72 06 settembre 2014 IL SETTIMANALE Armando Borghi: CityLife accelera il passo Mario Breglia: Il Forum di Santa Margherita rinnova la tradizione de il Quotidiano Immobiliare Quasi finita la Torre Isozaki 50 pianI sopra milano 02 editoriale Settimana di appuntamenti Per il real estate inizia la stagione del 2015 Settimana intensa la prossima per la comunità del real estate. Si comincia martedì 9 con il congegno conclusivo dedicato al tema dei Servizi per l’immobiliare organizzato da Quotidiano Immobiliare. Di particolare rilievo il panel dei relatori che comprende personalità di rilievo del real estate che sarà seguito dalla tavola rotonda finale con Aldo Mazzocco, Massimo Caputi, Emanuele Caniggia, Luciano Manfredi ed Ezio Bigotti dove si commenteranno anche i recenti provvedimenti del governo per l’industria immobiliare. A seguire mercoledì a Roma, Federico Merola, presenterà Arpinge Spa la società costituita dalle Casse di previdenza dei Geometri, dei Periti e degli Ingegneri e Architetti con l’obiettivo di promuovere nuove modalità di investimento e finanziamento in infrastrutture e immobiliare. Lo stesso giorno a Milano Scenari Immobiliari, anticiperà il 22° Forum di Santa Margherita presentando l’European Outlook 2015, osservatorio immobiliare per i mercati italiani ed europei. Contemporaneamente, sempre a Milano, si terrà la conferenza stampa di presentazione di Rebuild 2014 “ Reinventare l’edilizia” con la partecipazione di Thomas Miorin e GianLuca Salvatori, coideatori dell’evento che si terrà a Riva del Garda il 25 e 26 settembre. Dulcis in fundo il tradizionale appuntamento del secondo wek end di settembre a Santa Margherita per il Forum di Scenari Immobiliari che inizierà venerdì mattina alle 11 per concludersi sabato alle 13. In questo vero e proprio tour de force abbiamo voluto inserire la copertina della torre Isozaky di Milano, oramai giunta in fase finale ( sarà completata a marzo 2015) con un intervista all’architetto Andrea Maffei, progettista dell’intervento e ad Armando Borghi neo responsabile del progetto per il gruppo Generali. Guglielmo Pelliccioli fondatore ed editorialista de il Quotidiano Immobiliare Specialists in: • Fit out of Offices, Retail, Restaurants & Hospitality • Sustainable Refurbishments • New Buildings work in progress Oliva Costruzioni & Servizi s.r.l. Napoli | Milano www.olivacostruzioni.com info@olivacostruzioni.com 04 agenda della settimana AGENDA SERVIZI PER IL REAL ESTATE - CREARE VALORE 09 ILUNGO IL CICLO DI VITA DELL'IMMOBILE milano marteDì VAI Organizza: il Quotidiano Immobiliare Milano: presso il World Join Center - Viale Achille Papa 30, con inizio alle ore 9.30 10 SCENARI IMMOBILIARI: EUROPEAN OUTLOOK 2015 milano mercoleDì VAI Organizza: Scenari Immobiliari Milano: presso la sede di Scenari Immobiliari - Galleria Passarella 1, con inizio alle ore 11.00 *Partecipazione riservata ad inviti 0 05 agenda della settimana 10 REBUILD 2014 "REINVENTARE L’EDILIZIA" milano mercoleDì VAI Organizza: REbuild Milano: presso la sede di Scenari Immobiliari - Galleria Passarella 1, con inizio alle ore 11.30 ARPINGE SPA - IL CIRCOLO VIRTUOSO 10 PRESENTAZIONE TRA PREVIDENZA ED ECONOMIA roma mercoleDì VAI Organizza: Arpinge SpA Roma: presso l'Auditorio dell’Ara Pacis - Via di Ripetta 190, con inizio alle ore 11.00 12 22° FORUM SCENARI santa margherita ligure (ge) venerdì Organizza: Scenari Immobiliari VAI Santa Margherita Ligure (GE): presso il Grand Hotel Miramare - Via Milite Ignoto 30, venerdì 12 e sabato 13 settembre NOMISMA OUTLOOK FLASH I rendimenti medi lordi annui da locazione si sono mantenuti pressoché stabili total return degli immobili nei 13 mercati maggiori monitorati da nomisma 19 15 % 11 7 3 abitazioni -1 -5 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 Primi semestri Income return Capital growth Total return 19 15 % 11 7 3 uffici -1 -5 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 Primi semestri Income return Capital growth Total return 19 15 % 11 7 3 negozi -1 -5 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 Primi semestri Income return Fonte: Nomisma Capital growth Total return 14 0 07 A consuntivo di semestre, nei 13 maggiori mercati italiani monitorati da Nomisma i canoni di locazione hanno registrato per le abitazioni un significativo rallentamento della flessione, mentre per gli immobili strumentali alle attività produttive un calo delle quotazioni con intensità analoghe a quelle dei precedenti due anni. Nell’attuale ciclo immobiliare i rendimenti medi lordi annui da locazione si sono mantenuti pressoché stabili. Le oscillazioni di pochi punti base tra un anno e l’altro sono riconducibili, in una prima fase, alla minore intensità di crescita dei canoni rispetto ai prezzi e, di recente, allo spostamento della domanda verso il mercato dell’affitto, più visibile nel segmento abitativo, con una conseguente maggiore capacità di tenuta evidenziata dal mercato locativo. Nell’ultimo biennio, il total return - che sintetizza la variazione del valore capitale sommata alla componente di redditività potenziale da locazione - si è pressoché annullato nei segmenti abitativo e terziario per effetto del repricing, mentre per gli immobili commerciali, per i quali il rendimento da locazione è superiore di oltre due punti percentuali a quello degli altri comparti, il repricing ha eroso solo in parte il total return, rimasto in territorio positivo intorno al 3%. MARTEDì 9 SETTEMBRE ORE 9:30 - WJC MILANO CONVEGNO I SERVIZI PER IL REAL ESTATE RELATORI Guglielmo Pelliccioli Moderatore - ilQI Piercarlo Rolando Stephen Coticoni Diego Bortot Riccardo Serrini Enzo Albanese Massimo Chieregato Giampaolo Corsini Prelios Valuations & e-Services Jacopo Palermo Immobiliare Percassi Mirko Baldini Nicola Martinelli Marina Concilio Paolo Orlando Luigi Croce Francesco Ambrosino Thomas Miorin Roberto Busso Andrea Silipo Gianfranco Navone Prelios Prelios Credit Servicing eFM BNP Paribas RE PM SIGEST Innovation RE NCTM Studio Legale Associato Gabetti Property Solutions Beni Stabili Property Service Europrogetti & Finanza REAG Cogito Systems CBRE VALUATION Innovation RE Habitech Yard Group TAVOLA ROTONDA Aldo Mazzocco Ezio Bigotti Massimo Caputi Luciano Manfredi Assoimmobiliare Prelios EXITone Emanuele Caniggia IDeA FIMIT SGR Beni Stabili Property Service CON IL PATROCINIO DI PARTNER SCIENTIFICO una torre sotto il cielo di milano Una torre sotto il cielo di Milano Si sta completando lo skyline di CityLife a cura di Guglielmo Pelliccioli Architetto Maffei, lei è autore del progetto della Torre Isozaki a CityLife, insieme al maestro giapponese. Quali sono state le linee guida a cui si è ispirato per concepire quel tipo di building? E quali le difficoltà maggiori che ha dovuto superare in tutte le fasi fino all'attuale pressoché completa realizzazione? "Nel progetto siamo partiti innanzitutto dall’efficienza dello spazio per uffici. A questo scopo abbiamo previsto in ogni piano un open space di 36x24 metri basato sul modulo di 1,5m che il tenant potesse poi organizzare in vario modo in uffici chiusi o aperti. Alle sue estremità sono stati previsti due core con le scale di sicurezza e le lobby del trasporto verticale con ascensori panoramici. Nel linguaggio architettonico abbiamo voluto rendere omaggio al futurismo milanese con l’idea di edificio macchina e di movimento. Gli ascensori vetrati, visibili dall’esterno, daranno l’idea di un grattacielo sempre in continuo movimento. I contrafforti esterni, che sostengono l’edificio dalle azioni del vento, metteranno a nudo la meccanica del progetto. PERSONA andrea maffei SOCIETà andrea maffei architects 10 una torre sotto il cielo di milano Tutto il grattacielo si compone con moduli di sei piani, caratterizzati da una facciata bombata, che si sovrappongono uno sull’altro, teoricamente all’infinito. È l’idea di una sorta di endless tower, un grattacielo senza fine che potrebbe continuare senza limiti di altezza. Abbiamo voluto rendere chiaro il concetto di composizione dell’edificio, per un’architettura non formale, ma concettuale. Le difficoltà principali sono state di trovare un giusto equilibrio con i costi dell’edificio. Dall’inizio abbiamo ridotto le altezze interpiano, oppure aggiunto pilastri per ottimizzare le strutture. Alla fine però mi pare che siamo riusciti a realizzare il buon equilibrio di un’architettura complessa con un costo in linea con il mercato". Cosa significa per Milano il progetto CityLife? Può essere, insieme ad altri, il paradigma di un futuro sviluppo in altezza della città? "Credo che CityLife significhi un interessante recupero di una zona, la ex-Fiera di Milano, che prima era del tutto slegata con il resto della città. Basta vedere la sua forma quadrata che non ha alcuna relazione con il contesto attorno. Sin dall’inizio abbiamo lavorato a un progetto che cercasse di ricucirla con la città intorno, con le sue strade e con i suoi parchi. Nel masterplan le vie intorno sono state prolungate all’interno e i quartieri residenziali sono stati continuati nel progetto, partendo dalle stesse volumetrie attorno per poi aumentarle via via che si avvicinavano verso il centro con i tre grattacieli. Si tratta di una ricucitura di una parte di città per creare nuovi stimoli di sviluppo urbano. Milano si sta molto sviluppando in altezza. Lo skyline milanese è cambiato parecchio negli ultimi anni con nuovi interventi da Garibaldi-Varesine a CityLife con vari grattacieli. Questo rende Milano molto affascinante ed unica nel panorama italiano. Una città dinamica che sa trasformarsi nel presente per creare il futuro. Ci aspettiamo che altri futuri sviluppi immobiliari continueranno in questa direzione con nuovi edifici sempre più alti". torre isozaki Location Milano, ex polo urbano della Fiera Developer CityLife SpA Architetti Arata Isozaki con Andrea Maffei Destinazione Uffici Tenant Gruppo Allianz General Contractor Colombo Costruzioni SpA Inizio / fine lavori 2012 / 2015 Altezza 202 m (207 m rispetto al piano città) Piani 50 (46 per uffici, 2 piani lobby, 2 piani tecnici) Superficie per uffici 50.000 mq circa GLA Superficie media piano 1.080 mq circa GLA Capienza 3.800 persone Parcheggi sotterranei 600 Certificazione LEED Gold 1 11 una torre sotto il cielo di milano Durante la fase di progettazione le sono stati forniti degli imput diversi dalla committenza, per esempio, passare da un progetto di 50 piani per 50 utenti diversi ad uno per un unico utente. Cosa ha comportato per il suo lavoro una tale modifica? "Il progetto della Torre Isozaki si basa sull’impostazione di avere 46 piani uffici con 46 inquilini diversi, uno diverso per ogni piano. Il progetto non ha cambiato questa impostazione durante la costruzione, con il passaggio ad un unico tenant, ovvero Allianz che diventerà l’unico inquilino con le sue varie aziende. Sono state fatte solo alcune piccole variazioni su richiesta del tenant. Passare da un edificio multi-tenant ad un edificio mono-tenant non è molto difficile. Viceversa invece avrebbe avuto maggiori difficoltà in termini soprattutto di impianti e di trasporti verticali". Dal suo punto di vista, decisamente importante, quali considera le innovazioni più significative introdotte nel progetto della Torre? "Le prime innovazioni possiamo trovarle nelle facciate curve. Ogni modulo di sei piani ha le pareti vetrate ricurve. Siamo riusciti a realizzarle con tecniche di curvatura a freddo, ovvero cold bending, incollando i vetri dritti su montanti calandrati ricurvi. Vista la piccola freccia di curvatura, è bastata questa semplice soluzione meccanica, senza bisogno di curvare tutti i vetri a caldo, che avrebbe avuto dei costi molto maggiori. Abbiamo verificato queste nuove tecniche, attraverso vari esempi già realizzati soprattutto in Germania, per migliorare e semplificare la realizzazione del progetto. A queste possiamo aggiungere il sistema computerizzato dei trasporti verticali. Tutti gli ascensori usano il sistema destination control. Si tratta di un computer che riceve le richieste di chiamata e convoglia più persone possibili nella stessa ca- Torre Isozaki, il gratta- cielo a uffici in costruzione nell’ambito dell’area CityLife, ha raggiunto il 50° e ultimo piano; attualmente sono già conclusi i primi 22 piani anche a livello di finiture interne. Il completamento della Torre è atteso per la primavera del 2015, quando l’edificio verrà consegnato al Gruppo Allianz per le opportune personalizzazioni. 12 una torre sotto il cielo di milano bina per portarle alla stessa destinazione. Questo ottimizza molto le prestazioni soprattutto del peak time alla mattina presto. Quasi tremila persone si dirigeranno al loro posto di lavoro. Il badge di accesso avrà memorizzata la loro destinazione e il computer li porterà automaticamente al loro piano senza bisogno di schiacciare pulsanti. Ciò consentirà di attendere l’ascensore per meno di 30 secondi e di raggiungere il piano in meno di un minuto". I quattro ancoraggi dorati che verranno fissati nelle prossime settimane hanno una funzione estetica o anche funzionale? "Certamente i contrafforti esterni hanno una funzione per la stabilità strutturale del grattacielo. Fino ad oggi non sono mai stati realizzati quattro contrafforti esterni di supporto alle azioni del vento per rendere confortevoli gli ultimi piani di un grattacielo. Il loro scopo principale è di ridurre le oscillazioni negli ultimi piani per consentire di fruirne con il massimo confort in caso di forte vento. Il loro ruolo è assimilabile agli smorzatori classici che si mettono nei piani alti dei grattacieli, però la nostra soluzione trasforma le soluzioni tecniche tradizionali, in un unicum architettonico che caratterizzerà il progetto rispetto ad altri simili. Richiamano anche l’idea dei contrafforti delle cattedrali gotiche, come il Duomo di Milano". Come si progetta un edificio del genere? Da dove si parte, quali parti vengono delegate agli ingegneri, quali ad altre funzioni. In altre parole come nasce e come si sviluppa il vostro lavoro di architetti? "Noi partiamo sempre dal contesto in cui ci troviamo e pensiamo a cosa vogliamo dire in un progetto per un edificio di una certa tipologia in quella parte di città. Per noi l’architettura deve essere il mezzo con cui un architetto racconta le sue Torre Isozaki si colloca in una posizione strategica e delimita, insieme a Torre Hadid e Torre Libeskind, la piazza centrale di CityLife denominata ‘Tre Torri’. La scelta architettonica del grattacielo si basa sul concetto di una forma senza fine, come una sorta di endless tower. È stato applicato il concetto di un sistema modulare che si può ripetere all’infinito senza soluzione di continuità. 1 13 una torre sotto il cielo di milano idee e le scelte formali vengono dopo. Se un’architettura rappresenta la traduzione di concetti interessanti, allora riuscirà a vincere la sfida del tempo e a restare sempre affascinante e importante per le future generazioni. Quindi, innanzi tutto, la definizione del concetto da tradurre nelle forme dell’edificio. Successivamente sviluppiamo varie ipotesi di progetto per trovare la soluzione formale che possa tradurre al meglio le intenzioni concettuali. Una volta definito e approvato il progetto da parte del cliente, si passa a concretizzare le scelte strutturali ed impiantistiche in un continuo dialogo con i vari ingegneri impegnati nel processo progettuale. Si tratta, alla fine, di coordinare delle grandi squadre di esperti delle più disparate discipline, tra cui gli acustici e gli illuminotecnici. È un po’ come essere i registi che dirigono una grande pièce teatrale o un film di fantascienza". Costruire in altezza significa consumare meno suolo ma significa anche industrializzare il prodotto. In sostanza quanto si risparmia a costruire un grattacelo di 10, 20, 30, 40 o 50 piani? "Purtroppo è difficile dire che si risparmia salendo in altezza. Certo vengono industrializzate le produzioni per esempio delle facciate, oppure dei controsoffitti. Però salire in altezza significa aumentare molto il costo delle strutture, degli impianti e del trasporto verticale. In particolare le strutture devono rispondere alle sollecitazioni dei venti che vanno controllate con test specialistici, come quelli che noi abbiamo fatto alla galleria del vento del PoliMi. Gli ascensori devono andare a grandi velocità, come i nostri che viaggiano a 7 metri al secondo. Quindi salire in altezza conviene solo se non c’è modo di svilupparsi in orizzontale. Nel caso di CityLife bisognava offrire un grande parco alla città di Milano per aggiudicarsi la gara e l’unico modo di sviluppare i metri quadri consentiti era di salire in verticale". Colombo Costruzioni nella veste di General Contractor si è aggiudi- cata la gara d’appalto per l’esecuzione delle opere di realizzazione della Torre. Il cantiere è partito a luglio 2012 e la consegna dell’immobile è prevista per aprile 2015 (30 mesi di lavoro - febbraio 2015 - a cui seguiranno 2 mesi per l’effettuazione dei collaudi). una torre sotto il cielo di milano Se io le chiedessi di proiettare la visione e la fantasia di 2530 anni sulle nostre città, come vede il loro sviluppo immobiliare urbano? Avremo ancora gli attuali condomini costruiti negli anni Sessanta o ci sarà una radicale riconversione o addirittura abbattimento? "Sarà difficile che gli edifici degli anni Sessanta vengano abbattuti o radicalmente trasformati. Pensiamo ai vecchi romanzi di fantascienza che prevedevano dopo il 2000 scenari futuristici che non si sono mai avverati. Penso che tra 30 anni sarà cambiato il nostro uso delle automobili. Si parla molto di macchine robot che guideranno da sole e tutte elettriche. Questo influenzerà il traffico delle città e il modo di muoversi al loro interno con risultati interessanti e con molte sfaccettature. Oggi già iniziamo a sentire questo cambiamento. Viceversa penso che cambierà il nostro modo di vivere la casa dove tutto sarà controllato direttamente dagli smartphone. Questo influenzerà gli impianti delle abitazioni e il nostro uso della casa, sempre nella linea del risparmio energetico. Credo che lo sviluppo immobiliare si concentrerà nel recupero delle aree dismesse, come quelle ferroviarie, le carceri o i vecchi ospedali che sono spesso nei centri storici, i vecchi edifici demaniali. Nella altre città italiane non cambierà molto. Milano invece continuerà a svilupparsi molto in verticale con altri grattacieli, che uniranno lo skyline tra CityLife e Garibaldi, sulla scia di come è avvenuto a Londra o Francoforte". progettisti Impianti Arata Isozaki Andrea Maffei Architects Ariatta, Manens, Max Fordham Direzione lavori ingegneria Facciate SPM-INPRO Coordinam. sicurezza Computi metrici estimativi Certificazione LEED Infrastrutture Gestione Progetti Coordinamento progettazione Galleria del vento Alta Sorveglianza e Dir. Tecnica Net Engineering Strutture Arup Italia, Redesco SIA Arup DEERNS Italia, Manens J&A, Ramboll Assistenza idrogeologica CCP, Politecnico Milano Ascensori Jappsen Acustica Cole Jarman BMS Alpina Reti e viabilità esecutivi Citra Studi idrogeologici SGI Studi impatto Ambientale Synesis Società e professionisti coinvolti nella progettazione citylife, per le locazioni un grande successo CityLife, per le locazioni un grande successo Armando Borghi: il progetto procede in stile Generali a cura di Marco Luraschi “Sono felicissimo per questo nuovo incarico e molto motivato, meglio di così non poteva andare. Il commitment dell’azionista esclusivo è quello di portare a termine i lavori nei tempi stabiliti e di realizzare un progetto in stile Generali. Il mio compito sarà quello di seguire il lato vendite ed il lato progettuale, che procede bene”. Esordisce così con entusiasmo Armando Borghi, da poco amministratore delegato di CityLife a Milano, confessando che la nuova carica lo ha praticamente costretto a tuffarsi nel nuovo impegno rinunciando alle vacanze. CityLife per Milano rappresenta una scommessa importantissima per il futuro della città ed insieme a Porta Nuova è probabilmente l’opera di riqualificazione e valorizzazione più importante. Il Gruppo Generali, da non molto unico azionista, ha voluto un’accelerazione sul progetto che con la Torre Isozaki, nuova sede di proprietà di Allianz, completa un tassello decisivo nel suo programma. “La Torre direzionale di Isozaki – commenta Borghi – rappresenta di sicuro uno dei must del progetto. Ad aprile-maggio 2015 sarà completata ed operativa e con essa sarà realizzata l’apertura del Parco. PERSONA armando borghi SOCIETà citylife 16 citylife, per le locazioni un grande successo Inoltre abbiamo da poco appaltato i lavori e avviato la sottopalificazione della Torre Hadid. Nelle previsioni il grattacielo firmato Hadid sarà pronto al massimo per l’inizio del 2018 ed ospiterà il Gruppo Generali”. Insomma, sembra che dopo tanti tentennamenti dovuti alle difficoltà del mercato ed ai riassetti azionari, il progetto cominci a prendere decisamente forma. Manca ancora la certezza dei tempi del terzo grattacielo inserito nel masterplan, quello a firma della terza archistar, Daniel Libeskind, ma da quello che possiamo intuire a breve sarà reso pubblico qualcosa di concreto. Di certo non sarà trasformato in una torre residenziale, come alcuni avevano ipotizzato. Per quanto riguarda la parte residenziale già completata e sul mercato (le residenze più basse, firmate Hadid e Libeskind) è invece confermata la decisione di puntare anche sul mercato della locazione, per andare incontro al mercato e tenere parte del portafoglio a reddito? “Assolutamente confermiamo questa scelta al 100%, la locazione sulle residenze Hadid e Libeskind sta avendo un successo clamoroso. Se pensiamo che andiamo sul mercato a 220-250 euro al mq l’anno, vuol dire che per un appartamento di 100 mq si spendono 22.000-25.000 euro l’anno. Considerata la qualità degli immobili per Milano è un prezzo molto competitivo, sinceramente agli stessi valori in città si trovano immobili decisamente di qualità scadente. Per ora 2 palazzine, una di Libeskind e una di Hadid, sono destinate alla locazione e la scelta della proprietà è proprio quella di tenerle a reddito. Contemporaneamente lavoriamo anche sul rent to buy e su altre forme simili che portano dalla locazione all’acquisto”. CityLife è il progetto di riqualificazione dello storico polo urbano della Fiera di Milano. Con 366.000 mq di superficie di intervento complessiva e un mix bilanciato di servizi privati e pubblici, CityLife è uno dei più imponenti progetti di riqualificazione urbana d’Europa. Cuore del progetto sarà un business district innovativo costituito da tre torri: Torre Isozaki, Torre Libeskind e Torre Hadid. 1 17 citylife, per le locazioni un grande successo Chi prende in affitto questo tipo di appartamenti? “Un cliente di circa 35-45 anni, anche con estrazione internazionale, che opera nei settori moda, consulenza, bancario, in genere un professionista. Una fascia coerente con la qualità del prodotto”. Certamente un target elevato, come i valori dei canoni che non sono alla portata di tutte le tasche, in linea con un progetto che da subito voluto offrire un prodotto residenziale nuovo, pregiato, che a Milano scarseggia. Discorso vendite, certamente il mercato è più complicato in questa fase. “Noi con le vendite proseguiamo con fermezza la politica di prezzo adottata perché crediamo nella qualità elevata del nostro progetto. Siamo molto sereni e da questo punto di vista non abbiamo nessuna intenzione di abbassare i prezzi con cui siamo usciti”. Restano da prendere ancora alcune decisioni sul progetto in senso complessivo, per esempio su quella che sarà la destinazione del Padiglione 3, ex Palazzo dello Sport, che ad oggi ancora non è certa, benché ci siano diverse trattative sul tavolo. Infine, la questione Vigorelli: il finanziamento della riqualificazione spetta a CityLife come opera a scomputo ma il problema è un altro. Il progetto vincitore del concorso, quello dell’architetto Grassi che aveva diverse e interessanti destinazioni (di cui abbiamo parlato in un precedente Settimanale de ilQI) prevedeva lo spostamento in un museo di parte della storica pista del ciclismo indoor. Le associazioni sportive si sono opposte ed anche il Comune, che aveva approvato il progetto misto vincitore del concorso, ha dovuto fare marcia indietro. Ora si procederà verosimilmente ad una nuova gara che non comporti l’eliminazione della pista. Questo tassello (peraltro già finanziato) può diventare un plusvalore per tutto il quartiere, speriamo che il buon senso prevalga, per il bene dei cittadini che fruiranno anche di questi spazi. il Quotidiano Immobiliare presenta il convegno ® La Gestione privata degli Edifici pubblici Il cambiamento e l’integrazione pubblico-privato: verso nuovi modelli di value sharing LUNedì 20 OTTOBRE ORE 08:45 MILANO ISCRIZIONE OBBLIGATORIA - CLICCA QUI Tel +39 035 211356 Email: convegni@ilqi.it RELATORI Guglielmo Pelliccioli Roberto Reggi Moderatore - ilQI Sottosegretario MIUR Massimo Caputi Marco Monaco Emanuele Caniggia Marco Doglio Vice Presidente PRELIOS Partner NCTM AD IDEA FIMIT AD FABRICA SGR Carmen Chieregato Carlo De Vito AD COGEST RETAIL AD FS Sistemi Urbani Conclusioni a cura di Roberto Reggi PARTNER SCIENTIFICO 1 19 gli occhi della ripresa Gli occhi della ripresa 22° Forum Scenari: una tradizione che si rinnova di Mario Breglia Che occhi avrà la ripresa? Adattando la celebre frase di Pavese, è quanto si chiedono gli operatori e il mercato. I due giorni del Forum di Santa Margherita rappresentano, da ventidue anni, uno sforzo del settore per interrogarsi sul futuro e sulle trasformazioni in atto. È necessario, però, usare delle categorie nuove rispetto al passato. I tradizionali sondaggi tra operatori grandi e piccoli spostano ormai di sei mesi in sei mesi la ‘ripresa’, immaginando che all’improvviso le agenzie si riempiano di persone che cercano una casa o un ufficio. Ma forse non stiamo sbagliando la domanda? Sarebbe meglio chiedere che tipo di casa, che modello di ufficio, quale spazio per la vendita. E allora le risposte sarebbero molto più complesse. Ci sono tipologie di residenza richieste e non prodotte, modelli nuovi di uffici e di luoghi del commercio. È necessario pensare e produrre del ‘nuovo’ che sia pensato e innovativo e non solo una ripetizione del passato. Così il titolo del Forum stesso si concentra sulle cose nuove, che possono stimolare una domanda che vive in un’economia in deflazione e con poche prospettive di sviluppo. Ne parleranno architetti che lavorano sui nuovi format e chi li finanzia o dovrebbe farlo. Poi i capi azienda pubblici e privati che sono chiamati a lavorare in contesti nuovi e inesplorati. PERSONA mario breglia SOCIETà forum scenari 20 Anche la politica, dopo tanta avversione al settore, negli ultimi tre anni si sta aprendo. Su questa strada sembra essersi incamminato per primo il Governo italiano, che, con il decreto Sblocca Italia mira a dare nuovo impulso al settore propulsivo per eccellenza per l’intera economia del Paese. Obiettivo di primaria importanza è riuscire a monetizzare la credibilità dell’Italia all’estero: attrarre capitali stranieri diventa fondamentale per ridare slancio a una economia che soffre da troppo tempo le inadeguatezze del sistema Paese. I grandi investitori esteri sono pertanto l’oggetto del desiderio ambito dall’intero comparto immobiliare, che, attraverso le sue associazioni di categoria, è riuscito a sensibilizzare il Governo affinché venissero emanati provvedimenti tesi a favorire il più possibile l’incontro fra l’offerta proveniente dal real estate italiano e la domanda d’investimento da parte dei grandi player esteri. Il 22° Forum Scenari sarà pertanto centrato sull’adattamento del settore alle nuove esigenze del mercato mondiale, che richiede trasparenza, flessibilità, competenza e affidabilità ai massimi livelli, tutti elementi imprescindibili per riuscire a fronteggiare la crisi, garantire una ripresa solida e costante nel tempo e assicurare una maggiore attrattività del nostro Sistema Paese per gli investitori internazionali. La due giorni di venerdì 12 e sabato 13 settembre prossimi avrà quindi come momento centrale la relazione del viceministro per l’Economia e le Finanze Enrico Morando, che illustrerà le recenti misure approvate dal Consiglio dei Ministri in tema di legislazione per le SIIQ, determinazione delle clausole per i contratti delle grandi locazioni, rilancio di investimenti in infrastrutture pubblici e privati, potenzia- gli occhi della ripresa Tra le novità del 22° Forum Scenari va segnalata la presentazione al mercato italiano di IDI Gazeley - Brookfield Logistics Properties, tra i principali investitori e sviluppatori globali nel settore immobiliare logistico a livello mondiale. 2 21 mento del ruolo della Cassa Depositi e Prestiti, applicazione delle direttive europee in tema di appalti pubblici. Nell’ambito della sessione di lavori dal titolo Scenari 2015: economia, società e politica, oltre all’intervento del viceministro Morando, si avrà il consueto puntuale quadro della situazione dell’economia mondiale da parte del professor Mario Deaglio, del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi, che aiuterà a meglio inquadrare l’attuale fase congiunturale. Le altre sessioni di lavori saranno dedicate a temi quali: • Cambia il mondo, cambiano i prodotti, con interventi da parte di Domenico De Masi (Università degli Studi di Roma La Sapienza), Paolo Lucchetta (RetailDesign/Iuav Venezia), Anupama Kundoo (Queensland University); • Finanziare il real estate, far crescere l’Italia, con le relazioni di Gregorio De Felice (Intesa Sanpaolo), Ruggiero Gambino (FinecoBank), Riccardo Lamanna (State Street Bank), Silvia Maria Rovere (Morgan Stanley SGR), Massimo Tivegna (Unicredit); • Le strategie delle imprese pubbliche e private, sessione per la quale interverranno Alberto Agazzi (Generali Real Estate), Roberto Busso (Gabetti Property Solutions), Emanuele Caniggia (IDeA Fimit SGR), Manfredi Catella (Hines Italia), Cesare Ferrero (Bnp Paribas Real Estate Italia), Sergio Iasi (Prelios), Giovanni Maria Paviera (Cassa Depositi e Prestiti), Stefano Scalera (Mef), Elisabetta Spitz (Invimit SGR). • In conclusione, dibattito fra Alessandro Cattaneo (ANCI) e Massimo Lo Cicero (Università degli Studi di Roma La Sapienza). gli occhi della ripresa Come tradizione del Forum, avverranno le consegne dei premi Real Estate Innovation Lady 2014, in collaborazione con AREL, e del Premio Presidenza Forum Giovanni Gabetti. 22 qitv ti porta a santa margherita QITV ti porta a Santa Margherita Il programma delle trasmissioni: a braccetto con i temi del Forum a cura della Redazione La presenza de ilQI alla 22esima edizione del Forum di Santa Margherita Ligure di Scenari Immobiliari è divenuta sempre più importante nel corso degli anni, soprattutto grazie alla rodata sinergia creata con la squadra guidata da Mario Breglia. L’idea vincente è stata quella di affiancare allo svolgimento del Forum un programma di interviste e talk show in video che potessero dare ancora più spazio ai protagonisti e ai temi della kermesse. Quest’anno, quindi, sarà nuovamente allestito lo studio TV de ilQI proprio a fianco della sala break, a pochi passi dalla sala convegni. Lo studio diverrà luogo di approfondimento delle quattro aree tematiche in cui è suddiviso il Forum quest’anno. Sarà interessante discutere con gli operatori (con i relatori ma come da tradizione anche con i tanti e qualificati ospiti in sala) le idee proposte dal palco, le riflessioni scaturite dalle relazioni, le problematiche e gli scenari che emergeranno dal confronto. Ricordiamo che lo scopo principale della manifestazione ideata più di due decenni or sono da Mario Breglia è proprio quello di creare un momento di “riflessione” e “restarting operativo” di fronte alle mutazioni economiche globali. Gli ultimi anni, francamente non inducevano gli operatori al massimo ottimismo, fatta 2 23 salva l’edizione dello scorso anno dove i messaggi erano invece improntati ad uno spiccato senso di ripresa. Confermato solo in piccola parte da questi primi nove mesi dell’anno. I nostri talk show, con la durata di 15-20 minuti al massimo, verteranno sui temi del Forum: Cambia il mondo, cambiano i prodotti; Finanziare il Real Estate; Scenari di mercato ed economia; Strategie delle imprese pubbliche e private. Ci sembra che quest’anno gli argomenti scelti dall’organizzazione calzino a pennello con la strada intrapresa da ilQI, soprattutto se si parla di innovazione a 360° e finanziamento al settore. Il secondo punto merita una riflessione più ampia. Nella giornata di venerdì 12, nei tempi di pausa dei lavori e al termine della giornata (dopo la relazione sempre attesa del prof. Mario Deaglio), si svolgeranno i primi tre Forum di QITV dedicati agli “scenari di mercato ed economia”, al “finanziamento al real estate”, e al “cambiamento”, sia di prodotto che di mercato. Sabato mattina invece alcuni opinion leader del real estate parleranno del tema delle strategie delle imprese, in una giornata dedicata alle relazioni delle principali realtà del settore pubblico e privato presenti a Santa Margherita (Invimit, Demanio, CDP ma anche IDeA Fimit, Prelios, Hines solo per citarne alcuni). Come sempre poi, a seguito delle relazioni, QITV realizzerà interviste e contributi con i protagonisti della due giorni. Previsioni ma soprattutto strategie e nuovi scenari. Con la nostra Tv a Santa Margherita Ligure per capire e approfondire i contenuti, ed affilare le armi per affrontare un 2015 decisivo. qitv ti porta a santa margherita il Quotidiano Immobiliare ® presenta il nuovo numero della rivista FOCUSQI in collaborazione con: speciale rebuild prenota uno spazio pubblicitario Contattaci: service@ilqi.it 035-211356 Diffusione Verrà distribuita a cura dell'organizzazione a tutti i visitatori di REbuild, l'evento che si terrà a Riva del Garda (BS) dal 25 al 26 settembre 2014. Tiratura Deadline Sarà stampata in 2.000 copie. Prenota uno spazio pubblicitario entro il 10 Settembre 2014. Il tema In occasione di REbuild la comunità del real estate si presenta all'evento con una serie di proposte e suggerimenti che investono il futuro dell'industria immobiliare riportandola al centro dell'attenzione e del sistema economico nazionale. FocusQI è la rivista de il Quotidiano Immobiliare che per l'occasione riporterà i pareri e i commenti dei principali player del settore e le loro indicazioni in materia di ecosostenibilità e rigenerazione. 2 25 Expo Real: l’Italia in vetrina Expo Real: l’Italia in vetrina Intervista a Marco Mibelli, promotore del progetto ‘Invest in Italy’ a cura di Pietro Zara Quest’anno l’Italia è intenzionata a presentarsi in forze a Monaco per Expo Real, la fiera internazionale del real estate che si terrà dal 6 all’8 ottobre nella città tedesca. Un ritorno deciso all’interno di un mercato che, almeno a livello europeo, dall’inizio dell’anno sta dando importanti segnali di ripartenza. È all’interno di questa cornice che Expo Real Monaco e Mec&Partners (società bolognese specializzata in marketing, eventi, promozione territoriale e immobiliare) hanno voluto organizzare “Invest in Italy”, una collettiva italiana per presentare alla manifestazione i progetti e le opportunità di investimento Made in Italy. Per inquadrare il contesto in cui andrà ad inserirsi questo ritorno del real estate di casa nostra sulla scena internazionale, abbiamo intervistato Marco Mibelli, CEO di Mec&Partners. Expo Real riapre, dopo qualche anno, una collaborazione con il mercato italiano. Secondo voi, che siete organizzatori della collettiva italiana Invest in Italy presente a Monaco, quali sono i motivi per cui un operatore italiano debba essere presente alla manifestazione tedesca? Viceversa, come spiegate il ritorno d’interesse verso l’Italia da parte del mercato tedesco o, più in generale, mitteleuropeo? "Sì, in effetti dopo essersi allontanati con un atteggiamento attendista, soprattutto a causa dell’incertezza economica e politica, ora gli investor internazionali tornano a dimostrare interesse verso il nostro Paese. Credo che le ragioni siano diverse: in primis una diminuzione del pricing e del valore medio degli asset e un riallineamento dei trend con altri Paesi competitor. Il tutto unito probabilmente a una maggior fiducia e credito verso la nostra politica, che certamente ha un ruolo importante sulla credibilità del SOCIETà expo real PERSONA marco mibelli SOCIETà mec& partners Expo Real: l’Italia in vetrina sistema Paese per far sì che il ritorno non sia “mordi e fuggi”, ma punti a investimenti di lungo periodo. Sappiamo, infatti, che gli investitori stranieri chiedono trasparenza e tempi brevi. Abbiamo deciso di organizzare la collettiva Invest in Italy a Monaco per dare l'occasione agli operatori del real estate italiano di partecipare, attraverso un format di rete e networking, ad uno dei più importanti eventi mondiali del settore, dove avranno l’occasione reale di entrare in contatto con investitori a caccia di buoni asset. Non dimentichiamo che in questo momento in Italia l’equity è il problema principale". La manifestazione internazionale di Monaco è una delle fiere immobiliari più importanti del mondo, sia per numeri sia per qualità degli espositori. Tuttavia è sempre stata una manifestazione, per così dire, “germanocentrica”, ovvero dove i player presenti erano in gran parte dell’area tedesca. Quest’anno sembra esserci un’apertura ai grandi investitori mondiali. È corretto? "Nell’ultima edizione, la manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 36mila persone provenienti da 68 Paesi, dunque parliamo di un salone dal reale respiro internazionale. Certo la presenza di operatori tedeschi è marcata, ma massiccia è anche la partecipazione di operatori provenienti da Russia ed Emirati Arabi. L'Italia ha sempre avuto una posizione marginale, crediamo che quest'anno possa crescere significativamente". Quali sono i vostri obiettivi per la collettiva Invest in Italy? "L’obiettivo, per questa e per la prossima edizione, è presentare il meglio dell’offerta Made in Italy e offrire, soprattutto agli operatori che si affacciano per la prima volta al salone, l’opportunità di rendere più efficace e mirata anche la “semplice visita” in fiera, attraverso la promozione internazionale dei progetti nello spazio espositivo italiano e l’organizzazione di incontri one to one con potenziali investitori. L’idea di fondo è semplice e sta nel fare sistema: aggregare l’offerta Made in Italy, in particolare sul fronte turistico e riqualificazione del patrimonio pubblico, creando una piattaforma attrattiva per il mercato internazionale. Inoltre, anche dal punto di vista economico, la nostra proposta aggregata si propone di offrire agli operatori una vetrina internazionale a un costo molto accessibile". PDF Clicca qui per scoprire i progetti protagonisti di “Invest in Italy” SCARICA il documento L’edizione 2013 di Expo Real ha registrato un totale di 36.000 presenze e 1.663 espositori. Numeri che dimostrano come, anche in tempo di crisi, non si sia spento l’interesse europeo sul settore. Per quest’anno, aveva spiegato lo scorso maggio a ilQI l’organizzazione, si prevede a Monaco una presenza anche maggiore di investitori internazionali, soprattutto asiatici. 2 27 Certificazione LEED per Decathlon Certificazione LEED per Decathlon Lo sviluppo sostenibile dei negozi è un elemento chiave per la società a cura di Elena Curnis Decathlon Italia ha ottenuto la certificazione LEED sugli ultimi tre negozi di proprietà aperti – Bassano del Grappa, Parma e San Giovanni Teatino – mentre è in attesa di responso finale per il nuovo negozio di Livorno (apertura 2014). Dal 2013 tutti i nuovi punti vendita di proprietà Decathlon avranno una la certificazione LEED; per i negozi in affitto la società richiederà invece un livello tecnologico e accorgimenti tecnici avanzati per poter sviluppare e concretizzare, anche su siti non di proprietà, i concetti base dello sviluppo sostenibile e di attenzione all’ambiente al centro del progetto di impresa. La decisione di certificare le proprie strutture “È nata dalla volontà di ottenere, da un organismo terzo e indipendente, la conferma che la politica di sviluppo sostenibile del settore immobiliare del nostro gruppo, fosse in linea con i più moderni parametri e le più avanzate conoscenze attualmente presenti sul mercato”, dichiara Paolo Manco, responsabile ufficio tecnico Decathlon Italia. “Lo sviluppo sostenibile è un elemento PERSONA paolo manco SOCIETà decathlon 28 Certificazione LEED per Decathlon chiave del mondo oxylane: il gruppo è già da anni impegnato in un protocollo interno denominato 3D (Development Durable Decathlon), un programma che unisce tutti gli universi della rete oxylane (logistica, retail, produzione, immobiliare, ecc.) e finalizzato a ridurre l’impatto ambientale delle attività (negozi e prodotti, dalla produzione alla distribuzione finale). L’ambizione di tale protocollo è di contribuire alla promozione di uno sviluppo sostenibile realizzando punti vendita eco-efficienti, promuovendo la diffusione di comportamenti virtuosi e attenti tra i collaboratori e sensibilizzando clienti, fornitori e collettività ad adottare stili di vita rispettosi dell’ambiente. Decathlon Italia testimonia la sua attenzione per questa linea aziendale in primo luogo attraverso i suoi punti vendita, impegnandosi a contenerne gli impatti ambientali e integrandoli nel territorio e nell’ambiente”. Dott. Manco, quali sono i vantaggi della certificazione? "Il seguito della procedura di certificazione garantisce: • azioni in coerenza con l’impegno eco-sostenibile aziendale, come riduzione dei rifiuti inviati in discarica (75% riciclato o recuperato), utilizzo di materiali locali, edifici più sani per clienti e collaboratori grazie all’assenza di sostanze nocive (VOC) e alla regolazione della CO2 nell’aria, incentivo all’uso di trasporti alternativi; • un risparmio energetico medio del 30-40% rispetto alle attuali tecniche costruttive grazie all’uso di recuperatori di calore sulle macchine di climatizzazione, tetti con guaina bianca, risparmio idrico grazie a vasche di accumulo di acqua piovana riutilizzata per i wc e l’irrigazione, energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; • confronto e scambio con esperti del settore che riescono ad apportare novità, sviluppo e nuove idee; • una gestione attenta, controllata e coordinata di tutto il processo costruttivo". Decathlon in Italia: • • • 90 negozi aperti (91 a fine 2014), di cui 29 in proprietà 6 negozi Decathlon Easy (8 a fine 2014) 3 depositi logistici L’impegno ‘ambientale’ di Decathlon Italia si esprime in un’accurata gestione dei negozi attraverso il miglioramento dei processi e la razionalizzazione de-gli spazi per ridurre il ‘superfluo’, l’utilizzo di tecnologie che garantiscano un uso efficiente delle risorse, il monitoraggio continuo delle performance e il co-stante coinvolgimento dei lavoratori. 2 29 Certificazione LEED per Decathlon Il valore aggiunto dalla certificazione può accrescere anche il valore dell’immobile dal punto di vista del mercato del real estate? "Noi direttamente non abbiamo affrontato questa tematica. La volontà di certificare le no-stre operazioni immobiliari non è indirizzata ad aumentare il valore dell’immobile: la policy del gruppo non è quella di mettere sul mercato le nostre proprietà; i nostri investimenti immobiliari sono strettamente e unicamente legati al nostro business da tenere nel patrimonio aziendale. Come detto la certificazione è solo un atto per 'mettersi alla prova' e farsi giudicare da un ente esterno. Da utilizzatori di immobili certificati è però riprovato che gli obblighi della certificazione costringono a un investimento iniziale più elevato ma che viene ampiamente recuperato grazie ai risparmi nei consumi. Se in Italia questi processi di certificazione sono ancora all’inizio, con forte scetticismo, l’estero ha già fatto alcuni passi avanti e la certificazione LEED è diventata un elemento fondamentale nel mercato del real estate. Sarebbe anche bello, magari un po’ utopistico, che i governi più attenti alle tematiche ambientali studiassero delle agevolazioni fiscali o contributi per differenziare immobili certificati, il tutto per favorire questo genere di sviluppo, rinnovare e migliorare il parco immobiliare e incentivare gli investimenti nel settore green". Come vede la situazione, livello di sostenibilità, del parco immobiliare italiano retail? "I grandi gruppi si stanno muovendo nell’ottica dello sviluppo sostenibile, sia per ragioni etiche che per un evidente ritorno di immagine come azienda ‘verde’ e attenta all’ambiente. Si tratta però di un panorama ancora molto frammentato, non coeso. Vive di iniziative private e personali, non legate a linee guida comuni. La creazione o l’affermarsi di un determinato modus operandi standard garantirebbe un’offerta migliore, in generale più competi-tiva e quindi più attrattiva per tutti gli investitori, da sfruttare non solo per le nuove costruzioni ma per l’ammodernamento del parco immobiliare esistente". All’estero, gli immobili verdi hanno un’attenzione maggiore e pertanto una ri-sposta del mercato più significativa in quanto più sicuri e rispondenti a qualità costruttive di valore; in Italia, invece, i processi di certificazione sono ancora all’inizio. Valorizzare il patrimonio con i protocolli ambientali Valorizzare il patrimonio con i protocolli ambientali I passaggi per la certificazione degli immobili Decathlon a cura di Elena Curnis La certificazione LEED NC Italia v.2009 del centro Decathlon di Bassano del Grappa (certified), di San Giovanni Teatino (silver) e di Parma (gold) è stata seguita da Mathilde Prot, Leed AP di Quality Survey Controls (QSC), società nata all’inizio del 2014 dalla collaborazione di professionisti con decennale esperienza nel settore di controllo di terza parte e della sostenibilità ambientale. Fin da subito QSC ha riscontrato una grande fiducia da parte del mercato ed è già operativa per servizi di due diligence e diagnostica sugli immobili, per l’applicazione di protocolli ambientali anche per attività di pluricertificazione, verifica progetto anche ai fini della validazione e controllo tecnico delle costruzioni. “QSC è stata strutturata dalla sua creazione come organismo di ispezione e compiremo l’iter di accreditamento come Organismo di Tipo A presso ACCREDIA nei prossimi mesi”, afferma l’ingegner Prot. Quali sono i passaggi che portano alla certificazione LEED di un immobile? "La certificazione LEED si ottiene attraverso la presentazione di una pratica presso l’ente americano USGBC, la caratteristica della certificazione e quello che ne ha fatto il suo successo è la dematerializzazione del processo: la registrazione del progetto nonché tutto l’iter di certificazione viene fatto PERSONA mathilde prot SOCIETà QSC 3 31 Valorizzare il patrimonio con i protocolli ambientali attraverso la piattaforma leedonline, multiaccesso. Tutto il team di progetto e poi di costruzione ha accesso alla pratica con diversi livelli di autorizzazione, e carica o completa i crediti necessari alla presentazione della stessa. Tale processo permette un fattivo coinvolgimento di tutti gli attori, oltre che un’integrazione dei ruoli e delle responsabilità per il raggiungimento del fine comune della certificazione. Di norma viene presentata alla fine della progettazione la design submittal che riguarda esclusivamente i crediti di progettazione e permette di ottenere una prima parte dei punteggi sulla parte di progettazione, a fine cantiere una volta ultimate le operazioni di commissioning sugli impianti viene presentata la construction submittal. Tutte le fasi sono caratterizzate da una fase interlocutoria tra il team di revisione incaricato dall’ente americano e il LEED AP della committenza per risolvere eventuali malintesi o dubbi sull’interpretazione del protocollo. Nel caso di Decathlon ha prevalso il rispetto delle tempistiche e degli standard di progetto adottati per gli altri punti vendita della catena (struttura prefabbricata, distribuzione degli spazi, shed per la luce naturale, installazione del fotovoltaico, impianti rooftop efficienti); la certificazione LEED ha dimostrato, alla luce dei risultati ottenuti, di potersi adattare anche a interventi con scelte progettuali fortemente vincolate, in presenza di un orientamento comune dei soggetti coinvolti (committenza, progettisti, impresa)". Per cosa si differenziano le varie certificazioni che hanno riguardato le strutture Decathlon? "Decathlon ha scelto per i suoi immobili, di nuova costruzione e di proprietà, di applicare il protocollo LEED NC Italia v.2009. Si tratta di una trasposizione del protocollo americano riconosciuta dall’ente americano USGBC, il processo di certificazione è quindi del tutto identico a quanto esposto so- Il successo di un progetto LEED è spesso legato alla capacità di comunica- zione e di integrazione dei diversi membri di progetto e della com- mittenza che deve essere in grado, naturalmente assistita da consulenti, di decidere a monte le strategie LEED più adatte al suo progetto. 32 Valorizzare il patrimonio con i protocolli ambientali pra ma ha l’importante vantaggio di essere in lingua italiana permettendo una facile divulgazione su tutto il territorio. Con Decathlon abbiamo intrapreso un percorso progressivo per quanto riguarda gli obiettivi di certificazione con edifici che presentavano comunque specificità: • Parma è stato un bel risultato, aveva sicuramente il vantaggio di essere costruito su un terreno già antropizzato in un quartiere servito da mezzi pubblici; • San Giovanni Teatino, presentava maggiori difficoltà per la scelta del sito e quindi una maggiore necessità di impegno progettuale e realizzativo; • Bassano del Grappa aveva degli obiettivi di realizzazione (e di certificazione) in termini di tempistiche molto ristretti in quanto è stato venduto chiavi in mano da UNICOMM a Decathlon già certificato". C’è interesse da parte di retailer e developer verso edifici green? "In questo periodo di grande difficoltà del mercato notiamo, già da più anni, un particolare interesse allo sviluppo green sicuramente in Italia ma anche in altri Paesi europei, spesso sono investitori stranieri a richiedere una certificazione. Sull’immobile di proprietà, la certificazione permette una rivalorizzazione dell’immobile in portafoglio, per la vendita rappresenta una diversificazione che può fare la differenza sul mercato". Le certificazioni sono numerose, LEED è la più diffusa in Italia ma la Francia ha il suo protocollo HQE, la Germania ne ha uno molto stringente DGNB, BREEAM in Inghilterra. In Italia, il sistema di certificazione legato al protocollo nazionale ITACA è stato implementato pochi mesi fa con un accordo tra ACCREDIA/ ITACA/ISBEE/ITC/UNI e il coinvolgimento degli organismi di ispezione e di certificazione. il Quotidiano Immobiliare ® presenta il nuovo modo di fare pubblicità MAIL ALL DAY e sei protagonista per un giorno Banner + Minisito in esclusiva per te! Tu scegli il messaggio, al resto ci pensiamo noi. BANNER + In esclusiva un solo banner, il TUO. Locandina Alert TG de ilQI Inviata ogni mattina a tutti i lettori. Le breaking news inviate in giornata. Le video notizie inviate ogni sera. MINISITO Pagina web dedicata, per 1 anno Come funziona? Mail Click Web I lettori ricevono via email la Locandina, gli Alert e il TG. Cliccano sul tuo banner. Atterrano sul minisito. www.ilqi.it www.ilqi.it info@ilqi.it - www.ilqi.it il settimanale de il quotidiano immobiliare Testata Giornalistica Registrata presso il Tribunale di Arezzo. Registrazione nr. 1/13 del 03/01/2013 Direttore responsabile Marco Luraschi Editore DAILY REAL ESTATE S.R.L. Via Pascoli 7, 24121 Bergamo P IVA 03276200163 - Iscrizione ROC N.22163 Contatti Tel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217 Foto e delle immagini di Shutterstock ad eccezione di quelle fornite dagli autori. Foto di copertina e alle pag. 9-11-12 di: Alberto Fanelli Rendering alle pag. 10-13-14: courtesy of CityLife
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