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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Aprile 2014 - numero 70
Sommario
Editoriale
Nel nostro ultimo editoriale avevamo
sottoposto all’attenzione dei prossimi
candidati sindaci l’ipotesi di accorpare
i comuni più piccoli in modo da
raggiungere la cosidetta “soglia
standard”.
In altre parole, a nostro avviso, è
indispensabile pensare ad aggregazioni
fra comuni fino ad arrivare ad una
soglia minima di abitanti.
Avevamo individuato in 10000
abitanti la soglia minima che
consentirebbe di erogare servizi ai
cittadini di qualità superiore ed a costi
inferiori rispetto agli attuali livelli.
Analogo ragionamento è stato espresso
dal commissario alla spending review
(a quando l’abbandono di un modo di
esporre i concetti in modo provinciale
ricorrendo a degli anglismi e a favore
di una parlata trasparente e soprattutto
italiana?).
Carlo Cottarelli prevede per il 2014
risparmi sul capitolo “costi della
politica” per circa 400 milioni di
euro.
Una parte di questi risparmi verrebbe
dall’accorpamento dei comuni sotto i
5000 abitanti.
E’ questa una proposta che ci
sentiamo di condividere in pieno e
che auspichiamo diventi un’azione
di governo da realizzare sin dal
giorno successivo alle elezioni
amministrative.
In questo capitolo è invece molto
meno condivisibile la questione che
riguarda la riduzione del numero dei
consiglieri comunali.
Si potrebbe ovviare riducendo
l’indennità di carica, in particolare
quelle dei consiglieri regionali, oltre ai
rimborsi ai gruppi sempre regionali.
Quest’ultimo aspetto, dopo i
clamorosi scandali del recentissimo
passato, merita non tanto una limatura
quanto la sua radicale abolizione.
Si può tranquillamente fare politica
senza foraggiare i gruppi consiliari
delle regioni.
Soprattutto se ciò comporta l’acquisto
di mutande verdi o di altre amenità
del genere.
San Gervasio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
Offlaga e Provincia . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3
Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4
Alfianello e Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . » 5
Pavone Mella. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6
Orzinuovi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7
Cigole e Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8
Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9
Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10
Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11
Manerbio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12
Calendario Bresciano . . . . . . . . . . . . . . . » 14
Ricette. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15
Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16
Direzione: Stefania Brunelli
Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova
(Bs)
Stampa: Tiber spa - Brescia
Pubblicazione mensile
E-mail: la_pianura@yahoo.it
per inserzioni pubblicitarie email:
Successo di Claudia Manenti
allo SpazioAref di Brescia
(pagina 3)
la_pianura@yahoo.it
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San Gervasio
Barbara Migliorati
candidata Sindaco
Aprile 2014
Pag. 2
Per le elezioni amministrative del prossimo
25 maggio, tra i 147 Comuni della
Provincia di Brescia, anche San Gervasio
andrà al voto per eleggere il Sindaco ed il
Consiglio Comunale.
E’ notizia di pochi giorni fa, la presentazione
ufficiale alla cittadinanza della candidatura
a Sindaco di Barbara Migliorati.
La candidata ha maturato esperienze al
servizio della comunità, come Assessore,
con deleghe ai Servizi Sociali, Istruzione e
Manifestazioni per cinque anni, dal 2004
al 2009, riuscendo a far nascere l’Asilo
Nido, ad istituire la Scuola Secondaria di
1° Grado, anche grazie alla costruzione del
nuovo Polo Scolastico; per la sua sensibilità
ed attenzione la scuola ha potuto realizzare
progetti innovativi e di alta qualità. A lei si
deve, inoltre, l’organizzazione della Sagra di
San Gervasio che ha saputo dare visibilità
al paese in tutta la provincia.
Barbara Migliorati guiderà una lista civica
“Insieme per ricominciare”. Un nome che,
secondo Migliorati Barbara, è stato pensato
e scelto perché
rappresenta
lo
spirito
e
l’essenza
di quello che sarà il suo impegno
amministrativo.
La necessità di voltare pagina, la volontà
di voler ricominciare una nuova stagione,
l’impegno a ricostruire un nuovo paese
insieme ai cittadini, attraverso il loro
diretto coinvolgimento, la convinzione che
si debba essere tutti uniti verso l’obiettivo
comune di rendere il paese migliore e più
sereno, sono i punti cardine sui quali, la
candidata, è fermamente convinta si debba
lavorare, recuperando così la fierezza di
appartenere ad una comunità.
Il suo compito primario sarà quello di
mettere in campo persone competenti
e rappresentative della realtà del paese,
valorizzando, comunque, l’impegno di
tutti i cittadini che, al suo fianco, attraverso
una sinergia di idee, di capacità, di lavoro,
potranno contribuire alla rinascita del paese.
“San Gervasio merita un cambiamento,
la sua gente lo merita: quello che unisce
è ancora molto superiore a quello che ci
divide e, insieme sapremo dimostrarlo”
ci dice Barbara Migliorati che, a breve,
presenterà la squadra che sarà al suo fianco
e il programma ufficiale della lista civica
“Insieme per ricominciare”.
Intanto anticipa alcune linee guida del
suo programma: ascolto, disponibilità,
trasparenza: il Comune sarà completamente
al servizio dei cittadini e le scelte
amministrative terranno conto dei reali
bisogni e necessità delle singole persone e
dell’intera comunità.
I nuovi fenomeni
Capitan Fracassa si mette l’elmetto
e parte per la guerra
Cosa può succedere di nuovo ad opera del
nostro fenomeno?
La reiterazione di un comportamento da
Capitan Fracassa.
Vi riassumiamo in breve l’accaduto.
Un avvocato si rivolge al giudice di pace di
Brescia ed ottiene un decreto ingiuntivo
per farsi liquidare dal comune di San
Gervasio una sua parcella.
Cosa fa il nostro? Prontamente incarica
un altro ennesimo avvocato di impugnare
il decreto ingiuntivo.
L’avvocato, dopo aver ricevuto l’incarico
ed esaminata la pratica, consiglia al
nostro di pagare, chiedendo a sua volta il
pagamento di una nuova parcella.
Così al posto di pagare un avvocato ne
paghiamo due.
Tale fatto, sia pure in forme diverse, si era
già palesato con le querele contro il nostro
giornale. Il nostro prode ci querela, paga
gli onorari degli avvocati e poi?
Poi ritira le querele prima che si svolga il
dibattimento in tribunale.
Due considerazioni.
La prima è che per pagare inutilmente, e
sottolineiamo inutilmente, gli avvocati i
soldi si trovano e non ci sono i fondi per
il diritto allo studio o per altre questioni
di interesse dei cittadini.
La seconda è che il nostro prode se non si
mette l’elmetto in testa, pronto per partire
per il fronte, non è contento.
Ma qualcuno gli avrà detto che non ha
più l’età per giocare con i soldatini?
Soprattutto con i soldi dei cittadini!
21 Marzo, la “Festa dell’albero”
Un giorno per richiamare l’attenzione
sull’importanza, per l’uomo e per
l’ambiente, dei boschi e delle foreste, una
giornata di festa che deve naturalmente
essere accompagnata da altri 364 giorni di
impegno per salvaguardare il patrimonio
arboreo e per stimolare l’adozione di gesti
concreti per l’ambiente. Piantare nuovi
alberi significa, infatti, dare un contributo
reale alla difesa della vita sul Pianeta, cioè
la vita di tutti noi e nello stesso tempo
prenderci cura del nostro futuro e lasciare
un ambiente migliore ai nostri figli. E’ con
queste parole che la Presidente del Lions
Club Cidneo di Brescia Megale Maruggi
Sabina ringrazia la Scuola Primaria di
San Gervasio, alunni ed insegnanti, per
l’impegno, l’attenzione e la cura dimostrata
verso il proprio territorio ed è felice che il
Club abbia potuto aiutare gli alunni in
questo importante compito, offrendo,
per il secondo anno consecutivo, 66
piantine da mettere a dimora nel Bosco
del Lusignolo. La consegna alla scuola di
una targa ha rappresentato un momento
di grande significato e un riconoscimento
all’impegno della scuola nella cura del
proprio ambiente. Una giornata che non
ha mancato anche di stupire ed emozionare
grazie alla spettacolare esibizione di esperti
chioccolatori, Claudio Pin e Loris Dal
Maistro, la cui presenza è stata possibile
per la disponibilità di Federcaccia
Provinciale e del Presidente Dott. Bruni
Marco, che ha espresso soddisfazione e
rinnovato l’impegno ad essere presenti
anche per la prossima edizione della
festa. Ringraziamenti sono stati espressi al
Gruppo Volontari per San Gervasio per
la preziosa opera di assistenza e di aiuto
alla scuola, al Comune di San Gervasio ,
alla Ditta Amica Cips per aver offerto la
merendina.
I bambini poi si sono dati da fare per
piantumare i piccoli alberelli, sotto l’attenta
guida del personale della Cooperativa “ Il
Quadrifoglio”. E concludendo, in perfetto
stile ecologico, tutti a scuola in bicicletta.
Il successo che la manifestazione aveva
avuto l’anno scorso si è ripetuto anche
quest’anno: la tradizione deve continuare.
Offlaga - Provincia
Aprile 2014
Pag. 3
Offlaga: Claudia Manenti quando la
passione per la pittura diventa professione
Vive a Cadignano ma le sue radici sono tutte
offlaghesi. Claudia Manenti, classe 1968,
pittrice ormai affermata ed apprezzata ha
aggiunto un nuovo successo ai tanti già
collezionati nel corso della sua prolifica
carriera artistica. Critica e pubblico
hanno infatti ampiamente elogiato la
recente mostra “Frammenti di immagine
nell’immagine” allestita dal 22 febbraio al
23 marzo scorsi, nell’elegante e prestigiosa
galleria cittadina SpazioAref. Nelle sale di
piazza della Loggia Claudia Manenti ha
esposto una decina di opere, per lo più
di grandi dimensioni, frutto delle nuove
tecniche artistiche sperimentate negli ultimi
anni. Una sorta di “prima” evidentemente
apprezzata. Così mosaici rivisitati in chiave
moderna, piccoli frammenti di immagini
pazientemente ritagliati da giornali e riviste
hanno preso nuova vita dando forma a
paesaggi, a figure, a ritratti che sembrano
raccontare…
Sì perché tutte le opere realizzate dalla
pittrice nei tanti anni di appassionata ricerca
artistica sono veri “paesaggi dell’anima”:
poco importa cosa esse raffigurino ed a
quali tecniche rispondano, ciò che affiora
dalla tela sempre e comunque è un intero
mondo quello profondo ed interiore di
un’artista alla costante ricerca di ciò che
sta oltre quello che l’occhio vede e che
inevitabilmente Claudia Manenti riesce
a trasmettere grazie ad un elegante gioco
di tratti e colori ed all’utilizzo di materiali
tanto particolari quanto elementari come
il fogliame, i sottili fili di metallo, i gusci
d’uovo.
Quello di Claudia Manenti è un vero e
proprio sogno artistico diventato realtà…
Sin da giovanissima affascinata dal disegno e
dall’uso dei colori avvia infatti un percorso
che parte dalle tecniche dell’illustrazione
e della grafica. Nel tempo l’indomita
passione per l’arte che la muove la spinge
a seguire corsi didattici
ad incontrare persone che
l’aiutano ad approfondire
e a sviluppare il suo innato
talento permettendole
così di trasformare la
sua passione in una
professione.
Una
professione che non le
impedisce di diventare moglie e madre
e che le regala, insieme alla fatica che
inevitabilmente permea la vita d’artista,
molte soddisfazioni. Non ultima, ma certo
tra le più emozionanti, quella che nel 2009
la porta a consegnare nelle mani di Andrea
Bocelli la scultura da lei appositamente
creata per il prestigioso premio “Ragno
d’oro” dell’Unicef assegnato quell’anno al
noto ed amato cantante italiano.
Sono davvero numerose le mostre, collettive
e personali, che hanno visto le opere della
pittrice offlaghese protagoniste e silenziose
testimoni della magia di un sogno diventato
quotidianità, di un’incessante ricerca che
porta a percorrere sempre nuove strade
dove la figura umana, la persona, resta
comunque elemento predominante.
Le tele di Claudia Manenti stupiscono,
emozionano e chiedono di allungare lo
sguardo verso quell’infinito che è dentro
ciascuno di noi.
E ci invitano a riflettere su quanto il talento,
ogni talento, valga sempre la pena di essere
assecondato e coltivato; non fosse altro che
per raccogliere un solo frutto…
Stefania Brunelli
La sicurezza stradale nel
giorno della Donna
Lo scorso 8 marzo 2014 in occasione
della Festa della Donna, presso
l’Autodromo Franciacorta International
Circuit di Castrezzato è stato realizzato
un corso di guida sicura rivolto a sole
donne. L’iniziativa è stata patrocinata
dall’assessorato ai Lavori Pubblici della
Provincia di Brescia e dalla Commissione
Provinciale Pari Opportunità.
Il
corso,
articolandosi
fra
un’illustrazione teorica e una prova
pratica con slalom tra i birilli, frenate
di emergenza (con o senza ostacoli),
riproducendo le situazioni di rischio
che si propongono quotidianamente
sulle nostre strade, è stata un’ iniziativa
di grande sensibilizzazione sociale.
“Un bagaglio di nozioni - aggiunge
l’assessore ai Lavori Pubblici della
Provincia di Brescia Mariateresa
Vivaldini – utile a intervenire sul
punto debole delle donne alla guida: le
intersezioni, causa di incidenti dovuti a
errata valutazione del pericolo.
Nonostante questo le donne sono solo
il 15% dei morti sulle nostre strade,
a dimostrazione che sono molto più
responsabili e sensibili alle campagne
di sicurezza stradale. Negli ultimi due
mesi si sono verificati 11 incidenti
mortali. Delle vittime, 4 erano donne
e 7 uomini. Quanto all’età, 3 delle 4
donne avevano più di 65 anni, mentre
degli uomini solo 1 era over 60. Inoltre,
3 delle 4 decedute sono state investite
mentre attraversavano la strada, mentre
gli uomini erano tutti automobilisti.
Anche nel 2013, delle 71 vittime della
strada, “solo” una piccola parte, 11,
sono state donne.”
725
Feriti
al giorno
10
Morti
al giorno
51
Disabili
al giorno
Pontevico
Dojo Kun PONTEVICO, successi sia in pedana che al di fuori
Aprile 2014
Pag. 4
Il Dojo Kun Pontevico rappresenta a buon
diritto una realtà sempre più importante
per l’intera comunità locale. Un rilievo
che vale sia a livello agonistico che per
l’apporto educativo e formativo che riesce
a trasmettere alle nuove generazioni.
Un’ulteriore conferma di questa duplice,
felice direzione è giunto dai Campionati
Regionali 2014 che si sono svolti a Pavia.
Nonostante la presenza tra gli oltre 560
partecipanti di quasi tutti gli atleti più
qualificati del panorama lombardo, i
portacolori pontevichesi sono riusciti a
porsi in bella evidenza, ribadendo le loro
qualità tecniche nelle numerose categorie in
gara. Il bilancio finale dei karateki guidati
dal maestro Paolo Ghizzardi mostra infatti
diverse prestazioni di elevata caratura, tra le
quali si segnalano quelli “firmate” da Alice
Bertani, che ha conquistato una medaglia
d’oro e una d’argento, Luca Favagrossa,
doppio argento, e il bronzo vinto in campo
seniores nel kata sincronizzato donne.
Il tutto per un consuntivo senza altro
positivo che non fa altro che testimoniare
la bontà del lavoro portato avanti dal Dojo
Kun, che in questa stagione presenta con
motivato orgoglio 75 tesserati. Organizza
manifestazioni di indubbio rilievo come la
gara del prossimo 9 marzo, che richiama
già, con grande decisione, l’attenzione
verso il palazzetto di Pontevico che vivrà in
quell’occasione un’intera giornata dedicata
alle arti marziali di alto livello. Grazie
anche alla stretta collaborazione instaurata
con l’Amministrazione Comunale di
Pontevico, però, l’impegno agonistico
non rappresenta il solo fiore all’occhiello
del sodalizio bassaiolo: “Il karate – spiega
il maestro Ghizzardi – non rappresenta
per noi soltanto un momento sportivo
fine a se stesso. Si tratta, al contrario, di
uno strumento privilegiato per trasmettere
valori ed ideali ai nostri giovani, per aiutarli
a crescere ed imparare qualcosa che può
rivelarsi utile anche al di fuori della palestra
nella quotidianità di tutti i giorni. Una
disciplina che è anche uno stile di vita e
che vuole soprattutto aiutare a crescere
le persone”. Uno spirito che certo non è
sfuggito al Comune di Pontevico, che,
proprio per questa filosofia condivisa, ha
scelto di camminare al fianco del Dojo Kun
e di tutti i suoi componenti: “Una società
che non vuole fare solo sport, ma cerca
di aiutare a crescere le nuove generazioni
– sintetizza il sindaco Roberto Bozzoni –
rappresenta una risorsa importante per
tutta la comunità. Ecco spiegato perché,
anche in tempi come questi, nei quali gli
enti locali devono fare i conti con risorse
sempre limitate, cerchiamo di essere vicino
all’attività di questa bella realtà di Pontevico.
Certo, per i motivi che abbiamo appena
detto, il nostro sostegno non può avere la
consistenza economica che ci piacerebbe,
ma tentiamo comunque di sostenere il
cammino del maestro Paolo Ghizzardi
e di tutti i tesserati, come conferma, ad
esempio, l’impegno che ci siamo presi per
fare in modo che questa disciplina ed i
suoi praticanti possano contare sugli spazi
necessari. Il tutto per un cammino che si
sta rivelando sempre più importante per
Pontevico e che sono sicuro raggiungerà
traguardi sempre più prestigiosi per il
futuro”.
Installate 16 nuove telecamere per la videosorveglianza
Con la firma del contratto con l’azienda
che effettuerà l’intervento, è entrato nella
fase operativa il progetto che porterà
all’installazione sul territorio di Pontevico di
sedici nuove videocamere. Il completamento
di un preciso disegno che viene spiegato
dal sindaco Roberto Bozzoni: “E’ uno
strumento che abbiamo voluto mettere a
sostegno della sicurezza e del controllo del
nostro territorio. In un primo momento
avevamo messo in preventivo l’installazione
di undici videocamere, ma poi siamo
riusciti a salire fino alle sedici che verranno
messe in funzione entro quarantacinque
giorni, più o meno intorno alla fine del
mese di aprile. Un intervento il cui costo
si aggira sui 70.000 euro e che, a questo
punto, coinvolge tutto il nostro paese.
Proprio questo è un elemento di particolare
soddisfazione perché in un momento come
questo, nel quale le risorse degli enti locali
sono sempre ridotte, siamo stati in grado di
portare al giusto compimento un progetto
che offrirà maggiore sicurezza alla comunità
di Pontevico. Queste videocamere, in
effetti, non hanno certo la funzione di
violare la privacy dei cittadini, ma, al
contrario, permettono una tutela efficace del
territorio e valorizzano la stessa percezione
di sicurezza degli abitanti di Pontevico.
Un bene che ai giorni nostri riveste
un’importanza fondamentale per ragioni
facilmente comprensibili”. Il programmasicurezza avviato dalla Giunta Bozzoni,
dunque, è pronto a compiere il passo finale
per completare il disegno previsto. Dopo le
videocamere già installate nei mesi scorsi
in luoghi strategici del territorio (in primis
all’uscita del casello autostradale e nelle vie
centrali del paese), l’entrata in funzione
di queste sedici nuove telecamere renderà
veramente completa la rete che è pronta
a fornire un prezioso aiuto al lavoro delle
forze dell’ordine e vigilare sulla sicurezza
della comunità pontevichese.
Stanno per partire i lavori per la copertura della palestra
L’iter previsto dalla legge è stato ormai
completato e stanno per partire i lavori
che tra le fine di aprile e l’inizio di maggio
offriranno alla comunità di Pontevico
una palestra polivalente in più. Il costo
dell’importante intervento si aggira sui
160.000 euro e metterà a disposizione delle
discipline che solitamente svolgono la loro
attività proprio in palestra (ginnastica e
karate in primis) una nuova struttura in più
sulla quale basare la loro voglia di fare ed
il loro entusiasmo. Il nuovo impianto verrà
realizzato grazie alla copertura del campo da
tennis di via Cavalieri di Vittorio Veneto
e permetterà agli sportivi pontevichesi di
usufruire di una infrastruttura efficiente ed
accogliente al posto di una che, nello stato
attuale, riceve ben scarsa considerazione.
“Per fortuna – conferma il sindaco
Roberto Bozzoni – il panorama sportivo di
Pontevico è molto vivo. Ci sono tante realtà
ed altrettanto numerosi sono i praticanti
delle discipline più diverse. Questo rende
sempre piuttosto difficile trovare gli spazi
adeguati per rispondere in modo positivo
alle esigenze di tutti i sodalizi. Proprio
per questo abbiamo pensato di realizzare
questo intervento che ci permetterà di avere
a disposizione una struttura efficiente ed
innovativa in più, in grado di assecondare al
meglio le richieste delle società pontevichesi,
offrendo in particolare un nuovo, valido
punto di riferimento a tutte quelle realtà
che svolgono solitamente la loro attività in
palestra. Si tratta – termina lo stesso Bozzoni
– di un’opera sicuramente importante,
soprattutto in un periodo come quello che
stiamo attraversando. Nello stesso tempo,
però, lo giudico un attestato eloquente
dell’importanza che attribuiamo alle
società sportive attive sul nostro territorio e
all’opera formativa e di socializzazione che
ciascuna di loro porta avanti. Queste realtà
costruiscono il paese del futuro attraverso
lo sport e l’Amministrazione Comunale
ha deciso di essere al loro fianco”. Tra la
fine di marzo e l’inizio di aprile i lavori
dovrebbero entrare nella fase operativa e
salvo intoppi imprevisti la cerimonia del
taglio del nastro dovrebbe venire fissata
entro la metà del mese di maggio, così da
mettere rapidamente a disposizione di tutta
la comunità un nuovo impianto sul quale
poggiare la voglia di pratica sportiva di tutti
i pontevichesi.
Alfianello - Pontevico
Aprile 2014
Pag. 5
Per i servizi sociali
di PONTEVICO, la casa è in primo piano
a cittadini italiani (da sempre). Una media sono trovati nella necessità di dover cercare volontari delle associazioni presenti sul
Sono soprattutto due le richieste che
vengono avanzate all’assessorato ai servizi
sociali del Comune di Pontevico, il lavoro
e la casa. In attesa di riuscire a trovare le
soluzioni necessarie per il primo, sentito
problema, nell’ultimo periodo la questione
legata ad un bene essenziale come la casa ha
messo in evidenza alcuni segnali positivi.
Basti pensare che l’Amministrazione
Comunale ha indotto l’Aler ad affittare gli
appartamenti di via Francesca, che dopo
essere stati ultimati sono rimasti vuoti per
una decina d’anni. Nel frattempo è scaduta
la graduatoria per le assegnazioni delle case
popolari e, in attesa del nuovo bando, si
procede con il sistema delle assegnazioni
straordinarie. Una situazione che è
strettamente collegata all’aggravarsi della
crisi economica. Basti pensare che dal 2004
al 2009 sono stati assegnati 62 appartamenti
e di questi 26 sono quelli che sono stati dati
del 41% che, tra l’altro, è cresciuta grazie
alle 4 assegnazioni sulle 7 in totale decise
nel primo semestre del 2009. Nell’ultimo
quinquennio, nonostante il già citato
ripristino dell’edificio di via Francesca,
a causa soprattutto del numero ormai
ben definito di appartamenti ad edilizia
residenziale pubblica, le assegnazioni sono
state 29. Di questi ben 24 hanno avuto
come destinatari cittadini italiani per
una percentuale che è salita addirittura
fino all’82%. Cifre che sono collegate ad
un’ulteriore riflessione. In effetti, se in
precedenza erano soprattutto famiglie o
persone giunte dall’estero ad avanzare la
richiesta per avere una casa, negli ultimi
anni è cresciuta in modo esponenziale la
domanda di pontevichesi che per la perdita
del lavoro, per la riduzione del reddito o per
altri problemi causati dalla crisi attuale si
un appartamento dove andare ad abitare:
“Sono davvero tante le persone di Pontevico
che chiedono un aiuto - spiega l’assessore ai
servizi sociali Luciano Migliorati - famiglie
che si sono trovate all’improvviso a dover
fare i conti con una riduzione drastica delle
entrate, senza dimenticare i nuclei famigliari
con disabili che hanno dovuto a loro volta
confrontarsi con riduzioni dei contributi
molto pesanti (in alcuni casi fino al 70%).
Il nostro Comune ha cercato di venire
incontro a queste situazioni. Nonostante
tutti i tagli ai vari trasferimenti che noi
stessi abbiamo subìto, ci siamo impegnati
a non ridurre i nostri servizi e ci siamo
industriati per trovare di volta in volta
soluzioni in grado di sostenere i cittadini
meno abbienti. Da una parte, ad esempio,
abbiamo puntato sulla cooperazione,
portando avanti alcuni servizi grazie ai
territorio (trasporti gratuiti, consegna pasti
e farmaci e tante altre iniziative ancora).
Dall’altra abbiamo contattato categorie
come i dentisti e gli ottici che operano a
Pontevico e stiamo definendo un accordo
per permettere agli utenti pontevichesi di
usufruire delle prestazioni di base a prezzi
convenzionati. Per quel che riguarda una
questione fondamentale come la casa,
poi, abbiamo stretto un rapporto intenso
con l’Aler e stiamo analizzando con la
massima attenzione le diverse situazioni
che si segnalano sul territorio. Non è
certo un periodo facile e nessuno possiede
la bacchetta magica - termina l’assessore
Migliorati - ma con il giusto impegno e la
precisa volontà di ascoltare le istanze dei
cittadini direi che si può offrire un sostegno
positivo a chi lo richiede”.
PONTEVICO, è arrivato il Wi-Fi per tutti
La fase sperimentale è ormai terminata e
si può dire che è entrato nel vivo del suo
cammino il progetto “Pontevico 2.0”, il
wi-fi per tutti.
Un intervento fortemente voluto dalla
locale Amministrazione comunale, che ha
completato le verifiche tecniche insieme
alla società che è stata incaricata di realizzare
materialmente l’opera (la Airbeam).
Grazie a questa installazione nelle zone
raggiunte dal servizio è possibile navigare
gratuitamente due ore al giorno senza
alcuna spesa. Fino a questo momento le
postazioni installate, definite hotspot attivi
in termine tecnico, sono state collocate nelle
frazioni Chiesuola, Bettegno e Torchiera,
mentre nel capoluogo le zone interessate
sono piazza Mazzini, piazza Maestà, piazza
Garibaldi, piazzetta XX settembre, la
palestra comunale, l’Oratorio S. Luigi e i
Poliambulatori.
A livello pratico, anche se per qualsiasi
informazione o spiegazione è possibile
rivolgersi
direttamente
agli
uffici
comunali, per poter utilizzare il servizio
wi-fi è sufficiente recarsi in una della zone
raggiunte dal servizio ed effettuare una
semplice procedura. Bisogna infatti attivare
la modalità wi-fi del proprio dispositivo
(computer, tablet, smartphone...) e
selezionare la rete dell’hotspot. Per
completare l’operazione sarà poi sufficiente
seguire le istruzioni che compariranno
sullo schermo oppure aprire il browser e
completare la procedura guidata. Una volta
adempiuta questa premessa sarà possibile
entrare nello sconfinato mondo di internet
senza alcun costo con l’unico vincolo
delle due ore di navigazione giornaliera:
“Abbiamo voluto presentare questo servizio
- è la spiegazione del sindaco Roberto
Bozzoni - convinti dell’importanza che
ha ormai acquisito al giorno d’oggi. Nello
stesso tempo, visto che si tratta di una
innovazione che richiede una tecnologia
elevata, abbiamo cercato di far precedere
l’arrivo a Pontevico del wi-fi libero da una
approfondita serie di sperimentazioni e di
analisi delle varie fattispecie che si possono
verificare. In ogni caso consideriamo questi
primi passi di “Pontevico 2.0” una sorta di
prova sul campo, nel senso che invitiamo
fin d’ora i cittadini a collaborare con il
Comune per saggiare la portata e le qualità
del nuovo sistema. Sperimentino il wifi gratuito e ne scoprano pregi e difetti,
segnalandoli al Comune. Sono certo che
proprio attraverso questa collaborazione
diretta potremo valorizzare al massimo
l’arrivo del wi-fi per tutti nel nostro
paese”.
ALFIANELLO: Paoletti ancora presidente degli Amici di Civiltà Bresciana
Rinnovati i vertici dell’associazione Amici
Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e
del parco dell’Oglio, presente il fondatore
della sede centrale della Fondazione mons.
Antonio Fappani. Gli associati hanno
confermato il presidente uscente arch.
Dezio Paoletti ed altri componenti del
direttivo quali: Gianni Geroldi, Giacomo
Ghilardi, Lorenzo Seccamani, Baldassarre
Monfardini, Luciano Rizzi, Giuliana Pezzi,
Angela Salice, Cornelia Calzavacca. Il
nuovo direttivo sarà in carica per i prossimi
tre anni. La riunione s’è svolta nella sala
comunale di Alfianello dove si sono svolti
i lavori dell’annuale assemblea coordinata
dall’arch. Paoletti. Tra gli intervenuti la
signora sindaco Maria Teresa Geroldi,
affiancata dalla dott.sa Livia Massardi;
Roberto Maffetti a nome degli amici della
Bici; Laura Cottarelli del Centro studi San
Martino; Gervasio Moscardi della Liber
di Alfianello; Ivan Speziani della Proloco
Travagliato; Michelangelo Tiefenthaler (in
foto con Dezio Paoletti) la cui magione
in palazzo Maggi di Cadignano apre le
porte a visite guidate; conte Laffranco
Salvadego Ugoni del centro studi sul ciclo
del Pitochetto a Padernello; Giacomo
Ghilardi e Angelo Locatelli tra i fondatori
del sodalizio nato da 25 anni a Monticelli
d’Oglio con atto costitutivo del notaio
Giuseppe Riccca. Giovanni Geroldi ha
dato conto della situazione finanziaria del
sodalizio. Negli interventi è ricorso il ricordo
del primo presidente, il compianto Vittorio
Sora, di amici e sostenitori dell’associazione
quali furono Piero Maffezzoni e Paolo
Pietta, sindaci del passato di Alfianello. Ha
preceduto l’assemblea la visita all’antica
chiesa di San Rocco aperta per l’occasione
per la disponibilità del parroco don Mauro
Manuini.
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Pavone Mella
Pavone Mella: Questioni di bilancio
Il Comune di Pavone del Mella ha in corso
di approvazione sia il Conto Consuntivo del
2013 che il Bilancio di Previsione del 2014.
Si conferma una situazione di bilancio molto
solida, come attestato dal fatto che l’avanzo
di amministrazione ammonta a quasi
600.000 euro, avanzo ottenuto con la sola
gestione ordinaria, senza aver tagliato alcun
servizio alla popolazione e mantenendo un
livello di tassazione fra i più bassi di tutta la
Provincia di Brescia, come ben testimoniato
dalle tabelle seguenti:
Costo per Tares e addizionale Irpef per le
tipologie di famiglie più diffuse:
Pavone Media comuni vicini
Pensionato che vive solo con 18.000 euro lordi
di pensione (1.150 netti mensili)
65,33
138,97
Famiglia con 2 figli; 2 lavoratori dipendenti con
reddito di euro 25.000 cadauno (1.500 netti
mensili)
207,43
352,08
Costo per la Tares: ipotesi di 200 mq. per le
varie attività–10.000 mq. per le industrie
- Negozi di abbigliamento, cartoleria,
ferramenta
167,67
442,90
- Edicola, farmacia, tabaccaio 207,34 579,58
- Industrie
4.129,23
15.586,78
- Attività artigianali 106,10 359,73
- Ristoranti, trattorie, pizzerie 935,141.910,43
- Bar, caffè, pasticcerie 702,29
1.439,27
Nel complesso, le imposte, le tasse ed il costo
dei servizi, si attestano a Pavone a poco più
della metà della media provinciale.
La gestione dei rifiuti, pone Pavone fra
i primi 10 comuni della Provincia come
minor costo per abitante.
Pavone si è sempre caratterizzato, a partire
dal giugno 2004, per una fortissima azione
di controllo della spesa corrente, finalizzata
a mantenere al più basso livello possibile le
imposte e tasse comunali. L’obiettivo è stato
sicuramente raggiunto, qualora si consideri
che la spesa corrente per abitante è salita
solo dello 0,59% annuo, dato notevolmente
inferiore all’inflazione.
La crescita della spesa, peraltro, è dovuta
solo ai costi per i nuovi servizi introdotti
dall’Amministrazione (asilo nido, doposcuola,
protezione civile, sportello unico attività produttive,
centro anziani), nonché per finanziare gli
investimenti effettuati (tangenziale, rotatorie,
completamento rete fognaria, sistemazione e messa
a norma di tutti gli edifici pubblici specialmente le
scuole, costruzione asilo nido, acquisto e sistemazione
centro polifunzionale, realizzazione nuova centrale
termica comunale).
Un libro in omaggio a S. Giovanni
Piamarta
Nella serata di sabato 22 marzo,
presso il Centro Polifunzionale
di Pavone del Mella, è stato
presentato il libro “Padre
Piamarta, un Santo a Pavone”.
L’evento, organizzato dalla
ProLoco, si colloca all’interno
delle manifestazioni per la 17°
Sagra di San Benedetto.
Al numeroso pubblico è andato il saluto
del sindaco Piergiorgio Priori e del
Vicesindaco, Assessore Provinciale ai Lavori
Pubblici Mariateresa Vivaldini nonché del
presidente della ProLoco Simone Pancera e
del parroco don Lorenzo Boldrini.
Fausto Parola, memoria storica del paese,
il quale ha contribuito a completare il
libro attraverso la ricerca di documenti,
testimonianze e fotografie, è intervenuto
ricordando lo stretto rapporto che il
Santo ha avuto con Pavone, in cui operò
attivamente come parroco per quattro
anni.
Gli autori, Maddalena Fioretti e Bruno
Manenti hanno sottolineato come il libro
sia nato dalla volontà di realizzare una
pubblicazione con la quale il paese potesse
rendere omaggio al proprio parroco; a
distanza di un secolo vuole essere un segno
di gratitudine verso il santo che operò nella
piccola comunità della Bassa.
L’opera, oltre a ripercorrere il cammino
esistenziale e religioso del Santo, si sofferma
sul periodo del suo servizio come arciprete
a Pavone, approfondendo i problemi
sociali, politici ed economici locali. È stato
dato spazio alla sua esperienza nel paese e ai
rapporti con i pavonesi, tracciando il profilo
del sacerdote anche attraverso aneddoti e
singoli episodi. Non manca la cronaca degli
avvenimenti più recenti, la Beatificazione e
la Canonizzazione, in cui la comunità di
Pavone ha dato prova di riconoscenza verso
il suo sacerdote partecipando in vari modi
ai festeggiamenti.
Padre Danilo Scalvini, ospite della serata
e rappresentante piamartino, con il suo
intervento ha delineato l’attualità di San
Piamarta, un santo sociale, pienamente
consapevole dei problemi del suo tempo
legati alla famiglia, ai giovani, al lavoro.
“Piamarta può regalare anche ai giovani
di oggi, ai giovani del mondo del lavoro
così precario e così difficile, il messaggio
di grande fiducia nelle proprie capacità
come dono di Dio”. Grazie agli sponsor,
ProLoco, Comune, Avis Pavone-Cigole,
Cassa Padana, Alpress, famiglie MazzolariBulgari e Spinelli, il libro è fatto dono a
ogni famiglia di Pavone del Mella.
Tali investimenti, sono stati superiori ai 7
milioni di euro, di cui ben 4 con fondi a
carico del Comune, e sono stati compiuti,
con un costo del debito, di soli 21,4 euro
annui per abitante a fronte di una media
provinciale di 47,7 euro. In altre parole,
per i servizi che venivano erogati nel 2004,
a 10 anni di distanza l’Amministrazione
Comunale spende ancora gli stessi soldi.
Non dimentichiamo però che, ad esempio,
il gasolio nel giugno 2004 costa 0,94 euro
al litro; oggi siamo oltre 1,60. Questa è
la migliore dimostrazione, numeri alla
mano, dei risultati ottenuti in termini
di contenimento della spesa, di maggior
produttività e di maggior efficienza, unica
possibilità per mantenere le tasse ai minimi
per i cittadini e per le aziende.
Da rimarcare per quanto riguarda i
pagamenti alle imprese che non si registrano
casi di ritardo, in quanto tutte le fatture per
acquisto di beni e servizi sono regolarmente
onorate nei tempi concordati. Il Comune
non ha dovuto chiedere soldi o anticipazioni
allo Stato per saldare i fornitori.
Va poi sottolineato che Pavone del Mella ha
Aprile 2014
già pagato tutte le opere pubbliche effettuate,
ma deve ancora incassare 272.000 euro da
Provincia e Stato. La corretta gestione degli
incassi e dei pagamenti, ha però permesso di
non dover mai utilizzare le anticipazioni di
tesoreria, ma anzi di avere alla fine del 2013,
quasi mezzo milione di euro depositato sui
conti, a cui andranno aggiunti i crediti in
fase di incasso. Nel bilancio di previsione
per il 2014 non sono previsti aumenti per
i servizi resi alla popolazione. Per la Tares
l’incremento dovrebbe essere in linea con
l’inflazione. Per la TASI, nuova imposta
introdotta con la Finanziaria 2014, a
fronte della quale lo Stato taglierà ancora
i trasferimenti ai Comuni (20 anni fa i
trasferimenti coprivano il 60% delle spese
del Comune, nel 2014 siamo sotto il 20%),
verrà applicato il minimo di Legge dell’1
per mille. Riteniamo quindi che i numeri
sopra citati confermino la bontà delle scelte
e delle azioni messe in campo in questi
10 anni. Ci auguriamo che la prossima
Amministrazione, cui facciamo da subito
i migliori auguri, possa mantenere e se
possibile migliorare quanto attuato.
Inaugurata la mostra di Luigia Brignani
Evento nell’evento. Un momento di
arte e cultura, alla festa patronale di
San Benedetto, è stata l’inaugurazione
della mostra “Emozioni Merletti e
poesie”, curata e allestita al Centro
Polifunzionale, di un’artista di fama
nazionale e internazionale, la pavonese
Luigia Brignani Griffini. Incastonato fra
le iniziative calendarizzate dalla Proloco,
nell’ambito della “17a Festa di Primavera”,
l’inaugurazione dell’impianto espositivo,
si è tenuta nella mattinata di domenica 23
marzo alla presenza di autorità e pubblico.
Una cerimonia semplice, se si vuole, ma di
assoluta caratura, proprio in simbiosi con
le opere d’arte esposte in sala, acquerelli,
poesie, olio su tela, porcellana, vetro,
tutto rigorosamente dipinto a mano,
che si distinguono in modo assoluto per
creatività, tecnica e stile, a esprimere le doti
e la maestria dell’autrice. Fra i presenti il
sindaco Piergiorgio Priori, il vice sindaco
Mariateresa Vivaldini, il presidente della
Proloco Simone Pancera, oltre ai numerosi
parenti di Luigina e alle rappresentanze
delle associazioni locali. Visibilmente
emozionata la Brignani ha aperto l’incontro
sottolineando la sua passione per il dipinto
e il ricamo come il suo forte attaccamento
alla terra natia, Pavone Mella; sebbene
da molti anni trasferita a Cantù, si sente
ancora come una “profuga pavonese”,
con tanta nostalgia e amore per la terra.
Proprio alla cara madre ha voluto dedicare
uno spazio nella presentazione della sua
mostra, proponendo anche la lettura
della poesia in dialetto che lei stessa ha
composto a ricordo del passato di bidella
della mamma. “La Bidella Adele” è infatti
ancora molto ricordata con simpatia dagli
ex alunni. Incaricato della lettura dei versi
è stato Bruno Manenti, che li ha declamati
non senza emozione, proprio a ricordo
della collega che lo ha accompagnato in
molti anni di servizio scolastico. Poi a
ruota gli interventi delle personalità, fino
alla consegna ufficiale, sempre in nome
di mamma Adele, da parte dell’autrice
al comune di Pavone Mella, di un
prezioso dipinto, “Italia”, testimonianza
dell’attaccamento e dell’effetto che Luigina
continua a serbare per il suo paese, la sua
campagna, il suo Mella. L’opera realizzata
con la tecnica “Arti del Fuoco” è dipinta
con merletti e rappresenta l’Italia nella
quale il nostro paese è evidenziato con un
prezioso decoro che riproduce il Pavone.
LA ZIA ADELE È LA BIDELLA DI
PAVONE.
La ziâ Adele l’è la bidelâ dè Paù,
quancc scècc ghè pasat sotâ i sò occ
bei, bröcc , bù e meno bù.
adés chè iè deentacc grancc
quand che i la saludò
i ga dis
ciao bidelâ,
le la i à ardò e la ga dis
“spetò...che ta conose pö”,
i agn la i à en po cambiacc
e la ga fa un suris
e üna caresâ
pèr le, i è semper i so scècc.
La ziâ Adele
la gà tancc niùcc.
Aprile 2014
Orzinuovi
Orzinuovi L’attività sportiva alla “Corniani”
Quando vennero inseriti i Giochi della
Gioventù nelle scuole italiane, venendo
incontro a quella che era una indubbia
necessità, sembrò veramente che lo Sport
avrebbe potuto avere una parte primaria
nell’ambito della educazione dei nostri
ragazzi. Dopo anni di buona volontà
da parte degli operatori dell’educazione
fisica nelle scuole italiane, si è assistito ad
un corrispondente rapido declino non
tanto della estrema necessità di praticare
ed insegnare attività motoria ai nostri
alunni, quanto invece delle risorse messe
a disposizione per tale impegno e per tale
primario bisogno.
Tanto è vero questo che, dopo anni ormai
di continui tagli in questa direzione, gli
insegnanti di educazione fisica di molte
scuole sono stati costretti, loro malgrado, o
a diminuire drasticamente la partecipazione
ai Giochi, passati nel frattempo a chiamarsi
Giochi Sportivi Studenteschi, o addirittura
a rinunciarvi del tutto.
Ed ancora per l’anno in corso buona parte
degli insegnanti di educazione fisica delle
scuole della provincia di Brescia hanno
scelto di non aderire ai Giochi stessi per
dare un segnale “forte” al Ministero della
Pubblica Istruzione.
La scuola media “Corniani” di Orzinuovi
ha comunque deciso per quest’anno di
partecipare ancora alle attività sportive
studentesche.
La nostra scuola ha infatti aderito, con i
propri insegnanti Castaldo e Troni, sia ai
Giochi Sportivi Studenteschi (Pallavolo
a Pralboino, Pallatamburello a S. Polo,
Badminton a Chiari) che alle attività della
Rete scolastica di Educazione Fisica “Sport
a Scuola” composta da 15 istituti della
Bassa Pianura Bresciana (Pallatamburello
e Badminton a Chiari, Atletica leggera a
Castelcovati).
Nello scorso mese di febbraio, inoltre, ben
38 alunni della “Corniani” hanno preso
parte ad un viaggio di istruzione sportiva
sulla neve presso il comprensorio sciistico
del Maniva, dove hanno potuto usufruire
di 10 ore di lezione con maestri di sci.
I nostri ragazzi hanno anche partecipato ai
Campionati provinciali di Pallatamburello
che si sono svolti nella palestra di S. Polo
nella giornata di sabato 22 marzo. Erano
anche
presenti le
scuole di Breno,
Azzano
Mella,
Cividate
Camuno,
Bedizzole; i ragazzi
orceani (in totale
erano
13)
sono
arrivati sino alla
finale classificandosi
al 2° posto, mentre le
ragazze (in numero di
12) si sono piazzate al
3° posto assoluto.
Nel mese di maggio,
infine, gli alunni
della Scuola media
Pag. 7
prenderanno parte alla 5a edizione dei
“Giochi d’Amicizia senza frontiere” che
vedranno il loro svolgimento presso
la scuola privata “Cerioli” e che nella
sua prima edizione del 2010 ha visto
classificarsi al primo posto proprio i ragazzi
della “Corniani”.
Dario Ghirardi
Il fenil Grosso di ORZINUOVI
A nord di Orzinuovi, lungo la strada che
porta verso la Cesarina, possiamo trovare
una serie di cascinali fra i quali, poco prima
del fenil Alderina, spicca certamente per le
sue dimensioni il Fenil Grosso.
Contrariamente a quanto si può pensare, il
cascinale non trae la propria denominazione
dalle sue dimensioni, comunque cospicue,
ma dall’essere appartenuto, almeno dal
1700, alla famiglia Grosso o Grossi.
Infatti, dall’Estimo Catastale di Orzinuovi
del 1708, conservato presso l’Archivio di
Stato di Brescia, risulta che in quel periodo
il nostro fenile era in possesso della signora
Francesca vedova, per l’appunto, del
defunto Francesco Grossi che ne era stato
il legittimo proprietario.
In quell’Estimo il complesso veniva così,
sinteticamente, descritto: “Fenile di corpi
tre di casa abitabile, e tratti due di stalla”.
Non era dunque, almeno a quell’epoca, un
gran fenile.
Prima del 1752 si registra, sempre negli
Estimi Catastali, l’acquisto del Fenil Grosso
da parte del signor Zaccaria Corniani.
La possessione era dotata di 49 piò di terra
e si trovava in Contrada di S. Giorgio.
Questa contrada deriva il proprio nome
dalla presenza di una piccola ma bella
cappella, tuttora esistente, conosciuta come
Cappella dei Morti di Seiore.
Di questa cappella parlano alla fine del 1500
il nostro frate Codagli, primo e certamente
più importante storico della comunità
orceana, che ne fa solo un accenno, e, a
seguire, il sacerdote don Francesco Perini a
metà del 1800 ed il Mor agli inizi del 1900.
Il Perini è comunque il solo che ne tratti in
modo diffuso e ne farebbe derivare il nome
(Seiore), così come quello della vicina roggia
(Savoria), da S. Giorgio, come ricordo di
una antica cappella conosciuta come “S.
Giorgio in Bigollio”. Ma di questa vicenda
parleremo più diffusamente in altra sede.
Agli inizi del 1800 la proprietà passò ai
signori Ottavio e fratelli Bonaldi del fu
Domenico di Brescia. La famiglia Bonaldi
dalla metà del 1700 sino agli inizi del
1800 appare proprietaria, oltre che del
fenil Grosso, dei fenili Alderina, Alzana e
Brigia.
Dai Bonaldi il fenil Grosso passò poi in
proprietà del nobile Andrea Camozzi del fu
Ambrogio.
Anche i Camozzi, per buona parte del 1800,
risultano proprietari di molti cascinali dei
quali alcuni rilevati proprio dai precedenti
Bonaldi. Possedevano, infatti, i fenili
Alderina, Alzana, Borghetti, Borghetti
Decio, Madonna del Carnerio (sulla strada
per Coniolo).
Nella seconda parte del 1800, del fenile di
cui stiamo parlando divennero proprietari i
Maffeis che succedettero agli stessi Camozzi
nel possesso di altri cascinali, oltre che dei
loro beni in Orzinuovi.
Dario Ghirardi
Cigole - Manerbio
I Lions a favore di Chicco Forti cigole, “Segnalibro”
incontri con l’autore
Pag. 8
In data 27.02.2014 si è tenuto all’Hotel
Vittoria un importante intermeeting fra
tre club Lions del distretto108 IB2 con la
presenza del Governatore Achille Mattei
che con il suo motto “chi conosce ama”
invita i Lions a creare ponti d’amicizia.
Con questo spirito i presidenti in carica
Sara Barbi del Lions Club Bassa Bresciana,
Burlini Dante del Lions Club Brescia,
Vittoria Alata e Begni Alessandro del Lions
Brescia Leonessa Dieci Giornate hanno
organizzato una bellissima iniziativa grazie
alla partecipazione della relatrice Dott.ssa
Roberta Bruzzone, nota criminologa, che
ha presentato il suo libro “State of Florida
vs Enrico Forti, il Grande Abbaglio”,
indagine sull’omicidio di Dale Pike per cui
Enrico Forti è detenuto negli Stati Uniti
da 15 anni. La mia è un’indagine, non una
storia, ha ribadito secca l’autrice, questo è
un caso diplomatico, una falla nel sistema
della giustizia che mette in pericolo tutti.
La serata è iniziata con la presentazione da
parte del Presidente del Lions Club Bassa
Bresciana Avv. Sara Barbi che ha ribadito
che la serata ben si sposa con il motto “se
conosci ami”, in quanto grazie all’illustre
relazione della Dott.ssa Bruzzone, si è
riusciti ad avere una più ampia conoscenza
dei vari aspetti di una dolorosa vicenda
di un nostro connazionale detenuto da
più di 14 anni in America e si è riusciti a
cogliere e capire come si siano realmente
svolti i fatti e in basi a quali prove Chicco
Forti sia stato condannato all’ergastolo per
un delitto di tale entità. Solo conoscendo,
continua la Presidente, nell’unione delle
nostre forze, riusciremo a diffondere il
messaggio di sostegno e ad offrire il nostro
miglior servizio soprattutto a chi è vittima
di ingiustizia. E’ bello poter sottolineare
che, solo credendoci e amando quello
che si fa e solo facendo quello che si fa
con grande passione, si riesce a colmare la
lacuna della conoscenza, si riesce a crescere
e a migliorare le relazioni interpersonali.
Questo vuol dire oggi Lionismo, questo
vuol dire educare al Lionismo”.
L’Avv. Sara Barbi, concludendo, ha poi
augurato che “la solidarietà e l’amicizia,
valori cardine del codice dell’etica del
Lions, possano giungere quale messaggio
di sostegno e conforto a Chicco Forti”.
La Dott.ssa Bruzzone ha avviato una raccolta
di fondi a sostegno della famiglia di Chicco
Forti, cui sarà devoluto il ricavato del libro
e sta preparando la documentazione per
l’istanza di revisione del processo. Ma
sarebbe necessario una presa di posizione
istituzionale e diplomatica.
I tre Lions del Distretto108 IB2 hanno
voluto realizzare un service a favore di questa
importante causa, in nome della verità e
della dignità di un cittadino italiano.
All’UCID il ricordo di Tito Speri
e del poeta Angelo Canossi
Il giornalista Costanzo Gatta, del Corriere
della Sera, autore di libri che raccontano
vicende e tradizioni bresciane, è intervenuto
alla mensile riunione degli associati
all’Ucid, l’unione cristiana imprenditori e
dirigenti, sezione Bassa Bresciana con sede
a Manerbio nell’ex convento di via Santa
Di Rosa. Il presidente dott. Giuseppe Pozzi
ha aperto i lavori che hanno interessato
personaggi personaggi quali il patriota Tito
Speri ed il poeta Angelo Canossi. Gatta,
autore di una pièce sulla presenza di Speri
a Manerbio ha ripercorso le Dieci giornate
di Brescia ricordando come il martire aveva
un legame affettivo con Fortunata Gallina
della quale Lella Viola, attrice e regista del
Ctb bresciano, ha letto alcune lettere, piene
di sentimento, indirizzate al giovane della
città. Altro intervento della brava attrice,
quando s’è parlato di Angelo Canossi,
poeta bresciano poliglotta, che conosceva
il latino, il greco e lingue moderne quali
il francese, il tedesco e l’inglese. Un
poliglotta il Canossi che ha scritto gran
parte delle sue opere raccolte nel volume
“Melodia e congedo” del quale Lella Viola
ha letto alcune composizioni concludendo
l’incontro con la poesia “Le Carmelitane”.
Per una volta all’Ucid non si è discusso di
finanza e problematiche del lavoro, ma s’è
fatto spazio al passato della storia bresciana
sempre interessante da rievocare.
Dal 13 a Cigole la rassegna “Segnalibro”,
nelle giornate di sabato d’aprile e maggio
alle ore 17,30 in biblioteca comunale.
Il 13 aprile Luigi Filippelli intervistato
da Armando Azzini, presenta il suo libro
“Sardine circa”; previsto l’intervento di
Giorgio Taetti, Bardo di Bordo con chitarra.
In tredici racconti i personaggi del libro
parlano con un linguaggio diretto e veloce
del mondo in cui viviamo e di un’umanità
sospesa tra quotidiano e surreale.
Il 12 aprile la storia vera di un’inquietante
tela firmata Vincent “Il diavolo o Van
Gogh” di Alan Zamboni con Antonio De
Robertis, il più conosciuto e temuto esperto
di falsi di Van Gogh. Tra falsari, raggi x,
lettere misteriose e avvincenti ricostruzioni
storiche si dipana una vicenda ricca di colpi
di scena, affascinante proprio in quanto
realmente accaduta.”
Il 19 aprile di Stefano Tevin “Vampiro
Tossico”. Qual’è il prezzo per una
bruciante sete di vita? Chi sei quando non
esisti più per nessuno? Chiedetelo a Nico,
a Celeste, a Bindi e a Cesarino, che hanno
pagato la sciocchezza di una sera con il
Aprile 2014
per
bisogno di nutrirsi di sangue per vivere,
una dipendenza stringente che li porterà
lontano da tutto e da tutti, vomitati in un
cesso di quella
sbornia allucinata che è stata
l’Italia degli anni ‘80.
Il 26 aprile di Clemente Giorgino “Psiche”.
Tutto inizia nella sala pesi della palestra
dell’Istituto Vincenzo Capirola di Leno.
La prima vittima viene trovata brutalmente
assassinata e completamente bruciata. La
scuola è sommersa dalla disperazione. Tutti
si chiedono il perché di
quel gesto estremo.
Riuscirà l’agente di polizia Giulio Rovisti a
spezzare la catena degli omicidi in tempo e
a dare così una nuova speranza alla scuola?
Il 3 maggio, di Mauro Giovanardi “Graphic
novel, Fumetti in biblioteca”. L’autore è
conduttore del programma radiofonico
“Bande Distorte”, ed accompagnerà alla
scoperta dei fumetti e delle graphic novel,
nuova arte che ha sottratto spazio alle forme
di racconto più classiche imponendosi tra
le nuove uscite editoriali.
Info: biblioteca di Cigole
Facebbok:
https://www.facebook.com/pages/
Biblioteca-di-Cigole/3521559182
Manerbio
Gesto generoso a beneficio dell’oncologia dell’ospedale
Aprile 2014
Una casa donata all’ospedale di Manerbio
a beneficio del reparto di Oncologia.
La vendita ha consentito il ricavo di 156
mila euro destinato all’acquisto di un
software Oncosys (valore 32 mila euro)
che permette di monitorare la preparazione
e la somministrazione di chemioterapici a
tutela dei pazienti ed egli operatori. Inoltre
140 mila euro vanno a finanziare il progetto
di psico oncologia dedicato a pazienti
e famigliari mentre altri 20 mila euro
consentiranno l’acquisto di uno strumento
per la valutazione delle neuropatie e di
un ecografo portatile che permetterà di
introdurre una nuova tecnica per l’impianto
di cateteri centrali da estendere anche a
pazienti in cura presso altre unità operative
dell’ospedale. Autrice del bel gesto la
signora Vittorina Borghetti di Ghedi il cui
nome è aggiunto nell’elenco dei benefattori
dell’ospedale di Manerbio la quale per
lascito testamentario ha destinato al fondo
Amici degli ospedali di Manerbio e Leno
la sua abitazione indicando come finalità
del suo dono l’oncologia del nosocomio di
Manerbio. Lo ricorda la targa inaugurata
Lettere al direttore
A.A.Agfa imprenditore cercasi
La vicenda Agfa si aggiorna con un
nuovo tassello. Ieri presso l’AIB si è tenuto
l’incontro tra i vertici della multinazionale
belga ed i rappresentanti dei lavoratori
dello stabilimento di Manerbio per
stabilire gli ulteriori passi della vertenza.
I top manager belgi hanno spiegato i
motivi per i quali non hanno dato seguito
ai progetti di re-industrializzazione del
sito manerbiese presentati nei mesi scorsi,
che contemplavano la ripresa produttiva
nel settore delle lastre per arti grafiche
(progetto Ziletti) oppure l’installazione
di moduli per la produzione di scooter
elettrici od elicotteri (piano Optiverde).
Nonostante gli esiti negativi dei tentativi
di riprendere un’attività produttiva in
Manerbio Agfa ha confermato il suo
interesse verso una re-industrializzazione
del sito, potendo contare su potenziali
elementi positivi, a partire dalla condizione
generale dello stabilimento che rimane in
efficienza, custodito e soggetto ad adeguata
manutenzione. Sul piatto Agfa vuol
mettere anche le buone relazioni con i suoi
dipendenti, che negli anni hanno consentito
alla sede manerbiese di raggiungere elevati
standard dal punto di vista produttivo e
della sicurezza. Dal canto suo la Fiom-
Pag. 9
Cgil, unico interlocutore sindacale nella
vertenza, ha sottolineato l’impegno delle
istituzioni italiane dentro la vicenda
Agfa, ricordando che regione Lombardia
e ministero dello sviluppo economico sono
intervenuti a più riprese allestendo tavoli
ed organizzando incontri per sollecitare
una soluzione positiva di tutta vicenda.
Ribadendo che l’impegno istituzionale
italiano non è venuto meno, la Fiom ha
invitato Agfa a dotarsi di un Advisor a
cui affidare la ricerca di un imprenditore
interessato ad insediarsi dentro l’area
dello stabilimento di Manerbio, così come
suggerito sia dalle autorità regionali che da
quella nazionali. La Fiom ha dichiarato
a Marc Deutschmann e Johan Buelens,
i due top manager giunti dal Belgio, che
indirizzerà il suo pressing verso l’ipotesi
della re-industrializzazione affinché si
possa dare una risposta occupazionale alla
forza lavoro rimasta nello stabilimento.
A questo punto l’attenzione si sposta sulle
prossime mosse che coinvolgeranno regione
Lombardia e ministero, tenendo ben
presente che l’eventuale approssimarsi di
un solido imprenditore potrebbe imprimere
alla vicenda Agfa la svolta definitiva e
mettere d’accordo azienda, sindacato e
lavoratori.
Stefano Godizzi
cell.338-7428578
dalle autorità e benedetta dall’arciprete
mons. Tino Clementi (foto) al termine
di un breve convegno durante il quale il
direttore dell’unità operativa dott. Giuseppe
Colosini ha commentato il significato di
un gesto generoso che aiuta la comunità a
crescere. Toccante il ricordo di Vittorina
Borghetti da parte delle infermiere Gloria
Mainetti e Mariangela Slaviero che l’hanno
assistita durante la sue ripetute degenze nel
reparto di Oncologia apprezzandola come
donna semplice che nonostante la malattia
ha avuto sempre il sorriso sulle labbra. Alla
cerimonia hanno portato la testimonianza di
apprezzamento per la donatrice, il direttore
amministrativo dell’azienda ospedaliera di
Desenzano, Cesare Meini, e il segretario
della Fondazione Comunità Bresciana Silvio
Valtorta, che ha curato la destinazione della
somma ricavata dalla vendita spiegando
che la Fondazione, costituita il 21
dicembre 2001, con Fondazione Cariplo
intende favorire lo sviluppo del territorio
di un soggetto destinato a promuovere la
filantropia e la cultura della donazione.
Al Bar Borgomella la sfida del
salame è pronta
“Vincerà
il
salame
più
buono
e
naturale”.
Queste sono
le parole delle
titolari del bar
Borgomella di
via San Martino
del
Carso,
organizzatrici
della
quinta
edizione della
Festa
del
Salame.
L
a
manifestazione
si terrà sabato
3
maggio
dalle ore 16. Il
salame oggetto
del concorso
dovrà essere consegnato al bar entro la
sera di venerdì 2 maggio e dovrà rispettare
regole precise, coerenti con la tradizione
storica del territorio bresciano.
I salami saranno valutati da una commissione
composta di maestri assaggiatori dell’Onas
(Organizzazione Nazionale Assaggiatori
Salumi) che decreteranno i vincitori sulla
base della struttura, delle caratteristiche
olfattive e gustative di ogni salame. Sono in
palio ricchi premi per i primi tre classificati
e a tutti i partecipanti verrà consegnato un
riconoscimento per la partecipazione.
Se pensate che il vostro sia il salame
migliore partecipate alla sfida alla festa del
Borgomella.
Sopra nella foto, le due titolari alla scorsa
edizione della Festa del Salame
Manerbio
Barbiere, barbitonsore, parrucchiere:
tanti nomi per la vanità
Pag. 10
Vanità è un sostantivo femminile ma che si
può benissimo declinare al maschile.
Acconciarsi i capelli è forse il primo gesto
di vanità compiuto sin dai tempi di Adamo
ed Eva.
Tagliare i capelli, radere la barba, acconciare
la testa sono non solo le più antiche
manifestazioni ma anche le più evidenti
della cura della persona.
Non serve in questa sede partire dalla più
remota antichità per raccontare le varie
modalità con cui gli uomini e le donne
hanno gareggiato nel mostrarsi nel loro
modo migliore.
È più opportuno, invece, trattare di alcune
particolarità che hanno caratterizzato
l’attività di questi uomini e donne dalle
mani intelligenti.
Ad esempio: fino al secolo XVII il barbiere
o barbitonsore era una valida alternativa al
chirurgo.
Era, infatti, affidata a loro la chirurgia
minore: le estrazioni dentarie, i piccoli
interventi, praticare un salasso.
Da quegli anni in poi la loro attività si
concentrò su una nuova forma più evoluta:
la produzione di parrucche.
Si trattava prima di progettarle, poi
di realizzarle e, infine, curare la loro
manutenzione.
Da qui una nuova definizione dell’attività:
il parrucchiere.
Ma il vento della storia cambia
velocemente.
Con la rivoluzione francese cadono le
teste, vi è il rifiuto del vecchio regime e
di conseguenza la perdita di valore della
parrucca.
Rimarrà in uso nelle corti di giustizia di
stampo anglosassone.
Ritornerà, sotto sembianze diverse, in gran
vigore per mascherare la calvizia prima che
esplodesse la moda delle teste rasate.
Ma il negozio del barbiere, del parrucchiere,
del coiffeur o dell’hair stylist, o che dir si
voglia, è il luogo deputato all’aggregazione,
all’ascolto, al confronto, tra colui e colei
che hanno le mani intelligenti e il cliente.
Il padrone di casa ha come ruolo principe
quello di ascoltare e di interpretare le
esigenze estetiche dei propri ospiti.
Vi è tutta una copiosa produzione
letteraria su questo luogo deputato alla
vanità: dai proverbi alle storielle, dai primi
calendarietti con donnine un po’ discinte
alla scoperta di nuove essenze di profumi, e
così via narrando.
Siamo stati tutti ospiti di questo regno
della vanità per cui non ci sono segreti da
svelare.
Non ci resta altro che raccontare qualche
vicenda legata ai barbitonsori manerbiesi.
Il primo che abbiamo incontrato nella nostra
ricerca è un certo Zo Batta Basanino.
Lo ritroviamo quale testimone in un atto
notarile del 1592.
Per imbatterci in un altro attendiamo due
secoli: Gio Antonio q. Bartolomeo Ziletti,
oltre ad esercitare altre professioni, è un
barbiere attivo nel 1779.
Saltando piè pari un altro secolo, ritroviamo
altri nostri concittadini che si esercitano in
questa arte.
Francesco e Giovanni Comini sono attivi
dal 1870 in poi, come pure Agostino
Clerici.
Nel 1896 vi è anche Giuseppe Frugoni
che si qualifica sia come barbiere che come
sarto.
Evidentemente per guadagnarsi da vivere
non era sufficiente maneggiare solo rasoi e
pettini, le forbici servivano per tagliare non
solo i capelli ma anche la stoffa.
Nel XX secolo ci corre in soccorso
l’Annuario Guida Apollonio.
Nel 1904 vengono segnalati sotto la voce
parrucchiere un trio: Bambini, Clerici e
Finadri.
Il terzetto compare senza soluzione di
continuità per oltre vent’anni.
Negli anni venti si affaccia per la prima volta
un cognome che tanta parte ha avuto nella
storia manerbiese di questa professione:
Quaranta.
Prima Giovanni nel 1922, poi Angelo,
poi Antonio e Battista negli anni seguenti
fino agli ultimi epigoni di questa famiglia:
Sandro, che esercitava in via Mazzini, e
Lino in via XX settembre.
Altri naturalmente hanno svolto questa
nobile professione.
Tra tutti, e gli esclusi ci scuseranno,
segnaliamo uno in particolare: Angelo
Marasini che fu il padre di Biagio, celebrato
pittore bresciano e manerbiese di nascita
Aprile 2014
(10 gennaio
1 9 1 6 ) ,
che
teneva
bottega
in
una stanza al piano terra di Palazzo Bersani
(l’attuale oratorio maschile) in via Dante.
Per completezza di informazione, vogliamo
ricordare un caso, che per quei tempi era
particolare.
Si tratta della esperienza di parrucchiere,
prima per uomini e poi per donne, di
Angelo Cavagnini.
Aveva iniziato l’apprendistato nel lontano
1933 dai Quaranta, per poi proseguire in
forma autonoma al termine della Seconda
Guerra Mondiale, durante la quale aveva
prestato servizio come barbiere per le
truppe.
Durante il giorno di riposo, che per
tradizione consolidata è il lunedì, si recava a
Milano per seguire un corso di parrucchiere
per donna.
Una volta terminato il corso estese la
propria attività alle donne.
Considerata l’epoca, era un’esperienza in
anticipo sui tempi.
Ci rendiamo conto della notevole quantità
di omissioni in questo elenco, ma lo spazio
ci è tiranno.
Ci saranno altre occasioni per ritornare sul
discorso e per riparare, almeno in parte, a
deplorevoli dimenticanze.
Michelangelo Tiefenthaler
Manerbio
Aprile 2014
Pag. 11
Alessio Turini: uno stile in continua evoluzione
Alessio Turini è un giovane parrucchiere
manerbiese fra i più riconosciuti a livello
nazionale grazie anche all’elevato numero
di progetti professionali presentati. Ne
citiamo alcuni; premio Vittoria Alata,
titolo di Maestro d’arte Confartigianato e
nel 2010 titolo di parrucchiere e visagista.
Da oltre dieci anni è innovativo sulla
gestione del capello, sostenuto dalla sua
ampia conoscenza e continua formazione
che trasmette meticolosamente al gruppo
Evos del quale fa parte come formatore da
diversi anni.
Oltre al salone completamente rinnovato,
presso il Centro Commerciale Europalace
in via Cremona 10 a Manerbio (a fianco del
famila) nell’ottica di investire sulla propria
professionalità, credendo fermamente nelle
proprie capacità, ha aperto un salone anche
a Flero presso il Centro Commerciale le
Sorgive che gestisce con successo grazie a
personale esperto, offrendo trattamenti
personalizzati e colorazioni cosmetiche e
lucide.
I saloni sono aperti 7 giorni su 7,
proponendo alla propria clientela un
ampio servizio, tutto rigorosamente senza
appuntamento, andando incontro alla
necessità della donna impegnata di oggi
che non vuole rinunciare a coccolarsi.
Oggi l’attività del parrucchiere non è più
solo tagli, ma abilità quasi sartoriale nel
cucire metaforicamente su misura, linea e
colore su ogni cliente e allo stesso tempo
capacità imprenditoriale di gestione
con un’ottima conoscenza del mercato,
indispensabile per far crescere l’attività
garantendo sempre un eccellente servizio.
Una volta l’attività di parrucchiere era
gestita da una persona; il titolare e un
garzone che dopo anni poteva iniziare a
praticare, magari con poco successo, questa
attività, profumi di acqua di colonia e talco
dominavano i saloni, oggi sono sostituti
da profumi di lacche e prodotti quasi a
ricordare le SPA perché ora il salone vuole
essere anche relax e cura della persona.
E’ importante, per Alessio, che ogni cliente
abbia un servizio eccellente in tempi brevi
e a un prezzo idoneo, ma possa anche
usufruire delle nuove proposte con sconti
promozionali.
Ultima novità arrivata nei saloni Turini il
trattamento Maxi Wave che dona volume
e movimento per 8 settimane ideale per
l’estate, da provare sicuramente…
Un anno di RIM
E’ passato un anno dalla costituzione della
R.I.M “Rete Impresa Manerbio” e siamo
orgogliosi del percorso fin qui compiuto.
Siamo partiti da zero, da un’idea, da un
concetto per noi imprescindibile: “il vivere
in una comunità” e a servizio della stessa.
Una comunità fatta di persone, di lavoratori,
di padri e madri di famiglia ognuno con
la propria storia, con la propria realtà, la
propria professionalità e perché no…anche
con i propri problemi, ma che sono attori
quotidiani e attivi del tessuto produttivo di
Manerbio.
Tutti cittadini abitanti negli stessi km
quadrati che condividono strade, piazze,
supermercati, bar, pigre code mattutine
ai semafori recandosi al lavoro. Tutti che
perseguono lo stesso obiettivo, vivere
bene, rendere produttiva la giornata, o
semplicemente rendere felici le persone
alle quali vogliamo bene. Ed è proprio
per questo motivo, importantissimo,
che la RIM è nata e ha compiuto i suoi
primi passi per creare rete tra le imprese
produttive realizzate e dirette da manerbiesi,
diminuire le differenze tra cliente/esercente,
approfondire la conoscenza e condividere
con gli altri ciò che ci qualifica e distingue
professionalmente rispetto ad altri.
Ognuno mette a disposizione le proprie
conoscenze, la propria professionalità
costruita in anni di lavoro o semplicemente
la propria voglia di fare per creare eventi,
condizioni lavorative o amministrative che
da soli si sarebbe fatto più fatica ad ottenere,
impegnando gratuitamente il proprio
tempo libero a favore dell’associazione.
Concretamente queste belle parole
progressiste si traducono in fatti, impegni
e iniziative che stiamo organizzando per
l’anno in corso e che desideriamo esporre
qui di seguito.
Prima di tutto quest’anno stiamo cercando
di organizzare oltre alle iniziative rivolte
principalmente al commercio, come
eventi promozionali e ludici, anche attività
ideate per gli imprenditori artigiani ed
industriali.
Come Eventi abbiamo in programma
di
organizzare
“BENVENUTA
ESTATE 2014” una serata animata dalla
collaborazione di Radio Vera e Radio
Bruno nella quale sarà possibile assistere
a spettacoli allestiti nelle nostre principali
piazze il tutto condito con l’ animazione di
diverse attrazioni e la possibilità di godersi
quattro passi nelle nostre vie del centro
preparate come non mai per l’evento.
Inoltre, dopo il grande successo dello
anno scorso e i numerosi apprezzamenti
pervenuti, come non riproporre le “MILLE
MIGLIA DI BELLEZZA” serata nella
quale sfileranno auto d’epoca e affascinanti
modelle vestite, truccate e acconciate dai
nostri migliori specialisti del settore con
possibilità di cenare o semplicemente di
bere qualcosa tutti in compagnia grazie ad
un servizio ristoro davvero imponente.
Come iniziative e servizi rivolti a tutti gli
imprenditori di qualsiasi natura siano,
stiamo attivando diverse convenzioni, che
prevedono sconti e condizioni vantaggiose
per gli associati e fra gli associati così da
valorizzare una maggiore consapevolezza
delle risorse a noi vicine e che permettano
un maggior risparmio di tempo e di risorse
economiche, muovendoci nel nostro tessuto
produttivo locale. Da un abbonamento
internet WI-FI agevolato fino, ad
esempio, ad una convenzione sui prodotti
assicurativi relativi a danni in genere e
sulla vita con la “UNIDEA Assicurazioni
Squizzato”
agenzia
plurimandataria
bresciana che vanta 12 mandati tra le più
importanti società d’assicurazione presenti
sul territorio italiano. Un nostro associato
che collabora con tale agenzia ha proposto
una convenzione nella quale sono previste
consulenze mirate e gratuite, e condizioni
economiche molto vantaggiose per gli
associati.
Il tutto verrà approfondito e spiegato
durante una serata informativa organizzata
nel mese di Aprile.
Nei progetti futuri ci saranno anche serate
di approfondimento sui principali temi
d’attualità economica, corsi motivazionali
tecnico/commerciali aperti a tutti coloro
che desiderino formarsi e migliorarsi nel
loro lavoro quotidiano.
Concludendo, non nascondiamo le
difficoltà e l’impegno che tutto ciò necessita,
ma siamo convinti più che mai che grazie
a una costruttiva cooperazione tra tutte le
unità produttive manerbiesi tutto ciò sarà
fattibile e concretamente utile al nostro
bene comune.
Per informazioni rivolgersi a Matteo
Battagliola cellulare 338 3000146
pakdistribuzione@hotmail.it
Manerbio
La Giunta prepara il porta a
porta per la raccolta dei rifiuti
Aprile 2014
Pag. 12
Dal primo di giugno inizierà la raccolta
differenziata anche a Manerbio per
raggiungere il 65% della spazzatura prodotta
dal paese. Il provvedimento concorda con
le direttive europee e nelle intenzioni
della Giunta dovrebbe dare parziali
risposte occupazionali ai dipendenti delle
municipalizzate Acm e Bbs attualmente in
liquidazione.
Garda Uno, designato come nuovo gestore
del servizio di igiene ambientale, si è
impegnato ad assumere 8 dei 23 addetti
delle partecipate che comunque andranno
a pesare sulle bollette dei manerbiesi che
dovranno pagare il servizio.
Nei dettagli dell’operazione Roberto
Gottani, capogruppo della lista “Manerbio
insieme” rileva che “Non c’è ancora
nulla di definito ed è questo l’aspetto più
preoccupante. Siamo favorevoli alla raccolta
porta a porta, ma non si può procedere con
approssimazione”. La scelta della Giunta
incassa l’apertura di credito della Lega.
“Siamo stati uno dei più convinti sostenitori
della raccolta porta a porta durante il
mandato dell’esecutivo di centrodestra –
commenta Ferruccio Casaro capogruppo
del Carroccio -. Vanno definiti alcuni
passaggi cruciali rispetto anche ai rapporti
col gestore ma da parte nostra sosterremo
il passaggio a un sistema che garantisce
benefici ambientali ma soprattutto risparmi
per i cittadini”.
Il programma di Aprile
della LUM
VERSO L’ORIENTE E RITORNO
10 APRILE - FOLKLORE
ORE 15.15 C’era una volta: magia e
religione nelle fiabe russe
Relatrice: Dott.ssa Beatrice VALORSI
17 APRILE - PAUSA PASQUALE
24 APRILE - ARTE
ORE 15.15 Scene da un matrimonio:
pittura fiamminga e Rinascimento italiano
(Parte Seconda).
Relatore: Prof. Martino PINI
CHIUSURA DELL’ANNO
ACCADEMICO
Il Comune vende anche la
rete del metano
Manerbio vende le reti, ma cede il timone
del servizio del metano a una società
esterna: non è la prima volta che si parla di
gestore unico nel Comune della Bassa, ne
sanno qualcosa i cittadini che “da quando
sono entrati a far parte del servizio idrico
integrato hanno visto solo aumenti in
bolletta” come ricorda Roberto Gottani
capogruppo di “Manerbio Insieme” che
con Ferruccio Casaro, hanno abbandonato
l’aula non partecipando alla votazione
imposta al Consiglio Comunale per
approvare la delibera sulla rivoluzione
del metano che ha fatto infuriare le
minoranze. Risultato: scranni virtualmente
abbandonati durante il Consiglio al
momento della votazione sul gestore unico
del gas.
“Manerbio insieme” e Lega non ci
stanno, si sono dichiarati assenti, mentre la
maggioranza nel frattempo ha approvato la
mega cordata con la quale insieme ad altri
48 comuni della provincia si affida ad un
gestore unico la distribuzione e attribuisce
ai comuni di Manerbio e Verolanuova il
ruolo di stazione appaltante.
Una riunione
tumultuosa quella che ha varato la decisione
della Giunta di far approvare il piano
per il quale le minoranze hanno accusato
l’esecutivo di essere state estromesse dai
processi decisionali. “Il Consiglio ha il
compito di decidere o ha solo il ruolo di
notaio e rendere effettiva una decisione?”
ha chiesto Roberto Gottani mentre
Ferruccio Casaro gli ha fatto eco: “Dov’è la
trasparenza di cui tanto si vanta l’esecutivo
se ci pone semplicemente di fronte al fatto
compiuto? Su un argomento del genere
andava formata una commissione. Affidare
un servizio a un terzo, saremo vincolati
per i prossimi 12 anni. Quantomeno,
prima di chiederci di votare, dovevamo
essere informati, in modo da permetterci
di chiarire eventuali dubbi”. Un punto di
incontro è stato cercato dallo stesso Casaro,
che ha chiesto di spostare l’approvazione
al prossimo Consiglio, in modo da poter
creare, nel frattempo, un tavolo di lavoro
per discutere la convenzione a cui sono
vincolati i 48 comuni. Richiesta respinta
dal sindaco Samuele Alghisi, che ha
rimandato “eventuali approfondimenti alle
successive assemblee che si svolgeranno ala
presenza dei rappresentati di tutti i Comuni
associati”.
Pag. 14
Calendario
C ALEN DAR IO B R ESCIANO: AP R I LE
Aprile 2013
1 MARTEDI’
S. UGO
Brinä dè vril ‘mpiénés ‘l barìl.
Brina d’aprile riempie il barile.
8 MARTEDI’
S. GUALTIERO (WALTER)
Pesà i pόm.
Pesare le mele (appisolarsi sulla sedia).
16 MERCOLEDI’
S. BERNARDETTA
‘Ndà détèr a idä.
Entrare a vite (agire senza troppi riguardi).
23 MERCOLEDI’
S. GIORGIO MARTIRE
A San Zórs, ‘l lì l’è alt όn córs.
A San Giorgio il lino è appena spuntato.
2 MERCOLEDI’
S. FRANCESCO DI PAOLA
El més dè avril el g’ha el có büs el fa vènt, sul
e l’è po’ piöus.
Il mese di aprile ha la testa bucata (è un po’
pazzo) fa vento, sole ed è un po’ piovoso.
9 MERCOLEDI’
S. LIBORIO
Őlé sèntèr gnè Signùr gnè Madóné.
Non voglio sentire né Signore né Madonne
(non voler sentire ragioni).
17 GIOVEDI’
S. ANICETO PAPA
‘Ndà a piöcc.
Andare a pidocchi (essere in grande
povertà).
24 GIOVEDI’
S. FEDELE
L’è ‘n pό chè la bói.
E’ un po’ che bolle (è ora di finirla).
10 GIOVEDI’
S. TERENZIO
‘Ndà zó dal libèr.
Cancellati dal libro (diventare odiosi).
18 VENERDI’
S. GALDINO
I va a fond i gnocc.
Finir male come gli gnocchi mal fatti che
affondano e non vengono a galla.
3 GIOVEDI’
S. RICCARDO
Aprìl ‘l ga n’ha trèntä: sé ‘l né pioès trentü nó
‘l farès mal a nissü.
Aprile ha trenta giorni, ma se piovesse per
trentuno, non farebbe male a nessuno.
4 VENERDI’
S. ISIDORO DI SIVIGLIA
‘L fetaól ‘l ga milä case, ‘l padrù ‘l ga n’ha önä
sulä.
In mille case l’affittual si pone, di una sola
il padrone dispone.
11 VENERDI’
S. GEMMA GALGANI
Avrìl fridόlì, tat dè pa e póc dè vi.
Aprile frescolino, tanto pane e poco vino.
12 SABATO
S. GIULIO
Fa mia l’àsèn.
Non fare l’asino (non fare lo sciocco).
5 SABATO
S. VINCENZO FERRER
Quant ‘l trunä za dè vril, fórmét ‘n dèl sac e
vi ‘n dèl baril.
Quando tuona già in aprile, grano nel sacco
e vino nel barile.
13 DOMENICA
S. MARTINO I
Domenica delle Palme
Ambià fò ‘n nì de àé.
Sollevare un vespaio (cercare inutili
complicazioni).
6 DOMENICA
S. VIRGINIA – Quinta di Quaresima
Prèdéché e milù a lé sò stagiù.
Prediche e meloni a tempo debito.
14 LUNEDI’
S. LAMBERTO
Gatä frissusä la fa i mignì òrp.
Gatta frettolosa fa i micini ciechi.
7 LUNEDI’
S. ERMANNO
Fórmènt e fé i madürä ‘n quaranta dé.
Frumento e fieno maturano in quaranta
giorni.
15 MARTEDI’
S. ANNIBALE
Avrìl gna ‘n fil, magió va adagiò, zögn pό fa
chè ‘l che ta öl.
In aprile non toglierti neanche un filo, va
adagio a maggio, a giugno fa quel che vuoi
19 SABATO
S. LEONE IX
‘L pόm madùr ‘l borlä zó.
La mela matura cade.
20 DOMENICA
TUTTI I SANTI BRESCIANI –
Pasqua
Pasqua la ègné quant la n’ha òjä: ‘l sales ‘l ga
za la fòjä.
Pasqua venga quando vuole tanto il salice
ha già la foglia.
21 LUNEDI’
S.
ANSELMO
DI
AOSTA
–
Pasquetta
A pasquètä ‘l dé ‘l sa slongä ‘n ‘orètä.
A Pasquetta il giorno si allunga di
un’oretta.
22 MARTEDI’
S. LEONIDA
Ardif dè la pèstè e dè la guèrä e dèi müs che
ardä ‘n terä.
Guardatevi dalla peste e dalla guerra e da
chi ha la faccia china per terra.
25 VENERDI’
S. MARCO EVANGELISTA
Lè fόmné, pèr fas bèlè, lé sa fa ègnèr bröté.
Le donne, per farsi belle, si riducono
brutte.
26 SABATO
S. MARCELLINO
Fomnä e lunä n cö sèré dómà l’è brunä.
Donna e luna oggi serena domani
ombrosa
27 DOMENICA
S. ZITA
Èl somèa mia lù chel del fato.
Non sembra lui quello del fatto (abile a
fingere).
28 LUNEDI’
S. VITALE
Per guarì sèrté fomné dè lé convülsiù, ga öl
nèrf e bu bastù.
Per guarire certe donne dalle convulsioni,
ci vuole nerbo e buon bastone.
29 MARTEDI’
S. CATERINA DA SIENA
L’è stóf dèl tròp bótép.
E’ stanco del troppo benessere (uno mai
contento).
30 MERCOLEDI’
S. PIO V
El g’ha pórä de quaranta che ùla vià.
Ha paura di quaranta (tipi) che volano via
(è un gran fifone).
Ricette
Aprile 2014
Pag. 15
C ucina b r es c ia n a : P rim i pia t t i
Continua l’elencazione delle ricette
riguardanti le minestre in brodo o asciutte
della tradizionale cucina bresciana.
MINESTRA DI MARIETTA
Ingredienti: burro, olio, midollo di bue,
cipolla, sedano, cime di luppolo (loèrtis),
vino bianco secco, brodo vegetale, riso per
minestra, panna e grana.
Procedimento: soffriggete a fuoco dolce il
burro, l’olio e il midollo con la cipolla e
il sedano tritati finemente, aggiungetevi
il luppolo e fate appassire a fuoco lento.
Bagnate con vino bianco, lasciate evaporare
e quindi allungate con il brodo. Dopo
qualche minuto butterete il riso. Giunto
a cottura terminate con un po’ di panna e
grana grattugiato.
Bigoli con l’anatra
Ingredienti: 1 anatra novella, 300 g di bigoli,
burro, olio di oliva, 1 cipolla, 1 carota, 1
gambo di sedano, salvia, grana grattugiato,
sale e pepe.
Procedimento: lavate e togliete le interiora
all’anatra, tenete da parte lo stomaco, il
fegato e il cuore. Mettete sul fuoco acqua
salata con le verdure e, quando bollirà,
mettetevi a cuocere l’anatra. Tritate le
frattaglie. Togliete l’anatra a cottura
avvenuta e filtrate il brodo, sgrassatelo
molto bene e versatelo in una pentola. Fate
Gnocchi alle erbette
soffriggere in olio e burro le frattaglie tritate
con due foglie di salvia, cuocete i bigoli nel Ingredienti: 500 g di farina bianca, 200 g
brodo, conditeli con il soffritto e il grana. di erbette cotte, sale, burro, olio di oliva,
½ cipolla, 3 patate medie e formaggio di
Servite l’anatra bollita come secondo.
malga stagionato.
Procedimento: fate bollire due patate
Bigoli con èl pèstöm
Ingredienti per la pasta: 400 g di farina pelate e tagliate a pezzi in acqua salata per
bianca o integrale, 2 albumi d’uovo, acqua, 5 minuti. Aggiungete alla farina le erbette
tritate, un cucchiaio di olio e una patata
30 g di burro e sale.
Ingredienti per la salsa: 1 cipolla, 2 gambi di lessa schiacciata, salate e formate con l’acqua
sedano, 1 carota, 50 g di burro, 2 cucchiai di cottura delle erbe un impasto di media
di olio d’oliva, 400 g di impasto fresco di consistenza. Con un cucchiaio formate
salame, ½ litro di vino bianco, alloro e 1 degli gnocchi che cuocerete nell’acqua dove
stanno cuocendo le patate a pezzi, scolateli
cucchiaio di conserva di pomodoro.
Procedimento: impastate gli ingredienti quando verranno a galla, togliete le patate
per la pasta e lavorateli per 10 minuti, fate a cottura avvenuta e versate in una teglia
riposare l’impasto coperto per mezz’ora, da forno, cosparsa di burro e cipolla tritata,
quindi tirate una sfoglia allo spessore di due gli gnocchi, le patate, il formaggio di malga
millimetri, tagliatela a striscioline e formate grattugiato grosso e formate degli strati che
con le mani dei grossi spaghetti che lascerete metterete a gratinare in forno.
asciugare. Tritate le verdure e rosolatele Tagliatelle con crema di funghi
in olio e burro, aggiungete l’impasto del Ingredienti: 300 g di tagliatelle, 10 g di
salame, sbriciolatelo e cuocetelo a fuoco porcini secchi, 60 g di burro, ½ cipolla, ½
vivo per alcuni minuti, bagnate con il vino bicchierino di marsala secco, 1 cucchiaino
bianco, unite la conserva diluita con poca di farina bianca, 1 cucchiaino di conserva
acqua calda, mettete anche due foglie di di pomodoro, sale e brodo.
alloro e cuocete per un’ora a fuoco lento, Procedimento: lavate i funghi e metteteli a
regolate di sale. Cuocete i bigoli in acqua bagno in acqua tiepida per un’ora. Strizzateli
salata, saltateli in padella con la salsa e e tritateli non troppo fini. Conservate
l’acqua filtrata. Fate sciogliere in una padella
condite con grana grattugiato.
50 g di burro, rosolate dolcemente la cipolla
tritata, aggiungete i funghi, salate e cuocete
per qualche minuto. Scaldate il marsala e
IL NICHEL
versatelo sui funghi, incorporate la farina
Gentilissima
Ecco alcuni esempi che spiegano meglio il e la conserva, aggiungete un po’ di acqua
dottoressa
concetto:
dei funghi e cuocete lentamente aiutandovi
Subacchi, sono
1) un paziente allergico alla betulla (polline), con l’acqua dei funghi e il brodo caldo per
allergica alle
nel 70% dei casi, risulterà allergico anche
graminacee e
alla mela (alimento), pera, pesce, ciliegia,
alla betulla. Con
finocchio, carota in quanto quest’ultime
i primi caldi e
sono costituite da elementi (proteine)
pollini mi sento
analoghi a quelle della betulla; cioè il mio
gonfia e non sto
corpo scambia gli alimenti ingeriti per
bene fisicamente.
betulla e crea una reazione negativa nel
E’ normale?
corpo.
Posso migliorare
2) chi è allergico agli acari (polvere) può
la situazione
presentare una reattività anche ai crostacei,
con una dieta
in quanto sia gli acari che i crostacei sono
specifica? Elena
molto simili tra loro.
3) infine chi è allergico alle graminacee
Gentilissima Elena, in questo periodo dovrebbe fare attenzione al kiwi o mela o
piu’ che mai, per chi soffre di allergie pera, pomodoro ed agrumi.
respiratorie, si dovrebbero seguire diete Queste diete specifiche servono per
specifiche che tengano in considerazione la non peggiorare gli effetti dell’allergia in
cross reattività alimenti pollini.
particolare nel periodo dell’impollinazione e
Che cosa significa? Il contatto con alcuni quindi se questi alimenti vengono eliminati
alimenti vegetali in pazienti allergici ad nel periodo della fioritura dei relativi
alcune famiglie di pollini può determinare arbusti e se bilanciata al meglio una dieta,
una sindrome orale allergica con fenomeni si riesce anche a perdere peso e ritenzione
irritativi a labbra e cavo orale: il sintomo di liquidi, con notevoli miglioramenti
più comune è rappresentato dal prurito al degli effetti delle reazioni allergiche (asma,
palato, ma può comparire anche gonfiore gonfiore, rusch cutaneo).
delle labbra, fino ad edema della glottide. E’ importante tenere conto del fenomeno
Spesso si manifesta come gonfiore diffuso, della reattività crociata nella valutazione
in alcuni casi puo’ anche sfociare in del paziente allergico, al fine di definire
scariche di dissenteria o stipsi, aumento o un regime terapeutico ed una dieta che
diminuzione di peso.
garantisca una qualità di vita accettabile.
Domande alla nutrizionista:
La dott.ssa Subacchi riponde alle Vs domande
scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it
Riceve a: MANERBIO (BS) Ambulatorio
Minervium di Via Verdi n.64 tel. 030/9937552
CREMONA Cell. 366 4759134
CREMA Cell. 366 4759134
un’oretta almeno. Alla fine incorporate il
burro rimasto e condite le tagliatelle, che
avrete cotto in acqua bollente e salata.
Orzo con trevisani e formagella
Ingredienti: 160 g di orzo perlato, 50 g di
burro, 1 cucchiaio di olio di oliva, 1 piccola
cipolla tritata, 200 g di trevisani tritati
finemente, 100 g di formagella nostrana, 50
g di grana grattugiato, sale, pepe e brodo.
Procedimento: rosolate nell’olio la cipolla
tritata, aggiungete l’orzo e fatelo tostare
qualche minuto, aggiungete un po’ di
brodo e portate a cottura come fosse un
risotto per circa 35 minuti. 5 minuti prima
della fine della cottura aggiungete i trevisani
e mescolate. Spento il fuoco mettetevi la
formagella a pezzetti, il burro, il grana e
mantecate prima di servire morbido.
Risotto con la tinca
Ingredienti: 1 tinca da 800 g, 2 cipolle, 1
carota, 1 gambo di sedano, 1 limone, alloro,
prezzemolo, aceto, sale, pepe, olio di oliva
gardesano e 350 g di riso carnaroli.
Procedimento: sfilettate la tinca togliendo
tutte le lische. In una casseruola mettete
una cipolla, la carota, il sedano, il limone
affettato, l’alloro, qualche gambo di
prezzemolo, l’aceto, sale, pepe in grani
e tutti i resti del pesce, coprite con acqua
e fate bollire dolcemente per 20 minuti.
Tritate l’altra cipolla, rosolatela nell’olio e
aggiungetevi la polpa del pesce tagliata a
pezzettini. Cuocete 10 minuti, aggiungete
il riso, fate insaporire e portate a cottura
bagnando con il brodo di pesce. Regolate di
sale e pepe e servitelo morbido spolverato di
prezzemolo tritato.
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Rubriche
Il nostro dialetto
Aprile 2014
CAKE AL
KIWI
Termini in via d’estinzione
Forbizìna: forfecchia o mozzorecchi.
Forèta: sega gattuccio.
Forlàna: trescone, ballo rustico con piroette
e scambio dama.
Fornèla: grosso fornello di terracotta per
cuocere vivande, esiste anche metallico con
paiolo per cuocere ciccioli o fare il bucato.
Fornemènc: finimenti del cavallo.
Forsèla: incursatoio femmina (pialla).
Fórt, fortùr, fortôm: fortore, odore e sapore
acre.
Fotécia: vino pessimo e leggerissimo.
Fòza: maniera, modo, foggia.
Fóter: raggirare, possedere sessualmente.
Fracà: calcare, premere.
Fràch: marsina, abito maschile da cerimonia
nero a falda.
Fràco: mucchio, molto.
Fràina: farina nera di grano saraceno, anche
l’aglio selvatico.
Franca/o: in buona salute.
Fransisbèc: metallo simil oro.
Frascàda: corbelleria, balordaggine, cosa di
poco conto, vanità.
Fregaôcc: indice.
Fregógn:
straccio,
persona
vestita
malamente.
Frégol (vedi pitol): pochino, briciola,
nonnulla.
Frégola (fréga): forte desiderio, smaniare,
movimento dei pesci quando depongono le
uova.
Frignòcola: bagatella, ciancia.
Frigòt: spolverata svelta, sgrossatura.
Frìnc (frinco): ghiribizzo, fantasia, ticchio,
umore capriccioso.
Fritûra: fritto di crema.
Frôschèt: frasca di sostegno per piante.
Frôst: usato, logoro, frusto, consunto.
Frôstù: talea.
Fròtola: bugia, menzogna, panzana.
Futùcc: pannocchia arrostita sul fuoco.
Fugastuc: chicchi di granoturco arrostiti
tipo popcorn.
Fulà: pestare, tastare, saggiare.
Fuleèta: uccidere a tradimento.
Funzì: mughetto.
Fùrcola: scalmo dove si pone il remo.
Furì: succhiello, trapano a mano.
Furmintì: vermicelli, capelli d’angelo,
fidellini.
Fûsa: moina.
Fûsarôle: fusaioli, pertiche di legno lunghe.
Fûsele: arnese a forma di fuso che serve a
fermare la corda che lega le fascine.
Fùta: collera, stizza, atto di esuberanza.
Un’idea che consente di
consumare questi frutti
ricchi di vitamina C anche al
momento del dessert.
Per 8 persone
Ingredienti:
- 4 kiwi;
- 1 cucchiaio di rum bianco;
- 200 g di burro ammorbidito + il necessario
per lo stampo;
- 125 g di zucchero;
- 3 uova;
- 250 g di farina + il necessario per lo stampo;
- sale;
- 1 bustina di lievito chimico.
Preparazione: - Sbucciate i kiwi, tagliateli
a pezzettini e metteteli in una ciotola
con il rum. Fateli poi macerare per circa
mezz’ora.
- In una capiente terrina lavorate con
la frusta il burro e lo zucchero fino ad
ottenere una crema omogenea, in cui, senza
mai smettere di battere il composto con la
frusta, incorporerete un uovo per volta.
- Aggiungete la farina ed un pizzico di sale
versandoli in un colpo solo; mescolate il
tutto con molta energia.
- Incorporate delicatamente nell’impasto
i pezzettini di kiwi, il succo che si sarà
formato durante la macerazione e, per
ultimo, il lievito.
- Versate l’impasto in uno stampo da plum
cake lungo 20-22 cm, che avrete imburrato
e infarinato.
- Infornate a 210° C e fate cuocere per
una decina di minuti, poi riducete la
temperatura a 150° C e lasciate lo stampo
nel forno per altri 30 minuti. Sformate
subito il cake al kiwi e fatelo raffreddare
prima di gustarlo.
I nostri consigli: lavorate il più a lungo
possibile la crema di burro e zucchero: il
cake risulterà molto più soffice. I kiwi troppo
maturi perdono il gradevole gusto acidulo che
li caratterizza: scegliete perciò frutti la cui
polpa sia ancora ben soda.