5 13 - Ordine dei Medici di Campobasso

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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
Consiglieri e revisori
CONSIGLIO DIRETTIVO
PRESIDENTE
VICE PRESIDENTE
SEGRETARIO
TESORIERE
CONSIGLIERI
(Odontoiatra)
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
COLLEGIO REVISORI DEI CONTI
Gennaro BARONE
Marcello DI FALCO
Celestina CLEMENTE
Filomena GALLO
Domenico COLOCCIA
PRESIDENTE
Dott.
COMPONENTE EFFETTIVO
Dott.
Dott.
COMPONENTE SUPPLENTE
Dott.
Maria Carmela MASCARO
Florio REALE
Bartolomeo TERZANO
Daniele Antonio FALCONE
Dott. Elda DELLA FAZIA
Dott. Sonia DE NOTARIS
Dott. Angelo Elio GENNARELLI
(Odontoiatra)
Dott. Gianfranco GIGLIO
Dott. Ernesto LA VECCHIA
Dott. Sergio ZARRILLI
Commissione odontoiatri
COMMISSIONE ISCRITTI ALBO ODONTOIATRI
COMITATO DI REDAZIONE
PRESIDENTE
COMPONENTE
DIRETTORE
REDATTORE
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Attilio CICCHETTI
Raffaella AMORUSO
Domenico COLOCCIA
Angelo Elio GENNARELLI
William SUSI
Mena VASELLINO
Dott. Gennaro BARONE
Dott. Attilio CICCHETTI
Dott. Luciano GRECO
Dott. Giovanni SPÀRANO
Dott. Sergio ZARRILLI
BOLLETTINO DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO
www.ordinedeimedici.cb.it - E-mail: info@ordinedeimedici.cb.it
Tel. 0874 69177 • Fax 0874 618358
Registrazione Tribunale di Campobasso del 12.1.1984, n. 141
Impaginazione e stampa: ARTI GRAFICHE LA REGIONE s.r.l.
C.da Pescofarese, 44 - 86100 RIPALIMOSANI (CB)
Tel. 0874 483224 • Fax 0874 64374 • E-mail: info@artigrafichelaregione.com • ISDN: 0874 618148
Le foto di copertina sono del Dott. Luciano Greco
In quarta di copertina: Campitello Matese
BOLLETTINO
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
Sommario
• L’Angolo del Presidente
PAG. 4
• Bilancio consuntivo 2012 e Bilancio preventivo 2014
»
12
• Relazione del Tesoriere
»
14
• Relazione del Presidente del collegio dei revisori dei conti
»
15
• Assemblea generale 9 novembre 2013
»
16
• Appropriatezza delle cure
»
18
• Programma Educativo per la Salute
»
19
• Società Oftalmologica Italiana - 11° Congresso Internazionale
»
20
• Società Italiana di Pediatria - 7° Congresso Regionale
»
23
• “Pagina Odontoiatrica”
»
26
• La Storia dell’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso
»
27
• “Notizie utili”
»
30
• “Non solo medicina”
»
33
• “Ai medici scomparsi”
»
36
• “I dati dell’Ordine”
»
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AVVISA
Tutti coloro che vogliono pubblicare articoli, suggerimenti, notizie e quant’altro possono farlo inviando
il materiale alla segreteria dell’ordine oppure all’indirizzo di posta elettronica.Ci aspettiamo la collaborazione di tutti i medici iscritti e faremo del nostro meglio per pubblicare ogni vostra richiesta
Si ricorda di compilare e spedire all’Ordine il modulo che vi è stato inviato per aggiornare
l’anagrafica ai sensi delle nuove normative e utile anche ai fini previdenziali. Il modulo può anche essere scaricato direttamente dal sito dell’Ordine.
Obbligo PEC - Posta Elettronica Certificata: si ricorda che il D. L. 185 del 29 /11/2008 convertito con L. 28/01/2009, n.2, stabilisce l’obbligo, per le società di capitali, per le società di persone e per i professionisti iscritti in albi o elenchi e le pubbliche amministrazioni, di dotarsi di una
casella di posta elettronica certificata (l’indirizzo pec dovrebbe divenire l’unico mezzo di comunicazione con le pubbliche amministrazioni, compresi gli organi giudiziari ed il consiglio dell’Ordine di appartenenza); per i professionisti (architetti, avvocati, ingegneri, medici, odontoiatri,ecc...) diviene
obbligatoria dal 29/11/2011. Nella fattispecie si rammenta che l’art. 16, comma 7, del D.L 185/08 dispone che “i professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata”.
Si rende noto che le domande di verifica messaggi pubblicitari, per essere sottoposte all’approvazione
del Consiglio Direttivo nel mese in cui vengono inoltrate, devono pervenire entro il 10 di ogni mese.
Gli iscritti all’Ordine sono pregati di inviare i loro indirizzi mail aggiornati in modo da ricevere tutte le
comunicazioni in modo tempestivo.
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
9 novembre 2013
Dott. Gennaro Barone
Relazione del Presidente
Cari colleghi,
l’Editoriale di questo numero, come di consueto, è interamente occupato dalla mia relazione presentata nel corso dell’ Assemblea Generale Ordinaria, svoltasi il recente 9 novembre presso la Sala
“F. Paglione” della nostra sede. E’ un invito a leggerla, soprattutto per i colleghi che non sono
stati presenti a tale manifestazione, resa suggestiva e indimenticabile dalle due cerimonie svoltesi
in tale circostanza: Il Giuramento Professionale dei neo- laureati e la consegna di una Onorificenza ai colleghi decani del nostro Ordine. A seguire, vi proponiamo le relazioni del Tesoriere, dott.ssa
Filomena Gallo, con i bilanci (consuntivo 2012 e preventivo 2014 illustrati in Assemblea) e del
Presidente del Collegio dei Revisori dei conti, dott.ssa Maria Mascaro. Le relazioni sono state
approvate con voto unanime dall’Assemblea. Saluto tutti con la consueta cordialità, augurando
a voi e alle vostre famiglie serene festività Natalizie.
Gennaro Barone
ari colleghi, gentili autorità, amici convenuti, anche il 2013 sta trascorrendo in fretta: “Interea fugit inesorabile tempus…”,
chiosava Virgilio nelle Georgiche. Così siamo arrivati alla data di questa importante manifestazione Ordinistica che, insieme a tante altre scadenze, scandisce il tempo che infatti inesorabilmente passa. Ci apprestiamo quindi anche per quest’anno a celebrare
la consueta e tradizionale Assemblea degli iscritti, nel
cui contesto, come a tutti noto, trovano per consuetudine, importante collocazione il Giuramento di Ippocrate pronunciato dai medici e odontoiatri neolaureati e la premiazione del colleghi che, nel corso del
2013, festeggiano il prestigioso traguardo dei 50 anni
di laurea. Al di là degli importanti adempimenti istituzionali previsti dalla nostra Assemblea (dopo un intervento del Presidente CAO, ci saranno le relazioni
del tesoriere e del Presidente del collegio revisori dei
conti con l’approvazione dei relativi bilanci), ho
sempre ritenuto che giornate come questa rappresentano, per il nostro Ordine, un momento di forte
coesione e una possibilità di acquistare nuove energie per gli impegni gravosi che ci attendono nel prossimo futuro. Porgo il benvenuto a tutti voi in questa che amo chiamare la casa dei medici, la cui sala
che ci sta ospitando è dedicata al nostro valoroso collega dott. Francesco Paglione, insignito dal Presidente della Repubblica, della medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica. La motivazione di questa dedica
C
la potete leggere sulla targa affissa all’ingresso della sala. Non ne rammento la esemplare storia che per
noi tutti deve rappresentare un invito a non dimenticare mai i valori che devono guidare la nostra Professione.
Un particolare benvenuto deve andare agli importanti Referenti istituzionali che hanno accettato il nostro invito per essere i testimoni, come rappresentanti della società civile in cui i medici operano, del
giuramento dei nostri giovani colleghi. Per l’occasione, abbiamo sempre invitato SE il Prefetto di Campobasso e un sindaco della nostra Provincia. Quest’anno la Prefettura sarà rappresentata dal viceprefetto di
Campobasso dott.ssa Cristina Marzano, mentre sarà
presente il sindaco del comune di Castellino del Biferno, sig. Nicola Fratangelo. Benvenuti, quindi! La presenza delle istituzioni attribuirà alla cerimonia un significato simbolico particolare e la dovuta solennità.
Non possiamo, in apertura della nostra assemblea, non ricordare i colleghi che, in questo ultimo
anno ci hanno lasciato. Mentre leggo i loro nomi con
deferente rispetto e commozione, vi invito ad alzarvi in piedi e a dedicare in silenzio qualche attimo di
raccoglimento.
BORGIA GIANNI NICOLA
nato il 26.07.1952
deceduto il 14.03.2013
SCARANO NICOLINO
nato il 04.12.1923
deceduto il 12.07.2013
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
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L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
CHICCO RICCARDO
nato il 14.12.1916
TRIBO’ ALESSANDRO
nato il 22.04.1952
deceduto il 04.11.2013
deceduto il 04.11.2013
Di questi compianti colleghi ricordiamo, con
gratitudine, il loro impegno professionale, la passione e la serietà con la quale hanno onorato la nostra
professione con la fedeltà a quei principi etici e deontologici che devono sempre orientare l’agire di ogni
medico. Dovrà restare vivo nelle nostre menti anche
il loro ricordo che affido in questa occasione a tutti
e in particolare alle giovani generazioni di colleghi.
Vi fornisco adesso alcuni dati del nostro Ordine
al fine di commentare e valutare eventualmente insieme le variazioni che ci sono state in questo ultimo anno.
DATI ASSEMBLEA ANNO 2013
Iscritti al 03.11.2012
Albo Medici Chirurghi
Albo Odontoiatri
Medici con duplice iscrizione Albo
Totale iscritti al 03.11.2012
n°
n°
n°
n°
1.484
220
113
1.591
Iscritti al 09.11.2013
Albo Medici Chirurghi
Albo Odontoiatri
Medici con duplice iscrizione Albo
Totale iscritti al 09.11.2013
n°
n°
n°
n°
1.510
220
108
1.622
Iscrizioni Albo dall’1/1/2013 al 09/11/2013
Albo Medici Chirurghi
Nuove iscrizioni
n°
40
Iscrizioni per trasferimento
n°
3
Albo Odontoiatri
Nuove iscrizioni
n°
6
Iscrizioni per trasferimento
n°
0
Totale iscrizioni n° 49 di cui 19 uomini e 30 donne
Cancellazioni Albo dall’1/1/2012 al 09/11/2013
Albo Medici Chirurghi
Trasferiti
n°
Per avvenuto decesso
n°
Cessata attività
n°
Albo Odontoiatri
Trasferiti
n°
Per avvenuto decesso
n°
Cessata attività
n°
Patrocini a convegni e a
manifestazioni scientifiche:
n°
Procedimenti disciplinari:
Audizioni Albo Medici Chirurghi
n°
Audizioni Albo Odontoiatri
n°
Procedimenti disciplinari aperti e conclusi n°
Procedimenti disciplinari
sospesi in attesa di giudizio
n°
3
4
2
1
0
2
20
8
2
2
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Quello trascorso, è stato il secondo anno di at-
tività del nuovo consiglio direttivo eletto, per il
triennio 2012/2014, nel novembre 2011. Ci apprestiamo quindi a trascorrere il terzo ed ultimo anno di
mandato. Abbiamo lavorato intensamente, in un clima di collaborazione, cercando di fronteggiare tutte
le numerose novità relative ai cambiamenti normativi e alle numerose nuove disposizioni inerenti le nostre competenze. Credetemi, non è facile stare al passo rispetto alle rapide evoluzioni legislative incontrate in itinere. La disponibilità ad affrontare compiti gravosi e complessi riguardanti nuove mansioni e nuove responsabilità attribuite agli Ordini, esiste ed è supportata dalla buona volontà mia personale e di tutto lo staff direttivo. Un impegno importante (forse il
più importante) è rappresentato dalla gestione del sistema ECM, diventato perentoriamente obbligatorio.
Si paventa per gli inadempienti la possibilità di sanzioni disciplinari e la esclusione dalla partecipazione
a concorsi pubblici o dall’accesso a livelli superiori di
carriera. Per l’ECM i compiti dell’Ordine saranno abbastanza gravosi e comporteranno una mole di lavoro notevole per gli adempimenti scientifici e amministrativi previsti dalle nuove recentissime norme. E’
stato ribadito anche qualche giorno fa a Roma, in occasione della V Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina, importante manifestazione
finalizzata a fare il punto sullo stato dell’arte dell’ECM
Siamo stati diligentemente presenti con una delegazione composta dalla dott.ssa Celestina Clemente,
consigliere segretario dell’Ordine, dalla dott.ssa Giuliana Zicchillo, in rappresentanza dello staff amministrativo e dal sottoscritto. E’ stata una esperienza molto utile dalla quale trarremo ovviamente indubbi vantaggi. Stiamo provvedendo ad accreditarci definitivamente, come provider, presso la regione Molise in ottemperanza con le nuove normative vigenti. L’iter amministrativo è parimenti complesso e molto articolato e prevede anche nuove spese cui dovremmo far
fronte nel tempo. Intanto l’Ordine continua ad essere presente nella Commissione Regionale per la Formazione Continua, organismo determinante nella gestione del Sistema Formazione, entrato in punta di
piedi una decina di anni fa e diventato nel tempo uno
degli assi portanti della nostra professione.
L’Ordine avrà quindi un ruolo importante nel governo della Formazione e dell’Aggiornamento del Medico e dell’Odontoiatra, strumento indispensabile per
il buon agire professionale. Del resto le nuove normative varate proprio di recente, lo hanno sancito definitivamente. Finora comunque non ci siamo affatto sottratti sia come componente medica che come
componente odontoiatrica a tale impegno, facendoci promotori di una Intensa attività formativa diretta e indiretta tramite numerosissime iniziative che
hanno visto una larga partecipazione di iscritti. Con
altre iniziative abbiamo voluto coinvolgere in numerosi dibattiti ed incontri informativi anche le scuole,
l’università e i cittadini su problematiche di cogente
attualità sanitaria, riscuotendo adesioni e consensi.
Colgo l’occasione per sollecitare tutti a mantenere i
contatti con l’Ordine che, tramite le consuete vie di
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
comunicazione (soprattutto per posta elettronica) fornirà agli iscritti ogni informazione utile su questo importante settore.
Anche se nei dettagli ve ne parlerà il nostro tesoriere, voglio spendere qualche parola sulla nostra
consistenza patrimoniale. Grazie ad una oculata e parsimoniosa gestione dei fondi che ci derivano esclusivamente dalle quote annuali che gli iscritti versano,
come potrete apprendere dalla relazione della dott.ssa
Gallo, Tesoriere dell’Ordine, stiamo navigando in acque tranquille potendo contare su un residuo attivo
consistente che stiamo accumulando per un ipotetico acquisto di una sede nuova, più spaziosa, che possa migliorare la nostra autonomia soprattutto in occasioni di convegni o riunioni importanti o per estinguere il mutuo acceso con l’ENPAM per riscattare dai
farmacisti la parte di sede che era di loro proprietà.
Lo decideremo anche in base alla evoluzione del mercato immobiliare. La attuale tranquillità economica è
stata raggiunta anche perché da tempo abbiamo abolito i pur minimi e simbolici gettoni di presenza destinati alle cariche istituzionali e ai consiglieri, per le
frequenti riunioni e commissioni che spesso si effettuano nel corso dell’anno e che comunque vengono erogati in quasi tutti gli Ordini d’Italia. Tutto quindi viene fatto con un indispensabile spirito volontaristico supportato da passione e buona volontà. La
quota annuale versata dagli iscritti (140 Euro) è poi
tra le più basse d’Italia in rapporto alla consistenza
numerica del nostro Ordine e da più di qualche anno
non è stata ritoccata, nonostante gli aumenti che si
sono registrati in questi ultimi tempi.
Anche nel corso del 2013, abbiamo sempre calibrato le nostre attività su quella che rappresenta
una delle mission più importanti del nostro Ordine
Professionale: la tutela della salute del cittadino attraverso il controllo del rispetto del nostro Codice di
Deontologia (la cui revisione e aggiornamento è ormai in dirittura di arrivo). A tal proposito vi anticipo
che, entro qualche mese, certamente il Consiglio Nazionale della FNOMCeO del quale faccio parte, approverà definitivamente la nuova stesura del Codice, più
adeguata alle nuove esigenze e necessità che emergono anche grazie alla evoluzione della stessa medicina. E tornando al rispetto delle norme contenute nel
Codice, numerose volte abbiamo raccolto segnalazioni e qualche lamentela da parte di cittadini che, fiduciosi, si sono rivolti a noi. Ci siamo posti come mediatori in situazione di tensione tra pazienti e medici e tra medici e medici, riuscendo quasi sempre a sanare e chiarire malintesi e incrinature di rapporto,
senza ricorrere a soluzioni dolorose. Ovviamente la
funzione disciplinare, per situazioni particolari, non
è venuta mai meno, anche a tutela della maggior parte dei colleghi che lavorano con coscienza e trasparente onestà. Ogni volta che ho potuto, ho sottolineato la importanza del nostro Codice di Deontologia, sollecitando i colleghi a rispettarlo con coerenza, profondamente convinto che in esso sono contenuti tutti gli
indirizzi per fare della buona sanità, in ogni situazione, anche delicata e complessa. I giovani colleghi ne
soni testimoni: quando sono venuti a ritirare il loro
primo tesserino, ho consegnato loro una copia del Codice per tenerlo simbolicamente nella borsa, come fosse uno strumento del loro futuro lavoro e “la stella
polare” della loro incipiente vita professionale.
E in osservanza dei dettami contenuti nel Codice Deontologico, abbiamo avviato una intensa attività svolta a tutela dell’ambiente inteso, come recita l’art. 5 dello stesso Codice, come determinante di
malattia, se deturpato da deprecabile inquinamento.
Sappiamo tutti come la insalubrità dell’ambiente è
purtroppo attuale e dilagante. Proprio perché l’ambiente inquinato è legato a malattie la cui incidenza
è spaventosamente aumentata, il medico non può né
deve manifestare colpevole indifferenza. Il suo impegno deve estendersi quindi anche verso la promozione di una cultura ambientalista, scevra da collusioni
o compromessi e in totale autonomia ponendosi, anche con il proprio esempio, come modello da imitare. Proprio per questo,la Commissione Ambiente dell’Ordine, molto attiva, insieme all’ISDE -Associazione Medici per l’Ambiente (in Molise fondata e ottimamente coordinata dal collega Bartolomeo Terzano)
ha avviato una originale iniziativa finalizzata alla promozione di Ambulatori Verdi, ambulatori cioè che, per
potersi effigiare di tale attributo, dovranno avere dei
requisiti specifici, rispecchianti il rispetto e la tutela
dell’ambiente. (Uso di carta riciclata, di energie alternative, di raccolta differenziata dei rifiuti, uso di prodotti non tossici per la pulizia degli ambulatori, adozione di strategie per il riciclo dell’aria e risparmio dell’acqua etc….) In tre mesi la Commissione Ambiente ha esaminato e valutato come idonei (perché in
possesso dei requisiti previsti) otto Ambulatori che
si erano proposti per tale iniziativa. Ad essi e ad altri che aderiranno al programma “Ambulatorio verde”
verrà consegnata, in una cerimonia pubblica, una bellissima targa simbolica che potrà essere esposta all’ingresso del luogo di lavoro. In tal modo sarà veicolato ai cittadini un formidabile messaggio di rispetto dell’ambiente che non potrà passare inosservato.
Il 2013 ha inoltre visto la Commissione Ambiente dell’Ordine e l’ISDE promotori di molteplici interessanti eventi formativi per medici e informativi per i cittadini su tematiche importanti riscuotendo particolare interesse. Le Giornate Molisane “Salute e Ambiente”: 1° Focus ISDE delle regioni del Centro-Sud Italia svoltesi a marzo a Campobasso, hanno avuto una
rilevanza notevole, sia per la partecipazione di pubblico che per il contenuto dei temi trattati. Abbiamo
tra l’altro sollecitato anche a Campobasso, la raccolta differenziata dei rifiuti, questione più volte sollevata in passato coinvolgendo direttamente i medici eletti nel consiglio comunale cittadino. Se la cosa
andrà in porto con le modalità dovute, penso che lo
si dovrà anche al nostro impegno. Avremo così risolto un problema che ha diretta attinenza con la salubrità ambientale e quindi con la salute dei cittadini.
Molteplici inoltre sono stati gli incontri che abbiamo
avuto in varie scuole (elementari, medie e superiori) per dibattere il tema “danni da cattivo uso dei te-
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
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L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
lefoni cellulari”. Credo che abbiamo reso un buon servizio ad una importante platea de ragazzi che usa malissimo questo strumento di comunicazione ormai irrinunciabile, che rischia di diventare, nel tempo, la
causa di gravi problemi di salute alla luce di recenti ricerche effettuate da scienziati sempre più numerosi. In tali circostanze abbiamo distribuito depliant
e materiale informativo ai giovani partecipanti con
l’invito di diffonderlo anche in famiglia. Visto il successo ottenuto, continueremo nel tempo a portare
avanti questa esperienza utile alla prevenzione. Tutte queste iniziative rappresentano validi esempi di
come il nostro Codice di Deontologia può fornire indicazioni valide per la tutela della salute di tutti, anche spostando gli interventi sulla tutela dell’ambiente che non abbiamo ereditato dai nostri padri per farne ciò che vogliamo. L’abbiamo preso in prestito dai
nostri figli, per restituirlo così come ci è stato consegnato. L’impegno in questo settore dovrà essere
sempre garantito. Non possiamo infatti sottovalutare la constatazione che in Italia 35 mila morti e mezzo milione di malati rappresentano le vittime causate da un ambiente intossicato e modificato con acqua, aria e alimenti spesso inquinati ….15 milioni sono
poi le persone a rischio di ammalarsi perché vivono
in un territorio “malato” stimato in 7000 Kmq circa
di superficie (come una intera regione). Questi non
sono dati inventati per creare allarme sociale, come
affermano alcuni. E’ purtroppo cruda realtà del resto
ampiamente confermata dal tragico aumento di numerose gravi malattie che si sta verificando nella zona
dove opera l’ILVA di Taranto. (Tipico esempio di interazione tragica tra inquinamento ambientale e salute). L’impegno e la sensibilità dimostrata dal nostro
Ordine in questo settore, non sono passati inosservati: la nostra Federazione ha voluto inserire il sottoscritto nel Gruppo di lavoro FNOMCeO “Professione, Salute e Ambiente,Sviluppo Economico” che già
si è riunito più volte e, come prima iniziativa, ha organizzato a Taranto, a fine settembre, un importante convegno su inquinamento e salute che ha avuto una risonanza nazionale per i contenuti di estrema attualità. Il Gruppo di lavoro sta inoltre preparando un corso di formazione (in ECM) indirizzato a tutti i medici italiani sulle interazioni tra ambiente e salute che partirà il prossimo anno. Insomma, una bella soddisfazione!
Le energie dell’Ordine, anche in questo ultimo
anno, sono state indirizzate senza remora a tutelare il decoro e la dignità della professione, mai come
in questi ultimi tempi così minacciata da carenze di
mezzi di ogni genere, con conseguenti gravi difficoltà operative, e da incomprensioni con i vertici amministrativi e politici della nostra sanità. Quando è stato necessario l’Ordine professionale ha sempre affiancato i colleghi in difficoltà per carenze di mezzi e di
personale. Lo ha fatto con civiltà e pacata obiettività, ma con fermezza e determinazione. Lo possono
confermare gli interventi fatti dall’Ordine sia per sostenere il personale ospedaliero che è costretto a lavorare in condizioni di grave carenza di personale
(vedi ad es. i vari Pronto Soccorso) sia per i disagi
vissuti da tanti colleghi di Continuità Assistenziale in
gran parte per questioni di sicurezza (per l’esposizione a situazioni di potenziale e prevedibile pericolo) e di ambienti di lavoro non sempre totalmente idonei allo scopo.
Voglio sottolineare in questa relazione la persistenza di un’ottima sinergia con la componente Odontoiatrica dell’Ordine, operativamente ben coordinata
dal dott. Attilio Cicchetti e da tutti i componenti della Commissione Albo Odontoiatri (CAO). Apprezzabile la vivacità culturale dimostrata con la organizzazione di numerosi eventi formativi che, tra l’altro, hanno consentito agli Odontoiatri di acquisire un notevole numero di crediti ECM. Encomiabile è stata la istituzione, anche per quest’anno, di un Servizio Odontoiatrico di urgenza durante i mesi estivi, molto apprezzato dai cittadini e l’attuazione, nelle scuole primarie, di un interessante ed utilissimo progetto di prevenzione, suggestivamente denominato “SMILE”.
Le attività che si sono caratterizzate per la presenza di un forte impegno umanitario da parte dei medici e degli odontoiatri nostri iscritti, sono state numerose ed esemplari. Organizzate e coordinate dal nostro Ordine Professionale, le iniziative a sostegno soprattutto dei bambini dell’est europeo ospitati in più
di una occasione presso famiglie molisane in periodi
festivi (grazie all’impegno di Associazioni di Volontariato), sono state portate avanti con continuità anche
in quest’ultimo anno. L’aver garantito a questi
bambini, come negli anni precedenti, una assistenza gratuita odontoiatrica, cardiologica e pediatrica,
quando necessarie, è stato per la nostra categoria un
fiore all’occhiello. Parlar bene di sé stessi può suonar
male anche perché se si fa del bene, bisogna agire
in silenzio, senza sbandierarlo. Invece penso che l’opinione pubblica dovrebbe essere messa maggiormente al corrente su queste iniziative almeno per neutralizzare la martellante informazione (o disinformazione?) di alcuni mass media su ipotizzati e, in molti casi,
mai provati episodi di mala-sanità, col risultato di
creare nei cittadini diffidenza e ostilità nei confronti
della nostra Professione.
La solidarietà e l’altruismo disinteressato restano sempre i cardini fondamentali del nostro agire professionale verso i quali i nostri iscritti devono continuare ad orientare la loro attività nobilitandola e rendendola ancora più vicina alle necessità dei meno fortunati e meno abbienti.
E per restare in tema, voglio sottolineare il fatto che pochi sanno che esiste un nostro volontariato
sanitario di dimensioni non trascurabili. A parte quello locale effettuato in silenzio, nel proprio ambulatorio o a domicilio di tanta gente sfortunata e poco abbiente, è abbastanza diffuso anche quello effettuato
all’estero, in paesi sottosviluppati. In Etiopia, in Senegal, in Brasile…. Molti nostri iscritti vi trascorrono parte delle proprie ferie donando con gratuità e competenza professionale un prezioso servizio Sanitario arricchito da tanta promozione umana. A tutti questi colleghi deve andare l’incondizionato plauso dell’Ordine.
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
Queste e tante altre iniziative umanitarie portate avanti negli anni trascorsi, rappresentano pagine bellissime della nostra storia, per le quali -consentitemeloc’è da essere fieri e, per quanto mi riguarda, mi rendono orgoglioso di rappresentare tanti colleghi che, in
silenzio, nobilitano una professione troppe volte ingiustamente accusata e vilipesa, anche se annovera, come
del resto avviene in tutte le Professioni, le classiche “pecore nere” che, vi assicuro, in mezzo a noi sono molto meno di quanto si possa pensare.
La comunicazione con gli iscritti è un aspetto imprescindibile se ci si vuole mantenere su livelli di buona efficienza. Per questo è stata ulteriormente potenziata, perfezionando proprio di recente il nostro Sito
Internet (molto visitato e apprezzato) il cui aggiornamento viene comunicato settimanalmente con
l’invio di una mail agli iscritti. Il Bollettino invece, per
contenuti e veste tipografica, ha raggiunto un livello qualitativo ottimale e un buon indice di gradimento. Sfruttando inoltre le possibilità offerte dalla telematica, siamo oggi in grado di comunicare in tempo
reale, via e-mail, con gli iscritti che ci hanno fornito
il loro indirizzo di posta elettronica (e sono la maggioranza). Colgo l’occasione per ricordare a tutti di dotarsi di una casella di posta elettronica certificata
(PEC) e di comunicarlo agli uffici dell’Ordine; ricordo
altresì che per i professionisti medici e odontoiatri la
PEC è divenuta obbligatoria da tempo.
E a proposito di telematica voglio informare tutti che il 19 e il 26 novembre, dalle 18 alle 21, è stato organizzato un corso specifico sull’uso delle nuove tecnologie informatiche nella comunicazione in medicina. Il corso è accreditato ECM ed è dedicato a Medici e Odontoiatri, vista la funzione, ormai insostituibile, di quanto il progresso ha messo a disposizione
della medicina.
E tra le molteplici iniziative avviate e portate a
termine con grossa soddisfazione da parte nostra e
dei nostri iscritti, rientrano quelle ricreative e culturali. Sono iniziative che hanno procurato una maggiore affezione e fiducia nella nostra istituzione, creando ulteriore aggregazione e amicizia tra i Professionisti. Il frequentarsi e il conoscersi in contesti extraprofessionali, ne sono certo, contribuisce a migliorare i rapporti interpersonali di tutti, a tutto vantaggio anche del nostro lavoro. Si ha infatti la possibilità di conoscere in molti colleghi aspetti positivi nascosti, che mai avremmo immaginato esistessero.
Sono iniziative che hanno richiesto lavoro e impegno
personale, ma che hanno comunque prodotto effetti straordinari. L’ultima esperienza fatta in tal senso
è stata la recente gita, questa volta in treno, lungo
la spettacolare tratta ferroviaria “d’alta quota” Carpinone Sulmona, detta anche “Transiberiana del
Molise”: E stata una giornata di serena distensione,
anche se resa avventurosa dal vetusto mezzo messoci a disposizione da Trenitalia. Settanta nostri partecipanti hanno potuto percorrere, sulla linea ferroviaria più alta d’Italia, le bellezze dell’incontaminata
montagna molisana e abruzzese, tra sconfinate foreste e dirupi mozzafiato. Peccato che anche questa rara
e encomiabile possibilità di promuovere un sano turismo ecocompatibile, tramite la valorizzazione del
nostro territorio, sia miseramente sfumata grazie alla
recente incomprensibile chiusura della tratta, destinandola così ad una inesorabile morte lenta. Ma
quando impareremo la lezione?. E dopo due anni di
pausa, abbiamo pensato di organizzare nuovamente il cenone di Natale, quest’anno giunto alla decima
edizione. Si terrà sabato 14 dicembre presso l’Hotel
S. Giorgio e sarà un’altra occasione per trascorrere
in serenità un momento di conviviale distensione. Ovviamente, fin d’ora, siete tutti invitati. Vi faremo sapere. Spero che anche in futuro tali iniziative verranno puntualmente riproposte in quanto diventate ormai una gradevole tradizione del nostro Ordine Professionale. Credo che siamo in gran parte riusciti a far
sentire, nella realtà in cui viviamo, la nostra presenza, ponendoci sempre come interlocutori di un certo spessore in ogni circostanza. Siamo rappresentati in diverse commissioni regionali e provinciali, riuscendo a far sentire, per quanto possibile, la nostra
voce. Non ci siamo sottratti dal far sentire le nostre
proposte sulla riorganizzazione della Sanità molisana, problema ancora irrisolto dopo anni di dibattito
e di tensioni ubiquitarie. Lo abbiamo fatto senza condizionamenti, guidati soltanto da un senso di responsabilità civile orientata a privilegiare solo ed esclusivamente la salute del cittadino.
E con lo scopo di mantenere un clima di affabile interazione con tutti, personalmente ho ritenuto altresì importante manifestare solidarietà e calore umano dell’Ordine ai colleghi e alle loro famiglie nel momento del dolore, della malattia, della tristezza dovuta a luttuosi distacchi. Una vicinanza affettuosa, in certi momenti, rappresenta un ingrediente importante per una
vita di relazione impostata su valori positivi.
A breve concretizzeremo una nuova iniziativa editoriale pubblicando, anche grazie ad una sponsorizzazione dell’Ente Provincia, una monografia su Giuseppe Altobello, medico, naturalista e poeta in vernacolo, vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900 a Campobasso. Dopo averne parlato lo scorso anno in un
convegno organizzato dall’Ordine e aperto alla cittadinanza, stiamo ultimando la raccolta delle magnifiche relazioni di Italo Testa, M. Concetta Barone e
Corradino Guacci, in un unico volume, per lasciare su
traccia durevole il profilo di un eclettico medico che
ha onorato la scienza (non solo medica) e la letteratura, in modo sublime. Di Giuseppe Altobello voglio
ricordare il recente restauro (che si può ammirare entrando nel cimitero di Campobasso dall’ingresso vicino la Chiesa) curato dal nostro Ordine, della tomba, in gran parte rovinata dal tempo, che raccoglie
le sue spoglie mortali. E sempre per non dimenticare chi ci ha preceduto lasciandoci una eredità culturale non comune, dopo aver raggiunto lo scopo di far
intestare una strada cittadina al prof. Luigi Montalbò,
chirurgo di ottima scuola che diresse e modernizzò
l’Ospedale Cardarelli di Campobasso nel secolo scorso, ci stiamo interessando per far inserire nella toponomastica della città di Campobasso anche il nome
BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
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L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
del compianto prof. Leandro Carile, già presidente del
nostro Ordine, clinico medico di valore, apprezzato e
stimato da tanti molisani. Quindi abbiamo sempre tenuto nella giusta considerazione tutti quei colleghi che
hanno dato lustro alla nostra realtà regionale con il
loro valore professionale. E non solo quelli che ci hanno preceduto. Ci sono tanti colleghi che, sparsi per
l’Italia e per il mondo, si distinguono per il loro impegno e per l’importante ruolo svolto in ambito sanitario. Un degno rappresentante di questa folta schiera di nostri validi corregionali è il prof. Tony Ferrante, nativo di Castellino del Biferno ed emigrato con la
famiglia di origine in Australia negli anni cinquanta,
all’età di cinque anni. Il prof. Ferrante, grazie al suo
talento e ad una forza di volontà non comune che gli
hanno consentito di conseguire brillantemente laurea,
specializzazioni e importanti tutoli accademici, è diventato uno dei maggiori esperti al mondo nel campo della immunopatologia, distinguendosi per il suo
valore professionale come medico, ricercatore e
maestro di medicina in prestigiose Università Australiane. In una recente manifestazione svoltasi presso
la nostra sede il 6 settembre scorso, in presenza di
tanti colleghi e di una folta rappresentanza di cittadini del suo paese natio guidati dal loro sindaco, non
a caso presente oggi a questa cerimonia, abbiamo voluto rendere onore al prof. Ferrante che, per l’occasione, con una lettura magistrale tradotta in simultanea dal competente e sempre disponibile prof. Giovanni de Gaetano, ci ha illustrato le sue più recenti
e apprezzate ricerche, dopo che il nostro collega Ugo
Carissimi aveva fatto il punto, con indubbia chiarezza, sullo stato dell’arte della immunologia. Per l’occasione abbiamo consegnato allo scienziato la pergamena di iscrizione al nostro Ordine “honoris causa” per i brillanti risultati conseguiti durante la sua ottima carriera professionale.
La sede dell’Ordine, in moltissime occasioni, è
stata messa a disposizione di colleghi e di associazioni sindacali per dibattiti e attività convegnistiche di un
certo rilievo. La collaborazione con la Facoltà di Medicina della nostra Università, con la Fondazione Giovanni Paolo II ed altre strutture sanitarie operanti nella nostra regione è stata sempre fattiva e determinante.
CONVEGNI E INCONTRI ORGANIZZATI
DAL NOSTRO ORDINE
DOPO L’ASSEMBLEA DEL 2012:
Componente Medica
• “Tra accanimento ed abbandono terapeutico:
l’etica del buon morire”
GIORNO: 24 novembre 2012 - Sala della Costituzione - Provincia di Campobasso;
• “Parassitologia umana e animale: dall’epidemiologia alla cura”
GIORNO: 01 dicembre 2012 - sede Sala Conferenze ASReM;
ANNO 2013
• Giornate Molisane “Salute e Ambiente”: 1° Focus ISDE delle regioni del Centro-Sud Italia
(Venerdì 22 marzo 2013 ore 15.00 Sala conferenza “F. Paglione” Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Prov. Campobasso) e “La Pandemia
di Diabete e Obesità” (sabato 23 marzo 2013 ore
08.30 Auditorium Centrum Palace Hotel Resorts);
• “L’altro pane: Le nuove frontiere della celiachia”
GIORNO: 13 aprile 2013 - Campobasso Palazzo “ex
GIL”;
• “Elettromagnetismo e Salute, i danni da inquinamento elettromagnetico”
GIORNO: 17 aprile 2013 - Sala Riunioni Comune di
Campodipietra (CB);
• “Doping conoscerlo per prevenirlo” (Prefettura- Coni – Farmacisti – Ordine dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri – Provveditorato agli Studi)
GIORNO: 11 maggio 2013 - Campobasso presso
sede CONI Regionale;
• VII Giornata Scientifica Cardarelliana: “La malattia epilettica da Cardarelli ai giorni nostri”
GIORNO: 08 giugno 2013 - Sala Convegni P.le Padre Fiorante di Castropignano (IS);
• 2° Incontro regionale IN FORMA MOLISE - “
Verso nuovi stili di vita... alla ricerca di un benessere ...in movimento
GIORNI: 13 e 14 settembre 2013 - Partecipazione
dell’Ordine;
• Corso Residenziale (FNOMCeO) “Appropriatezza delle Cure”
GIORNI: 21 settembre 2013 Campobasso; 12 ottobre 2013 Larino (CB);
• “La medicina dei bassi dosaggi nella prevenzione e terapia delle patologie respiratorie:
verso un approccio integrato”
GIORNO: 05 ottobre 2013 - Sala conferenza “F.Paglione” OMCeO Campobasso;
Componente Odontoiatrica
• “Il Dolore Masticatorio: una forma algica di
interesse odontoiatrico”
GIORNO: 16 marzo 2013 - Sala conferenza “F.Paglione” OMCeO Campobasso;
• “Sinergia tra Specialisti: Pediatria-Odontoiatria”
GIORNO: 04 maggio 2013 - Sala conferenza “F.Paglione” OMCeO Campobasso;
• IX Congresso Molisano di Odontoiatria
GIORNO: 07 settembre 2013 - Centrum Palace Hotel Resorts Campobasso;
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
• “Tecniche di sagomatura del canale e sua otturazione”
GIORNO: 12 ottobre 2013 - Sala conferenza “F.Paglione” OMCeO Campobasso;
Eventi formativi in programma per il fine anno
• Le nuove tecnologie informatiche della comunicazione
GIORNI: 19 e 26 novembre 2013 - Sala Conferenze “F.Paglione” OMCeO Campobasso;
• Ortodonzia Bio-logica: l’Analisi Cranio-Facciale di Jean Delaire e il Dispositivo EDM®
GIORNO: 23 Novembre 2013 - Sala Conferenze
“F.Paglione” OMCeO Campobasso;
• Nuove tendenze nella riabilitazione implantoprotesica del settore estetico
GIORNO: 30 novembre 2013 - Circolo della Vela
Termoli;
• Osteonecrosi mascellare da bifosfonati: un
problema comune?
GIORNO: 07 dicembre 2013 - Circolo della Vela Termoli;
• Il Gioco delle Perle e dei Delfini: terapia dell’Obesità del bambino e dell’adolescente nelle cure primarie: dalle parole ai fatti.
GIORNO: 14 dicembre 2013 - Sala Conferenze
“F.Paglione” OMCeO Campobasso;
• Corso sulle maxi-emergenze, data da destinarsi;
• Progetto Dislessia, per pediatri, in collaborazione con la regione Molise (in corso di attuazione);
• La famiglia e il Consultorio: nuovi modelli familiari “Dedicato a Gianni Borgia” data da destinarsi.
INIZIATIVE DELL’ORDINE ANNO 2013
➣ Protocollo di intesa con Procura della Repubblica c/o Tribunale dei Minori, sul progetto Legalità per i minori;
➣ Partecipazione alla Commissione Antidoping della
Prefettura;
➣ Solidarietà - Iniziativa di Solidarietà bambini
Bosnia – prestazioni mediche - Ordine dei Medici (Pediatri, Cardiologi e Odontoiatri etc.) in collaborazione con l’ Associazione “Luciano Lama”
onlus e Associazione “Molise sorriso” onlus. (anno
2013) Associazione Luciano Lama - Disponibilità
dell’Ordine anche per il periodo natalizio;
➣ Convenzione Teatro “SAVOIA” per gli abbonamen-
ti e la vendita dei singoli biglietti – per la stagione teatrale 2013;
➣ 18 Marzo 2013 riunione con ASSIMEDICI sulle Assicurazioni obbligatorie - Sede Ordine. Stipula di
convenzione;
➣ 9 Maggio 2013 Giornata di prevenzione odontoiatrica nelle scuole primarie della provincia di Campobasso. Progetto ‘Smile!’;
➣ Domenica 12 maggio 2013 BICINCITTA’ – Incontro con i cittadini sulle problematiche salute e ambiente;
➣ 16 giugno 2013 “L’Ordine in Tour lungo la Transiberiana d’Italia - gita culturale”;
➣ 06 settembre 2013 “Medici che onorano il Molise nel mondo” - Il prof. Antonio Ferrante a
Campobasso. Sala Conferenza “F. Paglione “ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Campobasso;
➣ 20 settembre 2013 “Rifiuti solidi urbani al tempo della crisi” (OMCeO - ISDE) Incontro ore 18,30
Sala Conferenza “F. Paglione “ Ordine dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri Campobasso;
➣ 14 dicembre 2013 “X CENONE DI NATALE” presso Hotel San Giorgio Campobasso.
Qualche breve commento va speso adesso per le
due importanti cerimonie che si svolgeranno a seguire. Il Giuramento di Ippocrate e la consegna di una
onorificenza ai colleghi che hanno compiuto 50 anni
di laurea. Sono due manifestazioni che hanno palesi punti in comune, rappresentando quasi un passaggio di consegne di un simbolico testimone tra chi ha
speso la propria vita al servizio della nostra nobile professione e chi si appresta, con emozione ed entusiasmo, ad esercitarla.
Cari giovani colleghi, come già esplicitato nell’invito che avete ricevuto, la cerimonia che vi apprestate a vivere non rappresenta solo un semplice benvenuto nel mondo della Medicina. Con la lettura del giuramento che rappresenta una rielaborazione dei
sempre attuali e universali precetti Ippocratici, al cospetto di tanti colleghi, vi impegnate solennemente
a rispettare il nostro Codice di Deontologia. In un tempo in cui paradossalmente il progresso sta allontanando il medico dal paziente per i sempre più frequenti
restringimenti del campo operativo della medicina, ritorna ancor più attuale l’insegnamento di Ippocrate
e della sua scuola. Vi ricordo che Ippocrate è stato il
padre della medicina clinica individuale e della bioetica clinica e fu definito da Aristotele “grande non di
statura ma di talento,”. E non poteva essere altrimenti in quanto ha certamente respirato l’aria di una fio-
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
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L’ANGOLO DEL PRESIDENTE
rente cultura di un arco di tempo iniziato con Socrate e culminata con Platone, in cui gli furono quasi coetanei Euripide, Eschilo, Sofocle, Pericle, Aristofane.
Una vera primavera della cultura! La sua fu una medicina indirizzata al malato e non alla malattia e per
questo fu detta Olistica. “Osserva tutto, ma studia
il paziente, non la malattia”! E’ una medicina che promuove l’incontro tra tèchne ed epistème, conferendole efficacia in campo pratico e dignità in campo del
sapere. E per dare maggiore significato a tutto ciò,
leggerete il vostro giuramento in presenza di chi rappresenta la società in cui andrete ad operare. Infatti per l’occasione, anche quest’anno abbiamo invitato gli importanti referenti istituzionali di cui ho già
parlato. Saranno loro, insieme a tutti noi, i testimoni dell’impegno che assumerete con il vostro Giuramento. Raccoglieremo i vostri propositi per un impegno che non dovrà mai discostarsi dal solco tracciato dal nostro Codice, sull’esempio dell’eroico collega
al quale abbiamo dedicato questa sala. Vi raccomando di non tradire mai i suoi precetti e di farlo diventare una insostituibile linea guida del vostro operato, fino a quando eserciterete la nobile arte del medico. Il vostro Ordine Professionale intanto si farà garante di tutto ciò, vigilando sul vostro operato, a tutela dei cittadini che si rivolgeranno alle vostre cure.
Benvenuti quindi! Voglio ora ripetere quanto ho
già sostenuto nelle precedenti cerimonie assembleari: dovete aver chiaro il concetto che da oggi appartenete non ad una casta o ad un mondo di privilegiati, ma di professionisti della salute ai quali
sono richiesti dedizione, disponibilità, sacrificio, pazienza, umanità. Sono i requisiti che il malato desidera avere dal proprio medico. Lo abbiamo sperimentato tutti nel momento in cui, una malattia ci
ha fatto togliere il camice e e ci ha costretto ad indossare un pigiama! Così otterrete sempre ampia
ricompensa in termini di riconoscenza, gratitudine
e soddisfazione interiore. Sono, credetemi, la parcella più remunerativa e gratificante che il vero medico desidera ricevere.
Portate nel cuore questo importante momento
della vostra carriera professionale! Custoditelo tra i
ricordi più belli e significativi della vostra vita! E prendendo in prestito una frase di Augusto Murri, uno dei
più grandi clinici italiani vissuto tra il 1800 e il 1900,
voglio ricordarvi che quando nel vostro percorso professionale vi imbatterete in qualcuno che “ … ha fiducia in voi e che vi affida tutto sè stesso, c’è un solo
giudice incorruttibile: la vostra coscienza”. E in questa epoca così buia e povera di valori veri, di relativismo imperversante e dell’importanza dell’apparire più che dell’essere, con qualche forzatura concettuale, voglio augurarvi di praticare sempre una medicina in cui il malato dovrà essere il vostro datore
di lavoro; il giuramento di oggi il vostro contratto di
lavoro; la coscienza a posto gli obiettivi di budget.
Ai colleghi che in questo anno festeggiano le nozze d’oro con la Professione, voglio esternare, con fraterno affetto, anche a nome del Consiglio Direttivo,
sentimenti di gratitudine per quanto hanno saputo fare
nell’arco della loro lunga carriera professionale. Lo faccio anche a nome di tutti i colleghi che in questo momento rappresento e che simbolicamente si stringono attorno a voi con stima e gratitudine.
Grazie per il vostro lungo percorso professionale che ha le sue radici in un epoca ancora pionieristica di una medicina che ha attraversato tumultuosi
cambiamenti a causa dei progressi raggiunti in questi ultimi cinquanta anni, cambiamenti che hanno richiesto capacità di adattamento e sacrifici non comuni da parte vostra. Rappresentate quindi un simbolico ponte con un passato che, anche se non lontano, sembra essere distante da noi anni luce per la
complessa evoluzione della scienza medica in questo
ultimo mezzo secolo.
E come tutti i decani della nostra categoria, voi
rappresentate i veri depositari della tradizione, della saggezza e della esperienza, doti queste che posseggono i veri maestri cui va tributato ogni onore, rispetto e riconoscenza, come sosteneva, con profondo convincimento, Ippocrate, oggi molte volte citato, 25 secoli fa:. “Terrò chi mi ha insegnato questa
arte in conto di genitore e dividerò con lui i miei beni
e se avrà bisogno di me, lo metterò a parte dei miei
averi in cambio del debito contratto con lui”.
Il nostro augurio è quello di continuare ad essere per noi, per tanti anni ancora, esempio di correttezza e rettitudine professionale, così come avete fatto finora attraverso la lunga strada della vostra esemplare e longeva professione.
Vado rapidamente a concludere questa mia relazione ringraziando, anche chi ha offerto la sua collaborazione per consentire all’Ordine di raggiungere
determinati obiettivi: mi riferisco ai colleghi del
Consiglio Direttivo, alla Commissione Albo Odontoiatri presieduta dal dott. Attilio Cicchetti, al Collegio dei
Revisori dei conti, presieduto in questo triennio dalla dott.ssa Maria Mascaro, al personale amministrativo dell’Ordine che, in più di una occasione, ha dato
più del dovuto con ammirevole impegno e a tanti altri colleghi che, dall’esterno, ci hanno sostenuto con
il loro disinteressato ma sempre proficuo lavoro.
Continuiamo quindi ad operare mantenendo saldo il timone per non allontanarci dalla rotta intrapresa, interamente orientata verso la riscoperta e la riaffermazione di quei valori che devono prevalere nella pratica professionale di ciascuno di noi e caratterizzarla per il “saper essere” oltre che per il “saper
fare”. Ce lo impone la stessa nostra Professione che,
nonostante tutto, continua ad offrirci la innegabile possibilità e l’irripetibile privilegio di poter veicolare sugli altri quanto di meglio esiste dentro di noi, proprio
perché ci confronta quotidianamente con dimensioni di vita in cui predominano sofferenza, richiesta di
ascolto e di accadimento da parte di chi sta vivendo
momenti in cui sembra che tutto crolli o che stia cambiando. Non dimentichiamolo mai!
Grazie!
Gennaro Barone
BILANCIO CONSUNTIVO 2012
ORDINE DEI MEDICI - CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI - PROVINCIA DI CAMPOBASSO
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
BILANCIO PREVENTIVO 2014
ORDINE DEI MEDICI - CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI - PROVINCIA DI CAMPOBASSO
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
RELAZIONE DEL TESORIERE
Gentili colleghi,
Vengo ad esporvi il contenuto del bilancio consuntivo
relativo all’annualità 2012, la quale si è caratterizzata per
una serie di iniziative meritevoli che sono degne di essere illustrate in questa sia pur breve e sintetica relazione.
L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Campobasso ha stipulato con il Comitato Tecnico
Scientifico, di cui alla Legge regionale n°1 dell’8 gennaio 2010
“Interventi in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA)”, all’uopo incaricato dalla Regione Molise, una convenzione per la gestione di un progetto sperimentale, che vedeva coinvolti in prima linea i pediatri. Il progetto è in avanzato stato di attuazione, ma la lungaggine della macchina amministrativa non consente una stima dei tempi per il
suo completamento, atteso che al momento il Comitato Tecnico Scientifico, la cui costituzione è venuta meno a seguito delle nuove elezioni amministrative regionali, non è stato ancora rinominato dal Presidente della Giunta Regionale.
L’Ordine si è trovato così nella posizione di coordinare da
un punto di vista amministrativo tutta la gestione del progetto in questione, organizzando quindi sia la formazione dei Medici Pediatri Regionali che la fase più propriamente di segreteria, che consiste nella gestione dei fondi, nella raccolta e nella
classificazione dei dati, che poi saranno utilizzati dagli esperti
per determinare in primo luogo un censimento regionale dei bambini affetti da disturbi specifici di apprendimento.
È importante rimarcare l’importanza scientifica del progetto, che è unico nel suo genere in Italia e costituisce un fiore all’occhiello per la Regione Molise e per questo Ordine,
che è stato chiamato a curarne la gestione.
Sono stati inoltre organizzati diversi convegni e manifestazioni, che hanno riscosso l’interesse da parte di tutti i
partecipanti per l’alto contenuto tecnico offerto.
Tornando al bilancio consuntivo 2012, lo stesso si chiude con un consistente avanzo di gestione pari ad €37.035,75,
determinato principalmente dal consistente contributo accreditato dalla Regine Molise per l’organizzazione del progetto sopra descritto, consistente in € 17.846,50, i cui costi
saranno sostenuti principalmente nel corso dell’anno 2013.
Altre voci in entrata, che hanno determinato il risultato in questione, riguardano le rimesse da parte dell’ENPAM
in complessivi €12.500,00 di cui €7.500,00 riguardanti l’annualità 2011 e la restante parte di € 5.000,00 riguardante
l’annualità in questione. Le entrate riguardanti l’organizzazione di convegni, manifestazioni ECM, hanno abbondantemente coperto i costi di gestione e di organizzazione, determinando in alcuni casi delle economie.
Il positivo risultato di gestione, ovviamente, non può essere determinato solo da entrate “straordinarie”, bensì da una
corretta gestione, diretta ad eliminare i costi superflui e a rendere più efficiente le risorse a disposizione dell’Ordine.
Giova ricordare che l’Ordine si è dotato, anticipando
i tempi, di un ulteriore regolamento interno riguardante la
gestione degli acquisiti di forniture, regolamento che ha trovato la piena rispondenza con quanto poi predisposto dalla sede nazionale dell’Ordine ed oggetto di apposito corso
di aggiornamento tenuto a Napoli.
Lo scopo ed il fine che il Consiglio Direttivo ed il Collegio dei Revisori dei Conti si sono ormai da anni prefissati sotto il controllo, ma direi, più che controllo, dietro lo spirito sempre propositivo del Presidente Barone, oltre ad essere quello della sana gestione, è anche quello della corretta e trasparente amministrazione dei fondi dell’Ordine. Il trat-
tamento di fine rapporto dei dipendenti è accantonato presso un’Assicurazione ed è distinto dalla cassa ordinaria.
Un ulteriore elemento, che ha contribuito e che contribuirà a rendere la gestione dell’Ordine sempre più parsimoniosa, è stata la oculata scelta di cambiare l’organismo preposto alla riscossione dei ruoli.
La scelta operata dal Consiglio dell’Ordine, di affidare alla nuova società Italriscossioni s.r.l. la riscossione delle quote annuali degli iscritti, ha determinato quindi non solo
una economia consistente, ma ha offerto ed offre un servizio immediato, che pone la segreteria dell’Ordine nelle condizioni di conoscere in tempo immediato i nominativi dei medici, che per dimenticanza non hanno ottemperato al pagamento della quota annuale.
Tale servizio pone la segreteria dell’Ordine nelle condizioni di poter ricordare ai colleghi, che hanno dimenticato tale
adempimento, di darne seguito, con l’indubbio vantaggio di consentire all’Ordine di incamerare per tempo tutte le somme.
Passando quindi alla proposta di bilancio preventivo,
ritengo opportuno evidenziare che la stessa è stata fatta ispirandoci al criterio della prudenzialità, soprattutto per quanto concerne la determinazione delle somme in entrata.
Come è noto, il bilancio di un Ente Pubblico non economico, che non ha fini di lucro, deve basarsi su una stima corretta e soprattutto reale delle poste che vengono indicate in seno
al bilancio, ciò per evitare una sopravvalutazione delle entrate
e di conseguenza una disposizione in merito alle spese, che a fine
gestione potrebbe determinare gravi disavanzi di bilancio e soprattutto intaccare quello che è il patrimonio dell’Ordine.
Per tale ragione, le entrate sono state determinate tenendo conto dei reali medici iscritti, dei reali odontoiatri iscritti, che pagano quindi la doppia iscrizione, e del trend di nuovi iscritti avuti negli ultimi due anni.
Passando alle altre voci di entrata, oltre all’entrata fissa determinata dal contratto con i colleghi Veterinari, il cui
importo è di € 7.200,00 annui, è da evidenziare l’importo
stimato quale contributo dell’ENPAM fissato in € 5.000,00,
pari a quello versato per l’anno 2012.
Novità importante per il bilancio preventivo 2014, è la
voce riguardante l’organizzazione di eventi formativi e di aggiornamento prevista in € 12.000,00. Come tutti voi sapete,
è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 14 maggio 2012 il nuovo Accordo sul sistema di formazione continua
in medicina, a conclusione degli Accordi Stato Regione del 1°
agosto 2007, 5 novembre 2009 e quello ultimo del 19 aprile
2012. In particolare l’Accordo (del 19 aprile 2012) traccia nuove regole per rendere omogeneo il sistema ECM su tutto il territorio nazionale, introducendo una maggiore integrazione tra
i diversi attori della formazione continua in sanità.
Il documento sancisce definitivamente il passaggio dall’accreditamento dei singoli eventi alla situazione che prevede l’istituzione dei Provider, introducendo alcuni importanti elementi di novità soprattutto sul ruolo rivestito da Ordini, Collegi ed Associazioni.
La Giunta Regionale del Molise, con delibera n°863 del
31 dicembre 2012 nell’allegato “A”, ha approvato il “Manuale di accreditamento dei provider regionali ECM” e fissato i termini per l’accreditamento.
Il Presidente, unitamente a tutti gli organi direttivi, ha predisposto tutti gli atti propedeutici all’accreditamento in qualità
di Provider ECM di questo Ordine presso la Regione Molise.
La funzione di provider regionale per l’ECM costituisce un ulteriore gravoso quanto importante impegno che questo Ordine è chiamato a svolgere nel novero delle sue già com-
BOLLETTINO
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
plesse funzioni, nonché un importante punto di riferimento per tutto il sistema sanitario regionale, che potrà continuare a contare su una struttura capace ed affidabile in grado di garantire un efficiente ed efficace aggiornamento per
tutti gli interessati.
In via cautelativa il Consiglio Direttivo ha inteso prevedere la somma di € 12.000,00 (dodicimila) sia come posta in entrata, derivante quindi dalle quote versate dai partecipanti, e sia nell’equivalente posta in uscita, nella quale
andranno a confluire tutti i costi che l’Ordine sosterrà per
l’organizzazione e la tenuta di detta formazione.
Passando alle uscite gestionali, ovviamente occorre tenere presente i costi fissi, quali le rate del mutuo contratto
per l’acquisto o meglio il riscatto del 50% della sede dell’Ordine dei Farmacisti e il mutuo contratto per l’acquisto di
un’autorimessa adibita ad archivio dell’Ordine. Seguono successivamente i costi riguardanti gli Organi Istituzionali: giova ribadire che da anni, nel novero di una politica di riduzione dei costi, tutti i componenti gli Organi, a cominciare
dal Presidente, non percepiscono alcun compenso.
Il costo del Personale è costituito dalle spettanze che lo
stesso mensilmente matura, ovviamente con l’aggiunta di tutti gli oneri riflessi.
Le spese per consulenza costituiscono una voce ormai
da anni fissa ed invariata; le stesse comprendono i costi per
la consulenza giornalistica, per quella contabile e per quella legale. Consulenza ancor più importante è quella legata
alla sicurezza sul posto di lavoro ex D.Lgs 81/2008, che ha
visto e che vede in prima linea questo Ordine, impegnato in
tutte le manifestazioni dirette a promuovere la sicurezza sui
posti di lavoro, cosa che quindi non può far trovare proprio
l’Ordine “scoperto”.
Passando alle spese per la sede, credo che ci sia ben poco
da dire, visto che riguardano i tributi locali (acqua - IMU –
tasse rifiuti), le spese condominiali e le spese per la pulizia
della sede, affidata ad una ditta esterna, perché ovviamente la pianta organica ma soprattutto perché le relative esigue risorse a disposizione dell’Ordine non consentono di avere un dipendente preposto a tale compito.
Esaminando quindi le Spese Varie, l’attenzione si pone
sulla voce riguardante le spese di Tipografia, previste in
€ 25.000,00; questa voce comprende il costo per la stampa
del Bollettino, nonchè il costo riguardante la realizzazione
di manifesti e locandine varie.
Tra le spese varie e documentate rientrano molte spese di economato, tra cui l’acquisto di francobolli e l’invio di
raccomandate; le spese postali espressamente indicate riguardano invece il costo in abbonamento sostenuto per l’invio
del bollettino a tutti gli iscritti.
Mi avvio alla conclusione, descrivendo l’ultima voce di
spesa del bilancio in questione: si tratta di partite di giro, di
somme che vengono trattenute e versate rispettivamente alla
FNOMC, perché parte della quota annuale che ciascuno di
noi versa, e la quota relativa agli agi esattoriali, la quale costituisce il costo per l’espletamento del servizio.
Giova ricordare che tale costo è posto a carico dell’Ordine e consiste nel costo richiesto dalla società incaricata di
curare le riscossioni delle quote di iscrizione annuali.
Concludo la relazione, evidenziando che i risultati gestionali positivi avuti in tutti questi ultimi anni sono frutto di attente valutazioni e soprattutto di una passione profusa da tutti coloro che si sono avvicendati nei vari Organi Istituzionali, ben e sapientemente diretti dal nostro Presidente Dott. Gennaro Barone, e da ultimo, ma non per importanza, voglio ringraziare anche i dipendenti che hanno contribuito, e continuano a farlo, alla corretta e proficua gestione dell’Ordine.
Dott.ssa Filomena Gallo
RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Gentilissimi Colleghi,
il Collegio dei Revisori dei Conti ha esaminato, discusso ed ap­
provato il bilancio consuntivo che oggi vi viene presentato.
In qualità di Presidente del Collegio ritengo opportuno preci­
sare che la nostra azione non si è limitata ad un mero con­
trollo contabile degli atti afferenti la gestione contabile 2012
ma è consistita nel fornire un supporto di valida e fattiva col­
laborazione al Presidente, al Tesoriere ed al Consiglio tutto
nelle scelte relative alle azioni più significative. Tutto ciò in
quanto fermamente convinti che la partecipazione attiva e la
condivisione delle problematiche gestionali costituiscono un
elemento cardine per portare avanti una corretta gestione
amministrativo­contabile dell’Ente.
L’Ordine in questo ultimo decennio ha posto in essere una serie
di investimenti che hanno portato alla situazione patrimoniale
florida di oggi, grazie ad una arguta gestione volta ad eliminare
costi superflui e ad attuare una politica gestionale tale da ren­
dere fruttuose le risorse finanziarie a disposizione anche in pe­
riodo di crisi economica qual’è quello che stiamo vivendo.
Non mi soffermo sulle voci di spese, già illustrate dalla collega
Gallo, ma vorrei soltanto attirare l’attenzione sulla consistenza
patrimoniale dell’Ordine che, rispetto ai primi anni del 2000, è
migliorata a tal punto da consentire anche di operare scelte di
natura finanziaria che consentono di ottenere risultati egregi in
termini economici. Mi riferisco alla possibilità concreta di vinco­
lare somme in banca per brevi periodi ottenendo così dei risul­
tati veramente interessanti senza correre rischi che potrebbero
derivare da operazioni finanziarie “pericolose”.
Le scelte riguardanti la gestione patrimoniale del nostro Ente
sono sempre state improntate al massimo rispetto dell’econo­
micità e dell’efficienza: l’attenzione è stata rivolta prima alle
macrovoci ed ai costi più significativi che preoccupano ogni
amministratore fino a poter giungere a focalizzare l’atten­
zione anche sulle voci più spicciole del bilancio, per le quali
sono già state poste in essere azioni che hanno iniziato a dare
risultati lusinghieri già nell’esercizio in corso e che si consoli­
deranno sicuramente negli esercizi futuri.
L’attenzione maggiore è sempre rivolta all’applicazione delle
norme ed al rispetto degli adempimenti, cito ad esempio
quelli previsti dalla vigente normativa sulla sicurezza sui posti
di lavoro tutti messi in atto presso il nostro Ordine e quelli di
natura fiscale che quotidianamente comportano attenzione
ed approfondimenti. Concludo questa mia breve relazione ri­
cordando che nessun rilievo di ordine contabile è stato mosso
al bilancio in esame e che tutte le spese in esso riportate tro­
vano totale rispondenza nelle voci della contabilità dell’Isti­
tuto di Credito che gestisce il servizio di tesoreria.
Dott.ssa Maria Mascaro
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Assemblea
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9 novembre 2013
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APPROPRIATEZZA DELLE CURE
i è tenuto sabato 21 Settembre 2013 a Campobasso (presso la Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici) e sabato 12 Ottobre 2013 a Larino
(presso la Sala Conferenze dell’O.C.
Vietri) il Corso Residenziale “Appropriatezza delle cure”, il quarto step
del programma di formazione promosso dalla FNOMCeO in collaborazione
con il Ministero della Salute e l’IPASVI.
Entrambe le edizioni hanno registrato un’ottima partecipazione.
Relatrice è stata la Dott.ssa Elda
Della Fazia, Consigliera dell’Ordine, la
quale ha analizzato i vari metodi di valutazione dell’appropriatezza applicati negli anni dalle Società Scientifiche
e dai Ministeri della Salute nei diversi Stati Europei ed extra-Europei, evidenziando i punti di forza di alcuni criteri e le criticità di altri.
La valutazione dell’appropriatezza delle cure ha portato, negli ultimi
decenni, ad un sensibile miglioramento della qualità sia in termini di efficacia delle strategie diagnostico-terapeutiche sia in termini di utilizzo più
appropriato delle risorse, rappresentando uno strumento ottimale di Governo Clinico.
Al termine delle 2 sedute il Presidente Dr Gennaro Barone ha ringraziato la Dottoressa Della Fazia per la
disponibilità ad affrontare un tema di
difficile elaborazione facendole omaggio (a nome del Consiglio dell’Ordine)
di una targa a ricordo dell’evento
formativo.
ndr
S
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Educational Health Program
Programma Educativo per la Salute
Educational Health Program
un camminare insieme
verso una ritrovata “Mediterraneità come Stile di vita”, da protagonisti attivi,
per acquisire il “giusto sapere ed il
giusto saper essere” per non crearsi un danno, in spazi educativi,
relazionali e di abilità ben definiti.
Una Mediterraneità come Stile di Vita che è tutela della globalità della persona umana. E’ un’arte che si acquisisce con il tempo
l’esperienza e la testimonianza. Il
nutrimento (Dieta Mediterranea) è
importante ma ne rappresenta solamente una parte, sicuramente la
più preminente, ma non sufficiente da solo a prevenire e curare le
malattie del benessere. Ad esso
deve associarsi l’esercizio fisico e
la riscoperta dei valori e delle tradizioni dei popoli del Mediterraneo,
sostenuti dal lavoro nei campi (attività fisica ed agricoltura come ambiente ed alimentazione, naturalità e stagionalità, tipicità e salute),
dai ruoli familiari ed in particolare
di quello della donna in cucina (Abilità nel costruire il cibo) e nella educazione dei figli (Educazione sociale) nonché alla partecipazione alla
vita pubblica, dalle attività ludicosociali (giochi all’aperto con aria
buona), dalle arti e dai mestieri per
valorizzare forti ruoli di competenza nella comunità, nel commercio
per trasferire beni ma anche cultura storia e tradizioni, nella socializzazione per migliorare la qualità
della vita, nella politica come servizio per la comunità.
Una sana alimentazione di
È
qualità per non restare indietro
nel ben Essere della vita. Un educarsi a saper mangiare in un percorso educativo per conoscere gli
alimenti e saper discernere il cibo
che fa bene da quello che fa male.
Una scelta libera e consapevole per
prevenire e curare le malattie del
benessere.
Un Educarsi a saper mangiare con lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche per sperimentare che è possibile modificare i
propri stili di vita nutrizionali per
tutelare la salute, promuovere il
ben Essere, migliorare la qualità
della vita. Senza seguire riferimenti particolari, spesso dannosi, ma
solamente acquisendo l’abilità di
sapersi orientare nella scelta degli
alimenti costruendo un mosaico
alimentare i cui tasselli sono costituiti da cibi a maggiore potenziale salutistico.
Una sana attività di movimento con il “ Cammina … Salute” orientato ad un esercizio fisico completo, che fa bene alla salute, quando si applica la tecnica
corretta.
Un Cammina... Salute facile,
divertente, rilassante, praticabile
sempre e dovunque, salutare, economica. Per tutti.
Un Team di professionisti (Medico nutrizionista, Dietista, Psicologo) a disposizione per un “giusto
mangiare ed un giusto movimento” senza rischiare.
Per gli obesi che chiedono di
potersi ricostruire un “sé” per non
restare per sempre obesi, al fine di
un “ben esserci” nella vita.
Per i diabetici che chiedono
“sete di conoscenza e fame di
esperienza ed abilità di scelta” a
tavola e nelle attività , per ottimizzare la propria condizione.
Per i Celiaci che intendono vivere la propria esperienza di vita
il più lontano possibile dal timore
di una improvvisa intolleranza alimentare.
Per i Bambini, giovani,
adulti ed anziani che intendono
riscoprire la gioia di conoscere gli
alimenti per evitare che “scelte
errate a tavola” possano indebolire il proprio stato di salute e la
propria condizione di vita – scuola, sport, tempo libero, arti, professioni… -.
L’Educational Health Program
per cambiare gli stili di vita è rivolto a tutti per evitare che le
“persone sane di oggi possano diventare le persone malate di domani”. Il tutto espresso nelle Settimane della Salute, nei Week end
della Salute, nei Convivi e Conviviali, nel Ristorante della Salute e
nel Cammina ... Salute.
Un pacchetto educativo completo per orientare le persone a
prendersi meglio cura di se, calato in “Vacanze e Spazi di tempo libero” da dedicare alla propria Salute ed al proprio Ben Essere, da
trascorrere insieme con … gusto
per migliorare la qualità della vita.
Dr. Marco Tagliaferri
Direttore
Educational Health Program
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IPERTENSIONE INTRACRANICA IDIOPATICA IN ETÀ PEDIATRICA:
ANALISI RFNL CON OCT PER MONITORARE I PAZIENTI,
UTILIZZANDO METODOLOGIA NON INVASIVA
INTRODUZIONE
L’Ipertensione Intracranica Idiopatica
è una sindrome caratterizzata dall’aumento della pressione endocranica associata ad edema papillare, in assenza di qualsiasi processo patologico intracranico e con composizione normale del liquido cerebrospinale.
Colpisce generalmente giovani donne
in sovrappeso e più raramente ragazzi in età pediatrica o comunque inferiore a 18 anni.
La sintomatologia nell’adulto è caratterizzata da cefalea (94%), tinnito pulsatile (58%), amaurosi fugace (68%),
fotopsie (54%), diplopia laterale da
paresi VI nc (38%) per compressione
aspecifica sul bordo sfenoidale, nausea (20-40%), dolore retro bulbare
(22%) (Giuseffi et Al 1991).
L’acutezza visiva e la campimetria
sono usualmente normali all’esordio
dei sintomi.
In età pediatrica tale sindrome si caratterizza per la presenza di altri segni tra cui nistagmo e paralisi di Nervi Cranici diversi dal VI, che regrediscono con la normalizzazione della
pressione intracranica (PIC).
L’eziopatogenesi sembra essere multifattoriale e numerosi fattori endogeni ed
esogeni ne sono imputati: tra i primi
obesità e disfunzioni endocrine, in particolare nelle donne gli ormoni estrogeni; tra i fattori esogeni iatrogeni: ipervitaminosi A (> 100000U/die), tetracicline, ciclosporina, estro-progestinici.
Il meccanismo patogenetico postulato prevede un’aumentata produzione
liquorale e/o un rallentamento del suo
riassorbimento a livello dei villi venosi al vertice della teca cranica. Poiché
la PIC deriva da un equilibrio dinamico tra la circolazione cerebrale ematica e quella liquorale, anche patologie del compartimento vascolare encefalico quali trombosi dei seni venosi, vasculiti e malformazioni artero-venose possono determinare alterazioni croniche della PIC, facilmente dimostrabili attraverso la esecuzione di esami neuro radiologici (RMN/TC).
Per tale motivo tra i criteri diagnostici è fondamentale una consulenza
neurologica supportata da esami di Risonanza Magnetica o TC al fine di
escludere la presenza di un qualsiasi
processo occupante spazio parenchimale o vascolare.
Il ruolo dell’oftalmologo è preminente per verificare la persistenza dell’edema, l’acutezza visiva, la quantificazione dei disturbi perimetrici e la
loro eventuale regressione in risposta
al trattamento terapeutico.
La terapia medica si avvale dell’utilizzo di acetazolamide (diamox) o topiramato (epitomax), in grado rispettivamente di ridurre la produzione liquorale attraverso la inibizione dell’anidrasi carbonica e migliorare sia la cefalea che la iperfagia.
A volte tali presidi non sortiscono alcun risultato ne’ impediscono che
peggiori l’acutezza visiva -nelle forme
cosiddette ”fulminanti” - verso una sub
atrofia ottica, oppure persista cefalea
farmaco-resistente.
In tali casi, l’esecuzione di punture
lombari reiterate può non produrre effetti terapeutici e si impone quindi l’indicazione chirurgica attraverso decompressione della guaina del Nervo Ottico(poco praticata) o la derivazione
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del LCR con shunt ventricolo -peritoneale o lombo-peritoneale.
MATERIALI E METODI
Criterio diagnostico imprescindibile
per la diagnosi è l’effettuazione di una
puntura lombare che documenta l’aumento della PIC con composizione
normale del liquido cefalo-rachidiano.
I valori normali della PIC nell’età pediatrica sono 5-15mmHg pari a 65195 mmH20 in decubito laterale.
In caso di PIC molto elevata già il pre-
lievo del LCR ha un effetto terapeutico evidente sulla sintomatologia.
In quattro anni sono stati seguiti 12
pazienti di età < 18 anni che presentavano segni clinici differenti da quelli usuali dell’adulto.
Sintomo più frequente: cefalea,
83,33%; Nistagmo vestibolare, 25%;
nausea/vomito, 25%; paralisi del IV,
16,66%; paralisi del VI, 16,66%; paralisi del VII, 8,33%; nel 83,33% l’acutezza visiva era nella norma; nel 16,66%
era presente solo edema papillare.
RISULTATI
In tutti i soggetti analizzati la sintomatologia è regredita con la normalizzazione della PIC e la somparsa dell’edema papillare, evidenziato dal ritorno a
valori fisiologici correlati con l’età,
dell’analisi RFNL eseguita con Tomografo Ottico a Radiazione Coerente.
A tale riguardo si deve considerare il
mancato riferimento al Norma-base
dell’OCT non applicabile in soggetti di
età < 18 anni.
21
Solo in un caso si è evidenziata la persistenza di un moderato edema settoriale della papilla (paziente attualmente di 20 anni peraltro non entrata a far
parte dello studio, che riportiamo ad
unico scopo di documentazione) classificabile dall’analisi tomografica come
soggetto border-line. In tal caso la paziente non presentava alcun sintomo
ed anche la PIC, misurata dopo puntura lombare, era nella norma.
CONCLUSIONI
L’analisi RFNL eseguita con OCT ha permesso di monitorare l’evoluzione dell’edema papillare senza dover far più ricorso alla puntura lombare per documentare la progressione/risoluzione
della sindrome e la risposta alla terapia dimostrando assoluta affidabilità
della metodica. Nell’arco di 4-6 mesi
dalla diagnosi e dall’instaurarsi della terapia lo spessore delle fibre nervose epipapillari è tornato a valori fisiologici
compatibili con l’età dei soggetti.
Dott. Claudio Iacobucci
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Società Italiana di Pediatria - 7° Congresso regionale
“La mente è come un paracadute…
funziona solo se si apre”
Sergio Zarrilli
ettimo appuntamento per il congresso regionale della Società Italiana di Pediatria,
quest’anno a Castelpetroso, nella provincia
di Isernia. Come di consueto buona la partecipazione dei pediatri molisani ed efficace la scelta degli argomenti ai fini del nostro aggiornamento professionale. Nella sua introduzione, il Presidente regionale
della società Enzo Di Blasio ha ricordato i recenti, tragici avvenimenti di Lampedusa e il difficile momento storico che la nostra società sta attraversando. Il
sogno di un futuro migliore lontano da guerre e povertà e il crescente disagio per la attuale, grave crisi economica interessano tante famiglie e tanti bambini con esiti spesso drammatici. La professionalità e
l’impegno dei pediatri sono più che mai necessari in
questa come in altre situazioni di emergenza.
RGE.
Quando il RGE è fisiologico non è presente alcuna malattia di base predisponente; in questo caso il
S
reflusso migliora con l’età. Il 47% dei lattanti rigurgita nei primi due mesi, il 4% continua a rigurgitare
fino al 6° mese. Sono gli “happy spitter”. Alcuni fattori favoriscono il RGE: svuotamento gastrico più lento rispetto all’adulto (ridotta compliance gastrica,
riempimento gastrico elevato, esofago relativamente piccolo e con posizione orizzontale), dieta completamente liquida con aumentate richieste caloriche
(100-120 Kcal/Kg/die vs 25-30 Kcal/kg/die dell’adulto). Caratteristiche cliniche: inizia prima del 2°3° mese, generalmente post-prandiale, generalmente non si verifica nel sonno; il rigurgito è senza
sforzo e non associato a complicanze. La crescita è
normale. Indagini diagnostiche e proposte di terapia
farmacologica sono riservate ai casi di malattia da reflusso gastroesofageo. Da rivalutare perché esame affidabile ai fini della diagnosi, la scintigrafia che valuta il tempo di svuotamento gastrico e quello del passaggio in duodeno. La terapia con IPP può essere pro-
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posta con l’omeprazolo alla dose di 0,7-3,5 mg/Kg nella fascia d’età 1-11 anni e con l’esomeprazolo sempre da 1 a 11 anni con un dosaggio di 10 mg/die per
un bambino di peso compreso tra 10 e 20 Kg e di 20
mg/die per un peso superiore a 20 Kg. Nei primi sei
mesi di vita gli IPP possono essere utilizzati, ma a dosaggi inferiori; non ben conosciuti ancora gli effetti
collaterali a distanza della terapia con IPP.
Ortopedia. Il ginocchio varo è fisiologico fino all’età di 1-2 anni, parafisiologico in soggetti pesanti che
deambulano precocemente. Poi può essere idiopatico, secondario e legato al Morbo di Blount. Varismo
femoro-tibiale: angolazione a vertice esterno dell’asse femoro-tibiale che, in quanto bilaterale, realizza la
tipica deformità “a parentesi”. Per valutare l’entità del
varismo si misura la DIC (distanza intercondiloidea)
con paziente a piedi uniti. Un certo grado di varismo
è presente alla nascita e persiste nel 1° anno di vita,
quale conseguenza della postura intrauterina. Il varismo parafisiologico presenta una evoluzione generalmente benigna: la correzione avviene spontaneamente e progressivamente nell’arco di 1-2 anni nei
soggetti normotipo, dopo riduzione dell’eccesso ponderale nei bambini in sovrappeso. Quando il varismo
tende a persistere o addirittura ad accentuarsi, è necessario considerare l’eventualità di un Morbo di
Blount. Raro (1/4000 ginocchia vare), compare tra i
2 e i 5 anni con sofferenza del versante interno della cartilagine di accrescimento prossimale della tibia.
E’ necessario sospettarlo in caso di ritardo nella correzione spontanea e quando si palpa una sporgenza
sulla metafisi tibiale interna. Se il varismo persiste oltre i 3 anni è opportuno eseguire un esame radiografico che evidenzia il caratteristico “becco metafisario”
con iposviluppo della porzione mediale dell’epifisi e
sofferenza della cartilagine di coniugazione. La terapia è chirurgica da effettuare precocemente, non oltre i 4 anni. Il varismo può essere secondario a rachitismo: sospettarlo in caso di disturbi alimentari cronici o diete particolari (prive di latte e derivati) e al
Morbo di Ollier (malattia rara, colpisce soprattutto le ossa lunghe e le cartilagini delle articolazioni di braccia e gambe con la comparsa di en condromi, depositi di tessuto cartilagineo di natura benigna).
Ginocchio valgo. Fisiologico fino ai 34 anni, può essere classificato come parafisiologico (oltre certi valori di DIM nella fascia
d’età tipica del fisiologico), vero o essenziale, sintomatico, adolescenziale. In questo
caso l’angolazione dell’asse femoro-tibiale è
a vertice interno (ginocchia a “X”); per valutarne l’entità si misura la distanza intermalleolare (DIM) con paziente a ginocchia unite. Compare verso i 2 anni e fino a 3,5 anni
è considerato fisiologico; è in relazione con
la lassità legamentosa e con l’ipotonia muscolare, tipiche dell’età. Evoluzione generalmente benigna: dopo i 3 anni la correzione
è spontanea e progressiva e, nel soggetto
normotipo, si completa verso i 6-7 anni.
Spesso è solo apparente dovuto all’eccesso ponderale che favorisce l’accumulo di grasso a livello delle cosce. Si associa spesso a piattismo plantare. Talora il
ginocchio valgo, specie se monolaterale, è sintomo di
una patologia organica; in questo caso appare subito molto accentuato con tendenza al miglioramento
dopo i 3 anni scarsa o del tutto assente. Può essere,
quindi, sintomatico del M. di Ollier, di una mucopolisaccaridosi, del rachitismo vit.D resistente. Il ginocchio valgo dell’adolescente compare in epoca prepuberale o puberale, ha una DIM > a 5 cm e un asse
femoro-tibiale >10° (5°-8° fisiologici). Se la DIM è
superiore a 12 cm c’è l’indicazione al trattamento chirurgico di epifisiodesi.
Piede piatto. Consiste in un appianamento della volta longitudinale del piede determinato dalla caduta della testa dell’astragalo in basso e medialmente; può essere associato a deviazione verso l’esterno dell’asse calcaneare (piede piatto-valgo). Si distinguono quattro gradi di piattismo in base alla morfologia dell’impronta plantare al odoscopio.Fino a 3 anni
il piede piatto è considerato fisiologico; si manifesta
all’inizio del carico a causa della lassità legamentosa, dell’ipotonia muscolare e dell’abbondante pannicolo adiposo plantare. Si verifica così un aumento della superficie d’appoggio del piede e, di conseguenza,
un aumento del numero di informazioni tattili necessarie per la statica e l’equilibrio. Dopo i 3,5 anni si assiste, nella maggioranza dei casi, al progressivo, spontaneo miglioramento del quadro clinico fino alla normalizzazione verso i 6-7 anni. In questa fase può essere utile il contenimento dell’eventuale sovrappeso
e il rinforzo dei muscoli deputati allo sviluppo della volta plantare longitudinale (deambulazione in punta di
piedi, sui talloni, sul bordo esterno del piede, o il tentativo di afferrare oggetti con le dita dei piedi). Inoltre si può migliorare la deambulazione con l’uso di
scarpe morbide e flessibili e con leggero sostegno laterale per il retropiede. Nei casi di piattismo di 3° e
4° grado, e al solo scopo di migliorare la deambula-
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zione, può essere indicato l’uso di plantari atti a correggere passivamente l’atteggiamento del piede nella calzatura. La persistenza della deformità dopo i 6
anni è francamente patologica; è nella maggior parte dei casi dovuta ad iperlassità capsulo-legamentosa associata o meno ad eccesso ponderale. Dopo i 9
anni la comparsa di facile stancabilità nella deambulazione rende necessario, nei casi più gravi (3° e 4°
grado) la correzione chirurgica, attuata verso i 10-11
anni mediante l’intervento di calcagno-stop.
Vitamina D. L’esposizione alla luce solare per 515 minuti (tra le 10 e le 15) durante la primavera e
l’estate e in autunno garantisce alle persone di pelle bianca adeguati livelli di vitamina D. Le persone di
pelle scura necessitano di una esposizione da 5 a 10
volte più lunga. La variabile più affidabile per determinare lo stato di nutrizione per la vitamina D è il livello di 25(OH)D nel plasma: 30-60 ng/ml. L’intossicazione da vitamina D è, peraltro, estremamente
rara: occorrono dosi > a 50.000 UI al giorno per superare i 150 ng/ml con rischio di ipercalcemia e iperfosfatemia. E’ ben documentato che neonati e bambini possono tollerare dosi di vitamina D fino a 3000
UI al giorno senza effetti collaterali. Il recettore della vitamina D (VDR), che si trova nel nucleo cellulare e media la maggior parte se non tutte le funzioni
del suo ligando 1,25 (OH)2D, è presente in quasi tutti i tessuti del corpo. Inoltre molti di questi tessuti contengono anche l’enzima CYP27B1 che converte il principale metabolita circolante della vitamina D (25OHD)
a 1,25(OH)2D. Pertanto, è molto probabile che la vitamina D svolga la sua azione non solo sui classici tessuti che regolano la omeostasi del calcio (ossa, intestino, rene), ma anche su altri tessuti.
Asma e vitamina D. Uno studio pubblicato nel
2007 sul Am J Clin Nutr dimostra che l’aumentato apporto materno di vitamina D durante la gravidanza
può ridurre il rischio di wheezing nel bambino di età
inferiore a 5 anni. E ancora che il deficit di vitamina
D in gravidanza può determinare un aumento del rischio di asma bronchiale del 40% nei bambini di età
compresa tra 3 e 5 anni. Un altro studio più recente
(Allergy and Immunology 2012) ha considerato il deficit di vit.D com un importante fattore predittivo di
asma; sono state studiate due coorti di soggetti di età
inferiore a 16 anni (483 pazienti affetti da asma bron-
25
chiale e 483 controlli).
Un deficit di vitamina
D è stato riscontrato
nel 68% dei pazienti
asmatici e solo nel
36% dei controlli. Un
deficit di Vit.D con
valori <30 ng/ml è
stato riscontrato in
175 bambini su un totale di 616 affetti da
asma. Al deficit si associava un aumento
degli eosinofili mentre
l’aumentato apporto
comportava una riduzione delle ospedalizzazioni e dell’uso di CSI (Am J Resp Crit Care Med – 2009). In conclusione la vitamina D interviene sul rischio di asma
e allergie con meccanismi diversi: azione positiva sulla crescita e sullo sviluppo della funzionalità del polmone nonché su quella del sistema immunitario; inoltre la vitamina modula la risposta infiammatoria e migliora la risposta dell’organismo in caso di infezioni
respiratorie. Dosi raccomandate: 400 UI nel primo
anno di vita, 600 UI dal secondo al 18° anno.
Segni di allarme in epatologia pediatrica. La
colestasi. Riconosce cause extraepatiche, chirurgiche
(atresia delle vie biliari, cisti del coledoco, calcolosi,
perforazione spontanea dei dotti biliari) e cause intraepatiche, mediche (infezioni, malattie metaboliche,
fibrosi cistica, deficit di alfa1-antitripsina, deficit di sintesi degli acidi biliari, endocrinopatie, cromosomopatie, colestasi neonatale idiopatica ecc.). Il paziente
anitterico è difficile da riconoscere e…quello itterico?
Per esempio il neonato con colestasi, in particolare
quello con atresia delle vie biliari. Un luogo comune
è quello di valutare solo i lattanti con valori di bilirubina elevati! L’atresia delle vie biliari inizialmente può
presentare bassi livelli di bilirubina totale (ai limiti della rilevabilità clinica). E può anche succedere che la
bilirubina totale si presenti in discesa per la fisiologica riduzione della quota indiretta. Poi, il lattante con
atresia cresce bene! Quindi come evitare il ritardo diagnostico? Negli USA viene testata la bilirubina frazionata a tutti i neonati itterici al 15° giorno di vita se
non allattati al seno e al 21° se allattati al seno. E nel
resto del mondo? Indispensabile osservare (personalmente!) il colore di feci e urine insieme al colorito di
cute e sclere con esame obiettivo mirato alla ricerca
della epatomegalia e valutare la bilirubina frazionata.
Tutto ciò al 1° bilancio di salute. Tra le colestasi anitteriche, la Sindrome di Alagille: colestasi cronica (con prurito intenso!), facies particolare, anomalie scheletriche, oculari, cardiache. E ancora, tra i segni di allarme, ricordiamo la steatosi epatica e la ipertransaminasemia come segni di una possibile Malattia di Wilson che può decorrere in modo asintomatico per molti anni prima di fare la sua comparsa anche con un quadro di epatite fulminante (di solito associata ad anemia emolitica Coombs negativa).
Sergio Zarrilli
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PAGINA ODONTOIATRICA
Iscrizioni in massa di laureati nelle Università Albanesi:
gli Ordini lanciano l’allarme
Il parere del presidente della Cao Nazionale Dr. Giuseppe Renzo
Dott. Attilio Cicchetti
’aggiramento della normativa italiana, che prevede
un meccanismo di programmazione tramite test di accesso alle Facoltà di Odontoiatria; il superamento delle Leggi, poste a garanzia della qualità del percorso di
formazione seguito dai futuri dentisti, sul riconoscimento delle Lauree
ottenute in Paesi comunitari ed extracomunitari; una palese discriminazione tra studenti, visto che i
più abbienti hanno, di fatto, la possibilità di “dribblare” i test di ingresso: il tutto con possibili oneri a spese delle casse dello Stato italiano,
già provate da tagli e debiti.
Sono accuse pesanti, quelle poste all’attenzione dei ministri dell’Istruzione, Università e Ricerca,
della Salute e degli Affari Esteri, in
un’interrogazione presentata da alcuni parlamentari relativamente al
caso, finito anche sugli Organi di
Stampa, della Convenzione stipulata tra l’Università di Roma Tor Vergata e l’Università “Nostra Signora del
Buon Consiglio”, con sede a Tirana,
in Albania, per la realizzazione di Corsi di Laurea triennali in Medicina e
Odontoiatria e Protesi dentaria e
per altre professioni sanitarie.
Corsi di Laurea istituiti, sin dal
2005, con il nobile obiettivo di formare professionisti per l’Albania, al fine
di aiutare un paese in gravi difficoltà economiche e sociali e per fornire
una formazione adeguata in discipline molto delicate, quali quelle inerenti le formazioni sanitarie. Questo ha
incentivato veri e propri “viaggi della speranza” di massa per gli studenti che non hanno superato i test di accesso alle facoltà italiane, tanto da ritrovarsi in code chilometriche per
iscriversi all’università albanese.
“Ora cominciano ad arrivare ai
nostri Ordini le richieste di iscrizione agli Albi da parte dei neolaureati, sia italiani sia albanesi, prove-
L
nienti dalla sede di Tirana” esordisce il presidente della Cao nazionale, Giuseppe Renzo.
“Se confermate le notizie appena pervenute, cento e più nuovi studenti frequenteranno il prossimo
anno il corso di laurea in Odontoiatria a Tirana: presso quali strutture
e con quali capacità formative?” si
domanda sempre il Presidente Cao.
E prosegue: “Gli Ordini sono i
certificatori, di fronte ai cittadini,
della qualità dei professionisti iscritti ai loro Albi. La situazione che si sta
verificando, però, mette gli Ordini
stessi nell’assoluta impossibilità di
verificare i presupposti formativi
dei laureati che richiedono l’iscrizione. Alcuni cominciano a proporre, in
primis per tutelare la Salute dei cittadini e, in subordine, per difendersi da eventuali responsabilità civili,
penali e amministrative, di rifiutarsi di iscrivere agli Albi quei professionisti per i quali non appare chiaro il percorso di formazione”.
“Ci domandiamo – aggiunge
Renzo - e lo abbiamo chiesto, con una
lettera da me personalmente firmata, anche al magnifico Rettore dell’Università di Tor Vergata, Giuseppe
Novelli, se il corpo docente sia veramente nelle condizioni di poter garantire la più completa formazione degli
studenti in entrambe le sedi”.
“Dopo anni di solitarie battaglie
- è il commento finale - finalmente anche la politica si accorge di un
problema che la Cao denuncia da
anni alle istituzioni italiane ed europee, e che può mettere seriamente
a repentaglio la sicurezza delle cure
nel nostro Paese”.
Appello del presidente CAO
alle Istituzioni: per garantire il
livello di preparazione dei futuri dentisti serve un numero programmato europeo.
Le notizie di queste settimane
delle varie offerte formative attiva-
La Commissione Albo Odontoiatri
augura Buone Feste
a tutti i colleghi e alle loro famiglie
te da Università straniere che danno la possibilità di laurearsi, anche
in odontoiatria, all’estero ripropongono il problema della verifica della correttezza di percorsi formativi.
A sottolinearlo è il presidente nazionale CAO Giuseppe Renzo che in
una nota sottolinea come “troppo
spesso molti aspiranti ad iscriversi ai
corsi di laurea in odontoiatria in Italia, non riuscendo a superare l’ostacolo dei test di accesso, si rivolgono
ad Università straniere spesso attirati da offerte formative non chiare e
non verificate per ottenere un titolo
di studio che non sempre, poi, garantirà l’abilitazione all’esercizio professionale nel nostro Paese”.
Presidente Renzo che ricorda
come da tempo la CAO abbia lanciato l’allarme sul fenomeno cercando di
sensibilizzare sul problema le Istituzioni. “Un problema -dice- che sta divenendo centrale se si vuole veramente garantire da un lato la serietà dei
percorsi formativi e dall’altro la serenità dei giovani e delle loro famiglie
che spesso in modo illusorio investono risorse di tempo e di capitali”.
“Siamo convinti-continua il presidente CAO- che una soluzione debba trovarsi coinvolgendo l’Unione Europea perché o si stabilisce un numero programmato a livello europeo oppure tanto varrebbe aprire anche in
Italia a tutti l’accesso ai corsi per evitare queste speculazioni. Si verrebbe
a privilegiare, in questo secondo caso,
una soluzione non etica che non garantirebbe una formazione corretta
agli studenti per evidenti difficoltà
strutturali e di tutoraggio a tutto
danno dei cittadini che devono essere certi di affidare la loro salute odontoiatrica a professionisti in grado di garantire i necessario livelli di qualità”.
Il Presidente della Commissione
Albo Odontoiatri
Dr. Cicchetti Attilio
BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
27
La Storia dell’Ordine dei Medici
della Provincia di Campobasso
Italo Testa
...continua
’approvazione ad ampia maggioranza
dell’o.d.g. Brunelli sull’orientamento
politico della Associazione portò all’approvazione di molti altri argomenti presenti nel
programma del congresso per il giorno successivo perché di fatto già approvati.
Fu necessario rinviare ad apposita commissione un solo argomento, quello della “Cassa di
resistenza” perché sul suo finanziamento e funzionamento non vi era una linea comune. L’idea
che aveva dato luogo alla creazione della cassa
si basava sulla istituzione di una struttura finanziaria che doveva supportare economicamente e
legalmente quei medici condotti che si vedevano costretti ad energiche azioni dirette contro
i loro Comuni.
I congressisti si trovarono d’accordo e votarono all’unanimità l’0.d.g proposto dai relatori con
il quale si ribadiva il diritto alla dimissioni simultanee e collettive delle condotte; approvarono anche la ipotesi di arbitrato fra condotti e Comuni e
le proposte di modifiche alla legge sanitaria da presentare al Parlamento. Su questo argomento fu approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno presentato dal relatore:
L
“Il VI Congresso della A.N.M.C. fa voti che il Parlamento, considerando la legge sanitaria del
1904 come un semplice inizio delle riforme interessanti la nostra Classe, proceda quanto prima
alla radicale innovazione del nostro codice sanitario con le seguenti riforme:
1) Abolizione delle condotte piene;
2) Indennità residenziale di L. 1500 e stipendio di
L. 100-300 per ogni centinaio di poveri;
3) Aumenti sessennali continuativi dell’indennità
residenziali e dello stipendio;
4) Constatazione della assoluta inabilità permanente al servizio prima di dichiarare il medico condotto esonerato dal servizio per malattia;
5) Per i provvedimenti disciplinari estensione ai
medici condotti delle disposizioni degli art. 325
6)
7)
8)
9)
leg. 15 nov. 1859, art.20 leg. 20 febb. 1903;
e art. 189 e 339 reg. 12 giugno 1904;
Congedo annuale ordinario dei 30 giorni senza oneri, né a ggravi pel medico ed a completo carico del Comune;
Necessità dell’approvazione da parte del
Cons. Sanit. Prov. Di qualsiasi deliberazione
riguardante il servizio e il personale di condotta;
Abolizione dell’art. 17 del Reg. Sanit. 3 febbr.
1901;
Concessione di ribassi ferroviari, come pei maestri elementari.”
Le richieste risultano molto chiare e non hanno
bisogno di commento; i problemi igienico sanitari furono affrontati nell’ultima giornata dei lavori
e dalla discussione scaturirono le proposte riportate nel seguente ordine del giorno approvato all’unanimità:
“1) Le sezioni dell’A.N.M.C. costituiranno in ogni
provincia una commissione per lo studio dei
problemi igienico-sociali e per la propaganda
sanitaria.
2) La Commissione avrà il compito di studiare le
condizioni igienico-sanitarie della provincia; di
raccogliere e pubblicare dati statistici sulle malattie popolari; d’interessare il pubblico a tutti
i problemi sanitari per mezzo della stampa; e
soprattutto di volgarizzare, mercé l’opera del
medico condotto, l’igiene pubblica e privata con
conferenze popolari e con corsi di lezioni ai
maestri e ai lavoratori.
3) A raggiungere lo scopo si metterà in relazione
con le pubbliche amministrazioni, con enti Morali, colle organizzazioni operaie e professionali, e con privati.
4) Vigilerà perché sieno rispettate le leggi sanitarie. Organizzerà o dirigerà tutte le agitazioni che
tendono a migliorare la nostra legislazione sanitaria soprattutto nel campo sociale.
5) Le sezioni dell’A.N.M.C. si trasformeranno, la
28
BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
dove è possibile, in comitati di lotta contro la
tubercolosi, secondo i criteri esposti dall’Egregio dott. Iona.”
Leggendo questo ordine del giorno sembra che
gli organizzatori non abbiano le idee chiare sulle problematiche igienico-sanitarie e sociali e rinviano alle commissioni provinciali di studio le problematiche e la soluzione delle stesse; negli ultimi due punti, invece, ci si accorge che viene prospettato un impegno diretto dell’associazione e dei
singoli medici condotti quando si parla di organizzare e dirigere agitazioni o costituire comitati di
lotta, espressioni che devono aver preoccupato il
governo che si deciderà a presentare un suo disegno di legge sulla costituzione degli ordini dei
sanitari.
Il Congresso discusse pure sulla eleggibilità
dei medici condotti a consigliere provinciale ed in
merito decise di fare pressione sul Parlamento e
sul Governo perché legiferassero in tal senso; affrontò il problema dei duelli in senso antiduellista
decidendo che i medici condotti avrebbero dovuto rifiutarsi di presenziare agli scontri. Prima di discutere sulla sede del VII Congresso che, per la
cronaca, fu assegnato a Roma i congressisti rimasti fino alla fine votarono questo ultimo ordine del giorno:
“L’A.N.M.C. fa voti che tutti i partiti politici mettano al posto d’onore del loro programma una Legge che renda obbligatoria la iscrizione degli operai alla Cassa Nazionale di Previdenza per la Invalidità e la vecchiaia.”
Tra gli argomenti trattati nel Congresso di Palermo vi fu anche quello riguardante i rapporti della A.N.M.C. con le Federazione degli Ordini dei Sanitari alla quale aderiva; il presidente dei condotti e molti altri condotti erano membri del consiglio
direttivo delle federazione di cui aveva fatto parte per un biennio il nostro Pittarelli, condotto di
Campochiaro. La F.O.S. riteneva che l’associazione, federata, dei medici condotti fosse troppo
avanzata nelle richieste ed eccessivamente rivoluzionaria nell’azione, tanto che aveva avocato a
se il diritto dovere di indire i boicottaggi e le altre azioni di forza, cosa non gradita alle Sezioni
periferiche dei Condotti che volevano mano libera. Anche riguardo alla politicizzazione delle organizzazioni sanitarie i pareri erano divergenti: più
di una volta erano stati presentati ordini del giorno che stabilivano la apoliticità della Federazione ed erano stati respinti pur non essendo stati
approvati Ordini del giorno di segno contrario.
Due settimane dopo la fine del Congresso di
Palermo ci fu, a Roma, nell’aula della Clinica Chi-
rurgica dell’Università, l’Assemblea Generale della Federazione degli Ordini Sanitarii.
Il Presidente della Federazione, il professor
Francesco Durante, Senatore del Regno, colse l’occasione del suo lungo discorso introduttivo nel quale relazionò su di un anno di attività del Consiglio
Federale, per esprimere il parere suo e della maggioranza del Consiglio federale, sui boicottaggi che
a loro giudizio avrebbero dovuto essere messi in
opera solo in casi eccezionali e sempre garantendo l’assistenza agli infermi. Accennò anche a quelle che erano state le reazioni delle autorità civili
e del Parlamento di fronte alle azioni sindacali dei
condotti.
La parte finale del suo discorso fu dedicata tutta alla discesa in politica dei medici condotti come
era stato deciso nel congresso di Palermo ed alla
difesa della Federazione che era accusata di non
fare gli interessi dei condotti quando negava di attuare il boicottaggio.
Riporto alcuni passi significativi del suo discorso:
“ […] Forse potrà talora essere sorto qualche
incidente: io voglio sperare che non s’abbia più a
ripetere e ciò avverrà di certo se non verrà meno
la disciplina e se si vorrà avere fiducia nel Consiglio Federale il quale non è vero che prenda le sue
deliberazioni contro gli interessi di coloro che fanno a lui ricorso, ma giudicando in un ambiente
meno appassionato e più calmo, lontano dalle
competizioni locali, può essere più libero, più sereno e più equanime, e, pur sapendo di non poter tutti soddisfare, informa sempre la sua azione a quelli che ritiene i più sani principi di giustizia. Questa noi intendiamo che governi ogni nostra azione e ad ogni nuovo diritto proclamato sentiamo come debba corrispondere l’adempimento
di un dovere. In questo modo soltanto potremo
renderci favorevole la pubblica opinione e, se non
vado errato, forse lo potremo più così che non
esplicando, come si è di recente affermato a Palermo, dai medici condotti una qualsiasi azione politica. Senza rinuncia ai propri ideali, senza abdicare alle aspirazioni che ciascuno ha sempre nutrito nell’animo, io ritengo che pei medici che si trovano in condotta nei piccoli centri, la miglior politica sia quella di non farne, limitandosi a fare della buona medicina e della buona chirurgia, come
del resto hanno sempre fatto.[…]”
Questa ultima frase fu accolta con viva disapprovazione da parte di molti medici condotti che in seguito scrissero lamentandosi.
L’assemblea della federazione aveva, però, all’o,d,g. anche il tema su “la politica nell’associazioni sanitarie”, argomento scottante che dette ori-
BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
gine ad un serrato dibattito durante il quale fu presentato e ritirato un primo o.d.g. che affermava
l’apoliticismo della federazione; fu respinto un altro o.d.g. presentato dal professor Giordano di Venezia, nel quale si chiedeva che la federazione non
si occupasse di politica dovendo essa accogliere
e difendere tutti i medici d’Italia a qualunque partito essi appartengano. Alla fine fu trovato l’accordo e fu votato, a maggioranza, il seguente o.d.g.
con il quale si decideva di non decidere:
“l’Assemblea, pur consentendo che le correnti democratiche meglio assicurano la soluzione del problema igienico-sanitario, delibera di non prendere per ora alcuna decisa direttiva politica.”
Appare a questo punto chiaro che il linguaggio politichese stava entrando anche all’interno
della Federazione degli Ordini nonostante i tentativi della presidenza di tenere fuori la politica.
Ma all’Assemblea federale era stato richiesto
di prendere posizione su altre problematiche tra
i quali:
1) Come utilizzare il fondo residuo della disciolta
Associazione Medica Italiana e fu deciso di devolverlo a beneficio del Collegio degli Orfani dei
Sanitari di Perugia;
2) Sull’impiego delle somme destinate dal Ministero dell’Interno a combattere la malaria fu
deciso di chiedere al Governo che venissero
destinate a coloro che realmente combattono
quotidianamente la malaria, cioè i medici
condotti e gli ufficiali sanitari;
3) Sul problema dell’esercizio abusivo dell’odontoiatria da parte di praticoni fu approvato il seguente o.d.g. in appoggio alla Federazione Stomatologica Italiana:
“Appoggio della Federazione degli Ordini dei Sanitari al progetto di legge degli On.Rampoldi, Berenini, ecc. per la conversione in legge del decreto 24 aprile 1890 per l’obbligatorietà della laurea in medicina e chirurgia per l’esercizio della
odontoiatria.”
4) Sulle commissioni giudicatrici nei concorsi per
medico condotto fu deciso di far voti perché le
prefetture siano richiamate alla osservanza del
regolamento chiamando esclusivamente medici pratici tra i quali anche i rappresentanti dei
condotti;
5) Sulla circolare della Sanità militare del Regno colla quale si invitano i medici ufficiali di complemento a sostituire il sanitario nelle condotte boicottate dalla Federazione, si stabilì di invitare i
medici di complemento di rifiutarsi o anche dimettersi se fossero invitati a fare i krumiri.
Altri argomenti furono rinviati al Consiglio Direttivo per approfondimenti.
29
L’Ordine dei Sanitari della provincia di Campobasso, che si era trasformato in Camera sanitaria, non aveva inviato una rappresentanza all’Assemblea della Federazione, come era stato assente nella sua componente dei Medici Condotti al congresso di Palermo. La ragione di queste
assenze va trovata nel fatto che quei pochi medici che si interessavano di portare avanti le richieste di tutti erano impegnati in sede a risolvere le problematiche locali. Pur avendo ottenuto, con l’appoggio deciso della Prefettura e prima provincia in Italia, uno schema di capitolato
unico provinciale, non riuscivano a far entrare in
funzione nei vari Comuni il capitolato stesso, ed
ove questo veniva deliberato non prevedeva i miglioramenti economici e quelli normativi richiesti dai medici e non vietati dalla legge e dal regolamento.
Il Consiglio Comunale di Campobasso, che
fu tra i primi a farlo, approvò in via definitiva ed
in seconda lettura, in data 20 dicembre 1907, il
capitolato per le condotte mediche, avendo dovuto modificare quello approvato in prima lettura, cinque mesi prima, secondo le indicazioni
e i suggerimenti dell’Ufficio Sanitario della Prefettura.
Le modifiche riguardavano sia la parte relativa al servizio che la parte riguardante i congedi e le licenze dei sanitari, nonché la soppressione di alcuni articoli che non erano in linea con il
nuovo regolamento. Il capitolato, sia in prima che
in seconda stesura non prevedeva per i condotti un aumento dello stipendio come richiesto dalla categoria ma confermava il trattamento economico stabilito cinque anni prima e cioè 800 lire
annue; e pur accogliendo in via di principio il concetto della ferie annue a spese del Comune, non
prevedeva nel bilancio alcuna cifra da destinare
allo scopo.
Per la parte riguardante gli obblighi prevedeva che i condotti, in assenza del medico militare,
vistassero e curassero gratuitamente sia le guardie di Città che i Carabinieri come previsto nei precedenti capitolati. Tutto l’iter del nuovo capitolato durò oltre un anno perché definitivamente approvato dalla G.P.A. fu inviato alla Prefettura nell’agosto del 1908.
Se nel Comune capoluogo l’iter fu quello che
ho riportato possiamo immaginare quello che successe negli altri Comuni della Provincia.
Il Comune di Casalciprano bandì nel successivo anno 1909, pubblicò il bando per il concorso al posto di “medico condotto per i soli poveri” prevedendo uno stipendio annuo di lire 600
lorde di ogni ritenuta.
...continua
NOTIZIE UTILI
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
GRADUATORIE anno 2015
scadenza 31 gennaio 2014
MEDICI DI MEDICINA GENERALE
I medici interessati ad essere iscritti nella graduatoria regionale per l’assistenza medico-generica dovranno inviare
domanda, con plico raccomandato entro il 31 gennaio 2014
all’Assessorato alla Sanità della Regione in cui intendono
prestare la loro attività su modulo in distribuzione presso
l’Assessorato stesso o presso la Segreteria dell’Ordine dei
Medici.
I requisiti che gli aspiranti devono possedere alla data del
termine per la presentazione delle domande (31 gennaio
2014) sono i seguenti:
a) iscrizione all’Albo Professionale
b) essere in possesso dell’attestato di formazioone di medicina generale, o titolo equipollente, come previsto dai
decreti legislativi 8 agosto 1991 n. 256, 17 agosto 1999
n. 368 e 8 luglio 2003 n. 277.
LA DOMANDA DOVRÀ ESSERE IN BOLLO
(€ 14,62)
Tutte le notizie sono riportate integralmente nel sito dell’ordine.
MEDICI SPECIALISTI AMBULATORIALI
Lo specialista che aspiri a svolgere la propria attività professionale nell’ambito delle strutture del Servizio Sanitario,
deve inoltrare, entro e non oltre il 31 gennaio 2014 a
mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, apposita domanda redatta su modello conforme:
Al COMITATO ZONALE PER LA SPECIALISTICA AMBULATORIALE c/o ASREM Molise - Via U. Petrella, 1 - 86100 CAMPOBASSO.
I moduli di domanda vanno ritirati presso l’Assessorato Regionale alla Sanità o presso la Segreteria dell’Ordine dei
Medici.
Alla scadenza del termine di presentazione della domanda
di inserimento nella graduatoria pena la nullità della domanda stessa e di ogni altro provvedimento conseguente,
l’aspirante deve possedere i seguenti requisiti:
a) essere iscritto all’Albo professionale;
b) possedere il titolo per l’inclusione nelle graduatorie
delle banche principali della specialità medica o della
categoria professionale interessata, previste nell’allegato A. Il titolo è rappresentato dal diploma di specializzazione o dall’attestato di conseguita libera docenza
in una delle branche principali della specialità. Per la
branca di odontostomatologia è titolo valido per l’inclusione in graduatoria anche l’iscrizione all’Albo professionale degli Odontoiatri di cui alla legge n. 409/85.
Per gli psicologi è titolo valido per l’inclusione nella
graduatoria la psicoterapia riconosciuta ai sensi degli
artt. 3 e 35 della legge n. 56/89.
La domanda di inclusione in graduatoria deve essere rinnovata di anno in anno e deve contenere le dichiarazioni concernenti i titoli accademici o professionali che comportino
modificazioni nel precedente punteggio a norma dell’allegato A.
LA DOMANDA DOVRÀ ESSERE IN BOLLO
(€ 14,62)
MEDICI SPECIALISTI PEDIATRI
I medici specialisti pediatri che aspirano all’iscrizione nelle
graduatorie Regionali di pediatria di libera scelta devono
inviare, con plico raccomandato, entro il 31 gennaio 2014,
all’Assessorato Regionale alla Sanità della Regione in cui
intendono prestare la loro attività, apposita domanda su
modulo in distribuzione presso l’Assessorato Regionale alla
Sanità o presso la segreteria dell’ordine dei Medici. Devono
inoltre possedere alla scadenza del termine per la presentazione delle domande (31 gennaio 2014) i seguenti requisiti:
a) iscrizione all’Albo professionale
b) essere in possesso del diploma di specializzazione
o attestato di libera docenza in una delle seguenti
discipline:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Pediatria
Clinica Pediatrica
Pediatria e Puericultura
Patologia Clinica Pediatrica
Patologia Neonatale
Puericultura
Pediatria Preventiva e Sociale
Ai fini della graduatoria sono valutati solo i titoli di servizio
posseduti alla data del 31 dicembre 2013.
Per accelerare le procedure di controllo sulla veridicità della
dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio, il medico può trasmettere una copia fotostatica, anche non autenticata, dei
certificati di servizio di cui sia già in possesso.
Il medico che sia già stato iscritto nella graduatoria regionale valida per il periodo, deve dichiarare solo il possesso
dei titoli di servizio acquisiti nel corso dell’anno nonché di
eventuali titoli di servizio non prestati nella graduatoria valida per il perdiodo.
LA DOMANDA DOVRÀ ESSERE IN BOLLO
(€ 14,62)
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NOTIZIE UTILI
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
Tutte le notizie sono riportate integralmente nel sito dell’ordine.
BOLLETTINO
NOTIZIE UTILI
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
della provincia di Campobasso
Commissione delle Pari Opportunità
WORKSHOP - Campobasso 22 febbraio 2014
Il Gioco delle Perle e dei Delfini
Terapia dellʼObesità del bambino e dellʼadolescente nelle cure primarie:
dalle parole ai fatti.
Responsabile Scientifico: Dott.ssa Tanas Rita
Scopi Far conoscere percorsi educativi per gestire efficacemente sovrappeso, obesità e sindrome metabolica in età evolutiva: aspetti diagnostici e terapeutici.
Destinatari Medici di Medicine Generale e Pediatri di
Libera Scelta e infermieri, Dietisti, Biologi Nutrizionisti, Psicologi.
Docenti Tanas Rita (Pediatra Endocrinologo Ferrara).
PROGRAMMA h 8,30 - 14,00
H 8,30
Presentazione di docenti e partecipanti ed esposizione degli obiettivi formativi.
H 9,00
Occuparsi di Obesità: Etio-epidemiologia complicanze. Fare Diagnosi in età evolutiva:
BMI, BMI percentile e scelta della curva.
H 10,00
Raccomandazioni dell’Accademia Americana di Pediatria. Terapia Comportamentale e
Colloquio di Motivazione. Role Playing comunicazione
H 11,00
L’Educazione Terapeutica Familiare di Gruppo: la fase di avvio in 3 Tempi: Iª visita, Incontro Familiare di Gruppo, Visita Conclusiva
H 12,00
Il razionale di un modello di cura in rete con il 2-3° livello con un approccio condiviso.
H 13,00
Dalla teoria alla pratica: cominciare a occuparsene da Domani
H 14,00
Questionario ECM
Caso Clinico.
Tutte le notizie sono riportate integralmente nel sito dell’ordine.
Segreteria Organizzativa : ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI CAMPOBASSO
tel. 0874 69177, fax 0874 618358 ; www.ordinedeimedici.cb.it; info@ordinedeimedici.cb.it
A tutti gli organi di stampa e radiotelevisivi della regione Molise
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Ipotizzato interramento di sostanze tossiche.
LʼOrdine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso, in stretta collaborazione con lʼISDE (Associazione Medici per lʼambiente), nel riaffermare che esiste una stretta correlazione tra inquinamento ambientale e salute
umana e animale, in sintonia con le numerose iniziative portate avanti da tempo con lo scopo di promuovere una cultura
volta alla tutela del territorio, intende sollecitare tutte le istituzioni interessate a fare chiarezza sul problema dellʼipotizzato
interramento di sostanze tossiche e radioattive da parte di sconsiderate organizzazioni malavitose. Con sconcerto intende
sottolineare che, qualora la notizia rispondesse a verità e se tali inquinanti non venissero individuati e rimossi tempestivamente, verrebbe a concretizzarsi una seria minaccia per la incolumità delle nostre popolazioni. Come principio generale si coglie lʼoccasione per ribadire ancora una volta, come del resto spesso dibattuto in tanti specifici incontri organizzati
dal nostro Ordine Professionale su salute e ambiente, la necessità di dedicare una maggiore attenzione, da parte di tutte
le amministrazioni, verso la attuazione di politiche chiaramente ambientaliste. Giova ricordare infine, per restare in tema,
che esiste e va riaffermato il principio di precauzione in base al quale bisogna fermarsi ogni volta si paventi una possibilità, sia pur minima, di impatto negativo sullʼambiente e quindi sulla salute della collettività da parte di iniziative anche imprenditoriali che, per intrinseche caratteristiche, potrebbero risultare inquinanti.
Il Presidente
dott. Gennaro Barone
Campobasso, 8/11/2013
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
ANNO CHE VERRAI
Se fossi un pittore, ANNO CHE VERRAI
vorrei dipingerti con colori veri,
quelli della vita, che ognuno di noi spera:
l’azzurro del sereno,
il giallo del sole, per tutto il suo calore;
il rosso di passione
il rosa per tanta tenerezza per una vita che nasce,
per un fiore che sboccia.
E, come sfondo sulla grande tela,
un verde più verde del verde,
della speranza che abbiamo noi dentro :
che forse tu, mio ANNO CHE VERRAI,
ci porterai per sempre amore, amore, amore,
amore solamente,
che trionfi finalmente sull’odio e la violenza,
per camminare liberi nel cuore e nella mente,
tenendoci per mano, sicuri tra la gente,
per il lungo cammino che porta fino a Dio !....
Forse è un’illusione o forse chi lo sa…
Ma tu, ANNO CHE VERRAI,
non dirlo se lo sai !...
dott. Antonio Izzi
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NON SOLO MEDICINA
BOLLETTINO
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dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
NON SOLO MEDICINA
BOLLETTINO
RITORNO A CASA
al giorno 18 al 31 luglio con Anastasia sono
tornato in vacanza nella bella città di
Otranto. Ho alloggiato presso un Hotel con
vista sul lungomare in via Terra d’Otranto; affacciandomi dalla balaustra della terrazza potevo ammirare la città che conserva sempre il suo fascino di uno
degli angoli più suggestivi del mediterraneo, costituito da una mare sempre pulito e palpitante di luci e
di colori che variano dal verde smeraldo al turchese,
al blu intenso. Le stradine della città erano, come
sempre, piene di turisti e vacanzieri. Ritrovi, bar e ristoranti, nonostante la crisi, erano più affollati del solito. Trovare un posto alla Pizzeria Bella Idrusa o al
ristorante Retrogusto significava essere preparati a
lunghe attese. Al mattino e spesso anche di pomeriggio, sdraiati sugli accoglienti lettini del residence
Atlantis, all’ombra degli ombrelloni, con i polmoni risanati da una brezza balsamica che nel canale
d’Otranto raramente manca, io e Anastasia passavamo molte ore del nostro tempo a guardare la passerella del bagnasciuga che, nel mentre offriva alla nostra ammirazione meravigliosi corpi di giovani, altrettanto spesso metteva in evidenza corpi deformati da
addomi e parti posteriori in grande esuberanza. Ma
dopo pochi giorni, al contrario degli altri anni, quel tipo
di vacanza cominciò a darmi noia e a farmi sentire fuori luogo e fuori posto. Cominciavo a chiedermi se una
vacanza in montagna non fosse stata preferibile ad
una vacanza al mare. Mi dava fastidio il rito grottesco dell’abbronzatura, il continuo trafficare con oli e
creme, i costumi intenzionalmente sovrabbondanti o
striminziti, a secondo che si trattasse di occultare o
di mettere in mostra, le pance e i sederi esposti in
continua passerella, i giochi idioti degli adulti che si
divertivano più dei bambini a scavare buche, o costruire castelli di sabbia, le gare con palle da tennis o palloni in riva al mare con il continuo pericolo di essere
D
spruzzati. Mi dava fastidio, di giorno l’essere aggredito da parole vaganti, trilli di telefonini, suoni di radioline, di sera non ero più disposto a sopportare le
strade sempre più affollate, l’attesa al ristorante, musiche e canzoni che ad alta voce provenivano da gruppi di giovani sovreccitati o da artisti di strada. Tornati finalmente, dopo quindici giorni, alla nostra casa sul
tratturo Taverna del Cortile Campodipietra, il clima di
montagna mi ritemprò. Apprezzavo meglio il fresco
e l’aria pulita ricca di ossigeno e, seduto nella mia
sdraio in giardino, all’ombra dell’ombrellone, mentre
il gatto, per la felicità di averci ritrovati dopo due settimane di assenza, faceva le fusa accoccolato sotto
la sdraio, apprezzavo l’importanza della quiete e del
silenzio che arricchiva la mia casa di campagna. Il silenzio può essere paragonato al mare calmo che fa
risaltare anche la caduta di un sassolino, mentre il
mare in burrasca non fa notare neanche il passaggio
di una barca. Con il silenzio ritrovato, il mio orecchio,
liberato dai tanti frastuoni, riusciva di nuovo a percepire e gustare il canto melodioso del cardellino, del
fringuello o del merlo; era gradito perfino il gracchiare della cornacchia, della gazza e il fischio minaccioso dei rapaci; avvertivo di nuovo il piacere del fruscio
delle foglie di alloro o dell’ulivo smossi dalla brezza.
Allora capii quanto mi fosse mancato il silenzio di una
natura discreta e pacificante. Il frastuono di una città, secondo me, fa perdere facilmente quel rapporto intimo e conciliante con la natura e con il Signore, di cui soprattutto nell’età senile, si ha immenso
bisogno; il rumore delle città non riesce a conciliarci con la vita interiore, né può dare quella pace che
il cuore desidera; forse solo il silenzio della campagna e l’intimità della casa, facendo tacere tutto ciò che
assorda, riescono a far sentire con l’orecchio del cuore, mettendoci in comunione con noi stessi, con gli
altri e con Dio. Sì! La vera pace è quello stato di as-
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
soluta calma, fatta di abbandono, senso di quiete, fiducia, affidamento al volere di Dio, con la consapevolezza di essere pronti e disposti ad accettare da Lui,
gioie e dolori. Dio è come l’aria, non ci accorgiamo di
averne bisogno, perché è nel nostro respiro, nel nostro cuore; è quando manca che ci accorgiamo che
il rapporto si è spezzato; è allora che cadiamo nell’angoscia più profonda; un senso di solitudine ci assale, un’ansia spasmodica ci divora, cerchiamo inutilmente una voce amica ricorrendo al telefono che non
squilla, a face book che ci delude; guardiamo in fondo al viale nella speranza che venga un parente o un
amico, gli occhi e le orecchie rivolte alla porta sperando che qualcuno bussi al citofono, cerchiamo distrazione nella televisione ma la delusione aumenta;
ci rifugiamo nella preghiera e non riusciamo a pregare con il cuore; le litanie sembrano assurde e inutili
filastrocche. In questi momenti di notte oscura nasce
il desiderio di chiedere al Signore di accrescere la fede
perché, senza dubbio, il suo allontanamento è dovuto alla fede tiepida. Allora mi convinco che, accanto
alla preghiera privata, in chiesa o in comunità, devo
allargare la preghiera all’intera giornata, fare di tutte le attività un motivo di ringraziamento e ascolto al
Signore. Nasce il bisogno di una preghiera non intesa come una recita o uno stato meditativo saltuario,
ma come uno stato di essere continuativo che comprende tutti i momenti della giornata e tutte le attività: mentre sono alla guida di una macchina, nei
lavori domestici, mentre dissodo il terreno, innaffio
il prato, pianto un albero. Penso che il lavoro fatto con
amore, costituisca preludio alla preghiera. Questo tipo
di preghiera nel corso del lavoro, se fatto con intensità e profondità, tanto da poter dire che chi lavora
prega, acquista grande significato e aiuta tanto a conciliarci con il Signore. I saggi di tutti i tempi, per quelli della mia età, sono soliti consigliare “fuge, quiesce,
ora, labora (allontanati dalle passioni e dalle cose del
mondo, cerca la quiete dello spirito, lavora, prega)”.
Io penso che contemplare in assorto silenzio le meraviglie della natura, saper osservare con stupore la
nascita di un germoglio, essere ben disposto ad accogliere tutti i doni che gratuitamente Dio ci dà attraverso il miracolo della natura, è già una forma di
preghiera, fatta di meditata riflessione sul fine di ogni
essere o cosa, di ascolto dei suoni e delle armonie che
regolano natura e creato (viva voce di Dio), di ringraziamento per il dono ricevuto. Aiutare un germoglio
a nascere, rompendo la crosta del terriccio, legare a
un sostegno una piantina sbattuta a terra dal vento,
eliminare l’erbaccia come la zizzania che impedisce
al grano di crescere, estirpare l’edera che vuole strozzare un albero, proteggere una pianta dal gelo invernale, è preghiera perché viene reso servizio a Dio, aiutando la sua natura a svilupparsi. La rinnovata meraviglia per il prodigio della natura che muore e si rinnova ad ogni stagione è una forma di preghiera e di
ringraziamento a Dio per un dono così grande. Davanti a un miracolo così grande, nasce spontanea la
preghiera: Padre nostro che sei nei cieli (perché trascendente, al di sopra delle cose) ma anche: padre
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nostro che sei in terra (perché Dio è anche immanente, all’interno delle cose). E’ così grande il miracolo
di una primavera in fiore o di un autunno che muore per rinascere a nuova vita, che non può non essere opera di Dio! Quando d’estate innaffio l’orto, mi
immedesimo a tal punto di essere parte integrante,
che mi sento terra e pianta; avverto dentro di me la
frescura, il ristoro, il respiro delle foglie, la loro sensazione di godimento al sentirsi idratare dopo tanta
arsura estiva. Sarchiare e zappettare le piantine di ortaggi o fiori mi da il senso di liberare le radici dalle
zolle dure e aiutarle a espandersi, legare un rampicante o un’esile pianticella ad un palo mi sembra di
sostenere il passo incerto di un vecchio o di un bambino. Quando deposito un seme nella terra so che ho
dato inizio a una fecondazione generatrice di vita. Non
meno bello è il raccolto. Lo sbocciare dei fiori e il primo frutto danno sempre gioia. I contadini del mio paese e penso tutti, quando mangiano il primo fico di stagione o la prima albicocca, dicono sempre “A nomm’
e’ Dio (in nome di Dio)”. Il primo fiore, come il primo frutto, dopo aver ringraziato il Creatore, si offre
sempre alla persona più cara. Il sapore e il profumo
degli ortaggi coltivati con le proprie mani è sempre
il più buono, senza alcuna possibilità di paragone con
la frutta comprata al mercato. Le rose multicolori e
profumate del mio giardino, a differenze di quelle acquistate, hanno uno stelo corto e contorto che difficilmente permette la composizione di un mazzo, come
facilmente si fa con le rose comprate dal fioraio con
steli lunghi e rigidi, come stecchi di legno. I mazzi delle mie rose sono più difficili da comporre, ma quanta eleganza, fantasia di colori e profumi all’esterno e
all’interno della casa!
Nell’orto, nel giardino, in campagna, non dobbiamo rinunziare a mettere nuovi semi perché la nostra
vita sta per finire. Piantiamo nuove specie di fiori e
diamo vita a nuovi alberi, perché la vita deve continuare per le generazioni che verranno; solo così facendo daremo un senso alla nostra vita fino in fondo e la renderemo degna di essere vissuta! Ogni mattina mi alzo programmando e dando vita a nuove
aiuole e piantando sempre nuovi alberi. Li ho piantati con il pensiero di rendere più bella la terra che
lascerò, perché altri godano, come ho goduto io assaporando i frutti e inebriandomi al profumo degli alberi piantati da mio padre. Spesso, così operando, lentamente o all’improvviso, nella notte oscura compare la luce, tutte le cose che prima si erano appiattite, riprendono vitalità. Ritorna la quiete, il senso di
abbandono, l’affidamento che dà quel tipo di calma
suprema, in cui si sta bene con se stessi perché si sente la vicinanza di Dio.
NON SOLO MEDICINA
BOLLETTINO
AI MEDICI SCOMPARSI
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
Per il Professor Chicco
Ho chiesto di parlare da questo podio a me non usuale per porgere l’ultimo saluto di tutto l’Ordine dei Medici della Provincia di
Campobasso e mio personale a Colui che è stato maestro di molti di noi.
L’ultimo saluto dell’Ordine dei Medici, su delega del Presidente
Gennaro Barone impedito di farlo di persona con suo grande rammarico per impegni istituzionali, al professor Riccardo Chicco,
primario ostetrico ginecologo emerito e illustre Decano dell’Ordine che è stato d’esempio a tutti non mancando mai fino all’ultimo agli appuntamenti importanti indetti dall’Ordine stesso
anche e direi soprattutto dopo aver lasciato la professione attiva.
Il mio personale al Maestro che per primo mi ha introdotto nella professione medica; al Fratello più anziano al quale chiedere consiglio; al Collega con cui ho collaborato; all’Amico della terza e quarta età dal
quale ho avuto consigli per prepararmi ad affrontare i disagi della età avanzata. Il Presidente Barone che
ha sempre avuto stima e affetto per il professor Chicco, stima per la sua grande professionalità e affetto perché aveva aiutato sua madre a farlo nascere, rammentava con commozione il giorno di due anni
fa quando al Professore, ormai decano, fu donata una targa a ricordo per i suoi meriti professionali e per
la lunga iscrizione all’Ordine, Egli non si limitò ad un semplice grazie ed una stretta di mano ma ricambiò tenendo una lucida lezione di storia della ostetricia campobassana. Ricordava anche che all’ultima elezione per il consiglio dell’ordine di due anni or sono Lui, 93enne, fu il primo a recarsi al seggio a votare:
di quell’episodio è rimasto anche un ricordo fotografico. Quanto a me non posso dimenticare che quando ero studente del quarto anno di medicina mi accolse nel suo reparto che mi consentì di frequentare
nei periodi in cui mi riposavo dagli studi universitari fino alla laurea quando mi fece nominare assistente volontario e favorì il mio ingresso nella scuola di specializzazione in ostetricia di Siena con una sua lettera di presentazione al Direttore della scuola, infine quando richiese all’amministrazione di nominarmi
assistente incaricato.
Egli ci ha insegnato non solo l’ostetricia di cui era maestro ma anche e soprattutto il rispetto e la discrezione nei riguardi del malato, il rispetto del collega soprattutto se più anziano, il rispetto dei maestri, insomma il rispetto delle regole.
Il rispetto delle regole non lo insegnava con le parole ma con l’esempio: rispettava le pazienti, rispettava il
personale, dimostrava in tutte le occasioni rispetto ed affetto per il suo maestro il professo Spirito.
Fra le regole più importanti vi era l’affetto ed il rispetto della famiglia. Si dispiacque quando lasciai l’ostetricia per la chirurgia ma seguì con affetto la mia carriera e fu prodigo di consigli come un fratello maggiore; quando divenni primario anch’io fu felice e mi offrì la sua collaborazione.
Lasciando il servizio attivo all’età di 70 anni non se ne andò alla chetichella o sbattendo la porta, ma sentì
il dovere di fare un bilancio degli anni del suo lungo primariato e tenne una conferenza che fu una lezione
magistrale. Anche questo nel rispetto delle regole. Dopo essere andato in pensione, sempre con l’esempio,
ci ha insegnato che bisogna tenere impegnata le mente e non impigrirsi se si vogliono ritardare il più possibile gli effetti fisiologici dell’invecchiamento. In questi 25 anni di riposo ha scritto molto e dato alle stampe numerosi libri non solo di storia della medicina ma anche di altro e ricordo il suo bel libro di cucina.
L’ultima lezione che ha dato è stata la grande serenità d’animo con la quale ha accettato la fine dei suoi giorni. Caro maestro, caro fratello maggiore, caro collega, caro amico addio. A tutti i giovani che intraprendono la nostra strada auguro di incontrare un maestro come te.
Italo Testa
Errata Corrige: nello scorso numero del Bollettino, al caro Dott. Nicolino
Scarano è stato erroneamente sbagliato il nome in fase di stampa, ce ne
scusiamo con tutti coloro che hanno amato e stimato il nostro iscritto e
rinnoviamo a tutti loro i nostri sentimenti di vicinanza.
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
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Ciao papo.... Ciao zio Tom preferito
Il 19 novembre u.s. ci ha lasciato il collega di medicina generale Tommaso
Quici sconfitto da una breve e implacabile malattia. La sua indole riservata
non avrebbe sicuramente accettato celebrazioni e ricordi ma il suo carattere
mite, la sua persona sincera mai arrogante, dal tono di voce sempre basso,
la sua umanità, la sua disponibilità ad
accogliere e ad ascoltare chiunque gli
si rivolgesse, il suo essere il medico di
tutti, regalando parole di conforto e di
speranza, meritano di essere ricordati
con affetto e stima.
La tua amica Giovanna Sticca
Era così che ti salutavamo di solito ed è così che vogliamo salutarti per l’ultima volta. Fino a qualche giorno fa quando ci sentivamo, tu per non farci preoccupare ci dicevi che andava meglio,
come sempre pensavi prima a far star bene e tramquilli gli altri e
poi pensavi a te. E anche questa volta è andata così.
Poi... all’improvviso hai deciso di andar via e di lasciarci qui, portando via con te il tuo sorriso disarmante e l’allegria che ti caratterizzava, lasciando un vuoto immenso nelle nostre vite.
Ora è passato qualche giorno da quando ci hai lasciato, ma è ancora difficiele accettare che tu non ci sei più. Sembra di essere in
un brutto sogno, l’unico problema è che sappiamo che non è così.
Colmare il vuoto che hai lasciato sarà difficile, anzi impossibile. Di
te ci mancheranno anche le piccole cose, ci mancheranno le tue battute, tu che le avevi sempre pronte. Quante risate ci siamo fatti
insieme, quante ne abbiamo passate, ma tu anche nei momenti più
difficili riuscivi a vedere il lato positivo dando forza e coraggio ad
ognuno di noi. Siamo sicuri che in questo momento non vorresti
vedere sui nostri visi le lacrime, visto che sul tuo viso c’era sempre il sorriso. Sei stato un figlio, un fratello, un padre, iun marito,
uno zio, un cognato ed un amico presente, premuroso e sempre
pronto a correre in aiuto ad ognuno di noi. Sei stato un medico scrupoloso, attendo ed appassionato al tuo lavoro; accoglievi i tuoi pazienti sempre con un sorriso ed avevi per loro una parola di conforto e per ognuno di loro una parola speciale.
Ora non ci sei più fisicamente, ma sarai sempre presente nei nostri cuori e nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di
conoscerti. Siamo sicuri che da lasù ci guardi e ci guidi.
Eri un uomo speciale, sarà difficile accettare la tua assenza.
Ti vogliamo bene “Zio Baso”!!!
A Sandro Tribò
Aspettavamo tutti la notizia da un giorno all’altro. Eravamo come sospesi in una
attesa che non lasciava speranze anche se il tempo che passava spingeva ad
illusioni irrazionali su una tua possibile ripresa. È stata dura, per chi ti conosceva e ti ha voluto bene, accettare la prospettiva che un giorno ti avremmo
perso. È quanto è capitato anche a me e certamente a tanti altri amici e colleghi... E soprattutto a pazienti, ai tanti pazienti che hai accompagnato con le
tue cure e con affabile competenza, per tantissimi anni. Quando un medico
come te se ne va, è come se lasciasse tanti orfani, tante situazioni irrisolte,
tanti segreti confidati con incondizionata fiducia, tanti dubbi e tante amarezze esternate nel contesto di un rapporto professionale di alleanza e di terapeutica complicità. Lo ha testimoniato la folla di persone che ti ha accompagnato l’ultimo giorno per l’ultimo saluto. Hai avuto il tributo che merita chi
ha saputo ben interpretare la figura del medico di famiglia, punto di riferimento di tanti problemi, consigliere e amico nei momenti del dolore e del bisogno. E quel martedì, erano simbolicamente presenti anche tantissimi altri amici e colleghi
che non erano potuti intervenire: tanti, tantissimi compagni di viaggio con i quali hai condiviso un lungo
tratto di strada professionale, tra entusiasmi, immancabili delusioni, inevitabili difficoltà e stanchezza … ma
sempre con l’impegno, la passione, la caparbietà e l’ottimismo di chi è all’inizio della carriera e comincia a
cimentarsi con il nostro nobile lavoro. Con te va via un pezzo di storia della sanità della tua Termoli che
hai amato e servito con onestà e dedizione. Va via un caro collega, un amico indimenticabile del quale, personalmente, conserverò sempre il ricordo del suo sorriso aperto e sincero, elargito generosamente quando ci si incontrava di buon mattino, in via Fratelli Brigida, nelle calde estati termolesi.
Gennaro Barone
AI MEDICI SCOMPARSI
BOLLETTINO
I DATI DELL’ORDINE
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BOLLETTINO
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
ALBO MEDICI CHIRURGHI
ISCRIZIONI
COGNOME E NOME
LUOGO E DATA RESIDENZA
DI NASCITA
CONSIGLIO DEL 16.10.2013
———————
NESSUNA MODIFICA
CONSIGLIO DEL 27.11.2013
——————-
NESSUNA MODIFICA
CANCELLAZIONI
Tutte le notizie sono riportate integralmente nel sito dell’ordine.
CONSIGLIO DEL 16.10.2013
PAPA Maria Michela
Maracay (Venezuela)
10/04/1963
CONSIGLIO DEL 27.11.2013
CHICCO Riccardo
Andria (BA)
14/12/1918
PAOLUCCI Michele Mario
Guanare (Venezuela)
12/09/1956
QUICI Tommaso
Castelmauro (CB)
21/12/1956
TRIBO’ Alessandro
S. Benedetto del
Tronto (AP) 22/09/1952
- volontaria rinuncia
- deceduto il
04/11/2013
- volontaria rinuncia
- deceduto il
20/11/2013
- deceduto il
04/11/2013
TOTALE ISCRITTI ALL’ALBO DEI MEDICI-CHIRURGHI AL 27.11.2013 N° 1508
dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Campobasso
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ALBO ODONTOIATRI
ISCRIZIONI
CONSIGLIO DEL 16.10.2013
———————-
NESSUNA MODIFICA
CONSIGLIO DEL 27.11.2013
FRATIPIETRO Fulvio
S. Giovanni Rotondo Campobasso
(FG) 17/04/1989
CANCELLAZIONI
CONSIGLIO DEL 16.10.2013
CAPPABIANCA Gianni
Macchia Valfortore (CB)
(Duplice iscrizione Albo)
24/06/1954
- nuovo iscritto
- volontaria rinuncia
I DATI DELL’ORDINE
BOLLETTINO
CONSIGLIO DEL 27.11.2013
———————
NESSUNA MODIFICA
Tutte le notizie sono riportate integralmente nel sito dell’ordine.
TOTALE ISCRITTI ALL’ALBO DEGLI ODONTOIATRI AL 27.11.2013 N° 221