febbraio - Confartigianato Belluno

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ANNO LX - FEBBRAIO 2014 - Periodico mensile Numero 2
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Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno.
Belluno capitale delle piccole imprese di montagna
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Successo per la Conferenza nazionale “Montagna 2020”
Confronto tra studiosi, imprenditori ed esperti di tutt’Italia sul futuro di un territorio strategico per le PMI
L
unedì 20 e martedì 21
gennaio Belluno è stata capitale delle PMI
di montagna.
Il sistema Confartigianato e
Confartigianato Imprese Belluno hanno organizzato, infatti, in città la Conferenza
“Montagna 2020, territorio
strategico per le PMI”, a cui
sono intervenuti il ministro
dello Sviluppo economico,
Flavio Zanonato; il vice presidente della Regione Veneto,
Marino Zorzato, il presidente
nazionale di Confartigianato,
Giorgio Merletti, il sindaco
di Belluno, Jacopo Massaro,
oltre a studiosi, imprenditori ed esperti provenienti da
tutt’Italia. Ottimo il riscontro
di pubblico, che ha affollato
in ogni spazio disponibile
il centro congressi del Park
Hotel Villa Carpenada, sede
dell’evento, presenti, tra l’altro, le autorità, i parlamentari, i consiglieri regionali bellunesi e molti amministratori
locali.
I “precedenti”, d’altra parte,
per una simile elezione c’erano tutti: la pubblicazione nel
2012 a cura di Confartigianato Belluno del “Libro bianco sulla montagna veneta”
(sintetizzato nei contenuti e
negli obiettivi nell’intervento
dell’ avv. Enrico Gaz, coautore
del volume), divenuto progetto di legge regionale; la
tanto attesa specificità della
provincia di Belluno, prevista
dallo Statuto del Veneto; un
dibattito aperto per recuperare il gap che condiziona il
territorio rispetto a quelli
confinanti.
Quattro i capisaldi attorno
ai quali si sono sviluppati i
lavori della Conferenza: la
difficoltà di fare impresa in
montagna, dove svantaggi
naturali e orografici si sommano a svantaggi normativi e
talvolta pure fiscali; il nuovo
periodo di programmazione
dell’Unione europea 20142020, che pone al centro
dell’agenda le PMI e l’ambiente; il prossimo turno di
presidenza italiana dell’Ue;
le strategie che le Regioni
sono impegnate a realizzare
a favore delle “aree” interne
La proposta di Confartigianato
Un’Agenda nazionale
per la montagna
Presentato un decalogo nella scia del
“Libro bianco sulla montagna veneta”
e di quelle montane in particolare.
La montagna è un territorio
strategico per le PMI dove
“sono custoditi - ha spiegato il prof. Stefano Micelli
dell’Università Ca’ Foscari di
Venezia - competenze legate
ai territori stessi: la qualità
manifatturiera del made in
Italy, interpretata oggi con
le tecnologie più moderne e
avanzate; attività vincenti
sui mercati internazionali”.
Obiettivo di Confartigianato
era, anche, quello di aprire un
confronto per innescare un
processo virtuoso di crescita
e favorire la creazione di nuove reti di impresa nei settori
più legati alle risorse locali,
rilanciando il “saper fare”
della piccola impresa con le
competenze del territorio.
“La montagna bellunese è
terra di mezzo e come tale
terra di conflitti” ha affermato in apertura dei lavori, il
presidente di Confartigianato
Imprese Belluno, Giacomo
Deon.
Ma malgrado ciò, c’è spazio
e impegno per pensare a un
futuro.
In questa direzione si è sviluppata la due giorni di lavori
della Conferenza, con idee
chiare e proposte concrete, risultando un’occasione di confronto costruttivo, lontana da
qualsiasi forma di lamento o
sterile rivendicazione rispetto
alle zone confinanti più avvantaggiate.
Il presidente di Confartigianato Belluno, Giacomo Deon,
tuttavia, non ha perso l’opportunità di rivendicare “la
più veloce attuazione” della
specificità bellunese, alla
luce anche nei recenti black
out elettrici”.
Importante il panel dei relatori, che si sono alternati nel
dibattito. Il momento clou
della Conferenza è risultata la
presentazione di “Una proposta per la montagna” a cura
di Maurizio Busatta, coordinatore del “Libro bianco sulla montagna veneta”, che ha
indicato un’Agenda nazionale
per la montagna in 10 punti
da affrontare in tempi brevi
(vedi articolo a lato).
Il ministro Zanonato ha accolto di fatto la proposta,
sottolineandone la funzione
di perequazione, per i territori montani, nei confronti del
resto del Paese e si è impegnato a coinvolgere - in un
tavolo interministeriale - gli
altri ministeri interessati per
avviare uno specifico gruppo
di lavoro che se ne occupi insieme con le Regioni.
Al pari, Confartigianato ha
fatto suoi i principi dell’Agenda nazionale della montagna.
“Proprio qui da Belluno - ha
affermato il presidente nazionale di Confartigianato,
Giorgio Merletti - ha iniziato un percorso di riflessione
e confronto per elaborare
una proposta di rilancio delle montagne italiane, quale
territorio strategico dello
sviluppo delle Pmi’’. Con un
rapporto dell’Ufficio Studi di
Confartigianato la Conferenza ha messo in luce anche i
gap fiscali e burocratici subiti
dalle imprese di montagna:
un maggior costo pari a 8,1
miliardi di euro in capo a circa 260 mila imprese.
La seconda giornata di lavori,
aperta dall’intervento di Luigi
Curto, presidente della Camera di commercio di Belluno,
anche con il cui contributo
è stato realizzato l’evento,
ha centrato l’attenzione sulla programmazione dei fondi
strutturali europei 20142020, che risulta la grande
sfida per superare i limiti che
comprimono le potenzialità
della montagna e delle sue
imprese.
In questo contesto il prof.
Carlo Eugenio Baldi dell’Università di Bologna ha tracciato il nuovo quadro degli aiuti
di Stato e del “de minimis”,
evidenziandone limiti e opportunità per le imprese.
Di aree interne e della relativa programmazione, invece,
ha parlato la dott. Sabrina
Lucatelli, dirigente del Dipartimento per lo sviluppo e la
coesione economica, precisando che per la montagna
gli spazi non saranno molti,
“in quanto si tratta di una
metodologia che vedrà applicazione sperimentale per una
o due aree per ogni regione”.
La tavola rotonda moderata
dal giornalista Rai, Giovanni
Stefani - sul tema “L’approccio alle PMI di montagna
nelle strategie regionali di
Europa 2020” - ha messo in
evidenza il bisogno di un’attenzione diversa da parte del
legislatore per la montagna
per darle il modo di risultare competitiva e quindi per
trattenere la gente, come del
resto, il giorno precedente,
aveva auspicato l’avv. Enrico
Gaz richiamando l’importanza
dell’art. 44 della Costituzione
che dispone “provvedimenti”
per le zone montane sulla
base del fondamentale principio di differenziazione”.
Ci deve essere un’Agenda nazionale per la montagna a cui
Governo e Parlamento mettano mano in tempi brevi.
Maurizio Busatta, coordinatore del “Libro bianco sulla
montagna veneta”, ha presentato al pubblico della Conferenza nazionale “Montagna
2020” una proposta in 10
punti che ha trovato il consenso del mondo delle imprese
e del ministro dello Sviluppo
economico, Flavio Zanonato,
intervenuto all’evento.
Questi i punti enunciati nella
proposta di un’Agenda nazionale:
1.Chiara definizione delle caratteristiche di montanità
secondo criteri restrittivi
che partano dallo zoccolo
dei Comuni “interamente”
montani
2.Valorizzazione con strumenti plurimi delle capacità di
autogoverno dei territori
montani favorendo la riduzione delle “ingiustificate”
diversità fra le montagne a
statuto speciale e le montagne a statuto ordinario e
incentivando l’associazionismo intercomunale
3.Riconoscimento dei servizi
ecosistemici resi dai territori montani a favore della
collettività nazionale
4.Remunerazione
dell’uso
delle risorse naturali, a cominciare dall’acqua e conseguente
rinegoziazione
della partita idroelettrica (a
prescindere dalla scadenza
delle concessioni nel 2029)
5.Revisione, nel segno della
specificità montana, dei
decreti attuativi del federalismo fiscale
6.Focalizzazione della Strategia nazionale per le aree
interne, oltre che sulle risorse endogene, sui servizi
alle Pmi e adeguamento
dell’Accordo di partenariato
fra Stato e Regioni sui fondi
europei ai “bisogni specifici” della montagna italiana
7.Attiva presenza italiana nella nuova Strategia europea
per la Regione Alpina da
mettere a punto entro giugno 2015
8.Applicazione dello “Small
Business Act” a favore delle
piccole imprese e sperimentazione di procedimenti a
“zero burocrazia” nell’ac(Continua a pagina II)
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ARTIGIANA
II L’UNIONE
Speciale Conferenza nazionale “Montagna 2020”
Belluno: terra “di mezzo” in cerca di autonomia
L’intervento di apertura del presidente Deon alla Conferenza “Montagna 2020”
B
elluno come “terra di mezzo”,
richiamando il famoso libro di
Tolkien, nella saga del Signore
degli Anelli.
“Belluno si trova in mezzo a due regioni a statuto speciale, in una situazione aggravata da una crisi economica che da noi forse è arrivata
più tardi ma certamente cesserà più
tardi”. è partito da queste metafore
il presidente di Confartigianato Belluno, Giacomo Deon, nell’introdurre
lunedì 20 gennaio la Conferenza nazionale.
Deon ha così proseguito: “il primo
grande auspicio per l’esito dei lavori
di questa nostra Conferenza è una
maggior autonomia per i territori
montani, che significa lasciare nel
territorio quote significative della
ricchezza prodotta: anche perché la
montagna non può avere le performance della pianura.
L’esperienza di precarietà e fragilità
vissuta a causa degli eventi climatici e del black out elettrico ci induce
a rafforzare la richiesta di maggior
autonomia e dell’attuazione della
specificità della nostra provincia in
tempi davvero brevi”. Il presidente
Deon ha, poi, auspicato che le richieste che scaturiranno dai lavori
Tavola rotonda
L’approccio alle PMI di montagna
nelle strategie regionali di Europa 2020
Competitività, eliminazione dei gap e
attrattività dei territori montani: questi
i temi attorno ai quali si è sviluppata la
tavola rotonda, moderata dal giornalista Rai, Giovanni Stefani, “L’approccio
alle PMI di montagna nelle strategie
regionali di Europa 2020”.
A discuterne l’on. Roger De Menech,
vice presidente Gruppo interparlamentare per lo sviluppo della montagna;
Albino Caporale, coordinatore di Area
industria, artigianato, innovazione tecnologica, Regione Toscana; Anna Iele,
programmazione sviluppo rurale, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; Stefano Sisto, direzione
Economia e Sviluppo Montano, Regione
Veneto. Voce univoca per i partecipanti
che hanno indicato nella programmazione europea lo strumento per dare
competitività ai territori svantaggiati,
puntando al mantenimento della popolazione con servizi certi e con politiche
di sostegno economico.
“risultino illuminanti per la politica in Italia, la quale così finalmente decida di prestare una maggior
considerazione verso la montagna,
perché in essa si possono trovare
numerosi giacimenti di opportunità collettive da rendere fruibili”. Il
presidente Deon a questo punto ha
citato Mauro Corona: la montagna è
una manifestazione di Dio, un regalo che dà la possibilità agli uomini
di stare un po’ meglio.
E nella montagna ha messo cose che
ci aiutano a vivere, alberi, animali,
frutti, l’acqua e molto altro e, come
una madre affettuosa, ci nutre e ci
protegge. Ma una madre di regola
va amata e rispettata. “Non giova
infatti a nessuno l’abbandono della montagna: ne siamo convinti noi
come lo è il mondo della politica.
Serve, però, che da questi sentimenti se ne ricavi un impegno verso una
maggior attenzione e uno slancio
progettuale a favore della montagna” ha sottolineato Deon.
Ciascuno dovrà fare la sua parte: la
politica ma anche i territori.
Da parte di Confartigianato l’impegno è che l’esperienza di questa prima Conferenza nazionale non resti
un esercizio unico, ma diventi una
pratica di riferimento, portando a
organizzare in futuro annualmente
altri appuntamenti del genere.
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
continua
Un’Agenda nazionale
per la montagna
cesso da parte loro ai fondi europei e ad altri incentivi “de minimis” (procedimenti a sportello
anziché con graduatorie chiuse)
9.Valorizzazione ad Expo 2015 dei
prodotti agro-alimentari della
montagna italiana
10.Elaborazione di un “Libro verde” (per superare il deficit informativo) su costi e sovraccosti del
vivere e fare impresa in montagna e sul “gap fiscale” di ordine
interno e, nell’arco alpino, anche
di carattere transfrontaliero che
si sta consolidando attorno a
molte montagne italiane.
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Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno.
Confartigianato Belluno: cosa faremo dal 2014
L’EDITORIALE
I SOLDI CHE
MANCANOELE
PROMESSECHE
ATTENDONO
T
erna ed
Enel hanno riferito
che per fronteggiare la situazione nell’alto Bellunese hanno speso, in poco più
di due mesi, il doppio di
quanto speso dal 2008 al
2012. Come dovremo intendere una affermazione del
genere? Abbiamo già dato?
Cosa volete di più? Non so.
Certo è che, come si dice, il
“non detto” di Enel e Terna
supera il “detto”; ma emerge
chiaramente che i soldi faranno fatica ad arrivare.
Forse, abbiamo maggiori garanzie sull’indennizzo per la
mancata erogazione di energia elettrica, che dovrebbe
essere fino a 300 euro per le
famiglie e 6.000 euro per le
imprese.
In questi due mesi si è visto
di tutto e di più con dichiarazioni al vetriolo nei confronti
di Enel e Terna: ricorso alle
vie legali, class-action, dichiarazione di calamità naturale.
Ancora richieste di indennizzo ad Enel e Terna, da una
parte, alla Regione Veneto e
al Governo centrale, dall’altra.
Staremo a vedere!
Non voglio atteggiarmi a chi
la sa più lunga degli altri, ma
almeno lasciatemi dire che
non sono ottimista.
Su questa vicenda ricordo che
noi lo avevamo detto con lettera che risale al luglio 2013
nella quale abbiamo fatto la
(Continua a pagina 8)
Il neo Segretario Pizzolato presenta il documento programmatico dell’Associazione
C
onfartigianato Imprese Belluno ha messo a punto le
strategie associative da attuare nel 2014 e negli anni a venire.
Si tratta del programma che il presidente, Giacomo Deon, ha presentato alla Giunta esecutiva, che ha
condiviso in toto, e che è già stato
anticipato ai soci negli incontri sul
territorio provinciale, organizzati
nella prima quindicina di febbraio.
Non si tratta di un documento chiuso, ma di “uno strumento di lavoro
dinamico - spiega il segretario, Ermanno Pizzolato - che nel corso degli anni sarà integrato o modificato;
quindi, un documento che dovrebbe
nel tempo arricchirsi senza diventare mai definitivo”.
La “centralità del socio” è il filo
conduttore, declinata nella forma
del “fare sistema” (mediante un
rinnovato sistema informatico arricchito di nuove utili informazioni,
la consultazione periodica di aziende per identificare potenziali azioni
nei confronti dei livelli superiori di
Confartigianato o di altri soggetti
pubblici o privati); del comunicare
anziché solo informare; dell’aggregazione fra imprese, finalizzata al
business, in specie in tempi di crisi; nel dare valore al tesseramento.
“Dare valore alla tessera - precisa il
presidente Deon - significa contraddistinguere l’impegno delle imprese
che danno un contributo economico
alla loro organizzazione per perseguire dei risultati, da chi, invece,
preferisce disimpegnarsi”.
La “centralità del socio” è rafforzata
dall’idea di preparare gli imprenditori a diventare dirigenti dell’organizzazione, avviando una specifica
scuola, per offrire loro gli strumenti
per svolgere al meglio tale ruolo.
Nella stessa direzione si inserisce
l’azione che Confartigianato Imprese
Belluno, in quanto attore sociale, è
chiamata a esprimere un ruolo sociale. “L’ANAP e i gruppi dei Giovani
imprenditori e Donne Impresa – si
legge nel documento programmatico
- sono gli avamposti di una nuova
stagione di impegno nella società
bellunese verso l’obiettivo della coesione. Si dovrà guardare prima di tutto
alla condizione dei giovani: ambito
dove risiedono le maggiori preoccupazioni per il futuro; alla ‘non autosufficienza’, sulla quale si misura il
livello di civiltà di una società; alla
conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro per un progresso sostenibile”.
Confartigianato Imprese Belluno
non dimentica neanche la propria
storia: nel 2015 compirà, infatti,
60 anni. “E’ una tappa che vogliamo
celebrare - anticipa il presidente
Deon - dando ragione di quanto detto sopra”.
Altro tema centrale proposto nel
programma associativo è rappresentato dalla “specificità bellunese”.
Per il suo raggiungimento, il documento individua cinque linee strategiche.
Come primo intervento indica (di
particolare dominanza viste le
prossime elezioni europee e amministrative) il monitoraggio delle
infrastrutture (evidenziato dal black
out elettrico delle scorse settima-
ne) sulla cui efficienza si giocano
la competitività, lo sviluppo turistico, la mobilità e i servizi telematici
(voce, video e dati) del territorio.
Quindi, propone il riconoscimento della specificità delle aree di
montagna già riconosciuta dalla
convenzione delle Alpi, individuata nella macro Regione Alpina e la
definizione da parte dell’Unione europea, nell’ambito della programmazione comunitaria di Europa 2020,
di un apposito piano di aiuti per la
montagna entro il 2015, così come
evidenziato nell’Agenda per la montagna presentata alla Conferenza
“Montagna 2020”.
Il terzo intervento strategico concerne, invece, l’ambito turistico,
vera leva economica per la realtà
bellunese. Sarà pertanto costituita
l’articolazione associativa interna
“Confartigianato turismo”, dedicata
al coordinamento delle attività promozionali di orientamento turistico
e l’implementazione del portale “Discovering artigianato”.
Il quarto intervento strategico fa
riferimento alla cosiddetta Agenda
digitale, finalizzata allo sviluppo
della banda larga e a tutti i servizi
correlati ad internet.
Il quinto intervento è volto allo
sviluppo della filiera bosco-legnoenergia.
Infine, uno sguardo alla programmazione dell’attività delle categorie,
altrettanto centrali nella politica
associativa. In un’ottica di razionalizzazione e ottimizzazione delle
azioni dei vari gruppi di mestiere e
per dare più efficacia, l’attività verrà sviluppata attraverso cinque accorpamenti d’area: il sistema casa,
il manifatturiero, i servizi alle cose
e alle persone, Confartigianato turismo, i trasporti - logistica - mobilità.
Confartigianato Imprese Belluno
Comunicazione sempre più digitale
Si attendono le e-mail dalle aziende per aggiornare la mailing list
Nel corso del 2014 Confartigianato
Imprese Belluno intende ridurre al
minimo la comunicazione cartacea
con le aziende associate, sia per una
questione di costi sia, prima ancora, per rendere le informazioni il più
tempestive possibile.
è una scelta in parte già avviata, ma
rafforzata dal “documento strategico
2014 e oltre” dell’Associazione (vedi
altro articolo soprastante), quando
tra le azioni indicate per la “centralità del socio” si accenna allo sviluppo
di una comunicazione più a misura
di impresa.
In questa direzione, nel corso dei
prossimi mesi Confartigianato Imprese Belluno, pertanto, avvierà
nuovi canali di informazione ai soci:
circolari, news letter, blog, numeri
monografici del giornale (edizione
digitale): il tutto per rendere i soci
più partecipi alle politiche dell’Associazione. Si tratta di una scelta che
porterà notevoli cambiamenti all’interno dell’Associazione, ma che pog-
gia prima di tutto sulla condivisione
da parte delle aziende associate, che
subito si potrà misurare con la celerità dell’invio alla Segreteria dell’Associazione (fax 0437 933122 oppure
via e-mail: segreteria@confartigianatobelluno.eu) degli indirizzi mail
a cui inviare queste comunicazioni.
Sarà altrettanto gradito disporre anche del numero del cellulari (e dei
numeri di fax) del titolare o del socio
che vorrà ricevere simili informazioni
dall’Associazione.
ARTIGIANA
2 L’UNIONE
AUTORIPARAZIONE
categorie
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
Stralciato l’art.8 dal Decreto Destinazione Italia
RC AUTO: CARROZZIERI VINTA LA BATTAGLIA!
Furlin:“Apprezziamo la sensibilità del Governo e dei nostri interlocutori in Parlamento”
“e
sprimiamo grande soddisfazione per lo stralcio, dal Decreto legge
“Destinazione Italia”, dell’articolo 8 riguardante la riforma dell’Rc
Auto”. è il commento immediato
del presidente dei Carrozzieri di
Confartigianato Belluno, Gianluigi
Furlin, alla notizia della decisione
del Governo. Furlin sottolinea che
“norme come quelle sulla riforma
dell’Rc Auto, che mettono mano
ad un mercato complesso e toccano i diritti dei cittadini e l’attività di migliaia di imprenditori,
hanno necessità di essere ben
ponderate”.
“Siamo stati costretti - continua
Furlin - ad andare a Roma per
una mobilitazione generale della
categoria a metà gennaio per denunciare pubblicamente la ‘rapina’
delle assicurazioni nei confronti
delle nostre carrozzerie”. La mobilitazione generale, evidentemente,
è servita, perché ha permesso di
incontrare alcuni parlamentari più
sensibili alla voce delle imprese di
carrozzeria.
Ne è decisamente convinto il presidente dei carrozzieri bellunesi
che afferma: “Apprezziamo la sensibilità dei nostri interlocutori in
Parlamento. Così come esprimiamo
apprezzamento nei confronti del
Governo che ha deciso di stralcia-
re l’art.8 - aggiunge il Presidente
Furlin mostrando di comprendere
le motivate ragioni, espresse tramite Confartigianato e la necessità
di una riflessione più approfondita
sulla materia”.
Una precisazione, infine, che dà
orgoglio all’azione portata avanti
dai Carrozzieri.
La soppressione delle lettere d) e
f) dell’ art. 8 succitato era la richiesta di emendamento principale
di Confartigianato, voluta per tutelare la libertà di concorrenza nel
mercato dell’autoriparazione assicurando al danneggiato la libertà
di scelta dell’officina di fiducia ed
evitando forme di abuso di posizione dominante da parte delle
imprese di assicurazione.
La soppressione della lettera f)
mirava, invece, a sopprimere il
divieto di cessione del diritto al
risarcimento del danno previsto
dall’articolo 8, facoltà lasciata
alla compagnia assicuratrice. Tale
facoltà comportava, infatti, una
ingiustificata e grave limitazione
del potere contrattuale degli assicurati espressamente riconosciuto
e disciplinato dal Codice Civile
(articoli 1260 cc e seguenti) assicurando indebitamente alle assicurazione una posizione del tutto
inopportuna di maggior forza contrattuale.
Calendario revisioni autoveicoli - 2014
prima
immatricolazione
già
revisionato
- Ciclomotori compresi i quadricicli leggeri
2010
2012
- Motocicli e motocarrozzette
- Motoveicoli per trasporto promiscuo
- Motocarri, motoveicoli uso speciale o per trasporti
specifici Mototrattori
2010
2012
- Motoveicoli di piazza o di noleggio con conducente
2013
2013
- Quadricicli
2010
2012
- Autovetture ad uso proprio e autoveicoli ad uso
promiscuo
- Autocaravan di massa complessiva non superiore a 3,5 t.
- Autocarri, autoveicoli ad uso speciale e per trasporti specifici di massa complessiva non superiore a 3,5 t.
2010
2012
- Autovetture di piazza o di noleggio con conducente
- Autovetture e autoveicoli M1 in servizio di linea
- Autoambulanze
- Autoveicoli di massa complessiva superiore a 3,5 t.
- Autobus fino a 16 posti compreso il conducente e massa
complessiva non superiore a 3,5 t.
- Autobus con oltre 16 posti compreso il conducente
2013
2013
- Filobus
2013
2013
- Rimorchi di massa complessiva superiore a 3,5 t.
2013
2013
CATEGORIA VEICOLI
BREVI DALLE CATEGORIE
IMPIANTISTI
Ha avuto riscontri positivi il recente incontro tecnico
per gli installatori elettrici e tecnici elettronici svoltosi presso la sede della Confartigianato Belluno, a
cui è intervenuto come relatore il per. ind. Elio Dal
Mas. Durante l’incontro, promosso dal presidente Lino
Bogo, sono state affrontate le tematiche dei sistemi
di protezione delle scariche atmosferiche e sono stati
analizzati alcuni episodi di incendi elettrici.
TERMOIDRAULICI
I termoidraulici e bruciatoristi con il presidente Lavio Acaia si sono ritrovati presso la sala riunioni di
Confartigianato Imprese a Belluno per un seminario
di aggiornamento in materia di normative tecniche.
Il relatore Franco De Col ha illustrato il DPR 74/13,
il nuovo regolamento per gli impianti termici e, in
particolare, tempi ed operazioni dei controlli e delle
manutenzioni.
EDILIZIA - Appalti
AVCpass rinviato a luglio 2014
Le segnalazioni di ANAEPA-Confartigianato Edilizia e delle altre
Associazioni di categoria rispetto
alle criticità legate all’introduzione dell’AVCpass e al conseguente
rischio di paralisi del mercato degli appalti non sono cadute nel
vuoto. Nella legge di conversione
del decreto Milleproroghe (Dl n.
150/2013), approvata lo scorso 30
gennaio al Senato, è presente, tra le
novità per il settore dell’edilizia, anche il rinvio di sei mesi dell’obbligo
di utilizzo del sistema AVCpass per
la verifica telematica dei requisiti
nelle gare d’appalto, fortemente auspicato da imprese e stazioni appaltanti per scongiurare il blocco delle
f
flash
LONGARONE E CASTELLAVAZZO
ORA SONO UN UNICO COMUNE
Domenica 9 febbraio i cittadini di Longarone e
Castellavazzo si sono espressi con il voto per la
fusione dei loro due comuni.
Una politica che Confartigianato Imprese Belluno aveva suggerito ancora nel febbraio 2007,
quando si chiamava Unione Artigiani e Piccola
Industria di Belluno, proponendo la riduzione
dei 69 comuni della provincia a soli 13, sulla
base di una simulazione della proposta di riordinamento delle autonomie locali presentata
dall’allora ministro Lanzillotta.
Già all’epoca l’ottica era quella di “ridurre i costi della politica” e di “migliorare i servizi”, gli
stessi principi che hanno ispirato - sette anni
dopo - gli amministratori e cittadini di Longarone e di Castellavazzo, stimolati dall’attuale
legislazione che incentiva l’unione di comuni.
CONFARTIGIANATO DEL VENETO
RAPPORTO TRA IMPRESE VENETE
E ISTITUTI DI CREDITO
Nella recente “Indagine congiunturale sull’artigianato e piccola impresa in Veneto”, realizzata a fine 2013 da Confartigianato del Veneto si
evidenziano alcune situazioni migliorative nel
rapporto tra imprese venete e istituti di credito. Prima di tutto si registra la riduzione dal
5,2% al 4% delle imprese che si sono viste proporre dilazioni di pagamento o rinegoziazioni
del mutuo. Diminuisce anche la percezione di
aumento dei costi bancari e gli imprenditori
stanno cogliendo un incremento da parte degli
Istituti di credito di consigli utili e proposte
di investimento: un segnale quindi di maggior
attenzione delle banche verso chi è rimasto sul
mercato malgrado la crisi e quindi più solvibile. Al contrario si registra, invece, un aumento
della richiesta di rientro di credito dal 14 al
16%.
UFFICIO STUDI DI CONFARTIGIANATO
SETTORE ENERGIA: CRESCONO LE AZIENDE
Una recente analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato sulla demografia delle imprese indica
il settore dell’Energia come quello più dinamico,
segnando un saldo positivo a livello nazionale
di 1.251 aziende, di cui 691 nel Veneto. Benché
il comparto pesi solo per lo 0,16% dello stock
di imprese segna, però, il 9,9% della crescita registrata nel 2013. Purtroppo, però, ben
al di sotto del risultato conseguito nel 2012
(+14,6%).
Il fenomeno della marcata crescita del comparto in questi anni di crisi va letta attraverso
l’incremento dell’uso delle energie rinnovabili,
dove trovano spazio molte piccole imprese.
opere pubbliche. Con l’approvazione di un apposito emendamento, è
stata differita al 1° luglio prossimo
l’entrata in vigore della norma di
cui all’art. 6-bis del Codice Appalti (D.Lgs 163/2006), secondo cui
la documentazione comprovante il
possesso dei requisiti di carattere
generale, tecnico-organizzativo ed
economico-finanziario per la partecipazione alle gare d’appalto è
acquisita esclusivamente attraverso la Banca dati nazionale istituita
presso l’Autorità per la vigilanza
sui contratti pubblici. Sono altresì
fatte salve le procedure i cui bandi e avvisi di gara sono stati pubblicati dal 1° gennaio 2014 e fino
agenda
della
giunta
Gli impegni di rappresentanza della
Giunta di Confartigianato Imprese
Belluno nel mese di dicembre 2013
28 gennaio 2014
Il presidente Giacomo Deon ha
partecipato a Roma alla consegna del Premio nazionale Manlio
Germozzi, figura di riferimento
nazionale per l’artigianato. Infatti è stato fondatore, segretario
generale e presidente di Confartigianato
alla data di entrata in vigore della
legge di conversione del provvedimento, nonché, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi
o avvisi, le procedure in cui, dal
1° gennaio 2014 e fino alla data
di entrata in vigore della legge di
conversione del provvedimento,
sono stati già inviati gli inviti a
presentare offerta.
Nello stesso D.L. viene ulteriormente prorogato dal 1° gennaio al 30
giugno 2014 la decorrenza dell’obbligo per i Comuni con popolazione
non superiore a 5.000 abitanti di
affidare a un’unica centrale di committenza l’acquisizione di lavori,
servizi e forniture.
L’UNIONE
ARTIGIANA
Iscrizione al Tribunale di Belluno
n. 29 del 3.8.1955
DIRETTORE RESPONSABILE: Mariateresa
Busatta
COMITATO DI REDAZIONE: Ermanno Pizzolato, Mariateresa Busatta, Flavio Dal Pont,
Marco Danielis, Lamberto Luciani, Ferdinando Prior, Maurizio Reolon, Michele Talo
SEGRETERIA DI REDAZIONE: Tiziana Moretton
FOTO: Archivio
EDITORE E STAMPA: GRAFICHE ANTIGA spa
Via delle Industrie, 1
31035 Crocetta del Montello - (TV)
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NUMERO CHIUSO IN TIPOGRAFIA
IL 17 febbraio 2014
L’UNIONE
ARTIGIANA
categorie
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
ACCONCIATURA ED ESTETICA
3
C’è l’affitto di poltrona e di cabina
Lo regolamenta la circolare del Ministero dello Sviluppo economico
è
arrivata l’attesa circolare in cui viene chiarito il cosiddetto “contratto di affitto di poltrona e
di cabina”.
è stata emanata lo scorso 31
gennaio dal Ministero dello
Sviluppo Economico, che
l’ha trasmessa alle Regioni,
ai Comuni e alle Camere di
Commercio.
Si tratta di un importante
passo in avanti - ottenuto in
tempi rapidi grazie all’interessamento diretto del Ministro Zanonato - su un tema
molto sentito dalle due categorie, che consentirà di incentivare imprenditorialità e
iniziativa personale di estetiste e acconciatori su tutto
il territorio italiano.
L’affitto delle postazioni
sarà possibile solo a esteti-
“A
salone o di un centro estetico.
Non va, però, posto in secondo piano la tutela delle
normative in tema fiscale,
giuslavoristico e sindacale,
in particolare con attenzione alla sanzionabilità qualora l’applicazione di tale
contratto possa, in realtà,
celare un rapporto di lavoro
subordinato fra locatore e
affittuario. Nel sito di Confartigianato Imprese Belluno
è possibile consultare un’utile guida sull’argomento.
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE
orafi
orologiai
ttenzione al prezzo dell’oro in caso
di ritiro presso
catene commerciali”. è questo
l’allarme lanciato dagli Orafi
di Confartigianato Belluno,
guidati dal presidente Giordano Boni, attraverso la stampa per informare la clientela.
“Cartelli con prezzi molto
invitanti per il ritiro dell’oro
sono esposti nelle vetrine
delle catene commerciali spiega il presidente degli Orafi, Giordano Boni - salvo poi
vedere notevolmente ridotti
tali importi all’atto pratico
della conclusione della trattativa”. Al cliente distratto
la cosa può sfuggire. Ma ai
ste e parrucchieri in possesso dei titoli per l’esercizio
della professione: è l’unica
condizione posta dalla circolare ministeriale.
In pratica l’affitto “di poltrona” o “di cabina” è uno
strumento atteso, perché
potrà aiutare a contrastare il crescente fenomeno
dell’abusivismo e ad abbattere i costi di gestione di un
ATTENZIONE AL PREZZO DELL’ORO IN CASO
DI RITIRO PRESSO CATENE COMMERCIALI
clienti più attenti che, prima
di consegnare il proprio oggetto in oro in cambio di uno
nuovo, cercano di approfondire meglio le condizioni dello scambio le brutte sorprese
non sono mancate. Alcuni di
questi si sono fermati in tempo, senza quindi subire delle
perdite. “Non c’è niente di ingannevole - tiene a precisare
il presidente Boni - in quanto
nei cartelli con le offerte roboanti vengono anche specificate le reali condizioni, ma
ciò è scritto in caratteri ben
più piccoli e minuscoli, che
certamente si perdono in una
lettura veloce. è qui dove si
gioca la partita della concor-
renza leale”. Da ciò l’’invito
degli Orafi ai potenziali clienti di “prestare la massima attenzione quando si rivolgono
a queste realtà; di controllare
bene peso e prezzo al grammo degli oggetti, che si vuole
vendere e, prima di cedere
il proprio oggetto in oro, di
recarsi anche in altri negozi
per poter verificare la bontà
dell’offerta
ricevuta”.
Il confronto - anche
in questo
caso - può
risultare
più
che
mai utile.
All’assemblea annuale: il programma 2014
Azioni di disturbo sul mercato
preoccupano la categoria
La categoria ha tenuto l’assemblea annuale
lo scorso 27 gennaio a
Belluno presso la sede
dell’Associazione.
I lavori si sono soffermati sulla pubblicità da
parte di alcune catene
commerciali sul prezzo offerto per il ritiro
dell’oro, una situazione
che sta recando disturbi al mercato, tanto che
l’assemblea ha incaricato
il presidente Giordano
Boni di avviare un’azione
informativa al pubblico
mediante la stampa.
La riunione di categoria
ha, quindi, deliberato il
programma di attività per
il 2014, così articolato:
corso di gemmologia,
oreficeria e tecniche di
vendita e marketing.
Infine, l’assemblea ha
riconfermato anche per
l’anno in corso il listino per le riparazioni per
orafi e orologiai.
ARTIGIANA
4 L’UNIONE
fiscale
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
Esclusione dall’IMU per i fabbricati “merce” rimasti invenduti
dopo gli interventi di ristrutturazione
C
on la risoluzione dell’11 dicembre 2013, il Dipartimento delle
finanze ha risolto la problematica relativa all’IMU sui fabbricati da
ristrutturare acquistati dall’impresa
costruttrice e invenduti.
L’Amministrazione precisa che beneficiano dell’esenzione della seconda
rata IMU per il 2013 (scaduta il 16
dicembre scorso) e a regime dal 2014,
non soltanto i fabbricati costruiti
dall’impresa edile rimasti invenduti
(come previsto dall’art. 2 del D.L. n.
102/2013), ma anche quei fabbricati
che sono stati dalla stessa acquistati
e sui quali sono stati eseguiti incisivi
interventi di recupero.
Nel concetto di “fabbricati costruiti”,
che il legislatore esonera dall’IMU se
non locati e destinati dall’impresa
costruttrice alla vendita, è compreso anche il fabbricato acquistato
dall’impresa costruttrice sul quale la
stessa procede a interventi di incisivo recupero, ossia, rispettivamente,
gli interventi di restauro e di risanamento conservativo, gli interventi di
ristrutturazione edilizia e gli interventi di ristrutturazione urbanistica.
Di conseguenza, l’esclusione del pagamento della seconda rata dell’IMU
per il 2013, nonché l’esenzione a decorrere dal 1° gennaio 2014, stabilita
dall’art. 2 del D.L. n. 102/2013, oltre
a riguardare gli immobili costruiti dalle imprese immobiliari di costruzione,
deve estendersi anche agli immobili
acquistati e recuperati dalle imprese
immobiliari di costruzione a partire
dalla data di ultimazione dei lavori.
Il regime agevolato si applica a condizione che il fabbricato mantenga la
sua destinazione di bene in vendita
(deve trattarsi di immobile “merce”)
e non sia in ogni caso locato.
LEGGE STABILITà
TASI: la nuova tassa sui rifiuti
L
a legge di stabilità per il
2014 ha introdotto l’imposta unica comunale (IUC)
che comprende:
1.l’imposta municipale propria
(IMU), di natura patrimoniale
dovuta dal possessore dell’immobile con esclusione delle abitazioni principali.
2.una componente riferita ai servizi, articolata in:
2.a. tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del
possessore che dell’utilizzatore
dell’immobile;
2.b. tassa sui rifiuti (TARI) destinata a finanziare i costi del
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.
Il legislatore prevede disposizioni
comuni che riguardano la IUC e
norme che disciplinano i singoli
tributi TARI, TASI e IMU.
Di seguito si illustra in particolare la Tassa sui Rifiuti (TARI): il
tributo per la copertura del costo
del servizio rifiuti, in sostituzione
all’attuale TARES.
L’abrogazione di quest’ultima è,
infatti, espressamente prevista. La
nuova TARI ricalca sostanzialmente la disciplina della TARES.
La TARI è dovuta per il possesso o
detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte, adibiti a qualsiasi uso, suscettibili di produrre
rifiuti urbani.
Sono escluse le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali
tassabili, non operative e le aree
comuni condominiali non occupate
o detenute in via esclusiva.
Soggetti passivi
È dovuta dal possessore o detentore, a qualsiasi titolo, dell’area o
locale. In caso di più possessori o
detentori, l’obbligazione tributaria
rimane unica e i soggetti sono tenuti in solido all’adempimento.
Nel caso di detenzione temporanea, non superiore a sei mesi nel
corso dello stesso anno solare, la
TARI è dovuta solo dal possessore
dei locali od aree, a titolo di proprietà o altro diritto reale.
Nel caso di locali in multiproprietà
o di centri commerciali integrati, il
responsabile del versamento della
TARI è il soggetto che gestisce i
servizi comuni per locali/aree scoperte di uso comune e per locali/
aree scoperte di uso esclusivo.
Rimane fermo in capo ai possessori dei locali/aree scoperte di
uso esclusivo l’obbligo o diritto
derivante dal rapporto tributario
riguardante i locali e aree in uso
esclusivo.
Base imponibile
Fino a quando saranno adottate le
procedure di interscambio dei dati
relativi alla superficie tra comuni e
Agenzia delle entrate, la base imponibile delle unità immobiliari a
destinazione ordinaria è calcolata
in base alla superficie calpestabile
dei locali destinati a produrre rifiuti urbani ed assimilati. Si considerano le superfici dichiarate
o accertate ai fini dei precedenti
prelievi sui rifiuti.
Il Comune, nell’attività di accertamento, può considerare come
superficie assoggettabile a TARI
quella pari all’80% della superficie
catastale.
Per le unità immobiliari diverse
da quelle a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, la superficie
assoggettabile alla TARI è quella
calpestabile.
Sono esclusi dalla base imponibi-
le gli spazi ove si formano rifiuti
speciali, in via continuativa o prevalente, al cui smaltimento sono
tenuti i produttori a condizione
che ne dimostrino l’avvenuto trattamento.
Per i rifiuti speciali assimilati il comune può, nel proprio regolamento, prevedere riduzioni della parte
variabile proporzionale alle quantità che i produttori dimostrino di
aver avviato al recupero.
Il tributo non è dovuto per i rifiuti
assimilati che il produttore dimostra di aver avviato al recupero.
Misura dell’imposta
La TARI è corrisposta in base a una
tariffa, per anno solare, costruita
in base ai criteri determinati con
il regolamento di cui al D.P.R. n.
158/99.
In alternativa, e nel rispetto del
principio “chi inquina paga”, il comune può commisurare la tariffa in
base alla quantità e qualità medie
ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi
e alla tipologia di attività, nonché
in base al costo del servizio sui
rifiuti (a partire dal 2016, nella
determinazione dei costi il comune
deve avvalersi anche delle risultanze dei fabbisogni standard).
Le tariffe per ogni categoria o sottocategoria omogenea sono determinate del comune, moltiplicando
il costo del servizio per unità di
superficie imponibile accertata,
prevista per l’anno successivo, per
uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa dei
rifiuti.
Nella tariffa, possono essere previste riduzioni o esenzioni, ad
esempio nel caso di unico occupante, o abitazioni stagionali, o
soggetti con residenza o dimora
per più di sei mesi all’estero, per
fabbricati rurali ad uso abitativo.
Ulteriori riduzioni od esenzioni,
eventualmente deliberate dal comune, devono essere autofinanziate dall’ente locale. Nel caso di
mancato svolgimento del servizio,
o di esecuzione dello stesso in
violazione della disciplina, o per
interruzione del medesimo, la TARI
è dovuta nella misura massima del
20% della tariffa.
Nelle zone in cui la raccolta non
è effettuata, la TARI è dovuta in
misura non superiore al 40% della tariffa da determinare, anche in
misura graduale, in relazione alla
distanza dal più vicino punto di
raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita.
Sono assicurate riduzioni per la
raccolta differenziata dalle utenze
domestiche.
Nel caso di occupazione temporanea (no superiore a 183 giorni
per anno solare) di aree pubbliche
o locali, i comuni stabiliscono la
TARI in base a tariffa giornaliera,
calcolata in base alla tariffa annuale, rapportata a giorno e maggiorata di un importo percentuale
non superiore al 100%.
Si continua ad applicare il tributo provinciale per l’esercizio delle
funzioni di tutela, protezione ed
igiene dell’ambiente di cui all’art.
19 d.lgs. 504/92
Dichiarazione
L’obbligo di dichiarazione è assolto
con il pagamento del tributo TARI.
Restano ferme le superfici dichiarate o accertate ai fini della TARES,
TARSU o TIA.
Versamento
Il versamento della TARI è effettuato con mod. F24 o bollettino
di conto corrente postale o altre
modalità elettroniche. È previsto
l’invio di modelli precompilati da
parte dei comuni.
Il comune stabilisce il numero e le
scadenze di pagamento, consentendo almeno due rate a scadenza
semestrale. È consentito il pagamento in unica soluzione entro il
16 giugno.
In alternativa alla TARI, i comuni
che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità
di rifiuti conferiti al servizio pubblico, possono prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura
corrispettiva. In tal caso, la tariffa
è applicata e riscossa dal soggetto
affidatario del servizio di gestione
dei rifiuti urbani.
fiscale
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
L’UNIONE
ARTIGIANA
Tipografie e rivenditori autorizzati di stampati fiscali
5
Comunicazione forniture stampati fiscali
Entro il 28 febbraio 2014
le tipografie e i rivenditori autorizzati alla stampa
e alla rivendita dei documenti fiscali devono effettuare la trasmissione
telematica dei dati relativi alle forniture degli
stampati fiscali effettuate
nel 2013. Tale comunicazione dovrà essere trasmessa all’Agenzia delle
Entrate
esclusivamente
in via telematica direttamente (tramite servizio
Entratel o Fisco on line)
o tramite gli intermediari
abilitati.
I soggetti interessati
all’invio possono effettuare lo stesso tramite
FEINAR, per usufruire del
servizio telefonare al n.
0437 2121.
In caso di omessa trasmissione, è applicata la
sanzione da un minimo di
euro 258,23 ad un massimo di euro 2065,83. Va,
tuttavia, precisato che
l’omessa o tardiva trasmissione dei dati può
costituire oggetto di ravvedimento, da effettuarsi
entro un anno dall’omissione.
COMPENSAZIONI DEBITI EQUITALIA
E CREDITI CON PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
L
a legge n. 122/2010
prevede la compensazione tra:
-debiti tributari, previdenziali e assistenziali oggetto
di cartelle di pagamento di
Equitalia, di accertamento
esecutivo dell’Agenzia delle
Entrate e di avviso di addebito dell’INPS, notificati entro
il 31 dicembre 2012;
-crediti non prescritti, certi,
liquidi ed esigibili relativi a
somministrazioni, forniture e
appalti con lo Stato, gli enti
pubblici nazionali, le Regioni, gli enti locali o gli enti del
Servizio sanitario nazionale.
Per poter compensare debiti e
crediti, è necessario acquisire
la certificazione del credito
collegandosi alla piattaforma informatica del Ministero
dell’Economia e delle Finanze
– Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato –
all’indirizzo internet: http://
certificazionecrediti.mef.
gov.it/CertificazioneCredito/
home.xhtml. All’interno della pagina si trovano le indicazioni per accreditarsi alla
piattaforma e poter così richiedere la certificazione del
credito.
Una volta ottenuta la certi-
ficazione si può andare agli
sportelli Equitalia e presentarla in forma cartacea o, in
alternativa, indicare semplicemente il numero di certificazione e il codice di controllo rilasciato dalla piattaforma
informatica. Nel caso in cui
il pagamento riguardi solo
una parte dei debiti scaduti
o in scadenza, bisogna indicare quelli che si intende
estinguere. Equitalia, dopo
aver controllato che i dati
riportati znella certificazione
siano corretti, procede alla
compensazione e rilascia l’attestazione di pagamento.
INCONTRI SUL TERRITORIO
LEGGE DI STABILITà 2014
Analisi dei principali contenuti fiscali
martedì 4 marzo
S. STEFANO DI CADORE - ore 18.00
Sala consiliare Comunità montana, via S.Candido, 3
mercoledì 5 marzo
PIEVE D’ALPAGO, loc. Paludi - ore 18.00
Sala riunioni, sede Feinar - viale Alpago, 48
martedì 11 marzo
AGORDO - ore 18.00
Sala riunioni, sede Confartigianato, via Garibaldi, 15
mercoledì 12 marzo
FELTRE - ore 18.00
Sala Luciani, sede Confartigianato, via Ligont, 4
martedì 18 marzo
CORTINA - ore 18.00
Sala riunioni Cassa Rurale e Artigiana, c.so Italia, 80
mercoledì 19 marzo
SEDICO - ore 18.30
sala riunioni, Centro Consorzi
martedì 25 marzo
PIEVE DI CADORE, loc. TAI - ore 18.00
Sala riunioni, sede Confartigianato, via Alpini, 39
ARTIGIANA
6 L’UNIONE
ambiente
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
SISTRI: AVVIO IL 3 MARZO
Le sanzioni fissate solo dal 1° agosto
D
urante un recentissimo incontro con le Associazioni
Datoriali, il Ministero dell’Ambiente ha confermato la partenza del
sistema di tracciabilità dei rifiuti
SISTRI per il 3 marzo prossimo e interesserà esclusivamente le imprese
produttrici di rifiuti speciali pericolosi. In verità nel disegno di legge
30 dicembre 2013, n. 150, in fase di
conversione è presente l’ennesima
proroga Sistri con lo spostamento
dal 3 marzo 2014 al 1° gennaio 2015
dell’avvio del SISTRI per i produttori
dei rifiuti pericolosi e dell’applicazione delle sanzioni dal 1° agosto 2014
al 30 giugno 2015. In ogni caso, se
ciò non dovesse accadere, indichiamo qui di seguito alcune indicazioni
operative. Se la proroga non avverrà
le sanzioni per il mancato od errato
utilizzo del SISTRI saranno però applicate solo a partire dal 1° agosto
2014. Pertanto fino al 31 luglio pros-
simo, pur con l’obbligo di utilizzarlo,
le imprese potranno prendere familiarità e verificare il corretto funzionamento del sistema di tracciabilità
rifiuti senza incorrere nel rischio di
sanzioni. Sino al 31 luglio, anche per
i soggetti che utilizzeranno il SISTRI
a partire dal 3 marzo, rimarranno
comunque gli obblighi di tenuta del
registro (cartaceo) di carico e scarico dei rifiuti e di emissione del formulario di identificazione dei rifiuti
per il trasporto. Per tutte le imprese
non obbligate all’iscrizione al SISTRI, ovvero per le imprese che non
producono rifiuti speciali pericolosi,
permarrà l’obbligo di utilizzare il registro di carico e scarico dei rifiuti e
relativo formulario anche dopo il 31
luglio 2014
Cosa devono fare i produttori
di rifiuti speciali pericolosi
I produttori di rifiuti speciali perico-
losi, indipendentemente dalla quantità di rifiuti prodotti e dal numero
di personale occupato all’interno
dell’azienda sono obbligati a iscriversi e a utilizzare il SISTRI.
Si consiglia di procedere alla verifica dei dispositivi in possesso (token USB) per controllare che siano
aggiornati e funzionanti. In caso di
malfunzionamento della chiavetta
SISTRI è opportuno contattare direttamente il numero verde SISTRI:
800.00.38.36
A partire dal 3 marzo prossimo sarà
obbligatorio utilizzare il SISTRI, continuando comunque ad annotare i
rifiuti prodotti sul registro di carico
e scarico ed accompagnando il trasporto dei rifiuti con il formulario di
identificazione rifiuti. Il sistema di
registrazione “doppio” (SISTRI + registro c/s e formulario per il trasporto), dovrà essere fatto almeno fino al
31 luglio p.v.
Aziende non più obbligate
all’iscrizione al SISTRI
Con l’emanazione dell’art. 11 del DL
101/2013, convertito in legge con
la Legge n. 128/2013, i produttori
di rifiuti non pericolosi con più di
10 dipendenti e le aziende che trasportano e/o gestiscono rifiuti non
pericolosi, non sono più obbligati ad
iscriversi ed utilizzare il SISTRI.
Per queste imprese il Ministero ha
garantito, in tempi brevi, una procedura per la restituzione delle apparecchiature (USB per i produttori e
USB e black box per i trasportatori)
che sarà tempestivamente comunicata.
Aziende che hanno delegato il
CATA alla tenuta del registro e
alla gestione del SISTRI
Per le aziende che utilizzano il servizio di tenuta del registro di carico e scarico rifiuti con il CATA non
cambierà nulla. Dovranno semplicemente continuare a inviare le schede
rifiuti esattamente come prima. Sarà
il CATA a compilare e utilizzare, in
nome e per conto delle imprese, il
sistema SISTRI.
MUD 2014: disponibile la nuova modulistica
Alcune novità e i servizi attivati dal CATA
A
nche per il 2014 le aziende interessate, specificate più avanti, dovranno
inoltrare il MUD con riferimento ai rifiuti gestiti nel corso
dell’anno 2013.
Sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 302 del
27 dicembre 2013 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
12 dicembre 2013 “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno
2014” contenente il modello e
le istruzioni per la presentazione delle comunicazioni entro il
prossimo 30 aprile (con riferimento all’anno 2013) da parte
dei soggetti interessati.
Riferendosi solo alle attività
artigiane, risultano interessati
alla comunicazione:
“rifiuti”
- c oloro che effettuano a titolo
professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti
- c ommercianti ed intermediari
di rifiuti senza detenzione
- i mprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e
smaltimento dei rifiuti
- i mprese ed enti produttori
iniziali di rifiuti pericolosi
- i mprese ed enti produttori
che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi
derivanti da lavorazioni indu-
striali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero
e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti
delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da
abbattimento dei fumi (così
come previsto dall’articolo
184 comma 3 lettere c), d) e
g)).
“veicoli fuori uso”
- c oloro che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi
componenti e materiali.
“produttori di apparecchiature
elettriche
ed
elettroniche”
- p roduttori/importatori di apparecchiature elettriche ed
elettroniche iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento.
IL CATA di Confartigianato Imprese Belluno, come di consueto, garantisce, alle imprese
interessate, il servizio di consulenza, redazione e inoltro per
via telematica del MUD.
Le imprese che hanno aderito
a tale servizio lo scorso anno
saranno invitate tramite PEC, a
far pervenire i dati necessari.
Info: tel.0437 933272 - e-mail
lbogo@confartigianatobelluno.eu.
Sedico - via Gresal, 5/d
tel. 0437 851360
e-mail: cata@unartbelluno.org
Per tutte le informazioni in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro
Le novità rispetto al 2013
Rifiuti prodotti e gestiti
(scheda Rif e scheda Int)
Viene richiesto lo stato fisico del rifiuto
Rifiuti prodotti e gestiti
(scheda Rif)
Va indicata la giacenza al 31 dicembre 2013, calcolata tenendo conto
di eventuali giacenze al 31 dicembre 2012
Gestione dei rifiuti
(modulo MG)
Nel modulo MG va specificato il tipo di impianto, sulla base di una
classificazione predefinita tenendo conto che qualora nella stessa
unità locale operino due impianti di gestione distinti, il gestore dovrà allegare a una scheda RIF più moduli MG, ognuno riferito a un
impianto
Materiali secondari generati
dall’attività di recupero
I gestori che a seguito di attività di recupero rifiuti, producono materiali secondari ai sensi dell’articolo 184 ter del D.L.gs. 152/2006 (e
quindi NON RIFIUTI) devono compilare la nuova scheda MAT indicando il tipo di materiale prodotto, scegliendo tra quelli preimpostati, e
la relativa quantità.
I gestori che producono materiali secondari da attività di gestione dei
veicoli, degli imballaggi e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche dovranno compilare gli specifici riquadri all’interno delle
specifiche schede
MUD 2014
Come va compilato e trasmesso
L
e modalità di compilazione e trasmissione del
MUD 2014 rimangono immutate rispetto al 2013.
Le comunicazioni “rifiuti”, ”veicoli fuori uso”, “imballaggi,
rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche” devono
essere compilate tramite:
- il software messo a disposizione
da Unioncamere e reperibile sul
sito http://mud.ecocerved.it;
- altri software compatibili con
l’invio telematico.
La trasmissione del MUD, invece,
deve avvenire esclusivamente
tramite il sito www.mudtelematico.it.
I soli produttori iniziali che
producono, nella propria unità
locale, non più di 7 rifiuti e, per
ogni rifiuto, utilizzino non più
di 3 trasportatori e 3 destinatari finali possono presentare
la Comunicazione “rifiuti” in
forma semplificata su supporto
cartaceo.
La sola comunicazione rifiuti
semplificata può essere spedita con invio postale alla Came-
ra di commercio. La scadenza
dell’invio è fissata al 30 aprile
prossimo.
è previsto, inoltre, il pagamento del diritto di segreteria, che
per l’invio telematico è fissato a
10,00 euro per ogni unità locale dichiarante, a prescindere dal
numero di Comunicazioni, e può
essere versato tramite carta di
credito o Telemaco Pay.
Il diritto per la trasmissione
cartacea della comunicazione
semplificata è, invece, di 15,00
euro.
L’UNIONE
ARTIGIANA
centro consorzi
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
Sapori e Saperi delle Dolomiti
Una raccolta di ricette inedite con i prodotti tradizionali locali
Sapori e Saperi delle Dolomiti (edizioni DBS) è una raccolta di ricette, in gran parte
inedite, realizzate con i prodotti tradizionali delle Dolomiti: un viaggio tra gusti e
saperi antichi della cucina
tipica riproposti con fantasia
e innovazione.
I piatti sono affiancati da
schede tematiche sulle tipicità enogastronomiche.
Il libro nasce da un corso di
formazione di Centro Consorzi rivolto agli operatori
del settore sul recupero dei
prodotti alimentari locali
con sede nei territori dei due
Gal bellunesi. Dalla partecipazione al corso Serena Turrin, che aveva seguito parte
del progetto con il recupero
dei prodotti tradizionali locali, ha suggerito di pubblicare una dispensa dei piatti
presentati. Il progetto si è
ampliato con l’inclusione di
schede dei prodotti e delle
manifestazioni locali.
Ne è così nato il libro “Sapori e saperi delle Dolomiti”.
Lattebusche ha sposato il
progetto integrando il vo-
lume e includendolo tra le
iniziative per le celebrazioni
del proprio sessantennale.
Il libro è stato presentato a
Feltre sabato 8 febbraio.
Testimonial della manifestazione i cuochi del corso Ferigo, Fent, Benvegnù
e Ivan Burigo “Yoko” chef,
che ha raccontato la propria
esperienza
internazionale
di menù con prodotti bellunesi proposti nel mondo.
La serata è stata allietata
dal Coro Monti del Sole. Il
presidente della
Regione Veneto,
Luca Zaia, ha inviato un messaggio augurale alla
manifestazione,
dichiarando
di
essere “certo che
quest’opera valorizzerà le eccellenze del settore
gastronomico che
contraddistinguono
l’economia
bellunese e che
stuzzicano i palati più raffinati.
Storia,
cultura,
v
artigianalità, identità e passione sono gli ingredienti preziosi dei saperi e dei
sapori che contribuiscono a
rendere unico il nostro territorio. Non ci resta, quindi,
che tramandare con passione
ed entusiasmo questo grande
patrimonio unico al mondo”.
La serata si è conclusa con
un buffet a base di prodotti
locali curato dall’associazione cuochi e dall’associazione
italiana sommelier, risultato
molto apprezzato.
PATENTINO ADR - Rilascio e rinnovo
La normativa prevede l’obbligo del conseguimento del Certificato di formazione professionale ADR per tutti i conducenti che trasportano merci
pericolose, a prescindere dalla massa del veicolo utilizzato ed è già in
vigore dal 1 luglio 2005 per i conducenti di veicoli al di sotto dei 35
quintali che trasportano merci pericolose in cisterne fisse o smontabili
di capacità superiore a 1 mc o quelli di veicoli batteria di capacità totale
superiore a 1 mc e quelli di veicoli che trasportano merci pericolose
in contenitori cisterna, cisterne mobili o Cgem di capacità individuale
superiore a 3 mc su un’unità di trasporto. Sono esenti da tale obbligo i
trasporti di merci pericolose in quantità limitate per unità di trasporto
o per unità di collo.
Obiettivo: la frequenza permette di essere ammessi all’esame per acquisire per la prima volta il patentino ADR o per ottenerne il rinnovo
quinquennale del patentino ADR per il veicolo cassonato o cisterna.
Calendario: dal 22.03.2014 al 30.03.2014 - incontri al sabato e domenica
Esame finale previsto per il 12.04.2014
NOTA – L’EBAV prevede il rimborso (massimo 600,00 euro) ai corsisti
(titolari o dipendenti di aziende venete artigiane di autotrasporto) in
regola con i versamenti all’Ente, una volta superato l’esame finale.
Ref: Gianluca Soppelsa - 0437 851340 - soppelsa@centroconsorzi.it
ALIMENTARISTI
Addetto alla produzione e vendita
delle sostanze alimentari
EX LIBRETTO SANITARIO (L.R. n. 2 del 19/03/2013)
In attesa di novità a riguardo dei corsi di formazione ai sensi del Reg.
CE 852/04 rivolti agli operatori del settore alimentare, il Centro Consorzi
continua a garantire il servizio anche nel 2014, proponendo di assolvere
l’obbligo formativo con frequenza di un corso della durata di 3 ore con
cadenza triennale.
Calendario attività primo semestre 2014
RILASCIO (per coloro che frequentano il corso per la prima volta)
26 febbraio - ore 14.30 - SEDICO - Centro Consorzi
16 aprile - ore 14.30 - SEDICO - Centro Consorzi
25 giugno - ore 14.30 - SEDICO - Centro Consorzi
AGGIORNAMENTO (per chi ha frequentato il corso nei tre anni precedenti
alla presente iscrizione)
19 marzo - ore 14.30 - SEDICO - Centro Consorzi
14 maggio - ore 14.30 - ALLEGHE, loc. Masarè - Sede Alpini
21 maggio - ore 14.30 - SEDICO - Centro Consorzi
NOTE a) Per gli iscritti in regola con la contribuzione all’EBAV è previsto
il rimborso al 100% dallo stesso EBAV.
b) Iscrizione anche on-line dal sito www.centroconsorzi.it e selezionando
il corso prescelto in home page.
Ref: Erica De Bacco - 0437 851341 - debacco@centroconsorzi.it
I
l Centro Consorzi e il
Consorzio Legno Veneto
il 28 e 29 gennaio sono
stati a Bruxelles per una visita
di studio, coordinata da Francesca Ricardi e Giustino Mezzalira
di Veneto Agricoltura, sui temi
dell’energia e dell’ambiente e
sulla programmazione che interessa il legno. I componenti
la delegazione bellunese hanno
potuto incontrare funzionari
operanti presso gli uffici della
Regione Veneto, di Unioncamere
e di altre strutture attive presso
l’Unione europea.
In particolare, il gruppo bellunese ha incontrato: Andrea Vettori
(Direzione Generale Ambiente,
Agricoltura, Foreste e Suolo) per
gli aspetti ambientali della nuova strategia delle foreste; Angelo Mason (Direzione Regione
Veneto, sede di Bruxelles) per il
servizio Helpdesk; Alexia Rouby
di Euromontana, associazione
europea per le zone di montagna; Marco Boscolo (Unioncamere Veneto sede di Bruxelles)
per i nuovi strumenti finanziari
e Johan Elvernt, dell’European
Forest Platform.
I due giorni a Bruxelles si sono
conclusi con il meeting con gli
eurodeputati veneti Scottà,
Cancian, Frigo, Zanoni e i rappresentanti dell’on. Fontana, ai
quali è stato presentato il Consorzio
Avviato un nuovo servizio presso il Centro Consorzi
LO SPORTELLO MEPA DI
CONFARTIGIANATO
Per supportare le imprese ad abilitarsi, Consip e Confartigianato
Imprese Belluno hanno attivato presso la sede di Sedico del Centro Consorzi - lo sportello MEPA
(mercato elettronica pubblica
amministrazione) al quale le imprese possono rivolgersi per ricevere informazioni sulle modalità
di utilizzo del mercato elettroni-
corsi
AUTOTRASPORTO
IL CENTRO CONSORZI IN VISITA
AI PALAZZI DELL’UNIONE EUROPEA
7
corsi
inoltre, richiesti: il fatturato specifico relativo all’anno precedente
la richiesta, il catalogo cartaceo/
elettronico con i prodotti che si
vogliono inserire nel catalogo on
line. Lo sportello front office è
aperto il martedì dalle ore 14.30
alle 18.00 e il referente è Franco
De Col (tel. 0437 851371; e-mail:
decol@centroconsorzi.it).
corsi
SICUREZZA
ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO
CORSO DI AGGIORNAMENTO
Destinatari: coloro che hanno già fatto il corso oltre 3 anni fa
Lezioni: 3,5 ore con esercitazione pratica
Sedi e orari:
FELTRE sede Comunità Montana Feltrina
giovedì 3 aprile 2014 ore 18.00-21.30
PIEVE DI CADORE sede Confartigianato Belluno
martedì 10 giugno 2014
ore 18.00-21.30
PIEVE D’ALPAGO sede Fe.In.Ar.
martedì 15 aprile 2014 ore 18.00-21.30
SEDICO sede Centro Consorzi
lunedì 31 marzo 2014 ore 14.00-17.30
martedì 8 aprile 2014 ore 18.00-21.30
martedì 22 aprile 2014 ore 18.00-21.30
lunedì 28 maggio 2014 ore 14.00-17.30
ALLEGHE sede Alpini, loc. Masarè
giovedì 12 giugno 2014 ore 18.00-21.30
CORSO COMPLETO
Durata: 16 ore
Calendari: SEDICO sede Centro Consorzi
a. orario serale ore 18.00-21.15
29 aprile, 6 maggio, 13 maggio, 20 maggio,
27 maggio 2014
b. orario pomeridiano ore 14.00-18.00
5 maggio, 12 maggio, 19 maggio, 26 maggio 2014
AGORDO ex area M.P.A., via Pra Grande
Corso serale orario da definire
9 maggio, 16 maggio, giovedì 22 maggio,
29 maggio, 5 giugno 2014
ADERENTI LA CASSA EDILE DI BELLUNO
In relazione all’accordo territoriale firmato in data 30 ottobre 2013, saranno organizzati dei corsi di aggiornamento appositi per la categoria.
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
PER LA SICUREZZA - R.L.S.
AGGIORNAMENTO ANNUALE
co, per presentare la domanda di
abilitazione e per essere assistite
anche in seguito a operare sul
mercato elettronico.
Le imprese che vogliono abilitarsi presso lo sportello dovranno essere munite di kit di firma
digitale, la visura camerale, dati
di Iscrizione INPS, INAIL e CCNL
applicato e il settore. Vengono,
Destinatari: rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di aziende
fino a 50 lavoratori (per chi ha già fatto il corso di 32 ore gli anni
scorsi e comunque più di un anno fa)
Calendario: venerdì 16 maggio - ore 13.45-17.45
Sede: Sedico - Centro Consorzi
USO DEL DEFIBRILLATORE SEMI
AUTOMATICO (DAE)
FORMAZIONE ABILITANTE
Destinatari: personale grandi strutture (alberghi, centri commerciali,
scuole materne, case di risposo, allenatori, responsabili di società
sportive, operatori dello sport, esercenti di centri sportivi: palestre,
piscine, …)
Calendario: venerdì 11 aprile 2014 - ore 8.00 - 13.00
Istruttori: personale Croce Bianca certificati ERC/IRC e IRC-COM
Sede: Belluno, Confartigianato Imprese Belluno
NOTA - Attività a numero chiuso, verranno tenute valide le prime
iscrizioni
Rif: Renzo Della Vecchia - 0437 933260 - dellavecchia@centroconsorzi.it
ABILITAZIONE
ALL’IMPRENDITORIA ESTETICA
A Sedico diplomate le prime 21 corsiste
Si è concluso con gli esami della Commissione regionale, tenutisi
a Sedico il 3 e 4 febbraio, il primo corso a cura del Centro Consorzi per l’acquisizione dell’abilitazione alla conduzione autonoma
di un’azienda di estetica. All’attività riconosciuta dalla Regione
Veneto, avviata a luglio 2013, hanno partecipato 21 allieve, che
hanno seguito 900 ore di formazione, di cui 600 di stage aziendale e il cui livello di preparazione è stato evidenziato dalla stessa Commissione esaminatrice. Questi i nominativi: Alverà Ilaria,
Bonello Giulia, Buffa Elisa, Cadorin Isabella, Callegher Roberta,
Cappellari Mara, Carniello Jessica, Corsano Laura, Dal Piva Chiara,
Dalla Longa Desy, De Donà Cristina, Facoli Lisa, Ferrai Giulia, Lise
Elena, Macchietto Riode Sara, Macutan Martina, Martini Federica, Mazzucco Nathalie, Naldo Veronica, Somma Sabrina, Toffolo
Laura. Ora, è in fase di valutazione l’organizzazione di un nuovo
corso che potrebbe partire a giugno prossimo.
Rif: Gianluca Soppelsa - 0437 851311 - info@centroconsorzi.it
La forza ed il sorriso
Prossimi incontri
lunedì 24 febbraio 2014 dalle 9.30 alle 12.00
martedì 18 marzo 2014 dalle 9.30 alle 12.00
Altri appuntamenti nei mesi a seguire
Info ed iscrizioni
Centro Consorzi tel. 0437 851330 o tel. 0437 851340
ARTIGIANA
8 L’UNIONE
attualità
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
OPPORTUNITà per i soci
convenzioni rinnovate
aci automobile club d’italia
È stata rinnovata anche per il 2014 la convenzione con ACI - Automobile Club d’Italia - per l’acquisto delle tessere ACI Sistema e
ACI Gold, confermando i vantaggi già fissati a favore delle imprese
associate e dai soci ANAP. In particolare le tessere ACI possono
essere acquistate usufruendo di una riduzione di 20,00 euro sia
per la versione Sistema (prezzo scontato da 79,00 a 59,00 euro),
sia per la versione Gold (da 99,00 a 79,00 euro).
I diversi servizi collegati alle tessere ACI sono descritti in apposite schede che possono essere richieste in Associazione (Paola
Rossa – telefono 0437 933201) e all’indirizzo: http://www.aci.
it/?3217.
Toyota Motor Italia
Resta valida anche per il 2014 la convenzione con Toyota Motors Italia a favore delle imprese associate. L’offerta 2014 prevede l’estensione della convenzione pure ai modelli di piccole dimensioni quali AYGO
e YARIS con alimentazione benzina e diesel, per i quali è previsto lo
sconto del 18% sul prezzo di listino. Inoltre è pari al 15% la riduzione
per l’acquisto di tutti i modelli Toyota con alimentazione ibrida, quali
YARIS, AURIS, la nuova AURIS TS, PRIUS. Su modelli AURIS e AURIS
TS con alimentazione benzina o diesel lo sconto applicato è del 22%.
Per usufruire dei vantaggi, le imprese devono presentare la tessera associativa oppure una lettera su carta intestata dell’Associazione comprovante la propria situazione associativa. Per chiarimenti e ulteriori
informazioni: Ufficio Segreteria, tel. 0437 933201 o 0437 933204.
Altre informazioni su modelli auto e prezzi di listino: www.toyota.it.
Comune di Feltre
Controlli pubblicità
La società Duomo spa, concessionaria del Servizio accertamento
e riscossione dell’Imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle
pubbliche affissioni, ha diffuso l’avviso con cui informa di iniziare i
controlli delle posizioni pubblicitarie esposte nel Comune.
Il censimento di queste posizioni viene effettuato da personale della società Duomo, munito di tesserino identificativo.
I contribuenti difformi alle comunicazioni effettuati o che non abbiano effettuato il dovuto pagamento riceveranno formali atti di
accertamento con relative sanzioni e interessi.
Info: Duomo spa – recapito di Feltre, viale Monte Grappa 32/a – tel.
0439 83079 , fax 0439 83079. Orario di apertura: lun/ven 8.3012.30 e 15.30-19.00
Coupon da restituire via fax, al numero 0437 933122, oppure via mail: stampa@confartigianatobelluno.eu
Le aziende interessate a realizzare un servizio gratuito da mettere in onda sulla trasmissione Impresa diretta
possono restituire via fax o mail il seguente coupon all’Ufficio stampa di Confartigianato Imprese Belluno.
Siamo interessati a realizzare gratuitamente un servizio su Impresa diretta
Ditta
sede a
via
tel.
e-mail:
attività
FORMAT SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTO
SULLE FREQUENZE DI:
TELEBELLUNO
venerdì ore 20.50 e 23.30, sabato ore 14.00, domenica ore 19.00
RADIO BELLUNO
tel.
cell.
INFORMAZIONI: ufficio stampa Confartigianato Imprese Belluno - tel. 0437 933203 - e-mail: stampa@confartigianatobelluno.eu
sabato ore 8.30, 12.30, domenica ore 9.30, 12.30
ANAP
persona di riferimento
ANAP
ANAP
ANAP
ANAP
ANAP
Lubiana, Terme di Olimia e dintorni
CALENDARIO ATTIVITà 2014
Anticipazioni
L’
GIORNATA DELL’ALZHEIMER
5 aprile, sede da fissare
25-28 aprile 2014 da Belluno in pullman GT
Anap Belluno propone dal
25 al 28 aprile p.v. il viaggio a Lubiana e Terme di
Olimia in Slovenia.
Il programma di viaggio prevede
per il 25 aprile la visita alla città
di Lubiana e il proseguimento per
la destinazione; il 26 e il 27 aprile
dedicati al relax alle terme e per il
28 aprile il viaggio di rientro.
La quota individuale di partecipazione è fissata in 385,00 euro per i
soci (395,00 euro per i non soci).
Supplementi: camera singola 65,00
euro a camera; ingresso Museo
all’aperto 7,00 euro a persona;
visita vecchia farmacia frati 1,00
euro a persona da pagare in loco.
Questi supplementi verranno rac-
colti in pullman dalle capogruppo.
La quota comprende: viaggio in pullman GT - sistemazione in hotel 4*
alle Terme di Olimia - tre mezze pensioni + tre pranzi a buffet in hotel
con ½ minerale a pasto; un brindisi
di benvenuto - presentazione delle Terme Olimia con il filmato - bagno illimitato nelle piscine termali
dell’hotel Breza e del centro wellness
Termalija - borsa con accappatoio e
asciugamano per le piscine in camera
- venerdì e sabato sera bagno notturno fino a mezzanotte nelle piscine
Termalija - ingresso libero al mondo
delle saune Termalija - un ingresso
per tre ore al prestigioso centro delle
piscine e saune del Wellness Orhidelia il giorno dell’arrivo - due volte al
giorno acquagym nelle piscine Termalija - accesso libero allo studio fitness Termalija - venerdì e sabato sera
musica dal vivo nella trattoria Lipa e
musica DJ nella discoteca Žafran del
Wellness Orhidelia - animazione per
bambini e adulti - tassa di soggiorno - pranzo con bevande a Lubiana
- guida per 2 ore a Lubiana - assicurazione medico-bagaglio.
La quota non comprende: ingressi
non menzionati, extra vari e tutto
quanto non espressamente indicato
ne “la quota comprende”.
L’adesione deve pervenire entro il
10 marzo p.v. con il versamento di
200,00 euro di anticipo, mentre il
saldo deve essere pagato entro il 10
aprile.
FESTA NONNI E NIPOTI
14-21 giugno, San Vincenzo (LI)
FESTA DEL SOCIO 2014
11-21 settembre, Orosei (NU)
Tutti i dettagli nei prossimi notiziari
continua dalla prima pagina
I SOLDI CHE MANCANO
E LE PROMESSE
CHE ATTENDONO
parte della Cassandra. Sta di
fatto che quella lettera è sotto
gli occhi di tutti e dà testimonianza di un livello di attenzione che è mancato e soprattutto mette in luce un’infausta
conclusione di un appalto che
ha affidato a imprese del Sud
Italia la manutenzione delle
linee. Circostanza infausta, ripeto, perché per fronteggiare
gli eventi atmosferici di dicembre e gennaio avrebbero certa-
mente avuto difficoltà anche le
imprese bellunesi, che conoscono da anni il lavoro e il territorio. Figuriamoci chi viene da
regioni che vedono molto poco
la neve. E mi fermo qui. Da questa vicenda, che continueremo a
seguire con attenzione fino alla
sua conclusione, dovremo trarre
maggior consapevolezza e determinazione verso la necessità di
una maggior autonomia, contenuta nel provvedimento che sta
seguendo il suo iter verso la cosiddetta “specificità bellunese”.
Iter che, ci è stato promesso,
sarà ultimato a maggio in com-
missione e che sarà portato in
aula del Consiglio Regionale del
Veneto a giugno. La vicenda
black out corre in parallelo con
la vicenda “specificità” che vogliamo sia presto conclusa per
un nuovo inizio in provincia di
Belluno.
Giacomo Deon
TESSERAMENTO
2014
Speciale Conferenza nazionale “Montagna 2020”
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
L’UNIONE
ARTIGIANA
III
I numeri delle PMI IN QUOTA: il primato di Belluno
Articolata analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato. I territori montani resistono meglio alla crisi
N
ell’ambito della Conferenza
nazionale “Montagna 2020”,
l’Ufficio Studi di Confartigianato ha presentato un articolato quadro della consistenza e della dinamica
delle imprese artigiane nei territori
montani italiani, evidenziando la vocazione imprenditoriale delle aree
montane.
L’analisi - qui riportata in estrema sintesi richiamando alcuni indicatori - indica che in Italia esistono 2.050.556
imprese (il 33,8% del totale delle
aziende italiane) con sede in comuni
montani o parzialmente montani, di
cui 467.118 sono artigiane (il 22,8%
del totale delle aziende) con 996.134
addetti.
Mediamente nei comuni montani lavora il 32,5% degli addetti dell’artigianato italiano. Oltre che in Trentino Alto
Adige e in Val d’Aosta, la quasi totalità
degli addetti dell’artigianato dell’Umbria (96,7%) lavora in comuni montani, così come il 78,3% in Molise; il
70,1%, nel Lazio il 58,4%, in Calabria
il 54,7% in Sardegna e in Veneto solo
il 13,1%. L’artigianato di montagna
ha un trend di poco inferiore alla media italiana (-2,5% contro un -2,3%),
mentre in 5 regioni (Basilicata, Molise,
Emilia-Romagna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia) tiene meglio di quello “non
di montagna”.
L’Ufficio Studi di Confartigianato ha
esaminato, pure, l’incidenza sociale
dell’artigianato in montagna, che in 13
regioni risulta superiore al dato medio
italiano pari a 23 imprese ogni 1.000
abitanti. In testa si collocano Liguria e Piemonte (con 33 imprese ogni
1.000 abitanti), seguite da Marche e
Valle d’Aosta con 32 imprese e Toscana
con 30 imprese. Il Veneto si ferma a
28 imprese.
L’incidenza dell’artigianato sui tessuti
economici delle varie province italiane
è notevole. Tra le nove province “100%
montagna” (Aosta, Belluno, Bolzano,
Isernia, L’Aquila, Massa-Carrara, Sondrio, Terni e Trento) l’artigianato di
montagna pesa per oltre il 30% sul
totale delle imprese. Belluno, poi,
è la provincia dove questa incidenza
è più alta (32,4%); seguono Sondrio
(30,9%) e Aosta (30,2%).
Le aziende “in quota” dimostrano una
particolare propensione all’export, i
cui prodotti piacciono molto nei Paesi extra UE. Considerevole il contributo fornito alla bilancia commerciale
italiana: il 19% dei prodotti venduti
all’estero (62,9 miliardi di euro) proviene, infatti, dalle aree di montagna,
con una tendenza a salire. Tra il 2009
e il 2012 l’export di montagna è cresciuto del 35,6% rispetto a un 29,9%
Come rafforzare la competitività? Come valorizzarne le diversità?
Come ricercare convergenze e sinergie?
All’inizio del nuovo periodo di programmazione dell’Unione europea per il periodo
2014-2020, che pone al centro dell’agenda le PMI e l’ambiente, alla vigilia del turno
di presidenza italiana della stessa Ue, potrebbero essere queste le prime domande
da porre.
La Conferenza Nazionale di Confartigianato Imprese intende aprire un confronto attivo e più concreto possibile per innescare un processo virtuoso di crescita e favorire la creazione di nuove reti di imprese nei settori più strategicamente legati alle
risorse locali.
L
Archivio Provincia di Belluno - foto di Thierry Robert - Luciani
Su queste basi la Conferenza Nazionale non rappresenta solo un appuntamento,
ma vuole essere l’avvio di un disegno che consolidi il “Made in Italy” con le competenze dei territori, con la cura del capitale umano, con la forza della qualità, intrinseca al mondo artigiano.
Nelle province di confine la tassazione
complessiva delle imprese è maggiore
di 27,3 punti rispetto agli altri stati
limitrofi.
Conferenza Nazionale Montagna 2020
Montagna territorio strategico per le PMI
In montagna non è facile fare impresa. Svantaggi naturali e orografici si sommano
a svantaggi “normativi” e talvolta anche fiscali (di ordine interno e, sull’arco alpino,
anche di carattere transfrontaliero).
Nei vari territori montani è stratificato un tessuto di intelligenze imprenditoriali
diffuse, in grado di fornire, se adeguatamente supportato, un incisivo contributo
alla rinascita del Paese, mettendo in moto potenzialità inespresse, opportunità innovative, esperienze di eccellenza, specializzazioni meritevoli di raggiungere nuovi
traguardi.
medio. L’artigianato di montagna si
caratterizza, poi, per alcune specializzazioni: maggiore presenza di aziende
operanti nel settore legno e prodotti
in legno (mobili esclusi), fabbricazione di prodotti da minerali non metalliferi, produzioni alimentari e costruzione di edifici.
L’indagine di Confartigianato, infine,
ha presentato un altro indicatore dove
l’artigianato di montagna si distingue
in positivo: il tasso di occupazione,
che tra il 2008 e il 2012 è diminuito
di un 1,2% a fronte di un -2% nei
“territori non montani”.
Il lavoro dell’Ufficio Studi di Confartigianato ha, però, denunciato anche i
maggiori costi fiscali e burocratici per
i territori dell’arco alpino nei confronti
dei Paesi confinanti.
Segreteria Organizzativa
Tel. 06 70374.322 direzione.politicheeconomiche@confartigianato.it
Tel. 0437 933203 stampa@confartigianatobelluno.eu
con il contributo
a montagna? Un territorio
“strategico che ha un futuro”: questo il filo conduttore
dell’intervento, dal palco di “Montagna 2020”, del prof. Stefano Micelli
dell’Università Ca’ Foscari di Venezia,
il quale ha anche parlato di “una
nuova geografia della crescita, di un
Belluno
nuovo
modo
20 e 21 gennaio
2014 di stare sul mercato”
Park Hotel Villa Carpenada
come
sfide
aperte.
Via Mier 158
Per il prof. Micelli lo sviluppo economico futuro (montagna compresa)
sta “nella riconciliazione del manifatturiero e dei centri storici; nel superare le differenze tra manifatturiero e servizi; nello scommettere sulla
scuola come luogo di innovazione”.
Sulla base delle valutazioni Invalsi,
il prof. Micelli ha dichiarato grande
stima verso i giovani e verso la scuola
Micelli: “Montagna territorio strategico
che ha un futuro”
dei territori di montagna, affermando che “i giovani di montagna sono
giovani che valgono”.
Le nuove tecnologie stanno dalla
parte di chi vive in luoghi disagiati o
marginali e su questi concetti il professore veneziano ha spinto, portando esempi di aziende leader nazionali per la produzione di stampanti 3D,
benchè localizzate in vallate montane, oppure di aziende specializzate
nella produzione di droni per niente
penalizzate dall’avere sede in zone
difficili.
Certo, la montagna sconta un gap
infrastrutturale, che di questi tempi
e con il diffondersi delle nuove tecnologie si fa sempre più pesante in termini di competitività delle imprese.
è per questo che gli investimenti per
l’implementazione della banda larga
su tutto il territorio nazionale, e in
montagna soprattutto, sono improcrastinabili, al fine di permettere alle
aziende di superare i condizionamenti del digital devide.
“Manifatturiero e valorizzazione delle competenze territoriali - ha sottolineato il prof. Micelli - sono gli altri
campi in cui si giocherà il futuro della piccola impresa, investendo sulle
capacità dei giovani, benché la montagna non possa escludere il turismo
come spazio di sviluppo”.
Gli anni della crisi stanno lasciando
forti tracce sul tessuto economico e
sociale. Serve, dunque, un approccio
diverso per pensare al futuro. Micelli
ha parlato, infatti, di scenari di discontinuità.
“La crescita - ha affermato - deve
ripartire da basi diverse da quelle finora pensate e che non è quello che
abbiamo lasciato alle spalle”, mentre
“si sta creando una nuova geografia della crescita e per lo sviluppo
dell’economia in montagna un ruolo
significativo potrà essere assunto dal
digital manufacturing”.
Casi aziendali di successo in montagna
Durante i lavori della Conferenza
“Montagna 2020” di Confartigianato, hanno avuto spazio anche alcuni
casi aziendali di successo con base in
montagna.
Panificio Ghedina
Cortina
Alberto Ghedina,
socio
La qualità e l’eccellenza dei prodotti
italiani non sono sufficienti a compensare le carenze istituzionali a livello di
infrastrutture, di costi energetici, di
burocrazia, di costo del lavoro.
La voce
di un Sindaco
artigiano
Andrea Crescini,
sindaco di Mura,
presidente Gal
Valle Sabbia
e restauratore
I risultati che abbiamo raggiunto
sono il frutto di investimenti degli
utili aziendali in nuove tecnologie, rispettando la lavorazione tradizionale.
Abbiamo puntato molto sul marketing,
utilizzando anche i nuovi mezzi di
comunicazione come
internet e
social network.
Ci siamo impegnati per
la certificazione, otte-
Andrea Crescini, giovane sindaco (classe 1982) di Mura,
paese in provincia di Brescia
di circa 800 abitanti a 700
metri sul livello del mare e artigiano restauratore del sistema Confartigianato, ha proposto alla Conferenza “Montagna
2020” alcuni interventi a saldo zero che potrebbero tornare utili alle aziende del suo
territorio (mutuabili anche
altrove) per sopperire così gli
svantaggi del territorio mon-
nendo la ISO 9001, mentre prossima è
la certificazione di prodotto.
Consorzio Legno
Veneto, Belluno
Paolo Saviane,
presidente
Obiettivo del Consorzio è il rilancio
della risorsa legno in quanto strettamente collegata al territorio. Si tratta
di un progetto che coinvolge l’intera
filiera: aziende agricole, artigiane,
industriali ed enti pubblici di tutto il
Veneto, non solo Bellunesi.
tano. In particolare, Crescini
si è rivolto al ministro Zanonato, presente in sala, proponendo:
- alla luce di una presenza
diffusa di proprietà privata fortemente frammentata
nel territorio, la possibilità
di una riduzione dei costi
di cessione di questi beni
(spesso la vendita non viene
effettuata per le eccessive
imposte) al fine di favorirne
l’accorpamento per desti-
Il Consorzio si muove a tutto campo, cercando di indirizzare la risorsa
legno verso le aziende per favorire il
loro sviluppo e l’occupazione, legando
il brand al territorio.
Il Consorzio si muove sul territorio,
partecipando a fiere
nazionali e
internazionali, mentre
nello scorso mese di
novembre è
stato ogget-
nare a giovani che vogliano
impegnarsi in agricoltura;
- la possibilità di investire
una quota dell’energia prodotta dalle risorse idroelettriche locali a tariffa agevolata;
- la possibilità come amministrazioni locali di pagare
un’Iva ridotta sui lavori e
tale risparmio reinvestirlo
nello sconto dell’imposta
comunale sugli immobili
produttivi.
to di studio alla 18° assemblea generale del PEFC Internazionale, l’Ente
mondiale per la certificazione forestale, a Kuala Lumpur (Malesia).
Hanno inoltre portato la loro testimonianza anche le ditte: Edoardo Cortese snc di Conco (Vi); Facchin Imballaggi srl di Recoaro Terme (Vi).
Particolare interesse ha destato la
presentazione del progetto “Open innovation” che l’Associazione Artigiana di Bolzano pone a disposizione dei
propri associati per lo sviluppo di idee
progettuali.
ARTIGIANA
IV L’UNIONE
Speciale Conferenza nazionale “Montagna 2020”
ANNO LX – N. 2
FEBBRAIO 2014
“Montagna 2020”: impegno per un appuntamento ordinario annuale
Giorgio Merletti: “Fare sintesi su che cosa fa lo Stato, cosa fanno le Regioni, cosa facciamo noi”
L
e conclusioni della
Conferenza nazionale
“Montagna 2020” sono
state affidate al presidente
nazionale di Confartigianato,
Giorgio Merletti, che ha assicurato “questo evento diventerà un appuntamento ordinario. Belluno, quindi, è l’inizio
di una riflessione permanente della politica confedera-
le per la montagna. In linea
di massima, Confartigianato
condivide la proposta per la
montagna presentata durante
i lavori della Conferenza e in
particolare il punto riguardante l’Expo 2015, per la cui
partecipazione Confartigianato ha già stanziato da qui al
2015 la cifra di 300.000 euro”.
Il presidente Merletti non si è
sottratto nemmeno all’impegno della Confederazione per
giungere quanto prima a una
“definizione precisa di montanità e per un confronto su
cosa fare per la valorizzazione dell’ecosistema montano”.
Merletti ha lanciato la proposta di un piano nazionale che
preveda, tra l’altro, l’utilizzo
di fondi europei per inter-
Curto (Cciaa Belluno): “Disponibilità a verificare al più presto la possibilità
a concorrere alla realizzazione di tale indagine”
I
solo i comuni montani, il
presidente Curto ha chiesto
che a questi territori “venga riservata un’attenzione
diversa, che parte dalla convinzione che la montagna è
davvero un territorio strategico per il Paese, spesso
non complementare alle altre aree contigue”.
“Senza la convinzione
dell’essenzialità della montagna per la ricerca di una
via d’uscita dai limiti dello
sviluppo così come definito
e imposto dal sistema economico - ha puntualizzato
Curto - ogni tentativo di
giungere a una perequazione e a una equità sostanziali è destinato a fallire”.
Un sì convinto è venuto da
re le idee anziché le merci”
come prima soluzione ai divari strutturali e infrastrutturali di cui soffre la montagna,
aggiungendo che Confartigianato “si sta già muovendo in
questa direzione attraverso
l’individuazione di adeguate
politiche”, convinto che il futuro delle aziende stia “nella
personalizzazione piuttosto
che nella standardizzazione
del prodotto”. “Torniamo a
casa - ha concluso il presidente Merletti - con dati e riflessioni giunti sia dalla politica
sia dal nostro mondo imprenditoriale e di Organizzazione.
Ora bisogna fare sintesi su che
cosa fa lo Stato, che cosa fanno le Regioni, che cosa facciamo noi”.
Più ombre che luci in tema
di “aiuti” e aree interne
Libro Verde su costi e sovraccosti
del vivere e fare impresa in montagna
lavori della seconda
giornata della Conferenza nazionale “Montagna 2020” sono stati
aperti dall’intervento di
Luigi Curto, presidente della Camera di commercio di
Belluno, ente che ha contribuito alla realizzazione
dell’evento.
Curto ha sottolineato come
l’Ente camerale, in una logica di valorizzazione dei territori montani, “potrebbe
assumere un ruolo interessante nell’azione di correzione della fragilità istituzionale di cui la montagna
soffre da sempre”.
Nel precisare che in una
definizione di montanità
devono essere ricompresi
venti finalizzati a sostenere
le attività produttive e a colmare i gap che comprimono le
potenzialità economiche dei
territori
montani.
Ha parlato,
inoltre, di
“muove-
Curto anche nei confronti
della proposta di un’Agenda
nazionale per la montagna,
assumendo, in particolare, l’impegno a “verificare
al più presto con la Giunta
della Camera di Belluno la
disponibilità a concorrere
alla realizzazione di un Libro verde sui sovraccosti del
vivere in montagna”’, una
delle 10 azioni dell’Agenda
nazionale per la montagna.
F
ra i temi affrontati nella
Conferenza “Montagna
2020”, anche due prospettive - una di carattere generale, una di carattere nazionale
- che possono tornare utili alle
PMI, se si riuscirà a declinarle in
modo coerente con la specificità
montana. Si tratta della questione sempre delicata degli “aiuti di
Stato” e del regime “de minimis”,
mentre dal punto di vista italiano
il punto si concentra sulla nuova
Strategia nazionale per le aree interne che accompagnerà il periodo
di programmazione 2014-2020.
Ad approfondire questi aspetti
sono stati il professor Carlo Eugenio Baldi, dell’Università di Bologna e la dott. Sabrina Lucatelli,
del ministero dello Sviluppo economico. La partita degli “aiuti di
Stato” e del regime “de minimis”
non porterà, ha annunciato Baldi,
misure particolari a favore delle
zone montane. Semmai qualche
punto potrà venire dal Regolamento generale di “esenzione
per categoria”, attualmente in
itinere, sul quale la Commissione di Bruxelles ha aperto una
consultazione in vista della sua
adozione nel secondo trimestre
2014 e che potrebbe contenere
qualche importante aggancio per
le imprese presenti in quota: se di
nuova concezione, se innovative,
se aggregate in rete. La Strategia
nazionale per le aree interne, che
per Confartigianato rappresenta
un’importante opportunità, vuole
centrare due obiettivi: rafforzare i
fattori di sviluppo locale, invertire nel medio periodo le tendenze
demografiche, ma resta da capire
su quali misure, e in quali ambiti
territoriali, essa si focalizzerà. Nel
suo intervento il presidente del
Gal Alto Bellunese, Flaminio Da
Deppo, non ha nascosto a tale
proposito perplessità e timori.
Tutti i materiali della conferenza “Montagna 2020”
sono consultabili sul portale di Confartigianato Imprese Belluno
www.confartigianatobelluno.eu
e i video sul canale YouTube di Confartigianato Imprese Belluno
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