, credo, la ricomposizione più rapida della storia politica nazionale, se davvero si realizzasse in tempi non troppo lunghi. Continua a pag. 20 Con l’eterologa prime gravidanze a Roma e Milano Carla Massi P oco più di cento giorni dopo la caduta del divieto di fecondazione eterologa in Italia già si contano quattro gravidanze. Tre a Roma e una a Milano nella clinica Matris diretta dal ginecologo Severino Antinori. Questa, secondo i carabinieri dei Nas, non sarebbe, però, vera. È bastato l’annuncio e si è scatenata la bagarre: accuse di «vuoto normativo», controlli nei laboratori, gara a chi è arrivato per primo. Che le prime gravidanze sarebbero arrivate in questi giorni era, comunque, previsto. A pag. 15 L’intervista er Giuliano Ferrara l’assoluzione di Berlusconi è stato più di un colpo di spugna. A pag. 7 Servizi alle pag. 4, 5, 6 e 7 I ndossavano divise dell’Idf (Forze di difesa israeliane): giubbotti anti-proiettile, stivali d’ordinanza con elastici per impedire ai pantaloni di impigliarsi, elmetti coperti di stoffa mimetizzata. Da lontano sembravano uno dei tanti reparti che operano lungo la frontiera di Gaza. A pag. 12 Giansoldati e Pompetti alle pag. 12 e 13 L’industria rallenta piano del governo per il made in Italy `La frenata del Pil tedesco pesa sull’export `Giù ordini e fatturato delle nostre imprese Obama sfida Putin: non blocchi le indagini I russi: il jet abbattuto da un caccia di Kiev ROMA La Russia chiede a Kiev di spiegare la presenza di un suo caccia a soli tre-cinque chilometri dall’aereo della Malaysia Airlines abbattuto da un missile la scorsa settimana. Obama sfida Putin: non blocchi le indagini. D’Amato e Romagnoli alle pag. 2 e 3 La strategia Barack, una mossa per la platea Usa Mario Del Pero L’ abbattimento dell’aereo della Malaysia Airline potrebbe rappresentare un momento di svolta cruciale nel conflitto ucraino. Continua a pag. 20 ROMA L’industria rallenta: a maggio gli ordinativi hanno registrato un deciso calo, -2,1% rispetto ad aprile. Dato che trascina il tendenziale (base annua) per la prima volta dopo otto mesi su terreno negativo: -2,5%. Il governo prepara un piano in dieci mosse per spingere il made in Italy e gli investimenti diretti nel nostro Paese. Cifoni e Franzese alle pag. 9 e 11 Emendamenti Riforma statali novità pensioni Con la riforma della Pa i professori universitari e i primari con il massimo dei contributi potranno essere messi a riposo a prescindere dall’età. Bassi a pag. 11 LEONE, GRANDI CAMBIAMENTI Buongiorno, Leone! La stagione del compleanno apre questa sera alle ore 23 e 41 minuti (ora italiana), ma per voi sarà anche un importante anniversario astrale. Secondo anno di Saturno in quadratura (famiglia in fase di grandi cambiamenti), dopo dodici anni ritorna invece la congiunzione Sole-Giove, aspetto dispensatore di fortuna soprattutto per le giovani coppie che creano in questa calda estate del loro amore il futuro coniugale. Giove, nel significato di fertilità, annuncia figli anche alle coppie che attendono da molto. Auguri! © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 33 -MSGR - 20 CITTA - 3 - 22/07/14-N: 3 Primo Piano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Il treno dei morti è partito 300 km attraverso la guerra `Prima sosta a Kharkiv, città lealista `Poroshenko ordina il cessate il fuoco Ha le strutture per autopsie e Dna Le salme saranno condotte in Olanda odore alcune persone si sono sentite male, anche alcuni ribelli armati che scortavano gli ispettori. Ma alla fine l'esperto medico-legale olandese Peter Van Vilet, responsabile della squadra, circondato da 50 uomini armati, ha detto che «la conservazione dei corpi è buona». Per facilitare le operazioni il presidente ucraino Poroshenko ha ordinato il cessate il fuoco nella zona del disastro aereo. «Le forze militari ucraine devono interrompere le operazioni e astenersi dall'aprire il fuoco in un raggio di 40 km dal luogo della tragedia», ha detto. Ma ieri si è sparato ancora. IL DRAMMA A bordo dell’aereo I 298 passeggeri e membri dell’equipaggio sul volo Amsterdam-Kuala Lumpur precipitato in Ucraina Olandesi 193 Malesi 43 Australiani 27 Indonesiani 12 Britannici 10 Tedeschi 4 Belgi 4 Filippini 3 Canadesi 1 1 Neozelandesi 80 i minori IL LUOGO B I E LO R U S S I A Area controllata dai filorussi RUSSIA P O LO N I A UCRAINA GRABOVO Donetsk ROMANIA ANSA L’ammutinamento Lo Shakhtar ai giocatori: tornate qui La paura dell'escalation negli scontri tra truppe governative e separatisti filorussi, lo choc causato dall'abbattimento del Boeing della Malaysia Airlines proprio nel territorio di Donetsk, l'impossibilità di vivere serenamente la quotidianità del proprio lavoro. C'è tutto questo dietro il rifiuto di sei sudamericani dello Shakhtar di rientrare in Ucraina, sabato, dopo un'amichevole giocata in Francia, ad Annecy, contro il Lione. La fuga di Fred (omonimo del nazionale brasiliano), Douglas Costa, Alex Teixeira, Dentinho, Facundo Ferreyra e Ismaily - emersa domenica - è stata confermata dal presidente del club, Rinat Akhmetov: «È vero, sei giocatori non sono tornati, ma non escludo che possano rientrare in squadra quanto prima, alcuni già domani (oggi n.d.r)» ha dichiarato tramite il sito del club. Akhmetov ha anche mandato un avvertimento a chi pensasse di cogliere l'occasione per concludere affari a prezzo di saldo: «Hanno firmato contratti che devono rispettare. Se non torneranno saranno i primi a rimetterci. Ognuno di loro ha una clausola per il trasferimento di decine di milioni di euro». «Speriamo - ha comunque auspicato Akhmetov - che mente e cuore prevalgano alla fine sulla paura. Soprattutto perchè non c'è nulla da temere. Siamo pronti a garantire la sicurezza». Le mani giunte e il capo chino, così tre ispettori dell’Osce si sono presentati prima di arrampicarsi e salire sulle carrozze del treno che conteneva i corpi delle vittime del disastro del Boeing. «Mi è venuta la pelle d’oca» ha detto Peter Van Vliet, il responsabile della squadra di esperti, nonostante facesse tanto caldo. E il treno ha lasciato la stazione di Torez con il suo carico di morte, gran parte dei corpi, chiusi in sacchi grigi, delle 298 vittime della tragedia del volo MH17 della Malaysia Airlines abbattuto giovedì scorso. La sua partenza, bloccata fino a ieri dal braccio di ferro tra i ribelli e Kiev, era attesa con impazienza e con ira dai familiari delle vittime, come un primo atto verso una sepoltura degna dei propri cari. Prima di lasciare la remota stazione ucraina i resti sono stati esaminati di nuovo, questa volta da esperti olandesi. Ma restano ancora incongruenze tra i dati delle varie fonti: Kiev riferisce che nei cinque vagoni refrigerati ci sono 252 corpi, mentre gli esperti internazionali parlano di 282. Non c’è limite all’orrore: e una troupe della Cnn ha filmato l’interno di una povera casa dei dintorni, dove il corpo di una delle vittime ha sfondato il tetto di legno. Non tutti poi, dei corpi rintracciati, sarebbero stati caricati. Incerta anche la destinazione del treno. Inizialmente si era parlato di Donetsk, la capitale dell'autoproclamata repubblica dei ribelli, dove ancora ieri sono segnalati combattimenti. Ma il presidente UNA TROUPE DELLA CNN FILMA IL TETTO DI UNA CASA SFONDATO DA UNO DEI PASSEGGERI PIOMBATO DAL CIELO LE PROVE I VAGONI Il treno sul quale vengono trasportate le vittime La compagnia ucraino Petro Poroshenko ha affermato invece che la prima sosta del treno sarà Kharkiv, a 300 chilometri di distanza, in mano alle forze lealiste, una città che dispone di tutte le strutture adeguate per le autopsie e gli esami del Dna. I RISCHI DEL VIAGGIO Parenti delle vittime, arrivano i primi fondi Dalla Malaysia Airlines primo contributo finanziario di 5mila dollari per i parenti delle vittime. «I fondi sono già disponibili - ha detto la compagnia aerea - e non incideranno sul futuro risarcimento né sui diritti legali delle famiglie». La compagnia ha spiegato che al momento il suo principale obiettivo è occuparsi delle famiglie delle vittime «offrendo la sistemazione in albergo, i pasti, l'assistenza per il trasporto». Ma il tragitto che attraversa le regioni in mano ai separatisti non permette di escludere intoppi o colpi di mano. Dall'Olanda, che detiene il tragico primato del numero delle vittime nel disastro 193 su 298 - arrivano i commenti pieni di amarezza dei congiunti: «Se penso che sono lì da giorni con questo caldo mentre i separatisti, o terroristi, stanno facendo non si sa cosa...Che mancanza di rispetto, non ci sono parole», commenta sul Telegraaf Silene Frederiksz che nello schianto del Boeing ha perso il figlio di 23 anni. Gli ispettori olandesi, maschera sul viso, accompagnati da rappresentanti dell'Osce, hanno aperto i cinque vagoni e per il forte Se agli olandesi saranno affidati i corpi delle vittime, alle autorità della Malesia andranno le scatole nere per cercare di ricostruire la dinamica. A proposito dei registratori di bordo; tanta confusione è stata creata ad arte per guadagnare tempo. Già venerdì 18 era comparsa la notizia che qualcosa di simile alle scatole nere era stato ritrovato e sarebbe stato consegnato a Mosca. Il ministero degli Esteri aveva subito risposto, invece, con un «no, grazie»: l’incidente è avvenuto in territorio ucraino, quindi la Russia non c’entra, la spiegazione. Solo domenica è giunta la conferma che le scatole nere erano in possesso di uno dei leader della repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Borodaj, che le consegnerà ai funzionari dell’Agenzia mondiale dell’aviazione. Secondo gli ucraini tale ordine gli è arrivato da Mosca. R. Es. © RIPRODUZIONE RISERVATA NON TUTTI I RESTI SONO STATI RECUPERATI LE SCATOLE NERE DEL BOEING SARANNO SPEDITE IN MALESIA «Sono terroristi, l’Europa apra gli occhi» LA REAZIONE ROMA Un’“occasione”, dolorosissima, ma sempre un’“occasione”. La tragedia del volo MH17 della Malaysia Airlines - se sarà ufficialmente confermata la paternità filorussa del missile - può servire all’Ucraina per coalizzare ancor più intorno a sé la comunità internazionale. E così da Kiev è partito l’ordine verso le rappresentanze diplomatiche ucraine di darsi da fare affinché intorno alla Russia, già colpita dalle sanzioni, si faccia ancor più terra bruciata. E con la guida del semestre europeo appena assunta, l’Italia è in questo momento una delle piazze più importanti per Kiev. Ecco quindi l’ambasciata a Roma organizzare una conferenza stampa per far sapere che l’Ucraina ha chiesto una riunione straordinaria del Consiglio europeo per la prossima settimana per studiare le prove sull’abbattimento del Boeing 777 malesiano. Ma non solo: l’ambasciatore ucraino in Italia, Yevhen Perelygin, ha fatto sapere che Kiev avanzerà al Consiglio europeo anche la richiesta di «riconoscere i gruppi di ribelli come organizzazione terroristiche perché spiega l’ambasciatore - hanno commesso molti crimini». Al Consiglio europeo l’Ucraina chiederà anche di condannare questi gruppi di ribelli appoggiati dalla Russia. L’abbattimento del Boeing con il suo carico di cittadini olandesi, australiani, malesi, britannici, tedeschi, belgi, sembra poter spalancare le frontiere della crisi tra Russia e Ucraina e quindi Kiev bussa ora all’Europa con più forza: «Noi - ha detto ancora l’ambasciatore Perelygin ci aspettiamo una posizione dell' Europa più forte perché questa tragedia ha aperto gli occhi a tutto il mondo. Quando c'è un gruppo terroristico che possiede tanta potenza di fuoco è una minaccia per tutti. E anche se sarà chiuso lo spazio aereo, loro troveranno un altro modo per colpire. Questa tragedia ora non è più solamente una tragedia ucraina, è diventata una tragedia di tutti. stato opera dei ribelli filorussi. Dopo aver ricordato che sul teatro di guerra, fino al giorno della tragedia del Boeing, solo i ribelli filorussi avevano usato missili contro aerei ucraini («a noi non servivano in quanto i ribelli non sono dotati di aerei)» Perelygin ha confermato «l’autenticità dell’intercettazione telefonica» di cui era trapelata notizia due giorni fa: in quella intercettazione un mediatore di Mosca chiedeva ai ribelli di non consegnare le scatole nere del Boeing abbattuto. «L’autenticità dell’intercettazione è stata verificata dall’intelligence ucraina e da quelle di altri paesi. «Ci risulta - ha aggiunto NESSUN DUBBIO Non ha dubbi, l’ambasciatore ucraino, che l’abbattimento sia L’AMBASCIATORE UCRAINO A ROMA YEVHEN PERELYGIN: CONTRO I RIBELLI È NECESSARIA LA CONDANNA UE AMBASCIATORE Yevhen Perelygin rappresentante ucraino in Italia l’ambasciatore ucraino - che sono state ritrovate due scatole nere dai terroristi (i ribelli filorussi n.d.r.)». Nel commentare la tragedia, Perelegyn, ricorda anche che l’Ucraina aveva lanciato per tempo l’allarme sull’utilizzo di missili da parte dei ribelli. «Lo avevamo fatto una prima volta il 14 luglio e ancora due giorni dopo. Abbiamo provato ad attirare l’attenzione del mondo». Forse non hanno gridato abbastanza o forse chi doveva scoltare non lo ha fatto. Da qui la patetica chiusura della stalla dopo che i buoi erano scappati, ovvero la chiusura di quello spazio aereo poche ore dopo l’abbattimento del Boeing della Malaysia Airlines. Oltre al caso delle scatole nere c’è da gestire tutto quanto riguarda le vittime. L’ambasciatore ha precisato che «il treno che trasporta i corpi delle vittime farà una prima tappa a Kharkiv in Ucraina, dove sono state organizzate apposite strutture per fare autopsie e analisi del Dna. Se necessario per esami più approfonditi il treno andrà poi a Dniproperrovsk. Escluderei che il treno si fermi a Donetsk. È un luogo troppo pericoloso». La località in mano ai filorussi era stata indicata in un primo momento quale tappa del treno dei morti. Roberto Romagnoli © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 4 - 22/07/14-N:R - CITTA’ 4 Primo Piano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Ostruzionismo sul nuovo Senato Boschi contestata sfida i grillini Il ministro: «Riforma autoritaria? Allucinazioni». Fischi e cori da M5S. Valanga di emendamenti, il voto slitta a oggi ` IL CASO ROMA Parte in salita l’esame del ddl di riforma costituzionale nell’aula del Senato: se è slittato l’avvio del voto degli emendamenti, già sono cominciate le proteste. A far scattare la contestazione, ieri mattina, una frase pronunciata dalla ministra Maria Elena Boschi, durante la replica al termine della discussione generale: «Ho sentito parlare di svolta autoritaria. Questa è una allucinazione». Parole che hanno fatto scattare i grillini. Applausi ironici, grida, cori hanno interrotto la rappresentante del governo, che ha risposto, citando Amintore Fanfani: «Le bugie in politica non servono. Si può essere d’accordo o meno su questa riforma, votare o meno questa riforma, condividere o meno l’azione del governo, ma parlare di svolta illiberale è una bugia; e le bugie in politica non servono». L’esecutivo, dunque, non intende cedere terreno all’ostruzionismo che rischia di far slittare sine die l’approvazione del testo: «Ci potrà essere un tentativo di rallentare questo cambiamento, che ci può portare a lavorare una settimana di più e sacrificare un po’ di ferie ma manterremo la promessa», ha assicurato la ministra, auspicando «un accordo alto nell’interesse del Paese e dei cittadini, perché le riforme costituzionali sono la premessa per le altre riforme che stiamo affrontando». E alle quali è legato «in modo indissolubile» il cammino del governo. L’accordo “alto”, però, ieri in aula pareva lontano e gravato dai quasi ottomila emendamenti, presentati in larga maggioranza da Sel, ESECUTIVO E PD APRONO A MODIFICHE I 5STELLE CHIEDONO DI SOSPENDERE I LAVORI PER GAZA ED E’ BAGARRE su cui è appena cominciata la discussione. GLI SCOGLI La scena, dunque, è delle opposizioni e dell’ostruzionismo cominciato già in avvio di seduta, quando il M5S ha contestato il presidente Pietro Grasso. «Continueremo, in questi giorni, a mettere sui binari del treno delle riforme un sasso, due sassi, centomila sassi», ha poi dichiarato il capogruppo pentastellato Vito Petrocelli, replicando a distanza al presidente del Consiglio Matteo Renzi e confermando l’intenzione di dare battaglia. Come la Lega pronta a votare contro e che, per bocca dello stesso relatore Roberto Calderoli, ha sollecitato che il percorso per migliorare il testo prosegua in aula, casomai attraverso la riduzione degli emendamenti, avendo individuato «10-15 punti su cui continuare la riflessione con la senatri- Fanfani e le bugie «Un grande statista che è stato anche presidente di questa assemblea, Amintore Fanfani, ha detto una grande verità», cita la Boschi: «Le bugie in politica non servono. Si può essere d'accordo o meno su questa riforma, ma parlare di svolta illiberale è una bugia». ce Finocchiaro». E proprio la democratica Anna Finocchiaro, relatrice del testo con Calderoli, ricordando che «ci confrontiamo sul frutto del lavoro del Parlamento, in cui molte indicazioni sono state recepite dai relatori», ha pure confermato che «alcuni punti meritano un approfondimento: gli istituti di democrazia diretta, il ruolo del Senato nel rapporto con la legislazione europea; il bilancio e le nomine a cominciare da quella del presidente della Repubblica». I LAVORI Nel frattempo, l’unica votazione svolta dall’assembea ieri è stata quella che ha bocciato la richiesta di Sel e M5S di interrompere l’esame dell’aula per riportare il testo in commissione. I grillini in chiusura di seduta hanno chiesto la sospensione dei lavori in modo da avere una informativa del ministro Mogherini sulla situazione a Gaza. Ed è scoppiata la bagarre. E’ partita, invece, l’illustrazione degli emendamenti, quasi tutti (almeno secondo Calderoli), probabilmente ammissibili. Sarà Grasso a dichiarare quali hanno le carte in regola ma basti pensare che solamente il fascicolo relativo all’articolo 1 del testo conta 842 emendamenti. La capogruppo di Sel, Loredana De Petris, si è già detta indisponibile a ritirare la valanga di emendamenti, non senza «la riduzione dei parlamentari e l’elezione diretta del Senato», pur plaudendo all’«apertura sui referendum». Al pari, Vincenzo D’Anna, il vecepresidente del Gal ha annunciato interventi su gran parte degli emendamenti per «sbarrare la strada ad una riforma liberticida». Dal canto suo, Forza Italia ha confermato che non farà mancare il suo appoggio alla riforma: il capogruppo Paolo Romani si è detto disponibile «a eventuali migliorie» proposte da Finocchiaro, ma non all’allargamento della platea per eleggere il Capo dello Stato. Sonia Oranges Maria Elena Boschi nell’aula del Senato L’ingorgo in Parlamento RIFORMA DEL SENATO In Aula a Senato Voto atteso entro la pausa estiva DL INDENNIZZO CARCERI Alla Camera Atteso per il 27 luglio PUBBLICA AMMINISTRAZIONE In commissione Affari Costituzionali della Camera Atteso in Aula giovedì prossimo. Dl da convertire entro il 24 agosto DL CULTURA In commissione alla Camera Scade a fine luglio COMPETITIVITÀ In commissioni Industria e Ambiente del Senato In Aula dal 21 luglio ma potrebbe slittare al 24 o alla successiva. Da convertire entro il 22 agosto DELEGA FISCALE Varati i primi due decreti su 730 precompilato e sul catasto. Le commissioni competenti hanno tempo fino a fine luglio per esprimersi SBLOCCA ITALIA All’esame del Parlamento Potrebbe arrivare prima della pausa estiva anche il decreto per sbloccare i cantieri LAVORO Ddl all’esame della commissione Lavoro del Senato Il testo potrebbe andare in Aula già l’ultima settimana di luglio ma potrebbe essere “rimandato” a settembre © RIPRODUZIONE RISERVATA Tg Rai, il piano Gubitosi agita i sindacati: contrari ai tagli IL CASO ROMA «Accorpare per accorpare sembra solo un escamotage per fare tagli lineari che portano risparmi marginali o favorire qualche direttore amico». I comitati di redazione della Rai insorgono. E il veleno è tutto nella coda del comunicato diffuso ieri, dopo le anticipazioni sul piano Gubitosi, nell’allusione a presunti favoritismi. Ma il progetto, che verrà presentato al cda in via informale domani pomeriggio e poi discusso - ma non votato giovedì, ha generato un allarme generale. Conterrà le linee guida: fusioni, riduzione delle edizioni dei tg, nuove mansioni per i giornalisti, sinergie tra Tg3, Tgr e Rainews 24. Una rivoluzione nel segno della spending review disegnata dal direttore generale Gubitosi e da una squadra di esperti composta da Nino Rizzo Nervo, Valerio Fiorespino e Carlo Nardello. permettere la creazione di centri di potere e, soprattutto, per offrire un prodotto ancora migliore ai cittadini». Per anni tra la Rai e i palazzi della politica ci sono state porte comunicanti. Un circolo vizioso che ha creato sovrapposizioni, rendite di posizione, doppioni. Il dg Gubitosi è chiamato a dare la svolta. Ma «se davvero viale Mazzini intende risparmiare, allora non acquisti da società TG LOW COST La bozza disegna il perimetro della «nuova Rai», ottimizzando risorse e costi dopo il taglio di 150 milioni di euro imposto dal commissario Cottarelli. L’asticella è alta. I sindacati chiedono un confronto. «I budget dei telegiornali - fanno osservare i cdr - rappresentano voci di spesa piuttosto basse rispetto al bilancio dell’azienda, eppure i tg sono l’asse portante del servizio pubblico, siamo certi che una riforma sia necessaria ma per liberare la Rai dai partiti e dai governi, per non Luigi Gubitosi CRITICHE ALL’IPOTESI DELL’ACCORPAMENTO SEMINARIO ALLA SAPIENZA: FUORI I PARTITI DA VIALE MAZZINI esterne programmi realizzabili con risorse interne, razionalizzi le spese con processi trasparenti e mirati alla produzione», si dice nel comunicato dei cdr di Tg1, Tg2, Tg3, Rainews 24, Giornale Radio, Rai Parlamento, Rai sport, Ufficio stampa e coordinamento dei cdr della Tgr. Trasparenza chiede anche la Fnsi, la Federazione nazionale della stampa, «se davvero c’è un piano lo si metta sul tavolo». E l’Usigrai, il sindacato interno dei giornalisti resta in prima linea e torna a chiedere un confronto. Clima teso, insomma, in attesa di sapere come cambieranno le news di viale Mazzini. Quante saranno le testate giornalistiche, le redazioni, le edizioni dei tg e le sedi regionali. Il futuro della Rai passa anche dai seminari in corso alla Sapienza, una «Pallacorda di idee per ripensare il servizio pubblico». IL SEMINARIO Ieri si è tenuto il primo incontro tematico in via Salaria, a Roma, in un’aula piena di ricercatori al Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale (presenti tra gli ospiti Giancarlo Leone e Angelo Guglielmi). «Tra le tante criticità è strategica la soluzione del rapporto soffocante tra politica e televisione», ha detto il professor Mario Morcellini, che coordina il seminario. Primo obiettivo: il modo in cui la Rai viene percepita dagli utenti. Servizio pubblico dovrà far rima con autonomia e indipendenza. Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 22/07/14-N:R - CITTA 5 Primo Piano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Riforme e decreti, allarme tempi Renzi: niente ferie prima del sì `Pressing serrato del premier su Grasso: `Il governo al lavoro per limitare i voti sedute notturne e dibattito contingentato segreti. Trattativa riservata con la Lega IL RETROSCENA 7.831 4.504 Il numero degli emendamenti presentati da tutti i gruppi alla riforma costituzionale del Senato. Circa seimila sono solo di Sel. Molti anche quelli del Movimento 5Stelle Sono gli emendamenti ai primi due articoli della riforma. Il 95%, secondo una stima dell’ufficio studi del Ncd a palazzo Madama, sono ostruzionistici e seriali ROMA «Le riforme vengono prima delle vacanze dei senatori. Si vada avanti a oltranza, con tutti gli strumenti consentiti dal regolamento, per combattere l’ostruzionismo. Il Paese non aspetta e noi non ci lasceremo fermare. Vediamo chi si stanca prima...». Matteo Renzi, prima di partire dall’Angola alla volta di Roma, ha impartito un ordine di scuderia ben preciso per «rimuovere i sassi dai binari delle riforme». Perché «non possiamo restare ostaggi di una minoranza che vuole fare ostruzionismo». Un ordine che ha essenzialmente un destinatario: il presidente del Senato, Pietro Grasso. E’ su di lui e sulla conferenza dei capigruppo che si concentra il pressing del premier. E siccome il gioco già si fa duro, palazzo Chigi è determinato a ottenere il contingentamento dei tempi previsto dal regolamento di palazzo Madama. Ed è deciso ad andare avanti a colpi di fiducia quando, venerdì e lunedì, si apriranno le “finestre” per l’approvazione dei decreti in scadenza sulla competitività e sull’Art Bonus (cultura e turismo). In Senato sono ore frenetiche. Già sono slittate a oggi le prime votazioni previste per ieri pomeriggio. Ed è già muro contro muro con le opposizioni. Con un allarme crescente: «Qui rischiamo seriamente di non farcela per la pausa estiva», diceva ieri sera un ministro, «così, se non ce la faremo a varare la riforma costituzionale per l’8 agosto, dovremo andare avanti anche fino al 13 o al 14. Speriamo che basti...». E Con un problema non da poco: anche i senatori del Pd hanno già prenotato la vacanze con mogli e figli a partire da sabato 9 agosto. «NESSUNA PREVISIONE» Insomma, lo scenario per Renzi è allarmante. Il fascicolo con gli emendamenti all’articolo 1 è di 842 pagine e quello con le proposte di modifica all’articolo 2 di pagine ne conta 867. Non solo. I senatori di Cinquestelle e Sel hanno già cominciato ha parlare dieci minuti a testa per illustrare i singoli emendamenti. «Un vero disastro», dice un alto esponente del Pd, «se prima si prevedevano 130 ore di discussione, concedendo un minuto per ciascuno dei 7.831 emendamenti, con questo ostruzionismo nessuno è più in grado di fare previsioni». E afferma Pier Ferdinando Casini che di tecniche e dinamiche parlamentari è un esperto: «L’atteggiamento dei Cinquestelle e delle opposizioni sta precostituendo la condizioni per il contingentamento dei tempi. Se continueranno, legittimeranno la probabile decisione del presidente Grasso di imporlo». Ma proprio Grasso si mantiene prudente, rilanciando la palla nel campo della maggioranza: «Il contingentamento non è una decisione della presidenza», dice un suo stretto collaboratore, «deve essere chiesta la convocazione della conferenza dei capigruppo ed è qui che va proposta e poi votata l’eventuale richiesta di contingentamento». “Eventuale” è un eufemismo. Tra questa sera e domani, una volta che l’ostruzionismo dei Cinquestelle e di Sel sarà conclamato, il ministro Maria Elena Boschi riceverà da Renzi l’ordine di chiedere il giro di vite sui tempi del dibattito. Ciò vuol dire che ogni gruppo non avrà più di tot Matteo Renzi SUI PROVVEDIMENTI IN SCADENZA AVANTI A COLPI DI FIDUCIA I SENATORI DEM TEMONO: HANNO GIÀ PRENOTATO LE VACANZE minuti, in ragione della sua consistenza numerica, per illustrare le proposte di modifica. VOTI SEGRETI E NOTTURNE Basterà? Non tutti ne sono convinti. Molti temono che anche con i tempi contingentati il limite di Ferragosto potrebbe essere superato. Uno scenario da brividi per Renzi che del via libera prima della pausa estiva, grazie alla tenuta del patto con Forza Italia, ne ha fatto una bandiera. Così si pressa Grasso per evitare che conceda il voto segreto su alcuni articoli «più insidiosi», come l’elettività dei senatori e l’indennità dei parlamentari. Così il governo chiederà al presidente del Senato di procedere con le sedute notturne ad oltranza per fiaccare la resistenza dell’opposizione. Il leghista Roberto Calderoli ieri sera ha dichiarato: «Se ci fosse un’apertura del governo alle richieste di modifica su alcuni punti largamente condivisi, lo scoglio dell’ostruzionismo potrebbe essere aggirato». Secca la replica di palazzo Chigi: «Siamo sempre stati disponibili a confrontarci, ma non cederemo a ricatti o a minacce. Tanto più che il testo arrivato in Aula è già frutto di un’importante mediazione». Ma, sotto sotto, La Boschi tratta con la Lega per strapparne il “sì”. La merce di scambio: alcune modifiche al Titolo V, in particolare riguardo ai poteri delle Regioni. Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 22/07/14-N: 6 Primo Piano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it La federazione del centrodestra scuote i colonnelli Alfano accelera Cicchitto e Schifani: basta con l’ex Cav. FI: non date voi le carte Oggi summit Ncd. Giovedì possibile incontro tra Silvio e Angelino ` a patto di «una linea politica compatibile con la nostra. E per il futuro diciamo che serve un’individuazione democratica della leadership della coalizione». Dichiarazioni che hanno portato a una doppia risposta, prima Giovanni Toti, il consigliere politico del premier, sempre sul Messaggero ha parlato della possibilità di creare «una federazione di forze che si considerano, o almeno proclamano, alternative al centrosinistra alla guida del Paese. Alfano dice proprio questo e questo è l’obiettivo anche nostro… con una Consulta del centrodestra, una sorta di Stati Generali dei moderati italiani, da tenersi do- IL CASO ROMA Sono passati solo due giorni dall’intervista che ha rilasciato Angelino Alfano al Messaggero e il centrodestra ha già cambiato volto. Con Forza Italia e Nuovo Centrodestra che fanno passi concreti verso la creazione di una federazione dei moderati e le ali dei due partiti che provano a segnare il territorio della possibile convivenza. Che il progetto stia correndo, lo dimostra la riunione dei vertici di Ncd per parlare della federazione, convocata da Alfano per questa sera. Mentre già si parla di un possibile faccia a faccia con il Cavaliere per giovedì. L’assoluzione in appello di Silvio Berlusconi dal processo Ruby ha fatto partire le grandi manovre in un’area che sembrava in stallo e con i consensi in uscita verso Matteo Renzi. Alfano, domenica, in un’intervista rilasciata al Messaggero ha auspicato un riavvicinamento tra i due partiti MUSSOLINI: PER TORNARE INSIEME A QUESTO PUNTO O ESCONO DAL GOVERNO O CI ENTRIAMO ANCHE NOI Il ritorno di Forza Italia FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE POPOLO DELLA LIBERTÀ FORZA ITALIA Tutte le fusioni e scissioni dal 1994 a oggi rtà ibe lia e l Ita ro d’ tu lli Fu rate F 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Nuovo Centrodestra po l’estate». Poi in serata lo stesso Berlusconi ha chiamato Alfano per sugellare la fine delle ostilità e organizzare un incontro tra i due. FUOCO INCROCIATO Dopo questi fatti, ieri è iniziato una sorta di fuoco incrociato con Fabrizio Cicchitto che ha voluto puntualizzare che le questioni con Berlusconi «non sono certo risolte e superate dalla sentenza di assoluzione». Roberto Formigoni ha detto che la stagione di Berlusconi «è tramontata, definitivamente». Più silenziose le prese di posizione in Forza Italia dove i senatori dissidenti sulle riforme costituzionali guidati da Augusto Minzolini e Cinzia Bonfrisco, nell’ultimo incontro che hanno tenuto, oltre alle strategie per frenare il nuovo Senato, avrebbero affrontato allarmati anche la nuova alleanza. Il vero nodo alla federazione con l’ex delfino Alfano, è costituito da Raffaele Fitto, uno dei principali artefici della scissione di Ncd che vedrà Berlusconi tra oggi e domani. La convivenza tra Fitto e Alfano in uno stesso soggetto, a meno di colpi di scena, oggi sembra quasi impossibile. LA LEGA RI-APRE Intanto, grazie a Renato Brunetta che ieri mattina aveva lanciato sei punti programmatici per convincere Matteo Salvini a riportare la LegaNord nella “nuova alleanza”, il capogruppo dei forzisti a Montecitorio ha guadagnato due aperture. Prima Salvini gli ha risposto a stretto giro che se ne può parlare, «finalmente da Forza Italia arrivano proposte concrete». Poi Giorgia Meloni commentando i sei punti di Brunetta sul sito dei Fratelli d’Italia ha scritto che «è tempo di azzerare tutto e di rifondare qualcosa di nuovo: un centrodestra coerente, che lavori per risolvere i problemi degli italiani e che riparta dalla partecipazione». Antonio Calitri © RIPRODUZIONE RISERVATA Galan, si vota sull’arresto: no al rinvio IL CASO ROMA Nessun rinvio. Ieri, Giancarlo Galan ha chiesto nuovamente alla presidente della Camera Laura Boldrini di rimandare il voto sull’ordinanza di custodia cautelare che lo riguarda perché vorrebbe difendersi in aula a Montecitorio ma è attualmente ricoverato nell’ospedale di Este, per una ”tromboflebite venosa profonda”. Niente da fare: chiudendo la seduta, ieri, la presidente Boldrini ha letto l’ordine del giorno di oggi con la votazione su Galan fissata per stamattina alle 11 (compreso il dibattito non si voterà prima delle 14). Se dal voto in aula nessuno sembra aspettarsi sorprese, neppure nel caso in cui qualcuno dovesse chiedere il voto segreto, sul caso dell’ex governatore del Veneto accusato di corruzione si sta già addensando un nuovo conflitto. Quello sull’effettiva carcerazione del deputato. SCONTRO SULLA DETENZIONE E’ cosa certa che l’eventuale ordine di arresto non sarà immediatamente esecutivo, visto che per la notifica alla procura ci vorranno almeno un paio di giorni. A quel punto, sarà il procuratore capo di Venezia, a dare esecuzio- L’EX GOVERNATORE ANCORA RICOVERATO PER UNA TROMBOFLEBITE ne alla misura. E qui sta il problema. Secondo i suoi avvocati, Galan non può andare in galera e non ci andrà perché il «trauma distorsivo» che ha subito il 7 luglio lo obbligherà a stare a letto almeno per 40 giorni. La prima valutazione, però, spetta alla procura che ha tutt’altre intenzioni. Al momento di rendere esecutivo l’atto, la prima valutazione potrebbe essere affidata ad un medico penitenziario che valuti la situazione. Il medico potrebbe anche decidere di mandare Galan in carcere o in una struttura ospedaliera collegata al carcere. In tal caso solo i suoi avvocati potranno chiedere al gip la revoca della misura e il ritorno in clinica, anche agli arresti domiciliari. Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA Silvio Berlusconi Mariarosaria, Barbara e le altre: la tela delle donne per la pace LA STRATEGIA ROMA La ricostruzione (del centrodestra) non è un pranzo di gala. E’ una questione di cene. Quella che dovrebbe vedere attovagliati l’ex Cavaliere e il suo ex Delfino, cioè Berlusconi e Alfano, potrebbe tenersi intorno a Ferragosto o addirittura prima. Ma dove? La scelta del luogo, naturalmente, non è neutra. Il leader del Nuovo Centrodestra recandosi nella villa di Arcore o a Palazzo Grazioli compirebbe un atto di vassallaggio che non vuole compiere affatto. A Villa Certosa, il problema sarebbe lo stesso, e poi bisogna vedere se Berlusconi riuscirà a passare qualche giorno in Costa Smeralda, una breve vacanza fuori dai confini della Lombardia e da quelli di Roma per la quale sta pensando di chiedere il permesso al tribunale di sorveglianza. La cena tra i due big - in vista della nascita della federazione del centrodestra - è ancora un’ipotesi, mentre le cene dei mediatori dell’uno e dell’altro fronte rappresentano la tecnica di avvicinamento prediletta da berluscones e alfanei. Se al momento della rottura tra Alfano e Berlusconi furono soprattutto le donne ad esacerbare gli animi e a spingere per lo strappo - Daniela Santanchè, per esempio - adesso le colombe della pace sono per lo più femmine e intorno alla condivisione di una pizza si snoda la tessitura politica. E’ previsto nei prossimi giorni un bis della cena a quattro benedetta da Berlusconi - due berlusconiane, la fidanzata Pascale e la fedelissima Maria Rosaria Rossi, e due alfanee: Nunzia De Girolamo e Barbara Saltamartini - mentre le super-azzurre Iole Santelli e Michaela Biancofiore mantengo- I CONTATTI DI QUESTE ORE TRA LE PASIONARIE DEI DUE PARTITI LETTA TORNA CENTRALE INSIEME A VERDINI E PASCALE no contatti continui con le dirimpettaie e non sono le uniche a svolgere questo ruolo di pacificatrici. Parallelo a quello che Berlusconi svolge in prima persona e alla cui base sta il ragionamento che l’ex Cavaliere ha fatto ad alcuni deputati: «C’è un ampio pezzo di Ncd pronto a ricomporsi con noi e dobbiamo sfruttare questa opportunità». TRATTATIVE A Berlusconi raccontano di rapporti sempre più difficili dentro il governo tra Alfano e Renzi e fra Lupi e Renzi, e lui accoglie queste voci con moderata soddisfazione: «Hanno capito che il Nuovo Centrodestra non può che stare con il centrodestra». Ed è, appunto, an- che, una questione di cene. Cene tra Lupi e Verdini. Cene tra Casero e Romani. Intanto Mariastella Gelmini, sempre più nel cuore politico di Berlusconi mentre la Carfagna è considerata troppo filo-Fitto, fa tandem con Toti nell’operazione di ricucitura. E un’altra donna, Deborah Bergamini, è al top del nuovo partito dei non falchi e delle non pitonesse su cui vigila ormai, insieme a Gianni Letta, Fedele Confalonieri con la sua saggezza pratica. Mentre al posto del duo forense Ghedini-Longo, svetta la coppia Dinacci-Coppi e qui si parla di avvocati ma è sotto gli occhi di tutti il ruolo politico che, anche contro le proprie intenzioni, hanno finito per acquisire i due difensori di Silvio nel processo Ruby e in quelli che verranno. BORSINO Nella stagione del ricongiungimento (non facile) del centrodestra cambia insomma il borsino in Forza Italia - di chi sale e di chi scende. Tutti quelli che, a suo tempo, spinsero per la rottura vanno giù: Fitto, Santanchè, Capezzone. Il che sarebbe abbastanza naturale, se non fosse che alcuni di loro - come il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, che su Angelino martellava senza requie - siano ora diventati sponsor del berlusconismo di pace. Meno paradossale è che uno come Verdini, a suo tempo falco, adesso è più in pista che mai (insieme a lui verdiniani come Ignazio Abrignani). Al punto che Denis è diventato insieme a Gianni Letta il nocciolo duro ma morbido del berlusconismo post-assoluzione e il successo della sua insistenza nell’accordo con Renzi gli sta dando centralità a tutti i livelli. I dissidenti del Senato sembrano ormai fuori gioco: agitarsi sì, ma la resurrezione della leadership di Silvio li ha di fatto sterilizzati. Mentre alla guida dell’Operazione Disgelo, c’è la colomba femmina per eccellenza. E Lucio Battisti sbagliava a dire: «Non è Francesca». Perchè inve si tratta proprio di lei, la Pascale. Mario Ajello Rossi, Saltamartini, Pascale © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 22/07/14-N: 7 Primo Piano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Berlusconi pronto a riaprire anche la questione giustizia Oggi l’ex premier riappare in pubblico a Roma `«Mai più deve accadere ad altri quel che hanno e vede Fitto: l’asse con l’ex delfino allarma i lealisti fatto a me, ora responsabilità civile dei giudici» ` IL RETROSCENA ROMA Finora, il grido di battaglia di Silvio Berlusconi è stato (ed è un paradosso, considerando che fu lo slogan del giudice Borrelli): «Resistere-resistere-resistere». Adesso, che egli non è più il Perseguitato ma l’Assolto, la tripletta politico-sematica è questa: «Aggregare-aggregare-aggregare». Con questo spirito l’ex Cavaliere oggi si ripresenta a Roma. Per sfoderare il new style berlusconiano all’indomani dello scampato pericolo giudiziario e in vista di quello che lui chiama, un po’ pomposamente, «il Risorgimento del centrodestra». Di fatto, Berlusconi viene nella capitale a godersi gli onori da Rieccolo. Così Indro Montanelli chiamava Amintore Fanfani, abituato a rispuntare ogni volta che pareva definitivamente affondato. Berlusconi si presenta così: «Torno da vincitore. Farò di tutto per riconquistare al centrodestra quel 40 per cento che avevamo». Mondadori), Berlusconi comincerà a tracciare il percorso. Il luogo del rientro è quello giusto. Intorno a lui e alla Biancofiore saranno riuniti centinaia di imprenditori e di professionisti. Un pezzo di quella società civile a cui il nuovo Berlusconi vuole rivolgersi ancora, «perchè l’Italia è in sofferenza, l’economia non riprende e le ricette economiche di Renzi ancora non si vedono». «Bisogna - è il mantra del Silvio neo-mattatore - riportare a casa il nostro elettorato che, davanti alle nostre colpevolissime divisioni, si è allontanato da noi». E adesso? Non fa che ripete- RIFORME La fronda dei senatori non lo preoccupa. La sua nuova forza indebolisce la loro. Anche se ieri mattina Berlusconi è rimasto impressionato da un sondaggio secondo cui l’85 per cento degli italiani sarebbe a favore del Senato elettivo. Il patto con Renzi comunque non si tocca. Ed è parte dell’Operazione Rilancio. Insieme alla riforma della giustizia, non più brandita come arma finale contro i magistrati. Dovrà comporsi secondo l’ex Cavaliere di tre capitoli che, guarda caso, sono anche quelli che stanno a cuore a Renzi: la riforma del Csm, la regolamentazione delle intercettazioni, la responsabilità civile dei giudici. «Chi - è il ritornello che Silvio non riesce a non intonare - risarcirà me e la mia famiglia dei dolori subiti in questi anni? Chi mi chiederà scusa per l’onta terribile di esser stato marchiato a fuoco con sette anni di pena poi vanificata da giudici giusti che ancora esistono?». Temi vecchi, che ora Berlusconi vuole riprendere in mano con spirito nuovo - e trattenendo la rabbia per la richiesta d’arresto di Galan oggi a Montecitorio: «La solita storia. Un gentiluomo infangato e gettato nel tritacarne da cui uscirà pulito» - ben sapendo che restano in piedi, per quanto lo riguarda, il processo Ruby Ter, il rinvio a giudizio per la vicenda delle escort di Tarantini, le udienze napoletane per la compravendita dei senatori. Oggi, Berlusconi dovrebbe vedere, a Roma, Raffaele Fitto. E gli si rivolgerà così: «Basta con i personalismi. Così si va al suicidio, e io non voglio rovinare tutta la nostra storia perchè qualcuno vuole farsi bello». Mario Ajello LA NUOVA STAGIONE I numeri del partito CAMERA SENATO PARLAMENTO UE 69 59 13 su 630 su 320 su 73 seggi italiani COSÌ ALLE URNE Dati in % - Politiche (Camera), Europee 43,1 41,6 36,1 37,4 35,2 36,2 35,5 34,5 32,4 16,81 21,6 Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Pol. Eur. Pol. Eur. 1994* 1994* 1996* 1999* 2001* 2004* 2006* 2008 2009 2013 2014** *Fi+An **Solo Forza Italia (compresa circoscrizione Estero) ANSA Ma la nuova stagione - così ha detto ai suoi alla vigilia della partenza da Arcore a Roma - «non può nascere sulla rimozione di ciò che è toccato a me e che può capitare a qualsiasi cittadino italiano». Ovvero, la questione giustizia - senza forzare i toni, sennò l’avvocato Coppi s’arrabbia - è uno degli ingredienti della ripartenza: «Non deve cadere l’oblio su ciò che mi è accaduto. Sono stato infangato come persona e come leader e insieme a me è stato infangato il Paese e la credibilità internazionale dell’Italia». E ancora: «I magistrati che mi hanno assolto sono degli eroi, perchè hanno seguito soltanto la propria coscienza». La linea soft ha pagato, il low profile anche, ma Berlusconi è Berlusconi. Piena condivisione delle riforme istituzionali con Renzi e bastonate sull’economia. Già da oggi, all’Open Colonna, in occasione della presentazione dell’autobiografia dell’amica e collega Michaela Biancofiore («Il cuore oltre gli ostacoli», Angelino Alfano. A destra, Raffaele Fitto. Sotto, Michaela Biancofiore e Denis Verdini © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervista Giuliano Ferrara «Silvio adesso non può tornare in campo ma è il solo capace di ispirare la riscossa» ROMA Per Giuliano Ferrara l’assoluzione di Berlusconi è stato molto di più di un semplice colpo di spugna. Piuttosto il compimento di un personale travaglio (“t” minuscola), a dimostrazione della tesi sostenuta da sempre. E cioè: che si è trattato solo di una «immensa e pruriginosa cazz...a”, come ha titolato disinibito il suo Foglio. «Più della sentenza liberatoria, che pure resta fondamentale, gli stava a cuore ribadire che per il Cavaliere la mossa giusta sia stata rimanere in politica. Non scendere indignato dal predellino ma restarci in pianta stabile, sia pure in posizione defilata. Nel momento in cui il Cavaliere ha smesso di fare l’imputato e ha detto “io continuo nonostante l’incredibile accanimento giudiziario”, da quel preciso momento ha contribuito a creare il clima che ha dato la possibilità al famoso giudice a Berlino di rista- bilire la verità ed essere assolto». Sì ma ora? «Ora è arrivato il momento di raccontare la storia che nessuno ha avuto il coraggio di dire: il costo nazionale di questa campagna politica diffamatoria, campagna alla quale hanno contribuito televisioni e giornali. Lo costrinsero alle dimissioni e al particolare rigore cui l’Italia è stata costretta negli ultimi anni. Hanno riso di noi nei vertici nazionali. Abbiamo rinunciato all’autogoverno, a un leader liberamente eletto. Tutti questi costi vanno addebitati a una campagna indecorosa e voyeuristica». Detto questo, cos’altro dovrebbe fare secondo lei il “nuovo” Berlusconi? «È l’uomo dell’economia libera, quello di cui abbiamo immensamente bisogno. E l’uomo dell’ottimismo e dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. E’ l’uomo che «IL CENTRODESTRA NON ESISTE ESISTE UN SIGNORE CHE SI CHIAMA S.B. SOLO LUI HA IL BRAND» «LE PRIMARIE? NON MI INTERESSANO SI PRENDA ATTO CHE L’UNICA PERSONALITÀ QUI È LA SUA» re l’ex Cavaliere, il quale ha chiesto anche ai giornali di famiglia di smetterla di fomentare polemiche: «Guardandoci l’ombelico non andiamo lontano. C’è un’Italia in cerca di rappresentanza che ha guardato verso Renzi perchè noi - accecati dalle nostre beghe - abbiamo spento i radar». crede nelle imprese. Vogliamo percentuali di crescita tra il meno 0 ,1 e il meno 0,5%?». Sta dicendo che il Cavaliere potrebbe di nuovo scendere in campo? «Non è che domani prende e rientra in campo. Anche perché è decaduto e non potrebbe. Sto dicendo che per tutti era il classico prototipo del leader finito, ma tutti al tempo stesso sapevano che non era così. E così è stato assolto dall’unica vera accusa infamante che gli era stata gettata addosso». Riabilitato ma politicamente.... «Berlusconi non è Fini. Deve guidare e ispirare, sia nel centrodestra che nella sinistra renziana, che non è la stessa cosa di prima, la passione per il riscatto nazionale. Siamo gli unici ormai anche nel Sud Europa a restare impantanati nella crisi. Rischiamo il sorpasso della Spagna, del Por- Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio togallo, se non, addirittura, della Grecia». Padre nobile di un nuova federazione del centro destra. Ce lo vede? «Mi sta chiedendo dei rapporti con Quagliariello? Lupi? Alfano? No, guardi, è solo politichetta. Non m’interessa. C’è solo un fatto politico, che il centrodestra non esiste. Esiste un signore che si chiama Silvio Berlusconi. Lui solo ha il brand, un brand che non so quanti punti può valere». Ci sarebbe l’età. «L’eta? Anchi’io sono per i giovani ma chissene frega. Reagan era già vecchio quando divenne presidente». E le primarie? «Che si facciano o non si facciano non m’interessa. Si prenda atti che l’unica personalità emersa nel centrodestra, al di là di Bossi e di Casini, risucchiato in un centrismo minoritario, è il Cavaliere. Che Fini non è credibile. Quagliariello non è credibile, Lupi non è credibile. Per esserlo bisogna avere idee». Riesce a immaginare Berlusconi al governo con Renzi? «Non particolarmente, lo vedo molto pimpante all’opposizione». La svolta pro-gay l’ha sorpresa? «No, la destra è da sempre libertina e la sinistra bacchettona e moralista. Del resto Obama si è schierato da tempo e lo stesso Papa Francesco ha detto “chi sono io per giudicare”. Tutti, tranne l’enclave di Putin lo hanno fatto. Il mondo occidentale è convinto - e io non sono d’accordo - che non si può salvare nell’impianto della famiglia. E Berlusconi, da uomo pratico si è adeguato ma ha lasciato che a impegnarsi in prima persona fosse la giovane donna che gli vive accanto. Ha vinto la gay-culture». Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 22/07/14-N: 9 Primo Piano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Made in Italy, piano in dieci mosse Ad agosto in Consiglio dei ministri le misure per il rilancio `Gli obiettivi: 22 mila imprese in più che operano con l’estero dell’internazionalizzazione per sfruttare il traino dell’Expo 50 miliardi di maggiore export al 2016, 20 miliardi di investimenti ` IL PROGETTO ROMA Un piano in dieci mosse per spingere il made in Italy e gli investimenti diretti nel nostro Paese. Un piano fatto anche di nuove norme (saranno approvate probabilmente nell’ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva) ma che punta soprattutto a coordinare gli sforzi in vista del 2015: anno dell’Expo che dovrebbe essere anche l’occasione per il rilancio internazionale dell’Italia. Obiettivo del progetto, a cui stanno lavorando il premier Renzi e il vice ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda (entrambi fino a poche ore fa in missione in Africa) è accelerare i percorsi di internazionalizzazione nel senso più ampio. Dunque quelli in entrata, gli investimenti diretti e il turismo, e quelli in uscita, ossia l’export. L’ambizione è sfruttare la fase mondiale favorevole, in cui cresce e si consolida - dalla Cina al Brasile - una classe media potenzialmente interessata a tutto quanto è italiano. È una sorta di dividendo della globalizzazione che potrebbe diventare molto concreto: lo stesso presidente del Consiglio ha ricordato l’altro giorno in Angola che nei prossimi mille giorni l’export può portare un aumento del prodotto pari a un punto. LE RISORSE IN GIOCO Naturalmente non è certo la prima volta il tema dell’internazionalizzazione viene posto. Per evitare i passi falsi del passato, il governo cerca di muoversi con un approccio molto concreto e un impegno di risorse notevole per questo settore, nell’ordine di un centinaio di milioni. Sugli investimenti esteri non si parte comunque da zero visto il lavoro già avviato dal precedente esecutivo con il progetto Destinazione Ita- TRA LE AZIONI ANCHE LA DEFINIZIONE DI UN MARCHIO ”ITALIAN ORIGINAL” CONTRO LE IMITAZIONI DEI NOSTRI PRODOTTI Evoluzione dell'export italiano miliardi di euro Servizi Merci 500 500 400 400 300 300 200 200 100 79 83 85 87 Totali 390 390 403 376 2011 +4 456 2012 +0,2 474 100 2013 0 *stime 0 2012 2013 lia. L’analisi che è alla base del piano evidenzia punti di forza e punti di debolezza del nostro Paese a livello internazionale. La seconda economia manifatturiera in Europa ha avuto negli anni scorsi una crescita dell’export superiore a quella di Francia e Germania, sfruttando la crescente domanda globale per il made in Italy e riuscendo a muoversi in 2014 2014* +3,2 475 2012 settori emergenti e dinamici quali l’aerospazio o il biomedicale. E per di più l’Italia è tornata ad attirare l’attenzione degli investitori stranieri. Tra i fattori non favorevoli ci sono invece il posizionamento non ottimale sui mercati (siamo esposti in alcune aree a rischio e non presenti in altre ad alto potenziale), la ridotta percentuale di imprese stabilmente 2013 2014 2014* esportatrici, gli investimenti in promozione scarsi e poco concentrati, l’impreparazione delle piccole e medie imprese e l’assenza di una struttura unica dedicata all’attrazione degli investimenti. I TRAGUARDI Ecco allora gli obiettivi specifici: portare sui mercati internaziona- La missione di Renzi «Dall’Africa un punto di Pil nei mille giorni» Matteo Renzi e il presidente dell’Angola, Josè Manuel Dos Santos Carlo Calenda, viceministro dello Sviluppo Economico Diversificare la politica energetica e incrementare le esportazioni verso l’Africa. Un piano che permetta all’Italia di incrementare il Pil di un punto nei mille giorni della legislatura. È questo l’obiettivo annunciato dal premier Matteo Renzi durante la sua visita lampo in Mozambico, Congo e Angola, dove si è recato in missione accompagnato da un nutrito gruppo di imprese italiane capitanate dall’Eni e da Finmeccanica. L’Eni, in particolare, in Mozambico ha scoperto imponenti giacimenti di gas in grado di rifornire l’Italia per 30 anni. li 22 mila piccole e medie imprese in più, espandere l’export per 50 miliardi di dollari da qui entro il 2016, incrementare di 20 miliardi di dollari gli investimenti in Italia. La strategia si articola in dieci mosse, cinque in casa e cinque all’estero. Nel primo gruppo rientrano il potenziamento dei 15 grandi eventi fieristici in cui l’Italia è leader (sul modello di quanto si già iniziato a fare per Pitti), la possibilità per le piccole e medie imprese di assumere a tempo attraverso voucher manager specializzati per l’export, un piano di formazione per queste figure, servizi dedicati e una piattaforma di e-commerce per le piccole imprese che vogliono iniziare ad esportare. Le azioni all’estero comprendono invece un progetto per inserire nella catene della grande distribuzione più prodotti del made in Italy, strategie per aggredire i mercati per i quali saranno conclusi accordi di libero scambio, lo sfruttamento delle ricadute dell’Expo nel settore dell’agroindustria, l’introduzione di un marchio italian original per contrastare le imitazioni e infine un roadshow Invest in Italy nelle venti principali piazze finanziarie mondiali. Luca Cifoni © RIPRODUZIONE RISERVATA Infrastrutture In arrivo il decreto “sblocca-Italia” Andrà al prossimo consiglio dei ministri, probabilmente venerdì, il decreto sblocca-Italia con cui il governo punta a rilanciare infrastrutture e investimenti. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Economia. Il provvedimento dovrebbe contenere anche una lista degli interventi ritenuti prioritari. Le infrastrutture oggetto di attenzione saranno non solo le grandi opere già previste - e finanziate - dalla legge di stabilità, come l'alta velocità ferroviaria Napoli-Bari e Brescia-Padova, ma anche alcune di quelle segnalate dalle amministrazioni locali. Matteo Renzi aveva infatti già fatto partire l'operazione chiedendo il contributo dei sindaci, incaricati di redigere una lista di lavori giudicati importanti, se non imprescindibili, per il territorio ma bloccati da lungaggini burocratiche, veti o complessi ingranaggi procedurali. Nielsen alle aziende: «Sale la fiducia, tornate a investire» L’INDAGINE ROMA Matteo Renzi è preoccupato, l’economia cammina a fatica. L’auspicata crescita, che sembrava a portata di mano quando gli venne consegnata la campanella da premier, sembra ora sfuggire, giorno dopo giorno, dato dopo dato, in una sorta di proiezione a ritroso nella quale domina il colore grigio. Con lui è preoccupato Pier Carlo Padoan, uomo di numeri e di analisi, non facile alle emozioni anche quando le curve si piegano statistiche più di quanto dovrebbero. Ma adesso è lui il ministro dell’Economia, è a lui che tocca dare spiegazioni. E non è facile quando i numeri ti pugnalano a tradimento. Insomma, in questo instabile inizio d’estate che sembra non finire mai la depressione è in agguato agli angoli di Via XX Settembre e nei corridoi di Palazzo Chigi. SECONDI AL MONDO Ma ieri, dopo giorni di cattive notizie, a ridosso dell’ennesima che ci racconta di ordinativi dell’industria in caduta a maggio, uno spiraglio si è fatto strada. Lo ha illuminato Nielsen, leader glo- bale nel settore delle ricerche di mercato. La serietà delle sue indagini è fuori discussione, per cui se Nielsen dice che gli umori della gente stanno cambiando c’è da crederci. E farebbero bene a prenderla sul serio soprattutto le aziende, visto che è proprio a loro che si rivolge. Qual è la novità? La novità è che il nostro Paese è tornato ad avere fiducia. «Nel secondo trimestre 2014 - informa la nota che sintetizza il periodico rapporto Global Consumer Confidence - l’indice di fiducia dei consumatori italiani è cresciuto di ben 6 punti rispetto al primo, posizionandosi a quota 51. Dopo l’India, cresciuta di 7 punti, si tratta dell’incremento più alto a livello globale». Dietro questa riconquistata fiducia si possono leggere due motivazioni. Spiega Giovanni Fanta- IL LEADER NELLE RICERCHE DI MERCATO: ITALIA SECONDA DOPO L’INDIA NEL RAPPORTO A GIUGNO SULLA PROPENSIONE A CONSUMO E RISPARMIO sia, amministratore delegato di Nielsen Italia: «Anzitutto è abbastanza diffusa la sensazione che il fondo sia stato davvero toccato e che, sia pure gradualmente, l’economia può ripartire. La seconda motivazione sta nell’iniezione di fiducia venuta dal governo Renzi che, sebbene oggi abbia perduto un po’ di spinta, nell’immaginario resta l’unica chance che l’Italia ha per agguantare il convoglio del riscatto». Fantasia ci tiene a sottolineare che «questa crescita di 6 punti è per noi di Nielsen un segnale forte, perché se alla prossima indagine trimestrale il trend venisse confermato, vuol dire che la ripresa dei consumi comincia a essere una prospettiva credibile». E i primi segni già si intravedono leggendo i numeri dei settori che hanno girato la boa: la cura del corpo, le vacanze, i beni per la casa. Ciò spiega perché, per la prima volta dopo molti mesi, Nielsen Italia ha cominciato a suggerire alle aziende-clienti di «prepararsi a investire sul brand» con campagne di promozione e comunicazione. Una svolta auspicabile, che potrebbe davvero imprimere al volano commerciale domestico l’energia necessaria per tornare a girare veloce. IL CARRELLO CAMBIATO Dall’indagine trimestrale elaborata da Nielsen emerge tuttavia che i problemi sono tutt’altro che diradati. Quello del lavoro è il più sentito: solo il 10% degli italiani ritiene la propria posizione professionale al riparo da rischi. L’indice di fiducia di Nielsen ITALIA Francia G. Bretagna Germania Europa Giovanni Fantasia Fonte: Nielsen 1˚ TRIMESTRE 2˚ TRIMESTRE 45 59 87 99 75 51 60 90 96 77 Ciononostante, la quota registra un considerevole miglioramento, visto che anno su anno è cresciuta di cinque punti: il dato nazionale rimane comunque assai inferiore a quello europeo (gli ottimisti sono il 29%). Resta il fatto che per il 30% della popolazione la maggiore preoccupazione nell’immediato si conferma essere la stabilità del posto di lavoro. Quanto ai consumi intesi come carrello della spesa, Nielsen conferma un trend che era già emerso un paio di mesi fa durante l’annuale convegno (Lincontro) organizzato da Nielsen a beneficio di centinaia di aziende italiane. In altre parole, mentre ai primi segni di ripresa gli italiani sono tornati a spendere in cibo e viaggi - una propensione che difficilmente cambierà anche di fronte alla peggiore delle crisi - il carrello della spesa ha cambiato composizione. Osserva Fantasia: «Oggi abbiamo un carrello decisamente dominato dall’esenziale, dalle offerte mweno costose, più efficiente, meno frivolo. Questo è uno stile che sicuramente resterà». Alla fine la crisi a qualcosa è persino servita. O.D.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 11 - 22/07/14-N: 11 Primo Piano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Germania in panne, industria giù in Italia Frena il Pil tedesco, per la Bundesbank il secondo trimestre `Maggio pessimo per le nostre imprese: fatturato -1% ha chiuso a crescita zero. Pesano le sanzioni contro la Russia e ordinativi -2,1%. Grandi difficoltà sui mercati esteri ` LA CRISI ROMA L’industria italiana continua a soffrire. E ora sull’asfalto della crisi sono impressi anche i segni di una brusca frenata della Germania. Cosa che rende ancora più arduo il viaggio del resto dell’Europa, e quindi anche dell’Italia, verso la tanto sospirata uscita dal tunnel. Non sono belle notizie quelle comunicate dall’Istat: a maggio gli ordinativi dell’industria hanno registrato un deciso calo, -2,1% rispetto ad aprile. Dato che trascina il tendenziale (base annua) per la prima volta dopo otto mesi su terreno negativo e nemmeno di poco: -2,5%. Gli ordinativi, si sa, sono il segnale del futuro. Il quale, a meno di rimbalzi inaspettati, si colora di nero. Non che il presente sia roseo, in realtà. Anche il dato sul fatturato purtroppo è negativo: a maggio i ricavi, rispetto ad aprile, sono scesi dell’1%. A livello tendenziale comunque in questo caso rimane ancora l’illusione di un segno più: +0,1%. Comunque la si vuole girare, una crisi che dura da sette anni sta lasciando profonde ferite. «Abbiamo un livello di processi annunciati di ridimensionamento dell’attività produttiva in settori strategici che ci fanno temere per la tenuta del nostro sistema industriale» dice la leader Cgil, Susanna Camusso. Preoccupazioni condivise da tutto il panorama sindacale e dall’opposizione politica. «Servono nervi saldi e pazienza» commenta il ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi, che sottolinea come maggio sia «troppo vicino» per vedere i benefici delle misure del governo. L’EXPORT NON TIRA PIÙ A rendere il quadro ancora più fosco è l’analisi della causa del calo sia degli ordinativi che del fatturato: la riduzione delle voci relative all’export. Ovvero dell’unico sbocco che finora aveva lasciato un po’ di ossigeno, visto il crollo dei con- CAMUSSO: «A RISCHIO LA TENUTA DEL SISTEMA PRODUTTIVO» GUIDI: «NERVI SALDI. È PRESTO PER GLI EFFETTI DELL’AZIONE DI GOVERNO» sumi interni. Ebbene, purtroppo il mese di maggio per le industrie italiane ha rappresentato una Caporetto sui mercati esteri: i ricavi sono calati dell’1,9% (contro -0,6% del mercato interno); gli ordinativi sono crollati a -4,5% (-0,2% quelli interni). D’altronde se anche la locomotiva Germania inizia a frenare, c’è poco da stupirsi. Così l’industria italiana Variazioni in % ANDAMENTI MENSILI TENDENZIALI (RISPETTO ALLO STESSO MESE DELL’ANNO PRECEDENTE) E DATO CONGIUNTURALE DELL’ULTIMO MESE La Bundesbank ieri ha diffuso le sue stime sull’andamento del secondo trimestre 2014, che mostrano una frenata dell’industria tedesca e del settore edile rispetto a quei primi mesi partiti alla grande (+0,8% nel primo trimestre). Regge il settore servizi, ma nel migliore dei casi, sottolinea la Buba, la crescita nel secondo trimestre sarà zero. Hanno pesato molto le vicende geopolitiche, soprattutto la crisi ucraina. Secondo il responsabile per l’economia estera dell’associazione delle Camere di commercio e dell'industria tedesche, Volker Treier, un’azienda esportatrice su quattro è stata svantaggiata dalle sanzioni che Unione europea e Usa hanno deciso contro la Russia. «Ci aspettiamo che quest’anno le sanzioni facciano arretrare le esportazioni verso la Russia del 10%. Cadranno quattro miliardi di euro di fatturato, mettendo a rischio anche trecentomila posti di lavoro», ha detto Treier. A Berlino però il Ministero delle Finanze butta acqua sul fuoco e nel rapporto congiunturale diffuso l’altro ieri notte ribadisce il suo ottimismo: «La ripresa congiunturale nel Paese sta continuando». Per l’intero 2014 comunque anche la Bundesbank mantiene le stime di una crescita sostenuta del Pil (+1,9%). Stessa previsione (peraltro rivista al rialzo, visto che la precedente era +1,7%) da parte del Fmi, che sottolinea la forte domanda interna e la bassa disoccupazione della Germania. Ovviamente un peggioramento delle crisi in Ucraina e in Medio Oriente potrebbe modificare lo scenario. Dal Fmi arriva anche un suggerimento al governo di Berlino: aumentare gli investimenti nelle infrastrutture di dieci volte rispetto a quanto previsto dal budget 2014-2017. In questo modo si stimolerà la crescita nell’area euro «con gli effetti maggiori sul Pil di Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna». Giusy Franzese © RIPRODUZIONE RISERVATA +3,0 FATTURATO (corretto per giorni lavorativi) EFFETTO UCRAINA +0,4 -3,9 ROMA La riforma della pubblica amministrazione non risparmierà nemmeno i ”baroni”. I professori universitari e i primari degli ospedali che hanno raggiunto il massimo dei contributi previdenziali previsti dalla legge, ossia 42 anni e sei mesi per gli uomini e 41 e sei mesi per le donne, potranno essere messi a riposo dalle amministrazioni a prescindere dalla loro età anagrafica. È una delle novità contenute negli emendamenti presentati ieri dal relatore del provvedimento, Emanuele Fiano, durante la seduta in Commissione Affari costituzionali alla Camera dei deputati. La norma sui pensionamenti obbligatori era stata già inserita dal governo nel testo del provvedimento licenziato in consiglio dei ministri. Ma per come era scritta rischiava di lasciare fuori proprio due delle categorie in cui le posizioni apicali sono spesso difficili da scalfire. Quella sul pensionamento obbligatorio dei baroni non è l’unica novità del decreto sulla pubblica amministrazione che ormai è entrato nel vivo dell’esame parlamentare. LE ALTRE NOVITÀ Il governo per ora non ha presentato nessuna proposta di modifica al suo testo. Ma tra oggi e domani alcune novità potrebbero arrivare. Almeno una è stata anticipata ieri dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari. La proposta, anticipata ieri a margine della seduta di Commissione, prevede un percorso più graduale nel taglio dei contributi delle imprese alle Camere di commercio. «La proposta del Governo», ha spiegato la Vicari, «è di ridurre i diritti annuali del 40% nel 2015 e del 50% +0,1 mag ’14/ apr ’14 -1,0% -4,6 -6,1 +7,3 ORDINATIVI (indice grezzo) +3,0 +1,9 +2,6 +2,8 +2,8 +6,2 -2,5 +1,2 0,0 -3,6 mag giu -1,4 mag ’14/ apr ’14 -2,1% -5,5 lug ago set ott nov 2013 Fonte: Istat Una fabbrica tedesca dic gen feb mar apr mag 2014 ANSA- Debiti dello Stato, il Tesoro stringe: premi a chi paga L’IMPEGNO ROMA Pagare velocemente. E pagare tutto. Se non entro il famoso San Matteo (il 21 settembre indicato dal premier Renzi) almeno entro la fine dell'anno. Il ministero dell' Economia spinge sull'acceleratore per centrare l'obiettivo di saldare, entro il 2014, i circa 60 miliardi di debiti scaduti della pubblica amministrazione. E lo fa mettendo attorno a un tavolo tutti gli stakeholder, dagli enti locali alle imprese creditrici alle banche, per la sigla di un Protocollo in cui sono messi nero su bianco gli impegni che ciascuno si prende. In primis quelli del ministero, che ha già fornito tutti gli strumen- ti per accelerare i pagamenti (ad oggi 26 miliardi già saldati su 30 effettivamente erogati agli enti debitori) e che ne mette sul piatto uno in più: un ulteriore allentamento del Patto di stabilità interno che consentirà a chi ha risorse in cascina di spenderle per liquidare i creditori. Ma ci sono anche le anticipazioni di cassa agli enti locali (da INTESA FIRMATA DA GOVERNO, ENTI LOCALI, AZIENDE E BANCHE OBIETTIVO CHIUDERE ENTRO FINE ANNO ultimo 2 miliardi con il dl Irpef già concessi agli enti per pagare i debiti nei confronti delle proprie partecipate), il finanziamento a Regioni e Province autonome, ma soprattutto la nuova piattaforma per la certificazione dei crediti che poi si potranno cedere con la garanzia dello Stato alle banche (per un costo massimo dell'1,9% che scende all'1,6% in caso di crediti che superano i 50mila euro). Insomma, adesso ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità: le imprese, per certificare i crediti, le banche per garantire liquidità ai creditori, gli enti per liquidare in fretta i debiti, e il ministero per monitorare che il tutto avvenga senza intoppi consentendo qualche spiraglio in più con l'al- Riforma Pa, subito in pensione primari e professori universitari con più anzianità STATALI +2,7 +2,2 -0,6 -1,0 -1,3 -1,8 +1,3 nel 2016». Il testo attuale prevede invece, una decurtazione immediata del 50 per cento. Una sforbiciata, insomma, meno drastica e che potrebbe fare il paio con un altra norma già ribattezzata ”salva-Tar” che dovrebbe evitare la chiusura delle sedi distaccate dei tribunali amministrativi presenti nelle sedi delle corti di appello. In pratica dall’iniziale ipotesi di chiusura di otto strutture, a chiudere i battenti rimarrebbero soltanto in tre. Meno stringenti, poi, sono diventate anche le misure sulla razionalizzazione delle se- TAGLI GRADUALI PER LE CAMERE DI COMMERCIO AL SENATO IPOTESI FIDUCIA PER IL DECRETO SULLA COMPETITIVITÀ di delle Autorità indipendenti. Salta infatti l’obbligo di individuare entro il 30 settembre degli edifici pubblici da «condividere» tra i vari organismi, sostituito con l’obbligo per ogni autorità di scegliere palazzi di proprietà pubblica e di concentrare l’80% dei dipendenti nella sede principale. Il governo ed il relatore, poi, hanno anche dato il loro assenso ad un emendamento presentato da Emanuele Cozzolino del Movimento Cinque Stelle, che pone il divieto per le pubbliche amministrazioni di richiedere dati già presenti nell'Anagrafe nazionale della popolazione residente. INGORGO AL SENATO Intanto i tempi si fanno sempre più stretti per il decreto competitività, ora all’esame del Senato, ramo del Parlamento intasato dai decreti in conversione e dalle riforme istituzionali. No- Marianna Madia nostante ciò si è riusciti a votare alcuni emendamenti sullo sviluppo agricolo. Stando così le cose, e tenendo presente i tempi ridotti (scade il 22 agosto), il governo sarebbe pronto a porre la questione di fiducia. Per ora non c'è l'annuncio ufficiale su un possibile voto blindato ma il relatore al provvedimento, il presidente della commissione Ambiente Giuseppe Marinello, ne parla co- lentamento del patto di stabilità interno. Pier Carlo Padoan ha espresso la sua gratitudine tutte le sigle che hanno firmato (le principali associazioni che hanno firmato in rappresentanza di Comuni, Province, Regioni, imprese, professionisti, e istituti di credito), sottolineando che si tratta di un risultato che non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di tutte le parti in causa. Uno «sforzo cooperativo» l'ha definito il ministro, parlando di una buona pratica, dove si cerca la soluzione dei problemi «tutti insieme» e «ciascuno fa la propria parte». E tutte le parti, in effetti, hanno espresso il loro apprezzamento, garantendo la propria assunzione di responsabilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA me qualcosa di «molto probabile». Cosa che non rende felice l'opposizione, i cui emendamenti, garantisce Marinello, saranno presi nella giusta considerazione. Inoltre, lo spirito del provvedimento viene agitato dall’ormai imminente arrivo dell'emendamento che traduce l'ultimo decreto sull'Ilva all'interno della competitività. Non solo, spunta anche l'ipotesi di inserire le risorse per la Cassa integrazione in deroga, 400-500 milioni. Intanto su alcune proposte di modifica al testo del decreto aumentano le polemiche. Come nel caso degli emendamenti per trasformare il Gse, il gestore dei servizi energetici, in un trader di energia rinnovabile, cambiandone la natura e ampliando le funzioni con possibili ricadute sui costi del sistema. A lanciare l’allarme è l’Aiget, l’Associazione dei grossisti e dei trader di energia che ha definito gli emendamenti in tal senso «un tentativo allarmante di ri-statalizzazione surrettizia del settore». I temi caldi della norma taglia-bollette e dell’anatocismo saranno comunque affrontati probabilmente questa sera in seduta notturna. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 23 - 22/07/14-N: 23 Tecnologia Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Chi userà i servizi del motore di ricerca sarà più tutelato: il Garante italiano ha stabilito che il colosso di Mountain View non potrà più utilizzare i dati degli utenti a fini commerciali se non avrà prima ottenuto il loro consenso scritto Google, la privacy fa rete IL PROVVEDIMENTO F ra tutte le combinazioni di parole che ogni giorno vengono immesse su Google, ce ne sono due che al motore di ricerca più famoso del mondo non vanno affatto a genio: “privacy” ed “Europa”. E c'è da scommettere che da ieri anche “Italia” sia entrata nella black list di Mountain View. Il Garante della privacy ha infatti messo in pratica le tante minacce che negli scorsi mesi erano fioccate contro Big G, imponendo alla società californiana dei “paletti” per tutelare la riservatezza degli utenti. In particolare, i provvedimenti del Garante fanno riferimento al trattamento di quei dati personali che gli utenti inseriscono nei vari account gestiti da Google, da GMail a YouTube, passando per Google Maps, per il social network Google + , fino a Google Analytics e Google Wallet. LE MISURE L’azienda di Mountain View non potrà più monitorare e utilizzare questi dati per finalità di profilazione e per proporre pubblicità personalizzate senza il consenso esplicito degli utenti. E non si potrà più considerare l’uso del servizio come un’accettazione implicita delle regole. In pratica, non varrà più il silenzio-assenso a cui siamo abituati quando ci iscriviamo a un servizio online: Big G dovrà spiegare chiaramente in che modo raccoglie i dati, come ha intenzione di utilizzarli e per quanto tempo li conserverà. A quel punto gli utenti, se vorranno, dovranno esplicitamente dare il proprio consenso. Google, che pure ha annunciato la sua totale collaborazione, ha 18 mesi di tempo per adeguarsi ed entro il 30 settembre dovrà sottoporre al Garante un protocollo di verifica, illustrando tempi e modalità per l'attività di controllo che l'Autorità svolgerà nei suoi confronti. Il Garante infatti giura che nell’arco di questi 18 mesi non distoglierà lo sguardo: «Sono previste anche delle ispezioni a Mountain View», fanno sapere dall’Autorità italiana. Tutto comincia nel 2012, quando Google ha modificato le sue I numeri del colosso Google 50.000 dipendenti a tempo pieno 15,4 miliardi di dollari di fatturato IN ITALIA (NEL 2012) 52 milioni di euro fatturati 180 domini 2,5 milioni di utile netto 70 uffici in 40 Paesi LE FUNZIONALITÀ OFFERTE Posta elettronica 130 lingue “parlate” Diffusione filmati (Gmail) (YouTube) Social network Mappe on line (GooglePlus) (Street View) Pagamenti on line Analisi statistica (Google Wallet) (Google Analytics) ANSA politiche sulla privacy. IL PRECEDENTE Con la motivazione di voler offrire ai propri utenti un’esperienza online più semplice e completa grazie all’interconnessione dei suoi tanti servizi, l’azienda di Mountain View ha unificato 60 procedure di policy in un unico documento globale, incrociando fra loro i dati raccolti. Una scelta che ha fatto rizzare i capelli ai difensori del diritto alla riservatezza di tutta Europa, fra cui l’organismo indipendente francese CNIL e l’Article 29 Working Party, nato in seno all’Unione Europea, che hanno cominciato a lottare strenuamente contro il colosso californiano. Un appello raccolto dai Garanti di Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi, che si sono uniti in una task force aprendo una serie di istruttorie, per dimostrare come le nuove regole di Google andassero contro la direttiva europea sulla protezione dei dati personali. «L’Italia è stata la prima a prescrivere delle misure concrete», dice un portavoce del Garante della privacy, «È un grande risul- EUROPA Dopo le prescrizioni dell’Italia presto un regolamento sulla privacy dalla Commissione Ue tato, che premia il nostro approccio: invece che fare multe, creando un muro contro muro che alla fine non cambia nulla e lascia le regole così come sono, noi abbiamo preferito trattare. Nel corso dell’istruttoria, durata un anno, abbiamo avuto delle risposte da Google, che però si sono rivelate incomplete e insoddisfacenti. Da qui la decisione di imporre dei “paletti” da rispettare. Da oggi Google sarà costretta a dire la verità agli utenti, e cioè che non è vero che i suoi servizi sono gratuiti, ma si pagano con una moneta preziosa: i dati personali, che sono il cuore del business dei colossi del web». Infatti Google è solo uno dei problemi: «Abbiamo sotto la lente anche WhatsApp, Facebook e altri», assicurano dal Garante, lasciando intendere che la battaglia per la privacy non finisce con Big G. Non solo. Perché dalla Commissione Europea fanno sapere che «Si sta lavorando a un regolamento sulla privacy, molto più vincolante per gli Stati della direttiva attualmente in vigore». Andrea Andrei Il focus Più trasparenza nelle informazioni ` Google dovrà adottare un sistema di informativa: uno generale con l'indicazione dei trattamenti e dei dati oggetto di trattamento, l’altro con le specifiche informative dei servizi offerti. andrea.andrei@ilmessaggero.it © RIPRODUZIONE RISERVATA Fondamentale il sì del cliente ` Per usare a fini di profilazione e pubblicità, Google da ora in poi dovrà prima ottenere il consenso attivo degli utenti: non basterà più la ragione “uso di servizio”. Cancellazione da tre a sei mesi L’AZIENDA HA 18 MESI DI TEMPO PER ADEGUARSI: ENTRO IL 30 SETTEMBRE UN PROTOCOLLO DI VERIFICA `Dopo la richiesta degli utenti che hanno un account, Google dovrà cancellare i dati personali entro due mesi se conservati su sistemi attivi ed entro 6 mesi se archiviati su sistemi di back up. Niente legge federale, negli Usa ogni Stato ha fatto da sé IL CASO NEW YORK l presidente Obama ha aperto le porte della Casa Bianca più volte ai manager dell'I-Tech per ascoltare le loro lamentele, e più volte ha rassicurato in diretta gli americani sulla sua intenzione di proteggerli dalle lunghe orecchie della NSA. Ma nella realtà a più di un anno dallo scoppio del Datagate ben poco è cambiato. L'atteso rapporto della commissione di inchiesta presidenziale è arrivato lo scorso 2 di luglio, e le sue conclusioni hanno sollevato scalpore. I tecnici hanno distinto tra le intercettazioni delle linee telefoniche (abusive e I invasive della privacy) e quelle effettuate su Internet, a loro giudizio effettuate dalla NSA senza mai violare i principi che regolano la privacy dei cittadini. Di fatto a quattordici mesi dalla fuga di Snowden e dalla prima apparizione dei documenti che il contrattista aveva trafugato, gli Usa non si sono ancora dotati di una legge correttiva della disciplina sul trattamento delle comunicazioni tra privati. I DISPOSITIVI Se Washington tace sull'argomento, i singoli stati stanno invece insorgendo contro il potere centrale, e si stanno dotando di un loro corpo di leggi che proteggano i cittadini che vivono entro i loro confini. Nello stesso perio- do di 14 mesi, le assemblee legislative di dieci stati dell'Unione hanno passato una trentina di provvedimenti che limitano l'accesso delle agenzie federali ai dati dei cibernauti locali. Il Texas richiede ora un mandato giudiziario per ogni ricerca che riguarda l'attività online dei privati, e l'Oklahoma ha approvato una disciplina particolare a difesa dei suoi studenti. I teen ager californiani hanno il diritto di cancellare ogni impronta che hanno lasciato sui siti sociali, mentre vige per tutti un divieto di pubblicare foto indecenti di una persona senza la sua approvazione. Non è invece passato sempre in California, un altro testo che avrebbe obbligato le società che raccolgono dati perso- NSA Milioni le intercettazioni DOPO IL DATAGATE NESSUN INTERVENTO DA WASHINGTON MA UNA MIRIADE DI REGOLE DAL TEXAS AL MONTANA nali degli utenti , a produrre copie dei rapporti a beneficio delle persone schedate. Il mercato dei dati è oggetto centrale dei contratti pubblicitari sulla rete, e ostacolarlo in modo così diretto minacciava di azzerarlo. Su questa strada del protezionismo alcuni stati sono all'avanguardia, come il Montana, che l'anno scorso ha ordinato un mandato giudiziario prima che la polizia o un'altra agenzia federale possa tracciare gli spostamenti di un cellulare. Alla base della cordata, ognuno dei 50 stati obbliga invece ogni società presente su Internet a notificare tutti i suoi utenti in caso di un attacco alla sua rete di sicurezza che risulti in una fuga di dati. Il risultato di questa frammenta- zione è che le società protagoniste del traffico sul web si trovano ora ad operare all'interno di un labirinto legislativo, il quale spesso richiede la formazione di un 'intera divisione di avvocati, che seguano lo sviluppo a macchia di leopardo delle nuove regole. In attesa dunque della 'carta dei diritti' della privacy promessa da Obama, la punta di diamante della vigilanza contro gli abusi resta il fuggiasco Snowden, che dall' esilio moscovita qualche giorno fa ha esortato i giovani americani a studiare la programmazione dei computer, e ad usarla come scudo per difendere il paese contro i soprusi del governo. Flavio Pompetti © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 35 - 22/07/14-N: Pesaro Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. pesaro@ilmessaggero.it www.ilmessaggero.it METEO Martedì 22 Luglio 2014 REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Fano Jazz Brian Auger pronto a duettare con la tribute band pesarese Appuntamenti Un martedì tutto da gustare tra giochi, poesia e mercatini Gente di Marca Salvi a pag. 48 A pag. 48 Attorre a pag. 51 Alimenti: Marche al top con gli agricoltori-custodi I dati sulla longevità della nostra popolazione richiamano all’uso di cibi genuini e prodotti doc Morto carbonizzato: è giallo Omicidio, suicidio o incidente: ancora aperte tutte le ipotesi, in attesa degli esami per spiegare la tragica fine di un agricoltore di Senigallia trovato in auto a Sant’Ippolito ` È un giallo la morte di Daniele Francoletti, un agricoltore di 34 anni trovato carbonizzato nella sua auto nelle campagne di Sant’Ippolito, in provincia di Pesaro, dov’era andato a pescare. Omicidio, suicidio o incidente: gli investigatori non possono escludere, al momento, nessuna delle tre ipotesi, ma contano di saperne di più quando, tra oggi o domani, sarà eseguita l’autopsia. Sapere se Francoletti abbia inalato fumo, cioè se fosse ancora vivo quando è divampato il rogo, se siano presenti tracce di sostanze infiammabili o altro, sono tutti particolari che potrebbero indirizzare le indagini verso una direzione piuttosto che un’altra. La tragedia si è consumata domenica sera alle 20.15 dalle parti del ristorante Palazzina Sabatelli, lungo il Metauro. Francoletti aveva detto ai genitori, con cui abitava nella frazione di Roncitelli di Senigallia, che sarebbe andato a pescare, come faceva ogni domenica, ma senza indicare esattamente dove: del resto non andava sempre nello stesso posto. A dare l’allarme è stato un camionista che stava lavorando nel podere di famiglia dall’altra sponda del fiume, a circa due chilometri di distanza. Servizi a pag. 41 La città saluta e ringrazia Donnarumma La Regione rompe il silenzio «Inchiesta biogas, siamo parte lesa» Vicenda biogas, la Regione rompe il silenzio con l'assessore all'Energie rinnovabili, Maura Malaspina, che conferma quanto già anticipato: «In caso di rinvio a giudizio la Regione si costituirà parte civile». La Regione, insomma, si sente parte lesa e la linea è la stessa già enunciata all’epoca dell’avvio dell’inchiesta sulle autoriz- zazioni alle centrali. Se agli imprenditori indagati non sono state ritirate le autorizzazioni, i tre dipendenti regionali coinvolti sono stati trasferiti già da qualche mese ad altro incarico. Dovesse arrivare una condanna, fanno notare a Palazzo Raffaello, solo allora scatterebbero procedimenti disciplinari. Carnevali a pag.36 La casa della vittima Paura. Pastore esasperato per gli attacchi dei lupi `Il sindaco Ricci e Ceriscioli hanno accolto il nuovo comandante dei carabinieri Filoni IL COMMIATO «Donnarumma, per sempre amico della città». Ancora un riconoscimento per l’ex comandante provinciale dei carabinieri di Pesaro e Urbino, Giuseppe Donnarumma, ora a L’Aquila. Non si tratta di un’altra stelletta, ma non per questo è meno prezioso. È il legame di amicizia che si è creato con Pesaro e i suoi cittadini. Un legame che gli hanno riconosciuto di comune accordo il neo sindaco Matteo Ricci e il suo predecessore Luca Ceriscioli ieri mattina nel corso del primo incontro ENCOMI PER LE INDAGINI SULL’OMICIDO FERRI E AGGUATO CON L’ACIDO E AL SUCCESSORE VIENE GARANTITA «PIENA COLLABORAZIONE» Da sinistra Filoni, Ceriscioli Ricci e Donnarumma ufficiale a palazzo di Piazza del Popolo tra l’amministrazione e il nuovo comandante dei carabinieri Marco Filoni. Un incontro allargato appunto anche a Donnarumma e Ceriscioli. «Donnarumma ha dato un contributo importante alla serenità dei pesaresi – hanno spiegato Ricci e Ceriscioli catturando subito i responsabili del delitto di Andrea Ferri e dell' aggressione con l’acido a Lucia Annibali. Ha fatto un grande lavoro. Rimarrà sempre amico della città». La celerità e precisione delle indagini hanno permesso di arrivare a processo in breve tempo in entrambi i casi: i responsabili dell’aggressione all’Annibali, l’avvocato pesarese Luca Varani, e i due albanesi Altistin Precetaj e Rubin Ago Talaban, sono stati condannati in primo grado lo scorso 29 marzo, a meno di un anno di distanza dal fatto. Stessa cosa anche per i presunti autore e complice dell’omicidio di Ferri, l’ex dipendente ed amico Donald Sabanov, macedone, e Karim Bary, di origini marocchine, residente a Morciano di Romagna, anch’essi rinviati a giudizio l’11 luglio. Il vertice di ieri è stato come una sorta di passaggio di testimone tra Donnarumma e Filoni. Al nuovo comandante provinciale, Ricci ha garantito «massima collaborazione». L’altro giorno, durante il benvenuto ufficiale al colonnello, il primo cittadino gli ha augurato «buon lavoro» e ha assicurato che «la cooperazione tra istituzioni proseguirà fattivamente e saldamente per il bene del territorio». E.Ros. Il Mediterraneo milioni di anni fa scritto sui sassi del San Bartolo LA RICERCA Quei fossili del San Bartolo che ci parlano del disseccamento del Mediterraneo, perché lo stretto di Gibilterra si era temporaneamente chiuso. Il primo studio al mondo sul fenomeno arriva dal territorio pesarese. Una nuova campagna di scavi al giacimento fossilifero del Monte Castellaro, all'interno del Parco San Bartolo, è stata portata avanti dall'8 all'11 luglio, da una equipe inter-universitaria coordinata dalla direttrice del Museo Paleontologico «L. Sorbini» Nicoletta Bedosti. Si tratta del primo studio al mondo compiuto attraverso una raccolta di esemplari su tutti gli strati geologici riferibili al fenomeno del disseccamento del Mediterraneo. La Bedosti, il direttore di scavo dell’Università di Urbino Rodolfo Coccioni e Walter Landini dell’Università di Pisa spiegano l’importanza dei ritrovamenti. «Si tratta di alcuni ittioliti (pesci fossili), quali Clupeidi (sardine), Gadiculus (pesce fico), Mictofidi (pesci lanterna) e Cyprinodontidi (Aphanius crassicaudus, Nono o Bottacchio). Sono state rinvenute filliti (foglie IMPORTANTI FOSSILI SCOPERTI IN UNA NUOVA CAMPAGNA DI SCAVO Minaccia di incendiare la Provincia Un pastore urbinate esasperato per gli assalti dei lupi al suo gregge e con due taniche di benzina ha minacciato di incendiare la Provincia Fabbri a pag.39 Il meteorologo Domina ancora l’instabilità Massimiliano Fazzini In questa estate così dinamica, la breve fase di tempo stabile è già terminata. In realtà, già nella giornata di domenica, il tempo era stato instabile per l’approssimarsi dell’aria fredda atlantica associata ad una perturbazione fredda. Ieri la formazione di una depressione chiusa sul mar Ligure ha destabilizzato il tempo su gran parte dell’Italia. I fenomeni temporaleschi sono stati intensi nelle aree prealpine. Il medio adriatico è risultato essere in parte sottovento rispetto a tale flusso; tuttavia alcuni passaggi instabili hanno determinato rovesci sparsi al primo mattino e nelle ore pomeridiane. Le aree maggiormente interessate dai fenomeni sono stati il Maceratese ed in generale la dorsale marchigiana esterna picena e fermana dove si sono localmente superati i 20 millimetri. Non sono mancati alcuni intensi colpi di vento durante i passaggi temporaleschi. Oggi il centro della depressione transiterà sui nostri cieli, apportando nubi con associate piogge e temporali, più probabili e diffusi nelle ore centrali e pomeridia- ne. I venti ruoteranno con decisione tra tramontana e maestrale; il mare sarà mosso. Confermo anche il moderato calo termico, in particolare nei valori diurni. Con lo spostamento del nucleo ciclonico verso est, nella giornata di domani il tempo migliorerà parzialmente pur rimanendo variabile nelle aree interne dove saranno possibili brevi rovesci pomeridiani. Tempo più aperto sulla costa. I venti saranno moderati settentrionali, in attenuazione in serata; il mare sarà mosso. Tra giovedì e venerdì, infine, infiltrazioni di aria fresca manterranno il tempo variabile coi diffusi tratti di instabilità nelle ore più calde del giorno. Temperature odierne tra 17 e 25˚C, le minime tra 9 e 15˚C. fossili), coproliti (escrementi fossili) e numerose larve di libellula». Non sono solo nomi, ma indicatori. «I reperti fossili in generale raccontano il clima del passato quali animali e vegetali siano esistiti, in questo caso, dai 10 ai 6 milioni di anni fa circa; ma i pesci fossili di laguna, in particolare, rinvenuti negli strati alti del giacimento, ci offrono una fotografia di come era il livello del mar Mediterraneo 6 milioni di anni fa, circa, quando per una temporanea chiusura dello Stretto di Gibilterra, il mare rimase isolato dall’Atlantico e a causa della forte evaporazione iniziò ad abbassarsi il suo livello fino quasi a disseccarsi. Gli Aphanius crassicaudus, si trovarono a nuotare in acque divenute più dense a causa dell’eccesiva salinità e come fenomeno adattativo svilupparono uno scheletro grosso, compatto, pesante. Da anni la comunità scientifica internazionale studia per fornire una spiegazione sull’origine di una tale ossatura, in un pesce così piccolo». I pesci fossili ora si trovano al Museo paleontologico di Fiorenzuola di Focara dove verranno studiati al microscopio, mentre le ossa verranno studiate dal Museo delle Scienze Biomediche di Chieti. Lu.Ben. -MSGR - 14 PESARO - 36 - 22/07/14-N: 36 Marche Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Biogas, la Regione «Siamo parte lesa funzionari trasferiti» L’assessore Malaspina: «Saremo parte civile se ci sarà un processo» Il Pd: «La giustizia faccia il suo corso, sull’energia serve un stop and go» BUFERA IN REGIONE/1 ANCONA Vicenda biogas, la Regione rompe il silenzio con l'assessore all'Energie rinnovabili, Maura Malaspina, che conferma quanto già anticipato: «In caso di rinvio a giudizio la Regione si costituirà parte civile». La Regione, insomma, si sente parte lesa e la linea è la stessa già enunciata all’epoca dell’avvio dell’inchiesta sulle autorizzazioni alle centrali. Se agli imprenditori indagati non sono state ritirate le autorizzazioni, i tre dipendenti regionali coinvolti sono stati trasferiti già da qualche mese ad altro incarico. Il funzionario tecnico esperto Luciano Calvarese, al tempo dei fatti dirigente del servizio regionale Territorio ed Ambiente, e i due funzionari dello stesso ufficio, Sandro Cossignani, funzionario esperto ecologista-agroalimentarista, e il funzionario tecnico Mauro Moretti, fanno tutti parte del servizio Viabilità regionale e gestione del trasporto. In attesa dell’esito dell’inchiesta. Dovesse arrivare una condanna, fanno notare a Palazzo Raffaello, solo allora scatterebbero procedimenti disciplinari. L’assessore Malaspina: «Ricordo, come già detto più volte, che la Regione Marche, nel pieno rispetto del principio di legalità, si è già dichiarata parte offesa nel procedimento sin dal suo inizio con l'intento di tutelare le proprie prerogative istituzionali in ogni fase del giudizio. Se la questione andrà a processo, la Regione si costituirà parte civile. Confidiamo nel fatto che la magistratura farà al più presto chiarezza». Chiarezza anche su eventuali responsabilità politiche è ciò che chiede il consigliere Pd di Macerata, Angelo Sciapichetti. «Le responsabilità, di tecnici o di politici, debbono emergere rapidamente - afferma -. Chi ha sbagliato deve pagare pesantemente, siano essi tecnici o politici». Dalla Festa democratica di Pioraco (Macerata) Daniele Salvi, esponente maceratese del Pd e componente della segreteria regionale fa sapere che «il Pd ha chiesto che la giustizia faccia il suo corso» e si augura che «la politica colga questi avvenimenti come un monito per un cambio di passo in materia di politiche energetico-ambientali». Sal- SALVI, SEGRETERIA DEMOCRAT «COMUNITÀ POCO COINVOLTE SULLA QUESTIONE DELLE CENTRALI» Italia Nostra «Coinvolto anche il parco eolico di Camerino» C'è anche il parco eolico di Camerino nell'inchiesta sulle presunte tangenti per le autorizzazioni degli impianti a biogas con venti indagati tra dirigenti della Regione Marche, imprenditori e tecnici. Lo afferma Italia nostra onlus Marche. «Il parco eolico di Camerino è andato avanti - si legge in una nota nonostante anche la nostra opposizione, vittoriosa al Tar Marche e perdente in Consiglio di Stato che ha riconosciuto al Governo Monti il diritto di poter privilegiare i supposti interessi economici della popolazione rispetto agli artt. 9 e 32 della Costituzione». vi annuncia inoltre che la conferenza programmatica regionale che il Pd terrà sull'aggiornamento del Pear si aprirà proprio sul tema del biogas, «tra i più controversi per grado di conflittualità. La vicenda biogas - aggiunge ancora Salvi - è stata l'emblema dell'assenza di un codificato percorso d'informazione, partecipazione e decisione, capace di coinvolgere i cittadini e le comunità locali. Eppure le Marche sono la seconda Regione che ha investito più risorse europee per l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili». Agnese Carnevali © RIPRODUZIONE RISERVATA La sede della Giunta regionale Ai Lazzarini bloccati due immobili BUFERA IN REGIONE/2 ANCONA Corruzione, concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica. L’imprenditore morrovallese Antonio Lazzarini e il figlio Alessandro respingono le accuse che la Procura di Ancona muove loro nell’ambito dell’inchiesta “Green Profit”. Ad Antonio Lazzarini sarebbero stati sequestrati due immobili di Roma, stimabili in 2milioni di euro. «I miei assistiti possono replicare punto per punto su ogni singola accusa» afferma l’avvocato Salvatore Santagata. I nomi dei Lazzarini sono tra quelli che spiccano tra i venti indagati. Padre e figlio figurano come soci ed amministratori di alcune delle 15 società agricole coinvolte nell’inchiesta. Si tratta della Campomaggio 86 s.r.l di Agugliano, la VBIO1 di Corridonia e la VBIO2 di Loro Piceno. Pesanti le accuse ipotizzate dal pool di magistrati, come quella di corruzione contestata anche a Luciano Calvarese e Sandro Cossignani, rispettivamente ex dirigente e funzionario del Servizio regionale Territorio e Ambiente. Calvarese e Cossignani avrebbero contribuito al rilascio di autorizzazioni illegittime in cambio, secondo i magistrati, di vantaggi economici. Tra il 2008 e il 2012 Cossignani avrebbe percepito 384mila euro derivanti da forniture di piante ad alcune società dei Lazzarini. Piante ornamentali destinate all’abbellimento delle aziende agricole, ma che nella maggior parte dei casi non sarebbero mai state installate. I Lazzarini risponderanno anche di truffa aggravata in concorso ai danni del Gestore dei Servizi Energeti- L’AVVOCATO SANTAGATA: «CHIARIRANNO TUTTO» TRA LE ACCUSE: METANO NELLA CENTRALE PER RENDERLA OPERATIVA E OTTENERE I CONTRIBUTI Corte dei conti: ok alle spese del 2013 Sanità virtuosa, 37 milioni in più `La Regione incassa due buoni risultati Sanzio e Svim nel mirino BILANCIO ANCONA In arrivo 49 milioni per la sanità marchigiana. Ad annunciare lo stanziamento, ieri, l’assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini intervenuto durante l’udienza che ha visto la Sezione di controllo regionale della Corte dei Conti approvare la parificazione del rendiconto generale della Regione per il 2013. «I soldi - ha spiegato Marcolini - verranno stanziati il prima possibile per far fronte alle priorità dei 4 punti cardine della sanità marchigiana: l’Asur, l’Azienda – Ospedali Riuniti di Ancona, Marche Nord e l’Inrca. L’elenco delle necessità è ora al vaglio dell’assessore alla Salute Mezzolani, che deciderà come ripartire la somma. Io posso dire che saranno utilizzati per l’acquisto di nuovi macchinari con conseguente abbattimento delle liste d’attesa e possibili nuove assunzioni e per l’avvio delle Case della Salute». Ma come è riuscita la Regione a mettere insieme l’importo? «Il piano di riparto nazionale delle risorse ha previsto - ha proseguito Marcolini - 37 milioni in più per le Marche. Una sorta di bonus per la corretta e virtuosa gestione della sanità. Dal bilancio sono poi tornati disponibili 12 milioni, tra cifre disimpegnate da altre attività, residui e rinunce». Intanto la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha deliberato, con richiesta favorevole del Procuratore Maurizio Mirabella, la parificazione del rendiconto regionale 2013. Sezione e Procura hanno illustrato un quadro di buona gestione contabile e rispetto dei parametri, pur segnalando alcune criticità sulle quali la Regione dovrà focalizzare l’attenzione nei prossimi mesi. Le note dolenti? Le società partecipate, le spese per il personale e la mancata adozione del Dpfer (Documento di programmazione economica regionale). Quanto alle società partecipate, la Corte ha indicato la necessità di un maggior monitoraggio sulla gestione di Aerdorica, in perdita di 12 milioni nel 2013, e della Svim (con cinque risultati negativi consecutivi) per «evitare - hanno detto i giudici - ripiani del debito a piè di lista». Le “bacchettate” alle spese per il personale, seppur ridotte e razionalizzate, riguardano invece l’assegnazione di indennità a dirigenti e funzionari di uffici e staff di Giunta e Consiglio attraverso leg- gi regionali, non in linea con le norme nazionali e con i contratti collettivi. «Ma non si tratta di malcostume - ha precisato la Corte - la Regione deve solo adeguarsi a una mutata giurisprudenza». Per il resto Sezione di controllo e Procura hanno posto l’accento sulla gestione oculata e sull’indebitamento sotto la media, sul rispetto del patto di stabilità, sulla gestione del patrimonio che ha fatto registrare un risultato positivo di 185 milioni e sulle spese sanitarie sotto controllo, nonostante lo sforamento del tetto per la spesa farmaceutica e di quello per l’assistenza farmaceutica territoriale. Quanto al saldo dell’esercizio 2013 la Corte ha sottolineato come formalmente sia positivo per 1.081,6 milioni di euro, precisando però che sostanzialmente il risultato sostanziale è negativo per 131,2 milioni. Il motivo? Nel rendiconto sono compresi mutui autorizzati e non contratti per 1.574 milioni che servono a far fronte a obblighi di spesa per 1.705 milioni. Letizia Larici © RIPRODUZIONE RISERVATA ci, la società controllata dal Ministero dell’Economia incaricata di erogare i contributi pubblici. Secondo i magistrati, Antonio Lazzarini e Sandro Cossignani figurano come soci e gestori della Sviluppo Agroalimentari Italia 2007, società proprietaria dell’impianto di Camerata Picena. Insieme a Lorenza Ramovecchi, legale rappresentante della so- cietà, sono accusati di aver immesso gas a metano nella centrale, in modo da farla risultare operativa nei tempi stabiliti dalla legge. Un presunto raggiro con il quale i tre avrebbero indotto la GSE a erogare i contributi previsti per le centrali attivate entro il 31 dicembre 2012. Gino Bove © RIPRODUZIONE RISERVATA Una centrale biogas delle Marche Autismo Nelle Marche la prima legge in Italia NECROLOGIA Il Presidente ANTONIO D’AMATO, i componenti del Consiglio Direttivo e tutti i colleghi della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, profondamente rattristati, partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa del collega Cavaliere del Lavoro LA NOVITÀ ANCONA Le Marche sono la prima regione italiana a dotarsi di una legge specifica sull'autismo, un disturbo del neurosviluppo che causa problemi nella comunicazione, socializzazione e nel comportamento. La Commissione Salute, presieduta da Gianluca Busilacchi, ha approvato a maggioranza le «Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico». La pdl promuove una rete integrata di servizi e percorsi diagnostici, terapeutici, assistenziali per la presa in carico di minori ed adulti. Nascono il coordinamento per i disturbi dello spettro autistico e il comitato che definisce le linee di indirizzo regionali per la diagnosi. Viene istituito inoltre un Centro regionale per l'autismo in età evolutiva presso l'Azienda ospedaliera Marche Nord, mentre per l'età adulta sarà individuata un'altra struttura Asur. GIULIO VIEZZOLI protagonista della ricerca e dello sviluppo dell’industria delle telecomunicazioni. Roma, 21 luglio 2014 Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze Ancona Tel. 071 2149811 Fax 071 45020 Lecce Tel. 083 22781 Fax 083 2278222 Milano Tel. 02 757091 Fax 02 75709244 Napoli Tel. 081 2473111 Fax 081 2473220 Roma Tel. 06 377081 Fax 06 37708415 -MSGR - 14 PESARO - 39 - 22/07/14-N: 39 Pesaro Urbino Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Spacca e Ucchielli, incontro ravvicinato a Pian del Bruscolo `Il Governatore visita l’Unione con Mezzolani Il punto sui vari progetti TAVULLIA Spacca e Ucchielli, di nuovo insieme. E così dopo il turbolento congresso regionale del Pd ieri l’ex segretario Palmiro Ucchielli ha incontrato, questa volta indossando i panni da sindaco di Vallefoglia, nuovamente il presidente di Regione Gian Mario Spacca. «Un evento importante e straordinario – ha premesso Ucchielli nel- l’incontro tenutosi a Tavullia nella sede dell’Unione di Pian del Bruscolo davanti agli amministratori anche di Monteciccardo, Montelabbate e, appunto, Tavullia - Dalla nascita dell'ente Regione, in quest’area di circa 30mila abitanti, i quattro Comuni non avevano avuto mai modo di incontrare i rappresentanti regionali per discutere i loro problemi». Oltre al Governatore erano presenti anche l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani e il vicepresidente Antonio Canzian. Il confronto con l’amministrazione regionale ha riguardato tra le altre cose il Distretto sanitario, il Villaggio della longevità e la Fa- no-Grosseto. In particolare, per il nuovo Distretto sanitario di Montecchio, da realizzarsi su un’area concessa gratuitamente dal Comune di Vallefoglia, Mezzolani ha assicurato che l’Asur Marche ha avviato le procedure di realizzazione. «Stiamo rispettando il cronoprogramma in maniera perfetta – spiega l’assessore Mezzolani - Entro la settimana prossima avremo la progettazione definitiva. L’appalto dei lavori è previsto entro fino ottobre e l’ultimazione a settembre 2016”. Il Governatore Spacca ha ricordato che, dal 2009, nella provincia di Pesaro Urbino la Regione ha finanziato 205 milioni di ammortizzatori sociali in deroga e 156 milioni per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. «Le risorse pubbliche sono scarse – ha detto - e occorre fare squadra per distribuirle sul territorio in maniera condivisa e secondo le reali necessità». L’assessore Mezzolani nel suo intervento sembra abbia voluto anche mandare messaggi politici. Direzione? Ovviamente piazza del Popolo a Pesaro dove la giunta regionale non si è ancora recata. Dando la precedenza a Fano e, appunto, Vallefoglia. «Oggi – ha detto Mezzolani - chi urla di più, non è quello che ottiene di più, come in passato, ma quelle che per primo perde la voce. Per questo moti- Spacca e Ucchielli Pastore minaccia di incendiare la Provincia `Esasperato per ripetuti attacchi dei lupi al suo gregge vicino Urbino TERRORE Attimi di terrore in viale Gramsci ieri mattina. Michele Fadda, un pastore 59enne di Miniera di Urbino, è entrato nel cortile della Provincia, ha gettato la carcassa di una pecora sbranata dai lupi davanti al bar dell’ente e, armato di forcone, ha estratto due taniche piene di benzina dal suo furgone ed ha minacciato di dare fuoco agli uffici. Si è diffuso il panico tra gli oltre 500 dipendenti della struttura mentre l’assessore Porto provava a tranquillizzare l’allevatore urbinate. E’ stato lui, insieme agli agenti della polizia e ai militari dei Carabinieri, che poi è riuscito a riportare la calma. I fatti. Intorno a mezzogiorno Fadda, a bordo di un vecchio Fiorino bianco, è entrato dentro il cortile della Provincia. Poi l’allevatore, esasperato dall’ennesimo attacco di lupi al suo gregge di pecore avvenuto ieri alle prime luci dell’alba, ha parcheggiato il veicolo, ha gettato a terra avvolta in un sacco bianco la carcassa dell’animale e armato di forcone ha iniziato a inveire contro i dipendenti. Non solo. Dal furgoncino ha estratto due taniche di benzina che ha iniziato a spargere ovunque minacciando di bruciare l’edificio. Le urla si sentivano fino ai piani superiori ed allora è stato il fuggi fuggi generale degli impiegati presi dal panico. Ad assistere a tutta la scena l’assessore provinciale all’Ambiente Tarcisio Porto. Che, una volta resosi conto di quanto stesse accadendo, è uscito dal bar per cercare di tranquillizzare l’uomo. «Lo conosco: è una persona buona portata all’esasperazione da questi continui attacchi di lupi – AVEVA LA CARCASSA DI UNA PECORA SBRANATA E HA VERSATO DUE TANICHE DI BENZINA ALL’ARRIVO DEI POLIZIOTTI SI È MESSO A PIANGERE commenta Porto – Il gesto che ha fatto è sicuramente ingiustificabile ma sono sicuro che non avrebbe fatto male a nessuno. Quando ho visto che sbraitava e gettava benzina in strada mi sono precipitato fuori per cercare di parlargli e farlo ragionare. Ero pronto al peggio tanto che avevo preso anche un estintore. C’era una grande puzza di gasolio e benzina ovunque. Sarebbe bastata una sigaretta per far divampare un incendio. Ho provato a farlo ragionare, parlandoci e cercando di tranquillizzarlo. Poi quando sono arrivati i poliziotti e i carabinieri ha capito che stupidata aveva fatto. Ed è scoppiato a piangere». La famiglia Fadda, trasferitasi ad Urbino dalla Sardegna negli anni ’60, ha un allevamento di circa 400 capi che ha subito diversi attacchi di lupi negli ultimi 2 anni. Al di là delle pecore sbranate c’è anche il problema dello choc causato al resto del gregge. Tanto che molte pecore smettono di produrre latte o di accoppiarsi. Un danno economico enorme. «Abbiamo presentato una legge in Regione per prevenire questi attacchi ma in tre anni il consiglio regionale non ha fatto nulla e anche le associazioni degli allevatori al di là degli spot non fanno niente – conclude Porto – La Provincia invece continuerà a stare vicino a Fadda nonostante quello che ha fatto». Tra i dipendenti che hanno provato a tranquillizzare Fadda anche Massimo Ligi, capo Ufficio Prevenzione e indennizzo della Provincia. «Era fuori di sé tanto che mi ha intimato di andarmene quando ho provato a parlagli – spiega ma conosco quella famiglia, sono brave persone». Dello stesso parere anche il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini. «La politica non può rimanere indifferente – spiega il sindaco - davanti all’esasperazione che stanno provando gli allevatori del nostro territorio. Conosco personalmente il pastore che ha compiuto il gesto di questa mattina. E’ una persona molto tranquilla e ragionevole. Queste persone si sentono abbandonate». Fadda è stato accompagnato in Questura per poi rientrare a casa dopo gli accertamenti del caso. Ancora contro di lui non risulta esserci alcuna denuncia a carico. Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA vo gli incontri sul territorio sono un metodo di governo che la Regione si è data». Il Governatore ha concluso il suo intervento parlando di Fano-Grosseto e del Villaggio della Longevità. «Il collegamento Pesaro–Urbino, nell’ambito della Fano–Grosseto, diventa di vitale importanza per il Comune di Vallefoglia, data la sua posizione baricentrica – conclude Spacca – Per la Strada dei Due Mari ora siamo nella fase di costruzione della società pubblico-privata. Villaggio della longevità? Siamo interessati a riprendere il discorso del Villaggio, per il quale nel 2012 è stato presentato un progetto». Lu.Fa. Bilancio, sindaco soddisfatto ma l’opposizione va all’attacco FOSSOMBRONE Sopra il pastore Michele Fadda accompagnato in Questura dai poliziotti dopo la clamorosa protesta. A sinistra la carcassa della pecora sbranata e sotto il funzionario della Provincia Massimo Ligi che ha cercato di tranquillizzare l’uomo Tubi rimossi dopo diciotto anni URBINO Parte il restyling di Urbino. La prima azione: la rimozione dei tubi arrugginiti posizionati all’ingresso del territorio ducale (lungo la strada 423 Urbinate che collega i due capoluoghi di provincia), da diciotto anni brutto “biglietto da visita” per turisti e visitatori provenienti da Pesaro. Una storia, quella della rimozione dei tubi, iniziata nel 1996 e finalmente conclusa ieri, quando nella mattinata, il Comune ha dato finalmente il via libera alla totale rimozione dell’incomodo. Infatti diciotto anni fa il Comune di Urbino diede il via ai lavori di rinnovamento dell’acquedotto comunale fra Urbino e Trasanni. Appaltato il lavoro, giunti a destinazione i materiali però, la ditta vincitrice della gara dichiarò il fallimento finendo per interrompere i pochi lavori iniziati. Non solo, come in ogni “storia all’italiana” che si rispetti, per il comune di Urbino arrivò anche la tanto citata “beffa” visto che il tribunale di Urbino, in seguito al contenzioso fra ditta e amministrazione dichiarò i materiali “sotto sequestro”, impedendo lo spostamento dei tubi ormai posizionati lungo la via. Gli anni passano, i materiali invecchiano, e l’incuria aumenta. Nel 2004 l’ex sindaco Franco Corbucci provò a rimuovere i tubi, ma il contenzioso tra comune e ditta non era ancora finito. L’attuale sindaco, Maurizio Gambini prese, durante la propria campagna elettorale, quel cumulo di tubi come esempio ERANO UN BRUTTO BIGLIETTO DA VISITA PER CHI ARRIVAVA DA PESARO dell’incuria in cui Urbino era sprofondata: «Erano già diversi anni che l’amministrazione era diventata proprietaria di quei tubi –spiega il sindaco- Potevano essere rimossi prima». Il primo cittadino ducale ha pensato bene di «evitare che l’amministrazione spendesse dei soldi per questo tipo di lavoro, così quindici giorni fa abbiamo aperto una gara d’asta per l’acquisto dei materiali e non solo quelli lungo l’Urbinate, ma anche quelli vicino al palazzetto dello sport Mondolce, di cui nessuno ricordava la presenza. Così con questi introiti abbiamo deciso di costruire un parcheggio abbastanza capiente vicino al palazzetto dello sport che ne era praticamente sprovvisto. Dopo la rimozione dei tubi, rimuoveremo anche le reti, ormai arrugginite e a bassissimo costo otterremo un parcheggio per il nostro palazzetto». Andrea Perini © RIPRODUZIONE RISERVATA Fossombrone chiude il bilancio. Ma non mancano le polemiche tra i banchi dell’opposizione. L’amministrazione comunale forsempronese ha approvato un documento fiscale con un avanzo di amministrazione di oltre un milione e 800 mila euro. In aumento le tariffe comunali per asili nido (gettito previsto di 100 mila euro), residenze protette (930 mila euro) e trasporto scolastico (36 mila euro), per le quali c’è stato un aggiornamento al tasso di inflazione. Capitolo tasse comunali. L’Imu è fissata all’1.06% per le attività produttive e i fabbricati mentre è dello 0.96% per gli altri immobili e garantirà entrate per un milione e 650 mila euro. La Tasi sull’abitazione principale è all’1.5 per mille e ne deriverà un gettito di quasi 500 mila euro. Dalla Tari invece nelle casse del Comune finiranno un milione e 619 mila euro. L’addizionale Irpef è fissata allo 0.65% per i redditi fino a 15 mila euro (esenti quelli sotto i 10 mila, ndr), allo 0.68 nella fascia 15 mila/28 mila, 0.75% da 28 mila a 55 mila euro e infine 0.79 da 55 mila euro a 75 mila euro e 0.80% per quelli superiori ai 75 mila. L’entrata annuale si aggira sui 630 mila euro. «Il nostro Comune da anni presenta bilanci virtuosi, per cui le disponibilità di cassa sono sufficienti per tutto il 2014 e parte del 2015 – spiega il sindaco di Fossombrone, Maurizio Pelagaggia - Comunque anche quest’anno riusciamo a proporre un bilancio che tutela le fasce più deboli, mantiene tutti i servizi con aumenti infinitesimali e a prezzi bassi rispetto ad altri Comuni equiparabili al nostro». Di tutt'altra opinione il consigliere di minoranza Alex Zanchetti. Che descrive un bilancio di "lacrime e sangue" per i cittadini di Fossombrone. «Ho presentato un emendamento al bilancio chiedendo al sindaco ed alla giunta di non aumentare le rette e di fare fronte alle minori entrate diminuendo le spese legali del Comune ma l’emendamento non è passato per il voto contrario della maggioranza – commenta Zanchetti - Non sono tanto le somme in sé, come nel caso degli asili nidi (tra l’uno ed i 5 euro al mese), quanto la somma complessiva che porterà per le famiglie della nostra città enormi aumenti. Sono convinto che si possano tagliare molti sprechi e si possano spendere meglio i soldi, senza dover ricorrere a continui aumenti delle tasse locali che stanno mettendo le famiglie di Fossombrone in ginocchio». -MSGR - 14 PESARO - 40 - 22/07/14-N: 40 LA POLIZIA CONTROLLA UN CASOLARE SOSPETTO E SORPRENDE UN QUARANTENNE ALBANESE CHE ABUSA DI UN MINORE Fano Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: pesaro@ilmessaggero.it Cercavano un ladro, arrestano un pedofilo RONCOSAMBACCIO Stavano cercando ladri d’appartamenti e si sono trovati davanti a qualcosa di molto peggio. Quando hanno spalancato la porta di quel casolare abbandonato nel verde di Roncosambaccio, c’era quell’uomo mezzo nudo in compagnia di un ragazzino in atteggiamenti che non lasciavano spazio a dubbi. I poliziotti del commissariato di Fano gli hanno subito tolto le mani dal giovane corpo della vittima e bloccate in un paio di manette. Ieri mattina l’arresto è stato convalidato dal gip Lorena Mussoni che ne ha disposto anche la misura caute- lare in carcere. L’uomo, un 40enne albanese (difeso dall’avvocato Guidumberto Chiocci), si è avvalso della facoltà di non rispondere. In ogni caso ogni sua dichiarazione non avrebbe potuto togliere nulla a quelle immagini che si sono stampate nette negli occhi degli agenti. Ora l’albanese resterà in carcere in attesa del processo. Il terzo processo. E sempre per gli stessi reati che gli vengono addebitati anche per questo caso. L’ennesimo caso. Prostituzione minorile, corruzione di minori e violenza sessuale, sono le accuse contestate dalla Procura. L’albanese è infatti già stato condannato due volte dal Tribunale di piazzale Carducci e ha scontato le sue pene. Ma il carcere non è bastato a fargli perdere il vizio di molestare minori. Dopo le condanne è ritornato in Albania, ma ogni tanto rientra in Italia, dove tra l’altro vivono, a Fano, la moglie e i figli, e a quanto pare per adescare ragazzini e abusarne sessualmente in cambio di soldi. Il sedicenne ritrovato con lui nel casolare ha detto di essere stato costretto a sottostare ai suoi palpeggiamenti illeciti, anche se ha ammesso che quello di sabato non è stato il primo incontro. E per l’uomo quello non è stato neppure l’unico ragazzino. Ora le forze dell’ordine indagano per capire quanti minorenni possano essere finiti tra le sue grinfie. E forse anche tra quelle di altri pedofili. Non si esclude infatti che il 40enne possa gestire un giro di sfruttamento di giovani, facendo da tramite tra prede e adulti viziosi e senza scrupoli, disposti a tutto pur di soddisfare appetiti malati e deviati. Per casi come questo dell’albanese, che in quanto recidivo è chiaramente un soggetto malato, sostengono alcuni esperti ed addetti ai lavori, che il carcere non possa bastare e che persone come queste debbano essere ricoverate in strutture adatte dove possa essere guardato a vista e curato in modo adeguato. Elisabetta Rossi Sicap in crisi I sindacati «Si può salvare» Alberi caduti e allagamenti ma è “salva” la balneabilità `Ieri sciopero per i 60 MALTEMPO Il temporale di ieri non avrà conseguenze sulla balneabilità del mare, almeno per quanto riguarda le spiagge vicine alle foci dei fossi scolmatori. Possono tirare un sospiro di sollievo i concessionari delle zone a maggiore rischio e i loro clienti, rimasti spesso sotto l'ombrellone per le recenti ordinanze di divieto. Il sopralluogo riguardante gli scolmatori, opere idrauliche che si attivano quando la rete fognaria è troppo piena di acqua piovana, è stato effettuato poco dopo il rovescio dai tecnici di Aset spa, i quali hanno verificato che non c'è stato versamento in mare. Escluso di conseguenza il ricorso al divieto preventivo, che avrebbe interessato quasi due chilometri di costa. Intorno all'ora di pranzo, ieri, la nostra città è stata investita dal cosiddetto flash storm, un temporale di forte intensità e di breve durata che i nostri nonni e i nostri padri chiamano tressa. Tressa da ponente per la precisione, meno pericolosa della tressa da tramontana, comunque con un suo bel potenziale rovinoso. In una ventina di minuti acqua a catinelle, che ancora una volta ha inondato il sottopasso del Lido, fulmini, tuoni, una spruzzata di grandine per non farsi mancare niente in questa strana estate e una botta di vento che ha sradicato circa quindici alberi. Almeno una pianta, in via Cairoli al Lido, è caduta su una macchina in sosta danneggiandola. Tra i più colpiti il quartiere della Paleotta e la zona tra il cimitero a Rosciano e la frazione di Bellocchi. Il Comune ha allertato la Protezione civile, i vigili del fuoco sono riusciti a gestire l'emergenza senza ulteriori rinforzi. E mentre i pompieri tagliavano e rimuovevano tronchi o grossi rami caduti sulle strade, la polizia municipale si occupava di garantire la migliore viabilità possibile. Le operazioni si sono concluse intorno alle 15 con il ritorno alla normalità. La pioggia, breve ma intensa, ha provocato una colata di fango in via Brigata Messina, a Centinarola. O.S. Uno degli stabilimenti Sicap © RIPRODUZIONE RISERVATA dipendenti in pericolo Convocato tavolo per trattare L’AZIENDA La pista ciclabile dell’Arzilla Viabilità, sopralluogo sui punti critici `Marchegiani in cerca di soluzioni in vista degli interventi TRAFFICO Quattro sopralluoghi in altrettanti punti critici della viabilità fanese sono stati effettuati ieri mattina dal vice sindaco Stefano Marchegiani e da alcuni tecnici comunali. I controlli sono serviti per valutare alcune recenti soluzioni, per trovarne dove ancora non sono state individuate e soprattutto per impostare il lavoro che inizierà a settembre, quando la nuova giunta predisporrà interventi più sistematici sui criteri per governare il traffico. La prima tappa ha riguardato il tratto conclusivo della pista ciclabile tra Pesaro e Fano, nel quartiere Arzilla. «Ho verificato il recente intervento degli uffici competenti - ha spiegato il vice sindaco Marchegiani - e mi sembra che sia stata eliminata una bruttura, tale da creare anche condizioni di potenziale pericolo. In precedenza, infatti, era rimasto il doppio senso di marcia su una sola corsia, perché il resto della stra- da era occupato da uno spezzone di pista ciclabile e da due posteggi per ambulanze. Il doppio senso di marcia è stato riportato su due corsie, com'è logico e giusto che sia. Sono scomparsi i due posti per il 118, ma in caso di emergenza l'ambulanza può parcheggiare dove vuole, e lo spezzone della ciclabile. D'ora in avanti, di conseguenza, le bici si comporteranno come in una strada normale. Sul lato delle case una striscia bianca delimita inoltre il margine riservato ai pedoni. Si può ragionare se la soluzione sia migliorabile, però mi sembra difficile immaginare un'alternativa credibile». A Fano il tema della viabilità è un po' come un filo elettrico scoperto, chi lo tocca rischia di prendersi la scossa. Lo sa Marchegiani, che già nei primi giorni del mandato ha dovuto difendersi dagli attacchi di MA SULLA CICLABILE DELL’ARZILLA GELA GLI AMBIENTALISTI «SCELTA LOGICA DIFFICILE TROVARE ALTERNATIVE» Lupus in Fabula proprio per la questione della pista ciclabile all' Arzilla («Mi hanno attribuito un provvedimento della giunta precedente») ed è stato chiamato dai residenti del Lido a intervenire sulla locale zona a traffico limitato. Il secondo sopralluogo ha riguardato la frazione di Torrette e in particolare via Ammiraglio Cappellini, dove alcuni provvedimenti - sostengono le critiche - toglierebbero parcheggi a bagnanti e turisti, che poi sarebbero tartassati dalle contravvenzioni. «I tratti vietati alla sosta - ha argomentato il vice sindaco - costituiscono un minimo margine di sicurezza per ciclisti e pedoni, in una zona molto trafficata d'estate e al tempo stesso molto frequentata da famigliole con bambini piccoli e passeggini. Il parcheggio è stato vietato dove creerebbe condizioni di pericolo per loro». Infine, Bellocchi. Nel nuovo quartiere in bio-architettura la strada fa una sorta di esse, una piccola serpentina disegnata per rallentare la velocità del traffico, che però le macchine tendono a tagliare. «Bisogna apportare alcune modifiche e migliorare la segnaletica», ha concluso Marchegiani. Osvaldo Scatassi Le bandiere rosse della Cgil, quelle tricolori della Cisl e lo strano senso di solitudine percepibile ogni volta che si consuma un nuovo dramma della crisi economica. I 60 lavoratori della Sicap, a Lucrezia in via della Liberazione, sono scesi in sciopero ieri per difendere il loro posto di lavoro e per opporsi all'idea di un destino segnato, proprio mentre la proprietà dell'industria annunciava ai sindacati di avere avviato le procedure della mobilità. «Convocheremo a un tavolo di confronto la Provincia, la proprietà, i Comuni di Cartoceto e Fossombrone, perché siamo convinti che sia tuttora possibile di rilanciare l'attività e di salvaguardare l'occupazione», hanno specificato, davanti al presidio sindacale, Fausto Artibani di Cgil e Roberto Sanchioni di Cisl. La proposta è stata raccolta dal sindaco di Cartoceto, Enrico Rossi, che si è impegnato a convocare il tavol: «Noi intendiamo tutelare il lavoro e al tempo stesso incoraggiare un'importante realtà imprenditoriale, au- spicando che con senso di responsabilità riprenda il cammino di eccellenza produttiva nel nostro territorio». Risulta che al Comune di Cartoceto siano state depositate richieste di edificare: alcune potrebbero interessare Sicap, specializzata nei prefabbricati in cemento per l'industria e per il commercio. Potrebbe essere un passo verso la selezione del portafoglio clienti caldeggiata dai sindacati e rilanciata ieri sia da Cgil sia da Cisl: «Il rischio di chiusura è infatti determinato dai tanti insoluti, dai tanti mancati pagamenti». Sicap ha trasferito a Lucrezia i lavoratori dello stabilimento a Calmazzo, chiuso ormai da tempo, ed è per questo motivo che l'iniziativa sindacale chiede il sostegno degli amministratori forsempronesi. «Alla fine di ottobre - hanno concluso Artibani e Sanchioni terminerà la cassa integrazione straordinaria, ma si potrebbe ricorrere a due anni di solidarietà per accompagnare lo stabilimento fuori dall'attuale crisi e salvare i posti di lavoro. Alla proprietà diciamo di tutelare i suoi legittimi interessi, senza però lavarsi le mani di chi, i lavoratori, ha fatto la sua fortuna in tutti questi anni. Invece vediamo che manca la volontà di pensare in prospettiva, di non arrendersi, e tutto ciò è sbagliato». O.S. La Diocesi raccoglie fondi per costruire pozzo in Congo SOLIDARIETÀ Se sei malato e hai il privilegio di essere accudito dai familiari, saranno loro a farsi due chilometri a piedi per andare a prenderti l'acqua. Se invece neanche gli infermieri riescono a seguirti, perché sono presi da altre cure, allora i due chilometri dovrai percorrerli sulle tue gambe e portandoti dietro qualche bottiglia di plastica come contenitore. Questo succede tutti i giorni a Ibambi, nel Congo, dove la Diocesi fanese vorrebbe contribuire alle spese per costruire un pozzo di acqua potabile nell'area dell'ospedale. Chi vorrà contribuire all'opera di solidarietà, potrà farlo stasera alle 21 partecipando all'iniziativa benefi- ca Karibuni in Congo, in piazza Pascolini a San Costanzo. Karibuni significa benvenuti e saranno tre sacerdoti, don Bengiamin, don Cristofer e don Romain, a fare gli onori di casa illustrando la situazione nel Paese dell'Africa centrale e a parlare dell'ospedale a Ibambi. Organizzano l'associazione Urukundo Onlus e Centro missionario della Diocesi fanese. Patrocinio del Comune. La serata sarà animata dai ragazzi rientrati dal Campo missionario diocesano. Proprio di recente una delegazione fanese dell'associazione L'Africa Chiama è rientrata a Fano dopo una permanenza di due settimane tra Kenya e Zambia, dove ha ricevuto la visita di Jill Biden, la moglie del vice presidente Usa, Joe Biden. -MSGR - 14 PESARO - 48 - 22/07/14-N: 48 Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Giorno & Notte Estate A Palazzo Ricci i versi di Baldini, alla San Giovanni «Il gusto dei libri» Tanta animazione per i bambini L’estate pesarese Tornano a brillare le stelle del Fano Jazz FESTIVAL Un martedì di poesia giochi e shopping Sopra il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli, a destra il regista Francesco Ripa di Meana, sotto l’allestimento di Tosca allo Sferisterio Il direttore artistico Macerata Opera Festival, Francesco Micheli commenta la contestazione alla Tosca di Franco Ripa di Meana «Lo Sferisterio fischiò anche Ken Russell» LA PRIMA DEI VELENI I l direttore artistico del Mof (Macerata Opera Festival), Francesco Micheli, quest'anno anche regista dell'entusiasmante Aida laptop, difende la Tosca firmata da Franco Ripa di Meana che alla prima di sabato notte è stata fischiata e buata da una parte del pubblico. Dica la verità, a lei Tosca è piaciuta? «Moltissimo. E' uno spettacolo in cui credo. Non volevo la Tosca che si fa di solito. E penso che Franco (Ripa di Meana, ndr) abbia portato nuove idee, idee giovani. Tosca personaggio immortale che omaggia Roma. Lo spirito di Tosca che non muore e viaggia nel tempo. E «UNA REGIA INNOVATIVA FORSE NON GRADITA AI TRADIZIONALISTI CHE VOLEVANO IL SOLITO COLTELLACCIO E IL SALTELLO NEL VUOTO» un omaggio a Ken Russel che fu fischiato anche lui nella Bohème del 1894. Franco è un virtuoso nell' uso dello spazio. Ammirevole il suo lavoro sul cast. Forse una parte del pubblico si aspettava un' opera più tradizionale. Ma non sempre si deve mostrare quello che c'è nel libretto. Forse c'era chi si aspettava che il barone Scarpia fosse ucciso con il solito coltellaccio e non con la pistola. Che Tosca facesse il solito saltello nel vuoto e non rimanesse in piedi» Cosa si sente di dire a chi ha fischiamo e buato? «Mi dispiace se questa espressione di dissenso ha provocato malessere. Uno va a teatro per stare bene. Mi piacerebbe che non fosse l'effetto del pregiudizio. Il dissenso non mi ferisce. Ogni spettacolo può essere condiviso o non condiviso. Ho apprezzato moltissimo che il pubblico durante la recita abbia sempre applaudito i cantanti». Cambierebbe qualcosa? «Non cambierei nulla. Solo cose tecniche irrilevanti. Forse non si è creato dialogo tra pubblico e palcoscenico». A noi l'interpretazione delle due donne alla guida dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana è apparsa fredda e poco passionale. E' d'accordo? «No. Non sono d'accordo. Il lavoro di Julia Jones (in Aida, ndr) è stato strepitoso. Una lettura concentrata e tesa che ha fatto evitare la retorica ai cantanti. Non ho mai visto suonare l'orchestra così compattamente come con Eun Sun Kim (in Tosca, ndr) senza mai soverchiare i cantanti. Forse in noi c'è una percezione più legata alla cantabilità. E' vero che in questi casi c'è stata un lettura più sinfonica». Terzo titolo la Traviata degli specchi di Svoboda sabato prossimo: che sorpresa ci dobbiamo aspettare? «Speranza Scappucci, terza donna a dirigere l'orchestra, è al debutto in Italia. Sono certo che da Macerata inizierà una grande carriera». L'Aida di Micheli è stata un trionfo: quanti complimenti ha ricevuto? «Moltissimi e inaspettati. Penso che il successo sia dovuto all' osmosi tra noi e il pubblico». Franco De Marco © RIPRODUZIONE RISERVATA PESARO Tanti appuntamenti oggi in città. Alle 21.15 nel cortile di Palazzo Ricci «L’Angolo della poesia» è dedicato al poeta romagnolo Raffaello Baldini. Alle 21 in biblioteca «Il gusto dei libri». Alle 21 in piazzale Europa a Baia Flaminia c’è «Baby BaiaZ» per i bambini e alle 17.30, ai giardini di viale Zara, il Minivillage sempre per i più piccolo. Dalle 18 in piazza del Popolo c’è anche il mercatino «La piazza delle meraviglie». Il medioevo francese al festival di musica antica URBINO Sarà un viaggio nel passato medievale di Francia e Italia quello che sarà presentato nel doppio concerto di oggi (alle 19 e replica alle 21.30) all'Oratorio di San Giuseppe dove il rinomato Ensemble La Reverdie, fondato dalle sorelle Caffagni e De Mircovich, specializzato nell'esecuzione di musica medioevale, presenterà «Hortus deliciarum»: florilegio musicale in Francia e in Italia tra Duecento e Trecento. L’appuntamento rientra nel Festival di musica antica, il prezzo dei biglietti varia da 8 a 15 euro, info: www.fima-online.org, tel. 0722/328877. FANO Dopo l'apprezzata ed affollata anteprima con il duo Paolo Fresu e Danile di Bonaventura, «Fano Jazz by the Sea» comincia a scaldare i motori con la partenza ufficiale della 22esima edizione in programma da sabato. Cinque i concerti in cartellone alla Corte Malatestiana, principale sede del festival, uno al Pala J del Porto di Fano e un altro alla Golena del Furlo. Ed è proprio a Marina dei Cesari che si comincia sabato sera (ore 21,15), con il quintetto della cantante israeliana Irit Dekel, nelle cui corde il jazz si incontra con il folk e il pop. Una serata particolare e poi domenica 27 trasferta ad Acqualagna per il consueto evento gratuito. Nel suggestivo scenario naturale della Golena del Furlo sarà di scena la spettacolare band del trombonista Fred Wesley, uomo di punta della musica funk e già assiduo partner di James Brown. La sera successiva alla Corte Malatestiana l'interessante progetto «Silence» che schiera un fuoriclasse del panorama jazz nazionale: il pianista Danilo Rea in trio con il violoncellista Paolo Damiani e lo specialista in alchimie elettroniche Martux_m. Doppio attesissimo appuntamento (sono già stati venduti molti biglietti) martedì 29, con in apertura di serata i Log 2, apprezzata tribute band e di seguito gli Oblivion Express formazione che accompagna storicamente un'autentica leggenda dell'organo Hammond: Brian Auger. Il celebre musicista inglese avrà al suo fianco, fra gli altri, il cantante Alex Ligertwood, ex collaboratore di Carlos Santana e di altre rock star. L'organista inglese, un mito anche in Italia per i suoi leggendari tour negli anni Settanta prima con i Trinity e Julie Driscoll e poi con gli Oblivion Express, è entusiasta di questo particolare appuntamento fanese. In- contrare l'unica tribute band a lui dedicata (i già citati pesaresi Log 2 che apriranno il concerto), sarà un evento nell'evento. «Non lo sapevo e mai avrei mai immaginato - ci ha detto l'organista londinese - di avere addirittura una tribute band che esegue le mie musiche. Per di più in Italia, un paese che amo». Ed aggiunge con ironia: «Ma allora sto diventando davvero famoso...». E comunque Auger, gli Oblivion e Alex Ligertwood incontreranno i Log 2 in una finale che sarà tutto da registrare. Al re dell' Hammond abbiamo anche chiesto che cosa intenderà fare insieme al gruppo pesarese alla fine del concerto sul palco della Corte Malatestiana. «Se ci sarà tempo - ci ha risposto Auger - spero potremo suonare insieme un pezzo di Eddie Harris che si intitola "Listen Here"». Dopo la parentesi acid jazz, il programma prevede un gradito ritorno a Fano Jazz By The Sea. Il 30 luglio è infatti in cartellone l'esibizione del bassista Richard Bona, artefice di una coinvolgente fusione fra jazz e Africa. E anche quest' anno, dopo due nomi di peso come Fresu e Rea non poteva mancare uno degli aficionados del festival fanese: Fabrizio Boss. Il trombettista torinese, annoverabile ormai tra i beniamini del festival, si esibirà domenica 3 agosto in coppia con il pianista Julian Mazzariello, ponendo il sigillo finale a Fano Jazz By The Sea 2014. Claudio Salvi © RIPRODUZIONE RISERVATA IL VIA VENERDÌ CON L’ISRAELIANA IRIT DEKEL GRANDE ATTESA PER IL FUORICLASSE BRIAN AUGER Brian Auger. A sinistra l’Ensemble «La Reverdie» Formidabili quegli anni, quando c’erano i Giganti CONCERTO ANCONA Il mito degli anni '60 rivive per una notte con I Giganti. La band simbolo della beat generation italiana si esibirà domani sera al ristorante «Il Passetto» di Ancona, in occasione dell'appuntamento «Formidabili quegli anni». Il format prevede la cena su prenotazione alle 20,30 e concerto alle 22 (info e prenotazioni: 347/4273760). Ma alla base c'è l'intento di omaggiare un periodo in cui la musica e la controcultura giovanile hanno rivoluzionato i costumi del nostro Paese. «Mettete dei fiori nei vostri cannoni». Oppure «Viva, viva l'amor, è per l'amore che si canta». O ancora il refrain che tutti conoscono: «Mai le dirò, che muoio per lei». Sono solo alcuni dei grandi successi che la band di Enrico Ma- ria Papes, per intenderci quello col vocione che concludeva il «Tema», ha consegnato alla storia. Brani che, nonostante la polvere del tempo, resistono spavaldamente. «Perché la musica aveva un valore sociale e culturale - spiega Papes - e per questo assumeva un significato profondo. Oggi di che vogliamo parlare? Dei talent che vanno a pesca di nuovi artisti? Di selezioni fatte davanti alle telecamere con mamma e papà in ansia più DOMANI SERA LA BAND AD ANCONA PAPES: «MA NON É SEMPLICEMENTE UN’OPERAZIONE NOSTALGIA» Tornano i Giganti dei figli? E' cambiato tutto». Messa così, però, può sembrare solo pura nostalgia. E invece? «Non posso negare che una componente nostalgica c'è. Quel periodo è stato formidabile. C'erano i grandi sogni da voler realizzare. C'erano messaggi, a volte anche assurdi, da voler diffondere. Ma su tutti c'era un gran coinvolgimento generale e un interesse per tutto ciò che fosse vita. Quindi la nostalgia c'è. Però è anche vero che si deve sempre guardare avanti. E dagli anni '60 abbiamo imparato molte cose». Che cosa? «Che bisogna lottare per ottenere dei risultati. E che bisogna credere in se stessi, nelle proprie capacità e nei propri sogni». Nessun rimpianto? «Tanti. In primis quello di non essere riusciti, parlo in generale del- la mia generazione, a portare avanti certi ideali fino alla fine. Purtroppo, crescendo, perdiamo tutti la verve che ci caratterizzava a vent' anni. E forse quel mondo diverso che volevamo per i nostri figli, non siamo riusciti a costruirlo». Cosa ricorda, invece, dell'epoca del Cantagiro? «Un gran bel divertimento. Emozioni forti e un'energia contagiosa. Noi siamo di Milano, e quindi all' epoca ci vedevamo spesso con I Camaleonti, nostri concittadini, e con i New Dada. Poi le tournèe con tutte le band della scena beat italiana. Equipe84, Dik Dik, eccetera. Ricordo che la musica era importante non solo per noi. Ma anche per tutti gli italiani, che compravano quintali di dischi. Un'altra epoca, veramente». Andrea Maccarone © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 49 - 22/07/14-N: 49 Martedì 22 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Giorno & Notte Estate Il regista Massimo Cappelli sul set mentre dirige Belen e sopra con Fabio Troiano A sinistra Belen Rodriguez alla sua terza prova sul set, quella della «svolta» Questa sera a San Benedetto zona foce Tesino osservazione delle stelle e film «Contact» Telescopio in Riviera La Villoresi è Medea al teatro antico di Urbisaglia “Non c’è due senza te” è il titolo. I ciak in Piemonte. Nel cast Troiano e Abbrescia «Perfetta nel rovinare un rapporto tra gay. Sarà la svolta della sua carriera» Il regista ascolano Cappelli dirige Belen: «È un talento» IL FILM D i Fabio Troiano e Dino Abbrescia si sapeva già. A loro spetterà il compito di interpretare la coppia di omosessuali la cui unione verrà messa in discussione da un' avvenente sudamericana. E proprio qui entra in scena la novità che non t'aspetti. Anche se il regista ascolano Massimo Cappelli l'aveva anticipato: «Per il mio nuovo film Non c'è due senza te abbiamo in ballo un grande nome a sorpresa del mondo dello spettacolo». Un grande nome che risponde a quello altisonante di Belen Rodriguez. Sarà lei, infatti, la star femminile del film le cui riprese si stanno svolgendo in Piemonte, tra Alba e Torino. Al soldo del regista ascolano anche la più rodata Tosca d'Aquino. «Finiremo di girare il 5 agosto, mentre per l'uscita ancora non c'è nulla di certo, l'indecisione è tra il periodo pre (novembre) e quello post natalizio di gennaio» spiega Cappelli, che ha scritto la sceneggiatura di Non c'è due senza te, sua se- conda prova dopo Il giorno + bello (2006), proprio insieme a Troiano. «Si tratta di una commedia dai toni leggeri che vuole far ridere ed allo stesso tempo riflettere su un tema molto dibattuto come quello relativo ai diritti delle coppie omosessuali -continua- I toni sono quelli di una storia romantica, sta venendo fuori il ritratto di una love story molto forte, la nostra ambizione resta quella di emulare la mitica commedia all'italiana». E già si preannunciano risate a non finire, visti i trascorsi del duo Troiano-Abbrescia, già insieme con fortunati esiti nel debutto di Checco Zalone Cado dalle nubi, dove interpretavano proprio due innamorati omosessuali. La pellicola è prodotta dalla Lime Film e verrà distribuita dalla M2 Pictures di Marco Dell'Utri. Ma, inutile nasconderlo, gli occhi, inevitabilmente, sono tutti puntati su Belen, alla sua terza prova di celluloide dopo il cinepanettone Natale in Sudafrica e Se sei così, ti dico sì del 2010. «Il personaggio era stato in origine scritto per una donna latina, abbiamo visionato diverse attri- L’altra Italia Il teologo Mancuso in piazza del Popolo ASCOLI Stasera al festival L'altra Italia tocca a Vito Mancuso. Il teologo lombardo sarà protagonista di un interessante "a tu per tu" sul palco di piazza del Popolo alle 21,30. In precedenza, nel pomeriggio, alle 17 spazio al laboratorio d'arte per bambini alla galleria Licini, ed alle 18 la visita guidata a Palazzo Odoardi con gli itinerari sono di Soyoun Yang (violino) ed Erika Jade Grelli (pianoforte). Al festival non mancherà la postazione oasi di bibliodiversità curata dalla libreria Rinascita che per attiverà l'innovativo Ebook. ci ma lei ha offerto una prova strepitosa -racconta CappelliDevo ammettere che Belen è stata una vera sorpresa, ci ha sbalordito tutti per la naturalezza nella recitazione, sul set ha tenuto testa a professionisti ben più navigati: credo che questo sarà il film che ne segnerà una nuova carriera al cinema, lei se ne è resa conto ed ha partecipato con dedizione rara ed attaccamento alla causa». Attaccamento alla causa sfociato anche in un brano scritto da Francesco Zampaglione (fratello del leader dei Tiromancino Federico) che andrà sui titoli di coda cantato proprio dalla showgirl argentina. «Presenteremo il film nelle maggiori città italiane -conclude CappelliOvviamente farò il possibile per essere anche ad Ascoli con tutto il cast, sarebbe molto bello». Cappelli, in carriera, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti come autore di cortometraggi, tra cui vanno ricordati 41 (con Ugo Dighero), Natural Born Bullies, Tutto brilla e Toilette. Luca Capponi © RIPRODUZIONE RISERVATA La poetica visiva di Majewsky IL FESTIVAL BIZZARRI SAN BENEDETTO Il regista polacco Lech Majewsky in Riviera per dare lezioni di poetica visiva e per parlare delle sue esperienze che spaziano dal cinema, alla videoarte fino alla poesia. L'autore che presiede la giuria del 21 esimo Premio Libero Bizzarri terrà tre workshop all' Auditorium comunale, aperti a tutti, a cui parteciperanno i giovani filmaker che partecipano al raduno “CinemadaMare” . Ieri è stato accolto dagli organizzatori del premio, dal giornalista Franco Rina, direttore del Festival internazionale CinemadaMare e dall'assessore alla Cultura, Margherita Sorge. Di lui si parla molto, in questo momento, per il suo film sulla Divina Commedia «Onirica-Field of dogs», rivisitata in chiave moderna, che è stato proiettato nella serata inaugurale del Bizzarri. «La poetica visiva – ha detto Majewsky- non è più presente nel cinema, né tanto meno nella televisione. Anni fa c'era, oggi non c'è più la metafora nel cinema». Il regista che vive negli Stati Uniti, definito artista totale perchè usa tutte le tecniche ed i linguaggi moderni, si tratterrà tutta la settimana a San Benedetto anche per girare un filmato sulla significativa esperienza di Cinemadamare che per il secondo anno consecutivo fa tappa in città con la sua carovana di oltre 100 cineoperatori di ben 56 nazionalità . «Il Festival racchiude lo spirito gitano- ha sottolineato il direttore Franco Rina- perché per fare cinema bisogna girare, non stare attaccati su una se- dia. Esprime bellezza perchè i ragazzi lasciano traccia di cinema quando se ne vanno dal posto». Quindi nel presentare le Marche a Majewski, ha aggiunto «è lo scrigno della cultura italiana». Cinema, arte ed anche musica. Stasera, ore 21,30, in Palazzina Azzurra ( in caso di pioggia la Teatro Concordia) si terrà la premiazione del Concorso internazionale “Pioweb Clip Contest” riservato ai video clip di musica rock, declinata in ogni suo genere. Premio che vuole ricordare Giacomo ”Pio Web” Antonini che ha curato e promosso svariate attività artistiche per i giovani. Le band e gli artisti vincitori eseguiranno la vivo la canzone del video mentre sullo schermo saranno proiettate le immagini. Tiziana Capocasa Il regista Lech Majewsky © RIPRODUZIONE RISERVATA URBISAGLIA Oggi all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia con Medea. Una storia da Euripide torna l’appuntamento con il TAU/Teatri Antichi Uniti. L’affascinante Pamela Villoresi - diretta dalla regia di Maurizio Panici - fa rivere nella splendida cornice di questo sito archeologico Medea, restituendone, distaccandosi dall’interpretazione stereotipata del matricidio, la dolorosa discesa agli inferi di un personaggio ricco di sfumature . «Il mistero del cavaliere» di Del Boca da Federico SAN BENEDETTO Oggi alle ore 21,30 presso lo Chalet Da Federico, Lorenzo del Boca presenterà il libro«Il mistero del Cavaliere». Conversa con l'Autore Antonio Gaspari, direttore di Zenit. Evento organizzato dal Club Incorreggibili ottimisti in collaborazione con la Libreria La Bibliofila. Lorenzo Del Boca, giornalista e saggista, già presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, è vicepresidente della Fondazione del Salone del Libro di Torino. Shakespeare in spiaggia a P.S.Giorgio fino al tramonto P.S.GIORGIO Dopo le albe musicali, in spiaggia arriva addirittura Shakespeare. Due gli appuntamenti in programma allo chalet 16bis. Si parte oggi alle 19.30 con lo spettacolo «La furia d'amore: Romeo and Juliet», mentre l'11 agosto, alle 5.30 del mattino, andrà in scena «Il terrore e il potere: Macbeth». L'iniziativa Shakespeare dal tramonto all'alba prevede infatti due lezioni- spettacolo in un luogo inconsueto. Sul palco gli attori delle scuole Proscenio e Locos. I commenti critici di Cesare Catà. Ruggeri «Le Marche sono il mare d’inverno» LUNARIA RECANATI «Nel 1990 fui il primo a cantare a Musicultura, che all' epoca era il Premio città di Recanati, quella con il festival è una storia lunga, e con Lunaria sarà un'altra bella esperienza». Enrico Ruggeri è squillante, ottimista, positivo come sempre. Ospite del secondo appuntamento di Lunaria, stasera in piazza Giacomo Leopardi di Recanati alle 21, in compagnia di Ale&Franz con lo spettacolo Un tedesco, un francese e un italiano, cercherà di raccontare una pessima barzelletta per due ore, ovviamente senza riuscirci. «In effetti è quello che accadrà - prosegue Ruggeri perché tutto lo spettacolo è nato intorno a questo tentativo di raccontare una delle migliaia di barzellette che iniziano con un tedesco, un francese, un italiano, che notoriamente sono orrende. A questo punto ci saranno interruzioni da parte di Ale&Franz, che tenteranno di impedirmi di raccontare quella bruttura, mentre io cercherò di riportare l'attenzione sulla barzelletta, il tutto tra gag e canzoni» Come è nata l'idea dello spettacolo? «Chiamai Ale&Franz per due miei video musicali, l'ultimo dei due è quello di In un paese normale, allora trascorremmo qualche giorno insieme e tra una birra e una mangiata abbiamo cazzeggiato talmente tanto che è nata l'idea dello spettacolo, è venuta fuori la traccia, la trama, lo sviluppo, praticamente tutto» Otto mesi dopo l'uscita del suo album Frankenstein ha pubblicato Frankenstein 2.0, riarrangiando i brani. Perché? «E' il sogno di ogni artista poter rimettere le mani su di un disco appena finito, perché nel frattempo vedi e ascolti cose che ti danno degli spunti su come avresti potuto fare alcune canzoni, allora ho deciso, dopo 31 album, di concedermi questo regalo». La scrittura è un'esigenza, questa esigenza come diventa canzone o romanzo? «In genere la canzone è un lampo, quando decidi di raccontare qualcosa sotto forma di canzone, in un pomeriggio la scrivi, poi decidi se tenerla o buttarla via, mentre per i racconti o i romanzi è diverso, quell'esigenza ti spinge a ragionare, a costruire un intreccio, a limare, modificare, aggiustare. E' un lavoro lento. Due cose diverse e affascinanti». Le Marche? Dopotutto Mare d'inverno è un po' marchigiana. «Mare d'inverno è tutta marchigiana. Le Marche sono il mio ripostiglio segreto, i ricordi struggenti dei miei anni di adolescenza sono legati a Marotta, Torrette di Fano e Senigallia. Le Marche sono in un qualche modo la mia regione" Simone Palucci © RIPRODUZIONE RISERVATAc Enrico Ruggeri a Lunaria 16 REGIONE NEL MIRINO MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE MARCHE, INCHIESTE E BILANCI IN ROSSO Indagati anche diciassette imprenditori e professionisti Avrebbero ottenuto favori per le centrali da realizzare dai funzionari regionali in cambio di mazzette, lavori, partecipazioni in società «Biogas, niente favori o sanatoria E chi ha sbagliato deve pagare» L’assessore Malaspina: «Gli indagati sono stati trasferiti d’ufficio» GIA’ esploso nel marzo 2013, quando la Procura inviò Finanza e Forestale a perquisire impianti e uffici regionali, il caso biogas rischia di travolgere la linea adottata dalla Regione Marche per autorizzare impianti a biogas e biomasse di potenza inferiore a un Megawatt. Secondo la Procura il dirigente Luciano Calvarese e i funzionari Sandro Cossignani e Mauro Moretti avrebbero concesso autorizzazioni facili agli imprenditori della green economy (l’inchiesta è stata ribattezzata ‘Green Profit’), d’accordo con altre 17 persone tra imprenditori e professionisti, in cambio di mazzette, lavori, partecipazioni in società. Oltre alla bufera giudiziaria, è scoppiata una bagarre politica e oggi l’assessore Maura Malaspina risponde al consigliere regionale Alessandra Pascucci · ANCONA Assessore Maura Malaspina, era possibile evitare questa bufera sul biogas? «No, perché tutto rientra in un quadro normativo pieno di contraddizioni. La legge regionale che disciplina l’autorizzazione degli impianti è del 2012 ed è stata redatta in attuazione della legge dello Stato, che è competente esclusiva in tema ambientale». Il presidente Spacca puntava su questo tipo di energia: questa inchiesta rappresenta uno stop? «Le politiche energetiche vengono dal Pear. Le Marche sono al di sotto di altre regioni per potenza energetica installata con biogas e biomasse ed entro il 2020 occorre arrivare al 15,4% di copertura. Invece siamo fermi al 6,7%, lontani dagli obiettivi imposti dall’Ue». Non crede che il Pear abbia fallito? «No, ma va rivisitato. Abbiamo già avviato un aggiornamento, un percorso che Francesco Massi, che aveva esortato la Regione a costituirsi parte civile. «Ricordo – dice l’assessore, che parla per la prima volta della vicenda – che la Regione si è costituita parte civile nel procedimento sin dal suo inizio per tutelare le proprie prerogative istituzionali in ogni fase del giudizio. Confidiamo che la magistratura farà al più presto chiarezza». potrebbe essere chiuso entro l’anno, anche se richiede particolare studio. Va colmato il deficit energetico regionale che influisce sul costo finale dell’energia penalizzando il nostro tessuto economico che, invece, ha bisogno invece di uscire dalla crisi». Le obiezioni a questi impianti sollevate dai territori attraverso comitati e sindaci, non avrebbero dovuto suggerire “ RIVEDERE IL PIANO Il Piano energetico regionale non ha fallito, ma è necessario prevedere una revisione di agire diversamente? «Nelle Marche sono state sollevate obiezioni per impianti al di sotto di 1 Mw, ma in altre Regioni italiane vengono autorizzati impianti fino a 50 Mw: si creano situazioni completamente diverse anche in territori confinanti; quella delle Marche è un’anomalia». Stando alla Procura le persone che lavoravano al suo fianco avevano costituito una cricca del malaffare: cosa ne pensa? «Non lavoravano al mio fianco. Quando sono arrivata, a indagine iniziata, erano state trasferite in altri uffici. Se, e sottolineo se, qualcuno risultasse colpevole delle gravi accuse che sono state mosse, è giusto che paghi». Le sembra sia stato opportuno prevedere una Valutazione di impatto ambientale postuma, avviata dopo che il Tar aveva bocciato i procedimenti autorizzativi? Non crede che in questo modo la Regione abbia dato l’impressione di voler a tutti i costi tutelare certi interessi? «No, il procedimento avviato dalla Regione non è stato una sanatoria, definizione che respingo in toto. Si è trattato di rimandare gli atti alle Province per la Via, il cui esito non era scontato. Nelle Marche siamo al paradosso che ci chiediamo se occorra la Via anche per l’allaccio di un’utenza alla rete elettrica». Cosa ne sarà di questi impianti? «Ci auguriamo che il decreto Renzi venga convertito in legge. Il caso che è sorto nelle Marche sarebbe potuto scoppiare ovunque. Lo Stato ha creato queste contraddizioni e dovrà risolverle. Sembra strano che nelle Marche si siano creati comitati di protesta, mentre in altre realtà nessuno abbia detto nulla. Forse nelle altre regioni non erano interessati, oppure si sono resi conto che questi impianti non sono nocivi». LA VICENDA L’indagine Secondo la Procura il dirigente Luciano Calvarese e i funzionari Sandro Cossignani e Mauro Moretti avrebbero concesso autorizzazioni facili agli imprenditori della green economy Parte civile «La Regione si è costituita parte civile nel procedimento sin dal suo inizio per tutelare le proprie prerogative istituzionali. Confidiamo che la magistratura farà al più presto chiarezza» I NUMERI 6,7% ENERGIA PRODOTTA «Entro il 2020 dobbiamo arruivare al 15,4%. Siamo in netto ritardo con l’Europa» 3 FUNZIONARI INDAGATI «Partiamo dalla presunzione di innocenza, ma se fossero colpevoli devono pagare» GIUDIZIO TRA LUCI E OMBRE DELLA CORTE DEI CONTI Bacchettate per le società partecipate Bocciate anche le indennità degli staff · ANCONA IN UN «QUADRO oggettivo buono», tra i migliori in Italia nei settori di sanità e bilancio, restano criticità legate al pagamento di indennità extracontrattuali al personale e alla gestione delle società partecipate. E’ quanto emerso ieri dal giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2013, discusso in udienza alla Corte dei Conti. Il giudizio, deliberato dalla Sezione controllo presieduta da Andrea Liberati, si è concluso positivamente dopo il parere favorevole del procuratore regionale Maurizio Mirabella. La LE CRITICITA’ I bilanci di Aerdorica e Svim da molti anni in rosso nel mirino dei magistrati parificazione permetterà al Consiglio regionale di approvare il rendiconto. Le relazioni dei magistrati contabili hanno messo in luce una gestione oculata, un indebitamento sotto la media che avrebbe meritato un rating ‘A+’, patrimonio positivo (+185 milioni di euro), patto di stabilità interno rispettato e spese sanitarie (76,5% degli impegni) sotto controllo. Il risultato formale d’esercizio è stato positivo per 1.180,6 milioni di euro ma, ha rilevato la Corte, i mutui autorizzati e non contratti compresi nel saldo (1.574,4 milioni) serviranno a far fronte a 1.705,6 milioni di spese già maturate, portando a un saldo finale ‘sostanzialmente’ negativo per 131,2 milioni. L’assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini ha riferito anche che, proprio per la virtuosità della sanità marchigiana, il piano di riparto nazionale ha previsto di assegnare alle Marche 37 milioni di euro. Altri 12 milioni di euro torneranno disponibili da risparmi di bilancio. Non mancano però spazi d’ombra. Le ‘bacchettate’ di Sezione e Procura hanno riguardato in particolare le partecipate: Svim, in rosso per 5 esercizi consecutivi, e Aerdorica che per il 2013 perde 12milioni di euro. Tra i rilievi, anche il fatto che, fermo restando il rispetto dei parametri di spesa, siano state assegnate risorse (indennità), con legge regionale, al personale degli uffici di staff degli organi politici (Assemblea legislativa e Giunta) senza che ciò fosse previsto dal Ccnl. Un appunto è arrivato anche sulla difficoltà del ‘tesoriere’ regionale Banca Marche, amministrazione straordinaria. 13 MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 ALLA MEMO DOMANI IL LIBRO E L’ILLUSTRATORE SI PRESENTA alla Mediateca Montanari domani alle 21.30 il libro «La Horla» illustrato dal disegnatore Luca Caimmi di cui si inaugura anche la mostra omonima. Nel cortile esterno della Me.Mo. approfittando del buio per ricreare l’atmosfera di inquietudine e terrore che scaturisce dal racconto di Guy de Maupassant dal titolo «La Horla» appunto, l’illustratore fanese Luca Caimmi racconterà come è nata l’idea e quale è stato il progetto di disegnare il libro dall’autore francese COMUNE Si comincia a parlare del bilancio di previsione MATTINA DI LAVORO Vigili del fuoco in azione soprattutto per rimuovere alberi e rami spezzati; al solito allagato il sottopasso del Lido Tromba d’aria seguita da grandine Volano ombrelloni, auto ammaccate Sottopassi allagati e traffico in tilt per la caduta di alberi e rami DANNI a josa, e anche di una certa entità, a Fano per il passaggio intorno a mezzogiorno di una tromba d’aria accompagnata da grandine che si è abbattuta in buona parte della città. Proprio il forte vento, con i suoi mulinelli che hanno alzato anche nuvole di polvere e condensa, è stato il fattore che ha causato i danni più ingenti. La circolazione stradale è stata interrotta in diversi punti a causa dei rami degli alberi che si sono improvvisamente spezzati cadendo sulla sede stradale e impedendo di fatto il transito alla circolazione. Segnalazioni sono pervenute dal quartiere Paleotta, da via Fanella, dalla zona del Lido ( con i soliti allagamernti dei sottopassi), e da altri quartieri periferici. In qualche caso il ramo è caduto su auto parcheggiate provocando inevitabili ammaccamenti e quindi danni per i pro- prietari. I VIGILI del fuco di Fano sommersi da chiamate hanno avuto il loro bel da fare per intervenire nei punti più critici della città. Situazione di allarme anche al porto, dove tutte le imbarcazioni, sia della pesca che quelle da diporto hanno rinforzato gli ormeggi. La Guardia Costiera di Fano aveva provveduto ad emanare un avviso di allerta meteo e di burrasca in mare, per cui lunedì mattina nessun motopeschereccio ha preso il largo. Fermi anche i barchetti della piccola pesca. Un Pershing che aveva intenzione di uscire da Marina dei Cesari è rientrato senza neppure giungere all’imboccatura del porto. Diverse attrezzature balneari, specie tendoni e ombrelloni volati per aria per le forti raffiche di vento sono stati danneggia- ti, come pure alcune attrezzature di servizio al porto. L’allerta si prevede anche per la giornata di oggi. Al vento, ieri, si è aggiunta poi una violenta grandinata con acini grossi più di quelli dell’uva che SOCCORSO Automobilisti aiutano un anziano rimasto ‘intrappolato’ in una buca ha colpito persone e cose. Non sono mancati neppure gesti di umana solidarietà. In via Fanella una carrozzella di un anziano è finita in una buca della strada profonda tale da non riuscire ad essere liberata, così un paio di automobilisti, sotto la grandine, sono scesi per aiutare la badante a rimettere in equilibrio la carrozzina e consentirle di portare l’anziano al riparo. I vigili urbani sono intervenuti al sottopasso del Lido che si è allagato non tanto per la pioggia quanto per l’acqua che è riemersa dalle fognature, problemi anche per il Sottopasso delle Rane, che però ora è di competenza del comune di Mondolfo. Adesso occorrerà capire bene ed accertare i danni provocati dalla grandine sia nelle culture di stagione sia per quello che riguarda le auto parcheggiate in strada: diverse le persone che hanno detto che dovranno far ricorso ai carrozziere per rimettere in sesto la carrozzeria (sopratutto i tettucci) rimasti ammaccati dai chicchi di grandine. Una sfuriata di maltempo che ha lasciato il segno all’interno di una stagione che tarda ancora a decollare. INIZIATO l’iter amministrativo che porterà la nuova Giunta Seri all’approvazione del bilancio di previsione 2014. Il documento contabile, infatti, sarà portato domani all’esame della commissione consiliare VI per un esame preliminare prima di approdare al Consiglio che lo dovrà approvare entro il 31 luglio. La Commissione VI si occupa di cultura, sport, turismo e attività economiche ed è formata da Barbara Brunori (lista Noi Città), Sara Cucchiarini e Francesco Torriani (Pd), per la maggioranza con quest’ultimo che ne è il presidente, e poi da Maria Antonia Cucuzza (Forza Italia) e Marta Ruggeri (5 Stelle) in rappresentanza della minoranza. Si parlerà di bilancio, ma soprattutto di risorse visto che nell’attuale situazione finanziaria l’operatività dell’Amministrazione è fortemente condizionata dal patto di stabilità. Tanto che si è già messo in previsione un adeguamento delle tasse comunali, con l’Imu che è prevista all’1,6 per mille rispetto allo 0,97 preventivato dalla giunta Aguzzi e la nuova Tasi fissata al 2,5 quando la precedente amministrazione l’aveva definita all’1,9 per mille. Con il beneplacito delle associazioni di categoria, che sono già state incontrate proprio su queste tematiche. •• •• 14 FANO MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 A sinistra: l’interno della pinacoteca; a destra: l’ingresso del museo civico, pinacoteca malatestiana che sembra chiuso: il cancello infatti serve a tenere distanti i piccioni, ma così si allontanano anche le persone Assessorato alla cultura, il sito fermo al 2012 Stagione turistica nel vivo, ma in Comune sono rimasti indietro di qualche anno SIAMO nel cuore della stagione turistica 2014, ma il sito dell’assessorato alla Cultura, alla voce Attività Culturali, è fermo al 2011 con la «Bellezza Salverà il Mondo». Si avanza di un anno, il 2012, cliccando la voce «Beni Monumentali», dove compaiono Rocca Malatestiana, Bastione Sangallo, ex chiesa di San Francesco con gli orari di apertura dei monumenti riferiti al 2012, mentre sotto «contatti e servizi» il nome dell’assessore che si visualizza è ancora quello di Maria Antonia Cucuzza. «Stiamo lavorando alle emergenze», assicura il nuovo assessore alla Cultura e al Turismo, Stefano Marchegiani, che guarda avanti e pone le basi della comunicazione e della promozione turistica e culturale del prossimo anno, quando non si potranno più addossare le responsabilità a chi è venuto prima. «Stiamo collaborando con altre 42 municipalità delle vallate del Cesano e del Metauro — fa sapere Marchegiani — ad unico sito del turismo in una logica consortile per dare una offerta complessiva che coinvolga tutto il territorio fino a Frontone». Lavora su più fronti l’assessore Marchegiani che assicura di voler mettere mano al progetto della Pinacoteca Malatestiana e al suo ampliamento a palazzo De Cuppis i cui MEMO DOMANI Si spengono le luci e si racconta il libro SI PRESENTA alla Mediateca Montanari domani alle 21.30 il libro «La Horla», illustrato dal disegnatore Luca Caimmi di cui si inaugura anche la mostra omonima. Nel cortile esterno si spegneranno le luci e si racconterà come è nata l’idea. spazi nel frattempo sono stati occupati da uffici comunali. I DATI di affluenza al museo civico non sembrano entusiasmanti (qualcuno parla di 360 visitatori per il 2013) anche se Marchegiani mette subito le mani avanti sottolineando che perfino Palazzo Ducale ha registrato un calo del 20%. «Un museo tenuto nascosto», lamenta il conte Luciano Filippo Bracci facendo riferimento al cancello apparentemente chiuso, per impedire l’ingresso dei piccioni, che disorienta i visitatori anche se all’esterno è stato apposto il cartello «Museo aperto». «Un problema annoso — fa presente Marchegia- PARADOSSO Poca gente al museo civico: il cancello sembra chiuso per tenere lontani i piccioni ni — e non ci aiuta neppure la presenza del palco all’interno della Corte». «Ancor più grave è la chiusura — denuncia Bracci — di San Pietro in Valle». Anche in questo caso c’è di mezzo un cancello: soluzione ipotizzata per tenere aperta la chiesa al pubblico senza bisogno di custodi. «Io e Guido Borgogelli — fa notare Bracci — c’eravamo IL CASO IL PROGETTO DI FRANCESCO MILESI E’ FINITO NEL CASSETTO Il museo del teatro? Si sono perse le tracce CHE FINE ha fatto il Museo del Teatro redatto dal professor Francesco Milesi? Dal 2011 si attende che qualcuno lo tiri fuori dai cassetti del Comune nei quali è stato riposto in attesa di tempi migliori. Un progetto definitivo e attuabile, quello elaborato da Milesi, che si sarebbe dovuto realizzare al terzo piano di Palazzo De Cuppis, e che dovrebbe raccontare la storia del Teatro della Fortuna, da Torelli a Poletti, fino alla sua chiusura. Un museo ricco di documenti cartacei e fotografie, con alcuni inediti, che avrebbe potuto dare, secondo Milesi, «un impulso nuovo a Fano». A frenare gli entusiasmi il costo del progetto (si parlava di circa 200 mila euro) ma anche la scarsa volontà politica di investire su un progetto culturale che non ha riscontri immediati. Vedremo se la giunta Seri, che sembra voler dare un’impronta nuova alla città, valorizzandone i beni culturali e le attività che ad essi si possono connettere, avrà voglia di «rispolverare» il progetto del Museo del Teatro e verificarne la fattibilità. offerti di predisporre il disegno del cancello e trovare i finanziamenti per realizzarlo. Non si è fatto nulla. Poi vanno ultimi i restauri di San Pietro in Valle perchè se i lavori non si completano si rovina anche quanto già fatto». Proprio San Pietro in Valle, secondo il conte Bracci, dovrebbe essere una delle tappe fondamentali dei tre circuiti turistico-culturali della città di Fano: il circuito romano (mura, arco d’Augusto e teatro), il circuito militare (Rocca Malatestiana e Bastione Sangallo), il circuito delle chiese (Santa Maria Nuova, San Pietro in Valle e Duomo). Crede nel museo diffuso l’assessore Marchegiani con «itinerari codificati» ai quali sta lavorando, in questa fase della stagione estiva, con il contributo della Pro Loco. «Prima di tutto cerco di recuperare i progetti lasciati a metà — assicura Marchegiani — per verificarne la fattibilità». E tra questi c’è il progetto Cuppini per il completamento del restauro della Rocca Malatestiana con la previsione dell’uscita di sicurezza indispensabile per il pieno utilizzo del monumento. «Inoltre sto lavorando al distretto culturale evoluto — informa Marchegiani — di cui Fano è capofila dei Comuni della Flaminia. Se saremmo bravi a progettare potremmo disporre di 560 mila euro». Anna Marchetti FANO 15 MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 •• Passano i giorni ma di Evandro Serallegri nessuna traccia. L’imprenditore di Marotta è svanito nel nulla CONTINUA ad essere avvolta dal mistero la sparizione di Evandro Serallegri, titolare della Marotta Macchine srl, che non dà più nessuna notizia di sé, né alla famiglia, né ai propri collaboratori, dal 16 giugno scorso, quando è partito per un viaggio di lavoro a Bratislava. L’elemento più concreto a disposizione dei carabinieri marottesi, che svolgono le indagini, è l’inserimento del nominativo dell’uomo nella lista d’imbarco di un volo da Vienna (80 chilometri di distanza da Bratislava) a Roma del 18 giugno; aspetto che combacia con i tabulati della Tim, secondo i quali il telefonino di Serallegri, proprio quel giorno, ha agganciato una cella nella capitale austriaca e poche ore dopo nella zona di Fiumicino. Dopodiché il buio, con lo smar- tphone che è scomparso dalla mappatura del gestore. La pista italiana, dunque, è al momento la più accreditata, ma gli inquirenti aspettano un riscontro dalle autorità austriache per sapere se effettivamente l’imprenditore era su quell’aereo. Cresce, intanto, l’ansia della moglie e del figlio dello scomparso, che si rivolgono spesso ai carabinieri nella speranza di avere qualche notizia positiva, che purtroppo non arriva. s.fr. Nasce un’alleanza tra Fano e Urbino per salvare la ferrovia del Metauro Giancarlo D’Anna in sintonia col sindaco della capitale del Montefeltro GIANCARLO D’Anna si schiera con il sindaco di Urbino per il ripristino della ferrovia Fano-Urbino. «Non ha senso — spiega il consigliere regionale D’Anna — privarsi di un’importante infrastruttura che può essere recuperata e che vanta un tracciato dall’importante valore patrimoniale, considerato il fatto che in passato il costo e il tempo necessari agli espropri dei terreni furono lunghi e costosi. Sarebbe folle svilire non solo il trasporto pubblico, verso il quale le società moderne devono puntare, ma anche il valore economico della linea stessa con la costruzione di una pista ciclabile». D’Anna è disponibile a condividere con il sindaco Gambini qualsiasi iniziativa mirata al raggiungimento dell’importante obiettivo di collegare l’entroterra, partendo da Urbino, alla costa e alla linea adriatica con una linea moderna, efficiente e funzionale. I due potranno trovare un alleato nell’Associazione Ferrovia Valle Metauro che da anni si batte per salvare la linea ferrata, così come è stato fatto in altre regioni d’Italia. «Non c’ è solo la Merano-Malles a dimostrare il successo delle ferrovie turistiche — dice il presidente Calo Bellagamba — adesso anche in Sicilia è entrata in fun- LA BATTAGLIA Anche Giancarlo D’Anna si schiera per salvare la Fano-Urbino. C’è invece chi vorrebbe ricavarci una ciclabile zione la ferrovia Agrigento- Porto Empedocle, detta anche la ferrovia della Valle dei Templi, che riaperta ed utilizzata a fini turistici ha riscontrato subito un immediato successo. Bisogna riconoscere alla Sicilia — dice ancora Bellagamba — una capacità creativa, unita ad una notevole dose di praticità, purtroppo sconosciute nel territorio delle Marche del nord. Siamo testimoni di un fatto eclatante: una ferrovia «desertificata» dai flussi passeggeri risorge a nuova vita grazie all’iniziativa di una parlamentare del Pd che, coadiuvata da appassionati locali, ha saputo coinvolgere istituzioni e le Ferrovie nonché gli enti locali in un’operazione virtuosa che si pone quale esempio da imitare in tante località del Bel Paese». LA AGRIGENTO-PORTO Empedocle, a binario unico attraversa la Sicilia più antica e si snoda lungo i celebri monumenti di GLI ESEMPI Sono portate ad esempio altre ferrovie, anche in Sicilia, che stanno rinascendo Akragas. Un po’ come potrebbe essere attraversare la valle del Metauro fino a Urbino. «Si attende nei prossimi mesi l’arrivo di centinaia di turisti, studenti, appassionati provenienti da tutto il mondo — dice ancora Carlo Bellagamba — per un viaggio in maniera nuova utilizzando il treno, godendosi il panorama alla «ine- briante» velocità di 30 km. E la Fano Urbino? La nostra ferrovia metaurense, poiché ha un bacino di utenza elevato, ha tutti i numeri per replicare i successi ottenuti in Valvenosta, nel Foggiano e nella Valle del Tronto; tutto ciò comporterebbe un notevole risparmio economico che unito ed integrato ad un sistema di trasporto pubblico su gomma (per le zone a bassa frequentazione) migliorerà l’esigenza e la qualità dello spostamento dei cittadini. Gli amici siciliani dell’associazione Ferrovie Kaos hanno trovato politici intelligenti e preparati disposti ad ascoltarli e di mettere in pratica i loro progetti. L’ associazione Fvm si augura che anche i nostri politici siano disposti ad ascoltarci e fare progetti seri». In effetti anche il viceministro Riccardo Nencini nella sua visita in campagna elettorale aveva affermato che, completato il programma dell’Alta velocità, Governo e Rete Italia si sarebbero dedicati al miglioramento delle linee minori, per cui se se gli Enti locali con l’appoggio delle Regioni dovessero richiedere miglioramenti del servizio lungo le proprie linee interne non troverebbero opposizione da parte del Ministero, ma collaborazione e finanziamenti dallo Stato. Sara vero? LA MANIFESTAZIONE TEMI IMPORTANTI E DI ATTUALITA’ IN PROGRAMMA Bellocchi entra nei social network DONNE CORAGGIOSE Teresa Manes, romana, ha perso il figlio 15enne TERESA Manes, la mamma del 15enne romano che poco meno di due anni fa si tolse la vita perché oggetto di scherno da parte dei coetanei sarà il prossimo sindaco del «Paese dei Balocchi», la manifestazione dedicata ai bambini, giunta alla XI edizione che quest’anno si svolgerà a Bellocchi dal 21 al 25 agosto. La scelta della mamma di Andrea Spezzacatena, noto a tutti come «il ragazzo dai pantaloni rosa» è caduta su una figura che ha saputo incarnare l’energia positiva, la voglia di vivere, il coraggio di pensare al futuro e la speranza di aiutare altri giovani. Il dilagante utilizzo di Internet e dei social media, l’importanza di non lasciare mai soli i giova- FASCIA TRICOLORE Teresa Manes, romana, perse il figlio di 15 anni: si gettò tragicamente ni, il potere della parola che può avere anche connotazioni negative, l’omologazione che porta all’isolamento sono alcuni dei temi che verranno trattati nel corso della serata dove Teresa Manes riceverà la fascia tricolore. A valorizzare ancora di più questa storia sarà Luca Pagliari che metterà in scena il 21 agosto lo spettacolo «Like, storie di vita on line», una toccante narrazione del triste episodio di cronaca. «L’intento ini- ziale era quello di affrontare il tema della tecnologia, o meglio dell’abuso di apparecchi elettronici come smartphone e pc, che rappresentano un problema di qualsiasi famiglia con un figlio adolescente — spiega Pagliari —. Mi è sembrato fin da subito che la storia di Andrea mettesse in evidenza l’importanza della parola che ha sempre un peso, anche e soprattutto nei social network e nelle chat, dove possono verificarsi veri e propri ‘linciaggi’ mediatici contro chi è diverso, non omologato». Per il successo ottenuto è stato inserito nell’ambito della campagna di sensibilizzazione «Una vita da social», promossa dalla Polizia di Stato e dal Miur. •• 16 FANO E VAL CESANO MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 Il presidio dei lavoratori davanti allo stabilimento della Sicap: la proprietà ha annunciato la fine della produzione. E’ scattata da ieri la mobilitazione dei dipendenti per scongiurare la chiusura Il finale Nei giorni scorsi la proprietà ha annunciato a tutti i 60 dipendenti che lo stabilimento chiudeva. La motivazione? Il lavoro c’è ma non paga più nessuno Un deserto Legate all’edilizia diverse imprese, comprese quelle dei laterizi. Nel giro di pochi anni tutte hanno chiuso i battenti col personale a spasso «Non ci possono buttare via così» Ieri mattina tutti gli operai della Sicap di Lucrezia hanno picchettato lo stabilimento «HO 52 ANNI, sposato, con due figlie a carico; una che frequenta l’università e una già laureata, ma senza lavoro. A gennaio mia moglie è stata licenziata e ora rischio la stessa fine anch’io», si sfoga Stefano Vitali, fanese, che aggiunge: «Il fatto che sono qui da 20 anni non conta niente, vogliono buttarmi via come una scarpa rotta, insieme a tutti gli altri». «Io sono in quest’azienda dal ‘92, ho iniziato nello stabilimento di Calmazzo e poi, dopo la sua chiusura, nel giugno del 2012, mi hanno trasferito qui a Lucrezia — gli fa eco Angelo Gaudenzi, di Fossombrone —. Mia moglie fa la commessa e dobbiamo mandare avanti una famiglia di tre persone. Se perdo questo impiego sono guai». «Per me sarebbe una tragedia — aggiunge Maurizio Cerisoli, 43enne, lucreziano —; in casa siamo in quattro e lavoro soltanto io». Sono le drammatiche testimonianze di 3 dei 60 dipendenti della Sicap spa di Lucrezia, che ieri mattina hanno aderito in massa allo sciopero indetto dalla Fillea Cgil e dalla Filca Cisl, tenendo un presidio di 4 ore davanti alla fabbrica. UNA MANIFESTAZIONE decisa perché la leadership dell’azienda ha comunicato ai sindacati l’intenzione di cessare com- IL DESERTO «In questa fascia dell’entroterra è un vero dramma» pletamente l’attività e di mandare tutti a casa. «C’è di più — ha evidenziato ieri mattina, nel corso del picchetto, Fausto Artibani della Cgil —; abbiamo saputo che la ditta ha già aperto formalmente la procedura di mobilità e quindi si MAROTTA Musica e poesia a villa Valentina QUESTA SERA «Parole, musica e immagini» a villa Valentina organizzata dal Circolo Culturale Marotta. Aprirà l’incontro il maestro Giacomo Rotatori, uno dei fisarmonicisti più importanti del panorama nazionale, che proporrà alcuni brani di successo legati al tango. Sarà, poi, la volta del poeta Franco Caramia, presidente di «Valcesano Arte» che declamerà alcune sue liriche, accompagnate da immagini e musica. Chiuderà Enrico Vergoni, poeta marottese prospetta un licenziamento collettivo; noi, comunque, non staremo con le mani in mano. Si tratta di una decisione inaccettabile e il nostro obiettivo è quello di far tornare su suoi passi la proprietà». «La prima mossa che faremo — ha aggiunto Roberto Sanchioni della Cisl — è quella di coinvolgere i sindaci dei territori che sarebbero maggiormente colpiti dalla chiusura della Sicap: non solo Cartoceto, ma anche Fossombrone dove abita circa un terzo della sua forza lavoro complessiva, proveniente dall’ex stabilimento di Calmazzo, e poi Fano. Manderemo loro una nota ufficiale, sollecitandoli a convocare i titolari dell’azienda per indurli a cambiare idea». «Se c’è bisogno di una riorganizzazione se ne discuterà — ha ripreso Artibani — ma la cessazione definitiva non è accettabile, anche perché c’è la possibilità concreta di accedere per due anni ai contratti di solidarietà». Al presidio, in segno di vicinanza alle maestranze, hanno preso parte l’ex assessore provinciale Renzo Savelli, due amministratori comunali di Fossombrone (l’assessore Orlando Lustrissimi e la consigliera Elisa Cipriani) e il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi. QUEST’ULTIMO, in sintonia con i rappresentanti dei lavoratori, ha detto: «Sono qui perché, nell’ambito delle proprie possibilità, l’amministrazione si faccia interprete di un ruolo di tutela dei dipendenti; di approfondimento insieme alla proprietà delle difficoltà che la Sicap sta attraversando; e di fasre da collante tra le dinamiche di sviluppo locale e le esigenze di ridefinizione del core business aziendale. A breve convocheremo un tavolo con tutti gli attori della vicenda». Sandro Franceschetti •• 18 URBINO E MONTEFELTRO MARTEDÌ 22 LUGLIO 2014 URBINO SESTILI: «PROPONIAMO ANCHE UN ORDINE DEL GIORNO SULL’EPISODIO ALLA TOMBA DI ERIVO FERRI» Tanto per iniziare... 7 interrogazioni Il Pd si prepara al consiglio comunale con una prospettiva tutta nuova SETTE interrogazioni e un ordine del giorno. Per il secondo Consiglio comunale (fissato al 25 luglio) il gruppo di minoranza Pd non si è risparmiato. «E’ una prima valutazione sulle attività — precisa il capogruppo Piero Sestili, nominato al ruolo nella riunione che ha preceduto la prima seduta —. L’unico ordine del giorno riguarda lo spiacevole episodio della svastica sulla tomba del partigiano Erivo Ferri. E credo che il tutto il consiglio accorderà senza problemi la propria solidarietà. Gli altri interventi trattano invece diverse questioni». La principale? «Santa Lucia. Sul nuovo scalo dei bus chiediamo come si intende valorizzarlo. E, soprattutto, come si intende evitare l’impoverimento di Borgo Mercatale (e di conseguenza di via Mazzini) che perdendo la sua funzioni di punto di arrivo rischia l’impoverimento». Altro? «Sì. Chiederemo lumi anche sulla questione delle deleghe ai consiglieri. Si vuole modificare il loro ruolo e vogliamo capire bene quali metodi si useranno. Quindi voglia- mo capire qual è la vera posizione sull’Area Vasta e, visto che ci sono state dichiarazioni in questo senso, come si intende riportare la sede in città. Infine chiediamo all’amministrazione come si vuole giungere a interventi complessivi sull’edilizia scolastica a fronte dei finanziamenti dal Governo centrale. Tra queste tematiche alcune ce le hanno sollevate direttamente i cittadini». Insomma volete stare col fiato sul collo della nuova giunta? «Vogliamo fare un’opposizione costruttiva. D’altra parte finora Gam- bini ha dato seguito a ciò che noi avevamo già intenzione di avviare con la passata amministrazione». E’ necessario rifondarlo. E’ evidente che abbiamo sbagliato, altrimenti non avremmo perso le elezioni». Vuole dire che la “rivoluzione” promessa non è arrivata? Il nuovo segretario quando lo sceglierete? «E’ logico che in un mese si facciano scelte in continuità. Non c’è ironia nelle mie parole. Detto questo, ciascuno vende le proprie cose». Qualche giorno fa il consigliere Scaramucci ha sentenziato in un’intervista che il vero Pd a Urbino non è mai nato? Che ne pensa? «Sono sostanzialmente d’accordo. Avete già qualche nome? «Non ci sono nomi, ma sarà certamente una persona che rappresenterà una discontinuità». In minoranza collaborerete con i 5 Stelle? «Sì e per il discorso delle deleghe ai consiglieri ci siamo già incontrati». Eppure non siete stati in grado di trovare una sintesi per inserire una persona condivisa nel Cda di Urbino Servizi. NUOVA IDEA «No, questo è vero». Opposizione Potremo organizzare uno sportello dell’opposizione. Faremo incontri aperti ai cittadini, magari nei locali del Comune. Sulle deleghe ai consiglieri comunali vogliamo vederci chiaro e potremo collaborare con i 5 Stelle OPPOSIZIONE Il professor Piero Sestili, già candidato alle primarie del Pd ed ora capogruppo del Pd in consiglio comunale. Sestili, come il collega Scaramucci, ritiene che il Pd di Urbino debba essere rifondato «A fine estate-inizio autunno». Nel vostro partito fare minoranza dopo 70 anni di governo del centrosinistra significherà partire da zero. E’ un ruolo che vi imporrà un cambiamento... «Non ci saranno difficoltà. Abbiamo inoltre intenzione di organizzare degli incontri aperti ai cittadini. Magari nei locali del Comune. L’idea è di creare uno sportello dell’opposizione... vedremo». Emanuele Maffei LETTERA «La soppressione della ferrovia è una condanna a morte» Caro Carlino, aleggia, che possa averla avuta di vinta, la longa manus di chi, da fuori Urbino, senza più voce in capitolo, nel nostro territorio, continua ad agitarsi, snocciolando placet che appaiono, soggettivamente a chi scrive, illegittimati ed a pretendere di smantellare strutture impiantate in Urbino nel 1897, come la ferrovia, in cambio di fantomatici progetti, che appaiono insensati e dissennati. Cioè si va “a fare la spesa”, nel mercato delle stravaganze, con la pretesa delirante di arricchire un territorio, che non è nostro, ma facendone pagare a noi il prezzo. LA BENEDIZIONE della Regione Marche, a progetti di mera politicanza, come può essere una pista ciclabile, al posto della ferrovia Urbino-Fano, parrebbe, allo stato delle cose, non potersi negare. Ed a farlo sarebbe quella stessa Regione che piange miseria, che modifica la mappa ospedaliera, che taglia posti letto negli Ospedali, che continua a foraggiare le concessionarie del trasporto pubblico; consentendo loro di far viaggiare nelle frazioni, bus fantasma senza passeggeri; che faceva viaggiare gratis, quanto meno fino a poco tempo fa, gli immigrati, nei mezzi pubblici (una sorte di investimento in voti, a futura memoria) ma anche la stessa che, quando il Tribunale di Urbino era stato in bilico, non risulta che avesse mos- so un dito, assieme al personaggio di Pesaro, che vuol trasformare in soppressione,la sospensione della ferrovia. E FOSSOMBRONE? Ha dato di far dedurre stupefacentemente, qualche anno fa, per mezzo di un suo politico-amministratore di spicco, di essere interessata a tutt’altro. E come l’aveva fatto? Partecipando, costui, a Pesaro, come si era letto nei giornali, ad uno strano meeting a due, con l’altro personaggio politico rivierasco, anche lui allora di spicco, come se Urbino e Fermignano, strumentalmente estraniati, non fossero esistiti e per fare cosa? Per cantare anticipatamente il de profundis della nostra ferrovia, a favore del progetto megalitico della pista ciclabile. Come spiegarsi tutto ciò. Qualcuno lo spiega con il fat- to che, il ripristino della ferrovia, stravolgerebbe le strutture e le attività e non sono poche, installate, in vigenza della sospensione, nell’area ex ferroviaria. Certamente esiste un rapporto di affitto, tra i fruitori dell’area e delle strutture, con il demanio dello Stato; sarebbe deleterio ipotizzare il contrario. IN CONCLUSIONE l’idea della soppressione della ferrovia, condannerebbe a morte l’intera vallata del basso Metauro. Né si venga a dire che sospensione, equivarrebbe a soppressione. Se la congiuntura economica attuale, non consente un ripristino a breve, come fece l’allora Ministro Signorile, 30 anni fa, in Puglia, si lascino, al momento, le cose come stanno. La struttura ferroviaria, riconosciuta qualche anno fa, dai tecnici dello Stato, in discrete condizioni e ripristinabile con poca spesa, di soldi non ne chiede. La megalitica pista ciclabile, a servizio di pochi, di soldi ne richiederebbe per rimuovere le struttura, per adattare il terreno, per costruirla e per mantenerla. Chi paga ? E pensare che, tra fine anni ’20 ed inizio anni 30, con poca chiacchierante politica e nonostante una bieca dittatura, si era riusciti, al completo a portare la ferrovia fino a Sant’Arcangelo di Romagna, cioè verso Nord; mentre verso Roma, esisteva già la bretella Pergola-Fabriano. Fatti concreti, non sogni megalitici da pattume. avvocato Annibale Pretelli, Urbino Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!z!/!?!$ CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) LA GESTIONE μ La sanità virtuosa ci guadagna Corte dei conti La Regione passa l’esame Anno 154 N˚ 200 Martedì 22 Luglio 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Incubo di fuoco in Provincia Pastore protesta e versa benzina su una pecora morta: stabile evacuato Pesaro Una pecora gravida squartata e due taniche di benzina. Con questo armamento ieri mattina intorno alle 11.30, un allevatore dell’Urbinate si è presentato in Provincia: ha raggiunto il piazzale, ha gettato il povero animale a terra, lo ha ricoperto di benzina e poi ha gridato: “Da dove comincio a dar fuoco?” Nel giro di pochi istanti in via Gramsci si è sparso il panico. Il pastore barricato dietro un cappello di lana blu in evidente stato di esasperazione ha mostrato le taniche di benzina lasciando intendere che le avrebbe utilizzate. Mentre sul posto convergevano le auto di polizia e carabinieri e i primi testimoni tentavano di far ragionare l’allevatore, partivano le operazioni di evacuazione del personale dell’Ente, ieri regolarmente al lavoro. Sirene, forze dell’ordine e dipendenti fuori dalla sede hanno subito attirato l’attenzione dei passanti nella trafficata via e ben presto un gesto di follia si è trasformato in uno spettacolo. Michele Fadda, allevatore di Pieve di Cagna è proprietario di centinaia di pecore che garantiscono solo per la Granarolo, 250 litri di latte a settimana. Sinibaldi In cronaca di Pesaro μ Operazione in collaborazione con la polizia di Genova: lo stupefacente nel camper di una coppia ligure Blitz al porto, bloccati con 70 chili di eroina CRONACA Ancona I giudici della Corte dei conti Ancona Gestione oculata, indebitamento sotto la media, patto di stabilità interno rispettato e spese sanitarie sotto controllo. La Corte dei conti promuove la Regione Marche che risulta tra le prime in Italia sul fronte sanitario. A pagina 2 μ L’assessore sull’inchiesta biogas Malaspina: siamo già parte civile A pagina 2 L’ANALISI Debiti da saldare P SILVIA GASPARETTO agare velocemente. E pagare tutto. Se non entro il famoso San Matteo (il 21 settembre indicato dal premier Renzi) almeno entro la fine dell'anno. Il ministero dell' Economia spinge sull'acceleratore per centrare l'obiettivo di saldare, entro il 2014, i circa 60 miliardi di debiti scaduti della pubblica amministrazione. E lo fa mettendo attorno a un tavolo tutti gli “stakeholder”... Continua a pagina 9 All’apparenza, un’allegra famigliola di ritorno da una vacanza. In realtà, corrieri probabilmente legati a una vasta organizzazione criminale del Nord Italia. La Squadra mobile di Ancona in collaborazione con quella di Genova, con la Polizia di frontiera e la Guardia di Finanza ha arrestato una coppia genovese che nascondeva nel suo camper un quantitativo record di eroina purissima: 70 chili suddivisi in 131 panetti per un valore di un milione di euro che, introdotti nel mercato, avrebbero fruttato cinque volte tanto. E il porto di Ancona si conferma crocevia della criminalità. Rispoli A pagina 3 La giunta regionale incontra i comuni di Pian del Bruscolo. Il presidente Gian Mario Spacca, il vicepresidente Antonio Canzian e l'assessore alla salute Almerino Mezzolani, si sono ritrovati ieri pomeriggio nella sala dell'Unione Pian del Bruscolo, a Tavullia e con loro seduti al tavolo an- concorso I papà più belli sono marchigiani La droga sequestrata all’interno del camper Cesena Giallo sulla morte di un imprenditore di 34 anni Fano μ Il cantautore sul palco di Recanati Giovane carbonizzato Un piccolo imprenditore agricolo di Senigallia, è stato trovato morto carbonizzato domenica sera nella sua auto, una Fiat Grande Punto, a Sant'Ippolito, dove era andato a pesca. Ancora un rebus le cause del decesso, su cui indagano i carabinieri di Fano: suicidio, incidente o omicidio sono ipotesi tutte aperte. L'uomo lavorava nell'azienda di famiglia, era fidanzato da anni, e conduceva una vita tranquilla. Marinelli In cronaca di Senigallia Giunta regionale a Pian del Bruscolo Tavullia μ Il Due papà marchigiani sul podio del Babbo più Bello. Vincitore assoluto Maurilio Mauro Mariani di Monsanpolo seguito da Michele Bolognini di Falconara come papà più “dolce”. A pagina 7 μ Mezzolani promette il nuovo distretto sanitario L’AMMINISTRAZIONE ESTATE che i sindaci di Monteciccardo, Elvino Del Bene, di Montelabbate, Cinzia Ferri, di Tavullia Francesca Paolucci e di Vallefoglia, Palmiro Ucchielli. "Un evento importante e straordinario" lo ha definito proprio Palmiro Ucchielli sindaco della nuova realtà nata dalla fusione tra Sant'Angelo in Lizzola e Colbordolo. Dalla nascita della Regione, in quest’area non era mai accaduto. Senesi In cronaca di Pesaro TUTELA DELLA PRIVACY I paletti per Google P Ruggeri diventa comico con Ale e Franz a Lunaria Gioacchini A pagina 6 PAOLO FORNI iù tutele per chi usa i servizi o il motore di ricerca di Google: arrivano i paletti del Garante per la privacy, in base ai quali il colosso di Mountain View non potrà utilizzare i dati degli utenti a fini di profilazione senza il consenso preventivo e dovrà dichiarare esplicitamente... Continua a pagina 9 Maurilio Mauro Mariani SPORT μ Oggi riunione in Comune per definire il budget Prime mosse Vuelle Già prenotato Crow Il coach Sandro Dell’Agnello Facenda Nello Sport 2 Martedì 22 Luglio 2014 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Partecipate, arrivano le bacchettate Per contenere le perdite la Corte dei conti invita il Palazzo a un maggiore monitoraggio. Ok al rendiconto 2013 TRA LUCI E OMBRE Ancona La Regione Marche “promossa” dalla Corte dei conti, ma con qualche bacchettata su società partecipate, programmazione e spese per il personale. Via libera ieri della Sezione di controllo regionale alla Parificazione al rendiconto generale d’esercizio 2013: pur con alcuni rilievi i giudici hanno deciso di approvato l’atto che precede l’approvazione del rendiconto da parte dell’Assemblea legislativa. Molti gli elementi positivi riscontrati: gestione contabile oculata, indebitamento sotto la media che avrebbe meritato un rating “A+”, patrimonio positivo (+185 milioni di euro), patto di stabilità interno rispettato e spese sanitarie (76,5% degli impegni) in flessione e sotto controllo. La Sezione non ha riscontrato particolari criticità nella gestione contabile del 2013 da parte della Regione che Il positivo: gestione contabile oculata, indebitamento sotto la media, patto di stabilità interno rispettato μ L’assessore anzi risulta tra le prime in Italia sul fronte rovente della sanità: per questo è arrivata la delibera, letta dal presidente Andrea Liberati, col parere favorevole del procuratore Maurizio Mirabella. Per la Regione è intervenuto all’udienza l’assessore al Bilancio Pietro Marcolini. Il saldo formale d’esercizio è stato positivo per 1.180,6 milioni di euro ma, ha rilevato la Corte, i mutui autorizzati e non contratti compresi nel saldo (1.574,4 milioni) serviranno a far fronte a 1.705,6 milioni di spese già maturate, portando a un saldo finale “sostanziale” negativo per 131,2 milioni di euro. Il “rosso” potrebbe però rientrare in virtù della buona situazione sul fronte pagamenti arretrati, specie nel settore sanitario. Tuttavia, pur in un quadro di buona gestione contabile, non mancano punti dolenti sui quali la Regione dovrà focalizzare l’attenzione nei prossimi mesi. I rilievi di Sezione e Procura hanno riguardato il controllo sulle società partecipate, la mancata adozione del Documento di programmazione economica e finanziaria regionale (Dpefr). Nota negativa, fermo restando il rispetto dei parametri di spesa, per il fatto che sono state individuate e assegnate risorse (indennità), con legge regionale, al personale degli uffici di staff degli organi politici (Assem- μ Altri 49 milioni Le cifre La sanità virtuosa ci guadagna IL TESORETTO Ancona blea legislativa e Giunta) senza che ciò fosse previsto da norme nazionali o contratti collettivi. La Corte ha indicato la necessità di un maggiore monitoraggio sulla gestione delle società partecipate, in particolare Società Sviluppo Marche (cinque risultati negativi consecutivi) e Aerdorica (perdita di 12 milioni di euro nel 2013) per evitare ripiani del debito a piè di lista, unitamente all’adozione di un piano di riordino delle partecipazioni. Un appunto è arrivato anche sulla difficoltà del “tesoriere” regionale Banca Marche, istituto posto in amministrazione straordinaria dalla Banca d’Italia: la raccomandazione della Sezione di controllo alla Regione è monitorare la situazione e, per il fu- turo, valutare la possibilità di introdurre nella procedura di gara adeguati requisiti di capacità economico-finanziaria e di solidità patrimoniale. Sotto la lente della Corte è finito anche il bilancio dell’Assemblea legislativa: 19,35 milioni di euro di stanziamento, costo del personale 3,2 milioni di euro, saldo positivo per 694.839 euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA alle Energie rinnovabili confida sulla magistratura: “Faccia chiarezza in tempi brevi” Malaspina: “Sul biogas la Regione è già parte civile” L’INCHIESTA Ancona Si dividono i fronti e sul biogas il Palazzo prende le distanze. “In merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Francesco Massi, che esorta la Regione a costituirsi parte civile, nella vicenda biogas ricordo - è la voce dell’assessore alle Energie rinnovabili Maura Malaspina che la Regione Marche, nel pieno rispetto del principio di legalità, si è costituita parte civile nel procedimento sin dal suo inizio, con l’intento di tutelare le proprie prerogative istituzionali in ogni fase del giudizio. Confidiamo nel fatto che la ma- I Comitati: “Il confine tra le responsabilità dei burocrati e quelle dei politici è sempre più labile” · gistratura farà al più presto chiarezza sulla questione”. Una questione di energie alternative e di un gruppo di imprese selezionate in base alla propensione a pagare tangenti sotto forma di favori e regali, tre superburocrati della Regione (attualmente destinati ad altro incarico) che scrivevano e riscrivevano leggi, norme e codicilli per consentire alle società amiche di realizzare sette centrali a biogas senza sottoporle a Valutazione di impatto ambientale. E dopo 18 mesi di indagini, condotte dal Gico della Guardia di finanza e dal Corpo forestale dello Stato, la procura di Ancona ha inviato 20 avvisi di chiusura delle indagini a tre funzionari della Regione, 14 imprenditori dell’eco-energia e tre consulenti, più 15 società giuridiche. Al motto di “Chi ha sbagliato paghi” sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale del Pd Angelo Sciapichetti. “Co- In una foto d’archivio, una protesta contro le centrali biogas me è evidente - ha detto - dietro a questo fenomeno ci sono state logiche speculative che hanno inquinato il percorso. Si è verificato per il biogas quanto era già accaduto col fotovoltaico a cau- sa della logica degli incentivi. La magistratura fa bene ad andare fino in fondo per colpire i colpevoli, e la Regione si deve costituire parte civile per tutelare cittadini e amministratori onesti”. E ieri a Loro Piceno si è riunito il coordinamento dei comitati “Terre nostre Marche” da sempre in trincea sull’emergenza biogas. “C’è soddisfazione mista ad amarezza per l’esito di questa vicenda giudiziaria - è l’esordio del presidente Massimo Gianangeli - Inutile dire ch’era tutto previsto”. Il confronto di ieri - al quale hanno partecipato tra gli altri diversi sindaci del territorio, il consigliere regionale Enzo Marangoni, il senatore del Pd Mario Morgoni, il deputato 5 Stelle Donatella Agostinelli - è servito per ripassare tre anni di percorso lungo il quale a finire sotto minaccia “non è stato solo l’ambiente ma anche la legalità”. Un attacco trasversale e diretto perché - fa notare Gianangeli il “confine tra le responsabilità dei burocrati e quelle dei politici è sempre più labile”. © RIPRODUZIONERISERVATA Un tesoretto da 49 milioni a disposizione della sanità marchigiana grazie alla sua virtuosità. Lo ha annunciato ieri a sorpresa l’assessore regionale al bilancio Pietro Marcolini durante l’udienza in cui la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ha approvato la parificazione del rendiconto generale 2013 della Regione Marche. Una promozione che, pur tra alcuni rilievi di punti critici, ha dato atto di una gestione contabile buona e soprattutto di una sanità marchigiana ormai al top in Italia. Costi in discesa ed equilibrio finanziario generale a posto per il comparto che hanno permesso ai giudici di “sorvolare” sullo sforamento di alcuni tetti di spesa (assistenza farmaceutica,farmaceutica ospedaliera, personale). Dal 2015 comunque ogni “limite” dovrà essere rispettato. Intanto però Marcolini ha riferito che 49 milioni in più potranno essere utilizzati per la sanità marchigiana e dei suoi quattro “punti cardinali: Asur, Ospedali Riuniti di Ancona, Marche Nord e Inrca”. Grazie ai comportamenti in linea con le regole e il rispetto dei criteri standard, elementi emersi anche nell’ambito del “Tavolo Massucci” del ministero delle Finanze, che pongono le Marche ai primi posti in Italia, infatti, il piano di riparto nazionale delle risorse ha previsto uno stanziamento di 37 milioni in più per le Marche: si tratta di un importo non compreso nel riparto che segue il rapporto popolazione/ territorio. Oltre a questa ingente somma, torneranno a disposizione, questa volta dal corposo bilancio sanitario, altri 12 milioni. In questo caso sono soldi disimpegnati da altre attività o frutto di residui perenti. Il denaro recuperato, ha spiegato Marcolini, verrà utilizzato per i “quattro punti cardinali della sanità marchigiana”, in particolare per l’acquisto di macchinari ma anche per abbattere le liste d’attesa. 4 Martedì 22 Luglio 2014 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Difesa delle coste, si accelera La giunta approva la variante al Piano di gestione integrata La pausa estiva durerà almeno fino a domani L’EMERGENZA INFINITA LE PREVISIONI Ancona Ancona Su proposta dell’assessore alla Difesa della costa, Paola Giorgi, la Giunta regionale ha approvato la variante al Piano di gestione integrata delle aree costiere per l’individuazione degli interventi prioritari a seguito degli intensi eventi meteo marini degli ultimi anni. “A seguito degli eventi meteomarini degli ultimi anni si sono evidenziate criticità in alcuni tratti della costa - sottolinea Giorgi - che hanno causato danni agli abitati e alle infrastrutture. La modifica approvata oggi in Giunta dà la possibilità di realizzare sette interventi di protezione della costa non previsti nel piano attualmente vigente. Ora si apre la fase consultiva con i sindaci e le associazioni regionali di categoria del settore turistico dei concessionari demaniali marittimi, per la presentazione delle osservazioni alla variante approvata”. Sulla base delle norme vigenti, la Regione approva il Piano di gestione integrata delle aree costiere, l’obiettivo è quello di promuovere la tutela e l’uso razionale della costa e del- Secondo le previsioni dei meteorologi la “pausa estiva” durerà almeno fino a domani, ma dopo il ritorno al caldo non sarà immediato. Oggi la tregua comincerà ad attenuarsi lentamente, con qualche instabilità specie al Nord e nelle zone interne del Centrosud. Temperare in aumento al Nord, in calo al Sud e in Sicilia: terminerà così la fase di caldo africano anche nelle regioni meridionali. Domani il vortice di bassa pressione si allontanerà verso i Balcani, ma l’alta pressione rimarrà confinata sull’Europa occidentale. La seconda parte della settimana vedrà quindi un caldo nella norma, con le temperature tipiche del mese di luglio. Giorgi: “Ora si apre la fase consultiva con i sindaci e le associazioni di categoria del settore turistico” Per difendere le coste marchigiane si corre ai ripari le sue risorse. Il Piano è stato approvato nel 2005 con una delibera del Consiglio regionale e prevede un’analisi dopo sette anni per l’aspetto finanziario e dopo dieci, per la realizzazione degli interventi previsti. Di qui l’attività di aggiornamento, messa a punto da un apposito tavolo di lavoro. “E' emersa l’urgenza di agire nelle situazioni maggiormente critiche che necessitavano di intervento - prosegue Giorgi - e le azioni individuate nella variante interesseranno i tratti costieri di Fano, Montemarciano, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova, Fermo”. Un passo indietro: “Le cause che hanno determinato le scelte inserite nella variante approvata spiega l’assessore - sono riconducibili alla cronica mancanza di apporto di materiale dai fiumi che fa venir meno il naturale ripascimento della costa, con la conseguente diminuzione delle spiagge emerse e sommerse nel litorale marchigiano, l’accentuazione dei fenomeni erosivi, i danni segnalati ripetutamente dalla Rete ferroviaria italiana e dai comuni costieri”. In relazio- μ Lo NOTIZIE FLASH La dichiarazione di Ciucci presidente dell’Anas Per la Due Mari via ai cantieri nel 2016 presidente dell’Anas. “Nei prossimi giorni costituiremo formalmente la società - ha spiegato - ma stiamo già lavorando per l’aggiornamento dello studio di fattibilità”. Match benefico Vezzali-Di Francisca Verdicchio e scherma, solidarietà agli alluvionati Ancona Verdicchio e scherma: una passione che unisce nel segno della solidarietà. Il vino bianco più premiato d’Italia sale per la prima volta in pedana con le pluricampionesse olimpiche Valentina Vezzali, bronzo ai Mondiali in corso a Kazan, e Elisa Di Francisca per Senigallia nel cuore, l’iniziativa in favore degli alluvionati di Senigallia, in programma il 30 luglio al Foro Annonario. · © RIPRODUZIONERISERVATA della Commissione Salute Siamo la prima regione in campo per l’autismo LA NOVITA’ Ancona Le Marche sono la prima regione italiana a dotarsi di una legge sull’autismo, un disturbo del neurosviluppo che causa problemi nella comunicazione, socializzazione e nel comportamento. La Commissione Salute, presieduta da Gianluca Busilacchi, ha approvato a maggioranza le “Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico”. La pdl promuove condizioni di benessere e di inclusione sociale, garantendo una rete integrata di servizi e percorsi diagnostici, terapeutici, riabilitativi, assistenziali per la presa in carico di minori ed adulti. Nascono il coordinamento regionale per i disturbi dello spettro autistico, come organo propositivo e consultivo, e il comitato tecnico-scientifico che definisce le linee di indirizzo regionali per la diagnosi, il trattamento e la presa in carico. Viene istituito inoltre un Centro regionale per l’autismo in età evolutiva presso l’Azienda ospedaliera Marche Nord, mentre per l’età adulta sarà individuata un’altra struttura presso l’Asur. Saranno inoltre promossi e sostenuti centri specifici che fungano da centro diurno, centro residenziale e di sollievo, ubicati in modo da assicurare un servizio omogeneo su tutto il territorio regionale. La legge, di cui sono firmatari tutti i commissari e la consigliera regionale Letizia Bellabarba, ha ottenuto il via libera a maggioranza, con due astensioni, e sintetizza i risultati di un tavolo di lavoro avviato dalla Regione nello scorso autunno. “L’approvazione di questo atto è una tappa importante perché chiude un percorso di studio, di analisi e di confronto con tutte le associazioni e con le famiglie dei pazienti” ha sottolineato Busilacchi. Le Marche sono “la prima Regione a dotarsi di una legge organica su questo disturbo, una legge che crea una rete di servizi e soprattutto prevede contributi economici per le famiglie che si avvalgono dei metodi riabilitativi riconosciuti dall’Istituto superiore della sanità”. Per l’attuazione della legge sono previste risorse specifiche per un milione e 200 mila euro, di cui 500 mila euro per la spese correnti e 700 mila euro per gli investimenti. La normativa è la prima in Italia su questo disturbo del neurosviluppo che causa disabilità nella comunicazione, nella socializzazione e nel comportamento. “Ho votato a favore di questa proposta di legge” ha dichiarato il vicepresidente Giancarlo D’Anna (Gruppo misto). “Mi fa piacere che siano state recepite le esigenze espresse dal Comitato Montinari con l’inserimento di un medico gastroenterologo e un medico immunologo nel coordinamento regionale e nel comitato tecnico-scientifico”. Nelle Marche si possono stimare 840-980 soggetti con disturbo generalizzato dello sviluppo, di cui 304 con autismo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Verrà garantita una rete integrata di servizi e percorsi diagnostici terapeutici e riabilitativi richiede il Nuovo Centrodestra perché “minaccia il comparto edilizio” “Va revocata la proposta di legge urbanistica” LA POLEMICA SILVIA BALDINI Fano Per completare la Due Mari tra Grosseto e Fano nel giro di pochi giorni sarà costituita la società “Centralia” per poter aprire i cantieri nel 2016: lo ha affermato Pietro Ciucci, ne ai rapporti con Ferrovie dello Stato - continua - “mi preme sottolineare la collaborazione tra Regione e Fs che in questi mesi ha portato all’individuazione di interventi comuni di difesa da attivare in cofinanziamento anche al fine di razionalizzare l'utilizzo delle risorse”. L’atto approvato, sarà sottoposto a Valutazione ambientale strategica e a Valutazione di incidenza sulle aree a valenza naturalistica, sarà poi pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Marche. μ L’ok Ancona “La nuova proposta di legge regionale riguardante le norme di governo del territorio non ci piace e blocca un comparto che è già in crisi, osteggiando ancora di più il rilancio dell'edilizia”. Così ieri Giacomo Bugaro, vicepresidente dell’Assemblea legislativa, ha aperto l’incontro di Ncd sui temi della pianificazione urbanistica del territorio e della gestione delle piattaforme logistiche regionali, a cui hanno preso parte anche Francesco Massi, capogruppo Ncd in Regione, e il consigliere regionale Daniele Silvetti. Ncd punta il dito contro “il licenziamento da parte della IV Commissione - ha proseguito Bugaro - di una revisione della legge urbanistica non condivisa nemmeno dalle Associazioni di categoria e dagli ordini professionali, che ne hanno segnalato le criticità, e in sostituzione della quale presenteremo una nuova proposta come gruppo consiliare”. Ncd chiede il ritiro della proposta di legge e “la predisposizione di un Testo unico - ha continuato Bugaro - che consenta lo sviluppo economico della Regione e la salvaguardia parallela dell’ambiente”. I difetti della nuova norma “sono molteplici - ha detto Bugaro - come ad esempio il ruolo nella pianifica- zione urbanistica assegnato alle Province quando ancora non si sa che fine faranno, o l’introduzione di alcune novità come il Pisi, il Piano strutturale Intercomunale - ha aggiunto che complica i livelli burocratici. Questa legge, secondo le previsioni ottimistiche, non si riuscirà a mandare a regime prima di sei anni, dieci secondo quelle pessimistiche”. Critico anche Silvetti, che ha parlato “di un’opposizione netta delle associazioni di categoria, che avevano chiesto il ritiro della proposta, ma che non sono state ascoltate dalla Giunta, che ha ostacolato lo snellimento e la semplificazione che tutti chiedevano”. Ncd critica anche “la fretta di portare a casa questa norma a fine legislatura quando per una materia così importante è bene non accelerare i tempi ma fare le opportune riflessioni. Proporremo in aula di prorogare per il momento il Piano casa, almeno fino al 31 dicembre 2016 - hanno proseguito - e una legge-ponte che ci consenta di superare la scadenza elettorale imminente”. Massi ha poi aggiunto che “nella nuova proposta di legge c’è l’empasse su tutto, anche sul social housing, che andrebbe favorito vendendo gli alloggi agli inquilini a prezzi sociali e pianificando la costruzione di mini-appartamenti anche per il rilancio del settore edilizio”. © RIPRODUZIONERISERVATA XIV Martedì 22 Luglio 2014 T: 0721 31633 FANO E: fano@corriereadriatico.it F: 0721 67984 Controlli più rigorosi sulle strade Lunga sequela di incidenti, la polizia municipale intensifica gli sforzi per tutelare ciclisti e pedoni VIABILITA’ SICURA MASSIMO FOGHETTI Fano Gli ultimi incidenti stradali che si sono verificati in città, richiedono nuovi provvedimenti che aumentino la sicurezza della circolazione stradale. Sul livello di tale esigenza percepito dalla cittadinanza, incidono molto anche le problematiche connesse alla circolazione stradale, laddove le infrazioni, anche gravi, poste in essere da alcuni utenti del traffico pongono a grave rischio l'incolumità degli altri fruitori della strada, in primis gli utenti cosiddetti "deboli", ovvero ciclisti e pedoni. Alla luce di quanto sopra, il Comando Polizia Municipale per l'anno in corso si è posto come primo obiettivo quello di attuare un controllo sistematico del territorio, intendendo quindi porre in essere una pressante attività di vigilanza finalizzata ad elevare sia il grado di sicurezza percepita dalla cittadinanza che quella reale. Sono state quindi disposte apposite postazioni di controllo nei punti chiave del territorio comunale sia con funzione preventiva che repressiva e comunque a tutela degli utenti più deboli e dell'immagine della città in generale. Si mira ad effettuare almeno 1.200 ore di controllo identificando almeno mille persone. Col secondo obiettivo, consistente nel controllo delle velocità di percorrenza sulle principali arterie cittadine, si vuole fronteggiare quella che è la principale causa degli incidenti stradali, che come è noto è ancora legata al mancato rispetto dei limiti di velocità. Le statistiche a questo riguardo sono oltremodo significative, segnalando almeno nel nostro territorio un incidente al giorno di diversa gravità. Se poi si allarga l'orizzonte, il dato sulla sinistrosità nella circolazione stradale continua ad essere preoccupante e produce costi elevatissimi per la collettività. Proprio per questo motivo la Polizia Municipale intende lanciare un messaggio forte, chiaro ed inequivocabile, procedendo ad un monitoraggio sistematico delle principali arterie cittadine, per controllare il rispetto dei limiti di velocità anche attraverso strumentazioni elettroniche di cui è dotata. L'attività ha anche risvolti di Polizia Giudiziaria di interesse per il soggetto distaccato presso la Procura della Repubblica. Il terzo obiettivo è direttamente volto a tutelare i giovani, in modo particolari i minorenni. La tutela della salute dei giovani, sia fisica che mentale, spesso sottovalutata da quei commercianti che hanno come unico obiettivo il perseguimento di profitti, ha indotto il Ancora più rigorose le attenzioni sui limiti di velocità nelle zone ad alta intensità di traffico LE COMMISSIONI Fano si di via Nolfi si è scaricato con un violento boato, per fortuna senza provocare danni alle persone o alle cose. Il centralino dei vigili urbani, così come quello dei vigili del fuoco si è in breve sovraccaricato di chiamate. Non sono state poche le strade che sono state ostruite dalla vegetazione caduta e da pali che non hanno retto alla forza del vento. Per circa un' ora la città è rimasta paralizzata. Trascorsa una quarantina di giorni dalla elezione del nuovo sindaco, si sta definendo l'assetto istituzionale. Il presidente del consiglio comunale Minardi sta procedendo alle nomine dei componenti delle Commissioni e delle relative presidenze. Della prima Commissione Affari Istituzionali, fanno parte Alberto Bacchiocchi e Sara Cucchiarini del Pd, Riccardo Severi di Noi Città, Marta Ruggeri di Fano 5 stelle e Aramis Garbatini di Progetto Fano. La presidenza è stata affidata ad Alberto Bacchiocchi. Alla seconda commissione Urbanistica, Ambiente, partecipano: Cristian Fanesi e Federico Perini del Pd, Laura Serra di Noi Città, Roberta Ansuini di Fano 5 stelle ed Aramis Garbatini di Progetto Fano; presidente è Cristian Fanesi. La terza commissione Servizi Sociali, Servizi Educativi, è composta da: Rosetta Fulvi ed Enrico Nicolelli del Pd, Carla Luzi di Sinistra Unita, Giancarlo D'Anna della lista D'Anna e da Davide Delvecchio di Insieme per Fano. Presidente è Carla Luzi. Opereranno nella quarta commissione Servizi Finanziari, Rapporti con le società partecipate: Enrico Fumante ed Enrico Nicolelli del Pd, Laura Serra di Noi Città, Mirco Carloni di Progetto Fano ed Hadar Omiccioli di Fano 5 stelle; presidente è Laura Serra. I componenti della quinta commissione Lavori Pubblici, Verde pubblico, Arredo urbano, Viabilità e Traffico, Sicurezza e Protezione Civile, sono: Terenzio Ciaroni e Rosetta Fulvi del Pd, Mattia De Benedittis di Noi Giovani, Stefano Aguzzi della Tua Fano ed Hadar Omiccioli di Fano 5 stelle; presidente è Rosetta Fulvi. La sesta commissione Cultura, Sport e Tempo Libero, Attività Economiche e Turismo, infine, è composta da: Sara Cucchiarini e Francesco Torriani del Pd, da Barbara Brunori di Noi Città, Maria Antonia Cucuzza di Forza Italia e Marta Ruggeri di Fano 5 stelle; presidente è Francesco Torriani. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Donna in bicicletta travolta da un Tir, uno degli ultimi gravi incidenti verificatisi a Fano comando fanese ad attivare appositi controlli finalizzati a verificare che nei confronti dei minorenni sia rispettato: il divieto di vendita di sigarette, comprese quelle elettroniche, il divieto di vendita di bevande alcoliche, nonché il divieto di somministrare alcolici ai minori di sedici anni, il divieto di consentire la partecipazione a giochi pubblici che prevedono la vincita in denaro, il divieto di ingresso nelle sale Bingo in cui sono installati apparecchi Vlt (video lottery) e nei punti vendita in cui si esercita principalmente l'attività di scommesse su eventi di natura sportiva, anche ippica, ma non solo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Meno mezzi in circolazione nel centro storico LA SITUAZIONE Fano All'interno del centro storico l'obiettivo della sicurezza viene perseguito con la riduzione dei mezzi in circolazione. Già i residenti sono costretti a compiere un percorso obbligato, quindi non possono invadere settori che siano al di fuori di percorsi che permettano di entrare ed uscire dalla propria abitazione; ora l'obiettivo consiste nell'informatizzazione della procedura di rilascio delle ricevute di pagamento per l'accesso nelle ztl; si mira cioè a superare l'attuale fase di gestione semi manuale e avviare una procedura informatizzata più efficiente e funzionale. Per questo sarà utilizzato lo stesso programma già attivo per l'Ufficio Mobilità Urbana, che consente l'utilizzo delle stesse banche dati, anche in vista di una futura installazione di varchi con controllo elettronico. Varchi che hanno risentito del cambio di amministrazione e che ora dovranno passare sotto l'esame della revisione del Piano Urbano del Traffico, preannunciata dall'assessore Marchegiani. Pochi minuti di pioggia ad alta intensità e forti raffiche di vento creano disagi in centro e nell’entroterra fanese Sottopassi allagati, alberi caduti e tanto fango Fano Non è stata una tromba d'aria vera e propria, ma qualcosa di molto simile il fenomeno atmosferico che ha sconvolto la città, ma anche un buon tratto dell'entroterra, ieri intorno alle 12,30 quando la gente tornava a casa dal lavoro per la pausa pranzo. In brevissimo tempo si è levato un forte vento che ha scagliato raffiche di pioggia contro le auto in circolazione, costringendo molte a fermarsi; Disagi in centro e in periferia Urbanistica a Fanesi Per lo sport c’è Torriani subito dopo alla pioggia si sono uniti chicchi di grandine grossi come noci che sono rimbalzati sui tetti, sull'asfalto, sulle carrozzerie dei veicoli con fragore. E bastata poco più di mezz' ora di vento e pioggia intensa per procurare parecchi danni in tutta la zona. Il primo a soffrirne è stato il sottopassaggio di viale Carducci che si è subito allagato, isolando la zona balneare del Lido. Poco lontano in viale Cairoli un albero è caduto su un'auto in sosta al lato della carreggiata. Altri alberi sono caduti in via della Paleotta, dove la strada è stata interrotta, tra il cimitero di Rosciano e il centro abitato, in via Flaminia, sulla provinciale di Carignano, tra Fenile e Santa Maria dell' Arzilla. Fragellata dal maltempo soprattutto la zona tra Ponte Murello alla Trave, Via Brigata Messina è stata invasa dal fango, nel pressi di Falcineto un palo è caduto non molto lontano dall'asilo. Fulmini sono caduti in città: uno nei pres- Martedì 22 Luglio 2014 XV FANO •VALCESANO Online www.corriereadriatico.it Spettro chiusura per la Sicap Cartello stradale rimosso, Fano Unita protesta Sessanta posti di lavoro a rischio, ieri sit-in davanti allo stabilimento Scenari terribili per Lucrezia e il comprensorio EMERGENZA OCCUPAZIONE LA SITUAZIONE Cartoceto Cartoceto Manifestazione ieri mattina davanti allo stabilimento della Sicap di Lucrezia dei dipendenti, in tutto sono sessanta, che rischiano di rimanere senza lavoro. "Convocheremo come amministrazione comunale - ha detto il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi - un tavolo di discussione con proprietà, organizzazioni sindacali, rappresentanti di categoria e Provincia. Il caso rappresenta un'emergenza di carattere occupazionale, sociale ed economica. Bisogna preservare un'eccellenza produttiva del nostro territorio. Dobbiamo farci interpreti di un ruolo di tutela dei circa 60 dipendenti, di approfondimento insieme alla proprietà delle difficoltà che l'azienda sta attraversando, delle interazioni tra le dinamiche di sviluppo locale e le esigenze di ridefinizione del core business aziendale". Il futuro per tutti i dipendenti sembra segnato. E' insistente la voce della chiusura dello stabilimento. Angelo Gaudenzi, della Rsu Filca-Cisl ha confermato che i margini di trattativa non sono molti. L'azienda ha accumulato una somma importante di crediti non riscossi. "E' impossibile che lo Stato non riesca a tutelare un'azienda che deve riscuotere dei crediti - sottolinea Gau- "La crisi della Sicap di Lucrezia - sottolinea il segretario di Rc Claudio Casavecchia - dipende dalla mancanza di commesse, da mancate riscossioni e problemi bancari. Decine di dipendenti si troveranno presto licenziati e rientreranno tra i tanti lavoratori italiani dimenticati dal governo Renzi, il quale preferisce occuparsi di Senato e di legge elettorale invece di predisporre serie politiche di rilancio del lavoro, dell'occupazione e dell'economia. Renzi e il suo governo di larghe intese non hanno predisposto alcun piano programmatico per il mondo del lavoro in forte sofferenza". La manifestazione davanti alla Sicap di Lucrezia denzi - compromettendo i posti di lavoro. Ci siamo resi disponibili come lavoratori ad assumerci la responsabilità della guida dell'azienda anche attraverso la costituzione di una cooperativa ma la proprietà non sembra d'accordo". Con la chiusura dello stabilimento Sicap di Calmazzo a Fossombrone gli operai erano stati trasferiti a Lucrezia con prospettive di ampliamento e potenziamento. A rappresentare il Comune di Fossombrone l'assessore orlando Lustrissimini. "Abbiamo chiesto un documento ai sindacati che dobbiamo approvare in giunta con urgenza per fare il punto della situazione. La ditta deve riscuotere somme ingenti e si trova in difficoltà. Per i dipendenti della Sicap si prospettano al momento sei mesi di cassa integrazione e poi la mobilità da evitare in tutti i modi possibili". Hanno portato la loro solidarietà ai manifestanti anche Renzo Savelli, capogruppo di Rifondazione Comunista in Provincia ed Elisa Cipriani, consigliere comunale di Fos- Un momento dei festeggiamenti dei sostenitori di Marotta Unita sombrone. "Sono una trentina gli operai che orbitano a Fossombrone e dintorni - aggiunge l'assessore Lustrissimini - si tratta di quelli che alla chiusura dello stabilimento dove oggi si è insediata la Metalli Plastificati a Calmazzo, per intenderci, erano stati trasferiti a Lucrezia con prospettive molto diverse da quelle che si sono venute a determinare. E' stata respinta la richiesta dei lavoratori che erano disposti a costituirsi in cooperativa". Giovedì a Mondolfo Altre polemiche sul mammografo Il gusto delle fiabe al bastione Pergola Un botta e risposta che non finisce più, una polemica che rimane viva. "Il mammografo è stato recentemente acquistato e riconosciuto totalmente idoneo dopo lo scrupoloso collaudo condotto dagli esperti fisici sanitari dell'azienda ospedaliera Marche Nord. Risulta essere di ultimissima generazione tant'è che è possibile trasformarlo addirittura in digi- tale diretto". L'ufficio relazioni con il pubblico dell'Area vasta 1, replica alla giunta comunale di Pergola intervenuta sul depotenziamento della radiologia, per ricordare, tra le varie cose, che quello presente nell'ospedale pergolese è un mammografo di vecchia generazione che non si trova più nei moderni nosocomi ma solo in qualche laboratorio privato di periferia. "Sulla base dei dati tecnici divulgati dalla ditta costruttrice Metaltronica - Roma, si vuole rassicu- rare la popolazione di Pergola, dichiarando che la nuova situazione tecnologia prevista per la radiologia è assolutamente migliorativa e tecnologicamente avanzata rispetto alla situazione precedente. Il nuovo mammografo - ricorda, infine, l'ufficio relazioni con il pubblico - è stato acquistato in tempi rapidissimi per evitare l'inevitabile blocco dell'attività senologica, compreso lo screening mammografico". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Tutta la classe di Rotatori e Vergoni L’INCONTRO Marotta "Parole, musica e immagini" è il titolo dell'incontro che organizza stasera il circolo culturale Marotta. L'appuntamento è alle 21.15 nel parcheggio di Villa Valentina. Aprirà la serata il maestro Giacomo Rotatori, uno dei fisarmonicisti più importanti del panorama nazionale, che suonerà alcuni dei temi di maggior successo legati alla magia del tango e non solo. Sarà poi la volta del poeta Franco Caramia, presidente di "Valcesano Arte", che leggerà alcune liriche da lui composte. Le poesie saranno accompagnate da immagini e musica. Chiuderà la serata Enrico Ver- Enrico Vergoni goni, poeta marottese che con la sua ultima raccolta "Tango e Cenere" ha ottenuto successi nazionali e internazionali, entrando nella classifica dei libri più venduti in Italia e in paesi come Messico ed Argentina. Il comitato FanoUnita denuncia un episodio accaduto la notte dei festeggiamenti per l'unificazione ufficiale di Marotta. "Il cartello stradale indicante l'inizio e la fine di Marotta è stato rimosso, tagliando con frullini a disco i pali che lo sostenevano. Il tutto è avvenuto nella notte, con gente che urlava e inneggiava la caduta del muro, come se fosse un atto di conquista territoriale che neanche i condottieri medioevali si sarebbero immaginati. Si tratta di un illecito: il cartello sarebbe dovuto essere rimosso da operatori comunali incaricati dal sindaco o da un dirigente e durante l'orario lavorativo. “Per mettere a punto certe questioni servono autorizzazioni ma anche senso civico” © RIPRODUZIONE RISERVATA Antiquariato e artigianato artistico L’INIZIATIVA L'anno scorso è stato premiato dal presidente della Repubblica. Vergoni leggerà poesie dal suo nuovo libro in uscita, in spagnolo e italiano, per la fine dell'anno. "Sono molto felice racconta Vergoni - di chiudere tre anni di girovagare, in Italia e all'estero, nella mia città. Sono entrato in contatto con molte realtà, ho incontrato scuole e giovanissimi e, ogni volta, sono tornato a casa con un bagaglio di emozioni e umanità che sono la vera ispirazione per qualsiasi persona si voglia cimentare con la poesia. Il nuovo libro sarà una lunga lettera ai giovani, immaginando un colloquio con un figlio". Presenta la presidente Ersilia Riccardi. Dalla fisarmonica alla poesia, serata speciale al circolo culturale di Marotta Marotta Non possiamo pensare che d'ora in poi qualsiasi cosa che riguarda il passaggio di consegne tra le due amministrazioni, avvenga senza alcun tipo di autorizzazione e al di sopra delle regole e del minimo senso civico. Inoltre, l'atmosfera di festa e goliardia per un atto simile, fa solo pensare a una sfida e rivalsa verso l'amministrazione fanese. Tutto ciò non fa altro che alimentare il clima di astio e separazione sociale diffuso nella nostra comunità". Tensione, animi accesi, FanoUnita chiede chiarezza. "Ancor più grave è vedere che abbiano preso parte alcuni rappresentanti dell'amministrazione mondolfese. Chiediamo che la cosa non venga trascurata dalle autorità e dall'amministrazione a oggi competente e, in particolare, che si faccia chiarezza sull'accaduto e su quelle che sono le reali competenze di una amministrazione piuttosto che dell'altra". Mondolfo Nuovo incontro giovedì con "fiabe al bastione" a Mondolfo. L'appuntamento dedicato ai bambini e alle famiglie propone la lettura animata di fiabe provenienti dalla tradizione italiana per spaziare, poi, nelle culture dei vari continenti. "Confermiamo una iniziativa di successo che, per tutto luglio, ogni giovedì accoglie i bambini in uno spazio particolarmente suggestivo come quello del cinquecentesco Bastione di S.Anna, nel cuore del Castello uno dei Borghi più Belli d'Italia. Occasione per le famiglie di residenti e turisti prosegue l'assessore Corrado Paolinelli - per condividere insieme l'ascolto educativo di una fiaba, proposta in collaborazione con l'Associazione Bangherang". Mondolfo conferma così la speciale attenzione per un turismo dedicato anche ai bambini, "Fiabe al Bastione il giovedì al Castello e Giocolandia, la ludoteca va in Vacanza il mercoledì a Villa Valentina, sempre ad ingresso gratuito, ospitano decine e decine di bambini ogni sera, per una formula di successo”. L'inizio della lettura animata è fissato per le 21. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL REFERENDUM © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Area vasta 1 replica alle considerazioni della giunta pergolese SANITA’ Amministratori mondolfesi al brindisi: “Un grave gesto” Una precedente edizione del mercatino del Feudatario Mercatino del Feudatario tra fascino e tradizione L’APPUNTAMENTO Montefelcino Nuovo appuntamento questa sera a Montefelcino con il Mercatino del Feudatario è importante manifestazione d'antiquariato e artigianato artistico affermatasi a livello provinciale e regionale, che richiama espositori e grande pubblico da Marche, Umbria ed Emilia Romagna. E' un evento ricco di fascino; merito della posizione panoramica del Castello e della dolce atmosfera evocata. Gli espositori sono distribuiti lungo le vie del centro storico, dove trovano la loro cornice ideale oggetti d'antiquariato e vario collezionismo. Arricchiscono la rassegna anche le suggestioni evocate dalla sfilata del corteo storico, la presenza degli artigiani del gruppo mestieri artistici ed agresti della Pro loco e le affascinanti mostre allestite nel Palazzo del Feudatario. Si tratta di una storia lunga cinque secoli. Il Comune di Montefelcino, con l'intenzione di celebrare il quarto centenario della morte di Fabio Landriani, nel 1991 gli intitolò la piazza del Castello e soprattutto istituì il Mercatino del Feudatario per ricordare la grande iniziativa del mercato libero senza gabella voluto dal Conte nel 1582. Non manca la buona cucina. Angoli del paese diventano ristorantini all' aria aperta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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