POF anno scolastico 2013 2014 - Istituto Comprensivo J. Sannazzaro

0
ISTITUTO COMPRENSIVO “J. SANNAZZARO” VIA FELICE CAVALLOTTI, N. 15 - 84020 OLIVETO CITRA (SA)
C .F .
E-MAIL:
82005110653 - TEL. 0828/793037 – FAX 0828/793256
segreteria@olivetocitraic.gov.it saic81300d@istruzione.it
SITO INTERNET: www.olivetocitraic.gov.it
P.O.F.
ANNO SCOLASTICO
2013-2014
Approvato nel Collegio dei Docenti del 22/10/2013
Approvato nel Consiglio d’Istituto del 23 /10/2013
1
ARTICOLAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CAPITOLI
1.
ANALISI DI PARTENZA DEL CONTESTO AMBIENTALE SCOLASTICO E TERRITORIALE
a. CURRICULUM DELL’ISTITUTO
b.STRUTTURE EDILIZIE/ SPAZI E LOCALI
c. POPOLAZIONE SCOLASTICA
d.INDICI DIMENSIONALI DELL’ISTITUZIONE
e.DIMENSIONE CONTESTO GEOGRAFICO, SOCIO-ECONOMICO E STORICO-CULTURALE
DELL’AMBIENTE LOCALE
2.
SCELTE CURRICOLARI
a. CURRICOLO NAZIONALE OBBLIGATORIO
b.CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO
c. CURRICOLO OPZIONALE
3.
METODOLOGIA, STRATEGIE E TECNICHE DIDATTICHE
a. SCELTE EDUCATIVE
b.AZIONE EDUCATIVA
c. LEZIONE FRONTALE
d.APPRENDIMENTO COOPERATIVO E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE
e.METODOLOGIA DELLA RICERCA O PROBLEM SOLVING
4.
SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
a.
b.
c.
CALENDARIO SCOLASTICO
5.
SCELTE DI ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
INDICAZIONI NAZIONALI E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
6.
SCELTE PROGETTUALI
a.
b.
c.
d.
e.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE
7.
SCELTE DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO
a.
PERSONALE DOCENTE E ATA
8.
SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI
a.
b.
c.
ORARIO DI FUNZIONAMENTO INTERNO DEGLI UFFICI
9.
CONTROLLO E VALUTAZIONE
a.
UNA FORMAZIONE DI QUALITÀ
TEMPO SCUOLA/ORARI DI INGRESSO E DI USCITA
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA
FLESSIBILITÀ DIDATTICA
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
INSEGNAMENTO ALTERNATIVO ALLA RELIGIONE CATTOLICA
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI
ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ DIDATTICA ESTERNA
PROGETTAZIONE TRASVERSALE
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
– F. I. S.
– FINANZIAMENTI NAZIONALI
PROGETTAZIONE CURRICOLARE FINANZIATA CON RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE DAL CONI
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
–FINANZIAMENTI REGIONALI
–FINANZIAMENTI EUROPEI
ORARIO DI APERTURA E RICEVIMENTO DEL PUBBLICO
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA DELLA SEGRETERIA
10. SICUREZZA
a.
b.
11.
a.
b.
c.
d.
PREMESSA
ORGANIGRAMMA SICUREZZA
SEZIONE REGOLAMENTI
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PROTOCOLLI D’INTESA ED ACCORDI DI RETE
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
CARTA DEI SERVIZI
(PARTE BUROCRATICO - AMMINISTRATIVA)
Il Dirigente Scolastico
dott. ssa Anna Rita Carrafiello
2
-CAPITOLO 1ANALISI DI PARTENZA DEL CONTESTO
AMBIENTALE SCOLASTICO E TERRITORIALE
CURRICULUM DELL’ISTITUTO
L’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO DI
OLIVETO CITRA
•Fa parte dall’anno scolastico 2010-2011 della rete di scuole “Senza Zaino. Per
una scuola comunità”.
•Sperimenta il progetto di Cl@sse 2.0 nella Scuola Primaria e nella Scuola
Secondaria di I grado.
•Ha ottenuto, dalla data 5 giugno 2009 al 7 giugno 2012, la certificazione,
dell’ufficio scolastico regionale della Campania - Polo Qualità di Napoli, per
l’implementazione di un sistema gestione qualità che soddisfa i requisiti della base
normativa: UNI –EN- ISO 9004:2000; UNI –EN- ISO 9004:2009.
•È ente di formazione dei docenti per l’utilizzo della tecnologia nella didattica
(MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE –INDIRE).
•Ha ottenuto l’assegnazione dei finanziamenti per:
IL PON P. Q. M. “QUALITÀ E MERITO”;
I PON “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” - FSE 2007-2013;
CL@SSE 2.0.
•PON FESR ASSE II C INFRASTRUTTURE
•Ha contribuito alla revisione delle Indicazioni Ministeriali attraverso il
monitoraggio effettuato ai sensi dell’art.1, comma 4, del DPR 20 marzo 2009,
n.89, secondo le indicazioni fornite con circolare ministeriale 4 novembre 2011,
n.101 ed ha partecipato alla successiva consultazione rivolta alle scuole del primo
ciclo di istruzione, disposta con circolare ministeriale 31 maggio 2012, n.49, sulla
base della bozza delle Indicazioni ministeriali.
3
IL PLESSO DI SCUOLA DELL’INFANZIA CAPOLUOGO OSPITA TRE SEZIONI E IL PLESSO
DI SCUOLA DELL’INFANZIA DELLA FRAZIONE DI DOGANA NE OSPITA DUE.
STRUTTURE EDILIZIE/SPAZI E LOCALI
L’EDIFICIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DEL CAPOLUOGO NON PRESENTA BARRIERE
ARCHITETTONICHE. ESSO SI SVILUPPA SU DUE LIVELLI COLLEGATI DA UNA RAMPA. IL PRIMO
LIVELLO È COSTITUITO DA: UN ATRIO-SALONE ADIBITO ALL’ACCOGLIENZA, UN’AULA-GIOCHI, I
SERVIZI IGIENICI PER I BAMBINI; IL REFETTORIO E LA CUCINA CON I LOCALI ANNESSI. IL SECONDO
LIVELLO È COMPOSTO DA: UNO SPAZIO APERTO DAL QUALE SI ACCEDE A TRE AULE – SEZIONE,
ALL’AULA MULTIMEDIALE CON QUATTRO POSTAZIONI E AD UN’AULA – LABORATORIO,
QUEST’ULTIMA COLLEGATA ALLA SCALA DI EMERGENZA; I SERVIZI IGIENICI PER I BAMBINI E PER IL
PERSONALE; UN LOCALE CHE PUÒ ESSERE UTILIZZATO PER CONSERVARE IL MATERIALE. INTORNO
ALL’EDIFICIO C’È UN PICCOLO CORTILE, IN CUI CI SONO AIUOLE CON PIANTE ORNAMENTALI ED UN
PICCOLO SPIAZZO, CHE POTREBBE ESSERE ATTREZZATO PER I GIOCHI ALL’APERTO. LA SCUOLA
DELL’INFANZIA DELLA FRAZIONE DI DOGANA SI TROVA NELLO STESSO EDIFICIO DELLA
SCUOLA PRIMARIA E COMPRENDE:DUE AULE –SEZIONE, UN REFETTORIO, I SERVIZI IGIENICI
PER GLI ALUNNI E PER IL PERSONALE IN COMUNE CON LA SCUOLA PRIMARIA; L’AULA
MULTIMEDIALE
IN COMUNE CON LA SCUOLA PRIMARIA; UN DEPOSITO PER IL MATERIALE
DIDATTICO.
ANCHE LE SCUOLE PRIMARIE SONO SITUATE UNA AL CAPOLUOGO E L’ALTRA NELLA FRAZIONE
DI DOGANA. LA PRIMA COMPRENDE NOVE CLASSI E LA SECONDA NE COMPRENDE CINQUE.
L’EDIFICIO DELLA SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO SI TROVA AL CENTRO DEL PAESE ED È
STRUTTURATO SU DUE LIVELLI.
UN PIANO A LIVELLO STRADALE CHE COMPRENDE: 4 AULE, UN
LABORATORIO MULTIMEDIALE CON UNDICI POSTAZIONI, UN’AULA
PER L’ATTIVITÀ MOTORIA, UNA SALETTA PER I DOCENTI, CON
ANNESSI
UN
DISIMPEGNO
ED I SERVIZI IGIENICI
DEL
PERSONALE, UN PICCOLO ATRIO, I SERVIZI IGIENICI PER GLI
ALUNNI, UN PICCOLO DEPOSITO PER IL MATERIALE DI PULIZIA,
UN CORRIDOIO, CHE PERCORRE TUTTO IL PIANO.
UN PIANO SUPERIORE CHE COMPRENDE: CINQUE AULE, UN
LABORATORIO
SCIENTIFICO
ED UNO ARTISTICO,
UN’AULA
POLIFUNZIONALE, UN DEPOSITO PER IL MATERIALE DIDATTICO ED
UNO PER IL MATERIALE DI PULIZIA, I SERVIZI IGIENICI PER GLI
ALUNNI E PER IL PERSONALE, UN CORRIDOIO CORRISPONDENTE
A QUELLO SOTTOSTANTE.
INTORNO ALL’EDIFICIO, PROTETTO DA MURA DI RECINZIONE, C’È
UN CORTILE, PAVIMENTATO PER L’USO ESCLUSIVO DELLE ATTIVITÀ
LUDICHE E SPORTIVE DEGLI ALUNNI.
L’EDIFICIO DELLA SCUOLA PRIMARIA
DI
DOGANA SI TROVA IN UNA FRAZIONE, DISTANTE
DAL CAPOLUOGO CIRCA DUE CHILOMETRI, IN APERTA
CAMPAGNA. È STRUTTURATO SU UN SOLO PIANO
A LIVELLO DI STRADA E COMPRENDE: 5 AULE, UN
LABORATORIO
MULTIMEDIALE
CON
SEI
4
POSTAZIONI, IN COMUNE CON LA SCUOLA DELL’ INFANZIA, UN PICCOLO DEPOSITO PER IL
MATERIALE DIDATTICO E PER IL MATERIALE DI PULIZIA, I SERVIZI IGIENICI PER GLI ALUNNI
E PER IL PERSONALE, UN ATRIO POLIFUNZIONALE.
L’EDIFICIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO È POCO
DISTANTE
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DALLA SCUOLA
PRIMARIA DEL CAPOLUOGO ED È STRUTTURATO SU DUE PIANI:
PIANO RIALZATO, CON RAMPA DI ACCESSO DAL CORTILE, E PRIMO
PIANO.
LA SCUOLA OLTRE CHE DI SETTE AULE, DISTRIBUITE SUI DUE
PIANI, È DOTATA DI: UN
LABORATORIO MULTIMEDIALE;
UN LABORATORIO DI CERAMICA CON FORNO; DUE AULE, DI CUI
UNA VIENE UTILIZZATA COME LABORATORIO SCIENTIFICO E
L’ALTRA PER LE ATTIVITÀ DEI PICCOLI GRUPPI; LA PRESIDENZA;
TRE LOCALI PER GLI UFFICI AMMINISTRATIVI; DUE GUARDIOLE PER IL PERSONALE AUSILIARIO,
RICAVATE NELLO SPAZIO ATRIO, UNA SALETTA PER I DOCENTI E L’AULA MAGNA. QUEST’ULTIMA
RISPONDE ALL’ESIGENZA DI FORNIRE UNO SPAZIO ADEGUATO PER
LE RIUNIONI E CONSENTE DI SVOLGERE LE ATTIVITÀ PROGRAMMATE
IN OCCASIONE DI FORMAZIONE DI GRUPPI. TRE AULE SONO DOTATE
DI LIM.
OGNI
SCUOLA
È
DOTATA
DI:
SUSSIDI
AUDIOVISIVI,
FOTOCOPIATRICE, FONDAMENTALE MATERIALE STRUTTURATO PER
LE DISCIPLINE, BIBLIOTECA DEI RAGAZZI CON UN DISCRETO
NUMERO DI LIBRI.
NELLA SEDE DELLA SCUOLA PRIMARIA
E DELLA SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO, I LABORATORI D’INFORMATICA
DELL’ISTITUTO RISULTANO BEN ATTREZZATI, CON COMPUTER IN
RETE E VIDEOPROIETTORE DIGITALE. SONO PRESENTI SERVIZI
IGIENICI PER ALUNNI CON DISABILITÀ. È STATO PREDISPOSTO UN
PIANO DI PREVENZIONE DAI RISCHI E UN PIANO DI EVACUAZIONE
DAGLI EDIFICI IN CASO DI CALAMITÀ.
SONO DISPONIBILI:
 LA PALESTRA COMUNALE PER LE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE, ALLA QUALE SI ACCEDE
NELL’ORARIO CURRICOLARE E NELL’ORARIO AGGIUNTIVO DEL POMERIGGIO IN GIORNI
CONCORDATI;
 UN AUDITORIUM, DOTATO DI PALCO PERMANENTE, COME REFETTORIO PER LA SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO, PER I LABORATORI TEATRALI, DI MUSICA E DI DANZA E PER LE VARIE
MANIFESTAZIONI.
5
POPOLAZIONE SCOLASTICA
GLI ALUNNI
SCUOLA DELL’
INFANZIA
CAPOLUOGO
SCUOLA DELL’
SCUOLA PRIMARIA
INFANZIA DOGANA
CAPOLUOGO
35
147
82
SCUOLA
SCUOLA
PRIMARIA
SECONDARIA
DOGANA
DI I GRADO
45
122
TOTALE
431
INDICI DIMENSIONALI DELL’ISTITUTO
I DOCENTI
POSTI
COMUNI
LINGUA
RELIGIONE
STRANIERA
CATTOLICA
10
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
SOSTEGNO
TOTALE
1
2
13
16
2
2
2
22
13
2
1
3
19
39
4
4
7
54
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI
I GRADO
TOTALE
IL PERSONALE NON DOCENTE
DELL’
SECONDARIA
PRIMARIA
PRIMARIA
DI I GRADO
CAPOLUOGO
E DELL’
INFANZIA
INFANZIA
CAPOLUOGO
OPERATORI PULITORI EX LSU
15
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
117
13
14
192
22
6
122
19
25
431
54
Direttore
GSA
Docenti
5
operatori
pulitori
8
collaborat
ori
scolastici
2
COLLABORATORI SCOLASTICI
Dirigente
Scolastic o
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Allievi
1
Classi
DIRETTORE G. S. A.
assistenti
amministr
ativi
DOGANA
1
1
2
8
15
1
1
2
8
15
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI
I
GRADO
TOTALE
(PERSONALE ED UTENZA) CHE FANNO PARTE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’
PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - OLIVETO CITRA SONO N° 512 UNITÀ.
LE PERSONE
INFANZIA,
6
DIMENSIONE
CONTESTO
GEOGRAFICO,
SOCIO-ECONOMICO
E
STORICO
CULTURALE DELL’AMBIENTE LOCALE
L’ISTITUTO COMPRENSIVO SI STRUTTURA SUL TERRITORIO
PROVINCIA DI SALERNO. QUESTO COMUNE
CIRCA
4.000
UNITÀ, HA
DI OLIVETO CITRA, COMUNE
DELLA
COLLINARE , DELLA VALLE DEL SELE , CON UNA POPOLAZIONE DI
SEMPRE BASATO
LA PROPRIA ECONOMIA PREVALENTEMENTE SULL’AGRICOLTURA,
CHE NON È STATA SOPPIANTATA, MA IN PARTE SI È MODIFICATA, DIVENTANDO DI AZIENDA E/O DI
COOPERATIVA. ALTRE ATTIVITÀ UMANE,
TRASFORMAZIONE AMBIENTALE , DOVUTA
REDDITIZIE PER LA COMUNITÀ, SONO SORTE IN SEGUITO ALLA
ALL’AMPLIAMENTO DELLA
RETE STRADALE ED AGLI INSEDIAMENTI
INDUSTRIALI.
OLIVETO CITRA È ANCHE UN PAESE META DI PELLEGRINAGGIO PER LA
“MADONNA
DEL CASTELLO” E CIÒ
FAVORISCE IL TURISMO ED INCREMENTA IL COMMERCIO.
ANCHE LA COMUNITÀ OLIVETANA, NELL’ATTUALE MOMENTO STORICO, VIVE LA TRANSVALUTAZIONE DI QUELLI
CHE ERANO PUNTI DI RIFERIMENTO FORTI, AI QUALI LA POPOLAZIONE S’ISPIRAVA E NE ERA MODELLO PER LE
CITTADINANZE LIMITROFE: LA LABORIOSITÀ, L’AIUTO RECIPROCO , L’OSPITALITÀ, LA PARTECIPAZIONE PIENA
AGLI EVENTI SOCIALI, CIVILI E RELIGIOSI.
PER
FORNIRE
VALIDI
STIMOLI
ED
ADEGUATO
SUPPORTO
AL
RECUPERO
DELLE
TRADIZIONI
ED
ALL’ATTUALIZZAZIONE DEI VALORI VENGONO RICHIESTI INTERVENTI FORMATIVI DA PARTE DELLA SCUOLA E
DEGLI ALTRI ENTI ED ASSOCIAZIONI TERRITORIALI. SCUOLA E TERRITORIO FANNO RETE E CERCANO DI
RISPONDERE ALLA DOMANDA DI FORMAZIONE DI TUTTI I CITTADINI.
(VEDI
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA).
LA PROLOCO E IL SELE D’ORO
(ENTE
PREMIO PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO), CON MANIFESTAZIONI,
INCONTRI E DIBATTITI, IN CUI SONO PRESENTI ESPONENTI DELLA POLITICA E DELLE FORZE SINDACALI E
SOCIALI,
MANTENGONO VIVA L’ATTENZIONE DEI CITTADINI VERSO LE PROBLEMATICHE PRESENTI NEL LORO
TERRITORIO E LA CONSAPEVOLEZZA DELLE PRORIE RISORSE DA PROMUOVERE E DA METTERE IN CAMPO.
LA SCUOLA, IN UN PERCORSO FORMATIVO INTEGRATO , OPERA NELL’OTTICA DI UN PIENO RECUPERO DEI
VALORI POSITIVI DELLA SOCIETÀ DI APPARTENENZA, DATE LE GROSSE POTENZIALITÀ IN TERMINI DI
EDUCAZIONE E FORMAZIONE DELL’ETÀ DEGLI ALUNNI CHE ACCOGLIE, PER RESTITUIRE, ALLA SOCIETÀ DEL
DOMANI,
CITTADINI CHE SANNO FARE BUON USO DI TUTTE LE LORO RISORSE E CHE SANNO
GUARDARE SEMPRE AVANTI PER CONFRONTARSI, NEL RISPETTO DEI PUNTI DI VISTA DEGLI ALTRI,
PER COSTRUIRE UN MONDO MIGLIORE.
GLI ALLIEVI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO PRESENTANO I TRATTI CARATTERISTICI
SOCIETÀ DI APPARTENENZA, DA ASSIMILARE IN CHIAVE PIÙ GENERALE AL FENOMENO DEL
“MODERNISMO ”: PRESENZA PERVASIVA DELLE TECNOLOGIE MODERNE, NEI DIVERSI AMBIENTI DI VITA, SENZA
UN’ADEGUATA PRESA DI COSCIENZA SIA DELLE POTENZIALITÀ, SIA DEI RISCHI CHE LE TECNOLOGIE STESSE
RAPPRESENTANO. I NUOVI MEZZI DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA FORNISCONO INFORMAZIONI E STIMOLI
DELLA
MOLTEPLICI E
FRAMMENTARI AD UN SOGGETTO IN CRESCITA CHE IL PIÙ DELLE VOLTE È SOLO DI FRONTE A
TALE BOMBARDAMENTO.
DAL PERICOLO DI UN’INFANZIA NEGATA E DEL PROLIFERARE DI STEREOTIPIE E CONFORMISMO (VEDI MAGGIORE
INTERESSE PER CIÒ CHE È APPARENZA, FACILI ILLUSIONI E NON BENE REALE PER LA COSTRUZIONE DEL SÉ) CI
SI PUÒ DIFENDERE SOLTANTO CON UNA FORMAZIONE ADEGUATA E DI QUALITÀ, PERCHÉ SI TRADUCE IN
UN’ESPERIENZA GRATIFICANTE PER LE GIOVANI GENERAZIONI.
7
TERRITORIO
LINGUA
DIVERTIMENTO
MONDO AGRICOLO
CASTELLO
ISTRUZIONE
OSPEDALE
MIGRAZIONE
MERCATO
INSEDIAMENTI
INDUSTRIE
ARTIGIANATO
TRADIZIONI
CULTO RELIGIOSO
AMBIENTE NATURALE
L’ISTITUTO REALIZZA IL SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO APRENDOSI AL TERRITORIO,
PER LEGGERNE I BISOGNI, INTERPRETARLI E FORNIRE RISPOSTE ALL ’UTENZA IN TERMINI EDUCATIVI,
PER ATTINGERE RISORSE ED AIUTI DALLE AGENZIE ESTERNE ALLA SCUOLA.
RISORSE PRESENTI SUL TERRITORIO DI OLIVETO CITRA
SCOLASTICHE

ASILO
CULTURALI
NIDO(STRUTTURA
PRIVATA)

ISTITUTO PROFESSIONALE
INDUSTRIA E ARTIGIANATO
SEZIONE MODA

ALTRE SCUOLE VICINIORI
ISTITUZIONALI




AMM.NE COMUNALE
COMUNITÀ MONTANA
A. S. L. SA
2
UFFICIO CIRCOSCRIZIONALE



POSTE
AGENZIA
DI
SELE D’ORO
INFORMA GIOVANI
W. W. F. (SEDE PIÙ VICINA CONTURSI TERME)
(PUNTO



ASSOCIAZIONE RANGERS
ASSOCIAZIONE ARS
CENTRO
DI
AMBIENTALE
LILLIPUT”
EDUCAZIONE
“LA RETE DI

PALESTRE
PRIVATE
CIVITAS
SITO INTERNET
MOTOR CLUB
SQUADRA
DI
CALCIO
SCUOLA DI DANZA
AZIONE CATTOLICA
RELIGIOSE
SCUOLA DI MUSICA
MINORI E
ADOLESCENTI ,
328/2000 EX 285/1997 (PIANO SOCIALE DI
ZONA AMBITO S 5)
VIVERE INSIEME (ASSOCIAZIONE ANZIANI )
“PENELOPE” SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
SIG. PASQUALINO GIGANTE (TESI
SUL
RIORDINO
DELL’ARCHIVIO STORICO DELL’OSPEDALE DI OLIVETO
CITRA)
CENTRO POLIVALENTE PER


PARROCCHIA
CHIESA
CRISTIANA
 CENTRO
DI
ACCOGLIEN
ZA
PER
RAGAZZE
MADRI

SOCIO ECONOMICHE







PALESTRA


BANDA MUSICALE
EBOLI
GIOVANI)

COMUNALE
PRO LOCO
ORIENTAMENTO

SPORTIVE
BIBLIOTECA COMUNALE
LEGGE
PER L’IMPIEGO













CASA DEL REGNO
ISTITUTI BANCARI
COOPERATIVE AGRICOLE
ATTIVITÀ COMMERCIALI ED ARTIGIANALI
ATTIVITÀ AGRICOLA E DI ALLEVAMENTO
ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI
IL MERCATO
ASSOCIAZIONE ”AGROLIVETO
DIVULGAZIONE
DEI
( ASSOCIAZIONE TURISTICA E DI
PRODOTTI
LOCALI
DEI
PRODOTTI
OLIVETANI)

SIG.
LEONARDO MANCIERI –AZIENDA APICOLTRICE
L’ISTITUTO COLLABORA FATTIVAMENTE CON L’EXTRASCUOLA E STABILISCE ACCORDI PER LE ATTIVITÀ
FORMATIVE
.
8
SI POTRÀ CONTARE SU:
1.
OPPORTUNITÀ DI CONSULENZA ED AUSILIO, CON ESPERTO ESTERNO, PER:
(a) LABORATORIO TEATRALE
(b) ARTE
(c) ESPRESSIVO (TEATRO)
(d) MUSICALE
(e) DANZA
(f) SALUTE
2. INTERVENTO DELL’UFFICIO CIRCOSCRIZIONALE
PER L’IMPIEGO PER L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E
PROFESSIONALE
3. INTERVENTO DELL’OPERATORE DELL’AGENZIA DI ORIENTAMENTO DI EBOLI- REGIONE CAMPANIA
4. COMUNITÀ MONTANA, W. W. F. E A. S. L. PER LA PREVENZIONE E L’AMBIENTE
5. BIBLIOTECA COMUNALE PER IL LABORATORIO DI LETTURA E RICERCA
6. ANZIANI PER LE TESTIMONIANZE
7. ARTIGIANI LOCALI PER IL COINVOLGIMENTO IN PROGETTI EXTRACURRICOLARI
8. UFFICI DEL COMUNE PER REPERIRE INFORMAZIONI E DOCUMENTARE EVENTI
9. PROVINCIA
10. REGIONE PER IL COINVOLGIMENTO DI ALCUNI SETTORI IN PROGETTI EXTRACURRICOLARI
TUTTE LE RISORSE PRESENTI SUL TERRITORIO SARANNO INTERROGATE E COINVOLTE PER PROMUOVERE
UN’AUTENTICA AUTONOMIA, CHE SI ESPLICA PRINCIPALMENTE, OLTRE CHE NELLA CAPACITÀ DI ATTIVARE
PROCESSI INNOVATIVI NELL’EDUCAZIONE, NELLA CAPACITÀ DI REALIZZARE UN DIALOGO CON LA COMUNITÀ.
SI REALIZZANO COLLEGAMENTI IN RETE CON ALTRE SCUOLE ED ENTI PER DETERMINATE FINALITÀ,
COME:
1)
2)
FORMAZIONE DEI DOCENTI (RETE FORMANET- RETE LEONARDO L.I.M. INDIRE)
ATTIVITÀ CHE COINVOLGONO DIRETTAMENTE GLI ALUNNI:






ATTIVITÀ SPORTIVE

ACCORDI DI RETE CON PARTNER TERRITORIALI
ACCORDO DI RETE TRA SCUOLE
PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
– REGIONE CAMPANIA – COR DI EBOLI
EDUCAZIONE ALLA SALUTE (CONVENZIONE CON ASL SA 2)
EDUCAZIONE STRADALE (CONVENZIONE CON IL PRESIDIO OSPEDALIERO)
LABORATORIO TEATRALE ED ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE (COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE
CULTURALE TEATRO DEI DIOSCURI IN BASE AL PROTOCOLLO D’INTESA TRA DETTA ASSOCIAZIONE E IL
SETTORE POLITICHE SOCIALI DELLA SCUOLA, NELL’AMBITO DEL PIANO DI ZONA DEI SERVIZI SOCIALI E
SOCIOSANITARI)
ORIENTAMENTO
9
-CAPITOLO 2SCELTE CURRICOLARI
CURRICOLO
ISTRUZIONE
DELLA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
E
DEL
PRIMO
CICLO
DI
(INDICAZIONI NAZIONALI 2012)
L’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO,
MINISTERIALI ATTRAVERSO IL
MONITORAGGIO EFFETTUATO AI SENSI DELL’ART.1, COMMA 4, DEL DPR 20 MARZO 2009, N.89, SECONDO LE
INDICAZIONI FORNITE CON CIRCOLARE MINISTERIALE 4 NOVEMBRE 2011,N.101 ED HA PARTECIPATO ALLA
SUCCESSIVA CONSULTAZIONE RIVOLTA ALLE SCUOLE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE, DISPOSTA CON
CIRCOLARE MINISTERIALE 31 MAGGIO 2012, N.49, SULLA BASE DELLA BOZZA DELLE INDICAZIONI
MINISTERIALI.
HA DATO UN VALIDO CONTRIBUTO ALLA REVISIONE DELLE INDICAZIONI
FINALITÀ GENERALI DEL PIANO DI FORMAZIONE
MIGLIORARE
LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ PERSONALI, PER ESSERE SEMPRE PIÙ COMPETENTE E
SAPERSI CONFRONTARE CON LA REALTÀ IN TRASFORMAZIONE.
MATURARE ATTEGGIAMENTI POSITIVI VERSO
IL MONDO ED ADOPRARSI PER IL BENE COLLETTIVO
OBIETTIVI FORMATIVI IN CONTINUITÀ LONGITUDINALE
ASSE SCIENTIFICO
AZIONE – RAGIONAMENTO
AREA
MATEMATICO-SCIENTIFICOTECNOLOGICA
 PROMUOVERE LA CAPACITÀ DI COMPIERE
OSSERVAZIONI SELETTIVE ;
 PROBLEMATIZZARE LA REALTÀ E CERCARE
STRATEGIE RISOLUTIVE DEI PROBLEMI.
COMPETENZE DA MATURARE
ASSE
LINGUISTICO
– ARTISTICO
ASSE STORICO
LINGUAGGI –COMUNICAZIONE
AMBIENTE - CIVILTÀ
AREA
LINGUISTICO–ARTISTICO–ESPRESSIVA
AREA
STORICO-GEOGRAFICA
 PROMUOVERE
 PROMUOVERE IL DECENTRAMENTO
LA
CONOSCENZA
DELLA
POTENZIALITÀ ESPRESSIVA DEL PROPRIO
COGNITIVO ED ANTROPOLOGICO.
CORPO E LA COMPETENZA LINGUISTICA
NELLA PADRONANZA VERBALE – ORALE E
VERBALE
– SCRITTA.
NELLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
NELLA
PRIMARIA
CAMPI DI ESPERIENZA:
SCUOLA
DISCIPLINE
AZIONE - RAGIONAMENTO
ESPLORARE OSSERVARE
CONOSCERE COMPRENDERE
PROBLEMATIZZARE MATEMATIZZARE
IMMAGINARE INTUIRE
PROGETTARE RAPPRESENTARE
Confrontare Trasferire
LINGUAGGI – COMUNICAZIONE
ASCOLTARE LEGGERE COMPRENDERE
COMUNICARE PRODURRE
DISCRIMINARE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
EDUCAZIONE FISICA
LINGUAGGI, CREATIVITÀ,




AMBIENTE – CIVILTÀ
PERCEPIRE INDAGARE
Interiorizzare/
Confrontare/Valutare
LA CONOSCENZA DEL MONDO
IL SÉ E L’ALTRO
ESPRESSIONE
I DISCORSI E LE PAROLE
ITALIANO
INGLESE
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
STORIA
GEOGRAFIA
RELIGIONE
COMPETENZE TRASVERSALI
PROGETTARE
COMPRENDERE LEGGERE PRODURRE SCOPRIRE
NELLA SCUOLA
SECONDARIA DI
I
GRADO
DISCIPLINE
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
EDUCAZIONE FISICA





ITALIANO
INGLESE
FRANCESE
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
STORIA
GEOGRAFIA
RELIGIONE
CONFRONTARE VERIFICARE
10
IL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE
IL REGOLAMENTO ………….PONE COME OBIETTIVO GENERALE UN PROFILO EDUCATIVO D’USCITA AL QUALE LE SCUOLE DEL PRIMO CICLO
DOVRANNO RIFERIRSI NELLA PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO
IL PROFILO RAPPRESENTA CIÒ CHE UN RAGAZZO DI 14 ANNI DOVREBBE SAPERE E SAPER FARE PER ESSERE L’UOMO ED IL CITTADINO.
IL TRAGUARDO PUÒ RITENERSI RAGGIUNTO SE LE CONOSCENZE DISCIPLINARI E INTERDISCIPLINARI (IL SAPERE) E LE ABILITÀ OPERATIVE
(IL FARE) APPRESE ED ESERCITATE NEL SISTEMA FORMALE (LA SCUOLA), NON FORMALE (LE ALTRE ISTITUZIONI FORMATIVE) E
INFORMALE (LA VITA SOCIALE NEL SUO COMPLESSO) SONO DIVENTATE COMPETENZE PERSONALI DI CIASCUNO.
UN RAGAZZO È RICONOSCIUTO COMPETENTE QUANDO, FACENDO RICORSO A TUTTE LE CAPACITÀ DI CUI DISPONE, UTILIZZA LE
CONOSCENZE E LE ABILITÀ APPRESE PER:
 ESPRIMERE UN PERSONALE MODO DI ESSERE E PROPORLO AGLI ALTRI;
 INTERAGIRE CON L’AMBIENTE NATURALE E SOCIALE CHE LO CIRCONDA E INFLUENZARLO
POSITIVAMENTE;
 RISOLVERE I PROBLEMI CHE DI VOLTA IN VOLTA INCONTRA;
 RIFLETTERE SU SE STESSO E GESTIRE IL PROPRIO PROCESSO DI CRESCITA, ANCHE CHIEDENDO
AIUTO, QUANDO OCCORRE;
 COMPRENDERE, PER IL LORO VALORE, LA COMPLESSITÀ DEI SISTEMI SIMBOLICI E CULTURALI;
 MATURARE IL SENSO DEL BELLO;
 CONFERIRE SENSO ALLA VITA.
IL PROFILO ATTESO PER LA FINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE SI ARTICOLA NEI SEGUENTI PUNTI:
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
LO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO, ATTRAVERSO GLI APPRENDIMENTI SVILUPPATI A SCUOLA, LO STUDIO PERSONALE, LE
ESPERIENZE EDUCATIVE VISSUTE IN FAMIGLIA E NELLA COMUNITÀ, È IN GRADO DI INIZIARE AD AFFRONTARE IN AUTONOMIA E CON
RESPONSABILITÀ, LE SITUAZIONI DI VITA TIPICHE DELLA PROPRIA ETÀ, RIFLETTENDO ED ESPRIMENDO LA PROPRIA
PERSONALITÀ IN TUTTE LE SUE DIMENSIONI.
HA CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE POTENZIALITÀ E DEI PROPRI LIMITI, UTILIZZA GLI STRUMENTI DI CONOSCENZA PER
COMPRENDERE SE STESSO E GLI ALTRI, PER RICONOSCERE ED APPREZZARE LE DIVERSE IDENTITÀ, LE TRADIZIONI CULTURALI E
RELIGIOSE, IN UN’OTTICA DI DIALOGO E DI RISPETTO RECIPROCO.
INTERPRETA I SISTEMI SIMBOLICI E CULTURALI DELLA SOCIETÀ, ORIENTA LE PROPRIE SCELTE IN MODO CONSAPEVOLE, RISPETTA LE
REGOLE CONDIVISE, COLLABORA CON GLI ALTRI PER LA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE ESPRIMENDO LE PROPRIE PERSONALI
OPINIONI E SENSIBILITÀ.
SI IMPEGNA PER PORTARE A COMPIMENTO IL LAVORO INIZIATO DA SOLO O INSIEME AD ALTRI.
DIMOSTRA UNA PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA TALE DA CONSENTIRGLI DI COMPRENDERE ENUNCIATI E TESTI DI UNA CERTA
COMPLESSITÀ, DI ESPRIMERE LE PROPRIE IDEE, DI ADOTTARE UN REGISTRO LINGUISTICO APPROPRIATO ALLE DIVERSE
SITUAZIONI.
NELL’INCONTRO CON PERSONE DI DIVERSE NAZIONALITÀ È IN GRADO DI ESPRIMERSI A LIVELLO ELEMENTARE IN LINGUA INGLESE E
DI AFFRONTARE UNA COMUNICAZIONE ESSENZIALE, IN SEMPLICI SITUAZIONI DI VITA QUOTIDIANA, IN UNA SECONDA LINGUA
EUROPEA.
RIESCE AD UTILIZZARE UNA LINGUA EUROPEA NELL’USO DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE.
LE SUE CONOSCENZE MATEMATICHE E SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE GLI CONSENTONO DI ANALIZZARE DATI E FATTI DELLA REALTÀ E
DI VERIFICARE L’ATTENDIBILITÀ DELLE ANALISI QUANTITATIVE E STATISTICHE PROPOSTE DA ALTRI. IL POSSESSO DI UN
PENSIERO RAZIONALE GLI CONSENTE DI AFFRONTARE PROBLEMI E SITUAZIONI SULLA BASE DI ELEMENTI CERTI E DI AVERE
CONSAPEVOLEZZA DEI LIMITI DELLE AFFERMAZIONI CHE RIGUARDANO QUESTIONI COMPLESSE CHE NON SI PRESTANO A
SPIEGAZIONI UNIVOCHE.
SI ORIENTA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO DANDO ESPRESSIONE A CURIOSITÀ E RICERCA DI SENSO; OSSERVA ED INTERPRETA
AMBIENTI, FATTI, FENOMENI E PRODUZIONI ARTISTICHE.
HA BUONE COMPETENZE DIGITALI, USA CON CONSAPEVOLEZZA LE TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE PER RICERCARE E
ANALIZZARE DATI ED INFORMAZIONI, PER DISTINGUERE INFORMAZIONI ATTENDIBILI DA QUELLE CHE NECESSITANO DI
APPROFONDIMENTO, DI CONTROLLO E DI VERIFICA E PER INTERAGIRE CON SOGGETTI DIVERSI NEL MONDO.
POSSIEDE UN PATRIMONIO DI CONOSCENZE E NOZIONI DI BASE ED È ALLO STESSO TEMPO CAPACE DI RICERCARE E DI PROCURARSI
VELOCEMENTE NUOVE INFORMAZIONI ED IMPEGNARSI IN NUOVI APPRENDIMENTI ANCHE IN MODO AUTONOMO.
HA CURA E RISPETTO DI SÉ, COME PRESUPPOSTO DI UN SANO E CORRETTO STILE DI VITA.
ASSIMILA IL SENSO E LA NECESSITÀ DEL RISPETTO DELLA CONVIVENZA CIVILE.
HA ATTENZIONE PER LE FUNZIONI PUBBLICHE ALLE QUALI PARTECIPA NELLE DIVERSE
FORME IN CUI QUESTO PUÒ AVVENIRE: MOMENTI EDUCATIVI INFORMALI E NON FORMALI, ESPOSIZIONE PUBBLICA DEL PROPRIO
LAVORO, OCCASIONI RITUALI NELLE COMUNITÀ CHE FREQUENTA, AZIONI DI SOLIDARIETÀ, MANIFESTAZIONI SPORTIVE NON
AGONISTICHE , VOLONTARIATO , ECC.
DIMOSTRA ORIGINALITÀ E SPIRITO DI INIZIATIVA.
SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITÀ E CHIEDE AIUTO QUANDO SI TROVA IN DIFFICOLTÀ E SA FORNIRE AIUTO A CHI LO CHIEDE.
IN RELAZIONE ALLE PROPRIE POTENZIALITÀ E AL PROPRIO TALENTO SI IMPEGNA IN CAMPI ESPRESSIVI, MOTORI ED ARTISTICI CHE
GLI SONO CONGENIALI.
È DISPOSTO AD ANALIZZARE SE STESSO E A MISURARSI CON LE NOVITÀ E GLI IMPREVISTI.
11
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia
IL SÈ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 IL BAMBINO GIOCA IN MODO COSTRUTTIVO E CREATIVO CON
GLI ALTRI, SA ARGOMENTARE, CONFRONTARSI, SOSTENERE
LE PROPRIE RAGIONI CON ADULTI E BAMBINI.
 SVILUPPA IL SENSO DELL’IDENTITÀ PERSONALE, PERCEPISCE
LE PROPRIE ESIGENZE E I PROPRI SENTIMENTI, SA
ESPRIMERLI IN MODO SEMPRE PIÙ ADEGUATO.
 SA DI AVERE UNA STORIA PERSONALE E FAMILIARE, CONOSCE
LE TRADIZIONI DELLA FAMIGLIA, DELLA COMUNITÀ E LE
METTE A CONFRONTO CON ALTRE.
 RIFLETTE, SI CONFRONTA, DISCUTE CON GLI ADULTI E CON
GLI ALTRI BAMBINI E COMINCIA E RICONOSCERE LA
RECIPROCITÀ DI ATTENZIONE TRA CHI PARLA E CHI
ASCOLTA.
 PONE DOMANDE SUI TEMI ESISTENZIALI E RELIGIOSI, SULLE
DIVERSITÀ CULTURALI, SU CIÒ CHE È BENE O MALE, SULLA
GIUSTIZIA, E HA RAGGIUNTO UNA PRIMA CONSAPEVOLEZZA
DEI PROPRI DIRITTI E DOVERI, DELLE REGOLE DEL VIVERE
INSIEME.
 SI ORIENTA NELLE PRIME GENERALIZZAZIONI DI PASSATO,
PRESENTE, FUTURO E SI MUOVE CON CRESCENTE
 IL BAMBINO VIVE PIENAMENTE LA PROPRIA CORPOREITÀ, NE
PERCEPISCE
IL
POTENZIALE
COMUNICATIVO
ED
ESPRESSIVO, MATURA CONDOTTE CHE GLI CONSENTONO
UNA BUONA AUTONOMIA NELLA GESTIONE DELLA GIORNATA
A SCUOLA.
 RICONOSCE I SEGNALI E I RITMI DEL PROPRIO CORPO, LE
DIFFERENZE SESSUALI E DI SVILUPPO E ADOTTA PRATICHE
CORRETTE DI CURA DI SÉ, DI IGIENE E DI SANA
ALIMENTAZIONE.
 PROVA PIACERE NEL MOVIMENTO E SPERIMENTA SCHEMI
POSTURALI E MOTORI, LI APPLICA NEI GIOCHI INDIVIDUALI
E DI GRUPPO, ANCHE CON L’USO DI PICCOLI ATTREZZI ED È
IN GRADO DI ADATTARLI ALLE SITUAZIONI AMBIENTALI
ALL’INTERNO DELLA SCUOLA E ALL’ APERTO.
 CONTROLLA L’ESECUZIONE DEL GESTO, VALUTA IL RISCHIO,
INTERAGISCE CON GLI ALTRI NEI GIOCHI DI MOVIMENTO ,
NELLA DANZA, NELLA COMUNICAZIONE ESPRESSIVA.
 RICONOSCE IL PROPRIO CORPO, LE SUE DIVERSE PARTI E
RAPPRESENTA IL CORPO FERMO E IN MOVIMENTO.
SICUREZZA E AUTONOMIA NEGLI SPAZI CHE GLI SONO
FAMILIARI, MODULANDO PROGRESSIVAMENTE VOCE E
MOVIMENTO ANCHE IN RAPPORTO CON GLI ALTRI E CON LE
REGOLE CONDIVISE.
 RICONOSCE I PIÙ IMPORTANTI SEGNI DELLA SUA CULTURA E
DEL TERRITORIO, LE ISTITUZIONI , I SERVIZI PUBBLICI, IL
FUNZIONAMENTO
CITTÀ.
DELLE
PICCOLE
COMUNITÀ
E
DELLA
IMMAGINI, SUONI, COLORI,
I DISCORSI E LE PAROLE
 IL BAMBINO COMUNICA, ESPRIME EMOZIONI, RACCONTA,
UTILIZZANDO LE VARIE POSSIBILITÀ CHE IL LINGUAGGIO DEL
CORPO CONSENTE.
 INVENTA
STORIE E
SA
ESPRIMERLE ATTRAVERSO
LA
DRAMMATIZZAZIONE, IL DISEGNO, LA PITTURA E ALTRE
ATTIVITÀ MANIPOLATIVE;
 UTILIZZA MATERIALI E STRUMENTI, TECNICHE ESPRESSIVE E
CREATIVE; ESPLORA LE POTENZIALITÀ OFFERTE DALLE
TECNOLOGIE.
 SEGUE CON CURIOSITÀ E PIACERE SPETTACOLI DI VARIO TIPO
(TEATRALI, MUSICALI, VISIVI, DI ANIMAZIONE …); SVILUPPA
INTERESSE PER L’ASCOLTO DELLA MUSICA E PER LA
FRUIZIONE DI OPERE D’ARTE.
 SCOPRE IL PAESAGGIO SONORO ATTRAVERSO ATTIVITÀ DI
PERCEZIONE E PRODUZIONE MUSICALE UTILIZZANDO VOCE,
CORPO E OGGETTI.
 SPERIMENTA E COMBINA ELEMENTI MUSICALI DI BASE ,
PRODUCENDO SEMPLICI SEQUENZE SONORO-MUSICALI.
 ESPLORA I PRIMI ALFABETI MUSICALI, UTILIZZANDO ANCHE I
SIMBOLI DI UNA NOTAZIONE INFORMALE PER CODIFICARE I
SUONI PERCEPITI E RIPRODURLI.
 IL BAMBINO USA LA LINGUA ITALIANA, ARRICCHISCE E PRECISA
IL PROPRIO LESSICO, COMPRENDE PAROLE E DISCORSI, FA
IPOTESI SUI SIGNIFICATI.
 SA ESPRIMERE E COMUNICARE AGLI ALTRI EMOZIONI,
SENTIMENTI, ARGOMENTAZIONI ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO
VERBALE CHE
COMUNICATIVE.
UTILIZZA
IN
DIFFERENTI
 SPERIMENTA RIME, FILASTROCCHE,
 DRAMMATIZZAZIONI; INVENTA NUOVE

SITUAZIONI
PAROLE,
CERCA
SOMIGLIANZE E ANALOGIE TRA I SUONI E I SIGNIFICATI.
ASCOLTA E COMPRENDE NARRAZIONI, RACCONTA E INVENTA
STORIE, CHIEDE E OFFRE SPIEGAZIONI, USA IL LINGUAGGIO
PER PROGETTARE ATTIVITÀ E PER DEFINIRNE REGOLE.
 RAGIONA SULLA LINGUA, SCOPRE LA PRESENZA DI LINGUE
DIVERSE, RICONOSCE E SPERIMENTA LA PLURALITÀ DEI
LINGUAGGI, SI MISURA CON LA CREATIVITÀ E LA FANTASIA.
 SI AVVICINA ALLA LINGUA SCRITTA, ESPLORA E SPERIMENTA
PRIME
FORME
DI
COMUNICAZIONE
ATTRAVERSO
LA
SCRITTURA, INCONTRANDO ANCHE LE TECNOLOGIE DIGITALI
E I NUOVI MEDIA.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
 IL BAMBINO RAGGRUPPA E ORDINA OGGETTI E MATERIALI SECONDO CRITERI DIVERSI, NE IDENTIFICA ALCUNE PROPRIETÀ,
CONFRONTA E VALUTA QUANTITÀ; UTILIZZA SIMBOLI PER REGISTRARLE; ESEGUE MISURAZIONI USANDO STRUMENTI ALLA SUA
PORTATA.
 SA COLLOCARE LE AZIONI QUOTIDIANE NEL TEMPO DELLA GIORNATA E DELLA SETTIMANA.
 RIFERISCE CORRETTAMENTE EVENTI DEL PASSATO RECENTE; SA DIRE COSA POTRÀ SUCCEDERE IN UN FUTURO IMMEDIATO E
PROSSIMO.
 OSSERVA CON ATTENZIONE IL SUO CORPO, GLI ORGANISMI VIVENTI E I LORO AMBIENTI, I FENOMENI NATURALI, AC CORGENDOSI DEI
LORO CAMBIAMENTI.
 SI INTERESSA A MACCHINE E STRUMENTI TECNOLOGICI, SA SCOPRIRNE LE FUNZIONI E I POSSIBILI USI.
 HA FAMILIARITÀ SIA CON LE STRATEGIE DEL CONTARE E DELL’OPERARE CON I NUMERI SIA CON QUELLE NECESSARIE PER ESEGUIRE LE
PRIME MISURAZIONI DI LUNGHEZZE, PESI, E ALTRE QUANTITÀ.
 INDIVIDUA LE POSIZIONI DI OGGETTI E PERSONE NELLO SPAZIO, USANDO TERMINI COME AVANTI/DIETRO, SOPRA/SOTTO,
DESTRA/SINISTRA, ECC; SEGUE CORRETTAMENTE UN PERCORSO SULLA BASE DI INDICAZIONI VERBALI.
12
Traguardi per lo sviluppo delle competenze della scuola
PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO
ITALIANO
 L’ALLIEVO
PARTECIPA
A
SCAMBI
COMUNICATIVI
(CONVERSAZIONE, DISCUSSIONE DI CLASSE O DI GRUPPO)
CON COMPAGNI E INSEGNANTI RISPETTANDO IL TURNO E
FORMULANDO MESSAGGI CHIARI E PERTINENTI, IN UN
REGISTRO IL PIÙ POSSIBILE ADEGUATO ALLA SITUAZIONE.
 ASCOLTA E COMPRENDE TESTI ORALI "DIRETTI" O
"TRASMESSI" DAI MEDIA COGLIENDONE IL SENSO, LE
INFORMAZIONI PRINCIPALI E LO SCOPO.
 LEGGE E COMPRENDE TESTI DI VARIO TIPO, CONTINUI E NON
CONTINUI, NE INDIVIDUA IL SENSO GLOBALE E LE
INFORMAZIONI PRINCIPALI, UTILIZZANDO STRATEGIE DI
LETTURA ADEGUATE AGLI SCOPI.
 UTILIZZA ABILITÀ FUNZIONALI ALLO STUDIO: INDIVIDUA NEI
TESTI SCRITTI INFORMAZIONI UTILI PER L’APPRENDIMENTO
DI UN ARGOMENTO DATO E LE METTE IN RELAZIONE; LE
SINTETIZZA, IN FUNZIONE ANCHE DELL’ESPOSIZIONE
ORALE; ACQUISISCE
 UN PRIMO NUCLEO DI TERMINOLOGIA SPECIFICA.
 LEGGE TESTI DI VARIO GENERE FACENTI PARTE DELLA
LETTERATURA PER L’INFANZIA, SIA A VOCE ALTA SIA IN
LETTURA SILENZIOSA E AUTONOMA E FORMULA SU DI ESSI
GIUDIZI PERSONALI.
 SCRIVE
TESTI CORRETTI NELL’ORTOGRAFIA, CHIARI E
COERENTI, LEGATI ALL’ESPERIENZA E ALLE DIVERSE
OCCASIONI
RIELABORA
DI SCRITTURA CHE LA
TESTI PARAFRASANDOLI,
SCUOLA OFFRE;
COMPLETANDOLI,
TRASFORMANDOLI.
 CAPISCE E UTILIZZA NELL’USO ORALE E SCRITTO I VOCABOLI
FONDAMENTALI E QUELLI DI ALTO USO; CAPISCE E
UTILIZZA I PIÙ FREQUENTI TERMINI SPECIFICI LEGATI ALLE
DISCIPLINE DI STUDIO.
 RIFLETTE SUI TESTI PROPRI E ALTRUI PER COGLIERE
REGOLARITÀ MORFOSINTATTICHE E CARATTERISTICHE DEL
LESSICO;
RICONOSCE
CHE
LE
DIVERSE
SCELTE
LINGUISTICHE SONO CORRELATE
SITUAZIONI COMUNICATIVE.
ALLA
VARIETÀ
DI
 È CONSAPEVOLE CHE NELLA COMUNICAZIONE SONO USATE
VARIETÀ
DIVERSE
DI
LINGUA
E
LINGUE
DIFFERENTI
(PLURILINGUISMO).
 PADRONEGGIA E APPLICA IN SITUAZIONI DIVERSE LE
CONOSCENZE
FONDAMENTALI
RELATIVE
ALL’ORGANIZZAZIONE LOGICO- SINTATTICA DELLA FRASE
SEMPLICE, ALLE PARTI DEL DISCORSO
LESSICALI) E AI PRINCIPALI CONNETTIVI.
(O CATEGORIE
 L’ALLIEVO INTERAGISCE IN MODO EFFICACE IN DIVERSE
SITUAZIONI
COMUNICATIVE,
ATTRAVERSO
MODALITÀ
DIALOGICHE SEMPRE RISPETTOSE DELLE IDEE DEGLI ALTRI;
CON CIÒ MATURA LA CONSAPEVOLEZZA CHE IL DIALOGO,
OLTRE A ESSERE UNO STRUMENTO COMUNICATIVO, HA
ANCHE UN GRANDE VALORE CIVILE E LO UTILIZZA PER
APPRENDERE INFORMAZIONI ED ELABORARE OPINIONI SU
PROBLEMI RIGUARDANTI VARI AMBITI CULTURALI E SOCIALI.
 USA LA COMUNICAZIONE ORALE PER COLLABORARE CON GLI
ALTRI, AD ESEMPIO NELLA REALIZZAZIONE DI GIOCHI O
PRODOTTI, NELL’ELABORAZIONE DI PROGETTI E NELLA
FORMULAZIONE DI GIUDIZI SU PROBLEMI RIGUARDANTI VARI
AMBITI CULTURALI E SOCIALI.
 ASCOLTA E COMPRENDE TESTI DI VARIO TIPO "DIRETTI" E
"TRASMESSI" DAI MEDIA, RICONOSCENDONE LA FONTE, IL
TEMA, LE
INFORMAZIONI E
LA
LORO
GERARCHIA,
L’INTENZIONE DELL’EMITTENTE.
 ESPONE ORALMENTE ALL’INSEGNANTE E AI COMPAGNI
ARGOMENTI DI STUDIO E DI RICERCA, ANCHE AVVALENDOSI
DI SUPPORTI SPECIFICI (SCHEMI, MAPPE, PRESENTAZIONI AL
COMPUTER, ECC.).
 USA MANUALI DELLE DISCIPLINE O TESTI DIVULGATIVI
(CONTINUI, NON CONTINUI E MISTI) NELLE ATTIVITÀ DI
STUDIO PERSONALI E COLLABORATIVE, PER RICERCARE,
RACCOGLIERE E RIELABORARE DATI, INFORMAZIONI E
CONCETTI; COSTRUISCE SULLA BASE DI QUANTO LETTO
TESTI O PRESENTAZIONI CON L’UTILIZZO DI STRUMENTI
TRADIZIONALI E INFORMATICI.
 LEGGE TESTI LETTERARI DI VARIO TIPO (NARRATIVI, POETICI,
TEATRALI)
E
COMINCIA
A
COSTRUIRNE
UN’INTERPRETAZIONE , COLLABORANDO CON COMPAGNI E
INSEGNANTI.
 SCRIVE CORRETTAMENTE TESTI DI TIPO DIVERSO (NARRATIVO,
DESCRITTIVO, ESPOSITIVO, REGOLATIVO, ARGOMENTATIVO)
ADEGUATI
A
SITUAZIONE,
ARGOMENTO,
SCOPO,
DESTINATARIO.
 PRODUCE TESTI MULTIMEDIALI, UTILIZZANDO IN MODO
EFFICACE L’ACCOSTAMENTO DEI LINGUAGGI VERBALI CON
QUELLI ICONICI E SONORI.
 COMPRENDE E USA IN MODO APPROPRIATO LE PAROLE DEL
VOCABOLARIO DI BASE (FONDAMENTALE; DI ALTO USO; DI
ALTA DISPONIBILITÀ).
 RICONOSCE E USA TERMINI SPECIALISTICI IN BASE AI CAMPI DI
DISCORSO.
 ADATTA OPPORTUNAMENTE I REGISTRI INFORMALE E FORMALE
IN
BASE
ALLA
INTERLOCUTORI,
ADEGUATE.
SITUAZIONE
COMUNICATIVA
REALIZZANDO
SCELTE
E
AGLI
LESSICALI
 RICONOSCE IL RAPPORTO TRA VARIETÀ LINGUISTICHE/LINGUE
DIVERSE (PLURILINGUISMO) E IL LORO USO NELLO SPAZIO
GEOGRAFICO, SOCIALE E COMUNICATIVO
 PADRONEGGIA E APPLICA IN SITUAZIONI DIVERSE LE
CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE AL LESSICO, ALLA
MORFOLOGIA, ALL’ORGANIZZAZIONE LOGICO-SINTATTICA
DELLA FRASE SEMPLICE E COMPLESSA, AI CONNETTIVI
TESTUALI; UTILIZZA LE CONOSCENZE METALINGUISTICHE
PER COMPRENDERE CON MAGGIOR PRECISIONE I SIGNIFICATI
DEI TESTI E PER CORREGGERE I PROPRI SCRITTI.
13
PRIMARIA
INGLESE
(I TRAGUARDI SONO RICONDUCIBILI AL LIVELLO A1 DEL
QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE
LINGUE DEL CONSIGLIO D’EUROPA)
 L’ALUNNO COMPRENDE BREVI MESSAGGI ORALI E SCRITTI
RELATIVI AD AMBITI FAMILIARI.
 DESCRIVE ORALMENTE E PER ISCRITTO, IN MODO SEMPLICE,
ASPETTI DEL PROPRIO VISSUTO E DEL PROPRIO AMBIENTE
ED ELEMENTI CHE SI RIFERISCONO A BISOGNI IMMEDIATI.
 INTERAGISCE NEL GIOCO; COMUNICA IN MODO
COMPRENSIBILE, ANCHE CON ESPRESSIONI E FRASI
MEMORIZZATE, IN SCAMBI DI INFORMAZIONI SEMPLICI E DI
ROUTINE.
 SVOLGE I COMPITI SECONDO LE INDICAZIONI DATE IN LINGUA
STRANIERA DALL’INSEGNANTE, CHIEDENDO
EVENTUALMENTE SPIEGAZIONI.
 INDIVIDUA ALCUNI ELEMENTI CULTURALI E COGLIE RAPPORTI
TRA FORME LINGUISTICHE E USI DELLA LINGUA STRANIERA.
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
INGLESE
(I TRAGUARDI SONO RICONDUCIBILI AL LIVELLO A2 DEL
QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE
DEL CONSIGLIO D’EUROPA)
 L’ALUNNO COMPRENDE ORALMENTE E PER ISCRITTO I PUNTI
ESSENZIALI DI TESTI IN LINGUA STANDARD SU ARGOMENTI
FAMILIARI O DI STUDIO CHE AFFRONTA NORMALMENTE A
SCUOLA E NEL TEMPO LIBERO.
 DESCRIVE ORALMENTE SITUAZIONI, RACCONTA AVVENIMENTI
ED ESPERIENZE PERSONALI, ESPONE ARGOMENTI DI STUDIO .
 INTERAGISCE CON UNO O PIÙ INTERLOCUTORI IN CONTESTI
FAMILIARI E SU ARGOMENTI NOTI.
 LEGGE SEMPLICI TESTI CON DIVERSE STRATEGIE ADEGUATE
ALLO SCOPO.
 LEGGE TESTI INFORMATIVI E ASCOLTA SPIEGAZIONI ATTINENTI
A CONTENUTI DI STUDIO DI ALTRE DISCIPLINE.
 SCRIVE SEMPLICI RESOCONTI E COMPONE BREVI LETTERE O
MESSAGGI RIVOLTI A COETANEI E FAMILIARI.
 INDIVIDUA ELEMENTI CULTURALI VEICOLATI DALLA LINGUA
MATERNA O DI SCOLARIZZAZIONE E LI CONFRONTA CON
QUELLI VEICOLATI DALLA LINGUA STRANIERA, SENZA
ATTEGGIAMENTI DI RIFIUTO.
 AFFRONTA SITUAZIONI NUOVE ATTINGENDO AL SUO
REPERTORIO LINGUISTICO; USA LA LINGUA PER APPRENDERE
ARGOMENTI ANCHE DI AMBITI DISCIPLINARI DIVERSI E
COLLABORA FATTIVAMENTE CON I COMPAGNI NELLA
REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ E PROGETTI.
 AUTOVALUTA LE COMPETENZE ACQUISITE ED È CONSAPEVOLE
DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE
PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
FRANCESE
(I TRAGUARDI SONO RICONDUCIBILI AL LIVELLO A1 DEL
QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE
DEL CONSIGLIO D’EUROPA)
 L’ALUNNO COMPRENDE BREVI MESSAGGI ORALI E SCRITTI
RELATIVI AD AMBITI FAMILIARI.
 COMUNICA ORALMENTE IN ATTIVITÀ CHE RICHIEDONO SOLO
UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI SEMPLICE E DIRETTO SU
ARGOMENTI FAMILIARI E ABITUALI.
 DESCRIVE ORALMENTE E PER ISCRITTO, IN MODO SEMPLICE,
ASPETTI DEL PROPRIO VISSUTO E DEL PROPRIO AMBIENTE.
 LEGGE BREVI E SEMPLICI TESTI CON TECNICHE ADEGUATE ALLO
SCOPO .
 CHIEDE SPIEGAZIONI, SVOLGE I COMPITI SECONDO LE
INDICAZIONI DATE IN LINGUA STRANIERA DALL’INSEGNANTE.
 STABILISCE RELAZIONI TRA SEMPLICI ELEMENTI LINGUISTICOCOMUNICATIVI E CULTURALI PROPRI DELLE LINGUE DI
STUDIO.
 CONFRONTA I RISULTATI CONSEGUITI IN LINGUE DIVERSE E LE
STRATEGIE UTILIZZATE PER IMPARARE.
14
PRIMARIA
STORIA
 L’ALUNNO RICONOSCE ELEMENTI SIGNIFICATIVI DEL PASSATO
DEL SUO AMBIENTE DI VITA.
 RICONOSCE E ESPLORA IN MODO VIA VIA PIÙ APPROFONDITO
LE TRACCE STORICHE PRESENTI NEL TERRITORIO E
COMPRENDE L’IMPORTANZA DEL PATRIMONIO ARTISTICO E
CULTURALE.
 USA LA LINEA DEL TEMPO PER ORGANIZZARE INFORMAZIONI,
CONOSCENZE, PERIODI E INDIVIDUARE SUCCESSIONI ,
CONTEMPORANEITÀ, DURATE, PERIODIZZAZIONI.
 INDIVIDUA LE RELAZIONI TRA GRUPPI UMANI E CONTESTI
SPAZIALI.
 ORGANIZZA LE INFORMAZIONI E LE CONOSCENZE,
TEMATIZZANDO E USANDO LE CONCETTUALIZZAZIONI
PERTINENTI.
 COMPRENDE I TESTI STORICI PROPOSTI E SA INDIVIDUARNE
LE CARATTERISTICHE.
 USA CARTE GEO- STORICHE, ANCHE CON L’AUSILIO DI
STRUMENTI INFORMATICI.
 RACCONTA I FATTI STUDIATI E SA PRODURRE SEMPLICI TESTI
STORICI, ANCHE CON RISORSE DIGITALI.
 COMPRENDE AVVENIMENTI, FATTI E FENOMENI DELLE SOCIETÀ
E CIVILTÀ CHE HANNO CARATTERIZZATO LA STORIA
DELL’UMANITÀ DAL PALEOLITICO ALLA FINE DEL MONDO
ANTICO CON POSSIBILITÀ DI APERTURA E DI CONFRONTO

CON LA CONTEMPORANEITÀ.
COMPRENDE ASPETTI FONDAMENTALI DEL PASSATO
DELL’ITALIA DAL PALEOLITICO ALLA FINE DELL’IMPERO
ROMANO D’OCCIDENTE, CON POSSIBILITÀ DI APERTURA E
DI CONFRONTO CON LA CONTEMPORANEITÀ.
PRIMARIA
GEOGRAFIA
 L’ALUNNO SI ORIENTA NELLO SPAZIO CIRCOSTANTE E SULLE
CARTE GEOGRAFICHE, UTILIZZANDO RIFERIMENTI
TOPOLOGICI E PUNTI CARDINALI.
 UTILIZZA IL LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ PER
INTERPRETARE CARTE GEOGRAFICHE E GLOBO TERRESTRE,
REALIZZARE SEMPLICI SCHIZZI CARTOGRAFICI E CARTE
TEMATICHE, PROGETTARE PERCORSI E ITINERARI DI
VIAGGIO.
 RICAVA INFORMAZIONI GEOGRAFICHE DA UNA PLURALITÀ DI
FONTI (CARTOGRAFICHE E SATELLITARI, TECNOLOGIE
DIGITALI, FOTOGRAFICHE, ARTISTICO -LETTERARIE).
 RICONOSCE E DENOMINA I PRINCIPALI “OGGETTI”
GEOGRAFICI FISICI (FIUMI, MONTI, PIANURE, COSTE,
COLLINE, LAGHI, MARI, OCEANI, ECC.)
 INDIVIDUA I CARATTERI CHE CONNOTANO I PAESAGGI (DI
MONTAGNA, COLLINA, PIANURA, VULCANICI, ECC.) CON
PARTICOLARE ATTENZIONE A QUELLI ITALIANI, E INDIVIDUA
ANALOGIE E DIFFERENZE CON I PRINCIPALI PAESAGGI
EUROPEI E DI ALTRI CONTINENTI.
 COGLIE NEI PAESAGGI MONDIALI DELLA STORIA LE
PROGRESSIVE TRASFORMAZIONI OPERATE DALL’UOMO SUL
PAESAGGIO NATURALE.
 SI RENDE CONTO CHE LO SPAZIO GEOGRAFICO È UN SISTEMA
TERRITORIALE, COSTITUITO DA ELEMENTI FISICI E
ANTROPICI LEGATI DA RAPPORTI DI CONNESSIONE E/O DI
INTERDIPENDENZA.
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
STORIA
 L’ALUNNO SI INFORMA IN MODO AUTONOMO SU FATTI E
PROBLEMI STORICI ANCHE MEDIANTE L’USO DI RISORSE
DIGITALI.
 PRODUCE INFORMAZIONI STORICHE CON FONTI DI VARIO
GENERE – ANCHE DIGITALI – E LE SA ORGANIZZARE IN
TESTI.
 COMPRENDE TESTI STORICI E LI SA RIELABORARE CON UN
PERSONALE METODO DI STUDIO,
 ESPONE ORALMENTE E CON SCRITTURE – ANCHE DIGITALI – LE
CONOSCENZE STORICHE ACQUISITE OPERANDO
COLLEGAMENTI E ARGOMENTANDO LE PROPRIE RIFLESSIONI.
 USA LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ PER ORIENTARSI NELLA
COMPLESSITÀ DEL PRESENTE, COMPRENDE OPINIONI E
CULTURE DIVERSE, CAPISCE I PROBLEMI FONDAMENTALI DEL
MONDO CONTEMPORANEO.
 COMPRENDE ASPETTI, PROCESSI E AVVENIMENTI
FONDAMENTALI DELLA STORIA ITALIANA DALLE FORME DI
INSEDIAMENTO E DI POTERE MEDIEVALI ALLA FORMAZIONE
DELLO STATO UNITARIO FINO ALLA NASCITA DELLA
REPUBBLICA, ANCHE CON POSSIBILITÀ DI APERTURE E
CONFRONTI CON IL MONDO ANTICO.
 CONOSCE ASPETTI E PROCESSI FONDAMENTALI DELLA STORIA
EUROPEA MEDIEVALE, MODERNA E CONTEMPORANEA, ANCHE
CON POSSIBILITÀ DI APERTURE E CONFRONTI CON IL MONDO
ANTICO.
 CONOSCE ASPETTI E PROCESSI FONDAMENTALI DELLA STORIA
MONDIALE, DALLA CIVILIZZAZIONE NEOLITICA ALLA
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, ALLA GLOBALIZZAZIONE.
 CONOSCE ASPETTI E PROCESSI ESSENZIALI DELLA STORIA DEL
SUO AMBIENTE.
 CONOSCE ASPETTI DEL PATRIMONIO CULTURALE, ITALIANO E
DELL’UMANITÀ E LI SA METTERE IN RELAZIONE CON I
FENOMENI STORICI STUDIATI.
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GEOGRAFIA
 LO STUDENTE SI ORIENTA NELLO SPAZIO E SULLE CARTE DI
DIVERSA SCALA IN BASE AI PUNTI CARDINALI E ALLE
COORDINATE GEOGRAFICHE; SA ORIENTARE UNA CARTA
GEOGRAFICA A GRANDE SCALA FACENDO RICORSO A PUNTI
DI RIFERIMENTO FISSI.
 UTILIZZA OPPORTUNAMENTE CARTE GEOGRAFICHE,
FOTOGRAFIE ATTUALI E D’EPOCA, IMMAGINI DA
TELERILEVAMENTO, ELABORAZIONI DIGITALI, GRAFICI, DATI
STATISTICI, SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI PER
COMUNICARE EFFICACEMENTE INFORMAZIONI SPAZIALI.
 RICONOSCE NEI PAESAGGI EUROPEI E MONDIALI,
RAFFRONTANDOLI IN PARTICOLARE A QUELLI ITALIANI, GLI
ELEMENTI FISICI SIGNIFICATIVI E LE EMERGENZE STORICHE,
ARTISTICHE E ARCHITETTONICHE, COME PATRIMONIO
NATURALE E CULTURALE DA TUTELARE E VALORIZZARE.
 OSSERVA, LEGGE E ANALIZZA SISTEMI TERRITORIALI VICINI E
LONTANI, NELLO SPAZIO E NEL TEMPO E VALUTA GLI EFFETTI
DI AZIONI DELL’UOMO SUI SISTEMI TERRITORIALI ALLE
DIVERSE SCALE GEOGRAFICHE.
15
PRIMARIA
MATEMATICA
 L’ALUNNO SI MUOVE CON SICUREZZA NEL CALCOLO SCRITTO E
MENTALE CON I NUMERI NATURALI E SA VALUTARE
L’OPPORTUNITÀ DI RICORRERE A UNA CALCOLATRICE.
 RICONOSCE E RAPPRESENTA FORME DEL PIANO E DELLO
SPAZIO, RELAZIONI E STRUTTURE CHE SI TROVANO IN
NATURA O CHE SONO STATE CREATE DALL’UOMO.
 DESCRIVE, DENOMINA E CLASSIFICA FIGURE IN BASE A
CARATTERISTICHE GEOMETRICHE, NE DETERMINA MISURE,
PROGETTA E COSTRUISCE MODELLI CONCRETI DI VARIO
TIPO.
 UTILIZZA STRUMENTI PER IL DISEGNO GEOMETRICO (RIGA,
COMPASSO, SQUADRA) E I PIÙ COMUNI STRUMENTI DI
MISURA (METRO, GONIOMETRO...).
 RICERCA DATI PER RICAVARE INFORMAZIONI E COSTRUISCE
RAPPRESENTAZIONI (TABELLE E GRAFICI). RICAVA
INFORMAZIONI ANCHE DA DATI RAPPRESENTATI IN TABELLE

E GRAFICI
RICONOSCE E QUANTIFICA, IN CASI SEMPLICI, SITUAZIONI DI
INCERTEZZA.
 LEGGE E COMPRENDE TESTI CHE COINVOLGONO ASPETTI
LOGICI E MATEMATICI.
 RIESCE A RISOLVERE FACILI PROBLEMI IN TUTTI GLI AMBITI DI
CONTENUTO, MANTENENDO IL CONTROLLO SIA SUL
PROCESSO RISOLUTIVO, SIA SUI RISULTATI.
 DESCRIVE IL PROCEDIMENTO SEGUITO E RICONOSCE
STRATEGIE DI SOLUZIONE DIVERSE DALLA PROPRIA.
 COSTRUISCE RAGIONAMENTI FORMULANDO IPOTESI,
SOSTENENDO LE PROPRIE IDEE E CONFRONTANDOSI CON IL
PUNTO DI VISTA DI ALTRI.
 RICONOSCE E UTILIZZA RAPPRESENTAZIONI DIVERSE DI
OGGETTI MATEMATICI (NUMERI DECIMALI, FRAZIONI,
PERCENTUALI, SCALE DI RIDUZIONE, ...).
 SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA
MATEMATICA, ATTRAVERSO ESPERIENZE SIGNIFICATIVE,
CHE GLI HANNO FATTO INTUIRE COME GLI STRUMENTI
MATEMATICI CHE HA IMPARATO AD UTILIZZARE SIANO UTILI
PER OPERARE NELLA REALTÀ.
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
MATEMATICA
 L’ALUNNO SI MUOVE CON SICUREZZA NEL CALCOLO ANCHE CON
I NUMERI RAZIONALI, NE PADRONEGGIA LE DIVERSE
RAPPRESENTAZIONI E STIMA LA GRANDEZZA DI UN NUMERO
E IL RISULTATO DI OPERAZIONI.
 RICONOSCE E DENOMINA LE FORME DEL PIANO E DELLO
SPAZIO, LE LORO RAPPRESENTAZIONI E NE COGLIE LE
RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI.
 ANALIZZA E INTERPRETA RAPPRESENTAZIONI DI DATI PER
RICAVARNE MISURE DI VARIABILITÀ E PRENDERE DECISIONI.
 RICONOSCE E RISOLVE PROBLEMI IN CONTESTI DIVERSI
VALUTANDO LE INFORMAZIONI E LA LORO COERENZA.
 SPIEGA IL PROCEDIMENTO SEGUITO, ANCHE IN FORMA
SCRITTA, MANTENENDO IL CONTROLLO SIA SUL PROCESSO
RISOLUTIVO, SIA SUI RISULTATI.
 CONFRONTA PROCEDIMENTI DIVERSI E PRODUCE
FORMALIZZAZIONI CHE GLI CONSENTONO DI PASSARE DA UN
PROBLEMA SPECIFICO A UNA CLASSE DI PROBLEMI.
 PRODUCE ARGOMENTAZIONI IN BASE ALLE CONOSCENZE
TEORICHE ACQUISITE (AD ESEMPIO SA UTILIZZARE I
CONCETTI DI PROPRIETÀ CARATTERIZZANTE E DI
DEFINIZIONE).
 SOSTIENE LE PROPRIE CONVINZIONI, PORTANDO ESEMPI E
CONTROESEMPI ADEGUATI E UTILIZZANDO CONCATENAZIONI
DI AFFERMAZIONI; ACCETTA DI CAMBIARE OPINIONE
RICONOSCENDO LE CONSEGUENZE LOGICHE DI UNA
ARGOMENTAZIONE CORRETTA.
 UTILIZZA E INTERPRETA IL LINGUAGGIO MATEMATICO (PIANO
CARTESIANO, FORMULE, EQUAZIONI, ...) E NE COGLIE IL
RAPPORTO COL LINGUAGGIO NATURALE.
 NELLE SITUAZIONI DI INCERTEZZA (VITA QUOTIDIANA, GIOCHI,
…) SI ORIENTA CON VALUTAZIONI DI PROBABILITÀ.
 HA RAFFORZATO UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA
MATEMATICA ATTRAVERSO ESPERIENZE SIGNIFICATIVE E HA
CAPITO COME GLI STRUMENTI MATEMATICI APPRESI SIANO
UTILI IN MOLTE SITUAZIONI PER OPERARE NELLA REALTÀ.
16
PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCIENZE
 L’ALUNNO SVILUPPA ATTEGGIAMENTI DI CURIOSITÀ E MODI DI
GUARDARE IL MONDO CHE LO STIMOLANO A CERCARE
SPIEGAZIONI DI QUELLO CHE VEDE SUCCEDERE.
 ESPLORA I FENOMENI CON UN APPROCCIO SCIENTIFICO: CON
L’AIUTO DELL’INSEGNANTE, DEI COMPAGNI, IN MODO
AUTONOMO, OSSERVA E DESCRIVE LO SVOLGERSI DEI
FATTI, FORMULA DOMANDE, ANCHE SULLA BASE DI IPOTESI
PERSONALI, PROPONE E REALIZZA SEMPLICI ESPERIMENTI .
 INDIVIDUA NEI FENOMENI SOMIGLIANZE E DIFFERENZE, FA
MISURAZIONI, REGISTRA DATI SIGNIFICATIVI, IDENTIFICA
RELAZIONI SPAZIO/TEMPORALI.
 INDIVIDUA ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI NEI
FENOMENI, PRODUCE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE E
SCHEMI DI LIVELLO ADEGUATO, ELABORA SEMPLICI
MODELLI.
 RICONOSCE LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE E I MODI DI
VIVERE DI ORGANISMI ANIMALI E VEGETALI.
 HA CONSAPEVOLEZZA DELLA STRUTTURA E DELLO SVILUPPO
DEL PROPRIO CORPO, NEI SUOI DIVERSI ORGANI E
APPARATI, NE RICONOSCE E DESCRIVE IL FUNZIONAMENTO,
UTILIZZANDO MODELLI INTUITIVI ED HA CURA DELLA SUA
SALUTE.
 HA ATTEGGIAMENTI DI CURA VERSO L’ AMBIENTE SCOLASTICO
CHE CONDIVIDE CON GLI ALTRI; RISPETTA E APPREZZA IL
VALORE DELL’AMBIENTE SOCIALE E NATURALE.
 ESPONE IN FORMA CHIARA CIÒ CHE HA SPERIMENTATO,
UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO.
 TROVA DA VARIE FONTI (LIBRI, INTERNET, DISCORSI DEGLI
ADULTI, ECC.) INFORMAZIONI E SPIEGAZIONI SUI
PROBLEMI CHE LO INTERESSANO.
SCIENZE
 L’ALUNNO ESPLORA E SPERIMENTA, IN LABORATORIO E
ALL’APERTO, LO SVOLGERSI DEI PIÙ COMUNI FENOMENI, NE
IMMAGINA E NE VERIFICA LE CAUSE; RICERCA SOLUZIONI AI
PROBLEMI, UTILIZZANDO LE CONOSCENZE ACQUISITE.
 SVILUPPA SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI E MODELLIZZAZIONI DI
FATTI E FENOMENI RICORRENDO, QUANDO È IL CASO, A
MISURE APPROPRIATE E A SEMPLICI FORMALIZZAZIONI.
 RICONOSCE NEL PROPRIO ORGANISMO STRUTTURE E
FUNZIONAMENTI A LIVELLI MACROSCOPICI E MICROSCOPICI,
È CONSAPEVOLE DELLE SUE POTENZIALITÀ E DEI SUOI
LIMITI.
 HA UNA VISIONE DELLA COMPLESSITÀ DEL SISTEMA DEI
VIVENTI E DELLA LORO EVOLUZIONE NEL TEMPO; RICONOSCE
NELLA LORO DIVERSITÀ I BISOGNI FONDAMENTALI DI
ANIMALI E PIANTE, E I MODI DI SODDISFARLI NEGLI
SPECIFICI CONTESTI AMBIENTALI.
 È CONSAPEVOLE DEL RUOLO DELLA COMUNITÀ UMANA SULLA
TERRA, DEL CARATTERE FINITO DELLE RISORSE, NONCHÉ
DELL’INEGUAGLIANZA DELL’ ACCESSO A ESSE, E ADOTTA
MODI DI VITA ECOLOGICAMENTE RESPONSABILI.
 COLLEGA LO SVILUPPO DELLE SCIENZE ALLO SVILUPPO DELLA
STORIA DELL’UOMO.
 HA CURIOSITÀ E INTERESSE VERSO I PRINCIPALI PROBLEMI
LEGATI ALL’USO DELLA SCIENZA NEL CAMPO DELLO SVILUPPO
SCIENTIFICO E TECNOLOGICO.
PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
MUSICA
 L’ALUNNO ESPLORA, DISCRIMINA ED ELABORA EVENTI SONORI
DAL PUNTO DI VISTA QUALITATIVO, SPAZIALE E IN
RIFERIMENTO ALLA LORO FONTE.
 ESPLORA DIVERSE POSSIBILITÀ ESPRESSIVE DELLA VOCE, DI
OGGETTI SONORI E STRUMENTI MUSICALI, IMPARANDO AD
ASCOLTARE SE STESSO E GLI ALTRI; FA USO DI FORME DI
NOTAZIONE ANALOGICHE O CODIFICATE.
 ARTICOLA COMBINAZIONI TIMBRICHE, RITMICHE E
MELODICHE, APPLICANDO SCHEMI ELEMENTARI; LE ESEGUE
CON LA VOCE, IL CORPO E GLI STRUMENTI, IVI COMPRESI
QUELLI DELLA TECNOLOGIA INFORMATICA.
 IMPROVVISA LIBERAMENTE E IN MODO CREATIVO, IMPARANDO
GRADUALMENTE A DOMINARE TECNICHE E MATERIALI.
 ESEGUE, DA SOLO E IN GRUPPO, SEMPLICI BRANI VOCALI O
STRUMENTALI, APPARTENENTI A GENERI E CULTURE
DIFFERENTI, UTILIZZANDO ANCHE STRUMENTI DIDATTICI E
AUTO-COSTRUITI.
 RICONOSCE GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN SEMPLICE
BRANO MUSICALE.
 ASCOLTA, INTERPRETA E DESCRIVE BRANI MUSICALI DI
DIVERSO GENERE
MUSICA
 L’ALUNNO PARTECIPA IN MODO ATTIVO ALLA REALIZZAZIONE DI
ESPERIENZE MUSICALI ATTRAVERSO L’ESECUZIONE E
L’INTERPRETAZIONE DI BRANI STRUMENTALI E VOCALI
APPARTENENTI A GENERI E CULTURE DIFFERENTI.
 USA DIVERSI SISTEMI DI NOTAZIONE FUNZIONALI ALLA
LETTURA, ALL’ANALISI E ALLA RIPRODUZIONE DI BRANI
MUSICALI.
 È IN GRADO DI IDEARE E REALIZZARE, ANCHE ATTRAVERSO
L’IMPROVVISAZIONE O PARTECIPANDO A PROCESSI DI
ELABORAZIONE COLLETTIVA, MESSAGGI MUSICALI E
MULTIMEDIALI, NEL CONFRONTO CRITICO CON MODELLI
APPARTENENTI AL PATRIMONIO MUSICALE, UTILIZZANDO
ANCHE SISTEMI INFORMATICI.
 COMPRENDE E VALUTA EVENTI, MATERIALI, OPERE MUSICALI
RICONOSCENDONE I SIGNIFICATI, ANCHE IN RELAZIONE ALLA
PROPRIA ESPERIENZA MUSICALE E AI DIVERSI CONTESTI
STORICO-CULTURALI.

INTEGRA CON ALTRI SAPERI E ALTRE PRATICHE ARTISTICHE LE
PROPRIE ESPERIENZE MUSICALI, SERVENDOSI ANCHE DI
.
APPROPRIATI CODICI E SISTEMI DI CODIFICA
17
PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ARTE E IMMAGINE
ARTE E IMMAGINE
 L’ALUNNO UTILIZZA LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ RELATIVE
 L’ALUNNO REALIZZA ELABORATI PERSONALI E CREATIVI SULLA
BASE DI UN’IDEAZIONE E PROGETTAZIONE ORIGINALE,
AL LINGUAGGIO VISIVO PER PRODURRE VARIE TIPOLOGIE DI
TESTI VISIVI (ESPRESSIVI, NARRATIVI, RAPPRESENTATIVI E
COMUNICATIVI) E RIELABORARE IN MODO CREATIVO LE
APPLICANDO LE CONOSCENZE E LE REGOLE DEL LINGUAGGIO
VISIVO, SCEGLIENDO IN MODO FUNZIONALE TECNICHE E
IMMAGINI CON MOLTEPLICI TECNICHE, MATERIALI E
STRUMENTI (GRAFICO-ESPRESSIVI, PITTORICI E PLASTICI,
MATERIALI DIFFERENTI ANCHE CON L’INTEGRAZIONE DI PIÙ
MEDIA E CODICI ESPRESSIVI.
MA ANCHE AUDIOVISIVI E MULTIMEDIALI).
 È IN GRADO DI OSSERVARE, ESPLORARE, DESCRIVERE E
LEGGERE IMMAGINI (OPERE D’ARTE, FOTOGRAFIE,
MANIFESTI, FUMETTI, ECC) E MESSAGGI MULTIMEDIALI
(SPOT, BREVI FILMATI, VIDEOCLIP, ECC.)
 INDIVIDUA I PRINCIPALI ASPETTI FORMALI DELL’OPERA
D’ARTE; APPREZZA LE OPERE ARTISTICHE E ARTIGIANALI
PROVENIENTI DA CULTURE DIVERSE DALLA PROPRIA.
 CONOSCE I PRINCIPALI BENI ARTISTICO-CULTURALI PRESENTI
NEL PROPRIO TERRITORIO E MANIFESTA SENSIBILITÀ E
RISPETTO PER LA LORO SALVAGUARDIA.
 PADRONEGGIA GLI ELEMENTI PRINCIPALI DEL LINGUAGGIO
VISIVO, LEGGE E COMPRENDE I SIGNIFICATI DI IMMAGINI
STATICHE E IN MOVIMENTO, DI FILMATI AUDIOVISIVI E DI
PRODOTTI MULTIMEDIALI.
 LEGGE LE OPERE PIÙ SIGNIFICATIVE PRODOTTE NELL’ARTE
ANTICA, MEDIEVALE , MODERNA E CONTEMPORANEA,
SAPENDOLE COLLOCARE NEI RISPETTIVI CONTESTI STORICI,
CULTURALI E AMBIENTALI; RICONOSCE IL VALORE CULTURALE
DI IMMAGINI ,DI OPERE E DI OGGETTI ARTIGIANALI PRODOTTI
IN PAESI DIVERSI DAL PROPRIO.
 RICONOSCE GLI ELEMENTI PRINCIPALI DEL PATRIMONIO
CULTURALE, ARTISTICO E AMBIENTALE DEL PROPRIO
TERRITORIO E È SENSIBILE AI PROBLEMI DELLA SUA TUTELA
E CONSERVAZIONE.
 ANALIZZA E DESCRIVE BENI CULTURALI, IMMAGINI STATICHE E
MULTIMEDIALI, UTILIZZANDO IL LINGUAGGIO APPROPRIATO.
PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
EDUCAZIONE FISICA
EDUCAZIONE FISICA
 L’ALUNNO ACQUISISCE CONSAPEVOLEZZA DI SÉ ATTRAVERSO
LA PERCEZIONE DEL PROPRIO CORPO E LA PADRONANZA
DEGLI SCHEMI MOTORI E POSTURALI NEL CONTINUO
ADATTAMENTO ALLE VARIABILI SPAZIALI E TEMPORALI
CONTINGENTI.
 UTILIZZA IL LINGUAGGIO CORPOREO E MOTORIO PER
COMUNICARE ED ESPRIMERE I PROPRI STATI D’ANIMO,
ANCHE ATTRAVERSO LA DRAMMATIZZAZIONE E LE
ESPERIENZE RITMICO-MUSICALI E COREUTICHE.
 SPERIMENTA UNA PLURALITÀ DI ESPERIENZE CHE
PERMETTONO DI MATURARE COMPETENZE DI GIOCOSPORT
ANCHE COME ORIENTAMENTO ALLA FUTURA PRATICA
SPORTIVA.
 SPERIMENTA, IN FORMA SEMPLIFICATA E PROGRESSIVAMENTE
SEMPRE PIÙ COMPLESSA , DIVERSE GESTUALITÀ TECNICHE.
 AGISCE RISPETTANDO I CRITERI BASE DI SICUREZZA PER SÉ E
PER GLI ALTRI, SIA NEL MOVIMENTO CHE NELL’USO DEGLI
ATTREZZI E TRASFERISCE TALE COMPETENZA
NELL’AMBIENTE SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO.
 RICONOSCE ALCUNI ESSENZIALI PRINCIPI RELATIVI AL
PROPRIO BENESSERE PSICO-FISICO LEGATI ALLA CURA DEL
PROPRIO CORPO, A UN CORRETTO REGIME ALIMENTARE E
ALLA PREVENZIONE DELL’USO DI SOSTANZE CHE INDUCONO
DIPENDENZA.
 COMPRENDE, ALL’ INTERNO DELLE VARIE OCCASIONI DI GIOCO
E DI SPORT, IL VALORE DELLE REGOLE E L’IMPORTANZA DI
RISPETTARLE.
 L’ALUNNO È CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE COMPETENZE
MOTORIE SIA NEI PUNTI DI FORZA CHE NEI LIMITI.
 UTILIZZA LE ABILITÀ MOTORIE E SPORTIVE ACQUISITE
ADATTANDO IL MOVIMENTO IN SITUAZIONE.
 UTILIZZA GLI ASPETTI COMUNICATIVO-RELAZIONALI DEL
LINGUAGGIO MOTORIO PER ENTRARE IN RELAZIONE CON GLI
ALTRI, PRATICANDO, INOLTRE, ATTIVAMENTE I VALORI
SPORTIVI (FAIR – PLAY) COME MODALITÀ DI RELAZIONE
QUOTIDIANA E DI RISPETTO DELLE REGOLE.
 RICONOSCE, RICERCA E APPLICA A SE STESSO COMPORTAMENTI
DI PROMOZIONE DELLO “STAR BENE” IN ORDINE A UN SANO
STILE DI VITA E ALLA PREVENZIONE.
 RISPETTA CRITERI BASE DI SICUREZZA PER SÉ E PER GLI ALTRI.
 È CAPACE DI INTEGRARSI NEL GRUPPO, DI ASSUMERSI
RESPONSABILITÀ E DI IMPEGNARSI PER IL BENE COMUNE.
18
PRIMARIA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TECNOLOGIA

 L’ALUNNO RICONOSCE E IDENTIFICA NELL’ AMBIENTE CHE LO
CIRCONDA ELEMENTI E FENOMENI DI TIPO ARTIFICIALE.
 È A CONOSCENZA DI ALCUNI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE
DI RISORSE E DI CONSUMO DI ENERGIA, E DEL RELATIVO
IMPATTO
 AMBIENTALE.
 CONOSCE E UTILIZZA SEMPLICI OGGETTI E STRUMENTI DI USO
QUOTIDIANO ED È IN GRADO DI DESCRIVERNE LA
FUNZIONE PRINCIPALE E LA STRUTTURA E DI SPIEGARNE IL
FUNZIONAMENTO.
 SA RICAVARE INFORMAZIONI UTILI SU PROPRIETÀ E
TECNOLOGIA
 L’ALUNNO RICONOSCE NELL’AMBIENTE CHE LO CIRCONDA I
PRINCIPALI SISTEMI TECNOLOGICI E LE MOLTEPLICI
RELAZIONI CHE ESSI STABILISCONO CON GLI ESSERI VIVENTI
E GLI ALTRI ELEMENTI NATURALI.
 CONOSCE I PRINCIPALI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DI
RISORSE O DI PRODUZIONE DI BENI E RICONOSCE LE
DIVERSE FORME DI ENERGIA COINVOLTE.
 È IN GRADO DI IPOTIZZARE LE POSSIBILI CONSEGUENZE DI UNA
DECISIONE O DI UNA SCELTA DI TIPO TECNOLOGICO,
RICONOSCENDO IN OGNI INNOVAZIONE OPPORTUNITÀ E
RISCHI.
 CONOSCE E UTILIZZA OGGETTI, STRUMENTI E MACCHINE DI
CARATTERISTICHE DI BENI O SERVIZI LEGGENDO
USO COMUNE ED È IN GRADO DI CLASSIFICARLI E DI
ETICHETTE, VOLANTINI O ALTRA DOCUMENTAZIONE
TECNICA E COMMERCIALE.
DESCRIVERNE LA FUNZIONE IN RELAZIONE ALLA FORMA, ALLA
STRUTTURA E AI MATERIALI.
 SI ORIENTA TRA I DIVERSI MEZZI DI COMUNICAZIONE ED È IN
 UTILIZZA ADEGUATE RISORSE MATERIALI, INFORMATIVE E
GRADO DI FARNE UN USO ADEGUATO A SECONDA DELLE
ORGANIZZATIVE PER LA PROGETTAZIONE E LA
DIVERSE SITUAZIONI.
REALIZZAZIONE DI SEMPLICI PRODOTTI, ANCHE DI TIPO
 PRODUCE SEMPLICI MODELLI O RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
DEL PROPRIO OPERATO UTILIZZANDO ELEMENTI DEL
DISEGNO TECNICO O STRUMENTI MULTIMEDIALI.
 INIZIA A RICONOSCERE IN MODO CRITICO LE
CARATTERISTICHE , LE FUNZIONI E I LIMITI DELLA
TECNOLOGIA ATTUALE.
DIGITALE.
 RICAVA DALLA LETTURA E DALL’ANALISI DI TESTI O TABELLE
INFORMAZIONI SUI BENI O SUI SERVIZI DISPONIBILI SUL
MERCATO, IN MODO DA ESPRIMERE VALUTAZIONI RISPETTO A
CRITERI DI TIPO DIVERSO.
 CONOSCE LE PROPRIETÀ E LE CARATTERISTICHE DEI DIVERSI
MEZZI DI COMUNICAZIONE ED È IN GRADO DI FARNE UN USO
EFFICACE E RESPONSABILE RISPETTO ALLE PROPRIE
NECESSITÀ DI STUDIO E SOCIALIZZAZIONE .
 SA UTILIZZARE COMUNICAZIONI PROCEDURALI E ISTRUZIONI
TECNICHE PER ESEGUIRE, IN MANIERA METODICA E
RAZIONALE, COMPITI OPERATIVI COMPLESSI, ANCHE
COLLABORANDO E COOPERANDO CON I COMPAGNI .
 PROGETTA E REALIZZA RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE O
INFOGRAFICHE, RELATIVE ALLA STRUTTURA E AL
FUNZIONAMENTO DI SISTEMI MATERIALI O IMMATERIALI,
UTILIZZANDO ELEMENTI DEL DISEGNO TECNICO O ALTRI
LINGUAGGI MULTIMEDIALI E DI PROGRAMMAZIONE..
CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO
L’UTILIZZO
CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO CHE IMPLEMENTA ALL’INTERNO DEL DISCIPLINARE
“AUTOCTONA” RICERCA TERRITORIALE, VA INTESA COME UN’OPPORTUNITÀ POSITIVA PER
GARANTIRE SPESSORE ISTITUZIONALE ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, AGLI EELL E ALLE REALTÀ TERRITORIALI,
ATTRAVERSO I PRINCIPI DI :
SUSSIDIARIETÀ - INTESA COME INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE DELLO STATO E DEGLI ORGANISMI LOCALI;
EQUITÀ- INTESA COME INTERAZIONE TRA BISOGNI DEGLI STUDENTI, OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA E DEGLI ENTI
LOCALI;
SOLIDARIETÀ- INTESA COME PROMOZIONE DI UNA DIDATTICA PERSONALIZZATA VOLTA AL SOSTEGNO DELLE POTENZIALITÀ
INDIVIDUALI ;
RESPONSABILITÀ - INTESA COME CORRESPONSABILITÀ E COME PARTENARIATO TRA D.S., DOCENTI, STUDENTI, FAMIGLIE,
TERRITORIO.
IN TALE PROSPETTIVA, IL TERMINE « CURRICOLO » È VENUTO AD ASSOCIARSI IN MODO NATURALE PIÙ AL CONCETTO DI
DISCIPLINA CHE NON A QUELLO DI PROGETTO, OSSIA PIÙ ALLA COSTITUZIONE DI UN CORPO STABILIZZATO DI SAPERI (CIOÈ
AD UN IMPIANTO EPISTEMOLOGICO) CHE NON AD UNA PROGETTAZIONE CONTINGENTE E TEMPORALMENTE DEFINITA DI UN
ITINERARIO DI RICERCA (CIOÈ AD UN IMPIANTO PROGETTUALE).
IL CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO DELLA DISCIPLINA «RICERCA TERRITORIALE» COPRE UN MONTE ORE
ANNUALE DI CIRCA 60 ORE, PREVEDENDO UNA SCANSIONE SETTIMANALE DI 2 ORE PER 30 SETTIMANE, SIA NELLA SCUOLA
PRIMARIA, SIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, PARI AL 7% DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO NAZIONALE.
TALE DISCIPLINA INTERESSA :

PER LA SCUOLA PRIMARIA, L’AMBITO LINGUISTICO – ANTROPOLOGICO;

PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI,
MATEMATICA, TECNOLOGIA .
LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER CLASSI PARALLELE, CHE COSTITUIRÀ IL CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO, È STATA
SUDDIVISA IN MODULI DI APPRENDIMENTO. PER OGNI ANNO DI CORSO SONO PREVISTI N. 2 MODULI. OGNI MODULO
SVILUPPA N. 2 UNITÀ QUADRIMESTRALI , CON RELATIVI OBIETTIVI FORMATIVI E CONTENUTI . ALLA FINE DEI 2 MODULI
VENGONO ELENCATE LE COMPETENZE IN USCITA DELL'ALUNNO.
DELLA QUOTA DEL
NAZIONALE UNA NUOVA MATERIA,
19
PROSPETTIVE DI INDAGINE
1.PROSPETTIVA MITICO – LEGGENDARIO –FOLCLORISTICO – ANTROPOLOGICA CLASSE PRIMA - PRIMARIA
2.PROSPETTIVA PAESAGGISTICO – NATURALISTICA CLASSE SECONDA - PRIMARIA
3.PROSPETTIVA GEOGRAFICO – ECOLOGICA CLASSE TERZA - PRIMARIA
4.PROSPETTIVA STORICO – ARCHEOLOGICA CLASSE QUARTA - PRIMARIA
5.PROSPETTIVA
LINGUISTICO
- CULTURALE ED ESPRESSIVO – ARTISTICA CLASSE QUINTA - PRIMARIA
6.PROSPETTIVA SOCIO – CULTURALE CLASSE PRIMA - SECONDARIA DI I GRADO
7.PROSPETTIVA ECONOMICO – PRODUTTIVA CLASSE SECONDA - SECONDARIA DI I GRADO
8.PROSPETTIVA SOCIO – POLITICO – ISTITUZIONALE CLASSE TERZA LA
DISCIPLINA
“RICERCA TERRITORIALE”
SECONDARIA DI I GRADO
VIENE COSTANTEMENTE MONITORATA, VERIFICATA E VALUTATA DAI SINGOLI
DOCENTI TITOLARI DELLA DISCIPLINA ATTRAVERSO L’ATTIVITÀ DI VERIFICA PERIODICA E SISTEMATICA FINALIZZATA
ALL’ACCERTAMENTO DEL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE IN USCITA.
IL
TAVOLO TECNICO DI PROGETTAZIONE INTEGRATA, CHE SARÀ ESPRESSO
SCOLASTICA E DALL’AMMINISTRAZIONE LOCALE, FINALIZZATA A VALUTARE L’ANDAMENTO E
LO STATO DI AVANZAMENTO GENERALE DEL CURRICOLO LOCALE OBBLIGATORIO, DEI LIVELLI DI EFFICACIA ED EFFICIENZA
DELL’INTERAZIONE SCUOLA-TERRITORIO E DEI LIVELLI DI SODDISFAZIONE DEGLI INTERLOCUTORI ESTERNI.
MONITORAGGIO GENERALE È DI COMPETENZA DEL
DAI REFERENTI DELL’ ISTITUZIONE
20
-CAPITOLO 3METODOLOGIA . STRATEGIE E TECNICHE
DIDATTICHE
SCELTE EDUCATIVE
I PRESUPPOSTI PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO NELLA REALIZZAZIONE
DELL’AUTONOMIA DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA SONO:
 PROGETTUALITÀ,
 COLLEGIALITÀ
 PROFESSIONALITÀ
AZIONE EDUCATIVA
ALFABETIZZAZIONE CULTURALE:



ACQUISIZIONE DI ABILITÀ OPERATIVE E DI MODALITÀ D’INDAGINE;
PADRONANZA DI CONOSCENZE E DI LINGUAGGI;
SVILUPPO DI COMPETENZE COMUNICATIVE ED ESPRESSIVE.
L’AZIONE EDUCATIVA IN MERITO ALL’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE

1.
2.
3.

S’ISPIRA AI SEGUENTI PRINCIPI:
LA QUALITÀ;
LA SCUOLA COME AMBIENTE EDUCATIVO DI APPRENDIMENTO;
LA SCUOLA COME ESERCIZIO DI VITA COGNITIVA;
EVITA
I SEGUENTI
RISCHI ED ERRORI:
ECCESSO
DI
ESECUTIVITÀ, ENCICLOPEDISMO,
DIDATTICA
NOZIONISTICA.
OLTRE ALL’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE, L’AZIONE EDUCATIVA CONSENTE, IN UN CONTINUUM, DEI TRE
ORDINI DI SCUOLA, ATTRAVERSO FORME DI RACCORDO STABILITE , IL CORRETTO SVOLGIMENTO DEI SEGUENTI
PROCESSI:
1.
LA PROMOZIONE DELLA MATURAZIONE DEL SOGGETTO IN FORMAZIONE IN UNA PROSPETTIVA CHE LO
CONDUCE AD ORGANIZZARE LE SUE ESPERIENZE SECONDO UNA VISIONE PERSONALE E CRITICA, NELLA QUALE
EGLI SIA CAPACE DI AFFERMARE AUTONOMIA DI GIUDIZIO ;
2.
LO SVILUPPO INTEGRALE DELLA SUA FORMAZIONE, IN MODO DA CONDURLO AD ESSERE CAPACE DI
EFFETTUARE INTERVENTI CONSAPEVOLI E RESPONSABILI ALL’INTERNO DELLA SOCIETÀ.
IL SUPERAMENTO DELLA PREMINENZA DELLA LEZIONE FRONTALE.
SI
TRATTA DI ARRICCHIRE LA LEZIONE FRONTALE CON ALTRE FORME DI APPROCCIO DIDATTICO E
PEDAGOGICO: L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO , IL TUTORING TRA PARI E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE.
IL COSTRUTTIVISMO
SECONDO
TALE TEORIA, LA CONOSCENZA È COSTRUZIONE, MEGLIO RICOSTRUZIONE
DELLE CONOSCENZE CHE OGNUNO DI NOI POSSIEDE .
SI TRATTA DI UNA RICOSTRUZIONE INDIVIDUALE, MA SOPRATTUTTO SOCIALE.
PARTENDO DA QUESTA IMPOSTAZIONE, LA LEZIONE FRONTALE È ANCORA POCO COSTRUTTIVISTICA,
ANCHE SE MOLTE LEZIONI FRONTALI , SONO OGGI CORRELATE DA UNA BUONA IMPOSTAZIONE PEDAGOGICA
E DIDATTICA, CHE UTILIZZA SCHEMI , LUCIDI , CODICI MOLTEPLICI COME QUELLO VERBALE, QUELLO VISIVO,
QUELLO AUDIOVISIVO.
C’È MAGGIORE COSTRUTTIVISMO NELLA PREPARAZIONE DELLE LEZIONI FRONTALI, MA È ANCORA
INSUFFICIENTE .
IL COSTRUTTIVISMO SOTTOLINEA CHE L’APPRENDIMENTO
AVVIENE ATTRAVERSO IL CONFRONTO DELLE
VARIE MAPPE COGNITIVE PRESENTI IN CIASCUNO DEGLI STUDENTI E NEL GRUPPO CLASSE.
L’INSEGNANTE PUÒ STIMOLARE L’APPRENDIMENTO, ATTRAVERSO LA PRATICA DEL PRENDERSI CURA,
DI COME CIASCUNO E DI COME LA PROPRIA CLASSE, ELABORA, COSTRUISCE E RICOSTRUISCE LE
MAPPE COGNITIVE COMUNI.
UN AUTORE PH. PERRENOUD (1984), SOSTIENE CHE SIA IL SUCCESSO SCOLASTICO, SIA
21
L’INSUCCESSO SCOLASTICO, È DOVUTO AD UN PROCESSO DI COSTRUZIONE DA PARTE DI TUTTI GLI ATTORI
DELL’ATTIVITÀ EDUCATIVA-DIDATTICA.
1.2. L’AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE E NARRAZIONE DEL SÉ
UN ALTRO FILONE CHE SPINGE VERSO IL SUPERAMENTO DELLA LEZIONE FRONTALE, È CONOSCIUTO
COME AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE O NARRAZIONE DEL SÉ (GORDON PASK 1975, D.DEMETRIO 1995)
TALE APPROCCIO, SUGGERISCE L’IDEA CHE L’APPRENDIMENTO NON È MECCANICO, MA SI INTRECCIA
CON LA NARRAZIONE DEL SÉ.
AD UNO STUDENTE, POSSIAMO CHIEDERE PIÙ EFFICACEMENTE COME LUI HA APPRESO, COME
SI È COINVOLTO NELLO STUDIO DI UN DETERMINATO PROBLEMA E FAR EMERGERE L’INTRECCIO TRA UN ARGOMENTO
STUDIATO E LA SUA NARRAZIONE ESISTENZIALE, LA SUA BIOGRAFIA INTELLETTUALE.
WORKSHOP N. 6 SILVIA ANDRICH, LIDIO MIATO E MARIO POLITO
© 2001 ERICKSON PORTALE INTERNET - WWW.ERICKSON.IT
MATERIALI DEL 3° CONVEGNO “LA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE NELLA SCUOLA E NELLA SOCIETÀ”
3
ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE, ABBIAMO DUNQUE MOLTE BIOGRAFIE, MOLTE FORME DI COINVOLGIMENTO,
CHE POSSONO ESSERE ESPRESSE E RACCOLTE COME RICCHEZZA DI APPRENDIMENTO.
INVECE, LA LEZIONE FRONTALE BASATA SULLA SPIEGAZIONE E SULL’INTERROGAZIONE, IMPEDISCE
DI COGLIERE E DI VALORIZZARE LE NUMEROSE PIEGHE NARRATIVE DI OGNI STUDENTE DEL GRUPPO CLASSE.
1.3. La metacognizione
LA METACOGNIZIONE È UN ALTRO FILONE CHE SUGGERISCE DI SUPERARE LA LEZIONE FRONTALE,
SPINGENDO OGNI ALUNNO E IL LAVORO DI GRUPPO, VERSO LA RIFLESSIONE E IL CONTROLLO DI COME SI
APPRENDE, METTENDO IN EVIDENZA LE PROPRIE MAPPE COGNITIVE, LE PROPRIE STRATEGIE DI CONTROLLO,
LE PROPRIE VALUTAZIONI SU COME SI È APPRESO (C.CORNOLDI 1995, D.IANES 1996).
È NOTO CHE GLI STUDENTI METACOGNITIVI, APPRENDONO DI PIÙ E SONO PIÙ DISPOSTI AL LAVORO
DI GRUPPO, BASATO SU UN CONTROLLO RECIPROCO DI COME APPRENDERE, DI QUALI STRATEGIE UTILIZZARE
E DI COME VERIFICARE INSIEME I RISULTATI OTTENUTI .
1.4. L’insegnante come ricercatore e come “professionista riflessivo”
UN’ALTRA INDICAZIONE VERSO IL SUPERAMENTO DELLA PREPONDERANZA, DELLA LEZIONE FRONTALE,
È DATA DA UN FILONE DELLA RICERCA, BASATO SULL’INSEGNANTE COME RICERCATORE, COME PROFESSIONISTA
RIFLESSIVO (A.D.SCHÖN 1993).
LEZIONE FRONTALE
STRALCI
DA
TELEMATICA
“IL
“LEZIONE FRONTALE O RICERCA?”
EDUCAZIONE & SCUOLA
DI
UMBERTO TENUTA –
ARTICOLO PUBBLICATO SULLA RIVISTA
TACITO ED IMPLICITO PRESUPPOSTO ERA CHE SPETTAVA AGLI ALUNNI ASCOLTARE, CAPIRE E RITENERE
QUANTO IL DOCENTE ESPONEVA.
IL
COMPRENDERE E L’APPRENDERE ERANO PROBLEMI PRIVATI DEGLI ALUNNI,
RIENTRAVANO NEI LORO DOVERI DI ALUNNI, DI CUI ERANO CHIAMATI A RISPONDERE
… SAREBBE
BASTATO E
BASTEREBBE CHE L’ATTENZIONE DEL DOCENTE SI RIVOLGESSE SOPRATTUTTO AI PROCESSI APPRENDITIVI DEI
"SEGNI" CHE CONSENTANO AGLI ALUNNI DI
… PERTANTO, PERCHÉ SIA EFFICACE, LA LEZIONE FRONTALE DEVE CONFIGURARSI
COME UN’OFFERTA DI SEGNI (VERBALI, ICONICI, CONCRETI), CHE GLI ALUNNI DEBBONO UTILIZZARE PER
COSTRUIRE I CONCETTI, EFFETTUANDO L’OPERAZIONE DI ASTRAZIONE DELLA PROPRIETÀ COMUNE AI DIVERSI
OGGETTI. LA LEZIONE FRONTALE RISULTA EFFICACE QUANDO SI PONE IN TALE PROSPETTIVA, QUANDO NON
PRESUME DI INSEGNARE I CONCETTI, MA SI IMPEGNA A FARLI RICOSTRUIRE AGLI ALUNNI.”
SINGOLI ALUNNI E UTILIZZASSE LA LEZIONE PER OFFRIRE I
COMPRENDERE ED APPRENDERE
LEZIONE DIALOGATA
NELLA
LEZIONE DIALOGATA L’INSEGNANTE ATTIVA IL GRUPPO CLASSE IN UN’AZIONE PARTECIPATIVA , IN CUI
OGNI ALUNNA/O CONTRIBUISCE CON SPECIFICI COMPITI A COSTRUIRE NUOVI APPRENDIMENTI.
IN
QUESTO
MODO SI DETERMINA UNA RELAZIONE CIRCOLARE, NELLA QUALE GLI ALUNNI INTERAGISCONO NON SOLO CON
L’INSEGNANTE, MA ANCHE TRA DI LORO SCAMBIANDOSI CONOSCENZE, ESPERIENZE, IPOTESI.
22
APPRENDIMENTO COOPERATIVO E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE
STRALCI DA “LA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE NELLA SCUOLA E NELLA SOCIETÀ”- MATERIALI DEL 3° CONVEGNO
… IL LAVORO DI GRUPPO CONSISTE NEL COLLABORARE VERSO UN OBIETTIVO COMUNE.
L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO … È FOCALIZZATO SULL’APPRENDERE INSIEME L’UNO CON L’ALTRO, L’UNO DALL’ALTRO,
L’UNO PER L’ALTRO.
… SI TRATTA DI ARRICCHIRE LA LEZIONE FRONTALE CON ALTRE FORME DI APPROCCIO DIDATTICO E PEDAGOGICO:
L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO, IL TUTORING TRA PARI E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE.
… IL COSTRUTTIVISMO SOTTOLINEA CHE L’APPRENDIMENTO AVVIENE ATTRAVERSO IL CONFRONTO DELLE VARIE MAPPE
COGNITIVE PRESENTI IN CIASCUNO DEGLI STUDENTI E NEL GRUPPO CLASSE.
UN ALTRO FILONE, CHE SPINGE VERSO IL SUPERAMENTO DELLA LEZIONE FRONTALE, È CONOSCIUTO COME
AUTOBIOGRAFIA INTELLETTUALE O NARRAZIONE DEL SÉ (GORDON PASK 1975, D. DEMETRIO 1995) TALE APPROCCIO,
SUGGERISCE L’IDEA CHE L’APPRENDIMENTO NON È MECCANICO, MA SI INTRECCIA CON LA NARRAZIONE DEL SÉ . AD UNO
STUDENTE, POSSIAMO CHIEDERE PIÙ EFFICACEMENTE COME LUI HA APPRESO, COME SI È COINVOLTO NELLO STUDIO DI
UN DETERMINATO PROBLEMA E FAR EMERGERE L’INTRECCIO TRA UN ARGOMENTO STUDIATO E LA SUA NARRAZIONE
ESISTENZIALE, LA SUA BIOGRAFIA INTELLETTUALE. ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE, ABBIAMO DUNQUE MOLTE
BIOGRAFIE, MOLTE FORME DI COINVOLGIMENTO, CHE POSSONO ESSERE ESPRESSE E RACCOLTE COME RICCHEZZA DI
APPRENDIMENTO. INVECE, LA LEZIONE FRONTALE, BASATA SULLA SPIEGAZIONE E SULL’INTERROGAZIONE, IMPEDISCE DI
COGLIERE E DI VALORIZZARE LE NUMEROSE PIEGHE NARRATIVE DI OGNI STUDENTE DEL GRUPPO CLASSE.
… UN INSEGNANTE, CHE INSEGNA SOLTANTO, FA LA COSA PIÙ FACILE. INVECE INTERESSARSI A COME GLI STUDENTI
APPRENDONO, PRENDERSI CURA, COME FACEVA DON MILANI , DI COME APPRENDONO, CREDIAMO SIA SPECIFICO DI UNA
DIDATTICA DI SERVIZIO. È QUESTA LA DIDATTICA DEL DARE, PIÙ SI DÀ E PIÙ SI RICEVE, È UNA DIDATTICA DEMOCRATICA
DEL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI RAGAZZI. ANCHE LORO NON DEVONO PIÙ ASPETTARSI DI RICEVERE, MA DEVONO
DARE, AIUTARE GLI ALTRI, METTERE A DISPOSIZIONE LE PROPRIE COMPETENZE PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI COMUNI.
OGNUNO DEVE FARE LA SUA PARTE, DEVE SPENDERE I TALENTI CHE POSSIEDE, SENTIRSI DI APPARTENERE AD UN
GRUPPO, AD UNA COMUNITÀ CHE LO ACCETTA E LO AIUTA, CONDIVIDERE GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO DI APPRENDIMENTO,
I PERCORSI EDUCATIVI, I CRITERI DI VALUTAZIONE, I MODI PER GRATIFICARSI E GIOIRE DEL LAVORO SVOLTO ASSIEME.
QUESTO FAVORISCE LA COSTRUZIONE DEL SENSO DI IDENTITÀ PERSONALE E DELL’IDENTITÀ DEL GRUPPO.
METODOLOGIA DELLA RICERCA O PROBLEM SOLVING
PROBLEM SOLVING
“RISOLVERE PROBLEMI”. UN PROBLEMA ESISTE QUANDO C’È UN
IN PRESENZA DI UN OSTACOLO NON POSSIAMO RAGGIUNGERE I
CONOSCENZE O LE ESPERIENZE PRECEDENTI. DUNQUE, PER ARRIVARE
SIGNIFICA LETTERALMENTE
OSTACOLO AL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBIETTIVO.
NOSTRI OBIETTIVI PROCEDENDO SECONDO LE
ALLA SOLUZIONE, È NECESSARIO UN CAMBIAMENTO NEL NOSTRO MODO DI VEDERE E SENTIRE LE COSE O NEI NOSTRI
COMPORTAMENTI, CHE CI CONSENTA DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI. IL
PROBLEM SOLVING CI AIUTA A INDIVIDUARE
IL PROCESSO DI PROBLEM SOLVING SI
PASSAGGI INTRECCIATI FRA LORO. VEDIAMOLE IN
DI QUALE CAMBIAMENTO ABBIAMO BISOGNO E A METTERLO IN ATTO.
SUDDIVIDE IN QUATTRO FASI, CHE SI ARTICOLANO IN VARI
SINTESI:
FASE 1: IDENTIFICHIAMO IL PROBLEMA E IL NOSTRO OBIETTIVO: DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO. ANALISI DEGLI
OSTACOLI.
FASE 2: GENERIAMO LE POSSIBILI SOLUZIONI: GENERAZIONE DELLE IDEE (BRAIN STORMING). TRASFORMAZIONE
DELLE IDEE IN SOLUZIONI.
FASE 3: SCEGLIAMO, VALUTIAMO E PIANIFICHIAMO LA SOLUZIONE- VALUTAZIONE DI EFFICACIA, FATTIBILITÀ E
CONSEGUENZE. SCELTA DELLA SOLUZIONE /PIANIFICAZIONE (COSA, QUANDO, COME E CON QUALI RISORSE)
FASE 4: METTIAMO IN PRATICA- ESECUZIONE DEL PIANO. VALUTAZIONE DEI RISULTATI.
LE QUATTRO FASI SONO CONSEQUENZIALI: SEGUIRLE NELLA LORO PROGRESSIONE CI CONSENTE DI IMPOSTARE
CORRETTAMENTE IL PROBLEMA E DI CHIARIRE ALCUNI ATTEGGIAMENTI O ASPETTI CHE CI CONFONDONO, IMPEDENDOCI
DI TROVARE DELLE SOLUZIONI.
NON PENSIAMO PERÒ CHE IL PROBLEM SOLVING SIA UN PROCESSO INTERAMENTE RAZIONALE E LINEARE, COME UNA
SPECIE DI “CATENA DI MONTAGGIO DEL PENSIERO”. AL CONTRARIO LO SCOPO DEL PROBLEM SOLVING È AIUTARCI A
INTEGRARE LE NOSTRE RISORSE, SIA QUELLE LOGICHE E CRITICHE, SIA QUELLE CREATIVE INDISPENSABILI PER
ARRIVARE ALLA SOLUZIONE.
IN PARTICOLARE LA CREATIVITÀ E L’INTUIZIONE SONO IL CUORE DELLA SECONDA FASE: DOPO AVER IDENTIFICATO I
NOSTRI OBIETTIVI E I REALI OSTACOLI AL LORO RAGGIUNGIMENTO, DOBBIAMO LASCIARE LA MENTE LIBERA DI CREARE
IDEE, IMMAGINI, COLLEGAMENTI, PRENDENDO NOTA DI TUTTO CIÒ CHE CI PASSA PER LA TESTA SENZA CRITICARLO O
ANALIZZARLO (BRAIN STORMING). SOLO DOPO CI PREOCCUPEREMO DI COME LE IDEE POTRANNO ESSERE
EFFETTIVAMENTE REALIZZATE E DI TUTTI I POSSIBILI LIMITI E PROBLEMI DEL PROGETTO.
23
-CAPITOLO 4SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
TEMPO SCUOLA/ORARI DI INGRESSO E DI USCITA
IL PROGETTO “SETTIMANA CORTA”SI RIFÀ ALLL’ART.21 DELLA LEGGE 59/97 (LEGGE BASSANINI) E
SUCCESSIVE
CIRCOLARI APPLICATIVE CHE APRONO NUOVI SPAZI DI AUTONOMIA GESTIONALE NELLA SCUOLA E PERMETTONO UN
ORGANIZZAZIONE DELL’ ORARIO E DELLE LEZIONI PIÙ FLESSIBILE E MAGGIORMENTE RISPONDENTE ALLE ESIGENZE DELLA
COMUNITÀ LOCALE.
NEL NOSTRO ISTITUTO SCOLASTICO QUESTO HA PORTATO A FORMULARE IL “ PROGETTO SETTIMANA CORTA”,
PROPRIO PER MEGLIO RISPONDERE ALLE ESIGENZE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA CHE IN MAGGIORANZA USUFRUISCE
DEL SERVIZIO TRASPORTO COMUNALE.
IL PROGETTO PREVEDE UNA ARTICOLAZIONE DEL CALENDARIO SCOLASTICO CHE ASSICURI AGLI ALUNNI 204 GIORNI DI
LEZIONE PARI A 34 SETTIMANE, CORRISPONDENTI ALLE SEGUENTI ORE DI LEZIONE CHE NEI 200 GIORNI DI SCUOLA, PER
LEGGE INVALICABILI, SI FORNISCONO COMPLESSIVAMENTE:
Scuola
Ore
Settimanali
Ore Annuali
N° Giorni
N° Settimane
INFANZIA
PRIMARIA
SEC. I GRADO
40
28
36
1360
952
1224
204
204
204
34
34
34
SCUOLA INFANZIA
· ORE SETTIMANALI ALUNNI: 40 SU 5 GIORNI;
· ORE SETTIMANALI DOCENTI: 24 SU 5 GIORNI, DI CUI 20 + 4 ORE DI COMPRESENZA DA DEDICARE ALLA MENSA E AD
ATTIVITÀ PRE E POST MENSA;
· ALTERNANZA SETTIMANALE DEI DOCENTI CON TITOLARITÀ SUI 5 GIORNI;
· ATTIVITÀ LABORATORIALI DA PROGRAMMARE IN RIFERIMENTO ALLE NUOVE INDICAZIONI DEL CURRICOLO NAZIONALE;
· I LABORATORI PER FASCE DI ETÀ: N. 2 LABORATORI PER OGNI FASCIA DI ETÀ NELL’ARCO DELL’ANNO.
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME
ORE SETTIMANALI ALUNNI: 28 SU 5 GIORNI;
 ORE SETTIMANALI DOCENTE UNICO: 22 SU 5 GIORNI;
 ORE SETTIMANALI DOCENTE L.S. : 1;
 ORE SETTIMANALE DOCENTE DI RELIGIONE:2;
 ORE SETTIMANALE DOCENTE COMPLETAMENTO: 3;
CLASSI SECONDE:





ORE SETTIMANALI ALUNNI: 28 SU 5 GIORNI;
ORE SETTIMANALI DOCENTE UNICO: 22 SU 5 GIORNI;
ORE SETTIMANALI DOCENTE L.S. : 2;
ORE SETTIMANALE DOCENTE DI RELIGIONE:2;
ORE SETTIMANALE DOCENTE COMPLETAMENTO: 2;
CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE:





ORE SETTIMANALI ALUNNI: 28 SU 5 GIORNI;
ORE SETTIMANALI DOCENTE UNICO: 21 SU 5 GIORNI + 1 COMPRESENZA;
ORE SETTIMANALI DOCENTE L.S. : 3;
ORE SETTIMANALE DOCENTE DI RELIGIONE:2;
ORE SETTIMANALE DOCENTE SPECIALIZZATO SU EDUCAZIONI: 2.
UNITÀ ORARIA PER INGLESE E RELIGIONE;
UTILIZZO DI UNA SOLA ORA DI PROGRAMMAZIONE IL MARTEDÌ, MENTRE L’ALTRA ORA SARÀ UTILIZZATA IN CLASSE
PER PROGETTARE INSIEME AGLI ALUNNI.
24
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE, TEMPO PROLUNGATO:
ORE SETTIMANALI ALUNNI: 36 SU 5 GIORNI, DI CUI ORE 2 DI MENSA NEI GIORNI DI LUNEDÌ E MERCOLEDÌ.
ITALIANO
MATEMATICA
INGLESE
FRANCESE
STORIA/GEOGRAFIA
SCIENZE
TECNOLOGIA
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
MENSA
TOTALE ORE
ore
8 ore
5 ore
3 ore
2 ore
5 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
1 ora
2 ore
36
CALENDARIO SCOLASTICO
INIZIO ANNO SCOLASTICO
2 SETTEMBRE 2013
INIZIO DELLE
11 SETTEMBRE 2013
LEZIONI
TERMINE DELLE LEZIONI (SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA DI I GRADO)
07 GIUGNO 2014
TERMINE DELLE LEZIONI (SCUOLA
DELL’INFANZIA)
30 GIUGNO 2014
GIORNI DI LEZIONE
203
I QUADRIMESTRE
DAL 11
II QUADRIMESTRE
DAL 1° FEBBRAIO 2014 AL
NOVEMBRE
SETTEMBRE 2013 AL 31 GENNAIO 2014
1 VENERDÌ - FESTA DI TUTTI I SANTI
DICEMBRE
DAL 23 LUNEDÌ - VACANZE NATALIZIE
GENNAIO
AL 6 LUNEDÌ - VACANZE NATALIZIE
MARZO
APRILE
MAGGIO
7 GIUGNO 2014
1 LUNEDÌ- RECUPERO ANTICIPO
4 MARTEDÌ CARNEVALE
INIZIO LEZIONI
DAL 17 GIOVEDÌ AL 22 MARTEDÌ VACANZE PASQUALI
23 MERCOLEDÌ –RECUPERO ANTICIPO INIZIO LEZIONI
25 VENERDÌ- FESTA DELLA LIBERAZIONE
1 GIOVEDÌ - FESTA DEL LAVORO
2 VENERDÌ – RECUPERO ANTICIPO INIZIO LEZIONI
23 VENERDÌ - RECUPERO FESTA SANTO PATRONO
25
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA
LA MODALITÀ DELLA FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA TROVA APPLICAZIONE IN UNA MAGGIORE ARTICOLAZIONE –
ADATTAMENTO DEL TEMPO – SCUOLA ED IN UNA MIGLIORE UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI :
UTILIZZO INTEGRATO DEI
COMPENSAZIONI
TRA LE DISCIPLINE


DOCENTI
COLLABORAZIONI
CON L’ESTERNO
PIENA UTILIZZAZIONE DELLA COPRESENZA
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE PROFESSIONALI INTERNE ALL’ISTITUTO
COMPENSAZIONI TRA LE DISCIPLINE
SI PREVEDE UN IMPEGNO ESCLUSIVO NELL’ORARIO ANTIMERIDIANO
FASE FINALE.
NELLA FASE INIZIALE DELL’ANNO SCOLASTICO E NELLA
NEI GIORNI IN CUI SONO PREVISTE MANIFESTAZIONI E DRAMMATIZZAZIONI LA SCUOLA FUNZIONERÀ SOLO IN ORARIO
ANTIMERIDIANO CON GLI INSEGNANTI IN COMPRESENZA.
PER LA REALIZZAZIONE DELLA DISCIPLINA:
“CITTADINANZA
E COSTITUZIONE” SI RICAVA UN’ORA SETTIMANALE, DALL’AREA ANTROPOLOGICA NELLA SCUOLA
PRIMARIA E DALLA DISCIPLINA STORIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO;
“RICERCA TERRITORIALE” SI UTILIZZA IL 7% DEL MONTE ORE COMPLESSIVO DELLE DISCIPLINE.
UTILIZZO INTEGRATO DEI DOCENTI E COLLABORAZIONI CON L’ESTERNO
L’ISTITUTO COMPRENSIVO OFFRE LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE UN UTILIZZO INTEGRATO DEI DOCENTI
CHE SI REALIZZA
ATTRAVERSO:
DOCENTI DI MUSICA E DI ARTE E IMMAGINE COINVOLTI IN PERCORSI FORMATIVI DELLA SCUOLA PRIMARIA , COME SPECIALISTI;
DOCENTI DI EDUCAZIONE FISICA CONSULENTI NELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE;
DOCENTI DI ALTRE SCUOLE, GENITORI, AGENZIE EDUCATIVE E SERVIZI SOCIALI, ENTI ED ASSOCIAZIONI SARANNO IN VARIO
MODO E CON PROGRAMMAZIONI OPPORTUNE COINVOLTI NELL’ AZIONE EDUCATIVA.
SI PREVEDONO E SONO IN ATTO ACCORDI DI RETE CON ALTRI ISTITUTI DELLA PROVINCIA AL FINE DI REALIZZARE LABORATORI,
ATTIVITÀ DI RICERCA
– AZIONE E DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA.
1. PIENA UTILIZZAZIONE DELLA CONTEMPORANEITÀ / DISPONIBILITÀ
2. SOSTITUZIONE DOCENTI ASSENTI
3. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE PROFESSIONALI INTERNE ALL’ISTITUTO
LE ORE DI COPRESENZA DEI DOCENTI VENGONO UTILIZZATE PER L’ASSISTENZA MENSA E PER RISPONDERE ALL’ESIGENZA DI





REALIZZARE :
ATTIVITÀ
DI LABORATORI SPECIFICI INTRACLASSE O INTERCLASSE, CON FORMAZIONE DI TANTI GRUPPI QUANTI SONO GLI
INSEGNANTI IMPEGNATI CONTEMPORANEAMENTE;
LAVORO SPECIFICO COMPENSATIVO INTRACLASSE, CON PRESENZA SIMULTANEA DEI DOCENTI O FORMAZIONE DI GRUPPI;
LAVORO SPECIFICO DI
INTERCLASSE,
SVILUPPO SU UN’UNITÀ DI APPRENDIMENTO INTERDISCIPLINARE O PLURIDISCIPLINARE, INTRACLASSE O
ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA.
SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI.
PER LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI SI PROCEDERÀ APPLICANDO I SEGUENTI CRITERI:
UTILIZZO DOCENTE IN CONTEMPORANEITÀ/DISPONIBILITÀ;
RECUPERO ORE DI PERMESSI BREVI;
UTILIZZO DOCENTE DI CLASSE, IN PRESENZA DEL DOCENTE DI SOSTEGNO;
FORMAZIONE GRUPPI FISSI DI ALUNNI (DOCUMENTO ESPOSTO ALLA BACHECA DELLA CLASSE) ABBINATI AD ALTRA CLASSE QUANDO NON
SI VERIFICANO LE SITUAZIONI PRECEDENTI.
PER LIMITARE LE RICHIESTE DI CONGEDO DA PARTE DEI DOCENTI, OVE VI FOSSE L’ESIGENZA DI ASSENTARSI DA SCUOLA, SI FAVORIRÀ IL
CAMBIO O LO SCAMBIO DEL GIORNO LIBERO, LA GIORNATA DI RECUPERO PER ORE PRESTATE IN ECCEDENZA, DA PROGRAMMARE E
CONCORDARE A TEMPO DEBITO CON IL RESPONSABILE DI PLESSO.
IN ORARIO AGGIUNTIVO, SI ORGANIZZANO CORSI FACOLTATIVI SUI PROGETTI DELIBERATI DAGLI ORGANI COLLEGIALI.
26
-CAPITOLO 5SCELTE DI ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
INDICAZIONI NAZIONALI E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
L’ISTITUTO COMPRENSIVO JACOPO SANNAZZARO,
SEMPRE ATTENTO ALLE ESIGENZE DI INNOVAZIONE E LOCALI, SENZA PERDERE DI VISTA LA SUA
MISSION
“A SCUOLA DI RESPONSABILITÀ PER UNA COMUNITÀ COOPERANTE NELLA COSTRUZIONE DI CONOSCENZE E
NELLA CONQUISTA DI COMPETENZE”
SEGUE LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE (CM N. 31 DEL 18 APRILE 2012 E SI MUOVE SECONDO QUANTO CONSENTONO GLI ARTICOLI 4 E
5 DEL REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA (DPR 275/’99).
QUESTI ARTICOLI CONSENTONO DI ADOTTARE SCELTE ORGANIZZATIVE LIBERE, SCANSIONI TEMPORALI
FLESSIBILI DEGLI INSEGNAMENTI, GESTIONE FUNZIONALE DEGLI ORARI.
NELLA PROGETTAZIONE ANNUALE SONO STATI PREVISTI:
 UNA PRIMA PARTE PER QUANTO RIGUARDA:
1. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
2. PERSONALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
3. PROPOSTE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE
4. ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ OPZIONALI
5. ESCURSIONI – VISITE GUIDATE – VIAGGI D’ISTRUZIONE
6. I CONTENUTI TRASVERSALI (REGOLE DEL VIVERE E DEL CONVIVERE);
7. LE TEMATICHE DA ESPLORARE NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO E DA DECLINARE SECONDO LE
ESIGENZE DELLA CLASSE, DEI GRUPPI DI ALUNNI E DEI SINGOLI ALUNNI;
8. I PROBLEMI DA AFFRONTARE E LE RISORSE DA UTILIZZARE
 UNA SECONDA PARTE IN CUI SI STABILISCE LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE:
1.ARTICOLAZIONE APPRENDIMENTO (RIFERIMENTI ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO E AL POF, OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO, OBIETTIVI FORMATIVI, APPRENDIMENTO UNITARIO DA PROMUOVERE, COMPITO
UNITARIO IN SITUAZIONE)
2.MEDIAZIONE DIDATTICA (METODI, TEMPI, SOLUZIONI ORGANIZZATIVE, MEZZI, ATTIVITÀ)
3.CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI ( VERIFICA E VALUTAZIONE)
4.DOCUMENTAZIONE
5.COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE
ESPERIENZA, CAPACITÀ E ABILITÀ , OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO E OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO ENTRANO IN GIOCO PER LA COSTRUZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E GENERANO
COMPETENZE.
27
FLESSIBILITÀ DIDATTICA
ORARIO CURRICOLARE
PERCORSI FORMATIVI INTEGRATIVI








SCUOLA
PRIMARIA
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
LABORATORIO DI TECNOARTE;
ALLESTIMENTO DI MOSTRE, DI SPETTACOLI E DI MANIFESTAZIONI
LEGATE ALLE ATTIVITÀ PROGETTUALI E CURRICOLARI.
SCUOLA SECONDARIA
di I GRADO
5 GIORNI CON ORARIO
2 GIORNI
CON ORARIO
PROLUNGATO
3 GIORNI CON ORARIO
ANTIMERIDIANO
ANTIMERIDIANO
DI ORE 5 E 36 MINUTI
RICERCA TERRITORIALE
PROGETTO PILOTA
“ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA
PRIMARIA”
2.0 CLASSE I B SCUOLA PRIMARIA, CLASSE II B
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO.
SCUOLA
DELL’INFANZIA
PROGETTO CL@SSE
5
GIORNI
CON ORARIO ANTIMERIDIANO E
POMERIDIANO
PROGETTI LEGATI AL NATALE
PROGETTO “SENZA ZAINO. PER UNA SCUOLA COMUNITÀ” PER LA
SCUOLA PRIMARIA
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
ORE
8 DI ATTIVITÀ GIORNALIERE
ORE 40 DI ATTIVITÀ
SETTIMANALI
ATTIVITÀ AGGIUNTIVE
SPORT A SCUOLA;
“AVVIAMENTO AL LATINO”;
PROGETTI PON AZIONI C1;
ACCOGLIENZA
ARTICOLAZIONE MODULARE DI GRUPPI DI ALUNNI PROVENIENTI DALLA STESSA O DA CLASSI DIVERSE
O DA DIVERSI ANNI DI CORSO
28
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
A SEGUITO DELLA DIRETTIVA M. 27/12/2012 E CM N° 8 DEL 6/3/2013 LA NOSTRA SCUOLA HA
ELABORATO PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/14, IL “PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ” ALLA STESURA DEL
QUALE HANNO COLLABORATO :
•IL DIRIGENTE SCOLASTICO ANNA RITA CARRAFIELLO
•IL COLLABORATORE DEL DS GERARDINA CIENTANNI
•I COLLABORATORI DEL DS: ANTONELLA CAPUTO (SC.INFANZIA), ROSETTA SPIOTTA (SC.PRIMARIA),
CONSOLATA LILIANA FESTA (SC. SEC.I GRADO)
•IL REFERENTE DSA/BES FUNZIONE STRUMENTALE ALESSANDRA DE SIMONE
•IL REFERENTE H FUNZIONE STRUMENTALE ROSA MARIA AMMIRATI
•I COORDINATORI DI CLASSE, INTERSEZIONE, INTERCLASSE .
IN ESSO SONO RIPORTATE
LE OPZIONI PROGRAMMATICHE E LE VARIABILI SIGNIFICATIVE CHE ORIENTANO LE
AZIONI VOLTE A DARE ATTUAZIONE E MIGLIORARE IL LIVELLO DI INCLUSIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA.
L’I.C. “JACOPO SANNAZZARO” DI OLIVETO CITRA (SA)
•RICONOSCE LA VALIDITÀ DELLE INDICAZIONI MINISTERIALI IN MATERIA E RITIENE DOVEROSO PROCEDERE
ALLA REDAZIONE ED ALL’APPLICAZIONE DI UN PIANO DI INCLUSIONE GENERALE DA RIPRESENTARE
ANNUALMENTE IN RELAZIONE ALLA VERIFICA DELLA SUA RICADUTA E ALLA MODIFICA DEI BISOGNI PRESENTI;
•RITIENE CHE, NELLA PROGRAMMAZIONE E NELL’EFFETTUAZIONE DEL PERCORSO ,L’INDICAZIONE DIDATTICA
VERSO LA PERSONALIZZAZIONE E/O INDIVIDUALIZZAZIONE DEI PERCORSI EDUCATIVI DEBBA RISPETTARE LA
PECULIARITÀ DI APPROCCIO, METODO /STILE E LIVELLO DI APPRENDIMENTO AFFERENTE A TUTTI I DISCENTI E,
IN PARTICOLARE , AI BES;
•PRECISA CHE, PROPRIO NEL RISPETTO DELL’INDIVIDUALITÀ E DELLE SUE CARATTERISTICHE, SI DEVE OPERARE
NELLA PROGRAMMAZIONE E NELL’EFFETTUAZIONE DEL PERCORSO , CON PIENA CONSAPEVOLEZZA DELLO
SPECIFICO DELLE DIVERSE CATEGORIE DI BISOGNO EDUCATIVO , EVITANDO QUANTO PIÙ POSSIBILE LA
GENERALIZZAZIONE E LA GENERICITÀ E RICONOSCENDONE, AL CONTRARIO , LE MATRICI TUTT’AFFATTO
DIVERSE;
•RITIENE , DI CONSEGUENZA, DI DOVER FAR RIFERIMENTO ALLE PRASSI ,ALLE MODALITÀ ED AGLI STRUMENTI
CHE LA SCUOLA HA GIÀ ELABORATO, POSTO IN ESSERE E VALIDATO NELLA RICADUTA ,IN RELAZIONE A
INDIVIDUATE CATEGORIE DI BES E, PIÙ SPECIFICAMENTE A QUANTO ATTIENE A STUDENTI STRANIERI, OLTRE
CHE A STUDENTI DSA E DA.
PROPONE, QUINDI, CHE, PER QUANTO ATTIENE ALLO SPECIFICO DIDATTICO, SI RICORRA A:
1) INDIVIDUALIZZAZIONE (PERCORSI DIFFERENZIATI PER OBIETTIVI COMUNI);
2) PERSONALIZZAZIONE (PERCORSI E OBIETTIVI DIFFERENZIATI);
3) STRUMENTI COMPENSATIVI;
4) MISURE DISPENSATIVE;
UTILIZZATI SECONDO UNA PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA CON RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA
NAZIONALE E/O ALLE DIRETTIVE DEL
POF
PROPONE ALTRESÌ
•UN IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE, STRUMENTALI E IMMATERIALI GIÀ
DISPONIBILI NELLA SCUOLA O DA REPERIRE CON RICHIESTE ESTERNE ( MINISTERO, ENTI LOCALI ECC. ES.
FACILITATORE LINGUISTICO , PSICOLOGO);
•RITIENE INFINE NECESSARIO OPERARE PER ABBATTERE I LIMITI DI ACCESSO AL REALE DIRITTO ALLO STUDIO
CHE POSSONO QUALIFICARSI COME OSTACOLI STRUTTURALI (V. BARRIERE ARCHITETTONICHE PER QUANTO
RIGUARDA I DA ) O FUNZIONALI (MANCANZA DELLA DOTAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE INDIVIDUALE: LIBRI
DI TESTO, ECC., PER QUANTO RIGUARDA LO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE).
VIENE, INOLTRE, CONSIDERATA ADEGUATAMENTE LA PRESENZA DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PREVEDENDO
UNA DIDATTICA ED UN’ORGANIZZAZIONE IN GRADO DI FAVORIRE LA LORO EFFETTIVA INTEGRAZIONE ED UNA
REALE CRESCITA SUL PIANO DELLE COMPETENZE, A SECONDA DEI BISOGNI FORMATIVI SPECIALI DI CIASCUN
ALLIEVO.
29
UN RUOLO FONDAMENTALE
VIENE SVOLTO DALLE NUOVE TECNOLOGIE COME
“RINFORZATORI”
NELLA
RIDUZIONE DELLE DISABILITÀ E DALLE ATTIVITÀ LABORATORIALI PREVISTE NEI PROGETTI APPROVATI DAGLI
ORGANI COLLEGIALI SIA IN ORARIO CURRICOLARE, SIA IN ORARIO EXTRACURRICOLARE.
IL
PROGETTO D’INTEGRAZIONE SCOLASTICA PARTE DAL PRESUPPOSTO DEL MANTENIMENTO DI
UN GIUSTO
EQUILIBRIO TRA LE ESSENZIALI DIREZIONI DI PROMOZIONE DEL SOGGETTO DISABILE: LA DIREZIONE
INDIVIDUALE, QUELLA SOCIALE INTEGRATIVA E QUELLA PROGRESSIVA.
GLI OBIETTIVI DELL’AZIONE DIDATTICO
AGEVOLARE
- EDUCATIVA SONO:
LE RELAZIONI INTERPERSONALI TRA PARI PER IL RINFORZO DEL SENSO DI IDENTITÀ E IL
POTENZIAMENTO DI UNA
“POSITIVA
IMMAGINE DI SÉ” FINALIZZATO AL SUPERAMENTO DEL SENSO DI
INADEGUATEZZA, DI INCOMPETENZA, DI INSUCCESSO.
SVILUPPARE L’AUTOCONTROLLO MOTORIO.
PER UN MIGLIORE RAGGIUNGIMENTO DI QUESTO SECONDO OBIETTIVO E PER UNO SVILUPPO ARMONICO DELLA
PERSONALITÀ DELL’ALUNNO DISABILE SI REALIZZA ANCHE QUEST’ANNO, IN ORARIO CURRICOLARE, IL
PROGETTO EDUCATIVO
-
DIDATTICO
“PIANETA ACQUA”. L’ACQUA
SI RIVELA UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER
IL RECUPERO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, SIA SOTTO L’ASPETTO MORFOLOGICO
-
FUNZIONALE, SIA
SOTTO L’ASPETTO SOCIALE ED AFFETTIVO.
INSEGNAMENTO ALTERNATIVO ALLA RELIGIONE CATTOLICA
NELL’OTTICA DI GARANTIRE A TUTTI LA FORMAZIONE INTEGRALE, NEL RISPETTO DELLE DIVERSE DIMENSIONI
DELLA PERSONALITÀ DEL SOGGETTO IN FORMAZIONE, I DOCENTI DELLE CLASSI CHE ACCOLGONO GLI ALUNNI
CHE NON SI AVVALGONO DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMANO ATTIVITÀ
ALTERNATIVE A DETTO INSEGNAMENTO.
ATTIVITÀ ALTERNATIVE DA PROGRAMMARE DOVRANNO RIGUARDARE L’ APPROFONDIMENTO DELLE DISCIPLINE
CHE SI REALIZZA, NELL’OTTICA DELLA QUALITÀ DELL’ISTITUTO, CON GRUPPI TRA CLASSI PARALLELE O VICINE
NELLA SUCCESSIONE CRONOLOGICA, OVE, PER QUESTO SECONDO CASO NELL’ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO
NON FOSSE POSSIBILE L’INSEGNAMENTO ALTERNATIVO CON INSEGNANTE IMPEGNATA APPOSITAMENTE.
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI
RISULTA FONDAMENTALE PROVVEDERE ALL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI,
ACCOLTI NELL’ISTITUTO, CHE SONO N°
PRIMARIA E N°
7 (SETTE) NELLA
11 NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO.
SCUOLA DELL’INFANZIA, N°
DETTA INTEGRAZIONE AVVIENE ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICO
–
8
NELLA SCUOLA
EDUCATIVE CAPACI
DI FAR SENTIRE L’ALUNNO PROTAGONISTA DEL PERSONALE APPRENDIMENTO, INNESTANDO OGNI NUOVO
PERCORSO SU COMPETENZE ED ABILITÀ GIÀ IN POSSESSO DI TUTTI.
VALIDE ESPERIENZE FORMATIVE, OLTRE CHE LE NORMALI ATTIVITÀ DELLA CLASSE, SONO LE INNOVAZIONI


DIDATTICHE:
I LABORATORI, DI ESPLORAZIONE E DI RICERCA,
ARTISTICI E CREATIVI PREVISTI NEL CURRICOLO
INTEGRATIVO F/O;
I LABORATORI DI RECUPERO E SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI, CHE PERMETTONO AGLI ALUNNI DI TROVARE
SEMPRE LO SPAZIO PER ESPRIMERE I PROPRI INTERESSI E PER SUPERARE EVENTUALI DIFFICOLTÀ.
IN QUESTO QUADRO, ASSUMONO RILEVANTE SIGNIFICATO I MOMENTI DI ACCOGLIENZA, DI COMUNICAZIONE,
DI ORGANIZZAZIONE E DI PROGETTAZIONE.
OCCORRE STABILIRE SUL PIANO DELLE COMPETENZE QUALI SONO LE PRIORITÀ E RIPENSARE AI PERCORSI DELLA
FORMAZIONE DI BASE, FAVORENDO IL REALE SVILUPPO DELLA PERSONA.
L’ISTITUTO INTENDE PROMUOVERE L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE E QUINDI FAVORIRE L’INTEGRAZIONE
DEGLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI REALIZZANDO SUL PIANO EDUCATIVO:





L’AFFERMAZIONE DEI VALORI TRANSCULTURALI
LA MEDIAZIONE CULTURALE;
DEL RISPETTO , DEL DIALOGO E DELL’IMPEGNO;
L’APERTURA AL DIALOGO DELLA CONVIVENZA E DELLA MONDIALITÀ;
IL SUPERAMENTO DELL’ETNOCENTRISMO;
LA PROMOZIONE DELLA FORMAZIONE DELL’IDENTITÀ E DELL’AUTONOMIA.
AL FINE DI FAVORIRE LA FORMAZIONE DELL’IDEA DELLA DIVERSITÀ COME VALORE, SARANNO PROMOSSE
ATTIVITÀ VOLTE A FAR CONOSCERE ED A VALORIZZARE ASPETTI DELLA CULTURA DEI PAESI DI PROVENIENZA
DEGLI STRANIERI. SI PREVEDE DI DARE VITA, CON LA COLLABORAZIONE DELLE SCUOLE VICINIORI, A MOMENTI
DI INCONTRO ED ALLA FORMAZIONE DI UN CENTRO TERRITORIALE DI DOCUMENTAZIONE.
TUTTO
CIÒ
SAREBBE
FACILITATO
E
DAREBBE
RISULTATI
MIGLIORI
SE
L’ORGANICO
FUNZIONALE
DI
QUEST’ISTITUTO POTESSE CONTARE SULLA PRESENZA DI UN DOCENTE CHE ASSUMEREBBE, ALL’INTERNO DEL
30
COLLEGIO DEI DOCENTI DEI TRE ORDINI DI SCUOLA, IL COMPITO DI PROMOTORE E COORDINATORE
NELL’INDIVIDUAZIONE DI IDEE E LINEE OPERATIVE GUIDA PER UN CURRICOLO VERTICALE DI APPRENDIMENTO,
DAL NON VERBALE AL VERBALE, NELLA PROGRAMMAZIONE DI UN ITINERARIO CAPACE DI COINVOLGERE
SENSAZIONI,
VISSUTI,
INFORMAZIONI
RICAVATE
RICERCHE,
DA
NELLA
PUBBLICAZIONE
DI
PRODOTTI
MULTIMEDIALI IN LINGUA D’ORIGINE DEL SINGOLO BAMBINO PROVENIENTE DA ALTRO PAESE E IN LINGUA
ITALIANA.
L’ATTIVITÀ
DI INTERCULTURA PRENDERÀ AVVIO DALL’INDAGINE E DALLA MAPPATURA DEI BISOGNI E DELLE
RISORSE INTERNE ED ESTERNE IN ORDINE AL PROBLEMA.
I
DOCENTI MAGGIORMENTE COINVOLTI NEL PROGETTO SARANNO QUELLI IMPEGNATI SU CLASSI IN CUI SONO
INSERITI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI.
SI UTILIZZERANNO LE NUOVE TECNOLOGIE, SI ATTIVERANNO COLLABORAZIONI ESTERNE, SI CERCHERANNO
ESPERTI NELLE DIVERSE LINGUE , SI PREDISPORRANNO ATTIVITÀ INDIVIDUALIZZATE PER QUEGLI ALUNNI CHE LO
RICHIEDERANNO,SI ORGANIZZERANNO INCONTRI, FESTE E MOSTRE IN CUI I PROTAGONISTI SARANNO ALUNNI E
FAMIGLIE DI ALTRE CULTURE, PER CONCRETIZZARE
SCAMBI INTERCULTURALI.
:
ACCOGLIENZA, INSERIMENTO, FAMILIARIZZAZIONE,
ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ DIDATTICA ESTERNA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
ANNI 5
VIAGGI D’ISTRUZIONE
VISITE GUIDATE
ESCURSIONI
SUL
TERRITORIO
OLEIFICIO
APICOLTORE
ALLEVAMENTO BUFALE/CASEIFICIO
FATTORIA DIDATTICA “INSALATA”
ULTERIORI SITI DI INTERESSE
EDUCATIVO/DIDATTICO
PRESENTI SUL TERRITORIO
CLASSI
VIVAIO
VISITE GUIDATE
VIAGGI D’ISTRUZIONE
ESCURSIONI
PARALLELE
SUL
TERRITORIO
SCUOLA
PRIMARIA
PRIME
OASI WWF DI BOSCO CAMERINE –
ALBANELLA
ALLA
SCOPERTA
DEL
BOSCO
INCANTATO:
LE
ESSENZE
DELLA
MACCHIA
MEDITERRANEA(ARGONAUTA)
CINEMA NUOVO LIONI
VISITA ALL’APIARIO DI
LEONARDO MANCIERI
VISITA ALL’AREA
ATTREZZATA FIUME SELE
PRESSO LOC.TUFARO
ALTRE VISITE SARANNO
EFFETTUATE SECONDO
SECONDE
TERZE
PONTECAGNANO-VISITA
ALL’AEREOPORTO “COSTA D’AMALFI”
SALERNO- VISITA ALLA CATTEDRALE,
CENTRO
STORICO,
STAZIONE
FERROVIARIA,
PORTO
TURISTICO.
(SOSTA AL MC DONALD PER IL
PRANZO).
MAGLIANO
VETERE-PARCO
DEL
CILENTO,
VISITA
AL
MUSEO
GLI ARGOMENTI
PROPOSTI NELLA
PROGETTAZIONE
ANNUALE.”
PALEONTOLOGICO E ALLE GOLE DEL
FIUME
CALORE
OASI DI PERSANO PALEOVILLAGE “UN GIORNO
NELLA PREISTORIA”
AZIENDA AGRICOLA “ LATTE
D’ASINA” DI INSALATA
TERESAOLIVETO CITRA
CINEMA NUOVO- LIONI
-VISITA ALL’APIARIO DI
LEONARDO MANCIERI
VISITA ALL’AREA
ATTREZZATA FIUME SELE
PRESSO LOC.TUFARO
MUSEO PROVINCIALE
C/O CASTELLO
GUERRITORE.
ALLA SCOPERTA DEL
PASSATO-PERCORSO
STORICO PER LE VIE DEL
PAESE.
MUNICIPIO/CENTRALE
IDROELETTRICA
QUARTE
PAESTUM – ALLE
MITO:PERCORSO
RADICI
DI
DIDATTICO
UN
DI
CAPOSELE –
IL
PARCO
LE SORGENTI ,
FLUVIALE,
VISITA ALL’APIARIO DI
LEONARDO MANCIERI
31
(
ARCHEOLOGIA
LABORATORIO
CON
VISITA ALL’AREA ARCHEOLOGICA E AL
MUSEO NAZIONALE)
QUINTE
ANFITEATRO
DI
(ARGONAUTA)
POZZUOLI,SOLFATARA
CUMA (
L’ACQUEDOTTO,
MUSEO
DELL’ACQUA,MUSEO
MACCHINE DI
DELLE
LEONARDO
RAPPRESENTAZIONE
E PARCO ARCHEOLOGICO DI
TEATRALE
ARGONAUTA)
DELLA
IN
SHOÀ
TEATRO
DEI
COME
DA
OCCASIONE
A CURA DEL
DIOSCURI (
CALENDARIO
DELLA COMPAGNIA.
CAPOSELE –
IL
LE SORGENTI ,
PARCO
L’ACQUEDOTTO,
FLUVIALE,
DELL’ACQUA,MUSEO
MACCHINE DI
PAESTUM-
E
EFFETTUATE SECONDO
GLI ARGOMENTI
MUSEO
PROPOSTI NELLA
DELLE
PROGETTAZIONE
LEONARDO.
AREA
ARCHEOLOGICA
VISITA ALL’AREA
ATTREZZATA FIUME SELE
PRESSO LOC.TUFARO
MUSEO PROVINCIALE
C/O CASTELLO
GUERRITORE.
VISITA ALL’APIARIO DI
LEONARDO MANCIERI
VISITA ALL’AREA
ATTREZZATA FIUME SELE
PRESSO LOC.TUFARO
ALTRE VISITE SARANNO
ANNUALE.
MUSEO
NAZIONALE.
SCUOLA
VIAGGI D’ISTRUZIONE
VISITE GUIDATE
SECONDARIA
DI I GRADO
ROMA- PALAZZO MONTECITORIO
PRIME
ROMA- PALAZZO MADAMA
SECONDE
ROMA- QUIRINALE
TERZE
-CAPOSELE – LE SORGENTI, IL PARCO FLUVIALE,
L’ACQUEDOTTO,
MUSEO
DELL’ACQUA,MUSEO
DELLE
MACCHINE DI LEONARDO.
-TEATRO AUGUSTEO-SALERNO
PERTOSA-GROTTE E SPETTACOLO TEATRALE “L’INFERNO DI
DANTE”
-VISITA ALLA VILLA D’AYALA-VALVA
-CAPOSELE – LE SORGENTI, IL PARCO FLUVIALE,
L’ACQUEDOTTO,
MUSEO
DELL’ACQUA,MUSEO
DELLE
MACCHINE DI LEONARDO
-PALKETTO STAGE –TEATRO AUGUSTEO -SALERNO- PETER
PAN.
- CASERTA-VISITA ALLA REGGIA E LE OFFICINE
BORBONICHE DI SAN LEUCIO.
PROGETTAZIONE TRASVERSALE CURRICOLARE
CONTINUITÀ EDUCATIVA
PROGETTO CONTINUITÀ
ANNI PONTE
ORIENTAMENTO
SCOLASTICO E
PROFESSIONALE
SOGLIE DI ACCETTABILITÀ
TEMATICHE IN COMUNE
RAPPORTI CON ALTRE SCUOLE
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
SI PREVEDONO ATTIVITÀ SPECIFICHE CONCORDATE TRA I
DEI TRE ORDINI DI SCUOLA
CONOSCENZA DI SE STESSO
ANALISI DELLE PROPRIE CARATTERISTICHE
ANALISI DEL TERRITORIO
RICERCA DEI PROPRI INTERESSI
AREE PROFESSIONALI E PROFESSIONI
INFORMAZIONE PROFESSIONALE
INFORMAZIONE E PREVENZIONE DELLE MALATTIE
DOCENTI
32
SI PROPONGONO :
L’ INDIVIDUALIZZAZIONE (PERCORSI DIFFERENZIATI PER OBIETTIVI
COMUNI); LA PERSONALIZZAZIONE (PERCORSI E OBIETTIVI
DIFFERENZIATI); GLI STRUMENTI COMPENSATIVI; LE MISURE
PIANO ANNUALE
PER L’INCLUSIVITÀ
DIRETTIVA M.
27/12/2012 E CM
N° 8 DEL 6/3/2013
DISPENSATIVE
UN IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE,
STRUMENTALI E IMMATERIALI GIÀ DISPONIBILI NELLA SCUOLA O DA
REPERIRE CON RICHIESTE ESTERNE ( MINISTERO, ENTI LOCALI ECC.
ES. FACILITATORE LINGUISTICO, PSICOLOGO);
L’ABBATTIMENTO DEI LIMITI DI ACCESSO AL REALE DIRITTO ALLO
STUDIO CHE POSSONO QUALIFICARSI COME OSTACOLI STRUTTURALI
O FUNZIONALI
ATTRAVERSO UNA PROGETTAZIONE PERSONALIZZATA: PEI (PIANO
EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO; PEP (PIANO EDUCATIVO
PERSONALIZZATO); PDP ( PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO)
33
-CAPITOLO 6SCELTE PROGETTUALI
PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE
PROGETTO
CONTENUTI
FASCIA ORARIA
– FINANZIAMENTI
DESTINATARI
F. I. S.
PERSONALE
DOCENTE
IMPEGNATO
RICERCA
«LE FESTE E LE
TERRITORIALE
TRADIZIONI
RICERCA
«LE FESTE E LE
TERRITORIALE
TRADIZIONI
OLIVETANE»
MANIFESTAZIO
NI ED EVENTI
IN ORARIO CURRICOLARE
PER TUTTI GLI ALUNNI DELLA
SCUOLA PRIMARIA
IN ORARIO EXTRACURRICOLARE
PER GLI ALUNNI DELLE
DOCENTI DELLA
CLASSI QUARTE E QUINTE
DELLA SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA
DISPONIBILI
IN ORARIO CURRICOLARE ED
EXTRACURRICOLARE
PER TUTTI GLI ALUNNI
DELL’ISTITUTO
TUTTI
OLIVETANE»
LEGATI
ALLA
PROGETTAZIONE
TUTTE LE
DOCENTI DELLA
SCUOLA PRIMARIA
DELLE CLASSI E/ O
DI
PLESSO
–
ISTITUTO
MERCATINO DI
MOSTRA
IN ORARIO CURRICOLARE ED
PER TUTTI GLI ALUNNI DELLA
TUTTE LE DOCENTI
NATALE
MERCATINO
ATTIVITÀ NELLE
EXTRACURRICOLARE
SCUOLA PRIMARIA
DELLA SCUOLA
PRIMARIA
IN ORARIO CURRICOLARE
PER TUTTI GLI ALUNNI
DELL’ISTITUTO
TUTTI
IN ORARIO CURRICOLARE
PER GLI ALUNNI DELLA
CLASSI
OPEN DAY
LABORATORIO CON
IL COINVOLGIMENTO
DEI GENITORI
IL NOSTRO
INDAGINE
TERRITORIO
TERRITORIALE CON
REALIZZAZIONE DI
TRA
SALVAGUARDIA
E MEMORIA
ALLA
SCOPERTA
DELLA LINGUA
LATINA
SCUOLA SECONDARIA DI
GRADO
TUTTI I DOCENTI
I
UN CALENDARIO
SUGLI ASPETTI PIÙ
DELLA SCUOLA
SECONDARIA DI I
GRADO
RILEVANTI DEL
TERRITORIO
FAR ENTRARE I
GIOVANI DELLA
CONOSCERE I RAPPORTI
INTERCORRENTI TRA LA
ALUNNI DELLE TERZE CLASSI
SCUOLA
DELL’OBBLIGO NEL
LINGUA ITALIANA E LA LINGUA
LATINA E LE TRASFORMAZIONI
I GRADO
MONDO DEL LATINO,
PER FAVORIRE UNA
SUBITE NEL TEMPO DALLA
NOSTRA LINGUA;
SCELTA MEDITATA E
AVVIARSI ALLA
CONOSCERE L’ETIMOLOGIA
DELLE PAROLE E DELLA
SCUOLA SUPERIORE
CON PIÙ SERENITÀ
STRUTTURA DELLA LINGUA
LATINA;
CONOSCERE GLI ELEMENTI DI
FONETICA, I CASI, LA
DECLINAZIONE DEI NOMI E
DEGLI AGGETTIVI, LA
CONIUGAZIONE DEI VERBI
DELLA SCUOLA SECONDARIA DI
N° 1 DOCENTE
INTERNO IN
ORARIO
EXTRACURRICOLA
RE
34
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
PROGETTO
– FINANZIAMENTI
FINALITÀ
NAZIONALI
DESTINATA
OBIETTIVI
PERSONALE
DOCENTE
RI
IMPEGNATO

FORMAZIONE E CRESCITA

ARMONICA DELLA
PERSONALITÀ DELL’

ALUNNO

SPORT A
SCUOLA
EDUCAZIONE
ALL’AUTOVALUTAZIONE,
ALLA PRESA DI COSCIENZA

DELLE PROPRIE

N°
COORDINAMENTO DEGLI SCHEMI
DELLA
INTERNO IN
MOTORI DI BASE
SCUOLA
ORARIO
CONOSCENZA DELLE REGOLE E
SECONDARI
EXTRACURRIC
DELLE TECNICHE DELLE DISCIPLINE
A DI
SPORTIVE;
GRADO.
PROMOZIONE DELLA CULTURA
I
1 DOCENTE
OLARE
DELLA PRATICA SPORTIVA
TUTTI GLI
DOCENTI DI
SCOLASTICA PER PERMETTERE LA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI
ALUNNI
ALLE ATTIVITÀ DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI.
DELL’ISTITU
EDUCAZIONE
FISICA
LIMITI, ANCHE AI FINI
SPORTIVO
SCOLASTICO
ALUNNI
SOCIALIZZAZIONE
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
DELL’ ORIENTAMENTO E
ATTRAVERSO L’ ABITUDINE AL
DELL’ AUTORIENTAMENTO
RISPETTO DI REGOLE.
FAVORIRE LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
POSSIBILITÀ E DEI PROPRI
CENTRO
CONSOLIDAMENTO E


TO
PROGETTAZIONE CURRICOLARE FINANZIATA CON FONDI MESSI A DISPOSIZIONE DAL
M.I.U.R. E DAL
C.O.N.I.
PROGETTO
DESTINATARI
PERSONALE DOCENTE
IMPEGNATO
PROGETTO PILOTA
PRIMARIA
ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA
ALUNNI SCUOLA
INS. DI
EDUCAZIONE FISICA
PRIMARIA
DELLA PRIMARIA AFFIANCATI
DA UN ESPERTO
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
Obiettivo C Azione C 1
Interventi per lo
sviluppo delle
competenze chiave
– FINANZIAMENTI
EUROPEI
ENGLISH IN THE
ENGLISH IN THE FIRST
CLASS
CLASSES
IV E V SCUOLA
PRIMARIA
ENGLISH IN THE SECOND
Percorsi formativi
Competenze base
C-1-FSE-2013-1164
Orientare per
Orientarsi classi III
Competenze trasversali
A - B Percorsi
C-2-FSE-2013-272
formativi
Obiettivo C Azione C 2
FOR DIGITAL WISDOM
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
CLASSES
ENGLISH IN THE THIRD
CLASSES
SCUOLA SECONDARIA I
GRADO
OBIETTIVO C AZIONE C 2
COMPETENZE
ORIENTAMENTO FORMATIVO
TRASVERSALI
PERCORSI FORMATIVI
DOCENTI
C-2-FSE-2013-272
D-1-FSE-2013-463
Competenze digitali per l'infanzia
obiettivo D
Interventi formativi rivolti ai docenti
azione D 1
e al personale della scuola,
sulle nuove tecnologie della comunicazione
OBIETTIVO AZIONE D 5
Interventi formativi rivolti ai docenti
DIDATEC CORSO BASE
e al personale della scuola,
sulle nuove tecnologie della comunicazione
35
-CAPITOLO 7SCELTE DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO
TIPOLOGIA
FORMAZIONE
«SENZA ZAINO. PER UNA
DESTINATARI
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA COMUNITÀ»
LUOGHI E TEMPI
LOCALI DELLA SCUOLA PRIMARIA
CAPOLUOGO E DOGANA, SECONDO IL
CALENDARIO PREDISPOSTO
ADDESTRAMENTO PER L’UTILIZZO DEL
TUTTI I DOCENTI DELL’ISTITUTO
SEDE CENTRALE
– SETTEMBRE 2013
REGISTRO ONLINE
FORMAZIONE LIM
NUMERO TRE DOCENTI DELLA SCUOLA
SEDE CENTRALE
PRIMARIA
CORSO DIDATEC BASE
DOCENTI IN ANAGRAFICA CORSO
ACCREDITATI IN PIATTAFORMA
CORSO DIDATEC AVANZATO
NUMERO TRE DOCENTI
(UNA SCUOLA
PRIMARIA, DUE SCUOLA SECONDARIA I
GRADO)
D-
DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA
1-FSE-2013-463
OBIETTIVO
AZIONE
– SETTEMBRE/OTTOBRE
2013
SEDE CENTRALE
– DA GIUGNO
2013
A
DICEMBRE
CONTURSI TERME E. CORBINODA GIUGNO A DICEMBRE
SEDE CENTRALE
GENNAIO/MARZO
2013
–
2014
D
D1
COMPETENZE DIGITALI PER L'INFANZIA
INTERVENTI FORMATIVI RIVOLTI AI
DOCENTI
E AL PERSONALE DELLA SCUOLA,
SULLE NUOVE TECNOLOGIE DELLA
COMUNICAZIONE
OBIETTIVO C AZIONE C 2
DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA I
COMPETENZE TRASVERSALI
GRADO, DOCENTI SCUOLA PRIMARIA,
C-2-FSE-2013-272 ORIENTAMENTO
FORMATIVO DOCENTI
DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA
SEDE CENTRALE
DICEMBRE
–
2013/ GENNAIO 2014
PERCORSI FORMATIVI
FORMAZIONE PREPOSTI
PERSONALE DOCENTE ED ATA
IN SEDE E FUORI SEDE
36
-CAPITOLO 8SCELTE DI ORGANIZZAZIONE SERVIZI
AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI
ORARIO DI FUNZIONAMENTO INTERNO DEGLI UFFICI

DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE
7.30 ALLE ORE 17.30
ORARIO DI APERTURA E RICEVIMENTO DEL PUBBLICO



10.30 ALLE ORE 12.30 IL LUNEDÌ, IL MARTEDÌ E IL GIOVEDÌ
15.00 ALLE ORE 17.00 IL MERCOLEDÌ E IL VENERDÌ
DI LUGLIO E AGOSTO L’ORARIO DI APERTURA È: DALLE ORE 10.30
DALLE ORE
DALLE ORE
NEI
MESI
ALLE ORE
12.30
IL LUNEDÌ , IL MARTEDÌ E IL
GIOVEDÌ
DURANTE
IL PERIODO DELLE ISCRIZIONE L’ORARIO DI APERTURA AI GENITORI
DIRETTORE S. G. A.,
ORARIO SECONDO I CRITERI DELIBERATI DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO.
PUBBLICIZZATA IN MODO EFFICACE A CURA DEL
VIENE POTENZIATO.
AFFIDANDO L’INCARICO AL
LA CIRCOSTANZA SARÀ
D.S.G.A. DI ATTUARE UN
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA DELLA SEGRETERIA
D’INTESA CON
DELL’ISTITUTO,
IL
DIRETTORE
DEI
SERVIZI
O PARTE DI ESSO, NEI GIORNI
RECUPERO MEDIANTE RIENTRI POMERIDIANI.
IL
GENERALI
E AMMINISTRATIVI ,
POTRÀ
ESSERE
DELIBERATA
LA
CHIUSURA
PREFESTIVI, NON SOGGETTI AD ATTIVITÀ DIDATTICHE, CON CONTESTUALE
PERSONALE HA IL DIRITTO-DOVERE DI PARTECIPARE ALLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE INDETTE DALL’AMMINISTRAZIONE; HA
DIRITTO ANCHE, PREVIO CONSENSO DEL
DIRETTORE
DEI
SERVIZI
GENERALI E AMMINISTRATIVI , A PARTECIPARE AD ULTERIORI
DIVERSE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE COMPATIBILI CON LE ESIGENZE DI SERVIZIO.
LE ORE DI FORMAZIONE DANNO DIRITTO AL RECUPERO CON PERMESSI.
LE FERIE DEVONO ESSERE CONCORDATE CON IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI AL FINE DI CONSENTIRE IL
REGOLARE SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO.
ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI ANNO IL PERSONALE ATA MANIFESTA LA RICHIESTA DI FERIE ESTIVE. OGNI DIPENDENTE RICHIEDE
28 GIORNI LAVORATIVI DI FERIE, ANCHE FRAZIONATE, COMPRESE TRA IL 15 GIUGNO E IL 31 AGOSTO, COSÌ COME PREVISTO
DALL'ART. 13 DEL CCNL 2006-2009.
ENTRO IL MESE DI MAGGIO IL D.S.G.A. DISPONE IL PIANO DELLE FERIE ESTIVE.
NEL CASO IN CUI TUTTO IL PERSONALE DELLA STESSA QUALIFICA RICHIEDA LO STESSO PERIODO SARÀ MODIFICATA DAPPRIMA LA
RICHIESTA DEI DIPENDENTI DISPONIBILI AL CAMBIO E, IN MANCANZA DI DISPONIBILITÀ, SI ADOTTERÀ LA ROTAZIONE ANNUALE
TENENDO CONTO DELL'ANZIANITÀ DI SERVIZIO E DI VINCOLI OGGETTIVI.
DOVRANNO COMUNQUE ESSERE SEMPRE GARANTITI 2 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E 2 COLLABORATORI SCOLASTICI.
NEI PERIODI DI NATALE E PASQUA, LE FERIE E I RIPOSI COMPENSATIVI SONO USUFRUITI IN MODO DA ASSICURARE
UN'APPROFONDITA PULIZIA E VIGILANZA DI TUTTI I LOCALI.
I GIORNI DI FERIE NON UTILIZZATI POTRANNO ESSERE USUFRUITI ENTRO IL 30 APRILE DELL'ANNO SCOLASTICO SUCCESSIVO.
LE ORE A RECUPERO DEVONO ESSERE GODUTE ENTRO L'ANNO SCOLASTICO DI RIFERIMENTO PRIVILEGIANDO IL PERIODO DI
SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE.
LE CHIUSURE PREFESTIVE DOVRANNO INCIDERE SULLE ORE ECCEDENTI L'ORARIO DI SERVIZIO, SUI RESIDUI DELL'A.S. 2009/10
E, IN ULTIMA ANALISI, SUL COMPUTO DELLE FERIE. LE MEDESIME CHIUSURE PREFESTIVE POSSONO ESSERE RECUPERATE COME
INDICATO DALL'ARTICOLO SULL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL’ORARIO DEL PERSONALE A.T.A.
37
-CAPITOLO 9CONTROLLO E VALUTAZIONE
UNA FORMAZIONE DI QUALITÀ
FA MATURARE
 LA CAPACITÀ DI SAPERSI RAPPORTARE;
 L’AUTONOMIA DI GIUDIZIO;
 LA CAPACITÀ CRITICA;
 LA VALORIZZAZIONE DELLA SOGGETTIVITÀ.
PROMUOVE

LO SVILUPPO PERSONALE DELL’ALUNNO , GARANTENDO A CIASCUNO UNA FORMAZIONE DI BASE, CHE TIENE
CONTO DELLE SITUAZIONI INDIVIDUALI DI SVILUPPO PSICOLOGICO, DELLO STATO DI SALUTE, DEL CONTESTO
SOCIO
–
FAMILIARE, DELLE
CONOSCENZE, DELLE
ESPERIENZE EFFETTUATE NELL’EXTRASCUOLA, DELLE
CAPACITÀ E DEL RITMO DI APPRENDIMENTO.
FA ACQUISIRE

IL POSSESSO DEI SAPERI MINIMI.
PREVEDE
 L’ARRICCHIMENTO
DELLE COMPETENZE.
IL MONITORAGGIO È L’AZIONE CONTINUA DI OSSERVAZIONE E DI RILEVAZIONE DEI DATI SIGNIFICATIVI, IN
ORDINE ALL’APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI ED ALL’EFFICACIA DELL ’INSEGNAMENTO.
APPRENDIMENTO
ED
INSEGNAMENTO
ENTRANO
COSTANTEMENTE
IN
GIOCO
E
SI
INFLUENZANO
RECIPROCAMENTE, QUINDI OGNI VOLTA CHE VERIFICHIAMO UN APPRENDIMENTO METTIAMO IN DISCUSSIONE LE
PROCEDURE D’INSEGNAMENTO.
SI REALIZZANO VERIFICHE INIZIALI PER VALUTARE:
 LA PRESENZA DI COMPETENZE MATURATE NELLA SCOLARITÀ PRECEDENTE;
 LA CAPACITÀ RELAZIONALE;
 L’EMOTIVITÀ E L’AFFETTIVITÀ;
 LA CAPACITÀ DI ORGANIZZARE IL LAVORO;
 LA CARICA MOTIVAZIONALE VERSO LA SCUOLA.
SI REALIZZANO VERIFICHE IN ITINERE , PER STABILIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO E L’EVENTUALE
ATTIVITÀ DIFFERENZIATA NEL GRUPPO CLASSE, ATTRAVERSO: COLLOQUI, PROVE SCRITTE, PROVE PRATICHE E
GRAFICHE .
SI UTILIZZANNO PROTOCOLLI DI OSSERVAZIONE, CON LA PREDISPOSIZIONE DI STANDARD D’OSSERVAZIONE.
LA VALUTAZIONE SOMMATIVA DEI RISULTATI È FISSATA IN QUADRIMESTRI.
PER LA VERIFICA IN ITINERE E FINALE, SI CONSIDERA LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATE PER LE VARIE
DISCIPLINE E DI QUELLE DI CARATTERE TRASVERSALE .
[DALLO SCHEMA DI REGOLAMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLE NORME VIGENTI PER LA
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E PER ULTERIORI MODALITÀ APPLICATIVE DELL’ARTICOLO 3 DEL
DECRETO-LEGGE 1 SETTEMBRE 2008]
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
LA VALUTAZIONE PERIODICA ED ANNUALE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA
PRIMARIA VIENE EFFETTUATA MEDIANTE L’ATTRIBUZIONE DI VOTI NUMERICI ESPRESSI IN DECIMI,
RIPORTATI IN LETTERE NEI DOCUMENTI DI VALUTAZIONE, E ILLUSTRATA CON GIUDIZIO ANALITICO SUL
LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE RAGGIUNTO DALL’ALUNNO;
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DELL’ALUNNO, PREVISTA DALL’ARTICOLO 8 DEL DECRETO
LEGISLATIVO 19 FEBBRAIO 2004, N. 59, VIENE ESPRESSA CON GIUDIZIO.
38
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
LA VALUTAZIONE PERIODICA ED ANNUALE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI
ALUNNI VIENE EFFETTUATA MEDIANTE L’ATTRIBUZIONE DI VOTI NUMERICI ESPRESSI IN DECIMI,
RIPORTATI IN LETTERE NEI DOCUMENTI DI VALUTAZIONE, AI SENSI DELL’ARTICOLO 2, SECONDO
COMMA, E DELL’ARTICOLO 3, SECONDO COMMA, DEL DECRETO LEGGE 1 SETTEMBRE 2008;
LA VOTAZIONE SUL COMPORTAMENTO, ATTRIBUITA COLLEGIALMENTE DAL CONSIGLIO DI CLASSE,
CONCORRE, COME IL VOTO DELLE ALTRE DISCIPLINE, ALLA DETERMINAZIONE DELLA MEDIA
COMPLESSIVA DEI VOTI IN OGNI SITUAZIONE IN TUTTI I CASI PREVISTI DALLA NORMA. DA TALE
VOTAZIONE COMPLESSIVA È ESCLUSO L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, AI SENSI
DELL’ART. 309 DEL TESTO UNICO DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 16 APRILE 1994, N. 296 NONCHÉ
LA DISCIPLINA RELATIVA ALL’EDUCAZIONE FISICA, AI SENSI DELL’ART. 304 DEL MEDESIMO TESTO
UNICO.
L’AUTOVALUTAZIONE SARÀ EFFETTUATA SU DUE LIVELLI:
 INTERNA: A LIVELLO DI COLLEGIO DEI DOCENTI, TRAMITE QUESTIONARI
RICAVATI DAI CURRICOLI;
 ESTERNA: RIVOLTA ALL’UTENZA TRAMITE INCONTRI E QUESTIONARI.
DI RILEVAZIONE CON INDICATORI
LE FUNZIONI STRUMENTALI DELLA GESTIONE DEL POF E DELLA RAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI
PREDISPONGONO LA MODULISTICA ADEGUATA AD EFFETTUARE LE RILEVAZIONI PERIODICHE SUL
PIANO DEL MONITORAGGIO E DELLA VALUTAZIONE.
LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO SCOLASTICO VA RIFERITA, COME STANDARD DI QUALITÀ,
ALLE SCELTE EDUCATIVE EFFETTUATE DALLA SCUOLA.
EFFICIENZA, EFFICACIA ED APPARTENENZA SONO I
SOSTANZIALI
ELEMENTI DELLA QUALITÀ DELLA
SCUOLA, CHE SI MANIFESTANO PRINCIPALMENTE:
NELLA CHIARA COMPETENZA PROFESSIONALE;
NELLA CAPACITÀ DI RELAZIONARE E PRODURRE NEGLI ORGANI COLLEGIALI;
NELLA QUALITÀ DELLA PROGRAMMAZIONE;
NELL’ATTIVITÀ D’INSEGNAMENTO
– APPRENDIMENTO;
NELL’ORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE;
NELLA SODDISFAZIONE ESPRESSA DA OPERATORI, ALUNNI
, FAMIGLIE.
ASPETTO IMPORTANTE NELLA QUALIFICAZIONE DELLA SCUOLA È LA COMUNICAZIONE VALUTATIVA
SCUOLA
–
FAMIGLIA, VERSO LA QUALE SI PONE ATTENZIONE PER RILEVARE DATI SIGNIFICATIVI E CERCARE DI
MODIFICARE ABITUDINI NEGATIVE
IN QUESTO RAPPORTO E VALORIZZARE ED ASSUMERE ATTEGGIAMENTI
POSITIVI.
VENGONO PREDISPOSTI QUESTIONARI PER I GENITORI, AL FINE DI ESPLORARE ASPETTATIVE E VALUTARE LA
QUALITÀ
DELLA SCUOLA
PER LE EFFETTIVE RISPOSTE, OLTRE CHE PREDISPORRE QUESTIONARI PER IL
PERSONALE DELLA SCUOLA E PER GLI ALUNNI DEI TRE ORDINI.
MODALITÀ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO PROGRESSIVO
DELLE COMPETENZE FISSATE
IN ORDINE ALLE COMPETENZE

I DOCENTI FISSERANNO GLI STANDARD DI COMPETENZA RIFERITI ALLE SINGOLE CLASSI E ALLE SINGOLE

I CONSIGLI DI CLASSE FISSERANNO I CRITERI DI VALUTAZIONE, CHE IN SEDE DI COLLEGIO PLENARIO

SARANNO PREDISPOSTE

I RISULTATI SARANNO TABULATI
DISCIPLINE , DECLINANDO QUELLE CONCORDATE PER I TRE ORDINI DI SCUOLA DELL’ISTITUTO;
SARANNO OGGETTO DI DISCUSSIONE E DI CONFRONTO;
PROVE
ADATTE A RILEVARE
IL
LIVELLO DI POSSESSO DELLE COMPETENZE, DA
PROPORRE PRIMA DELLA FINE DEI DUE QUADRIMESTRI;
PER ESSERE ELEMENTO DI CONTROLLO DELL’ANDAMENTO DEL SINGOLO
ALUNNO, DI CIASCUNA CLASSE E DELL’ISTITUTO , CHE SI MISURA
PER TENERE
COSTANTEMENTE SOTTO
OSSERVAZIONE L’EFFICACIA DELLA PROPRIA ATTIVITÀ.
IN PARTICOLARE CI SI AVVALE DELLE SEGUENTI FORME DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI:




TEST OGGETTIVI (PROVE STRUTTURATE E SEMISTRUTTURATE);

COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE “PRESTAZIONE DI TIPO AUTENTICA”;
PROVE SCRITTE E COLLOQUI INDIVIDUALI (BREVI SAGGI, DESCRIZIONI, INTERROGAZIONI);
DISCUSSIONE GUIDATA IN AULA, DIBATTITO, FOCUS GROUP…;
QUESTIONARI E GRIGLIE DI OSSERVAZIONE, CIOÈ MATERIALE PREPARATO PER LA VERIFICA DI SPECIFICI
APPRENDIMENTI E/O PROTOCOLLI DI OSSERVAZIONE MIRATA;
39


PRODUZIONE DI MATERIALI VARI A PARTIRE DA SCHEMI LOGICI CONDIVISI (RELAZIONI, CARTELLONI, LAVORI
MULTIMEDIALI…).
SI PROMUOVE L’AUTOVALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ATTRAVERSO:

QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE CON DOMANDE SUL PERSONALE PERCORSO DI APPRENDIMENTO,
DIFFICOLTÀ…;
DISCUSSIONI METACOGNITIVE GUIDATE COLLETTIVE DI CLASSE E DI GRUPPO.
IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE PREVEDE:




VERIFICHE DELLA SITUAZIONE DI INGRESSO CON FUNZIONE DIAGNOSTICA




NELLA PROGRAMMAZIONE DI AZIONI DIFFERENZIATE PER ALUNNO O PER GRUPPI DI LIVELLO;
CONFRONTO FRA SITUAZIONE D’INGRESSO ED ESITI FINALI, PREVISTO ED ATTUATO IN MODO
ESPLICITO
CONTROLLO DELL’EVOLUZIONE DELL’APPRENDIMENTO CON VALUTAZIONE IN ITINERE
CONFRONTO FRA ESITI INDIVIDUALI E MEDIA DEL GRUPPO CLASSE
I BISOGNI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO VENGONO CONSIDERATI:
NELL’USO IN ITINERE DI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE PER RIPROGRAMMARE
L’INSEGNAMENTO;
NELLA VALUTAZIONE DIFFERENZIATA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CON OBIETTIVI DIFFERENZIATI E
COMPETENZE ADEGUATE.
LA VALUTAZIONE DISCIPLINARE E DI SCUOLA PROCEDE SECONDO:





CONFRONTI SUGLI ESITI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI FRA CLASSI DELLA SCUOLA;
EFFETTUAZIONE DI PROVE STRUTTURATE A CLASSI PARALLELE NELLA SCUOLA;
PROVE STRUTTURATE CONCORDATE FRA PIÙ ISTITUTI E SOMMINISTRATE AD ALLIEVI DI PIÙ ISTITUTI
CONTEMPORANEAMENTE;
CONFRONTO FRA CLASSI ED ISTITUTI DIVERSI IN VISTA DI STANDARD TERRITORIALI.
40
-CAPITOLO 10CONTROLLO E VALUTAZIONE
PREMESSA
LA
NORMATIVA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO AD OGGI VIGENTE È QUELLA
DECRETO LEGISLATIVO 9
3 AGOSTO 2007, N. 123,
2008, N. 81. IL
RIPORTATA NEL
APRILE
DECRETO È STATO EMANATO A SEGUITO
DELLA LEGGE
CHE HA DATO DELEGA AL GOVERNO PER LA STESURA DI UN TESTO
UNICO PER IL RIASSETTO E LA RIFORMA DELLE DISPOSIZIONI VIGENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI
LAVORATORI NEI LUOGHI DI LAVORO. IL
DECRETO SOSTITUISCE, TUTTA LA PREVIGENTE NORMATIVA, INCLUSO
D.LGS. N. 626/1994, ABROGANDOLA ESPLICITAMENTE (SI VEDA L'ART. 304).
LA SCUOLA RAPPRESENTA IL CONTESTO IDEALE NEL QUALE STRUTTURARE, ARTICOLARE ED APPROFONDIRE LA
IL
CULTURA DELLA SICUREZZA AFFINCHÉ NELLE NUOVE GENERAZIONI IL CONCETTO VENGA RADICATO E DIVENTI
STILE DI VITA.
PARLARE
DI SICUREZZA NELLA SCUOLA SIGNIFICA TUTTAVIA RICHIAMARE DUE ORDINI DI
PROBLEMI CHE CON L’APPLICAZIONE DEL
D.LGS 9
APRILE
2008, N. 81
SONO EMERSI CON SEMPRE MAGGIOR
EVIDENZA: UNO DI TIPO STRUTTURALE E TECNICO ORGANIZZATIVO, COLLEGATO ALLE CONDIZIONI DI
SICUREZZA DEGLI EDIFICI, AGLI ADEGUAMENTI, ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI, ALLA REALIZZAZIONE DEL
PIANO DI SICUREZZA, AL SISTEMA COMPLESSIVO DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA RICHIESTO
DALLE LEGGI; L’ALTRO DI TIPO EDUCATIVO E FORMATIVO RIGUARDANTE LA FORMAZIONE CONTINUA DEL
PERSONALE DOCENTE E NON.
ORGANIGRAMMA SICUREZZA
DATORE DI LAVORO
D. S.
DOTT. SSA ANNA RITA CARRAFIELLO
RESPONSABILE SERVIZIO
PREVENZIONE E PROTEZIONE
(R. S. P. P.)
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
(R. L. S.)
GERARDINA MONACO
ING. VINCENZO FUNGAROLI
ADDETTI GESTIONE
EMERGENZA
PRIMO SOCCORSO
ADDETTI AL SERVIZIO
DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
(A. S. P. P. )
ADDETTI GESTIONE
EMERGENZA
ANTINCENDIO/EVACUAZIONE
41
-C
-CAPITOLO
APITOLO117SEZIONE REGOLAMENTI
REGOLAMENTO D’ISTITUTO(ART. 10.3 COMMA A D. LGS. 297/1994)
PREMESSA
LA CONVIVENZA SCOLASTICA SI REALIZZA, NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE E DELLE LEGGI,
ATTRAVERSO L’OSSERVANZA DI REGOLE DEMOCRATICAMENTE DEFINITE ED ACCETTATE. CHI LAVORA
NELL’ISTITUTO SCOLASTICO E CHI COLLABORA DA ESTERNO DEVE ESSERE CONSAPEVOLE CHE, OSSERVANDO
QUESTO REGOLAMENTO , CONTRIBUISCE CONCRETAMENTE ALLA FORMAZIONE DEGLI ALUNNI ED ALLA
CONSERVAZIONE DEL PRESTIGIO E DEL BUON NOME DELLA SCUOLA. ESSO INDICA I DOVERI E I DIRITTI DI
CIASCUNO.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
VIGILANZA SUGLI ALUNNI,
REGOLAMENTAZIONE DEI PERMESSI,
GIUSTIFICA DELLE ASSENZE,
USO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA,
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE ,
MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI COLLEGIALI,
CALENDARIO DI MASSIMA DELLE RIUNIONI.
COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
DOVERI
OGNI ALUNNO È TENUTO
1. A MANTENERE UN COMPORTAMENTO CORRETTO NEI CONFRONTI DEI COMPAGNI E DEL PERSONALE DELLA
SCUOLA;
2. A PRESENTARSI A SCUOLA PUNTUALMENTE, PROVVISTO DELL’OCCORRENTE PER L’ATTIVITÀ DIDATTICA E
PULITO NELLA PERSONA E DECOROSO NELL’ ASPETTO - PER INFANZIA E PRIMARIA È D’OBBLIGO IL
GREMBIULE
3.
4.
A RISPETTARE STRUTTURE, ARREDI E MATERIALI DI PUBBLICA PROPRIETÀ E DI USO COLLETTIVO,
CONTRIBUENDO ANCHE A MANTENERE GLI SPAZI COMUNI ORDINATI E PULITI.
A GIUSTIFICARE LE ASSENZE
NON È CONSENTITA L’INTRODUZIONE NELL’ISTITUTO DI MATERIALI NON COMPATIBILI CON LO SVOLGIMENTO
DELLE LEZIONI, IN PARTICOLARE OGGETTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI O NOCIVI.
LE CLASSI SI SPOSTANO ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO IN SILENZIO , ORDINATAMENTE, ACCOMPAGNATE DA
UN DOCENTE O DA PERSONALE AUSILIARIO.
SULLE SCALE DEVE ESSERE SEMPRE CONSENTITO IL TRANSITO NEI DUE SENSI. I MATERIALI DIDATTICI,
PALLONI COMPRESI, VANNO UTILIZZATI SOLO DURANTE LE LEZIONI.
GLI ALUNNI SONO INVITATI A NON LASCIARE INCUSTODITI DENARO O OGGETTI DI VALORE.
A. INFRAZIONI DISCIPLINARI FACILMENTE ACCERTABILI
1. ELEVATO NUMERO DI ASSENZE
2. ASSENZE INGIUSTIFICATE
3. ASSENZE "STRATEGICHE"
4. RITARDI AL RIENTRO O AL CAMBIO DELL'ORA
5. INTERVENTI INOPPORTUNI DURANTE LA LEZIONE
6. NON RISPETTO DEL MATERIALE ALTRUI
7. ATTI O PAROLE CHE CONSAPEVOLMENTE TENDONO A EMARGINARE ALTRI ALUNNI
8. VIOLAZIONI INVOLONTARIE DEI REGOLAMENTI DI LABORATORIO O DEGLI SPAZI ATTREZZATI
9. MANCANZA DI MANTENIMENTO DELLA PULIZIA
10.DANNEGGIAMENTO INVOLONTARIO DELLE ATTREZZATURE
11.UTILIZZO DI CELLULARI ALL'INTERNO DELLA SCUOLA (È ASSOLUTAMENTE VIETATO L’USO DEL CELLULARE
NELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E A MENSA)
42
B. INFRAZIONI SANZIONABILI PECUNIARIAMENTE
1. INCISIONE E SCRITTE SU MURI, BANCHI, PORTE E PANNELLI;
2. DANNEGGIAMENTI DI STRUTTURE O ATTREZZATURE DOVUTE A INCURIA O TRASCURATEZZA.
C. INFRAZIONI GRAVI
1. LANCIO DI OGGETTI;
2. FURTO;
3. OFFESE A COMPAGNI, AL PERSONALE DIRIGENTE, DOCENTE E NON DOCENTE;
4. VIOLAZIONE INTENZIONALE DELLE NORME DI SICUREZZA E DEI REGOLAMENTI DEGLI SPAZI ATTREZZATI
5. INTRODUZIONE NELLA SCUOLA DI SOSTANZE PERICOLOSE ;
6. DANNEGGIAMENTO VOLONTARIO DI ATTREZZATURE E STRUTTURE (VETRI, PANNELLI, STRUMENTI DI
LABORATORIO, ATTREZZI E SUPPELLETTILI NELLA PALESTRA , ECC.)
7. RICORSO ALLA VIOLENZA;
8. INFRAZIONI DEL TIPO A CHE SI RIPETONO DOPO SANZIONI GIÀ APPLICATE.
SANZIONI DISCIPLINARI
IN MERITO ALLE INFRAZIONI
 DI TIPO A, IL DIRIGENTE SCOLASTICO , SULLA BASE DELLE SEGNALAZIONI DEI DOCENTI, COMUNICA
DIRETTAMENTE ALLA FAMIGLIA;
 DI TIPO B, LA COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA È SPEDITA PER CONOSCENZA AL COMUNE PROPRIETARIO
DELL'EDIFICIO;
 DI TIPO C, IL DIRIGENTE CONVOCA IL CONSIGLIO DI INTERCLASSE O DI CLASSE PER SOLI DOCENTI, CHE
STABILISCE LA SANZIONE OPPORTUNA. PRIMA DELL’APPLICAZIONE DELLA SANZIONE, IL DIRIGENTE
PROVVEDERÀ A CONVOCARE LA FAMIGLIA DELL ’ALUNNO PER ESPORRE PREVENTIVAMENTE LE RAGIONI
DELL’ADDEBITO.
PER I PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI SI RICHIAMANO IN OGNI CASO, SE ED IN QUANTO
COMPATIBILI CON LE DISPOSIZIONI VIGENTI, LE NORME DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI
STUDENTI DI CUI AL D.P.R. 249/1998.
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
IL DOCENTE DELLA PRIMA ORA DI LEZIONE DEVE
►
►
►
►
TROVARSI NELL’ISTITUTO CINQUE MINUTI PRIMA DEL SUONO DELLA CAMPANELLA;
ACCOMPAGNARE/ACCOGLIERE GLI STUDENTI IN CLASSE;
VERIFICARE EVENTUALI ASSENZE;
GIUSTIFICARE LE ASSENZE DEGLI ALUNNI RIENTRATI DOPO L’ASSENZA (PER
5 GIORNI E OLTRE OCCORRE
IL CERTIFICATO MEDICO).
I DOCENTI DELL’ULTIMA ORA,
AL SEGNALE DELLA FINE DELLE LEZIONI,
► ACCOMPAGNERANNO GLI ALLIEVI, IN ORDINE, FINO ALL’USCITA, AFFIDANDOLI A PERSONA
RESPONSABILE (ACCOMPAGNATRICE, GENITORE, PERSONA DELEGATA DAI GENITORI) O LASCIATI DA SOLI
CHE SI DIRIGONO VERSO LA LORO ABITAZIONE CON AUTORIZZAZIONE SOTTOSCRITTA DAI GENITORI, CHE
IN QUESTO CASO SE NE ASSUMONO LA COMPLETA RESPONSABILITÀ.
IL PERSONALE AUSILIARIO
► SORVEGLIERÀ, NELL’ATRIO E NEL CORTILE, L’ENTRATA E L’USCITA DEGLI ALUNNI, I LORO SPOSTAMENTI
NEGLI SPAZI INTERNI ALL’EDIFICIO , L’USO DEI SERVIZI
.
ALLA FINE DELLA LEZIONE, PRIMA DI RECARSI IN ALTRA AULA,
► DOVRÀ ASPETTARE IL CAMBIO DA PARTE DEL COLLEGA, OPPURE CHIEDERE AL PERSONALE AUSILIARIO DI
SORVEGLIARE LA CLASSE FINO ALL’ARRIVO DELL’ALTRO INSEGNANTE: PER NESSUN MOTIVO LA CLASSE
DEVE RIMANERE SENZA SORVEGLIANZA.
L’INSEGNANTE
GLI INSEGNANTI PREPOSTI
► ACCOMPAGNERANNO GLI ALUNNI A MENSA E LI CONTROLLERANNO FINO AL TERMINE DEL SERVIZIO.
È SEVERAMENTE VIETATO L’INGRESSO NELLE SCUOLE AL PERSONALE ESTRANEO AL SERVIZIO,
SALVO CASO ECCEZIONALI O PREVISTI.
CIRC
L’INTERVALLO (PERIODO LIBERO DA LEZIONE) AVVIENE TRA LA SECONDA E LA TERZA ORA, PER
20 MINUTI SOTTO LA VIGILANZA DELL’INSEGNANTE IN SERVIZIO NEL TEMPO IN CUI
CADE, CURANDO LA SANA ALIMENTAZIONE, PREFERENDO FRUTTA ED EVITANDO BEVANDE GASSATE.
LE FESTE IN CLASSE DEVONO SEMPRE ESSERE UN MOMENTO EDUCATIVO , CORRETTA ALIMENTAZIONE ,
RISPETTO DELL’ALTRO, RISPETTO PER L ’AMBIENTE…
43
REGOLAMENTAZIONE DEI PERMESSI
► A NESSUN ALUNNO È CONSENTITO DI LASCIARE LA SCUOLA PRIMA DEL TERMINE DELLE LEZIONI, SE NON
PREVIA AUTORIZZAZIONE DI UN GENITORE E DEL DIRIGENTE SCOLASTICO.
► GLI ALUNNI RITARDATARI SONO AMMESSI IN CLASSE DALL’INSEGNANTE DELLA PRIMA ORA CON RELATIVA
GIUSTIFICA. DOPO TRE RITARDI (ENTRO I DIECI MINUTI) SI PREVEDE UNA SANZIONE: COMUNICAZIONE
SCRITTA SUL DIARIO PER IL GENITORE; I RITARDI OLTRE I DIECI MINUTI DEVONO ESSERE GIUSTIFICATI
DAL GENITORE.
GIUSTIFICA DELLE ASSENZE
► CHIUNQUE SI SIA ASSENTATO DALLA SCUOLA POTRÀ ESSERE RIAMMESSO CON GIUSTIFICAZIONE
SCRITTA DI UN GENITORE (SI GIUSTIFICANO LE ASSENZE ANCHE DI UN SOLO GIORNO);
► LE MALATTIE CHE ABBIANO CAUSATO ASSENZE PARI O SUPERIORI A CINQUE GIORNI CONSECUTIVI
DOVRANNO ESSERE GIUSTIFICATE CON CERTIFICATO MEDICO;
► IN TUTTI I CASI DI ASSENZE FREQUENTI E RIPETUTE, RITARDI INGIUSTIFICATI, ABITUALI INOSSERVANZE
DEI DOVERI SCOLASTICI, IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROVVEDERÀ A CONVOCARE I GENITORI ONDE
EVITARE L’INSORGERE DI PRESUPPOSTI ALL’EVASIONE ED ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA.
USO DEGLI SPAZI, DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA
► I DOCENTI RESPONSABILI DI LABORATORI SI ADOPERANO PER IL BUON FUNZIONAMENTO E PER IL BUON
USO DELLE VARIE STRUTTURE INTERNE AGLI EDIFICI ED ESTERNE OVE È PERMESSO AGLI ALUNNI
L’ACCESSO DALL’AMMINISTRAZIONE LOCALE.
► SONO PREDISPOSTI E RESI PUBBLICI CALENDARI E TURNAZIONI DI ACCESSO.
► SONO CONCORDATE PER I SINGOLI PLESSI DISPOSIZIONI E REGOLE DA RISPETTARE .
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE
 IL DIRIGENTE SCOLASTICO RICEVE GENITORI ED ALUNNI SECONDO L’ORARIO DI RICEVIMENTO CHE SARÀ
PUBBLICIZZATO FATTI SALVI I CASI ECCEZIONALI;
 I DOCENTI RICEVONO I GENITORI NEGLI INCONTRI PROGRAMMATI E INDIVIDUALMENTE NELLE ORE
PREVISTE NEL CALENDARIO DELLE DISPONIBILITÀ A DETTI INCONTRI.
MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E DI SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI COLLEGIALI
GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI OLIVETO CITRA SONO I SEGUENTI:
1. CONSIGLIO DI ISTITUTO;
2. GIUNTA ESECUTIVA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO;
3. COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE;
4. COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA STATALE;
5. COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE;
6. CONSIGLI D'INTERCLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA STATALE;
7. CONSIGLI D'INTERSEZIONE DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE.
8. CONSIGLI DI CLASSE DELLA SCUOLA DI I GRADO STATALE.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
MODALITÀ DI CONVOCAZIONE
1. LA PRIMA CONVOCAZIONE, IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVA ALLA NOMINA DEI MEMBRI, È DISPOSTA DAL
DIRIGENTE SCOLASTICO; LE SUCCESSIVE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, SENTITA LA GIUNTA
ESECUTIVA, OGNI QUALVOLTA EGLI LO RITENGA OPPORTUNO, E COMUNQUE ORDINARIAMENTE
DURANTE L'ANNO SCOLASTICO ALMENO 5 VOLTE;
2. IL CONSIGLIO PUÒ ESSERE CONVOCATO OGNI QUALVOLTA NE VENGA FATTA RICHIESTA DA ALMENO UN
TERZO DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO. NELLA RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DEBBONO
ESSERE SPECIFICATI UNA DATA INDICATIVA E UNO O PIÙ ARGOMENTI DA TRATTARE. IL COLLEGIO DEI
DOCENTI, LE ASSEMBLEE DI CLASSE, LE RIUNIONI DI CLASSE , INTERCLASSE , DI INTERSEZIONE
POSSONO AVANZARE DELLE PROPOSTE AL CONSIGLIO DI ISTITUTO PER LA DISCUSSIONE. È FACOLTÀ
DEL PRESIDENTE , SENTITI I RICHIEDENTI E LA GIUNTA, DI ANTICIPARE O DILAZIONARE LA
CONVOCAZIONE AL FINE DI RAGGRUPPARE EVENTUALI ALTRE RICHIESTE.
3. IL PRESIDENTE CONVOCA IL CONSIGLIO CON ALMENO 5 GIORNI DI ANTICIPO SULLA DATA DELLA
RIUNIONE; LA LETTERA DI CONVOCAZIONE DEVE ESSERE CONSEGNATA O INVIATA CON I MEZZI RITENUTI
PIÙ IDONEI AI COMPONENTI. IN CASO DI URGENZA LA CONVOCAZIONE PUÒ ESSERE FATTA 24 ORE
PRIMA.
44
FORMAZIONE ORDINE DEL GIORNO E SUA EVENTUALE VARIAZIONE
1. SALVO URGENZA, L'ORDINE DEL GIORNO DELLA CONVOCAZIONE È FORMULATO DAL PRESIDENTE, SU
PROPOSTA DELLA GIUNTA ESECUTIVA. ESSO DEVE CONTENERE ARGOMENTI BEN SPECIFICI E NON
INDICAZIONI GENERICHE;
2. COPIA DI DETTO ORDINE DEVE ESSERE AFFISSA ALL'ALBO DI OGNI PLESSO;
3. PER DISCUTERE O VOTARE SU ARGOMENTI URGENTI, CHE NON SIANO ALL'ORDINE DEL GIORNO, È
NECESSARIA UNA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO ADOTTATA ALL'UNANIMITÀ DEI PRESENTI. NEL CASO
NON SI RAGGIUNGA L'UNANIMITÀ DETTE PROPOSTE SARANNO PRESE IN ESAME NELLA SEDUTA
IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVA. LA PROPOSTA DI VARIAZIONE PUÒ VENIRE FORMULATA DA QUALSIASI
MEMBRO DEL CONSIGLIO E PUÒ ESSERE ILLUSTRATA BREVEMENTE SOLO DAL PROPONENTE. È INOLTRE
CONSENTITO AD ALTRO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI ILLUSTRARE BREVEMENTE I MOTIVI CONTRARI ALLA
PROPOSTA DI VARIAZIONE.
PUBBLICITÀ DELLE SEDUTE
1. LE SEDUTE SONO PUBBLICHE NEL SENSO CHE POSSONO ASSISTERVI, SENZA DIRITTO DI PAROLA E DI
VOTO, TUTTI I GENITORI DEGLI ALUNNI FREQUENTANTI LE SCUOLE DELL’ISTITUTO E TUTTO IL PERSONALE
DOCENTE E A. T. A IN SERVIZIO. NON È AMMESSO IL PUBBLICO QUANDO SI DISCUTE IN MERITO
ALL'OPERATO DI SINGOLE PERSONE, A MENO CHE GLI INTERESSATI NON LO RICHIEDANO;
2. IL CONSIGLIO PUÒ INVITARE ALLA DISCUSSIONE IL DSGA PER I CHIARIMENTI DI SUA COMPETENZA.
PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI
1. IN OGNI SEDUTA, A CURA DEL SEGRETARIO DESIGNATO DAL PRESIDENTE, È REDATTO UN PROCESSO
VERBALE, CHE DEVE CONTENERE I NOMI DI COLORO CHE HANNO PARTECIPATO E DEGLI ASSENTI CON O
SENZA GIUSTIFICATO MOTIVO ED, EVENTUALMENTE A RICHIESTA, LA MOTIVAZIONE DI VOTO.
2. IL PROCESSO VERBALE È FIRMATO DAL PRESIDENTE E DAL SEGRETARIO E DEVE ESSERE DEPOSITATO IN
SEGRETERIA ENTRO 5 GIORNI DALLA SEDUTA; TUTTI GLI ELETTORI DELLA SCUOLA HANNO DIRITTO A
PRENDERNE VISIONE, SALVO PROCESSI VERBALI RIGUARDANTI SINGOLE PERSONE.
3. GLI ATTI CONCLUSIVI E LE DELIBERAZIONI SONO PUBBLICATE ALL'ALBO DEI PLESSI ENTRO 8 GIORNI
DALLA SEDUTA E DEVONO RESTARVI AFFISSI PER ALMENO 10 GIORNI. NON SONO SOGGETTI A
PUBBLICAZIONE GLI ATTI CONCERNENTI SINGOLE PERSONE, SALVO CONTRARIA RICHIESTA
DELL'INTERESSATO.
4. QUALSIASI ELETTORE, A PROPRIE SPESE, PUÒ OTTENERE DALLA SEGRETERIA DELLA SCUOLA COPIA DEGLI
ATTI PUBBLICATI, IN BASE ALLE NORME VIGENTI.
VALIDITÀ DELLE SEDUTE
1. PER LA VALIDITÀ DELLE SEDUTE È RICHIESTA LA PRESENZA DI ALMENO LA METÀ PIÙ UNO DEI COMPONENTI
IN CARICA;
2. ALL'INIZIO DELLA SEDUTA IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE PROCEDERÀ ALL'APPELLO NOMINALE E ALLA
LETTURA DEL VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE.
3. QUALORA NON SI RAGGIUNGA IL NUMERO LEGALE, IL PRESIDENTE RINVIERÀ LA SEDUTA AD ALTRA DATA.
4. LE DELIBERAZIONI SONO ADOTTATE A MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI VOTI VALIDAMENTE ESPRESSI; SI
PRECISA CHE LE SCHEDE BIANCHE, NULLE E, IN CASO DI VOTO PALESE, LE ASTENSIONI SONO VOTI
VALIDAMENTE ESPRESSI.
5. NEL VOTO PALESE, IN CASO DI PARITÀ, PREVALE IL VOTO DEL PRESIDENTE .
6. SOLO QUANDO SI TRATTI DELL'OPERATO DI PERSONE IL VOTO È SEGRETO.
7. DOPO TRE ASSENZE INGIUSTIFICATE IL CONSIGLIERE VIENE DICHIARATO DECADUTO.
DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO
1. I MEMBRI DEL CONSIGLIO POSSONO, DURANTE L'ORARIO DÌ SERVIZIO DELLA SEGRETERIA, ACCEDERE
AGLI UFFICI DIDATTICI PER AVERE, A PROPRIE SPESE, TUTTE LE INFORMAZIONI E COPIA DEGLI ATTI
RELATIVI ALLE MATERIE DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO , SECONDO QUANTO DISCIPLINATO DALLA
L.241/90, ART. 25 E RELATIVI DECRETI GOVERNATIVI.
FUNZIONI E PREROGATIVE DEL PRESIDENTE
1. IL PRESIDENTE CONVOCA IL CONSIGLIO E NE PRESIEDE LE RIUNIONI. IN PARTICOLARE ILLUSTRA GLI
ARGOMENTI INSERITI ALL'ORDINE DEI GIORNO O INVITA I PROPONENTI AD ILLUSTRARLI; ESAURITASI LA
TRATTAZIONE DI OGNI SINGOLO ARGOMENTO, NE RIASSUME IN BREVE I TERMINI ESSENZIALI E,
FORMULATO CON CHIAREZZA L'OGGETTO DA PORSI IN VOTAZIONE, LO SOTTOPONE AL VOTO . LE FUNZIONI
DI SEGRETARIO SONO AFFIDATE DAL PRESIDENTE AD UN MEMBRO DEL CONSIGLIO.
FUNZIONI DEL VICE PRESIDENTE
1. IL VICE PRESIDENTE SOSTITUISCE NELLE SUE FUNZIONI IL PRESIDENTE IN CASO DI SUA ASSENZA,
IMPEDIMENTO, DIMISSIONI O DECADENZA. IN QUESTI ULTIMI DUE CASI IL V ICE PRESIDENTE DEVE
PROVVEDERE A RIUNIRE IL CONSIGLIO PER L'ELEZIONE DEI NUOVO PRESIDENTE ENTRO 15 GIORNI.
45
QUALORA SIA ASSENTE O IMPEDITO ANCHE
IL
VICE PRESIDENTE,
LE FUNZIONI SONO ASSUNTE DAL
GENITORE CONSIGLIERE PIÙ ANZIANO DI ETÀ.
BILANCIO PREVENTIVO E CONTO CONSUNTIVO
1. PER IL BILANCIO PREVENTIVO ED IL CONTO CONSUNTIVO VALGONO LE DISPOSIZIONI VIGENTI .
UNITAMENTE ALLA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO SARÀ INVIATA COPIA DELLA RELAZIONE ILLUSTRATIVA
PREPARATA DALLA GIUNTA ESECUTIVA.
COMMISSIONI DI LAVORO DEL CONSIGLIO
1. IL CONSIGLIO PUÒ DECIDERE DI COSTITUIRE NEL PROPRIO SENO COMMISSIONI DI LAVORO CHE NON
POSSONO AVERE ALCUN POTERE DECISIONALE E SVOLGONO LA PROPRIA ATTIVITÀ SECONDO LE DIRETTIVE
IMPARTITE DALLO STESSO
CONSIGLIO. LE COMMISSIONI DI LAVORO, PER MEGLIO ADEMPIERE AI PROPRI
COMPITI, POSSONO CONSULTARE ESPERTI.
GIUNTA ESECUTIVA: COMPOSIZIONE E COMPETENZE
1. LA GIUNTA ESECUTIVA È COMPOSTA DA:
a. MEMBRI ELETTIVI: 2 GENITORI ( NON ESISTE INCOMPATIBILITÀ TRA LA CARICA DI PRESIDENTE E
MEMBRO DELLA GIUNTA), 1 INSEGNANTE, 1 ATA ELETTI DAL CONSIGLIO CON LE MEDESIME
MODALITÀ PREVISTE PER L’ ELEZIONE DEL PRESIDENTE, SIA IN PRIMA CHE IN SECONDA VOTAZIONE,
PROCEDENDO ALLA ELEZIONE DI UN MEMBRO ALLA VOLTA ED ESPRIMENDO QUINDI UNA SOLA
PREFERENZA PER OGNI SINGOLA VOTAZIONE;
b.
MEMBRI DI DIRITTO.- IL
DIRIGENTE SCOLASTICO E IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI
AMMINISTRATIVI
2.
PRESIDENTE DELLA GIUNTA È IL DIRIGENTE SCOLASTICO, IN CASO DI ASSENZA O IMPEDIMENTO
FUNZIONI DI PRESIDENTE SARANNO SVOLTE DAL DOCENTE DELEGATO CON FUNZIONI
LE
DI VICARIO.
3. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI SVOLGE LE FUNZIONI DI SEGRETARIO DELLA GIUNTA. A
TAL FINE È SOSTITUITO, IN CASO DI ASSENZA O IMPEDIMENTO, DALL’ASSISTENTE AMMINISTRATIVO PIÙ
ANZIANO DI SERVIZIO.
4. LA GIUNTA PREDISPONE IL BILANCIO PREVENTIVO, LE SUE VARIAZIONI E IL CONTO CONSUNTIVO NONCHÉ LA
RELAZIONE ANNUALE. PREPARA I LAVORI DEL CONSIGLIO STESSO PORTANDO TUTTE LE INFORMAZIONI E LE
INDICAZIONI NECESSARIE ALLO STESSO PER DELIBERARE. LA GIUNTA, IN CASO DI NECESSITÀ OD URGENZA,
PUÒ ANCHE DELIBERARE, FATTA SALVA LA RATIFICA DA PARTE DEL CONSIGLIO ALLA PRIMA RIUNIONE, FERMO
RESTANDO IL DIRITTO D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO STESSO.
CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA E VALIDITÀ DELLE SEDUTE
1. LA GIUNTA È CONVOCATA DAL DIRIGENTE, DI NORMA PRIMA DI OGNI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO PER
PREDISPORRE, ASSIEME AL PRESIDENTE DEI CONSIGLIO, L'ORDINE DEL GIORNO E PREPARARE TUTTI GLI
ELABORATI. PUÒ, POI, RIUNIRSI ANCHE PER DARE ESECUZIONE ALLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO.
CIASCUNO DEI SUOI MEMBRI PUÒ RICHIEDERE LA CONVOCAZIONE.
2. LA COMUNICAZIONE DELLA CONVOCAZIONE DEVE ESSERE DIRAMATA AI MEMBRI DELLA GIUNTA ALMENO 5
GIORNI PRIMA DELLA SEDUTA E, IN CASO DI URGENZA, 24 ORE PRIMA.
3. LE SEDUTE DELLA GIUNTA SONO VALIDE SE SONO PRESENTI LA METÀ PIÙ UNO DEI COMPONENTI IN CARICA.
COLLEGIO DEI DOCENTI
1. IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO (UNITARIO) È COMPOSTO DA TUTTI GLI INSEGNANTI
DI RUOLO E NON DI RUOLO IN SERVIZIO NEI PLESSI DI SC. DELL’INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO.
2. IL COLLEGIO SI PUÒ ARTICOLARE, PER NECESSITÀ ANCHE COME “COLLEGIO DI SEZIONE” CON PARERE
DELIBERANTE.
3. IL COLLEGIO DEI DOCENTI UNITARIO È L'ORGANO TECNICO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E PERTANTO
HA POTERE DELIBERANTE IN MATERIA DI FUNZIONAMENTO DIDATTICO DELL’ISTITUTO.
4. IL COLLEGIO DEI DOCENTI SI RIUNISCE OGNI QUALVOLTA IL DIRIGENTE SCOLASTICO NE RAVVISI LA NECESSITÀ,
OPPURE QUANDO ALMENO UN TERZO DEI SUOI COMPONENTI NE FACCIA RICHIESTA.
5. PER UNA MIGLIORE FUNZIONALITÀ E PER UNO SCAMBIO PIÙ PROFICUO DI ESPERIENZE IL COLLEGIO DEI DOCENTI
PUÒ ARTICOLARSI IN GRUPPI DI LAVORO, COMMISSIONI, DIPARTIMENTI … COME PREVISTO DAL CCNL.
CONSIGLI DI CLASSE INTERCLASSE E INTERSEZIONE
1. CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE SONO COMPOSTI DAI DOCENTI IN SERVIZIO NELLE CLASSI
INTERESSATE, O COMUNQUE, CHE OPERANO CON GLI ALUNNI DELLE MEDESIME E DAI GENITORI ELETTI PER
CIASCUNA CLASSE \ SEZIONE.
2. I CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE SI RIUNISCONO CON LA SOLA PRESENZA DEI DOCENTI
PER LE COMPETENZE RELATIVE ALLA REALIZZAZIONE DEL COORDINAMENTO DIDATTICO E DELLA VALUTAZIONE. I
CONSIGLI DI CLASSE E DI INTERCLASSE SI RIUNISCONO PER FORMULARE UN PARERE VINCOLANTE IN MERITO
ALLA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA DEGLI ALUNNI
3. ALL'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO IL DIRIGENTE SCOLASTICO NOMINA UN DOCENTE \ COORDINATORE
PRESIEDERÀ IL CONSIGLIO DI CLASSE , DI INTERCLASSE E- INTERSEZIONE IN CASO DI SUA ASSENZA.
CHE
46
4. QUALORA LE DELIBERAZIONI COMPORTINO PROPOSTE DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO IL
SEGRETARIO TRASMETTERÀ AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA, TRAMITE L'UFFICIO DI SEGRETERIA, UN ESTRATTO
DEL VERBALE DELLA STESSA PERCHÉ LE INCLUDA NELL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO SUCCESSIVO.
5. IL CONSIGLIO DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE È CONVOCATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO, O DAL
SUO DELEGATO. STRAORDINARIAMENTE PUÒ ESSERE RICHIESTA LA CONVOCAZIONE DALLA MAGGIORANZA DEI
SUOI COMPONENTI.
PROTOCOLLI D’INTESA ED ACCORDI DI RETE
ACCORDO DI RETE CON L’I.S.I.S.S. E. CORBINO DI CONTURSI
RETE “LEONARDO” PER L’ACQUISTO DELLE L.I.M.
TERME PER LA FORMAZIONE IN RETE “FORMANET”.
ACCORDO DI RETE CON IL V CIRCOLO DI LUCCA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SENZA ZAINO
– SCUOLA
PRIMARIA
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
FINALIZZATO A DEFINIRE IN MANIERA PUNTUALE E CONDIVISA DIRITTI E DOVERI NEL RAPPORTO TRA ISTITUZIONE
SCOLASTICA AUTONOMA, FAMIGLIE E STUDENTI.
IL RISPETTO DI TALE PATTO COSTITUISCE LA CONDIZIONE INDISPENSABILE PER COSTRUIRE UN RAPPORTO DI FIDUCIA
RECIPROCA, PER POTENZIARE LE FINALITÀ DELL’OFFERTA F ORMATIVA E PER GUIDARE GLI STUDENTI AL SUCCESSO
SCOLASTICO.
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
FORNIRE UNA FORMAZIONE CULTURALE E PROFESSIONALE QUALIFICATA, APERTA ALLA PLURALITÀ DELLE IDEE, NEL
RISPETTO DELL’IDENTITÀ DI CIASCUNO STUDENTE;
OFFRIRE UN AMBIENTE FAVOREVOLE ALLA CRESCITA INTEGRALE DELLA PERSONA, GARANTENDO UN SERVIZIO
DIDATTICO DI QUALITÀ IN UN AMBIENTE EDUCATIVO SERENO, FAVORENDO IL PROCESSO DI FORMAZIONE DI
CIASCUNO STUDENTE, NEL RISPETTO DEI SUOI RITMI E TEMPI DI APPRENDIMENTO;
OFFRIRE INIZIATIVE CONCRETE PER IL RECUPERO DI SITUAZIONI DI RITARDO E DI SVANTAGGIO, AL FINE DI
FAVORIRE IL SUCCESSO FORMATIVO E COMBATTERE LA DISPERSIONE SCOLASTICA OLTRE A PROMUOVERE IL
MERITO E DI INCENTIVARE LE SITUAZIONI DI ECCELLENZA;
FAVORIRE LA PIENA INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI, PROMUOVERE INIZIATIVE DI
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI, TUTELANDONE LA LINGUA E LA CULTURA, ANCHE
ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE INTERCULTURALI, STIMOLARE RIFLESSIONI E ATTIVARE
PERCORSI VOLTI AL BENESSERE E ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI STUDENTI;
GARANTIRE LA MASSIMA TRASPARENZA NELLE VALUTAZIONI E NELLE COMUNICAZIONI MANTENENDO UN COSTANTE
RAPPORTO CON LE FAMIGLIE, ANCHE ATTRAVERSO STRUMENTI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI, NEL RISPETTO
DELLA PRIVACY;
COMUNICARE ALLE FAMIGLIE L’ANDAMENTO DIDATTICO E DISCIPLINARE (VALUTAZIONI, ASSENZE, RITARDI,….)
ALLO SCOPO DI RICERCARE OGNI POSSIBILE SINERGIA.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
VALORIZZARE L’ISTITUZIONE SCOLASTICA, INSTAURANDO UN POSITIVO CLIMA DI DIALOGO, NEL RISPETTO DELLE
SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE CONDIVISE, OLTRE AD UN ATTEGGIAMENTO DI RECIPROCA COLLABORAZIONE
CON I DOCENTI;
CONOSCERE L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA E PARTECIPARE AL DIALOGO EDUCATIVO, COLLABORANDO CON
I DOCENTI;
TENERSI COSTANTEMENTE INFORMATI SULL’ANDAMENTO DIDATTICO E DISCIPLINARE DEI PROPRI FIGLI NEI GIORNI
E NELLE ORE DI RICEVIMENTO DEI DOCENTI;
INVITARE I PROPRI FIGLI A NON FARE USO DI CELLULARE IN CLASSE O DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI O
AUDIOVISIVI;
INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E COLLABORARE CON L’UFFICIO DI PRESIDENZA E CON IL CONSIGLIO DI CLASSE,
NEI CASI DI SCARSO PROFITTO E/O IN DISCIPLINA;
RISARCIRE LA SCUOLA PER I DANNEGGIAMENTI ARRECATI DALL’USO IMPROPRIO DEI SERVIZI, PER I DANNI AGLI
ARREDI E ALLE ATTREZZATURE E PERI OGNI ALTRO DANNEGGIAMENTO PROVOCATO DA CATTIVO
COMPORTAMENTO E, IN CONCORSO CON ALTRI, RISARCIRE IL DANNO ANCHE QUANDO L’AUTORE DEL FATTO
NON DOVESSE ESSERE IDENTIFICATO;
INFORMARE LA SCUOLA SU EVENTUALI PROBLEMATICHE CHE POSSONO AVERE RIPERCUSSIONI NELL’ANDAMENTO
SCOLASTICO DELLO STUDENTE;
SOSTENERE E CONTROLLARE I PROPRI FIGLI NEL RISPETTO DEGLI IMPEGNI SCOLASTICI;
VIGILARE SULLA PUNTUALITÀ DI INGRESSO A SCUOLA E SULLA COSTANTE FREQUENZA DELLO STUDENTE;
CONTRIBUIRE A RENDERE AGEVOLI, PUNTUALI E SICURI I MOMENTI DI ENTRATA E DI USCITA DA SCUOLA (GLI
ALUNNI VANNO ACCOMPAGNATI E RITIRATI ALL’INTERNO DEL CORTILE);
DISCUTERE, PRESENTARE E CONDIVIDERE CON I PROPRI FIGLI IL PATTO EDUCATIVO SOTTOSCRITTO CON
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA.
47
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
PRESENTARSI CON PUNTUALITÀ ALLE LEZIONI DOPO TRE RITARDI (ENTRO I DIECI MINUTI) SI PREVEDE UNA
SANZIONE: COMUNICAZIONE SCRITTA SUL DIARIO PER IL GENITORE; I RITARDI OLTRE I DIECI MINUTI DEVONO
ESSERE GIUSTIFICATI DAL GENITORE;
RISPETTARE I TEMPI PROGRAMMATI E CONCORDATI CON I DOCENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL PROPRIO
CURRICOLO, IMPEGNANDOSI IN MODO RESPONSABILE NELL’ESECUZIONE DEI COMPITI RICHIESTI; SEGUIRE
CON ATTENZIONE QUANTO VIENE INSEGNATO E INTERVENIRE IN MODO PERTINENTE, CONTRIBUENDO AD
ARRICCHIRE LE LEZIONI CON LE PROPRIE CONOSCENZE ED ESPERIENZE;
PRENDERE COSCIENZA DEI PERSONALI DIRITTI E DOVERI E RISPETTARE PERSONE, AMBIENTI E ATTREZZATURE;
SPEGNERE I TELEFONINI CELLULARI E GLI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI DURANTE LE ORE DI LEZIONE: È
ASSOLUTAMENTE VIETATO L’USO DEL CELLULARE NELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E A MENSA (LA VIOLAZIONE DI
TALE DISPOSIZIONE COMPORTERÀ IL RITIRO TEMPORANEO DEL CELLULARE SE USATO DURANTE LE ORE DI
LEZIONE E/O IL DEFERIMENTO ALLA AUTORITÀ COMPETENTI NEL CASO IN CUI LO STUDENTE UTILIZZASSE
DISPOSITIVI PER RIPRESE NON AUTORIZZATE E COMUNQUE, LESIVE DELL’IMMAGINE DELLA SCUOLA E DELLA
DIGNITÀ DEGLI OPERATORI SCOLASTICI);
TENERE UN CONTEGNO CORRETTO E RISPETTOSO NEI CONFRONTI DI TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA E DEI
PROPRI COMPAGNI;
USARE UN LINGUAGGIO E UN ABBIGLIAMENTO CONSONO ALL’AMBIENTE EDUCATIVO IN CUI SI VIVE E SI OPERA;
EVITARE DI PROVOCARE DANNI A COSE, PERSONE, SUPPELLETTILI E AL PATRIMONIO DELLA SCUOLA. GLI ALUNNI
DOVRANNO INDENNIZZARE IL DANNO PRODOTTO.
CARTA DEI SERVIZI
(PARTE BUROCRATICO -AMMINISTRATIVA)
I SERVIZI PER L’AMMINISTRAZIONE
I SERVIZI AMMINISTRATIVI SONO AFFIDATI ALL’UFFICIO DI SEGRETERIA, ORGANIZZATO QUALE STRUTTURA TECNICA
DI SUPPORTO PER LA CONCRETA REALIZZAZIONE DELLE FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLE FINALITÀ
DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO.
L’UFFICIO DI SEGRETERIA ASSOLVE ALLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI CONTABILITÀ, DI GESTIONE, STRUMENTALI
ED OPERATIVE CONNESSE ALLE ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO, CON RIFERIMENTO AL POF E AL PIANO ANNUALE DELLE
ATTIVITÀ.
LE FUNZIONI DI COMPETENZA VENGONO ASSOLTE IN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE CON IL DIRIGENTE
SCOLASTICO, IL PERSONALE DOCENTE E GLI ORGANI COLLEGIALI, ATTRAVERSO RELAZIONI CON GLI UFFICI CENTRALI
E PERIFERICI DELL’AMMINISTRAZIONE, CON ALTRI UFFICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E CON GLI ENTI
TERRITORIALI. PER LO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI COMPETENZA L’UFFICIO DI SEGRETERIA INTRATTIENE RAPPORTI
DIRETTI CON GLI ALUNNI E CON TUTTI I SOGGETTI TERZI LEGITTIMATI A STABILIRE RELAZIONI CON L’ISTITUTO.
L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI ED IL FUNZIONAMENTO DEGLI STESSI APPARTENGONO ALLA DIRETTA
COMPETENZA DEL DIRETTORE S. G. A., CHE VI PROVVEDE NELL’OSSERVANZA DEI CRITERI STABILITI DAL CONSIGLIO
D’ISTITUTO, E DELLE DIRETTIVE DI MASSIMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO E AVVALENDOSI DELLA COLLABORAZIONE
DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI.
L’ORGANIZZAZIONE PUNTUALE DEI SERVIZI DEVE ESSERE DEFINITA CON L’APPOSITO SPECIFICO DOCUMENTO
CONTENENTE:
L’ORARIO DI SERVIZIO DELL’UFFICIO;
L’ORARIO DI LAVORO DEI SINGOLI DIPENDENTI,
L’ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO;
LE COMPETENZE GESTITE IN PROPRIO DAL
AMMINISTRATIVI.
DIRETTORE S. G. A. E QUELLE ASSEGNATE AGLI ASSISTENTI
DIRETTORE S. G. A., PREVIO CONFRONTO CON IL PERSONALE
DIRIGENTE SCOLASTICO ED AL CONSIGLIO D’ISTITUTO ENTRO IL 30 SETTEMBRE DI
IL DOCUMENTO DEVE ESSERE REDATTO DAL
INTERESSATO E PRESENTATO AL
OGNI ANNO.
NELL’ AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL CONSIGLIO POSSONO FORMULARE
DELLE OSSERVAZIONI DELLE QUALI IL DIRETTORE S. G. A. DEVE TENERE CONTO AI FINI DELLE OPPORTUNE
MODIFICHE. IN CASO DI CONFLITTO PREVALGANO LE DECISIONI DEL DIRIGENTE E QUELLE DEL C ONSIGLIO, ALLE
QUALI IL DIRETTORE S. G. A. DEVE ADEGUARSI. IN CORSO D’ANNO IL DOCUMENTO PUÒ ESSERE MODIFICATO,
SEGUENDO LE STESSE PROCEDURE.
48
L’UFFICIO DI SEGRETERIA IMPRONTA LA SUA ATTIVITÀ A CRITERI DI CELERITÀ, TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE
DELLE PROCEDURE ED OSSERVANDO I PRINCIPI DEL BUON ANDAMENTO E DELL’IMPARZIALITÀ.
RILASCIO E PRESENTAZIONE DOCUMENTI
1. DI
NORMA NON VIENE RICHIESTA LA FORMA SCRITTA PER IL RILASCIO DI DOCUMENTI, COPIE CONFORMI
ALL’ORIGINALE, CERTIFICAZIONE, DICHIARAZIONI; A TAL FINE SI CONSIDERA SUFFICIENTE LA FORMA VERBALE,
ANCHE PER VIA TELEFONICA. IL RICHIEDENTE HA COMUNQUE L’OBBLIGO DI SPECIFICARE CON CHIAREZZA IL TIPO DI
DOCUMENTO DA RILASCIARE, LA FINALITÀ PER LA QUALE VIENE RICHIESTO E IL NUMERO DI COPIE.
VIENE ANNOTATA SU APPOSITO REGISTRO IN ORDINE CRONOLOGICO A CURA DEL PERSONALE
COMPETENTE AL RILASCIO, OVVERO DAL PERSONALE CHE HA RICEVUTO LA RICHIESTA.
AVVALERSI DELLA FORMA SCRITTA,
IL
LA RICHIESTA
AMMINISTRATIVO
RICHIEDENTE PUÒ ANCHE
2. I CERTIFICATI DI SERVIZIO VENGONO RILASCIATI ENTRO 5 GG.,
3. I CERTIFICATI DI ISCRIZIONE E/O FREQUENZA E QUELLI DI STUDIO VENGONO RILASCIATI IN GIORNATA.
POSSIBILMENTE A VISTA. IN CASI DI PARTICOLARE DIFFICOLTÀ ENTRO 3 GG.;
4. LE COPIE E LE COPIE CONFORMI DEI DOCUMENTI AGLI ATTI DELL’UFFICIO SONO RILASCIATE ENTRO 10 GIORNI. IL
CORRISPETTIVO DELLE COPIE, CHE COMPRENDE IL COSTO DELLA CARTA E LE SPESE DI RIPRODUZIONE , VIENE
FISSATO IN € 0,50 PER IL RILASCIO DA 1 A 2 COPIE, € 1,00 DA 3 A 4 COPIE E VIA DI SEGUITO. PER L’AVVENUTO
PAGAMENTO DELLA SOMMA SI ESIBISCE RICEVUTA DI VERSAMENTO EFFETTUATO SU CONTO CORRENTE POSTALE N°
INTESTATO ALL’ISTITUTO. TALE PROCEDURA VIENE ADEGUATAMENTE PUBBLICIZZATA, CON AFFISSIONE ALL’ALBO DI
APPOSITO AVVISO;
5. I TITOLARI DI INTERESSI GIURIDICAMENTE RILEVATI HANNO DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI
DELL’ISTITUTO, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DI LEGGE 7AGOSTO 1990 N° 241 E NORME COLLEGATE;
6 L’UTENTE, NEL PRESENTARE ALL’ISTITUTO DOCUMENTI CHE DEBBONO COMPROVARE STATI, FATTI O QUALITÀ
PERSONALI, PUÒ AVVALERSI DI DICHIARAZIONI TEMPORANEAMENTE SOSTITUTIVE, AI SENSI DELL’ART. 3 LEGGE
15/68 E DEL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DI CUI AI DPR 130/94. LE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE
PRESENTATE SECONDO LA NORMATIVA DI CUI SOPRA SONO SOTTOSCRITTE DAVANTI AL DIRETTORE S. G. A., A
CIÒ DELEGATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO, CHE LE AUTENTICA;
7. DI NORMA IL DIRETTORE S. G. A., NELLA SUA QUALITÀ DI “CAPO DEI SERVIZI DI SEGRETERIA” PROVVEDE
D’UFFICIO ALL’ACQUISIZIONE DI STATI E SITUAZIONI PRESENTI IN DOCUMENTI GIÀ IN POSSESSO DELL’ ISTITUTO O
DI ALTRO UFFICIO PUBBLICO;
8. LA DISTRIBUZIONE DI MODULI DI ISCRIZIONE È EFFETTUATA A VISTA NEI GIORNI PREVISTI E LA PROCEDURA
D’ISCRIZIONE, CURATA DA UN ASSISTENTE AMMINISTRATIVO APPOSITAMENTE INCARICATO DAL DIRETTORE S. G.
A.. VIENE GARANTITA IN UN MASSIMO DI 15 MINUTI DALLA CONSEGNA. L’ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
INCARICATO, IN QUALITÀ DI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, ACCETTERÀ ED AUTENTICHERÀ DICHIARAZIONI
SOSTITUTIVE DI CUI AL PRECEDENTE PUNTO 6 O ACQUISIRÀ D ’UFFICIO I DOCUMENTI INDICATI AL PUNTO 7;
9. I DOCUMENTI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI SONO CONSEGNATI DIRETTAMENTE DAI DOCENTI NEL PRIMO
INCONTRO PREVISTO NEL PIANO ANNUALE DOPO LE OPERAZIONE DI SCRUTINIO.
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
DURANTE
IL PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE, DA SETTEMBRE A GIUGNO, L’ORARIO DI APERTURA
AL PUBBLICO DELL’ UFFICIO DI SEGRETERIA È FISSATO


DALLE ORE
DURANTE
11.00 ALLE
ORE
13.00
.
IL PERIODO DELLE ISCRIZIONE L’ORARIO DI APERTURA AI GENITORI
CIRCOSTANZA SARÀ PUBBLICIZZATA IN MODO EFFICACE A CURA DEL
VIENE POTENZIATO.
LA
DIRETTORE S. G. A.;
NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO L’ ORARIO DI APERTURA È:

DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 12.30 IL LUNEDÌ, IL MARTEDÌ E IL GIOVEDÌ
 NELLE GIORNATE PREFESTIVE DI NATALE, CAPODANNO, PASQUA, FERRAGOSTO E IL SABATO NEI MESI DI
LUGLIO E AGOSTO, L’UFFICIO DI SEGRETERIA RESTERÀ CHIUSO, FERMO RESTANTE L’ORARIO D’ OBBLIGO
SETTIMANALE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO.
INFORMAZIONE ALL’UTENZA
LA
PIENA INFORMAZIONE ALL’UTENZA VIENE GARANTITA MEDIANTE LA CELERE E PUNTUALE APPLICAZIONE DELLE
NORME IN MATERIA DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI E ATTRAVERSO L’AFFISSIONE ALL’ALBO DELL’
ISTITUTO, NELLA SEDE CENTRALE, IN TUTTI I PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA E IN TUTTE
DELL’INFANZIA DEI SEGUENTI ATTI:
1. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI;
2. ORARIO DI LAVORO DEI DOCENTI E DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO;
3. ORGANIGRAMMA DEGLI UFFICI;
LE SEZIONE DI
SCUOLA
49
4. ORGANIGRAMMA DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO E DELLA GIUNTA,
5. ELENCO DEI GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI D’INTERCLASSE, DI INTERSEZIONE E DI CLASSE;
6. ORGANICI DEL PERSONALE DOCENTE, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO;
7. DELIBERA DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO;
8. BILANCIO DI PREVISIONE E CONTO CONSUNTIVO;
9. REGOLAMENTO D’ ISTITUTO.
OLTRE ALL’ALBO UFFICIALE DELL’ISTITUTO VENGONO PREVISTI APPOSITI SPAZI, POSSIBILMENTE IN OGNI SEDE
SCOLASTICA, PER LA BACHECA SINDACALE, PER I GENITORI E GLI ALUNNI. ALL’INGRESSO DI OGNI SEDE SCOLASTICA E
PRESSO L’UFFICIO DI SEGRETERIA VIENE GARANTITA, NEI LIMITI DELLA DISPONIBILITÀ DI ORGANICO, LA PRESENZA DI
OPERATORI SCOLASTICI IN GRADO DI FORNIRE LE INFORMAZIONI ESSENZIALI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI
SCOLASTICI.
I RAPPORTI CON L’UTENZA SONO IMPRONTATI AL RISPETTO ED ALLA
CORTESIA.
SERVIZI GENERALI
I SERVIZI GENERALI SONO AFFIDATI AL PERSONALE AUSILIARIO STATALE.
TALE PERSONALE OSSERVA LE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAL DIRETTORE S. G. A., SU DIRETTIVA DI MASSIMA DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO.
LE DISPOSIZIONI IMPARTITE ATTENGONO A:
ORARIO DI LAVORO;
SVOLGIMENTO CONCRETO DELLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA DEGLI ALUNNI, IN OCCASIONE DI MOMENTANEA ASSENZA
DEGLI INSEGNANTI: NELLE AULE, NEI LABORATORI, NELLA PALESTRA, NEI REFETTORI, NEGLI SPAZI COMUNI.
PARTICOLARE ATTENZIONE DOVRÀ ESSERE PRESTATA DURANTE: L’ENTRATA, L’USCITA, L’INTERVALLO PER LA
RICREAZIONE, L’ACCESSO AI SERVIZI IGIENICI.
IL PERSONALE AUSILIARIO CONCORRERÀ, ALTRESÌ, ALL’ACCOMPAGNAMENTO DEGLI ALUNNI IN OCCASIONE DI
TRASFERIMENTI DAI LOCALI DELLA SCUOLA AD ALTRE SEDI ANCHE NON SCOLASTICHE, IVI COMPRESI LE VISITE GUIDATE
E I VIAGGI D’ISTRUZIONE, OVE NE FOSSE RAVVISATA L’ESIGENZA.
QUALSIASI ANOMALIA RIGUARDANTE LA SICUREZZA DEGLI ALUNNI, L’IGIENE E LA SICUREZZA DEI LOCALI DEVE ESSERE
IMMEDIATAMENTE SEGNALATA ALL’ UFFICIO DI SEGRETERIA, IN VIE BREVI.
NELLE SEDI SCOLASTICHE PERIFERICHE LE DISPOSIZIONI OCCASIONALI SONO IMPARTITE DALL’INSEGNANTE
RESPONSABILE DI PLESSO.
PROCEDURE DEI RECLAMI
I RECLAMI POSSONO ESSERE ESPRESSI IN FORMA ORALE, SCRITTA, VIA FAX E DEVONO CONTENERE GENERALITÀ,
INDIRIZZO E REPERIBILITÀ DEL PROPONENTE;
I RECLAMI ORALI DEBBONO, SUCCESSIVAMENTE, ESSERE SOTTOSCRITTI;
IL CAPO DI ISTITUTO, DOPO AVER ESPERITO OGNI POSSIBILE INDAGINE IN MERITO, RISPONDE, SEMPRE IN FORMA
SCRITTA, CON CELERITÀ E, COMUNQUE, NON OLTRE 30 GIORNI ATTIVANDOSI PER RIMUOVERE LE CAUSE CHE HANNO
PROVOCATO IL RECLAMO;
QUALORA IL RECLAMO NON SIA DI COMPETENZA DEL CAPO D’ISTITUTO, AL RECLAMANTE SONO FORNITE INDICAZIONI
CIRCA IL CORRETTO DESTINATARIO;
ANNUALMENTE, IL CAPO D’ISTITUTO FORMULA PER IL CONSIGLIO UNA RELAZIONE ANALITICA DEI RECLAMI E DEI
SUCCESSIVI PROVVEDIMENTI.