E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Sabato 25 ottobre 2014 info@quotidianodelsud.it 12 REDAZIONE: via Rossini, 2 87040 Castrolibero Tel. 0984.852828 CALABRIA calabria@quotidianodelsud.it SANITA’ NELLA BUFERA La giunta regionale prende atto del forfait di Belcastro Si dimette il dg del “Mater domini” Sullo sfondo c’è l’inchiesta aperta dalla Procura dopo una denuncia dei grillini di ANDREANA ILLIANO rio, naturalmente, solo Zito fa sapere che è pronto ad eseguire il diktat di CATANZARO - Sanità nella bufera, si Pezzi: ovvero sospendere le nomine. dimette il direttore generale dell’aUn fatto è certo però: fin dall’inizio zienda ospedaliera universitaria, appare chiaro che al centro dell’inda“Mater Domini” di Catanzaro, Anto- gine e nell’occhio del ciclone c’è pronio Belcastro. Ne da’ prio la nomina dell’uninotizia, in una stringaco direttore generale, ta nota, la giunta regiofatta in regime di proronale, riunitasi ieri. La gatio, ed è proprio Andelibera è stata tratonio Belcastro. Da qui smessa alla struttura la decisione del Dg di dicommissariale per gli mettersi, in fondo in adempimenti consequesto modo, con tanto guenti. Belcastro è stadi delibera di giunta soto nominato dopo le dispesa (quella della sua missioni del governanomina) si ripara da tore Scopelliti e duneventuali procedimenti que dall’esecutivo gui- Antonio Belcastro a suo carico. Va via daldato dalla facente funla poltrona. La nomina zioni che, in teoria, ponon c’è più. Il direttore trebbe firmare soltanto generale tenta di paraatti urgenti. C’è chi rire qualche eventuale tiene che le nomine per colpo. E la deputata Asp e ospedali siano atgrillina Nesci trova una ti indifferibili. Chi indelibera del 2010 dove è vece, come il commisscritto in riferimento sario per il piano di alle nomine in sanità rientro, Pezzi, ritiene che così non sia. che «tali provvedimenti spettano solo In realtà però dietro le dimissioni c’è il al Governo, tramite il commissario timore che di un’inchiesta giudizia- per il rientro». © RIPRODUZIONE RISERVATA ria, aperta dalla Procura di Catanzaro, dopo la denuncia dei grillini. Così il 22 settembre scorso il Nucleo investigativo sanità e ambiente (Nisa), entra a Palazzo Alemanni e acquisisce gli atti che sono ora al vaglio del Procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri. Il magistrato il 7 ottobre decide di ascoltare il commissario per il piano di rientro, Luciano Pezzi che trascorre ben due ore nell’ufficio del tribunale. Ciò che fa saltare i nervi in fondo è proprio la nomina di Antonio Belcastro che è divenuto, in un sol colpo, in pieno regime di prorogatio, direttore generale, con un incarico di quattro anni a capo dell’azienda sanitaria universitaria. Una settimana dopo, il 14 ottobre Bombardieri decide di sentire, come persona informata dei fatti, il direttore generale del settore, Bruno Zito che aveva avallato le nomine dei commissari e che, in due ore di colloquio, tenta di ricostruire atti e delibere. Poco dopo viene ascoltata anche la presidente facente funzioni, Antonella Stasi. Top secret gli atti dell’interrogato- Il professionista è l’unico ad aver avuto un incarico per 4 anni IL CASO Le nomine che divisero la maggioranza e l’ira del commissario Pezzi Fu una lunga notte in giunta regionale per atti poi “sospesi” CATANZARO - Fu una riunione di giunta regionale infuocata quella del 16 settembre scorso quando l’esecutivo, ormai già diviso da personalismi, nominò i commissari di Asp e aziende ospedaliere della Calabria. Lo strappo tra gli scopelittiani e l’area dei Gentile, all’interno di quello che era un tempo l’Ncd era stato già consumato. L’unico in quella fase sul cui nome nessuno mise bocca fu proprio Antonio Belcastro, nominato direttore generale del “Mater Domini” di Catanzaro, mesi prima, anche se quella delibera, come le altre successive erano state votate proprio dallo stesso esecutivo, senza governatore, ormai già dimissionario. Il punto è qui. Le contestazioni mosse infatti a quelle nomine, settimane dopo, dal neo commissario per il piano di rientro, Luciano Pezzi, fu proprio che non potevano essere firmati atti esclusivamente se non di ordinaria amministrazione, perchè senza testa, ma con a capo di un esecutivo una facente funzioni, una vice. Lo dice la legge. Il punto è che la giunta ha invece sostenuto che i commissari erano da nominare, perchè quella delibera era ritenuta urgente. Indifferibile. Questioni di interpretazione. In giunta - dopo due riunioni fiume e veleni e invettive - alla fine si era votato. Quando però il Consiglio dei ministri nomina Luciano Pezzi accade un pandemonio. I grillini presentano un’interrogazione alla Camera e una denuncia in Procura. Intanto il generale commissario diffida la giunta e chiede la revoca degli atti. L’esecutivo si era già spaccato. Erano contrari alle nomine fin dall’inizio Pino Gentile (Ncd) e Giacomo Mancini (Fi). Dopo il primo atto di Pezzi la giunta regionale (ad eccezione di due amministratori, Pino Gentile e Giacomo Mancini) torna a riunirsi e, dopo quattro ore di discussione, decide di rispondere alla diffida di Pezzi con un atto firmato dai dirigenti. Intanto qualcosa cambia, se il capo del del settore sanità, Bruno Zito prima della diffida di Pezzi era pronto a sostenere la decisione dei commissari, a quel punto fa marcia indietro, vuole vederci chiaro, chiede che si prenda tempo e così inizia il confronto con l'altro dirigente del settore, il reggino, Paolo Arilotta che invece boccia la posizione del generale. Sullo sfondo intanto c’è sempre l’inchiesta giudiziaria. L’idea di Pezzi è una: direttori sanitari e amministrativi in prorogatio al posto dei commissari nominati dalla giunta (all' Asp di Catanzaro Giovanni Paladino, a quella di Reggio Calabria Franco Sarica, a Crotone Elga Rizzo. All'azienda ospedaliera di Cosenza Filomena Panno, Vincenzo Sidari è stato designato presso l'azienda ospedaliera "Bianchi Melacrino Morelli" di Reggio, Mario Catalano presso l'azienda ospedaliera "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro). Ma la giunta non ci sta e con una nota afferma che la prorogatio può essere impugnata. La guerra continua, intanto i dirigenti davanti al giudice hanno affermato che avrebbero “obbedito” a Pezzi. Una sola è la certezza ad oggi: ospedali e Asp sono nel caos. and.ill. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giuseppe Scopelliti e Luciano Pezzi LAMEZIA E il Codacons chiede sanzioni Volo Ryanair dirottato, l’Enac verificherà mancata assistenza ROMA - L’Enac ha avviato una verifica sulla mancata assistenza e mancata informativa nei confronti dei 159 passeggeri del volo Ryanair FR7040 del 23 ottobre, in servizio tra Roma Fiumicino e Lamezia che giovedì sera è stato dirottato per cattive condizioni meteo sull’Aeroporto di Brindisi. L’Enac intende verificare, ai fini dell’irrogazione di eventuali sanzioni, il rispetto, da parte del vettore, del regolamento n. 261 del 2004 che prevede, tra le varie forme di tutela, anche che i passeggeri siano tempestivamen- te informati sul proprio volo. Un analogo accertamento, si legge in una nota dell’Enac, «verrà condotto, nei confronti del vettore Ryanair e del gestore aeroportuale, in merito alla chiusura dei punti ristoro e alla conseguente impossibilità per i passeggeri di ricevere beni di conforto e di prima necessità». E sull’episodio del volo FR7040 il Codacons rilancia: «Dopo la decisione dell’Enac diavviare una verifica, chiediamo la massima severità contro qualsiasi violazione dei diritti dei viaggiatori». BREVI GIOIA TAURO ISOLA CAPO RIZZUTO Maxisequestro di telefoni falsi Barca in avaria Soccorsi in tre GIOIA TAURO (RC) - Maxi sequestro di prodotti contraffatti al porto di Gioia Tauro. I finanzieri, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno scoperto oltre 13.800 cover e altro materiale per telefonia con i marchi Samsung, Beats, Nokia, Blackberry ed Apple. La merce, che proveniva dalla Cina ed era formalmente destinata all’Albania, si trovava in un container che è stato controllato nell’operazione coordinata dalla Procura di Palmi. ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) - Tre componenti di una famiglia francese, tra cui una bambina di cinque anni, sono stati soccorsi dal personale della Capitaneria di porto di Crotone mentre si trovavano a bordo di una imbarcazione in avaria al largo di Isola Capo Rizzuto. La motovedetta ha trainato la barca, che aveva un guasto al motore, al sicuro nel porto di Crotone mentre il mare era agitato. Le tre persone salvate sono in buone condizioni.
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