Periodico dell’Associazione Nazionale Seniores Gruppo Telecom Italia Regione Campania e Basilicata Periodico a diffusione interna di Telecom Italia Cristo Velato - Cappella San Severo 1964 ANNIVERSARI 1994 SENIORES TELECOM - ALATEL ASSOCIAZIONE NAZIONALE SENIORES GRUPPO TELECOM ITALIA REGIONE CAMPANIA E BASILICATA sommario sommario anno 19 n. 1 - giugno 2014 Direttore Editoriale Amedeo D’Ormea 3 EDITORIALE 4 VITA ASSOCIATIVA Redazione a cura di Amedeo D’Ormea, Rosario Aprea, Luigi Panariello, Luca Ascione, Alberto Riccio, Antonio Sorice. 4 Consiglio Direttivo Regionale Campania e Basilicata 5 Riunione del Consiglio Direttivo Nazionale 6 Rinnovo delle Cariche Sociali biennio 2014/16 7 Il dr. Paolo Benzoni alla SIP Fotografie Soci Alatel 10 Serata a Surriento 11 Pasqua 2014 e il Tour dell’Umbria 13 La mia città Portici 16 Giornate FAI a Napoli 17 Craco paese fantasma 21 Programma iniziative del secondo semestre 2014 22 ATTUALITA’ 22 Periodico di informazione per i soci Seniores Telecom Alatel Regione Campania e Basilicata (giugno 2014) Fotocomposizione e stampa Rossi s.r.l. Nola (Napoli) In copertina: Cristo Velato - Cappella San Severo Registrato al Trib. di Napoli 21.9.98 N° 4984 Agevolazioni Telecom Italia per i soci dell’Alatel e ditoriale Editoriale C ari soci, Amedeo D’Ormea 3 nei mesi scorsi, in ottemperanza a quanto previsto dallo statuto, si è proceduto alla costituzione del nuovo Consiglio Direttivo Regionale della Campania e Basilicata secondo il responso delle votazioni effettuate nel mese di settembre del 2013 e la costituzione del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale con la conferma a Presidente Nazionale del dott. Antonio Zappi al quale tutti noi auguriamo un fecondo lavoro ed assicuriamo totale collaborazione. Nelle pagine seguenti è riportata la composizione dei nuovi organismi. Ringrazio il Presidente Nazionale per la fiducia manifestatami con la nomina a Presidente Regionale della Campania e Basilicata ed, in seno al Consiglio Direttivo Nazionale, con l’incarico di Vice Presidente Nazionale. Colgo quest’occasione per esprimere ai componenti del precedente Consiglio Direttivo Regionale la mia gratitudine, e certamente anche quella dei soci, per l’impegno e la passione posti nei precedenti quattro anni contribuendo a nuove consistenti adesioni all’Associazione ed al crescente desiderio di incontrare vecchi colleghi di lavoro. Con l’inizio del triennio 2014-2016 abbiamo definito, con la generale condivisione, un ambizioso programma orientato in più direzioni: dall’ulteriore sviluppo del numero degli iscritti, al miglioramento della comunicazione con i soci per qualità e per contenuti, alla maggiore partecipazione degli iscritti alle iniziative da noi proposte attraverso un più efficace dialogo, all’assistenza su tematiche fiscali, legali e previdenziali anche con il supporto dell’Anla. Nei giorni passati abbiamo avuto altra testimonianza di vicinanza ai bisogni dei nostri soci da parte di Telecom Italia concedendo anche ai pensionati ALATEL altre agevolazioni nel campo del fisso e del mobile. Quest’anno abbiamo programmato una serie di iniziative, suggerite dal sondaggio effettuato nel secondo semestre dell’anno scorso, che avrà il momento più significativo con il prossimo Convivio Regionale che terremo nella splendida cornice dell’isola di Ischia al quale, con soddisfazione, registriamo già una vasta partecipazione. Nel frattempo vi saluto cordialmente in attesa di scambiarci una calorosa stretta di mano nelle prossime occasioni di incontri. v ita associativa Consiglio Direttivo Regionale Campania e Basilicata In data 13 febbraio 2014 il Consiglio Direttivo ha deliberato le cariche Sociali per il triennio 2014-2016, in ottemperanza della designazione di Telecom Italia nel ruolo di Presidente Regionale e dell’esito della consultazione elettorale effettuata nel mese di settembre 2013. 4 Presidente Regionale Amedeo D’Ormea Vice Presidente Aprea Rosario Segretario Regionale Di Palma Umberto Consiglieri Regionali Aprea Vincenzo Bambino Patrizia Esposito Carmine Panariello Luigi Riccio Alberto Stretti Marisa Fiduciario Sezione di Avellino Benevento Caserta Napoli Matera Potenza Salerno Gismondi Michele Panella Mario Di Matteo Rocco Barrella Bruno Ranoia Cosimo Damiano (dal 1 maggio 2014 Canterino Giuseppangelo). Gastone Donato Susia Maria Pia Ciao... indimenticabili Amici Con grande tristezza e profondo cordoglio debbo comunicare ai soci la perdita improvvisa di due esemplari collaboratori che hanno dato per tanti anni il proprio prezioso contributo allo sviluppo della vita associativa: la Consigliera Regionale Annamaria Piccolo ci ha lasciato lo scorso mese di dicembre e desidero ricordare la Sua dedizione e la Sua passione nel contribuire alla redazione del nostro notiziario e nell’organizzazione di incontri con la musica classica; l’amico Cosimo Ranoia è volato in Cielo alla vigilia di Pasqua e la Sua scomparsa è una perdita insostituibile nell’attività di Fiduciario di Matera dove, per oltre vent’anni, ha svolto con grande consenso ed apprezzamento un’azione rivolta ai soci di continua ed incessante aggregazione e di proposte culturali e di svago di grande interesse. L’intera Alatel commossa è vicina al dolore dei familiari di Annamaria e di Cosimo al quale desidero associare anche il mio personale sconforto per i tanti anni di lavoro trascorsi assieme sempre con entusiasmo e reciproca stima ed amicizia. A. D’Ormea Il Presidente Regionale e il Consiglio Direttivo Regionale esprimono il profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei Soci Ammendola Pietro, Angelino Biagio, Coviello Vincenzo, Indresano Francesco, Marino Vincenzo, Musella Vincenzo, Vivenzio Vincenzo. Consiglio Direttivo Nazionale N un organismo teso a risultati che soddisfano le varie componenti, ognuna per la propria parte, e dello spirito di appartenenza al proprio mondo di lavoro. Il dr. Patuano ha poi riassunto le varie fasi vissute dalla Telecom in questi ultimi tempi precisando che la situazione dell’Azienda, decisamente migliorata nei risultati e nelle prospettive, consente di programmare gli investimenti necessari a tenere la qualità del servizio a livelli di eccellenza con conseguente espansione e prestare migliore attenzione alle funzioni di formazione e riqualificazione del personale, necessarie per tenere il passo con le tecniche sempre più sofisticate del servizio prestato. Sono poi intervenuti, oltre al Dott. Di Loreto, i responsabili delle Associazioni sanitarie integrative, per ASSILT il Presidente Salvatore Carta il vice Presidente Mario Benedetti ed il Direttore Mario Cosmelli per ASSIDA, il Presidente Ettore Attolini ed il vice Presidente Antonio Turturici. Nella riunione è stata approvata la nuova struttura della Presidenza Nazionale. Dott. Patuano – Dott. Zappi – Dott. Di Loreto 5 ei giorni 17 e 18 marzo 2014 si è riunito il Consiglio Direttivo Nazionale dell’Alatel per il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2014 2016 che riguardano il Presidente Nazionale – confermato il dott. Antonio zappi –, il Comitato Esecutivo, il Collegio dei revisori, il collegio dei Probiviri oltre al Segretario Generale, al Segretario Amministrativo e al Vice Segretario Generale. Sono state presentate le linee operative per lo stesso triennio e delineata la struttura della presidenza Nazionale. Il Consiglio Direttivo ha poi proclamato la nomina a Presidente onorario dell’Associazione del dott. Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia che è poi intervenuto alla seduta del 18/3 insieme al dott. Mario Di Loreto Responsabile People Value (cioè delle Risorse Umane). Il dr. Patuano ha riconosciuto alla nostra Associazione la funzione di ponte tra chi è in servizio e chi lo è stato, con l’affermazione di quei valori che rendono l’Azienda v ita associativa Riunione del v ita associativa RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI TRIENNIO 2014/16 PRESIDENZA NAZIONALE Presidente Onorario Presidente Nazionale Vice Presidenti Nazionali 6 Segretario Generale Segretario Amministrativo Vice segretario Generale Marco Patuano Antonio Zappi Fiorenzo Benzoni Amedeo D'Ormea Franco Panzolini Enrico Casini Franco Fontana PROBIVIRI Presidente Orazio D'Eletto Effettivi Liberatore Calogiuri Giorgio Martella CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE Antonio Zappi Carlo Trabaldo Togna Fiorenzo Benzoni Paolo Crivellaro Renato Selmin Romano Sciortino Salvatore Patanè Antonio Ferrante Stefano Di Ruggiero Giovanni Molinari Giacomo Degortes Giancarlo Pasquini Vittorio Cirillo Amedeo D’Ormea Ettore Staiano Antonio Gareri Pietro A. Raciti Davide Olivetti UFFICIO DELLA PRESIDENZA Resp. Stampa e Comunicazione Responsabile Sistemi Informatici Segreteria NAZIONALE Guglielmo Carretti Roberto Sisani Daniela Ulisse COMITATO ESECUTIVO Antonio Zappi Carlo Trabaldo Togna Fiorenzo Benzoni Giovanni Molinari Giancarlo Pasquini Amedeo D’Ormea Antonio Gareri COLLEGIO DEI SINDACI Presidente Guido Festa Effettivi Livio Lampis Pietro Zaccaria Supplenti Pasquale Cleri Cesare Lucarelli G. Carretti P. P.Musicarelli Il dr. Paolo Benzoni alla SIP D.: Dr. Benzoni come si trovò nel suo passaggio dall’IRI a quell’incarico, prestigioso e altamente responsabile, di AD in SIP? A lcuni personaggi sono imprescindibili dalla storia della SIP – Società Italiana per l’Esercizio Telefonico (poi delle Teleco-municazioni). Il dott. Paolo Benzoni è, per noi il più rappresentativo di questi, è stato Amministratore Delegato dal 1976 al 1991 e dal 1980 anche Vice Presidente. In occasione dei 50 anni di Telecom lo abbiamo incontrato per potergli “strappare” qualche ricordo o fatto da lui vissuto al vertice dell’Azienda; per noi nulla è cambiato della sua persona: lo ricordavamo proprio così come l’abbiamo rivisto ora, burbero ma sempre corretto ed entusiasta delle iniziative intraprese o da intrapren- R.: Entusiasta soprattutto dalla correttezza e dalla competenza di tutto lo staff dirigenziale trovato nell’Azienda, oltre alla qualità del personale che vi lavorava. Personaggi che, durante il tempo trascorso in Azienda, ha potuto apprezzare oltre che per la competenza tecnica anche per l’umanità e per lo stile di vita da loro condotto. In particolare l’ing. Perrone, che, alla grande preparazione tecnica, univa uno comportamento riservatissimo, rifuggiva dalle occasioni di pubblicità personale e lasciava agli altri la rappresentanza della Società nelle occasioni ufficiali (Sappiamo che, oltre al suo titolo di ingegnere, stava seguendo corsi di medicina ritenendo fosse quello il suo campo una volta terminati gli impegni con le telecomunicazioni n.d.r). Il prof. Gigli, fra i maggiori esperti di telecomunicazioni anche internazionali (Nel suo ufficio aveva una targa con la riproduzione del telescritto che informava della 7 dere, e come lo ricordavamo dalle caricature che il nostro amico Sergio Spera (vedi oltre) gli dedicava, ritraendolo assorto ma dai movimenti veloci evidenti dal suo loden agitato. Come prima domanda gli abbiamo chiesto: v ita associativa 50 Anni SIP di v ita associativa la foto del dr. Benzoni in b/n è dell’Archivio Storico di Telecom Italia 8 realizzazione dell’ultimo collegamento per il completamento della Teleselezione da utente su tutto il territorio nazionale ndr) Più tardi il dr. Francesco Silvano, venuto in SIP dopo essere stato l’anima della SEAT e aver ricoperto incarichi nella STET, della quale divenne più tardi Amministratore Delegato. D.: E adesso ci dica: durante il suo incarico si è trovato a gestire eventi importanti, ce ne può illustrare qualcuno? R.: Di fatti ce ne sarebbero molti, ma mi sovviene uno di tipo “personale”: nel 1979 un tragico incidente stradale ci tolse l’ing. Carlo Perrone, primo e indimenticato Presidente della neonata SIP; fu un dolore immenso come collega e l’Azienda veniva a perdere improvvisamente una colonna portante delle telecomunicazioni. Altri eventi attengono alla vita sociale e ricordo tra i più felici il raggiungimento nel 1980 di 13 milioni di abbonati al telefono con incremento del 188% rispetto al 1964; il Centenario delle Società Concessionarie Telefoniche nel 1981, in occasione del quale il Presidente pro tempore, Ottorino Beltrami, presentò al Presidente Pertini il volume 1881-1981 Cento anni al servizio del Paese (realizzato dal Servizio Pubblicità delle Relazioni Esterne SIP, n.d.r.); l’introduzione del videotel e del videolento che segnò una svolta epocale nell’uso del telefono per i servizi sociali che allora venivano resi disponibili. Altri eventi anche dolorosi che mi sono rimasti impressi con amarezza sono: nel 1980 il terremoto in Irpinia che impegnò duramente tutta la struttura manutentiva; la crisi economica della SIP, conseguenza delle condizioni sociali e politiche del Paese che non consentivano in quel momento storico un adeguato ritorno dal servizio prestato. D.: E questa “crisi economica “ della SIP che fu un periodo turbolento della Società che Ella dovette affrontare con problemi verso il mondo politico e verso l’utenza, come la ricorda? R.: Fu il periodo che vide la SIP con bilanci negativi per due esercizi, con problemi creati dal mondo politico che, per la situazione contingente, non consentiva l’ade- v ita associativa da sin.: Zaccaria – Musicarelli – Benzoni - Carretti Si è quindi introdotto il ricordo della prima campagna di informazione verso l’utenza “Il Telefono. La Tua voce”, una campagna sui generis firmata dal prodotto invece che dal committente (qualcuno diceva anche che la SIP non se la sentiva di apparire) ma dovuta soprattutto al fatto che la campagna era sostenuta da tutte le Aziende del Gruppo STET impegnate nelle Telecomunicazioni anche internazionali e, esternamente, anche dall’ASST, Azienda di Stato per i Servizi Telefonici. La campagna aveva il compito di far capire all’utenza, ma anche al mondo politico, quali fossero la complessità e la tecnica necessarie per far funzionare il sistema telefonico e dei nuovi servizi che venivano via via offerti all’utenza con le nuove applicazioni tecniche. L’incontro è cordialmente terminato con un brindisi mentre ricordavamo al Dr. Benzoni la sua veloce camminata attraverso i corridoi di via Flaminia avendo in mente una sua immagine riservata a pochi fortunati: quella che l’amico e collega Sergio Spera, il nostro grafico alle Relazioni Esterne, gli dedicò in quegli anni che fummo suoi collaboratori; vogliamo riportarla qui, in calce all’intervista immaginando di fargli cosa gradita. Il dr. Benzoni visto da Sergio Spera (1980) (la foto del dr. Benzoni in bianco e nero è dell’Archivio Storico di Telecom Italia) 9 guamento delle tariffe all’effettivo costo del servizio. Ricordo in particolare l’accanimento del senatore Libertini, membro della Commissione Comunicazioni; ci trovammo in un certo momento ad avere difficoltà ad assicurare il pagamento degli stipendi. Ma si reagì, ricorrendo al miglioramento della qualità del servizio, avendo finalmente ottenuto un ritocco delle tariffe, ed anche a mezzo della comunicazione. Sorrento 10 “Sorrento è il paese della bellezza indicibile, della poesia profonda, del fascino voluttuoso e pur sereno”. Come non essere in sintonia con quanto affermava la grande Matilde Serao! Si, Sorrento - la patria di Torquato Tasso (1544) - è stata, per una sera, la meta del gruppo Seniores Telecom, guidato dalla fiduciaria della provincia di Salerno, Maria Pia Susia. Una magica serata, voluta e curata, in ogni particolare, così come ci ha abituato da sempre, da Maria Pia e che ha visto la partecipazione del presidente dell’Associazione Alatel della Campania, Amedeo D’Ormea. In una serafica sera di dicembre, nel giorno di Santa Lucia, un gruppo di circa 50 persone raggiunge Sorrento, “paese di una pace infinita” (Tolstoj) amato da Goethe, Nietzsche, Wagner e molti altri poeti ed artisti. Sorrento, con le sue numerose “edicole votive”, testimonianza della devozione popolare, il “mito delle sirene”, uccelli con artigli, testa di donna e seni che con il fascino della loro musica attiravano i marinai che passavano nelle vicinanze, e le tante canzoni dedicatele, alcune delle quali hanno fatto il giro del mondo e contribuendo alla sua fama turistica. Dopo una breve passeggiata tra i vicoletti e le botteghe artigianali e dei prodotti tipici, il gruppo è stato accolto presso il caratteristico Teatro Tasso, ubicato nell’antico di L. Ascione v ita associativa Serata a Convento dei Padri Teatini, in piazza Sant’Antonino. Fiore all’occhiello della tradizione del Teatro Tasso lo spettacolo “Sorrento Musical”, unico nel suo genere, per rivivere e scoprire il patrimonio della tradizione culturale della Sorrento del passato, attraverso musica e danza in un coinvolgente spettacolo. Spettacolo che ha voluto raccontare la vita quotidiana di un tempo, in quattro diverse scene: • nella prima il protagonista è il mare ed i pescatori; • nella seconda il protagonista è il mercato, allegro e festoso; • nella terza, il Vesuvio e i luoghi dell’amore e dell’ispirazione artistica; • nell’ultima scena la magica festa collettiva in una piazza illuminata. La magia vissuta in simbiosi con gli artisti in platea è stata preceduta da un altro momento caratteristico del teatro Tasso ed offerto a noi tutti grazie alla scelta attenta di Maria Pia: la possibilità di poter cenare nella location della “galleria”, accompagnati dalla classica Pusteggia, intrattenimento musicale con chitarra e mandolino. Un rientro connotato da ringraziamenti rivolti all’operato di Maria Pia e alla soddisfazione per aver vissuto una bella ed indimenticabile serata. Un arrivederci al prossimo appuntamento... e il tour dell’Umbria I in lungo e in largo la città. Ritorno in albergo per la cena ed il pernottamento. Il giorno successivo, Pasqua, dopo la prima colazione ci siamo recati presso la parrocchia di Sant’Antonio per assistere alla Santa Messa, dove il parroco celebrante, al momento dell’omelia, ha rivolto un cordiale saluto al nostro gruppo. Dopo la Santa Messa siamo stati guidati alla volta della cittadina di Narni, con la visita al Duomo, alla piazza con il Palazzo del Comune ed ai vicoletti simpatici da percorrere, con l’unica pecca di una strada percorsa, a “dosso”, fatta di scalini in salita e in discesa. La guida turistica con il suo passo andante poteva rendersi conto di quali giovincella aveva al seguito. Per fortuna la fatica è stata ricompensata dalle tavole imbandite a festa ed un pranzo pasquale eccellente al rientro in albergo. Nel pomeriggio siamo partiti alla volta delle Cascate delle Marmore (sempre con guida al seguito). Abbiamo ammirato le bellezze della natura, guardandole dal 11 I giorno 19 aprile 2014, Vigilia di Pasqua, partenza da Napoli, destinazione Terni. I partecipanti hanno raggiunto le camere dell’hotel de Paris, nei pressi della stazione ferroviaria. Nella piazza della stazione si ammira la gigantesca “Pressa di Terni”, da 12 mila tonnellate li collocata in onore alle acciaierie. Terni è anche conosciuta come la “Città dell’acciaio”. Dopo pranzo il pomeriggio è stato allietato da una visita guidata alla scoperta della Città con particolare attenzione al Centro Storico, dove abbiamo ammirato monumenti e palazzi storici tra cui il Palazzo Spada (oggi sede del Comune di Terni), la “Lancia di Luce”, obelisco a base triangolare, il Duomo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta (visitata successivamente nelle città di Spoleto e Rieti), fondata dal Vescovo S. Anastasio nel VI sec., la Basilica di San Valentino, dedicata al martire Valentino. Grazie alla preparazione ed al passo veloce della guida turistica è stato possibile girare v ita associativa Pasqua 2014 v ita associativa 12 basso verso l’alto, e rallegrati dagli spruzzi d’acqua traspostati dal vento.Rientro in albergo per la cena, seguita dall’immancabile esibizione del nostro amico Franco Palumbo che ha ravvivato la serata. L’indomani, siamo stati condotti sul Lago di Piediluco dove si trova il campo di regate della nazionale di canottaggio e si svolgono i campionati nazionali e internazionali. Abbiamo attraversata il lago su di un battello. Imbarcatoci nella zona di arrivo delle gare siamo arrivati nei pressi del centro cittadino. Il lago è immerso tra folte piantagioni e circondato dalle montagne dell’Eco. Nel pomeriggio visita guidata alla città di Spoleto con grande patrimonio storico e artistico. Il centro storico è stato raggiunto con le scale mobili. Abbiamo visitato in piazza Duomo la Cattedrale di S. Maria Assunta, la Basilica risale al XI sec. in stile romantico con numerose opere di rilievo assoluto; in piazza Garibaldi la chiesa di S. Gregorio Maggiore, già ricostruita nel 1079, e la Torre Campanaria costituita nel XII sec. Ritorno in albergo e saluto di rito alla guida turistica che è tata recisa, chiara e con una voce acuta che non richiedeva l’uso di un microfono. Cena e a seguire serata danzante e pernottamento. Il giorno 22/04/2014, dopo la prima colazione, partenza per la città di Rieti, dove ci attende una nuova guida, una signora simpatica che ci conduce per la città, iniziando da piazza Cavour dove sorge il monumento alla lira inaugurato il giorno 01/03/2003 su progetto di Daniele Fusco. Per la realizzazione furono usati n. 2.200.000 monetine da 200 lire. Il monumento rappresenta l’Italia che tiene nelle mani una moneta da una lira. Continuando per le stradine del centro storico siamo arrivati ali’ “ombelico d’Italia” in piazza Rufo, al Duomo alla Cattedrale di S. Maria Assunta che fu rifatta nel XII sec. La guida ci conduce al ristorante per consumare un ottimo pranzo come in albergo. Dopo pranzo partenza per il rientro a Napoli. Si conclude così un tour spettacolare con ottima organizzazione curata dal fiduciario Bruno Barrella assente per motivi personali. Cascate delle Marmore L. Panariello V Portici La popolazione oltre a subire le sofferenze cagionate dalle incursioni barbariche, fu decimata dalla peste del 1656 e del 1764, accompagnata da una spaventosa carestia. Le eruzioni del 471, del 1036 e del 1139 hanno distrutto parzialmente il territorio porticese, mentre un’altra eruzione, del 1631, è ricordata in una lapide visibile all’imboccatura di via del Granatello (ora Via Granturco), voluta per imperitura memoria dei danni e delle vittime dal vicerè Emanale Fonseca Zunica. L’eruzione del 79 causò la morte di 4.000 abitanti e di circa 6.000 animali. Portici conta numerose Parrocchie e Chiese, ma la più importante è sicuramente la chiesa di San Ciro, oggi Santuario, dedicata alla Beata Vergine della Natività ed al Santo Patrono, San Ciro: fu costruita Piazza San Ciro 13 ivo in questa città da sempre e solo ora mi è venuta l’idea di descriverla ai colleghi e soci dell’Alatel e lettori del notiziario “continuare a …” Spero che la seguente presentazione piaccia anche a quelli che abitano in altre città più belle e più importanti della mia. Portici giace alle falde del Vesuvio e confina con Napoli, San Giorgio a Cremano ed Ercolano (ex Resina), ha una superficie di 452 ha ed un perimetro di 13,150 km e fa parte integrante del panorama visto dal Golfo di Napoli. Alla fine dell’800 gli abitanti erano circa 12 mila per poi aumentare fino a circa 70 mila alla fine degli anni ’70., favorito com’è dall’edilizia in pieno sviluppo. Dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.c. i luoghi intorno al Vulcano cadono in una completa oscurità. La storia di Portici comincia nel xv secolo, quando la regina Giovanna II dette la cittadina in feudo, insieme a Cremano, Resina e Torre del Greco, a Giovanni Caracciolo, per 2.000 ducati d’oro. Quest’ultimo, non vedendo soddisfatte le sue pretese, colmò di villanie la regina che, istigata anche dalla Duchessa di Sessa, Cubella Ruffo, lo fece uccidere il 25 agosto del 1432 in Castelcapuano. Successivamente il feudo passò ai Carafa per poi arrivare all’ultimo feudatario nel 1698, il marchese di Monteforte, Mario Loffredo. La mia città v ita associativa di v ita associativa Villa Campolieto 14 tra il 1633 ed il 1647 sui resti di una preesistente parrocchiale di Santa Maria delle Grazie. All’interno del Santuario, oltre alle tre eleganti navate tra due file di colonne e archi, si può ammirare l’opera, la Pala, di un insigne pittore napoletano Luca Giordano, collocata sull’altare maggiore e altri quadri del Caravaggio e del Vaccaro. La statua di San Ciro, situata nel cappellone di sinistra della Basilica è opera di Ferdinando Sperandeo, scultore napoletano, eretta nel 1770 con denaro raccolto tra i Porticesi e i devoti. Si racconta che un giorno un misterioso eremita si presentò nello studio dello scultore che non riusciva a costruire la statua secondo le richieste del parroco, gli disse che per accontentare il parroco doveva copiare la sua fisionomia. La comunità porticese cominciò a onorare il Santo martire alla fine del xvII sec, il papa Pio ix, nel 1776, con un proprio decreto proclamò San Ciro “Patrono principale di Portici”. Da allora il culto non si è mai spento e in occasione dei due eventi dell’anno il 31 gennaio e la prima domenica di maggio accorrono devoti anche dai paesi limitrofi e da tutta la Campania. Ma la più antica chiesa di Portici è S. Antonio edificata nel 1213 sulla lava del Vesuvio del 1036, retta dai frati minori conventuali. Al corso Garibaldi, incorporato nel palazzo del Comune (ora Tribunale), si trova la cappella di S. Maria della Potenza, dove da piccolo facevo il “chierichetto”. Questa chiesa fu fondata dai Padri Pii Operai tra il 1598 ed il 1600, ed era una compagnia di sacerdoti secolari che vivevano in comunità dedicandosi all’attività catechistica. Al confine con Ercolano, sotto il portico si nota la Cappella Reale, già teatrino di corte, dedicata alla Vergine Immacolata eretta nel palazzo reale dei Borboni. Si racconta che il sovrano Carlo III di Borbone e sua moglie Maria Amalia di Sassonia, si innamorarono dell’amenità del luogo decisero di far costruire un palazzo che li potesse ospitare come dimora ufficiale. Il progetto fu affidato nel 1178 all’architetto Antonio Canevari. Le decorazioni furono curate dal pittore Giuseppe Bonito insieme allo scultore Joseph Canart che operando con marmi di Carrara allestì le opere scultoree del parco reale. La realizzazione del palazzo reale stimolò la costruzione di numerose altre dimore storiche “le Ville Vesuviane” del Miglio d’Oro nate con lo scopo di ospitare la corte reale al completo. Museo di Pietrarsa 15 “Pietrarsa” già adibito alla produzione di cannoni e proiettili di artiglieria, per l’allestimento e costruzione di locomotive e dell’assemblaggio del materiale rotabile. Fino al 1905 a “Pietrarsa “ risultano costruite oltre 300 locomotori, centinaia di carrozze e qualche migliaio di carri merci. Con il declino della trazione a vapore e non essendo possibile una eventuale conversione per mancanza di spazi, l’officina è diventata “Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa”: dove sono esposte, in uno spazio di circa 36.000 metri quadri locomotive a vapore , elettriche, a corrente continua,, diesel e carrozze passeggeri. In conclusione invito tutti i soci ed i loro familiari a passare una giornata a Portici e visitare i luoghi, sinteticamente decritti e, dopo pranzo, passeggiare nel bosco inferiore tra frondosi querceti, nella fragranza dei lunghi viali coperti di verde e di un ambiente carico di ossigeno tra il cinguettio degli uccelli. Il bosco era il luogo prediletto da diversi sovrani che seguirono Carlo III, era il luogo di caccia. v ita associativa Con la rivoluzione francese, 1799, molte opere furono trasferite a Palermo e successivamente nel museo di Napoli (1827). Oggi la reggia ospita la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Napoli. All’ingresso del palazzo un maestoso scalone conduce al primo piano dove si trova l’appartamento di Carolina Bonaparte. Nel vastissimo bosco, diviso in due parti dalla strada delle Calabrie, si notano ampi viali e giardini all’inglese dove fino a qualche decennio fa esisteva anche uno zoo con speciali animali esotici. Fu Giacchino Murat ad arredare la reggia con arredi lussuosi francesi; mentre il re Ferdinando II di Borbone fece costruire la ferrovia Napoli- Portici: inaugurata alla ore 10 del 3 ottobre 1839 ed aveva una lunghezza complessiva di 7,25 km alla presenza del re Ferdinando II delle due Sicilie e delle più alte autorità del regno. Il treno composto da una locomotiva a vapore e da otto vagoni trasportò 258 passeggeri e durò nove minuti e mezzo. Una influenza collaterale fu la conversione nel 1842 di un grande stabilimento v ita associativa Giornate FAI a Napoli L 16 a voglia di conoscere di approfondire sempre di più le proprie radici culturali legate alla nostra città quest’anno anticipando il nostro “Maggio dei monumenti” manifestazione istituzionalizzata da diversi anni, ho approfittato della XXII edizione delle Giornate FAI di Primavera che organizzava due straordinarie giornate del 22 e 23 marzo per visitare siti archeologici, palazzi, chiese, castelli e parchi meravigliosi; tesori chiusi normalmente al pubblico durante tutto l’anno per vari motivi ma soprattutto per incapacità di gestire il bene più ricco e prestigioso che la storia ha lasciato in eredità alla città di Napoli e dintorni. Grazie alla missione di questa Fondazione Nazionale sorta negli anni ’70 senza scopo di lucro anche quest’anno come negli anni precedenti l’illustrazione dei tesori è stata affidata a volontari, quasi tutti studenti, che si sono impegnati con grande passione per l’ottima riuscita dell’evento. Erano visitabili: Il museo del mare, Il castello dell’Ovo, la stazione zoologica A. Dohrn, il museo di S. Martino, il museo nazionale di Capodimonte, il museo di palazzo Reale, il museo del tesoro di S. Gennaro, villa Rosebery ecc. Detti siti ed altri non menzionati raccontano la storia e la tradizione della città di Napoli e costituiscono un’offerta culturale di un prestigioso patrimonio unico al mondo. Avendo già visitato negli anni precedenti durante altri momenti organizzativi molti delle suddette opere, in questa occasione, ho visitato per la prima volta il Palazzo Marigliano, L’Archivio di Stato ed il Convento di S. Domenico Maggiore. Palazzo Marigliano (o palazzo de Capua), fatto costruire, dal 1512 al 1513, dal conte di Altavilla, Bartolomeo de Capua, è un pregevole esempio di architettura rinascimentale napoletana; il palazzo fu venduto poi ai conti di Saponara e poi alla famiglia Marigliano. I volontari, tanti per ogni livello, hanno descritto in dettaglio l’architettura del palazzo a partire dalla facciata ed alle varie trasformazioni ottocentesche. Nell’atrio una lapide ricorda la “Congiura di Macchia” che prende il nome da Gaetano Gambarotta, principe di Macchia, che fu cospiratore con cui nel 1701 la nobiltà napoletana tentò, senza successo, di rovesciare il governo vicereale spagnolo. Nel piano nobile sono ancora conservate alcune parti della dimora rinascimentale: come le travi lignee decorate e resti di affreschi nella cappella gentilizia. Al primo piano sul terrazzo, in bella mostra, un enorme cavallo di marmo opera dello scultore Mimmo Paladino, precedentemente esposta a Piazza del Plebiscito a Napoli. Attualmente nel palazzo risiede la scuola della Sovraintendenza Archivistica della Campania. Poi, l’Archivio di Stato organo 17 nizione, poi digitalizzati e successivamente trasferiti su supporto omogeneo delle stesse misure dell’originale. Tutte le opere sono state certificate da autorevoli storici dell’arte. Naturalmente, una riproduzione se pure perfetta e digitale non sarà mai coinvolgente come l’opera originale comunque l’esposizione rappresenta l’unica possibilità di poter apprezzare contemporaneamente opere di autori esposti in musei sparsi nel mondo e in tante collezioni private. Si è potuto ammirare di Leonardo, tra l’altro, la Gioconda, la Dama con l’Ermellino, l’Annunciazione, Ginevra de’Cenci, di Raffaello la Madonna del Cardellino, San Sebastiano, le Tre Grazie, il ritratto di Guidobaldo da Montefeltro, di Caravaggio ben 62 opere tra le quali il Ragazzo morso da un tamarro,la Cena in Emmaus, la Flagellazione, il Giovane che suona il liuto e Davide con la testa di Golia dove la testa mozza di Golia riproduce con crudezza il viso dell’autore e la disperazione che ha accompagnata l’ultima parte della vita del Caravaggio: con questa opera si conclude la vita turbolenta e violenta di un’artista che con il gioco dell’ombra e della luce ci ha lasciato opere di intensa bellezza. L’iniziativa ha riscosso vasto successo di pubblico testimoniato dalla lunga fila dei visitatori e dagli apprezzamenti da essi espressi agli organizzatori dell’evento. v ita associativa periferico del Ministero dei Beni Culturali, dove viene conservato un ricco patrimonio documentario accessibile a tutti gli studiosi. Nei vari reparti le giovani guide hanno descritto come viene esercitata la sorveglianza degli archivi delle amministrazioni statali della provincia di Napoli, il tutto per una corretta conservazione dei documenti che testimoniano la memoria storica della città dal X secolo ad oggi, di fondamentale importanza per la storia dell’Italia Meridionale. In uno di questi troviamo testimonianze dell’Archivio Diplomatico, quello degli Angioini e quello degli Aragonesi sopravvissuti al rogo appiccato durante la seconda guerra mondiale dell’esercito tedesco in ritirata. Sono conservati anche gli atti dei catasti onciari, voluti da Carlo di Borbone per censire i beni dei sudditi per favorire un efficace sistema di imposizione fiscale. L’Archivio è nato il 22 dicembre 1808 e conta 50.000 metri lineari di scaffalature. All’interno dell’edificio è attiva la scuola di Archivistica, di paleografia e diplomatica. Per concludere, la Mostra dell’Impossibile presente nelle sale del Convento di San Domenico Maggiore dove sono esposte 117 copie digitali ad altissima definizione relative a capolavori di dipinti sparsi nei vari musei delle maggiori capitali del mondo. La guida turistica ci ha spiegato che i quadri digitali sono stati realizzati da una matrice ad alta defi- di paese “Fantasma” 18 A chi non è capitato durante un viaggio in macchina di ammirare un borgo medievale arroccato su di una collina e a quanti di noi stimolati dalla fantasia hanno pensato di fermarsi per conoscere da vicino questi misteriosi angoli di paradiso sommersi nella natura? Grazie a questa curiosità, ho saputo di Craco borgo medievale situato in Basilicata nella provincia di Matera, centro di notevole interesse sia per lo studio dei fenomeni franosi che hanno causato gravi dissesti geologici, sia per la sua interessante e antica storia. Oggi Craco è principalmente conosciuta e studiata per i suoi movimenti franosi, che hanno inizio negli anni 60 e che provocarono l’abbandono della maggior parte della popolazione caratterizzando la sua recente storia. Tali fenomeni son stati battezzati con il nome dei rioni dove hanno avuto origine e così nasce la frana del Convento che si trova poco a valle del Convento, la frana del Centro Storico rendendolo inagibile e infine quella delle Scuole vicino all’edificio scolastico. La causa di queste frane è stata individuata da esperti geologi nella presenza di acque impregnanti assorbite dal sottosuolo argilloso, che hanno provocato il rigonfia- R. Aprea v ita associativa Craco mento del terreno facendolo aumentare di volume e rendendolo molto instabile. Purtroppo, questo fenomeno non è dovuto soltanto a eventi naturali ma soprattutto al forte insediamento abitativo con costruzioni di cisterne di acqua insieme al mal funzionamento fognario nel tempo hanno dato origine a numerose e continue infiltrazioni di acqua. Craco non è sono solo crolli e frane, il Borgo si erge maestoso con la sua Torre Normanna sulle vallate circostanti ed emana un fascino particolare che attira i visitatori al pari dei suoi vecchi abitanti. Situato su una rupe, vi è il castello, costruito nel XIII secolo che conserva ancora l'originale portale d'ingresso e la torre con splendide finestre. Di grande interesse storico oltre al centro medioevale è il Convento di S. Pietro dei "Minori Osservanti " costruito nel 1600. Le origini di Craco risalgono all'VIII secolo a.C. e lo testimoniano la presenza di alcune tombe risalenti a quel periodo, di coloni greci di Metaponto trasferitisi in territorio collinare per sfuggire alla malaria che imperversava nella pianura. Nel X secolo un insediamento dei monaci italobizantini iniziò a sviluppare l'agricoltura della zona, favorendo l'aggregamento v ita associativa delle due Sicilie. Ritornando a tempi più recenti e con l’abbandono dell’abitato negli anni 60, Craco è rimasta intatta ed è diventata un paese fantasma, nel 2011 è entrata nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund, con l’occasione il comune di Craco ha realizzato un percorso di visita guidata, lungo un itinerario messo in sicurezza, che permette di percorrere dal corso principale del paese fino ad addentrarsi nel nucleo della città fantasma. Grazie a queste ultime iniziative, numerosi turisti visitano il paese “Fantasma” nelle sue rovine e nella sua affascinante storia. 19 urbano nella regione e la città prende il nome intorno al 1060 dal territorio chiamato Graculum dall’arcivescovo Arnaldo di Tricarico in Craco. Craco fu un importante centro strategico militare durante il regno di Federico II, grazie alla sua Torre Normanna insieme ad altre fortificazioni e ai numerosi avamposti che costituirono una barriera di protezione rendendo la città impenetrabile. La storia di questo borgo non finisce ancora, infatti, è stato al centro dei movimenti rivoluzionari nel 1799 sotto l’influenza dei moti rivoluzionari napoletani contro la borghesia dei latifondisti e ancora dopo fu interessata dal brigantaggio con l’inizio dell’unità d’Italia dopo la caduta del Regno Il Presidente ed il Consiglio Direttivo Regionale danno il proprio benvenuto ai Soci che si sono iscritti nel corso dell’anno all’Associazione. v ita associativa Soci Pensionati SEZIONE AVELLINO Barisano Giovanni Cogliano Raffaele De Cenzo Federico Iandiorio Antonio Nicodemo Giuseppe Pennacchio Giacomo Piano Rosa Ramondino Pellegrino Spagnuolo Costantina SEZIONE BENEVENTO Aulita Giovanni Capozzi Betty Caserta Pasquale Colucci Antonio De Blasio Cosimo De Ianni Antonio Fasoli Claudio Francesca Vincenzo Frangione Bruno Intorcia Vincenzo Saccomando Giovanni SEZIONE CASERTA 20 Carbonella Giovanni Coscia Pasquale De Santis Antonio Delli Paoli Marco Galazzo Saverio Macaluso Domenico Nocerino Ciro Parente Francesco Passaretta Carlo SEZIONE MATERA Buongiorno Arturo Leonardo SEZIONE POTENZA Bruno Rocco Cardinale Paolo Chiorazzi Giovanni Ciampa Giuseppe Colangelo Michele Ferrari Domenico Fidanza Canio Grippo Donato La Gala Federico Loguercio Giuseppe Maiuri Francesco Manta Luigi Martinese Alessandro Miele Pasquale Parisi Filippo Pietrafesa Giuseppe Pietrafesa Pietro Pugliese Rosa Verrastro Michele SEZIONE SALERNO Annunziata Fra.Sco Antonelli Gian.Co Barletta Saverio Caporaso Antonio Cappuccio Pietro Carrelli Gaetano Caso Laura Cimmino Rosa Di Donato Gennaro Di Martino Gerardo Di Napoli Francesco S. Di Ruocco Antonio Forlano Luigi Gravino Donato Iadarola Annarita Iodice Francesco Martino Guido Mosca Gennaro Nobile Marcello Pinto Giovanni Romano Carmine Russo Tullio Sangiovanni Crescenzo Schiani Stefano Tirri Bernardino SEZIONE NAPOLI Abeille Antonio Alviggio Ernesto Amendola Giov. Battista Amente Francesco Aprea Catello Aprea Domenico Argano Carlo Ascione Giuseppe Ascolese Modestino Auletta Francesco Balzamo Antonio Basile Giulio Biondi Mario Bonanno Giuseppe Bramante Domenico Buonaiuto Antonio Buonocore Concetta Busiello Renato Cacace Giovanni Califano Alfonso Calise Carmine Candida Vincenzo Capuano Ottavio Capuano Giuseppe Cardone Umberto Carlone Raffaele Caropreso Eduardo Casillo Angelo Cataneo Gustavo Cataneo Lorenzo Chiarolanza Gaetano D'avino Giuseppe De Luca Achille De Luca Antonio De Pascale Giuseppe De Santis Giovanni Del Prato Aldo Di Capua Nicola Di Franco Antonio Di Giovanni Fernando Di Maio Antonio Di Rienzo Anna Maria D'orsi Dora Anna Maria Eliseo Angelo Errico Pasquale Esposito Gabriele Esposito Luigi Esposito Vincenzo* Farina Maddalena Finuoli Nicola Fiorillo Mario Florino Ernesto Foglia Giuseppe Fontanella Vincenzo Frulio Ciro Galdo Mario Giaccio Giocondo Giardullo Enrico Girimonte Paola Grassia Gaetano Guadagnuolo Michele Guarino Giancarlo Guidotti Giovanni Improta Emilia Ippolito Vincenzo La Pietra Luigi Laezza Rachele Liccardo Carlo Liccardo Alfonsina Liccardo Pasquale Lioncino Armando Localzo Francesco Lombardi Federico* Maddaloni Rita Mainolfi Massimo Marchiello Raff.Na Mascolo Carmine Mastantuono G. Melito Maria Teresa Miele Aldo Migliaccio Gennaro Mistero Francesco Monticelli Liliana Morgera Giovanni Mormile Vincenzo Musto Salvatore Napolitano F.Sco Pallotta Liliana Pianese Giuseppe Pittari Luigi Polidoro Ciro Porciello Vincenzo Prezioso Vincenzo Quaglianella Alfredo Rasati Carlo Rastelli Francesco Ricci Gilda Rolando Guido Romani Giuseppe Sannino Giancarlo Scarpato Aldo Schiedo Francesco Scognamiglio S.Re ** Scognamiglio Giuseppe Scotti Aniello Scotti Michele Sepe Vincenzo Siena Maria Sirignano Corrado Sirignano Domenico Spampinato Vito Spigno Ciro Starace Luigi Tosca Silvia Tramontano Silvana Tranchino Alfonso Trapani Ugo Truppo Giovanni Vallefuoco Carmela Volante Federico Zanfardino Pasquale secondo semestre 2014 Mese LUGLIO AGOSTO Manifestazione Minicrociera nel Golfo di Napoli Spettacolo sull’acqua Cinespettacolo della Grancia Atene o Vienna OTTOBRE NOVEMBRE Crociera con “Costa FASCINOSA” Un viaggio nell’era Monarchica “Palazzo Reale di Napoli” “Firenze città d’arte e cultura” Napoli – 1 Potenza – – Direttivo Regionale Potenza – 1 – 1 Napoli 13 1 Napoli 21 1 Salerno Napoli Napoli 16-23 8 12 1 17-19 3 Umbria nei Luoghi Francescani Potenza 2-5 4 Melfi “Sagra della Varola” Potenza – 1 Tour nelle Marche Napoli 30-2 4 Visita della Certosa di San Martino Napoli – 1 Napoli 6 1 Tutti – 1 Visita del Museo Archeologico DICEMBRE Nazionale di Napoli Convivi di fine anno Per i dettagli consultare il sito WWW.ALATEL.IT a partire dal 30 giugno 2014, oppure, per i soci senza e-mail attendere la relativa corrispondenza. 21 Visita scavi di Pompei Visita agli Scavi archeologici SETTEMBRE di Ercolano + Pranzo+MAV Visita guidata della Cattedrale e Museo del “Tesoro di San Gennaro” Organizzazione Data Giorni v ita associativa Programma iniziative del a ttualità Agevolazione di Telecom Italia per i soci ALATEL su rete tradizionale, cellulari e fibra ottica TUTTO 22 Chiamate gratis a qualsiasi ora e senza limiti verso tutti i telefoni fissi Nazionali. Chiamate gratis a qualsiasi ora e senza limiti verso tutti i cellulari Nazionali (max 1500/min mese). 300 SMS al mese (max 10 sms al giorno dall’11° il costo è di 15,13 cent IVA inclusa). Internet illimitato con velocità di navigazione in download fino a 7mega ed in upload fino a 385Kbps. INTERNET SENZA LIMITI Velocità di navigazione (download) fino a 7 Mega e di trasmissione (upload) fino a 384 Kbps. Traffico internet incluso. Telefonate a 0 cent verso tutti i fissi nazionali con 16 cent alla risposta. Un ora al mese di chiamate gratis verso tutti i telefoni fissi internazionali (zone 1-2-3-4-5). Un ora di chiamate verso tutti i cellulari internazionali (zone 1-2-3-4-5) allo stesso prezzo dei nazionali. 300 SMS al mese (max 10 sms al giorno). TIM SMART (Fisso + Cellulare) TIM e Telecom Italia offrono la soluzione TIM SMART per essere sempre connesso a casa e fuori. A CASA: internet senza limiti, a 0 cent al minuto dalla linea di casa verso i numeri fissi e mobili nazionali (scatto alla risposta di 19 cent). FUORI CASA: 400 min/mese verso tutti 2GB di traffico dati/mese dal tuo smartphone. TUTTO FIBRA Connessione Internet illimitata con accesso in fibra ottica su tecnologia Fiber to the Cabinet con velocità fino a 30/100 Mbps in download per la ricezione dei dati e fino a 3/10 Mbps in upload per la trasmissione dei dati. Modem Ultra Internet a cui collegare i telefoni e i device Internet di casa. Linea Telefonica con telefonate in tecnologia VoIP: Servizio Chi è e chiamate illimitate a 0 cent e senza scatto alla risposta verso TUTTI i fissi e i cellulari nazionali; Trasferimento di chiamata gratuito, per essere sempre raggiungibile anche quando sei fuori casa. Se si attiva il trasferimento di chiamata verso un altro numero di rete fissa o verso un cellulare TIM non si pagherà nemmeno la chiamata trasferita se rientra nei 200 minuti/mese inclusi. Per tutte le promozioni i soci “ALATEL” godono di uno sconto di 14,00 euro/mese sul costo base di Telecom Italia. Le informazioni di dettaglio si possono avere sul sito www.alatel.it oppure telefonando al numero verde 800012777. Le offerte sono suscettibili di variazioni in base alle politiche commerciali di Telecom Italia. Le nostre Iniziative I M P O R TA N T E Desideriamo riepilogare, qui di seguidi to, le modalità di versamento delle quote associative annuali. > I soci in servizio avranno la trattenuta mensile sul foglio paga; > i soci in pensione e quelli che vi sono andati nel corso del 2013 potranno versare la quota di Euro 25,00: 1 al proprio fiduciario 2 presso la sede di regione 3 bonifico bancario su c/c Unicredit, codice IBAN: IT91D 02008 03443 000010397756 intestato a: Seniores Telecom Alatel C.B. 4 sul conto corrente postale n.ro 25087800 intestato a: Seniores Telecom Alatel C.B. ponendo attenzione di completare in ogni sua parte il modello utilizzato. Molte volte sono incompleti ed è tanto laborioso risalire al versante. CONSIGLIO DIRETTIVO REGIONALE CAMPANIA E BASILICATA D’ORMEA AMEDEO tel. 081.5818289 APREA ROSARIO tel. 081.5818542 DI PALMA UMBERTO tel. 081.5814166 APREA VINCENZO tel. 081.5818923 BAMBINO PATRIZIA tel. 081.5818970 ESPOSITO CARMINE tel. 081.5818970 PANARIELLO LUIGI tel. 081.5818542 RICCIO ALBERTO tel. 081.5818970 STRETTI MARISA tel. 081.5818923 Presidente Vice Presidente Segretario Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere AL. MA. Qui Sezione Napoli Consigliere FIDUCIARI DI SEZIONE AVELLINO GISMONDI MICHELE cell. 338.8569830 BENEVENTO PANELLA MARIO cell. 339.6395194 CASERTA DI MATTEO ROCCO cell. 340.5306929 MATERA CANTERINO GIUSEPPANGELO tel. 0835.381321 NAPOLI BARRELLA BRUNO tel. 081.5818063 POTENZA GASTONE DONATO cell. 335.7289289 SALERNO MARIAPIA SUSIA cell. 338.8880251 fax 081 5818812 numero verde 800 012 777 e-mail: alatel.cb@virgilio.it sito web: www.alatel.it Tutti i soci sono invitati a comunicare tempestivamente eventuali variazioni di indirizzo al numero verde 800 012 777 oppure alla Segreteria ALATEL Centro Direzionale, isola A4 80143 Napoli Le vostre idee possono tramite la rubrica raggiungere tutti i soci ed essere motivo di scambio e di proposta per gli altri. Invitiamo i lettori a scriverci e ad esprimere il proprio parere su eventuali iniziative, critiche e suggerimenti. Chi ha fantasia la usi, servirà anche agli altri! Se pensate “L’ALATEL dovrebbe fare....”, scrivete a: Redazione Centro Direzionale, isola A4 80143 Napoli ni nn tali anni S ni Tele 20 50 a I com 0 an 0 e 5 0 an m l a 2 P n i o e I l lia ni T SI IP elec lia 50 P 20 a om Ita anni S a t n i T S I a n i i n m nn Ita lec 20 SI 50 0 an eco l 5 P e I 20 a elecom 0 anni anni Te Italia T lia ni SIP ni S 5 IP a T n t i 0 n I i a m n 2 a n a o i n n m l c 0 i 20 leco a 50 a 20 ann 20 a com Ita nni SIP nni Tele talia 5 i SIP e T I ni le a n a ali n t e n I 0 m IP T a lec 0 a 5 o i S e 2 m c 0 n 0 T i e o n 2 5 i a a lec ann 0 ann P SIP e i Tel Italia I Itali 0 T n i S 5 i n n m i 2 n com nn a i e n a l l eco P a 0 an P 20 a lecom a I e t 0 5 2 50 mI ni T e I ni S a T o n i S n l P c Ital i I a a i a i a e n l t S l n I 0 m n 0 a i e n t 0 a com I 0a ni T alia 5 SIP 2 Teleco a ann 2 5 n 0 a 5 e l It ni ali ni 20 t n Te SIP I m a alia n i a i i l o a P n n c a m n It n le 20 SI 50 0a eco l 5 P e 50 a I 20 a elecom 0 anni anni Te Italia T ni S 5 IP alia nni T nni t 0 n I i S a m 2 a n i a o i 0 n m l 0a ann 0 a om Ita ni SIP elec lia 50 SIP 2 Teleco 5 T 2 i n 2 i ia ta i IP lec an 0 an lecom I 50 ann 20 ann om Ital ni SIP ni S anni Te ia 50 2 an 0 tal P SIP elec i Te Italia ann I I 0 2 T n i S 5 0 i n n m i n 2 a P leco ann 20 an 0 an P 20 om alia i SIP t c e 5 I 0 T e i Te l 5 i m n e I n a T o n i S n l nn P c i I a a i i a ni S nni Tele ia 50 a P 20 m It 50 ann 20 ann om Ital co n o e l a c e I l e 0 l c a T e Ita ni S nni Tele talia 5 IP 20 SIP m alia n t a i i I o a n n c 0 n I om le 2 S 50 a c e i e com m T l n 0 an 0 o P i e 5 n a I 2 iS 0a tali lia ann ni T a elec Itali nni SIP anni T talia 5 P 20 lecom I 50 ann 20 an com Ita 5 0 a P 20 mI IP i SI nni Te Italia ele 5 o T n S a c i i n i l e I n l a a Ita 0 a lecom ann 20 an ni S anni Te ia 50 2 m 0 n o 5 ni a c e l n P e I T l a a 0 a t P 50 S e i i I I l 2 50 ni T nni 20 ann om Ita anni S om IP n a a c i S a l e l 0 i a 0 c 5 It SIP 0 Te e 2 nn l i 5 i P m e I n n a T o i S n l n c i IP a i 20 a com Ita 50 ann 20 ann om Itali anni S nni Tele ia 50 a P 20 0 c a SI al 5 ele e t l I i P a 0 T i I e l n 2 i nni T S m a n i a i i l o a P n n c a I 0 ann com Ita t 0 n 2 ni S nni Tele lia 5 0 an 0 a lecom I e P el l 5 n I 2 T e a S T i a i 0 t a n a i e I P i n ann 20 an ni T talia 5 P 20 lecom Ital i SI n n 0 a m n 5 I I o e S leco T P 0 a P 20 a m I i e lec i i 5 l o T n S n c a i nn It 0 an 20 an com It 0 anni a i SI nni Tele alia 5 t n I m 0 n e o 2 5 l a a m c i a e 50 IP Ital lia 20 Tele i SIP anni T S 50 a i n t m a i I n i P n o l n I n a a c i m 0 n S a ta l Ita 0a 20 nni nni Tele lia 50 SIP 2 Teleco 5 m a o 0 nn P c i I a i 5 a i a a e n l t S l n I n 0 a i 0 e n t a 2 0 a com I 0a ni T alia 5 SIP ann com 2 5 n P e I 0 l a S 5 e e It 0 IP el lia 2 ni iT T S m a a nni n i t i i l I o a n P n n c a I a t 0 n e I n m 2 5 20 ni S nni Tel 0a 0 a lecom eco P l 5 n a I 2 i e l a S P T a 0 a com It nni nni talia nni SIP anni Te alia 50 2 a I a 0a 0 0 2 m e 5 P t l 2 I I o a 20 IP om ni S anni Te Italia elec ia 50 S c T n i P e I ni i l a n n S e n 0 m T a i 0 a 5 o i ann m Ital n 2 c n 20 50 ele lia o IP 0 an 20 an T le a c a t P 5 S e i i I I e l l T n i S a i n n t m a i Te I an m 0a nn ann Ita Itali nni SIP Teleco a 0 o 2 0 c 5 0 m e 2 l 5 eco 0 a 0 anni lia com IP i SIP anni Te Italia 5 a e t S l n I i e n a 2 0 ali 0a ni T alia 5 m ann com 2 5 n P o e I 0 l c a m It S 5 e e l It IP e lia 20 ni iT T S m a a n n i t i i l I o an n a P n n c a I a t 0 n e I n m l S 5 a 50 a 0 o e i 2 ni T Italia elec lia 50 IP 20 Telecom 50 ann P n T I a i S ni n 0 n a i n S m t 2 a n I a i a o i nni n l 20 0 a om Ita ni SIP elec lia 50 SIP com 50 ann T 2 e l P i I e n Ita iS an ni an ni T Italia SIP ni Telec n 0 m n i 0 a 5 o a n 2 c 0 0 20 n 5 le an a m i 2 a e l P o I 0 T a c 0 a t P 5 S i i I I 2 P n i S al ele ann com m It 0 an ni T nni SIP an talia
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