www.lapianura.it Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Aprile 2014 - numero 70 Sommario Editoriale Nel nostro ultimo editoriale avevamo sottoposto all’attenzione dei prossimi candidati sindaci l’ipotesi di accorpare i comuni più piccoli in modo da raggiungere la cosidetta “soglia standard”. In altre parole, a nostro avviso, è indispensabile pensare ad aggregazioni fra comuni fino ad arrivare ad una soglia minima di abitanti. Avevamo individuato in 10000 abitanti la soglia minima che consentirebbe di erogare servizi ai cittadini di qualità superiore ed a costi inferiori rispetto agli attuali livelli. Analogo ragionamento è stato espresso dal commissario alla spending review (a quando l’abbandono di un modo di esporre i concetti in modo provinciale ricorrendo a degli anglismi e a favore di una parlata trasparente e soprattutto italiana?). Carlo Cottarelli prevede per il 2014 risparmi sul capitolo “costi della politica” per circa 400 milioni di euro. Una parte di questi risparmi verrebbe dall’accorpamento dei comuni sotto i 5000 abitanti. E’ questa una proposta che ci sentiamo di condividere in pieno e che auspichiamo diventi un’azione di governo da realizzare sin dal giorno successivo alle elezioni amministrative. In questo capitolo è invece molto meno condivisibile la questione che riguarda la riduzione del numero dei consiglieri comunali. Si potrebbe ovviare riducendo l’indennità di carica, in particolare quelle dei consiglieri regionali, oltre ai rimborsi ai gruppi sempre regionali. Quest’ultimo aspetto, dopo i clamorosi scandali del recentissimo passato, merita non tanto una limatura quanto la sua radicale abolizione. Si può tranquillamente fare politica senza foraggiare i gruppi consiliari delle regioni. Soprattutto se ciò comporta l’acquisto di mutande verdi o di altre amenità del genere. San Gervasio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2 Offlaga e Provincia . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3 Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4 Alfianello e Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . » 5 Pavone Mella. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6 Orzinuovi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7 Cigole e Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8 Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9 Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10 Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11 Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12 Calendario Bresciano . . . . . . . . . . . . . . . » 14 Ricette. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15 Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16 Direzione: Stefania Brunelli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova (Bs) Stampa: Tiber spa - Brescia Pubblicazione mensile E-mail: la_pianura@yahoo.it per inserzioni pubblicitarie email: Successo di Claudia Manenti allo SpazioAref di Brescia (pagina 3) la_pianura@yahoo.it VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it San Gervasio Barbara Migliorati candidata Sindaco Aprile 2014 Pag. 2 Per le elezioni amministrative del prossimo 25 maggio, tra i 147 Comuni della Provincia di Brescia, anche San Gervasio andrà al voto per eleggere il Sindaco ed il Consiglio Comunale. E’ notizia di pochi giorni fa, la presentazione ufficiale alla cittadinanza della candidatura a Sindaco di Barbara Migliorati. La candidata ha maturato esperienze al servizio della comunità, come Assessore, con deleghe ai Servizi Sociali, Istruzione e Manifestazioni per cinque anni, dal 2004 al 2009, riuscendo a far nascere l’Asilo Nido, ad istituire la Scuola Secondaria di 1° Grado, anche grazie alla costruzione del nuovo Polo Scolastico; per la sua sensibilità ed attenzione la scuola ha potuto realizzare progetti innovativi e di alta qualità. A lei si deve, inoltre, l’organizzazione della Sagra di San Gervasio che ha saputo dare visibilità al paese in tutta la provincia. Barbara Migliorati guiderà una lista civica “Insieme per ricominciare”. Un nome che, secondo Migliorati Barbara, è stato pensato e scelto perché rappresenta lo spirito e l’essenza di quello che sarà il suo impegno amministrativo. La necessità di voltare pagina, la volontà di voler ricominciare una nuova stagione, l’impegno a ricostruire un nuovo paese insieme ai cittadini, attraverso il loro diretto coinvolgimento, la convinzione che si debba essere tutti uniti verso l’obiettivo comune di rendere il paese migliore e più sereno, sono i punti cardine sui quali, la candidata, è fermamente convinta si debba lavorare, recuperando così la fierezza di appartenere ad una comunità. Il suo compito primario sarà quello di mettere in campo persone competenti e rappresentative della realtà del paese, valorizzando, comunque, l’impegno di tutti i cittadini che, al suo fianco, attraverso una sinergia di idee, di capacità, di lavoro, potranno contribuire alla rinascita del paese. “San Gervasio merita un cambiamento, la sua gente lo merita: quello che unisce è ancora molto superiore a quello che ci divide e, insieme sapremo dimostrarlo” ci dice Barbara Migliorati che, a breve, presenterà la squadra che sarà al suo fianco e il programma ufficiale della lista civica “Insieme per ricominciare”. Intanto anticipa alcune linee guida del suo programma: ascolto, disponibilità, trasparenza: il Comune sarà completamente al servizio dei cittadini e le scelte amministrative terranno conto dei reali bisogni e necessità delle singole persone e dell’intera comunità. I nuovi fenomeni Capitan Fracassa si mette l’elmetto e parte per la guerra Cosa può succedere di nuovo ad opera del nostro fenomeno? La reiterazione di un comportamento da Capitan Fracassa. Vi riassumiamo in breve l’accaduto. Un avvocato si rivolge al giudice di pace di Brescia ed ottiene un decreto ingiuntivo per farsi liquidare dal comune di San Gervasio una sua parcella. Cosa fa il nostro? Prontamente incarica un altro ennesimo avvocato di impugnare il decreto ingiuntivo. L’avvocato, dopo aver ricevuto l’incarico ed esaminata la pratica, consiglia al nostro di pagare, chiedendo a sua volta il pagamento di una nuova parcella. Così al posto di pagare un avvocato ne paghiamo due. Tale fatto, sia pure in forme diverse, si era già palesato con le querele contro il nostro giornale. Il nostro prode ci querela, paga gli onorari degli avvocati e poi? Poi ritira le querele prima che si svolga il dibattimento in tribunale. Due considerazioni. La prima è che per pagare inutilmente, e sottolineiamo inutilmente, gli avvocati i soldi si trovano e non ci sono i fondi per il diritto allo studio o per altre questioni di interesse dei cittadini. La seconda è che il nostro prode se non si mette l’elmetto in testa, pronto per partire per il fronte, non è contento. Ma qualcuno gli avrà detto che non ha più l’età per giocare con i soldatini? Soprattutto con i soldi dei cittadini! 21 Marzo, la “Festa dell’albero” Un giorno per richiamare l’attenzione sull’importanza, per l’uomo e per l’ambiente, dei boschi e delle foreste, una giornata di festa che deve naturalmente essere accompagnata da altri 364 giorni di impegno per salvaguardare il patrimonio arboreo e per stimolare l’adozione di gesti concreti per l’ambiente. Piantare nuovi alberi significa, infatti, dare un contributo reale alla difesa della vita sul Pianeta, cioè la vita di tutti noi e nello stesso tempo prenderci cura del nostro futuro e lasciare un ambiente migliore ai nostri figli. E’ con queste parole che la Presidente del Lions Club Cidneo di Brescia Megale Maruggi Sabina ringrazia la Scuola Primaria di San Gervasio, alunni ed insegnanti, per l’impegno, l’attenzione e la cura dimostrata verso il proprio territorio ed è felice che il Club abbia potuto aiutare gli alunni in questo importante compito, offrendo, per il secondo anno consecutivo, 66 piantine da mettere a dimora nel Bosco del Lusignolo. La consegna alla scuola di una targa ha rappresentato un momento di grande significato e un riconoscimento all’impegno della scuola nella cura del proprio ambiente. Una giornata che non ha mancato anche di stupire ed emozionare grazie alla spettacolare esibizione di esperti chioccolatori, Claudio Pin e Loris Dal Maistro, la cui presenza è stata possibile per la disponibilità di Federcaccia Provinciale e del Presidente Dott. Bruni Marco, che ha espresso soddisfazione e rinnovato l’impegno ad essere presenti anche per la prossima edizione della festa. Ringraziamenti sono stati espressi al Gruppo Volontari per San Gervasio per la preziosa opera di assistenza e di aiuto alla scuola, al Comune di San Gervasio , alla Ditta Amica Cips per aver offerto la merendina. I bambini poi si sono dati da fare per piantumare i piccoli alberelli, sotto l’attenta guida del personale della Cooperativa “ Il Quadrifoglio”. E concludendo, in perfetto stile ecologico, tutti a scuola in bicicletta. Il successo che la manifestazione aveva avuto l’anno scorso si è ripetuto anche quest’anno: la tradizione deve continuare. Offlaga - Provincia Aprile 2014 Pag. 3 Offlaga: Claudia Manenti quando la passione per la pittura diventa professione Vive a Cadignano ma le sue radici sono tutte offlaghesi. Claudia Manenti, classe 1968, pittrice ormai affermata ed apprezzata ha aggiunto un nuovo successo ai tanti già collezionati nel corso della sua prolifica carriera artistica. Critica e pubblico hanno infatti ampiamente elogiato la recente mostra “Frammenti di immagine nell’immagine” allestita dal 22 febbraio al 23 marzo scorsi, nell’elegante e prestigiosa galleria cittadina SpazioAref. Nelle sale di piazza della Loggia Claudia Manenti ha esposto una decina di opere, per lo più di grandi dimensioni, frutto delle nuove tecniche artistiche sperimentate negli ultimi anni. Una sorta di “prima” evidentemente apprezzata. Così mosaici rivisitati in chiave moderna, piccoli frammenti di immagini pazientemente ritagliati da giornali e riviste hanno preso nuova vita dando forma a paesaggi, a figure, a ritratti che sembrano raccontare… Sì perché tutte le opere realizzate dalla pittrice nei tanti anni di appassionata ricerca artistica sono veri “paesaggi dell’anima”: poco importa cosa esse raffigurino ed a quali tecniche rispondano, ciò che affiora dalla tela sempre e comunque è un intero mondo quello profondo ed interiore di un’artista alla costante ricerca di ciò che sta oltre quello che l’occhio vede e che inevitabilmente Claudia Manenti riesce a trasmettere grazie ad un elegante gioco di tratti e colori ed all’utilizzo di materiali tanto particolari quanto elementari come il fogliame, i sottili fili di metallo, i gusci d’uovo. Quello di Claudia Manenti è un vero e proprio sogno artistico diventato realtà… Sin da giovanissima affascinata dal disegno e dall’uso dei colori avvia infatti un percorso che parte dalle tecniche dell’illustrazione e della grafica. Nel tempo l’indomita passione per l’arte che la muove la spinge a seguire corsi didattici ad incontrare persone che l’aiutano ad approfondire e a sviluppare il suo innato talento permettendole così di trasformare la sua passione in una professione. Una professione che non le impedisce di diventare moglie e madre e che le regala, insieme alla fatica che inevitabilmente permea la vita d’artista, molte soddisfazioni. Non ultima, ma certo tra le più emozionanti, quella che nel 2009 la porta a consegnare nelle mani di Andrea Bocelli la scultura da lei appositamente creata per il prestigioso premio “Ragno d’oro” dell’Unicef assegnato quell’anno al noto ed amato cantante italiano. Sono davvero numerose le mostre, collettive e personali, che hanno visto le opere della pittrice offlaghese protagoniste e silenziose testimoni della magia di un sogno diventato quotidianità, di un’incessante ricerca che porta a percorrere sempre nuove strade dove la figura umana, la persona, resta comunque elemento predominante. Le tele di Claudia Manenti stupiscono, emozionano e chiedono di allungare lo sguardo verso quell’infinito che è dentro ciascuno di noi. E ci invitano a riflettere su quanto il talento, ogni talento, valga sempre la pena di essere assecondato e coltivato; non fosse altro che per raccogliere un solo frutto… Stefania Brunelli La sicurezza stradale nel giorno della Donna Lo scorso 8 marzo 2014 in occasione della Festa della Donna, presso l’Autodromo Franciacorta International Circuit di Castrezzato è stato realizzato un corso di guida sicura rivolto a sole donne. L’iniziativa è stata patrocinata dall’assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia e dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità. Il corso, articolandosi fra un’illustrazione teorica e una prova pratica con slalom tra i birilli, frenate di emergenza (con o senza ostacoli), riproducendo le situazioni di rischio che si propongono quotidianamente sulle nostre strade, è stata un’ iniziativa di grande sensibilizzazione sociale. “Un bagaglio di nozioni - aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia Mariateresa Vivaldini – utile a intervenire sul punto debole delle donne alla guida: le intersezioni, causa di incidenti dovuti a errata valutazione del pericolo. Nonostante questo le donne sono solo il 15% dei morti sulle nostre strade, a dimostrazione che sono molto più responsabili e sensibili alle campagne di sicurezza stradale. Negli ultimi due mesi si sono verificati 11 incidenti mortali. Delle vittime, 4 erano donne e 7 uomini. Quanto all’età, 3 delle 4 donne avevano più di 65 anni, mentre degli uomini solo 1 era over 60. Inoltre, 3 delle 4 decedute sono state investite mentre attraversavano la strada, mentre gli uomini erano tutti automobilisti. Anche nel 2013, delle 71 vittime della strada, “solo” una piccola parte, 11, sono state donne.” 725 Feriti al giorno 10 Morti al giorno 51 Disabili al giorno Pontevico Dojo Kun PONTEVICO, successi sia in pedana che al di fuori Aprile 2014 Pag. 4 Il Dojo Kun Pontevico rappresenta a buon diritto una realtà sempre più importante per l’intera comunità locale. Un rilievo che vale sia a livello agonistico che per l’apporto educativo e formativo che riesce a trasmettere alle nuove generazioni. Un’ulteriore conferma di questa duplice, felice direzione è giunto dai Campionati Regionali 2014 che si sono svolti a Pavia. Nonostante la presenza tra gli oltre 560 partecipanti di quasi tutti gli atleti più qualificati del panorama lombardo, i portacolori pontevichesi sono riusciti a porsi in bella evidenza, ribadendo le loro qualità tecniche nelle numerose categorie in gara. Il bilancio finale dei karateki guidati dal maestro Paolo Ghizzardi mostra infatti diverse prestazioni di elevata caratura, tra le quali si segnalano quelli “firmate” da Alice Bertani, che ha conquistato una medaglia d’oro e una d’argento, Luca Favagrossa, doppio argento, e il bronzo vinto in campo seniores nel kata sincronizzato donne. Il tutto per un consuntivo senza altro positivo che non fa altro che testimoniare la bontà del lavoro portato avanti dal Dojo Kun, che in questa stagione presenta con motivato orgoglio 75 tesserati. Organizza manifestazioni di indubbio rilievo come la gara del prossimo 9 marzo, che richiama già, con grande decisione, l’attenzione verso il palazzetto di Pontevico che vivrà in quell’occasione un’intera giornata dedicata alle arti marziali di alto livello. Grazie anche alla stretta collaborazione instaurata con l’Amministrazione Comunale di Pontevico, però, l’impegno agonistico non rappresenta il solo fiore all’occhiello del sodalizio bassaiolo: “Il karate – spiega il maestro Ghizzardi – non rappresenta per noi soltanto un momento sportivo fine a se stesso. Si tratta, al contrario, di uno strumento privilegiato per trasmettere valori ed ideali ai nostri giovani, per aiutarli a crescere ed imparare qualcosa che può rivelarsi utile anche al di fuori della palestra nella quotidianità di tutti i giorni. Una disciplina che è anche uno stile di vita e che vuole soprattutto aiutare a crescere le persone”. Uno spirito che certo non è sfuggito al Comune di Pontevico, che, proprio per questa filosofia condivisa, ha scelto di camminare al fianco del Dojo Kun e di tutti i suoi componenti: “Una società che non vuole fare solo sport, ma cerca di aiutare a crescere le nuove generazioni – sintetizza il sindaco Roberto Bozzoni – rappresenta una risorsa importante per tutta la comunità. Ecco spiegato perché, anche in tempi come questi, nei quali gli enti locali devono fare i conti con risorse sempre limitate, cerchiamo di essere vicino all’attività di questa bella realtà di Pontevico. Certo, per i motivi che abbiamo appena detto, il nostro sostegno non può avere la consistenza economica che ci piacerebbe, ma tentiamo comunque di sostenere il cammino del maestro Paolo Ghizzardi e di tutti i tesserati, come conferma, ad esempio, l’impegno che ci siamo presi per fare in modo che questa disciplina ed i suoi praticanti possano contare sugli spazi necessari. Il tutto per un cammino che si sta rivelando sempre più importante per Pontevico e che sono sicuro raggiungerà traguardi sempre più prestigiosi per il futuro”. Installate 16 nuove telecamere per la videosorveglianza Con la firma del contratto con l’azienda che effettuerà l’intervento, è entrato nella fase operativa il progetto che porterà all’installazione sul territorio di Pontevico di sedici nuove videocamere. Il completamento di un preciso disegno che viene spiegato dal sindaco Roberto Bozzoni: “E’ uno strumento che abbiamo voluto mettere a sostegno della sicurezza e del controllo del nostro territorio. In un primo momento avevamo messo in preventivo l’installazione di undici videocamere, ma poi siamo riusciti a salire fino alle sedici che verranno messe in funzione entro quarantacinque giorni, più o meno intorno alla fine del mese di aprile. Un intervento il cui costo si aggira sui 70.000 euro e che, a questo punto, coinvolge tutto il nostro paese. Proprio questo è un elemento di particolare soddisfazione perché in un momento come questo, nel quale le risorse degli enti locali sono sempre ridotte, siamo stati in grado di portare al giusto compimento un progetto che offrirà maggiore sicurezza alla comunità di Pontevico. Queste videocamere, in effetti, non hanno certo la funzione di violare la privacy dei cittadini, ma, al contrario, permettono una tutela efficace del territorio e valorizzano la stessa percezione di sicurezza degli abitanti di Pontevico. Un bene che ai giorni nostri riveste un’importanza fondamentale per ragioni facilmente comprensibili”. Il programmasicurezza avviato dalla Giunta Bozzoni, dunque, è pronto a compiere il passo finale per completare il disegno previsto. Dopo le videocamere già installate nei mesi scorsi in luoghi strategici del territorio (in primis all’uscita del casello autostradale e nelle vie centrali del paese), l’entrata in funzione di queste sedici nuove telecamere renderà veramente completa la rete che è pronta a fornire un prezioso aiuto al lavoro delle forze dell’ordine e vigilare sulla sicurezza della comunità pontevichese. Stanno per partire i lavori per la copertura della palestra L’iter previsto dalla legge è stato ormai completato e stanno per partire i lavori che tra le fine di aprile e l’inizio di maggio offriranno alla comunità di Pontevico una palestra polivalente in più. Il costo dell’importante intervento si aggira sui 160.000 euro e metterà a disposizione delle discipline che solitamente svolgono la loro attività proprio in palestra (ginnastica e karate in primis) una nuova struttura in più sulla quale basare la loro voglia di fare ed il loro entusiasmo. Il nuovo impianto verrà realizzato grazie alla copertura del campo da tennis di via Cavalieri di Vittorio Veneto e permetterà agli sportivi pontevichesi di usufruire di una infrastruttura efficiente ed accogliente al posto di una che, nello stato attuale, riceve ben scarsa considerazione. “Per fortuna – conferma il sindaco Roberto Bozzoni – il panorama sportivo di Pontevico è molto vivo. Ci sono tante realtà ed altrettanto numerosi sono i praticanti delle discipline più diverse. Questo rende sempre piuttosto difficile trovare gli spazi adeguati per rispondere in modo positivo alle esigenze di tutti i sodalizi. Proprio per questo abbiamo pensato di realizzare questo intervento che ci permetterà di avere a disposizione una struttura efficiente ed innovativa in più, in grado di assecondare al meglio le richieste delle società pontevichesi, offrendo in particolare un nuovo, valido punto di riferimento a tutte quelle realtà che svolgono solitamente la loro attività in palestra. Si tratta – termina lo stesso Bozzoni – di un’opera sicuramente importante, soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando. Nello stesso tempo, però, lo giudico un attestato eloquente dell’importanza che attribuiamo alle società sportive attive sul nostro territorio e all’opera formativa e di socializzazione che ciascuna di loro porta avanti. Queste realtà costruiscono il paese del futuro attraverso lo sport e l’Amministrazione Comunale ha deciso di essere al loro fianco”. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile i lavori dovrebbero entrare nella fase operativa e salvo intoppi imprevisti la cerimonia del taglio del nastro dovrebbe venire fissata entro la metà del mese di maggio, così da mettere rapidamente a disposizione di tutta la comunità un nuovo impianto sul quale poggiare la voglia di pratica sportiva di tutti i pontevichesi. Alfianello - Pontevico Aprile 2014 Pag. 5 Per i servizi sociali di PONTEVICO, la casa è in primo piano a cittadini italiani (da sempre). Una media sono trovati nella necessità di dover cercare volontari delle associazioni presenti sul Sono soprattutto due le richieste che vengono avanzate all’assessorato ai servizi sociali del Comune di Pontevico, il lavoro e la casa. In attesa di riuscire a trovare le soluzioni necessarie per il primo, sentito problema, nell’ultimo periodo la questione legata ad un bene essenziale come la casa ha messo in evidenza alcuni segnali positivi. Basti pensare che l’Amministrazione Comunale ha indotto l’Aler ad affittare gli appartamenti di via Francesca, che dopo essere stati ultimati sono rimasti vuoti per una decina d’anni. Nel frattempo è scaduta la graduatoria per le assegnazioni delle case popolari e, in attesa del nuovo bando, si procede con il sistema delle assegnazioni straordinarie. Una situazione che è strettamente collegata all’aggravarsi della crisi economica. Basti pensare che dal 2004 al 2009 sono stati assegnati 62 appartamenti e di questi 26 sono quelli che sono stati dati del 41% che, tra l’altro, è cresciuta grazie alle 4 assegnazioni sulle 7 in totale decise nel primo semestre del 2009. Nell’ultimo quinquennio, nonostante il già citato ripristino dell’edificio di via Francesca, a causa soprattutto del numero ormai ben definito di appartamenti ad edilizia residenziale pubblica, le assegnazioni sono state 29. Di questi ben 24 hanno avuto come destinatari cittadini italiani per una percentuale che è salita addirittura fino all’82%. Cifre che sono collegate ad un’ulteriore riflessione. In effetti, se in precedenza erano soprattutto famiglie o persone giunte dall’estero ad avanzare la richiesta per avere una casa, negli ultimi anni è cresciuta in modo esponenziale la domanda di pontevichesi che per la perdita del lavoro, per la riduzione del reddito o per altri problemi causati dalla crisi attuale si un appartamento dove andare ad abitare: “Sono davvero tante le persone di Pontevico che chiedono un aiuto - spiega l’assessore ai servizi sociali Luciano Migliorati - famiglie che si sono trovate all’improvviso a dover fare i conti con una riduzione drastica delle entrate, senza dimenticare i nuclei famigliari con disabili che hanno dovuto a loro volta confrontarsi con riduzioni dei contributi molto pesanti (in alcuni casi fino al 70%). Il nostro Comune ha cercato di venire incontro a queste situazioni. Nonostante tutti i tagli ai vari trasferimenti che noi stessi abbiamo subìto, ci siamo impegnati a non ridurre i nostri servizi e ci siamo industriati per trovare di volta in volta soluzioni in grado di sostenere i cittadini meno abbienti. Da una parte, ad esempio, abbiamo puntato sulla cooperazione, portando avanti alcuni servizi grazie ai territorio (trasporti gratuiti, consegna pasti e farmaci e tante altre iniziative ancora). Dall’altra abbiamo contattato categorie come i dentisti e gli ottici che operano a Pontevico e stiamo definendo un accordo per permettere agli utenti pontevichesi di usufruire delle prestazioni di base a prezzi convenzionati. Per quel che riguarda una questione fondamentale come la casa, poi, abbiamo stretto un rapporto intenso con l’Aler e stiamo analizzando con la massima attenzione le diverse situazioni che si segnalano sul territorio. Non è certo un periodo facile e nessuno possiede la bacchetta magica - termina l’assessore Migliorati - ma con il giusto impegno e la precisa volontà di ascoltare le istanze dei cittadini direi che si può offrire un sostegno positivo a chi lo richiede”. PONTEVICO, è arrivato il Wi-Fi per tutti La fase sperimentale è ormai terminata e si può dire che è entrato nel vivo del suo cammino il progetto “Pontevico 2.0”, il wi-fi per tutti. Un intervento fortemente voluto dalla locale Amministrazione comunale, che ha completato le verifiche tecniche insieme alla società che è stata incaricata di realizzare materialmente l’opera (la Airbeam). Grazie a questa installazione nelle zone raggiunte dal servizio è possibile navigare gratuitamente due ore al giorno senza alcuna spesa. Fino a questo momento le postazioni installate, definite hotspot attivi in termine tecnico, sono state collocate nelle frazioni Chiesuola, Bettegno e Torchiera, mentre nel capoluogo le zone interessate sono piazza Mazzini, piazza Maestà, piazza Garibaldi, piazzetta XX settembre, la palestra comunale, l’Oratorio S. Luigi e i Poliambulatori. A livello pratico, anche se per qualsiasi informazione o spiegazione è possibile rivolgersi direttamente agli uffici comunali, per poter utilizzare il servizio wi-fi è sufficiente recarsi in una della zone raggiunte dal servizio ed effettuare una semplice procedura. Bisogna infatti attivare la modalità wi-fi del proprio dispositivo (computer, tablet, smartphone...) e selezionare la rete dell’hotspot. Per completare l’operazione sarà poi sufficiente seguire le istruzioni che compariranno sullo schermo oppure aprire il browser e completare la procedura guidata. Una volta adempiuta questa premessa sarà possibile entrare nello sconfinato mondo di internet senza alcun costo con l’unico vincolo delle due ore di navigazione giornaliera: “Abbiamo voluto presentare questo servizio - è la spiegazione del sindaco Roberto Bozzoni - convinti dell’importanza che ha ormai acquisito al giorno d’oggi. Nello stesso tempo, visto che si tratta di una innovazione che richiede una tecnologia elevata, abbiamo cercato di far precedere l’arrivo a Pontevico del wi-fi libero da una approfondita serie di sperimentazioni e di analisi delle varie fattispecie che si possono verificare. In ogni caso consideriamo questi primi passi di “Pontevico 2.0” una sorta di prova sul campo, nel senso che invitiamo fin d’ora i cittadini a collaborare con il Comune per saggiare la portata e le qualità del nuovo sistema. Sperimentino il wifi gratuito e ne scoprano pregi e difetti, segnalandoli al Comune. Sono certo che proprio attraverso questa collaborazione diretta potremo valorizzare al massimo l’arrivo del wi-fi per tutti nel nostro paese”. ALFIANELLO: Paoletti ancora presidente degli Amici di Civiltà Bresciana Rinnovati i vertici dell’associazione Amici Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e del parco dell’Oglio, presente il fondatore della sede centrale della Fondazione mons. Antonio Fappani. Gli associati hanno confermato il presidente uscente arch. Dezio Paoletti ed altri componenti del direttivo quali: Gianni Geroldi, Giacomo Ghilardi, Lorenzo Seccamani, Baldassarre Monfardini, Luciano Rizzi, Giuliana Pezzi, Angela Salice, Cornelia Calzavacca. Il nuovo direttivo sarà in carica per i prossimi tre anni. La riunione s’è svolta nella sala comunale di Alfianello dove si sono svolti i lavori dell’annuale assemblea coordinata dall’arch. Paoletti. Tra gli intervenuti la signora sindaco Maria Teresa Geroldi, affiancata dalla dott.sa Livia Massardi; Roberto Maffetti a nome degli amici della Bici; Laura Cottarelli del Centro studi San Martino; Gervasio Moscardi della Liber di Alfianello; Ivan Speziani della Proloco Travagliato; Michelangelo Tiefenthaler (in foto con Dezio Paoletti) la cui magione in palazzo Maggi di Cadignano apre le porte a visite guidate; conte Laffranco Salvadego Ugoni del centro studi sul ciclo del Pitochetto a Padernello; Giacomo Ghilardi e Angelo Locatelli tra i fondatori del sodalizio nato da 25 anni a Monticelli d’Oglio con atto costitutivo del notaio Giuseppe Riccca. Giovanni Geroldi ha dato conto della situazione finanziaria del sodalizio. Negli interventi è ricorso il ricordo del primo presidente, il compianto Vittorio Sora, di amici e sostenitori dell’associazione quali furono Piero Maffezzoni e Paolo Pietta, sindaci del passato di Alfianello. Ha preceduto l’assemblea la visita all’antica chiesa di San Rocco aperta per l’occasione per la disponibilità del parroco don Mauro Manuini. Pag. 6 Pavone Mella Pavone Mella: Questioni di bilancio Il Comune di Pavone del Mella ha in corso di approvazione sia il Conto Consuntivo del 2013 che il Bilancio di Previsione del 2014. Si conferma una situazione di bilancio molto solida, come attestato dal fatto che l’avanzo di amministrazione ammonta a quasi 600.000 euro, avanzo ottenuto con la sola gestione ordinaria, senza aver tagliato alcun servizio alla popolazione e mantenendo un livello di tassazione fra i più bassi di tutta la Provincia di Brescia, come ben testimoniato dalle tabelle seguenti: Costo per Tares e addizionale Irpef per le tipologie di famiglie più diffuse: Pavone Media comuni vicini Pensionato che vive solo con 18.000 euro lordi di pensione (1.150 netti mensili) 65,33 138,97 Famiglia con 2 figli; 2 lavoratori dipendenti con reddito di euro 25.000 cadauno (1.500 netti mensili) 207,43 352,08 Costo per la Tares: ipotesi di 200 mq. per le varie attività–10.000 mq. per le industrie - Negozi di abbigliamento, cartoleria, ferramenta 167,67 442,90 - Edicola, farmacia, tabaccaio 207,34 579,58 - Industrie 4.129,23 15.586,78 - Attività artigianali 106,10 359,73 - Ristoranti, trattorie, pizzerie 935,141.910,43 - Bar, caffè, pasticcerie 702,29 1.439,27 Nel complesso, le imposte, le tasse ed il costo dei servizi, si attestano a Pavone a poco più della metà della media provinciale. La gestione dei rifiuti, pone Pavone fra i primi 10 comuni della Provincia come minor costo per abitante. Pavone si è sempre caratterizzato, a partire dal giugno 2004, per una fortissima azione di controllo della spesa corrente, finalizzata a mantenere al più basso livello possibile le imposte e tasse comunali. L’obiettivo è stato sicuramente raggiunto, qualora si consideri che la spesa corrente per abitante è salita solo dello 0,59% annuo, dato notevolmente inferiore all’inflazione. La crescita della spesa, peraltro, è dovuta solo ai costi per i nuovi servizi introdotti dall’Amministrazione (asilo nido, doposcuola, protezione civile, sportello unico attività produttive, centro anziani), nonché per finanziare gli investimenti effettuati (tangenziale, rotatorie, completamento rete fognaria, sistemazione e messa a norma di tutti gli edifici pubblici specialmente le scuole, costruzione asilo nido, acquisto e sistemazione centro polifunzionale, realizzazione nuova centrale termica comunale). Un libro in omaggio a S. Giovanni Piamarta Nella serata di sabato 22 marzo, presso il Centro Polifunzionale di Pavone del Mella, è stato presentato il libro “Padre Piamarta, un Santo a Pavone”. L’evento, organizzato dalla ProLoco, si colloca all’interno delle manifestazioni per la 17° Sagra di San Benedetto. Al numeroso pubblico è andato il saluto del sindaco Piergiorgio Priori e del Vicesindaco, Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici Mariateresa Vivaldini nonché del presidente della ProLoco Simone Pancera e del parroco don Lorenzo Boldrini. Fausto Parola, memoria storica del paese, il quale ha contribuito a completare il libro attraverso la ricerca di documenti, testimonianze e fotografie, è intervenuto ricordando lo stretto rapporto che il Santo ha avuto con Pavone, in cui operò attivamente come parroco per quattro anni. Gli autori, Maddalena Fioretti e Bruno Manenti hanno sottolineato come il libro sia nato dalla volontà di realizzare una pubblicazione con la quale il paese potesse rendere omaggio al proprio parroco; a distanza di un secolo vuole essere un segno di gratitudine verso il santo che operò nella piccola comunità della Bassa. L’opera, oltre a ripercorrere il cammino esistenziale e religioso del Santo, si sofferma sul periodo del suo servizio come arciprete a Pavone, approfondendo i problemi sociali, politici ed economici locali. È stato dato spazio alla sua esperienza nel paese e ai rapporti con i pavonesi, tracciando il profilo del sacerdote anche attraverso aneddoti e singoli episodi. Non manca la cronaca degli avvenimenti più recenti, la Beatificazione e la Canonizzazione, in cui la comunità di Pavone ha dato prova di riconoscenza verso il suo sacerdote partecipando in vari modi ai festeggiamenti. Padre Danilo Scalvini, ospite della serata e rappresentante piamartino, con il suo intervento ha delineato l’attualità di San Piamarta, un santo sociale, pienamente consapevole dei problemi del suo tempo legati alla famiglia, ai giovani, al lavoro. “Piamarta può regalare anche ai giovani di oggi, ai giovani del mondo del lavoro così precario e così difficile, il messaggio di grande fiducia nelle proprie capacità come dono di Dio”. Grazie agli sponsor, ProLoco, Comune, Avis Pavone-Cigole, Cassa Padana, Alpress, famiglie MazzolariBulgari e Spinelli, il libro è fatto dono a ogni famiglia di Pavone del Mella. Tali investimenti, sono stati superiori ai 7 milioni di euro, di cui ben 4 con fondi a carico del Comune, e sono stati compiuti, con un costo del debito, di soli 21,4 euro annui per abitante a fronte di una media provinciale di 47,7 euro. In altre parole, per i servizi che venivano erogati nel 2004, a 10 anni di distanza l’Amministrazione Comunale spende ancora gli stessi soldi. Non dimentichiamo però che, ad esempio, il gasolio nel giugno 2004 costa 0,94 euro al litro; oggi siamo oltre 1,60. Questa è la migliore dimostrazione, numeri alla mano, dei risultati ottenuti in termini di contenimento della spesa, di maggior produttività e di maggior efficienza, unica possibilità per mantenere le tasse ai minimi per i cittadini e per le aziende. Da rimarcare per quanto riguarda i pagamenti alle imprese che non si registrano casi di ritardo, in quanto tutte le fatture per acquisto di beni e servizi sono regolarmente onorate nei tempi concordati. Il Comune non ha dovuto chiedere soldi o anticipazioni allo Stato per saldare i fornitori. Va poi sottolineato che Pavone del Mella ha Aprile 2014 già pagato tutte le opere pubbliche effettuate, ma deve ancora incassare 272.000 euro da Provincia e Stato. La corretta gestione degli incassi e dei pagamenti, ha però permesso di non dover mai utilizzare le anticipazioni di tesoreria, ma anzi di avere alla fine del 2013, quasi mezzo milione di euro depositato sui conti, a cui andranno aggiunti i crediti in fase di incasso. Nel bilancio di previsione per il 2014 non sono previsti aumenti per i servizi resi alla popolazione. Per la Tares l’incremento dovrebbe essere in linea con l’inflazione. Per la TASI, nuova imposta introdotta con la Finanziaria 2014, a fronte della quale lo Stato taglierà ancora i trasferimenti ai Comuni (20 anni fa i trasferimenti coprivano il 60% delle spese del Comune, nel 2014 siamo sotto il 20%), verrà applicato il minimo di Legge dell’1 per mille. Riteniamo quindi che i numeri sopra citati confermino la bontà delle scelte e delle azioni messe in campo in questi 10 anni. Ci auguriamo che la prossima Amministrazione, cui facciamo da subito i migliori auguri, possa mantenere e se possibile migliorare quanto attuato. Inaugurata la mostra di Luigia Brignani Evento nell’evento. Un momento di arte e cultura, alla festa patronale di San Benedetto, è stata l’inaugurazione della mostra “Emozioni Merletti e poesie”, curata e allestita al Centro Polifunzionale, di un’artista di fama nazionale e internazionale, la pavonese Luigia Brignani Griffini. Incastonato fra le iniziative calendarizzate dalla Proloco, nell’ambito della “17a Festa di Primavera”, l’inaugurazione dell’impianto espositivo, si è tenuta nella mattinata di domenica 23 marzo alla presenza di autorità e pubblico. Una cerimonia semplice, se si vuole, ma di assoluta caratura, proprio in simbiosi con le opere d’arte esposte in sala, acquerelli, poesie, olio su tela, porcellana, vetro, tutto rigorosamente dipinto a mano, che si distinguono in modo assoluto per creatività, tecnica e stile, a esprimere le doti e la maestria dell’autrice. Fra i presenti il sindaco Piergiorgio Priori, il vice sindaco Mariateresa Vivaldini, il presidente della Proloco Simone Pancera, oltre ai numerosi parenti di Luigina e alle rappresentanze delle associazioni locali. Visibilmente emozionata la Brignani ha aperto l’incontro sottolineando la sua passione per il dipinto e il ricamo come il suo forte attaccamento alla terra natia, Pavone Mella; sebbene da molti anni trasferita a Cantù, si sente ancora come una “profuga pavonese”, con tanta nostalgia e amore per la terra. Proprio alla cara madre ha voluto dedicare uno spazio nella presentazione della sua mostra, proponendo anche la lettura della poesia in dialetto che lei stessa ha composto a ricordo del passato di bidella della mamma. “La Bidella Adele” è infatti ancora molto ricordata con simpatia dagli ex alunni. Incaricato della lettura dei versi è stato Bruno Manenti, che li ha declamati non senza emozione, proprio a ricordo della collega che lo ha accompagnato in molti anni di servizio scolastico. Poi a ruota gli interventi delle personalità, fino alla consegna ufficiale, sempre in nome di mamma Adele, da parte dell’autrice al comune di Pavone Mella, di un prezioso dipinto, “Italia”, testimonianza dell’attaccamento e dell’effetto che Luigina continua a serbare per il suo paese, la sua campagna, il suo Mella. L’opera realizzata con la tecnica “Arti del Fuoco” è dipinta con merletti e rappresenta l’Italia nella quale il nostro paese è evidenziato con un prezioso decoro che riproduce il Pavone. LA ZIA ADELE È LA BIDELLA DI PAVONE. La ziâ Adele l’è la bidelâ dè Paù, quancc scècc ghè pasat sotâ i sò occ bei, bröcc , bù e meno bù. adés chè iè deentacc grancc quand che i la saludò i ga dis ciao bidelâ, le la i à ardò e la ga dis “spetò...che ta conose pö”, i agn la i à en po cambiacc e la ga fa un suris e üna caresâ pèr le, i è semper i so scècc. La ziâ Adele la gà tancc niùcc. Aprile 2014 Orzinuovi Orzinuovi L’attività sportiva alla “Corniani” Quando vennero inseriti i Giochi della Gioventù nelle scuole italiane, venendo incontro a quella che era una indubbia necessità, sembrò veramente che lo Sport avrebbe potuto avere una parte primaria nell’ambito della educazione dei nostri ragazzi. Dopo anni di buona volontà da parte degli operatori dell’educazione fisica nelle scuole italiane, si è assistito ad un corrispondente rapido declino non tanto della estrema necessità di praticare ed insegnare attività motoria ai nostri alunni, quanto invece delle risorse messe a disposizione per tale impegno e per tale primario bisogno. Tanto è vero questo che, dopo anni ormai di continui tagli in questa direzione, gli insegnanti di educazione fisica di molte scuole sono stati costretti, loro malgrado, o a diminuire drasticamente la partecipazione ai Giochi, passati nel frattempo a chiamarsi Giochi Sportivi Studenteschi, o addirittura a rinunciarvi del tutto. Ed ancora per l’anno in corso buona parte degli insegnanti di educazione fisica delle scuole della provincia di Brescia hanno scelto di non aderire ai Giochi stessi per dare un segnale “forte” al Ministero della Pubblica Istruzione. La scuola media “Corniani” di Orzinuovi ha comunque deciso per quest’anno di partecipare ancora alle attività sportive studentesche. La nostra scuola ha infatti aderito, con i propri insegnanti Castaldo e Troni, sia ai Giochi Sportivi Studenteschi (Pallavolo a Pralboino, Pallatamburello a S. Polo, Badminton a Chiari) che alle attività della Rete scolastica di Educazione Fisica “Sport a Scuola” composta da 15 istituti della Bassa Pianura Bresciana (Pallatamburello e Badminton a Chiari, Atletica leggera a Castelcovati). Nello scorso mese di febbraio, inoltre, ben 38 alunni della “Corniani” hanno preso parte ad un viaggio di istruzione sportiva sulla neve presso il comprensorio sciistico del Maniva, dove hanno potuto usufruire di 10 ore di lezione con maestri di sci. I nostri ragazzi hanno anche partecipato ai Campionati provinciali di Pallatamburello che si sono svolti nella palestra di S. Polo nella giornata di sabato 22 marzo. Erano anche presenti le scuole di Breno, Azzano Mella, Cividate Camuno, Bedizzole; i ragazzi orceani (in totale erano 13) sono arrivati sino alla finale classificandosi al 2° posto, mentre le ragazze (in numero di 12) si sono piazzate al 3° posto assoluto. Nel mese di maggio, infine, gli alunni della Scuola media Pag. 7 prenderanno parte alla 5a edizione dei “Giochi d’Amicizia senza frontiere” che vedranno il loro svolgimento presso la scuola privata “Cerioli” e che nella sua prima edizione del 2010 ha visto classificarsi al primo posto proprio i ragazzi della “Corniani”. Dario Ghirardi Il fenil Grosso di ORZINUOVI A nord di Orzinuovi, lungo la strada che porta verso la Cesarina, possiamo trovare una serie di cascinali fra i quali, poco prima del fenil Alderina, spicca certamente per le sue dimensioni il Fenil Grosso. Contrariamente a quanto si può pensare, il cascinale non trae la propria denominazione dalle sue dimensioni, comunque cospicue, ma dall’essere appartenuto, almeno dal 1700, alla famiglia Grosso o Grossi. Infatti, dall’Estimo Catastale di Orzinuovi del 1708, conservato presso l’Archivio di Stato di Brescia, risulta che in quel periodo il nostro fenile era in possesso della signora Francesca vedova, per l’appunto, del defunto Francesco Grossi che ne era stato il legittimo proprietario. In quell’Estimo il complesso veniva così, sinteticamente, descritto: “Fenile di corpi tre di casa abitabile, e tratti due di stalla”. Non era dunque, almeno a quell’epoca, un gran fenile. Prima del 1752 si registra, sempre negli Estimi Catastali, l’acquisto del Fenil Grosso da parte del signor Zaccaria Corniani. La possessione era dotata di 49 piò di terra e si trovava in Contrada di S. Giorgio. Questa contrada deriva il proprio nome dalla presenza di una piccola ma bella cappella, tuttora esistente, conosciuta come Cappella dei Morti di Seiore. Di questa cappella parlano alla fine del 1500 il nostro frate Codagli, primo e certamente più importante storico della comunità orceana, che ne fa solo un accenno, e, a seguire, il sacerdote don Francesco Perini a metà del 1800 ed il Mor agli inizi del 1900. Il Perini è comunque il solo che ne tratti in modo diffuso e ne farebbe derivare il nome (Seiore), così come quello della vicina roggia (Savoria), da S. Giorgio, come ricordo di una antica cappella conosciuta come “S. Giorgio in Bigollio”. Ma di questa vicenda parleremo più diffusamente in altra sede. Agli inizi del 1800 la proprietà passò ai signori Ottavio e fratelli Bonaldi del fu Domenico di Brescia. La famiglia Bonaldi dalla metà del 1700 sino agli inizi del 1800 appare proprietaria, oltre che del fenil Grosso, dei fenili Alderina, Alzana e Brigia. Dai Bonaldi il fenil Grosso passò poi in proprietà del nobile Andrea Camozzi del fu Ambrogio. Anche i Camozzi, per buona parte del 1800, risultano proprietari di molti cascinali dei quali alcuni rilevati proprio dai precedenti Bonaldi. Possedevano, infatti, i fenili Alderina, Alzana, Borghetti, Borghetti Decio, Madonna del Carnerio (sulla strada per Coniolo). Nella seconda parte del 1800, del fenile di cui stiamo parlando divennero proprietari i Maffeis che succedettero agli stessi Camozzi nel possesso di altri cascinali, oltre che dei loro beni in Orzinuovi. Dario Ghirardi Cigole - Manerbio I Lions a favore di Chicco Forti cigole, “Segnalibro” incontri con l’autore Pag. 8 In data 27.02.2014 si è tenuto all’Hotel Vittoria un importante intermeeting fra tre club Lions del distretto108 IB2 con la presenza del Governatore Achille Mattei che con il suo motto “chi conosce ama” invita i Lions a creare ponti d’amicizia. Con questo spirito i presidenti in carica Sara Barbi del Lions Club Bassa Bresciana, Burlini Dante del Lions Club Brescia, Vittoria Alata e Begni Alessandro del Lions Brescia Leonessa Dieci Giornate hanno organizzato una bellissima iniziativa grazie alla partecipazione della relatrice Dott.ssa Roberta Bruzzone, nota criminologa, che ha presentato il suo libro “State of Florida vs Enrico Forti, il Grande Abbaglio”, indagine sull’omicidio di Dale Pike per cui Enrico Forti è detenuto negli Stati Uniti da 15 anni. La mia è un’indagine, non una storia, ha ribadito secca l’autrice, questo è un caso diplomatico, una falla nel sistema della giustizia che mette in pericolo tutti. La serata è iniziata con la presentazione da parte del Presidente del Lions Club Bassa Bresciana Avv. Sara Barbi che ha ribadito che la serata ben si sposa con il motto “se conosci ami”, in quanto grazie all’illustre relazione della Dott.ssa Bruzzone, si è riusciti ad avere una più ampia conoscenza dei vari aspetti di una dolorosa vicenda di un nostro connazionale detenuto da più di 14 anni in America e si è riusciti a cogliere e capire come si siano realmente svolti i fatti e in basi a quali prove Chicco Forti sia stato condannato all’ergastolo per un delitto di tale entità. Solo conoscendo, continua la Presidente, nell’unione delle nostre forze, riusciremo a diffondere il messaggio di sostegno e ad offrire il nostro miglior servizio soprattutto a chi è vittima di ingiustizia. E’ bello poter sottolineare che, solo credendoci e amando quello che si fa e solo facendo quello che si fa con grande passione, si riesce a colmare la lacuna della conoscenza, si riesce a crescere e a migliorare le relazioni interpersonali. Questo vuol dire oggi Lionismo, questo vuol dire educare al Lionismo”. L’Avv. Sara Barbi, concludendo, ha poi augurato che “la solidarietà e l’amicizia, valori cardine del codice dell’etica del Lions, possano giungere quale messaggio di sostegno e conforto a Chicco Forti”. La Dott.ssa Bruzzone ha avviato una raccolta di fondi a sostegno della famiglia di Chicco Forti, cui sarà devoluto il ricavato del libro e sta preparando la documentazione per l’istanza di revisione del processo. Ma sarebbe necessario una presa di posizione istituzionale e diplomatica. I tre Lions del Distretto108 IB2 hanno voluto realizzare un service a favore di questa importante causa, in nome della verità e della dignità di un cittadino italiano. All’UCID il ricordo di Tito Speri e del poeta Angelo Canossi Il giornalista Costanzo Gatta, del Corriere della Sera, autore di libri che raccontano vicende e tradizioni bresciane, è intervenuto alla mensile riunione degli associati all’Ucid, l’unione cristiana imprenditori e dirigenti, sezione Bassa Bresciana con sede a Manerbio nell’ex convento di via Santa Di Rosa. Il presidente dott. Giuseppe Pozzi ha aperto i lavori che hanno interessato personaggi personaggi quali il patriota Tito Speri ed il poeta Angelo Canossi. Gatta, autore di una pièce sulla presenza di Speri a Manerbio ha ripercorso le Dieci giornate di Brescia ricordando come il martire aveva un legame affettivo con Fortunata Gallina della quale Lella Viola, attrice e regista del Ctb bresciano, ha letto alcune lettere, piene di sentimento, indirizzate al giovane della città. Altro intervento della brava attrice, quando s’è parlato di Angelo Canossi, poeta bresciano poliglotta, che conosceva il latino, il greco e lingue moderne quali il francese, il tedesco e l’inglese. Un poliglotta il Canossi che ha scritto gran parte delle sue opere raccolte nel volume “Melodia e congedo” del quale Lella Viola ha letto alcune composizioni concludendo l’incontro con la poesia “Le Carmelitane”. Per una volta all’Ucid non si è discusso di finanza e problematiche del lavoro, ma s’è fatto spazio al passato della storia bresciana sempre interessante da rievocare. Dal 13 a Cigole la rassegna “Segnalibro”, nelle giornate di sabato d’aprile e maggio alle ore 17,30 in biblioteca comunale. Il 13 aprile Luigi Filippelli intervistato da Armando Azzini, presenta il suo libro “Sardine circa”; previsto l’intervento di Giorgio Taetti, Bardo di Bordo con chitarra. In tredici racconti i personaggi del libro parlano con un linguaggio diretto e veloce del mondo in cui viviamo e di un’umanità sospesa tra quotidiano e surreale. Il 12 aprile la storia vera di un’inquietante tela firmata Vincent “Il diavolo o Van Gogh” di Alan Zamboni con Antonio De Robertis, il più conosciuto e temuto esperto di falsi di Van Gogh. Tra falsari, raggi x, lettere misteriose e avvincenti ricostruzioni storiche si dipana una vicenda ricca di colpi di scena, affascinante proprio in quanto realmente accaduta.” Il 19 aprile di Stefano Tevin “Vampiro Tossico”. Qual’è il prezzo per una bruciante sete di vita? Chi sei quando non esisti più per nessuno? Chiedetelo a Nico, a Celeste, a Bindi e a Cesarino, che hanno pagato la sciocchezza di una sera con il Aprile 2014 per bisogno di nutrirsi di sangue per vivere, una dipendenza stringente che li porterà lontano da tutto e da tutti, vomitati in un cesso di quella sbornia allucinata che è stata l’Italia degli anni ‘80. Il 26 aprile di Clemente Giorgino “Psiche”. Tutto inizia nella sala pesi della palestra dell’Istituto Vincenzo Capirola di Leno. La prima vittima viene trovata brutalmente assassinata e completamente bruciata. La scuola è sommersa dalla disperazione. Tutti si chiedono il perché di quel gesto estremo. Riuscirà l’agente di polizia Giulio Rovisti a spezzare la catena degli omicidi in tempo e a dare così una nuova speranza alla scuola? Il 3 maggio, di Mauro Giovanardi “Graphic novel, Fumetti in biblioteca”. L’autore è conduttore del programma radiofonico “Bande Distorte”, ed accompagnerà alla scoperta dei fumetti e delle graphic novel, nuova arte che ha sottratto spazio alle forme di racconto più classiche imponendosi tra le nuove uscite editoriali. Info: biblioteca di Cigole Facebbok: https://www.facebook.com/pages/ Biblioteca-di-Cigole/3521559182 Manerbio Gesto generoso a beneficio dell’oncologia dell’ospedale Aprile 2014 Una casa donata all’ospedale di Manerbio a beneficio del reparto di Oncologia. La vendita ha consentito il ricavo di 156 mila euro destinato all’acquisto di un software Oncosys (valore 32 mila euro) che permette di monitorare la preparazione e la somministrazione di chemioterapici a tutela dei pazienti ed egli operatori. Inoltre 140 mila euro vanno a finanziare il progetto di psico oncologia dedicato a pazienti e famigliari mentre altri 20 mila euro consentiranno l’acquisto di uno strumento per la valutazione delle neuropatie e di un ecografo portatile che permetterà di introdurre una nuova tecnica per l’impianto di cateteri centrali da estendere anche a pazienti in cura presso altre unità operative dell’ospedale. Autrice del bel gesto la signora Vittorina Borghetti di Ghedi il cui nome è aggiunto nell’elenco dei benefattori dell’ospedale di Manerbio la quale per lascito testamentario ha destinato al fondo Amici degli ospedali di Manerbio e Leno la sua abitazione indicando come finalità del suo dono l’oncologia del nosocomio di Manerbio. Lo ricorda la targa inaugurata Lettere al direttore A.A.Agfa imprenditore cercasi La vicenda Agfa si aggiorna con un nuovo tassello. Ieri presso l’AIB si è tenuto l’incontro tra i vertici della multinazionale belga ed i rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento di Manerbio per stabilire gli ulteriori passi della vertenza. I top manager belgi hanno spiegato i motivi per i quali non hanno dato seguito ai progetti di re-industrializzazione del sito manerbiese presentati nei mesi scorsi, che contemplavano la ripresa produttiva nel settore delle lastre per arti grafiche (progetto Ziletti) oppure l’installazione di moduli per la produzione di scooter elettrici od elicotteri (piano Optiverde). Nonostante gli esiti negativi dei tentativi di riprendere un’attività produttiva in Manerbio Agfa ha confermato il suo interesse verso una re-industrializzazione del sito, potendo contare su potenziali elementi positivi, a partire dalla condizione generale dello stabilimento che rimane in efficienza, custodito e soggetto ad adeguata manutenzione. Sul piatto Agfa vuol mettere anche le buone relazioni con i suoi dipendenti, che negli anni hanno consentito alla sede manerbiese di raggiungere elevati standard dal punto di vista produttivo e della sicurezza. Dal canto suo la Fiom- Pag. 9 Cgil, unico interlocutore sindacale nella vertenza, ha sottolineato l’impegno delle istituzioni italiane dentro la vicenda Agfa, ricordando che regione Lombardia e ministero dello sviluppo economico sono intervenuti a più riprese allestendo tavoli ed organizzando incontri per sollecitare una soluzione positiva di tutta vicenda. Ribadendo che l’impegno istituzionale italiano non è venuto meno, la Fiom ha invitato Agfa a dotarsi di un Advisor a cui affidare la ricerca di un imprenditore interessato ad insediarsi dentro l’area dello stabilimento di Manerbio, così come suggerito sia dalle autorità regionali che da quella nazionali. La Fiom ha dichiarato a Marc Deutschmann e Johan Buelens, i due top manager giunti dal Belgio, che indirizzerà il suo pressing verso l’ipotesi della re-industrializzazione affinché si possa dare una risposta occupazionale alla forza lavoro rimasta nello stabilimento. A questo punto l’attenzione si sposta sulle prossime mosse che coinvolgeranno regione Lombardia e ministero, tenendo ben presente che l’eventuale approssimarsi di un solido imprenditore potrebbe imprimere alla vicenda Agfa la svolta definitiva e mettere d’accordo azienda, sindacato e lavoratori. Stefano Godizzi cell.338-7428578 dalle autorità e benedetta dall’arciprete mons. Tino Clementi (foto) al termine di un breve convegno durante il quale il direttore dell’unità operativa dott. Giuseppe Colosini ha commentato il significato di un gesto generoso che aiuta la comunità a crescere. Toccante il ricordo di Vittorina Borghetti da parte delle infermiere Gloria Mainetti e Mariangela Slaviero che l’hanno assistita durante la sue ripetute degenze nel reparto di Oncologia apprezzandola come donna semplice che nonostante la malattia ha avuto sempre il sorriso sulle labbra. Alla cerimonia hanno portato la testimonianza di apprezzamento per la donatrice, il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Desenzano, Cesare Meini, e il segretario della Fondazione Comunità Bresciana Silvio Valtorta, che ha curato la destinazione della somma ricavata dalla vendita spiegando che la Fondazione, costituita il 21 dicembre 2001, con Fondazione Cariplo intende favorire lo sviluppo del territorio di un soggetto destinato a promuovere la filantropia e la cultura della donazione. Al Bar Borgomella la sfida del salame è pronta “Vincerà il salame più buono e naturale”. Queste sono le parole delle titolari del bar Borgomella di via San Martino del Carso, organizzatrici della quinta edizione della Festa del Salame. L a manifestazione si terrà sabato 3 maggio dalle ore 16. Il salame oggetto del concorso dovrà essere consegnato al bar entro la sera di venerdì 2 maggio e dovrà rispettare regole precise, coerenti con la tradizione storica del territorio bresciano. I salami saranno valutati da una commissione composta di maestri assaggiatori dell’Onas (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi) che decreteranno i vincitori sulla base della struttura, delle caratteristiche olfattive e gustative di ogni salame. Sono in palio ricchi premi per i primi tre classificati e a tutti i partecipanti verrà consegnato un riconoscimento per la partecipazione. Se pensate che il vostro sia il salame migliore partecipate alla sfida alla festa del Borgomella. Sopra nella foto, le due titolari alla scorsa edizione della Festa del Salame Manerbio Barbiere, barbitonsore, parrucchiere: tanti nomi per la vanità Pag. 10 Vanità è un sostantivo femminile ma che si può benissimo declinare al maschile. Acconciarsi i capelli è forse il primo gesto di vanità compiuto sin dai tempi di Adamo ed Eva. Tagliare i capelli, radere la barba, acconciare la testa sono non solo le più antiche manifestazioni ma anche le più evidenti della cura della persona. Non serve in questa sede partire dalla più remota antichità per raccontare le varie modalità con cui gli uomini e le donne hanno gareggiato nel mostrarsi nel loro modo migliore. È più opportuno, invece, trattare di alcune particolarità che hanno caratterizzato l’attività di questi uomini e donne dalle mani intelligenti. Ad esempio: fino al secolo XVII il barbiere o barbitonsore era una valida alternativa al chirurgo. Era, infatti, affidata a loro la chirurgia minore: le estrazioni dentarie, i piccoli interventi, praticare un salasso. Da quegli anni in poi la loro attività si concentrò su una nuova forma più evoluta: la produzione di parrucche. Si trattava prima di progettarle, poi di realizzarle e, infine, curare la loro manutenzione. Da qui una nuova definizione dell’attività: il parrucchiere. Ma il vento della storia cambia velocemente. Con la rivoluzione francese cadono le teste, vi è il rifiuto del vecchio regime e di conseguenza la perdita di valore della parrucca. Rimarrà in uso nelle corti di giustizia di stampo anglosassone. Ritornerà, sotto sembianze diverse, in gran vigore per mascherare la calvizia prima che esplodesse la moda delle teste rasate. Ma il negozio del barbiere, del parrucchiere, del coiffeur o dell’hair stylist, o che dir si voglia, è il luogo deputato all’aggregazione, all’ascolto, al confronto, tra colui e colei che hanno le mani intelligenti e il cliente. Il padrone di casa ha come ruolo principe quello di ascoltare e di interpretare le esigenze estetiche dei propri ospiti. Vi è tutta una copiosa produzione letteraria su questo luogo deputato alla vanità: dai proverbi alle storielle, dai primi calendarietti con donnine un po’ discinte alla scoperta di nuove essenze di profumi, e così via narrando. Siamo stati tutti ospiti di questo regno della vanità per cui non ci sono segreti da svelare. Non ci resta altro che raccontare qualche vicenda legata ai barbitonsori manerbiesi. Il primo che abbiamo incontrato nella nostra ricerca è un certo Zo Batta Basanino. Lo ritroviamo quale testimone in un atto notarile del 1592. Per imbatterci in un altro attendiamo due secoli: Gio Antonio q. Bartolomeo Ziletti, oltre ad esercitare altre professioni, è un barbiere attivo nel 1779. Saltando piè pari un altro secolo, ritroviamo altri nostri concittadini che si esercitano in questa arte. Francesco e Giovanni Comini sono attivi dal 1870 in poi, come pure Agostino Clerici. Nel 1896 vi è anche Giuseppe Frugoni che si qualifica sia come barbiere che come sarto. Evidentemente per guadagnarsi da vivere non era sufficiente maneggiare solo rasoi e pettini, le forbici servivano per tagliare non solo i capelli ma anche la stoffa. Nel XX secolo ci corre in soccorso l’Annuario Guida Apollonio. Nel 1904 vengono segnalati sotto la voce parrucchiere un trio: Bambini, Clerici e Finadri. Il terzetto compare senza soluzione di continuità per oltre vent’anni. Negli anni venti si affaccia per la prima volta un cognome che tanta parte ha avuto nella storia manerbiese di questa professione: Quaranta. Prima Giovanni nel 1922, poi Angelo, poi Antonio e Battista negli anni seguenti fino agli ultimi epigoni di questa famiglia: Sandro, che esercitava in via Mazzini, e Lino in via XX settembre. Altri naturalmente hanno svolto questa nobile professione. Tra tutti, e gli esclusi ci scuseranno, segnaliamo uno in particolare: Angelo Marasini che fu il padre di Biagio, celebrato pittore bresciano e manerbiese di nascita Aprile 2014 (10 gennaio 1 9 1 6 ) , che teneva bottega in una stanza al piano terra di Palazzo Bersani (l’attuale oratorio maschile) in via Dante. Per completezza di informazione, vogliamo ricordare un caso, che per quei tempi era particolare. Si tratta della esperienza di parrucchiere, prima per uomini e poi per donne, di Angelo Cavagnini. Aveva iniziato l’apprendistato nel lontano 1933 dai Quaranta, per poi proseguire in forma autonoma al termine della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale aveva prestato servizio come barbiere per le truppe. Durante il giorno di riposo, che per tradizione consolidata è il lunedì, si recava a Milano per seguire un corso di parrucchiere per donna. Una volta terminato il corso estese la propria attività alle donne. Considerata l’epoca, era un’esperienza in anticipo sui tempi. Ci rendiamo conto della notevole quantità di omissioni in questo elenco, ma lo spazio ci è tiranno. Ci saranno altre occasioni per ritornare sul discorso e per riparare, almeno in parte, a deplorevoli dimenticanze. Michelangelo Tiefenthaler Manerbio Aprile 2014 Pag. 11 Alessio Turini: uno stile in continua evoluzione Alessio Turini è un giovane parrucchiere manerbiese fra i più riconosciuti a livello nazionale grazie anche all’elevato numero di progetti professionali presentati. Ne citiamo alcuni; premio Vittoria Alata, titolo di Maestro d’arte Confartigianato e nel 2010 titolo di parrucchiere e visagista. Da oltre dieci anni è innovativo sulla gestione del capello, sostenuto dalla sua ampia conoscenza e continua formazione che trasmette meticolosamente al gruppo Evos del quale fa parte come formatore da diversi anni. Oltre al salone completamente rinnovato, presso il Centro Commerciale Europalace in via Cremona 10 a Manerbio (a fianco del famila) nell’ottica di investire sulla propria professionalità, credendo fermamente nelle proprie capacità, ha aperto un salone anche a Flero presso il Centro Commerciale le Sorgive che gestisce con successo grazie a personale esperto, offrendo trattamenti personalizzati e colorazioni cosmetiche e lucide. I saloni sono aperti 7 giorni su 7, proponendo alla propria clientela un ampio servizio, tutto rigorosamente senza appuntamento, andando incontro alla necessità della donna impegnata di oggi che non vuole rinunciare a coccolarsi. Oggi l’attività del parrucchiere non è più solo tagli, ma abilità quasi sartoriale nel cucire metaforicamente su misura, linea e colore su ogni cliente e allo stesso tempo capacità imprenditoriale di gestione con un’ottima conoscenza del mercato, indispensabile per far crescere l’attività garantendo sempre un eccellente servizio. Una volta l’attività di parrucchiere era gestita da una persona; il titolare e un garzone che dopo anni poteva iniziare a praticare, magari con poco successo, questa attività, profumi di acqua di colonia e talco dominavano i saloni, oggi sono sostituti da profumi di lacche e prodotti quasi a ricordare le SPA perché ora il salone vuole essere anche relax e cura della persona. E’ importante, per Alessio, che ogni cliente abbia un servizio eccellente in tempi brevi e a un prezzo idoneo, ma possa anche usufruire delle nuove proposte con sconti promozionali. Ultima novità arrivata nei saloni Turini il trattamento Maxi Wave che dona volume e movimento per 8 settimane ideale per l’estate, da provare sicuramente… Un anno di RIM E’ passato un anno dalla costituzione della R.I.M “Rete Impresa Manerbio” e siamo orgogliosi del percorso fin qui compiuto. Siamo partiti da zero, da un’idea, da un concetto per noi imprescindibile: “il vivere in una comunità” e a servizio della stessa. Una comunità fatta di persone, di lavoratori, di padri e madri di famiglia ognuno con la propria storia, con la propria realtà, la propria professionalità e perché no…anche con i propri problemi, ma che sono attori quotidiani e attivi del tessuto produttivo di Manerbio. Tutti cittadini abitanti negli stessi km quadrati che condividono strade, piazze, supermercati, bar, pigre code mattutine ai semafori recandosi al lavoro. Tutti che perseguono lo stesso obiettivo, vivere bene, rendere produttiva la giornata, o semplicemente rendere felici le persone alle quali vogliamo bene. Ed è proprio per questo motivo, importantissimo, che la RIM è nata e ha compiuto i suoi primi passi per creare rete tra le imprese produttive realizzate e dirette da manerbiesi, diminuire le differenze tra cliente/esercente, approfondire la conoscenza e condividere con gli altri ciò che ci qualifica e distingue professionalmente rispetto ad altri. Ognuno mette a disposizione le proprie conoscenze, la propria professionalità costruita in anni di lavoro o semplicemente la propria voglia di fare per creare eventi, condizioni lavorative o amministrative che da soli si sarebbe fatto più fatica ad ottenere, impegnando gratuitamente il proprio tempo libero a favore dell’associazione. Concretamente queste belle parole progressiste si traducono in fatti, impegni e iniziative che stiamo organizzando per l’anno in corso e che desideriamo esporre qui di seguito. Prima di tutto quest’anno stiamo cercando di organizzare oltre alle iniziative rivolte principalmente al commercio, come eventi promozionali e ludici, anche attività ideate per gli imprenditori artigiani ed industriali. Come Eventi abbiamo in programma di organizzare “BENVENUTA ESTATE 2014” una serata animata dalla collaborazione di Radio Vera e Radio Bruno nella quale sarà possibile assistere a spettacoli allestiti nelle nostre principali piazze il tutto condito con l’ animazione di diverse attrazioni e la possibilità di godersi quattro passi nelle nostre vie del centro preparate come non mai per l’evento. Inoltre, dopo il grande successo dello anno scorso e i numerosi apprezzamenti pervenuti, come non riproporre le “MILLE MIGLIA DI BELLEZZA” serata nella quale sfileranno auto d’epoca e affascinanti modelle vestite, truccate e acconciate dai nostri migliori specialisti del settore con possibilità di cenare o semplicemente di bere qualcosa tutti in compagnia grazie ad un servizio ristoro davvero imponente. Come iniziative e servizi rivolti a tutti gli imprenditori di qualsiasi natura siano, stiamo attivando diverse convenzioni, che prevedono sconti e condizioni vantaggiose per gli associati e fra gli associati così da valorizzare una maggiore consapevolezza delle risorse a noi vicine e che permettano un maggior risparmio di tempo e di risorse economiche, muovendoci nel nostro tessuto produttivo locale. Da un abbonamento internet WI-FI agevolato fino, ad esempio, ad una convenzione sui prodotti assicurativi relativi a danni in genere e sulla vita con la “UNIDEA Assicurazioni Squizzato” agenzia plurimandataria bresciana che vanta 12 mandati tra le più importanti società d’assicurazione presenti sul territorio italiano. Un nostro associato che collabora con tale agenzia ha proposto una convenzione nella quale sono previste consulenze mirate e gratuite, e condizioni economiche molto vantaggiose per gli associati. Il tutto verrà approfondito e spiegato durante una serata informativa organizzata nel mese di Aprile. Nei progetti futuri ci saranno anche serate di approfondimento sui principali temi d’attualità economica, corsi motivazionali tecnico/commerciali aperti a tutti coloro che desiderino formarsi e migliorarsi nel loro lavoro quotidiano. Concludendo, non nascondiamo le difficoltà e l’impegno che tutto ciò necessita, ma siamo convinti più che mai che grazie a una costruttiva cooperazione tra tutte le unità produttive manerbiesi tutto ciò sarà fattibile e concretamente utile al nostro bene comune. Per informazioni rivolgersi a Matteo Battagliola cellulare 338 3000146 pakdistribuzione@hotmail.it Manerbio La Giunta prepara il porta a porta per la raccolta dei rifiuti Aprile 2014 Pag. 12 Dal primo di giugno inizierà la raccolta differenziata anche a Manerbio per raggiungere il 65% della spazzatura prodotta dal paese. Il provvedimento concorda con le direttive europee e nelle intenzioni della Giunta dovrebbe dare parziali risposte occupazionali ai dipendenti delle municipalizzate Acm e Bbs attualmente in liquidazione. Garda Uno, designato come nuovo gestore del servizio di igiene ambientale, si è impegnato ad assumere 8 dei 23 addetti delle partecipate che comunque andranno a pesare sulle bollette dei manerbiesi che dovranno pagare il servizio. Nei dettagli dell’operazione Roberto Gottani, capogruppo della lista “Manerbio insieme” rileva che “Non c’è ancora nulla di definito ed è questo l’aspetto più preoccupante. Siamo favorevoli alla raccolta porta a porta, ma non si può procedere con approssimazione”. La scelta della Giunta incassa l’apertura di credito della Lega. “Siamo stati uno dei più convinti sostenitori della raccolta porta a porta durante il mandato dell’esecutivo di centrodestra – commenta Ferruccio Casaro capogruppo del Carroccio -. Vanno definiti alcuni passaggi cruciali rispetto anche ai rapporti col gestore ma da parte nostra sosterremo il passaggio a un sistema che garantisce benefici ambientali ma soprattutto risparmi per i cittadini”. Il programma di Aprile della LUM VERSO L’ORIENTE E RITORNO 10 APRILE - FOLKLORE ORE 15.15 C’era una volta: magia e religione nelle fiabe russe Relatrice: Dott.ssa Beatrice VALORSI 17 APRILE - PAUSA PASQUALE 24 APRILE - ARTE ORE 15.15 Scene da un matrimonio: pittura fiamminga e Rinascimento italiano (Parte Seconda). Relatore: Prof. Martino PINI CHIUSURA DELL’ANNO ACCADEMICO Il Comune vende anche la rete del metano Manerbio vende le reti, ma cede il timone del servizio del metano a una società esterna: non è la prima volta che si parla di gestore unico nel Comune della Bassa, ne sanno qualcosa i cittadini che “da quando sono entrati a far parte del servizio idrico integrato hanno visto solo aumenti in bolletta” come ricorda Roberto Gottani capogruppo di “Manerbio Insieme” che con Ferruccio Casaro, hanno abbandonato l’aula non partecipando alla votazione imposta al Consiglio Comunale per approvare la delibera sulla rivoluzione del metano che ha fatto infuriare le minoranze. Risultato: scranni virtualmente abbandonati durante il Consiglio al momento della votazione sul gestore unico del gas. “Manerbio insieme” e Lega non ci stanno, si sono dichiarati assenti, mentre la maggioranza nel frattempo ha approvato la mega cordata con la quale insieme ad altri 48 comuni della provincia si affida ad un gestore unico la distribuzione e attribuisce ai comuni di Manerbio e Verolanuova il ruolo di stazione appaltante. Una riunione tumultuosa quella che ha varato la decisione della Giunta di far approvare il piano per il quale le minoranze hanno accusato l’esecutivo di essere state estromesse dai processi decisionali. “Il Consiglio ha il compito di decidere o ha solo il ruolo di notaio e rendere effettiva una decisione?” ha chiesto Roberto Gottani mentre Ferruccio Casaro gli ha fatto eco: “Dov’è la trasparenza di cui tanto si vanta l’esecutivo se ci pone semplicemente di fronte al fatto compiuto? Su un argomento del genere andava formata una commissione. Affidare un servizio a un terzo, saremo vincolati per i prossimi 12 anni. Quantomeno, prima di chiederci di votare, dovevamo essere informati, in modo da permetterci di chiarire eventuali dubbi”. Un punto di incontro è stato cercato dallo stesso Casaro, che ha chiesto di spostare l’approvazione al prossimo Consiglio, in modo da poter creare, nel frattempo, un tavolo di lavoro per discutere la convenzione a cui sono vincolati i 48 comuni. Richiesta respinta dal sindaco Samuele Alghisi, che ha rimandato “eventuali approfondimenti alle successive assemblee che si svolgeranno ala presenza dei rappresentati di tutti i Comuni associati”. Pag. 14 Calendario C ALEN DAR IO B R ESCIANO: AP R I LE Aprile 2013 1 MARTEDI’ S. UGO Brinä dè vril ‘mpiénés ‘l barìl. Brina d’aprile riempie il barile. 8 MARTEDI’ S. GUALTIERO (WALTER) Pesà i pόm. Pesare le mele (appisolarsi sulla sedia). 16 MERCOLEDI’ S. BERNARDETTA ‘Ndà détèr a idä. Entrare a vite (agire senza troppi riguardi). 23 MERCOLEDI’ S. GIORGIO MARTIRE A San Zórs, ‘l lì l’è alt όn córs. A San Giorgio il lino è appena spuntato. 2 MERCOLEDI’ S. FRANCESCO DI PAOLA El més dè avril el g’ha el có büs el fa vènt, sul e l’è po’ piöus. Il mese di aprile ha la testa bucata (è un po’ pazzo) fa vento, sole ed è un po’ piovoso. 9 MERCOLEDI’ S. LIBORIO Őlé sèntèr gnè Signùr gnè Madóné. Non voglio sentire né Signore né Madonne (non voler sentire ragioni). 17 GIOVEDI’ S. ANICETO PAPA ‘Ndà a piöcc. Andare a pidocchi (essere in grande povertà). 24 GIOVEDI’ S. FEDELE L’è ‘n pό chè la bói. E’ un po’ che bolle (è ora di finirla). 10 GIOVEDI’ S. TERENZIO ‘Ndà zó dal libèr. Cancellati dal libro (diventare odiosi). 18 VENERDI’ S. GALDINO I va a fond i gnocc. Finir male come gli gnocchi mal fatti che affondano e non vengono a galla. 3 GIOVEDI’ S. RICCARDO Aprìl ‘l ga n’ha trèntä: sé ‘l né pioès trentü nó ‘l farès mal a nissü. Aprile ha trenta giorni, ma se piovesse per trentuno, non farebbe male a nessuno. 4 VENERDI’ S. ISIDORO DI SIVIGLIA ‘L fetaól ‘l ga milä case, ‘l padrù ‘l ga n’ha önä sulä. In mille case l’affittual si pone, di una sola il padrone dispone. 11 VENERDI’ S. GEMMA GALGANI Avrìl fridόlì, tat dè pa e póc dè vi. Aprile frescolino, tanto pane e poco vino. 12 SABATO S. GIULIO Fa mia l’àsèn. Non fare l’asino (non fare lo sciocco). 5 SABATO S. VINCENZO FERRER Quant ‘l trunä za dè vril, fórmét ‘n dèl sac e vi ‘n dèl baril. Quando tuona già in aprile, grano nel sacco e vino nel barile. 13 DOMENICA S. MARTINO I Domenica delle Palme Ambià fò ‘n nì de àé. Sollevare un vespaio (cercare inutili complicazioni). 6 DOMENICA S. VIRGINIA – Quinta di Quaresima Prèdéché e milù a lé sò stagiù. Prediche e meloni a tempo debito. 14 LUNEDI’ S. LAMBERTO Gatä frissusä la fa i mignì òrp. Gatta frettolosa fa i micini ciechi. 7 LUNEDI’ S. ERMANNO Fórmènt e fé i madürä ‘n quaranta dé. Frumento e fieno maturano in quaranta giorni. 15 MARTEDI’ S. ANNIBALE Avrìl gna ‘n fil, magió va adagiò, zögn pό fa chè ‘l che ta öl. In aprile non toglierti neanche un filo, va adagio a maggio, a giugno fa quel che vuoi 19 SABATO S. LEONE IX ‘L pόm madùr ‘l borlä zó. La mela matura cade. 20 DOMENICA TUTTI I SANTI BRESCIANI – Pasqua Pasqua la ègné quant la n’ha òjä: ‘l sales ‘l ga za la fòjä. Pasqua venga quando vuole tanto il salice ha già la foglia. 21 LUNEDI’ S. ANSELMO DI AOSTA – Pasquetta A pasquètä ‘l dé ‘l sa slongä ‘n ‘orètä. A Pasquetta il giorno si allunga di un’oretta. 22 MARTEDI’ S. LEONIDA Ardif dè la pèstè e dè la guèrä e dèi müs che ardä ‘n terä. Guardatevi dalla peste e dalla guerra e da chi ha la faccia china per terra. 25 VENERDI’ S. MARCO EVANGELISTA Lè fόmné, pèr fas bèlè, lé sa fa ègnèr bröté. Le donne, per farsi belle, si riducono brutte. 26 SABATO S. MARCELLINO Fomnä e lunä n cö sèré dómà l’è brunä. Donna e luna oggi serena domani ombrosa 27 DOMENICA S. ZITA Èl somèa mia lù chel del fato. Non sembra lui quello del fatto (abile a fingere). 28 LUNEDI’ S. VITALE Per guarì sèrté fomné dè lé convülsiù, ga öl nèrf e bu bastù. Per guarire certe donne dalle convulsioni, ci vuole nerbo e buon bastone. 29 MARTEDI’ S. CATERINA DA SIENA L’è stóf dèl tròp bótép. E’ stanco del troppo benessere (uno mai contento). 30 MERCOLEDI’ S. PIO V El g’ha pórä de quaranta che ùla vià. Ha paura di quaranta (tipi) che volano via (è un gran fifone). Ricette Aprile 2014 Pag. 15 C ucina b r es c ia n a : P rim i pia t t i Continua l’elencazione delle ricette riguardanti le minestre in brodo o asciutte della tradizionale cucina bresciana. MINESTRA DI MARIETTA Ingredienti: burro, olio, midollo di bue, cipolla, sedano, cime di luppolo (loèrtis), vino bianco secco, brodo vegetale, riso per minestra, panna e grana. Procedimento: soffriggete a fuoco dolce il burro, l’olio e il midollo con la cipolla e il sedano tritati finemente, aggiungetevi il luppolo e fate appassire a fuoco lento. Bagnate con vino bianco, lasciate evaporare e quindi allungate con il brodo. Dopo qualche minuto butterete il riso. Giunto a cottura terminate con un po’ di panna e grana grattugiato. Bigoli con l’anatra Ingredienti: 1 anatra novella, 300 g di bigoli, burro, olio di oliva, 1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano, salvia, grana grattugiato, sale e pepe. Procedimento: lavate e togliete le interiora all’anatra, tenete da parte lo stomaco, il fegato e il cuore. Mettete sul fuoco acqua salata con le verdure e, quando bollirà, mettetevi a cuocere l’anatra. Tritate le frattaglie. Togliete l’anatra a cottura avvenuta e filtrate il brodo, sgrassatelo molto bene e versatelo in una pentola. Fate Gnocchi alle erbette soffriggere in olio e burro le frattaglie tritate con due foglie di salvia, cuocete i bigoli nel Ingredienti: 500 g di farina bianca, 200 g brodo, conditeli con il soffritto e il grana. di erbette cotte, sale, burro, olio di oliva, ½ cipolla, 3 patate medie e formaggio di Servite l’anatra bollita come secondo. malga stagionato. Procedimento: fate bollire due patate Bigoli con èl pèstöm Ingredienti per la pasta: 400 g di farina pelate e tagliate a pezzi in acqua salata per bianca o integrale, 2 albumi d’uovo, acqua, 5 minuti. Aggiungete alla farina le erbette tritate, un cucchiaio di olio e una patata 30 g di burro e sale. Ingredienti per la salsa: 1 cipolla, 2 gambi di lessa schiacciata, salate e formate con l’acqua sedano, 1 carota, 50 g di burro, 2 cucchiai di cottura delle erbe un impasto di media di olio d’oliva, 400 g di impasto fresco di consistenza. Con un cucchiaio formate salame, ½ litro di vino bianco, alloro e 1 degli gnocchi che cuocerete nell’acqua dove stanno cuocendo le patate a pezzi, scolateli cucchiaio di conserva di pomodoro. Procedimento: impastate gli ingredienti quando verranno a galla, togliete le patate per la pasta e lavorateli per 10 minuti, fate a cottura avvenuta e versate in una teglia riposare l’impasto coperto per mezz’ora, da forno, cosparsa di burro e cipolla tritata, quindi tirate una sfoglia allo spessore di due gli gnocchi, le patate, il formaggio di malga millimetri, tagliatela a striscioline e formate grattugiato grosso e formate degli strati che con le mani dei grossi spaghetti che lascerete metterete a gratinare in forno. asciugare. Tritate le verdure e rosolatele Tagliatelle con crema di funghi in olio e burro, aggiungete l’impasto del Ingredienti: 300 g di tagliatelle, 10 g di salame, sbriciolatelo e cuocetelo a fuoco porcini secchi, 60 g di burro, ½ cipolla, ½ vivo per alcuni minuti, bagnate con il vino bicchierino di marsala secco, 1 cucchiaino bianco, unite la conserva diluita con poca di farina bianca, 1 cucchiaino di conserva acqua calda, mettete anche due foglie di di pomodoro, sale e brodo. alloro e cuocete per un’ora a fuoco lento, Procedimento: lavate i funghi e metteteli a regolate di sale. Cuocete i bigoli in acqua bagno in acqua tiepida per un’ora. Strizzateli salata, saltateli in padella con la salsa e e tritateli non troppo fini. Conservate l’acqua filtrata. Fate sciogliere in una padella condite con grana grattugiato. 50 g di burro, rosolate dolcemente la cipolla tritata, aggiungete i funghi, salate e cuocete per qualche minuto. Scaldate il marsala e IL NICHEL versatelo sui funghi, incorporate la farina Gentilissima Ecco alcuni esempi che spiegano meglio il e la conserva, aggiungete un po’ di acqua dottoressa concetto: dei funghi e cuocete lentamente aiutandovi Subacchi, sono 1) un paziente allergico alla betulla (polline), con l’acqua dei funghi e il brodo caldo per allergica alle nel 70% dei casi, risulterà allergico anche graminacee e alla mela (alimento), pera, pesce, ciliegia, alla betulla. Con finocchio, carota in quanto quest’ultime i primi caldi e sono costituite da elementi (proteine) pollini mi sento analoghi a quelle della betulla; cioè il mio gonfia e non sto corpo scambia gli alimenti ingeriti per bene fisicamente. betulla e crea una reazione negativa nel E’ normale? corpo. Posso migliorare 2) chi è allergico agli acari (polvere) può la situazione presentare una reattività anche ai crostacei, con una dieta in quanto sia gli acari che i crostacei sono specifica? Elena molto simili tra loro. 3) infine chi è allergico alle graminacee Gentilissima Elena, in questo periodo dovrebbe fare attenzione al kiwi o mela o piu’ che mai, per chi soffre di allergie pera, pomodoro ed agrumi. respiratorie, si dovrebbero seguire diete Queste diete specifiche servono per specifiche che tengano in considerazione la non peggiorare gli effetti dell’allergia in cross reattività alimenti pollini. particolare nel periodo dell’impollinazione e Che cosa significa? Il contatto con alcuni quindi se questi alimenti vengono eliminati alimenti vegetali in pazienti allergici ad nel periodo della fioritura dei relativi alcune famiglie di pollini può determinare arbusti e se bilanciata al meglio una dieta, una sindrome orale allergica con fenomeni si riesce anche a perdere peso e ritenzione irritativi a labbra e cavo orale: il sintomo di liquidi, con notevoli miglioramenti più comune è rappresentato dal prurito al degli effetti delle reazioni allergiche (asma, palato, ma può comparire anche gonfiore gonfiore, rusch cutaneo). delle labbra, fino ad edema della glottide. E’ importante tenere conto del fenomeno Spesso si manifesta come gonfiore diffuso, della reattività crociata nella valutazione in alcuni casi puo’ anche sfociare in del paziente allergico, al fine di definire scariche di dissenteria o stipsi, aumento o un regime terapeutico ed una dieta che diminuzione di peso. garantisca una qualità di vita accettabile. Domande alla nutrizionista: La dott.ssa Subacchi riponde alle Vs domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it Riceve a: MANERBIO (BS) Ambulatorio Minervium di Via Verdi n.64 tel. 030/9937552 CREMONA Cell. 366 4759134 CREMA Cell. 366 4759134 un’oretta almeno. Alla fine incorporate il burro rimasto e condite le tagliatelle, che avrete cotto in acqua bollente e salata. Orzo con trevisani e formagella Ingredienti: 160 g di orzo perlato, 50 g di burro, 1 cucchiaio di olio di oliva, 1 piccola cipolla tritata, 200 g di trevisani tritati finemente, 100 g di formagella nostrana, 50 g di grana grattugiato, sale, pepe e brodo. Procedimento: rosolate nell’olio la cipolla tritata, aggiungete l’orzo e fatelo tostare qualche minuto, aggiungete un po’ di brodo e portate a cottura come fosse un risotto per circa 35 minuti. 5 minuti prima della fine della cottura aggiungete i trevisani e mescolate. Spento il fuoco mettetevi la formagella a pezzetti, il burro, il grana e mantecate prima di servire morbido. Risotto con la tinca Ingredienti: 1 tinca da 800 g, 2 cipolle, 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 limone, alloro, prezzemolo, aceto, sale, pepe, olio di oliva gardesano e 350 g di riso carnaroli. Procedimento: sfilettate la tinca togliendo tutte le lische. In una casseruola mettete una cipolla, la carota, il sedano, il limone affettato, l’alloro, qualche gambo di prezzemolo, l’aceto, sale, pepe in grani e tutti i resti del pesce, coprite con acqua e fate bollire dolcemente per 20 minuti. Tritate l’altra cipolla, rosolatela nell’olio e aggiungetevi la polpa del pesce tagliata a pezzettini. Cuocete 10 minuti, aggiungete il riso, fate insaporire e portate a cottura bagnando con il brodo di pesce. Regolate di sale e pepe e servitelo morbido spolverato di prezzemolo tritato. Pag. 16 Rubriche Il nostro dialetto Aprile 2014 CAKE AL KIWI Termini in via d’estinzione Forbizìna: forfecchia o mozzorecchi. Forèta: sega gattuccio. Forlàna: trescone, ballo rustico con piroette e scambio dama. Fornèla: grosso fornello di terracotta per cuocere vivande, esiste anche metallico con paiolo per cuocere ciccioli o fare il bucato. Fornemènc: finimenti del cavallo. Forsèla: incursatoio femmina (pialla). Fórt, fortùr, fortôm: fortore, odore e sapore acre. Fotécia: vino pessimo e leggerissimo. Fòza: maniera, modo, foggia. Fóter: raggirare, possedere sessualmente. Fracà: calcare, premere. Fràch: marsina, abito maschile da cerimonia nero a falda. Fràco: mucchio, molto. Fràina: farina nera di grano saraceno, anche l’aglio selvatico. Franca/o: in buona salute. Fransisbèc: metallo simil oro. Frascàda: corbelleria, balordaggine, cosa di poco conto, vanità. Fregaôcc: indice. Fregógn: straccio, persona vestita malamente. Frégol (vedi pitol): pochino, briciola, nonnulla. Frégola (fréga): forte desiderio, smaniare, movimento dei pesci quando depongono le uova. Frignòcola: bagatella, ciancia. Frigòt: spolverata svelta, sgrossatura. Frìnc (frinco): ghiribizzo, fantasia, ticchio, umore capriccioso. Fritûra: fritto di crema. Frôschèt: frasca di sostegno per piante. Frôst: usato, logoro, frusto, consunto. Frôstù: talea. Fròtola: bugia, menzogna, panzana. Futùcc: pannocchia arrostita sul fuoco. Fugastuc: chicchi di granoturco arrostiti tipo popcorn. Fulà: pestare, tastare, saggiare. Fuleèta: uccidere a tradimento. Funzì: mughetto. Fùrcola: scalmo dove si pone il remo. Furì: succhiello, trapano a mano. Furmintì: vermicelli, capelli d’angelo, fidellini. Fûsa: moina. Fûsarôle: fusaioli, pertiche di legno lunghe. Fûsele: arnese a forma di fuso che serve a fermare la corda che lega le fascine. Fùta: collera, stizza, atto di esuberanza. Un’idea che consente di consumare questi frutti ricchi di vitamina C anche al momento del dessert. Per 8 persone Ingredienti: - 4 kiwi; - 1 cucchiaio di rum bianco; - 200 g di burro ammorbidito + il necessario per lo stampo; - 125 g di zucchero; - 3 uova; - 250 g di farina + il necessario per lo stampo; - sale; - 1 bustina di lievito chimico. Preparazione: - Sbucciate i kiwi, tagliateli a pezzettini e metteteli in una ciotola con il rum. Fateli poi macerare per circa mezz’ora. - In una capiente terrina lavorate con la frusta il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea, in cui, senza mai smettere di battere il composto con la frusta, incorporerete un uovo per volta. - Aggiungete la farina ed un pizzico di sale versandoli in un colpo solo; mescolate il tutto con molta energia. - Incorporate delicatamente nell’impasto i pezzettini di kiwi, il succo che si sarà formato durante la macerazione e, per ultimo, il lievito. - Versate l’impasto in uno stampo da plum cake lungo 20-22 cm, che avrete imburrato e infarinato. - Infornate a 210° C e fate cuocere per una decina di minuti, poi riducete la temperatura a 150° C e lasciate lo stampo nel forno per altri 30 minuti. Sformate subito il cake al kiwi e fatelo raffreddare prima di gustarlo. I nostri consigli: lavorate il più a lungo possibile la crema di burro e zucchero: il cake risulterà molto più soffice. I kiwi troppo maturi perdono il gradevole gusto acidulo che li caratterizza: scegliete perciò frutti la cui polpa sia ancora ben soda.
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