Corriere Avis Torino

Il sindaco premia
Tutti al Nazionale!
La donazione in differita
La Voce di Avis
Gita a Parigi
2° Edizione PedalAvis
www.avistorino.it
N. 2 - Giugno Luglio Agosto 2014 - Sped. in abb. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Torino - A cura dell’Avis Comunale di Torino
via Piacenza, 7 - 10127 Torino - Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord - L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate.
BUTTATI A PESCE
dona il sangue
SOMMARIO
3
27
4
Ritorno alle origini
di Sandro Fisso
Statistica
28
5
Le donazioni
29
Il sindaco premia
di Graziano Cestino
Forum giovani
del Gruppo Giovani
Libera contro l’ingiustizia
di Enrico Fontana
Novità dal mondo Avis
30
6-8
10-11
12
13
14-15
16
17
18
19
20
22
24
25
26
Assemblea Nazionale
di Giorgio Groppo
Memorandum donatore
Donatori responsabili
di Renato Lecca
Cottolengo
di Damaride e Franco Gilardi
PedalAvis 2014
del Gruppo Giovani
News dal mondo giovani
del Gruppo Giovani
LVIA per l’Africa
fonte www.lvia.it
Il mondo Masters
fonte www.atleticatorino.it
Campionati italiani di sci
di Roberto Calcagno
Avis Gruppo Poste
di Agostino Cammarrata
31
33
34-35
36
37
38-39
40-41
42
43
44-45
46-47
I campioni delle bocce
di Giovanni Borgogno
La città a portata di pedale
di Giulia Maria Bouguiè
Miti da sfatare
di M. Boccaletti e A. Genitori
Avis Scuola
La voce di Avis
di Claudio Lupica
Gita a Parigi
di Anna Maria Terranova
Eventi a Torino
di Daniele Marini
Associazioni
Guerrilla gardening
fonte guerrillagardening.it
Passione fotografia
di Giorgio Debernardi
Dialetto
di Michele Bonavero
Cosplay
di Giulia Maria Bouquiè
Storia Minore
di Renzo Rossotti
Avis Cultura
di Angelo Mistrangelo
Anagrafe Avisina
Per la pubblicazione degli articoli
sul prossimo numero il materiale deve
essere inoltrato entro
e non oltre il 20 agosto 2014
all’indirizzo corriereavis@avistorino.it .
Corriere Avis Torino
Direttore responsabile
Alessandro Fisso
Caporedattore
Graziano Cestino
Redazione
Giulia Maria Bouquiè
Giorgio Debernardi
Franco Gilardi
Renato Lecca
Maurizio Macchi
Damaride Moccia
Con la collaborazione
del consiglio direttivo dell’Avis
Comunale di Torino, dei responsabili
dei gruppi anziani, giovani, aziendali e
del CCS (Centro Culturale Sportivo
“Luciano Penna”) e della Commissione
Avis Scuola.
Direzione, redazione e amministrazione
10127 Torino, via Piacenza 7
Tel. (011) 613.341
Numero verde 800.265.508
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Conti correnti postali:
- Avis Comunale Torino 26146100
- Fondo Solidarietà Avis 27891100
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Stampa
Arti Grafiche Cuneo
12100 Madonna dell’Olmo (CN)
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Registrato dalla Ulrich’s International
Periodicals Directory
di New Providence, N.J. (USA)
Editoriale
3
Ritorno
alle origini
I
l 22 febbraio si è svolta l’annuale
assemblea dell’Avis Comunale
di Torino come prescritto da statuto e regolamento associativo.
La partecipazione è stata scarsa e
dovuta anche agli incontri di “gruppo” che solitamente precedono la
convocazione dell’assemblea. Alla
Comunale di Torino, ad esempio,
fanno capo i gruppi anziani, giovani, addetti alla promozione avisina
nelle scuole e nelle aziende, e quanti
svolgono le più umili ma indispensabili attività che permettono alla
stessa attività associativa di svolgere
i propri compiti e possibilmente di
progredire, aumentando il numero
degli iscritti e le donazioni effettuate. Chi partecipa alla riunione del
suo gruppo e sceglie chi e quanto a
nome del gruppo presenterà all’assemblea può anche decidere di non
prenderne parte.
Nella relazione del Consiglio Direttivo, fatta dal Presidente in carica Graziano Cestino, uno dei punti
su cui si sono incentrati i successivi
interventi dei partecipanti è stata la
richiesta di “prepararci ad un modo
di donare: in futuro - ha proseguito
il Presidente - avverranno cambiamenti che dovranno essere affrontati anche con sacrificio”. Cambierà la
prima donazione che sarà sostituita
dalla effettuazione di una serie di
esami che porterà a meglio giudicare
l’idoneità del futuro donatore a cedere il proprio sangue se e quando
ce ne sarà necessità. Cioè quando i
Centri trasfusionali pertinenti avranno richiesta di sangue o suoi derivati
come quelli riscontrati nel donatore.
Quindi sarà una trasfusione “mirata”, cioè secondo gruppi sanguigni
e fattore Rh necessari e richiesti dal
Centro trasfusionale pertinente.
La storia della trasfusione di sangue
nasce praticamente nel 1914, anno
in cui Hustin, professore alla Libera
Università di Bruxelles, applicò per
la prima volta alla trasfusione la pro-
prietà anticoagulante del citrato di
sodio, sostanza dimostratasi innocua
per l’uomo e che viene tuttora impiegata e che consente l’utilizzazione
del sangue sino ad almeno 14 giorni
dal prelievo.
Dopo la scoperta del sistema A B
0, che distingue in quattro gruppi il
sangue umano, e quella successiva
(1940) del fattore Rh, che può essere
presente nell’85% dei casi e assente
nell’altro 15%, sono state registrate
molte altre caratteristiche che diversificano un tipo di sangue dagli
altri. Gli scienziati continuano il loro
lavoro cercando di individuarne il
maggior numero possibile.
Ai ragazzi delle elementari gli insegnanti fanno comprendere, di solito
con esempi anche banali ma percepibili da tutti, il perchè sorge sempre
nel corpo umano una reazione per
una semplice puntura di un insetto o di una spina. Dopo l’avvenuta
puntura tutti abbiamo osservato l’insorgere quanto meno di un arrossamento attorno alla puntura stessa.
Che cosa significa questo arrossamento? Anche i ragazzi delle elementari lo hanno compreso quando l’insegnante ha loro spiegato la
reazione dell’organismo umano che
tenta di espellere ciò che l’insetto o la
spina hanno rilasciato con la puntura. Quindi tutti sappiamo che se nel
nostro organismo entra una sostanza
diversa da quelle già presenti si inizia
un’azione di rigetto. Che vale anche
quando viene effettuata una trasfusione di sangue che non sia completamente uguale a quello del ricevente.
In teoria un sangue di gruppo 0, Rh
negativo, potrebbe essere trasfuso
a creature di gruppo diverso, mentre chi ha il gruppo AB Rh positivo
potrebbe ricevere sangue di qualsiasi altro gruppo. Ma purtroppo non
è così. Se in attesa di conoscere il
gruppo sanguigno del ricevente il
medico incaricato decide di somministrare una unità (massimo 450 cc)
di sangue di gruppo 0, Rh negativo,
il ricevente avrà comunque qualche
reazione salvo che abbia l’identico
gruppo del donatore (non solo per
il sistema A B 0 ma per i numerosissimi “sottogruppi” identificati con
molte altre lettere dell’alfabeto).
Quindi in caso di necessità gli addetti alla chiamata per donazioni dovranno ricercare donatrici o donatori
dello stesso gruppo del ricevente.
Ogni Centro Trasfusionale mantiene nei propri frigoriferi un certo numero di sacche di sangue o derivati,
pronti per essere trasfusi in soggetti
con uguale gruppo ed Rh. In caso
contrario spetterà al medico decidere l’eventuale utilizzo di una unità di
gruppo 0 con Rh negativo, rischiando comunque un eventuale rigetto.
In pratica l’utilizzo dei donatori
volontari verrà effettuato come era
fatto agli albori della pratica trasfusionale: cioè con donazioni mirate.
Quando esistevano solo le donazioni
“dirette”, cioè da braccio a braccio, il
donatore che affiancava il ricevente
doveva essere di gruppo il più compatibile possibile con il suo sangue.
Il che sarà ottenibile solo con una
grande presenza di donatori.
Sandro Fisso
Il Presidente
Onorario
Sandro Fisso
4
Statistica
Dove e quando donare
Le donazioni
nei prossimi mesi
L
e donazioni che si possono
effettuare si suddividono in:
• donazioni di sangue intero
effettuabili ad intervalli di almeno 90
giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile:
• di solo plasma in “aferesi” ad intervalli stabiliti dai medici e a volte anche inferiori a quelli previsti
per il sangue intero;
• di piastrine, in aferesi, ad intervalli
stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di
due “prodotti” già separati all’atto
del prelievo: plasma e sangue intero,
oppure plasma e piastrine.
In ogni caso, purché preceduta da
visite mediche appropriate, tutti i
tipi di donazione sono eseguiti con
aghi ed accessori monouso, cioè
utilizzati una sola volta e poi eliminati, e non arrecano alcun danno al
donatore. Ogni anno l’Avis premia i
propri associati che hanno raggiunto
il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenza all’Avis previste
dal regolamento associativo. Le donazioni di sangue intero si possono
effettuare, senza prenotazione, tutti
i giorni feriali e festivi esclusi Natale
e Capodanno:
• presso la sede di via Piacenza 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite;
• presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32
biglietto suburbano e ampia
disponibilità di parcheggio) con i
seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45;
festivi 8 - 11,45.
Tutti i giorni feriali, anche presso il
Centro Trasfusionale dell’ospedale
OIRM S. Anna, di via Baiardi 43 dal-
le 8 alle 12 (sabato escluso) e presso
l’ospedale Maria Vittoria, ingresso
via Medail 1, con orario: dal lunedì
al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed il
sabato dalle 8,30 alle 10,30.
Per le prime donazioni presentarsi
entro le 10,45. Sulle autoemoteche
dell’Avis torinese donazioni e visite
si possono effettuare:
• nei soli giorni feriali
in piazza del Donatore di sangue (ex
Largo Gottardo), davanti all’ospedale
Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45;
a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle
11,45, solo il venerdì; a Porta Susa,
in piazza XVIII Dicembre, dalle
7,45 alle 11,45;
nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli, dalle 7,45 alle 11,45.
Le domeniche con orario dalle 8,30
alle 11,30 davanti alle chiese.
Date e Prelievi
6 luglio 2014
Nostra Signora della Salute,
Piazza Vittoria / Via Vibò
Santa Rita, Piazza Santa Rita
13 luglio 2014
La Pentecoste,
via Filadelfia 237/11
Santa Croce,
Piazza Fontanesi
20 luglio 2014
San Benedetto Abate
Via Delleani, 24
27 luglio 2014
Cesana
29 luglio 2014
Cantoira
30 luglio 2014
Sauze D’Oulx
7 settembre 2014
Gesù Nazareno, via Duchessa
Jolanda / Palmieri
San Sebastiano da Siena, via
San Bernardino 11
14 settembre 2014
Madonna della Divina
Provvidenza, via A. di
Bernezzo 44
San Giuseppe Lavoratore,
corso Vercelli 206
21 settembre 2014
San Giuseppe Cottolengo,
corso Potenza 130
San Pellegrino Laziosi, corso
Racconigi 24
28 settembre 2014
Madonna del Pilone, corso
Casale 195
PRELIEVI ESTIVI
orario 8 - 11,30
3 agosto 2014
Bardonecchia
4 agosto 2014
Viù
5 agosto 2014
Ala di Stura
6 agosto 2014
Pessinetto
7 agosto 2014
Chiomonte
8 agosto 2014
Sauze D’Oulx
10 agosto 2014
Bardonecchia
16 agosto 2014
Giaveno
20 agosto 2014
Oulx
23 agosto 2014
Ceres
24 agosto 2014
Rorà (Luserna S. Giovanni)
Chialamberto
5
6
Vita associativa
Il sindaco premia
18 Marzo 2014
In alto:
I Donatori presenti
alla premiazione
In basso:
il Presidente
Graziano Cestino
con il Sindaco
Piero Fassino
I
l sindaco ha accolto i donatori
Avis nella Sala Rossa, ringraziandoli anche a nome della
città di Torino per il loro gesto altruistico e sopratutto anonimo.
In una società dove molti si attendono sempre un grazie e non solo,
per ciò che si compie i donatori di
sangue ha proseguito ancora il sindaco non conoscono neppure chi
beneficerà del loro dono, ma continuano a donare per un grande
senso civico. Si sentono responsabili di poter collaborare ed essere a
disposizione di chi necessita di un
aiuto particolare.
Scorrendo l’elenco dei premiati si
può osservare quante volte questi
nostri cittadini hanno collaborato
oltre che con la bravura dei medici a riportare vita e serenità in
molte famiglie.
Per la città di Torino siete un esempio di cittadini che contribuiscono
a renderla sempre più solidale anche sulla scia dei Santi sociali.
Impegni mi impediscono, ha concluso il Sindaco, di restare presente e premiarvi tutti, ma ancora un
sentito grazie.
Vengono premiati i donatori con
maggior numero di donazioni, gli
altri sono stati premiati dal Presidente del Consiglio Comunale,
l’Ing. Giovanni Maria Ferraris.
C
ome Presidente Avis
Torino, rivolgo un particolare ringraziamento
al Sigor Sindaco On. Fassino,
al Presidente del Consiglio ed
all’intero Consiglio Comunale
per aver accettato con entusiasmo questo incontro con i donatori Avis che hanno compiuto
oltre 120 donazioni.
Signor Sindaco, questi volontari,
oso affermare che sono o sono
stati, perché parecchi hanno superato il limite di età fissato dalla legge che permette di donare,
le colonne dell’Associazione.
Nell’arco di 85 anni, quest’anno
festeggeremo questo anniversario ed a questa manifestazione,
sarebbe molto gradita la presenza del Signor Sindaco, la nostra
sezione torinese è diventata la
più grande d’Italia, con i suoi
32.000 donatori. Nel 2013
i donatori Avis hanno donato circa 60.000 sacche di
sangue.
Questi volontari hanno assicurato sempre il sangue o
il plasma necessario, non
solo agli ospedali cittadini,
per le urgenze, per i trapianti, per gli ustionati, ma
hanno garantito le richieste
di invio in altre regioni ita-
liane: in Sardegna per i talassemici, al Policlinico Gemelli di
Roma, al Cardarelli di Napoli, al
Policlinico di Messina…
Siamo lieti che oggi Lei, Signor
Sindaco, consegni, a nome della
città, un attestato di benemerenza per l’offerta anonima e gratuita di un farmaco salvavita che
ha permesso a molti di rimanere
in vita ed ad altri di continuare
a lottare.
Grazie Signor Sindaco, grazie a
voi avisini.
Permettetemi un saluto e un
grazie al nostro Presidente Onorario Rag. Sandro Fisso, che per
oltre 50 anni, con competenza, professionalità e soprattutto
serietà, ha saputo guidare, trasmettere e concretizzare la parola solidarietà.
Graziano Cestino
Vita associativa
Elenco dei donatori premiati
Elenco in ordine alfabetico con il relativo numero di donazioni.
ABRARDI GIANCARLO 139
ACTIS GIUSEPPE 124
AGAGLIATE RENATO 128
AGUIARI DANIELA 130
AIME TERESIO 124
ALBARELLO ANGELO 161
ANGILLETTA CLAUDIO 124
ANGILLETTA PIERO 139
ARDUINO VINCENZO 146
ASSANDRO ROMOLO 150
ATZENI FRANCESCO 133
BACCI GIORGIO 129
BARBA CARLO 127
BARBERO CESARE
GIOVANNI LUIGI 147
BARTOLINI DARIO 153
BERNARDINI ORLANDO 122
BERTOLDO ALBERTO 146
BERTOLIN FLAVIO 138
BERTOLINO GIUSEPPE 146
BERTOLO CARLO 162
BINOTTO ANTONIO 125
BIROLO SIMONE 166
BOERO GIUSEPPE 139
BONINI ALBERTO 127
BORRIONE ENRICO 140
BORTOLAN GIAMPAOLO 144
BOSCO NADIA 120
BRACCO EGIDIO 160
BRUSASCHETTO CLAUDIO 121
BUCCOLIERO GIANCARLO 120
BUCZKOWSKY LORIS 136
CADDIA PAOLO 133
CALVANO BENITO 124
CALVANO VITTORIO 142
CAPUTO CARLO 128
CARLASSARA ADRIANO 127
CARTA PIER GIOVANNI 165
CASADEI GIOVANNI 125
CASETTA ALDO FRANCO 129
CASSARDO GIAN MICHELE 151
CECCHIN CLAUDIO 153
CELEGHIN PAOLO 124
CHIAPASCO MARIO 136
CHIAPUSSO GIORGIO 140
CIANCHETTI GIOVANNI 174
CICIRIELLO NICOLA 121
CODNIK GIANFRANCO 138
COMELLI FRANCO 132
COMUNE ALESSANDRO 149
CRAVERO BRUNO 132
CURLETTI GIOVANNI 130
DAGHERO ADRIANO 153
DAGHERO LORENZO 160
DAMIAN ENRICO 120
DAVIE’ GIORGIO 126
DE LORENZO MICHELE 127
DEBERNARDIS DANIELE 132
DEFEDELE PIETRO 187
DELFINO PAOLO 131
DEROSSI MARIO 144
DI CAMPLI LIBORIO 123
DI COSOLA VINCENZO 123
EVOLA GIUSEPPE 134
FONTANA GIUSEPPE 159
FORGIONE LUIGI 123
FRAU MARIO 127
GARABUGGIO DAVIDE 177
GARBI MAURO 145
GARINO ALBERTO 131
GAUZELLINO PIERO 180
GEROSA LUIGI 161
GIGLIARANO ALESSANDRO 128
GILMOZZI GIORGIO 147
GIOVETTI GIOVANNI 128
GIRAUDO GIOVANNI
BATTISTA 148
GIUSSANI MASSIMO 179
GRANATA ANTONIO 120
GRECO GIUSEPPE 133
INDELICATO EDOARDO 152
IORIO ANTONIO 120
JACOB RICCARDO 123
LA MATTINA STEFANO 127
LEVRATTI GIULIANO 139
MACALUSO ANTONIO 120
MAFFIONE MAURO 120
MARCHELLI ALFREDO 133
MARCHISIO GIANPIERO 122
MARSERO MICHELE 136
MASANTE BRUNO 150
MAZZUCCO FRANCO 137
MILANA MARIO 126
MINSENTI ANDREA 157
MOLINO EUGENIO 141
MORETTI GIUSEPPE 121
MORGUTTI GIORGIO 133
NEGRO PIERO 121
OLOCCO NELLO 138
OMEGNA CARLO 120
PACE RAFFAELE 132
PASCUZZO MARIO 122
PELLICCIONI SERGIO 134
PERONO CACCIAFUOCO
SERGIO 128
PETRELLA ENRICO 125
PIERINI WALTER 129
PIOVANO FRANCO 129
PONSAT VINCENZO 120
POPULIN LINO 131
PORRINO GIOVANNI 128
PORRINO SERGIO 147
POZZI GIAN LUIGI 120
RECLUTA LIVIO 129
RINAUDO RENATO 133
ROBINO MARIO 145
ROCCHIETTI GIORGIO 138
ROMBOLI STEFANO 128
RONDANO ENRICO 123
SAFFIRIO ELIO 128
SALERI DANIELE 128
SANTELLA ERMETE 130
SCALCO IDELMA 126
SCLERANDI FERRUCCIO 164
STRATTA BRUNO 134
TIBERI FRANCESCO 136
TOMBA VALTER 131
TORASSO ENZO CARLO
PIERO 121
UGHETTO GIACOMO 134
ULLIO MAURIZIO 130
VALTINGOJER OSCAR
ERMANNO 167
VERDINO PIERO 136
VIALE ALFREDO 135
VIANO CESARE 248
VIGNA MICHELE 122
ZANCHETTA MARIO 143
ZIGNIN SERGIO 121
Lo sapevi?
• Tra una donazione di
sangue e l’altra devono
intercorrere minimo
90 giorni.
7
8
Vita associativa
Alcune foto della giornata
Le foto della
giornata
si possono visionare
e scaricare
dal nostro sito:
www.avistorino.it
ANCHE QUEST’ANNO RITORNA L’INIZIATIVA MOLTO APPREZZATA
DAI NOSTRI DONATORI:
10 Vita associativa
Emozione, passione
e motivazione
S
A lato e sotto:
alcuni
rappresentati del
Gruppo Giovani
presenti al Forum
ono tante ed impossibili le
emozioni vissute durante
il Forum giovani a Roma.
Sia per chi le vive come prima
esperienza, ma ancor più chi, con
qualche anno in più sulle spalle,
rimane positivamente colpito dalla forte motivazione presente tra i
giovani. Ma soprattutto parliamo
di grandi numeri visto che eravamo in 400 con provenienza da
tutta l’Italia! Gli adulti possono
offrire stimoli di crescita rispetto
alle capacità delle nuove generazioni, ma spetta poi ai giovani
saper cogliere l’attimo fuggente
e trasformare in un dono verso il
prossimo quanto ricevuto in eredità dai predecessori. Dopo l’interessante intervento dei relatori,
la chiassosa cena ed il divertente
e colorato flash mob della giornata di sabato, la domenica mattina
i giovani accorsi al Forum sono
stati impegnati nei vari gruppi di
lavoro a cui erano state assegnate
tematiche ed argomenti di interesse associativo.
Tra le varie tematiche trattate si
è discusso del concetto: “Motivazione”. E’ indispensabile che
le esigenze dei singoli diventino
importanti reciprocamente all’interno di un gruppo e della collettività. Sovente la famiglia e le
amicizie sono i principali promo-
tori propagandistici. Il valore del
dono del sangue viene tramandato
da chi ha già avuto questa esperienza, altre volte la testimonianza
può partire da un estraneo che con
il proprio racconto riesce ad avvicinare altre persone a questo gesto.
Un altro gruppo ha analizzato:
“Radio Sivà”, progetto di radio
interattiva via internet nata come
un sogno e realizzata nelle fila
della Consulta Nazionale Giovani. La radio propone una programmazione musicale che spazia
dai classici e sempreverdi anni ’70
e ’80 fino ai giorni nostri curando
nella scelta dei brani, testi che non
incitano alla violenza o alla discriminazione politica e/o razziale.
Radio Sivà sarà presto disponibile
anche in modalità FM; nel frattempo è accessibile a tutti all’indirizzo www.radiosiva.it dove è
anche possibile leggere le ultime
notizie dell’Associazione, avvenimenti rilevanti ed interagire con
il team di sviluppo.
Un ulteriore gruppo ha svol-
to delle interviste per strada, sul
tema “Avis, conoscenza dell’Associazione e dono del sangue”, ci si
è immersi nella realtà di una periferia della capitale e in due ore di
lavoro siamo riusciti a completare
qualche intervista. Abbiamo raccolto testimonianze di persone
con varie fasce d’età, dalle giovani
turiste tedesche alla persona anziana. Al termine della mattinata,
ci siamo resi conto che sensibilizzare i giovani al tema della donazione non è un compito semplice, ma con il nostro impegno, la
nostra voglia di metterci in gioco,
la coesione, riusciremo a coinvolgere anche le nuove generazioni a
queste tematiche.
Questi due giorni di confronto, conoscenza e motivazione ci
hanno lasciato veramente un segno toccante nel cuore, ringraziamo ancora il Gruppo Giovani
di Roma per il benvenuto, l’accoglienza e la simpatia che ci hanno
dimostrato. Grazie!
Il Direttivo Gruppo Giovani
Vita associativa
11
Quattrocento
volontari al Forum
A
l Forum Nazionale AVIS Giovani dal titolo “MotivAzione: dalla
scelta del dono all’impegno associativo”, tenuto il week-end del
15 e 16 marzo, erano ben 400 le ragazze e i ragazzi che vi hanno
preso parte.
Presenze da record per l’ormai tradizionale appuntamento annuale promosso dalla Consulta Nazionale AVIS Giovani e incentrato quest’anno
sul tema “MotivAzione: dalla scelta del dono all’impegno associativo”.
Sono intervenuti i relatori Enrico Carosio, formatore e docente universitario, Francesca Calò, ricercatrice del CERGAS (Centro Ricerche
sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi, il prof. Andrea Volterrani, docente di Comunicazione Sociale e
delle Organizzazioni Non Profit all’Università di Tor Vergata, e il Presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni.
Tanti i momenti di confronto e i laboratori che hanno permesso ai partecipanti di analizzare le diverse modalità attraverso cui i volontari possono dare il loro fattivo contributo all’interno dell’associazione.
A vivacizzare la serata di sabato è stato messo in scena un coloratissimo
flash mob che, accompagnato dalle note del brano di Kesha e Pitbull
intitolato “Timber”, ha voluto «esprimere e trasmettere ai passanti la
grandissima gioia che si prova a regalare una parte di sé alle persone bisognose di un piccolo, ma essenziale aiuto», come ha commentato Sara
Iob, coordinatrice della Consulta Nazionale AVIS Giovani.
www.avis.it
Partendo dall’alto:
Sara Iob,
coordinatrice
della Consulta
Nazionale AVIS.
Esposizione
dei lavori di
gruppo
di domenica
mattina.
Lo staff organizzativo
12 Al nostro fianco
Libera
contro l’ingiustizia
le 100 migliori al mondo dalla rivista
The Global Journal. Nel 2013 è stata premiata dall’Accademia dei Lincei come ente di alto valore morale.
Campagne di Libera
A destra:
Campagna
SOS Giustizia
Sotto:
la Campagna con
Andrea Camilleri
L
ibera. Associazioni, Nomi e
Numeri contro le mafie, di
cui don Luigi Ciotti è presidente, si è costituita il 25 marzo
1995 con l’intento di sollecitare
la società civile nel contrasto alle
mafie e nella promozione della
legalità e della giustizia sociale. Attualmente a Libera aderiscono oltre 1600 associazioni e più di 4000
scuole e facoltà : una rete di persone impegnate a promuovere cultura e a contrastare e denunciare le
organizzazioni criminali in Italia,
in Europa e nel resto del mondo.
Libera è stata inserita dall’Eurispes
fra le cento eccellenze in Italia nel
2008 e premiata nel 2009 dal CESE
(Comitato Economico e Sociale
Europeo) come esempio di società
civile organizzata. Nel 2012 è stata
annoverata - unica ong italiana - fra
• Libera il welfare
Sono oltre 11mila i beni immobili
confiscati alle mafie. Ville, appartamenti, terreni che possono diventare beni in cui ospitare servizi sociali, rispondere al bisogno di casa,
promuovere cooperative di giovani. É quanto già accaduto in tantissime realtà. Ma ancora oggi, purtroppo, troppi beni confiscati non
vengono riutilizzati, perché gravati
da ipoteche, in abbandono, occupati in maniera illegittima. La nuo-
va campagna “Libera il welfare” ha
come obiettivo il pieno ed effettivo
riutilizzo di tutti i beni confiscati
alle mafie, affinché possano essere
utilmente impiegati nella lotta alla
povertà, nel sostegno alle politiche
sociali e nella creazione di nuovi
posti di lavoro.
• Lotta alla corruzione
Un milione e mezzo di cartoline
raccolte nel 2011 con la campagna
“Corrotti”, per la confisca dei beni
e dei patrimoni accumulati a colpi di “mazzette”. E una campagna,
“Riparte il futuro”, promossa insieme al Gruppo Abele nel 2013, con
petizioni contro il voto di scambio
e per la lotta alla corruzione nella
sanità, a cui hanno aderito centinaia di migliaia di persone. Quello
di Libera è un impegno costante
affinché corruttori e corrotti non
saccheggino più le risorse del paese, con la sottrazione, secondo le
stime della Corte dei conti, di 60
miliardi di euro l’anno. Trasparenza, etica e legalità devono diventare
tre requisiti di base in tutte le amministrazioni pubbliche.
• La Giornata della memoria e
dell’impegno
L’appuntamento ogni anno è per il
21 di marzo, primo giorno di primavera, quando Libera organizza, in
collaborazione con Avviso pubblico,
la Giornata nazionale in memoria di
tutte le vittime innocenti delle mafie. Sono centinaia i familiari delle
vittime che si ritrovano insieme per
testimoniare il loro impegno, partecipando alla 19a edizione a Latina lo
scorso 22 marzo.
Quello della giornata è un impegno
preceduto da i “Cento passi”, con
iniziative nelle scuole e nei Comuni
di tutta Italia, e accompagnato dalla
lettura dei nomi delle vittime innocenti in tantissime piazze del Paese.
Per non dimenticarne mai nessuna.
Il direttore Libera Enrico Fontana
Novità dal mondo Avis
Prima donazione
differita
P
eriodicità, centralità del malato e del donatore e prima
donazione differita: sono
questi i messaggi fondamentali che
Vincenzo Saturni, Presidente nazionale di AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue - ha lanciato
in diretta a Radio Uno, anche in
vista della Giornata Mondiale e Nazionale del donatore di sangue che si
celebrerà il prossimo 14 giugno.
Il Presidente Avis è intervenuto nel
corso di una puntata di “La Radio
ne parla” in onda su Radio Uno,
dedicata a dono e donazione e in
cui erano presenti anche i presidenti nazionali di ADMO e AIDO
e il priore della comunità di Bose,
Enzo Bianchi.
«Avis e il sistema trasfusionale italiano hanno costantemente bisogno di donatori volontari,
anonimi, periodici e associati», ha
spiegato Saturni.
«Le motivazioni più intime e ideali
che portano alla prima donazione
vengono poi rafforzate dalla nostra Associazione, per garantire nel
tempo la continuità donazionale
e la fidelizzazione dei donatori.
Noi ci stiamo impegnando molto
su questo aspetto e crediamo nel
valore della prima donazione differita, ossia compiuta dopo alcune
settimane dal colloquio con il medico e dall’esecuzione degli esami
di laboratorio».
L’ultima assemblea generale
dell’associazione, conclusasi il 18
maggio scorso a Chianciano (SI),
aveva ribadito la centralità per
Avis del socio donatore e del malato, beneficiario del dono. Proprio
il tema della prima donazione dif-
Il coupon è valido solo se timbrato dall’Avis con
la data della donazione.
ferita è stato al centro del dibattito
assembleare, con diversi interventi
di carattere medico, associativo ed
etico, conclusosi con l’approvazione di una mozione finale che
sottolinea che obiettivo prioritario
è quello di «rendere la prima donazione differita patrimonio comune
e valore etico a garanzia di maggiori
qualità e sicurezza in un moderno
sistema trasfusionale». «Il donatore per eccellenza – ha concluso il
Presidente Saturni ai microfoni di
Radio Uno - è quello consapevole, periodico, volontario, anonimo,
non remunerato, responsabile ed
associato, che garantisce continuità
donazionale, maggiori livelli di sicurezza e qualità, programmazione
e coinvolgimento in progetti educativi».
13
14 Vita associativa
La delegazione
piemontese
Partendo dall’alto:
il Presidente
Regionale
Giorgio Groppo,
la Delegazione del
Piemonte
R
iportiamo i punti salienti
della relazione della Delegazione dell’Avis Piemonte.
Donazione differita
La donazione differita per la quale
l’Assemblea Nazionale è chiamata
ad esprimersi presenta aspetti positivi e negativi, tant’é che anche i
medici trasfusionisti hanno opinioni diverse sulla scelta.
L’argomento è importante e non
siamo a conoscenza se in passato sia
stato fatto uno studio relativamente
ai nuovi donatori resi non idonei
alla prima donazione: la nostra Assemblea Regionale si è dichiarata
favorevole ma per coerenza bisogna dichiararsi contrari agli occasionali, e comunque questa nuova
procedura richiederà un cambio di
mentalità e uno sforzo organizzativo non indifferente. Si tenga infine
presente che anche tra i medici trasfusionisti dei SIT, non vi è uniformità di comportamento.
L’Avis all’interno del mondo del
volontariato e del terzo settore.
Quale ruolo ricopre Avis nell’ambito del non profit? Quali sono le
sfide future del volontariato nella
società italiana? Sono questi i temi
centrali del convegno dal titolo
“Avis nel Terzo Settore”, che si è
svolto a Firenze nelle giornate di
sabato 23 e domenica 24 ottobre
del 2010 il quale diede la spinta ad un rinnovato impegno di
Avis all’interno del Terzo Settore,
in quanto la due-giorni aveva visto
riunirsi per la prima volta voci autorevoli del non profit, oltre a numerosi dirigenti Avis provenienti
da diverse Regioni, coinvolgendo
degli interlocutori istituzionali,
per affrontare alcuni temi di estrema attualità, tra i quali la rappresentanza, il libro verde sul volontariato e la valorizzazione delle reti
associative presentando le diverse
esperienze territoriali che hanno
consentito di avere un quadro aggiornato del ruolo svolto da Avis
negli organismi di partecipazione,
in vista dell’Anno Europeo del Volontariato del 2011. Da quell’evento Avis è uscita dal guscio ed ha
ripensato la propria presenza
all’interno del Terzo Settore ed
anche nella nostra Regione abbiamo fatto la nostra parte, ma Avis è
volontariato ed in Italia manca un
organismo che rappresenti tutto
il volontariato, per cui all’interno
del Forum del Terzo Settore, ad
ogni livello, non riesce ad avere
un ruolo al pari del proprio peso e
della sua storia, fagocitato da quelle
forze della Cooperazione Sociale e
della Promozione Sociale.
Conclusioni
Oggi siamo richiamati continuamente da persone che ci descrivono una crisi economica pesante,
creando allarmismi e sfiducia nelle
persone, ma non si dice che il mondo del volontariato, chi agisce nella
società per dare un contributo positivo di miglioramento, produce
anche segnali di speranza, induce
atteggiamenti di fiducia nel futuro,
dimostra che il cambiamento è
possibile, stimola la progettualità
sociale, e scioglie i dubbi di coloro
che sono propensi all’immobilismo.
La speranza è una virtù che non va
confusa con il semplice ottimismo.
Lo dobbiamo fare e lo facciamo
perché quando c’è qualcosa di bello in noi ci sentiamo spinti a
comunicarlo agli altri. Quando si
vedono altri che stanno peggio di
noi, ci sentiamo spinti ad aiutarli
in qualcosa di nostro. Andare agli
altri liberamente, il condividere un
po’ della loro vita e il mettere in comune un po’ della nostra, ci fa scoprire una cosa che è la scoperta del
fatto che proprio perché li amiamo,
non siamo noi a farli contenti, e
che neppure la più perfetta società,
la ricchezza più ingente, la bellezza più pura, la civiltà più educata li
potrà mai fare contenti più di uno
sguardo, una carezza, una passione,
uno slancio in un dono. Cari Amici,
per questi motivi che, al di là delle
divisioni e dalle rispettive appartenenze, è bello far parte di questa
grande associazione di volontariato, che è talmente bella e forte che
potrebbe fare a meno di ciascuno di
noi, ma che non potrebbe mai fare a
meno del popolo avisino che unito
all’ideale, porta speranza e vita nel
cuore dell’uomo, perché neppure la
società più organizzata, potrà sovrastare i sogni e le illusioni di persone
diverse, di pelle e tradizioni diverse,
ma uniti dal sogno di una società
migliore per tutti. Questa è l’Avis in
cui crediamo e che vogliamo condividere con ciascuno di Voi.
Giorgio Groppo
Presidente Regionale Avis Piemonte
Vita associativa
15
Tutti al Nazionale!
78a Assemblea Avis
Chianciano 16-18 maggio 2014
Mozione finale
I rappresentanti dei Soci, Persone Fisiche, Persone Giuridiche,
dell’Assemblea Generale Avis riunita nei giorni 16–18 maggio 2014
ringraziano l’Avis di Chianciano
Terme e l’Avis Regionale Toscana
per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’incontro, l’accoglienza e l’ospitalità ricevuta.
L’Assemblea esprime solidarietà e
vicinanza alle popolazioni colpite
dalle recenti calamità naturali e
auspica una soluzione positiva del
rapimento delle studentesse nigeriane.
L’Assemblea apprezza la presenza
del rappresentante del governo,
nella persona del Ministro del
Lavoro e delle Politiche Sociali,
Giuliano Poletti, confidando nella
continuità dell’interesse delle istituzioni nei confronti di Avis e del
mondo del volontariato. Auspica
che il semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo sia
occasione di diffusione e condivisione dei nostri valori e principi
associativi.
L’Assemblea indica quindi i punti
fondamentali su cui dovrà svilupparsi nel prossimo anno l’azione
del Consiglio Nazionale e di Avis
tutta, partendo dal socio, centro
dell’attenzione dell’agire di tutta l’associazione, socio donatore
quale promotore di un primario
servizio sanitario, riferimento per
una società solidale e testimone di
cittadinanza. Agire che dovrà concretizzarsi e svilupparsi su questi
obiettivi prioritari:
• Rendere la donazione differita
patrimonio comune e valore etico
a garanzia di una maggior sicurezza per un moderno sistema trasfusionale.
• É essenziale concludere positivamente nei termini del 31/12/2014
l’iter di accreditamento di tutto
il sistema trasfusionale italiano,
associativo e pubblico. Apprezza
l’impegno sinora profuso da Avis
Nazionale, ma chiede un ulteriore
sforzo per supportare le AVIS non
ancora in regola, monitorando e
sostenendo le realtà associative e
fungendo da pungolo verso quelle
pubbliche.
• E’ necessario che Avis nazionale si impegni a far sì che tutte le
regioni e le province autonome si
dotino, con il coinvolgimento attivo delle associazioni, di un moderno Piano Sangue e Plasma, che
non veda differenze economiche
nei processi di compensazione tra
regioni, tramite la definizione di
una tariffa unica e etica nazionale
per plasma e plasmaderivati.
Tutto questo sarà determinante
per il perseguimento dell’autosufficienza nazionale anche per plasma e plasmaderivati.
• Mantenere l’attenzione affinché
il dono del cordone ombelicale rimanga, al pari del sangue, gratuito,
volontario, pubblico, opponendosi con forza ad ogni tentativo di
privatizzazione e commercio.
•Operare con forza per far sì che
la proposta di modifica dell’accordo Stato-Regione del 20 marzo
2008 non preveda tagli al bilancio
del settore sangue facendo una
analisi equilibrata dei costi e che
riconosca la validità delle nostre
azioni.
•
Uniformità
di gestione informatica
dei
dati associativi,
anche al fine di
permettere una
migliore
conoscenza delle
dinamiche associative e sociali.
• Comunicazio-
ne 2.0. Sviluppare i nuovi mezzi
di comunicazione e supportare
le Avis a tutti i livelli per il loro
utilizzo. Creare uno strumento di
raccolta e messa a patrimonio delle esperienze e delle buone pratiche.
• Proseguire nella formazione
continua, che sta dando ottimi
frutti, che sarà sempre più importante e strategica per la crescita e
lo sviluppo dell’associazione.
• Continuare nel coinvolgimento
dei giovani rendendoli protagonisti nella vita associativa fin dalle
fasi progettuali, dalla base all’apice, valorizzandone competenze e
creatività. Si conclude ricordando
il sostegno di AVIS verso tutte le
forme di legalità, e l’indispensabilità dell’unitarietà associativa che
altro non è che la nostra forza.
I componenti della Commissione:
Maria Francesco Aiello (Calabria),
Francesco Donno (Friuli Venezia
Giulia), Andrea Giora (Veneto),
Alessandro Loda (Lombardia),
Francesco Pedrini (Emilia Romagna), Laura Pizzetti (Alto Adige), Tiziana Tacchini (Piemonte),
Anna Maria Visco (Lazio), Tiziana
Zambaldi (Trentino)
www.avis.it
Partendo dall’alto:
l’On. Giuliano
Poletti con il
Presidente Avis
Nazionale
Vincenzo Saturni.
16 Comunicazioni ai donatori
Memorandum
per il donatore
P
er candidarsi a diventare
donatori di sangue è sufficiente avere un’età compresa
tra 18 e 60 anni e pesare almeno
50 kg. Nei confronti del candidato donatore vengono svolte una
visita medica ed una serie di test
ematoclinici per accertarsi che la
donazione non possa provocare
danni alla salute del donatore e
rischi per il ricevente. Vengono
effettuati i test per l’epatite B e C,
per l’AIDS e per la sifilide. Con la
successiva donazione si determina
anche il gruppo sanguigno e vengono eseguiti gli esami per valutare lo stato di salute del donatore:
emocromo, sideremia, glicemia,
creatinina, ALT, colesterolo, ferritina e trigliceridi.
Contestualmente viene fatto
compilare un questionario che
permetterà al medico di avere
un quadro clinico più dettagliato sulla situazione attuale e pregressa del potenziale donatore.
La donazione di sangue rappresenta quindi un importante momento di medicina preventiva.
In seguito ad una donazione di
sangue, si possono utilizzare i
seguenti componenti del sangue: globuli rossi, plasma, piastrine, plasmaderivati (es. fattori
VIII e IX - immunoglobulina,
albumina).
Oltre alla normale donazione di
sangue intero esiste la possibilità di donare solo plasma (plasmaferesi), sole piastrine (piastrinoaferesi), plasma-piastrine
(plasmapiastrinoaferesi), globuli
rossi-plasma (eritroplasmaferesi), globuli rossi-piastrine (eritropiastrinoaferesi) oppure doppia unità di piastrine e di globuli
rossi. La donazione in aferesi viene fatta solo su appuntamento e richiede un tempo di esecuzione che
può variare dai 20 ai 60 minuti, a
seconda del tipo. Dopo la donazione i risultati degli esami verranno
inviati a domicilio unitamente al
tesserino di iscrizione all’AVIS; per
le successive donazioni gli esami
verranno inviati una volta l’anno
o in caso di esiti patologici. Ricordiamo che la donazione può essere
effettuata ogni 3 mesi.
Lo stato di salute del donatore è
monitorato costantemente per
mezzo di esami che vengono effettuati ad ogni donazione e dal check
up completo eseguito una volta
l’anno. Il donatore può usufruire,
su prenotazione, ad una serie di visite specialistiche di vario indirizzo, gratuitamente, presso le sedi di
Torino e Pianezza.
Autoemoteca a Porta Nuova
Dal mese di giugno sarà presente
solo il venerdì mattina.
Per maggiori informazioni
contatta le segreterie
di Torino
(011 61 33 41)
e Pianezza
(011 96 61 668).
Stili di vita
Donatori
responsabili
C
ari lettori,
come ben saprete, l’Italia
non ha ancora raggiunto l’autosufficienza per quanto
riguarda gli emoderivati con una
conseguente dipendenza dall’estero
con tutti i problemi che ne derivano, sopratutto per la spesa sempre
più elevata per il servizio sanitario
nazionale.
I donatori periodici in Italia, in gran
parte soci AVIS, sono un milione e
trecentomila. Questi ultimi fanno
una scelta civile di grande rilevanza,
per gli altri ma anche per se stessi,
mantenendo sempre monitorato il
loro stato di salute e pertanto possiamo definire la donazione come
un importante momento di medicina preventiva.
Donare sangue in modo spontaneo
e volontario é l’unico modo per garantire un rifornimento adeguato
per la continua necessità di sangue,
che ad oggi si attesta sulle 8000 unità al giorno.
Questa scelta, però, dev’essere presa dal donatore rispettando le basilari regole del “buon senso” e con
grande responsabilità per garantire
un corretto stile di vita e la propria
storia clinica nell’ottica della massima sicurezza per il ricevente.
Infatti i controlli effettuati per garantire che la donazione avvenga
nel rispetto dei più alti standard
qualitativi e di sicurezza sono alla
base del servizio offerto da Avis per
tutelare la salute del ricevente come
del donatore. Ma per permettere
ciò il donatore dev’essere consapevole dell’importanza di un corretto
stile di vita e del fatto che, in casi
specifici, sarebbe opportuna l’autoesclusione qualora nella propria
storia personale siano stati presenti:
• assunzione di droghe;
• rapporti a rischio o con persone
conosciute da meno di 6 mesi;
• epatiti;
• ittero;
• malattie veneree;
• sifilide;
• AIDS;
É pur vero che generalizzare a volte
può portare a conclusioni affrettate
e che possono escludere, senza elementi fondati, eventuali donatori
che si considerano non idonei; proprio per questo motivo è consigliabile sempre diaologare con il medico in Avis per chiarire eventuali
dubbi: il medico è sempre a vostra
più completa disposizione per dubbi e chiarimenti e nel rispetto del
segreto professionale.
Contattate le nostre sedi per prenotare un colloquio con i medici
perché è importante donare con la
giusta informazione.
Renato Lecca
Radio Sivà al Forum Giovani
Dopo l’interessante intervento dei relatori, la chiassosa cena ed il
divertente e colorato flash mob della giornata di sabato 15 marzo,
la domenica mattina i 400 giovani accorsi al Forum Nazionale di
Roma sono stati impegnati nei vari gruppi di lavoro a cui erano
state assegnate tematiche ed argomenti di interesse associativo.
Al mio Gruppo di appartenenza, “Pajata”, sono state illustrate le
attività della web radio associativa: “Radio Sivà”.
Radio Sivà è un progetto di radio interattiva via internet nata come
un sogno e realizzata nelle fila della Consulta Nazionale Giovani.
La radio propone una programmazione musicale che spazia dai
classici e sempreverdi anni ’70 e ’80 fino ai giorni nostri curando
nella scelta dei brani, testi che non incitano alla violenza o alla discriminazione politica e/o razziale.
Vengono inoltre proposti nel palinsesto con un cadenzamento differente a seconda della fascia oraria, la rubrica “News” che fornisce
informazioni e notizie in ambito associativo ed un breve ma interessante spazio chiamato “Buone Nuove”, con argomenti e curiosità dal mondo della scoperta scientifica, sanitaria e dell’innovazione
tecnologica. Un piccolo intervallo è riservato ai donatori che vogliono dare voce alla radio lasciando un commento o esprimendo
un sentimento sulla donazione con l’intermezzo “Dono Perché”;
l’ascoltatore può registrare un piccolo messaggio audio anche mediante l’utilizzo di un semplice smartphone ed inviare il file audio
in redazione dove Carlotta, vero cuore pulsante del servizio radiofonico, ne curerà l’inserimento in programmazione.
Le Unità di Raccolta e le varie sezioni sparse sul territorio, possono
promuovere in radio i propri eventi o comunicati di notevole importanza; verranno immessi in scaletta e annunciati dagli speaker
accrescendone di conseguenza l’influenza mediatica.
Radio Sivà sarà presto disponibile anche in modalità FM; nel frattempo è accessibile a tutti all’indirizzo www.radiosiva.it dove è anche possibile leggere le ultime notizie dell’Associazione, avvenimenti rilevanti ed interagire con il team di sviluppo.
Anche questa, come altre attività discusse al Forum di Roma, accrescono sempre più l’interesse e la visibilità della Nostra Associazione.
Andrea Avagnano
17
18 Al nostro fianco
Cottolengo
Ospiti-attori in
“Polvere, la vita che vorrei”
In alto:
alcuni attori dello
spettacolo.
In basso:
La campagnia
“Polvere le vita
che vorrei”
D
a alcuni anni prestiamo
servizio nella piscina terapeutica della Piccola Casa
della Divina Provvidenza. Riceviamo gli ospiti, i cui gradi di disabilità sono diversissimi e li aiutiamo,
per circa quarantacinque minuti –
tanto dura il turno di riabilitazione
in acqua – a camminare, giocare,
cantare, parlare, sorridere, sorreggendoli, massaggiandoli, svestendoli e aiutandoli a rivestirsi al termine del periodo di “immersione”
nella vasca.
Ascolti le loro storie, condividi
episodi, per noi banali, che gli sono
accaduti ultimamente e che a loro
paiono significativi e importanti, la
gioia per un paio di caramelle, un
dolce o un “peluche”.
E poi vieni a scoprire che alcuni
di loro, nonostante disabilità più o
meno gravi, si dedicano con entusiasmo e capacità alla recitazione.
“Mi raccomando, giovedì sera
siamo alle Fonderie Limone a
Moncalieri, prendete i biglietti e
portate la macchina fotografica”,
ci dice Remo, un omone di settant’anni, tutto muscoli e sorriso,
da cinquanta ospite nella struttura.
Grande nuotatore e mangione, vo-
lenteroso, attento ai suggerimenti
e alle raccomandazioni. Recita e
canta, racconta barzellette, voce
narrante della rappresentazione.
E poi Paolo, quasi timido e riservato, che ci aiuta a trovare i biglietti
mettendoci in contatto con la responsabile del gruppo teatrale. Il
racconto della sua vita lascia ammutoliti gli spettatori.
La superlativa Speranza, grande
nuotatrice e altrettanto brava attrice, spiritosa, sorridente, commovente, arguta, pungente. Come
stesse sempre recitando.
La rappresentazione “Polvere, la
vita che vorrei”, spettacolo nato con
la collaborazione tra l’associazione
Outsider Onlus, il teatro Stabile
e altre associazioni cittadine, vede
protagonisti gli “ospiti” del Cottolengo di Torino, per una sera trasformati in veri attori professionisti.
Le luci si abbassano, la platea ammutolisce, uomini e donne con
malattie psichiche e fisiche creeranno uno spettacolo toccante e
pieno di significato.
I protagonisti raccontano barzellette eccentriche, episodi della loro infanzia, confidano sogni irrealizzati,
ballano su canzoni commoventi
che alcuni di loro (sordomuti) non
possono udire, pronunciano slogan elettorali, sono comandati da
un uomo col fischietto.
Attori speciali che raccontano la
vita che vorrebbero. O che vorrebbero avere avuto.
Alla fine dello spettacolo la platea
applaude con un’ovazione da stadio. La commozione con la quale
tutti abbiamo seguito la rappresentazione ci ha contagiato.
Una signora accanto a noi ha pianto per tutta la durata della la recita.
Damaride e Franco Gilardi
Vita associativa
PedalAvis!
Domenica 15 giugno 2014
L
’estate, si sta avvicinando
e c’è una tappa a cui non
devi mancare: “LA PEDALAVIS 2014 !” Come nella
passata edizione, avremo la preziosa collaborazione di Bici &
Dintorni, associazione no-profit
del torinese. Lo sport, così come
l’alimentazione, sono alcuni degli elementi importanti nella
nostra vita, della nostra salute, il
non essere sedentari ci aiuta ad
essere anche più longevi. Inoltre,
è oramai risaputo che anche praticando sport, fin dall’infanzia, si
formano elementi caratterizzanti
di un individuo: gioco di squadra, coesione, impegno, costanza, tutti elementi che uniscono
anche i donatori di sangue. Questo è uno dei motivi che ci unisce, donatori e sportivi insieme,
ci auspichiamo infatti di essere
sempre modelli per le future
generazioni che si apprestino a
seguire le nostre orme e sui nostri
passi. Anche quest’anno, speriamo di avere numerosissime
iscrizioni come nella scorsa edizione, dalle fasce più giovani agli
adulti e perché no, anche nuovi
volti giovani, che si apprestino
come noi a condividere questi
valori, tra momenti di sport, donazione del sangue, partecipazione alle nostre attività di gruppo e
occasioni di divertimento. Ecco
perché, anche per il 2014, l’AVIS
Comunale di Torino, organizza la
PedalAvis, aperta a tutti, bimbi e
adulti, e il Gruppo Giovani AVIS
di Torino, sarà dietro le quinte
per aiutare la buona riuscita della manifestazione. Vi aspettiamo
allora, domenica 15 giugno 2014,
alle ore 9 per darvi il benvenuto e per poter ritirare lo zainetto dell’Avis, l’inizio della ciclo
escursione è previsto per le ore
10, l’arrivo per le ore 12. Le iscrizioni potranno essere effettuate
dal 1° giungo 2014 al 13 giugno
2014 presso le sedi dell’Avis e il
giorno 15 giugno 2014 in loco
entro le 9,45 e saranno ammessi un numero massimo di 200
partecipanti. Per poter visionare
l’intero regolamento potete visitare la pagina facebook Gruppo Giovani Avis Torino, sul sito
www.avistorino.it e presso le sedi
Avis. Le sedi Avis al quale fare riferimento sono: Via Piacenza 7 Torino / Via Torino 19 – Pianezza.
Dal lunedì al venerdì h. 7,30-18,30
Sabato e festivi: 7,30-12,30.
Per maggiori informazioni: giovani@avistorino.it e sulla pagina
facebook Gruppo Giovani Avis
Torino. Contattateci!
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Gruppo Giovani Avis Torino,
iscriviti alla nostra newsletter sul
sito www.avistorino.it (Gruppi
Organizzati - Gruppo Giovani)
o scrivici alla mail giovani@avistorino.it Stay tuned!
Gruppo Giovani Avis
19
20 Vita associativa
News dal mondo
giovani
Serata Karaoke
C
Il gruppo della gita
Gita al Sacro
Monte di Belmonte
F
ar parte dell’Avis non significa
solo donare sangue, ma
anche prendere coscienza della propria salute prendendosi
cura di se stessi. Quale occasione
migliore se non quella di una gita naturalistica immersi nel verde di uno
dei patrimoni dell’UNESCO qual
è il Sacro Monte di Belmonte? Domenica 6 aprile 2014 la giornata non
ha deluso: nemmeno una nuvola, il
sole splendente in alto nel cielo e la
temperatura ideale per il primo sole
dell’anno hanno accompagnato il
“Gruppo Giovani Avis” di Torino
fuori porta. Armati di zainetti, scarpe e bastoncini da trekking ci siamo
dati appuntamento a Valperga alle 10
dove, i membri dell’”Associazione
Scoprinatura” ci hanno guidato e
accompagnato in questa fantastica
avventura fra arte, storia, archeologia,
cultura religiosa, flora, fauna, geologia e le scienze della terra. La salita si
è rivelata molto piacevole, comoda e
per nulla faticosa: 342 metri di dislivello fra Valperga e il Sacro Monte
di Belmonte coperti nel giro di 2-3
ore, durante il quale è stato possibile
ammirare la bellezza dei piloni raffiguranti i primi Misteri del Rosario.
Dopo pranzo abbiamo visitato tutta
la cima del Sacro Monte, dove è stato
possibile ammirare le Cappelle raffiguranti le ultime stazioni della Via
Crucis, i resti di una fortificazione
longobarda e il Santuario dedicato
alla Madonna. Per ritornare a Valperga siamo discesi dall’altro versante
del Monte e, oltre alla possibilità di
ammirare del muschio nativo, abbiamo visto da vicino le ”sabbionere”,
ossia dei calanchi formati dall’erosione del granito rosa tipico della zona.
Ritornati a Valperga abbiamo visitato
la Chiesa di San Giorgio con la sua
storia e la sua arte. A questo punto,
terminata la nostra giornata a Valperga e al Sacro Monte di Belmonte,
abbiamo ringraziato le guide, davvero
molto competenti e carismatiche, ci
siamo salutati e congedati.
L’ultimo viaggio che rimaneva era
solo quello alla volta a Torino, soddisfatti, rilassati, e anche stanchi.
Alessio
ome ogni mese il
Gruppo Giovani Avis
Torino organizza una
serata itinerante e anche nel
mese di marzo non poteva
mancare! Infatti venerdì 21
la serata si è svolta al karaoke
“Luca’s Pub” di via Freidour
26, a Torino.
Armati di magliette del Gruppo Giovani Avis Torino e dei
braccialetti rossi luminosi, la
serata inizia alle 22.
La sala si riempie e cominciano a sentirsi le prime canzoni
dal palco, mentre, divertendoci a cantare anche noi, abbiamo colto l’occasione per
distribuire i braccialetti luminosi e promuovere l’Avis e il
nostro Gruppo, ai numerosi
giovani presenti.
Arriva il nostro turno e anche
noi Giovani Avisini saliamo
sul palco ad intonare la canzone “Il regalo più grande”
di Tiziano Ferro.Tra tanti
applausi concludiamo e spieghiamo il motivo della scelta
di questa canzone: Tiziano
Ferro è infatti il testimonial
dell’Avis dal 2007 e “Il regalo
più grande” è una delle canzoni più significative a rappresentare l’associazione e il
dono del sangue.
“Un piccolo gesto, il regalo
più grande”. Basta infatti un
piccolo gesto d’amore, come
la donazione del sangue, per
donare il regalo più grande e
salvare una vita!
Seguici su Facebook alla pagina “Gruppo Giovani Avis
Torino” e iscriviti alla nostra
newsletter all’indirizzo giovani@avistorino.it
Stay tuned!
Manuela C.
°
3
4
Vita associativa
EUROMINERALEXPO
Mostra
Mercato
INTERNAZIONALE
MINERALI - FOSSILI - PIETRE PREZIOSE - GEMME - GIOIELLERIA - ACCESSORI
TORINO
1° PADIGLIONE LINGOTTO Foto di gruppo
serata
INTERNATIONAL EXHIBITIONDellaCENTER
3-4-5
Karaoke
Via Nizza 294 - 10126 TORINO
OTTOBRE 2014
Mostre tematiche
t Minerali Alpini:
Piemonte e Valle d’Aosta
t Oro Alluvionale del Piemonte
t Alfonso Cossa: Chimico,
petrografo e mineralogista
www.euromineralexpo.it
info@bolognamineralshow.com
BOLOGNA MINERAL SERVICE - Via Nasica, 69 - 40055 Castenaso (BO)
Tel. +39.334.5409922 - Fax +39.051.6148006
3
22 Al nostro fianco
L.V.I.A.
Solidarietà e
cooperazione internazionale
Alcuni progetto in
Africa
A
ssociazione Internazionale Volontari Laici - è un’associazione di solidarietà e
cooperazione internazionale che si ispira ai valori evangelici, nata nel 1966
con l’obiettivo di operare per lo sviluppo umano e contro le disuguaglianze
mondiali. LVIA è stata fondata da don Aldo Benevelli e ha iniziato ad operare con
alcuni volontari che dedicavano il loro tempo libero a gruppi di lavoratori e contadini
italiani emigrati all’estero (Germania e Francia). Nacque così un esempio di quello che poi si chiamò volontariato internazionale legato alle tre caratteristiche che ne
formeranno le specificità: continuità, gratuità e professionalità. Nel 1967, LVIA inizia
ad inviare volontari in Africa, nel Distretto di Meru (Kenya), inaugurando una lunga
serie di interventi nel sud del mondo. Nel 1972 ottiene il riconoscimento di idoneità
dal Governo Italiano (Ministero degli Affari Esteri), che ha fornito il suo appoggio a
numerosi progetti di sviluppo. Anche la Comunità Europea a partire dal 1978 ha approvato e co-finanziato molte delle iniziative promosse da LVIA. Operiamo in modo
laico, indipendente e senza fini di lucro favorendo percorsi di cambiamento per l’inclusione sociale, i diritti e la lotta alla povertà. Siamo presenti in 11 paesi africani ed
est-europei con 24 volontari espatriati e 180 operatori locali. Il nostro impegno più
che quarantennale ha permesso di garantire acqua e salute, sviluppo agropastorale,
rafforzare le competenze professionali e la piccola imprenditoria, migliorare la qualità
dell’ambiente e le dinamiche di partecipazione della società civile a beneficio di milioni di persone. In caso di crisi umanitaria operiamo per affrontare l’emergenza.
Non ci limitiamo a realizzare opere ma cooperiamo con le comunità locali, sostenendole nella valorizzazione delle proprie risorse e capacità, per uno sviluppo autonomo
e sostenibile. Promuoviamo la cooperazione decentrata tra comunità.
In Italia offriamo opportunità di impegno per una cittadinanza attiva e responsabile, formazione e viaggi di conoscenza. Promuoviamo l’intercultura e il volontariato
come crescita personale e sociale, operiamo nelle scuole e con i giovani, lanciamo
campagne per i diritti umani e i beni comuni. Ci sostengono migliaia di cittadini, fondazioni, imprese, associazioni, Regioni ed Enti locali, l’Unione Europea, Ministeri e
agenzie di cooperazione internazionale. Siamo soci fondatori di FOCSIV - Volontari
nel mondo; LINK 2007 - Cooperare in rete; COP - Consorzio ONG Piemontesi.
LVIA aderisce all’Istituto Italiano della Donazione che ne verifica annualmente la trasparenza e il corretto uso dei fondi raccolti: una garanzia per chi dona! LVIA si propone di rappresentare un’espressione di cittadinanza responsabile e solidale, di operare
concretamente con percorsi di cambiamento, di sostenere il dialogo e la reciproca
comprensione tra i popoli per la costruzione di un mondo più giusto e più solidale.
Una società in cui sia difesa e promossa la dignità di ogni persona, il godimento delle
libertà fondamentali, l’accesso alle risorse e ai servizi, la possibilità di vivere in un ambiente sano e ogni aspetto che possa migliorare la qualità della vita e la possibilità di
ogni individuo e comunità di partecipare alla determinazione del proprio cammino,
tenuto conto degli elementi culturali e dei diritti degli altri popoli e degli altri uomini
e donne del pianeta.
www.lvia.it
Al nostro fianco
23
24 Vita associativa
Il mondo Masters
P
Adriano
Rebaudengo
erché Masters? Spenta ormai l’eco della riuscitissima manifestazione torinese di agosto scorso, WORLD
MASTERS GAMES, della quale
abbiamo parlato nel numero di
Luglio/Agosto scorsi e nel primo
di quest’anno, l’attività dei “Masters” continua imperterrita con
sempre maggior entusiasmo e sempre maggior partecipazione.
Ma chi sono questi “Masters”?
I “Masters” sono una schiera eterogenea di persone, approssimativamente dai 35 anni in avanti - il
limite estremo è solo “fisiologico”
- che praticano la quasi totalità
delle discipline sportive e che, ad
ogni occasione possibile, partecipano a gare organizzate dalle rispettive Federazioni.
Campionati regionali, nazionali,
europei, mondiali, non c’è limite
all’irrequietezza sportiva di questi
Atleti, ho usato la lettera maiusco-
la perché sui campi, nelle piscine
e dovunque si pratichino sport
“Masters” potete star certi che si
pratica il vero sport.
Nell’ambito di questo vorticoso
praticare, l’atletica leggera la fa
un po’ da padrone per numero di
iscritti e di gare organizzate.
Molte sono le società, affiliate alla
Federazione, che ad ogni manifestazione mettono in campo migliaia di atleti.
La passione dei Masters è senza
età e comprende chi in gioventù
ha praticato a livello agonistico e
chi si è avvicinato a questa o ad
altre discipline provenendo da altri settori dello sport o addirittura
senza aver avuto esperienze precedenti.
I risultati sono importanti, l’impegno a migliorarsi è sempre presente in ogni atleta, ma la cosa
più importante è la collegialità,
lo stare assieme e così ogni gara, a
qualsiasi livello, diventa una festa
dove ci si impegna, si suda ma ci
si diverte e ci si dà appuntamento
alla competizione successiva.
L’Avis di Torino, occorre dirlo,
svolge un ruolo importante nella
promozione dell’attività Masters,
sponsorizzando l’omonima squadra podistica, ottimi i risultati
ottenuti proprio in occasione dei
WMG e, recentemente, anche
l’Atletica Torino, di recente formazione, che svolge la propria attività su pista e sulle pedane e che
vanta già buoni risultati in campo
regionale, con eccellenze in campo nazionale, europeo e mondiale.
Si è da poco conclusa l’attività “indoor” e, con apprezzabili risultati,
gli atleti dell’Atletica Torino hanno onorato, con la loro presenza,
le varie competizioni nazionali
fino ai mondiali di Budapest dove
il nostro unico rappresentante,
Adriano Rebaudengo, ha preso
parte alla gara di salto in lungo.
Penalizzato dal rigido regolamento internazionale che, considerando come data di passaggio di
categoria proprio quella del compleanno, ha inserito Adriano tra
gli M50. La misura di 5,16 lo ha
relegato in posizioni di rincalzo
ma ci piace sottolineare come il
nostro talentuoso saltatore prossimo ai 55 anni avrebbe ottenuto
nella categoria SM55 il 7° posto!
Ogni risultato, seppur apprezzabile, non è mai da considerare un
punto di arrivo ma è sempre uno
stimolo per migliorarsi, per stare
bene e per condividere fatica, gioie
ed anche amarezze con i compagni perché questa è l’atletica, uno
sport dove non si fa mai panchina
e dove si è sempre circondati da
amici pronti ad aiutare ed incitare.
Per questo invito tutti coloro che
volessero cimentarsi e volessero
entrare a far parte di questo mondo, ancora “pulito”, di non esitare
a contattare la Società Atletica Torino a questo indirizzo:
www.atleticatorino.it
Lo sapevi?
• Le piastrine donate
possono servire per
malattie emorragiche.
• Con un precoce e
regolare trattamento
trasfusionale può essere sconfitta la talassemia.
• Ogni giorno in Italia
servono 8000 sacche di
sangue.
Vita associativa
25
Campionati
italiani di sci 2014
S
i è svolta sulle nevi di Cerreto Laghi dal 10 al 14 febbraio la 45a edizione dei campionati italiani di sci ASPMI organizzati dal Gruppo
Sportivo della Polizia Municipale di Carrara. Il posto di per sé non
offre molto a livello turistico, ma le piste di gara si sono dimostrate di
buon livello tecnico; da non sottovalutare inoltre anche la parte gastronomica! Dopo tutta una serie di problematiche a livello organizzativo
antecedenti i campionati, martedì 11 sono cominciate le competizioni,
peccato per il diluvio del lunedì; gli addetti alla pista il giorno seguente
hanno fatto di tutto per preparare lo slalom speciale, ma si è gareggiato
in condizioni simili alle Olimpiadi di Sochi, cioè neve mista ad acqua!
Le restanti gare si sono effettuate invece su un manto ghiacciato che ha
permesso uno svolgimento regolare ed ha messo a dura prova gli atleti
partecipanti!
Dopo due anni di attesa il titolo italiano Aspmi a squadre è stato vinto nuovamente dal Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino!!
Completano il podio Aosta e Venezia rispettivamente al secondo e terzo
posto.
Nello specifico sono stati registrati i seguenti risultati:
SLALOM SPECIALE - Vittoria in campo maschile di Marco Perpignani
del Consorzio Polizia Locale dell’Appennino Forlivese; al secondo posto
Alessandro Spampinato (Torino), e al terzo Alessandro Benedetti (U.C.B.
Romagna); da sottolineare anche il quinto posto di Franco Caporusso
(Torino). Per quanto riguarda le donne, primo posto per Barbara Suzzani
(Milano), seconda classificata Tiziana Traverso (Milano) e terza Roberta
Dolce (Venezia).
SUPER GIGANTE - La gara di Super G, svolta su un terreno veramente
difficile, è stata vinta ancora da Marco Perpignani, secondo classificato
Angelo Miliardi (Reggio Calabria), al terzo posto Alessandro Benedetti.
Nelle donne stesso podio dello speciale, con Suzzani, Traverso e Dolce
rispettivamente al primo , secondo e terzo posto.
FONDO – Nella gara di fondo maschile dominio della Valle D’Aosta che
conquista i due gradini più alti del podio con Guido Aiazzi sul primo, e
Paolo Bieller al 2° posto; Roberto Ponzoni (Milano) al 3°. Ottimo anche Guido Novarese (Torino) che ha chiuso al quinto posto. Nella gara
femminile invece podio torinese per i due gradini più alti con il titolo
conquistato da Francesa Specchio e il secondo posto di Giovanna Bauducco. Complimenti!! Terzo posto ancora per Roberta Dolce.
SLALOM GIGANTE – Anche questa competizione ha visto la vittoria
di Marco Perpignani davanti ad un ottimo Alessandro Spampinato, terzo posto per Massimiliano Barri (Forcola). Campionessa italiana Roberta
Dolce seguita da Barbara Suzzani e Tiziana Traverso.
Nella classifica degli atleti in quiescenza si è imposto nella gara di fondo
Daniele Alinovi (Parma), mentre nello sci alpino ci sono state le vittorie
di Flavio Aldrigo (Venezia) in slalom gigante e speciale mentre Francesco
Tortrici ha vinto nel Super G. Purtroppo bisogna ancora registrare un
basso numero di partecipanti ed uno degli obbiettivi a livello di dirigenza
e di responsabili sarà proprio quello di cercare di riportare il maggior numero di atleti a gareggiare e divertirsi insieme in questo stupendo sport!
Complimenti a tutti i partecipanti che hanno affrontato con grande impegno e sportività queste competizioni!
Roberto Calcagno
Foto dei
partecipanti
26 Vita associativa
Assemblea
Gruppo poste
L’
8 marzo scorso si è svolta l’annuale assemblea del Gruppo
Donatori Sangue Poste.
Il capogruppo Antonio Roccuzzo,
dopo aver portato il saluto dell’Avis
e ricordato, con un minuto di raccoglimento, i defunti dell’anno
trascorso (tra cui Maria Aria, già
componente del Consiglio Direttivo), ha presentato la sua relazione.
Roccuzzo ha evidenziato le difficoltà sempre più crescenti, sia nel
campo organizzativo che nel campo economico. Uno dei problemi
sorti negli ultimi tempi (fortunatamente ora, risolto grazie all’interessamento delle Associazioni Dona-
tori) riguardava la penalizzazione
di chi usufruiva della giornata di
riposo post-trasfusionale, poiché
ai fini pensionistici non venivano
versati i contributi all’Ente Previdenziale (INPS).
Anche l’Avis Comunale, in questo
momento contingente ha dovuto
ridurre le spese (Befana Avis, Sovvenzione ai gruppi, etc...). Malgrado la mancanza di aiuti economici, il gruppo con dipendenti e
anziani, ha organizzato le consuete attività: Carnevale e grigliata,
ed in più quest’anno in collaborazione con il Cral Poste la “Mitica
Fungata” e la Polentata annuale
a Pradleves (CN). Durante la
discussione sono state evidenziate le nuove disposizioni annuali
sulle donazioni, sia riguardante le
“prime volte” , sia sulle chiamate
“mirate” per i gruppi sanguigni
necessari al momento.
Dopo l’Assemblea si è svolta
l’annuale “Serata in maschera”,
quest’anno abbinata alla “Festa
della donna”. Alla fine sono stati premiati sia i bambini che gli
adulti in maschera, in più è stato
offerto un omaggio alle donne
presenti.
Il Segretario Agostino Cammarata
Avis Poste in gita
Uno scorcio di
Finalborgo
Domenica 4 maggio u.s. i gruppi
Donatori Sangue e Dipendenti
Anziani Poste, in collaborazione
con il Cral Poste, hanno organizzato una gita in Liguria.
Il programma prevedeva una tappa a Finalborgo, bellissimo e suggestivo borgo mediovale, nella
parte più antica e affascinante di
Finale Ligure, la giornata, è proseguita con destinazione: Borghetto Santo Spirito. Qui siamo stati
ospiti di un magnifico ristorante
sul lungomare dove si è potuto
gustare un delizioso pranzo a base
di pesce. Verso il finire della giornata, approfittando del bel tempo,
si è potuto godere di una salubre
passeggiata a due passi dal mare.
I prossimi impegni dei rispettivi
gruppi prevedono per l’8 giugno
la consueta “Grigliata Primaverile”, presso l’Isola del Pescatore di
Borgaro T.se e, in autunno, sulle
colline nel cuneese per la mitica
“Fungata” e “Polentata”.
Agostino Cammarata
Vita associativa
27
I campioni
delle bocce
D
al 22 al 25 maggio il nostro Gruppo bocce è stato
a Loano per il 21° trofeo
dei Cral di Torino con risultati più
che ottimi
Premi: come società sui 9 Cral.
Con la quadretta formata da
Antonio Massocco, Antonio
Barbolini, Romano Cavecchi,
Annibale Parpinel.
Secondi: con la quadretta formata da Antonio Massocco, Antonio
Barbolini, Romano Cavecchi,
Annibale Parpinel.
Terzi: con la terna formata da
Gianpiero Colombano, Chiaffredo Pagliano, Sergio Toscano.
A tutti un grande applauso e un
grande ringraziamento da tutto il
direttivo, mio personale, e da Avis
Comunale di Torino.
A nome del direttivo
il responsabile Giovanni Borgogno
Il “Vincente”
Gruppo Bocce
28 (To) Bike
La città a portata
di pedale
In alto logo
[To]Bike
In basso:
Particolare della
bicicletta [To]Bike
O
rmai sono ovunque. Ignorarle non è più possibile. Si muovono rapide e silenziose, ci passano accanto sfrecciando con
un lampo giallo. Sono la nuova frontiera della mobilità, qui a
Torino. Sono biciclette pubbliche con un nome: [To]Bike.
[To]Bike è un servizio di bike sharing metropolitano, il più esteso in
Italia. Le stazioni in cui trovare una di queste biciclette gialle sono attualmente 116, disseminate in tutta l’area metropolitana di Torino. Vi
si accede tramite abbonamento, i cui prezzi variano dai 5 € giornalieri
ai 25 € annuali. I prezzi aggiuntivi variano a seconda del tempo di
utilizzo: in un’ora e mezza, è vero, si paga (2,30 €, suvvia!) ma per la
prima mezz’ora il servizio è gratuito. E, di solito, per la maggior parte
degli spostamenti di rado si superano i 25 minuti!
Si aggiunga il fatto che la bicicletta è il veicolo più veloce in assoluto
per muoversi in città: trenta ciclisti insieme non formeranno mai le
code che formano trenta macchine al semaforo! E lo sanno bene i
nostri “colleghi” del nord Europa, le cui piste ciclabili sono ormai leggenda nei discorsi degli italiani che non si capacitano ancora di come i
ministri danesi abbiano potuto preferire le biciclette alle auto blu.
Il successo di questo nuovo tipo di mezzo pubblico è stato immediato: pochi mesi dopo l’inaugurazione già si progettava di aumentare il
numero delle stazioni, perché il numero delle bici disponibili non era
sufficiente a soddisfare le richieste.
Certo, anche senza guardare al [To]Bike, complice forse la crisi, ma
anche una sempre più diffusa coscienza ecologica, il numero di ciclisti
nella nostra città è aumentato esponenzialmente in questi ultimi anni.
Mie care amiche un tempo “bradipo” hanno rispolverato e ridipinto
le vecchie Grazielle delle madri, e insospettabili ragionieri pedalano in
giacca e cravatta. Ma attenzione, cari ciclisti: il Codice della strada è
valido anche per voi! Quindi, andate e rendete più bella Torino... ma
occhio al casco e ai semafori.
Giulia Maria Bouquiè
Miti da sfatare
29
Sopravvissuto a un
grave incidente
Q
uando nella mattina dell’11 ottobre di due anni fa viene chiamato per una sostituzione al San Giovanni, dov’è stato assunto
da poco, Marco Dolfin, chirurgo ortopedico di sicuro avvenire, non ha esitazioni: c’era da sostituire, e subito, un collega. Trent’anni,
sposato di fresco con un’infermiera, intensa attività agonistica con una
squadra di Hitball in A1 nel ruolo di capitano, il giovane medico ha,
all’epoca, come si dice, tutto quel che si può desiderare dalla vita. Unico
dubbio alla chiamata: andare in macchina in ospedale o in moto? Ma
l’esitazione dura poco “perchè - ricorda oggi con un sorriso – l’amore
per le due ruote prevalse subito”. Opta per la moto, che sicuramente lo
farà arrivare prima, firmando così, inconsapevolmente, una svolta radicale nella sua vita.
Il destino infatti è in agguato in Via Botticelli dove lo scontro frontale
con un’auto lo riduce in fin di vita: embolia polmonare massiva, avambraccio rotto, lussazione all’anca, frattura delle vertebre accompagnata
da un “terribile mal di schiena”. Per un’intera giornata i suoi colleghi
del CTO si alternano in sala operatoria nel tentativo di rimediare ai tremendi danni provocati dall’impatto. Ma il momento, forse il più drammatico giunge al risveglio, quando alla moglie, accorsa al suo capezzale,
Marco chiede, guardandola negli occhi: “Potrò ancora camminare?”
La risposta arriva solo dopo una ventina di giorni e suona come una
condanna: il midollo spinale è irreparabilmente danneggiato dal riversamento di sangue dovuto alla frattura vertebrale. Non c’è bisogno di
essere medico e ortopedico per giunta, per capire cosa questo significhi. Ad attenderlo c’è un lungo, faticoso, periodo all’Unità Spinale per
imparare a conoscere nuovamente il proprio corpo, ma occorre prima
agire psicologicamente oltre l’iniziale rifiuto di quella sentenza apparentemente senza appello: “Cominciai a concentrarmi non su ciò che
mi era stato tolto e mi era precluso – dice - bensì su quello che avrei
potuto ancora fare”.
Con la moglie Marco va alla Fiera di Düsseldorf, dove sono in rassegna
speciali carrozzine che gli consentirebbero di riappropriarsi in qualche
modo della sua mobilità e della sua vita, che vale a dire del lavoro “perché – dice - io volevo a tutti i costi tornare ad operare”. E quello che a
tutta prima sembra un grido di ribellione ad un destino cinico diviene,
con la volontà e la voglia di rinascere, una realtà quotidiana. Diventa
normalità. Marco Dolfin oggi è infatti un ottimo chirurgo dell’anca e
del ginocchio, che suscita sorrisi e sguardi pieni di ammirazione nei
suoi colleghi. La voglia di continuare a fare ciò che ha sempre amato
lo ha riportato a pieno titolo in sala operatoria dove ha effettuato finora
oltre 100 interventi, una settantina dei quali come primo operatore.
Al suo passaggio in carrozzina, molti si fermano per consultarsi con
lui su questioni chirurgiche: “Il percorso di riabilitazione mi ha reso
più empatico con i miei pazienti – dice - Oggi percepisco sensazioni
che prima non potevo comprendere appieno. L’incidente, in fondo, mi
ha aperto nuove opportunità.” Tra queste, la ripresa dell’attività sportiva, perché è di Marco Dolfin il nuovo record italiano nei 100 misti di
nuoto, un primato che lo mette in condizione di alimentare un sogno:
partecipare nel 2016 alle Paralimpiadi in Brasile.
Massimo Boccaletti
Alessandro G. Genitori
In alto foto
Partendo
dall’alto:
durante
foto durante
L’operazione
In basso
l’operazione
L’ ortopedico
foto
del chirurgo
Marco Dolfin
Dolfin,
30 Avis Scuola
Scuola, scuola e
ancora scuola...
“Eccovi, alcune foto della vostra presenza presso la nostra autoemoteca, in attesa di compiere l’importante gesto
della donazione. A tutti voi in prossimità del prossimo esame di maturità, un grande IN BOCCA AL LUPO dalla
Commissione Avis Scuola di Torino”
Lc. Scientifico Copernico
Ist. Tec. Sup. Pininfarina
Ist. Tec. Com. Sommeiller
Ist. Tec. Prof. Ferrari Maggio
Ist. I.T.I.S. Grassi
Ist. Tec. Sup. Sociale
Ist. Tec. Prof. Colombatto
Scuola di Management ed Economia
Scuola di Management ed Economia
Se vuoi ricevere informazioni
sulle attività della Commissione Scuola
scrivi a scuola@avistorino.it
Avis Adv
31
La voce di Avis
Le nuove Campagne 2014
A
l via le campagne Avis
2014 firmate Newton
I.C., frutto di anni
di partecipazione e vicinanza dell’agenzia alla tematica
della donazione che, collaborando con Avis dal 2006, ne
promuove l’attività in modo
sempre nuovo e coinvolgente, senza cedere alla banalità.
In occasione degli 85 anni di
Avis Comunale di Torino sono
state presentate tre differenti
campagne pubblicitarie, campagne dai toni differenti ma
con gli stessi obiettivi: sensibilizzare sul tema della donazione, mantenere il rapporto
con i donatori e coinvolgerne
di nuovi.
“Buttati a pesce” accompagna
sui mezzi pubblici i torinesi attraverso il traffico della
città, strappando un sorriso e
sensibilizzando l’osservatore
incuriosito. Un invito a non
soffermarsi a paure e timori,
perché è più semplice “buttarsi” ed entrare a far parte
del mondo dei donatori Avis
ed essere coinvolti in un piccolo gesto d’amore che fa una
grande differenza.
BUTTATI A PESCE
dona il sangue
UNITÀ DI RACCOLTA
Via Piacenza, 7 - Torino Tel.011 61 33 41
Via Torino, 19 - Pianezza Tel. 011 96 61 668
ORARI DONAZIONI
7.45 - 11.45 tutti i giorni (compresi festivi)
REGISTRATI AL SITO
WWW.AVISTORINO.IT
“Adesso è il tuo turno” rappresenta una vera e propria
chiamata alla solidarietà,
un’incitazione dal tono diretto ed esplicito a tutti coloro
che frettolosamente attendono nella stazione metropolitana, un invito a dedicare un
momento della propria quotidianità agli altri attraverso
il dono del sangue.
Una mano intenta a suonare
gli 85 anni dalla fondazione;
per presentare le attività e far
sentire la sua “voce” saranno
sempre più necessarie iniziative mirate di comunicazione
per far si che si riesca a garantire il fabbisogno di sangue.
Oggi, infatti, è fondamentale,
più che in passato, far avvicinare nuove risorse alla tematica della donazione, poiché
al potenziale incremento
dell’età media della popolazione italiana si affianca una
diminuzione della fascia di
popolazione più giovane, per
cui nel medio-lungo periodo
sarà sempre maggiore la richiesta di sangue.
Claudio Lupica
Le Campagne 2014
BASTA UN
AT T I M O
un campanello, come a voler
prenotare il proprio “appuntamento solidale” con Avis,
immagine semplice ma d’impatto, così come lo è il gesto
del donare.
Manifesto alla semplicità della donazione, “Basta un attimo”, nelle vicinanze del punto di raccolta in Piazza XVIII
Dicembre (Porta Susa). Campagna istituzionale che enfatizza quanto basti veramente
poco per far la differenza:
donare è questione di un attimo!
Il 2014 è sicuramente un anno
importante per Avis Comunale di Torino, che celebra
PUNTO DI
RACCOLTA
P.ZZA XVIII
DICEMBRE
(PORTA SUSA)
Unità di raccolta
Via Piacenza, 7 Torino
Tel. 011 61 33 41
Via Torino, 19 - Pianezza
Tel. 011 96 61 668
Orario donazioni
7.45 - 11.45 tutti i giorni
(compresi festivi)
REGISTRATI AL SITO
WWW.AVISTORINO.IT
Viaggi
33
Gita a Parigi
Gli avisini visitano la Ville Lumière
P
rogramma di viaggio ben studiato e non stancante nonostante fosse tutto concentrato in tre giorni (due sono
serviti per il viaggio, durante il quale sono state effettuate numerose soste, compreso il pranzo al ristorante, consentendo alle nostre gambe di non patire per l’immobilità che un
lungo percorso in autobus richiede).
La guida sicura dell’autista, la sua disponibilità nel portarci nei
luoghi stabiliti ed accompagnare i vari gruppi nel pomeriggio a
disposizione, la ferma ma gentile guida di Palmira Merlo e l’accompagnatrice Laura, hanno contribuito a rendere il soggiorno
nell’affascinante Parigi, sicuro e interessante.
Una piccola pecca, a mio parere, è stato il fatto che l’hotel fosse
un po’ decentrato, a scapito del tempo che si poteva dedicare
alle passeggiate, anche serali. Le guide che ci hanno accolto in
città, (due italiani trapiantati a Parigi da parecchi anni) hanno
non solo illustrato con evidente ottima conoscenza quanto visitato, ma approfondito spesso la spiegazione con aneddoti e
particolari interessanti.
Molto piacevole,anche se con qualche spruzzatina di pioggia
è stata la crociera sulla Senna a bordo del Bateau Mouche: se
Parigi è bella di. giorno, la sera è “magica “.
Anna Maria Terranova
Partendo dall’alto:
Sacro Cuore,
la Torre Eiffel,
foto di gruppo
34 Eventi Torino
Nei prossimi
mesi a Torino
Luglio
Splendori delle corti italiane: gli
Este: Rinascimento e Barocco a
Ferrara e Modena
dal 5 al 7 luglio 2014 - Reggia di
Venaria Reale
Kappa FuturFestival Torino
Summer Music Festival
sabato 5 luglio e domenica 6
luglio 2014 da mezzogiorno a
mezzanotte. Parco Dora Torino
Nell’anno della scomparsa di
Frankie Knuckles, Torino Summer
Music Festival dedica un intero
palco al genere musicale da cui discendono la maggior parte dei suoni che oggi animano club e festival
di tutto il mondo: la musica house.
One Direction
6 luglio 2014 Stadio Olimpico.
Cristina d’Avena
6 luglio 2014 GruVillage.
Giuliano Palma
10 luglio 2014 GruVillage.
Mostra Best Actress al Museo
del Cinema di Torino
Il Museo Nazionale del Cinema
di Torino propone, alla Mole Antonelliana dal 3 aprile al 31 agosto
2014, la mostra BEST ACTRESS.
DIVE DA OSCAR, da un progetto di Stephen Tapert. La mostra, presentata a Torino in prima
mondiale, raccoglie oltre 350 opere che ripercorrono la storia delle
donne che hanno vinto l’Oscar
come migliore attrice dal 1929
al 2014: ritratti delle star, immagini dei film da loro interpretati
che si alternano a bellissimi manifesti, costumi di scena, oggetti
dal set, sceneggiature e istantanee
della cerimonia degli Oscar che
fanno rivivere l’emozione della
vittoria della prestigiosa statuetta.
In aggiunta, numerosi documenti, manifesti e materiali legati alla
storia dell’Academy quali inviti,
programmi, clip delle riprese cinematografiche e televisive, e abiti
indossati dalle dive durante la spettacolare cerimonia dell’Oscar®.
Mostra Preraffaelliti a Palazzo Chiablese di Torino
fino al 13 luglio 2014
La mostra Doppio Sogno allestita nelle nuove sale espositive di
Palazzo Chiablese (Polo Reale di
Torino) lascia spazio alla nuova e
grande retrospettiva sui Preraffaelliti della Tate Gallery di Londra.
La mostra espone settanta capolavori, vere e proprie icone dell’età
vittoriana come Ophelia di John
Everett Millais, L’amata (La sposa)
di Dante Gabriel Rossetti, Prendete Vostro figlio, Signore di Ford
Madox Brown e Sidonia von Bork
1560 di Edward Coley Burne-Jones.
The Bloody Beetroots
5 luglio 2014 - ore 21.00 Parco Dora
Fe s t i v a l M o z a r t a To r i n o , i
concerti in piazza San Carlo
dal 18 al 23 luglio 2014
Dopo il successo dello scorso anno del Festival Beethoven, dal 18 al 23 luglio 2014
la città di Torino ospiterà un
nuovo festival musicale dedicato a un grande autore di musica classica: Wolfgang Amadeus Mozart. Una festa lunga
sei giorni per tutti i torinesi e i
turisti che potranno assistere
gratuitamente a sei grandi concerti in piazza san Carlo eseguiti
da tre orchestre con direttori e
interpreti di fama internazionale. Capolavori come il Don
Giovanni e Il flauto magico saranno presentati in un format
del tutto inedito pensato per
i neofiti e il grande pubblico.
TOP GEAR LIVE
6 luglio 2014 Palaolimpico di Torino.
Eventi Torino
modelli in scala 1:4, realizzati dal
Corso di Diploma Accademico
in Transportation Design, in collaborazione con marchi automobilistici noti a livello mondiale.
Mostra Piccoli Principi alla
Palazzina di Stupinigi
dal 18 giugno al 30 dicembre 2014
I ritratti dei bambini – studiati
dall’occhio straordinario di Federico Zeri – sono stati protagonisti
di una mostra al Lingotto di Torino nel 1995, in occasione di Arte
Antica ’95. Lo studioso, attento
alle ricerche storico-documentarie
in corso su iconografie e provenienze, indicava valide linee di
lettura: la fortuna e l’interpretazione dell’immagine del bambino
nella cultura figurativa; l’aspetto
iconografico a decodificare abiti
e simboli e quello socio-culturale che delinea il contesto in cui
le opere sono eseguite e le scelte ideologiche che esse indicano.
Agosto
Traffic Torino Free Festival
dal 28 al 31 agosto 2014
Cantieri OGR “Traffic” è nato per
cambiare .
Nell’arco di dieci edizioni sono
variate via via la collocazione
cronologica, le sedi e – di conseguenza – le scelte di contenuto.
Una regola che vale in particolare
quest’anno: il festival si accasa infatti presso i Cantieri OGR, luogo
che simboleggia la metamorfosi
postindustriale della città, dunque
a sua volta sinonimo di trasformazione. In passato officina dove
venivano costruiti e riparati i treni, ha ora come vocazione quella
di laboratorio di sperimentazione e produzione di arte e cultura.
27 paesi; 182 appuntamenti, di cui
156 concerti, in 94 spazi canonici e inconsueti: sale da concerto,
chiese, piazze, cortili, musei, palazzi, carceri, stabilimenti industriali…
Festival di tutte le musiche, MITO
SettembreMusica è il luogo ideale per ripercorrere le storie della
musica attraversando i differenti
generi: dall’antica alla classica e
alla contemporanea, dal jazz alle
espressioni più innovative della musica elettronica, il tutto a
prezzi sempre molto accessibili.
16° Congresso Nazionale
Domotecnica dell’Efficienza
Energienza.
dal 18 al 20 settembre 2014
L i n g o t t o Fi e r e .
Manualmente - Rassegna della
manualità creativa
dal 25 al 28 settembre 2014
Lingotto Fiere. Manualmente si
prefigge l’obiettivo di incentivare la cultura della manualità e di
porre l’accento sull’importanza
che il lavoro di creazione manuale può avere per ogni individuo.
Settembre
“IED Transportation Design: 20
yeas of excellence, Mostra IED
Transportation Design al Museo
dell’Auto di Torino
da venerdì 20 giugno a domenica 31
agosto 2014 - Il Museo Nazionale
dell’Automobile di Torino ospiterà la mostra organizzata da IED
Torino per festeggiare i vent’anni
dall’avvio del corso di Transportation Design. In mostra 10 modelli
in scala reale, realizzati dal Master
in Transportation Design, e 15-20
MITO SettembreMusica
dal 4 al 21 settembre 2014
Per 18 giorni, Milano e Torino
tornano a essere un unico grande
palcoscenico offrendo un’occasione imperdibile per accostarsi
a proposte artistiche diverse e di
grande valore; circa 2200 musicisti: grandi orchestre, complessi
da camera e solisti provenienti da
Concerto Ligabue
9 settembre 2014
Stadio Olimpico.
Per consigli sui
prossimi eventi
inviaci una email
all’indirizzo
info@avistorino.it
35
36 Al nostro fianco
Associazioni
La ricchezza del Paese reale
C
’è una ricchezza che il Pil
non misura: le molteplici
forme della partecipazione dei cittadini. Ed è una risorsa
rilevante e diffusa sul territorio nazionale. Le attività di volontariato,
quelle legate ai temi dell’ambiente
e del territorio, della cultura, del
«loisir» e sportive: tutte contribuiscono a generare il nostro capitale
sociale. Che è fatto di dimensioni
assieme simboliche ed economiche. Perché la partecipazione attiva a forme associative crea condivisione di valori, unisce le persone e
le comunità in una visione comune
della propria esistenza e del futuro.
Come tante formichine brulicanti
sul territorio, attraverso le diverse
forme del volontariato, alimentano
reti di relazione, si scambiano informazioni e iniziative, si ordisce quel
filo che consente di sperimentare
l’integrazione e il sostegno fra persone.
Anche di provenienze diverse. …
Tutte queste attività sono elementi
fondamentali della nostra coesione
sociale. L’obiezione che più spesso
si sente fare, ed è anche la preoccu-
pazione ricorrente, è che le persone
partecipano poco: è difficile chiamare a raccolta i cittadini. Certo,
sono oggi molto poche le organizzazioni volontarie in grado di mobilitare – come si usa dire – le masse, com’era un tempo per le grandi
associazioni o i partiti (spesso portati a predisporre partecipazioni
prezzolate). Oggi la mobilitazione
delle persone avviene su singole
istanze, magari anche limitate nel
tempo, sicuramente meno ideologicizzate: la questione ambientale
del proprio quartiere o della città;
la raccolta di alimenti o di denaro
per le famiglie con problemi; le
emergenze climatiche e i disastri
ambientali...Iniziative mirate, concrete, dove chi partecipa può misurare tangibilmente gli effetti del
proprio impegno. È una partecipazione pragmatica dove contano le
dimensioni relazionali, il contatto e
il confronto con le altre persone, e
l’intervento materiale. Il brulichio
delle iniziative e della quantità di
persone che vi partecipano, come
dimostra la ricerca Community
Media Research - Questlab per La
Stampa, raccontano dell’esistenza
di un sostrato partecipativo diffuso. Di un radicamento associativo
sui territori e sulle questioni concrete che si è spostato dal piano
della partecipazione ideologica a
quella pragmatica. In ogni caso,
generatrice di valori e di identificazioni. Ma la partecipazione non
ha solo una dimensione simbolica. Questa miriade di iniziative
produce anche un valore economico non indifferente. Anche
soffermando l’attenzione solo sul
versante delle iniziative culturali,
basti pensare all’indotto economico che generano le circa 1.200
manifestazioni stimate dei molti
festival che si sono sviluppati negli
anni recenti lungo l’Italia su diversi
temi: dall’economia di Trento alla
filosofia di Modena; dalla musica
della Notte della Taranta ai libri di
Pordenonelegge e alla letteratura
di Mantova; dal festival della Spiritualità di Torino a quello biblico
di Vicenza, solo per citare alcuni
casi. Ciascuno di questi eventi
culturali muove centinaia di migliaia di persone che raggiungono
le città, generando una domanda di
turismo, di ospitalità e di consumi.
Alimentando valore economico e
simbolico. Evidenziando una volta
di più il volto di una Nazione che
spesso non vediamo o non vogliamo vedere. Cultura, turismo, ambienti territoriali, economie locali
costituiscono un mix importante
per lo sviluppo del Paese. Un’Italia
che esprime voglia di partecipazione e una domanda di crescita culturale. Sono dimensioni che non
contribuiscono ad alimentare le
statistiche del Pil della ricchezza.
Ma sono fondamentali per costruire il (futuro) Pil della felicità.
Daniele Marini
Università di Padova (LaStampa 30 settembre 2013)
Guerrilla gardening
37
Quando sboccia
il senso civico
L
o chiamano “Guerrilla gardening” e quando descrivono le loro azioni utilizzano un linguaggio militare. Parlano di “arsenali”, di “guerra” (richiamato dallo stesso nome del movimento) e di “attacchi”. E
sono un gruppo non violento.
Il termine “guerrilla gardening” apparve per la prima volta nel 1973 a New
York, utilizzato dal gruppo Green guerrilla. La loro azione lasciò all’epoca
interdetti i cittadini, oggi invece l’area dove avvenne quel primo attacco è
protetta dal dipartimento parchi di New York. Ma cosa era successo? E in
cosa consiste il guerrilla gardening oggi?
L’azione del 1973, ritenuta rivoluzionaria, è ammantata di una sublime e
“verde” semplicità: alcuni cittadini avevano trasformato un lotto privato abbandonato in un giardino. Perché questo fanno, questi insoliti guerriglieri:
rilevano pezzi di terra abbandonati e, “armati” di zappa, guanti e annaffiatoi,
lo riportano alla vita.
Questo movimento, diffusosi in fretta nel nord Europa, approda in Italia
negli anni 2000. Se è a Milano che si contano i primi “guerriglieri” italiani,
Torino spicca subito per la nascita, nel 2007, dell’associazione “Badili badola” e per le sue iniziative. Il gruppo si impegna attivamente a combattere il
degrado urbano “dal basso” occupandosi del verde pubblico. Un esempio?
Il 13 giugno 2011 questi impavidi guerriglieri, armati di paletta e guanti,
hanno messo a dimora in via Bologna un olmo, un fico, un kaki, un nespolo e un oleandro, con la partecipazione e i consigli dei curiosi.
Le azioni, anche quelle individuali, dimostrano una grande fantasia: a Torino, ma anche a Bari e in altre città si riempiono di terra piccole fontane
abbandonate per trasformarle in... vasi di gran classe. E se il terreno non è
raggiungibile? Nessun problema, esistono le “bombe di semi”: palline di
argilla in cui si incorporano i semi che vengono lanciate oltre le cancellate
nella speranza che attecchiscano.
Insomma, azioni spontanee di cittadini insospettabili che danno un significato profondo a ciò che è “pubblico”, prendendosene cura senza aspettarsi
nulla in cambio. A ricordarci che anche dietro quel vaso di fiori in quella
viuzza insignificante dietro casa può celarsi un profondo messaggio morale
da cogliere e disseminare.
www.guerrillagardening.it
Alcuni esempi di
realizzazioni
38 Passione fotografia
Per una buona
esposizione
S
e avete una macchina digitale dove sia possibile non
scattare solo in automatico
ma poter gestire l’esposizione della fotografia è necessario sapere
alcune cose. Fondamentalmente i
parametri che possiamo variare per
modificare l’esposizione (e non
solo) dell’immagine sono il tempo
di scatto, l’apertura del diaframma,
a sensibilità ISO.
Tempo di scatto
C’è poco da dire su questo: è semplicemente il tempo in cui l’otturatore resta aperto e fa entrare la luce.
Ovviamente variando il tempo di
scatto l’immagine viene influenzata e subisce delle modifiche: se
lasciamo l’otturatore aperto per
1/200 (cioè circa mezzo centesimo
di secondo) potremo congelare
il movimento di una persona che
corre, mentre se lo lasciamo aperto
per 1/10 di secondo (cioè ben 10
centesimi di secondo) la persona
che corre sarà probabilmente irriconoscibile e il movimento lascerà
una scia dietro al soggetto, rendendo percepibile l’idea del movimento.
Apertura del diaframma
Questo è un po’ più complicato.
Ogni obiettivo al suo interno ha
delle lamelle che si aprono e si
chiudono facendo passare più o
meno luce, a seconda di quanta ce ne serve e di come la impostiamo. É come una finestra
nella quale possiamo decidere se
aprire le tende e di quanto. I valori numerici che rappresentano
sono inversamente proporzionali
alla luce che entra: questo significa che un obiettivo impostato
a f:3,5 fa entrare più luce che se
impostato a f:8 o a f:11.
I valori sono misurati in STOP.
Gli stop sono: f:1,4, f:2, f:2,8, f:4,
f:5,6, f:8, f:11, f:16, f:22 ecc
Sappiate che ogni volta che chiudete un po’ il diaframma (facendo
quindi aumentare il numero f) il
tempo di scatto si allungherà leggermente per fare in modo che il
sensore raccolga abbastanza luce,
mentre se lo aprirete diventerà più
breve (questo nelle modalità P, A,
S, nella modalità M l’esposimetro
non fa variare il valore che non state controllando perché di fatto li
state controllando tutti)
Sensibilità ISO
La sensibilità Iso è uno di quei
valori che la fotografia digitale ha
rivoluzionato rispetto alla tradizionale fotografia a pellicola. Gli Iso
ci sono sempre stati e le pellicole
erano più “lente” o “più veloci” a
seconda del valore Iso o Asa che
riportavano.
La miglior pulizia dell’immagine
e la qualità più alta si ottengono
usando sempre il valore ISO più
basso possibile (64, 80, 100, 200,
dipende dalla macchina), perché la
macchina non ha bisogno di amplificare molto il segnale, ma questo ovviamente significa che dovrà arrivare molta luce al sensore,
quindi a meno che non ci sia il sole
o che non abbiamo una sorgente
luminosa abbastanza potente dovremmo usare dei tempi lunghi o
dei diaframmi molto aperti. Anche
gli ISO funzionano in STOP, ma
sono più facili da leggere: raddoppiano sempre il valore, così tra 100
e 200 c’è uno stop, tra 200 e 400 un
altro, tra 400 e 800 un altro e così
via, esattamente come accade coi
tempi di scatto.
Fosse sempre così facile e se
non cambiasse niente tanto
varrebbe tenere sempre il valore ISO bello alto, in modo
da poter usare diaframmi più
chiusi e tempi più brevi e invece no…perché?
Perché amplificando il segnale
“buono” che arriva al sensore
si amplifica anche il rumore di
fondo, ragion per cui l’immagine diventa granulosa, meno nitida e in definitiva qualitativamente inferiore. Con le reflex
più evolute si può arrivare ormai a più di 6000 ISO e avendo pochissimo rumore (grana)
nella fotografia. Per concludere
,una giusta esposizione (in base
alla luce che abbiamo) si ottiene con un giusto uso di questi
tre fondamenti della macchina
fotografica.
Giorgio Debernardi
Passione fotografia
Le vostre foto
Scelti per voi
Per ogni numero pubblicheremo tre foto scelte tra quelle che i donatori possono inviare a questo indirizzo: corriere@avistorino.it.
Le altre saranno visibili sul sito www.avis.it. Le foto devono essere
jpg e dimensionate con il lato lungo a 1200px.
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In questo sito trovate molti tutorial
sulla fotografia.
www.fondazionefotografia.org
In questo sito troverete le mostre
fotografiche e news sulla fotografia.
Pillole
La fotografia è un’azione immediata; il disegno una meditazione.
Henri Cartier-Bresson
Fotografare significa appropriarsi
della cosa che si fotografa. Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza, e quindi di
potere.
Susan Sontag
Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco
prezzo, ben difficilmente otterrà
qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
Andreas Feininger
39
Dall’alto:
Lago Maggiore.
Fernanda Strazzarino.
Le gru. Valentino
Camandona.
New York, Paola
Sibona.
40 Dialetto
La Festa
dël Piemont
Q
uest’anno la «Festa dël
Piemont» fa tappa a Pianezza, ma questo, di per
sé, potrebbe anche lasciare indifferenti, specialmente i non piemontesi. Oltre al valore di questa festa,
che giunge all’edizione n.47 dopo
aver toccato tutte le province e
molteplici località grandi e piccole,
la sua localizzazione ha un valore
molto speciale che ha un legame
forte con questa rubrica. La festa va,
infatti, a trovare svolgimento proprio nella cittadina che è residenza
di Camillo Brero con lo scopo di
rendergli un omaggio particolare in
concomitanza con il suo ottantottesimo compleanno. Camillo Brero
è, infatti, l’ultimo de «Ij Brandé»
(letteralmente gli alari del camino),
la gloriosa Compagnia fondata nel
1927 da Pinin Pacòt con altri grandi
letterati piemontesi.
Penso non sia inutile ritornare al
significato di questo vocabolo: «Ij
Brandé», parola di origine germanica in quanto derivante dal tedesco «brand» (che significa tizzone
ardente, incendio, ustione, mentre
«brandes» significa incendio) e che
in piemontese assume una doppia valenza. Esiste infatti il verbo
«brandé» che è un verbo intransitivo con questi significati (tratti dal
Vocabolario della Lingua Piemontese di Camillo Brero: ardere vivacemente): bollire rumorosamente;
anche agitarsi, essere in movimento; affaccendarsi, agire celermente.
Però non finisce qui perché «brandé» può anche assumere il senso di
brandire e quindi ecco «brandé la
spa o ’l sàber» (brandire la spada o
la sciabola). Dal verbo «brandé» derivano il sostantivo maschile «brando» e quello femminile «branda».
Il secondo si riferisce, non come si
potrebbe pensare di primo acchito,
a un luogo dove coricarsi perché
questo è valido in italiano, invece il
sostantivo si riferisce a un distillato
alcolico ricavato prevalentemente
dalle vinacce (la «rapa») o dal vino:
la grappa in italiano. La «rapa» è anche utilizzata come elemento conservante per i peperoni: «ij povron
a la rapa».
L’appellativo di questo distillato dà
l’indicazione di come esso sia assai
forte e quindi bruciante, ardente
nella bocca di chi lo beve e perciò, normalmente, non si esagera
accontentandosi di «un cichèt ëd
branda» (un bicchierino di grappa).
Il «brando» è un ballo caratteristico
piemontese che prevede un grande
movimento da parte degli interpreti, quasi che si trovassero ad agitarsi
sulle braci ardenti. In particolare la
brace in piemontese diventa «brasa», altro vocabolo con ascendente
germanico dal verbo e sostantivo
«braten» che significa cuocere arrostendo («an sla brasa» sulla brace)
oppure un cibo cotto arrosto. Esistono poi dei modi di dire piemontesi
che utilizzano il termine «brando»
e sono: «esse a brando» (essere in
movimento); «butesse an brando»
(avviarsi, mettersi in movimento);
«fé ’l brando» (fare chiasso) e «mné
’l brando» (fuggire). Infine l’accrescitivo «brandon» non significa un
grosso «brando», bensì è analogo al
tedesco da cui siamo partiti ovvero
tizzone o anche fiaccola, torcia.
La scelta dell’appellativo de «Ij Brandé» ha quindi un significato figurativo in quanto coloro che si sentono
parte di questo sodalizio (un po’
strano perché senza tessere, quote,
sede, ecc) hanno il compito di fare
come gli alari nel camino, ossia tenere sollevati i ceppi per favorirne
la combustione e lo sviluppo delle
fiamme, ma nel loro caso si tratta di
sostenere la lingua e la cultura piemontese perché possa sempre ardere di buona fiamma.
Tornando quindi alla «Festa dël
Piemont» e a Camillo Brero, vorrei
proporvi una delle sue belle poesie
dedicate alla sua lingua che rappresenta un vero e proprio inno d’amore che il poeta le ha dedicato. Un
inno a cui dobbiamo legarci perché
continui ad ardere viva la fiamma in
mezzo ai «Brandé».
Michele Bonavero
Dialetto
La nòstra bela
lenga piemontèisa
Quand che ij fieuj e j’anvod
parleran pì la nòstra bela lenga piemontèisa
ëdcò le muraje a ’rfaceran «Vergògna»
ai savant e ai potent ch’a l’han baratala
- la nòstra bela lenga piemontèisa con tranta dné e ’l giov dla lenga dj’àutri.
Quand che ji fieuj e j’anvod parleran pì
la nòstra bela lenga piemontèisa
- e noi e ij Grand saroma arson lontan
d’una vos dròla ’d na cossiensa veja
ij dàir, le pere, ij ròch la parleran
la nòstra bela lenga piemontèisa,
j’eve dij nòstri fium la canteran
la nòstra bela lenga piemontèisa,
la lòsna e ’l tron a la diran sle nìvole
la nòstra bela lenga piemontèisa,
ël vent la crijerà tra la tempesta
la nòstra bela lenga piemontèisa,
la lun-a ëd neuit la confidrà a le faje
la nòstra bela lenga piemontèisa,
ëd di a risplenderà ’nt la lus dël sol
la nòstra bela lenga piemontèisa.
La nòstra bela lenga píemontèisa
tradìa e dismentià,
la nòstra bela lenga piemontèisa.
Oh, mia bela lenga piemontèisa
che ant ël mè sangh it vive!¬¬
La nostra bella lingua piemontese
noi e i nonni saremo eco lontana / luna di notte la confiderà alle fate /
Quando i figli e i nipoti non par- di una voce strana di una coscienza la nostra bella lingua piemontese,
leranno più la nostra bella lingua vecchia / i crinali, i sassi, i macigni / di giorno risplenderà nella luce
piemontese / anche i muri rinfac- la parleranno / la nostra bella lingua del sole / la nostra bella lingua pieceranno «Vergogna» / ai sapienti e piemontese, / le acque dei nostri montese. // La nostra bella lingua
ai potenti che l’hanno barattata / fiumi la canteranno / la nostra bel- piemontese / tradite e dimenticata
- la nostra bella lingua piemontese la lingua piemontese, / il fulmine e / la nostra bella lingua piemontese.
- / con trenta denari e il giogo della il tuono la diranno sulle nuvole / la / Oh, mia bella lingua piemontese
lingua degli altri. // Quando i figli nostra bella lingua piemontese, / il / che nel mio sangue vivi!
e i nipoti non parleranno più / la vento la griderà fra la tempesta / la
Michele Bonavero
nostra bella lingua piemontese / - e nostra bella lingua piemontese, / la
QUIZ
Risposta al quiz precedente: il nome della celebre attrice era Eleonora Duse, a cui è dedicata la
breve via che a Torino sfocia nei pressi del Teatro Carignano, in piazza Carignano.
Risulta vincitore del quiz: Maria Grazia Avalle.
IL NUOVO QUIZ
Cerere è un pianetino individuato da un famoso astronomo nel 1801. Torino gli ha dedicato una via proprio
per onorarlo per questa sua scoperta. Sapete dire il nome di questo astronomo?
Le risposte devono pervenire presso la sede AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 - 10127 Torino oppure via email all’indirizzo corriereavis@avistorino.it entro il 30-8-2014. Il premio del precedente quiz deve essere ritirato
entro il 30-8-2014.
41
42 Cosplay
Oggi al parco ho
incontrato Gandalf
E
Cosplayer
Giulia Maria
Bouquiè
ntrate in camera di vostro
figlio e, invece dell’adolescente attaccato al computer che vi aspettavate, vi ritrovate
davanti una figura vagamente familiare vestita da... Bilbo Baggins
(protagonista de Lo Hobbit)?
Non preoccupatevi e non sfregatevi gli occhi: non siete pazzi. È
solo la nuova moda importata dal
Giappone. Si chiama “cosplay”
(“costume-play”) e chi lo pratica
è chiamato “cosplayer”. Se i vostri
ragazzi leggono manga (i fumetti giapponesi, n.d.r.) o giocano ai
videogiochi mettetevi l’animo in
pace: prima o poi lo diventeranno
anche loro. E non è detto che sia
un male. In pratica, il cosplay consiste in questo: nello scegliere un
personaggio (in principio solo dai
manga ma oggi anche da film, libri,
sceneggiati), studiarselo, prepararsi il costume e indossarlo, di solito
alle fiere e ai raduni.
Tra i cosplayers vige un ferreo codice d’onore composto da una sola,
granitica regola: puoi vestirti da ciò
che vuoi, ma il tuo costume dev’essere rigorosamente fatto a mano.
Nessuna eccezione, e chi infrange
tale regola incorre nell’onta e nel
disonore. Perché il cosplay è un’arte, complessa e sfuggente, formata
da ingegno e creatività. Solo i maestri arrivano a padroneggiarla appieno e a risultare identici ai propri
beniamini. E i migliori imparano
addirittura a riprodurre movimenti
e atteggiamenti dei personaggi che
interpretano. Inutile dire che molti
ragazzi (me compresa, lo ammetto)
si accontentano anche solo di essere vagamente riconosciuti mentre
vagano per gli stands delle fiere.
Molto gettonate sono le competizioni. Consistono in due prove,
una in cui si valuta il costume in
sé e uno in cui il cosplayer deve dimostrare di saper imitare il proprio
personaggio anche con gli atteggiamenti e le battute. Alcuni cosplayers si sono costruiti una carriera
lavorativa e hanno messo insieme
uno staff di truccatori e sarti per
partecipare a tali competizioni. I
risultati sono splendidi, ma un cosplay “fatto in casa” è sempre più
spontaneo... e dà più soddisfazioni,
anche solo nei momenti in cui il
gruppo di amici vaga per i mercatini alla ricerca di quella cravatta che
darebbe un’aria così “Hogwarts”!
Insomma, una moda che di per sé
potrebbe far storcere il naso cela
un potenziale creativo tale da far
chiudere la bocca a chiunque dica
che “i giovani d’oggi non fanno
più niente, stanno solo davanti alla
playstation!”.
Playstation? La macchina da cucire
è molto più stimolante, bello!
Giulia Maria Bouquiè
Storia minore
43
Che succede a
Torino? ... è folla!
A
ppena qualche anno fa, senza
dubbio, sarebbe sembrato impossibile. Li vedi passeggiare per
la città, ti fermano, ti domandano dove
trovare una certa strada, una piazza, con
la piantina topografica di Torino, come
smarriti, con domande su mezzi pubblici, autobus, tram, punti-sosta di tassì. Come a Parigi, a Londra o Berlino.
All’inizio dell’estate, un bilancio è ormai possibile, con non poca meraviglia.
Conclusi i giorni del Salone del Libro,
colma di gente la metropolitana - per
costruire la quale si era discusso per anni
- le code per entrare a Palazzo Reale, a
Palazzo Madama, per visitare il Museo
del cinema alla Mole Antonelliana, per
entrare al Museo Egizio, il bilancio è
insomma sorprendente: alla domanda
perché tutto ciò avvenga e continui ad
avvenire, la risposta è semplice: hanno
scoperto Torino. Molti s’interrogano
sul perché questo “miracolo” non sia
avvenuto prima. Già le Olimpiadi invernali, poi il passaggio da una Torino
più “europea” a una città multietnica,
quindi una serie di eventi - le lunghe
“code” per la rassegna di Renoir - infine
il Salone del Libro. E’ una Torino piena
di folla come non ci si sarebbe aspettati
mai. Che dire? C’è - inutile negarlo -
un risvolto anche negativo, quello che
è “pagato” dalle grandi città che si sono
trasformate in metropoli: un accrescimento della delinquenza spicciola, delle
necessità di ogni giorno, un visibile aumento della mendicità, anche nel pieno centro storico, ma era un “prezzo”
prevedibile e comprensibile, come lo
hanno pagato tutte le metropoli, senza
contare l’afflusso costante di immigrati
che, sbarcando ogni giorno, dalle coste
del sud tendono a spostarsi al settentrione magari per raggiungere quindi la
Francia, la Germania e l’Austria. Inutile
stupircene. Torino non poteva ritenersi
immune da un tale fenomeno. Guardiamo, comunque, al lato positivo, e
di ciò non possiamo che compiacerci:
hanno scoperto Torino, le sue meraviglie storiche, i “tesori” di quello che fu il
perno attorno al quale si costituì l’unità
di un paese che trova, nelle Alpi, la cerniera di unione con il cuore dell’Europa.
Se questa “cerniera” non ci fosse, la penisola italica si troverebbe non solo isolata
ma proiettata “in giù”, verso il Medio
Oriente e i paesi africani. In questo senso Torino può ringraziare la conformità
del suo essere al nord, settentrionale, più
vicina al cuore di un’Europa che conta,
nella sua unità, anche se le perplessità
sono ancora molte, suddivise fra i “dettami” di Bruxelles, di Strasburgo, in
una frammentarietà di leggi, dettami,
a volte contrapposizioni giuridiche che
lasciano perplessi. In uno scenario così
complesso, Torino spicca e trae forza e
prestigio soprattutto sul piano turistico:
non avremmo, altrimenti, che questo
innegabile “ritorno”: è sparita, come
d’incanto, la città-officina così spesso
raffrontata a Detroit, la città “grigia, triste”, conosciuta soltanto per la presenza della Fiat, centro sia pure mondiale
dell’automobile, per le sue squadre
di calcio, la Juventus e il Toro. Quella
scoperta oggi dalla folla di turisti che vi
sbarcano è una città, pur con i mutamenti del tempo, come la vide e la volle
un grande uomo di Stato, Emanuele
Filiberto, quella domenica del 7 Febbraio 1563 alle undici del mattino, nel
momento in cui la scelse come nuova
capitale del ducato, al posto di Chambéry. Città dunque nel cuore dell’Europa; poi il duca portò con sé il talismano
dei Savoia, la Santa Sindone, che uscirà
dalla sua lipsana, ossia dalla sua teca, in
attesa di nuovi, grandi eventi. Nel frattempo si riempe di folla e non possiamo che rallegrarcene.
Renzo Rossotti
Uno scorcio di
Torino
44 Avis cultura
Le mostre
& gli artisti
I
PRERAFFAELLITI
AL
POLO REALE DI TORINO
Allestita nel nuovo spazio mostre del
Polo Reale, a Palazzo Chiablese, ingresso dalla piazzetta Reale, la mostra «Preraffaelliti. L’utopia della bellezza» offre
un ampio panorama dell’esperienza
artistica e culturale della Confraternita
dei Preraffaelliti. Promossa da Comune di Torino, Direzione Regionale per
i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e Polo Reale, la mostra - curata
da Alison Smith insieme a Caroline
Corbeau-Parsons - è prodotta da 24
Ore Cultura-Gruppo 24 Ore e realizzata in collaborazione con la Tate
Britain e il patrocinio del Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo. L’esposizione dei settanta
capolavori della collezione della Tate
Britain di Londra permette di cogliere e
approfondire il clima di una ricerca che
si è sviluppata alla metà dell’Ottocento,
quando tre giovanissimi artisti - John
Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti
e William Holman Hunt - fondarono
la Confraternita nel settembre 1848
con l’intento di cambiare la società attraverso l’arte, ispirandosi agli ideali del
primo Rinascimento. Una mostra e,
contemporaneamente, la storia di un
movimento che è giunto sino ai giorni
nostri - come afferma Luca Beatrice influenzando la cultura occidentale tra
gotico e dark, tra le poetiche visionarie
dei registi Tim Burton e Francis Ford
Coppola e gruppi come Big Four e Curie. Dai loro quadri emergono gli aspetti
della religione, del paesaggio, della poesia, della bellezza. E così le donne dalla
sottile sensualità, i paesaggi en plein air,
i riferimenti a Dante e Shakespeare, alle
novelle medioevali e alla Bibbia costituiscono i momenti di un percorso che
va dalla straordinaria «Ophelia» di Everett Millais alla tela «Ecce Ancilla Domini! (L’Annunciazione)» del Rossetti,
dal «Paesaggio con ragazza accanto a un
faggio» di George Price Boyce a «Sidonia von Bork» di Edward Burne-Jones.
Torino, Polo Reale, sino al 13 luglio.
L’ARTE SACRA DI CARLO
SISMONDA A SALUZZO
La storica struttura de La Castiglia ospita
la mostra retrospettiva «Carlo Sismonda. La luce nel sacro» che mette in evidenza l’energia e la tensione espressiva
del maestro di Racconigi (1929-2011).
Si tratta dell’appuntamento artistico
della primavera-estate della Città di
Saluzzo, che ha collaborato con l’«Associazione Culturale Carlo Sismonda
Onlus», presieduta da Mario Abrate,
alla realizzazione di questo incontro tra
Arte Sacra e territorio. Un’occasione
per entrare in diretto contatto con le
venti e grandi tavole degli «Evangeli», le
stazioni della «Via Crucis», i ritratti della madre, i nudi femminili e i paesaggi
permeati da una spiritualità che esprime
la misura interiore di Sismonda. Autore
di composizioni musicali, di opere che
richiamano la lezione di Cézanne, Van
Gogh, esprime una particolare tensione
pittorica nelle pagine legate al volto di
Cristo, alla folla che ascolta le parabole,
alla Crocifissione. La mostra è corredata dalle pubblicazioni «Carlo Sismonda.
Dagli Evangeli», Torino 1978, «Carlo
Sismonda 1929-2011» a cura di Martina
Corgnati, Skira Editore 2012, e dai testi
di Piero Flecchia, Mario Abrate, Umberto Casale e Anna Cavallera. Saluzzo,
La Castiglia, sino al 28 settembre.
PALAZZO LOMELLINI A
CARMAGNOLA
Nelle sale espositive di Palazzo Lomellini, in piazza S. Agostino 17, è aperta
la rassegna «Tra idea, mito e realtà», curata da Paola Malato. L’appuntamento
dell’Assessorato alla Cultura della Città
di Carmagnola, organizzato dall’Associazione Piemontese Arte, presieduta dallo scultore Riccardo Cordero,
propone l’esperienza di quattro artisti
contemporanei. Sandro De Alexandris espone tele dalla raffinata tessitura
del colore (dal rosa all’azzurro), dove il
suo lirico astrattismo è il risultato di una
ricerca meditata, interiorizzata, definita
con misura. La progettualità di Johannes Pfeiffer si identifica con grandi
installazioni che «occupano» gli spazi.
Composte da materiali come l’acciaio e
una fitta sequenza di fili di nylon, appaiono estremamente leggere, evocative.
Giorgio Ramella, invece, affida a «Nuvole e cacciatore» e «Verso sera» il senso
di una mitica visione dell’Oriente, che
sottolinea attraverso una figurazione
che libera nell’atmosfera oggetti, simboli, piccoli elefanti. Infine, le fotografie
in bianco e nero di Enzo Isaia, realizzate
negli anni Sessanta, stabiliscono un rapporto diretto con l’ambiente e la realtà.
E dalla donna del Sud a «Fashion», agli
Alpini in Alto Adige, prende forma il
suo discorso sempre controllato e reso
con sensibilità. Carmagnola, Palazzo
Lomellini, sino al 22 giugno.
LE MOSTRE DELLA «PRO MOTRICE»
La Promotrice delle Belle Arti al Valentino presenta dodici personali che propongono un percorso tra figurazione
tradizionale e pagine astratte. Attraverso
gli allestimenti curati da Orietta Lorenzini, si possono vedere i dipinti concettuali di Anna Azzalini che parlano
dell’esistenza e della tragedia di Lampedusa. Le immagini di Giuseppe Bercetti dai colori lievi che illuminano Amalfi
e il paesaggio a San Raffael, e la Torino
notturna di Attilio Cutrupi rischiarata
dalla luce dei lampioni, mentre Jessy
Jacob propone incisioni e dipinti che
interpretano i versi di Rabindranath Tagore. Di Alfredo Levo si ravvisa la vitalità
del segno che circoscrive figure, oggetti
e fiori, e i giardini di Bruno Molinaro si
riallacciano a quello prestigioso di Monet che ha visitato durante i viaggi a Giverny. Claudio Rabino, invece, dipinge
campi di lavanda e girasoli. Si entra poi
nelle sale delle artiste biellesi: Gabriella
Avis cultura
Libri
& filatelia
Muzio, con quadri dal vibrante espressionismo, Mirella Perino, con le eleganti sculture femminili, Wanda Pilla
con i paesaggi delicati, atmosferici. Rosa
Sorda espone delicate architetture dello
spirito. Il salone ospita inoltre sculture,
fotografie, quadri astratti di Ninì Maccagno. Torino, Promotrice Belle Arti,
sino all’8 giugno.
LE STAMPE GIAPPONESI
E SILVERIO SALAMON
A «L’Arte Antica» di Torino la mostra del
giapponese Hiroshige è l’ultima esperienza di Silverio Salamon, direttore della galleria per oltre trent’anni, scomparso a soli
59 anni. Invitato a importanti rassegne di
antiquariato, per i 50 anni di attività della
galleria - fondata nel 1957 dal padre Ferdinando – ha pubblicato l’opera grafica
completa di Andrea Mantegna con testi
di Giovanni Romano. Si ricordano, tra
le sue iniziative espositive, le mostre monografiche di Durer, Rembrandt, Mirò,
Bonnard, Goya, Chagall, le 100 vedute
del Monte Fuji di Hokusai e la retrospettiva «Francesco Casorati per Salamon».
L’attività della galleria di via Volta 9 prosegue con la moglie Margherita Comotto.
Libri
• Nella collana «La Torre d’avorio» di
Fogola Editore in Torino, è uscito il
libro di Anacleto Verrecchia «Lettere
Mercuriali», l’ultima opera del filosofo e
germanista (1926-2012). Un volumetto presentato da Gianmario Ricchezza
in cui l’autore si identifica ironicamente
in Mercurio, protettore dei ladri e dei
viaggiatori, messaggero degli dèi.
• Roberto Demarchi ha pubblicato «La
Tempesta» per le edizioni Umberto Allemandi & C.: conversazione tra il pittore,
storico dell’arte, architetto Roberto Demarchi e il collezionista Antonio Conto
a Torino. Una ricerca e una nuova interpretazione della «Tempesta» del Giorgione
condotta con uno studio approfondito.
• Sandro Gros-Pietro, «Cuore spaccato», Genesi Editrice 2014, in copertina
Francis Picabia, «Hera», 1929. Un ro-
manzo ambientato negli anni Ottanta
in Italia, che racconta di un personaggio,
Gualtiero Menotti, che vive al di là della
legge, in un continuo scambio di ruoli.
Angelo Mistrangelo
•“Torino noir”, i misfatti dell’800
Un nuovo libro di Renzo Rossotti per
la casa editrice Yume, sbocciata con coraggio nello scenario dell’editoria torinese. In questo “Torino noir” Rossotti
si rivela prezioso collezionista di storie,
fatti e fattacci avvenuti in Torino in un
arco di tempo che abbraccia tutto l’Ottocento. Le sorprese non mancano.
L’autore, che l’ha presentato in occasione del Salone del Libro, si sofferma sulle
tre B che hanno caratterizzato un’epoca
sino al sorgere del Novecento. B come
buio, che nella Torino di allora, quando
la luce elettrica ancora non c’era, dal tramonto in poi favoriva una delinquenza
spicciola. La seconda B sta per “Barabba”, i Teddy boys dell’Ottocento, autori di aggressioni, furti e rapine entrati
nella storia torinese. La terza B è iniziale
di briganti, i “barabba” cresciuti con il
tempo e divenuti componenti di vere e
proprie bande, molte processate in corte d’Assise e spesso finite nelle mani del
boia sulla forca impiantata in vari luoghi di Torino, per anni al Rondò dove
oggi c’è il monumento dedicato a San
Giuseppe Cafasso, che confortò molti
condannati alla pena capitale negli ultimi istanti di vita. Un caleidoscopio
tutto noir ricco di episodi che ebbero
vasta eco nelle cronache del tempo.
L’Editrice Yume è nata da un’idea di
Katia Bernacci, infaticabile conduttrice
dell’Accademia Vis Vitalis, che già aveva
dato alla luce opere di Rossotti tra cui
“Torino Edizione Straordinaria” Per
ogni informazione www.yumebook.it
Filatelia
Per l’Ungheria è un boom. Tra i paesi
emergenti non si può non citare l’Ungheria, grazie all’attività di Magyar Posta che
si occupa delle emissioni del governo di
Budapest e della distribuzione delle novità che riguardano un po’ tutti i settori con
un’affascinante realizzazione grafica. Fra i
temi più richiesti in questo inizio 2014 ci
sono senza dubbio gli animali che rendono i francobolli sempre più attraenti anche fra i ragazzi delle scuole. Riuniti in un
suggestivo foglietto dalle poste magiare,
dodici esemplari mostrano differenti animali, ognuno con il proprio nome, così
come li conoscono i bimbi che vanno a
vederli allo zoo. Buon successo ha pure
ottenuto il commemorativo ungherese
per celebrare i venticinque anni di attività
caritativa dell’Ordine di Malta.
Due Papi Santi. L’emissione del Vatica-
no per la proclamazione alla santità di
Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II
continua a richiamare l’attenzione dei
collezionisti insieme ai primi esemplari
che mostrano il volto di Papa Francesco.
Richiesta la serie che ricorda gli ultimi
viaggi in differenti paesi compiuti da
Benedetto XVI. Per il Vaticano, proprio
per l’avvicendarsi dei due pontefici è
un periodo decisamente buono.
Renzo Rossotti
45
46 Anagrafe Avisina
Note liete
SONO NATI
• Il 1 gennaio 2014 Gabriele
annuncia con gioia la nascita
della sorellina Bianca.
• 19 febbraio 2014: ciao a
tutti sono Alessio e sono arrivato per la gioia di mamma Mariasole, papà Osea e di
tutti i nonni. Mi aspettate ai
18 anni? Ora le punture mi
fanno la bua poi però vorrei
diventare dei vostri, se nonno Carlo mi porta.
• Il 22 febbraio 2014 Alice e
Matilde, le gioie dei nonni
Zanatta.
Bianca
• Il giorno 8 marzo 2014 è nata
Aurora figlia del donatore Mirko
Alpegiani e nipote del donatore
Carlo Alpegiani.
LAUREA
• Il 28 marzo il donatore Luca Salvati figlio di Antonio, capo-gruppo
di Avis Fiat e medaglia d’oro, ha
conseguito la laurea in Finanza
Aziendale a pieni voti. Congratulazioni da mamma, papà e sorelle
donatrici Loredana e Manuela.
Aurora Alpegiani
COMPLEANNI E AUGURI
• Auguri alla piccola Romina figlia
del volontario Massimo Lattanzio
e di Mariangela che il 27 aprile ha
compiuto 4 anni.
• Auguri al piccolo Alessandro
Maccario da mamma, papà, zio
Luca, zia Manuela e nonni materni
per il 1° anno di vita.
• Il donatore Giuseppe Actis con i
propri cari augura un buon
compleanno alla cara Fernanda.
• Zio Beppe e zia Fernanda augurano al proprio nipote Claudio Pepino buon sesto compleanno.
Alessio Cappalonga
Romina Lattanzio
Alice e Matilde
Alessandro Maccario
Luca Salvati
ANNIVERSARI
• Il 19 aprile 2014 giorno del
loro 30° aniversario di matrimonio l’amico Luca Sarain vuole far
giungere ai coniugi Augusto Cilli e
Romana Lepraro un sincero augurio a stringendoli in un abbraccio
che gli trasmetta anche l’affetto del
caro figlio Riccardo che dal cielo li
protegge con amore.
• Il 21 aprile 2014 figli e nipoti augurano a Fernanda Sosena e Giuseppe Actis buon aniversario di
matrimonio.
CONGRATULAZIONI
• Federico Marenco figlio del donatore Stefano è risultato 3° nella
classifica Europea Cadetti di spada
a Bonn in Germania.
Federico Marengo
Anagrafe Avisina
Lutti
SONO DECEDUTI
•Il 10 agosto 2013 Mario Rossetti, nato a Solero (AL) il 6 luglio 1920, e morto a Torino.
• Il 13 gennaio 2014 è deceduto
Goi Defendent.
• Il 12 febbraio 2014 è mancato il signor Ruggero Lattanzio
papà del volontario Massimo
Lattanzio.
• Il 25 febbraio il Gruppo Donatori Sangue Poste, si unisce
al dolore del Donatore Rocco
Marrarelli, componente del
consiglio direttivo, a Nicola Marrarelli, Cristina e Giovanni De Cicco, per la perdita
della mamma e nonna Teresa
Bracci.
• Il 1 marzo 2014 dopo breve
malattia è deceduto a Torino il
donatore Giovanni Riva all’età
di ottantatre anni. Lo ricordano
con affetto la moglie Luciana, i
nipoti e tutti gli amici.
Ruggero Lattanzio
Giovanni Riva
COMMEMORAZIONI
•Il 10 agosto 2013 Mario Rossetti, nato a Solero (AL) il 6 luglio 1920, e morto a Torino.
• Il 16 maggio 2014 l’ottavo anniversario della nascita al cielo
dell’ing Emanuele Aime, figlio
amatissimo del volontario Teresio Aime e della moglie Ivana
Peretti. Figliolo, anche ora ti diciamo grazie perché hai messo
tra le nostre mani questa bellissima preghiera di S. Antonio, che
ci conferma la tua vicinanza: “La
morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è
come fossi nella stanza accanto...
Prega, sorridi, pensami!”
Ti pensiamo continuamente,
sorridiamo perché tu lo vuoi,
preghiamo perché un giorno saremo definitivamente riuniti in
Paradiso... Con amore immenso
mamma e papà.
• Il 25 maggio 2014 dodicesimo
anno di Demis Palazzo:“12 anni
senza te, il vuoto è immenso, un
pensiero costante accompagna
il nostro cammino ogni giorno,
ciao Demis mamma, papà, Valentina e Daniel”.
• Il 30 maggio 2014 quarto anniversario dalla perdita della cara
sorella Giuseppi-na Molino tanta è la sua mancanza, la ricordano con affetto le sorelle Ines e
Amalia Mifati.
• Nel quinto anniversario della
sua morte, (30 maggio 2009) ricordiamo la nostra cara Adriana,
con immutato dolore e tantissimo affetto: sarai sempre con noi
è con la tua famiglia avisiana,
che ti ha amato e onorato! Con
ringraziamenti a tutti! Le sorelle
Ester e Luigina Bormot unite ad
Ambrogio Montello e famiglia!
• Emilio Ribella ricorda con
affetto mamma Maria Teresa e
papà Mario
• Con immutato dolore, nel
secondo anniversario della tua
scomparsa Daniele Benvegnù
ricordiamo il tuo ottimismo, la
tua vivacità è soprattutto la tua
generosità. La tua famiglia.
Giuseppina Molino
Demis Palazzo
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