Linee guida per la formazione di venditori al dettaglio dei prodotti biologici FORMAZIONE DEI FORMATORI NELLA VENDITA AL DETTAGLIO DI PRODOTTI BIOLOGICI SU CRITERI ECVET SECONDO IL SISTEMA DI QUALITÀ ECOQUALIFY SINTESI Obiettivi: L’obiettivo primario del progetto è creare un corso di formazione professionale rivolto a docenti e formatori che li ponga in grado di sviluppare corsi di formazione nel settore della vendita al dettaglio dei prodotti biologici conformi ai criteri ECVET e ai livelli EQF. Gli obiettivi specifici di progetto sono: • Traduzione e adattamento del sistema di qualità EcoQualify secondo I criteri EQF ed ECVET al NQF; • Analisi ed elaborazione della metodologia didattica per la formazione di formatori nell’utilizzo del sistema di qualità EcoQualify, secondo le specifiche EQF ed ECVET; • realizzazione di un corso pilota on-line, raccolta e analisi dei dati, revisione dei contenuti; • creazione di una Comunità di Pratica per il settore della vendita al dettaglio dei prodotti bio e coinvolgimento dei portatori di interesse. Principali risultati di progetto: • Gestione di progetto • Piano di valorizzazione e disseminazione • Piano di gestione della qualità • Metodologia EQF ed ECVET • Elaborazione dei learning-outcomes in versione nazionale • Linee guida per istituzioni di formazione professionale • Corso pilota di formazione a distanza • Analisi dei risultati del corso stesso • Creazione di una Community of Practice basata on-line • Brochure di progetto • Report finale 2 Il partenariato comprende 9 organizzazioni europee in 5 Paesi (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, e Italia) e un Paese in accessione (Turchia): queste organizzazioni operano con diverse competenze complementari al raggiungimento dei risultati obiettivo. Ne fanno parte 2 università (UARD in Bulgaria e Canakkale Onsekiz Mart University in Turchia), 3 enti di formazione – Associazione Terre dell’Adrialand (Italia), FORUM Berufsbildung e.V. e Ökomarkt Hamburg e 1 associazione di enti formativi – l’Educational Research Association (Turchia). Inoltre, sono presenti l’Institute Equalita (Germania), Zivy Venkov (Repubblica Ceca) e l’Organic Retailers Association (ORA) basata a Vienna, Austria. UARD coordina e dirige il progetto. L’Associazione Terre dell’Adriatico – Adrialand è il referente italiano. 3 LINEE GUIDA per la formazione di venditori al dettaglio di prodotti biologici ECVET-BASED TRAINING OF TRAINERS IN ORGANIC FOOD RETAILING TO ‘ECOQUALIFY’ QUALITY ASSURANCE SYSTEM (ECVET-ECOQUALIFY) Lifelong Learning Programme LEONARDO DA VINCI Transfer of innovation № 2013-1-BG1-LEO05-08698 4 Indice generale 1. Introduzione ...........................................................................................................................................6 1.1 Obiettivi e Strategia....................................................................................................................6 1.2 Priorità e Risultati Attesi ............................................................................................................7 1.3 Principali prodotti del progetto: .................................................................................................8 2. Le Competenze professionali dei formatori nel settore della vendita al dettaglio dei prodotti biologici .....................................................................................................................................................9 3. Competenze Didattiche ........................................................................................................................13 3.1 Problem-Solving.......................................................................................................................13 3.2 Apprendimento Collaborativo..................................................................................................14 3.3 Casi di studio............................................................................................................................15 4. Criteri didattici in relazione ai sistemi EQF ed ECVET......................................................................16 5. Strumenti di valutazione ......................................................................................................................18 5.1. Criteri di valutazione ...............................................................................................................18 5.2. Valutazione dell'apprendimento..............................................................................................18 5.3. Valutazione del clima d’aula...................................................................................................20 5.4. Strumenti di valutazione..........................................................................................................21 6. Esempio di contenuto didattico............................................................................................................24 Apprendista Commesso generico nell’agro-alimentare...........................................................................24 6.1. Esempio di lezione ......................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO ...........................................................................................26 5 1. Introduzione IL PROGETTO IN SINTESI 1.1 Obiettivi e Strategia Scopo del presente progetto è il trasferimento e l'adattamento dei risultati del progetto “EcoQualify per EQF ed ECVET” al sistema NQF nei Paesi partner. L'obiettivo principale consiste nella creazione di un corso di formazione per insegnanti e formatori nel settore della vendita al dettaglio di prodotti da agricoltura biologica, rivolto ad offrire le necessarie competenze, in modo da poter progettare, programmare ed attuare corsi di formazione basati sui criteri ECVET ed EQF, includendo metodologie di Formazione a Distanza (FAD). Per questo scopo, si rende necessario definire un'appropriata metodologia formativa secondo i criteri EQF ed ECVET, individuando i cambiamenti richiesti nella didattica di insegnanti e formatori, in particolare concentrandosi sull'elaborazione di appropriati risultati di apprendimento (learning outcomes). Nella fase iniziale del progetto, i partner analizzano, definiscono e redigono le metodologie didattiche per la formazione dei formatori e dei tutor per questo settore. Oggi nella formazione professionale la progettazione formativa basata sui risultati di apprendimento è prioritaria. Il Sistema di Garanzia di Qualità EcoQualify, con il quale sono stati precedentemente definiti gli standard di qualificazione condividi dai partner, è la base dell'offerta formativa qui sviluppata in modo innovativo. Tali standard definiscono le conoscenze, le abilità e le competenze dal livello base a quello manageriale, nelle tre aree fondamentali, prodotto, vendita e mercato. Inoltre, il Sistema di Garanzia di Qualità EcoQualify indica i criteri di qualificazione dei docenti. Tutte le unità didattiche sono basate sul Sistema di Garanzia di Qualità Ecoqualify. 6 Uno dei principali obiettivi è stato quello di adeguarsi alla metodologia dei risultati di apprendimento sviluppata nel sistema ECVET, alla quale sono state adattate di conseguenza anche le versioni nazionali. Il partenariato ha erogato e testato un corso pilota on-line; i partner hanno raccolto indicazioni dagli utilizzatori, allo scopo di introdurre eventuali miglioramenti. Hanno poi strutturato una piattaforma social allo scopo di costituire una "Comunità di Pratica" ed hanno stilato un accordo formale di collaborazione tra portatori di interesse nel campo della formazione professionale nel settore della vendita al dettaglio dei prodotti biologici. Di conseguenza è stato appunto elaborato un corso di formazione rivolto al mercato della formazione; accanto ad esso sono state definite delle linee guida per enti e istituzioni operanti appunto nell'ambito della VET (Vocational and Educational Training). 1.2 Priorità e Risultati Attesi Lo sviluppo delle vendite dei prodotti biologici beneficerà senza dubbio dalla maggiore qualificazione professionale di lavoratori, manager e dei formatori che li istruiscono: infatti il settore dei prodotti agro-alimentari biologici è caratterizzato da una carenza di formatori e tutor adeguatamente qualificati. Il partenariato ha operato rispondendo alla raccomandazione del Parlamento Europeo in merito alla promozione dei sistema ECVET presso i fornitori della VET: la necessità di sviluppare nuovi e innovativi approcci metodologici, didattici nella formazione professionale, compresa la FAD, ha motivato particolarmente il partenariato. I risultati del progetto accresceranno quindi la competenza dei formatori nel settore ricordato, contribuendo alla creazione e diffusione di standard di qualificazione e formazione più ampliamente accettati. Il progetto ECVET EcoQualify identifica come priorità il supporto alla formazione iniziale e continua di formatori, docenti, tutor e dei responsabili di istituzioni ed enti di 7 formazione. Di conseguenza, i gruppi-obiettivo del progetto comprendono formatori e docenti, fornitori di servizi formativi ed educativi, formatori nella formazione continua, nell'ambito dei settori dell'agricoltura, della scuola, del commercio di prodotti biologici, dei servizi ambientali e della sicurezza alimentare. 1.3 Principali prodotti del progetto: • Dettagliata metodologia per la progettazione e realizzazione di corsi di formazione professionale basata su criteri EQF ed ECVET nel settore dei prodotti agro-alimentari biologici, secondo il Sistema di Garanzia di Qualità EcoQualify; • Linee guida per enti e istituzioni nel campo della formazione ed educazione per il settore dei prodotti biologici; • Corso pilota (anche in modalità FAD) e relativi materiali didattici; • Piattaforma social per la Comunità di Pratica (COP). 8 2. Le Competenze professionali dei formatori nel settore della vendita al dettaglio dei prodotti biologici Per conseguire gli obiettivi progettuali, è utile definire quali debbano essere le competenze in possesso dei formatori che le istituzioni formative debbono richiedere per svolgere attività di formazione nel settore di riferimento. Nella Tabella 1 sono indicate le competenze indicative di cui debbono disporre I formatori in relazioni alle diverse aree disciplinary, seguendo lo schema già elaborato nella Metodologia che è uno dei risultati del presente progetto. Tabella 1. Competenze dei formatori nel settore Contenuti Formativi 1 Qualificazione minima docenti Conoscenze base della vendita al dettaglio prodotti bio 1.1 Agricoltura Biologica 1.2 Economia Sostenibile LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni 1.2.1 Fair Trade 1.2.2 Protezione dell’ambiente 1.2.3. Produzione Agricola e trasformazione prodotti bio 1.2.4. Responsabilità sociale di impresa 1.3 Gestione Merci 1.3.1. Gestione ordinativi 1.3.2. Gestione Merci 1.3.3. Certificazione ed Etichettatura 1.4. Procedure di Lavoro 1.3.4. Presentazione dei prodotti nel punto vendita 1.4.1. Gestione della Qualità LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni 1.5.1. Tecniche di comunicazione LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni 1.5.2. Comunicare nella vendita LS o LT o DSS + EPS > 5 anni 1.4.2. Sicurezza nei luoghi di lavoro 1.4.3. Igiene agro-alimentare e HACCP 1.5. Comunicazione per la LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni vendita 9 Contenuti Formativi 1.6 Tecnologie 1.5.3. Customer Care 1.5.4. Gestione Reclami 1.6.1. ICT e Informatica applicata dell’Informazione e della Comunicazione 2 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 3 3.1 3.2. 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 3.9 3.10 3.11 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 5 LS o LT o DSS + EPS > 5 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni DSS + EPS > 5 anni Conoscenza dei prodotti I – Prodotti Freschi Frutta e Verdura Pane e prodotti da forno Latte e derivati Formaggi Carni Pesce EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni Conoscenza dei prodotti II – Prodotti Confezionati Prodotti secchi Cereali e Granaglie Frutta secca e a guscio Semi e Germogli Olii e Grassi Miele, Zuccheri e dolcificanti Spezie Bevande alcooliche e non Tè e Caffè Alimenti per bambini Dolciumi 3.12 Prodotti Congelati 3.13 Merendine 3.14 Prodotti semi-lavorati 4 Qualificazione minima docenti EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni Conoscenza dei Prodotti III – Prodotti non alimentari Cosmetici Olii essenziali Detergenti Prodotti per la casa Tessili Cibo per animali EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni EPS > 5 anni + EDS > 3 anni Nutrizionali, dietetici e salutistici 5.1 Scienza della nutrizione 5.2 Disturbi dell’alimentazione 5.3 Nutrizione salutistica LS LS LS 10 Contenuti Formativi 5.4 Diete e cure nutrizionali 5.5 Integratori alimentari 5.6 Prodotti Officinali 6 LS LS LS Amministrazione e Direzione Aziendale 6.1 Valori d’impresa 6.2 Organizzazione del lavoro 6.3 Problem Solving 6.4 Gestione dei dati 6.5 Acquisto delle merci 6.6 Project Management 6.7 Amministrazione finanziaria 6.8 Gestione Risorse Umane 6.9 Normative sul lavoro 6.10 Normative sugli esercizi commerciali e sulla vendita 6.11 Controllo di gestione 6.12 Finanza aziendale 7 Qualificazione minima docenti LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni Marketing 7.1 Teorie e principi del marketing 7.2 Tecniche di vendita 7.3 Strumenti e tecniche pubblicitarie 7.4 Strategie e strumenti del commercio elettronico 7.5 Web Marketing 7.6 Customer Relationship Management (CRM) 7.7 Mercati e distribuzione dei prodotti bio LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni LS o LT o DSS + EPS > 5 anni + EDS > 3 anni 11 Legenda: LS = laurea specialistica; LT = laurea triennale; DSS = diploma scuola superiore di II grado; EPS = esperienza professionale nel settore; EDS = esperienza didattica nel settore Come specificato nella Tabella 1, i docenti operanti nella formazione di questa figura professionale devono avere una sufficiente qualificazione scolastica, ma possono anche disporre di esperienza professionale nel settore acquisita operativamente, sempre a condizione che dispongano di una sufficiente esperienza didattica, che viene meglio analizzata nel capitolo seguente. 12 3. Competenze Didattiche Come già detto, EQF ed ECVET definiscono una modalità di mutua riconoscibilità e trasferibilità delle competenze fra sistemi diversi nell’ambito delle struttura di istruzione e formazione professionale dei Paesi europei. Il sistema nel suo complesso viene poi orientato a criteri di maggiore qualità didattica, per cui la capacità degli insegnanti / formatori / istruttori riveste come sempre un ruolo centrale e determinante nei processi formativi e nel loro successo presso gli utenti. Trattandosi di formazione con una decisa focalizzazione sugli aspetti operativi e pratici, almeno per i primi 3 livelli EQF ed i relativi profili professionali, è chiaro che è fondamentale il fatto che i docenti abbiano una esperienza diretta delle materie di insegnamento, meglio ancora se tale esperienza deriva da una pratica professionale nel settore di riferimento. Ovviamente questo criterio è responsabilità degli enti di formazione, che devono prestare una specifica attenzione a questo aspetto che consideriamo assolutamente determinante ai fini della qualità complessiva dei corsi e del conseguente successo presso i partecipanti. È quindi importante che, accanto alle tradizionali modalità di formazione frontale, che conserva la sua importanza soprattutto in presenza di un pubblico di utenti generalmente in età adulta, si aggiungano tecniche specifiche rivolte ad attualizzare le componenti teoriche ed alla sperimentazione operativa dei contenuti proposti in forma teorica. Senza pretesa di essere esaurienti sul punto, qui di seguito proponiamo alcuni esempi di metodiche di lavoro che possono risultare utili per il successo del lavoro formativo. 3.1 Problem-Solving Il lavoro per problemi è una oramai consolidata metodologia di lavoro nell'apprendimento di conoscenze, abilità e competenze che richiedono la messa in opera di diverse strategie. Viene quindi in genere proposta una 13 situazione concreta di lavoro, nella quale si presenta una problematica operativa nei confronti della quale l'allievo è chiamato ad assumere una decisione, operando una scelta fra diverse possibilità: ovviamente tale scelta dovrà essere adeguatamente motivata dall'allievo, facendo riferimento agli apprendimenti assimilati nel corso. In questo modo, l'allievo deve operare una scelta che coinvolge aspetti cognitivi, abilità personali riferibili alle caratteristiche individuali della persona e capacità che possono essere state sviluppate e affinate anche in contesti diversi, antecedenti al corso in essere: in sostanza, l'allievo è interamente coinvolto nel processo di assunzione della decisione – ed in ciò sta appunto l'effetto formativo della metodica. Di norma, quindi, la strutturazione di questa è così articolata dal punto di vista del docente: 1) scelta dell'argomento; 2) descrizione del problema emerso e definizione delle varie possibili contingenze che creano eventuali vincoli alla decisione; 3) riferimenti teorici ed eventuali altri supporti che sia utile indicare come precondizione ai discenti; 4) analisi e individuazione delle possibili soluzioni; 5) scelta della soluzione ottimale, anche attraverso la discussione guidata all'interno di uno o più gruppi; 6) analisi dei possibili effetti della decisione in rapporto agli obiettivi generali dell'attività; 7) discussione di gruppo sull'esperienza svolta. A queste fasi possono aggiungersi, ad esempio, vari tipi di formalizzazione (documentazione iniziale, relazione finale, presentazione grafica) così come l'impiego di strumenti, tra i quali eventuali supporti elettronici. 3.2 Apprendimento Collaborativo L'apprendimento collaborativo è una strategia didattica con cui piccoli gruppi di allievi a differenti livelli di abilità fanno uso di svariate attività didattiche per incrementare la propria conoscenza di un determinato argomento. Ogni componente del gruppo è responsabile non solo del proprio apprendimento ma anche del progresso degli altri membri del gruppo, cosa che serve a creare un'atmosfera partecipativa. Gli allievi lavorano intorno al tema assegnato fin 14 quando viene completato il compito assegnato. L'obiettivo è quindi che lo sforzo collettivo consenta a tutti i membri del gruppo di conseguire un risultato soddisfacente. 3.3 Casi di studio La metodica dei casi di studio (ing.: case histories) viene strutturata a partire da un caso, possibilmente reale, nel quale una determinata situazione o problema è stato affrontato da un individuo, da un gruppo di operatori o da un'azienda. In genere, sono disponibili molte informazioni aggiuntive in merito ai dettagli della situazione, alla percezione del problema da parte di chi ha dovuto affrontarlo ed alle relative capacità e competenze. In prima battuta, il docente sollecita un'analisi da parte degli allievi, rivolta ad individuare il problema sul tappeto; quindi si analizzano gli elementi che lo costituiscono; successivamente si apre la discussione in cui ogni partecipante avanza le proprie proposte di soluzione, richiede ulteriori informazioni, argomenta la propria tesi e si confronta con gli altri. Quindi si giunge ad una decisione sul da farsi, che verrà poi rapportata a quella effettivamente assunta (se nota) nel caso di studio, il che potrebbe permettere un ulteriore confronto ed ampliamento dell'analisi. Ovviamente, l'utilizzo di questi metodi didattici presuppone una certa familiarietà del docente non solo con il tema prescelto ma anche con i metodi stessi, nei quali va assolutamente evitata ogni improvvisazione: un'accurata preparazione dei materiali informativi preliminari, una chiara definizione delle “regole del gioco”, un costante controllo per evitare digressioni e dispersioni rispetto al nocciolo della questione, una buona capacità di sintetizzare punti di vista e risultati sono indispensabili per una buona condotta di questo tipo di strumenti didattici. 15 4. Criteri didattici in relazione ai sistemi EQF ed ECVET In relazione al sistema EQF, una didattica di successo comprende alcuni criteri fondamentali, e precisamente: - orientamento verso i partecipanti; - didattica attiva; - orientamento operativo. Il tutto allo scopo di garantire un efficace trasferimento di conoscenze. Orientamento verso i partecipanti Dato che l’istruzione e la formazione professionale sono parte dell’educazione degli adulti, ci si deve attendere una composizione di aula estremamente eterogenea in termini di età, titoli di studi, conoscenze iniziali, motivazioni al corso, aspettative. Per tale ragione è necessario durante l’attività didattica tenere conto di queste differenze e predisporre strumenti e metodiche opportuni per facilitare quanto più possibile la partecipazione di tutti i discenti, a prescindere dai diversi livelli di partenza. Diverse possono essere le strategie da adottare: solo a titolo di esempio, può risultare efficace la creazione di gruppi di lavoro distribuiti sulla base di criteri di omogeneità; il supporto di tutor d’aula può risultare estremamente utile nella stessa direzione. Didattica attiva Fondamentale è che le metodiche didattiche adottate uniscano ad una parte teorica snella iniziale una parte applicativa consistente e costantemente correlata alla pratica di lavoro: risultano, ad esempio, determinanti in entrambe le fasi il coinvolgimento, olterché degli allievi, di esperti, la presentazione di simulazioni di casi reali e opportunità di esperienza “in campo”, anche avvalendosi di modalità side-by-side con operatori o lavoratori già esperti. 16 Orientamento al risultato Particolarmente importante può quindi essere anche in questa tipologia di intervento formativo, la identificazione di risultati concreti da realizzare come obiettivo pratico immediato del corso: l’esperienza ci dice, ad esempio, che il lavorare per progetti fin dalla fase di apprendimento risulta estremamente efficace nel motivare i partecipanti, in quanto gli stessi hanno in tal modo una percezione più chiara della concreta applicabilità delle nozioni loro proposte e delle migliori strategie di attuazione delle stesse. Elementi chiave della didattica • Chiara indicazione degli obiettivi formativi • Puntuale illustrazione dei principali presupposti teorici • Esperienza pratica sul posto di lavoro (stage) • Esperienza di lavoro di gruppo • Lavorare per progetti • Verifica continua dei risultati di apprendimento • Supporto di documentazione e materiali di consultazione on line. 17 5. Strumenti di valutazione 5.1. Criteri di valutazione La valutazione, come in qualsiasi processo di apprendimento, svolge un ruolo strategico e rappresenta per questo uno degli elementi più delicati dell’intero processo. Esaminiamo ora ad un maggiore livello di dettaglio due aspetti tra i più importanti della valutazione: • Valutazione dell’apprendimento; • Valutazione del clima d’aula. Ovviamente esistono altri aspetti significativi che possono essere presi in considerazione per valutare il successo complessivo di un intervento formativo, come ad esempio il grado di soddisfazione dei partecipanti. . 5.2. Valutazione dell'apprendimento La valutazione dei risultati didattici è sicuramente il più complesso dei sistemi di valutazione: numerosi sono gli strumenti che possono essere utilizzati in rapporto alla tipologia di utente, al tipo di insegnamento ed alle preferenze dei docenti. Tra gli strumenti adottabili ricordiamo quelli comunemente più utilizzati: - Test a risposta multipla - Domande a risposta libera - Prove pratiche - Colloquio orale - Elaborati individuali o di gruppo 5.2.1. Test a risposta multipla Si tratta di una metodica diffusissima, che presenta in vantaggio di essere estremamente rapida da somministrare e relativamente rapida da valutare. In 18 realtà, però, si tratta di prove che dovrebbero essere invece predisposte in modo molto accurato, in modo da evitare, per esempio, equivoci o risposte troppo generiche; allo stesso modo, una valutazione accurata dei risultati dovrebbe tenere conto anche dell’osservazione statistica delle domande che hanno presentato maggiori insuccessi, ecc. Occorre poi sempre ricordare che la possibilità di una valutazione sufficientemente approfondita del livello effettivo di apprendimento è difficile da ottenere con questo tipo di test. 5.2.2. Domande aperte Dato che l’allievo ha possibilità di costruire in modo autonomo e creativo il contenuto, si tratta di uno strumento valutativo molto importante quando occorre valutare il grado di autonomia e dominio della materia da parte dell’allievo. Ovviamente se gli elaborati sono molto complessi, il tempo per la loro valutazione e per la costruzione di un’eventuale graduatoria diventano relativamente più estesi di quanto non accada in un test a risposta multipla. 5.2.3. Colloqui / Prove orali Il colloquio individuale è sicuramente il metodo di valutazione più indicato quando si tratta di verificare l’apprendimento di materie con un forte spessore teorico e dove la capacità di esprimersi e di argomentare del discente svolge un ruolo fondamentale per definire il suo livello di competenza. Nel caso che ci interessa, tuttavia, si tratta di una prova sicuramente interessante, soprattutto per valutare, ad esempio, la capacità di comunicazione e interazione con i clienti o nell’ambito del gruppo di lavoro. 5.2.4. Prove pratiche Questo metodo è particolarmente importante nei corsi di formazione professionale, soprattutto per ruoli operativi quali molti di quelli previsti nel nostro progetto di referenziazione a EQF / ECVET: infatti consente una verifica 19 sul campo di quanto il discente sia effettivamente in grado di fare in un contesto di lavoro, applicando quanto da lui appreso nelle ore di formazione. Si dimostra utile allo stesso modo per verificare il suo livello di autonomia, spirito di iniziativa, precisione, ecc. 5.3. Valutazione del clima d’aula Per una valutazione sufficientemente realistica del clima d’aula, vale a dire del modo in cui il gruppo-classe e non solo il singolo individuo al suo interno seguono il lavoro di formazione, possono essere presi in considerazione I seguenti aspetti: 5.3.1. Puntualità Costituisce ovviamente un aspetto primario, perchè assicura una condizione di base per lo svolgimento delle attività, è la prima prova di un effettivo interesse e di una continuità di impegno da parte dei corsisti, è spesso determinante ai fini del soddisfacimento dei requisti quantitativi dei completezza del percorso formativo, in quanto incide sulla frequenza. 5.3.2. Motivazione La motivazione dei partecipanti è importante, soprattutto in relazione alle loro aspettative ed è quindi un’analisi che va svolta quanto prima possibile, in genere addirittura in fase di selezione o di avvio – anche allo scopo di proporre ai docenti una “fotografia” dell’aula, evidenziando le differenti ragioni per cui gli allievi vogliono seguire il corso: in tal modo il docente può meglio adottare delle strategie didattiche attive, tipo quella che prevede la creazione di gruppi di lavoro omogenei intorno a tematiche o approfondimenti specifici. 5.3.3. Partecipazione e collaborazione Il grado di interazione fra i partecipanti, e fra essi ed i docenti, è sicuramente un altro indicatore essenziale del modo in cui la classe nel suo insieme sta procedendo nel percorso formativo. Ovviamente è un elemento non facilmente 20 misurabile in termini quantitativi, ma risulta da una somma di esperienze, tentativi ed approcci che il docente dovrebbe proporre con una certa frequenza per stimolare la classe. Trattandosi di una valutazione qualitativa, affidata alle impressioni soggettive dei docenti, è importante che una figura “terza”, in genere quella del coordinatore, discuta con il team di progetto le risultanze che emergono e provveda a verificare di persona eventuali carenze o difficoltà su questo piano. 5.3.4. Impegno individuale nell'apprendimento L’impegno individuale è un altro fattore che non è sempre agevole quantificare, soprattutto perché è strettamente correlato al grado di motivazione ed ai livelli di competenza iniziale del partecipante. Anche in questo caso è fondamentale l’attenzione del docente che dovrebbe essere generalmente in grado di valutare con una certa accuratezza questo indicatore. Come nel caso precedente, anche qui è opportuno che il coordinatore o direttore di corso provveda periodicamente a esaminare con i docenti caso per caso l’impegno dei partecipanti, anche allo scopo di intervenire tempestivamente per sostenere allievi che dimostrino difficoltà o cali di impegno. 5.4. Strumenti di valutazione Qui di seguito proponiamo una possibile serie di strumenti di valutazione, sinteticamente presentati, rapportati alle diverse fasi di attuazione del processo formativo. Si tratta naturalmente di una struttura molto semplificata, che può essere arricchita di ulteriori elementi. Tabella 2. Strumenti di valutazione Fase Metodi di valutazione Ammissione strumenti Selezione 1. La selezione è obbligatoria quando il numero delle 21 iscrizioni supera quello dei posti disponibili; 2. In sede di selezione si possono adottare i seguenti strumenti base di analisi e valutazione. A) Test a risposta multipla, allo scopo di valutare il livello di partenza delle conoscenze del candidato, previa individuazione dei requisiti di accesso al corso e dei criteri di valutazione. B) Domande a risposta aperta: allo scopo di verificare eventuali conoscenze sistemiche o il livello di autonomia, capacità intepretativa, ecc. da parte del candidato. C) Colloquio individuale: molto importante per valutare l’esperienza, la motivazione, le aspettative del candidato. D) Scheda di analisi delle aspettative del candidato: si tratta di un ulteriore strumento valutativo, che non deve essere compilato dal candidato ma da un esperto di formazione che segue il colloquio individuale, i cui risultati saranno trasmessi ai docenti prima dell’inizio delle attività. Erogazione del corso strumenti Le valutazioni in itinere sono fondamentali, soprattutto se effettuate con opportuna scelta dei tempi, in quanto permettono al docente di effettuare eventuali aggiustamenti, messe a punto o integrazioni nel percorso Valutazioni didattico, allo scopo di consolidare, recuperare o introdurre in itinere conoscenze e competenze che non siano state bene assimilate dagli allievi. Quanto alle modalità di effettuazione, esse sono quelle che abbiamo già ricordato in precedenza. Ovviamente verifiche di tipo pratico sono particolarmente indicate in corsi formativi di carattere eminentemente operativo, mentre 22 elaborati progettuali sono maggiormente indicati quando sia necessario valutare l’apprendimento di contenuti di spessore teorico. In genere risulta indicato prevedere almeno una valutazione in itinere per ogni percorso formativo al di sopra delle 20 ore erogate. Fine Corso strumenti La valutazione finale generalmente è accuratamente formalizzata, anche per ovvie ragioni di tipo legale. Le prove scritte adottano generalmente una o più fra le tipologie precedentemente descritte: a) test a risposta multipla; b) domande a risposta aperta; c) prove pratiche. Quanto al colloquio individuale, generalmente obbligatorio Valutazione finale in questo tipo di prova, esso in genere: a) comprende la discussione sui risultati della prova scritta; b) approfondisce alcuni degli argomenti oggetti del corso; c) approfondisce le motivazioni dell’allievo relativamente al suo possibile impiego lavorativo. Nella valutazione finale si tiene normalmente anche conto dei risultati delle varie valutazioni ottenute nell’intero percorso formativo. 23 6. Esempio di contenuto didattico Facendo riferimento alla metodica prediposta nello studio “Methodology for EQF and ECVET-based training courses for organic food retailing” e nelle versioni nazionali dei “Learning outcomes” sviluppate in predenza, nella seguente tabella 4 presentiamo la possibile struttura di un percorso formativo, a puro titolo esemplificativo: Tabella 4. Esempio di lezione Apprendista Commesso generico nell’agro-alimentare Unità di apprendimento per professione: VENDITORE DI PRODOTTI BIOLOGICI 1 Conoscenze di base della vendita al dettaglio Numero unità 1.1 Titolo Conoscenze di base per la vendita Crediti Ore per validazione 4 40 Qualifica livello di qualifica secondo NQF Livello di qualifica secondo EQF Apprendista Commesso generico nell’agro-alimentare - 1 Descrizione dell’unità: L’unità fornirà all’allievo conoscenze, abilità e competenze sui seguenti temi: • Conoscenze di base sull’agricoltura biologica, stoccaggio dei prodotti, sicurezza sul lavoro, HACCP e tecniche della comunicazione (C) • Abilità di collaborare nell’attività di vendita al dettaglio (A) • Lavorare sotto supervisione in negozio di prodotti bio (C) 24 Materia Argomento Durata Principi base dell’agricoltura biologica. Differenze tra AB e agricoltura convenzionale. Diffusione odierna dell’AB a livello mondiale, Organic Agriculture europeo e nazionale. Le organizzazioni dell’AB 8h a livello mondiale, europeo e nazionale. Cenni storici sull’evoluzione dell’AB. Generalità della conservazione dei prodotti. Agenti che influiscono sulla conservazione dei Gestione del Prodotto prodotti agro-alimentari (aria, acqua, 6h temperatura, infestazioni). Criticità dei prodotti agro-alimentari biologici. Principali norme italiane relative alla sicurezza sui Sicurezza sui luoghi di lavoro luoghi di lavoro. Ruoli e funzioni. 8h Procedure e documentazione. Criteri generali dell’igiene agro-alimentare. Igiene agroalimentare e HACCP Il sistema HACCP: principi generali e obiettivi. 6h Esempio di sistema HACCP in un negozio. Criteri di base della comunicazione con il cliente. Tecniche della comunicazione Accoglienza del cliente. 6h Le caratteristiche del cliente. Generalità del personal computer: hardware e software. Il sistema operativo: elementi essenziali Informatica Applicativi di Office Automation: elaborazione 6h testi, foglio elettronico. Strumenti di comunicazione e condivisione. Coordinator 25 COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO Coordinatore di progetto University of Agribusiness and Rural Development /UARD/ BULGARIA L'Università è stata fondata nel 1992 con decisione del Governo Bulgaro e accreditata presso l'Agenzia Nazionale di valutazione e accreditamento del Consiglio dei Ministri come Scuola superiore “Collegio Agrario”.L'università si ispirà al modello del British Lackham College di Chippenham. Dopo 20 anni di sviluppo e grazie a numerose procedure di certificazione, UARD è oggi la più grande università privata della Bulgaria che forma specialisti nel settore dell'agro-industria e dello sviluppo rurale. Coordinatore di progetto: Mariana Ivanova mivanova@uard.bg 78 Dunav Blvd. 4003 Plovdiv, BULGARIA + 35932960356 http://www.uard.bg Partner Organic Retailers Association (ORA) AUSTRIA ORA è un'Associazione europea dei venditori al dettaglio di prodotti biologici. ORA opera a sostegno dello sviluppo di questo settore, mediante consulenza, formazione e sensibilizzazione. www.o-r-a.org Tom Václavík office@o-r-a.org AT-1070 Wien, Seidengasse 3335/13 +43-1-907631325 Zivy venkov CZECH REPUBLIC Zivy venkov è una organizzazione senza scopo di lucro che supporta le PMI e le iniziative imprenditoriali e commerciali a livello locale nelle aree rurali, per sviluppare produzione, trasformazione e mercato dei prodotti alimentari biologici, operando nell'ambito della formazione, sviluppo di impresa, marketing e organizzazione aziendale. www.zivyvenkov.cz Dana Václavíková info@zivyvenkov.cz Vinohradska 261 66434 Moravske Kninice + 541263456 FORUM Berufsbildung e.V. GERMANY Il Forum è un ente di formazione indipendente e senza scopo di lucro, che opera nella formazione professionale e post-laurea in diversi settori, compresi la vendita dei prodotti agricoli biologici, il welfare, la gestione di impresa e l'informatica. www.forum-berufsbildung.de Dr. Helmut Riethmüller Charlottenstr. 2 10969 Berlin + 49 30 259008 254 26 Ökomarkt Verbraucher und Agrarberatung e. V. GERMANY Si tratta di una NGO che da 25 anni svolge attività informazione sull'agricoltura biologica presso consumatori. Ha sviluppato numerose iniziative questo ambito, tra le quali la formazione disoccupati per inserirli nei negozi di prodotti bio. www.oekomarkt-hamburg.de Institute Equalita GERMANY di I in di L'Istituto è una organizzazione senza scopo di lucro, con sede in Colonia. Dal 1992 ha sviluppato numerosi progetti di formazione e consulenza nel campo dell'ecologia e del sociale, con istituzioni e imprese. Si concentra sull'educazione per la produzione e la vendita di prodotti bio, inclusa la formazione a distanza. www.equalita.de Prof. Dr. Dieter Beger Osterstr. 58 20259 Hamburg + 49-40-6565042 Eng. Ulrich Diermann UlrichDiermann@equalita.de DE-50825 Köln, Heliosstr. 6a + 49 2215108860 Associazione terre dell’Adriatico – ADRIALAND ITALY L’Associazione Terre dell‘Adriatico è una organizzazione no-profit che opera dal 1995 nel settore della formazione professionale, informazione e sviluppo rurale, servizi alle imprese. Ha una consistente esperienza nella progettazione e realizzazione di progetti comunitari e di cooperazione internazionale. È un ente formative accreditato presso la Regione Marche. www.adrialand.it Canakkale Onsekiz Mart University TURKEY Fondata nel 1992, si è ampliata rapidamente fino a raggiungere oltre 27.000 allievi cche frequentano 2 corsi di specializzazione, 9 facoltà, 2 collegi politecnici e 11 collegi professionali. COMU è stata coinvolta in numerosi progetti nell'ambito dei programmi di Life Long Learning. www.comu.edu.tr Dr. Gaetano Sinatti g.sinatti@adrialand.it Strada della Bruciata 14/1 60019 Senigallia +39071660308 Prof. Dr. Feyzi UĞUR ziraatfak@comu.edu.tr Canakkale Onsekiz Mart University Terzioglu Campus, 17100 Canakkale, + 90 286 18 00 18 Education Research Association (ERA) TURKEY ERA è un organizzazione nazionale di ricercatori in campo educativo che si dedica allo sviluppo della teoria e della pratica educativa attraverso la ricerca. Intende ampliare la conoscenza nel settore educativo, sviluppare analisi sull'educazione scolastica, cooperare con altre organizzazioni educative e scientifiche per influenzare le politiche dell'educazione. www.eab.org.tr Assoc. Prof. Dr. Ali Karabayir alikarabayir@comu.edu.tr Hasan Mevsuh Sok. No: 33 17100 Canakkale + 90 286 214 28 00 Sito internet: www.ecvet-ecoqualify.eu Il progetto “ECVET-based training of trainers in organic food retailing to ‘EcoQualify’ Quality Assurance System ECVET-(ECO)QUALIFY” № 2013-1-BG1-LEO05-08698 è finanziato dalla Commissione Europea. Questa pubblicazione riporta le opinioni esclusivamente degli Autori per cui la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsivoglia utilizzo delle informazioni qui contenute. 27
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