FILARMONICA LAUDAMO MESSINA ente morale onlus 94 ª stagione concertistica 2014-2015 94 ª stagione concertistica 2014-2015 2014 Ottobre Novembre Dicembre 19 26 6 9 16 20 30 4 7 14 Francesco D’Orazio & Giampaolo Nuti “Immagini dal secolo breve” Salvatore Bonafede “Journey to Donnafugata” Otherwise Quartet “Bufalino Sound InVerse” Orchestra da Camera Kandinskij Ars Trio di Roma “Russian Souvenir” Daniele Condurso “Chopin & Chopin” JSB - Come Bach A. e D. Sollima, F. Adamo “Viaggio nella vocalità cameristica del 900” Francesco Libetta Fratelli Mancuso “Come albero scosso da interna bufera” 2015 Gennaio 4 11 18 22 Violetta Egorova “Centenario della morte di Aleksandr Skrjabin” Mazzarino-Fioravanti-Bagnoli “Songs” Alessandro Carbonare Trio Pannonica Jazz Workshop “Strayhorn!” Febbraio 1 5 8 15 19 1 5 Omnia Sax Quartet e David Brutti “200 anni dalla nascita di Adolphe Sax” Les Eléments “Labirinti di Luce” Warhol Piano Quartet Orchestra Italiana di Arpe Carmelo Coglitore & Giovanni Caridi “Chiudi gli occhi” Emanuele Arciuli “American Evocations” Basilio Timpanaro & Rossella Policardo “Le Sonate a quattro mani di W.A. Mozart” GliArchiEnsemble “150° della nascita di Carl Nielsen e Jean Sibelius” Ferrante Plays Ferrante Giuseppe Guarrella Niwas Quartet “Urban Lullaby” Vijay Iyer Trio Alta Musicae “Dulces et Fortissimae” Quintetto Classico Carlo Cattano Orchestra Antonia e Francesco Comito Orchestra di Fiati del Corelli - dir. Lorenzo Della Fonte Omaggio a Billy Strayhorn nel centenario della nascita Marzo Aprile Maggio 8 15 19 22 29 12 19 26 3 ANTIQVA Orchestra da Camera Kandinskij JSB - Come Bach Alta Musicae CLASSICA Francesco D’Orazio & Giampaolo Nuti Ars Trio di Roma Francesco Libetta Violetta Egorova Alessandro Carbonare Trio Omnia Sax Quartet e David Brutti Warhol Piano Quartet Orchestra Italiana di Arpe Emanuele Arciuli GliArchiEnsemble Ferrante Plays Ferrante Quintetto Classico Antonia e Francesco Comito Orchestra di Fiati del Conservatorio Corelli JAZZ E NUOVI LINGUAGGI Salvatore Bonafede Fratelli Mancuso Mazzarino/Fioravanti/Bagnoli Vijay Iyer Trio Carlo Cattano Orchestra ACCORDIACORDE Serie di concerti in collaborazione con E.A.R. Teatro di Messina Otherwise Quartet Daniele Condurso Annamaria e Donatella Sollima, con Francesca Adamo Pannonica Jazz Workshop Les Elemènts Carmelo Coglitore e Giovanni Caridi Basilio Timpanaro e Rossella Policardo Giuseppe Guarrella Niwas Quartet 94 ª domenica 19 ottobre 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” classica FRANCESCO D’ORAZIO violino GIAMPAOLO NUTI pianoforte “Immagini dal secolo breve” ARVO PÄRT Fratres (1982) ALFRED SCHNITTKE Sonata n.1 (1963) ARVO PÄRT Spiegel im Spiegel (1978) *** JOHN ADAMS Road Movies (1995) LUCIANO BERIO Sequenza VIII (1976) per violino solo MAURICE RAVEL Sonata n. 2 in sol magg. (1927) Un programma speciale per la inaugurazione della Stagione Concertistica della Filarmonica Laudamo quello offerto da Francesco D’Orazio, violinista fra i più prestigiosi. Insignito nel 2010 del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista”, è stato, dopo Salvatore Accardo, l’uni- co violinista italiano a ricevere questo riconoscimento succedendo, peraltro, a soli 14 musicisti fra cui Maurizio Pollini, Arturo Benedetti Michelangeli, Sviatoslav Richter, Radu Lupu. Numerosi compositori hanno scritto per lui fra cui Ivan Fedele, Terry Riley, Michael Nyman, Marco Betta, Michele dall’Ongaro. Luis De Pablo gli ha dedicato il suo ultimo brano violinistico “Per Violino”. D’Orazio si esibirà in duo con Giampaolo Nuti, versatile pianista con una rilevante discografia, per Stradivarius, Decca e Brilliant, che comprende alcune integrali e prime incisioni assolute, acclamate dalla critica specializzata. I due, definiti dal Times “An explosive duo!”, si esibiranno in un repertorio tratto da alcuni fra i più importanti compositori del Secolo Breve: dalla semplice complessità dell’estone Arvo Pärt, all’eclettismo di John Adams, compositore americano dei nostri giorni, Premio Pulitzer nel 2002, a una sequenza per violino solo di Luciano Berio, con il quale D’Orazio ha collaborato personalmente e a lungo eseguendo anche alcune prime assolute. 94 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 26 ottobre 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” SALVATORE BONAFEDE pianoforte “Journey to Donnafugata” Musiche di Nino Rota, Giuseppe Verdi, Salvatore Bonafede 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Viaggio a Donnafugata (andata) (Nino Rota) Gran Valzer (Giuseppe Verdi) Reputation And Character (Nino Rota) Mazurka (Nino Rota) Polka (Nino Rota) Controdanza/Taceas, Me Spectes (Nino Rota/Salvatore Bonafede) Galop (Nino Rota) Quadriglia (Nino Rota) Taceas, Me Spectes (Nino Rota) Gran Valzer (Giuseppe Verdi) Angelica (Nino Rota) Valzer Del Commiato (Nino Rota) Viaggio a Donnafugata (ritorno) (Nino Rota) Salvatore Bonafede è stato fra i primissimi musicisti italiani di jazz a riscuotere negli Stati Uniti un autentico successo. Dopo essersi diplomato alla Berklee School of Boston, nel 1989 si trasferisce a New York per alcuni anni collaborando con i più grandi nomi del jazz: Joe Lovano, Lew Tabackin, Charlie Haden, Paul Motian, Marc Johnson, Tim Berne solo per citarne alcuni, e perfino la leggendaria Vanguard Orchestra. Inarrivabile didatta, può senz’altro dirsi che Bonafede ha creato una vera e propria scuola di pensiero musicale, che unisce elementi di provenienza europea a quelli di matrice afro-americana in maniera mirabile. Fra le fonti di ispirazione non squisitamente jazzistiche, la musica di Nino Rota è sicuramente, per Bonafede, fra le principali. Il progetto che presenta per la Filarmonica Laudamo è liberamente tratto dalla musica del film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, scritta appunto da Rota. Una prova che è stata pubblicata in un disco per la CAM Records e che ha ricevuto grandi lodi dalla critica internazionale. “Il Gattopardo diventa crocevia di strade che dall’800 portano a oggi, da Tomasi di Lampedusa a Luchino Visconti, da Nino Rota (milanese che sceglie di vivere al sud) a una Sicilia che da centro del Mediterraneo tende a divenire centro del mondo. Del mio mondo.” Salvatore Bonafede Estratto dalle liner notes di “Journey to Donnafugata”, Cam Records 94 ª giovedì 6 novembre 2014 ore 19 Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli» OTHERWISE QUARTET Gino Aquila pianoforte Carlo Cattano sax soprano, flauti Alberto Amato, contrabbasso Tiziana Bellassai, voce recitante, improvvisazione verbale “Bufalino Sound InVerse” Musiche originali di Gino Aquila Testi di Gesualdo Bufalino tratti da “L’Amaro Miele” 1. 2. 3. 4. 5. Prologo - After Midnight Helpin’ you hear (Lettera di Capodanno) Leaving Jessica (Serenata a Gessica) Prologo - Monopàtia (A Media Luz) P.S.N. Improvvisazioni sul tema (Eine Kleine Nachtmusik) 6. Le Jeune Fille Nu (Pomeriggio d’un Fauno Minore) 7. Prologo - Surroundings of Kamarina (Dintorni di Kamarin 8. Prologo - Walkin’ Thru the Border) November Afternoon (Pioggia venuta dal Mare) Progetto originale fra scrittura musicale, testo letterario e recitazione. Il pianista e compositore Gino Aquila, in veste di leader e autore delle musiche, ha scelto alcune poesie tratte da “L’Amaro miele”, del poeta comisano Gesualdo Bufalino, pubblicato nel 1982, ispirandosi al accordiacorde loro significato più intimo e profondo, ma anche alla loro “musicalità”. In tal modo Aquila ha creato “materiale musicale” tale da ospitare al suo interno i versi di Bufalino per esserne esso stesso esaltato e al contempo poterne esaltare le sensazioni per l’ascoltatore. Accanto a lui due fra i musicisti più duttili e interessanti del panorama contemporaneo: il sassofonista Carlo Cattano, fiatista dalle molteplici esperienze, che vedremo in programma anche con la sua orchestra in aprile, e Alberto Amato contrabbassista del leggendario Trio Amato. Voce recitante l’attrice-regista Tiziana Bellassai. 94 ª antiqva domenica 9 novembre 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” ORCHESTRA DA CAMERA KANDINSKIJ Solisti: Gerardo Bellarosa, oboe Francesco Palmisano, violino Luigi Longini, violino Deborah Conte, clavicembalo e pianoforte Direttore: Aldo Lombardo JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto per oboe archi e b.c. in re minore BWV 1059 Concerto per violino archi e b.c. in la minore BWV 1041 Concerto per due violini, archi e b. c. in re minore BWV 1043 *** Air from III Orchestral Suite in D BWV 1068 Concerto per clavicembalo, archi e b.c. in re minore BWV 1052 Una antologia dei concerti di J. S. Bach che la Kandinskij esegue da oltre vent’anni e di cui sta preparando la registrazione per la Naxos di Klaus Heymann. Fondata a Palermo nel 1991 dai soci dell’omonima Associazione Artistica Kandinskij, l’orchestra è diretta stabilmente da Aldo Lombardo ed è attiva principalmente nell’ambito della sua rego- lare stagione concertistica, il Festival Concerti di Primaestate, che si svolge dal 1995. Nei vent’anni di attività ha ospitato solisti e direttori di fama internazionale come Donato Renzetti, Boris Petruchanskij, Sergej Krylov, Rachel Grimes, Martin Dressler, Elizabeth Smith accanto a giovani promesse del concertismo siciliano come Gabriella Costa, Deborah Conte, Lorena Scarlata e numerosi altri. I solisti: l’oboista Gerardo Bellarosa, collabora con le più importanti orchestre italiane (Teatro S. Carlo di Napoli, Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra Sinfonica della Rai, Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi), Francesco Palmisano, violinista, vincitore d’audizione presso l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” la Fondazione “Orchestra Sinfonica Siciliana” e la Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Quindi la pianista Deborah Conte, la quale oltre a svolgere una intensa attività concertistica, ha assunto la direzione artistica dell’attività musicale della Associazione Kandinskij e la direzione didattica della scuola di musica della stessa Associazione. 94 ª domenica 16 novembre 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” classica ARS TRIO di ROMA Laura Pietrocini, pianoforte Marco Fiorentini, violino Valeriano Taddeo, violoncello “Russian Souvenir” ˇ PËTR IL’ICˇ CAJKOVSKIJ Trio in la min. op. 50 «À la mémoire d’un grand artiste» * * * DMITRIJ ŠOSTAKOVICˇ Trio n. 2 in mi min. op. 67 Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è imposto come una delle giovani formazioni più interessanti del panorama italiano ed internazionale. Perfezionatosi sotto la guida del Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena (con Diploma d’Onore al termine del corso), nello stesso anno l’Ars Trio di Roma consegue anche il 1° Premio assoluto nel prestigioso Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”, ultimo ensemble italiano ad aver conseguito tale riconoscimento. L’Ars Trio è stato ospite delle più importanti associazioni concertistiche italiane e straniere: Amici della Musica di Firenze, Accademia Filarmonica di Rovereto, Sala Martinu-Palazzo Liechtenstein di Praga, Sala delle Colonne della Filarmonica di Kiev, Sala Balzo di Montevideo, con diretta radiofonica e televisiva per la Radio Televisione brasiliana nazionale. Per Radio3 Rai si è inoltre esibito nella rassegna de “I Concerti del Quirinale”, trasmessi in diretta radiofonica nazionale ed europea. Interprete di un vastissimo repertorio che spazia dal classico al moderno, per la Filarmonica Laudamo propone il programma dal titolo “Russian Souvenir” con musiche di Tchaikovskij e Šostakovic. ˇ 94 ª accordiacorde giovedì 20 novembre 2014 ore 19 Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli» DANIELE CONDURSO pianoforte “Chopin & Chopin” FRYDERYK CHOPIN Wiosna - Andantino in sol min. op. post. BI 116 Introduzioni e variazioni in mi magg. su un aria nazionale tedesca in “Der schweizerbub” op. post. Bourreé n. 1 in sol magg. op. post. Bourreé n. 2 in la magg. op. post. Allegretto in la magg./min. Mazurka in re min. op. post. Gallop Marquis in la bem. magg. op. post. Canone all’ottava in fa min. (incompiuto) Fantasia op. 49 in fa min./la bem. magg. Mazurek Dabrowskiego in si bem. magg. op. post. Rondò n. 1 in do min. op. 1 *** Notturno n. 1 in do diesis min. op. 27 Notturno n. 2 in re bem. magg. op. 27 Cantabile in si bem. magg. op. post. Foglio d’album in mi magg. op. post. Allegretto in fa diesis magg. op. post. Valzer in mi bem. magg. op. post. Valzer melancolique in fa diesis min. op. post. Valzer in mi mi. op. post. Scherzo n. 2 in si bem. magg. op. 31 Il progetto che il pianista Daniele Condurso proporrà per la Filarmonica Laudamo è un unico, suggestivo “viaggio” nell’ampia e poliedrica parabola creativa di Fryderyk Franciszek Chopin; dall’elegante e brillante virtuosismo dell’età giovanile all’afflato cosmico della piena maturità artistica, sino agli estremi confini di raffinate miniature di rarissimo ascolto, alcune delle quali inedite, e riscoperte dallo stesso Condurso, che a seguito di questa sua ricerca e scoperta ha ricevuto anche il plauso di Vladimir Ashkenazy. Nato a Messina nel 1971, Condurso si è diplomato nel 1991 al Conservatorio Statale di Musica “N. Piccinni” di Bari, sotto la guida del M° Roberto Metro, con il massimo dei voti, la lode e la menzione ad honorem. Ha seguito corsi e stage con Serge Bichon e si è perfezionato con Eliodoro Sollima, Pierluigi Camicia e Vincenzo Balzani, nonché con il pianista ucraino Leonid Margarius, che lo ha designato quale migliore pianista della propria Masterclass, poi, al Corso Internazionale di Alto Perfezionamento sull’opera pianistica di Chopin con il pianista polacco Adam Harasiewicz e ancora, presso la prestigiosa Accademia Musicale Chigiana con Maurizio Pollini, e infine con Vovka Ashkenazy, figlio dell’insigne Vladimir. Svolge un’intensa attività concertistica in tutta Italia. 94 ª domenica 30 novembre 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” JSB - COME BACH Compagnia Lavoro Nero Teatro Benjamin Chenier, violino barocco Enrico Dibennardo, clavicembalo Enrico Sorbello, violoncello Johanne Maitre, flauti dolci, oboe Cristiano Nocera, narratore/Bach Johanne Maitre, direttore musicale Cristiano Nocera, drammaturgia e regia una coproduzione LNT/Teatro Coppola - teatro dei Cittadini JOHANN SEBASTIAN BACH Prologo: Trio in re min. a violino e oboe BWV 583 Un orfano in Turingia: Sonata III in do magg. BWV 1005 per violino solo Il quaderno proibito: Sonata III in do magg. BWV 1005 per violino solo Nord: Passacaglia in re min. BWV Anh. 182 per clavicembalo Puzza di aringa: Sonata in mi min. BWV 1034 per flauto e b.c.: Allegro Una vecchia capra: Sonata in mi min. BWV 1023 per violino e b.c.: Prélude Accordi strani: Sonata in mi min. BWV 1023 per violino e b.c.: Adagio ma non tanto La nipote del fratello di nonno Bach: Praeludium in la minore BWV 894 antiqva Splash!: Suite per violoncello in Sol Maggiore BWV 1007: Praeludium Viaggio in Italia: Concerto in re minore RV 565: Largo e spiccato (Antonio Vivaldi) Una coppia di anziani: Sonata per flauto e cembalo obbligato in La Maggiore BWV 1032: Allegro Io, te e i nostri quattro mostriciattoli: Trio sonata in Sol Maggiore BWV 1039 Come Bach: Suite per violoncello solo in do minore BWV 1011: Sarabande Morta e sepolta: Suite per violoncello solo in do minore BWV 1011: Sarabande Bravo Sebastian, Bravo!: Cantata «Die Himmel erzählen die Ehre Gottes» BWV 76: Sinfonia Epilogo Lo spettacolo JSB Come Bach, rappresenta la vita di Johann Sebastian Bach con la ricostruzione teatrale dei suoi primi 35 anni di vita e con una prassi esecutiva della sua musica filologica ed appassionata, Lavoro Nero Teatro delinea i contorni di un’artista dal carattere forte e appassionato, un’artista che non molla mai e che sempre è costretto a combattere. “Se vuoi davvero, puoi! Puoi diventare un Cappelmeister, anche se sei l’ottavogenito di un musicista municipale. Puoi diventare una pietra miliare nella storia della musica, anche se nel frattempo devi badare ad una famiglia. Puoi produrre uno spettacolo che coinvolge venti persone anche se vivi in Italia, oggi, al sud! Noi Come Bach”. Cristiano Nocera 94 ª accordiacorde giovedì 4 dicembre 2014 ore 19 Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli» FRANCESCA ADAMO soprano DONATELLA SOLLIMA pianoforte ANNA MARIA SOLLIMA conversazione “Viaggio nella vocalità cameristica del novecento” ERIK SATIE “Embyions Dessèchès” 2. d’Edriophthalma CLAUDE DEBUSSY “Fêtes galantes” I livre En sourdine-Fantoches-Clair de lune GABRIEL FAURÈ Au bord de l’eau, op. 8, n. 1 Notre amour, op. 23, n. 2 *** GEORGE GERSHWIN Summertime HECTOR VILLA LOBOS Amor y perfidia CARLOS GUASTAVINO La rosa y el sauce KURT WEILL Au fond de la Seine LUCIANO BERIO Folk Songs 6. La donna ideale ELIODORO SOLLIMA A la jardinara Un progetto che nasce da Anna Maria e Donatella Sollima, figlie del grande Eliodoro, e costruito intorno a Francesca Adamo, soprano in grande ascesa. Un viaggio nella dimensione cameristica, ambito naturale della voce nei compositori del secolo scorso, da Satie a Faurè, da Gershwin a Kurt Weill, fino a Berio ed Eliodoro Sollima. Una formula originale, intima e profondamente emozionante, che però mantiene un grande rigore filologico. Ma anche descrizione di un’atmosfera familiare e musicale unica. “Papà ci ha trasmesso l’amore per la musica come una dimensione naturale della nostra vita, senza imposizioni, assecondando con sensibilità e intelligenza le nostre inclinazioni in modo che ciascuno potesse trovare la propria strada. Questo piacere di far musica insieme si è poi tradotto, negli anni Ottanta, nella costituzione del Sollima Ensemble, un complesso cameristico ad organico variabile, per il quale papà ha anche composto espressamente delle musiche. Con la stessa naturalezza abbiamo trasmesso questo amore ai nostri figli - con l’augurio che anche loro facciano la stessa cosa - perché possa continuare a tessersi questa trama di fili che, attraverso la musica, può rendere ancora più saldo il legame fra le diverse generazioni di una stessa famiglia”. Anna Maria Sollima 94 ª domenica 7 dicembre 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” classica FRANCESCO LIBETTA pianoforte R. STRAUSS / W. GIESEKING Ständchen op. 17 n. 2 CLAUDE DEBUSSY Images. II série Cloches à travers les feuilles - Et la lune descend sur le temple qui fut - Poissons d’or HECTOR VILLA-LOBOS Rudepoêma *** FRANZ LISZT Années de pèlerinage. I Année: 6. Vallée d’Obermann LUDWIG VAN BEETHOVEN. Sonata n. 30 in mi magg. op. 109 Francesco Libetta, pianista, direttore e compositore ha tenuto concerti nelle sale più importanti di tutto il mondo. In Italia: Palazzo del Quirinale, Sala Verdi, Teatro alla Scala, Teatro Manzoni, Auditorium della RAI, Teatro Augusteo, a Venezia per la Biennale della Musica. E all’estero: a Tokyo, Osaka, Hong-Kong, a New York (Carnegie Hall, Steinway Hall), al Lincoln Center di Miami e in Europa a Londra, Stoccolma, Oslo, Parigi, in Spagna e Germania. Sempre apprezzato anche dai critici più esigenti come John Ardoin il quale ha dichiarato che, della nuova generazione di pianisti, Francesco Libetta è “il più ispirato e creativo” - ha avuto modo di collaborare con numerosi esponenti del mondo musicale e del mondo dello spettacolo: ballerini (Carla Fracci, Sophie Sarrote), coreografi (Fredy Franzutti), strumentisti (il Trio d’Archi della Scala; Giovanni Angeleri), compositori (Francesco d’Avalos, Claudio Ambrosini); e inoltre Simona Marchini, Michele Mirabella, Maurisa Laurito, Franco Battiato, che è anche stato il regista di un dvd live di imminente pubblicazione. Il suo DVD realizzato a La Roque d’Anthéron da Bruno Monsaingeon è stato premiato con il Diapason d’Or, e lo CHOC - Le Monde de la Musique. I suoi CD e DVD sono pubblicati dalla V.A.I. (Stati Uniti d’America). Ha fondato e dirige la casa discografica Nireo. “Un aristocratico poeta della tastiera con il profilo e il portamento di un principe del Rinascimento” Matthew Gurewitsch, New York Times “Il più dotato strumentista della sua generazione” Aldo Ciccolini 94 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 14 dicembre 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” FRATELLI MANCUSO Enzo Mancuso, voce, chitarra classica, violino, baglama, ghironda, sipsy Lorenzo Mancuso, voce, chitarra classica, armonium, darbouka Elena Sciamarelli, violoncello Ketty Teriaca, pianoforte “Come albero scosso da interna bufera” Testi e musiche Enzo e Lorenzo Mancuso Letture: Userò il verbo morire solo tre volte di Ruggero Cappuccio XII di Eugenio De Signoribus Credo di Roberta Dapunt Siamo acqua di Enzo Mancuso I Fratelli Mancuso sono considerati un vero e proprio patrimonio musicale Siciliano. La loro storia musicale parte da Londra, dove emigrano per lavorare in diverse fabbriche metalmeccaniche e dove la linfa vitale del patrimonio tradizionale dei canti del cuore della Sicilia, a contatto con la vita culturale londinese, ha trovato la sua prima ispirazione come espressione della lontananza dal paese d’origine, e poi in Germania, Francia, Spagna, dove inizia la loro collaborazione con il musicista Joaquin Diaz, e quindi i loro primi lavori discografici. Da quel momento la fama e la quantità di richieste di concerti in tutto il mondo cresce esponenzialmente. E lo stesso regista americano, premio Oscar, Anthony Minghella richiede la loro musica nel film “Il Talento di Mr. Ripley” riservando ai due artisti stessi anche una parte come attori nel film. Il concerto per la Laudamo è un’occasione per conoscere approdi ancora inediti della ricerca musicale dei Fratelli Mancuso. Una ricerca che è anche poetica e vocale, un diario intimo unito ad idea personale di sperimentazione. Un linguaggio che affida al canto e alla memoria, la bussola per navigare nel mare aperto della contemporaneità. Il concerto, il cui titolo prende spunto da una poesia di Eugenio De Signoribus, è impreziosito dal contributo di Ketty Teriaca al pianoforte e di Elena Sciamarelli al violoncello. 94 ª domenica 4 gennaio 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” VIOLETTA EGOROVA pianoforte “Centenario della morte di Aleksandr Skrjabin” ALEKSANDR SKRJABIN 24 Preludi op. 11 Sonata n. 4 in fa diesis magg. op. 30 * * * ANTONINO PIRRONE Tre poemetti latini per pianoforte Dies autem (2011) - Quaerendo et inveniendo (2012) - Quid nugarum (2012) Onda di Suoni e Amore (nuova commissione della Filarmonica Laudamo - prima esecuzione assoluta) ALEKSANDR SKRJABIN Sonata-Fantasia n. 2 in sol diesis min. op. 19 Sonata n. 9 in op. 68 «Messa nera» Pianista russa di fama internazionale, Violetta Egorova ha ottenuto importanti riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali: nel 1990 seconda al G. Viotti a Vercelli (Italia); nel 1992 ha ottenuto il quarto posto al concorso intitolato a Gina Bachayer a Salt Lake City (USA); nel 1992 ha conquistato il primo posto dell’Alessandro Casagrande a Terni (Italia) e nel 2006 è stata seconda al Sigismund Thalberg di Napoli (Italia). classica La pianista ha collaborato con alcune tra le più importanti orchestre del mondo: State Academic Orchestra of Russia, Moscow State Symphonic Orchestra, Orchestra ”Young Russia”, Utah Symphony, Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia, Orchestra Sinfonica di Perugia, Cairo Symphony Orchestra, Chamber Orchestra Kremlin. Più di una volta ha partecipato al Festival di Musica Internazionale “Due Mondi di Spoleto, “Pontino in Musica” a Sermonette, “Sanat Harber” ad Istanbul, “Music of XXth Century” di Mosca, “Natale al Cremlino” e “Inverno Russo”. Per la Filarmonica Laudamo presenterà un programma dedicato ad Aleksandr Skrjabin, di cui ricorre il Centenario della scomparsa. Inoltre, la pianista eseguirà musiche del compositore siciliano Antonino Pirrone, fra cui una prima esecuzione assoluta, commissionata dalla Filarmonica Laudamo. 94 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 11 gennaio 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” MAZZARINO FIORAVANTI BAGNOLI Giovanni Mazzarino, pianoforte Riccardo Fioravanti, contrabbasso Stefano Bagnoli, batteria “Songs” Musiche di: Cole Porter, George Gershwin, Steve Swallow, Glenn Miller, J.J. Johnson, Charlie Haden Giovanni Mazzarino, pianista messinese, da tempo residente a Piazza Armerina, è sicuramente uno dei musicisti più apprezzati del panorama jazz italiano, anche come didatta ed organizzatore. Si è esibito ovunque nel mondo, ed ha collaborato con tanti nomi importanti del jazz: Tom Harrell, Fabrizio Bosso, Adam Nussbaum, Enrico Rava, Steve Swallow, solo per citarne alcuni. Le principali riviste specializzate di jazz italiane Musica Jazz e Jazzit, nell’ultimo anno hanno pubblicato ben tre CD a suo nome. L’ultimo lavoro Songs, che presenta in concerto per la Filarmonica Laudamo, può dirsi senz’altro un lavoro di sintesi della musica di Mazzarino, ma anche di Stefano Bagnoli e Riccardo Fioravanti - suoi compagni di viaggio - e delle loro radici e ispirazioni. Riccardo Fioravanti vanta una straordinaria quantità e qualità di collaborazioni sia nell’am- bito del jazz (Bruce Forman, Franco D’Andrea, Giorgio Gaslini, Paolo Fresu, Lee Konitz, Toots Thielemans e tanti altri) ma anche in altri generi, con Ennio Morricone, Mina, Enzo Jannacci, Mia Martini. Stefano Bagnoli cresce in una famiglia immersa nel jazz sin dal dopoguerra, lo zio e il papà Carlo e Luigi Bagnoli sono i fondatori di uno dei primi gruppi di jazz tradizionale in Italia nel 1951, la “Milan College Jazz Society” e sin dal 1978 collabora con i più apprezzzati nomi del jazz italiano, e con grandi musicisti americani come Cedar Walton, Clark Terry, Johnny Griffin, Slide Hampton. Oltre 200 le registrazioni discografiche cui partecipa. 94 ª domenica 18 gennaio 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” classica ALESSANDRO CARBONARE TRIO Alessandro Carbonare, clarinetto Elisa Papandrea, violino Monaldo Braconi, pianoforte GEORGE GERSHWIN Porgy and Bess. (Arr. David Russell Bennett) Bess You Is My Woman Now It Ain’t Necessarily So CHARLES IVES Largo BÉLA BARTÓK Contrasti Verbunkos - Pihenö - Sebes * * * DMITRIJ ŠOSTAKOVIC Danze ANTON GIULIO PRIOLO Threeepenny in the dark (su un tema di Kurt Weill) REINER KUTTENBERGER Habdala-Blitspost Il Trio si riunisce intorno alla figura dell’acclamato Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra di S. Cecilia a Roma, attivo anche con la New York Philharmonic Orchestra e i Berliner Philarmoniker oltre che collaboratore storico di Claudio Abbado (con il quale ha vinto il 49º Record Academy Awards 2013). Il grande Maestro è stato anche il trait d’union con la violinista Elisa Papandrea, per anni nei primi violini dell’Orchestra Mozart. Monaldo Braconi, invece, è storico collaboratore di Carbonare. Da sempre attratto non solo dalla musica “classica” Carbonare, si è esibito inoltre con Paquito D’Riveira, Stefano Bollani, Michel Portal, Louis Sclavis. Per la Filarmonica Laudamo il trio presenterà un repertorio appositamente pensato, legato all’America e all’Europa del Novecento, e alle reciproche contaminazioni. Il repertorio e la personalità del trio ha immediatamente raccolto l’attenzione del pubblico nazionale ed internazionale, portando la formazione ad esibirsi nelle piu prestigiose stagioni concertistiche italiane e straniere come il Teatro Colon di Buenos Aires e la Sala Rachmaninov del Conservatorio Ciaikovskij di Mosca. Prossimamente il Trio si esibirà anche a Budapest, Bratislava, Stoccarda, Madrid ed in un tour giapponese. 94 ª accordiacorde giovedì 22 gennaio 2015 ore 19 Teatro Vittorio Emanuele «Sala Sinopoli» PANNONICA JAZZ WORKSHOP Giovanni Randazzo, sax soprano, sax tenore Antonino Cicero, fagotto Sergio Silipigni, basso tuba, chitarra Luciano Troja, pianoforte Nuccio Perrotta, contrabbasso Filippo Bonaccorso, batteria “Strayhorn!” Omaggio a Billy Strayhorn nel centenario della nascita Coordinamento: Filippo Bonaccorso e Luciano Troja Arrangiamenti: Luciano Troja BILLY STRAYHORN (1915-1967) Lush Life Isfahan aka Elf (Billy Strayhorn - Duke Ellington) Daydream (Ellington - Strayhorn - Latouche) Passion Flower Johnny Come Lately Lotus Blossom Take The A Train A Flower Is A Lonesome Thing Chelsea Bridge The Star - Crossed Lovers/Pretty Girl (Duke Ellington - Billy Strayhorn) U.M.M.G. - Upper Manhattan Medical Group Pianista, compositore, arrangiatore, il nome di Billy Strayhorn è collegato a quello di Duke Ellington, con cui collaborò per oltre venticinque anni, inscindibilmente. Per le sue inconfondibili sonorità, per la connotazione formale e la modernità delle sue composizioni, egli oggi è giustamente celebrato come uno dei grandi compositori americani del ’900. Il Pannonica Jazz Workshop, con questo tributo in occasione del centenario della nascita, ha cercato di indagare nella vena compositiva dello Strayhorn più indipendente e forse più personale, ispirandosi all’unica vera incisione a suo nome, registrata nella amata Parigi nel 1961, con il titolo The Peaceful Side Of Billy Strayhorn (per la Capitol) dove le sue meravigliose canzoni, evocano chiaramente echi dell’impressionismo francese, e della musica europea in generale. Il Pannonica Jazz Workshop, coordinato da Filippo Bonaccorso e Luciano Troja, è nato a Messina intorno al 2004, con la partecipazione di un gruppo di musicisti al fine di perfezionarsi nella pratica jazz e nell’improvvisazione musicale. Nel lavoro del workshop sono presenti “regole” e relative “trasgressioni”, tradizione e innovazione, brani a forte componente “scritta” come pure ad elevata improvvisazione, ma il vero leader è il gruppo, che con il proprio suono, con le idee e gli stimoli che cerca di proporre, fa girare verso direzioni privilegiate tutta quella che è la materia dell’ensemble. “Strayhorn era il mio braccio destro, quello sinistro, gli occhi che avevo dietro la testa; le mie onde cerebrali viaggiavano nel suo cervello, e le sue nel mio”. Duke Ellington 94 ª domenica 1 febbraio 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” OMNIA SAX QUARTET con DAVID BRUTTI Alessio Porcello sax soprano Rosario D. Greco sax contralto Giuseppe Trimarchi sax tenore Raffaele Benedetto sax baritono David Brutti sax soprano “200° anniversario della nascita di Adolphe Sax” JOHANN SEBASTIAN BACH Suite n. 2 in si min. BWV 1067 (trascr. di Jean-Marie Londeix per sax alto e quartetto di sax) SALVATORE SCIARRINO Pagine (1998), per quartetto di sax: 2. Gesualdo da Venosa: Tu m’uccidi o crudele 9. Anonimo sec. XIV: O Virgo splendens - II bis. Domenico Scarlatti: Sonata in re min. L. 215 IVAN FEDELE High (1996), per sax alto * * * GYÖRGY LIGETI 6 Bagatelle da «Musica Ricercata» (arr. di Fabio Oehrli per quartetto di sax) LUCIANO BERIO Sequenza VII bis (1993) SALVATORE SCIARRINO Pagine (1998), per quartetto di sax: George Gershwin: Who Cares? – Cole Porter: I’ve Got You Under My Skin classica MICHAEL NYMAN Shaping the Curve (1991) PHILIP GLASS Façades (1981) L’Omnia Sax Quartet si è formato nel 2008 al Conservatorio “A. Corelli” di Messina in cui i suoi componenti hanno studiato e si sono brillantemente laureati. Ha ottenuto affermazioni e lusinghieri consensi in concorsi nazionali e internazionali di musica da camera oltre a svolgere una intensa attività concertistica: Radio Vaticana, Festival Florio di Favignana, Festival “LeAltreNote” a Bormio (SO), Festival Internazionale “Suona Francese” promosso dal Ministero della Cultura Francese, a Saintes, RAIUNO nella rubrica “Conservatori a confronto”. David Brutti è nato a Foligno nel 1979. Ha studiato saxofono con Jean-Marie Londeix e Marie Bernadette Charrier presso il Conservatorio di Bordeaux, ottenendo la “Medaille d’Or”, e musica da camera con Pier Narciso Masi presso l’“Accademia Pianistica Internazionale di Imola”, ottenendo il diploma Master. È stato premiato in oltre quindici competizioni internazionali. Ha curato le prime esecuzioni di oltre 30 opere originali e ha collaborato con diversi compositori tra cui Fabio Cifariello-Ciardi, Terry Riley, Marco Momi, Michael Edlund, Bernhard Lang, Dimitri Nicolau. Attualmente è docente aggiunto di saxofono presso il Conservatorio Superior de las Islas Baleares - Palma de Mallorca. Ha registrato per Radio France, Radio 3, Rai Trade, Cam Jazz, Artesuono, Materiali Sonori, Warner Chappell, Parco della Musica Records, Label Bleu, e dal 2010 è artista Brilliant Classics. 94 ª accordiacorde giovedì 5 febbraio 2015 ore 19 Sala Laudamo LES ELÉMENTS Natalia Bonello, Piero Cartosio flauti diritti e traversieri Gianluca Lastraioli tiorba, chitarra barocca “Labirinti di Luce” JACQUES-MARTIN HOTTETERRE “LE ROMAIN” Trio-Sonata in sol magg. Trio-Sonata in la magg. Passacaglia in si min. a due traversieri CHARLES HUREL Suite in sol magg. HENRY PURCELL Dioclesian: Chaconne TARQUINIO MERULA Ciaccona Il titolo-ossimoro “labirinti di luce” fa riferimento essenzialmente alle ciaccone e passacaglie, forme musicali del barocco basate su un basso ostinato: dei labirinti musicali, sui quali il trio cerca di fare luce. Les Elements è una formazione fondata e guidata da Piero Cartosio flautista che si è esibito per importanti festival e rassegne in diversi paesi europei (Sagra Musicale Umbra, Teatro La Fenice di Venezia, Ateneo Navarro di Pamplona, Museo de la Ciudad di Madrid, Stichting van Loon Amsterdam, Teatro Massimo di Palermo). La formazione comprende anche Natalia Bonello, la quale affianca anche la passione per la musica contemporanea (Premio Luigi Nono III edizione e un riconoscimento speciale dalla giuria del premio Lvcvs di Potenza 1999 presieduto da S. Sciarrino e G. Pretto). Il trio è completato dalla grande esperienza di Gianluca Lastraioli, musicista che ha partecipato a innumerevoli concerti e festival di musica antica in Italia, Europa e Nuova Zelanda, collaborando con numerosi ensemble specializzati nel repertorio medievale, rinascimentale e barocco quali The Harp Consort, Modo Antiquo, Pro Cantione Antiqua, The Fitzwilliam String Quartet, The Freiburger Baroque Orchestra, Il Rossignolo. Ha al proprio attivo oltre cinquanta registrazioni discografiche pubblicate da importanti case europee. È attualmente docente di liuto presso il Conservatorio di Musica V. Bellini di Palermo e presso la Scuola di Musica di Fiesole. 94 ª domenica 8 febbraio 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” classica WARHOL PIANO QUARTET Filippo Fattorini, violino Alessio Toro, viola Michele Marco Rossi, violoncello Andrea Feroci, pianoforte WOLFGANG AMADEUS MOZART Quartetto in mi bem. magg. KV 493 GIYA KANCHELI Piano Quartett «In l’Istesso Tempo» (1997) * * * GABRIEL FAURÉ Quartetto n. 2 in sol min. op. 45 La Filarmonica Laudamo, con l’intento di valorizzare le formazioni composte da giovani di talento e, al contempo di particolare spessore musicale, ha pensato di riproporre anche quest’anno un ensemble che già ha raccolto grandi consensi la scorsa stagione. Il Warhol Piano Quartet si è formato nel 2009 nell’ambito del corso triennale di Musica d’Insieme tenuto da Rocco Filippini presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma. I suoi componenti hanno studiato nelle più importanti Accademie italiane ed europee e hanno al loro attivo una brillante carriera solistica e cameristica. Ha vinto numerosi concorsi di Musica da Camera, tra cui il I premio al Concorso Inter- nazionale “Anemos” di Roma e il I° premio al Concorso Nazionale di Musica da Camera “G. Rospigliosi” di Lamporecchio, il Bando Rec & Play del CIDIM, partecipando al Concorso Nuove Carriere e classificandosi al 2° posto. Si è esibito, riscuotendo sempre unanimi consensi di pubblico e di critica, in numerose manifestazioni internazionali in Italia e all’estero, tra cui il Festival dei Due Mondi di Spoleto nell’edizione del 2010 e del 2011, la Sala Grande della Prefettura di Fez in Marocco per la Fondazione Ducci, l’Accademia Chigiana di Siena, l’Accademia Filarmonica di Bologna, la “Cité de la Musique” di Parigi, il Teatro Ponchielli di Cremona, I Concerti del Quirinale di RAI Radio3 trasmesso in diretta su RAI Radio3, l’AMREF (African Medical and Research Foundation). 94 ª classica domenica 15 febbraio 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” ORCHESTRA ITALIANA DI ARPE Grazia Bonasia, Lodi Luka, direttori Stefano Ottomano, marimba, vibrafono GEORG FRIEDERICH HAENDEL Salomon. Atto III. Sinfonia: Arrival of Queen of Sheba ANDREA FERRANTE Luminescenti germogli STEFANO OTTOMANO Prima di dormire A due passi da me * * * VINCENZO SORRENTINO Divertimento per arpe LODI LUKA Giardini Incantati GRAZIA BONASIA Perpor DEBORAH HENSON-CONANT Baroque Flamenco VINCENZO PALERMO Come l’onde e le sirene Prima esecuzione assoluta L’Orchestra Italiana di Arpe è un ensemble unico al mondo per la sua tipologia. Attualmente è formata da circa 50 arpisti provenienti da varie regioni italiane. Si è esibita per la prima volta il 27 Ottobre 2010 nell’Auditorium “Guarasci” di Cosenza per la serata d’inaugurazione del II Concorso Internazionale d’Arpa “Marcel Tournier”. Nello studio di Conversano (BA), ha registrato il brano “Poker per 50 arpe” del M° Stefano Ottomano. Altri compositori hanno scritto appositamente per questa orchestra, fra cui Filippo Perocco, Andrea Ferrante, Francesco Perri, Nicola Pisani, Vincenzo Palermo, Stefano Ottomano, Paolo Coggiola, Vincenzo Sorrentino, Lodi Luka, Oscar Greco. Ha partecipato a numerose rassegne e festival, collaborando con grandi solisti, fra cui Cecilia Chailly. 94 ª giovedì 19 febbraio 2015 ore 19 Sala Laudamo CARMELO COGLITORE sassofoni GIOVANNI CARIDI violoncello “Chiudi gli occhi” Musiche tratte dal CD “Chiudi gli occhi” prodotto in collaborazione con il Conservatorio “Cilea” di Reggio Calabria Musiche di Johann Sebastian Bach, Georges Bizet, Nicolò Paganini, e brani originali di Carmelo Coglitore Carmelo Coglitore al sassofono e Giovanni Caridi al violoncello si incontrano musicalmente al Conservatorio di Musica F. Cilea. Coglitore nel 2011 ha tenuto una Masterclass coinvolgendo la classe di Musica d’insieme del Maestro Caridi. Da allora nasce la loro collaborazione rivisitando durante i loro concerti brani di musica classica (Bach, Paganini, Gounot, Bizet) ed inserendo il linguaggio dell’improvvisazione. Il duo ha voluto documentare l’esperienza musicale registrando il cd dal titolo “Chiudi gli Occhi”. L’intesa fra i due musicisti crea un sodalizio interessante e stimolante da parte sia dell’esecutore che dell’ascoltatore. Carmelo Coglitore è musicista fra i più originali e di talento della nostra isola. Ha avuto modo di esibirsi in rassegne e festival in svariati contesti: Grecia, Polonia, Lituania, accordiacorde Stati Uniti. Spaziando fra la scrittura e l’improvvisazione, è musicista di grande lirismo, con una natura da autentico iconoclasta che rende ogni evento cui partecipa un fatto irripetibile. Giovanni Caridi, violoncellista dell’Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria vanta una grande esperienza sia nella musica classica, che nelle musiche “altre”. Ha partecipato a numerose rassegne e festival, fra cui il festival internazionale Ecojazz, il Festival del Cinema di Pterodattilo, e il festival di musica classica di Gerace. 94 ª classica domenica 1 marzo 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” EMANUELE ARCIULI pianoforte “American Evocations” CARL RUGGLES Evocations (1940) ROUND MIDNIGHT VARIATIONS (2001) (OMAGGIO A THELONIOUS MONK) Thelonious Monk: ‘Round Midnight (Tema) John Harbison: Monk’s Trope Michael Daugherty: Monk in the Kitchen FREDERIC RZEWSKI North American Ballads (1979): 4. Winnsboro Cotton Mill Blues * * * JOHN CAGE In a Landscape (1948) JOHN ADAMS Phrygian Gates (1977) Emanuele Arciuli si è imposto come una delle voci più originali e interessanti della scena concertistica contemporanea. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica dei nostri giorni, di cui - con speciale riferimento agli Stati Uniti - è considerato uno dei più convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima e collaborazione. Il concerto per la Filarmonica Laudamo promette di essere un vero e proprio evento. Appositamen- te intitolato American Evocations, prevede l’esecuzione di parte di uno dei progetti contemporanei che ha suscitato grande interesse nella critica internazionale: il ciclo delle ’Round Midnight Variations, un gruppo di composizioni espressamente scritte per lo stesso Arciuli nel 2001 da 16 fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbitt, Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison, che si impone come una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni, ed ispirato al celeberrimo tema ’Round Midnight di Thelonious Monk. Arciuli ha inciso numerosi cd e dvd, tra i quali l’integrale pianistica di Berg e Webern e il Concerto per piano e orchestra di Bruno Maderna in prima mondiale. L’album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto una nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius contenente musiche di Adams e Rzewski è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Di prossima uscita un dvd con musiche di Ives, Rzewski, Corea e Hersch pubblicato dal Miami Piano Festival e Vai Records. È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati, UCLA di Los Angeles e in molte altre università americane. Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista. 94 ª giovedì 5 marzo 2015 ore 19 Sala Laudamo accordiacorde BASILIO TIMPANARO ROSSELLA POLICARDO clavicembalo a quattro mani “Le Sonate a quattro mani di W.A. Mozart” (Sonates pour le Clavecin ou Forte-piano) WOLFGANG AMADEUS MOZART Sonata in re magg. KV 381 Andante con variazioni in sol magg. KV 501 Sonata in do magg. KV 19d * * * Fantasia in fa min. KV 608 («Ein Stück für ein Orgelwerk in einer Uhr») Sonata in si bem. magg. KV 358 Le prime edizioni delle sonate di Mozart, comprese quelle per violino e pianoforte, portano spesso l’indicazione “Sonates pour le Clavecin ou Fortepiano” ed effettivamente la sonorità e le tecniche esecutive del fortepiano di fine settecento si avvicinano più a quelle del clavicembalo che del moderno pianoforte. Questo repertorio trova una perfetta realizzazione sonora nella differenziazione di piani sonori possibile grazie alle due tastiere del clavicembalo. Basilio Timpanaro diplomato con lode in pianoforte e in direzione di coro, ha studiato Clavicem- balo e Organo antico al Conservatorio di Rotterdam sotto la guida di D. Collyer. Vincitore di una borsa di studio biennale del Governo Olandese, si è poi perfezionato con Siebe Henstra presso il Conservatorio di Utrecht, conseguendo il “Diploma Concertistico” di Clavicembalo. Si è anche laureato in Discipline della Musica, presso l’Università di Bologna. Ha svolto attività concertistica con diversi gruppi, tra cui l’Orchestra Barocca Siciliana, Les Elements, lo Studio di musica antica A. Il Verso di Palermo, l’Ensemble Elyma di Ginevra, partecipando ad alcuni tra i più importanti festivals europei di musica antica. È titolare della cattedra di Clavicembalo e Tastiere storiche presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Rossella Policardo allieva di Timpanaro, ha subito dimostrato per questo strumento straordinaria attitudine e talento che l’hanno rapidamente portata a esibirsi in concerto in Italia e all’estero (Polonia, Francia, Germania), sia da solista che in gruppo. Nel 2011, al 60° Mozartfestival di Augsburg, ha eseguito da solista concerti per cembalo e orchestra di Mozart e di W. Fr. Bach, con l’Orchestra Harmonices Mundi. Attualmente fa anche parte dell’orchestra barocca presso il Centro di Musica Antica della Pietà dei Turchini di Napoli. 94 ª classica domenica 8 marzo 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” GLIARCHIENSEMBLE Domenico Marco, Salvatore Tuzzolino, Federico Brigantino, Domenico Pirrone, Marco Badami, Vincenzo Cecere violini Vincenzo Schembri, Giuseppe Brunetto, Giorgio Gasbarro, Francesco Pusateri violoncelli Fabio Quaranta contrabbasso CARL NIELSEN Little Suite op. 1 JEAN SIBELIUS Impromptu für Streichorchester in si bem. min. * * * ˇ PETR IL’ICˇ CAJKOVSKIJ Souvenir de Florence op. 70 Una grande occasione per ascoltare le musiche di due grandi compositori Nordeuropei di cui ricorre il 150º della Nascita: il danese Carl Niel- sen e il finlandese Jean Sibelius, da parte de GliArchiEnsemble, una delle formazioni d’archi più interessanti del panorama concertistico italiano, che eseguirà anche il celeberrimo Souvenir De Florence di P.T. Tchaikovsky. La collaborazione con grandi solisti e direttori (fra i quali Boris Belkin, Günter Neuhold, George Pehlivanian, Hubert Soudant) e l’esperienza maturata sulle scene musicali di rilevanza nazionale ed internazionale hanno consentito all’ensemble, di affinare un repertorio sempre più ampio e di alto livello. Si sono esibiti in Italia e in Europa, ma anche in Australia (Sala Grande del Conservatorio di Musica e Verbruggen Hall a Sydney, Wesley Uniting Church a Canberra) in Cina, al Festival Internazionale di Musica a Cartagine, ed in Sudamerica. Nell’aprile 2012 hanno realizzato la loro seconda produzione discografica, grazie alla collaborazione con la Fonè di Giulio Cesare Ricci. Dalle registrazioni, avvenute al teatro Persio Flacco di Volterra nasce “Il suono del ’900” un disco con musiche di Elgar, Warlock e Suk, realizzato anche su supporto in oro 24k a tiratura limitata e presentato in anteprima al Gala dell’alta fedeltà al Lingotto di Torino. Nel dicembre 2013 hanno celebrato i dieci anni di carriera con una nuova produzione discografica dal titolo “Suggestioni” con etichetta Stradivarius. 94 ª domenica 15 marzo 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” FERRANTE plays FERRANTE Gabriele Maria Ferrante, violoncello Francesco Bruno, flauto Alberto Giacchino, violino Domenico Piccichè, pianoforte Musiche di Andrea Ferrante L’idea che la musica possa scorrere al di là del tempo, oltre le barriere fisiche dello spazio è il filo, sottile e robusto a un tempo, che lega suoni e protagonisti del concerto. Gabriele Maria Ferrante, giovane promessa violoncellistica, interpreta le musiche del padre Andrea apprezzato compositore, i cui lavori sono eseguiti in tutto il mondo - insieme con musicisti considerati dal compositore «sensibili e attenti amplificatori della sua voce più intima». Gabriele Maria Ferrante, figlio di Andrea Ferrante, nato nel 2000, ha iniziato a studiare violoncello con Giovanni Sollima e composizione con Marco Betta presso il Conservatorio di Palermo. Ha partecipato a concorsi per giovani solisti conseguendo il primo premio. Ha suonato con l’Ensemble di violoncelli diretto da Giovanni Sollima. È dedicatario di composizioni di autori contemporanei eseguite in prima assoluta. In questo concerto per la Filarmonica Laudamo, il giovanissimo Gabriele si esibirà insieme a tre grandi personalità musicali siciliane, docenti presso i conservatori di Messina, classica Palermo e Trapani. Alberto Giacchino: titolare della cattedra di Musica da Camera al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, Domenico Piccichè, professore di I fascia di Pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica di Stato “A. Scontrino” di Trapani e Francesco Bruno: titolare di cattedra di flauto presso il Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina. “Non vi è emozione più intensa, per un compositore, che quella di misurare tempi e osservare spazi che si rimodellano sulle vibrazioni della propria musica. Poi, quando tempi e spazi trascendono quelli dell’evento in sé, l’emozione assume la connotazione del sublime. Sono grato a Alberto, Domenico e Franco, e a mio figlio Gabriele Maria, che oggi restituiscono in una dimensione trascendente e onirica il riflesso finito dell’infinito”. Andrea Ferrante 94 ª accordiacorde giovedì 19 marzo 2015 ore 19 Sala Laudamo GIUSEPPE GUARRELLA “NIWAS QUARTET” feat. Mara Marzana Giuseppe Guarrella, contrabbasso Marco Caruso, alto sax Salvo Scucces, vibrafono Marcello Arrabito, batteria Mara Marzana, voce “Urban Lullaby” Je suis la belle (Giuseppe Guarrella) Seek Happiness (Giuseppe Guarrella) James Baldwin to the rescue (William Parker) Song of hope (William Parker) Old tears (William Parker) Urban Lullaby (Giuseppe Guarrella) Driva Man/Tears for Joahnnesburg (Max Roach) No waiting in the sky (Giuseppe Guarrella) Nuova formazione di Giuseppe Guarrella, contrabbassista presente sulla scena nazionale ed internazionale da oltre 20 anni con diverse formazioni e gruppi dell’area avant-garde jazz. Dal 1990 con il December Thirty Jazz Trio, formato dal pianista Giorgio Occhipinti e dal batterista Francesco Branciamore, e dal 1992 nei gruppi di Stefano Maltese, Giorgio Occhipinti, e di Branciamore. Guarrella ha suonato anche con Lee Konitz, Gianni Gebbia, Joelle Leandre, Mario Schiano, Barre Phillips, Evan Parker, Roberto Ottaviano, Paul Rutheford, Michel Godard, Giancarlo Schiaffini, Vinny Golia esi- bendosi in alcuni fra i più importanti festival nazionali e internazionali (fra cui Jazz a Liege, e il Vancouver Jazz Festival). Questo progetto che vede sue composizioni, e brani di William Parker e Max Roach, coinvolge musicisti di grande esperienza concertistica: Marco Caruso al sax, che si è esibito nelle principali città italiane, in Canada, e al festival mondiale del saxofono in Slovenia; Salvo Scucces, al vibrafono, che ha collaborato con varie formazioni orchestrali e da camera, tra cui l’orchestra sinfonica, del conservatorio G.Verdi di Milano, la Staatsorchester RheinischePhilharmonie di Koblen (Germania), l’Ensemble Menotti; Marcello Arrabito, alla batteria, che abitualmente suona con i migliori nomi della scena jazz siciliana; Mara Marzana, alla voce, la cui versatilità e il bagaglio culturale le permettono di attraversare interpretazioni stilistiche diverse. 94 ª domenica 22 marzo 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” jazz e nuovi linguaggi VIJAY IYER TRIO Vijay Iyer, pianoforte Stephen Crump, contrabbasso Marcus Gilmore, batteria Musiche di Vijay Iyer Vijay Iyer è sicuramente il musicista jazz del nuovo millennio più acclamato dai critici, che in lui hanno visto l’inventore di un vero e proprio personale linguaggio pianistico. Il trio che si esibirà per la Filarmonica Laudamo, formato da Iyer, Stephen Crump con cui collabora dal 2003, e Marcus Gilmore, dal 2008, è la formazione “storica” di Iyer, che ha raccolto tutti i premi possibili, con i leggendari album Accelerando e Historicity (Album dell’Anno per il New York Times, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Detroit Metro Times, National Public Radio, the Village Voice Jazz Critics Poll, Downbeat, nominato per il Grammy per il miglior Album Strumentale, e vincitore dell’Echo Award). Vijay Iyer, è stato eletto più volte “pianista dell’anno” dalla Jazz Journalists Association, referendum dei più autorevoli critici al mondo. Nel 2012 ha ricevuto da Downbeat una “quintuple crown” senza precedenti nella storia della prestigiosa rivista jazz: Musicista dell’Anno, Pianista dell’Anno, Album dell’Anno, Compositore dell’Anno, Gruppo dell’Anno. Per la incisiva chiarezza di pensiero estetico, culturale e politico e per le implicazioni della sua musica (Point of Departure). Iyer è considerato “colui che ha il potenziale di cambiare il linguaggio e la prospettiva del piano jazz per sempre” (Jazzwise). Quarantaduenne, di origini indiane, ma cresciuto negli Stati Uniti, Iyer è laureato in fisica. Ha cominciato a suonare il violino a tre anni, ma è principal- mente un autodidatta. Uno dei suoi mentori è stato Steve Coleman, e ha collaborato intensamente con Roscoe Mitchell e George Lewis. Gli interessi musicali di Iyer sono oceanici, così come è incredibile la diversità dei progetti musicali che manovra e sperimenta. Collabora stabilmente con il poeta hip-hop Mike Ladd, con il quale ha pubblicato nel 2003 “In What Language?” e soprattutto nel 2012 “Holding It. The Veterans’ Dream Project”, poema musicale multimediale sul disagio sociale ed i sogni dei veterani dall’Iraq e Afghanistan. Fino all’ultimo album del 2014 Mutations per la ECM, suite in 10 movimenti per pianoforte e quartetto d’archi che si ispira al post-11 settembre. Iyer è stato appena insignito del prestigioso “Genius Grant“ della John D. and Catherine MacArthur Foundation, uno dei più importanti riconoscimenti americani in assoluto, che riguarda tutte le categorie della conoscenza, per valorizzare le straordinarie potenzialità di un artista o di uno scienziato in funzione del benessere futuro del pianeta. “Presto! Here is the great new jazz piano trio” Ben Ratliff, The New York Times “The best band in jazz” Pop Matters 94 ª antiqva domenica 29 marzo 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” ALTA MUSICAE Massimo Cialfi, tromba da tirarsi, trombone rinascimentale, cornamusa, percussioni, coordinamento musicale Isacco Colombo, ciaramella, flauto da tamburo, cornamusa Stefano Vezzani, bombarda, flauto da tamburo Dulces et Fortissimae Anonimo inglese inizi sec. XIV Petrone Anonimo italiano sec. XIV O Stella - En Avois Anonimo italiano sec. XIV Lamento di Tristano Zachara da Teramo (c. 1350-c. 1413) Ciaramella Anonimo francese sec. XV Tuba Gallicalis Guglielmo Ebreo da Pesaro (1420-1484) Ballo Anello - Ballo Petite Rience * * * Anonimo francese secc. XV-XVI / Robert Morton L’homme armé Johannes Bedingham Gentil Madonna (ms. Montecassino, sec. XV) Anonimo italiano sec. XV Una vecchia sempiternosa Anonimo tedesco sec. XVI Welsher Tanz Anonimo fiammingo sec. XVI / Antoine Busnoys / Josquin des Prez Fortuna disperata Anonimo italiano sec. XV Fortuna Disperata Giorgio Mainerio Tedescha - Ballo Anglese (ed. A. Gardano, Venezia 1578) Anonimo italiano: La volta (ed. P. Phalese, Anversa 1583) Giorgio Mainerio La Parma e Saltarello (ed. A. Gardano, Venezia 1578) Alta Musicae nasce nel 1998 all’interno della “Schola Cantorum” di Basilea, una fra le accademie musicali più prestigiose e riconosciute a livello internazionale. L’ensemble ha effettuato concerti in Italia e all’estero, dal “Grün 99” a Weil am Rhein (Germania), a “Musica a Antica a Stabio” (Svizzera), “Musik am Rhein” di Basilea, Festival di Musica Antica a Legnano e Cagliari, alle ricostruzioni storiche del “Calen di Maggio” di Assisi e all’inaugurazione del Festival di Musica Antica organizzato dal Teatro Ponchielli di Cremona nel 2003. Ogni membro del gruppo vanta una lunga carriera concertistica e collaborazioni con alcuni fra i direttori più famosi nell’ambito della musica antica (A. Curtis, J. Savall, M. Mencoboni, G. Acciai, D. Fasolis, S. Balestracci, G. Garrido, A.L. King, F.M. Bressan, K. Junghanel), una costante attività di incisione discografica e radiofonica e la collaborazione con il gruppo di ricerca e ricostruzione di danza antica “Il Contrappasso Nuovo” di Firenze, coordinato dalla ricercatrice, coreografa e ballerina Beatrice Cristini. 94 ª domenica 12 aprile 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” QUINTETTO CLASSICO Giuseppe Fabio Lisanti, violino Gabriella Anastasi, violino Rosanna Pianotti, viola Maurizio Salemi, violoncello Alessandro Monteleone, chitarra LUIGI BOCCHERINI Quintetto n. 4 in re magg. G 448 «Fandango» CARMINE DANIELE LISANTI Quintetto n. 1 (2001) GIUSEPPE MAFALI Nubia (2001) * * * BRUNO BATTISTI D’AMARIO Quintetto n. 1 (1995) MARIO CASTELNUOVO-TEDESCO Quintetto op. 143 Il “Quintetto Classico”, formato da affermati musicisti messinesi che collaborano con l’Orchestra da Camera Ars Musica e con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nasce dalla affascinante idea di affiancare la chitarra alla più classica delle formazioni cameristiche degli strumenti ad arco. Dal debutto, avvenuto nel 1996, si è esibito per le più importanti associazioni concertistiche siciliane suscitando sempre notevole interesse ed apprezzamento di pubblico e di critica. classica La particolarità della formazione ha ispirato diversi compositori a sperimentare le capacità timbrico-espressive esaltando i chiaroscuri dei cinque strumenti Nell’Aprile del ’98, in prima assoluta, la formazione ha inciso “Dune”, composizione che l’indimenticabile contrabbassista Pippo Mafali, ha elaborato appositamente per il gruppo. Successivamente altre composizioni sono state scritte per il “Quintetto Classico” ed eseguite in prima assoluta come il Quintetto n. 1 del compositore messinese Carmine Daniele Lisanti e il Quintetto “Nubia” scritto dallo stesso Mafali esclusivamente per i componenti del gruppo, entrambe in programma nel concerto per la Filarmonica Laudamo. 94 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 19 aprile 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” CARLO CATTANO ORCHESTRA Carlo Cattano, sax soprano, sax baritono, flauti, direzione Marco Caruso, sax contralto, sax soprano Giovanni Cutello, sax contralto Fabio Tiralongo, sax tenore Andrea Iurianello, sax baritono Ivan Cammarata, tromba, flicorno Maurizio Agosta, tromba, flicorno Matteo Cutello, tromba, flicorno Giuseppe Consiglio, trombone Sebastiano Bell’Arte, corno francese e flicorno Luca Pattavina, chitarre, mandolino ed elettronica Filippo Dipietro, contrabbasso e basso elettrico Alessandro Borgia, batteria, marimba, percussioni Antonio Moncada, batteria, timpani, percussioni Musiche di Carlo Cattano, Duke Ellington La semplice ma geniale idea del sassofonista Carlo Cattano è quella di aver costituito un’orchestra jazz stabile formata da musicisti di tutte le generazioni, tutti provenienti dalla Sicilia Orientale. L’orchestra è formata da giovanissimi come i gemellini Giovanni e Matteo Cutello, di soli 14 anni, da giovani come Giuseppe Consiglio, Fabio Tiralongo, Andrea Iurianello, Alessandro Borgia, Luca Pattavina, Marco Caruso. e da veterani come Antonio Moncada, Ivan Cammarata, Seby Bell’Arte, Filippo Dipietro, Maurizio Agosta e lo stesso Carlo Cattano. L’orchestra si propone come un vero e proprio laboratorio dove poter sviluppare la ricerca e le idee musicali, mettendo in evidenza le proprie influenze, senza alcun timore. Un siffatto unico ensemble ha avuto la possibilità di essere realizzato anche perché Cattano, oltre ad essere un grande musicista e arrangiatore, è senz’altro anche uno dei migliori didatti jazz che la Sicilia abbia mai avuto. Fra i suoi allievi il celebre Francesco Cafiso. 94 ª domenica 26 aprile 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” ANTONIA E FRANCESCO COMITO pianoforte JOHANN SEBASTIAN BACH Aria sulla quarta corda, dalla Suite n. 3 in re magg. BWV 1068 (trascr. per pianoforte a 4 mani) LUDWIG VAN BEETHOVEN Sonata quasi una fantasia in do diesis min. op. 27 n 2 «Al chiaro di luna» (Francesco Comito) GIUSEPPE TARTINI / MASSARIA Sonata in sol min. «Il trillo del diavolo» (Francesco Comito) * * * JOHANN SEBASTIAN BACH Toccata in do min. BWV 565 (Antonia Comito) ROBERT SCHUMANN Sonata n 2 in sol min. op. 22 (Antonia Comito) FRANZ LISZT Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis min. (trascr. per pianoforte a 4 mani) Fratelli, gemelli, pianisti: classe 1990. Antonia e Francesco Comito sono l’esempio di come due giovani uniti dalla comune passione per la musica, con un innato talento ma anche classica una grande disciplina, possano eccellere nel proprio campo, e, al contempo, rinforzare il legame fraterno. Antonia e Francesco intraprendono lo studio del pianoforte già all’età di tre anni entrambi seguiti dal M° Roberto Giordano, conseguono il diploma presso il Conservatorio di Reggio Calabria “F. Cilea” con il massimo dei voti, la lode della Commissione e la menzione d’onore. Le spiccate qualità musicali di entrambi li portano giovanissimi ad esibirsi sia come solisti che in formazione cameristica. Hanno tenuto concerti per la stagione “Liszt and Friends” di Roma, nella Sagrestia del Borromini della Chiesa di Santa Agnese in Agone in piazza Navona. Concerti recenti tenuti sia come solisti che in duo anche al prestigioso Ravello festival e ai Concerti del Tempietto a Roma, li stanno proiettando come una delle giovani realtà pianistiche più promettenti. 94 ª classica domenica 3 maggio 2015 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” ORCHESTRA DI FIATI DEL CONSERVATORIO CORELLI LORENZO DELLA FONTE direttore programma da definire L’Orchestra di Fiati del Conservatorio Corelli, formata da numerosi elementi la cui assoluta professionalità ha da tempo conquistato un posto di diritto nelle stagioni dell’ente, è guidata da Lorenzo Della Fonte, considerato ormai un’autorità indiscussa nel mondo fiatistico internazionale anche come compositore, trascrittore, ricercatore e didatta. Nato a Sondrio nel 1960, oltre ad aver conseguito tre diplomi di Conservatorio (clarinetto, strumentazione per banda e musica jazz), Della Fonte ha studiato direzione d’orchestra in Italia e all’estero con Jo Conjaerts, Henk van Lijnschooten, Robert Reynolds, Gianluigi Gelmetti, Eugene Corporon, Jan Cober, Andreas Spörri. È vincitore del Primo Premio dell’edizione 2000 del Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra “Prix Credit Suisse” di Grenchen (Svizzera), organizzato nel corso della “Internationale Musikwoche Grenchen” (fondata dal violinista Yehudi Menuhin nel 1958 e da lui stesso curata fino al 1999, anno della sua morte). È il direttore di banda italiano più richiesto all’estero grazie ad una intensa e proficua attività come direttore ospite, iniziata già nel 1992, con pre- stigiose orchestre di fiati in Giappone, Germania, Canada, Svizzera, Olanda, Spagna, Belgio, Portogallo, Irlanda, Lettonia, USA, Argentina, Brasile, Taiwan, oltre a numerose altre bande in Italia. in collaborazione con Impaginazione e stampa Tipografia Samperi - Messina
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