festaMont ta 7 ed2014 a iz io n e Foto di Anton Sessa Sui confins de l’Imper venerdì 1 agosto Va in scena la storia, la ricca tradizione ladina, fatta di costumi, di musica, di specialità culinarie in una magica atmosfera. sfilata folkloristica e cerimonia di apertura in piazza San Nicolò sabato 2 e domenica 3 agosto in località Val San Nicolò Pozza di Fassa www.festatamont.it Regione Autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol Comune di Pozza DOLOMITES Saluto del Comitato P l president Roberto de Jan Micel e l Comitat de Festa ta Mont er il settimo anno la Val San Nicolò è il teatro della nostra e vostra festa, la Festa ta Mont. Ma in realtà questa valle non ne è solo la cornice, bensì la protagonista principale. I suoi prati, il bosco che li incorona, le vette suggestive, le baite disseminate qua e là: in questi giorni di festa tutto si anima e si veste di suoni e colori, di profumi e di racconti, di arte e di natura, tutto vive dell’allegria degli ospiti che la frequentano e la aspettano anno dopo anno e dell’impegno gioioso di tutti i volontari che ogni volta la rendono possibile. Sono proprio questi gli “ingredienti segreti” che rendono speciale la Festa ta Mont: emozioni sincere, sapori intensi e genuini, immersi in una naturale atmosfera di amicizia e cordialità, quella stessa amicizia e familiarità che da sempre è stata lo spirito della vita di montagna. Ma cento anni fa queste montagne che oggi ammiriamo sono state lo scenario drammatico della Grande Guerra. Qui correva il fronte, qui si è combattuto duramente, fra rocce, ghiaccio e neve. Tutto è cambiato da allora, sulle creste non risuonano più i colpi di cannone, ma a un secolo di distanza la Festa ta Mont vuole ricordare quei terribili momenti e commemorare i volti e le storie di chi li ha vissuti sulla propria pelle, con percorsi fotografici e artistici, spettacoli e momenti di riflessione, che andranno ad arricchire il consueto programma. Tutto ciò tuttavia non sarebbe possibile senza la preziosa collaborazione di chi mette a disposizione la propria baita e il proprio prato e di chi offre il proprio tempo e il proprio lavoro per predisporre il percorso, per cucinare, per accogliere tutti con un sorriso: a tutti loro va il nostro grazie più sincero, e a voi ospiti il nostro augurio che anche quest’anno la festa sappia donarvi dei momenti di gioia e allegria e soprattutto sappia emozionarvi e vi faccia amare il luogo magico e meraviglioso che è la Val San Nicolò, la nostra Mont. Pronti... si parte! Bona festa a duc! Saluto del Sindaco di Pozza A Il Sindaco Tullio Dellagiacoma nome dell’Amministrazione Comunale di Pozza di Fassa e mio personale, voglio esprimere il più cordiale saluto ed augurio di benvenuto a tutti quelli che saranno presenti alla tradizionale Festa ta Mont, manifestazione che rappresenta ormai un atteso appuntamento per valligiani e turisti, dove si coniugano in modo magistrale degustazioni tipiche, musica, giochi e tanta sana allegria. Siamo ancora una volta nella stupenda cornice della Val San Nicolò, il tutto predisposto dalle nostre associazioni di volontari, che rendono possibile la realizzazione dell’evento. A loro vada il nostro ringraziamento, assieme ai complimenti al Comitato organizzatore, che dedica tempo, passione e fantasia affinché ci sia sempre qualcosa di nuovo all’interno della festa. Rivolgo un caloroso invito a tutti i residenti ed ai graditi ospiti a partecipare a questa magnifica manifestazione, per passare qualche ora in allegra compagnia, in mezzo ad uno scenario di incanto. Mi auguro davvero che la festa possa avere un successo pari alle edizioni precedenti e che l’iniziativa venga riproposta negli anni a venire! Rinnovo i più cordiali saluti, con l’augurio di trovarci tutti insieme in Val San Nicolò. Saluto dell’Assessore regionale alle Minoranze linguistiche V L’Assessor Regional Ladin Av. Giuseppe Detomas iver endò la storia da zacan, descorir i mestieres da n’outa, respirar e sentir te l’aria i saores tipics e particolares che vegn cà da chesta atmosfera da mont. Chisc l’é apontin i engredienc fondamentai che ne vegn portà dant co la manifestazion Festa ta Mont; na manifestazion che no l’à demò l fin de far festa ma che la ne permet ence de se troar dessema te la vita “da mont”, da zacan, descheche l’era perauter n’outa belapontin te cheste setemane su le mont de noscia val. N moment n muie leà a noscia tradizion, che l’é sentù da noscia jent ence amò anchecondì ajache ence amò ades se va volintiera sa mont. L’é belapontin con chest spirit che l’é stat pissà de spartir chesta bela esperienza ence con nesc ghesć, co i enviar ta la Mont da Poza a tor part a le desvalive scomenzadive e atrative che vegn portà dant. Voi ge sporjer n gran detelpai a mia comunanza per me aer envià a chest event e soraldut me sente onorà de poder tor part desche raprejentant Ladin de Fascia te le istituzion de la Provinzia e de la Region. Co l’ocajion volesse ge sporjer mie salut personal a duc chi che tol part a la festa e tel medemo temp volesse rengraziar en particolar duc i colaboradores e i organisadores. L’é proprio ic defati i protagonisć mai straches de chesta bela manifestazion e a ic se cogn ge recognoscer l merit de no se limitar demò a portar dant n moment de festa, ma de esser bogn ogne an de caraterisar chest aveniment col valorisar aspec tipics e particolarità culturale de noscia tera e de noscia tradizion. Col sporjer amò n’outa mie saluc, augure a duc chenc na “Bela Festa ta Mont 2014”. Saluto del Presidente dell’Apt Val di Fassa È IL Presidente ApT Val di Fassa Enzo Iori per me un gradito onore poter rivolgere il mio più sentito ringraziamento a tutti i volontari delle Associazioni che sono impegnati nella realizzazione della Festa ta Mont, giunta quest’anno alla sua Settima edizione, un importante appuntamento con le tradizioni e la cultura della nostra terra. Una festa che si caratterizza anche per la maestosità della cornice della Val San Nicolò, da sempre angolo privilegiato per la bellezza della sua natura e per l’importanza che da sempre ricopre, in particolare, nel cuore degli abitanti di Pozza di Fassa. Tre giorni di festa e di convivialità all’insegna della musica, della buona cucina e del folklore, con i personaggi leggendari, le figure magiche e fantastiche delle antiche leggende ad accompagnare gli ospiti alla scoperta delle tradizioni più pittoresche della cultura ladina. Auguro a tutti i volontari una buona riuscita di questa importante iniziativa dell’estate della Val di Fassa e a tutti coloro che vi prenderanno parte di poter godere di momenti di serenità, divertimento e spensieratezza circondati dal fascino delle nostre Dolomiti. Saluto del Procurador del Comun General de Fascia L Procuradora del Comun General de Fascia Cristina Donei a Festa ta Mont l’é semper stat na bela manifestazion per viver endò tradizion da zacan, se troar con noscia jent, scutar museghe, contìe che ne porta endò tel temp e, sessaben, ciarciar saores veies e neves tel medemo temp. Chest an la Festa la Mont la ne sporc ence zeche de più, na recordanza per l cedean de la Gran Vera che, ti monc che ge fasc da cornisc a la Mont de Poza, à vedù momenc de gran padiment, de lagreme e de struscies. Na ocajion de riflescion per no desmentiar chel che l’é stat, che la storia la sie de ensegnament per far a na vida che duc noi se tolassane su l’empegn de sparpagnar la pasc e la legreza che vivon chisc dis te chesta bela Val fora per dut l mond. Ge augure, tant ai fascegn che ai ghesć da foravìa, che tor part a Festa ta Mont, ence chest an sie n bel moment de spas che ge restarà tel cher a duc. La Gran Vera La Grande Guerra 1914-1918 In occasione del centenario dell’inizio del primo conflitto mondiale, la Festa ta Mont intende ricordare questo evento storico e commemorare tutti coloro che su questi monti hanno combattuto e hanno sofferto le ferite della guerra che più di ogni altra che ha cambiato il destino della Val di Fassa e dell’intera Europa. Commemorazione e ricordo con una serie di eventi e iniziative, descritti in dettaglio nelle pagine seguenti e nel programma della manifestazione: spettacoli, concerti, conferenze, mostre fotografiche, opere artistiche: il tutto si snoda lungo il percorso della festa, scandito da gigantografie con immagini d’epoca della Val san Nicolò, che fu teatro del fronte dolomitico. A queste iniziative si affianca infine la cerimonia di commemorazione dei caduti da parte della Schützenkompanie de Fascia, che avrà luogo la mattina della domenica presso il Monumento ai Caduti a monte della località Ciampié, con successiva sfilata e salva di fucileria. La Grande Guerra fu anche l’immagine veicolata di una serie di rappresentazioni pittoriche realizzate al fronte. Già nel 1914 il comando supremo d’armata istituì presso l’ufficio stampa di guerra una sezione denominata “Gruppo artistico Kunstgruppe”. Molti chiamati alle armi, che nella vita civile erano artisti, vennero inquadrati sotto il comando del Kriegspressquartier, con il compito di documentare e rendere comprensibile pittoricamente l’esperienza bellica. I numerosi artisti coinvolti in questo progetto (alcune centinaia), rappresentarono un’esperienza unica di cui non è stata ancora analizzata la portata. In anni in cui i contatti fra artisti erano praticamente inesistenti, la circolazione di queste opere fu un’importante occasione di confronto di idee e stili. Lungo tutto il percorso della festa, sarà possibile ammirare una serie di gigantografie raffiguranti alcune opere di questi pittori di guerra “Kriegsmaler”. Si potrà inoltre osservare che alcuni temi sono ricorrenti, come la natura ed il paesaggio, le scene di guerra ed i momenti di vita dei soldati. Solo in pochi e rari casi le scene suscitano malinconia o angoscia. L’aspetto predominante è senz’altro il rapporto dell’uomo con la natura. Aspetto che rende queste immagini, che sono pur sempre commemorative di un evento bellico, perfettamente in sintonia con l’ambiente circostante. Sabato 2 agosto ore 17.00 presso il villaggio dell’arte Il deserto dei Tartari TrentoSpettacoli di Dino Buzzati con Woody Neri Adattamento teatrale: a cura di Maura Pettorruso Regia: Carmen Giordano ‘Il deserto dei Tartari’ è forse il romanzo più noto di Dino Buzzati. Nel 1940, il grande scrittore milanese pubblica un romanzo che lo inserisce immediatamente nel novero dei più importanti scrittori italiani del Novecento. La vicenda narrata ne “Il Deserto dei Tartari” da Dino Buzzati, ambientata proprio in una fortezza, la Fortezza Bastiani, ormai abbandonata a causa della sua posizione non più strategica all’interno del conflitto, si traduce in un intenso monologo in cui il tenente Drogo, protagonista del romanzo, si confronta con se stesso, i suoi pensieri, i suoi desideri e le sue paure esistenziali. L’adattamento teatrale a cura di Maura Pettorruso è affidato all’interpretazione di Woody Neri, per la regia di Carmen Giordano: tre giovani artisti si confrontano con una messinscena di grande intensità, ricreando sul palco l’atmosfera, i silenzi e le parole del celeberrimo romanzo di Dino Buzzati. Domenica 3 agosto con inizio alle ore 14.30 Concerto itinerante “Canti e memorie dal fronte” Coro Valsella Il canto alpino è una delle più felici rappresentazioni dell’anima popolare della gente di montagna. Soprattutto ne rappresenta la memoria storica, dal momento che i motivi cantati dai cori trentini documentano un momento ben definito del passato, dal quale sono stati raccolti per essere conservati, restaurati e messi a disposizione delle generazioni future. Il Coro Valsella di Borgo Valsugana è nato nel 1936, ed è il secondo coro più anziano del Trentino. Dopo aver setacciato per anni la memoria della gente della valle, raccogliendo parole e melodie della tradizione trentina, ha rivolto la propria attenzione e curiosità alla musica popolare dei popoli europei ed extraeuropei aprendo il cuore e la mente a una conoscenza più ampia. È così che il coro è venuto a creare una propria identità, e non è un caso se nel proprio repertorio compaiono canti di Paesi diversi a riprova che il canto, come la musica, la letteratura e l’arte in genere, può unire almeno sul piano emozionale e della condivisione dell’esperienza. In occasione della Festa ta Mont dedicata al centenario della Grande Guerra, il Coro Valsella propone un toccante concerto con canti e memorie dal fronte, dove le musiche si intrecciano alle parole dei protagonisti di quel terribile evento. Il concerto itinerante avrà luogo lungo il percorso della Festa ta Mont, con partenza nei pressi della baita n. 7 nei punti indicati sulla piantina con il logo Domenica 3 agosto ore 16.00 presso il villaggio dell’arte La Grande Guerra sul fronte dolomitico Conferenza - Incontro con gli autori con la partecipazione di Maria Piccolin, Guido Alliney e Cesare Bernard. L’immane tragedia che per quattro anni sconvolse l’Europa lasciò segni di profonde ferite sulle montagne e nelle valli dolomitiche. La comunità ladina, che insieme alle altre popolazioni del Tirolo aveva goduto di un periodo di pace relativamente lungo durante il regno dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo, si trovò all’improvviso in un’area di forti tensioni e ostilità. Nel Tirolo meridionale da qualche decennio si fronteggiavano l’irredentismo trentino e il nazionalismo tedesco, che si contendevano il controllo sul territorio della comunità ladina di Fassa e delle altre valli dolomitiche. All’inizio delle ostilità, nel 1914, molti giovani provenienti da Fassa e dalle vicine valli ladine furono arruolati nei reggimenti tirolesi dei Kaiserjäger e dei Landesschützen. Dal Tirolo queste truppe partirono per i fronti orientali, in Galizia e in Polonia, dove molti persero la vita in cruente battaglie. Ancora oggi sulle montagne di Fassa e in vari luoghi della valle sono visibili i segni del conflitto. Ripercorrere quei luoghi, significa inevitabilmente ricordare l’orrore della guerra e le sofferenze subite da uomini armati l’un contro l’altro per motivi che ai più risultavano lontani e incomprensibili. Gli studiosi e autori Guido Alliney, Maria Piccolin e Cesare Bernard ci condurranno in un percorso ideale lungo il sentiero della conoscenza fin dentro la storia e le storie legate alla Grande Guerra, come luogo da esplorare per conoscere e rielaborare un messaggio di pace e di coscienza dei valori fondamentali per l’umanità. Villaggio dell’arte L’Associazione Kultura partecipa con entusiasmo alla Festa ta Mont e quest’anno con ancora più impegno in occasione del centenario della prima guerra mondiale. Per la prima volta vedrete gli artisti all’opera singolarmente per poi congiungere gli sforzi, dove in fase finale i singoli elaborati verranno uniti per far nascere un’opera realizzata a più mani. Come in qualsiasi battaglia l’unione fa la forza e così gli artisti si metteranno in gioco per un progetto comune. Lo scenario in cui la festa è ambientata è importante e fa riflettere, soprattutto dal punto di vista storico: qui il fronte era cruento e metteva uno di fronte all’altro amici, parenti, conoscenti, che magari sul campo di battaglia erano nei ranghi opposti... che fare: sparare all’amico o disobbedire agli ordini? Pensare a quei tempi di freddo e carestia, di sforzi immensi, deve farci riflettere profondamente. Ed è questo l’intento dei lavori artistici che l’Associazione Kultura eseguirà sotto gli occhi dei visitatori in Val San Nicolò in occasione della settima edizione della Festa ta Mont. Te ciajaa de Christian Fanton Mostra fotografica Immagini d’epoca della Grande Guerra – Pozza e Val San Nicolò Una selezione di 40 fotografie tratte dal libro “La guerra per immagini in Fassa e Fiemme” (vol.1) a cura di Guido Alliney e Maurizio Dellantonio Un viaggio nel tempo fino all’inizio del secolo scorso, quando fra il 1915 e il 1917 i monti di Fassa divennero uno dei campi di battaglia della guerra fra Regno d’Italia e Impero Asburgico. Programma Venerdì 1 agosto 2014 Ore 21.00: Con partenza da Piaza de Comun sfilata dei gruppi di volontariato e della Musega de Poza lungo Strada de Meida. A seguire presso il parterre dello Ski Stadium Aloch la presentazione della festa con proiezione di immagini d’epoca della Grande Guerra sul fronte dolomitico e esibizione del Coro Valfassa. Sabato 2 agosto 2014 Ore 8.00: All’altezza del campeggio Vidor, chiusura della strada. Si raggiunge la Val San Nicolò esclusivamente a piedi o con i bus navetta Ore 9.00: Gita con le Guide Alpine. Ritrovo presso la stazione a valle della Telecabina Buffaure (v. più avanti “per raggiungere la festa”) Ore 10.00: Gita con Fernando Brunel Sul Front de la 1ª vera. Ritrovo presso infopoint di Festa ta Mont all’arrivo dei pulmini (v. più avanti “per raggiungere la festa”) Ore 11.00: Inizio ufficiale festa ed apertura cucine con musica e balli Ore 14.30: Inizio spettacoli itineranti Ore 17.00: c/o Villaggio dell’arte “Il deserto dei Tartari” - spettacolo teatrale tratto dal romanzo di Dino Buzzati (a cura di Daniele Filosi) Ore 18.30: Riapertura cucine con musica e balli Ore 21.00: Notte incantata: verrà illuminata la valle Ore 23.30: Chiusura festa Domenica 3 agosto 2014 Ore 8.00: All’altezza del campeggio Vidor, chiusura della strada. Si raggiunge la val San Nicolò esclusivamente a piedi o con i bus navetta Ore 9.00: Gita con le Guide Alpine. Ritrovo presso la stazione a valle della telecabina Buffaure (v. più avanti “per raggiungere la festa”) Ore 9.30: Presso il Monumento ai Caduti in loc. Ciampié cerimonia di commemorazione e benedizione del monumento Ore 10.00: Sfilata della Schützenkompanie de Fascia dal Monumento ai Caduti fino alla loc. Mesaselva con salva di fucileria Ore 10.00: Gita con Fernando Brunel Sul Front de la 1ª vera. Ritrovo presso il monumento ai caduti al termine della cerimonia di commemorazione (v. più avanti “per raggiungere la festa”) Ore 11.30: Santa Messa in loc. Mesaselva Ore 12.00: Apertura cucine con musica e balli Ore 14.30: Inizio concerto itinerante “Canti e memorie dal fronte” del Coro Valsella presso le gigantografie di guerra lungo il percorso della festa, con inizio nei pressi della baita n. 7 Ore 14.30: Inizio dell’animazione musicale itinerante con i canti popolari del Coro “Vecchie Tradizioni Cembrane” di Cembra Ore 16.00: c/o Villaggio dell’arte Incontro con gli autori sul tema “La Grande Guerra sul fronte dolomitico” con la partecipazione di Maria Piccolin, Guido Alliney e Cesare Bernard. Modera l’incontro Virna Pierobon Ore 18.30: Riapertura cucine con musica e balli Ore 21.00: Chiusura festa Da mangiare L Foto Anton Sessa a Festa ta Mont si svolge lungo un percorso di 2 chilometri circa. Tante sono ancora le vecchie baite con le assi e le travi bruciate dal sole, mangiate dalla neve e dalla pioggia. Lì dentro, fino a mezzo secolo fa, padri, nonni e figli si ritrovavano la sera, dopo un’intera giornata passata nei prati con falci e rastrelli. Volti scavati dalla fatica e dalla miseria, che la sera ancora trovano il tempo, la forza e la voglia per un canto e una preghiera. Oggi di quei tempi rimangono solo ricordi, vecchie fotografie in bianco e nero, racconti. Ma la gente di Pozza, così come tutte le genti di montagna, ama e rispetta il suo territorio, che è la sua storia, il suo ieri. La Val San Nicolò è nel cuore di ognuno di noi. Accogliere i visitatori qui, è come accoglierli a casa. E quello spirito semplice e umile, fiero e insieme aperto e generoso si manifesta in tanti e diversi modi. Il ricco e variegato mondo del volontariato ne è di certo uno degli specchi più veritieri. I gruppi associativi che troverete lungo il percorso della Festa ta Mont sono ben 20. Volontari per passione e volontari per servire. Uomini e donne che condividono obiettivi e scopi, regole e principi. Condividere, dividere il bello e il brutto e lo stare assieme crescendo assieme dona al gruppo soddisfazione, gioia, voglia di continuare e fare meglio. Nei vari stand troverete amicizia e allegria, troverete cose buone da mangiare e da bere, cucinate e servite in modo semplice ed informale, proprio come a casa, proprio come tra amici. Passeggiando un po’ con il naso all’insù per perdersi nel meraviglioso panorama, e un po’ con il naso proteso a sentire profumi ed odori, la decisione è ardua: canederli o polenta? Braciola o salsiccia? Fortae o Kaiserschmarren? Ma perché sdegnare un panino fumante e il formaggio alla piastra?! Alla Festa ta Mont ci sono solo cucine casalinghe, che propongono cibo semplice, cibo etnico, consacrato da un consumo vecchio di secoli. Alimenti che forse rappresentano il richiamo ad una vita più semplice e più sana; una vita spesa meno di corsa e facendo più attenzione al mondo naturale e al mondo degli affetti, alla gioia dello stare, dello scoprire, e perché no, anche del mangiare assieme. Si perde in storie vecchie di millenni quella della famosa farina gialla. Anche qui, in Val di Fassa, la polenta era elemento immancabile di ogni cucina, ciasa da fech, durante i mesi estivi si accompagnava a ciò che l’orto regalava, nei restanti periodi latte e latticini provenienti dalla stalla. Solo nelle occasioni speciali, nei giorni di festa, faceva la sua comparsa anche la carne. la polenta è un cibo straordinariamente completo, nonché gustoso, se abbinato alla salsiccia, alle puntine di maiale, al formaggio, o ai fagioli, ai funghi, o a quanto il nostro palato preferisce! E che dire poi del paiolo in rame e il mestolo in legno, il fuoco, il lento cuocere e il continuo mescolare. Ma per altri palati ci sono i canederli, gustose palline di pane, latte e farina arricchite dal sapore intenso del formaggio o dello speck. E per chi non vuole stare fermo c’è sempre il tempo per un pasto veloce, un panino o una bruschetta da accompagnare a un vino rigorosamente trentino doc, proveniente da terrazze rubate a una terra impervia e dura, ma capace di regalare profumi e sapori unici. Rimane il tempo e lo spazio per un dolce, dolcissimo peccato di gola, il sempre buono e fresco gelato, o le calde “Sone”, la fettina di mela golosamente fritta, così come le “Fortae”, la chiocciola colorata di marmellata rossa, e la mela allegramente saltata con l’uvetta e pastella (Kaiserschmarren)... tutto ciò che si sceglie sarà una delizia per il nostro palato e una delizia per il nostro umore, perché servito con un sorriso, perché servito tra la gente che canta, che ride, con le montagne che stanno a guardare e ad ascoltare. 1 Giagres - te ciajaa de Lino de Tieser Cucina: polenta, porchetta allo spiedo, insalata di fagioli e formaggio 2 Coro Val Fascia Casa del dolce: strudel di mele, crostate e caffè 3 Grop A.N.A. de Poza e Pera - te ciajaa del Lino da L’Anzol Cucina: polenta, luganega, formaggio, crauti e fagioli 4 Jent da Mont & Socors Alpin Zenter Fascia - te ciajaa de Marino Coluzi Casa del dolce: yogurt e panna montata con frutti di bosco o castagne 5 Kultura - te ciajaa de Christian Fanton Mostra fotografica “Immagini d’epoca della Grande Guerra” - Realizzazione di opere dell’associazione Kultura 6 Sommelier de Fascia - te tieja de Dolfo Botega Degustazione: vini e grappe trentine, formaggio alla piastra 7 Calcio Fassa - te ciajaa de Gac Cucina: bruschette e panini con wuerstel o salsiccia 8 Ski Team Fassa - te tieja de Renato da la Checa Casa del dolce: gelato, crepes e caffè 9 Musega de Poza - te ciajaa de Luigi Craut Cucina: polenta, funghi, puntine di maiale, formaggio 10 Coro de Gejia - te tieja de Sandro Craut Casa del dolce: fortae e sone da pomes 11 Bambi - dintorn tieja de Maria de Drom Casa del dolce: fette di pane e marmellata, zucchero filato, zirele (caramelle di zucchero) e latte fresco 12 Crousc Chécena - te tieja de Candol Cucina: pollo allo spiedo, patatine fritte 13 Rode a Motor - te tieja de Tac Cucina: stinco di maiale, patate rostinchen, insalata di cappucci. La sera vin brulé 14 Coro di bec da Poza - te tieja de Bastianol Casa del dolce: crostate e caffè 15 Scola de Schi Vajolet - te tieja de Maghert esperti insegnano a scrutare il cielo (attività serale) 16 Coro di Joegn te tieja de Giuliano Fucan Fantasie di frutta: spiedini di frutta, aperitivi di frutta con / senza alcol, Hugo e Aperol Spritz 17 Union di Ladins de Fascia Mostra e vendita di libri e materiale sulla Grande Guerra dell’Union di Ladins de Fascia 18 Studafech - te tieja de Jina Cucina: canederli di speck, gulasch di manzo, formaggio, insalata di cappucci. La sera vin brulé e the 19 A.D.V.S.P - te tieja de Simonin Coluzi Cucina: canederli di formaggio e insalata di patate 20 Mato Grosso & Freinademez - te ciajaa de Onz Casa del dolce: kaiserschmarrn, gelato e caffé Andando a vedere, a scoprire e a giocare… P Foto Anton Sessa ronti, partenza…via! Alla Festa ta Mont non c’è spazio per la noia, c’è spazio solo per l’avventura che fa urlare dall’emozione, che fa concentrarsi per non sbagliare, che fa spalancare gli occhi dalla meraviglia. Alla Festa ta Mont giochi e attività sono per tutti, per bambini che vogliono divertirsi e scoprire e per grandi che vogliono ritrovare quel lasciarsi andare in modo naturale e spontaneo, quello che fa ridere chissà perché, che fa urlare e sentire un’esplosione dentro… Con il termine “diorama” viene intesa una ricostruzione ambientale che illustra in modo verosimile l’habitat dove vive un animale e la collocazione corretta dello stesso. Il diorama allestito dai cacciatori di Pozza al primo piano della Baita n. 1 ricostruisce fedelmente le ambientazioni della fauna della Val di Fassa. Nonostante lo spazio ristretto, l’ambiente è variegato dalla presenza di balze rocciose intervallate da cespugli di rododendro, ginepro e pino mugo. Possiamo vedere tra gli altri il Camoscio, la Lepre bianca, la Coturnice, la Pernice bianca, la Marmotta e il Gallo forcello. Presso la baita n. 2, la Cooperativa Oltre realizza con la lana fiori e oggetti artigianali. Un acquisto solidale e un’occasione per portare a casa un fiore della Val di Fassa che non appassirà, lasciando intatta la flora protetta. È da sempre il cavallo di battaglia della Festa ta Mont: tutti vogliono fare almeno un giro, perché la discesa in teleferica è davvero un’emozione unica! Gli uomini del Soccorso Alpino aiutano a metterti l’imbrago, ti assicurano con un moschettone e poi… via! La partenza della teleferica si trova nei pressi della baita n. 3. Presso la cappella, in occasione del cinquantesimo della sua fondazione, potete conoscere un altro pezzo di storia della piccola Val sal Nicolò, con la mostra fotografica che illustra le varie fasi della costruzione di questo piccolo gioiello architettonico che si inserisce con armonia nell’ambiente circostante. Nei pressi della baita n. 3. Foto Anton Sessa Il suo motto è rubare ai ricchi per dare ai poveri; le sue qualità: scaltro, agile e naturalmente buono, ma soprattutto un abilissimo arciere. Non stupisce dunque come il celebre eroe popolare inglese che risponde al nome di Robin Hood sia uno dei personaggi più amati dai bambini, che giocando spesso a vestire i suoi panni, restano letteralmente conquistati ed elettrizzati dalla possibilità di praticare realmente il tiro con l’arco. Una possibilità che alla Festa ta Mont è concreta: diventare arcieri non è una cosa che si improvvisa, lungo la strada, vicino alla baita n. 14 troverete insegnamenti e l’assistenza del personale qualificato dell’associazione Arcieri Fiemme. La Fédération Équestre Internationale ha stabilito che un cavallo può essere ufficialmente detto pony solo se misura meno di 151cm. Comunque sia il ”pony”, senza badare con esattezza alle sue dimensioni o alla razza, è quell’adorabile animale, molto forte e resistente a dispetto delle sue dimensioni, in molte parti del mondo ancora utilizzato come animale da soma o da traino. Da noi non è raro vederlo durante delle esibizioni circensi, oppure, come alla Festa ta Mont, considerato il loro carattere calmo e per nulla irascibile, per divertire i bambini. Giro in pony (10 minuti circa) presso la baita n. 11. Scrutare il cielo: le stelle ci stanno a guardare e a partire dalle ore 21.00, presso la baita n. 15 con i consigli di un esperto e il suo telescopio noi toccheremo loro! Concorso fotografico per bambini: Basta una macchina digitale, l’aiuto dell’associazione FGF Foto e Cultura, una mano ferma e un po’ di fantasia: tutti i bambini dai 6 ai 14 anni sono invitati a partecipare al concorso fotografico che ha per tema “Festa ta Mont”. Il paesaggio, le persone, un animale o un goloso piatto fumante, tutto può essere soggetto di tante belle foto da consegnare, su chiavetta USB o SD card (max 3 ciascuno) entro le ore 15 di domenica 3 agosto presso l’info point posto all’inizio del percorso della festa. Tutte le foto verranno stampate ed esposte per essere votate dal pubblico (si vota dalle 15 alle 16 di domenica). Indipendentemente dall’esito della votazione del pubblico, la giuria stabilirà le tre foto migliori; premiazione alle ore 17.00. Sci d’erba: nostalgia di scarponi, bastoncini e sci? Di lunghe discese mozzafiato nei comprensori del Dolomiti Superski? Sull’erba così come sulla neve sono richiesti equilibrio e conduzione… Aiutano i maestri di sci della Scuola di Sci Vajolet. Slackline, la fettuccia tesa tra due punti sulla quale si cammina, una dura prova di equilibrio e bilanciamento dinamico. Sci d’erba e slackline nei pressi della baita n. 8 (Ski team). Foto Anton Sessa IL GIOCO è divertimento e molto di più: si impara a conoscere il mondo, a sperimentare il valore delle regole, a stare con gli altri, a gestire le proprie emozioni, a scoprire nuovi percorsi di autonomia e a sperimentare per tentativi ed errori le convinzioni sulle cose e sugli altri. Il gioco è un mezzo attraverso il quale l’ambiente viene sperimentato e conosciuto, la realtà manipolata e trasformata, e attraverso tale attività è possibile la Foto Anton Sessa scoperta e la conoscenza di se stessi. Insomma, giocare è bello e fa bene, il gioco è uno strumento prezioso per il bambino e anche per l’adulto! Bambi (baita n. 11) è il luogo tutto pensato per i bambini, il loro angolo per correre e rotolare nell’erba, saltare nel fieno che profuma di buono e un poco pizzica pure. Il percorso sensoriale, per scoprire attivamente il mondo esplorando le qualità tattili dei materiali che vengono dalla natura: caldo, freddo, grezzo, liscio, pungente, molle. Qui si trovano anche fantastici giocattoli che oggi nessuno usa più. Erano i giochi dei nostri nonni, rigorosamente in legno, rigorosamente dipinti a mano. Per i bimbi di oggi sono giochi nuovi, e come ogni cosa nuova desta curiosità e interesse. Coro di bec da Poza (baita n. 14) Come cicale cantano... e come grilli saltano! La corda, l’elastico, nel cortile della scuola e nel piazzale sotto casa, questi vecchi passatempi piacciono ancora e ancora più belli sono in un prato ta Mont. Per testare la conoscenza della lingua ladina, L Cunst del Salvan è il simpatico e originale gioco linguistico in lingua ladina, che fa scoprire qualche parola nuova, curiosi modi di dire e fa anche vincere i bellissimi libri e altri premi (presso il villaggio artistico). E se per raggiungere la Festa ta Mont vogliamo fare una gita… P ercorrere la strada che da Pozza, attraversata la sua parte alta – Meida –, per poi entrare nella valle laterale che dopo 4,5 km termina al parcheggio (a pagamento) di Saùch, è il modo più facile e veloce per accedere alla Val san Nicolò. Più semplice, ma meno emozionante. Perché tante e diverse sono le strade da percorrere con scarponcini e zaino in spalla, sentieri e vie tra boschi e tra prati, una scossa che prende i sensi, un’esplosione di odori e di profumi, il sibilo del vento tra gli alberi e il fischio delle marmotte a guardia della tana. Sopra, nel cielo, le nuvole si rincorrono, nascondono la cima della montagna, tutt’attorno regna sovrana la roccia. Un silenzio rotto dal respiro affannato di qualcuno e dal vociare allegro di qualche altro. La Val san Nicolò è meta, o punto di partenza, di tante escursioni da scegliere a seconda del proprio allenamento e del proprio gusto. Qualunque ed ovunque cada la scelta, soddisfazione e meraviglia non mancheranno, e per il rientro? Nei giorni di Festa ta Mont è garantito dal servizio navetta che vi riporterà in paese. Pozza – Bufaure – Anterfosć – Val san Nicolò In occasione della Festa ta mont, il comitato propone l’escursione accompagnata con le Guide Alpine. Ci si porta in quota con la cabinovia Bufaure e nei pressi della Baita Cuz, passando per la terrazza panoramica, si prosegue sul sentiero “Anterfosć” completamente in discesa, ma da percorrere con cautela per l’elevata pendenza. Il punto di arrivo in Val san Nicolò è esattamente a monte del parcheggio, ovvero all’inizio della Festa ta Mont! Info e prenotazioni per la gita con le Guide Alpine: c/o Sport Check Points – Val di Fassa Ufficio Guide Alpine Pozza di Fassa - tel. 331 2989721 - infopozza@fassasport.com oppure c/o ufficio APT di Pozza di Fassa; ritrovo h 9.00 stazione a valle cabinovia Bufaure. Pozza – Bufaure – Rifugio Passo san Nicolò – Val san Nicolò Il percorso che porta dal Bufaure al Passo san Nicolò, chiamato sentiero “Lino Pederiva” segue tutta la Val san Nicolò in cresta, dall’inizio alla fine la si guarda dall’alto, con un panorama a 360° che spazia dal Pordoi al Sassolungo, dal Catinaccio ai Monzoni. Al Bufaure ci si arriva comodamente da Pozza di Fassa con la cabinovia. Da qui si può intraprendere la salita fino al Rifugio Baita Cuz e poi Rifugio Al Zedron oppure scegliere di prendere la seggiovia che porta a Valvacin. Da qui si cammina fino al Sas d’Adam (2.430) per poi proseguire con un saliscendi fino alla Sela Brunech (2.428 m) sopra Ciampac (lo stesso percorso si può intraprendere da Alba di Canazei attraverso Ciampac). Il percorso è quasi tutto in cresta con alcuni punti più esposti con alcuni metri di sentiero attrezzato. Alla fine si raggiunge Passo san Nicolò (2.347 m) e l’omonimo rifugio. Da qui si ridiscende verso la Val san Nicolò e si fa tutto il percorso a ritroso, raggiungendo prima le cascate, successivamente Baita Ciampié da dove si potrà prendere il trenino per tornare a Pozza o percorrere l’intero tratto a piedi. Alba di Canazei – Rifugio Contrin – Passo Pasché – Val san Nicolò Per chi intende partire a piedi dall’alta Val di Fassa, da Alba di Canazei nei pressi della partenza a valle della funivia di Ciampac si imbocca il sentiero n. 607 che conduce alla bella Val Contrin. Superato il Rifugio Contrin si seguono le indicazioni per il Passo Pasché, e superato quest’ultimo si costeggia la parete del Col Foto: Ralf Brunel Ombert e si scende in una stretta gola, in un ambiente naturale che testimonia la paziente opera del ghiacciaio che fino a 10.000 anni fa ricopriva tutta l’area dolomitica. Una ripida discesa conduce nella conca di Jonta, sede di un lago glaciale scomparso da tempo. Scendendo lungo il sentiero n. 609 in breve ci si trova in località “Cascate” in Val san Nicolò e da qui si prosegue verso la Baita Ciampié per poi tornare a Pozza. Val Monzoni – Lagusel – Val san Nicolò Salendo da Pozza in direzione Val San Nicolò si lascia la macchina al bivio per la Val Monzoni nei pressi della Chiesetta del Crocifisso. Da qui si prosegue a piedi fino ad incontrare sulla strada della Val Monzoni la segnaletica per Lagusel (sentiero n. 641). Si entra quindi in un bosco di abeti, dal quale si esce per salire attraverso i pascoli. Dopo una bella camminata in pendenza si raggiunge la sella del Pief a m 2.186 e si prosegue verso Palacia e Pecol. In basso appare il lago di Lagusel di origine glaciale, al quale si arriva in pochi minuti (ore 0.15; 2.00). A ovest del lago si trova facilmente l’antica strada che scende decisa verso la Val San Nicolò che va ad incrociare la «Strada dei Russi» poche centinaia di metri a nord del parcheggio di Saùch. Sui confins de l’Imper Percorsi e itinerari della grande guerra Strada dei Russi «Strada dei Russi»: il nome deriva dal fatto che fu costruita negli anni della Prima Guerra Mondiale da prigionieri di guerra russi. Una volta arrivati con i pulmini nei pressi del parcheggio di Saùch la strada è sulla sinistra orografica della valle ed è seminascosta nel bosco. L’andamento è vario, alterna tratti pianeggianti a salite mai impegnative. Si arriva alle cascate, il posto ideale per rilassarsi al sole cullati dal rumore dell’acqua. Il ritorno si fa per lo sterrato che passa tra i prati e le baite di Ciamp, Ciampié fino a raggiungere i luoghi dove si svolge Festa ta Mont. Sul Front de la 1ª Vera San Nicolò - Colombert - Forcela de Pasché Nel quadro delle iniziative speciali proposte in occasione del centenario della Grande Guerra e dedicate ai luoghi del fronte, nelle giornate di sabato e domenica Festa ta Mont organizza due escursioni arricchite dalle narrazioni e dagli approfondimenti dell’accompagnatore di territorio nonché Presidente del Union di Ladins de Fascia Fernando Brunel, che con passione e competenza saprà raccontarvi e svelarvi quanto avveniva su quei monti 100 anni fa, un’occasione imperdibile per conoscere questi luoghi di storia. L’escursione ha una durata di 4-5 ore. Info e prenotazioni per la gita con Fernando Brunel: c/o Sport Check Points – Val di Fassa Ufficio Guide Alpine Pozza di Fassa - tel. 331 2989721 - infopozza@fassasport.com oppure c/o ufficio APT di Pozza di Fassa; ritrovo: sabato 02 agosto ore 10.00 presso l’infopoint di Festa ta Mont all’arrivo dei pulmini domenica 03 agosto 10.15 al termine della commemorazione (10.15 circa) Presso il Monumento ai Caduti a monte della Baita Ciampié Foto: Anton Sessa Informazioni Trasporti I n occasione della Festa ta Mont, la strada che da Pozza conduce in Val San Nicolò verrà chiusa al traffico veicolare dalle ore 8.00 alle ore 02.00. Una scelta che vuole rispettare l’ambiente ed insieme permettere ad ognuno di godere della bellezza di un luogo dove i soli rumori e profumi sono quelli della natura e della tradizione. Dalle ore 8.00 e per tutta la giornata sarà attivo un servizio di bus navetta con partenza da località Vidor (nei pressi dell’omonimo campeggio) e arrivo presso il parcheggio in loc. Saùch; nelle ore serali tale servizio verrà maggiormente rinforzato per permettere un miglior afflusso e deflusso. Si segnala tuttavia la possibilità di code al rientro del sabato sera, con attese che possono protrarsi anche fino a 1,5 ore. A chi voglia effettuare il rientro a piedi nelle ore serali, si raccomanda di munirsi di torcia elettrica, poiché la strada non è illuminata. Cani ammessi sulle navette purché muniti di museruola. Novità 2014: domenica 3 agosto dalle 8.00 alle 9.30 corsa speciale da loc. Vidor fino a loc. Ciampié in occasione della cerimonia di commemorazione presso il Monumento ai Caduti e seguente sfilata degli Schützen. Parcheggio gratuito, corsa a/r euro 3,00. Per ovviare al numero limitato di parcheggi, lascia l’automobile a casa che passiamo a prenderti! • Il trenino Speedy effettua per tutto il giorno un servizio di trasporto gratuito con partenza dal centro di Pozza e lungo tutta la Strada de Meida fino alla partenza dei bus navetta. • Lascia la macchina in albergo o a casa che l’autobus ti porta direttamente fino alla partenza dei bus navetta! Passa a prenderti a Pera, a Pozza e a Vigo! Sabato dalle ore 10.00 fino alle 24.30 e domenica dalle 9.00 alle 23.00 presso le fermate contrassegnate con il logo della festa. Ringraziamenti L a 7^ edizione della Festa ta Mont è stata resa possibile grazie agli enti pubblici e alle imprese artigiane e commerciali che hanno voluto assicurarci il loro contributo e il loro supporto: Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Comune di Pozza di Fassa, Comun General de Fascia, A.P.T. Val di Fassa, Consorzio Elettrico Pozza di Fassa, Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, ASUC Pozza di Fassa. Bernard Claudio Motors s.n.c., Birra Forst s.p.a., Cantina Produttori St. Pauls, Carrozzeria ‘’da Franco’’ di Crepaz Franco, Caseificio El Malgher S.n.c., Caseificio Sociale di Campitello di Fassa s.c.a.r.l., Celtex s.p.a., CTA di Paller & C. snc, Demetra S.r.l., EdilLorenz s.r.l.,Euroluce s.r.l., F.lli Chiocchetti Srl, Famiglia Cooperativa Val di Fassa, Fassa Promotion s.r.l., Florian s.a.s, Formec Biffi S.p.A, Glass Point s.r.l., Hotel Meida s.a.s., Itas Assicurazioni, LadinArredi Delta Group s.r.l., Lichtstudio Eisenkeil s.r.l., Loran Salotti s.r.l., Lorenz Alessandro & C. S.n.c., Lorenz Bibite s.n.c., Macelleria F.lli Pellegrin s.n.c., Martin Speck s.n.c., Menz & Gasser s.p.a., Mobilificio Artigiani Associati s.c.a.r.l., NEFF - Interform s.r.l., Officina carpenteria Badia S.n.c., Pavimenti Defrancesco Matteo, Pitture Edili Giacomuzzi Ivan & Zorzi Claudio, Rasom Wood Technology S.r.l., Rossetti Francesco & Florian Dario s.n.c., S.E.V.I.S. s.r.l., Selectra s.p.a., Studio Valentini Pezzei s.r.l., Terzer s.r.l., Virosac s.r.l., Visa s.p.a., Visentin Casa s.r.l., Zulian Pio Lattoniere. Un sentito ringraziamento a tutti i proprietari delle baite presso le quali è stato possibile allestire i punti di ristoro e di intrattenimento: Barbolini Lino de Tieser, Calligari Luigi Craut, Calligari Sandro Craut, Cincelli Enrico Bastianol, Dallapozza Giuliano de Fucan, Dallapozza Rosetta, Degasper Anna de Gac, Degasper Maria de Drom, Deluca Marino Coluzi, Deluca Simone Coluzi, Detomas Lino da L’Anzol, Fanton Christian, Fratelli Cincelli Jina, Lorenz Marco de Jan, Pederiva Adolfo Botega, Pezzei Emanuele e Daniele Tac, Rasom Mariano de Onz, Soraruf Renato da la Checa, Zanet Giovanna de Maghert. Nominarli tutti, uno per uno, sarebbe bello ma è impresa ardua. Perché lo spazio è poco ma soprattutto perché sono tanti, tantissimi. Oltre duecento persone che ormai da sette anni condividono con noi quest’avventura che richiede tempo, impegno, volontà ed entusiasmo. E loro sempre presenti, pronti e disponibili, sono una ricchezza per la festa, ma tutti i giorni, tutto l’anno, loro sono la vera ricchezza dell’intera comunità. Sono il bello di un paese, perché sono loro a creare le opportunità più belle per i giovani, a regalare un sorriso agli anziani, a rendere più solenni ed uniche le cerimonie, a aiutare chi si trova nel bisogno, a mantenere vive arti e tradizioni. Ognuno ha il suo ruolo, ed ognuno riesce a trovare tempo e forze. È bellissimo! Le associazioni che si incontrano a Festa ta Mont sono: Calcio Fassa (Carlo Camerano), A.D.V.S.P. (Alessandro Bernard), Bambi (Giuliana Brunel), Coro de Gejia e Coro di Bec (Maura Zanon), Coro di Joegn (Gross Monica), Coro Val Fassa (Vittorio Trottner), Crousc Checena (Roberto Dorich), Giagres (Willy Gabrielli), Grop A.N.A. de Poza e Pera (Simone Degasper), Jent da Mont (Gabriele Detomas), Mato Grosso e Freinademetz (Mariano Rasom), Musega De Poza (Claudio Deluca), Rode a Motor (Lorenzo Pezzei), Scola de Schi Vajolet (Giorgio Gorla), Ski Team Fassa (Massimo Cincelli), Sociazion Kultura (Letizia Soldà), Socors Alpin Zenter Fascia (Luigi Zulian), Sommelier de Fascia (Giuliano Cadrobbi), Studafech (Alessandro Cincelli), Union di Ladins de Fascia (Fernando Brunel). A tutti voi il nostro grazie più bello e più sincero! Con amicizia e riconoscenza, DEVALPAI DE CHER! L Grop de la Festa ta Mont Roberto Bertacco - Presidente Evelyn Bortolotti, Edy Croce, Lino Detomas, Maurizio Detomas, Giancarlo Dorich, Fausto Lorenz, Emanuele Pezzei, Giovanni Zulian.
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