50 TECNOLOGIA Sofidel: innovativi si nasce La logistica si fa Regina Nicoletta Ferrini Centinaia, migliaia, milioni di rotoli: carta igienica, asciuga tutto ma anche tovaglioli, tovaglie, fazzoletti, asciugamani, lenzuolini medici e chi più ne ha più ne metta purché in pura carta “tissue”. Una logistica Regina di nome e di fatto (come uno dei più noti marchi dell’azienda…) U na realtà italiana esempio vivente di eccellenza e innovazione. Seconda in Europa e sesta nel mondo per capacità produttiva nel settore tissue: Sofidel è uno dei principali produttori mondiali di carta per uso igienico e domestico. L’azienda, fondata nel 1966 da Emi Stefani e Giuseppe Lazzareschi (ed oggi guidata dallo stesso Stefani, Presidente, e da Luigi Lazzareschi, figlio di Giuseppe, Amministratore Delegato) è una multinazionale presente in 13 Paesi (Italia, Spagna, Svezia, Regno Unito, Belgio, Francia, Croazia, Germania, Polonia, Romania, Grecia, Turchia e USA) con oltre 5.000 dipendenti ed un fatturato consolidato che nel 2013 è stato pari a 1.699 milioni di Euro. Attraverso le 27 società che fanno parte del Gruppo, Sofidel presidia l’intero processo produttivo dalla fabbricazione di bobine di carta tissue passando per la loro trasformazione fino alla realizzazione di prodotti finiti che vanno ad alimentare quattro distinte linee di business: brand, private label (marchio del distributore), AFH (Away From Home) e parent reels (prodotti semilavorati come bobine per il mercato trasformazione). Sofidel è un’organizzazione complessa che, pur avendo ormai dimensioni di multinazionale, mantiene intatto lo spirito imprenditoriale ed i valori che l’hanno tenuta a battesimo e ne hanno guidato la crescita. La storia dell’azienda è infatti costellata di momenti in cui intuizione ed innovazione hanno giocato un ruolo fondamentale. L’avventura inizia a metà degli anni ’60 quando i due fondatori avviano la loro prima cartiera, Stefani & Lazzareschi, a Pracando, nel lucchese, in una zona con una lunga tradizione nella produzione della carta. Dopo appena tre anni ne aprono una seconda, Fine Paper, a Porcari - dove ancora oggi c’è la sede aziendale -, un’area particolarmente ricca di acqua, risorsa fondamentale per il processo produttivo. Il vero boom Nome in codice: tissue Con questo termine viene definito il tipo di carta da cui si ottengono prodotti per uso igienico o domestico, che trovano impiego dentro o fuori casa: carta igienica, asciuga tutto, tovaglioli, tovaglie, fazzoletti, veline, asciugamani, lenzuolini medici, rotoli industriali e così via. 050-La logistica Regina.indd 50 Sofidel è la seconda società europea e sesta nel mondo per capacità produttiva nel settore tissue presidiando l’intero processo dalla fabbricazione di bobine di carta tissue passando per la loro trasformazione fino alla realizzazione dei prodotti finiti. In alto Andrea Di Piero, responsabile dello sviluppo dei sistemi informativi per tracciabilità logistica dell’azienda arriva però negli anni ’70 quando il consumo di carta igienica e per uso domestico aumenta sensibilmente. Nascono così le prime aziende cartotecniche italiane del Gruppo: nel 1972 Soffass e nel 1979 Delicarta, con cui inizia anche l’esportazione di prodotti finiti in altri Paesi Europei. Si conferma vincente l’intuizione che segna la svolta e determina il successo. Alla semplice produzione di carta si è infatti affiancata l’attività di “converting”, vale a dire la trasformazione in prodotti finiti perseguendo una scelta di diversificazione. Una logistica che “va a rotoloni” Nel 1987 Soffass lancia un marchio che entrerà nella storia: Regina. Un marchio su cui il Gruppo investe massicciamente tanto da diventare un “big spender” della Per un’azienda così complessa l’innovazione è la chiave di volta comunicazione pubblicitaria. Un anno più tardi, dall’unione tra Soffass (SO), Fine Paper (FI) e Delicarta (DEL) nasce Sofidel. Nello stesso periodo si punta decisamente all’espansione sui mercati esteri. A metà degli anni ’90, per ottimizzare i costi della logistica e renderne più efficienti i processi (nonché supportare meglio le principali realtà della GDO europea) Sofidel avvia la fase di internazionalizzazione della produzione. “Noi muoviamo grandi volumi ma il valore dei carichi in sé non è elevato e quindi l’incidenza dei costi di trasporto è importante - spiega Andrea Di Piero, responsabile dello sviluppo dei sistemi informativi per tracciabilità logistica -: per questo abbiamo portato la produzione a ridosso dei principali mercati di sbocco, a distanze mediamente non superiori ai tre o quattrocento chilometri”. Nel 1997, viene realizzato l’impianto Delipapier a Nancy, in Francia, e lo stesso anno nasce, a Porcari, Papernet, società attiva nel mercato horeca (hotel, ristoranti, caffè-catering). Il processo di crescita ed internazionalizzazione accelera nel nuovo millennio attraverso la costituzione e l’acquisizione di nuove società in Italia (Fibrocellulosa, Cartiera di 17/10/14 15:58 TECNOLOGIA 51 Monfalcone e Imbalpaper tra il 2000 e il 2003), Gran Bretagna (Intertissue, 2003 - LPC Group, rinominata Sofidel, 2010), Germania (Delipapier e Delisoft, 2003 - società del Gruppo Werra, 2007), Spagna (Ibertissue,2003), Polonia (Delitissue, 2000), Turchia (Sofidel Kagit, 2004), Grecia (Papyros, 2009), Croazia (Sofidel Papir, 2010) e Romania (Comceh, 2010). Vengono anche acquisiti il marchio tedesco Softis (2008), i fran- Nel 1987 Soffass lancia un marchio che entrerà nella storia: Regina. Un marchio su cui il Gruppo investe massicciamente tanto da diventare un “big spender” della comunicazione pubblicitaria. Un anno più tardi, dall’unione tra Soffass (SO), Fine Paper (FI) e Delicarta (DEL) nasce Sofidel cesi Le Trèfle e Sopalin (2009), i britannici Thirst Pocket, Kitten Soft, Inversoft e Nouvelle Soft (2013), nonché costruiti nuovi impianti produttivi in Gran Bretagna, Svezia, Belgio e Francia. Nel 2012, infine, Sofidel mette un piede oltreoceano, acquisendo la statunitense Cellynne, oggi Sofidel America. Chi è ISE Un processo sostenibile Ancora prima, nel 2008, il Gruppo aveva aggiunto a tutte queste un’altra sfida, completamente diversa ma ugualmente significativa: quella della sostenibilità, in particolar modo ambientale. In quell’anno, infatti, l’azienda lucchese diventa partner del programma internazionale WWF Climate Savers. Nel marzo 2013 Sofidel annuncia di aver centrato l’obiettivo fissato nel 2008: grazie a cinque anni di lavoro ed oltre 25 milioni di Euro di investimenti in fonti rinnovabili, cogenerazione ed interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, le emissioni assolute del perimetro aziendale attivo nel 2007 sono risultate essere ridotte dell’11,1% (pari a 186.000 tonnellate), mentre le emissioni Luca Franceschini, responsabile magazzino Soffass prodotti finiti: “quando si fanno dalle 5 alle 7.000 smarcature al giorno anche discrepanze minime nei tempi di lettura possono fare la differenza” specifiche (emissioni rispetto alla quantità di carta prodotta) fra il 2008 ed il 2012 sono diminuite del 14,4%. “Per noi non si tratta di una leva commerciale e meno che mai di un elemento strumentale di mera pubblicità - illustra Di Piero. Sofidel ha scelto di affrontare il tema della sostenibilità non solo in quanto valore etico ma quale vero e proprio fattore di innovazione e crescita. Noi crediamo che il perseguire standard ambientali e sociali elevati, nel medio-lungo ISE nasce nel 1986 come azienda nel settore dell’Information Technology. Nel 2000, a seguito di significative esperienze maturate nella fornitura di soluzioni e prodotti con tecnologia a codice a barre, l’azienda di Firenze specializza la propria attività nel settore dell’identificazione automatica. Negli anni consolida la propria posizione sul mercato grazie a rapporti di partnership con aziende leader nella produzione di terminali portatili, lettori Bar code, stampanti di etichette. Oggi è un punto di riferimento per le aziende che desiderano prodotti e soluzioni per l’identificazione e la raccolta dati automatica nel comparto industriale, nella logistica distributiva e nel trasporto merci oltre che nel settore sanitario e della pubblica amministrazione. Il sito di riferimento è: www.ise-fi.it Chi è Datalogic Fondata nel 1972, per iniziativa di Romano Volta, Datalogic oggi è leader nel mercato dell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale. I prodotti e le soluzioni innovative Datalogic sono utilizzati in oltre un terzo dei supermercati e dei punti vendita in tutto il mondo, come pure in un terzo degli aeroporti, dei servizi postali e di spedizione. Il Gruppo Datalogic, che conta oggi circa 2.400 dipendenti nel mondo distribuiti in 30 Paesi tra Europa, Asia, Stati Uniti e Oceania, nel 2013 ha registrato vendite per 450,7 milioni di Euro e ha investito oltre 35 milioni di Euro nel settore Ricerca e Sviluppo, con un patrimonio di oltre 1.000 brevetti in tutto il mondo. Fonte: www.datalogic.com PALLET PER EXPORT INKA. IL MONDO È LA SUA DESTINAZIONE. ECONOMICO ROBUSTO ECOLOGICO BASSISSIMO CONTRIBUTO DI SMALTIMENTO NESSUN COSTO DI TRATTAMENTO IMPILABILE PRONTA CONSEGNA CORNO PALLETS S.r.l. SALUZZO (CN) • Tel. 0175 45.531 • Fax 0175 24.82.93 info@cornopallets.it • www.cornopallets.it 050-La logistica Regina.indd 51 17/10/14 15:58 52 TECNOLOGIA Un Falcon per amico “La sostenibilità ambientale non è una leva commerciale né un elemento strumentale. Sofidel affronta questo tema non solo in quanto valore etico ma quale vero e proprio fattore di innovazione e crescita. Perseguire standard ambientali e sociali elevati produce nel medio e lungo termini vantaggi competitivi e contribuisce a creare un mercato complessivamente migliore” - dice Di Piero termine produca vantaggi competitivi. Le condizioni strutturali di accesso al mercato che si verranno a creare, contribuiranno a dar vita a un mercato ed una concorrenza complessivamente migliori”. Rivoluzione informatica Per un’azienda così complessa l’innovazione è la chiave di volta. Per questo, nel 2001, Sofidel compie una piccola grande rivoluzione dal punto di vista dei sistemi informativi passando da UNIX S400 a SAP. “In un’ottica di crescente internazionalizzazione la standardizzazione del linguaggio informatico è imprescindibile”, ricorda oggi Di Piero. Inizialmente introdotto in Italia ed in Francia per supportare le attività legate alle vendite, al settore finanziario ed agli approvvigionamenti, la gestione tramite SAP porta subito evidenti vantaggi in termini di uniformità del linguaggio, controllo centralizzato e tracciabilità dei processi. “SAP ci ha consentito non solo di realizzare una gestione più efficiente ma anche di sviluppare applicativi specifici che, pur basati nella sede di Porcari, il cuore dell’azienda, sono ugualmente e immediatamente accessibili a tutte le realtà del Gruppo connesse in remoto”. Il tutto permette un monitorag- Il problema è il terminale Ed è proprio in questa complessa fase di standardizzazione e contestuale personalizzazione che, nel maggio 2006, si inserisce Datalogic, altra società italiana al 100% ma con forte vocazione internazionale. Si tratta ora di scegliere i terminali da adottare negli impianti di tutte le società del Gruppo, in tutto il mondo, “una scelta strategica, qualcosa di fondamentale”, commenta Di Piero. Datalogic Kyman, il prodotto all’epoca proposto dall’azienda fondata nel 1972 da Romano Volta, viene scelto tra svariati altri nomi di primo piano dopo una lunga selezione. “Nelle diverse sessioni di test che effettuammo all’epoca Kyman dimostrò prestazioni molto buone e, elemento che condizionò in maniera decisiva l’anno di fondazione del Gruppo Sofidel, con l’apertura 1966 della prima cartiera le società nel perimetro del Gruppo Sofidel 27 5.000i dipendenti i Paesi con presenza diretta con società e/o 13 stabilimenti propri 1.699 in milioni di euro. I fatturato consolidato (dato 2013) 050-La logistica Regina.indd 52 Fonte: www.datalogic.com gio costante ed in tempo reale di quanto avviene con conseguente incremento dell’efficienza e minimizzazione dell’errore. Ma consolidata la validità del sistema, Sofidel punta ad un nuovo passo avanti. Si comincia a pensare all’evoluzione di un sistema che da standardizzato deve diventare personalizzato: “soluzioni con applicativi specifici per le nostre esigenze, tagliati su misura”, spiega Di Piero. Numeri di solida carta Falcon X3 è un mobile computer professionale, disponibile in vari modelli sia in versione palmare che con impugnatura a pistola. Falcon X3 è in grado di soddisfare le richieste più diverse provenienti da ogni settore della supply chain. Il terminale cattura e comunica i dati in tempo reale, garantisce inventari accurati e precisi ed aumenta la produttività di interi reparti. Disponibile con lettore laser per codici a barre o in versione imager per codici 2D, Falcon X3 può essere configurato in modo da soddisfare le esigenze specifiche di ogni applicazione ed operatore. Entrambi i moduli di lettura sono equipaggiati con la tecnologia brevettata “Green Spot”, che fornisce il feedback di buona lettura là dove l’utente guarda ad aumentare l’efficienza degli operatori. Falcon X3 si interfaccia perfettamente, in modalità wireless in tempo reale, con qualsiasi ERP o WMS, grazie Il Falcon X3 di Datalogic anche alla potenza dei nuovi sistemi operativi Microsoft Windows CE 6 e Windows Mobile 6.5. Inoltre, grazie alla scheda radio Summit Wi-Fi 802.11 a/b/g con certificazione CISCO CCX V4 e al sistema di antenne “diversity”, Falcon X3 è sempre perfettamente collegato all’infrastruttura wireless del magazzino. Nel 2001 Sofidel compie una piccola grande rivoluzione dal punto di vista dei sistemi informativi passando da UNIX S400 a SAP. “In un’ottica di crescente internazionalizzazione la standardizzazione del linguaggio informatico è imprescindibile” - sostiene Di Piero la nostra scelta, tempi di lettura nettamente più rapidi rispetto ai concorrenti - racconta Luca Franceschini, responsabile del magazzino Soffass prodotti finiti. - Quando si fanno dalle 5 alle 7.000 smarcature al giorno anche discrepanze minime possono fare la differenza”. La rapidità di lettura è una delle caratteristiche più apprezzate dei prodotti Datalogic ancora oggi utilizzati da Sofidel, vale a dire i mobile computer Falcon X3. La soddisfazione nei confronti di Datalogic, ormai partner consolidato, è data non solo dalle riconosciute qualità del prodotto ma anche dall’elevato livello di assistenza offerto da Datalogic tramite il proprio partner sul territorio, la ISE di Calenzano (FI). La qualità in tal senso si manifesta soprattutto nell’ascolto che lo staff Datalogic e ISE riservano a Sofidel e nell’impegno posto al fine non solo di garantire un service tempestivo e continuo, ma anche di rispondere a quella che è l’esigenza principale di Sofidel: la personalizzazione dello standard. Quando si è trattato di scegliere i terminali da adottare negli impianti di tutte le società del Gruppo, in tutto il mondo, Sofidel si è trovata di fronte ad “una scelta strategica, qualcosa di fondamentale” Introdotto alla fine del 2012, a partire dallo stabilimento di Haines in Florida da poco acquisito negli Stati Uniti, Falcon X3 ha infatti subìto un processo di personalizzazione al fine di diventare un terminale perfettamente aderente alle abitudini ed alle aspettative del cliente e del personale operativo. “Lo stabilimento negli USA è stato il primo in cui non c’è stata istallazione sul posto: lo start-up è avvenuto in remoto tramite wave link - ricorda Di Piero - I terminali erano preconfigurati: si sono semplicemente uniformati al momento dell’avvio del sistema”. Un momento zero che è diventato pietra miliare nella storia di Sofidel in quanto la contestuale sfida dell’uniformità e della personalizzazione, iniziata molti anni fa, ha trovato in questa particolare circostanza ulteriore conferma. Ma non è, e non sarà mai, una partita chiusa. Esigenze diffuse “L’esperienza ci dice che le richieste che iniziano ad arrivare dai mercati principali, nel giro di pochi anni diventano esigenze diffuse. Quando, per esempio, nel 2006 sono cominciate ad arrivare le prime richieste di etichette pallet standardizzate GS1 (noi le avevamo già dal 1998 per uso interno), ci siamo rapidamente mossi in quella direzione ed abbiamo certificato un’etichetta GS1 standard approvata ed ampiamente riconosciuta dai nostri clienti europei. In questa maniera abbiamo ridotto le richieste di personalizzazione e quindi anche l’eventuale proliferazione di nuove referenze a magazzino. Dobbiamo essere sempre pronti all’innovazione - spiega Di Piero. - Per esempio dalla Francia cominciano a ad arrivare nuove richieste dei clienti molto simili a quelle che abbiamo riscontrato nel mercato USA”. Come dire che la standardizzazione più efficace è quella personalizzata, “tagliata su misura”, potenzialmente oggetto di continui cambiamenti. 17/10/14 15:58
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