COMUNE DI PIANORO Assessorato Istruzione e Servizi Educativi, Assessorato Cultura, Pari Opportunità, Associazionismo, Partecipazione, Pace e Diritti Umani; Assessorato Ambiente. La mia scuola nel mio paese Progetti territoriali anno scolastico 2014/2015 ISTITUTO COMPRENSIVO DI RASTIGNANO SCUOLA PRIMARIA Scaricabile dal sito del Comune di Pianoro, sezione Scuola e Istruzione 1 2 PIANO OFFERTA TERRITORIALE PER LE SCUOLE PRIMARIE DI RASTIGNANO AMBIENTE E TERRITORIO ………….……………………………………….…………...…Pag. 5 - Progetto “Un piccolo orto in classe” a cura del Consorzio Agrario dell’Emilia (classi I) - Museo di Arti e Mestieri: “I giochi di strada” (classi II) - Progetto “Magazzino delle terre della Val di Zena” (classi III) - Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa: Le pagine Verdi (IV) - ARTE, Anfibi Rettili e Territorio (classi IV e V) LA MIA SCUOLA PER LA PACE………………………………………………..……………Pag. 53 - Settimana della Legalità: “Progetto Sapori di Liberaterra” (tutte le classi) STORIA E MEMORIA DEL TERRITORIO………………………………………….………Pag. 57 - Il tempo delle favole (classi II) - Il Monumento di Monte Sabbiuno (classi V) EDUCAZIONE STRADALE (tutte le classi)…………………………………...…….…..……Pag.63 MUSICA, DANZA ED ESPRESSIVITA’…………………………………………..………….Pag. 67 - Laboratorio di “Balli popolari” promosso della Proloco di Pianoro (classi I, IV) - “Crescere con la musica” a cura di Michelangelo Pellegrino (classi III) PATCHWORK (tutte le classi)…………………………………………..…………………..… Pag. 73 BIBLIOTECHE………………………………………………………………..…………….....Pag. 79 - UNA BIBLIOTECA AMICA – I SERVIZI ALLE SCUOLE (tutte le classi) o La prima visita (una sola volta durante i 5 anni) o Le visite tematiche o Il prestito o I servizi multimediali o Le bibliografie - INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA o “Roald Dahl…ad alta voce” (classi III) o “Il giorno della memoria” (IV e V) CINEMA E TEATRO …………………………….……………………………….………..…Pag. 87 - Rassegna cinematografica (tutte le classi) - Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” a cura di Associazione Ca’ Rossa (classi V) SPORT …………………………………….………………………………………………….Pag. 109 3 ALTRE PROPOSTE: ……………………………………………………………………….Pag. 121 - Museo arti e mestieri (per tutte le classi) Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! Sostieni il commercio tradizionale (tutte le classi) Il cane si diverte lavorando con noi? A cura di L’Orma del Lupo Laboratorio creativo a cura dell’Associazione Storia per immagini del territorio di Pianoro (Classi IV) TRASPORTI garantiti dal Comune di Pianoro per le proposte inserite nel POT……………... Pag. 137 Scheda di ADESIONE alle proposte del POT…………………………..………………….… Pag. 141 CONTATTI: Ufficio Politiche Giovanili Tel: 051-652.91.08 – 75 E-mail: laura.raite@comune.pianoro.bo.it, alice.milano@comune.pianoro.bo.it 4 AMBIENTE E TERRITORIO PROGETTO “PICCOLI ORTI E GIARDINI IN CLASSE” (I) MUSEO DI ARTI E MESTIERI: I GIOCHI DI STRADA (II) PROGETTO “MAGAZZINO DELLE TERRE DELLA VAL DI ZENA” (III) PARCO DEI GESSI BOLOGNESI (IV) Il Comune mette a disposizione un’uscita gratuita per classe. In alcuni progetti del Parco dei Gessi (che superano i 105,00 euro di costo) è prevista una quota a carico della classe. Al pagamento provvederà direttamente l’Istituto Comprensivo al termine dell’anno scolastico in un’ unica soluzione. Per motivi tecnici legati ai trasporti, in accordo con il Parco, gli accessi ai luoghi per le visite, sono concordati sul territorio del Comune di Pianoro. ARTE, ANFIBI RETTILI E TERRITORIO (IV, V) 5 6 PICCOLI ORTI E GIARDINI IN CLASSE A CURA DI CONSORZIO AGRARIO DELL’EMILIA IL CONSORZIO AGRARIO DELL’EMILIA Il 6 aprile del 1901 un gruppo di agricoltori bolognesi si diede appuntamento nello studio del notaio Luigi Roversi per costituire una società cooperativa avente per scopo “di giovare, nei modi migliori e mediante la cooperazione, all’agricoltura ed alle classi agricole della provincia di Bologna”. Nasceva così il “Consorzio Agrario Bolognese”. Da allora, attraverso svariate vicissitudini dovute all’alternarsi delle diverse fasi storiche, il Consorzio Agrario ha subito notevoli trasformazioni, divenendo una delle maggiori realtà economiche dell’Emilia Romagna, avendo incorporato nel 1998 il Consorzio Agrario di Modena e nel 2013 quello di Reggio Emilia, assumendo la denominazione appunto di Consorzio Agrario dell’Emilia. Nel territorio di Pianoro il Consorzio Agrario dell’Emilia è presente con un garden specializzato avente una superficie di oltre 1000 mq al coperto e 500 mq di esposizione esterna. La gamma dei prodotti propone soluzioni giuste per la casa, la fattoria, il giardino, l’orto e gli animali domestici e offre a coloro che si dedicano al giardinaggio per passione la stessa qualità e professionalità che da oltre un secolo viene garantita agli agricoltori. MOTIVAZIONI DEL PROGETTO I bambini sono fortemente interessati al “fare”, a vivere il proprio territorio e ad approfondire argomenti a loro congeniali. Il progetto “L’orto scolastico” intende partire dall’interesse innato dei bambini nei confronti della natura, per stimolarli e coinvolgerli, attraverso un percorso teorico e pratico-manuale, alla scoperta dell’affascinante mondo delle piante. L’orto dà modo all’alunno, appunto, di sviluppare la sua autonomia poiché viene messo nella condizione di provare, di attivarsi, di sperimentare, dal momento che al suo lavoro corrisponderà un risultato visibile e gratificante (piante che crescono), che ne migliorerà lo sviluppo dell’autostima e la volontà di riprovare e approfondire. Si avrà altresì la possibilità di lavorare in gruppo, per favorire l’integrazione e la relazione. Altri due aspetti da non sottovalutare e strettamente connessi tra loro sono legati alla programmazione che l’Agricoltore compie per i suoi futuri raccolti e soprattutto al concetto di “pazienza”, in un mondo dove siamo abituati ad avere tutto e subito. Ad una prima fase teorica, nella quale verranno fornite delle semplici indicazioni sul ciclo vitale delle piante, e pratica, con la messa a dimora delle piantine stesse, potranno seguirne successive, in cui si sintetizzeranno con il racconto i vari incontri, le foto dell’esperienza della semina, i disegni realizzati dagli alunni. 7 DESTINATARI Il percorso è indirizzato ai bambini della prime classi della scuola primaria. FASI DEL LAVORO Prima fase: due incontri (di due ore) per ogni classe con gli esperti del consorzio e lavoro fatto in autonomia da bambini e insegnanti Periodo: febbraio/aprile (Si invitano le insegnati ad organizzarsi in modo da fissare nella stessa giornata l’incontro con due classi) Attività: - Giochi mirati a scoprire le caratteristiche e la ciclicità delle diverse stagioni - Realizzazione dell’”orologio delle stagioni” - Preparazione dei vasi (con terriccio) per l’interramento delle piantine - Semina/interramento delle diverse piantine - Osservazione anche fotografica dei cambiamenti al sopraggiungere della primavera - Realizzazione di disegni e foto da parte dei bambini Seconda fase: festa finale al Consorzio Agrario Periodo: maggio/giugno - Presentazione dei disegni, delle foto ed eventualmente delle piantine coltivate agli altri alunni della scuola e ai genitori durante una festa che verrà realizzata presso il Consorzio Agrario - Premiazione dei lavori realizzati (foto, disegni e piantine coltivate) MATERIALI NECESSARI I materiali necessari alla realizzazione del progetto (vasi, terriccio, piantine) verranno forniti direttamente dal Consorzio Agrario. I costi dell’organizzazione della festa, della stampa delle foto e della realizzazione di un’eventuale brochure con i disegni dei bambini saranno a carico del Consorzio Agrario PER INFORMAZIONI E PER ORGANIZZARE GLI INCONTRI: Ufficio Politiche Giovanili Laura Raitè 051-652.91.08 Alice Milano 051-652.91.75 8 MUSEO DI ARTI E MESTIERI Pietro Lazzarini Via del Gualando, 2 - Pianoro (Bo) I GIOCHI DI STRADA AMBITO TERRITORIALE Valli Savena Setta Idice (collina). AMBITO TEMATICO Ambiente e Risorse del territorio. Artigianato e attività preindustriali (in parte). MUSEO E SITI COINVOLTI L’attività si svolgerà: al Museo di Arti e Mestieri di Pianoro. DESCRIZIONE Il museo dispone di una ricca raccolta di giocattoli costruiti con materiali di risulta o reperiti nel territorio, un campionario che rimanda ad un diverso modo di divertirsi. I ragazzi saranno guidati a scoprire come all’apparente povertà dei mezzi, faceva riscontro una straordinaria fecondità inventiva. Si affronteranno le seguenti tematiche: - i giocattoli e la loro costruzione; - le conte, le filastrocche, le ninne nanne, i giochi. I ragazzi potranno anche cimentarsi nei giochi usando “ i giocattoli da toccare”. Saranno quindi guidati ad individuare i materiali e le tecniche necessari alla costruzione di un giocattolo, cui seguirà la prova pratica di costruzione ed uso, il gioco, da parte dei ragazzi. DESTINATARI Alunni scuola primaria: classi seconde. Alunni scuola secondaria di primo grado. DURATA DELL’ATTIVITÀ Circa due ore. NOTA Poiché è necessario predisporre l’aula didattica con l’esposizione dei giocattoli, è bene che questo laboratorio si tenga nel mese di marzo e comunque entro la metà di aprile, per consentire ai bambini delle classi coinvolte nel progetto di partecipare con maggiore motivazione a “I giochi di strada”, evento promosso dal Museo di Arti e Mestieri che si tiene ogni anno in una domenica a fine aprile (la data esatta verrà comunicata in prossimità dell’evento). “I giochi di strada”sono rivolti a ragazzi, genitori e nonni per sensibilizzare le famiglie a una diversa modalità di divertimento in cui non ci sono “angoli” predisposti al gioco e la strada, il cortile, la piazza diventano luoghi senza confini, teatro di giochi. Si vuole anche creare 9 un’occasione per avvicinare e sensibilizzare i giovani al rispetto del territorio e alla conoscenza delle sue risorse. ORARIO PER LE SCUOLE Martedì – Mercoledì – Giovedì ( ore 9,00 – 13,00) PRENOTAZIONE Cell. 338 7738701 E’ bene fare le prenotazioni entro il mese di ottobre al numero 338 7738701, a cui risponde l’incaricata dei contatti con le scuole Paola Bacchelli, che ha il prospetto generale delle prenotazioni. Si raccomanda alle insegnanti di lasciare il recapito telefonico e la mail per facilitare le comunicazioni. 10 MAGAZZINO DELLE TERRE DELLA VAL DI ZENA 60.000.000 di anni in 10 metri A cura dell’Associazione “Parco Museale della Val di Zena” Ambito territoriale: Nel territorio del comune di Pianoro, all'interno della Val di Zena in localita' Tazzola, nei territori di Luigi Fantini. Uno dei pochi territori in Emilia Romagna e in Italia ad aver mantenuto almeno in gran parte conservata e tutelata la propria identita' ambientale. Ancora oggi la Val di Zena permette di avere scenari aperti incontaminati, con la presenza di piccoli borghi antichi come appunto il borgo medievale di Tazzola di cui si hanno le prime notizie attorno al 1000. Ambito tecnico: Ambientale – archeologico – geologico Un breve e semplice percorso per raccontare le particolarita' ambientali e geologiche del territorio della Val di Zena e del Contrafforte Pliocenico, con richiami di storia, archeologia e scienze naturalistiche. Dove si svolge: So svolge presso il “Magazzino delle Terre della Val di Zena”in localita' Tazzola – Monte delle Formiche, comune di Pianoro (BO). All'interno di un'antica stalla in sasso, restaurata con terra cruda, si è ottenuto uno spazio dove conservare e far conoscere i Botroidi, sassi antropomorfi in arenaria ritrovati negli anni 60 dal ricercatore Luigi Fantini lungo il percorso dello Zena e ritrovati nel 2006 durante il rilievo del Castello di Zena. Descrizione: Percorso geologico – ambientale – storico che prende spunto dai Botroidi ritrovati di Luigi Fantini. In una decina metri si attraversano circa 60000000 di anni di storia ed evoluzione del pianeta. Partendo dalle sabbie gialle dell'antico mare pliocenico arrivando alle argille passando per le 11 arenarie e alle formazioni gessose. Si entra così in contatto con l'evoluzione del nostro territorio attraverso le trasformazioni che hanno coinvolto tutto il pianeta Terra. Il percorso ha la particolarita' di dare l'opportunita' di toccare con mano le varie terre e i materiali, tra cui anche veri fossili di pesci. Il tutto è completato dalla proiezione di un video che attraversa la Val di Zena grazie a fotografie di alcuni scenari naturali. La visita puo' essere completata da un percorso a piedi su sentieri del CAI per raggiungere il Monte delle Formiche. Destinatari: Attivita' adatta a tutti, dai bambini alle persone adulte. Molto interessante per bambini di scuole elementari e medie perche' permette di toccare con mano le terre e conoscere la trasformazione della Terra su cui ogni giorno camminiamo. Durata attivita': la visita dura circa 1h.30' Orari: tutti i giorni tutto l'anno su appuntamento dal mese di Maggio a Ottobre i sabati e le domeniche è sempre aperto Contatti e prenotazioni: Lamberto Monti cell:3336124867 email: lamberto.monti@libero.it 12 ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ EMILIA ORIENTALE Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 – Marzabotto BO PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL’ABBADESSA Pagine Verdi 2014/2015 Proposte di Educazione Ambientale ed alla Sostenibilità per la Scuola Primaria del Comune di Pianoro 13 PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL'ABBADESSA, Via Jussi 171, 40068, San Lazzaro di Savena (Bo) Tel. 051 6254821 – Fax 051 6254521 - info@parcogessibolognesi.it LE PAGINE VERDI ANNO SCOLASTICO 2014/15 Le Pagine Verdi raccolgono le proposte di informazione, didattica ed educazione ambientale e alla sostenibilità per le Scuole del Comune di Pianoro Tocchiamo otto concetti esperienze chiave, dalla scuola di infanzia alla secondaria di secondo grado. Ci sta a cuore ascoltare e raccogliere, i vostri suggerimenti e proposte per il futuro. Vi chiederemo, quindi di suggerirci modifiche, integrazione, sviluppi progettuali per voi interessanti, per far crescere ancora la nostra collaborazione. GESSI E CARSISMO ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI CALANCHI E GEOLOGIA CONCETTI ED FATTORIE DIDATTICHE IL TEMPO E L’UOMO ACQUE ESPERIENZE CHIAVE ESPLORAZIONE E MOVIMENTO IMPRONTA ECOLOGICA CHE COSA OFFRONO Le Pagine Verdi illustrano i Progetti educativi e le Visite guidate su vari temi ambientali, principalmente legati alle caratteristiche geologiche e naturalistiche dell’Area Protetta (i gessi, i calanchi, le zone umide…), ma anche pratiche agricole sostenibili, rifiuti, impronta ecologica, energia, …. I progetti si svolgono in parte o interamente a scuola o nei dintorni. I progetti sono differenziati a seconda dell’età. Gli insegnanti che vogliono realizzare assieme al Parco un proprio progetto originale troveranno nella sezione “FuoriClasse” alcune proposte personalizzabili, come “La Vostra idea”, pensate per integrare i Moduli scelti. Ancora c’è un’ampia scelta di visite guidate e laboratori. Sul sito del Parco sono inoltre disponibili i depliant “Le grotte del Parco”, “Una giornata al Parco” e “Proposte verdi a Villa Torre”. Ricordiamo che è possibile integrare le attività didattiche con ore aggiuntive (le trovate con il simbolo della raganella). 14 Come prenotare La scheda di adesione dei progetti educazione ambientale è disponibile a pagina 29 oppure sul sito del Parco (www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi) va inviata : Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro via fax 051 626 57 21 c/a insieme alle schede di adesione al POT a Raitè Laura e Alice Milano entro il 15 ottobre 2014 Quanto costano Per ogni proposta viene specificato il costo; le scuole di Pianoro potranno aderire a condizioni particolari grazie al significativo contributo economico del Comune. Il contributo richiesto per attivare i moduli rappresenta una parte dei costi sostenuti per la loro realizzazione e variano a seconda della durata e della tipologia di modulo. Al fine di utilizzare al meglio tempi e spostamenti degli operatori si incentivano economicamente, con uno sconto: - di 5€ due o più classi che aderiscono allo stesso modulo, le insegnanti dovranno programmare congiuntamente e realizzare l’attività a scuola nelle stesse giornate; - di 10€ per moduli fino a 105€ oppure 20€ per moduli che costano più di 105€ per le attività che si concludono entro Marzo 2015, prediligendo l’uscita prima degli incontri in classe. Cosa succede dopo l’invio della scheda di adesione Le richieste verranno accolte in ordine d’arrivo e realizzate fino ad esaurimento delle risorse economiche disponibili. Dopo l’adesione, il Parco incaricherà un proprio Operatore di contattare l’insegnante di riferimento, col quale verrà fissato al più presto possibile un incontro di programmazione (della durata di al massimo 1 ora), per discutere e definire in dettaglio il percorso didattico, fissando le date delle attività. Gli incontri in classe hanno una durata di circa due ore e le uscite sul territorio sono di mezza giornata (per un massimo di 3 ore). Come organizzarsi Nel caso in cui si scelga di effettuare escursioni nel Parco, si raccomanda un abbigliamento adatto (i nostri Operatori potranno consigliarvi al riguardo). Per precauzione tutti i bambini dovranno avere con sé un k-way per la pioggia ed un cambio completo di vestiario (scarpe, calzini, pantaloni lunghi e felpa). In caso di necessità di trasporto scolastico, si consiglia di 15 verificare la disponibilità con gli Uffici competenti prima dell’adesione al modulo. Si ricorda che alcuni itinerari sono serviti da mezzi pubblici. Quando è possibile, vi consigliamo di scegliere il mezzo pubblico, o nei dintorni delle scuole, gli spostamenti a piedi: scegliere come muoversi è educazione ambientale. Mostra concorso “Il Parco secondo voi” Realizzando un lavoro di documentazione, che racconti o sviluppi il tema delle attività realizzate col Parco, le classi potranno partecipare all'annuale mostra/concorso organizzata per le scuole ed i genitori alla fine dell’anno scolastico. Richiedete la scheda di adesione oppure scaricatela direttamente dal sito www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi nella pagina dell’Educazione Ambientale. Questa Mostra è molto importante per far conoscere i lavori dei ragazzi! Ci saranno premi/sconti per le classi partecipanti selezionate. Le guide del Parco La gran parte delle attività vengono svolte da Guide del Parco che collaborano da anni con l’Area Protetta. INFO E CONTATTI Per documentazione e/o informazioni: Centro Parco "Casa Fantini" via Jussi 171 – 40068 Farneto, San Lazzaro di Savena (BO) – tel. 051 6254821, fax 051 6254521 info.parcogessi@enteparchi.bo.it - www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi 16 PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA SOSTENIBILITA’ 2014/2015 FUORI-CLASSE LA VOSTRA IDEA AULE DIDATTICHE E ALL’APERTO ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO GIARDINO FARFALLE E MILLE INSETTI FOGLIE, FIORI E FRUTTI DI GENERE IN GENERE 105 EURO 35 EURO 130 EURO 105 EURO 105 EURO 105 EURO acque DENTRO L’ACQUA 140 EURO fattorie didattiche TRASFORMARE PER CONSERVARE DAL LATTE AL FORMAGGIO LA MERENDA IN FATTORIA INSETTI IN SOCIETÀ LA LANA E IL FELTRO 150 EURO 170 EURO 150 EURO 105 EURO 165 EURO l’impronta ecologica RUSCO CON I TUOI L’ORTO DALLE MANI SPORCHE MA QUALE SOSTENIBILITA? ENERGIZZABILE 90 EURO 145 EURO 130 EURO 130 EURO CALANCHI E GEOLOGIA TERRA CRUDA, UN’ AVVENTURA CHE DURA DA 8000 ANNI 105 EURO GESSI E CARSISMO NELLA CASA DEI PIPISTRELLI I GESSI DEL PARCO LE GROTTE DEL PARCO 165 EURO 105 EURO 165 EURO ESPLORAZIONE E MOVIMENTO ORIENTEERING PROPOSTE DI ATTIVITA’ AGGIUNTIVE SCHEDA DI ADESIONE 190 EURO PAGINA 28 PAGINA 29 17 LUOGHI PER LE USCITE PIANORO RASTIGNANO fuori-classe LA VOSTRA IDEA DA DECIDERE IN BASE ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL COMUNE DI PIANORO DA DECIDERE IN BASE ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL COMUNE DI PIANORO DA DECIDERE IN BASE DA DECIDERE IN BASE ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL ALL’ATTIVITÀ SCELTA COMUNE DI PIANORO NEL COMUNE DI PIANORO APPROFONDISCI ANCORA ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO GIARDINO FARFALLE E MILLE INSETTI FOGLIE, FIORI E FRUTTI DI GENERE IN GENERE PIANORO RASTIGNANO SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI PIANORO RASTIGNANO acque DENTRO L’ACQUA TORRENTE SAVENA TORRENTE SAVENA PIANORO RASTIGNANO SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA fattorie didattiche TRASFORMARE PER CONSERVARE DAL LATTE AL FORMAGGIO LA MERENDA IN FATTORIA INSETTI IN SOCIETÀ LA LANA E IL FELTRO E E E E DINTORNI DINTORNI DINTORNI DINTORNI PIANORO E E E E DINTORNI DINTORNI DINTORNI DINTORNI RASTIGNANO l’impronta ecologica RUSCO CON I TUOI STAZIONE ECOLOGICA DI STAZIONE ECOLOGICA DI PIAN DI MACINA PIAN DI MACINA MANI SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI L’ORTO DALLE SPORCHE MA QUALE SOSTENIBILITA? SCUOLA E DINTORNI ENERGIZZABILE SCUOLA E DINTORNI 18 SCUOLA E DINTORNI SCUOLA E DINTORNI CALANCHI E GEOLOGIA PIANORO TERRA CRUDA, UN’ CALANCHI MONTE CALVO AVVENTURA CHE DURA DA 8000 ANNI RASTIGNANO CALANCHI MONTE CALVO ESPLORAZIONE MOVIMENTO RASTIGNANO ORIENTEERING PROPOSTE DI ATTIVITA’ AGGIUNTIVE E PIANORO SCUOLA OPPURE DEL PALEOTTO PARCO PARCO DEL PALEOTTO DA DECIDERE IL LUOGO PIÙ DA DECIDERE IL LUOGO PIÙ VICINO ALLA SCUOLA VICINO ALLA SCUOLA COMPATIBILE CON COMPATIBILE CON L’ATTIVITA’ L’ATTIVITA’ 19 LA VOSTRA IDEA TIPOLOGIA Modulo didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Progetti: Fuori-classe DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria I progetti sono differenziati a seconda dell’età. L’ambiente attraversa contenitore tutti gli apprendimenti progettuale viene delle incontro scuole. Questo all’esigenza degli insegnanti che desiderano realizzare propri percorsi, in cui serve il supporto di un Esperto o di un Operatore, e che sostengono lo TEMI TRATTATI sviluppo del curricolo verticale della scuola. Giardino delle piante aromatiche, gli ulivi del nostro territorio, alberi e stagioni, animali e piante di città, catene alimentari, animali della notte, biodiversità domestica, energia, mobilità e sostenibilità, ne sono alcuni esempi. Creiamo assieme un progetto, anche pluriennale, capace di crescere con i bambini. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, sino a 4 ore di attività in classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco COSTI A seconda della durata del progetto, per un massimo di 105 euro 20 APPROFONDISCI ANCORA TIPOLOGIA Approfondimento didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Progetti: Fuori-classe DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria TEMI TRATTATI Avete ancora bisogno di un nostro aiuto? Scegliete in questo caso di abbinare al vostro progetto degli incontri con i nostri educatori ambientali. Realizzeremo insieme altre proposte brevi per sviluppare in forma originale un progetto: con attività, giochi, laboratori, altro tempo per collegamenti con le discipline. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 2 ore di attività da svolgere in classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco COSTI 35 euro 21 ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO GIARDINO SCOLASTICO TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed ecosistemi DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Il giardino scolastico, ma anche un parco urbano vicino alla scuola, è un ecosistema ricchissimo! TEMI TRATTATI Lo scopriremo con attività in classe e sul campo, per capire come è fatto in ogni sua parte: dal suolo alle piante, dagli animali che lo abitano fino alle catene alimentari che lo rendono importante e speciale. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro. PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 130 euro, 125 euro per classi abbinate Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE 22 Possibilità di fare attività aggiuntive FARFALLE E MILLE INSETTI TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed ecosistemi DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe Le veloci libellule, i mimetici insetti stecco, le solitarie farfalle, le notturne falene, le sociali formiche e tanti altri: sono gli insetti i protagonisti più insospettabili del mantenimento degli equilibri ecologici. Come si distingue un ragno da un insetto? TEMI TRATTATI Chi lo desidera potrà allevare in classe gli insetti stecco, che possono essere tenuti anche durante l’inverno, oppure i bachi da seta, che compiono tutto il loro ciclo in primavera. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro. PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola o nel giardino scolastico COSTI 105 euro, 100 euro per classi abbinate Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE Possibilità di fare attività aggiuntive 23 FOGLIE, FIORI E FRUTTI TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed ecosistemi DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe E’ ora di dire basta allo studio delle piante solo sui libri!!! Possiamo osservare il fiore, il seme e i frutti con l’aiuto dello stereo microscopio, insieme ragioniamo sui diversi tipi di fiori e la stretta relazione con i diversi tipi di impollinazione (insetti pronubi e altri animali impollinatori, vento e acqua). Fiori TEMI TRATTATI maschili, femminili o ermafroditi, le foglie e la fotosintesi, l’osservazione degli stomi al microscopio sono solo alcuni esempi. L’inquinamento può influenzare la produzione di frutta e verdura? ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro. PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola, Parco o nel giardino scolastico COSTI 105 euro, 100 euro per classi abbinate Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE Possibilità di fare attività aggiuntive 24 DI GENERE IN GENERE TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed ecosistemi DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe Scopriamo le differenze tra maschi e femmine in natura: osserviamo i comportamenti caratteristici, le diversità nell’aspetto (nelle forme e nei colori) dei fiori e degli insetti, degli anfibi, dei rettili e degli uccelli…..dei caprioli, dei daini e dei cinghiali. TEMI TRATTATI ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro. PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola, Parco o nel giardino scolastico COSTI 105 euro, 100 euro per classi abbinate Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE Possibilità di fare attività aggiuntive 25 DENTRO L’ ACQUA TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Acque DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Gli ambienti umidi del Parco, l’Idice, lo Zena, il Savena, sono l’ultimo rifugio delle specie animali e vegetali legate all’acqua dei rii, delle pozze, di stagni e paludi, di ex maceri e dei torrenti. Questi ambienti ospitano pesci, germani reali, TEMI TRATTATI crostacei, insetti, molluschi e piccoli mammiferi, che compongono una catena alimentare piuttosto complessa ed articolata in cui va sottolineato il ruolo chiave degli anfibi, importanti indicatori ecologici. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro. PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 140 euro, per classi abbinate 135 euro Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE Possibilità di fare attività aggiuntive Consigliamo per la prima e seconda classe lo stagno, terza e quinta classe per fiumi e torrenti. 26 TRASFORMARE PER CONSERVARE TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Non si parlerà di magia … ma di pratiche antiche per conservare il cibo per lungo tempo e utilizzarlo in momenti diversi dell'anno. Essiccazione, l’impiego del freddo, cottura, l’utilizzo di sale, zucchero, aceto, limone: sono queste le “trasformazioni” della Fattoria. Ai TEMI TRATTATI bambini proporremo di preparare frutta essiccata sui termosifoni, trito aromatico con erbe e sale, macerazione della frutta nello zucchero o limone. Il laboratorio verrà scelto dagli insegnanti in sede di programmazione. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 150 euro, per classi abbinate 145 euro Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. 27 DAL LATTE AL FORMAGGIO TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria TEMI TRATTATI La scoperta del latte e la sua trasformazione in formaggio: le proprietà del latte, le origini, la storia del formaggio, le tecniche di produzione e le tradizioni legate alla vita della campagna e della pastorizia. Lavoreremo insieme secondo le tecniche tradizionali: a partire dal latte vaccino, il "primo sale" e la ricotta. I bambini potranno cimentarsi anche nella preparazione del burro a partire dalla panna. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 170 euro, per classi abbinate 165 euro Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. 28 LA MERENDA DELLA FATTORIA TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Grazie a ortaggi, frutta, cereali, ricotta, miele, latte, uova della fattoria conosceremo la piramide alimentare, il valore nutrizionale dei diversi cibi e la stagionalità dei prodotti della terra. Produrremo con i bambini ottime, semplici e genuine merende, ricotta con il miele, frutta o altri spuntini. Il laboratorio alimentare verrà scelto dagli insegnanti in sede di TEMI TRATTATI programmazione. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 150 euro, 145 per classi abbinate Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE Possibilità di effettuare attività aggiuntive. 29 INSETTI IN SOCIETA’ TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Le api, le formiche e le termiti sono insetti sociali: insieme collaborano per il bene comune e creano complesse e interessanti società. Vedremo come sono organizzati e come TEMI TRATTATI vengono distribuite i ruoli all’interno della colonia, dalle attività di costruzione e mantenimento del nido a quelle di difesa, senza dimenticare il ruolo della Regina dedicata alla produzione di uova. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o territorio del Comune di Pianoro. PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. 30 LA LANA ED IL FELTRO TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria La pecora è uno dei primi animali addomesticati dall’uomo; durante il percorso si esplorerà questo affascinante rapporto tra l’uomo e la pastorizia. In fattoria si osserveranno le pecore, il processo TEMI TRATTATI di lavorazione esplorazione sensoriale della di lana, questo addentrandosi fantastico in una materiale. Costruiremo piccoli manufatti in feltro: fiori, decorazioni, borsette, bracciali, etc. Oltre allo sviluppo della manualità, del senso estetico e pratico, sarà una occasione per riflettere su alcune risorse naturali e di come oggi rimangono inutilizzate a vantaggio di quelle sintetiche. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 165 euro, per classi abbinate 160 euro. Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. 31 RUSCO CON I TUOI TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Cosa contiene il cestino dei rifiuti? Come fanno a sopravvivere le famiglie a casa, e le insegnanti in classe, alla raccolta differenziata d’oggi? Ma dove lo metto l’umido? Per condividere sempre più che i rifiuti TEMI TRATTATI non sono cose da buttare, ma risorse che, nelle nostre mani, si possono trasformare anche in giochi bellissimi, soprattutto perché gli oggetti che produrremo saranno in primo luogo il frutto della nostra fantasia e della nostra creatività. L’esperienza si conclude, quando possibile, con la visita alla stazione ecologica. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o e sul territorio di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e/o Stazione Ecologica COSTI NOTE 32 90 euro, per classi abbinate 85 euro Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. Possibilità di effettuare attività aggiuntive. L’ORTO DALLE MANI SPORCHE TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Avete voglia di coinvolgervi come insegnanti o con l’aiuto di un nonno o di un genitore per tutto l’anno scolastico? L’orto biologico è la vostra opportunità per conoscere i futuri cibi TEMI TRATTATI e l’alimentazione, creando con le mani una agricoltura sinergica, fare i piccoli contadini sperimentando cosa significa questo per la salute, e cosa comporta per l’economia dei cibi (prodotti a chilometri zero, mercati contadini) e per la sostenibilità (trasporti, chimica in agricoltura). Il giardino scolastico è l’aula didattica a cielo aperto dove si intrecciano tante differenti educazioni e dove i bambini imparano la cura e il rispetto per la natura con gesti semplici ogni giorno di scuola. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco COSTI 145 euro, per classi abbinate 140 euro Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE La fase del trapianto delle piantine dovrà essere seguita dell’insegnante senza l’intervento dell’operatore. 33 MA QUALE SOSTENIBILITA? TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Giochi di ruolo, simulazioni, riflessioni intorno ai nostri stili di vita, per riuscire ad elaborare delle strategie concrete e delle proposte che guardino al futuro con speranza. Una riflessione curiosa sui nostri comportamenti e sulle conseguenze dei nostri consumi, sia a livello individuale che a livello TEMI TRATTATI collettivo.Useremo lo strumento dell’Impronta ecologica, che calcola quanta superficie di terra usiamo con il nostro personale stile di vita. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e sul territorio del Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 130 euro, per classi abbinate 125 euro Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. 34 ENERGIZZABILE TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria La nostra società si basa sul consumo di energie fossili, non rinnovabili: ma quanto costerà alle prossime generazioni? Ce ne TEMI TRATTATI sono di altri tipi? Che vantaggi si possono avere dall’utilizzo di risorse rinnovabili? Aiutati con semplici esperimenti e giochi di ruolo capiremo i diversi tipi di energia. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o territorio limitrofo al territorio di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco 90 euro, 85 euro per classi abbinate COSTI Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. 35 TERRA CRUDA, UN’AVVENTURA CHE DURA DA 8.000 ANNI TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Il cemento è davvero la soluzione alla nostra urbanizzazione? Un percorso pratico ed interdiscipinare sulla storia TEMI TRATTATI delle tecniche edili, l’uso dei materiali da costruzione e le loro caratteristiche. Sperimentare materiali e metodi per costruire con un minimo impatto ambientale liberando la propria creatività. Visita guidata ai calanchi per osservare l’argilla. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o nel Parco PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e dintorni COSTI 105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE 36 Possibilità di effettuare attività aggiuntive. NELLA CASA DEI PIPISTRELLI TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe Questi originali mammiferi alati sono tanto sorprendenti quanto ingiustamente bistrattati: possono muoversi senza difficoltà nel buio più assoluto, dormire a testa in giù, avere i peli come tutti gli altri mammiferi, ma anche ali efficienti per volare… I megachirotteri e microchirotteri, le diverse abitudini alimentari, la minaccia di estinzione, cosa si fa per proteggerli. Curiosità e TEMI TRATTATI dicerie su questi sorprendenti mammiferi notturni. Simuleremo il riconoscimento dei pipistrelli e costruiremo un gioco sul pipistrello per ogni bambino. Alla fine visita ad una grotta, alla scoperta degli ambienti di svernamento e rifugio di molte specie di chirotteri. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o in grotta (Spipola o Farneto) PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco COSTI 160 euro, per classi abbinate 155. Per classi abbinate, Grotta del Farneto 135 euro a classe. Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. 37 I GESSI DEL PARCO TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetto ed esperienza chiave: Gessi e carsismo DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe Gli affioramenti gessosi sono imponenti depositi salini di origine marina risalenti a oltre 5 milioni di anni fa’. La natura carsica di questa roccia determina un particolare paesaggio fatto di grandi e piccole doline, valli cieche e altopiani gessosi, candele e bolle di scollamento ed infine, nel sottosuolo, centinaia di grotte. Queste forme carsiche creano condizioni microclimatiche particolari che permettono la presenza di una TEMI TRATTATI grande diversità biologica: dalla flora mediterranea dei caldi affioramenti sommitali alla flora montana delle zone fresche sul fondo delle doline, passando attraverso aree caratterizzate dalla tipica flora della nostra zona collinare. L’uscita nel Parco sarà infine l’occasione per osservare direttamente sia i fenomeni carsici, sia la tipica flora e fauna. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe o al Parco PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco COSTI 105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE 38 Possibilità di effettuare attività aggiuntive: laboratorio del gesso LE GROTTE DEL PARCO TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo DESTINATARI Bambini/e della Scuola Primaria Non perdete la possibilità di visitare la Grotta del Farneto, ma... non dimenticate la "prestigiosa" Grotta della Spipola. Principale emergenza del Parco sono gli affioramenti gessosi e i fenomeni carsici caratteristici di un’area unica nel panorama TEMI TRATTATI regionale, con oltre un centinaio di grotte, alcune anche molto estese. Origine e caratteristiche dei gessi, l’ecosistema grotta, gli adattamenti degli animali e delle piante al buio e all’elevata umidità, le fragilissime e sorprendenti relazioni tra l’ambiente fisico e quello vivente. L’uscita sarà l’occasione per osservare i fenomeni carsici sotterranei e vivere emozioni uniche attraverso l’esperienza della visita speleologica. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe o al Parco PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco COSTI 165 euro, per classi abbinate 160 euro Per classi abbinate, Grotta del Farneto 135 euro a classe. Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE Possibilità di effettuare attività aggiuntive 39 ORIENTEERING TIPOLOGIA AREA DESTINATARI Progetto didattico Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento Bambini/e della Scuola Primaria, quarta e quinta classe Il modulo prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla lettura delle carte, da svolgersi a scuola in preparazione all’uscita, momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi dovranno seguire un percorso predefinito, con l’ausilio di una bussola e della TEMI TRATTATI carta topografica. E’ un’attività all’aria aperta, piacevole, utile per conoscere e muoversi in autonomia in uno specifico territorio, nel Parco ma anche in città. Tecnica affine all'educazione motoria, consente anche di riflettere sulla mobilità urbana. Per realizzare questo modulo è indispensabile che gli alunni conoscano il concetto di “angolo” e sappiano come si misura. Possibilità di effettuare, durante l’uscita, un’attività di “caccia ai tesori del Parco” con prove a tema naturalistico da superare al ritrovamento di ogni bandierina. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o in altre località vicine da concordare nel Comune di Pianoro PERIODO Da Ottobre 2014 a Maggio 2015 SEDE Scuola e Parco COSTI 190 euro, per classi abbinate 185 euro Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2015. NOTE 40 Possibilità di effettuare attività aggiuntive ATTIVITA’ AGGIUNTIVE MODULO EDUCATIVO - NELLA CASA DEI PIPISTRELLI - DENTRO L’ACQUA PROPOSTA DI ATTIVITA’ AGGIUNTIVE COSTRUZIONE DI GIOCHI SUL TEMA DEI PIPISTRELLI - OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO DEI DIVERSI SEDIMENTI - CAMBIAMENTI DI STATO DELL’ACQUA - INSETTI E PIANTE DELLE ZONE UMIDE AL MICROSCOPIO - RUSCO CON I TUOI - COSTRUIAMO LA CARTA RICICLATA - LABORATORIO PRATICO DI COSTRUZIONE DI OGGETTI CON I RIFIUTI - TERRA CRUDA - LE CARATTERISTICHE DELL’ARGILLA: TERRENI PERMEABILI O IMPERMEABILI SCHEDE DI OSSERVAZIONE - OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO DEI DIVERSI SEDIMENTI - CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE - ORIENTEERING - I GESSI DEL PARCO - ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO GIARDINO SCOLASTICO - FARFALLE E ALTRI INSETTI - COSTRUZIONE DI UN MODELLINO PER LO STUDIO DELLE ISOIPSE - CARATTERISTICHE DEL GESSO, COSTRUZIONE DEI GESSETTI - COMPORTAMENTO DEL SALE DA CUCINA IN ANALOGIA CON LA FORMAZIONE DEL GESSO. - OSSERVAZIONE DELLE FOGLIE AL MICROSCOPIO: LA FOTOSINTESI E LA RESPIRAZIONE - OSSERVAZIONE NEI LIEVITI E DELLE MUFFE AL MICROSCOPIO - ANALISI DELLA LETTIERA, CON SCHEDE DI OSSERVAZIONE E LENTI D’ INGRANDIMENTO - OSSERVAZIONI CON LO STEREOSCOPIO E MICROSCOPIO DELLE FOGLIE E DEGLI ANIMALI PRESENTI NEL GIARDINO SCOLASTICO. 41 ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ EMILIA ORIENTALE Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 Marzabotto BO Sede operativa: Via Jussi, 171 – 40068 Farneto San Lazzaro di Savena PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL’ABBADESSA SCHEDA DI ADESIONE Con l’invio questa scheda si formalizza l’impegno per l’Insegnante a realizzare il modulo scelto. I moduli richiesti verranno attivati nei limiti delle risorse economiche a disposizione per l’anno scolastico, secondo l’ordine d’arrivo. Da inviare al Parco tramite fax 051 6265721 c/a Raitè Laura e Alice Milano entro il 15 ottobre 2014 Gli insegnanti verranno in seguito contattati dagli Operatori del Parco Scuola Primaria del Comune di Pianoro LA CLASSE …………...DELLA SCUOLA…………………………………… N° ALUNNI …….……… VIA ………………………………………………………….……………………...…..………………..N°………. TEL. SCUOLA …………………………..………..…………FAX…...………………………..………….………… MAIL INSEGNANTE……………………………………………………………………………………………….. l’insegnante\i della classe (scrivere in stampatello):………………………………………….. altro rec.. telefonico (facoltativo) …………………..……………………………………….…….…… chiede di aderire alla proposta dal titolo NB: è necessario inviare un modulo per ogni classe aderente compilato correttamente. TITOLO: ……………………………………………………………………….. COSTO EURO…………….. SCRIVERE IN STAMPATELLO IL NOME DEL MODULO SCELTO DA SVOLGERE NEL QUADRIMESTRE PRIMO QUADRIMESTRE SECONDO N°…………… ATTIVITÀ DI 2 ORE AGGIUNTIVE PER IL MODULO/I EDUCATIVO/I …………………………………………………………… al costo complessivo di …………….…. euro CHIEDE INOLTRE DI ATTIVARE n°……… attività di 2 ore aggiuntive per il modulo/i La fattura per i pagamento della visita andrà intestata a:……………………………………. C. FISCALE…….….….……………..……………….. solo per istituti scolastici VIA ……………………………………………………………………………………………… N°……………….. COMUNE …………..……………………………………… PROV. ……… CAP…………………. Eventuali rinunce vanno tempestivamente comunicate, telefonando al numero 051/6254821 firma per accettazione l’insegnante di riferimento 42 redatto in collaborazione con gli Istituti Comprensivi del Comune di Pianoro e locale sezione L.I.P.U. Destinatari Gli alunni e i docenti dell’Istituto comprensivo di Pianoro e dell’Istituto comprensivo di Rastignano Motivazione Il progetto nasce dalla volontà di consentire agli alunni esperienze di contatto diretto con l’ambiente naturale del territorio. Constatiamo infatti che i bambini di oggi sono sempre più affascinati e imbevuti di realtà virtuale. La televisione con i tanti documentari naturalistici offre soprattutto immagini di una natura lontana, esotica (la savana, la foresta amazzonica, i ghiacci polari, ecc.) rischiando così di far credere che nel nostro piccolo mondo non ci sia nulla da esplorare, scoprire, proteggere. L’itinerario didattico che proponiamo stimola invece attività volte alla conoscenza dell’ambiente naturale e antropico in cui i ragazzi vivono. È inoltre finalizzato a favorire la continuità fra ordini di scuola diversi, per facilitare l’apprendimento e per non disperdere energie. Si consiglia infatti un percorso graduale e sistematico che parte dalla scuola elementare per concludersi nella scuola media. 43 Finalità 1. Saper riflettere sull’importanza che la natura riveste nella nostra vita. 2. Riscoprire l’ambiente naturale in modo diretto e partecipato 3. Allenare la capacità di osservazione 4. Conoscere un ecosistema nella sua globalità 5. Cogliere le interazioni uomo - natura nel territorio 6. Avviare alla formazione di una coscienza ecologica 7. Rispettare e amare la natura in forma operativa, cioè assumendo responsabilità personali 8. Riconoscere le testimonianze del passato nel territorio 9. Conoscere le modalità attraverso cui l’uomo, oggi, organizza il territorio. Principi metodologici Il presente progetto segue i criteri metodologici sotto indicati: Partire dall’ambiente vicino per passare via via ad ambienti più complessi Intendere l’ambiente come punto di vista unificante delle varie discipline e non come materia ecologica a sé Raccordarsi con il programma di classe Riprendere all’occasione gli argomenti trattati Richiamarsi costantemente al più ampio mondo di cui è parte ogni organismo vivente 44 Condizioni organizzative • • • • • • • • Le uscite saranno guidate da naturalisti e/o comunque conoscitori del territorio L’indicazione della classe cui si rivolge l’uscita non è vincolante, ma consigliata. Il progetto infatti ha una sua struttura che tiene conto dell’età degli alunni, dei programmi didattici, delle peculiarità del territorio. La collaborazione delle insegnanti prima, durante e dopo l’uscita è fondamentale per il buon esito dell’esperienza. L’uscita va preparata presentando di massima gli argomenti oggetto delle osservazioni, in maniera che gli alunni siano interessati e pronti a seguire i discorsi e le indicazioni delle guide. E’ comunque opportuno un contatto preliminare con le guide per meglio definire le modalità dell’uscita. L’abbigliamento degli alunni dovrà sempre prevedere: scarponcini alti adatti a camminare su qualsiasi tipo di terreno, calzettoni, pantaloni lunghi anche per le bambine, copricapo, giubbotto e, in caso di tempo incerto, impermeabile. Il discorso vale anche per gli insegnanti Ciascun alunno dovrà portare il proprio zainetto che conterrà: la merenda fornita dalla scuola o dai genitori (mai eccessiva, rapportata comunque alla prima colazione consumata), acqua o fruttino per dissetarsi, fazzoletti di carta, gli strumenti didattici che l’insegnante indicherà. Ogni alunno dovrà cioè essere autonomo quanto a cibo, bevande, vestiario, strumentazioni didattiche. Chi possiede binocolo, macchina fotografica, bussola li porti (si vedano comunque le indicazioni alla voce corredo dell’uscita programmata). In aggiunta al proprio personale bagaglio, del resto simile a quello degli alunni (ma non si vuole interferire) è opportuno che gli insegnanti abbiano con sé una piccola scorta di materiale sanitario (disinfettante, cotone idrofilo, cerotti…), la macchina fotografica e la bussola in dotazione alla scuola ed eventuali manuali portatili di flora e fauna, oltre alla carta topografica fornita dall’organizzazione. Gli itinerari proposti sono tutti lontani dalle sedi scolastiche. Lo scuolabus quindi trasporterà la classe all’inizio del tragitto da percorrere a piedi e la riaccoglierà al termine dello stesso. La prenotazione dello scuolabus dovrà essere a cura della scuola, previo accordo con le guide sulla data d’uscita. Strumenti • • • • • • • Macchina fotografica ( telecamera ) Bussola Binocolo Carte topografiche Raccoglitore per erbario Manuali pratici di flora e fauna Diapositive, filmati ( in classe ) Verifica Osservazione sistematica in itinere. 45 Itinerari proposti Palude Sgalara È una località sulla sinistra del torrente Savena poco oltre le gole di Scascoli. Periodo: prima primavera Programma di massima: Conoscenza di alcune varietà di piante tipiche di tale habitat (salice, canne) Conoscenza di alcune specie di animali tipici dell’habitat (rana, rospo, tritone) Conoscenza di alcune varietà di fiori (farfara, campanellino) Raccolta di alcune uova di rana e di rospo Raccolta di sabbia, ghiaia, piante acquatiche per la preparazione di un terracquario Sperimentazione in classe della metamorfosi della rana e del rospo utilizzando il terracquario Corredo: qualche vasetto di vetro con coperchio di chiusura per il trasporto delle ovature e delle piante acquatiche, qualche secchiello e paletta per sabbia, ghiaia e muschio. * Si consiglia a completamento dell’esperienza la visita al centro anfibi di Pian di Macina N.B.: Umberto Fusini di A.R.Te (Centro Anfibi) assisterà la classe nella sperimentazione 46 La fattoria Trattasi della casa colonica Sassolungo, poco discosto da Zena, restaurata di recente. Vi si allevano cavalli, mucche, pecore, capre, maiali, galline, conigli, oltre a cani e gatti Periodo: autunno o primavera Programma di massima: Conoscenza di animali domestici: per un breve momento gli alunni potranno salire in sella ai cavalli, vedranno forse mungere a mano mucche, capre e pecore, dar da mangiare a galline, conigli, maiali. Conoscenza dell’ambiente circostante: il torrente Zena, la vigna, il campo, la macchia Conoscenza della casa rurale: la stalla, lo stalletto, il pollaio, il focolare, la cantina A fronte della disponibilità all’accoglienza dei proprietari della fattoria, che offriranno la merenda, si chiede un contributo per alunno di 3€. Contattare i Sig. Fusini per le modalità di corresponsione dello stesso. Corredo: macchina fotografica per le insegnanti, eventualmente telecamera 47 Il bosco Il bosco prescelto è poco discosto dalla chiesa di Scascoli, in comune di Loiano, ma possono esserci alternative. Comprende un castagneto e una macchia in prevalenza di querce. Periodo: autunno (classe 2^) o primavera (classe 3^) Programma di massima: (dopo il segno + solo per la classe 3^) Raccolta delle castagne (classe 2^) Conoscenza di alcune varietà di alberi tipiche di tale habitat (castagno, roverella + orniello, carpino…) Conoscenza della vegetazione del sottobosco (muschio, felce + erica, ginestra, ginepro…) Conoscenza di alcuni fiori (ciclamino + orchidee, rosa canina, globularia…) Riconoscimento del bosco mesofilo e del bosco xerofilo (classe 3^) Conoscenza di alcune specie di animali della zona, distinguendoli dalle impronte, dagli escrementi, dagli aculei (cinghiale, volpe, istrice, scoiattolo…) Conoscenza di alcune specie di uccelli e dei loro nidi (picchio, gazza, cornacchia, poiana…) Conoscenza delle attività umane connesse a tale habitat Corredo: classe 3^ buste di plastica e foglietti adesivi per raccogliere, conservare e denominare le piante che si raccolgono; bussola, macchina fotografica, binocolo. A giudizio delle insegnanti anche la classe 2^ può raccogliere (e riconoscere) oltre le castagne qualche foglia e bacca. L’organizzazione fornisce la carta topografica del percorso alle insegnanti. 48 Il fiume L’uscita può svolgersi in più modi a seconda del tempo che si intende impiegare. Solo mattino: un tratto del torrente Savena oltre Pianoro Vecchio, lago di Castel dell’Alpi. Intera giornata: torrente e lago come sopra, diversi mulini lungo il Savena, di cui uno in funzione (prevista pizza a carico della classe) ed eventuale visita al museo della civiltà contadina di Piamaggio. Periodo: primavera Programma di massima: Conoscenza del torrente e del lago (rive, letto, sorgente, corrente, frana, sbarramento, immissario, sedimenti…) Conoscenza di alcune varietà di piante tipiche di tale habitat (salice, pioppo, ontano…) Conoscenza di alcune specie di animali tipici dell’habitat (pesci, cozze di acqua dolce, aironi, germani…) Conoscenza di alcune varietà di fiori della zona (ranuncolo, polmonaria, tarassaco…) Visita a luoghi rappresentativi della quotidianità contadina e montanara: mulini, stalle, essiccatoi, museo della civiltà contadina Conoscenza delle attività umane connesse a tale habitat Corredo: bussola, binocolo, macchina fotografica, raccoglitore per campioni di piante e fiori (vedi uscita al bosco) 49 Le vallate del territorio (Savena, Zena, Idice, Setta) L’uscita si effettua di fatto interamente con lo scuolabus, tranne pochi tratti a piedi. Come può constatarsi, offre motivi di riflessione per varie discipline. Le insegnanti potranno selezionarli e svilupparli Percorso: scuola / Pianoro Vecchio / Castello di Zena / Monte delle Formiche / Barbarolo / Livergnano / Brento / Badolo / Pian di Macina / scuola Periodo: autunno o primavera Programma di massima: Conoscenza dell’idrografia: torrenti Savena, Zena, Idice, Setta Conoscenza dell’orografia: contrafforte pliocenico e in particolare Monte delle Formiche, Rupe di Sadurano, Monte Castellazzo, Monte del Frate, Rocca di Badolo Osservazione di calanchi Osservazione delle cave di ghiaia e sabbia della valle del Savena Osservazione dei cantieri Tav, treni ad alta velocità Veduta dalla Rocca di Badolo dell’Autostrada del Sole e della ferrovia Direttissima Visita al Castello di Zena (esterno) e veduta della Torre dell’Erede Visita al Santuario del Monte delle Formiche: il perché del nome e sua storia Veduta delle tombe a colombario (villanoviane, etrusche?) del Monte del Frate Corredo: bussola, binocolo, macchina fotografica. L’organizzazione fornisce la carta topografica del percorso alle insegnanti 50 Il contrafforte pliocenico L’itinerario da percorrere a piedi inizia a Bortignano, località di Livergnano, e termina lungo la strada della val di Zena nei pressi della Ca’ Rossa. Di fatto si cammina sul contrafforte fino alla rupe di Sadurano Periodo: primavera Programma di massima: Conoscenza della storia geologica di tale zona Conoscenza di alcuni tipi di roccia Conoscenza di alcune specie di animali che vivono nella zona (capriolo, daino, cinghiale, faina, volpe…): per il riconoscimento vedi il bosco Conoscenza di alcune specie di uccelli e dei loro nidi (picchio, falco pellegrino, cuculo, poiana…) Conoscenza di alcune varietà di piante dell’habitat (orniello, roverella, castagno, pungitopo…) Conoscenza di alcune varietà di fiori dell’habitat (orchidee, sigillo di Salomone, dittamo, maggiociondolo, dente di cane, anemone dei boschi…) Riconoscimento del bosco mesofilo e del bosco xerofilo Corredo: bussola, binocolo, macchina fotografica, raccoglitore per campioni di piante e fiori (vedi uscita al bosco). L’organizzazione fornisce la carta topografica del percorso alle insegnanti e al gruppo di alunni con incarico di “topografi”. 51 52 LA MIA SCUOLA PER LA PACE CLASSE PROGETTO TUTTE SETTIMANA DELLA LEGALITÀ: SAPORI DI LIBERATERRA 53 54 SETTIMANA DELLA LEGALITÁ Nell’ambito dei progetti di legalità che il Comune di Pianoro promuove in collaborazione con l’Unione Montana Valli Savena – Idice (L/R 3/2011), in occasione della Settimana della Legalità, proponiamo la realizzazione di diverse azioni diffuse sui territori dell’Unione Montana. La Settimana della Legalità cade ogni anno nella settimana a partire dal 21 marzo, giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Le attività proposte in particolare per le scuole sono le seguenti: 1. Il giorno 21 marzo nelle mense e sui tavoli di tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Pianoro agli alunni verrà servito un pranzo basato sui “sapori di libera terra”, con i prodotti tipici nati dai campi confiscati alla mafia e tornati ad essere liberi. 2. Verrà distribuito materiale informativo promozionale e verranno organizzati degli incontri con le scuole attraverso testimonianze e iniziative di sensibilizzazione. Gli alunni delle classi I delle scuole secondarie di I grado potranno incontrare i ragazzi e le ragazze del territorio che, nell’estate 2014, avranno partecipato ad un campo di volontariato presso la Cooperativa “Terre Joniche – Libera Terra Coop Sociale”. Inoltre, in collaborazione con le associazioni del territorio, verranno organizzate iniziative di sensibilizzazione rivolte all’intera cittadinanza, che potranno essere un’occasione di confronto, di conoscenza e di diffusione della cultura della legalità. 55 SAPORI DI… “LIBERA TERRA” Il giorno 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Per partecipare e sostenere questa giornata e questo compito il giorno il 21 marzo 2012 nelle scuole del Comune di Pianoro verrà servito, ai bambini un pranzo arricchito dai prodotti di Libera Terra, prodotti provenienti dai terreni confiscati alla mafia. “LIBERA TERRA” è il marchio che contraddistingue i prodotti biologici delle cooperative aderenti a Libera che grazie alla legge 109/1996, gestiscono strutture produttive e terreni confiscati alle organizzazioni mafiose Questo progetto è stato reso possibile dalla collaborazione tra il Comune di Pianoro, L’Unione Montana delle valli Savena-Idice, la Regione Emilia Romagna, Libera Terra, Camst e la cooperativa sociale Cadiai 56 STORIA E MEMORIA DEL TERRITORIO IL TEMPO DELLE FAVOLE (II) IL MONUMENTO DI MONTE SABBIUNO (CLASSI V) 57 58 IL TEMPO DELLE FAVOLE Progetto redatto da Adriano Simoncini Destinatari Le classi 2^ primaria degli Istituti Comprensivi di Pianoro e di Rastignano Motivazione Il progetto è pensato per favorire il rapporto scuola - famiglia, coinvolgendo in particolare i nonni quali depositari di esperienze di vita non ripetibili, e nel contempo promuovere l’interesse per il territorio del comune di Pianoro. Avvio irrinunciabile per proseguire nello studio della storia, della geografia, delle scienze naturali e nell’apprendimento di modalità di comunicazione dettate dal proprio vissuto. Contenuti e modalità didattiche In sintesi, propongo un incontro di circa due ore propedeutico e introduttivo – e, volendolo, esemplificativo - a una ricerca coi nonni sui seguenti argomenti: - dialetto (favole, filastrocche, proverbi, indovinelli, cante…) - tradizioni locali - vita contadina d’un tempo - giochi e passatempi del passato. In merito proporrò più di un esempio. L’incontro tuttavia intende anche stimolare l’interesse verso il nostro ambiente naturale (fiori, piante, fiume, monti…) e antropico (borghi, chiese, monumenti, siti artigianali…) A tal fine proietterò immagini adeguate e coinvolgerò gli alunni nella recita di filastrocche e detti dialettali e nel gioco finale. La conversazione sarà incentrata sul racconto, un po’ in dialetto e un po’ in italiano, della favola-filastrocca della ‘gallina carcadessa’ / la galènna carcadessa, che coi suoi pollastri va in giro per il mondo (nel nostro caso la valle del Savena e dintorni) a cercare il paese della cuccagna. Lungo il cammino visiterà luoghi e ambienti prossimi agli alunni, e s’imbatterà in animali ‘domestici’ di cui, guidati dalla filastrocca, ripeteranno il verso. (Chi volesse conoscere meglio la favola può leggerne presentazione e commento sulla rivista Savena Setta Sambro n.42, pag.116, consultabile presso le biblioteche comunali e forse nelle stesse biblioteche d’istituto.) Condizioni organizzative • La collaborazione degli insegnanti è fondamentale per il buon esito dell’esperienza. • L’incontro – di circa 2 ore – avverrà in classe o in un’aula idonea della scuola • La conversazione si terrà seguendo la proiezione di immagini da un CD: occorrono pertanto computer portatile e proiettore CD. Se la scuola ne è sprovvista informare per tempo il relatore che provvederà in merito. 59 • Il gioco conclusivo necessita di uno spazio libero da arredi che consenta di muoversi in cerchio tenendosi per mano. Bibliografia Per chi fosse interessato a meglio conoscere la Valle del Savena e il nostro Appennino – storia, cultura, ambiente – elenco alcuni mie pubblicazioni reperibili presso le Biblioteche Comunali e, più d’una, presso le biblioteche scolastiche degli Istituti Comprensivi. Il crepuscolo della civiltà contadina, con foto di M.Bacci, Grafis 1983 Ugone eroe, romanzo storico, Mondadori 1990 Il tempo delle favole, con foto di M.Bacci, Edagricole 1992 Ai cancelli del vento, romanzo storico, 2001 Fòia tonda. Detti e fatti della montagna d’un tempo, 2006 Aggiungo i seguenti testi a cui ho collaborato o di cui ho curato la pubblicazione: Combact Photo 1944-45, AA.VV., Grafis 1994 Pianoro gli anni della ricostruzione, a cura di R.Vitali, Comune di Pianoro 1995 Monzuno storia territorio arte tradizione, AA.VV., Comune di Monzuno 1999 San Benedetto Val di Sambro, a cura di M.Valentini, Re Enzo Editrice 2000 I mulini della valle del Savena, AA.VV., Comune di Pianoro 2000 Il pellegrinaggio nella valli dal Savena al Setta, AA.VV., Comune di Pianoro 2001 Case a torre nell’Appennino bolognese dall’XI al XVI secolo, AA.VV. Comune di Pianoro 2003 Fascismo e guerra a Pianoro 1920-1946 di L.Pastore, Comune di Pianoro 2005 Storia di un comune dell’Appennino bolognese nella seconda metà dell’Ottocento di S.Botta, Comune di Pianoro 2008 Castel Petrosa e il borgo di Pianoro, storia del territorio di Pianoro dal VII al XIV secolo di M.Abatantuono, Comune di Pianoro 2009 Trasasso, storia tradizioni e ricordi di una comunità dell’Appennino Bolognese, AA.VV, 2011 Segnalo inoltre: Marta Rocca, C’era una volta… an è brisa una fola. Vita quotidiana di nonni e bisnonni, L’Idea Edizioni 2002 O.Facchini-G.Marchetti, Monte delle Formiche, Renografica 1990 O.Facchini-I.Bentivogli, Andar per chiese e Castelli, Edizioni Renografica 1993 G.Marconi-Donatella Mongardi, C’era una volta il mare…Natura e storia tra il ‘Sasso’ e il Monte della Formiche, Grafiche A&B 2005 A conclusione ricordo che la già citata rivista semestrale Savena Setta Sambro, fondata nel 1991, alla quale gli Istituti Comprensivi sono a oggi abbonati, è un po’ l’enciclopedia in fieri delle nostre vallate. 60 IL MONUMENTO DI MONTE SABBIUNO Monumento ai partigiani di Monte Sabbiuno (Classi V) Informazioni tratte dal sito: http://www.comune.bologna.it/iperbole/monumentosabbiuno/index.html Il monumento ai caduti di Sabbiuno è uno dei più importanti luoghi della memoria dell’antifascismo bolognese. Qui, dove oggi sorge il parco collinare di Sabbiuno, dominato dalla presenza caratteristica del calanco, nel dicembre del ’44, a più riprese, vennero condotti dal carcere di San Giovanni in Monte gruppi di partigiani, di antifascisti, di semplici detenuti per essere fucilati. In questo luogo, trent’anni più tardi, grazie allo sforzo economico dei 14 comuni che danno vita al “Comitato onoranze ai caduti di Sabbiuno”, ed al lavoro per lo più volontario e gratuito di progettisti e maestranze, sorse quello che è considerato uno dei più suggestivi monumenti alla Resistenza. Oggi, nel vecchio casolare ristrutturato funzionano una mostra fotografica, una sala per conferenze ed uno spazio per le attività didattiche, perché la memoria non si disperda. Pianoresi caduti a Monte Sabbiuno: Cevenini Dino, da Evaristo e Giuseppina Monti; n. il 16/2/1927 a Bologna. Nel 1943 residente a Pianoro. Attivo nel 1° btg della brg Stella rossa Lupo. Fu carcerato a Bologna dal 14/12/44 al 14/1/45. Venne fucilato ai Colli di Paderno (Bologna) il 14/1/1945. Riconosciuto partigiano dall' 1/6/44 al 14/1/45. Fossi Ermes, «Aquilone», da Guido e Bianca Gamberini; n. il 10/2/1925 a Pianoro; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Commesso. Militò nella brg Stella rossa Lupo. Prese parte all'attentato al presidio nazifascista di Savigno. Nel settembre 1944 insieme con Golfiero Magli, entrò a far parte della squadra Temporale della 7a brg GAP Gianni Garibaldi. Venne fucilato ai Colli di Paderno (Bologna) il 15/12/1944. Riconosciuto partigiano dal 10/1/44 al 15/12/44. [AQ] Gabrielli Giancarlo, «Gigino», da Raffaele detto Fedele ed Elena Monari; n. il 19/10/1923 a Pianoro; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Muratore. Militò nella 62 brg Camicie rosse Garibaldi e operò sull'Appennino tosco-emiliano. Dopo avere preso parte a numerosi scontri si ritirò a Bologna, ove venne catturato dai nazisti. Si ritiene che sia stato ucciso il 9/10/1944. Riconosciuto partigiano dall'agosto 1944 al 9/10/44. PERCORSO PROPOSTO: Visita al Memoriale di Monte Sabbiuno e alla mostra fotografica Temi trattati: -La storia di Pianoro durante la seconda guerra mondiale -I tre partigiani pianoresi caduti a Monte Sabbiuno -La storia di Diana Sabbi, partigiana pianorese medaglia d’argento nella guerra di Liberazione Organizzazione delle attività: Contattare l’Ufficio Politiche Giovanili Email: laura.raite@comune.pianoro.bo.it Tel. 051 652 91 08-75 61 62 EDUCAZIONE STRADALE A cura della Polizia Municipale del Comune di Pianoro 63 64 Il Corpo di Polizia Municipale propone i seguenti percorsi di educazione stradale rivolti agli studenti delle scuole primarie di Pianoro, differenziati a seconda dell’età. CLASSE I LEZIONI TEORICHE 2 lezioni da un’ora LEZIONI PRATICHE Consegna di testi nei quali gli scolari devono inserire brevi risposte e/o disegni Consegna di testi nei quali gli scolari devono inserire brevi componimenti a tema Consegna di testo valido per il triennio e di materiale nel quale inserire risposte, brevi componimenti e disegni relativi alla segnaletica ed al comportamento del pedone. II 2 lezioni da un’ora e mezza circa III 2 lezioni da un’ora e mezza circa IV 2 lezioni da circa due ore Consegna di materiale nel quale inserire risposte, brevi componimenti e disegni relativi alla segnaletica ed al comportamento del ciclista V 2 lezioni da circa due ore Ripasso generale degli argomenti trattati nel quinquennio con esame finale consistente in risposta a quiz predisposti dalla P.M. PROVA FINALE Percorso pedonale su strada aperta al traffico con attraversamento con e senza strisce pedonali, con e senza l’ausilio di Agente di P.M., nei pressi della sede scolastica. Percorso con le bici. P.N e P.V nel circuito attrezzato disegnato nel cortile delle scuole Rastignano: nel parco di Giuseppe Dimatteo Ex Villa Pini Percorso in Piazza dei Martiri alla guida di veicoli elettrici della Ditta Villani su percorso attrezzato con attraversamenti pedonali e vari impianti semaforici. Argomenti affrontati durante le lezioni teoriche: Ambiente stradale, segnaletica stradale verticale e orizzontale, pedone, ciclista, sistemi di ritenuta, comportamento in caso di incidente stradale, ecc. Dibattito aperto con i ragazzi, brevi risposte, componimenti e disegni. I contenuti degli incontri e i materiali da distribuire potranno essere preventivamente concordati tra gli insegnanti delle classi e la referente dell’attività per la Polizia Municipale Lucia Lolli. Si invitano pertanto gli insegnati a prendere contatti con la referente prima dell’invio del calendario degli incontri. Descrizione delle prove finali: Classi III: percorso pedonale esterno su strada aperta al traffico per verifica apprendimento comportamento pedone. Classi IV: prova in bicicletta nei circuiti predisposti all’interno degli istituti Comprensivi di Pianoro Nuova e Vecchia per la verifica dell'apprendimento delle nozioni di comportamento e riconoscimento della segnaletica da parte dei conducenti di velocipedi. Classi V: prova finale su pista, a bordo di autovetture elettriche della ditta Villani, con consegna di attestato di competenza (patente). 65 Tempi: Le lezioni teoriche possono essere programmate nel periodo che va da novembre a maggio. Le lezioni pratiche vengono svolte nel periodo primaverile Le prove finali vengono svolte in aprile o maggio. Definizione dei calendari: Il calendario degli incontri dovrà essere inviato alla P.M. entro il 15 ottobre all’Agente Lolli Lucia del Corpo di Polizia Municipale (lucia.lolli@comune.pianoro.bo.it). In particolare per la definizione delle date e degli orari degli incontri da svolgersi all’esterno delle scuole, se necessario spostarsi dalla scuola, occorrerà tener presente anche la disponibilità di del pulmino e degli orari dell’autobus. Una volta definito il calendario si chiede di inviarlo, per conoscenza, anche a laura.raite@comune.pianoro.bo.it. 66 MUSICA, DANZA, ESPRESSIVITA’ LABORATORIO DI DANZE POPOLARI PROMOSSO DALLA PROLOCO DI PIANORO (I, IV) “CRESCERE CON LA MUSICA” A CURA DI MICHELANGELO PELLEGRINO(III) 67 68 BALLI POPOLARI A cura di Proloco Pianoro La PROLOCO PIANORO è un'associazione senza fini di lucro, composta esclusivamente da volontari che si è costituita in Pianoro il 25 gennaio 1990. Il gruppo Danze Popolari è stato costituito una quidicina di anni fa per conservare e far conoscere la cultura e le tradizioni passate del nostro territorio e di altri paesi, che rischierebbero di scomparire. Attività proposta per l'anno 2014-2015: Quattro lezioni di un’ora ciascuna per ogni classe coinvolta, durante le quali verranno dati agli alunni alcuni cenni storici e si insegneranno alcuni balli popolari, in giorni e orari da concordare. I balli, semplici e coinvolgenti, hanno soprattutto lo scopo di far conoscere innanzitutto le tradizioni della nostra terra e successivamente quelli di altri paesi cercando, quando possibile, di osservare somiglianze e differenze. Destinatari: Alunni delle classi I°, IV° della scuola primaria. Luogo di svolgimento dell’attività: presso le singole scuole. Per informazioni: Per ulteriori chiarimenti potrete rivolgervi alla referente Gloria Clyde, disponibile ad un incontro presso la scuola per illustrare il progetto ai docenti interessati. Tel. 051 6516313 Cell. 3389303329 E-mail: gloria.clyde@libero.it 69 PROGETTO DIDATTICO MUSICALE PER LA SCUOLA PRIMARIA DI RASTIGNANO CRESCERE CON LA MUSICA *ATTIVITA’ PREVISTE: - CANTO : scoperta della propria voce come strumento musicale; conoscenza dei principali organi fonatori; respirazione diaframmatica. Apprendimento, per imitazione, di semplici brani omofonici tratti dal repertorio popolare italiano. - RITMO E MOVIMENTO: Riconoscere la pulsazione musicale ed imparare a sincronizzarsi ad essa tramite battito delle mani e movimenti corporei. Ricerca della sonorità di strumenti a percussione di recupero (barattoli, coperchi, pentole ecc) ed improvvisazioni libere sopra un tempo“ostinato”. 3. SCRITTURA MUSICALE: - Imparare a leggere e scrivere nel pentagramma i simboli mediante i quali si rappresentano l’altezza e la durata dei suoni. - FLAUTO DOLCE SOPRANO: Apprendimento della corretta respirazione. Apprendimento delle posizioni delle note nella tessitura do3 / sol4 Esecuzione, mediante lettura, di semplici brani del repertorio classico e popolare. - STRUMENTI MUSICALI: Scoperta dei principali strumenti musicali e loro caratteristiche. Imparare a riconoscere visivamente e all’ascolto dei suoni i principali strumenti musicali. *Le attività elencate potranno essere svolte anche solo parzialmente a discrezione dell’operatore musicale METODO DI LAVORO: ci si prefigge di rivolgere l’attività ad una intera classe per volta. UTENZA ALLA QUALE E’RIVOLTO IL PROGETTO: alunni classe III (in subordine è possibile prendere in considerazione la possibilità di offrire il progetto ad una classe differente) IMPEGNO ORARIO COMPLESSIVO: si ipotizzano per ogni classe 8 ore complessive annue da svolgersi principalmente nel primo periodo dell’anno scolastico. OPERATORI: docenti o collaboratori della Scuola di Musica “A.Impullitti” REFERENTE: prof. Michelangelo Pellegrino Via Fontana n. 6 40065 Pianoro (BO) cell.328/8277408 e-mail pellegrin.m@tiscali.it 70 71 PATCHWORK ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Consulenza psicologica per scuole e famiglie PREVENZIONE DEL DISAGIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ETA’ EVOLUTIVA 72 Presentazione del progetto. Il Progetto Patchwork affronta il tema dell’ascolto dei problemi dei bambini, sui vari ordini di scuola: Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria. Osservando gli stessi bambini, i genitori e gli insegnanti di oggi non si può non essere colpiti dalle difficoltà rappresentate spesso da uno stile relazionale e comunicativo che non riesce ad entrare in contatto con le reciproche esigenze, capacità e difficoltà. La scuola, nonostante gli sforzi e le risorse messe in campo, spesso fatica ad entrare in vera sintonia con i bambini e le famiglie e, d’altra parte, chiede loro di adattarsi alle regole istituzionali, il più delle volte senza rendersi conto che i bambini di oggi crescono e sono cresciuti, in famiglia come nelle istituzioni per l’infanzia, in ambienti nei quali l’educazione è stata improntata al dialogo e alla relazione più che al rispetto formale delle regole e dei ruoli. Inoltre il particolare periodo di crisi che stenta a concludersi sta avendo importanti conseguenze sul piano della qualità della vita e del benessere sociale con implicazioni, inevitabili, sulla vita delle famiglie che sono alla continua ricerca di un adattamento rispetto a ciò che accade in Italia ed in Europa. D’altra parte, la scuola e gli insegnanti per primi fanno parte di questo contesto e, a loro volta, richiedono un ascolto ed un aiuto competente per lavorare al meglio con famiglie, colleghi e loro stessi. Oggi una delle sfide educative fondamentali si gioca sulla possibilità di aumentare la loro consapevolezza, la competenza comunicativa e il benessere all’interno del proprio ambiente di lavoro. Il progetto che proponiamo applica le conoscenze, gli strumenti e le metodologie acquisite con l’esperienza di ricerca e intervento. Lo scopo è quello di sviluppare un intervento nella direzione di una reale ed efficace prevenzione del disagio futuro, attraverso strumenti, tipici della Psicologia dello Sviluppo, che non intervengano solo sul piano cognitivo, ma siano capaci di coinvolgere anche i piani delle emozioni, quelli dei comportamenti profondi e dei vissuti, così come le esperienze corporee dei partecipanti. La linea di ricerca in cui si inserisce il progetto indica chiaramente come, per un armonico sviluppo della personalità, sia indispensabile che vengano soddisfatti pienamente nei bambini una serie di bisogni fondamentali, quali per esempio il sentirsi sostenuti ed il poter appoggiarsi all’altro, l’aver sentito un contenimento alle proprie 73 emozioni da parte dell’adulto, la possibilità di affermare con forza e calma le proprie richieste e bisogni. Lo scopo che si propone il progetto è di aiutare e sensibilizzare le persone che lavorano nelle scuole e sul territorio a capire e ascoltare i bambini e i loro problemi, al fine di prevenire ed individuare precocemente il loro disagio in ambito scolastico, familiare e relazionale. La realizzazione, quindi, di una rete di collaborazione con i Servizi presenti sul territorio è parte integrante del progetto. Concretamente si possono realizzare una serie di attività: Proposte formative per insegnanti e genitori Svolgimento di attività idonee a promuovere strategie, competenze e abilità in campo formativo, educativo, relazionale-affettivo e organizzativo. - Incontri per INSEGNANTI nascono dall’idea della centralità dell’insegnante nel processo educativo scolastico e come potenziale promotore del benessere egli stesso. In questo caso viene privilegiato l’uso di Tecniche Attive nella conduzione degli incontri. - Le proposte per i GENITORI intendono offrire attività di formazione e di consulenza a livello di gruppi o individuale. La creazione di spazi di riflessione e condivisione su temi riguardanti il ruolo di genitore, la relazione coi figli, il rapporto con la scuola e su altri temi verso cui viene espresso il desiderio di maggior approfondimento. L’intervento deve essere volto a mettere a disposizione dei genitori conoscenze che li pongano in grado di sviluppare in modo pieno, consapevole ed efficace, la loro funzione educativa. Sportello d’ascolto e di aiuto psicologico Per insegnanti sulle difficoltà educative che incontrano e sui segnali di disagio che rilevano, sui rapporti coi genitori, sulle possibili forme di collaborazione tra gli insegnanti stessi: 74 Per genitori, previa loro richiesta, allo scopo di offrire uno spazio di riflessione e accoglienza rispetto alle problematiche relazionali incontrate nel corso dell’educazione e della crescita dei figli. Osservazioni Nel contesto classe, durante lo svolgimento delle lezioni, permettono di rilevare il comportamento dei bambini sia nell’interazione tra i compagni, sia con l’insegnante. Le osservazioni sono precedute da un incontro di consulenza che ne valuta la necessità rispetto ad altri interventi possibili e sono seguite da momenti di incontro, restituzione e scambio sulle situazioni rilevate, per elaborare strategie di intervento. Attività con il gruppo classe - alle Scuole Elementari, si può individuare assieme agli insegnanti una tematica che risulta di rilievo per quel gruppo classe e, sempre con loro, progettare un intervento che coinvolga in maniera più attiva lo psicologo coi bambini. - alle Scuole Medie si progettano e realizzano ”Laboratori accoglienza” per tutte le prime al fine di favorire l’inserimento e la socializzazione tra i ragazzi nella nuova realtà scolastica, e “laboratori tematici” per le altre sezioni nelle quali emergessero temi particolari necessari di un approfondimento. Collaborazione con gli ENTI TERRITORIALI PUBBLICI E PRIVATI, AUSL referenti, con i responsabili locali dell’istruzione, della cultura e dei servizi socioassistenziali. Gli psicologi Gli psicologi che si occupano della realizzazione del Progetto Patchwork sono Mattia Minghetti e Nicola Corazzari (entrambi Psicologi e Psicoterapeuti specialisti in Psicologia dell’Età Evolutiva). Aree di intervento di Mattia Minghetti Scuole d’Infanzia di Rastignano e Pianoro Scuola primaria di Rastignano Scuola secondaria di Rastignano Aree di intervento di Nicola Corazzari 75 Scuola primaria di Pianoro Scuola secondaria di Pianoro Come aderire Genitori. I genitori che desiderano richiedere una consulenza presso lo sportello psicologico possono contattare l’Ufficio Scuola del Comune di Pianoro specificando a quale scuola del territorio sono iscritti i figli in modo da attivare lo specialista dedicato. Si possono utilizzare i seguenti recapiti: 051.6529106/155 m@il: servizio.scuola@comune.pianoro.bo.it c/o Centro Civico di Rastignano, Via Andrea Costa, 66. L’accesso è gratuito. Le famiglie sono pregate di comunicare eventuali impedimenti almeno 24 ore prima dell’appuntamento pre-fissato per concedere, a chi ne avesse la necessità, l’accesso allo sportello. Insegnanti. Insegnanti che desiderano aderire al Progetto Patchwork possono comunicarlo all’Ufficio Scuola attraverso i consueti recapiti: 051.6529106/155 m@il: servizio.scuola@comune.pianoro.bo.it 76 77 LE BIBLIOTECHE DEL COMUNE DI PIANORO “SILVIO MUCINI” e “DON LORENZO MILANI” PRESENTANO ALLA SCUOLA PRIMARIA I LORO SERVIZI E I PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA LETTURA PER L’ANNO SCOLASTICO 2014-15 78 - INDICE – “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE - La prima visita Le visite tematiche Il prestito I servizi multimediali Le bibliografie Dopo aver comunicato ai referenti POT del Comune l’adesione delle classi, il calendario degli incontri e delle attività dovrà essere concordato direttamente tra le insegnanti e le biblioteche di: - Rastignano - Manuela Zocca: Martedì e mercoledì (9.00 - 13.30), giovedì (14.00 16.00) Tel. 051-6260675. - Pianoro - Milena Zuppiroli (referente sezione bambini e ragazzi cooperativa Open Group): mercoledì, giovedì (9.00 – 13.30) Tel. 051-774654 Le attività si effettuano solamente su prenotazione, orari particolari di prestito potranno essere concordati con le bibliotecarie. INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA - “Roald Dahl…ad alta voce” - “Il giorno della memoria” 79 UNA BIBLIOTECA AMICA - I servizi per conoscere la biblioteca “PRIMA VISITA GUIDATA” È un primo contatto con la biblioteca e i suoi servizi: viene effettuata in ambedue le sedi e una sola volta durante tutti i 5 anni; vengono brevemente spiegati gli scopi che si prefigge una biblioteca di pubblica lettura e i modi per usufruire dei servizi che essa offre. Il livello esplicativo è adeguato all'età dei bambini, alle loro capacità di attenzione e alle loro conoscenze. La “prima visita” si articola a scelta in uno o due incontri, della durata di circa 90’. Durante gli incontri si mostreranno ai bambini le diverse sezioni che accolgono i libri del patrimonio ragazzi (i “libri di fantasia e di immaginazione”; i “libri per sapere e per fare” e i volumi in consultazione) e anche i servizi non strettamente bibliotecari: l’ascolto musica, il servizio video e i servizi multimediali. Al termine di ogni incontro i bambini potranno prendere i libri a prestito. “ VISITE TEMATICHE ” E’ possibile richiedere incontri a tema, condotti dalle bibliotecarie, in cui utilizzare particolari bibliografie o affrontare temi specifici. Gli incontri dovranno essere concordati anticipatamente e potranno essere effettuati solo in base alla disponibilità delle biblioteche, in relazione al numero delle richieste. “ PRESTITO “ I bambini, guidati dagli insegnanti e dai bibliotecari, possono scegliere i libri da riportare in classe; salvo particolari eccezioni è consentito il prestito di un libro a bambino, per le insegnanti non ci sono limiti. Ricordiamo che il prestito è effettuato alla classe nel suo complesso e che gli insegnanti stessi ne sono responsabili. Ciò significa che eventuali disguidi (come smarrimenti o ritardi nelle restituzioni) dovranno essere risolti con i bibliotecari dall'insegnante che ha accompagnato i ragazzi in biblioteca. Le classi possono effettuare CAMBI LIBRO, come sempre su prenotazione; gli insegnanti che vorranno effettuare personalmente le operazioni di prestito con la consulenza specifica dei bibliotecari, dovranno concordare il servizio. “ SERVIZI MULTIMEDIALI“ VIDEO Il patrimonio di videocassette e DVD comprende opere di divulgazione (prevalentemente scientifica e storica), opere cinematografiche e cartoni animati. Per la consultazione di questo materiale è stato predisposto un elenco facilitato disponibile presso le biblioteche e consultabile anche on-line alla pagina: www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/Biblioteche_Comunali/pagina22.htlml Il servizio viene effettuato: nella saletta video della biblioteca di Pianoro, che dispone di circa 30 posti; nella saletta video della biblioteca di Rastignano che dispone di circa 40 posti. 80 Sono inoltre disponibili CD musicali, AUDIO libri e CD ROM. Tutto il patrimonio multimediale è disponibile al prestito per quegli insegnanti che lo ritengano utile nel lavoro scolastico. Su richiesta delle insegnanti, con qualche giorno di anticipo, il patrimonio multimediale può essere trasferito da una sede all’altra. “BIBLIOGRAFIE PERMANENTI, CONSULENZE SU PERCORSI TEMATICI E SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI LIBRI E MATERIALE AUDIOVISIVO” In questi anni le biblioteche, a supporto di iniziative fatte sul territorio e per le scuole, si sono attivate nella stesura di una serie di bibliografie a che continuano ad essere aggiornate attraverso l’acquisto di libri e materiale multimediale inerente. Le bibliografie sono sempre a disposizione delle insegnanti che ne vogliano fare uso e possono essere consultate sia in supporto cartaceo in biblioteca, che in formato elettronico sul sito del Comune di Pianoro, all’indirizzo: http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/-Biblioteche_Comunali/ Le bibliografie permanenti ora a disposizione sono: 1- UNA BIBLIOTECA MULTICULTURALE Questo catalogo è stato pensato per sollecitare la conoscenza e il dialogo tra le varie culture attraverso racconti e testimonianze di usi e tradizioni; non costituisce una sezione a sé stante ma un percorso trasversale tra le letterature e i generi, composto da: a) un percorso bibliografico specifico: con documenti identificabili attraverso un’apposita etichetta; b) dizionari e testi per ragazzi in varie lingue originali, bilingue e multilingue raccolti insieme in un unico scaffale. 2- LASCIAMO UN SEGNO – Cittadinanza attiva, educazione alla legalità e lotta alle mafie Nata inizialmente dalla collaborazione tra il Servizio Biblioteche, l’Assessorato Pace e Diritti e l’associazione Libera Terra, questa bibliografia è una proposta di riflessione sulle tematiche dell’educazione alla legalità e alla convivenza civile per gli adulti, i bambini e i loro educatori, attraverso il patrimonio librario delle biblioteche di Pianoro e Rastignano. Le bibliotecarie, a richiesta delle insegnanti e su prenotazione, sono a disposizione anche per stilare bibliografie su specifici argomenti, all’interno del patrimonio delle biblioteche. Inoltre, per mantenere la “buona prassi” della frequentazione delle biblioteche da parte dei bambini anche durante le vacanze, è possibile concordare un elenco di consigli di lettura di libri che potranno trovare nelle biblioteche. 81 “ INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA” Visti i riscontri positivi delle iniziative effettuate e la richiesta delle insegnanti di proseguire su queste tematiche, anche per quest’anno scolastico proponiamo alle scuole primarie del territorio i seguenti progetti: - “ROALD DAHL … AD ALTA VOCE”, per permettere ai bambini di rituffarsi nella magia del racconto orale, grazie alle opere di uno degli autori più ironici e originali della letteratura per ragazzi del Novecento; - “IL GIORNO DELLA MEMORIA” per connotare la biblioteca anche come luogo di ricordo e di riflessione, attraverso un rassegna cinematografica sul tema della Shoah, in occasione della giornata di celebrazione del 27 gennaio; I TRASPORTI, OVE NECESSARI, SARANNO A CARICO DELLE SCUOLE “ROALD DAHL…AD ALTA VOCE” Iniziativa organizzata a cura delle biblioteche e dedicata alle classi terze, su richiesta possono partecipare le classi quarte che non abbiano già aderito Il progetto che quest’anno le biblioteche intendono proporre alle classi terze della scuola primaria si prefigge in particolare tre ambiziosi obiettivi: - Coltivare l’importanza della lettura ad alta voce; Stimolare la frequentazione della biblioteca; Approfondire la conoscenza di un grande autore, Roald Dahl, e di alcuni dei suoi capolavori. E’ risaputo come la lettura ad alta voce abbia proficue implicazioni sia in ambito cognitivo che emotivo, nella crescita dei bambini: • crea una piacevole abitudine all’ascolto e dilata quei tempi di attenzione che sono sempre più decurtati dal ritmo frenetico delle attività e delle giornate che sono loro imposte; • amplia in modo significativo gli interessi di lettura facendo conoscere generi letterari diversi e permette di comprendere con maggiore immediatezza gli aspetti sintattici, ritmici, sonori di un testo; • accresce il desiderio di migliorare le propria capacità di leggere fornendo motivazioni e stimoli convincenti, permettendo ai bambini di avvicinarsi a testi che risulterebbero troppo impegnativi per una lettura individuale; infatti lo sviluppo delle capacità tecniche necessarie per codificare un testo non va di pari passo con la crescita intellettuale ed emotiva di un bambino, creando spesso uno scollamento molto profondo tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può leggere. La lettura ad alta voce offre, quindi, al bambino la possibilità di ascoltare storie adeguate al proprio livello di maturità. 82 Abbiamo così deciso di proporre in maniera più strutturata ai bambini questa esperienza, di cui già spesso fruiscono quando compiono le consuete visite in biblioteca, inserendo la componente della “ lettura a puntate”. I testi scelti verranno letti in più incontri, nell’ambiente raccolto della sala video, con il supporto della proiezione delle illustrazioni dei testi che scorreranno durante la narrazione. Questo consentirà di creare una sorta di appuntamento tra i bambini e la biblioteca, mantenendo alto il senso di attesa e di suspance aspettando l’incontro successivo per la conclusione del testo. Lasciare in sospeso il racconto permetterà ai bambini di mettere in moto il meraviglioso meccanismo del “proviamo ad immaginare cosa succederà…”: mescolando le informazioni ricevute, il proprio repertorio di esperienze e quello dell’immaginario potranno lavorare sulla loro capacità creativa, inventando episodi e finali possibili. Il senso di questa produttiva esperienza viene accresciuto dai testi che abbiamo scelto di proporre, alcune delle opere più divertenti ed emozionanti dello scrittore inglese Roald Dahl, autore dalla scrittura ironica, caustica e coinvolgente che dal 1942 affascina coi suoi romanzi i giovani lettori. La lettura si articolerà, a seconda del testo scelto fra i titoli indicati, in uno o più incontri in biblioteca della durata di un’ora. Gli incontri saranno consecutivi e distanziati di una settimana l’uno dall’altro. Ogni classe potrà scegliere un solo percorso di lettura tra quelli proposti e il periodo nel quale effettuare gli incontri: - 4 novembre - 18 dicembre 2014 - 10 marzo – 2 aprile 2015 Si consiglia di completare il progetto con la visione di uno o più film tratti dalle opere di Roald Dahl, indicati fra i titoli dell’allegata filmografia, che potranno essere visionati in biblioteca secondo un calendario concordato. I ROMANZI DA SCEGLIERE: Letture su un unico incontro: - AGURA TRAT (ed. Salani 1989) Come fa un timido signore in pensione ad attaccar discorso con la vedova dei suoi sogni la quale, al piano di sotto, non parla amorosamente che con la sua tartaruga? Per fortuna la tartaruga, Alfio, non cresce abbastanza, e il timido signore ha il modo così di insegnare all'amata un metodo infallibile per raddoppiare le dimensioni dell'animale: si comincia col pronunciare il nome tartaruga alla rovescia agura trat, e poi... Poi c'è sotto un piccolo imbroglio, ma servirà a rendere felici due persone. - IL DITO MAGICO (ed. Salani 1992) Le avventure di una bambina di otto anni che vive in un paesino della campagna inglese, dotata fin dalla nascita di uno straordinario potere, che però non è capace di controllare: un dito magico che quando punta contro le persone che la fanno veramente arrabbiare sprigiona una specie di lampo, come qualcosa di elettrico, che mette inevitabilmente il malcapitato di turno in una situazione assolutamente bizzarra… Come quella volta che la povera maestra Winter, dopo aver punito la piccola protagonista, si è vista spuntare un bel paio di baffi sul viso ed un’enorme coda cespugliosa dal vestito! 83 Letture su due incontri: - GLI SPORCELLI (ed. Salani, 1980) I signori Sporcelli sono le persone più ripugnanti sulla faccia della terra: sporchi, brutti ma soprattutto cattivi. La loro occupazione principale è quella di farsi scherzi a vicenda, offendersi e maltrattarsi. Il signor Sporcelli insegue il sogno di creare un numero da circo con delle scimmie in grado di fare tutto capovolte. Per fare questo allena ogni giorno le sue scimmie e, le poverette, sono costrette a passare ore ed ore a testa in giù nella loro piccola gabbia. Convinto che le scimmie siano stupide e non capiscano nulla, il signor Sporcelli le maltratta creando in loro la voglia di ribellione. Grazie all'aiuto di un uccello proveniente dall'Africa e degli uccelli reduci… dalla supercolla, le scimmie riusciranno a liberarsi e a dare la giusta lezione ai pessimi coniugi Sporcelli. - I MINIPIN (ed. Nord-Sud, 1991) Attenti attenti al bosco stregato: tanti ci entrano e nessuno è tornato. Questo è il bosco dove il Piccolo Bill vuole tanto andare, ma la sua mamma gli dice che ci sono i Policorni, gli Sfarabocchi, i Cnidi Vermicolosi e i Sarcopedonti: è tutto vero. Infatti, appena entrato nella foresta, lo Sputacchione Succiasangue Tritadenti Sparasassi lo insegue sputando fuoco e... - FURBO, IL SIGNOR VOLPE (ed. Salani, 1970) Il povero Signor Volpe e la sua famiglia rischiano di morire di fame: fuori dalla tana infatti li attendono fucili spianati e ruspe rombanti. Come fa allora quel furbo del Signor Volpe a organizzare un banchetto succulento per Volpi, Tassi, Conigli, Talpe e Donnole? E a progettare una città sotterranea ricca di cibo che li nutrirà per tutto il resto della loro vita? Letture su tre incontri: - MATILDE (ed. Salani, 1989) Matilde è una bambina di cinque anni molto intelligente: a diciotto mesi sapeva parlare correttamente e conosceva la maggior parte delle parole degli adulti, a tre anni aveva imparato a leggere da sola grazie alle riviste trovate per casa, a quattro aveva già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. I suoi genitori però, troppo impegnati a truffare la gente e a guardare la televisione, non si rendono conto delle straordinarie doti della figlia, che non perdono occasione di insultare e umiliare perché troppo diversa da loro. Quando finalmente Matilda inzia a frequentare la prima elementare scopre però di possedere, grazie alla lettura, un potere straordinario che le esce dagli occhi e che le consentirà di avere la meglio sulla terribile direttrice Spezzaindue, una donna spietata che si diverte a punire gli alunni chiudendoli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o facendo roteare le bambine tirandole dalle trecce per allenarsi al lancio del martello olimpionico. L'intelligenza e la cultura diventano così le armi vincenti e le alleate di Matilda per difendere contro l’ottusità, la prepotenza e la cattiveria dei più grandi. - LE STREGHE (ed. Salani, 1987) Chi sono le streghe? Forse quelle delle fiabe a cavallo di una scopa? O assomigliano per caso a certe signore elegantissime e gentili che conosciamo? Come riuscire a riconoscerle? La nonna di Danny, vera esperta di streghe, ha tutte le risposte necessarie a queste domande e non perde l’occasione di istruire bene il nipote mettendolo in guardia sulla pericolosità della più temuta delle streghe: la strega suprema. Sarà grazie alle indicazioni della saggia nonna che il protagonista riuscirà coraggiosamente a smascherare le streghe facendo saltare il loro diabolico piano e salvando così i bambini di tutto il mondo. - IL GGG (ed. Salani, 1987) La piccola Sofia non può credere ai suoi occhi quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l'Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per 84 fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli a differenza di alcuni suoi simili, l'Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s'ingozzano di esseri umani. Per fortuna però Sofia e il GGG inventano un piano straordinario per fermarli, in cui sarà coinvolta addirittura la Regina d'Inghilterra! I FILM - Chi ha paura delle streghe? / regia di Nicolas Roeg (ca. 100 min) - Il dito magico / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.) - L'enorme coccodrillo / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.) - La fabbrica di cioccolato / un film di Tim Burton (110 min.) - Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato / diretto da Mel Stuart (ca. 100 min.) - Fantastic Mr. Fox / un film di Wes Anderson (ca. 86 min.) - James e la pesca gigante / diretto da Henry Selick (75 min.) - Matilda 6 mitica / un film di Danny De Vito (ca. 98 min.) - Il mio amico gigante / dal racconto di Roald Dahl ; sceneggiatura di John Hambley (ca. 90 min.) - Versi all'inverso / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.) - Sporche bestie / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.) “IL GIORNO DELLA MEMORIA” « La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.» L.211/00 In occasione di questo anniversario, le biblioteche propongono alle classi IV e V della scuola primaria di entrambi gli Istituti comprensivi che vogliano affrontare questo tema, la proiezione di un film per classe, scelto all’interno di una specifica filmografia, calibrata per questa specifica fascia di età, che sarà consegnata i primi di gennaio 2015 alle insegnanti che aderiranno al progetto. L’attività si svolgerà nelle biblioteche, negli orari e nei giorni previsti per le scuole, dal 19 al 29 gennaio 2015. Nella sede di Pianoro è possibile la proiezione per una classe alla volta, mentre nella sede di Rastignano è possibile la compresenza fino a due classi per proiezione. Le classi interessate potranno visionare il film nelle biblioteche prenotando la proiezione almeno una settimana prima dalla data desiderata secondo un calendario condiviso. In questo periodo, le insegnanti potranno in alternativa prendere i film in prestito e vederli a scuola se disponibili. 85 CINEMA & TEATRO - RASSEGNA CINEMATOGRAFICA A CURA DELL’UFFICIO POLITICHE GIOVANILI - SPETTACOLO TEATRALE “LE SCARPE MI STANNO STRETTE” A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CA’ ROSSA 86 RASSEGNA CINEMATOGRAFICA A CURA DELL’UFFICIO POLITICHE GIOVANILI - FILM D’ANIMAZIONE I film proposti sono i seguenti: Le avventure del topino Desperaux Le avventure di Zarafa – Giraffa giramondo Il cane e il suo generale Ernest e Celestine E.T. l’extra-terrestre Fantastic Mr. Fox Momo alla conquista del tempo - DOCU-FILM I film proposti sono i seguenti: Cane giallo della Mongolia Himalaya – Infanzia di un capo La storia del cammello che piange Vado a scuola La rassegna sarà effettuata presso: Per le scuole di Rastignano: presso la biblioteca di Rastignano nelle giornate di lunedì pomeriggio, giovedì e venerdì mattina Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni ORGANIZZAZIONE: I referenti degli insegnanti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di definire il calendario delle proiezioni. Tel: 051 652 91 08 - 75 E-mail: laura.raite@comune.pianoro.bo.it 87 “Le avventure del topino Desperaux” Regia: Sam Fell, Robert Stevenhagen Genere: Animazione, commedia Classi consigliate: Doppiatori originali: I, II, III elementare Origine: Regno Unito, U.S.A. Anno: 2008 Durata: 93 min. Trama: Tanto tempo fa nel reame di Doremi nasce un topo diverso. Tutti gli altri topi, pavidi e costantemente impauriti, lo chiamano "coraggioso" in realtà Despereaux è solo curioso, talmente tanto da superare la naturale paura che identifica la sua razza. Non è il rischiare di far scattare le trappole per prendere il formaggio o l'avventurarsi nelle stanze degli umani a caratterizzarlo ma il fatto che invece che rosicchiare le pagine dei libri lui le legga, attratto al fascino del racconto. Tramite questo salto intellettuale capisce cose nuove e si distingue dalla comunità che inevitabilmente lo condanna spedendolo nel regno sotterraneo dei ratti, parenti più infidi, maligni e sporchi dei topi. Lì incontrerà Roscuro, un ratto di nave finito per errore tra i suoi simili di città anche lui per certi versi diverso dagli altri perchè amante della luce. Le loro avventure si incroceranno cavallerescamente con la storia del regno di Doremi, oscurato dalla morte della sua regina e privato della linfa vitale. Critica: Le avventure del topino Despereaux è una vera favola moderna. Della favola mantiene tutto l'impianto mitologico (i reami dominati da regnanti buoni ma intristiti, le principesse, i cavalieri, i nemici da battere, i tradimenti, le agnizioni e le imprese) ma la contamina con tutto il modo moderno di intendere un racconto. Despereaux sogna di essere come i cavalieri di cui legge le avventure e la sua vita ne ricalca lo stile in una mimesi tra racconto e forma-racconto tipica del postmoderno, allo stesso modo anche il ruolo della principessa è inteso solo a partire da ciò che già sappiamo essere le sue caratteristiche topiche per arrivare ad altro e più di tutto infine si tratta di un racconto di affermazione intellettuale e non fisica. 88 Matthew Broderick (Despereaux), Dustin Hoffman (Roscuro), Emma Watson (Principessa Pea), Tracey Ullman (Maia), Kevin Kline (Andre), William H. Macy (Lester), Stanley Tucci (Boldo), Ciarán Hinds (Botticelli), Robbie Coltrane (Gregory), Tony Hale (Furlough), Frances Conroy (Antoinette), Frank Langella (Sindaco), Richard Jenkins (Preside), Christopher Lloyd (Hovis), Charles Shaughnessy (Pietro), McNally Sagall (Maestra), Sigourney Weaver (Voce narrante) Per tutto questo alla fine il primo lungometraggio in computer grafica della Universal parla dritto al cuore degli adulti o quantomeno dei giovani adulti anche se si propone palesemente come un prodotto per bambini. Siamo lontani dai doppi livelli di lettura dei cartoni Dreamworks e Pixar, Le avventure del topino Despereaux comunica quale sia il suo target in ogni immagine eppure ha un sottotesto molto alto e una morale di fondo lontanissima da quella di stampo cristiano cui siamo abituati (male e bene non si contrappongono dialetticamente ma si contaminano continuamente). Si tratta di un prodotto particolare e sofisticato che anche nella scelta estetica di uno stile pittorico ricorda per certi versi le illustrazioni favolistiche tradizionali e in alcuni inserti immaginari i classici Disney afferma la sua diversità intellettuale. Fonte critica Mymovies.it “Le avventure di Zarafa – Giraffa Giramondo” Regia: Rémi Bezançon, Jean-Christophe Lie Genere: Animazione Classi consigliate: Doppiatori originali: I, II, III elementare Origine: Francia, Belgio Anno: 2012 Durata: 78 min. Trama: All'ombra di un baobab, nel cuore dell'Africa, un vecchio saggio racconta a un gruppo di bambini la storia dell'amicizia tra il piccolo Maki, 10 anni, e Zarafa, una giraffa orfana offerta in dono dal Pascià d'Egitto al re di Francia Carlo X nel 1827 per ottenerne il sostegno contro i turchi che assediavano Alessandria d'Egitto. Si trattava del primo esemplare che raggiungeva l'Europa. Non è mai facile raccontare la Storia ai più giovani senza cadere nella retorica e, soprattutto, senza annoiare. Lo è ancor meno quando si tratta di un avvenimento ignoto ai più e con al centro un'altra nazione. Questo film di animazione di Rémi Bezançon riesce a parlare al cuore e alla mente di bambini di ogni latitudine. Ottiene il risultato grazie alla struttura della storia che affianca in uno stesso percorso di avventura il piccolo Maki e la sua amica Zarafa. Intorno a loro si muovono personaggi comici come il venditore nel deserto Mahmoud, intraprendenti come il pilota di Mongolfiere Malaterre, avventurosi e determinati come il beduino Hassan e la sua omologa al femminile, la piratessa Bouboulina. Ognuno di loro contribuisce a far progredire una Vernon Dobtcheff, Simon Abkarian, Max Renaudin Pratt, Thierry Frémont, François-Xavier Demaison 89 storia che viene contestualizzata all'interno di una tradizione orale che da noi sembra essere stata delegata ai media (quando non è addirittura cancellata dai videogiochi): quella dell'anziano griot che, avvalendosi di piccoli pupazzi, racconta a dei bambini una vicenda avventurosa mescolando realtà e fantasia. È una storia, quella della giraffina Zarafa, che porta progressivamente in luce, al termine di un periglioso viaggio dal Sudan a Parigi, i vizi di un'Europa molto spesso incapace di leggere nell'Africa i segni di culture e di civiltà diverse limitandosi ad esprimere curiosità 'esotiche' destinate a durare ben poco perché rapidamente sostituite da altre 'novità'. Tutto questo viene presentato con una grafica accattivante e al contempo personale e con una leggerezza di tocco narrativo che si fa sempre più rara. Critica 1: Un film d'animazione diverso da quelli commerciali che vanno per la maggiore. Un anziano narra a dei bimbi la particolare amicizia tra il piccolo Maki e Zarafa, una giraffa orfana offerta in dono dal Pascià d'Egitto al re di Francia. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando erano le storie a fare la differenza e non la potenza del 3D. I bambini apprezzeranno, grazie anche a personaggi di contorno azzeccati. Gli adulti ripenseranno ai vecchi cantastorie. Autore critica: Maurizio Acerbi Fonte critica Il Giornale Data critica: 04/04/2013 Critica 2: Bezançon viene dal cinema dal vivo (Travolti dalla cicogna); Lie da una scatenata animazione vintage (il corto L'homme à la Gordini). Sono due giovani registi francesi candidati in passato al César e decisi ad unire le loro forze e competenze per realizzare insieme un cartone vecchio stile che parte come Bambi (lancinante morte improvvisa di un animale genitore) e finisce come un'avventura alla Corto Maltese. Autore critica: Francesco Alò Fonte critica: Il Messaggero Data critica: 11/04/2013 90 “Il cane e il suo generale” Regia: Francis Nielsen Genere: Animazione Classi consigliate: Doppiatori originali: Origine: I, II, III elementare Anno: 2003 Durata: 72 min. Trama: Nel 1836 un anziano generale russo, divenuto eroe nazionale avendo sacrificato molti anni prima un gran numero di uccelli per salvare il proprio paese dall'invasione dell'esercito napoleonico, adotta un bastardino cui dà un curioso nome: Bonaparte, in ricordo del vecchio nemico. Poco alla volta, grazie alla compagnia dell'animale, gli incubi dell'anziano ufficiale riguardanti stormi di uccelli in fiamme, lasciano il posto a sogni magici e divertenti. Bonaparte, infatti, riesce a risolvere un annoso dissidio fra lo stesso generale e gli uccelli. Quando tutti i cani della città abbandonano i loro padroni per andare in riva al fiume a manifestare a favore della liberazione degli uccelli gabbie, e il ghiaccio del fiume improvvisamente cede mettendo a rischio la vita di centinaia di cani, il generale decide di intervenire. Critica 1: "A proposito di cartoni: esce il curioso 'Il cane e il suo generale' del francese Francis Nielsen, complice dei testi poetici del felliniano Tonino Guerra, che riabilita il bambino che è in noi, e dei disegni genialmente infantili di Sergej Barkhin. (...) Una fiaba sugli orrori della guerra che spacca la coscienza, ma anche un modo fantastico per raccontare, all'ombra di un fiume gelato a Leningrado, le schiavitù e le vendette del regno animale: solo lo zar fermerà i volatili, più arrabbiati di quelli di Hitchcock. Dolce, affascinante, suadente la grafica di Barkhin legata al mondo lieve, assurdo e metafisico di Chagall". Autore critica: Maurizio Porro Fonte critica Corriere della Sera Data critica: 18/10/2003 Critica 2: "Difficile credere a Tonino Guerra quando lo vediamo ottimista in deliranti spot televisivi che hanno sconcertato chi stimava assai lo sceneggiatore di Antonioni, Rosi, Fellini, Anghelopulos, De Sica e Petri. Più facile, più bello, più magico ascoltarlo borbottare nel cartone animato 'Il cane e il suo generale' di Francis Nielsen basato sui disegni che Sergej Barkhin realizzò per una favola di Guerra del 1999 (...) I disegni di Barkhin evocavano Chagall, l'animazione di Nielsen cita anche il Van Gogh sereno de 'La camera da letto'. Guerra non ha solo Philippe Noiret Francia, Italia 91 scritto libro e sceneggiatura ma ha anche prestato la sua bella voce romagnola (in francese c'è Philippe Noiret) al generale. Ed è veramente bravo. Nel complesso una favola che non va di corsa, ricca di parole, gesti, animali e persone che invitano all'ottimismo. Quello vero." Autore critica: Francesco Alò Fonte critica: Il Messaggero Data critica: 24/10/2003 “Ernest e Celestine” Regia: Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner. Genere: Animazione Classi consigliate: Doppiatori originali: I, II, III elementare Lambert Wilson, Anne-Marie Loop, Pauline Brunner, Claudio Bisio, Alba Rohrwacher. Origine: Francia Anno: 2012 Durata: 79 min. Trama: Nel mondo degli orsi è impossibile fare amicizia con un topolino. La diffidenza è ai massimi livelli. Peraltro nel mondo sotterraneo dei topi l’orso rappresenta il peggiore dei pericoli che si possano incontrare. Inoltre il futuro dei più piccoli è già segnato. Dovranno tutti accedere alla professione più necessaria: il dentista. La giovane Célestine, un’orfana con il desiderio di diventare pittrice, sfugge al mondo opprimente dei topi e incontra l’orso Ernest, clown e musicista. All’origine di questo delizioso film di animazione, presentato alla Quinzaine des Realisateurs al Festival di Cannes, ci sono i libri disegnati da Gabrielle Vincent e tradotti in molti paesi del mondo. Nate all'inizio degli anni Ottanta le avventure dell’orso Ernest e della topolina Célestine conservano il talento di pittrice e narratrice a partire dal quotidiano della loro creatrice. A questa già più che efficace modalità di narrazione si aggiunge il talento di uno dei più famosi scrittori francesi, Daniel Pennac. La sua sceneggiatura è rispettosa della fonte originale e, al contempo, memore di quando leggeva all'allora sua figlia piccola le storie della Vincent divenendo per lei il buon orso artista. Non è facile trovare un’animazione così raffinata e al contempo capace di parlare al cuore e alla razionalità di adulti e bambini. Perché il discorso sul pregiudizio passa attraverso una storia di amicizia che il mondo ritiene impossibile conservando un ancoraggio alla realtà (una su tutte la scena del tribunale) ma trasfigurandolo attraverso quella 92 poesia del tratto e dello sguardo che troppo spesso rischiamo di dimenticare travolti come siamo da immagini senz’anima. Un’anima che invece hanno sia Benjamin Renner (alla sua prima esperienza nel mondo dell’animazione) e i già rodati suoi co-realizzatori Vincent Patar e Stéphane Aubier (Panico al villaggio). Autore critica: Il film d'animazione Ernest & Celestine è ispirato agli album di Gabrielle Vincent, straordinaria artista del fumetto scomparsa nel 2000 e amica (anche se non si sono mai incontrati fisicamente) di Daniel Pennac, sceneggiatore e dialoghista del film. Pennac conosceva e amava l'opera di Gabrielle: per via epistolare si erano scambiati materiali letterari e visivi interessanti. Il destino di un incontro artistico tra i due era da tempo segnato. Vincenzo Cerami Fonte critica Il Sole 24 Ore Data critica: 23/12/2012 Critica: “E.T. l'extra-terrestre” Regia: Steven Spielberg Genere: Fantascienza Classi consigliate: Interpreti: I, II, III elementare Origine: U.S.A. Anno: 1982 Durata: 114 min. Trama: Un alieno abbandonato o dimenticato sulla Terra viene ritrovato da un bambino, Elliot, che lo porta a casa. Con la complicità del fratello più grande e della sorellina Gertie, Elliot riesce a tenere nascosto agli adulti E.T. e, a poco a poco, tra i due sboccia una tenera amicizia che culmina nella costruzione di un marchingegno per lanciare un S.O.S. spaziale ai compagni affinchè lo vengano a riprendere. Alla fine, dopo una lunga serie di peripezie che vedono la morte e la resurrezione dell'alieno, un lungo inseguimento culminante in un volo di biciclette, Elliot e i suoi amici riusciranno a portare E.T. all'appuntamento con l'astronave che lo riporterà a casa. Henry Thomas (Elliot), Dee Wallace-Stone (Mary), Peter Coyote (Keys), Robert McNaughton (Michael), Drew Barrymore (Gertie), Sean Frye (Steve), C. Thomas Howell (Tyler), Erika Eleniak (ragazza carina), David Odell (scolaro), Richard Swingler (insegnante di Scienze), Frank Toth (poliziotto), K. C. Martel (Greg) 93 Critica: L'astronave come una palla foderata di canditi, Drew Barrymore che a sei anni ha l'aplomb di Carol Lombard, le biciclette volanti con il background bianco della luna, la sbronza di birra davanti a L'uomo tranquillo, l'Halloween più bello del cinema dopo Minnelli e Carpenter, la wilderness incantata e verde/blu, così invitante e vicina al cementoso suburb californiano, Elliott al buio, che si addormenta sotto il portico di casa con la pila... e quella creatura inedita e rugosa, stranamente in bilico tra saggezza millenaria e prima infanzia... C'è proprio tutto: E.T. torna vent'anni dopo e non ha perso un granello di magia, anzi non ci si ricordava quanto fosse bello da vedere, con quelle notti di un blu profondo, tanto denso di promessa d'avventura da sembrare palpabile, con i tramonti arancio polveroso, con il suo occhio ad altezza di bambino (un'idea semplicissima e così efficace), con quello sguardo affettuoso e devastante sulla vita nel sobborgo middle class americano (sguardo che sarò estremizzato da Tim Burton nel suo Edward mani di forbice), e con l'alieno con il cuore che si illumina come una lampadina rosso fragola e strilla di paura. Piccolo ed enorme allo stesso tempo, sentimentale e dark, cinema classicamente disneyano ma anche cinema del futuro E.T. celebra, con una riedizione, il suo ventennale solo pochi mesi dopo l'uscita di A.I., il film di Spielberg a cui più assomiglia e, come E.T., uno dei suoi più personali. È una coincidenza interessante. A.I. e Pinocchio, E.T. e Peter Pan, un po' di Bambi in tutti e due - Spielberg usa la fiaba virata in sci-fi e il cartoon disneyano per esplorare i temi che gli stanno più a cuore: la luccicanza dell'infanzia e la sua paurosa solitudine, la fascinazione per la fuga verso fantastico, per l'altro, il mostro e una radicale, malinconica, sfiducia nella possibilità degli affetti umani (specie quelli adulti), che fa di questo regista sulla carta così edificante, risolto e per famiglie, una contraddizione molto interessante. Autore critica: Giulia D’Agnolo Vallan Fonte critica: Il Manifesto Data critica: 28/03/2002 “Fantastic Mr. Fox” Regia: Wes Anderson Genere: Animazione, avventura, commedia Classi consigliate: Doppiatori originali: IV, V elementare 94 George Clooney (Mr. Fox), Meryl Streep (Felicity Fox), Jason Schwartzman (Ash Fox), Bill Murray (Badger), Wallace Wolodarsky (Kylie), Eric Chase Anderson (Kristofferson), Michael Gambon (Franklin Bean), Willem Dafoe (Rat), Owen Wilson (Coach Skip), Robin Hurlstone (Walter Boggis), Hugo Guinness (Nathan Bunce), Wes Anderson (Weasel), Adrien Brody (Rickity), Jarvis Cocker (Petey), Brian Cox (Giornalista) Origine: U.S.A. Anno: 2009 Durata: 87 min. Trama: Il signore e la signora Fox vivono pacifici col figlioletto Ash e il nipotino Kristofferson, loro ospite, dentro un grande albero in cima alla collina che fronteggia gli stabilimenti dei più cattivi contadini della zona: Boggis, Bunce e Bean. Ma la natura selvatica del signor Fox gli impedisce di trovare soddisfazione come giornalista e lo spinge a cercare di far fessi i tre uomini e a saccheggiare i loro depositi. La vendetta è veloce e spietata e mette a repentaglio non solo la sua amata famiglia ma tutti gli animali del sottosuolo. Mr Fox dovrà elaborare dunque un nuovo e geniale piano per trarre tutti d'impaccio. Il signor Volpe, il protagonista del primo lungometraggio d'animazione di Wes Anderson, è elegante, intraprendente, selvatico. Un intelligente e vanitoso americano (la voce originale e l'ispirazione di fondo sono quelle di George Clooney) che di quando in quando parla francese e da solo è capace di rivoluzionare come nessun altro lo statico quadro della campagna inglese. Mentre la moglie dipinge, assecondando una vocazione artistica che in Anderson è spesso associata al femminile, lui incarna lo spirito dell'avventura. Stanco di vivere in un buco, noncurante del fatto che i buchi altro non sono che le abitazioni standard delle volpi come lui, si sistema in grande stile in un appartamento esagerato e in una posizione pericolosissima e tentatrice. C'è qualcosa di Mr. Ocean in Mr. Fox, ladro gentiluomo, capo della banda, e qualcosa del supereroe che non può non rispondere alla chiamata identitaria, alla missione (vedi Zissou) e dunque mascherarsi e tornare ad essere chi realmente è, un professionista del furto. A leggere idealmente il fumetto di questo supereroe è il figlio Ash, schiacciato dal mito del padre e goffamente alla ricerca della sua perenne approvazione. Come sempre nei film dell'americano, padre e figlio cresceranno insieme e non certo da soli, ma con la complicità di una famiglia allargata che li ama per quello che sono: fantastici o semplicemente piccoli, in ogni caso umanamente animali. La sceneggiatura del regista in coppia con Noah Baumbach crea quasi dal nulla -tanto è sottile il racconto di Roal Dahl-, o probabilmente giusto da uno spunto affettivo (Anderson sostiene che quello fosse il primo libro da lui mai posseduto), un universo di brulicante vitalità, intensa pittoricità ed emozionante musicalità. Ancora una volta senza sponda alcuna, che sia un genere di riferimento o una trama archetipica, l'autore segue (anche a distanza) con sincera partecipazione la fuga dei suoi personaggi verso un destino apparentemente ignoto (ad un certo punto non resta che scavare e scavare, il più velocemente possibile e senza tregua) ma di fatto puntato verso la rivendicazione del diritto alla diversità, alla libertà e alla condivisione di entrambe con i pochi amici. Che aumentano, però, strada facendo. 95 Critica: Roald Dahl sta conoscendo un momento di fortuna al cinema. Si ispirano a lui i migliori talenti del cinema americano, dal Tim Burton della Fabbrica di cioccolato al nuovo cartoon The Fantastic Mr. Fox diretto da Wes Anderson, regista di I Tanenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling. Ancora più di Burton, Anderson è il cineasta giusto per restituire l'umorismo cupo e politicamente scorretto di Dahl. I film citati sono tutti coloratissimi e costellati di splendide musiche (nessuno come Anderson è sorprendente per l'uso di canzoni famose all'interno dei film: forse Tarantino e, in Italia, Paolo Sorrentino), ma nascondono anche una «cognizione del dolore» profonda e sentita. Autore critica: Alberto Crespi Fonte critica: L’Unità Data critica: 16/04/2010 “Momo alla conquista del tempo” Regia: Enzo D'Alò Genere: Animazione, fantastico, romantico Classi consigliate: Interpreti: III, IV, V elementare Erica Necci (Momo), Diego Abatantuono (Mastro Hora), Giancarlo Giannini (Presidente dei Signori Grigi), Sergio Rubini (Vicepresidente dei Signori Grigi), Neri Marcorè (Signore Grigio Rosa), Giulio Renzi Ricci (Gigi), Gabriele Patriarca (bambino mangione), Riccardo Rossi (Osvaldo Fusi), Alina Moradei (civetta), Renzo Stacchi (gallo), Michele Kalamera (Beppo), Claudio Sorrentino (Commissario), Patrick Donati (Enzo), Cecilia Minutillo Turtur (Livia), Roberta Paladini (Chicco) Origine: Italia, Germania Anno: 2001 Durata: 108 min. Trama: Momo è una bambina fuggita da un orfanotrofio che si ritrova in una cittadina dove fa amicizia con un anziano signore, Beppo, che le vuole bene come una nipotina, con Gigi, un bambino che si innamora subito di lei, e con altri compagni di gioco: Enzo, Bruno, Livia e il piccolo Chicco, che le creano una casa in un antico anfiteatro per lei e una tartaruga, che ha raccolto per strada. Ma la città è invasa dai Signori Grigi, che convincono le persone che gli rimane poco tempo da vivere, così da farglielo risparmiare nella loro speciale "Banca del Tempo", senza concedersi mai ore di piacere: in questo modo essi possono rubare ore agli esseri umani, così da poter sopravvivere. Un Signore 96 Grigio cerca di corrompere la piccola Momo con una bambola molto bella, chiedendole per essa sempre di più, ma la bambina riesce ad intenerire il cuore del Signore Grigio, umanizzandolo, e lui gli svela il loro scopo, quello di rubare ore agli uomini. Momo allora decide di avvisare subito i suoi amici, che a loro volta tentano di avvisare i genitori di stare alla larga dai Signori Grigi, ma ormai è troppo tardi. Un volta riuniti in assemblea, il capo dei Signori Grigi dà l'ordine di catturare Momo, che riesce però a fuggire dalle loro grinfie grazie alla sua tartaruga, che la conduce in un posto magico: il posto dove dimora Mastro Hora, colui che gestisce il tempo assistito dai suoi fedeli aiutanti; tempo di giorno e tempo di notte, sotto le sembianze di un gallo e una civetta. Mastro Hora svela a Momo la natura degli Uomini Grigi, e svela a Momo il luogo segreto dove vive il tempo. Qui la bimba ascolta la Musica della Luce, una musica che può rompere l'incantesimo dei Signori Grigi e liberare così tutti quanti, ma il saggio Mastro Hora dice alla piccola che ci vuole tempo perché lei interiorizzi la musica, deve dormirci su, come i semi che aspettano un anno prima di germogliare. Momo si mette quindi a dormire, ma intanto sulla Terra, la tranquilla cittadina è stata trasformata in metropoli, il povero Beppo, distrutto per la scomparsa della bambina, è stato ricoverato in un manicomio, e Gigi, che era stato assunto dalla televisione, è minacciato di tornare alla vita normale se continuasse a cercarla. Mastro Hora sveglia la piccina, ormai la cittadina sembra perduta ma c'è un modo per salvarla: fermare il tempo. Mastro Hora può farlo addormentandosi, ma solo per un'ora. I Signori Grigi rubano le ore agli uomini e le tramutano in sigari che devono fumare continuamente, per evitare di scomparire. Se si ferma il tempo, non possono più rubare ore e finiranno col dissolversi tutti. Purtroppo, i malvagi signori hanno una riserva di sigari nella loro sede e, se riuscissero ad accedervi, avrebbero sigari a sufficienza da sopravvivere fino al risveglio di Hora e il fermare il tempo sarebbe stato inutile. Momo dovrebbe quindi riuscire a tenerli lontani dal deposito il tempo necessario. La piccola affronta la sfida, affiancata dalla tartaruga Cassiopea, e riesce con purezza d'animo e gentilezza a sconfiggere i ladri di tempo, liberando tutti i suoi amici. La cittadina ritorna quella di un tempo e la bambina può finalmente riabbracciare Beppo, Gigi torna ad essere quello di sempre e Momo vivrà per sempre felice con i suoi amici. Critica: Il regista, autore e musicista napoletano Enzo D'Alò dopo il grande successo de "La freccia azzurra", da Gianni Rodari, e "La gabbianella e il gatto", da Luis Sepulveda, prosegue la sua avventura nel mondo dei disegni animati e della letteratura per ragazzi (ma adatta anche agli adulti) e scommette sulla storia di "Momo" tratta dal libro di Michael Ende. Con i personaggi di Walter Cavazzutti e le bellissime musiche di Gianna Nannini, D'Alò dimostra una volta ancora che nonostante l'imperante tecnologia digitale di "cartoons" come "Shrek", si può far sognare i bambini e gli adulti, con le tecniche tradizionali. Il disegno semplice, lineare e il più delle volte bidimensionale è oramai diventato il marchio di fabbrica dell'animazione italiana. La storia di Momo, pur carica di metafore, conserva la leggerezza e il divertimento delle favole; emozione e commozione si susseguono in una impercettibile ritmica che ha il pregio di non allentare mai 97 l'attenzione degli adulti e la partecipazione dei bambini. Come per i due precedenti lungometraggi anche in "Momo" la musica ha un ruolo fondamentale: non è semplicemente commento o descrizione, ma compenetrazione emotiva. Come Paolo Conte e David Rhodes prima di lei, anche la Nannini è riuscita a creare magnifiche canzoni che si fondono magistralmente alle immagini del film e alle emozioni del pubblico. Autore critica: Valeria Chiari Fonte critica: FilmUp.com “Cane giallo della Mongolia” Regia: Byambasuren Davaa Genere: Drammatico Classi consigliate: Interpreti: IV, V elementare Origine: Batchuluun Urjindorj (padre), Buyandulam Daramdadi (madre), Babbayar Batchuluun (figlio), Nansal Batchuluun (figlia maggiore), Nansalmaa Batchuluun (figlia minore) Germania Anno: 2005 Durata: 93’ Trama: Nansal, 6 anni, è la figlia maggiore di una famiglia nomade della Mongolia. Quando trova un cagnolino in una grotta, la bambina gli si affeziona immediatamente e desidera tenerlo contro il volere del padre – preoccupato che il cane attragga i lupi vicino al gregge di pecore. Cambiano le stagioni, e per la famiglia arriva il momento di trasferirsi: il padre costringe Nansal ad abbandonare il cane dietro di sé, ma l'animale si riscatta salvando il figlioletto minore dall'attacco di un branco di famelici avvoltoi. Il cane Macchia ha finalmente trovato una famiglia. Critica 1: Un uomo e una bimba, le cui silhouette alla luce del tramonto si stagliano fra terra e cielo, eseguono il triste rituale di dare sepoltura a un cane. «Papa, perché gli metti la coda sotto la testa?» chiede la piccola. «Così rinasce uomo con la treccia e non cane con la coda,. «Rinasce?» «Tutti muoiono, ma in realtà non muore nessuno» spiega il padre. Inizia così Il cane giallo della Mongolia di Byambasuren Davan, la trentacinquenne regista che nel 2004 aveva incantato le platee internazionali con La storia del cammello che piange; ed è un incipit che dà subito conto di una concezione della vita impregnata di spiritualità buddista. Invece che nel meridionale deserto del Gobi, il nuovo fIlm è ambientato 98 nel nordovest dello sconfinato paese incuneato fra la Russia e la Cina. Ovvero nella zona da cui proviene la famiglia materna della cineasta, nata nella capitale Ulan Bator ma allevata da una nonna che le ha trasmesso l'amore per la cultura d'origine. Se il titolo si riferisce a una leggenda, il film si ispira a un racconto di Ganthuya Langhva, dove si narra di un cucciolo di cane adottato da una bambina e abbandonato per volere del di lei padre, ma... L'esile spunto serve da viatico per introdurre lo spettatore nella quotidianità di una vera famigliola di pastori nomadi – i genitori, due sorelline e un fratellino – che trascorrono l'estate accampati con il gregge in un paesaggio montano di remota bellezza. Pur studiando in città, la figlia maggiore Nansa di anni sette, a quei ritmi arcaici si intona completamente a suo agio. Cavalca, è già in grado di portare le capre al pascolo da sola e suo legame con il cagnolino trovatello Macchia è significativo di un armonico rapporto con la natura di cui il delizioso film ci fa sentire nostalgici. Abile a mantenersi in equilibrio fra documentario e fiction, sul modello del grande Flaherty, la Davan è attenta a non cadere nel lezioso mentre salva la memoria di un piccolo mondo antico insidiato (o addirittura condannato?) dagli stravolgimenti climatici e dalla modernità. Autore critica: Alessandra Levantesi Fonte critica La Stampa Data critica: 28/04/2006 Critica 2: Per ore la piccola Nansal (Batchuluun Nansal) ha cercato il suo Macchia. Rincorrendo chissà quali pensieri meravigliosi, il cucciolo s'è perduto nella steppa in mezzo a cui sta la iurta dei Batchuluun. Sul suo cavallo, lei ne ha corso il verde senza fine dell'erba. Poi, coraggiosa. è salita fin sull'orlo d'un precipizio, temendo che Macchia vi sia caduto. Alla fine lo ha ritrovato, addormentato e salvo. Intanto, il buio è sceso sull'altipiano. Nansal ha perso di vista la cima della montagna, per quanto quella stessa mattina sua madre Daramdadi (Buyandulam Daramdadi) le abbia raccomandato di non farlo mai, per non smarrire la via. Ora però, insieme con il suo cane, è al sicuro nella iurta d'una vecchia signora che, amorosa e sapiente, le racconta il cuore stesso della vita: un cuore cui è dedicato fin dalle prime immagini Il cane giallo della Mongolia (Die Höhle des gelben Hundes, Mongolia e Germania, 2005, 93'). La donna prende dunque un grosso ago e lo tiene a punta in su. Poi, con l'altra mano afferra un pugno di riso e glielo lascia cadere pian piano sopra. Quante probabilità ci sono che un chicco resti infilzato e fermo sulla sua punta? Nessuna, risponde attenta e svelta Nansal. Ebbene, continua l'altra, difficilissimo è anche che lo scorrere della vita "prenda corpo" in un essere umano. E questo suggerisce quanto valgano ogni singolo uomo e ogni singola donna, affidati come sono al fluire improbabile del caso. Ben dentro questo fluire, Byambasuren Davaa racconta il suo secondo film, dopo La storia del cammello che piange(2003). Come la loro iurta sta in mezzo alla steppa, così Nansal e i suoi stanno in mezzo alla vita. 99 Ci stanno con la leggerezza dei loro gesti quotidiani. La semplicità delle immagini, delle parole, dei desideri di Il cane giallo della Mongolia ètutt'altro che superficialità. I Batchuluun - oltre a Nansal e alla madre, anche il padre (Urjindori), la piccola Nansalmaa e il fratellino di pochi mesi Bahbayar -, i Batchuluun, dunque, non sono quel che resta d'un mondo idilliaco, d'un mondo appunto naturale e fuori della Storia. Sono invece testimoni e portatori d'una cultura grande e antica, e proprio d'una Storia grande e antica. Nel loro mondo, la vita è intera. Ossia, non ci sono fratture e crudeli gerarchie di valore fra gli esseri che "scorrono" nel tempo, come i chicchi di riso fra le dita della vecchia signora che accoglie Nansal nella stia iurta. Gli uomini e le donne sono certo casi improbabili di questo scorrere, e dunque meritano attenzione e rispetto, come tutto ciò che è raro e irripetibile. Ma lo merita anche un cane, e non solo perché in un passato lontano può essere stato un essere umano, o perché lo sarà magari in un altrettanto lontano futuro. In lui, già per quello che è, c'è tutta la vita, nella sua splendente interezza. È questo splendore che Byambasuren coglie nella trasparenza dei colori in cui vive la steppa. Ed è questo splendore che, soprattutto, vediamo negli occhi di Nansal, aperti e curiosi. La madre le racconta che i bambini pare ricordino ancora qualcosa delle loro esistenze precedenti. E questo le fa nascere continue domande interiori. Forse, pensa, è la sua storia di prima che la sorella più piccola tenta di raccontare. con le sue parole incerte. E forse qualcosa di simile vale anche per il suo Macchia, trovato in una grotta, un po' cane e - così teme il padre - un po' lupo. In ogni caso, se lo stringe addosso, quel cucciolo che le somiglia tanto, al pari di lei teneramente vivo. E lo accudisce, lo accarezza, lo protegge. come le mani della vecchia signora faranno poi con lei. Byambasuren inquadra da vicino quelle mani premurose. Le mostra nella felicità solerte e gentile del prendersi cura: tanto accorte quanto a loro è consentito dalla sapienza degli anni, e tanto affettuose quanto a loro è suggerito dallo stupore della vita che, improbabile e meravigliosa, in Nansal torna e si rinnova. Presi dal mestiere quotidiano di campare, Urjindori e Daramdadi - il padre e la madre - non sempre avvertono la grandezza e la gioia dei fluire dell'esistenza. Per la seconda un mestolo può valere di più delle domande di Nansal. Per il primo conta il timore che i lupi arrivino in cerca di Macchia, e che il suo gregge sia in pericolo. Per quanto splendente e intera, la vita degli uomini e delle dorme deve rendere conto alla durezza della necessità,. nei compito di stare al mondo. Ma poi basterà loro la paura di perdere un figlio, per ritrovare il gusto d'essere in mezzo alla vita. Urjindori si stringerà addosso il piccolo Babbayar, e affonderà il proprio viso in lui, aspirandone il profumo. A quel punto starà anche lui nel cuore del mondo, tenero e aperto quanto la sua Nansal. Autore critica: Roberto Escobar Fonte critica: Il Sole 24 Ore Data critica: 14/05/2006 100 “Himalaya – Infanzia di un capo” Regia: Eric Valli Genere: Film-documentario Classi consigliate: Interpreti: IV, V elementare Thinle Lhondup (Tinlé), Gurgon Kyap (Karma), Lhakpa Tsamchoe (Pema), Karma Wangel (Tensing-Pasang), Karma Tensing Nyima Lama (Norbù) Origine: Anno: Francia, Nepal, Svizzera 1999 Durata: 108 min. Trama: Lo scenario Himalaya, la vita e le tradizioni tibetane. Dopo i film Sette anni in Tibet, Piccolo Buddha e Kundun una storia epica sostenuta da elementi come l'orgoglio e la perseveranza. La fanciullezza del futuro capo di un villaggio e un lungo viaggio in carovana attraverso le montagne e le insidie atmosferiche. Un film per chi ama i paesaggi maestosi, senza tempo e le storie tradizionali. Lo stile è poetico e gli interpreti aderenti ai loro ruoli. Critica 1: Eric Valli è considerato una persona seria. Fa reportage per il National Geographic Magazine e Life, pubblica libri, ha diretto pluripremiati documentari. Per realizzare Himalaya. L'infanzia di un capo, si è comportato come faceva il padre di tutti i documentaristi, il grande Robert Flaherty (chi se lo può più permettere, con i brevissimi tempi di lavorazione che corrono?): ha vissuto per mesi nei luoghi dell'azione, conoscendone i futuri protagonisti e diventando loro amico. Autore critica: Roberto Nepoti Fonte critica La Repubblica Data critica: 27/09/2000 Critica 2: Come produttore, l'attore Jacques Perrin ha almeno il merito di sfuggire la banalità e il cinema medio, di inseguire i grandi temi o le grandi avventure, i popoli remoti, le culture quasi ignote: stavolta ha scelto per Himalaya il Dolpo, un deserto minerale inaccessibile sull'altopiano tibetano a cinquemila metri di altezza, luogo segreto dai paesaggi selvatici e grandiosi, dai villaggi isolati. Un posto capace d'entusiasmare il regista francese Eric Valli, fotografo per il National Geographic e altri periodici, autori di libri d'immagini etnografiche. Autore critica: Lietta Tornabuoni 101 Fonte critica: La Stampa Data critica: 26/09/2000 “La storia del cammello che piange” Regia: Byambasuren Davaa; Luigi Falorni N.B. Sottotitolato Genere: Film-documentario, Drammatico Classi consigliate: Interpreti: V elementare Janchiv Ayurzana (Janchiv), Chimed Ohin (Chimed), Amgaabazar Gonson (Amgaa), Zeveljamz Nyam (Zevel), Ikhbayar Amgaabazar (Ikchee), Odgerel Ayusch (Odgoo), Enkhbulgan Ikhbayar (Dude), Uuganbaatar Ikhbayar (Ugna), Guntbaatar Ikhbayar (Guntee), Munkhbayar Lhagvaa (Munkbayar, maestra di violino) Origine: Germania – Mongolia Anno: 2003 Durata: 90 min. Trama: Durante la primavera, nel deserto di Gobi, come ogni anno una famiglia di pastori nomadi assiste alla nascita dei cuccioli delle loro cammelle. Uno dei piccoli fatica a venire alla luce, ma la famiglia fa di tutto per aiutarlo a nascere. Il cucciolo è un raro cammello bianco. La madre, al suo primo parto, forse traumatizzata dalle difficoltà affrontate, non ne vuole sapere del suo cucciolo e rifiuta di dargli il latte e di prestargli le cure materne. Ma proprio quando tutte le speranze per la salvezza del piccolo sembrano svanire, il nonno, memore di un'antica tradizione, decide di mandare a dorso di cammello Dude, il nipote adolescente, ma assai responsabile, in città alla ricerca di un musicista, l'unico in grado di salvare il cucciolo. Il fratellino minore, Ugna, anche lui in grado di 'andare a cammello', chiede e ottiene di poterlo seguire per avere l'occasione, a sua volta, di scoprire il mondo. Critica 1: Un gioiello. Non attori ma una vera famiglia – quattro generazioni – di pastori nomadi del Deserto dei Gobi in Mongolia, e le azioni sono quelle della loro vita quotidiana. Ma per ridurre l'approssimazione della definizione "documentario" bisogna quantomeno aggiungere "poetico". La ricchezza di questa famiglia sono i cammelli, la loro elementare economia ruota intorno a questi animali simbolo di tenacia e resistenza. Tra i rituali che si ripetono nella loro vita senza tempo c'è il parto del cammello femmina. Questa volta è particolarmente faticoso, nasce un bel cucciolo bianco ma la madre lo respinge, si rifiuta di nutrirlo. Il piccolo piange in modo straziante, che fare? Vengono inviati in città i due bambini della 102 famiglia. Devono cercare il musicista. Con il suo strumento rudimentale accompagnerà una litania che dovrà servire a commuovere la mamma cammello e salvare la vita al cucciolo. Non sarà facile, ma così sarà. I due giovani registi, una mongola e un italiano che hanno studiato alla scuola di cinema di Monaco, non promuovono un'immagine pittoresca e ipocrita della perduta armonia primordiale: i bambini della famiglia, cresciuti gioiosamente nell'isolamento e giocando con i residui di plastica della "civiltà dei consumi", vorrebbero il gameboy e la tv. E l'avranno alla fine, misureranno l'essere se stessi con la contaminazione, figli di una cultura arcaica ma non chiusa. Bell'esemplare nell'ambito della rinascita del documentario. Autore critica: Paolo D'Agostini Fonte critica Data critica: La Repubblica 27/5/2005 Critica 2: Documentario che ha già fatto il giro del mondo dei festival raccogliendo consensi e quasi l'Oscar, La storia del cammello che piange nasce come lavoro di fine corso della scuola di cinema di Monaco, firmata dagli «studenti» Luigi Falorni e Byambasuren Davaa. Gli appassionati dei film del deserto aggiungeranno anche questo al loro elenco, anche se sono abituati a un immaginario più magico. Ma anche qui non manca la favola. Ambientato in Mongolia, paese completamente disastrato dopo la caduta dell'impero per via delle leggi di mercato, e dove per lo più a dorso di cammello i nomadi si sono avviati a eleggere proprio due giorni fa come presidente il comunista Nambariin Enkhbayar, capo del «Partito rivoluzionario del popolo mongolo», il film ci racconta una vicenda serena. Nel deserto dei Gobi una famiglia di pastori nomadi possiede un gran numero di cammelli e di pecore. È l'estate, si susseguono i parti, mentre la vita scorre semplice e organizzata, ognuno attende ai suoi compiti: il nonno racconta le storie e fuma, la nonna cucina, i bisnonni si riposano, i genitori accudiscono figli e animali, i piccoli giocano e i piccolissimi piangono. Il ciclo vitale si riproduce, ma c'è una cammella bizzarra che, la prima volta, ci mette tre giorni a partorire e dopo non ne vuole sapere del piccolo. Così si chiama lo specialista, un musicista che con un rito speciale, accompagnato dal canto femminile, scioglie il dolore dell'animale che, infine placato, accetta di allattare. Tutto torna nell'ordine del bucolico insieme, non fosse che il ragazzino ha scoperto in paese la televisione e infine riuscirà a farsi comprare «le immagini di vetro». Dolcezza, lieve humour, attenzione, agli eventi, come si addice a un lavoro fatto nell'ottica dei narratori come Flaherty, una tradizione di cinema etnografico che torna di moda. Autore critica: Silvana Silvestri Fonte critica: Il Manifesto Data critica: 27/5/2005 103 “Vado a scuola” Regia: Pascal Plisson Genere: Film-documentario Classi consigliate: Interpreti: IV, V elementare Jackson Saikong, Salome Saikong, Samuel J. Esther, Gabriel J. Esther, Emmanuel J. Esther, Zahira Badi, Noura Azaggagh, Zineb Elkabli, Carlito Janez, Micaela Janez Origine: Francia Anno: 2013 Durata: 75 min. Trama: Quattro bambini che vivono in luoghi differenti – le savane del Kenya, i sentieri delle montagne dell’Atlante in Marocco, l’India del Sud e gli altipiani della Patagonia -, condividono lo stesso desiderio di imparare convinti che solo grazie all’istruzione potranno migliorare le loro vite. Per questo, ogni giorno, tutti loro affrontano un pericoloso viaggio, ma pieno di scoperte, per raggiungere le rispettive scuole. Critica 1: Sono due gli elementi che fanno l'interesse di Vado a scuola di Pascal Plisson: da una parte il rapporto tra documentario e finzione che sta alla base della messa in scena (…) e dall'altra, ovviamente, il suo argomento, il diritto all'istruzione che i quattro protagonisti del film inseguono con tanta determinazione. (...) Quattro storie costruite intorno alla determinazione di questi ragazzi, intimamente convinti dell'importanza dell'istruzione (anche grazie a delle famiglie che non li ostacolano) e che pur di ottenerla sono disposti ad affrontare pericoli che spaventerebbero moltissimi loro coetanei. Queste storie Plisson (che ha alle spalle moltissimi documentari) le filma con un coinvolgimento dichiarato. La tecnica è quella del documentario, anche se è evidente che alcune scene sono «recitate» o «preparate» per l'occasione, come la fuga precipitosa di Jackson e della sorellina davanti alla minaccia di un elefante imbizzarrito o l'episodio dell'autostop di Zahira e delle sue amiche o ancora quello della gomma che si stacca dalla sedia a rotelle di Samuel. Ma sono episodi che non stonano con il resto del film, sospeso tra la realtà dei fatti raccontati e un approccio invece più emotivo, più coinvolgente, che vuole usare le tecniche della finzione per aumentare la forza del racconto. Piccoli espedienti che non inficiano la potenza del film, anche per merito dei piccoli protagonisti che ogni tanto sanno bucare lo schermo con un sorriso o uno sguardo che nessuna regia saprebbe «ricreare» e che regalano allo spettatore l'emozione e la verità di un mondo per cui vale ancora la pena di lottare. 104 Autore critica: Paolo Mereghetti Fonte critica Il Corriere della Sera Data critica: 25/09/2013 Critica 2: Ancora il 'vissuto'. Ce lo esprime un documentarista francese, Pascal Plisson, che da anni gira il mondo per sorprendere il reale soprattutto nell'istante in cui si verifica e consegnarlo poi al cinema lasciando che le immagini parlino da sole. Come in questo Vado a scuola che ha avuto un successo pieno, pochi mesi or sono, al Festival di Locarno in Piazza Grande. Quattro storie vere. Interpretate dai loro stessi protagonisti, alternate, nella rappresentazione, fra di loro, ma senza che i rispettivi personaggi si incontrino, anche perché ciascuno vive lontanissimo dall'altro, tutti comunque accomunati dall'età, ragazzine e ragazzini al massimo undicenni, e tutti con un'unica meta, la scuola, cui vogliono andare ad ogni costo, anche con mezzi di fortuna, tra pericoli d'ogni sorta, superando distanze gravosissime. (...) Senza mai un'ombra di retorica, senza accenti indirizzati a dimostrare, una rappresentazione diretta, serrata su quei quattro personaggi, le loro famiglie, i loro incontri e, al momento di concludere, la loro soddisfazione di aver potuto cominciare da lì a realizzare le proprie aspirazioni. Figure sempre dal vero, con il loro gestire autentico, con le loro battute, nella versione originale multilingue, sprizzanti sempre sapori vivi di cronaca. Un cinema che convince e che può anche commuovere. Vorrei che lo accostassero qui da noi quei ragazzini che, svegliandosi in case agiate, alle mamme che li scuotono dicendo: «L'autista è pronto a portarti a scuola», rispondono infastiditi: «Non ne ho voglia». Autore critica: Gian Luigi Ronda Fonte critica: Il Tempo Roma Data critica: 26/09/2013 105 Associazione Culturale “Ca’ Rossa” Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Le scarpe mi stanno strette Racconti d’oggi per storie d’altri tempi Testo e Regia Rossella Dassu Con Adriana Barbieri e Ada Quondamatteo Luci e Suono Marco Ponti Scene Roberto Marchi Organizzazione Maurizio Sangirardi In collaborazione con l’Associazione A.N.P.I. “Le scarpe mi stanno strette”, “Felice non è felice”, “La mia barba è bionda” sono alcuni tra i tanti messaggi in codice, trasmessi da Radio Londra e destinati alle forze della Resistenza che si oppongono alla dittatura nazifascista. L’Italia è coinvolta nella seconda guerra mondiale e la popolazione si ritrova improvvisamente a fronteggiare situazioni di emergenza e pericolo che coinvolgono l’intera popolazione, a partire dai bambini fino ad arrivare agli anziani. La comunicazione tra partigiani è difficile, si vive nascosti nelle montagne, le armi scarseggiano e i nemici sono eserciti pericolosi e ben organizzati. Se gli eserciti nazifascisti sono formati da soli uomini, la Resistenza italiana non prevede la differenza di genere, anzi, spesso sono le donne a veicolare pericolose informazioni e armi. La narrazione nasce da una serie di incontri ed interviste con gli anziani/e del territorio di Pianoro, attuali custodi di una memoria destinata inevitabilmente a perdersi. A partire dai loro racconti, abbiamo ricostruito le abitudini e i costumi della popolazione della frazione di Pian di Macina, durante il periodo della seconda guerra mondiale. Tra storia e immaginazione, Marta e Maria, le due giovanissime protagoniste, assistono ad una serie di eventi che cambieranno profondamente la loro vita e i paesaggi nei quali, fino a quel momento, si era svolta. L’arrivo dei tedeschi, il continuo movimento della linea del fronte, la persecuzione dei partigiani, le fughe e i nascondigli scavati sotto terra, diventano per le due bambine lo spunto per immaginare una vita straordinaria, fatta di avventure e di eroismo. Tra fantasia e realtà, Marta e Maria accompagnano gli spettatori alla scoperta di un luogo che si è perso e sulle cui macerie si è ricostruito l’oggi. Tecnica: Teatro d’attore Fascia d’età: Classi V della Scuola Elementare, I, II e III della Scuola Media Periodo: Novembre 2014/ Maggio 2015 106 107 LO SPORT 108 Baseball Pallavolo Avviamento alla pallacanestro Attività ludicomotoria a cura di Nuova Pianorese Baseball a cura di Sport 2000 a cura di ASD Pallacanestro Pianoro a cura di Sporting Pianorese 1955 -Tutte -Tutte le classi -massimo 5 classi tra Pianoro e Rastignano Prioritariamente per le I e II I, II e III -massimo 6 classi tra Pianoro e Rastignano L’ATTIVITÀ SPORTIVA SARÀ OFFERTA COMPATIBILMENTE CON LE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLE SOCIETÀ SPORTIVE CHE DARANNO PRIORITA’ ALLE RICHIESTE DELLA SCUOLA DI PIANORO CHE NON DISPONE DELLA PALESTRA. Gli organizzatori potranno concordare il calendario con le classi di Rastignano solo dopo aver definito il calendario con le classi di Pianoro. 109 PROPOSTA FORMATIVA Le Nostra Società Sportive propongono congiuntamente per il prossimo anno scolastico il progetto che da tempo riscuote numerose adesioni tra le Insegnanti della Scuola Primaria del nostro Comune. L’attività didattica si svolgerà, come già quest’anno presso la Palestra della Scuola Media di Pianoro Nuova, a cadenza verosimilmente quindicinale, in orari concordati, con il supporto di strumenti didattici idonei e non pericolosi, forniti alle Società dalla Federazione Italiana Baseball e Softball e la presenza di Istruttori Federali. Quest'anno, vorremmo rivolgere il progetto ai bambini e bambine delle classi III, IV e V elementari. Usiamo il condizionale poiché il progetto, ambizioso, potrà svilupparsi correttamente se sarà compatibile con alcune importanti variabili: 1. la possibilità di disporre di un maggior numero di spazi, in palestra, tali da poter prevedere per ciascuna classe aderente al progetto un ciclo di circa 5/6 incontri 2. la compatibilità tra la nostra e altre attività didattiche previste durante l'anno scolastico, compatibilità che permetta, come già quest'anno, di poter raggruppare ogni volta più classi in fasce orarie di più ore (2-3 in successione) 3. la possibilità da parte dei nostri istruttori, in base alla loro disponibilità di giorni ed ore, di coprire il maggior numero di classi che ne facciano richiesta. 4. la possibilità di effettuare una giornata sul campo da gioco anche con le classi delle Scuole di Rastignano. Insieme alle Insegnanti valuteremo se ripetere a fine anno scolastico come già da qualche anno, in occasione della giornata dedicata ai Giochi della Gioventù, l' organizzazione, presso lo Stadio Comunale di via dello Sport, di una giornata di baseball all'aperto a completamento dell'attività svolta in palestra durante l'anno scolastico dedicato ai più grandicelli di III IV e V: una serie di mini-tornei interclasse con premiazione finale per le V classi (trasporto non garantito). Per informazioni: Alessandro Tagliati - Nuova Pianorese Baseball A.s.d – 3463343180 Federico Mastrorilli – Nuova Pianorese Baseball A.s.d - 3333814805 Stefano Landuzzi - Pianoro Softball a.s.d - 335 6090189 110 Proposta formativa PALLAVOLO L’associazione Sport 2000 è a disposizione per offrire agli alunni delle scuole elementari l’attività di pallavolo. Le attività consisteranno in incontri di un’ora a cadenza settimanale o quindicinale, da svolgersi nelle palestre scolastiche (medie Pianoro). Il percorso potrà essere rivolto al massimo a 5 classi ogni classe avrà a disposizione 5 incontri della durata di un’ora. Si invitano le insegnanti ad organizzare un calendario inserendo nella stessa giornata almeno due classi, una a seguito dell’altra. Per l’organizzazione pratica prendere contatti con il Sig. Piana 333 68 15 888 111 AVVIAMENTO ALLA PALLACANESTRO Responsabile della ASD PALLACANESTRO PIANORO: Contatto con la ASD PALLACANESTRO PIANORO: Responsabile del progetto: Istruttori: I nostri contatti: mail: sito internet: Arturo Bonazzi Arturo Bonazzi Tommaso Lombardo Tommaso Lombardo Luigi Acquarelli cell: +393358374764 info@pallacanestropianoro.it www.pallacanestropianoro.it DESTINATARI: tutte le classi della scuola elementare FINALITA’: sviluppare gli schemi motori di base di ogni bambino/a, attraverso il Minibasket, e quelle capacità/abilità che questa disciplina richiede, il tutto rispettando quelli che sono i tempi fisiologici dei ragazzi, dando quindi una propedeuticità attraverso gli esercizi. Il corso ha la duplice finalità di avviare allo sport una fascia di età molto importante e di promuovere uno sport che a livello nazionale vanta numerosi iscritti; il tutto attraverso il gioco e l’insegnamento delle regole. METODOLOGIA: i nostri istruttori si avvalgono di esercizi in cui i bambini imparano, giocando, quelle che sono le regole base della pallacanestro. La fase ludica è per noi molto importante in quanto si stimola nei più piccoli l’attenzione necessaria a comprendere quelli che sono i giusti movimenti in fatto di coordinazione motoria, equilibrio, reattività e, allo stesso tempo, apprendere le nozioni necessarie per poter palleggiare, stare in campo con i compagni, tirare, poter affrontare gli avversari e tutto quello che concerne questo sport. Proprio per questo motivo noi intendiamo cominciare le nostre attività con dei veri e propri giochi in cui, tutte le situazioni sopra citate, possano essere prese in considerazione senza dover necessariamente dover svolgere degli esercizi specifici che, a questa età, risulterebbero al quanto noiosi e deleteri. La nostra esperienza coi bambini ci ha dimostrato che così facendo questi riescano ad apprendere molto più facilmente quello che i loro istruttori insegnano, ottenendo lo scopo dichiarato di farli divertire imparando le regole del gioco. In questo specifico progetto il nostro impegno è rivolto verso tutte le classi che frequentano la scuola elementare utilizzando, in forme specifiche a seconda dell’età, le seguenti linee guida: esercizi senza palla, cercando di conoscere il proprio corpo; esercizi di palleggio; esercizi di passaggio; esercizi di tiro; esercizi di 5 contro 5. FASE PRATICA: il programma si svilupperà attraverso lezioni pratiche (da stabilire il numero) in ogni classe. L’attività sarà mirata alle diverse fasce di età e alle differenti capacità motorie. Le attività che verranno proposte ai bambini avranno come filo conduttore l’avviamento alla PALLACANESTRO. DURATA: il progetto può durare anche per la durata di tutto l’anno scolastico. Sono previste lezioni settimanali o quindicinale per ogni classe (a seconda dell’adesione). Per esigenze organizzative chiederemo agli insegnanti la collaborazione per poter definire una o due giornate nella settimana in cui organizzare gli incontri con tutte le classi che aderiscono, in modo tale da poter disporre al meglio del tempo dei nostri Istruttori. ORGANIZZAZIONE PRATICA: gli insegnanti possono prendere contatto con il nostro responsabile per definire il calendario degli incontri. A FINE E/O DURANTE IL CORSO: contestualmente al lavoro svolto e al tempo a disposizione delle varie classi, è sicuramente nostra intenzione poter dare riprova anche alle famiglie del nostro lavoro, con una piccola dimostrazione tipo “saggio” che vedrà coinvolte le varie classi con le modalità che verranno definite strada facendo. Rimaniamo a disposizione per chiarimenti e/o approfondimenti. per Pallacanestro Pianoro 112 113 Sporting Pianorese 1955 a.s.d. Associazione Sportiva Dilettantistica Via dello Sport, 2 - 40065 Pianoro (BO) tel. 051/0362235 - fax 051/0362212 - cell. 334/9425908 pianorese.1955@gmail.com - www.sportingpianorese1955.com P.IVA: 03305511200 C.F.: 03305511200 Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Solle: “Come spiegherebbe ad un bambino che cosa è la felicità?” “Non glielo spiegherei” rispose “gli darei un pallone per farlo giocare”. Da splendori e miserie del gioco del calcio L’A.S.D. Sporting Pianorese 1955, nell’ottica di integrare l’attività curriculare del ciclo scolastico, mette a disposizione anche quest’anno i suoi istruttori qualificati CONI-FIGC e/o esperti di Scienze Motorie. L’attività è sempre improntata alla crescita e all’acquisizione di “strumenti” utili al bambino per il miglioramento globale delle sue attività quotidiane. Per il prossimo anno scolastico, nell’ottica di un perfezionamento del progetto, si propone, solo per le scuole pianoresi che ne abbiano la possibilità logistica, l’opportunità di svolgere le lezioni presso il campo sportivo “M. Dainesi” in via dello Sport 2 a Pianoro, previo accordi con gli insegnanti referenti. Perché una collaborazione I motivi per cui si dovrebbe stringere in un patto di collaborazione tra istituzioni scolastiche, enti locali e società sportive appaiono evidenti se guardiamo realisticamente a ciò che sta succedendo nell’era della super tecnologia. Nonostante l’evoluzione e la crescita culturale del nostro paese, siamo tutti consapevoli come la cultura motoria e sportiva risulti ancora molto limitata. 114 A farne le spese sono i giovani che troviamo a scuola in condizioni sempre meno efficienti e con problematiche sempre più complesse. Come agenzia educativa crediamo che tale situazione possa essere modificata solo se c’è un unico obiettivo da parte di chi ha il compito di poter formare il cittadino di domani: famiglia-scuola-territorio. Noi come agenzia educativa ci stiamo adoperando, non senza difficoltà certo, affinché venga recepita l’importanza dell’attività motoria ma non solo; infatti vorremmo sin da ora avviare una fattiva collaborazione tra istituzioni scolastiche ed enti locali impegnandoci a favorire le attività scolastiche ed extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di produzione culturale, sociale e civile. Premessa La proposta di avviare una attività ludico-motoria da parte di una società di calcio non vuole essere il tentativo per avviare i bambini verso il gioco del calcio, bensì una proposta seria di crescita e formazione che sia a completamento degli obiettivi che la scuola si pone. In tal senso l’A.S.D. Sporting Pianorese 1955 si pone non come società di calcio ma come una vera e propria agenzia educativa che cerca di affiancare le istituzioni nel difficile compito di una sana crescita culturale e sportiva. Destinatari I destinatari del progetto sono bambini compresi nella fascia d’età che va dai 5 ai 10 anni. Finalità In questa fascia d’età (5-10) il bambino si trova nel periodo che va dal cosiddetto corpo percepito al corpo rappresentato. Nella fase del Corpo percepito, il corpo diventa per il bambino oggetto di grande interesse; le informazioni provenienti dal corpo che fino a questo momento erano rimaste a livello inconscio ora sono accolte coscientemente, per cui in questa età il bambino è in grado di interiorizzare tutte le informazioni e gli stimoli provenienti dal proprio corpo e dal mondo esterno e quindi di organizzare lo spazio e di prendere 115 coscienza del proprio schema corporeo; si inserisce in questa fase il corpo rappresentato, ci sarà il bisogno di esplorare lo spazio e ampliare i propri orizzonti conquistando via via spazi più ampi e vasti attraverso traslocazioni, deambulazioni, disequilibri, manipolazioni, etc. Detto ciò si capisce come sia importante stimolare le forme più importanti del movimento: le condotte motorie o gli schemi motori di base. Se pensiamo alla motricità come una piramide sembra evidente che per raggiungere il massimo vertice occorrerà allargare la base stessa della piramide; per cui nella fase iniziale della storia di un individuo occorrerà allargare il campo delle condotte motorie e dei contesti esperenziali diversificandoli il più possibile. Questa tappa risulta fondamentale per acquisire più esperienze motorie possibili, in forma globale attraverso giochi e attività di libera espressione. Obiettivi Promuovere lo sviluppo delle attività senso-percettive Acquisizione dello schema corporeo(statico e dinamico) Organizzazione dello spazio e del tempo Sviluppo della coordinazione Qualche Parola chiave ricerca di gesti e movimenti utilizzo della manualità motricità globale costruire scoprire immaginare controllare strutturazione dello spazio comunicare giocare organizzare analizzare e riprodurre 116 comunicare e valutare Strumenti metodologici Le sequenze didattiche proposte sono scandite al loro interno da passaggi che prevedono: la motivazione l’elaborazione e la ricerca la scoperta di percorsi con il corpo e con oggetti un momento di sintesi e di socializzazione delle abilità sperimentate L’attività sarà impostata su una pratica motoria di tipo spontaneo globale senza però trascurare alcuni elementi di analisi. Si ritiene particolarmente valido, in questa fascia di età di utilizzare, come strumento didattico il gioco. La ludicità deve essere valorizzata nella sua dimensione di sdrammatizzazione, infantilismo, affettività, esplorazione di sé. Il bambino sarà posto al centro dell’azione didattico-educativa per cui attraverso i giochi si mirerà all’arricchimento, non solo delle condotte motorie, ma anche delle funzioni relative all’area cognitiva, sociale, emotiva. Le esperienze mediante il gioco si traducono in: Modelli di comportamento Convenzioni sociali Sviluppo della personalità Alcuni esempi di esercizi proposti Percezione conoscenza del corpo 1) Allievi accoccolati. Ognuno immagina di essere un pallone sgonfiato. L’insegnante 117 simula di soffiare e tutti i “palloni” incominciano a gonfiarsi. 2) Disegno di se stesso. Ci si distende su un gran foglio di carta e un compagno disegna il suo contorno. La sagoma cosi disegnata costituirà momento di riflessione. 3) A coppie. Un alunno è posto in posizione supina ad occhi chiusi e un compagno lo tocca in alcune parti del corpo. L’alunno a occhi chiusi deve nominare con precisione la parte del corpo toccata. 4) Tutti gli allievi corrono liberamente fino a quando l’insegnante nomina una parte del corpo. Gli allievi si fermano e con la parte del corpo menzionata eseguono un’ampia varietà di esercizi. 5) Un alunno cerca di toccare, correndo, un compagno che, se raggiunto diventerà a sua volta l’inseguitore, tenendo la mano sulla parte del corpo toccata. Gli allievi corrono liberamente nella palestra, all’Alt dato dall’insegnante si fermano immobili dove e come si trovano. Gli allievi camminano nella palestra secondo diverse andature: in avanti sui talloni, all’indietro, a destra e a sinistra senza urtarsi, sulla punta dei piedi, a ginocchia piegate. Coordinazione 1) Organizzazione di diversi circuiti in modo tale che gli allievi possano spostarsi utilizzando vari schemi motori: camminare, saltare, passi molto lunghi, su un solo piede, a quattro zampe, etc. 2) A coppie passarsi la palla in tutti i modi possibili senza adoperare i piedi. 3) Come prima ma adoperando solo i piedi. 4) Un allievo con una palla dovrà cercare di colpire alcuni barattoli vuoti posti a distanza: prima con le mani, successivamente con i piedi colpire diversi obbiettivi. 5) Cercare di lanciare la palla facendola passare tra 2 oggetti: prima con le mani poi con i piedi. 6) Spingere la palla o spostarla utilizzando la testa. 7) Di fronte, a coppie si effettuano dei movimenti opposti. (se uno si piega l’altro rimane eretto, spostamento a dx l’altro si muove a sx). 118 Giochi 1) I pompieri 2) La doccia 3) La macchina 4) I manichini 5) La pioggia Conclusione Questa tappa si potrebbe considerare utile nel passaggio che i bambini affrontano dalla materna alle elementari. Infatti nell’età scolare, dai 6 anni in poi, si passa dal corpo percepito (della materna) al corpo rappresentato; troviamo pertanto utile, se non addirittura necessario, contribuire mettendo a disposizione la nostra collaborazione affinché questo passaggio avvenga nel migliore dei modi e soprattutto in maniera adeguata rispettando le tappe evolutive di tale percorso. RESPONSABILE PROGETTO SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO PROF. VINCENZO PALERMO PRESIDENTE A.S.D. SPORTING PIANORESE 1955 SIG. FRANCESCO NINI 119 ALTRE PROPOSTE MUSEO ARTI E MESTIERI COMPRATI LA QUALITÀ DELLA VITA, VIENI DA NOI!! SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE IL CANE SI DIVERTE LAVORANDO CON NOI? LABORATORIO CREATIVO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE POLLEGIVES E ALCUNI RAGAZZI LAUREATI ALL’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI STORIA PER IMMAGINI DEL TERRITORIO DI PIANORO A CURA DI ADRIANO SIMONCINI (CLASSI IV) 120 121 Pianoro, 1 luglio 2014 Al Dirigente Scolastico delle Scuole di Pianoro Ai Collegi dei Docenti Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini − Pianoro (BO) OFFERTA EDUCATIVA a.s. 2014/2015 FINALITÀ Valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e artigianale del territorio delle vallate del Savena, dell’Idice e del Setta. Promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della storia e delle tradizioni locali. 122 ATTIVITÀ PROPOSTE VISITE GUIDATE A TEMA 1. La casa rurale La cucina, la camera da letto, la stanza del telaio, la cantina, la stalla. L’osservazione attenta degli oggetti d’uso quotidiano condurrà i ragazzi alla conoscenza dei modi di vita e delle necessità di una famiglia contadina. Proiezione di foto e filmati per mostrare la casa colonica, gli edifici rurali annessi, gli animali allevati e l’orto. 2. L’alimentazione contadina Grano e pane Granoturco e polenta Latte e formaggio Maiale e salumi Bosco e castagna Visita alle sezioni “Lavorazione del terreno”, “La cucina”, “Lavorazione del latte”, “Il maiale”e “Il bosco”. Per la scuola d’infanzia: Laboratorio ludico/sensoriale “Mani in pasta”. Visita alle sezioni riguardanti i cereali ( 30 minuti) e lezione pratica di preparazione dell’impasto e della sfoglia (ore 2 circa). 3. Visita a una moderna azienda agricola Presso il Podere Riosto, verranno mostrate le parti dell’azienda legate alle fasi della viticoltura moderna e del processo di vinificazione. Sarà possibile andare nella vigna e osservare dal vivo le viti. Partenza dal Museo alle ore 9.00 e ritorno al Museo verso le ore 12,00. Si richiede un contributo di € 60,00 a classe per il mezzo di trasporto. 123 4. I lavori a veglia La treccia di paglia di grano, la filatura della lana, l’intreccio di vimini per cesti e di erba palustre per impagliare sedie, la manutenzione degli attrezzi agricoli. Visita alla sezione “La stalla”. Dimostrazione di intreccio e prova pratica per i ragazzi. 5. Le attività artigianali Attraverso la visita alle sezioni dedicate alle Botteghe del fabbro, falegname, calzolaio, barbiere, sarto, materassaio e ai lavori degli ambulanti, i ragazzi impareranno a riconoscere materiali, strumenti di lavoro e manufatti. Gioco finale. 6. I lavori agricoli Gli attrezzi agricoli e le foto illustreranno ai ragazzi: • il lavoro dei campi: l’aratura, la semina, la mietitura, la trebbiatura del grano; • la pianta del granoturco, raccolta, sfogliatura, sgranatura; • il mulino per macinare il grano e la castagna; • il taglio del fieno e il pagliaio, • le macchine e i carri agricoli. La visita alla sezione mostra l’evoluzione che portò dalla falce alla mietitrebbiatrice a documento dei rivoluzionari progressi fatti dall’uomo. 7. Il teatro di figura I burattini della tradizione, spettacolo itinerante di fantasia, in mostra nel loro teatrino. Proiezione di filmati per conoscere i segreti del movimento e della voce. 124 8. Medicina popolare I segni della devozione nelle sale del museo riconducono a pratiche fra il magico e il religioso con le quali la cultura contadina curava i mali delle persone e degli animali domestici. È presente inoltre una sezione dedicata ai pesi e alle misure, di cui alcuni anteriori all’introduzione del Sistema Metrico Decimale. ULTERIORI INFORMAZIONI Livello scolastico consigliato Dalla scuola Primaria alle scuole Superiori. Ogni singolo percorso sarà strutturato secondo le diverse fasce di età. ORARIO DI VISITA Martedì – Mercoledì – Giovedì: ore 9.00 - 13.00 DURATA Circa due ore. PRENOTAZIONI: tel. 338 7738701 125 COMUNE DI PIANORO Assessorato Attività Produttive, Promozione Territoriale, Progetto per il Decentramento, Sistemi Informativi Assessorato Politiche dell'Istruzione, Servizi Educativi per l'Infanzia. In collaborazione con ASCOM Titolo del progetto COMPRATI LA QUALITA’ DELLA VITA VIENI DA NOI!! SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE II EDIZIONE La Confcommercio Ascom, il Comitato “Le botteghe di Rastignano”, il Comitato dei commercianti di Pianoro intendono realizzare, di concerto con il Comune di Pianoro, un progetto teso al sostegno e al rilancio dei negozi di vicinato. Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano. Sono stati un collante per la comunità. Continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi sopravanza quella prettamente commerciale. Eppure strategie economiche improprie ed errati calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli negozi, dirottando le abitudini dei consumatori. Noi crediamo invece nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo determinante al rilancio del territorio. L’obiettivo è quello di fare riscoprire le funzioni degli esercizi di vicinato ai pianoresi e alle loro famiglie per accrescere il ruolo del commercio locale quale punto di riferimento del territorio, valorizzandone nel contempo la funzione. Al progetto hanno aderito la quasi totalità degli operatori commerciali presenti nel nostro Comune. Tutti hanno manifestato il loro entusiasmo e il pieno appoggio alle azioni attraverso le quali si connota. Questo a sottolineare l’attenzione del piccolo commercio alla vita della comunità e del ruolo sociale che svolgono i negozi di vicinato che, spesso poco ricordato, è invece essenziale alla vita del nostro paese. Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano. Sono state un collante per la comunità e continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi sopravanza quella prettamente commerciale. Eppure strategie economiche improprie ed errati calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli negozi, dirottando le abitudini dei consumatori. Noi crediamo, invece, nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo determinante al rilancio del territorio. Il progetto si articola in diverse azioni che coinvolgono l’intera collettività, a dimostrazione che una società civile è costituita da una rete solidale di cittadini, servizi pubblici e privati e istituzioni in grado di integrarsi e sostenersi vicendevolmente. 126 Il valore di un territorio e del suo patrimonio è dato dalla qualità dei servizi, dal grado di benessere che l’intera collettività è in grado di produrre, e la qualità della vita è tanto più alta quanto maggiore è la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale e economica. Il progetto coinvolge anche gli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano. I commercianti che hanno aderito e le organizzazioni di categoria hanno promosso, tra di loro, una raccolta di fondi che verranno devoluti agli istituti comprensivi di Rastignano e Pianoro. Parlare di legalità significa anche costruire un rapporto trasparente tra commerciante e cliente, quindi corretta informazione per un consumo consapevole, ogni acquisto deve prevedere il rilascio di uno scontrino o di una ricevuta valida ai fini fiscali. Nelle sedi scolastiche sarà posto, all’ingresso, un contenitore nel quale i genitori e i bambini depositeranno gli scontrini fiscali ricevuti a seguito degli acquisti realizzati nei negozi aderenti riconoscibili da una locandina posta sulla vetrina. Inoltre verrà promosso un concorso fotografico al termine del quale le foto saranno esposte nei negozi e votate dai cittadini. Al termine del progetto indicativamente nel mese di maggio, festeggeremo insieme agli istituti comprensivi di Rastignano e Pianoro la fine della scuola con pranzo all’aperto, premiazione del concorso uno scontrino per la scuola, giochi , tornei sportivi e intrattenimenti vari. L’UTILE SARA’ DEVOLUTO AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI PIANORO E RASTIGNANO. Per informazioni, accordi e contatti rivolgersi a Ufficio Politiche Giovanili Tel 051 6529175-108 E-mail: laura.raite@comune.pianoro.bo.it, alice.milano@comune.pianoro.bo.it 127 IL CANE SI DIVERTE LAVORANDO CON NOI? A cura di L’Orma del Lupo PROPOSTA La proposta è di n. 2 dimostrazioni (1 per plesso scolastico) dello STAFF dell’ORMA DEL LUPO (scuola di addestramento cani) presso il giardino delle scuole interessate o nei parchi adiacenti alle scuole stesse. Classi di riferimento III e IV elementari. Gli incontri saranno seguiti da tutte le classi interessate (quindi insieme) nei luoghi e nei tempi stabiliti. FINALITA’ Queste dimostrazioni hanno come finalità di far conoscere ai bambini il mondo cinofilo inteso come collaborazione uomo-cane e di conseguenza divulgare una “cultura all’educazione” che spesso è trascurata. I parchi sono luoghi d’incontro e come tali sono frequentati da tante persone; quindi adulti, bambini, anziani, e cani. Spesso la convivenza fra queste “categorie” non è tra le più serene. Si verificano perciò episodi d’intolleranza degli uni nei confronti degli altri proprio perche’ c’è ancora tanta ignoranza nei confronti dei cani (nonostante sia l’animale domestico più diffuso) e tanta maleducazione da parte dei proprietari dei cani stessi che con i loro atteggiamenti provocano reazioni di fastidio da parte di chi non li ha. Per cultura cinofila noi intendiamo conoscenza dell’animale soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche comportamentali proprie della specie, ma anche senso civico e quindi rispetto dell’ambiente e delle persone (tutte) cominciando dalla raccolta delle deiezioni, tenendo i cani al guinzaglio o liberi, dove consentito fino ad arrivare all’educazione vera e propria dell’animale che deve rispondere ad elementari comandi che gli permettono di vivere più serenamente in ambito urbano e non come nella foresta dove vige la legge del “più forte”. Cane educato cane fortunato non è solo uno slogan ma un dato di fatto che permette ai proprietari dei cani di vivere più serenamente questo rapporto e ai cani stessi di seguire i loro amici a due zampe in ogni luogo senza essere “il problema”. OBIETTIVI Si potrebbe sintetizzare quindi l’obiettivo di questi incontri come la dimostrazione che: “ Più educazione più libertà per tutti”. Partecipando attivamente con i nostri cani facciamo inoltre vedere quante attività possono fare i nostri amici pelosi e quanto si divertono a farle!!! Faremo vedere come lavoriamo con i cani e quindi le attività che un cane riesce a fare se ben guidato. Le nostre sono attività sportive ma spiegheremo ai bambini che il 128 cane può essere anche molto utile e aiutare persone in difficoltà o diversamente abili. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Gli incontri saranno due e avranno una durata di 2 ore ciascuno (se durante le ore scolastiche) altrimenti si potrebbero stabilire due giornate extra-scolastiche (magari in occasione di feste per la raccolta fondi per la scuola o momenti simili) o un incontro a scuola e uno al parco. Negli incontri si faranno dimostrazioni di Agility-dog, Diskdog, Obedience, educazione di base e quindi è chiaro che lo spazio aperto con erba o terra è necessario. I bambini che vorranno potranno poi provare (tempo permettendo) a cimentarsi con i nostri cani nelle varie attività. Claudia Vivarelli – Resp. Orma del Lupo Contatti: Tel: 347-71.69.472 E-mail: ormadellupo@libero.it 129 LABORATORIO CREATIVO A cura di: Associazione Pollegives e alcuni ragazzi laureati all’Accademia di Belle Arti Responsabile progetto: Sig. Mauro Paolini A chi è rivolto il progetto: Il progetto è rivolto agli alunni di 6 classi della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Pianoro e agli alunni di 3 classi di Rastignano. Dove si svolgeranno le lezioni: Nelle sedi scolastiche o in altri spazi idonei. Durata del percorso: I laboratori si svolgeranno a partire da fine ottobre. Sono previsti dai 4 ai 6 incontri della durata di 2 ore per ogni classe (indicativamente a cadenza quindicinale). Durante tali incontri sarà sempre presente almeno un operatore in collaborazione con uno o più docenti. Contenuto del progetto: Il progetto intende coinvolgere i bambini in un’attività artistica di tipo manipolativo e creativo. I laboratori per bambini sono ideati come momenti di divertimento e creatività dove saranno protagonisti la fantasia ed i colori. Un viaggio tra diversi materiali e tecniche pittoriche che potrà stimolare l'estro e la manualità del bambino. alcuni contenuti possibili: 130 • Approccio alle più comuni discipline artistiche quali il disegno e la pittura, strumentali all’apprendimento delle tecniche coloristiche di base ed alla conoscenza delle gamme tonali e cromatiche. • Approccio alle tecniche di elaborazione di materiali vari, strumentali all'acquisizione di una manualità e di una progettualità creativa. • Educazione all’osservazione della realtà circostante e conseguente presa di coscienza dello spazio pittorico in base a modelli di riferimento reali o mediati. • Educazione al metodo di ideazione e realizzazione di creazioni artistiche finite. • Valorizzazione dell'espressività di ogni bambino attraverso l’interazione di gruppo. Questi oggetti verranno successivamente utilizzati per allestire un evento che verrà dedicato ai lavori preparati dai bambini. Il contenuto specifico e il possibile “sfondo integratore” del laboratorio verranno costruiti insieme agli/alle insegnanti e al responsabile del progetto. La pianificazione degli interventi avverrà in maniera congiunta. Costi del progetto: Il progetto è offerto alle scuole in maniera gratuita. Sarà necessario però reperire materiali, come carta, colori, stoffe, ecc. Si chiederà la collaborazione di insegnanti e genitori Per organizzare gli incontri e per informazioni rivolgersi a: Ufficio Politiche giovanili, telefono 051 – 652.91.08 - 75 131 STORIA PER IMMAGINI DEL TERRITORIO DI PIANORO Progetto Redatto Da Adriano Simoncini Destinatari Le classi 4^ primaria degli Istituti Comprensivi di Pianoro e di Rastignano Obiettivi 1. Conoscere l’evoluzione storica delle comunità del territorio pianorese 2. Riconoscere le testimonianze del passato nel territorio oggetto di studio 3. Comprendere che la storia è memoria collettiva e insieme di tradizioni culturali che incidono sul presente 4. Comprendere che i problemi coi quali l’uomo si è dovuto confrontare hanno avuto soluzioni diverse in rapporto alle condizioni generali e ambientali 5. Rilevare come all’interno di una società moderna possano sussistere elementi di realtà sociali del passato 6. Correlare la storia locale alla storia nazionale e agli aspetti geografici del territorio Principi metodologici Intendere la storia come punto di vista unificante delle varie discipline e non come materia a sé Raccordarsi con il programma di classe Partire dai luoghi vicini per passare via via a quelli più lontani Richiamarsi costantemente al più ampio mondo di cui è parte ogni comunità Condizioni organizzative • • • 132 La collaborazione degli insegnanti è fondamentale per il buon esito dell’esperienza. L’ incontro va preparato presentando di massima l’argomento oggetto della conversazione, in maniera che gli alunni siano interessati e pronti a seguire L’incontro– di 2 ore – avverrà in classe o in un’aula idonea della scuola La conversazione si terrà seguendo la proiezione di immagini da un CD: occorrono pertanto computer portatile e proiettore CD. Se la scuola ne è sprovvista informare per tempo il relatore che provvederà in merito. Strumenti • • • Libri e riviste di storia locale e di geografia del territorio Carte topografiche CD contenente immagini relative al territorio Verifica • Osservazione diretta durante la conversazione Tema della conversazione “la storia del territorio di Pianoro per immagini“: • • • • • • • • • • • • • • • il “pozzo” dello stemma del Comune di Pianoro l’Abbazia benedettina di San Bartolomeo di Musiano il Castello di Zena la Torre dei Lupari la Torre dell’Erede l’Abbazia di San Benedetto di Guzzano il Santuario del Monte delle Formiche, il perché del nome e sua storia tombe a colombario (villanoviane, etrusche?) del Monte del Frate Chiese parrocchiali d’un tempo luoghi della quotidianità contadina: borghi, mulini, stalle, essiccatoi attività umane connesse a tali costruzioni Pianoro, Pian di Macina, Rastignano innanzi la seconda guerra mondiale i borghi dopo il passaggio del fronte di guerra i primi edifici della nuova Pianoro i Sindaci del dopoguerra Bibliografia Per chi fosse interessato a meglio conoscere la Valle del Savena e il nostro Appennino – storia, cultura, ambiente – elenco alcuni mie pubblicazioni reperibili presso le Biblioteche Comunali e, più d’una, presso le biblioteche scolastiche degli Istituti Comprensivi. Il crepuscolo della civiltà contadina, con foto di M.Bacci, Grafis 1983 Ugone eroe, romanzo storico, Mondadori 1990 Il tempo delle favole, con foto di M.Bacci, Edagricole 1992 Ai cancelli del vento, romanzo storico, 2001 Fòia tonda. Detti e fatti della montagna d’un tempo, 2006 Aggiungo i seguenti testi a cui ho collaborato o di cui ho curato la pubblicazione: Combact Photo 1944-45, AA.VV., Grafis 1994 Pianoro gli anni della ricostruzione, a cura di R.Vitali, Comune di Pianoro 1995 Monzuno storia territorio arte tradizione, AA.VV., Comune di Monzuno 1999 San Benedetto Val di Sambro, a cura di M.Valentini, Re Enzo Editrice 2000 I mulini della valle del Savena, AA.VV., Comune di Pianoro 2000 Il pellegrinaggio nella valli dal Savena al Setta, AA.VV., Comune di Pianoro 2001 Case a torre nell’Appennino bolognese dall’XI al XVI secolo, AA.VV. Comune di Pianoro 2003 Fascismo e guerra a Pianoro 1920-1946 di L.Pastore, Comune di Pianoro 2005 133 Storia di un comune dell’Appennino bolognese nella seconda metà dell’Ottocento di S.Botta, Comune di Pianoro 2008 Castel Petrosa e il borgo di Pianoro, storia del territorio di Pianoro dal VII al XIV secolo di M.Abatantuono, Comune di Pianoro 2009 Trasasso, storia tradizioni e ricordi di una comunità dell’Appennino Bolognese, AA.VV, 2011 Segnalo inoltre: Marta Rocca, C’era una volta… an è brisa una fola. Vita quotidiana di nonni e bisnonni, L’Idea Edizioni 2002 O.Facchini-G.Marchetti, Monte delle Formiche, Renografica 1990 O.Facchini-I.Bentivogli, Andar per chiese e Castelli, Edizioni Renografica 1993 G.Marconi-Donatella Mongardi, C’era una volta il mare…Natura e storia tra il ‘Sasso’ e il Monte della Formiche, Grafiche A&B 2005 A conclusione ricordo che la rivista semestrale Savena Setta Sambro, fondata nel 1991, alla quale gli Istituti Comprensivi sono a oggi abbonati, è un po’ l’enciclopedia in fieri delle nostre vallate. 134 135 TRASPORTI GRATUITI NELL’AMBITO DEL POT SCUOLA PRIMARIA DI PIANORO NUOVO Il magazzino delle terre di Val di Zena Progetti A.R.T.E Parco dei Gessi – progetti nel comune di Pianoro Museo di Arti e Mestieriv – i giochi di strada Il Monumento di Monte Sabbiuno Rassegna cinematografica Progetti in Biblioteca Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” Educazione stradale – prova finale classi V 136 Trasporto garantito classi III Trasporto garantito per le classi IV e V Trasporto garantito per le classi IV Autobus con rimborso spese classi II Trasporto garantito A piedi/Presso Biblioteca di Rastignano A piedi/presso la biblioteca di Rastignano A scuola/o in autobus al Centro Culturale Giovanile Pianoro Factory senza rimborso Aautobus con rimborso spese per la classi V Modalità operative: Poiché i trasporti vengono effettuati con gli stessi scuolabus che effettuano il trasporto scolastico, la disponibilità dei mezzi è subordinata agli orari di entrata e uscita da scuola degli alunni. Riportiamo le fasce orarie in cui sono disponibili gli scuolabus per i progetti POT: Scuolabus 1 30 posti Scuolabus 2 33 posti Scuolabus 3 43 posti Scuolabus 4 29 posti PER LE SCUOLE DI PIANORO MATTINA POMERIGGIO Partenza da Rientro a Partenza da Rientro a scuola alle scuola entro le scuola alle scuola entro le 8.35 12.30 14.00 15.45 9.00 12.30 14.30 15.45 8.35 12.30 14.30 15.45 8.35 12.30 14.30 15.45 Negli orari precedenti e seguenti quelli indicati gli scuolabus sono impegnati nel normale trasporto scolastico di entrata e uscita dalla scuola, non sono pertanto in grado di garantire altri trasporti. Si invitano pertanto le insegnanti ad essere il più puntuali possibile rispetto agli orari definiti, al fine di non ritardare la presenza degli scuolabus negli orari di uscita degli alunni dalle scuole. Gli scuolabus NON POSSONO RIMANERE A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE DURANTE L’USCITA. Se si necessita di un mezzo che rimanga fuori con la classe andranno utilizzati pullman da granturismo chiedendo sempre alla Km autotrasporti che provvederà a far avere un preventivo dalla cooperativa COSEPURI (e comunque il costo non sarà a carico del Comune) PROCEDURA PER INOLTRARE LA RICHIESTA: -Le insegnanti in accordo con gli enti/associazioni proponenti le attività definiscono gli orari dell’attività e compilano la scheda di richiesta e la consegnano in segreteria -La segreteria verifica l’effettiva disponibilità dei mezzi nel giorno e negli orari indicati con i gestori degli scuolabus -La richiesta di trasporto viene inoltrata dalla segreteria della scuola all’Ufficio Politiche Giovanili almeno 15gg prima della data dell’uscita (via fax o mail) -L’uscita si intende autorizzata solo dopo che l’Ufficio Politiche giovanili ne ha dato conferma tramite mail alla segreteria della scuola 137 Al Comune di Pianoro Ufficio Politiche Giovanili OGGETTO: Richiesta utilizzo scuola bus gratuito per uscite progetti POT INFANZIA ○ ○ ○ ○ ○ PRIMARIA SECONDARIA Botteghino ○ Rastignano ○ Pianoro Pianoro ○ Pianoro ○ Rastignano Pianoro ○ Pianoro Vecchio Rastignano Rastignano “Valleverde” DOCENTE ACCOMPAGNATORE CLASSE E SEZIONE Numero alunni partecipanti Di cui H. Numero docenti accompagnatori Numero eventuali altri accompagnatori CHIEDE L’autorizzazione di poter utilizzare gratuitamente gli scuolabus per l’uscita didattica prevista dal POT Al fine di poter partecipare al progetto:________________________________________________ PER IL GIORNO:________________________________________________________________ LUOGO ESATTO DOVE DEVE ESSERE SCARICATA LA CLASSE:_____________________________________ DOVE DEVE ESSERE RI-CARICATA LA CLASSE:___________________________________ Orari richiesti: Di partenza della scuola Di inizio attività Per il rientro Di arrivo a scuola Firma docenti: _______________________________ 138 139 SCHEDA DI ADESIONE ALLE OFFERTE TERRITORIALI SCUOLA PRIMARIA DI RASTIGNANO Consegnare entro il 15/10 al referente POT che provvederà ad accordarsi con l’Ufficio Politiche Giovanili per la consegna. tel 051 652 91 08 - 75 fax 051 ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA CLASSE ALUNNI NR. INSEGNANTE REFERENTE Contatto telefonico E-mail SI CHIEDE DI PARTECIPARE/SI CONFERMA L’ADESIONE ALLE SEGUENTI ATTIVITA’ AMBIENTE E TERRITORIO CLASSI I Aderisce Non aderisce Progetto “Piccoli orti e giardini in classe” CLASSI II Aderisce Non aderisce Progetto “I giochi di strada” Museo Arti e Mestieri CLASSI III Progetto “Magazzino delle terre della Val di Zena” Aderisce Non aderisce CLASSI IV e V Aderisce Non aderisce Artè (Anfibi Rettili e Territorio) CLASSI IV Titolo progetto________________________ Aderisce Non aderisce Parco dei Gessi bolognesi Titolo progetto________________________ INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ 140 STORIA E MEMORIA DEL TERRITORIO Il tempo delle favole (classi II) Aderisce Non aderisce - INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ Il Monumento di Monte Sabbiuno (classi V) Aderisce Non aderisce - INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ EDUCAZIONE STRADALE (per tutte le classi) Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ MUSICA, DANZA ED ESPRESSIVITA’ Laboratorio di danze popolari a cura della Proloco di Pianoro (classi I e IV di Pianoro Nuovo e Rastignano) Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ Crescere con la musica” a cura di Michelangelo Pellegrino (classi III) Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ BIBLIOTECHE - Una Biblioteca per Amica “I servizi alle scuole” Aderisce Non aderisce - “Roald Dahl….ad alta voce” (classi III) Aderisce Non aderisce - “Il giorno della memoria” (classi IV e V) Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ 141 CINEMA Rassegna cinematografica a cura (per tutte le classi) Scegliere al massimo due proiezioni Primo film__________________________________________________________ Secondo film________________________________________________________ INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ - Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” a cura di Cà Rossa (classi V) Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ SPORT (controllare i destinatari) Baseball a cura di Nuova Pianorese Baseball (classi III, IV e V) Pallavolo - Sport 2000 Avviamento alla pallacanestro (tutte le classi) Attività ludico-motoria a cura di Sportin Pianorese 1955 (I, II, III) Aderisce Aderisce Aderisce Aderisce Non Non Non Non aderisce aderisce aderisce aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ ALTRE PROPOSTE - Museo di arti e mestieri Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ - Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! Sostieni il commercio tradizionale Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ - Laboratorio creativo Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ 142 - Il cane si diverte lavorando con noi? A cura di L’Orma del Lupo Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ - Storia per immagini del territorio di Pianoro (Classi IV) Aderisce Non aderisce INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________ CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________ 143
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