Lettere al Corriere della Sera una città mille domande

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RM
Lettere
Martedì 24 Giugno 2014 Corriere della Sera
Lettere al Corriere della Sera
una città mille domande
Le lettere vanno inviate a:
Corriere della Sera. Piazza Venezia, 5 - 00187 Roma
e-mail: cronacarm@rcs.it
Fax: 06-68828592
L’occupazione del suolo pubblico
e il nodo delle nuove tariffe
di Paolo Conti
anche su http://roma.corriere.it
Caro Conti,
cerchiamo di ragionare: le tariffe di occupazione del suolo pubblico che sono state pagate
per l’utilizzo del Circo Massimo sono le stesse
tariffe che vengono applicate, ad esempio ai bar
e ai ristoranti per mettere i tavoli sui marciapiedi
o ai condomini per collocare all’esterno dei palazzi le impalcature per i lavori da eseguire in
facciata? Perché, se così fosse, il problema non è
aumentare le tariffe di occupazione del suolo
pubblico e quindi le tasse a tutti i cittadini, ma la
mancata previsione da parte del Comune di una
voce di entrata relativa all’ utilizzo di un’area ar-
cheologica o di una di particolare pregio per un
evento privato. Mi rendo conto che la questione è
complessa, ma una cosa sono i marciapiedi,
un’altra il Circo Massimo! E non mi sembra che
si sani la questione aumentando indiscriminatamente a tutti i romani le tasse di utilizzo del
suolo pubblico! Colgo infine l’occasione per
chiedere quando saranno rimosse le orrende
palizzate poste attorno alla parte finale del Circo
Massimo e quando sarà finalmente sgomberato
il cantiere aperto per la cosiddetta «riqualificazione dell’area», visto che la sua chiusura era addirittura già stata festeggiata con apposita ceri-
La foto dei lettori
Tendenza
Mondiali?
Da 3 giorni in via di
villa Chigi e in via
Monterotondo (II
Municipio) pare che
sia stato adottato,
per l’illuminazione
stradale, il fuso
orario del Brasile:
tutti i lampioni accesi
in pieno giorno e
spenti la notte. E’ per
caso una nuova
tendenza, alquanto
costosa, per
celebrare i Mondiali?
Adele Restivo
monia dalla Giunta Alemanno.
Nicoletta Martone
Cara lettrice,
ieri l’assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori,
ha promesso una «rimodulazione» delle tariffe per l’occupazione di suolo pubblico. Voglio augurarmi, nel nome
del buonsenso sparito in questa città, che si differenzi con
chiarezza l’occupazione di un’area archeologica da quella
per le impalcature dei lavori condominali. Non vorrei che,
dopo il danno del regalo del Circo Massimo ai Rolling Stones, i romani in seguito alle polemiche abbiano anche la
beffa di un rincaro di tariffe che li riguardano.
pconti@corriere.it
La nostra posta
PENSIONATI NEI MUSEI
«È giusto che paghino»
Condivido appieno il provvedimento del ministro Franceschini, il
nostro immenso patrimonio ha bisogno di denaro per essere mantenuto e
tutti dobbiamo contribuire. Non ho
mai condiviso questa scelta di non far
pagare i pensionati anche perchè i
suddetti sono persone in gamba, svelte, che fanno fior di viaggi per i quali
spendono fior di quattrini, e tirare
fuori 10 euro per un museo non mi
sembra dispendioso a meno che non
vadano 10 volte al mese: Per quanto riguarda gli ingressi negli altri Paesi,
provi Sig. Zadra, ad andare nelle Capitali del nord, per visitare un’ala di un
castello in Danimarca al cambio con la
corona danese ho speso 80 euro, una
follia!
Stefania Duranti
ROLLING STONES / 1
«E quel gabbiano morto?»
A proposito dell’esoso canone d’affitto pagato per l’occupazione del suolo pubblico dai Rolling Stones pari ad
€ 7.934, vorrei che si facesse presente
al sindaco di utilizzarne parte per far
rimuovere il corpo di un gabbiano
morto che questa mattina ho trovato
in via Gian Battista Vico. Crede che ce
la farà, con quel mega importo, a far
rimuovere il corpo del volatile?.
Raffaele Romano
ROLLING STONES / 2
Lo scempio del Circo
I comitati che si stracciano le vesti per il concorso ippico a piazza di
Siena, nulla hanno da dire sullo
scempio del Circo Massimo che,a
quanto pare diverrà sistematico?
Silvana Baldari
S. ANDREA DELLA VALLE
L’Abate resta senza testa
Purtroppo da tempo ormai l’Abate Luigi si erge sul fianco di Sant’Andrea della Valle decapitato. Quando
avvenne l’ennesimo furto della testa
il Comune fu celere a recintare la
statua in vista un rapido restauro. E
invece nulla è stato fatto: il minicantiere è lì, ma nessuno ci lavora e
l’abate è ancora seminascosto e privo della sua testa: quando la statua
tornerà a “parlare”?
Antonino Nastasi
ACILIA
«Vivere in una discarica»
Seguo da sempre la rubrica e ho
visto che già altri lettori hanno denunciato lo stato di abbandono in
cui versa Acilia. Da giorni il quartiere è una discarica a cielo aperto con
cassonetti strapieni e rifiuti abbandonati sulla strada, dove si può trovare di tutto, dai materassi a pezzi di
mobilio. Nonostante le tante segnalazioni ad Ama la situazione non
migliora. Le strade in alcuni punti
sono abbastanza dissestate, se non
addirittura chiuse per lavori che
non sono mai iniziati. Ai lati dei
marciapiedi le erbacce crescono
senza che nessuno intervenga per
tagliarle, tutto il quartiere è in queste condizioni. Da mesi scrivo per
aver ripristinate le strisce pedonali
all’incrocio pericolosissimo sotto la
mia abitazione ma senza nessun riscontro.
Margy Testa
POSTE ITALIANE
Raccomandate in ritardo
Giorni fa vi avevo scritto per un
contrasto fra due uffici postali, ciascuno dei quali addebitava all’altro
Ci pensa il Corriere
lo smarrimento di una raccomandata a me indirizzata. problema risolto: la dichiarazione di smarrimento l’ho fatta a mio nome ! Leggo ora la lettera del sig Antonio
Mongello. Ebbene, il 17 giugno ho
ricevuto un avviso di raccomandata datato 12 giugno. Non basta: ieri
mattina ho potuto ritirare dall’ufficio di roma 3 una raccomandata
speditami in data 12 giugno, il cui
avviso sto ancora aspettando. l’ho
potuta ritirare solo perchè il collega che me l’ha inviata molto cortesemente mi ha trasmesso via mail
la ricevuta ! l’ufficio di via Monte
del Gallo mi dice che i postini sono
gestiti da via Bravetta. Complimenti.
Piergiorgio Villa
L’agenda
Se i vigili non possono
controllare i cartelloni
Gentile redazione,
continuiamo ad assistere all’invasione di cartelloni pubblicitari.
Ora va addirittura di moda il doppio cartellone: due al prezzo di
uno. La settimana scorsa in via della Pineta Sacchetti
(all’incirca all’altezza dei civici 184-190) ho visto installare alla
velocità della luce, uno accanto all’altro, due maxi cartelloni. E
pensare che a soli dieci metri ne era già affisso un altro,
enorme e con la stessa reclame. A quel punto ho pensato che
fosse giusto avvisare prontamente l’Ufficio affissioni dei vigili
di zona, ma l’unica risposta che hanno saputo darmi è stata che
non sarebbero potuti intervenire. Non avendo a disposizione
una pattuglia per effettuare i controlli, non avrebbero potuto
verificare se i due cartelloni fossero autorizzati o abusivi. Ma
allora mi chiedo: chi pensa a garantire il decoro della città e a
far rispettare la normativa se non gli uffici capitolini e gli agenti
della municipale? Se non esiste una pattuglia che si occupa di
togliere i cartelloni non in regola, chi se ne dovrebbe occupare?
Federica Adami
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Polizia Stradale 06.22101
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Guardia Medica 06.570600
Farmacie notturne
La risposta
«Il bilancio del sopralluogo?
Una multa e 8 accertamenti»
Gentile signora Adami,
abbiamo contattato gli uffici del Dipartimento Attività produttive
del Comune per chiedere chiarimenti sui cartelloni che lei ha visto
installare in via della Pineta Sacchetti. «Dai sopralluoghi della
Polizia locale - ci fanno sapere - in via della Pineta Sacchetti i
civici 190-184, sono inesistenti: dal 78, che corrisponde
all’ingresso del parco del Pineto, si passa infatti direttamente al
216, corrispondente all’ingresso della caserma Militare». In ogni
caso, però, nello stesso sopralluogo, la Polizia locale «ha rilevato
che nel tratto di strada di via della Pineta Sacchetti tra via Tardini
e via Pascucci, in direzione di via Trionfale e in entrambi i sensi
fino al civico 492, sono effettivamente presenti 42 impianti
pubblicitari - aggiungono - di cui solo uno 4x3 sul lato sinistro in
prossimità dell’incrocio con Via Montiglio, e quest’ultimo è stato
sanzionato dai vigili». Infine degli altri 41 impianti censiti «è
emerso che 8 sono privi di titolo autorizzativo e su tutti è in corso
l’accertamento degli uffici capitolini competenti».
Flavia Scicchitano
Pagina a cura di ESTER PALMA
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Andria 80; Largo della Primavera 16a; via don Primo
Mazzolari 220.
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Simone Martini 34; via Prenestina 365; via Appia Nuova
233; viale Europa 76; via Ostiense 168; via Giulio Aristide
Sartorio 34a; viale Caduti per la Resistenza 117.
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Torcegno 45; via della Magliana 191; viale G. Marconi 174;
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del Marmo 368; largo Cervinia 23; largo Arturo Donaggio 8;
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Milvio 15.

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