Rassegna Stampa Pon Sicurezza 12 – 18 maggio 2014

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Pon Sicurezza
12 – 18 maggio 2014
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FORESTALE: A CASTEL VOLTURNO NASCE LA SCUOLA CONTRO I CRIMINI E LE
ILLEGALITÀ AMBIENTALI
﴾AGENPARL﴿ – Roma, 14 mag – Nasce nel Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno del Corpo forestale dello Stato,
nel bel mezzo di una terra martoriata dall’emergenza rifiuti e dalla mano della criminalità organizzata, l’ultimo strumento per
combattere i molteplici reati in campo ambientale. Si tratta del Progetto Europeo Recupero Legalità Ambientale ﴾www.perlaprogettopon.eu﴿, un programma formativo integrato ﴾seminari, moduli didattici, e-learning﴿ che mira a contribuire al
miglioramento delle azioni di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali puntando sulla sinergia tra gli attori
istituzionali coinvolti: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di
Porto, Corpo forestale della Regione Siciliana, Polizia Provinciale, Polizia Locale, ARPA, rete degli Enti locali. Il progetto gode
dei finanziamenti comunitari del PON FESR “Sicurezza per lo sviluppo” Obiettivo convergenza 2007-2013 e intende
potenziare, attraverso un approfondito programma di formazione integrata, gli strumenti di contrasto alla legalità ambientali
nelle regioni del sud Italia. Il convegno di presentazione sarà un’occasione per confrontarsi sul tema della legalità
ambientale con addetti ai lavori e rappresentanti della società civile. Interverranno Maurizio Martina, Ministro delle
politiche agricole alimentari e forestali, Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, il Vice Direttore Generale della
Polizia di Stato Matteo Piantedosi, che rappresenta proprio l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, l’Avvocato Generale
della Procura di Napoli, Luigi Mastrominico, il Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonajuto. È prevista la
presenza del Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano mentre a moderare l’evento sarà Antonello Velardi, capo redattore
centrale de IL MATTINO, che ogni giorno porta alla ribalta delle cronache gli annosi problemi ambientali che minacciano il
meridione.
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Lunedi, 12 maggio 2014 ore 14:02 Home Notizie Appuntamenti Utilità ProvinciaInforma Multimedia Auguri Live Casa.it Contatti Archivio Notizia
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> Il circolo 'Carlo Rosselli' si rimette in moto, assemblea per POLITICA / 'Emergenza furti a Corvo, il sindaco richieda il Comitato rilanciare l'attività politico­
culturale
provinciale di sicurezza ed ordine pubblico' I presidenti dei circoli del Nuovo centrodestra Arturo Basile, Simone Ricca ed Anna Chiara Verrengia: perchè non funziona la videosorveglianza? > 'Emergenza furti a Corvo, il sindaco richieda il Comitato provinciale di sicurezza ed ordine pubblico'
Lunedì 12 Maggio 2014 ­ 13:32
Il coordinamento dei Circoli del Nuovo Centrodestra che fa riferimento al consigliere regionale Claudio Parente ha espresso solidarietà e vicinanza ai cittadini del quartiere Corvo di Catanzaro che in questi ultimi giorni hanno subito dei furti nelle proprie abitazioni ed all’Asilo nido “l’Aquilone”. "La situazione della sicurezza pubblica nel suddetto quartiere è allarmante, i cittadini hanno paura di spostarsi dalle proprie dimore in quanto potrebbero ricevere la visita di qualche “esperto” ladro che senza scassinare riesce a penetrare negli appartamenti e fare man bassa di vari oggetti e beni preziosi ­ si legge nella nota dei circoli del Nuovo Centrodestra ­.Numerosi sono stati i furti denunciati ed a questo punto chiediamo al sindaco Sergio Abramo di far pervenire una richiesta urgente al Prefetto di Catanzaro di convocazione del Comitato Provinciale di Sicurezza ed Ordine Pubblico per debellare e contrastare l’allarmante fenomeno dei furti negli appartamenti ed i continui furti totali e parziali di autovetture". In particolare i presidenti dei Circoli di Corvo Arturo Basile, Simone Ricca ed Anna Chiara Verrengia chiedono alle Autorità competenti "come mai non è ancora funzionante l’impianto di video­sorveglianza installato da tempo in tutta la zona sud di Catanzaro (da Viale Isonzo, S.Maria, Aranceto, Corvo, Pistoia, Viale magna grecia) finanziato dal Pon Sicurezza , che potrebbe aiutare e supportare le forze dell’ordine per il controllo della zona dichiarata ad alto rischio criminalità dalle Autorità preposte. Siamo convinti ­ conclude la nota ­ comunque che sia le forze dell’ordine che la magistratura sapranno intervenire tempestivamente, assicurando alla giustizia i criminali e ridando tranquillità alla cittadinanza". > 'Elezioni a Zagarise, la cooperativa Il Lampadiere non è schierata con nessuno'
> Dimissioni Scopelliti, il M5S diffida il presidente Talarico a prenderne atto
> Militanti azzurri insultati e minacciati a Cosenza, la solidarietà di Wanda Ferro
> Stranotturna, Abramo: il mio disappunto rivolto alla struttura comunale e non certo alla manifestazione
> Porto, approvato il primo stralcio di completamento delle opere interne
> Regionali, secondo il senatore Gentile bisogna essere pronti per l'autunno
> Stranotturna, Giglio (Sel): come fa Abramo a non sapere mai nulla?
> Sellia Marina, Madia e il progetto con Mauro sindaco
> Elezioni Europee, Il Movimento 5 Stelle a Squillace
> Il 21 maggio le verità di Lomonaco in una conferenza stampa
> La segreteria provinciale Pd e il deputato D'Attorre a Gagliato e Soverato
> Forza Italia punta ad essere il primo partito del centrodestra alle Europee
> Pd provinciale: visita D'Alema momento per consolidare percorso unitario partito
> Sellia Marina, il candidato Antonio Ferrarelli ha incontrato la cittadinanza Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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> Polimeni: 'L'Amministrazione Abramo non ha aumentato l'Irpef'
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> Salvatore Scalzo si dimette, entro dieci giorni il consiglio per la surroga di Ventura
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BANDI DI GARA ASSOCIATI Non ci sono bandi di gara associati Vota:
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12 MAGGIO 2014 DOCUMENTI ASSOCIATI Non ci sono documenti associati ARTICOLI ASSOCIATI Non ci sono articoli associati LINK ASSOCIATI Non ci sono link associati EVENTI ASSOCIATI Non ci sono eventi associati Cautano, nasce il Centro di aggregazione giovanile “Luigi Calabresi” Il PON Sicurezza ha finanziato la ristrutturazione di un’ala dello storico Palazzo Caporaso dove troveranno spazio laboratori destinati ai ragazzi di tutta la Valle Vitulanese. Si trova nello storico edificio di Palazzo Caporaso il nuovo Centro di aggregazione giovanile di Cautano, in provincia di Benevento. Realizzato con fondi PON Sicurezza superiori a 800mila euro, il nuovo spazio è stato intitolato a Luigi Calabresi, il commissario di Polizia vittima del terrorismo. Il PON ha finanziato una complessa ristrutturazione che ha coinvolto un’intera ala del palazzo: 455 metri quadri dislocati su tre livelli che ora potranno ospitare un laboratorio linguistico multimediale, uno di produzione audiovisiva, laboratorio di arti, artigianato e musica. L’utenza di riferimento è rappresentata principalmente dai giovani dell’intera Valle Vitulanese. L’edificio di proprietà comunale si trova nel centro storico – in piazza Vittorio Veneto – e grazie ai lavori, dopo anni di completo abbandono, è tornato all’antico splendore. E’ fra gli antichi affreschi e i pavimenti in marmo e pietra locale che i ragazzi potranno svolgere attività ricreative ma anche acquisire nuove conoscenze e competenze utili per la ricerca di occupazione. Il progetto rientra nell’Obiettivo Operativo 2.8, diretto a “Diffondere la cultura della legalità” ed è stato approvato nel luglio 2011. Codice abbonamento:
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« FAQ Handicap e Scuola – 55
Le prove Invalsi tra limiti e opportunità »
La dispersione Scolastica nei quartieri più critici di Napoli e Palermo La dispersione Scolastica nei quartieri più critici di Napoli e Palermo:
quando l’ istruzione può rappresentare la cura al suo stesso malessere
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di VIOLA TOFANI
INTRODUZIONE
La dispersione scolastica è un fenomeno complesso, che comprende in sé aspetti diversi e che investe l’intero
contesto scolastico-formativo: riassume l’insieme della bocciature, delle ripetizioni e degli abbandoni e
pertanto descrive la discontinuità dei percorsi rispetto alla regolarità prevista dagli ordinamenti e dai curricula.
La dispersione scolastica mette pertanto in luce l’insuccesso scolastico e, più nello specifico, sottolinea
l’intrecciasi di due problematiche: quella che riguarda il soggetto che si disperde e quella relativo al sistema
che produce dispersione.
L’Italia si situa agli ultimi posti in Europa in base alla percentuale di early school leavers e l’Istat parla del 17,6
% di minori italiani fuori dall’istruzione o con gravi ritardi nel concludere un percorso scolastico, che vivono
situazioni di disagio scolastico o, addirittura, in condizioni di semianalfabetismo.
Le regioni che detengono il triste primato di “dispersi” sono le regioni cosiddette “dell’obiettivo convergenza”:
Sardegna, Calabria, Puglia, Sicilia e Campania. La tesi di ricerca ha posto l’attenzione in particolare sui
capoluoghi di Sicilia e Campania.
OBIETTIVO
L’obiettivo di questo elaborato è stato quello di indagare due realtà geograficamente diverse ma estremamente
simili in quanto a caratteristiche sociali, e cioè Napoli e Palermo, e quindi analizzarne le analogie riguardo ad
uno degli indicatori più immediati dell’esclusione giovanile, piaga sociale enorme in entrambi i capoluoghi, e
cioè la “dispersione scolastica”, considerata come la lente d’ingrandimento attraverso cui indagare tutto il
percorso intrapreso dai minori che abbandonano i banchi di scuola per la difficile vita di strada e la connivenza
in attività illecite.
Ulteriore obiettivo è stato quello di dimostrare che l’istruzione e i servizi sociali, come anche le forme di
educazione non convenzionale e laboratoriale adottate da associazioni radicate sul territorio, sono la “cura”
stessa al problema della dispersione scolastica perchè mostrano che, se con un’adeguata progettualità e
capacità d’intervento, sono in grado di porre il minore nella condizione di poter scegliere valide alternative alla
vita di strada.
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Il metodo utilizzato nell’ambito della ricerca è stato quello sperimentale. Sono stati primariamente individuati i
numerosi progetti di partnership tra associazioni del terzo settore locale campano e siciliano e le fondazioni
nazionali e sono stati analizzati i più idonei, volti a contrastare la dispersione scolastica mediante l’utilizzo di
metodologie innovative e di didattica non convenzionale.
Sono state poi svolte le interviste in loco, rivolte a due tipologie di campione (il campione popolazione composto
da minori in età scolare – dagli 8 ai 18 anni- nel numero di 10 per capoluogo; il campione testimoni privilegiati
composto da esperti del settore, operatori, educatori, docenti, nel numero di 10 per Napoli e 13 per Palermo),
per un totale di 43 interviste svolte tra Napoli e Palermo. Le interviste sono state poi analizzate e comparate
con la bibliografia esistente in materia.
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Quanto emerso dalla ricerca svolta sul campo completa e conferma perfettamente le ipotesi poste all’origine
della tesi e, anzi, consolida ancora di più l’idea che per contrastare il fenomeno della “dispersione scolastica”
sia necessaria la collaborazione delle istituzioni con le associazioni del terzo settore operanti in loco e che sia
fondamentale l’utilizzo di una didattica di tipo non convenzionale per poter trattenere i minori tra i banchi di
scuola e interessarli maggiormente al percorso scolastico.
Durante la ricerca è anche emersa chiaramente la “solitudine” avvertita dai soggetti che operano
quotidianamente in realtà critiche come Napoli e Palermo. Infatti, mentre gli insegnanti lavorano ogni giorno in
“scuole di frontiera” prive di ogni risorsa, impegnati nella gestione di classi composte da alunni estremamente
problematici, spesse volte accusati di incapacità di fare il loro mestiere e delegittimati nell’importante ruolo
educativo dai genitori dei loro alunni, gli operatori del sociale non lavorano in condizioni migliori: alla
frustrazione per la precarietà lavorativa si aggiunge, infatti, quella dovuta alla scarsa considerazione che il ruolo
che ricoprono ha presso le Istituzioni, il corpo docente e la società, e quella da attribuirsi ad un impegno
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CONCLUSIONI
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continuo che però non sempre incontra i risultati sperati. Non da meno sono i minori e le famiglie, ai margini
della società e, talvolta, della comunità stessa, incapaci, perché manchevoli degli strumenti adeguati, di far
fronte a tutta una serie di problemi quotidiani come i rapporti intra-familiari e quelli con le istituzioni.
Dalle interviste effettuate si è dunque giunti alla consapevolezza che una possibile soluzione al problema della
dispersione scolastica sia da individuarsi in una maggior presenza statale nei territori interessati da alti tassi
del fenomeno e maggiori incentivi al lavoro di “rete” tra istituzioni e terzo settore sociale.
INDICE
Introduzione p. 7
CAPITOLO I
“La Dispersione Scolastica”
1.1. Definire la “dispersione scolastica” p. 12
1.2. Le componenti della dispersione p. 16
1.3. Le cause del fenomeno p. 20
1.4. Il profilo del drop out p. 26
1.5. Le conseguenze p. 27
1.6. I dati e la diffusione sul territorio nazionale p. 32
CAPITOLO II
“Il diritto all’educazione e gli impegni assunti dall’Europa per contrastare la dispersione scolastica”
2.1. Il diritto all’educazione come diritto umano p. 37
2.2. L’Unione Europea garante del diritto all’istruzione e la Strategia di Lisbona 2020 p. 44
2.3. Il diritto all’educazione in Italia e la sua attuazione nel sistema scolastico p. 48
2.4. L’Italia nel quadro Europeo: piano di azione e coesione, i progetti e i risultati raggiunti p. 57
2.5. Progetti di rete finanziati dall’UE nel meridione italiano: Pas, Scuole Aperte, Ingrana la Settima p. 63
2.6. L’Italia “insegna” all’Europa: Progetto Chance p. 65
2.7. Fondazione con il Sud: progetto “Crescere al Sud”, perchè investire in istruzione p. 72
CAPITOLO III
“Il progetto di ricerca e le testimonianze”
3.1. Motivazioni e obiettivi che si prefigge il progetto di ricerca p. 77
3.2. Quali strumenti adottati p. 80
3.3. Come si è operato per svolgere le interviste p. 85
3.4. Le interviste a Napoli e a Palermo: analisi del campione in oggetto p. 87
3.5. Le criticità incontrate p. 89
CAPITOLO IV
“Napoli e Palermo”
4.1. due realtà diverse ma con caratteristiche estremamente simili: perchè ho scelto di analizzare queste due
aree p. 92
4.1.1. Napoli p. 93
4.1.2. Palermo p. 98
4.2. Partenariato Scuola-ExtraScuola: l’importanza di lavorare “in rete” p. 103
4.3. Il ruolo della famiglia, della società e del territorio p. 108
4.4. La diffusione del fenomeno di dispersione scolastica legata alla devianza giovanile nelle periferie delle due
metropoli, cause e conseguenze p. 112
4.5. Le associazioni criminose e il loro ruolo in sostituzione dell’istituzione scolastica e dello Stato nei quartieri
più difficili delle due città p. 115
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CAPITOLO VI
“I risultati della ricerca condotta”
6.1. I risultati emersi dalle interviste: uguaglianze e diversità p. 155
6.1.1. Popolazione: uguaglianze e diversità p. 155
6.1.2. Testimoni Privilegiati: uguaglianze e diversità p. 159
6.2. Le aree tematiche individuate dai raffronti tra le varie testimonianze p. 160
6.2.1. La Popolazione p. 160
6.2.3. I Testimoni Privilegiati p. 161
6.3. I riscontri in letteratura p. 163
6.4. Cosa dicono i ragazzi intervistati p. 169
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CAPITOLO V
“Riportare i ragazzi tra i banchi di scuola”
5.1. Quali progetti in corso nelle periferie di Napoli e Palermo contro la devianza giovanile e la dispersione
scolastica p. 119
5.1.1. Napoli p. 119
5.1.2. Palermo p. 121
5.2. Il progetto “Discobull” nell’ambito del Pon Sicurezza per lo Sviluppo-Obiettivo Convergenza 2007-2013 p.
122
5.3. L’educazione “non convenzionale” nei progetti ad opera delle associazioni radicate sul territorio: “Una vela
per sperare” de L’Altra Napoli e il progetto sulla “PartecipAzione” di Lievito p. 124
5.3.1. “Una vela per sperare” p. 127
5.3.1. “PartecipAzione” p. 130
5.4. Progetti di rete inter-regionale: “Restare in gioco alla Zisa di Palermo…e alla Sanità di Napoli” e “Non uno
di meno ma ognuno a suo modo” p. 132
5.4.1. “Restare in gioco…” p. 132
5.4.2. “Non uno di meno…” p. 139
5.5. Il “circo pedagogico” che insegna la legalità ai “figli della camorra” nel quartiere di Barra a Napoli:
l’esperimento del “Tappeto di Iqbal” p. 146
5.6. Costruire consapevolezza di sé ed educare alla legalità tra i banchi di scuola: il progetto multi-livello de “Il
Villaggio delle Idee” con USSM, AddioPizzo e altri partners. p. 150
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6.4.1. Scuola p. 169
6.4.2. Famiglia p. 178
6.4.3. Il soggetto e il progetto p. 182
6.4.4. La città, il quartiere e la criminalità organizzata p. 188
6.5. Cosa dicono gli esperti del settore e gli operatori intervistati p. 196
6.5.1. Scuola e famiglia p. 196
6.5.2. L’associazione e il progetto p. 205
6.5.3. Il quartiere e la criminalità organizzata p. 209
Considerazioni Conclusive p. 214
Allegati
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Ma davvero spendiamo troppo per accogliere gli immigrati? Posted on 13 maggio 2014 by Claudio Rossi L’allarme che tanto appassiona i movimenti xenofobi e nazionalisti, le preoccupazioni che agitano molti dei nostri amministratori locali, la prudenza che contraddistingue il governo delle politiche migratorie, si riferiscono, secondo le stime relative all’anno 2011, al 2,07% della spesa pubblica complessiva se consideriamo congiuntamente la spesa sociale imputabile (con qualche riserva) ai cittadini stranieri e gli stanziamenti destinati alle politiche di contrasto, di accoglienza e di inclusione sociale dei migranti. Se invece restringiamo il campo di osservazione alle politiche per così dire “dedicate”, gli stanziamenti per le politiche di accoglienza e di inclusione sociale dei migranti rappresentano lo 0,017% della spesa pubblica complessiva rispetto allo 0,034% di incidenza degli stanziamenti destinati alle politiche del rifiuto. Le risorse destinate alle politiche finalizzate all’accoglienza e all’inclusione sociale dei cittadini stranieri comprendono gli interventi pubblici destinati a supportare la prima Rss Articoli Gli articoli più popolari Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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“Non possiamo spendere 45 euro al giorno quando un disabile italiano prende 10 euro al giorno, non è possibile, non è normale, non è giusto”. Oppure “Noi moriamo disoccupati voi pensate a Rom e immigrati”. Lo ripete continuamente, come un mantra, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Come sempre, in mancanza di proposte concrete, si torna sulla questione economica. Ma davvero spendiamo troppo per accogliere gli immigrati? L’immigrazione costituisce davvero un rischio per la sostenibilità del nostro sistema economico e di welfare? E cosa si intende quando si parla di spesa per l’accoglienza? Articoli recenti Ma davvero spendiamo troppo per accogliere gli immigrati? Tecnologia, geni e mentalità: I tre segreti degli atleti moderni I nomi dei preti pedofili condannati dal 2005 ad oggi La vita in prosa Quella strana sostenibilità ambientale di Eni ed Enel Scappo all’estero con la pensione Le città con il brand più popolare L’energia geotermica in Italia Gli Usa hanno venduto l’oro italiano depositato a Fort Knox? Un bambino a settimana muore in un incidente stradale Il Vaticano confessa: Quasi 3.500 casi di pedofilia in dieci anni Comprate i Gratta e Vinci… perdenti Acqua malata Economia mondiale: Una buona e una cattiva notizia Dal 2007 investiti 18 miliardi di euro nelle riqualificazioni energetiche degli edifici Codice abbonamento:
Un miliardo e 668 milioni di euro tra il 2005 e il 2012. Questo è il costo per l’Italia delle politiche anti­immigrazione calcolato dall’associazione Lunaria. Così divisi: 1,38 miliardi sono soldi nostri e 281 milioni dati dalla Ue. Alla cifra vanno aggiunti i soldi per Frontex, l’agenzia europea che deve proteggere le frontiere Ue; e Eurosur, il sistema europeo di sorveglianza. Risorse investite per rifiutare, espellere, rimpatriare, in sintesi, cacciare i migranti dal nostro paese. MONDOALLAROVESCIA.COM(WEB)
13-05-2014
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accoglienza dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati e le iniziative finalizzate a favorirne l’inserimento abitativo, scolastico, economico e sociale. Tra queste, vi rientrano le attività di assistenza legale e sociale, di insegnamento della lingua italiana, di orientamento al lavoro, di formazione professionale, oltre ai progetti rivolti in modo specifico ai minori e ai giovani “figli dell’immigrazione”, le azioni utili a rafforzare gli uffici pubblici che operano in questo ambito, le attività di mediazione culturale e interculturale e gli interventi di sostegno all’autorganizzazione dei migranti. Quali sono le risorse che finanziano questo tipo di interventi? Le principali fonti di finanziamento che supportano queste attività sono: ­ i fondi gestiti dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche sociali del Ministero del Lavoro ­ il Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi Terzi (FEI) 2007­2013 ­ i fondi che finanziano il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) ­ il Fondo Europeo per l’asilo (FER) 2008­2013 ­ le risorse messe a disposizione dal PON “Sicurezza Sud 2007­2013 per la promozione di progetti di inclusione sociale dei migranti. 2/2
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Newsletter Ricevi gli ultimi aggiornamenti comodamente nella tua email. Inserisci il tuo indirizzo E­Mail, clicca OK e attiverai la tua iscrizione! A questi si aggiungono, per il periodo 2011­2012, gli stanziamenti predisposti per la cosiddetta “Emergenza Nord­Africa”, dichiarata il 12 febbraio 2011 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in seguito alla ripresa (dopo circa due anni di sbarramento delle rotte del mare, conseguenza degli accordi italo­libici) degli arrivi di cittadini migranti provenienti dai paesi coinvolti dalle cosiddette “primavere arabe”. La tabella qui di seguito riporta l’ammontare di fondi pubblici stanziati negli ultimi anni per le politiche di accoglienza e inclusione sociale: per ogni risorsa viene esplicitata la fonte e lo stanziamento medio desumibile per un singolo anno. Ok
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Sarebbe auspicabile, quindi, un cambiamento di rotta delle politiche migratorie e sull’immigrazione nazionali fondato sulla consapevolezza del fatto che il tema di oggi non è quello della garanzia della “sicurezza” dei cittadini italiani messa in pericolo dall’arrivo di donne e uomini di altri continenti, né quello dell’insostenibilità della presenza straniera sul piano occupazionale o del sistema di welfare, né quello di far convivere “differenze” culturali incompatibili tra di loro. La realtà che le politiche pubbliche sono chiamate a governare è piuttosto quella di assicurare una prospettiva di vita dignitosa a tutti i cittadini, in una società che è già meticcia da tempo. Tag agricoltura Ambiente bambini Banche Beppe Grillo Berlusconi calcio crisi
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Il Blog dell’Uomo Qualunque Perchè le nostre opere pubbliche costano di più Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Il sistema di accoglienza ordinario incide dunque in modo molto limitato sul complesso della spesa pubblica nel nostro paese. Facendo un rapporto tra quanto viene speso annualmente per le politiche di accoglienza e inclusione sociale e gli ultimi dati ISTAT disponibili sulla spesa pubblica al netto degli interessi per l’anno 2011, che è pari a 719 miliardi e 746 milioni, si ottiene un valore pari allo 0,017%. E’ questa la percentuale della spesa pubblica destinata all’accoglienza e all’inclusione dei cittadini di origine straniera. Si può tranquillamente affermare che i cittadini stranieri “pesano” molto meno sul nostro sistema di welfare rispetto alla quota di popolazione che rappresentano. Le politiche di accoglienza, di inclusione sociale dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati sono evidentemente lasciate in secondo piano nell’agenda politica nazionale. Codice abbonamento:
In totale, tra il 2005 e il 2012 le risorse pubbliche destinate alle politiche di accoglienza ed inclusione sociale dei cittadini stranieri sono state pari a 2 miliardi e 313mila euro: per la sola gestione dell’emergenza Nord­Africa, però, sono stati stanziati 1 miliardo e 521mila euro. Detraendo questi stanziamenti “straordinari”, l’ammontare delle risorse “ordinarie” destinate alle politiche di accoglienza e inclusione sociale scende a 791 milioni e 708mila euro, con una media annuale pari a 123 milioni e 871mila euro. 6
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PUGLIAPRESS.ORG
13-05-2014
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Sicurezza marittima. A Taranto la presentazione del Pon­PaCS
Sabato 17 maggio al Castello Aragonese una conferenza
stampa per dare il via al progetto, che si propone di
controllare, monitorare e mappare i fondali portuali e costieri
Sarà presentato nel corso di una conferenza stampa che si terrà
presso il Castello Aragonese sabato 17 maggio 2014 alle ore
09.30, il Pon-PaCS, un acronimo che sta per Programma
Operativo Nazionale (Pon) – “Port and Coastal Survey (PaCS)”,
ovvero un progetto che si propone di condurre un’attività di
controllo, monitoraggio e mappatura dei fondali portuali e costieri, l’identificazione e rimozione degli
oggetti estranei all’ambiente marino e la realizzazione di un database dei fondali. “Nell’ambito –
comunica in una nota stampa il Comando Marittimo Sud Nucleo P.I. – del Programma Operativo
Nazionale (Pon) “Sicurezza per lo Sviluppo” sul miglioramento delle condizioni di sicurezza, giustizia e
legalità, per i cittadini e le imprese, in quelle regioni del sud Italia in cui i fenomeni criminali limitano
fortemente lo sviluppo economico, la Marina Militare ha aderito ad uno degli obiettivi operativi del
programma, ossia al progetto “Port and Coastal Survey (PaCS)”, il quale ha lo scopo di garantire il
libero e sicuro utilizzo delle vie di comunicazione marittime”. Il Progetto è stato finanziato per il 50% con
risorse provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e per il restante 50% con fondi
nazionali assegnati al Ministero degli Interni e che interesseranno le regioni Calabria, Campania,
Puglia e Sicilia. In particolare i porti soggetti a monitoraggio, con mezzi e uomini specializzati della
Marina Militare, saranno Taranto, Bari, Brindisi, Napoli, Gioia Tauro, Messina, Palermo, Catania e
Augusta.
“Il progetto Pon PaCS, relativo al porto di Taranto, sarà presentato nel corso di una conferenza stampa
che si terrà presso il Castello Aragonese sabato 17 maggio 2014 alle ore 09.30, mentre l’attività
pratica dimostrativa sarà effettuata lunedì 19 maggio 2014 alle ore 11.00, presso la Stazione Navale
Mar Grande. A i due eventi, presieduti dal Titolare del Comando Marittimo Sud, Ammiraglio di Squadra
Ermenegildo Ugazzi, saranno presenti le Autorità istituzionali e militari locali. L’attività dimostrativa
vedrà anche la presenza di alcune scolaresche della Provincia di Taranto”.
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AGENPARL.IT (WEB)
14-05-2014
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L'informazione indipendente CHI SIAMO I SERVIZI CONTATTI FORESTALE: A CASTEL VOLTURNO NASCE LA SCUOLA CONTRO I CRIMINI E LE ILLEGALITÀ AMBIENTALI Posted on 14 maggio 2014 by Floriana Cutini ﴾AGENPARL﴿ – Roma, 14 mag – Nasce nel Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno del Corpo forestale dello Stato, nel bel mezzo di una terra martoriata dall’emergenza rifiuti e dalla mano della criminalità organizzata, l’ultimo strumento per combattere i molteplici reati in campo ambientale. Si tratta del Progetto Europeo Recupero Legalità Ambientale ﴾www.perla­
progettopon.eu﴿, un programma formativo integrato ﴾seminari, moduli didattici, e­learning﴿ che mira a contribuire al miglioramento delle azioni di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali puntando sulla sinergia tra gli attori istituzionali coinvolti: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di Porto, Corpo forestale della Regione Siciliana, Polizia Provinciale, Polizia Locale, ARPA, rete degli Enti locali. Il progetto gode dei finanziamenti comunitari del PON FESR “Sicurezza per lo sviluppo” Obiettivo convergenza 2007­2013 e intende potenziare, attraverso un approfondito programma di formazione integrata, gli strumenti di contrasto alla legalità ambientali nelle regioni del sud Italia. Il convegno di presentazione sarà un’occasione per confrontarsi sul tema della legalità ambientale con addetti ai lavori e rappresentanti della società civile. Interverranno Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, il Vice Direttore Generale della Polizia di Stato Matteo Piantedosi, che rappresenta proprio l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, l’Avvocato Generale della Procura di Napoli, Luigi Mastrominico, il Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonajuto. È prevista la presenza del Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano mentre a moderare l’evento sarà Antonello Velardi, capo redattore centrale de IL MATTINO, che ogni giorno porta alla ribalta delle cronache gli annosi problemi ambientali che minacciano il meridione. Codice abbonamento:
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SICUREZZA DIFESA NEWS ESTERI FORUM L'OPINIONE L'AVVOCATO RISPONDE METEO LAVORO SICUREZZA FORZE DELL'ORDINE Corpo Forestale Forestale: a Castel Volturno nasce la "scuola" contro i crimini ambientali
Forestale: a Castel Volturno nasce la "scuola" contro i crimini ambientali I PIU' LETTI
Facebook: il ministero degli Interni ha ottenuto le chiavi per entrare nei profili MERCOLEDÌ 14 MAGGIO 2014 17:20 VISITE: 50 Tweet
NEWSLETTER Roma, 14 mag ­ Nasce nel Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno del Corpo forestale dello Stato, nel bel mezzo di una terra martoriata dall’emergenza rifiuti e dalla mano della criminalità organizzata, l’ultimo strumento per combattere i molteplici reati in campo ambientale. Manovra economica e finanziaria 2011­2012. Ecco il decreto legge firmato da Napolitano AVVOCATO GIORGIO CARTA: SPECIALIZZATO IN DIRITTO MILITARE Militari, attenzione ai siti web trappola! AIUTA LA TUA INFORMAZIONE
Si tratta del Progetto Europeo Recupero Legalità Ambientale (www.perla­progettopon.eu), un programma formativo integrato (seminari, moduli didattici, e­learning) che mira a contribuire al miglioramento delle azioni di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali puntando sulla sinergia tra gli attori istituzionali coinvolti: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di Porto, Corpo forestale della Regione Siciliana, Polizia Provinciale, Polizia Locale, ARPA, rete degli Enti locali. Il progetto gode dei finanziamenti comunitari del PON FESR "Sicurezza per lo sviluppo" Obiettivo convergenza 2007­2013 e intende potenziare, attraverso un approfondito programma di formazione integrata, gli strumenti di contrasto alla legalità ambientali nelle regioni del sud Italia. Il convegno di presentazione sarà un’occasione per confrontarsi sul tema della legalità ambientale con addetti ai lavori e rappresentanti della società civile. Interverranno Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, il Vice Direttore Generale della Polizia di Stato Matteo Piantedosi, che rappresenta proprio l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, l’Avvocato Generale della Procura di Napoli, Luigi Mastrominico, il Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonajuto. Fan di GrNet.it
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Forestale: a Castel Volturno nasce la "scuola" contro i crimini ambientali Post: 14.05.14 È prevista la presenza del Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano mentre a moderare l’evento sarà Antonello Velardi, capo redattore centrale de IL MATTINO, che ogni giorno porta alla ribalta delle cronache gli annosi problemi ambientali che minacciano il meridione. Camera: conferenza stampa su diritti dei carabinieri. Il Cocer: «predicatori interessati» Post: 14.05.14 10
Delegati Cocer Aeronautica: «dichiarazioni M5S superficiali e dannose» Post: 13.05.14 Truffava le assicurazioni da 12 anni: in manette avvocato di Catanzaro Post: 13.05.14 ULTIME DAL FORUM
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Contraffazione online: hacker violano siti web italiani di Scuole e Comuni Post: 14.05.14 Data
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Cro ­ Polizia di Stato. Interpol Roma riunione esperti internazionali sequestro beni Roma ­ 14 mag (Prima Pagina News) Nella mattinata odierna ha avuto inizio, presso la Scuola Superiore di Polizia, la 1^ riunione del gruppo di esperti internazionali in materia di identificazione, localizzazione e sequestro dei beni, che è stata preceduta da una cerimonia di apertura alla presenza del Signor Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa, dei tre Vice Capi della Polizia, Prefetto Francesco Cirillo, Prefetto Alessandro Marangoni, Prefetto Matteo Piantedosi e dei vertici delle altre forze di polizia e delle massime autorità dipartimentali. La creazione del citato gruppo di esperti scaturisce da una serie di raccomandazioni e risoluzioni presentate dall’Italia ed approvate in ambito Interpol, con la finalità di rafforzare l’azione internazionale di contrasto alla criminalità organizzata attraverso l’aggressione dei proventi da essa acquisiti illecitamente. L’incarico demandato agli esperti comprende lo studio dell’attuale quadro normativo in materia di recupero dei beni e la formulazione di raccomandazioni finalizzate all’elaborazione di una proposta di testo da sottoporre alle autorità politiche per la sua traduzione in strumento giuridico internazionale. Tale strumento, anche grazie alla proficua collaborazione già sviluppata con l’UNODC per la realizzazione del “Digesto dei casi di criminalità organizzata”, potrebbe rappresentare il naturale sviluppo del lavoro svolto per la stesura della Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale, siglata a Palermo nel 2000. Alla citata conferenza, che si concluderà il prossimo 16 maggio, partecipano oltre 100 esperti provenienti da tutto il mondo e rappresentanti di istituzioni ed organizzazioni internazionali, fra cui l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la Banca Mondiale, il Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI), Europol, il Consiglio di Europa, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), la rete CARIN, il Gruppo Egmont e il Comitato 1267 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. (PPN) 14 mag 2014 18:34 Twitter Politica Europee, Alessandra Mussolini show: 'Alfano e Meloni? Pecoroni' Sport Internazionali Tennis: Federer toccata e fuga, attesa per Nadal. La giornata Cultura Saviano­Jovanotti, una jam session di parole in un video Cronaca Papa: Preghiamo per minatori Turchia e vittime Mediterraneo Cultura Carabinieri: uniformi, cimeli e immagini fino al 1946 Cultura Mannoia, due concerti per beneficenza in Brasile | Cronaca | Politica | Economia | Motori | Esteri | Lazio | Ambiente | Salute | Sport | Cultura | Turismo | I C T | Verbalia Comunicazione S.r.l. Società Editrice di PRIMA PAGINA NEWS Registrazione Tribunale di Roma 06/2006 ­ P . I . 0 9 4 7 6 5 4 1 0 0 9 Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione n. 21446 Sede legale : Via Costantino Morin, 45 00195 Roma Redazione Tel. 06­4 5 2 0 0 3 9 9 r . a . ­ F a x 0 6­2 3 3 1 0 5 7 7 E­mail: redazione@primapaginanews.it ABBONAMENTI CONTATTI NOTE LEGALI RSS Codice abbonamento:
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Favaraweb » CULTURA E SPETT., Favara, Favara, POLITICA, PRIMO PIANO » Favara, bene sequestrato alla ULTIME NEWS mafia diventa centro sportivo. Ieri la consegna
Favara, bene sequestrato alla mafia diventa centro sportivo. Ieri la consegna 13 luglio, 2010 ­ 9:12 | Add a Comment
661 views Ieri mattina è stato celebrato la cerimonia per la consegna della cooperativa sociale “Villa degli Angeli” la villetta di via Alfredino Rampi, bene confiscato alla mafia. Diventa centro sportivo per la socializzazione e l’aggregazione dei giovani di Favara, che lo gestirà grazie ai fondi del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno” e d a p a r t e d e l Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo. Il passaggio di consegne è stato firmato dal presidente del CdA del Consorzio, Maria Grazia FAVARAWEB.IT SU FACEBOOK Brandara da una parte e da Antonio Matina, Trovaci su Facebook
presidente della cooperativa sociale. Un momento importante per tutta la comunità favarese.
La celebrazione di consegna, è stata benedetta da don Diego Acquisto, erano presenti il prefetto Umberto favaraweb
Postiglione, il sindaco di Favara Domenico Russello il vice sindaco di Siculiana, Giuseppe Zambito; gli Mi piace
assessori Manuela Seminatore di Canicattì e Gianfranco Pilato di Licata, comuni facenti parte del Consorzio, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine.
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Scritto da S.Vinciguerra Plug­in sociale di Facebook
Archiviato in: CULTURA E SPETT., Favara, Favara, POLITICA, PRIMO PIANO 3 febbraio 2014 ­­ I comuni dell’Agrigentino unioni civili.
7 luglio 2010 ­­ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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FORESTALE: A CASTEL VOLTURNO NASCE LA “SCUOLA” CONTRO I CRIMINI E LE ILLEGALITÀ AMBIENTALI RECENSIONI
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I video di frodialimentari MERCOLEDÌ 14 MAGGIO 2014 20:37 | SCRITTO DA REDAZIONE Al via il Progetto Europeo Recupero Legalità Ambientale che punta sulla formazione integrata delle Forze di Polizia e delle altre Istituzioni coinvolte per combattere le gravi e diffuse illegalità ambientali che minacciano il sud del nostro Paese Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sarà presente all’inaugurazione insieme ad altre Autorità Roma, 14 maggio 2014 – Nasce nel Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno del Corpo forestale dello Stato, nel bel mezzo di una terra martoriata dall’emergenza rifiuti e dalla mano della criminalità organizzata, l’ultimo strumento per combattere i molteplici reati in campo ambientale. Si tratta del Progetto Europeo Recupero Legalità Ambientale (www.perla­progettopon.eu), un programma formativo integrato (seminari, moduli didattici, e­learning) che mira a contribuire al miglioramento delle azioni di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali puntando sulla sinergia tra gli attori istituzionali coinvolti: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di Porto, Corpo forestale della Regione Siciliana, Polizia Provinciale, Polizia Locale, ARPA, rete degli Enti locali. Il progetto gode dei finanziamenti comunitari del PON FESR “Sicurezza per lo sviluppo” Obiettivo convergenza 2007­2013 e intende potenziare, attraverso un approfondito programma di formazione integrata, gli strumenti di contrasto alla legalità ambientali nelle regioni del sud Italia. Il convegno di presentazione sarà un’occasione per confrontarsi sul tema della legalità ambientale con addetti ai lavori e rappresentanti della società civile. Interverranno Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, il Vice Direttore Generale della Polizia di Stato Matteo Piantedosi, che rappresenta proprio l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, l’Avvocato Generale della Procura di Napoli, Luigi Mastrominico, il Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonajuto. È prevista la presenza del Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano mentre a moderare l’evento sarà Antonello Velardi, capo redattore centrale de IL MATTINO, che ogni giorno porta alla ribalta delle cronache gli annosi problemi ambientali che minacciano il meridione. ULTIMI ARTICOLI
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FORESTALE: A CASTEL VOLTURNO NASCE LA “SCUOLA” CONTRO I CRIMINI E LE ILLEGALITÀ AMBIENTALI Postato il 15 Maggio 2014 da lddc Nasce nel Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno del Corpo forestale dello Stato, nel bel mezzo di una terra martoriata dall’emergenza rifiuti e dalla mano della criminalità organizzata, l’ultimo strumento per combattere i molteplici reati in campo ambientale. Si tratta del Progetto Europeo Recupero Legalità Ambientale (www.perla­progettopon.eu), un programma formativo integrato (seminari, moduli didattici, e­learning) che mira a contribuire al miglioramento delle azioni di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali puntando sulla sinergia tra gli attori istituzionali coinvolti: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di Porto, Corpo forestale della Regione Siciliana, Polizia Provinciale, Polizia Locale, ARPA, rete degli Enti locali. Il progetto gode dei finanziamenti comunitari del PON FESR “Sicurezza per lo sviluppo” Obiettivo convergenza 2007­2013 e intende potenziare, attraverso un approfondito programma di formazione integrata, gli strumenti di contrasto alle illegalità ambientali nelle regioni del sud Italia. Il convegno di presentazione, che si terrà a Castel Volturno (CE) il 21 maggio presso il Centro di Formazione Nazionale del Corpo forestale dello Stato (viale delle Acacie ­ Località Pinetamare), sarà un’occasione per confrontarsi sul tema della legalità ambientale con addetti ai lavori e rappresentanti della società civile. Interverranno Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, il Vice Direttore Generale della Polizia di Stato Matteo Piantedosi, che rappresenta proprio l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, l’Avvocato Generale della Procura di Napoli, Luigi Mastrominico, il Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonajuto. È prevista la presenza del Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano mentre a moderare l’evento sarà Antonello Velardi, capo redattore centrale de IL MATTINO, che ogni giorno porta alla ribalta delle cronache gli annosi problemi ambientali che minacciano il meridione. Tags | Corpo Forestale dello Stato, perla Articolo Successivo »
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Non ci sono bandi di gara associati 16 MAGGIO 2014 Torna a Palermo la Fiera del Consumo critico DOCUMENTI ASSOCIATI Non ci sono documenti associati ARTICOLI ASSOCIATI Non ci sono articoli associati LINK ASSOCIATI Non ci sono link associati EVENTI ASSOCIATI Non ci sono eventi associati Fino al 18 maggio tre giorni per conoscere le imprese pizzo free e dire no al racket e all’usura. Sabato 17 prevista la visita del Presidente del Senato, Pietro Grasso e del Commissario Nazionale Antiracket Elisabetta Belgiorno. Ritorna anche quest’anno la Festa/Fiera del Consumo critico di Addiopizzo a Palermo, evento che rientra nel progetto finanziato dal PON Sicurezza “Consumo critico antiracket: diffusione e consolidamento di un circuito di economia fondato sulla legalità e lo sviluppo”. La Festa iniziata il 16 si prolungherà fino al 18 maggio presso il Giardino Inglese e si aprirà con il corteo studentesco che attraverserà le vie di Palermo. Sabato 17 è prevista la visita del Presidente del Senato, Pietro Grasso e del Commissario Nazionale Antiracket Elisabetta Belgiorno. Finanziato dal Programma con oltre 1,4 milioni di euro, il progetto rientra nell’Obiettivo Operativo 2.4 ed ha come beneficiario l’Ufficio del Commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura in partenariato con l’associazione Addiopizzo. In linea con le finalità dell’intervento la tre giorni di Palermo permetterà di conoscere e sostenere gli imprenditori, i commercianti e le associazioni che aderiscono e rendono viva la lista del consumo critico ‘pizzo­free’. Questa edizione sarà anche l’occasione per lanciare la “Addiopizzo card”, una tessera che, utilizzata presso gli esercenti e le imprese aderenti, permetterà ai cittadini di beneficiare di uno sconto etico. In pratica, gli operatori economici ‘pizzo free’ verseranno per ogni acquisto effettuato una quota al fondo per l'investimento collettivo che andrà a finanziare un piano di riqualificazione di una zona di Palermo. Codice abbonamento:
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BANDI DI GARA ASSOCIATI Non ci sono bandi di gara associati 16 MAGGIO 2014 “La vigilanza e la sicurezza delle costruzioni”, evento finale di Sicurnet DOCUMENTI ASSOCIATI Non ci sono documenti associati Il progetto finanziato dal PON Sicurezza punta a rafforzare l'attivita' di vigilanza nel settore delle costruzioni. Svolte 130 giornate di formazione fra lezioni teoriche e visite ai cantieri e formati oltre 450 operatori ARTICOLI ASSOCIATI Non ci sono articoli associati LINK ASSOCIATI Non ci sono link associati EVENTI ASSOCIATI 15/05/14 | Evento finale del progetto SICURNET n
PHOTO GALLERY “L a v i g i l a n z a e l a s i c u r e z z a d e l l e costruzioni”, questo il tema del convegno conclusivo del progetto SicurNet1 che si è svolto presso il Ministero dei Trasporti. Un’iniziativa che ha alla base l’obiettivo di migliorare le competenze del personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei locali Provveditorati interregionali alle opere pubbliche e degli Uffici tecnici regionali, profili appunto impegnati nello svolgimento delle attività di vigilanza sulle costruzioni. All’evento finale di Sicurnet1 erano presenti, fra gli altri, Il presidente reggente del Consiglio dei lavori pubblici, ingegnere Massimo Sessa, l'ex presidente Franco Karrer sotto la cui presidenza e' stato avviato il progetto, il responsabile dell'Obiettivo Operativo 2.9 del PON Sicurezza Fabrizio Gallotti, l'ingegnere Emanuele Renzi dirigente del Servizio tecnico centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici e responsabile del progetto SicurNet1. "E' un progetto importantissimo ­ ha sottolineato anche Gallotti ­ perchè permette la collaborazione fra più' operatori delle Forze dell'Ordine e dei funzionari del Consiglio superiore dei lavori pubblici in un settore in cui purtroppo abbiamo assistito a tragedie causate proprio dall'uso di materiali non conformi. Nella programmazione futura spero si faccia tesoro di Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Grazie a Sicurnet1, in totale sono state svolte 130 giornate di formazione, alternando lezioni teoriche e visite ispettive nei cantieri, con il coinvolgimento di 450 operatori. "Il progetto PON Sicurezza ­ ha detto Sessa ­ e' molto importante perchè ha permesso un'integrazione e una collaborazione istituzionale nelle attività di prevenzione e controllo dirette a garantire la sicurezza strutturale delle costruzioni". 101203
L’attività primaria dell’iniziativa è stata proprio avviare e consolidare la formazione degli addetti ai lavori negli ambiti più esposti al rischio di azioni illegali, soprattutto in termini di vigilanza sul mercato,nei cantieri e sui materiali utilizzati per l’edilizia nelle quattro regioni Obiettivo Convergenza. Il progetto quindi si sviluppa su più fronti: da una parte punta a garantire la sicurezza delle opere e, dall’altra, aiuta a fronteggiare eventuali fenomeni di infiltrazioni criminali proprio nel settore dei materiali da costruzione. Una strada questa per consentire più efficiente controllo della legalità nelle attività economiche che regolarmente ruotano intorno al mondo dell’edilizia e delle costruzioni. SICUREZZASUD.IT (WEB)
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questa esperienza e si prevedano nuovi interventi per migliorare il rispetto della legalità in questo settore così importante per imprese e cittadini". L'importanza della formazione e' stata sottolineata anche dal sostituto procuratore antimafia Diana De Martino: "Se gli operatori sono formati per sapere quale documentazione verificare, quali segnali di allerta cogliere, quali verifiche fare, l'attivita' di prevenzione e controllo e' davvero efficace e si riesce a contrastare e punire quelle imprese colluse con la mafia che esercitano una concorrenza sleale gravemente dannosa per le imprese legali". In parallelo a SicurNet1 il PON Sicurezza ha finanziato il progetto “SicurNet.2”, anch’esso in fase avanzata di esecuzione (la conclusione e' prevista per giugno) che prevede la messa a disposizione di una piattaforma informatica e di una banca dati a supporto dell' attività di vigilanza. Le risorse stanziate a sostegno di entrambi i progetti, che hanno come beneficiario il Consiglio dei lavori pubblici, superano 1,7 milioni di euro. Codice abbonamento:
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Cerca tra le news Il progetto presentato dalla Marina Militare
17/05/2014
Mare sicuro, come difendere i fondali dei porti e delle coste
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Al Castello Aragonese il programma “Port and Coastal Survey”. Lunedì la dimostrazione pratica alla base navale di Mar Grande La Redazione
La presentazione del progetto "mare sicuro"n.c.
Un progetto per difendere il mare monitorando i fondali dei porti e delle coste. E’ stato presentato stamattina al Castello Aragonese dall’ammiraglio di squadra, Ermenegildo Agazzi. E’ inserito nel Programma Operativo Nazionale (Pon) “Sicurezza per lo Sviluppo” sul miglioramento delle condizioni di sicurezza, giustizia e legalità, per i cittadini e le imprese, in quelle regioni del sud Italia in cui i fenomeni criminali limitano fortemente lo sviluppo economico. I l p r o g e t t o “Port and Coastal Survey ” che si propone di condurre un’attività di controllo rimuovendo gli oggetti estranei all’ambiente marino e realizzando un database dei fondali, è stato finanziato per il 50% con risorse provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e per il restante 50% con fondi nazionali assegnati al ministero degli Interni. Il progetto affidandosi a tecnologie d’avanguardia e mezzi sia di superficie che sottomarini a guida autonoma, si prefigge l’obiettivo di scandagliare con accuratezza i fondali marini in prossimità e dentro i porti e di generare dettagliate mappe tridimensionali in grado di fornire i dati utili e di individuare possibili minacce per la navigazione e la sicurezza. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Quello di Taranto, quindi, è tra i nove porti del sud Italia che saranno monitorati dai mezzi e dai militari specializzati della Marina Militare. La dimostrazione pratica lunedì prossimo, alle 11, alla Stazione Navale Mar Grande. In programma la presenza di alcune scolaresche della provincia jonica. 17-05-2014
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Aceto: 'Abolire la provincializzazione apre la strada ai rifiuti napoletani' Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Raccolta rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, i dati del Sannio Codice abbonamento:
Domenica 18 maggio, con inizio alle ore 20,00, sarà presentato alla cittadinanza di Melizzano il Centro RAEE, struttura d’eccellenza nel disassemblaggio e riutilizzo dei componenti elettronici in disuso. La struttura, recentemente collaudata e quindi pronta per essere utilizzata, sorge in località San Tammaro ed è stata realizzata su un terreno confiscato alla criminalità organizzata della superficie complessiva di 23.210 mq. L’intervento di riqualificazione dell’area e di progettazione, finanziato con i fondi del PON Sicurezza, misura 2.5, per un importo complessivo di ben oltre due milioni di euro, si compone di un’isola ecologica che servirà alle esigenze del Comune di Melizzano e un centro per la raccolta, disassemblaggio e riutilizzo dei RAEE. “La realizzazione di questo Centro – afferma il sindaco Rossano Insogna ­ rappresenta la più straordinaria sfida che una pubblica amministrazione abbia mai raccolto nell’utilizzo innovativo di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Una sfida che abbiamo vinto, riqualificando un’area degradata ed abbandonata, facendone una realtà industriale con un forte potenziale di espansione e di sviluppo, non solo per il territorio di Melizzano, ma per l’intera Provincia di Benevento e della stessa Regione Campania. Una sfida vinta anche e soprattutto nell’affermazione della legalità, dello sviluppo e del lavoro, proprio in un settore così delicato come quello della raccolta dei rifiuti che è stato per decenni terreno di affari, profitti e devastazione ambientale da parte della camorra. Continueremo a sostenere ­ continua Insogna ­ quella che rappresenta per noi e per il nostro territorio la più grande occasione di sviluppo. Lo faremo supportando l’azione della cooperativa sociale che gestirà le attività dell’impianto non solo burocraticamente. Aiuteremo i lavoratori nella fase di star­up, ricercando le disponibilità delle Pubbliche Amministrazioni per il conferimento dei RAEE di loro proprietà. Tutto ciò ci porterà lavoro, benessere, contribuirà a tutelare l’ambiente e creerà nuove occasioni di sviluppo”. Un nuovo traguardo può dirsi raggiunto per l’Amministrazione Insogna. Un traguardo importante anche in vista delle prossime elezioni che vedono Insogna e la sua squadra impegnati nella riconferma di mandato nel segno della continuità amministrativa. “Sono fortemente convinto che i cittadini di Melizzano – conclude Rossano Insogna – sapranno premiare chi è sempre stato al servizio e a difesa del territorio rispetto chi, troppo spesso, e soprattutto pretestuosamente, utilizza la polemica sostituendolo al sano confronto politico basato sui programmi e sugli impegni reciproci”.