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Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
luglio 2014
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E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
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Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Rev.: 00
INDICE
1
CAPITOLO 1 - ANALISI DELLE ALTERNATIVE
4
2
CAPITOLO 2 - PALUDE DI CASSANO
5
3
CAPITOLO 3 – ULIVI
8
4
CAPITOLO 4 – PUNTO 43 INTEGRAZIONI
9
4.1
Introduzione
9
4.2
Dati
10
4.3
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.3.4
4.3.5
Analisi
Tracciato Onshore
Terminale di Ricezione del Gasdotto – PRT
Valvola di intercettazione linea (BVS)
Area Cantiere del Microtunnel
Strade di Accesso
10
10
18
18
19
19
4.4
Misure di Mitigazione
20
5
CAPITOLO 5 - APPROFONDIMENTO RICHIESTA DI
INTEGRAZIONI NUMERO 6
22
6
CAPITOLO 6 - POSIDONIA E CYMODOCEA
23
6.1
Introduzione
23
6.2
Tabelle delle Interazioni
23
7
CAPITOLO 7 – TERRE E ROCCE DA SCAVO
25
8
CAPITOLO 8 – QUADRO SINOTTICO DELLA DOCUMENTAZIONE
CONSEGNATA
26
8.1
Marzo 2012
26
8.2
Settembre 2013
28
8.3
Aprile 2014
30
8.4
Consegne post-Aprile 2014
31
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Appendici
Appendice 1 - Analisi delle Alternative
Appendice 2 - Analisi delle Alternative - Analisi della Vincolistica
Appendice 3 - Studio Idrogeomorfologico di un’area compresa tra Torre Specchia e San Foca
Appendice 4 - Valutazione della Possibile Presenza di Cavità Carsiche nell’area di Costruzione
del Microtunnel
Appendice 5 - Soluzioni Progettuali del Microtunnel Atte ad Evitare Interferenza con L’assetto
Idrogeologico dell’area
ELENCO DELLE TABELLE
Tabella 3-1
Tabella 4-1
Tabella 4-2
Ulivi interferiti dal Progetto
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza del Tracciato Onshore
Uso del Suolo – Tracciato Onshore in Corrispondenza del Tracciato
Onshore
Tabella 4-3
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza del PRT
Tabella 4-4
Uso del Suolo in Corrispondenza del PRT
Tabella 4-5
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza della BVS
Tabella 4-6
Uso del Suolo in Corrispondenza della BVS
Tabella 4-7
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza Area di Cantiere del Microtunnel
Tabella 4-8
Uso del Suolo in Corrispondenza del PRT
Tabella 4-9
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza delle Strade di Accesso
Tabella 4-10 Uso del Suolo in Corrispondenza delle Strade di Accesso
Tabella 5-1
Quantificazione delle Interferenze della BVS con i diversi
Vincoli/Zonizzazioni
Tabella 5-2
Quantificazione delle Interferenze della PRT con i diversi
Vincoli/Zonizzazioni
Tabella 6-1
Approdo di San Foca – Interazioni con Posidonia
Tabella 6-2
Approdo di San Foca - Interazioni Temporanee e Permanenti con le
Biocenosi Marine
8
11
17
18
18
18
18
19
19
19
19
22
22
23
24
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CAPITOLO 1 - ANALISI DELLE ALTERNATIVE
In Appendice 1 e 2 al presente documento si riporta l’aggiornamento dei seguenti rapporti:
•
“Allegato 4 Analisi delle Alternative” alle Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e
Sociale trasmesso al MATTM il 17 aprile 2014;.
•
“Analisi delle Alternative - Analisi della Vincolistica”, trasmesso al MATTM il 4 luglio 2014
come integrazione al documento precedente.
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CAPITOLO 2 - PALUDE DI CASSANO
In Appendice 3 si riporta la relazione geologica dal titolo: “Studio Idrogeomorfologico di un’area
compresa tra Torre Specchia e San Foca”.
Scopo di questa appendice è illustrare i risultati di un approfondito studio geologico dell’area
costiera compresa tra San Foca e Torre Specchia, nella quale il progetto TAP prevede
l’approdo della condotta sottomarina e le annesse opere complementari. Scopo dello studio
è quello di ricostruire l’assetto idro-geo-morfologico e, soprattutto, fornire adeguato riscontro
ai quesiti posti dal MATTM.
Nelle Appendici 4 e 5 si riportano i seguenti documenti:
•
Valutazione della Possibile Presenza di Cavità Carsiche nell’area di Costruzione del
Microtunnel;
•
Soluzioni Progettuali del Microtunnel Atte ad Evitare Interferenza con L’assetto Idrogeologico
dell’area.
Tali documenti sono stati redatti per fornire una valutazione della possibile presenza di cavità
carsiche nell’area di costruzione del Microtunnel e fornire una descrizione delle soluzioni
progettuali del Microtunnel e relativo pozzo di spinta, atte ad evitare l‘interferenza con il regime
idrogeologico dell’area di Melendugno e la palude di Cassano.
In accordo agli elaborati di progetto del pozzo di spinta per il microtunnel, le strutture di
contenimento verticali e orizzontali per la postazione di spinta dovranno essere idonee per
resistere a tutte le sollecitazioni esterne (spinta delle terre, spinta idrostatica, spinta della
stazione di spinta principale e sovraccarichi al piano campagna, ecc.).
Trattandosi di scavi da effettuare sottofalda, per la realizzazione del microtunnel, è richiesto
l’utilizzo di un sistema che nel suo complesso consenta l’accessibilità del tunnel e quindi di
lavorare all’asciutto in tutte le fasi esecutive e, successivamente, durante le lavorazioni da
effettuare per l’alloggiamento della condotta. Si prevede quindi di operare utilizzando tutte i
procedimenti e le tecnologie che assicurino l’esecuzione dell’opera a regola d’arte, in
considerazione delle caratteristiche dei terreni, delle condizioni ambientali, dell’entità del lavoro e
dei tempi di realizzazione.
In particolare, la tenuta idraulica del sistema dovrà essere garantita in corrispondenza di:
•
le postazioni di trivellazione per mezzo di opere di contenimento verticali impermeabilizzate
•
nel foro di entrata della fresa con l’adozione degli anelli di tenuta in neoprene;
•
nelle giunzioni degli elementi tubolari di rivestimento con l’utilizzo di giunti di tenuta;
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nel fronte scavo per mezzo dell’utilizzo di una fresa integrale a bilanciamento di pressione
idrostatica.
Analogamente al microtunnel, le strutture del pozzo dovranno risultare idonee per consentire la
loro accessibilità, e quindi di lavorare all’asciutto, in tutte le fasi esecutive e, successivamente,
durante le lavorazioni da effettuare per l’alloggiamento della condotta.
La parte inferiore del pozzo si trova sotto falda, in ogni caso, al fine di svolgere le funzioni
richieste dal progetto, il pozzo è previsto realizzato a totale tenuta idraulica.
Questo requisito è già incluso nei documenti di progetto, e sarà realizzato con tecnologie
convenzionali (paratie in calcestruzzo, jet grouting), utilizzando per questi lavori in transitorio le
stesse metodologie utilizzate per opere permanenti. A questo proposito è importante ricordare
che, alla fine dei lavori di posa della condotta, il terreno superficiale verrà riprofilato come
all’origine, e il terreno agrario superficiale preventivamente accantonato verrà steso nuovamente
sull’area.
Anche in fase di costruzione del pozzo, per realizzare lo scavo stesso e la messa in opera delle
paratie, è necessario evitare l’ingresso di acque nell’ interno del cavo realizzato.
Per evitare effetti turbativi sulla falda si ricorrerà durante l’effettuazione dello scavo, a sistemi
preventivi di isolamento della parete dello scavo rispetto al terreno e alla sua permeabilità.
Verrà evitato quindi l’aggottamento delle acque, garantendo che lo scavo stesso si effettui in un
corpo preventivamente isolato.
La riduzione della permeabilità della parete nel transitorio dello scavo del pozzo verrà effettuata
con utilizzo di idonee tecnologie e in particolare nella zona di fondo pozzo fondo verrà previsto jet
grouting.
La soluzione con diaframmi e jet grouting è la più conservativa e sufficiente a garantire la stabilità
dell’opera durante le fasi temporanee di costruzione delle pareti del pozzo nelle condizioni
peggiori ipotizzabili.
Una volta completata la costruzione, il pozzo e il microtunnel potranno essere considerati
elementi passivi rispetto alla falda e quindi non perturbanti.
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In relazione ai risultati delle indagini geofisiche contenute all’interno del report URS, con
particolare riferimento all’area microtunnel, trasmesso in data 30.06.2014 si chiarisce che:
I profili nell'area del "microtunnel" (profili di resistività R1, R2 ed in parte R2A; profili sismici 2, 9
ed in parte 29) non sono citati tra quelli contenenti anomalie interpretabili come potenziali forme
carsiche. L’interpretazione effettuata sulla base dei dati disponibili – potrà essere confermata
solo attraverso le ulteriori indagini, sia di tipo diretto (perforazioni ed indagini geotecniche) che
indiretto (prospezioni geofisiche), che verranno effettuate nel più breve tempo possibile, essendo
prossimo il conseguimento delle relative autorizzazioni.
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CAPITOLO 3 – ULIVI
Durante le indagini di campo svolte nel luglio 2013 TAP ha censito e mappato gli ulivi di diametro
maggiore di 30 cm potenzialmente interferiti dalla costruzione del Progetto e, precisamente,
localizzati all’interno di un buffer di 30 m intorno alla condotta (pista di lavoro), nell’area del PRT,
nell’area del cantiere di costruzione del microtunnel (all’interno del quale è anche localizzata la
BVS).
Dall’indagine effettuata è emerso che nel corso della fase di cantiere saranno potenzialmente
interferiti i seguenti ulivi con diametro superiore a 30 cm: circa 1.915 ulivi, di cui 1.698 con
diametro compreso tra 30 cm e 70 cm, circa 174 con diametro tra 70 cm e 100 cm e 43 con
diametro superiore a 100 cm.
Si precisa che al termine delle attività di costruzione, TAP AG si impegna a ripristinare i luoghi
non occupati dagli impianti (PRT e BVS) al loro stato ante operam mediante il reimpianto degli
ulivi.
La tabella sottostante riporta il numero di ulivi interferiti e suddivisi per aree di progetto.
Tabella 3-1
Ulivi interferiti dal Progetto
Terminale di
Cantiere
Ricezione
BVS*
Totale
Microtunnel
Gasdotto (PRT)
1*
30 - 70 cm
1412
81
205
1698
70 - 100 cm
167
4
3
174
Oltre 100 cm
42
1
0
43
1*
Totale
1915
1621
86
208
*) Già incluso nel conteggio ulivi „Cantiere Microtunnel“, in quanto l’area della BVS rientra in tale area di cantiere
Diametro Ulivi
Pista di Lavoro
(30m)
Come evidenziato nella tabella precedente, dei 1915 ulivi censiti, 1621 saranno interferiti dalla
Pista di Lavoro, 86 dal Terminale di Ricezione del Gasdotto (PRT) e 208 dal Cantiere per la
realizzazione del Microtunnel (di cui 1 all’interno dell’area della BVS).
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CAPITOLO 4 – PUNTO 43 INTEGRAZIONI
Per quanto riguarda l'uso del suolo e la vegetazione, la valutazione degli impatti è stata effettuata
in relazione alla presenza delle diverse categorie dell'uso del suolo e tipologie vegetazionali
nell'area di studio senza tuttavia specificare quale sia la reale interferenza dell'opera in termini di
superfici occupate dalla condotta, dal terminale di ricezione, dalla valvola di intercettazione e
dalle aree dei cantieri; si chiede pertanto di fornire una stima delle superfici occupate dettagliare
le misure progettuali ed operative che saranno messe in atto per mitigare gli impatti e specificare
gli interventi di ripristino vegetazionale (tipologie di intervento, estensione dei ripristini, specie
utilizzate).
Si segnala che per un'attenta valutazione degli impatti, sono necessarie anche specifiche relative
agli habitat Natura 2000 interferiti dall'opera in oggetto.
Si rileva infine che le categorie vegetazionali riportate nella Tavola 5 - Carta della vegetazione
non corrispondono alle categorie indicate nella "Tabella 6-62 Superficie occupata da ciascuna
comunità vegetale mappata".
4.1
Introduzione
La seguente analisi integra quanto già presentato nella risposta alla Richiesta n. 43, facente
parte delle Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale trasmesso al MATMM in data
17 Aprile 2014.
I seguenti paragrafi riportano in forma tabellare la vegetazione e l’uso del suolo interessati dal
tracciato, durante la fase cantiere e durante la fase di esercizio, per ciascuna delle seguenti
componenti di progetto:
•
Tracciato onshore (incluso il microtunnel);
•
Terminale di Ricezione del Gasdotto (PRT);
•
Valvola di intercettazione linea (BVS);
•
Area Cantiere del Microtunnel;
•
Strade di Accesso.
La risposta si suddivide nei seguenti Paragrafi:
•
Paragrafo 4.2 in cui si riporta la fonte dei dati utilizzati per la realizzazione dell’analisi;
•
Paragrafo 4.3 in cui si riportano le tabelle riguardanti le tipologie vegetazionali e di uso del
suolo interessate dalle componenti di Progetto. Per ciascuna componente si riportano la
lunghezza lineare dell’area interferita dal tracciato, l’area occupata durante la fase di cantiere
e di esercizio e le relative caratteristiche vegetazionali e di uso del suolo;
•
Paragrafo 4.4 si presentano le misure operative e progettuali che saranno messe in atto al
fine di mitigare gli impatti sulla componente vegetazione.
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Dati
Per lo svolgimento della presente analisi sono stati utilizzati i dati provenienti da:
•
indagine svolta da TAP sulla Flora Fauna e Vegetazione in aprile 2013, all’interno del
corridoio di 2 km;
•
indagine di dettaglio eseguita da TAP all’interno della Pista di Lavoro (corridoio di 30 metri)
in aprile 2014;
•
uso del suolo (Corine Land Cover 2006-2007 della Regione Puglia) disponibile al sito
http://www.sit.puglia.it/ - SIT Regione Puglia.
4.3
Analisi
I seguenti paragrafi riportano le tabelle delle tipologie vegetazionali e di uso del suolo interessate
dalle componenti del Progetto. Per ciascuna componente si riportano la lunghezza lineare
dell’area interferita dal tracciato, l’area occupata durante la fase di cantiere di esercizio e le
relative caratteristiche vegetazionali e di uso del suolo.
4.3.1
Tracciato Onshore
Come definito nel Progetto Definitivo, la Pista di Lavoro utilizzata per la posa della condotta avrà
un’estensione di 26 m (15 m da un lato e 11 m dall’altro). Tuttavia, a scopo conservativo e
coerentemente con le precedenti analisi svolte, il calcolo dei seguenti indicatori è stato effettuato
su un corridoio di 30 metri (15 metri di buffer per ciascun lato del tracciato del gasdotto).
Di seguito in Tabella 4-1 si riportano le tipologie vegetazionali nell'area di studio interferite dal
progetto durante la fase di cantiere. Tali aree saranno totalmente ripristinate e riportate alle
condizioni originarie (ante operam). La presenza della condotta, durante la fase di esercizio non
interferirà direttamente con la vegetazione e non precluderà la valenza agricola del territorio.
Si ricorda, inoltre, che la condotta sarà interrata a una profondità di 1,5 metri e che il Progetto
non interferirà direttamente con l’area costiera grazie all’utilizzo della tecnologia di
microtunneling. A tal proposito non risulta pertinente determinare le superfici interferite per le
aree attraversate da tecnologie trenchless.
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Tabella 4-1
Fisionomia
Fitosociologica
Gruppo
Ammophiletea
Comunità
costiere
Arbusteto a
ginepro
CistoMicromerietea,
Quercetea ilicis
Comunità
costiere
Habitat*
2120 Dune
mobili del
cordone
litorale con
presenza di
Ammophila
arenaria
2250* Dune
costiere con
Juniperus
spp., 2260
Dune con
vegetazione di
sclerofille dei
CistoLavanduletalia
Viabilità
Arbusteto a
pino
Oliveto
2270* Dune
con foreste di
Pinus pinea
e/o Pinus
pinaster
Quercetea ilicis
CistoMicromerietea,
Quercetea ilicis
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Lecceta
Classe
Stellarietea
mediae
Associazione
CyclaminoQuercetum ilicis
subass.
Myrtetosum
93:
Foreste
sclerofille
mediterran
ee
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
Viabilità
Incolto
Codice
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Disciplina
Tipo Doc.
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Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza del Tracciato Onshore
Vegetazione
delle dune
sabbiose
Bosco di
pino
Società
Incaricata
Classe
Stellarietea
mediae/Lygeostipetea
62:
Formazion
i erbose
Classe TheroPseudostepp
secche
brachypodietea/L
a
seminatur
ygeo stipetea
ali e facies
coperte da
cespugli
Classe
Stellarietea
Incolto
mediae/Lygeostipetea
6220*:
Percorsi
substeppici di
graminacee e
piante annue
dei TheroBrachypodiete
a
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Lunghezza
(m)
Area***
2
(m )
Distanza
da Habitat
Prioritari
(m)
0,612
-0.60
14
Micro
tunnel
0
-0.60
-0.52
77
Micro
tunnel
0
-0.52
-0.51
8
Micro
tunnel
0
-0.51
-0.28
238
Micro
tunnel
0
-0.28
-0.04
237
Micro
tunnel
0
-0.04
0.45
477
14276
14
0.45
0.46
4
311
179
0.46
0.55
90
2758
90
0.55
0.55
8
180
82
0.55
0.56
6
311
76
0.56
0.69
133
3832
0
0.69
0.71
20
1339
0
0.71
0.73
17
5897
0
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Fisionomia
Fitosociologica
Gruppo
62:
Formazion
i erbose
Classe TheroPseudostepp
secche
brachypodietea/L
a
seminatur
ygeo stipetea
ali e facies
coperte da
cespugli
Classe
Stellarietea
Incolto
mediae/Lygeostipetea
62:
Formazion
i erbose
Classe TheroPseudostepp
secche
brachypodietea/L
a
seminatur
ygeo stipetea
ali e facies
coperte da
cespugli
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
62:
Formazion
i erbose
Classe TheroPseudostepp
secche
brachypodietea/L
a
seminatur
ygeo stipetea
ali e facies
coperte da
cespugli
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Viabilità
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Viabilità
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Viabilità
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Viabilità
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Habitat*
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Lunghezza
(m)
Area***
2
(m )
Distanza
da Habitat
Prioritari
(m)
6220*:
Percorsi
substeppici di
graminacee e
piante annue
dei TheroBrachypodiete
a
0.73
0.74
9
1339
0
0.74
0.93
197
5897
0
0.93
0.95
16
3878
0
0.95
0.96
4
127
0
0.96
1.06
106
3878
0
1.06
1.08
24
287
0
1.08
1.09
7
208
9
1.09
1.11
18
513
13
1.11
1.61
505
15146
30
1.61
1.62
4
114
449
1.62
1.76
142
4215
452
1.76
1.76
3
452
494
1.76
1.97
212
6365
481
1.97
1.99
12
452
537
1.99
2.36
371
11139
546
6220*:
Percorsi
substeppici di
graminacee e
piante annue
dei TheroBrachypodiete
a
6220*:
Percorsi
substeppici di
graminacee e
piante annue
dei TheroBrachypodiete
a
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Fisionomia
Fitosociologica
Gruppo
Habitat*
Viabilità
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Macchia e
gariga
Oliveto
Lecceta
Oliveto
Macchia e
gariga
Classe
Stellarietea
mediae
Ordine PistacioRhamnetalia
alaterni/classe
CistoMicromerietea
Classe
Stellarietea
mediae
Associazione
CyclaminoQuercetum ilicis
subass.
Myrtetosum
Classe
Stellarietea
mediae
Ordine PistacioRhamnetalia
alaterni/classe
CistoMicromerietea
Viabilità
Macchia e
gariga
Oliveto
Ordine PistacioRhamnetalia
alaterni/classe
CistoMicromerietea
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
93:
Foreste
sclerofille
mediterran
ee
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Lunghezza
(m)
Area***
2
(m )
2.36
2.37
8
223
Distanza
da Habitat
Prioritari
(m)
825
2.37
2.77
406
12080
832
2.77
2.78
4
132
979
2.78
3.06
283
8488
706
3.06
3.06
5
141
702
3.06
3.78
718
21458
378
3.78
3.79
4
130
421
3.79
3.99
200
5992
370
3.99
3.99
5
150
370
3.99
4.60
605
18059
221
4.60
4.60
3
95
222
4.60
4.84
237
7118
201
4.84
4.84
4
126
199
4.84
4.94
96
9335
178
4.94
4.94
7
177
202
4.94
5.06
112
9335
100
5.06
5.06
7
94
94
5.06
5.07
6
130
88
5.07
5.07
6
180
84
5.07
5.17
98
9335
25
5.17
5.18
5
159
25
5.18
5.34
167
4946
25
Pagina 14 di 37
Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Fisionomia
Fitosociologica
Gruppo
Habitat*
Viabilità
Oliveto
Lecceta
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
Associazione
CyclaminoQuercetum ilicis
subass.
Myrtetosum
Classe
Stellarietea
mediae
93:
Foreste
sclerofille
mediterran
ee
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
Viabilità
Oliveto
Classe
Stellarietea
mediae
Viabilità
Oliveto
Oliveto
Lecceta
Classe
Stellarietea
mediae
Classe
Stellarietea
mediae
Associazione
CyclaminoQuercetum ilicis
subass.
Myrtetosum
93:
Foreste
sclerofille
mediterran
ee
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
Viabilità
Oliveto
Lecceta
Oliveto
Macchia e
gariga
Oliveto
Lecceta
Incolto
Classe
Stellarietea
mediae
Associazione
CyclaminoQuercetum ilicis
subass.
Myrtetosum
Classe
Stellarietea
mediae
Ordine PistacioRhamnetalia
alaterni/classe
CistoMicromerietea
Classe
Stellarietea
mediae
Associazione
CyclaminoQuercetum ilicis
subass.
Myrtetosum
Classe
Stellarietea
mediae/Lygeostipetea
93:
Foreste
sclerofille
mediterran
ee
93:
Foreste
sclerofille
mediterran
ee
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Lunghezza
(m)
Area***
2
(m )
5.34
5.35
4
130
Distanza
da Habitat
Prioritari
(m)
113
5.35
5.44
89
2620
117
5.44
5.45
12
412
142
5.45
5.58
130
3830
88
5.58
5.58
4
109
90
5.58
5.62
36
1100
91
5.62
5.63
8
226
93
5.63
5.83
199
6964
23
5.83
5.87
44
6964
23
5.87
5.87
5
297
36
5.87
5.88
7
212
34
5.88
5.95
67
2015
32
5.95
5.96
6
197
41
5.96
6.07
120
4888
43
6.07
6.08
6
47
55
6.08
6.12
39
4888
18
6.12
6.13
6
195
13
6.13
6.13
5
127
9
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Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Fisionomia
Macchia e
gariga
Fitosociologica
Gruppo
Habitat*
Ordine PistacioRhamnetalia
alaterni/classe
CistoMicromerietea
62:
Formazion
i erbose
Classe TheroPseudostepp
secche
brachypodietea/L
a
seminatur
ygeo stipetea
ali e facies
coperte da
cespugli
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Viabilità
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Viabilità
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Associazione
93:
CyclaminoForeste
Lecceta
Quercetum ilicis
sclerofille
subass.
mediterran
Myrtetosum
ee
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Associazione
93:
CyclaminoForeste
Lecceta
Quercetum ilicis
sclerofille
subass.
mediterran
Myrtetosum
ee
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Associazione
93:
CyclaminoForeste
Lecceta
Quercetum ilicis
sclerofille
subass.
mediterran
Myrtetosum
ee
6220*:
Percorsi
substeppici di
graminacee e
piante annue
dei TheroBrachypodiete
a
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
9340: Foreste
di Quercus
ilex e Quercus
rotundifolia
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Lunghezza
(m)
Area***
2
(m )
Distanza
da Habitat
Prioritari
(m)
6.13
6.15
18
475
0
6.15
6.16
12
409
0
6.16
6.16
1
475
0
6.16
6.42
263
7889
1
6.42
6.44
11
322
259
6.44
6.52
87
5447
270
6.52
6.53
4
96
355
6.53
6.62
94
5447
309
6.62
6.63
9
261
304
6.63
6.87
241
7232
203
6.87
6.90
31
975
193
6.90
6.93
29
788
186
6.93
6.96
29
868
184
6.96
7.04
78
4016
143
7.04
7.05
9
236
136
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Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Fisionomia
Oliveto
Fitosociologica
Gruppo
Habitat*
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Finale
Lunghezza
(m)
Area***
2
(m )
Distanza
da Habitat
Prioritari
(m)
7.05
7.10
54
4016
97
7.10
7.11
5
161
94
7.11
7.23
126
3652
3
7.23
7.23
4
128
0
7.23
7.27
30
941
0
7.27
7.28
18
491
0
7.28
7.29
4
116
16
7.29
7.39
108
3242
19
7.39
7.40
2
86
76
7.40
7.40
6
169
78
7.40
7.41
4
109
83
7.41
7.57
166
4422
86
7.57
7.58
6
558
249
7.58
7.88
302
9404
255
7.88
7.88
3
71
278
7.88
8.07
188
5356
273
Viabilità
Oliveto
Codice
Sitema
Kp
Iniziale
Classe
Stellarietea
mediae
Classe
Stellarietea
mediae
Associazione
CyclaminoQuercetum ilicis
subass.
Myrtetosum
Società
Incaricata
93:
9340: Foreste
Foreste
di Quercus
Lecceta
sclerofille
ilex e Quercus
mediterran
rotundifolia
ee
62:
6220*:
Formazion Percorsi
i erbose
substeppici di
Classe TheroPseudostepp
secche
graminacee e
brachypodietea/L
a
seminatur piante annue
ygeo stipetea
ali e facies dei Therocoperte da Brachypodiete
cespugli
a
Classe
Stellarietea
Incolto
mediae/Lygeostipetea
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Viabilità
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Viabilità
Classe
Oliveto
Stellarietea
mediae
Ordine PistacioRhamnetalia
Macchia e
alaterni/classe
gariga
CistoMicromerietea
Classe
Seminativo
Secalinetea
Note:
* = codice Natura 2000 dell’habitat di interesse comunitario (Dir.
92/43/EEC);
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Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
N°
Sequenz.
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
** = habitat prioritario;
***= Area occupata esclusivamente durante la fase di cantiere (Pista di Lavoro).
Fonte
Indagini di Campo Aprile 2014
Come riportato nella tabella precedente, gli habitat elencati nella Direttiva 92/43/EEC (Direttiva
Habitat) direttamente interessati dalla Pista di Lavoro, sono:
•
9340: Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia con 2934 m2 interessati dal cantiere;
•
6220: Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea con
4647 m2 interessati dal cantiere. Catalogato come habitat prioritario nell’allegato I della
direttiva habitat.
Inoltre, i seguenti habitat prioritari non saranno interferiti grazie all’utilizzo della tecnologica di
microtunneling:
•
2250 Dune costiere con Juniperus spp.;
•
2270 Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster.
La tabella seguente (Tabella 4-2) riporta l’uso del suolo e la relativa interferenza, durante la sola
fase cantiere, in corrispondenza della Pista di Lavoro. Anche in questo caso la presenza della
condotta, durante la fase di esercizio, non interferirà con la valenza agricola del territorio. In
particolare, si precisa nuovamente che il Progetto non interferirà direttamente con i boschi di
conifere, le aree a vegetazione sclerofilla, la duna e il litorale sabbioso, localizzati in prossimità
della costa, grazie all’utilizzo della tecnologia di microtunneling. A tal proposito non risulta
pertinente determinare le superfici di uso del suolo interferite per le aree attraversate da
tecnologie trenchless.
Tabella 4-2
Codice
331
323
1221
312
323
223
1221
321
2111
321
1221
223
1221
223
1221
223
1221
223
223
1221
Uso del Suolo – Tracciato Onshore in Corrispondenza del Tracciato Onshore
Descrizione
spiagge, dune e sabbie
aree a vegetazione sclerofilla
reti stradali e spazi accessori
boschi di conifere
aree a vegetazione sclerofilla
uliveti
reti stradali e spazi accessori
aree a pascolo naturale, praterie, incolti
seminativi semplici in aree non irrigue
aree a pascolo naturale, praterie, incolti
reti stradali e spazi accessori
uliveti
reti stradali e spazi accessori
uliveti
reti stradali e spazi accessori
uliveti
reti stradali e spazi accessori
uliveti
uliveti
reti stradali e spazi accessori
Kp Iniziale
-0,61
-0,60
-0,52
-0,52
-0,28
-0,04
0,55
0,56
0,82
0,93
1,08
1,09
1,97
1,99
3,99
3,99
4,60
4,60
6,13
6,42
Kp finale
-0,60
-0,52
-0,52
-0,28
-0,04
0,55
0,56
0,82
0,93
1,08
1,09
1,97
1,99
3,99
3,99
4,60
4,60
6,13
6,42
6,44
Lunghezza (m)
12
78
8
238
237
593
6
265
110
150
7
883
12
1999
5
605
3
1527
299
11
2
Area (m )*
Microtunnel
Microtunnel
Microtunnel
Microtunnel
Microtunnel
17813
160
7944
3127
4541
208
26332
341
59970
150
18143
95
45708
7928
320
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Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Codice
Descrizione
Kp Iniziale
Kp finale
6,44
7,23
223
uliveti
7,23
7,29
321
aree a pascolo naturale, praterie, incolti
7,29
7,57
223
uliveti
7,57
7,58
1221
reti stradali e spazi accessori
7,58
7,88
223
uliveti
7,88
8,07
2111
seminativi semplici in aree non irrigue
Note:
*= Area occupata esclusivamente durante la fase di cantiere (Pista di Lavoro).
Fonte
Corine Land Cover – SIT regione Puglia
4.3.2
Società
Incaricata
Lunghezza (m)
800
52
287
6
305
188
2
Area (m )*
23987
1547
8605
190
9146
5499
Terminale di Ricezione del Gasdotto – PRT
Per quanto concerne il terminale di ricezione del gasdotto le aree direttamente occupate durante
la fase di cantiere corrisponderanno con le aree occupate dalle componenti di progetto (cfr.
Progetto Definitivo) durante la fase di esercizio.
Tabella 4-3
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza del PRT
Fisionomia 1
Fisionomia
Comunità di infestanti
Seminativi
Comunità di infestanti
Piantagione di alberi
Fonte
Indagini di Campo Aprile 2013
Tabella 4-4
Fitosociologica
Stellarietea mediae
Stellarietea mediae
2
Area (m )
98429
6780
Uso del Suolo in Corrispondenza del PRT
Codice
Descrizione
2111
seminativi semplici in aree non irrigue
223
uliveti
Fonte
Corine Land Cover – SIT regione Puglia
4.3.3
Gruppo
Comunità sinantropiche
Comunità sinantropiche
2
Area (m )
98429
6780
Valvola di intercettazione linea (BVS)
Per quanto concerne la BVS le aree occupate durante la fase di cantiere corrisponderanno con
l’area occupata durante la fase di esercizio (13 m x 14 m).
Tabella 4-5
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza della BVS
Fisionomia 1
Fisionomia
Comunità di infestanti
Piantagione di alberi
Fonte
Indagini di Campo Aprile 2013
Tabella 4-6
Fitosociologica
Stellarietea mediae
Gruppo
Comunità sinantropiche
Uso del Suolo in Corrispondenza della BVS
Codice
Descrizione
223
uliveti
Fonte
Corine Land Cover – SIT regione Puglia
2
Area (m )
182
2
Area (m )
182
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Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
4.3.4
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Area Cantiere del Microtunnel
Di seguito si riportano le superfici occupate durante la fase di cantiere per la realizzazione del
microtunnel. Si sottolinea che al termine della fase cantiere, l’area utilizzata per la realizzazione
del microtunnel sarà ripristinata allo stato originario.
Tabella 4-7
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza Area di Cantiere del Microtunnel
Fisionomia 1
Fisionomia
Comunità di infestanti
Piantagione di alberi
Fonte
Indagini di Campo Aprile 2013
Tabella 4-8
Fitosociologica
Stellarietea mediae
2
Area (m )
25772
Uso del Suolo in Corrispondenza del PRT
2
Codice
Descrizione
223
uliveti
Fonte
Corine Land Cover – SIT regione Puglia
4.3.5
Gruppo
Comunità sinantropiche
Area (m )
25772
Strade di Accesso
Per quanto concerne le strade di accesso, le aree occupate durante la fase di cantiere
corrisponderanno con le superfici occupate durante la fase di esercizio.
Tabella 4-9
Tipologie Vegetazionali in Corrispondenza delle Strade di Accesso
Fisionomia 1
Fisionomia
Comunità di
infestanti
Seminativo
Vegetazione
Vegetazione
ruderale
ruderale
Comunità di
Piantagione di
infestanti
alberi
Fonte
Indagini di Campo Aprile 2013
Fitosociologica
Stellarietea mediae
Artemisietea vulgaris, Stellarietea
mediae
Stellarietea mediae
Gruppo
Comunità
sinantropiche
Comunità
sinantropiche
Comunità
sinantropiche
Tabella 4-10 Uso del Suolo in Corrispondenza delle Strade di Accesso
Codice
Descrizione
1221
reti stradali e spazi accessori
1221
reti stradali e spazi accessori
2111
seminativi semplici in aree non irrigue
223
uliveti
223
uliveti
223
uliveti
223
uliveti
Fonte
Corine Land Cover – SIT Regione Puglia
2
Area (m )*
35
44
7120
2199
2173
22
1930
2
Area (m )
7120
79
6324
Pagina 20 di 37
Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
4.4
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Misure di Mitigazione
Al fine di ripristinare lo stato dei luoghi e di compensare eventuali perdite di vegetazione, si
propongono le seguenti misure:
a)
Ripristino della vegetazione naturale di pregio interessata dall’intervento, anche quella
presente ai margini dei coltivi o insediata nei pressi dei muretti a secco (ripristino contestuale
delle strutture murarie e della vegetazione di pregio);
b)
Ove necessario compensazione della vegetazione arboreo-arbustiva spontanea
eventualmente sottratta (lecceta, macchia e gariga) secondo le normative vigenti, su aree
libere da concordarsi con le autorità preposte.
Le operazione di ripristino/compensazione verranno effettuate seguendo le migliori tecniche del
restauro naturalistico e della bioingegneria. Saranno utilizzati specifici accorgimenti post operam
(periodiche cure colturali, utilizzo di dischi pacciamanti, irrigazione estiva di soccorso,
sostituzione delle fallanze, etc.), al fine di garantire un ottimale ripristino della vegetazione
naturale esistente ed un aumento della funzionalità ecologica dell’area. Tutte le operazioni di
trapianto saranno eseguite nei periodi dell’anno più consoni a questo tipo di operazione (da
novembre a marzo).
Le piante messe a dimora per gli eventuali interventi compensativi avranno una densità media di
1600 piante/ha.
Le specie vegetali da utilizzare per le attività sopra citate saranno:
•
Quercus ilex;
•
Quercus calliprinos;
•
Phillyrea latifolia;
•
Myrtus communis;
•
Pistacia lentiscus;
•
Rhamnus alaternus;
•
Osyris alba;
•
Smilax aspera;
•
Ruscus aculeatus;
•
Rosmarinus officinalis;
•
Thymus capitatus;
•
Satureja cuneifolia;
•
Erica manipuliflora.
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L’approvvigionamento del materiale vegetale di propagazione sarà effettuato da località vicine e,
pertanto, sarà certificato provenire da ecotipi autoctoni (materiale propagativo locale).
Si precisa che prima dell'inizio dei lavori del Progetto TAP, verrà sviluppato un Piano di Azione
sulla Biodiversità (PAB), che includerà un piano di monitoraggio delle specie vegetali al fine di
raccogliere informazioni sulle popolazioni locali di specie di importanza prioritaria, soprattutto
orchidee ed endemiti. Saranno inoltre previste indagini floristiche a primavera (aprile-maggio),
quando la maggior parte delle specie è in fiore; se una popolazione di queste specie dovesse
risultare direttamente interessata dalle opere in progetto, le piante saranno trapiantate in una
nuova area alla fine della stagione di crescita. Se ciò non fosse possibile (per esempio nel caso
in cui il trapianto fosse tecnicamente impossibile), il Piano di Azione dovrà prevedere la
produzione di un numero equivalente di piante, con metodi quali la riproduzione ex situ (cioè fuori
dall’habitat naturale) per il successivo trapianto in situ (ovvero entro l'habitat naturale).
Il PAB (Piano di Azione sulla Biodiversità) includerà anche un piano di monitoraggio della
maggior parte delle specie esotiche invasive, al fine di individuare la consistenza e diffusione di
tali popolazioni nell'Area di Studio. I risultati del piano di monitoraggio ante e post-operam
saranno impiegati per progettare un piano di eradicazione volto a prevenirne la diffusione. In
aggiunta, l'immediato rinverdimento (ad esempio mediante semina di specie erbacee autoctone
e/o piantumazione di arbusti/alberi autoctoni) contribuirà a ridurre ulteriormente la diffusione delle
specie esotiche.
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Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
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CAPITOLO 5 - APPROFONDIMENTO RICHIESTA DI
INTEGRAZIONI NUMERO 6
Nella seguente Tabella si riportano le aree vincolate e le zonizzazioni nazionali, regionali e
comunali interessate dal Progetto per quanto concerne la BVS e il Terminale di Ricezione del
Gasdotto.
Tabella 5-1
Quantificazione delle Interferenze della BVS con i diversi
Vincoli/Zonizzazioni
Vincolo
Area costiera del Salento dei
comuni di Lecce, Vernole,
Melendugno e Otranto,
Area costiera e parte del
territorio comunale di
Melendugno - Immobili e aree
di notevole interesse pubblico
Normativa di Riferimento
Tabella 5-2
2
Area (m )
D.lgs 42/2004, Legge 1497/39 e
PUTT/p
Decreto Galasso
182
D.lgs 42/2004 art. 136 e 157 del
Codice, DM 01/12/1970 e Legge PUTT/p; PPTR
1497/39
182
Insediamenti Turistico Ricettivi NTA III.5.11
Ambito Esteso C
Aree Pianificate (zone b,c,d
non servite da pendoli)
Strumento normativo
NTA -TITOLO II
-
PRG - TAVOLA
ZONIZZAZIONE
PUTT/p
PTCP
182
182
182
Quantificazione delle Interferenze della PRT con i diversi
Vincoli/Zonizzazioni
Vincolo
Ambito Esteso C
Espansione della naturalità
esistente – Infiltrazioni di
naturalità
Aree Pianificate (zone b,c,d
non servite da pendoli)
Normativa di Riferimento
NTA -TITOLO II
-
-
Strumento normativo
PUTT/p
2
Area (m )
105208
PTCP
26450
PTCP
78758
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N°
Sequenz.
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CAPITOLO 6 - POSIDONIA E CYMODOCEA
6.1
Introduzione
Il presente approfondimento è stato sviluppato da D’Appolonia, al fine di quantificare
l’interferenza diretta, espressa in metri lineari e m2, con le fanerogame marine sia in fase di
cantiere sia in fase di esercizio. Lo studio ha considerato anche le interferenze indirette
specificandone la distanza rispetto agli habitat prioritari.
6.2
Tabelle delle Interazioni
Si riportano di seguito 2 tabelle di sintesi delle interazioni con le biocenosi marine rilevate
nell’ambito dei survey realizzati per la predisposizione dell’ESIA.
La tabella 6-1 riporta le interazioni con la Posidonia oceanica mentre la tabella 6-2 riporta anche
le interazioni con le altre biocenosi e in particolare con Cymodocea nodosa.
Tabella 6-1
Approdo di San Foca – Interazioni con Posidonia
Posidonia
KP
Prof.
(m)
Opera
Interazione
Distanza Minima
Nessuna
-Prateria Cesine circa 2.5 km
direzione Nord
104,025103,450
6.0 –
18.0
104,025103,700
6.0-14.0
Nessuna
103,450 103,370
18.0-21.0
-Interazione Indiretta con
ciuffi di Posidonia
-Nessuna con Prateria
Cesine
103,370 103,320
21.0-26.5
Microtunnel (in
sotterraneo)
Scavo Transizione
Uscita Microtunnel
Nessuna
-Aree di Posidonia su Roccia
ubicate circa m a 250 m a Nord e
150 m a Sud
-Ciuffi circa 10 m in direzione Nord
dal limite scavo
- Prateria Cesine circa 2.5 km
direzione Nord
Prateria Cesine circa 2.5 km
direzione Nord
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Titolo Progetto:
Tabella 6-2
KP
104,025103,450
103,450 103,370
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Tipo Doc.
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Approdo di San Foca - Interazioni Temporanee e Permanenti con le
Biocenosi Marine
Prof.
(m)
6.0 –
18.0
18.0-21.0
103,370 103,320
21.0-26.5
103,320 103,150
26.5-31.3
Opera
Microtunnel (in
sotterraneo)
Scavo Transizione
Uscita Microtunnel
Tipologia
Superficie m
SFBC + Cymodocea
--
0
SFBC + Cymodocea
(limite Inferiore) /Detritico
Costiero
diretta e
temporanea
circa 3,500
Ciuffi Posidonia
Detritico Costiero (DC)
Terrapieno Ghiaioso
Interazione
Biocenosi Marine
Biocenosi Marine
Rilevate
Detritico Costiero (DC) +
Detritico Infangato (DE)
Indiretta
(ubicati a
circa 10 m in
direzione
Nord)
temporanea
diretta e
temporanea
diretta e
permanente
circa 10 m
2
2
Circa 1,100
circa 3,700
Come evidenziato in tabella e riportato nella Relazione Tecnica sulla Movimentazione di Fondali
Marini per la Posa della Condotta e del Cavo a Fibre Ottiche il tratto in microtunnel permette di
sottopassare senza alcuna interazione la biocenosi delle Sabbie Fini ben Calibrati con
Cymodocea nel tratto compreso tra la costa e i 18 m di profondità.
Le interazioni dirette con prato di Cymodocea sono previste esclusivamente all’uscita del micro
tunnel (tra circa -18 m e -21 m su un’area pari a circa 3,500 m2 (circa 85 m lineari di prato
compreso tra la batimetrica di circa 18 m e il limite della prateria densa ubicato a circa inferiore
21 m).
Il tracciato della condotta sottomarina e il relativo micro tunnel sotto costa non interessano
direttamente alcuna prateria di Posidonia oceanica. La prateria di Posidonia più prossima
all’intervento di escavo della trincea di transizione è quella inclusa nel SIC Le Cesine
(IT9150032) ubicata a circa 2.5 km in direzione NW (la perimetrazione della Prateria di Posidonia
deriva dallo studio della Regione Puglia “Inventario e Cartografia delle Praterie di Posidonia nei
Compartimenti Marittimi di Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto”.
Le indagini mediante telecamera trainata e ROV condotte nel Dicembre 2013-Gennaio 2014
hanno premesso di escludere la presenza di Praterie di Posidonia in corrispondenza dell’area di
scavo di transizione confermando quanto già rilevato nel mese di Luglio 2013
(ERM/Pelagosphera) ed incluso nello Studio di Impatto Ambientale. Durante il mese di Febbraio
2014 sono stati condotti ulteriori rilievi ROV presso l’area di uscita del micro tunnel. Le immagini
ROV hanno evidenziato la presenza di 2 piccole aree (pochi metri) di matte morta. In questa
zona sono presenti due chiazze (circa 1 m) residuali di Posidonia a circa 10 m dall’area di scavo
della trincea di transizione.
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IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
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CAPITOLO 7 – TERRE E ROCCE DA SCAVO
La costruzione della condotta terra è un processo sequenziale che comprende una serie di
operazioni distinte, tipicamente ripartito in lunghezze gestibili denominate “spread” (colonna di
avanzamento) e che utilizza team di operatori altamente specializzati e qualificati. Ciascuno
spread è composto da vari equipaggi, ognuno specializzato in un’attività. Nel momento in cui un
equipaggio completa la propria attività in una determinata posizione, l’equipaggio successivo
subentra per ultimare la propria azione. Questa suddivisione dei lavori permette di contenere le
operazioni e i tempi di occupazione del territorio in un tratto limitato della linea di progetto,
avanzando progressivamente all’interno dell’area di passaggio.
Nello specifico, il materiale di risulta dello scavo della trincea sarà depositato lateralmente allo
scavo stesso, lungo la fascia di lavoro, per essere riutilizzato in fase di rinterro della condotta.
A valle delle operazioni di posa, la sezione di condotta posata sarà ricoperta utilizzando il
materiale accantonato, secondo i quantitativi riportati nell’Allegato 6 ”Terre e Rocce da Scavo”
alla documentazione integrativa consegnata in data 17 aprile 2014.
Le tempistiche di deposito di detto materiale sono desumibili dal Cronoprogramma Lavori incluso
nel documento denominato “Progetto Definitivo” (cfr. Capitolo 6). Si evidenzia che il tempo
massimo che intercorre fra l’inizio dello scavo della trincea ed il successivo avvio delle operazioni
di rinterro è stimato pari ad 1 mese circa.
Per quanto riguarda le due aree di cantiere relative alla costruzione del PRT e del microtunnel, si
osserva che saranno rispettati i dettami dell’art 186 comma 2 D.Lgs 152/06 e s.m.i, che recita:
“Ove la produzione di terre e rocce da scavo avvenga nell'ambito della realizzazione di opere o
attività sottoposte a valutazione di impatto ambientale o ad autorizzazione ambientale integrata,
la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1, nonché i tempi dell'eventuale deposito in attesa di
utilizzo, che non possono superare di norma un anno, devono risultare da un apposito progetto
che è approvato dall'autorità titolare del relativo procedimento. Nel caso in cui progetti prevedano
il riutilizzo delle terre e rocce da scavo nel medesimo progetto, i tempi dell'eventuale deposito
possono essere quelli della realizzazione del progetto purché in ogni caso non superino i tre
anni.”
Si osserva come, tenuto conto delle tempistiche di costruzione e del momento di scavo del
materiale in oggetto, il materiale scavato durante la costruzione del PRT sarà stoccato per meno
di tre anni, per la precisione 28 mesi dall’inizio della costruzione alla fase di pre-commissioning
(hydrotesting) di condotte e apparecchiature. Anche per quanto riguarda il cantiere del
microtunnel, il materiale sarà stoccato per meno di tre anni in quanto l’attività di costruzione sarà
pari a circa 30 mesi dalla preparazione del terreno, al pre-commissioning (hydrotesting) della
condotta offshore.
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CAPITOLO 8 – QUADRO SINOTTICO DELLA DOCUMENTAZIONE
CONSEGNATA
Il presente documento illustra in modo schematico l’elenco della documentazione consegnata al
Ministero dell’Ambiente e dei Trasporti (MATTM) da Marzo 2012 ad oggi.
8.1
Marzo 2012
La seguente documentazione è stata inviata al Ministero il giorno 13 Marzo 2012.
CAL00-ERM-643-S-TAE-0001
ESIA Italia Capitolo 1 Introduzione
CAL00-ERM-643-S-TAE-0002
ESIA Italia Capitolo 2 Motivazioni del Progetto
CAL00-ERM-643-S-TAE-0003
ESIA Italia Capitolo 3 Quadro di Riferimento Programmatico
CAL00-ERM-643-S-TAE-0004
ESIA Italia Capitolo 4 Quadro di Riferimento Progettuale
CAL00-ERM-643-S-TAE-0005
ESIA Italia Capitolo 5 Approccio e Metodologia dell’ESIA
CAL00-ERM-643-S-TAE-0006
Sociale
ESIA Italia Capitolo 6 Quadro di Riferimento Ambientale e
CAL00-ERM-643-S-TAE-0007
ESIA Italia Capitolo 7 Coinvolgimento dei Portatori di
Interesse e Livello di Risposta al Progetto
CAL00-ERM-643-S-TAE-0008
Mitigazione
ESIA Italia Capitolo 8 Valutazione degli Impatti e Misure di
CAL00-ERM-643-S-TAE-0009
Ambientale e Sociale
ESIA Italia Capitolo 9 Piano di Gestione e Monitoraggio
CAL00-ERM-643-S-TAE-0010
ESIA Italia Allegato 1 Parere di Scoping del MATTM
CAL00-ERM-643-S-TAE-0011
e Sicurezza
ESIA Italia Allegato 2 Legislazione italiana su Lavoro, Salute
CAL00-ERM-643-S-TAE-0012
ESIA Italia Allegato 3 Settore Energia e Gas
CAL00-ERM-643-S-TAE-0013
ESIA Italia Allegato 4 Progetto Terre e Rocce di Scavo
CAL00-ERM-643-S-TAE-0014
ESIA Italia Allegato 5 Quadro Ambientale: Dati e Mappe
CAL00-ERM-643-S-TAE-0015
Ambientale e Stima degli Impatti
ESIA Italia Allegato 6 Metodologia dell’ESIA: Quadro
CAL00-ERM-643-S-TAE-0016
ESIA Italia Allegato 7 Relazione Paesaggistica
CAL00-ERM-643-S-TAE-0017
ESIA Italia Allegato 8 Valutazione di Incidenza
CAL00-ERM-643-S-TAE-0018
Mitigazione
ESIA Italia Allegato 9 Sintesi degli Impatti e delle Misure di
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Titolo Progetto:
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Codice
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Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
CAL00-ERM-643-S-TAE-0019
ESIA Italia Allegato 10 Referenze e Acronimi
CAL00-ERM-643-S-TAE-0020
ESIA Italia Sintesi non Tecnica
CAL00-ERM-643-S-TAE-0021
ESIA Italia Progetto Definitivo
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Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
8.2
Settembre 2013
La seguente documentazione è stata consegnata al MATTM il giorno 10 settembre 2013. Questa
consegna sostituisce integralmente la documentazione consegnata a Marzo 2012.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1011
Sintesi Non Tecnica
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000
Guida all’ESIA
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1001
Capitolo 1 - Introduzione
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1002
Capitolo 2 - Motivazioni del Progetto
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all1
Allegato 1 - Parere di Scoping del MATTM e MiBAC
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all2
Allegato 2 - Analisi delle Alternative
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1003
Capitolo 3 - Quadro di Riferimento Programmatico
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all3
Sicurezza
Allegato 3 - Legislazione Italiana su Lavoro, Salute e
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all4
del Gas
Allegato 4 - Principale Legislazione sul Settore dell'Energia e
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1004
Capitolo 4 - Quadro di Riferimento Progettuale
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all5
Allegato 5 - Terre e Rocce da Scavo
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1005
Capitolo 5 - Approccio e Metodologia dell'ESIA
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all6
Stima degli Impatti
Allegato 6 - Metodologia dell'ESIA Quadro Ambientale e
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1006
Capitolo 6 - Quadro di Riferimento Ambientale e Sociale
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all7
Allegato 7 Quadro Ambientale Dati e Mappe
Allegato 7 – Appendice 1 Genest Misurazione del rumore di base per gasdotto, Italia
Allegato 7 - Appendice2 Tavole
Allegato 7 - Appendice3 Figure Quadro di Riferimento Progettuale
Allegato 7 - Appendice4 Documento di Valutazione Archeologica Preventiva
Allegato 7 - Appendice5 Fotolog, Booklet e Indagine Topografica
Allegato 7 - Appendice6 Report sull'indagine ambientale
Allegato 7 - Appendice7 Aree Nursery, Cetacei e Tartarughe Marine nell’area di TAP
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Sequenz.
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Rev.: 00
Allegato 7 - Appendice8 Indagine Ricognitiva
Allegato 7 - Appendice9 Indagine di Dettaglio
Allegato 7 - Appendice10 Shallow Geotechnical Survey Positioning Report di Superficie
Allegato 7 - Appendice11 Rapporto Geotecnico – Indagine Geotecnica Superficiale
Allegato 7 - Appendice12 Indagine Posidonia
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1007
Capitolo 7 - Panoramica sulle Attività Passate e Presenti per
il Coinvolgimento dei Portatori di Interesse
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1008
Capitolo 8 - Valutazione degli Impatti e Misure di Mitigazione
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all8
Allegato 8 - Relazione Paesaggistica
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all9
Allegato 9 - Valutazione di Incidenza
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all10 Allegato 10 - Valutazione della Dispersione dei Sedimenti
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all12 Allegato 12 - Genest - Valutazione dell'Impatto Acustico
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1009
Culturale
Capitolo 9 - Gestione e Monitoraggio Ambientale, Sociale e
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all11 Allegato 11 - Sintesi degli Impatti e delle Misure di
Mitigazione
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1010
Capitolo 10 - Valutazione Complessiva del Progetto
IAL00-EAL-643-Y-TAE-0001
Sintesi e Risultati Principali
Allegato 13 - Valutazione degli Impatti dei Diritti Umani
IAL00-ERM-643-Y-TAE-10129
Risposte alle Osservazioni del Pubblico
IAL00-SPF-000-A-TRE-0001
Progetto Definitivo - Italia
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Titolo Progetto:
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8.3
Aprile 2014
Ad aprile 2014 sono stati consegnati i seguenti documenti come Integrazioni alla Valutazione di
Impatto Ambientale trasmessa a Settembre 2013.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020
Integrazioni all'ESIA
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all1
Allegato 1 Richieste di Integrazioni MATTM e MiBAC
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all2
Allegato 2 Sintesi Non Tecnica
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all3
Allegato 3 Risposte alle Osservazioni del Pubblico
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all4
Allegato 4 Analisi delle Alternative
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all5
e Settore Foreste
Allegato 5 Osservazioni al PPTR e Corrispondenza con AdB
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all6
Allegato 6 Terre e Rocce da Scavo
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all7
Allegato 7 Tavole
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all8
Allegato 8 Smontaggio e Ripristino dei Muretti a Secco
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all9
Allegato 9 Report Fotografico
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all10 Allegato 10 Approfondimenti Relativi al Rumore Sottomarino
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all11 Allegato 11 Relazione Tecnica sulla Movimentazione di
Fondali Marini
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all12 Allegato 12 Formulari Rete Natura 2000
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all13 Allegato 13 Progetto Preliminare di Fattibilità
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all14 Allegato 14 Valutazione Preventiva Impatto Archeologico
Tratto Subacqueo
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all15 Allegato 15 Layout del PRT
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all16 Allegato 16 Video del PRT
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1020-all17 Allegato 17 Elenco autorizzazioni di cui al comma 2 art. 23
del D.Lgs 152-06 e s.m.i
IAL00-SPF-000-A-TRE-0001 Progetto Definitivo – Italia
Oltre a quanto sopra elencato, è stato inviato un aggiornamento volontario dell’Allegato 7 inviato
a Settembre 2013:
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ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1000-all7
Società
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Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Allegato 7 Quadro Ambientale Dati e Mappe
Soltanto le seguenti Appendici sono state aggiornate:
•
Allegato 7 - Appendice2 Tavole
•
Allegato 7 - Appendice4 Documento di Valutazione Archeologica Preventiva
•
Allegato 7 - Appendice5 Fotolog, Booklet e Indagine Topografica
Per le restanti Appendici si continui a far riferimento alla consegna del 10 Settembre 2013.
8.4
Consegne post-Aprile 2014
Il giorno 30 giugno sono state inviate le seguenti integrazioni spontanee:
•
•
•
•
•
•
•
Studio di un’area idrogeomorfologica compresa tra Torre Specchia e San Foca (relazione
sostituita dalla successiva revisione presente al capitolo 2 del documento di chiarimenti
inviato il 18 luglio 2014);
Gestione degli alberi di olivo in fase di realizzazione del Gasdotto;
Indagini geofisiche (integrate da quanto riportato nel capitolo 2 delle documento di
chiarimenti inviato il 18 luglio 2014);
Studio sul rumore in fase di precomissioning;
Approfondimento modellistico sulla qualità dell’aria;
Studio idrogeomorfologico - valutazione della valutazione della possibile presenza di cavità
carsiche nell’area di costruzione del microtunnel (relazione sostituita dalla successiva
revisione presente al capitolo 2 del documento di chiarimenti inviato il 18 luglio 2014);
Studio idrogeomorfologico – Soluzioni progettuali del microtunnel atte ad evitare interferenza
con l’assetto idrogeologico dell’area (relazione sostituita dalla successiva revisione presente
al capitolo 2 del documento di chiarimenti inviato il 18 luglio 2014);
Il giorno 4 luglio 2014 sono stati trasmessi al MATTM i seguenti documenti:
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1022
Analisi delle Alternative - Analisi Vincolistica (relazione
sostituita dalla successiva revisione presente al capitolo 1 del documento di chiarimenti inviato il
18 luglio 2014)
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1023
Risposte alle Osservazioni del Pubblico 2013 -2014 (questo
documento include le risposte a tutte le osservazioni del pubblico presentate dal 2012 ad oggi).
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
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Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Il giorno 18 luglio sarà trasmesso il documento IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024 Risposte alle
richieste di chiarimenti del MATTM – 18 Luglio 2014, e relative appendici:
Appendice 1
Analisi delle Alternative;
Appendice 2
Analisi delle Alternative – Analisi della Vincolistica;
Appendice 2
Tavola 1 – Rotte Onshore e Offshore
Appendice 2b Rotte Offshore in allegato 4 Analisi delle Alternative – Descrizione delle rotte e
valutazione preliminare dei rischi associati
Appendice 3
Studio Idrogeomorfologico
Appendice 4
Valutazione della possibile presenza di cavità carsiche nell’area di costruzione
del microtunnel
Appendice 5
Soluzioni progettuali del microtunnel atte ad evitare interferenza con l’assetto
idrogeologico dell’area
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Appendice 1
Analisi delle Alternative
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Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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INDICE
1
INTRODUZIONE
5
1.1
1.1.1
Approccio, Metodologia e Definizione delle Aree di Studio
Ulteriori Aree Indagate
6
7
2
ANALISI DELLE ALTERNATIVE
10
2.1
Alternativa B1- Corridoio B
11
2.2
Alternativa B2- Corridoio B
13
2.3
Alternativa B3- Corridoio B
15
2.4
Alternativa B4- Corridoio B
17
2.5
Alternativa B5- Corridoio B
20
2.6
Alternativa C1 - Corridoio C
22
2.7
Alternativa C2 – Corridoio C
25
2.8
Alternativa C3 – Corridoio C
28
2.9
Alternativa C4 – Corridoio C
31
2.10
Alternativa D1 – Corridoio D
33
2.11
Alternativa E1 – Corridoio E
35
2.12
Alternativa E2 – Corridoio E
37
3
CONNESSIONE ALLA RETE DI SNAM RETE GAS
39
4
ASPETTI TECNICI/IDRAULICI DELLA CONDOTTA
42
5
COMPARAZIONE DELLE ALTERNATIVE
44
6
CONCLUSIONI
47
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Titolo Progetto:
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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ELENCO DELLE TABELLE
Tabella 2-1
Tabella 2-2
Tabella 2-3
Tabella 2-4
Tabella 2-5
Tabella 2-6
Tabella 2-7
Tabella 2-8
Tabella 2-9
Tabella 2-10
Tabella 2-11
Tabella 2-12
Tabella 4-1
Tabella 5-1
Analisi della Vincolistica - Alternativa B1
Analisi della Vincolistica – Alternativa B2
Analisi della Vincolistica – Alternativa B3
Analisi della Vincolistica – Alternativa B4
Analisi della Vincolistica – Alternativa B5
Analisi della Vincolistica – Alternativa C1
Analisi della Vincolistica – Alternativa C2
Analisi della Vincolistica – Alternativa C3
Analisi della Vincolistica – Alternativa C4
Analisi della Vincolistica – Alternativa D1
Analisi della Vincolistica – Alternativa E1
Analisi della Vincolistica – Alternativa E2
Lunghezza della condotta TAP: dal PRT in Albania fino all’Italia
Tabella Comparativa delle Alternative
12
14
16
19
21
23
27
29
32
34
36
38
42
46
ELENCO DELLE FIGURE
Figura 1-1
Figura 1-2
Figura 2-1
Figura 2-2
Figura 2-3
Figura 2-4
Figura 2-5
Figura 2-6
Figura 2-7
Figura 2-8
Figura 2-9
Figura 2-10
Figura 2-11
Figura 2-12
Figura 3-1
Figura 3-2
Macro Corridoi
Analisi Preliminare del Territorio tra Torchiarolo e Vernole
Alternativa B1 - Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa B2- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa B3- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa B4- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa B5- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa C1- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa C2- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa C3- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa C4- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa D1- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa E1- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Alternativa E2- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Localizzazione Impianti di Immissione del Gas di SRG
Distanze dal Confine Italo-Albanese al Punto di Consegna SRG
6
9
11
13
15
18
20
23
26
29
31
33
35
37
39
40
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Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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Glossario
bcm
BVS
ESIA
MATTM
MiBAC
PRT
SRG
TAP AG
N°
Sequenz.
Billion cubic metres (Miliardi di metri cubi)
Block Valve Station (Valvola di intercettazione)
Environmental and Social Impact Assessment (Studio di Impatto Ambientale e
Sociale)
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Pipeline Receiving Terminal (Terminale di Ricezione del Gasdotto)
Snam Rete Gas
Trans Adriatic Pipeline AG (società costituita in Svizzera con sede in
Lindenstrasse 2, Baar)
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Titolo Progetto:
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
1
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Sequenz.
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INTRODUZIONE
Il presente documento costituisce un approfondimento dell’Analisi delle Alternative riportata nel
documento di ESIA ed è stato predisposto da TAP AG al fine di rispondere ancor più
dettagliatamente alla richiesta di integrazioni trasmessa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare (MATTM) in data 18 marzo 2014, nell’ambito della procedura di
Valutazione di Impatto Ambientale del progetto TAP.
Con particolare riferimento al punto n. 8 il MATTM richiede di:
“Approfondire l'analisi delle alternative, sia di quelle sviluppate a nord di quella prescelta e già
ipotizzare nel SIA e sia di ulteriori diverse alternative non contemplate nel SIA con evidenziati i
vincoli e i fattori critici, valutando con palese evidenza il loro potenziale utilizzo, a fronte di un
rinnovato bilancio del rapporto costi-benefici in termini ambientali e sociali, anche alla luce di
quanto emerso nella fase interlocutoria, dal deposito del progetto ad oggi (cfr. SIA, Fascicolo 3 ,
Allegato 2 "Analisi delle alternative"). Ciò anche in relazione all'Ordine del Giorno accolto dal
Governo italiano nella seduta dell'Assemblea della Camera dei Deputati del 5 dicembre 2013
relativa all'Atto n.171 O, con il quale il Governo stesso si è impegnato ad assicurare la più attenta
valutazione delle alternative nel corso del procedimento di VIA.”
Il presente documento risponde anche alla richiesta del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e del Turismo (MiBAC) ricevuta in data 20 marzo 2014. Il contenuto della richiesta è riportato di
seguito:
“Lo SIA presentato ha posto a confronto quattro alternative, individuando dei macro-corridoi
all’interno dei quali sono stati considerati alcuni elementi o indicatori ai fini della individuazione di
quello più idoneo. Al riguardo si tiene che la scelta dell’uno o dell’altro macro corridoio, data
l’ampiezza territoriale presa in esame per ognuno di essi, non possa prescindere da un ulteriore
approfondimento che porti ad individuare al loro interno dei “corridoi” di minore ampiezza (“microcorridoi”), ove posizionare la condotta, caratterizzati, oltre che dagli indicatori considerati utili da
codesta Società, anche da altri indicatori quali i tipi di paesaggi e i beni culturali e paesaggistici
presenti in detto micro-corridoio. Ad opportuno chiarimento di quanto questa Direzione Generale
intenda con quanto sopra specificato, si confronti il contenuto metodologico percorso, per
esempio, nelle procedure VAS dei Piani di sviluppo proposti dalla Società TERNA, ove il macrocorridoio (definito anche “fuso”), che individua i punti estremi da collegarsi, è a sua volta indagato
al suo interno in maggior dettaglio al fine di determinare più corridoi di minore ampiezza, che
consentono quindi di condurre un’analisi comparativa tra le diverse alternative proposte ad una
più appropriata scala. La valutazione conclusiva dovrà tener conto anche degli impatti cumulativi
generati dalla completa realizzazione a regime dell’opera derivanti dall’ulteriore collegamento alla
rete di trasporto nazionale che ciascuna alternativa proposta comporta.”
Infine l’approfondimento sull’analisi delle alternative è stato sollecitato anche dalla Regione
Puglia nell’ambito del proprio parere. Di seguito si riporta un estratto della richiesta:
“In realtà l’analisi e la valutazione delle alternative localizzative di progetto appaiono non
sviluppate sia nel progetto definitivo che nel Rapporto di VIA.”
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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1.1
Approccio, Metodologia e Definizione delle Aree di Studio
Nell’Allegato 2 - Analisi delle Alternative dello Studio di Impatto Ambientale e Sociale (ESIA),
trasmesso da TAP AG nell’ambito della procedura di VIA alle competenti autorità nel settembre
2013, sono stati identificati quattro macro corridoi:
•
Corridoio A;
•
Corridoio B;
•
Corridoio C;
•
Corridoio D;
all’interno dei quali è stata realizzata un’analisi degli indicatori chiave al fine di selezionare il
macro corridoio più idoneo.
Figura 1-1
Macro Corridoi
Per i dettagli dei criteri metodologici adottati e dei risultati si rimanda all’Allegato 2 sopra citato.
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Titolo Progetto:
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Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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In risposta alle richieste di approfondimento delle alternative da parte dei Ministeri, TAP AG ha
identificato e analizzato più nel dettaglio alcuni potenziali tracciati all’interno dei macro corridoi
sopra citati. Tuttavia, in riferimento al Corridoio A e tenendo in considerazione quanto evidenziato
nell’Allegato 2, si precisa che la presente indagine non è stata sviluppata per l’esistenza di
tessuto urbano diffuso, per il quale non è possibile garantire le distanze di sicurezza previste
dalla normativa vigente.
In aggiunta, per rispondere alla richiesta n.8 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, si è scelto di studiare un ulteriore corridoio nell’area di Otranto (Corridoio
E), tenendo in considerazione che all’interno dello stesso è già stata autorizzata un’infrastruttura
analoga. A tal proposito, si è ritenuto opportuno studiare eventuali punti di forza presenti
nell’area, tali da consentire la potenziale localizzazione nell’area di Otranto del progetto TAP a
livello tecnico, ambientale e paesaggistico.
Nella Tavola 1 - Inquadramento in Appendice sono evidenziate le alternative analizzate
all’interno dei macro corridoi studiati.
L’analisi e la definizione dei tracciati proposti considera:
•
la vincolistica nazionale (onshore ed offshore);
•
gli strumenti di pianificazione regionale vigenti (PUTT/p, PPTR, PAI);
•
la presenza di edificati ed aree urbane (rispetto delle distanze di sicurezza previste per
legge);
•
la fattibilità tecnica.
Il successivo Capitolo 2 riporta in forma grafica e tabellare la vincolistica direttamente interferita
da ciascun tracciato analizzato.
1.1.1
Ulteriori Aree Indagate
Il presente studio riporta anche uno screening relativo al tratto costiero tra il corridoio C e il
corridoio D (Torchiarolo – Vernole), intrapreso da TAP AG nel periodo successivo alla
trasmissione dell’ESIA avvenuta nel settembre 2013.
Quest’area è stata indagata per non escludere a priori dall’analisi alcune potenziali aree di
approdo, considerando anche le seguenti indicazioni espresse dalla Regione Puglia con
Deliberazione Regionale n. 12 del 20/01/2014:
“Nella valutazione delle alternative localizzative già il MATTM, nel parere n. 790 del 04.11.2011
relativo alla Consultazione preliminare di cui all’art. 21 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. attivata su
istanza della Società TAP, aveva richiesto un approfondimento in ordine all’analisi delle opzioni
localizzative compreso la cosiddetta opzione “zero” e cosi pure nel parere regionale anzi
richiamato erano stati sollevati una serie di rilievi in ordine alle motivazioni delle scelte operate.
Nella nuova prospettazione delle alternative localizzative viene operata una scelta scalare che, a
partire da una macroarea, individua, per approssimazione successive, la scelta di dettaglio.
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Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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Sia nel progetto originario, sia nel progetto in esame viene omessa ogni valutazione in ordine alla
possibilità che le normative consentono in rapporto alla valenza ed alle caratteristiche dell’opera.
A mero titolo esemplificativo può farsi riferimento al comma 4 dell’art. 6 della Direttiva 92/43/CEE
del Consiglio Europeo (Direttiva Habitat), recepita dallo Stato italiano con D.P.R. n. 237/1997 e
ss.mm.ii., che testualmente cosi dispone: “Qualora, nonostante conclusioni negative della
valutazione dell’incidenza sul sito e in mancanza di soluzioni alternative, un piano o progetto
debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di
natura sociale o economica, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per
garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata.
Lo Stato membro informa la Commissione delle misure compensative adottate.
Qualora il sito in causa sia un sito in cui si trovano un tipo di habitat naturale e/o una specie
prioritaria, possono essere adottate soltanto considerazione connesse con la salute dell’uomo e
la sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente
ovvero, previo parere della Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.”
Sia la commissione Europea, sia lo stato Italiano hanno attestato, con i deliberativi atti di
programmazione cui si è anzi fatto riferimento, l’importanza della infrastruttura in progetto per la
quale si possono configurare i “motivi imperativi di rilevante interesse pubblico” che consentono,
ed ai fini valutativi obbligano, nell’ambito delle alternative progettuali, a considerare ipotesi che
interessano habitat anche prioritari, a definire la misura degli impatti e le misure compensative
necessarie.”
Si è verificata quindi la possibilità di identificare alcuni approdi in corrispondenza di aree in cui la
presenza di Posidonia risulterebbe ridotta secondo lo studio “Inventario e cartografia delle
praterie di Posidonia nei compartimenti marittimi di Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli
e Taranto” finanziato dalla Regione Puglia.
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Figura 1-2
Società
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Codice
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Tipo Doc.
N°
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Analisi Preliminare del Territorio tra Torchiarolo e Vernole
Fonte: ERM (2014)
Come evidenziato in Figura 1-2, l’area presenta numerosi vincoli ambientali. In particolare nel
territorio persistono:
•
numerose aree boscate vincolale ai sensi del D.Lgs 42/2004 art.142 lettera g;
•
aree umide vincolate dagli strumenti di pianificazione regionale;
•
numerose aree protette Natura 2000 e parchi naturali.
Tali aree si estendono tra i centri abitati di S. Cataldo e Torre Chianca localizzati lungo la costa.
Non si è ritenuto quindi opportuno procedere con l’identificazione di ulteriori micro corridoi come
effettuato per le altre alternative indagate.
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Titolo Progetto:
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
2
Società
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N°
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ANALISI DELLE ALTERNATIVE
Le alternative analizzate all’interno dei macro corridoi (Tavola 1 – Inquadramento in Appendice),
da nord a sud, sono le seguenti:
•
•
•
Corridoio B – Brindisi Nord:
o
Alternativa B1
o
Alternativa B2
o
Alternativa B3
o
Alternativa B4
o
Alternativa B5
Corridoio C – tratto compreso tra Brindisi Sud e Torchiarolo:
o
Alternativa C1
o
Alternativa C2
o
Alternativa C3
o
Alternativa C4
Corridoio D – tratto compreso tra Vernole e Melendugno
o
•
Alternativa D1
Corridoio E – Otranto:
o
Alternativa E1
o
Alternativa E2
Per ogni alternativa si presenta di seguito l’analisi della vincolistica nazionale e dei principali
strumenti di pianificazione regionale. Per una maggiore chiarezza espositiva l’analisi vincolistica
è stata suddivisa in tratto onshore e tratto offshore:
•
Tratto Onshore – comprensivo di Valvola di Intercettazione, Terminale di Ricezione del
Gasdotto e Tracciato di Progetto
•
Tratto Offshore che si estende dalla linea di costa fino al confine Italia/Albania.
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Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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2.1
Alternativa B1- Corridoio B
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
93,24 km. L’approdo si trova tra la località di “Posticeddu” e “Torre Rossa”. Il percorso procede
nell’entroterra in direzione sud fino a raggiungere l’area prevista per il PRT per una lunghezza
totale di circa 12,26 km. Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto già esistente di
consegna di SRG.
Figura 2-1
Alternativa B1 - Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Note: La Rada di Nord Ovest corrisponde ad un “Punto di Fonda e di Ancoraggio” per le navi in attesa di entrare nel
porto di Brindisi.
Fonte: ERM (2014)
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Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Tabella 2-1
Analisi della Vincolistica - Alternativa B1
Alternativa B1 Natura 2000
Offhsore
Onshore
Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele
Componente delle aree protette e
SIC
dei siti naturalistici
IT9140005–
Torre Guaceto •
Siti di Rilevanza Naturalistica
e Macchia S.
Giovanni
Componente geomorfologica
•
Territori costieri (D.Lgs.
42/2004 Art.142, lettera a)
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
•
Posidonia
oceanica
•
Rada di Nord
Ovest - Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
•
Area da Evitatare Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
•
P.G.3 (PAI)
Seminativi : 9,2
km
•
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica (PAI)
Vigneti: 2,5 km
Componenti Idrologiche
•
Reticolo Idrografico di
connessione della RER 100m
•
(Canale Apani)
•
Fiumi, Torrenti, corsi d’acqua
iscritti negli elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c (Canale
Giancola)
Componente botanicovegetazionali
•
Formazioni arbustive in
evoluzione naturale
Componenti culturali insediative
•
Dichiarazione di notevole
interesse pubblico della zona
costiera Apani-Punta Penna
(D.Lgs 42/2004 Art.136)
Componenti dei valori percettivi
•
Strada a Valenza
Paesaggistica
•
Strada Panoramica
Uso del Suolo
(SIT regione
Puglia) – Lungo il
Tracciato
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
Frutteti:0,3 km
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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Codice
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2.2
Alternativa B2- Corridoio B
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
94,55 km. L’approdo si trova tra la località di “Torre Rossa” e “Case Bianche”. Il percorso
procede nell’entroterra in direzione sud fino all’area prevista per il PRT per una lunghezza totale
di circa 13 km. Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto già esistente di consegna di
SRG.
Figura 2-2
Alternativa B2- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Note: La Rada di Nord Ovest corrisponde ad un “Punto di Fonda e di Ancoraggio” per le navi in attesa di entrare nel
porto di Brindisi.
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Pagina 14 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Onshore
Disciplina
Tipo Doc.
Analisi della Vincolistica – Alternativa B2
Alternativa B2 Natura 2000
Offhsore
Codice
Sitema
•
Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele
Altra Vincolistica Uso del Suolo (SIT
/Zonizzazioni
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
SIC IT9140005 Componente delle aree protette •
Posidonia
e dei siti naturalistici
– Torre
oceanica
•
Siti di Rilevanza
Guaceto e
Naturalistica
Macchia S.
•
Rada di Nord
Giovanni
Ovest Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013
della
Capitaneria di
Porto di
Brindisi
Componenti Idrologiche
•
Territori costieri (D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera a)
•
•
•
Area da
Evitatare Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013
della
Capitaneria di
Porto di
Brindisi
•
•
Seminativi: 9,3 km
P.G.3 (PAI)
Area a Bassa
Vigneti: 3 km
Pericolosità
Idraulica
Frutteti: 0,3 km
(PAI)
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli elenchi
delle acque pubbliche –
•
D.Lgs. 42/2004 lettera c
(Canale Giancola)
Reticolo Idrografico di
connessione della RER
(Canale Apani)
Componente botanicovegetazionali
•
Formazioni arbustive in
evoluzione naturale
Componenti culturali insediative
•
Dichiarazione di notevole
interesse pubblico della
zona costiera Apani-Punta
Penna (D.Lgs 42/2004
Art.136)
Componenti dei valori percettivi
•
Strada a Valenza
Paesaggistica
•
Strada Panoramica
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Tabella 2-2
Società
Incaricata
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
Pagina 15 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.3
Alternativa B3- Corridoio B
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
93,27 km. L’approdo si trova tra la località di “Torre Rossa” e “Case Bianche”. Il percorso
procede nell’entroterra in direzione sud fino a l’area prevista per il PRT per una lunghezza totale
di circa 13,24 km. Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto di consegna già esistente
di SRG.
Figura 2-3
Alternativa B3- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Note: La Rada di Nord Ovest corrisponde ad un “Punto di Fonda e di Ancoraggio” per le navi in attesa di entrare nel
porto di Brindisi.
Fonte: ERM (2014)
Pagina 16 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Tabella 2-3
Analisi della Vincolistica – Alternativa B3
Alternativa B3 Natura 2000
Offhsore
•
SIC IT9140005–
Torre Guaceto e
Macchia S.
Giovanni
Vincolistica
PPTR – Sistema delle
Tutele
Componente delle aree
protette e dei siti
naturalistici
•
Siti di Rilevanza
Naturalistica
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
•
Posidonia
oceanica
•
Rada di Nord
Ovest Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
•
Area da
Evitatare Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Pagina 17 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Onshore
Vincolistica
PPTR – Sistema delle
Tutele
Componenti Idrologiche
•
Territori costieri
(42/2004 lettera a)
•
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 lettera c
(Canale Giancola)
•
Reticolo Idrografico di
connessione della
RER (Canale Apani)
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Alternativa B3 Natura 2000
Società
Incaricata
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
•
•
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica (PAI)
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Seminativi: 9,7 km
Vigneti: 2,7 km
Frutteti: 0,3 km
Componente botanicovegetazionali
•
Formazioni arbustive
in evoluzione naturale
•
Area di rispetto dei
boschi
Componenti culturali
insediative
•
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera Apani-Punta
Penna (D.Lgs
42/2004 Art.136)
Componenti dei valori
percettivi
•
Strada a Valenza
Paesaggistica
•
Strada Panoramica
2.4
Alternativa B4- Corridoio B
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
89,43 km. L’approdo si trova tra la località di “Case Bianche” e la pista d’atterraggio e partenza n.
13 dell’aeroporto di Brindisi. Il percorso procede nell’entroterra in direzione sud/ovest per circa 6
km per poi procedere in direzione sud fino all’area prevista per il PRT per una lunghezza totale di
circa 14,77 km. Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto di consegna già esistente di
SRG.
Pagina 18 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Figura 2-4
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Alternativa B4- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
N°
Sequenz.
Pagina 19 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Tabella 2-4
Analisi della Vincolistica – Alternativa B4
Alternativa B4 Natura 2000
Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
Offhsore
-
•
Onshore
Componenti Idrologiche
•
•
Territori costieri (D.Lgs.
•
42/2004 Art.142 lettera a)
•
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli elenchi •
delle acque pubbliche –
D.Lgs. 42/2004 Art.142
lettera c (Canale Giancola)
•
Reticolo Idrografico di
connessione della RER
(Canale Apani)
Componente botanicovegetazionali
•
Boschi (D.Lgs. 42/2004
Art.142 lettera g)
•
Area di rispetto dei boschi
•
Formazioni arbustive in
evoluzione naturale
Componenti culturali insediative
•
Dichiarazione di notevole
interesse pubblico della
zona costiera Apani-Punta
Penna (D.Lgs 42/2004
Art.136)
Componenti dei valori percettivi
•
Strada a Valenza
Paesaggistica
•
Strada Panoramica
Area da Evitatare
- Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
P.G.3 (PAI)
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica (PAI)
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
-
Seminativi: 10,4 km
Vigneti: 2,5 km
Frutteti: 0,3 km
Pagina 20 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.5
Alternativa B5- Corridoio B
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
89,42 km. L’approdo si trova tra la località di “Case Bianche” e la pista d’atterraggio e partenza n.
13 dell’aeroporto di Brindisi. Il tracciato si sviluppa nell’entroterra in direzione sud/ovest per circa
6 km per poi procedere in direzione sud fino all’area prevista per il PRT per una lunghezza totale
di circa 15,38 km. Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto di consegna già esistente
di SRG.
Figura 2-5
Alternativa B5- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Pagina 21 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Alternativa
B5
Disciplina
Tipo Doc.
Analisi della Vincolistica – Alternativa B5
Natura 2000
Vincolistica
Altra Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele /Zonizzazioni
Offhsore
Onshore
Codice
Sitema
Componenti Idrologiche
•
Territori costieri (D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera
a)
•
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera
c (Canale Giancola)
•
Reticolo Idrografico di
connessione della RER
(Canale Apani)
Componente botanicovegetazionali
•
Boschi (D.Lgs. 42/2004
Art.142 lettera g)
•
Area di rispetto dei
boschi
•
Formazioni arbustive in
evoluzione naturale
Componenti culturali
insediative
•
Dichiarazione di notevole
interesse pubblico della
zona costiera ApaniPunta Penna (D.Lgs
42/2004 Art.136)
Componenti dei valori
percettivi
•
Strada a Valenza
Paesaggistica
•
Strada Panoramica
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Tabella 2-5
Società
Incaricata
•
Area da Evitatare
- Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
•
•
P.G.3 (PAI)
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica (PAI)
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
SIN – Sito di
Interesse
Nazionale
•
•
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Seminativi: 12,6 km
Vigneti: 1,8 km
Frutteti: 0,3 km
Boschi: 0,15 km
Pagina 22 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.6
Alternativa C1 - Corridoio C
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
68,29 km. L’approdo si trova tra la località di “Torre Mattarelle” e la centrale termoelettrica
“Federico II” di proprietà ENEL. Il tracciato procede nell’entroterra in direzione ovest per circa 2,5
km per poi dirigersi in direzione nord fino a raggiungere l’area prevista per il PRT per una
lunghezza totale di circa 8,45 km. Il PRT è localizzato a circa 10 km in linea d’aria dall’impianto di
consegna del gas di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Si precisa che nell’area antistante la zona di approdo del macro corridoio C è tuttora pendente
una richiesta di autorizzazione per il progetto eolico offshore denominato “Centrale Eolica
Offshore Brindisi” proposta dalla società TG Energie Rinnovabili srl. Si precisa però che con
Deliberazione Della Giunta Regionale 18 giugno 2014, n. 1182, la Regione Puglia ha espresso
giudizio non favorevole di compatibilità ambientale dell’intervento. In ogni caso, a scopo
cautelativo nonché preliminare, nella documentazione d’integrazione al presente allegato,
riportata nell’Appendice 2, sono state considerate due potenziali varianti di tracciato a seconda
che ci sia la coesistenza o meno dei due progetti. L’alternativa riportata nella figura seguente e
nella presente trattazione considera solamente l’ipotesi di tracciato nel caso in cui il parco eolico
offshore non venga realizzato. Si ravvisa tuttavia che in caso di coesistenza dei due progetti, non
si ravvisano particolari criticità in termini di interferenza tecnica tra le due opere.
Pagina 23 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Figura 2-6
Società
Incaricata
Alternativa C1- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Tabella 2-6
Analisi della Vincolistica – Alternativa C1
Alternativa C1 Natura 2000
Offhsore
•
SIC9140001
Bosco
Tramazzone
Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
Componente delle aree
protette e dei siti naturalistici
•
Siti di Rilevanza
Naturalistica
•
•
•
Posidonia
oceanica
SIN – Sito di
Interesse
Nazionale
Area da Evitare Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Pagina 24 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Società
Incaricata
Alternativa C1 Natura 2000
Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
Onshore
Componenti Geomorfologiche
•
Versante con pendenza
maggiore del 20%
•
•
Componenti culturali
insediative
•
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera c
Componenti dei valori
percettivi
•
Strada a Valenza
Paesaggistica
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Componenti Idrologiche
•
Territori costieri (D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera a)
Codice
Sitema
P.G.3 (PAI)
SIN – Sito di
Interesse
Nazionale
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Seminativi: 6,5 km
Vigneti: 1 km
Uliveti: 0,7 km
Pagina 25 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.7
Alternativa C2 – Corridoio C
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
65,93 km. L’approdo si trova a nord di “Campo di Mare”. Il percorso procede nell’entroterra in
direzione ovest fino a raggiungere il terreno previsto per il PRT per una lunghezza totale di circa
7,94 km. L’impianto del PRT dista circa 10 km in linea d’aria dall’impianto di consegna del gas di
Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Si precisa che nell’area antistante la zona di approdo del macro corridoio C è tuttora pendente
una richiesta di autorizzazione per il progetto eolico offshore denominato “Centrale Eolica
Offshore Brindisi” proposta dalla società TG Energie Rinnovabili srl. Si precisa però che con
Deliberazione Della Giunta Regionale 18 giugno 2014, n. 1182, la Regione Puglia ha espresso
giudizio non favorevole di compatibilità ambientale dell’intervento. In ogni caso, a scopo
cautelativo nonché preliminare, nella documentazione d’integrazione al presente allegato,
riportata nell’Appendice 2, sono state considerate due potenziali varianti di tracciato a seconda
che ci sia la coesistenza o meno dei due progetti. L’alternativa riportata nella figura seguente e
nella presente trattazione considera solamente l’ipotesi di tracciato nel caso in cui il parco eolico
offshore non venga realizzato. Si ravvisa tuttavia che in caso di coesistenza dei due progetti, non
si ravvisano particolari criticità in termini di interferenza tecnica tra le due opere.
Pagina 26 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Figura 2-7
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Alternativa C2- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Pagina 27 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Tabella 2-7
Analisi della Vincolistica – Alternativa C2
Alternativa C2
Natura 2000
Offhsore
SIC9140001
Bosco
Tramazzone
Vincolistica
PPTR – Sistema delle
Tutele
Componente delle aree
protette e dei siti naturalistici
•
Siti di Rilevanza
Naturalistica
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
Componenti Idrologiche
•
Territori costieri (D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera
a)
•
Componente botanicovegetazionali
•
Area di Rispetto Riserve
e Parchi
•
Area Rispetto Boschi
•
Boschi (D.Lgs 42/2004
Art.142 lettera g)
•
Pascoli Naturali
Componenti culturali
insediative
•
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera Apani-Punta
Penna (D.Lgs 42/2004
Art.136)
Componenti dei valori
percettivi
•
Strada Panoramica
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Onshore
Società
Incaricata
•
•
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Posidonia
oceanica
Area da Evitare Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
Seminativi: 2,7 km
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
Vigneti: 2,2 km
Uliveti: 2 km
Pagina 28 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.8
Alternativa C3 – Corridoio C
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
67,24 km. L’approdo si trova a nord di “Campo di Mare”. Il percorso procede nell’entroterra in
direzione ovest fino a raggiungere il terreno previsto per il PRT per una lunghezza totale di circa
2,84 km. L’impianto del PRT dista circa 14,7 km in linea d’aria dall’impianto di consegna del gas
di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Si precisa che nell’area antistante la zona di approdo del macro corridoio C è tuttora pendente
una richiesta di autorizzazione per il progetto eolico offshore denominato “Centrale Eolica
Offshore Brindisi” proposta dalla società TG Energie Rinnovabili srl. Si precisa però che con
Deliberazione Della Giunta Regionale 18 giugno 2014, n. 1182, la Regione Puglia ha espresso
giudizio non favorevole di compatibilità ambientale dell’intervento. In ogni caso, a scopo
cautelativo nonché preliminare, nella documentazione d’integrazione al presente allegato,
riportata nell’Appendice 2, sono state considerate due potenziali varianti di tracciato a seconda
che ci sia la coesistenza o meno dei due progetti. L’alternativa riportata nella figura seguente e
nella presente trattazione considera solamente l’ipotesi di tracciato nel caso in cui il parco eolico
offshore non venga realizzato. Si ravvisa tuttavia che in caso di coesistenza dei due progetti, non
si ravvisano particolari criticità in termini di interferenza tecnica tra le due opere.
Pagina 29 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Figura 2-8
Società
Incaricata
Alternativa C3- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Tabella 2-8
Analisi della Vincolistica – Alternativa C3
Alternativa C3
Natura 2000
Offhsore
•
•
SIC9140001
Bosco
Tramazzone
SIC9140001
Rauccio
Vincolistica
PPTR – Sistema
delle Tutele
Componente delle
aree protette e dei
siti naturalistici
•
Siti di Rilevanza
Naturalistica
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
•
•
Posidonia
oceanica
Area da Evitare Ordinanze
n.72/2013 e
n.76/2013 della
Capitaneria di
Porto di Brindisi
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Pagina 30 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Alternativa C3
Onshore
Natura 2000
Società
Incaricata
Componente
botanicovegetazionali
•
Pascoli Naturali
Componenti dei
valori percettivi
•
Strada
Panoramica
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Vincolistica
Altra Vincolistica
PPTR – Sistema
/Zonizzazioni
delle Tutele
Componenti
•
D.M. 01/08/85
Idrologiche
(PUTT/p)
•
Territori costieri
(D.Lgs. 42/2004
Art.142 lettera a)
Componenti culturali
insediative
•
Dichiarazione di
notevole
interesse
pubblico della
zona costiera
Apani-Punta
Penna (D.Lgs
42/2004 Art.136)
Codice
Sitema
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Seminativi: 1,2 km
Vigneti: 0,8 km
Uliveti: 0,5 km
Pagina 31 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.9
Alternativa C4 – Corridoio C
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
64,53 km. L’approdo si trova tra la località di “Presepe” e di “Lindinuso”. Il percorso procede
nell’entroterra in direzione nord/ovest fino a raggiungere l’area prevista per il PRT per una
lunghezza totale di circa 22,33 km. L’area del PRT è adiacente all’impianto di consegna del gas
di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Figura 2-9
Alternativa C4- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Pagina 32 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Disciplina
Tipo Doc.
Analisi della Vincolistica – Alternativa C4
Alternativa C4 Natura 2000
Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
Offhsore
Componente delle aree protette e
dei siti naturalistici
•
Siti di Rilevanza Naturalistica
•
Onshore
Codice
Sitema
SIC9150006
Rauccio
Componenti Geomorfologiche
•
Cordone Dunale
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Posidonia
oceanica
Seminativi: 11,7 km
Vigneti: 4,1 km
Componenti Idrologiche
•
Territori costieri (D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera a)
•
Fiumi, Torrenti, corsi d’acqua
iscritti negli elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs. 42/2004
Art.142 lettera c (Canale
Infocaciucci)
Componente botanicovegetazionali
•
Pascoli Naturali
•
Area Rispetto Bosco
•
Formazioni Arbustive
Componenti dei valori percettivi
•
Strada Panoramica
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Tabella 2-9
Società
Incaricata
Frutteti: 0,9 km
Uliveti: 5 km
Pagina 33 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.10
Alternativa D1 – Corridoio D
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
44,9 km. L’approdo si trova tra la località di Torre Specchia Ruggeri e di San Foca. Il percorso
procede nell’entroterra in direzione ovest fino a raggiungere l’area del PRT, per una lunghezza
totale di circa 8,07 km. L’impianto del PRT dista circa 50 km in linea d’aria dall’impianto di
consegna del gas di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Figura 2-10
Alternativa D1- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Pagina 34 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Tabella 2-10 Analisi della Vincolistica – Alternativa D1
Alternativa D1 Natura 2000
Vincolistica
PPTR – Sistema delle Tutele
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
Offhsore
-
-
Onshore
Componenti Geomorfologiche
•
Cordone Dunale
•
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
Uso del Suolo (C
SIT regione Puglia)
– Lungo il Tracciato
Seminativi: 0,3 km
Uliveti: 7,4 km
Componenti Idrologiche
•
Territori costieri (D.Lgs.
42/2004 Art.142 lettera a)
•
Vincolo Idrogeologico
Componente botanicovegetazionali
•
Pascoli Naturali
•
Area Rispetto Bosco
•
Bosco
Componenti culturali insediative
•
Dichiarazione di notevole
interesse pubblico della zona
costiera Apani-Punta Penna
(D.Lgs 42/2004 Art.136)
Componenti dei valori percettivi
•
Strada Panoramica
•
Strada a Valenza
Paesaggistica
Pagina 35 di 47
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.11
Alternativa E1 – Corridoio E
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
58,39 km. L’approdo si trova a 2,6 km a nord dal centro di Otranto. Il percorso procede
nell’entroterra in direzione ovest fino a raggiungere l’area del PRT per una lunghezza totale di
circa 11,1 km. L’impianto del PRT dista circa 67 km in linea d’aria dall’impianto di consegna del
gas di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Figura 2-11
Alternativa E1- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
Pagina 36 di 47
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Tabella 2-11 Analisi della Vincolistica – Alternativa E1
Alternativa E1
Natura 2000
Offhsore
•
Onshore
SIC9150011
Alimini
Vincolistica
Altra Vincolistica
PPTR – Sistema
/Zonizzazioni
delle Tutele
Componente delle
•
Posidonia
aree protette e dei siti
oceanica
naturalistici
•
Siti di Rilevanza
Naturalistica
Componenti
Geomorfologiche
•
Versanti
Pendenza 20%
Componenti
Idrologiche
•
Territori costieri
(D.Lgs. 42/2004
Art.142 lettera a)
•
Vincolo
Idrogeologico
Componente
botanicovegetazionali
•
Pascoli Naturali
Componenti culturali
insediative
•
Dichiarazione di
notevole
interesse
pubblico (D.Lgs
42/2004 Art.136)
Componenti dei valori
percettivi
•
Strade a Valenza
Paesaggistica
N°
Sequenz.
•
•
D.M. 01/08/85
(PUTT/p)
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Seminativi: 1,2 km
Uliveti: 7,4 km
Oasi Quattro
Macine (PUTT/p) Aree Arbustive e/o
Arboree: 1,4 km
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
2.12
Alternativa E2 – Corridoio E
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
58,83 km. L’approdo si trova a sud di Otranto, seguendo lo stesso tracciato proposto per il
progetto “IGI Poseidon”. Il percorso procede nell’entroterra in direzione ovest fino a raggiungere
l’area del PRT per una lunghezza totale di circa 12 km. TAP AG ha sviluppato un potenziale
tracciato per non inserire il Terminale di Ricezione (PRT) in un contesto paesaggistico vincolato
ai sensi del D.Lgs. 42/2004 – Area di Notevole Interesse Pubblico. Conseguentemente l’ipotesi di
localizzazione del PRT differisce inevitabilmente da quanto proposto dal progetto “IGI Poseidon”.
L’impianto del PRT ipotizzato da TAP AG dista circa 69 km in linea d’aria dall’impianto di
consegna del gas di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Figura 2-12
Alternativa E2- Mappa della Vincolistica Direttamente Interessata dal
Tracciato
Fonte: ERM (2014)
Nella seguente tabella sono elencati i vincoli direttamente interessati dal tracciato analizzato e
già localizzati nella precedente figura.
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E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Tabella 2-12 Analisi della Vincolistica – Alternativa E2
Alternativa E2
Natura 2000
Offhsore
•
Onshore
•
SIC9150011
Alimini
IBA 147
Vincolistica
PPTR – Sistema delle
Tutele
Componente delle aree
protette e dei siti
naturalistici
•
Siti di Rilevanza
Naturalistica
Altra Vincolistica
/Zonizzazioni
•
Posidonia
oceanica
•
Biotipi Otranto S.
Maria di Leuca
Componenti Idrologiche
•
D.M. 01/08/85
•
Vincolo Idrogeologico
(PUTT/p)
•
Territori costieri
Oasi Quattro Macine
(D.Lgs. 42/2004
(PUTT/p)
Art.142 lettera a)
•
Connessione RER
100m
Componente botanicovegetazionali
•
Pascoli Naturali
•
Boschi
•
Area rispetto boschi
•
Area rispetto Parchi
•
Parco Naturale
Regionale (Costa
Otranto-S.Maria di
Leuca e Bosco di
Tricase)
Componenti culturali
insediative
•
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico (D.Lgs
42/2004 Art.136)
Componenti dei valori
percettivi
•
Strade a Valenza
Paesaggistica
•
Strade Panoramiche
N°
Sequenz.
Uso del Suolo (SIT
regione Puglia) –
Lungo il Tracciato
Seminativi: 4,7 km
Vigneti: 0,26
Uliveti: 4,1 km
Aree Arbustive e/o
Arboree: 2,5 km
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
3
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
CONNESSIONE ALLA RETE DI SNAM RETE GAS
Trans Adriatic Pipeline (TAP) è un progetto per la costruzione di un nuovo gasdotto per il
trasporto del gas naturale dalla Regione Caspica all’Europa Centrale e Meridionale. Il Progetto
trasporterà il gas naturale attraversando la Grecia, l’Albania e il mar Adriatico fino a raggiungere
l’Italia meridionale. Da qui il gas dovrà essere immesso nella rete di distribuzione nazionale di
SRG.
Dai colloqui intercorsi con SRG nel territorio esistono esclusivamente due impianti delle
dimensioni necessarie per l’immissione delle quantità di gas che TAP prevede di consegnare.
Come evidenziato nella figura seguente, i due impianti sono situati nei pressi di Mesagne e nei
pressi di Villa Castelli.
Figura 3-1
Localizzazione Impianti di Immissione del Gas di SRG
Fonte: ERM (2014)
Considerando la maggiore distanza dell’impianto di Villa Castelli, SRG ha indicato l’impianto di
Mesagne come quello più idoneo al ricevimento del gas. Per questo motivo, l’opzione di
immissione del gas in corrispondenza di Villa Castelli non è stata considerata.
Nella figura seguente sono raffigurati i tracciati che partono dal confine delle acque di
giurisdizione italiane (al centro del mare Adriatico) fino all’impianto di SRG a Mesagne.
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E.ON New Build & Technology GmbH
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
ERM S.p.A.
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Considerando che in questa fase di progetto non è possibile conoscere le rotte esatte che
potranno essere percorse dalla condotta SRG per l’allacciamento dei siti individuati per il PRT
all’impianto di consegna di SRG sito in Mesagne, tali lunghezze sono state misurate
considerando la minima distanza tra i due punti.
Figura 3-2
Distanze dal Confine Italo-Albanese al Punto di Consegna SRG
Fonte: ERM (2014)
Di seguito si riportano le lunghezze dei tracciati del gasdotto sul territorio italiano complessivi dei
tracciati di TAP e di SRG per mettere a confronto le diverse opzioni.
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E.ON New Build & Technology GmbH
Titolo Progetto:
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Tabella 3-1
Società
Incaricata
Lunghezza Totale della Condotta nel Territorio Italiano
Alternativa
Descrizione Alternativa
Tratto
onshore
TAP
(km)
B1
B2
B3
B4
B5
C1
C2
C3
C4
D1
E1
E2
Brindisi Nord
Brindisi Nord
Brindisi Nord
Brindisi Nord
Brindisi Nord
Cerano
San Pietro Vernotico
San Pietro Vernotico
Lindinuso
San Foca
Otranto
Otranto
12,255
13,000
13,243
14,771
15,375
8,451
7,938
2,843
22,339
8,072
11,097
12,005
Tratto onshore Tratto offshore
SRG
nel territorio
(km)
italiano (km)
10
11
15
50
67
69
93,240
94,550
93,270
89,430
89,420
68,290
65,930
67,240
63,530
44,900
58,390
58,830
Tratto complessivo
condotta nel territorio
italiano: TAP + SRG
(km)
105,495
107,.550
106,513
104,201
104,795
86,741
84,868
85,083
85,869
102,972
136,487
139,835
Dall’analisi della precedente tabella si evidenzia che, per quanto riguarda il tratto onshore (tratto
onshore TAP + tratto onshore SRG), le alternative del corridoio B risultano le più corte, mentre le
più lunghe sono quelle del corridoio E.
In quanto a lunghezza totale del tracciato (onshore + offshore), le alternative del corridoio C
risultano le più corte, mentre quelle del corridoio E risultano ancora le più lunghe.
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E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
4
Società
Incaricata
ASPETTI TECNICI/IDRAULICI DELLA CONDOTTA
Per quanto concerne gli aspetti tecnici/idraulici della condotta, sono state effettuate delle stime
del comportamento idraulico della condotta. In particolare, di seguito si analizzano la temperatura
e la portata massima della condotta in corrispondenza del punto di consegna nella rete nazionale
(SRG).
La temperatura del gas varia in funzione della lunghezza del gasdotto compresa tra la stazione di
compressione in Albania e quella di arrivo. Infatti, maggiore sarà il tragitto, minore sarà la
temperatura a causa del rapporto inversamente proporzionale che si crea tra la lunghezza del
tracciato e la pressione (effetto di Joule Thomson).
Si fa presente che per motivi tecnici il gas dovrà essere immesso nella rete di Snam Rete Gas
con una temperatura non inferiore a 3°C. Conseguentemente la lunghezza totale della condotta
assume un ruolo prioritario per la stima della temperatura.
Nella Tabella 4-1 si riportano i risultati dei calcoli fatti per alcune ipotesi di lunghezza della
condotta. Le stime considerano l’impatto della lunghezza sulla temperatura nei diversi scenari
previsti: scenario estivo e scenario invernale per una capacità di trasporto prossima a 20 bcm
annui.
Tabella 4-1
Lunghezza della condotta TAP: dal PRT in Albania fino all’Italia
Tratto
Offshore
nel
territorio
albanese
(km)
Tratto
Offshore
totale
(km)
Tratto
onshore
Albanes
e fino
alla
stazione
di
compres
sione*
Tratto totale
dalla stazione
di
compressione
in Albania al
PRT in Italia
[km] *
Temperatura di
entrata nella
rete SRG **
Tratto
onshore
SRG
(km)*
Tratto
onshore
TAP
(km)
Tratto
Offshore
nel
territorio
italiano
(km)
-
12,26
93,24
60,14
153,38
7
173
<3°
-
13,00
94,55
60,14
154,69
7
175
<3°
-
13,24
93,27
60,14
153,41
7
174
<3°
-
14,77
89,43
60,14
149,57
7
171
<3°
-
15,38
89,42
60,14
149,56
7
172
<3°
10
8,45
68,29
60,14
128,44
7
144
>3°
11
7,94
65,93
60,14
126,07
7
141
>3°
C3
Cerano
San Pietro
Vernotico
San Pietro
Vernotico
15
2,84
67,24
60,14
127,38
7
137
>3°
C4
Lindinuso
-
22,34
63,53
60,14
123,67
7
153
<3°
D1
San Foca
50
8,07
44,90
60,14
105,04
7
120
>3°
E1
Otranto
67
11,10
58,39
60,14
118,54
7
137
>3°
E2
Note:
Otranto
69
12,01
58,83
60,14
118,97
7
138
>3°
Alternativa
B1
B2
B3
B4
B5
C1
C2
Brindisi
Nord
Brindisi
Nord
Brindisi
Nord
Brindisi
Nord
Brindisi
Nord
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Titolo Progetto:
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
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Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.:00
*Il valore è approssimato ma non altera lo scopo delle tabelle, ovvero quello di fornire la lunghezza totale indicativa
dalla stazione di compressione localizzata in Albania al PRT localizzato in Italia;.
**Periodo invernale (senza preriscaldamento).
Dalla tabella precedente si evince che fino ad una lunghezza di circa 150 km, tra la stazione di
compressione localizzata in Albania e il PRT localizzato in Italia, il gas raggiunge il punto di
connessione con la rete nazionale (presso il PRT) con una temperatura superiore a 3°C,
conseguentemente non si presenta la necessità di riscaldamento ordinario del gas mediante le
caldaie a gas del PRT.
Le lunghezze totali della condotta TAP fino riportate nella tabella, si riferiscono ai chilometri di
condotta compresi tra la stazione di compressione posta onshore in territorio albanese a 7 km
dalla costa e le possibili localizzazioni del Terminale di Ricezione (PRT) nel territorio italiano
considerate nel presente documento.
In conclusione, considerando quanto sopra esposto, si precisa che le alternative ricadenti nei
comuni di Cerano, San Pietro Vernotico, San Foca e Otranto possiedono una lunghezza della
condotta tale da non richiedere particolare interventi per il ripristino della temperatura. Invece, gli
approdi previsti a Brindisi e Lindinuso presentano una lunghezza tale da richiedere un
preriscaldamento, durante il periodo invernale, prima dell’immissione nella rete nazionale,
comportando un significativo aumento delle ore di funzionamento delle caldaie a gas con un
possibile incremento della magnitudo degli impatti sulla componente atmosfera.
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Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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COMPARAZIONE DELLE ALTERNATIVE
L’analisi della vincolistica e degli aspetti tecnici riportata nel presente documento è stata
riassunta in una tabella conclusiva per il confronto delle alternative prese in considerazione.
Ad ogni tipo di interferenza e caratteristica tecnica del tracciato è stato attribuito un valore
numerico; il giudizio finale delle alternative risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ad ogni
parametro (il punteggio più basso risulta quello relativo all’alternativa giudicata migliore dal punto
di vista tecnico/ambientale/paesaggistico).
I vincoli e gli aspetti tecnici sono stati suddivisi in funzione dello strumento di pianificazione o
della tematica di appartenenza e l’attribuzione dei valori numerici alle interferenze è stato
effettuato come segue:
Aree Protette: Aree SIC e ZPS (Natura 2000), IBA, Aree di rispetto delle Riserve Naturali
Regionali. In tali aree i potenziali impatti sulla vegetazione, biodiversità ed ecosistemi legati a
movimenti terra, scavi, movimentazione di sedimenti marini e temporanee emissioni
acustiche/luminose potrebbero avere una magnitudo di elevata entità.
•
•
•
Valore 0 – non ci sono interferenze del tracciato con la vincolistica esistente;
Valore 1 – sono riscontrate delle interferenze indirette del tracciato con la vincolistica. Si
considera un fascia di 1 km per le aree protette offshore e 100 m per le aree protette
nazionali e regionali onshore;
Valore 2 – sono riscontrate delle interferenze dirette del tracciato con le aree protette.
Vincolistica PAI: Area a pericolosità idraulica e a pericolosità geomorfologica. Per tali aree sono
necessari ulteriori studi geologici e di compatibilità idraulica/idrogeologica al fine di dimostrare la
fattibilità dell’opera. In particolare per quanto concerne la pericolosità geomorfologica elevata
(P.G.3), le NTA del PAI escludono la possibilità di realizzare scavi e movimento terra. Interventi
in tali aree potrebbero avvenire solo in seguito ad una riperimetrizzazione giustificata delle aree
mappate dall’Autorità di Bacino.
•
•
•
Valore 0 - non ci sono interferenze del tracciato con la vincolistica esistente;
Valore 1- il tracciato interferisce direttamente con aree a pericolosità idraulica e
geomorfologica classificata come bassa e/o media;
Valore 2 - il tracciato interferisce direttamente con aree a pericolosità idraulica e
geomorfologica elevata.
Vincolistica PPTR: Aree boschive, vincolo idrogeologico, pascoli naturali, formazioni arbustive,
dune, aree di rispetto boschivo e dei parchi naturali. In tali aree i potenziali impatti sulla
vegetazione, flora fauna potrebbero avere una magnitudo elevata. Inoltre, in tali aree potrebbero
essere necessari tagli vegetazionali (boschi, macchia mediterranea) alterando così gli aspetti
paesaggistici e idrologici dell’area. Tali operazioni potrebbero essere autorizzate solo in presenza
di validi piani di ripristino ambientale delle aree interferite definiti in collaborazione con le autorità
competenti. Non ultimo, eventuali tagli vegetazionali e/o modifiche morfologiche in tali aree
potrebbero compromettere il valore simbolico e percettivo del paesaggio costiero.
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•
•
•
Società
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Valore 0 - il tracciato non interferisce con la vincolistica esistente;
Valore 1 - il tracciato interferisce direttamente con aree soggette a vincolo idrogeologico,
pascoli naturali, formazioni arbustive, aree di rispetto boschivo e aree di rispetto dei parchi
naturali. In tali aree la presenza di vegetazione dovrebbe essere ulteriormente investigata
per dimostrare l’effettiva interferenza dell’opera. Il valore “1” si applica anche agli
attraversamenti di aree boschive e cordoni dunali nel caso in cui l’utilizzo di tecnologie
trenchless (microtunneling, TOC) consenta di evitare interferenze dirette con le aree
vincolate.
Valore 2 - il tracciato interferisce direttamente con aree in cui siano presenti aree boschive e
cordoni dunali e non ci sono le condizioni di fattibilità tecnica per utilizzare tecnologie
trenchless (microtunneling, TOC) oppure il loro utilizzo non consenta di evitare interferenze
dirette con le aree vincolate.
Paesaggio: Territori costieri (D.Lgs. 42/2004 Art.142 lettera a), Aree di notevole interesse
pubblico (D.Lgs. 42/2004 Art.136), attraversamento di Fiumi, Torrenti D.Lgs. 142 lettera c. In tali
aree, scavi e movimenti terra potrebbero generare degli impatti potenziali durante la fase
cantiere. Mentre, nella fase di esercizio la presenza di strutture permanenti fuori terra potrebbe
generare degli impatti di considerevole magnitudo sulla componente paesaggio.
•
•
•
Valore 0 – il tracciato non interferisce con la vincolistica esistente;
Valore 1- il tracciato interferisce direttamente con la vincolistica. Sono attesi potenziali
impatti temporanei durante la fase di cantiere.
Valore 2 –il PRT ricade in tali aree a particolare valenza paesaggistica. Sono attesi potenziali
impatti durante la fase di esercizio.
SIN (Sito di interesse Nazionale): con tale classificazione sono delimitate delle aree contaminate
molto estese individuate dallo Stato Italiano che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del
sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate danni ambientali e sanitari. In tali
aree scavi e movimentazione terra potrebbero generare rimobilitazioni di contaminanti
nell’ambiente.
•
•
•
Valore 0 - non ci sono interferenze del tracciato con la vincolistica esistente;
Valore 1- il tracciato del gasdotto interferisce direttamente con l’area SIN di Brindisi;
Valore 2 - tutte le opere (Tracciato del gasdotto e PRT) ricadono nell’area SIN di Brindisi.
Lunghezza della Condotta Onshore: la lunghezza del tracciato onshore è strettamente correlata
all’impatto ambientale e sociale sul territorio italiano. Infatti, maggiore sarà la lunghezza,
maggiore potrebbe essere l’interferenza dell’opera sulle componenti ambientali e sociali.
•
•
•
Valore 0 – il tracciato onshore non supera i 25 km.
Valore 1- il tracciato onshore è compreso tra 25 km e 50 km;
Valore 2 – il tracciato onshore è superiore a 50 km.
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Stato
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Titolo Progetto:
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
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Titolo Documento: Appendice 1 Analisi delle Alternative
Aspetti Tecnici: la lunghezza della condotta tra la stazione di compressione in Albania e il PRT
nel territorio italiano, se superiore a 150 km, potrebbe portare alla necessità del preriscaldamento
del gas, durante il periodo invernale, prima dell’immissione nella rete nazionale italiana. Questo
comporterebbe un significativo aumento delle ore di funzionamento delle caldaie a gas, rispetto a
quanto previsto nell’ESIA, con un possibile incremento della magnitudo degli impatti sulla
componente atmosfera.
•
•
Valore 0 – non è necessaria l’attività di riscaldamento ordinario del gas nel periodo invernale;
Valore 1- si prevede un riscaldamento ordinario del gas nel periodo invernale.
Tabella 5-1
Tabella Comparativa delle Alternative
Tematica Analizzata
Aree Protette
PAI
PPTR
Vincolistica Paesaggistica
SIN
Distanza da SRG
Aspetti Tecnici
TOTALE
B1
B2
B3
B4
B5
C1
C2
C3
C4
2
2
1
1
0
0
1
7
2
2
1
1
0
0
1
7
2
0
1
1
0
0
1
5
1
2
2
2
0
0
1
8
1
2
2
2
0
0
1
8
2
2
1
0
2
1
0
8
2
0
2
1
0
1
0
6
2
0
1
1
0
1
0
5
2
0
2
1
0
0
1
6
D1
0
0
1
1
0
2
0
4
E1
E2
2
0
1
1
0
2
0
6
2
0
2
2
0
2
0
8
L’approfondimento delle analisi delle alternative svolto nel presente documento (riassunto nella
Tabella 5-1), considerando come richiesto ulteriori aree di indagine e parametri di valutazione,
conferma che la rotta D1 (San Foca) risulta l’alternativa migliore a livello tecnico, ambientale,
paesaggistico.
In particolare, per questa alternativa la tecnologia del microtunnel permetterà di ridurre al minimo
le interferenze con la fascia litoranea (potenziali impatti sul turismo, sul paesaggio e
sull’ambiente) raggiungendo una profondità di circa 10 metri dal piano di campagna.
Si sottolinea inoltre che la seconda alternativa giudicata meno impattante, dopo la D1, è
l’alternativa C3. Questa tuttavia interferisce con l’area SIC Bosco Tramazzone per circa 5,6 km,
con l’area SIC Rauccio per circa 2,2 km e attraversa circa 3,8 km di posidonieti mappati nel
Progetto ”Inventario e cartografia delle praterie di Posidonia nei compartimenti marittimi di
Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto”, finanziato dalla Regione Puglia.
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
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CONCLUSIONI
L’approfondimento delle Analisi delle Alternative svolto nel presente documento, anche
considerando ulteriori aree di indagine e parametri di valutazione, conferma che la rotta D1, il cui
approdo è localizzato tra Torre Specchia Ruggeri e San Foca, risulta l’alternativa migliore a livello
tecnico, ambientale, paesaggistico.
NIA
ALB A
A
ITA LI
CORRIDOIO B
MARE ADRIATICO
CORRIDOIO C
B1
B2 B3 B4
B5
C1
C2
CORRIDOIO A
C3
C4
CORRIDOIO B
1:250,000
1:250,000
CORRIDOIO C
Punto di
consegna SRG
CORRIDOIO D
CORRIDOIO E
CORRIDOIO D
E1
E2
D1
CORRIDOIO E
1:250,000
1:250,000
DIMENSIONE ORIGINALE A3
La Legenda è in un foglio separato
0
±
2.5
5
10
15
20
Km
Sistema di Coordinate: WGS 1984 UTM Zone 34N
Fonte Cartografica: Carta tecnica Regionale (CTR 1:5000 - SIT Regione Puglia)
±
PROPONENTE
TITOLO DOCUMENTO
PROGE TTO
Scala: 1:459,104
TRANS ADRIATIC PIPELINE
Tavola 1 - Inquadramento
Location
Originating
Company
SystemDocument
code Discipline Type
GIS - FILE NO.
0198611_Tav1
Sequential
Number
1 di 1
Rev.
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AUTORE
Environmental Resources Management
Foglio
Documento Numero:
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Revisione
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
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Tipo Doc.
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Appendice 2
Analisi delle Alternative - Analisi della Vincolistica
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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Vincolistica
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INDICE
1
INTRODUZIONE
4
2
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E VINCOLISTICA ANALIZZATA
4
2.1
Vincolistica Potenzialmente Superabile
6
2.2
Vincolistica il cui superamento può richiedere tempistiche molto
lunghe e procedure articolate
9
3
ANALISI PRELIMINARE DELLA VINCOLISTICA
10
3.1
3.1.1
Alternativa B1
Considerazioni conclusive
10
14
3.2
3.2.1
Alternativa B2
Considerazioni conclusive
15
20
3.3
3.3.1
Alternativa B3
Considerazioni conclusive
21
25
3.4
3.4.1
Alternativa B4
Considerazioni conclusive
27
31
3.5
3.5.1
Alternativa B5
Considerazioni conclusive
32
37
3.6
3.6.1
Alternativa C1
Considerazioni conclusive
38
41
3.7
3.7.1
Alternativa C2
Considerazioni conclusive
43
45
3.8
3.8.1
Alternativa C3
Considerazioni conclusive
48
50
3.9
3.9.1
Alternativa C4
Considerazioni conclusive
52
55
3.10
3.10.1
Alternativa D1
Considerazioni conclusive
57
59
3.11
3.11.1
Alternativa E1
Considerazioni conclusive
61
63
3.12
3.12.1
Alternativa E2
Considerazioni conclusive
65
68
3.13
Comparazione della Vincolistica Interessata dalle Alternative
Analizzate
71
Comparazione della Vincolistica Interessata dalle Alternative di
localizzazione del Terminale di Ricezione del Gasdotto
75
CONCLUSIONI
76
3.14
4
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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ELENCO DELLE TABELLE
Tabella 3-1
Tabella 3-2
Tabella 3-3
Tabella 3-4
Tabella 3-5
Tabella 3-6
Tabella 3-7
Tabella 3-8
Tabella 3-9
Tabella 3-10
Tabella 3-11
Tabella 3-12
Tabella 3-13
Tabella 3-14
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B1
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B2
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B3
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B4
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B5
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C1
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C2
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C3
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C4
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa D1
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa E1
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa E2
Analisi Preliminare della Vincolistica
Vincolistica PTCP
Appendici
Appendice 2a - Tavola 1 - Rotte Onshore e Offhsore dei Corridoi B,C, D. E
Appendice 2b – Descrizione delle rotte e valutazione preliminare dei rischi associati
11
16
22
27
33
39
43
48
52
57
61
65
71
75
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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INTRODUZIONE
Il presente documento è stato predisposto da TAP AG al fine di fornire un’analisi preliminare
della vincolistica interessata dai tracciati e relativa ipotesi localizzativa del terminale di ricezione
riportati nell’Allegato 4 Analisi delle Alternative. Quest’ultimo documento è stato trasmesso al
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) in data 17 aprile 2014,
nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto TAP.
2
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E VINCOLISTICA ANALIZZATA
L’analisi svolta considera i seguenti strumenti di pianificazione e vincolistica nazionale:
•
Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (PUTT/p), entrato in vigore nel 2000,
e redatto ai sensi della Legge 431/85. Il Piano si riferisce soltanto ad alcune aree del territorio
regionale. Tuttavia, va precisato che l’applicazione di tale piano cesserà i propri effetti al
momento della pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia del nuovo Piano
Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), in corso di approvazione;
•
Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia (PPTR) adottato con delibera n.
1435/2013, dalla Giunta Regionale;
•
Il Piano di Bacino Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del Territorio (PAI), approvato con
Delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Puglia del 30 novembre 2005
e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 8/2006;
•
“Inventario e cartografia delle praterie di Posidonia nei compartimenti marittimi di
Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto” finanziato dalla Regione Puglia. Per
la realizzazione di tale progetto lungo le coste pugliesi sono state realizzate, nel periodo da
settembre 2004 ad aprile 2005, una serie di campagne per i rilievi side scan sonar (SSS) e
single beam, a bordo dell'imbarcazione 'The President", ed a bordo del Motopesca "Morfeo"
per i rilievi ROV (Remotely Operated Vehicles). I principali strumenti utilizzati sono stati:
o
Side scan sonar a correzione di immagine;
o
Sistema batimetrico single-beam a doppia frequenza (30 e 200 kHz);
o
ROV provvisto di telecamera ad alta risoluzione;
o
Sistema di posizionamento satellitare GPS, con precisione di ordine metrico.
•
Aree Rete Natura 2000 (ZPS, SIC), istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" per
garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna
minacciati o rari a livello comunitario;
•
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Brindisi adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma 6. Deliberazione Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013. Gli elaborati cartografici considerati sono i seguenti:
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o
Vincoli e tutele operanti (tav.1 Vincoli controdedotti in data 30/04/2013);
o
Caratteri storico culturali (Tav.3 Caratteri storico-culturali controdedotti in data
30/04/2013);
o
Rete ecologica (Tav.6 Rete ecologica controdetotta in data 30/04/2013);
•
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Lecce Approvato con
Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 75 del 24/10/2008. Per la presente analisi sono
state utilizzate le tavole PTCP06, PTCP07 e PTCP11.
•
Zonizzazione e vincolistica riportata nelle seguenti cartografie nautiche:
o
Carta Nautica N. 29 “Da Torre dell’Orso a Brindisi”. Scala 1:100000 – (Istituto
Idrografico della Marina);
o
Carta Nautica N. 920 “Da Punta Alice a Torre Canne e Canale D’Otranto”. Scala
1:250000 – (Istituto Idrografico della Marina);
o
Carta Nautica N. 7082 “Litorale di Brindisi”. Scala 1:100000 – (Istituto Idrografico della
Marina);
o
Carta Nautica N. 7081 “Da S. Cataldo A Casalabate”. Scala 1:100000 – (Istituto
Idrografico della Marina);
o
Carta Nautica N. 7080 “Dal Porticciolo di Tricase a Torre S. Foca”. Scala 1:100000 –
(Istituto Idrografico della Marina);
o
Carta N.1050 “Zone normalmente impiegate per le esercitazioni navali e di tiro e zone
dello spazio aereo soggetto a restrizioni” – Scale 1:1700000 - (Istituto Idrografico della
Marina);
Di seguito si riportano i vincoli, interferiti dalle alternative di tracciato, contenuti negli strumenti di
pianificazione e nella vincolistica nazionale sopra citati suddivisi come segue:
•
Vincoli potenzialmente superabili attraverso l’utilizzo di idonee misure di mitigazione e/o
compensazione o grazie alla dimostrazione della compatibilità dell’opera con quanto
prescritto dagli strumenti normativi vigenti (es. relazione paesaggistica, valutazione di
incidenza);
•
Vincoli il cui superamento può richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate, tra
cui l’approvazione di una variante al relativo strumento di pianificazione.
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Vincolistica Potenzialmente Superabile
SIC e ZPS: i Siti di Interesse Comunitario e le Zone di Protezione Speciale potrebbero essere
attraversati dal tracciato solo a condizione che le interferenze dell’opera siano non significative.
Tale assunzione deve essere dimostrata attraverso un’indagine sito-specifica e la redazione di
uno specifico rapporto (Valutazione di Incidenza – VINCA). Come indicato dall’art 6 della
Direttiva 92/42/CEE “Direttiva Habitat”, “qualora, nonostante conclusioni negative della
valutazione dell'incidenza sul sito e in mancanza di soluzioni alternative, un piano o progetto
debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di
natura sociale o economica, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per
garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata. Lo Stato membro informa la
Commissione delle misure compensative adottate. Qualora il sito in causa sia un sito in cui si
trovano un tipo di habitat naturale e/o una specie prioritari, possono essere addotte soltanto
considerazioni connesse con la salute dell'uomo e la sicurezza pubblica o relative a
conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente ovvero, previo parere della
Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”.
Posidonia oceanica in aree SIC e ZPS: la Posidonia Oceanica risulta un Habitat prioritario
definito dalla Direttiva 92/42/CEE “Direttiva Habitat” (Annex I), pertanto per esso valgono le
considerazioni riportate sopra. Pur considerando quanto riportato nelle linee guida ISPRA
“Conservazione e gestione della naturalità negli ecosistemi marino-costieri - Il trapianto delle
praterie di Posidonia oceanica - 2014”, la realizzazione di infrastrutture, quali cavi e condotte, in
presenza di praterie di Posidonia oceanica in buona salute, può comportare un impatto
sull’ecosistema praticamente trascurabile qualora si ricorra alla semplice posa o all’utilizzo di
dispositivi che ancorano il cavo sul fondo marino e consentono alla prateria di ricoprirlo e
incorporarlo nella matte (Bacci et al. 2013), si sottolinea che, fino ad una profondità di circa 25m,
la condotta andrà stabilizzata con interventi sul fondo a causa dei potenziali effetti meteomarini.
La significatività degli impatti, diretti e indiretti, sulla Posidonia dovuta agli interventi richiesti
dipenderà dal tipo di tecnologia che sarà possibile utilizzare (si ricorda che le praterie di
Posidonia sono generalmente presenti a profondità variabili tra circa 1 e 30 metri). Come detto,
quindi, anche in questo caso vale quanto indicato sopra e tratto dalla Direttiva 92/42/CEE
“Direttiva Habitat”:
Rada di Nord Ovest, Zona di Fonda (Rada Nord) prevista dalle ordinanze n.72/2013 e n.76/2013
della Capitaneria di Porto di Brindisi: Per quest’area nella fase di progettazione dovranno essere
svolte valutazioni quantitative del rischio in base alle dimensioni delle navi per le quali è
consentito l’ancoraggio e in base alle relative procedure/manovre.
“Aree da Evitare” ai sensi delle ordinanze n.72/2013 e n.76/2013 della Capitaneria di Brindisi e in
applicazione dell’articolo 1 del Decreto Interministeriale 2 marzo 2012: le limitazioni imposte in
quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500 Gt). Ripe di erosione
fluviale: In tali aree sono concesse opere di interesse pubblico, comprensive dei relativi manufatti
di servizio, parimenti essenziali e non diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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obiettivi del presente Piano e con la pianificazione degli interventi di mitigazione. Il progetto
preliminare di nuovi interventi infrastrutturali, che deve contenere tutti gli elementi atti a
dimostrare il possesso delle caratteristiche sopra indicate anche nelle diverse soluzioni
presentate, è sottoposto al parere vincolante dell’Autorità di Bacino. Per tali aree TAP AG
effettuerebbe uno studio di compatibilità idraulica e di una valutazione delle potenziali alternative
così come previsto dalle NTA del PAI.
P.G.2.: interventi consentiti a condizione che venga dimostrata da uno studio geologico e
geotecnico la compatibilità dell’intervento con le condizioni di pericolosità dell’area.
Vincolistica del PPTR:
•
In aree classificate come Cordoni Dunali, Bosco, ed Aree di Rispetto dei Boschi, secondo il
Titolo VI delle norme del PPTR per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti non viene
ritenuta ammissibile la realizzazione di gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche
secondarie, fatta eccezione per gli allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati
sotto strada esistente.
Per le aree identificate come Parchi e Riserve e le loro Aree di Rispetto non è ammessa la
rimozione e/o la trasformazione della vegetazione naturale o l’eliminazione o trasformazione
degli elementi antropici e seminaturali del paesaggio agrario con alta valenza ecologica e
paesaggistica.
Per le aree catalogate come Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive, ai sensi dell’art.
66, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della vegetazione erbacea,
arborea od arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli interventi realizzati nel rispetto
dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi storico-culturali e di naturalità
esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di permeabilità dei suoli, assicurando la
salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai luoghi dai quali è possibile godere di
tali visuali.
Tuttavia, ai sensi dell’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso PPTR, le opere
pubbliche o di pubblica utilità possono essere realizzate in deroga alle prescrizioni previste
dal Titolo VI delle norme per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti, purché in sede di
autorizzazione paesaggistica o in sede di accertamento di compatibilità paesaggistica, dette
opere siano comunque:
a) compatibili con gli obiettivi di qualità;
b) non abbiano alternative localizzative e/o progettuali (art. 37).
•
Per quanto concerne la vincolistica Territori Costieri e Fiumi e Torrenti e corsi d’acqua iscritti
negli elenchi delle acque pubbliche, è ammissibile la realizzazione di opere infrastrutturali a
rete interrate pubbliche e/o di interesse pubblico, a condizione che siano di dimostrata
assoluta necessità e non siano localizzabili altrove. Per tali aree è prevista la procedura di
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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autorizzazione paesaggistica, nel rispetto degli obiettivi di qualità e delle normative d’uso
all’art. 37 delle NTA del PPTR, e degli atti di governo del territorio vigenti ove più restrittivi
•
Per le Aree soggette reticolo Idrografico di connessione R.E.R, le aree identificate come
Interesse Pubblico, e per le aree classificate come Versanti con pendenza maggiore del 20%
sono ammissibili tutti i piani, progetti e interventi in linea con gli obiettivi di qualità e le
normative d’uso di cui all'art. 37 delle NTA del PPTR. Per tali aree è prevista la procedura di
autorizzazione paesaggistica.
•
Vincolo idrogeologico: la movimentazione di terreno e il taglio della vegetazione deve essere
preventivamente autorizzata dal Servizio Regionale Foreste a seguito di una relazione
idrogeologica per la valutazione della compatibilità dell’opera con l’assetto idrogeologico
dell’area. Per tale area dovrà inoltre, essere redatta una relazione paesaggistica al fine di
dimostrare il rispetto dell’assetto paesaggistico del territorio interessato.
PUTT
•
Ambito “B”, riferito a situazioni di compresenza di più beni costitutivi, anche in assenza di
prescrizioni vincolistiche esistenti, per i quali vanno perseguiti obiettivi di conservazione e
valorizzazione dell’assetto attuale e recupero di eventuali situazioni compromesse attraverso
l’eliminazione dei detrattori o mitigazione degli effetti negativi (NTA 2.02);
•
Ambito “C”, riferito a situazioni di presenza di un bene costitutivo, anche in assenza di
prescrizioni vincolistiche esistenti, per il quale vanno perseguiti obiettivi di salvaguardia e
valorizzazione dell’assetto attuale se qualificato, e trasformazione, se compromesso,
compatibilmente con la qualificazione paesaggistica (NTA 2.02);
•
Ambito “D”, dove, anche in assenza di un bene costitutivo, sussista la presenza di vincoli per
i quali vanno perseguiti obiettivi di valorizzazione degli aspetti rilevanti con salvaguardia delle
visuali panoramiche (NTA 2.02);
la vincolistica PUTT, così come le aree Galassino sono vincoli potenzialmente superabili
attraverso la procedura di autorizzazione paesaggistica.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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Vincolistica
Titolo Progetto:
2.2
Società
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Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Vincolistica il cui superamento può richiedere tempistiche molto
lunghe e procedure articolate
P.G.3. - Area a Pericolosità Geomorfologica Molto Elevata: nelle aree a pericolosità
geomorfologica molto elevata (P.G.3), sono consentiti esclusivamente interventi alle opere e
infrastrutture pubbliche già esistenti. L’eventuale svincolo richiederebbe una procedura lunga ed
articolata consistente nel declassamento dell’area a P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi,
attuata mediante opere di mitigazione del rischio erosivo.
SIN – Sito di Interesse nazionale: Con tale classificazione sono delimitate delle aree
contaminate, molto estese, individuate dallo stato Italiano. Tali aree necessitano di interventi di
bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate danni
ambientali e sanitari.
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N°
Sequenz.
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ANALISI PRELIMINARE DELLA VINCOLISTICA
I seguenti paragrafi riportano una descrizione delle alternative e dei principali vincoli da esse
interessati.
Inoltre, la totalità della vincolistica nazionale, regionale e provinciale attraversata da ciascuna
delle alternative analizzate è rappresentata nelle seguenti tabelle.
Le tabelle sono suddivise in vincolistica onshore e vincolistica offshore. Per ciascun vincolo sono
indicati:
•
Normativa di riferimento;
•
Strumento normativo di riferimento;
•
Kp iniziale;
•
Kp finale;
•
Metri lineari interessati dal tracciato.
Si precisa che il Kp 0,00 per le rotte onshore, di ciascuna alternativa corrisponde al punto di
approdo sulla linea di costa.
3.1
Alternativa B1
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
93,24 km.
Il tracciato offshore interessa la Rada di Nord Ovest e l’”Area da Evitare nr.1” previste dalle
ordinanze n.72/2013 e n.76/2013 della Capitaneria di Porto di Brindisi, l’area SIC mare
IT9140005 di torre Guaceto e Macchia S.Giovanni e delle piccole aree di Posidonia (all’interno
dell’area SIC) mappate dall’ “Inventario e cartografia delle praterie di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto”.
L’approdo proposto è stato ottimizzato per minimizzare possibili interazioni con le praterie di
posidonia, il tessuto urbano, l’area SIC del Canale Giancola e le aree di elevata pericolosità
idraulica in corrispondenza di Posticeddu. L’approdo, infatti, si localizza tra la località di
Posticeddu e Torre Rossa. In questo tratto di costa persiste il vincolo identificato dal PAI come
P.G.3. (area a pericolosità geomorfologica molto elevata) le cui norme tecniche di attuazione non
prevedono, tra gli interventi ammessi, la possibilità di operare in microtunnelling o di installare
nuove condotte. L’eventuale svincolo richiederebbe una procedura lunga ed articolata
consistente nel declassamento dell’area a P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata
mediante opere di mitigazione del rischio di erosione.
Il percorso onshore procede in direzione sud prevalentemente in terreni agricoli fino a
raggiungere l’area prevista per il PRT, per una lunghezza totale di circa 12,26 km. Il tracciato
interseca il Canale Apani catalogato dal PPTR come Reticolo Idrografico di connessione della
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N°
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IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
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Rete Ecologica Regionale e un corso d’acqua iscritto negli elenchi delle acque pubbliche.
L’attraversamento comporterebbe anche l’interessamento di alcune ripe d’erosione fluviale
vincolate nel PAI all’art. 6 delle NTA.
Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto già esistente di consegna di SRG.
Tabella 3-1
Vincolo
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B1
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
-
-
1550
-
-
1550
-
-
155
-
-
2958
-
-
4182
0,00
0,05
50
0,00
0,33
330
0,00
0,38
380
0,00
1,94
1940
0,00
0,00
0
0,00
0,42
420
0,00
0,42
420
Offshore
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
SIC IT9140005–
D.M.Ambiente del
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
Torre Guaceto e
3/4/2000 G.U. 95 del art. 7 comma 6. Deliberazione
Macchia S. Giovanni 22/04/2000
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
Siti di Rilevanza
NTA, Art. 73
PPTR
Naturalistica
Direttiva n° 43/92
Inventario e cartografia delle praterie di
CEE recepita
Posidonia nei compartimenti marittimi
Posidonia oceanica nell’ordinamento
di Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi,
italiano dal D.P.R. n°
Gallipoli e Taranto
357 del 08/09/1997
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Rada di Nord Ovest
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Area da Evitare
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
Onshore
Area a Pericolosità
Geomorfologica
NTA, Art. 13
PAI
molto Elevata P.G.3
D.Lgs. 42/2004
Territori costieri
PPTR
Art.142, lettera a
Dichiarazione di
notevole interesse
D.Lgs 42/2004
pubblico della zona
PPTR
Art.136
costiera ApaniPunta Penna
Oasi di protezione
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
faunistica ricadenti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
L.R. 27/98
in aree
Deliberazione Commissario
prevalentemente
Straordinario con poteri del Consiglio
agricole
n. 2 del 06/02/2013
Fasce costiere non
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
edificate principali o
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
antistanti l'edificato
NTA, Art 27
Deliberazione Commissario
di grande
Straordinario con poteri del Consiglio
importanza
n. 2 del 06/02/2013
ecologica
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Vincolo
D.Lgs 42/04 art.142
Deliberazione Commissario
Paesaggistico
co. 1
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Galassino
D.M. 01/08/85
PUTT/p
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Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Ambito Esteso C
Area a Pericolosità
Geomorfologica
Elevata P.G.2
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
NTA III. 8.3
PUTT/p
0,00
0,30
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
300
NTA, Art. 14
PAI
0,05
0,06
10
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
NTA Art. 85; Art 143,
comma 1, lett. e, del PPTR
D.Lgs 42/04
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,19
0,20
10
0,30
0,40
100
NTA, Art. 9
1,10
10,75
650
1,10
1,75
650
1,50
1,50
-
2,32
2,33
10
2,85
2,86
10
2,99
3,00
10
PAI
4,50
4,51
5
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
4,50
4,50
-
PPTR
4,57
4,58
10
Reticolo Idrografico
di connessione della
NTA, Art. 47
RER 100m (Canale
Apani)
PPTR
4,79
5,02
230
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
4,80
4,81
10
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
NTA, Art. 6
PAI
4,82
4,82
5
Strada Panoramica
Ambito Esteso D
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica B.P.
Aree a pericolo
esondazione
NTA Art.18
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
NTA, Art. 6
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Strada a Valenza
Paesaggistica
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PAI
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
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Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c (Canale
Giancola)
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Torri e strutture
fortificate costiere e
dell'entroterra
principali - Torre
Mozza
Ambito Esteso C
Normativa di
Riferimento
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
NTA, Art. 6
PAI
5,00
5,01
5
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
5,88
5,89
10
PPTR
5,97
5,99
15
PPTR
6,97
6,99
15
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
7,50
7,80
300
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
7,56
7,57
10
NTA, Art. 6
PAI
7,64
7,65
5
NTA, Art. 6
PAI
7,68
7,68
5
8,53
8,53
-
9,10
9,55
450
9,23
9,23
-
10,25
10,26
10
10,48
10,48
-
12,07
12,08
15
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
NTA, Art 27
NTA III. 8.3
Elementi di valore
archeologico
principali isolati
NTA, Art 24
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Pascoli Naturali
Strumento normativo
Società
Incaricata
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PUTT/p
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
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PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
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Vincolistica
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Normativa di
Riferimento
Vincolo
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
3.1.1
NTA, Art. 46
Strumento normativo
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
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Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
12,11
12,12
10
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa B1 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli di seguito riportati. Per quanto riguarda l’interferenza diretta con aree SIC e Posidonia
oceanica, si evidenzia che valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento del reticolo idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale (230
m) e del corso d’acqua iscritto negli elenchi delle acque pubbliche (300 m). In tali aree,
appropriate tecniche costruttive permetterebbero di limitare gli impatti ambientali, mentre gli
impatti paesaggistici legati alla presenza dei macchinari, sarebbero limitati esclusivamente
alla fase di cantiere. Il tutto dovrebbe essere valutato in un’appropriata Relazione
Paesaggistica.
•
Attraversamento di 5 ripe d’erosione fluviale. In tali aree sono concesse opere di interesse
pubblico, comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non
diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del PAI e con la
pianificazione degli interventi di mitigazione. Eventuali micro ottimizzazioni del tracciato e
misure di mitigazione potrebbero essere concordate con l’autorità competente.
L’autorizzazione è di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia.
•
Attraversamento di circa 50 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa
della condotta, sarebbero riportate alle condizioni originali ripristinando la vegetazione
erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri, Dichiarazione di notevole interesse
pubblico e Galassino). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a
dimostrare la compatibilità ambientale/paesaggistica dell’opera.
•
Aree SIC, ZPS e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o
significativo è presumibile dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare
denominata Torre Guaceto e Macchia S. Giovanni. Considerando l’ampiezza dell’area SIC
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(1,5 km) e la distanza dalla costa della stessa (circa 0,5 km), le tecnologie di trenchless
(microtunnel, TOC) non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate.
Un eventuale microtunnel dovrebbe avere una lunghezza di circa 2,2 km e sarebbe di
difficile realizzazione. Tuttavia si precisa che la tecnologia di microtunneling non può essere
impiegata anche per la presenza dell’area ad elevato rischio geomorfologico in
corrispondenza della costa (P.G.3 – PAI), descritta nel seguente capoverso. Si rileva inoltre
l’interferenza con due aree di Posidonia oceanica (per un totale di 155 m) localizzate
rispettivamente a circa 0,5 e 1 km dalla costa all’interno dell’area SIC e per la quale
potrebbero essere applicate specifiche misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti
indiretti (movimentazione sedimenti) e l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la
porzione di prateria direttamente interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato
dall’interferenza con l’area SIC e la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 3 km di Rada di Nord Ovest, ovvero un’area adibita ad ancoraggio
delle navi in attesa di entrare nel Porto di Brindisi. Per l’attraversamento di tale area, al fine di
determinare la necessità o meno di misure di protezione per la condotta, nella fase di
progettazione dovranno essere svolte valutazioni quantitative del rischio in base alle
dimensioni delle navi per le quali è consentito l’ancoraggio e in base alle relative
procedure/manovre.
•
Attraversamento di circa 4,2 km di “Area da Evitare nr.1”. Le limitazioni imposte in quest’area
sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500 Gt).
Quest’alternativa attraversa invece il seguente vincolo il cui superamento può richiedere
tempistiche molto lunghe e procedure articolate:
•
3.2
P.G.3. il vincolo identificato come P.G.3 è attraversato dal tracciato per circa 50 metri nella
zona costiera. Per esso le norme tecniche di attuazione del PAI non prevedono, tra gli
interventi ammessi, la possibilità di installare nuove condotte (neanche con la tecnologia di
microtunnelling, come confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale svincolo
richiederebbe una procedura lunga ed articolata consistente nel declassamento dell’area a
P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione del
rischio di erosione.
Alternativa B2
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
94,55 km.
Il tracciato offshore interessa la Rada di Nord Ovest e l’”Area da Evitare nr.1” previste dalle
ordinanze n.72/2013 e n.76/2013 della Capitaneria di Brindisi, l’area SIC mare IT9140005 di torre
Guaceto e Macchia S.Giovanni e delle aree coperte da Posidonia (all’interno dell’area SIC)
mappate dall’ “Inventario e cartografia delle praterie di Posidonia nei compartimenti marittimi di
Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto”.
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L’approdo proposto è stato ottimizzato per minimizzare possibili interazioni con il tessuto urbano
diffuso (ville private, case vacanze) presente lungo la costa e per non interferire con lo
stabilimento balneare localizzato poco più a est.
Nel dettaglio, l’approdo si localizza tra gli abitati di Torre Rossa e Case Bianche. In questo tratto
di costa persiste il vincolo identificato dal PAI come P.G.3 (area a pericolosità geomorfologica
molto elevata) le cui norme tecniche di attuazione non prevedono, tra gli interventi ammessi, la
possibilità di installare nuove condotte (neanche con la tecnologia di microtunnelling, come
confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale svincolo richiederebbe una procedura
lunga ed articolata consistente nel declassamento dell’area a P.G.2, se compatibile con la stato
dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione del rischio di erosione.
Il percorso onshore procede in direzione sud, prevalentemente in terreni agricoli, fino a
raggiungere l’area prevista per il PRT, per una lunghezza totale di circa 13 km. Il tracciato
interseca il Canale Apani catalogato dal PPTR come Reticolo Idrografico di connessione della
Rete Ecologica Regionale e due corsi d’acqua iscritto negli elenchi delle acque pubbliche.
L’attraversamento comporterebbe anche l’interessamento di alcune ripe d’erosione fluviale
vincolate nel PAI all’art. 6 delle NTA.
Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto già esistente di consegna di SRG.
Tabella 3-2
Vincolo
Offshore
SIC IT9140005–
Torre Guaceto e
Macchia S.
Giovanni
Siti di Rilevanza
Naturalistica
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B2
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del Rete Natura 2000
22/04/2000
-
-
1103
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
1103
Inventario e cartografia delle praterie di
Posidonia nei compartimenti marittimi
di Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi,
Gallipoli e Taranto
-
-
438*
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Brindisi
-
-
352
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Brindisi
-
-
6003
PAI
0,00
0,04
35
PPTR
0,00
0,32
320
Normativa di
Riferimento
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
Posidonia Oceanica nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Rada di Nord Ovest
Capitaneria di
Brindisi
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Area da Evitare
Capitaneria di
Brindisi
Onshore
Area a Pericolosità
Geomorfologica
NTA, Art. 13
molto Elevata P.G.3
D.Lgs. 42/2004
Territori costieri
Art.142, lettera a
Strumento normativo
Pagina 17 di 80
E.ON New Build & Technology GmbH
Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera ApaniPunta Penna
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
in aree
prevalentemente
agricole
Fasce costiere non
edificate principali o
antistanti l'edificato
di grande
importanza
ecologica
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
0,30
300
L.R. 27/98
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
2,60
2600
NTA, Art 27
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,00
-
0,00
0,17
165
0,00
0,00
0,17
0,28
165
275
0,04
0,05
10
0,13
0,14
10
2,20
2,67
470
2,20
2,67
470
PPTR
2,23
2,65
420
PUTT/p
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
2,25
2,70
450
2,35
2,35
-
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
3,00
3,52
523
NTA, Art. 6
PAI
3,13
3,14
5
Galassino
Ambito Esteso C
Area a Pericolosità
Geomorfologica
Elevata P.G.2
D.M. 01/08/85
NTA III. 8.3
NTA, Art. 14
PAI
NTA Art. 85; Art 143,
comma 1, lett. e, del PPTR
D.Lgs 42/04
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
D.Lgs 42/04 art.142
Deliberazione Commissario
co. 1
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
D.M. 01/08/85
PUTT/p
D.Lgs 42/2004
Art.136
NTA -TITOLO II
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c (Canale
Giancola)
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Tipo Doc.
0,00
D.Lgs 42/04 art.142
co. 1
Galassino
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera ApaniPunta Penna
Ambito Esteso C
Disciplina
PPTR
Vincolo
Paesaggistico
Vincolo
Paesaggistico
Codice
Sitema
D.Lgs 42/2004
Art.136
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PUTT/p
PUTT/p
Strada Panoramica
Società
Incaricata
Pagina 18 di 80
E.ON New Build & Technology GmbH
Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
3,41
3,42
10
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
PAI
3,45
3,45
5
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
4,33
4,49
160
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
4,63
5,03
400
NTA, Art. 6
PAI
5,25
5,26
5
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
5,27
5,27
-
PPTR
5,31
5,32
10
Reticolo Idrografico
di connessione della
NTA, Art. 47
RER 100m (Canale
Apani)
PPTR
5,54
5,77
230
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
5,55
5,56
10
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
PAI
5,75
5,76
5
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
6,64
6,65
10
PPTR
6,71
6,73
15
PPTR
7,71
7,73
15
NTA, Art. 6
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c (Canale
Giancola)
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Strada a Valenza
Paesaggistica
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
NTA, Art. 6
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
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Stato
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
D.Lgs. 42/2004
elenchi delle acque
Art.142, lettera c;
pubbliche – D.Lgs.
NTA Art. 46
42/2004 Art.142,
lettera c
PPTR
8,25
8,55
300
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
8,30
8,31
10
NTA, Art. 6
PAI
8,39
8,40
5
NTA, Art. 6
PAI
8,43
8,44
5
9,45
9,45
-
9,80
9,80
-
9,88
10,33
450
10,86
11,51
650
10,86
11,51
650
10,99
11,00
10
11,18
11,18
-
PPTR
12,81
12,82
15
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
12,84
12,85
10
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Torri e strutture
fortificate costiere e
dell'entroterra
principali - Torre
Mozza
Elementi di valore
archeologico
principali isolati
Ambito Esteso C
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica B.P.
Aree a pericolo
esondazione
NTA III. 8.3
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PUTT/p
NTA, Art. 9
PAI
NTA, Art 27
NTA, Art 24
NTA Art.18
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Pascoli Naturali
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Note:
*di cui 160m di Posidonia classificata come matte morta.
Pagina 20 di 80
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
3.2.1
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa B2 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli di seguito riportati. Per quanto riguarda l’interferenza diretta con aree SIC e Posidonia
oceanica, come di seguito indicato, si evidenzia che valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento del reticolo idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale (230
m) e dei corsi d’acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche (1123 m). In tali aree,
appropriate tecniche costruttive permetterebbero di limitare gli impatti ambientali, mentre gli
impatti paesaggistici legati alla presenza dei macchinari, sarebbero limitati esclusivamente
alla fase di cantiere. Il tutto dovrebbe essere valutato in un’appropriata Relazione
Paesaggistica.
•
Attraversamento di 6 ripe d’erosione fluviale. In tali aree sono concesse opere di interesse
pubblico, comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non
diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del PAI e con la
pianificazione degli interventi di mitigazione. Eventuali micro ottimizzazioni del tracciato e
misure di mitigazione potrebbero essere concordate con l’autorità competente.
L’autorizzazione è di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia.
•
Attraversamento di circa 50 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa
della condotta, sarebbero riportate alle condizioni originali ripristinando la vegetazione
erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri, Dichiarazione di notevole interesse
pubblico e Galassino). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a
dimostrare la compatibilità paesaggistica dell’opera.
•
Aree SIC, ZPS e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o
significativo è presumibile dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare
denominata Torre Guaceto e Macchia S. Giovanni. Considerando l’ampiezza dell’area SIC
(1,1 km) e la distanza dalla costa della stessa (circa 0,6 km), le tecnologie di trenchless
(microtunnel, TOC) non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate.
Un eventuale microtunnel dovrebbe avere una lunghezza di circa 1,9 km e sarebbe di
difficile realizzazione. Si rileva inoltre l’interferenza con 438 m di Posidonia (di cui 160 di
matte morta) all’interno dell’area SIC per la quale potrebbero essere applicate specifiche
misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti indiretti (movimentazione sedimenti) e
Pagina 21 di 80
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la porzione di prateria direttamente
interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC e
la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 350 m della “Rada di Nord Ovest”, ovvero un’area adibita ad
ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Brindisi. Per l’attraversamento di tale
area, nella fase di progettazione dovranno essere svolte valutazioni quantitative del rischio in
base alle dimensioni delle navi per le quali è consentito l’ancoraggio e in base alle relative
procedure/manovre.
•
Attraversamento di circa 6 km di “Area da Evitare nr.1”. Le limitazioni imposte in quest’area
sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500Gt).
Quest’alternativa attraversa invece il seguente vincolo il cui superamento può richiedere
tempistiche molto lunghe e procedure articolate:
•
3.3
P.G.3. il vincolo identificato come P.G.3 è attraversato dal tracciato per circa 35 metri nella
zona costiera. Per esso le norme tecniche di attuazione del PAI non prevedono, tra gli
interventi ammessi, la possibilità di installare nuove condotte (neanche con la tecnologia di
microtunnelling, come confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale svincolo
richiederebbe una procedura lunga ed articolata consistente nel declassamento dell’area a
P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione del
rischio di erosione.
Alternativa B3
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
93,27 km.
Il tracciato offshore interessa la Rada di Nord Ovest e l’”Area da Evitare nr.1” previste dalle
ordinanze n.72/2013 e n.76/2013 della Capitaneria di Brindisi, l’area SIC mare IT9140005 di torre
Guaceto e Macchia S.Giovanni e delle aree con Posidonia (all’interno dell’area SIC) mappate
dall’ “Inventario e cartografia delle praterie di Posidonia nei compartimenti marittimi di
Manfredonia, Molfetta, Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto”.
L’approdo proposto è stato ottimizzato per minimizzare possibili interazioni con il tessuto urbano
diffuso (ville private, case vacanze) presente lungo la costa, per non interferire con lo
stabilimento balneare localizzato poco più a ovest, per non interferire con praterie di Posidonia e
per non attraversare aree P.G.3 vincolate dal PAI. Nel dettaglio l’approdo è localizzato tra Torre
Rossa e Case Bianche.
Il percorso onshore procede attraversando un’area di Rispetto Bosco in direzione sud,
prevalentemente in terreni agricoli, fino a raggiungere l’area prevista per il PRT, per una
lunghezza totale di circa 13,24 km. Il tracciato interseca il Canale Apani catalogato dal PPTR
come Reticolo Idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale e due corsi d’acqua
Pagina 22 di 80
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ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
iscritti negli elenchi delle acque pubbliche. L’attraversamento comporterebbe
l’interessamento di alcune ripe d’erosione fluviale vincolate nel PAI all’art. 6 delle NTA.
anche
Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto già esistente di consegna di SRG.
Tabella 3-3
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B3
Vincolo
Offshore
SIC IT9140005–
Torre Guaceto e
Macchia S.
Giovanni
Siti di Rilevanza
Naturalistica
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del Rete Natura 2000
22/04/2000
-
-
1093
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
1093
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
-
-
160*
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Brindisi
-
-
1823
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Brindisi
-
-
4188
PPTR
0,00
0,31
310
PPTR
0,00
0,11
107
PPTR
0,00
0,32
315
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
2,88
2880
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,00
-
0,00
0,24
240
0,00
0,00
0,19
0,25
192
250
0,15
0,16
10
Normativa di
Riferimento
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
Posidonia oceanica
nell’ordinamento
(Matte Morta)
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Rada di Nord Ovest
Capitaneria di
Brindisi
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Aree da Evitare
Capitaneria di
Brindisi
Onshore
D.Lgs. 42/2004
Territori costieri
Art.142, lettera a
Area di Rispetto
NTA, Art. 63
Boschi
Dichiarazione di
notevole interesse
D.Lgs 42/2004
pubblico della zona
Art.136
costiera ApaniPunta Penna
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
L.R. 27/98
in aree
prevalentemente
agricole
Fasce costiere non
edificate principali o
antistanti l'edificato
NTA, Art 27
di grande
importanza
ecologica
Strumento normativo
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PUTT/p
PUTT/p
Vincolo
Paesaggistico
D.Lgs 42/04 art.142
co. 1
Galassino
Ambito Esteso C
D.M. 01/08/85
NTA III. 8.3
NTA Art. 85; Art 143,
comma 1, lett. e, del PPTR
D.Lgs 42/04
Strada Panoramica
Pagina 23 di 80
E.ON New Build & Technology GmbH
Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
2,31
2,78
470
2,40
2,87
470
PPTR
2,42
2,84
420
PUTT/p
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
2,50
2,90
400
2,62
2,62
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
3,24
3,76
523
NTA, Art. 6
PAI
3,38
3,39
5
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
3,67
3,68
10
NTA, Art. 6
PAI
3,70
3,70
5
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
4,43
4,83
400
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
4,57
4,73
160
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
PAI
5,50
5,51
5
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
5,50
5,50
PPTR
5,55
5,56
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Paesaggistico
D.Lgs 42/04 art.142
co. 1
Galassino
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera ApaniPunta Penna
Ambito Esteso D
D.M. 01/08/85
D.Lgs 42/2004
Art.136
NTA -TITOLO II
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c (Canale
Giancola)
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c (Canale
Giancola)
NTA, Art. 6
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Strada a Valenza
Paesaggistica
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
Strumento normativo
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PUTT/p
10
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Reticolo Idrografico
di connessione della
NTA, Art. 47
RER 100m (Canale
Apani)
PPTR
5,78
6,01
230
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
5,78
5,79
10
NTA, Art. 6
PAI
5,81
5,82
5
NTA, Art. 6
PAI
5,99
6,00
5
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
6,87
6,89
10
PPTR
6,95
6,97
15
PPTR
7,95
7,97
15
PPTR
8,48
8,78
300
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
8,51
8,52
10
NTA, Art. 6
PAI
8,63
8,64
5
NTA, Art. 6
PAI
8,68
8,68
5
9,70
9,70
-
10,10
10,10
-
10,12
10,57
450
11,00
11,65
650
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Torri e strutture
fortificate costiere e
dell'entroterra
principali - Torre
Mozza
NTA, Art 27
Elementi di valore
archeologico
principali isolati
NTA, Art 24
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
Aree a pericolo
esondazione
NTA Art.18
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
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n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PUTT/p
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica B.P.
NTA, Art. 9
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Pascoli Naturali
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
11,20
11,85
650
11,25
11,26
10
11,40
11,40
-
PPTR
13,05
13,07
15
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
13,07
13,08
10
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Società
Incaricata
Strumento normativo
PAI
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli
effetti della L.R. 20/01 art. 7 comma
6. Deliberazione Commissario
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Note:
*Matte morta di Posidonia
3.3.1
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa B3 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli di seguito elencati. Per quanto riguarda l’interferenza diretta con aree SIC e Posidonia
oceanica si evidenzia che valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento del reticolo idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale (230
m) e dei corsi d’acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche (1123 m). In tali aree,
appropriate tecniche costruttive permetterebbero di limitare gli impatti ambientali, mentre gli
impatti paesaggistici legati alla presenza dei macchinari, sarebbero limitati esclusivamente
alla fase di cantiere. Il tutto dovrebbe essere valutato in un’appropriata Relazione
Paesaggistica.
•
Attraversamento di 7 ripe d’erosione fluviale. In tali aree sono concesse opere di interesse
pubblico, comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non
diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del PAI e con la
pianificazione degli interventi di mitigazione. Eventuali micro ottimizzazioni del tracciato e
misure di mitigazione potrebbero essere concordate con l’autorità competente.
L’autorizzazione è di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia.
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
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Codice
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Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Rev.: 00
•
Attraversamento di circa 100 m di Aree Rispetto Boschi. Come riportato al Paragrafo 2.1 tale
vincolo potrebbe essere potenzialmente superato attraverso uno studio di dettaglio dell’area
interferita. Infatti, tale area di rispetto, da immagini satellitari, sarebbe già fortemente
antropizzata. Il tracciato interessa un’area a vegetazione arborea in suolo probabilmente
rimaneggiato e si inserisce tra due strutture turistiche. Secondo il Titolo VI delle norme del
PPTR per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti non viene ritenuta ammissibile la
realizzazione di gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie, fatta
eccezione per gli allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto strada
esistente. Tuttavia, ai sensi dell’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso
PPTR, le opere pubbliche o di pubblica utilità possono essere realizzate in deroga alle
prescrizioni previste dal Titolo VI delle norme per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti,
purché in sede di autorizzazione paesaggistica o in sede di accertamento di compatibilità
paesaggistica, dette opere siano comunque compatibili con gli obiettivi di qualità e non
abbiano alternative localizzative e/o progettuali (art. 37).
•
Attraversamento di circa 50 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa
della condotta, sarebbero riportate alle condizioni originali ripristinando la vegetazione
erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri, Dichiarazione di notevole interesse
pubblico, Galassino). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a
dimostrare la compatibilità paesaggistica dell’opera.
•
Aree SIC, ZPS e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o
significativo è presumibile dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare
denominata Torre Guaceto e Macchia S. Giovanni. Considerando l’ampiezza dell’area SIC
(1,1 km) e la distanza dalla costa della stessa (circa 0,6 km), le tecnologie di trenchless
(microtunnel, TOC) non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate.
Un eventuale microtunnel dovrebbe avere una lunghezza di circa 1,9 km e sarebbe di
difficile realizzazione. Si rileva inoltre l’interferenza con 160 m di matte morta di Posidonia
(mappata come matte morta nel 2005). In tali aree e nelle aree di influenza del Progetto
andrebbe verificata l’effettiva assenza di Posidonia all’interno dell’area SIC. In merito alla
superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC e la Posidonia valgono le
considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 1,8 km della “Rada di Nord Ovest”, ovvero un’area adibita ad
ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Brindisi. Per l’attraversamento di tale
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
area, nella fase di progettazione dovranno essere svolte valutazioni quantitative del rischio in
base alle dimensioni delle navi per le quali è consentito l’ancoraggio e in base alle relative
procedure/manovre.
•
Attraversamento di circa 4,2 km di “Area da Evitare nr.1”. Le limitazioni imposte in quest’area
sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500 Gt)..
Per questa alternativa non è invece riscontrata l’interferenza con vincoli il cui superamento possa
richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate.
3.4
Alternativa B4
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
89,43 km.
Il tracciato offshore attraversa l’”Area da Evitare nr.1” prevista dalle ordinanze n.72/2013 e
n.76/2013 della Capitaneria di porto di Brindisi e si localizza a circa 50 metri ad ovest dall’area
SIC mare IT9140005 di Torre Guaceto e Macchia S.Giovanni.
L’approdo proposto è stato ottimizzato per minimizzare possibili interazioni con il tessuto urbano
diffuso (ville private, case vacanze) presente lungo la costa e per non interferire con l’area SIC
mare di Torre Guaceto e con le praterie di Posidonia mappate al suo interno.
Nel dettaglio, l’approdo si localizza tra le Case Bianche e la pista d’atterraggio e partenza n. 13
dell’aeroporto di Brindisi. In questo tratto di costa persiste il vincolo identificato dal PAI come
P.G.3. (area a pericolosità geomorfologica molto elevata) le cui norme tecniche di attuazione non
prevedono, tra gli interventi ammessi, la possibilità di installare nuove condotte (neanche con la
tecnologia di microtunnelling, come confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale
svincolo richiederebbe una procedura lunga ed articolata consistente nel declassamento
dell’area a P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione
del rischio di erosione.
Il percorso onshore procede in direzione sud/ovest attraversando un’Area Bosco, la relativa Area
di Rispetto ed un’area di Formazioni Arbustive, per poi procedere in direzione sud,
prevalentemente in terreni agricoli, fino a raggiungere l’area prevista per il PRT, per una
lunghezza totale di circa 14,77 km. Il tracciato interseca il Canale Apani catalogato dal PPTR
come Reticolo Idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale e due corsi d’acqua
iscritti negli elenchi delle acque pubbliche. L’attraversamento comporterebbe anche
l’interessamento di alcune ripe d’erosione fluviale vincolate nel PAI all’art. 6 delle NTA.
Il PRT è localizzato in un area adiacente all’impianto già esistente di consegna di SRG.
Tabella 3-4
Vincolo
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B4
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
-
-
4948
PAI
0,00
0,05
50
PPTR
0,00
0,34
340
PPTR
0,00
0,03
30
PPTR
0,00
0,24
235
PPTR
0,00
0,04
40
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
2,88
2880
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,00
-
0,00
0,24
240
0,00
0,00
0,11
0,31
107
310
PPTR
0,03
0,06
25
NTA, Art. 14
PAI
0,05
0,06
7
NTA, Art. 63
PPTR
0,06
0,18
125
0,06
0,07
10
2,31
2,78
470
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Offshore
Area da Evitare
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
Onshore
Area a Pericolosità
Geomorfologica
NTA, Art. 13
molto Elevata P.G.3
D.Lgs. 42/2004
Territori costieri
Art.142, lettera a
Area di Rispetto
NTA, Art. 63
Boschi
Dichiarazione di
notevole interesse
D.Lgs 42/2004
pubblico della zona
Art.136
costiera ApaniPunta Penna
Formazioni
Art 143, comma 1,
arbustive in
lett. e, del D.Lgs
evoluzione naturale 42/04; NTA, Art. 66
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
L.R. 27/98
in aree
prevalentemente
agricole
Fasce costiere non
edificate principali o
antistanti l'edificato
NTA, Art 27
di grande
importanza
ecologica
Vincolo
Paesaggistico
D.Lgs 42/04 art.142
co. 1
Galassino
Ambito Esteso C
D.M. 01/08/85
NTA III. 8.3
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera g
Boschi
Area a Pericolosità
Geomorfologica
Elevata P.G.2
Area di Rispetto
Boschi
Strada Panoramica
Vincolo
Paesaggistico
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PUTT/p
PUTT/p
NTA Art. 85; Art 143,
comma 1, lett. e, del PPTR
D.Lgs 42/04
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
D.Lgs 42/04 art.142
Deliberazione Commissario
co. 1
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Pagina 29 di 80
E.ON New Build & Technology GmbH
Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
2,62
2,62
-
3,67
3,68
10
3,98
4,45
470
PPTR
4,00
4,42
420
PUTT/p
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
4,00
4,40
400
4,57
4,73
160
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
4,77
5,29
523
NTA, Art. 6
PAI
4,92
4,93
5
NTA, Art. 6
PAI
5,24
5,25
5
5,50
5,50
-
5,78
5,79
10
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
D.M. 01/08/85
D.Lgs 42/2004
Art.136
NTA -TITOLO II
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c (Canale
Giancola)
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Codice
Sitema
Kp
Iniziale
Normativa di
Riferimento
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Galassino
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera ApaniPunta Penna
Ambito Esteso D
Società
Incaricata
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Strumento normativo
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
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PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
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Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque D.Lgs. 42/2004
pubbliche – D.Lgs. Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
42/2004 Art.142,
lettera c (Canale
Giancola)
PPTR
6,00
6,40
400
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
6,87
6,89
10
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Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
NTA, Art. 6
PAI
7,00
7,01
5
Strada a Valenza
Paesaggistica
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
7,09
7,10
10
PPTR
7,31
7,54
230
PAI
7,34
7,35
5
PAI
7,50
7,51
5
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
8,51
8,52
10
PPTR
8,51
8,53
15
PPTR
9,50
9,52
15
NTA, Art 27
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
9,70
9,70
-
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
10,02
10,32
300
NTA, Art 24
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
10,10
10,10
-
NTA, Art. 6
PAI
10,15
10,16
5
NTA, Art. 6
PAI
10,20
10,20
5
11,25
11,26
10
11,40
11,40
-
Reticolo Idrografico
di connessione della
NTA, Art. 47
RER 100m (Canale
Apani)
Forme di
modellamento di
NTA, Art. 6
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
NTA, Art. 6
corso d'acqua
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Torri e strutture
fortificate costiere e
dell'entroterra
principali - Torre
Mozza
Fiumi, Torrenti, corsi
d’acqua iscritti negli
elenchi delle acque
pubbliche – D.Lgs.
42/2004 Art.142,
lettera c
Elementi di valore
archeologico
principali isolati
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Tratti principali della
viabilità
NTA, Art 24
storica/tratturi
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Ambito Esteso C
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica B.P.
Aree a pericolo
esondazione
3.4.1
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
NTA III. 8.3
PUTT/p
11,64
12,09
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
450
NTA, Art. 9
PAI
12,61
13,26
650
12,61
13,26
650
13,07
13,08
10
14,58
14,59
15
Normativa di
Riferimento
NTA Art.18
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
NTA, Art. 46
principali e ambiti di
riferimento
Pascoli Naturali
Società
Incaricata
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
Strumento normativo
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
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PPTR
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa B4 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli indicati di seguito.
•
Attraversamento del reticolo idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale (230
m) e dei corsi d’acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche (1123 m). In tali aree,
appropriate tecniche costruttive permetterebbero di limitare gli impatti ambientali, mentre gli
impatti paesaggistici legati alla presenza dei macchinari, sarebbero limitati esclusivamente
alla fase di cantiere. Il tutto dovrebbe essere valutato in un’appropriata Relazione
Paesaggistica.
•
Attraversamento di 7 ripe d’erosione fluviale. In tali aree sono concesse opere di interesse
pubblico, comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non
diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del PAI e con la
pianificazione degli interventi di mitigazione. Eventuali micro ottimizzazioni del tracciato e
misure di mitigazione potrebbero essere concordate con l’autorità competente.
L’autorizzazione è di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia.
•
Attraversamento di circa 90 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa
della condotta, sarebbero riportate alle condizioni originali ripristinando la vegetazione
erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
•
Aree Rispetto Boschi (circa 150 m). Come riportato al Paragrafo 2.1 tale vincolo potrebbe
essere potenzialmente superato attraverso uno studio di dettaglio dell’area interferita. Nelle
aree a rispetto boschi, ai sensi dell’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso
PPTR, le opere pubbliche o di pubblica utilità possono essere realizzate in deroga alle
prescrizioni previste dal Titolo VI delle norme per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti,
purché in sede di autorizzazione paesaggistica o in sede di accertamento di compatibilità
paesaggistica, dette opere siano comunque compatibili con gli obiettivi di qualità e non
abbiano alternative localizzative e/o progettuali (art. 37).
•
Area Bosco. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è invece presumibile
dall’attraversamento della condotta di circa 25 metri di area Bosco identificata dal PPTR.
Tale vincolo, tuttavia, potrebbe essere superato garantendo il rispetto degli obiettivi di qualità
riportati nel PPTR mediante la tecnologia di microtunneling.
•
Altra vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri e la Dichiarazione di notevole
interesse pubblico). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a
dimostrare la compatibilità paesaggistica dell’opera.
•
Attraversamento di circa 5 km di “Area da Evitare nr.1”. Le limitazioni imposte in quest’area
sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500 Gt).
Quest’alternativa attraversa invece il seguente vincolo il cui superamento può richiedere
tempistiche molto lunghe e procedure articolate:
•
3.5
P.G.3. il vincolo identificato come P.G.3 è attraversato dal tracciato per circa 50 metri nella
zona costiera. Per esso le norme tecniche di attuazione del PAI non prevedono, tra gli
interventi ammessi, la possibilità di installare nuove condotte (neanche con la tecnologia di
microtunnelling, come confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale svincolo
richiederebbe una procedura lunga ed articolata consistente nel declassamento dell’area a
P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione del
rischio di erosione.
Alternativa B5
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
89,42 km.
Il tracciato offshore attraversa l’”Area da Evitare nr.1” prevista dalle ordinanze n.72/2013 e
n.76/2013 della Capitaneria di Porto di Brindisi e si localizza a circa 75 metri ad ovest dall’area
SIC a mare IT9140005 di Torre Guaceto e Macchia S.Giovanni
L’approdo proposto è stato ottimizzato per minimizzare possibili interazioni con il tessuto urbano
diffuso (ville private, case vacanze) presente lungo la costa e per non interferire con l’area SIC a
mare di Torre Guaceto e con le praterie di Posidonia mappate al suo interno.
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Nel dettaglio l’approdo si localizza tra le Case Bianche e la pista d’atterraggio e partenza n. 13
dell’aeroporto di Brindisi. In questo tratto di costa persiste il vincolo identificato dal PAI come
P.G.3. (area a pericolosità geomorfologica molto elevata) le cui norme tecniche di attuazione non
prevedono, tra gli interventi ammessi, la possibilità di operare in microtunnelling o di installare
nuove condotte. L’eventuale svincolo richiederebbe una procedura lunga ed articolata
consistente nel declassamento dell’area a P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata
mediante opere di mitigazione del rischio di erosione.
Il percorso onshore procede in direzione sud/ovest attraversando un’Area Bosco e la relativa
Area di Rispetto così come definite dal PPTR, per poi procedere in direzione sud,
prevalentemente in terreni agricoli, fino a raggiungere l’area prevista per il PRT, per una
lunghezza totale di circa 15,38 km. Il tracciato interseca il Canale Apani catalogato dal PPTR
come Reticolo Idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale e due corsi d’acqua
iscritti negli elenchi delle acque pubbliche. L’attraversamento comporterebbe anche
l’interessamento di alcune ripe d’erosione fluviale vincolate nel PAI all’art. 6 delle NTA.
Tabella 3-5
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa B5
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Kp
Iniziale Finale
Interferenz
a con il
Tracciato
(m)
Offhsore
Area da Evitare
Onshore
Area a Pericolosità
Geomorfologica
molto Elevata P.G.3
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
-
-
4511
NTA, Art. 13
PAI
0,00
0,07
75
Territori costieri
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera a
PPTR
0,00
0,75
750
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico
D.Lgs 42/2004
Art.136
PPTR
0,00
0,50
500
L.R. 27/98
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
4,50
4500
NTA, Art 27
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,00
-
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
in aree
prevalentemente
agricole
Fasce costiere non
edificate principali o
antistanti l'edificato
di grande
importanza
ecologica
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Vincolo
Paesaggistico
D.Lgs 42/04
art.142 co. 1
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Galassino
D.M. 01/08/85
PUTT/p
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
Boschi
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera g
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Kp
Iniziale Finale
Interferenz
a con il
Tracciato
(m)
0,00
0,45
450
PUTT/p
0,00
0,00
0,29
0,63
290
630
PPTR
0,04
0,19
150
NTA, Art. 14
PAI
0,07
0,08
10
NTA, Art. 15
PAI
0,08
0,19
110
Strada Panoramica
NTA Art. 85; Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
0,19
0,20
10
Area di Rispetto
Boschi
NTA, Art. 63
PPTR
0,20
0,35
150
Tratti principali
della viabilità
storica/tratturi
NTA, Art 24
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
4,25
4,25
-
Fiumi, Torrenti,
corsi d’acqua iscritti
negli elenchi delle
acque pubbliche –
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c
(Canale Giancola)
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
5,52
5,82
300
NTA, Art. 6
PAI
5,75
5,76
5
NTA, Art. 6
PAI
5,80
5,81
5
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
5,85
5,86
10
Fiumi, Torrenti,
corsi d’acqua iscritti
negli elenchi delle
acque pubbliche –
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c
(Canale Giancola)
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
6,66
7,06
400
Area a Pericolosità
Geomorfologica
Elevata P.G.2
Aree a pericolosità
geomorfologica
media e moderata
(P.G.1)
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Kp
Iniziale Finale
Interferenz
a con il
Tracciato
(m)
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
6,75
6,91
160
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
NTA, Art. 6
PAI
7,72
7,73
5
Strada a Valenza
Paesaggistica
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
7,75
7,76
10
NTA, Art 24
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
7,75
7,75
-
Reticolo Idrografico
di connessione della
NTA, Art. 47
RER 100m (Canale
Apani)
PPTR
7,98
8,21
230
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
NTA, Art. 6
PAI
8,00
8,01
5
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
8,00
8,01
10
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
PPTR
8,10
8,12
15
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
NTA, Art. 6
PAI
8,19
8,20
5
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
9,08
9,09
10
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
PPTR
9,10
9,12
15
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
10,68
10,98
300
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Tratti principali
della viabilità
storica/tratturi
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Fiumi, Torrenti,
corsi d’acqua iscritti
negli elenchi delle
acque pubbliche –
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c
Pagina 36 di 80
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Kp
Iniziale Finale
Interferenz
a con il
Tracciato
(m)
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
10,75
10,76
10
NTA, Art. 6
PAI
10,82
10,83
5
NTA, Art. 6
PAI
11,22
11,23
5
NTA, Art 27
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
12,00
12,00
-
Elementi di valore
archeologico
NTA, Art 24
principali isolati
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
12,30
12,30
-
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
PUTT/p
12,33
12,78
450
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica B.P.
NTA, Art. 9
PAI
13,25
13,90
650
NTA Art.18
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
13,25
13,90
650
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
13,43
13,44
10
Tratti principali
della viabilità
storica/tratturi
NTA, Art 24
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
13,70
13,70
-
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PPTR
15,20
15,22
15
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
15,25
15,26
10
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Torri e strutture
fortificate costiere e
dell'entroterra
principali - Torre
Mozza
Aree a pericolo
esondazione
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
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Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
3.5.1
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa B5 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli elencanti di seguito.
•
Attraversamento del reticolo idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale (230
m) e dei corsi d’acqua iscritto negli elenchi delle acque pubbliche (1000 m). In tali aree,
appropriate tecniche costruttive permetterebbero di limitare gli impatti ambientali, mentre gli
impatti paesaggistici legati alla presenza dei macchinari, sarebbero limitati esclusivamente
alla fase di cantiere. Il tutto dovrebbe essere valutato in un’appropriata Relazione
Paesaggistica.
•
Attraversamento di 7 ripe d’erosione fluviale. In tali aree sono concesse opere di interesse
pubblico, comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non
diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del PAI e con la
pianificazione degli interventi di mitigazione. Eventuali micro ottimizzazioni del tracciato e
misure di mitigazione potrebbero essere concordate con l’autorità competente.
L’autorizzazione è di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia.
•
Aree Rispetto Boschi (circa 150 m). Come riportato al Paragrafo 2.1 tale vincolo potrebbe
essere potenzialmente superato attraverso uno studio di dettaglio dell’area interferita. Nelle
aree a rispetto boschi, ai sensi dell’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso
PPTR, le opere pubbliche o di pubblica utilità possono essere realizzate in deroga alle
prescrizioni previste dal Titolo VI delle norme per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti,
purché in sede di autorizzazione paesaggistica o in sede di accertamento di compatibilità
paesaggistica, dette opere siano comunque compatibili con gli obiettivi di qualità e non
abbiano alternative localizzative e/o progettuali (art. 37).
•
Area Bosco. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è invece presumibile
dall’attraversamento della condotta di circa 150 metri di area Bosco identificata dal PPTR.
Tale vincolo, tuttavia, potrebbe essere superato garantendo il rispetto degli obiettivi di qualità
riportati nel PPTR mediante la tecnologia di microtunneling.
•
L’attraversamento di circa 90 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa
della condotta, sarebbero riportate alle condizioni originali ripristinando la vegetazione
erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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Codice
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Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Rev.: 00
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri e la Dichiarazione di Notevole
Interesse Pubblico). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a
dimostrare la compatibilità ambientale/paesaggistica dell’opera.
•
Attraversamento di circa 4,5 km di “Area da Evitare nr.1”. Le limitazioni imposte in quest’area
sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500 Gt).
Quest’alternativa attraversa invece il seguente vincolo il cui superamento può richiedere
tempistiche molto lunghe e procedure articolate:
•
3.6
P.G.3. il vincolo identificato come P.G.3 è attraversato dal tracciato per circa 50 metri nella
zona costiera. Per esso le norme tecniche di attuazione del PAI non prevedono, tra gli
interventi ammessi, la possibilità di installare nuove condotte (neanche con la tecnologia di
microtunnelling, come confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale svincolo
richiederebbe una procedura lunga ed articolata consistente nel declassamento dell’area a
P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione del
rischio di erosione.
Alternativa C1
Nell’area antistante alla zona di approdo del macro corridoio C è tuttora in fase di autorizzazione
il progetto eolico offshore denominato “Centrale Eolica Offshore Brindisi” proposta dalla società
TG Energie Rinnovabili srl. Si precisa che in caso di coesistenza dei due progetti, non si
ravvisano particolari criticità in termini di interferenza tecnica tra le due opere. Tuttavia, a scopo
preliminare, la seguente analisi considera due potenziali varianti di tracciato offshore per
l’alternativa C1, a seconda che ci sia coesistenza o meno dei due progetti (in caso di coesistenza
dei due progetti è previsto un tracciato del gasdotto che non interferisce con l’area del parco
eolico).
Il tracciato proposto per il tratto offshore, all’interno del territorio italiano, avrà una lunghezza di
circa 68,29 km (di seguito Alternativa C1a) nel caso in cui non si realizzasse il parco eolico
offshore sopra menzionato, mentre risulterà di circa 68,93 km (di seguito Alternativa C1b) nel
caso in cui ci fosse coesistenza tra le due opere. I tracciati proposti attraversano l’”Area da
Evitare nr. 2”, l’area SIN di Brindisi, le aree SIC a mare (Bosco Tramazzone e Rauccio) e le aree
di Posidonia oceanica localizzate anche all’interno dell’area SIC.
L’approdo si trova tra la località di “Torre Mattarelle” e la centrale termoelettrica “Federico II” di
proprietà ENEL, interessando un’area classificata dal PAI come ad elevato rischio
geomorfologico (P.G.3) e un’area catalogata dal PPTR come versanti con pendenza >20%.
Il tracciato procede nell’entroterra in direzione ovest per circa 2,5 km, attraversando la linea di
trasporto del carbone della centrale, per poi dirigersi in direzione nord passando tra i confini del
Parco Regionale Salina di Punta Contessa e l’area di rispetto della masseria Campoperso. Il
tracciato si sviluppa per una lunghezza totale di circa 8,45 km interamente nell’area SIN di
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Vincolistica
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Brindisi e attraversa il canale Roffia di Rau facente parte dei corsi d’acqua iscritti negli elenchi
delle acque pubbliche. Il PRT è localizzato a circa 10 km in linea d’aria dall’impianto di consegna
del gas di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Tabella 3-6
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C1
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Offshore senza la presenza della centrale eolica – Alternativa C1a
SIC9140001 Bosco
Tramazzone
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP adottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
-
-
9847
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
9847
Posidonia oceanica
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
-
-
4184
-
-
3290
-
-
5336
Sito di Interesse
Nazionale
Area da Evitare
Legge n. 349
dell'8/7/1986,
Decreto Legislativo
22/1997
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Brindisi
Capitaneria di
Brindisi
Offshore con la presenza della centrale eolica– Alternativa C1b
SIC9140001 Bosco
Tramazzone
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
-
-
15827
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
15827
Posidonia oceanica
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
-
-
7712
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Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Sito di Interesse
Nazionale
Area da Evitare
Normativa di
Riferimento
Società
Incaricata
Stato
Strumento normativo
Legge n. 349
dell'8/7/1986,
Decreto Legislativo
22/1997
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
-
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
-
3050
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
4844
Onshore
Area a Pericolosità
Geomorfologica
NTA, Art. 13
molto Elevata P.G.3
D.Lgs. 42/2004
Territori costieri
Art.142, lettera a
Versante con
pendenza maggiore NTA, Art. 53
del 20%
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
in aree
prevalentemente
agricole
Fasce costiere non
edificate principali o
antistanti l'edificato
di grande
importanza
ecologica
Ambito Esteso C
Sito di Interesse
Nazionale
Area a Pericolosità
Geomorfologica
Elevata P.G.2
Aree di bonifica
principali
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
N°
Sequenz.
PAI
0,00
0,05
52
PPTR
0,00
0,32
320
PPTR
0,00
0,01
10
L.R. 27/98
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
7,98
7980
NTA, Art 27
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,00
-
NTA III. 8.3
Legge n. 349
dell'8/7/1986,
Decreto Legislativo
22/1997
PUTT/p
0,00
0,33
330
0,00
8,45
8450
NTA, Art. 14
PAI
0,05
0,07
13
NTA, Art. 19
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
1,50
7,17
5670
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
1,74
1,75
10
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
3,00
3,18
180
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Ambito Esteso C
Fiumi, Torrenti,
corsi d’acqua iscritti
negli elenchi delle
acque pubbliche –
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c
(Canale Foggia di
Rau)
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Ambito Esteso C
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
3.6.1
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
Kp
Iniziale
4,14
Kp
Finale
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera c;
NTA Art. 46
PPTR
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
4,42
4,43
10
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
6,76
6,77
10
PPTR
7,92
7,93
10
PUTT/p
8,00
8,45
450
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
8,08
8,09
10
4,25
4,55
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
410
PUTT/p
NTA, Art. 46
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
NTA III. 8.3
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
NTA III. 8.3
Strada a Valenza
Paesaggistica
Strumento normativo
Società
Incaricata
4,58
330
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa C1 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli di seguito elencati. Per quanto riguarda l’interferenza diretta con aree SIN si evidenzia
tuttavia che tale vincolo risulterebbe di difficile superamento. Per quanto riguarda invece
l’interferenza con l’area SIC e la Posidonia oceanica valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento del corso d’acqua Canale Foggia di Rau iscritto negli elenchi delle acque
pubbliche (circa 330 m). Appropriate tecniche costruttive permetterebbero di limitare gli
impatti ambientali, mentre gli impatti paesaggistici legati alla presenza dei macchinari,
sarebbero limitati esclusivamente alla fase di cantiere. Il tutto dovrebbe essere valutato in
un’appropriata Relazione Paesaggistica.
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri, Versanti con pendenza maggiore del
20%). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a dimostrare la
compatibilità paesaggistica dell’opera.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
•
Area SIN. Nel contesto di un’area SIN che necessita di interventi di bonifica del suolo, del
sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee, scavi e movimentazione terra
potrebbero generare rimobilitazioni di contaminanti nell’ambiente. La costruzione di un’opera
lineare di 8,5 km e del relativo Terminale Ricezione del Gasdotto (PRT) in aree SIN, in cui
tra l’altro sono in atto procedure di caratterizzazione e di bonifica (rif. “Stato delle Procedure
per la Bonifica di Aree Contaminate” – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare, Marzo 2013), potrebbe generare potenzialmente degli impatti diretti e cumulati,
moderati o significativi per le componenti ambientali e conseguentemente per la
popolazione. Per i motivi sopra citati, la vincolistica rappresentata dall’area SIN, si considera
di difficile superamento.
•
Aree SIC e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è
presumibile dall’attraversamento dei tracciati proposti delle aree SIC a mare denominate
Bosco Tramazzone e Rauccio. Considerando l’ampiezza delle aree SIC (9,9 km per
l’alternativa C1a e 15,8 km per l’alternativa C1b) le tecnologie di trenchless (microtunnel,
TOC) non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate, in quanto non
potrebbero essere realizzate per tali lunghezze. Si rileva, inoltre, l’interferenza con circa 4,2
km per l’alternativa C1a e 7,7 km per l’alternativa C1b di Posidonia ricadenti all’interno
dell’area SIC Bosco di Tramazzone per la quale potrebbero essere applicate specifiche
misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti indiretti (movimentazione sedimenti) e
l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la porzione di prateria direttamente
interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC e
la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 5,3 km per l’Alternativa C1a e di circa 4,8 km per l’Alternativa C1b di
un’area classificata dalla Capitaneria di Brindisi come “Area da Evitare nr.2”. Le limitazioni
imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500 Gt)..
Il tratto onshore della presente alternativa attraversa invece il seguente vincolo il cui
superamento può richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate:
•
P.G.3. il vincolo identificato come P.G.3 è attraversato dal tracciato per circa 50 metri nella
zona costiera. Per esso le norme tecniche di attuazione del PAI non prevedono, tra gli
interventi ammessi, la possibilità di installare nuove condotte (neanche con la tecnologia di
microtunnelling, come confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale svincolo
richiederebbe una procedura lunga ed articolata consistente nel declassamento dell’area a
P.G.2, se compatibile con la stato dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione del
rischio di erosione.
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Titolo Documento:
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Titolo Progetto:
3.7
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Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Rev.: 00
Alternativa C2
Nell’area antistante alla zona di approdo del macro corridoio C è tuttora in fase di autorizzazione
il progetto eolico offshore denominato “Centrale Eolica Offshore Brindisi” proposta dalla società
TG Energie Rinnovabili srl. Si precisa che in caso di coesistenza dei due progetti, non si
ravvisano particolari criticità in termini di interferenza tecnica tra le due opere. Tuttavia, a scopo
preliminare, la seguente analisi considera due potenziali varianti di tracciato offshore per
l’alternativa C2, a seconda che ci sia coesistenza o meno dei due progetti (in caso di coesistenza
dei due progetti è previsto un tracciato del gasdotto che non interferisce con l’area del parco
eolico).
Il tracciato proposto per il tratto offshore, all’interno del territorio italiano, avrà una lunghezza di
circa 65,93 km (di seguito Alternativa C2a) nel caso in cui non si realizzasse il parco eolico
offshore sopra menzionato, mentre risulterà di circa 66,17 km (di seguito Alternativa C2b) nel
caso in cui ci fosse coesistenza tra le due opere. I tracciati proposti attraversano l’”Area da
Evitare nr. 2”, le aree SIC a mare denominate Bosco Tramazzone e Rauccio e le aree di
Posidonia oceanica parzialmente contenute nell’area SIC Bosco di Tramazzone.
L’approdo si localizza a nord di “Campo di Mare” e la riserva naturale regionale orientata
EUAP0579 denominata Bosco di Cerano ed è stato ottimizzato per minimizzare possibili
interazioni con il tessuto urbano diffuso presente nell’area, la riserva naturale e i boschi segnalati
dal PPTR nell’area.
Il percorso procede nell’entroterra in direzione ovest fino a raggiungere il sito previsto per il PRT
per una lunghezza totale di circa 7,94 km. In prossimità della costa il tracciato interessa aree a
Bosco, Pascoli Naturali e aree di Rispetto Bosco e di Rispetto della Riseva Bosco di Cerano.
L’impianto del PRT dista circa 10 km in linea d’aria dall’impianto di consegna del gas di Snam
Rete Gas situato a Mesagne.
Tabella 3-7
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C2
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Offshore senza la presenza della centrale eolica – Alternativa C2a
SIC9140001 Bosco
Tramazzone
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
-
-
6992
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
6992
Pagina 44 di 80
Società
Incaricata
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Posidonia oceanica
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Area da Evitare
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
Strumento normativo
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
-
-
3760
-
-
2898
Kp
Iniziale
Offshore con la presenza della centrale eolica– Alternativa C2b
SIC9140001 Bosco
Tramazzone
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
-
-
12118
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
12118
Posidonia oceanica
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
-
-
5362
Area da Evitare
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
-
-
2509
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera a
PPTR
0,00
0,31
312
NTA, Art. 72
PPTR
0,00
0,91
905
D.Lgs 42/2004
Art.136
PPTR
0,00
1,05
1050
L.R. 27/98
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
5,00
5000
NTA, Art 27
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,00
-
NTA, Art. 23, 42
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,91
905
Onshore
Territori costieri
Area di Rispetto
Riserve e Parchi
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
in aree
prevalentemente
agricole
Fasce costiere non
edificate principali o
antistanti l'edificato
di grande
importanza
ecologica
Parchi e riserve
regionali e relative
fasce di protezione
N°
Sequenz.
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E.ON New Build & Technology GmbH
Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Vincolo
Paesaggistico
D.Lgs 42/04 art.142
co. 1
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Galassino
D.M. 01/08/85
PUTT/p
0,00
1,00
1000
Ambito Esteso C
Area Rispetto
Boschi
Pascoli Naturali
NTA III. 8.3
PUTT/p
0,00
0,25
250
NTA, Art. 63
PPTR
0,06
0,16
100
NTA, Art. 66
D.Lgs 42/2004
Art.142 lettera g
PPTR
0,08
0,16
80
PPTR
0,16
0,21
50
NTA, Art. 63
PPTR
0,21
0,31
100
NTA, Art. 66
PPTR
0,21
0,26
50
Ambito Esteso D
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,25
1,00
750
Pascoli Naturali
Area Rispetto
Boschi
NTA, Art. 66
PPTR
0,33
0,66
330
NTA, Art. 63
PPTR
0,80
0,92
115
Strada Panoramica
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
1,01
1,02
10
Area Rispetto
Boschi
NTA, Art. 63
PPTR
1,05
1,30
250
Aree di bonifica
principali
NTA, Art. 19
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
1,25
5,75
4500
Boschi
NTA, Art. 62; D.Lgs
42/2004 Art.142
lettera g
PPTR
1,30
1,40
100
Area Rispetto
Boschi
NTA, Art. 63
PPTR
1,40
1,50
100
Boschi
Area Rispetto
Boschi
Pascoli Naturali
3.7.1
N°
Sequenz.
0,00
1,39
1390
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa C2 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli indicati di seguito. Per quanto riguarda l’interferenza diretta con aree SIC e Posidonia
oceanica, come di seguito indicato, si evidenzia che valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 900 m di Aree di Rispetto delle Riserve e Parchi. Per tali
zonizzazioni, non è ammessa la rimozione e/o la trasformazione della vegetazione naturale,
l’eliminazione o trasformazione degli elementi antropici e seminaturali del paesaggio agrario
con alta valenza ecologica e paesaggistica. Tale vincolistica potrebbe essere superata
attraverso un’analisi di dettaglio dell’area interessata e dello studio della compatibilità
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
ecologica e paesaggistica dell’opera in oggetto. Si ricorda che ai sensi dell’art. 95 delle
Norme Tecniche di Attuazione dello stesso PPTR, le opere pubbliche o di pubblica utilità
possono essere realizzate in deroga alle prescrizioni previste dal Titolo VI delle norme per i
beni paesaggistici e gli ulteriori contesti, purché in sede di autorizzazione paesaggistica o in
sede di accertamento di compatibilità paesaggistica, dette opere siano comunque valutate
compatibili con gli obiettivi di qualità e non abbiano alternative localizzative e/o progettuali
(art. 37).
•
L’attraversamento di circa 665 m di Aree Rispetto Boschi. Come riportato al Paragrafo 2.1
tale vincolo potrebbe essere potenzialmente superato attraverso uno studio di dettaglio
dell’area interferita. Infatti, attraverso l’utilizzo di recenti immagini satellitari, l’area in oggetto,
sembrerebbe già fortemente antropizzata. Secondo il Titolo VI delle norme del PPTR per i
beni paesaggistici e gli ulteriori contesti non viene ritenuta ammissibile la realizzazione di
gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie, fatta eccezione per gli
allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto strada esistente. Per quanto
concerne le condizioni di deroga, si richiama quanto già riportato al punto precedente (art. 95
delle Norme Tecniche di Attuazione del PPTR).
•
Area Bosco. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è invece presumibile
dall’attraversamento della condotta di circa 150 metri di area Bosco identificata dal PPTR,
localizzate in prossimità della costa. Nelle aree bosco non viene ritenuta ammissibile la
realizzazione di gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie, fatta
eccezione per gli allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto strada
esistente. Si sottolinea che in tali aree, l’analisi di recenti immagini satellitari non evidenzia la
presenza di vegetazione ad alto fusto e che la vincolistica in oggetto potrebbe essere
superata dimostrando in sede di autorizzazione paesaggistica l’efficacia del ripristino
ambientale post opera, il rispetto degli obiettivi di qualità e la mancanza di possibili
alternative localizzative e/o progettuali (art.95, NTA del PPTR).
•
L’attraversamento di circa 460 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree sarebbero riportate alle condizioni
originali ripristinando la vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri, Dichiarazione di Notevole Interesse
Pubblico). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a dimostrare
la compatibilità ambientale/paesaggistica dell’opera.
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
•
Aree SIC e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è
presumibile dall’attraversamento delle alternative proposte delle aree SIC a mare
denominate Bosco Tramazzone e Rauccio. Considerando l’ampiezza delle aree SIC (circa 7
km per l’alternativa C2a e 12,1 km per l’alternativa C2b) le tecnologie di trenchless
(microtunnel, TOC) non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate,
in quanto non potrebbero essere realizzate per tali lunghezze. Si rileva inoltre l’interferenza
con circa 3,7 km per l’alternativa C2a e di circa 5,3 km per l’alternativa alternativa C2b con
aree a Posidonia oceanica di cui rispettivamente 2,8 km e 4,4 km ricadono all’interno
dell’area SIC Bosco di Tramazzone. In tali aree potrebbero essere applicate specifiche
misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti indiretti (movimentazione sedimenti) e
l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la porzione di prateria direttamente
interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC e
la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 2,9 km per l’Alternativa C2a e di circa 2,5 km per l’Alternativa C2b di
un’area classificata dalla Capitaneria di Porto di Brindisi come “Area da Evitare nr.2”. Le
limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500
Gt).
Per questa alternativa non è invece riscontrata l’interferenza con vincoli il cui superamento possa
richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
3.8
Società
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Stato
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Alternativa C3
Nell’area antistante alla zona di approdo del macro corridoio C è tuttora in fase di autorizzazione
il progetto eolico offshore denominato “Centrale Eolica Offshore Brindisi” proposta dalla società
TG Energie Rinnovabili srl. Si precisa che in caso di coesistenza dei due progetti, non si
ravvisano particolari criticità in termini di interferenza tecnica tra le due opere. Tuttavia, a scopo
preliminare, la seguente analisi considera due potenziali varianti di tracciato offshore per
l’alternativa C3, a seconda che ci sia coesistenza o meno dei due progetti (in caso di coesistenza
dei due progetti è previsto un tracciato del gasdotto che non interferisce con l’area del parco
eolico).
Il tracciato proposto per il tratto offshore, all’interno del territorio italiano, avrà una lunghezza di
circa 67,24 km (di seguito Alternativa C3a) nel caso in cui non si realizzasse il parco eolico
offshore sopra menzionato, mentre risulterà di circa 67,02 km (di seguito Alternativa C3b) nel
caso in cui ci fosse coesistenza tra le due opere. I tracciati proposti attraversano l’”Area da
Evitare nr. 2”, le aree SIC a mare (Bosco Tramazzone e Rauccio) e aree a Posidonia oceanica
parzialmente localizzate all’interno delle aree SIC Bosco di Tramazzone e Rauccio.
L’approdo si localizza a nord dell’abitato “Campo di Mare” e della riserva naturale regionale
orientata EUAP0579 denominata Bosco di Cerano ed è stato ottimizzato per evitare o
minimizzare le possibili interazioni con il tessuto urbano diffuso presente lungo la costa, la riserva
naturale Bosco di Cerano e le aree bosco segnalate dal PPTR nell’area in oggetto.
Il percorso procede nell’entroterra in direzione ovest fino a raggiungere il sito previsto per il PRT
per una lunghezza totale di circa 2,84 km. In prossimità della costa il tracciato interessa aree
definite dal PPTR come Pascoli Naturali e di Interesse Pubblico.
L’impianto del PRT dista circa 14,7 km in linea d’aria dall’impianto di consegna del gas di Snam
Rete Gas situato a Mesagne.
Tabella 3-8
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C3
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
-
5553
Offshore senza la presenza della centrale eolica – Alternativa C3a
SIC9140001 Bosco
Tramazzone
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
SIC9140001
Rauccio
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
2166
-
-
7719
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Posidonia oceanica
Area da Evitare
Normativa di
Riferimento
Società
Incaricata
Stato
Strumento normativo
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
Inventario e cartografia delle praterie
nell’ordinamento
di Posidonia nei compartimenti
italiano dal D.P.R. n°
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
357 del 08/09/1997
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
-
-
3796
-
-
4728
-
-
3265
Kp
Iniziale
Offshore con la presenza della centrale eolica– Alternativa C3b
SIC9140001 Bosco
Tramazzone
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
SIC9140001
Rauccio
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
Posidonia oceanica
Area da Evitare
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
PPTR
9853
-
-
13118
-
-
6099
Ordinanze n.72/2013
e n.76/2013 della
Ordinanze Capitaneria di Porto di
Capitaneria di
Brindisi
Brindisi
-
-
3063
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera a
PPTR
0,00
0,33
330
D.Lgs 42/2004
Art.136
PPTR
0,00
0,39
390
NTA, Art 27
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,00
-
NTA, Art. 23, 42
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,00
0,29
290
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
Inventario e cartografia delle praterie
nell’ordinamento
di Posidonia nei compartimenti
italiano dal D.P.R. n°
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
357 del 08/09/1997
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
Onshore
Territori costieri
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico
Fasce costiere non
edificate principali o
antistanti l'edificato
di grande
importanza
ecologica
Parchi e riserve
regionali e relative
fasce di protezione
N°
Sequenz.
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Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Vincolo
Paesaggistico
D.Lgs 42/04 art.142
co. 1
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Galassino
D.M. 01/08/85
PUTT/p
0,00
0,46
460
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
PUTT/p
0,00
0,25
250
Ambito Esteso D
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,25
0,43
180
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
0,32
0,39
70
PPTR
0,39
0,40
10
L.R. 27/98
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,50
2,84
2342
Aree di bonifica
principali
NTA, Art. 19
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
1,25
2,84
1590
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
PUTT/p
2,33
2,72
390
Strada Panoramica
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
in aree
prevalentemente
agricole
3.8.1
N°
Sequenz.
0,00
0,50
500
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa C3 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli indicati di seguito. Per quanto riguarda l’interferenza diretta con aree SIC e Posidonia
oceanica, come di seguito indicato, si evidenzia che valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di Vincolistica del PPTR e del PUTT (Territori Costieri, Dichiarazione di
Notevole Interesse Pubblico, Galassino). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione
Paesaggistica atta a dimostrare la compatibilità paesaggistica dell’opera.
•
Attraversamento di circa 70 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa
della condotta, sarebbero riportate alle condizioni originali ripristinando la vegetazione
erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
•
Aree SIC e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è
presumibile dall’attraversamento dei tracciati proposti delle aree SIC a mare denominate
Bosco Tramazzone e Rauccio. Considerando l’ampiezza delle aree SIC (circa 7,7 km per
l’alternativa C3a e 13,1 km per l’alternativa C3b) le tecnologie trenchless (microtunnel, TOC)
non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate, in quanto non
potrebbero essere realizzate per tali lunghezze. Si rileva inoltre l’interferenza con circa 3,7
km per l’alternativa C3a e di circa 6,1 km per l’alternativa alternativa C3b con aree di
Posidonia oceanica di cui rispettivamente 3,15 km e 5,45 km ricadono all’interno delle aree
SIC Bosco di Tramazzone e di Rauccio. Per tali aree potrebbero essere applicate specifiche
misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti indiretti (movimentazione sedimenti) e
l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la porzione di prateria direttamente
interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC e
la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 4,7 km per l’Alternativa C3a e di circa 3,1 km per l’Alternativa C3b di
un’area classificata dalla Capitaneria di Brindisi come “Area da Evitare nr.2”. Le limitazioni
imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500 Gt).
Per questa alternativa non è invece riscontrata l’interferenza con vincoli il cui superamento possa
richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate.
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Alternativa C4
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
63,53 km. Il tracciato attraversa per circa 8,1 km l’area SIC a mare Rauccio e circa 3,5 km di
Posidonia oceanica di cui 1,2 km localizzati all’interno dell’area SIC.
L’approdo si localizza tra gli abitati di Presepe e di Lindinuso. Il percorso procede nell’entroterra
in direzione nord-ovest fino a raggiungere il sito previsto per il PRT per una lunghezza totale di
circa 22,33 km. Nella zona di approdo il tracciato interessa in particolare le aree definite dal
PPTR come Cordoni Dunali e Pascoli Naturali e il buffer di rispetto del Canale Infocaciucci iscritto
negli elenchi delle acque pubbliche. Lungo il tragitto attraversa i canali Pilella, Il siedi, Foggia di
Rau e il Fiume Grande, anch’essi iscritti negli elenchi delle acque pubbliche.
Il tracciato è stato ottimizzato al fine di non interferire con la riserva orientata regionale
denominata Bosco di Cerano e con l’area SIC onshore denominata Bosco di Tramazzone.
Tabella 3-9
Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa C4
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Offshore
SIC9140001
Rauccio
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
D.M.Ambiente del
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
3/4/2000 G.U. 95 del art. 7 comma 6. Deliberazione
22/04/2000
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
-
-
8140
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
8140
Posidonia oceanica
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
-
-
3524
Onshore
PPTR
0,00
0,33
330
Ambito Esteso C
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera a
NTA III. 8.3
PUTT/p
0,00
0,81
810
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PPTR
0,03
0,65
620
Cordone Dunale
NTA, Art. 56
PPTR
0,03
0,27
240
Oasi di protezione
faunistica ricadenti
in aree
prevalentemente
agricole
L.R. 27/98
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
0,25
6,35
6100
Area Rispetto
Boschi
NTA, Art. 63
PPTR
0,47
0,68
206
Territori costieri
Pagina 53 di 80
E.ON New Build & Technology GmbH
Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Aree di bonifica
principali
NTA, Art. 19
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Strada Panoramica
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
0,63
0,64
10
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
1,75
1,76
10
NTA, Art. 6
PAI
2,37
2,38
5
NTA III. 8.3
PUTT/p
3,56
3,93
370
NTA, Art. 19
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
9,75
12,50
2750
Ambito Esteso C
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
NTA III. 8.3
PUTT/p
9,89
10,31
420
NTA, Art. 6
PAI
10,55
10,55
5
Formazioni
arbustive in
evoluzione naturale
Art 143, comma 1,
lett. e, del D.Lgs
42/04; NTA, Art. 66
PPTR
10,55
11,00
45
NTA, Art 24
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
10,55
10,55
-
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
10,75
10,76
10
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
11,34
11,35
10
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
PUTT/p
11,50
11,60
100
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Ambito Esteso C
Aree di bonifica
principali
Elementi di valore
archeologico
principali isolati
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
N°
Sequenz.
0,50
7,25
6750
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Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
13,50
13,51
10
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
13,75
13,76
10
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
13,85
13,86
10
NTA III. 8.3
PUTT/p
14,74
15,15
410
NTA, Art. 3.11
PUTT/p
14,88
14,91
35
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
15,00
15,01
10
NTA, Art. 6
PAI
17,19
17,20
5
NTA, Art. 6
PAI
17,29
17,30
5
NTA III. 8.3
PUTT/p
18,00
18,43
425
NTA, Art. 6
PAI
18,05
18,05
5
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
18,27
18,28
10
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
PUTT/p
18,74
19,31
570
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
19,20
19,21
10
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PPTR
21,31
21,33
15
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
NTA, Art. 46
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
21,43
21,44
10
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PPTR
21,78
21,79
10
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Strada a Valenza
Paesaggistica
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Ambito Esteso C
Canale Reale e
Punta della
contessa - biotopo
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Ambito Esteso C
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
N°
Sequenz.
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Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Corsi d'acqua liberi
o incanalati
principali e ambiti di
riferimento
3.9.1
NTA, Art. 46
Strumento normativo
PTCP adottato ai sensi e per gli effetti
della L.R. 20/01 art. 7 comma 6.
Deliberazione Commissario
Straordinario con poteri del Consiglio
n. 2 del 06/02/2013
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
21,92
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
21,93
10
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa C4 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli indicati di seguito. Per quanto riguarda l’interferenza diretta con aree SIC e Posidonia
oceanica, come di seguito indicato, si evidenzia che valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
•
L’attraversamento di circa 690 m di Prati e Pascoli naturali e Formazioni Arbustive. Ai sensi
dell’art. 66 del PPTR, non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della
vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli
interventi realizzati nel rispetto dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi
storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di
permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai
luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa
della condotta, sarebbero riportate alle condizioni originali ripristinando la vegetazione
erbacea, arborea o arbustiva naturale presente.
•
L’attraversamento di circa 206 m di Aree Rispetto Boschi. Come riportato al Paragrafo 2.1
tale vincolo potrebbe essere potenzialmente superato attraverso uno studio di dettaglio
dell’area interferita. Infatti, attraverso l’utilizzo di immagini satellitari, l’area in oggetto,
risulterebbe già fortemente antropizzata. Secondo il Titolo VI delle norme del PPTR per i
beni paesaggistici e gli ulteriori contesti non viene ritenuta ammissibile la realizzazione di
gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie, fatta eccezione per gli
allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto strada esistente. Tuttavia, ai
sensi dell’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso PPTR, le opere pubbliche
o di pubblica utilità possono essere realizzate in deroga alle prescrizioni previste dal Titolo VI
delle norme per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti, purché in sede di autorizzazione
paesaggistica o in sede di accertamento di compatibilità paesaggistica, dette opere siano
comunque: compatibili con gli obiettivi di qualità e non abbiano alternative localizzative e/o
progettuali (art. 37).
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
•
Il tracciato attraversa circa 240 metri di cordoni dunali. Attraverso l’analisi di recenti immagini
satellitari tale area risulta prevalentemente a copertura arborea e parzialmente interessata
da attività agricole. In tale area, secondo il Titolo VI delle norme del PPTR per i beni
paesaggistici e gli ulteriori contesti, non viene ritenuta ammissibile la realizzazione di
gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie, fatta eccezione per gli
allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto strada esistente. Tuttavia, si
richiama quanto già riportato al punto precedente per quanto concerne l’art. 95 delle Norme
Tecniche di Attuazione del PPTR. Si rileva che l’ipotesi dell’utilizzo di tecnologie trenchless
(TOC, microtunnel), per l’attraversamento di tale area, potrebbe essere perseguibile solo in
seguito alla verifica delle condizioni geologiche geotecniche dell’area. Il potenziale punto di
uscita sarebbe comunque localizzato tra l’inizio dell’area con Posidonia oceanica e la costa.
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri). Per tali aree si dovrebbe redigere
una Relazione Paesaggistica atta a dimostrare la compatibilità ambientale/paesaggistica
dell’opera.
•
Aree SIC e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è
presumibile dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare denominata Rauccio.
Considerando l’ampiezza dell’area SIC (8,1 km) le tecnologie di trenchless (microtunnel,
TOC) non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate, in quanto non
potrebbero essere realizzate per tali lunghezze.. Si rileva inoltre l’interferenza con circa 3,5
km di Posidonia ricadente di cui 1,2 km ricadenti all’interno dell’area SIC e per la quale
potrebbero essere applicate specifiche misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti
indiretti (movimentazione sedimenti) e l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la
porzione di prateria direttamente interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato
dall’interferenza con l’area SIC e la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
Per questa alternativa non è invece riscontrata l’interferenza con vincoli il cui superamento possa
richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
3.10
Società
Incaricata
Stato
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Alternativa D1
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
44,9 km.
L’approdo si trova tra la località di Torre Specchia Ruggeri e di San Foca.
Il gasdotto presso il punto di approdo verrà costruito usando una tecnologia avanzata di
microtunneling. Questo metodo di costruzione permetterà di salvaguardare la fascia costiera,
evitando qualsiasi lavoro di scavo sulla spiaggia e tutelando l’Area Bosco, il Cordone Dunale e i
Territori Costieri mappati dal PPTR e l’Ambito Esteso B mappato dal PUTT. Il microtunnel
attraversa un’area di Vicolo Idrogeologico ai sensi del R.D. n.3267/23.
Il percorso procede nell’entroterra in direzione ovest fino a raggiungere l’area del PRT, per una
lunghezza totale di circa 8,07 km. Il percorso si sviluppa parzialmente in un’area di Notevole
Interesse Pubblico e attraversa le seguenti aree vincolate dal PPTR: Aree di Rispetto Bosco e
Pascoli Naturali.
Il Terminale di Ricezione del Gasdotto dista circa 50 km in linea d’aria dall’impianto di consegna
del gas di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Tabella 3-10 Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa D1
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Onshore
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera
Macchia
mediterranea e
boschi
Galassino
Area costiera entro i
300 m dal litorale Territori Costieri
Bosco
Vincolo
idrogeologico
Cordoni Dunari
Ambito Esteso C
Strada Panoramica
D.Lgs 42/2004
Art.136
PPTR
-0,60
6,40
7100
-
PTCP
-0,60
-0,26
340
D.M. 01/08/85
D.lgs 42/2004 T art.
142, comma 1, lett.
a) e Legge 1497/39
D.lgs 42/2004 art.
143 comma1 lettera
g, Legge 431/85,
Legge 227/2001,
L.R. 12/2012
R.D. n. 3267/23 e
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
NTA -TITOLO II
NTA Art. 85; Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PUTT/p
-0,60
1,06
1660
PUTT/p; PPTR
-0,60
-0,26
340
PUTT/p; PPTR
-0,60
-0,52
80
PUTT/p; PPTR
-0,60
-0,04
560
PUTT/p; PPTR
-0,58
-0,51
70
PUTT/p
-0,54
-0,60
60
PPTR
-0,51
0,52
10
Pagina 58 di 80
Stato
E.ON New Build & Technology GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Ambito Esteso B
D.lgs 42/2004 art.
143 comma1 lettera
g, Legge 431/85,
Legge 227/2001,
L.R. 12/2012
TITOLO II
Ambito Esteso C
NTA -TITOLO II
PUTT/p
-0,46
-0,50
40
Ambito Esteso B
NTA -TITOLO II
PUTT/p
-0,25
-0,46
210
Ambito Esteso C
NTA -TITOLO II
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
PUTT/p
-0,16
-0,25
90
PPTR
-0,05
0,07
120
Bosco
Area Rispetto
Bosco
PUTT/p; PPTR
-0,51
-0,04
470
PUTT/p
-0,50
-0,54
40
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Ambito Esteso D
-
PTCP
-0,02
0,28
325
NTA -TITOLO II
PUTT/p
-0,02
0,15
151
Ambito Esteso D
NTA -TITOLO II
PUTT/p
-0,02
-0,16
140
Ambito Esteso C
Espansione della
naturalità esistente
– Seconda fase
Espansione della
naturalità esistente
– Infiltrazioni di
naturalità
Ambito Esteso D
Espansione della
naturalità esistente
– Seconda fase
Ambito Esteso C
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,15
0,30
156
-
PTCP
0,28
0,30
20
-
PTCP
0,30
0,40
100
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,30
0,44
138
-
PTCP
0,40
0,54
140
NTA III. 8.3
PUTT/p
0,44
0,94
494
Itinerari narrativi
-
PTCP
0,47
0,48
10
Servizi generici
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
NTA -TITOLO II
PTCP
0,54
1,06
520
PPTR
0,56
0,83
270
PPTR
0,93
1,09
160
PUTT/p
0,94
2,39
1453
-
PTCP
1,06
1,65
590
PPTR
1,37
1,93
560
Prati e Pascoli
Naturali
Prati e Pascoli
Naturali
Ambito Esteso D
Espansione della
naturalità esistente
– Seconda fase
Oliveti Esistenti
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
-
PTCP
1,65
3,32
1670
Ambito Esteso C
TITOLO II
PUTT/p
2,39
2,54
146
Ambito Esteso C
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
TITOLO II
PUTT/p
2,54
4,72
2178
-
PTCP
3,32
3,50
180
Area Rispetto
Bosco
N°
Sequenz.
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Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Area Rispetto
Bosco
Area Rispetto
Bosco
Ambito Esteso C
Prati e Pascoli
Naturali
Strade a valenza
paesaggistica
Prati e Pascoli
Naturali
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
PTCP
3,50
3,70
PTCP
3,70
4,27
570
-
PTCP
4,27
4,60
330
-
PTCP
4,63
7,23
2600
NTA -TITOLO II
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
NTA -TITOLO II
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
D.lgs 42/2004
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
PUTT/p
4,72
5,80
1084
PPTR
4,73
5,05
277
PPTR
5,18
5,53
260
PUTT/p
5,80
8,20
2423
PPTR
6,12
6,15
30
PPTR
6,43
6,43
5
PPTR
7,23
7,28
50
Vincolo
Ambito Esteso C
Codice
Sitema
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
200
Normativa di
Riferimento
Oliveti Esistenti
Espansione della
naturalità esistente
– Seconda fase
Espansione della
naturalità esistente
– Infiltrazioni di
naturalità
Oliveti Esistenti
Società
Incaricata
-
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
PTCP
7,23
7,29
66
servite da pendoli)
Oliveti Esistenti
PTCP
7,29
7,90
610
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
PTCP
7,90
8,07
170
servite da pendoli)
Note: La tecnologia del microtunnel permetterà di evitare interferenze dirette con le aree vincolate localizzate nella
zona di approdo . La zona di approdo si estende dal Kp -0,6, corrispondente alla linea di costa, fino al Kp 0,0,
corrispondente alla Stazione di Lancio e alla fine del microtunnel offshore.
3.10.1
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa D1 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli di seguito elencati.
•
Attraversamento di circa 1200 m di Aree Rispetto Boschi. L’analisi effettuata attraverso i
sopralluoghi in campo (e come visibile anche in recenti immagini satellitari) ha evidenziato
che tali aree sono già prevalentemente ad uso agricolo (uliveti). Secondo il Titolo VI delle
norme del PPTR per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti, in tali aree, non viene ritenuta
ammissibile la realizzazione di gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie,
fatta eccezione per gli allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto
strada esistente. Tuttavia, ai sensi dell’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione dello
stesso PPTR, le opere pubbliche o di pubblica utilità possono essere realizzate in deroga
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Titolo Progetto:
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Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
alle prescrizioni previste dal Titolo VI delle norme per i beni paesaggistici e gli ulteriori
contesti, purché in sede di autorizzazione paesaggistica o in sede di accertamento di
compatibilità paesaggistica, dette opere siano comunque compatibili con gli obiettivi di
qualità e non abbiano alternative localizzative e/o progettuali (art. 37).
•
Area Bosco. Nelle aree bosco non viene ritenuta ammissibile la realizzazione di gasdotti,
elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie, fatta eccezione per gli allacciamenti
domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto strada esistente. Si sottolinea che tale
area sarà superata attraverso l’utilizzo della tecnologica trenchless (microtunneling). Tale
tecnica permette di tutelare la macchia mediterranea attraverso la realizzazione di un
microtunnel sotterraneo (circa 10 m di profondità), evitando in tal modo di interferire con
l'apparato radicale della vegetazione. La vincolistica in oggetto può essere superata
dimostrando in sede di autorizzazione il rispetto degli obiettivi di qualità e la mancanza di
possibili alternative localizzative e/o progettuali (art.95, NTA del PPTR).
•
Attraversamento di circa 70 metri di Cordoni Dunali. Si sottolinea che la tecnologia del
microtunnel permetterà di eseguire l'approdo passando al di sotto del litorale costiero
tutelando il cordone dunale mappato dal PPTR. In tale area, secondo il Titolo VI delle norme
del PPTR per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti, non viene ritenuta ammissibile la
realizzazione di gasdotti, elettrodotti, linee telefoniche o elettriche secondarie, fatta
eccezione per gli allacciamenti domestici e tutti gli impianti a rete se interrati sotto strada
esistente. Tuttavia, si rimanda a quanto già riportato al punto precedente per quanto
concerne l’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione del PPTR.
•
Attraversamento di circa 500 m di Prati e Pascoli naturali. Ai sensi dell’art. 66 del PPTR, non
sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della vegetazione erbacea, arborea
o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli interventi realizzati nel rispetto
dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi storico-culturali e di naturalità
esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di permeabilità dei suoli, assicurando
la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai luoghi dai quali è possibile godere
di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa della condotta, saranno riportate
alle condizioni originali ripristinando la vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale
presente.
•
Vincolistica del PPTR e del PUTT (es. Territori Costieri, Dichiarazione di notevole interesse
pubblico, Galassino). Per tali aree è richiesta la redazione della Relazione Paesaggistica atta
a dimostrare la compatibilità ambientale/paesaggistica dell’opera.
•
Attraversamento in microtunnel di 560 m di Vincolo idrogeologico in prossimità della costa. In
tali aree la movimentazione di terreno e il taglio della vegetazione deve essere
preventivamente autorizzata dal Servizio Regionale Foreste a seguito di una relazione
idrogeologica per la valutazione della compatibilità dell’opera con l’assetto idrogeologico
dell’area. Per tale area inoltre, è richiesta la redazione della relazione paesaggistica, al fine
di dimostrare il rispetto dell’assetto paesaggistico del territorio interessato.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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Vincolistica
Titolo Progetto:
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Rev.: 00
Per questa alternativa non è invece riscontrata l’interferenza con vincoli il cui superamento possa
richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate.
3.11
Alternativa E1
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
58,39 km. Il tracciato attraversa per circa 800 m l’area SIC a mare denominata Alimini e circa 240
m di Posidonia oceanica di cui 120 metri mappati all’interno dell’area SIC.
L’approdo si trova a 2,6 km a nord dal centro di Otranto ed è stato ottimizzato al fine di non
interferire con l’area SIC dei laghi Alimini o con il tessuto urbano diffuso presente lungo la costa.
Il percorso procede nell’entroterra in direzione ovest attraversando Pascoli Naturali, Territori
Costieri, Versanti con pendenza maggiore del 20% vincolate dal PPTR e Cigli di Erosione
Fluviale vincolate dal PAI. Il percorso si sviluppa parzialmente in un’area di Notevole Interesse
Pubblico e di Vincolo Idrogeologico, fino a raggiungere l’area ipotizzata per il PRT, per una
lunghezza totale di circa 11,1 km.
L’impianto del PRT dista circa 67 km in linea d’aria dall’impianto di consegna del gas di Snam
Rete Gas situato a Mesagne.
Tabella 3-11 Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa E1
Vincolo
Normativa di
Riferimento
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Offshore
SIC9150011 Alimini
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
-
-
783
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
783
Posidonia oceanica
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
-
-
239
Territori costieri
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera a
PPTR
0,00
0,38
380
Galassino
D.M. 01/08/85
PUTT/p
0,00
2,0
2000
D.Lgs 42/2004
Art.136
PPTR
0,00
9,50
9500
NTA, Art. 53
PPTR
0,00
0,10
100
Onshore
Dichiarazione di
notevole interesse
pubblico della zona
costiera
Versante con
pendenza maggiore
del 20%
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Ambito Esteso C
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
0,00
0,78
780
NTA III. 8.3
R.D. n. 3267/23 e
D.lgs 42/2004
Vincolo Idrogelogico
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PUTT/p
0,00
0,30
300
PUTT/p; PPTR
0,00
1,06
1060
PPTR
0,05
0,07
15
Ambito Esteso D
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Oliveti esistenti
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,30
2,03
1730
NTA, Art. 6
PAI
0,50
0,51
5
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PTCP
0,78
1,17
390
PPTR
0,99
1,00
10
-
PTCP
1,00
1,01
10
Itinerari narrativi:
strada parco
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Vigneti esistenti
-
PTCP
1,17
1,38
210
-
PTCP
1,38
1,65
265
Oliveti esistenti
-
PTCP
1,65
2,49
840
Ambito Esteso C
Itinerari narrativi:
strada parco
Oliveti esistenti
NTA III. 8.3
PUTT/p
2,03
6,63
4600
-
PTCP
2,49
2,50
10
-
PTCP
2,50
7,29
4790
Versanti delle serre
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
TITOLO II
PTCP
6,08
7,54
1460
PPTR
6,60
6,61
10
PUTT/p
6,63
9,42
2790
-
PUTT/p
6,64
7,36
720
-
PTCP
7,29
7,57
280
-
PTCP
7,57
8,77
1200
NTA, Art. 66
PPTR
8,43
8,50
70
-
PTCP
8,77
8,87
105
NTA, Art. 66
PPTR
8,80
8,99
190
-
PUTT/p
8,81
9,73
920
-
PTCP
8,87
9,01
140
-
PTCP
9,01
9,31
300
Strada a Valenza
Paesaggistica
Ambito Esteso B
Oasi Quattro
Macine
Espansione della
naturalità, prima
fase
Oliveti esistenti
Pascoli Naturali
Espansione della
naturalità, prima
fase
Pascoli Naturali
Oasi Quattro
Macine
macchia
mediterranea e
boschi
Espansione della
naturalità, prima
fase
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
PTCP
Strada a Valenza
Paesaggistica
-
Strumento normativo
Società
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Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Normativa di
Riferimento
Vincolo
itinerari narrativi:
strada parco tra
Maglie e Otranto
Oliveti esistenti
Strada a Valenza
Paesaggistica
Ambito Esteso C
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Oliveti esistenti
3.11.1
Strumento normativo
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
-
PTCP
9,31
9,32
10
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
NTA III. 8.3
PTCP
9,32
10,40
1080
PPTR
9,83
9,84
10
PUTT/p
9,85
11,10
1250
-
PTCP
10,40
10,80
400
-
PTCP
10,80
11,10
300
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa E1 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli indicati di seguito.
•
Attraversamento di circa 270 m di Prati e Pascoli Naturali. Ai sensi dell’art. 66 del PPTR, non
sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della vegetazione erbacea, arborea
o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli interventi realizzati nel rispetto
dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi storico-culturali e di naturalità
esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di permeabilità dei suoli, assicurando
la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai luoghi dai quali è possibile godere
di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa della condotta, sarebbero riportate
alle condizioni originali ripristinando la vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale
presente.
•
Attraversamento di Vincolistica del PPTR e del PUTT (Territori Costieri, Dichiarazione di
Notevole Interesse Pubblico, Galassino e Versanti con pendenza maggiore del 20%). Per tali
aree si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a dimostrare la compatibilità
ambientale/paesaggistica dell’opera.
•
Attraversamento di forme di modellamento fluviale. In tali aree sono concesse opere di
interesse pubblico, comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non
diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del PAI e con la
pianificazione degli interventi di mitigazione. Eventuali micro ottimizzazioni del tracciato e
misure di mitigazione potrebbero essere concordate con l’autorità competente.
L’autorizzazione è di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia.
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Tipo Doc.
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•
Aree SIC e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è
presumibile dall’attraversamento della condotta delle area SIC a mare denominata Alimini
(IT9150011). L’ampiezza dell’area SIC risulta pari a 783 m e la distanza dalla costa della
stessa di circa 350 m. L’utilizzo della tecnologia trenchless potrebbe consentire di evitare
l’area SIC mare e la Posidonia oceanica. Tuttavia, l'approdo di questa alternativa ricadrebbe
in un'area con presenza di scogliere (altre oltre 15m), faraglioni e grotte marine, di notevole
valore paesaggistico in cui l’utilizzo di tecnologia trenchless presenterebbe difficoltà elevate.
Tale difficoltà è evidenziata anche dal PPTR che riporta per tale area la presenza del vincolo
Versanti con pendenza maggiore del 20%. Si precisa inoltre che l’alternativa interessa circa
1 km di Vincolo Idrogeologico ai sensi del R.D. n.3267/23.Tale soluzione permetterebbe
anche di superare l’interferenza con circa 239 m di Posidonia di cui circa 120 metri sono
mappati all’interno dell’area SIC mare in oggetto. In merito alla superabilità del vincolo
determinato dall’interferenza con l’area SIC e la Posidonia valgono le considerazioni
riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento di circa 1,6 km di Vincolo idrogeologico in prossimità della costa. In tali aree
la movimentazione di terreno e il taglio della vegetazione deve essere preventivamente
autorizzata dal Servizio Regionale Foreste a seguito di una relazione idrogeologica per la
valutazione della compatibilità dell’opera con l’assetto idrogeologico dell’area. Per tale area
dovrà inoltre, essere redatta una relazione paesaggistica al fine di dimostrare il rispetto
dell’assetto paesaggistico del territorio interessato.
•
Attraversamento di circa 2,7 km di Ambito Esteso “B” in prossimità di Palmariggi. In tali aree
vanno perseguiti obiettivi di conservazione e valorizzazione dell’assetto attuale e recupero di
eventuali situazioni compromesse attraverso l’eliminazione dei detrattori o mitigazione degli
effetti negativi (NTA 2.02 del PUTT). Si sottolinea che tracciato si sviluppa in prossimità della
viabilità esistente che collega Palmariggi ad Otranto (SS16). In ogni caso, per tale area di
tutela, si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a dimostrare la compatibilità
paesaggistica dell’opera.
Per questa alternativa non è invece riscontrata l’interferenza con vincoli il cui superamento possa
richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate.
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Alternativa E2
Il tracciato proposto per il tratto offshore all’interno del territorio italiano ha una lunghezza di circa
58,83 km. Il tracciato attraversa per circa 700 m l’area SIC a mare denominata Alimini e circa 230
m di Posidonia oceanica di cui 100 m localizzati all’interno della stessa area SIC.
L’approdo si trova a sud di Otranto. Il tracciato procede nell’entroterra in direzione ovest
attraversando l’area IBA 147 (Costa tra Capo d’Otranto e Capo S.Maria di Leuca), lambendo
l’area SIC IT9150002 e attraversando per circa 300 m la Riserva Naturale Regionale Costa
Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Il tracciato interessa anche aree identificate
come Aree Bosco, Aree di Rispetto Bosco, Aree di Rispetto Parchi e Riserve, Pascoli Naturali e
Vincolo Idrogeologico. L’alternativa interseca inoltre, il Canale loc. Monte Serro facente parte del
reticolo Idrografico di connessione della RER sviluppandosi per una lunghezza totale di circa 12
km.
Si precisa che il tracciato onshore proposto si sovrappone con il tracciato del Progetto “IGI
Poseidon” dal Kp 0,0 (stazione di lancio – microtunnel/TOC) fino al Kp 2,1 l’alternativa E2. A
differenza di quest’ultimo, TAP AG propone un tracciato di lunghezza maggiore (circa 12 km) al
fine di non inserire il Terminale di Ricezione (PRT) in un contesto paesaggistico vincolato ai sensi
del D.Lgs. 42/2004 – Area di Notevole Interesse Pubblico. Si precisa, inoltre, che le rotte offshore
dei due Progetti non presentano sovrapposizioni e approdano in corrispondenza del Kp 0,0 con
un angolo ed un tracciato differente. Le opere trenchless (TOC, microtunnel), potenzialmente
applicabili per entrambi i progetti partono da un approdo comune; i relativi allineamenti deviano
procedendo dalla linea di costa verso l’offshore..
L’impianto del PRT ipotizzato da TAP AG dista circa 69 km in linea d’aria dall’impianto di
consegna del gas di Snam Rete Gas situato a Mesagne.
Tabella 3-12 Analisi Preliminare della Vincolistica - Alternativa E2
Normativa di
Riferimento
Vincolo
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
Offshore
SIC9150011 Alimini
D.M.Ambiente del
3/4/2000 G.U. 95 del
22/04/2000
Rete Natura 2000, PTCP dottato ai
sensi e per gli effetti della L.R. 20/01
art. 7 comma 6. Deliberazione
Commissario Straordinario con poteri
del Consiglio n. 2 del 06/02/2013
-
-
710
Siti di Rilevanza
Naturalistica
NTA, Art. 73
PPTR
-
-
710
Posidonia oceanica
Direttiva n° 43/92
CEE recepita
nell’ordinamento
italiano dal D.P.R. n°
357 del 08/09/1997
Inventario e cartografia delle praterie
di Posidonia nei compartimenti
marittimi di Manfredonia, Molfetta,
Bari, Brindisi, Gallipoli e Taranto
-
-
290
-
-
-0,9
-1,06
70
Onshore
Biotipi Otranto S.
Maria di Leuca
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Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Espansione della
naturalità, prima
fase
Ambito Esteso C
Area di Rispetto
Boschi
Galassino
Ambito Esteso B
Boschi
Area di Rispetto
Boschi
Ambito Esteso D
Area di Rispetto
Riserve e Parchi
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Pascoli Naturali
Forme di
modellamento di
corso d'acqua
Area di Rispetto
Boschi
Parco Naturale
Regionale (costa
Otranto-S.Maria di
Leuca e Bosco di
Tricase)
Ambito Esteso D
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Finale
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
PUTT/p; PPTR
-0,9
1,66
1750
PPTR
-0,26
0,05
310
PPTR
-0,13
0,36
490
PPTR
-0,13
10,68
10810
PUTT/p
-0,11
0,15
260
Direttiva 79/409/CEE -
-0,07
-0,08
60
NTA, Art. 63
PPTR
-0,01
-0,11
100
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera g
PPTR
-0,01
0,09
115
-
PTCP
0,00
3,43
3430
NTA III. 8.3
PUTT/p
0,00
0,25
250
NTA, Art. 63
PPTR
0,09
0,29
195
D.M. 01/08/85
PUTT/p
0,19
3,54
3350
TITOLO II
D.Lgs. 42/2004
Art.142, lettera g
PUTT/p
0,25
0,35
100
PPTR
0,29
0,29
5
NTA, Art. 63
PPTR
0,29
0,57
280
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,35
0,92
570
NTA, Art. 72
PPTR
0,43
0,93
500
NTA, Art. 6
PAI
0,50
0,51
5
NTA, Art. 66
PPTR
0,57
0,60
30
NTA, Art. 6
PAI
0,59
0,60
5
NTA, Art. 63
PPTR
0,60
0,92
320
NTA, Art. 71
PPTR
0,63
0,87
240
NTA -TITOLO II
PUTT/p
0,72
1,65
730
PPTR
0,95
1,12
170
PPTR
1,00
1,80
800
PPTR
1,04
1,70
660
R.D. n. 3267/23 e
D.lgs 42/2004
Vincolo Idrogelogico
art.143, comma 1,
lett. E - PPTR
Area di Rispetto
NTA, Art. 72
Riserve e Parchi
D.Lgs. 42/2004
Territori costieri
Art.142, lettera a
Dichiarazione di
notevole interesse
D.Lgs 42/2004
pubblico della zona Art.136
costiera
Galassino
D.M. 01/08/85
Boschi
Codice
Sitema
Kp
Iniziale
Normativa di
Riferimento
Vincolo
IBA147
Area di Rispetto
Boschi
Società
Incaricata
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
Area di Rispetto
NTA, Art. 72
Riserve e Parchi
Reticolo Idrografico
di connessione della NTA, Art. 47
RER 100m
Strumento normativo
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Stato
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Strada a Valenza
Paesaggistica
Ambito Esteso D
Strada a Valenza
Paesaggistica
itinerari narrativi:
strada parco tra
Maglie e Otranto
Itinerari narrativi:
strada parco
Ambito Esteso B
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Direttiva 79/409/CEE -
1,20
1,33
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
130
NTA, Art. 71
PPTR
1,20
1,27
70
NTA, Art. 66
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
NTA -TITOLO II
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PPTR
1,26
1,64
390
PPTR
1,65
1,66
10
PUTT/p
1,65
1,75
100
PPTR
1,69
1,70
10
-
PTCP
1,72
1,74
10
-
PTCP
1,72
1,74
10
TITOLO II
PUTT/p
1,75
2,40
650
Normativa di
Riferimento
Vincolo
IBA 147
Parco Naturale
Regionale (costa
Otranto-S.Maria di
Leuca e Bosco di
Tricase)
Pascoli Naturali
Società
Incaricata
Strumento normativo
IBA 147
Direttiva 79/409/CEE -
1,78
5,05
3270
Pascoli Naturali
itinerari narrativi:
strada parco tra
Maglie e Otranto
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PPTR
1,90
2,26
360
-
PTCP
2,05
2,06
10
NTA, Art. 66
PPTR
2,35
2,62
270
Ambito Esteso C
NTA III. 8.3
PUTT/p
2,40
3,76
1360
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PPTR
2,89
2,95
60
Pascoli Naturali
Espansione della
naturalità, seconda
fase
Ambito Esteso B
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Pascoli Naturali
NTA, Art. 66
PPTR
3,04
3,25
210
-
PTCP
3,43
3,82
390
TITOLO II
PUTT/p
3,76
7,33
3570
-
PTCP
3,82
4,72
900
NTA, Art. 66
PPTR
4,26
4,34
80
PTCP
NTA Art. 85; Art 143,
comma 1, lett. e, del PPTR
D.Lgs 42/04
4,72
6,50
780
6,16
6,17
10
Oliveti esistenti
Strada Panoramica
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Servizi generici
Ambito Esteso C
Strada a Valenza
Paesaggistica
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
-
PTCP
6,50
6,84
340
-
PTCP
7,25
7,45
200
NTA III. 8.3
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PUTT/p
7,33
12,00
4670
PPTR
7,35
7,36
10
-
PTCP
7,45
7,75
300
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Stato
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Pascoli Naturali
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Pascoli Naturali
Pericolosità rispetto
agli allagamenti
Strada a Valenza
Paesaggistica
Pascoli Naturali
Pericolosità rispetto
agli allagamenti
Oliveti esistenti
Strada a Valenza
Paesaggistica
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Aree Pianificate
(zone b,c,d non
servite da pendoli)
Espansione della
naturalità:
Infiltrazioni di
naturalità
Pascoli Naturali
Espansione della
naturalità, seconda
fase
3.12.1
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
NTA, Art. 66
PTCP
7,75
8,65
PPTR
8,20
8,21
10
PPTR
8,60
8,80
200
-
PTCP
8,65
10,25
1600
NTA, Art. 66
PPTR
9,01
9,06
50
-
PTCP
9,46
9,69
230
PPTR
9,50
9,51
10
PPTR
9,62
9,87
250
-
PTCP
10,00
10,25
250
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
PTCP
10,25
10,69
440
PPTR
10,69
10,70
10
-
PTCP
10,69
10,94
250
-
PTCP
10,94
11,25
310
-
PTCP
11,25
11,80
550
NTA, Art. 66
PPTR
11,35
11,38
30
-
PTCP
11,80
12,00
200
Vincolo
Strada a Valenza
Paesaggistica
Codice
Sitema
Interferenza
con il
Tracciato
(m)
900
Normativa di
Riferimento
Oliveti esistenti
Società
Incaricata
NTA Art. 85;Art 143,
comma 1, lett. e, del
D.Lgs 42/04
NTA, Art. 66
Strumento normativo
Kp
Iniziale
Kp
Finale
Considerazioni conclusive
Per quanto concerne l’Alternativa E1 è ragionevole prevedere un potenziale superamento dei
vincoli indicati di seguito.
•
Attraversamento di circa 2,1 km di Prati e Pascoli Naturali. Ai sensi dell’art. 66 del PPTR,
non sono ammissibili interventi che comportino la rimozione della vegetazione erbacea,
arborea o arbustiva naturale, tuttavia sono ammissibili tutti gli interventi realizzati nel rispetto
dell’assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi storico-culturali e di naturalità
esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di permeabilità dei suoli, assicurando
la salvaguardia delle visuali e dell’accessibilità pubblica ai luoghi dai quali è possibile godere
di tali visuali. Tali aree, ultimati i lavori di scavo e di posa della condotta, sarebbero riportate
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Codice
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Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Rev.: 00
alle condizioni originali ripristinando la vegetazione erbacea, arborea o arbustiva naturale
presente.
•
Attraversamento del reticolo idrografico di connessione della Rete Ecologica Regionale
(circa 660 m). In tale area, appropriate tecniche costruttive permetterebbero di limitare gli
impatti ambientali, mentre gli impatti paesaggistici legati alla presenza dei macchinari,
sarebbero limitati esclusivamente alla fase di cantiere. Il tutto dovrebbe essere valutato in
un’appropriata Relazione Paesaggistica.
•
Attraversamento di forme di modellamento fluviale. In tali aree sono concesse opere di
interesse pubblico, comprensive dei relativi manufatti di servizio, parimenti essenziali e non
diversamente localizzabili, purché risultino coerenti con gli obiettivi del PAI e con la
pianificazione degli interventi di mitigazione. Eventuali micro ottimizzazioni del tracciato e
misure di mitigazione potrebbero essere concordate con l’autorità competente.
L’autorizzazione è di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia.
•
Attraversamento di Parchi e Riserve (circa 300 m) e le loro Aree di Rispetto (circa 1,6 km). In
tali aree non è ammessa la rimozione e/o la trasformazione della vegetazione naturale o
l’eliminazione o trasformazione degli elementi antropici e seminaturali del paesaggio agrario
con alta valenza ecologica e paesaggistica. Tuttavia, ai sensi dell’art. 95 delle Norme
Tecniche di Attuazione dello stesso PPTR, le opere pubbliche o di pubblica utilità possono
essere realizzate in deroga alle prescrizioni previste dal Titolo VI delle norme per i beni
paesaggistici e gli ulteriori contesti, purché in sede di autorizzazione paesaggistica o in sede
di accertamento di compatibilità paesaggistica, dette opere siano comunque: compatibili con
gli obiettivi di qualità e non abbiano alternative localizzative e/o progettuali (art. 37).
Attraverso l’analisi delle immagini satellitari si può apprezzare come, in corrispondenza della
Riserva Naturale attraversata, il tracciato si sviluppi in prossimità della viabilità esistente. In
questo tratto, il percorso dell’alternativa proposta è stato tracciato al fine di mantenere
un’idonea distanza di sicurezza dagli edifici civili presenti, dalla strada Vicinale Orte e per
non attraversare l’area ad elevata pericolosità idraulica mappata dal PAI.
•
Aree Rispetto Boschi (circa 900 m). Come riportato al Paragrafo 2.1 tale vincolo potrebbe
essere potenzialmente superato attraverso uno studio di dettaglio dell’area interferita
(essenzialmente a valenza agricola). Tuttavia, si rimanda a quanto già riportato al punto
precedente per quanto concerne l’art. 95 delle Norme Tecniche di Attuazione del PPTR.
•
Area Bosco. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è invece presumibile
dall’attraversamento della condotta di circa 120 metri di area Bosco identificata dal PPTR.
Tale area potrebbe essere superata attraverso tecniche trenchless (TOC, microtunnel). Tale
ipotesi potrebbe essere perseguibile solo in seguito alla verifica delle condizioni geologiche
geotecniche dell’area. Si rimanda a quanto già riportato in merito all’art. 95 delle Norme
Tecniche di Attuazione del PPTR per deroghe in caso di opere pubbliche o di pubblica utilità.
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Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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•
Attraversamento di Vincolistica del PPTR e del PUTT (Territori Costieri, Dichiarazione di
Notevole Interesse Pubblico, Galassino). Per tali aree si dovrebbe redigere una Relazione
Paesaggistica atta a dimostrare la compatibilità paesaggistica dell’opera.
•
Attraversamento di circa 1,75 km di Vincolo idrogeologico in prossimità della costa. In tali
aree la movimentazione di terreno e il taglio della vegetazione deve essere preventivamente
autorizzata dal Servizio Regionale Foreste a seguito di una relazione idrogeologica per la
valutazione della compatibilità dell’opera con l’assetto idrogeologico dell’area. Per tale area
dovrà inoltre essere redatta una relazione paesaggistica al fine di dimostrare il rispetto
dell’assetto paesaggistico del territorio interessato.
•
Aree SIC e Posidonia oceanica. Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è
presumibile dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare denominata Alimini
(IT9150011). Considerando l’ampiezza dell’area SIC (710 m) e la distanza dalla costa della
stessa (200 m), l’ipotesi dell’utilizzo di tecnologie trenchless (TOC, microtunnel) per
l’attraversamento di tale area potrebbe essere perseguibile. Tuttavia dovranno essere
verificate le condizioni geologiche geotecniche dell’approdo. Tale soluzione permetterebbe
anche di superare l’interferenza con circa 290 m di Posidonia di cui circa 100 metri sono
mappati all’interno dell’area SIC mare in oggetto. In merito alla superabilità del vincolo
determinato dall’interferenza con l’area SIC e la Posidonia valgono le considerazioni
riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
•
Attraversamento dell’area IBA per circa 3460 m. Le IBA sono considerate come aree
importanti per la conservazione di popolazioni di uccelli. Per l’attraversamento delle aree IBA
dovrà essere valutata la potenziale interferenza dell’opera con le specie di uccelli e gli
habitat presenti. Il vincolo può essere quindi potenzialmente superabile se è dimostrato che il
Progetto non incide sul potenziale valore ornitologico dell’area.
•
Attraversamento di circa 1,6 km di Vincolo idrogeologico in prossimità della costa. In tali aree
la movimentazione di terreno e il taglio della vegetazione deve essere preventivamente
autorizzata dal Servizio Regionale Foreste a seguito di una relazione idrogeologica per la
valutazione della compatibilità dell’opera con l’assetto idrogeologico dell’area. Per tale area
dovrà inoltre essere redatta una relazione paesaggistica al fine di dimostrare il rispetto
dell’assetto paesaggistico del territorio interessato.
•
Attraversamento di circa 4,3 km di Ambito Esteso “B” in prossimità di Palmariggi. In tali aree
vanno perseguiti obiettivi di conservazione e valorizzazione dell’assetto attuale e recupero di
eventuali situazioni compromesse attraverso l’eliminazione dei detrattori o mitigazione degli
effetti negativi (NTA 2.02 del PUTT). Si sottolinea che il tracciato si sviluppa in prossimità
della viabilità esistente che collega Palmariggi ad Otranto (SS16). In ogni caso, per tale area
di tutela, si dovrebbe redigere una Relazione Paesaggistica atta a dimostrare la compatibilità
paesaggistica dell’opera.
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Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Per questa alternativa non è invece riscontrata l’interferenza con vincoli il cui superamento possa
richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate.
3.13
Comparazione della Vincolistica Interessata dalle Alternative
Analizzate
La seguente tabella riporta la somma dei metri lineari di vincolistica interessata da ciascuna delle
alternative analizzate.
Per facilità di comparazione delle alternative, per i vincoli a carattere puntuale o lineare è stata
utilizzata una quantificazione numerica delle interferenze (es. fiumi, forme di modellamento).
Tabella 3-13 Analisi Preliminare della Vincolistica
Vincolistica
Alt.B1
/ Alternative
Vincolistica Offshore
Aree SIC
Siti di
Rilevanza
Naturalistica
(PPTR)
Posidonia
oceanica
Rada
Alt.B2
Alt.B3
Alt.B4
Alt.B5 Alt.C1 Alt.C2
1550m 1103m 1093m
-
-
1550m 1103m
-
-
-
-
155m
1093
438m(1) 160m(2)
2958m
352m
1823m
-
-
-
-
-
-
-
SIN
4182m 6003m 4164m 4948m 4511m
Aree da
Evitare
Vincolistica Onshore
Alt.C3
9847
m (4)
15827
m (5)
9847
m(4)
15827
m(5)
4184
m(4)
7712
m(5)
6992
m(4)
12118
m(5)
6992
m(4)
12118
m(5)
3760
m(4)
5362
m(5)
-
-
-
-
-
3769m
2509m
4728
m
3063m
3290
m(4)
3050
m(5)
5336
m
4844
m
Alt.C4
7719
m(4)
8140m
13118
m(5)
7719
m(4)
8140m
13118
(5)
m
3796
m(4)
3524m
6099
(5)
m
Alt.D1
Alt.E1 Alt.E2
-
783m
710m
-
783m
710m
-
239m
290m
-
-
-
-
-
-
-
-
PAI
Area a Bassa
Pericolosità
Idraulica
B.P.
Aree a
pericolosità
geomorfologi
ca media e
moderata
(P.G.1)
Area a
Pericolosità
Geomorfologi
ca Elevata
P.G.2
650m
650m
650m
650m
650m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
110m
-
-
-
-
-
-
-
10m
10m
-
7m
10m
13m
-
-
-
-
-
-
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Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolistica
Alt.B1
/ Alternative
Area a
Pericolosità
Geomorfologi
50m
ca molto
Elevata
P.G.3
Numero di
Forme di
modellament
o di corso
n. 5
d'acqua
lungo il
tracciato
(cigli e ripe)
PPTR
Parchi e
Riserve
Area di
Rispetto
Riserve e
Parchi
Boschi
Area di
Rispetto
Boschi
Dichiarazion
e di notevole
interesse
pubblico
Fiumi,
Torrenti,
corsi d’acqua
iscritti negli
elenchi delle
acque
pubbliche
Pascoli
Naturali
Formazioni
arbustive in
evoluzione
naturale
Reticolo
Idrografico di
connessione
della RER
100m
(Canale
Apani)
Numero di
Strade a
Valenza
Paesaggistic
a
attraversate
Numero di
Strade
Panoramiche
attraversate
Alt.B2
Alt.B3
Alt.B4
Alt.B5 Alt.C1 Alt.C2
35m
-
50m
75m
52m
n. 6
n. 7
n. 7
n. 7
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Alt.C3
Alt.C4
Alt.D1
Alt.E1 Alt.E2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
n. 5
-
n. 1
n. 2
-
-
-
-
-
-
-
310m
-
-
-
905m
-
-
-
-
1610
m
-
25m
150m
-
150m
-
-
550m(3)
-
120m
-
107m
155m
150m
-
665m
-
206m
1217m
-
895m
380m
720m
735m
655m
500m
-
1050m
390m
-
300m
1223m 1223m 1223m 1000m
330m
-
-
-
-
-
-
7100m 9500m
10810
m
15m
15m
15m
15m
15m
-
460m
70m
645m
515m
275m
2100
m
30m
30m
30m
70m
30m
-
-
-
45m
-
-
-
230m
230m
230m
230m
230m
-
-
-
-
-
-
660m
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
-
n. 1
n. 1
n. 3
n. 6
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
-
n. 1
n. 1
n. 1(3)
-
n. 1
n. 1
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolistica
/ Alternative
Territori
costieri
Versante con
pendenza
maggiore del
20%
Cordone
dunale
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Alt.B1
Alt.B2
Alt.B3
Alt.B4
Alt.B5 Alt.C1 Alt.C2
Alt.C3
Alt.C4
Alt.D1
Alt.E1 Alt.E2
330m
320m
310m
340m
750m
320m
312m
330m
330m
340m(3)
380m
490m
-
-
-
-
-
10m
-
100m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
240m
70m(3)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
560m
1060m
1750
m
-
-
-
-
-
-
-
-
750m
1175m
700m
760m
1080m
1190
m
250m
640m
100m
-
400m
400m
-
-
750m
180m
-
1882m 1730m
420m
635m
662m
577m
290m
-
1000m
460m
-
1660m 2000m
Biotopo
-
-
-
-
-
-
-
-
35m
-
-
-
Oasi
PTCP Brindisi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1640m
-
n. 7
n. 5
-
-
n. 9
-
-
-
n. 1
-
-
-
n. 1
-
-
-
Sì
Sì
Sì
Sì
-
-
-
-
450m
7980
m
-
-
-
n. 1
-
-
-
-
Vincolo
Idrogeologico
-
PUTT
Ambito
Esteso B
Ambito
Esteso C
Ambito
Esteso D
Galassino
Numero di
corsi d'acqua
liberi o
incanalati
n. 8
n. 7
n. 7
n. 7
principali e
ambiti di
riferimento
Numero di
elementi di
valore
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
archeologico
principali
isolati
Presenza di
fasce
costiere non
edificate
principali o
Sì
Sì
Sì
Sì
antistanti
l'edificato di
grande
importanza
ecologica
Oasi di
protezione
faunistica
ricadenti in
1940m 2600m 2880m 2880m
aree
prevalentem
ente agricole
Presenza di
torri e
strutture
n. 1
n. 1
n. 1
n. 1
fortificate
costiere e
3105m 6671m 6150m
5000m 2342m 6100m
-
-
250m(3) 2790m
-
4320
m
6280
m
1400
m
3610
m
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolistica
/ Alternative
dell'entroterr
a principali
Numero di
Tratturi
intercettati
dal tracciato
Vincolo
Paesaggisico
Aree a
pericolo
esondazione
Aree di
bonifica
principali
Parchi e
riserve
regionali e
relative fasce
di protezione
PTCP Lecce
Aree
Pianificate
(zone b,c,d
non servite
da pendoli)
Espansione
della
naturalità
esistente –
Prima fase
Espansione
della
naturalità
esistente –
Infiltrazioni di
naturalità
Espansione
della
naturalità
esistente –
Seconda
fase
itinerari
narrativi:
strada parco
Macchia
mediterranea
e boschi
Oliveti
Esistenti
Servizi
generici
Versanti
delle serre
Vigneti
esistenti
Pericolosità
rispetto agli
Alt.B1
Alt.B2
Alt.B3
Alt.B4
Alt.B5 Alt.C1 Alt.C2
n. 3
n. 3
n.3
n.3
n.3
-
420m
635m
710m
710m
450m
-
650m
650m
650m
-
-
-
-
-
-
-
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Alt.C3
Alt.C4
Alt.D1
-
-
-
-
-
-
-
190m
500m
-
-
-
-
650m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5670
m
4500m 1590m
-
-
-
-
-
-
-
-
905m
290m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
741m
1390m
3700
m
-
685m
3430
m
-
Alt.E1 Alt.E2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
430m
-
550m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1320m
-
590m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
n. 4
n. 3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
340m
140m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5080m 8600m
2120
m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
520m
-
200m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1460m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
265m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
480m
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
Vincolistica
/ Alternative
allagamenti
Alt.B1
Alt.B2
Alt.B3
Alt.B4
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Alt.B5 Alt.C1 Alt.C2
Alt.C3
Alt.C4
Alt.D1
Alt.E1 Alt.E2
-
8450
m
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3460
m
-
-
-
-
-
-
-
-
70m
Altra Vincolistica
SIN
IBA
Biotopo
Note:
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
Di cui 160 metri di Posidonia classificata come matte morta;
Posidonia classificata come matte morta;
La componente non sarà direttamente interferita grazie all’utilizzo della tecnologia di microtunneling;
Tracciato che non considera la presenza del parco eolico offshore – Alternative C1a, C2a, e C3a;
Tracciato ottimizzato per la coesistenza del Progetto TAP con il Parco Eolico Offshore di Brindisi – Alternative
C1b, C2b e C3b.
3.14
Comparazione della Vincolistica Interessata dalle Alternative di
localizzazione del Terminale di Ricezione del Gasdotto
Le alternative di localizzazione del PRT non ricadono in aree vincolate dagli strumenti di
pianificazione regionale (PAI, PUTT) e/o da vincolistica nazionale, ad eccezione del Terminale di
Ricezione dell’alternativa C1. Quest’ultimo è localizzato in area classificata come Sito di
Interesse Nazionale (SIN).
La tabella seguente riporta la vincolistica mappata nei Piani Territoriali di Coordinamento
Provinciale di Lecce e di Brindisi per quanto concerne le alternative di localizzazione del
Terminale di Ricezione del Gasdotto.
Tabella 3-14 Vincolistica PTCP
PRT
PRT Alt. B1
PRT Alt. B2
PRT Alt. B3
PRT Alt. B4
PRT Alt. C1
PRT Alt. C2
PRT Alt. C3
PRT Alt. C4
PRT Alt. D1
PRT Alt. E1
PRT Alt. E2
Parchi e riserve regionali e relative fasce di protezione;
Aree di bonifica principali;
•
Oasi di protezione faunistica ricadenti in aree prevalentemente agricoli;
•
Aree di bonifica principali;
•
Dolina
•
Espansione naturalità: infiltrazioni di naturalità;
•
Aree di potenziale espansione della dispersione insediativa;
•
versanti delle serre;
•
aree di potenziale espansione della dispersione insediativa;
•
Espansione naturalità: seconda fase;
•
Espansione naturalità: infiltrazioni di naturalità.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
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Codice
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Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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CONCLUSIONI
In conclusione, si può affermare che le alternative che presentano una vincolistica il cui
superamento può richiedere tempistiche molto lunghe e procedure articolate sono quelle che
intersecano aree mappate dal Piano di Bacino Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del Territorio
(PAI) come aree a pericolosità geomorfologica elevata. P.G.3. Esse sono:
•
L’ Alternativa B1;
•
L’ Alternativa B2;
•
L’ Alternativa B4;
•
L’ Alternativa B5;
•
L’ Alternativa C1.
Le norme tecniche di attuazione del PAI, infatti, non prevedono, tra gli interventi ammessi, la
possibilità di installare nuove condotte (neanche con la tecnologia di microtunnelling, come
confermato dalla stessa Autorità di Bacino). L’eventuale svincolo richiederebbe una procedura
lunga ed articolata consistente nel declassamento dell’area a P.G.2, se compatibile con la stato
dei luoghi, attuata mediante opere di mitigazione del rischio di erosione.
Inoltre, si precisa che
•
l’alternativa C1 (sia per quanto riguarda le varianti C1a e C1b), oltre ad attraversare un’area
P.G.3, si sviluppa interamente all’interno di un’area SIN (Sito di Interesse Nazionale) di
difficile superamento, come riportato al Paragrafo 3.6.
•
le alternative B1, B2, B4, B5 e C1 attraversano un’”Area da Evitare” ai sensi delle ordinanze
n.72/2013 e n.76/2013: le limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di
grosso tonnellaggio (>500 Gt). Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato
nell’Appendice 1.
•
le alternative B1 e B2 attraversano un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di
entrare nel Porto di Brindisi (Rada) per la quale nella fase di progettazione dovranno essere
svolte valutazioni quantitative del rischio in base alle dimensioni delle navi per le quali è
consentito l’ancoraggio e in base alle relative procedure/manovre Per maggiori dettagli si
rimanda a quanto riportato nell’Appendice 1.
•
le alternative B1, B2, B4, B5 sono localizzate in prossimità del porto di Brindisi.
Di seguito invece si riportano le alternative che interessano vincoli potenzialmente superabili.
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Tra queste si evidenziano in particolare quelle che interessano aree Natura 2000 (SIC e ZPS) e
aree con Posidonia oceanica (all’interno di aree SIC). Come indicato nel precedente Paragrafo
2.1, si ricorda che i Siti di Interesse Comunitario e le Zone di Protezione Speciale potrebbero
essere attraversati dal tracciato solo a condizione che le interferenze dell’opera siano non
significative. Tale assunzione deve essere dimostrata attraverso un’indagine sito-specifica e la
redazione di uno specifico rapporto (Valutazione di Incidenza – VINCA). Come indicato dall’art 6
della Direttiva 92/42/CEE “Direttiva Habitat”, “qualora, nonostante conclusioni negative della
valutazione dell'incidenza sul sito e in mancanza di soluzioni alternative, un piano o progetto
debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di
natura sociale o economica, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per
garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata. Lo Stato membro informa la
Commissione delle misure compensative adottate. Qualora il sito in causa sia un sito in cui si
trovano un tipo di habitat naturale e/o una specie prioritari, possono essere addotte soltanto
considerazioni connesse con la salute dell'uomo e la sicurezza pubblica o relative a
conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente ovvero, previo parere della
Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”.
•
Alternativa B3: un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è presumibile
dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare denominata Torre Guaceto e
Macchia S. Giovanni. Considerando l’ampiezza dell’area SIC (1,1 km) e la distanza dalla
costa della stessa (0,6 km), le tecnologie trenchless (microtunnel, TOC) non consentirebbero
di evitare interferenze dirette con le aree vincolate. Un eventuale microtunnel dovrebbe
avere una lunghezza di circa 1,9 km e sarebbe di difficile realizzazione. Si rileva inoltre
l’interferenza con 160 m di matte morta di Posidonia (mappata come matte morta nel 2005).
In tali aree e nelle aree di influenza del Progetto andrebbe verificata l’effettiva assenza di
Posidonia. In merito alla superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC
e la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
L’alternativa inoltre attraversa un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare
nel Porto di Brindisi (Rada) e un’”Area da Evitare” ai sensi delle ordinanze n.72/2013 e
n.76/2013. Per quanto concerne l’attraversamento della Rada, nella fase di progettazione
dovranno essere svolte valutazioni quantitative del rischio in base alle dimensioni delle navi
per le quali è consentito l’ancoraggio e in base alle relative procedure/manovre, mentre per
quanto riguarda le “Aree da Evitare” dovrà essere valutata l’interferenza con la navigazione
di mezzi di minore tonnellaggio. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato
nell’Appendice 1.
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Alternative C2a e C2b: un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è
presumibile dall’attraversamento delle alternative proposte delle aree SIC a mare
denominate Bosco Tramazzone e Rauccio. Considerando l’ampiezza delle aree SIC (circa 7
km per l’alternativa C2a e 12,1 km per l’alternativa C2b) le tecnologie trenchless
(microtunnel, TOC) non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate,
in quanto non potrebbero essere realizzate per tali lunghezze. Si rileva inoltre l’interferenza
con circa 3,7 km per l’alternativa C2a e di circa 5,3 km per l’alternativa alternativa C2b con
aree a Posidonia oceanica di cui rispettivamente 2,8 km e 4,4 km ricadono all’interno
dell’area SIC Bosco di Tramazzone. In tali aree potrebbero essere applicate specifiche
misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti indiretti (movimentazione sedimenti) e
l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la porzione di prateria direttamente
interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC e
la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
Le alternative inoltre attraversano un’”Area da Evitare” ai sensi delle ordinanze n.72/2013 e
n.76/2013 (circa 2,9 km per l’Alternativa C2a e circa 2,5 km per l’alternativa C2b). Le
limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500
Gt). Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nell’Appendice 1.
•
Alternativa C3a e C3b: potenziale impatto ambientale moderato o significativo è presumibile
dall’attraversamento dei tracciati proposti delle aree SIC a mare denominate Bosco
Tramazzone e Rauccio. Considerando l’ampiezza delle aree SIC (circa 7,7 km per
l’alternativa C3a e 13,1 km per l’alternativa C3b) le tecnologie trenchless (microtunnel, TOC)
non consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate, in quanto non
potrebbero essere realizzate per tali lunghezze. Si rileva inoltre l’interferenza con circa 3,7
km per l’alternativa C3a e di circa 6,1 km per l’alternativa alternativa C3b con aree a
Posidonia oceanica di cui rispettivamente 3,15 km e 5,45 km ricadono all’interno delle aree
SIC Bosco di Tramazzone e di Rauccio. Per tali aree potrebbero essere applicate specifiche
misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti indiretti (movimentazione sedimenti) e
l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la porzione di prateria direttamente
interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato dall’interferenza con l’area SIC e
la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel precedente Paragrafo 2.1.
Le alternative inoltre attraversano un’”Area da Evitare” ai sensi delle ordinanze n.72/2013 e
n.76/2013 (circa 4,7 km per l’Alternativa C3a e circa 3,1 km per l’alternativa C3b).
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nell’Appendice 1.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
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•
Alternativa C4: un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è presumibile
dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare denominata Rauccio. Considerando
l’ampiezza dell’area SIC (8,1 km) le tecnologie trenchless (microtunnel, TOC) non
consentirebbero di evitare interferenze dirette con le aree vincolate, in quanto non
potrebbero essere realizzate per tali lunghezze.. Si rileva inoltre l’interferenza con circa 3,5
km di Posidonia ricadente di cui 1,2 km ricadenti all’interno dell’area SIC e per la quale
potrebbero essere applicate specifiche misure di mitigazione al fine di ridurre gli impatti
indiretti (movimentazione sedimenti) e l’applicazione delle migliori tecniche di trapianto per la
porzione di prateria direttamente interferita. In merito alla superabilità del vincolo determinato
dall’interferenza con l’area SIC e la Posidonia valgono le considerazioni riportate nel
precedente Paragrafo 2.1.
•
Alternativa E1: Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è presumibile
dall’attraversamento della condotta delle area SIC a mare denominata Alimini (IT9150011).
L’ampiezza dell’area SIC risulta pari a 783 m e la distanza dalla costa della stessa di circa
350 m. L’utilizzo della tecnologia trenchless potrebbe consentire di evitare l’area SIC mare e
la Posidonia oceanica. Tuttavia, l'approdo di questa alternativa ricadrebbe in un'area con
presenza di scogliere (altre oltre 15m), faraglioni e grotte marine.. Sia per gli aspetti
morfologici che paesaggistici l’utilizzo di tecnologia trenchless presenterebbe difficoltà
elevate. Tale difficoltà è evidenziata anche dal PPTR che riporta per tale area la presenza
del vincolo Versanti con pendenza maggiore del 20%. Si precisa inoltre che l’alternativa
interessa circa 1 km di Vincolo Idrogeologico ai sensi del R.D. n.3267/23.
Dallo studio della valutazione dei rischi associati per le rotte offshore (cfr. Appendice 1),
emerge inoltre che la rotta è localizzata a circa 150 metri da un’area adibita ad ancoraggio
delle navi in attesa di entrare nel Porto di Otranto (Rada Nord). Per l’attraversamento di tale
area, nella fase di progettazione dovranno essere svolte valutazioni quantitative del rischio in
base alle dimensioni delle navi per le quali è consentito l’ancoraggio e in base alle relative
procedure/manovre.
•
Alternativa E2: Un potenziale impatto ambientale moderato o significativo è presumibile
dall’attraversamento della condotta dell’area SIC a mare denominata Alimini (IT9150011).
L’ampiezza dell’area SIC risulta pari a 710 m e la distanza dalla costa della stessa di circa
200 m. L’utilizzo della tecnologia trenchless potrebbe consentire di evitare l’area SIC a mare
e la Posidonia oceanica. Tuttavia, per quanto concerne la vincolistica onshore interessata
dal tracciato, si ritiene particolarmente difficile il rispetto degli obiettivi di qualità del PPTR, in
particolare per quanto concerne l’attraversamento di 3,4 km di area IBA, di 4,2 km di Ambito
Esteso “B” e di 300 m della Riserva Regionale Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di
Tricase.
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Appendice 2 Analisi delle Alternative - Analisi della
Titolo Documento:
Vincolistica
Titolo Progetto:
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Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
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Rev.: 00
Dallo studio della valutazione dei rischi associati per le rotte offshore (cfr. Appendice 1), emerge
inoltre che la rotta attraversa il canale d’ingresso al porto, con conseguenti potenziali interferenze
durante la fase cantiere con il traffico navale.
Infine, l’unica alternativa che interessa vincolistica potenzialmente superabile e non attraversa
aree Natura 2000 (SIC e ZPS) con presenza di Posidonia Oceanica risulta:
•
Alternativa D1: l’utilizzo della tecnologia di microtunneling consentirà di salvaguardare la
fascia costiera, evitando qualsiasi lavoro di scavo sulla spiaggia e tutelando l’Area Bosco, il
Cordone Dunale, i Territori Costieri e l’Ambito Esteso B mappati dal PPTR e dal PUTT.
Inoltre, il microtunnel, permette l’attraversamento di un’area di Vincolo Idrogeologico ai sensi
del R.D. n.3267/23. Si sottolinea inoltre, che per tale alternativa, lo studio dei rischi associati
per le rotte offshore (cfr. Appendice 1) non evidenzia nessuna tipologia di rischio
Si conclude confermando quando già riscontrato nelle precedenti analisi, ovvero che l’alternativa
D1, il cui approdo è localizzato tra Torre Specchia Ruggeri e San Foca, risulta l’alternativa
migliore a livello tecnico, ambientale e paesaggistico.
LEGENDA
Alternative Analizzate
Alternativa B1
Alternativa B2
Alternativa B3
Alternativa B4
Alternativa B5
Alternativa C1a
Alternativa C1b
Alternativa C2a
Alternativa C2b
Alternativa C3a
Alternativa C3b
Alternativa C4
Alternativa D1
Alternativa E1
Alternativa E2
Macro-Corridoi
Terminale di Ricezione del Gasdotto (PRT)
Balikesir Izmir 176 km
DIMENSIONE ORIGINALE A3
PROPONENTE
TRANS ADRIATIC PIPELINE
TRANS ADRIATIC PIPELINE
PROGE TTO
00
REV.
NO.
17-07-2014
DATA
EMISS IONE PER PROCEDUR A VIA
DESCRIZIONE
ERM
ENT
ENT
PREP.
CONTR.
APPR.
TAV OLA
Tavola 1 - Rotte Onshore e Offhsore
Incaricato dalla Società
Turid Thormodsen
Codice Riferimento S ocietà
C201
Scala
1:250000
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Trans Adriatic Pipeline
Ingegnere Responsabile
Preparato da
Elisabeth Schmidt
Simone P oli
Location
Originating
Company
SystemDocument
code Discipline Type
0 di 2
Rev.
Docum ento Num ero:
AUTORE
ENVIRONMENTAL RESOURCES MANAGEMENT
Foglio
Sequential
Number
00
Annex
Number
GIS - FILE NO.
Tav_1_Rotte Offshore e Onshore_2_leg.mxd
Revisione
Formato
A3
C ON
F IN E
AL BA
B3
B2
B4
MARE ADRIATICO
C1b
IA
ITAL
B1
N IA -
B5
C1a
C3b
C2b
C2a
C3a
C4
DIMENSIONE ORIGINALE A3
La Legenda è in un foglio separato
±
Sistema di Coordinate: WGS 1984 UTM Zone 34N
Fonte Cartografica: Carta tecnica Regionale (CTR 1:5000 - SIT Regione Puglia)
±
PROPONENTE
TITOLO DOCUMENTO
PROGE TTO
Scala: 1:200,000
TRANS ADRIATIC PIPELINE
Tavola 1 - Rotte Onshore e Offhsore
dei Corridoi B e C
Location
Originating
Company
SystemDocument
code Discipline Type
GIS - FILE NO.
0198611_Tav1
Sequential
Number
1 di 2
Rev.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
AUTORE
Environmental Resources Management
Foglio
Documento Numero:
00
Annex
Number
Revisione
C ON
F IN
E AL
BAN
IA IA
ITAL
D1
MARE ADRIATICO
E1
E2
DIMENSIONE ORIGINALE A3
La Legenda è in un foglio separato
±
Sistema di Coordinate: WGS 1984 UTM Zone 34N
Fonte Cartografica: Carta tecnica Regionale (CTR 1:5000 - SIT Regione Puglia)
±
PROPONENTE
TITOLO DOCUMENTO
PROGE TTO
Scala: 1:200,000
TRANS ADRIATIC PIPELINE
Tavola 1 - Rotte Onshore e Offhsore
dei Corridoi D ed E
Location
Originating
Company
SystemDocument
code Discipline Type
GIS - FILE NO.
0198611_Tav1
Sequential
Number
2 di 2
Rev.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
AUTORE
Environmental Resources Management
Foglio
Documento Numero:
00
Annex
Number
Revisione
TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
Originator
Doc. Title
Job 022720
Doc.
Rotte offshore in Allegato 4
Analisi delle Alternative
Descrizione delle rotte e valutazione
preliminare dei rischi associati
(Allegato a EM-SPF-STA-0622)
Doc. No.
Contract: 4502485266
CTR
LCI
 Si
 No
Rev.
0D
Sh. 2 of 18
INDICE
INDICE ........................................................................................................................................................... 2 1 Premessa ............................................................................................................................................... 3 2 Descrizione delle rotte .......................................................................................................................... 3 3 4 2.1 Criteri per la selezione delle rotte................................................................................................. 3 2.2 Carte nautiche e vincoli utilizzati .................................................................................................. 4 2.3 Allegati .......................................................................................................................................... 5 Analisi dell’interazione con i vincoli .................................................................................................... 12 3.1 Corridoio B – Brindisi Nord ......................................................................................................... 12 3.2 Corridoio C – Brindisi Sud ............................................................................................................ 12 3.3 Corridoio E – Otranto .................................................................................................................. 13 Considerazioni Riepilogative ............................................................................................................... 14 4.1 Attraversamento Posidonia ........................................................................................................ 14 4.2 Attraversamento canali di navigazione ....................................................................................... 14 TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
Originator
Doc. Title
Job 022720
Doc.
Rotte offshore in Allegato 4
Analisi delle Alternative
Descrizione delle rotte e valutazione
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1
PREMESSA
Questo documento riprende la descrizione delle rotte offshore precedentemente contenuta nella nota “Dettagli delle rotte offshore presentate in allegato 4 – Analisi delle alternative ‐ (Allegato a EM‐SPF‐
STA‐0586)” e la integra con una valutazione preliminare e qualitativa dei rischi associati. 2
DESCRIZIONE DELLE ROTTE
Le rotte offshore sono state definite partendo da un punto comune scelto sulla piattaforma continentale a circa ‐125m di profondità, dopo la risalita lungo la scarpata continentale italiana. Questo punto è posto al KP offshore 80.0 della rotta proveniente dall’ Albania (Alternativa D1), a circa 19.9 km dalla Mid‐line Italia‐Albania (limite della Zona Economica Esclusiva). Le lunghezze delle rotte in territorio italiano (vedi da Tabella 1 a Tabella 5) sono state calcolate a partire dalla Mid‐line Italia‐Albania fino alla linea di costa italiana. CRITERI PER LA SELEZIONE DELLE ROTTE
2.1





Tratto rettilineo per le operazioni di tiro: almeno 1000m; Raggio di curvature stabile: > 1000m; Mezzo di posa per le acque basse posizionato a circa 10m di profondità per eseguire le operazioni di tiro; Posa del tubo fino a circa 20m di profondità, abbandono del tubo e recupero per proseguire la posa con il mezzo di posa per le acque profonde; Minima distanza di sicurezza dalle aree interdette o da strutture esistenti: 500m. In aggiunta, per le rotte che potrebbero interferire con la centrale eolica in progetto a sud di Brindisi, sono stati considerati i seguenti criteri: 

Minima distanza del campo ancore dalla base dei piloni delle turbine eoliche: 500m Minima distanza del campo ancore dai cavi relativi alla centrale eolica: 500m TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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Il layout della “Centrale Eolica Offshore”, ed il tracciato della rotta “IGI Poseidon” utilizzati nella preparazione delle mappe e per la definizione delle rotte offshore, sono basati sulla documentazione attualmente disponibile nel sito del Ministero dell’Ambiente. L’estensione della Posidonia è basata sui seguenti dati: 
2.2
Inventario e Cartografia delle praterie di Posidonia nei Compartimenti Marittimi di Manfredonia, Molfetta, bari, brindisi, Gallipoli e Taranto – CRISMA 2006 CARTE NAUTICHE E VINCOLI UTILIZZATI
Le rotte sono state inizialmente definite sulla base delle carte nautiche pubblicate e dei relativi avvisi ai naviganti (punti da 1 a 7 nell’elenco sottostante). Successivamente è stato verificato l’impatto delle ordinanze N.72/2013 e N.76/2013 relative alla riorganizzazione del traffico navale per il Porto di Brindisi. In caso di conflitto le restrizioni da rispettare sono quelle delle ordinanze (punto 8). 1. Carta Nautica N. 29 “Da Torre dell’Orso a Brindisi”. Scala 1:100000 – (Istituto Idrografico della Marina); 2. Carta Nautica N. 920 “Da Punta Alice a Torre Canne e Canale D’Otranto”. Scala 1:250000 – (Istituto Idrografico della Marina); 3. Carta Nautica N. 7082 “Litorale di Brindisi”. Scala 1:100000 – (Istituto Idrografico della Marina); 4. Carta Nautica N. 7081 “Da S. Cataldo A Casalabate”. Scala 1:100000 – (Istituto Idrografico della Marina); 5. Carta Nautica N. 7080 “Dal Porticciolo di Tricase a Torre S. Foca”. Scala 1:100000 – (Istituto Idrografico della Marina); 6. Carta N.1050 “Zone normalmente impiegate per le esercitazioni navali e di tiro e zone dello spazio aereo soggetto a restrizioni” – Scale 1:1700000 ‐ (Istituto Idrografico della Marina); 7. Premessa agli avvisi ai naviganti 2013 (e 2014) e Avvisi ai Naviganti di carattere generale – (Istituto Idrografico della Marina); 8. Ordinanza N. 72/2013 e N.76/2013 – Nuovo sistema di instradamento obbligatorio e disciplina del traffico in ingresso e in uscita dal porto di Brindisi e misure di interdizione delle aree marine circostanti ‐ (Capitaneria di Porto di Brindisi); TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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9. Map of Unexploded Ordnance Dumping Sites in the Southern Adriatic Sea Annex to Ammunitions Dumping Sites in the Mediterranean Sea – UNE/MAP (2009); 10. Cavo Jonah Bari‐TelAviv (operativo dal 2012: tracciato indicativo non ancora riportato sulle carte nautiche, estrapolato dai risultati acquisiti durante la campagna geofisica offshore per TAP). ALLEGATI
2.3
I corridoi e le rotte, insieme ai vincoli, sono anche indicati nelle mappe allegate. La seguente legenda è applicabile a tutte le mappe. Allegato 01: Corridoio B – Brindisi – Mappa di dettaglio – Vincoli da Carta Nautica Allegato 02: Corridoio B – Brindisi – Mappa di dettaglio – Vincoli da Ord. 72/2013 & 76/2013 Allegato 03: Corridoio B – Brindisi – Mappa Generale – Vincoli da Carta Nautica TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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Allegato 04: Corridoio B – Brindisi – Mappa Generale – Vincoli da Ord. 72/2013 & 76/2013 Allegato 05: Corridoio C – Brindisi Sud Torchiarolo – Mappa di dettaglio – Vincoli da Carta Nautica – Rotte con la presenza della Centrale Eolica Offshore Allegato 06: Corridoio C – Brindisi Sud Torchiarolo – Mappa di dettaglio – Vincoli da Ord. 72/2013 & 76/2013 ‐ Rotte con la presenza della Centrale Eolica Offshore Allegato 07: Corridoio C – Brindisi Sud Torchiarolo – Mappa di dettaglio – Vincoli da Carta Nautica – Rotte senza la presenza della Centrale Eolica Offshore Allegato 08: Corridoio C – Brindisi Sud Torchiarolo – Mappa di dettaglio – Vincoli da Ord. 72/2013 & 76/2013 ‐ Rotte senza la presenza della Centrale Eolica Offshore Allegato 09: Corridoio C – Brindisi Sud Torchiarolo – Mappa Generale – Vincoli da Carta Nautica – Rotte con & senza la presenza della Centrale Eolica Offshore Allegato 10: Corridoio C – Brindisi Sud Torchiarolo – Mappa Generale – Vincoli da Ord. 72/2013 & 76/2013 ‐ Rotte con & senza la presenza della Centrale Eolica Offshore Allegato 11: Corridoio E – Otranto – Mappa di dettaglio – Vincoli da Carta Nautica Allegato 12: Corridoio E – Otranto – Mappa Generale – Vincoli da Carta Nautica TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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CORRIDOIO B – Brindisi Nord Rotta Offshore Lunghezza Totale (1) Raggio Minimo Lunghezza in Territorio Italiano Incremento di lunghezza rispetto alla Alternativa D1
Vincoli (m) Tratto rettilineo da linea di costa italiana
(m) (km) (km) (km) 153.382 4500 3595 93.24 48.34 Alternativa B2 154.693 3500 3138 94.55 49.65 Alternativa B3 153.410 3500 2778 93.27 48.37 Alternativa B4 Alternativa B5 Note: 149.571 149.559 3500 3500 3326 2427 89.43 89.42 44.53 44.52 Attraversamento della “Area da evitare” (2) Attraversamento della “Rada di Nord Ovest” (2) Prateria di Posidonia attraversata = 155m Attraversamento della “Area da evitare” (2) Attraversamento della “Rada di Nord Ovest” (2) Prateria di Posidonia attraversata = 438m Attraversamento della “Area da evitare” (2) Attraversamento della “Rada di Nord Ovest” (2) Prateria di Posidonia attraversata = 160m Attraversamento della “Area da evitare” (2) Attraversamento della “Area da evitare” (2) Alternativa B1 ‐
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1) KP 0.0 ubicato in corrispondenza della costa albanese 2) I vincoli riportati sono relativi agli aggiornamenti inclusi nelle ordinanze N. 72/2013 & N. 76/2013 3) Nella mappa generale la posizione delle possibili aree di affondamento esplosivi è indicativa ed è basata sulla “Map of Unexploded Ordnance Dumping Sites in the Southern Adriatic Sea Annex to Ammunitions Dumping Sites in the Mediterranean Sea – UNE/MAP (2009)”. Tabella 1 – Corridoio B – Brindisi Nord
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CORRIDOIO C – Brindisi Sud – Torchiarolo ‐ Rotte definite considerando la presenza della Centrale Eolica Rotta Offshore Alternativa C1 Lunghezza Totale (1) Raggio Minimo (km) (m) 129.069 2000 Tratto rettilineo da linea di costa italiana
(m) 1097 Lunghezza in Territorio Italiano Incremento di lunghezza rispetto alla Alternativa D1
Vincoli (km) (km) Attraversamento della “Area da evitare” (2) Presenza di un relitto Attraversamento dei cavi di collegamento tra la Centrale Eolica e la costa Prateria di Posidonia attraversata = 7.7km Attraversamento della “Area da evitare” (2) Prateria di Posidonia attraversata = 5.4km Attraversamento della “Area da evitare” (2) Prateria di Posidonia attraversata = 6.1km Prateria di Posidonia attraversata = 3.5km 68.93 24.03 Alternativa C2 126.313 2000 1186 66.17 21.27 Alternativa C3 127.160 1200 797 67.02 22.12 Alternativa C4 (3) Note: 123.673 3000 1228 63.53 18.63 ‐
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1) KP 0.0 ubicato in corrispondenza della costa albanese 2) I vincoli riportati sono relativi agli aggiornamenti inclusi nelle ordinanze N. 72/2013 & N. 76/2013 3) La rotta “Alternativa C4” non cambia nel caso sia presente oppure no la Centrale Eolica Offshore Tabella 2 – Corridoio C – Brindisi Sud – Torchiarolo - Rotte definite considerando la presenza della Centrale Eolica
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CORRIDOIO C – Brindisi Sud – Torchiarolo ‐ Rotte definite senza la presenza della centrale eolica Rotta Offshore Lunghezza Totale (1) Raggio Minimo Lunghezza in Territorio Italiano Incremento di lunghezza rispetto alla Alternativa D1
(m) Tratto rettilineo da linea di costa italiana
(m) (km) (km) (km) Alternativa C1 128.436 2000 1092 68.29 23.40 Alternativa C2 126.070 3000 1240 65.93 21.00 Alternativa C3 127.383 2000 1042 67.24 22.34 Alternativa C4 (3) Note: 123.673 3000 1228 63.53 18.63 Vincoli ‐
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‐
‐
Attraversamento della “Area da evitare” (2) Presenza di un relitto Prateria di Posidonia attraversata = 4.2km Attraversamento della “Area da evitare” (2) Prateria di Posidonia attraversata = 3.8km Attraversamento della “Area da evitare” (2) Prateria di Posidonia attraversata = 3.8km Prateria di Posidonia attraversata = 3.5km 1) KP 0.0 ubicato in corrispondenza della costa albanese 2) I vincoli riportati sono relativi agli aggiornamenti inclusi nelle ordinanze N. 72/2013 & N. 76/2013 3) La rotta “Alternativa C4” non cambia nel caso sia presente oppure no la Centrale Eolica Offshore Tabella 3 – Corridoio C – Brindisi Sud – Torchiarolo - Rotte definite senza la presenza della Centrale Eolica
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CORRIDOIO D – SAN FOCA Rotta Offshore Alternativa D1 Lunghezza Totale (1) Raggio Minimo (km) (m)
Tratto rettilineo da linea di costa italiana (m)
105.040 3000 3096 Lunghezza in Territorio Italiano (km)
Incremento di lunghezza rispetto alla Alternativa D1 (km)
44.90
Note: 1) KP 0.0 ubicato in corrispondenza della costa albanese Tabella 4 – Corridoio D – San Foca
0
Vincoli ‐ Nessun vincolo ‐ Nessun attraversamento di Posidonia TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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CORRIDOIO E – OTRANTO Rotta Offshore Lunghezza Totale (1) Raggio Minimo Lunghezza in Territorio Italiano (m) 3500 Tratto rettilineo da linea di costa italiana
(m) 2875 (km) 58.39 Incremento di lunghezza rispetto alla Alternativa D1
(km) 13.50 Alternativa E1 (km) 118.536 Alternativa E2 118.972 2500 2900 58.83 13.93 Vincoli ‐
‐
‐
‐
Prateria di Posidonia attraversata = 239m Attraversamento delle “Shipping Lanes” relative al porto di Otranto; (2) Attraversamento di cinque (5) cavi nell’area del Porto di Otranto Prateria di Posidonia attraversata = 290m Note: 1) KP 0.0 ubicato in corrispondenza della costa albanese 2) I vincoli riportati sono relativi alle informazioni delle carte nautiche in quanto non sono state apportate modifiche con successive ordinanze delle Capitanerie di Porto. 3) L’area a nord del porto di Otranto, nella mappa “ Map of Unexploded Ordnance Dumping Sites in the Southern Adriatic Sea Annex to Ammunitions Dumping Sites in the Mediterranean Sea – UNE/MAP (2009)” è indicata come “Conventional weapons Dumping points, Fisherman Interviews”. Non sono disponibili ulteriori dettagli. Tabella 5 – Corridoio E – Otranto
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ANALISI DELL’INTERAZIONE CON I VINCOLI
Ad integrazione delle tabelle riportate nel capitolo 2, segue una descrizione qualitativa delle interazioni delle rotte con i vincoli attraversati. 3.1
CORRIDOIO B – BRINDISI NORD
Le alternative B1, B2, B3 sono caratterizzate da: 1) Attraversamento della Rada di Nord Ovest, ovvero un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Brindisi. 2) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Rada di Nord Ovest 3) Rischi di navigazione correlati alla prossimità del Porto di Brindisi e all’interferenza con le relative attività 4) Attraversamento di una “Area da evitare”, situata immediatamente a Nord della rada di Nord Ovest. Le limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500Gt). L’interferenza con questa area non dovrebbe essere problematica. 5) Attraversamento di Prateria di Posidonia Le alternative B4, B5 sono caratterizzate da: 1) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Rada di Nord Ovest 2) Rischi di navigazione correlati alla prossimità del Porto di Brindisi e all’interferenza con le relative attività 3) Attraversamento di una “Area da evitare”, situata immediatamente a Sud della rada di Nord Ovest. Le limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500Gt). L’interferenza con questa area non dovrebbe essere problematica. La valutazione preliminare dei rischi è riportata nel capitolo 4. 3.2
CORRIDOIO C – BRINDISI SUD
Le alternative C1, C2, C3, C4 sono caratterizzate da: 1) Per le sole alternative C1, C2, C3, attraversamento di una “Area da evitare”, situata tra la linea di costa e la Rada di Sud Est. Le limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500Gt). L’interferenza con questa area non dovrebbe essere problematica. TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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2) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Rada di Sud Est (area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Brindisi). Ci si aspetta una situazione di rischio marginale in quanto le rotte non sono in stretta prossimità. 3) Attraversamento di Prateria di Posidonia Le tabelle riportano le interferenze con i vincoli sia delle rotte tracciate tenendo conto della futura centrale eolica (Tabella 2), che di quelle tracciate non tenendone conto (Tabella 3). La valutazione preliminare dei rischi è riportata nel capitolo 4. CORRIDOIO E – OTRANTO
3.3
L’alternativa E1 è caratterizzata da: 1) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Zona di Fonda (Rada Nord), ovvero un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Otranto. 2) Rischi di navigazione correlati alla prossimità del porto di Otranto 3) Attraversamento di Prateria di Posidonia L’alternativa E2 è caratterizzata da: 1) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Zona di Fonda (Rada Nord), ovvero un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Otranto. 2) Attraversamento del canale di ingresso al porto ed interferenza con la relativa navigazione 3) Attraversamento di 5 cavi 4) Attraversamento di Prateria di Posidonia La valutazione preliminare dei rischi è riportata nel capitolo 4. Si osserva che, per il punto 1), il livello di rischio potrebbero essere più alto per l’alternativa E1 in quanto passa molto vicino ad uno dei vertici dell’area di ancoraggio. TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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CONSIDERAZIONI RIEPILOGATIVE
Si valutano di seguito le rotte dei corridoi B, C ed E per quanto riguarda la relativa interferenza con vincoli nautici e Posidonia. Le stesse valutazioni sono state trattate in maniera più approfondita per la rotta di San Foca (D1), come riportato nella descrizione del “Progetto definitivo”. In generale la rotta D1 è la migliore rispetto a tutte le altre in quanto, come riassunto in Tabella 4 e Tabella 8, non attraversa alcun vincolo di navigazione e l’interazione con la Posidonia è assente. 4.1
ATTRAVERSAMENTO POSIDONIA
Tutte le rotte attraversano la prateria di Posidonia ad eccezione delle alternative B4 e B5. L’estensione è minore per le rotte del corridoio E e per le rimanenti rotte del corridoio B. Tuttavia anche per le rotte del corridoio C, dove l’interferenza con la Posidonia è maggiore, questo aspetto può essere opportunamente affrontato, adottando provate tecniche di intervento atte a minimizzare le interazioni e le conseguenze sulla Posidonia. Si può osservare che, qualora non sia necessario evitare l’eventuale centrale eolica, l’interferenza con la Posidonia si riduce notevolmente. 4.2
ATTRAVERSAMENTO CANALI DI NAVIGAZIONE
I vincoli relativi alla navigazione richiedono sempre valutazioni quantitative del rischio durante la fase di progettazione, e si dovranno poi definire le misure di protezione per la condotta se necessarie. I rischi sono di maggiore gravità quando le rotte attraversano aree adibite ad ancoraggio di navi. Valutazioni quantitative del rischio devono essere fatte nella fase di progettazione in base alle dimensioni delle navi e relative procedure di ancoraggio. Il rischio è presente anche nel caso di rotte in prossimità di rade ad uso dei mezzi di navigazione, ma ci si aspetta di livello minore rispetto al precedente. Sono sempre comunque necessarie analisi di rischio quantitative durante la fase di ingegneria. TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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Il passaggio di rotte in presenza, ma non in prossimità, di possibili rade è un rischio che, sempre in via qualitativa, potrebbe risultare di livello inferiore. I livelli di rischio vengono successivamente assegnati valutando i seguenti due aspetti: 

Posizionamento della condotta rispetto ai vincoli: o Attraversamento o Prossimità o Presenza Intensità del vincolo di navigazione, più alta nel caso di aree di ancoraggio di navi, più bassa nel caso di transito. Questa preliminare valutazione dei rischi per attività di navigazione è mostrata nella Tabella 6, nella Tabella 7, nella Tabella 8 e nella Tabella 9 che descrivono i vincoli per le varie rotte. Quasi sempre questi rischi conducono a interventi di protezione della condotta tanto più estesi (in termini di lunghezza e profondità) ed invasivi quanto più il rischio risulterà alto dalla QRA. Le indicazioni preliminari sembrerebbero mostrare che le rotte del corridoio Brindisi Sud sono ad interferenza più contenuta con la navigazione, mentre gli altri due corridoi sembrano più congestionati, in modo particolare quello di Brindisi Nord. In particolare tutte le rotte di entrambi i corridoi di Brindisi Nord e Otranto hanno la penalità di passare in prossimità dei relativi porti. Legenda delle tabelle
Rischio elevato (High Rischio medio (Medium) Rischio basso (Low) Nessun rischio (None) H M
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Valutazione dei rischi – Corridoio B ‐ Brindisi Nord Alternative B1, B2, B3 1)
2)
3)
4)
Attraversamento della Rada di Nord Ovest, ovvero un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Brindisi. Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Rada di Nord Ovest Rischi di navigazione correlati alla prossimità del Porto di Brindisi e all’interferenza con le relative attività Attraversamento di una “Area da evitare”, situata immediatamente a Nord della rada di Nord Ovest. Le limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500Gt). L’interferenza con questa area non dovrebbe essere problematica. H
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Alternative B4, B5 1) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Rada di Nord Ovest 2)
3)
Rischi di navigazione correlati alla prossimità del Porto di Brindisi e all’interferenza con le relative attività Attraversamento di una “Area da evitare”, situata immediatamente a Sud della rada di Nord Ovest. Le limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500Gt). L’interferenza con questa area non dovrebbe essere problematica. Tabella 6 – Corridoio B – Brindisi Nord – Valutazione preliminare dei rischi
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Valutazione dei rischi – Corridoio C – Brindisi Sud Alternative C1, C2, C3, C4 1) Per le sole alternative C1, C2, C3, attraversamento di una “Area da evitare”, situata tra la linea di costa e la Rada di Sud Est. Le limitazioni imposte in quest’area sono relative al transito di navi di grosso tonnellaggio (>500Gt). L’interferenza con questa area non dovrebbe essere problematica. 2) Rischi di navigazione correlati alla presenza della Rada di Sud Est (area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Brindisi). Ci si aspetta una situazione di rischio marginale in quanto le rotte non sono in stretta prossimità. L
L
Tabella 7 – Corridoio C – Brindisi Sud– Valutazione preliminare dei rischi
Valutazione dei rischi – Corridoio D – San Foca Alternativa D1 1) Rischi di navigazione Tabella 8 – Corridoio D – San Foca– Valutazione preliminare dei rischi
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Descrizione delle rotte e valutazione
preliminare dei rischi associati
(Allegato a EM-SPF-STA-0622)
Doc. No.
Contract: 4502485266
CTR
LCI
 Si
 No
Rev.
0D Sh. 18 of 18
Valutazione dei rischi – Corridoio E – Otranto
Alternativa E1
1) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Zona di Fonda (Rada Nord), ovvero un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Otranto. 2) Rischi di navigazione correlati alla prossimità del porto di Otranto H
M
Alternativa E2
1) Rischi di navigazione correlati alla prossimità della Zona di Fonda (Rada Nord), ovvero un’area adibita ad ancoraggio delle navi in attesa di entrare nel Porto di Otranto. 2) Attraversamento del canale di ingresso al porto ed interferenza con la relativa navigazione 3) Attraversamento di 5 cavi Tabella 9 – Corridoio E – Otranto - Valutazione preliminare dei rischi
M
H M
Pagina 35 di 37
Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Appendice 3
Studio Idrogeomorfologico di un’area compresa tra Torre
Specchia e San Foca
MELENDUGNO (Le):
Studio Idrogeomorfologico di un’area
compresa tra Torre Specchia e San Foca
Nardò, luglio 2014
Il Geologo:
Maurizio Orlando
1
1.0 PREMESSA
La presente relazione illustra i risultati di uno studio geologico dell’area costiera compresa tra San
Foca e Torre Specchia, nella quale il progetto TAP prevede l’approdo della condotta sottomarina e
le annesse opere complementari. Scopo dello studio è quello di ricostruire l’assetto idro-geomorfologico e, soprattutto, fornire adeguato riscontro ai quesiti posti dal MATTM, di seguito
riportati:
Allo stato attuale, il Progetto TAP non è corredato di indagini geognostiche dirette onshore
appositamente svolte e pertanto il presente studio si basa sui risultati di indagini geofisiche
(indirette) di tipo elettrico e sismico, su dati bibliografici e sull’esperienza maturata nell’area dallo
scrivente nel corso dell’attività professionale.
2
2.0 INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE
La serie di eventi tettonici che hanno interessato la Penisola Salentina a partire dall'Eocene, hanno
dislocato con faglie dirette, la Piattaforma Apula mesozoica, originando l'attuale morfologia.
Gli affioramenti calcarei cretacei si rinvengono nelle zone altimetricamente più elevate ed interne
del territorio, di qui il paesaggio digrada verso la costa attraverso una serie di ripiani che si
raccordano per mezzo di scarpate più o meno marcate da zona a zona, e che individuano, secondo le
più recenti interpretazioni paleogeografiche, antiche linee di costa corrispondenti ad altrettanti
livelli marini diversi dall'attuale. Le scarpate, che in origine probabilmente corrispondevano a
fianchi di piega o piani di faglia, hanno in seguito subito arretramento per abrasione.
Strutturalmente, i movimenti plicativi e disgiuntivi hanno piegato e ribassato le formazioni
cretaciche e mioceniche, cosicchè i bacini formatisi sono stati successivamente colmati, in seguito
alla ingressione marina, da depositi pliocenici e pleistocenici.
Nel Pliocene inferiore e medio, l’intera area del Salento nord-orientale (Palmentola, 1987), subì
un’ingressione marina permettendo la deposizione delle calcareniti oggi affioranti. Nel Pliocene
superiore, i movimenti tettonici determinarono il piegamento e la fratturazione degli strati, e
l’emersione dell’area. Si instaurò così una circolazione idrica superficiale e sotterranea che
determinò le prime azioni carsiche sulle rocce ed a questo periodo si può riferire la fase di
individuazione e di sviluppo dei sistemi carsici della costa orientale salentina. Nel Pleistocene
inferiore tutta la penisola Salentina subì una nuova ingressione. Nell’area oggetto di studio la
sommersione perdurò probabilmente durante parte del Pleistocene medio, ed alcune fratture,
allargate durante la precedente emersione dalla dissoluzione carsica, vennero riempite da sedimenti
marini.
L’ultima emersione, che perdura tuttora, avvenne tra il Pleistocene medio e quello superiore.
In sintesi, si può affermare che il territorio studiato è costituito da un basamento carbonatico
cretaceo, su cui si è deposta in trasgressione dapprima la formazione calcarenitico marnosa
miocenica, e in seguito la successione di calcareniti e sabbie con livelli limosi ed argillosi di età
pliocenica e pleistocenica.
Nell’area studiata, la parte affiorante della serie è rappresentata, dall’alto verso il basso, da
biocalcareniti a granulometria medio-fine, giallastre, con presenza di livelli poco cementati, e a
luoghi marnosi. Procedendo in profondità aumenta la percentuale fine, tanto da diminuirne
drasticamente la permeabilità a partire da quote di qualche metro inferiori al livello marino.
Nel Foglio 214 della Carta Geologica d’Italia la parte affiorante di questi depositi è riferita ai
livelli quaternari della formazione delle “Calcareniti del Salento”, studi più recenti (Ciaranfi et Al.)
indicano invece un’età pliocenica, inquadrandole nei “depositi di open shelf” (fig. 1). Tale
3
formazione localmente è ineteressata da fenomeni paracarsici: quale tipico esempio, nelle vicinanze
a circa 2 Km, in località Roca, sono note le Grotte della Poesia.
Lo spessore totale è di circa 50 m e di conseguenza la sottostante formazione miocenica si rinviene
a profondità notevoli, corrispondenti a circa 45-50 m sotto il livello del mare. Si tratta di calcareniti
marnose fini, con livelli concrezionati, a luoghi anche carsificati e quindi molto permeabili, in
contrasto con l’ammasso roccioso che è generalmente caratterizzato da valori di permeabilità molto
bassi.
4
Fig.1: Carta Geolitologica (Ciaranfi et Al.)
5
2.1 Idrogeologia
2.1.1 acque superficiali
L’idrografia superficiale ha avuto un ruolo molto marginale nel modellare il paesaggio dell’area
studiata, sono infatti assenti veri e propri corsi d’acqua e il reticolo è limitato a pochi tratti di
lunghezza massima inferiore al chilometro (fig. 2). L’unico elemento di rilievo, anche per la
vicinanza alla zona strettamente interessata dall’intervento, è la Palude di Cassano che è stata
proposta come Sito d’Interesse Regionale (SIR). Il sito è caratterizzato da una vasta depressione
carsica, che presenta al suo interno una tipica vegetazione palustre con Phragmites australis e, a
tratti, con Cladium mariscus. In passato la palude è stata parzialmente bonificata mediante
realizzazione di un canale con foce a mare. Le aree paludose presentano modeste superfici
caratterizzate da pozze d’acqua temporanee nelle quali si sviluppa una vegetazione a Isoetes hystrix
inquadrabile nella classe Isoeto-Nanojuncetea. Nelle aree che circondano la palude è presente una
vegetazione erbacea di pseudosteppa con lembi di vegetazione a gariga.
La vegetazione igrofila con Cladium mariscus è considerata habitat prioritario con la
denominazione “paludi calcaree con Cladium mariscus”. Le pozze con Isoetes si inquadrano
nell’habitat “stagni temporanei mediterranei”. Inoltre la vegetazione substeppica si inquadra
nell’habitat “percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea” .
Le quote della parte più depressa, sono di poco superiori a 5 mslm e quindi l’umidità è assicurata
dalla presenza della falda superficiale che in quel punto si colloca grosso modo a tale quota. In
questo sito inoltre sono convogliati, attraverso una condotta interrata, i reflui provenienti
dall’impianto di depurazione comunale posto poche centinaia di metri a sud. E’ verosimile che
almeno una parte dei volumi in arrivo siano drenati nel sottosuolo, attuando una ricarica continua
della falda che quindi, attualmente, si ritiene debba avere carichi piezometrici superiori a quelli
riportati in fig. 2.
La quota minima della palude e la presenza continua della falda, costantemente alimentata anche
nei periodi meno piovosi, fanno ritenere che l’ambiente creatosi sia prettamente continentale e non
di transizione.
6
7
2.1.2 acque sotterranee
Le azioni tettoniche che si sono susseguite nel territorio salentino hanno influito molto e
soprattutto, favorevolmente, sui caratteri di permeabilità delle attuali zone di percolazione e satura,
agendo non solo in termini di fratturazione, ma ancor più sull’evoluzione della canalizzazione e
vascolarizzazione carsica.
Per quanto riguarda il fenomeno carsico, tra i fattori che hanno favorito lo sviluppo di vie di
preferenziale incarsimento orizzontale e l’articolazione dell’intera rete carsica, un posto di primo
piano spetta alla configurazione peninsulare della regione. Questa sollecitando quasi da ogni lato la
discarica a mare delle acque di falda, ha fatto si che qualsiasi famiglia di giunti presenti nella roccia,
godesse, quantomeno localmente, di una favorevole orientazione nei confronti della spontanea
direzione di deflusso della falda. Gli assi di massimo incarsimento (e quindi di preferenziale
drenaggio), non avendo assecondato un’unica direttrice tettonica preferenziale, risultano, in buona
parte, orientati in vario modo. Talchè a condizionare lo sviluppo delle manifestazioni carsiche
superficiali e sotterranee sono soprattutto i depositi carbonatici del Cretaceo.
La penisola Salentina è caratterizzata da una circolazione idrica sotterranea piuttosto complessa in
quanto non riconducibile ad un solo acquifero, ma viceversa ad un maggior numero di livelli idrici
di cui il principale, sia in rapporto alle dimensioni, che all’importanza soprattutto dal punto di vista
antropico, è quello noto con il termine di falda “profonda” o falda “di base”. La circolazione di
questa falda, si esplica principalmente a pelo libero e subordinatamente in pressione, con una
discreta uniformità delle sue caratteristiche idrogeologiche.
La sequenza litostratigrafica dell’area esaminata, dà luogo ad una circolazione delle acque
sotterranee impostata su più livelli acquiferi, posti a diverse profondità e di norma ben separati, ma
che localmente possono essere messi in comunicazione dalle dislocazioni tettoniche o anche dalle
variazioni verticali della permeabilità (fig. 3).
Partendo dalla superficie, si rinviene una prima falda comunemente denominata “falda superficiale”
o, più precisamente, secondo il Piano di Tutela Acque della Regione Puglia, “Acquifero Poroso
dell’Area Leccese Costiera Adriatica”. Nella zona d’interesse questa falda presenta una morfologia
abbastanza omogenea con isofreatiche all’incirca parallele alla linea di costa (fig.2) dove è in
equilibrio con le acque marine di invasione continentale e dà luogo a locali manifestazioni
sorgentizie. I dati bibliografici indicano valori di portata specifica compresi tra 0,2 e 0,5 l/sm, tipici
di un acquifero poco permeabile, soprattutto per porosità interstiziale e subordinatamente per
fratturazione. I valori caratteristici della conducibilità idraulica dell’ammasso roccioso che
costituisce l’acquifero sono dell’ordine dei 10-5 -10-6 m/s. Se si escludono localizzate immissioni
artificiali del tipo descritto in precedenza, l’alimentazione è esclusivamente legata agli apporti
8
meteorici e pertanto i carichi piezometrici variano stagionalmente in funzione del regime
termopluviometrico.
I valori di salinità sono generalmente inferiori ai 0,6 g/l ed aumentano in prossimità della linea di
costa, sia per la contaminazione conseguente a perturabazioni dell’equilibrio acqua dolce/acqua
salata, sia per lo spray marino; il rapporto chimico caratteristico più frequente è del tipo:
Mg++>(Na++K+) ≥ Ca++ ≈HCO3- > Cl- >SO4- Molto utilizzata in passato, attualmente non è più molto sfruttata, sia per le basse portate che per la
bassa qualità, legata all’estrema vulnerabilità conseguente alla vicinanza alla superficie e alla scarsa
presenza di terreni di copertura poco permeabili. E’ da rilevare che proprio nell’area strettamente
interessata dall’intervento è presente l’impianto di depurazione comunale e il relativo recapito finale
costituito dalla Palude di Cassano.
Molto più in profondità, a quote comprese tra 40 e 60 m al di sotto del livello marino, circola, in
pressione la falda ospitata nell’acquifero denominato nel Piano Tutela Acque “Acquifero Superiore
Miocenico del Salento Centro-Orientale”, costituito da rocce di natura calcarenitico-marnosa di età
miocenica, in corrispondenza di alcuni orizzonti concrezionati e/o carsificati.
La delimitazione areale di questo acquifero, non è agevole. Molto spesso infatti , nel corso delle
perforazioni per ricerca idrica, questo viene intercettato e messo in comunicazione con la falda
circolante nella formazione carbonatica mesozoica.
L’alimentazione avviene sia per percolazione dalla superficie che per apporti di altre falde.
Questa è la falda più utilizzata nell’area sia per usi irrigui che idropotabili in quanto fornisce buone
portate (1-30 l/sm) e acque di buona qualità, con tenori salini compresi tra 0,3 e 0,6 g/l ed elevata
purezza batteriologica. I rapporti chimici caratteristici più frequenti sono del tipo:
Ca++ > Mg++ >(Na++K+) ≥ ≈HCO3- > Cl- >SO4- Mg++>(Na++K+) ≥ Ca++ ≈HCO3- > Cl- >SO4- Questa falda è stata rinvenuta, con caratteristiche del tutto analoghe a quelle riscontrate
nell’entroterra, anche in perforazioni eseguite a ridosso della linea di costa e pertanto si presume
che si addentri almeno sino all’immediato sottocosta.
L’ultima falda presente è quella carsica ospitata nell’acquifero calcareo cretaceo; i dati a
disposizione indicano che si rinviene in pressione a profondità superiori ai 200 m ed è ovviamente
salata come testimoniato dalla scheda del pozzo E.I. n. 42 (appendice B).
9
Fig. 3: (Tav. 6.1A del Piano Tutela Acque Puglia)
10
3.0 INDAGINI NEARSHORE E ONSHORE
Nell’Allegato a EM-SPF-STA-0612, Saipem, utilizzando le indagini ad oggi disponibili, ha già
effettuato una valutazione della possibile presenza di cavità carsiche nell’area di costruzione del
Microtunnel e del Pozzo di Spinta, con esito negativo.
Analoga valutazione è stata formulata da URS (IAL00-URS-000-Q-TRG-0001 Rev.: 00):
dall’esame di tale report risulta che i profili nell'area del "microtunnel" (profili di resistività R1, R2
ed in parte R2A; profili sismici 2, 9 ed in parte 29) non sono citati tra quelli contenenti anomalie
interpretabili come potenziali forme carsiche (tabelle 7 e 8 del report).
Tuttavia si ritiene utile, in questa sede, approfondire ed illustrare più in dettaglio i risultati
dell’indagine geofisica, con particolare riguardo ad alcune anomalie evidenziate nelle sezioni
geoelettriche e sismiche nella parte onshore, in corrispondenza del microtunnel e del pozzo di
spinta.
Nel seguito si analizzano in dettaglio i profili sismici e geoelettrici ad oggi disponibili, ubicati nelle
figg. 4a e 4b, evidenziando ed interpretando geologicamente ed idrogeologicamente le anomalie
riscontrate, ed essenzialmente riconducibili alle seguenti tipologie:
Tipo1: Anomalie elettriche bassa resistività;
Tipo 2: Anomalie elettriche alta resistività;
11
Fig. 4a: Indagini geofisiche nell’area onshore del microtunnel – tracce in pianta (R 1,2,2A S 9,1,2,29)
Fig.4b: Indagini geofisiche nell’area onshore del microtunnel – (R 3 S 3)
12
Profilo R 1
1
2
2
2
Questo profilo è stato eseguito in direzione NE-SW partendo da una distanza di circa 100 m dalla
linea di costa, parallelamente al tracciato del microtunnel e ad una distanza dallo stesso di circa 35
m.
Si riconoscono due strati: il più profondo, a partire da una quota di circa 1.5 m slm, è riconducibile,
in base ai valori di resistività, all’acquifero superficiale, in buon accordo con la ricostruzione delle
isofreatiche in fig. 2.
Si evidenzia inoltre un’anomalia superficiale bassoresistiva (tipo 1) tra le progressive 95 e 135, essa
può essere associata alla presenza di terreno di copertura limoso, in contrasto con le zone circostanti
costituite da roccia affiorante o subaffiorante. A partire da quote di circa -2 mslm, si rinviene una
serie di anomalie di tipo 2 (relativamente alta resistività) , che sono riconducibili ad una locale
diminuzione del contenuto d’acqua.
Profilo S 9
13
La traccia è praticamente coincidente con R1, solo leggermente più lunga. Si riconosce uno strato
superficiale con velocità delle onde P comprese tra 900 e 1300 m/s, sovrastante un materiale a
velocità più alta (1500-1800 m/s). Questi valori sono compatibili con roccia tenera calcarenitica,
satura in corrispondenza dell’acquifero. Lo spessore del primo strato è uniforme e non si
evidenziano anomalie. Nella figura sottostante, si riporta il risultato dell’indagine masw (relativa
alle onde S):
Come si può osservare dal grafico, la velocità delle onde S è costante sino alla profondità di 20 m,
non sono presenti quindi inversioni di velocità.
In definitiva, per quanto riguarda questo tratto, le indagini geofisiche non evidenziano la presenza di
cavità.
14
Profilo R 2
2
2
2
Questo profilo è stato eseguito in direzione NNO-SSE, quindi trasversalmente al tracciato del
microtunnel e quasi in corrispondenza della zona del pozzo di spinta.
Si riconoscono due strati, il più profondo, a partire da una quota di circa 3.0 m slm, è riconducibile
in base ai valori di resistività, all’acquifero superficiale. Tale quota è leggermente superiore a quella
ottenuta con la ricostruzione delle isofreatiche in fig. 2.
A partire dalla quota di circa -7.5 mslm tra le progressive 95-115, si rinviene un’anomalia di tipo 2
(relativamente alta resistività), riconducibile ad una locale diminuzione del contenuto d’acqua. Non
può tuttavia, quest’ultima, essere interpretata come una cavità in quanto, vista la quota ben al di
sotto del livello mare, un’eventuale cavità sarebbe riempita dalle acque marine di invasione o
vieppiù dalle acque di falda –o materiale residuale comunque saturo-, e avrebbe restituito valori di
resistività molto bassi, analoghi a quelli delle zone circostanti.
In base a quanto sopra, l’interpretazione più ragionevole vede la presenza di una localizzata zona di
roccia compatta a permeabilità molto ridotta.
Analoghe anomalie di tipo 2, meno marcate, si rinvengono a partire da quote superiori, ma che si
continuano sino alla profondità indagata (-10.0), tra le progressive 125-180 e 205-220.
Profilo S 1/2
15
La traccia è praticamente coincidente con R2. Si riconosce uno strato superficiale con velocità delle
onde P comprese tra 900 e 1330 m/s, sovrastante un materiale a velocità più alta (1500-1800 m/s).
Questi valori sono compatibili con roccia tenera calcarenitica, satura in corrispondenza
dell’acquifero. Lo spessore del primo strato non è uniforme, gli spessori maggiori si rinvengono
nella parte iniziale (6 m) e diminuiscono in direzione SSE sino a circa 2 m. Non si evidenziano
particolari anomalie.
Nella figura sottostante, si riporta il risultato dell’indagine masw (relativa alle onde S):
Come si può osservare dal grafico, la velocità delle onde S aumenta leggermente con la profondità,
passando dai circa 390 a circa 520 m/s ; non sono presenti quindi significative inversioni di
velocità.
In definitiva, per quanto riguarda questo tratto, le indagini geofisiche non hanno evidenziato la
presenza di cavità.
16
Profilo R2A
1
Questo profilo è stato eseguito in direzione NE-SW, parallelamente e direttamente sul tracciato del
microtunnel.
Si riconoscono due strati, il più profondo, a partire da una quota media di circa 3.5 m slm, è
riconducibile, in base ai valori di resistività, all’acquifero superficiale, tale quota è in buon accordo
con quella ottenuta con la ricostruzione delle isofreatiche in fig. 2, mostrando anche una cadente
verso la costa.
Si evidenzia inoltre un’anomalia superficiale bassoresistiva (tipo 1) tra le progressive 540 e 550,
essa può essere associata alla presenza di una zona con terreno di copertura limoso, in contrasto con
le zone circostanti costituite da roccia affiorante.
Profilo S29
La traccia è praticamente coincidente con R2A. Si riconosce uno strato superficiale con velocità
delle onde P comprese tra 1000 e 1300 m/s, sovrastante un materiale a velocità più alta (1500-1700
m/s). Questi valori sono compatibili con roccia tenera calcarenitica, satura in corrispondenza
dell’acquifero. Lo spessore del primo strato non è uniforme, gli spessori maggiori si rinvengono
nella parte iniziale (6 m) e diminuiscono in direzione SW sino a circa 3 m. Non si evidenziano
17
particolari anomalie. Nella figura sottostante, si riporta il risultato dell’indagine masw (relativa alle
onde S):
Come si può osservare dal grafico, la velocità delle onde S è costante e pari a circa 500 m/s sino alla
profondità di indagine, non sono presenti quindi significative inversioni di velocità.
In definitiva, per quanto riguarda questo tratto, le indagini geofisiche non hanno evidenziato la
presenza di cavità.
18
Profilo R3
2
2
2
2
Questo profilo è stato eseguito nel primo tratto (circa 80 m) in direzione NE-SW, nel tratto
successivo la direzione diventa E-W, seguendo il tracciato della condotta.
Si riconoscono due strati, il più profondo, a partire da una quota media di circa 4.0 m slm, è
riconducibile, in base ai valori di resistività, all’acquifero superficiale, tale quota non differisce
molto da quella ottenuta con la ricostruzione delle isofreatiche in fig. 2, mostrando anche,
mediamente una debole cadente verso la costa. A partire dalla quota 0 (circa) tra le progressive
750-780, si rinviene un’anomalia di tipo 2 (relativamente alta resistività), riconducibile ad una
locale diminuzione del contenuto d’acqua.
Analoghe anomalie di tipo 2,
si rinvengono a partire da quote inferiori, continue sino alla
profondità indagata (-7.5), tra le progressive 780-795, e 860-885 e 975-1000.
Profilo S3
La traccia è praticamente coincidente con R3. Si riconosce uno strato superficiale con velocità delle
onde P comprese tra 900 e 1300 m/s, sovrastante un materiale a velocità più alta (1500-2000 m/s).
Questi valori sono compatibili con roccia tenera calcarenitica, satura in corrispondenza
dell’acquifero. Lo spessore del primo strato non è uniforme, gli spessori maggiori si rinvengono
nella parte centrale (7 m) e diminuiscono verso gli estremi. Non si evidenziano particolari anomalie.
Nella figura sottostante, si riporta il risultato dell’indagine masw (relativa alle onde S):
19
Come si può osservare dal grafico, la velocità delle onde S è costante e pari a circa 450-490 m/s
sino alla profondità di indagine, non sono presenti significative inversioni di velocità.
In definitiva, per quanto riguarda questo tratto, le indagini geofisiche non hanno evidenziato la
presenza di cavità.
20
4.0 IDROGEOLOGIA DI DETTAGLIO E INTERFERENZE CON LE OPERE
Sulla base delle conoscenze geologiche, geofisiche e idrogeologiche dell’area esposte nei capitoli
precedenti, è ora possibile ricostruire l’assetto idrogeologico nelle zone direttamente coinvolte dalle
opere previste onshore dal Progetto TAP.
In fig. 5 si riporta una sezione idrogeologica elaborata in corrispondenza del pozzo di spinta e del
microtunnel, le cui geometrie sono state riprese direttamente dall’elaborato 040 Progetto definitivo
–Italia. Per la ricostruzione della parte nearshore sono stati utilizzati i log di due sondaggi.
In primo luogo si può osservare come la profondità di circa 11 m prevista come quota di
attestazione del pozzo di spinta sia al di sotto del livello della falda così come ricostruita da Calò et
Al. (1990) e recepita dal Piano Tutela Acque (Tav. 6.1a del PTA).
Il tratto iniziale del microtunnel attraverserà tutto l’acquifero superficiale con un’inclinazione di
circa 2,5° e nel tratto in cui il livello di base della falda è ancora rappresentato da un acquiclude.
La perforazione proseguirà con angoli via via sempre più vicini all’orizzontale, attraversando
l’acquiclude sino al punto di uscita, senza intercettare l’acquifero miocenico (B) confinato, secondo
i dati disponibili, a profondità notevolmente maggiori. Probabilmente sarà incontrata la parte
inferiore della formazione calcarenitica pliocenica avente caratteristiche di acquitardo e, quindi, con
presenza di acque marine di invasione.
Per l’analisi delle possibili interferenze tra il tratto di condotta a terra, la Palude Cassano e la falda,
è stato ricostruito l’assetto idrogeologico di dettaglio dell’area, così come illustrato nella fig. 6. Si
può osservare come la profondità di circa 2.5 m prevista come quota di attestazione del fondo della
trincea destinata ad ospitare la condotta, sia poco al di sopra del livello della falda così come
ricostruito e,
pertanto, anche in questo caso valgono le medesime considerazioni fatte in
precedenza circa il reale livello attuale.
Si osserva, inoltre, che il tracciato della condotta è perpendicolare alle isofreatiche e, pertanto, non
può costituire ostacolo al deflusso verso il mare.
21
Fig. 5: Sezione idrogeologica di dettaglio
22
Traccia sezione
9.6
6.2
10.0
6.3
8.3
9.5
8.6
5.9
11.0
9.1
1
5.8
7.6
8.1
11.1
8.9
8.1
9.7
11.8
10.7
14.3
9.0
9.9
Fig. 6: Sezione idrogeologica zona Palude di Cassano
23
5.0 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Gli studi svolti hanno permesso di ricostruire, seppure allo stato attuale solo sulla base di dati
bibliografici, dati derivanti da indagini geofisiche e conoscenze pregresse dello scrivente, l’assetto
idrogeologico e stratigrafico dell’area d’intervento.
Pertanto, ricapitolando i risultati
ottenuti, con riferimento ai quesiti posti dal MATTM, si
puntualizza quanto segue:
1) Il progetto prevede che il pozzo di spinta sia scavato sino ad una profondità di circa 11 m,
incontrando rocce (calcareniti) con caratteristiche tali da poter essere scavate esclusivamente con
mezzi meccanici. Tale profondità è inferiore alla quota di attestazione del livello freatico della
falda così come ricostruita da Calò et Al. (1990) e recepita dal Piano Tutela Acque (Tav. 6.1).,
nonché sostanzialmente confermata dall’indagine geoelettrica. Pertanto il fondo del pozzo di spinta,
verrà a trovarsi al di sotto del livello della falda, ma non genererà alcuna interferenza in quanto il
progetto prevede l’impermeabilizzazione delle pareti e del fondo stesso (fare riferimento
all’Allegato EM-SPF-STA-0617).
2) Il microtunnel attraverserà tutto l’acquifero superficiale (A), nel tratto in cui il livello di base
della falda è ancora rappresentato da strati sedimentari aventi caratteristiche di acquiclude o,
almeno, di acquitardo.
La perforazione proseguirà, attraversando l’acquiclude sino al punto di uscita, senza intercettare
l’acquifero miocenico (B), confinato a profondità notevolmente maggiori. Probabilmente sarà
incontrata la parte inferiore della formazione calcarenitica pliocenica avente caratteristiche di
acquitardo e, quindi , con presenza di acque marine di invasione.
In mancanza di verifiche dirette e puntuali, non si può comunque escludere del tutto l’ipotesi che
già a questa distanza dalla linea di costa le acque dolci si trovino in equilibrio con le acque marine
di invasione, o anche che gli orizzonti concrezionati che ospitano la falda miocenica si rinvengano
a profondità minori, tali cioè da essere intercettate dal microtunnel. Pertanto, è indispensabile che
sia assicurata la tenuta idraulica delle giunzioni tra gli elementi del tunnel, e quella tra la parete
esterna e il terreno in posto (fare riferimento all’Allegato EM-SPF-STA-617).
3) Per quanto riguarda le possibili ripercussioni sull’ecosistema di Palude di Cassano, si evidenzia
che la Palude è posta, secondo la direzione di deflusso della falda superficiale, a “monte” rispetto
alle opere di trivellazione da realizzare, evitando in questo modo l’afflusso di qualunque
componente derivante da attività di costruzione (pur considerando che la vicina trincea onshore è
un’opera di entità contenuta mentre il pozzo del tunnel, per di più sufficientemente lontano, ha il
completo controllo dei fluidi di perforazione, fare riferimento all’allegato Saipem EM-SPF-STA617); pertanto si possono escludere inquinamenti derivanti da tali attività di costruzione. Inoltre
24
anche allo stato attuale delle conoscenze, pur in mancanza di verifiche puntuali e dirette, si può
escludere che la realizzazione delle opere previste possa comportare variazioni del livello idrico
nella Palude di Cassano che, come ampliamente esposto in precedenza, è alimentata dalla falda e
dagli apporti del depuratore, mentre trova il suo naturale equilibrio attraverso l’infiltrazione e il
deflusso a mare tramite il canale di bonifica.
4) Per quanto riguarda invece le possibili interferenze tra il tratto di condotta a terra, la Palude
Cassano e la falda superficiale si osserva che la profondità di circa 2.5 m prevista come quota di
attestazione del fondo della trincea destinata ad ospitare la condotta, sia poco al di sopra del livello
della falda così come ricostruito, confermato dall’indagine geofisica che però è stata effettuata in un
periodo dell’anno (luglio –agosto 2013) in cui la superficie freatica è al minimo e, pertanto,
potrebbero aversi interferenze con il fondo dello scavo. Comunque, il tracciato della condotta è
perpendicolare alle isofreatiche, e non può costituire ostacolo al deflusso verso il mare, nè
interferire con i pozzi di falda superficiale presenti nella zona di influenza del tracciato.
5) Per quanto riguarda il quesito n. 32, si rimanda al report URS IAL00-URS-000-Q-TRG-0001, di
cui nella presente relazione sono stati analizzati i risultati relativi all’area d’interesse, cioè a quella
comprendente il pozzo di spinta, il microtunnel e la condotta nelle immediate adiacenze di Palude di
Cassano.
6) Per ciò che concerne il quesito n. 33, si evidenzia che il pozzo per approvigionamento
idropotabile più vicino, è quello evidenziato (AQP) in fig.2, distante oltre 1.5 km e pertanto il
tracciato non interessa l’area di salvaguardia. In fig. 7 si riporta la Tav. 11.2 del Piano Tutela
Acque Regione Puglia
7) Per quanto riguarda il quesito n. 16 (bis), si può affermare che la metodologia di intervento
garantisce il mantenimento della morfologia originale della costa, mentre, come è stato più volte
evidenziato, non sono disponibili al momento indagini geognostiche e geotecniche dirette per
problemi di accessibilità alle aree da indagare.
8) La possibile presenza di sistemi paracarsici lungo il tracciato e le criticità evidenziate nei punti
precedenti, impongono approfondimenti conoscitivi, da ottenere necessariamente tramite
l’esecuzione di opportune indagini geognostiche sia dirette che indirette, propedeutiche alla
progettazione esecutiva. Quest’ultima metterà in atto opportune misure di ottimizzazione del
progetto (fare riferimento all’allegato Saipem EM-SPF-STA-0617).
Nardò, luglio 2014
Il geologo:
dr Maurizio Orlando
25
Fig. 7 : Piano Tutela Acque Regione Puglia -tav. 11.2
26
Bibliografia
[1] G. Calò, R. Gnoni, M. Stani (1990) : Caratteri Idrogeologici delle Falde Superficiali
della Penisola Salentina e Valutazione della Vulnerabilità degli Acquiferi –Lavoro finanziato dalla
Idrogeo s.r.l. e pubblicato con il contributo dell’Amministrazione Provinciale di Lecce.
[2] Carrozzo M.T. (2003) – Evoluzione morfologica del tratto costiero tra Porto Ligno e
Torre dell’Orso e salvaguardia della Grotta della Poesia (Melendugno – Le). Osservatorio di
Chimica, Fisica e Geologia Ambientali – Dipartimento di Scienza dei Materiali – Università degli
Studi di Lecce.
[3] Ciaranfi N., Pieri P. & Ricchetti G. (1988) – Carta Geologica delle Murge e del Salento
(Italia Meridionale). Memorie Società Geologica Italiana.
[4] Cotecchia V., Calò G. & Spilotro G. (1985) - Caratterizzazione Geolitologica e Tecnica
delle Calcareniti Pugliesi. III Convegno Nazionale su Attività Estrattiva dei Minerali di 2^
categoria. pp. 209-216.
[5] M Delle Rose – M. Parise (1, 3): Speleogenesi e geomorfologia del sistema carsico delle
grotte della Poesia nell’ambito dell’evoluzione quaternaria della costa adriatica salentina in:- Atti e
Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan” Vol. 40 (2004) pp. 153-173 Trieste 2005
[6] SOGESIT s.r.l.- Regione Puglia: PIANO TUTELA ACQUE REGIONALE
27
APPENDICE A:
LOG BH001, BH002
28
29
30
31
32
33
34
35
36
APPENDICE B:
Stratigrafia del Pozzo EI 42
37
38
39
Pagina 36 di 37
Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Appendice 4
Valutazione della Possibile Presenza di Cavità Carsiche
nell’area di Costruzione del Microtunnel
N°
Sequenz.
TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
Originator
Doc. Title
Job 022720
Doc.
VALUTAZIONE DELLA POSSIBILE
PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
NELL’AREA DI COSTRUZIONE DEL
MICROTUNNEL
(Allegato a EM-SPF-STA-0612)
Doc. No.
Contract: 4502485266
CTR
LCI
 Yes
 No
Rev.
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INDICE 1 Premessa ............................................................................................................................................... 3 2 NEARSHORE – Indagine Geofisica ‐ Batimetria e Geofisica................................................................. 4 3 4 5 6 2.1 Analisi dati ..................................................................................................................................... 4 2.2 Risultati ......................................................................................................................................... 7 NEARSHORE – Indagine Geofisica ‐ Sismica a Rifrazione .................................................................... 8 3.1 Analisi dati ..................................................................................................................................... 8 3.2 Risultati ....................................................................................................................................... 10 NEARSHORE‐INDAGINE GEOTECNICA ................................................................................................. 12 4.1 Analisi dati ................................................................................................................................... 12 4.2 Risultati ....................................................................................................................................... 14 ONSHORE – Indagine Geofisica ‐ Rifrazione e Geoelettrica ............................................................... 15 5.1 Analisi dati ................................................................................................................................... 15 5.2 Risultati ....................................................................................................................................... 16 CONCLUSIONI ...................................................................................................................................... 20 2 TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
Originator
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Job 022720
Doc.
VALUTAZIONE DELLA POSSIBILE
PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
NELL’AREA DI COSTRUZIONE DEL
MICROTUNNEL
(Allegato a EM-SPF-STA-0612)
Doc. No.
Contract: 4502485266
CTR
LCI
 Yes
 No
Rev.
1
PREMESSA
Come integrazione della documentazione da presentare al Ministero dell’Ambiente, è stato
richiesto a Saipem di fornire una valutazione della possibile presenza di cavità carsiche
nell’area di costruzione del Microtunnel.
La valutazione viene fatta utilizzando i risultati delle indagini disponibili a progetto, pur con la
consapevolezza che l’ingegneria di dettaglio è ancora carente delle indagini geotecniche
mirate in prossimità del Microtunnel, sia lungo l’asse che nella posizione del pozzo di spinta.
A questo scopo, la presente nota contiene una revisione dei dati relativi alle indagini
geofisiche e geotecniche disponibili nell’area e riporta i principali risultati relativi ad ogni
tipologia di indagine eseguita.
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VALUTAZIONE DELLA POSSIBILE
PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
NELL’AREA DI COSTRUZIONE DEL
MICROTUNNEL
(Allegato a EM-SPF-STA-0612)
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CTR
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Rev.
2
NEARSHORE – INDAGINE GEOFISICA - BATIMETRIA E GEOFISICA
Riferimento:
RILIEVO GEOFISICO SOTTO COSTA PER IL PROGETTO TRANS ADRIATIC PIPELINE
(TAP) - Approdo italiano – San Foca – Italy Doc. N. OPL00-FOC-150-Y-TRG-0001 –
Rev. Finale
ANALISI DATI
Nella zona dell’approdo è stata eseguita un’indagine geofisica per definire la batimetria e la
stratigrafia di dettaglio dell’area.
Da circa 93m di profondità (KP 99.5) fino alla linea di costa l’indagine è stata eseguita, per
un corridoio largo circa 200m, con la seguente strumentazione:
2.1





Multibeam Echosounder (MBE)
Single Beam Echosounder (SBES)
Side Scan Sonar (SSS)
Boomer
Subbottom Profilier (SBP)
Tra la linea di costa e l’isobata dei 4m l’indagine è stata eseguita solo con SBES.
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PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
NELL’AREA DI COSTRUZIONE DEL
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(Allegato a EM-SPF-STA-0612)
Doc. No.
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CTR
LCI
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 No
Rev.
Figura 1 – Indagine nearshore – Area coperta dall’indagine batimetrica e geofisica
La geologia superficiale lungo la rotta del Gasdotto comprende tre unità sismo-stratigrafiche,
di età che variano dall'Olocene al Pleistocene inferiore: Unità A, Unità B ed Unità C. La
geologia lungo la rotta del Gasdotto è sintetizzata in Tabella 1. Esempi dei profili boomer
interpretati sono riportati in Figura 2 e Figura 3.
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Unità/
Orizzonte
Età
Profondità della
base (m bsb)
A
OLOCENE
PLEISTOCENE
superioreintermedio
PLEISTOCENE
inferiore
(Fondo mare-H10)
B
(H10-H20)
C
(< H20)
7 - 12
(KP 103.9- KP 100.15)
34 - 59
(KP 103.1 - KP
100.15)
Sotto il Record
Litologia
predominante
Sabbia fine calcarea
da sciolta a densa,
leggermente limosa
con frammenti di
bivalvi
Limo sabbioso siliceocarbonatico
mediamente denso,
con frammenti di
bivalvi
Sabbia e ghiaia
calcarea
Tabella 1 - Indagine Nearshore –Suddivisione stratigrafica lungo la rotta
Figura 2 ‐ Esempio di dato boomer (Linea TAPMCL) – Centro linea 6 Sh. 6 of 20
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PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
NELL’AREA DI COSTRUZIONE DEL
MICROTUNNEL
(Allegato a EM-SPF-STA-0612)
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Figura 3 - Esempio di dato boomer (Linea TAPMCL) – Centro linea
RISULTATI
L’indagine, in relazione ai possibili rischi geologici e vincoli per la condotta, porta alle
seguenti conclusioni:
2.2
Rilievo delle Cavità carsiche
All'interno dell'area di indagine non è stata rilevata nessuna cavità carsica.
Anomalie Sismiche
All'interno dell'area non sono state riconosciute anomalie sismiche.
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PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
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(Allegato a EM-SPF-STA-0612)
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Rev.
Fratture e Faglie
All'interno dell'Unità A non sono state riconosciute faglie.
Nell'Unità B è stata rilevato un sistema di pieghe e faglie orientato NO-SE, riconducibile alle
deformazioni tettoniche regionali del Salento. Questo sistema tettonico è caratterizzato da
faglie superficiali che interessano unità stratigrafiche relativamente sottili e sembrano
associate a pieghe che deformano i depositi recenti. Questo sistema di faglie che si sviluppa
lungo la piattaforma continentale del Mar Adriatico meridionale, coinvolge i deposi Olocenici.
Queste faglie mostrano spostamenti verticali ridotti, inferiori al metro all'interno delle unità
Oloceniche.
Oggetti/Ostacoli ed Infrastrutture Preesistenti
Lungo la rotta del Gasdotto TAP non sono stati riconosciuti ostacoli.
3
NEARSHORE – INDAGINE GEOFISICA - SISMICA A RIFRAZIONE
Riferimento:
RILIEVO GEOFISICO SOTTO COSTA PER IL PROGETTO TRANS ADRIATIC PIPELINE
(TAP) - SISMICA A RIFRAZIONE - Approdo italiano – San Foca – Italy Doc. N. OPL00FOC-150-Y-TRG-0002 – Rev. Finale
3.1
ANALISI DATI
Nella zona dell’approdo è stata eseguita un’indagine di sismica a rifrazione con 3 profili
paralleli di lunghezza pari a circa 800m, a partire da circa 3m WD fino a circa 25m WD, e ad
una distanza tra loro di circa 10m. Il profilo centrale è stato eseguito in corrispondenza
dell’asse della condotta e della sezione offshore del microtunnel.
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 No
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Figura 4 – Indagine geofisica nearshore – Traccia dei profili eseguiti
La sismica a rifrazione è un metodo complementare all’investigazione geotecnica, essa
fornisce la misura delle velocità delle onde compressionali, conosciute come Vp. Tale
tecnica è specificamente raccomandata per la definizione delle strutture dei suoli e del grado
di alterazione dei primi metri sotto la superfice della terra o del fondo mare. Inoltre, in
ambiente marino, la sismica a rifrazione non è dipendente dalla profondità dell’acqua.
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3.2
RISULTATI
Dal fondo mare verso maggiori profondità, i profili sismici mostrano due distinte Vp, senza
significative variazioni laterali della velocità in tutti i tre profili sismici paralleli, con le seguenti
caratteristiche:

Uno strato superficiale con uno spessore relativamente costante tra gli 8 e i 10 m. Nella
parte più sotto costa ha un intervallo di velocità compreso tra 1550 m/s e 1650 m/s
mentre nella parte più al largo, tra il KP 103.296 e il KP 103.478, si osservano velocità
più alte comprese tra i 1750 m/s e i 1900 m/s. Sulla base dei dati geotecnici forniti dal
sondaggio TAP2019-2019a, questo strato corrisponde probabilmente ad una sabbia fine
leggermente siltosa, calcarea-silicea da scarsamente a mediamente compatta, che
tende a compattarsi con l’aumentare della profondità nella parte più al largo del profilo.

Un secondo strato, basato sulla interpretazione della sismica a rifrazione e confermato
dai dati dei rilievi eseguiti con il boomer, presenta velocità relativamente alte tra i 1850
m/s e i 2000 m/s. Verso il largo, tra il KP 103.500 e la fine del profilo, si osservano
velocità di onde sismiche più alte, fino ai 2000 m/s. Basandosi sui dati geotecnici
(sondaggio TAP2019-2019a), questo strato corrisponde probabilmente a una sabbia
siltosa carbonatica, da densa a molto densa, o ad una calcarenite sciolta o molto
alterata.
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PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
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Figura 5 - Risultati dell’indagine geofisica con sismica a rifrazione – Profilo centrale
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4
NEARSHORE-INDAGINE GEOTECNICA
Riferimento:
TAP – Nearshore Geotechnical Soil Investigation – Italian Landfall – Doc. N. OPL00DAP-160-Y-TRE-016 Rev. 0
4.1
ANALISI DATI
L’indagine geotecnica è stata effettuata tra le profondità di 30m e 4m (KP 103.24 e KP
104.10 rispettivamente) con sondaggi continui con prelievo di campioni e integrati da
indagine con piezocono. La penetrazione raggiunta nell’indagine è variabile tra 15m e 30m a
seconda della posizione prevista del microtunnel.
La posizione dei sondaggi è indicata in Figura 6.
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Figura 6 – Posizione dei sondaggi e sezione stratigrafica nell’area nearshore
dell’approdo italiano
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 No
Rev.
RISULTATI
4.2
I suoli incontrati nell’indagine sono caratterizzati da:



Sabbia da fine a grossolana, da densa a molto densa
limo sabbioso / sabbia limosa da mediamente densa a densa, da moderatamente a
ben cementata
Ghiaia sabbiosa da mediamente densa a molto densa
Nel sondaggio più sottocosta sono stati individuati strati di calcarenite con resistenza da
estremamente debole a debole e da debolmente cementati a ben cementati ad una
profondità superiore alla sezione del microtunnel come indicato in Figura 6.
Dalle indagine effettuate in tutta la sezione del microtunnel, non sono state intercettate
cavità carsiche.
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5
ONSHORE – INDAGINE GEOFISICA - RIFRAZIONE E GEOELETTRICA
Riferimento:
TAP Geophysical Investigation Italy – Doc. N. IAL00-URS-000-Q-TRG-0001 – Rev.01
5.1
ANALISI DATI
L’indagine è stata effettuata con lo scopo di mappare le strutture sepolte, le formazioni
rocciose e identificare eventuali formazioni carsiche. L’indagine è stata eseguita mediante
profili di resistività e di rifrazione sismica e per permettere, con l’integrazione dei risultati,
una più accurata definizione delle strutture.
Nell’area del microtunnel le indagini sono state eseguite lungo gli allineamenti presentati in
Figura 7.
Figura 7 – Indagini geofisiche nell’area onshore del microtunnel – tracce in pianta
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CTR
LCI
 Yes
 No
Rev.
5.2
RISULTATI
I risultati principali sono riassunti partendo da costa e procedendo verso l’entroterra.
Uno strato di spessore limitato (1-2m, localmente fino a 5m di spessore) di suolo sovrastante
uno strato roccioso ad alta resistenza (fino a 5m di spessore e localmente affiorante), posto
al di sopra di uno strato a bassa resistenza (acquifero). Nella zona non sono state
evidenziate strutture riconducibili a cavità o fenomeni carsici.
I singoli profili sono presentati da Figura 8 a Figura 11.
Figura 8 – Resistività (alto) e rifrazione (basso)
16 Sh. 16 of 20
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CTR
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Figura 9 – Resistività (alto) e rifrazione (basso)
17  Yes
 No
Rev.
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Contract: 4502485266
CTR
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Figura 10 – Resistività (alto) e rifrazione (basso)
18  Yes
 No
Rev.
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PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
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Contract: 4502485266
CTR
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Figura 11 – Resistività (alto) e rifrazione (basso)
19  Yes
 No
Rev.
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Doc. Title
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PRESENZA DI CAVITÀ CARSICHE
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(Allegato a EM-SPF-STA-0612)
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Contract: 4502485266
CTR
LCI
 Yes
 No
Rev.
6
CONCLUSIONI
I dati geofisici e geotecnici disponibili nell’area dove è prevista la costruzione del
Microtunnel, sia a mare che a terra, sono stati analizzati in dettaglio per verificare la
possibile presenza di cavità carsiche.
Sulla base dei dati disponibili analizzati, si può concludere che, lungo l’allineamento del
microtunnel, non ci sono evidenze o indizi della presenza di cavità carsiche.
20 Sh. 20 of 20
Pagina 37 di 37
Stato
E.ON Technologies GmbH
ERM S.p.A.
Trans Adriatic Pipeline – TAP
Risposte alla richieste di chiarimenti del MATTM - 18
Titolo Documento:
luglio 2014
Titolo Progetto:
Società
Incaricata
Codice
Sitema
Disciplina
Tipo Doc.
N°
Sequenz.
IAL00-ERM-643-Y-TAE-1024
Rev.: 00
Appendice 5
Soluzioni Progettuali del Microtunnel Atte ad Evitare
Interferenza con L’assetto Idrogeologico dell’area
TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
Originator
Doc. Title
Job 022720
Doc.
SOLUZIONI PROGETTUALI DEL
MICROTUNNEL ATTE AD EVITARE
INTERFERENZA CON L’ASSETTO
IDROGEOLOGICO DELL’AREA
(Allegato a EM‐SPF‐STA‐0617)
Doc. No.
Contract: 4502485266
CTR
LCI
 Yes
 No
Rev.
Sh. 2 of 26
INDICE 1 PREMESSA ............................................................................................................................................. 3 2 POZZO DI SPINTA DEL MICROTUNNEL .................................................................................................. 4 3 TECNOLOGIA DI PERFORAZIONE DEL MICROTUNNEL .......................................................................... 6 4 SEQUENZA CONSTRUTTIVA DEL POZZO DI SPINTA ............................................................................... 7 5 4.1 TECNOLOGIA E FASI DI LAVORO ................................................................................................... 7 4.2 OPERE PRELIMINARI ...................................................................................................................... 9 4.3 ALLESTIMENTO DEL PIANO DI LAVORO ........................................................................................ 9 4.4 SCAVO ......................................................................................................................................... 10 4.5 SOSTEGNO DELLE PARETI DI SCAVO ........................................................................................... 11 4.6 PREPARAZIONE E POSA IN OPERA DELLA GABBIA DI ARMATURA .............................................. 11 4.7 PREPARAZIONE DEI GIUNTI DEI PANNELLI .................................................................................. 12 4.8 GETTO DEL CALCESTRUZZO ......................................................................................................... 13 4.9 FASI DI FINITURA ED ESECUZINE DELLA TRAVE DI COLLEGAMENTO .......................................... 14 4.10 JET GROUTING............................................................................................................................. 14 4.11 SCHEMI COSTRUTTIVI ................................................................................................................. 17 REQUISITI TECNICI RICHIESTI PER ESECUZIONE DEL MICROTUNNEL ................................................. 23 2 TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
Originator
Doc. Title
Job 022720
Doc.
SOLUZIONI PROGETTUALI DEL
MICROTUNNEL ATTE AD EVITARE
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 No
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1
PREMESSA
Come integrazione della documentazione da presentare al Ministero dell’Ambiente, è stato
richiesto a Saipem di fornire una descrizione delle soluzioni progettuali del Microtunnel e
relativo pozzo di spinta, atte ad evitare l‘interferenza con il regime idrogeologico dell’area di
Melendugno e la palude di Cassano.
Queste descrizioni vanno ad integrare e spiegare con maggiore dettaglio quanto già presente
nel Progetto Definitivo.
Questa nota va letta nel contesto più generale della relazione geologica preparata da TAP
(geologo M. Orlando), di cui costituisce un allegato.
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2
POZZO DI SPINTA DEL MICROTUNNEL
In accordo agli elaborati di progetto del pozzo di spinta per il microtunnel, le strutture di
contenimento verticali e orizzontali per la postazione di spinta dovranno essere idonee per
resistere a tutte le sollecitazioni esterne (spinta delle terre, spinta idrostatica, spinta della
stazione di spinta principale e sovraccarichi al piano campagna, ecc.).
Trattandosi di scavi da effettuare sottofalda, per la realizzazione del microtunnel, è richiesto
l’utilizzo di un sistema che nel suo complesso consenta l’accessibilità del tunnel e quindi di
lavorare all’asciutto in tutte le fasi esecutive e, successivamente, durante le lavorazioni da
effettuare per l’alloggiamento della condotta. Si prevede quindi di operare utilizzando tutte i
procedimenti e le tecnologie che assicurino l’esecuzione dell’opera a regola d’arte, in
considerazione delle caratteristiche dei terreni, delle condizioni ambientali, dell’entità del lavoro
e dei tempi di realizzazione.
In particolare, la tenuta idraulica del sistema dovrà essere garantita in corrispondenza di:




le postazioni di trivellazione per mezzo di opere di contenimento verticali
impermeabilizzate
nel foro di entrata della fresa con l’adozione degli anelli di tenuta in neoprene;
nelle giunzioni degli elementi tubolari di rivestimento con l’utilizzo di giunti di tenuta;
nel fronte scavo per mezzo dell’utilizzo di una fresa integrale a bilanciamento di
pressione idrostatica.
Analogamente al microtunnel, le strutture del pozzo dovranno risultare idonee per consentire la
loro accessibilità, e quindi di lavorare all’asciutto, in tutte le fasi esecutive e, successivamente,
durante le lavorazioni da effettuare per l’alloggiamento della condotta.
La parte inferiore del pozzo si trova sotto falda e ciò è il risultato di varie ottimizzazioni
progettuali, non minore quella di permettere la fornitura dell’acqua di mare (necessaria al
collaudo della condotta) senza intaccare le falde della zona.
In ogni caso, al fine di svolgere le funzioni richieste dal progetto, il pozzo è previsto realizzato
a totale tenuta idraulica.
Questo requisito è già incluso nei documenti di progetto, e sarà realizzato con tecnologie
convenzionali (paratie in calcestruzzo, jet grouting, come descritto in dettaglio nel capitolo 5),
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utilizzando per questi lavori in transitorio le stesse metodologie utilizzate per opere permanenti.
A questo proposito è importante ricordare che, alla fine dei lavori di posa della condotta, il
terreno superficiale verrà riprofilato come all’origine, e il terreno agrario superficiale
preventivamente accantonato verrà steso nuovamente sull’area.
Anche in fase di costruzione del pozzo, per realizzare lo scavo stesso e la messa in opera delle
paratie, è necessario evitare l’ingresso di acque nell’ interno del cavo realizzato.
Per evitare effetti turbativi sulla falda si ricorrerà durante l’effettuazione dello scavo, a sistemi
preventivi di isolamento della parete dello scavo rispetto al terreno e alla sua permeabilità.
Verrà evitato quindi l’aggottamento delle acque, garantendo che lo scavo stesso si effettui in un
corpo preventivamente isolato.
La riduzione della permeabilità della parete nel transitorio dello scavo del pozzo verrà effettuata
con utilizzo di idonee tecnologie e in particolare nella zona di fondo pozzo fondo verrà
previsto jet grouting.
La soluzione con diaframmi e jet grouting è la più conservativa e sufficiente a garantire la
stabilità dell’opera durante le fasi temporanee di costruzione delle pareti del pozzo nelle
condizioni peggiori ipotizzabili.
Una volta completata la costruzione, il pozzo potrà essere considerato un elemento passivo
rispetto alla falda e quindi non perturbante.
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TECNOLOGIA DI PERFORAZIONE DEL MICROTUNNEL
La tecnologia di perforazione dei microtunnel prevede l’avanzamento di elementi cilindrici
mediante “scudo fresante” che asporta il materiale al fronte mantenendone in equilibrio la
pressione; la pressione di bilanciamento allo scavo viene effettuata con circolazione di uno
slurry (acqua e fanghi) all’interno degli elementi cilindrici che costituiscono il tunnel
stesso. L’interferenza con le aree sottofalda, quindi, è minima in quanto circoscritta al momento
transitorio di passaggio dello scudo fresante con lo slurry in bilanciamento di pressione: in
condizioni normali non sono previste sovrappressioni del fluido di perforazione.
In realtà la metodologia è assimilabile all’infilaggio di palo trivellato più che a tunnel, in quanto
non ci sono cavità aperte, ciò che viene scavato al fronte è contemporaneamente occupato
dagli elementi cilindrici.
L’avanzamento avviene per scorrimento dei conci cilindrici lungo il foro aperto dallo scudo
fresante, che avrà un oversize minimo rispetto al diametro dei conci e non ci sono particolari
interferenze con l’acquifero. In condizione finale a tunnel installato non ci sono ulteriori effetti
tra corpo freatico e le pareti di calcestruzzo impermeabile.
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SEQUENZA CONSTRUTTIVA DEL POZZO DI SPINTA
Qui di seguito vengono esposti la sequenza e gli accorgimenti costruttivi per l’esecuzione del
“pozzo di spinta”.
I passaggi evidenziati sono quelli che maggiormente descrivono le misure atte ad evitare
interferenza con l’assetto idrogeologico dell’area.
4.1
TECNOLOGIA E FASI DI LAVORO
La costruzione dei diaframmi in c.a. gettati in opera avverrà asportando il terreno
corrispondente al volume del fusto dei singoli pannelli costituenti l’opera e successivamente
riempiendo gli scavi con calcestruzzo armato. Le possibilità realizzative sono sostanzialmente
due e sono correlate alle tecnologie di scavo: la prima prevede l’impiego di benna mordente; la
seconda prevede l’impiego di idrofresa. Le due tecniche possono anche essere integrative.
Durante lo scavo verrà generalmente utilizzato il “fluido di supporto” delle pareti scavate. In casi
favorevoli potrà essere possibile scavare utilizzando acqua come fluido di supporto oppure
scavare in condizioni “a secco” (in alcuni suoli con determinate proprietà di coesione o nella
roccia), a condizione che la resistenza offerta dal terreno sia sufficiente per garantire la stabilità
dei lati delle trincee di scavo. In particolare, lo scavo “a secco”, senza fanghi di stabilizzazione,
non sarà di norma ammesso salvo il caso in cui si operi in terreni coesivi caratterizzati da valori
di coesione non drenata cu > ᵞ*H/3 (H = profondità di scavo; ᵞ = peso di volume totale), non
rigonfiabili, esenti da intercalazioni incoerenti e non interessati da ingresso di acqua nello scavo.
In ogni caso la perforazione “a secco” dovrà essere espressamente e preventivamente
autorizzata.
Considerando la funzione del fluido di supporto sopra descritta, è fondamentale che il mix di
dosaggio del “fluido di supporto” garantisca il più possibile la impermeabilità della parete dello
scavo stesso.
Secondo la tecnologia di esecuzione, il fluido immesso negli scavi potrà anche avere funzione
addizionale di estrazione del materiale di scavo, mediante pompaggio ad un impianto
temporaneo di separazione e recupero, ove i solidi contenuti saranno separati dalla frazione
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liquida; il fluido verrà riutilizzato con successiva reimmissione negli scavi, esclusivamente previo
idoneo trattamento.
La sequenza di scavo, la lunghezza dei pannelli e la distanza tra i pannelli da scavare
dipendono dalle condizioni del suolo e dalla relativa condizione idrogeologica, dalla tipologia dei
diaframmi e dal tipo di utensili di scavo. Fatte salve situazioni particolari, lo scavo viene
eseguito per conci alternati, lasciando, tra elementi contigui (per l’esecuzione dei pannelli
primari), un setto di lunghezza sufficiente per assicurare la stabilità e limitare la filtrazione dal
fondo. Dopo un intervallo di tempo (necessario ad assicurare la presa del calcestruzzo gettato)
verranno scavati i conci intermedi (per l’esecuzione dei pannelli secondari). Lo scavo di un
pannello non dovrà essere iniziato prima che il calcestruzzo del pannello o dei pannelli adiacenti
abbia raggiunto una resistenza sufficiente.
Fatte salve specifiche esigenze di esecuzione, le fasi di lavoro saranno le seguenti:
•
opere preliminari;
•
allestimento del piano di lavoro;
•
scavo, generalmente con sospensione di bentonite;
•
pulizia dello scavo;
•
preparazione e posa in opera della gabbia di armatura;
•
preparazione dei giunti dei pannelli;
•
getto del calcestruzzo;
•
fasi di finitura ed eventuale esecuzione della trave di collegamento;
Le fasi operative andranno ripetute per i singoli pannelli, esclusivamente l’allestimento del piano
di lavoro ed i lavori di finitura verranno in generale effettuati per l’intera opera o comunque per
tratti significativi.
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4.2
OPERE PRELIMINARI
Dovrà essere realizzata nell’intorno dell’area di esecuzione una piattaforma stabile, realizzata
anche mediante i necessari scavi, rinterri, apporti ed eventuali pavimentazioni; adatta, in
genere, al traffico di apparecchiature pesanti e di autocarri, e comunque idonea per gli specifici
carichi statici e dinamici che saranno imposti al terreno dalle attrezzature e dalle macchine
previste in tutte le fasi di lavorazione. Il materiale utilizzato per l'esecuzione della piattaforma di
lavoro o per il rinterro di scavi dovrà essere di qualità adatta e ben compattato o stabilizzato.
La piattaforma di lavoro dovrà essere attrezzata con i necessari sistemi per allontanare acque
percolanti, per mezzo di idonee pendenze, canalette di raccolta e di allontanamento fino ad
idoneo punto di recapito. La perdita di scoli o tubi adiacenti, che possa compromettere
l'esecuzione del diaframma, dovrà essere fermata o dirottata. Dovranno essere identificate
apposite aree per lo stoccaggio temporaneo dei materiali di risulta degli scavi e per le
attrezzature di preparazione del fluido di supporto, e degli eventuali impianti di recupero.
4.3
ALLESTIMENTO DEL PIANO DI LAVORO
Gli assi longitudinali dei diaframmi saranno individuati mediante coppie di cordoli-guida (corree),
paralleli e contrapposti, realizzati ad una distanza netta di poco superiore allo spessore
nominale del diaframma. In caso di diaframma ad elementi poligonali o di forma irregolare potrà
essere necessario aumentare la distanza tra i cordoli-guida.
I cordoli assolveranno la funzione di costituire elementi di guida dell’utensile di scavo e di
sostenere il terreno più superficiale, impedendo ai lati della trincea di franare in prossimità del
livello di fluttuazione del fluido di supporto; essi potranno servire anche come sostegno per le
gabbie di armatura inserite nello scavo, finché il calcestruzzo si sarà solidificato.
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4.4
SCAVO
L’idrofresa, in presenza di fango bentonitico in circolazione continua,.è l’attrezzatura di scavo
prevista in progetto. Le attrezzature di scavo saranno scelte sostanzialmente in dipendenza
della consistenza dei terreni da attraversare e delle dimensioni del diaframma, tenendo in
considerazione anche i tempi programmati per l’esecuzione dell’opera. In presenza di manufatti
prossimi all’area di intervento si dovranno adottare sistemi di escavazione che limitino la
generazione di vibrazioni.
In particolare la distanza minima tra due scavi attigui (pannelli primari), dovrà essere tale da
impedire eventuali fenomeni di interazione.
Durante lo scavo dovrà essere continuamente controllata la fluttuazione del livello del fluido di
supporto, non consentendone l'abbassamento sotto il livello richiesto per la stabilità dello scavo
stesso. Inoltre, il livello dovrà rimanere al di sopra della base dei cordoli-guida, a meno che non
vi sia alcun rischio di franamento del suolo al di sotto di essi.
Le frese idrauliche sono costituite da due ruote fresanti, dotate di opportuna dentatura, in
movimento rotativo sincrono ed opposto. I tamburi fresanti saranno azionati da motori idraulici
ad albero fisso e telaio ruotante, inseriti al loro interno, oppure ad essi collegati con opportuni
cinematismi.
Il telaio della fresa dovrà contenere una pompa per la circolazione del fango di perforazione e
prevalenza adeguata al superamento di tutti i dislivelli e le perdite di carico tra il piano delle
corree e l’impianto di recupero dei fanghi.
Le dimensioni dell’idrofresa in pianta dovranno corrispondere a quella dei pannelli da scavare. È
ammessa l’esecuzione di pannelli multipli.
Nelle prime fasi di scavo potrà essere prevista la realizzazione di una trincea di profondità non
inferiore a 2,5  3,0 m, mediante escavatori a benna mordente. La seconda attrezzatura
(idrofresa) sarà impiegata in successione, per profondità di scavo superiori, fino al
raggiungimento della quota di progetto. Le due attrezzature, dunque, costituiranno un unico
gruppo di scavo.
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4.5
SOSTEGNO DELLE PARETI DI SCAVO
Nella fase di scavo dei pannelli, il sostegno delle pareti sarà garantito tramite fanghi bentonitici.
Tale miscela assumerà anche il compito di evacuare i detriti di perforazione.
Gli impianti di recupero dei fanghi asserviti alle idrofrese dovranno avere una capacità operativa
commisurata alla pompa di aspirazione della fresa. Nel caso di scavo in terreni coesivi, a valle
dei dissabbiatori dovrà essere prevista una centrifuga per la separazione delle frazioni fini
inattive, tenute in sospensione nel fango.
Al termine della perforazione e prima del getto del calcestruzzo o dell’inserzione delle gabbie
d’armatura, si dovrà procedere all’accurata rimozione dei detriti rimasti sul fondo.
In alternativa ai fanghi bentonitici, potranno utilizzarsi fluidi di perforazione costituiti da fanghi
biodegradabili. Questi dovranno mantenere adeguate caratteristiche di viscosità, che saranno
oggetto di separata specifica, per tutto il tempo necessario per il completamento dello scavo.
La composizione dei fanghi dovrà garantire la massima impermeabilità alla parete di scavo per
impedire perdite di fluido alla interfaccia di scavo della parete.
4.6
PREPARAZIONE E POSA IN OPERA DELLA GABBIA DI ARMATURA
Le armature dovranno essere preassemblate fuori opera in gabbie, conformi ai disegni di
progetto; la posa in opera dovrà essere eseguita prima del getto del calcestruzzo.
In dipendenza della tecnica di formazione dei giunti (stabilita in relazione alla metodologia di
perforazione), si procederà con il posizionamento, in corrispondenza delle estremità dei
pannelli, di elementi irrigidenti (tubi-spalla) di opportuna forma e dimensione. Nel caso di
esecuzione con idrofresa, per gabbie di armatura molto estese in profondità, potrà essere
necessario installare nella trincea di ciascun pannello primario, prima di inserire le gabbie, due
colonne verticali in acciaio, come elementi temporanei, aventi funzione di guida e
distanziamento; tali colonne verranno estratte durante il getto.
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Ove possibile, le gabbie saranno collocate nelle trincee in unico pezzo, anche se ciò comporti il
sollevamento con più di una gru ed altri dispositivi di bilanciamento per la movimentazione e
collocazione.
Le gabbie di armatura, dovranno essere mantenute nella posizione prescritta durante il getto di
calcestruzzo e non dovranno poggiare sul fondo dello scavo; a tali fini, potranno essere
sostenute dall’alto o preferibilmente essere sospese sui cordoli-guida mediante appositi ganci.
4.7
PREPARAZIONE DEI GIUNTI DEI PANNELLI
Essendo richiesta l’impermeabilità del diaframma o la collaborazione statica tra gli elementi che
lo compongono, i giunti tra gli elementi dovranno essere opportunamente conformati.
Durante l’esecuzione con idrofresa, i giunti potranno essere realizzati senza impiego di tubispalla, provvedendo ad alesare, durante lo scavo dei pannelli secondari, i pannelli primari già
consolidati. L’esecuzione dei pannelli secondari non dovrà iniziare prima di 3 o 4 giorni di
completamento degli adiacenti primari. Ove necessario, l’utilizzo delle colonne laterali in acciaio,
disposte precedentemente nello spazio agli estremi dei pannelli primari, determinerà lo spazio
utile di sovrapposizione per formare i giunti, facilitando la procedura di alesaggio tra pannelli
adiacenti, evitando che lo scavo successivo possa accidentalmente incidere sulle armature dei
primari. Per un’ottimale formazione dei giunti, affinché il calcestruzzo del pannello secondario
entri in contatto diretto con il calcestruzzo dei pannelli primari adiacenti, potrà essere necessaria
la pulizia preventiva delle superfici laterali di questi, al fine di garantire l’assenza di bentonite o
grumi di terra aderenti al calcestruzzo stesso.
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4.8
GETTO DEL CALCESTRUZZO
L’intervallo di tempo tra il completamento dello scavo di una trincea ed il relativo getto sarà
ridotto al minimo in modo da evitare che si formi una pellicola troppo spessa sulle pareti,
difficilmente rimovibile nella fase di posa del calcestruzzo.
Il calcestruzzo dovrà essere fornito in opera in modo da evitare la segregazione durante
l'applicazione, in modo da scorrere facilmente attorno all'armatura e, dopo la presa, formare un
materiale denso e sigillante. I necessari requisiti di lavorabilità dovranno essere compatibili con
le proprietà specificate del calcestruzzo indurito, relativamente alla resistenza e durabilità.
Negli scavi si utilizzeranno fluidi di supporto, quindi il calcestruzzo dovrà essere posato al di
sotto del fluido, mediante uno o più tubi convogliatori di posa in opera. I tubi di posa saranno
generalmente costituiti da tubi per getto di calcestruzzo sotto acqua; saranno dotati di una
tramoggia nella parte superiore oppure potranno essere connessi direttamente a pompe di
calcestruzzo.
All'inizio della posa in opera, al fine di evitare azioni di contaminazione/dilavamento del primo
calcestruzzo gettato, il fluido di supporto e il calcestruzzo dei tubi di posa dovranno essere
tenuti separati da un tappo di materiale o da altri mezzi adatti.
Mentre il calcestruzzo defluirà nella trincea, il fango bentonitico spiazzato dovrà essere
incanalato e raccolto, con appositi sistemi, per il suo successivo smaltimento, o reimpiego
previa depurazione e reintegrazione negli appositi impianti.
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FASI DI FINITURA ED ESECUZINE DELLA TRAVE DI COLLEGAMENTO
4.9
Al completamento del riempimento dello scavo, si proseguirà il getto fino ad eliminare la parte di
calcestruzzo contaminato dal fango bentonitico, consentendo al calcestruzzo di traboccare. La
parte di calcestruzzo sita al culmine dell’opera sarà rimossa fino alla completa eliminazione di
tutti i tratti in cui le caratteristiche del diaframma non rispondano a quelle previste.
I pannelli saranno successivamente collegati da una trave o cordolo sommitale in cemento
armato, che incorporerà le apposite armature svettanti dalle gabbie.
JET GROUTING
4.10
Il jet grouting serve per garantire la stabilità del fondo pozzo ed impedire la filtrazione dell’
acqua in relativa prossimità.
Le attrezzature per jet grouting comprendono:





sonda per jet grouting, attrezzatura rotante in grado di regolare automaticamente la
rotazione e la traslazione della batteria di aste e del monitor;
batteria di aste per jet grouting e relativo monitor;
impianto di miscelazione e impianti di pompaggio, atti ad erogare il fluido (o i fluidi) per il
jet grouting;
linee ad alta pressione, di collegamento tra gli impianti e le attrezzature di iniezione;
dispositivi per monitorare le pressioni, le portate e i volumi dei fluidi, le velocità di
rotazione e di risalita delle aste, oltre che la profondità di esecuzione.
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Le attrezzature per jet grouting adottate dovranno essere in grado di effettuare il trattamento
secondo il procedimento stabilito, garantendo:


il movimento di traslazione e rotazione della batteria di aste di iniezione, alla velocità
adeguata;
l’erogazione alla batteria di aste di iniezione dei fluidi provenienti dall’impianto, alla
pressione ed alla portata necessarie.
Ai fini della iniezione, la batteria di aste per jet grouting sarà costituita, ove necessario, da
elementi a condotti multipli, così strutturati:



per il sistema monofluido, un condotto che convoglia la miscela di cemento ad alta
pressione al monitor;
per il sistema a due fluidi, due condotti assemblati nella stessa asta, che convogliano
separatamente i fluidi (aria e miscela di cemento) al monitor;
per il sistema a tre fluidi, tre condotti assemblati nella stessa asta, per convogliare
l’acqua ad alta pressione, l’aria compressa e la miscela di cemento al monitor.
L’impianto di miscelazione e iniezione per il jet grouting, per i diversi sistemi descritti, fatte salve
diverse specifiche esigenze, comprenderà:



per il sistema monofluido, stoccaggio di cemento e altri materiali, impianto di
miscelazione colloidale, serbatoi di agitazione, pompa per miscela ad alta pressione;
per il sistema a due fluidi, i medesimi dispositivi descritti come per il sistema monofluido
più un compressore dell’aria;
per il sistema a tre fluidi, i medesimi dispositivi descritti come per il sistema a due fluidi
più un compressore per l’acqua ad alta pressione.
L’esecuzione delle perforazioni sarà oggetto di specifici controlli, in particolare relativamente
alle tolleranze geometriche ammesse.
Le fasi di esecuzione, in condizioni ordinarie, consisteranno in:

esecuzione di un foro di lunghezza predeterminata e successiva introduzione, fino
all’estremità del foro, del monitor collegato alla batteria di aste di iniezione;
oppure, in alternativa,
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
perforazione eseguita utilizzando le aste di iniezione, con contestuale introduzione di
monitor auto perforante.
Il metodo di perforazione dovrà essere tale da consentire successivamente, durante il
trattamento di jet grouting, la continua risalita del fluido a giorno. Lo spazio anulare tra il foro
praticato e la batteria di aste per jet grouting dovrebbe essere sufficiente per permettere il libero
riflusso del materiale in eccesso alla bocca del foro. Nel caso questo non avvenga a causa di
una occlusione del foro, oppure se prestabilito in base agli esiti del “campo prova”, si procederà
a rivestire la perforazione, eseguendo poi l’iniezione per tratti successivi con progressiva
estrazione del rivestimento.
Le procedure esecutive di perforazione saranno comunque idonee anche in funzione del
sistema di iniezione stabilito.
Fatte salve diverse esigenze, per l’iniezione potranno essere utilizzate le stesse attrezzature
impiegate per la perforazione.
Quando la realizzazione di un elemento di jet grouting dovesse essere interrotta, per qualsiasi
motivo, la ripresa del trattamento dovrà essere effettuata utilizzando procedimenti destinati a
garantire la continuità dell’elemento stesso, facendo ripartire l’iniezione sotto alla quota di
interruzione.
Le attrezzature di iniezione dovranno essere munite di dispositivi atti a regolare la velocità di
risalita tramite temporizzatore o altro idonea strumentazione che determini una risalita continua,
o almeno a scatti uniformi a intervalli prestabiliti. Comunque il passo dovrà produrre una
colonna continua.
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Job 022720
Doc.
SOLUZIONI PROGETTUALI DEL
MICROTUNNEL ATTE AD EVITARE
INTERFERENZA CON L’ASSETTO
IDROGEOLOGICO DELL’AREA
(Allegato a EM‐SPF‐STA‐0617)
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Contract: 4502485266
CTR
LCI
 Yes
 No
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4.11
SCHEMI COSTRUTTIVI
Le seguenti figure descrivono schematicamente le principali fasi del processo costruttivo.
17 Sh. 17 of 26
TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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18 CTR
LCI
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Sh. 23 of 26
5
REQUISITI TECNICI RICHIESTI PER ESECUZIONE DEL MICROTUNNEL
La configurazione geometrica è descritta negli elaborati di progetto, la realizzazione del
microtunnel avverrà con installazione di conci tubolari in calcestruzzo armato prefabbricati in
stabilimento di produzione con le seguenti dimensioni minime:



diametro interno minimo
diametro esterno minimo
spessore minimo dei conci:
2400 mm;
3000 mm;
200 mm.
In corrispondenza della area di partenza del microtunnel, si prevede che le armature del
diaframma siano interrotte e sostituite da barre in fiber glass in grado di non creare ostacolo e
danneggiamento degli utensili fresanti della testata, durante il primo passaggio della macchina
(TBM). In corrispondenza dell’area circolare di inizio del microtunnel, viene quindi predisposto
un anello di guida a tenuta idraulica sigillato alle pareti del diaframma del pozzo, in modo da
evitare qualsiasi filtrazione d’acqua durante tutti i lavori di scavo.
Durante lo svolgimento delle operazioni di trivellazione saranno registrati i valori di inclinazione,
azimut, distanza orizzontale, ed elevazione. Eventuali scostamenti del profilo realizzato rispetto
a quello di progetto dovranno rientrare entro le tolleranze di progetto.
Testata di trivellazione
E’ richiesto l’utilizzo di una fresa a sezione integrale con bilanciamento della pressione
idrostatica sul fronte di scavo tramite fanghi di perforazione. La stabilità del fronte scavo dovrà
essere assicurata dalla applicazione di una pressione di contenimento esercitata tramite fanghi
in pressione, situati nella camera di perforazione e tenuti in circolo ed in pressione da un
apposito sistema idraulico;
Giunti di tenuta idraulica
La tenuta idraulica dei giunti tra gli elementi tubolari deve essere assicurata da guarnizioni di
tenuta in materiale elastomerico, di caratteristiche sperimentate e certificate nelle condizioni
d’esercizio più gravose. I giunti dovranno essere garantiti per una pressione idrostatica di
esercizio.
23 TRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
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Sh. 24 of 26
Stazioni di spinta
La potenza della stazione di spinta principale dovrà essere adeguata alle forze resistenti
all’avanzamento, al numero di stazioni intermedie che verranno installate e alle modalità e
caratteristiche esecutive che l’Appaltatore adotterà per l’avanzamento della trivellazione.
Controllo direzionale dell’avanzamento e dei parametri di trivellazione
Durante le operazioni di avanzamento, sarà predisposto un adeguato sistema per il controllo
della direzionalità del microtunnel (strumentazione ottica e laser), delle potenze impiegate,
della velocità di rotazione dello scudo e delle pressioni dei fanghi di perforazione.
E’ richiesto il controllo in tempo reale di tali parametri; pertanto, il sistema costruttivo dovrà
essere dotato di strumentazione computerizzata per l’elaborazione dei dati rilevati. L’operatore
addetto alla verifica dovrà operare con continuità sulla consolle di comando, posizionata
all’esterno della postazione di trivellazione, per il controllo dell’andamento planimetrico ed
altimetrico del tunnel realizzato.
Impianto di produzione della miscela fluidificante
Un impianto di produzione e riciclo dei fanghi bentonitici necessari per il sostegno del fronte di
scavo, per la lubrificazione della superficie di contatto tra tubo di protezione e terreno e per il
trasporto in sospensione del terreno scavato (slurry) sarà predisposto al site.
L’impianto di produzione dovrà essere fornito di: un’unità di miscelazione ad alta turbolenza
per la preparazione della miscela, un dosatore a funzionamento automatico, silos di
stoccaggio, vasca di dissabbiatura e/o decantazione, circuito idraulico dello slurry e di pompe
di ricircolo di potenza adeguata.
Sistema di evacuazione del materiale di scavo (slurry)
L’evacuazione dal fronte scavo del terreno frantumato sarà effettuato in sospensione per
mezzo del circuito idraulico di alimentazione e recupero del fluido di perforazione (slurry). Il
sistema deve quindi essere provvisto di un’unità di dissabbiatura o di una vasca di
decantazione per la separazione del terreno di scavo dal fluido di perforazione.
Iniezioni di fluidificazione in corso di avanzamento
Le iniezioni di fluidificazione per abbattere le resistenze all’avanzamento dovranno essere
effettuate con cadenza, quantità e caratteristiche reologiche della miscela in modo da evitare
plasticizzazioni anomale del terreno di trivellazione.
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Sh. 25 of 26
Iniezioni di intasamento “tubo di rivestimento in c.a. – terreno”
Al termine delle operazioni di scavo, è richiesta l’esecuzione di iniezioni di miscele cementizie
dagli ugelli predisposti nei tubi di rivestimento. Le iniezioni dovranno essere effettuate per
singola valvola fino al rifiuto, con numero, modalità e pressioni d’iniezione adeguate per
creare, nell’intorno del tubo, una zona di terreno completamente intasata e a bassa
permeabilità.
Sigillatura dei giunti tra i tubi di rivestimento in c.a.
La sigillatura dei giunti tra i tubi di rivestimento in c.a. deve essere eseguita dall’interno del
microtunnel, successivamente alle operazioni di avanzamento. Sarà utilizzata malta di
cemento ad alta resistenza in modo da ottenere una superficie interna del tunnel
perfettamente liscia e priva di risalti. Lo scopo della sigillatura è quello di realizzare un’ulteriore
garanzia di tenuta dei giunti nei confronti di possibili fenomeni di filtrazione, in aggiunta a
quella strutturale del giunto stesso, e di agevolare la successiva operazione di inserimento
delle condotte di processo all’interno del tunnel.
Conci in calcestruzzo (Jacking pipes)
Il microtunnel è costituito da conci prefabbricati ad anello in conglomerato cementizio armato.
In considerazione degli elevati standard di qualità richiesti, i manufatti dovranno essere
prodotti in stabilimento di prefabbricazione mediante "vibrocompressione" in modo da
garantire i requisiti di continuità, compattezza, uniformità di qualità e di spessore e quindi di
prestazioni. Ogni operazione concernente il processo di lavorazione, dal controllo delle
materie prime, al confezionamento delle gabbie di armatura, alla costruzione vera e propria
del tubo, dovrà essere ripetuta secondo uno schema prestabilito e ben precisato, con
procedure cui il Produttore dovrà attenersi.
I materiali utilizzati dovranno essere di qualità, con caratteristiche controllate e certificate e
dovranno presentare resistenze garantite per le massime sollecitazioni previste.
Per quanto concerne la finitura, la superficie di ogni elemento deve essere priva di
imperfezioni che possano influire negativamente sull’integrità strutturale o idraulica, o possano
ridurne la durabilità. I profili di giunzione devono essere privi di irregolarità che non
consentano impermeabilità e durabilità all’assemblaggio.
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Sh. 26 of 26
La sagomatura dei bordi nelle giunzioni tra i tubi di rivestimento in c.a. dovranno presentare le
seguenti caratteristiche:




essere di tipologia idonea per consentire l’incastro ed il centraggio tra due tubi
adiacenti;
consentire l’eventuale deviazione angolare del micro tunnel;
installare i giunti di tenuta idraulica;
essere provvisti di collari in acciaio annegati nel getto.
I manufatti dovranno essere forniti di valvole di iniezione necessarie per eseguire nel terreno
di trivellazione iniezioni fluidificanti con miscele bentonitiche o polimeriche durante le fasi di
avanzamento e, nelle fasi finali di costruzione del microtunnel, iniezioni a base di miscele di
cemento e bentonite per l’intasamento dell’intercapedine “terreno-tubo di protezione”. E’
richiesto l’utilizzo di almeno un tubo valvolato con almeno 3 manchettes per ogni tre tubi
posati.
Miscela bentonitica di perforazione
La bentonite dovrà essere essere selezionata ed attivata con calibrazione ottimale del
rapporto sodio/calcio, in modo da formare una miscela perfettamente stabile, anti flocculante
in presenza di cloruro di sodio.
Il tipo di bentonite per la preparazione della miscela di perforazione sarà scelto in
considerazione all’affinità con le caratteristiche chimico-fisiche del terreno di scavo e al suo
utilizzo in ambiente marino. Al fine di evitare fenomeni di flocculazione della bentonite in
presenza di acqua marina o chimicamente contaminata, dovranno essere utilizzati additivi anti
flocculanti; in particolare la scelta degli additivi dovrà tenere conto della natura e dell'entità
degli elettroliti presenti nell'acqua di falda.
Per l’ottenimento del fango, la bentonite in polvere dovrà essere energicamente e finemente
mescolata con acqua dolce ed eventuali additivi (come disperdenti, sali tampone, ecc.). La
minuta dispersione delle particelle di bentonite nella sospensione sarà ottenuta con idonee
attrezzature di mescolamento ad alta turbolenza della miscela.
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Data 07/2014
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