ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ Duca degli Abruzzi ” Sez. professionale “S. Benedetto da Norcia” 35143 Padova - Via M.Merlin,1 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 – L. 1/07 – L. 146/07) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V sez. BCY 0 STORIA DELL’ISTITUTO L’Istituto di Istruzione Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (già IPSAA – Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente) “San Benedetto da Norcia” di Padova, è stato istituito con DPR n°739 del 28.01.1953. Si tratta del primo Istituto italiano di questo genere riconosciuto e venne intitolato a San Benedetto da Norcia in omaggio al grande santo fondatore dell’ordine monastico che, prima di ogni altro, ebbe meriti nella bonifica e nella coltivazione della terra. In origine l’Istituto nacque con corsi biennali per formare delle maestranze qualificate nei settori tradizionali della realtà agricola limitrofa e della provincia. Dai primi anni ’70 al Biennio iniziale (Qualifica di Esperto Floricoltore e Giardiniere, Meccanico Operatore Agricolo, Esperto Agricolo, Esperto in Avicoltura e Avifauna) si è aggiunto il triennio finale di Agrotecnico (diploma di maturità), frequentato da quasi tutti i qualificati. L’introduzione del triennio per il completamento degli studi fino al diploma di maturità (Legge 27 ottobre 1969 n°754) ha permesso di qualificare ulteriormente tecnici e operatori chiamati a operare in contesti aziendali ed extra-aziendali sempre più complessi e competitivi per i progressi delle tecnologie e per l’introduzione delle politiche comunitarie. Il conseguimento del diploma di maturità professionale, inoltre, consentiva l’iscrizione a tutti i corsi di laurea. Dall’anno scolastico 1993/94 venne adottata la riforma della scuola professionale denominata “Progetto ‘92” con l’eliminazione della precedente qualifica e l’introduzione di una qualifica triennale di “Operatore agroambientale” e di un diploma di maturità quinquennale di “Agrotecnico”. Con l’attivazione del Progetto, l’Istituto si è rivolto anche al settore ambientale e il corso di studi è stato modificato, oltre che nell’impianto strutturale, anche nei contenuti disciplinari e nel diverso peso che sono venute ad assumere le materie dell’area comune rispetto all’area di indirizzo: furono abolite alcune materie obsolete, quali Stenografia e Dattilografia sostituite da Laboratorio Trattamento Testi, rinforzando le materie dell’area di base, con materie nuove quali Scienze della Terra e Diritto. Vennero istituite per le classi prime, seconde e terze, 4 ore di Area di Approfondimento, in aggiunta alle 36 ore curricolari. Furono, inoltre, attivati i Corsi di Terza Area, che si svolgevano durante gli ultimi due anni, parallelamente alle lezioni che seguivano i programmi ministeriali e che prevedevano lezioni teoriche e stage per complessive 600 ore annue. Questi corsi permettevano agli studenti di acquisire conoscenze specifiche, anche grazie al contributo prezioso di esperti esterni. Gli allievi svolgevano 240 ore di tirocinio pratico durante il periodo di sospensione delle lezioni in modo da accostarsi realisticamente al mondo del lavoro, per comprendere meglio quali fossero le proprie potenzialità e per scegliere consapevolmente la strada da seguire una volta terminato il corso di studio. L’Istituto, per molti anni, ha avuto varie sedi coordinate tra cui Piove di Sacco, Bagnoli di Sopra, Montagnana, Conselve, che in seguito sono state aggregate ad altri Istituti o chiuse per mancanza di iscritti. Dal 1° settembre 1999, in ottemperanza al DPR n° 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni scolastiche, l’Istituto ha perso la propria autonomia ed è stato unito all’Istituto di Istruzione Superiore “Duca degli Abruzzi”. É divenuto quindi Sezione associata, dando origine all'Istituto d'Istruzione Superiore di Istruzione Agraria “ Duca degli Abruzzi”, che ha conservato i due indirizzi specifici e che con esso condivide l’amministrazione e la dirigenza, nonché gli 1 orientamenti di carattere generale, quali il calendario scolastico, la distribuzione delle risorse, le opportunità per gli studenti, i servizi. Si sono così venute a fondere le due realtà formative più antiche e radicate del territorio nel settore agro-ambientale. Dall’anno scolastico 2010/2011, l’Istituto ha adeguato i piani di studi in base al “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti Professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”ed ha assunto la denominazione di Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale. L’Istituto, con la consapevolezza di essere depositario di una tradizione pluridecennale, è oggi orientato a formare diplomati con una sufficiente preparazione di base e un adeguato bagaglio di conoscenze e competenze nei settori dell’agricoltura con maggiori margini di sviluppo e redditività economica e occupazionale (settore orto-florovivaistico e dei servizi del “verde”). L’Istituto deve, quindi, assicurare un buon equilibrio fra acquisizione di conoscenze e di competenze metodologiche, deve cioè sviluppare conoscenze tecniche che garantiscano a tutti di identificarsi nel modo migliore possibile con un mestiere o un’occupazione, sviluppando altresì competenze di tipo relazionale come la capacità di cooperare, di lavorare in gruppo. I progetti di stage aziendali che la scuola offre, così come i progetti sperimentali dell'alternanza tra scuola e mondo del lavoro, costituiscono un ponte tra scuola, società e mondo del lavoro. Questi progetti, oltre ad aiutare gli studenti nella formazione e nell'acquisizione di un valido profilo professionale, offrono l'opportunità di sperimentare un modo “diverso” di fare scuola, come già avviene nelle attività di laboratorio, che così grande importanza occupano nella didattica dell’Istituto. Ciò crea un rapporto sinergico e costruttivo con il territorio, interfaccia irrinunciabile del Progetto formativo e istruttivo di una scuola che vede nel sistema formativo integrato lo sfondo da cui e con cui progettare l’impianto curricolare dei propri corsi di studi. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO OGGI Un significativo numero di studenti che si iscrivono all’Istituto provengono dal settore agricolo e individuano qui il necessario percorso verso quello che sarà il loro futuro lavoro. Alcuni sono figli di imprenditori agricoli professionisti, altri dispongono di terreni che concorrono a coltivare; ciò conferisce loro sicuramente delle buone esperienze pratiche, ma contemporaneamente sottrae tempo allo studio. Parecchi sono semplicemente giovani che manifestano interesse per le materie scientifiche e, in particolare, per le scienze naturali, la botanica e la zoologia, per l’allevamento e la cura degli animali o per la coltivazione di piante e fiori, giovani che dimostrano sensibilità verso le problematiche dell’ambiente, che si sentono maggiormente portati a un approccio di tipo tecnicooperativo piuttosto che teorico. Non mancano, infine, studenti che si iscrivono al nostro Istituto perché cercano un concreto avviamento al lavoro; da ciò deriva, per molti di loro, l’aspettativa di apprendimenti limitati e concreti e la scarsa disponibilità ad un fattivo impegno nello studio; le soggettive demotivazioni possono essere espressione di fattori personali o di condizionamenti di natura socio-culturale ed economica o, ancora, della modesta preparazione conseguita al termine della scuola media. 2 Molti studenti optano, a conclusione del corso di studi, per un inserimento nel mondo del lavoro presso le proprie aziende, alcuni trovano impiego in qualità di tecnici nelle associazioni di categoria o presso ditte di produzione-assistenza e commercializzazione di prodotti agricoli, consorzi e cooperative agricole, o ancora nel settore della manutenzione del verde, prima come dipendenti e poi in proprio. Un certo numero di allievi trova occupazione anche nel settore terziario, alcuni, infine, intraprendono studi universitari o corsi di specializzazione post-diploma. É doveroso precisare in questa sede che per parecchi studenti che si iscrivono all’Istituto il percorso scolastico precedente non si è svolto in modo regolare e soddisfacente: molti provengono da altri Istituti dove hanno sperimentato insuccessi scolastici. Una percentuale molto elevata di allievi inoltre ha superato l’esame di terza media con una valutazione Sufficiente. Si tratta, quindi, di una popolazione che bisogna motivare allo studio e all’approfondimento teorico, mettendo in atto tutta la strumentazione metodologica fatta di attenzione alla persona, al precedente vissuto scolastico, alle aspettative, con una sottolineatura sull’importanza del fare come strumento del conoscere e del sapere. È più che mai necessario soffermarsi sull’analisi dei bisogni degli alunni, da cui dovranno scaturire i percorsi formativi e le scelte metodologiche e didattiche. Essi si qualificano da un lato come interventi di recupero delle carenze culturali e delle difficoltà di ordine pratico e motivazionale, dall’altro come interventi di stimolo all’autoapprendimento e di strutturazione di percorsi costruiti in funzione delle caratteristiche e delle aspirazione dei soggetti. Si tratta quindi di operare una mediazione tra l’eterogeneità dei bisogni, delle situazioni, delle attese e la rigidità del sistema scuola (standard didattici, certificazioni, norme, risorse). L’Istituto è frequentato da quasi 400 allievi, provenienti da un esteso bacino di utenza. Diversi alunni sono pendolari e risiedono in comuni anche molto lontani: a tal proposito non si possono non considerare le difficoltà derivanti da un’insufficiente disponibilità e da un’organizzazione poco funzionale dei trasporti extraurbani. Tali problemi rendono particolarmente impegnativa la partecipazione alla vita scolastica e, in particolare, a quelle attività che per ragioni progettuali si svolgono in ore pomeridiane. Anche in ragione di ciò l’Istituto offre la possibilità di iscriversi al proprio Convitto maschile, che accoglie gli studenti fuori sede, con mensa e possibilità di assistenza allo studio anche solo pomeridiana (semiconvitto). Va sottolineato, infine, che il nostro Istituto vanta una lunga tradizione di accoglienza degli studenti diversamente abili che richiedono interventi specializzati; per essi è previsto un ampio ventaglio di opportunità formative con strategie e contenuti disciplinari adeguati a favorirne l’integrazione e l’autonomia personale. 3 RISORSE INTERNE ALL’ISTITUTO 1.L’AZIENDA AGRARIA Il più importante laboratorio dell’Istituto è l’Azienda Agraria ad indirizzo orto florovivaistico, che consente agli alunni di svolgere molteplici attività tecnico-pratiche. All’interno dell’azienda gli allievi: vengono a contatto con le principali produzioni di settore praticano le diverse metodiche propagative e applicano le tecniche di coltivazione e di difesa fitopatologia funzionale alle diverse specie. 2.IL PARCO DIDATTICO Si tratta di un grande laboratorio a cielo aperto di circa 25.000 mq, costituito da una raccolta di circa 200 specie e/o varietà di alberi di interesse ornamentale, suddivise per aree geografiche di origine: il Continente americano e asiatico, l’Area mediterranea e l’Europa. In un contesto così vasto e ricco tutto è possibile: dal rilievo botanico al riconoscimento delle piante, dalla manutenzione alla progettazione e realizzazione di giardini. Il Parco, di cui gode ora l’Istituto, è stato realizzato grazie al fatto che nel 1994 il San Benedetto ha vinto il 1° premio di 250 milioni di lire al concorso indetto dalla Banca Commerciale Italiana. 3.FABBRICATI SCOLASTICI I fabbricati scolastici e aziendali sono stati costruiti a partire dal 1952. Si tratta di una quindicina di fabbricati distribuiti all’interno di un’area di 150.000 mq per una superficie complessiva di 7.000 mq, destinati all’attività didattica tradizionale con aule e laboratori, l’azienda agraria per le relative esercitazioni didattiche, il convitto. a) Il laboratorio di Ecologia È dotato di nuovi microscopi ottici, di stereomicroscopi, di strumentazione per l’analisi delle acque e dei terreni e di impianti video per mostrare in anteprima gli esperimenti da realizzare. Numerosi computer e una “centralina meteo” dotata di strumentazione GIS consentono, grazie ad antenne, di scaricare i dati meteo e di elaborare previsioni climatiche. b) Il laboratorio di Micropropagazione Il laboratorio di micropropagazione svolge la propria attività nell’ambito delle tecniche di produzione vegetale. L’attività è volta principalmente alla produzione in vitro di specie florovivaistiche, scelte fra le più diffuse in ambito regionale. È in grado di fornire allo studente un ampio panorama della possibilità produttiva offerta da questa innovativa tecnica moltiplicativa. L’approccio dello studente all’attività 4 di laboratorio è prevalentemente operativo; egli, infatti, impara ad utilizzare una strumentazione complessa e si trova nelle condizioni di applicare e verificare le proprie conoscenze chimiche e botaniche. Il ciclo produttivo del laboratorio, a cui fanno riferimento le esercitazioni, è rappresentato dalla produzione di nuove piante partendo non più da talea, ma da gemme o microtalee di piante donatrici e prevede la preparazione di substrati chimici idonei, nonché l’uso di cappe a flusso laminare per le operazioni di espianto, messa a coltura e successiva rigenerazione dei nutrienti. c) Il laboratorio “serretta” Una piccola serretta, nella zona orto, è stata ristrutturata e destinata a laboratorio di esercitazione per gli aspetti legati all’allevamento, riproduzione, osservazione di piante di interesse didatticoproduttivo. d) Il laboratorio di Avicoltura e Avifauna Il laboratorio è nato nel 1976 come supporto per le attività pratiche del corso biennale di qualifica professionale di Esperto in Avicoltura e Avifauna. In seguito alla riforma prevista dal Progetto ’92 ha mantenuto la funzione di struttura integrante delle attività pratiche svolte dagli studenti dell’Istituto, che qui hanno modo di avvicinarsi ai cicli produttivi dell’avicoltura e alle semplici tecniche di allevamento. e) Il laboratorio di Meccanica agraria e il deposito macchine agricole Questo laboratorio ha trovato un naturale e necessario coinvolgimento nel mondo specialistico (rispetto all’agricoltura tradizionale) dell’ortoflorovivaismo e del giardinaggio. Non si può pensare all’esperto floricoltore e giardiniere che non sia in grado di gestire e garantire almeno la manutenzione ordinaria dei mezzi tecnico-meccanici di cui dispone. Gli addetti (insegnanti e tecnici) che operano nell’officina sono in grado di provvedere, su una superficie attrezzata di 500 mq., alla manutenzione ordinaria e straordinaria di macchine e strutture, trasferendo agli studenti non solo conoscenze, ma anche competenze e abilità operative. f) Il laboratorio di Informatica Comprende circa una ventina di postazioni e programmi specifici per le varie materie, è utilizzato non solo dai docenti di matematica e fisica per l’insegnamento dei fondamenti dell’informatica, ma anche da tutti i docenti di materie tecnico-pratiche come strumento didattico integrativo della didattica curricolare. 4.IL BOSCO PLANIZIALE Si tratta della ricostruzione di un bosco simile a quello che occupava l’intera Pianura Padana fino a qualche millennio fa di cui sono rimaste solo poche aree. Comprende 1500 alberi e arbusti di 35 specie diverse. Sono maggiormente rappresentati, come nei nostri boschi originari: la quercia, il carpino, il frassino, l’acero campestre, l’ontano. 5 CORSI ATTIVATI NELL’ISTITUTO Con la riforma degli ordinamenti scolastici del secondo ciclo (Legge n. 133/2008) è stata attuata la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli Istituti Tecnici (Atto n. 133) e degli Istituti Professionali (Atto n. 134). Dal 1° settembre 2010 sono entrati in vigore, per le classi prime, i nuovi ordinamenti per il riordino degli Istituti Professionali D.P.R. 15.03.2010, n. 87 e per il riordino degli Istituti Tecnici (D.P.R. 15.03.2010, n. 88) e il previgente ordinamento Settore “Agroambientale”, indirizzo “Agrotecnico” è confluito nel Settore Servizi, indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale” opzione “Valorizzazione prodotti agricoli”. I percorsi, che si riferiscono a risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze al fine di facilitare la mobilità sul territorio UE, si articolano in un primo biennio, finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, in un secondo biennio e in un quinto anno. Per il corrente anno scolastico le novità (profili, quadro orario ecc.) riguardano le classi prime, seconde, terze e quarte, mentre il percorso rimane sostanzialmente invariato per le classi quinte, pur con la riduzione oraria prevista, con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali. PROGETTO IeFP Con l’attuazione della Riforma del 2010 è stata eliminata dal piano di studi la possibilità di conseguire la qualifica professionale. Grazie al PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) 2013/2014, per tutti gli alunni iscritti all’Istituto, tramite accordi con la Regione e la Provincia, vi è ancora l’opportunità di accedere alla qualifica sopra citata. Frequentando un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale è, infatti, prevista per gli studenti la possibilità di conseguire una qualifica professionale regionale. Nel corrente anno scolastico l’Istituto è stato accreditato per il rilascio della Qualifica regionale di Operatore agricolo indirizzo: coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole. La qualifica permette di assolvere l’obbligo di istruzione e l’obbligo di formazione e di accedere al mercato del lavoro. In caso di opzione per la prosecuzione del percorso, si prevede il completamento del corso di studi con il conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato dall’Istituto al termine di cinque anni. OFFERTA FORMATIVA PROPOSTA AGLI ALUNNI ISCRITTI ENTRO L’ANNO SCOLASTICO 2009-2010 Per gli alunni che hanno seguito il percorso curriculare stabilito dal vecchio ordinamento , l’offerta formativa dell’Istituto ha proposto l’acquisizione di due titoli di studio: 1) Operatore agro ambientale (titolo acquisito alla fine del terzo anno superando il relativo Esame di Qualifica); 2) Agrotecnico 6 1) OPERATORE AGROAMBIENTALE PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE DELL’OPERATORE AGROAMBIENTALE È un addetto esperto del settore primario in grado di intervenire autonomamente nei processi produttivi; possiede le conoscenze fondamentali sulle esigenze delle coltivazioni orticole, floricole, frutticole, vivaistiche e degli allevamenti zootecnici. Sa eseguire correttamente le normali pratiche aziendali, in particolare orto florovivaistiche, con l’uso di attrezzature anche complesse e automatizzate. Sa gestire la contabilità dei lavori, sa provvedere alla manutenzione delle attrezzature meccaniche, sa usare utensili di officina. Lo studente che consegue la qualifica può entrare nel mondo del lavoro e partecipare a concorsi presso Enti, aziende private o statali. Materie di studio (1a 2a 3a classe) per il conseguimento della qualifica di“OPERATORE AGROAMBIENTALE” MATERIE CLASSE 1a CLASSE 2a CLASSE 3a n.° ore n.° ore n.° ore Italiano Storia Lingua straniera (inglese) Diritto ed economia 5 2 3 2 5 2 3 2 3 2 2 Matematica e informatica Scienze della terra e biologia 4 3 2 1 3 3 Educazione fisica Religione Principi di agricoltura e tecniche delle produzioni 4 3 2 1 5 Principi di chimica e pedologia 5 3 Contabilità agraria 2 1 3 Elementi di disegno professionale 2 Ecologia agraria e tutela dell’ambiente 3 Fisica e laboratorio 2 2 Approfondimento* Genio rurale Economia dell’azienda agraria 4 4 5 4 3 3 Tecnologie chimico agrarie e ambientali Tecniche delle produzioni 5 4 Esercitazioni di ecologia applicata Stage presso aziende o enti esterni 3 Totale ore 40 40 40 7 Si tratta di 4 ore settimanali, impiegate in modo flessibile, sia per interventi didattici personalizzati, sia per approfondire argomenti richiesti dagli alunni, sia per attività pratiche aziendali. 2) AGROTECNICO (titolo acquisito al superamento dell’esame di Stato, alla fine del quinto anno) PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE DELL’AGROTECNICO L’Agrotecnico è in grado di intraprendere gestioni aziendali, di fornire assistenza tecnica, economica e tributaria alle aziende, agli organismi cooperativi e associazioni di produttori, conosce i mercati nazionali e internazionali, sa interpretare le tendenze di mercato e indirizzare le scelte aziendali, conosce le tecniche di produzione, di trasformazione, conservazione e commercializzazione dei diversi prodotti agrari, nel pieno rispetto dei vincoli legati alla tutela ambientale. Materie di studio del biennio terminale (4a e 5a classe) per il conseguimento del diploma di maturità di “AGROTECNICO” MATERIE 1.Italiano 2.Storia 3.Inglese 4.Matematica e informatica 5.Educazione fisica 6.Religione 7.Ecologia applicata 8.Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr. 9.Economia agraria 10.Economia mercati agricoli 11.Diritto e legislazione 12.Contabilità e Tecnica amministrativa Totale ore settimanali CLASSE 4a CLASSE 5a n.° ore n.° ore 4 2 3 3 2 1 3 4 2 4 2 3 3 2 1 3 4 3 2 3 3 3 30 30 IL DIPLOMA DI AGROTECNICO : agraria, attesta il requisito delle capacità professionali al fine del rilascio della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale che consente all’impresa di poter usufruire di moltissimi finanziamenti, aiuti e riduzioni fiscali; 8 di personale tecnico dipendente sia nel settore privato che nel pubblico impiego, con buone opportunità di impiego nei seguenti ambiti: agricoltura, industrie agrarie, allevamento, ecologia,ambiente e territorio. Universitarie Nel biennio post-qualifica all’area delle discipline comuni e a quelle dell’indirizzo, si affianca l’area di professionalizzazione, ridefinita dalla Riforma “Alternanza Scuola-Lavoro”. L’area professionalizzante è gestita in collaborazione con agenzie formative esterne, con la presenza di personale interno ed esterno esperto del settore che garantisce l’avvicinamento alla cultura del lavoro, favorita anche da un periodo obbligatorio di stage presso aziende del settore. 9 Il Consiglio di Classe della 5aB dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “San Benedetto da Norcia” di Padova, nella seduta dell’ 8 maggio 2014, formula e approva all'unanimità il presente Documento relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. Esso indica i contenuti, i metodi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti per l’anno scolastico 2013 – 2014, nonché gli altri elementi ritenuti significativi dal Consiglio di Classe ai fini dello svolgimento degli esami. Come previsto dalla normativa per gli Istituti Professionali, il presente documento reca inoltre indicazioni sul profilo e sulle caratteristiche dell’attività svolta di Alternanza Scuola-Lavoro e sugli obiettivi raggiunti. CONSIGLIO DI CLASSE 5^B DOCENTE BACCHINI MADDALENA BALDAN GABRIELE BATTISTA MARCO CAODURO BENIAMINO DE VITO ANTONIETTA FASOLATO EMANUELE GALLIOLO LUCIANO GRASSETTO EMANUELA GUARISE PAOLA OSSO EDDY ROSINA BARBARA SEREN LORETTA SOMMAVILLA BARBARA MATERIA e ore settimanali FIRMA Ecologia applicata 3 Economia agraria 3 Diritto e legislazione 3 supplente Religione 1 Sostegno Tecniche di produzione e trasf. Prodotti agricoli 2 Tecniche di produzione e trasf. Prodotti agricoli 4 Italiano-Storia 4-2 Educazione fisica 2 Inglese 3 Economia agraria- Economia dei mercati agricoli 3-2 Sostegno Matematica e informatica 3 La coordinatrice di classe La Dirigente scolastica Prof.ssa Barbara Rosina Prof.ssa Anna Bottaro 10 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE STORIA DELLA CLASSE La classe è composta da 15 allievi, dei quali 11 appartenenti al gruppo classe originario e 4 di successiva acquisizione ( 2 femmine e 13 maschi ). In particolare il gruppo classe era originariamente composto da 18 alunni ai quali se ne sono aggiunti e persi altri nel corso degli anni. In quarta si sono aggiunti tre ripetenti, provenienti dal nostro Istituto, e tuttora presenti in quinta, due allievi che non sono stati ammessi alla classe successiva e un altro alunno ritirato nel corso dell’anno scolastico. La riduzione degli allievi, nel corso degli anni, è stata causata da non ammissioni alle classi successive, da abbandoni in itinere o, per alcuni, da conclusione del percorso scolastico dopo l’acquisizione del diploma di qualifica al terzo anno. Questa situazione è purtroppo frequente nel nostro Istituto ed è dovuta a diversi fattori come , ad esempio, le gravi carenze nella preparazione di base di alcune materie che si dimostrano difficilmente colmabili, scarsa motivazione allo studio e all’apprendimento con conseguenti insuccessi che si verificano soprattutto nel primo biennio. Nel gruppo classe è inserito un alunno che segue un percorso ad obiettivi minimi e un altro alunno che ha compiuto il proprio percorso quinquennale differenziato svolgendo piani didattici personalizzati e diversificati, non riconducibili ai programmi ministeriali che parteciperà regolarmente agli Esami di Stato (O.M. 26/07) svolgendo prove differenziate, omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze e delle abilità conseguite (art. 13 del D.P.R. n. 323/1998). Per maggiori dettagli si rimanda alle relazioni elaborate dalle docenti di sostegno, depositate presso la segreteria in quanto materiale riservato. Per quanto riguarda la composizione del consiglio di classe è stata assicurata nel corso del quarto e quinto anno la continuità didattica in quasi tutte le materie (fanno eccezione matematica e diritto). PROFILO DELLA CLASSE COMPORTAMENTO Facendo un bilancio complessivo dell’anno scolastico che volge al termine, si può affermare che nonostante alcuni periodi di disorientamento la classe ha confermato in linea di massima le caratteristiche positive che l’hanno contraddistinta negli anni precedenti. Gli allievi, infatti, hanno contribuito a creare un clima mediamente sereno durante le lezioni ed hanno manifestato una discreta o, in alcune discipline, buona disponibilità a recepire le proposte didattiche. Hanno mantenuto un atteggiamento educato e corretto nei riguardi degli insegnanti e tra di loro, arrivando ad un buon livello di socializzazione e coesione. FREQUENZA La frequenza alle lezioni, in generale, è stata abbastanza regolare eccezione fatta per qualche studente spesso assente o in ritardo alla prima ora di lezione. 11 PROFITTO La classe eterogenea per interessi, attitudini e abilità, presenta un profitto diversificato a seconda delle discipline. Ha difficoltà ad organizzare uno studio completo in tempi ristretti soprattutto nelle materie puramente teoriche. Buona parte degli allievi ha difficoltà ad abbandonare l’abitudine consolidata ad affidarsi alle capacità mnemoniche e a finalizzare lo studio al superamento delle verifiche. Nell’ attività pratica hanno invece dimostrato buone capacità e competenze organizzative ed operative. Il quadro che emerge a fine anno, facendo riferimento a tutte le discipline, è dunque quello di una classe con profitto mediamente positivo nelle materie professionalizzanti che stimolano maggiormente gli interessi degli allievi, mentre nelle altre discipline, di carattere soprattutto teorico, il livello di preparazione è disomogeneo dovuto in parte ad uno studio discontinuo e superficiale, difficoltà espressive, presenza di lacune pregresse che hanno determinato scarsa fiducia nelle proprie capacità e poca motivazione allo studio. Quindi, rispetto al livello di conoscenze e competenze raggiunto, permangono in alcuni casi incertezze e difficoltà, di cui i singoli docenti hanno reso conto nella loro relazione. In generale si rileva in alcuni un’evidente fragilità nella rielaborazione autonoma e personale nei contenuti di studio, debolmente interiorizzati, e nella loro esposizione scritta ed orale. Si distinguono d’altra parte, singoli studenti che dimostrano di aver raggiunto un’accettabile livello di preparazione rispetto ai contenuti disciplinari. ELENCO DEGLI ALUNNI E PROSPETTO DEI CREDITI SCOLASTICI CLASSE 3^ E 4^ ALUNNI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 BARBIERO FILIPPO CIOCOIU ROBERT DAL SASSO RICCARDO FASOLO ANDREA LUNETTA ANDREA MAGAGNA DANIELE MARANGON ALESSANDRO MUNEGATO DAMIANO PITTARELLO GIULIA ROSSETTO GIACOMO TONELLO CLAUDIA TRIVELLATO GREGORY TROLESE ALESSANDRO TURETTA NICOLO’ VEZZU’ MATTIA CREDITI classe 3^ 5 7 4 3 4 5 6 5 5 5 4 5 5 5 8 classe 4^ 6 6 5 4 5 5 6 5 5 5 6 5 5 5 5 . 12 ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO DI CLASSE OBIETTIVI GENERALI EDUCATIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe, per ciò che concerne la programmazione delle attività educative e didattiche, tenuto conto delle valenze formative delle singole materie, dei contenuti disciplinari, dei prerequisiti socio-affettivi e cognitivi degli alunni, in coerenza con le abilità previste dal profilo professionale dell’indirizzo del corso di studio, ha individuato ed opportunamente perseguito, durante il percorso formativo, i seguenti obiettivi: - COMPORTAMENTALI Capacità di : 1. porsi in relazione con i compagni e con i docenti in modo corretto, 2. partecipare al lavoro in modo propositivo, 3. intervenire in un dialogo in modo ordinato e produttivo, 4. impegnarsi nel portare a termine il compito (puntualità nelle consegne), 5. essere disponibile al confronto e al lavoro di gruppo, 6. accettare e rispettare il “diverso” da sé. - COGNITIVI Acquisire un metodo di lavoro efficace, sapendo quindi: 1. prendere appunti, 2. pianificare in modo efficace il lavoro domestico, 3. identificare le caratteristiche dei compiti da svolgere (scopi, procedure/strategie, livello di difficoltà), 4. distinguere le informazioni principali da quelle secondarie, 5. sfruttare occasioni di esperienze extrascolastiche (giornali, programmi televisivi, interessi vari), 6. collegare le informazioni in schemi e mappe, 7. sviluppare capacità logiche, 8. cogliere analogie, differenze, correlazioni, 9. sviluppare le capacità di analisi e interpretazione dei testi (letterari e non), 10. sviluppare capacità comunicative, 11. comunicare, sia nella forma scritta che in quella orale, in modo chiaro, ordinato e coerente, 12. fare propria la terminologia specifica di base di ogni singola disciplina. Gli obiettivi sopra descritti sono stati raggiunti dalla maggior parte degli allievi anche se in modo diversificato. Permangono difficoltà nell’espressione linguistico-verbale e nella competenza lessicale, deboli nella maggior parte dei casi; si coglie inoltre in qualcuno una certa fragilità sul piano del ragionamento logico-astratto, riconducibile ad un differente sviluppo delle capacità di analisi, rielaborazione personale, argomentazione e sintesi, a fronte di maggior consapevolezza e 13 sicurezza sul piano pratico-operativo. Rispetto alla capacità di operare collegamenti tra differenti discipline, stabilendo confronti e trasferendo metodi e strumenti di lettura, comprensione e interpretazione da una disciplina all’altra, si riscontrano difficoltà di qualcuno a muoversi autonomamente. Per quanto riguarda gli obiettivi specifici raggiunti nelle singole discipline, si rimanda alle relazioni di ciascun docente. ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI SVOLTE DURANTE L’ANNO IN CORSO Non sono state previste specifiche attività pluridisciplinari nel corso dell’anno scolastico. Gli insegnanti hanno, comunque, sempre tenuto in considerazione il programma dell’ultimo anno nelle diverse discipline, sottolineando o realizzando, quando possibile, riferimenti e collegamenti anche in considerazione dei percorsi individuali da presentare al colloquio d’esame e dello svolgimento del colloquio stesso. Durante una mattinata è stata discussa dagli allievi la relazione scritta sull’attività dell’Alternanza Scuola – Lavoro con valutazione finale (griglia depositata in segreteria). METODOLOGIE DIDATTICHE SEGUITE Sul piano didattico, in relazione agli argomenti affrontati, i docenti hanno generalmente fatto ricorso alla lezione frontale, intesa come stimolo alla discussione, alla ricerca e alla riflessione personale, sollecitando la costante partecipazione degli alunni. In alcune aree disciplinari è prevalso il metodo induttivo, in altre quello deduttivo .In ogni caso, l’intervento didattico ha previsto e articolato il momento teorico (lezione frontale) a quello attivo (lezione dialogata), proponendosi come obiettivo immediato l’insorgere negli alunni di problemi e domande. Si è, inoltre, cercato di favorire processi individualizzati di apprendimento tramite il lavoro a casa di revisione, risistemazione delle informazioni e approfondimento delle informazioni per l’acquisizione di conoscenze e competenze. Nel complesso il lavoro è stato svolto su basi didattiche e metodologiche tese ad evidenziare gli aspetti pratici e funzionali delle discipline, per renderle quanto più possibile aderenti alle situazioni concrete in cui il discente vive e alle finalità formative dell’Istituto. Per la produzione scritta sono state svolte apposite lezioni con indicazioni metodologiche, inoltre la consegna degli elaborati in classe è stata occasione di riflessione sulle correzioni e di suggerimenti per eventuali approfondimenti. I docenti si sono impegnati costantemente per promuovere interesse e senso di responsabilità e condurre gli alunni alla maturazione di una responsabilità più ricca e consapevole, oltre che, ovviamente, per orientarli nella ricerca di strategie didattiche atte a potenziare la motivazione allo studio e la produttività dell’impegno e a offrire occasioni, ora di recupero, ora di potenziamento, per favorire la crescita culturale di ciascuno e di tutti, nel rispetto della varietà delle personalità e degli stili cognitivi degli studenti. I docenti hanno guidato costantemente gli allievi ad individuare collegamenti tra i diversi argomenti di una stessa disciplina. Si rinvia alle relazioni finali dei docenti delle diverse discipline. CRITERI COMUNI PER LA VALUTAZIONE 14 Il Consiglio di Classe ha seguito le indicazioni del piano dell’offerta formativa dell’istituto e ha utilizzato le tipologie e le modalità di verifica previste per le singole discipline nel Documento di Programmazione. Per la valutazione finale sono stati tenuti in considerazione, oltre ai risultati quantificati mediante voto, anche l’impegno dimostrato, la partecipazione al dialogo didattico, il progresso rispetto alla situazione iniziale, l’autonomia e la responsabilità evidenziate nella gestione del proprio percorso culturale. SUPPORTI UTILIZZATI NELL’ATTIVITA’ DIDATTICA Fonte principale e punto di riferimento costante nello studio di tutte le discipline sono stati i libri di testo, ma è apparso decisamente importante favorire l’approfondimento delle conoscenze attraverso la consultazione di altre fonti, purché rispondenti all’organizzazione dei contenuti e all’efficacia della trattazione. Inoltre si è fatto ricorso a sussidi multimediali e ad ulteriore materiale bibliografico per integrare la conoscenza dei nuclei tematici di maggiore interesse o per rispondere alla curiosità degli allievi più motivati. Nel corso dell’anno scolastico gli allievi hanno frequentato il laboratorio di informatica per ricerche ed approfondimenti, il laboratorio audiovisivi per visione di filmati, anche in lingua straniera, su temi di attualità e di film, seguiti da commento e discussione. Altri strumenti didattici sono stati: materiale multimediale, articoli di riviste e quotidiani, internet. ATTIVITA’ DI RECUPERO La situazione certamente non ottimale del profitto è stata affrontata dai docenti sotto il profilo strettamente didattico attraverso numerosi interventi di recupero in itinere; dal punto di vista più propriamente educativo, attraverso il dialogo e il confronto. CRITERI DI ATTRIBUZIOINE DEL CREDITO SCOLASTICO E DI VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI Per l’attribuzione del credito scolastico ci si atterrà alle norme previste e ai criteri elaborati dal Collegio Docenti, considerando meritevoli di credito ad esempio: il profitto (secondo le disposizioni vigenti per il calcolo del punteggio in base alla media dei voti conseguiti), la frequenza scolastica, la partecipazione alle attività e al dialogo educativo, il recupero delle insufficienze. Per l’attribuzione del credito formativo saranno considerate le attività di Istituto svolte con esiti significativi, la partecipazione a corsi e possesso di titoli di studio che attestino competenze aggiuntive e/o complementari al corso di studi, le esperienze di lavoro o assimilabili, le esperienze culturali significative. In particolare, le esperienze che possono dar luogo a crediti formativi sono: - partecipazione a mostre e fiere in qualità di espositore-dimostratore per conto dell’Istituto (es. mostre floricole, slow food, sperimentando, expo-scuola, ecc.) - partecipazione a concorsi, gare, ecc. (es. gare di giudizio, gare sportive, gare della rete delle scuole agrarie, ecc.) 15 - presenza a manifestazioni dell’Istituto come collaboratore (es. scuola aperta, porte aperte, Festa di San Martino, servizi di hostess, ecc.) partecipazione a stage (es. stage di caseificazione, mungitura, ecc.) partecipazione al Progetto Alternanza Scuola-Lavoro SVOLGIMENTO DEI PROGRAMMI Complessivamente i programmi disciplinari sono stati svolti secondo le indicazioni contenute nei piani di lavoro, improntati ad uno stretto rapporto di continuità con le finalità e gli obiettivi. Ritardi e semplificazioni, quando si sono verificati, sono ascrivibili non solo all’impegno a volte inadeguato degli studenti, ma anche ad attività e verifiche di recupero del primo periodo e ad attività extracurricolari. ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’ESAME DI STATO L’attività di orientamento all’Esame di Stato, gestita da tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe, ha assolto allo scopo di fornire agli studenti una visione chiara dei meccanismi di attribuzione dei crediti formativi, dello svolgimento delle prove scritte e orali, dei criteri di valutazione dell’Esame di Stato, nonché delle variabile emozionali e relazionali che si attivano durante il suo svolgimento, così che gli allievi possano avere elementi validi cui fare riferimento, sia in fase di preparazione che durante lo svolgimento delle prove. ARGOMENTO DI INIZIO COLLOQUIO Gli studenti sono stati accompagnati anche nella scelta e nella stesura del lavoro finale (tesina o argomento a scelta del candidato) da presentare in apertura del colloquio. Gli insegnanti hanno di volta in volta fornito le indicazioni e i suggerimenti bibliografici e sitografici e dato la loro disponibilità alla revisione degli argomenti trattati. La risposta degli studenti non è stata particolarmente positiva: alcuni, nonostante le sollecitazioni dei docenti, non hanno presentato entro i termini individuati dal Consiglio di Classe alcuna indicazione sul lavoro da presentare all’esame e, pertanto, svolgeranno il proprio lavoro senza alcuna revisione da parte dei docenti. Le tematiche, oggetto di approfondimento individuale, sono state liberamente scelte dagli alunni sia all’interno degli argomenti studiati in quest’ultimo anno scolastico sia in altri ambiti culturali vicini ai loro interessi. Non si sono fornite indicazioni quantitative, sottolineando piuttosto la necessità di misurare l’ampiezza del proprio lavoro in relazione alla quindicina di minuti dedicati abitualmente, nel contesto del colloquio d’esame, all’esposizione della tesina, che resta, pur avendo una propria autonomia anche come testo scritto, soprattutto il punto di partenza del colloquio stesso. Il lavoro svolto potrà essere presentato in formato cartaceo e/o potrà essere esposto utilizzando un supporto elettronico (power point ecc.). Gli studenti sono stati informati sulle norme relative agli esami, sulle modalità di svolgimento, sulla tipologia degli scritti, sul colloquio. 16 PIANO SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME La simulazione della prima prova scritta è stata effettuata il 07/05/14. La simulazione della seconda prova scritta è stata effettuata il 06/05/14. Sono state effettuate due simulazioni di terza prova scritta il 28/02/14 (materie coinvolte: ECOLOGIA APPLICATA, ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI, MATEMATICA, INGLESE) e il 29/04/14 (materie coinvolte: ECOLOGIA APPLICATA, TECNICHE DI PRODUZIONE TRASFORMZIONE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI, STORIA, MATEMATICA). I testi e le griglie di correzione e valutazione delle prove vengono allegati al presente documento nelle schede informative di ogni singolo docente e le prove svolte sono a disposizione presso la segreteria. SCHEDA INFORMATIVA GENERALE SULLA PROGRAMMAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia, criteri di valutazione, modalità di valutazione) Il Consiglio di Classe, tenuto conto del curricolo, delle finalità dell’indirizzo di studi e degli obiettivi della programmazione didattica, nonché della fisionomia della classe e dell’andamento didattico di questo anno scolastico, ha concordato con gli allievi 2 simulazioni di 3 a prova, coinvolgendo le materie più professionalizzanti, cercando di predisporre un’equa distribuzione delle materie tra commissari interni ed esterni. Sono state escluse le discipline di Economia Agraria e Italiano, in quanto già oggetto delle prime due prove scritte. Il Consiglio di classe, nella consapevolezza che spetterà alla Commissione d’esame la scelta della tipologia con la quale i candidati dovranno svolgere la terza prova, ha proposto alla classe la tipologia B strutturata su tre quesiti relativi a 4 discipline . Questa tipologia sembra prestarsi meglio a valutare le capacità raggiunte dagli allievi e a consentire loro di esprimere più agevolmente i concetti acquisiti. L’estensione delle risposte è stata stabilita, per tutte le materie, in 8 righe. Il tempo concesso agli studenti per lo svolgimento della prova è stato fissato in 3 ore. Nella valutazione delle prove gli insegnanti hanno seguito griglie di valutazione individuali, specifiche per ogni disciplina, ed hanno espresso la valutazione in quindicesimi. Il punteggio complessivo (in quindicesimi) è stato calcolato come media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata all’intero più prossimo. Ogni insegnante coinvolto nella simulazione ha, poi, convertito i voti in decimi e utilizzato le prove per la valutazione periodica nella propria disciplina. Il Consiglio di classe conferma la presenza delle insegnanti di sostegno a tutte le prove scritte e al colloquio per coadiuvare il lavoro degli allievi e della commissione d’esame. Per entrambe le prove agli studenti sono state comunicate le materie oggetto della prova stessa. QUESITI PROPOSTI NELLA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DEL 28/02/!4 ECOLOGIA APPLICATA 1. Dopo aver descritto l’apparato boccale degli afidi, indica i possibili danni che questi insetti possono determinare sulla vegetazione. 17 2. Descrivi le caratteristiche morfologiche e biologiche dei coleotteri e indica alcuni insetti appartenenti a questo ordine. 3. Definisci un prodotto fitosanitario e specifica le sostanze che lo compongono ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI 1. Descrivi alcune caratteristiche del settore agricolo che determinano una minor efficienza rispetto a quello industriale specificandone i motivi. 2. Come si forma il prezzo di un bene nel monopolio bilaterale 3. Quali sono i vantaggi nei contatti di produzione. INGLESE 1. Explain where a vineyard should be planted and give reasons 2. Malo-lactic fermentation in white wine 3. Making the must in red wine MATEMATICA 1. Basandoti sul seguente grafico rispondi alle domande: Dominio: y>0 : Intervalli di crescenza: y<0 : Intervalli di decrescenza: Intersezioni asse y: Intersezioni asse x: 18 Determina il segno della funzione f x 2. 2x 1 x 2x 1 2 QUESITI PROPOSTI NELLA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DEL 29/04/!4 ECOLOGIA APPLICATA 1. Descrivi i sintomi, al progredire della malattia, delle prime infezioni peronosporiche sulle foglie di vite. 2. Quali sintomi segnalano la presenza di Argidi sulla vegetazione della rosa. 3. Descrivi i sintomi, al progredire della malattia, della ticchiolatura sulle foglie della rosa STORIA 1. Esponi le principali caratteristiche del New Deal, collegandolo alle teorie economiche di Keynes. 2. Che cosa si intende per r industrializzazione forzata e come venne applicata in URSS? 3. Illustra la posizione delle maggiori democrazie europee davanti al nazismo e specifica invece i trattati di vicinanza e di alleanza tra Hitler e Mussolini. TECNICHE DELLE PRODUZIONI AGRICOLE 1. Descrivi le fasi di sviluppo della bovina dallo stadio giovanile a quello adulto indicando il nome dato ai diversi stadi le caratteristiche ponderali, l’epoca della maturità sessuale, l’epoca di prima inseminazione, la gravidanza, la durata e l’andamento della lattazione il significato e i motivi dell’asciutta. 2. Descrivi le diverse fasi del processo di vinificazione e le correzioni da apportare in una partita di 100 q mosto con grado zuccherino 18%, al fine di ottenere un vino rosso di 12% alcolici e disponendo di un mosto concentrato al 75% di zucchero. 3. Relativamente all’anidride solforosa utilizzata in enologia, descrivi: i formulati con cui viene utilizzata; le 5 azioni positive che essa esplica nel mosto, l’epoca e la quantità media d’impiego nel mosto, i limiti massimi consentiti nel vino. MATEMATICA 1) Basandoti sul seguente grafico rispondi alle domande: 19 lim f x Dominio: x y>0 : Intervalli di crescenza: y<0 : Intervalli di decrescenza: lim f x asintoti verticali: x 2 lim f x asintoti orizzontali: x 1 2) Calcola i seguenti limiti: a) x 2 2x 3x 3 x 2x4 x 2 lim 3) Calcola la crescenza e decrescenza della seguente funzione: y 4x 2 1 x 2 2x 1 ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE Numerose sono state le iniziative integrative al percorso scolastico proposte agli studenti nel corso dell’anno scolastico. Tali iniziative hanno sempre promosso e consolidato opportunità di formazione aggiuntive consentendo agli studenti di irrobustire la loro preparazione culturale e professionale. 20 Su iniziativa del Consiglio di classe o di singoli docenti, la classe o alcuni studenti sono stati coinvolti nella realizzazione dei seguenti progetti e hanno partecipato alle seguenti iniziative culturali: Attività di vendemmia alla Costignola Visita azienda Luxardo, azienda zootecnica Belluco, caseificio di Gazzo PADOVANO, Expò- Padova ( Dal Sasso, Lunetta, Pittarello ) Convegno “ Verso l’agricoltura del 2020 Biodiversità, Greening Sostenibilita’ Viaggio d’istruzione a Barcellona Scuola aperta ( Pittarello, Barbiero, Fasolo, Munegato, Trolese, Magagna, Marangon ) Giorno della memoria visione documentario sull’Olocausto “ La fabbrica del male” Progetto formazione AVEPA sistemi GIS e gestione del territorio Incontro per l’orientamento universitario ad Agripolis Convegno con Carlo Petrini presidente Slow-Food Incontro con presidente Agrotecnici Progetto educazione alla salute : prevenzione andrologica, doping e uso corretto degli integratori Ghetto in fiore ( Magagna ) 21 ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO IL PROGETTO A seguito dell’applicazione della Riforma della scuola secondaria e, nello specifico, in ottemperanza alle indicazioni fornite dall’art. 8 comma 3 del Regolamento per gli Istituti Professionali, la programmazione didattica dell’Istituto prevede percorsi di Alternanza Scuola/Lavoro della durata biennale di almeno 132 ore di attività. La riforma prevede, infatti, che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, ai fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di Alternanza Scuola/Lavoro. L’Alternanza Scuola/ Lavoro sostituisce la Terza Area - tipica degli Istituti Professionali – che per molti anni ha garantito lo sviluppo di competenze professionali, competenze trasversali, esperienze e contatti con il mondo del lavoro per i ragazzi delle classi IV e V. L’Alternanza Scuola/Lavoro, introdotta dall’art.4 della legge n.53 del 28/03/2003 e successivamente disciplinata dal Dlgs n. 77 del 2005 e dai regolamenti attuativi della riforma degli Istituti Professionali, si configura come una metodologia innovativa di apprendimento che offre agli studenti la possibilità di fare scuola in situazione lavorativa, di “apprendere facendo” e di ampliare il processo e i luoghi di apprendimento, coinvolgendo anche l’azienda che ospiterà gli alunni e le loro famiglie. In tal senso l’esperienza diventa un sostegno alla motivazione allo studio e all’orientamento alle scelte future, elementi fondamentali del successo scolastico. L’alternanza scuola-lavoro si configura, inoltre, come una modalità didattica capace di far assumere agli studenti adolescenti una responsabilità adulta: entrare in un’azienda e mettere in gioco le proprie capacità ed atteggiamenti nello svolgere una mansione lavorativa. I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in moduli di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che le istituzioni scolastiche e formative (aziende private o statali) progettano e attuano sulla base delle convenzioni di cui all'articolo 3: i primi sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze generali, i secondi si tengono in collaborazione con l’azienda ed hanno l’obiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali e di comprendere le dinamiche relazionali all’interno di realtà produttive locali. Anche gli alunni disabili partecipano alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro con progetti personalizzati che vengono elaborati nell’ambito del piano educativo individualizzato, anche sulla base di specifici accordi con la Provincia o con l’ASL di riferimento. FINALITÀ DEL PROGETTO La modalità di apprendimento in alternanza prevede di perseguire le seguenti finalità: favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; innalzare il numero dei giovani che conseguono il diploma creare un confronto tra le teorie apprese nelle discipline scolastiche e l’esperienza lavorativa (teoria/lavoro) sviluppare la capacità di trasformare in teoria quanto appreso nell’esperienza lavorativa (lavoro/teoria) 22 approfondire la conoscenza dei percorsi formativi attuati a scuola da parte dell’azienda realizzare un organico collegamento dell’istituzione scolastica con il mondo del lavoro correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale ed economico del territorio rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata anche alle conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI rafforzare l’autostima attraverso un processo di arricchimento individuale sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo sviluppare un atteggiamento critico e autocritico rispetto alle diverse situazioni di apprendimento promuovere il senso di responsabilità e di solidarietà nell’esperienza lavorativa rafforzare il rispetto delle regole favorire la motivazione allo studio e sviluppare i processi di apprendimento sviluppare le principali caratteristiche e le dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare squadra, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici, fattori che determinano il successo) potenziare conoscenze, competenze e capacità mediante esperienze concrete spendibili nel mondo del lavoro migliorare la comunicazione verbale e non verbale potenziando la capacità di ascolto e di relazione interpersonale FASI E ARTICOLAZIONE FORMATIVA DEL PROGETTO Per la programmazione delle attività di Alternanza Scuola/Lavoro sono state tenute in considerazione, prioritariamente, le indicazioni presenti nel Piano dell’Offerta Formativa, in funzione del rinnovo dei profili formativi di uscita. Le ore previste per l’area di professionalizzazione (ai sensi del D.P.R. 87/2010) sono state 132 ed hanno costituito un monte ore complessivo obbligatorio per gli studenti frequentanti. Tutti gli studenti hanno frequentato più del 70% del monte ore previsto. Durante il suo svolgimento l’attività di formazione e di orientamento è stata seguita e monitorata da un responsabile aziendale designato dalla struttura ospitante e dal prof. Emanuele Fasolato che, in veste di responsabile didattico-organizzativo, ha seguito gli alunni durante tutto il periodo, mantenendo i contatti con le aziende e le famiglie per assicurare la migliore riuscita dell’esperienza. I due referenti hanno concordato il programma d’apprendimento, in modo tale da applicare le conoscenze acquisite nel contesto scolastico in una realtà lavorativa reale, cercando di appianare le difficoltà d’adattamento ad una realtà lavorativa nuova e di ridurre le incertezze fra la teoria e la pratica. In sintesi le fasi della realizzazione del percorso : ANNO SCOLASTICO 2012/2013 23 1^ FASE (comune a tutti gli alunni) - Percorso pre-stage (durata ore 20): periodo aprile-maggio 2013 Tenuto conto delle finalità dell’Istituto, mirate in modo particolare all’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro, sono stati attivati incontri con “esperti” per far conoscere la struttura aziendale, le competenze richieste, i bisogni formativi dei lavoratori. Il percorso ha previsto la frequenza pomeridiana di 2 corsi di formazione. Il primo, gestito da docenti esterni con particolari competenze nel settore, ha sviluppato tematiche riguardanti il lavoro ed è stato organizzato in 4 moduli, ciascuno della durata di 2 ore, di seguito riportati nei dettagli: 1° Modulo IL CURRICULUM VITAE E LA LETTERA DI PRESENTAZIONE 2° Modulo IL COLLOQUIO E IL MERCATO DEL LAVORO 3° Modulo LA CONTRATTUALISTICA SUL LAVORO 4° Modulo LA COMUNICAZIONE EFFICACE Il secondo corso, gestito da un docente interno, prof. Alfredo Szathvary, ha sviluppato tematiche relative alla Sicurezza sul Lavoro ed è stato organizzato in 6 moduli, ciascuno della durata di 2 ore. Obiettivo del corso è stato quello di far acquisire all'allievo conoscenze e competenze necessarie per lavorare in sicurezza, agevolando lo sviluppo di una mentalità basata sulla prevenzione, mirata a limitare i danni. L'alunno dovrà, infatti, essere in grado di orientarsi all'interno della legislazione antinfortunistica e di conoscere le misure preventive e protettive occorrenti per la salvaguardia della sicurezza e dell'igiene nei luoghi di lavoro. Gli studenti hanno seguito le lezioni in modo regolare e partecipato, con attenzione e interesse. 2^ FASE - Percorso in azienda (durata ore 104): periodo 12 giugno - 29 giugno 2013 Gli alunni sono stati inseriti in aziende del territorio e affiancati da un Tutor aziendale. Particolare attenzione è stata posta, da parte dell'Istituto, nell’ individuazione delle aziende presso le quali gli allievi hanno realizzato il percorso formativo di stage. I ragazzi sono stati coinvolti già nella fase organizzativa con la ricerca e scelta delle aziende che sono state spesso suggerite da loro stessi e/o dalle loro famiglie, in base al loro comune di residenza e/o in base alle loro inclinazioni, interessi specifici, esperienze pregresse. 24 Di seguito sono indicate, per ogni alunno, le strutture ospitanti: ALUNNO/A BARBIERO CIOCOIU DAL SASSO FASOLO LUNETTA MAGAGNA MARANGON MUNEGATO PITTARELLO ROSSETTO TONELLO TRIVELLATO TROLESE TURETTA VEZZU’ Filippo Robert Riccardo Andrea Andrea Daniele Alessandro Damiano Giulia Giacomo Claudia Gregory Alessandro Nicolò Mattia ENTE - AZIENDA OSPITANTE Vivai Dalla Riva Francesco Centro Verde Cooperativa Agricola Girasole Floricoltura Pelizza Raffaele Lovisetto Mauro Vivai Delon Valerio Vivai Dalla Riva Francesco Vivai Dalla Riva Francesco Vivai Busatta Conte Mauro e Antonio Floricoltura Cavinato Società Agricola Aurora La Gerbera Az. Agr. Rizzi Federico Floricoltura Fabris Paolo LOCALITA’ Cervarese Santa Croce Padova Selvazzano Teolo Rubano Conselve Cervarese Santa Croce Cervarese Santa Croce Camisano Gazzo Padovano S. Giorgio delle Pertiche Cervarese Santa Croce S. Biagio di Teolo Villafranca Pdovana Cervarese Santa Croce ANNO SCOLASTICO 2013/2014 3^FASE (comune a tutti gli alunni) - Percorso post-stage svolto in aula: periodo marzo-aprile 2014. In questa fase è stata prevista la frequenza pomeridiana di un corso della durata di 8 ore, durante il quale il docente, Prof. Luciano Galliolo ha fornito agli alunni tutte le indicazioni utili alla stesura della relazione sul percorso compiuto. MODALITÀ DI ACCERTAMENTO E DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE: L’intero percorso è stato oggetto di verifica e valutazione congiunta da parte dell’Istituzione scolastica e dell’Azienda secondo i seguenti descrittori: il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni; il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del percorso formativo); lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e cognitive rispetto alla fase d’aula ed alle esperienze maturate in azienda; le competenze acquisite e la ricaduta sul “gruppo classe” dell’esperienza condotta in ambiente lavorativo; l’autovalutazione dell’allievo. Il processo di valutazione dell’intero percorso è così articolato: Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di lavoro dello studente, basata sul monitoraggio continuo delle attività svolte dal singolo studente 25 Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di studio dello studente Valutazione finale, di tipo sommativo, connessa alla prova finale svolta dallo studente. L’esperienza svolta è stata sviluppata e formalizzata con una relazione scritta, consistente nella rielaborazione dell’esperienza personale, che verrà presentata e discussa in sede d’esame esponendo la propria esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro. Tutti gli studenti hanno mostrato interesse e impegno nello svolgimento delle attività proposte dall’azienda, acquisendo una discreta esperienza lavorativa; essi hanno svolto gli incarichi assegnati con diligenza, perizia e competenza, dimostrando di avere raggiunto un discreto grado di conoscenze e una buona manualità, che hanno loro consentito di accrescere il proprio bagaglio culturale. I risultati conseguiti da tutti gli studenti, rilevati sulla base delle conoscenze e competenze acquisite e valutate in particolar modo dai docenti dell’area di indirizzo, nonché sulla base delle indicazioni di ciascun tutor aziendale, evidenziano un buon livello di competenze non solo professionali, ma anche personali e relazionali. La valutazione più che positiva fatta dai Tutor Aziendali costituisce la conferma che questa esperienza permette agli allievi di verificare le conoscenze acquisite e di approfondirne delle altre, di perfezionare le abilità professionali, di migliorare la loro disponibilità nei rapporti con i colleghi e i referenti. Il Tutor scolastico ha valutato l’intero percorso anche con visite in azienda, raccogliendo su apposita modulistica tutte le osservazioni su comportamenti, processi operativi, dinamiche comunicative attuate dagli studenti. La ricaduta positiva del progetto è emersa a un triplice livello: dal controllo effettuato sull’attività degli alunni durante lo stage, dai giudizi positivi espressi dalle aziende e/o enti ospitanti e, infine, dalle relazioni prodotte dagli stessi studenti sull’esperienza vissuta. Si ritiene pertanto che gran parte degli obiettivi previsti siano stati raggiunti con risultati che, globalmente, si attestano su livelli più che discreti, in alcuni casi ottimi. Il Consiglio di classe, sulla base dei dati raccolti e delle osservazioni dei Referenti Scolastici, in sede di Consiglio di Classe, procederà alla valutazione complessiva del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro ai fini didattici, tramite le schede riassuntive fornite. Le valutazioni, espresse mediante un giudizio, andranno a fornire un punteggio integrativo ai fini dell’attribuzione del credito formativo. Gli atti, le schede di valutazione e le relazioni a supporto del progetto sono depositati presso la segreteria dell’Istituto. SCHEDE INFORMATIVE DOCENTI Ogni scheda di seguito riportata contiene la relazione finale e il programma svolto fino alla firma del Documento e la parte che si prevede di svolgere dopo tale data entro il termine delle lezioni. All’insediamento della Commissione d’esame i docenti i cui programmi si discostano da quanto precedentemente riportato allegheranno a questo Documento le necessarie rettifiche. 26
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