0 ISTITUTO COMPRENSIVO “J. SANNAZZARO” VIA FELICE CAVALLOTTI, N. 15 - 84020 OLIVETO CITRA (SA) C .F . E-MAIL: 82005110653 - TEL. 0828/793037 – FAX 0828/793256 segreteria@olivetocitraic.gov.it saic81300d@istruzione.it SITO INTERNET: www.olivetocitraic.gov.it P.O.F. ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Approvato nel Collegio dei Docenti del 22/10/2013 Approvato nel Consiglio d’Istituto del 23 /10/2013 1 ARTICOLAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CAPITOLI 1. ANALISI DI PARTENZA DEL CONTESTO AMBIENTALE SCOLASTICO E TERRITORIALE a. CURRICULUM DELL’ISTITUTO b.STRUTTURE EDILIZIE/ SPAZI E LOCALI c. POPOLAZIONE SCOLASTICA d.INDICI DIMENSIONALI DELL’ISTITUZIONE e.DIMENSIONE CONTESTO GEOGRAFICO, SOCIO-ECONOMICO E STORICO-CULTURALE DELL’AMBIENTE LOCALE 2. SCELTE CURRICOLARI a. CURRICOLO NAZIONALE OBBLIGATORIO b.CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO c. CURRICOLO OPZIONALE 3. METODOLOGIA, STRATEGIE E TECNICHE DIDATTICHE a. SCELTE EDUCATIVE b.AZIONE EDUCATIVA c. LEZIONE FRONTALE d.APPRENDIMENTO COOPERATIVO E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE e.METODOLOGIA DELLA RICERCA O PROBLEM SOLVING 4. SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA a. b. c. CALENDARIO SCOLASTICO 5. SCELTE DI ORGANIZZAZIONE DIDATTICA a. b. c. d. e. f. g. INDICAZIONI NAZIONALI E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 6. SCELTE PROGETTUALI a. b. c. d. e. PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE 7. SCELTE DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO a. PERSONALE DOCENTE E ATA 8. SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI a. b. c. ORARIO DI FUNZIONAMENTO INTERNO DEGLI UFFICI 9. CONTROLLO E VALUTAZIONE a. UNA FORMAZIONE DI QUALITÀ TEMPO SCUOLA/ORARI DI INGRESSO E DI USCITA FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA FLESSIBILITÀ DIDATTICA INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI INSEGNAMENTO ALTERNATIVO ALLA RELIGIONE CATTOLICA INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ DIDATTICA ESTERNA PROGETTAZIONE TRASVERSALE PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE – F. I. S. – FINANZIAMENTI NAZIONALI PROGETTAZIONE CURRICOLARE FINANZIATA CON RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE DAL CONI PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE –FINANZIAMENTI REGIONALI –FINANZIAMENTI EUROPEI ORARIO DI APERTURA E RICEVIMENTO DEL PUBBLICO FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA DELLA SEGRETERIA 10. SICUREZZA a. b. 11. a. b. c. d. PREMESSA ORGANIGRAMMA SICUREZZA SEZIONE REGOLAMENTI REGOLAMENTO D’ISTITUTO PROTOCOLLI D’INTESA ED ACCORDI DI RETE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ CARTA DEI SERVIZI (PARTE BUROCRATICO - AMMINISTRATIVA) Il Dirigente Scolastico dott. ssa Anna Rita Carrafiello 2 -CAPITOLO 1ANALISI DI PARTENZA DEL CONTESTO AMBIENTALE SCOLASTICO E TERRITORIALE CURRICULUM DELL’ISTITUTO L’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO DI OLIVETO CITRA •Fa parte dall’anno scolastico 2010-2011 della rete di scuole “Senza Zaino. Per una scuola comunità”. •Sperimenta il progetto di Cl@sse 2.0 nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I grado. •Ha ottenuto, dalla data 5 giugno 2009 al 7 giugno 2012, la certificazione, dell’ufficio scolastico regionale della Campania - Polo Qualità di Napoli, per l’implementazione di un sistema gestione qualità che soddisfa i requisiti della base normativa: UNI –EN- ISO 9004:2000; UNI –EN- ISO 9004:2009. •È ente di formazione dei docenti per l’utilizzo della tecnologia nella didattica (MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE –INDIRE). •Ha ottenuto l’assegnazione dei finanziamenti per: IL PON P. Q. M. “QUALITÀ E MERITO”; I PON “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” - FSE 2007-2013; CL@SSE 2.0. •PON FESR ASSE II C INFRASTRUTTURE •Ha contribuito alla revisione delle Indicazioni Ministeriali attraverso il monitoraggio effettuato ai sensi dell’art.1, comma 4, del DPR 20 marzo 2009, n.89, secondo le indicazioni fornite con circolare ministeriale 4 novembre 2011, n.101 ed ha partecipato alla successiva consultazione rivolta alle scuole del primo ciclo di istruzione, disposta con circolare ministeriale 31 maggio 2012, n.49, sulla base della bozza delle Indicazioni ministeriali. 3 IL PLESSO DI SCUOLA DELL’INFANZIA CAPOLUOGO OSPITA TRE SEZIONI E IL PLESSO DI SCUOLA DELL’INFANZIA DELLA FRAZIONE DI DOGANA NE OSPITA DUE. STRUTTURE EDILIZIE/SPAZI E LOCALI L’EDIFICIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DEL CAPOLUOGO NON PRESENTA BARRIERE ARCHITETTONICHE. ESSO SI SVILUPPA SU DUE LIVELLI COLLEGATI DA UNA RAMPA. IL PRIMO LIVELLO È COSTITUITO DA: UN ATRIO-SALONE ADIBITO ALL’ACCOGLIENZA, UN’AULA-GIOCHI, I SERVIZI IGIENICI PER I BAMBINI; IL REFETTORIO E LA CUCINA CON I LOCALI ANNESSI. IL SECONDO LIVELLO È COMPOSTO DA: UNO SPAZIO APERTO DAL QUALE SI ACCEDE A TRE AULE – SEZIONE, ALL’AULA MULTIMEDIALE CON QUATTRO POSTAZIONI E AD UN’AULA – LABORATORIO, QUEST’ULTIMA COLLEGATA ALLA SCALA DI EMERGENZA; I SERVIZI IGIENICI PER I BAMBINI E PER IL PERSONALE; UN LOCALE CHE PUÒ ESSERE UTILIZZATO PER CONSERVARE IL MATERIALE. INTORNO ALL’EDIFICIO C’È UN PICCOLO CORTILE, IN CUI CI SONO AIUOLE CON PIANTE ORNAMENTALI ED UN PICCOLO SPIAZZO, CHE POTREBBE ESSERE ATTREZZATO PER I GIOCHI ALL’APERTO. LA SCUOLA DELL’INFANZIA DELLA FRAZIONE DI DOGANA SI TROVA NELLO STESSO EDIFICIO DELLA SCUOLA PRIMARIA E COMPRENDE:DUE AULE –SEZIONE, UN REFETTORIO, I SERVIZI IGIENICI PER GLI ALUNNI E PER IL PERSONALE IN COMUNE CON LA SCUOLA PRIMARIA; L’AULA MULTIMEDIALE IN COMUNE CON LA SCUOLA PRIMARIA; UN DEPOSITO PER IL MATERIALE DIDATTICO. ANCHE LE SCUOLE PRIMARIE SONO SITUATE UNA AL CAPOLUOGO E L’ALTRA NELLA FRAZIONE DI DOGANA. LA PRIMA COMPRENDE NOVE CLASSI E LA SECONDA NE COMPRENDE CINQUE. L’EDIFICIO DELLA SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO SI TROVA AL CENTRO DEL PAESE ED È STRUTTURATO SU DUE LIVELLI. UN PIANO A LIVELLO STRADALE CHE COMPRENDE: 4 AULE, UN LABORATORIO MULTIMEDIALE CON UNDICI POSTAZIONI, UN’AULA PER L’ATTIVITÀ MOTORIA, UNA SALETTA PER I DOCENTI, CON ANNESSI UN DISIMPEGNO ED I SERVIZI IGIENICI DEL PERSONALE, UN PICCOLO ATRIO, I SERVIZI IGIENICI PER GLI ALUNNI, UN PICCOLO DEPOSITO PER IL MATERIALE DI PULIZIA, UN CORRIDOIO, CHE PERCORRE TUTTO IL PIANO. UN PIANO SUPERIORE CHE COMPRENDE: CINQUE AULE, UN LABORATORIO SCIENTIFICO ED UNO ARTISTICO, UN’AULA POLIFUNZIONALE, UN DEPOSITO PER IL MATERIALE DIDATTICO ED UNO PER IL MATERIALE DI PULIZIA, I SERVIZI IGIENICI PER GLI ALUNNI E PER IL PERSONALE, UN CORRIDOIO CORRISPONDENTE A QUELLO SOTTOSTANTE. INTORNO ALL’EDIFICIO, PROTETTO DA MURA DI RECINZIONE, C’È UN CORTILE, PAVIMENTATO PER L’USO ESCLUSIVO DELLE ATTIVITÀ LUDICHE E SPORTIVE DEGLI ALUNNI. L’EDIFICIO DELLA SCUOLA PRIMARIA DI DOGANA SI TROVA IN UNA FRAZIONE, DISTANTE DAL CAPOLUOGO CIRCA DUE CHILOMETRI, IN APERTA CAMPAGNA. È STRUTTURATO SU UN SOLO PIANO A LIVELLO DI STRADA E COMPRENDE: 5 AULE, UN LABORATORIO MULTIMEDIALE CON SEI 4 POSTAZIONI, IN COMUNE CON LA SCUOLA DELL’ INFANZIA, UN PICCOLO DEPOSITO PER IL MATERIALE DIDATTICO E PER IL MATERIALE DI PULIZIA, I SERVIZI IGIENICI PER GLI ALUNNI E PER IL PERSONALE, UN ATRIO POLIFUNZIONALE. L’EDIFICIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO È POCO DISTANTE DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DALLA SCUOLA PRIMARIA DEL CAPOLUOGO ED È STRUTTURATO SU DUE PIANI: PIANO RIALZATO, CON RAMPA DI ACCESSO DAL CORTILE, E PRIMO PIANO. LA SCUOLA OLTRE CHE DI SETTE AULE, DISTRIBUITE SUI DUE PIANI, È DOTATA DI: UN LABORATORIO MULTIMEDIALE; UN LABORATORIO DI CERAMICA CON FORNO; DUE AULE, DI CUI UNA VIENE UTILIZZATA COME LABORATORIO SCIENTIFICO E L’ALTRA PER LE ATTIVITÀ DEI PICCOLI GRUPPI; LA PRESIDENZA; TRE LOCALI PER GLI UFFICI AMMINISTRATIVI; DUE GUARDIOLE PER IL PERSONALE AUSILIARIO, RICAVATE NELLO SPAZIO ATRIO, UNA SALETTA PER I DOCENTI E L’AULA MAGNA. QUEST’ULTIMA RISPONDE ALL’ESIGENZA DI FORNIRE UNO SPAZIO ADEGUATO PER LE RIUNIONI E CONSENTE DI SVOLGERE LE ATTIVITÀ PROGRAMMATE IN OCCASIONE DI FORMAZIONE DI GRUPPI. TRE AULE SONO DOTATE DI LIM. OGNI SCUOLA È DOTATA DI: SUSSIDI AUDIOVISIVI, FOTOCOPIATRICE, FONDAMENTALE MATERIALE STRUTTURATO PER LE DISCIPLINE, BIBLIOTECA DEI RAGAZZI CON UN DISCRETO NUMERO DI LIBRI. NELLA SEDE DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO, I LABORATORI D’INFORMATICA DELL’ISTITUTO RISULTANO BEN ATTREZZATI, CON COMPUTER IN RETE E VIDEOPROIETTORE DIGITALE. SONO PRESENTI SERVIZI IGIENICI PER ALUNNI CON DISABILITÀ. È STATO PREDISPOSTO UN PIANO DI PREVENZIONE DAI RISCHI E UN PIANO DI EVACUAZIONE DAGLI EDIFICI IN CASO DI CALAMITÀ. SONO DISPONIBILI: LA PALESTRA COMUNALE PER LE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE, ALLA QUALE SI ACCEDE NELL’ORARIO CURRICOLARE E NELL’ORARIO AGGIUNTIVO DEL POMERIGGIO IN GIORNI CONCORDATI; UN AUDITORIUM, DOTATO DI PALCO PERMANENTE, COME REFETTORIO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO, PER I LABORATORI TEATRALI, DI MUSICA E DI DANZA E PER LE VARIE MANIFESTAZIONI. 5 POPOLAZIONE SCOLASTICA GLI ALUNNI SCUOLA DELL’ INFANZIA CAPOLUOGO SCUOLA DELL’ SCUOLA PRIMARIA INFANZIA DOGANA CAPOLUOGO 35 147 82 SCUOLA SCUOLA PRIMARIA SECONDARIA DOGANA DI I GRADO 45 122 TOTALE 431 INDICI DIMENSIONALI DELL’ISTITUTO I DOCENTI POSTI COMUNI LINGUA RELIGIONE STRANIERA CATTOLICA 10 SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA SOSTEGNO TOTALE 1 2 13 16 2 2 2 22 13 2 1 3 19 39 4 4 7 54 PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO TOTALE IL PERSONALE NON DOCENTE DELL’ SECONDARIA PRIMARIA PRIMARIA DI I GRADO CAPOLUOGO E DELL’ INFANZIA INFANZIA CAPOLUOGO OPERATORI PULITORI EX LSU 15 SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA 117 13 14 192 22 6 122 19 25 431 54 Direttore GSA Docenti 5 operatori pulitori 8 collaborat ori scolastici 2 COLLABORATORI SCOLASTICI Dirigente Scolastic o ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Allievi 1 Classi DIRETTORE G. S. A. assistenti amministr ativi DOGANA 1 1 2 8 15 1 1 2 8 15 PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO TOTALE (PERSONALE ED UTENZA) CHE FANNO PARTE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’ PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - OLIVETO CITRA SONO N° 512 UNITÀ. LE PERSONE INFANZIA, 6 DIMENSIONE CONTESTO GEOGRAFICO, SOCIO-ECONOMICO E STORICO CULTURALE DELL’AMBIENTE LOCALE L’ISTITUTO COMPRENSIVO SI STRUTTURA SUL TERRITORIO PROVINCIA DI SALERNO. QUESTO COMUNE CIRCA 4.000 UNITÀ, HA DI OLIVETO CITRA, COMUNE DELLA COLLINARE , DELLA VALLE DEL SELE , CON UNA POPOLAZIONE DI SEMPRE BASATO LA PROPRIA ECONOMIA PREVALENTEMENTE SULL’AGRICOLTURA, CHE NON È STATA SOPPIANTATA, MA IN PARTE SI È MODIFICATA, DIVENTANDO DI AZIENDA E/O DI COOPERATIVA. ALTRE ATTIVITÀ UMANE, TRASFORMAZIONE AMBIENTALE , DOVUTA REDDITIZIE PER LA COMUNITÀ, SONO SORTE IN SEGUITO ALLA ALL’AMPLIAMENTO DELLA RETE STRADALE ED AGLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI. OLIVETO CITRA È ANCHE UN PAESE META DI PELLEGRINAGGIO PER LA “MADONNA DEL CASTELLO” E CIÒ FAVORISCE IL TURISMO ED INCREMENTA IL COMMERCIO. ANCHE LA COMUNITÀ OLIVETANA, NELL’ATTUALE MOMENTO STORICO, VIVE LA TRANSVALUTAZIONE DI QUELLI CHE ERANO PUNTI DI RIFERIMENTO FORTI, AI QUALI LA POPOLAZIONE S’ISPIRAVA E NE ERA MODELLO PER LE CITTADINANZE LIMITROFE: LA LABORIOSITÀ, L’AIUTO RECIPROCO , L’OSPITALITÀ, LA PARTECIPAZIONE PIENA AGLI EVENTI SOCIALI, CIVILI E RELIGIOSI. PER FORNIRE VALIDI STIMOLI ED ADEGUATO SUPPORTO AL RECUPERO DELLE TRADIZIONI ED ALL’ATTUALIZZAZIONE DEI VALORI VENGONO RICHIESTI INTERVENTI FORMATIVI DA PARTE DELLA SCUOLA E DEGLI ALTRI ENTI ED ASSOCIAZIONI TERRITORIALI. SCUOLA E TERRITORIO FANNO RETE E CERCANO DI RISPONDERE ALLA DOMANDA DI FORMAZIONE DI TUTTI I CITTADINI. (VEDI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA). LA PROLOCO E IL SELE D’ORO (ENTE PREMIO PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO), CON MANIFESTAZIONI, INCONTRI E DIBATTITI, IN CUI SONO PRESENTI ESPONENTI DELLA POLITICA E DELLE FORZE SINDACALI E SOCIALI, MANTENGONO VIVA L’ATTENZIONE DEI CITTADINI VERSO LE PROBLEMATICHE PRESENTI NEL LORO TERRITORIO E LA CONSAPEVOLEZZA DELLE PRORIE RISORSE DA PROMUOVERE E DA METTERE IN CAMPO. LA SCUOLA, IN UN PERCORSO FORMATIVO INTEGRATO , OPERA NELL’OTTICA DI UN PIENO RECUPERO DEI VALORI POSITIVI DELLA SOCIETÀ DI APPARTENENZA, DATE LE GROSSE POTENZIALITÀ IN TERMINI DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE DELL’ETÀ DEGLI ALUNNI CHE ACCOGLIE, PER RESTITUIRE, ALLA SOCIETÀ DEL DOMANI, CITTADINI CHE SANNO FARE BUON USO DI TUTTE LE LORO RISORSE E CHE SANNO GUARDARE SEMPRE AVANTI PER CONFRONTARSI, NEL RISPETTO DEI PUNTI DI VISTA DEGLI ALTRI, PER COSTRUIRE UN MONDO MIGLIORE. GLI ALLIEVI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO PRESENTANO I TRATTI CARATTERISTICI SOCIETÀ DI APPARTENENZA, DA ASSIMILARE IN CHIAVE PIÙ GENERALE AL FENOMENO DEL “MODERNISMO ”: PRESENZA PERVASIVA DELLE TECNOLOGIE MODERNE, NEI DIVERSI AMBIENTI DI VITA, SENZA UN’ADEGUATA PRESA DI COSCIENZA SIA DELLE POTENZIALITÀ, SIA DEI RISCHI CHE LE TECNOLOGIE STESSE RAPPRESENTANO. I NUOVI MEZZI DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA FORNISCONO INFORMAZIONI E STIMOLI DELLA MOLTEPLICI E FRAMMENTARI AD UN SOGGETTO IN CRESCITA CHE IL PIÙ DELLE VOLTE È SOLO DI FRONTE A TALE BOMBARDAMENTO. DAL PERICOLO DI UN’INFANZIA NEGATA E DEL PROLIFERARE DI STEREOTIPIE E CONFORMISMO (VEDI MAGGIORE INTERESSE PER CIÒ CHE È APPARENZA, FACILI ILLUSIONI E NON BENE REALE PER LA COSTRUZIONE DEL SÉ) CI SI PUÒ DIFENDERE SOLTANTO CON UNA FORMAZIONE ADEGUATA E DI QUALITÀ, PERCHÉ SI TRADUCE IN UN’ESPERIENZA GRATIFICANTE PER LE GIOVANI GENERAZIONI. 7 TERRITORIO LINGUA DIVERTIMENTO MONDO AGRICOLO CASTELLO ISTRUZIONE OSPEDALE MIGRAZIONE MERCATO INSEDIAMENTI INDUSTRIE ARTIGIANATO TRADIZIONI CULTO RELIGIOSO AMBIENTE NATURALE L’ISTITUTO REALIZZA IL SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO APRENDOSI AL TERRITORIO, PER LEGGERNE I BISOGNI, INTERPRETARLI E FORNIRE RISPOSTE ALL ’UTENZA IN TERMINI EDUCATIVI, PER ATTINGERE RISORSE ED AIUTI DALLE AGENZIE ESTERNE ALLA SCUOLA. RISORSE PRESENTI SUL TERRITORIO DI OLIVETO CITRA SCOLASTICHE ASILO CULTURALI NIDO(STRUTTURA PRIVATA) ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO SEZIONE MODA ALTRE SCUOLE VICINIORI ISTITUZIONALI AMM.NE COMUNALE COMUNITÀ MONTANA A. S. L. SA 2 UFFICIO CIRCOSCRIZIONALE POSTE AGENZIA DI SELE D’ORO INFORMA GIOVANI W. W. F. (SEDE PIÙ VICINA CONTURSI TERME) (PUNTO ASSOCIAZIONE RANGERS ASSOCIAZIONE ARS CENTRO DI AMBIENTALE LILLIPUT” EDUCAZIONE “LA RETE DI PALESTRE PRIVATE CIVITAS SITO INTERNET MOTOR CLUB SQUADRA DI CALCIO SCUOLA DI DANZA AZIONE CATTOLICA RELIGIOSE SCUOLA DI MUSICA MINORI E ADOLESCENTI , 328/2000 EX 285/1997 (PIANO SOCIALE DI ZONA AMBITO S 5) VIVERE INSIEME (ASSOCIAZIONE ANZIANI ) “PENELOPE” SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE SIG. PASQUALINO GIGANTE (TESI SUL RIORDINO DELL’ARCHIVIO STORICO DELL’OSPEDALE DI OLIVETO CITRA) CENTRO POLIVALENTE PER PARROCCHIA CHIESA CRISTIANA CENTRO DI ACCOGLIEN ZA PER RAGAZZE MADRI SOCIO ECONOMICHE PALESTRA BANDA MUSICALE EBOLI GIOVANI) COMUNALE PRO LOCO ORIENTAMENTO SPORTIVE BIBLIOTECA COMUNALE LEGGE PER L’IMPIEGO CASA DEL REGNO ISTITUTI BANCARI COOPERATIVE AGRICOLE ATTIVITÀ COMMERCIALI ED ARTIGIANALI ATTIVITÀ AGRICOLA E DI ALLEVAMENTO ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI IL MERCATO ASSOCIAZIONE ”AGROLIVETO DIVULGAZIONE DEI ( ASSOCIAZIONE TURISTICA E DI PRODOTTI LOCALI DEI PRODOTTI OLIVETANI) SIG. LEONARDO MANCIERI –AZIENDA APICOLTRICE L’ISTITUTO COLLABORA FATTIVAMENTE CON L’EXTRASCUOLA E STABILISCE ACCORDI PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE . 8 SI POTRÀ CONTARE SU: 1. OPPORTUNITÀ DI CONSULENZA ED AUSILIO, CON ESPERTO ESTERNO, PER: (a) LABORATORIO TEATRALE (b) ARTE (c) ESPRESSIVO (TEATRO) (d) MUSICALE (e) DANZA (f) SALUTE 2. INTERVENTO DELL’UFFICIO CIRCOSCRIZIONALE PER L’IMPIEGO PER L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE 3. INTERVENTO DELL’OPERATORE DELL’AGENZIA DI ORIENTAMENTO DI EBOLI- REGIONE CAMPANIA 4. COMUNITÀ MONTANA, W. W. F. E A. S. L. PER LA PREVENZIONE E L’AMBIENTE 5. BIBLIOTECA COMUNALE PER IL LABORATORIO DI LETTURA E RICERCA 6. ANZIANI PER LE TESTIMONIANZE 7. ARTIGIANI LOCALI PER IL COINVOLGIMENTO IN PROGETTI EXTRACURRICOLARI 8. UFFICI DEL COMUNE PER REPERIRE INFORMAZIONI E DOCUMENTARE EVENTI 9. PROVINCIA 10. REGIONE PER IL COINVOLGIMENTO DI ALCUNI SETTORI IN PROGETTI EXTRACURRICOLARI TUTTE LE RISORSE PRESENTI SUL TERRITORIO SARANNO INTERROGATE E COINVOLTE PER PROMUOVERE UN’AUTENTICA AUTONOMIA, CHE SI ESPLICA PRINCIPALMENTE, OLTRE CHE NELLA CAPACITÀ DI ATTIVARE PROCESSI INNOVATIVI NELL’EDUCAZIONE, NELLA CAPACITÀ DI REALIZZARE UN DIALOGO CON LA COMUNITÀ. SI REALIZZANO COLLEGAMENTI IN RETE CON ALTRE SCUOLE ED ENTI PER DETERMINATE FINALITÀ, COME: 1) 2) FORMAZIONE DEI DOCENTI (RETE FORMANET- RETE LEONARDO L.I.M. INDIRE) ATTIVITÀ CHE COINVOLGONO DIRETTAMENTE GLI ALUNNI: ATTIVITÀ SPORTIVE ACCORDI DI RETE CON PARTNER TERRITORIALI ACCORDO DI RETE TRA SCUOLE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI – REGIONE CAMPANIA – COR DI EBOLI EDUCAZIONE ALLA SALUTE (CONVENZIONE CON ASL SA 2) EDUCAZIONE STRADALE (CONVENZIONE CON IL PRESIDIO OSPEDALIERO) LABORATORIO TEATRALE ED ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO DEI DIOSCURI IN BASE AL PROTOCOLLO D’INTESA TRA DETTA ASSOCIAZIONE E IL SETTORE POLITICHE SOCIALI DELLA SCUOLA, NELL’AMBITO DEL PIANO DI ZONA DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI) ORIENTAMENTO 9 -CAPITOLO 2SCELTE CURRICOLARI CURRICOLO ISTRUZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI (INDICAZIONI NAZIONALI 2012) L’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO, MINISTERIALI ATTRAVERSO IL MONITORAGGIO EFFETTUATO AI SENSI DELL’ART.1, COMMA 4, DEL DPR 20 MARZO 2009, N.89, SECONDO LE INDICAZIONI FORNITE CON CIRCOLARE MINISTERIALE 4 NOVEMBRE 2011,N.101 ED HA PARTECIPATO ALLA SUCCESSIVA CONSULTAZIONE RIVOLTA ALLE SCUOLE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE, DISPOSTA CON CIRCOLARE MINISTERIALE 31 MAGGIO 2012, N.49, SULLA BASE DELLA BOZZA DELLE INDICAZIONI MINISTERIALI. HA DATO UN VALIDO CONTRIBUTO ALLA REVISIONE DELLE INDICAZIONI FINALITÀ GENERALI DEL PIANO DI FORMAZIONE MIGLIORARE LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ PERSONALI, PER ESSERE SEMPRE PIÙ COMPETENTE E SAPERSI CONFRONTARE CON LA REALTÀ IN TRASFORMAZIONE. MATURARE ATTEGGIAMENTI POSITIVI VERSO IL MONDO ED ADOPRARSI PER IL BENE COLLETTIVO OBIETTIVI FORMATIVI IN CONTINUITÀ LONGITUDINALE ASSE SCIENTIFICO AZIONE – RAGIONAMENTO AREA MATEMATICO-SCIENTIFICOTECNOLOGICA PROMUOVERE LA CAPACITÀ DI COMPIERE OSSERVAZIONI SELETTIVE ; PROBLEMATIZZARE LA REALTÀ E CERCARE STRATEGIE RISOLUTIVE DEI PROBLEMI. COMPETENZE DA MATURARE ASSE LINGUISTICO – ARTISTICO ASSE STORICO LINGUAGGI –COMUNICAZIONE AMBIENTE - CIVILTÀ AREA LINGUISTICO–ARTISTICO–ESPRESSIVA AREA STORICO-GEOGRAFICA PROMUOVERE PROMUOVERE IL DECENTRAMENTO LA CONOSCENZA DELLA POTENZIALITÀ ESPRESSIVA DEL PROPRIO COGNITIVO ED ANTROPOLOGICO. CORPO E LA COMPETENZA LINGUISTICA NELLA PADRONANZA VERBALE – ORALE E VERBALE – SCRITTA. NELLA DELL’INFANZIA SCUOLA NELLA PRIMARIA CAMPI DI ESPERIENZA: SCUOLA DISCIPLINE AZIONE - RAGIONAMENTO ESPLORARE OSSERVARE CONOSCERE COMPRENDERE PROBLEMATIZZARE MATEMATIZZARE IMMAGINARE INTUIRE PROGETTARE RAPPRESENTARE Confrontare Trasferire LINGUAGGI – COMUNICAZIONE ASCOLTARE LEGGERE COMPRENDERE COMUNICARE PRODURRE DISCRIMINARE LA CONOSCENZA DEL MONDO IL CORPO E IL MOVIMENTO MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA EDUCAZIONE FISICA LINGUAGGI, CREATIVITÀ, AMBIENTE – CIVILTÀ PERCEPIRE INDAGARE Interiorizzare/ Confrontare/Valutare LA CONOSCENZA DEL MONDO IL SÉ E L’ALTRO ESPRESSIONE I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MUSICA STORIA GEOGRAFIA RELIGIONE COMPETENZE TRASVERSALI PROGETTARE COMPRENDERE LEGGERE PRODURRE SCOPRIRE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DISCIPLINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA EDUCAZIONE FISICA ITALIANO INGLESE FRANCESE ARTE E IMMAGINE MUSICA STORIA GEOGRAFIA RELIGIONE CONFRONTARE VERIFICARE 10 IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE IL REGOLAMENTO ………….PONE COME OBIETTIVO GENERALE UN PROFILO EDUCATIVO D’USCITA AL QUALE LE SCUOLE DEL PRIMO CICLO DOVRANNO RIFERIRSI NELLA PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO IL PROFILO RAPPRESENTA CIÒ CHE UN RAGAZZO DI 14 ANNI DOVREBBE SAPERE E SAPER FARE PER ESSERE L’UOMO ED IL CITTADINO. IL TRAGUARDO PUÒ RITENERSI RAGGIUNTO SE LE CONOSCENZE DISCIPLINARI E INTERDISCIPLINARI (IL SAPERE) E LE ABILITÀ OPERATIVE (IL FARE) APPRESE ED ESERCITATE NEL SISTEMA FORMALE (LA SCUOLA), NON FORMALE (LE ALTRE ISTITUZIONI FORMATIVE) E INFORMALE (LA VITA SOCIALE NEL SUO COMPLESSO) SONO DIVENTATE COMPETENZE PERSONALI DI CIASCUNO. UN RAGAZZO È RICONOSCIUTO COMPETENTE QUANDO, FACENDO RICORSO A TUTTE LE CAPACITÀ DI CUI DISPONE, UTILIZZA LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ APPRESE PER: ESPRIMERE UN PERSONALE MODO DI ESSERE E PROPORLO AGLI ALTRI; INTERAGIRE CON L’AMBIENTE NATURALE E SOCIALE CHE LO CIRCONDA E INFLUENZARLO POSITIVAMENTE; RISOLVERE I PROBLEMI CHE DI VOLTA IN VOLTA INCONTRA; RIFLETTERE SU SE STESSO E GESTIRE IL PROPRIO PROCESSO DI CRESCITA, ANCHE CHIEDENDO AIUTO, QUANDO OCCORRE; COMPRENDERE, PER IL LORO VALORE, LA COMPLESSITÀ DEI SISTEMI SIMBOLICI E CULTURALI; MATURARE IL SENSO DEL BELLO; CONFERIRE SENSO ALLA VITA. IL PROFILO ATTESO PER LA FINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE SI ARTICOLA NEI SEGUENTI PUNTI: Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione LO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO, ATTRAVERSO GLI APPRENDIMENTI SVILUPPATI A SCUOLA, LO STUDIO PERSONALE, LE ESPERIENZE EDUCATIVE VISSUTE IN FAMIGLIA E NELLA COMUNITÀ, È IN GRADO DI INIZIARE AD AFFRONTARE IN AUTONOMIA E CON RESPONSABILITÀ, LE SITUAZIONI DI VITA TIPICHE DELLA PROPRIA ETÀ, RIFLETTENDO ED ESPRIMENDO LA PROPRIA PERSONALITÀ IN TUTTE LE SUE DIMENSIONI. HA CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE POTENZIALITÀ E DEI PROPRI LIMITI, UTILIZZA GLI STRUMENTI DI CONOSCENZA PER COMPRENDERE SE STESSO E GLI ALTRI, PER RICONOSCERE ED APPREZZARE LE DIVERSE IDENTITÀ, LE TRADIZIONI CULTURALI E RELIGIOSE, IN UN’OTTICA DI DIALOGO E DI RISPETTO RECIPROCO. INTERPRETA I SISTEMI SIMBOLICI E CULTURALI DELLA SOCIETÀ, ORIENTA LE PROPRIE SCELTE IN MODO CONSAPEVOLE, RISPETTA LE REGOLE CONDIVISE, COLLABORA CON GLI ALTRI PER LA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE ESPRIMENDO LE PROPRIE PERSONALI OPINIONI E SENSIBILITÀ. SI IMPEGNA PER PORTARE A COMPIMENTO IL LAVORO INIZIATO DA SOLO O INSIEME AD ALTRI. DIMOSTRA UNA PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA TALE DA CONSENTIRGLI DI COMPRENDERE ENUNCIATI E TESTI DI UNA CERTA COMPLESSITÀ, DI ESPRIMERE LE PROPRIE IDEE, DI ADOTTARE UN REGISTRO LINGUISTICO APPROPRIATO ALLE DIVERSE SITUAZIONI. NELL’INCONTRO CON PERSONE DI DIVERSE NAZIONALITÀ È IN GRADO DI ESPRIMERSI A LIVELLO ELEMENTARE IN LINGUA INGLESE E DI AFFRONTARE UNA COMUNICAZIONE ESSENZIALE, IN SEMPLICI SITUAZIONI DI VITA QUOTIDIANA, IN UNA SECONDA LINGUA EUROPEA. RIESCE AD UTILIZZARE UNA LINGUA EUROPEA NELL’USO DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE. LE SUE CONOSCENZE MATEMATICHE E SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE GLI CONSENTONO DI ANALIZZARE DATI E FATTI DELLA REALTÀ E DI VERIFICARE L’ATTENDIBILITÀ DELLE ANALISI QUANTITATIVE E STATISTICHE PROPOSTE DA ALTRI. IL POSSESSO DI UN PENSIERO RAZIONALE GLI CONSENTE DI AFFRONTARE PROBLEMI E SITUAZIONI SULLA BASE DI ELEMENTI CERTI E DI AVERE CONSAPEVOLEZZA DEI LIMITI DELLE AFFERMAZIONI CHE RIGUARDANO QUESTIONI COMPLESSE CHE NON SI PRESTANO A SPIEGAZIONI UNIVOCHE. SI ORIENTA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO DANDO ESPRESSIONE A CURIOSITÀ E RICERCA DI SENSO; OSSERVA ED INTERPRETA AMBIENTI, FATTI, FENOMENI E PRODUZIONI ARTISTICHE. HA BUONE COMPETENZE DIGITALI, USA CON CONSAPEVOLEZZA LE TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE PER RICERCARE E ANALIZZARE DATI ED INFORMAZIONI, PER DISTINGUERE INFORMAZIONI ATTENDIBILI DA QUELLE CHE NECESSITANO DI APPROFONDIMENTO, DI CONTROLLO E DI VERIFICA E PER INTERAGIRE CON SOGGETTI DIVERSI NEL MONDO. POSSIEDE UN PATRIMONIO DI CONOSCENZE E NOZIONI DI BASE ED È ALLO STESSO TEMPO CAPACE DI RICERCARE E DI PROCURARSI VELOCEMENTE NUOVE INFORMAZIONI ED IMPEGNARSI IN NUOVI APPRENDIMENTI ANCHE IN MODO AUTONOMO. HA CURA E RISPETTO DI SÉ, COME PRESUPPOSTO DI UN SANO E CORRETTO STILE DI VITA. ASSIMILA IL SENSO E LA NECESSITÀ DEL RISPETTO DELLA CONVIVENZA CIVILE. HA ATTENZIONE PER LE FUNZIONI PUBBLICHE ALLE QUALI PARTECIPA NELLE DIVERSE FORME IN CUI QUESTO PUÒ AVVENIRE: MOMENTI EDUCATIVI INFORMALI E NON FORMALI, ESPOSIZIONE PUBBLICA DEL PROPRIO LAVORO, OCCASIONI RITUALI NELLE COMUNITÀ CHE FREQUENTA, AZIONI DI SOLIDARIETÀ, MANIFESTAZIONI SPORTIVE NON AGONISTICHE , VOLONTARIATO , ECC. DIMOSTRA ORIGINALITÀ E SPIRITO DI INIZIATIVA. SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITÀ E CHIEDE AIUTO QUANDO SI TROVA IN DIFFICOLTÀ E SA FORNIRE AIUTO A CHI LO CHIEDE. IN RELAZIONE ALLE PROPRIE POTENZIALITÀ E AL PROPRIO TALENTO SI IMPEGNA IN CAMPI ESPRESSIVI, MOTORI ED ARTISTICI CHE GLI SONO CONGENIALI. È DISPOSTO AD ANALIZZARE SE STESSO E A MISURARSI CON LE NOVITÀ E GLI IMPREVISTI. 11 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia IL SÈ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IL BAMBINO GIOCA IN MODO COSTRUTTIVO E CREATIVO CON GLI ALTRI, SA ARGOMENTARE, CONFRONTARSI, SOSTENERE LE PROPRIE RAGIONI CON ADULTI E BAMBINI. SVILUPPA IL SENSO DELL’IDENTITÀ PERSONALE, PERCEPISCE LE PROPRIE ESIGENZE E I PROPRI SENTIMENTI, SA ESPRIMERLI IN MODO SEMPRE PIÙ ADEGUATO. SA DI AVERE UNA STORIA PERSONALE E FAMILIARE, CONOSCE LE TRADIZIONI DELLA FAMIGLIA, DELLA COMUNITÀ E LE METTE A CONFRONTO CON ALTRE. RIFLETTE, SI CONFRONTA, DISCUTE CON GLI ADULTI E CON GLI ALTRI BAMBINI E COMINCIA E RICONOSCERE LA RECIPROCITÀ DI ATTENZIONE TRA CHI PARLA E CHI ASCOLTA. PONE DOMANDE SUI TEMI ESISTENZIALI E RELIGIOSI, SULLE DIVERSITÀ CULTURALI, SU CIÒ CHE È BENE O MALE, SULLA GIUSTIZIA, E HA RAGGIUNTO UNA PRIMA CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI DIRITTI E DOVERI, DELLE REGOLE DEL VIVERE INSIEME. SI ORIENTA NELLE PRIME GENERALIZZAZIONI DI PASSATO, PRESENTE, FUTURO E SI MUOVE CON CRESCENTE IL BAMBINO VIVE PIENAMENTE LA PROPRIA CORPOREITÀ, NE PERCEPISCE IL POTENZIALE COMUNICATIVO ED ESPRESSIVO, MATURA CONDOTTE CHE GLI CONSENTONO UNA BUONA AUTONOMIA NELLA GESTIONE DELLA GIORNATA A SCUOLA. RICONOSCE I SEGNALI E I RITMI DEL PROPRIO CORPO, LE DIFFERENZE SESSUALI E DI SVILUPPO E ADOTTA PRATICHE CORRETTE DI CURA DI SÉ, DI IGIENE E DI SANA ALIMENTAZIONE. PROVA PIACERE NEL MOVIMENTO E SPERIMENTA SCHEMI POSTURALI E MOTORI, LI APPLICA NEI GIOCHI INDIVIDUALI E DI GRUPPO, ANCHE CON L’USO DI PICCOLI ATTREZZI ED È IN GRADO DI ADATTARLI ALLE SITUAZIONI AMBIENTALI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA E ALL’ APERTO. CONTROLLA L’ESECUZIONE DEL GESTO, VALUTA IL RISCHIO, INTERAGISCE CON GLI ALTRI NEI GIOCHI DI MOVIMENTO , NELLA DANZA, NELLA COMUNICAZIONE ESPRESSIVA. RICONOSCE IL PROPRIO CORPO, LE SUE DIVERSE PARTI E RAPPRESENTA IL CORPO FERMO E IN MOVIMENTO. SICUREZZA E AUTONOMIA NEGLI SPAZI CHE GLI SONO FAMILIARI, MODULANDO PROGRESSIVAMENTE VOCE E MOVIMENTO ANCHE IN RAPPORTO CON GLI ALTRI E CON LE REGOLE CONDIVISE. RICONOSCE I PIÙ IMPORTANTI SEGNI DELLA SUA CULTURA E DEL TERRITORIO, LE ISTITUZIONI , I SERVIZI PUBBLICI, IL FUNZIONAMENTO CITTÀ. DELLE PICCOLE COMUNITÀ E DELLA IMMAGINI, SUONI, COLORI, I DISCORSI E LE PAROLE IL BAMBINO COMUNICA, ESPRIME EMOZIONI, RACCONTA, UTILIZZANDO LE VARIE POSSIBILITÀ CHE IL LINGUAGGIO DEL CORPO CONSENTE. INVENTA STORIE E SA ESPRIMERLE ATTRAVERSO LA DRAMMATIZZAZIONE, IL DISEGNO, LA PITTURA E ALTRE ATTIVITÀ MANIPOLATIVE; UTILIZZA MATERIALI E STRUMENTI, TECNICHE ESPRESSIVE E CREATIVE; ESPLORA LE POTENZIALITÀ OFFERTE DALLE TECNOLOGIE. SEGUE CON CURIOSITÀ E PIACERE SPETTACOLI DI VARIO TIPO (TEATRALI, MUSICALI, VISIVI, DI ANIMAZIONE …); SVILUPPA INTERESSE PER L’ASCOLTO DELLA MUSICA E PER LA FRUIZIONE DI OPERE D’ARTE. SCOPRE IL PAESAGGIO SONORO ATTRAVERSO ATTIVITÀ DI PERCEZIONE E PRODUZIONE MUSICALE UTILIZZANDO VOCE, CORPO E OGGETTI. SPERIMENTA E COMBINA ELEMENTI MUSICALI DI BASE , PRODUCENDO SEMPLICI SEQUENZE SONORO-MUSICALI. ESPLORA I PRIMI ALFABETI MUSICALI, UTILIZZANDO ANCHE I SIMBOLI DI UNA NOTAZIONE INFORMALE PER CODIFICARE I SUONI PERCEPITI E RIPRODURLI. IL BAMBINO USA LA LINGUA ITALIANA, ARRICCHISCE E PRECISA IL PROPRIO LESSICO, COMPRENDE PAROLE E DISCORSI, FA IPOTESI SUI SIGNIFICATI. SA ESPRIMERE E COMUNICARE AGLI ALTRI EMOZIONI, SENTIMENTI, ARGOMENTAZIONI ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO VERBALE CHE COMUNICATIVE. UTILIZZA IN DIFFERENTI SPERIMENTA RIME, FILASTROCCHE, DRAMMATIZZAZIONI; INVENTA NUOVE SITUAZIONI PAROLE, CERCA SOMIGLIANZE E ANALOGIE TRA I SUONI E I SIGNIFICATI. ASCOLTA E COMPRENDE NARRAZIONI, RACCONTA E INVENTA STORIE, CHIEDE E OFFRE SPIEGAZIONI, USA IL LINGUAGGIO PER PROGETTARE ATTIVITÀ E PER DEFINIRNE REGOLE. RAGIONA SULLA LINGUA, SCOPRE LA PRESENZA DI LINGUE DIVERSE, RICONOSCE E SPERIMENTA LA PLURALITÀ DEI LINGUAGGI, SI MISURA CON LA CREATIVITÀ E LA FANTASIA. SI AVVICINA ALLA LINGUA SCRITTA, ESPLORA E SPERIMENTA PRIME FORME DI COMUNICAZIONE ATTRAVERSO LA SCRITTURA, INCONTRANDO ANCHE LE TECNOLOGIE DIGITALI E I NUOVI MEDIA. LA CONOSCENZA DEL MONDO IL BAMBINO RAGGRUPPA E ORDINA OGGETTI E MATERIALI SECONDO CRITERI DIVERSI, NE IDENTIFICA ALCUNE PROPRIETÀ, CONFRONTA E VALUTA QUANTITÀ; UTILIZZA SIMBOLI PER REGISTRARLE; ESEGUE MISURAZIONI USANDO STRUMENTI ALLA SUA PORTATA. SA COLLOCARE LE AZIONI QUOTIDIANE NEL TEMPO DELLA GIORNATA E DELLA SETTIMANA. RIFERISCE CORRETTAMENTE EVENTI DEL PASSATO RECENTE; SA DIRE COSA POTRÀ SUCCEDERE IN UN FUTURO IMMEDIATO E PROSSIMO. OSSERVA CON ATTENZIONE IL SUO CORPO, GLI ORGANISMI VIVENTI E I LORO AMBIENTI, I FENOMENI NATURALI, AC CORGENDOSI DEI LORO CAMBIAMENTI. SI INTERESSA A MACCHINE E STRUMENTI TECNOLOGICI, SA SCOPRIRNE LE FUNZIONI E I POSSIBILI USI. HA FAMILIARITÀ SIA CON LE STRATEGIE DEL CONTARE E DELL’OPERARE CON I NUMERI SIA CON QUELLE NECESSARIE PER ESEGUIRE LE PRIME MISURAZIONI DI LUNGHEZZE, PESI, E ALTRE QUANTITÀ. INDIVIDUA LE POSIZIONI DI OGGETTI E PERSONE NELLO SPAZIO, USANDO TERMINI COME AVANTI/DIETRO, SOPRA/SOTTO, DESTRA/SINISTRA, ECC; SEGUE CORRETTAMENTE UN PERCORSO SULLA BASE DI INDICAZIONI VERBALI. 12 Traguardi per lo sviluppo delle competenze della scuola PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO ITALIANO L’ALLIEVO PARTECIPA A SCAMBI COMUNICATIVI (CONVERSAZIONE, DISCUSSIONE DI CLASSE O DI GRUPPO) CON COMPAGNI E INSEGNANTI RISPETTANDO IL TURNO E FORMULANDO MESSAGGI CHIARI E PERTINENTI, IN UN REGISTRO IL PIÙ POSSIBILE ADEGUATO ALLA SITUAZIONE. ASCOLTA E COMPRENDE TESTI ORALI "DIRETTI" O "TRASMESSI" DAI MEDIA COGLIENDONE IL SENSO, LE INFORMAZIONI PRINCIPALI E LO SCOPO. LEGGE E COMPRENDE TESTI DI VARIO TIPO, CONTINUI E NON CONTINUI, NE INDIVIDUA IL SENSO GLOBALE E LE INFORMAZIONI PRINCIPALI, UTILIZZANDO STRATEGIE DI LETTURA ADEGUATE AGLI SCOPI. UTILIZZA ABILITÀ FUNZIONALI ALLO STUDIO: INDIVIDUA NEI TESTI SCRITTI INFORMAZIONI UTILI PER L’APPRENDIMENTO DI UN ARGOMENTO DATO E LE METTE IN RELAZIONE; LE SINTETIZZA, IN FUNZIONE ANCHE DELL’ESPOSIZIONE ORALE; ACQUISISCE UN PRIMO NUCLEO DI TERMINOLOGIA SPECIFICA. LEGGE TESTI DI VARIO GENERE FACENTI PARTE DELLA LETTERATURA PER L’INFANZIA, SIA A VOCE ALTA SIA IN LETTURA SILENZIOSA E AUTONOMA E FORMULA SU DI ESSI GIUDIZI PERSONALI. SCRIVE TESTI CORRETTI NELL’ORTOGRAFIA, CHIARI E COERENTI, LEGATI ALL’ESPERIENZA E ALLE DIVERSE OCCASIONI RIELABORA DI SCRITTURA CHE LA TESTI PARAFRASANDOLI, SCUOLA OFFRE; COMPLETANDOLI, TRASFORMANDOLI. CAPISCE E UTILIZZA NELL’USO ORALE E SCRITTO I VOCABOLI FONDAMENTALI E QUELLI DI ALTO USO; CAPISCE E UTILIZZA I PIÙ FREQUENTI TERMINI SPECIFICI LEGATI ALLE DISCIPLINE DI STUDIO. RIFLETTE SUI TESTI PROPRI E ALTRUI PER COGLIERE REGOLARITÀ MORFOSINTATTICHE E CARATTERISTICHE DEL LESSICO; RICONOSCE CHE LE DIVERSE SCELTE LINGUISTICHE SONO CORRELATE SITUAZIONI COMUNICATIVE. ALLA VARIETÀ DI È CONSAPEVOLE CHE NELLA COMUNICAZIONE SONO USATE VARIETÀ DIVERSE DI LINGUA E LINGUE DIFFERENTI (PLURILINGUISMO). PADRONEGGIA E APPLICA IN SITUAZIONI DIVERSE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE ALL’ORGANIZZAZIONE LOGICO- SINTATTICA DELLA FRASE SEMPLICE, ALLE PARTI DEL DISCORSO LESSICALI) E AI PRINCIPALI CONNETTIVI. (O CATEGORIE L’ALLIEVO INTERAGISCE IN MODO EFFICACE IN DIVERSE SITUAZIONI COMUNICATIVE, ATTRAVERSO MODALITÀ DIALOGICHE SEMPRE RISPETTOSE DELLE IDEE DEGLI ALTRI; CON CIÒ MATURA LA CONSAPEVOLEZZA CHE IL DIALOGO, OLTRE A ESSERE UNO STRUMENTO COMUNICATIVO, HA ANCHE UN GRANDE VALORE CIVILE E LO UTILIZZA PER APPRENDERE INFORMAZIONI ED ELABORARE OPINIONI SU PROBLEMI RIGUARDANTI VARI AMBITI CULTURALI E SOCIALI. USA LA COMUNICAZIONE ORALE PER COLLABORARE CON GLI ALTRI, AD ESEMPIO NELLA REALIZZAZIONE DI GIOCHI O PRODOTTI, NELL’ELABORAZIONE DI PROGETTI E NELLA FORMULAZIONE DI GIUDIZI SU PROBLEMI RIGUARDANTI VARI AMBITI CULTURALI E SOCIALI. ASCOLTA E COMPRENDE TESTI DI VARIO TIPO "DIRETTI" E "TRASMESSI" DAI MEDIA, RICONOSCENDONE LA FONTE, IL TEMA, LE INFORMAZIONI E LA LORO GERARCHIA, L’INTENZIONE DELL’EMITTENTE. ESPONE ORALMENTE ALL’INSEGNANTE E AI COMPAGNI ARGOMENTI DI STUDIO E DI RICERCA, ANCHE AVVALENDOSI DI SUPPORTI SPECIFICI (SCHEMI, MAPPE, PRESENTAZIONI AL COMPUTER, ECC.). USA MANUALI DELLE DISCIPLINE O TESTI DIVULGATIVI (CONTINUI, NON CONTINUI E MISTI) NELLE ATTIVITÀ DI STUDIO PERSONALI E COLLABORATIVE, PER RICERCARE, RACCOGLIERE E RIELABORARE DATI, INFORMAZIONI E CONCETTI; COSTRUISCE SULLA BASE DI QUANTO LETTO TESTI O PRESENTAZIONI CON L’UTILIZZO DI STRUMENTI TRADIZIONALI E INFORMATICI. LEGGE TESTI LETTERARI DI VARIO TIPO (NARRATIVI, POETICI, TEATRALI) E COMINCIA A COSTRUIRNE UN’INTERPRETAZIONE , COLLABORANDO CON COMPAGNI E INSEGNANTI. SCRIVE CORRETTAMENTE TESTI DI TIPO DIVERSO (NARRATIVO, DESCRITTIVO, ESPOSITIVO, REGOLATIVO, ARGOMENTATIVO) ADEGUATI A SITUAZIONE, ARGOMENTO, SCOPO, DESTINATARIO. PRODUCE TESTI MULTIMEDIALI, UTILIZZANDO IN MODO EFFICACE L’ACCOSTAMENTO DEI LINGUAGGI VERBALI CON QUELLI ICONICI E SONORI. COMPRENDE E USA IN MODO APPROPRIATO LE PAROLE DEL VOCABOLARIO DI BASE (FONDAMENTALE; DI ALTO USO; DI ALTA DISPONIBILITÀ). RICONOSCE E USA TERMINI SPECIALISTICI IN BASE AI CAMPI DI DISCORSO. ADATTA OPPORTUNAMENTE I REGISTRI INFORMALE E FORMALE IN BASE ALLA INTERLOCUTORI, ADEGUATE. SITUAZIONE COMUNICATIVA REALIZZANDO SCELTE E AGLI LESSICALI RICONOSCE IL RAPPORTO TRA VARIETÀ LINGUISTICHE/LINGUE DIVERSE (PLURILINGUISMO) E IL LORO USO NELLO SPAZIO GEOGRAFICO, SOCIALE E COMUNICATIVO PADRONEGGIA E APPLICA IN SITUAZIONI DIVERSE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE AL LESSICO, ALLA MORFOLOGIA, ALL’ORGANIZZAZIONE LOGICO-SINTATTICA DELLA FRASE SEMPLICE E COMPLESSA, AI CONNETTIVI TESTUALI; UTILIZZA LE CONOSCENZE METALINGUISTICHE PER COMPRENDERE CON MAGGIOR PRECISIONE I SIGNIFICATI DEI TESTI E PER CORREGGERE I PROPRI SCRITTI. 13 PRIMARIA INGLESE (I TRAGUARDI SONO RICONDUCIBILI AL LIVELLO A1 DEL QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE DEL CONSIGLIO D’EUROPA) L’ALUNNO COMPRENDE BREVI MESSAGGI ORALI E SCRITTI RELATIVI AD AMBITI FAMILIARI. DESCRIVE ORALMENTE E PER ISCRITTO, IN MODO SEMPLICE, ASPETTI DEL PROPRIO VISSUTO E DEL PROPRIO AMBIENTE ED ELEMENTI CHE SI RIFERISCONO A BISOGNI IMMEDIATI. INTERAGISCE NEL GIOCO; COMUNICA IN MODO COMPRENSIBILE, ANCHE CON ESPRESSIONI E FRASI MEMORIZZATE, IN SCAMBI DI INFORMAZIONI SEMPLICI E DI ROUTINE. SVOLGE I COMPITI SECONDO LE INDICAZIONI DATE IN LINGUA STRANIERA DALL’INSEGNANTE, CHIEDENDO EVENTUALMENTE SPIEGAZIONI. INDIVIDUA ALCUNI ELEMENTI CULTURALI E COGLIE RAPPORTI TRA FORME LINGUISTICHE E USI DELLA LINGUA STRANIERA. SECONDARIA DI PRIMO GRADO INGLESE (I TRAGUARDI SONO RICONDUCIBILI AL LIVELLO A2 DEL QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE DEL CONSIGLIO D’EUROPA) L’ALUNNO COMPRENDE ORALMENTE E PER ISCRITTO I PUNTI ESSENZIALI DI TESTI IN LINGUA STANDARD SU ARGOMENTI FAMILIARI O DI STUDIO CHE AFFRONTA NORMALMENTE A SCUOLA E NEL TEMPO LIBERO. DESCRIVE ORALMENTE SITUAZIONI, RACCONTA AVVENIMENTI ED ESPERIENZE PERSONALI, ESPONE ARGOMENTI DI STUDIO . INTERAGISCE CON UNO O PIÙ INTERLOCUTORI IN CONTESTI FAMILIARI E SU ARGOMENTI NOTI. LEGGE SEMPLICI TESTI CON DIVERSE STRATEGIE ADEGUATE ALLO SCOPO. LEGGE TESTI INFORMATIVI E ASCOLTA SPIEGAZIONI ATTINENTI A CONTENUTI DI STUDIO DI ALTRE DISCIPLINE. SCRIVE SEMPLICI RESOCONTI E COMPONE BREVI LETTERE O MESSAGGI RIVOLTI A COETANEI E FAMILIARI. INDIVIDUA ELEMENTI CULTURALI VEICOLATI DALLA LINGUA MATERNA O DI SCOLARIZZAZIONE E LI CONFRONTA CON QUELLI VEICOLATI DALLA LINGUA STRANIERA, SENZA ATTEGGIAMENTI DI RIFIUTO. AFFRONTA SITUAZIONI NUOVE ATTINGENDO AL SUO REPERTORIO LINGUISTICO; USA LA LINGUA PER APPRENDERE ARGOMENTI ANCHE DI AMBITI DISCIPLINARI DIVERSI E COLLABORA FATTIVAMENTE CON I COMPAGNI NELLA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ E PROGETTI. AUTOVALUTA LE COMPETENZE ACQUISITE ED È CONSAPEVOLE DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FRANCESE (I TRAGUARDI SONO RICONDUCIBILI AL LIVELLO A1 DEL QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE DEL CONSIGLIO D’EUROPA) L’ALUNNO COMPRENDE BREVI MESSAGGI ORALI E SCRITTI RELATIVI AD AMBITI FAMILIARI. COMUNICA ORALMENTE IN ATTIVITÀ CHE RICHIEDONO SOLO UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI SEMPLICE E DIRETTO SU ARGOMENTI FAMILIARI E ABITUALI. DESCRIVE ORALMENTE E PER ISCRITTO, IN MODO SEMPLICE, ASPETTI DEL PROPRIO VISSUTO E DEL PROPRIO AMBIENTE. LEGGE BREVI E SEMPLICI TESTI CON TECNICHE ADEGUATE ALLO SCOPO . CHIEDE SPIEGAZIONI, SVOLGE I COMPITI SECONDO LE INDICAZIONI DATE IN LINGUA STRANIERA DALL’INSEGNANTE. STABILISCE RELAZIONI TRA SEMPLICI ELEMENTI LINGUISTICOCOMUNICATIVI E CULTURALI PROPRI DELLE LINGUE DI STUDIO. CONFRONTA I RISULTATI CONSEGUITI IN LINGUE DIVERSE E LE STRATEGIE UTILIZZATE PER IMPARARE. 14 PRIMARIA STORIA L’ALUNNO RICONOSCE ELEMENTI SIGNIFICATIVI DEL PASSATO DEL SUO AMBIENTE DI VITA. RICONOSCE E ESPLORA IN MODO VIA VIA PIÙ APPROFONDITO LE TRACCE STORICHE PRESENTI NEL TERRITORIO E COMPRENDE L’IMPORTANZA DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE. USA LA LINEA DEL TEMPO PER ORGANIZZARE INFORMAZIONI, CONOSCENZE, PERIODI E INDIVIDUARE SUCCESSIONI , CONTEMPORANEITÀ, DURATE, PERIODIZZAZIONI. INDIVIDUA LE RELAZIONI TRA GRUPPI UMANI E CONTESTI SPAZIALI. ORGANIZZA LE INFORMAZIONI E LE CONOSCENZE, TEMATIZZANDO E USANDO LE CONCETTUALIZZAZIONI PERTINENTI. COMPRENDE I TESTI STORICI PROPOSTI E SA INDIVIDUARNE LE CARATTERISTICHE. USA CARTE GEO- STORICHE, ANCHE CON L’AUSILIO DI STRUMENTI INFORMATICI. RACCONTA I FATTI STUDIATI E SA PRODURRE SEMPLICI TESTI STORICI, ANCHE CON RISORSE DIGITALI. COMPRENDE AVVENIMENTI, FATTI E FENOMENI DELLE SOCIETÀ E CIVILTÀ CHE HANNO CARATTERIZZATO LA STORIA DELL’UMANITÀ DAL PALEOLITICO ALLA FINE DEL MONDO ANTICO CON POSSIBILITÀ DI APERTURA E DI CONFRONTO CON LA CONTEMPORANEITÀ. COMPRENDE ASPETTI FONDAMENTALI DEL PASSATO DELL’ITALIA DAL PALEOLITICO ALLA FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE, CON POSSIBILITÀ DI APERTURA E DI CONFRONTO CON LA CONTEMPORANEITÀ. PRIMARIA GEOGRAFIA L’ALUNNO SI ORIENTA NELLO SPAZIO CIRCOSTANTE E SULLE CARTE GEOGRAFICHE, UTILIZZANDO RIFERIMENTI TOPOLOGICI E PUNTI CARDINALI. UTILIZZA IL LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ PER INTERPRETARE CARTE GEOGRAFICHE E GLOBO TERRESTRE, REALIZZARE SEMPLICI SCHIZZI CARTOGRAFICI E CARTE TEMATICHE, PROGETTARE PERCORSI E ITINERARI DI VIAGGIO. RICAVA INFORMAZIONI GEOGRAFICHE DA UNA PLURALITÀ DI FONTI (CARTOGRAFICHE E SATELLITARI, TECNOLOGIE DIGITALI, FOTOGRAFICHE, ARTISTICO -LETTERARIE). RICONOSCE E DENOMINA I PRINCIPALI “OGGETTI” GEOGRAFICI FISICI (FIUMI, MONTI, PIANURE, COSTE, COLLINE, LAGHI, MARI, OCEANI, ECC.) INDIVIDUA I CARATTERI CHE CONNOTANO I PAESAGGI (DI MONTAGNA, COLLINA, PIANURA, VULCANICI, ECC.) CON PARTICOLARE ATTENZIONE A QUELLI ITALIANI, E INDIVIDUA ANALOGIE E DIFFERENZE CON I PRINCIPALI PAESAGGI EUROPEI E DI ALTRI CONTINENTI. COGLIE NEI PAESAGGI MONDIALI DELLA STORIA LE PROGRESSIVE TRASFORMAZIONI OPERATE DALL’UOMO SUL PAESAGGIO NATURALE. SI RENDE CONTO CHE LO SPAZIO GEOGRAFICO È UN SISTEMA TERRITORIALE, COSTITUITO DA ELEMENTI FISICI E ANTROPICI LEGATI DA RAPPORTI DI CONNESSIONE E/O DI INTERDIPENDENZA. SECONDARIA DI PRIMO GRADO STORIA L’ALUNNO SI INFORMA IN MODO AUTONOMO SU FATTI E PROBLEMI STORICI ANCHE MEDIANTE L’USO DI RISORSE DIGITALI. PRODUCE INFORMAZIONI STORICHE CON FONTI DI VARIO GENERE – ANCHE DIGITALI – E LE SA ORGANIZZARE IN TESTI. COMPRENDE TESTI STORICI E LI SA RIELABORARE CON UN PERSONALE METODO DI STUDIO, ESPONE ORALMENTE E CON SCRITTURE – ANCHE DIGITALI – LE CONOSCENZE STORICHE ACQUISITE OPERANDO COLLEGAMENTI E ARGOMENTANDO LE PROPRIE RIFLESSIONI. USA LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ PER ORIENTARSI NELLA COMPLESSITÀ DEL PRESENTE, COMPRENDE OPINIONI E CULTURE DIVERSE, CAPISCE I PROBLEMI FONDAMENTALI DEL MONDO CONTEMPORANEO. COMPRENDE ASPETTI, PROCESSI E AVVENIMENTI FONDAMENTALI DELLA STORIA ITALIANA DALLE FORME DI INSEDIAMENTO E DI POTERE MEDIEVALI ALLA FORMAZIONE DELLO STATO UNITARIO FINO ALLA NASCITA DELLA REPUBBLICA, ANCHE CON POSSIBILITÀ DI APERTURE E CONFRONTI CON IL MONDO ANTICO. CONOSCE ASPETTI E PROCESSI FONDAMENTALI DELLA STORIA EUROPEA MEDIEVALE, MODERNA E CONTEMPORANEA, ANCHE CON POSSIBILITÀ DI APERTURE E CONFRONTI CON IL MONDO ANTICO. CONOSCE ASPETTI E PROCESSI FONDAMENTALI DELLA STORIA MONDIALE, DALLA CIVILIZZAZIONE NEOLITICA ALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, ALLA GLOBALIZZAZIONE. CONOSCE ASPETTI E PROCESSI ESSENZIALI DELLA STORIA DEL SUO AMBIENTE. CONOSCE ASPETTI DEL PATRIMONIO CULTURALE, ITALIANO E DELL’UMANITÀ E LI SA METTERE IN RELAZIONE CON I FENOMENI STORICI STUDIATI. SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA LO STUDENTE SI ORIENTA NELLO SPAZIO E SULLE CARTE DI DIVERSA SCALA IN BASE AI PUNTI CARDINALI E ALLE COORDINATE GEOGRAFICHE; SA ORIENTARE UNA CARTA GEOGRAFICA A GRANDE SCALA FACENDO RICORSO A PUNTI DI RIFERIMENTO FISSI. UTILIZZA OPPORTUNAMENTE CARTE GEOGRAFICHE, FOTOGRAFIE ATTUALI E D’EPOCA, IMMAGINI DA TELERILEVAMENTO, ELABORAZIONI DIGITALI, GRAFICI, DATI STATISTICI, SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI PER COMUNICARE EFFICACEMENTE INFORMAZIONI SPAZIALI. RICONOSCE NEI PAESAGGI EUROPEI E MONDIALI, RAFFRONTANDOLI IN PARTICOLARE A QUELLI ITALIANI, GLI ELEMENTI FISICI SIGNIFICATIVI E LE EMERGENZE STORICHE, ARTISTICHE E ARCHITETTONICHE, COME PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE DA TUTELARE E VALORIZZARE. OSSERVA, LEGGE E ANALIZZA SISTEMI TERRITORIALI VICINI E LONTANI, NELLO SPAZIO E NEL TEMPO E VALUTA GLI EFFETTI DI AZIONI DELL’UOMO SUI SISTEMI TERRITORIALI ALLE DIVERSE SCALE GEOGRAFICHE. 15 PRIMARIA MATEMATICA L’ALUNNO SI MUOVE CON SICUREZZA NEL CALCOLO SCRITTO E MENTALE CON I NUMERI NATURALI E SA VALUTARE L’OPPORTUNITÀ DI RICORRERE A UNA CALCOLATRICE. RICONOSCE E RAPPRESENTA FORME DEL PIANO E DELLO SPAZIO, RELAZIONI E STRUTTURE CHE SI TROVANO IN NATURA O CHE SONO STATE CREATE DALL’UOMO. DESCRIVE, DENOMINA E CLASSIFICA FIGURE IN BASE A CARATTERISTICHE GEOMETRICHE, NE DETERMINA MISURE, PROGETTA E COSTRUISCE MODELLI CONCRETI DI VARIO TIPO. UTILIZZA STRUMENTI PER IL DISEGNO GEOMETRICO (RIGA, COMPASSO, SQUADRA) E I PIÙ COMUNI STRUMENTI DI MISURA (METRO, GONIOMETRO...). RICERCA DATI PER RICAVARE INFORMAZIONI E COSTRUISCE RAPPRESENTAZIONI (TABELLE E GRAFICI). RICAVA INFORMAZIONI ANCHE DA DATI RAPPRESENTATI IN TABELLE E GRAFICI RICONOSCE E QUANTIFICA, IN CASI SEMPLICI, SITUAZIONI DI INCERTEZZA. LEGGE E COMPRENDE TESTI CHE COINVOLGONO ASPETTI LOGICI E MATEMATICI. RIESCE A RISOLVERE FACILI PROBLEMI IN TUTTI GLI AMBITI DI CONTENUTO, MANTENENDO IL CONTROLLO SIA SUL PROCESSO RISOLUTIVO, SIA SUI RISULTATI. DESCRIVE IL PROCEDIMENTO SEGUITO E RICONOSCE STRATEGIE DI SOLUZIONE DIVERSE DALLA PROPRIA. COSTRUISCE RAGIONAMENTI FORMULANDO IPOTESI, SOSTENENDO LE PROPRIE IDEE E CONFRONTANDOSI CON IL PUNTO DI VISTA DI ALTRI. RICONOSCE E UTILIZZA RAPPRESENTAZIONI DIVERSE DI OGGETTI MATEMATICI (NUMERI DECIMALI, FRAZIONI, PERCENTUALI, SCALE DI RIDUZIONE, ...). SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA, ATTRAVERSO ESPERIENZE SIGNIFICATIVE, CHE GLI HANNO FATTO INTUIRE COME GLI STRUMENTI MATEMATICI CHE HA IMPARATO AD UTILIZZARE SIANO UTILI PER OPERARE NELLA REALTÀ. SECONDARIA DI PRIMO GRADO MATEMATICA L’ALUNNO SI MUOVE CON SICUREZZA NEL CALCOLO ANCHE CON I NUMERI RAZIONALI, NE PADRONEGGIA LE DIVERSE RAPPRESENTAZIONI E STIMA LA GRANDEZZA DI UN NUMERO E IL RISULTATO DI OPERAZIONI. RICONOSCE E DENOMINA LE FORME DEL PIANO E DELLO SPAZIO, LE LORO RAPPRESENTAZIONI E NE COGLIE LE RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI. ANALIZZA E INTERPRETA RAPPRESENTAZIONI DI DATI PER RICAVARNE MISURE DI VARIABILITÀ E PRENDERE DECISIONI. RICONOSCE E RISOLVE PROBLEMI IN CONTESTI DIVERSI VALUTANDO LE INFORMAZIONI E LA LORO COERENZA. SPIEGA IL PROCEDIMENTO SEGUITO, ANCHE IN FORMA SCRITTA, MANTENENDO IL CONTROLLO SIA SUL PROCESSO RISOLUTIVO, SIA SUI RISULTATI. CONFRONTA PROCEDIMENTI DIVERSI E PRODUCE FORMALIZZAZIONI CHE GLI CONSENTONO DI PASSARE DA UN PROBLEMA SPECIFICO A UNA CLASSE DI PROBLEMI. PRODUCE ARGOMENTAZIONI IN BASE ALLE CONOSCENZE TEORICHE ACQUISITE (AD ESEMPIO SA UTILIZZARE I CONCETTI DI PROPRIETÀ CARATTERIZZANTE E DI DEFINIZIONE). SOSTIENE LE PROPRIE CONVINZIONI, PORTANDO ESEMPI E CONTROESEMPI ADEGUATI E UTILIZZANDO CONCATENAZIONI DI AFFERMAZIONI; ACCETTA DI CAMBIARE OPINIONE RICONOSCENDO LE CONSEGUENZE LOGICHE DI UNA ARGOMENTAZIONE CORRETTA. UTILIZZA E INTERPRETA IL LINGUAGGIO MATEMATICO (PIANO CARTESIANO, FORMULE, EQUAZIONI, ...) E NE COGLIE IL RAPPORTO COL LINGUAGGIO NATURALE. NELLE SITUAZIONI DI INCERTEZZA (VITA QUOTIDIANA, GIOCHI, …) SI ORIENTA CON VALUTAZIONI DI PROBABILITÀ. HA RAFFORZATO UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA ATTRAVERSO ESPERIENZE SIGNIFICATIVE E HA CAPITO COME GLI STRUMENTI MATEMATICI APPRESI SIANO UTILI IN MOLTE SITUAZIONI PER OPERARE NELLA REALTÀ. 16 PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCIENZE L’ALUNNO SVILUPPA ATTEGGIAMENTI DI CURIOSITÀ E MODI DI GUARDARE IL MONDO CHE LO STIMOLANO A CERCARE SPIEGAZIONI DI QUELLO CHE VEDE SUCCEDERE. ESPLORA I FENOMENI CON UN APPROCCIO SCIENTIFICO: CON L’AIUTO DELL’INSEGNANTE, DEI COMPAGNI, IN MODO AUTONOMO, OSSERVA E DESCRIVE LO SVOLGERSI DEI FATTI, FORMULA DOMANDE, ANCHE SULLA BASE DI IPOTESI PERSONALI, PROPONE E REALIZZA SEMPLICI ESPERIMENTI . INDIVIDUA NEI FENOMENI SOMIGLIANZE E DIFFERENZE, FA MISURAZIONI, REGISTRA DATI SIGNIFICATIVI, IDENTIFICA RELAZIONI SPAZIO/TEMPORALI. INDIVIDUA ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI NEI FENOMENI, PRODUCE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE E SCHEMI DI LIVELLO ADEGUATO, ELABORA SEMPLICI MODELLI. RICONOSCE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE E I MODI DI VIVERE DI ORGANISMI ANIMALI E VEGETALI. HA CONSAPEVOLEZZA DELLA STRUTTURA E DELLO SVILUPPO DEL PROPRIO CORPO, NEI SUOI DIVERSI ORGANI E APPARATI, NE RICONOSCE E DESCRIVE IL FUNZIONAMENTO, UTILIZZANDO MODELLI INTUITIVI ED HA CURA DELLA SUA SALUTE. HA ATTEGGIAMENTI DI CURA VERSO L’ AMBIENTE SCOLASTICO CHE CONDIVIDE CON GLI ALTRI; RISPETTA E APPREZZA IL VALORE DELL’AMBIENTE SOCIALE E NATURALE. ESPONE IN FORMA CHIARA CIÒ CHE HA SPERIMENTATO, UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TROVA DA VARIE FONTI (LIBRI, INTERNET, DISCORSI DEGLI ADULTI, ECC.) INFORMAZIONI E SPIEGAZIONI SUI PROBLEMI CHE LO INTERESSANO. SCIENZE L’ALUNNO ESPLORA E SPERIMENTA, IN LABORATORIO E ALL’APERTO, LO SVOLGERSI DEI PIÙ COMUNI FENOMENI, NE IMMAGINA E NE VERIFICA LE CAUSE; RICERCA SOLUZIONI AI PROBLEMI, UTILIZZANDO LE CONOSCENZE ACQUISITE. SVILUPPA SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI E MODELLIZZAZIONI DI FATTI E FENOMENI RICORRENDO, QUANDO È IL CASO, A MISURE APPROPRIATE E A SEMPLICI FORMALIZZAZIONI. RICONOSCE NEL PROPRIO ORGANISMO STRUTTURE E FUNZIONAMENTI A LIVELLI MACROSCOPICI E MICROSCOPICI, È CONSAPEVOLE DELLE SUE POTENZIALITÀ E DEI SUOI LIMITI. HA UNA VISIONE DELLA COMPLESSITÀ DEL SISTEMA DEI VIVENTI E DELLA LORO EVOLUZIONE NEL TEMPO; RICONOSCE NELLA LORO DIVERSITÀ I BISOGNI FONDAMENTALI DI ANIMALI E PIANTE, E I MODI DI SODDISFARLI NEGLI SPECIFICI CONTESTI AMBIENTALI. È CONSAPEVOLE DEL RUOLO DELLA COMUNITÀ UMANA SULLA TERRA, DEL CARATTERE FINITO DELLE RISORSE, NONCHÉ DELL’INEGUAGLIANZA DELL’ ACCESSO A ESSE, E ADOTTA MODI DI VITA ECOLOGICAMENTE RESPONSABILI. COLLEGA LO SVILUPPO DELLE SCIENZE ALLO SVILUPPO DELLA STORIA DELL’UOMO. HA CURIOSITÀ E INTERESSE VERSO I PRINCIPALI PROBLEMI LEGATI ALL’USO DELLA SCIENZA NEL CAMPO DELLO SVILUPPO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO. PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MUSICA L’ALUNNO ESPLORA, DISCRIMINA ED ELABORA EVENTI SONORI DAL PUNTO DI VISTA QUALITATIVO, SPAZIALE E IN RIFERIMENTO ALLA LORO FONTE. ESPLORA DIVERSE POSSIBILITÀ ESPRESSIVE DELLA VOCE, DI OGGETTI SONORI E STRUMENTI MUSICALI, IMPARANDO AD ASCOLTARE SE STESSO E GLI ALTRI; FA USO DI FORME DI NOTAZIONE ANALOGICHE O CODIFICATE. ARTICOLA COMBINAZIONI TIMBRICHE, RITMICHE E MELODICHE, APPLICANDO SCHEMI ELEMENTARI; LE ESEGUE CON LA VOCE, IL CORPO E GLI STRUMENTI, IVI COMPRESI QUELLI DELLA TECNOLOGIA INFORMATICA. IMPROVVISA LIBERAMENTE E IN MODO CREATIVO, IMPARANDO GRADUALMENTE A DOMINARE TECNICHE E MATERIALI. ESEGUE, DA SOLO E IN GRUPPO, SEMPLICI BRANI VOCALI O STRUMENTALI, APPARTENENTI A GENERI E CULTURE DIFFERENTI, UTILIZZANDO ANCHE STRUMENTI DIDATTICI E AUTO-COSTRUITI. RICONOSCE GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN SEMPLICE BRANO MUSICALE. ASCOLTA, INTERPRETA E DESCRIVE BRANI MUSICALI DI DIVERSO GENERE MUSICA L’ALUNNO PARTECIPA IN MODO ATTIVO ALLA REALIZZAZIONE DI ESPERIENZE MUSICALI ATTRAVERSO L’ESECUZIONE E L’INTERPRETAZIONE DI BRANI STRUMENTALI E VOCALI APPARTENENTI A GENERI E CULTURE DIFFERENTI. USA DIVERSI SISTEMI DI NOTAZIONE FUNZIONALI ALLA LETTURA, ALL’ANALISI E ALLA RIPRODUZIONE DI BRANI MUSICALI. È IN GRADO DI IDEARE E REALIZZARE, ANCHE ATTRAVERSO L’IMPROVVISAZIONE O PARTECIPANDO A PROCESSI DI ELABORAZIONE COLLETTIVA, MESSAGGI MUSICALI E MULTIMEDIALI, NEL CONFRONTO CRITICO CON MODELLI APPARTENENTI AL PATRIMONIO MUSICALE, UTILIZZANDO ANCHE SISTEMI INFORMATICI. COMPRENDE E VALUTA EVENTI, MATERIALI, OPERE MUSICALI RICONOSCENDONE I SIGNIFICATI, ANCHE IN RELAZIONE ALLA PROPRIA ESPERIENZA MUSICALE E AI DIVERSI CONTESTI STORICO-CULTURALI. INTEGRA CON ALTRI SAPERI E ALTRE PRATICHE ARTISTICHE LE PROPRIE ESPERIENZE MUSICALI, SERVENDOSI ANCHE DI . APPROPRIATI CODICI E SISTEMI DI CODIFICA 17 PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ARTE E IMMAGINE ARTE E IMMAGINE L’ALUNNO UTILIZZA LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ RELATIVE L’ALUNNO REALIZZA ELABORATI PERSONALI E CREATIVI SULLA BASE DI UN’IDEAZIONE E PROGETTAZIONE ORIGINALE, AL LINGUAGGIO VISIVO PER PRODURRE VARIE TIPOLOGIE DI TESTI VISIVI (ESPRESSIVI, NARRATIVI, RAPPRESENTATIVI E COMUNICATIVI) E RIELABORARE IN MODO CREATIVO LE APPLICANDO LE CONOSCENZE E LE REGOLE DEL LINGUAGGIO VISIVO, SCEGLIENDO IN MODO FUNZIONALE TECNICHE E IMMAGINI CON MOLTEPLICI TECNICHE, MATERIALI E STRUMENTI (GRAFICO-ESPRESSIVI, PITTORICI E PLASTICI, MATERIALI DIFFERENTI ANCHE CON L’INTEGRAZIONE DI PIÙ MEDIA E CODICI ESPRESSIVI. MA ANCHE AUDIOVISIVI E MULTIMEDIALI). È IN GRADO DI OSSERVARE, ESPLORARE, DESCRIVERE E LEGGERE IMMAGINI (OPERE D’ARTE, FOTOGRAFIE, MANIFESTI, FUMETTI, ECC) E MESSAGGI MULTIMEDIALI (SPOT, BREVI FILMATI, VIDEOCLIP, ECC.) INDIVIDUA I PRINCIPALI ASPETTI FORMALI DELL’OPERA D’ARTE; APPREZZA LE OPERE ARTISTICHE E ARTIGIANALI PROVENIENTI DA CULTURE DIVERSE DALLA PROPRIA. CONOSCE I PRINCIPALI BENI ARTISTICO-CULTURALI PRESENTI NEL PROPRIO TERRITORIO E MANIFESTA SENSIBILITÀ E RISPETTO PER LA LORO SALVAGUARDIA. PADRONEGGIA GLI ELEMENTI PRINCIPALI DEL LINGUAGGIO VISIVO, LEGGE E COMPRENDE I SIGNIFICATI DI IMMAGINI STATICHE E IN MOVIMENTO, DI FILMATI AUDIOVISIVI E DI PRODOTTI MULTIMEDIALI. LEGGE LE OPERE PIÙ SIGNIFICATIVE PRODOTTE NELL’ARTE ANTICA, MEDIEVALE , MODERNA E CONTEMPORANEA, SAPENDOLE COLLOCARE NEI RISPETTIVI CONTESTI STORICI, CULTURALI E AMBIENTALI; RICONOSCE IL VALORE CULTURALE DI IMMAGINI ,DI OPERE E DI OGGETTI ARTIGIANALI PRODOTTI IN PAESI DIVERSI DAL PROPRIO. RICONOSCE GLI ELEMENTI PRINCIPALI DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARTISTICO E AMBIENTALE DEL PROPRIO TERRITORIO E È SENSIBILE AI PROBLEMI DELLA SUA TUTELA E CONSERVAZIONE. ANALIZZA E DESCRIVE BENI CULTURALI, IMMAGINI STATICHE E MULTIMEDIALI, UTILIZZANDO IL LINGUAGGIO APPROPRIATO. PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE FISICA L’ALUNNO ACQUISISCE CONSAPEVOLEZZA DI SÉ ATTRAVERSO LA PERCEZIONE DEL PROPRIO CORPO E LA PADRONANZA DEGLI SCHEMI MOTORI E POSTURALI NEL CONTINUO ADATTAMENTO ALLE VARIABILI SPAZIALI E TEMPORALI CONTINGENTI. UTILIZZA IL LINGUAGGIO CORPOREO E MOTORIO PER COMUNICARE ED ESPRIMERE I PROPRI STATI D’ANIMO, ANCHE ATTRAVERSO LA DRAMMATIZZAZIONE E LE ESPERIENZE RITMICO-MUSICALI E COREUTICHE. SPERIMENTA UNA PLURALITÀ DI ESPERIENZE CHE PERMETTONO DI MATURARE COMPETENZE DI GIOCOSPORT ANCHE COME ORIENTAMENTO ALLA FUTURA PRATICA SPORTIVA. SPERIMENTA, IN FORMA SEMPLIFICATA E PROGRESSIVAMENTE SEMPRE PIÙ COMPLESSA , DIVERSE GESTUALITÀ TECNICHE. AGISCE RISPETTANDO I CRITERI BASE DI SICUREZZA PER SÉ E PER GLI ALTRI, SIA NEL MOVIMENTO CHE NELL’USO DEGLI ATTREZZI E TRASFERISCE TALE COMPETENZA NELL’AMBIENTE SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO. RICONOSCE ALCUNI ESSENZIALI PRINCIPI RELATIVI AL PROPRIO BENESSERE PSICO-FISICO LEGATI ALLA CURA DEL PROPRIO CORPO, A UN CORRETTO REGIME ALIMENTARE E ALLA PREVENZIONE DELL’USO DI SOSTANZE CHE INDUCONO DIPENDENZA. COMPRENDE, ALL’ INTERNO DELLE VARIE OCCASIONI DI GIOCO E DI SPORT, IL VALORE DELLE REGOLE E L’IMPORTANZA DI RISPETTARLE. L’ALUNNO È CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE COMPETENZE MOTORIE SIA NEI PUNTI DI FORZA CHE NEI LIMITI. UTILIZZA LE ABILITÀ MOTORIE E SPORTIVE ACQUISITE ADATTANDO IL MOVIMENTO IN SITUAZIONE. UTILIZZA GLI ASPETTI COMUNICATIVO-RELAZIONALI DEL LINGUAGGIO MOTORIO PER ENTRARE IN RELAZIONE CON GLI ALTRI, PRATICANDO, INOLTRE, ATTIVAMENTE I VALORI SPORTIVI (FAIR – PLAY) COME MODALITÀ DI RELAZIONE QUOTIDIANA E DI RISPETTO DELLE REGOLE. RICONOSCE, RICERCA E APPLICA A SE STESSO COMPORTAMENTI DI PROMOZIONE DELLO “STAR BENE” IN ORDINE A UN SANO STILE DI VITA E ALLA PREVENZIONE. RISPETTA CRITERI BASE DI SICUREZZA PER SÉ E PER GLI ALTRI. È CAPACE DI INTEGRARSI NEL GRUPPO, DI ASSUMERSI RESPONSABILITÀ E DI IMPEGNARSI PER IL BENE COMUNE. 18 PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TECNOLOGIA L’ALUNNO RICONOSCE E IDENTIFICA NELL’ AMBIENTE CHE LO CIRCONDA ELEMENTI E FENOMENI DI TIPO ARTIFICIALE. È A CONOSCENZA DI ALCUNI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DI RISORSE E DI CONSUMO DI ENERGIA, E DEL RELATIVO IMPATTO AMBIENTALE. CONOSCE E UTILIZZA SEMPLICI OGGETTI E STRUMENTI DI USO QUOTIDIANO ED È IN GRADO DI DESCRIVERNE LA FUNZIONE PRINCIPALE E LA STRUTTURA E DI SPIEGARNE IL FUNZIONAMENTO. SA RICAVARE INFORMAZIONI UTILI SU PROPRIETÀ E TECNOLOGIA L’ALUNNO RICONOSCE NELL’AMBIENTE CHE LO CIRCONDA I PRINCIPALI SISTEMI TECNOLOGICI E LE MOLTEPLICI RELAZIONI CHE ESSI STABILISCONO CON GLI ESSERI VIVENTI E GLI ALTRI ELEMENTI NATURALI. CONOSCE I PRINCIPALI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DI RISORSE O DI PRODUZIONE DI BENI E RICONOSCE LE DIVERSE FORME DI ENERGIA COINVOLTE. È IN GRADO DI IPOTIZZARE LE POSSIBILI CONSEGUENZE DI UNA DECISIONE O DI UNA SCELTA DI TIPO TECNOLOGICO, RICONOSCENDO IN OGNI INNOVAZIONE OPPORTUNITÀ E RISCHI. CONOSCE E UTILIZZA OGGETTI, STRUMENTI E MACCHINE DI CARATTERISTICHE DI BENI O SERVIZI LEGGENDO USO COMUNE ED È IN GRADO DI CLASSIFICARLI E DI ETICHETTE, VOLANTINI O ALTRA DOCUMENTAZIONE TECNICA E COMMERCIALE. DESCRIVERNE LA FUNZIONE IN RELAZIONE ALLA FORMA, ALLA STRUTTURA E AI MATERIALI. SI ORIENTA TRA I DIVERSI MEZZI DI COMUNICAZIONE ED È IN UTILIZZA ADEGUATE RISORSE MATERIALI, INFORMATIVE E GRADO DI FARNE UN USO ADEGUATO A SECONDA DELLE ORGANIZZATIVE PER LA PROGETTAZIONE E LA DIVERSE SITUAZIONI. REALIZZAZIONE DI SEMPLICI PRODOTTI, ANCHE DI TIPO PRODUCE SEMPLICI MODELLI O RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE DEL PROPRIO OPERATO UTILIZZANDO ELEMENTI DEL DISEGNO TECNICO O STRUMENTI MULTIMEDIALI. INIZIA A RICONOSCERE IN MODO CRITICO LE CARATTERISTICHE , LE FUNZIONI E I LIMITI DELLA TECNOLOGIA ATTUALE. DIGITALE. RICAVA DALLA LETTURA E DALL’ANALISI DI TESTI O TABELLE INFORMAZIONI SUI BENI O SUI SERVIZI DISPONIBILI SUL MERCATO, IN MODO DA ESPRIMERE VALUTAZIONI RISPETTO A CRITERI DI TIPO DIVERSO. CONOSCE LE PROPRIETÀ E LE CARATTERISTICHE DEI DIVERSI MEZZI DI COMUNICAZIONE ED È IN GRADO DI FARNE UN USO EFFICACE E RESPONSABILE RISPETTO ALLE PROPRIE NECESSITÀ DI STUDIO E SOCIALIZZAZIONE . SA UTILIZZARE COMUNICAZIONI PROCEDURALI E ISTRUZIONI TECNICHE PER ESEGUIRE, IN MANIERA METODICA E RAZIONALE, COMPITI OPERATIVI COMPLESSI, ANCHE COLLABORANDO E COOPERANDO CON I COMPAGNI . PROGETTA E REALIZZA RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE O INFOGRAFICHE, RELATIVE ALLA STRUTTURA E AL FUNZIONAMENTO DI SISTEMI MATERIALI O IMMATERIALI, UTILIZZANDO ELEMENTI DEL DISEGNO TECNICO O ALTRI LINGUAGGI MULTIMEDIALI E DI PROGRAMMAZIONE.. CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO L’UTILIZZO CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO CHE IMPLEMENTA ALL’INTERNO DEL DISCIPLINARE “AUTOCTONA” RICERCA TERRITORIALE, VA INTESA COME UN’OPPORTUNITÀ POSITIVA PER GARANTIRE SPESSORE ISTITUZIONALE ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, AGLI EELL E ALLE REALTÀ TERRITORIALI, ATTRAVERSO I PRINCIPI DI : SUSSIDIARIETÀ - INTESA COME INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE DELLO STATO E DEGLI ORGANISMI LOCALI; EQUITÀ- INTESA COME INTERAZIONE TRA BISOGNI DEGLI STUDENTI, OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA E DEGLI ENTI LOCALI; SOLIDARIETÀ- INTESA COME PROMOZIONE DI UNA DIDATTICA PERSONALIZZATA VOLTA AL SOSTEGNO DELLE POTENZIALITÀ INDIVIDUALI ; RESPONSABILITÀ - INTESA COME CORRESPONSABILITÀ E COME PARTENARIATO TRA D.S., DOCENTI, STUDENTI, FAMIGLIE, TERRITORIO. IN TALE PROSPETTIVA, IL TERMINE « CURRICOLO » È VENUTO AD ASSOCIARSI IN MODO NATURALE PIÙ AL CONCETTO DI DISCIPLINA CHE NON A QUELLO DI PROGETTO, OSSIA PIÙ ALLA COSTITUZIONE DI UN CORPO STABILIZZATO DI SAPERI (CIOÈ AD UN IMPIANTO EPISTEMOLOGICO) CHE NON AD UNA PROGETTAZIONE CONTINGENTE E TEMPORALMENTE DEFINITA DI UN ITINERARIO DI RICERCA (CIOÈ AD UN IMPIANTO PROGETTUALE). IL CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO DELLA DISCIPLINA «RICERCA TERRITORIALE» COPRE UN MONTE ORE ANNUALE DI CIRCA 60 ORE, PREVEDENDO UNA SCANSIONE SETTIMANALE DI 2 ORE PER 30 SETTIMANE, SIA NELLA SCUOLA PRIMARIA, SIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, PARI AL 7% DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO NAZIONALE. TALE DISCIPLINA INTERESSA : PER LA SCUOLA PRIMARIA, L’AMBITO LINGUISTICO – ANTROPOLOGICO; PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI, MATEMATICA, TECNOLOGIA . LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER CLASSI PARALLELE, CHE COSTITUIRÀ IL CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO, È STATA SUDDIVISA IN MODULI DI APPRENDIMENTO. PER OGNI ANNO DI CORSO SONO PREVISTI N. 2 MODULI. OGNI MODULO SVILUPPA N. 2 UNITÀ QUADRIMESTRALI , CON RELATIVI OBIETTIVI FORMATIVI E CONTENUTI . ALLA FINE DEI 2 MODULI VENGONO ELENCATE LE COMPETENZE IN USCITA DELL'ALUNNO. DELLA QUOTA DEL NAZIONALE UNA NUOVA MATERIA, 19 PROSPETTIVE DI INDAGINE 1.PROSPETTIVA MITICO – LEGGENDARIO –FOLCLORISTICO – ANTROPOLOGICA CLASSE PRIMA - PRIMARIA 2.PROSPETTIVA PAESAGGISTICO – NATURALISTICA CLASSE SECONDA - PRIMARIA 3.PROSPETTIVA GEOGRAFICO – ECOLOGICA CLASSE TERZA - PRIMARIA 4.PROSPETTIVA STORICO – ARCHEOLOGICA CLASSE QUARTA - PRIMARIA 5.PROSPETTIVA LINGUISTICO - CULTURALE ED ESPRESSIVO – ARTISTICA CLASSE QUINTA - PRIMARIA 6.PROSPETTIVA SOCIO – CULTURALE CLASSE PRIMA - SECONDARIA DI I GRADO 7.PROSPETTIVA ECONOMICO – PRODUTTIVA CLASSE SECONDA - SECONDARIA DI I GRADO 8.PROSPETTIVA SOCIO – POLITICO – ISTITUZIONALE CLASSE TERZA LA DISCIPLINA “RICERCA TERRITORIALE” SECONDARIA DI I GRADO VIENE COSTANTEMENTE MONITORATA, VERIFICATA E VALUTATA DAI SINGOLI DOCENTI TITOLARI DELLA DISCIPLINA ATTRAVERSO L’ATTIVITÀ DI VERIFICA PERIODICA E SISTEMATICA FINALIZZATA ALL’ACCERTAMENTO DEL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE IN USCITA. IL TAVOLO TECNICO DI PROGETTAZIONE INTEGRATA, CHE SARÀ ESPRESSO SCOLASTICA E DALL’AMMINISTRAZIONE LOCALE, FINALIZZATA A VALUTARE L’ANDAMENTO E LO STATO DI AVANZAMENTO GENERALE DEL CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO, DEI LIVELLI DI EFFICACIA ED EFFICIENZA DELL’INTERAZIONE SCUOLA-TERRITORIO E DEI LIVELLI DI SODDISFAZIONE DEGLI INTERLOCUTORI ESTERNI. MONITORAGGIO GENERALE È DI COMPETENZA DEL DAI REFERENTI DELL’ ISTITUZIONE 20 -CAPITOLO 3METODOLOGIA . STRATEGIE E TECNICHE DIDATTICHE SCELTE EDUCATIVE I PRESUPPOSTI PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO NELLA REALIZZAZIONE DELL’AUTONOMIA DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA SONO: PROGETTUALITÀ, COLLEGIALITÀ PROFESSIONALITÀ AZIONE EDUCATIVA ALFABETIZZAZIONE CULTURALE: ACQUISIZIONE DI ABILITÀ OPERATIVE E DI MODALITÀ D’INDAGINE; PADRONANZA DI CONOSCENZE E DI LINGUAGGI; SVILUPPO DI COMPETENZE COMUNICATIVE ED ESPRESSIVE. L’AZIONE EDUCATIVA IN MERITO ALL’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE 1. 2. 3. S’ISPIRA AI SEGUENTI PRINCIPI: LA QUALITÀ; LA SCUOLA COME AMBIENTE EDUCATIVO DI APPRENDIMENTO; LA SCUOLA COME ESERCIZIO DI VITA COGNITIVA; EVITA I SEGUENTI RISCHI ED ERRORI: ECCESSO DI ESECUTIVITÀ, ENCICLOPEDISMO, DIDATTICA NOZIONISTICA. OLTRE ALL’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE, L’AZIONE EDUCATIVA CONSENTE, IN UN CONTINUUM, DEI TRE ORDINI DI SCUOLA, ATTRAVERSO FORME DI RACCORDO STABILITE , IL CORRETTO SVOLGIMENTO DEI SEGUENTI PROCESSI: 1. LA PROMOZIONE DELLA MATURAZIONE DEL SOGGETTO IN FORMAZIONE IN UNA PROSPETTIVA CHE LO CONDUCE AD ORGANIZZARE LE SUE ESPERIENZE SECONDO UNA VISIONE PERSONALE E CRITICA, NELLA QUALE EGLI SIA CAPACE DI AFFERMARE AUTONOMIA DI GIUDIZIO ; 2. LO SVILUPPO INTEGRALE DELLA SUA FORMAZIONE, IN MODO DA CONDURLO AD ESSERE CAPACE DI EFFETTUARE INTERVENTI CONSAPEVOLI E RESPONSABILI ALL’INTERNO DELLA SOCIETÀ. IL SUPERAMENTO DELLA PREMINENZA DELLA LEZIONE FRONTALE. SI TRATTA DI ARRICCHIRE LA LEZIONE FRONTALE CON ALTRE FORME DI APPROCCIO DIDATTICO E PEDAGOGICO: L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO , IL TUTORING TRA PARI E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE. IL COSTRUTTIVISMO SECONDO TALE TEORIA, LA CONOSCENZA È COSTRUZIONE, MEGLIO RICOSTRUZIONE DELLE CONOSCENZE CHE OGNUNO DI NOI POSSIEDE . SI TRATTA DI UNA RICOSTRUZIONE INDIVIDUALE, MA SOPRATTUTTO SOCIALE. PARTENDO DA QUESTA IMPOSTAZIONE, LA LEZIONE FRONTALE È ANCORA POCO COSTRUTTIVISTICA, ANCHE SE MOLTE LEZIONI FRONTALI , SONO OGGI CORRELATE DA UNA BUONA IMPOSTAZIONE PEDAGOGICA E DIDATTICA, CHE UTILIZZA SCHEMI , LUCIDI , CODICI MOLTEPLICI COME QUELLO VERBALE, QUELLO VISIVO, QUELLO AUDIOVISIVO. C’È MAGGIORE COSTRUTTIVISMO NELLA PREPARAZIONE DELLE LEZIONI FRONTALI, MA È ANCORA INSUFFICIENTE . IL COSTRUTTIVISMO SOTTOLINEA CHE L’APPRENDIMENTO AVVIENE ATTRAVERSO IL CONFRONTO DELLE VARIE MAPPE COGNITIVE PRESENTI IN CIASCUNO DEGLI STUDENTI E NEL GRUPPO CLASSE. L’INSEGNANTE PUÒ STIMOLARE L’APPRENDIMENTO, ATTRAVERSO LA PRATICA DEL PRENDERSI CURA, DI COME CIASCUNO E DI COME LA PROPRIA CLASSE, ELABORA, COSTRUISCE E RICOSTRUISCE LE MAPPE COGNITIVE COMUNI. UN AUTORE PH. PERRENOUD (1984), SOSTIENE CHE SIA IL SUCCESSO SCOLASTICO, SIA 21 L’INSUCCESSO SCOLASTICO, È DOVUTO AD UN PROCESSO DI COSTRUZIONE DA PARTE DI TUTTI GLI ATTORI DELL’ATTIVITÀ EDUCATIVA-DIDATTICA. 1.2. L’AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE E NARRAZIONE DEL SÉ UN ALTRO FILONE CHE SPINGE VERSO IL SUPERAMENTO DELLA LEZIONE FRONTALE, È CONOSCIUTO COME AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE O NARRAZIONE DEL SÉ (GORDON PASK 1975, D.DEMETRIO 1995) TALE APPROCCIO, SUGGERISCE L’IDEA CHE L’APPRENDIMENTO NON È MECCANICO, MA SI INTRECCIA CON LA NARRAZIONE DEL SÉ. AD UNO STUDENTE, POSSIAMO CHIEDERE PIÙ EFFICACEMENTE COME LUI HA APPRESO, COME SI È COINVOLTO NELLO STUDIO DI UN DETERMINATO PROBLEMA E FAR EMERGERE L’INTRECCIO TRA UN ARGOMENTO STUDIATO E LA SUA NARRAZIONE ESISTENZIALE, LA SUA BIOGRAFIA INTELLETTUALE. WORKSHOP N. 6 SILVIA ANDRICH, LIDIO MIATO E MARIO POLITO © 2001 ERICKSON PORTALE INTERNET - WWW.ERICKSON.IT MATERIALI DEL 3° CONVEGNO “LA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE NELLA SCUOLA E NELLA SOCIETÀ” 3 ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE, ABBIAMO DUNQUE MOLTE BIOGRAFIE, MOLTE FORME DI COINVOLGIMENTO, CHE POSSONO ESSERE ESPRESSE E RACCOLTE COME RICCHEZZA DI APPRENDIMENTO. INVECE, LA LEZIONE FRONTALE BASATA SULLA SPIEGAZIONE E SULL’INTERROGAZIONE, IMPEDISCE DI COGLIERE E DI VALORIZZARE LE NUMEROSE PIEGHE NARRATIVE DI OGNI STUDENTE DEL GRUPPO CLASSE. 1.3. La metacognizione LA METACOGNIZIONE È UN ALTRO FILONE CHE SUGGERISCE DI SUPERARE LA LEZIONE FRONTALE, SPINGENDO OGNI ALUNNO E IL LAVORO DI GRUPPO, VERSO LA RIFLESSIONE E IL CONTROLLO DI COME SI APPRENDE, METTENDO IN EVIDENZA LE PROPRIE MAPPE COGNITIVE, LE PROPRIE STRATEGIE DI CONTROLLO, LE PROPRIE VALUTAZIONI SU COME SI È APPRESO (C.CORNOLDI 1995, D.IANES 1996). È NOTO CHE GLI STUDENTI METACOGNITIVI, APPRENDONO DI PIÙ E SONO PIÙ DISPOSTI AL LAVORO DI GRUPPO, BASATO SU UN CONTROLLO RECIPROCO DI COME APPRENDERE, DI QUALI STRATEGIE UTILIZZARE E DI COME VERIFICARE INSIEME I RISULTATI OTTENUTI . 1.4. L’insegnante come ricercatore e come “professionista riflessivo” UN’ALTRA INDICAZIONE VERSO IL SUPERAMENTO DELLA PREPONDERANZA, DELLA LEZIONE FRONTALE, È DATA DA UN FILONE DELLA RICERCA, BASATO SULL’INSEGNANTE COME RICERCATORE, COME PROFESSIONISTA RIFLESSIVO (A.D.SCHÖN 1993). LEZIONE FRONTALE STRALCI DA TELEMATICA “IL “LEZIONE FRONTALE O RICERCA?” EDUCAZIONE & SCUOLA DI UMBERTO TENUTA – ARTICOLO PUBBLICATO SULLA RIVISTA TACITO ED IMPLICITO PRESUPPOSTO ERA CHE SPETTAVA AGLI ALUNNI ASCOLTARE, CAPIRE E RITENERE QUANTO IL DOCENTE ESPONEVA. IL COMPRENDERE E L’APPRENDERE ERANO PROBLEMI PRIVATI DEGLI ALUNNI, RIENTRAVANO NEI LORO DOVERI DI ALUNNI, DI CUI ERANO CHIAMATI A RISPONDERE … SAREBBE BASTATO E BASTEREBBE CHE L’ATTENZIONE DEL DOCENTE SI RIVOLGESSE SOPRATTUTTO AI PROCESSI APPRENDITIVI DEI "SEGNI" CHE CONSENTANO AGLI ALUNNI DI … PERTANTO, PERCHÉ SIA EFFICACE, LA LEZIONE FRONTALE DEVE CONFIGURARSI COME UN’OFFERTA DI SEGNI (VERBALI, ICONICI, CONCRETI), CHE GLI ALUNNI DEBBONO UTILIZZARE PER COSTRUIRE I CONCETTI, EFFETTUANDO L’OPERAZIONE DI ASTRAZIONE DELLA PROPRIETÀ COMUNE AI DIVERSI OGGETTI. LA LEZIONE FRONTALE RISULTA EFFICACE QUANDO SI PONE IN TALE PROSPETTIVA, QUANDO NON PRESUME DI INSEGNARE I CONCETTI, MA SI IMPEGNA A FARLI RICOSTRUIRE AGLI ALUNNI.” SINGOLI ALUNNI E UTILIZZASSE LA LEZIONE PER OFFRIRE I COMPRENDERE ED APPRENDERE LEZIONE DIALOGATA NELLA LEZIONE DIALOGATA L’INSEGNANTE ATTIVA IL GRUPPO CLASSE IN UN’AZIONE PARTECIPATIVA , IN CUI OGNI ALUNNA/O CONTRIBUISCE CON SPECIFICI COMPITI A COSTRUIRE NUOVI APPRENDIMENTI. IN QUESTO MODO SI DETERMINA UNA RELAZIONE CIRCOLARE, NELLA QUALE GLI ALUNNI INTERAGISCONO NON SOLO CON L’INSEGNANTE, MA ANCHE TRA DI LORO SCAMBIANDOSI CONOSCENZE, ESPERIENZE, IPOTESI. 22 APPRENDIMENTO COOPERATIVO E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE STRALCI DA “LA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE NELLA SCUOLA E NELLA SOCIETÀ”- MATERIALI DEL 3° CONVEGNO … IL LAVORO DI GRUPPO CONSISTE NEL COLLABORARE VERSO UN OBIETTIVO COMUNE. L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO … È FOCALIZZATO SULL’APPRENDERE INSIEME L’UNO CON L’ALTRO, L’UNO DALL’ALTRO, L’UNO PER L’ALTRO. … SI TRATTA DI ARRICCHIRE LA LEZIONE FRONTALE CON ALTRE FORME DI APPROCCIO DIDATTICO E PEDAGOGICO: L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO, IL TUTORING TRA PARI E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE. … IL COSTRUTTIVISMO SOTTOLINEA CHE L’APPRENDIMENTO AVVIENE ATTRAVERSO IL CONFRONTO DELLE VARIE MAPPE COGNITIVE PRESENTI IN CIASCUNO DEGLI STUDENTI E NEL GRUPPO CLASSE. UN ALTRO FILONE, CHE SPINGE VERSO IL SUPERAMENTO DELLA LEZIONE FRONTALE, È CONOSCIUTO COME AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE O NARRAZIONE DEL SÉ (GORDON PASK 1975, D. DEMETRIO 1995) TALE APPROCCIO, SUGGERISCE L’IDEA CHE L’APPRENDIMENTO NON È MECCANICO, MA SI INTRECCIA CON LA NARRAZIONE DEL SÉ . AD UNO STUDENTE, POSSIAMO CHIEDERE PIÙ EFFICACEMENTE COME LUI HA APPRESO, COME SI È COINVOLTO NELLO STUDIO DI UN DETERMINATO PROBLEMA E FAR EMERGERE L’INTRECCIO TRA UN ARGOMENTO STUDIATO E LA SUA NARRAZIONE ESISTENZIALE, LA SUA BIOGRAFIA INTELLETTUALE. ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE, ABBIAMO DUNQUE MOLTE BIOGRAFIE, MOLTE FORME DI COINVOLGIMENTO, CHE POSSONO ESSERE ESPRESSE E RACCOLTE COME RICCHEZZA DI APPRENDIMENTO. INVECE, LA LEZIONE FRONTALE, BASATA SULLA SPIEGAZIONE E SULL’INTERROGAZIONE, IMPEDISCE DI COGLIERE E DI VALORIZZARE LE NUMEROSE PIEGHE NARRATIVE DI OGNI STUDENTE DEL GRUPPO CLASSE. … UN INSEGNANTE, CHE INSEGNA SOLTANTO, FA LA COSA PIÙ FACILE. INVECE INTERESSARSI A COME GLI STUDENTI APPRENDONO, PRENDERSI CURA, COME FACEVA DON MILANI , DI COME APPRENDONO, CREDIAMO SIA SPECIFICO DI UNA DIDATTICA DI SERVIZIO. È QUESTA LA DIDATTICA DEL DARE, PIÙ SI DÀ E PIÙ SI RICEVE, È UNA DIDATTICA DEMOCRATICA DEL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI RAGAZZI. ANCHE LORO NON DEVONO PIÙ ASPETTARSI DI RICEVERE, MA DEVONO DARE, AIUTARE GLI ALTRI, METTERE A DISPOSIZIONE LE PROPRIE COMPETENZE PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI COMUNI. OGNUNO DEVE FARE LA SUA PARTE, DEVE SPENDERE I TALENTI CHE POSSIEDE, SENTIRSI DI APPARTENERE AD UN GRUPPO, AD UNA COMUNITÀ CHE LO ACCETTA E LO AIUTA, CONDIVIDERE GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO DI APPRENDIMENTO, I PERCORSI EDUCATIVI, I CRITERI DI VALUTAZIONE, I MODI PER GRATIFICARSI E GIOIRE DEL LAVORO SVOLTO ASSIEME. QUESTO FAVORISCE LA COSTRUZIONE DEL SENSO DI IDENTITÀ PERSONALE E DELL’IDENTITÀ DEL GRUPPO. METODOLOGIA DELLA RICERCA O PROBLEM SOLVING PROBLEM SOLVING “RISOLVERE PROBLEMI”. UN PROBLEMA ESISTE QUANDO C’È UN IN PRESENZA DI UN OSTACOLO NON POSSIAMO RAGGIUNGERE I CONOSCENZE O LE ESPERIENZE PRECEDENTI. DUNQUE, PER ARRIVARE SIGNIFICA LETTERALMENTE OSTACOLO AL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBIETTIVO. NOSTRI OBIETTIVI PROCEDENDO SECONDO LE ALLA SOLUZIONE, È NECESSARIO UN CAMBIAMENTO NEL NOSTRO MODO DI VEDERE E SENTIRE LE COSE O NEI NOSTRI COMPORTAMENTI, CHE CI CONSENTA DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI. IL PROBLEM SOLVING CI AIUTA A INDIVIDUARE IL PROCESSO DI PROBLEM SOLVING SI PASSAGGI INTRECCIATI FRA LORO. VEDIAMOLE IN DI QUALE CAMBIAMENTO ABBIAMO BISOGNO E A METTERLO IN ATTO. SUDDIVIDE IN QUATTRO FASI, CHE SI ARTICOLANO IN VARI SINTESI: FASE 1: IDENTIFICHIAMO IL PROBLEMA E IL NOSTRO OBIETTIVO: DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO. ANALISI DEGLI OSTACOLI. FASE 2: GENERIAMO LE POSSIBILI SOLUZIONI: GENERAZIONE DELLE IDEE (BRAIN STORMING). TRASFORMAZIONE DELLE IDEE IN SOLUZIONI. FASE 3: SCEGLIAMO, VALUTIAMO E PIANIFICHIAMO LA SOLUZIONE- VALUTAZIONE DI EFFICACIA, FATTIBILITÀ E CONSEGUENZE. SCELTA DELLA SOLUZIONE /PIANIFICAZIONE (COSA, QUANDO, COME E CON QUALI RISORSE) FASE 4: METTIAMO IN PRATICA- ESECUZIONE DEL PIANO. VALUTAZIONE DEI RISULTATI. LE QUATTRO FASI SONO CONSEQUENZIALI: SEGUIRLE NELLA LORO PROGRESSIONE CI CONSENTE DI IMPOSTARE CORRETTAMENTE IL PROBLEMA E DI CHIARIRE ALCUNI ATTEGGIAMENTI O ASPETTI CHE CI CONFONDONO, IMPEDENDOCI DI TROVARE DELLE SOLUZIONI. NON PENSIAMO PERÒ CHE IL PROBLEM SOLVING SIA UN PROCESSO INTERAMENTE RAZIONALE E LINEARE, COME UNA SPECIE DI “CATENA DI MONTAGGIO DEL PENSIERO”. AL CONTRARIO LO SCOPO DEL PROBLEM SOLVING È AIUTARCI A INTEGRARE LE NOSTRE RISORSE, SIA QUELLE LOGICHE E CRITICHE, SIA QUELLE CREATIVE INDISPENSABILI PER ARRIVARE ALLA SOLUZIONE. IN PARTICOLARE LA CREATIVITÀ E L’INTUIZIONE SONO IL CUORE DELLA SECONDA FASE: DOPO AVER IDENTIFICATO I NOSTRI OBIETTIVI E I REALI OSTACOLI AL LORO RAGGIUNGIMENTO, DOBBIAMO LASCIARE LA MENTE LIBERA DI CREARE IDEE, IMMAGINI, COLLEGAMENTI, PRENDENDO NOTA DI TUTTO CIÒ CHE CI PASSA PER LA TESTA SENZA CRITICARLO O ANALIZZARLO (BRAIN STORMING). SOLO DOPO CI PREOCCUPEREMO DI COME LE IDEE POTRANNO ESSERE EFFETTIVAMENTE REALIZZATE E DI TUTTI I POSSIBILI LIMITI E PROBLEMI DEL PROGETTO. 23 -CAPITOLO 4SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA TEMPO SCUOLA/ORARI DI INGRESSO E DI USCITA IL PROGETTO “SETTIMANA CORTA”SI RIFÀ ALLL’ART.21 DELLA LEGGE 59/97 (LEGGE BASSANINI) E SUCCESSIVE CIRCOLARI APPLICATIVE CHE APRONO NUOVI SPAZI DI AUTONOMIA GESTIONALE NELLA SCUOLA E PERMETTONO UN ORGANIZZAZIONE DELL’ ORARIO E DELLE LEZIONI PIÙ FLESSIBILE E MAGGIORMENTE RISPONDENTE ALLE ESIGENZE DELLA COMUNITÀ LOCALE. NEL NOSTRO ISTITUTO SCOLASTICO QUESTO HA PORTATO A FORMULARE IL “ PROGETTO SETTIMANA CORTA”, PROPRIO PER MEGLIO RISPONDERE ALLE ESIGENZE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA CHE IN MAGGIORANZA USUFRUISCE DEL SERVIZIO TRASPORTO COMUNALE. IL PROGETTO PREVEDE UNA ARTICOLAZIONE DEL CALENDARIO SCOLASTICO CHE ASSICURI AGLI ALUNNI 204 GIORNI DI LEZIONE PARI A 34 SETTIMANE, CORRISPONDENTI ALLE SEGUENTI ORE DI LEZIONE CHE NEI 200 GIORNI DI SCUOLA, PER LEGGE INVALICABILI, SI FORNISCONO COMPLESSIVAMENTE: Scuola Ore Settimanali Ore Annuali N° Giorni N° Settimane INFANZIA PRIMARIA SEC. I GRADO 40 28 36 1360 952 1224 204 204 204 34 34 34 SCUOLA INFANZIA · ORE SETTIMANALI ALUNNI: 40 SU 5 GIORNI; · ORE SETTIMANALI DOCENTI: 24 SU 5 GIORNI, DI CUI 20 + 4 ORE DI COMPRESENZA DA DEDICARE ALLA MENSA E AD ATTIVITÀ PRE E POST MENSA; · ALTERNANZA SETTIMANALE DEI DOCENTI CON TITOLARITÀ SUI 5 GIORNI; · ATTIVITÀ LABORATORIALI DA PROGRAMMARE IN RIFERIMENTO ALLE NUOVE INDICAZIONI DEL CURRICOLO NAZIONALE; · I LABORATORI PER FASCE DI ETÀ: N. 2 LABORATORI PER OGNI FASCIA DI ETÀ NELL’ARCO DELL’ANNO. SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME ORE SETTIMANALI ALUNNI: 28 SU 5 GIORNI; ORE SETTIMANALI DOCENTE UNICO: 22 SU 5 GIORNI; ORE SETTIMANALI DOCENTE L.S. : 1; ORE SETTIMANALE DOCENTE DI RELIGIONE:2; ORE SETTIMANALE DOCENTE COMPLETAMENTO: 3; CLASSI SECONDE: ORE SETTIMANALI ALUNNI: 28 SU 5 GIORNI; ORE SETTIMANALI DOCENTE UNICO: 22 SU 5 GIORNI; ORE SETTIMANALI DOCENTE L.S. : 2; ORE SETTIMANALE DOCENTE DI RELIGIONE:2; ORE SETTIMANALE DOCENTE COMPLETAMENTO: 2; CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE: ORE SETTIMANALI ALUNNI: 28 SU 5 GIORNI; ORE SETTIMANALI DOCENTE UNICO: 21 SU 5 GIORNI + 1 COMPRESENZA; ORE SETTIMANALI DOCENTE L.S. : 3; ORE SETTIMANALE DOCENTE DI RELIGIONE:2; ORE SETTIMANALE DOCENTE SPECIALIZZATO SU EDUCAZIONI: 2. UNITÀ ORARIA PER INGLESE E RELIGIONE; UTILIZZO DI UNA SOLA ORA DI PROGRAMMAZIONE IL MARTEDÌ, MENTRE L’ALTRA ORA SARÀ UTILIZZATA IN CLASSE PER PROGETTARE INSIEME AGLI ALUNNI. 24 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE, TEMPO PROLUNGATO: ORE SETTIMANALI ALUNNI: 36 SU 5 GIORNI, DI CUI ORE 2 DI MENSA NEI GIORNI DI LUNEDÌ E MERCOLEDÌ. ITALIANO MATEMATICA INGLESE FRANCESE STORIA/GEOGRAFIA SCIENZE TECNOLOGIA ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE MENSA TOTALE ORE ore 8 ore 5 ore 3 ore 2 ore 5 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 1 ora 2 ore 36 CALENDARIO SCOLASTICO INIZIO ANNO SCOLASTICO 2 SETTEMBRE 2013 INIZIO DELLE 11 SETTEMBRE 2013 LEZIONI TERMINE DELLE LEZIONI (SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO) 07 GIUGNO 2014 TERMINE DELLE LEZIONI (SCUOLA DELL’INFANZIA) 30 GIUGNO 2014 GIORNI DI LEZIONE 203 I QUADRIMESTRE DAL 11 II QUADRIMESTRE DAL 1° FEBBRAIO 2014 AL NOVEMBRE SETTEMBRE 2013 AL 31 GENNAIO 2014 1 VENERDÌ - FESTA DI TUTTI I SANTI DICEMBRE DAL 23 LUNEDÌ - VACANZE NATALIZIE GENNAIO AL 6 LUNEDÌ - VACANZE NATALIZIE MARZO APRILE MAGGIO 7 GIUGNO 2014 1 LUNEDÌ- RECUPERO ANTICIPO 4 MARTEDÌ CARNEVALE INIZIO LEZIONI DAL 17 GIOVEDÌ AL 22 MARTEDÌ VACANZE PASQUALI 23 MERCOLEDÌ –RECUPERO ANTICIPO INIZIO LEZIONI 25 VENERDÌ- FESTA DELLA LIBERAZIONE 1 GIOVEDÌ - FESTA DEL LAVORO 2 VENERDÌ – RECUPERO ANTICIPO INIZIO LEZIONI 23 VENERDÌ - RECUPERO FESTA SANTO PATRONO 25 FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA LA MODALITÀ DELLA FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA TROVA APPLICAZIONE IN UNA MAGGIORE ARTICOLAZIONE – ADATTAMENTO DEL TEMPO – SCUOLA ED IN UNA MIGLIORE UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI : UTILIZZO INTEGRATO DEI COMPENSAZIONI TRA LE DISCIPLINE DOCENTI COLLABORAZIONI CON L’ESTERNO PIENA UTILIZZAZIONE DELLA COPRESENZA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE PROFESSIONALI INTERNE ALL’ISTITUTO COMPENSAZIONI TRA LE DISCIPLINE SI PREVEDE UN IMPEGNO ESCLUSIVO NELL’ORARIO ANTIMERIDIANO FASE FINALE. NELLA FASE INIZIALE DELL’ANNO SCOLASTICO E NELLA NEI GIORNI IN CUI SONO PREVISTE MANIFESTAZIONI E DRAMMATIZZAZIONI LA SCUOLA FUNZIONERÀ SOLO IN ORARIO ANTIMERIDIANO CON GLI INSEGNANTI IN COMPRESENZA. PER LA REALIZZAZIONE DELLA DISCIPLINA: “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” SI RICAVA UN’ORA SETTIMANALE, DALL’AREA ANTROPOLOGICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E DALLA DISCIPLINA STORIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO; “RICERCA TERRITORIALE” SI UTILIZZA IL 7% DEL MONTE ORE COMPLESSIVO DELLE DISCIPLINE. UTILIZZO INTEGRATO DEI DOCENTI E COLLABORAZIONI CON L’ESTERNO L’ISTITUTO COMPRENSIVO OFFRE LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE UN UTILIZZO INTEGRATO DEI DOCENTI CHE SI REALIZZA ATTRAVERSO: DOCENTI DI MUSICA E DI ARTE E IMMAGINE COINVOLTI IN PERCORSI FORMATIVI DELLA SCUOLA PRIMARIA , COME SPECIALISTI; DOCENTI DI EDUCAZIONE FISICA CONSULENTI NELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE; DOCENTI DI ALTRE SCUOLE, GENITORI, AGENZIE EDUCATIVE E SERVIZI SOCIALI, ENTI ED ASSOCIAZIONI SARANNO IN VARIO MODO E CON PROGRAMMAZIONI OPPORTUNE COINVOLTI NELL’ AZIONE EDUCATIVA. SI PREVEDONO E SONO IN ATTO ACCORDI DI RETE CON ALTRI ISTITUTI DELLA PROVINCIA AL FINE DI REALIZZARE LABORATORI, ATTIVITÀ DI RICERCA – AZIONE E DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA. 1. PIENA UTILIZZAZIONE DELLA CONTEMPORANEITÀ / DISPONIBILITÀ 2. SOSTITUZIONE DOCENTI ASSENTI 3. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE PROFESSIONALI INTERNE ALL’ISTITUTO LE ORE DI COPRESENZA DEI DOCENTI VENGONO UTILIZZATE PER L’ASSISTENZA MENSA E PER RISPONDERE ALL’ESIGENZA DI REALIZZARE : ATTIVITÀ DI LABORATORI SPECIFICI INTRACLASSE O INTERCLASSE, CON FORMAZIONE DI TANTI GRUPPI QUANTI SONO GLI INSEGNANTI IMPEGNATI CONTEMPORANEAMENTE; LAVORO SPECIFICO COMPENSATIVO INTRACLASSE, CON PRESENZA SIMULTANEA DEI DOCENTI O FORMAZIONE DI GRUPPI; LAVORO SPECIFICO DI INTERCLASSE, SVILUPPO SU UN’UNITÀ DI APPRENDIMENTO INTERDISCIPLINARE O PLURIDISCIPLINARE, INTRACLASSE O ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA. SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI. PER LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI SI PROCEDERÀ APPLICANDO I SEGUENTI CRITERI: UTILIZZO DOCENTE IN CONTEMPORANEITÀ/DISPONIBILITÀ; RECUPERO ORE DI PERMESSI BREVI; UTILIZZO DOCENTE DI CLASSE, IN PRESENZA DEL DOCENTE DI SOSTEGNO; FORMAZIONE GRUPPI FISSI DI ALUNNI (DOCUMENTO ESPOSTO ALLA BACHECA DELLA CLASSE) ABBINATI AD ALTRA CLASSE QUANDO NON SI VERIFICANO LE SITUAZIONI PRECEDENTI. PER LIMITARE LE RICHIESTE DI CONGEDO DA PARTE DEI DOCENTI, OVE VI FOSSE L’ESIGENZA DI ASSENTARSI DA SCUOLA, SI FAVORIRÀ IL CAMBIO O LO SCAMBIO DEL GIORNO LIBERO, LA GIORNATA DI RECUPERO PER ORE PRESTATE IN ECCEDENZA, DA PROGRAMMARE E CONCORDARE A TEMPO DEBITO CON IL RESPONSABILE DI PLESSO. IN ORARIO AGGIUNTIVO, SI ORGANIZZANO CORSI FACOLTATIVI SUI PROGETTI DELIBERATI DAGLI ORGANI COLLEGIALI. 26 -CAPITOLO 5SCELTE DI ORGANIZZAZIONE DIDATTICA INDICAZIONI NAZIONALI E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO L’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO, SEMPRE ATTENTO ALLE ESIGENZE DI INNOVAZIONE E LOCALI, SENZA PERDERE DI VISTA LA SUA MISSION “A SCUOLA DI RESPONSABILITÀ PER UNA COMUNITÀ COOPERANTE NELLA COSTRUZIONE DI CONOSCENZE E NELLA CONQUISTA DI COMPETENZE” SEGUE LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (CM N. 31 DEL 18 APRILE 2012 E SI MUOVE SECONDO QUANTO CONSENTONO GLI ARTICOLI 4 E 5 DEL REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA (DPR 275/’99). QUESTI ARTICOLI CONSENTONO DI ADOTTARE SCELTE ORGANIZZATIVE LIBERE, SCANSIONI TEMPORALI FLESSIBILI DEGLI INSEGNAMENTI, GESTIONE FUNZIONALE DEGLI ORARI. NELLA PROGETTAZIONE ANNUALE SONO STATI PREVISTI: UNA PRIMA PARTE PER QUANTO RIGUARDA: 1. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE 2. PERSONALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI 3. PROPOSTE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE 4. ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ OPZIONALI 5. ESCURSIONI – VISITE GUIDATE – VIAGGI D’ISTRUZIONE 6. I CONTENUTI TRASVERSALI (REGOLE DEL VIVERE E DEL CONVIVERE); 7. LE TEMATICHE DA ESPLORARE NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO E DA DECLINARE SECONDO LE ESIGENZE DELLA CLASSE, DEI GRUPPI DI ALUNNI E DEI SINGOLI ALUNNI; 8. I PROBLEMI DA AFFRONTARE E LE RISORSE DA UTILIZZARE UNA SECONDA PARTE IN CUI SI STABILISCE LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE: 1.ARTICOLAZIONE APPRENDIMENTO (RIFERIMENTI ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO E AL POF, OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO, OBIETTIVI FORMATIVI, APPRENDIMENTO UNITARIO DA PROMUOVERE, COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE) 2.MEDIAZIONE DIDATTICA (METODI, TEMPI, SOLUZIONI ORGANIZZATIVE, MEZZI, ATTIVITÀ) 3.CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI ( VERIFICA E VALUTAZIONE) 4.DOCUMENTAZIONE 5.COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE ESPERIENZA, CAPACITÀ E ABILITÀ , OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ENTRANO IN GIOCO PER LA COSTRUZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E GENERANO COMPETENZE. 27 FLESSIBILITÀ DIDATTICA ORARIO CURRICOLARE PERCORSI FORMATIVI INTEGRATIVI SCUOLA PRIMARIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE LABORATORIO DI TECNOARTE; ALLESTIMENTO DI MOSTRE, DI SPETTACOLI E DI MANIFESTAZIONI LEGATE ALLE ATTIVITÀ PROGETTUALI E CURRICOLARI. SCUOLA SECONDARIA di I GRADO 5 GIORNI CON ORARIO 2 GIORNI CON ORARIO PROLUNGATO 3 GIORNI CON ORARIO ANTIMERIDIANO ANTIMERIDIANO DI ORE 5 E 36 MINUTI RICERCA TERRITORIALE PROGETTO PILOTA “ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA” 2.0 CLASSE I B SCUOLA PRIMARIA, CLASSE II B SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO. SCUOLA DELL’INFANZIA PROGETTO CL@SSE 5 GIORNI CON ORARIO ANTIMERIDIANO E POMERIDIANO PROGETTI LEGATI AL NATALE PROGETTO “SENZA ZAINO. PER UNA SCUOLA COMUNITÀ” PER LA SCUOLA PRIMARIA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ ORE 8 DI ATTIVITÀ GIORNALIERE ORE 40 DI ATTIVITÀ SETTIMANALI ATTIVITÀ AGGIUNTIVE SPORT A SCUOLA; “AVVIAMENTO AL LATINO”; PROGETTI PON AZIONI C1; ACCOGLIENZA ARTICOLAZIONE MODULARE DI GRUPPI DI ALUNNI PROVENIENTI DALLA STESSA O DA CLASSI DIVERSE O DA DIVERSI ANNI DI CORSO 28 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI A SEGUITO DELLA DIRETTIVA M. 27/12/2012 E CM N° 8 DEL 6/3/2013 LA NOSTRA SCUOLA HA ELABORATO PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/14, IL “PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ” ALLA STESURA DEL QUALE HANNO COLLABORATO : •IL DIRIGENTE SCOLASTICO ANNA RITA CARRAFIELLO •IL COLLABORATORE DEL DS GERARDINA CIENTANNI •I COLLABORATORI DEL DS: ANTONELLA CAPUTO (SC.INFANZIA), ROSETTA SPIOTTA (SC.PRIMARIA), CONSOLATA LILIANA FESTA (SC. SEC.I GRADO) •IL REFERENTE DSA/BES FUNZIONE STRUMENTALE ALESSANDRA DE SIMONE •IL REFERENTE H FUNZIONE STRUMENTALE ROSA MARIA AMMIRATI •I COORDINATORI DI CLASSE, INTERSEZIONE, INTERCLASSE . IN ESSO SONO RIPORTATE LE OPZIONI PROGRAMMATICHE E LE VARIABILI SIGNIFICATIVE CHE ORIENTANO LE AZIONI VOLTE A DARE ATTUAZIONE E MIGLIORARE IL LIVELLO DI INCLUSIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA. L’I.C. “JACOPO SANNAZZARO” DI OLIVETO CITRA (SA) •RICONOSCE LA VALIDITÀ DELLE INDICAZIONI MINISTERIALI IN MATERIA E RITIENE DOVEROSO PROCEDERE ALLA REDAZIONE ED ALL’APPLICAZIONE DI UN PIANO DI INCLUSIONE GENERALE DA RIPRESENTARE ANNUALMENTE IN RELAZIONE ALLA VERIFICA DELLA SUA RICADUTA E ALLA MODIFICA DEI BISOGNI PRESENTI; •RITIENE CHE, NELLA PROGRAMMAZIONE E NELL’EFFETTUAZIONE DEL PERCORSO ,L’INDICAZIONE DIDATTICA VERSO LA PERSONALIZZAZIONE E/O INDIVIDUALIZZAZIONE DEI PERCORSI EDUCATIVI DEBBA RISPETTARE LA PECULIARITÀ DI APPROCCIO, METODO /STILE E LIVELLO DI APPRENDIMENTO AFFERENTE A TUTTI I DISCENTI E, IN PARTICOLARE , AI BES; •PRECISA CHE, PROPRIO NEL RISPETTO DELL’INDIVIDUALITÀ E DELLE SUE CARATTERISTICHE, SI DEVE OPERARE NELLA PROGRAMMAZIONE E NELL’EFFETTUAZIONE DEL PERCORSO , CON PIENA CONSAPEVOLEZZA DELLO SPECIFICO DELLE DIVERSE CATEGORIE DI BISOGNO EDUCATIVO , EVITANDO QUANTO PIÙ POSSIBILE LA GENERALIZZAZIONE E LA GENERICITÀ E RICONOSCENDONE, AL CONTRARIO , LE MATRICI TUTT’AFFATTO DIVERSE; •RITIENE , DI CONSEGUENZA, DI DOVER FAR RIFERIMENTO ALLE PRASSI ,ALLE MODALITÀ ED AGLI STRUMENTI CHE LA SCUOLA HA GIÀ ELABORATO, POSTO IN ESSERE E VALIDATO NELLA RICADUTA ,IN RELAZIONE A INDIVIDUATE CATEGORIE DI BES E, PIÙ SPECIFICAMENTE A QUANTO ATTIENE A STUDENTI STRANIERI, OLTRE CHE A STUDENTI DSA E DA. PROPONE, QUINDI, CHE, PER QUANTO ATTIENE ALLO SPECIFICO DIDATTICO, SI RICORRA A: 1) INDIVIDUALIZZAZIONE (PERCORSI DIFFERENZIATI PER OBIETTIVI COMUNI); 2) PERSONALIZZAZIONE (PERCORSI E OBIETTIVI DIFFERENZIATI); 3) STRUMENTI COMPENSATIVI; 4) MISURE DISPENSATIVE; UTILIZZATI SECONDO UNA PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA CON RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA NAZIONALE E/O ALLE DIRETTIVE DEL POF PROPONE ALTRESÌ •UN IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE, STRUMENTALI E IMMATERIALI GIÀ DISPONIBILI NELLA SCUOLA O DA REPERIRE CON RICHIESTE ESTERNE ( MINISTERO, ENTI LOCALI ECC. ES. FACILITATORE LINGUISTICO , PSICOLOGO); •RITIENE INFINE NECESSARIO OPERARE PER ABBATTERE I LIMITI DI ACCESSO AL REALE DIRITTO ALLO STUDIO CHE POSSONO QUALIFICARSI COME OSTACOLI STRUTTURALI (V. BARRIERE ARCHITETTONICHE PER QUANTO RIGUARDA I DA ) O FUNZIONALI (MANCANZA DELLA DOTAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE INDIVIDUALE: LIBRI DI TESTO, ECC., PER QUANTO RIGUARDA LO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE). VIENE, INOLTRE, CONSIDERATA ADEGUATAMENTE LA PRESENZA DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PREVEDENDO UNA DIDATTICA ED UN’ORGANIZZAZIONE IN GRADO DI FAVORIRE LA LORO EFFETTIVA INTEGRAZIONE ED UNA REALE CRESCITA SUL PIANO DELLE COMPETENZE, A SECONDA DEI BISOGNI FORMATIVI SPECIALI DI CIASCUN ALLIEVO. 29 UN RUOLO FONDAMENTALE VIENE SVOLTO DALLE NUOVE TECNOLOGIE COME “RINFORZATORI” NELLA RIDUZIONE DELLE DISABILITÀ E DALLE ATTIVITÀ LABORATORIALI PREVISTE NEI PROGETTI APPROVATI DAGLI ORGANI COLLEGIALI SIA IN ORARIO CURRICOLARE, SIA IN ORARIO EXTRACURRICOLARE. IL PROGETTO D’INTEGRAZIONE SCOLASTICA PARTE DAL PRESUPPOSTO DEL MANTENIMENTO DI UN GIUSTO EQUILIBRIO TRA LE ESSENZIALI DIREZIONI DI PROMOZIONE DEL SOGGETTO DISABILE: LA DIREZIONE INDIVIDUALE, QUELLA SOCIALE INTEGRATIVA E QUELLA PROGRESSIVA. GLI OBIETTIVI DELL’AZIONE DIDATTICO AGEVOLARE - EDUCATIVA SONO: LE RELAZIONI INTERPERSONALI TRA PARI PER IL RINFORZO DEL SENSO DI IDENTITÀ E IL POTENZIAMENTO DI UNA “POSITIVA IMMAGINE DI SÉ” FINALIZZATO AL SUPERAMENTO DEL SENSO DI INADEGUATEZZA, DI INCOMPETENZA, DI INSUCCESSO. SVILUPPARE L’AUTOCONTROLLO MOTORIO. PER UN MIGLIORE RAGGIUNGIMENTO DI QUESTO SECONDO OBIETTIVO E PER UNO SVILUPPO ARMONICO DELLA PERSONALITÀ DELL’ALUNNO DISABILE SI REALIZZA ANCHE QUEST’ANNO, IN ORARIO CURRICOLARE, IL PROGETTO EDUCATIVO - DIDATTICO “PIANETA ACQUA”. L’ACQUA SI RIVELA UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER IL RECUPERO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, SIA SOTTO L’ASPETTO MORFOLOGICO - FUNZIONALE, SIA SOTTO L’ASPETTO SOCIALE ED AFFETTIVO. INSEGNAMENTO ALTERNATIVO ALLA RELIGIONE CATTOLICA NELL’OTTICA DI GARANTIRE A TUTTI LA FORMAZIONE INTEGRALE, NEL RISPETTO DELLE DIVERSE DIMENSIONI DELLA PERSONALITÀ DEL SOGGETTO IN FORMAZIONE, I DOCENTI DELLE CLASSI CHE ACCOLGONO GLI ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMANO ATTIVITÀ ALTERNATIVE A DETTO INSEGNAMENTO. ATTIVITÀ ALTERNATIVE DA PROGRAMMARE DOVRANNO RIGUARDARE L’ APPROFONDIMENTO DELLE DISCIPLINE CHE SI REALIZZA, NELL’OTTICA DELLA QUALITÀ DELL’ISTITUTO, CON GRUPPI TRA CLASSI PARALLELE O VICINE NELLA SUCCESSIONE CRONOLOGICA, OVE, PER QUESTO SECONDO CASO NELL’ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO NON FOSSE POSSIBILE L’INSEGNAMENTO ALTERNATIVO CON INSEGNANTE IMPEGNATA APPOSITAMENTE. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI RISULTA FONDAMENTALE PROVVEDERE ALL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI, ACCOLTI NELL’ISTITUTO, CHE SONO N° PRIMARIA E N° 7 (SETTE) NELLA 11 NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO. SCUOLA DELL’INFANZIA, N° DETTA INTEGRAZIONE AVVIENE ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICO – 8 NELLA SCUOLA EDUCATIVE CAPACI DI FAR SENTIRE L’ALUNNO PROTAGONISTA DEL PERSONALE APPRENDIMENTO, INNESTANDO OGNI NUOVO PERCORSO SU COMPETENZE ED ABILITÀ GIÀ IN POSSESSO DI TUTTI. VALIDE ESPERIENZE FORMATIVE, OLTRE CHE LE NORMALI ATTIVITÀ DELLA CLASSE, SONO LE INNOVAZIONI DIDATTICHE: I LABORATORI, DI ESPLORAZIONE E DI RICERCA, ARTISTICI E CREATIVI PREVISTI NEL CURRICOLO INTEGRATIVO F/O; I LABORATORI DI RECUPERO E SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI, CHE PERMETTONO AGLI ALUNNI DI TROVARE SEMPRE LO SPAZIO PER ESPRIMERE I PROPRI INTERESSI E PER SUPERARE EVENTUALI DIFFICOLTÀ. IN QUESTO QUADRO, ASSUMONO RILEVANTE SIGNIFICATO I MOMENTI DI ACCOGLIENZA, DI COMUNICAZIONE, DI ORGANIZZAZIONE E DI PROGETTAZIONE. OCCORRE STABILIRE SUL PIANO DELLE COMPETENZE QUALI SONO LE PRIORITÀ E RIPENSARE AI PERCORSI DELLA FORMAZIONE DI BASE, FAVORENDO IL REALE SVILUPPO DELLA PERSONA. L’ISTITUTO INTENDE PROMUOVERE L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE E QUINDI FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI REALIZZANDO SUL PIANO EDUCATIVO: L’AFFERMAZIONE DEI VALORI TRANSCULTURALI LA MEDIAZIONE CULTURALE; DEL RISPETTO , DEL DIALOGO E DELL’IMPEGNO; L’APERTURA AL DIALOGO DELLA CONVIVENZA E DELLA MONDIALITÀ; IL SUPERAMENTO DELL’ETNOCENTRISMO; LA PROMOZIONE DELLA FORMAZIONE DELL’IDENTITÀ E DELL’AUTONOMIA. AL FINE DI FAVORIRE LA FORMAZIONE DELL’IDEA DELLA DIVERSITÀ COME VALORE, SARANNO PROMOSSE ATTIVITÀ VOLTE A FAR CONOSCERE ED A VALORIZZARE ASPETTI DELLA CULTURA DEI PAESI DI PROVENIENZA DEGLI STRANIERI. SI PREVEDE DI DARE VITA, CON LA COLLABORAZIONE DELLE SCUOLE VICINIORI, A MOMENTI DI INCONTRO ED ALLA FORMAZIONE DI UN CENTRO TERRITORIALE DI DOCUMENTAZIONE. TUTTO CIÒ SAREBBE FACILITATO E DAREBBE RISULTATI MIGLIORI SE L’ORGANICO FUNZIONALE DI QUEST’ISTITUTO POTESSE CONTARE SULLA PRESENZA DI UN DOCENTE CHE ASSUMEREBBE, ALL’INTERNO DEL 30 COLLEGIO DEI DOCENTI DEI TRE ORDINI DI SCUOLA, IL COMPITO DI PROMOTORE E COORDINATORE NELL’INDIVIDUAZIONE DI IDEE E LINEE OPERATIVE GUIDA PER UN CURRICOLO VERTICALE DI APPRENDIMENTO, DAL NON VERBALE AL VERBALE, NELLA PROGRAMMAZIONE DI UN ITINERARIO CAPACE DI COINVOLGERE SENSAZIONI, VISSUTI, INFORMAZIONI RICAVATE RICERCHE, DA NELLA PUBBLICAZIONE DI PRODOTTI MULTIMEDIALI IN LINGUA D’ORIGINE DEL SINGOLO BAMBINO PROVENIENTE DA ALTRO PAESE E IN LINGUA ITALIANA. L’ATTIVITÀ DI INTERCULTURA PRENDERÀ AVVIO DALL’INDAGINE E DALLA MAPPATURA DEI BISOGNI E DELLE RISORSE INTERNE ED ESTERNE IN ORDINE AL PROBLEMA. I DOCENTI MAGGIORMENTE COINVOLTI NEL PROGETTO SARANNO QUELLI IMPEGNATI SU CLASSI IN CUI SONO INSERITI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI. SI UTILIZZERANNO LE NUOVE TECNOLOGIE, SI ATTIVERANNO COLLABORAZIONI ESTERNE, SI CERCHERANNO ESPERTI NELLE DIVERSE LINGUE , SI PREDISPORRANNO ATTIVITÀ INDIVIDUALIZZATE PER QUEGLI ALUNNI CHE LO RICHIEDERANNO,SI ORGANIZZERANNO INCONTRI, FESTE E MOSTRE IN CUI I PROTAGONISTI SARANNO ALUNNI E FAMIGLIE DI ALTRE CULTURE, PER CONCRETIZZARE SCAMBI INTERCULTURALI. : ACCOGLIENZA, INSERIMENTO, FAMILIARIZZAZIONE, ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ DIDATTICA ESTERNA SCUOLA DELL’INFANZIA ANNI 5 VIAGGI D’ISTRUZIONE VISITE GUIDATE ESCURSIONI SUL TERRITORIO OLEIFICIO APICOLTORE ALLEVAMENTO BUFALE/CASEIFICIO FATTORIA DIDATTICA “INSALATA” ULTERIORI SITI DI INTERESSE EDUCATIVO/DIDATTICO PRESENTI SUL TERRITORIO CLASSI VIVAIO VISITE GUIDATE VIAGGI D’ISTRUZIONE ESCURSIONI PARALLELE SUL TERRITORIO SCUOLA PRIMARIA PRIME OASI WWF DI BOSCO CAMERINE – ALBANELLA ALLA SCOPERTA DEL BOSCO INCANTATO: LE ESSENZE DELLA MACCHIA MEDITERRANEA(ARGONAUTA) CINEMA NUOVO LIONI VISITA ALL’APIARIO DI LEONARDO MANCIERI VISITA ALL’AREA ATTREZZATA FIUME SELE PRESSO LOC.TUFARO ALTRE VISITE SARANNO EFFETTUATE SECONDO SECONDE TERZE PONTECAGNANO-VISITA ALL’AEREOPORTO “COSTA D’AMALFI” SALERNO- VISITA ALLA CATTEDRALE, CENTRO STORICO, STAZIONE FERROVIARIA, PORTO TURISTICO. (SOSTA AL MC DONALD PER IL PRANZO). MAGLIANO VETERE-PARCO DEL CILENTO, VISITA AL MUSEO GLI ARGOMENTI PROPOSTI NELLA PROGETTAZIONE ANNUALE.” PALEONTOLOGICO E ALLE GOLE DEL FIUME CALORE OASI DI PERSANO PALEOVILLAGE “UN GIORNO NELLA PREISTORIA” AZIENDA AGRICOLA “ LATTE D’ASINA” DI INSALATA TERESAOLIVETO CITRA CINEMA NUOVO- LIONI -VISITA ALL’APIARIO DI LEONARDO MANCIERI VISITA ALL’AREA ATTREZZATA FIUME SELE PRESSO LOC.TUFARO MUSEO PROVINCIALE C/O CASTELLO GUERRITORE. ALLA SCOPERTA DEL PASSATO-PERCORSO STORICO PER LE VIE DEL PAESE. MUNICIPIO/CENTRALE IDROELETTRICA QUARTE PAESTUM – ALLE MITO:PERCORSO RADICI DI DIDATTICO UN DI CAPOSELE – IL PARCO LE SORGENTI , FLUVIALE, VISITA ALL’APIARIO DI LEONARDO MANCIERI 31 ( ARCHEOLOGIA LABORATORIO CON VISITA ALL’AREA ARCHEOLOGICA E AL MUSEO NAZIONALE) QUINTE ANFITEATRO DI (ARGONAUTA) POZZUOLI,SOLFATARA CUMA ( L’ACQUEDOTTO, MUSEO DELL’ACQUA,MUSEO MACCHINE DI DELLE LEONARDO RAPPRESENTAZIONE E PARCO ARCHEOLOGICO DI TEATRALE ARGONAUTA) DELLA IN SHOÀ TEATRO DEI COME DA OCCASIONE A CURA DEL DIOSCURI ( CALENDARIO DELLA COMPAGNIA. CAPOSELE – IL LE SORGENTI , PARCO L’ACQUEDOTTO, FLUVIALE, DELL’ACQUA,MUSEO MACCHINE DI PAESTUM- E EFFETTUATE SECONDO GLI ARGOMENTI MUSEO PROPOSTI NELLA DELLE PROGETTAZIONE LEONARDO. AREA ARCHEOLOGICA VISITA ALL’AREA ATTREZZATA FIUME SELE PRESSO LOC.TUFARO MUSEO PROVINCIALE C/O CASTELLO GUERRITORE. VISITA ALL’APIARIO DI LEONARDO MANCIERI VISITA ALL’AREA ATTREZZATA FIUME SELE PRESSO LOC.TUFARO ALTRE VISITE SARANNO ANNUALE. MUSEO NAZIONALE. SCUOLA VIAGGI D’ISTRUZIONE VISITE GUIDATE SECONDARIA DI I GRADO ROMA- PALAZZO MONTECITORIO PRIME ROMA- PALAZZO MADAMA SECONDE ROMA- QUIRINALE TERZE -CAPOSELE – LE SORGENTI, IL PARCO FLUVIALE, L’ACQUEDOTTO, MUSEO DELL’ACQUA,MUSEO DELLE MACCHINE DI LEONARDO. -TEATRO AUGUSTEO-SALERNO PERTOSA-GROTTE E SPETTACOLO TEATRALE “L’INFERNO DI DANTE” -VISITA ALLA VILLA D’AYALA-VALVA -CAPOSELE – LE SORGENTI, IL PARCO FLUVIALE, L’ACQUEDOTTO, MUSEO DELL’ACQUA,MUSEO DELLE MACCHINE DI LEONARDO -PALKETTO STAGE –TEATRO AUGUSTEO -SALERNO- PETER PAN. - CASERTA-VISITA ALLA REGGIA E LE OFFICINE BORBONICHE DI SAN LEUCIO. PROGETTAZIONE TRASVERSALE CURRICOLARE CONTINUITÀ EDUCATIVA PROGETTO CONTINUITÀ ANNI PONTE ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE SOGLIE DI ACCETTABILITÀ TEMATICHE IN COMUNE RAPPORTI CON ALTRE SCUOLE RAPPORTI CON IL TERRITORIO SI PREVEDONO ATTIVITÀ SPECIFICHE CONCORDATE TRA I DEI TRE ORDINI DI SCUOLA CONOSCENZA DI SE STESSO ANALISI DELLE PROPRIE CARATTERISTICHE ANALISI DEL TERRITORIO RICERCA DEI PROPRI INTERESSI AREE PROFESSIONALI E PROFESSIONI INFORMAZIONE PROFESSIONALE INFORMAZIONE E PREVENZIONE DELLE MALATTIE DOCENTI 32 SI PROPONGONO : L’ INDIVIDUALIZZAZIONE (PERCORSI DIFFERENZIATI PER OBIETTIVI COMUNI); LA PERSONALIZZAZIONE (PERCORSI E OBIETTIVI DIFFERENZIATI); GLI STRUMENTI COMPENSATIVI; LE MISURE PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ DIRETTIVA M. 27/12/2012 E CM N° 8 DEL 6/3/2013 DISPENSATIVE UN IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE, STRUMENTALI E IMMATERIALI GIÀ DISPONIBILI NELLA SCUOLA O DA REPERIRE CON RICHIESTE ESTERNE ( MINISTERO, ENTI LOCALI ECC. ES. FACILITATORE LINGUISTICO, PSICOLOGO); L’ABBATTIMENTO DEI LIMITI DI ACCESSO AL REALE DIRITTO ALLO STUDIO CHE POSSONO QUALIFICARSI COME OSTACOLI STRUTTURALI O FUNZIONALI ATTRAVERSO UNA PROGETTAZIONE PERSONALIZZATA: PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO; PEP (PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO); PDP ( PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) 33 -CAPITOLO 6SCELTE PROGETTUALI PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE PROGETTO CONTENUTI FASCIA ORARIA – FINANZIAMENTI DESTINATARI F. I. S. PERSONALE DOCENTE IMPEGNATO RICERCA «LE FESTE E LE TERRITORIALE TRADIZIONI RICERCA «LE FESTE E LE TERRITORIALE TRADIZIONI OLIVETANE» MANIFESTAZIO NI ED EVENTI IN ORARIO CURRICOLARE PER TUTTI GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA IN ORARIO EXTRACURRICOLARE PER GLI ALUNNI DELLE DOCENTI DELLA CLASSI QUARTE E QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DISPONIBILI IN ORARIO CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE PER TUTTI GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO TUTTI OLIVETANE» LEGATI ALLA PROGETTAZIONE TUTTE LE DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DELLE CLASSI E/ O DI PLESSO – ISTITUTO MERCATINO DI MOSTRA IN ORARIO CURRICOLARE ED PER TUTTI GLI ALUNNI DELLA TUTTE LE DOCENTI NATALE MERCATINO ATTIVITÀ NELLE EXTRACURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA DELLA SCUOLA PRIMARIA IN ORARIO CURRICOLARE PER TUTTI GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO TUTTI IN ORARIO CURRICOLARE PER GLI ALUNNI DELLA CLASSI OPEN DAY LABORATORIO CON IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI IL NOSTRO INDAGINE TERRITORIO TERRITORIALE CON REALIZZAZIONE DI TRA SALVAGUARDIA E MEMORIA ALLA SCOPERTA DELLA LINGUA LATINA SCUOLA SECONDARIA DI GRADO TUTTI I DOCENTI I UN CALENDARIO SUGLI ASPETTI PIÙ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO RILEVANTI DEL TERRITORIO FAR ENTRARE I GIOVANI DELLA CONOSCERE I RAPPORTI INTERCORRENTI TRA LA ALUNNI DELLE TERZE CLASSI SCUOLA DELL’OBBLIGO NEL LINGUA ITALIANA E LA LINGUA LATINA E LE TRASFORMAZIONI I GRADO MONDO DEL LATINO, PER FAVORIRE UNA SUBITE NEL TEMPO DALLA NOSTRA LINGUA; SCELTA MEDITATA E AVVIARSI ALLA CONOSCERE L’ETIMOLOGIA DELLE PAROLE E DELLA SCUOLA SUPERIORE CON PIÙ SERENITÀ STRUTTURA DELLA LINGUA LATINA; CONOSCERE GLI ELEMENTI DI FONETICA, I CASI, LA DECLINAZIONE DEI NOMI E DEGLI AGGETTIVI, LA CONIUGAZIONE DEI VERBI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI N° 1 DOCENTE INTERNO IN ORARIO EXTRACURRICOLA RE 34 PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE PROGETTO – FINANZIAMENTI FINALITÀ NAZIONALI DESTINATA OBIETTIVI PERSONALE DOCENTE RI IMPEGNATO FORMAZIONE E CRESCITA ARMONICA DELLA PERSONALITÀ DELL’ ALUNNO SPORT A SCUOLA EDUCAZIONE ALL’AUTOVALUTAZIONE, ALLA PRESA DI COSCIENZA DELLE PROPRIE N° COORDINAMENTO DEGLI SCHEMI DELLA INTERNO IN MOTORI DI BASE SCUOLA ORARIO CONOSCENZA DELLE REGOLE E SECONDARI EXTRACURRIC DELLE TECNICHE DELLE DISCIPLINE A DI SPORTIVE; GRADO. PROMOZIONE DELLA CULTURA I 1 DOCENTE OLARE DELLA PRATICA SPORTIVA TUTTI GLI DOCENTI DI SCOLASTICA PER PERMETTERE LA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI ALUNNI ALLE ATTIVITÀ DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI. DELL’ISTITU EDUCAZIONE FISICA LIMITI, ANCHE AI FINI SPORTIVO SCOLASTICO ALUNNI SOCIALIZZAZIONE EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ DELL’ ORIENTAMENTO E ATTRAVERSO L’ ABITUDINE AL DELL’ AUTORIENTAMENTO RISPETTO DI REGOLE. FAVORIRE LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA POSSIBILITÀ E DEI PROPRI CENTRO CONSOLIDAMENTO E TO PROGETTAZIONE CURRICOLARE FINANZIATA CON FONDI MESSI A DISPOSIZIONE DAL M.I.U.R. E DAL C.O.N.I. PROGETTO DESTINATARI PERSONALE DOCENTE IMPEGNATO PROGETTO PILOTA PRIMARIA ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA ALUNNI SCUOLA INS. DI EDUCAZIONE FISICA PRIMARIA DELLA PRIMARIA AFFIANCATI DA UN ESPERTO PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE Obiettivo C Azione C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave – FINANZIAMENTI EUROPEI ENGLISH IN THE ENGLISH IN THE FIRST CLASS CLASSES IV E V SCUOLA PRIMARIA ENGLISH IN THE SECOND Percorsi formativi Competenze base C-1-FSE-2013-1164 Orientare per Orientarsi classi III Competenze trasversali A - B Percorsi C-2-FSE-2013-272 formativi Obiettivo C Azione C 2 FOR DIGITAL WISDOM SCUOLA SECONDARIA I GRADO CLASSES ENGLISH IN THE THIRD CLASSES SCUOLA SECONDARIA I GRADO OBIETTIVO C AZIONE C 2 COMPETENZE ORIENTAMENTO FORMATIVO TRASVERSALI PERCORSI FORMATIVI DOCENTI C-2-FSE-2013-272 D-1-FSE-2013-463 Competenze digitali per l'infanzia obiettivo D Interventi formativi rivolti ai docenti azione D 1 e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione OBIETTIVO AZIONE D 5 Interventi formativi rivolti ai docenti DIDATEC CORSO BASE e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione 35 -CAPITOLO 7SCELTE DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO TIPOLOGIA FORMAZIONE «SENZA ZAINO. PER UNA DESTINATARI DOCENTI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA COMUNITÀ» LUOGHI E TEMPI LOCALI DELLA SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO E DOGANA, SECONDO IL CALENDARIO PREDISPOSTO ADDESTRAMENTO PER L’UTILIZZO DEL TUTTI I DOCENTI DELL’ISTITUTO SEDE CENTRALE – SETTEMBRE 2013 REGISTRO ONLINE FORMAZIONE LIM NUMERO TRE DOCENTI DELLA SCUOLA SEDE CENTRALE PRIMARIA CORSO DIDATEC BASE DOCENTI IN ANAGRAFICA CORSO ACCREDITATI IN PIATTAFORMA CORSO DIDATEC AVANZATO NUMERO TRE DOCENTI (UNA SCUOLA PRIMARIA, DUE SCUOLA SECONDARIA I GRADO) D- DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA 1-FSE-2013-463 OBIETTIVO AZIONE – SETTEMBRE/OTTOBRE 2013 SEDE CENTRALE – DA GIUGNO 2013 A DICEMBRE CONTURSI TERME E. CORBINODA GIUGNO A DICEMBRE SEDE CENTRALE GENNAIO/MARZO 2013 – 2014 D D1 COMPETENZE DIGITALI PER L'INFANZIA INTERVENTI FORMATIVI RIVOLTI AI DOCENTI E AL PERSONALE DELLA SCUOLA, SULLE NUOVE TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE OBIETTIVO C AZIONE C 2 DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA I COMPETENZE TRASVERSALI GRADO, DOCENTI SCUOLA PRIMARIA, C-2-FSE-2013-272 ORIENTAMENTO FORMATIVO DOCENTI DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA SEDE CENTRALE DICEMBRE – 2013/ GENNAIO 2014 PERCORSI FORMATIVI FORMAZIONE PREPOSTI PERSONALE DOCENTE ED ATA IN SEDE E FUORI SEDE 36 -CAPITOLO 8SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI ORARIO DI FUNZIONAMENTO INTERNO DEGLI UFFICI DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 7.30 ALLE ORE 17.30 ORARIO DI APERTURA E RICEVIMENTO DEL PUBBLICO 10.30 ALLE ORE 12.30 IL LUNEDÌ, IL MARTEDÌ E IL GIOVEDÌ 15.00 ALLE ORE 17.00 IL MERCOLEDÌ E IL VENERDÌ DI LUGLIO E AGOSTO L’ORARIO DI APERTURA È: DALLE ORE 10.30 DALLE ORE DALLE ORE NEI MESI ALLE ORE 12.30 IL LUNEDÌ , IL MARTEDÌ E IL GIOVEDÌ DURANTE IL PERIODO DELLE ISCRIZIONE L’ORARIO DI APERTURA AI GENITORI DIRETTORE S. G. A., ORARIO SECONDO I CRITERI DELIBERATI DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO. PUBBLICIZZATA IN MODO EFFICACE A CURA DEL VIENE POTENZIATO. AFFIDANDO L’INCARICO AL LA CIRCOSTANZA SARÀ D.S.G.A. DI ATTUARE UN FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA DELLA SEGRETERIA D’INTESA CON DELL’ISTITUTO, IL DIRETTORE DEI SERVIZI O PARTE DI ESSO, NEI GIORNI RECUPERO MEDIANTE RIENTRI POMERIDIANI. IL GENERALI E AMMINISTRATIVI , POTRÀ ESSERE DELIBERATA LA CHIUSURA PREFESTIVI, NON SOGGETTI AD ATTIVITÀ DIDATTICHE, CON CONTESTUALE PERSONALE HA IL DIRITTO-DOVERE DI PARTECIPARE ALLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE INDETTE DALL’AMMINISTRAZIONE; HA DIRITTO ANCHE, PREVIO CONSENSO DEL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI , A PARTECIPARE AD ULTERIORI DIVERSE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE COMPATIBILI CON LE ESIGENZE DI SERVIZIO. LE ORE DI FORMAZIONE DANNO DIRITTO AL RECUPERO CON PERMESSI. LE FERIE DEVONO ESSERE CONCORDATE CON IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI AL FINE DI CONSENTIRE IL REGOLARE SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO. ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI ANNO IL PERSONALE ATA MANIFESTA LA RICHIESTA DI FERIE ESTIVE. OGNI DIPENDENTE RICHIEDE 28 GIORNI LAVORATIVI DI FERIE, ANCHE FRAZIONATE, COMPRESE TRA IL 15 GIUGNO E IL 31 AGOSTO, COSÌ COME PREVISTO DALL'ART. 13 DEL CCNL 2006-2009. ENTRO IL MESE DI MAGGIO IL D.S.G.A. DISPONE IL PIANO DELLE FERIE ESTIVE. NEL CASO IN CUI TUTTO IL PERSONALE DELLA STESSA QUALIFICA RICHIEDA LO STESSO PERIODO SARÀ MODIFICATA DAPPRIMA LA RICHIESTA DEI DIPENDENTI DISPONIBILI AL CAMBIO E, IN MANCANZA DI DISPONIBILITÀ, SI ADOTTERÀ LA ROTAZIONE ANNUALE TENENDO CONTO DELL'ANZIANITÀ DI SERVIZIO E DI VINCOLI OGGETTIVI. DOVRANNO COMUNQUE ESSERE SEMPRE GARANTITI 2 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E 2 COLLABORATORI SCOLASTICI. NEI PERIODI DI NATALE E PASQUA, LE FERIE E I RIPOSI COMPENSATIVI SONO USUFRUITI IN MODO DA ASSICURARE UN'APPROFONDITA PULIZIA E VIGILANZA DI TUTTI I LOCALI. I GIORNI DI FERIE NON UTILIZZATI POTRANNO ESSERE USUFRUITI ENTRO IL 30 APRILE DELL'ANNO SCOLASTICO SUCCESSIVO. LE ORE A RECUPERO DEVONO ESSERE GODUTE ENTRO L'ANNO SCOLASTICO DI RIFERIMENTO PRIVILEGIANDO IL PERIODO DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE. LE CHIUSURE PREFESTIVE DOVRANNO INCIDERE SULLE ORE ECCEDENTI L'ORARIO DI SERVIZIO, SUI RESIDUI DELL'A.S. 2009/10 E, IN ULTIMA ANALISI, SUL COMPUTO DELLE FERIE. LE MEDESIME CHIUSURE PREFESTIVE POSSONO ESSERE RECUPERATE COME INDICATO DALL'ARTICOLO SULL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL’ORARIO DEL PERSONALE A.T.A. 37 -CAPITOLO 9CONTROLLO E VALUTAZIONE UNA FORMAZIONE DI QUALITÀ FA MATURARE LA CAPACITÀ DI SAPERSI RAPPORTARE; L’AUTONOMIA DI GIUDIZIO; LA CAPACITÀ CRITICA; LA VALORIZZAZIONE DELLA SOGGETTIVITÀ. PROMUOVE LO SVILUPPO PERSONALE DELL’ALUNNO , GARANTENDO A CIASCUNO UNA FORMAZIONE DI BASE, CHE TIENE CONTO DELLE SITUAZIONI INDIVIDUALI DI SVILUPPO PSICOLOGICO, DELLO STATO DI SALUTE, DEL CONTESTO SOCIO – FAMILIARE, DELLE CONOSCENZE, DELLE ESPERIENZE EFFETTUATE NELL’EXTRASCUOLA, DELLE CAPACITÀ E DEL RITMO DI APPRENDIMENTO. FA ACQUISIRE IL POSSESSO DEI SAPERI MINIMI. PREVEDE L’ARRICCHIMENTO DELLE COMPETENZE. IL MONITORAGGIO È L’AZIONE CONTINUA DI OSSERVAZIONE E DI RILEVAZIONE DEI DATI SIGNIFICATIVI, IN ORDINE ALL’APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI ED ALL’EFFICACIA DELL ’INSEGNAMENTO. APPRENDIMENTO ED INSEGNAMENTO ENTRANO COSTANTEMENTE IN GIOCO E SI INFLUENZANO RECIPROCAMENTE, QUINDI OGNI VOLTA CHE VERIFICHIAMO UN APPRENDIMENTO METTIAMO IN DISCUSSIONE LE PROCEDURE D’INSEGNAMENTO. SI REALIZZANO VERIFICHE INIZIALI PER VALUTARE: LA PRESENZA DI COMPETENZE MATURATE NELLA SCOLARITÀ PRECEDENTE; LA CAPACITÀ RELAZIONALE; L’EMOTIVITÀ E L’AFFETTIVITÀ; LA CAPACITÀ DI ORGANIZZARE IL LAVORO; LA CARICA MOTIVAZIONALE VERSO LA SCUOLA. SI REALIZZANO VERIFICHE IN ITINERE , PER STABILIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO E L’EVENTUALE ATTIVITÀ DIFFERENZIATA NEL GRUPPO CLASSE, ATTRAVERSO: COLLOQUI, PROVE SCRITTE, PROVE PRATICHE E GRAFICHE . SI UTILIZZANNO PROTOCOLLI DI OSSERVAZIONE, CON LA PREDISPOSIZIONE DI STANDARD D’OSSERVAZIONE. LA VALUTAZIONE SOMMATIVA DEI RISULTATI È FISSATA IN QUADRIMESTRI. PER LA VERIFICA IN ITINERE E FINALE, SI CONSIDERA LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATE PER LE VARIE DISCIPLINE E DI QUELLE DI CARATTERE TRASVERSALE . [DALLO SCHEMA DI REGOLAMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLE NORME VIGENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E PER ULTERIORI MODALITÀ APPLICATIVE DELL’ARTICOLO 3 DEL DECRETO-LEGGE 1 SETTEMBRE 2008] VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA LA VALUTAZIONE PERIODICA ED ANNUALE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIA VIENE EFFETTUATA MEDIANTE L’ATTRIBUZIONE DI VOTI NUMERICI ESPRESSI IN DECIMI, RIPORTATI IN LETTERE NEI DOCUMENTI DI VALUTAZIONE, E ILLUSTRATA CON GIUDIZIO ANALITICO SUL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE RAGGIUNTO DALL’ALUNNO; LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DELL’ALUNNO, PREVISTA DALL’ARTICOLO 8 DEL DECRETO LEGISLATIVO 19 FEBBRAIO 2004, N. 59, VIENE ESPRESSA CON GIUDIZIO. 38 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO LA VALUTAZIONE PERIODICA ED ANNUALE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI VIENE EFFETTUATA MEDIANTE L’ATTRIBUZIONE DI VOTI NUMERICI ESPRESSI IN DECIMI, RIPORTATI IN LETTERE NEI DOCUMENTI DI VALUTAZIONE, AI SENSI DELL’ARTICOLO 2, SECONDO COMMA, E DELL’ARTICOLO 3, SECONDO COMMA, DEL DECRETO LEGGE 1 SETTEMBRE 2008; LA VOTAZIONE SUL COMPORTAMENTO, ATTRIBUITA COLLEGIALMENTE DAL CONSIGLIO DI CLASSE, CONCORRE, COME IL VOTO DELLE ALTRE DISCIPLINE, ALLA DETERMINAZIONE DELLA MEDIA COMPLESSIVA DEI VOTI IN OGNI SITUAZIONE IN TUTTI I CASI PREVISTI DALLA NORMA. DA TALE VOTAZIONE COMPLESSIVA È ESCLUSO L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, AI SENSI DELL’ART. 309 DEL TESTO UNICO DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 16 APRILE 1994, N. 296 NONCHÉ LA DISCIPLINA RELATIVA ALL’EDUCAZIONE FISICA, AI SENSI DELL’ART. 304 DEL MEDESIMO TESTO UNICO. L’AUTOVALUTAZIONE SARÀ EFFETTUATA SU DUE LIVELLI: INTERNA: A LIVELLO DI COLLEGIO DEI DOCENTI, TRAMITE QUESTIONARI RICAVATI DAI CURRICOLI; ESTERNA: RIVOLTA ALL’UTENZA TRAMITE INCONTRI E QUESTIONARI. DI RILEVAZIONE CON INDICATORI LE FUNZIONI STRUMENTALI DELLA GESTIONE DEL POF E DELLA RAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI PREDISPONGONO LA MODULISTICA ADEGUATA AD EFFETTUARE LE RILEVAZIONI PERIODICHE SUL PIANO DEL MONITORAGGIO E DELLA VALUTAZIONE. LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO SCOLASTICO VA RIFERITA, COME STANDARD DI QUALITÀ, ALLE SCELTE EDUCATIVE EFFETTUATE DALLA SCUOLA. EFFICIENZA, EFFICACIA ED APPARTENENZA SONO I SOSTANZIALI ELEMENTI DELLA QUALITÀ DELLA SCUOLA, CHE SI MANIFESTANO PRINCIPALMENTE: NELLA CHIARA COMPETENZA PROFESSIONALE; NELLA CAPACITÀ DI RELAZIONARE E PRODURRE NEGLI ORGANI COLLEGIALI; NELLA QUALITÀ DELLA PROGRAMMAZIONE; NELL’ATTIVITÀ D’INSEGNAMENTO – APPRENDIMENTO; NELL’ORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE; NELLA SODDISFAZIONE ESPRESSA DA OPERATORI, ALUNNI , FAMIGLIE. ASPETTO IMPORTANTE NELLA QUALIFICAZIONE DELLA SCUOLA È LA COMUNICAZIONE VALUTATIVA SCUOLA – FAMIGLIA, VERSO LA QUALE SI PONE ATTENZIONE PER RILEVARE DATI SIGNIFICATIVI E CERCARE DI MODIFICARE ABITUDINI NEGATIVE IN QUESTO RAPPORTO E VALORIZZARE ED ASSUMERE ATTEGGIAMENTI POSITIVI. VENGONO PREDISPOSTI QUESTIONARI PER I GENITORI, AL FINE DI ESPLORARE ASPETTATIVE E VALUTARE LA QUALITÀ DELLA SCUOLA PER LE EFFETTIVE RISPOSTE, OLTRE CHE PREDISPORRE QUESTIONARI PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA E PER GLI ALUNNI DEI TRE ORDINI. MODALITÀ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO PROGRESSIVO DELLE COMPETENZE FISSATE IN ORDINE ALLE COMPETENZE I DOCENTI FISSERANNO GLI STANDARD DI COMPETENZA RIFERITI ALLE SINGOLE CLASSI E ALLE SINGOLE I CONSIGLI DI CLASSE FISSERANNO I CRITERI DI VALUTAZIONE, CHE IN SEDE DI COLLEGIO PLENARIO SARANNO PREDISPOSTE I RISULTATI SARANNO TABULATI DISCIPLINE , DECLINANDO QUELLE CONCORDATE PER I TRE ORDINI DI SCUOLA DELL’ISTITUTO; SARANNO OGGETTO DI DISCUSSIONE E DI CONFRONTO; PROVE ADATTE A RILEVARE IL LIVELLO DI POSSESSO DELLE COMPETENZE, DA PROPORRE PRIMA DELLA FINE DEI DUE QUADRIMESTRI; PER ESSERE ELEMENTO DI CONTROLLO DELL’ANDAMENTO DEL SINGOLO ALUNNO, DI CIASCUNA CLASSE E DELL’ISTITUTO , CHE SI MISURA PER TENERE COSTANTEMENTE SOTTO OSSERVAZIONE L’EFFICACIA DELLA PROPRIA ATTIVITÀ. IN PARTICOLARE CI SI AVVALE DELLE SEGUENTI FORME DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI: TEST OGGETTIVI (PROVE STRUTTURATE E SEMISTRUTTURATE); COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE “PRESTAZIONE DI TIPO AUTENTICA”; PROVE SCRITTE E COLLOQUI INDIVIDUALI (BREVI SAGGI, DESCRIZIONI, INTERROGAZIONI); DISCUSSIONE GUIDATA IN AULA, DIBATTITO, FOCUS GROUP…; QUESTIONARI E GRIGLIE DI OSSERVAZIONE, CIOÈ MATERIALE PREPARATO PER LA VERIFICA DI SPECIFICI APPRENDIMENTI E/O PROTOCOLLI DI OSSERVAZIONE MIRATA; 39 PRODUZIONE DI MATERIALI VARI A PARTIRE DA SCHEMI LOGICI CONDIVISI (RELAZIONI, CARTELLONI, LAVORI MULTIMEDIALI…). SI PROMUOVE L’AUTOVALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ATTRAVERSO: QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE CON DOMANDE SUL PERSONALE PERCORSO DI APPRENDIMENTO, DIFFICOLTÀ…; DISCUSSIONI METACOGNITIVE GUIDATE COLLETTIVE DI CLASSE E DI GRUPPO. IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE PREVEDE: VERIFICHE DELLA SITUAZIONE DI INGRESSO CON FUNZIONE DIAGNOSTICA NELLA PROGRAMMAZIONE DI AZIONI DIFFERENZIATE PER ALUNNO O PER GRUPPI DI LIVELLO; CONFRONTO FRA SITUAZIONE D’INGRESSO ED ESITI FINALI, PREVISTO ED ATTUATO IN MODO ESPLICITO CONTROLLO DELL’EVOLUZIONE DELL’APPRENDIMENTO CON VALUTAZIONE IN ITINERE CONFRONTO FRA ESITI INDIVIDUALI E MEDIA DEL GRUPPO CLASSE I BISOGNI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO VENGONO CONSIDERATI: NELL’USO IN ITINERE DI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE PER RIPROGRAMMARE L’INSEGNAMENTO; NELLA VALUTAZIONE DIFFERENZIATA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CON OBIETTIVI DIFFERENZIATI E COMPETENZE ADEGUATE. LA VALUTAZIONE DISCIPLINARE E DI SCUOLA PROCEDE SECONDO: CONFRONTI SUGLI ESITI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI FRA CLASSI DELLA SCUOLA; EFFETTUAZIONE DI PROVE STRUTTURATE A CLASSI PARALLELE NELLA SCUOLA; PROVE STRUTTURATE CONCORDATE FRA PIÙ ISTITUTI E SOMMINISTRATE AD ALLIEVI DI PIÙ ISTITUTI CONTEMPORANEAMENTE; CONFRONTO FRA CLASSI ED ISTITUTI DIVERSI IN VISTA DI STANDARD TERRITORIALI. 40 -CAPITOLO 10CONTROLLO E VALUTAZIONE PREMESSA LA NORMATIVA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO AD OGGI VIGENTE È QUELLA DECRETO LEGISLATIVO 9 3 AGOSTO 2007, N. 123, 2008, N. 81. IL RIPORTATA NEL APRILE DECRETO È STATO EMANATO A SEGUITO DELLA LEGGE CHE HA DATO DELEGA AL GOVERNO PER LA STESURA DI UN TESTO UNICO PER IL RIASSETTO E LA RIFORMA DELLE DISPOSIZIONI VIGENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI NEI LUOGHI DI LAVORO. IL DECRETO SOSTITUISCE, TUTTA LA PREVIGENTE NORMATIVA, INCLUSO D.LGS. N. 626/1994, ABROGANDOLA ESPLICITAMENTE (SI VEDA L'ART. 304). LA SCUOLA RAPPRESENTA IL CONTESTO IDEALE NEL QUALE STRUTTURARE, ARTICOLARE ED APPROFONDIRE LA IL CULTURA DELLA SICUREZZA AFFINCHÉ NELLE NUOVE GENERAZIONI IL CONCETTO VENGA RADICATO E DIVENTI STILE DI VITA. PARLARE DI SICUREZZA NELLA SCUOLA SIGNIFICA TUTTAVIA RICHIAMARE DUE ORDINI DI PROBLEMI CHE CON L’APPLICAZIONE DEL D.LGS 9 APRILE 2008, N. 81 SONO EMERSI CON SEMPRE MAGGIOR EVIDENZA: UNO DI TIPO STRUTTURALE E TECNICO ORGANIZZATIVO, COLLEGATO ALLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEGLI EDIFICI, AGLI ADEGUAMENTI, ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI, ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA, AL SISTEMA COMPLESSIVO DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA RICHIESTO DALLE LEGGI; L’ALTRO DI TIPO EDUCATIVO E FORMATIVO RIGUARDANTE LA FORMAZIONE CONTINUA DEL PERSONALE DOCENTE E NON. ORGANIGRAMMA SICUREZZA DATORE DI LAVORO D. S. DOTT. SSA ANNA RITA CARRAFIELLO RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (R. S. P. P.) RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI (R. L. S.) GERARDINA MONACO ING. VINCENZO FUNGAROLI ADDETTI GESTIONE EMERGENZA PRIMO SOCCORSO ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (A. S. P. P. ) ADDETTI GESTIONE EMERGENZA ANTINCENDIO/EVACUAZIONE 41 -C -CAPITOLO APITOLO117SEZIONE REGOLAMENTI REGOLAMENTO D’ISTITUTO(ART. 10.3 COMMA A D. LGS. 297/1994) PREMESSA LA CONVIVENZA SCOLASTICA SI REALIZZA, NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE E DELLE LEGGI, ATTRAVERSO L’OSSERVANZA DI REGOLE DEMOCRATICAMENTE DEFINITE ED ACCETTATE. CHI LAVORA NELL’ISTITUTO SCOLASTICO E CHI COLLABORA DA ESTERNO DEVE ESSERE CONSAPEVOLE CHE, OSSERVANDO QUESTO REGOLAMENTO , CONTRIBUISCE CONCRETAMENTE ALLA FORMAZIONE DEGLI ALUNNI ED ALLA CONSERVAZIONE DEL PRESTIGIO E DEL BUON NOME DELLA SCUOLA. ESSO INDICA I DOVERI E I DIRITTI DI CIASCUNO. a. b. c. d. e. f. g. h. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI VIGILANZA SUGLI ALUNNI, REGOLAMENTAZIONE DEI PERMESSI, GIUSTIFICA DELLE ASSENZE, USO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA, MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE , MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI COLLEGIALI, CALENDARIO DI MASSIMA DELLE RIUNIONI. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI DOVERI OGNI ALUNNO È TENUTO 1. A MANTENERE UN COMPORTAMENTO CORRETTO NEI CONFRONTI DEI COMPAGNI E DEL PERSONALE DELLA SCUOLA; 2. A PRESENTARSI A SCUOLA PUNTUALMENTE, PROVVISTO DELL’OCCORRENTE PER L’ATTIVITÀ DIDATTICA E PULITO NELLA PERSONA E DECOROSO NELL’ ASPETTO - PER INFANZIA E PRIMARIA È D’OBBLIGO IL GREMBIULE 3. 4. A RISPETTARE STRUTTURE, ARREDI E MATERIALI DI PUBBLICA PROPRIETÀ E DI USO COLLETTIVO, CONTRIBUENDO ANCHE A MANTENERE GLI SPAZI COMUNI ORDINATI E PULITI. A GIUSTIFICARE LE ASSENZE NON È CONSENTITA L’INTRODUZIONE NELL’ISTITUTO DI MATERIALI NON COMPATIBILI CON LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI, IN PARTICOLARE OGGETTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI O NOCIVI. LE CLASSI SI SPOSTANO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO IN SILENZIO , ORDINATAMENTE, ACCOMPAGNATE DA UN DOCENTE O DA PERSONALE AUSILIARIO. SULLE SCALE DEVE ESSERE SEMPRE CONSENTITO IL TRANSITO NEI DUE SENSI. I MATERIALI DIDATTICI, PALLONI COMPRESI, VANNO UTILIZZATI SOLO DURANTE LE LEZIONI. GLI ALUNNI SONO INVITATI A NON LASCIARE INCUSTODITI DENARO O OGGETTI DI VALORE. A. INFRAZIONI DISCIPLINARI FACILMENTE ACCERTABILI 1. ELEVATO NUMERO DI ASSENZE 2. ASSENZE INGIUSTIFICATE 3. ASSENZE "STRATEGICHE" 4. RITARDI AL RIENTRO O AL CAMBIO DELL'ORA 5. INTERVENTI INOPPORTUNI DURANTE LA LEZIONE 6. NON RISPETTO DEL MATERIALE ALTRUI 7. ATTI O PAROLE CHE CONSAPEVOLMENTE TENDONO A EMARGINARE ALTRI ALUNNI 8. VIOLAZIONI INVOLONTARIE DEI REGOLAMENTI DI LABORATORIO O DEGLI SPAZI ATTREZZATI 9. MANCANZA DI MANTENIMENTO DELLA PULIZIA 10.DANNEGGIAMENTO INVOLONTARIO DELLE ATTREZZATURE 11.UTILIZZO DI CELLULARI ALL'INTERNO DELLA SCUOLA (È ASSOLUTAMENTE VIETATO L’USO DEL CELLULARE NELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E A MENSA) 42 B. INFRAZIONI SANZIONABILI PECUNIARIAMENTE 1. INCISIONE E SCRITTE SU MURI, BANCHI, PORTE E PANNELLI; 2. DANNEGGIAMENTI DI STRUTTURE O ATTREZZATURE DOVUTE A INCURIA O TRASCURATEZZA. C. INFRAZIONI GRAVI 1. LANCIO DI OGGETTI; 2. FURTO; 3. OFFESE A COMPAGNI, AL PERSONALE DIRIGENTE, DOCENTE E NON DOCENTE; 4. VIOLAZIONE INTENZIONALE DELLE NORME DI SICUREZZA E DEI REGOLAMENTI DEGLI SPAZI ATTREZZATI 5. INTRODUZIONE NELLA SCUOLA DI SOSTANZE PERICOLOSE ; 6. DANNEGGIAMENTO VOLONTARIO DI ATTREZZATURE E STRUTTURE (VETRI, PANNELLI, STRUMENTI DI LABORATORIO, ATTREZZI E SUPPELLETTILI NELLA PALESTRA , ECC.) 7. RICORSO ALLA VIOLENZA; 8. INFRAZIONI DEL TIPO A CHE SI RIPETONO DOPO SANZIONI GIÀ APPLICATE. SANZIONI DISCIPLINARI IN MERITO ALLE INFRAZIONI DI TIPO A, IL DIRIGENTE SCOLASTICO , SULLA BASE DELLE SEGNALAZIONI DEI DOCENTI, COMUNICA DIRETTAMENTE ALLA FAMIGLIA; DI TIPO B, LA COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA È SPEDITA PER CONOSCENZA AL COMUNE PROPRIETARIO DELL'EDIFICIO; DI TIPO C, IL DIRIGENTE CONVOCA IL CONSIGLIO DI INTERCLASSE O DI CLASSE PER SOLI DOCENTI, CHE STABILISCE LA SANZIONE OPPORTUNA. PRIMA DELL’APPLICAZIONE DELLA SANZIONE, IL DIRIGENTE PROVVEDERÀ A CONVOCARE LA FAMIGLIA DELL ’ALUNNO PER ESPORRE PREVENTIVAMENTE LE RAGIONI DELL’ADDEBITO. PER I PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI SI RICHIAMANO IN OGNI CASO, SE ED IN QUANTO COMPATIBILI CON LE DISPOSIZIONI VIGENTI, LE NORME DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DI CUI AL D.P.R. 249/1998. VIGILANZA SUGLI ALUNNI IL DOCENTE DELLA PRIMA ORA DI LEZIONE DEVE ► ► ► ► TROVARSI NELL’ISTITUTO CINQUE MINUTI PRIMA DEL SUONO DELLA CAMPANELLA; ACCOMPAGNARE/ACCOGLIERE GLI STUDENTI IN CLASSE; VERIFICARE EVENTUALI ASSENZE; GIUSTIFICARE LE ASSENZE DEGLI ALUNNI RIENTRATI DOPO L’ASSENZA (PER 5 GIORNI E OLTRE OCCORRE IL CERTIFICATO MEDICO). I DOCENTI DELL’ULTIMA ORA, AL SEGNALE DELLA FINE DELLE LEZIONI, ► ACCOMPAGNERANNO GLI ALLIEVI, IN ORDINE, FINO ALL’USCITA, AFFIDANDOLI A PERSONA RESPONSABILE (ACCOMPAGNATRICE, GENITORE, PERSONA DELEGATA DAI GENITORI) O LASCIATI DA SOLI CHE SI DIRIGONO VERSO LA LORO ABITAZIONE CON AUTORIZZAZIONE SOTTOSCRITTA DAI GENITORI, CHE IN QUESTO CASO SE NE ASSUMONO LA COMPLETA RESPONSABILITÀ. IL PERSONALE AUSILIARIO ► SORVEGLIERÀ, NELL’ATRIO E NEL CORTILE, L’ENTRATA E L’USCITA DEGLI ALUNNI, I LORO SPOSTAMENTI NEGLI SPAZI INTERNI ALL’EDIFICIO , L’USO DEI SERVIZI . ALLA FINE DELLA LEZIONE, PRIMA DI RECARSI IN ALTRA AULA, ► DOVRÀ ASPETTARE IL CAMBIO DA PARTE DEL COLLEGA, OPPURE CHIEDERE AL PERSONALE AUSILIARIO DI SORVEGLIARE LA CLASSE FINO ALL’ARRIVO DELL’ALTRO INSEGNANTE: PER NESSUN MOTIVO LA CLASSE DEVE RIMANERE SENZA SORVEGLIANZA. L’INSEGNANTE GLI INSEGNANTI PREPOSTI ► ACCOMPAGNERANNO GLI ALUNNI A MENSA E LI CONTROLLERANNO FINO AL TERMINE DEL SERVIZIO. È SEVERAMENTE VIETATO L’INGRESSO NELLE SCUOLE AL PERSONALE ESTRANEO AL SERVIZIO, SALVO CASO ECCEZIONALI O PREVISTI. CIRC L’INTERVALLO (PERIODO LIBERO DA LEZIONE) AVVIENE TRA LA SECONDA E LA TERZA ORA, PER 20 MINUTI SOTTO LA VIGILANZA DELL’INSEGNANTE IN SERVIZIO NEL TEMPO IN CUI CADE, CURANDO LA SANA ALIMENTAZIONE, PREFERENDO FRUTTA ED EVITANDO BEVANDE GASSATE. LE FESTE IN CLASSE DEVONO SEMPRE ESSERE UN MOMENTO EDUCATIVO , CORRETTA ALIMENTAZIONE , RISPETTO DELL’ALTRO, RISPETTO PER L ’AMBIENTE… 43 REGOLAMENTAZIONE DEI PERMESSI ► A NESSUN ALUNNO È CONSENTITO DI LASCIARE LA SCUOLA PRIMA DEL TERMINE DELLE LEZIONI, SE NON PREVIA AUTORIZZAZIONE DI UN GENITORE E DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. ► GLI ALUNNI RITARDATARI SONO AMMESSI IN CLASSE DALL’INSEGNANTE DELLA PRIMA ORA CON RELATIVA GIUSTIFICA. DOPO TRE RITARDI (ENTRO I DIECI MINUTI) SI PREVEDE UNA SANZIONE: COMUNICAZIONE SCRITTA SUL DIARIO PER IL GENITORE; I RITARDI OLTRE I DIECI MINUTI DEVONO ESSERE GIUSTIFICATI DAL GENITORE. GIUSTIFICA DELLE ASSENZE ► CHIUNQUE SI SIA ASSENTATO DALLA SCUOLA POTRÀ ESSERE RIAMMESSO CON GIUSTIFICAZIONE SCRITTA DI UN GENITORE (SI GIUSTIFICANO LE ASSENZE ANCHE DI UN SOLO GIORNO); ► LE MALATTIE CHE ABBIANO CAUSATO ASSENZE PARI O SUPERIORI A CINQUE GIORNI CONSECUTIVI DOVRANNO ESSERE GIUSTIFICATE CON CERTIFICATO MEDICO; ► IN TUTTI I CASI DI ASSENZE FREQUENTI E RIPETUTE, RITARDI INGIUSTIFICATI, ABITUALI INOSSERVANZE DEI DOVERI SCOLASTICI, IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROVVEDERÀ A CONVOCARE I GENITORI ONDE EVITARE L’INSORGERE DI PRESUPPOSTI ALL’EVASIONE ED ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA. USO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA ► I DOCENTI RESPONSABILI DI LABORATORI SI ADOPERANO PER IL BUON FUNZIONAMENTO E PER IL BUON USO DELLE VARIE STRUTTURE INTERNE AGLI EDIFICI ED ESTERNE OVE È PERMESSO AGLI ALUNNI L’ACCESSO DALL’AMMINISTRAZIONE LOCALE. ► SONO PREDISPOSTI E RESI PUBBLICI CALENDARI E TURNAZIONI DI ACCESSO. ► SONO CONCORDATE PER I SINGOLI PLESSI DISPOSIZIONI E REGOLE DA RISPETTARE . MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE IL DIRIGENTE SCOLASTICO RICEVE GENITORI ED ALUNNI SECONDO L’ORARIO DI RICEVIMENTO CHE SARÀ PUBBLICIZZATO FATTI SALVI I CASI ECCEZIONALI; I DOCENTI RICEVONO I GENITORI NEGLI INCONTRI PROGRAMMATI E INDIVIDUALMENTE NELLE ORE PREVISTE NEL CALENDARIO DELLE DISPONIBILITÀ A DETTI INCONTRI. MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI COLLEGIALI GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI OLIVETO CITRA SONO I SEGUENTI: 1. CONSIGLIO DI ISTITUTO; 2. GIUNTA ESECUTIVA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO; 3. COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE; 4. COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA STATALE; 5. COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE; 6. CONSIGLI D'INTERCLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA STATALE; 7. CONSIGLI D'INTERSEZIONE DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE. 8. CONSIGLI DI CLASSE DELLA SCUOLA DI I GRADO STATALE. CONSIGLIO DI ISTITUTO MODALITÀ DI CONVOCAZIONE 1. LA PRIMA CONVOCAZIONE, IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVA ALLA NOMINA DEI MEMBRI, È DISPOSTA DAL DIRIGENTE SCOLASTICO; LE SUCCESSIVE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, SENTITA LA GIUNTA ESECUTIVA, OGNI QUALVOLTA EGLI LO RITENGA OPPORTUNO, E COMUNQUE ORDINARIAMENTE DURANTE L'ANNO SCOLASTICO ALMENO 5 VOLTE; 2. IL CONSIGLIO PUÒ ESSERE CONVOCATO OGNI QUALVOLTA NE VENGA FATTA RICHIESTA DA ALMENO UN TERZO DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO. NELLA RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DEBBONO ESSERE SPECIFICATI UNA DATA INDICATIVA E UNO O PIÙ ARGOMENTI DA TRATTARE. IL COLLEGIO DEI DOCENTI, LE ASSEMBLEE DI CLASSE, LE RIUNIONI DI CLASSE , INTERCLASSE , DI INTERSEZIONE POSSONO AVANZARE DELLE PROPOSTE AL CONSIGLIO DI ISTITUTO PER LA DISCUSSIONE. È FACOLTÀ DEL PRESIDENTE , SENTITI I RICHIEDENTI E LA GIUNTA, DI ANTICIPARE O DILAZIONARE LA CONVOCAZIONE AL FINE DI RAGGRUPPARE EVENTUALI ALTRE RICHIESTE. 3. IL PRESIDENTE CONVOCA IL CONSIGLIO CON ALMENO 5 GIORNI DI ANTICIPO SULLA DATA DELLA RIUNIONE; LA LETTERA DI CONVOCAZIONE DEVE ESSERE CONSEGNATA O INVIATA CON I MEZZI RITENUTI PIÙ IDONEI AI COMPONENTI. IN CASO DI URGENZA LA CONVOCAZIONE PUÒ ESSERE FATTA 24 ORE PRIMA. 44 FORMAZIONE ORDINE DEL GIORNO E SUA EVENTUALE VARIAZIONE 1. SALVO URGENZA, L'ORDINE DEL GIORNO DELLA CONVOCAZIONE È FORMULATO DAL PRESIDENTE, SU PROPOSTA DELLA GIUNTA ESECUTIVA. ESSO DEVE CONTENERE ARGOMENTI BEN SPECIFICI E NON INDICAZIONI GENERICHE; 2. COPIA DI DETTO ORDINE DEVE ESSERE AFFISSA ALL'ALBO DI OGNI PLESSO; 3. PER DISCUTERE O VOTARE SU ARGOMENTI URGENTI, CHE NON SIANO ALL'ORDINE DEL GIORNO, È NECESSARIA UNA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO ADOTTATA ALL'UNANIMITÀ DEI PRESENTI. NEL CASO NON SI RAGGIUNGA L'UNANIMITÀ DETTE PROPOSTE SARANNO PRESE IN ESAME NELLA SEDUTA IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVA. LA PROPOSTA DI VARIAZIONE PUÒ VENIRE FORMULATA DA QUALSIASI MEMBRO DEL CONSIGLIO E PUÒ ESSERE ILLUSTRATA BREVEMENTE SOLO DAL PROPONENTE. È INOLTRE CONSENTITO AD ALTRO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI ILLUSTRARE BREVEMENTE I MOTIVI CONTRARI ALLA PROPOSTA DI VARIAZIONE. PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE 1. LE SEDUTE SONO PUBBLICHE NEL SENSO CHE POSSONO ASSISTERVI, SENZA DIRITTO DI PAROLA E DI VOTO, TUTTI I GENITORI DEGLI ALUNNI FREQUENTANTI LE SCUOLE DELL’ISTITUTO E TUTTO IL PERSONALE DOCENTE E A. T. A IN SERVIZIO. NON È AMMESSO IL PUBBLICO QUANDO SI DISCUTE IN MERITO ALL'OPERATO DI SINGOLE PERSONE, A MENO CHE GLI INTERESSATI NON LO RICHIEDANO; 2. IL CONSIGLIO PUÒ INVITARE ALLA DISCUSSIONE IL DSGA PER I CHIARIMENTI DI SUA COMPETENZA. PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI 1. IN OGNI SEDUTA, A CURA DEL SEGRETARIO DESIGNATO DAL PRESIDENTE, È REDATTO UN PROCESSO VERBALE, CHE DEVE CONTENERE I NOMI DI COLORO CHE HANNO PARTECIPATO E DEGLI ASSENTI CON O SENZA GIUSTIFICATO MOTIVO ED, EVENTUALMENTE A RICHIESTA, LA MOTIVAZIONE DI VOTO. 2. IL PROCESSO VERBALE È FIRMATO DAL PRESIDENTE E DAL SEGRETARIO E DEVE ESSERE DEPOSITATO IN SEGRETERIA ENTRO 5 GIORNI DALLA SEDUTA; TUTTI GLI ELETTORI DELLA SCUOLA HANNO DIRITTO A PRENDERNE VISIONE, SALVO PROCESSI VERBALI RIGUARDANTI SINGOLE PERSONE. 3. GLI ATTI CONCLUSIVI E LE DELIBERAZIONI SONO PUBBLICATE ALL'ALBO DEI PLESSI ENTRO 8 GIORNI DALLA SEDUTA E DEVONO RESTARVI AFFISSI PER ALMENO 10 GIORNI. NON SONO SOGGETTI A PUBBLICAZIONE GLI ATTI CONCERNENTI SINGOLE PERSONE, SALVO CONTRARIA RICHIESTA DELL'INTERESSATO. 4. QUALSIASI ELETTORE, A PROPRIE SPESE, PUÒ OTTENERE DALLA SEGRETERIA DELLA SCUOLA COPIA DEGLI ATTI PUBBLICATI, IN BASE ALLE NORME VIGENTI. VALIDITÀ DELLE SEDUTE 1. PER LA VALIDITÀ DELLE SEDUTE È RICHIESTA LA PRESENZA DI ALMENO LA METÀ PIÙ UNO DEI COMPONENTI IN CARICA; 2. ALL'INIZIO DELLA SEDUTA IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE PROCEDERÀ ALL'APPELLO NOMINALE E ALLA LETTURA DEL VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE. 3. QUALORA NON SI RAGGIUNGA IL NUMERO LEGALE, IL PRESIDENTE RINVIERÀ LA SEDUTA AD ALTRA DATA. 4. LE DELIBERAZIONI SONO ADOTTATE A MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI VOTI VALIDAMENTE ESPRESSI; SI PRECISA CHE LE SCHEDE BIANCHE, NULLE E, IN CASO DI VOTO PALESE, LE ASTENSIONI SONO VOTI VALIDAMENTE ESPRESSI. 5. NEL VOTO PALESE, IN CASO DI PARITÀ, PREVALE IL VOTO DEL PRESIDENTE . 6. SOLO QUANDO SI TRATTI DELL'OPERATO DI PERSONE IL VOTO È SEGRETO. 7. DOPO TRE ASSENZE INGIUSTIFICATE IL CONSIGLIERE VIENE DICHIARATO DECADUTO. DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO 1. I MEMBRI DEL CONSIGLIO POSSONO, DURANTE L'ORARIO DÌ SERVIZIO DELLA SEGRETERIA, ACCEDERE AGLI UFFICI DIDATTICI PER AVERE, A PROPRIE SPESE, TUTTE LE INFORMAZIONI E COPIA DEGLI ATTI RELATIVI ALLE MATERIE DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO , SECONDO QUANTO DISCIPLINATO DALLA L.241/90, ART. 25 E RELATIVI DECRETI GOVERNATIVI. FUNZIONI E PREROGATIVE DEL PRESIDENTE 1. IL PRESIDENTE CONVOCA IL CONSIGLIO E NE PRESIEDE LE RIUNIONI. IN PARTICOLARE ILLUSTRA GLI ARGOMENTI INSERITI ALL'ORDINE DEI GIORNO O INVITA I PROPONENTI AD ILLUSTRARLI; ESAURITASI LA TRATTAZIONE DI OGNI SINGOLO ARGOMENTO, NE RIASSUME IN BREVE I TERMINI ESSENZIALI E, FORMULATO CON CHIAREZZA L'OGGETTO DA PORSI IN VOTAZIONE, LO SOTTOPONE AL VOTO . LE FUNZIONI DI SEGRETARIO SONO AFFIDATE DAL PRESIDENTE AD UN MEMBRO DEL CONSIGLIO. FUNZIONI DEL VICE PRESIDENTE 1. IL VICE PRESIDENTE SOSTITUISCE NELLE SUE FUNZIONI IL PRESIDENTE IN CASO DI SUA ASSENZA, IMPEDIMENTO, DIMISSIONI O DECADENZA. IN QUESTI ULTIMI DUE CASI IL V ICE PRESIDENTE DEVE PROVVEDERE A RIUNIRE IL CONSIGLIO PER L'ELEZIONE DEI NUOVO PRESIDENTE ENTRO 15 GIORNI. 45 QUALORA SIA ASSENTE O IMPEDITO ANCHE IL VICE PRESIDENTE, LE FUNZIONI SONO ASSUNTE DAL GENITORE CONSIGLIERE PIÙ ANZIANO DI ETÀ. BILANCIO PREVENTIVO E CONTO CONSUNTIVO 1. PER IL BILANCIO PREVENTIVO ED IL CONTO CONSUNTIVO VALGONO LE DISPOSIZIONI VIGENTI . UNITAMENTE ALLA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO SARÀ INVIATA COPIA DELLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA PREPARATA DALLA GIUNTA ESECUTIVA. COMMISSIONI DI LAVORO DEL CONSIGLIO 1. IL CONSIGLIO PUÒ DECIDERE DI COSTITUIRE NEL PROPRIO SENO COMMISSIONI DI LAVORO CHE NON POSSONO AVERE ALCUN POTERE DECISIONALE E SVOLGONO LA PROPRIA ATTIVITÀ SECONDO LE DIRETTIVE IMPARTITE DALLO STESSO CONSIGLIO. LE COMMISSIONI DI LAVORO, PER MEGLIO ADEMPIERE AI PROPRI COMPITI, POSSONO CONSULTARE ESPERTI. GIUNTA ESECUTIVA: COMPOSIZIONE E COMPETENZE 1. LA GIUNTA ESECUTIVA È COMPOSTA DA: a. MEMBRI ELETTIVI: 2 GENITORI ( NON ESISTE INCOMPATIBILITÀ TRA LA CARICA DI PRESIDENTE E MEMBRO DELLA GIUNTA), 1 INSEGNANTE, 1 ATA ELETTI DAL CONSIGLIO CON LE MEDESIME MODALITÀ PREVISTE PER L’ ELEZIONE DEL PRESIDENTE, SIA IN PRIMA CHE IN SECONDA VOTAZIONE, PROCEDENDO ALLA ELEZIONE DI UN MEMBRO ALLA VOLTA ED ESPRIMENDO QUINDI UNA SOLA PREFERENZA PER OGNI SINGOLA VOTAZIONE; b. MEMBRI DI DIRITTO.- IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI 2. PRESIDENTE DELLA GIUNTA È IL DIRIGENTE SCOLASTICO, IN CASO DI ASSENZA O IMPEDIMENTO FUNZIONI DI PRESIDENTE SARANNO SVOLTE DAL DOCENTE DELEGATO CON FUNZIONI LE DI VICARIO. 3. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI SVOLGE LE FUNZIONI DI SEGRETARIO DELLA GIUNTA. A TAL FINE È SOSTITUITO, IN CASO DI ASSENZA O IMPEDIMENTO, DALL’ASSISTENTE AMMINISTRATIVO PIÙ ANZIANO DI SERVIZIO. 4. LA GIUNTA PREDISPONE IL BILANCIO PREVENTIVO, LE SUE VARIAZIONI E IL CONTO CONSUNTIVO NONCHÉ LA RELAZIONE ANNUALE. PREPARA I LAVORI DEL CONSIGLIO STESSO PORTANDO TUTTE LE INFORMAZIONI E LE INDICAZIONI NECESSARIE ALLO STESSO PER DELIBERARE. LA GIUNTA, IN CASO DI NECESSITÀ OD URGENZA, PUÒ ANCHE DELIBERARE, FATTA SALVA LA RATIFICA DA PARTE DEL CONSIGLIO ALLA PRIMA RIUNIONE, FERMO RESTANDO IL DIRITTO D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO STESSO. CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA E VALIDITÀ DELLE SEDUTE 1. LA GIUNTA È CONVOCATA DAL DIRIGENTE, DI NORMA PRIMA DI OGNI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO PER PREDISPORRE, ASSIEME AL PRESIDENTE DEI CONSIGLIO, L'ORDINE DEL GIORNO E PREPARARE TUTTI GLI ELABORATI. PUÒ, POI, RIUNIRSI ANCHE PER DARE ESECUZIONE ALLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO. CIASCUNO DEI SUOI MEMBRI PUÒ RICHIEDERE LA CONVOCAZIONE. 2. LA COMUNICAZIONE DELLA CONVOCAZIONE DEVE ESSERE DIRAMATA AI MEMBRI DELLA GIUNTA ALMENO 5 GIORNI PRIMA DELLA SEDUTA E, IN CASO DI URGENZA, 24 ORE PRIMA. 3. LE SEDUTE DELLA GIUNTA SONO VALIDE SE SONO PRESENTI LA METÀ PIÙ UNO DEI COMPONENTI IN CARICA. COLLEGIO DEI DOCENTI 1. IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO (UNITARIO) È COMPOSTO DA TUTTI GLI INSEGNANTI DI RUOLO E NON DI RUOLO IN SERVIZIO NEI PLESSI DI SC. DELL’INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO. 2. IL COLLEGIO SI PUÒ ARTICOLARE, PER NECESSITÀ ANCHE COME “COLLEGIO DI SEZIONE” CON PARERE DELIBERANTE. 3. IL COLLEGIO DEI DOCENTI UNITARIO È L'ORGANO TECNICO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E PERTANTO HA POTERE DELIBERANTE IN MATERIA DI FUNZIONAMENTO DIDATTICO DELL’ISTITUTO. 4. IL COLLEGIO DEI DOCENTI SI RIUNISCE OGNI QUALVOLTA IL DIRIGENTE SCOLASTICO NE RAVVISI LA NECESSITÀ, OPPURE QUANDO ALMENO UN TERZO DEI SUOI COMPONENTI NE FACCIA RICHIESTA. 5. PER UNA MIGLIORE FUNZIONALITÀ E PER UNO SCAMBIO PIÙ PROFICUO DI ESPERIENZE IL COLLEGIO DEI DOCENTI PUÒ ARTICOLARSI IN GRUPPI DI LAVORO, COMMISSIONI, DIPARTIMENTI … COME PREVISTO DAL CCNL. CONSIGLI DI CLASSE INTERCLASSE E INTERSEZIONE 1. CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE SONO COMPOSTI DAI DOCENTI IN SERVIZIO NELLE CLASSI INTERESSATE, O COMUNQUE, CHE OPERANO CON GLI ALUNNI DELLE MEDESIME E DAI GENITORI ELETTI PER CIASCUNA CLASSE \ SEZIONE. 2. I CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE SI RIUNISCONO CON LA SOLA PRESENZA DEI DOCENTI PER LE COMPETENZE RELATIVE ALLA REALIZZAZIONE DEL COORDINAMENTO DIDATTICO E DELLA VALUTAZIONE. I CONSIGLI DI CLASSE E DI INTERCLASSE SI RIUNISCONO PER FORMULARE UN PARERE VINCOLANTE IN MERITO ALLA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA DEGLI ALUNNI 3. ALL'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO IL DIRIGENTE SCOLASTICO NOMINA UN DOCENTE \ COORDINATORE PRESIEDERÀ IL CONSIGLIO DI CLASSE , DI INTERCLASSE E- INTERSEZIONE IN CASO DI SUA ASSENZA. CHE 46 4. QUALORA LE DELIBERAZIONI COMPORTINO PROPOSTE DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO IL SEGRETARIO TRASMETTERÀ AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA, TRAMITE L'UFFICIO DI SEGRETERIA, UN ESTRATTO DEL VERBALE DELLA STESSA PERCHÉ LE INCLUDA NELL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO SUCCESSIVO. 5. IL CONSIGLIO DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE È CONVOCATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO, O DAL SUO DELEGATO. STRAORDINARIAMENTE PUÒ ESSERE RICHIESTA LA CONVOCAZIONE DALLA MAGGIORANZA DEI SUOI COMPONENTI. PROTOCOLLI D’INTESA ED ACCORDI DI RETE ACCORDO DI RETE CON L’I.S.I.S.S. E. CORBINO DI CONTURSI RETE “LEONARDO” PER L’ACQUISTO DELLE L.I.M. TERME PER LA FORMAZIONE IN RETE “FORMANET”. ACCORDO DI RETE CON IL V CIRCOLO DI LUCCA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SENZA ZAINO – SCUOLA PRIMARIA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ FINALIZZATO A DEFINIRE IN MANIERA PUNTUALE E CONDIVISA DIRITTI E DOVERI NEL RAPPORTO TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA AUTONOMA, FAMIGLIE E STUDENTI. IL RISPETTO DI TALE PATTO COSTITUISCE LA CONDIZIONE INDISPENSABILE PER COSTRUIRE UN RAPPORTO DI FIDUCIA RECIPROCA, PER POTENZIARE LE FINALITÀ DELL’OFFERTA F ORMATIVA E PER GUIDARE GLI STUDENTI AL SUCCESSO SCOLASTICO. LA SCUOLA SI IMPEGNA A: FORNIRE UNA FORMAZIONE CULTURALE E PROFESSIONALE QUALIFICATA, APERTA ALLA PLURALITÀ DELLE IDEE, NEL RISPETTO DELL’IDENTITÀ DI CIASCUNO STUDENTE; OFFRIRE UN AMBIENTE FAVOREVOLE ALLA CRESCITA INTEGRALE DELLA PERSONA, GARANTENDO UN SERVIZIO DIDATTICO DI QUALITÀ IN UN AMBIENTE EDUCATIVO SERENO, FAVORENDO IL PROCESSO DI FORMAZIONE DI CIASCUNO STUDENTE, NEL RISPETTO DEI SUOI RITMI E TEMPI DI APPRENDIMENTO; OFFRIRE INIZIATIVE CONCRETE PER IL RECUPERO DI SITUAZIONI DI RITARDO E DI SVANTAGGIO, AL FINE DI FAVORIRE IL SUCCESSO FORMATIVO E COMBATTERE LA DISPERSIONE SCOLASTICA OLTRE A PROMUOVERE IL MERITO E DI INCENTIVARE LE SITUAZIONI DI ECCELLENZA; FAVORIRE LA PIENA INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI, PROMUOVERE INIZIATIVE DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI, TUTELANDONE LA LINGUA E LA CULTURA, ANCHE ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE INTERCULTURALI, STIMOLARE RIFLESSIONI E ATTIVARE PERCORSI VOLTI AL BENESSERE E ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI STUDENTI; GARANTIRE LA MASSIMA TRASPARENZA NELLE VALUTAZIONI E NELLE COMUNICAZIONI MANTENENDO UN COSTANTE RAPPORTO CON LE FAMIGLIE, ANCHE ATTRAVERSO STRUMENTI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI, NEL RISPETTO DELLA PRIVACY; COMUNICARE ALLE FAMIGLIE L’ANDAMENTO DIDATTICO E DISCIPLINARE (VALUTAZIONI, ASSENZE, RITARDI,….) ALLO SCOPO DI RICERCARE OGNI POSSIBILE SINERGIA. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: VALORIZZARE L’ISTITUZIONE SCOLASTICA, INSTAURANDO UN POSITIVO CLIMA DI DIALOGO, NEL RISPETTO DELLE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE CONDIVISE, OLTRE AD UN ATTEGGIAMENTO DI RECIPROCA COLLABORAZIONE CON I DOCENTI; CONOSCERE L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA E PARTECIPARE AL DIALOGO EDUCATIVO, COLLABORANDO CON I DOCENTI; TENERSI COSTANTEMENTE INFORMATI SULL’ANDAMENTO DIDATTICO E DISCIPLINARE DEI PROPRI FIGLI NEI GIORNI E NELLE ORE DI RICEVIMENTO DEI DOCENTI; INVITARE I PROPRI FIGLI A NON FARE USO DI CELLULARE IN CLASSE O DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI O AUDIOVISIVI; INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E COLLABORARE CON L’UFFICIO DI PRESIDENZA E CON IL CONSIGLIO DI CLASSE, NEI CASI DI SCARSO PROFITTO E/O IN DISCIPLINA; RISARCIRE LA SCUOLA PER I DANNEGGIAMENTI ARRECATI DALL’USO IMPROPRIO DEI SERVIZI, PER I DANNI AGLI ARREDI E ALLE ATTREZZATURE E PERI OGNI ALTRO DANNEGGIAMENTO PROVOCATO DA CATTIVO COMPORTAMENTO E, IN CONCORSO CON ALTRI, RISARCIRE IL DANNO ANCHE QUANDO L’AUTORE DEL FATTO NON DOVESSE ESSERE IDENTIFICATO; INFORMARE LA SCUOLA SU EVENTUALI PROBLEMATICHE CHE POSSONO AVERE RIPERCUSSIONI NELL’ANDAMENTO SCOLASTICO DELLO STUDENTE; SOSTENERE E CONTROLLARE I PROPRI FIGLI NEL RISPETTO DEGLI IMPEGNI SCOLASTICI; VIGILARE SULLA PUNTUALITÀ DI INGRESSO A SCUOLA E SULLA COSTANTE FREQUENZA DELLO STUDENTE; CONTRIBUIRE A RENDERE AGEVOLI, PUNTUALI E SICURI I MOMENTI DI ENTRATA E DI USCITA DA SCUOLA (GLI ALUNNI VANNO ACCOMPAGNATI E RITIRATI ALL’INTERNO DEL CORTILE); DISCUTERE, PRESENTARE E CONDIVIDERE CON I PROPRI FIGLI IL PATTO EDUCATIVO SOTTOSCRITTO CON L’ISTITUZIONE SCOLASTICA. 47 LO STUDENTE SI IMPEGNA A: PRESENTARSI CON PUNTUALITÀ ALLE LEZIONI DOPO TRE RITARDI (ENTRO I DIECI MINUTI) SI PREVEDE UNA SANZIONE: COMUNICAZIONE SCRITTA SUL DIARIO PER IL GENITORE; I RITARDI OLTRE I DIECI MINUTI DEVONO ESSERE GIUSTIFICATI DAL GENITORE; RISPETTARE I TEMPI PROGRAMMATI E CONCORDATI CON I DOCENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL PROPRIO CURRICOLO, IMPEGNANDOSI IN MODO RESPONSABILE NELL’ESECUZIONE DEI COMPITI RICHIESTI; SEGUIRE CON ATTENZIONE QUANTO VIENE INSEGNATO E INTERVENIRE IN MODO PERTINENTE, CONTRIBUENDO AD ARRICCHIRE LE LEZIONI CON LE PROPRIE CONOSCENZE ED ESPERIENZE; PRENDERE COSCIENZA DEI PERSONALI DIRITTI E DOVERI E RISPETTARE PERSONE, AMBIENTI E ATTREZZATURE; SPEGNERE I TELEFONINI CELLULARI E GLI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI DURANTE LE ORE DI LEZIONE: È ASSOLUTAMENTE VIETATO L’USO DEL CELLULARE NELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E A MENSA (LA VIOLAZIONE DI TALE DISPOSIZIONE COMPORTERÀ IL RITIRO TEMPORANEO DEL CELLULARE SE USATO DURANTE LE ORE DI LEZIONE E/O IL DEFERIMENTO ALLA AUTORITÀ COMPETENTI NEL CASO IN CUI LO STUDENTE UTILIZZASSE DISPOSITIVI PER RIPRESE NON AUTORIZZATE E COMUNQUE, LESIVE DELL’IMMAGINE DELLA SCUOLA E DELLA DIGNITÀ DEGLI OPERATORI SCOLASTICI); TENERE UN CONTEGNO CORRETTO E RISPETTOSO NEI CONFRONTI DI TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA E DEI PROPRI COMPAGNI; USARE UN LINGUAGGIO E UN ABBIGLIAMENTO CONSONO ALL’AMBIENTE EDUCATIVO IN CUI SI VIVE E SI OPERA; EVITARE DI PROVOCARE DANNI A COSE, PERSONE, SUPPELLETTILI E AL PATRIMONIO DELLA SCUOLA. GLI ALUNNI DOVRANNO INDENNIZZARE IL DANNO PRODOTTO. CARTA DEI SERVIZI (PARTE BUROCRATICO -AMMINISTRATIVA) I SERVIZI PER L’AMMINISTRAZIONE I SERVIZI AMMINISTRATIVI SONO AFFIDATI ALL’UFFICIO DI SEGRETERIA, ORGANIZZATO QUALE STRUTTURA TECNICA DI SUPPORTO PER LA CONCRETA REALIZZAZIONE DELLE FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLE FINALITÀ DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO. L’UFFICIO DI SEGRETERIA ASSOLVE ALLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI CONTABILITÀ, DI GESTIONE, STRUMENTALI ED OPERATIVE CONNESSE ALLE ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO, CON RIFERIMENTO AL POF E AL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ. LE FUNZIONI DI COMPETENZA VENGONO ASSOLTE IN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO, IL PERSONALE DOCENTE E GLI ORGANI COLLEGIALI, ATTRAVERSO RELAZIONI CON GLI UFFICI CENTRALI E PERIFERICI DELL’AMMINISTRAZIONE, CON ALTRI UFFICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E CON GLI ENTI TERRITORIALI. PER LO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI COMPETENZA L’UFFICIO DI SEGRETERIA INTRATTIENE RAPPORTI DIRETTI CON GLI ALUNNI E CON TUTTI I SOGGETTI TERZI LEGITTIMATI A STABILIRE RELAZIONI CON L’ISTITUTO. L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI ED IL FUNZIONAMENTO DEGLI STESSI APPARTENGONO ALLA DIRETTA COMPETENZA DEL DIRETTORE S. G. A., CHE VI PROVVEDE NELL’OSSERVANZA DEI CRITERI STABILITI DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO, E DELLE DIRETTIVE DI MASSIMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO E AVVALENDOSI DELLA COLLABORAZIONE DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI. L’ORGANIZZAZIONE PUNTUALE DEI SERVIZI DEVE ESSERE DEFINITA CON L’APPOSITO SPECIFICO DOCUMENTO CONTENENTE: L’ORARIO DI SERVIZIO DELL’UFFICIO; L’ORARIO DI LAVORO DEI SINGOLI DIPENDENTI, L’ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO; LE COMPETENZE GESTITE IN PROPRIO DAL AMMINISTRATIVI. DIRETTORE S. G. A. E QUELLE ASSEGNATE AGLI ASSISTENTI DIRETTORE S. G. A., PREVIO CONFRONTO CON IL PERSONALE DIRIGENTE SCOLASTICO ED AL CONSIGLIO D’ISTITUTO ENTRO IL 30 SETTEMBRE DI IL DOCUMENTO DEVE ESSERE REDATTO DAL INTERESSATO E PRESENTATO AL OGNI ANNO. NELL’ AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL CONSIGLIO POSSONO FORMULARE DELLE OSSERVAZIONI DELLE QUALI IL DIRETTORE S. G. A. DEVE TENERE CONTO AI FINI DELLE OPPORTUNE MODIFICHE. IN CASO DI CONFLITTO PREVALGANO LE DECISIONI DEL DIRIGENTE E QUELLE DEL C ONSIGLIO, ALLE QUALI IL DIRETTORE S. G. A. DEVE ADEGUARSI. IN CORSO D’ANNO IL DOCUMENTO PUÒ ESSERE MODIFICATO, SEGUENDO LE STESSE PROCEDURE. 48 L’UFFICIO DI SEGRETERIA IMPRONTA LA SUA ATTIVITÀ A CRITERI DI CELERITÀ, TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE ED OSSERVANDO I PRINCIPI DEL BUON ANDAMENTO E DELL’IMPARZIALITÀ. RILASCIO E PRESENTAZIONE DOCUMENTI 1. DI NORMA NON VIENE RICHIESTA LA FORMA SCRITTA PER IL RILASCIO DI DOCUMENTI, COPIE CONFORMI ALL’ORIGINALE, CERTIFICAZIONE, DICHIARAZIONI; A TAL FINE SI CONSIDERA SUFFICIENTE LA FORMA VERBALE, ANCHE PER VIA TELEFONICA. IL RICHIEDENTE HA COMUNQUE L’OBBLIGO DI SPECIFICARE CON CHIAREZZA IL TIPO DI DOCUMENTO DA RILASCIARE, LA FINALITÀ PER LA QUALE VIENE RICHIESTO E IL NUMERO DI COPIE. VIENE ANNOTATA SU APPOSITO REGISTRO IN ORDINE CRONOLOGICO A CURA DEL PERSONALE COMPETENTE AL RILASCIO, OVVERO DAL PERSONALE CHE HA RICEVUTO LA RICHIESTA. AVVALERSI DELLA FORMA SCRITTA, IL LA RICHIESTA AMMINISTRATIVO RICHIEDENTE PUÒ ANCHE 2. I CERTIFICATI DI SERVIZIO VENGONO RILASCIATI ENTRO 5 GG., 3. I CERTIFICATI DI ISCRIZIONE E/O FREQUENZA E QUELLI DI STUDIO VENGONO RILASCIATI IN GIORNATA. POSSIBILMENTE A VISTA. IN CASI DI PARTICOLARE DIFFICOLTÀ ENTRO 3 GG.; 4. LE COPIE E LE COPIE CONFORMI DEI DOCUMENTI AGLI ATTI DELL’UFFICIO SONO RILASCIATE ENTRO 10 GIORNI. IL CORRISPETTIVO DELLE COPIE, CHE COMPRENDE IL COSTO DELLA CARTA E LE SPESE DI RIPRODUZIONE , VIENE FISSATO IN € 0,50 PER IL RILASCIO DA 1 A 2 COPIE, € 1,00 DA 3 A 4 COPIE E VIA DI SEGUITO. PER L’AVVENUTO PAGAMENTO DELLA SOMMA SI ESIBISCE RICEVUTA DI VERSAMENTO EFFETTUATO SU CONTO CORRENTE POSTALE N° INTESTATO ALL’ISTITUTO. TALE PROCEDURA VIENE ADEGUATAMENTE PUBBLICIZZATA, CON AFFISSIONE ALL’ALBO DI APPOSITO AVVISO; 5. I TITOLARI DI INTERESSI GIURIDICAMENTE RILEVATI HANNO DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI DELL’ISTITUTO, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DI LEGGE 7AGOSTO 1990 N° 241 E NORME COLLEGATE; 6 L’UTENTE, NEL PRESENTARE ALL’ISTITUTO DOCUMENTI CHE DEBBONO COMPROVARE STATI, FATTI O QUALITÀ PERSONALI, PUÒ AVVALERSI DI DICHIARAZIONI TEMPORANEAMENTE SOSTITUTIVE, AI SENSI DELL’ART. 3 LEGGE 15/68 E DEL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DI CUI AI DPR 130/94. LE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE PRESENTATE SECONDO LA NORMATIVA DI CUI SOPRA SONO SOTTOSCRITTE DAVANTI AL DIRETTORE S. G. A., A CIÒ DELEGATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO, CHE LE AUTENTICA; 7. DI NORMA IL DIRETTORE S. G. A., NELLA SUA QUALITÀ DI “CAPO DEI SERVIZI DI SEGRETERIA” PROVVEDE D’UFFICIO ALL’ACQUISIZIONE DI STATI E SITUAZIONI PRESENTI IN DOCUMENTI GIÀ IN POSSESSO DELL’ ISTITUTO O DI ALTRO UFFICIO PUBBLICO; 8. LA DISTRIBUZIONE DI MODULI DI ISCRIZIONE È EFFETTUATA A VISTA NEI GIORNI PREVISTI E LA PROCEDURA D’ISCRIZIONE, CURATA DA UN ASSISTENTE AMMINISTRATIVO APPOSITAMENTE INCARICATO DAL DIRETTORE S. G. A.. VIENE GARANTITA IN UN MASSIMO DI 15 MINUTI DALLA CONSEGNA. L’ASSISTENTE AMMINISTRATIVO INCARICATO, IN QUALITÀ DI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, ACCETTERÀ ED AUTENTICHERÀ DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CUI AL PRECEDENTE PUNTO 6 O ACQUISIRÀ D ’UFFICIO I DOCUMENTI INDICATI AL PUNTO 7; 9. I DOCUMENTI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI SONO CONSEGNATI DIRETTAMENTE DAI DOCENTI NEL PRIMO INCONTRO PREVISTO NEL PIANO ANNUALE DOPO LE OPERAZIONE DI SCRUTINIO. ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DURANTE IL PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE, DA SETTEMBRE A GIUGNO, L’ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELL’ UFFICIO DI SEGRETERIA È FISSATO DALLE ORE DURANTE 11.00 ALLE ORE 13.00 . IL PERIODO DELLE ISCRIZIONE L’ORARIO DI APERTURA AI GENITORI CIRCOSTANZA SARÀ PUBBLICIZZATA IN MODO EFFICACE A CURA DEL VIENE POTENZIATO. LA DIRETTORE S. G. A.; NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO L’ ORARIO DI APERTURA È: DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 12.30 IL LUNEDÌ, IL MARTEDÌ E IL GIOVEDÌ NELLE GIORNATE PREFESTIVE DI NATALE, CAPODANNO, PASQUA, FERRAGOSTO E IL SABATO NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO, L’UFFICIO DI SEGRETERIA RESTERÀ CHIUSO, FERMO RESTANTE L’ORARIO D’ OBBLIGO SETTIMANALE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO. INFORMAZIONE ALL’UTENZA LA PIENA INFORMAZIONE ALL’UTENZA VIENE GARANTITA MEDIANTE LA CELERE E PUNTUALE APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI E ATTRAVERSO L’AFFISSIONE ALL’ALBO DELL’ ISTITUTO, NELLA SEDE CENTRALE, IN TUTTI I PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA E IN TUTTE DELL’INFANZIA DEI SEGUENTI ATTI: 1. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI; 2. ORARIO DI LAVORO DEI DOCENTI E DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO; 3. ORGANIGRAMMA DEGLI UFFICI; LE SEZIONE DI SCUOLA 49 4. ORGANIGRAMMA DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO E DELLA GIUNTA, 5. ELENCO DEI GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI D’INTERCLASSE, DI INTERSEZIONE E DI CLASSE; 6. ORGANICI DEL PERSONALE DOCENTE, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO; 7. DELIBERA DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO; 8. BILANCIO DI PREVISIONE E CONTO CONSUNTIVO; 9. REGOLAMENTO D’ ISTITUTO. OLTRE ALL’ALBO UFFICIALE DELL’ISTITUTO VENGONO PREVISTI APPOSITI SPAZI, POSSIBILMENTE IN OGNI SEDE SCOLASTICA, PER LA BACHECA SINDACALE, PER I GENITORI E GLI ALUNNI. ALL’INGRESSO DI OGNI SEDE SCOLASTICA E PRESSO L’UFFICIO DI SEGRETERIA VIENE GARANTITA, NEI LIMITI DELLA DISPONIBILITÀ DI ORGANICO, LA PRESENZA DI OPERATORI SCOLASTICI IN GRADO DI FORNIRE LE INFORMAZIONI ESSENZIALI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI. I RAPPORTI CON L’UTENZA SONO IMPRONTATI AL RISPETTO ED ALLA CORTESIA. SERVIZI GENERALI I SERVIZI GENERALI SONO AFFIDATI AL PERSONALE AUSILIARIO STATALE. TALE PERSONALE OSSERVA LE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAL DIRETTORE S. G. A., SU DIRETTIVA DI MASSIMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. LE DISPOSIZIONI IMPARTITE ATTENGONO A: ORARIO DI LAVORO; SVOLGIMENTO CONCRETO DELLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA DEGLI ALUNNI, IN OCCASIONE DI MOMENTANEA ASSENZA DEGLI INSEGNANTI: NELLE AULE, NEI LABORATORI, NELLA PALESTRA, NEI REFETTORI, NEGLI SPAZI COMUNI. PARTICOLARE ATTENZIONE DOVRÀ ESSERE PRESTATA DURANTE: L’ENTRATA, L’USCITA, L’INTERVALLO PER LA RICREAZIONE, L’ACCESSO AI SERVIZI IGIENICI. IL PERSONALE AUSILIARIO CONCORRERÀ, ALTRESÌ, ALL’ACCOMPAGNAMENTO DEGLI ALUNNI IN OCCASIONE DI TRASFERIMENTI DAI LOCALI DELLA SCUOLA AD ALTRE SEDI ANCHE NON SCOLASTICHE, IVI COMPRESI LE VISITE GUIDATE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE, OVE NE FOSSE RAVVISATA L’ESIGENZA. QUALSIASI ANOMALIA RIGUARDANTE LA SICUREZZA DEGLI ALUNNI, L’IGIENE E LA SICUREZZA DEI LOCALI DEVE ESSERE IMMEDIATAMENTE SEGNALATA ALL’ UFFICIO DI SEGRETERIA, IN VIE BREVI. NELLE SEDI SCOLASTICHE PERIFERICHE LE DISPOSIZIONI OCCASIONALI SONO IMPARTITE DALL’INSEGNANTE RESPONSABILE DI PLESSO. PROCEDURE DEI RECLAMI I RECLAMI POSSONO ESSERE ESPRESSI IN FORMA ORALE, SCRITTA, VIA FAX E DEVONO CONTENERE GENERALITÀ, INDIRIZZO E REPERIBILITÀ DEL PROPONENTE; I RECLAMI ORALI DEBBONO, SUCCESSIVAMENTE, ESSERE SOTTOSCRITTI; IL CAPO DI ISTITUTO, DOPO AVER ESPERITO OGNI POSSIBILE INDAGINE IN MERITO, RISPONDE, SEMPRE IN FORMA SCRITTA, CON CELERITÀ E, COMUNQUE, NON OLTRE 30 GIORNI ATTIVANDOSI PER RIMUOVERE LE CAUSE CHE HANNO PROVOCATO IL RECLAMO; QUALORA IL RECLAMO NON SIA DI COMPETENZA DEL CAPO D’ISTITUTO, AL RECLAMANTE SONO FORNITE INDICAZIONI CIRCA IL CORRETTO DESTINATARIO; ANNUALMENTE, IL CAPO D’ISTITUTO FORMULA PER IL CONSIGLIO UNA RELAZIONE ANALITICA DEI RECLAMI E DEI SUCCESSIVI PROVVEDIMENTI.
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