UNIVERSITA’ DEGsddLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “Amedeo Avogadro” D IPARTIMENTO DI MEDICINA TRASLAZIONALE CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Presidente Prof. Gianluca Aimaretti Sede di Alba PROGETTO DI TESI Anno Accademico: 2013 / 2014 Cognome e Nome Studente/i: Costamagna Cesare Matricola: 10037077 Tel. e/o cellulare: 339/7337409 e-mail: costamagna.cesare@gmail.com -10037077@studenti.unipmn.it Sede di: Alba GLI ADOLESCENTI E LE INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI. Cognome e Nome Relatore: Dott.ssa Rita Agosto Tipologia di Tesi: oDi revisione xDi Ricerca oSperimentale Se Tesi di Ricerca: xQuantitativa oQualitativa oQuali-quantitativa Background: Con il termine Infezioni Sessualmente Trasmissibili IST o STDs (acronimo di Sexually Transmitted Diseases) ci si riferisce ad una varietà di sindromi cliniche causate da patogeni che, con modalità prevalente, possono essere acquisiti e trasmessi mediante l’attività sessuale.1 Oggi si preferisce parlare di "Infezioni Sessualmente Trasmesse" (IST) anziché di "Malattie Sessualmente Trasmesse" (MST) per indicare meglio il frequente decorso asintomatico della patologia. Le infezioni da Clamydia, da Trichomonas, le Epatiti Virali da HBV, HCV (epatite B, e C), la Sifilide, la Gonorrea, 1 l'AIDS, l'Herpes Genitale, il Papillomavirus (HPV), possono essere presenti in una persona anche senza provocare sintomi particolari.2 L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima 340 milioni di casi l’anno di IST (AIDS esclusa), prevalentemente nella fascia di età 15-49 anni.3 In Italia, il COA (Centro Operativo AIDS) in collaborazione con il Gruppo di Lavoro “Infezioni Sessualmente Trasmesse” dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani, ha avviato il 1° aprile 2009, un Sistema di Sorveglianza Sentinella delle infezioni da Chlamydia trachomatis, Neisseria Gonorrhoeae e Trichomonas Vaginalis, basato su laboratori di microbiologia. Questo Sistema prevede la collaborazione di una Rete Sentinella di 13 laboratori di microbiologia ad elevato standard clinico-diagnostico, dislocati sull’intero territorio nazionale. Presso tali laboratori, pervengono campioni biologici di provenienza diversa, che riflettono un’utenza territoriale molto ampia e più simile alla popolazione generale rispetto ai centri clinici per IST che concentrano, invece, una popolazione sintomatica con comportamenti ad alto rischio.4 Nei primi 27 mesi di attività i laboratori hanno segnalato più di 47.000 campioni; l’infezione più diagnosticata è stata quella da Chlamydia Trachomatis (3,1%), seguita dal Trichomonas Vaginalis (0,6%) e dalla Neisseria Gonorrhoeae (0,4%). Di tutti i soggetti positivi alla Chlamydia Trachomatis più di un terzo (33,5%) non presentava sintomi genito-urinari al momento del prelievo del campione. In particolare, la prevalenza di Chlamydia Trachomatis è risultata significativamente più elevata (pvalue <0,0001) nei soggetti che avevano dichiarato due o più partner sessuali negli ultimi sei mesi rispetto a chi ne aveva dichiarato uno o nessuno (15,7% vs 2,3%) e nei soggetti con età compresa tra i 15 e i 24 anni rispetto ai soggetti con età uguale o maggiore di 25 anni (7,7% vs 2,4%).5 La più alta diffusione di queste IST si rileva quindi in gruppi con una maggiore frequenza di comportamenti sessuali a rischio, come i giovani e i soggetti pluripartner. I dati raccolti dal Sistema di sorveglianza negli ultimi due decenni indicano che la frequenza e la diffusione delle IST in Italia è rilevante, e non si osserva una diminuzione del numero totale dei casi segnalati nel tempo, anzi si rileva un incremento negli ultimi anni.6 Molti adolescenti nel mondo sono potenzialmente a rischio di contrarre una MST e l’istruzione scolastica può essere un’importante componente di controllo.7 Numerosi studi riguardo a questo problema confermano che programmi di educazione per le IST possono ritardare l’inizio dell’attività sessuale, la frequenza dei rapporti, il numero di partner e l’incremento dell’utilizzo di metodi contraccettivi.8-9-10 Uno studio della American Academy of Pediatrics rivela che circa il 50% dei pediatri raccomanda che tutti i giovani sessualmente attivi dovrebbero effettuare un test per le IST; soltanto il 28% di questi adolescenti esegue anche il test per l’HIV.11 2 La promozione della salute, a partire da quella riproduttiva, tra gli/le adolescenti rappresenta una priorità assoluta in sanità pubblica, perché costituisce l’intervento con più alto valore aggiunto se si tiene conto che si ha a che fare con la sezione di popolazione che sta meglio, che è coinvolta nel processo della formazione e che quindi maggiormente può valorizzare il proprio patrimonio di salute e può irradiare, come vettore di promozione della salute, conoscenze, competenze e consapevolezze all’intera comunità sociale.12 L’intervento di promozione della salute in materia di IST consiste nell’implementare la consapevolezza su queste malattie, in modo da ridurre i comportamenti a rischio e indirizzare i giovani verso figure che possano fornire informazioni corrette sull’argomento.13 Chi se non l’Infermiere è coinvolto in attività che riguardano l’educazione sanitaria, promozione della salute e prevenzione delle malattie come si evince nel comma 2 del D.M. 739/94.14 Ancor più mirata, rispetto al problema in questione, è la figura dell’Infermiere di Sanità Pubblica (comma 5 D.M. 739/94) nel quale si delinea una figura formata adeguatamente tramite studi specialistici postbase che rendono l’infermiere lo specialista per quanto riguarda: interventi di promozione e prevenzione della salute, interventi di educazione – formazione.15 Queste attività vengono anche menzionate negli articoli: 2 – 6 – 19 del codice deontologico dell’infermiere del 2009. 16 Obiettivo/i della Tesi: Rilevare e valutare il livello di conoscenze che gli adolescenti Braidesi hanno riguardo le Infezioni Sessualmente Trasmissibili. Materiali e Metodi: Si svolgerà una tesi di ricerca quantitativa, attraverso uno studio descrittivo trasversale, utilizzando un campionamento randomizzato semplice. La popolazione target in studio è rappresentata da studenti delle scuole pubbliche medie inferiori e superiori presenti nel comune si Bra. Il setting della ricerca è l’aula scolastica dove agli studenti sarà proposta la compilazione volontaria di un questionario online. Lo strumento d’indagine è costituito da un questionario dedicato, elaborato sulla base di un precedente studio17 da un gruppo di ricercatori, tra i quali il Prof. Giuseppe La Torre del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma, che da Febbraio 3 2014 inizieranno un’indagine a livello nazionale per valutare la conoscenza che gli adolescenti hanno riguardo alle Infezioni Sessualmente Trasmissibili. Durante il mese di Novembre è stata avviata la collaborazione con il Prof. La Torre grazie alla quale verrà condiviso il link online dove gli studenti potranno compilare il questionario. I dati della porzione di adolescenti braidesi invitati alla compilazione, saranno consultabili a parte grazie alla creazione di un codice di provenienza. Per quanto riguarda il periodo di studio durante la fine del mese di Febbraio saranno contattati i Dirigenti Scolastici delle scuole; verranno valutati la possibilità e i metodi di diffusione del link. Durante il mese di Marzo, agli studenti delle varie scuole verrà illustrata l’importanza del progetto e sarà spiegato loro il modo per poter compilare il questionario. Si effettuerà analisi dei dati a partire dal mese di Giugno 2014. Risultati attesi: Si prevede che questa ricerca restituisca il dato di scarse conoscenze possedute dagli adolescenti riguardo alle IST. Ci si attende pertanto di poter ribadire l’utilità della figura dell’Infermiere di Sanità Pubblica quale elemento cardine nell’ambito della prevenzione primaria. Bibliografia: 1 Centers for Disease Control and Prevention. Sexually Transmitted Diseases Treatment Guidelines, 2010. MMWR 2010;59 (No. RR-12). 2 Ministero della Salute www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=905&area=Salute%20donna&menu=sessuale (ultimo accesso 21/12/2013) 3 WHO HIV Department. Global prevalence and incidences of selected curable sexually transmitted diseases: overview and estimates. WHO/HIV_AIDS/2001.02, 2001: 1-42. 4 Giuliani M, Salfa MC, Latino MA, Suligoi B e la Rete Nazionale dei Laboratori per le IST. Una rete di laboratori pubblici per studiare le infezioni sessualmente trasmesse per via sessuale. Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità 2009. Numero 22. 3-7. 5 Luzi AM, Colucci A,Suligoi B. Istituto Superiore di Sanità. La normativa italiana in materia di HIV, AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST). 2012. Rapporti ISTISAN 12/8 6 Salfa MC, Regine V, Ferri M, Suligoi B e la Rete Sentinella dei Centri clinici per le Malattie Sessualmente Trasmesse. Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità 2013. Numero 6, Giugno 2013. 15-19. 4 7 Weinstock H, Berman S, Cates W. Sexually transmitted disease among American youth: Incidence and prevalence estimates, 2000. Perspect Sex Reprod Health 2004; 36: 6-10 8 Massini S, Marona S, Di Pinto GH, Saulle R. “Facoltà d’Amarsi”: when young people try to change the situation. Youth project as a tool for health communication and STD prevention. ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH - Year 8, Volume 7, Number 3, 2010. 289-290. 9 Samkange-Zeeb FN, Spallek L, Zeeb H. Awareness and knowledge of sexually transmitted diseases (STDs) among school-going adolescents in Europe: a systematic review of published literature. BMC Public Health 2011, 11:727. 10 Carroll C, Lloyd-Jones M, Cooke J, Owen J. Reasons for the use and non-use of school sexual health services: a systematic review of young people’s views. 2011. Journal of Public Health. Vol. 34, No. 3, pp. 403:410. 11 Henry-Reid LM, O’Connor KG, Klein JD, Cooper E, Flynn P, Futterman DC. Current pediatrician practices in identifying high-risk behaviors of adolescents. Pediatrics 2010; 125: e741-7 12 Donati S, Grandolfo M E. Conoscenze, attitudini e comportamenti degli adolescenti riguardo le malattie sessualmente trasmesse: indagine nazionale. IX Congresso A.GI.CO. Roma 29-31 Ottobre 2002 13 Del Prete G, Giraldi G, Miccoli S, Salamone V, Speranza M, Vita M, Osborn J F, Boccia A, La Torre G. Affettività e sessualità tra gli adolescenti: trial randomizzato sull’efficacia di un intervento di promozione della salute nella scuola secondaria di primo grado. Ig. Sanità Pubbl. 2012; 68:821-840. 14 Il ministro della Sanità. Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere. Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n. 6 15 Pellizzari M. L’infermiere di comunità dalla teoria alla prassi. 2008 McGraw-Hill. 16 Federazione nazionale collegio IPASVI. Commentario al codice deontologico dell’infermiere 2009. McGraw-Hill 17 Caracciolo B, La Torre G, De Vito E, Arzano I, Moretti C, Ferrara M, Gentile A, Capelli G. Validazione di un questionario per la valutazione delle conoscenze degli adolescenti in materia di malattie sessualmente trasmesse (MST). Educazione sanitaria e promozione della salute, Vol. 28, n. 2 aprile-maggio-giugno 2005 Data: 03/03/2014 Firma del Candidato Firma del Relatore 5
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