Sabato - Memorial Fiordoliva

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59
sabato 7 marzo 2015 anno 119 - numero 56 euro 1,90
PARMA IN CAMPO
PROGRAMMA & CLASSIFICA
26a GIORNATA
Apre Sampdoria-Cagliari
Eto’o, che sfida a Zola
Ok la proposta Tavecchio:
5 milioni per andare avanti
OGGI
SAMP-CAGLIARI (18) (2-2)
MILAN-VERONA (20.45) (3-1)
DOMANI (15)
CESENA-PALERMO (12.30) (1-2)
CHIEVO-ROMA (0-3)
EMPOLI-GENOA (1-1)
PARMA-ATALANTA (0-1)
UDINESE-TORINO (0-1)
NAPOLI-INTER (20.45) (2-2)
LUNEDI’
LAZIO-FIORENTINA (19) (2-0)
JUVE-SASSUOLO (21) (1-1)
Dalla squadra un «sì» deluso. E il Pm non si ferma
BREGA, IARIA, SCHIANCHI ALLE PAGINE 6-7
MONTELLA, IL SUO
CALCIO È SINFONIA
La Fiorentina non solo vince
ma convince e diverte anche
contro la temibile Juventus.
Vende Cuadrado, il suo più
famoso calciatore, incassa 30
milioni e si trova più forte di
prima nonostante l’assenza
di Giuseppe Rossi.
Complimenti alla società
viola (che però mi
piacerebbe vedere con più
calciatori italiani) e in
particolare a Vincenzo
Montella autore e regista
della sinfonia viola.
L'ARTICOLO A PAGINA 23
15
IL PROTAGONISTA
Salah accolto
a Firenze
come un re
E’ il nuovo idolo
w
IL ROMPIPALLONE
di GENE GNOCCHI
Prime conseguenze
per Alonso dopo
la perdita di memoria:
deve rifare i quiz per
la patente.
SHAQ
ATTACK
TE
RVISTA
ES
CLUS
I
«Al Bayern ero poco
utilizzato. Avevo voglia
di giocare, perciò ho
detto sì a Mancini.
Esulto a braccia
conserte come il genio
della lampada d’Aladino
Noi in Champions?
Con 3 punti a partita...»
58
49
45
43
42
39
36
36
35
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9
A SAN SIRO C’È L’HELLAS
INZAGHI A RISCHIO
PUNTA UN DESTRO
CONTRO IL VERONA
L’ex romanista ho lo stesso score di
Torres. Ma il tecnico ci crede:
«Svoltiamo e resto al Milan 20 anni»
PASOTTO A PAGINA 9
10
L’INTERVISTA
Toni a carte scoperte
Dolore, sesso e famiglia
«Visto Pippo, non allenerò...»
DALLA VITE, TAIDELLI
ALLE PAGINE 2-3
12
Xherdan Shakiri, 23
anni, nazionale
svizzero di origini
kosovare-albanesi, è
arrivato nell’Inter di
Roberto Mancini,
in gennaio, dal Bayern
DOPO LA COPPA ITALIA
Juve, troppe leggerezze
Allegri fa la voce grossa
31
Basket in diretta
con l’anticipo
Brindisi-Cremona
NIBALI, CANCELLARA, SAGAN
EROI DA STRADE BIANCHE
STORIE E PERSONAGGI
DA NON PERDERE
1
MASALA A PAGINA 22
Oggi la nostra classica sugli sterrati del Senese
2
L’ANALISI
di Paolo Bettini
23
LA CORSI DA IRIDATO
ARRIVAI ULTIMO....
L'ARTICOLO A PAGINA 23
Dunga chiama Jairzinho
«Le punte del mio Brasile
si ispirino a lui con Pelé»
Davis: Bolelli k.o. Seppi sì
Kazakistan-Italia 1-1
Oggi il doppio: c’è Fognini
MARTUCCI, BERTOLUCCI A PAGINA 33
3
L’opinione di Ecclestone:
«Alonso ha perso i sensi»
Ma il pilota ci scherza su!
CREMONESI A PAGINA 27
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28
28
25
23
20
19
10
*Una partita in meno **Due partite in meno
GRAZIANO A PAGINA 12
ORE 20.30
PALERMO
SASSUOLO
UDINESE*
EMPOLI
VERONA
CHIEVO
ATALANTA
CAGLIARI
CESENA
PARMA** (-1)
ELEFANTE ALLE PAGINE 10-11
Vincenzo Nibali
9 771120 506000
50 3 0 7>
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
CALAMAI
A PAGINA 15
PARLA IL TREQUARTISTA DELL’INTER
VA
23
IN
L’INTERVENTO
di Arrigo Sacchi
JUVENTUS
ROMA
NAPOLI
LAZIO
FIORENTINA
SAMPDORIA
GENOA*
TORINO
INTER
MILAN
2
Serie A R Il personaggio
A TU PER TU CON...
Shaqiri
Xherdan Shaqiri, 23 anni, svizzero di
origini kosovare. E’ arrivato all’Inter
dal Bayern Monaco nel gennaio scorso
«AL BAYERN GIOCAVO POCO.
POI ROBERTO AL TELEFONO MI
HA CONVINTO CHE ALL’INTER IL
CAMPO L’AVREI VISTO MOLTO»
«SONO
IL GENIO DELLA
LAMPADA
DI MANCINI»
L’INTERVISTA
di BREGA-DALLA VITE-TAIDELLI
INVIATI AD APPIANO GENTILE (CO)
C’
Dopo quelli ricevuti in campo dal tecnico, Shaqiri
ha scritto un pizzino direttamente a Mancini, in
italo-inglese: «Tre punti per game», a partita
è un pizzino. Per Mancio. «Potrei
scrivere “Achtung!”». E sorride. «Oppure “Tutti all’attacco!”». E ridacchia
divertitissimo. Pausa. «Ok ok: mi è
venuto in mente». Prende la penna.
Fermi tutti. E scrive. «Tre punti per game!»: firmato, Xherdan Shaqiri. Uno che sa giocare a calcio. E
che sa stare al gioco. I tifosi dell’Inter sono innamorati pazzi di lui: autentico giocoliere nato in Kosovo, poi emigrato in Svizzera e campionissimo anche
in Germania, Cierdan (così si pronuncia il nome)
dice di sapere «un centinaio di parole in italiano,
perché quando ho vissuto vicino a Basilea erano e
sono tanti gli italiani che vivono da quelle parti». E’
allegro e riflessivo, lo vedi sorridere e scherzare, si
fa serio solo se pensi di potergli far fare lo sbruffone. Ha i piedi per terra, Xherdan: rapidi, quasi pensanti. «L’idea-Champions non è un argomento da
trattare ora, ma se le vinciamo tutte chissà…». Allude. Tipo sveglio. Il tutto dentro una favola.
Shaqiri, quanto sa di favola la sua storia?
«In effetti se penso di essere partito da una piccola
città del Kosovo, beh, la mia storia sa di favola davvero; e ancor di più considerando che sono giovane,
i cambi di città e tutto quello che ho vinto in questi
anni. Ma io, alla fine dei conti, la considero comunque l’inizio di una lunga carriera: ho collezionato
trionfi in ogni squadra in cui ho giocato, e la stessa
cosa voglio fare qui, all’Inter. Quindi sì, è vero: sa
tutto di favola, ma io la vedo ormai come una storia
concreta, una verità. Bella, affascinante».
Allegro e sempre sorridente: è vero che da piccolo
era un po’, come dire, matto?
«Il più matto della mia famiglia, con la quale ho un
rapporto stretto, fantastico, unito e unico. La mia
mamma? Alla fine di ogni partita chiamo lei, sennò
s’arrabbia: ovviamente la chiamo se non è allo stadio a vedermi… Spesso i miei genitori raccontano
di come ero da piccolo: una vera e propria peste.
Cosa combinavo? Quando viaggiavamo in aereo mi
piaceva dar fastidio a quelli seduti davanti a me:
scherzavo e mi abbassavo. E ora, a volte, lo faccio
anche coi compagni di squadra. L’allegria? Il cattivo
umore non so cosa sia, non lo considero».
Il primo contatto con l’Inter?
«Diciamo che da tempo, ma non so dire quando
esattamente, l’Inter era in contatto coi miei agenti,
quindi anche con mio fratello (Erdin, ndr.). E’ una
storia che nasce da lontano, perché il club mi conosceva, mi risultava che fossi sempre sotto i suoi occhi. Poi, ecco la telefonata».
Quella di Mancini. O quelle, plurale?
«Due telefonate sì. E due belle chiacchierate che ho
reputato da subito molto importanti. L’aspetto che
mi interessa di più, alla mia età, è quello di giocare
a calcio, e ultimamente succedeva poco: Mancini
mi ha spiegato che il campo lo avrei visto molto, la
filosofia sua e della società, il progetto di gioco e la
voglia di riportare l’Inter dentro l’antica e più recente storia gloriosa. E così, sono qui».
Vincere ovunque: lei lo ha fatto. All’Inter è sicuro di
poterci riuscire?
«A questo punto della stagione, realisticamente, si
può puntare solamente all’Europa League. Facile
non è, perché la concorrenza è forte e tanta».
L'IDENTIKIT
XHERDAN
SHAQIRI
NATO IL 10-10-1991
A GJILAN (KOSOVO)
RUOLO TREQUARTISTA
ALTEZZA 169 CM
Nato in un piccolo paese del
Kosovo, Shaqiri si trasferisce in
Svizzera nel 1992 con i genitori e
tre fratelli. Ad Augst cresce con la
squadra locale per un paio di
stagioni, prima di trasferirsi al
Basilea nel 2001, a soli 10 anni.
Nel 2009 debutta in prima
squadra. A febbraio del 2012 il
Basilea annuncia che in estate si
sarebbe trasferito al Bayern. In
carriera ha vinto 3 campionati
svizzeri e 2 coppe della Svizzera
col Basilea; con il Bayern una
Champions, 2 Bundesliga, 2 coppe
di Germania, una Supercoppa
tedesca, una Supercoppa
europea e un Mondiale per Club.
LE SUE SQUADRE
BASILEA
BAYERN MONACO
INTER
2009-12
2012-gen 2015
da gennaio 2015
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
CONTENUTO
PREMIUM
Il Wolfsburg pare un leone indomabile.
«Ma io sono molto contento del fatto che ci siano
capitati loro: perché ai forti piace misurarsi coi forti. Contro di loro, quand’ero in Bundesliga, ho fatto
buone partite: gol, assist e tante belle cose. Vivono
un bel periodo, sono forti, tecnici. Ma ripeto: se elimini il Wolfsburg puoi andare a vincere l’Europa
League».
Migliaia di parole sono piovute su di lei il giorno del
suo arrivo: accoglienza super. Ma è vero che quando arrivò al Bayern la accolsero in tre giornalisti?
«E’ vero: quando arrivai a Monaco l’accoglienza non fu
molto numerosa… I tifosi interisti mi hanno proprio gasato quella sera
all’aeroporto: una cosa
posso dire loro, con me
hanno acquistato un giocatore che dà tutto. E con
la squadra vogliamo riportarli dove l’Inter merita di
stare: in alto».
In alto con Shaq, Popeye o Magic Box? Qual è il suo
soprannome preferito?
«Va bene Shaq. Ma esulto a braccia conserte e con
sguardo beffardo, come il Genio di Aladino».
Curiosità. Come nativo del Kosovo e nazionale svizzero, cosa farebbe se la Federcalcio kosovara fosse
riconosciuta dalla Fifa? Al momento la sua nazionale
disputa solo amichevoli: ma se ci fosse una svolta, lei
potrebbe sceglierla e abbandonare la Svizzera?
«Il cambiamento di per sé è possibile, ma pensarci
adesso è fuori luogo per il fatto che decisioni definitive non ce ne sono. Io spero che la nazionale del
kosovo possa essere riconosciuta dalla Fifa, ma al
‘19
l’anno di scadenza
del contratto di Shaqiri,
che guadagnerà 2,75 milioni
netti a stagione più bonus
3
i gol segnati da Shaq,
uno per ogni
competizione
contempo io nella Svizzera mi sento a mio agio, sono felice, abbiamo fatto grandi cose. Ne parleremo
insomma, ma resta il fatto che nella mia nazionale
attuale sto alla perfezione».
ALLA PINETINA
Che sketch
tra Mancio
e il figlio del
fondatore
Cosa sarebbe disposto a fare per il gol decisivo nel
derby che verrà ad aprile?
«Non so cosa darei, davvero… Conosco l’emozione
di una partita del genere, ne ho sentito parlare e
vincere sarebbe una bellissima sensazione. Ma preferisco prendere i 3 punti con un gol segnato dagli
altri che segnare e non prenderli».
Podolski ha preso molte critiche.
«Lukas è una persona molto tranquilla, e non credo
che sia giù per le critiche dei media. E’ un professionista serio, aiuta tutti, corre tanto, vive un periodo
difficile ma ha l’esperienza giusta per uscirne. Si
vede in allenamento che fra poco farà belle cose, e
non sono d’accordo sulle critiche che gli stanno piovendo addosso».
Stessa situazione per Kovacic, al quale lei – in pratica
– ha tolto il posto da trequartista…
«Lui è molto giovane, e come tutti i giovani vuole
giocare il più possibile. Ma tutto questo lo decide
una persona sola: l’allenatore. E l’allenatore va rispettato. Bisogna accettare le sue decisioni dando il
top quando si è chiamati a fare la propria partita.
Sempre».
ESULTO A BRACCIA
CONSERTE
COME IL GENIO
DELLA LAMPADA
XHERDAN SHAQIRI
SUI PROPRI SOPRANNOMI
FORTE IL WOLFSBURG
MA SONO CONTENTO:
SE LO ELIMINIAMO
VINCIAMO LA COPPA
I
l «primo» e l’ultimo svizzero dell’Inter. Il faccia a
faccia va in scena alla Pinetina. Da una parte Xherdan Shaqiri, dall’altra Aldo
Rietmann, 91enne stra pimpante, figlio di Hugo, uno
dei fondatori (per lui anche
una presenza in campo) dell’Inter che giusto lunedì
compirà 107 anni. Grande
cordialità, anche se comunicare non è facile perché uno
non parla italiano e l’altro il
tedesco e l’inglese.
Ipotesi: se l’Inter dovesse arrivare a -7 sarebbe ancora possibile pensare al terzo posto?
«Dobbiamo vincerle tutte. E parlare poco».
MANCIO DEMOLITORE Aldo
è accompagnato dai figli
Raffaella e Ugo e dal nipotino Federico. A fare gli onori
di casa il direttore generale
Marco Fassone, che poi invita il quartetto ad assistere all’allenamento. «Ma io ho
freddo», sbotta Aldo, ignaro
del privilegio che gli viene
concesso nella blindatissima
Pinetina. Ma l’Aldo show è
soltanto all’inizio. Chiede di
poter salutare Roberto Mancini, che però è impegnato in
una riunione tecnica. Quando sbuca il tecnico, Aldo va
subito in pressing alto: «Sta
demolendo la squadra?».
Mancio si fa ancora più zen
del solito, ride, sta al gioco.
Interviene Raffaella a frenare il padre e spiega che lui è
convinto che i giocatori non
diano l’anima come dovrebbero, quindi la demolizione
invocata dovrebbe essere...
costruttiva. Aldo stima Mancini e crede che lui sia l’unica
possibilità di far tornare in
alto l’Inter. Poi va pure a Inter Channel, dove gli scappa
una piccola bugia: «Ho
smesso di seguire il calcio
dopo Moggi». Invece lo segue ancora. Meno facile seguire questo giovanotto di
91 anni...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Lei ha segnato dappertutto e in ogni competizione, in
Bundesliga e in Champions (col Bayern), con la Svizzera, in Coppa Italia, serie A ed Europa League. Il gol
da sogno quale vorrebbe che sia?
«In rovesciata: ne segnai uno quando giocavo nel
Basilea, club col quale vinsi tre titoli svizzeri consecutivi. Fu una rovesciata bellissima e pazzesca, contro il Lucerna. Riuscire a ripetere un gol per l’Inter
così sarebbe fantastico».
E’ vero che adora Leonardo di Caprio?
«Wolf of Wall Street è il mio film preferito. L’ho visto
e rivisto. Dentro c’è tutto. Anche un’attrice bionda
mica male (Margot Robbie, ndr.)… Poi adoro gli
orologi, essendo cresciuto in Svizzera e sono testimonial di una marca importante. Seguo anche la
moda, e Milano è la città ideale».
Se non avesse fatto il calciatore?
«Prima di riuscire a sfondare nel calcio ho lavorato
in un negozio di abbigliamento maschile. Probabilmente avrei scelto questo campo».
Torniamo al campo, quindi al Napoli: l’Inter, quest’anno, una grande non l’ha ancora battuta.
«Vincere a Napoli non è affatto facile, squadra bella
e importante. Però fare tre punti avrebbe un peso
anche psicologico. Anche per l’idea di aver battuto
una grande, sì. Bisogna giocare bene e crescere. Le
carte per poter vincere ci sono tutte».
XHERDAN SHAQIRI
SULL’EUROPA LEAGUE
BATTENDO UNA BIG
COME IL NAPOLI
AVREMMO
UN’IMPENNATA
XHERDAN SHAQIRI
SULLA TRASFERTA DI DOMANI
SONO LA PESTE DI
FAMIGLIA, MA DOPO
OGNI GARA CHIAMO
LA MAMMA
XHERDAN SHAQIRI
TREQUARTISTA DELL’INTER
«LA CHAMPIONS LEAGUE
NON È UN ARGOMENTO
DA TRATTARE ORA, MA CON
“TRE PUNTI PER GAME”...»
4
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Icardi stanco ma abile
Staffetta con Palacio?
1Mauro è il più spremuto dell’Inter dopo Juan Jesus. Al San Paolo
c’è la sfida argentina con Higuain, però l’Europa League conta di più
Luca Taidelli
I NUMERI
INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)
@LucaTaidelli
19
M
aurito Icardi c’è e si allena in gruppo in vista
della trasferta di Napoli. Però... i però non mancano. Intanto perché la seduta di
ieri è stata quanto mai light,
dopo il doppio di giovedì: torello, esercizi sulla mobilità,
nessuna partitella ma solo una
sfida finale sui calci piazzati
con Shaqiri, Kuzmanovic e Podolski molto in palla. Il secondo però riguarda comunque
uno stato di affaticamento generale per il giocatore più prolifico (19 reti stagionali) e più
spremuto di tutta la rosa. Soltanto il bionico Juan Jesus ha
giocato più di Mauro. Senza dimenticare che la sfida in salsa
argentina contro Higuain è importante, ma l’andata dell’ottavo di Coppa a Wolfsburg lo è
ancora di più.
TRA STAFFETTA E NAZIONALE
Ecco perché Mancini - che comunque la rigiri un paio di sorprese a formazione le tira fuori
- dovrà fare diverse valutazioni, soprattutto legate agli uomini offensivi. Perché Palacio e
Icardi, i due attaccanti più affidabili, rischiano di non avere i
180’ in quattro giorni. Ma Po-
● le reti stagionali di Icardi, a
segno 14 volte in campionato, 4
in Europa League e una in Coppa
Italia. Anche Shaqiri ha saputo
segnare nelle 3 competizioni
34
● le presenze di Maurito: 24 in
Serie A, 8 in Europa League e 2
in Coppa Italia, per 2739 minuti.
Solamente Juan Jesus ha
giocato più di lui: 3000 minuti
2019
Mauro Icardi, 22 anni. L’argentino è all’Inter dall’estate 2013 LAPRESSE
dolski, che in Europa League
non può giocare, ha steccato
pure contro la Fiorentina. Vero
anche che per tornare se stesso
il tedesco ha bisogno di ritrovare ritmo partita e gol. Quindi
non è da escludere - a meno di
non stupire tutti riproponendo
IL NUMERO 10 CROATO
Senti Kovacic:
«Da regista
ho più spazio»
● «Per noi croati è difficile
cambiare ruolo, giochiamo
per divertirci. In Italia devi
posizionarti bene, ma ho la
fortuna di essere giovane e
posso imparare ancora tante
cose nel calcio italiano».
Mateo Kovacic sta entrando
pian piano nell’idea di doversi
confrontare con questo
aspetto nella maturazione
della sua carriera.
«DA REGISTA PIÙ SPAZIO»
Lo ha ribadito ieri durante
«InterNos», un programma
di Inter Channel in cui i
giocatori nerazzurri
rispondono alle domande dei
tifosi giunte da twitter. Ma lui
dove preferirebbe giocare?
«Da piccolo giocavo dietro le
punte, alla Dinamo Zagabria
mi hanno messo mediano
perché non avevano tanti
con quelle caratteristiche.
Poi all’Inter ho giocato da
regista, da mezzala, adesso il
mister pensa che posso dare
di più davanti. Per me è bello
giocare in tante posizioni,
sono giovane ed è meglio
imparare. Da regista ho più
spazio rispetto a
trequartista, dove è difficile
muoversi. Con il mister sto
provando nuovi movimenti,
sono giovane e posso ancora
imparare». Mantenendo la
maglia numero 10 sulle
spalle. «Può essere un peso,
si parla di un numero avuto
da Ronaldo, Baggio e
Sneijder - ha ammesso il
croato -. Ma per me un
numero è un numero, sono i
giornalisti a fare pressione.
Per me non cambia tanto».
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baby Puscas, titolare proprio a
Napoli in Coppa Italia un mese
fa - che il tecnico dia un’altra
chance a Poldi e punti su una
staffetta Icardi-Palacio. Con
Mauro a rischio centrifuga, visto che potrebbe essere convocato dal Tata Martino per le
● la scadenza prevista nel nuovo
contratto, che presto Icardi
firmerà con l’Inter. L’attaccante
guadagnerà 2,3 milioni a
stagione, più bonus
amichevoli di fine mese (il 29
marzo si ferma il campionato)
che l’Argentina giocherà contro Sudafrica, El Salvador ed
Ecuador.
HERNANES IN GIALLO Nelle
esercitazioni durante la seduta
di ieri, cui ha assistito anche
l’ex Felice Natalino, che si è fermato a parlare con Ranocchia,
Santon e il ds Ausilio, con la
pettorina gialla dei titolari
c’era Hernanes e non Brozovic.
Ma rimane difficile ipotizzare
che il croato a Napoli vada in
panchina, visto che anche lui
non è disponibile in Europa. In
difesa invece dovrebbe riprendersi il posto al fianco di Juan
Jesus capitan Ranocchia, che
proprio a Napoli in Coppa Italia fu lo sfortunato protagonista sul gol allo scadere di Higuain. Tre nomi per due maglie
sugli esterni, con D’Ambrosio e
Santon che sembrano in vantaggio su Campagnaro. Le vere
prove tattiche comunque verranno effettuate oggi, nella rifinitura programmata per il
primo pomeriggio. Subito dopo, la partenza per Napoli.
CALLERI E PUSCAS In attesa di
conoscere l’entità delle sanzioni Uefa per il fairplay finanziario, l’Inter guarda al futuro. Ieri
primo incontro con l’agente di
Puscas per allungare il contratto sino al 2019. Tra i giovani
monitorati invece c’è l’attaccante del Boca Juniors Jonathan Calleri, in attesa di rinnovo ed entrato nel mirino di alcuni club europei, tra cui la Roma e appunto l’Inter. «Ci sono
due offerte da club italiani per
il mio assistito - ha spiegato
l’agente Fernando Hidalgo -,
più precisamente Inter e Roma.
Niente di ufficiale, ma l’interesse è concreto». Calleri ha 21
anni e in questa stagione ha segnato 10 gol con 28 presenze.
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5
L’EURORIVALE
Il Wolfsburg
ad Augsburg
Perisic
ancora fuori
Bas Dost, 25 anni, Wolfsburg AP
Gianluca Spessot
S
ette vittorie e due pareggi
esterni compreso lo 0-0
sul campo dello Sporting
in Europa League. È l’impressionante ruolino di marcia nel
2015 del Wolfsburg, prossimo
avversario dell’inter nei sedicesimi di Europa League (giovedì
l’andata in Germania, il 19 marzo il ritorno). Oggi il Wolfsburg
è di scena sul campo dell’Augsburg (sesto in classifica ma a
un solo punto dal quarto posto)
nella partita più importante della 24a giornata della Bundesliga. I prossimi avversari dell’Inter sono favoriti perché reduci
da un 2015 impressionante.
Nelle ultime 9 gare hanno subito 10 gol ma ne hanno anche segnato 24, e ben 13 portano la
firma di Dost, anche se il centravanti olandese contro il Lipsia in
Coppa è andato a secco. Un risultato utile ad Augsburg sarebbe il dodicesimo in campionato
e rappresenterebbe il record per
una squadra che deve fare ancora a meno di Perisic. Il croato ha
problemi muscolari (è fermo da
un mese) ma Caligiuri si è dimostrato un ottimo sostituto.
Schürrle si sta integrando negli
ingranaggi ma a fare la differenza è sempre De Bruyne: 8 gol e
15 assist in campionato.
AMBURGO-BORUSSIA Il
Dortmund invece fa visita a un
Amburgo da bassa classifica e i
medici stanno facendo i miracoli per ridurre l’ematoma alla coscia di Reus che rimarrà però in
dubbio fino all’ultimo. Buone
notizie invece per Guardiola che
va ad Hannover e recupera Benatia (problemi alla schiena).
Nell’allenamento di giovedì il
tecnico ha catechizzato Ribery
che ha rischiato il rosso per aver
reagito ad un fallo. Pensando
già allo Shakhtar, Pep è stato
chiaro:«Voglio finire le gare in
11. Giocare in 10 in Champions
è pericoloso».
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shop.swatch.it
24a GIORNATA IERI StoccardaHertha 0-0. OGGI Schalke-Hoffenheim; Augsburg-Wolfsburg;
Hannover-Bayern; Friburgo-Werder; Amburgo-Borussia D.;
Mainz-Borussia M. DOMANI
Colonia-Eintracht; PaderbornBayer Leverkusen.
CLASSIFICA Bayern 58; Wolfsburg 50; Borussia M. 40; Bayer
Leverkusen 36; Schalke, Augsburg 35; Hoffenheim 33; Eintracht 31; Werder 30; Borussia D.
28; Hannover 27; Hertha, Mainz,
Colonia 25; Amburgo 24; Paderborn 23; Friburgo 22; Stoccarda
20.
6
Serie A R
Lega, 5 milioni salva-Parma
1Dopo una riunione piena di tensione approvato il piano di Tavecchio: lo svolgimento
del campionato garantito dal fondo multe. E domani si torna in campo contro l’Atalanta
le sedi di Mediaset e Sky). Il piano
proposto dal presidente federale
Carlo Tavecchio scatterà dopo
l’udienza fallimentare del 19 marzo e consentirà al club di portare a
termine la stagione e alla A di
chiudere il campionato con 20
squadre. E sarà grazie ai soldi che
metterà a disposizione la Lega. I
mal di pancia al quarto piano sono
stati continui, alcuni più evidenti,
altri più nascosti. Aurelio De Laurentiis per esempio non ha fatto
nulla per nascondersi chiedendo a
Tavecchio del perché sono mancati i controlli: una richiesta, quella
di spiegazioni su come mai si sia
arrivati a questo punto di non ritorno, sostenuta anche da Andrea
Agnelli e dal presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi che ha lasciato la Lega con uno sguardo tra
l’esterrefatto e il deluso.
IL MODELLO DI
CONTROLLO DELLA LEGA
FUNZIONA BENISSIMO.
CI SIAMO ATTIVATI
IN TEMPO
MAURIZIO BERETTA
PRESIDENTE LEGA SERIE A
Matteo Brega
Marco Iaria
MILANO
A
lla fine la delibera «barzotta» è stata firmata. La Lega
di A ha deciso di aiutare il
Parma, di salvaguardare il campionato a 20 squadre e di mettere
a disposizione del curatore fallimentare una cifra vicina ai 5 milioni di euro per garantire lo svolgimento dell’attività. La delibera è
stata definita «barzotta» (traducibile in «virile», per restare sul dizionario educato) da Claudio Lotito, il presidente della Lazio che
ha partorito l’idea di attingere al
fondo-multe. È stata una giornata
intensa ieri in via Rosellini, tra le
due votazioni legate al Parma
(primo punto all’ordine del giorno), le tensioni durante i lavori e
la visita di tre Finanzieri che hanno raccolto materiale utile per il
curatore fallimentare (hanno fatto altrettanto in Figc a Roma e nel-
IL TRIO CONTRARIO Al trio
Agnelli-De Laurentiis-Lugaresi ha
risposto prontamente la corrente
lotitiana sostenendo che c’è sempre la caccia al colpevole e mai la
volontà di risolvere i problemi tutti insieme. Momenti di tensione,
annacquati dalle parole di Tavecchio: «La Lega ha l’impegno a
chiudere il campionato a 20 squadre». Impegno che è stato ribadito
dalle votazioni, grazie anche alle
pressioni delle pay tv che minacciavano cause per inadempienza
contrattuale. Detto questo vanno
analizzate le due votazioni di ieri.
La prima era di principio: dare la
disponibilità a salvare il Parma e a
salvaguardare il campionato a 20.
Sedici i voti favorevoli, 3 gli astenuti (Napoli, Roma e Sassuolo),
un solo contrario (Cesena). Poi si
è passati a votare se fosse il caso di
fornire una cifra indicativa a Tavecchio, fino a 5 milioni. E qui gli
equilibri sono leggermente mutati: 15 favorevoli, 2 astenuti (Roma
e Sassuolo), 3 contrari (Cesena,
RVince la cordata
di Lotito. Lugaresi
e De Laurentiis:
«Sono mancati i
controlli, perché?»
L’ESITO DELLA PRIMA VOTAZIONE
HANNO DETTO
Favorevoli
Astenuti
Contrari
ATALANTA
Percassi
Presidente
CESENA
Lugaresi
Presidente
SASSUOLO
Rossi
Presidente
CAGLIARI
Filucchi
Vicepresidente
CHIEVO
Campedelli
Presidente
EMPOLI
Corsi
Presidente
FIORENTINA
Rogg
DG
La prima votazione è servita per dare la disponibilità
della Lega al salvataggio del Parma e alla salvaguardia
del campionato a 20 squadre.
Ecco l’esito: 16 favorevoli, 3 astenuti e uno contrario
La seconda invece verteva sull’idea di individuare o meno una cifra
di riferimento da fornire al presidente federale Carlo Tavecchio.
Ecco l’esito della seconda votazione: 15 favorevoli, 2 astenuti
(Roma e Sassuolo), 3 contrari (Cesena, Juventus e Napoli)
ROMA
Baldissoni
DG
GENOA
Preziosi
Presidente
INTER
Fassone
DG
LAZIO
Lotito
Presidente
NAPOLI
De Laurentiis
Presidente
VERONA
Setti
Presidente
NON MI FIDO DI
MANENTI. CERCHI
IL GOVERNO
I RESPONSABILI
JUVENTUS
Agnelli
Presidente
ENRICO PREZIOSI
PRESIDENTE DEL GENOA
MILAN
Galliani
AD
UDINESE
G. Pozzo
Consigliere
TORINO
Cairo
Presidente
SAMPDORIA
Osti
DS
PARMA
Preiti
DS
PALERMO
Zamparini
Presidente
GDS
Juventus e Napoli). Il cambio più
evidente è stato quello della Juventus che è passata da un sì a un
no. Da Torino lo spiegano in questi termini. La società di Agnelli
era (ed è) disponibile a salvare il
Parma e a salvaguardare il campionato a venti. Non lo era (e non
lo è ancora) sul fatto di comunicare l’entità del prestito perché al
momento non c’è chiarezza sui
conti e sul curatore fallimentare
che dovrebbe indicare lui quanto
serva per chiudere la stagione.
IN CAMPO CON LE MULTE I soldi per salvare il Parma arriveranno dal fondo-multe, alimentato
dalle ammende comminate alle
società e accantonato in questi anni dalla Lega per scopi solidaristici. Tenendo conto di alcuni avanzi
si arriva alla cifra di circa 5 milioni. Soldi che la Lega presterebbe
al Parma per il mantenimento del
titolo sportivo. «Il modello della
Lega funziona benissimo - ha ribadito ieri pomeriggio il presidente
Maurizio Beretta -. Noi ci siamo
attivati per tempo, adesso i giocatori del Parma sono chiamati alle
loro responsabilità». Alla fine della giornata arriva anche il sì dei
giocatori: domenica pomeriggio
Parma-Atalanta si giocherà.
PAROLE IN LIBERTÀ «Lo sapete
che i soldi della solidarietà non
vanno a nessuno alla fine, quindi
che c... ve ne frega» - sarebbero
stati i titoli di coda di un Lotito
particolarmente vibrante. Evidentemente nervoso invece era Tavecchio che per solleticare i (pochi) contrari e indecisi non ha
usato molta diplomazia: «Se non
mi date questa delibera, non finisce qui. E da noi poi dovete passare per iscrivervi al campionato» - è
il sunto dell’intervento dai forti
toni minacciosi. Il finale spetta
nuovamente a De Laurentiis: «Ma
fallisse il Parma e poi io faccio
causa a voi che non avete controllato!».
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Sì all’Hawk Eye
Finali Primavera:
si gioca in Liguria
● L’assemblea di Lega ha
anche ufficializzato l’esito
dell’invito a offrire per i diritti
audiovisivi della Coppa Italia e
della Supercoppa italiana del
triennio 2015-18. Due le
offerte arrivate, una di
Mediaset e una di Discovery
Channel, che però non
raggiungono il minimo. Si
andrà a trattativa privata e
non è escluso che rientri la
Rai. Sulla Goal Line
Technology si è deciso di
puntare sull’«Hawk Eye».
Sono stati allungati gli accordi
con Tim (dal 2015 al ‘18) e
Panini (dal ‘17 al ‘18). La Final
Eight Primavera si disputerà
in Liguria tra Sanremo,
Alassio, Savona e Vado.
CERTO NON PIANGO
PERCHÉ CASSANO
NON PRENDE
LO STIPENDIO
MAURIZIO ZAMPARINI
PRESIDENTE DEL PALERMO
IL CAMPIONATO È
GIÀ FALSATO. NON
IMMAGINAVAMO
QUESTI PROBLEMI
GIORGIO LUGARESI
PRESIDENTE DEL CESENA
DOPO L’ACCORDO
proposta di 5 milioni che consentirà di coprire circa il 70%
degli stipendi dei calciatori.
Lucarelli:«Sì controvoglia
Ma noi chiediamo di più
e garanzie per i lavoratori»
1I giocatori gialloblù
volevano 6,5 milioni,
poi hanno accettato:
«Vediamo domenica
dopo domenica»
Andrea Schianchi
INVIATO A PARMA
U
n sì di delusione. Così si
può definire la decisione
dei giocatori del Parma
di fronte alle proposte del presidente della Federcalcio Carlo
Tavecchio. Giocheranno la partita contro l’Atalanta, ma non
sono soddisfatti dell’incontro e
delle risposte ottenute. Chiusi
in una sala dell’Hotel Daytona
di Collecchio i vertici del calcio
(oltre a Tavecchio, c’erano anche il direttore generale dela
Lega Marco Brunelli e il presidente dell’Aic Damiano Tommasi) hanno discusso per due
ore con la squadra di Donadoni,
hanno spiegato il piano di salvataggio e hanno fissato la tempistica. Poi Tavecchio e Brunelli
sono stati ricevuti dal sindaco
Federico Pizzarotti in Municipio e hanno parlato con una delegazione di dipendenti della
società per rassicurarli (o perlomeno tentare di...) sul futuro.
DECISIONE È stato Tommasi ad
annunciare l’esito della riunione, dopo che i giocatori erano
rimasti in assemblea anche dopo che Tavecchio e Brunelli
avevano lasciato la sala dell’hotel: «L’incontro non è stato così
soddisfacente, ma i ragazzi
hanno deciso di scendere in
campo e fare il loro lavoro. Non
hanno visto questa grande partecipazione nei confronti del
Parma, anche se Tavecchio finalmente si è mosso. I calciatori erano compatti nella scelta,
sono tutti nella stessa barca».
Poco dopo sono arrivate le parole del capitano Alessandro
Lucarelli: «Abbiamo deciso di
giocare, ma non siamo soddisfatti di quello che ci ha detto
Tavecchio anche se ci ha fatto
capire che ci darà sostegno. Dispiace che non sia qui Beretta,
ci aspettavamo la sua presenza,
ma noi andiamo in campo. Cosa non ci ha convinti? Noi vogliamo garanzie al 100% per i
Il capitano del Parma Alessandro Lucarelli con il sindaco Federico Pizzarotti
dipendenti: ci sono state date,
ma vogliamo che ci siano i fatti.
Vogliamo che cambino anche
le regole che hanno permesso
di arrivare a tutto questo. La
proposta è di 5 milioni, ma ci
sono altri punti che vogliamo
che vengano discussi. Vogliamo garantire i nostri dipendenti, ma anche noi vogliamo quel-
lo che ci spetta, anche se questo
non è il principale problema.
Valuteremo nei prossimi giorni
cosa fare, di domenica in domenica». L’impressione è che la
battaglia del Parma sia soltanto
all’inizio. Anche perché in principio la richiesta era di 6,5 milioni per chiudere la stagione.
Alla fine hanno accettato la
SOLIDARIETA’ Ai dipendenti
verrà garantito un quinto dei 5
milioni stanziati dalla Lega e
questo consentirà a molte famiglie di tirare avanti fino a maggio. Lo ha comunicato il presidente Tavecchio nell’incontro
avuto in Municipio. «È molto
importante ciò che è avvenuto
perché sono stati messi a disposizione dei soldi per un atto di
solidarietà. Da qui alla fine del
campionato ci sono i fondi. I
giocatori ci hanno spiegato che
non si trattava di una questione
economica e che volevano regole nuove. Noi li abbiamo rassicurati. I 5 milioni saranno gestiti dal curatore fallimentare,
sempre che si arrivi a una simile
procedura». Il sindaco Pizzarotti, che molto si è speso negli ultimi giorni per trovare una soluzione, è parso soddisfatto:
«Avere questa possibilità che ci
viene offerta dalla Lega è un
vantaggio. Dobbiamo far capire
che Parma vuole reagire a questa situazione e vuole uscire
dalla vicenda decorosamente».
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SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
C’è pure Leonardi
tra gli indagati
per bancarotta
Finanza in sede
dercalcio a Roma. Su mandato
del tribunale di Parma gli uomini delle Fiamme Gialle sono al
lavoro per ricostruire i movimenti finanziari del club gialloblù in vista dell’udienza del 19
marzo sulla richiesta di fallimento avanzata dalla Procura.
In quelle carte ci sono i segreti
di un crac che molti non riescono ancora a spiegarsi. Qualche
indizio c’è, ad esempio le tantissime acquisizioni di giocatori
fatte a partire dall’estate del
2013. Il Parma ha trattato più di
200 giocatori, con lo scopo dichiarato di creare plusvalenze e
sistemare il bilancio già in deficit. I magistrati, tuttavia, ipotizzano che in mezzo a questo mare di operazioni di compravendita si nascondano verità scomode. Sono al vaglio degli
inquirenti i rapporti che la società emiliana intratteneva con
altre squadre, il Nova Gorica e il
Crotone in particolare.
1L’ex d.g. finisce nell’inchiesta dopo Ghirardi
Le Fiamme Gialle al lavoro anche in Lega e Figc:
sequestrate carte sui movimenti finanziari del club
Andrea Schianchi
INVIATO A PARMA
C’
è anche il nome di Pietro Leonardi sul registro
degli indagati della Procura di Parma. Dopo l’iscrizione
dell’ex presidente Tommaso
Ghirardi ora quello che, fino a
due giorni fa, ricopriva la carica
di direttore generale e in precedenza era stato amministratore
delegato. «Concorso in bancarotta fraudolenta»: questa l’ipotesi di reato secondo i magistrati che stanno lavorando per capire le ragioni e le modalità di
un clamoroso crac finanziario.
Stando all’ultimo bilancio approvato dai soci, ma sul quale si
è astenuta dal giudizio la società di revisione Audirevi, il buco
del Parma è di circa 200 milioni
di euro lordi. Al netto sarebbero
100 milioni, ma il problema è
che molti dei crediti non sono
RPer i pm ci sono
state distrazioni
di denaro e strani
«drenaggi»
tra società
RLa Direzione
Distrettuale
Antimafia di
Bologna monitora
la situazione
esigibili. Insomma, una montagna di soldi sparita nel nulla
perché non si riesce a credere
che il Parma abbia fatto tutti
quei debiti per costruire le squadre da mandare in campo. La
Procura, e lo dimostra l’ipotesi
di accusa di bancarotta fraudolenta, pensa che ci siano state
distrazioni di denaro e strani
«drenaggi» da una società per
azioni ad altre società. Inoltre
s’indaga a fondo per capire il giro di soldi tra l’Italia e i Paesi
stranieri, normale nel caso di
acquisizioni di giocatori provenienti dall’estero ma sono da
verificare con attenzione le procedure.
I RAPPORTI La Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna
sta monitorando la situazione.
Si sospetta che, soprattutto nell’ultimo periodo ma anche prima, strani personaggi già sotto
la lente d’ingrandimento degli
7
Pietro Leonardi, 51 anni, ex direttore generale del Parma ANSA
investigatori si siano avvicinati
al Parma. E questi strani personaggi, ad esempio il faccendiere Paolo Signifredi (ma non solo lui) ora in carcere perché
bloccato nell’ambito nell’Operazione Aemilia (161 arresti per
associazione mafiosa e legami
con la ‘ndrangheta), avrebbero
avuto incontri con alcuni dirigenti. Perché? Su quali basi?
Sono stati loro a proporsi o è
stato richiesto il loro intervento? La penetrazione massiccia
della ‘ndrangheta nel territorio
emiliano è cosa nota ai magistrati che hanno smantellato il
clan Grande Aracri di Cutro, ma
sanno bene che altre cellule sono attive.
LE CARTE La Guardia di Finanza
di Parma ha effettuato ieri mattina tre operazioni congiunte:
perquisizioni e sequestro di documenti nella sede di Collecchio, negli uffici della Lega a
Milano e nelle stanze della Fe-
IL CASO Nel bilancio 2014 del
Parma compare il nome di Alessandro Ligi, difensore classe ‘89
che ora gioca nell’Entella. Il valore di Ligi, a bilancio, è di 300
mila euro, e il passaggio dal
Crotone al Parma, e successivamente dal Parma al Crotone in
prestito, è oggetto di approfondite indagini. Secondo i magistrati i conti non tornerebbero
perché al Crotone sarebbe arrivata, dopo ripetute e insistenti
richieste, una cifra ben superiore (si parla di 1,2 milioni) e, soprattutto, non direttamente
dalle casse del Parma. La Procura sta spulciando gli incartamenti per avere un quadro definitivo. È per questo che anche la
stretta collaborazione col Nova
Gorica (molti giocatori del Parma più l’allenatore Apolloni
vennero dirottati in Slovenia)
viene monitorata. I magistrati
sospettano che il denaro non
abbia sempre seguito un percorso regolare.
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8
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
El Niño Destro?
Non ancora,
ma a Mattia
servono assist
9
PANCHINA A RISCHIO
Inzaghi ci crede
«Svoltiamo
e resto 20 anni»
1La punta del Milan ha lo stesso score
di Torres: un gol all’Empoli. Alla Roma ne
faceva uno ogni due gare: toccava lo stesso
numero di palle, ma era servito meglio
Filippo Inzaghi, 41 anni, allenatore del Milan ANSA
INVIATO A MILANELLO (VARESE)
PERCHÉ VEDERE
MILAN-VERONA
Marco Pasotto
Destro vs Toni, come i 9
anni Settanta, ma tutti
guardano l’attaccante
smilzo, quello in cravatta.
Verona per la tranquillità,
Milan per risalire, Inzaghi
per tutto. Emozioni sicure.
Meazza, ore 20.45
L’
19
● i tocchi di palla a partita per
Destro con la maglia del Milan.
Alla Roma erano 20 (ma
sfruttati molto meglio), al Genoa
furono 17 e al Siena 34.
0,5
● la media di tiri nello specchio
a partita di Mattia al Milan.
Nella prima metà di stagione
alla Roma era 0,75, lo scorso
campionato fu di 1,1
Carica Mandorlini
«Faremo di tutto:
sono punti pesanti»
● VERONA (m.f.) Hellas
pressoché al completo per la
trasferta di Milano. I convocati
sono 26, unico assente Mattia
Valoti. Andrea Mandorlini carica
i gialloblù: «Faremo di tutto per
prendere dei punti pesanti per
avvicinarci alla salvezza. Il Milan
non starà attraversando un
periodo di grande splendore,
ma è sempre una squadra forte.
Veniamo da buoni risultati,
abbiamo fiducia».
N
on c’è momento migliore di questo per
rivedere SuperPippo. Un superlativo
che si era congedato con lui quando
aveva smesso di giocare. Eppure occorre soffiargli via la polvere di dosso, perché solo
qualcosa di super potrebbe risollevare la stagione del Milan. E poi fu proprio a Verona, oltre vent’anni fa, che Pippo diventò super: quale occasione migliore? È quanto si augura tutto il Milan, specialmente ai piani alti: se stasera le cose non andassero bene, sotto la
panchina di Inzaghi potrebbe aprirsi una voragine impossibile da schivare. Un film già visto, nel 2015. Il club rossonero, volendo sintetizzare, si augura che Pippo dia un buon motivo per andare avanti con lui sino a fine campionato. Anzi, in realtà c’è la segreta speranza
che arrivi un’inversione di rotta così netta da
poter magari andare avanti con lui anche la
prossima stagione. Per svariati motivi.
INVIATO A MILANELLO (VARESE)
importante, come raccomanda Inzaghi, è
non voltarsi indietro. Perché se Mattia Destro, per esempio, analizzasse la parabola
di Torres al Milan, proverebbe un brivido di inquietudine. Stesso numero di maglia (nove),
stesso numero di gol (uno), stesso avversario a
cui l’ha segnato (Empoli) e stessa trafila per arrivarci (in rete alla seconda partita in maglia rossonera). Poi Mattia si è fermato: proprio come
Fernando. Qui terminano le analogie e iniziano –
per fortuna – le differenze: allo spagnolo lo stop
è stato fatale, mentre Destro è atteso da altri scenari. Innanzitutto perché in poco meno metà
delle partite, nonostante non gli arrivino grandinate di palloni, Mattia ha dimostrato di essersi
inserito meglio nei meccanismi della squadra.
Comunque, è risultato più pericoloso. E poi perché rispetto al Niño avrà più occasioni a sua disposizione. Molto difficile ipotizzare che gli capitino una tribuna e tre panchine una dietro l’altra
come a Torres. Non bisogna dimenticarlo: nel
pensiero collettivo Destro ha le sembianze del citofono di casa a cui ha suonato Galliani in persona. Difficile dare un’immagine altrettanto forte
per chiarire quanto il Milan creda in Mattia.
MALEDIZIONE A Milanello intanto si lavora per
far sì che la squadra possa beneficiare delle sue
qualità con continuità. Sono lavori in corso senza sosta perché il tempo stringe e occorre produrre un’alternativa credibile a Menez. Sotto le
dodici firme di Jeremy c’è il deserto: il più vicino
è Honda – che per l’esattezza non segna da un
intero girone – con sei; poi troviamo Bonaventura con quattro; quindi spicciolame vario con due
e uno. E’ ovvio che in un contesto del genere tutti
si attendano grandi cose da Destro. L’uomo giusto, magari, per spezzare la maledizione della
maglia numero nove che, da quando ha abbandonato Inzaghi, ha vagato da una schiena all’altra senza mai trovare pace.
CARATTERISTICHE In questa storia in pratica
tutti si aspettano qualcosa da Mattia: Galliani
spera che, dopo la gentilezza di avergli aperto il
portone, ora spalanchi anche le porte altrui; Inzaghi che sia lui a innescare la riscossa di primavera, l’ultima corsa per provare ad agganciare
l’Europa. E Mattia? Be’, Mattia per poterci prova-
Mattia
Destro,
23 anni, è
arrivato a
gennaio dalla
Roma in
prestito
con diritto
di riscatto
GETTY
AUTONOMIA Resta il fatto che Destro a Roma ha
messo a segno in totale 29 gol in 68 partite. Quasi uno ogni due. Quindi evidentemente conta anche la qualità dei palloni giocati, e non soltanto il
numero. Sotto questo aspetto una parte essenziale la giocherà Menez che, pur nell’autonomia
di gioco più o meno totale concessa da Inzaghi,
dovrà trovare il modo di dialogare con Mattia così come riesce a fare con Bonaventura. Il discorso
è chiaro, e nemmeno così complicato: Destro ha
nelle gambe un numero di reti sufficiente per risollevare il Milan. Occorre metterlo in condizione di farlo.
SOTTO TIRO Pippo ormai sta facendo il callo
alla delicatezza della sua posizione. Ieri si è
presentato in conferenza piuttosto rilassato e
di buon umore rispetto alle ultime uscite. Senz’altro un modo, anche, per trasmettere tranquillità a tutto il gruppo. «Ora servono poche
chiacchiere e tanti fatti. Abbiamo ancora la
possibilità di svoltare». E rilancia su se stesso:
«La vicinanza di Berlusconi e Galliani mi rende sereno, gli incontri di questa settimana sono stati costruttivi, hanno portato tutti noi a
lavorare ancora di più. Essere sotto tiro non è
un problema, la squadra mi segue e dà tutto
ciò che ha, la società è vicina. E comunque,
quando uno fa questo lavoro come lo faccio io,
può camminare a testa alta. Sono molto convinto delle mie idee e del mio modo di lavorare. Ho capito che questo è un lavoro bellissimo
e sarà il mio mestiere per i prossimi 20 anni e
il mio sogno è trascorrerli al Milan. Sto lottando per portare avanti un progetto di lunga durata». Stasera, intanto, Pippo si affiderà al tridente Menez-Cerci-Destro, potenzialmente
devastante. Ballottaggio davanti alla difesa
fra Muntari e Van Ginkel, mentre rientrano
dagli infortuni Abate e Albertazzi (entrambi
in panca) e intanto si ferma Alex per un affaticamento. Una difesa senza pace.
m.pas.
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re chiede di essere messo in condizione. Quindi
ricevere una quantità di palloni giocabili tali da
costruirci intorno qualcosa. La sensazione continua a essere che i rifornimenti fatichino ad arrivare, sebbene Inzaghi ieri abbia posto l’attenzione sul dato nello specifico: «Ho detto a Mattia di
stare tranquillo. Non si può parlare di crisi solo
perché non fa gol tutte le partite. Lui è importante anche sotto altri aspetti. Pensavo anch’io che
gli arrivassero meno palloni rispetto alla Roma,
ma non è così: là 20-21, qui circa 19. E’ qualcosa
che dipende dalla caratteristiche di un giocatore.
Menez ad esempio ha una media di 42. Sta a noi
servire le punte nel modo migliore possibile».
10
Serie A R Il personaggio
A CARTE SCOPERTE CON...
Luca Toni
IL CUORE DI MATTIA
LA CASA DI PAPÀ
L’ESEMPIO DI PIPPO
IL NUMERO 9 DEL VERONA RACCONTA TUTTO, DALLA PERDITA
DEL FIGLIO ALLA LEZIONE DEI GENITORI. E SFIDA IL MILAN DI
INZAGHI: «E’ INVECCHIATO 10 ANNI, PER QUESTO NON ALLENERÒ»
INTERVISTA ESCLUSIVA di ANDREA ELEFANTE
«Fa bene all’amore e anche all’umore, dunque non
vedo perché non parlarne e perché evitare il giorno
prima di una partita, o dal giovedì come dice qualcuno: a volte poi ho giocato bene, a volte magari ho
fatto ridere, ma non siamo mica robot, se ti va di
farlo lo fai e non è per quello che fai gol oppure no.
La prima volta? Dipende: da solo o in compagnia?
Scherzi a parte, cliché consueto: avevo 16 anni, in
vacanza a Rimini, lei austriaca e più grande di 3-4
anni, nome ovviamente dimenticato. Tutto nella
sua stanza perché io ero lì con i genitori, il mio
amico e la sua amica di sotto ad aspettarci per il
cambio. Poco, ad essere sinceri, perché la prima
volta quasi non te ne accorgi, solo dopo cominci a
metterci un po’ più del tuo. Fu così veloce che scendendo le scale mi ripetevo “Tutto qui?”. Il problema è che la stessa cosa dev’essersela detta anche
lei: infatti è sparita, non l’ho vista mai più...».
INVIATO A VERONA
HA DETTO
POCHI MESI FA
L’AVREBBERO FATTO
PRESIDENTE ONORARIO
E ORA LO CONTESTANO:
CHE MESTIERACCIO
LE HA SCOPERTE COSÌ
LA SUA CRICCA FA GOL
4-4-2
SESSO
Anche dopo il giovedì
FAMIGLIA
Un giubbotto per due
DESTINO
Tante grazie a Berbatov
IDOLO
Van Basten, il bello del gol
RELIGIONE
LE CHIACCHIERATE
CHE FACCIO CON DIO
SU PIPPO INZAGHI
ALLENATORE DEL MILAN
RELIGIONE
Sulle colline di Medjugorje
CON LUI HO AVUTO UN
BELLISSIMO COLLOQUIO
DI DIECI MINUTI: MI
SEMBRAVA DI PARLARE
CON MIO PAPÀ
SU PAPA FRANCESCO
UN «IDOLO» PARTICOLARE
IN GERMANIA CHI
SBAGLIA VA IN GALERA
E LA GENTE PENSA: SE
CI VA UNO COME LUI,
FIGURIAMOCI IO
SU ULI HOENESS
EX PRESIDENTE DEL BAYERN
SESSO
E ANCHE L’AUSTRIACA
DISSE: TUTTO QUI?
VIZI
MOMENTO BUIO
PAURA
ALTRI SPORT
Abbuffata da ospedale Tutta la forza di Marta Il neuroma di Morton Il tennis non inganna
AMICI
Briscola e salame
POLITICA
La rovina del Bel Paese
Luca Toni, 37
anni, ha giocato
con Modena,
Empoli,
Fiorenzuola,
Lodigiani,
Treviso,
Vicenza,
Brescia,
Palermo,
Fiorentina,
Bayern Monaco,
Roma, Genoa,
Juventus,
Al-Nasr e
Verona. E’ stato
campione del
mondo nel 2006
FOTOSERVIZIO
BOZZANI
«R
eligione e sesso le tengo perché è
giusto parlarne; scarto social network
perché io sono di un’altra era,
avversari perché non li guardo neanche e altri
mestieri perché non ne avrei fatto un altro; stress
no perché non so cos’è, prendo amici, famiglia e...
anche momento buio, ma sì». Luca Toni smazza le
carte con quei suoi sorrisi larghi, quasi circolari
un po’ com’è la sua vita: è partito da Stella, una
frazione alle porte dell’Appennino emiliano, è
arrivato in cima al mondo, ma è lì che torna
appena può. Non in Ferrari («L’ho venduta quasi
subito, per Marta fa troppo rumore») e neanche
in Aston Martin («Bellissima ma scomoda: non
c’entravo»), tanto lì si va a piedi, pure al circolo
che ha fatto costruire sulle macerie della scuola
elementare in cui la mamma faceva la bidella. Un
mondo sereno com’è lui oggi, dopo che la vita gli
ha presentato anche conti salati come la perdita
di un figlio e ora che gli resta solo da sposare
Marta, la compagna: «Gliel’avevo chiesto già nel
2011, ma da allora è stata quasi sempre
incinta...». Così sereno da non volersi neanche
immaginare, stasera, giustiziere del suo amico
Inzaghi: «Guardo Pippo che da quando è sulla
panchina del Milan sembra invecchiato di dieci
anni, penso che pochi mesi fa l’avrebbero fatto
presidente onorario e oggi lo contestano e mi
dico: “Ecco perché non farò mai l’allenatore”».
«Mi è successo camminando su una delle due colline di Medjugorje, dove dicono sia apparsa la Madonna: proprio in quel momento mi hanno chiamato persone che avevano avuto una brutta esperienza come me, erano state lì in pellegrinaggio ma non
potevano sapere che io ero lì. Mio figlio era morto
da un mese, anche se era un viaggio che io e Marta
volevamo fare da prima: di Medugorje mi parlavano in tanti ma volevo andarci di persona e ora posso
dire che sì, in quei luoghi avverti un’aria diversa,
una bella atmosfera a parte il business esagerato
che gli è nato intorno. Quel giorno ho sentito che la
fede non mi accompagna da sempre per caso, e anche nei giorni belli, non solo nei momenti difficili,
quelli in cui di solito ci si avvicina a Dio. Io ci parlo
proprio, quando mi viene voglia e di tutto: anche in
chiesa se posso, ma non bisogna per forza andare a
casa di qualcuno per farci una chiacchierata»
DESTINO
SE UNA PORTA IN FACCIA
APRE UN’ALTRA VITA
POLITICA
ALLA FINE E’ TUTTO
UN «MAGN
«MAGNA MAGNA»
«Le cose non piovono dal cielo, ma a volte pensi
assù.
proprio che siano scritte da qualche parte, lassù.
Cito in ordine sparso. Una sera in discoteca passo
vicino al bagno e mi sbattono una porta in piena
faccia: è Marta, prima mi imbestialisco poi la
guardo bene e le offro da bere, il mio amico Franne lui:
cone sentenzia “L’abbiamo perso” e ha ragione
ndomeè la donna che mi entrerà nella vita cambiandomela, e succederà nel periodo peggiore della mia carava tutriera, a Fiorenzuola, dove Cavasin mi insultava
al Breti i giorni e meditavo di smettere. E poi: dal
scia, dove Guardiola a fine allenamento mi insemo e ti
gnava la grandezza dell’umiltà (“Mi fermo
faccio due cross?”), scelgo di scendere in B e Palermo mi fa svoltare la carriera. Ancora: dopo Dubai
ddio al
ripenso - anzi stavolta decido - di dare l’addio
he a cacalcio, ma proprio quando Marta mi dice che
sa non mi sopporta più - “Dai, continua” - e io non
mi rassegno ad andare al Siena, che sarebbee retrocesso, la Fiorentina perde Berbatov e a un’oraa dalla
lla Valchiusura del mercato mi chiama Andrea Della
le: frenata e ripartenza, il mio destino»
«In assoluto
ass
non sono mai per gli estremismi, ma
m non è questione di essere di destra
o di sinistra,
si
in Italia si fatica a trovare soluzioni a presc
prescindere: sembra sempre tutto più diffiquell che è. Oppure, peggio, sta bene a
cile di quello
co vadano così. E alla fine è sempre il
tutti che le cose
solito magna magna: prima o poi ci cascano tutti e
sono sempre gli stessi a girare. In altri Paesi chi
sbaglia va in galera, anche se si chiama Hoeness
tanto per non
no fare nomi e allora la gente si preoccupa, “Se ci va lui, figurati io”: in Italia se uno ha
un nome così
cos in galera non ci va, altrimenti si preoccuperebbe di non rubare. In Italia i Carabinieri
vengono a ccasa mia dopo un furto e mi dicono:
“Tanto anche se li prendono poi escono subito”. In
Italia arrivano
arrivan i tifosi del Feyenoord e devastano
Piazza di Spa
Spagna, tanto qui mica li mettono dentro
come succederebbe
succed
in Olanda. Eppure saremmo il
Paese più bello
be del mondo, che potrebbe vivere
quasi solo di turismo: però siamo fenomeni a rovinarlo e alla fine gli italiani si sentono quasi più
italiani all’estero,
all’es
pensa te che tristezza»
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
CONTENUTO
PREMIUM
HA DETTO
fLE REGOLE DEL GIOCO
25 CARTE, 3 CAMBI, 11 ARGOMENTI
A carte scoperte si gioca così.
Mazzo da 25 argomenti,
rigorosamente extracalcio:
dagli altri mestieri all’arte,
dallo stress ai social network.
L’intervistato ne pesca 11
e, come un allenatore, può
cambiarne tre. Poi li mette
in campo, a carte scoperte.
E si scopre anche lui
SU PEP GUARDIOLA
EX COMPAGNO AL BRESCIA
«Ho due figli, ma in realtà ne ho molti di più: i miei
amici di sempre, un gruppo di sbandati, però sani.
Non erano ricchi ma pagavano anche per me e oggi
quando posso sono io che pago per loro, tanto facciamo le stesse cose di allora: non rubiamo più le
bandiere tricolori come ai tempi di Italia ‘90, ma si
gioca ancora a carte e si mangia salame, solo che
dopo non andiamo a ballare. Sono stati loro la mia
“salvezza” dopo il Mondiale 2006: una cosa così
enorme da far diventare 23 giocatori tutti amici pur
senza essere amici, che ancora adesso se ci incontriamo ci viene voglia di abbracciarci anche se non ci
sentiamo mai; ma anche una cosa così pericolosa da
farti perdere la testa, per la gloria e lo stress. Ecco, i
miei amici non me l’hanno permesso, per loro sono
rimasto il Luca che non era nessuno: non mi hanno
chiesto niente di più e non mi hanno dato niente di
diverso. Come se non fosse successo nulla».
«Mi sono trovato di fronte Marco van Basten a 28
anni, eppure mi sentivo come un bambino, di quelli
che vedono il loro idolo e restano lì qualche secondo
come ebeti: “Ma è proprio lui?”. Era lui, nel frattempo c.t. dell’Olanda, gli avevo anche fatto gol e mi
stava venendo incontro per dirmi: “Sai che sei proprio forte?”. Lui, che quando giocava segnava sempre ed era anche così bello da vedere, mica “storto”
come me. Lui che quando ha lasciato il calcio ci sono
stato male, e pensavo: che brutto dover smettere
perché ti fanno smettere, non perché lo decidi tu.
Invece quando mi sono trovato di fronte Papa Francesco è stata una sensazione di serenità particolare:
come se lo conoscessi da un sacco. Dieci minuti bellissimi, uno vicino all’altro sulla sua panchetta: a
fargli visita eravamo in sette ma le sedie erano solo
sei, ero l’unico rimasto in piedi. “Siediti qui”, mi ha
detto: e mi sembrava di parlare con mio papà».
FAMIGLIA
UNA CASA COSTRUITA
E’ MEGLIO CHE REGALATA
VIZI
TIGELLE E LAMBRUSCO
ALTRO CHE CANNE
Toni ha due
figli: Bianca
di 20 mesi e
Leonardo di
7, avuti dalla
compagna
Marta
Cecchetto
BOZZANI
«Così alto e non hai mai giocato a pallavolo e
basket? No, mai: mi piaceva guardarli - a Modena
la Panini, a Treviso la Benetton - ma ho sempre
avuto a che fare con un altro pallone, con rare eccezioni. Da ragazzo ho fatto qualche partita di pallamano, perché a quei tempi se Dio vuole non
c’erano i social network e la playstation, dunque si
giocava a quello a cui giocavano i tuoi amici. Non
più ragazzo, ero a Firenze, invece ho voluto provare la boxe: 5-6 allenamenti in palestra e poi ho detto al maestro “Dai, fammi salire sul ring”, però dopo due round ero già morto e la cosa è morta lì. Ma
al di là del calcio, l’unico sport che mi ha preso
davvero è stato il tennis: mi piace perché dipende
tutto da te, l’esatto opposto di uno sport di squadra, in quelli il bello e il brutto è che un giorno si
può vincere anche se tu fai schifo. A tennis no, se
sei forte vinci e se sei scarso perdi: non si scappa».
MOMENTO BUIO
QUEI LUNGHI SILENZI
PER RINVIARE IL DOLORE
IDOLO
VAN BASTEN, IL PAPA
E SENTIRSI UN BIMBO
AMICI
MI HANNO «SALVATO»
DOPO IL MONDIALE 2006
CI DEVASTANO PIAZZA
DI SPAGNA, TANTO QUI
MICA LI METTONO
DENTRO COME FANNO
IN OLANDA
SUI TIFOSI OLANDESI
PRIMA DI ROMA-FEYENOORD
L’ALTRA NOTTE MI HA
TROVATO CHE CERCAVO
DI AFFERRARLO:
SOGNAVO MIA FIGLIA
CHE CADEVA DAL LETTO
«“Ce lo dica, dottoressa: ce lo dica”. Ci guardavano
tutti senza avere il coraggio di parlare, e quegli occhi me li ricorderò finché campo. “Proviamo a cambiare macchina, magari questa non funziona bene”, ci avevano appena detto. No: era il cuore di
Mattia, così doveva chiamarsi il nostro primo figlio,
che non aveva più funzionato. “Ha smesso di battere ieri”: un terremoto dentro molto più forte di
quello che ci aveva fatto spostare la sede del parto
da Modena a Torino. Quello che Marta mi ha insegnato nei giorni successivi non ha prezzo, lì ho capito davvero quanto è forte la donna con cui sto: «Mi
sistemo e ne facciamo subito un altro», mi ha detto,
e tre mesi dopo era incinta di nuovo, alla faccia di
quelli che ci vedevano come genitori testimonial di
bimbi mai nati. E se io e lei non fossimo così uguali
nel detestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai
arrivati: questo sì che possiamo insegnarlo»
PAURA
E SE MI DIRANNO:
NON SEI UN BUON PAPÀ?
SU JACOPO SALA
SUO COMPAGNO DI STANZA
«I miei amici si facevano le canne, tante, li vedevo
ridere come matti e gli dicevo sempre la stessa cosa: ho provato le sigarette e mi fanno solo tossire, e
poi mi fanno ridere di più quattro sorsi di lambrusco. O magari un po’ di limoncello, quello che mi ha
fregato la sera che mi hanno fatto il test dell’etilometro e non sa il gusto del poliziotto nel fermarmi:
«Festeggia ancora la vittoria della Juve, eh?». Bere
un bicchiere è il mio unico vizio assieme alle tigelle, lo gnocco fritto e i burlenghi, le piadine povere
delle montagne modenesi: non posso stare troppo
senza mangiarli, è quasi un bisogno fisico. Lo dico
sempre a Marta: «Quando smetto, una volta voglio
abbuffarmi da andare all’ospedale». In malora per
il gioco invece non andrò mai: al circolo faccio ancora le gare di briscola ma non chiedetemi di andare a perdere soldi al casinò. Mi sentirei male ripensando al valore che gli davo quando non li avevo».
SÌ, CI SPOSEREMO:
GLIEL’AVEVO GIÀ
CHIESTO NEL 2011, MA
DA ALLORA E’ STATA
SEMPRE INCINTA...
SU MARTA CECCHETTO
LA COMPAGNA
«L’unica paura che ho avuto giocando è stata con
l’Al-Nasr, Champions asiatica in Iran. Dove ti giravi
vedevi mitra: all’aeroporto, in hotel, allo stadio, un
po’ troppi per una partita di calcio. O al massimo la
paura del neuroma di Morton, mi era venuto a Firenze: dopo mezzora mi bruciava il piede così tanto
che dovevo togliere la scarpa e l’angoscia era non
riuscire a segnare nel primo tempo, perché dopo
sapevo che Prandelli mi avrebbe tolto. Da bambino
mi spaventava il buio, ora non più e però nel sonno
continuo a fare dei gran discorsi. Marta non ci fa
più caso, anzi mi risponde, invece l’altra notte Sala,
il mio compagno di stanza, si è stranito: sognavo
mia figlia che stava cadendo dal letto e mi ha trovato che ero sopra di lui e cercavo di afferrarlo. Magari quel sogno aveva a che fare con la mia vera, sola
paura: che un giorno i figli mi possano dire “Non sei
stato un buon padre”. Ma forse è solo il modo migliore, inconscio, per sforzarmi di esserlo».
CON L’ALTO PATROCINIO DI S.A.S. IL PRINCIPE SOVRANO DI MONACO
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11-19 aprile
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«Le racconto due episodi dei miei genitori: aiutano
a capire qualcosa in più di me, perché io sono quello
che loro mi hanno insegnato ad essere. Papà Giancarlo era imbianchino: si è costruito la casa dove
oggi abita giorno dopo giorno, la sera a fine lavoro.
Quando ho iniziato a guadagnare bene, il signor Panini - quello delle figurine - ha messo in vendita la
villa dove da ragazzi entravamo scavalcando perché
aveva campo da calcio e da tennis. Quando ho detto
a papà “La compro per voi”, mi ha risposto secco “Da
qui non mi muovo, questa casa l’ho fatta io”, e non
gli ho ancora mai detto di quanto mi sono pentito di
quell’idea. Mamma Valeria un giorno torna a casa
con un giubbotto nuovo, chiama me e mio fratello
Andrea e ci fa “Più di questo non possiamo permetterci, lo mettete un po’ per uno”: per lei niente era
dovuto e tutto era da costruire. La mia vita è stata
così, ora è quello che proverò a insegnare anche io»
A FINE ALLENAMENTO
MI INSEGNAVA
LA GRANDEZZA
DELL’UMILTÀ:
«TI FACCIO DUE CROSS?»
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DUE ROUND SUL RING
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12
Serie A R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
DIFESA TROPPI GOL PRESI
6
CENTROCAMPO STANCHI E NORMALI
● Le partite ufficiali consecutive in cui la
Juventus prende gol: otto le reti subite contro
Milan, Cesena, Atalanta, Borussia Dortmund,
Roma (in alto, Keita esulta) e Fiorentina. L’ultima
gara a rete inviolata è in casa dell’Udinese
(1 febbraio), quattro giorni prima (in Coppa Italia
contro il Parma) l’ultimo successo senza subire
reti. La difesa accusa stanchezza?
54%
● Di possesso palla per la Juventus nell’ultimo
mese in campionato, a fronte di un 56% stagionale.
Calata anche la precisione nei passaggi, 83%
a fronte dell’85%. Il centrocampo, vero oro
bianconero, inizia a preoccupare: Marchisio (34
presenze su 36 gare ufficiali) è stanco, Vidal non
cambia ancora marcia, Pogba (in alto) si accende
a intermittenza, mentre Pirlo è al momento k.o.
ATTACCO IL BUIO DIETRO TEVEZ
45
● Le occasioni create in campionato dall’argentino
Carlos Tevez, oltre ovviamente ai gol e agli assist.
Fernando Llorente e Alvaro Morata messi insieme
ne fanno 35, segno che è l’argentino il fulcro
dell’attacco bianconero. L’Apache l’ha già buttata
dentro 21 volte in questa stagione: i due spagnoli
sono invece complessivamente fermi a quota 16: 7
Llorente, 9 Morata.
TURNOVER AZZARDO CON I VIOLA
3
● Le partite da titolare di Pepe (in alto) nelle
ultime tre stagioni, tutte nella Coppa Italia di
quest’anno. Discorso simile per Padoin, solo 32
volte dal 1’ su 78 gare giocate in maglia Juve.
Turnover e cambio di sistema decisamente
azzardati contro una Fiorentina che sta
attraversando un momento di forma eccezionale
sia fisicamente sia sotto il profilo psicologico.
Juve, c’è da stare Allegri?
1Dopo il k.o. con la Fiorentina, squadra a rapporto: troppe le leggerezze nell’ultimo mese
Per tecnico e club è questione di testa e non fisica, ma in ogni settore qualcosa scricchiola
Mirko Graziano
MILANO
È
il momento di alzare la
voce. Massimiliano Allegri lo sa, e il pressing sulla
squadra è scattato ieri mattina,
prima dell’allenamento. Da un
mese a questa parte troppe
sbavature figlie di un pizzico di
superficialità nell’approccio e
nella gestione dei momenti
chiave delle varie partite. Una
sveglia dunque necessaria in
vista di Dortmund, perché
quella sera non saranno perdonate, a nessuno, leggerezze e
distrazioni. Gruppo sotto pressione, di fatto è scattato il casting per la prossima stagione,
quando la Juve si presenterà al
via con ambizioni parecchio
serie anche nell’Europa che
conta: tutti «nominati», a rischio eliminazione da Casa Juventus.
MENTE O GAMBE? Max, alme-
RVerso Dortmund:
ris. Turnover e cambio di sistema decisamente azzardati
contro una Fiorentina in grande forma psicofisica: perché
non far rifiatare i big contro il
Sassuolo? Nove punti (e mezzo) di vantaggio sulla Roma
erano un buon assist per Allegri.
no ufficialmente, resta convinto che il problema sia soprattutto mentale, di concentrazione. Pensiero condiviso dai
vertici del club. E che a livello
fisico sia tutto ok, o quasi, se lo
augurano i tifosi, preoccupati
invece da un centrocampo col
freno a mano tirato. Scricchiolii generali avvertiti da tempo.
Scricchiolii che fino a giovedì
sera non erano costati granché, ma che sommati a qualche discutibile scelta tecnica
hanno invece seriamente compromesso il discorso Coppa
Italia, competizione alla quale
quest’anno continuano a tenere molto in corso Galileo Ferra-
NON IMPERMEABILI Crepa
numero uno: la fase difensiva.
I campioni d’Italia hanno infatti sempre subito almeno un gol
nelle ultime sei gare: sono otto
fra Milan, Cesena, Atalanta,
Borussia Dortmund, Roma e
appunto Fiorentina. Di fatto,
otto «infortuni»: tre le reti incassate in seguito ad angoli o
punizioni (con Milan, Atalanta e Roma); tre quelle prese per colpa di
errori tecnici gravi
(Pirlo con il Cesena, Chiellini in
Champions e giovedì sera Marchisio); infine il trop-
Pirlo dovrebbe
recuperare, e Max
conta su un Pogba
carico e lucido
Massimiliano Allegri, 47 anni, guida
la Juventus dalla scorsa estate.
Con il Milan ha vinto lo scudetto 2011
po campo concesso a Salah e il
2-2 di Brienza, a Cesena, realizzato nel cuore di un’area
bianconera inspiegabilmente
accogliente. Là dietro, va detto, sono sempre gli stessi a tirare la carretta, e in questo senso
andrebbe recuperato alla svelta Barzagli, da anni il miglior
difensore centrale italiano. Ci
si aspettava un minutaggio importante proprio contro la Fiorentina, se lo aspettava sicuramente il 34enne ragazzone di
Fiesole, che a questo punto difficilmente avrà una maglia da
titolare in Germania.
LÀ IN MEZZO Ma le fortune della Juve dipendono in generale
soprattutto dal suo
centrocampo, reparto ad altezza corazzate europee quando è al top della condizione. E qui, al
momento, il bollettino non è dei più
incoraggianti: Marchisio è
stanco (34 gare su 36, il più
presente con Bonucci), Vidal
fatica a cambiare marcia, Pogba si accende a intermittenza e
Pirlo è in infermeria. Pronta la
cura Allegri: il Principino riposerà o lunedì contro il Sassuolo
o a Palermo; Vidal ha solo bisogno di giocare, i suoi parametri
sarebbero infatti in crescita;
Pogba è considerato una certezza verso Dortmund, là le
motivazioni non mancheranno. Pirlo? Risponde direttamente Allegri: «Ci sono buone
possibilità che recuperi per il
Borussia». Capitolo attacco:
senza Tevez cala notevolmente
il tasso di pericolosità. Ma per
fortuna Carlitos sta bene, a
Dortmund ci sarà, e per ora
può bastare così. A completare
il reparto, in prospettiva 201516, penserà Beppe Marotta da
giugno: in pole, non a caso, c’è
Cavani. Falcao e Dybala le alternative.
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DA CHIAMBRETTI
Conte rivela: «Mi voleva lo United». E il Milan...
1Il c.t. e la corte ricevuta dalla Premier
«Io e Allegri siamo una coppia di fatto
a causa di Pirlo? Ce ne faremo una ragione»
Gabriella Mancini
COLOGNO MONZESE (MI)
E
legante, sorridente, poco
agghiacciante, Antonio
Conte ieri sera è passato al
Grand Hotel Chiambretti su Canale 5. Maglia azzurra con il numero 10 per il conduttore e via
alla sfilza di domande a cominciare da Balotelli all’Europeo.
Lo porterà? «C’è da lavorare sulla testa di molti, non solo sulla
sua... a volte sussurro, ogni tanto grido». «Ma chi gliel’ha fatto
fare — insiste Chiambretti — di
andare in Nazionale? Lei poteva
passare al Milan per 4 anni a 5
milioni a stagione...». Lui non
smentisce: «Ma che fai, il procuratore?». E su insistenza del
conduttore, che gli chiede conferma sull’interessamento del
Psg e di un club inglese, aggiunge: «Nella Premier League mi ha
cercato una squadra molto forte, che ha preso un bravo allenatore, in precedenza allenava
una Nazionale». L’allusione è al
Manchester United di Louis Van
Gaal, è la prima volta che lo ammette. In quanto agli azzurri,
Conte rilancia: «Vorrei far diventare la Nazionale una squadra. Vorrei lavorare — ed esce
fuori la grinta — ma sul campo
il tempo è molto poco ed è il mio
cruccio, quando mi scoccio
chiedo gli stage». Il suo motto è
«odio perdere», e dopo la sconfitta di Perugia sotto l’acqua,
che consegnò lo scudetto alla
Lazio «andai a Sharm El Sheikh
per rilassarmi e per il nervoso
non dormii per cinque giorni.
Bisogna saper perdere, ma anche fare di tutto per non perdere. Dopo una sconfitta cerco di
trasmettere le mie emozioni negative ai giocatori, anche per
questo cercano di evitarla».
Chiaro? È del segno del Leone,
volitivo, come Allegri, allergico
agli stage. «Sì, ma io ho anche
l’ascendente!». «Anche lui!» grida Chiambretti e il confronto è
inevitabile. «Visto che Allegri ha
lasciato andare Pirlo dal Milan
alla “sua” Juve e poi se l’è ritrovato a Torino, siete una coppia
campionato lo vince. Quanto a
me, agli Europei punto sempre
al massimo, per i miracoli ci
stiamo attrezzando».
Il c.t. Antonio Conte, 45 anni, ha consegnato la maglia a Piero Chiambretti, 58
di fatto! «Ce ne faremo una ragione», è la risposta laconica.
CASSANO Si parla ancora di Juve. Ma è vero che Cassano è stato cercato quattro volte dai
bianconeri? «Se lo hanno fatto è
stato a mia insaputa. Antonio è
bravo, ma avevamo altri obiettivi». Ma ce la farà a vincere la
Champions League? «È una
competizione molto difficile —
glissa — ma penso che la Juve
stia acquisendo esperienza. Il
IL PRIMO BACIO Non sono
mancate digressioni sulla vita
privata, a partire dal primo bacio alla moglie, «su una Smart
arancione, che però poi mi lasciò a piedi». Un po’ imbarazzato a interpretare Il mio canto libero con Dolcenera, è stato al
gioco alle prese in giro sui capelli e sul tormentone «agghiacciante». «Sono permaloso, ma ci
convivo con naturalezza, è il segno della popolarità. No, non
ho i capelli di Bettega... i suoi
sono brizzolati». Finito l’interrogatorio si infila nell’auto scura. C’è una possibilità di vederla
al Milan la prossima stagione?
Lui sorride e saluta.
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Serie A R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
Sirene da Manchester per Nainggolan
1United pronto a offrire 40 milioni, City alla finestra. E la Roma parla col Cagliari per bloccare Donsah
Andrea Pugliese
Luca Pessina
L
a rotta Roma-Cagliari potrebbe presto arricchirsi di
nuovi scenari. Allungandosi magari fino a Manchester,
in Inghilterra, dove da almeno
un mese si sta lavorando per arrivare a Radja Nainggolan. Il
bello è che da quelle parti si gioca un altro derby, con United e
City entrambi interessati alle
prestazioni del centrocampista
giallorosso. Anche se poi è soprattutto Van Gaal quello a essere in pole, con 40 milioni di
euro pronti a soddisfare le casse
di Cagliari e Roma.
IL DERBY INGLESE Nainggolan
è finito nel mirino degli inglesi
già da un po’. Il City lo ha ammirato nella doppia partita di
Champions League, dove Radja
è sempre stato tra i migliori in
campo, se non il migliore in assoluto dei giallorossi. A Manchester ha duellato a testa alta
con Touré, a Roma è stato quello tra i centrocampisti che più ci
ha provato fino alla fine. Lo
United, invece, gli ha messo gli
occhi addosso strada facendo,
mentre i suoi osservatori tenevano sotto controllo la situazione di Kevin Strootman. Tanto
che poi, proprio in virtù del secondo infortunio dell’olandese,
Van Gaal ha deciso di virare,
prendendo contatto con l’entourage del giocatore. Si parla
di un’offerta pronta di 40 milioni di euro per il cartellino e di
circa 4 milioni di euro a stagione per il giocatore, offerta già
fatta pervenire al giocatore. Cifre da capogiro, a cui la Roma
non può arrivare.
LA SITUAZIONE Già, perché il
problema attuale di Nainggolan è che ancora non sa quale
sarà il suo destino a partire da
giugno in poi. In comproprietà
libera con il Cagliari, sulla carta
Nessuno schiaffo
allo steward: tolta
la squalifica a Garcia
● ROMA Quello schiaffo non
c’è stato. Lo ha fatto sapere la
Corte sportiva d’appello della
Figc, che due mesi e mezzo
dopo Genoa-Roma ha accolto
il ricorso della società
giallorossa contro la squalifica
dell’allenatore Rudi Garcia,
inizialmente fermato per due
giornate dal giudice sportivo
per un presunto schiaffo a uno
steward del club rossoblù alla
fine della partita di Marassi.
L’episodio risale al 14 dicembre:
la squalifica era stata poi
sospesa dalla stessa corte
sportiva d’appello il venerdì
successivo, alla vigilia della sfida
dell’Olimpico con il Milan.
Parzialmente accolto anche il
ricorso della Roma contro la
multa di 20 mila euro:
l’ammenda è infatti scesa
a 10 mila euro. Sembra
trascorsa un’epoca: quella
settimana la Roma era a un
solo punto di distacco dalla
Juventus in classifica. Ora
l’attualità si chiama Chievo,
trasferta nella quale pensare a
difendere il secondo posto: «È
un campo difficile, il Chievo
vuole salvarsi e ha bisogno di
punti — ha detto Ljajic in
un’intervista rilasciata alla
Rai —. Ma la Roma vuole
vincere. La classifica?
Pensiamo a noi stessi, se
giochiamo come sappiamo non
abbiamo paura di nessuno,
né delle squadre davanti
né di quelle dietro a noi».
RGiallorossi e sardi
stanno ragionando
per una cessione
combinata
del mediano belga
non dovrebbero esserci grandi
problemi, visti gli ottimi (e proficui) rapporti che ci sono attualmente tra i due club. Che,
tra l’altro, in ballo hanno anche
altre situazioni, a cominciare
dagli eventuali riscatti da parte
della Roma di Davide Astori (5
milioni) e Victor Ibarbo (12,5).
In realtà, però, Roma e Cagliari
stanno anche parlando della
possibilità di accettare l’offerta
del Manchester United e di cedere il centrocampista belga
agli inglesi a giugno, incassando esattamente 20 milioni a te-
sta. Milione più milione meno.
Un’operazione combinata, in
buona sostanza, senza andarsi
a fare la guerra alle buste tra un
paio di mesi per poi eventualmente massimizzare l’offerta.
IL CONTRATTO Del resto Nainggolan sta trattando da più di un
mese il rinnovo del contratto
proprio con la Roma. Il belga in
questo momento guadagna 1,8
milioni di euro, la Roma può arrivare a 2,5 più bonus, non certo ai 4 e rotti che gli offrirebbe
invece il Manchester United.
Una differenza incolmabile per
le casse giallorosse, che hanno
già sofferto — e non poco — a
rinnovare nei mesi scorsi i contratti a Miralem Pjanic (3,2 più
bonus) e Gervinho (2,9 più bonus). In più, c’è uno stato d’animo del giocatore un po’ così,
dopo le ultime due partite in cui
Radja si aspettava di giocare (a
Rotterdam con il Feyenoord, in
Europa League, e all’Olimpico
contro la Juventus, nella sfida
scudetto).
DONSAH Nel giro di affari tra
Roma e Cagliari, ci può finire
presto anche Godfred Donsah,
soprattutto nel caso in cui
Nainggolan vada davvero in Inghilterra. Il giovane centrocampista del Cagliari è stato fatto
visionare già alcune volte da
Sabatini ed i report sono sempre stati molto positivi. Sul ghanese ci sono anche due inglesi,
lo stesso Manchester City e l’Arsenal, che lo hanno visto nella
sfida dei sardi contro l’Inter.
Preso a 2,5 milioni di euro dal
Chievo, ora il Cagliari per il suo
cartellino ne chiede dieci. Ma
nel tourbillon di accordi in vista, non sarà eventualmente
questo il problema con la Roma.
Radja Nainggolan, 26 anni LAPRESSE
Godfred Donsah, 18 anni LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14
Serie A R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Dilemma nel Napoli:
due maglie, tre ali,
un super Gabbiadini
1Manolo è al top e Benitez non se ne priva, resta
un posto tra Callejon e Mertens, due da recuperare
Gianluca Monti
Niente Inter:
l’ex Gargano
out 2 settimane
NAPOLI
● NAPOLI (g.m.) Giovedì,
mentre i suoi compagni
riposavano, Walter Gargano
si era sottoposto ad una
seduta supplementare per
smaltire l’affaticamento alla
coscia sinistra che gli aveva
impedito di essere in campo
contro la Lazio. Voleva
recuperare per «vendicarsi»
dell’Inter, che non lo aveva
riscattato. Ieri si stava
allenando in gruppo, era a
posto e sarebbe stato
titolare. Il problema è che
stavolta si è stirato al
flessore della gamba destra.
Non ci sarà domani sera
contro la sua ex squadra così
come era capitato all’andata,
sempre per un problema
fisico. Una vera e propria
maledizione. Al suo posto
uno tra Lopez e Jorginho
(favorito lo spagnolo). Per
Gargano stop di almeno due
settimane.
P
iù dubbi che certezze. Un
classico per Rafa Benitez
alla vigilia di ogni partita. Stavolta, però, l’infermeria
è affollata ed in difesa e a centrocampo le scelte sono quasi
obbligate. Non ci saranno Maggio, Britos e Gargano ragion
per cui Mesto, Koulibaly e Inler
dovrebbero essere titolari.
L’abbondanza, di uomini e di
qualità, è tutta concentrata lì
davanti.
MANOLO ON FIRE C’erano una
volta i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani. Adesso, ci sono
tre gioielli per due posti: Gabbiadini, Callejon e Mertens. Benitez spera che il Napoli dispieghi le ali per volare al secondo
posto, ma non deve sbagliare
una scelta difficile per gli equilibri della squadra e dello spogliatoio. Contano quelli, ma
conta anche il momento. Ecco
perché è complesso lasciare
fuori Gabbiadini, che come dicono gli appassionati di basket
americano (Manolo è uno di
questi) è «on fire». L’ex doriano
sta bruciando le tappe di un
adattamento a Napoli che doveva essere difficile ed invece si
è rivelato rapido e indolore.
Roba da stropicciarsi gli occhi
perché oltre ai gol ha trovato
immediatamente l’intesa con
Higuain. Il Pipita sarà la freccia
più acuminata nell’arco di Benitez domani sera, ma bisogna
trovare il modo di innescarlo.
PERIODO NERO Gabbiadini
può farlo partendo da destra
ma anche occupando la posizione centrale alle spalle dell’argentino. Lì, però, Benitez
preferisce un giocatore di raccordo e dunque confida nella
staffetta tra Hamsik e De Guzman. Di conseguenza, Gabbiadini è costantemente in ballottaggio con Callejon, ma anche
con Mertens perché Rafa al suo
pupillo con la maglia numero
sette non rinuncia mai facilmente. Callejon sta vivendo un
periodo nero, inutile negarlo.
Ha segnato appena due reti negli ultimi quattro mesi, addirittura un solo gol nelle ultime 15
partite di campionato. Era partito fortissimo, poi si è inceppa-
José Callejon, 28 anni LAPRESSE
Manolo Gabbiadini, 23 anni LAPRESSE
Dries Mertens, 27 anni LAPRESSE
2
5
2
to. All’andata contro l’Inter fece doppietta, sembrava inarrestabile. Poi improvvisamente il
buio. Benitez non gli ha mai negato fiducia, però adesso non
può ignorare Gabbiadini e neppure i segnali di crescita di
Mertens.
quota due reti in campionato e
stenta a tornare quello dello
scorso anno (quando per inciso
fece gol al San Paolo contro
l’Inter). Mertens potrebbe essere la carta da giocare a gara
in corso per scompaginare i
piani di Mancini, però è anche
vero che proprio la mancanza
di continuità di impiego ha finito per penalizzare Dries. Doveva essere il titolare a sinistra
dopo l’infortunio di Insigne (a
proposito, per lui ieri primo al-
lenamento in gruppo ma oggi
niente convocazione) e invece
si è visto soffiare il posto a più
riprese. Ora si sente un candidato forte per giocare dal primo minuto contro i nerazzurri,
però la concorrenza è agguerrita. Percentuali? Gabbiadini
dovrebbe spuntarla a destra,
Callejon e Mertens partono
quasi alla pari. Per decidere Benitez non dovrà usare il cuscino, ma sfogliare la margherita.
● i mesi a digiuno di Callejon:
l’ultima rete col Napoli l’ha
segnata il 6 gennaio scorso
a Cesena, nella partita vinta
dagli azzurri di Benitez 4-1
CANDIDATURA FORTE Già perché il belga a Roma contro la
Lazio è stato tra i migliori. Però, neanche lui ha fatto poi tanto di recente. Anzi, è fermo a
● le reti già realizzate in
azzurro da Gabbiadini,
arrivato a Napoli a gennaio:
3 in campionato, una in Europa
League e una in Coppa Italia
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Domani mattina
Inter-Milan
con Bonazzoli
● Oggi (ore 14.30) sesta
giornata di ritorno nel
campionato Primavera.
Campo centrale Sesto San
Giovanni per il derby di Milano
di domani, con mille
cambiamenti rispetto alla
partita di andata: l’Inter
arrivava imbattuta e vinse 4-1,
mentre oggi le parti si sono
invertite. Il Milan è primo nel
girone a +3 sui cugini, che
hanno una partita da
recuperare. Puscas è destinato
ancora una volta a essere
convocato con la prima
squadra, mentre Bonazzoli
dovrebbe andare con la
Primavera. Nel Milan invece
mancheranno De Sanctis, Modic
e Piccinocchi.
Il programma completo, con la
Juve in campo a Vercelli e la
Fiorentina, capolista nel girone
A, a Chiavari contro l’Entella.
Nel girone C, Bari-Palermo è un
anticipo di alta classifica,
mentre la Roma va a Empoli.
GIRONE A Bologna-Spezia,
Carpi-Sampdoria, GenoaModena, Varese-Parma, EntellaFiorentina, Torino-Trapani (ore
16), Pro Vercelli-Juventus
(domani ore 15.30).
GIRONE B Cagliari-Brescia,
Cesena-Cittadella, VeronaUdinese, Sassuolo-Chievo,
Atalanta-Perugia (domani, ore
11), Inter-Milan (domani ore 11,
diretta RaiSport 1), LancianoPescara (lunedì, ore 14.30).
GIRONE C Avellino-Ternana,
Empoli-Roma, Latina-Frosinone
(ore 11), Lazio-Crotone (ore 11),
Vicenza-Napoli (ore 11.30), BariPalermo (ore 12, diretta Rai
Sport 2), Catania-Livorno
(domani, ore 11).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
● le reti di Mertens
in campionato, solo una su
azione, contro l’Udinese al San
Paolo. Nello scorso campionato
il belga chiuse a quota 11.
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TACCUINO
PALERMO
L’a.d. Cardinaletti
lascia il club
● PALERMO (g.d.m.) E’
divorzio tra Andrea
Cardinaletti, amministratore
delegato del Palermo, e il
presidente Zamparini. Alla
base dell’addio divergenze su
aspetti societari e finanziari.
Cardinaletti, arrivato
quest’estate, stava lavorando
al progetto del centro sportivo
e del nuovo stadio.
GIUDICE COPPA ITALIA
Un turno a Badelj,
Keita e Mesto
● Dopo le semifinali d’andata il
giudice sportivo ha fermato
per 1 turno Badelj (Fiorentina),
Mesto (Napoli) e Keita (Lazio).
Ammenda di ventimila euro
alla Lazio per cori di
discriminazione territoriale.
DONNE
Le azzurre battono
anche la Scozia
● Un altro successo per
l’Italia nella «Cyprus Cup». Le
azzurre di Cabrini hanno
battuto ieri a Larnaca la Scozia
per 3-2 con doppietta di Girelli
e rete di Tarenzi. Lunedì la
terza gara contro il Canada.
CALCIO A 5
Poker del Latina
al Corigliano
● (m.cal.) Il Latina batte 4-1 il
Corigliano nello spareggio
salvezza. 18a giornata: LatinaCorigliano 4-1. Oggi: SestuPescara (15.30), Asti-Kaos (18),
Acqua&Sapone-Napoli (18.30).
Domani: Lazio-Rieti (18). Class.
(prime): Luparense e Asti 29;
Lazio 26.
Serie A R Il personaggio
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIL RETROSCENA
CHE PARAGONI
MOHAMED COME
GLI ALTRI VIOLA
CHIARUGI
Salah ricorda
nel dribbling
Chiarugi, che
giocò in viola
dal 1965 al 1972
CUADRADO
Scatto e velocità
molto simili a
Cuadrado, in
viola dal 2012
al gennaio 2015
BAGGIO
Pallone incollato
al piede e tocchi
vincenti. Come
Baggio, viola
dal 1985 al 1990
EDMUNDO
Potenza e abilità
nello sfidare le
difese schierate.
Come Edmundo,
viola dal ‘97 al ‘99
JULINHO
L’eleganza
nel saltare gli
avversari ricorda
Julinho, in viola
dal 1955 al 1958
CHIESA
Colpi di biliardo,
potenza e pulizia
nel tocco. Come
Chiesa, in viola
dal ‘99 al 2002
Salah è un museo di bellezze
Firenze rilegge la sua storia
1L’egiziano, giustiziere della Juve, ha il genio di Baggio, la potenza di
Edmundo, i guizzi di Chiarugi... E annuncia: «Abbiamo voglia di Champions»
Mohamed Salah, 22 anni, egiziano. Il suo primo club è stato l’Al-Mokawloon. C’è rimasto fino al 2012 LAPRESSE
Luca Calamai
FIRENZE
B
L’ENTUSIASMO DEI TIFOSI
Ecco Salah «braccato» ieri
all’aeroporto di Peretola: per il
ritorno dei viola dopo il trionfo
di Torino c’erano 400 tifosi
15
atistuta era il Re Leone.
Potenza allo stato puro. E
Salah? Il paragone con
Messi ha accompagnato il fenomeno egiziano fin dai suoi primi dribbling. E ieri Firenze lo
ha accolto da re. All’aeroporto
erano in 400 a urlare «Siam venuti fin qua per vedere segnare
Salah». Ma ora Firenze vorrebbe mettere la sua «firma» sul Faraone. E allora avanti con la domanda del giorno: l’ultimo idolo del Franchi a chi può essere
avvicinato tra i campioni che
hanno indossato la maglia viola? La fantasia dei tifosi è senza
frontiere ma Salah non è uno
facile da etichettare. Nei suoi
colpi ci sono «segni» di tante
vecchie stelle.
COME BAGGIO Il primo gol di
Mohamed allo Juventus Sta-
dium sembra la fotocopia delle
reti che un giovane Roberto
Baggio realizzò a San Siro e al
San Paolo contro Milan e Napoli. Micidiali contropiedi, col
pallone attaccato al piede, chiusi con tocchi vincenti. L’ex Chelsea ha la classe e il senso del gol
del Codino. Ma non è il nuovo
Baggio. Ha qualcosa di Baggio.
UN PO’ EDMUNDO La struttura
fisica dell’egiziano, sommata
alla sua abilità tecnica, riportano alla mente un altro grande
attaccante, O’Animale. Già, Edmundo. Il brasiliano era
un’esplosione di potenza.uno
capace di sfidare faccia a faccia
le difese schierate perché aveva
muscoli di acciaio e l’abilità per
nascondere il pallone. Quello
che ha fatto Salah contro Tottenham, Inter e Juve.
SPEEDY SALAH La vivisezione
del fenomeno egiziano regala
altre perle. Per la sua velocità,
sembra essere tornati indietro
di un paio di anni, alle prime fughe di uno scatenato Cuadrado.
Sarebbe curiosa una sfida sui
cento metri tra i due. Ma come
non rivedere nell’abilità dell’egiziano nel saltare avversari
in dribbling partendo da lontano il marchio di fabbrica di Cavallo Pazzo, l’amato Luciano
Chiarugi. Se lo facevi partire
erano guai per gli avversari. Gli
regali campo e sei morto. Classe, potenza, senso del gol. Il
gioco dei paragoni finisce con
altri due ex viola. L’eleganza nel
dribbling di Salah ricorda il mitico Julinho, il campione che regalò alla Fiorentina il primo
scudetto. Il campione brasiliano era capace di saltare gli avversari senza toccare terra.
Mohamed ha qualche chilo di
muscoli in più. Ma i suoi dribbling in area sono una danza
micidiale. Chiudiamo con
un’analisi del modo di calciare
di Salah. Le conclusioni sono
colpi di biliardo. Perfetti per potenza e pulizia di tocco. Gelido
e chirurgico come era Enrico
Chiesa. Un attaccante che per
un periodo ha fatto innamorare
Firenze. Domani Salah si racconta a «XXL», il programma di
Italia 1 delle 13. E dice: «È stato
bellissimo segnare contro il Tottenham, a me piace giocare
contro le squadre inglesi perché
segno sempre. Ma vincere contro l’Inter, siglando il gol decisivo, è stato eccezionale: è stata
una vittoria fondamentale per
noi, ci siamo avvicinati al terzo
posto e abbiamo una gran voglia di Champions» E su di sè:
«Il mio tempo libero lo passo a
casa, non mi piace uscire, sono
un tipo molto riservato. Poi un
giro in centro ogni tanto me lo
faccio, perché merita. Qui , tutti
sono innamorati della Fiorentina e mi ringraziano per i gol».
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Quei viaggi a Basilea
dei dirigenti viola
e i rimpianti romani
Giovanni Sardelli
FIRENZE
I
l Ponte Vecchio sul Nilo
e la cupola del Duomo a
forma di piramide. Il
connubio Firenze-Egitto per
il popolo del web non ha più
limiti e i fotomontaggi impazzano. Perché ormai dici
Salah e pensi all’impossibile. Una città ai piedi del numero 74. Che, a proposito di
numeri, ha già esultato 6
volte in 7 apparizioni: quattro delle quali da titolare.
ULTIMO TUFFO Salah va
scoperto. O meglio, essendo
un classe ‘92, la Fiorentina
ne sta seguendo l’evoluzione per capire dove potrà arrivare. Sul potenziale non
c’erano dubbi. Visto che i dirigenti viola sono andati
spesso in Svizzera a vedere
il Basilea, club in cui ha iniziato ad esplodere l’egiziano. I soldi del Chelsea e il
trasferimento in Premier
hanno stoppato tutto. Fino
al 2 febbraio. Quando alle
21.35, a meno di 90’ dal termine del mercato, Mohamed Salah è diventato viola.
ASSO NELLA MANICA Un
contratto da scrivere anche
in arabo ha allungato i tempi della firma. Il sì del calciatore era comunque già
arrivato. Grazie anche al
prezioso lavoro di Ulisse Savini che ha curato la trattativa per quel che riguarda la
parte italiana spiegando a
Salah cosa stava diventando
Salah in maglia Chelsea LAPRESSE
la Fiorentina. Una squadra da
vertice con un allenatore innovativo e un calcio divertente ed
offensivo. Modibo Diakitè, di
cui invece è procuratore, aveva
già provato tutto questo l’anno
precedente. E dire che il 20
gennaio Salah era sostanzialmente un giocatore della Roma. La trattativa sfumata in extremis e il contemporaneo
amore scoppiato tra Chelsea e
Cuadrado ha fatto il resto. Il
club inglese sta pagando l’ingaggio (1 milione netto nei 6
mesi di prestito fino a giugno).
Prestito estendibile per altri 12
mesi con un versamento dei viola pari a un milione, e ingaggio corrisposto (2 milioni netti) dalla stessa Fiorentina. Nell’estate 2016 la decisione. Se il
club dei Della Valle pagherà 16
milioni (che possono diventare
18 con un bonus sulle presenze), Salah sarà tutto viola.
Avendo il calciatore già firmato il contratto che lo legherà
eventualmente in futuro alla
Fiorentina. Impensabile che
possa finire diversamente.
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Gomez fuori 15 giorni, c’è Gila
Il ringraziamento di Della Valle
● FIRENZE (g.s.) «Bravi
ragazzi! Grande partita
contro la nostra storica
rivale. Siete l’orgoglio
del popolo viola ed ora
continuiamo così! Un
ringraziamento anche a tutti
i tifosi che erano a Torino a
sostenervi». Il patron Andrea
Della Valle affida la sua gioia
a un comunicato postato sul
sito ufficiale viola. Lo stesso
sito però, qualche ora dopo,
riporta anche la brutta
nuova. Mario Gomez deve
fermarsi di nuovo causa lesione
di grado medio del legamento
astragalo-peroniero anteriore
sinistro. Le terapie sono già
iniziate per ridurre l’edema alla
caviglia sinistra, ma Gomez
dovrà rimanere fermo almeno
due settimane. Salterà anche le
sfide in Europa League contro la
Roma. Per prendere il posto di
SuperMario si scalda adesso
Alberto Gilardino.
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LE REAZIONI
E gli inglesi stuzzicano Mou: «Visto che combina?»
1Sui giornali c’è chi dubita della bontà
dello scambio con Cuadrado. In Egitto
Momo è l’uomo del momento: «Fieri di te»
Stefano Boldrini
CORRISPONDENTE DA LONDRA
I
eri mattina, momenti di
smarrimento di fronte alla
tv, con la doppietta di Salah
alla Juve riproposta a ritmo
continuo da Sky Sport in salsa
britannica: ma siamo a Londra
o in Italia? Il sole e la temperatura quasi primaverile completavano la confusione. È infatti
cosa davvero rara, Oltremanica, che i gol e i fatti del campionato italiano riscuotano un simile interesse. Da qualche gior-
no, invece, tiene banco il casoParma, mentre le ultime ore
sono state il trionfo di Salah. In
Inghilterra, dove le cifre sono
una cosa seria e rispettata, sono
impressionati dal rendimento
dell’egiziano: 7 presenze e 6 reti. Impietoso il confronto con
Cuadrado, il giocatore che ha
fatto il percorso contrario, da
Firenze al Chelsea: 5 apparizioni, zero gol.
DUBBI Scontato, a questo punto, che il Daily Mail chieda a José Mourinho: «Visto che cosa
sta combinando Salah nella
Fiorentina? È stato davvero un
buon affare questo scambio?».
È vero, ricorda il Daily Mail, che
Mourinho e Salah hanno convenuto che per lui l’esperienza
a Firenze si sarebbe rivelata utile, ma parafrasando il compianto Catalano, non sarebbe stato
meglio se tutto ciò fosse accaduto nel Chelsea? Con i Blues,
soltanto due presenze dall’inizio nella stagione 2014-2015.
Molta panchina. Una discreta
tribuna.
MOURINHO Ora, sottolineato il
fatto che la linea della trequarti
del Chelsea è composta dal trio
Willian-Oscar-Hazard – gente
alla quale è difficile rubare il
posto – e ricordato che la velocità di Salah diventa devastante
in un calcio più lento come
quello italiano – in Inghilterra è
più veloce e più intenso –, il
contrasto tra il Salah londinese
e quello fiorentino è enorme.
Sicuramente il trasferimento
dal Basilea al Chelsea non è stato agevole, sebbene gli elogi su
twitter di Drogba e Hazard certifichino un buon rapporto con i
mammasantissima dello spogliatoio. Forse la chiave del suo
passaggio non memorabile a
Londra è che Mou, probabilmente, non ha letto negli occhi
di Salah il sacro furore che il
portoghese pretende da qualsiasi componente della sua squadra.
EGITTO In attesa degli eventi di
mercato, rinviati al 2016,
l’exploit italiano ha dato all’egiziano la notorietà mai avuta in
Inghilterra. Un altro esempio?
Un servizio sul sito della Bbc.
SUL «DAILY MAIL» ONLINE
Il «Daily Mail» online scherza
usando una foto di Salah e titola
«contro» Mou: «Stai ascoltando?»
Nel suo Paese è il personaggio
del momento, a cominciare dalla scelta di commemorare con il
numero 74 sulla maglia le vittime anti-Mubarak della strage
allo stadio di Port Said del
2012. La testata sportiva Yalla
Gora sostiene che la Fiorentina
sta pensando di creare una pagina Facebook e un account
Twitter in arabo per permettere
ai fan di Momo di seguire le imprese del loro idolo. Il sito sottolinea il gesto di Salah, che dopo
la gara ha donato la sua maglia
a un lavoratore dello stadio. Su
Twitter, diversi messaggi: «Dio
ti benedica, continua così, fieri
di te»; «Salah è il vanto del calcio egiziano e arabo»; «Il faraone Salah ha fatto invecchiare la
vecchia signora». E ha scosso
anche la vecchia Inghilterra.
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16
Serie A R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Occhi sull’Empoli
Il gioco di Sarri
attira spie russe
1Il tecnico rivelazione della A studiato dal Rubin
Kazan che ora lo corteggia per la prossima stagione
Precedenti
illustri
FABIO CAPELLO
Nell’estate del 2012 diventa
il commissario tecnico della
nazionale russa, con cui
ha rinnovato il contratto
fino al 2018
LUCIANO SPALLETTI
Nel dicembre del 2009 viene
ingaggiato dallo Zenit San
Pietroburgo e poi esonerato
nel marzo 2014. Ha vinto due
campionati consecutivi
Maurizio Sarri, 56 anni, prima stagione in A con l’Empoli GETTY IMAGES
Nicolò Schira
MILANO
M
NEVIO SCALA
Nel 2003 diventa tecnico dello
Spartak Mosca con cui vince
subito la coppa nazionale
di Russia. La stagione
successiva si piazza ottavo
aurizio Sarri sulle orme di Luciano Spalletti. In comune i due tecnici, oltre al culto per il calcio
offensivo e alla comune militanza al timone dell’Empoli,
potrebbero vantare a breve
un’esperienza in Russia nel
curriculum. I club della Russian Premier League pensano
di pescare nuovamente in Italia. Dopo l’avventura di Spalletti allo Zenit, potrebbe appunto toccare a Sarri sbarcare
nell’Est Europa. Il tecnico del
sodalizio empolese è corteggiato per la prossima stagione
dal Rubin Kazan. La dirigenza
russa è rimasta impressionata
dal lavoro effettuato dall’allenatore toscano nel corso della
stagione, tanto da inviare un
proprio emissario per visiona-
re direttamente nella città toscana i metodi di allenamento
operati da Sarri.
INTERESSE Le referenze dello
scout mandato dal presidente
Valerij Sorokin sono state
estremamente positive. Un interesse sempre più concreto e
sfociato in un reale corteggiamento in vista dell’estate. Sarri
è legato all’Empoli sino al 2017
e vanta un rapporto quasi simbiotico con il presidente Corsi e
il direttore sportivo Carli. Le sirene russe lusingano il tecnico
27
che sogna il grande salto su
una panchina di alto livello.
Una escalation incredibile per
il cinquantacinquenne allenatore nativo di Napoli, ma trapiantato a Figline Valdarno.
Dopo una lunghissima gavetta
spesa fra Serie B e Lega Pro è
riuscito, appena sette mesi fa, a
debuttare nella massima serie.
Una A conquistata a suon di risultati e con evidenti meriti. La
viscerale passione per la tattica
l’ha reso protagonista della
leggenda metropolitana legata
alla preparazione di innumerevoli varianti sui calci piazzati
quale tesi di laurea nel Master
di Coverciano. Scenario, nonostante l’attenzione maniacale
riversata sui moduli, mai verificatosi. Tale investitura risale
altresì ai tempi in cui allenava
il Sansovino nei Dilettanti,
quando un suo calciatore nel
sottolinearne la maniacale cura dei dettagli lo etichettò come «mister trentatrè schemi».
L’approccio meticoloso alle
partite lo porta a rivedere in
settimana almeno cinque-sei
volte le gare delle avversarie da
affrontare. Uno studio minuzioso che l’ha reso modello da
seguire per molti colleghi delle
categorie inferiori, ma anche
stranieri. In Autunno dalla
Germania e dal Giappone alcuni tecnici si erano già recati al
Castellani per studiare i metodi
di lavoro sul campo dell’ex manager bancario. Incarico abbandonato nell’estate del 2003
per inseguire, alla guida della
Sangiovannese, il sogno, ora
divenuto realtà, di riuscire ad
allenare nella massima serie.
ANTICONFORMISTA Gli emissari russi sono rimasti affascinati da Sarri. Un personaggio
fuori dai canonici cliché del
grande calcio. Non a caso scende in campo sempre in tuta per
sentirsi più vicino alla squadra.
In antitesi all’elegante immagine ricercata da molti suoi colleghi più celebri. Tanti pregi e
qualche difetto da limare. Anche i suoi ammiratori gli imputano, infatti, le troppe espulsioni. Ben quattro sinora. Forse
perché dice sempre quello che
pensa con troppa sincerità, anche nei confronti dei direttori
di gara. Mai banale. A Kazan
sono rimasti stregati da questo
tecnico anticonformista, ma
resta da scoprire se il feeling
sarà corrisposto sino in fondo.
Ora è concentrato solo sulla
salvezza da centrare con l’Empoli. Poi chissà...
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● i gol subiti in questo campionato dall’Empoli: la difesa azzurra,
insieme a quella della Lazio, è la quinta migliore del campionato,
dietro a quelle di Juventus, Roma, Fiorentina e Torino
GLI AVVERSARI
M’Baye Niang, 20 anni, col tecnico Gian Piero Gasperini, 57 ANSA
I gol da viaggio
l’arma del Genoa
contro il tabù
1Mai una vittoria
in A con l’Empoli,
però i rossoblù
segnano fuori
da 11 partite di fila
Alessio Da Ronch
GENOVA
S
ergio Cini e Claudio
Capogna, gli eroi sconosciuti da imitare almeno una volta per fare la
storia. Gian Piero Gasperini
potrà disporre di due attaccanti in più per inseguire
l’impresa più bella e, stando
ai numeri, più difficile che si
possa presentare di fronte al
Genoa. Cini e Capogna non
potranno scendere in campo, ma possono diventare
due simboli, l’esempio da
imitare.
RICORDO Empoli-Genoa
non sarà una partita qualsiasi. I rossoblù, infatti, non
hanno mai battuto i toscani
in un incontro di Serie A, se
per questo neppure in una
sfida di Serie B. L’unico successo colto in un campionato risale al 1970 e al torneo
di Serie C , proprio grazie ai
gol di Cini, un pisano tra
l’altro, e Capogna, che quel
giorno mise a segno l’unica
rete della sua esperienza in
rossoblù.
MAI Battere l’Empoli, insomma, sembra un’impresa
storica per il Genoa (che è
stato pure eliminato dalla
Coppa Italia proprio dalla
formazione di Sarri) e non solo. Pure Gian Piero Gasperini
non ha mai esultato contro la
squadra toscana nella sua carriera. Anzi, i numeri raccontano pure di più: l’Empoli è l’unica squadra iscritta alla Serie A
che l’allenatore del Genoa non
è mai riuscito a battere. E
quanto contino i numeri e la
storia nessuno lo sa meglio di
chi vive il Genoa, con il suo bel
presente e il suo gloriosissimo
passato, ogni giorno.
UNDICI VOLTE L’antidoto alla
depressione post-statistica Gasperini lo ha però pronto in casa. Il suo Genoa infatti non trema mai lontano dal Ferraris,
affronta ogni sfida a viso aperto, senza rinunciare a inseguire l’impresa. I rossoblù, infatti,
vanno in rete in trasferta da
undici partite: senza gol fu solo
la prima gara esterna del campionato, quella contro la Fiorentina terminata 0 a 0, risalente alla seconda giornata, il
14 settembre scorso, quasi cinque mesi fa.
ATTACCO LEGGERO Diciannove gol in 11 partite in trasferta,
che hanno portato il Grifone a
conquistare ben cinque successi esterni, risultati fondamentali per restare aggrappati alla
corsa per un posto che vale
l’Europa League. L’ultima impresa, a Roma contro la Lazio,
ha esaltato l’attacco leggero di
Gasperini, quello composto da
tre giocatori veloci, nessuno
dei quali un vero centravanti.
Per questo il tecnico pare
orientato a rimandare il rientro da titolare di Borriello, confermando in avanti il trio IagoPerotti-Niang.
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Serie A R L’intervista
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Brienza per sempre
«Con 10 anni di meno
giocherei in una big»
economica, di monetizzarlo
subito, con il risultato che la
qualità dei campionati di vertice si è abbassata rispetto al
passato. Il mio problema è che
sono nato troppo presto, avessi
26 anni oggi giocherei in un
grande club».
Passiamo al Cesena. La salvezza è alla vostra portata?
«Gli ultimi risultati hanno ridato fiducia ma scontiamo un girone d’andata con pochi punti.
Ci tocca rincorrere, il nostro
obiettivo è rimanere agganciati alla Serie A fino alla fine».
1Il quasi 36enne leader del Cesena: «La salvezza?
Defrel, Djuric e Rodriguez sono
in crescita. Si sente una chioccia per loro?
«Per carattere sono un altruista ma non voglio prendermi
meriti personali. Questi ragazzi sono inseriti in un gruppo sano. Nessuno qui si tira indietro,
tutti sono a disposizione di tutti. È bello giocare nel Cesena».
La rincorsa è lunga. Ora battiamo il “mio” Palermo»
L’IDENTIKIT
Andrea Tosi
FRANCO
BRIENZA
C’
NATO IL 19 MARZO 1979
LUOGO DI NASCITA CANTÙ (COMO)
RUOLO CENTROCAMPISTA
ALTEZZA 168 CM PESO 68 KG
Franco Brienza, nato in Brianza
da famiglia originaria di Ischia,
ha iniziato nell’Isolotto di Firenze,
un club satellite della Fiorentina,
agli ordini di Claudio Merlo. La
prima esperienza da pro è del
1998, al Foggia nella vecchia
Serie C1, poi nel 2000 inizia la
lunga avventura al Palermo,
dove conquista una promozione
in B. Dopo il prestito di Ascoli
e Perugia, torna in Sicilia in A
conquistando la qualificazione
alla Coppa Uefa.
IN NAZIONALE
Nel 2005 debutta in Nazionale (2
presenze) poi seguono i passaggi
a Reggina, Siena, ancora
Palermo e Atalanta. Dall’estate
scorsa è in forza al Cesena. In
totale 250 presenze e 37 gol in A
INVIATO A CESENA
è un veterano di quasi
36 anni che alimenta
le speranze di salvezza
del Cesena. Si tratta di Franco
Brienza, un piccolo (168 cm di
altezza) e grande (5 gol e 5 assist) genio incompreso del calcio italiano. Il talento non gli
manca(va) per essere un titolare in un grande club, ma la
sfortuna e qualche pregiudizio
lo hanno spesso frenato quando avrebbe potuto spiccare il
volo. Eppure dalla vecchia Serie C1 è arrivato in Nazionale
(due presenze nel 2005) passando per l’Europa col Palermo
dopo avere segnato gol pesanti. In Sicilia ricordano quello
che permise ai rosanero di battere la Juve dieci anni fa, un
successo che aprì la strada verso la prima storica qualificazione alla Coppa Uefa. Proprio
la strana parabola che lega
Brienza al Palermo, l’avversario di domani del Cesena al
Manuzzi, sintetizza al meglio
la carriera del rifinitore nato in
Brianza di origini ischitane.
Brienza e il Palermo è un rapporto nato e finito quattro volte. Come lo può spiegare?
«È stato un via vai iniziato nel
2000 e concluso nel gennaio
2013. Al Palermo arrivai dal
Foggia della galassia Sensi.
Vincemmo subito la C1, poi ci
salvammo bene in B. Il periodo
più bello, nel quale ho raggiunto l’apice della carriera, è il
2005 quando segnai 10 gol in A
e venni chiamato da Lippi in
Nazionale. Doveva essere la
consacrazione, invece al Palermo non sono riuscito a diventare un simbolo. Dopo le esperienze ad Ascoli e Perugia in
prestito, mi hanno ceduto alla
Reggina, poi sono tornato tre
anni fa prima di essere girato
all’Atalanta. In totale ho giocato quasi 7 stagioni in rosanero,
il mio bilancio è positivo, non
ho rivincite da prendermi».
La Nazionale poteva aprirle
un’altra carriera. È d’accordo?
«Ho realizzato un sogno vestendo la maglia azzurra. Il c.t.
Lippi mi chiamò per una tournée in Canada prima del Mondiale vinto in Germania. Lippi
attinse a piene mani dal Paler-
17
Ci tiene a battere il Palermo?
«Non nego che per me sia una
partita diversa dalle altre. Voglio vincere per il bene della
mia squadra. Il resto non conta. Il Palermo ha tanta qualità
con Dybala e Vazquez sopra
tutti: sarà difficile batterlo ma
dobbiamo provarci».
Franco Brienza, 36 anni il 19 marzo, esulta dopo il gol alla Juve ANSA
mo: con me c’erano Zaccardo,
Barzagli, Barone, Toni, Grosso.
Quel gruppo arrivò a Berlino,
io invece rimasi a casa. Fossi
stato convocato adesso racconterei un’altra storia».
Lei ha giocato in tante squadre
provinciali. Forse ha pesato sulla sua immagine?
«Non credo. I tempi sono cambiati. Dieci anni fa un buon giocatore uscito dalle giovanili faceva la gavetta in Serie C, oggi
viene subito lanciato in B o in A
nella speranza, vista la crisi
NON PENSO AL RITIRO.
DEFREL E DJURIC SONO
INSERITI IN UN GRUPPO
SANO: È BELLO GIOCARE
QUI IN ROMAGNA
FRANCO BRIENZA
CENTROCAMPISTA CESENA
Alla sua età vede ancora molto
calcio davanti a sé?
«Non penso al ritiro. Ho un’opzione col Cesena legata alla
salvezza. Spero di rimanere
qui il più possibile».
C’è un aspetto curioso della sua
carriera che vuole ricordare?
«Ho fatto gol a Buffon due volte a distanza di dieci anni: nel
2005 col Palermo e un mese fa
con il Cesena. È un piccolo record che mi tengo stretto perché non credo che nel 2025 potrò migliorarlo».
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SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Magic +3 R Campionato
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Eto’o trasformista
Ora va conquistato
anche Fort Marassi
26a
1Con il camerunese, il 4-3-3 della Sampdoria
può diventare 4-3-1-2: Samuel deve convincere
pure in casa, dove finora ha giocato solo 26 minuti
GIORNATA
IL PROGRAMMA
OGGI Sampdoria-Cagliari ore 18
Milan-Verona ore 20.45
DOMANI Cesena-Palermo
ore 12.30 Chievo-Roma,
Empoli-Genoa, Parma-Atalanta,
Udinese-Torino ore 15
Napoli-Inter ore 20.45
LUNEDÌ Lazio-Fiorentina ore 19
Juventus-Sassuolo ore 21
Alessio Da Ronch
INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA)
S
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
JUVENTUS
ROMA
NAPOLI
LAZIO
FIORENTINA
SAMPDORIA
GENOA
TORINO
INTER
MILAN
PALERMO
SASSUOLO
UDINESE
EMPOLI
VERONA
CHIEVO
ATALANTA
CAGLIARI
CESENA
PARMA (-1)
58
49
45
43
42
39
36
36
35
34
34
29
28
28
28
25
23
20
19
10
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
25
25
25
25
25
25
24
25
25
25
25
25
24
25
25
25
25
25
25
23
17
13
13
13
11
9
9
9
9
8
8
6
7
5
7
6
5
4
4
3
7
10
6
4
9
12
9
9
8
10
10
11
7
13
7
7
8
8
7
2
1
2
6
8
5
4
6
7
8
7
7
8
10
7
11
12
12
13
14
18
52
38
44
43
37
32
36
28
39
35
38
29
26
25
29
18
22
32
24
20
14
19
31
27
24
28
29
25
32
30
39
38
32
27
44
30
37
47
47
47
* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO
SABATO 14 MARZO
PALERMO-JUVENTUS ore 18
CAGLIARI-EMPOLI ore 20.45
DOMENICA 15 MARZO, ore 15
ATALANTA-UDINESE
GENOA-CHIEVO
SASSUOLO-PARMA
VERONA-NAPOLI
INTER-CESENA ore 20.45
LUNEDÌ 16 MARZO
FIORENTINA-MILAN ore 19
TORINO-LAZIO ore 19
ROMA-SAMPDORIA ore 21
19
(0-2)
(4-0)
(0-2)
(2-1)
(3-1)
(2-6)
(1-0)
(1-1)
(1-2)
(0-0)
MARCATORI
15 RETI Tevez (2, Juventus).
14 RETI Icardi (2, Inter).
12 RETI Menez (6, Milan); Higuain
(2, Napoli); Dybala (2, Palermo).
10 RETI Gabbiadini (Napoli;
7 nella Sampdoria); Toni (2, Verona).
9 RETI Callejon (Napoli); Quagliarella
(2, Torino); Di Natale (Udinese).
8 RETI Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma);
Eder (1, Sampdoria); Zaza (1, Sassuolo);
Thereau (Udinese).
7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar
(Fiorentina); Matri (Juventus; 7 nel
Genoa); Djordjevic (Lazio); Vazquez
(Palermo); Berardi (3, Sassuolo).
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della Magic giornata.
amuel Eto’o è pronto a
godersela, e non certo
per il semplice fatto che
Mihajlovic anche stavolta non
ha previsto il ritiro pre-partita, su richiesta di tutta la
squadra e non del campione
camerunese. «E poi - scherza
l’allenatore - dicono che sono
un sergente di ferro. Io non
decido niente, lascio fare a loro».
ESORDIO Qualche particolare, in effetti, Mihajlovic lo lascia scegliere ai giocatori, in
cambio della loro assunzione
di responsabilità. Di sicuro
non lascia spazio nella scelta
della formazione e stavolta,
appunto, pare deciso a far sorridere Eto’o anche al Ferraris,
stadio nel quale l’ex attaccante dell’Inter ha sommato soltanto due presenze da rincalzo per un totale di 26 minuti,
con la miseria di 360 secondi
nel derby.
LA SVOLTA In trasferta Eto’o
ha avuto più fortuna: tre presenze, due da titolare, un successo e pure un assist. L’ultima
apparizione, quella contro
l’Atalanta, ha mostrato i suoi
progressi, sia dal punto di vista fisico che da quello tattico.
Per questo la sua storia blucerchiata pare davvero poter
cambiare: Mihajlovic in settimana lo ha provato sempre
nella squadra di partenza, in
quello che appare come un
tridente: a sinistra se a completare l’attacco saranno
Okaka ed Eder, al centro se invece al suo fianco avrà Eder e
Muriel.
FLESSIBILITÀ Più probabile
la prima soluzione, con la possibilità che pure lo schema di
partenza divenga un poco più
Zola perde Ekdal,
ma ritrova Sau:
«Coraggio Cagliari»
● ASSEMINI (m.f.) «Con la Samp
sarà dura, ma ce la giocheremo
con coraggio». Gianfranco Zola
rilancia: l’allenatore del Cagliari,
dopo il k.o. di Ekdal, ha Cop non
al top per una botta: «Inutile
piangerci sopra. Ci adatteremo».
Per Genova 22 convocati. A casa
gli squalificati Conti e Joao
Pedro, più gli infortunati Donsah
ed Ekdal. In gruppo Sau: «Marco
ha lavorato bene». Top secret
l’assetto: «Abbiamo due idee di
gioco». Probabile Husbauer in
mediana con Mpoku e Cossu
dietro Longo. Sugli avversari:
«Hanno uno dei migliori attacchi
del campionato, per qualità e
quantità di giocatori».
elastico. Eto’o, infatti, predilige spostarsi verso il centro
quando la squadra non è in
possesso di palla. Non solo, a
dispetto di una condizione fisica non ancora ottimale a Samuel piace molto farsi trovare
anche a centrocampo, aiutando la squadra a gestire il possesso palla. Lui, insomma, potrebbe trasformare il 4-3-3 di
partenza in un 4-3-1-2 se il
Cagliari si mostrerà vulnerabile nella zona centrale.
SCELTE Mihajlovic ha dichiarato di avere tre dubbi, uno
per reparto. Oltre a quello che
coinvolge Okaka e Muriel, c’è
il ballottaggio a centrocampo
tra Palombo, favorito, e Duncan, mentre Mesbah insidia il
posto di Regini sul lato sinistro della difesa. «Quello che
conterà - ammonisce il tecni-
Samuel Eto’o, 33 anni, attaccante della Sampdoria LAPRESSE
co della Samp - sarà soprattutto l’approccio alla partita. Per
noi vincere questa sfida potrebbe essere fondamentale.
In seguito avremo quattro avversi durissimi, tre dei quali in
trasferta, sfidarli con questi
tre punti in più ci regalerebbe
maggiore serenità. Dovremo
partire al massimo». E stavolta con un Eto’o nel motore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi ore 18 a Genova
STADIO Ferraris
ANDATA 2-2
1
1.80
19. REGINI
2. VIVIANO
14. OBIANG
26. SILVESTRE
99. ETO’O
17. PALOMBO
29. DE SILVESTRI
2
4.50
MAXI LOPEZ
La difesa dell’Udinese è stata
disattenta di recente: vai Galina
9. OKAKA
30. ACQUAH
9. LONGO
40. MPOKU
23. EDER
16. DESSENA
7. COSSU
39
PUNTI
X
3.40
ARBITRO Tommasi
ASSISTENTI Stallone-Di Liberatore
IV Vuoto ADD. Gavillucci-Minelli
PREZZI da 15 a 80 euro
TV Sky Supercalcio HD,
Calcio 1 HD
5. ROMAGNOLI
DAMMI IL 5
LE SICUREZZE
22. HUSBAUER
SAMPDORIA
4-3-3
PANCHINA 88 Frison, 33 Romero,
25 A. Coda, 3 Mesbah, 32 Marchionni,
21 Soriano, 6 Duncan, 77 Wszolek, 8 Correa,
18 Bergessio, 24 Muriel.
ALLENATORE Mihajlovic.
BALLOTTAGGI Okaka-Muriel 60-40%,
Palombo-Duncan 60-40%, Regini-Mesbah 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Duncan, De Silvestri, Acquah, Regini.
INDISPONIBILI De Vitis (4 mesi), Cacciatore (3 giorni),
Munoz (20), Rizzo (2). ALTRI Ivan, Massolo, Lulic, L. Djordjevic.
DRITTE SÌ Eder NO Regini
3. MURRU
4. CRISETIG
15. ROSSETTINI
14. F. PISANO
37. DIAKITÈ
EDER
In casa è una
sentenza: in gol
da 4 di fila
F. ANDERSON
La Fiorentina è
in forma, ma lui
è un’ira di Dio
HALLFREDSSON
Quattro assist
nelle ultime tre:
piede caldo
MANOLAS
In ripresa con
la Juve: Chievo,
non fai paura
20
PUNTI
44. BRKIC
CAGLIARI
4-3-2-1
PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno,
33 Capuano, 2 Ale. Gonzalez, 32 Ceppitelli,
8 Avelar, 18 Barella, 13 Caio Rangel, 17 Farias,
90 Cop, 25 Sau.
ALLENATORE Zola.
BALLOTTAGGI Husbauer-Avelar 60-40%,
Cossu-Farias 60-40%, Longo-Cop 60-40%.
SQUALIFICATI Conti (1), Joao Pedro (1).
DIFFIDATI Avelar, Balzano, Ceppitelli, Cossu, Longo.
INDISPONIBILI Ekdal (5 giorni), Donsah (2), Balzano (5).
ALTRI Carboni, Muroni.
DRITTE SÌ Mpoku NO Rossettini
5 DA PAURA
IL RISCHIATUTTO
CALLEJON
Non segna da tempo memorabile:
c’è qualcosa che non va...
ZAZA
Alla Juve segna
spesso? Mah,
non ci fidiamo
M. CODA
Bentornato,
ma per ora
aspettiamo...
MUDINGAYI
Al fantacalcio
non sentivamo
la mancanza
LAURINI
Torna e si
becca Niang:
tanti auguri
20
Magic +3 R Campionato
Oggi ore 20.45 a Milano
STADIO Meazza
Andata 3-1
1
1.60
28. BONAVENTURA
4. MUNTARI
25. BONERA
9. DESTRO
7. MENEZ
16. POLI
21. J. GOMEZ
MILAN
4-3-1-2
28
PUNTI
Domani ore 15 a Parma
STADIO Tardini
Andata 0-1
18. GOBBI
26. C. RODRIGUEZ
31. MARIGA
19. DENIS 28. EMANUELSON
7. D’ALESSANDRO
10
PUNTI
16. BASELLI
PARMA
4-3-3
21. CIGARINI
33. CHERUBIN
17. CARMONA
2
2.25
PORTIERI
GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA
VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ABBIATI (MIL)
AGLIARDI (CES)
ANDUJAR (NAP)
AVRAMOV (ATA)
BAJZA (PAR)
BARDI (CHI)
BASSI (EMP)
BENUSSI (VER)
BERISHA (LAZ)
BERNI (INT)
BIZZARRI (CHI)
BRESSAN (CES)
BRKIC (CAG)
BUFFON (JUV)
CARRIZO (INT)
CASTELLAZZI (TOR)
COLOMBI (CAG)
COLOMBO (NAP)
CONSIGLI (SAS)
CRAGNO (CAG)
DE SANCTIS (ROM)
DIEGO LOPEZ (MIL)
FREZZOLINI (ATA)
FRISON (SAM)
FULIGNATI (PAL)
GOLLINI (VER)
HANDANOVIC (INT)
IACOBUCCI (PAR)
ICHAZO (TOR)
KARNEZIS (UDI)
LAMANNA (GEN)
LEALI (CES)
MARCHETTI (LAZ)
MERET (UDI)
MIRANTE (PAR)
NETO (FIO)
PADELLI (TOR)
PERIN (GEN)
POLITO (SAS)
POMINI (SAS)
PUGLIESI (EMP)
RAFAEL C.B. (NAP)
RAFAEL D.A. (VER)
ROMERO S. (SAM)
ROSATI (FIO)
RUBINHO (JUV)
SCUFFET (UDI)
SECULIN (CHI)
SEPE (EMP)
SKORUPSKI (ROM)
SOMMARIVA (GEN)
SORRENTINO (PAL)
SPORTIELLO (ATA)
STORARI (JUV)
STRAKOSHA (LAZ)
UJKANI (PAL)
VIVIANO (SAM)
6.00
6.17
6.25
6.17
5.75
5.90
5.93
6.28
6.19
6.41
7.00
5.50
6.11
5.68
6.13
6.31
6.75
6.27
5.17
6.29
6.25
5.89
6.03
5.98
6.26
5.96
6.57
6.50
5.87
6.08
6.35
6.17
5.75
6.24
6.40
6.00
6.27
683
658
525
1317
628
801
656
965
710
382
866
506
226
675
914
1135
1711
1013
904
18
975
662
591
858
53
55
64
73
44
49
70
74
54
53
71
62
84
80
80
73
46
48
62
74
64
72
76
a
a
S
a
a
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a
a
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S
a
a
a
R
DIFENSORI
GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA
VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ABATE (MIL)
ACERBI (SAS)
AGOSTINI (VER)
ALBERTAZZI (MIL)
ALBIOL (NAP)
6.07
6.13
5.53
5.59
6.00
6.95
5.14
5.80
780
227
925
54
52
54
70
89. PIRIS
31. KARNEZIS
5. DANILO
2. WAGUE
a
a
R
a
a
PANCHINA 1 Ujkani, 68 Fulignati, 22 Ortiz,
5 Milanovic, 13 Emerson, 28 Jajalo, 15 Bolzoni,
14 Della Rocca, 18 Chochev, 10 Joao Silva,
99 Belotti, 96 Bentivegna.
ALLENATORE Iachini.
BALLOTTAGGI E. Barreto-Bolzoni 70-30%.
SQUALIFICATI Rispoli (1).
DIFFIDATI Bolzoni, Morganella.
INDISPONIBILI G. Gonzalez (15 giorni), Lazaar (20),
Morganella (stagione finita).
ALTRI Makienok, Monteleone.
DRITTE SÌ Dybala NO Vitiello
33. KONE
28
PUNTI
6.00
6.00
5.17
7.75
6.25
5.38
4.67
4.75
5.83
6.00
6.75
5.83
6.25
6.00
5.50
5.67
6.00
6.50
6.33
6.00
5.50
5.75
6.25
5.75
5.33
5.50
6.00
5.50
5.88
6.00
6.50
6.50
5.67
6.00
5.75
5.50
6.25
7.33
6.00
5.00
5.00
6.17
5.13
6.00
5.17
5.17
5.17
5.72
5.45
6.00
6.25
6.80
6.63
5.75
6.21
5.88
5.33
4.50
5.00
5.33
6.10
6.67
5.33
5.30
5.58
6.19
6.20
5.25
5.19
5.88
5.75
6.10
5.61
5.45
5.75
6.40
6.00
6.00
5.00
6.20
5.88
5.58
6.42
5.50
6.05
6.93
5.90
5.68
6.05
5.58
5.56
4.00
5.65
6.06
6.25
5.50
6.38
5.80
4.90
5.13
5.60
6.00
6.13
6.28
5.80
5.00
5.38
5.50
7.00
4.33
5.45
6.44
5.50
6.13
6.90
5.80
888
619
958
916
1190
1205
254
178
-11
814
1045
960
1015
460
560
840
655
551
574
665
1169
-92
720
938
337
1122
746
957
143
619
452
869
935
571
827
-138
496
518
824
748
658
-192
617
346
-77
499
1288
926
6
1085
621
714
923
917
645
377
44
67
67
82
70
52
75
71
71
66
45
80
81
80
39
60
67
77
55
65
71
53
69
58
79
81
78
73
48
63
63
77
55
73
71
63
63
54
80
71
73
70
34
63
78
82
57
52
80
70
60
72
68
36
a
a
a
a
a
S
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S
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a
S
S
a
a
R
S
S
a
a
R
a
a
a
R
a
S
S
33. PERES
94. BENASSI
5. BOVO
36. DARMIAN
5.55
5.55
5.39
5.79
5.95
6.02
5.38
5.40
5.50
5.60
5.55
5.50
5.28
5.71
5.98
6.12
5.25
4.88
5.00
5.87
5.39
6.90
5.50
5.58
5.34
6.45
5.40
5.71
5.00
5.32
5.69
6.02
5.41
5.97
5.90
6.16
6.00
5.62
5.80
5.78
6.52
5.59
6.38
5.67
6.18
5.50
5.94
5.50
5.38
5.80
6.00
5.60
6.00
6.45
5.47
6.20
5.41
6.12
5.75
6.00
6.00
5.00
5.67
6.63
5.25
5.50
5.50
5.67
6.25
5.75
6.13
5.25
4.75
8.50
5.83
6.13
5.88
5.17
5.67
5.25
5.63
6.00
5.33
6.17
6.33
5.38
5.63
5.38
6.88
6.00
6.38
6.50
5.83
4.75
6.00
5.83
6.13
5.50
5.50
5.50
5.82
5.68
5.17
5.73
5.88
6.00
5.50
5.75
5.75
5.00
5.50
5.88
5.64
6.33
6.05
6.00
5.00
4.00
6.30
5.30
5.80
5.50
5.75
5.44
6.22
5.50
5.80
4.50
5.25
5.50
6.17
5.64
6.31
5.88
6.31
6.57
5.36
6.00
5.64
6.46
5.67
6.50
5.50
6.32
5.50
6.21
5.33
6.00
5.20
6.17
6.29
4.86
6.00
5.50
5.88
4.50
6.39
856
575
932
1042
1076
1201
139
748
276
153
736
281
937
731
199
321
469
1046
261
874
279
861
448
336
177
847
933
543
628
1145
1046
652
723
138
462
1253
397
1049
899
644
892
-491
718
217
542
1093
960
1054
757
289
303
607
1047
80
71
76
80
83
80
54
65
65
54
76
59
80
69
66
74
56
79
40
78
69
57
45
62
63
70
76
72
74
68
62
82
71
70
78
65
71
76
62
67
42
74
R
a
R
a
R
a
S
a
a
a
S
a
a
a
a
a
a
R
a
a
a
a
a
a
a
R
a
a
S
R
S
a
a
a
a
R
a
R
a
R
a
R
a
a
R
a
a
a
a
R
a
a
a
S
a
a
a
a
a
S
a
S
a
a
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA
VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
ACQUAH (SAM)
ALLAN (UDI)
5.65
6.11
5.44
6.46
1122
1041
TORINO
3-5-2
PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo,
19 Maksimovic, 18 Jansson, 21 Gaston Silva,
3 Molinaro, 4 Basha, 20 Vives, 8 Farnerud,
27 Quagliarella, 22 Amauri.
ALLENATORE Ventura.
BALLOTTAGGI Bovo-Maksimovic 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Quagliarella.
INDISPONIBILI Alv. Gonzalez (20 giorni), S. Masiello (20).
ALTRI P. Barreto.
DRITTE SÌ Glik NO Martinez
CENTROCAMPISTI
6.00
5.88
30. PADELLI
24. MORETTI
GIOCATORE
5.38
6.23
36
PUNTI
25. GLIK
7. EL KADDOURI
5.55
5.60
5.44
5.76
6.12
6.00
5.62
5.58
5.50
5.80
5.59
5.50
5.61
5.75
5.87
6.08
5.50
5.62
5.25
5.97
5.56
6.20
5.62
5.61
5.56
6.19
5.65
5.78
5.38
5.36
5.84
5.86
5.56
6.06
6.00
5.91
5.91
5.87
5.80
5.74
6.16
5.56
6.38
5.70
6.12
5.50
6.06
6.00
5.50
5.60
5.70
5.84
6.02
5.43
6.20
5.59
6.12
5.83
5.92
2
2.80
11. M. LOPEZ
PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret,
18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 7 Badu,
21 Hallberg, 8 Fernandes, 77 Thereau,
94 Aguirre, 27 Geijo, 9 Perica.
ALLENATORE Stramaccioni.
BALLOTTAGGI Pinzi-Badu 55-45%,
Pasquale-Gabriel Silva 70-30%, Kone-Thereau 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Fernandes, Badu, Piris, Thereau, Danilo, Heurtaux.
INDISPONIBILI Domizzi (15 giorni), Heurtaux (da valutare).
ALTRI Jadson, Evangelista, A. Zapata, Bochniewicz.
DRITTE SÌ Allan NO Pinzi
LUCARELLI (PAR)
LUCCHINI (CES)
MAGNUSSON (CES)
MAKSIMOVIC (TOR)
MANOLAS (ROM)
MARIO RUI (EMP)
MARQUES (VER)
MARQUEZ (VER)
MASIELLO A. (ATA)
MAURICIO (LAZ)
MESBAH (SAM)
MESTO (NAP)
MEXES (MIL)
MILANOVIC MILAN (PAL)
MOLINARO (TOR)
MORAS (VER)
MORETTI (TOR)
MURRU (CAG)
NATALI (SAS)
NICA (CES)
NOVARETTI (LAZ)
OGBONNA (JUV)
ORTIZ (PAL)
PALETTA (MIL)
PASQUAL (FIO)
PASQUALE (UDI)
PEDRO MENDES (PAR)
PELUSO (SAS)
PERES (TOR)
PERICO (CES)
PIRIS (UDI)
PISANO E. (VER)
PISANO F. (CAG)
RADU (LAZ)
RANOCCHIA (INT)
REGINI (SAM)
RENZETTI (CES)
RICHARDS (FIO)
RODRIGUEZ GON. (FIO)
ROMAGNOLI (SAM)
RONCAGLIA (GEN)
ROSI (FIO)
ROSSETTINI (CAG)
RUGANI (EMP)
SANTACROCE (PAR)
SANTON (INT)
SARDO (CHI)
SAVIC (FIO)
SCALONI (ATA)
SILVESTRE (SAM)
SOMMA (EMP)
SORENSEN (VER)
SPOLLI (ROM)
STRINIC (NAP)
TAMBE (GEN)
TERZI (PAL)
TOMOVIC (FIO)
TONELLI (EMP)
VIDIC (INT)
VITIELLO (PAL)
VOLTA (CES)
VRSALJKO (SAS)
WAGUE (UDI)
ZUKANOVIC (CHI)
X
3.00
ARBITRO Rizzoli
ASSISTENTI Padovan-Tasso
IV Tonolini ADD. Massa-Saia
PREZZI da 20 a 180 euro
TV Sky Calcio 2 HD,
Premium Calcio 2;
Calcio 2 HD
26. PASQUALE
10. DI NATALE
57. SPORTIELLO
5.47
5.52
5.90
5.96
5.95
6.33
6.23
5.93
5.50
5.61
4.75
5.27
5.62
5.55
6.31
5.94
5.65
5.65
5.50
5.87
6.45
5.31
5.37
5.80
5.69
5.83
5.44
5.65
5.67
6.07
5.83
6.00
5.60
5.83
5.84
5.70
6.28
5.60
6.16
6.27
5.88
5.86
5.89
5.83
5.00
5.64
5.00
5.63
6.08
6.20
5.62
6.00
5.25
5.32
5.36
5.79
6.00
5.88
7.10
5.48
5.33
5.40
5.90
6.56
5.20
5.48
6.00
5.31
5.83
6.34
5.75
PALERMO
4-3-2-1
17. MARTINEZ
23
PUNTI
34
PUNTI
4. ANDELKOVIC 70. SORRENTINO
14. GAZZI
29. BENALOUANE
5.47
5.61
5.90
5.96
5.60
6.06
5.85
5.93
5.72
5.75
5.25
5.46
5.75
5.77
6.19
6.17
5.80
5.65
5.00
5.92
6.20
5.50
5.57
5.90
5.50
6.04
5.53
5.88
5.67
6.14
5.83
6.00
5.70
5.70
6.00
5.70
6.10
5.75
6.05
5.59
6.00
5.88
6.00
5.72
5.00
5.61
5.50
5.68
6.00
6.10
5.62
5.88
5.06
5.27
5.25
5.82
6.00
5.81
6.38
5.53
5.44
5.50
5.77
6.25
5.50
5.64
6.03
5.38
5.83
6.02
5.85
19. TERZI
19. GUILHERME
66. PINZI
ATALANTA UDINESE
4-3-2-1 3-5-1-1
ALONSO (FIO)
ANDELKOVIC (PAL)
ANDREOLLI (INT)
ASTORI (ROM)
AVELAR (CAG)
BARBA (EMP)
BARZAGLI (JUV)
BASANTA (FIO)
BASTA (LAZ)
BELLINI (ATA)
BENALOUANE (ATA)
BIANCO (SAS)
BIRAGHI (CHI)
BOCCHETTI (MIL)
BONERA (MIL)
BONUCCI (JUV)
BOVO (TOR)
BRAAFHEID (LAZ)
BRIVIO (VER)
BUBNJIC (UDI)
BURDISSO (GEN)
CACERES (JUV)
CAMPAGNARO (INT)
CANA (LAZ)
CAPUANO (CAG)
CASSANI (PAR)
CAVANDA (LAZ)
CEPPITELLI (CAG)
CESAR (CHI)
CHERUBIN (ATA)
CHIELLINI (JUV)
CIANI (LAZ)
CODA (SAM)
COLE (ROM)
COSTA (PAR)
DAINELLI (CHI)
D'AMBROSIO (INT)
DANILO (UDI)
DAPRELA' (PAL)
DARMIAN (TOR)
DE CEGLIE (JUV)
DE MAIO (GEN)
DE SILVESTRI (SAM)
DE VRIJ (LAZ)
DEL GROSSO (ATA)
DIAKITE (CAG)
DODO' (INT)
DONKOR (INT)
DRAME' (ATA)
EDENILSON (GEN)
EMANUELSON (ATA)
EMERSON (PAL)
EVRA (JUV)
FEDDAL (PAR)
FELIPE (INT)
GABRIEL SILVA (UDI)
GAMBERINI (CHI)
GASTON SILVA (TOR)
GHOULAM (NAP)
GLIK (TOR)
GOBBI (PAR)
GONZALEZ ALE. (CAG)
HENRIQUE (NAP)
HOLEBAS (ROM)
IZZO (GEN)
JANSSON (TOR)
JUAN JESUS (INT)
KOULIBALY (NAP)
KRAJNC (CES)
LAURINI (EMP)
LICHTSTEINER (JUV)
LONGHI (SAS)
25. MARESCA
2. VITIELLO
1
2.62
6. BELLINI
PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini,
13 A. Masiello, 5 Scaloni, 3 Del Grosso,
96 Kresic, 8 Migliaccio, 95 Grassi, 27 Rosseti,
99 Boakye, 9 Bianchi, 51 Pinilla.
ALLENATORE Reja.
BALLOTTAGGI Bellini-A. Masiello 70-30%,
Cherubin-A. Masiello 70-30%, Denis-Pinilla 65-35%.
SQUALIFICATI Stendardo (1).
DIFFIDATI Boakye, Denis, Moralez, D’Alessandro.
INDISPONIBILI Estigarribia (60 giorni), Raimondi (60),
Biava (15), Zappacosta (10), Moralez (7), A. Gomez (5).
ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Emanuelson NO Bellini
PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza,
4 Mendes, 27 Santacroce, 13 Prestia,
14 Galloppa, 21 Lodi, 3 Lila, 5 Ghezzal,
80 Jorquera, 10 Belfodil, 17 Palladino.
ALLENATORE Donadoni.
BALLOTTAGGI Mariga-Galloppa 55-45%,
M. Coda-Belfodil 55-45%, Costa-Santacroce 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Mirante, Lodi, Mendes, Gobbi, Costa e J. Mauri.
INDISPONIBILI Haraslin (da valutare), Biabiany (da valutare).
ALTRI Broh, Coric, Esposito.
DRITTE SÌ Mirante NO Varela
27. RIGONI
Domani ore 15 a Udine
STADIO Friuli
Andata 0-1
27. WIDMER
93. DRAMÉ
6.63
4.50
5.50
X
3.10
6. ALLAN
24. VARELA
21. QUAISON
33. DAPRELÀ
PANCHINA 1 Leali, 81 Bressan, 2 Nica,
14 Volta, 17 Magnusson, 7 Carbonero,
34 Cascione, 56 Pulzetti, 9 A. Rodriguez,
19 Succi, 32 Moncini.
ALLENATORE Di Carlo.
BALLOTTAGGI Agliardi-Leali 55-45%,
Renzetti-Magnusson 55-45%, De Feudis-Pulzetti 75-25%.
SQUALIFICATI Capelli (1).
DIFFIDATI Carbonero, Renzetti, A. Rodriguez.
INDISPONIBILI Marilungo (20 giorni), Tabanelli (20),
Cazzola (15), Valzania (30), Zé Eduardo (45), Yabre (60).
ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Djuric NO Mudingayi
88. M. CODA
5.63
5.00
6.50
6.00
5.13
2.50
3.90
5.00
5.28
5.00
5.77
4.00
2.25
4.42
4.21
5.45
5.44
4.50
5.21
4.63
5.17
3.50
4.33
4.65
4.73
5.17
5.14
5.64
5.00
4.23
4.29
5.70
5.27
2.50
3.96
5.50
5.00
5.64
9. DYBALA
19
PUNTI
ARBITRO Di Bello
ASSISTENTI Nicoletti-Borzomì
IV Crispo ADD. Russo-Aureliano
PREZZI da 15 a 100 euro
TV Sky Calcio 4 HD,
Premium Calcio 4
6. LUCARELLI
23. NOCERINO
6.25
6.45
5.27
5.50
5. GIORGI
VERONA CESENA
4-3-3 4-3-1-2
1
3.30
5.75
6.00
3.25
6.00
4.88
4.25
5.38
4.00
5.50
4.33
5.33
6.00
4.88
4.63
5.50
6.13
6.25
5.75
3.00
6.00
4.88
3.13
4.88
18. DJURIC
22. BENUSSI
PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 28 Brivio,
25 Marques, 5 Sorensen, 23 Ionita, 19 Greco,
8 Obbadi, 20 Christodoulopoulos, 7 Saviola,
70 Fernandinho, 17 N. Lopez.
ALLENATORE Mandorlini.
BALLOTTAGGI Sala-Ionita 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Martic, Ionita, Valoti, J. Gomez.
INDISPONIBILI Valoti (da valutare).
ALTRI Gu. Rodriguez, Martic, Campanharo, Cappelluzzo, Fares.
DRITTE SÌ Toni NO Jankovic
PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 20 Abate,
5 Mexes, 14 Albertazzi, 21 Van Ginkel,
15 Essien, 36 Mastalli, 8 Suso, 10 Honda,
11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi.
BALLOTTAGGI Muntari-Van Ginkel 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Poli.
INDISPONIBILI De Sciglio (da valutare), El Shaarawy
(50 giorni), Mastour (40), De Jong (25), Agazzi e Montolivo (15),
Rami, Zaccardo e C. Zapata (10), Alex e Armero (7).
ALTRI nessuno.
DRITTE SÌ Cerci NO Muntari
2
2.25
11. BRIENZA
8. E. BARRETO
33. AGOSTINI
5.12
4.83
5.75
6.00
5.25
3.25
4.35
4.79
5.31
4.56
5.98
4.00
2.67
4.65
3.82
5.43
5.03
4.75
5.33
4.58
5.10
6.17
4.22
4.89
6.00
4.20
5.44
5.27
5.54
5.50
4.57
4.38
5.40
6.00
6.00
5.26
4.25
6.00
4.66
5.10
5.00
5.19
24. PERICO
20. VAZQUEZ
18. MORAS
8. J. MAURI
8. DE FEUDIS
6. LUCCHINI
26. MUDINGAYI
X
3.10
ARBITRO Banti
ASSISTENTI Faverani-Ranghetti
IV Tegoni ADD. Valeri-Pezzuto
PREZZI da 16 a 60 euro
TV Sky Supercalcio HD,
Calcio 1 HD; Premium
Calcio, Calcio HD
33. RENZETTI
15. KRAJNC
77. TACHTSIDIS
10. HALLFREDSSON
2. CASSANI
30. AGLIARDI
92. DEFREL
4 . MARQUEZ
34
PUNTI
15. COSTA
1
3.25
3. E. PISANO
11. JANKOVIC
83. MIRANTE
Domani ore 12.30 a Cesena
STADIO Manuzzi
Andata 1-2
26. SALA
9. TONI
22. CERCI
2
5.75
ARBITRO Giacomelli
ASSISTENTI Passeri-Longo
IV Iori ADD. Doveri-Abisso
PREZZI da 21 a 341 euro
TV Sky Sport 1 HD,
Supercalcio HD, Calcio 1
HD; Premium
Calcio,
CalcioHD
31. ANTONELLI
23. DIEGO LOPEZ
19. BOCCHETTI
29. PALETTA
X
3.70
74 a
61 a
ANTONELLI (MIL)
6.11
BADELJ (FIO)
5.44
BADU (UDI)
5.88
BARELLA (CAG)
BARRETO E. (PAL)
6.25
BASELLI (ATA)
5.93
BASHA (TOR)
BENASSI (TOR)
5.82
BERGDICH (GEN)
6.00
BERTOLACCI (GEN)
6.20
BIGLIA (LAZ)
6.21
BIONDINI (SAS)
5.82
BIRSA (CHI)
5.98
BOLZONI (PAL)
5.83
BONAVENTURA (MIL)
6.20
BORJA VALERO (FIO)
6.05
BRIENZA (CES)
6.21
BRIGHI (SAS)
5.79
BRILLANTE (EMP)
4.50
BROZOVIC (INT)
6.30
CAIO RANGEL (CAG)
5.88
CANDREVA (LAZ)
6.29
CARBONERO (CES)
5.18
CARMONA (ATA)
5.84
CASCIONE (CES)
5.94
CATALDI (LAZ)
5.83
CHIBSAH (SAS)
6.00
CHOCHEV (PAL)
5.86
CHRISTIANSEN (CHI)
CHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00
CIGARINI (ATA)
6.00
COFIE (CHI)
5.77
COMAN (JUV)
6.38
CORREA (SAM)
5.00
COSSU (CAG)
5.94
CRISETIG (CAG)
5.84
CROCE (EMP)
6.25
D'ALESSANDRO (ATA)
5.81
DAVID LOPEZ (NAP)
5.86
DE FEUDIS (CES)
5.88
DE GUZMAN (NAP)
5.69
DE ROSSI (ROM)
5.81
DELLA ROCCA (PAL)
5.75
DESSENA (CAG)
5.92
DIAMANTI (FIO)
6.10
DUNCAN (SAM)
5.93
EDERSON (LAZ)
5.75
EL KADDOURI (TOR)
5.88
ESSIEN (MIL)
5.33
FARNERUD (TOR)
6.04
FELIPE ANDERSON (LAZ) 6.41
FERNANDES (UDI)
5.86
FERNANDEZ M. (FIO)
6.39
FETFATZIDIS (CHI)
6.17
FLORENZI (ROM)
6.04
GALLOPPA (PAR)
5.54
GAZZI (TOR)
6.05
GIORGI (CES)
5.79
GRASSI (ATA)
6.00
GRECO (VER)
5.79
GUARIN (INT)
6.08
GUILHERME (UDI)
5.66
HALLBERG (UDI)
5.83
HALLFREDSSON (VER)
5.92
HAMSIK (NAP)
5.70
HERNANES (INT)
5.90
HETEMAJ (CHI)
5.98
HONDA (MIL)
5.80
HUSBAUER (CAG)
IAGO (GEN)
6.17
ILICIC (FIO)
5.88
6.54
5.38
5.85
6.58
5.90
5.89
6.00
6.39
6.32
5.75
6.00
5.73
6.70
6.32
7.08
5.67
4.50
6.10
5.88
6.98
5.14
5.66
5.67
5.50
6.00
5.71
6.00
6.35
5.90
5.75
6.62
5.00
6.08
5.71
6.29
5.73
5.83
5.72
6.22
5.78
5.50
6.08
6.50
5.82
7.00
5.95
5.17
6.50
7.65
6.11
6.86
7.00
6.35
5.61
5.87
5.61
6.00
5.64
7.08
5.63
5.75
6.11
6.39
6.30
5.83
6.78
7.13
6.04
6.75
5.83
5.83
5.17
5.50
5.67
6.00
7.13
5.75
5.50
6.38
7.25
7.25
5.50
6.13
7.50
4.75
5.50
6.25
5.75
6.50
6.00
6.25
6.33
5.17
5.75
5.83
4.75
5.75
6.75
6.00
8.17
6.67
7.50
5.75
7.50
6.00
6.83
6.00
6.50
5.50
5.38
9.38
5.63
5.50
7.25
6.63
5.88
4.83
7.63
6.50
6.54
5.33
6.13
5.95
6.07
5.81
6.00
6.13
6.39
5.69
6.12
5.44
6.91
6.39
7.90
5.75
6.00
6.00
7.75
5.08
5.77
5.65
6.33
6.00
5.33
6.70
5.75
5.63
8.00
5.83
5.75
6.13
5.56
5.83
6.00
6.31
5.80
5.00
6.30
5.83
5.83
9.00
6.17
5.30
6.71
7.14
6.10
7.05
7.88
5.86
5.43
5.72
5.61
5.72
6.61
5.59
6.00
6.50
6.91
5.72
5.81
6.40
7.63
6.57
974
1150
1126
930
532
153
612
101
1355
1198
619
571
555
1066
759
972
412
167
1070
985
319
665
355
662
574
597
828
202
368
668
776
945
221
866
674
724
733
628
1206
722
1079
502
630
1504
416
1012
313
798
-19
497
547
474
1793
745
221
1160
902
287
1055
644
1177
828
76
62
62
68
60
66
61
38
56
55
78
57
78
35
62
58
69
63
55
73
43
56
56
66
61
59
69
58
63
54
67
72
63
63
69
49
64
68
51
60
65
49
76
54
65
63
44
63
66
65
59
a
a
S
a
a
a
R
S
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a
a
S
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a
S
a
a
a
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a
a
a
a
a
a
R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Domani ore 15 a Verona
STADIO Bentegodi
Andata 0-3
1
4.50
87. ZUKANOVIC
1. BIZZARRI
8. RADOVANOVIC
2. DAINELLI
69. MEGGIORINI
13. IZCO
7. MATTIELLO
7. ITURBE
Domani ore 15 a Empoli
STADIO Castellani
Andata 1-1
1
2.10
11. CROCE
6. VALDIFIORI
24. FLORENZI
49
PUNTI
4. NAINGGOLAN
23. ASTORI
CHIEVO
4-4-2
PANCHINA 28 Skorupski, 12 Curci,
33 Spolli, 91 Calabresi, 15 Pjanic, 25 Holebas,
48 Uçan, 32 Paredes, 96 Sanabria,
10 Totti, 53 Verde, 56 Vestenicky.
ALLENATORE Garcia.
BALLOTTAGGI S. Keita-Pjanic 60-40%, Iturbe-Totti 80-20%.
SQUALIFICATI Torisidis (1), Yanga-Mbiwa (1).
DIFFIDATI Maicon, Manolas, Nainggolan, Pjanic, Torisidis.
INDISPONIBILI Castan e Balzaretti (da valutare), Strootman
(4 mesi), Doumbia (7 giorni), Maicon (10), Ibarbo (10), Lobont (7).
ALTRI nessuno.
DRITTE SÌ Gervinho NO Cole
Domani ore 20.45 a Napoli
STADIO San Paolo
Andata 2-2
1
1.90
31. GHOULAM
88. INLER
33. ALBIOL
16. MESTO
19. D. LOPEZ
17. HAMSIK
23. GABBIADINI
9. HIGUAIN
7. CALLEJON
9. ICARDI
91. SHAQIRI
11. PODOLSKI
18. MEDEL
45
PUNTI
77. BROZOVIC
NAPOLI
4-2-3-1
5.58
6.04
5.94
5.62
5.69
6.27
5.46
5.86
6.36
5.66
5.87
5.97
5.62
5.73
5.80
5.94
5.43
5.82
5.42
5.89
7.00
5.50
6.46
6.09
5.60
6.33
5.90
5.89
6.00
5.76
6.00
5.95
6.38
5.75
5.50
6.50
5.70
6.12
5.62
6.20
5.78
5.83
6.04
6.17
6.00
6.26
6.37
5.81
6.07
6.48
5.98
6.00
6.50
5.89
6.12
6.06
6.25
6.20
6.88
6.10
5.59
6.25
5.80
6.02
6.04
-
5.69
6.36
6.31
5.50
6.00
6.57
5.29
5.95
6.67
5.62
6.48
6.05
5.81
5.82
5.67
6.33
5.29
5.96
6.00
5.62
5.76
6.50
5.50
6.72
6.05
5.57
6.25
5.98
5.72
7.44
6.05
6.11
6.24
7.00
5.25
5.79
6.81
6.04
6.06
5.94
6.48
5.61
5.71
6.11
7.00
6.00
6.50
6.80
5.61
6.39
7.36
6.05
6.60
7.80
5.86
6.68
6.03
6.00
6.70
9.12
6.40
5.56
6.83
6.40
6.08
5.75
-
5.00
6.33
6.75
5.33
7.00
5.83
6.00
6.75
5.50
6.83
5.88
5.75
6.00
5.50
6.00
6.00
6.33
6.75
5.88
6.33
6.00
6.25
5.38
6.25
5.50
7.00
5.25
6.00
6.00
5.75
5.00
5.88
5.83
8.00
5.33
6.00
6.00
7.00
5.25
6.83
6.00
5.88
9.13
6.25
5.88
7.83
6.00
-
5.88
6.17
6.61
5.00
5.50
6.50
5.38
6.20
6.14
5.64
6.42
6.25
6.14
5.90
5.25
6.30
5.50
5.67
6.00
5.50
5.67
5.50
6.83
6.00
5.83
6.50
5.96
5.67
7.65
6.44
6.08
6.27
6.00
5.50
6.58
6.90
5.79
6.10
6.25
6.38
5.83
5.80
6.10
7.50
6.00
6.56
6.89
5.75
6.08
6.95
6.25
6.25
8.83
5.44
6.44
5.88
6.00
5.50
10.25
7.00
5.50
7.17
9.50
6.13
5.57
-
745
606
1009
685
584
460
506
1457
244
771
1028
1027
258
616
422
374
96
156
977
160
1131
521
611
467
1221
819
589
1144
723
1069
641
928
1052
480
283
872
347
611
787
450
71
792
1353
1209
1200
889
186
673
666
896
1200
916
778
1269
593
793
1235
443
775
-
56
54
63
51
53
54
79
46
54
58
59
44
36
41
54
46
75
48
62
61
72
56
79
41
74
73
61
71
46
69
68
68
43
72
75
73
54
64
61
57
69
52
-
2
4.00
Lunedì ore 19 a Roma
STADIO Olimpico
Andata 2-0
1
2.00
26. RADU
23. ONAZI
3. DE VRIJ
TACHTSIDIS (VER)
TAIDER (SAS)
UCAN (ROM)
VALDIFIORI (EMP)
VAN GINKEL (MIL)
VARELA (PAR)
VARGAS J. (FIO)
VAZQUEZ (PAL)
VECINO (EMP)
VERDI (EMP)
VIDAL (JUV)
VIVES (TOR)
WIDMER (UDI)
WSZOLEK (SAM)
ZIELINSKI (EMP)
7. F.ANDERSON
20. BIGLIA
8. BASTA
74. SALAH
11. KLOSE
4. RICHARDS
5. BADELJ
35
PUNTI
43
PUNTI
15. SAVIC
2. GO. RODRIGUEZ
6.25
5.25
6.88
5.88
5.75
7.75
6.50
5.83
4.83
6.67
5.63
6.13
6.04
6.71
6.62
5.25
5.83
5.75
7.64
6.04
5.95
7.93
5.89
6.18
6.17
898
396
1054
199
715
560
1410
1048
608
867
1091
556
1069
733
59
36
69
76
67
59
70
69
51
62
a
R
a
a
S
a
S
a
a
a
a
a
a
a
a
FIORENTINA
4-3-3
PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini,
40 Tomovic, 19 Basanta, 28 Alonso,
6 Vargas, 14 M. Fernandez, 32 Lazzari, 38 Rosi,
17 Joaquin, 9 Gilardino.
ALLENATORE Montella.
BALLOTTAGGI Salah-Gilardino 60-40%.
SQUALIFICATI Aquilani (1).
DIFFIDATI Tomovic.
INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (10),
Lupatelli (10 ), Babacar (10), Tatarusanu (7), Pizarro (3),
M. Gomez (15). ALTRI El Hamdaoui, Bagadur, Octavio.
DRITTE SÌ Salah NO Kurtic
PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha,
85 Novaretti, 2 Ciani, 27 Cana, 39 Cavanda,
5 Braafheid, 24 Ledesma, 10 Ederson,
14 B. Keita, 34 Perea.
ALLENATORE Pioli.
BALLOTTAGGI 0nazi-Ledesma 75-25%.
SQUALIFICATI Parolo (1).
DIFFIDATI Candreva, Cavanda, De Vrij, Onazi.
INDISPONIBILI F. Djordjevic (60 giorni), Gentiletti (35),
Lulic (10), Pereirinha (10), Tounkara (7), Konko (5), S. Mauri (7).
ALTRI Sculli.
DRITTE SÌ F. Anderson NO Radu
Lunedì ore 21 a Torino
STADIO Juventus Stadium
Andata 1-1
1
1.20
1. BUFFON
6. POGBA
10. TEVEZ
8. MARCHISIO
26. LICHTSTEINER
37. PEREYRA
23. VIDAL
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA
VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
5.50
5.88
5.12
6.00
6.25
5.77
5.54
5.53
6.00
5.82
5.92
5.60
6.31
5.75
6.00
5.46
5.91
6.30
5.74
6.56
6.28
6.12
5.68
6.00
5.82
5.83
6.24
5.83
6.19
5.42
6.00
5.94
6.08
5.96
6.00
5.50
5.88
5.84
6.14
5.78
5.60
6.11
5.69
5.97
5.76
5.77
5.89
5.75
6.08
5.18
6.78
7.10
6.05
5.50
5.97
6.00
5.59
7.02
6.00
6.82
6.17
6.69
5.76
6.85
7.57
6.12
8.23
7.35
6.25
6.09
6.00
6.25
5.93
7.82
6.62
6.66
5.61
6.33
6.28
7.44
7.76
6.25
5.00
5.79
6.84
7.21
6.52
5.50
7.18
6.15
7.22
6.15
5.73
6.18
5.75
5.75
5.88
7.17
6.83
6.00
5.50
5.38
6.00
5.38
6.63
5.25
6.83
5.67
6.88
7.25
9.50
6.50
6.00
5.50
7.38
5.17
6.00
6.50
6.50
5.33
9.67
6.00
6.63
6.75
7.25
5.75
9.88
6.88
6.00
6.63
5.79
5.43
7.19
7.60
5.80
5.17
6.28
6.00
5.50
7.04
6.00
6.80
5.50
7.10
5.50
7.40
8.63
6.22
7.77
8.25
5.50
6.20
6.00
6.21
6.06
7.56
5.00
5.83
5.90
6.00
6.44
7.95
6.59
6.43
5.00
5.75
7.09
7.05
7.28
5.38
7.33
6.58
6.13
6.50
5.67
6.35
169
197
416
169
1248
454
279
126
851
749
465
448
1056
306
670
683
749
1041
1205
649
660
473
433
747
755
329
717
577
1271
544
386
614
996
493
320
1371
671
594
184
405
52
58
54
60
66
54
65
58
62
54
86
61
76
59
78
75
91
54
41
38
65
64
51
57
60
73
62
47
54
74
68
46
83
64
55
61
50
52
a
S
a
S
a
a
R
a
S
a
R
R
S
a
a
S
S
R
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a
a
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S
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S
a
a
a
a
R
a
a
R
a
R
a
S
a
a
a
a
a
a
a
a
25. BERARDI
33. BRIGHI
10. ZAZA
11. VRSALJKO
4. MAGNANELLI
17. SANSONE
31. PELUSO
58
PUNTI
29
PUNTI
7. MISSIROLI
15. ACERBI
JUVENTUS
4-3-1-2
47. CONSIGLI
SASSUOLO
4-3-3
3. LONGHI
PANCHINA 16 Polito, 1 Pomini, 20 Bianco,
21 Fontanesi, 32 Natali, 6 Chibsah, 8 Biondini,
19 Taider, 14 Donis, 83 Floro Flores, 99 Floccari,
30 Lazarevic.
ALLENATORE Di Francesco.
BALLOTTAGGI Brighi-Taider 60-40%.
SQUALIFICATI Gazzola (1).
DIFFIDATI Brighi.
INDISPONIBILI Pegolo (70 giorni), Terranova (stagione finita),
Antei (stagione finita), Cannavaro (30).
ALTRI Celeste, Sereni, Lodesani.
DRITTE SÌ Berardi NO Consigli
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho,
4 Caceres, 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 7 Pepe,
17 De Ceglie, 27 Sturaro, 20 Padoin, 32 Matri,
14 Llorente.
ALLENATORE Allegri.
BALLOTTAGGI Bonucci-Barzagli 60-40%,
Marchisio-Sturaro 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Ogbonna, Pogba, De Ceglie, Vidal, Morata.
INDISPONIBILI Pirlo (15 giorni), Asamoah (60), Romulo (30),
Marrone (15). ALTRI nessuno.
DRITTE SÌ Morata NO Chiellini
MONCINI (CES)
MORATA (JUV)
MURIEL (SAM)
NIANG (GEN)
NICO LOPEZ (VER)
OKAKA (SAM)
PALACIO (INT)
PALLADINO (PAR)
PALOSCHI (CHI)
PAVOLETTI (GEN)
PAZZINI (MIL)
PELLISSIER (CHI)
PEREA (LAZ)
PERICA (UDI)
PINILLA (ATA)
PODOLSKI (INT)
POZZI (CHI)
6.32
5.95
6.43
5.83
6.15
5.55
5.50
5.85
5.88
5.50
6.09
5.50
5.91
5.19
5.50
7.18
6.59
7.12
6.63
6.62
6.00
5.97
6.42
6.17
5.83
6.95
5.50
6.00
6.38
5.19
5.75
7.88
8.33
8.50
7.17
6.83
6.00
5.63
5.83
6.50
5.67
5.83
4.67
-
X
2
6.25 13.00
ARBITRO Peruzzo
ASSISTENTI Di Fiore-Posado
IV Galloni ADD. Calvarese-Ghersini
PREZZI da 25 a 100 euro
TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio
HD, Calcio 1 HD; Premium
Calcio,
Calcio HD
33. EVRA
3. CHIELLINI
19. BONUCCI
ATTACCANTI
AGUIRRE (UDI)
AMAURI (TOR)
BELFODIL (PAR)
BELOTTI (PAL)
BENTIVEGNA (PAL)
BERARDI (SAS)
BERGESSIO (SAM)
BIANCHI (ATA)
BOAKYE (ATA)
BORRIELLO (GEN)
BOTTA (CHI)
CALLEJON (NAP)
CERCI (MIL)
CODA M. (PAR)
COP (CAG)
DEFREL (CES)
DENIS (ATA)
DESTRO (MIL)
DI NATALE (UDI)
DJURIC (CES)
DYBALA (PAL)
EDER (SAM)
ETO'O (SAM)
FARIAS (CAG)
FERNANDINHO (VER)
FLOCCARI (SAS)
FLORO FLORES (SAS)
GABBIADINI (NAP)
GEIJO (UDI)
GERVINHO (ROM)
GHEZZAL (PAR)
GILARDINO (FIO)
GOMEZ T. (VER)
HIGUAIN (NAP)
ICARDI (INT)
ITURBE (ROM)
JOAO SILVA (PAL)
KEITA B. (LAZ)
KLOSE (LAZ)
LJAJIC (ROM)
LLORENTE (JUV)
LONGO (CAG)
MACCARONE (EMP)
MARTINEZ (TOR)
MATRI (JUV)
MAXI LOPEZ (TOR)
MCHEDLIDZE (EMP)
MEGGIORINI (CHI)
1. NETO
23. PASQUAL
9. MORATA
GIOCATORE
42
PUNTI
20. BORJA VALERO
INTER LAZIO
4-3-1-2 4-3-3
6.21
6.43
6.52
5.00
5.75
6.25
7.27
6.22
6.02
6.97
5.78
6.15
4.75
5.96
2
3.80
16. KURTIC
72. ILICIC
1. HANDANOVIC
5.94
6.00
6.38
5.12
5.62
5.88
6.38
6.11
5.92
6.24
5.67
5.84
4.75
6.04
X
3.30
ARBITRO Tagliavento
ASSISTENTI De Luca-Stefani
IV Fiorito ADD. Orsato-Guida
PREZZI da 14 a 150 euro
TV Sky Supercalcio HD,
Calcio 2 HD; Premium
Calcio, Calcio HD
22. MARCHETTI
33. MAURICIO
18. DIAMANTI
PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni,
6 Andreolli, 14 Campagnaro, 15 Vidic,
22 Dodò, 26 Felipe, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic,
88 Hernanes, 8 Palacio, 28 Puscas.
ALLENATORE Mancini.
BALLOTTAGGI D’Ambrosio-Campagnaro 70-30%,
Podolski-Palacio 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Campagnaro, Dodò, Icardi, Juan Jesus, Vidic.
INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Nagatomo (20 giorni).
ALTRI Bonazzoli, Camara.
DRITTE SÌ Shaqiri NO Ranocchia
S
R
a
a
S
S
S
a
a
R
S
a
R
a
a
S
a
S
S
a
a
a
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R
R
a
S
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a
a
R
R
R
S
S
a
a
S
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a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
S
a
S
a
a
a
S
a
R
a
a
R
a
S
a
PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva,
2 Tambè, 5 Izzo, 38 Mandragora, 33 Kucka,
93 Laxalt, 16 Lestienne, 19 Pavoletti, 22 Borriello.
ALLENATORE Gasperini.
BALLOTTAGGI Bergdich-Kucka 60-40%,
Roncaglia-Izzo 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Iago, Rincon, Kucka.
INDISPONIBILI Marchese (5 giorni), Tino Costa (3), Ariaudo (3).
ALTRI Antonini, Prisco, Falou, Panico, Soprano, Parente.
DRITTE SÌ Perotti NO Roncaglia
PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi,
50 Somma, 19 Barba, 14 Diousse,
25 Brillante, 15 Piu, 8 Signorelli, 18 Verdi,
27 Zielinski, 9 Mchedlidze.
ALLENATORE Sarri.
BALLOTTAGGI Tavano-Verdi 70-30%.
SQUALIFICATI Hysaj (1).
DIFFIDATI Maccarone, Valdifiori.
INDISPONIBILI Guarente (da valutare).
ALTRI Biggeri, Pucciarelli.
87. CANDREVA
23. RANOCCHIA
5. JUAN JESUS
GENOA
3-4-3
4. DE MAIO
21. SANTON
33. D’AMBROSIO
PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 3 Strinic,
4 Henrique, 8 Jorginho, 14 Mertens,
6 De Guzman, 91 D. Zapata.
ALLENATORE Benitez.
BALLOTTAGGI Callejon-Mertens 60-40%,
Gabbiadini-De Guzman 60-40%,
D. Lopez-Jorginho 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ghoulam, Inler, Albiol.
INDISPONIBILI Zuniga (da valutare), Insigne (da valutare),
Britos (da valutare), Michu (35 giorni), Maggio (7), Gargano (15).
ALTRI Uvini.
DRITTE SÌ Higuain NO Albiol
INLER (NAP)
IONITA (VER)
IZCO (CHI)
JAJALO (PAL)
JANKOVIC B. (VER)
JOAQUIN (FIO)
JORGINHO (NAP)
JORQUERA (PAR)
KEITA S. (ROM)
KONE (UDI)
KOVACIC (INT)
KUCKA (GEN)
KURTIC (FIO)
KUZMANOVIC (INT)
LAXALT (GEN)
LAZAREVIC (SAS)
LAZZARI (FIO)
LEDESMA (LAZ)
LESTIENNE (GEN)
LILA (PAR)
LODI (PAR)
MAGNANELLI (SAS)
MANDRAGORA (GEN)
MARCHIONNI (SAM)
MARCHISIO (JUV)
MARESCA (PAL)
MARIGA (PAR)
MATTIELLO (CHI)
MAURI J. (PAR)
MEDEL (INT)
MENEZ (MIL)
MERTENS (NAP)
MIGLIACCIO (ATA)
MISSIROLI (SAS)
MPOKU (CAG)
MUDINGAYI (CES)
MUNTARI (MIL)
NAINGGOLAN (ROM)
NOCERINO (PAR)
OBBADI (VER)
OBI (INT)
OBIANG (SAM)
ONAZI (LAZ)
PADOIN (JUV)
PALOMBO (SAM)
PAREDES (ROM)
PEPE (JUV)
PEREYRA (JUV)
PEROTTI (GEN)
PINZI (UDI)
PJANIC (ROM)
POGBA (JUV)
POLI (MIL)
PULZETTI (CES)
QUAISON (PAL)
RADOVANOVIC (CHI)
RIGONI (PAL)
RINCON (GEN)
RODRIGUEZ C. (PAR)
SALA (VER)
SALAH (FIO)
SAPONARA (EMP)
SCHELOTTO (CHI)
SHAQIRI (INT)
SIGNORELLI (EMP)
SORIANO (SAM)
STURARO (JUV)
SUSO (MIL)
X
3.40
36
PUNTI
1. PERIN
18. BERGDICH
32. CATALDI
13. GUARIN
14. RONCAGLIA
8. BURDISSO
ARBITRO Rocchi
ASSISTENTI Costanzo-Meli
IV Petrella ADD. Gervasoni-Cervellera
PREZZI da 18 a 65 euro
TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio
HD, Calcio 1 HD; Premium
Calcio,
Calcio HD
26. KOULIBALY
88. RINCON
91. BERTOLACCI
26 DE SANCTIS
3. COLE
45. ANDUJAR
21. EDENILSON
28
PUNTI
ROMA EMPOLI
4-3-3 4-3-1-2
PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin,
20 Sardo, 5 Gamberini, 34 Biraghi,
23 Birsa, 10 Christiansen, 14 Cofie,
18 Feftatzidis, 19 Botta, 43 Paloschi, 9 Pozzi.
ALLENATORE Maran.
BALLOTTAGGI Pellissier-Paloschi 60-40%,
Cesar-Gamberini 65-35%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Meggiorini.
INDISPONIBILI Frey (30 giorni).
ALTRI Puggioni, Anderson, Vajushi.
DRITTE SÌ Meggiorini NO Izco
24. IAGO
11. NIANG
44. MANOLAS
2
3.50
10. PEROTTI
10. TAVANO
16. DE ROSSI
27. GERVINHO
7 MACCARONE
5. SAPONARA
88. VECINO
20. S. KEITA
8. LJAJIC
25
PUNTI
26. TONELLI
24. RUGANI
X
3.20
ARBITRO Maresca
ASSISTENTI Giallatini-Pegorin
IV Marrazzo ADD. Damato-Chiffi
PREZZI da 20 a 150 euro
TV Sky Calcio 3 HD;
Premium Calcio 3
21. MARIO RUI
33. SEPE
2. LAURINI
31. PELLISSIER
24. SCHELOTTO
2
1.83
ARBITRO Mazzoleni
ASSISTENTI Barbirati-Marzaloni
IV Paganessi ADD. Irrati-Pairetto
PREZZI da 25 a 96 euro
TV Sky Calcio 1 HD;
Premium Calcio 1;
Calcio HD
56. HETEMAJ
12. CESAR
X
3.30
21
7.10
6.30
6.38
6.21
6.75
5.63
5.90
6.15
6.20
6.38
7.83
5.57
5.10
5.50
928
1017
1466
302
1036
926
340
344
218
564
478
141
52
363
691
-
79
82
47
82
60
57
48
46
71
54
64
-
a
a
R
R
a
R
a
a
a
a
a
a
R
S
S
a
a
PUSCAS (INT)
QUAGLIARELLA (TOR)
RODRIGUEZ (CES)
ROSSETI (ATA)
SANABRIA (ROM)
SANSONE N. (SAS)
SAU (CAG)
SAVIOLA (VER)
SUCCI (CES)
TAVANO (EMP)
TEVEZ (JUV)
THEREAU (UDI)
TONI (VER)
TOTTI (ROM)
VERDE (ROM)
ZAPATA D. (NAP)
ZAZA (SAS)
6.00
6.32
5.92
6.00
5.91
6.06
5.79
5.50
5.65
6.63
6.00
6.12
6.12
6.50
6.25
5.92
6.00
7.38
6.73
6.00
6.33
6.81
6.36
6.75
5.98
8.65
6.85
7.26
7.12
7.17
7.75
7.00
6.63
7.25
5.25
5.75
5.50
8.83
5.88
9.63
6.33
7.75
8.25
5.00
6.00
7.21
7.08
6.00
6.23
7.00
5.83
9.00
5.60
9.23
6.67
6.73
6.69
7.75
8.33
6.67
693
417
240
569
609
568
430
1324
416
1094
614
1021
614
557
65
73
41
54
54
91
51
70
63
66
41
S
S
R
a
a
S
a
R
a
R
R
S
a
R
R
S
S
Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma
calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in
trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base
a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche
della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.
22
Mondo R Brasile
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Le punte del mio Brasile
imparino da Jairzinho»
FRANCIA
SPAGNA
Osasuna nel mirino,
sei fermati
1I suoi attaccanti hanno verso Neymar un complesso di inferiorità:
il c.t. Dunga chiama l’ex campione del mondo del ‘70 che brillò con Pelé
«Q
ui ci vuole Jairzinho». Chissà che
cosa avranno pensato di Carlos Dunga
nella federazione brasiliana. Ha
tutta l’aria di essere una provocazione, invece no: l’attuale c.t. fa
sul serio. Il campione del mondo
di Messico 70 è il modello che dovrà liberare estro e talento di attaccanti magari dotatissimi, ma
che secondo Dunga, e non soltanto lui, soffrono troppo di un
complesso di inferiorità nei confronti di Neymar. Dunga è chiaro: «Jairzinho non si intimidiva.
In coppa del mondo non aspettò
che Pelè risolvesse le partite.
Aveva la consapevolezza che meritava di esserci e fece la storia
con le sue mani. Non si può
aspettare che uno da solo risolva
tutto. Se un giocatore sta in nazionale è perchè è bravo».
MONUMENTO Dalla favela alla
Seleçao, strano percorso a ritroso per il monumento nazionale.
Jairzinho a Rio insegna calcio a
centinaia di ragazzini disagiati.
Non passa il tempo in televisione
a recitare da vecchia gloria, ma
tramanda i segreti della sua arte.
Non è sovraesposto, eppure fa
parte del patrimonio del Paese,
così è nata l’idea di Dunga, che
con il suo braccio destro Gilmar
Rinaldi lo ha voluto ancora in
verdeoro. Jairzinho sarà lo speciale consigliere delle altre punte, cioè Willian, Oscar, Coutinho,
il riesumato Robinho. È pronto a
dare la carica: «Ammettiamolo,
finora alcuni giocatori del Brasile
non sono riusciti a decollare. Li
accompagno per dare loro fiducia, per farli sentire grandi. Una
squadra non può vivere su Neymar. I nostri giocatori di adesso
devono scoprire ciò che accadde
in Messico. Siamo stati molto
competitivi collettivamente e abbiamo anche fatto la differenza
col talento». Non fa il finto modesto, per fortuna: «Certo, non c’è
nessuno con le mie caratteristiche né con quelle di Tostao, Rivelino o Pelè. Ma c’è molto potenziale».
DOPO IL MONDIALE La ricostruzione della Seleçao è indispensabile: brucia ancora la terribile eliminazione nella semifinale del Mondiale in casa a Belo
Horizonte, quel 7-1 subìto dalla
Germania senza l’infortunato
Marcelo Bielsa, 59 anni AFP
Marsiglia
esagerato:
6 gol a Tolosa
Oggi il Psg
Andrea Masala
Alessandro Grandesso
TOLOSA
D
Gilmar Rinaldi , Jairzinho, Dunga e Bocchetti nella sede della Cbf
L'IDENTIKIT
JAIR
VENTURA FILHO
NATO IL 25 DICEMBRE 1944
LUOGO DI NASCITA RIO
RUOLO ATTACCANTE
ALTEZZA 173 PESO 74
Il Brasile campione del mondo del 1970: Carlos Alberto, Felix, Piazza, Brito,
Clodoaldo, Everaldo; accosciati Jairzinho, Gerson, Tostao, Pelé, Rivelino
Neymar. Un incubo collettivo che
coinvolge ancora buoni giocatori, in prima fascia a livello di
club, ma che in nazionale non
hanno sfondato. é anche colpa
del cono d’ombra creato da O
Ney, talmente determinante, al
di là dei 42 gol collezionati ad appena 23 anni, da rischiare di soffocare chiunque. E qui Dunga si
ribella: possibile che la personalità di Neymar si riveli un boomerang?
IL RUOLO Nella nuova veste,
Jairzinho accompagnerà la nazionale nelle amichevoli contro
la Francia, il 26 marzo a Parigi, e
il Cile, il 29 a Londra. Da anziano
pluridecorato, mostrerà anche le
partite del 1970, compresa la fi-
nale vinta per 4-1 contro l’Italia.
Jairzinho si meritò il soprannome di «Uragano». La scelta di
Dunga non è un rifugio nella nostalgia, ma fa leva su ciò che riuscì al Brasile di Mario Zagallo, il
c.t. che trasformò un’utopia in realtà: giocare con cinque «numeri
10» tutti insieme. Pelé superstar,
più Tostao, Gerson, Rivellino e,
appunto Jairzinho: la cinquina fu
una macchina da gol implacabile. O Rei fu immenso, ma Jairzinho brillò di luce propria e in
tutte e sei le partite andò in gol:
ne totalizzò sette, uno all’Italia in
finale, tra i cannonieri fu superato soltanto da Gerd Muller a quota 10. Avete capito perché Dunga
lo vuole ancora, anche a 70 anni?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Jair Ventura Filho, detto
Jarzinho, è un attaccante
brasiliano, oggi settantenne, che
si formò nelle giovanili del
Botafogo, uno dei club di Rio e
esordì a 19 anni ereditando la
maglia e il ruolo di Garrincha.
Dal 1966 al 1974 gioca nel
Botafogo, poi passa al Marsiglia,
ma un anno dopo rientra in
Brasile, al Cruzeiro. Poi
Portoguesa, Nordoeste, Fast e
Wilstermann. Nel 1981 torna al
Botafogo ma per una sola
stagione prima di chiudere al
club Nove Ottobre.
Straordinaria la sua carriera
con la nazionale brasiliana: dal
1964 al 1982 gioca 82 partite
segnando 34 gol, e
contribuendo alla vittoria del
campionato del mondo 1970
giocato in Messico. Jairzinho
firma uno dei gol nella finale
vinta 4-1 dal Brasile sull’Italia.
Una sola esperienza da
allenatore, alla guida del Gabon
dal 2003 al 2005.
TACCUINO
opo un languido febbraio, con tre pari e
una sconfitta puzzolente secondo il lessico di
Bielsa, il Marsiglia ritrova il
profumo della vittoria. Inebriante, anzi travolgente, secondo i canoni del Loco, con
una squadra aggressiva e
spietata che a Tolosa raccoglie 3 punti con 6 reti. Dallo
splendido incipit di Batshuayi alla chiusura di Gignac. Agganciato quindi il
Psg che però oggi ospita il
Lens. In ogni caso, il Marsiglia spazza via crisi e dubbi
con una prestazione che dà
ragione a Bielsa anche nella
strategia di gestione delle
punte. Gignac sembrava
spento, ma il tecnico l’ha rimesso in carreggiata negandogli per la seconda volta di
fila il posto da titolare, andato di nuovo a Batshuayi. E il
belga non ha tradito, firmando una gran doppietta. E indispettendo forse Gignac
che subentratogli al 15’ della
ripresa ha replicato chiudendo i conti con una rete rabbiosa nell’incursione da sinistra, piazzando sul palo lontano. Il turnover proficuo ha
ridato un’anima al Marsiglia, che continua però a mostrare lacune in difesa. Ma
per Bielsa l’importante è segnare almeno un gol in più
degli avversari. E ieri, ne ha
ottenuti in abbondanza..
© RIPRODUZIONE RISERVATA
28a GIORNATA
IERI Tolosa-Marsiglia 1-6. OGGI
Psg-Lens; Bastia-Nizza; Caen-Bordeaux; Evian-Monaco; Reims-Nantes; Rennes-Metz. DOMANI St
Etienne-Lorient; Guingamp-Lilla;
Montpellier-Lione.
CLASSIFICA Lione 54; Marsiglia,
Psg 53; Monaco 44; St Etienne 43;
Montpellier, Bordeaux 42; Nantes
36; Lilla, Rennes, Guingamp 35;
Caen, Nizza 34; Bastia 33; Reims,
Evian 32; Lorient 31; Tolosa 29;
Lens, Metz 22.
MADRID (f.m.r.) Sei fermati,
due ex presidenti
dell’Osasuna e 4 dirigenti, una
confessione che tira in ballo i
giocatori Punal (ritirato),
Damià (oggi al
Middlesbrough) e Sergio
Garcia (Espanyol), una serie
di partite sotto sospetto, tutte
con l’Osasuna come
denominatore comune. Il
giudice sta investigando sulla
possibile combine di alcuni
risultati, partendo dalla
sparizione ingiustificata dalle
casse del club navarro di 2,4
milioni di euro. Nel mirino il
pareggio tra Osasuna ed
Espanyol, ultima giornata
della scorsa Liga (1-1) e le
gare con Betis, Valladolid e
Getafe nelle stagioni
precedenti.
INGHILTERRA
FA Cup: oggi a
Wembley
Bradford-Rangers
LONDRA (bold) Oggi
Wembley aprirà le porte ai
cosiddetti peones: chi vince il
quarto di finale di Coppa
d’Inghilterra BradfordReading (ore 13.45), si
assicura infatti la semifinale
nello stadio nazionale inglese.
L’ottava del campionato di
League One – la nostra Lega
Pro – contro la diciottesima
della Championship: gara da
cosiddetta tripla. Il Bradford,
che nel quarto turno ha
impallinato (4-2) il Chelsea
allo Stamford Bridge e negli
ottavi ha liquidato (2-0) il
Sunderland, cerca l’impresa
per tornare a Wembley, dove
nel 2013 perse la finale di
Coppa di Lega con lo
Swansea. Dovrebbe essere
recuperato Filipe Morais, ex
Chelsea, assente da venti
giorni per infortunio, mentre
è sicura la presenza del
centravanti inglese Jon Stead,
a segno in tutte le cinque
gare di FA Cup. Nel Reading,
mancano elementi
importanti: il centrocampista
Karacan e il difensore Anton
Ferdinand. Chi vince fa la
storia: il Bradford non
raggiunge le semifinali della
Coppa d’Inghilterra dal 1911,
mentre il Reading dal 1927.
Phil Parkinson, tecnico del
Bradford, dice: “Un altro
sforzo e Wembley non sarà
più un sogno”. Nell’altro
quarto di oggi, sfida nel segno
della Premier: l’Aston Villa di
Sherwood ospita (18.30) il
WBA.
SPAGNA
Contropiede Ancelotti: «Io morbido? Sì, ma vinco»
1Florentino Perez al Real rimpiange
– e invece ci sono colleghi che
lo aizzano ancora di più». Fotografia nitida, che ben inquadra
la situazione del Madrid. Su
Marca lunedì hanno scritto in
prima pagina: «Negli uffici del
Bernabeu credono che Ancelotti sia troppo buono, che non applichi sufficiente mano dura».
Mou e Carlo si difende: «Ci sono abituato
Jesé nervoso? Gli ho parlato, ha capito»
Filippo Maria Ricci
CORRISPONDENTE DA MADRID
I
l Real Madrid è primo con
due punti sul Barça e ha un
piede nei quarti di Champions. Però il Bernabeu fischia
Ancelotti e sono diversi i giornalisti che attaccano l’allenatore italiano riprendendo il malumore dei piani alti della Casa
Blanca. Dei «dirigenti». Entità
non quantificabili né rappre-
sentabili che convergono su
una sola, accentratrice figura:
Florentino Perez.
MANO DURA Il presidente non
ha digerito l’1-1 del Madrid col
Villarreal, arrivato poco dopo
la conquista del primo trofeo in
30 mesi dell’indimenticato e
rimpianto Mourinho. «Quando
parli col presidente e senti che
è inviperito devi abbassare i toni – diceva ieri un giornalista
madrileno che lo conosce bene
Carlo Ancelotti, 55 anni LAPRESSE
MANO MOSCIA Carlo ha letto e
incassato, ma ieri non si è tirato
indietro: «Ho parecchia esperienza... Da quando alleno ogni
volta che le cose non sono andate bene ho sentito questa storia. Beh, la mano moscia mi ha
fatto vincere tre Champions».
Evidentemente Ancelotti, sempre attento a non urtare la sensibilità del datore di lavoro, ha
sentito il bisogno di mettere un
paletto, di lasciare un messaggio. Il secondo della giornata.
La domanda verteva sui suoi
cambi tardivi, a detta dei critici, e il correlato malumore di
Jesé, starlet incupita per essere
entrata all’ultimo minuto: «A
volte bastano 30’’ per vincere
una partita. Ho sentito dichiarazioni di altri allenatori sul
fatto che la squadra viene prima di tutto. È così anche da noi.
Con Jesé ho parlato e ha capito». Quel riferimento è diretto a
Simeone, uno che sul sacrificio
del singolo per il gruppo ha costruito l’Atletico. Carlo ha rivendicato per il Madrid la stessa filosofia, dopo aver difeso il
valore della mano moscia. Per-
ché vivere tranquilli allenando
il Madrid è impossibile. Vincere
oggi pomeriggio a Bilbao è un
obbligo, più che un desiderio.
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26a GIORNATA
Ieri: Levante-Eibar 2-1. Oggi: Athletic
Bilbao-Real Madrid, Deportivo-Siviglia,
Elche-Almeria, Granada-Malaga. Domani: Barcellona-Rayo Vallecano, Real
Sociedad-Espanyol, Villarreal-Celta,
Atletico Madrid-Valencia. Lunedì:
Cordoba-Getafe. Classifica: Real
Madrid 61, Barcellona 59, Atletico
Madrid 54, Valencia 53, Siviglia 46,
Villarreal 45, Malaga 41, Celta,
Espanyol 32, Athletic Bilbao 30, Rayo
Vallecano 29, Real Sociedad, Eibar 27,
Getafe 26, Deportivo e Levante 25,
Almeria, Elche 24, Granada 19,
Cordoba 18.
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI
La vignetta
23
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TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO
Twitter
VINCENZO NIBALI
Ciclista dell’Astana
● Prima gara in Italia, prima
volta con la mia NILOX-F60
@EroicaStradebianche
@vincenzonibali
di Lorenzo Castellani
LAKER GIRLS
Cheerleading dei Lakers
● Ci si prepara per la partita
di domenica. Programma:
NOCHE LATINA
@LakerGirls
CRISTIANO RONALDO
Calciatore del Real
● Buon compleanno
al @realmadrid per i 113
anni di successi.
@Cristiano
ROBIN VAN PERSIE
Calciatore dello United
● Il mio rapido e sano
pasto vegetariano insalata
e tè verde.
@Persie_Official
CLEMENTE RUSSO
Pugile
● Io amo la mia Terra. Io
sono figlio di #Marcianise
e della @terradeifuochi
@ClementeRusso
I fischi al tecnico italiano del Real
Come piace la Fiorentina
FORZA ANCELOTTI, VINCI E SCAPPA VIA
IL COMMENTO
HI
di FABIO BIANCHI
email: fbianchi@rcs.it
twitter: @fabiowhites
Q
uello che sta succedendo a
Madrid ha del paradossale.
L’ingratitudine è una brutta
cosa, figuriamoci se poi è del
tutto ingiustificata. Il pareggio col
Villarreal ha rimesso Carlo Ancelotti
sulla graticola. Al Bernabeu piovono
fischi sul tecnico da parte di una
tifoseria, diremmo, governativa o di
cortissima memoria. Sui giornali
alcuni opinionisti storcono il naso
sul suo operato e riutilizzano la
storia trita e ritrita che Carlo sia
troppo debole con i giocatori. È
evidente che la regia di tutto questo
appartenga a Florentino Perez,
presidente tanto ricco quanto
umorale. Che ci ha abituato a
situazioni del genere in passato. Ma
questa è parecchio ridicola, visto
che stiamo parlando di un
allenatore che ha portato nella
bacheca del club l’agognata
«Decima», cioè la decima coppa con
le orecchie. E si fosse limitato a
questo poi. Ancelotti ha vinto ben
quattro trofei in un anno solare
(oltre alla Champions, la Copa del
Rey, la Supercoppa Europa e il
mondiale per club). Mai nessuno ci
era riuscito con la squadra dei
blancos. Non solo: Carletto ha vinto
22 partite di fila, altro record per il
Real Madrid. Per tacere che
comunque è sempre in testa alla
Liga con due punti di vantaggio sul
Barcellona del super tridente e ha
un piede e mezzo nei quarti di
Champions dopo il 2-0 sullo
Schalke in casa di Di Matteo. Cosa
si vuole di più?
Beh, Florentino Perez vuole di più:
vorrebbe vincerle tutte regalando
sempre spettacolo. I malumori sono
iniziati quando Ancelotti ha perso e
male il derby con l’Atletico: 4-0.
Okay, una brutta figura. Però gli
mancavano ben 5 titolari. Okay, il
Cholo è il suo tallone di Achille ,
visto che di derby ne ha persi
parecchi. Ma il più importante di
tutti l’ha vinto: la finale di
Champions.
Perez non dimentica solo i risultati
ottenuti da Ancelotti, ma anche il
suo lavoro. Lui voleva tenere Di
Maria e Xabi Alonso. Florentino li
ha venduti e ha preso James
Rodriguez e Kroos. Campioni pure
loro, eh. Solo che Ancelotti ha
dovuto reinventarsi una formula in
una squadra piena di primedonne.
E l’ha trovata. Il ritorno delle
critiche ha dato persino fastidio
all’uomo incline all’armonia con
tutti. Che ha risposto usando l’arma
dell’ironia. «Io non ho la mano di
ferro? Beh, questa mano moscia mi
ha permesso di vincere 3
Champions». Finalmente una
reazione. Ma la cosa più bella
sarebbe vincere ancora e dire addio.
Prima che qualcun altro decida per
lui. Tanti saluti, non è stato bello. Si
sa, a Madrid si vive bene,
soprattutto per un buongustaio
come Carletto. A Manchester, dove
lo aspettano a braccia aperte su
entrambe le sponde, un po’ meno.
Ma vuoi mettere la soddisfazione di
mandare a quel paese la banda
degli ingrati?
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La nostra classica
LE MIE STRADE BIANCHE. DA ULTIMO...
SCATTA IL BETTO
ETTINI
di PAOLO BETTINI
U
ltimo. In maglia di campione
del mondo. Ho partecipato
soltanto una volta alla Strade
Bianche in carriera. Successe nel
2008 e andò a finire così: nessuno
alle mie spalle e a dieci minuti dal
primo. Alla partenza ero nervoso.
Troppo. Avevo i colori
dell’arcobaleno addosso e volevo
fare bene. La troppa voglia mi fregò.
Approccio completamente sbagliato.
Mi alimentai male, andai in crisi di
fame – sì, può capitare anche se hai
tanta esperienza – e addio sogni di
gloria… Quell’anno vinse
Cancellara, ma quando lui attaccò io
ero già alla deriva. Il magnifico
arrivo a Siena però me lo sono
goduto lo stesso. Era leggermente
diverso, questione di qualche curva,
mentre in un finale uguale a quello
odierno persi una gara da Vainsteins
nel 1999... La Roubaix non l’ho mai
corsa, il Fiandre mi ha respinto ma
ci ho provato, però è un peccato non
avere avuto altre occasioni alla
Strade Bianche, perché delle tre era
sicuramente quella più adatta a me.
E lo sterrato per me significa molto
anche dal punto di vista familiare,
visto che ne ho fatti di chilometri in
bici proprio sullo sterrato quando
andavo a trovare Monica, che poi
sarebbe diventata mia moglie…
Senza dimenticare che su quelle
stesse strade andavo a vedere con
mio fratello il Rally.
Sento spesso parlare di paragoni con
le Classiche del Nord, ma la realtà è
che la Strade Bianche ci incastra
poco tecnicamente con Fiandre e
Roubaix, si tratta di gare molto
diverse. Il pavé è sconnesso, dà
vibrazioni, mentre sullo sterrato se
sai guidare la bici ti salvi anche se
sei piccolino, quando sul pavé
rimbalzeresti. Per vincere, la
differenza la devi fare in salita però,
e lì l’abilità a guidare la bicicletta da
sola non basta. Ci vogliono potenza
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e condizione, si può salire di passo e
per questo uno come Cancellara ci
va a nozze. Il punto chiave, quello
più difficile, quello decisivo, sarà
Monte Sante Marie. Lo sanno tutti,
ma a farsi trovare pronti non
saranno in tanti. Le condizioni dello
sterrato sono annunciate buone.
Meglio per lo spettacolo.
I favoriti? Dire Cancellara sarebbe
troppo scontato, così come puntare
su Sagan che ha sfiorato il successo
già alcune volte. Allora dico che
sono curioso di vedere Filippo
Pozzato. E’ magro, già rodato da
tanti giorni di gara, ha mostrato di
essere in forma e uno con le sue
caratteristiche deve stare davanti,
anche per cominciare ad avere delle
risposte in vista di TirrenoAdriatico, Sanremo, Fiandre e
Roubaix. Quanto a Vincenzo Nibali,
non è tra i primi favoriti. Ma di certo
è un maestro nella guida della
bicicletta e se fosse davanti nei
momenti caldi non sarebbe poi
troppo sorprendente.
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BRAVO MONTELLA
IL SUO CALCIO
E’ UNA SINFONIA
SOPRA LA PANCA
ANCA
ACCHI
di ARRIGO SACCHI
L
a Fiorentina non solo vince
ma convince e diverte anche
contro la temibile Juventus.
Vende Cuadrado, il suo più
famoso calciatore, incassa
30 milioni e si trova più forte di
prima nonostante l’assenza di
Giuseppe Rossi. Complimenti alla
società (che però mi piacerebbe
vedere con più calciatori italiani) e
in particolare a Vincenzo Montella
autore e regista della sinfonia viola.
Vincenzo fa parte del gruppetto di
allenatori ottimisti (ce ne sono
sette/otto in circolazione) che
attraverso le idee, cercano la
bellezza oltre la vittoria. Montella è
uscito dall’ortodossia del calcio
italiano mettendo al centro del
progetto il gioco offensivo e il
possesso palla. Non usa tattiche
distruttive, ma cerca di raggiungere
il risultato attraverso il dominio del
pallone e l’organizzazione di
squadra. I giocatori sono gli
interpreti, ma il copione è scritto da
questo piccolo grande uomo. Il
copione aiuta gli interpreti a
esprimere al meglio le qualità, ne
esalta le soluzioni e l’inserimento
nel gruppo diventa una cosa facile,
quasi naturale, come dimostra
l’esplosione di Salah.
Il calcio viola è divertimento,
bellezza, come desideravano i padri
fondatori che lo avevano ideato
come uno sport di squadra votato
all’offensivismo. Tutto ciò nella
patria in cui, invece, è quasi sempre
stato interpretato difensivamente e
votato alle individualità,
disconoscendone totalmente l’idea
primaria. Montella è il regista di
uno stile e mentalità che vanno oltre
le nostre tradizioni e paure. Cerca
realmente di giocarsi la partita
rifiutando tattiche ostruzionistiche.
Non parte mai con nove giocatori
più preoccupati a difendersi e
quando la sua squadra segna non la
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chiama indietro a difendere quel
vantaggio. Ci sono squadre che si
mortificano per tutta la settimana
lavorando più per fermare
l’avversario che per proporre un
calcio da protagonisti. La Fiorentina
crede che il proprio gioco sia
l’antidoto migliore per fermare
l’avversario e il propellente
maggiore per avere successo. Un
insegnamento importante per
migliorare il nostro calcio e i
giocatori per essere più competitivi
come collettivo. Veder giocare la
Fiorentina è un piacere per le
emozioni che si susseguono e un
insegnamento continuo per gli
interpreti in campo. Uno spettacolo
sportivo che sfoci nella vittoria
senza merito e che non trasmetta
emozioni va criticato come capita in
tutto il mondo. Basta con la
convinzione che per vincere il
campionato la prima regola sia
subire pochi gol, quando in tutto il
mondo si dice il contrario: per
vincere si devono fare più gol
dell’avversario. Così non si cresce:
nel distruggere si impara meno e si
ha meno creatività che nel costruire.
La Viola di Montella è sulla strada
giusta a prescindere dagli interpreti
che il tecnico ha in squadra e che
possono alzare o abbassare l’idea di
calcio dominante, come dimostra
l’avvicendarsi dei vari Pizarro, Borja
Valero, Babacar.
Forse oggi la Fiorentina è più brava
nel possesso e nel gioco offensivo
che nella fase difensiva.
L’organizzazione difensiva è
migliorata ma il pressing, le
chiusure preventive e la capacità di
tenere la squadra corta, sono aspetti
che richiedono qualcosa in più.
Oggi non basta. Quando si attacca a
volte la squadra si allunga perché la
difesa non sempre segue e gli
attaccanti non tornano come
dovrebbero. Credo però che
Vincenzo meriti un elogio
incondizionato, così come i
giocatori e naturalmente la società
senza la quale nessun allenatore
potrebbe mai esprimersi
compiutamente.
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24
Serie B R 30ª giornata
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Il Bologna è obbligato a cambiare pelle
1Attacco sterile, tifosi in subbuglio e l’input della proprietà: Lopez a Varese deve ridisegnare la squadra
Andrea Tosi
BOLOGNA
E’
arrivato il momento
delle scelte per Diego
Lopez. Quelle che decidono una stagione e possono
influenzare una carriera. Oggi
a Varese, una trasferta da non
fallire, il suo Bologna è chiamato a cambiare pelle. Lo chiedono i tifosi e soprattutto la società. C’è un antefatto che lo
spiega. Martedì sera, dopo lo
scialbo 0-0 casalingo contro il
Latina, un cronista ha chiesto a
Lopez se non pensasse di rivedere il sistema di gioco a fronte
del fatto che l’abusato 4-3-1-2
non produce gol al Dall’Ara da
quattro partite di fila. «Consigliami tu come devo giocare» è
stata la risposta un po’ piccata
dell’allenatore rossoblù. Non
tocca ai giornalisti suggerire a
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
CARPI
BOLOGNA (-1)
FROSINONE
VICENZA
AVELLINO
LIVORNO
SPEZIA
PESCARA
LANCIANO
PERUGIA
BARI
TERNANA
CITTADELLA
LATINA
PRO VERCELLI
TRAPANI
MODENA
ENTELLA
BRESCIA
CATANIA
VARESE (-3)
CROTONE
56
48
47
47
46
44
42
42
39
39
37
36
34
34
34
34
33
33
32
29
28
28
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
29
29
29
29
29
29
29
29
29
29
29
29
29
29
29
29
28
29
29
28
29
29
15
13
13
13
12
12
11
11
8
9
10
9
7
7
9
8
7
7
8
7
7
7
11
10
8
8
10
8
9
9
15
12
7
9
13
13
7
10
12
12
8
8
10
7
3
6
8
8
7
9
9
9
6
8
12
11
9
9
13
11
9
10
13
13
12
15
45
36
42
32
29
44
37
49
43
32
32
25
38
24
31
39
25
26
34
40
32
29
21
25
35
26
26
32
30
38
37
34
37
33
40
26
41
51
25
39
41
44
43
40
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
PROSSIMO TURNO
VENERDÌ 13 MARZO, ore 20.30
SPEZIA-LIVORNO
SABATO 14 MARZO, ore 15
BARI-VARESE
BRESCIA-LATINA
CARPI-PESCARA
CITTADELLA-CROTONE
FROSINONE-ENTELLA
LANCIANO-AVELLINO
PERUGIA-PRO VERCELLI
TRAPANI-TERNANA
DOMENICA 15 MARZO, ore 15
BOLOGNA-MODENA
LUNEDÌ 16 MARZO, ore 20.30
VICENZA-CATANIA
Lopez come operare, allora ci
hanno pensato i dirigenti a
chiedere al loro tecnico di essere più flessibile nel considerare
soluzioni alternative per difendere il secondo posto in classifica che vale la promozione diretta. L’a.d. Fenucci, il d.t. Corvino e il club manager Di Vaio
hanno tenuto un vertice operativo col tecnico uruguagio, voluto dalla proprietà nordamericana. Il management ha consigliato a Lopez di lavorare su
più fronti per rilanciare la
squadra cominciando dalla revisione del modulo. Oggi è costretto a cambiare per forza, viste le assenze degli squalificati
Matuzalem e Laribi e degli infortunati Krsticic e Mancosu
(fuori un mese per un problema muscolare).
TRIDENTE La lingua batte dove
il tridente duole. Dirigenza e ti-
fosi sono perplessi davanti alla
sterilità della squadra che pure
in attacco si è rinforzata con gli
arrivi di Mancosu e Sansone
per affiancare Cacia. Finora
Lopez li ha ruotati tra loro,
mantenendo sempre l’ex veronese titolare. Ora il Bologna
chiede a Lopez di passare al 43-3 per accentuare il peso offensivo, le varianti possono essere diverse: Laribi usato come
finto centravanti, visto le sue
attitudini ad andare in gol, è la
più suggestiva. Diversamente,
il Bologna potrebbe anche modularsi col doppio o triplo trequartista dietro ad una punta,
oppure con un classico 4-4-2 a
seconda delle situazioni e degli
avversari. Volendo, le opzioni
non mancano, ma la domanda
è: in assoluto, Lopez avrà voglia di cambiare sul serio? E il
suo corollario è: la richiesta del
club è solo un «semplice» con-
siglio o un «aut aut» legato ai
prossimi risultati?
DO OR DIE «Fallo o muori» per
dirla all’americana, ma non ci
sono imposizioni né pressioni
psicologiche nell’intervento
del triumvirato rossoblù perché il Bologna non sta lavorando per tagliare Lopez su due
piedi, però lo tiene sotto osservazione. A Varese le ipotesi di
sistema sono tre: il rituale 4-31-2 usando Bessa come vice Laribi, la mediana a 4 col rombo
Zuculini-Buchel-Bessa-Casarini dietro a due punte oppure il
4-3-3 con Sansone-Cacia-Improta in avanti. Quest’ultimo
sembra il più probabile. Lopez,
che dice di non sentirsi sulla
graticola, dovrà comunque
pensarci bene per evitare tutti i
rischi e i danni collaterali di
un’altra brutta partita.
Diego Lopez, 40 anni LAPRESSE
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VICENZA
Marino, l’ex
avvelenato
torna a Pescara
● VICENZA (a.m.) Pasquale
Marino fu esonerato dal
Pescara a fine febbraio 2014
e oggi ci torna da avversario
con un Vicenza terzo. Alla
vigilia il tecnico ha dichiarato
di serbare un ottimo ricordo
del club e dei dirigenti
abruzzesi, ma nell’ambiente si
sa che con il d.s. Repetto non
c’era sintonia e che tra i due
le incomprensioni erano
frequenti. Marino però
minimizza: «Ribadisco di
essere stato bene a Pescara,
poi è ovvio che con qualcuno
ti prendi di più e con qualcun
altro di meno, ma non ho
intenzione di far polemica.
Guardo avanti e alla partita
che ci attende, difficile perché
il Pescara è squadra forte che
può contare su giocatori che
uniscono qualità e quantità».
CATANIA
(3-4-1-2)
CROTONE
(4-3-3)
LATINA
(4-3-3)
LIVORNO
(3-4-3)
MODENA
SPEZIA
(4-2-3-1)
TRAPANI
(4-4-2)
CARPI
(4-4-1-1)
TERNANA
(3-5-2)
FROSINONE
OGGI ore 15
ANDATA 0-3
ANDATA 1-3
OGGI ore 15
ANDATA 1-2
1
GILLET
5
45
24
SCHIAVI CECCARELLI CAPUANO
18
DEL PRETE
OGGI ore 15
1
CORDAZ
21
RINAUDO
8
43
ESCALANTE MAZZOTTA
10
ROSINA
9
7
CALAIÒ
MANIERO
30
BALASA
3
DOS SANTOS
14
MATUTE
28
CIANO
9 GIANNETTI
18
SITUM
10
CATELLANI
8
JUANDE
17
MIGLIORE
29
BAKIC
30
BREZOVEC
31
PICCOLO
20
DATKOVIC
25
MILOS
24
MARTELLA
9
39
TORREGROSSA STOIAN
11
CURIALE
9
ABATE
21
FEOLA
33
TERLIZZI
6
ANGELO
21
SUCIU
26
17
NADAREVIC BARILLÀ
23
LO BUE
13
CALDARA
23
BROSCO
18
VALIANI
7
VIVIANI
13
RISTOVSKI
14
ALHASSAN
11
LITTERI
35
ODUAMADI
17
CECCHERINI
23
MAICON
15
PERTICONE
3
LETIZIA
20
LOLLO
6
GAGLIOLO
8
BIANCO
31
MOLINA
21
ROMAGNOLI
13
STRUNA
26
25
SIGNORI MARTINELLI
33
RUBIN
20
SALIFU
19
LUPOLI
18
DIONISI
7
FRARA
8
23
GUCHER SAMMARCO
3
VITALE
10
VIOLA
7
GAVAZZI
23
RUSSO
2
JANSE
16
6
4
BASTRINI MECCARIELLO VALJENT
30
PAMIC
32
38
GRANOCHE GARRITANO
15
COSIC
1
SALA
LATINA Accantonato il 3-5-2 di Bologna, i
nerazzurri tornano al tridente con Litteri
preferito a Paolucci e Oduamadi a sinistra.
Bidaoui in panchina. PANCHINA 12 Farelli,
3 Bruscagin, 5 Bouhna, 9 Paolucci, 20
Ammari, 21 Sowe, 24 Bidaoui, 28 Jaadi, 29
Figliomeni. ALL. Iuliano. SQUAL. nessuno.
DIFF. Bruscagin, Crimi, Figliomeni, Milani,
Oduamadi e Valiani.
15
CIONEK
9
11
CERAVOLO FALLETTI
22
GABRIEL
CROTONE Emergenza in mediana per le
squalifiche di Maiello e Dezi. Galardo
possibile titolare. In attacco confermati
Ciano, Torregrossa e Stoian. PANCHINA
22 Stojanovic, 5 Cremonesi, 23 Gigli, 27
Zampano, 8 Saba, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 18
Padovan, 19 Rabusic. ALL. Drago. SQUAL.
Maiello e Dezi. DIFF. Ferrari e Galardo.
11
LAMBRUGHI
13
GOZZI
39
FEDATO
19 PASCIUTI
11
DI GAUDIO
27
BIAGIANTI
2
CALAPAI
26
24
20
SILIGARDI VANTAGGIATO JELENIC
9 INGLESE
20
FALCO
ANDATA 0-2
12
PINSOGLIO
5
4
EMERSON BERNARDINI
10
LUCI
(4-3-3)
OGGI ore 15
1
MAZZONI
15
DELLAFIORE
8
CRIMI
22
MARCONE
CATANIA Rientrano Calaiò, Maniero,
Escalante e Schiavi. Del Prete all’esordio.
Marcolin ripropone il 3-4-1-2 con Rosina
trequartista. Ballottaggio Escalante-Odjer,
resta fuori Sciaudone. PANCHINA
22 Terracciano, 15 Sauro, 28 Parisi,
44 Sciaudone, 27 Jankovic, 20 Chrapek,
39 Odjer, 14 Barisic, 34 Rossetti. ALL.
Marcolin. SQUAL. Castro. DIFF. Sciaudone,
Rinaudo, Calaiò, Gyomber, Odjer e Rosin.
ANDATA 4-0
22
DI GENNARO
13
FERRARI
4
GALARDO
1
CHICHIZOLA
OGGI ore 15
(4-3-3)
11
SANTANA
4
RUSSO
13
M. CIOFANI
1
ZAPPINO
LIVORNO Appelt ha qualche problema
fisico e potrebbe partire dalla panchina.
Rientrano Luci e Emerson, in difesa
ballottaggio tra Ceccherini e Gonnelli.
PANCHINA 39 Bastianoni, 9 Rivas,
16 Galabinov. 3 Gemiti, 18 Jefferson,
2 Strasser, 8 Moscati, 21 Gonnelli,
38 Appelt. ALL. Gelain. SQUAL. Djokovic.
DIFF. Siligardi, Vantaggiato, Moscati,
Mazzoni e Jelenic.
MODENA Debutto in casa per la coppia
Melotti-Pavan. Probabile conferma
dell‘undici che ha vinto a Brescia con l’unica
variante di Salifu al posto dell’infortunato
Schiavone. Dubbio Rubin-Nizzetto.
PANCHINA 1 Manfredini, 28 Zoboli,
6 Marzorati, 11 Sakaj, 8 Nizzetto, 7 Acosty,
24 Marsura, 19 Beltrame, 9 Ferrari. ALL.
Melotti-Pavan. SQUAL. nessuno. DIFF.
Nizzetto, Signori, Calapai, Fedato, Martinelli.
(1-2)
(1-1)
(5-0)
(2-2)
(0-1)
(1-1)
(0-0)
(2-1)
SPEZIA Ancora tribuna per Gagliardini e
Stevanovic, mentre sono infortunati Nenè e
De las Cuevas. Rientra tra i titolari Juande.
PANCHINA 22 Nocchi, 2 Madonna,
5 Bianchetti, 11 Luna, 26 Valentini,
4 Acampora, 27 Canadjija, 32 Kvrzic, 14
Cisotti. ALL. Bjelica. SQUAL. nessuno. DIFF.
Datkovic, De Col, Piccolo, Canadjija e Milos.
TRAPANI Oltre agli infortunati Basso,
Ciaramitaro, Citro, Scozzarella e Vidanov
mancherà anche Gomis, febbricitante. In
forse Perticone e Nadarevic. Convocati
dalla Primavera Aloi e La Piana.
PANCHINA 12 Ferrara, 3 Daì, 4 Pagliarulo,
6 Zampa, 19 Martinelli, 25 Lombardi, 28
Aramu, 29 Rizzato, 31 Malele. ALLENATORE
Boscaglia. SQUAL. nessuno. DIFF. Aramu,
Daì, Lo Bue, Nadarevic, Rizzato e Terlizzi.
CARPI Mbakogu, Mbaye, Suagher e lo
squalificato Porcari fuori dai 21 convocati,
dove torna Gagliolo. Acciaccati, ma
disponibili Gabriel e Struna. PANCHINA 12
Maurantonio, 2 Modolo, 5 Poli, 32 Pasini, 4
Sabbione, 18 Pugliese, 28 Laner, 14 Gatto, 15
Lasagna. ALL. Castori. SQUAL. Porcari.
DIFF. Romagnoli, Poli, Struna, Letizia e
Bianco.
TERNANA Tesser torna al 3-5-2. Bastrini e
Janse sostituiscono Popescu e Fazio. Out
Avenatti, Falletti sarà il partner di Ceravolo.
PANCHINA 12 Gava, 5 Ferronetti, 8
Piredda, 28 Palumbo, 24 Dianda, 26 Crecco,
15 Bojinov, 19 Dugandzic, 31 Milinkovic. ALL.
Tesser. SQUAL. Fazio e Popescu. DIFF.
Fazio e Falletti.
FROSINONE Mini turnover per necessità
(tre infortunati) e scelte tecniche. Rispetto
alla gara con il Perugia, Stellone cambia di
nuovo il modulo: 4-3-3. PANCHINA
22 Pigliacelli, 16 Fraiz, 6 Blanchard, 3
Crivello, 5 Gori, 24 Ranelli, 10 Soddimo, 9 D.
Ciofani 29 Carlini. ALL. Stellone. SQUAL.
nessuno. DIFF. Blanchard, Gori e Soddimo.
(0-0)
ARBITRO Manganiello di Pinerolo.
GUARDALINEE Raparelli-Di Francesco.
TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 9-79 euro.
ARBITRO Roca di Foggia.
GUARDALINEE Avellano-Di Iorio.
TV Sky Calcio 12. PREZZI 10-55 euro.
ARBITRO Abbattista di Molfetta.
GUARDALINEE Ceccarelli-Soricaro.
TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 12-85 euro.
ARBITRO Fabbri di Ravenna.
GUARDALINEE Alassio-Segna.
TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI 9-80 euro.
ARBITRO La Penna di Roma.
GUARDALINEE Liberti-Paiusco.
TV Sky Calcio 9. PREZZI 12-75 euro.
(1-0)
(1-3)
L’INIZIATIVA
Festa della donna
Su tutti i campi
mimosa in dono
● Domani è l’8 marzo e per
l’occasione la Lega Serie B,
l’Associazione italiana arbitri,
l’Assocalciatori e l’Associazione
allenatori vogliono ricordare
assieme la festa della donna su
tutti i campi della Serie B
durante la 30a giornata in
programma oggi pomeriggio
(dieci partite) e lunedì sera (il
posticipo di Chiavari). Un atto
simbolico, un pensiero a tutte le
donne che, a vario titolo,
partecipano al campionato. Nel
cerimoniale di inizio partita le
squadre e la quaterna arbitrale
saranno accompagnate in
campo da tre bambine, vestite
con le maglie delle due
formazioni e dell’arbitro. Al
centro del campo riceveranno in
dono dai capitani e dal direttore
di gara un ramoscello di mimosa.
● IL POSTICIPO La giornata
sarà completata lunedì sera alle
20.30 con il posticipo EntellaCittadella (andata 1-0, arbitra
Mariani di Aprilia): è
un’importante sfida per la
salvezza.
PERUGIA
(3-5-2)
PESCARA
(4-4-2)
PRO VERCELLI
LANCIANO
(4-3-3)
VICENZA
(4-3-3)
BRESCIA
OGGI ore 15
ANDATA 1-1
OGGI ore 15
1
KOPRIVEC
6
5
GOLDANIGA HEGAZY
28
GATTO
23
GROSSI
21
NUNZELLA
45
ARDEMAGNI
6
AMENTA
7
16
POLITANO BRUGMAN
10
GIACOMELLI
24
DI CECCO
5
TROEST
2
PUCINO
ANDATA 1-2
13
ZUPARIC
18
CONTI
1
ARIDITÀ
PERUGIA Out Fazzi e Giacomazzi, torna
Hegazy, recuperati Crescenzi e Fossati. In
difesa Comotto, Baldan e Mantovani per
una maglia. In avanti c’è Ardemagni.
PANCHINA 32 Amelia, 20 Baldan,
44 Mantovani, 4 Nielsen, 8 Nicco, 10 Taddei,
28 Lanzafame, 9 Falcinelli, 27 Parigini.
ALL. Camplone. SQUAL. nessuno. DIFF.
Fossati, Fazzi, Crescenzi, Falcinelli e Parigini.
19
COCCO
VARESE
(3-5-2)
AVELLINO
BOLOGNA
(4-3-3)
BARI
OGGI ore 15
22
RUSSO
15
SALAMON
29
ROSSI
10
CAPRARI
9
42
MELCHIORRI SANSOVINI
8
10
MONACHELLO PICCOLO
25
BACINOVIC
OGGI ore 15
1
FIORILLO
11
ZAMPANO
25
COMOTTO
2
18
19
7
15
FARAONI RIZZO FOSSATI VERRE CRESCENZI
11
FABINHO
ANDATA 1-2
(4-3-3)
(4-3-2-1)
27
LAVERONE
8
21
4
CINELLI DI GENNARO MORETTI
3
GERMANO
26
COLY
25
SCAGLIA
21
20
CASTIGLIA MUSACCI
8
SCAVONE
30
9
DI ROBERTO MARCHI
7
LUPPI
9 AND. CARACCIOLO
17
BENALI
19
SESTU
29
BENTIVOGLIO
21
QUAGGIOTTO
19
REA
5
BORGHESE
25
SIMIC
13
8
28
23
32
FIAMOZZI CORTI CAPEZZI CRISTIANO JAKIMOVSKI
17
KURTISI
30
CULINA
(4-3-3)
OGGI ore 18
1
PERUCCHINI
6
MILESI
11
DA SILVA
ANDATA 0-3
(4-3-1-2)
ANDATA 2-4
22
GOMIS
19
6
PISACANE
FABBRO
25
ALMICI
8
D’ANGELO
10
CASTALDO
33
IMPROTA
9
CACIA
11
SANSONE
9
DE LUCA
16
CASARINI
29
BUCHEL
14
ZUCULINI
33
BELLOMO
11
SBAFFO
17
EBAGUA
5
DONATI
15
CONTINI
20
BITTANTE
21
KONE
29
TROTTA
10
GALANO
23
SCHIATTARELLA
14
26
7
31
GARCIA TENA CAMISA BRIGHENTI SAMPIRISI
8
6
3
15
SCAGLIA DI CESARE ANT. CARACCIOLO ZAMBELLI
25
20
28
32
MASINA MAIETTA GASTALDELLO CECCARELLI
22
VIGORITO
22
ANDRENACCI
35
COPPOLA
1
GUARNA
PRO VERCELLI Scazzola torna al tridente
Marchi-Luppi-Di Roberto. In difesa Milesi
sostituisce Cosenza, Musacci in regia.
PANCHINA 1 Viotti, 29 Ferri, 11 Liviero,
2 D’Alessandro, 14 Emmanuello, 16 Sprocati,
32 Beretta, 18 Belloni, 31 Starita.
ALL. Scazzola. SQUAL. Cosenza e Fabiano.
DIFF. Ronaldo, Castiglia, Ferri, Ardizzone,
Belloni e Coly.
VARESE Dionigi passa al 3-5-2. In attacco
Culina favorito su Falcone. Kurtisi debutta
da titolare. Neto Pereira operato, rientrerà
a maggio. Lores, Rossi e Forte out, Osuji c’è.
Per l’occasione ripristinato il ritiro prepartita. PANCHINA 22 Birighitti, 2 Luoni, 27
Jebbour, 21 Barberis, 15 Osuji, 24 Zecchin, 7
Falcone, 9 Miracoli, 18 Capello. ALL. Dionigi.
SQUAL. nessuno. DIFF. Falcone, De Vito,
Neto Pereira, Osuji e Fiamozzi.
AVELLINO Probabile cambio di modulo
con il rientro di Kone. In attacco torna
Trotta. Imponente servizio d’ordine vista la
folta rappresentanza dei tifosi ospiti.
PANCHINA 1 Frattali, 5 Ely, 14 Regoli, 3 Zito,
23 Angeli, 18 Schiavon, 15 Soumarè, 30
Mokulu, 9 Comi. ALL. Rastelli. SQUAL.
Chiosa. DIFF. Fabbro, Pisacane e Castaldo.
PESCARA Problemi a centrocampo tra
squalifiche e infortuni (Bruno e Selasi).
Baroni lancia Caprari esterno di sinistra,
Brugman regista, Zuparic in mediana e
Pucino in difesa. PANCHINA 18 Aresti, 3
Boldor, 6 Fornasier, 17 Abecasis, 20 Gessa,
34 Torreira, 27 Lazzari, 19 Pettinari, 25
Pasquato. ALL. Baroni. SQUAL. Memushaj
e Bjarnason. DIFF. Gessa, Aresti, Politano,
Selasi e Zampano.
27
CALDERONI
4
ARINI
8
RINAUDO
2
SABELLI
LANCIANO Conti e Nunzella sostituiscono
Aquilanti e Mammarella. In forse Ferrario,
in attacco torna Monachello. Thiam,
Piccolo e Gatto per i due posti di esterno.
PANCHINA 22 Petrachi, 19 Ferrario, 20
Paghera, 17 Vastola, 29 Agazzi, 32 Pinato,
27 Cerri, 15 De Silvestro, 9 Thiam. ALL.
D’Aversa. SQUAL. Aquilanti e Mammarella.
DIFF. Troest, Ferrario e Di Cecco.
VICENZA Camisa favorito su Gentili per
sostituire Manfredini. Fermo D’Elia, al suo
posto Garcia Tena. PANCHINA 1 Bremec,
23 Gentili, 2 Edge, 6 Alhassan, 20 Sbrissa,
16 Vita, 34 Mancini, 11 Spinazzola, 24
Petagna. ALL. Marino. SQUAL. Manfredini.
DIFF. Ragusa, Cocco, Sciacca, Laverone,
Cinelli, D’Elia, Petagna e Di Gennaro.
BRESCIA Arcari e Corvia out, Calori torna
alla difesa a 4 e punta su Andrenacci e
Andrea Caracciolo. Antonio Caracciolo,
Tonucci e Budel in lizza per una maglia.
PANCHINA 30 Tognazzi, 2 Lancini, 4
Tonucci, 5 Budel, 18 H’Maidat, 20 Gargiulo,
23 Morosini, 28 Valotti, 34 Sodinha.
ALL. Calori. SQUAL. Arcari e Corvia
DIFF. Morosini, Sodinha e Tonucci.
BOLOGNA Le assenze di Matuzalem, Laribi,
Krsticic, Mancosu e Acquafresca spingono
il tridente. Regia affidata a Buchel, due
Primavera in panchina. PANCHINA 1 Da
Costa, 2 Oikonomou, 24 Ferrari, 7 Mbaye, 23
Bessa, 8 Garics, 19 Troianiello, 36 Scalini, 17
Calabrese. ALL. Lopez. SQUAL. Matuzalem,
Laribi. DIFF. Abero, Garics e Buchel.
BARI Due dubbi: De Luca o Boateng e
Sabelli o Salviato. Qualche acciacco per
Donati, pronto Romizi. Ci saranno 800 tifosi
al seguito, respinta la richiesta di ottenere
altri 500 biglietti. PANCHINA
22 Donnarumma, 3 Salviato, 16 Filippini,
21 Rada, 25 Defendi, 24 Camporese,
4 Romizi, 7 Boateng, 18 Caputo. ALL. Nicola.
SQUAL. nessuno. DIFF. Caputo, Calderoni,
De Luca, Camporese, Ebagua e Defendi.
ARBITRO Di Paolo di Avezzano.
GUARDALINEE Zivelli-Villa.
TV Sky Calcio 10. PREZZI 12-55 euro.
ARBITRO Nasca di Bari.
GUARDALINEE Colella-Oliveri.
TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 10-55 euro.
ARBITRO Sacchi di Macerata.
GUARDALINEE Di Meo-Bottegoni.
TV Sky Calcio 11. PREZZI 10-60 euro.
ARBITRO Candussio di Cervignano.
GUARDALINEE Prenna-Bindoni.
TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 8-47 euro.
ARBITRO Pasqua di Tivoli.
GUARDALINEE Valeriani-Del Giovane.
TV SkySport 1, Calcio2. PREZZI 15-30 euro.
Lega Pro R Il match clou del girone C
Un derby da vertigini
La Salernitana cerca
la vittoria-sorpasso
1Tifosi e vip: quasi 20 mila alla supersfida dell’Arechi
Ma il Benevento ha la grande chance di ipotecare la B
Caetano, 30 anni, 13 gol con la Salernitana, e Umberto Eusepi, 26, bomber Benevento con 16 TANOPRESS-LAPRESSE
Gaetano Imparato
N
o, non sarà un derby come
gli altri: è diverso, per
niente banale. Salerno
contro Benevento è la seconda
che sgomma per il sorpasso, per
la B diretta, ma non solo. Chi rincorre è in prima pagina da mesi.
Il sindaco De Luca (ex Ministro)
mira alla Regione Campania: ha
stravinto le primarie, convoca in
città il premier Renzi, ha la spada
di Damocle della legge Severino
GIR. A (29 )
IL COMO VA
ALL’ASSALTO
DEL 4° POSTO
a
Ore 15
COMO (4-2-3-1) Crispino; Marconi,
Ambrosini, Giosa, Fautario; Castiglia,
Berardocco; Casoli, Le Noci, Cristiani;
Defendi. (Falcone, Cassetti, Marchi,
Fietta, Rolando, Ganz, De Sousa).
All. Sabatini.
MONZA (3-5-2) De Lucia; De Bode,
Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti,
Pessina, Uliano, Corduas; Torri,
Bernasconi. (Chimini, Ferrara,
Cojocnean, Asante, Toskic, De Vita,
Grandi). All. Pea.
ARBITRO Sassoli di Arezzo (SechiPiazza). (andata 1-2)
SÜDTIROL (4-3-3) Miori; Tait, Kiem,
Mladen, Martin; Mazzitelli, Bertoni,
Branca; Marras,Novothny,
Fischnaller. (Melgrati, Allegra,
Peverelli, Ientile, Cia, Campo,
Shekiladze). All. Sormani.
REAL VICENZA (3-5-2) Tomei;
Carlini, Polverini, Piccinni; Lavagnoli,
Cristini, Dalla Bona, Malagò,
Vannucci; Bruno, Margiotta. (Bonato,
Beccaro, Solini, Chiarello, Pavan,
Gomes, Bardelloni). All. Marcolini.
ARBITRO D’Apice di Arezzo (VonoZingrillo). (1-1)
DOMANI
Ore 11 Lumezzane-Bassano (1-1):
Strippoli di Bari. Ore 12.30
Cremonese-Feralpi Salò (0-1);
Mancini di Fermo; Novara-Venezia (21): Perotti di Legnano. Ore 14.30
Mantova-Torres (1-1); Capone di
Palermo; Pordenone-Alessandria (03): Baroni di Firenze. Ore 16
AlbinoLeffe-Renate (0-1): Baldicchi di
Città di Castello; Arezzo-Pavia (0-2):
Cifelli di Campobasso. Ore 18 GianaPro Patria (0-0): Rossi di Rovigo.
CLASSIFICA
Alessandria e Pavia (-1) p. 54; Novara
53; Bassano 49; Como 47; Feralpi 45;
Real Vicenza 44; Südtirol 40; Venezia
e Renate 38; Arezzo* 37; Torres 36;
Monza 34; Mantova (-3) 33;
Cremonese 32; Giana 31; Lumezzane*
28; AlbinoLeffe 22; Pordenone 21; Pro
Patria (-1) 18. (*una in meno).
(potrebbe essere defenestrato
per una condanna in primo grado) e proprio in un comizio a Benevento ha anticipato: «Che
m’importa, ricorrerei al Tar...».
Oggi De Luca è previsto all’Arechi, di sicuro ci sarà il collega beneventano: Fausto Pepe (anche
lui Pd). Salerno e Benevento, 80
km di distanza, l’anno scorso un
altro derby da sballo. Arechi, 0-1
per i sanniti al 90’ poi, nel recupero, accade di tutto, di più. Rigore ed espulsione del portiere
beneventano: pareggio di Men-
GIR. B (28 )
LA CARRARESE
SULLA STRADA
DEL TERAMO
a
Ore 16
CARRARESE (4-3-1-2) Calderoni;
Berra, Teso, Massoni, Lancini;
Brondi, Castagnetti, Galli;
Gherardi; Cellini, Merini. (Zanotti,
Battistini, Pedruzzi, Gnahoré,
Beltrame, Ambrosini, Di Nardo).
All. Remondina.
TERAMO (5-3-2) Tonti; Scipioni,
Caidi, Speranza, Perrotta, Masullo;
Cenciarelli, Amadio, Di
Paolantonio; Lapadula,
Donnarumma. (Cappa, Brugaletta,
Diakite, Di Matteo, Milicevic,
Petrella, Bucchi). All. Vivarini.
ARBITRO Lanza di Nichelino (Della
Vecchia-Muto). (1-2)
Ore 17
FORLÌ (4-3-3) Scotti; Catacchini,
Fantini, Drudi, Turi; Casini, Hamlili,
Pastore; Melandri, Docente,
Castellani. (Casadei, Reato, Cejas,
Fantoni, Rosafio, Morga, Gliozzi).
All. Vanigli.
TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci;
Colombini, Falivena, Balde; Pacini,
Deiola, Gargiulo, Serrotti, Zanchi;
Colombo, Tempesti. (Morandi,
Ingrosso, Pratali, Vitale, Gioè, Gelli,
Mulas). All. Alvini.
ARBITRO Fiorini di Frosinone
(Bologna-Graziano). (2-3)
PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso;
Rieti, Sall, Bini, Castellana; Barba,
Silva, Porcino, Matteassi, Speziale,
Alessandro. (Iali, Sane, Marmiroli,
Bacher, Schiavini, Mascolo,
Caboni). All. Franzini.
SAN MARINO (4-3-1-2) Secco;
Palazzi, Benassi, Cammaroto,
Cruz; Cuffa, Diawara, Magnanelli;
Sensi; La Mantia, Musetti. (Vivan,
Bangoura, Fogacci, Soligo,
Bationo, Baldazzi, Bangal). All.
Tazzioli.
ARBITRO Di Ruberto di Nocera
Inf. (Bandettini-Bianchini). (0-3)
SANTARCANGELO (4-3-1-2)
Nardi; Traoré, Olivi, Capitanio,
Rossi; Bisoli, Taugourdeau, Obeng;
Berardino; Guidone, Falconieri.
dicino al 45’e raddoppio granata
al 49’. Ribaltone ai danni di chi, a
Salerno, non vince dal 1976.
AMICI E RIVALI Brini e Menichini hanno giocato uno davanti
l’altro nell’Ascoli di Mazzone e
Rozzi, in A, due anni (1981-83).
Brini portiere, Menichini azzanna-caviglie del bomber di turno.
«Loro hanno l’ossessione della B
– dice Menichini – la rincorrono
da anni, quindi hanno tensione,
noi invece vogliamo stupire. Per
noi è una gara delicata ma non
(Lombardi, Adorni, Cola, Possenti,
Argeri, Garufi, Graziani). All. Cuttone.
SAVONA (4-4-2) Rossini; Antonelli,
Galimberti, Cabeccia, Speranza;
Demartis, Taddei, Giorgione, Carta;
Giovinco, Scappini . A disposizione:
Addario, Eguelfi, Bramati, Gemignani,
Morosini, Munarini, Frugoli. Allenatore
Riolfo.
ARBITRO Tardino di Milano (VingoScarica). (0-2)
Ore 19.30
GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco;
Monaco, Burzigotti, Legittimo, Onescu,
Verna, Volpe, Paparusso, Gambino,
Torromino, Pichlmann. (Mangiapelo,
Biraschi, Della Latta, Okosun, Boron,
Albertini, De Feo). All. Stringara.
PISA (4-3-3) Pelagotti; Dicuonzo,
Lisuzzo, Paci Costa; Mandorlini, Iori,
Caponi; Arrighini, Arma, Floriano.
(Moschin, Sini, Morrone, Ricciardi,
Finocchio, Frediani, Beretta). All.
Piccioni (Braglia squalificato).
ARBITRO Colarossi di Roma
(Argentieri-Sangiorgio). (2-1)
DOMANI
Ore 16 Pontedera-Gubbio (1-0):
Dionisi di L’Aquila.
Ore 18 Ascoli-Lucchese (2-0):
Mastrodonato di Molfetta; Spal-Prato
(0-1): Colosimo di Torino.
LUNEDI’
Ore 19 L’Aquila-Reggiana (1-1):
Morreale di Roma.
CLASSIFICA
Ascoli p. 53; Teramo 49; Reggiana* 45;
Pisa* 44; Pontedera 40; L’Aquila* e
Ancona 39; Carrarese 36; Tuttocuoio*
e Lucchese 34; Grosseto (-1), Spal e
Pistoiese 33; Gubbio 32; Prato e Forlì
29; Santarcangelo e Savona 27; Pro
Piacenza (-8) 25; San Marino 23.
(* una partita in meno).
IL RECUPERO
Pistoiese-Ancona, rinviata a causa dei
gravi danni provocati dal maltempo,
sarà recuperata mercoledì 8 aprile
alle 15.
COPPA ITALIA
E’ stato effettuato il sorteggio per
stabilire i campi della finale tra Como
e Cosenza: l’andata si giocherà in
Lombardia l’8 aprile alle 18.30, il
ritorno in Calabria il 22 aprile alle
20.45 con diretta televisiva su Rai
Sport.
25
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
decisiva». Brini – ex, era il tecnico dell’ultima promozione salernitana in B (2007-08, stesso d.s.
granata di oggi, Fabiani) – va al
sodo. «All’Arechi senza paura,
per vincere. La differenza? La farà chi avrà il miglior approccio
alla gara».
CRESCONO L’Arechi offrirà un
colpo d’occhio da Serie A (pagano tutti, giornata granata, quasi
20.000 presenze), mai con Mezzaroma-Lotito (in tribuna con
moglie e figli) lo stadio così affollato. Alle spalle della tribuna, negli anni di Serie B, l’orizzonte regalava litorale e mare: oggi un
grattacielo, gru attive, porto turistico, espansione. Salerno cresce, osa, ambisce, moltiplica idee
e risorse. Anche Benevento, ieri il
sindaco Forte ha presentato – col
c.t. Di Biagio – la prossima amichevole dell’Under 21 con la Serbia. «Vetrina per la città sannita,
importante». Il presidente Oreste
Vigorito (pale eoliche, energia
alternativa ed editore d’una tv e
quotidiano nel Sannio) è ottimista dall’alto dei suoi 60 punti.
GASTRO-COACH In un Salernitana-Benevento dell’85 debuttò
da calciatore. Nicola Provenza,
gastroenterologo dell’Asl di Salerno e allenatore professionista
da un ventennio (oggi opinionista in una delle cinque tv salernitane), fotografa la sfida tatticamente. «Il Benevento ha un attacco che risolve i problemi di
Brini. Con Eusepi-Marotta è pericoloso, e attenti a Mazzeo – salernitano di nascita –. Dietro
hanno Lucioni che allenai in Sicilia, pericoloso se si sgancia. Salernitana 4-2-3-1? Ho dubbi, sono curioso di vedere se si inventeranno qualcosa per D’Agostino
a centrocampo». Il papà, Vittorio, fu sindaco di Salerno per circa due anni, dal ‘79. «Con la Salernitana in A la città aveva ancora una dimensione regionale.
Quando è iniziata la ribalta nazionale il calcio era in Serie D...».
No, almeno storicamente, non è
un derby dei tanti.
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GIR. C (28 )
CASERTANA,
CHE RISCHI
A BARLETTA
a
Ore 14.30
ISCHIA (3-4-3) Mennella;
Impagliazzo, Sirignano, Formato;
Bruno, Chiavazzo, Gerevini, Armeno;
Schetter, Infantino, Ciotola.
(Giordano, Caso, Bassini, Alvino,
Iannascoli, Fumana, Tomicic).
All. Maurizi.
CATANZARO (4-4-2) Bindi;
Calvarese, Rigione, Ghosheh,
Squillace; Giampà, Giandonato,
Sarr, Mancuso; Russotto, Razzitti.
(Migani, Orchi, Daffara, Ilari,
Mounard, Bernardo, Caputa).
All. Sanderra.
ARBITRO Panarese di Lecce
(Benedettino-Squarcia). (andata 1-2)
SAVOIA (3-5-2) Gragnaniello;
Riccio, Checcucci, Sirigu;
Cremaschi, Saric, Pizzutelli, Boilini,
Verruschi; D’Appolonia, Ferrante.
(Volturo, Vosnakidis, Leonetti, Di
Piazza, Partipilo, Giordani,
Panariello).
All. Papagni.
FOGGIA (4-3-3) Narciso;
Bencivenga, Potenza, Gigliotti,
Agostinone; Minotti, Quinto,
D’Allocco; Sarno, Iemmello,
Cavallaro. (Micale, D’Angelo,
Loiacono, Barraco, Maza,
Bollino, Leonetti). All. De Zerbi.
ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno
(Pizzigalli-Trifirò). (0-1)
Ore 15
SALERNITANA (4-2-3-1) Gori;
Colombo, Lanzaro, Tuia, Franco;
Moro, Favasuli; Nalini, Caetano,
Gabionetta; Mendicino. (Russo,
Bocchetti, Bovo, Grillo,
Tagliavacche, Perrulli, Cristea). All.
Menichini.
BENEVENTO (4-4-2) Pane; Pezzi,
Lucioni, Scognamiglio, Som;
Alfageme, Vitiello, D’Agostino,
Campagnacci; Eusepi, Mazzeo.
(Piscitelli, Padella, Celjak, Agyei,
Melara, Kanoute, Marotta).
All. Brini.
L’ANTICIPO
È super Lepore
Il Lecce aggancia
la Juve Stabia
1Spettacolare gol
del centrocampista
che vale il 3° posto
Solo difesa per la
squadra di Pancaro
LECCE-JUVE STABIA
1-0
MARCATORI Lepore al 36’ s.t.
LECCE (4-3-3) Caglioni 6; Mannini
6,5, Vinetot 6, Diniz 6, Lopez 6;
Lepore 7,5, Sacilotto s.v. (dal 12’
p.t. Beduschi 6,5), Herrera 6;
Doumbia 5,5 (dal 13’ s.t. Embalo
5,5), Moscardelli 6,5, Gustavo 5,5
(dal 39’ s.t. Di Chiara s.v.). (Scuffia,
Parlati, Manconi, Miccoli). All.
Bollini 7.
JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri 7;
Romeo 6, Polak 6, Migliorini 6,
Contessa 6; La Camera 5,5 (dal 19’
s.t. Bombagi 5,5), Burrai 6, Jidayi
5,5; Nicastro 6, Di Carmine 5 (dal
9’ s.t. Ripa), Gammone 5,5 (dal 30’
s.t. Carrozza s.v.). (Santurro, Cancellotti, Caserta, Lepiller). All.
Pancaro 5.
ARBITRO Marini di Roma 5.
NOTE paganti 1.384, abbonati
2.228, incasso di 19.203,32 euro.
Ammoniti Lopez, Moscardelli,
Ripa, Romeo, Lepore e Di Chiara.
Angoli 9-2.
Giuseppe Calvi
LECCE
C
hecco Lepore, leccese
del quartiere San Pio,
si regala la gioia più
grande: con uno spettacolare gol al 36’ della ripresa firma il successo sulla Juve
Stabia e riporta la squadra
di Bollini al terzo posto, alla
pari proprio con i campani
(messi peggio, però, negli
scontri diretti). La sfida è a
ARBITRO Serra di Torino (FraschettiChiocchi). (0-0)
Ore 16
COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi,
Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco,
Caccetta, Fornito, Statella; Calderini,
Cesca. (Saracco, Novello, Serpieri,
Arrigoni, Tortolano, Chidichimo,
De Angelis). All. Roselli.
MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, De
Franco, Faisca; Ferretti, Iannini, Di Noia,
Bernardi; Carretta, Letizia, Madonia.
(Russo, Flores, Ashong, Diop, Albadoro,
Pagliarini, D’Angelo). All. Auteri.
ARBITRO Giua di Pisa (SbresciaPagnotta). (3-2)
MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Di
Filippo, Dermaku, Colella; Gallo,
Spezzani, Agnello; Nappello; Caturano,
Fella. (Gagliardini, Libutti, Tundo,
Giacomarro, Luparini, Cicerelli, Falomi ).
All. Bitetto.
PAGANESE (4-3-3) Marruocco; Vinci,
Tartaglia, Perna, Donida; Malaccari,
Bergamini, Calamai; Aurelio, Girardi,
Russini. (Casadei, Cancelloni, Moracci,
Bolzan, Franco, Longo, Biasci). All. Sottil.
ARBITRO Rapuano di Rimini (GrecoUrselli). (2-2)
Ore 19.30
BARLETTA (4-3-3) De Martino;
Zammuto, Stendardo, Radi, Cortellini;
De Rose, Quadri, Legras; Venitucci, Fall,
Turchetta. (Buiatti, Guarco, Sokoli,
Kiakis, Branzani, Danti, Ingretolli). All.
Sesia.
CASERTANA (4-3-3) Fumagalli;
Antonazzo, Idda, Mattera, Tito; Marano,
Rajcic, Mancos; Caccavallo, Cisse,
Mancino. (D’Agostino, D’Alterio, Bianco,
Carrus, De Liguori, Cunzi, Kolawole).
All. Campilongo.
ARBITRO Forneau di Roma (MarganiGrossi). (1-2)
DOMANI
Ore 14.30 Lupa Roma-Reggina (1-1):
Mei di Pesaro; Vigor Lamezia-Messina
(0-1): Giovani di Grosseto.
CLASSIFICA
Benevento p. 60; Salernitana 58; Juve
Stabia* e Lecce* 51; Casertana 48;
Matera 47; Foggia (-1) 46; Catanzaro 40;
Barletta 36; Vigor Lamezia 33; Martina*
31; Paganese e Lupa Roma 30; Cosenza
29; Melfi (-2) e Messina 25; Aversa
Normanna* 24; Ischia 22; Savoia 20;
Reggina (-1) 19. (* una gara in più).
Franco Lepore, 29 anni LEZZI
senso unico, visto che la formazione di Pancaro imposta la
sua gara badando esclusivamente a contenere gli attacchi
avversari. E su un campo pesantissimo per la pioggia il Lecce porta un assalto continuo.
LA JUVE STABIA DIFENDE Nel
primo tempo i giallorossi – già
in grave emergenza per cinque
assenze, perdono subito per
infortunio Sacilotto, sostituito
da Beduschi – si rendono pericolosi con Lopez, Lepore e Moscardelli. La Juve Stabia alza
una diga davanti alla propria
area di rigore e tenta solo qualche innocua ripartenza; e nel
secondo tempo ha un atteggiamento ancora più passivo. Moscardelli si vede negare due
volte il gol dal portiere Pisseri,
autore di parate decisive. Poi
sale in cattedra Lepore, già efficace nel ruolo di play dopo
l’uscita di Sacilotto, che fa
esplodere la festa dei tifosi del
Via del Mare. Solo nel recupero Burrai insidia il portiere Caglioni, su punizione.
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L’ALTRO ANTICIPO
L’Aversa
prosegue
la scalata
AVERSA N.-MARTINA
2-0
MARCATORI Sassano al 13’,
Magliocchetti al 16’ p.t.
AVERSA NORMANNA (4-3-3)
Lagomarsini 6; Balzano 6,5, Cossentino 6,5, Magliocchetti 6,5,
Amelio 6; Catinali 6,5, Geroni 6,5,
Capua 6,5 (dal 43’ s.t. Giannattasio s.v.); De Vena 6,5 (dal 15’ s.t.
Mosciaro 6), Sassano 6,5 (dal 33’
s.t. Scognamillo s.v.), Mangiacasale 6,5. (Despucches, Esposito,
Giannusa, De Luca). All. Marra 6,5.
MARTINA (4-4-2) Bleve 6; De
Giorgi 5,5, Fabiano 6, Patti 6,
Memolla 55 (dal 1’ s.t. Caruso 6);
De Lucia 6 (dal 29’ s.t. Saminick
s.v.), Bucolo 6, De Risio 5,5, Tomi 6;
Pepe 5,5 (dal 45’ s.t. Pivkovski s.v.),
Arcidiacono 6. (Modesti, Kalombo,
Diop, Leto). All. Ciullo 5,5.
ARBITRO Caso di Verona 6.
NOTE spettatori 600 circa; abbonati 150, paganti e incasso non
comunicati. Ammoniti Bucolo,
Tomi e Magliocchetti. Angoli 2-8.
●
AVERSA (Caserta). L’Aversa Normanna vince per 2-0 anche contro
il Martina. Senza l’attaccante Montalto, squalificato, i pugliesi non sono mai pericolosi, tanto che il portiere Lagomarsini non è stato impegnato seriamente. L’Aversa Normanna conquista quindi la quarta
vittoria consecutiva, scalando posizioni in classifica, e dimostra di essere un’altra squadra rispetto a
quella che occupava l’ultima posizione. Gioca, costruisce e segna. Le
due reti arrivano nei primi sedici
minuti dell’incontro. Al 13’ De Vena
serve Sassano, che lascia partire
un gran bolide da 20 metri che si
insacca. Il raddoppio dopo 3 minuti: angolo di Geroni, torre di Cossentino e destro di Magliocchetti
nell’angolino.
Giovanni Aruta
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SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Formula 1 R Dopo la grande paura
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
1
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2
FERNANDO È STATO
MALE? ESAMI
E TELEMETRIA
DICONO DI NO
LUIS GARCIA ABAD
MANAGER DI ALONSO
3
La tesi di Ecclestone
«Alonso ha perso
i sensi per un attimo»
1Bernie: «Come se qualcuno lo avesse colpito»
Lo spagnolo scherza sui problemi di memoria
e lancia un hashtag: «Dove vi siete svegliati oggi?»
● 1. Il segno della frenata della McLaren di Alonso alla curva 3 del Montmelò; 2. Fernando sull’elicottero che lo porterà in ospedale;
3. Lo spagnolo, 33 anni, è tornato a Woking dopo 5 stagioni trascorse in Ferrari. Aveva già corso con la McLaren nel 2007 COLOMBO/IPP/CANONIERO
Andrea Cremonesi
«M
a sono diventati
tutti matti?». Da
Dubai, dove è tornato negli ultimi giorni, Fernando Alonso legge, tra il divertito e l’arrabbiato, la sequenza di ricostruzioni sui propri vuoti di memoria seguiti al
botto di Montmelò di 13 giorni
fa. Al punto da aver voluto lanciare un sondaggio tra i followers su Twitter con l’hashtag
#whereDidYouWakeUpToday,
dove vi siete svegliati stamattina. «Tra pochi giorni inizierà il
campionato — ha twittato — e
finirà tutta questa immaginazione». Pur reduce da un trauma cranico che lo ha costretto a
cancellare la trasferta in Australia, lo spagnolo ha già ripreso ad allenarsi con l’obiettivo di essere al via a Sepang il
29 marzo. «30 minuti di bicicletta, 30 di nuoto, 30 in palestra. Il GP di Malesia è una delle gare più impegnative, saremo al 100%», ha confermato lo
stesso pilota su twitter.
DUBBI Alonso, insomma, sta
bene. Ma lo è sempre stato?
Questo è il nocciolo della que-
stione: i video registrati il 22
febbraio dalle telecamere del
circuito catalano e dalla Ferrari di Vettel (che sono stati subito offerti alla McLaren) confermano le parole del tedesco che
aveva parlato già quella stessa
sera di una strana uscita di pista, per di più a velocità non eccessiva, con la McLaren che
senza apparente controllo finiva contro il muretto tra le curve 3 e 4. Un incidente che Joaquín Verdegay, già commissario Fia, dopo aver osservato il
video amatoriale di un tifoso,
mostrato da Antena 3 (la televisione catalana), definisce
«raro». «Sembra che il pilota
sia incosciente, è quello che almeno si tende a pensare». Lo
dice pure Bernie Ecclestone
che qualifica il botto «inspiegabile». «È come se qualcuno —
ha detto in un’intervista a Sky
— gli avesse dato un colpo che
gli ha fatto perdere i sensi per
un attimo. Non so se sia possibile che si tratti di una scossa
elettrica; se fosse stato cosi i
tecnici lo saprebbero e i medici
lo avrebbero rilevato». Anche il
presidente della GPDA, Alex
Wurz, scrivendo ai suoi colleghi, ha in effetti smontato questa tesi.
RFernando si sta
allenando a Dubai:
«Voglio essere
al 100% per
il GP Malesia»
MALORE Dunque Alonso si è
sentito male? «Non è possibile», tuona da Madrid Luis Garcia Abad, il manager dell’ex
ferrarista. «La telemetria non
ha mostrato alcunché di anomalo per quello che riguarda le
manovre del pilota. E poi ci sono i test medici che hanno dato
esito negativo». Fernando è
stato sottoposto a Tac, risonanza magnetica con e senza liquido di contrasto, ad esami cardiaci, per rilevare una eventuale
ischemia. Non una, ma tre volte: il giorno del ricovero, dopo
48 ore e lunedì scorso, poche
ore prima che la McLaren annunciasse il suo forfait (strana
coincidenza): tutto a posto. E
la perdita di memoria? Normale per chi ha subito un trauma
cranico, fa sapere Eric Boullier:
«Non è così drammatica come
si legge sui media», ha detto il
team manager, rivelando come
Fernando continua a seguire le
riunioni del team via video.
MISTERO E allora, se Fernando
non è stato male, che cosa è
successo? Visto che la telemetria avrebbe confermato la tesi
della McLaren, ovvero che sulla macchina non si è verificato
alcun guasto. «Io parlo solo del
pilota, il resto è nelle mani della Fia», liquida il discorso Garcia Abad. E la Federazione per
ora tace: c’è un’indagine in corso e l’intenzione è di non rivelare particolari sino a quando
Fernando non si presenterà a
un GP. Ma pure a Place de la
Concorde traspare l’inquietudine che la causa scatenante
possa essere stata un malore.
Con quali conseguenze? Giovedì alcuni tabloid inglese sparavano la notizia che Alonso
potrebbe essere costretto a lasciare la F.1. Un’ipotesi che
Abad non vuole neppur sentire. «Non scherziamo, il nostro
pensiero è solo quello di essere
pronti per la Malesia», dove
Fernando dovrà superare la visita di idoneità prima di mettersi al volante. La sensazione
però è che del caso Alonso si
parlerà ancora a lungo.
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PARLA L’ESPERTO
«Pilota isolato: non può
prendere la scossa»
● In questi giorni si è sentito di
tutto: team pronti a boicottare il
GP se non sarà fatta chiarezza
sull’incidente di Alonso, piloti
spaventati da eventuali shock
elettrici. Ma Fernando può aver
preso la scossa? «Praticamente
impossibile». A sostenerlo è un
tecnico che lavora in F.1 e che si
occupa di batterie e sistemi di
recupero dell’energia ma che
preferisce mantenere
l’anonimato per evitare qualsiasi
coinvolgimento in una vicenda
che ha ancora molti punti
oscuri: «In una vettura di F.1 la
corrente varia da 450 a 900
volt ma ci sono 2-3 sistemi che,
alla minima perdita di
isolamento, come ad esempio
un cavo consunto, staccano la
batteria. A questo bisogna
aggiungere che il pilota non
poggia a terra, per cui l’unica
eventualità è che tocchi
materialmente il polo positivo e
negativo della batteria».
Insomma le possibilità stanno a
LUNEDÌ LA SENTENZA
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TACCUINO
Van der Garde, causa alla Sauber
«Voglio correre io in Australia»
S
arà un tribunale australiano a stabilire chi guiderà la Sauber nel GP
d’Australia del 15 marzo.
L’olandese Giedo van der Garde, riserva nel 2014, dopo il siluramento deciso dal team ha
avviato un’azione legale reclamando il volante da titolare.
Un giudice del lavoro, in Svizzera, ha dato ragione al pilota,
che ha proseguito la battaglia
rivolgendosi anche alla Corte
suprema dello Stato di Victoria, in Australia. Lunedì la sentenza: Van der Garde ritiene
che la Sauber abbia rescisso in
maniera unilaterale il contratto
valido per il 2015 e pertanto
zero: «Ricordate la “sberla” che
prese il meccanico della Bmw nel
2009? Non aveva le protezioni e
aveva i piedi per terra, per cui
faceva “massa”. In auto non sei
“massa”. Non prendi la scossa
neppure se sulla carrozzeria
dovessero scaricarsi 200 o 300
volt».
E poi c’è la serietà dei protagonisti
coinvolti (McLaren e Honda): «O
hanno introdotto qualcosa di
rivoluzionario che non ha
funzionato oppure il problema non
è legato alla corrente, perché
parliamo di un team e di un
marchio di prim’ordine. Inoltre
quest’anno non sono state
introdotte novità sull’ibrido che
possono aver compromesso la
sicurezza. È da sei anni, ormai, che
questo sistema è entrato in F.1. E i
progressi sono stati costanti.
Infatti quanti altri hanno preso la
scossa oltre a quello sfortunato
meccanico Bmw?».
a.cr.
MONDIALE RALLY
Ogier comanda in Messico
● (an.gat.) Dopo le prime 6 speciali, Sebastien Ogier
(Volkswagen) è in testa al Rally del Messico, terza
prova del Mondiale. L’iridato ha 9’’6 su Neuville
(Hyundai i20) e 15’’8 su Latvala (Volkswagen).
Undicesimo Bertelli (Ford), 27° Kubica (Ford). Oggi
altre otto speciali: diretta alle 19 su Fox Sports 2 HD.
fici. Faremo, comunque, tutti i
passi necessari per tutelare la
nostra azienda, la squadra e i
suoi interessi», ha detto Monisha Kaltenborn, team principal della Sauber.
Giedo van der Garde, 29 COLOMBO
punta a tornare alla guida della
C34 che il team ha affidato a
Marcus Ericsson e Felipe Nasr.
«Visto che la questione è approdata in tribunale, sarebbe inappropriato fare commenti speci-
SUTIL Ma Van der Garde non è
l’unico che ha fatto causa alla
Sauber. Secondo Auto Motor
und Sport anche Adrian Sutil,
appiedato come l’olandese a fine 2014, avrebbe citato in giudizio la squadra svizzera.
L’azione legale di Sutil ha come
obiettivo non la conquista di un
sedile per il 2015, ma una
«compensazione».
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SUZUKI, ECCO LA LIVREA
NUOVO CAMBIO IN ARRIVO
● La Suzuki, al rientro in MotoGP dopo 3 anni
d’assenza, ha presentato online la livrea della
GSX-RR. Il team manager Davide Brivio (nella
foto tra Maverick Viñales e Aleix Espargaro)
ha detto che «c’è da imparare, però tutto ciò
che viene di più non lo buttiamo via... Il cambio seamless? Arriverà durante la stagione».
TEST WTCC IN ARGENTINA
Loeb in testa, Tarquini soffre
● (an.gat.) Sebastien Loeb è il migliore (1’54”132) nei
test a Termas de Rio Hondo (Argentina), dove
domani si corre la prima tappa del Mondiale
Turismo. Cinque Citroën ai primi cinque posti.
Italiani nelle retrovie: 12° D’Aste (Chevrolet), 15°
Tarquini (Honda). Qualifiche oggi alle 19. Gare
domani alle 19.15 e alle 20.30: diretta su Eurosport.
ASSOLUTI ENDURO — (d.a.) Domani all’Isola d’Elba
è in programma la seconda prova degli Assoluti di
enduro. Riflettori puntati sull’italo-francese Antoine
Meo (Ktm) e su Alex Salvini (Honda).
28
Siamo in onda! R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Brindisi-Cremona, sfida da playoff
1Dalle 20 su Gazzetta Tv l’anticipo di serie A di basket. Un duello che potrebbe decidersi a rimbalzo
1
clic
2
LA 6A DI RITORNO
Rinviata
Pistoia-Trento
per il vento
COME RISINTONIZZARE
I VOSTRI TELEVISORI
E VEDERE IL CANALE 59
● Se non vedi Gazzetta Tv
sul canale 59 puoi eseguire
le seguenti procedure
Se possiedi un TV o un
Decoder Digitale Terrestre
1. Premere il tasto MENU sul
telecomando
2. Selezionare
Impostazioni/Avanzate
3. Posizionarsi sulla voce
relativa alla Sintonizzazione
automatica dei canali e premere
il tasto OK per accedere alla
configurazione dei canali.
4. Impostare la Modalità di
sintonia dei canali su DTV
5. Posizionarsi sul pulsante Avvia
scansione e premere il tasto OK
per avviare la ricerca dei canali.
Se possiedi una Sky Digital Key
1. Premere il tasto Menu del
telecomando SKY e premere OK
per accedere al digitale
terrestre
2. Premere il tasto rosso
(Ricerca) e lasciar invariata la
configurazione
3. Premere due volte il tasto
rosso (Avvia ricerca)
4. Attendere il completamento
dei canali e quindi premere OK.
3
● 1. Kenny Hayes, 27 anni, guardia di Cremona, durante la sfida d’andata vinta dalla Vanoli Cremona su Brindisi 87-72. 2. Lo studio di Gazzetta
Tv durante la prima diretta di sabato scorso, Sassari-Cantù. 3. Piero Bucchi, 57 anni, allenatore dell’Enel dal 2011, durante un timeout CIAMILLO
Massimo Oriani
N
on lasciatevi ingannare
dal blasone che non è
quello di Milano o di altre big: Brindisi-Cremona, l’anticipo di stasera su Gazzetta Tv
(diretta dallo studio di via Rizzoli dalle 20, palla a due alle
20.30 col commento tecnico di
Dan Peterson) è sfida di cartello
per il nostro campionato.
VALENZA Per l’Enel potrebbe
valere il 5° posto in solitaria (almeno sino a quando Trento non
recupererà la sfida con Pistoia
posticipata come potete leggere
accanto), per la Vanoli invece
significherebbe, ovviamente in
caso di successo, l’aggancio ai
pugliesi a quota 22 punti che
valgono oro in chiave playoff.
Il match di Brindisi potrebbe
decidersi sotto i tabelloni. La
Vanoli viene da due partite dominate a rimbalzo: i 51 di domenica scorsa contro Caserta
sono record di squadra, superando peraltro i 50 di 7 giorni
prima a Capo d’Orlando. Oltretutto senza il suo pivot titolare,
Marco Cusin. Ovvio, l’arrivo di
Ed Daniel che viaggia a 7.2 a
partita, ha aiutato non poco. In
assoluto i lombardi sono solo
undicesimi con 36.4 a gara ma
la crescita delle ultime settimana è innegabile. La presenza dei
cremonesi in area troverà resistenza più debole del solito per
via di un reparto lunghi dell’Enel ancora in emergenza.
«Mays chiaramente non è ancora al top – ha detto coach Piero
Bucchi in settimana – Eric invece ha un ginocchio gonfio che
IL PALINSESTO
MATTINA
Dalle 7 alle 9 Gazzetta News
9.05 Sport Science
10.05 Bomber
11.05 Pazzi per i derby, Barcellona
POMERIGGIO
12.05 +3 Fantanews
12.35 Sottocanestro (replica)
Dalle 13 alle 14.30 Gazzetta News
14.30 Magazine Snowboard
15.05 Speedgang, banda dei motori
16.05+3 Fantanews
16.30 Giovani promesse
16.45 Tuttogol
17.05 e 17.35 Campioni a confronto
18.05 Fuoricampo
18:30 Condò Confidential (replica)
SERA
Dalle 19 alle 20 Gazzetta News
20 Basket: aspettando la partita
20.30 Basket: Brindisi-Cremona live
Dalle 23 Gazzetta News
Ogni ora il notiziario 11X90
gli fa male e gli impedisce di allenarsi con regolarità, cosa di
cui invece avrebbe bisogno».
SORPRESA Brindisi è reduce
dalla sconfitta di Venezia. «Arrivavamo da 4 gare impegnative, ha pesato un po’ la stanchezza mentale – aggiunge l’ex coach di Treviso e Milano – Ma va
tenuto conto anche dell’avversario. Cremona ha una buona
miscela tra italiani e americani
ed è guidata con sapienza da
Luca Vitali. Merita la classifica
che ha, non è più una sorpresa».
E allora tutti davanti alla tv sul
canale 59 del digitale terrestre
a partire dalle 20 per scoprire
come andrà a finire. E domani,
alle 23.15 all’interno di Gazzetta News, highlight e analisi di
tutte le partite della 6a giornata.
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● (a.r.-f.l.-g.m.) Cremona
dovrà fare a meno di Cusin
per altri 40 giorni. Il centro
della Nazionale è stato vittima
di un incidente domestico e si
è procurato la frattura
scomposta del 2° metacarpo
della mano destra, sarà
operato lunedì. La 6a di
ritorno vedrà solo 5 partite.
Oltre al già programmato
rinvio di Cantù-Milano (si
giocherà il 16 aprile per gli
impegni europei), è saltata
anche Pistoia-Trento (non
ancora fissato il recupero). Il
Comune non ha concesso
l’agibilità dopo i danni subiti al
PalaCarrara per il forte vento
di questi giorni. Così domani
(18.15): Varese-Roma;
Venezia-Bologna; Reggio
Emilia-Avellino; Caserta-Capo
d’Orlando (20.30, Rai Sport
1). Lunedì: Pesaro-Sassari
(ore 20, Rai Sport 1). Class.:
Milano 36; Venezia 30;
Sassari, Reggio Emilia 28;
Trento, Brindisi 22; Cremona,
Bologna (-2) 20; Pistoia,
Cantù 18; Avellino 16; Roma,
Capo d’Orlando 14; Varese,
Pesaro 12; Caserta (-1) 7.
Basket R Top 16 Eurolega
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Spanoulis incanta
Gentile non basta
Milano si arrende
PAGELLE di CHIABO
KLEIZA È VIVO
CERELLA ENERGICO
MELLI SOFFRE
SAMUELS DORME
MILANO
ALESSANDRO
GENTILE
7
Banchi: «Olympiacos superiore nel controllo mentale»
MILANO
E’
una tradizione. Significativa. Ancora una volta,
Vassilis Spanoulis esce
dal Forum di Milano tra gli applausi. Anzi, sgorgano prima, a
scena aperta, quando sembra
pompare troppo la palla forzando a ripetizione i cambi difensivi
di Milano e poi trova Bryant
Dunston libero in mezzo all’area
per il canestro del +13 al 36’ che
gela i sogni residui di playoff
dell’Olimpia. Applausi a scena
aperta, mentre il sipario cala.
ALE RITROVATO Il pubblico apprezza la prova della propria
squadra, l’Alessandro Gentile ritrovato autore di 24 punti, il suo
massimo in Eurolega già toccato
contro il Barcellona. Ha ragione
Banchi quando dice che Ale deve lavorare sul suo fisico perché
solo in condizioni perfette può
esplodere la sua potenza e giocare con efficacia questo tipo di
pallacanestro che sfianca gambe e mente. Ma il capitano è anche l’istantanea che fotografa la
differenza tra una buona squadra e una eccellente: tanto sono
difficili, di forza, di pura sfida i
canestri di Ale che carica di falli
gli avversari e chiude con 12/14
dalla lunetta, tanto sono semplici quelli del’Olympiacos. Soprattutto nei momenti chiave
della partita, quando Milano,
dopo un inizio molle, sotto di 11
dopo 5’, coi greci al 70% da 2
punti nel primo quarto, rimonta
ma senza mai mettere la testa
avanti. Succede al 16’, sul -1,
quando Mantzaris viene pesca-
to solo da tre e lancia il nuovo
+10 nato da rientro di Spanoulis e dal dominio di Hunter in
area. Accade di nuovo in un ottimo terzo periodo, dove Printezis trascina le seconde linee, tutte micidiali, anche il ‘94 Papapetrou, debuttante in Eurolega
dopo un lungo infortunio, messo contro Gentile: primo pallone, prima tripla. Lì Milano perde la compostezza, cerca la fortuna da 3 (4/23 alla fine) ma
non è questa la strada: Dunston
e Hunter, due ex «italiani» massacrano Samuels, autore di una
partita disastrosa e mai trovato
dai compagni, e sono superiori
MILANO
74
OLYMPIACOS 83
(12-22, 32-42; 56-66)
EA7 MILANO: Hackett 5 (2/4, 0/3),
Gentile 24 (6/10, 0/2), Moss 3 (0/1,
1/3), Melli (0/1, 0/2), Samuels 4
(2/2); Ragland 9 (3/5, 1/3), Brooks 17
(6/8, 1/7), Cerella 4 (2/2), Elegar,
Kleiza 5 (1/3, 1/3), James 3 (1/2). N.e.:
Gigli. All.: Banchi.
OLYMPIACOS PIREO: Spanoulis 14
(1/3, 3/7), Mantzaris 6 (0/1, 2/5),
Darden 10 (3/5, 0/1), Printezis 13
(6/8, 0/1), Dunston 12 (4/5); Hunter
14 (7/9), Sloukas 6 (2/3), Lafayette
(0/2, 0/1), Lojeski 5 (1/2, 1/4),
Papapetrou 3 (1/1 da tre). N.e.:
Christodoulou, Kavvadas. All.:
Sfairopoulos.
ARBITRI: Lottermoser (Ger), Garcia
Ortiz (Spa), Peruga (Spa).
NOTE - T.l. Mil 16/21, Oly 14/19. Rimb.:
Mil 34 (Kleiza 7), Oly 30 (Printezis 7).
Ass.: Mil 11 (Ragland, Gentile 3), Oly
22 (Spanoulis 8). Tecn.: Dunston
10’39” (34-42). Progr.: 5’ 4-15, 15’ 2326, 25’ 44-49, 35’ 65-75. Spett.:
8400.
Parte aggressivo poi sbaglia 3 tiri e
si rivede nella ripresa. Dove
riprende le sue percussioni di forza
guadagnandosi un 12/14 ai liberi.
Eguaglia il suo high in Europa.
a James e il nuovo Elegar, fisicaccio tutto da scoprire.
AVVIO MOLLE Più forte l’Olympiacos? Sicuramente più squadra, con una qualità di pallacanestro nettamente superiore,
con 22 assist su 31 canestri realizzati, anche se Milano è condannata dai 10 punti di svantaggio del primo quarto. «Abbiamo
pagato un avvio di gara troppo
remissivo - dice Luca Banchi -,
con modeste percentuali in attacco e canestri facili dell’Olympiacos nei primi 10’. Poi è stato
un continuo tentativo di recuperare, con la capacità già due volte nel primo tempo di compierlo
ma subendo sempre la zampata
che ha penalizzato i nostri tentativi. Spanouolis ha la qualità
di creare per i compagni assumendosi grandi responsabilità
individuali e trovare canestro
decisivi. Abbiamo lottato con
grande determinazione pagando un avvio troppo piatto, poi
però siamo venuti fuori ma la
capacità di competere a questi
livelli dipende dal tasso di disciplina, di controllo tecnico e
mentale superiori perché alla fine l’Olympiacos ci ha punito su
piccoli errori, rotazioni difensive, distanza inadeguata dall’avversario o delle palle perse nate
più dalla nostra superficialità
che nei frangenti decisivi della
gara ci hanno ricacciato indietro». Ora anche le sconfitte delle
avversarie dirette, Vitoria e Efes
danno una gioia relativa: Milano doveva battere anche una
grande squadra per tornare in
corsa, la grande squadra ha vinto. Logico.
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Vassilis Spanoulis, 32 anni: 16 punti e 5.7 assist di media in Top 16 CIAM
LA GUIDA
Toolson decide da 3
Malaga batte l’Efes
Ressa per il 4° posto
Una tripla di Toolson sulla sirena dà il
successo a Malaga contro l’Efes e tiene
ancora vive le speranze di Milano per
agganciare il 4° posto.
GIRONE E
Alba Berlino-Zalgiris Kaunas 80-72,
Panathinaikos-Barcellona 77-81, Stella
Rossa Belgrado-Maccabi Tel Aviv 8976. Ieri: Galatasaray Istanbul-Real
Madrid 71-107 (Young 19, Arslan 17;
Fernandez 17, Nocioni 16).
CLASSIFICA: Real Madrid 8 vinte-1
persa; Maccabi, Barcellona 6-3;
Panathinaikos 5-4; Alba 4-5; Zalgiris 36; Galatasaray, Stella Rossa 2-7.
PROSSIMO TURNO: Galatasaray
Istanbul-Stella Rossa (12/3);
Barcellona-Maccabi (12/3); Real
Madrid-Alba Berlino (12/3); Zalgiris
Kaunas-Panathinaikos (13/3).
GIRONE F
Fenerbahce Istanbul-Nizhny Novgorod
92-79, Laboral Kutxa Vitoria-Cska
Mosca 74-81. Ieri: EA7 MilanoOlympiacos Pireo 74-83, Unicaja
Malaga-Efes Istanbul 93-90 (Toolson
25; Heurtel 23).
CLASSIFICA: Olympiacos 8-1; Cska,
Fenerbahce 7-2; Efes, Vitoria 4-5;
Nizhny Novgorod, Milano, Unicaja
Malaga 2-7. PROSSIMO TURNO:
Nizhny Novgorod-Vitoria (12/3); Cska
Mosca-Efes Istanbul (13/3); MilanoMalaga (13/3, ore 20.45 diretta Fox
Sports 2); Olympiacos-Fenerbahce
Istanbul (13/3).
A-2 GOLD A Rimini i quarti di finale
delle Final six di Coppa Italia:
Ferentino-Treviso 68-63 (Bucci 23;
Powell 22); Torino-Ravenna 74-53
(Lewis 18; Holloway 13). Ecco gli
accoppiamenti delle semifinali in
programma oggi: Brescia-Ferentino
(ore 18.15); Verona-Torino (ore 20.45).
Domani la finale alle 18.15. Tutte le gare
in diretta su Sky Sport. Intanto
Francesco Conti, criticato dal
presidente Pietro Basciano nei giorni
scorsi, ha rescisso consensualmente il
contratto con Trapani.
IL RETROSCENA
ROMA
N
o, non è il remake del
terzo millennio di «Un
americano a Roma». Anche perché, un americano nella
Capitale è già arrivato. È James
Pallotta, patron della Roma calcio e ora anche potenziale proprietario della Virtus. Sì, avete
capito bene, il club di basket di
Serie A di Claudio Toti, che sta
vivendo una stagione molto difficile e non naviga certo, economicamente parlando, in acque
tranquille. Il rischio chiusura,
alla fine di questo campionato,
è altissimo. Tra l’altro, lo scorso
8 luglio (era il giorno prima dell’ultimo valido per l’iscrizione
alla A) lo stesso Toti aveva manifestato ai vertici federali la
volontà (poi venuta meno) di
ritirare la squadra, chiedendo
quale sarebbe stato il prezzo da
pagare (leggi multe). Il tutto,
appena un mese dopo l’annuncio della partecipazione, se ci
fosse stata la possibilità, al
Challenge Round di Eurolega.
RAGLAND 6.5 Finalmente gioca
quasi alla pari fisicamente anche
in Europa, segna 9 punti nel 2°
quarto eccellente, rientra
nell’ultimo e non si vede più.
Meritava qualche minuto in più.
BROOKS 6.5 Entra sul 4-15,
segna 10 punti nei primi 10
minuti, ma sbaglia alcune triplerigore in momenti importanti e
finisce con 1/7 da 3.
CERELLA 6.5 Ottimo impatto non
solo difensivo nel secondo quarto.
Gioca 8’30” ottima qualità.
MELLI 5 Soffre di brutto la
fisicità dei lunghi greci, gara
impalpabile.
KLEIZA 6 Dà fisicità all’EA7
approfittando del quintetto greco
con 4 piccoli, dà un contributo
tangibile (7 rimbalzi) fino a
quando Printezis non decidere di
chiudere la sfida.
ELEGAR N.G. Debutta in
Eurolega (2’46”) mandando alle
stelle un passaggio di Spanoulis,
ma nel gioco schierato, Hunter lo
mangia.
JAMES 6 Meglio di Samuels, è
nel quintetto della prima rimonta,
la realtà è che i lunghi greci
dominano ma con lui in campo il
plus-minus è +11. Chiude con 5
rimbalzi.
HACKETT 5 Primo tempo in
sordina totale (1/5, 2 perse), deve
occuparsi anche di Spanoulis ma
non regala un lampo.
SAMUELS 4 Impatto da incubo
contro Dunston che gli fa nove
punti in faccia subito, si sveglia
dal pisolino nel terzo quarto ma lo
sotterra anche Hunter. Prende un
rimbalzo, un record....
MOSS 5 Parte su Spanoulis ma,
in realtà, lo fa riposare in difesa.
Non è mai un fattore decisivo.
OLYMPIACOS 7.5
Hunter 7, Dunston 7, Spanoulis
7.5, Sloukas 6.5, Printezis 7,
Mantzaris 6.5, Lafayette 5,
Darden 6.5, Loyeski 5.5,
Papapetrou 6.5.
NBA
Roma in crisi, spunta Pallotta
E si sogna il ritorno di Datome
Mario Canfora
Antonio Pitoni
6.5
IL MIGLIORE
1Il fuoriclasse greco (8 assist) esce tra gli applausi
Luca Chiabotti
29
Toti (che ha declinato il nostro
invito a parlare del futuro del
club) è già un bel po’ che manifesta insofferenza: l’ultima volta il 4 maggio 2012, con l’annuncio (rientrato) in una conferenza di non poter più proseguire l’attività per la quasi
totale assenza di partner in grado di affiancarlo.
INCONTRI La soluzione, allora,
a cui si starebbe già lavorando
da alcune settimane passa per i
corridoi del Coni e porta dritto
negli Stati Uniti. Restando nella
metafora cinematografica il
ciak lo ha battuto il numero uno
del Foro Italico Giovanni Malagò. È lui il regista che sta cercando di «scritturare» Pallotta
nel ruolo di attore protagonista, dopo il calcio, anche del
basket capitolino. L’operazione
è avviata (si sussurra di incontri
già avvenuti nella recente visita
di Pallotta nella Capitale) e,
qualora andasse in porto, i vantaggi sarebbero indiscussi. Innanzitutto per la stessa Roma,
candidata all’Olimpiade del
2024, che nella delicata partita
con le città sfidanti acquisireb-
be certamente punti ulteriori
dalla presenza garantita di un
secondo sport, il basket appunto, oltre al calcio. Poi c’è la passione per il basket del nuovo potenziale acquirente e la volontà
più volte resa pubblica di creare
una polisportiva: è socio (di minoranza) dei mitici Boston Celtics. Come dire, lo farebbe per
investimento ma anche per passione. Incroci diabolici: Boston
è finora l’unica candidata con
Roma per i Giochi del 2024, e
nei Celtics gioca Gigi Datome, il
Gigi Datome,
27 anni,
con James
Pallotta, 56
ANSA
simbolo della finale scudetto di
Roma del giugno 2013 e personaggio chiave dell’operazione.
Dovrebbe essere lui il testimonial del nuovo corso, per un clamoroso ritorno alla Virtus, anche se sull’azzurro è da mesi già
piombata fortemente Milano.
MALAGÒ-D’ANTONI Per ultima,
ma non ultima, la questione del
nuovo stadio della Roma. Una
partita tutt’altro che in dirittura
d’arrivo e in virtù della quale
sarebbe ancor più gradito da
Coni e Comune un intervento di
Pallotta nel basket capitolino.
Insomma, un’operazione dalla
quale finirebbero per guadagnarci tutti. A cominciare dalla
città. E poi a cascata il basket e i
tifosi. Se l’assist alla pallacanestro romana riuscisse, non sarebbe la prima volta per Malagò. Successe già quando rivestiva la carica di vice presidente
della Virtus. E con l’allora presidente del club Sergio D’Antoni
(anno 2000), fu il fautore della
svolta che traghettò la società
nelle mani di Toti. Un duo indissolubile: oggi D’Antoni è presidente del Coni Sicilia. È presto
ancora per dire se la trattativa
andrà a buon fine. Di sicuro il
ciak è stato già battuto, le prime
scene girate. Resta da scrivere il
finale del nuovo film. Chissà
che davvero non si riesca a concedere il bis.
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L’ex trevigiano Moore
e lo spagnolo Mirotic
fermano Westbrook
● E’ possibile oscurare il momento da marziano
di Russell Westbrook? La risposta l’hanno data i
Chicago Bulls giovedì notte. Senza Derrick Rose,
Jimmy Butler, e pure Taj Gibson, a cancellare
l’ennesima fantastica partita del play di
Oklahoma City ci hanno pensato due «europei»,
uno di nascita, l’altro di passato. Nikola Mirotic,
montenegrino naturalizzato spagnolo, ha chiuso
con 26 punti (14/16 dalla lunetta) e 8 rimbalzi,
mentre E’Twaun Moore, visto a Treviso in
maglia Benetton per 8 partite nel 2011, ha
infilato la tripla della vittoria a 2” dalla fine,
arrivando a 19 punti (9/10 al tiro), massimo in
carriera. Westbrook ha mancato di poco la 5a
tripla doppia consecutiva, «fermandosi» a 43
punti, 8 rimbalzi e 7 assist. La differenza l’hanno
fatta gli ultimi due schemi, che hanno dipinto
l’abisso che c’è tra i due allenatori, Thibodeau e
Brooks. Rimessa di Dunleavy, palla dentro a Pau
Gasol che la passa subito in angolo a Moore per
il trepunti del +1. I Thunder forzano la rimessa
volendo dare a tutti i costi la palla a Westbrook,
che, raddoppiato, calpesta la linea laterale.
Anche se non l’avesse fatto, in 2” non sarebbe
neppure riuscito a tirare da quella posizione. I
Bulls non aspettavano altro e Brooks non ha
avuto un minimo d’inventiva, andando con la
soluzione più scontata.
Stagione finita per Wesley Matthews di
Portland, che si è rotto un tendine d’Achille,
durissimo colpo per le chance di far strada a
Ovest dei Blazers.
Risultati: Chicago-Oklahoma City 108-105;
Portland-Dallas 94-75.
30
Pallavolo R L’intervista
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
A TU PER TU CON...
CONTENUTO
PREMIUM
Berruto
«VOGLIO GENTE
CHE PENSA SOLO
ALLA NAZIONALE»
L’INTERVISTA di GIAN LUCA PASINI
«P
erò la domanda più insidiosa non l’ha
fatta. Che sarei rimasto al mio posto
per aderenze politiche altolocate
(qualcuno ha parlato addirittura di Renzi, ndr)»,
Mauro Berruto fa una battuta. Il lungo silenzio
federale dopo il 13° posto al Mondiale in parte si
è interrotto.
Come sta andando il tour presso le squadre di Superlega?
«Sto cercarlo di farlo in un tempo utile per cui sia
anche funzionale all’attività e che quindi sia terminato prima delle convocazioni e che quindi riesca a parlare con tutti. E’ un modo per fare 4
chiacchere con atleti, ma anche con i miei colleghi. Penso che sia piacevole confrontarsi su temi
del volley. E’ anche un modo per avvicinare giocatori che quest’anno potrebbero avere chance superiori al passato».
Estate lunga e intensa: World League, Giochi Olimpici europei (a Baku, prima edizione), Coppa del
Mondo (2 posti in palio per Rio), Europei, quanti
giocatori serviranno?
“Molti. Soprattutto nella prima fase: con la World
League (le finali tornano in Brasile) e il torneo di
Baku».
Nella mente del ct la scaletta di obiettivi in una stagione così intensa?
«Coppa del Mondo, Coppa del Mondo e ancora
Coppa del Mondo. Anche se ad Europeo e World
League arriviamo da un bel trend di risultati nelle
manifestazioni».
Sede e data del raduno?
«Roma, verosimilmente l’ultima settimana di
aprile».
Uno dei suoi punti per la nuova stagione è: dedizione integrale. Questo lascia intendere che lo scorso
anno qualcuno non l’ha data o che vuole dire che,
ad esempio, non ci si può lamentare se si resta in
panchina per qualche partita?
«Se sottolineo la disponibilità incondizionata significa che nel passato non mi è piaciuta quella
che c’è stata nel 2014. In Nazionale si deve venire
per il bene comune, a prescindere da un discorso
individuale. Poi - mi sembra superfluo: ma visto
che stiamo parlando di Giochi, penso che sia necessario avere in azzurro gente che sente i brividi
per questa maglia».
Potrebbe esserci qualche esclusione eccellente?
«L’ultima stagione ha lasciato ferite, non tanto in
termini di risultato agonistico che è stato pessimo, ma proprio nel modo in cui è venuto. C’è una
linea da ritracciare e c’è da contarci».
Dopo il 13° posto Mondiale cambia tutto lo staff e
non cambia il capo: che spiegazione si da?
«Sul non cambio del capo non è una competenza
mia. Per lo staff mi fa piacere ringraziare chi ha
lavorato con me così a lungo come Andrea Brogioni e Andrea Pozzi. Poi penso che ci fosse la
necessità di mettersi di fronte a stimoli nuovi. Un
discorso simile riguarda Giani che è stato con me
in tutto il percorso azzurro. Nella vita poi certe
strade professionali si chiudono».
Dopo il Mondiale Giani ha usato parole dure sul risultato: è stato fatto fuori per quel motivo?
«Dal mio punto di vista assolutamente no. Il
modo in cui Andrea ha commentato l’accaduto è anche condivisibile. Aggiungo: nessuno
ha lavorato l’Italia contro al Mondiale».
Perché la scelta di aspettare tanti mesi per parlare: dopo che una squadra che ottiene 5 podi di fila,
è un fiore all’occhiello dello sport italiano, sprofonda al 13° posto. Perché tanti silenzi?
«Non nascondo che si poteva fare un incontro prima. Il Mondiale è andato male per una somma di
ragioni, alcune delle quali non si raccontano.
Questo è ovvio. Nel rispetto dei ruoli non a tutte
le domande si può dare una risposta. Alcuni motivi sono tecnici e altri non lo sono per cui siamo
stati così al di sotto delle nostre possibilità. Dire
che abbiamo attaccato con il 20% in meno del
nostro standard racconta molto perché si sono
«LO SCORSO ANNO NON E’ ANDATA COSÌ.
IL FALLIMENTO? VARI MOTIVI. MA
ALCUNI NON LI DICO. EPURAZIONI? NO»
Mauro
Berruto, 45
anni, a destra,
in un time out
è stato
confermato
sulla panchina
azzurra dopo
il 13° posto al
Mondiale. E’
ct dell’Italia
dal 2011
TARANTINI
avuti quei risultati?»
Nello specifico si parlava di disponibilità. Zaytsev
sarà schiacciatore oppure opposto?
«Intanto speriamo che trovi la migliore condizione dopo il problema fisico che lo affligge (caviglia) dal Mondiale. Ripeto: si deve venire in Nazionale per fare quello che serve alla squadra».
Savani torna in azzurro?
«Ne abbiamo parlato a lungo. Con il cuore
vorrebbe farlo, ma la sua condizione e il
momento della carriera rende più complicata la possibilità».
Grazie alle poche parole Fipav e dello staff,
sono proliferate le illazioni: una è che ci saranno epurazioni (vari i motivi, uno di questi
è una spericolata gita in bici di alcuni azzurri nell’antivigilia della partenza per il Mondiale, con due azzurri feriti...). Vero?
«Non c’è una lista di epurati. Ho parlato
con tutti, da uomini. Incontri mirati per capire dove andremo, dopo un Mondiale così deludente».
Molti i si dice: uno dei più gettonati riguarda il ruolo del regista. Vero che Travica vuole un altro secondo?
«Non mi risulta. Di sicuro ci sono giocatori interessanti: Giannelli, Saitta. In ogni ruolo ci sono
alternative (non viene citato però Baranowicz,
che era in Polonia, ndr)».
GLI ANTICIPI
(an.me. - p.r.) Nelle file dell’Altotevere
non è al meglio Baroti. Polidori
conferma Maric opposto. Staffette tra
gli schiacciatori Della Lunga e Dolfo e
al centro tra Aganits e Franceschini.
Parmareggio Modena cerca i 3 punti.
Con tutta la rosa a disposizione,
Lorenzetti schiererà Bruninho e
Vettori sulla diagonale principale,
Piano e Verhees al centro, Rossini
libero e due tra Kovacevic, Petric e
Ngapeth schiacciatori. Classifica:
Modena 51; Trento 50; Macerata 45;
Verona 41; Perugia 39; Latina 34;
Molfetta 27; Ravenna 25; Piacenza 19;
Monza 18; Padova 12; Sansepolcro 10;
Milano 7. TV: diretta Raisport 1 17.30
A-1 DONNE (m.l.) Ore 20.30
Metalleghe Sanitars MontichiariSavino Del Bene Scandicci (Rai sport
1). Classifica: Novara 47; Modena 41;
casalmaggiore 38; Piacenza 32;
Conegliano 32; Busto 31; Bergamo 28;
Montichiari 25; Scandicci 21; Firenze
17; Forlì 5; Urbino 4.
WORLD LEAGUE (m.can.) Il Brasile fa
marcia indietro e decide di
organizzare la fase finale della World
League.
MENCARELLI ADDIO Pare certo
l’addio di Marco Mencarelli alla
federazione. «Mago» del settore
giovanile nel 2013 aveva guidato la
seniores femminile.
Ciclismo R La classica della Gazzetta
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
CORSA SPETTACOLO
31
CONTENUTO
PREMIUM
Strade Bianche
GIOVANE, GIÀ NELLA STORIA
E IL MONDO CE LA INVIDIA
NIBALI (IL RE DEL TOUR) E I GRANDI DEL PAVÉ: TERPSTRA (1° ALLA ROUBAIX),
CANCELLARA (PER IL TRIS), SAGAN, VANMARCKE, BOOM, STYBAR. LA NOVITÀ-DONNE
DA SAN GIMIGNANO A SIENA
Oggi è il giorno in cui il ciclismo festeggia se stesso,
come se fosse il suo compleanno. Spegne una
candelina e ne accende 152, come i 152 corridori che
partecipano alle Strade Bianche Eroica Pro. Una
corsa di 200 km, di cui 45,4 sullo sterrato, da San
Gimignano a Siena, patrimoni dell’umanità, attraverso
un percorso che unisce idealmente pionieri come
Giovanni Gerbi e Giovanni Cuniolo a protagonisti
come Vincenzo Nibali e Fabian Cancellara
IL TRACCIATO 45,4 KM DI POLVERE
Oggi
Ore 9 - 1ª Strade Bianche donne, km 103: 5 settori di pavé per 17,4 km
Ore 10.30 - 9ª Strade Bianche uomini, km 200: 10 settori di pavé per 45,4 km
Domani - ore 9, Gran Fondo Strade Bianche - Trek per cicloamatori
PARTENZA
San Gimignano
Monteriggioni
Siena: arrivo in Piazza del Campo
10
Castelnuovo Berardenga
9
1
8
ARRIVO
Siena
7
2
San Gimignano, città
delle cento torri
3
4
Buonconvento
5
Montalcino
6
Pienza
LO STERRATO: 45,4 CHILOMETRI IN 10 TRATTI
1
San Leonardo
km 2,2 (km 32,1-34,4)
6
Lucignano d’Asso
km 9,2 (km 120-129,2)
2
Vidritta
km 2,1 (km 48-50,1)
7
Monte Sante Marie
km 11,5 (km 146,4-157,8)
3
Bagnaia
km 5,9 (km 55,1-61,1)
8
Monteaperti
km 0,8 (km 175,4-177,3)
4
Radi
km 4,4 (km 67,3-71,7)
9
Colle Pinzuto
km 2,4 (km 180,7-184,5)
Murlo
10 Le Tolfe
km 5,5 (km 77,9-83,4)
km 1,1 (km 186,9-188)
maggiore è il numero di stellette, più impegnativo è il tratto di sterrato
5
GDS
IN TV DALLE 14
Il biker Fontana
guida la Nazionale
Due immagini dello spettacolo delle Strade Bianche nel Senese: una corsa d’altri tempi FOTO ROBERTO BETTINI
MARCO PASTONESI
INVIATO A SAN GIMIGNANO (SIENA)
S
ono accecanti di polvere e luce, sono
brillanti di ghiaia e pozzanghere, sono
ubriache di viti e ulivi, sono tortuose di
storia e geografia, sono autentiche di
contadini e pastori, sono ricche di cicloturisti e cicloamatori. Sono 50 sfumature di marrone quando sono fradicie, e 50 sfumature di
giallo quando sono asciutte, e 50 sfumature di
verde ma da una parte e dall’altra, e 50 sfumature
di azzurro in un cielo che, qui, sembra avere meno confini e meno limiti. Sono eroiche di fatica,
romantiche di natura, pionieristiche di paesaggi.
Eppure sono bianche. Le Strade Bianche Eroica
Pro. Roba – a pensarci bene – da matti.
terrena, terrestre, territoriale, terra-terra e, come
tutte le verità, anche terribile. Le Strade Bianche
Eroica Pro è una classica senza averne l’età, è una
classica del nord senza neanche stare al nord di
una regione – la Toscana – che è al centro di un
Paese del Sud, almeno in Europa, è una classica
del nord al sud dove i muri sono stampati a terra,
dove gli strappi sono in salita ma anche in discesa,
dove il pavé è stato spezzettato, frantumato, sbriciolato da secoli di carri e trattori, da generazioni
di contadini e adesso anche di turisti perdipiù in
bici.
PROFEZIA E’ anche la corsa – probabilmente l’unica sul pianeta Terra – nata con il popolo dei pedalatori e poi adottata dai professionisti. Un sogno tradotto in progetto, una visione divenuta profezia,
quella di Giancarlo Brocci e dei suoi compagni
chiantigiani di Gaiole: la prima edizione, nel 1997,
GIOIELLI I corridori sono matti, altrimenti non sembravano matti, anche loro, e forse lo erano, con
correrebbero. Questo lo si dice spesso, e lo si pensa bici e abiti d’epoca, antecedenti al 1987, cambi sul
sempre. Almeno a quella velocità lì, a quella densi- tubo obliquo, gabbiette ai pedali, fili dei freni al
tà lì, spesso con quel freddo lì o con quel caldo lì, a vento, maglie e braghe di lana, alcuni addirittura
volte anche a quelle altitudini lì, dove le salite di- con baffi a manubrio. Oggi quel marchio – Eroica –
è esportato in California, Giapventano pareti e dove le discese
pone, Spagna e Gran Bretagna,
si trasformano in precipizi. Ma
si è moltiplicato in prove a quatstavolta tutti vorrebbero essere
POTRÀ ANDARE BENE
tro stagioni e sdoppiato in prove
matti, un po’ matti o molto matO MALE, MA SI SARÀ
anche a piedi ma sempre di corti, comunque avere una bicisa, si è radicato in un percorso
cletta anche matta, saltarci su e
SEMPRE CONTENTI
pedalabile 365 giorni l’anno, si
cominciare a pedalare, con o
DI ESSERE PARTITI E,
è anche commercializzato in
senza dorsale. A pedalare per
POSSIBILMENTE,
ARRIVATI
prodotti, si è diffuso in mode e
fuggire, non solo per fuggire
tendenze. Idee vulcaniche, inidalla partenza per avvicinarsi
ziative esplosive, passione arall’arrivo, ma anche per fuggire
VINCENZO
NIBALI
dente.
da orari e ordini, da comandi e
30 ANNI, VINCITORE DEL TOUR
Ma ci volevano i professionisti.
comandamenti, da rotte e rouOggi la nona. Sinfonia, verrebtine, e inseguire soltanto ruote.
Qui, come in nessun altro posto, la vita è una ruo- be da dire, troppo facile, ma sbagliato. In quei 45,4
ta. Una volta le quattro ruote dei carri, adesso le km in 10 settori di sterrato, per bici e corridori sarà
due ruote delle biciclette. Biciclette: che, se para- più rap, rock, hip hop. «E’ una corsa speciale, partigonate ai cancelli di un secolo fa, sono gioielli, cre- colare, unica – dice Vincenzo Nibali —. E’ affasciature, prototipi, installazioni, opere scheletriche e nante, attraente, magnetica. Potrà andare bene o
tecnologiche, che con i remoti antenati hanno, in male, ma si sarà sempre contenti di essere partiti e,
comune, soltanto il numero delle ruote. Due. La possibilmente, arrivati». «E’ una delle mie corse
più grande invenzione nella storia dell’umanità preferite – giura Fabian Cancellara, primo nel
dopo la ruota? Le due ruote. E su questo, qui, sono 2008 e 2012 – per la sua natura, dentro e fuori».
«E’ una corsa misteriosa e avventurosa, inafferratutti d’accordo.
Le Strade Bianche Eroica Pro – questo il nuovo no- bile – aggiunge Oscar Gatto, che con Cancellara
me di battesimo – ha il dono del paradosso: è la divide il primato di edizioni disputate: questa sarà
corsa più nuova perché è quella che più sa di anti- la settima —. Come una donna che riserva sempre
co, è la corsa più originale perché è quella che una qualche lato del suo carattere o aspetto della sua
volta erano tutte così, è la corsa più vera non per- personalità da scoprire e conquistare».
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ché le altre non lo siano, ma perché qui la verità è
Oggi la 9a Strade Bianche Eroica Pro,
organizzata da Rcs Sport/La Gazzetta
dello Sport. Al via 20 squadre e 152
corridori, con la Nazionale Italiana. Il via
alle 10.30. Sole e vento, 5-9 gradi.
I migliori: 1 Nocentini, 2 Betancur (Col), 7
Montaguti, 11 Gatto, 16 Pellizotti, 21 V.
Nibali, 22 Boom (Ola), 23 Cataldo, 24
Grivko (Ucr), 25 Gruzdev (Kaz), 26
Lutsenko (Kaz), 27 Rosa, 28 Tleubayev
(Kaz), 31 Colbrelli, 32 Barbin, 33 Battaglin,
36 Pirazzi, 41 Van Avermaet (Bel), 44 De
Marchi, 45 Oss, 51 Terpstra (Ola), 53
Sabatini, 55 Stybar (R. Cec.), 56 Uran
(Col), 61 Pozzato, 62 Conti, 64 Mori, 71
Valverde (Spa), 72 Amador (Crc), 78
Visconti, 81 Fontana, 82 L. Braidot, 83
Canola, 84 Pettinà, 85 Lizde, 86 Velasco,
91 Cunego, 94 Colli, 98 A. Nibali, 101
Gerrans (Aus), 103 Durbridge (Aus), 107
Tuft (Can), 111 Arslanov (Rus), 121 Belletti,
123 Finetto, 125 F. Gavazzi, 127 Ponzi, 131
Moser, 132 Bettiol, 134 Hesjedal (Can), 141
D. Caruso, 151 Vanmarcke (Bel), 165 A.
Peron, 171 Viviani, 176 Puccio, 177
Stannard (Gbr), 181 P. Sagan (Slk), 182
Bennati, 183 Boaro, 186 Kreuziger (Cec),
188 Tosatto, 191 Cancellara (Svi), 192
Arredondo (Col), 193 Felline, 196 Roulston
(N.Zel.). Nel 2014: 1° Kwiatkowski (Pol), 2°
Sagan (Slk), 3° Valverde (Spa).
DONNE: SCANDOLARA E BRONZINI
Oggi 1a Strade Bianche donne: 103 km, 5
settori sterrati (17,4 km). Il via da San
Gimignano alle 9, arrivo a Siena. In gara
94 cicliste di 16 team. Le migliori: 1 Cauz,
2 Confalonieri, 3 Fidanza, 12 M. Bastianelli,
21 Solovey (Ucr), 31 Bonomi, 36 Valsecchi,
41 Van Vleuten (Ola), 51 Armistead (Gb), 61
Lechner, 71 Ratto, 72 Arzuffi, 73 V.
Bastianelli, 75 Stricker, 81 Cecchini, 86
Zorzi, 91 Johansson (Sve), 94 Scandolara,
102 Brand, 106 Van der Breggen (Ola), 111
Nicolai, 121 Cornolti, 131 Pierobon, 141
Brennauer (Ger), 144 Guarischi, 151 Longo
Borghini, 152 Abbott (Usa), 153 Bronzini.
TV RaiSport2 e Eurosport 2 diretta alle 14
SCATTA IL BETTO
Paolo Bettini scrive per noi
nella pagina delle Opinioni
Fabian Cancellara, 1° nel 2012 BETTINI
32
Atletica R Europei indoor a Praga
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Galvan e Trost
due lampi azzurri
ma l’Italia fatica
LA GUIDA
Trionfo francese nel 60 hs
Oro a Martinot-Lagarde
Che rischi prende Lavillenie
Storica tripletta francese nei 60 hs maschili: nella
specialità mai era successo. Pascal Martinot-Lagarde,
che ha rischiato di non essere presente a Praga perché
infortunato, vince in 7”49, Daniel Bascou (dopo il 7”46
della semifinale) è argento in 7”50 e Wilhelm Belocian
bronzo in 7”52. Applausi alla 22enne britannica
Katarina Johnson-Thompson. Nel pentathlon, con
5000 punti, resta a sole 13 lunghezze dal primato del
mondo dell’ucraina Dobrynska. Per centrarlo avrebbe
dovuto correre gli 800 in 2’11”86. Fa 2’12”77, ma in poco
più di otto ore, oltre che nella prova finale, ha siglato il
personale anche nei 60 hs (8”18), la seconda
prestazione nel lungo (6.89) e la terza nell’alto (1.95).
Nella qualificazione dell’asta brivido per Renaud
Lavillenie: entra in calzamaglia a 5.70 e commette due
errori. Al terzo tentativo va altissimo.
1Il quattrocentista ci crede: «Podio possibile»
Anche la Viola (3000) in finale, domani la Del Buono
un mezzo sogno per il bronzo lo posso fare.
Intanto, dopo tanti guai fisici e diverse scelte
tecniche, era importante tornare a questi livelli».
Andrea Buongiovanni
INVIATO A PRAGA (R.CECA)
C
i sono le code ai botteghini, c’è un quasi VAI ALESSIA Miss Trost torna in finale due anesaurito sin dalla sessione mattutina. ni dopo Göteborg 2013, quando chiuse quarta.
L’atletica, anche quella in sala, in Repubblica Entra in gara a 1.77, poi supera 1.82 e 1.87 alla
Ceca continua a piacere un sacco. Gli Euroin- prima prova. A quel punto sono ancora in 15,
door regalano spettacolo e, ai padroni di casa, nove senza errori. E’ un lungo pomeriggio. La
anche medaglie. Tre su 5 fina21enne friulana a 1.91 finisce
li. Un trionfo. Lo stesso non si
troppo sotto i ritti e commette
può dire dell’Italia. Il bilancio
un errore. Toglie la calzamaperò, dopo un avvio da diglia e si rifà in fretta. Ma a quel
menticare (in qualificazione
punto è nona ed è obbligata a
otto eliminati su undici, consisuperare l’1.94 richiesto. Detderando anche i risultati di
to, fatto. Con un salto che congiovedì e con la rinuncia di
vince. «L’errore – spiega – mi
Marzia Caravelli dopo il riha fatto capire che su questa
scaldamento), pian piano mipedana non si devono accelegliora. Merito di Matteo Galrare i tempi. E’ molto elastica,
«SONO SERENA E
van e di Alessia Trost. Volano
rimbalzante e spinge verso
CONCENTRATA MA
nelle finali di 400 e alto e oggi
l’asticella». La sola a fare perSPERO
DI
NON
AVER
(alle 19.30 e dalle 16.30) ancorso netto è l’inattesa polacSPESO TROPPO NELLA
dranno a caccia di gloria.
ca Kasprzycka che con 1.94
QUALIFICAZIONE»
firma il personale. La spagnoBRAVO MATTEO Galvan, 6 anla Beitia e la russa Kuchina
ni dopo Torino 2009, si regala ALESSIA TROST
commettono un nullo come
un’altra finale dei 400. Dopo FINALISTA DELL’ALTO
Alessia (a 1.87 e a 1.82): le tre
la controllata batteria della
sono seconde appaiate. Poi,
mattina (secondo in 47”31), nella semifinale con errore a 1.94, ecco l’altra polacca Lipomeridiana fa tutto a puntino. C’è la promo- cwinko, capolista stagionale con 2.02, la lituazione per i primi due: il 26enne vicentino na Palsyte e la bulgara Veneva. E’ contro queste
sfrutta al meglio la quarta corsia e si mette in avversarie che l’allieva di Gianfranco Chessa
scia del belga Dylan Borlée e del polacco Karol inseguirà il podio. «Sono serena e concentrata
Zalewski. Al passaggio ai 200 (21”86) è terzo, – dice – in tutto spero di non aver speso troppo,
poi tiene la posizione e in uscita dall’ultima perché la qualificazione, anche mentalmente,
curva è bravo a superare Zalewski. Con Borlée è stata impegnativa».
10/100 più avanti, il suo 46”82 vale il quarto
tempo tra i finalisti. «Il ceco Maslak – prevede C’E’ DEL BUONO In finale, quella dei 3000 a 12,
l’allievo di Chiara Milardi – è imbattibile. Ma io è promossa anche Giulia Viola (oggi alle
FINALI Uomini. 60 hs: 1. P. Martinot-Lagarde (Fra)
7”49; 2. Bascou (Fra) 7”50; 3. Belocian (Fra) 7”52; 4.
Balnuweit (Ger) 7”59; 5. Clarke (Gb) 7”63; 6. Douvalidis
(Gre) 7”64. Lungo: 1. Torneus (Sve) 8.30 (n.r.); 2. Juska
(R.Ceca) 8.10; 3. Otterling (Sve) 8.06; 4. Tsatoumas
(Gre) 7.98; 5. Okutu (Spa) 7.93; 6. Shalin (Rus) 7.80.
Peso: 1. Storl (Ger) 21.23; 2. Kolasinac (Ser) 20.90; 3.
Prasil (R.Ceca) 20.66; 4. Vivas (Spa) 20.59; 5. Bertemes
(Ola) 20.48; 6. Bukowiecki (Pol) 20.46. Donne. 60 hs: 1.
Talay (Bie) 7”85 (r.n.); 2. Hatton (Gb) 7”90; 3. Solomon
(Gb) 7”93; 4. Roleder (Ger) 7”93; 5. Pedersen (Nor) 7”96;
6. Neziri (Fin) 7”97 (r.n.). Pentathlon: 1. JohnsonThompson (Gb) 5000 (r.n.); 2. Thiam (Bel) 4696; 3.
Klucinova (R.Ceca) 4687 (r.n.); 4. Maksimava (Bul) 4628;
5. Nana Djmou (Fra) 4591; 6. Farkas (Ung) 4564.
Matteo Galvan, 26 anni, in finale nei 400 COLOMBO
18.50). Le gira bene: passano le prime quattro
delle due batterie più i quattro migliori tempi.
La trevigiana non fa che ottava nella prima in
9’03”00, impacciata quando si entra nel vivo.
Ma ha la fortuna che nella seconda vadano piano ed è l’ultima delle ripescate. Dal settore, intanto, buone notizie da Federica Del Buono:
cancellate le batterie, domani sarà al via della
finale diretta dei 1500 (con 11 partecipanti).
Acciaccata, è ferma da un paio di settimane.
Ma dato il talento si può tornare a sperare in un
bel risultato. Degni di nota gli ostacolisti. Giulia Pennella, con 8”09, entra in semifinale (poi
out con 1/100 meglio). Hassane Fofana non ce
la fa, nonostante corra in 7”75, personale migliorato di 4/100 e 15° tempo complessivo.
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QUALIFICAZIONI Uomini. 400. Sf. I: 1. D. Borlée (Bel)
46”72; 2. Galvan 46”82, q (4°; b. 47”31, 11°). II: 1. Maslak
(R.Ceca) 46”46; 2. Krawczuk (Pol) 46”71. III: 1. Omelko
(Pol) 47”52; 2. Hutsol (Ucr) 47”65. 800. Batt. I: 1.
English (Irl) 1’48”10. 3000. Sf. II: 1. Kaya (Tur) 7’45”65.
60 hs. Sf. I: 1. Belocian (Fra) 7”53. II: 1. Bascou (Fra)
7”46; 2. P. Martinot-Lagarde (Fra) 7”54. Batt. IV: 5.
Fofana 7”75, el (15°, pb). Asta: 1. Gripich (Rus), Sobera
(Pol) 5.70; 7. R. Lavillenie (Fra) 5.70. Triplo: 1. Sorokin
(Rus) 16.76; 13. Schembri 16.08, el. Donne. 400. Batt.
II: 5. Vitale 54”31, el (24a). IV: 5. Chigbolu 54”17, el (21a).
V: 4. Bazzoni 53”82, el (19a). 800. Batt. I: 1. Poistogova
(Rus) 2’01”44. 3000. Sf. I: 1. Koster (Ola) 8’57”59; 8.
Viola 9’03”00, q (12a). 60 hs. Sf. I: 1. Talay (Bie) 7”89. II:
6. Pennella 8”08, el (13a; b. 8”09, 11a). Alto: 1.
Kasprzycka (Pol) 1.94; 2. Beitia (Spa), Kuchina (Rus),
Trost 1.94. Asta: 1. Sidorova (Rus), Stefanidi (Gre) 4.60.
Lungo: 1. Spanovic (Ser) 6.76; 17. Strati 6.22, el.
OGGI Ore 10 60 D b: Alloh. 10.05 Triplo D q: Derkach.
10.30 Alto q: Chesani, Lemmi, Tamberi. 10.35 60 b:
Cerutti, Obou, Tumi. 11.10 60 eptathlon. 11.50 1500 b:
Bussotti. 12 Lungo ept. 16.30 Alto D fin: Trost. 16.35
Peso ept. 16.45 Lungo D fin. 17 Asta fin. 18 800 D sf.
18.15 Peso D fin. 18.25 800 sf. 18.30 Alto ept. 18.40
Triplo fin. 18.50 3000 D fin: Viola. 19.10 400 D fin.
19.30 400 fin: Galvan. 19.45 3000 fin.
TV Diretta RaiSport 2, ore 9.50 e 16.20 ed Eurosport 2
ore 10 e 16.30.
Sport invernali R
L’esibizione di oggi a Covo SCI ALPINO
apre un altro caso-Kostner
Sfortuna Merighetti: a Garmisch
O
cade e si frattura il perone
NELLE PROVE DELLA DISCESA
rmai è evidente: appena
Carolina Kostner muove
un passo diventa un caso
di giurisprudenza sportiva. La
nuova occasione nasce dalla partecipazione della campionessa del
mondo di figura, squalificata per
aver coperto l’ex fidanzato Alex
Schwazer nella nota vicenda di
doping, all’Ice Gala del ghiaccio in
programma stasera al Centro
sportivo di Covo, vicino a Treviglio nella Bergamasca. Una manifestazione di chiusura della stagione agonistica fortemente voluta dalla Associazione Sportiva Dilettantistica Accadueo (numero di
tesseramento Fisg 696) e mandata in porto dopo tre mesi di trattative con il Comune e gli sponsor
per la copertura finanziaria.
L’esibizione di Carolina Kostner, 28 anni, a «Notti sul Ghiaccio» LAPRESSE
DUBBIO Ma ecco spuntare il dubbio: può Carolina, come atleta
squalificata dal Coni, partecipare
ad un’esibizione che si svolge in
un Centro Sportivo (una pista semicoperta di 30x12 metri con tribunetta laterale di 20 metri e campo sportivo adiacente) nella quale
sono coinvolti alcuni tesserati e
centinaia di giovanissimi seguiti
da un’istruttrice federale? Secondo le norme sportive antidoping
diramate dal Coni per il 2015 la vicenda è complessa: «Nessuna atleta squalificata può partecipare a
qualsiasi titolo a una competizione o a un’attività che sia autoriz-
zata (!) o organizzata da un firmatario del Codice Wada, da un’organizzazione ad esso affiliata...o
da una qualsiasi organizzazione
di eventi sportivi a livello nazionale e internazionale». C’è da dire,
però, che nella squalifica di Carolina non c’è la pena afflittiva del
divieto di frequentazione degli
impianti sportivi e neanche l’interdizione a incontrare tesserati al
di fuori di manifestazioni agonistiche. E Giuseppe Gambardella,
manager della Kostner, chiarisce:
«E’ stato subito chiaro che Carolina avrebbe accettato solo inviti di
associazioni non affiliate alla Fe-
derazione o al Coni. L’invito è arrivato da una onlus ed è stato accettato anche per l’amicizia di Carolina con uno degli organizzatori».
SPIEGAZIONE In merito Enzo Tirloni, factotum della Accadueo, ritiene che la manifestazione di stasera non rientri nelle manifestazioni interdette perché organizzata
dalla
Cooperativa
Quadrifoglio. «Nella nostra comunità di 4000 abitanti c’è una grande attesa per Carolina e la sua assenza provocherebbe delusione e
proteste veementi».
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Se una cosa manca a Daniela
Merighetti è la fortuna. Una
carriera costellata di incidenti
e ieri alla triste collana ne ha
aggiunto un altro: la frattura
del malleolo peroneale della
gamba destra. L’atleta è già
stata operata ieri pomeriggio
all’ospedale di Garmisch, in
Germania. Le è stata
applicata una placca con
sette viti e la stagione è
naturalmente finita. La
33enne bresciana a gennaio
era già caduta nella seconda
discesa di Cortina e si era
fratturata la mandibola, oltre
a perdere quattro denti. Ma
nonostante tutto si era
presentata ai Mondiali di
Beaver dove si è classificata
ottava nella discesa. Ieri,
nella seconda prova della
discesa in programma
stamane è caduta circa a
metà pista ed ha finito la sua
corsa nelle reti di protezioni.
Subito la Merighetti ha
compreso la gravità
dell’infortunio e per questo ha
preferito levare lo scarpone
solo in ospedale, dove è stata
trasportata in elicottero. Ieri
l’unica prova della discesa è
stata dominata da Tina
Weirather (1’44”77) che ha inflitto
56/100 di secondo a Tina Maze e
76/100 all’austriaca Sterz,
Quarta Anna Fenninger a 1”10. E
oggi (ore 10.45) sarà un duello
serrato fra l’austriaca e la Maze,
divise nella classifica generale
da soli 44 punti. Una lotta
bellissima fra due vere
campionesse.
GLI UOMINI Oggi è in
programma anche la discesa
maschile di Kvitfjell, in Norvegia,
(ore 12). Nella squadra azzurra
orfana del responsabile Gianluca
Rulfi, operato ieri a Milano per la
frattura di tibia e perone, ieri si è
ancora ben comportato Werner
Heel terzo nell’ultima prova in cui
il più veloce si è dimostrato lo
statunitense Steve Nyman
(1’47”72) davanti al francese
Guillelmo Fayed (a 41/100). Heel
ha accusato un distacco di
56/100, ma finalmente è tornato
tra i primi sulla pista dove si era
rivelato dopo una stagione
decisamente in ombra. Male
invece anche ieri Dominik Paris,
soltanto 46° a 2”70 da Nyman.
Sembrano davvero essere stati
velenosi i Mondiali di Beaver
Creek per Paris e probabilmente
la condizione sta svanendo.
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Pittin rimonta
da 38° a 5° a Lahti
Oggi Pellegrino
● Alessandro Pittin battezza
l’argento mondiale di
combinata nordica a Falun
con un mostruoso recupero
da 38° a 5° in Coppa del
Mondo a Lahti: il friulano era
partito a 2’47” (grande
trampolino) dal norvegese
Klemetsen e ha chiuso dopo
10 km a soli 4”8 dal 3° posto
del tedesco Riessle (a 9”1 dal
vincitore nipponico Akito
Watabe, che ha preceduto di
3” l’iridato che battè Pittin a
Falun). Gli altri azzurri: 35°
Costa a 2’57”, 41°
L.Runggaldier a 3’59”, 42°
Bauer a 4’01”. In classifica
generale, Frenzel (840) guida
su Watane (641), Pittin 14° a
258. Oggi sprint a coppie. E
sempre a Lahti oggi torna
l’altro medagliato di Falun,
Federico Pellegrino (ore 11.40,
qualificazioni) che nella sprint
tl di Coppa di fondo, si gioca
parecchie carte di riprendere
la leadership di Krogh (Nor)
che parte con 42 punti di
vantaggio nella specialità a 2
sprint dalla fine. Si gareggia
dall’hs 134 per la Coppa di
salto senza italiani.
● BIATHLON Ai Mondiali di
Kontiolahti (Fin), alle 13.15
sprint uomini con gli azzurri
guidati dall’ex medagliato
Lukas Hofer, alle 16.15 le
donne con Dorothea Wierer,
Karin Oberhofer e Nicole
Gontier. Dirette su Eurosport.
Tennis R Coppa Davis in Kazakistan
L'ANALISI
di PAOLO
BERTOLUCCI
BOLE TROPPO
PASSIVO
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
Bolelli k.o. e ci pensa Seppi
Ora affidiamoci a San Fabio
1Andreas raddrizza la situazione, è 1-1 dopo la sconfitta di Simone:
il bolognese può riscattarsi oggi con Fognini, re nel doppio in Australia
Vincenzo Martucci
LA GUIDA
INVIATO AD ASTANA (KAZ)
@VinceMartucci
E
ravamo favoriti in
entrambi i singolari,
ma il punteggio di
parità, dopo la prima
giornata, è comunque un
risultato che ci lascia ampi
margini di sicurezza. Il
soldatino Andreas Seppi,
confermando l’ottimo
stato di forma, ha
scacciato, con una prova
solida, i fantasmi che si
stavano addensando dopo
la deludente esibizione di
Simone Bolelli. Abituati a
disputare prove
individuali, molti tennisti
accusano battute a vuoto
quando sono chiamati a
esprimersi con i colori
della propria bandiera.
Sono convinto che, nel
caso di Simone, si sia
trattato di un brutto
sogno, una di quelle
giornate storte durante le
quali non riesci ad uscire
dal tunnel. Ma più che per
la sconfitta quello che ha
lasciato l’amaro in bocca è
stata la remissività
accusata da Simone
nell’accettarla. Frenato
dalla tensione, non è
riuscito a imporre il
proprio gioco, ha subìto gli
scambi, ha smarrito il
dritto e si è intestardito in
un braccio di ferro
improduttivo. Avrebbe
dovuto, invece, variare la
velocità, modificare i tagli
e guadagnare spazio nel
campo. Privo di sussulti
d’orgoglio, persa la prima
frazione, ha alzato in fretta
bandiera bianca. Sarei
sorpreso se lo rivedessi in
campo domenica, ma
questo brutto episodio non
deve apparire come una
bocciatura, ma solo un
passo falso come quello
che tanti giocatori in
passato hanno superato
nelle successive prove in
Coppa Davis. Noi di
Simone abbiamo troppo
bisogno.
E’ il primo turno
Oggi si gioca alle 9
Diretta Supertennis
C
orrado Barazzutti ci aveva
sperato. Magari, chissà,
almeno stavolta, non sarebbe finito nelle mani di un talento incontrollabile, tipo Francesca Schiavone o Camila Giorgi
o Fabio Fognini. Invece no, il
crollo di Simone Bolelli, dopo
un set quasi vinto contro Kukushkin dal rovescio magico nel
primo turno di coppa Davis sul
cemento del Kazakistan, costringe Capitan Pazienza ad affidarsi ancora totalmente al nostro Dr. Jekyll e Mr. Hyde, talento capace di tutto e di più, protagonista di 8 delle 9 vittorie della
nazionale ritrovata, di tre finali
sul Tour in tre settimane (vincendone due), dei quasi «top
ten» dopo 40 anni e dello storico
trionfo Slam di un doppio nostrano, a gennaio a Melbourne,
56 anni dopo Pietrangeli e Sirola
al Roland Garros ‘59. Fabio
avrebbe giocato comunque il
doppio odierno. Ma, sul delicatissimo 1-1, con l’Andreas Seppi
più freddo e completo di sempre
— che lezione ha dato a BumBum Golubev, rubandogli il
tempo di servizio e risposta? —
con la possibilità, poi, di chiudere la contesa nel primo singolare
di domani contro Kukushkin,
oggi la panchina di «Barazza»
sarà incandescente. «Fogna»
prenderà per mano l’amico «Simo»? Indirizzerà le sue bordate
da fondo e le finalizzerà a rete,
coi soliti riflessi felini? Sì, no?
Forse. Di sicuro la motivazione
di Fabio è massima, dopo l’esclusione dai primi singolari, il campione è orgoglioso almeno
quanto è bizzoso e imprevedibile. Come quel sorrisetto intraducibile che l’accompagna.
CICALA «Ci attende una sfida
da 50 e 50, come spesso succede
in Davis», banalizza Barazzutti,
che però davvero non sa che cosa attendersi oggi dai suoi. Perciò, non aspettatevi dichiarazioni bellicose, rivelazioni o patti di
sangue. Il Kazakistan arruolerà i
tifosi che ieri sono spariti e che,
dopo il primo match, peraltro
vinto, si sono dimezzati come la
Andreas Seppi, 31 anni, ha esordito in nazionale in Davis nel 2004: attualmente è numero 35 del mondo EPA
LA CHIAVE
1
I doppi giocati e vinti
insieme da Nedovyesov e
Golubev: l’anno scorso in
trasferta contro Federer
e Wawrinka
Andrey Golubev, 27 anni EPA
ghigliottina dell’Eredità televisiva toccando le 1000 unità scarse. Oggi l’ex russo Golubev,
«l’italiano» che impreca e si autoincita in campo nella lingua
imparata a Bra, sarà di nuovo
l’eroe che aveva perso una sola
partita sul suolo della nuova patria: «Non gioco in coppia con
Mikha (Kukushkin,ndr), ma con
Alex (Nedovyesov, ndr) perché
mi ci trovo meglio, tutto qui. So
che sarà un match duro e insieme tecnico e tattico, un importante match di Davis. So bene
che loro due hanno vinto gli Australian Open». E Bolelli, l’altra
cicala di giornata sconfitta da
una formichina, medita la rivincita: «Non ho servito bene, non
ho giocato bene i punti importanti, il primo set ha dato la direzione di tutto il match, dopo
aver mancato i due set point al
tie-break e le sei palle-break subito dopo, Kukushkin ha preso
fiducia e io mi sono buttato un
po’ giù. Avrei dovuto essere più
aggressivo, avrei dovuto rischia-
LE ALTRE SFIDE
Djokovic e Murray facili
L’Australia è 2-0 sui cechi
N
on tradiscono i big impegnati nel Gruppo Mondiale. A Kraljievo, il numero uno del mondo Novak
Djokovic si sbarazza in tre set
del ventunenne Delic e poi freme in tribuna per le sofferenze
del rientrante Troicki, sotto due
set a zero con il talentino croato
Coric ma poi capace di rimontare fino alla vittoria al quinto. A
Glasgow standing ovation all’ingresso in campo dell’idolo
nazionale Murray, che non ha
mai più giocato in Scozia dopo
il titolo olimpico e il successo a
Wimbledon nel 2013. Muzza si
distrae solo nel terzo set contro
Young. A Ostrava la sfida che ci
riguarda più da vicino, perché
la vincitrice sfiderà nei quarti la
vincente di Astana: i cechi sono
senza Berdych e Stepanek e nel
primo singolare devono inchinarsi al talento del 19enne Kokkinakis, capace di rimontare
due set al bombardiere Rosol.
Poi Tomic batte Vesely nella sfida tra emergenti e l’Australia è a
un passo dal secondo turno. A
Francoforte, Simon vince la
maratona contro Struff, mentre
a Liegi la Svizzera campione
esce dalla prima giornata con
un sorprendente 1-1, visto che
Federer e Wawrinka si sono
Novak Djokovic, numero 1 del
mondo, una Davis vinta nel 2010 EPA
presi un weekend di vacanza.
Gran Bretagna-Stati Uniti 2-0 (Glasgow, veloce indoor): Murray (Gb) b.
Young (Usa) 6-1 6-1 4-6 6-2; Ward (Gb)
b. Isner (Usa) 6-7 (4) 5-7 6-3 7-6 (3)
15-13.
Serbia-Croazia 2-0 (Kraljievo, veloce
indoor): Djokovic (Ser) b. Delic (Cro)
6-3 6-2 6-4; Troicki (Ser) b. Coric 4-6
1-6 6-3 6-2 6-1
Belgio-Svizzera 1-1 (Liegi, veloce indoor): Laaksonen (Svi) b. Bemelmans
(Bel) 1-6 6-7 (6) 6-4 6-0 6-2; Darcis
(Bel) b. Lammer (Svi) 6-3 6-1 6-3.
Germania-Francia 0-2 (Francoforte,
veloce indoor): Simon (Fra) b. Struff
(Ger) 7-6 (4) 2-6 6-7 (1) 6-2 10-8; Monfils (Fra) b. Kohlschreiber (Ger) 6-4 7-5
7-6 (4).
Repubblica Ceca c. Australia 0-2
(Ostrava, veloce indoor): Kokkinakis
(Aus) b. Rosol (Cec) 4-6 2-6 7-5 7-5 6-3;
Tomic (Aus) b. Vesely (Cec) 6-4 6-3 7-6
(5).
Argentina-Brasile 0-1 (Buenos Aires,
terra): Souza (Bra) b. Berlocq (Arg)
6-4 3-6 5-7 6-3 6-2.
L’altro match è Canada-Giappone a
Vancouver (veloce indoor).
Al National tennis center di Astana
(cemento indoor, 2500 posti), si
disputa il primo turno del gruppo
mondiale di Coppa Davis 2015: la
vincente gioca nei quarti, il 17-19 luglio,
con la vincente di Repubblica CecaAustralia (l’Italia, eventualmente, in
casa coi cechi e in trasferta con gli
australiani), la perdente va agli
spareggi-retrocessione con le vincenti
dei gruppi di zona mondiali. Dopo i
primi due singolari, oggi il doppio con il
ritorno di Fognini.
KAZAKISTAN-ITALIA 1-1. Ieri:
Kukushkin (Kaz) b. BOLELLI 7-6 (6) 6-1
6-2 in 2 ore 22 minuti; SEPPI b.
Golubev (Kaz) 6-3 6-3 6-7 (5) 6-2 in 2
ore 34 minuti
OGGI, alle 9 italiane (le formazioni
possono essere cambiate fino ad
un’ora prima del via, diretta
Supertennis): Andrey GolubevAleksandr Nedovyesov (Kaz) c. FABIO
FOGNINI-SIMONE BOLELLI
DOMANI, inizio 9 italiane: Kukushkin
(Kaz) c. SEPPI, precedenti 1-1: 2013,
Mosca (cemento indoor), semifinali:
Kukushkin 6-1 1-6 6-4; 2012, Roland
Garros (terra), 2° turno: SEPPI 6-7 (5)
6-2 2-6 6-1 6-2; a seguire, Golubev
(Kaz) c. BOLELLI bessun precedente.
24%
● E’ la differenza di percentuale di successo con la prima palla di
servizio fra Andreas Seppi (79%) e Simone Bolelli (55%): sul veloce
una differenza che è stata testimoniata dall’esito dei due match
re, perché da dietro non gli facevo male».
SERVIZIO Sul veloce indoor la
battuta è fondamentale. Bolelli
ha ottenuto appena il 55% di
punti con la prima, Seppi il 79%
come diadema dei 66 vincenti di
una partita strepitosa per autocontrollo: «Non è mai facile entrare sullo 0-1, e contro un avversario che non hai mai affrontato. Sono stato solido. Il torneo
di Zagabria dove ho vinto tre
partite al terzo set, mi ha aiutato
a gestire certi punti, anche mentalmente. Comunque è vero,
non mi sono mai sentito coì tran-
quillo, in campo. Altre volte magari ho anche vinto, ma ero più
nervoso». E, come suggerisce lucidissimo Golubev: «Si muoveva
così bene, era più veloce di me,
mi ha costretto a fare cose diverse, perché mi mandava in tribuna...». Bravo, bene, bis. Oggi
tocca a Fognini. Che, insieme al
«Bole», ha vinto Umago 2011 e
Baires 2013 (con anche la finale
di Acapulco 2013), e quindi Melbourne a gennaio, ed è n.1 della
Race, la classifica che somma
tutti risultati dell’anno e promuove al Masters. E Barazzutti
frigge in panchina, e noi con lui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Monterrey, Schiavone out
dalla bestia nera Garcia
● Secondo turno fatale per
Francesca Schiavone a
Monterrey (Mes, 460.000 ,
cemento) che viene sconfitta
da Caroline Garcia, che
prosegue nel ruolo di
ammazza-azzurre già
sperimentato in Fed Cup
contro la Giorgi e nel primo
turno di questo torneo con la
Knapp. Prosegue la striscia
vincente della
Pavlyuchenkova nell’evento
messicano: 17 vittorie e
nessuna sconfitta. Ieri notte
la russa ha disputato i quarti
contro la nostra Errani.
Secondo turno: Garcia (Fra)
b. SCHIAVONE 7-6 (2) 6-0; U.
Radwanska (Pol) b.
Hantuchova (Slk) 6-2 6-4;
Bacsinszky (Svi) b. Tsurenko
(Ucr) 4-6 6-4 6-4;
Pavlyuchenkova (Rus) b.
Larsson (Sve) 6-4 6-4.
IN MALAYSIA A Kuala Lumpur
(Mal, 229.000 , cemento),
quarti: Wozniacki (Dan) b.
Witthoeft (Ger) 6-3 6-1; Su-Wei
Hsieh (Taiw) b. Kulichkova (Rus)
7-6 (4) 4-6 6-0; Gajdosova (Aus)
b. Nara (Giap) 6-4 3-6 6-4;
Dulgheru (Rom) b. Goerges
(Ger) 7-6 (5) 7-5.
PREQUALIFICHE ROMA Anche
quest’anno tutti hanno la chance
di partecipare agli
Internazionali Bnl d’Italia. La FIT
organizza infatti i tornei open di
pre-qualificazioni: per
gareggiare basta avere la
tessera Fit e possono iscriversi
anche i non classificati. Nel
primo appuntamento a Firenze
hanno vinto Daniele Capecchi ed
Elora Dabija.
34
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE
1LA FIN AL TAR CONTRO MALAGO’ Aspettando la decisione del gip sulla presunta truffa per i lavori
della piscina del Foro Italico, la Fin ha fatto ricorso al Tar del Lazio contro la decisione del Collegio di
Garanzia di cancellare la squalifica di Malagò per le frasi pronunciate in una giunta Coni sulla vicenda.
TIRO A SEGNO
RUGBY
Sena, lampo
d’argento
La carabina
parla pugliese
Zebre, tre gialli
e Glasgow scappa
1Gli scozzesi fanno
4 mete in un tempo,
nella ripresa sfonda
Barryman. Oggi
Treviso-Edimburgo
1Due ragazze di Candela (Foggia)
in finale agli Europei: Nardelli 5a
Mario Salvini
INVIATO AD ARNHEM (OLANDA)
S
abrina Sena da ragazzina prometteva benissimo: a 16 anni era già
in nazionale, nel 2004 ha vinto l’Europeo da Junior. Ma
poi non è più salita su un podio. Fino a ieri. Fino all’argento agli Europei 10 metri di
Arnhem. E siccome l’anno
scorso ha vinto una prova di
Coppa del Mondo (la prima)
e un mese fa a Monaco è stata
prima ad una gara internazionale, gli indizi sono abbastanza per fare una prova: a
(quasi) 30 anni (li compirà la
prossima settimana) è cominciata la sua nuova vita.
NUOVA VITA Lei conferma:
«Un anno fa ho deciso di tra-
sferirmi a Roma ed è cambiato
tutto. Sono molto più attenta alla preparazione, sono più concentrata». E il bello è che la scelta l’ha fatta con la compagna e
compaesana Elania Nardelli. Insieme sono cresciute, insieme
ora vivono nella Capitale, non
lontano dal poligono di Tor di
Quinto. Tutte e due sono di Candela, in provincia di Foggia. E
ieri, nel giorno in cui è caduta la
capitana, Petra Zublasing, sono
arrivate entrambe in finale. A riprova che la carabina azzurra,
sotto la guida di Valentina Turisini e della svizzera Gaby Buehlmann, sta davvero bene. A metà
gara, anzi, le nostre due azzurre
erano seconda (Sabrina) e terza
(Elania). Dietro alla marziana
20enne Gschwandtner che sarebbe andata a vincere con 2.5
punti di vantaggio (un abisso su
20 colpi), e davanti all’altra te-
BOXE / WORLD SERIES A MILANO
Pia-Spironello
L’Alcatraz apre le porte ai pugni
I Thunder sfidano l’Azerbaigian
Manfredonia e Vianello le stelle
U
n primo tempo disastroso con 3 gialli e troppi
errori di placcaggio
condannano le Zebre a Glasgow. Agli scozzesi basta il primo tempo per segnare 26 punti
e assicurarsi il bonus. Gli scozzesi non hanno fatto altro che
prendere ciò che le Zebre hanno loro servito. Nel secondo
tempo con il calo di Glasgow e
l’ingresso di Leonard si sono viste Zebre diverse, in meta con
Berryman sul calcetto di Toniolatti.
Stasera con Edimburgo (ore
Sabrina Sena, 29 anni, in azione durante la gara di ieri agli Europei
desca Kreutzer. Italia-Germania, dunque. Anzi Candela-Germania. Poi Elania al 14° tiro è
caduta su un 9.3 che l’ha sbattuta fuori, quinta.
PER ANTONIO «Abbiamo cominciato tutte e due col tiro
perché a Candela non c’è molto
altro da fare», racconta Sabrina, arruolata nella Forestale.
«Io da ragazzina ho provato, ma
non mi piaceva e volevo smettere. Solo che in paese c’era un allenatore, Antonio Verlicchi, che
non ci mollava. Veniva a suonarci il clacson sotto casa, per
portarci al poligono. È a lui che
devo la mia carriera». A lui che
da meno di due anni non c’è
più. E non ha potuto vedere le
sue ragazze in finale agli Europei, la sua Sabrina medaglia
d’argento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA
Azzurre bronzo
a squadre. Oggi
tocca a Campriani
Sabrina Sena, Elania Nardelli e Petra
Zublasing si portano a casa anche il
bronzo a squadre, confermando quello
del 2014 a Mosca. Male invece il trio
dei pistoleri Giordano, Badaracchi e
Tesconi. Oggi carabina uomini con
Campriani (influenzato), Pappalardo e
Weithaler e pistola donne con
Chiaberto e Ricci.
Carabina donne: 1. Gschwandtner
(Ger) 206.8 – 414.4; 2. Sena 204.3 –
415.1; 3. Kreutzer 183.6 – 417.7; 5.
Nardelli 142.7 – 415-8. Squadre:
1. Germania 1246.3; 3. Italia 1242.8.
Pistola uomini: 1. Grimm (Ger) 199.8 579; 2. Mikec (Ser) 194.9 – 579; 3.
Gourianov (Rus) 579; 28. Giordano 571;
29. Badaracchi 571; 30. Tesconi 570.
Squadre: Germania 1736; 7. Italia 1712.
IPPICA
ATLETICA
● La collocazione della sfida di
Wsb di questa sera, nell’inedita
struttura dell’Alcatraz, tempio
storico milanese della musica di
tendenza, ha creato un clima di
attesa decisamente superiore
al passato. Lorenzo Citterio, il
titolare, non nasconde
l’emozione della prima volta:
«Sono fiducioso che questa
iniziativa abbia successo.
L’equazione sport e musica è la
formula ideale
dell’aggregazione tra i giovani.
In questo caso teniamo a
battesimo un grande sport
come la boxe e subito dopo
accendiamo le luci per dare
spazio alla musica e al ballo. Mi
sembra un bella accoppiata».
Gli addetti ai lavori condividono,
in particolare il responsabile
tecnico Lello Bergamasco: «Un
ritorno a Milano importante,
dopo due anni di silenzio. Le
World Series sono l’evento più
importante che apre le porte ai
Giochi e noi vogliamo far parte
dei promossi».
La sfida contro l’Azerbaigian è
difficilissima, visto che gli ospiti
mettono in campo il meglio
delle categorie interessate
stasera.
«Non ci eravamo certo illusi,
loro hanno tutto da
guadagnare, visto che boxano
in trasferta e presentano atleti
di maggiore esperienza. Noi
dobbiamo farla, ma non ci
arrendiamo. E’ il momento del
ricambio, dopo l’uscita del
nucleo storico di Russo,
Valentino, Cammarelle,
Parrinello e anche Picardi. Ci
resta un Mangiacapre in
grande recupero, ma puntiamo
anche sui nuovi come
35
Dubai Cup
Dettori perde
il suo cavallo
● POWELL MASTER (si.g.) Mike
Powell, 51enne statunitense
primatista mondiale del lungo (8.95
nel 1991) ritiratosi nel 2001, ritorna a
saltare oggi a Welllington nei
campionati neozelandesi: tenterà il
primato mondiale della categoria
M50, 6.84 del finlandese
Taavitsainen.
● MARCIA MONDO (si.g.) Oggi a
Chihuahua (Mes) seconda tappa del
World Iaaf Challenge con Goorgio
Rubino nei 20 km su strada. A
Coventry (Gb). Donne. 10 km strada:
Gabellone 46’24”.
BOXE
L’azzurro Guido Vianello BOZZANI
Lanfranco Dettori, 44 anni
Manfredonia (81) e Vianello
(+91) il gigante romano di 20
anni, che sta salendo di
quotazione». Per lui la prova del
fuoco contro il russo
Makmudov, già vincitore di
Nistor e imbattuto in stagione.
Durissima anche per
Manfredonia contro Migitinov,
altro russo possente, Il terzo è
il campione del mondo 2007,
Selimov, contro Boufrakech al
debutto, come Di Russo (69) di
fronte a Bachirov ben quotato.
Nei 52 l’indiano Bidhuri che si
batterà al meglio con
Rabadanov, molto esperto.
Paolo Casserà, amministratore
dei Thunder non ha dubbi:
«L’Alcatraz come il Principe,
sarà la piacevole novità per la
boxe a Milano».
Primo gong alle 20.30.
Programma. 52 kg: Bidhuri
(Ind)-Rabadanov; 60:
Boufrakech-Selimov (Rus); 69:
Di Russo-Baghirov; 81:
Manfredonia-Migitinov; +91:
Vianello-Makmudov. Gli altri
incontri. Girone A: AlgeriaRussia; Messico-Ucraina;
Girone B: VenezuelaKazakistan. Tv: Italia1 in
differita dalle 00.45.
Rocky Giuliano
● Lanfranco Dettori perde il
cavallo per la Dubai Cup, la
corsa più ricca del mondo (10
milioni di dollari) del 28 marzo.
Perdita pesantissima perché
Toast of New York era il favorito
della corsa, ma si è infortunato
ieri. Era stato acquistato in
gennaio dalla Al Shaqab Racing
(la scuderia del Qatar che ha
sotto contratto Dettori) dopo un
2014 molto concreto con vittoria
nell’Uae Derby in Dubai e il 2° nel
Breeders Classic. Dettori ha
vinto 3 Dubai Cup, nel 2000
(Dubai Millennium), 2003 (Moon
Ballad) e 2006 (Electrocutionist)
● TRIS ITALIANO Ieri sera a
Cagnes tre vittorie italiane: di
Leticia Bi (Moni-1.13.3) nel Prix
Naples (m 1609), di Princess
Kronos (Martens-1.12.7) nel Prix
Pise (m 1609) e di Pacha dei
Greppi (Greppi-1.12.4) nel Prix
Bologne (m 1609).
● MORTO URONOMETRO
(e.lan.) È morto a 21 anni
Uronometro, campione in pista
(40 corse, 20 vittorie, 16
piazzamenti) e in razza. Le sue
vittorie più importanti nel Derby
1997, e nel Gp Europa del 1998. Tra
i suoi prodotti più famosi e
vincenti invece figurano Ismos Fp,
Linda Di Casei e Olmo Holz.
ZOU SHIMING DA MONDIALE
(r.g.) A Macao il biolimpionico cinese
Zou Shiming (6) tenta il Mondiale
mosca Ibf contro Amnat Ruenroeng
(Thai,14). A Las Vegas, Keith
Thurman (Usa, 24), 26, vincitore di
Bundu nei welter, difende il titolo
vinto a tavolino contro Guerrero
(Usa, 32-2-1).
FOOTBALL
●
CAMPIONATO AL VIA (m.l.)
Scatta l’Ifl, con l’anticipo al Vigorelli
di Milano tra Rhinos e Giaguari
Torino alle 18.
Quintin Geldenhuys, 33 FAMA
maschili e femminili di artistica con
Vanessa Ferrari ed Erika Fasana.
HOCKEY GHIACCIO
●
APPIANO OK (m.l.) La quarta
semifinalista che affronterà Milano
uscirà oggi da gara-7 Asiago-Appiano.
Giovedì, gara-6 (su 7): Appiano-Asiago
5-4 (3-0, 0-1, 2-3) serie 3-3.
GINNASTICA
●
COPPA CON VANESSA Alle 17.30
italiane a Dallas (dir. Nuovarete, 110
digitale terrestre) World Cup Series
GLASGOW-ZEBRE
26-5
MARCATORI: p.t. 4’ m. Van Der
Merwe tr. Horne, 20’ m. Fusaro tr.
Horne, 28’ m. K. Bryce tr. Braid, 37’
m. Van Der Merwe; s.t. 19’ m. Berryman.
GLASGOW: Murchie (22’ s.t. G.
Bryce); Jones, Lamont, Braid, Van
Der Merwe; Horne (21’ p.t. Vernon),
Matawalu (33’ s.t. Price); Strauss,
Fusaro (16’ s.t. Bordill), Ashe; Kellock
(7’ s.t. Spinks), Harley; De Klerk (1’ s.t.
Fagerson), K. Bryce (8’ s.t. Hall),
Grant (1’ s.t. Allan).
ZEBRE: Toniolatti; Berryman, Mi.
Bergamasco (24’ s.t. Garcia), Pratichetti, Odiete; Padovani (20’ s.t.
Orquera), Chillon (1’ s.t. Leonard);
Bernabò, Ma. Bergamasco, Riccioli
(29’ s.t. Leibson); Mahu (16’ s.t. Gerosa), Geldenhuys (20’ s.t. Giammarioli);
Romano (1’ s.t. Redolfini), Fabiani, De
Marchi (10’ s.t. Lovotti).
NOTE p.t. 26-0. Gialli: p.t. 16’ Chillon,
32’ Pratichetti, 35’ Ma. Bergamasco;
s.t. 24’ G. Bryce, 34’ Bordill.
Treviso: Hayward; Ragusi, Pratichetti, Christie, Nitoglia; Ambrosini, Lucchese, Luamanu, Budd, Barbini; Fuser,
Pavanello; Manu, Giazzon, Zanusso.
Ieri: Cardiff-Connacht 18-17. Oggi
Ospreys-Munster, Scarlets-Leinster.
Classifica: Glasgow* 57; Munster 53;
Ulster 52; Leinster 49; Ospreys 47;
Connacht* 43; Scarlets 36; Edimburgo 34; Cardiff* 30; Dragons 23; Treviso 18; Zebre* 14. (*: una in più).
● COPPA ITALIA DONNE A
Messina va in scena la Final Four di
Coppa Italia donne: oggi le
semifinali Messina-Imperia (17.30,
diff. RaiSport 2 alle 20.15) e PadovaBogliasco (19, tv alle 21.30). Domani
le finali.
RUGBY
●
HOCKEY PISTA
●
QUARTI EUROLEGA (m.nan) Derby
d’Europa oggi alle 21 nell’andata dei
quarti di Eurolega Breganze-Forte dei
Marmi. Il Valdagno ospita il Barcellona.
Già giocata in Cers Igualada-Follonica 42. In A-1 alle 20.45 Follonica-Viareggio,
Sarzana-Correggio, Matera-Lodi,
Giovinazzo-Pieve (Raisport 2 23.25),
Bassano-Prato.
ECCELLENZA (i.m.) Dopo tre
settimane di stop, da oggi il 12° turno
di Eccellenza. Oggi (ore 15):
Petrarca-Fiamme Oro, LazioMogliano, Calvisano-Prato, L’AquilaRovigo. Domani (ore 15, dire.
RaiSport 1) San Donà-Viadana.
Classifica: Calvisano 46; Mogliano
42; Rovigo 41; Viadana 30; San Donà,
Fiamme Oro 29; Lazio, Petrarca 22;
L’Aquila 5; Prato 0.
SCHERMA
IPPICA
●
OGGI TORINO QUINTE’ (ore 18,30,
inizio 15.05). In 14 sul miglio, scegliamo
Negresco Milar (10), Picard del Ronco
(12), Paco Nes (4), Nautica Wise (5),
Missouri Car (11), Revillon (13).
● ANCHE Gal.: Siracusa (15.15). Tr.:
Roma (14.25), Aversa (14.40) Palermo
(14.45).
● IERI 5-9-4-6-13 A Montegiorgio (m
1600): 1 Reine Erre; 2 North Bound; 3
Laioz; 4 Odra, 5 Placido Np; Tot.: 2,14:
1,41, 1,56,3,70 (9,74) Quinté non vinto.
Quarté euro 249,93. Tris: 50,70.
GHIACCIO
MONDIALI PISTA LUNGA
A Calgary (Can) oggi e domani
Mondiali allround in pista lunga.
Derby olandese tra Kramer e
Verweij, oro uscente; tra le donne
sfida tra la ceca Sablikova e l’orange
Wust. Per l’Italia, Andrea Giovannini
e Francesca Lollobrigida. Oggi: 500
U/D, 3000 D, 5000 U. Domani: 1500
U/D, 5000 D, 10.000 U.
● FIGURA Così ai Mondiali jr di
Tallinn (Est). Uomini. Corto: 1. Uno
(Giap) 84.87; 20. Rizzo 55.61. Donne.
Finale: 1. (1.1.) Medvedeva 192.97; 15.
(14.14.) Tagliapietra 134.06.
19, dir. Nuvolari), quattro nomi
nuovi per Treviso: Barbini
flanker, Pavanello e Fuser in seconda, Manu pilone. Non convocato Guemes, in attesa del
tesseramento.
PALLAMANO
PLAYOFF AL VIA (an.gal.) Oggi playoff.
Gir.A:20.30 Cassano Magnago-Bolzano.
Gir. B: 18 Estense-Romagna, AmbraCarpi. Gir. C: 18.30 Dorica-Fasano,
Fondi-Albatro.
PALLANUOTO
●
CAMPIONATO Si gioca la sesta di
ritorno: Pro Recco-Can.Napoli (ore 15),
Roma Vis Nova-Bpm Sport
Management, Posillipo-Bogliasco,
Como-Carisa Savona, FlorentiaLazio(18), Carpisa Yamamay
Acquachiara-Brescia (19.30). Class.:
Brescia 48; Pro Recco 45; Acquachiara
37; Sport Management 32; Savona 22;
Posillipo 20; Can.Napoli e Como 19;
Bogliasco 18; Lazio 13; Roma Vis Nova 6;
Florentia 4.
●
VINCE INGARGIOLA (a.fr.) A
Udine, nella prima di Coppa del
Mondo u.20 Francesco Ingargiola
vince la prova di fioretto, terzi
Lorenzo Francella e Damiano
Rosatelli. Nella sciabola femminile
terzi Rebecca Gargano.
SPORT INVERNALI
●
SNOWBOARD Oggi a Mosca,
torna lo slalom parallelo cittadino di
Coppa del Mondo. Per l’Italia al via
Fischnaller, March, Felicetti, Mick,
Coratti e, tra le donne, Ochner e
Boccacini. Qualificazioni dalle 13,
finali dalle 17 (diff. RaiSport 2 dalle
2.05).
● BOB E SKELETON Gaspari 21° e
Cecchini 26° nello skeleton ai
Mondiali di Winterberg (Ger). Oggi
le prime due discese del bob a 4: al
via anche Simone Bertazzo,
nonostante i problemi di nervo
sciatico. Con lui scenderanno
Fontana, Ughi e Costa. Skeleton.
Uomini: 1. M. Dukurs (Let) 3’43”23; 2.
Tretiakov (Rus) a 0”69; 3. T. Dukurs
(Let) a 1”52; 21. GASPARI; 26.
CECCHINI.
TUFFI
●
CAGNOTTO A SEGNO (al.f.) Tania
Cagnotto vince dai 3 m in Coppa Rio
a Bolzano con 318.60 punti e in
coppia con Dallapè domina nel
sincro (295.86).
36
AltriMondi R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL FATTO
DEL GIORNO
ADOLESCENZA
DIFFICILE
Due fermo-immagine del video, girato con un telefonino, del pestaggio di una dodicenne a Sestri (Genova)
Quei nostri ragazzi
che sul web compiono
gesti inimmaginabili
di cosa hanno bisogno?
1La baby picchiatrice, il sesso filmato nei bagni e ieri la mini gang
che adescava adulti sui social... Forse è solo mancanza d’amore
di GIORGIO DELL’ARTI
gda@gazzetta.it
Ogni tanto ci accorgiamo che i
nostri ragazzi fanno cose che
non avremmo mai immaginato.
1
Per esempio?
Per esempio, fare l’amore nel bagno di una discoteca con uno sconosciuto
senza badare al fatto che c’è
gente là fuori che ci sta riprendendo con il telefonino.
Oppure: picchiare con inaudita ferocia una ragazzina più
piccola, anche qui fregandosene che qualcuno ci sta riprendendo. Ma queste sono
storie vecchie, di cui si parlava nei giorni scorsi. La storia
di ieri è quella di dieci minorenni, accompagnati da due
non minorenni, che mettevano in rete annunci-civetta,
con i quali attiravano uomini
desiderosi di conoscere ragazzine o di vedere foto porno di ragazzine. Siamo a Forlì
e la storia s’è scoperta perché
due genitori hanno visto che la
loro figlia quattordicenne girava con un telefonino nuovo di
zecca e molto costoso. «Dove
l’hai preso? Chi te l’ha dato?» e
la piccola delinquente non è
riuscita a sottrarsi all’interrogatorio in casa, ha raccontato a
spizzichi e bocconi di che si
trattava e così il padre e la madre l’hanno portata in questura
e in questura è partita un’indagine vera e propria. Non si trattava solo di bullismo - stavolta o di semplici filmati hard. Stavolta c’erano di mezzo i ricatti,
le estorsioni…
2
A quell’età…
Ci sono intercettazioni
ambientali, i ragazzi parlano soltanto di soldi e di oggetti fichi da comprare con i
soldi. La trappola scattava con
l’offerta di foto hard a qualche
scemo che c’era cascato, continuava con la richiesta di uno
scambio di foto e il pollo mandava le foto, foto di se stesso
nudo e in pose poco confacenti.
A quel punto i ragazzini gli facevano sapere che aveva scherzato con una minorenne e che
erano guai. A meno che il cretino non tirasse fuori un po’ di
denaro o in alternativa ricariche di cellulari oppure facesse
altri regalini.
3
Sesso vero e proprio?
C’è stato anche quello,
con un tizio venuto da
fuori e due ragazzine del gruppo. Una di queste è poi quella
scoperta dai genitori. I regali
venivano scambiati con le fotografie compromettenti ai giardini pubblici di Forlì. La leader
era un’altra ragazza di 14 anni.
In un’intercettazione la si sente
dire: «Tu porta la pistola finta,
che gli facciamo paura». Le vittime del raggiro sono state
identificate e denunciate a loro
volta: rapporti sessuali con minorenni e/o detenzione di materiale pedopornografico.
4
Anche qui, m’immagino, ci
saranno gran discorsi psico-sociologici.
C’è questo muro che sembra
ergersi tra il mondo adulto e il
mondo dei giovani, una volta
sferzato dalla parola “bamboccione” e un’altra additato
al pubblico ludibrio per l’indifferenza verso la propria intimità. Crediamo che il fenomeno sia di adesso, ma non è
così: il cinema di una volta ci
mostra tanti casi del genere,
padri che parlano a figli apatici, posso citarle per esempio
una pellicola del 1971, regista
Dino Risi, In nome del popolo
italiano, dove Vittorio Gassman ha proprio una figlia così, cuffie alle orecchie, musica
a tutto volume, il padre parla
e lei sta tutta da un’altra parte
e se ne frega di quello che le si
dice. Ricorda la storia, resa
pubblica qualche giorno fa,
della sedicenne che è andata
nel bagno del “Loud”, un locale a Torino, solo perché un
tipo appena conosciuto le ha
detto «Andiamo» e ha lasciato
poi che lui nel bagno le facesse tutto quello che voleva? Lei
stessa, presentandosi ai cronisti con un’amica (vestite
tutt’e due identiche, perché la
condizione giovanile ha sempre preteso di essere riconosciuta attraverso una divisa),
ha detto «Siamo apatiche». È
una finta apatia, perché poi la
stessa bambina è andata due
volte dalla polizia, dato che la
prima volta, essendoci la madre, s’era vergognata. Il recupero della vergogna è infatti
la strada per uscire da quella
condizione di pseudoindifferenza, dico “pseudo” perché
si tratta di adolescenti, e gli
adolescenti, con i loro grumi
di sentimenti, di ansie e di
pensieri, sono difficili, per chi
è uscito da quell’età, da comprendere.
NOTIZIE TASCABILI
POSSIBILE VENDITA
Rcs apre sui Libri
Esclusiva di 3 mesi
alla Mondadori
● Il Consiglio di amministrazione
di Rcs MediaGroup «ha deliberato a maggioranza di proporre
a Mondadori la concessione di un
periodo di esclusiva sino al 29
maggio 2015», dopo la manifestazione di interesse giunta dalla
casa di Segrate (che fa capo alla
famiglia Berlusconi) per l’acquisto
di Rcs Libri. In questo periodo
saranno approfonditi termini
e condizioni «riservandosi
ogni conseguente valutazione
La sede Rcs in via Rizzoli a Milano
nel merito». Sarà il nuovo Cda che
sarà eletto il 23 aprile a prendere
la decisione finale. Rcs, inoltre, ha
avviato la negoziazione in esclusiva con un «primario operatore
finanziario» (il fondo Clessidra)
per la cessione del 44,45%
di Finelco, che edita Radio 105,
Radio Montecarlo e Virgin Radio.
DAL 15 APRILE
IN ATTESA DEL «QE»
In arrivo il 730
precompilato:
sarà solo online
Effetto Draghi,
spread sotto i 90
Record dal 2010
● Dal 15 aprile arriva il 730
precompilato per 20 milioni di
pensionati, lavoratori dipendenti e
assimilati. Si potrà ottenere
esclusivamente online e, una volta
compilato, potrà essere
trasmesso al Fisco dai
contribuenti dall’1 maggio al 7
luglio, direttamente dal proprio
pc o delegando il sostituto
d’imposta che presta assistenza
fiscale, un Caf o un professionista.
● Effetto Bce sui mercati
in attesa del via al Quantitative
easing annunciato da Draghi.
Lo spread tra Btp decennali
e omologhi tedeschi chiude in
calo a 93 punti dopo essere sceso
sotto 90 punti per la prima volta
dall’aprile 2010. Il rendimento
è all’1,32%, dopo un nuovo minimo
storico dell’1,26%. Più vicino
il differenziale Bonos/Bund, a 90
punti per un tasso dell’1,29%.
L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI FCA
5
E che dobbiamo pensare
della picchiatrice di Sestri Levante?
Ci viene riferito che la picchiatrice di Sestri, che picchiava la compagna di quattro anni più piccola, tra le risatine dei compagni di scuola
che riprendevano la scena, è
adesso in una crisi profondissima, come se avesse capito a
un tratto quello che ha fatto.
Viene da una storia familiare
difficilissima, padre assente,
madre in comunità. Chiede
della sua vittima, vuole incontrarla, vuole chiedere scusa. Questi episodi, che durano da un pezzo, sono amplificati e complicati dalla rete,
che rende tutto pubblico, che
ti sottopone subito al giudizio
implacabile dei guardoni di
internet, facili alla lapidazione. Ma sono storie di estrema
delicatezza, che vanno trattate con pazienza e, mi si passi
la parola del tutto dimenticata in ciascuno di questi episodi, con amore.
Sergio Marchionne, 62 anni, è dal 2004 alla guida della Fiat AP
Quanto prende Marchionne:
31,3 milioni di euro nel 2014
● Quanto guadagna l’ad di Fca, Sergio Marchionne? Per il 2014, 31,3
milioni di euro, divisi fra uno stipendio di 6,6 milioni e un’”una tantum”
pari a 24,7 milioni, frutto del buon esito della fusione di Fiat con
Chrysler. A Marchionne, secondo l’Annual Report di Fca, è stata
riconosciuta anche un’”una tantum” da 12 milioni da esercitare alla fine
della sua carica. Nel frattempo, arriva il monito della Corte dei Conti
sugli stipendi dei manager statali: la voce «registra un significativo
incremento per il 2013 sia per le competenze fisse (+4,1%) che per le
competenze accessorie (+18,4%)». Emerge per esempio che Massimo
Sarmi, ex a.d. delle Poste, ha lasciato l’incarico nel maggio 2014 con 6
milioni pari a cinque annualità tra indennizzo e incentivo all’uscita.
SCOMPARSA NEL 2012
Giallo Ragusa, prosciolto il marito a Pisa
1Il gup ha ritenuto insufficienti gli indizi
vere,
quel
«bugiardo
patentato», sostiene Giaconi
che «portava avanti da molti
anni una relazione clandestina
con un’amante che era una
persona intima della moglie
(segretaria dell’autoscuola di
famiglia e baby sitter dei figli,
ndr) e ciò dimostra la sua capacità di simulare». E che avrebbe ucciso, per l’accusa, volendo evitare un divorzio costoso.
per accusarlo dell’omicidio della donna
La procura: «Le indagini non si fermano»
Francesco Rizzo
L
a chiave di lettura prova a
trovarla il procuratore Antonio Giaconi. «Con una
decisione inattesa e coraggiosa, il giudice ha evidentemente
ritenuto che gli indizi da noi
raccolti non fossero sufficienti». Oppure che, «in assenza
del corpo, Roberta Ragusa non
sia morta». Della 44enne di
San Giuliano Terme (Pisa),
scomparsa nella notte fra il 13
e il 14 gennaio 2012, non c’è
più traccia - malgrado lunghe
ricerche dal lago di Massaciuccoli al parco di San Rossore e
persino le segnalazioni di una
sensitiva - ma da ieri il giallo è
più fitto. Nell’udienza preliminare il gup Giuseppe Laghezza
del tribunale di Pisa ha deciso
per il non luogo a procedere
«per non aver commesso il fatto» nei confronti di Antonio Logli. Ovvero il marito della donna, accusato di omicidio volontario e di distruzione di cada-
Antonio Logli, 50 anni, con la giacca nera, lascia il tribunale di Pisa LAPRESSE
TESTIMONI Ma il gup non è
convinto: quando arriveranno
le sue motivazioni, precisa Giaconi, «valuteremo se appellare
la sentenza per Cassazione»,
tuttavia «le indagini non si fermano e fino a una sentenza definitiva Logli resta imputato».
L’uomo, che ieri è rimasto immerso nel silenzio di tutti questi anni, si è sempre dichiarato
innocente. I due figli, un ragazzo di 18 anni e una ragazza di
14, hanno deciso di non costituirsi parte civile. Sul caso pesano alcune testimonianze:
quella notte Logli sostiene di
essersi coricato intorno a mezzanotte, mentre la moglie era
in cucina e di non averla più vista; ma un vicino ha dichiarato
di averlo notato litigare con
una donna intorno all’una e
mezza e poi caricarla a forza su
un’auto, dello stesso modello
di quella della Ragusa. E siccome i gialli italiani da tempo alimentano saghe tv, non manca
il commento di Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto?, che si è occupato del caso:
«Le mamme non scompaiono
volontariamente nel nulla».
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AltriMondi R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Nuovo allarme dalla Libia
Un milione pronti a partire
37
MALTEMPO IN ABRUZZO
1Il direttore di Frontex spaventa l’Italia: «Bisogna prepararsi
a una situazione peggiore del 2014». Gentiloni: «Numeri inutili»
Davide Marostica
L’
emergenza continua,
inarrestabile. «Nel 2015
dobbiamo prepararci ad
affrontare una situazione più
difficile dello scorso anno».
Così ha parlato ieri, a proposito
dell’allarme immigrazione, Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, l’agenzia dell’Ue che coordina il pattugliamento delle frontiere esterne
dell’Unione. La situazione non
accenna a migliorare. E a preoccupare, sono soprattutto i
numeri: «Stando alle fonti ci
viene segnalato che si assestano tra i 500 mila e un milione i
migranti pronti a partire dalla
Libia».
PIÙ COOPERAZIONE Un vero e
proprio esodo, quello in partenza dalle coste libiche, a cui
Frontex non può far fronte da
solo. «Noi siamo solo una parte
— dice ancora Leggeri —.
Frontex da solo non è sufficiente per affrontare questo
enorme problema, e se si vogliono fare più operazioni c’è
bisogno di risorse, di staff e
dell’impegno degli Stati mem-
L’esplosione del gasdotto nel comune di Pineto, in provincia di Teramo
Esplode gasdotto
dopo una frana:
dodici intossicati
L’EMERGENZA
43%
● La crescita degli sbarchi sulle
coste italiane nei primi due mesi
del 2015. Esattamente 7.882
clandestini, quando nel 2014
si fermarono a 5.506.
D
67.128
● Gli stranieri presenti nelle
strutture d’accoglienza italiane.
Le presenze più numerose
in Sicilia (13.999 persone, pari
al 21% del totale nazionale).
Uno dei recenti sbarchi di migranti a Porto Empedocle in Sicilia ANSA
bri a rendere disponibili i loro
mezzi. La cooperazione è fondamentale». Messaggio all’Italia? Non proprio. «Le autorità
italiane hanno fatto passi per
rafforzare la sicurezza e mitigare il rischio» dopo le minacce di trafficanti armati durante
un salvataggio vicino alle coste
libiche. «Ciò non significa tuttavia che domani non ci siano
incidenti. È vicino alle coste libiche che c’è il rischio». Sullo
sfondo, l’ombra lunga dell’Isis.
«Non ci sono prove per dire che
la situazione dell’immigrazione illegale sia sotto il loro controllo. Ma dobbiamo stare attenti — continua Leggeri —,
perché sappiamo che i migranti sono stati forzati a salire sulle imbarcazioni con le armi».
L’IMPEGNO A Leggeri ha replicato in giornata il ministro degli Esteri Gentiloni: «Non serve
sollevare allarmismi ma impegnarci di più, noi italiani e l’Europa, per fronteggiare questo
fenomeno. Dare numeri non
mi pare utile, anche se è vero
che c’è un incremento di immigrazione».
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opo il Centro-Nord e
le vittime in Toscana
e nelle Marche, ieri il
maltempo ha messo in ginocchio il Centro-Sud. A essere colpite soprattutto Molise e Abruzzo, dove circa
250 mila persone sono senza corrente elettrica a causa
della neve. Disagi sulla circolazione. L’incidente più
grave, però, è avvenuto in
provincia di Teramo, dove
una condotta del gas si è incendiata nella frazione di
Mutignano, nel comune di
Pineto, dopo una frana. Le
fiamme altissime sono state
visibili da chilometri. Sono
state tre le esplosioni e tre le
abitazioni rimaste coinvolte, 8 le persone soccorse, 4 i
feriti, tra le quali un bambino di 10 anni; 12, invece, sarebbero gli intossicati.
TRAGEDIE Il maltempo ha causato anche la morte di due persone: un uomo di 48 anni è
morto e la donna che era con
lui è stata ricoverata in gravissime condizioni, per le esalazioni di monossido di carbonio. Il fatto è successo a Casore
del Monte, sulle colline Pistoiesi, una zona che da giovedì,
dopo la tempesta di vento, è
senza elettricità. Probabilmente per scaldarsi, durante la notte la coppia ha acceso una stufetta. Un settantenne, di Magliano dei Marsi (L’Aquila), è
morto, invece, dopo una caduta dal tetto della propria abitazione mentre riparava le tegole
spostate dalle violente raffiche
di vento abbattutesi sulla Marsica. L’uomo avrebbe perso
l’equilibrio, forse per una raffica di vento, battendo la testa.
Inutili i soccorsi.
Lega, Tosi vuole correre da solo
Berlusconi: finiti i servizi sociali
ARRESTATO PALESTINESE, «ATTACCO TERRORISTICO»
A
● Il terrore è tornato, ieri, a
Gerusalemme mentre si
festeggiava il Purim, il
carnevale ebraico. Un
palestinese della parte est
della città ha lanciato la
propria auto su un gruppo di
passanti ferendo sei persone,
tra le quali 5 soldatesse della
Guardia di Frontiera. Dopo
l’attacco, il giovane è sceso
dall’auto brandendo una
ll’interno del partito il
segretario della Lega
Matteo Salvini deve affrontare lo strappo con il «dissidente» Flavio Tosi. All’esterno
continuano, invece, le trattative per un’alleanza con Forza
Italia. La prima missione appare, però, persa e lo dimostrano
le dichiarazioni dei protagonisti. Il sindaco di Verona Tosi ha
minacciato di candidarsi alla
presidenza del Veneto con una
lista autonoma targata Liga Veneta. «Chiunque non sostiene
Luca Zaia si mette fuori», ha
tuonato il segretario. Il governatore lombardo Roberto Maroni ha invitato «ad aspettare
qualche giorno» nella speranza
di un’intesa. Zaia ha preferito
glissare sull’ipotesi lista Tosi:
«Ognuno è libero di fare quel
che vuole», ha detto anche se è
probabile che non ne sia affatto
A Gerusalemme un’auto
contro la folla: sei feriti
tra le parti in causa appaiono
sempre più ridotti. Domani scade l’ultimatum dato a Tosi da
Salvini che, nel frattempo, ha
escluso la convocazione di un
nuovo consiglio federale per rivedere la nomina del commissario inviato in Veneto.
Il sindaco di Verona Flavio Tosi.
È vicino il suo addio alla Lega ANSA
contento. Una pattuglia di 3-4
parlamentari tosiani guidata
dalla senatrice Patrizia Bisinella sta pensando di lasciare il
gruppo leghista in Parlamento
«se Milano non ritirerà il commissariamento del Veneto». Intanto, i margini per arrivare a
una soluzione di compromesso
ULTIMO GIORNO Ieri il leader
della Lega ha incontrato Silvio
Berlusconi per parlare delle Regionali. «Incontro simpatico e
cordiale», l’ha definito l’ex Cav.
L’asse Lega-Fi sembra tenere
per il Veneto, ancora aperta la
partita in Liguria e Toscana. Per
Berlusconi, intanto, ieri è stato
anche l’ultimo giorno ai servizi
sociali a Cesano Boscone dopo
dieci mesi: «È stata un’esperienza toccante. Intendo continuare questo impegno».
dan. va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A TORINO
GOOGLE GLASS
PER OPERARE
● Per la prima volta
i Google Glass sono stati
utilizzati per operare al
cuore: l’intervento, condotto
dal professor Mauro Rinaldi
(nella foto Ansa), effettuato
alle Molinette di Torino.
L’auto lanciata contro la folla
mannaia — secondo la
ricostruzione della polizia — ma
è stato raggiunto dai colpi
sparati un sorvegliante e
catturato. Un atto di
terrorismo che, dopo settimane
di relativa quiete, ha rialzato
improvvisamente la tensione in
città. Quattro mesi fa, all’incirca
nello stesso luogo (il quartiere
arabo di Sheik Jarrah, non
lontano dalla Porta di Damasco)
che immette nella Città Vecchia,
un’auto lanciata sulla gente
costò la vita a un poliziotto
israeliano e provocò 13 feriti. Il
sindaco della città Nir Barkat ha
detto che non va consentito «al
terrorismo di stravolgere le
nostre vite. Proseguiremo a
combatterlo senza nessun
compromesso». Da Gaza, Hamas
ha, invece, detto di considerare
l’attacco contro le soldatesse
israeliane un «atto eroico».
38
AltriMondi R
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA BAND DI LAS VEGAS
Imagine Dragons
«Sfrontati e colti
Così sfondiamo»
Gli Imagine Dragons: suoneranno il 23 novembre a Milano HAZEL
1Il nuovo album vende dagli Usa all’Italia
«Non siamo un esempio, ma abbiamo stile»
Daniele Vaira
@danvaira
L’
Italia li ha conquistati «per
il calore dei fan, per le belle ragazze e il cibo che non
sa di plastica come negli Usa».
Loro hanno folgorato tutti, salendo sul palco di Sanremo come
superospiti. Ma ormai la band
degli Imagine Dragons non è
più una sorpresa. Nata nel 2009
a Las Vegas, ha venduto nel mon-
do 27 milioni di brani e 7 milioni
di album. E con il nuovo progetto
Smoke + Mirrors (oltre 900
mila copie e 1,5 milioni di singoli venduti) sono in vetta alle
classifiche Usa e in Gran Bretagna e per la prima volta top 10
anche in Italia. Amano i Beatles,
i Rolling Stones, Paul Simon e
Outkast. I critici li paragonano ai
Coldplay, gli Imagine Dragons
sorridono compiaciuti, ma dicono che «ognuno ha il proprio stile e la propria storia». Il leader
Dan Reynolds ha spiegato,
anzi che quando lui, Ben McKee, Wayne Sermon e Dan
Platzman hanno cominciato a
suonare, lo hanno fatto con la
musica classica e la lirica, «da
Giuseppe Verdi a Giacomo
Puccini». L’Italia ricorre spesso e non solo nella loro formazione. «Mia moglie è di origine italiana e anche al liceo
avevo una fidanzata vostra
connazionale», ha confidato
Reynolds, senza però ricordarsi di dove sia originaria la
consorte. Per i fan di casa nostra, l’appuntamento con la
band americana sarà il 23 novembre al Forum di Assago.
UNITÀ Di una cosa però i
quattro sono sicuri, il successo ha cambiato la vita della
band. «Da un lato permette di
avere molto sia in termini
professionali che umani, ma
ci ha fatto perdere amici e
rapporti. È difficile fidarsi
delle persone perché spesso ci
siamo accorti che avevano secondi fini». La risposta alle
delusioni è sempre stata attraverso la musica e ora il
nuovo album ha permesso
ancora più coesione: «Abbiamo preso una casa tutti insieme a Las Vegas e ci abbiamo
costruito uno studio. Abbiamo avuto molta libertà», hanno raccontato in diverse interviste. Sicurezza, capacità
di innovare e una certa sfrontatezza che li ha premiati. Alla rivista Billboard hanno dichiarato: «Non siamo un
esempio o uno stereotipo.
Non è vero che lo spirito del
rock lo puoi cogliere solo vivendo sul filo del rasoio o
usando cocaina. Queste sono
scelte di vita come altre».
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
21/3 - 20/4
ARIETE
21/4 - 20/5
TORO
21/5 - 21/6
GEMELLI
22/6 - 22/7
CANCRO
23/7 - 23/8
LEONE
24/8 - 22/9
VERGINE
6-
6
8
5,5
7
7
Luna sponsor
efficace del vostro
sabato che
v’accontenta in
tutto. Voi siete
sereni, la resa suina
si (e vi) supera, la
vostra strafighezza
ingolosisce.
Lavoro e famiglia
rompono. E voi
rompete gli
zebedei a vostra
volta a molti. State
calmi. E non
rifiutate l’idea di
fare vita sociale.
Fornicazionina.
Piccole rivincite vi
risarciscono.
Umanamente,
anche. News, vita
sociale e viaggi vi
rinfrancano, il
suino inside you si
fa più ludico e
aperto alle novità.
Concretezza,
esperienza e
fattività vi
premiano. Le
finanze, poi,
tranquillizzano,
l’ormone insorge e
voi non risparmiate
nessuno. Scatenàti.
23/9 - 22/10
BILANCIA
23/10 - 22/11
SCORPIONE
23/11 - 21/12
SAGITTARIO
22/12 - 20/1
CAPRICORNO
21/1 - 19/2
ACQUARIO
20/2 - 20/3
PESCI
7,5
6
7
5,5
7,5
5,5
L’intuito vince,
l’esperienza vi
torna utile. Così,
giocate d’anticipo
riscuotendo ogni
soddisfazione.
Lavoro OK,
sudombelico
poetico.
Gli amici ci sono.
Ma pure i nemici
non mancano.
Ergo: aprite gli
occhi anche sui
glutei, per non
farvi fregare da
nessuno. Vigore
suino poderosino.
AGENDA
IL VOLTO DELLA GUERRA
IN 300 FOTO A PADOVA
Il «Videogame Show» si apre oggi al Forum di Assago FOTOGRAMMA
Assi dei videogame?
Dimostratelo a Milano
● Sempre chiusi in casa a smanettare con i videogame? Almeno
prendete la metropolitana fino al Forum di Assago dove, anche
lunedì, si scatenano luci e suoni di «Videogame Show». Si può
giocare, naturalmente, per esempio a «Call of Duty», «Fifa 15»,
«Mario Kart 8» e «Super Smash Bros» (iscrizioni sul posto, in
genere un’ora prima del via) ma anche sperimentare titoli
vintage in un’area dedicata. Ci sarà inoltre l’opportunità di
incontrare gli esperti di videogiochi che spopolano su YouTube.
VIDEOGAME SHOW DA OGGI AL FORUM DI ASSAGO (MILANO)
INGRESSO 12 EURO, PER INFORMAZIONI: VIDEOGAMESHOW.IT
L’INIZIATIVA
● Le prime foto aeree che,
nel ‘15-’18, cambiano la
tattica bellica; i soldati
reporter che raccontano la
guerra civile spagnola; i
ritratti dei civili dal Vietnam
al Medio Oriente. A Padova,
uno sguardo completo sulla
guerra, dall’inizio del secolo
scorso, attraverso 300
immagini di nomi celebri
come August Sander, Ernst
Haas, Gabriele Basilico.
QUESTA È GUERRA! A PADOVA,
PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ,
DOMANI GRATIS PER LE DONNE
IN TUTTO IL PAESE
Panini Tour 2015 Fare due passi
Le Figuriniadi
lungo le ferrovie
arrivano a Roma abbandonate
LA FESTA DELLA DONNA
A NAPOLI È... SCIENZA
● Incontri con esperte di vari
settori (biologhe, agronome,
designer), laboratori, sedute
di yoga, proiezioni, musica,
cabaret. Stasera la Città
della Scienza di Napoli celebra
(in anticipo) l’8 marzo con una
serie di appuntamenti, dalle
20 fino a mezzanotte, pensati
per il pubblico femminile.
EFFERVESCIENZA A NAPOLI
INGRESSO 8-5,5 EURO
● Brutta avventura nei cieli della
California per Harrison Ford.
L’attore, ai comandi di un
monoelica degli Anni 40 (nella
foto Epa), si è schiantato su un
campo da golf a Venice, poco
fuori Los Angeles, riportando la
frattura di un braccio e una ferita
alla testa. La causa più probabile
dell’incidente è un’avaria. «Papà
è malconcio, ma sta bene»,
assicura il figlio su Twitter.
Anche se la Luna
ridimensiona
qualcosa (nel
lavoro, negli svaghi,
nello shopping)
niente ansie e
godetevi il sabato.
Il fulgore suino
latita un cicinìn.
TORNEI E INCONTRI CON LE STAR DI YOUTUBE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LOS ANGELES,
PAURA PER FORD
CADE IN AEREO
Vista la Luna
opposta, donereste
volentieri un
navigatore a chi
non conosce la
strada per andare a
quel paese: calmi.
Ormone spento o
inappagato.
GAZZAWEEKEND
a cura di
FRANCESCO
RIZZO
Da amici e sponsor
ottenete appoggi,
anche nel lavoro,
che si anima grazie
a un ventaglio di
chance super.
Fascino in crescita,
fornicazione
vivacina.
Certa gente vi
gratina gli zebedei,
il lavoro è faticoso.
Per questo,
soprattutto, il
morale oscilla. Non
è dunque giornata.
Nemmeno suinally
speaking.
È amica del vostro
umore e dei
programmi del
sabato, la Luna.
Che vi conferisce
pure charme e
fiuto superfine.
Fornicazione algida,
ma impeccabile.
C’è minaccia di
spese nell’aria, voi
avvertite
inquietudini varie
e qualche impiccio.
Non sembrerebbe
un sabatone.
Sudombelico poco
reattivo.
La copertina dell’album Panini ANSA
Una vecchia locomotiva in disuso
● Quiz sul calcio, prove di abilità,
premi per i collezionisti più fedeli
e possibilità di effettuare scambi
con altri appassionati. Le
«Figuriniadi» - ovvero il «Panini
Tour 2015» - sbarcano a Roma,
nuova tappa di un viaggio
attraverso tutto il Paese.
Appuntamento oggi e domani ai
Giardini Nicola Calipari.
● Non solo festa della donna: da
otto anni l’8 marzo è anche la
Giornata nazionale delle ferrovie
dimenticate. Itinerari ricchi
di storia, da percorrere a piedi
o in bicicletta. Escursioni ma
anche mostre organizzate dalla
Confederazione Mobilità Dolce
(Co.Mo.Do.) per gli appassionati
ferroviari e non solo.
LE FIGURINIADI A ROMA, PIAZZA
VITTORIO EMANUELE II, OGGI E
DOMANI DALLE 10.30 ALLE 18.30
FERROVIE DIMENTICATE DOMANI
IN TUTT’ITALIA, PER INFORMAZIONI:
FERROVIEDIMENTICATE.IT
CONSIGLI
LO SPORT IN TV
IL PROGRAMMA
«SCALA MERCALLI»
TUTTI I PERICOLI
DEL PETROLIO
COL FRACKING
Torna «Scala Mercalli»,
l’approfondimento dedicato
ai problemi più urgenti per
la salvaguardia del Pianeta
Terra, condotto dal noto
climatologo Luca Mercalli.
In questa puntata si parlerà
di combustibili fossili.
Le telecamere andranno
negli Stati Uniti, per vedere
come il fracking,
uno dei più moderni metodi
con cui vengono estratti petrolio e gas dal sottosuolo,
distrugga il territorio.
DA VEDERE STASERA
ALLE 21.30 SU RAI TRE
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“DUELLO” A CESENA
PER IL SANGIOVESE
● “Gastronauti”, vignaioli,
chef, appassionati: tutti
a Cesena per il Romagna Wine
Festival. Oltre al confronto
tra il Sangiovese locale
e quello toscano, show
cooking, assaggi, incontri
fra produttori e visite guidate.
ROMAGNA WINE FESTIVAL FINO
A DOMANI A CESENA, INFO:
ROMAGNAWINEFESTIVAL.IT
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SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
1 LOTTO Infradito di gomma con logo, dettagli fluo e in nylon, comode
GAZZA LOOK
e leggere sono ideali in piscina e per il mare, ma utili anche in palestra per il dopo
allenamento 15 euro
GEOX RESPIRA GIUBBINO
imbottito con zip a contrasto
● 149,90 euro
PIRELLI P ZERO GIACCA in
tessuto bistrato traspirante,
antipioggia e vento ● 269 euro
L’olimpionico e fratello d’arte Florent Manaudou, mister quintale, è anche l’uomo più veloce del mondo: a 24 anni si prepara ad un biennio d’oro REUTERS
Manaudou resta nudo
ed è sempre più veloce
KAPPA® FELPA bicolore
in nylon con zip e cappuccio
● 200 euro
BOMBOOGIE BOMBER
in tessuto tecnico con zip
● 170 euro
1Il re dello sprint tra copertine sexy e la sorella Laure:
«Senza di lei non sarei arrivato qui, ma basta confronti»
e come ai Mondiali in vasca corta
di Doha (3 ori e 2 argenti) sarà un
campione sotto i riflettori per come nuota poderosamente, e per
come sta cercando di imporsi
adesso fuori dall’acqua. Non a caso, prima di spogliarsi per Lagerfeld, è diventato manager di un
progetto che guarda oltre lo
sport e al post carriera: una nuova piattaforma «per guardare al
mondo reale».
GANT RUGGER T-SHIRT
in cotone a righe bicolore
● 59 euro
SEVENTY PANTALONE
chino effetto denim
● 159 euro
L’
alieno. L’icona sexy. Mister
quintale o l’imprenditore.
Florent Manaudou è sulle
orme della sorella Laure, la prima olimpionica di Francia che a
Londra, fu la prima ad accogliere
il fratello all’uscita dei 50 stile libero d’oro. Non poteva che finire
così: superstar lei, superstar lui.
Florent ha il fisico massiccio, è il
ragazzo che non deve chiedere
mai ma anche lui in acqua comincia a sentire la pressione. E soprattutto, come la sorella, non intende perdere nelle occasioni che
contano: passi per una gara di secondo grado come i 50 farfalla,
ma quando si tratta di 100 stile
libero, la gara regina, persino un
esuberante come il fratello d’arte, diventa prudente. Forse perché in Francia soffre il confronto
con il talentuosissimo Yannick
Agnel? Forse perché ci sono giganti come l’olimpionico americano Nathan Adrian o il missile
australiano James Magnussen?
PRESSIONI Ecco: in una sola parola, anche Florent comincia a
sentirsi assediato, come una stella che deve sembrare sempre vincente, impeccabile. E, adesso, come Karl Lagarfeld lo ha immortalato nel Numero Magazine appena uscito, deve sembrare
GARMIN OROLOGIO con
tecnologie per monitorare
il nuoto ● 449 euro
FRANKLIN & MARSHALL
INFRADITO in gomma
● 28 euro
«FLORENT
È UN ALIENO,
AL LIMITE DELLA
PERFEZIONE»
CAMILLE LACOURT
NUOTATORE FRANCESE
attrazione irresistibile per le donne. L’altra icona sexy del nuoto
francese, Camille Lacourt, con il
quale s’allena a Marsiglia, vedendolo emergere anche nei 50 dorso, ammette quasi scoraggiato:
«È un alieno, al limite della perfezione». Di sicuro, verso i Mondiali di Kazan, dove vorrebbe diventare l’uomo dei campionati come
un anno fa agli Europei con 4 ori
AQUASPHERE OCCHIALINI
da nuoto con lenti polarizzate
● 34,90 euro
SWATCH OROLOGIO
con cinturino in silicone
● 40 euro
DSQUARED2 BORSONE
in tessuto tecnico ● (prezzo
su richiesta)
CONFRONTI Perché anche Florent, memore dell’ascesa e caduta della sorella, adesso sta investendo tutte le energie per brillare sempre. Dopo l’oblio della sorella, che si è riciclata come
stilista e presentatrice tv, ha scritto un libro e ha fatto parlare di sé
per un improvvido furto a Disneyland, Florent intende rilanciare l’immagine di famiglia, un
marchio unico, un cognome che
è ormai sinonimo di vincente. «Il
problema non è mia sorella: senza di lei non sarei mai arrivato a
questi livelli. Il paragone magari
continuerà ad essere fatto, ma ad
un certo punto bisogna saper dire basta». Se Laure era leggerezza e timidezza, Flo è l’espressione della potenza in acqua, i muscoli che determinano velocità.
Uno sprint nei 100 mondiali è
quanto gli manca. Ma la dinastia
è garantita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MEETING
DIESEL T-SHIRT in jersey
con taschino in denim
● 75 euro
Florent nei 50 dorso
cede a Lacourt: è 2°
L’azzurra Mizzau 4a
(al.f.) Ieri a Marsiglia, Florent
Manaudou è stato battuto nei 50
dorso dal campione del mondo
Camille Lacourt, suo compagno di
club, tra oggi e domani, il fratello
d’arte gareggerà nei 50 e 100 sl, la
sua gara del futuro. Florent è nato il 19
novembre 1990. Alto 199 cm per 99
kg, è olimpionico a Londra 2012 (la
sorella lo fu ad Atene 2004 nei 400 sl)
nei 50 sl, gara in cui è anche
campione europeo ed in testa al
ranking mondiale 2015 con 21”83. Agli
ultimi Mondiali di vasca corta di Doha
Florent Manaudou ha ottenuto 3 ori e
2 argenti, mentre agli Europei in vasca
lunga di Berlino nell’agosto scorso, ha
conquistato 4 ori, tra cui quello nei
100 sl. La miglior azzurra di ieri è stata
Alice Mizzau, che ora si sta allenando
con la spagnola Mireia Belmonte
reduce dall’altura di Granada, quarta
nei 200 sl in 1’58”77. Uomini: 200 sl
Agnel 1’47”11, 23. Santucci 1’53”68; 45.
Leonardi 1’55”94; 50 do Lacourt 24”85
(1° t. 2015), Manaudou 25”17, 7. Rivolta
26”35; 200 ra Koch (Ger) 2’10”68; 200
fa De Deus (Bra) 1’56”20; 400 mx
Verraszto (Ung) 4’15”99.
Donne: 200 sl Bonnet 1’57”27, 4.
Mizzau 1’58”77; 50 do Medeiros (Bra)
27”84; 200 ra Pedersen (Dan) 2’23”34,
6. Castiglioni 2’32”36; 200 fa, 400 mx
Hosszu (Ung) 2’08”66, 4’39”96
(Trombetti 4’45”86, fin. B).
SLAM JAM X CARHARTT
PANTALONI in canvas
con rivetti metallici ● 129 euro
BIRKENSTOCK SANDALO
che garantisce sostegno
al piede ● 29 euro
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geometrici ● 20 euro
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FERRINO ACCAPPATOIO
in microfibra color verde e con
cappuccio ● 42 euro
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● 9 euro
A cura di Fabrizio Sclavi gazzalook@rcs.it
Stefano Arcobelli
40
SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT