TORINO - anaao assomed piemonte

T1 CV PR T2
LA STAMPA
SABATO 22 FEBBRAIO 2014
il caso
ANTONIO GIAIMO
BURIASCO
stato dichiarato
clinicamente
morto a mezzanotte Giuliano
Locci, il bambino
di 7 anni di Buriasco, nel Pinerolese, ricoverato in condizioni disperate da mercoledì nel reparto di rianimazione e terapia intensiva
dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
I medici in un primo tempo, visti i sintomi, hanno sospettato che si potesse trattare di un caso di meningite,
e dalla Asl To 3 è partita la
profilassi preventiva prevista quando si sospetta questa patologia. Comprensibile la preoccupazione e i timori dei genitori degli altri
bambini e compagni di
scuola che nei giorni scorsi
sono venuti a contatto con il
bambino.
È
La sospetta meningite
Solo ieri pomeriggio, dopo
l’esito di alcuni esami di laboratorio, i medici hanno escluso l’ipotesi di una forma di
IL MALORE IN CASA
Cronaca di Torino .55
La corsa in
ospedale
SANITÀ
Il piccolo
Giuliano era
arrivato in
condizioni
disperate
mercoledì e
subito
ricoverato
nella terapia
intensiva del
Regina
Margherita
Emodinamica
a rischio
a Moncalieri
e Orbassano
Muore a sette anni
ma nessuno sa il perché
Per il piccolo Giuliano, inutili due operazioni al Regina Margherita
Quando la mamma
l’ha svegliato
aveva mal di testa
meningite batterica, ma non
di altre meningiti. Scongiurato il rischio del contagio, dall’Asl di Pinerolo hanno bloccato la profilassi. Nell’ospedale
torinese i neurochirurghi
hanno fatto di tutto per salvarlo. Una tac aveva evidenziato un edema cerebrale.
Due volte, mercoledì e giovedì, il piccolo è entrato in sala
operatoria. Tutto è stato purtroppo inutile.
Difficile al momento fare
chiarezza sul dramma che
ha gettato nello sconforto
questa famiglia che abita
nella pianura del Pinerolese
e che si stava preparando
per la festa della prima comunione. Il piccolo Giuliano
si è sentito male quando la
mamma l’ha svegliato per
andare a scuola: aveva un
forte mal di testa, la nausea
e il movimento degli occhi
innaturale ha preoccupato
la donna che si è precipitata
al pronto soccorso dell’ospedale Agnelli di Pinerolo. Dopo una prima visita e analisi
della situazione i medici
hanno subito deciso di tra-
.
ra attaccato alle macchine. E ieri in paese è stato un rincorrersi
di notizie, di conferme e di
smentite: «È ancora vivo. È in
rianimazione. Forse ce la fa». E
altre: «No, ha perso la sua battaglia, per lui purtroppo non c’è
stato più nulla da fare».
Il dolore dei parenti
Speranze e dolore in un alternarsi di notizie incontrollate, alcune dettate forse dalla volontà
di respingere la verità che semLA PRIMA DIAGNOSI
Era già stata attivata
la profilassi anti-meningite
Poi si è esclusa l’ipotesi
Il lavoro disperato dei medici
Al Regina Margherita non ha risparmiato controlli, analisi e tecnici per cercare
di salvare il bimbo di 7 anni, ma ieri notte è stato dichiarato il decesso
sferirlo al più attrezzato ospedale infantile. Cosa abbia causato l’edema al momento non
è stato chiaro, non si esclude
nessuna ipotesi, ma serviranno altri esami.
preannunciata dai parenti del
piccolo che ne avevano parlato
in paese. Tutti i bambini sapevano che il loro compagno di
scuola non c’era più. Lo piangevano quando lui però era anco-
Le cure inutili
Ieri pomeriggio è iniziata la fase
di controllo dell’attività cerebrale che si è conclusa nella
notte. La notizia della tragedia
era stata in qualche modo già
pre più brutalmente si faceva
strada. Ieri sera la nonna di
Giuliano singhiozzava al telefono: «Purtroppo per il mio nipotino è stato tutto inutile. Un dolore che mi spezza il cuore». I
parenti hanno già preso accordi per celebrare il funerale:
hanno parlato con il prete del
paese, vogliono fare una foto ricordo anche dei compagni di
scuola. Una zia ha pensato anche di acquistare un centinaio
di palloncini bianchi da liberare
nell’aria il giorno dell’ultimo saluto al piccolo Giuliano.
GIUSEPPE LEGATO
Torna in bilico il futuro dei
reparti di Emodinamica del
Santa Croce di Moncalieri e
del San Luigi di Orbassano.
La denuncia arriva dal consigliere regionale del Pd Mauro Laus, che ha reso pubblico
il contenuto dei «programmi
operativi triennali» in materia di sanità approvati dalla
giunta Cota lo scorso 30 dicembre. Secondo il documento a Moncalieri e Orbassano dovrebbero rimanere
soltanto gli interventi programmati, calendarizzati,
mentre le emergenze dovrebbero essere dirottate alle Molinette (per Moncalieri)
e a Rivoli (per i pazienti di Orbassano). Traduzione: in caso di infarto le ambulanze devieranno verso Torino. Non è
finita qui. Nella bozza licenziata dall’esecutivo regionale
il penultimo giorno del 2013,
si legge anche che potrebbe
saltare il potenziamento delle due sale di Emodinamica,
impossibile «stante il quadro
economico-finanziario che al
momento caratterizza la Sanità Piemontese». Il direttore generale dell’AslTo5 Maurizio Dore non smentisce
l’esistenza del documento e il
suo contenuto ma si limita a
spiegare «che siamo in attesa
dei decreti attuativi di questo
piano che al momento non ci
sono». Ovvero: la giunta dovrà votare un altro provvedimento per rendere il tutto effettivo. Accadrà? Ci sarà il
tempo? Questo si vedrà. Intanto le notizie rimbalzate da
Torino e l’appello di Laus
hanno messo in allarme il
sindaco di Moncalieri Roberta Meo che ha accompagnato
la pacifica protesta della città, nei mesi scorsi, per scongiurare la chiusura di un reparto tra i più attivi tra i presidi ospedalieri di Torino e
provincia: «Non mi piace
quello che sta accadendo»,
dice Meo. E aggiunge: «I cittadini di Moncalieri meritano rispetto e non lo stanno
avendo. Il tempo degli annunci, della confusione, delle
giravolte su scelte che hanno
effetti immediati sulla qualità della vita della mia città e
sui suoi diritti deve finire al
più presto».
1
Unalettricescrive:
con interesse che
l’assessore Passoni ha proposto
l’assunzionedinovenuovidirigentiportandoiltotalea135unità,ossia lo stesso numero dei dirigenti
della Città di Milano che notoriamentehail50%diresidentiinpiù,
il tutto, a suo dire, per poter fare
funzionare la complessa macchina comunale... la domanda sorge
spontanea...sonoscadentiinostri
osonosuperioriiloro?».
2 «Leggo
A.L.
Unlettorescrive:
2 «Neigiorniscorsiilcontrollo
dei pagamenti effettuati tramite
carta di credito, mi ha segnalato
due pagamenti effettuati, al sito
www.autobus.it SENIGALLIA
ANITA.Sonotrascorsi12annida
quando non ho più avuto contatti
diretti con attività economiche di
Senigallia,quindi,dopoaverbloccatolaCarta,chiamoilnumerodi
telefono del sito per avere spiegazioni. Il gentile operatore mi domanda, suscitando la mia prima
Specchio dei tempi
1
1234566578ABCC58DE1F858B3535CBA53545DE1B356A5A363E
856AB38B585A533DE1 6B7A3C834458DE1 365635!3378D
1
viva sorpresa, se recentemente ho
effettuatopagamentiafavorediTorino Musei. Alla mia perplessa rispostaperindividuareunacorrelazionetraTorinoMuseiegliautobus
di Senigallia, arriva la seconda sorpresa: il sito degli autobus di Senigallia è gestito dallo stesso operatore internet che cura i contatti ed i
trasferimenti di denaro per attività
musealeTorinese.Senzacitareiseri ritardi e le inefficienze della comunicazionetelematicaconTorino
Musei, mi domando se sia mai possibile che, malgrado le moltissime
organizzazioni pubbliche e private,
e/o aziende di gestione di seventi
presenti a Torino e dintorni , dob-
biamo ricorrere agli autobus di Senigallia per fare gestire i contatti,
prenotazioneepagamentidegliappassionatiTorinesidimusei....».
ERNESTOFANTOZZI
nalettricescrive:
data 30 dicembre u.s. le
mieduefigliesonopartitedaTorino
alle8,47condestinazioneRomacon
trenoItalo.Iltrenohaportatounritardodicirca1ora.Immediatamente è stato diffuso un messaggio nel
qualevenivacomunicatoildirittoal
rimborsodel25%elemodalitàdiaccessoallostessovaleadireuncodice da inserire nell’acquisto successivo e quindi una riduzione della ta-
2 «In
riffa. Dovendo acquistare un nuovo
bigliettomiafigliahaseguitolaprocedura e ha ottenuto un’assistenza
professionale ed estremamente
gentile e cordiale da parte dell’operatoreItalo.
«Passiamo alle dolenti note.
Siamo ancora in attesa di avere
notizie sul rimborso del biglietto
relativoaltreno9634diTrenitalia
del14maggio2013(Milano-Torino
quasi 5 ore) fatto di cui vi siete ampiamente occupati, dopo code allo
sportello, risposte evasive, moduli
su moduli compilati. C’è qualche
responsabile di Trenitalia che ci
puòilluminare?».
M.GALLO
Unalettricescrive:
2 «Giovedì scorso, sulla linea del
33,all’altezzadellafermatadicorso
Duca degli Abruzzi, sono stata derubatadelmioportafogli.Graziead
una signora, l’unica in tutto il pullman che non solo aveva un paio di
occhi, ma li usava anche, mi ha avvertita che qualcuno stava frugandonelmiozaino,cosìchequelqualcuno è scappato solo col portafogli
inmanosenzailmiocellulare.
«Dopo aver realizzato di essere
stata derubata mi è crollato il mondo addosso (è la prima volta che mi
succede, sono ancora giovane) e ho
subito dubitato che esista la bontà
nel mondo e nel genere umano che,
appena abbassi la guardia, ti frega.
E quindi grazie, grazie infinite al signore,dicuiignoronomeeaspetto,
che il giorno dopo ha trovato quel
mio portafogli e ha avuto la buona
volontàelapazienzadiportaretutto ai carabinieri. Lei non solo mi ha
evitato un iter burocratico infinito
perrifaretuttiimieidocumenti,ma
mi ha anche ridato un po´di fiducia
nel mondo e nel genere umano che
grazie a persone come lei non è poi
cosìmalvagio».
IULIAMALASPINA
Unlettorescrive:
2 «HolettosuLaStampadiquan-
tosiaassurdoimpiegarequattroore
daMilanoaSanremoconlaferrovia
interrotta.Facciopresentecheèpiù
omenoiltempochecivuoledaTorino,piùvicina,incondizioninormali».
ALBERTOCAPPONE
specchiotempi@lastampa.it
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it/specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
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LA STAMPA
SABATO 22 FEBBRAIO 2014
.
Cronaca di Torino .53
g
Il Tar: “I ritardi colpa di Cota e Bresso”
All’inaugurazione dell’anno giudiziario il presidente Balucani respinge le accuse di lentezza lanciate dalla politica
Il leghista non si presenta e scrive una lettera amareggiata. I giudici puntano il dito sulla propensione a violare le regole
MASSIMILIANO PEGGIO
Non è colpa del Tar se il duello giudiziario tra Mercedes
Bresso e Roberto Cota per il
ricorso elettorale è durato 4
anni. «Le critiche alla giustizia amministrativa sono ingiustificate». Così ha detto ieri il presidente del Tar piemontese Lanfranco Balucani,
in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del
Tar, rispedendo ai mittenti le
polemiche sui tempi eccessivi
della giustizia. Il governatore
leghista, protagonista della
vicenda, era assente. Ha declinato l’invito con una lettera
«amareggiata».
I commenti del presidente,
che ha esaminato in prima
persona il ricorso presentato
dalla Bresso, sono contenuti in
due pagine della sua relazione
annuale, condita di numeri e
considerazioni sulla litigiosità
dei piemontesi. «Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti - ha
scritto - che i tempi sono stati
imposti dalle scelte processuali
delle parti e dalla proposizione
della querela di falso che ha richiesto il passaggio attraverso
vari gradi di giudizio con conseguente sospensione del processo pendente dinanzi al Tar».
Ma nell’esaminare il caso, Balucani ha anche aggiunto che al
Tar servirebbero nuovi strumenti per superare i meccanismi poco efficienti del sistema
giudiziario, sempre nell’ottica
del risparmio di tempo. «Certo
- ha detto - non può negarsi che
questa vicenda elettorale ri-
I presidenti
A sinistra
Lanfranco
Balucani,
a destra
Vincenzo
Salamone,
presidente
II sezione
chiami la necessità, quanto meno per i riti particolarmente accelerati, di concentrare anche
le questioni incidentali dinanzi
al giudice amministrativo, dotandolo espressamente dei medesimi poteri istruttori e decisori del giudice civile, affinché
il suo giudizio non debba subire
impedimenti in contraddizione
con le esigenze dettate dall’ur-
genza della pronuncia. Ma questo è compito del legislatore e
non certo del Tar Piemonte».
Di fondo c’è la «propensione
a violare le regole», sia che si
tratti di materia elettorale, sia
che tocchi altri fronti amministrativi. «Tanto più una società
civile fa proprio il principio di
legalità e di etica nell’esercizio
nel ruolo democratico - ha det-
to Giampiero Lo Presti, presidente dell’associazione nazionale magistrati amministrativi,
difendendo l’operato dei colleghi piemontesi - tanto meno in
questo Paese ci sarà bisogno di
risposte di giustizia. Quando le
regole vengono disprezzate, i
conflitti crescono ed aumenta il
bisogno di ricorrere ai giudici.
Non ci saranno mai risposte
concrete ed efficienti se tutto
dovrà passare per la giustizia».
E i dati della relazione annuale raccontano di un aumento della litigiosità verso gli enti
pubblici. Nel 2013 sono stati
presentati 1386 ricorsi, 153 in
più rispetto al 2012. «L’incremento registrato - osserva
Balucani - trova la sua spiegazione nella “esplosione” dei ricorsi in ottemperanza che so-
Il centrosinistra
Centrodestra
Sellancialeprimariebisex
“Cosìèconfrontovero”
Tra Ncd e Forza Italia
comincia il disgelo
MAURIZIO TROPEANO
Quote rosa, anche le primarie.
È sempre Sel, con la sua capogruppo in regione, Monica
Cerutti, ha cercare di riaprire
la discussione nel centrosinistra sulla necessità di organizzare una consultazione popolare per decidere il candidato alla presidenza del Piemonte. Lo fa autocandidandosi convita che «le primarie vere devono essere a 360 gradi e
anche bisex perché devono
superare la logica del maschio
contro maschio». E poi spiega: «La mia non è una presa di
posizione di genere, ma politica: chi in questi giorni è impegnato in discussioni e trattative deve ammettere che in ballo ci sono temi veri e non si
può ridurre il tutto al gioco
delle figurine o a quello delle
poltrone successive».
La presa di posizione di Cerutti, però, rischia di indebolire la posizione del partito di
Niche Vendola. Ieri, infatti, i
segretari regionale, Nicole De
Ruggiero, e provinciale, Nicoletta Cerrato, avevano sostanzialmente dato il via libera a
Giorgio Airaudo. La disponibilità dell’ex segretario della Fiom
è infatti stata definita «generosa» perché « è sicuramente,
non solo una candidatura autorevole, ma l’espressione di una
linea politica e programmatica
che riteniamo importante si
confronti con l’elettorato».
Le differenze emerse all’interno di Sel rischiano di dar forza alle perplessità, per usare un
eufemismo, di Sergio Chiamparino sull’opportunità delle primarie di coalizione. L’ex sindaco si è detto contrario ad una
consultazione fatta per misurare piccole variazioni percentuali tra i partiti buone solo
per rivendicare assessorati. Il
segretario regionale del Pd,
Davide Gariglio, resta fermo
nella convinzione che alla fine
una soluzione condivisa con
tutta la coalizione.
E il leader dei Moderati, Gia-
ALESSANDRO MONDO
Monica Cerutti
como Portas, ha usato una provocazione per bocciare l’idea
delle primarie: «Se per un partito importante della coalizione
come Sel le primarie sono così
importanti anche per un confronto di programmi, allora le
organizziamo a patto che poi
chi arriva secondo indichi il numero 2 della giunta».
Sullo sfondo di questa discussione resta il pressing di
Rifondazione e della sinistra radicale verso Sel con cui hanno
costruito in Piemonte e in Italia
la lista unitaria che alle Europee sostiene la candidatura di
Alexis Tsipras. «Il nostro popolo - spiega Ezio Locatelli segretario di Prc - non capirebbe perché anche per le regionali non è
stato possibile correre con una
lista unitaria di sinistra».
Centrodestra al bivio. Adesso
che a Roma il clima si è schiarito, con la nascita del nuovo governo, non ci sono più alibi per
temporeggiare. Primarie sì o
primarie no, candidature, patto
di coalizione o ciascuno per sè.
Nel giro di una manciata di
giorni tutti i nodi verranno al
pettine. E nei prossimi giorni
bisognerà decidere che fare,
onde evitare di regalare altro
tempo a Sergio Chiamparino.
Non a caso, Fratelli d’Italia
morde il freno.
Ncd al bivio
Il fronte più movimentato è
quello del Nuovo centrodestra,
dove a fare la differenza sono i
rapporti problematici con Forza Italia e, da parte di alcuni, il
desiderio di pesare i consensi
con un bagno elettorale. Il che,
tra le altre cose, permetterebbe
di rimarcare l’identità di un
partito fresco di battesimo,
parlare con la propria voce ai
moderati, proporre un programma autonomo. Insomma: molte,
persino troppe variabili. Compreso l’azzardo delle urne, che invece spinge altri a lavorare per la
corsa in comune. Posizioni discusse nella riunione convocata
ieri: resa interlocutoria dall’assenza di Enrico Costa, trattenuto
a Roma, e dall’assenza giustificata di alcuni esponenti (Cantore,
Cattaneo); comunque utile per
capire l’aria che tira.
Alfano a Torino
I preparativi in vista della visita
di Angelino Alfano, atteso a Torino il 15 marzo, sono andati di pari
passo con questi ragionamenti.
Resta la richiesta delle primarie
del centrodestra, che però impallidiscono con il trascorrere del
tempo. Rigettate le illazioni su un
accordo con la sinistra. In sospeso la decisione se correre in coalizione o tentare l’avventura in solitaria. Di certo tutti i presenti tra gli altri, Vito Bonsignore e
Roberto Rosso, ma anche Leo,
Coppola, Rosa Anna Costa, Ma-
no triplicati, passando da 67 a
196». Sono i ricorsi per l’esecuzione delle condanne della
corte d’Appello di Torino nei
confronti del Ministero di
Giustizia per l’applicazione
della legge Pinto sul «principio della ragionevole durata
del processo». Ritardi addebitati per lo più agli organi giurisdizionali liguri.
I temi delle liti sono essenzialmente tre: edilizia-urbanistica, appalti e regolarizzazione degli stranieri. I ricorsi definiti dai giudici nel 2013 sono
stati 1682: sintomo di efficienza con un attivo di 296 casi. I
fascicoli pregressi, ereditati
dal passato, erano 5022 nel
2012: lo scorso anno sono scesi
a 4738. Di questi, solo 179 hanno più di 10 anni.
Enrico Costa, Ncd
gliano, Mastrullo, Toselli - hanno
ribadito la volontà di farsi valere
verso Forza Italia.
Berlusconi ricuce
In quest’ottica, e a livello nazionale, va segnalato l’atteggiamento conciliate di Berlusconi. Ieri il
Cavaliere, presentando nella sede di piazza San Lorenzo in Lucina «Missione Azzurra» - l’operazione volta a far nascere nuovi
«Club Forza Silvio» -, avrebbe
ammesso di avere esagerato e di
essersi chiarito con Alfano. Scottato dalla sconfitta in Sardegna,
ha ribadito la necessità di correre in coalizione. In Piemonte non
è ancora dato sapere come, e con
quale «competitor». Al momento
il più accreditato è Gilberto Pichetto ma l’ultima parola, al solito, spetterà ai sondaggi.