IL CAFFÈ 18 maggio 2014 39 tra virgolette La televisione Armi e bagagli il futuro della Rsi trasloca online WEB SERIES Un frame di “NotteNoir”, la prima web-fiction ticinese prodotta dalla Ssr Srg. A destra il sito tvsvizzera.it Web-series. Dirette streaming. Portale interattivo. Video on demand. E ora Comano si adegua ai nativi digitali Su internet La tv ibrida è la missione affidata da Berna P EZIO ROCCHI BALBI Il glossario 1 LO STREAMING I contenuti audio/video, compressi e memorizzati su un server, vengono decodificati e trasmessi online. Visibili su pc, tablet e smart-tv. Lo streaming live avviene con un ritardo di pochi secondi. 2 3 4 5 IL VIDEO ON DEMAND È un servizio interattivo della televisione. Permette agli utenti di seguire, gratis o a pagamento, un programma televisivo in qualsiasi momento lo desiderino. IL PROGRAMMA WEB FIRST Programmi concepiti per il web, che possono avere una seconda vita in televisione. I programmi web only, con requisiti tecnici minori, sono destinati alla Rete. LA VISUALIZZAZIONE RESPONSIVE Tecnica di web design per la realizzazione di siti in grado di adattarsi in modo automatico al dispositivo con il quale vengono visualizzati (pc,smartphone, tablet). IL SEGNALE BROADBAND Banda larga. Sinonimo di capacità stabile di convogliare sulla rete con un unico mezzo diversi segnali, radio o televisivi, audio o video, allo stesso tempo. W eb-series, dirette streaming, portale interattivo, video on demand, formati automatici per ogni device. Da anni la multimedialità era indicata come un target prioritario per Comano, ma la sensazione è che - dopo una lunga rincorsa - si sia recuperato d’un balzo il “forte ritardo” che il presidente Corsi Luigi Pedrazzini aveva ammesso pochi mesi fa in un’intervista al Caffè assicurando un “accelerazione”. All’appuntamento con l’assemblea generale della Società cooperativa per la radiotelevisione del prossimo 23 maggio, la Rsi si presenta rispettando (o almeno ponendo serie premesse) l’obiettivo numero uno della strategia aziendale Srg Ssr: essere leader di mercato radio-tv con un’ offerta multimediale accattivante, aumentando la produzione nazionale con contenuti audiovisivi per tutte le fruizioni. “Il futuro passa dall’online” è diventata la parola d’ordine, ed ecco in rapida successione la tv ibrida di tvsvizzera.it, l’utilizzo della banda larga, offerte ad hoc per il pubblico “mobile” fino alla realizzazione di mini serie per il web, con tanto di concorso Web Only Milena Foletti: “Solo contenuti professionali dalla fiction allo sport, all’informazione” Contest. “Con ben180 partecipanti, sei selezionati e due ticinesi: ‘Notte Noir’, già realizzato, e ‘Fakebook’ ricorda Gabriella De Gara, responsabile della produzione fiction Rsi -. Ed è solo una tappa, ma già possiamo considerare il web una sorta di laboratorio per i giovani autori, un po’ come il cortometraggio permetteva alle giovani leve di approdare al lungometraggio. Stiamo esplorando nuove piste, perché si tratta di produrre in modo diverso, con un formato, un linguaggio e un taglio diverso. Ma quel requisito un po’ ‘sporco’ che caratterizza la fiction per il web non deve trarre in inganno; se il prodotto è buono trova collocazione anche nel palinsesto televisivo”. Come del resto è accaduto per serie come “House of Cards”, nate sul web e approdate in prima serata su Sky. O a “Una mamma imperfetta”, che dopo il debutto online sul sito del Corriere della Sera, è rientrata nella programmazione Rai. “La contaminazione multimediale è un dato di fatto e non bisogna cadere nel tranello di credere che la produzione web sia solo quella dei filmati amatoriali su YouTube - precisa Milena Folletti, membro di direzione e responsabile dei palinsesti Rsi -. Si tratta di differenziare tra ‘web only’ ovvero i prodotti che non hanno l’impatto o la struttura tecnica per passare in tv (ad esempio alcune dirette streaming) e ‘web first’ programmi concepiti per il web, che possono avere una seconda vita in televisione . Per noi l’elemento decisivo è la qualità. Vogliamo quindi parlare soprattutto di ‘web first’ come avviene su Netflix, dove la rete è solo la prima fonte di diffusione. Il web serve anche ad estendere l’offerta: in occasione dei Mondiali trasmetteremo su Rsi+ Dall’alto, Milena Folletti, a capo dei palinsesti Rsi, Gabriella De Gara,responsabile fiction, Matilde Casasopra della multimedialità e Aldo Sofia, anima di tvsvizzera.it Multimedialità Formati, linguaggi e tagli diversi, ma da collocare nel palinsesto televisivo (Hbbtv) otto dirette supplementari, quando si giocheranno partite in contemporanea. È pure in dirittura d’arrivo un progetto per l’on demand che, attraverso un iPlayer nazionale, sfrutterà ancora meglio il patrimonio delle nostre teche. In effetti abbiamo già digitalizzato il 50% dei contenuti tv e il 65% di quelli radiofonici”. Per la fine dell’anno, dopo una verifica capillare dei diritti di trasmissione, sono già in cantiere progetti on demand che capitalizzeranno il meglio della produzione anni ‘60, anni ‘70 e così via. Tutti contenuti dell’archivio, che il portale multimediale tvsvizzera.it (vedi articolo a lato) sta già “testando” nella sezione vintage con un riscontro d’interesse forse inatteso per una forma di televisione “ibrida”. “E la tendenza è che sarà sempre più ibrida, con un vettore multimediale che ha specificità e linguaggi diversi, che vanno studiati e cesellati - aggiunge l’ex responsabile Attualità Aldo Sofia, collaboratore esterno Rsi nel nuovo ruolo di “blogger” -. Non è per ricordare i miei 65 anni, ma per quanto si tratti di un nuovo strumento che richiede meccanismi non automatici, la multimedialità non è certo riservata ai nativi digitali. Siamo in un processo in cui il palinsesto personalizzato online ormai se lo fanno tutti, non Matilde Casasopra: “Viviamo nel crossmediale, mel magico mondo virtuale che ci coinvolge tutti” solo i giovanissimi”. E le direttive aziendali della nuova strategia partono proprio dal presupposto che la tecnologia ed il comportamento degli spettatori, degli utenti, stianovivendo trasformazioni rapisssime. Il pubblico segue le trasmissioni come quando e dove ne ha voglia e la Rsi non solo deve seguire (anzi, possibilmente anticipare) i desideri del pubblico, ma deve convincere sia come radiotelevisione, sia come operatrice multimediale, come “broadband”. “Viviamo nella contemporaneità, nel crossmediale, concetti che un’azienda culturale importante come la nostra può e deve permettersi - aggiunge Matilde Casasopra, responsabile Newdesk della Rsi, ruolo che riassume un po’ tutti i concetti di multimedialità -. Ormai non si aspetta più l’ora canonica per sedersi e aspettare il Tg: c’è il web, l’allnews, e volendo puoi vedere e seguire le news con lo smartphone e il tablet. Viviamo nel magico mondo delle reti virtuali in cui siamo tutti coinvolti. Basta guardare il nostro nuovo sito, inaugurato settimana scorsa e che richiede ancora qualche ritocco, per capire che tutti i contenuti sono diventati ‘responsive’: formato delle immagini e dei video si adattano automaticamente ai vari device che si stanno utilizzando, inclusi naturalmente quelli mobili”. Il futuro della Rsi, quindi, trasloca nell’online con un’ultima scommessa di mercato ancora sul tavolo: mantenere l’età media degli spettatori, nonostante l’inesorabile e progressivo invecchiamento della popolazione. erocchi@caffe.ch Q@EzioRocchiBalbi erfettamente in linea con la produzione multimediale tvsvizzera.it, portale fatto su misura per il pubblico italiano d’oltreconfine, è un “ibrido”, a metà tra sito d’informazione e web-tv. Fortemente spalleggiato da Berna ha la missione di riallacciare il rapporto con gli spettatori italiani, in questi primi mesi online - in Rete e su social network come Facebook e Twitter - ha svelato solo una parte della sua potenzialità. “Sì, questa la consideriamo una versione ‘beta’ - conferma il 47enne Luigi Ceschina, capoprogetto e ora responsabile del portale -, ma le cartucce vere le dobbiamo ancora sparare, visto che in cantiere abbiamo lo stream-life, le app incluse quelle per le smart-tv di ultima generazione, fino al Chromecast, il dispositivo di streaming multimediale wi-fi che si collega alla porta Hdmi della tv”. Il pubblico italiano, e non solo quello del nord Italia, torna a rivedere la Rsi? “Naturalmente, per ovvii motivi di diritti, possiamo trasmettere solo le nostre produzioni. Ad esempio possiamo coprire le fasce orarie della programmazione preserale, trasmettere i reportage e attingere alle teche Rsi. Ma è solo un inizio, perchè abbiamo ottimi mezzi tecnici e ci diremo soddisfatti solo quando raggiungeremo almeno il 90% dei meccanismi d’uso necessari”. Quali prevedete saranno i ‘prodotti multimediali’ più appetibili? “È presto per fare graduatorie, ma ci ha decisamente sorpreso la curiosità suscitata dall’offerta ‘vintage’. Ci hanno persino chiesto di rivedere il segnale orario di trent’anni fa! Il record di ‘mi piace’ finora l’abbiamo raggiunto con la sigla di ‘Scacciapensieri’ che, a quanto pare, è rimasta impressa nella memoria collettiva di un’intera generazione”. Non sono solo i nativi digitali, quindi, ad avere dimestichezza con lo streaming tv. “Macchè. Solo per fare un esempio Max Pezzali, guardandolo sull’iPad, è andato in visibilio rivedendo l’estrazione del lotto di anni fa. L’aveva memorizzata mentre aspettava, da bambino, che i cartoni della Tsi andassero in onda”.
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