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KNX
Lo standard mondiale
per il controllo
della casa e dell’edificio
news 2/2014
MARKETING
Internet e domotica:
cosa ci aspetta per il futuro
FORMAZIONE
ETS5 un solo strumento
per tutti i media
TECNICA
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KNX e IP
Sommario
KNX News 2/2014
02
04
08
14
18
19
Editoriale
ALLEATI O... MINACCE?
I Big di Wall Street cambieranno le regole del gioco?
Formazione
ETS5 un solo strumento per tutti i media
Marketing
Internet e domotica: cosa ci aspetta per il futuro
Tecnica
KNX e IP
KNX PROFESSIONAL Italia
Una nuova opportunità nel mondo KNX
News dalle aziendE KNX Italia
Editoriale
ALLEATI O... MINACCE?
I Big di Wall Street cambieranno le regole del gioco?
massimo VALERII
presidente KNX italia
2»
Da qualche tempo stiamo assistendo ad un
interesse sempre crescente da parte dei colossi
dell'IT (Information Tecnology) verso il mondo della
domotica e dell'automazione degli edifici e delle cose
(“Internet of Things” o IoT).
Parlo di Google, Apple, Microsoft, Samsung che stanno
investendo ingenti capitali per presentare soluzioni
e piattaforme domotiche per comunicare e controllare
dispositivi personali e della casa.
Lo fanno a modo loro: con annunci spettacolari, prodotti
stupefacenti, rilascio di toolkit per sviluppatori, acquisizioni
di aziende e marchi.
Tutta la loro comunicazione, in linea con la loro filosofia
aziendale e supportata dalla universale visibilità e dalla
straordinaria potenza commerciale, si rivolge direttamente
al consumatore ed ha come obiettivo la soddisfazione di
nuovi bisogni ed esigenze che vanno dal controllo della
propria abitazione a quello degli oggetti personali che lo
circondano.
Cosa dobbiamo aspettarci?
Senza dubbio si tratta di una medaglia con due facce.
L'approccio al mercato consumer permette di avere
prodotti semplici e facili; ciò che più colpisce, non è né
la tecnologia né la possibilità di gestione da remoto, ma
la semplicità di utilizzo da parte dell’utente: pochi ma
essenziali e facilmente comprensibili i parametri, con un
menù che li rende accessibili in modo estremamente
intuitivo. Ciò in antitesi con la maggior parte dei dispositivi
disponibili sul mercato per applicazioni domotiche
e di building automation, dove vengono presentati
innumerevoli parametri di difficile comprensione per
l’utente. Questo è sicuramente un bene! In più, l'offerta
e la commercializzazione di semplici kit di funzioni
racchiuse in oggetti di design, che diventano “Status
Symbol”, trasmette all'utente garanzia di semplicità della
tecnologia.
Ma i sistemi domotici e di building automation nella loro
complessità non si riducono ad una presa o un termostato
”plug and play” da acquistare online e da installare a casa!
Pertanto, in un “reale” sistema di automazione l'edificio –
nelle sue componenti involucro, impianti e automazione –
rimarrà un sistema unico ed inscindibile dove le soluzioni
tecnologiche impiegate dovranno rispondere a requisiti di
semplicità installativa, elevate performance di gestione
e controllo, elevata affidabilità e durata nel tempo, e non
potrà mai prescindere da un'attività che è l'installazione da
parte di uno specialista, cioè l'integratore di sistema.
KNX Association ha già provato a confrontarsi con questi
“big player dell'IT”, allo scopo di trovare possibili sinergie
sul mercato.
KNX News 2/2014
Da questo è emerso un reale disinteresse da parte
di queste aziende verso il dispositivo. Il loro business
consiste nell'affermare sul mercato strumenti software
sempre più “general purpose”, in grado quindi di fare
sempre più cose e controllare e comandare il mondo
e gli oggetti che ci circondano.
Detto questo, la mia opinione è che la loro azione
sull'utente sia utilissima per fare quanto in oltre 20 anni
il mondo dei dispositivi non è riuscito a fare: cambiare
le abitudini ed il modo delle persone di interagire con gli
oggetti che li circondano e gli edifici nei quali vivono.
Il resto spetta a NOI, professionisti dello SMART
BUILDING.
• Sarà lo stimolo per tutti i costruttori del mondo a rendere
sempre più semplice, facilmente utilizzabile ed intuitiva la
tecnologia.
• Sarà lo stimolo a rendere le installazioni sempre più
affidabili e “perfette” grazie ad una sempre maggiore
competenza degli integratori di sistema e ad una
evoluzione della tecnologia stessa.
• Sarà lo stimolo a rendere più semplice l'interazione
tra i “dispositivi” e gli strumenti IT, trasferendo parte
della intelligenza di configurazione negli stessi “devices”
aprendoli ad una più stretta interazione con le applicazioni
e le tecnologie IT.
• Sarà lo stimolo per affrontare ed implementare nelle reti
domotiche concetti di “sicurezza informatica”.
3»
L'approccio al mercato consumer
permette di avere prodotti semplici
e facili; ciò che più colpisce,
non è né la tecnologia né la
possibilità di gestione da remoto,
ma la semplicità di utilizzo da parte
dell’utente
Grazie a questi colossi dell'IT sarà possibile offrire
all'utente un'ampia gamma di servizi a valore aggiunto
costruiti sui dispositivi, cosa che l'industria del “device”
non è capace di fare!
Attenta a queste rivoluzioni del mercato KNX ITALIA,
nell'ormai prossimo evento di fine anno 2014, nella
stupenda cornice della Stazione Leopolda di Firenze,
riunirà allo stesso tavolo i rappresentanti delle aziende
leader di questa rivoluzione in una tavola rotonda per
mettere a confronto opinioni e visioni.
Ma non è tutto! Perchè KNX ITALIA non si lascia scappare
gli stimoli positivi che questi nuovi scenari lasciano
emergere. A tale scopo darà avvio alla nuova community
dei KNX PROFESSIONAL una rete di professionisti 2.0,
per usare una dicitura attualmente in voga. Un'iniziativa
per creare una community in grado di dare ai singoli
professionisti italiani maggiori opportunità e strumenti
per formarsi tecnicamente ad alti livelli, informarsi,
avere notizie di prima mano e avere una finestra sempre
aggiornata sulle evoluzioni della tecnologia KNX.
Questa community avrà a disposizione la sua “tavola
rotonda virtuale” in KNXPEOPLE.IT.
Vorrei concludere con un messaggio di positività:
ALLEATI... non MINACCE!
E citando il sommo poeta: “Non ti curar di lor ma guarda
e passa”, proprio così dobbiamo imparare da chi sa
fare meglio di noi verso l'utente ed utilizzare queste
conoscenze per migliorare quello che siamo in grado di
costruire ed offrire.
FORMAZIONE
ETS5 un solo strumento per tutti i media
Il tool unico di configurazione delle apparecchiature dedicate alla
Home & Building Automation ETS, acronimo di Engineering Tool Software,
è giunto alla sua quinta edizione
I primi anni Novanta sono stati testimoni della
nascita, la prima in assoluto, disponibile solo in lingua
tedesca e diffusa quasi esclusivamente sul territorio
d’oltralpe, di un'edizione che consentiva la configurazione
di apparecchiature prodotte e distribuite da un numero
estremamente esiguo di costruttori.
Oggi invece ETS – tradotto in 17 lingue – risulta essere
il tool unico di configurazione di oltre 7.000 dispositivi,
provenienti da più di 300 costruttori.
Presentato lo scorso aprile alla fiera Light & Building
di Francoforte, ETS5 è in distribuzione da ottobre
esclusivamente on-line dal sito completamente rinnovato di
KNX Association www.knx.org, nella sezione KNX On line
shop ora chiamata My KNX.
Numerose sono le novità introdotte in questa ultima
edizione del tool di configurazione, resasi necessaria
principalmente per consentire la configurazione di
apparecchiature sempre più performanti, ma anche per
far fronte alle problematiche di compatibilità dovute alla
continua evoluzione dei sistemi operativi.
Le modifiche apportate al software, che ammontano a oltre
un centinaio, possono essere raggruppate principalmente in
tre sezioni:
- Sistema (integrazione del sistema a radiofrequenza
e ottimizzazione della fase di download);
- Interfaccia utente (nuova grafica per massimizzare
e ottimizzare le finestre di lavoro);
- Infrastruttura (rimozione del database, ottimizzazione
della procedura di installazione; piattaforma nativa
a 64-bit, riduzioni dei tempi di importazione, esportazione
e generazione della reportistica e nuova dongle per la
gestione delle licenze).
Tra i vari cambiamenti del sistema, sicuramente il più
importante e significativo per gli utenti è l'integrazione dei
nuovi componenti wireless. ETS5 permette ora l’impiego
di apparecchiature a radio frequenza (KNX RF) di diversi
costruttori nello stesso modo in cui vengono gestiti gli
altri dispositivi. Fino ad ora l’utilizzo di apparecchiature
in tecnologia a radiofrequenza richiedeva l’impiego di
gateway, non consentendo però la comunicazione diretta
RF – RF tra apparecchi di costruttori differenti fatte salvo
alcune eccezioni previste dai costruttori stessi.
Grazie a ETS5, oltre ai ben conosciuti media cablati quali
doppino (TP), Ethernet (IP) e onda convogliata (PL), l’utente
oggi può selezionare anche la voce “RF” nella tipologia
della linea creando così una linea dedicata ai dispositivi in
radiofrequenza.
RENATO RICCI
Coordinatore formazione
KNX italia
4»
ETS5 Selezione media RF
KNX News 2/2014
SEZIONE FORMAZIONE
ETS5 un solo strumento per tutti i media
Sicuramente questa tecnologia permette l’impiego di KNX
soprattutto laddove risulti difficoltosa una soluzione cablata
(per esempio nelle ristrutturazioni di edifici già esistenti).
Riguardo la procedura di download, ETS5 supporta il
formato “long frame” garantendo così un sostanziale
incremento delle prestazioni.
La nuova edizione ha provveduto a migliorare e ottimizzare
anche l’interfaccia utente: con un look reso molto simile
a windows 8, è stato dato molto più spazio alle aree di
lavoro rendendo più chiara, più rapida e funzionale la
progettazione e la parametrizzazione dei progetti KNX.
Inoltre, lo sviluppo del software nativo come applicazione
a 64-bit, lo rende particolarmente efficiente con i PC
attualmente disponibili, garantendone comunque
l’applicabilità anche su sistemi a 32-bit. L’unica nota
negativa è che purtroppo i sistemi operativi supportati
sono a partire da Windows 7 in avanti, escludendo
quindi Windows XP, sistema operativo obsoleto ma
ancora abbastanza diffuso tra i tecnici. Ne consegue che,
ovviamente, la porta di comunicazione RS232 viene ad
essere definitivamente abbandonata mentre la tipologia
EibLib/IP verrà supportata ancora solo attraverso una
apposita App.
Tipologia di licenziamento
del software
Novità anche nella modalità di licenziamento del software:
ora le licenze vengono gestite solamente mediante una
chiave hardware, una nuova dongle USB di dimensioni
ridotte, completamente differente dalla versione
precedentemente in uso con ETS3 e ETS4.
ETS5 vista principale
La pagina principale è stata completamente ridisegnata
rimuovendo dal menù diverse voci di interesse secondario,
quali la gestione dei progetti e del database
e la rimozione dell’intera finestra delle azioni rapide.
Maggiore spazio è stato dato anche al catalogo in linea
che ora può riportare non solo le consuete informazioni
di prodotto ma consente ai costruttori di inserire anche
informazioni complementari quali immagini, fogli istruzioni
e documentazione per rendere ulteriormente semplice
e chiara la scelta del dispositivo necessario.
Tutta la grafica è stata inoltre rivista per essere compatibile
anche con tablet.
Le modifiche più importanti invece riguardano
l’Infrastruttura (o anche Ambiente di sistema).
In questa ultima versione c’è stata una svolta epocale nella
storia di ETS: l’eliminazione del database centralizzato.
Ora tutte le informazioni che riguardano i progetti
e i prodotti vengono salvate in apposite cartelle garantendo
così una maggior velocità nell’importazione / esportazione
dei dati, una riduzione dei tempi di oltre dieci volte per la
generazione della reportistica come anche una notevole
riduzione delle dimensioni del file di installazione ora
divenuto di soli 58 MB circa.
5»
Dongle USB ETS5 vs ETS3/4
Dongle USB ETS5
SEZIONE FORMAZIONE
ETS5 Report e vista topologica
Abbandonata definitivamente la soluzione Host-ID,
facilmente violabile e quindi spesso fonte di problemi di
malfunzionamenti nelle versioni “irregolari”, la nuova chiave
dongle, al cui interno si trova la licenza completamente
crittografata, non necessita di installazione di driver
aggiuntivi, spesso causa di incompatibilità con sistemi
operativi 32/64-bit e dispone inoltre di 4 GB di spazio
disponibili per i dati utente. In questo modo è possibile
migliorare anche la gestione dei progetti: si potrebbe
infatti pensare di archiviare tutti i dati relativi al progetto in
esame direttamente sulla dongle, garantendone quindi la
trasportabilità su qualsiasi PC.
In presenza di una rete LAN è da non sottovalutare la
possibilità di gestione delle licenze attraverso un hub
USB di rete posizionato in un luogo sicuro, soluzione
particolarmente indicata per i centri di formazione.
Rispetto alla versione precedente le tipologie di licenze
sono invece rimaste invariate:
ETS5 Demo: completamente gratuita per la gestione di mini
progetti con al massimo tre dispositivi e comunicazione sul
bus;
ETS5 Lite: versione particolarmente indicata per la
realizzazione di piccoli progetti e per attività di formazione.
Consente la gestione di progetti con massimo 20 dispositivi
ovviamente con accesso completo al bus;
ETS5 Professional: nessuna limitazione.
Come per ETS4, anche per la nuova versione sono
disponibili numerose ETS Apps che permettono di
completare, secondo le esigenze dell’utente, le funzionalità
del tool di configurazione. Software, App e licenze sono
reperibili nel My KNX al link https://my.knx.org.
Compatibilità con le precedenti
edizioni
ETS5 Vista radice progetto
Le modifiche più importanti invece
riguardano l’Infrastruttura
(o anche Ambiente di sistema).
In questa ultima versione c’è stata
una svolta epocale nella storia
di ETS: l’eliminazione del database
centralizzato
6»
Come già accaduto per tutte le versioni precedenti di
ETS, è possibile mantenere installate nel PC tutte le
versioni esistenti, così da riuscire a gestire tutti i progetti
già realizzati e archiviati, ossia tutti i progetti realizzati con
ETS2, ETS3 o ETS4 potranno essere importati e gestiti
anche con ETS5. Per quanto riguarda invece la gestione dei
file di backup dei database delle versioni precedenti, non
essendoci più un database centrale questi dovranno essere
prima convertiti in progetti e prodotti attraverso un apposito
tool di conversione chiamato “DB Export tool” disponibile
al supporto KNX per renderli quindi importabili in ETS5.
Per il momento ETS5 è disponibile “solo” nelle principali
lingue europee, italiano, inglese, tedesco, francese
e spagnolo, ma nel giro di pochissimo tempo sarà
disponibile anche nelle rimanti lingue.
L’unico vero modo per apprezzarne le nuove potenzialità
è utilizzarlo, provalo immediatamente! «
KNX News 2/2014
SEZIONE FORMAZIONE
www.knx.org
ETS5 un solo strumento per tutti i media
Embedded
Smart
Wireless
ETS5 Professionale
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Nuove licenze
Prezzo
ETS5 Professionale
Restrizioni
1000,00
ETS5 Integrativo
150,00
Per i Notebooks, max. 2 licenze,
solo con ETS5 Professionale
ETS5 Lite
200,00
max. 20 prodotti
ETS Apps
vedi lo Shop Online KNX
Aggiornamenti
ETS4 Pro > ETS5 Pro
350,00
ETS4 Integrativo > ETS5 Integrativo
110,00
ETS4 Lite > ETS5 Lite
150,00
Formazione
ETS5 Pacchetto Formazione
1.500,00
Tutti i prezzi + IVA; + Tassa di servizio (15,–
1 x ETS5 Professionale, 10 x ETS5 Lite /
2 x manuale
/ordine)
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7»
MARKETING
INTERNET E DOMOTICA:
COSA CI ASPETTA PER IL FUTURO
Il futuro della domotica è legato ad
Internet e allo sviluppo di sistemi come
Internet of Things, Smart Grid e Smart
City, di cui la domotica e, più in generale,
l’automazione di edificio rappresentano
un elemento fondamentale.
Ma il futuro della domotica potrebbe
essere fortemente influenzato anche
dagli interessi dei grandi colossi
informatici, tra cui vi sono in prima linea
Google e Apple, che stanno scendendo
in campo, con grandi disponibilità di
capitale, per offrire proprie soluzioni
domotiche.
Che cosa succederà? Nell’articolo si
cerca di dare una risposta a questa
domanda, effettuando un’analisi della
situazione attuale e cercando di valutare
quello che potrà essere il ruolo di Google
e Apple nello scenario futuro delle
applicazioni domotiche
Internet of Things (IoT),
Smart Grid, Smart City
e Smart Home/Building
Internet e domotica trovano già applicazione ed avranno un
ruolo sempre più importante nello sviluppo di IoT,
Smart Grid e Smart City, che ne rappresentano l’evoluzione
futura. Pertanto, al fine di comprendere il futuro della
domotica, è necessario chiarire in che cosa consistono IoT,
Smart Grid, Smart City e Smart Home/building, che cosa
hanno in comune e quali sono le relazioni tra loro.
L’IoT, Internet of Things, o Internet delle cose in italiano,
è una rete interconnessa di “oggetti” intelligenti che
operano tra loro attraverso Internet; gli oggetti possono
essere di qualsiasi tipo, da quelli personali che utilizziamo
quotidianamente come orologi, occhiali e smart-phone,
a quelli di più grandi dimensioni come automobili, aerei, treni
ed edifici. L’integrazione tra gli oggetti consente di realizzare
funzioni che aiutano l’uomo nelle sue attività quotidiane, il
limite delle applicazioni che si possono realizzare dipende
solo dall’immaginazione.
Le Smart Grid sono reti che interconnettono tra loro le
entità coinvolte nella produzione e nel consumo di energia:
Producers (Produttori), Consumers (consumatori)
e Prosumers (produttori/consumatori). I Prosumers sono
una nuova categoria di soggetti, allo stesso tempo produttori
e consumatori; potrebbero sembrare delle rarità, ma, con la
diffusione della generazione di energia con fonti rinnovabili,
sono diventati molto comuni. Rientrano in questa categoria
tutti gli edifici ove sono stati installati pannelli fotovoltaici per
la generazione di energia dalla fonte solare.
Producers, Consumers e Prosumers si scambiano
informazioni ed interoperano per gestire e coordinare
in modo ottimo la produzione con i consumi di energia,
e per risolvere le criticità dovute alla presenza di molti
“piccoli” produttori da fonti rinnovabili (sole e vento) che,
non potendo assicurare un apporto continuativo, possono
generare instabilità nell’intera rete.
Campi di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
Michele pandolfi
Coordinatore marketing
KNX italia
8»
KNX News 2/2014
INTERNET E DOMOTICA: COSA CI ASPETTA PER IL FUTURO
9»
SEZIONE MARKETING
SEZIONE MARKETING
La Smart City può essere vista come un “tessuto dinamico
ed attivo” in grado di agire per migliorare la qualità della vita
dei propri cittadini, assicurando la sostenibilità energetica
e fornendo tutta una serie di servizi di elevato livello
qualitativo che riguardano: sicurezza (delle persone e delle
cose), mobilità (controllo del traffico, car sharing), gestione
energia (ottimizzazione distribuzione e uso) e informazione
(sulla vita e servizi della città). Il “tessuto” di una Smart
City è costituito da entità intelligenti, edifici e aree urbane,
interconnesse, che si scambiano informazioni e si coordinano
per realizzare funzioni e servizi ad elevato valore aggiunto.
Smart Home e Smart Building si differenziano tra loro
solamente per l’ambito a cui si riferiscono, edifici ad uso
residenziale le prime, edifici ad uso terziario le seconde
(uffici, alberghi, ospedali, etc.). È la stessa distinzione che c’è
tra Domotica e Building automation. Pertanto nel prosieguo
parleremo solo di Smart Home e Domotica, essendo le
considerazioni che faremo, applicabili anche a Smart Building
e Building Automation.
La Smart Home è una rete interconnessa di dispositivi
intelligenti, comandi, attuatori e sensori, che interoperano
e si coordinano tra loro per realizzare il controllo ottimo di
tutti gli impianti della casa (luci, clima, antintrusione, etc.).
Smart Home e Domotica potrebbero essere utilizzati anche
come sinonimi, entrambi descrivono una casa “intelligente”.
Smart Home
Tuttavia con Domotica si tende a considerare la sola
automazione degli impianti, mentre con Smart Home
si dà maggiore enfasi ed evidenza alla facilità d’uso e di
interazione con l’utente, ed all’integrazione con tutto ciò
che è esterno all’abitazione (ad esempio servizi forniti da
provider esterni) o non strettamente facente parte di essa
(ad esempio dispositivi mobili).
Dopo questa carrellata descrittiva di IoT, Smart Grid, Smart
City e Smart Home, possiamo cominciare a tirare le fila per
identificare che cosa le accomuna e come sono tra loro
relazionate. Ciò che le accomuna è il modello di riferimento:
tutte sono costituite da “oggetti” interconnessi che
interoperano per realizzare un unico sistema.
L’interconnessione deve garantire la capacità di scambiare
correttamente e senza errori dati tra gli “oggetti”, ed
è assicurata dalla rete di comunicazione, ovvero dal bus di
automazione (ad es. bus KNX) e dalla rete LAN/WiFi per la
Smart Home, e da Internet per IoT, Smart Grid e Smart City.
L’interoperabilità rappresenta, invece, un livello superiore
che richiede, in aggiunta all’interconnessione, la capacità da
parte degli “oggetti” di comprendere il significato dei dati
scambiati. È necessario quindi che sia definito e condiviso un
“data model” comune che descriva il significato dei dati che
vengono scambiati.
10 »
Facciamo un esempio molto semplice: se utilizzo un bit
per comandare l’accensione di una lampada, viene naturale
associare “1=lampada accesa” e “0=lampada spenta”,
ma così facendo si è implicitamente stabilito un “data
model”, ovvero ho associato un significato (semantica)
ben definito a quel bit di comando, in modo da poterne
correttamente ed univocamente interpretare l’azione
comandata (acceso/spento).
Quindi gli “ingredienti” fondamentali che consentono
di realizzare i sistemi intelligenti descritti sopra sono tre:
dispositivi intelligenti, rete di comunicazione e “data model”
che definisca il significato dei dati scambiati. In tal modo, il
sistema risultante è capace di offrire prestazioni e servizi ben
al di sopra di quanto non sia possibile per i singoli dispositivi;
si ottiene un sistema olistico, in cui la sommatoria funzionale
delle parti è maggiore della somma delle prestazioni delle
parti prese singolarmente. Un tipico esempio di struttura
olistica è l’aeroplano, i cui componenti, presi singolarmente
non potrebbero certamente volare, ma ciò diviene possibile
se assemblati nel “sistema” aeroplano.
Passiamo ora alla relazione che c’è tra IoT, Smart Grid,
Smart City e Smart Home. È facilmente intuibile come la
Smart Home sia un tassello fondamentale sia per le Smart
Grid che per le Smart City. Nel primo caso perché ben il 40%
dei consumi totali è ascrivibile agli usi civili, e quindi ha luogo
all’interno degli edifici, mentre nel secondo caso perché
anche gran parte delle attività quotidiane, che interessano la
vita di una città, sono condotte all’interno degli edifici.
La Smart Grid può essere invece vista come un sotto
sistema di una Smart City in essa integrato e che si focalizza
sulla gestione della produzione e dei consumi di energia.
Infine, per quanto concerne l’IoT, caratterizzata da oggetti
di qualsiasi tipo collegati attraverso Internet, possiamo
affermare che sia trasversale e possa, allo stesso tempo,
interessare e coinvolgere tutte le entità viste sopra. Essa si
presta in modo naturale per realizzare servizi di tipo verticale
e focalizzati a risolvere esigenze specifiche. Ad esempio le
APP, utilizzabili con il nostro smart phone, sfruttano appunto
l’IoT per offrire servizi e funzioni specifiche. Si pensi all’orario
dei treni e alla ricerca dei ristoranti più vicini al luogo in cui ci
troviamo. Ci sono anche APP che consentono di gestire le
funzioni domotiche della nostra abitazione, ma in questi casi,
in generale, l’interazione non avviene direttamente con
i singoli dispositivi, bensì con il sistema domotico. Ciò proprio
per poter accedere e gestire le funzioni rese disponibili dal
sistema nella sua interezza, che, come spiegato, sono molto
superiori a quelle dei singoli dispositivi.
Relazione tra IoT, Smart City,
Smart Grid e Smart Home
KNX News 2/2014
SEZIONE MARKETING
INTERNET E DOMOTICA: COSA CI ASPETTA PER IL FUTURO
Quindi siamo giunti a concludere che IoT, Smart Grid, Smart
City e Smart Home sono tra loro strettamente correlate,
anzi potremmo definirle componenti di uno stesso macrosistema, dove il ruolo di Internet è fondamentale perché ne
garantisce l’interconnessione e lo scambio delle informazioni.
L’evoluzione futura della domotica è rappresentata proprio
dalla sua trasformazione in Smart Home e quindi dalla sua
integrazione in questo macro-sistema.
Connettività e dispositivi personali:
evoluzione dell’ultimo decennio
e opportunità
Nell’ultimo decennio si è registrata una grande diffusione
di Internet, di pari passo con la disponibilità e diffusione di
nuove tecnologie e di dispositivi mobili come smart phone
e tablet. Elementi che, per quanto visto sopra, costituiscono
un traino anche per lo sviluppo di IoT, Smart Home, Smart
City e Smart Grid. Si pensi in particolare alla Smart Home,
al valore aggiunto che Internet e smart phone offrono per
controllare e gestire la propria abitazione da remoto, una
funzione che ormai è diventata una richiesta “standard” da
parte di tutti gli utenti.
Per capire le dimensioni di questo fenomeno e le opportunità
che si possono aprire per la diffusione della Smart Home,
vediamo alcune cifre: in Italia, su una popolazione di circa 61
milioni, vi sono oltre 35 milioni di utenti Internet e 97 milioni
di abbonamenti “mobile” attivi, il 58% in più rispetto al totale
della popolazione, ossia mediamente ogni persona ha una
SIM e una ogni due ne ha addirittura due. Inoltre ben 25
milioni di italiani, che rappresentano il 42% della popolazione,
posseggono uno smart phone e sono quindi potenzialmente
già “Smart Home – ready”, ovvero già pronti per poter
interagire con le funzioni di una Smart Home.
Ciò, se da un lato riduce le opportunità di vendita dei
dispositivi di interfaccia (ad es. touch screen), dall’altro,
contribuendo a ridurre il costo delle soluzioni domotiche,
in particolare per i piccoli impianti che costituiscono l’entrylevel, può rappresentare una spinta importante per il mercato
e la diffusione della domotica.
Come si stanno muovendo i colossi
dell’informatica?
I più grandi colossi dell’informatica e produttori di smart
phone e tablet si stanno interessando alla domotica
muovendosi in diverse direzioni, tra questi vi sono Google,
Apple, Samsung e Microsoft. Certamente Google e Apple
sono quelli che hanno fatto annunci e operazioni che
maggiormente hanno catalizzato l’attenzione degli addetti
al settore, interessati a capire quali potranno essere le
conseguenze e gli sviluppi nei prossimi anni.
Google ha acquistato NEST, una start-up che produce
cronotermostati “smart” per l’incredibile cifra di tre miliardi
di dollari, e DROPCAM, una società produttrice di sistemi
di videosorveglianza domestica. Il cronotermostato smart
di NEST, visto sia su Internet sia sulle riviste, è certamente
quello che ha colpito maggiormente l’immaginario degli
addetti ai lavori.
IL Cronotermostato Smart della NEST
(Google)
11 »
Con la sua forma circolare, che si stacca completamente
dalle forme a cui siamo abituati, si collega direttamente
alla rete WiFi domestica e può essere gestito con una APP
specifica.
Provandolo, ciò che più colpisce, non è né la tecnologia
né la possibilità di gestione da remoto, ma la semplicità di
utilizzo da parte dell’utente: pochi ma essenziali e facilmente
comprensibili i parametri modificabili, con un menù che li
rende accessibili in modo estremamente intuitivo.
Ciò in antitesi con tutti i cronotermostati disponibili sul
mercato per applicazioni domotiche e building automation,
dove vengono presentati innumerevoli parametri di difficile
comprensione per l’utente.
L’intenzione di Google è quella di creare un ecosistema di
dispositivi per la domotica integrati con smart phone, smart
watch, elettrodomestici e con tutti quei dispositivi intelligenti
che potranno trovarsi nelle abitazioni. Per spingerne la
diffusione, Google punterà sicuramente sull’apertura a tutti
gli sviluppatori e programmatori interessati, secondo lo
stesso modello seguito per Android.
Apple ha annunciato l’introduzione del HomeKit su iOS8,
definendolo un innovativo sistema domotico che mira
a collegare tutti gli elettrodomestici di casa con iPhone
e iPad senza bisogno di ricorrere ad APP dedicate. Potranno
essere controllati anche termostati, tapparelle elettriche, luci,
citofoni e webcam.
HomeKit definisce e propone uno standard (in realtà è un
sistema proprietario) per favorire l’integrazione
e l’interoperabilità tra i vari apparecchi della casa.
Per sviluppare applicazioni basate su HomeKit, Apple
renderà disponibile un toolkit di sviluppo. A differenza di
Google, Apple non sembra intenzionata a proporre dispositivi
domotici, ma solo una piattaforma standard per gestire le
funzioni domotiche attraverso il sistema operativo iOS8,
e quindi attraverso i suoi Smartphone e Tablet.
Oggi non sappiamo di più. Ma certamente, come già
accennato, sia Google sia Apple punteranno su una domotica
semplice e intuitiva, facilmente accessibile dall’utente in
tutte le sue funzioni, limitando la visibilità ai soli parametri
comprensibili senza necessità di “spiegazioni” né manuali
d’uso.
SEZIONE MARKETING
Quali tecnologie per l’automazione
e il controllo degli edifici?
L’edificio, nella sua accezione più ampia che include sia
il residenziale sia il terziario, va inteso e gestito come un
unico sistema costituito dalle sue componenti che sono
l’involucro e gli impianti, e ciò in tutte le fasi del suo ciclo
di vita, a partire dalla progettazione, per poi passare alla
costruzione, all’esercizio (utilizzo) ed alla manutenzione.
Ed anche l’automazione (domotica e building automation),
che potremmo definire come il sistema nervoso di un
edificio, dovrà essere progettata, sviluppata e gestita,
assieme agli impianti che devono essere controllati ed
all’involucro che li deve “ospitare”.
I requisiti che gli impianti, e quindi l’automazione che li
governa, devono soddisfare, sono: semplicità installativa,
elevate performance di gestione e controllo, affidabilità di
esercizio e durata nel tempo. La semplicità installativa
è richiesta sia per ridurre gli spazi necessari sia per rendere
più agevoli ed economiche le operazioni di installazione.
A tal fine è necessario poter collegare i dispositivi secondo
una topologia libera (ad es. non a stella come richiesto da
reti LAN), senza obbligo di terminazioni né di dispositivi
attivi da interporre ai dispositivi (ad es. switch e hub
nelle reti LAN) ed infine con la possibilità di avere anche
tratte di collegamento, tra due dispositivi, di diverse
centinaia di metri. Le elevate performance di gestione
e controllo sono necessarie per raggiungere i massimi
benefici in termini di risparmio energetico e comfort,
ottenibili, come già discusso, solamente gestendo tutti i
dispositivi e gli impianti che ne fanno capo, come un unico
sistema integrato, e non con la logica delle APP, ovvero
applicazioni “verticali” tra loro separate ognuna focalizzata
a rispondere a esigenze specifiche (ad es. controllo del
cronotermostato). L’affidabilità di esercizio è un altro
requisito molto importante: ogni interruzione che comporta
l’impossibilità di usare gli impianti costituisce un grave
fastidio, che diviene inaccettabile economicamente in
applicazioni terziarie, commerciali ed industriali, dove ciò
potrebbe causare la perdita di produttività. La caratteristica
più semplice, ma più efficace di tutte, per assicurare
un’elevata affidabilità di un sistema di automazione, è quella
di utilizzare il cavo per l’interconnessione dei dispositivi.
La radio frequenza (RF) è a volte proposta come la
soluzione naturale per la domotica, perché semplice da
installare e non invasiva. È necessario però ricordare che,
nonostante l’evoluzione delle tecnologie di trasmissione,
un qualsiasi dispositivo RF estraneo all’automazione (ad
es. ripetitore segnala VHF tra stanze attigue) che venisse
installato nell’abitazione e che non dovesse rispondere alle
normative per la massima potenza di trasmissione e per la
banda utilizzata, potrebbe compromettere ed interrompere
lo scambio di informazioni tra i dispositivi domotici.
E questo è vero per ogni soluzione radio. Ma di ciò
progettisti ed installatori sono ben coscienti.
La radiofrequenza rimane comunque un’ottima, anzi a volte
l’unica, soluzione in tutti quei casi in cui si deve introdurre
l’automazione in edifici già costruiti riducendo al minimo
l’invasività degli interventi, ad es. in ristrutturazioni, musei,
etc. La durata nel tempo dell’automazione deve essere
pari a quella degli impianti, e in genere si cambia solo
quando si effettua il “revamping” degli impianti stessi.
12 »
elevate performance di gestione
e controllo sono necessarie per
raggiungere i massimi benefici
in termini di risparmio energetico
e comfort
Per durata si intende almeno 20-25 anni, un periodo in cui
deve essere possibile trovare pezzi di ricambio, almeno
compatibili se non proprio uguali, e persone che abbiano le
conoscenze necessarie della tecnologia impiegata per poter
effettuare modifiche e/o ampliamenti.
La tecnologia KNX, largamente diffusa e presente sul
mercato ormai da 25 anni, ha dimostrato con i fatti di
soddisfare tutti i requisiti evidenziati sopra. Ha inoltre
dimostrato anche di sapersi aggiornare di pari passo
con le nuove tecnologie e con le mutate esigenze delle
applicazioni e degli utenti, si pensi all’evoluzione del tool
di configurazione ETS, all’integrazione della tecnologia IP
(Internet) ed RF, ed alla possibilità di integrare in modo
nativo numerosi altri standard chiave per specifiche
applicazioni, come il DALI, il DMX, etc.
Mentre per l’HomeKIT di Apple, o per quanto introdurrà
Google, nonostante siano colossi con grande capacità
di fare investimenti, tutto questo deve ancora essere
dimostrato. Inoltre, se questi “rami” industriali non
offriranno il ritorno economico aspettato, verranno tagliati
e, se non avranno raggiunto un’inerzia di diffusione
importante, spariranno rapidamente lasciando “orfani” tutti
quegli impianti dove erano state impiegate queste soluzioni.
Quale sarà lo scenario futuro?
Difficile fare previsioni, gli sviluppi tecnologici possono
sconvolgere qualsiasi stato di fatto, si pensi all’errore
previsionale fatto da NOKIA nel sottovalutare il cambio
di paradigma che si stava profilando qualche anno fa, in
cui la telefonia mobile consisteva nel traffico voce e nello
scambio di SMS, e cominciava a diffondersi la disponibilità
dell’interconnessione Internet su dispositivi mobili, con
l’apertura a tutte quelle possibilità d’uso e di servizi che
oggi ben conosciamo. Dal punto di vista dei prodotti, il
cambio di paradigma segnò il passaggio dai “normali”
telefonini, in cui il plus erano le ridotte dimensioni, agli
attuali smart phone che integrano tutta una serie di funzioni
accessorie (GPS, NFC, BLE, etc.) e per i quali il plus sono le
grandi dimensioni del display proprio per poter meglio fruire
di tutti i servizi disponibili via Internet. La sottovalutazione
da parte di Nokia del cambiamento che si stava profilando
e dei nuovi player che si stavano affacciando sul mercato,
ha fatto sì che essa retrocedesse dalla posizione di leader
assoluto di mercato della telefonia mobile, ad una posizione
di secondo piano, a vantaggio dei nuovi leader indiscussi
Samsung e Apple.
KNX News 2/2014
SEZIONE MARKETING
INTERNET E DOMOTICA: COSA CI ASPETTA PER IL FUTURO
L’edificio, nelle sue componenti involucro, impianti e
automazione, rimarrà un sistema unico ed inscindibile, le
cui soluzioni tecnologiche impiegate dovranno rispondere
ai requisiti di: semplicità installativa, elevate performance di
gestione e controllo, elevata affidabilità e durata nel tempo.
Caratteristiche che orientano e rafforzano la scelta
verso tecnologie come KNX, in grado di assicurare, oltre
all’interconnettività (comunicazione) anche l’interoperabilità
e l’integrazione tra i dispositivi e le varie funzioni (luci, clima,
antintrusione, etc.). L’edificio diviene un sistema unico,
che rispetto ai singoli dispositivi e sistemi componenti,
consente di ottenere risultati e prestazioni molto superiori
in termini di risparmio energetico, sicurezza e comfort.
A questo punto la domanda è la seguente: i colossi
informatici che si stanno affacciando alla domotica, hanno
intenzione di fornire soluzioni verticali complete che vanno
dai servizi (ad es. cloud e piattaforme di gestione dati
e immagini) ai dispositivi di interfaccia (Smart phone, Tablet,
smart watch, smart glasses, etc.), includendo anche
i dispositivi necessari per realizzare l’automazione, oppure
non hanno interesse per questi ultimi?
Intanto, sia Google sia Apple hanno dichiarato che le
applicazioni di loro interesse sono quelle domotiche,
pertanto quanto andranno ad introdurre non coinvolgerà
le applicazioni di building automation. Ciò perché il loro
obbiettivo è puntare sul mass-market, rappresentato
dall’utenza residenziale e non certamente dal terziario.
Poi per quanto riguarda Apple, essa ha dichiarato di
voler fornire una piattaforma basata su iOS8 per favorire
l’integrazione tra i dispositivi della casa, e non è stata
menzionata la fornitura di dispositivi necessari per
l’automazione. L’obbiettivo di Apple è quello di entrare nella
domotica per orientare fortemente il mercato all’uso di iOS8,
e quindi dei propri dispositivi, per le applicazioni domotiche.
È solo Google, date le acquisizioni fatte, che parrebbe avere
l’intenzione di fornire anche i dispositivi per l’automazione
della casa. Ma la stessa Google sta investendo e puntando
molto anche sui “wearable” devices, in italiano dispositivi
indossabili (ad es. smart glasses e smart watch), ha già
dei suoi smart phone (Nexus) ed a breve ne introdurrà
sul mercato uno nuovo di taglia extra-large, con display
ancora più grande dell'iPhone 6 Plus di Apple, per entrare
nell’appetibile mercato dei cosiddetti phablet, dispositivi
con display di dimensioni intermedie tra smartphone
e tablet. Pertanto, per quanto riguarda i dispositivi per
realizzare l’automazione di un'abitazione, tenendo conto
che devono soddisfare i requisiti descritti sopra,
è estremamente improbabile che Google voglia ed abbia
la possibilità di diventare il leader di mercato in ambito
domotico. Piuttosto essa punterà ad offrire soluzioni
“light” interconnesse via radio (ad es. WiFi) e accessibili
con APP da remoto, installabili direttamente dall’utente
con una spesa ridotta o con interventi minimi da parte di
un installatore (è sempre opportuno rivolgersi a installatori
professionisti). Le soluzioni potrebbero già prevedere,
per via delle acquisizioni fatte, la funzione di controllo
del clima con il cronotermostato NEST e la funzione
videosorveglianza con i prodotti DROPCAM, per soddisfare
coloro che vogliano fare un adeguamento tecnologico del
controllo dei propri impianti.
Possiamo quindi ipotizzare che l’interesse principale che
accomuna Google e Apple sia quello di introdurre una
piattaforma di riferimento per le applicazioni domotiche
che vincoli all’uso delle proprie tecnologie e dispositivi
quali smartphone, phablet e tablet, più altri cosiddetti
13 »
“indossabili” di cui, sul mercato, sono già disponibili diverse
tipologie: smart watch, smart glasses e braccialetti per
rilevare parametri biometrici e la presenza in un determinato
luogo. Grazie alla connettività assicurata da Internet, con
questi dispositivi si potranno realizzare applicazioni e offrire
servizi che vanno ben oltre alla domotica, e solo per fare
alcuni esempi: sicurezza delle area urbane, telemedicina,
controllo mobilità (traffico, car sharing), etc.
Ne consegue che, oltre alla vendita dei dispositivi, l’altro
grosso interesse sarà rappresentato dalla vendita dei
servizi e dell’infrastruttura tecnologica (piattaforma cloud)
necessaria per la loro realizzazione.
Google e Apple difficilmente scalzeranno la tecnologia KNX
dall’automazione della casa e degli edifici.
Anzi, molto probabilmente, per quanto riguarda la casa,
rappresenteranno un’opportunità, ovvero la possibilità
di integrare nella Smart Home, in un unico sistema, la
domotica KNX e tutti gli altri dispositivi presenti come ad
esempio gli elettrodomestici che, fino ad oggi, è stato
pressoché impossibile integrare. Un beneficio notevole
poiché gli elettrodomestici hanno un grande impatto sulla
nostra vita quotidiana, sia in termini di consumi energetici,
sia in termini di frequenza di utilizzo. La loro integrazione
con il sistema domotico contribuirebbe certamente a farne
un uso più efficiente ed efficace.
Concludendo, gli obbiettivi di Google ed Apple sono
coincidenti, entrambi mirano alla diffusione delle proprie
“piattaforme” per diventare leader in un mercato, di
dispositivi “mobili” e servizi, dalle enormi potenzialità,
aperto da Internet e dalle nuove tecnologie disponibili.
Sarà uno scontro tra “titani” che continuerà a colpi di
acquisizioni e di sviluppi di nuovi prodotti, che potrà
certamente aprirsi ad altri colossi come Samsung
e Microsoft. L’unico interrogativo che ci rimane è:
ci sarà un unico vincitore? Se sì chi sarà? «
TECNICA
KNX e IP
In questo articolo si descriveranno i vantaggi
dell’utilizzo del protocollo KNX spostandosi
dal tradizionale doppino ad una rete IP,
o meglio integrando i due sistemi
Maurizio Vettorato
Coordinatore Tecnico
KNX Italia
14 »
»
IP è uno dei protocolli su cui è basata la
comunicazione di rete dei PC e Internet.
È un protocollo di interconnessione di reti con
comunicazione a pacchetto e un protocollo classificato
al livello di rete del modello ISO/OSI (International
Organization for Standardization, Open System
Interconnection). Questo modello è stato introdotto
nel 1978 e definisce un modello di riferimento per le
architetture logiche di rete. Tale modello è strutturato da
una pila di sette livelli; ogni livello può comunicare solo con
quelli adiacenti per mezzo di interfacce.
Lo standard quindi definisce sette livelli, ad ognuno
di questi è associata una determinata funzione
logico-gerarchica. Il modello è concepito per reti di
telecomunicazioni a pacchetto e riduce la complessità
implementativa di un sistema di rete definendo per ogni
livello funzioni e ruoli ben distinti e definiti.
Ecco un elenco dei livelli:
1. Livello fisico
2. Livello di collegamento dati
3. Livello di rete
4. Livello di trasporto
5. Livello di sessione
6. Livello di presentazione
7. Livello di applicazione
Non si entrerà nel dettaglio di ogni livello perché una
trattazione dettagliata dell’argomento porterebbe via molte
pagine, ma si darà solo una brevissima descrizione delle
parti necessarie per la comprensione dell’implementazione
in KNX.
I primi livelli si occupano della gestione della trasmissione
dei messaggi sul mezzo fisico. Essi definiscono il mezzo
fisico stesso (cavo, onde radio...), i livelli di tensione, la
durata dei bit, la modulazione ecc.
Gli altri livelli, salendo in ordine gerarchico, si occupano
dell’instradamento dei pacchetti sulla rete e della gestione
ad alto livello del protocollo.
Il protocollo KNX è molto versatile e adattabile a qualsiasi
mezzo. Questa caratteristica deriva dal fatto che è
strutturato seguendo il modello ISO/OSI. Il protocollo KNX
supporta differenti mezzi fisici con gli opportuni livelli, ma
tutti con le stesse interfacce verso i livelli superiori dedicati
alla gestione del protocollo e dell’applicativo.
Per cui una volta che i livelli “fisici” sono opportunamente
configurati, l’applicativo non deve adattare il suo stile
comunicativo in base al mezzo fisico sia che stia inviando
i dati su un doppino, su una rete IP o via radio. Per
l’applicativo a questo punto è assolutamente trasparente.
La possibilità di poter utilizzare il protocollo KNX su IP apre
diversi scenari applicativi e supera alcuni limiti che si hanno
usando il tradizionale doppino. Utilizzando IP si supera
il limite di velocità dei 9600 bps andando alla velocità
consentita dalla rete. Se utilizzato in rete locale si arriva a
1Gbps o più con le più recenti tecnologie. L’avvento dei
sistemi di supervisione e di controllo remoto ha aumentato
le richieste di banda del sistema.
KNX News 2/2014
SEZIONE TECNICA
KNX E IP
Un altro vantaggio legato ad IP
è quello di entrare nel mondo
dei dispositivi che utilizzano
questo tipo di interfaccia come
PC, Smart phone, tablet, SmartTV
e altri dispositivi multimediali
Per avere sistemi di supervisione sempre più dettagliati
sono necessarie molte informazioni dai dispositivi. Questa
necessità aumenta il numero di telegrammi presenti sul
bus. Anche un semplice impianto con un paio di accensioni
luci e di termostati per poter essere supervisionato richiede
già un discreto numero di pacchetti. Per non interferire con
il normale funzionamento del sistema bisogna fare in modo
o di limitare il numero di telegrammi al secondo, oppure
di aumentare la banda a disposizione. Nel primo caso si
possono inventare strategie più efficienti per la raccolta dei
dati. Si possono, per esempio, limitare gli invii ciclici o le
richieste dirette di lettura dei datapoint e raccogliere i dati
solo su eventi normali di funzionamento del sistema.
Con questa strategia il sistema di supervisione deve
rimanere perennemente in ascolto degli eventi sul bus
e mantenere una copia degli stati aggiornata. Lo svantaggio
di questo approccio è che nel caso di prima accensione
o di riavvio su caduta di tensione, il sistema per essere
aggiornato, deve attendere l’invio degli stati da parte dei
dispositivi e questo può avvenire in tempi molto diversi in
base all’utilizzo degli stessi. Chiaramente questo approccio
è un po’ limitante, in alcuni casi se si vuole avere una
supervisione sempre aggiornata.
Strutturando un impianto dove le linee principali sono su
IP, si ha a disposizione una banda notevolmente superiore
che ben supporta questo tipo di applicazioni e a questo
punto non si deve più combattere con le limitazioni di banda
dovute alle limitazioni del mezzo fisico.
Utilizzando IP è possibile creare reti molto estese
superando le limitazioni geografiche imposte dalla
lunghezza massima del doppino. Questo offre la possibilità
di creare connessioni remote ad un impianto per
supervisione o diagnostica, come se si fosse fisicamente
presenti sull’impianto. Infatti essendo il protocollo
trasparente al mezzo fisico si riceveranno e invieranno
i pacchetti anche su una rete remota come se si fosse
fisicamente presenti. Si pensi al vantaggio per effettuare,
per esempio, una prima diagnostica oppure la possibilità
di creare servizi periodici di manutenzione senza dover
fisicamente andare sull’impianto.
15 »
A parte le esigenze di supervisione e di controllo usando
IP, è possibile creare impianti molto estesi superando
le limitazioni del doppino. Utilizzando le reti esistenti
ed, in ultima analisi, Internet, è possibile, virtualmente,
estendere la rete a tutto il pianeta. Diventa così possibile
collegare, ad esempio, due sedi geograficamente molto
distanti tra di loro o avere un controllo totale di più
installazioni geograficamente distribuite. Non si pensi solo
ad applicazioni a livello globale, ma anche ad esigenze di
connessioni di edifici che si trovano vicini tra di loro, per
esempio all’interno dello stesso stabilimento o ai palazzi di
un residence. La connessione con il doppino in questo caso
sarebbe stata problematica per via della limitata distanza
raggiungibile con esse, mentre utilizzando una connessione
basata su rete questo problema si supera facilmente.
Alle volte la connessione IP è già presente per cui diventa
veramente semplice utilizzare questo mezzo.
Un altro vantaggio legato ad IP è quello di entrare nel
mondo dei dispositivi che utilizzano questo tipo di
interfaccia come PC, Smart phone, tablet, SmartTV
e altri dispositivi multimediali. Questo facilita l’integrazione
di più sistemi diversi che operano, per esempio, su un
Personal Computer. A questo punto l’integrazione tra più
sistemi diversi si sposta dal livello fisico a quello logico.
In questa maniera l’integrazione la si esegue a livello
software aprendo un mondo di possibilità applicative e di
comunicazione. Quando si parla di software ormai non si
intende più solo applicativi per Personal Computer.
La diffusione estrema di dispositivi quali tablet e smart
phone, che nativamente operano su IP, aprirà la possibilità
allo sviluppo di applicazioni portatili per supervisione
e controllo o altre applicazioni lasciate alla fantasia degli
sviluppatori ed alle richieste che vengono dagli utenti.
KNX è già pronto per questo mondo, in quanto supportando
a pieno il protocollo IP è già in grado di ricevere comandi ed
interagire con dispositivi di questo tipo.
SEZIONE TECNICA
Ma fisicamente come si trasforma
o si interconnette un impianto su
bus TP (Twisted Pair), in un impianto
con interconnessione IP?
La maggioranza dei dispositivi KNX sul mercato ha come
interfaccia fisica verso la rete KNX il bus TP. Questo bus ha
i suoi vantaggi perché è di semplice installazione, non ha
limitazioni relativamente alla topologia di interconnessione.
Per topologia di interconnessione si intende la possibilità
di collegare i dispositivi a catenella (o a bus), a stella o
in modo misto. Per cui si possono mischiare reti a stella
con connessioni a catenella, l’importante è non creare
mai anelli. L’installazione non necessita di resistori di
terminazione e con lo stesso cavo portiamo sia i dati che
l’alimentazione elettrica ai dispositivi del sistema. È il bus
ideale per le interconnessioni locali.
Per interconnettere i due mezzi trasmissivi (TP e IP),
esistono svariati dispositivi quali accoppiatori di linee
o di aree che da una parte accettano il bus TP e dall’altra
la rete IP. I dispositivi possono essere configurati tramite
ETS oppure tramite opportune interfacce web fornite
dal dispositivo stesso. Supportano la parametrizzazione
normalmente usate negli accoppiatori di linea da TP a TP
come per esempio le tabelle di filtro, ed in più hanno
i parametri relativi alla configurazione della rete IP.
In base all’applicazione sarà l’installatore a decidere quante
e quali interfacce IP connettere nell’impianto.
16 »
Possono essere inserite due interfacce solo per estendere
la lunghezza di una linea tra due tratti su doppino normale.
In questo caso si avrà una linea con i suoi dispositivi ed
alimentatore, poi un’interfaccia TP-IP. A questo punto si
instradano i pacchetti sulla rete remota e raggiunta l’altra
interfaccia TP-IP si ritorna sul dispositivo gateway e da lui
ai dispositivi sul bus TP. Un’altra alternativa potrebbe essere
quella di usare l’interfaccia TP-IP come accoppiatore di linea
o di area, a questo punto si possono creare delle dorsali su
IP, per aumentare la banda o per aumentare la lunghezza
totale dell’impianto. Possono esserci molti casi d’uso
derivati dalle applicazioni che si intendono realizzare.
L’apertura di KNX al protocollo IP permette una facile
integrazione nel modo IoT (Internet of Things).
I dispositivi KNX (Things) hanno tutte le carte in regola
per partecipare e fare parte di queste reti che sono
all’attenzione dei media in questo periodo. Già da tempo
il mondo di KNX aveva tra i sui scopi quello del controllo
e della supervisione delle “cose”. In KNX sono disponibili
mezzi standard di comunicazione quali IP ed è disponibile
una libreria software per l’interfacciamento software per
PC Windows(Falcon). Laddove si volessero utilizzare altre
interfacce software comunque KNX è uno standard ed il
protocollo è aperto e ben standardizzato.
Sul sito dell’associazione internazionale, www.knx.org,
è possibile previa registrazione ed iscrizione scaricare la
specifica del protocollo completo.
IP è anche una delle tecnologie abilitanti per le applicazioni
cosiddette “Smart” quali Smart Cities e Smart Home.
L’integrazione ormai supera il limite degli edifici fisici e la
necessità di interconnessione è attuale.
KNX News 2/2014
SEZIONE TECNICA
KNX E IP
La possibilità di avere dati riguardo ai consumi, l’energia
consumata o disponibile, l’integrazione delle energie
rinnovabili permetterà una gestione integrata che supera
i limiti dell’appartamento e dell’edificio fisico. Si potranno
collettare i dati e gestirli in maniera intelligente per
ottimizzare i consumi e la gestione dell’energia dell’intero
sistema.
Un’altra applicazione interessante è quella della
contabilizzazione e del conteggio dell’energia consumata.
Per esempio nel caso di condomini con più appartamenti
o residence, è possibile per l’amministratore leggere i dati
in remoto, fare statistiche ed informare gli utenti senza
portarsi direttamente in loco.
L’apertura a reti standard come IP ed, in ultima analisi,
ad Internet porta anche alla ribalta un problema potenziale
di sicurezza. Infatti mentre il BUS TP rimaneva confinato
all’interno dell’edificio all’interno di armadi o di canaline,
l’interconnessione IP apre le porte al mondo delle reti.
I dati ora passano all’esterno di linee sotto il nostro diretto
controllo, su mezzi fisici di cui non abbiamo più l’utilizzo
esclusivo. Per questo motivo negli ultimi anni KNX
Association ha sviluppato un Layer di sicurezza aggiuntivo
per le comunicazioni via IP. In questo modo viene garantito
un livello di scurezza più elevato per le trasmissioni.
Questo Layer prevede oltre alla criptazione dei dati, anche
dei meccanismi di autenticazione sui dispositivi stessi
utilizzando gli standard di sicurezza più diffusi.
Questo Layer prevede oltre alla
criptazione dei dati, anche dei
meccanismi di autenticazione sui
dispositivi stessi utilizzando gli
standard di sicurezza più diffusi
17 »
Questo può però non essere sufficiente. Entrando nel
mondo delle comunicazioni di rete è necessario applicare
tutte le pratiche necessarie per garantire la sicurezza di una
connessione di rete, quali VPN Firewall ecc.
L’utilizzo del mezzo IP necessita di una formazione dedicata
sulla configurazione e l’interconnessione delle reti al fine di
garantire ottime prestazioni e l’intera sicurezza del sistema,
non solo di quello del mondo dell’automazione, ma anche di
quello a cui si è interconnessi.
A questo scopo si possono seguire le guide fornite dai
costruttori ed affidarsi ad esperti di sistemi di reti se non
si hanno le necessarie conoscenze. Infatti le interfacce
IP dal lato rete sono simili in tutto e per tutto a qualsiasi
dispositivo IP, per cui qualsiasi sistemista di rete, pur non
conoscendo KNX è in grado di configurarle ed inserirle
correttamente nella propria rete garantendo la sicurezza
e la stabilità di tutto il sistema.
Oltre a problemi di sicurezza potrebbero anche esserci
delle errate configurazioni di rete, per cui i pacchetti KNX
transitano, per esempio, su una rete molto trafficata.
Avendo a disposizione una larghezza di banda così generosa
potrebbe venire la tentazione di collegare svariati dispositivi
e aggiungere differenti servizi sulla stessa rete.
Si immagini che sulla stessa rete siano presenti una rete di
PC, il protocollo incapsulato KNX e delle videocamere IP.
Durante l’installazione e l’avvio dell’impianto tutto sembra
funzionare, ma saltuariamente vengono segnalate dal
cliente dei ritardi sulla supervisione o sul comando di
dispositivi KNX. A questo punto dando per scontata la
capacità di carico della rete, erroneamente, si andrebbe
alla verifica della configurazione dei dispositivi KNX, dei
dispositivi stessi perdendo un sacco di tempo, in quanto il
problema potrebbe essere dovuto al fatto che ci possono
essere dei picchi di carico sulla rete non previsti. In questi
casi si può optare per una rete a parte oppure con l’aiuto di
un buon sistemista di rete per la configurazione e l’utilizzo
di sistemi di bilanciamento del carico.
Anche in casi come questi, il problema è facilmente
superabile con opportuna formazione oppure facendosi
supportare da un esperto del settore.
In questo breve articolo si è voluto dare una descrizione
degli scenari e delle possibilità aperte dall’interconnessione
su IP di KNX.
Come per tutte le cose, ogni sistema od opzione ha i suoi
pro ed i contro. L’importante è conoscerli e saperli gestire.
Il protocollo IP apre ad un mondo di possibilità, ma anche
di rischi per superare i quali è necessaria una adeguata
formazione od il supporto di esperti del settore dell’IT
(Information Technology) e delle reti. Le possibilità offerte
dall’entrata in questo mondo interconnesso sono molteplici
e alcune non ancora esplorate data la grande possibilità
di differenti opzioni disponibili. La direzione intrapresa dal
mondo tecnologico dei dispostivi interconnessi è seguita
anche da KNX, il mezzo fisico e le opzioni per realizzarli
ci sono, restano le applicazioni che sono lasciate alla
fantasia e alla professionalità dei System integrator o degli
installatori. «
KNX Professional Italia
Una nuova opportunità nel mondo KNX
»
La diffusione della banda larga e dei dispositivi
connessi, come smart phone e tablet, ha
rivoluzionato in pochissimi anni lo scambio di
informazioni tra le persone: oggi in poco tempo è possibile
approfondire qualsiasi argomento grazie a queste
tecnologie.
Questo facile accesso alle informazioni ha avuto come
risvolto positivo nel nostro settore la diffusione del termine
Domotica, fino a qualche anno fa termine sconosciuto ai più
ma che oggi non è raro sentire alla radio, in TV e leggere sui
quotidiani.
Di contro i termini Domotica e Automazione degli Edifici
sono spesso inflazionati.
Il mercato dell’automazione degli edifici si sta sempre più
dividendo in due tipologie di professionisti: generalisti
e specialisti.
Spesso si trovano appartamenti dove la domotica si
riduce ad semplice tasto che comanda tutte le luci e tutte
le tapparelle, funzionalità base che sono sicuramente
alla portata di qualsiasi professionista e che, tuttavia,
solitamente non inducono nel Cliente finale la percezione
dei reali vantaggi di un sistema di automazione.
D’altro canto si possono trovare impianti/sistemi
mediamente complessi, che integrati tra di loro
porterebbero reali vantaggi all’utente finale, come ad
esempio la regolazione di frangisole abbinata ad un sistema
di termoregolazione.
Qui spesso ci si scontra con un problema culturale, dove la
poca informazione sul sistema di automazione fa si che
i vari attori della filiera lavorino a compartimenti stagni.
In questo caso risulta importante la figura di un
professionista che conosca in maniera approfondita le varie
soluzioni.
Questa figura, l’integratore di sistema, ricava la sua forte
competenza dal circolo virtuoso formazione-lavoroformazione e, tra gli integratori di sistema, i KNX Partner si
distinguono già dal resto del mercato per una formazione
qualificata e una professionalità maturata in un ambiente
sviluppato in tutto il mondo.
18 »
“KNX Professional Italia” nasce con l’obiettivo di far
conoscere, promuovere e far crescere la professionalità dei
KNX Partner attraverso iniziative di vario genere come:
- Istituzione di uno spazio aperto agli aderenti e, in generale,
a tutti gli interessati;
- Rapporti con le Istituzioni e le organizzazioni di categoria
dei comparti interessati (edili, artigiani, periti, geometri,
ingegneri e architetti);
- Rapporti con gli uffici tecnici delle amministrazioni locali;
- Organizzazione di workshop tecnici su tematiche
specifiche per l’accrescimento culturale sulle varie
tematiche tecniche;
- Condivisione di modelli di automazione e progettazione
integrata su KNX.
Oggi la componente sistemi/impianti all’interno dell’edificio
è sempre più importante: questo da una parte richiede un
sistema di automazione e controllo, dall’altra lascia spazio
alla fantasia su come creare soluzioni innovative, facilmente
realizzabili con la famiglia di prodotti KNX.
Una rete di Professionisti con la “P” maiuscola può
diventare il riferimento per proporre e fare la domotica 2.0.
Follow us on knxpeople.it. «
KNX News 2/2014
News
DALLE AZIENDE KNX ITALIA
ABB
BARBIERI SIEDLE
Nuovo gateway KNX-ENOcean; interoperabilità per un mondo di
flessibilità ed attenzione all’ambiente. La gamma di prodotti ABB KNX
dedicati alla Building automation si amplia con il nuovo gateway
KNX-ENOcean (EG/A 32.2.1), che conferma l’estrema apertura
e interoperabilità delle soluzioni a standard KNX. Un gateway in grado di
integrare pulsanti/interruttori in radiofrequenza EnOcean (ma anche sensori
di presenza e termostati) all’interno di una soluzione completa di building
automation ABB KNX. Lo standard EnOcean mette a disposizione sensori
in radiofrequenza, caratterizzati dall’assenza di batteria: l’energia sufficiente
per la comunicazione tra i dispositivi in radiofrequenza è creata da cambi di
movimento, pressione, luminosità, temperatura o dalle vibrazioni.
Basato sullo standard di comunicazione ISO/IEC 14543-3-10 e disponibile
nella banda 868.3 MHz in Italia e Europa, EnOcean può rappresentare la
soluzione ideale per completare installazioni di building automation a standard
KNX, in tutti i casi in cui le esigenze installative obbligano a non effettuare
opere murarie (per es. pulsanti e sensori installati direttamente su pareti in
vetro, o all’interno di edifici ad alto valore storico/artistico), o laddove si voglia
privilegiare la flessibilità nella progettazione e nell’installazione, per es. per
layout di uffici o open space che cambiano frequentemente nel tempo.
Il gateway KNX-EnOcean prevede il montaggio da parete o soffitto
(installazione sporgente), e permette di gestire potenza del segnale fino
a 30 m da interno (il valore raccomandato è da cinque a dieci metri).
È importante ovviamente prestare attenzione alla presenza di eventuali
ostacoli in metallo che possono schermare il segnale.
Per il gateway è disponibile un Plug-In ETS per aggiungere e configurare
i dispositivi EnOcean; in particolare l’aggiunta di nuovi dispositivi è semplice
con la funzione “Discovery mode”. È possibile aggiungere fino a cinque
dispositivi identici configurabili su ogni singolo canale.
I molteplici vantaggi del gateway ENOcean-KNX sono molteplici:
- 32 canali disponibili per sensori o attuatori (bidirezionali);
- 253 oggetti di comunicazione KNX;
- Programmazione agevole via ETS o i-bus Tool;
- La potenza di ognuno dei 32 canali viene misurata e visualizzata facilmente
tramite i-bus Tool, permettendo una più veloce e più semplice installazione
dei dispositivi, e scelta del loro posizionamento ottimale in funzione della
qualità del segnale ricevuto;
- Non è richiesta alimentazione extra (il gateway viene alimentato
direttamente dal bus KNX).
www.abb.it/knx
Pannello video per Siedle Access IP
Il modello di punta fra i posti Interni cablati è ora disponibile anche per il
sistema Siedle Access IP.
Il pannello video convince per la sua brillante riproduzione delle immagini
su uno schermo di 17,8 cm (7 pollici).
Sotto la superficie si nasconde tuttavia un nuovo sviluppo con interfaccia
di comando autonoma e comando gestuale.
La funzionalità rappresenta il più ampio spettro di prestazioni del sistema
IP Access, ad esempio tramite funzioni di commutazione e di comando
estese.
Il grande monitor funge contemporaneamente da interfaccia di comando
anche con il protocollo KNX.
Aspetto assolutamente peculiare dei pannelli di comunicazione è il
comando gestuale, caratteristica distintiva di smartphone e tablet.
Tuttavia, Siedle rimane fedele al collaudato principio di attivare le funzioni
principali, ossia accettazione di chiamata e apriporta, con tasti meccanici.
Da sempre Siedle dà particolare importanza alle caratteristiche acustiche
e, per questo motivo, ha integrato due altoparlanti per ottenere una
straordinaria qualità audio.
Chiamata dal posto esterno attiva
Immagine live della telecamera del posto esterno, collegamento fonico,
apriporta.
Sistemi di controllo della casa
Attivazione e disattivazione delle funzioni della casa.
www.barbieri-siedle.it
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SEZIONE NEWS
BIG
La supervisione facile e veloce
BIG Studio è un sistema di supervisione ottimale per la ricerca
dell'efficienza energetica. Alcune delle sue principali caratteristiche lo
rendono ideale in ambienti in cui sono presenti più dispositivi e sistemi
da controllare, permettendo la gestione di più fonti energetiche andando
ad ottimizzare tutti i parametri di un impianto attraverso: Profili tariffari,
Consumi elettrici, Consumi termici, Richieste utenti, Piani di manutenzione.
La grande potenza e flessibilità di questo software permettono la
gestione di impianti di grandi dimensioni e con profili tecnologici piuttosto
impegnativi. Alcune delle caratteristiche di BIG Studio lo rendono unico in
sistemi di building automation complessi: Multiimpianto, Multiprotocollo,
Totalmente personalizzabile, Tipi di dato aggiungibili e implementabili
dall'utente, Logiche di controllo personalizzabili, Moduli e gateway
sviluppabili da terzi. Queste caratteristiche rendono BIG Studio il prodotto
ideale per la realizzazione di progetti speciali, in cui la buona base di partenza
e la flessibilità del prodotto rendono facile aggiungere e personalizzare
qualsiasi funzionalità. Attraverso i calendari è possibile seguire il ciclo
produttivo di un'azienda o di un'industria andando ad ottimizzare la gestione
del sistema sulla base di quella che è l'operatività vera e propria di una
struttura. Sono già disponibili decine di calendari predisposti fino al 2050 per
permettere in 30 secondi all'utente di essere produttivo ed energy efficient.
È possibile realizzare scenari e schedulazioni con pochi click, al contrario
degli altri software di supervisione che richiedono lunghi tempi di
configurazione BIG Studio è rapido nelle operazioni di messa in servizio e
ricco di strumenti molto potenti per la velocizzazione delle creazioni delle
interfacce grafiche. Alcune delle caratteristiche principali di BIG Studio sono:
- Gestione di impianti di building e home automation basati su dispositivi
standard KNX e non solo!
- Infrastruttura software realizzata per garantire l'accesso ad ogni tipologia
di dispositivo gestito tramite connessione TCP/IP, per garantire la maggiore
flessibilità nella configurazione del sistema;
- Protocollo di comunicazione aperto basato su standard XML per garantire
la più elevata interoperabilità e integrazione con software esistenti e capacità
di implementare nativamente qualsiasi sistema di domotica e building
automation;
- Possibilità di collegamento contemporaneo a più impianti KNX
geograficamente separati;
- Possibilità di connessione a server BIGStudio precedentemente installati
con conseguente accesso a tutti i dispositivi gestiti da quel server;
- Gestione di tutte le tipologie di sistemi di controllo accessi KNX oggi
presenti sul mercato, anche contemporaneamente presenti sullo stesso
impianto;
- Facilità e velocità nella creazione delle pagine di supervisione, degli scenari,
delle schedulazioni e programmazioni orarie e settimanali;
- Visualizzazione di immagini provenienti da telecamere di rete IP;
- Integrazione di antintrusione, antincendio, sicurezza, illuminazione di
emergenza, multimedia all'interno di un unico sistema di supervisione;
- Integrazione di specifiche funzioni di contabilizzazione energetica all'interno
del sistema;
- Possibilità di integrazione con qualsiasi standard di building automation con
la possibilità di realizzare gateway di conversione tra questi standard
e il protocollo KNX;
- Possibilità di reporting e statistiche indipendente dal protocollo.
Gli strumenti che mette a disposizione BIG Studio permettono di creare la
supervisione di un impianto in tempo 0, al punto che è possibile riuscire
a creare tranquillamente la supervisione di un hotel di 100 camere in meno
di mezz'ora.
www.bigsrl.it
BTICINO
Soluzioni KNX per il controllo dell'intero edificio
L'offerta BTicino-Legrand di automazione è conforme allo standard
internazionale KNX che costituisce la tecnologia più utilizzata per la gestione
intelligente degli edifici ad uso terziario e uffici.
All’interno del catalogo KNX BTicino presenta un’offerta ampia e articolata
di dispostivi di comando coordinati con le sue linee civili.
I comandi KNX BTicino da incasso racchiudono nella dimensione di due
moduli, quattro canali indipendenti completamente programmabili.
Oltre alle tradizionali applicazioni quali controllo luci, controllo tapparelle
e veneziane, gestione scenari, i comandi KNX BTicino offrono innovative
funzioni per tutti gli edifici residenziali e commerciali come la possibilità
di modificare il profilo di funzionamento sulla base di determinati eventi
o condizioni, invio di ordini prioritari di blocco/sblocco, contatori sequenziali,
multi azioni con possibilità di controllare due circuiti con il medesimo
pulsante.
In aggiunta i comandi KNX BTicino incorporano quattro LED RGB
completamente programmabili da ETS, sia nelle modalità di lampeggio che
nei colori, per fornire indicazione di allarmi, stato del sistema, feedback sui
consumi energetici, trasformando questi comandi in una reale interfaccia
di sistema.
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I comandi KNX BTicino sono disponibili in versione con copritasti premontati,
con estetica comando scenari, o copritasti da acquistare separatamente
e sono perfettamente coordinati con l’ampia gamma di estetiche e di finiture
BTicino Livinglight e Axolute, adattandosi a tutti gli ambienti. I comandi
KNX BTicino sono disponibili anch nella versione in vetro, 4 o 8 canali con
l’esteica Axolute, con possibilità di serigrafare icone personalizzate.
www.bticino.it
KNX News 2/2014
NEWS dalle aziende knx italia
SEZIONE NEWS
Domotica Labs
ERGO DESIgn & technology
Nuovo assistente vocale – La domotica ti ascolta e ti parla!
La sfida definitiva della domotica, come di tutte le tecnologie di successo,
è quella di arrivare a porsi alla portata di tutti. Questo vuol dire, da una parte,
ottimizzare i costi, e in tal senso tutti i costruttori hanno operato
e continuano ad operare. Ma vuol dire anche rendere l’uso di questi sistemi
sempre più semplice e accessibile a quante più persone possibile.
Con questo ben chiaro in mente, in Domotica Labs, tutti noi ci impegniamo
per far crescere la nostra piattaforma di supervisione, IKON, anche nella
direzione di una sempre maggiore immediatezza di comprensione
e naturalezza di fruizione. A tale scopo continuiamo a investire per rendere
l’interfaccia grafica sempre più chiara ed accattivante, e per creare nuovi
strumenti che rendano l’uso quotidiano più semplice per il cliente finale.
Il nuovo Assistente Vocale ha rappresentato una grande sfida.
Da oggi diventa possibile interagire con l’impianto domotico semplicemente
parlando o, meglio, “interloquendo”. Non ci siamo accontentati, infatti, di
studiare un meccanismo che consentisse al sistema di ricevere comandi
vocali, magari forzando l’utente a parlare il “robotichese”. Abbiamo invece
lavorato per arrivare a poter capire il parlato naturale.
L’Assistente Vocale, infatti, analizza la frase pronunciata dal cliente usando
il suo lessico di tutti i giorni, alla ricerca delle parole chiave e dei comandi.
Una volta estrapolati questi ultimi, l’Assistente cerca le associazioni con
gli oggetti software presenti nel progetto di supervisione e, trovata la
corrispondenza, esegue quanto richiesto dal cliente. Esso, inoltre, tramite
un motore di sintesi vocale di ultima generazione, è in grado di chiedere,
con voce davvero credibile e fluida, all’utente di ripetere un comando poco
chiaro, oppure ulteriori precisazioni per meglio identificare il comando. Ed
è in grado di fornire le risposte richieste. Sfruttando queste nuove capacità
l’utente potrà chiedere, per esempio: “Qual è la temperatura esterna
oggi?” E sentirsi rispondere: “la temperatura è di 21°C”. Oppure: “Qual
è la produzione del fotovoltaico?” E ricevere in risposta: “La produzione
attuale è di 6 kW”. Da sottolineare, infine, che tutto questo è reso possibile
senza installare sofisticati e costosi sistemi di ascolto ambientale, bensì
semplicemente utilizzando qualsiasi computer portatile, da tavolo,
o a muro, dotato di microfono e casse, e di un browser di ultima
generazione come Google Chrome. In aggiunta possono essere utilizzati
gli ultimi modelli di smartphone e tablet Android e i nuovissimi dispositivi
indossabili con Android WEAR. Stiamo, inoltre, lavorando per la compatibilità
con il mondo Apple iOS. Siamo consapevoli che resta molto da fare per
affinare i meccanismi di funzionamento e perfezionare il sistema ma
crediamo di essere sulla strada giusta per portare la nostra piattaforma di
supervisione a un nuovo livello di fruizione, a vantaggio dell’utente che abita
l’edificio e di tutti i professionisti che cercano, con impegno, di promuovere
e vendere la domotica nella convinzione di offrire soluzioni realmente utili.
www.domoticalabs.com
Nuova interfaccia KNX per
sistemi audio multiroom Sonos
Il gateway Ise smart connect KNX
Sonos è la risposta alla crescente
richiesta di integrazione dei sistemi
multiroom audio su impianti domotici
KNX, emersa dal mercato in questi
ultimi anni.
Un dispositivo da barra DIN che
permette di gestire in modo
bidirezionale il sistema audio Sonos
e di controllare fino a cinque
dispositivi Master e fino a un
massimo di 25 dispositivi Slave
(cinque per ogni Master).
La versatilità della soluzione consiste nel trasformare dispositivi di comando
come tastiere, room controller o panelli touch domotici KNX in dispositivi
per la gestione del sistema Sonos.
La vasta gamma di oggetti di comando e di stato, messi a disposizione
dall’interfaccia, consentono un controllo pressochè totale dell’impianto
audio multiroom. L’oggetto KNX a 14byte, permette di visualizzare i testi
relativi alla canzone (artista, album, titolo) o alla playlist scelta, tramite per
esempio il room controller Corlo.
Ogni tastiera KNX presente nell’impianto può essere usata per la gestione
dei comandi audio (traccia avanti/indietro, play/pause, volume +/-) e richiamo
della playlist importate (fino a 255 tramite oggetto ad 1 byte).
Un esempio di utilizzo è la tastiera capacitiva in vetro TouchMyDesign in
versione da 6/8 tasti + 5 funzioni aggiuntive, ideali per il richiamo di playlist
o di stazioni radio.
L’associazione delle playlist avviene in modo semplice e intuitivo tramite
pagina web.
Il dispositivo contiene una Slot Micro-SD per lo stoccaggio file audio,
fino ad un massimo di 32GB, con la possibilità di diventare un NAS di rete.
In abbinamento con il server Alveo Micro, il gateway Ise KNX Sonos
permette il controllo dell’impianto audio multiroom Sonos abbinato alla
gestione completa dell’impianto KNX.
www.ergosolution.it
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SEZIONE NEWS
GEWISS
HAGER
Regolare i LED con la domotica
Con gli attuatori dimmer KNX per
LED di Gewiss si ottiene una perfetta
regolazione della luminosità di
sorgenti LED.
Gewiss estende la gamma di
dispositivi KNX con gli attuatori
dimmer KNX per LED.
Si tratta di dispositivi a guida DIN,
alimentati in tensione continua, per
la regolazione della luminosità di
faretti LED, strisce LED e Power LED.
La gamma di attuatori GEWISS si
compone di due versioni, disponibili
per sistemi KNX e KNX Easy:
• CVD (controllo a tensione costante)
per la regolazione di strisce RGB[W]
o monocolore;
• CCD (controllo a corrente costante) per la regolazione di LED di potenza
(RGB[W] o monocolore).
Gli attuatori Gewiss sono dotati di quattro LED frontali bicolore per
l’indicazione dello stato di funzionamento delle uscite, di quattro tasti
di comando frontali per il test delle uscite, di un LED rosso per la
segnalazione di eventuali anomalie, di un contatto relè per pilotare la
tensione di rete dell’alimentatore ausiliario dei LED e di quattro canali di
uscita indipendenti.
Questi ultimi permettono la regolazione della luminosità di quattro LED
monocolore oppure di strisce e faretti LED RGB[W], con una corrente
massima per canale di 4A (versioni CVD) o 300mA..700mA (versioni CCD);
il relè per interruzione carico, invece, aumenta il tempo di vita del LED,
togliendone la tensione quando spento.
Gli attuatori vengono alimentati dalla linea BUS dell’impianto domotico
e, grazie alla guida DIN, vengono installati all’interno di quadri elettrici
o scatole di derivazione in applicazioni residenziali e terziarie.
Alcune funzioni avanzate, infine, rendono gli attuatori Gewiss un prodotto
moderno e versatile: accensione/spegnimento con impostazione ritardo,
regolazione relativa o assoluta della luminosità di tipo RGB[W], esecuzione
di sequenze colore preconfigurate (strobo, rainbow, flashing…),
memorizzazione e attivazione di scenari (fino a un massimo di otto).
www.gewiss.com
Nuova gamma di moduli di uscita KNX dedicata al terziario
Hager presenta la più importante novità del 2014 nell’ambito della home
e building automation: la nuova gamma di moduli di uscita KNX dedicata
al terziario, caratterizzata da un nuovo sistema di codifica e da una serie di
funzioni inedite in termini di sicurezza, manutenzione preventiva, gestione
dell’illuminazione, efficienza e controllo energetico. La gamma è composta
da moduli ON/OFF da quattro a dieci canali con portate fino a 16 A anche per
carichi capacitivi e/o con misuratore di corrente. Sono inoltre disponibili moduli
specifici per piccoli motori e dimmer, sia diretti fino a 900W che con comando
1-10V. La maggior parte dei prodotti è a profilo modulare ma sono disponibili
anche alcune versioni ad incasso ad una o due uscite.
Su ogni prodotto di questa nuova gamma sono disponibili le seguenti funzioni
che si aggiungono a quelle normalmente presenti:
• Scenario dinamico: memorizza lo stato delle uscite prima di un determinato
evento. Lo stato può essere quindi richiamato;
• Modulo logico separato: è possibile creare delle operazioni logiche AND/OR
e NOT su ogni modulo in maniera completamente indipendente dalle uscite
del modulo stesso;
• Funzione di lampeggio, utilizzabile, ad esempio, per preavvisi di
spegnimento in luoghi pubblici o segnalazioni di scadenze particolari (es: l’ora
di prenotazione del campo da tennis);
• Blocco oggetti evoluto e blocco integrale con esclusione del comando
manuale frontale;
• Gestione LED stato: in caso di necessità è possibile spegnere i LED
di segnalazione riducendo i consumi energetici sul bus KNX nei casi, ad
esempio, dove non è necessario monitorare visivamente i moduli di comando;
• Fino a tre livelli di allarme priorizzabili in maniera differente;
• Conteggio commutazioni e del numero di ore di funzionamento;
• Diagnostica avanzata: viene segnalato il comportamento anomalo di
contatti che dovrebbero essere aperti (contatti incollati) oppure chiusi (blocco
meccanico relè);
• Diagnostica avanzata: rileva l’assenza di corrente a contatto chiuso. Può
essere utile per segnalare l’apertura volontaria o involontaria di un interruttore
a monte del contatto nei casi dove il contatto alimenta dei sistemi di
sostentamento (irrigazione, ventilazione meccanica forzata, abbeveratori, etc.)
• Diagnostica avanzata: controllo sovraccarico, sovratensione e
surriscaldamento del modulo e frequenza di commutazione elevata (solo per
i moduli dimmer).
Ad integrazione di questa gamma è stato aggiunto anche un nuovo
gateway KNX/Dali caratterizzato da una serie di novità funzionali come
la programmazione off-line con tre modalità di indirizzamento: singolo
dispositivo (fino a 64), misto dispositivo/gruppo (fino a 32) e broadcasting.
A queste si aggiungono: effetti luce complessi (es. RGB), scenari (16),
contaore per ogni singolo dispositivo, gestione lampade emergenza
e funzione di risparmio energetico. La nuova gamma di prodotti KNX
chiamata “Next Generation”, si affianca a quella già presente nell’offerta
di Hager e rappresenta la soluzione ideale per le applicazioni nell’ambito
commerciale e terziario avanzato.
www.hager.it
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KNX News 2/2014
SEZIONE NEWS
NEWS dalle aziende knx italia
SIEMENS
Sinapsi
Regolatori ambiente touch screen
La divisione Building Technologies di Siemens annuncia l’introduzione
del regolatore ambiente RDF800KN che va ad aggiungersi ai modelli
comunicanti su bus KNX già presenti nel portfolio prodotti.
RDF800KN può essere integrato in sistemi di building automation
tramite KNX. Con RDF800KN, Siemens presenta un moderno regolatore
touch screen che combina operazioni intuitive ed efficienza funzionale,
rendendolo particolarmente adatto alle applicazioni in ambito residenziale
e alberghiero.
Grazie alla comunicazione su bus KNX può essere facilmente integrato
in sistemi di automazioni quali Desigo, Synco e dispositivi della serie
GAMMA di Siemens, oltre che ad altri sistemi di terze parti certificati KNX.
Inoltre, grazie al web server OZW772, gli utenti possono accedere
ai regolatori da remoto con un collegamento internet e monitorare
o modificare impostazioni e dati dell’impianto.
Durante il funzionamento, RDF800KN scambia informazioni su bus relative
alla richiesta energetica (caldo e/o freddo) ottimizzando così i consumi
e innalzando il grado di comfort.
È possibile inviare/ricevere dati relativi ai setpoint, programmi orari,
richiesta di calore o di raffreddamento, allarmi e interblocchi di
funzionamento. I regolatori prevedono anche due ingressi multifunzione
ai quali è possibile collegare ad esempio un sensore di presenza persone
e un contatto finestra che automaticamente disattivano il funzionamento
con finestra aperta o se la camera è vuota (funzionalità ideali per una
camera di albergo).
Le applicazioni sono pre-caricate e supportano tutti i tipici impianti di
regolazione per fan coil, riscaldamento/raffreddamento e pompe di calore;
la selezione avviene tramite dip switch a bordo del regolatore oppure
direttamente tramite ACS700 o ETS.
Allo stesso modo è poi possibile procedere alla personalizzazione dei
parametri di regolazione e delle caratteristiche dell’impianto (es. modalità
di funzionamento del ventilatore, tipologia e numero delle uscite di
regolazione, banda proporzionale, tempo integrale, tipologia degli ingressi
multifunzione, ecc.).
RDF800KN, oltre ad essere tecnologicamente all’avanguardia, si presenta
con un design fine ed elegante ed è predisposto per un montaggio a semi
incasso in scatole di derivazione rotonde o quadrate.
www.siemens.it/prodottihvac
Equobox Soluzione Manager
EQUOBOX è la soluzione semplice per la contabilizzazione presentata da
Sinapsi. È lo strumento per Energy Manager, Amministratori di condominio,
Facility Manager, Utilities, in grado di contabilizzare l'energia e le risorse di
un edificio, consentendone la ripartizione dei costi di esercizio in conformità
alla norma UNI 10200.
EQUOBOX ha un’architettura modulare e scalare ed è costituito da
dispositivi in grado di raccogliere dati di misura in campo, comunicando
con i più diffusi protocolli standard presenti sul mercato, quali M-Bus, KNX,
ZigBee, ModBus. È disponibile nelle soluzioni, BASIC, SMART, MASTER,
MANAGER e CLOUD, basate sulla combinazione dei dispositivi LEVEL
CONVERTER, RTU, CPU, ETA SERVER. La sua modularità e flessibilità lo
rendono compatibile con le più diverse situazioni impiantistiche.
La soluzione MANAGER è basata su EQUOBOX ETA SERVER, supervisore
web di nuova generazione per edifici intelligenti basati sullo standard KNX.
L’interfaccia web integrata consente l’analisi grafica dei dati di consumo e la
definizione logiche di efficienza energetica attuabili via KNX.
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Caratteristiche generali
Sistema multipiattaforma
Gestito da qualunque dispositivo e sistema operativo, sia in rete locale sia
attraverso Internet. Disponibili APP dedicate che migliorano l’esperienza
di gestione di EQUOBOX ETA SERVER, scaricabili gratuitamente da
ITUNES APP STORE e GOOGLE PLAY. Può essere gestito da un numero
potenzialmente illimitato di client, senza necessità di licenze aggiuntive.
Altamente personalizzabile
Possibilità di personalizzare l’interfaccia del proprio ambiente domotico;
Controllo grafico di immagini, sfondi, icone, senza nessuna conoscenza
HTML o di programmazione; Librerie grafiche e di funzionalità messe a
disposizione di Web designer e sviluppatori per la creazione e condivisione
di illimitate soluzioni.
Semplice e veloce da configurare
Pannello di amministrazione facile e intuitivo per configurare e
personalizzare la supervisione di un impianto domotico anche complesso;
Funzione di datalogging integrata.
Flessibile e Modulare
Possibile gestione per l’utente di tutte le funzionalità di un impianto
domotico (logiche, scenari, eventi, orologi). Tramite moduli opzionali
e accessori hw consente la gestione integrata di sistemi di antintrusione,
TVCC, audio/video, comunicazione mobile e VOIP.
Integrazione gestione consumi
Tramite chiamate HTTP consente l’integrazione con varie RTU del sistema
EQUOBOX, per poter acquisire informazioni da diversi bus di campo.
Interfaccia webserver
Interfaccia web personalizzabile; Comunicazione con RTU per acquisizione
dati da contatori ModBus / M-Bus tramite connessione LAN; Gestione
integrata sistemi di terzi (antifurto, videosorveglianza, videocitofonia, audio/
video..); Multipiattaforma (browser web, Apple, Android); Supervisione
domotica integrata (illuminazione, scenari, clima, serramenti, sicurezza,
energia, comunicazione).
www.sinapsitech.it
SEZIONE NEWS
Theben
Vimar
theServa: semplice comando delle luci, delle veneziane
e del clima tramite smartphone e tablet
Gli smartphone e i tablet PC hanno un posto fisso nella nostra vita
quotidiana. Con la visualizzazione KNX theServaS110 di Theben è possibile
realizzare semplicemente le impostazioni di luce, protezione solare
e climatiche nello Smart Home tramite l’app e richiamare i dati di consumo
importanti. Per theservaS110 non ci sono limiti per il numero di indirizzi di
gruppo KNX e per il numero degli apparecchi smatphone/tablet utilizzati.
È così facile: l’integratore di sistema KNX installa il server e configura
le impostazioni. Dopo il download dell’app gratuita iOS o Android e la
registrazione al server, tutte le impostazioni vengono trasmesse allo
smartphone o al tablet. Dato che sul server sono memorizzati solo indirizzi
di gruppo KNX, la parte grafica non è trasmessa, i dati appaiono quasi in
tempo reale sullo schermo. Anche le nuove impostazioni hanno effetto
senza un ritardo percettibile.
Questo e molto altro viene offerto da S110 di Theben:
• Rappresentazione grafica dei consumi di energia attuali;
• Spegnimento automatico delle utenze con superamento dei valori di soglia;
• Gestione termoregolazione e lettura dati;
• Comoda miscelazione dei colori dei LED RGB dalla rotella di selezione;
• Libera composizione di programmi individuali tramite moduli logici,
delle scene e delle sequenze;
• Creazione di un programma orario tramite funzione dell’interruttore orario;
• Integrazione dei dati e delle previsioni meteo attuali tramite stazioni
meteorologiche come Theben Meteodata 140 KNX o Meteodata 139 KNX;
• Integrazione della telecamera IP;
• Gestione allarme con avviso via SMS automatico (solo su iPad).
www.theben.it
Well-contact Plus è il sistema di building automation sviluppato da Vimar
in perfetto coordinamento estetico con le serie civili Eikon, Arké e Plana
e progettato per garantire il controllo, il comfort, l’efficienza energetica e la
sicurezza in qualsiasi tipo di edifico. Anche il più esclusivo, grazie ai comandi
Eikon Tactil posizionati sotto una superficie touch in vetro.
Che si tratti di un ufficio, di un albergo, di un negozio o di una palestra,
questo sistema unico di automazione sviluppato su standard KNX è la
soluzione che permette di programmare, coordinare e supervisionare
tutte le funzioni presenti: dall’illuminazione al controllo degli accessi,
dalla supervisione dei consumi al dialogo con altri dispositivi già presenti
all’interno della struttura.
Il sistema permette la gestione centralizzata di qualsiasi funzione.
Alzare e abbassare tende o tapparelle, impostare il clima, dosare
l’illuminazione, controllare gli accessi, ma anche visionare le immagini
delle telecamere a circuito chiuso. Tutto da un unico punto. Il controllo
centralizzato è infatti garantito dai comandi KNX o dagli eleganti touch
screen, caratterizzati da display Full Flat di diverse dimensioni che,
attraverso icone intuitive, consentono la supervisione di ogni singolo
ambiente o dell’intero edificio.
L’efficienza energetica e la sicurezza sono assicurate dall’integrazione totale
degli impianti, che consente di ottenere vantaggi concreti evitando inutili
sprechi e aumentando il benessere. Il clima è controllabile centralmente
e si può attivare o disattivare in base alla presenza di persone o dell’apertura
o meno di una finestra. Una nuova gamma di termostati KNX consente di
regolare la temperatura della camera assicurando un comfort su misura.
Mentre rivelatori di presenza fanno sì che la luce si accenda solo in caso
di effettiva presenza di persone. La sicurezza infine è garantita da lettori di
card a transponder che consentono l’accesso a determinate aree o ambienti
solo alle persone autorizzate e dal sistema di videosorveglianza, in grado di
vigilare sull’intera struttura.
Il sistema di building automation Well-contact Plus può essere
supervisionato via PC grazie a Well-contact Suite: cinque diversi applicativi
software per gestire e supervisionare l’intero edificio a seconda delle
esigenze della struttura. Facilmente configurabili e installabili,
i software Well-contact Suite sono dotati di un’interfaccia utente intuitiva
e completamente personalizzabile e consentono di svolgere diverse
funzioni, come ad esempio supervisionare l’intero impianto e, attraverso
una planimetria fotografica, il singolo ambiente; gestire le prenotazioni
delle camere e le anagrafiche clienti nel caso di strutture alberghiere;
programmare le tessere di accesso; salvare e visualizzare lo storico degli
accessi; interfacciarsi con i più diffusi gestionali; visualizzare allarmi
e richieste; programmare e gestire scenari ed eventi.
www.vimar.com
24 »
KNX News 2/2014
KNX News è un’iniziativa dell’Associazione KNX Italia
Anno 4° N. 2/2014
Semestrale
Coordinamento editoriale
Connessioni
Contributi
KNX Italia
Grafica
Connessioni / Federica Capoduri
Stampa
Cartografica Toscana
www.cartograficatoscana.com
KNX Italia
Viale Lancetti, 43 – 20158 – Milano
Tel. +39 02 34533044 - Fax +39 02 34533140
segreteria@knx.it
Connessioni Srl
Viale del Poggio Imperiale, 46/a - 50125 - Firenze
Tel. +39 055 0139650 - Fax +39 055 0139653
info@connessioni.biz
Struttura operativa KNX Italia
Sono organi dell’Associazione:
Assemblea
Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo di KNX Italia è eletto, tra i membri di
Cat. “A”, “B”, “C” e “D”, dall’Assemblea dei soci e definisce
le linee strategiche dell’associazione, fondamentali per
l’indirizzamento delle attività del gruppo marketing, tecnico
e formazione. Il Consiglio Direttivo è investito di tutti i più ampi
poteri per l’amministrazione dell’associazione e per
il raggiungimento dei fini statutari.
Consiglio Direttivo di KNX Italia
ABB Sace » Ing. Claudio Brazzola
Barbieri Siedle » Sig. Hugo Barbieri
Domoticalabs » Ing. Claudio Caldera
BTicino » Ing. Ernesto Santini
Gewiss » Sig. Stefano Dionigi
Hager » Dott. Luca Biancolin
Siemens » Ing. Giampiero Forte
Sinapsi » Ing. Massimo Valerii / Presidente
Theben » Sig. Carlo Baragetti
Vimar » Ing. Giovanni Gambin / Vice Presidente
Coordinatori delle attività dei gruppi
Ing. Michele Pandolfi » Gewiss SpA / Coordinatore marketing
Ing. Renato Ricci » Siemens SpA / Coordinatore formazione
Ing. Maurizio Vettorato » Abb SpA / Coordinatore tecnico
Segretario
Ing. Filomena d’Arcangelo