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Anno XXI - n. 171 - Settembre-Ottobre 2014
R tary
IL MENSILE DEL DISTRETTO 2090
DISTRETTO 2090 ABRUZZO MARCHE MOLISE UMBRIA
ROTARY 2090
Periodico del Distretto 2090
Anno XXI - n. 171 - SETTEMBRE-OTTOBRE 2014
Periodico mensile fondato da Ennio Vincenti - Autorizz. Tribunale di Teramo n. 364 del
27/10/1994 - Stampa LINEA GRAFICA srl - Via dell’Industria, 12/D - 63076 Centobuchi
(AP) - Editore Rotary International Distretto 2090 - Rappresentante pro tempore, Marco
Bellingacci Governatore 2014-2015 - Località Santa Maria in Campis, 23 - Spoleto Tel. 0743 276135 - cell. 335 6401362 - E mail: marcobellingacci2090@gmail.com - Segreteria Distrettuale Tel. 348 2252895 - Fax 0743 46944 - E mail: service2090@gmail.com
- Direttore responsabile Fabio Paci - Pubblicazione non in vendita ma distribuita gratuitamente ai soci dei Rotary Club del Distretto 2090 - Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1
commerciale Business Ascoli Piceno. La riproduzione degli articoli, anche parziale, è permessa citando la fonte. Gli articoli pubblicati rispecchiano soltanto il pensiero degli autori
e non comportano responsabilità della direzione.
3
S O M M A R I O
LA LETTERA DEL GOVERNATORE
4/5
GLI APPUNTAMENTI
6
DONNE E ROTARY SEMINARIO DISTRETTUALE
7
VITA NOVA: DALLA PREVENZIONE AL TRATTAMENTO
8
SCAMBIO GIOVANI: PROGRAMMA A LUNGO TERMINE
9
UN ROTARIANO METTE QUALCHE PUNTINO SULLE ...”I” 10
Sottocommissione rivista distrettuale
Presidente onorario:
Ennio Vincenti, PDG
Presidente:
Marco Bellingacci, DG
Vice presidente:
Sergio Basti, DGE
Direttore responsabile:
Fabio Paci
Coordinatore editoriale:
Ferruccio Squarcia
Componenti:
Berardo Zocaro, Bernardo Razzotti, Paolo Raschiatore,
Franco Cianci, Demetrio Moretti, Rossella Piccirilli
e Armando Marinelli.
Coordinatori regionali:
Carla Passacantando (Marche), Lucia Monaceli (Umbria),
Demetrio Moretti (Abruzzo-Molise)
MASTER & JOB UN PROGETTO RIVOLTO AI GIOVANI
11
“VUOTI DI ORIGINE” E “VUOTI DI MEMORIA”
12
MULTIETNICITÀ
13
NORCIA: LEADERSHIP E VALORI
14
LEADERSHIP: REGOLE, VALORI, PROFESSIONALITÀ, IMPEGNO SOCIALE 15
GRANDE SUCCESSO PER LA PERDONANZA ROTARIANA 17
PER GLI AMICI E I COLLABORATORI
La rivista deve rappresentare, sempre di più, lo strumento con cui il Distretto, i Club e i Soci
tutti trasferiscono informazioni utili per vivere il Rotary nel modo più opportuno.
Raccomandiamo ai collaboratori semplici norme redazionali:
• I contributi editoriali dovranno essere scritti in testo word (.doc) e inviati via e-mail al
seguente indirizzo: rivista20142015@gmail.com
• Limitare al massimo note sulle consuete riunioni di Club, valorizzando comunque le informazioni di servizio, utili a far meglio conoscere il Club e le sue azioni
• Ogni contributo editoriale non deve superare le 750/1.000 battute, spazi compresi
• Si raccomanda di accompagnare il testo con immagini (foto di buona qualità) che sicuramente possono dire molto di più di molte righe, omettendo tutti quegli arredi della
tavola che penalizzano le tante azioni rotariane
SBLOCCA ROTARY
18
ROTARY FOUNDATION: ISTRUZIONI PER L’USO
20
LA PIETRA ANGOLARE CHE SI CHIAMA FONDAZIONE ROTARY 22
È NATO IL ROTARY CLUB FRANCAVILLA AL MARE
23
ROTARY E-CLUB “DUEMONDI 2090”
23
ANCONA CONERO: 5a EDIZIONE DI “CAPOLAVORI NASCOSTI” 24
IL PREMIO MANNUCCI ALLA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO 25
Numero chiuso in redazione 30 ottobre 2014
In copertina, una immagine identificativa di FANO, la città che ospita il
30 novembre il tradizionale Seminario Distrettuale sulla Rotary Foundation. Collocata nel cuore della città
è la piazza su cui si affaccia imponente il trecentesco Palazzo del Podestà rinominato della Ragione, ora Teatro della Fortuna, la cui facciata
è in stile romanico - gotico e il cui interno ricostruito nell’800 è in stile
neoclassico. All’esterno domina la torre civica ricostruita dopo la guerra
al posto dell’antico campanile. Sul lato occidentale della piazza c’è la
Fontana della Fortuna dall’ampio bacino mistilineo a marmi colorati, interamente rinnovato nel 1697-99. La fontana è ornata con la statuetta
bronzea della Dea Fortuna modellata e fusa nel 1593 dall’urbinate Donnino Ambrosi.
INTERCLUB: DA GIOTTO A GENTILE
25
ANCONA 25-35: A SERVIZIO DEI GIOVANI
26
ARIA FRESCA NEL CLUB DI ASCOLI PICENO
26
IL RC FABRIANO PER LA COMUNITÀ LOCALE
27
MONTEGRANARO: MASTERCHEF DI SOLIDARIETÀ
27
ALTO FERMANO SIBILLINI: GLI ARTIGIANI
28
ANCONA CONERO: “SERVIZIO SPAZIO NEUTRO”
28
TERAMO EST UNIVERSITÀ-ROTARY
29
ROTARY PER TE
29
ROTARY TERMOLI: DONAZIONE
30
ROTARY 2090
4
La lettera del Governatore
Settembre 2014
Cari Presidenti e Segretari,
dopo il nostro precedente appuntamento epistolare, nonostante il
periodo feriale, molte Commissioni e molti Club hanno dato
impulso soprattutto alle attività di programmazione e preparazione
dei progetti.
Particolare plauso al Rotary Club Senigallia ed a tutti i Club, in
particolare a molti Club delle Marche, che hanno consentito di raccogliere quasi 50.000 euro per la ricostruzione di una scuola di
Senigallia colpita dalla recente alluvione.
Ho limitato al massimo le mie vacanze e sono riuscito a presenziare
ad una serie di eventi che hanno acceso la luce del Rotary nel
periodo agostano quali il "Concerto per la pace” di un gruppo di
50 giovanissimi musicisti provenienti dalle Marche, da Sarajevo e
da Gerusalemme organizzato dal Club Altavallesina Grotte Frasassi
a Sassoferrato, la Coppa del Governatore del Club di Foligno, il
convegno sulla Perdonanza Celestiniana e rotariana organizzato
dai Club di L’Aquila e L’Aquila Gran Sasso ed il 10° Campionato
mondiale di tennis per rotariani organizzato dai Club di Ascoli
Piceno, San Benedetto del Tronto e San Benedetto del Tronto Nord
al quale hanno partecipato rotariani provenienti da 14 nazioni.
Settembre è il mese dedicato alla quinta via di azione rotariana
“AZIONE PER LA GIOVENTÙ: ”YOUTH SERVICE“.
Il più recente Consiglio di Legislazione ha infatti così modificato la
precedente definizione “AZIONE PER LE NUOVE GENERAZIONI”
che voleva enfatizzare l'esigenza di creare nuove generazioni di
Rotariani argomentando che la parola "giovani" è più universale, e
”YOUTH SERVICE” chiarisce il fatto che questi programmi incoraggiano
i Rotariani a dare il supporto ai giovani.
Non è stato sicuramente casuale che il nostro fondatore Paul Harris
si sia dedicato dapprima all’organizzazione del Rotary e immediatamente dopo a promuovere e sostenere programmi rivolti ai giovani.
L’azione per la gioventù rappresenta un nostro obiettivo primario
da enfatizzare tra i nostri soci nella certezza che le tante eccellenze
professionali che popolano i nostri Club, nel solco della autentica
tradizione rotariana, sapranno dar vita a valide iniziative per la
crescita civile, culturale e professionale dei giovani dei nostri territori
che dovranno essere tenuti nella giusta considerazione anche in relazione al vitale ricambio generazionale dei Club di appartenenza.
Adoperiamoci intensamente per verificare la presenza di giovani da
avvicinare al nostro cammino rotariano nella convinzione dell’importanza per la nostra comunità di consentire una apertura di
credito a nuovi soci e socie giovani e disponibili a far valere le
proprie doti indirizzandoli in un percorso che li avvicini al Rotary
nella piena consapevolezza dell’importanza dei nostri ideali.
I “service” rivolti ai giovani dovrebbero avere radici e obiettivi prevalentemente nel territorio di competenza dei club per facilitare
l’utilizzo di competenze di una realtà conosciuta e quotidianamente
vissuta, dovrebbero altresì essere visibili e costituire un esempio facilmente individuabile e adottabile dalla comunità in cui si sviluppa
consentendo di individuare il Club come “agenzia” attiva nel sociale.
Sarebbe poi molto importante coinvolgere molti soci del Club che
dovrebbero sentirsi partecipi e attivi nello svolgimento dei progetti
da effettuarsi anche in partnership con altre importanti realtà
territoriali già conosciute ed esperte nel settore al fine di aumentare
la visibilità dell’iniziativa e diminuire i tempi necessari per il raggiungimento di una possibile autonomia.
L’utilizzo delle competenze dei soci per l’avviamento delle iniziative
giovanili è il modo di agire rotariano per eccellenza: mettere a disposizione competenze più che denaro significa raggiungere consapevolezza della vera azione rotariana, significa ridurre le necessità
finanziarie ed ingenerare un elevato livello di partecipazione
emozionale che sicuramente può migliorare la qualità del service
consentendo di far riconoscere aspetti di personale e positiva gratificazione.
Attendiamo spesso inerti che qualche giovane sia pronto ad entrare
nel club, e spesso non prestiamo molta attenzione a giovani che,
nella società che ci circonda, manifestino interesse per gli ideali
rotariani: dobbiamo essere convinti che le giovani generazioni non
devono essere viste solo come opportunità, peraltro molto importante,
per l’aumento dell’effettivo ma anche per apportare confronto, entusiasmo e nuove idee.
Da questi incontri generazionali nascono club più attivi ed efficienti
ma è necessario superare l’ostacolo costituito dalla difficoltà di
dialogo tra il Club ed i giovani, sia quelli che potrebbero entrare a
farne parte, sia quelli di recente cooptazione.
Gary Huang ci esorta a “non cercare scuse per non fare, ma a
trovare soluzioni” ed il Rotary deve prestare continua attenzione ai
giovani, mettendo a punto programmi che consentano non solo di
formare rotariani e rotariane ma che favoriscano la crescita umana
e professionale dei giovani coinvolti e proprio per questo è nostro
dovere enfatizzare la partecipazione ai corsi residenziali dedicati ai
giovani (RYLA), favorire lo Scambio Giovani, destinato a inviare i
nostri giovani presso famiglie di altri paesi, ospitando in contraccambio
i loro figli ed aumentare le Borse e i Premi di Studio per i giovani
meritevoli.
Proprio a questo riguardo voglio raccomandare la partecipazione al
prossimo RYLA organizzato dalla apposita Commissione Distrettuale.
Roberto e Giulia con tutti i componenti la commissione hanno organizzato un corso RYLA di grande interesse per festeggiare il trentennale e tutti i Club sono chiamati a collaborare per la migliore
riuscita della manifestazione.
Raccomando infine la vostra partecipazione al Seminario sulla leadership a Norcia DOMENICA 14 SETTEMBRE dove Enzo Moavero
Milanesi, Angelo Maria Petroni e Marco Milanesi e tutti gli altri
relatori, dall’alto delle loro conoscenze, ci potranno far capire a che
punto siamo con la “crisi”.
Vi invito anche a salvare la data di domenica 26 ottobre per il
Forum Donne e Rotary a San Benedetto del Tronto e vi ricordo
infine il prossimo appuntamento interdistrettuale, rappresentato
dal convegno “Mediterraneo Unito”, organizzato da tutti i Distretti
Italiani a Marsala, dal 10 al 12 ottobre, su un tema tragicamente attuale.
Con sincera amicizia.
ROTARY 2090
5
Ottobre 2014
Cari Amici ed Amiche,
il mese di ottobre è dedicato dal Rotary International alla promozione
dell’Azione Professionale che rappresenta la base della nostra Associazione. L’ingresso nel Rotary presuppone infatti l’appartenenza
ad una categoria professionale e la disponibilità a mettere le nostre
capacità al servizio del Club per l’attuazione
dei progetti.
Ogni Club può costituire una copiosa riserva
di risorse per il territorio di riferimento: una
potenzialità che deve essere conosciuta
anche all’esterno promuovendo azioni indirizzate a risolvere le necessità delle nostre
comunità locali, dando, di conseguenza, notevole visibilità al Rotary.
È nostro compito enfatizzare l’impegno professionale verso gli altri e la disponibilità ad
impegnarsi per rispondere concretamente
alle esigenze della nostra comunità.
Proprio nel mese dedicato dal Rotary all'attività
professionale desidero richiamare l'obbligo
di ogni rotariano di partecipare: il valore aggiunto della professionalità di ciascuno e la
grande forza che può sprigionare, nel 1905
hanno spinto il nostro fondatore Paul Harris
a riunire i rappresentanti di diverse professioni
(ingegnere, avvocato, commerciante, sarto)
per dare vita ad un sodalizio che, fondato inizialmente sull'amicizia,
ha costruito la sua operatività sull'impegno di uomini e donne di
ogni professione e di ogni razza che hanno costruito relazioni amichevoli e occasioni di confronto e dibattito.
Come soci il Rotary ci invita ad esercitare attività professionali e imprenditoriali uniformandosi ai principi della più alta rettitudine, nel
rispetto dei doveri deontologici: la convinzione è che l’esercizio
della professione è un mezzo per servire la collettività!
L’appartenenza ad un territorio di un club efficiente si denota con
l’utilizzo dell’azione professionale in iniziative che coinvolgano altre
organizzazioni attive sul territorio anche promuovendo la conoscenza
dei principi del Rotary .
È L’azione professionale che ha portato anche allo sviluppo del
programma dei "Volontari del Rotary":
la commissione presieduta da Gino Pala
ha già elaborato un valido programma
che ho inviato a tutti ed attende le
vostre adesioni.
Nel mese appena trascorso abbiamo
dato grande enfasi ai Club visitati , conviviali ben articolate, piacevoli "colazioni
di lavoro" come momento di prima discussione, in amicizia.
Grandi emozioni per il Governatore e
per il Segretario Distrettuale Bruno Gori
esperto di settore a Pietrabbondante,
alla Cattedrale di San Pietro e al Paleolitico
a Isernia ed al sito di Sepino a Campobasso per terminare a Senigallia dove
grazie ad Ernesto, agli amici del Club e
di vari Club del distretto abbiamo inaugurato la scuola San Gaudenzio di Borgo
Bicchia colpita dall'alluvione e magistralmente ristrutturata grazie al contributo
umano, professionale ed economico del Rotary.
Finalmente al 30 settembre abbiamo registrato una prima inversione
di tendenza in quanto il numero dei soci attivi entrati nel distretto
ha superato quello dei soci usciti e questa è una bella notizia.
Vi aspetto domenica 26 ottobre 2014 al seminario distrettuale
"ROTARY & DONNA" in programma a San Benedetto del Tronto.
Con sincera amicizia.
ROTARY 2090
Gli appuntamenti
Visite e manifestazioni distrettuali
6
Mercoledì 1 Ottobre
Visita Club di Jesi
Giovedì 2 Ottobre
Visita Club di Pescara
Venerdì 3 Ottobre
Visita Club di Chieti - Chieti Ovest
Sabato 4 Ottobre
Visita Club di Agnone
Domenica 5 Ottobre
Visita Club di Larino
Martedì 7 Ottobre
Visita Club di Sulmona
Mercoledì 8 Ottobre
Visita Club di Aquila - Aquila Gran Sasso
Mercoledì 15 Ottobre
Visita Club di Avezzano
Giovedì 16 Ottobre
Visita Club di Pescara Ovest
Venerdì 17 Ottobre
Visita Club di Pescara Nord
Martedì 21 Ottobre
Visita Club di Terni
Mercoledì 22 Ottobre
Visita Club di Novafeltria
Giovedì 23 Ottobre
Visita Club di Urbino
Venerdì 24 Ottobre
Visita Club di Fabriano
Mercoledì 29 Ottobre
Visita Club di Ascoli Piceno
Giovedì 30 Ottobre
Visita Club di Foligno
Venerdì 31 Ottobre
Visita Club di Vasto Atessa
6/8 Novembre
Berlino Institute
Lunedì 10 Novembre
Roma-Huang
Giovedì 13 Novembre
Perugia convegno
Venerdì 14 Novembre
Visita Club di Gubbio
Martedì 18 Novembre
Visita Club di S. Benedetto del Tr.
Giovedì 20 Novembre
Visita Club di Lanciano
Venerdì 21 Novembre
Visita Club di Termoli
Sabato 22 Novembre
Visita Club di Ortona
Domenica 23 Novembre
Visita Club di Larino
Martedì 25 Novembre
Visita Club di S. Benedetto Nord
Mercoledì 26 Novembre
Visita Club di Francavilla a Mare
Giovedì 27 Novembre
Ryla Ancona
Venerdì 28 Novembre
Visita Club di Teramo Nord
Sabato 29 Novembre
Premio Sardus Tronti - Giornata del Banco Alimentare
Domenica 30 Novembre
Seminario Rotary Foundation - Fano
ROTARY 2090
DONNE
E ROTARY
SEMINARIO
DISTRETTUALE
Servizio fotografico di Rino di Maio
di Francesca Galiffa
Direttore Esecutivo
Commissione Distrettuale
7
Si è tenuto il 26 ottobre a San Benedetto del Tronto il
Seminario distrettuale sul tema: “Rotary e Donna:
una evoluzione nel servire”.
Un evento importante, un’occasione di incontro e di
formazione personale che nel mio caso, ha dato
continuità alle attività che ho già affrontato come Presidente del mio Club lo scorso anno e che mi ha visto
partecipe in prima persona come Direttore Esecutivo
della Commissione che ho l’onore di presiedere.
Un impegno importante che stigmatizza il concetto di
donna che non vuol più essere “sesso debole”; la
possibilità di scoprire e condividere l’ottica di una
donna che ricopre ruoli purtroppo in passato retaggio
di un monopolio maschile.
Il tutto ovviamente in una visione che non vuol essere
sessista dalla parte delle donne, ma che vuol essere
universale, come universali sono i fondamenti della
associazione che rappresentiamo. Nel corso della
serata che ha preceduto il convegno si è svolta la
“conviviale dell’amicizia” presso la splendida location
di “Bagni Medusa” sul lungomare di San Benedetto,
in perfetto stile autunnale, con specialità locali e
assaggi di formaggi di
ogni genere presentati
da un “mastro casaro”
chiamato per l’occasione. Ma la componente
essenziale della serata,
è stata la partecipazione
di molti rotariani da
tutto il distretto, amici,
coniugi, il governatore
Marco Bellingacci e i
past governor Mario
Giannola e Ferruccio
Squarcia. Un’ulteriore
soddisfazione è stata
la nutrita rappresentanza del club di Sulmona, di supporto alla relatrice
Donatella Quartuccio.
La mattina successiva alle 9, con la massima puntualità
sono arrivati oltre cento soci dalle Marche, dall’Abruzzo,
Molise e dall’Umbria. I lavori sono partiti con una
presentazione da parte del presidente della commissione
Mario Giannola, poi i saluti di rito dell’assessore del
comune di San Benedetto del Tronto Margherita
Sorge e del governatore. Il parterre era pieno di socie
e di mogli dei rotariani: queste ultime,
a differenza di altri seminari in cui vengono “distratte” da attività esterne, domenica hanno seguito in maniera appassionata tutti i lavori. Impossibile non
farlo, in quanto le relatrici sono state al
di sopra di ogni aspettativa. A partire
dalla pdg del distretto 2080 anno
2011/2012 Daniela Tranquilli, che in poche
slide è riuscita a coinvolgere tutti parlando
del suo impegnativo anno da governatrice,
“La mia esperienza professionale nella
progettualità del Rotary”.
Paola Michelacci, uno dei pochi e fin troppo rari
esempi di rappresentanti del nostro Cavalierato del
Lavoro, carica che si è guadagnata ampiamente sul
campo ci ha raccontato della sua esperienza. Un
altro punto di vista…dal lato di una non rotariana.
Poi la giornalista Mediaset Alessandra Borgia ha moderato la tavola Rotonda con quattro esperienze a
confronto: la Dottoressa Maria Antonietta Lupi, il
notaio Donatella Quartuccio, la scrittrice Diana Pardini
e l’imprenditrice Alessandra Colcelli. Ultimi saluti del governatore
e la presentazione del primo Eclub e del presidente Marco Augugliari. Si dice fin troppo spesso
che dietro un grande uomo c’è
sempre una grande donna; lo
scopo di questo seminario è stato
quello di cercare di veicolare il
concetto che spesso le grandi
donne possono arrivare a ricoprire
ruoli civili e rotariani importanti
per il solo fatto che valgono,
senza restare “nell’ombra” di nessuno.
Non esiste una ruota maschile
ed una ruota femminile; la nostra ruota è unica, ed
ha il dovere di mettere al suo centro le eccellenze,
senza discriminazioni di sesso.
Meritocrazia che dovrebbe essere il fulcro anche
della nostra società civile, ma che deve trovare la
spinta determinante quantomeno negli spiriti e
negli ideali rotariani che sosteniamo con il nostro
associazionismo. Il seminario ci ha dato la possibilità
di ascoltare voci ed esperienze fuori dal coro, nuovi
spunti sui quali semplicemente riflettere, e perché
no, da cui trarre degli ottimi spunti concreti. Spunti
che poi potranno trovare anche una loro evoluzione
naturale nelle attività di singoli club, per dare un
senso pratico a questo spirito di cambiamento che
già da tempo si respira.
Il fatto di aver avuto la possibilità di organizzare
questo evento a San Benedetto del Tronto ha
offerto una grande visibilità ed una importante occasione per la promozione del nostro territorio. Vi
ringrazio di aver dato all’evento il sostegno che
meritava, partecipando numerosi ma soprattutto
dando il giusto plauso alle bravissime relatrici.
ROTARY 2090
8
VITA NOVA:
DALLA
PREVENZIONE
AL
TRATTAMENTO
di Marco Pozzi
Socio del club di Jesi
Direttore della Cardiologia
e Cardiochirurgia Pediatrica
e Congenita dell'Ospedale
regionale" Torrette" di Ancona
Nel 2012 un gruppo di undici Clubs all’interno
del Distretto 2090 ha deciso di affrontare il
problema delle cardiopatie nella popolazione pediatrica dello Zambia. Con la vendita di un libro
fotografico sono stati raccolti fondi che hanno
contribuito in modo decisivo alla organizzazione
di un Matching Grant per consentire di inziare a
lavorare su questo progetto. L'importo a disposizione, compresa la parte della Rotary Foundation,
è stato di $ 50.000. I clubs partecipanti sono:
Porto San Giorgio Riviera fermana, Capofila,
Fermo, Alto Fermano Sibillini, Montegranaro, Macerata, Macerata Matteo Ricci, Ancona Conero,Altavallesina Grottefrasassi, Fabriano, Jesi e Camerino.
Il club contatto sul luogo, il dodicesimo, è stato
identificato in quello di Lusaka Central.
Nell'ottobre 2012 sono stato nominato Direttore
scientifico del progetto Vita Nova. Successivamente
è stata nominata una Task Force per seguire più
da vicino il MG e quest’anno - vista l'importanza
del progetto - il Governatore Bellingacci ha
costituito un Gruppo di lavoro distrettuale, di cui
faccio parte, presieduto da Piero Chiorri per
seguire gli sviluppi futuri (oltre i termini del MG)
della iniziativa.
Ho fatto un primo viaggio
esplorativo a Lusaka nel giugno del 2013. Ho avuto così
l'opportunità di evidenziare
che la stragrande maggioranza
dei bambini cardiopatici in
Zambia era affetta da valvulopatie su base reumatica,
cioè una complicazione da
ripetuti episodi di febbre reumatica. La malattia reumatica
comincia con mal di gola e febbre. Nella maggioranza dei casi ci troviamo di fronte a infezioni
virali senza conseguenze ma in un numero
inferiore di casi si tratta di infezioni da Streptococco
di tipo A. Questa infezione può generare una
reazione immunitaria anomala che causa la febbre
reumatica. Questa, a sua volta, causa una risposta
infiammatoria del cuore detta “Cardite”. Con la
cardite si formano delle lesioni cicatriziali delle
valvole cardiache, dette malattia reumatica cardiaca
(RHD). Il ripetersi di queste infezioni da streptococco,
con la conseguente febbre reumatica, producono
un effetto additivo delle lesioni alle valvole
cardiache che portano ad un danno irreparabile
di queste valvole (con compromissione della loro
funzione) a cui fa seguito lo sviluppo di scompenso
cardiaco e di aritmie. Questa malattia cardiaca
reumatica è prevenibile con una prevenzione
primaria (trattamento precoce delle infezione da
Streptococco con antibiotici) o con una prevenzione
secondaria: tutti i soggetti che hanno avuto una
febbre reumatica vengono trattati con una dose
mensile di penicillina fino al raggiungimento dei
21 anni. Quest’ultima è certamente la forma di
prevenzione più realisticamente implementabile.
In questo modo è possibile mantenere sani tanti
bambini che nascono sani e quindi risulta più
logico e sensato intervenire con prevenzione
piuttosto che lasciare che questi bimbi si ammalino
per poi operarli, tenendo anche in considerazione
il fatto che
a) con il costo di un intervento chirurgico si
possono attuare innumerevoli attività di prevenzione;
b) il trattamento chirurgico prevede la sostituzione
di una o più valvole cardiache malate con delle
protesi meccaniche. Queste richiedono poi un
trattamento anticoagulante per tutta la vita ed un
continuo controllo dei valori di scoagulazione,
senza tener conto che se le protesi vengono
messe in un bambino è poi probabile che
debbano essere sostituite quando il bambino
cresce. Tenuto conto che i controlli ematici dei
livelli di scoagulazione non
sono facilmente disponibili
(neanche nella capitale Lusaka, per non parlare delle
altre parti dello Zambia) e
sono costosi, che un trattamento anticoagulante se
non fatto appropriatamente
ha un elevato rischio di
trombo-embolie o di emorragie, operare questi bimbi
di sostituzione valvolare significa sostituire una malattia con un’altra, probabilmente con una prognosi peggiore nella maggioranza dei casi. Quindi, sulla base di tutte
queste considerazioni, credo che sia ovvio a tutti
che la priorità assoluta sia quella della prevenzione
della malattia reumatica e delle sue conseguenze.
Detto questo, il programma non ha abbandonato
l’idea di realizzare quanto necessario per un trattamento chirurgico cardiaco a Lusaka ma questo
deve avere una diversa collocazione temporale
in quanto avrà senso solo quando la malattia
reumatica sarà sotto controllo e quindi ci si potrà
dedicare al trattamento di quei bambini che
nascono con una cardiopatia congenita.
La malattia reumatica, ora praticamente debellata
nel mondo occidentale, è diffusa in tutta l’Africa,
l’America meridionale e centrale, il continente indiano, l'Australia e la Nuova Zelanda. Nel mondo
ROTARY 2090
9
ci sono circa 500.000 nuovi casi ogni anno e ci
sono circa 15.000.000 di pazienti affetti da valvulopatie reumatiche. Si stima che in Africa ci siano
circa 15 bambini ogni 1000 affetti da questa grave
cardiopatia ed uno studio in Senegal ha dimostrato
che questa cardiopatia è responsabile del 34%
delle morti di donne durante la gravidanza. In un
rapporto del 2014 la World Heart Federation
stima che ci sono circa 500.000 morti ogni anno
dovute alle complicanze cardiache della malattia
reumatica. La malattia reumatica è l’ultima delle
gravi malattie prevenibili sul pianeta.
Se noi pensiamo che dietro alle spaventose cifre
di cui sopra ci sono donne, bambini ed adolescenti
che muoiono “inutilmente” (in quanto la causa è
prevenibile), credo che non si possa fuggire dall’impegno morale, oltre che rotariano, di priorizzare
questo problema su scala mondiale. Il nostro
programma inizia con un MG che ci permette di
sostenere uno studio pilota su un’area di circa
150.000 persone, auspicandosi poi di estendere
SCAMBIO
GLI SCAMBI
A LUNGO TERMINE
GIOVANI:
PROGRAMMA
A LUNGO
TERMINE
durata di un anno,
hanno solitamente la
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due, preferibilmente
iorno all’estero. Per
durante l’intero sogg
rezza, il Rotary club
garantire la vostra sicu
selezione coscienziosa
una
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ospitante effe
i.
delle famiglie ospitant
il programma su tutto il territorio dello Zambia
(15.000.000 di persone) e successivamente su
scala internazionale. Ovviamente per questo non
basta l’impegno del solo Distretto 2090, ma sarà
necessario un coinvolgimento di tutto il Rotary
Internazional.
Le finalità di questo programma in definitiva sono
quelle di:
1. educare gli operatori sanitari sulla prevenzione
primaria e secondaria;
2. istituire sul posto un registro per la prevenzione
secondaria;
3. introdurre l'adozione delle modalità operative
per l’uso di tamponi faringei per lo screening
della febbre reumatica;
4. distribuire Penicillina per la prevenzione primaria
e secondaria.
Il tutto, ovviamente, in assoluta sintonia con le
autorità sanitarie locali in cui si opera.
In Zambia posso assicurare che già esiste una
forte collaborazione con il Rotary.
Uno dei mezzi più effirisultati scolastici superiori alla
promozione
media e aver dimostrato di posglobale di volontari della
Il Rotary è un network
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sedere doti di leadership nell’amclub sono e della comRotarypace
comunità. I soci del
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servizi umanitari, incor
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buona volontàcon
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culdevono essere flessibili ed aperti
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svolgono
oltre 33.000 club che
nel mondo. Esistono
o, inclusa
sfide di ogni giorn
alle
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diverse.
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questo
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malattie, la fame, la
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gramma Scambio giovani
rienze di scambi lunghi effet(RYE), permette a migliaia
tuate negli ultimi anni nel
E distretto , il Governatore Beldi ragazzi e ragazze di inN
I
contrare altri popoli e conolingacci, ha istituito un’apposita
TERM
O
G
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scere la loro cultura,
sottocommissione distrettuale,
L
A
facendo un’esperienza che
proprio al fine di strutturare e
li accompagnerà per tutta la
dare un maggiore impulso a
vita. Lo scambio giovani a
questo progetto rotariano.
lungo termine, che prevede
Presiede la commissione
la frequenza di un intero
Francesco Montalbano Caanno scolastico all’estero (geracci del RC Terni, direttore
neralmente il quarto anno di
esecutivo è Carlo Perini del
scuola superiore), è il proRC Fabriano, componenti
gramma più significativo del
sono Gianna Prapotnich del
progetto e quello che ha più
RC Senigallia, Italo D'Orazio
ricadute positive, non solo per
del RC Pescara, Marina Bucci
gli studenti, ma anche per le famiglie, le classi, del RC Larino e Filiberto Bracalente del RC Cile comunità ed i club che li accolgono.
vitanova Marche.
Il programma è aperto a ragazzi e ragazze di Per maggiori informazioni suggeriamo di conetà compresa fra i 15 e i 19 anni. Per potersi tattare francescomontalbano@interfree.it e
qualificare, i candidati devono aver conseguito carlo.perini@vic.it
IL ROT
caci
perARYla?
CHE COS’È
IO
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SCA ANI
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One Rotary Center
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755-IT—(410)
ROTARY 2090
10
UN ROTARIANO
DEL DISTRETTO
METTE
QUALCHE
PUNTINO
SULLE ….”I”
Annotazioni rotariane
Ennio Vincenti
Cari amici rotariani mi sento in dovere di scrivere le note
che seguono a parziale commento della presentazione
del bilancio consuntivo del PDG Mauro Bignami in
occasione del magnifico Congresso Distrettuale del Governatore Luigi Falasca, Congresso in cui si è visto l’affetto
che i Presidenti hanno rivolto a Luigi. Non poteva essere
diversamente attese la signorilità, la tolleranza e la
disponibilità del Governatore, il quale ha preso il Distretto
in un momento difficile. Il DNA di Luigi Falasca mi ricorda
quello del cugino Berardo Zocaro anche lui portato più a
sedare che ad attizzare focolai di tensione.
Per non creare un clima più acceso, pur avendo commentato
in sede congressuale pubblicamente e negativamente
una voce del bilancio consuntivo, ho preferito non
dilungarmi oltre. Lo faccio ora!
Il Bilancio consuntivo è stato prima illustrato su larghe
linee dal PDG Bignami e poi dettagliatamente chiarito dal
Tesoriere Distrettuale Lamberto Petri il quale, però, si è
espresso anche con considerazioni per così dire... politiche
che non sarebbero spettate a lui bensì a chi era intervenuto
precedentemente vale a dire allo stesso Bignami. Soltanto
quest’ultimo avrebbe infatti dovuto approfondire a servizio
dell’uditorio il suo modus operandi sulla conduzione
economica del Distretto. Dopo l’intervento di Mauro il
Tesoriere Distrettuale avrebbe dovuto fare una conseguenziale e succinta illustrazione mettendo a disposizione
di chiunque l’avesse desiderata la documentazione
inerente. Questo e basta! Quindi nessun commento da
parte di Lamberto più o meno velato di critica sui bilanci
degli ultimi quattro o cinque anni vale a dire sui bilanci
(andando a ritroso) dei PDG Francesco Ottaviano, Mario
Struzzi, Ferruccio Squarcia, Giorgio Splendiani e Massimo
Massi Benedetti. Come rotariano del nostro Distretto
Lamberto Petri avrebbe potuto avanzare puntualizzazioni
al riguardo in occasione della presentazione dei bilanci
consuntivi degli indicati PDG. Non lo ha fatto!
Perchè lo fa ora? I Rotariani potrebbero intendere questa
presa di posizione come un soffiare sul fuoco o come il
desiderio di instillare nelle menti dei soci qualche
ragionevole dubbio.nLa calunnia …….è un venticello,
come si canta, o è una piccolissima brezza che potrebbe
però diventare un tornado se non si opera cum grano salis.
Io conosco Lamberto Petri essendo stato Presidente, nel
mio anno di governatorato, del suo Club Ancona-Conero.
Fu un bravo Presidente, simpatico, aperto e soprattutto
intelligente. Mi consta anche che professionalmente si sia
fatto apprezzare. Ma dopo il “nostro” anno non l’ho più
visto neanche in occasione di incontri organizzati dai Presidenti marchigiani del mio anno. Né l’ho più sentito se
non per qualche sporadica telefonata con richiesta di appoggi.nMa si sa che molti presidenti dopo il loro anno
preferiscono quasi dimenticare il Rotary oppure prendere
un lungo tempo sabbatico.
Amici, forse mi sono un pò dilungato ma mi correva
l’obbligo di fare una doverosa e/o quanto meno esaustiva
premessa sulla voce in questione relativa al bilancio consuntivo. Mi riferisco alla spesa di circa Euro 46.000,00 per
la Segreteria distrettuale. Alla critica da me subito avanzata
avendola trovata eccessiva, Lamberto ha risposto che il
Distretto ha bisogno di una Segreteria operativamente
efficiente, anche se costosa e che, pertanto, è giustificabile
l’esborso di circa Euro 28.000,00 per due impiegate e per
l’affitto di necessari locali.
Al riguardo intendo far presente:
= che nel mio anno (1994-1995) spesi soltanto Lire
2.400.000 circa (ora circa Euro 1.200,00);
= che utilizzai a mio totale carico il telefono di casa e del
mio studio, le mie impiegate elargendo ad una soltanto
di loro Lire 800.000 per quattro mesi di ... straordinario
rotariano;
= che Luciano Brandimarte, Segretario distrettuale, mise
anche a disposizione gratuitamente il suo studio e la bellissima meccanizzazione di cui era fornito;
= che Berardo e Mariella Zocaro con spirito di amicizia e
con puro service crearono tutti i numeri del giornale, esaminando uno per uno gli articoli che arrivavano in
redazione, collazionandoli e predisponendo l’impaginatura,
il tutto nella loro casa e con il loro piccolo Macintosch;
= che nonostante le spese che dovetti sostenere (acquisto
di un’autoambulanza e di una Panda 4X4 di pronto intervento per gli alluvionati del Piemonte, Lire 50.000.000
per il programma VITA PER L’ALBANIA di GIORGIO
ROSSI, allestimento del Giornale Distrettuale, raddoppio
dei contributi distrettuali per il Premio D’Andrea e per il
Campus Disabili, il primo congresso internazionale relativo
allo “scambio giovani”), sebbene non avessi aumentato
di una lira i contributi da parte dei soci, ebbi un avanzo di
Lire 75.000.000 che prontamente versai alla R.F. non
essendo stati i Club molti “generosi” verso questa nostra
prestigiosa Istituzione;
= che il mio bilancio fu per la prima volta pubblicizzato (e
non mandato ai Presidenti dei Club che spesso non ne
fanno cenno ai loro soci per dimenticanza o altro) su
quattro pagine del Giornale distrettuale (formato quotidiano),
almeno quattro mesi prima del Congresso di Franco
Cianci e ciò per permettere ai rotariani del Distretto di
prenderne visione ed avanzare, se del caso, opportune
critiche;
= che a Zurigo fu spedito il “tomo” completo del bilancio,
la cui documentazione è tuttora gelosamente e diligentemente conservata dal Tesoriere Distrettuale Giancarlo Di
Curzio.
Ricordato quanto sopra, desidero concludere con queste
personali osservazioni:
= fin quando mi sarà possibile esaminerò con maggiore
attenzione i bilanci consuntivi che saranno presentati, sì
da poter offrire suggerimenti alla luce della rigorosa
gestione economica di denaro altrui da me sempre
voluta con fermezza (quando fui Presidente del mio
Club organizzai per tre anni una regata velica per rotariani
e al termine della manifestazione il tesoriere lasciò in
“eredità” agli ignari soci la somma di Lire 22.000.000
come posta residua dalle sponsorizzazioni che io ero
riuscito ad ottenere);
= non c’è malanimo da parte mia ma soltanto il desiderio
di esprimere la mia opinione seppure confutabile;
= il Club che desidera presentare un proprio socio quale
Governatore gli deve poter assicurare una forte collaborazione gratuita, anche logistica, se del caso, da parte dei
soci dello stesso Club.
Non ho altro da aggiungere. Come sempre da quando
mi venne in mente di creare questo giornale distrettuale,
sarei felice se qualcun altro si esprimesse al riguardo, ma
con quel “tatto“ che dovrebbe contraddistinguere ciascuno
di noi.
ROTARY 2090
11
I giovani sono il futuro, il futuro del nostro
territorio. Per questo il Distretto ha deciso di
offrire 20 borse di studio per l’accesso gratuito
al Master in Comunicazione, Impresa, Banche
ed Assicurazioni. Il corso, di alto valore
formativo, si caratterizzata per
a) concretezza e pragmatismo, che comportano
un beneficio immediato alla PERSONA che si
interfaccia con il mondo del lavoro. Come?
con il contatto diretto con imprenditori, funzionari e dirigenti di società durante le lezioni
e con lo stage in azienda a fine master.
b) visione più ampia che determina cambiamento di stile e progettualità, per saper leggere
ed interpretare l’attuale contesto economico
sociale, certo complesso, ma sicuramente affrontabile con un buon bagaglio formativo.
Come ? cogliendo il lavoro fecondo dei laboratori, vere fucine di idee e progetti, unitamente
alle variegate occasioni culturali messe a disposizione dall’ente formativo.
Le lezioni si terranno a Pisa in una full immersion dal 21 febbraio al 21 marzo 2015; a
seguire un periodo di stage non inferiore a
tre mesi per ciascun partecipante.
Le domande di ammissione alle selezioni per
la partecipazione al Master e così alle borse
di studio, dovranno essere inviate, unitamente
ad una lettera di motivazione alla segreteria
distrettuale entro il 31/12/14.
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ROTARY 2090
12
“VUOTI DI
ORIGINE”
E “VUOTI
DI MEMORIA”
Dibattito
Giuseppe Centanni
R.C. Civitanova Marche
È curiosa, ma anche gradita, la circostanza che
nel numero 169 di giugno 2014 della nostra
rivista il PDG Franco Cianci prenda in considerazione le problematiche legate alla “procreazione
assistita” e Don Decio, con il suo “vuoto di
origine”, esterni tutte le preoccupazioni per le
nuove generazioni e per l'inesorabile sfaldamento
del matrimonio. Al centro del problema, nell'uno
e nell'altro caso, sono i figli, quelli di ieri e quelli
di oggi, ma, soprattutto, “i figli di chi”. I figli di ieri
avevano una madre certa ed un padre, a volte,
incerto, viste anche le cronache nazionali; poi
veniva l'educazione impartita dai genitori, dai
nonni e dalle istituzioni e tutti vivevano, si fa per
dire, felici e contenti.Oggi c'è la stessa situazione
di sempre, ma in più, ci sono i figli nati da padri
sconosciuti, a volte da padri e madri sconosciute
(eterologhe) e figli di ogni nazionalità, educati
da genitori adottivi, maschi, femmine, ed omosessuali. A tal merito, per principio, ed anche
perché indispettito dal fatto che queste pur
legittime divisioni (maschio-femmine-omosessuali)
troppo spesso vengono usate a sproposito e con
intenti omofobi, non parlerò più di tali categorie
ed adopererò solo la parola: umanità-genitorieducatori. Cosa è cambiato rispetto a molti anni
fa? 1) la quantità di bambini già nati ma senza
genitori, perché morti o “assenti”, quest'ultimi,
per le più disparate ragioni 2) la quantità enorme
di ovuli e spermatozoi congelati in azoto e
depositati fuori dalle loro sedi naturali con l'aiuto
della tecnologia 3) l'inevitabile riconoscimento
(Ed è questo il “vuoto di memoria” che bisogna
riempire) di una “identità” psico-fisica diversa, in
quanto il 5%, circa, dell'umanità non è, né
maschio né femmina, almeno nel senso in cui la
divisione viene fatta da Don Decio ed in genere
da tutta la Chiesa, in ritardo storico su queste tematiche) 4) L'eccessiva facilità con cui molte
coppie interrompono la loro unione civilmente
e/o cristianamente sancita 5) La degenerazione
economica che condiziona, trasversalmente, ogni
costume sociale. Dentro tutti questi cambiamenti
(Le cui motivazioni non si possono certo affrontare
in tale sede), si muove ed esiste l'umanità intera
con un bisogno innato, inalienabile e straordinario:
il perseguimento della felicità. Nessuno adotta o
concepisce un figlio perché non sia, poi, felice e,
se a volte la vita germoglia senza nessuna
razionale volontà programmatica o grazie alle
tecnologie, questo si verifica perché la procreazione
è sempre e comunque un mistero che riguarda
il nostro destino escatologico (ancor più importante
delle origini), e, sotto il profilo della bellezza, è,
anche, una prorompente opera d'arte che, inspiegabilmente, accade; quando le famiglie mettevano al mondo 4-5 figli, molti vivevano di
stenti ma, i rapporti sessuali, cristianamente intesi,
dovevano essere finalizzati solo a questo e la
prevenzione delle nascite era un tabù. Quando
ci si è resi conto che far morire di fame molti
bambini non era altrettanto etico, si è tornati indietro, ci si è attestati ad una crescita zero e tanti
piccoli fiori non sono più sbocciati. Altro enigma:
è meglio far vivere di stenti quattro bambini o
farne vivere uno al meglio?
Cristo ha esortato, non certo per non essere
frainteso su un eventuale disturbo, “lasciate che
i bambini vengano a me” (Matteo 19); attenzione,
tutti i bambini: quelli nati da padri e madri
conosciuti o sconosciuti, quelli adottivi, quelli
nati da inseminazione eterologa ed anche quelli
non nati. I bambini (che in questo caso rappresentano il Prossimo) debbono avere l'opportunità
di venire al mondo e, sottolineo, quando il
mondo è ospitale, per conoscere Cristo, gli
oceani, le montagne innevate, le stelle ma, soprattutto, per conoscere chi si prende cura di
loro. Perché, solo chi, amorevolmente, si prenderà
cura di loro, può cancellare dal cuore la solitudine
esistenziale e riempire quel “vuoto di origine” di
cui parla Don Decio, consapevoli che ci aspetta,
quando saranno adulti e maturi, una risposta da
dare ed un insegnamento ed un precetto da
consegnare: non è tanto importante quale spermatozoo ed ovocita abbia avuto successo nella
corsa generativa in utero o in vitro, piuttosto il rispetto verso coloro che si sono fatti carico della
crescita, insegnando quei principi che diventeranno
gli strumenti per attraversare con serenità il mare
sempre mosso della vita. Che si chiamino padre
e madre, zii, nonni, che si definiscano precettori,
sacerdoti o maestri, non cambia molto: per il
mio modo di vedere i figli sono sempre stati
della società ed è la società, certo diversa dalla
attuale, che dovrebbe, adeguatamente, crescerli
nel proprio grembo. Alle motivate preoccupazioni
dell'amico Franco Cianci, rispondo solo che a
Tullio Hermil de “L'innocente” di D'Annunzio,
potremmo contrapporre l'Augusto di “Va dove
ti porta il cuore” della Susanna Tamaro.
Ma, al di là di questi personali punti di vista, è
oggettivamente in atto un cambiamento epocale
dove tutti siamo chiamati a ricollocarci su nuove
posizioni, evitando di rimanere imbalsamati nei
nostri sarcofagi mentali, sacrificando quelle nozioni
che ci sembravano e ci sembrano intoccabili
come le origini parentali ed altro; iniziando,
magari, dal cancellare certe banali modulistiche
dove ancora, stupidamente, siamo chiamati a
barrare la casella di maschio o femmina, consapevoli che così facendo tralasciamo, con arroganza
e supponenza, una parte considerevole dell'umanità intera.
ROTARY 2090
Servizio fotografico di Rino di Maio
PDG Maurizio Maurizi
L’Italia è divenuta una realtà multietnica,
multireligiosa, multiculturale e, pertanto,
c’è bisogno di dialogare per cercare di
edificare una Società capace di garantire
il bene di tutti in maniera equanime. Per
quanto attiene alla multietnicità dobbiamo
riconoscere che è e sarà sempre più rilevante dato che, per l’intenso flusso
migratorio, gli stranieri saranno sempre
più numerosi ma anche più indispensabili
poichè la stragrande maggioranza degli
Italiani non sembra disponibile, anzi
vuole evitare, qualunque rapporto con
determinati lavori. Da quanto sopra noi
Rotariani, abituati a dedicare la nostra
attenzione ai problemi delle comunità,
dovremo aprirci, senza remore, a questa
che non è più una novità per cercare di
contribuire a risolvere i problemi di comune interesse. Occorrerà impegnare
tutte le nostre risorse per far capire che
le grandi trasformazioni degli usi, dei
costumi, delle abitudini avranno bisogno,
innanzi tutto, di un mutuo rispetto, sarà
indispensabile rifiutare con fermezza l’ingiustizia, la parzialità ed adoperarsi per
integrare i nuovi venuti nel nostro tessuto
sociale favorendone la distribuzione
equamente, per quanto possibile, in
tutto il territorio nazionale. Sarà oltremodo
necessario cercare di combattere la delinquenza e garantire sicurezza e lavoro
in un momento in cui si accavallano
svariati e non facili problemi anche per
i nostri giovani i quali,come ha scritto il
p.d.g. Ottaviano, ”si ritrovano, sempre
più spesso, a confrontarsi con un futuro
che li disorienta”. Infatti disoccupazione,
emarginazione, povertà, violenza sono
all’ordine del giorno, frutto si della immigrazione e della urbanizzazione incontrollate ma pure della difficile situazione
economica di cui non si vede la fine. Il
dramma è ancora più forte poiché non
si capisce se si avvierà una ripresa nonostante gli sforzi per aumentare l’efficienza, per contenere la spesa pubblica,
la lotta contro gli sprechi e all’evasione
fiscale. Si dovrà, pertanto, sforzarci di
cambiare e far cambiare l’atteggiamento
naturale (che ci spinge a pensare prima
di tutto a noi stessi) e confrontarci con
la realtà e divenire sensibili ed attenti
nei confronti degli altri e delle loro ne-
cessità. In poche parole, come ha scritto
il past Presidente Internazionale Banerijee,
“abbracciare l’umanità“, rifuggire da ogni
individualismo, utilizzare il patrimonio
dell’etica senza mai tentare di prevaricare
ed inserendoci, il più possibile, nel contesto in cui viviamo. Sarà essenziale rispettare i diritti di tutti ma pure richiamare
ognuno al proprio dovere anche perché
siamo circondati da ostilità di ogni genere
e soprattutto da una lunghissima fase di
ristagno non soltanto economico. La Nazione in verità,sembra aver perduto fiducia,anelito e vitalità ed appare ripiegata
su se stessa e come rassegnata.
Sarebbe da irresponsabili non riflettere
e non adoperarsi per superare un frangente così difficile con normative che
contrastino il fenomeno della immigrazione clandestina ma, altresì, con l’assunzione di responsabilità piena. Ci si
dovrà far carico, con fermezza, delle esigenze collegate all’immigrazione regolare
che presenta diversi aspetti a seconda
dei Paesi di provenienza ma anche dei
meriti e delle capacità individuali facilitando
il loro ambientamento ed organizzando,
in modo prioritario, corsi per apprendere
la nostra lingua. La serietà della situazione
impone uno straordinario equilibrio per
resistere ad ogni tentazione di discriminazione ed ostracismo e restare dalla
parte della legalità e della giustizia riflettendo che siamo stati un popolo di fortissima emigrazione per cui, ripensando
al passato, dovremo essere più comprensivi e più attenti alle difficoltà che,
chi ha dovuto lasciare il luogo ove è
nato, è costretto ad affrontare.
Rifuggendo da ogni possibile riflusso di
qualunquismo e di personalismo, bisognerà cercare di vivere, in uno spazio
collettivo, le responsabilità individuali
onde edificare una Società in cui non ci
sia posto per soprusi e sopraffazioni,
bensì regni una dimensione umana,
solidale e valoriale che , come un terreno
roccioso, costituisca la base su cui costruire
il Paese che verrà. Ciò nonostante non
potremo mai rinunciare al nostro passato,
anche quello religioso, che dovrà essere
tenuto in gran conto e rispettato pure
da quanti sono venuti e verranno da noi
in cerca di una vita migliore.
Il pensiero di...
MULTIETNICITÀ
13
ROTARY 2090
14
NORCIA:
LEADERSHIP
E VALORI
Servizio fotografico di Rino di Maio
Norcia ha accolto con il suggestivo paesaggio
e la sua storica spiritualità i numerosi rotariani
che hanno partecipato al 1° seminario distrettuale dedicato a “leadership e valori: il
Rotary si confronta con la crisi”.
L’evento si è confermato una straordinaria
occasione per affrontare un tema fondamentale del Rotary con il contributo di
illustri relatori. Angelo Maria Petroni si è interrogato sulla crisi di “Leadership e Rotary”
mentre Enzo Moavero Milanesi, già Rappresentante Distrettuale del Rotaract ed
anche Ministro delle politiche comunitarie
ha analizzato la presunta crisi di “leadership
e valori”. Momento importante le testimonianze recate da Francesco Filippi Rotariano
ed operatore turistico, Andrea Sisti presidente
nazionale degli agronomi, Francesco Montalbano Caracci avvocato e già rappresentante
Distrettuale Rotaract e Zefferino Monini imprenditore.
Lasciamo spazio ad un interessante intervento
del Past Governor Marco Milanesi, delegato
zona 12 alla leadership
ROTARY 2090
LEADERSHIP:
REGOLE, VALORI,
PROFESSIONALITA’,
IMPEGNO SOCIALE
Servizio fotografico di Rino di Maio
Marco Milanesi
Governatore Distretto 2040
A.R.2012-2013
15
Se siamo entrati nel rotary perché siamo, o dovremmo
essere, leader nei nostri ambiti di riferimento professionale, dobbiamo sapere che dobbiamo essere
delle guide, degli esempi.
Forse mai come oggi c’è stato bisogno di esempi
ed il rotary ce ne ha forniti e ci da’ la possibilità di
esserlo noi stessi. Esempi di coraggio, di capacità di
cambiare, di capacità di saper adattare le nostre
regole ai nostri valori. L’accelerazione ed il relativo
cambiamento sono opportunità solo per chi li sa
dominare ridefinendo le regole del passato ed
adattandole ai valori di sempre.
E’ importante che qualsiasi regola si scelga non
diventi anacronistica rispetto alla realtà esistente,
altrimenti si rischia di scrivere un libretto delle
buone intenzioni, fioretti del mese mariano. D’altro
canto qualsiasi regola, scritta o no, dovrà misurarsi
con i valori scelti quali riferimenti per il futuro e, nel
caso di conflitto stridente, la stessa regola andrà
modificata e a volte, sia pure dopo lunghe e
dolorose battaglie, cancellata inesorabilmente.
E noi dobbiamo adattare ed aggiornare le regole di
una leadership che è invecchiata al punto tale da
non riconoscersi spesso più nelle trasformazioni
che ci circondano, anche utilizzando nuove giovani
leve di elevato spessore professionale. Se vogliamo
allargare la nostra famiglia (intesa come momento
di aggregazione progettuale) dobbiamo saper individuare i leader in proiezione futura e favorirne la
crescita, ci sono tanti giovani leader interessati a
rendere il mondo un posto migliore e in grado di
farlo. Ma per imparare a scommettere su quei
35/40enni di cui abbiamo bisogno, dobbiamo
adattare il nostro linguaggio; dobbiamo annullare
l’impatto negativo causato da chi è paralizzato dall’attenzione all’abitudine, nella convinzione che
tutto si risolva in un incontro settimanale, preferibilmente conviviale, con l’obbiettivo di ascoltare
una bellissima conferenza, nei casi più illuminati di
fare un po’ di beneficenza, ma senza spunti di vera
motivazione rotariana su cui riflettere. La nostra
leadership richiede semplicemente che abbandoniamo o riduciamo fortemente la vita rotariana delegata alle regole consuetudinarie. È il momento in
cui i leader rotariani debbono riappropriarsi del
diritto di gestire con responsabilità e discrezionalità
la loro fetta di rotary. Discrezionalità e responsabilità
non aumentano il lavoro che dobbiamo fare, anzi
creano più interesse e, nel contempo, questo aumentato interesse diverte le persone. La tristezza
organizzativa deriva dall’ottusa e talvolta ridondante
applicazione di regole e norme frequentemente
obsolete ed inutili. La nostra non è un’organizzazione
fatta per pensare e guardare il passato, è un’organizzazione che si basa sul futuro. Non si tratta però
di rinegare il passato, si tratta di saperne prendere
ed utilizzare ciò che ha funzionato, ancora funziona
e potrà funzionare e lasciare nel passato quello che
non può più funzionare, consci che, comunque, le
nostre esperienze vengono dal passato ed in qualche
modo impattano sul nostro futuro, per cui si tratta
solo di trasformare le modalità che non ci vedono
più in linea con le nuove necessità e di non
peggiorare quelle che invece vanno bene. Operando
con pazienza. E’ utopistico pensare di scardinare
un sistema radicato nei comportamenti con un
solo atto di imperio. Occorre semplicemente operare
sul versante del cambiamento culturale con pazienza,
ma con determinazione. Dobbiamo costruire il
nostro futuro utilizzando le esperienze passate,
senza però farci porre vincoli dal passato. Se non
cambiamo le modalità con cui operiamo non cambieremo i risultati che otteniamo ed i nostri club
continueranno a svuotarsi di significati e di persone.
I club devono essere palestre di confronto e di
rispetto, dove grazie a questi valori, assenti nel
mondo civile e politico odierno, si costruisca una
leadership diffusa, una leadership che induca a superare le differenze, a focalizzarsi sui problemi e
sul modo di risolverli, una leadership di persone
capaci di elaborare concetti profondi ed esprimerli
alla velocità della luce, per essere nel sistema e non
del sistema. Per smettere di non avere alcuna
ricaduta civica, per farci riconoscere come persone
pensanti ed impegnate socialmente.
In un’associazione dove siamo tutti volontari e
dove la leadership non è figlia di gerarchia, ma
moto dell’intelletto, questo è un esercizio complesso,
perché è individuale ed al tempo stesso collettivo,
perché è globale ed al tempo stesso locale , ma noi
siamo l’esempio di questi valori, in apparenza
antitetici, ma in realtà con valori con il resto della
società. Per cui dobbiamo fare politica, occuparci
della polis, del bene comune, in una logica che
supera quella della rappresentanza partitica. In
spirito di volontariato, mettendo insieme risorse intellettuali e materiali che sono l’esclusivo frutto
della leadership che abbiamo sviluppato nelle
riunioni di club. Nei nostri club si combina un
mosaico di situazioni, esperienze, testimonianze
professionalità, in grado di dare al rotary un’immagine
tutt’altro che subalterna, ma, al contrario, in grado
di abbattere il pregiudizio e ridare la percezione
giusta della nostra organizzazione. Un mosaico che
diventa concretamente diffusivo dei nostri valori,
che ci fa riconoscere e ci connota come partner
validi ai quali dare aiuto da parte di chi ha i mezzi
economici e come riferimento di consultazione per
le istituzioni, grazie alla nostra manifestata capacità
professionale. Quella capacità professionale che è
nostro valore fondante. Se vogliamo continuare ad
esprimere presenza nella società e che deve essere
il vero strumento per immettere intelligenza e leadership nei nostri club.
Assistiamo allo sfacelo di una cultura confusa che
permea tutta la nostra società, allora è più che mai
il momento di usare la nostra leadership per far
ascoltare la voce del rotary. Fissiamo il rotary nella
storia del nostro secolo con la splendida forza
d’urto del nostro coraggio e della nostra tenacia.
16
ROTARY 2090
ROTARY 2090
GRANDE
SUCCESSO
PER LA
PERDONANZA
ROTARIANA 2014
Emanuela Fiamma
17
La Perdonanza Celestiniana rappresenta da sempre
per gli aquilani, laici o cristiani che siano, un segnale
di speranza. Anche quest’anno, nella ricorrenza della
720ma edizione, si è rinnovato il rito giubilare con il
corteo storico che dallo splendido Palazzo Fibbioni,
appena consegnato alla città come nuova sede comunale, attraverso il centro ferito dal terremoto, è
giunto alla Basilica di Collemaggio. È proprio questo,
infatti, il luogo simbolo dell’intera manifestazione fin
dal 29 agosto del 1294, data in cui l’eremita Pietro
del Morrone sceglie la Basilica di Santa Maria di Collemaggio come luogo per la sua incoronazione a
Papa, la prima avvenuta fuori dalle mura apostoliche,
con il nome di Celestino V, concedendo l’indulgenza
plenaria a tutti i presenti confessati e comunicati, anticipando di ben 6 anni il Giubileo universale del
1300. Da allora, ogni anno, dai vespri del 28 a quelli
del 29 agosto, si rinnova il rito della Perdonanza Celestiniana. E al rito della Perdonanza si unisce la manifestazione fortemente voluta dai due club cittadini,
il Rotary L’Aquila e il Rotary Gran Sasso, occasione in
cui promuovere, in piena armonia con i principi rotariani, i valori, la consapevolezza e le potenzialità
del territorio. A queste finalità risponde l’istituzione
di un apposito comitato incaricato di progettare sul
piano tecnico-operativo la celebrazione, individuandone
tematiche, personalità e location, nel tentativo di coniugare le aspirazioni celestiniane con le finalità
rotariane. Il comitato Rotary Perdonanza può ritenersi
soddisfatto dell’ampio consenso di pubblico registrato
in occasione delle manifestazioni organizzate nell’ambito
della Perdonanza Celestiniana 2014. Il Comitato
Rotary Perdonanza ha infatti contribuito, con
la sua azione, ad arricchire il panorama dell’intera manifestazione culturale, fornendo
un utile contributo al sostegno per la ricostruzione della città. La Perdonanza Rotariana
è entrata nel vivo nella mattinata del 28
Agosto, in occasione del convegno “La cooperazione come strumento di pace e sviluppo
tra i popoli”, con la consegna del Premio
Rotary Perdonanza. La presenza delle autorità
civili cittadine, insieme al saluto delle autorità
rotariane, nella persona del Governatore del
Distretto Marco Bellingacci, del Governatore
incoming Sergio Basti e del Governatore
eletto Paolo Raschiatore, ha fornito la misura
dello spessore culturale
e dell’importanza riconosciuta all’evento. In
apertura, l’intervento del Prof.
Luigi Pellegrini, già Ordinario di
Storia Medievale e Storia della
Chiesa presso l’Università di
Chieti, ripercorrendo la storia
degli ordini mendicanti dell’epoca, ha tracciato un excursus sulla
figura di Celestino V delineando
un avvincente ritratto di un vecchio eremita divenuto Papa contro ogni ragionevole previsione,
avulso com’era dalle logiche di palazzo della Curia
romana. Alle certezze storiche delle fonti invocate
dal Prof. Pellegrini hanno fatto seguitov i dubbi esistenziali sollevati dall’appassionante intervento del
Prof. Giannino Di Tommaso, Ordinario di Filosofia
Morale presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Il
contraltare delle evidenze documentate è stato rappresentato dal tentativo di spiegare le categorie
morali di “egoismo” e “generosità” in relazione alla
natura umana, che Hegel definiva “eternamente
altro rispetto al suo concetto”. Proprio da questa impossibilità di definizione scopriamo come la nostra
essenza si determini come risultanza di ciò che
facciamo, ogni qualvolta scegliamo tra infinite
possibilità, e come tutto ciò che mettiamo in atto
contribuisca a definire ciò che siamo. Nelle parole di
Sartre, “siamo condannati ad essere liberi”, e dunque
a realizzare una sola delle infinite possibilità che ci si
pongono, rinunciando contestualmente alla totalità
delle altre; non esiste, dunque, un’essenza umana
precostituita che si possa definire poiché essa si
pone come il risultato di azioni progressive, anche
quando vengono toccati abissi di degenerazione
come quelli cui assistiamo in Afghanistan, Iraq, Sierra
Leone, laddove bambini innocenti vengono falciati
da guerre e atrocità indissolubilmente legate al volere
umano. Testimone di eccellenza delle barbarie e
degli orrori nelle zone di conflitto è l’ONG EMERGENCY,
che quest’anno, in occasione del ventennale della
sua fondazione, è stata insignita con il Premio Rotary
Perdonanza, per l’importante e continuativa opera
di cooperazione svolta in favore di Paesi e persone
in difficoltà a causa di eventi bellici o di perduranti
crisi di natura socioeconomica. Il Presidente del
Comitato Rotary Perdonanza, Sergio Basti, ha tenuto
a sottolineare come il Rotary trovi nell’operato di
Emergency molteplici assonanze, per il suo ruolo di
sostegno per i popoli in difficoltà e per l’impegno
profuso nel tentativo di promuovere una cultura di
pace nel mondo. Alessandro Bertani, Vice Presidente
dell’ONG, ritirando personalmente il premio, una riproduzione della facciata della Basilica di Collemaggio
opera del Laboratorio OroArt di Laura Caliendo, ha
coinvolto i presenti raccontando della costruzione
degli ospedali ad opera di Emergency in Afghanistan
e Iraq e del ruolo che essi svolgono in queste
comunità dilaniate dalla guerra.
ROTARY 2090
18
SBLOCCA
ROTARY
Informatica Rotariana
Tommaso Fattenotte
Informatizzazione
e Comunicazione Interna
Tutti siamo consapevoli che l’Italia è bloccata da una
serie infinita di ritardi e pastoie burocratiche e amministrative che ne impediscono la ripresa e lo sviluppo;
non passa giorno che questi argomenti non occupino
le prime pagine nei giornali e nei telegiornali nazionali;
praticamente siamo riusciti a restare fermi e ad “incartarci”
da soli mentre il resto del mondo correva, con gli ovvii
risultati sotto gli occhi di tutti.
Non tutti i soci sono invece consapevoli che anche il
nostro Rotary è bloccato, resta fermo e guarda al
passato, cioè si è “incartato” da solo per una serie di
consolidate cattive consuetudini che ne determinano
il declino, frenano lo sviluppo e appannano l’immagine
pubblica; queste sono note da tempo ma nessuno
sembra porvi mano in maniera risoluta.
Perché la maggior parte dei Club Rotary perde soci e
quindi scivola in un lento o veloce declino?
Mi limito ad illustrare solo qualche cattiva consuetudine,
tra le tante:
A – La collaudata tecnica di fare melina.
Spesso si frappongono resistenze per l’ammissione di
ogni nuovo socio; al confronto gli uffici pubblici sono
modelli di efficienza e celerità. Di potenziali soci ne abbiamo sempre meno, ciononostante quasi sempre
riusciamo a “sfiancare” anche quei pochi che si
affacciano al Club con le più buone intenzioni ma per
i quali la procedura corrente è quella del rinvio … e
del rinvio del rinvio con la scusa che il potenziale socio
maturi, conosca le regole, approfondisca le conoscenze
rotariane, ecc …: in pratica tutti atteggiamenti dilatori
per fare melina, tirare in lungo la situazione e per nascondere i chiari intenti ostruzionistici ed i veti incrociati
all’espansione del Club.
Al di fuori della retorica di facciata, molti Club sono
restii a far entrare i giovani e le donne con la scusa che
i giovani non sono maturi, che devono aspettare
ancora qualche
anno per affermarsi nella propria professione
mentre le donne,
purtroppo, …
sono donne e più
si tengono alla
larga del Club meglio è. Anche qui si continua a fare
melina e tirare in lungo la situazione per nascondere i
chiari intenti ostruzionistici e si allontanano i giovani
più preparati e le migliori risorse femminili del territorio.
Negli ultimi anni, a causa di queste tristi consuetudini,
non abbiamo consentito l’accesso ai Club, forse, ad almeno 500 potenziali soci in possesso di tutti i giusti
titoli e caratteristiche; cioè abbiamo rinunciato a quel
numero di persone e a quelle differenze di genere che
oggi avrebbero fatto la differenza e consentito di
affrontare il futuro con più serenità.
B – Che importa se l’età media dei soci cresce.
Se non si governano i flussi in entrata, l’età media dei
soci, ovviamente, aumenta di un anno ogni anno e
per molti Club si sta velocemente avvicinando ai 70
anni; i “vuoti” lasciati dai tanti soci dimissionari e dai
defunti vengono solo parzialmente sostituiti e anche
con signori di età di molto superiore a quella media
dei soci del Club e quindi se ne velocizza il declino demografico. Continuando con questa politica non trascorreranno ancora molti anni e qualche Club inizierà
a stabilire la propria sede direttamente nella Casa di
riposo della sua Città; il progressivo aumentare l’età
media dei soci è l’ovvia conseguenza della mala
gestione dei due punti precedenti.
C – Guardare al passato.
E’ numerosa e molto influente la categoria dei soci
che vivono dentro la favola della “Bella addormentata
nel bosco” e che sono convinti che il mondo sia
immobile e fermo a 30-40 anni fa e a quel periodo
debba far riferimento il Club; purtroppo non passerà
nessun principe azzurro a risvegliarli.
Esiste un generalizzato rifiuto ad applicare le oramai
non più nuove ma correnti tecnologie anche con
pretesti infantili o evocando gravi rischi completamente
campati per aria, che proiettano, nel territorio, una immagine anacronistica e penosa del Club e tengono alla
larga del Club le potenziali migliori menti del territorio;
una prova, ad esempio, è che nella pagina Facebook
del Distretto 2090 sono iscritti al Gruppo chiuso 220
soci del Distretto, cioè meno del 7% dei circa 3.200
soci: e l’altro 97% come si informa delle attività rotariane
e che propongono i Club più attivi e dinamici? L’altro
dato è che il 100% dei rotaractiani sono presenti su facebook. Questi due dati a confronto indicano che si è
già andati e da tempo “fuori mercato”. Un’altra prova,
ad esempio, è che al 31 Agosto 2014, 18 (diciotto)
Club non erano ancora riusciti ad inserire nell’ Anagrafica
Distrettuale informatizzata del Club i nominativi dei
nuovi dirigenti nominati entro Dicembre 2013 ed in
carica dal 1 Luglio 2014, impedendo l’approntamento
dell’Annuario Distrettuale 2014-2015.
D – La continua perdita della memoria.
Se il Presidente di un Club ha fatto un buon anno
rotariano, un anno mediocre, un anno insignificante o
ha portato il Club quasi alla rovina, per il successore
non cambia niente perché il primo atto del "suo"
nuovo anno rotariano consisterà nel fare il RESET
dell'anno precedente ed i problemi passati del Club
non saranno più i suoi ne di nessun altro. I dati degli
anni precedenti resteranno normalmente chiusi nei
faldoni a casa dei vari past President e non più
consultabili. Cioè ogni anno si perde la memoria
dell’anno e degli anni precedenti: è come se un nuovo
Presidente del Consiglio ignorasse l’ammontare del
debito pubblico e si comportasse come se non esistesse.
E – Le critiche a prescindere.
Siamo pieni di “sapienti”, che nel colorito vocabolario
popolare vengono indicati con un altro termine più
pertinente, che non hanno mai mosso un dito per
qualche utile attività, ma che frequentano il Club solo
per mettere i bastoni tra le ruote a qualunque cosa
propongano o facciano quei pochi che lavorano, che
quindi, per quieto vivere, sono costretti a fare il meno
ROTARY 2090
19
Prodotti
Pr
odotti ccertificati
ertificati BR
BRC,
C , IFS
IFS,, K
Kosher,
osher, FFair
air TTrade.
rade. Pr
Presenti
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prontuario
ontuario AIC
www.dolceamaro.com
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creaidentity.com
cr
eaidentity.com
possibile.
in ugual numero uomini e donne: cioè non si potrà
F – Le conviviali - banchetto.
cooptare un secondo nuovo socio uomo se prima non è
Tutti i soci di un Club dovrebbero riunirsi settimanalmente
stata cooptata una prima nuova socia donna.
per programmare iniziative e fare il punto sull’avanzamento
Ogni anno, la somma dell’età complessiva dei nuovi soci
dei progetti; qualche volta la riunione può anche concludersi
divisa per il numero dei nuovi soci, deve essere inferiore
con una veloce conviviale che mai dovrebbe prolungarsi
almeno di cinque anni a quella media dei soci del Club
oltre le 23,30: ovviamente sto parlando di fantascienza.
in quell’anno: cioè se l’età media dei soci del Club è 62
Nella realtà, mentre è meglio sorvolare sulla cadenza, la
anni, l’età media dei nuovi soci non potrà superare i 57
parola riunione è stata sostituita con la parola convivialeanni e se si vuole comunque cooptare l’amico di 75 anni
banchetto sulla quali aleggia una fama sinistra perché
occorrerà farne entrare contemporaneamente un altro di
generalmente sontuosa, noiosa e così lunga da stroncare
età non superiore a 39 anni; se in tutto il territorio non si
la resistenza di chiunque pur dotato di tanta pazienza e
riesce a individuare un giovane con meno di 39 anni con
buona volontà; fama sinistra in grado di tenere alla larga
i giusti requisiti, l’amico di 75 non entra.
dal Club tanti potenziali nuovi soci.
Hanno priorità d’accesso le persone della società civile di
G – La puntualità.
categoria diversa da quelle predominanti nel Club.
La puntualità nell’inizio delle riunioni e dei convegni
Ogni comunicazione cartacea con i soci va abilita immedovrebbe essere un fatto distintivo e qualificante del
diatamente e per sempre.
Rotary, mentre dovrebbe essere più che scontato che un
Si dovranno intervallare una riunione senza cibo e una
socio avvisi della sua partecipazione o meno e si presenti
riunione con una “sobria e veloce” conviviale.
puntuale: ovviamente sto parlando di fantascienza
Il Consiglio del Club deve dare tassativamente la risposta
H – l’indifferenza dei soci.
entro 30 giorni dalla presentazione da parte di un socio
Forse 1/5 dei soci collabora in qualche modo a mandare
di una proposta di cooptazione di un nuovo socio, senza
avanti il Club, gli altri sono completamente assenti o inpossibilità di adottare la nota scappatoia di fare melina;
differenti alle attività del Club, alcuni remano anche
se il socio proposto è di età inferiore ai 40 anni o una
contro. Anche questo articolo, insieme ovviamente a tutti
donna, trascorso inutilmente tale termine, il socio si
quelli presenti in ogni numero della Rivista distrettuale,
considera accettato dal Consiglio e verrà inviata la proposta
sarà letto da pochi soci se inviato in formato elettronico,
di affiliazione ai soci per il proprio parere.
perché la maggioranza non è in grado di scaricarlo,
Si può seguitare anche a far finta che tutto vada bene e a
come sarà letto da pochi soci se la rivista verrà inviata a
giudicare provocatorie e improponibili le proposte, ma
casa in formato cartaceo perché altrimenti non si capisce
tra pochi anni i Club che non avranno la forza di auto ricome mai le riviste rotariane sono presenti ancora “incegenerarsi e superare gli arcaici pregiudizi, avranno concluso
lofanate” nelle sale di attesa degli studi di tanti professionisti
il proprio ciclo e si auto scioglieranno per consunzione; a
rotariani, insieme ai settimanali di gossip, questi si tutti
quel punto si potranno rifondare su basi nuove e più
bel spaginati; forse l’involucro in plastica viene tolto solo
aderenti alla realtà del territorio.
al momento della raccolta differenziata della carta,
nel timore che l’indirizzo possa far risalire al proiil
l sapore
sapo
s
r dei
re
deii sogni
sogn
ni
prietario dei rifiuti. Evidentemente o il contenuto
della Rivista distrettuale è pessimo, ma per deciderlo,
bisognerebbe almeno sfogliarla, o la maggior parte
dei soci è completamente indifferente alle problematiche rotariane.
Dovrebbe essere scontato, ma purtroppo spesso
non lo è, che:
Non può esistere più un Club senza sito o con un
CCon
on an
antica
tica maestria,
m
maes
Pr
odotti sen
nza glutine
Prodotti
senza
P
apa unisce
unisce la più
Papa
e senza zuc
chero
zucchero
sito abbandonato o in perenne allestimento: per
pregiata
pr
egiata ffrutta
rutt
per non rrinunciare
inunciare
colato più
p puro
al cioc
cioccolato
a gusto
gusto e bene
b
ssere
benessere
cui o finalmente si apre e mantiene un sito efficiente
o il Club chiude.
Non si può più fare il Dirigente di Club ed a
maggior ragione il Presidente senza una pur
modesta conoscenza informatica e non essere
collegato in rete.
Che fare?
E’ noto da tempo e insito in quanto elencato; operativamente, se vogliamo veramente fare qualcosa
per invertire la tendenza e iniziare a sbloccare il
Rotary, occorrerebbe inserire nei regolamenti dei
cioccolato
confetti
cioccola
l ato dragees
dragees co
n etti
nf
Club queste proposte:
La prima priorità del Club è il mantenimento deldolceamaro
do
lcea ma
aro
l’effettivo e l’aumento del numero dei soci.
I nuovi soci di ogni anno rotariano devono essere
ROTARY 2090
20
Il nostro Governatore ci ha riconfermato l’incarico e
la responsabilità della sottocommissione “Raccolta
Fondi Rotary Foundation” anche per quest’anno. In
un certo senso ci sentiamo dei ripetenti, rimandati
all’anno
l’obiettivo:
""per non aver raggiunto#
$ Riprovate!
Bene. Parliamo allora dell’obiettivo non raggiunto,
richiesto""
dal Governatore
! Luigi Falasca e indicato
dal Rotary International: era quello di raggiungere a
livello DISTRETTUALE
"" un importo
" di versamenti di
almeno 100 dollari a rotariano per ottemperare al
motto
ROTARY
FOUNDATION:
ISTRUZIONI #
PER L’USO $
!
'
/00
2,
$ 4 5
6 7== =>8$
70/7</;
?
A
.
!
"
"
B
4
""
Quali sono i risultati ottenuti? Eccoli nella tabella qui
accanto, la famosa classifica emessa dalla! Rotary
Foundation.
Innanzitutto il totale: anziché aumentare, i contributi
del distretto sono scesi: da $ 297.673 dell’anno
2012-13 a $ 288.859: ben 10,000 dollari di versamenti
in meno
! da parte dei club e la media dei soli club è
scesa sotto quota 70.
/0!000
Ma questa inesorabile statistica mette in luce due
cose:
90 1.Ci sono club virtuosi che sanno raccogliere, si
sentono fortemente appartenenti al Rotary, ne capiscono i meccanismi e devolvono cifre anche impor$
tanti.
2.Altri semplicemente si dimenticano di fare parte
della famiglia Rotary e della Rotary Foundation.
"
! sia stata solo una dimenticanza
Infatti, crediamo
che
- se pur grave - di quei club ai quali non risulta
alcun versamento, l’anno scorso. Se i 7 club avessero
versato lo stesso importo dell’anno precedente, il
distretto avrebbe raggiunto l’obiettivo dei 100 dollari!
Bene, lasciamo ad ognuno di voi l’analisi della
statistica e le considerazioni sui versamenti del
proprio e degli altri club. Ovviamente, tutti noi dobbiamo guardare parte alta della classifica, esprimendo
innanzitutto i complimenti ai primi 3 club, Fabriano,
Loreto e Atessa, ma anche a tutti i 15 club che
hanno raggiunto e superato l’obiettivo.
E ora cominciamo a parlare
4 <di quest’anno. Squadra
"
vincente non si cambia: noi non abbiamo vinto, ma
la squadra il Governatore Marco Bellingacci l’ha
voluta mantenere intatta. Così anche quest’anno
fanno parte di questa sottocommissione:
Stefano Clementoni (presidente e responsabile delle
province Macerata, Fermo e Ascoli),
Anna Maria Latini (responsabile delle provincie mar-
!
#
chigiane nordiche: Ancona e Pesaro),
Lisa Minelli (Umbria),
Ettore del Grosso (Abruzzo)
Ugo Puca (Molise).
A onor
% del vero, l’obiettivo dei cento dollari suggerito
dalla Rotary Foundation sarebbe per i versamenti al
Fondo Annuale, quelli che poi ci ritornano dopo
qualche anno in forma(di contributi
" per i progetti
Global Grant e per le sovvenzioni distrettuali. In
con il presidente della Commissione Rotary
) accordo
*+ ,++-.(,
Foundation, Mario Giannola, abbiamo puntato innanzitutto a raggiungerlo considerando tutti i versamenti, includendo quindi i versamenti per il progetto
Polio Plus, per il fondo permanente e per i Global
Grant, ma con l’impegno di mantenere un rapporto
di due terzi dei versamenti verso il Fondo annuale.
Ma perché al Fondo Annuale? Perché è quello che
moltiplica i nostri service e ci permette di raggiungere
gli obiettivi più importanti.
Ogni club fa i suoi programmi annuali di service.
Alcuni sono rivolti al territorio in cui il club esercita,
altri a livello distrettuale e mondiale. Uno dei service
più belli che i club del nostro distretto svolgono
insieme a livello regionale è il Campus estivo per
diversamente abili, 3
esaltante gesto di solidarietà e
di service attivo per tutti i Rotariani impegnati.
Alcuni di questi progetti sono finanziati con i fondi
che ci ritornano dal Fondo Annuale: alcuni ricevono
la Sovvenzione Distrettuale, e altri, d’importanza internazionale e superiori
finanziati
$ a $ 30.000,
6 sono
789
:9;
tramite le Sovvenzioni Globali (Global Grant), che
provengono anche questi da quel salvadanaio nel
quale abbiamo versato i nostri contributi al Fondo
Annuale 3 anni prima.
Di fatto, anche quest’anno la commissione distrettuale
della Rotary Foundation ha rotto il salvadanaio, ma
ha dovuto costatare che i fondi versati nell’anno
2011-12 (l’anno del Governatore Francesco Ottaviano)
non erano sufficienti per soddisfare tutte le richieste
dei nostri club. Ciò nonostante, sono stati assegnati !
€ 24.200 di Sovvenzioni Distrettuali a 9 club e $
57.000 di Sovvenzioni Globali per 7 progetti a cui
partecipano anche in forma aggregata 12 club del
distretto.
"nostro
Un po’ d’imbarazzo nell’assegnazione c’è stata nell’esaminare la richiesta pervenuta da un club che
l’anno scorso non ha versato nulla al Fondo Annuale.
Speriamo che non succeda più!
Ci auguriamo, invece, che i nuovi consigli direttivi
abbiano fatto tesoro dei risultati di raccolta raggiunti
in precedenza e che abbiano provveduto a inserire
nel
< proprio piano direttivo (e quindi nel proprio bilancio) una raccolta fondi per il progetto Polio Plus
e una cifra consistente al Fondo Annuale. Tali versamenti non devono essere effettuati alla fine dell’anno
! (e magari solo se ci sono residui di cassa), ma costantemente durante l’anno rotariano, come già
fanno molti club virtuosi che fanno girare la classifica
4 fede ai nostri progetti e obiettivi.
e tenere
"
;
#
!
"
#
!
3 !
#
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31
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35
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37
38
39
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41
42
43
44
45
46
47
48
49
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51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
21
C lub
Fabriano
Loreto
Atessa-Media Val di S.
Ancona Conero
Urbino
Montegranaro
Agnone
Pescara Nord
Macerata
Civitanova Marche
Porto San Giorgio, Riv.F.
MacerataRicci
Orvieto
Novafeltria-Alto MonteF.
L'Aquila
Assisi
Ancona
Jesi
Spoleto
Altavallesina-Gr.Fr.
Amelia-Narni
Pesaro
Ovest
Teramo Nord-Centenario
Gubbio
Fermo
Ancona 25-35
San
del T. Nord
Todi
Campobasso
Pesaro-Rossini
Lanciano
Senigallia
G.Leopardi
Pescara
Perugia Est
Osimo
Fano
Perugia Trasimeno
Ascoli Piceno
Camerino
Pescara Ovest D'Annunzio
L'Aquila-Gran Sasso
Termoli
Alto Fermano-Sibillini
Gualdo Tadino
Cagli Terra Catria Nerone
o
Norcia-San
Teramo Est
San
del T.
Avezzano
Terni
Larino
Ortona
Isernia
di Castello
a
Falconara
Foligno
Perugia
Sulmona
Teramo
Vasto
Francavilla al Mare
TOTALE (solo club)
District 2090
TOTALE (con
)
N. soci
62
30
29
93
73
31
20
51
54
75
42
35
34
26
37
76
52
105
89
51
43
43
73
32
31
54
79
62
27
38
36
47
53
45
69
27
76
78
55
65
41
77
43
79
44
35
55
45
34
33
35
57
41
82
21
46
46
71
46
77
97
39
47
44
12 - 13
TOTALE
6.000,00
5.580,00
1.000,00
19.173,52
7.298,70
2.577,92
324 , 68
1.948,05
5.625,00
4.800,00
4.155,84
1.887,57
2.650,00
1.500,00
2.597,40
6.357,92
2.641,00
8.000,00
10.394,80
3.946,75
2.780,00
3.564,86
10.576,63
3.596,00
2.496,73
100,00
5.473,00
4.000,00
2.597,40
2.337,66
1.701,20
2.270,27
6.089,00
3.716,22
5.740,00
1.080,00
5.233,79
4.990,00
2.086,52
5.050,00
2.289,19
4.025,97
1.000,00
4.000,00
2.944,00
1.716,22
1.248,65
1.025,00
1.000,00
1.002,08
1.500,00
1.039,00
700,00
649,35
961,04
1.974,38
3.246,76
4.415,58
6.038,30
4.545,45
1.000,00
4.987,01
12.000,00
3333
237.246,41
71,18
3333
60.427,43
297.673,84
89,31
13 - 14
TOTALE
13.751,35
6.109,82
5.400,00
16.679,73
10.071,37
4.735,81
2.897,30
6.530,26
6.013,51
8.231,09
4.878,38
3.975,00
3.380,00
2.618,00
3.720,70
7.472,00
4.700,00
9.000,00
7.755,40
4.371,62
3.675,68
3.418,92
5.756,76
2.297,30
2.513,51
4.039,19
6.373,40
4.275,00
2.027,03
2.432,43
1.959,28
3.128,38
3.355,30
2.702,70
4.189,19
1.500,00
3.960,81
4.013,51
2.650,01
3.378,38
1.750,00
4.104,95
2.000,00
3.809,46
2.028,33
1.313,51
2.200,00
1.210,00
1.018,27
1.000,00
1.000,00
1.500,00
1.148,65
1.850,00
443,24
631,00
700,00
-
ProCapita
225,43
190,93
186,21
185,33
145,96
143,51
137,97
123,21
120,27
119,29
118,98
110,42
105,63
104,72
103,35
98,32
94,00
87,38
86,17
85,72
83,54
83,39
79,96
79,22
78,55
77,68
76,79
75,00
67,57
65,74
65,31
63,84
63,31
61,43
60,71
55,56
55,01
54,98
51,96
50,42
50,00
49,46
48,78
47,62
47,17
43,78
40,00
30,25
29,95
28,57
28,57
27,78
26,71
25,34
21,11
15,02
14,00
-
3253
227.645,53
69,98
151.143,82
46,46
3253
61.213,49
288.859,02
88,80
46.268,26
196.762,73
60,49
ProCapita N. soci
96,77
61
186,00
32
34,48
29
206,17
90
99,98
69
83,16
33
16,23
21
38,20
53
104,17
50
64,00
69
98,95
41
53,93
36
77,94
32
57,69
25
70,20
36
83,66
76
50,79
50
76,19 103
116,80
90
77,39
51
64,65
44
82,90
41
144,89
72
124,00
29
80,54
32
1,85
52
69,28
83
64,52
57
96,20
30
61,52
37
47,26
30
48,30
49
114,89
53
82,58
44
83,19
69
40,00
27
68,87
72
63,97
73
37,94
51
77,69
67
55,83
35
52,29
83
23,26
41
50,63
80
66,91
43
49,03
30
22,70
55
22,78
40
29,41
34
30,37
35
35
26,32
54
25,34
43
8,54
73
30,92
21
20,89
42
42,92
50
45,73
66
100,35
44
78,42
67
46,86
97
25,64
38
106,11
45
272,73
43
0
13-14 Annual Funds
TOTALE
ProCapita
6.000,00
98,36
3.451,14
107,85
1.679,73
18,66
6.756,75
97,92
3.060,81
92,75
2.897,30
137,97
5.046,11
95,21
6.013,51
120,27
3.650,00
52,90
3.378,38
82,40
1.400,00
38,89
2.618,00
104,72
2.702,70
75,08
7.472,00
98,32
4.700,00
94,00
4.054,05
45,05
3.378,38
66,24
2.000,00
45,45
3.418,92
83,39
5.756,76
79,96
2.297,30
79,22
2.513,51
78,55
2.127,03
40,90
5.373,40
64,74
4.275,00
75,00
2.027,03
67,57
2.432,43
65,74
1.621,62
54,05
2.317,57
47,30
2.680,30
50,57
2.702,70
61,43
4.189,19
60,71
1.500,00
55,56
3.960,81
55,01
4.013,51
54,98
2.650,01
51,96
3.378,38
50,42
1.750,00
50,00
4.104,95
49,46
1.000,00
24,39
3.809,46
47,62
2.028,33
47,17
1.313,51
43,78
1.200,00
21,82
950,00
23,75
1.000,00
28,57
1.500,00
27,78
1.850,00
25,34
443,24
21,11
700,00
14,00
-
ROTARY 2090
22
LA PIETRA
ANGOLARE
CHE SI CHIAMA
FONDAZIONE
ROTARY
Lisa Ruhe Minelli
Rotary Club Gubbio
Membro della Sottocommisione
Raccolta Fondi
(responsabile per l’Umbria)
&
Nel guardare le statistiche finali e i risultati poco
brillanti per AR 2013-14, la prima domanda che
viene in mente è "Perché risultati così mediocri?"
Mentre molti pensano che sia importante, come
Rotariano, contribuire ad una causa così nobile
altri pensano, ovviamente, il contrario o, additura,
che sia una tassa aggiuntiva estranea alle quote
dei club.
Ho parlato a lungo con un amico Rotariano dal
distretto 6540 e con altri Rotariani di tutto il
mondo, via LinkedIn, per quanto riguarda le loro
motivazioni per contribuire alla Fondazione e
molti hanno affermato quanto seque: "Invece di
chiedere il perché di donare o non alla Fondazione,
dovremmo girare la domanda ai stessi membri
chiedendo loro: "Quale è il vero motivo per cui
ti sei iscritto al Rotary?” Se l’addesione è stata solomente per il 'prestigio' di appartenere a una
tale organizzazione o per il solo scopo di networking
per promuovere la propria attività, allora, in realtà,
essi non sono veri Rotariani. Dai 25 commenti
provenienti da diverse realtá quasi tutti hanno
questo da dire: "Come si può non essere fieri di
appartenere ad una organizzazione collettiva che
ha un enorme impatto positivo nel mondo grazie
a coloro che donano il loro tempo, il loro talento
e il loro tesoro disinteressatamente?" È sempre
più facile donare a qualche organizzazione caritatevole senza conoscere realmente dove le
somme raccolte vanno a finire. Con il Rotary, il
denaro viene donato a una organizzazione che
prende tali fondi e li moltiplica, facendo attenzione
che vengano utilizzati per gli scopi previsti. Tutto
ció si puó paragonare all’effetto palla di neve,
dove un solo piccolo fiocco di neve cade su una
collina e comincia, unendosi ad altri fiocchi, a
creare una palla di neve che aumenta in dimensione
e acquista momento rotolando verso valle. I contributi alla Fondazione non solo servono per i
progetti in tutto il mondo, ma finanziano anche i
nostri progetti distrettuali locali. Per ogni $ 1
donato a RF nel Fondo annuale 0,50 dollari torna
ai distretti dopo 3 anni sotto forma di FODD.
Grazie ai FODD vengono finanziati i progetti dei
singoli club. Gli altri 0,50 dollari vanno al Fondo
Mondiale che finanzia il fondo di sovvenzioni
globali a cui i club attingono per i loro progetti.
Per ogni $ 1 che il distretto assegna dai FODD, la
RF corrisponderà un’importo pari al 100%. Tutti
i contributi in denaro provenienti dai singoli club
darano origine al contributo pari al 50% dalla RF.
Si deve fare notare che nessuna tassa ha mai
prodotto tali risultati. Secondo il Charity Navigator
Rating System, il Rotary International ha il piú
alto rating (pari a 4 stelle) con il 100% di
trasparenza rispetto ad altre organizzazioni di
servizio. Ben l’88,4% dei contributi vanno verso
i progetti e i servizi che il Rotary International
offre. Un numero molto ristretto di organizzazioni
offre tali garanzie di trasparenza (a seguito dell’effetto palla di neve).
Tutti i Rotariani che hanno contribuito alla discussione hanno aggiunto che "la Fondazione
Rotary è la pietra angolare della nostra Organizzazione e che ogni Rotariano dovrebbe contribuire"
e la maggior parte di loro hanno avuto esperienze
significative nel passato con i progetti Matching
Grant e Global Grant. Quando si vede dove il
denaro è effettivamente utilizzato e, soprattutto,
come viene utilizzato, non è più possibile rimanere
neutrali, ma, al contrario, si diventa partecipanti
attivi in un'organizzazione di servizio in tutto il
mondo.
In questi tempi di difficoltá economiche, é sempre
più difficile contribuire a favore di progetti in cui
crediamo. Forse dovremmo ri-esaminare le modalità di contribuzione. Invece delle solite raccolta
fondi con metodi tradizionali, potrebbe essere
meglio incrementare i fondi raccolti dalle quote
annuali facendo uno sforzo di sensibilizzazione e
mantenendo un basso costo per gli incontri Rotariani.
Qualunque sia il metodo scelto dai club su come
raccogliere i fondi per la Fondazione Rotary,
deve essere comunque basato su una scelta di
coscienza, dei soci motivati e dedicati al raggiungimento dei obbiettivi non per essere “il Solo”
che fa un piccolo impatto positivo nel mondo,
ma uno “dei Tanti" la cui forza non è da sottovalutare affatto. In tutti i distretti, in particolare il
nostro, dobbiamo ri-chiederci perché ci siamo
iscritto al Rotary per essere in grado di giungere
alla positiva soluzione per un adeguato finanziamento della Fondazione Rotary.
ROTARY 2090
Gino Pala
ROTARY E-CLUB
“DUEMONDI
2090”
Lo scorso 7 settembre il Past Governor Luigi
Falasca, alla presenza del Governatore Marco Bellingacci, ha consegnato nelle mani del Presidente
Ugo Iezzi la Carta Costitutiva rilasciata il 3 giugno
dell'anno corrente.
È un club che si insedia in una città che non é più
soltanto una ridente località balneare, ma che con
i suoi oltre venticinquemila abitanti ha ormai
assunto una sua chiara identità e personalità. Il
territorio di riferimento del Rotary Club di Francavilla
al Mare non si limita però ai confini urbani della
città, ma si estende nell'area solcata dalle due importanti direttrici stradali della Fondovalle Alento
e della Fondovalle Foro, fino a raggiungere la
località di Guardiagrele: un territorio sede di numerose piccole attività imprenditoriali, dove il
Rotary Club può sicuramente trovare nuovi soci.
Il 26 ottobre a San Benedetto
del Tronto, in occasione del
Seminario Distrettuale dedicato
al tema “Rotary e Donna“ il
Governatore Marco Bellingacci
ha consegnato la carta costitutiva del primo Eclub del Distretto 2090 al suo Presidente,
Marco Agujari.
Nel Suo discorso di apertura
il Presidente Agujari, dopo
aver ringraziato tutti coloro
che hanno contribuito a sostenere la nascita
di questo nuovo Club ed in particolare il
Club sponsor Rotaryeclubroma, ha ricordato
che il club è costituito da “un insieme di Persone che hanno deciso di vivere l’esperienza
Rotariana condividendone in pieno principi
e finalità; per questo, riconoscendoci nei
valori del servizio, amicizia, integrità e leadership,
desideriamo mettere a disposizione degli
altri le nostre competenze e professionalità
È stata felice, nell'individuare tale ambito territoriale,
l'intuizione del Rotary Club di Chieti che ha patrocinato il nuovo club, soprattutto per azione del
suo Past President Gino Pala.
Il Rotary Club di Francavilla al Mare è un club
giovane, non soltanto perché di recentissima fondazione, ma perché i suoi ventitre soci sono per
la gran parte di età giovanissima e tutti alla prima
esperienza nel Rotary (con la sola eccezione del
Presidente), ma molto motivati e sensibili ai principi
rotariani di amicizia, solidarietà e comprensione
reciproca.
La nascita del nuovo club rappresenta sicuramente
un bel segno di vitalità del Rotary, anche nella
obiettiva difficoltà del momento che tutti stiamo
vivendo: un ottimo auspicio per il nostro Distretto
e per il Rotary tutto.
certi che in tal modo si possa contribuire fattivamente a promuovere la comprensione
reciproca, la cooperazione e la pace a livello
internazionale“.
Il nuovo Club prende il nome di Rotaryeclubduemondi, dove due mondi significa contatto
con il territorio ed apertura al mondo web;
per conoscere i suoi nuovi 34 soci ed i loro
primi progetti è sufficiente digitare su internet
l’indirizzo: www.rotaryeclubduemondi.
L’attività dei Club
È NATO
IL ROTARY CLUB
FRANCAVILLA
AL MARE
23
ROTARY 2090
24
ANCONA
CONERO:
QUINTA EDIZIONE
DI "CAPOLAVORI
NASCOSTI
L.C.
Questa è stata certamente l'edizione più riuscita
di questo Service che la Squadra “capolavori”
oramai ben amalgamata e entusiasticamente
efficiente abbia realizzato nei cinque anni di
operatività. Dal 12 al 17 maggio hanno partecipato
soci rotariani provenienti, oltre che da 13 club
italiani dalla Sicilia al Piemonte, anche da Stati
Uniti, Austria, Germania, Olanda, Romania e
Ungheria. Il gruppo degli ospiti, una quarantina
in tutto, ha subito trovato affinità culturali e
sociali, come capita sempre nel Rotary, trascorrendo insieme una settimana di vera vacanza.
Le mete scelte dalla apposita commissione del
Club con la supervisione del Presidente Gianfranco
Paci - tutte di grande interesse e attualità hanno riscosso il consenso di tutti partecipanti,
meravigliati ed entusiasti di questa nostra
Regione, così poco conosciuta e così interessante
e ricca di sontuosi tesori d'arte, di meravigliosi
sereni paesaggi e gustosissime tradizioni enogastronomiche.
Le magiche città di Ascoli Piceno, Urbino e Ancona, le grotte di Frasassi, i merletti di Offida, i
vini più nobili dei nostri territori, il Planetario di
Saltara, le coste del Conero osservate dal belvedere di Sirolo come dal mare con un battello
in escursione dedicata, il calore della serata
conviviale riservata dal Club agli ospiti nella
cornice unica del Fortino napoleonico di Portonovo, sono stati tutti portati via nel cuore dai
nostri amici. Tutti, ma proprio tutti, hanno avuto
il pensiero di scriverci, una volta tornati a casa,
per esprimerci la loro gratitudine, per avere
loro offerto questo particolarissimo "Tour".
Ogni loro escursione è stata curata e seguita
personalmente da un nostro socio e quasi tutte
le visite ai monumenti più importanti della Regione sono state illustrate da soci rotariani del
posto: grazie a Valerio Borzacchini ad Ascoli Piceno, Antonio Luccarini ad Ancona, a Claudio
Petrelli a Saltara.
La conclusiva gita in battello lungo le splendide
coste del Conero ha messo davvero la ciliegina
sulla torta, lasciando negli occhi dei nostri
“Amici Touristi“ uno splendido, radioso ricordo
di questa terra sincera, pronta ad accogliere
sempre più caldamente i visitatori rotariani di
tutto il mondo.
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ROTARY 2090
IL PREMIO
MANNUCCI
ALLA GIORNATA
DEL
CONTEMPORANEO
Piero Agostini
INTERCLUB:
DA GIOTTO
A GENTILE
25
Il Servizio Educativo della Sovrintendenza per i
Beni Archeologici delle Marche, in collaborazione
con il Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi e il
Comune di Arcevia, nell’ambito della 9a Giornata
del Contemporaneo, ha presentato, l’11 ottobre
scorso, l’opera vincitrice del XXI Premio Internazionale
di Scultura Edgardo Mannucci.
Il curatore del Premio Mannucci, Prof. Stefano
Papetti, ha illustrato il grande valore educativo e
culturale alla base del Premio, ideato e organizzato
dal Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi con
l’obiettivo di far emergere giovani talenti nell’arte
della scultura.
L’opera vincitrice dell’edizione XXI, dell’artista
Ledian Roci, dell’Accademia di Tirana, è esposta
nel prestigioso Museo Archeologico Nazionale
delle Marche di Ancona a partire dall’11 ottobre
2014 per due anni.
La Direttrice del Museo, Dott.ssa
Nicoletta Frapiccini, ha sottolineato l’iniziativa, finalizzata a
valorizzare e rendere visibili le
opere di giovani
scultori presso
una istituzione
museale molto
frequentata anche dal pubblico
scolastico e che, pertanto, potrà facilitare l’avvicinamento dei giovani
all’arte contemporanea anche attraverso la conoscenza delle opere del
passato delle quali il Museo è molto
ricco.
Alla inaugurazione erano presenti
anche i giovani allievi delle ultime classi dell’Istituto
d’Arte Edgardo Mannucci di Ancona, dalle cui
aule sono usciti giovani che sono stati premiati in
varie edizioni della manifestazione.
Paolo Giuseppetti, Presidente del Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi, ha ricordato la storia
del Premio ed il successo riscosso da alcuni artisti
che hanno esposto le loro opere ad Arcevia negli
anni scorsi.
La Presidente della Commissione del Premio Mannucci, Simonetta Burattini, ha presentato
i programmi per la prossima edizione del Premio,
sempre più ambito ed apprezzato da diverse Accademie d’Arte, italiane ed estere.
Il Comune di Arcevia, come ha testimoniato Laura
Coppa, Assessore alla Cultura, Turismo e Politiche
giovanili, darà il massimo contributo affinché il
Premio venga sempre più valorizzato, sia dal
punto di vista degli spazi espositivi sia per quanto
riguarda la realizzazione di un museo permanente
dove esporre le migliori opere presentate nel
corso degli anni.
Quattro Rotary Club della provincia di Ancona e
precisamente Altavallesina Grottefrasassi, Fabriano,
Jesi e Senigallia, quest'anno coordinati dall'Assistente
del Governatore Siro Tordi, hanno organizzato
una riunione interclub per visitare la mostra “Da
Giotto a Gentile” che si sta tenendo, con un
grande successo di pubblico, a Fabriano.
L'appuntamento era per il pomeriggio di sabato 11 ottobre
quando i 150 convenuti si
sono ritrovati al Teatro Gentile
per assistere alla presentazione
della mostra tenuta dal curatore Prof. Stefano Papetti, rotariano del Club di Fermo,
che con la sua consueta abilità
oratoria ha invogliato ancora di più i presenti a
visitare la mostra. La visita è stata accompagnata
da guide preparate e molto professionali che
hanno spiegato nei minimi dettagli le opere
pittoriche e le sculture lignee del due e trecento
ospitate nei locali della Pinacoteca Civica fabrianese
e nelle chiese di San Venanzio e San Domenico.
L'interclub si è concluso con la conviviale organizzata
presso lo Janus Hotel Fabriano, dove i presidenti
dei quattro Club hanno manifestato tutto il loro
entusiasmo per la bella serata trascorsa insieme.
E' infatti il tema dell'amicizia uno dei capisaldi su
cui si fonda l'attività dei Rotary Club, una attività
volta al servizio per il bene comune, che senza
amicizia tra i soci non porterebbe sicuramente ai
risultati di livello da sempre raggiunti.
Da sinistra: Roberto Coppola presidente incoming RC Senigallia, Maurizio Marchegiani
presidente RC Fabriano, Paolo Crognaletti presidente RC Jesi, il Prof. Stefano Papetti e Paolo
Giuseppetti presidente RC Altavallesina Grottefrasassi.
ROTARY 2090
26
ANCONA 25-35:
A SERVIZIO
DEI GIOVANI
Fabio Paci
ARIA FRESCA
NEL CLUB DI
ASCOLI PICENO
Cristiano Nicolucci
Il progetto “Start me up” nasce da un’idea del Club
Ancona 25-35 che, sotto la Presidenza di Mario Fusario nell’a.r. 2013-2014 e con il supporto della Presidente per l’a.r. 2014-2015 Fabiola Fuggetti, ha deciso
di avviare un’iniziativa volta a supportare i giovani
del territorio della Provincia di Ancona. Tra gli obiettivi
del Club c’è, infatti, quello di diffondere i valori rotariani tra le nuove generazioni attraverso progetti mirati, destinati ai giovani della realtà locale. Tale
orientamento, unito ad un contesto caratterizzato da
una profonda e prolungata crisi hanno spinto a pensare ad un progetto finalizzato a fornire un supporto
concreto, e non solo economico, a dei giovani che
siano in procinto di intraprendere una nuova attività
imprenditoriale. Nel tempo, all’iniziativa hanno aderito diverse associazioni di giovani professionisti locali
che hanno offerto il loro rilevante contributo per l’organizzazione e la concretizzazione del
progetto (Aiga - Sezione di Ancona,
Unione Giovani Commercialisti ed Esperti
Contabili – Sezione di Ancona, Giovani
Coldiretti di Ancona, Pepe Lab). La collaborazione intrapresa ha condotto anche
alla formazione di un tavolo di analisi permanente finalizzato a studiare le dinamiche economiche e del mondo del lavoro
in atto nel contesto della Provincia di Ancona. Start Me Up è un progetto volto allo
sviluppo di competenze imprenditoriali,
finalizzato a supportare talenti di Ancona
e provincia e a stimolare l’occupazione
attraverso la costituzione di una nuova
impresa. I destinatari del progetto sono i
giovani della Provincia di Ancona che non abbiano
ancora compiuto 36 anni alla data del 13 settembre
2014 e che siano intenzionati ad intraprendere un’attività imprenditoriale nel territorio della Provincia di
Ancona (maggiori info sul sito www.bandostartmeup.it). Per tutti i partecipanti al progetto sarà or-
ganizzato un corso gratuito col quale saranno formati
su tematiche giuridiche, fiscali e aziendali rilevanti
per chi intende intraprendere un’attività d’impresa.
Sarà, inoltre, prevista una sessione incentrata sull’elaborazione di un business plan per la nuova idea. Attraverso l’analisi delle idee e dei relativi business plan,
un comitato tecnico appositamente selezionato perverrà alla determinazione dell’idea imprenditoriale
vincitrice che verrà premiata con una somma in denaro del valore di Euro 2.500 e il supporto professionale dei soci del Rotary Club Ancona 25-35, degli
associati delle associazioni promotrici e di altri professionisti (del valore figurativo complessivo di Euro
12.500) per tutto il primo anno successivo alla costituzione. La disponibilità dei rotariani e dei soci delle
altre associazioni aderenti rappresenterà il vero valore aggiunto del progetto. Essi, infatti, supporteranno la nuova impresa per tutto il primo anno,
normalmente quello più critico, mettendo a servizio
dei vincitori le proprie competenze. Ciò con l’intento
di guidare i nuovi imprenditori nell’assunzione di decisioni complesse: dalla scelta della forma giuridica
all’identificazione della struttura organizzativa e produttiva più adatta per le finalità perseguite, dal supporto su questioni fiscali a quello relativo ad aspetti
legati alla contabilità, al controllo di gestione, al marketing, ecc. Start Me Up è un progetto importante
che mira a rafforzare le potenzialità di sviluppo e l'attrattività del nostro territorio puntando sull’entusiasmo, l’energia e le idee delle nuove generazioni. Il
Rotary Club Ancona 25-35, collaborando con le altre
associazioni, si impegna a sostenere i giovani e le
idee innovative, che rappresentano la linfa per la
competitività del nostro Paese. Il bando Start me up
è stato presentato il 13 Settembre 2014 con una madrina d’eccezione: la campionessa olimpionica di fioretto femminile individuale e a squadre Elisa Di
Francisca. Nell’occasione Elisa è anche stata nominata socia onorario del Rotary Club Ancona 25-35.
La freschezza dettata dalla dinamicità mostrata
da un nuovo corso.
La simpatica ed allo stesso importante serata
del 19 settembre ha dimostrato come l’azione
di gruppo ben concertata sia la via
maestra da seguire per il raggiungimento di quegli obbiettivi che
sembravano in passato difficilmente
raggiungibili. Ogni intervenuto ha
contribuito, ognuno nella propria
misura, a porre insieme, pietra dopo
pietra, quell’edificato di comunanza
che porta sul territorio, ed a favore
dei meno abbienti, un tangibile segnale di solidarietà. Respiriamo
quindi a pieni polmoni nella speranza che il vento di dinamicità,
tipico rotariano, continui a spirare
raggiungendo i bisognosi. Il successo dell’iniziativa,
avviata dalla disponibilità della UnipolSai Assicurazioni S.p.A, potrebbe aprire possibilità a
futuri sviluppi sempre nello spirito di servizio.
ROTARY 2090
IL RC FABRIANO
PER LA
COMUNITÀ
LOCALE
Il Presidente Marchegiani (a sinistra) consegna la massima onorificenza Rotariana
al Maestro Lorenzo Sbaffi che la ritira a
nome della Scuola di musica Barolomeo
Barbarino di Fabriano.
MONTEGRANARO:
MASTERCHEF
DI SOLIDARIETÀ
27
Si è tenuta venerdì 26 settembre la consueta
riunione annuale del Rotary Club Fabriano in cui si
riassumono i progetti svolti a favore della Comunità
Locale.
Una folta rappresentanza di ospiti facenti parte
delle istituzioni e delle associazioni sono intevenuti
per portare la propria testimonianza di quanto
realizzato insieme nell'anno sociale 2013-2014 sotto
la presidenza di Graziella Pacelli.
Il nuovo Presidente del Club per l'anno 2014-2015,
Maurizio Marchegiani, dopo un breve saluto iniziale
ha ceduto la parola a Barbara Pallucca, Assessore
alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del
Comune di Fabriano, che ha sottolineato
come la stretta colaborazione tra enti
pubblici e associazioni private può portare
a risultati altrimenti impensabili, come
per esempio al restauro del Polittico
“Madonna con Bambino e Santi” di Allegretto Nuzi, alla installazione della rete
internet wireless tra i complessi San Domenico e San Benedetto e alla conferenza
del Rabbino Capo della comunità ebraica
di Roma Dott. Di Segni. E' toccato quindi
al Presidente della Fondazione Carifac,
Guido Papiri, ricordare le principali attività svolte
insieme, come l'assegnazione delle Borse di Studio
“Abramo Galassi” a ragazzi meritevoli delle scuole
superiori fabrianesi e il corso per l'utilizzo dei defibrillatori ad oltre 100 persone del corpo scolastico
di tutte le scuole della città (progetto questo che
ha visto la partecipazione anche dell'altra associazione
“service” di Fabriano, il Lions Club).
Altre testimonianze di riconoscimento per l'opera
svolta dal Rotary Club Fabriano sono arrivate dal
Dirigente Scolastico Francesco Maria Orsolini, a
nome di tutte le scuole superiori della città, da
Anna Massinissa di InArte, da Roberta Mancini
della Società Ginnastica Fabriano-Cerreto, dal past
president del Lions Club Fabriano Alfredo Della
Penna e da Alessandra Bartoccetti e Federico
Ferretti, i ragazzi che, grazie al progetto Scambio
Giovani, hanno avuto l'opportunità di trascorrere
un anno di studio negli Stati Uniti ospiti del Rotary.
Il Presidente Marchegiani ha anche voluto ricordare
il Rotary Campus Marche, che ogni anno ospita
per una settimana di vacanza a Porto Potenza
Picena cento ragazzi diversamente abili (quattro
dei quali dalla nostra città) ed altrettanti famigliari
accompagnatori. Momento importantissimo a
conclusione dell'incontro è stata l'assegnazione
della massima onorificenza rotariana - il Paul
Harris Fellow - alla benemerita Scuola di Musica
Bartolomeo Barbarino che da oltre 30 anni forma
la sensibilità artistica di tanti ragazzi fabrianesi.
A ritirare l'attestato è stato chiamato il Maestro
Lorenzo Sbaffi, membro del direttivo della scuola
e stimatissimo Direttore d'Orchestra, che ha speso
parole di ringraziamento per il prestigioso riconoscimento ricevuto.
Al “suono della campana” che concludeva la
serata, il Presidente Marchegiani ha dato appuntamento alla fine di giugno 2015, quando si
renderà conto di quanto fatto dal Club nel corrente
anno sociale.
Grande successo della serata di beneficenza organizzata dal Rotary Club Montegranaro “A cena
con Luca Manfè”, sabato scorso, nella splendida
location di Villa Serita in Contrada Aiello di Penna
San Giovanni, circa 300 persone hanno accolto,
con grande entusiasmo, il vincitore dell’ultima
edizione di Masterchef USA, primo italiano a
portarsi a casa il prestigioso trofeo della serie
televisiva più seguita. Uno Chef che ha portato
nel territorio marchigiano la sua passione per la
cucina ideando un menù originale per la
serata, valorizzando i prodotti tipici del
nostro territorio. Diviso tra la cucina e la
sala, Luca ha dato una presentazione esauriente di ogni pietanza mettendo in risalto
gli ingredienti, le caratteristiche di qualità
e le modalità di preparazione per dare il
giusto equilibrio di sapori che si racchiude
in un piatto. Con la sua simpatia e l’accento
spiccatamente friulano, Luca ha saputo
intrattenere fino a tarda ora i numerosi
ospiti che non hanno lesinato i complimenti
allo chef ed all’organizzazione mostratisi tutti all’altezza delle aspettative. A seguire un Talk Show,
“Conosciamo Luca”, uno chef che non si definisce
chef, bensì un cameriere con la passione per la
cucina, i cui valori e convinzioni si riflettono nelle
sue azioni, sul suo modo di pensare e nei suoi
sentimenti. Ha dato testimonianza del percorso
nella competizione Masterchef, mostrando un
giovane, forte e sicuro del suo talento che esprime
la sua capacità creativa, esponendosi continuamente
al rischio di momentanei insuccessi presentando
piatti innovativi, anche nei momenti decisivi della
competizione ma che alla fine, con grande merito,
il successo gli arride e consegue l’ambito titolo di
Masterchef. Il Rotary Club Montegranaro, impegnato
attivamente nella realizzazione di progetti di
services nel territorio destina interamente il frutto
della serata al sostegno della “P.A. Croce Gialla di
Montegranaro”. Nei prossimi giorni verrà convocata
una conferenza stampa nel corso della quale
saranno illustrati i risultati conseguiti con la
consegna del ricavato.
ROTARY 2090
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ALTO FERMANO
SIBILLINI:
GLI ARTIGIANI
Chiara Fermani
ANCONA
CONERO:
“SERVIZIO
SPAZIO NEUTRO”
Gianfranco Paci
Presidente R.C.
Ancona Conero a.r. 2013-2014
Una serata dedicata agli artigiani locali, quella che si
è svolta al ristorante San Marco di Servigliano nella
conviviale del Rotary Club Alto Fermani Sibillini. Alla
presenza del presidente della Cna di Fermo Paolo
Silenzi, il padrone di casa Sergio Lucarini, timoniere
del Club, ha consegnato i riconoscimenti ai quattro
artigiani della provincia che si sono distinti per la
fedeltà al lavoro, coloro che con la passione e l’amore
per il proprio mestiere hanno segnato la storia e le
tradizioni del territorio e ora ne sono gli scudi difensivi
della memoria e dell’identità. A ricevere il riconoscimento
due artisti del legno: Serafino Lupi di Amandola e
Fulvio Concetti, che tra le sue opere vanta anche la
ristrutturazione del Rosone del Duomo di Fermo.
Con loro, premiati anche due barbieri
vecchia scuola: Antonio Ilari, ex sindaco e storico barbiere di Falerone,
e Guido Gennaro, titolare della
storica barberia Personal di Fermo,
per anni punto d’incontro del salotto
buono della provincia. Un premio
speciale è stato consegnato “all’artigiano della penna”, come l’ha definito il presidente Lucarini, Bruno
Squarcia, decano dei giornalista
ascolani, classe 1915, testimone di
un secolo di storia del territorio e
non solo. Storia che ha vissuto e
raccontato per anni e che ora abita
le pagine del libro, presentato nel corso della serata,
“Bruno Squarcia, Cronista da marciapiede”, scritto
da Raffaele Vitali, direttore del quotidiano d’informazione
www.laprovinciadifermo.com. A separare Bruno e
Raffaele ci sono 62 anni di differenza, ma a unirli c’è,
non solo lo stesso mestiere, ma l’idea del giornalista.
Non quello che riempie le pagine chiuso nella
redazione, ma quello che consuma le suole delle
scarpe, colui che, come scrive Raffaele di Bruno
“non conosce il riposo, non sa cosa sia il silenzio,
che indaga, chiede, osserva, verifica e alla fine
scrive”. Il libro, che si sviluppa attraverso un’intervista
di trenta domande, “nasce come un dialogo racconta Vitali – dopo aver convinto Bruno della
mia idea, abbiamo iniziato a parlare e non abbiamo
più smesso”. E non è difficile crederlo perché Bruno
è un fiume in piena, di storie, ricordi, aneddoti, ha
voglia di raccontare la sua professione e non appena
prende la parola non si può che restare in ascolto,
ammirati e divertiti dalle sue parole, dalla sua
passione e dalla sua memoria, perché Bruno ricorda
tutto, nomi, date, luoghi e non perde occasione per
sottolineare che per il libro, scritto a quattro mani
con Vitali, non ha avuto bisogno di nessun appunto.
La serata si chiude con i suoi immancabili racconti
su Mina, Claudio Villa e Fausto Coppi. Fu proprio
Bruno Squarcia per primo a divulgare lo scoop della
Dama Bianca sulla Gazzetta dello Sport; e poi c’è
l’Ascoli calcio, della quale Bruno potrebbe parlare
per ore. E’ inevitabile, dei suoi racconti non si è mai
sazi, ma Bruno è generoso e il presidente Lucarini
riesce a strappargli una promessa per un’altra serata
in sua compagnia.
La possibilità di incontrarsi,
consentendo così - seppure
temporaneamente - il ricongiungimento famigliare, tra
genitori e bambini separati
da condizioni di disagio di
varia natura (per es. per allontanamento dei primi in
seguito a provvedimento giudiziario), si è ora concretizzata nelle migliori condizioni ad Ancona, grazie ad
un fattivo contributo del locale Club Rotary Ancona
Conero: dallo scorso giugno, infatti, è disponibile un
appartamento situato in punto centrale e tranquillo
della città, adeguatamente attrezzato, in modo che
l’incontro avvenga sotto la tutela di operatori comunali esperti nelle problematiche educative e psicologiche. Un appartamento dai colori vivaci, pieno
di giochi, ma fornito anche di una cucina perché genitori e piccoli possano consumare insieme una merenda: una struttura necessaria ed attesa da tempo,
come hanno sottolineato il Sindaco e l’Assessore
alle Politiche sociale del Comune il giorno del taglio
del nastro, il 20 giugno scorso, la cui realizzazione
è stata resa possibile grazie al Rotary Conero che,
anche con l’aiuto della Rotary Foundation e del Distretto R. 2090, ha sostenuto il progetto coprendo
buona parte delle spese necessarie all’allestimento. Mi
piace riportare le parole
stesse dell’Assessore alle Politiche sociali del Comune
Emma Capogrossi che in
una lettera indirizzatami a
conclusione dei lavori,
scrive: «La recente inaugurazione dello ‘Spazio Neutro’
ha concluso un percorso di collaborazione tra il Rotary Club Ancona Conero e il Comune di Ancona,
finalizzato al completamento di un progetto di fondamentale importanza per la tutela dei minori e per
il riconoscimento di un diritto sancito dalla Convenzione di New York. Con l’auspicio che tale collaborazione possa proseguire nel tempo, esprimo il più
sentito ringraziamento mio personale e dell’Amministrazione per l’attenzione e la sensibilità con la
quale il Rotary Club Ancona Conero ha condiviso i
contenuti del progetto e per il prezioso contributo
economico che ha voluto garantire al Comune e
che ha permesso la realizzazione di un nuovo servizio». La struttura consentirà di attuare decine di incontri mensili tra bambini e genitori, provenienti sia
da Ancona sia dal territorio delle Marche centro-settentrionali.
ROTARY 2090
TERAMO EST
UNIVERSITÀROTARY
Duilio Divisi
ROTARY
PER TE
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Ciò che colpisce negativamente del fenomeno è
la molteplicità farmacologica (dagli ormoni alla
mielostimolazione), la relativa facilità di approvvigionamento e la giustificazione morale di chi ne
fa uso, incuranti degli effetti deleteri sulla salute.
Infatti, i soggetti interessati lasciano intuire una
certa obbligatorietà al doping in virtù della sua
ampia diffusione. Si tratterebbe quindi non di
una totale mancanza di etica sportiva quanto del
solo mezzo per ripristinare una scala di valori o di
capacità. È ovvio come il disconoscere i più elementari principi di liceità e lealtà sociale non
potesse non avere ripercussioni in ambito giurisprudenziale. L’argomento della Giustizia Sportiva
risulta di evidente attualità ed interesse, alla luce
della riforma approvata dal Consiglio Nazionale
del Coni lo scorso dicembre la quale prevede
l’abolizione di alcuni organi (Alta Corte e TNAS) e
la creazioni di altri (il Collegio di Garanzia e la
Procura Generale dello Sport, anche detta “Super
Procura”). L’intendimento sembra essere quello
di concepire un rinnovato sistema normativo, che
da un lato elimini la flebile linea di demarcazione
tra le competenze attribuite al TNAS e all’Alta
Corte di Giustizia e dall’altro renda più pressante,
certo e non soggetto a sconto alcuno il complessivo
assetto sanzionatorio. Come per tutte le riforme
non sono mancate note di dissenso, manifestate
in particolare dalla Federcalcio, probabilmente
legate alla rilevante incidenza degli interventi da
parte della Giustizia Sportiva nel mondo del “pallone”, espressi sia in termini di numero di procedimenti (spesso con rilevante risonanza mediatica)
sia in termini di ripercussioni a carattere economico.
Soprattutto, viene lamentato un possibile “rischio
di violazione del principio di autonomia delle
singole federazioni” presupponendo questioni di
legittimità delle nuove norme sotto il profilo dell’ingerenza della Super Procura nei procedimenti
delle Procure Federali.
Il Rotary, facendosi promotore di simili iniziative,
intende sensibilizzare ad una rinnovata coscienza
civica fatta di rispetto per l’essere umano nelle
sue variegate espressioni.
Continua con successo l’azione del Club Rotary
Teramo Est, per sensibilizzare la cittadinanza verso
la individuazione delle malattie cardiache e alla
ricerca di una migliore qualità di vita unita ad
una cosciente prevenzione dei fattori di rischio
cardiovascolari. In occasione della Notte Bianca
di Giulianova, il Club teramano, in collaborazione con la ASL locale, ha organizzato l’ennesimo evento “Rotary per te” finalizzato,
appunto, alla prevenzone delle malattie cardiovascolari.
L’iniziativa, istituita da tempo nell'ottica dello
spirito di servizio proprio del Rotary, si ripete ormai da diversi anni con il lodevole
scopo di offrire alla popolazione screening
medici gratuiti al fine di sensibilizzare i cittadini alla prevenzione delle varie patologie. Negli appositi stand allestiti per l’occasione, l’équipe dei medici specialisti ha
ricevuto i cittadini disponibili alla visita
cardiologica di base sul posto, supportata anche
da un elettrocardiogramma. Nel corso della serata,
sono state effettuate, in 4 ore, 49 visite durante
le quali a diversi pazienti sono state riscontrate
anomalie da approfondire nell'ottica di una buona
prevenzione. Evidenti i casi di ipertensione arteriosa
misconosciuta e di scarsa conoscenza delle problematiche correlate alla presenza di fattori di
rischio come ipertensione, colesterolo e trigliceridi
elevati, diabete e sovrappeso corporeo. Il Presidente
del Rotary Teramo Est, dott. Luigi Di Filippo evidenzia i numerosissimi attestati di gratifica per la
manifestazione, tanto che nel corso dell'anno
verrà sicuramente ripetuta in altra occasione,
oltre a quella abituale già programmata per la
Notte Bianca del prossimo anno. Lo stesso Presidente ringrazia la ASL di Teramo e il lavoro svolto
dal Dr. Ugo Minuti promotore dell'evento e dei
dott.ri, Donatello Fabiani e Alberto Lavornia per
la loro grande disponibilità e professionalità.
Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università
di Teramo si è tenuto un Convegno, accreditato
ECM, sul tema “Doping ed Attività Sportiva: Aspetti
Etici e Giuridici”. L’evento, organizzato dal Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Teramo presieduto
dall’Avv. Guerino Ambrosini e dal Rotary Club Teramo Est ha visto due relatori d’eccezione: il Prof.
Piero Sandulli e l’Avv. Gianfranco Iadecola.
Per “doping” s’intende letteralmente “l’assunzione
(o abuso) di sostanze o medicinali con lo scopo
di aumentare artificialmente il rendimento fisico
e le prestazioni dell’atleta”. A tal proposito esiste
attualmente un elenco di sostanze proibite, la cui
esclusiva acquisizione espone il soggetto alla
relativa sanzione da parte della Giustizia Sportiva.
ROTARY 2090
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ROTARY TERMOLI:
DONAZIONE
Il Rotary club Termoli, il 26 settembre, in una
serata all’insegna della beneficenza venerdì
27 settembre, nella sede sociale CIAN, ha
donato alla Preside Maria Maddalena Chimisso
dell’Istituto Omnicomprensivo del vicino comune di Guglionesi, due strumenti musicali.
Sono stati consegnati un sassofono e un cla-
rinetto, che saranno a disposizione degli studenti di musica dell’Istituto. Il presidente del
Club, Michele Di Tomasso, alla presenza di
numerosi soci rotariani, ha consegnato i due
strumenti alla Dirigente della scuola, che ha
ringraziato il Presidente e il Club Rotary per
la donazione.
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Rustichella d'Abruzzo S.p.A
Piazza dei Vestini - Pianella (PE)
Tel. 085 971308
www.rustichella.it
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