slide Nosi ricerche di marketing

RICERCHE DI MARKETING
Costanza Nosi
La criticità dell’informazione per il Marketing
Infittirsi delle
interdipendenze
culturali mondiali
Modelli di acquisto
e consumo più
articolati
Riconfigurazione
della struttura di
potere all’interno
dei mercati a favore
del Trade
Ricerca
dell’interrelazione
con la domanda
finale da parte del
produttore
Passaggio da una
concorrenza di
settore a una
concorrenza
allargata
Richiesta di
maggiore
responsabilità
istituzionale alle
imprese
Pagina 2
Carenze relative alle informazioni di mercato
• … non corrispondono alle informazioni di cui si ha
bisogno …
• … eccesso di informazioni che ne impedisce un uso
efficace …
• … le informazioni sono disperse all’interno
dell’impresa e difficili da rintracciare …
• … le informazioni fondamentali arrivano troppo tardi
per essere utilizzate …
• … alcuni manager tengono per sé le informazioni
senza passarle ad altri …
• … è difficile verificare l’attendibilità e la precisione
delle informazioni.
Pagina 3
… quindi è necessario
• Capire quali informazioni sono necessarie
• Strutturare un sistema informativo che le generi
• Centralizzare le informazioni disponibili
• Diffonderle all’interno dell’organizzazione e
agevolarne l’utilizzo
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Il sistema informativo di marketing
Sistema integrato di persone, strumenti, metodi e tecniche,
finalizzato alla generazione, combinazione, integrazione e
distribuzione delle informazioni rilevanti per le scelte di
marketing dell’impresa.
Raccolta
Trattamento
Archiviazione
Distribuzione
ATTIVITA’
TECNOLOGIE
PROCEDURE
ORGANIZZATIVE
PERSONE
Fonte: Molteni L., Troilo G., Ricerche di marketing,McGraw-Hill, 2003.
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Interpretazione
Una distinzione importante da ripassare…
DATI PRIMARI
Sono dati prodotti ad hoc, in risposta a
una specifica esigenza di ricerca
definita puntualmente in tutti i suoi
aspetti, attraverso un’apposita
rilevazione sul campo o la raccolta
presso il personale interno.
DATI
SECONDARI
Sono dati già realizzati (e solitamente
pubblicati) dall’organizzazione stessa o
da qualsiasi altro soggetto, in risposta
a obiettivi conoscitivi diversi e
indipendenti.
Pagina 6
Tipologie di dati
Dati provenienti da
attività di marketing
intelligence
Primari
Es: soddisfazione dei clienti,
azioni della concorrenza,
previsioni di vendita
Dati provenienti da
ricerche ad hoc
Es.: opinioni e atteggiamenti
dei consumatori, brand
awareness, efficacia della
pubblicità
DATI
Secondari
Dati provenienti dai
sistemi di rilevazione
aziendali
Es.: risultati di vendita, analisi
scostamenti budget
Dati provenienti da fonti
istituzionali o esterne
all’impresa
Interne
Esterne
FONTI INFORMATIVE
Fonte: Molteni L., Troilo G., Ricerche di marketing,McGraw-Hill, 2003.
Pagina 7
Sistema di contabilità interna
• Sono definiti dati secondari interni.
• I dati di vendita, ad esempio nei rapporti di
vendita mensili, sono classificati per prodotto,
gruppo di cliente ed area di vendita.
• Permettono di confrontare ed analizzare:
– le vendite del periodo rispetto a quelle dell’anno
precedente (in volumi e valori);
– il mix di prodotti sul fatturato totale;
– il tasso di concentrazione del fatturato per cliente;
– l’efficienza delle vendite;
– …
Pagina 8
Esempio di report risultati per area di vendita
Regione
Piemonte
N°
venditori
Area
Unità vendute nell’Anno 1
2
Lombardia
3
Veneto
2
Liguria
1
Emilia
3
Umbria
1
Lazio
2
Abruzzo
1
Campania
2
Puglia
2
Calabria
1
Totale
20
Nord
(8)
Centro
(6)
Sud
(6)
9.814
(37%)
7.162
(27%)
9.320
(35%)
26.296
Pagina 9
Mod. A
1.474
Mod. B
2.166
Mod. C
6.174
Mod. A
1.124
Mod. B
2.242
Mod. C
3.796
Mod. A
682
Mod. B
1.984
Mod. C
6.654
26.296
Le principali fonti (esterne) di dati secondari
Fonti governative
Le fonti governative sono utili per delineare il quadro economico di riferimento e comprendono:
 la relazione (annuale) previsionale e programmatica del Ministero del Bilancio e della Programmazione
Economica
 la relazione (annuale) del Governatore della Banca d’Italia
 le relazioni dell’OCSE (Organizzazione dei paesi maggiormente sviluppati)
 le relazioni dell’INCS (Istituto nazionale per lo studio delle congiunture)
 relazioni dell’Unione Europea su studi di settore prodotti dalle varie Direzioni Generali di riferimento
Fonti statistiche ufficiali
Le fonti statistiche ufficiali che forniscono informazioni sulla struttura economica e sociale sono le seguenti:
 gli Annuari Statistici (prodotti dall’ISTAT e dall’EUROSTAT, istituti centrali di statistica italiano e
comunitario)
 l’Annuario delle Statistiche Industriali
 il Bollettino Mensile di Statistica
Dagli annuari statistici è possibile ottenere informazioni sull’evoluzione della popolazione, del sistema
industriale, sui consumi delle famiglie e sugli investimenti delle imprese e della Pubblica Amministrazione.
Inoltre al loro interno si trovano studi su settori di particolare interesse economico e sociale (per esempio la
sanità, l’istruzione, la cultura e l’intrattenimento, il turismo) e rilevazioni di indicatori economici generali (tasso
di occupazione, tasso di inflazione, ecc…).
Pagina 10
Le principali fonti (esterne) di dati secondari
Enti per la ricerca economica e sociale
Importanti dati economici e sociali possono essere reperiti dalle pubblicazioni dei seguenti enti:

ISCO (Istituto per lo Studio della Congiuntura)

ICE (Istituto per Commercio Estero)

CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali)

ISCOM (Istituto per gli Studi e la Documentazione sul Commercio ed il Turismo)

INDIS (Istituto Nazionale della Distribuzione)

CNEL (Consiglio Nazionale Economia e lavoro)
Associazioni di categoria
La Confindustria pubblica numerosi commenti di analisi alla situazione economica fra cui i seguenti volumi:


gli indicatori (mensile) sulla situazione economica nazionale;
la rassegna congiunturale (trimestrale, in chiave anche prospettica);
Le Camere di commercio. Le diverse associazioni a livello regionale e provinciale possono essere una fonte
importante di informazioni. Il CERVED (Società Nazionale di Informativa delle Camere di Commercio Italiane)
rende disponibili su apposite banche dati le informazioni tratte dalle diverse Camere di Commercio con
programmi e finalità specifiche (anagrafe aziende operanti con l’estero, archivio bilanci, informazioni sui paesi
esteri, ecc…)
Gli enti regionali (Regioni, Province, Comuni, Comunità montana, ecc…) effettuano studi di settore di interesse
locali
Banche ed industria
Tra le fonti di origine bancaria si collocano:



Annuari dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana)
Rapporti della Banca d’Italia e della BCE (Banca Centrale Europea)
Rapporti di Mediobanca
Per l’industria, acquistano particolare interesse i dati di bilancio e le riviste interne delle singole aziende
Pagina 11
Le principali fonti (esterne) di dati secondari
Istituti di ricerca di marketing
Le imprese possono acquisire informazioni su trend di mercato (ricerche panel) presso istituti di ricerca
specializzati.
Riviste specializzate
Tra le riviste specializzate si fa menzione delle seguenti: Espansione, Il Mondo, Finanza, Marketing e
Produzione, Micro&Macro Marketing, Mark up ed il Sole 24 Ore. A quelle nazionali occorre aggiungere quelle
internazionali fra cui: Journal of Marketing, Journal of Marketing Research, Journal of Consumer Research,
Business Week, Fortune, Harvard Business Review, Financial Times, The Wall Street Journal e The Economist
Pagina 12
Il sistema di marketing intelligence
• Si basa su dati primari di fonte interna.
• Fornisce informazioni sull’evoluzione del contesto
macro-marketing e sulla concorrenza
• Consente di tenere sotto controllo forze e
debolezze della posizione competitiva dell’impresa
nel mercato di riferimento
• Metodi:
– utilizzo della forza vendita;
– creazione di centri informativi.
Pagina 13
Benchmarking
Pagina 16
Benchmarking
Nostro prodotto
Conc. 1
Conc. 2
Conc. 3
Prodotto
10
9
Informaz. MKTG
8
7
6
Distribuzione
5
4
3
2
1
R &D
0
Servizi
Forza di vendita
Pubblicità
Promozione
Pagina 17
Tipologie di dati
RICERCA DI MARKETING
Dati provenienti da
attività di marketing
intelligence
Primari
Dati provenienti da
ricerche ad hoc
Es: soddisfazione dei clienti,
azioni della concorrenza,
previsioni di vendita
Es.: opinioni e atteggiamenti
dei consumatori, brand
awareness, efficacia della
pubblicità
DATI
Secondari
Dati provenienti dai
sistemi di rilevazione
aziendali
Es.: risultati di vendita, analisi
scostamenti budget
Dati provenienti da fonti
istituzionali o esterne
all’impresa
Interne
Esterne
FONTI INFORMATIVE
Fonte: Molteni L., Troilo G., Ricerche di marketing,McGraw-Hill, 2003.
Pagina 16
Cosa fa e non fa la ricerca di marketing
Una ricerca di marketing non…
1.
2.
3.
4.
…OFFRE CERTEZZA DI SUCCESSO
…RACCONTA VERITA’ ASSOLUTE
…RISOLVE I PROBLEMI
…IDENTIFICA STRATEGIE PRECONFEZIONATE
Una ricerca di marketing …
1.
2.
3.
4.
…DIMINUISCE IL RISCHIO DI ERRORE
…AIUTA A COMPRENDERE UNA REALTA’/FENOMENO
…SUPPORTA IL PROCESSO CREATIVO DEL MANAGER
…FORNISCE INFORMAZIONI UTILI
Pagina 17
Importanza della ricerca di marketing
• SUPPORTO ALLA COMPRENSIONE: scoprire,
analizzare, misurare, prevedere i fattori di mercato
• SUPPORTO ALLA DECISIONE: individuare obiettivi,
strategie e strumenti di marketing più appropriati
• SUPPORTO AL CONTROLLO: valutare i risultati di piani
e azioni di marketing in corso o concluse
Pagina 18
Il processo di ricerca: definizione
“La sequenza organizzata di attività,
concomitanti e successive, attraverso la quale si
perviene alla definizione e alla realizzazione
operativa della formula di ricerca deputata a
colmare la carenza informativa dell’impresa”
Fonte: Mattiacci A., in Molteni L., Troilo G., 2003.
Pagina 19
Il processo di ricerca
PROBLEMA DI
MARKETING
TEMA DI
RICERCA
DETERMINAZIONE
DISEGNO di RICERCA
e FONTI DATI
DEFINIZIONE
DELLA FORMULA
DI RICERCA
ESECUZIONE
DELLA FORMULA
DI RICERCA
RACCOLTA DATI
ELEMENTARI
SVILUPPO
PROCEDURE OPERATIVE
di COLLEZIONE DATI
DISEGNO CAMPIONARIO
TRATTAMENTO
ELEMENTARE
DATI RACCOLTI
SCELTE TECNICHE
d’ANALISI e
PRESENTAZIONE
ANALISI DATI
REDAZIONE REPORT
Pagina 20
PRESENTAZIONE
DEI RISULTATI
I documenti che accompagnano il processo
PROBLEMA
BRIEF
METODO
PIANO
PROGETTO
Pagina 21
FIELD
ANALISI
REPORT
Dal problema di marketing al tema di ricerca
PROBLEMA DI MARKETING
SEGMENTAZIONE DELLA DOMANDA:
Verificare se la domanda potenziale
presenti delle disomogeneità, di struttura e
di comportamento rilevanti ai fini della
differenziazione dei prodotti in portafoglio.
TEMA DI RICERCA
• Definire le variabili soggettive
(comportamentali, sociali, demografiche)
che discriminano i comportamenti dei
consumatori target nei confronti del
prodotto.
• Stimare la numerosità e la dimensione
dei segmenti di domanda.
COMPORTAMENTI D’USO DEL
PRODOTTO:
Scoprire in che modo il consumatore utilizzi
il prodotto.
• Comprendere se la confezione sia
concepita in maniera funzionale all’utilizzo
abituale del prodotto da parte del
consumatore.
• Misurare l’intensità d’uso del prodotto
secondo le varie modalità possibili.
VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE:
Verificare se i consumatori sono soddisfatti
dalle prestazioni del prodotto.
• Definire gli attributi elementari della
prestazione in base ai quali i consumatori
attuano le proprie valutazioni.
• Scegliere il modello di misura della
soddisfazione da utilizzare.
Pagina 22
Una distinzione importante
Ricerche Quantitative:
Indagini condotte con questionari principalmente strutturati o semistrutturati a
campioni piuttosto estesi di popolazione al fine di ottenere dati estensibili ad un
universo di riferimento.
Ricerche qualitative:
Indagini condotte con strumenti destrutturati, intervistando in profondità
campioni relativamente piccoli, allo scopo di individuare le motivazioni sottese
a comportamenti, atteggiamenti, ecc. utilizzando tecniche di natura psicologica.
Ricerche integrate:
Nate come una mera utilizzazione, in uno stesso progetto, di entrambi gli
strumenti quantitativi e qualitativi, si sono successivamente raffinate,
attraverso l’inserimento di test di natura motivazionale nei questionari quantitativi.
Pagina 23
Una distinzione importante
QUANTITATIVE
RESEARCH
QUALITATIVE
RESEARCH
1. Producono indicazioni
1. Producono dati
2. L’informazione nasce
2. L’informazione nasce
da verbalizzazioni
da numeri
3. Elevata soggettività
3. Media soggettività
nell’interpretazione
nell’interpretazione
Pagina 24
Una distinzione importante
QUANTITATIVE
RESEARCH
QUALITATIVE
RESEARCH
1. Problemi di natura
1. Problemi di natura
esplorativa
descrittiva
2 I dati si raccolgono
2 I dati si raccolgono
con la scaletta
con il questionario
3. Domande aperte
3. Domande chiuse
Pagina 25
Le ricerche integrate
QUALITATIVE RESEARCH
QUANTITATIVE RESEARCH
L’output della fase
La quantitativa conferisce
qualitativa diviene input
spessore numerico alle
per la fase quantitativa
variabili emerse e annulla
le devianze di risposta
Pagina 26
Ricerche qualitative: peculiarità
e metodologie
Caratteri della ricerca qualitativa
• La ricerca qualitativa consente di dare una
risposta a tutte queste domande assumendo
una “natura diagnostica”
• Le principali metodologie della ricerca
qualitativa sono:
• l’intervista in profondità
• il focus group
• l’osservazione
L’intervista in profondità (i)
Si basa sul rapporto diretto fra un intervistatore ed un intervistato
con lo scopo di permettere a quest’ultimo di esprimersi liberamente
sull’argomento di indagine. Si ricorre a questa metodologia
qualitativa quando
• il problema oggetto di analisi richiede la conoscenza di
dinamiche individuali
• devono essere affrontate tematiche individuali di cui si
preferisce parlare individualmente
• si devono coinvolgere target potenziali non facilmente
integrabili nei gruppi di discussione (o focus group)
L’intervista in profondità – il colloquio clinico
Consente di individuare e/o di approfondire degli aspetti del fenomeno indagato
che non sono chiari né al ricercatore né al committente al momento delle
definizione del progetto.
•
Fa emergere le aree profonde, emotive ed inconsce che stanno al di
sotto degli atteggiamenti
•
Si inoltra nella complessità cognitiva/affettiva individuale per coglierne
gli elementi latenti.
Caratteristiche:
•
Confronto tra intervistatore e intervistato sulla base di empatia/fiducia
•
“Scava” nella struttura cognitiva e psicologia dell’individuo mediante la “tecnica libera”
(senza protocolli di analisi predisposti).
•
Costi elevati e tempi lunghi sia di realizzazione (da una a due ore) sia di
elaborazione
L’intervista in profondità – l’intervista proiettiva
L’intervista proiettiva consente di individuare e/o approfondire aspetti
del fenomeno indagato limitandosi a comprendere le motivazioni alla
base di determinati comportamenti individuali
In questo caso il ricercatore ricorre ad un protocollo “guida” costituito
da una sequenza di domande integrate da test proiettivi che
consentono di far emergere aspetti meno consapevoli del fenomeno
indagato.
Esempi: catene mezzi-fini, immagini/filmati e invenzione di storie
L’intervista in profondità – l’intervista semi-strutturata
Presuppone una maggiore conoscenza del fenomeno indagato e l’utilizzo di
uno schema di domande prestabilite che permettono di analizzare aspetti
specifici di un determinato fenomeno.
L’intervistatore può cercare di ottenere informazioni più dettagliate ponendo
domande non previste nel protocollo (sottopongono l’intervistato a stimoli scritti
e visivi su cui deve dare un giudizio con scale Likert (grado di accordo,
importanza, ecc.)
• Svantaggio - raggiungono un minor livello di analisi,
• Vantaggio - consentono di focalizzare l’attenzione su aspetti specifici del
fenomeno indagato..
L’intervista in profondità (ii)
Il successo delle interviste in profondità dipende non solo dal grado di
partecipazione degli intervistati, ma anche dalla capacità del ricercatoreintervistatore (quasi sempre psicologo o sociologo)
Kanizsa (1993) - un bravo intervistatore qualitativo deve essere in grado di:
• osservare (captare la psicologia dell’intervistato),
• osservarsi (controllare la propria comunicazione verbale e non verbale)
• osservare di osservarsi (captare l’influenza della propria comunicazione
verbale e non verbale sull’intervistato)
La discussione di gruppo (o Focus Group)
La raccolta di informazioni avviene:
•
tramite il coinvolgimento di un gruppo di persone (8-12 + moderatore) che sono stimolate
a discutere,
•
per un intervallo temporale compreso tra una e due ore,
•
sugli argomenti che costituiscono l’oggetto della ricerca
a) si basa sull’interazione di gruppo (informazioni maggiori rispetto di quelle generate
dall’interazione individuale intervistato-intervistatore, adatto a fenomeni influenzati da
interazioni sociali tra individui (es. influenze sociali su acquisti di beni status symbol);
b) coinvolge un numero maggiore di partecipanti a costi più contenuti ed in tempi più brevi;
c) permette un elevato grado di flessibilità: il dinamismo prodotto dall’interazione di
gruppo/influenza reciproca dei partecipanti, (individuare argomenti emergenti, alimentare
discussione).
La discussione di gruppo – Aspetti operativi
Numero dei Focus Group: almeno tre sullo
stesso argomento
Reclutamento: coinvolgimento di professionisti
esterni
Partecipanti ad ogni focus group (omogenei in
termini di età, ceto sociale, livello di istruzione e
competenze sul prodotto/servizio/brand oggetto
di indagine)
Location (interna o esterna all’Istituto di ricerca,)
Sistemi di registrazione audio-video
Presenza del moderatore che assolve un ruolo
critico per la riuscita del focus group
La discussione di gruppo - Fasi
Fase 1 (riscaldamento)
•
il moderatore presenta l’argomento di discussione e chiede ai partecipanti di presentarsi
•
domande ampie ed introduttive al fenomeno indagato
•
consente ai partecipanti di inserirsi all’interno del gruppo e fare prime riflessioni sul tema
oggetto di discussione.
Fase centrale (ampliamento)
•
i partecipanti vengono stimolati a concentrarsi su alcuni aspetti dell’argomento
analizzato
•
Si fanno emergere esperienze personali e punti di vista.
Fase finale (focalizzazione)
•
il moderatore cerca di trarre maggiori informazioni
•
ricorre anche a tecniche proiettive (stimoli verbali o visivi che consentono ai partecipanti
di proiettare se stessi e con questo i loro giudizi e la loro personalità in una terza
persona in modo da agevolare l’esplicitazione del proprio modo di pensare).
Metodo dell’osservazione
• Per contesti in cui per comprendere il problema occorre raccogliere dati
primari mediante l’osservazione di soggetti, azioni e situazioni
significative.
• L’osservazione permette di analizzare le interazioni all’interno di
processi di acquisto o di utilizzo; le interazioni possono essere:
– di tipo funzionale con il prodotto o il servizio,
– di tipo esperienziale con i luoghi in cui i prodotti o i servizi sono
acquistati ed utilizzati
– di tipo sociale con gli altri clienti.
• Si usano quando si vuole analizzare:
– a) il comportamento di acquisto all’interno di superfici di vendita;
– b) le modalità di utilizzo di determinati prodotti;
– c) i comportamenti della forza vendita o degli addetti al front-office di
imprese erogatrici di servizi.
Metodo dell’osservazione Mistery Shopping
Un’applicazione del metodo dell’osservazione nell’ambito
delle imprese di servizi (strutture ricettive, agenzie
bancarie, agenzie assicurative, ecc.) è costituita dalla
tecnica del “cliente misterioso”.
Si tratta di una particolare tecnica di ricerca con la quale i
ricercatori (mystery shopper) si recano nei punti vendita e
si comportano come se fossero effettivi clienti
simulando richieste di acquisto o di informazioni.
In questo modo riesce a verificare l’impatto del prodottoservizio sul consumatore ed a valutare l’eventuale livello di
customer service da parte dell’addetto alle vendite o del
personale di front-office.
Alcuni indirizzi per fare il Mistery Shopper …
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17/03/2014
Pagina 39
Metodo dell’osservazione
• Implica un rapporto diretto tra ricercatore e fenomeno analizzato;
• Può essere non solo umana, ma anche meccanica (nel primo caso il
ricercatore osserva il comportamento e registra su supporto cartaceo o digitale
gli elementi rilevanti, nel secondo caso si avvale di strumenti più o meno
elaborati per rilevare l’informazione).
• L’oggetto dell’osservazione può trovarsi in contesti naturali oppure in
appositi laboratori.
Cosa fa e non fa l’osservazione
• Permette di fornire informazioni su fenomeni difficili da descrivere
verbalmente,
• Non è in grado di rilevare le motivazioni alla base di determinate
dinamiche di comportamento.
• molto spesso questa metodologia viene integrata con interviste individuali al
fine di acquisire un quadro più approfondito del fenomeno indagato.
Ricerche quantitative:
peculiarità e metodologie
La ricerca quantitativa (o descrittiva) si pone l’obiettivo di fornire un’accurata
misurazione del fenomeno indagato o di quei fattori determinanti (items) il
fenomeno stesso che possono essere stati identificati attraverso indagini
qualitative.
La ricerca quantitativa permette di dare una risposta a queste domande
producendo dati quantitativi che rappresentano il fenomeno nel suo aspetto
dimensionale; questi dati sono raccolti attraverso questionari strutturati o semistrutturati che sono somministrati a campioni (di solito) rappresentativi
dell’universo indagato.
FASI
A. definizione del piano di campionamento
B. scelta del metodo di contatto
C. redazione del questionario
A. Definizione del piano di campionamento
La scelta del piano di campionamento implica tre principali
decisioni
• CHI? la definizione dell’unità campione ossia l’individuazione
di chi deve essere intervistato
• QUANTI? la determinazione della numerosità del campione
ossia di quante persone devono essere intervistate
• COME SCEGLIERLI? la scelta della procedura di
campionamento ossia del modo in cui devono essere scelti gli
intervistati (scelta tra campioni probabilistici e non probabilistici)
B. Scelta del metodo di contatto
I principali metodi di contatto sono
• l’intervista personale (face to face)
• l’intervista telefonica
• l’intervista postale
• l’intervista tramite Web
B. Scelta del metodo di contatto - L’intervista personale
L’ intervista personale prevede un contatto face-to-face tra intervistato ed
intervistatore che pone le domande secondo un questionario di rilevazione più o
meno rigido.
Consente di inserire accanto a domande pre-codificate, anche domande aperte
che permettono all’intervistato di sentirsi più libero nel fornire alcune risposte.
La presenza dell’intervistatore consente di verificare che le risposte vengano
fornite dalla persone prescelte e offre maggiori garanzie in termini di qualità dei
dati raccolti.
Gli svantaggi sono legati soprattutto ai costi ed ai tempi di rilevazione
Impiego del sistema CAPI (Computer Aided Personal Interview)
B. Scelta del metodo di contatto - L’intervista telefonica
L’intervista telefonica consiste nel chiamare, in modo casuale, persone al telefono e nel
somministrare a queste le domande di uno specifico questionario di rilevazione.
La costruzione del campione avviene di solito attraverso gli elenchi telefonici o selezioni
speciali di questi da cui estrapolare alcuni nominativi che possono appartenere ad aree
geografiche diverse.
I vantaggi delle interviste telefoniche sono costituiti dalla possibilità di ottenere dati su
determinati fenomeni di mercato in tempi brevi ed a costi abbastanza limitati rivolgendosi
ad un campione che può essere composto da unità anche molto dislocate sotto il profilo
spaziale.
•
Domande semplici e brevi
•
Limitato tempo di erogazione del questionario
•
Impossibilità di verificare l’effettiva identità del rispondente.
Trovano applicazione soprattutto nei sondaggi di opinione, nelle ricerche elettorali e nelle
indagini realizzate per verificare il tasso di notorietà di una marca o di un prodotto e per
valutare l’efficacia di una campagna promozionale
Impiego del sistema CATI (Computer Aided Telephone Interview)
B. Scelta del metodo di contatto
L’intervista postale
L’intervista postale viene realizzata attraverso l’invio all’intervistato di un
questionario, delle istruzioni per la compilazione e di una busta per il rinvio
Possibilità di utilizzare supporti visivi alla compilazione e soprattutto nel costo
più basso rispetto alle interviste personali e telefoniche
Rischio di campione “autoselezionato” ex-post.
Tempi di attesa lunghi (solleciti ed incrementi di costo)
Ampia possibilità di errori di compilazione in assenza dell’intervistatore.
L’utilizzo della posta elettronica (web-based) consente di snellire i processi di
intervista propri dell’intervista postale. L’intervistato riceve il questionario tramite
posta elettronica, provvede alla sua compilazione ed al suo rinvio in modo
semplice e rapido.