Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Ingegneria Sezione di Fisica Tecnica Fisica Tecnica Ambientale Lezione del 5 marzo 2014 Ing. Francesco D’Alessandro dalessandro.unipg@ciriaf.it Corso di Laurea in Ingegneria Edile e Architettura A.A. 2013/2014 Argomenti TRASMISSIONE DI CALORE PER IRRAGGIAMENTO • Le proprietà dell'energia raggiante • Interazione fra l'energia raggiante e una lastra piana • La costante di assorbimento • Emissione dei corpi solidi e liquidi • Il Principio di Kirchhoff e le leggi del Corpo Nero • Proprietà radianti dei corpi • Effetto serra • Piani paralleli affacciati • Schermi di radiazione Modalità di trasmissione del calore 1. Conduzione – – – Tipica di solidi Avviene tra elementi contigui e fissi nello spazio a temperatura diversa Il parametro principale è la conducibilità termica 2. Convezione – – – Deve partecipare un fluido È associata a trasporto di massa Il parametro è il coefficiente di convezione 3. Irraggiamento – – Avviene tra corpi posti l’uno in presenza dell’altro a temperature diverse L’energia dipende dalla quarta potenza della temperatura Trasmissione di calore per irraggiamento Le proprietà dell'energia raggiante Le proprietà dell'energia raggiante • La temperatura è una misura del contenuto energetico di un corpo a livello microscopico, legato ai campi elettromagnetici atomici e molecolari elementari. • Questi campi elettromagnetici elementari causano una emissione energetica e tutta la materia, che si trovi a temperatura superiore allo 0 K, nelle sue varie forme, emette energia elettromagnetica a diversa lunghezza d’onda. Le proprietà dell'energia raggiante • Tutti i corpi che si trovano nell'Universo hanno una temperatura maggiore dello zero assoluto ed emettono una particolare forma di energia denominata energia raggiante; questa può essere un veicolo per la trasmissione del calore fra corpi diversi. • La trasmissione può avvenire, a differenza di quanto succedeva per la conduzione e la convezione, anche nel vuoto. Le proprietà dell'energia raggiante • Il meccanismo di propagazione dell'energia raggiante è stato trattato ricorrendo sia alla Teoria Ondulatoria che alla Teoria Corpuscolare. Teoria Ondulatoria L'energia raggiante si propaga nello spazio attraverso un campo elettromagnetico, secondo la teoria di Maxwell. Per mezzo della teoria ondulatoria sono state interpretate molte proprietà radiative dei materiali e gli effetti di interazione, come la riflessione o la diffrazione. Teoria Corpuscolare Il fotone o quanto di energia è il responsabile del trasporto energetico. Al fotone è associabile un’energia valutabile con la relazione di Planck: E= h·ν Con costante di Planck h = 6,626 10-34 J·s. La teoria corpuscolare consente di prevedere l'entità dell'energia emessa dai corpi per radiazione. I risultati principali di entrambe le teorie sono utilizzati per studiare la trasmissione del calore per irraggiamento. Le proprietà dell'energia raggiante • • • • Con riferimento alla teoria ondulatoria, alla propagazione di energia raggiante può associarsi una lunghezza d'onda e una frequenza , fra le quali esiste la relazione: λν = c c = velocità della luce = 2,9979108 m/s Le caratteristiche dell'energia raggiante cambiano profondamente al variare del campo di lunghezze d'onda considerato, così come diversi sono i fenomeni fisici associati alla sua propagazione. La zona centrale dello spettro, compreso fra 10-2 e 102 μm, è quella che più direttamente riguarda la trasmissione del calore per irraggiamento. Fra 10-1 e 3 μm, è compreso oltre il 90 % della potenza raggiante emessa dal Sole. Trasmissione di calore per irraggiamento Interazione fra l'energia raggiante e una lastra piana Interazione fra l'energia raggiante e una lastra piana Wi Wa Wt Se una potenza raggiante Wi incide su di un corpo, ad esempio una parete piana, una frazione Wa della potenza è assorbita dalla parete; un'altra, Wr, è riflessa e una terza, Wt, attraversa la parete. In base al Principio di Conservazione dell'Energia si può scrivere il seguente bilancio: Wi = Wa + Wr + Wt Wr -coefficiente di riflessione r = Wr / Wi s -coefficiente di assorbimento a = Wa / Wi -coefficiente di trasparenza t = Wt / Wi Se t è sensibilmente diverso da zero, il corpo si dice trasparente. Se t = 0, il corpo si dice opaco → r + a = 1 r+a+t=1 Interazione fra l'energia raggiante e una lastra piana Riflessione speculare secondo la Legge di Cartesio. Riflessione diffusa secondo la Legge di Lambert. W Wii W Wi i nn ii nn rr w wnn A=S D WWr r i = angolo di incidenza; r = angolo di riflessione; Wi = potenza incidente; Wr = potenza riflessa (i = r); n = normale alla superficie. ww A = punto di incidenza; SD = sorgente di emissione diffusa; Wi = potenza incidente; wn = potenza emessa nella direzione n; wa = potenza emessa nella direzione a; n = normale alla superficie. wα wncosα In natura non esistono materiali perfettamente speculari o perfettamente diffondenti, perciò nel fenomeno della riflessione sono sempre da considerarsi i due contributi di riflessione speculare e diffusa. Trasmissione di calore per irraggiamento La costante di assorbimento La costante di assorbimento -coefficiente di riflessione r = Wr / Wi -coefficiente di assorbimento a = Wa / Wi -coefficiente di trasparenza t = Wt / Wi • Il coefficiente di assorbimento dipende dalla natura del materiale e dallo spessore della lastra. • Al fine di caratterizzare la capacità di assorbimento intrinseca del materiale, indipendentemente dallo spessore, introduciamo una grandezza denominata costante di assorbimento. La costante di assorbimento • Wi Wt • Wx Wr • 0 x dx s • Una potenza raggiante Wi incida sopra una lastra piana di spessore s. Sia Wr la potenza rinviata e dWx la potenza assorbita in corrispondenza di uno strato infinitesimo di spessore dx. La potenza Wx entrante nello strato dx subisce una diminuzione, per effetto dell'assorbimento, pari a (–dWx). Si può ragionevolmente supporre, secondo l'ipotesi di Bouguer, che (–dWx) sia proporzionale a Wx, allo spessore dx e ad un parametro , caratteristico del materiale e denominato costante di assorbimento: dWx α dxWx La costante di assorbimento • Wi dWx α dxWx Integrando otteniamo Wt lnWx α x cost Wx Wr • 0 x La costante di integrazione si determina imponendo la condizione al limite: dx per x=0 Wx=(Wi – Wr) s • pertanto risulta: cost = ln (Wi - Wr) • e quindi: Wx Wi Wr e αx La costante di assorbimento Wx Wi Wr e αx Wi • Wt Wx Wr La potenza uscente dallo spessore s è proprio la potenza che attraversa la lastra per trasparenza: Wt Wi Wr e αs 0 x dx • Il coefficiente di trasparenza t della lastra può esprimersi in funzione della costante di assorbimento: W t t 1 r e αs Wi • Il coefficiente di assorbimento della lastra è uguale a s a 1 r t 1 r 1 e αs La costante di assorbimento a 1 r t 1 r 1 e αs Wi • Wt Wx Wr 0 x dx • è possibile calcolare , una volta che sia noto il coefficiente di assorbimento a relativo ad una lastra di materiale di spessore noto e se è noto il coefficiente di riflessione. E’ possibile anche calcolare t ed a in funzione del tipo di materiale, rappresentato da , e dello spessore. s Valori della costante di assorbimento per alcuni materiali Materiale Teflon Polietilene (cm-1) 0.59 1.65 Materiale Vetro ordinario Vetro assorbente (cm-1) ~ 0.3 1.32.7 Trasmissione di calore per irraggiamento Emissione dei corpi Emissione dei corpi • Le modalità di emissione dell'energia raggiante da parte dei corpi sono diverse a seconda dello stato di aggregazione. • Nel liquido e solido, con riferimento alla teoria elettromagnetica, la radiazione emessa dal corpo è a spettro continuo, è conseguenza del fatto che il corpo si trova ad una certa temperatura T diversa dallo zero assoluto ed il campo di emissione è in generale esteso da zero ad infinito. Emissione dei corpi • Nello stato gassoso l'emissione dei corpi è meglio spiegabile con la teoria corpuscolare; l'energia emessa non è di solito collegata con lo stato termico dell'aeriforme ma con altri fenomeni fisici e lo spettro di emissione è di tipo discontinuo, per righe o per bande, vale a dire che l'energia emessa è concentrata nell'intorno di uno o più valori della lunghezza d'onda, che dipendono dalla natura chimica dell'aeriforme. • L'emissione degli aeriformi è meno significativa dal punto di vista della trasmissione del calore, se si eccettua il caso dell'emissione delle fiamme • Per quanto riguarda i solidi e i liquidi l'emissione di energia raggiante è molto spesso associata ad un trasferimento di calore. Emissione dei corpi • Per i gas ed i solidi semitrasparenti l’emissione è un fenomeno volumetrico, ovvero la radiazione è l’effetto di una emissione locale ed attraversa il volume. • Per solidi, liquidi (e nel seguito per tutte le sostanze in generale), la radiazione è considerata come un fenomeno superficiale: la radiazione emessa dalle particelle in profondità è fortemente assorbita dalle particelle adiacenti. Emissione dei corpi: grandezze fondamentali • irradiamento integrale J: potenza emessa per unità di superficie del corpo: dW J dS si misura in W/m2 • La funzione di distribuzione di J prende il nome di emissione specifica : J 0 ε dλ Trasmissione di calore per irraggiamento Il Principio di Kirchhoff e le leggi del Corpo Nero Principio di Kirchhoff • • • Corpo opaco: t=0 → r + a = 1 Coefficiente di assorbimento a = a (λ, T, N) dove N è la natura del corpo ( parametri chimico – fisici del corpo) [deriva da osservazioni sperimentali]; Emissione specifica ε = ε(λ, T, N): anche le proprietà di emissione sono funzione degli stessi parametri [deriva da osservazioni sperimentali]. Il rapporto 0 = / a non dipende più dalla natura del corpo, ma è una funzione universale della lunghezza d'onda e della temperatura. ( ,T , N ) 0 ( ,T ) a( ,T , N ) εo (λ, T) può interpretarsi come l'emissione specifica di un particolare corpo per il quale il coefficiente di assorbimento a sia identicamente uguale ad 1, per qualsivoglia valore di λ e T (CORPO NERO). Principio di Kirchhoff ( ,T , N ) 0 ( ,T ) a( ,T , N ) • • • Il principio di Kirchhoff lega le proprietà di emissione ed assorbimento di tutti i corpi. La conoscenza della funzione ε0 consente di calcolare, per qualsiasi corpo, l'emissione specifica a partire dal coefficiente di assorbimento a e viceversa. Soprattutto la prima delle due possibilità è interessante, dato che le misure dirette di sono meno agevoli rispetto a quelle di a. Il Corpo nero • • Un corpo nero è un perfetto emettitore ed assorbitore di radiazione poiché emette la massima radiazione per ogni temperatura e lunghezza d’onda ed assorbe tutta la radiazione incidente su di esso indipendentemente da direzione e lunghezza d’onda. In natura non esiste un corpo che si comporti rigorosamente come un corpo nero. Wi D d Realizzazione sperimentale di un corpo nero. Wi = potenza incidente; D = diametro della sfera; d = diametro del foro. Il foro è il corpo nero! Leggi del Corpo Nero 1. La prima Legge prende il nome di Legge di Stefan - Boltzmann e fornisce il valore dell'irradiamento integrale del corpo nero: J0 0 T 4 0 T = costante di Stefan-Boltzmann = 5,6696 10-8 W m-2 K-4; = temperatura assoluta (K). Nel caso dell'irraggiamento il legame tra la proprietà fisica dei corpi che presiede alla diffusione dell'energia termica, cioé la temperatura, e l'energia termica stessa, non è più di tipo lineare, come invece accadeva nella trasmissione di calore per conduzione ed anche, se pur approssimativamente, per la convezione. Questo significa che, nel caso dell'irraggiamento, variazioni relativamente più modeste di temperatura possono indurre conseguenze più marcate sullo svolgimento di un fenomeno termico. Leggi del Corpo Nero 2. La seconda legge del Corpo Nero prende il nome di Legge di Wien, o di spostamento del massimo: 0 ,max A T A = 2,898 103 (m K); 0,max è la lunghezza d'onda per la quale l'emissione specifica del corpo nero 0 è massima Facendo ricorso alla Legge di Wien, si è calcolata la temperatura della superficie del Sole: dall'analisi spettroscopica della luce solare si è osservato infatti che il massimo di emissione si verifica per lunghezze d’onde intorno a λ= 0.50 μm e quindi, in base alla Legge di Wien si ottiene: T= A / 0,max = 2898 / 0,5 ≈ 5800 (K) La lunghezza d'onda per la quale si ha il massimo della emissione solare corrisponde alla zona centrale dello spettro visibile. L'occhio umano è in grado, dunque, di percepire meglio proprio le radiazioni aventi lunghezze d'onda per le quali l'emissione solare è massima Leggi del Corpo Nero 3. La terza legge del corpo nero è la Legge di Planck, che fornisce l'emissione specifica del corpo nero in funzione della lunghezza d'onda e della temperatura, cioè consente il calcolo della funzione 0(,T): 0 ( , T ) c1 = 3,7418 10-16 W m2; c2 = 1,4388 10-2 m K c1 c2 5 T e 1 Leggi del Corpo Nero Esempi di curve di emissione del corpo nero, per diversi valori della temperatura. La curva alla temperatura T=T2 si trova tutta al di sotto della curva T=T1, dato che ε aumenta con la temperatura, qualunque sia il valore di λ. - 1,2 - 1,0 T2 2 o (kW/cm m ) Al diminuire della temperatura, in base alla legge di Wien, il massimo di emissione si sposta verso valori più grandi di λ. T1 J1=1,45 kW/cm2 J2=0,85 kW/cm2 - 0,8 T3 - 0,6 J3=0,46 kW/cm2 - 0,4 - 0,2 0 1 J d 0 (m) 2 3 l'irradiamento integrale è graficamente rappresentato dall'area sottesa alla curva di emissione. Trasmissione di calore per irraggiamento Proprietà radianti dei corpi Proprietà radianti dei corpi • Ogni curva di emissione del corpo nero è il luogo dei punti di massima emissione per tutti i corpi che si trovano alla stessa temperatura: in base al Principio di Kirchhoff non ci può essere una curva di emissione che superi quella del corpo nero, poiché questo ha il massimo valore del coefficiente di assorbimento, a = 1, in tutto il campo di lunghezze d'onda, da zero a infinito. • Se il coefficiente di assorbimento a=1 per qualsiasi valore della lunghezza d’onda e della temperatura il corpo si dice nero • Se il coefficiente di assorbimento a è costante per qualsiasi valore della lunghezza d’onda il corpo si dice grigio • Se il coefficiente di assorbimento a è variabile con la lunghezza d’onda e con la temperatura il corpo si dice selettivo Proprietà radianti dei corpi 35 30 curva di emissione del corpo nero alla temperatura di 298K. 0 [W/m2] 25 20 15 10 Costruzione della curva di emissione di un corpo 5 0 0 5 10 lunghezza lunghezza d'onda d'onda [] [] 15 20 1 a1 0.9 ε ( λ ) a ( λ ) ε0 ( λ ) andamenti sperimentali del coefficiente di assorbimento: a1: pittura bianca a2: acciaio inossidabile; 0.8 0.7 a 0.6 0.5 0.4 a2 0.3 0.2 0.1 0 0 5 10 15 20 lunghezza d'onda [] 35 curva di emissione a 298K: 1: pittura bianca 2: acciaio inossidabile. 1 30 [W/m2] 25 20 15 10 2 5 0 0 5 10 lunghezza d'onda lunghezza d'onda[][] 15 20 Proprietà radianti dei corpi La neve, fortemente riflettente per < 2, diventa praticamente un corpo nero per > 2: in conseguenza di ciò, essa riflette praticamente tutta l'energia raggiante solare e, nello stesso tempo, emette moltissimo alla temperatura alla quale si trova: perciò si trova nelle migliori condizioni pensabili per conservarsi il più a lungo possibile allo stato solido, compatibilmente con il clima esistente. Applicazione: termografia La TERMOGRAFIA è una tecnica diagnostica non distruttiva che permette di acquisire ed analizzare le informazioni provenienti da dispositivi termici di rilevamento senza contatto. L’acquisizione delle immagini avviene nel campo dell’infrarosso, cioè delle onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda oltre il rosso dello spettro del visibile, a lunghezze d’onda comprese tra 0.7 e 13 μm. Fonte: http://associazionetermografia.it Applicazione: termografia Senza cappotto APPLICAZIONI IN EDILIZIA Grazie alla termografia si possono evidenziare: • dispersioni termiche dovute a deficienze di coibentazione; • ponti termici; • umidità nelle murature; • presenza di canalette di impianti elettrici e/o canalizzazione di impianti idrico-sanitario e termico in funzione; • ammorsature tra strutture murarie con tessiture e materiali diversi; • etc con cappotto Trasmissione di calore per irraggiamento Effetto serra Effetto serra L’energia raggiante proveniente dal Sole ha distribuzione spettrale tale che il 90% di Ws è compresa nell’intervallo 0,1÷3 μm. In questo intervallo la parete vetrata ha un coefficiente di trasparenza dell’ordine di 0,8÷0.9. • Se ts è il coefficiente di trasparenza medio della parete vetrata per l’energia raggiante solare, la potenza termica Wt entrante è pari a: Wt t s Ws • Se as è il coefficiente di assorbimento medio degli oggetti presenti nella serra per l’energia solare, la potenza totale assorbita Wa è pari a: Wa as Wt as t s Ws Effetto serra • Per effetto dell’energia assorbita, gli oggetti si portano, in generale, ad una temperatura TR maggiore di quella esterna ed emettono una potenza radiante WR: Wa WR WC dove Wc: potenza ceduta per convezione all’aria • La potenza radiante WR, però, non riesce a superare l’ostacolo costituito dalle pareti vetrate poiché gran parte della potenza raggiante riemessa è spostata verso valori della lunghezza d’onda elevati e nel campo 520 (legge di Wien). In questo campo la parete vetrata non è trasparente e si comporta come uno schermo, che ostacola il transito di energia raggiante dall’interno all’esterno della serra. • Questo ostacolo porta ad un incremento della temperatura di equilibrio della serra, il cui valore può diventare sensibilmente superiore rispetto alla temperatura dell’aria esterna. Trasmissione di calore per irraggiamento Piani paralleli affacciati Piani paralleli affacciati (infinitamente estesi) A questa particolare disposizione geometrica sono riconducibili quelle situazioni in cui lo scambio termico per irraggiamento è di tipo esclusivo, vale a dire che ciascuno dei due corpi scambia calore soltanto con l'altro. Ipotesi: • regime stazionario; • temperatura superficiale del piano 1 uniforme; • temperatura superficiale del piano 2 uniforme; • proprietà radiative dei corpi uniformi; • corpi grigi e opachi; • superfici perfettamente diffondenti; • il mezzo interposto non partecipa allo scambio di calore per irraggiamento. piani paralleli affacciati che scambiano calore per irraggiamento. J1= irradiamento integrale piano 1; J2= irradiamento integrale piano 2; a1, a2 = coefficienti di assorbimento piani 1 e 2; r1, r2=coefficienti di riflessione piani 1 e 2. J1 r 2J 1 a 2J 1 r 1r 2J 1 r 1r 22J 1 a 2r 1r 2J 1 (r1r2)2J1 Energia raggiante emessa dal corpo 1 e assorbita dal corpo 2 a2(r1r2)2J1 q2 = a2J1 + a2r1r2J1 + a2(r1r2)2J1 +…+ a2(r1r2)nJ1 serie geometrica di ragione r1r2<1, la cui somma è pari a: 1 q2 a2 J 1 1 r1 r2 1 piani paralleli affacciati che scambiano calore per irraggiamento. J1= irradiamento integrale piano 1; J2= irradiamento integrale piano 2; a1, a2 = coefficienti di assorbimento piani 1 e 2; r1, r2=coefficienti di riflessione piani 1 e 2. J2 2 a1 J2 r1 J2 J1 r1 r2 J2 a1 r1 r2 J2 r2 J1 r21 r2 J2 a2 J1 (r1 r2)2 J2 a1 (r1 r2)2 J2 r1 r2 J1 r31 r22 J2 a1 (r1 r2)3 J2 (r1 r2)3 J2 r1 r22 J1 a2 r1 r2 J1 (r1 r2)2 J1 a1 (r1 r2)4 J2 Energia raggiante emessa dal corpo 2 e assorbita dal corpo 1 a2 (r1 r2)2 J1 q 1 a 1 J 2 a 1 r1 r2 J 2 a 1 r1 r2 J 2 ... a 1 r1 r2 2 n 1 J2 a1 J2 1 r1 r2 1 1 r1 r2 Calore emesso dal corpo 1 e assorbito dal corpo 2 q2 a2 J 1 Calore emesso dal corpo 2 e assorbito dal corpo 1 1 q1 a1 J2 1 r1 r2 Il flusso termico q scambiato per unità di superficie tra le due pareti affacciate è pari alla differenza q = q1 - q2: 1 1 a2 J1 a1 J2 q q1 q2 a 1 J 2 a2 J1 1 r1 r2 1 r1 r2 1 r1 r2 a2 J1 a1 J2 q 1 r1 r2 Ipotesi di corpi grigi 0 0 0 J ( )d a( ) 0 ( )d a 0 ( )d aJ 0 Applicando la legge di Stefan-Boltzmann J1 a1σ 0T14 J 2 a2 σ 0T24 a 2 J 1 a 1 J 2 a 2a 1 0T14 a 1 a 2 0T24 q 1 r1 r2 1 r1 r2 a 2 J 1 a 1 J 2 a 2a 1 0T14 a 1 a 2 0T24 a 1 a 2 0 4 q (T1 T24 ) .... 1 r1 r2 1 r1 r2 1 r1 r2 t 0 r (1 - a) Ipotesi di corpi opachi a1a2 0 a1a2 0 4 4 q T1 T2 T14 T24 ... 1 (1 a1 )(1 a2 ) 1 (1 a2 a1 a1a2 ) a1a2 0 0 4 4 ... T1 T2 T14 T24 1 1 a1 a2 a1a2 1 a1 a2 q 0 1 1 1 a1 a2 T 4 1 T24 Moltiplicando per la superficie A si ottiene Q 1 q12 Aσ 0 T14 T24 1 1 τ 1 a1 a2 Se i due piani sono corpi neri q ( n) Q A 0 T14 T24 Trasmissione di calore per irraggiamento Schermi di radiazione Schermi di radiazione In condizioni stazionarie T1 Ts T2 q1s qs 2 qq1s1s A 0 T Ts q1s 1 1 1 a1 as 4 1 4 1 A 0 (T T2 ) qs 2 1 1 1 a s a2 4 s qqs2s2 s 4 Schermo opaco (grigio) 2 Schermi di radiazione A 0 T Ts A 0 T T2 1 1 1 1 1 1 a1 as a s a2 4 4 1 4 s 4 1 1 1 4 1 4 T Ts 1 Ts T2 1 a s a2 a1 as 0 1 1 1 1 1 1 a1 as as a2 4 1 4 1 1 1 1 1 4 1 4 1 4 1 Ts 1 Ts 1 T1 1 T2 1 a s a2 a1 as a s a2 a1 as 4 1 2 1 1 1 4 1 4 1 Ts 2 T1 1 T2 1 a1 as a2 a s a2 a1 as 4 Schermi di radiazione 1 1 1 4 1 T1 1 T2 1 a s a2 a1 as 4 Ts 1 2 1 2 a1 as a2 4 Sostituendo in una delle due relazioni trovate per i flussi termici tra pareti e schermo 4 4 4 4 A σ ( T T A 0 T1 Ts 0 s 2 ) q q1s s2 1 1 1 1 1 1 a s a2 a1 as E ricordando che in condizioni stazionarie q1s qs 2 q12( s ) Possiamo ottenere il flusso termico q12(s) trasmesso tra le pareti 1 e 2 in presenza di uno schermo grigio Schermi di radiazione A 0 T Ts q1s 1 1 1 a1 as 4 4 1 T1 q1s ( n) A 0 T14 Ts 4 Ts q A 0 (Ts4 T2 ) qs 2 1 1 1 a s a2 4 4q1s1s qs 2( n) A 0 (Ts4 T2 ) 1 T2 qqs2s2 s 2 T T T T 4 1 4 s 4 s 4 2 Ts4 T14 T2 2 4 Schermo e pareti sono corpi neri Schermi di radiazione Ts4 T14 T2 2 Sostituendo in T1 4 qq1s1s q1s ( n) A 0 T14 Ts qs 2( n) q12( ns) q12( ns ) 4 1 A 0 T14 T24 2 Il flusso termico trasmesso per irraggiamento tra due pareti affacciate (corpi neri) con interposto uno schermo nero è la metà di quello che si avrebbe senza lo schermo. Ts 1 T2 qqs2s2 s 2 Schermo e pareti sono corpi neri Schermi di radiazione T1 Per 1 schermo nero q12( ns ) 1 A 0 T14 T24 2 Ts qq1s1s T2 qqs2s2 Per N schermi neri q12( ns) 1 A 0 T14 T24 N 1 1 s 2 Schermo e pareti sono corpi neri
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