I sentieri dell’accesibilità: Sentiero dell’Eremo Sentiero della Pozzolana Sentiero dell’Acqua Solfa Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio RAIANO (AQ) , il ristoro dell’Anima a r u t a N ella d a z r la fo “NATURACCESSIBILE” Progetto di accessibilità alla Riserva finanziato con D.G.R. n° 889 del 17/12/2012 REGIONE ABRUZZO Comune di RAIANO GOLE DI SAN VENANZIO Riserva Naturale Regionale Info Uffici Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio Viale “G. Di Bartolo” - 67027 Raiano (AQ) Telefono e fax 0864.726058 www.golesanvenanzio.it - info@golesanvenanzio.it Le Gole di San Venanzio Un territorio affascinante quello della Riserva Naturale Gole di San Venanzio che racchiude ambienti mitici e splendidi, culture e tradizioni uniche, un patrimonio notevole di flora, fauna e habitat, tale da ottenere il riconoscimento come sito di particolare interesse ambientale (S.I.C.): dalle anguste e selvagge Gole di San Venanzio, habitat ideale dell’Aquila Reale e del Falco Lanario, alla dolce e ricca di sorgenti piana del Fiume Aterno, tra le quali “La Solfa”, una sorgente di acqua sulfurea con la sua ricca carica mineralogica La perfetta armonia tra l’uomo e la natura, nel tempo, hanno reso la Riserva uno scenario unico nel panorama delle aree protette: l’uomo, da sempre presente, ha fatto la sua parte lasciandoci una lunga scia di testimonianze: tutto il territorio è intriso di rilevanti emergenze storico – architettoniche e di culto religioso. Gorges of San Venanzio A kind of fascinating territory, the natural Reserve of St. Venanzio’s one, which includes mitical and beautiful environments, unique cultures and traditions, with the presence of such interesting floral and faunal species and habitat, to deserve the acknowledgment of site of particular environmental interest (S.I.C.): a territory that goes from the narrow and wild Gorges of San Venanzio, natural habitat for Golden Eagles and Lanner Hawks, to the smooth plain of river Aterno, rich in springs. The biggest is “La Solfa”, a source of sulphur water with a strong mineral charge. The perfect harmony between man and nature made the Reserve a unique scenery in the survey of conservation areas; man, always living here, contributed by leaving a lot of evidences: the whole territory is soaked with architectural, historical and religious features. Sulle tracce del sacro L’Eremo di San Venanzio, situato nell’omonima valle, incastonato nella roccia, rappresenta sicuramente uno dei simboli della Riserva. Al suo interno, scavato nella nuda roccia la Scala Santa: “... si scende per mezzo di una scala in una spelonca presso il fiume, ove San Venanzio faceva penitenza e dormiva. In questo posto è dato vedere mirabilmente scavato nella pietra la forma completa di un corpo umano con ben distinte le forme del capo, delle braccia, delle ginocchia e delle alte membra, come se le avesse fatte un esperto scultore”, e il Compianto del 1510, composto da diciassette figure in terracotta policroma e un gruppo di angeli pendenti dal soffitto: tutta la scena è dominata dalla figura del Cristo disteso sul sudario. Altra piccola perla da scoprire la piccola chiesetta campestre Madonna de Contra, costruita in parte con materiale di spoglio ma nelle cui mura sono inseriti frammenti scultorei del sec. VIII – IX e pezzi di lapidi romane. On the holy steps The Hermitage of St. Venanzio, situated in the homonymous valley, set in the rocks, is one of the most representative features of the Reserve. Inside, dug in the bare stone, the Holy Stairs “…you go downstairs in a cave near the river, where St. Venanzio used to do penance and to sleep. In this place it is possible to see, wonderfully dug in the stone, the shape of a human body, whose head, arms, knees and other limbs look so clear that they seem made by an expert sculptor”, and the “Compianto” dated 1510, made of seventeen polychrome terracotta figures and a group of angels hanging from the ceiling: the whole scene is dominated by the figure of Christ laying on the shroud. Another treasure worthy to be watched, is the small country Church “Madonna de Contra”, partially built with taken materials, but inside whose walls there are sculpture fragments of the VIII – IX century, and parts of Roman gravestones. Segni dal più remoto passato Non mancano certo i segni della continua presenza dell’uomo in questi territori: dalla tradizione agro pastorale cresciuta intorno al “tratturo”, antica via della Transumanza, alle numerose grotte in prossimità delle gole, antiche abitazioni dei pastori e delle loro greggi, come pure il Vecchio Mulino ad acqua, i cui elementi sono ancora perfettamente riconoscibili. Le pitture rupestri di “Rava tagliata” nel cuore delle gole ci parlano di una antichissima presenza e frequentazione dei luoghi da parte dei primi insediamenti umani, in uno scenario unico immerso in una natura incontaminata: testimonianza di un’antica via di comunicazione, probabilmente di età romana Signs from the distant past Evidences of human presence are very frequent in these territories: from the agricultural and pastoral tradition grown around the “Tratturo” (Sheep track), ancient way of TRANSUMANZA (transhumance), to the several caves close to the Gorges, once shelters for shepherds and sheep; and the Vecchio Mulino (Old Water Mill) too, still showing its typical elements. The rock-paintings of “Rava Tagliata” in the heart of the Gorges, talk about a very ancient presence of the first human settlements, in a unique scenery, plunged in an unpolluted environment: evidence of an old way of communication, probably of Roman origin. L’acquedotto Romano delle “uccole” Sicuramente la testimonianza storica più rilevante è l’acquedotto di epoca Romana, sulla via delle “uccole”, che attraversa le Gole di San Venanzio sul lato destro della valle attraverso una lunga galleria scavata nella roccia: un’opera idraulica della prima età imperiale. Lungo tutto il canale di circa 5.500 metri, si aprono 134 pozzetti chiamati appunto “uccole” da cui il nome, con la funzione di sfiatatoi, che portavano l’acqua del fiume Aterno fino all’antica Corfinium. The “Uccole”, A Roman Aqueduct The main historical evidence is the aqueduct of Roman origin, on the “uccole” track, which crosses the Gorges of St. Venanzio on the right side of the Valley, through a long tunnel, dug in the rock: a masterpiece of hydraulic, built in the first Imperial Age. About 134 small pits open along the whole channel, which is 5.500 meters long. These “uccole” acted as breathers, and led water from river Aterno till the ancient Corfinium. Vivi la Riserva... Numerosi sono gli itinerari da seguire, se solo si fa capolino nel verde della natura e nell’unicità del paesaggio circostante, dai sentieri facili da pedalare o percorrere a piedi oppure sentieri tenaci, consigliati solo ai professionisti, che costeggiano le zone ripali e scendono fino al fiume. Live the Reserve… There are so many tracks to follow, if only you get into the green nature and the uniqueness of the surrounding landscape; from the track easy to ride by bike or walk, to the more difficult ones, recommended to skilled people, which run along the banks and slope down to the river.
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