Osservatorio Turistico di Destinazione - rapporto

SOMMARIO
Il progetto e
le attività svolte ...... 2
Il dialogo sociale ….. 3
Analisi SWOT ........... 3
Dati e indicatori ...... 4
Osservatorio Turistico di
Destinazione
Comune di Prato
RAPPORTO FINALE
Il presente rapporto costituisce il risultato finale dell’attività di
studio svolta nell’ambito della Convenzione tra Comune di Prato,
Provincia di Prato e Centro Interuniversitario di Ricerca sul Turismo e avente come oggetto la costruzione dell’Osservatorio Turistico per la destinazione Prato.
Il rapporto descrive in maniera sintetica le attività svolte nel quadro della Convenzione e rimanda a vari allegati per una presentazione dettagliata degli esiti delle varie fasi.
Lo studio, coordinato dalle prof.sse Lucia Varra e Lucia Buzzigoli,
è stato svolto con la collaborazione delle dott.sse Chiara Buzzigoli
e Roberta Loro e, per quanto riguarda il tema del lavoro, del dott.
Lorenzo Caciolli. La dott.ssa Irene Sanesi ha collaborato nell’ambito dello studio delle risorse culturali di Prato e delle proposte di
itinerari.
Si ringraziano gli assessorati di competenza, i dirigenti, i responsabili di servizio e gli impiegati del Comune e della Provincia di
Prato, che hanno garantito il necessario collegamento con le amministrazioni, e tutti i soggetti che hanno partecipato agli incontri
svolti nell’ambito delle attività di predisposizione dell’Osservatorio.
Prato, settembre 2012
Osservazioni
conclusive ................ 5
Elenco allegati ..…... 6
IL PROGETTO E LE ATTIVITÀ SVOLTE
Il Comune di Prato e la Provincia di Prato hanno
ricevuto un finanziamento della Regione Toscana
nell’ambito del progetto regionale speciale che si
propone di realizzare i principi dell’Agenda europea per un turismo sostenibile e competitivo*
(COM(2007) 621).
Tale finanziamento è finalizzato alla realizzazione
di un Osservatorio Turistico di Destinazione secondo il modello NECSTouR, ossia l’impostazione
indicata nel decreto 1.09.2010, n.4371 (BURT n.37
del 15.09.2010), coerentemente a quanto previsto
dalla
linea
di
intervento
5.5b
“Sperimentazione del modello territoriale di turismo sostenibile e competitivo della rete di Regioni europee NECSTouR”, asse V, “Valorizzazione
delle risorse endogene per los viluppo territoriale
sostenibile” del Documento di Attuazione Regionale del POR.
La rete NECSTouR**, promossa dalla regione Toscana insieme alla Catalogna e alla regione francese Paca, si propone come “un laboratorio permanente di dibattito, una piattaforma di condivisione di buone pratiche, scambio di esperienze,
sperimentazione di modelli condivisi di misurazione dei fenomeni e di dialogo sociale” nell’ambito
del dibattito su competitività e sostenibilità delle
realtà turistiche europee.
I principi cardine del modello da sperimentare
sono il dialogo sociale e la misurazione dei fenomeni di interesse. Il dialogo sociale serve a favorire la creazione di processi di socializzazione e di
scambio delle conoscenze e a garantire l’effettiva
partecipazione degli attori del territorio
(stakeholders) alla individuazione delle risorse e
delle criticità della destinazione e delle possibili
soluzioni per lo sviluppo turistico del la stessa. La
misurazione fornisce il necessario supporto di dati quali-quantitativi per il monitoraggio del fenomeno turistico declinato sulle varie dimensioni di
interesse.
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Il modello è stato sperimentato inizialmente su
dieci comuni toscani ed è poi stato esteso ad altre
destinazioni.
L’esperienza di Prato si distingue per la collaborazione tra le amministrazioni comunale e provinciale, che si è concretizzata nella stesura di un’unica convenzione e un unico progetto di lavoro.
Per realizzare il progetto Comune e Provincia di
Prato hanno attivato una convenzione con il Centro Interuniversitario di Ricerca sul Turismo
(CIRT). Il CIRT ha supportato le amministrazioni
nelle attività connesse con lo svolgimento delle
fasi di implementazione dell’Osservatorio previste
dal modello con particolare riferimento agli ambiti di intervento seguenti:
 animazione sociale, con creazione del partenariato e organizzazione di momenti di socializzazione e scambio delle conoscenze con gli
attori sociali del territorio;
 studio del territorio e analisi SWOT per l’individuazione delle peculiarità della destinazione
e per individuarne punti di forze e di debolezza per lo sviluppo turistico; all’interno di tale
analisi sono state effettuate una ricognizione
delle risorse turistiche presenti sul territorio,
una analisi degli itinerari turistici presenti e
una proposta di nuovi itinerari al fine di valorizzare le risorse e le tipicità locali;
 ricognizione delle fonti dei dati necessari per il
monitoraggio del fenomeno turistico e costruzione degli indicatori previsti dal modello.
Le suddette attività, precedute da una fase procedurale di implementazione dell’OTD, hanno trovato una loro sistematizzazione nelle 10 fasi previste
dal modello NECSTour.
*http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?
uri=COM:2007:0621:FIN:IT:PDF
** www.necstour.eu
IL DIALOGO SOCIALE
L’Osservatorio si propone, innanzitutto, come luogo deputato all’ascolto del territorio: scopo primario del progetto è stato quindi quello di creare
occasioni di dialogo sociale tra i soggetti interessati alle tematiche del turismo.
A tal fine sono stati organizzati numerosi incontri,
alcuni volti a creare le condizioni per una collaborazione costruttiva tra Comune, Provincia e Università, altri finalizzati alla messa in comune di
problemi, punti di vista, esigenze e aspettative di
coloro che operano nel settore turistico nella destinazione pratese.
Gli incontri hanno consentito da una parte di affinare la metodologia di studio del territorio, tarandola maggiormente alle specificità locali, dall’altra
di acquisire preziose informazioni per l’analisi
SWOT.
ANALISI SWOT
Uno strumento di analisi previsto dal modello
nell’ambito del dialogo sociale è l’analisi SWOT,
che si propone di individuare i punti di forza
(Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le
opportunità (Opportunities) e le minacce
(Threats) che possono influire sul buon esito di un
progetto o semplicemente sul perseguimento di
un obiettivo specifico, in questo caso lo sviluppo
di un turismo sostenibile e competitivo a livello di
destinazione comunale.
L’individuazione dei punti di forza e di debolezza
implica un’analisi delle risorse e delle competenze
della destinazione (fattori endogeni controllabili)
soprattutto in confronto a destinazioni simili o
concorrenti.
Opportunità e minacce si riferiscono, invece, a
tutte quelle variabili di contesto (fattori esogeni
non controllabili), incluse quelle normative, politiche, sociali, culturali, che possono influenzare positivamente o negativamente le azioni e i risultati
del soggetto.
L’analisi SWOT relativa alla destinazione Prato è
stata effettuata sulla base di una pluralità di dati e
informazioni, elaborati e presentati nei diversi
documenti allegati al presente report, in particolare:
 studio dei dati generali relativi alla destinazione Prato (Allegato 1);
 ricognizione e analisi dei dati sui caratteri di
sostenibilità della località (Allegato 2);



studio delle dinamiche generali del turismo
negli ultimi anni, al fine di cogliere opportunità e minacce per la destinazione Prato dai caratteri quantitativi e qualitativi della domanda
turistica generale nel nostro Paese, nonché
dalle caratteristiche evolutive dell’offerta di
servizi turistici (Allegato 3);
studio in profondità della destinazione turistica Prato: analisi longitudinale della domanda
e offerta turistica, con riferimento al contesto
economico-produttivo locale, ricognizione delle risorse, degli eventi e degli itinerari presenti
(Allegato 4);
analisi delle informazioni raccolte nel corso
delle riunioni svolte con i vari soggetti del territorio: le informazioni sono state acquisite sia
attraverso dei focus group, sia attraverso un
questionario; tutto ciò ha consentito di aggiungere al quadro oggettivo ricavato dalle
analisi di cui ai punti precedenti, una visione
soggettiva delle percezioni da parte degli operatori locali (Allegato 5).
Alla luce di tali analisi sono stati individuati i punti di forza e di debolezza, le opportunità e minacce del territorio, che hanno consentito di effettuare anche alcune prime riflessioni su una riorganizzazione delle risorse in nuovi itinerari turistici articolati e integrati. I risultati sono presentati
nell’Allegato 6.
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3
DATI E INDICATORI
Nel concetto di osservatorio è implicita l’attività di
monitoraggio, per svolgere la quale è essenziale
disporre di un gran numero di dati (statistici e/o
amministrativi) riferiti ai temi di interesse.
Molte delle fasi di predisposizione del modello
NECSTouR sono state, quindi, accompagnate dalla
raccolta e dall’analisi di numerosi dati e indicatori,
che verranno esposti e commentati negli allegati
al presente rapporto.
Inoltre, vista la rilevanza del tema, il modello NECSTouR prevede esplicitamente due gruppi di indicatori, che l’Osservatorio dovrà produrre e monitorare con continuità.
Il primo gruppo di indicatori (riportato nell’Allegato 1) ha lo scopo di delineare il quadro generale
della destinazione, descrivendone il profilo sociale-demografico, economico e turistico. Dato che il
turismo è caratterizzato da un’ampia trasversalità, queste informazioni di contesto hanno un ruolo importante nell’alimentare il dialogo sociale e
nel contestualizzare i dati più specifici. Come vedremo, questi dati derivano quasi tutti da fonti
statistiche ufficiali liberamente fruibili in rete.
Il secondo gruppo di indicatori (Allegato 2) si riferisce ai dieci presidi del modello NECSTouR: impatto dei trasporti, qualità della vita dei residenti,
qualità del lavoro, allargamento del rapporto domanda/offerta rispetto all’obiettivo della destagionalizzazione, tutela attiva del patrimonio culturale, tutela attiva del patrimonio ambientale, tutela attiva delle identità delle destinazioni, diminuzione e ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse
naturali con particolare riferimento all’acqua, diminuzione e ottimizzazione dei consumi di energia, diminuzione e gestione dei rifiuti.
La genesi degli indicatori sui dieci presidi è complessa: il gruppo di lavoro dell’Università di Firenze, dopo un lungo lavoro di collaborazione con le
Università di Pisa e Siena e UPI-Toscana (Unione
Province della Toscana), ha semplificato e adattato alla realtà italiana il sistema di indicatori europeo del Tourism Sustainability Group* e ha cercato di rendere il sistema ‘sostenibile’, ossia riproducibile con costi accettabili. In particolare, si è
cercato di evitare di dover ricorrere in maniera
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sistematica e continuativa a rilevazioni sul campo,
che costituivano la fonte di gran parte degli indicatori proposti dal TSG.
Tuttavia, nonostante gli indicatori scelti siano stati
validati da UPI, la verifica operativa ha evidenziato alcune serie criticità: alcune delle informazioni
necessarie non solo non sono reperibili tra le statistiche ufficiali o tra i dati amministrativi che vengono liberamente diffusi, ma non sono state reperite neanche dalle amministrazioni comunale e
provinciale, sebbene ne sia certa l’esistenza (si
pensi, ad es., ai dati sui consumi di acqua).
Per ovviare a questo problema, in diversi casi si
sono inseriti indicatori differenti da quelli previsti,
ma sempre connessi con il presidio di interesse e quando possibile - di fonte ufficiale (ad es., gli indicatori ambientali urbani dell’Istat); nel caso del
presidio lavoro si sono proposti (in via del tutto
sperimentale, vista la complessità della fonte) alcuni indicatori basati su dati amministrativi.
La lista finale è risultata, quindi, diversa da quella
specificata inizialmente.
In ogni caso l’attività di ricognizione si è rivelata
laboriosa e richiederà la predisposizione all’interno dell’Osservatorio di un processo di acquisizione e analisi dei dati accuratamente descritto e
documentato. A questo proposito si ricorda che,
nell’ambito delle attività di supporto ai comuni, la
prof.ssa Laura Grassini del Dipartimento di Statistica dell’Università di Firenze ha predisposto per
ogni indicatore una scheda di documentazione
che descrive l’indicatore, ne specifica le modalità
di calcolo, i dati necessari per la costruzione e la
fonte di questi.
Infine, il gruppo di lavoro di Prato ha ritenuto di
arricchire la base informativa di tutti quei dati
disponibili a livello comunale e/o provinciale che
potevano essere di interesse sia nella fase di ricognizione che nella fase di dialogo sociale. Questi
dati sono riportati nei vari allegati al rapporto.
*Tourism Sustainability Group (2007), Action for More Sustainable Eutropean Tourism. (http://ec.europa.eu/enterprise/
newsroom/cf/_getdocument.cfm?_id=237)
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
Il lavoro effettuato è, ovviamente, soltanto l’inizio
di un percorso che dovrà condurre l’Osservatorio
Turistico di Destinazione a diventare un ‘sistema
permanente di confronto e di misurazione dei fenomeni collegati al turismo nell’ottica della competitività e sostenibilità dei processi di sviluppo’ *.
La collaborazione tra Comune e Provincia si è rivelata estremamente proficua e l’interazione costante tra le due amministrazioni ha permesso di
sfruttare al meglio le competenze di entrambe.
Purtroppo la partecipazione degli attori del territorio alle varie iniziative di dialogo sociale che sono state organizzate si è rivelata scarsa, nonostante sia stata sollecitata in vario modo dalle amministrazioni locali. I partecipanti si sono comunque rivelati molto interessati e collaborativi e le
discussioni effettuate hanno contribuito in maniera sostanziale alla descrizione della realtà turistica
della destinazione e alla specificazione dei suoi
punti di forza e di debolezza.
Il problema di uno scarso coordinamento tra le
varie iniziative che nascono sul territorio in ambito turistico sembra essere ricorrente ed è sicuramente uno degli ambiti di intervento prioritari di
cui dovrà occuparsi l’Osservatorio.
Infine, serie criticità sono state riscontrate, come
già accennato, nella ricerca dei dati necessari per
la costruzione di alcuni indicatori. Alla luce dell’esperienza maturata a questo proposito è necessaria una seria riflessione sul tipo di investimento
che l’Osservatorio ritiene necessario fare in questo settore. Allo stato attuale mancano canali di
riferimento diretti per la richiesta di alcuni dati
particolarmente rilevanti per l’analisi del fenomeno turistico. Si ritiene quindi assolutamente prioritaria la individuazione di tali canali per una corretta alimentazione del patrimonio informativo
necessario all’Osservatorio. A questo riguardo potrebbe essere molto utile individuare all’interno
dell’Osservatorio un ruolo specifico per gli uffici
statistici di Comune e Provincia, che grazie alle
loro specifiche competenze potrebbero essere di
grande aiuto nella raccolta e nella ‘traduzione statistica’ dei dati.
Si ricorda, inoltre, che grande attenzione va dedi-
cata alla documentazione di dati e indicatori, non
solo al fine di un corretto monitoraggio interno,
ma anche per rendere possibile il confronto tra
destinazioni.
Le suddette osservazioni richiedono risposte
piuttosto immediate al fine di consentire all’Osservatorio di svolgere a pieno il suo ruolo di strumento di dialogo sociale e di monitoraggio delle
strategie e delle azioni sul territorio.
Ci sentiamo di segnalare, in modo particolare, che
la partecipazione consapevole e attiva di tutti gli
stakeholder è necessaria per quella che risulta
essere la vera sfida per Prato: il riposizionamento
strategico della località da città manifatturiera a
città turistica. Si tratta di definire un processo a
cascata che, partendo dalla individuazione di una
identità e di un brand , identifichi nuove modalità
di fruizione del territorio e, a seguire, eventuali
gap di risorse da colmare. Tale processo a cascata, sebbene richieda una visione e un presidio
dell’organo di governo del territorio, non può
prescindere dalla integrazione dal basso degli
sforzi e delle esigenze di tutti gli stakeholder, sebbene da adeguati strumenti culturali e operativi,
in primis la formazione.
Ma il coinvolgimento attivo degli operatori va cercato anche nelle politiche di sviluppo di breve periodo: le numerose e varie risorse presenti sul
territorio possono sì essere ricombinate in più
articolati itinerari turistici, come quelli proposti
nell’Allegato 6, ma questi rischiano di restare un
mero esercizio progettuale se i detentori dei diversi asset (albergatori, ristoratori, associazioni,
enti, amministrazioni comunali e provinciali, ecc.)
non convengono sulle condizioni operative per la
effettiva composizione di risorse eterogenee, oggi
fruibili in modo parziale proprio per la mancanza
di una gestione integrata delle stesse (esercizi
chiusi nei momenti di massimo afflusso dei turisti,
musei non raggiungibili con i mezzi pubblici negli
orari consoni con le esigenze del turista, ecc.).
La partecipazione informata e dunque consapevole e costruttiva degli stakeholder e il loro coordinamento da parte di una cabina di regia sono i
presupposto perché il progetto Osservatorio costituisca davvero il motore di uno sviluppo locale
competitivo e sostenibile.
*http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/
turismo/turismo_sostenibile/visualizza_asset.html_582695983.html
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ELENCO ALLEGATI
Allegato 1: Il profilo della destinazione Prato
Allegato 2: Gli indicatori dei dieci presidi
Allegato 3: Quadro introduttivo: dinamiche turistiche internazionali e nazionali
Allegato 4: Analisi oggettiva della destinazione Prato: quadro economico-sociale, domanda e offerta
turistica, risorse, sostenibilità
Allegato 5: Analisi soggettiva della destinazione prato: il punto di vista degli stakeholder
Allegato 6: Analisi SWOT e riflessioni propositive con indicazione di nuovi itinerari
Responsabili di progetto:
Prof.sse Lucia Varra e Lucia Buzzigoli
CIRT — Centro Interuniversitario di Ricerca sul Turismo
Via delle Pandette 9, Firenze
telefono: 055 4374550
fax: 055 4374905
e-mail: cirt@unifi.it
sito web: http://www.cirt.eu
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