Guida di viaggio io e il mondo. Quaresima 2014 40 giorni vedere e agire NUOVE STRADE PER CAMMINARE NEL MONDO Cara lettrice, caro lettore, l’acqua, la terra e l’aria di quattro pianeti terra: tanto sarebbe necessario per la sopravvivenza della popolazione mondiale, se il tenore di vita occidentale si estendesse a tutto il pianeta. L’impronta ecologica della nostra società è troppo grande; a farne le spese sono persone, animali e ambiente. Continuare così non è più possibile. Oggi c’è bisogno di persone come Lei che hanno il coraggio di abbandonare le solite strade. Persone che provano a mettere in discussione il proprio stile di vita e a cercare nuove vie. Sfrutti la Quaresima come occasione per uscire dalle sue abitudini consumistiche. C’è qualche cosa che da tempo Lei vorrebbe cambiare? Di cui vorrebbe fare a meno? Non importa a che cosa deciderà di rinunciare: con una vita più semplice Lei si alleggerisce insieme con il nostro pianeta. Inoltre contribuisce a far sì che in futuro ci siano risorse per tutti, per le persone nei paesi del Sud del mondo così come per i nostri figli e nipoti e per le generazioni future. Per questa Quaresima Le auguriamo buon viaggio alla scoperta di sé e di un mondo più giusto. Mons Felix Gmür Presidente del Consiglio di fondazione Sacrificio Quaresimale Nives Hagmann Presidente Essere solidali Jeanne Pestalozzi Presidente del Consiglio di fondazione Pane per tutti COME UTILIZZARE QUESTA GUIDA DI VIAGGIO: Durante questa Quaresima La invitiamo a mettersi in viaggio. La aspettano numerosi incontri con persone in paesi lontani e con la Sua propria persona. Ogni tre giorni troverà una pagina doppia che tratterà alternativamente del nostro stile di vita o quello in un paese del Sud. Le domeniche saremo invece sempre sulle vie di comunicazione africane e ci lasceremo ispirare dai pittoreschi slogan dipinti su ogni tipo di veicolo. Infine la Settimana Santa si allaccerà al racconto della Passione e della Resurrezione di Gesù. Le meditazioni che vi proponiamo possono servire per prepararsi alla Pasqua e al periodo che seguirà questo Suo viaggio. Buon viaggio! Vedere e agire – tre organizzazioni un unico impegno Durante la Quaresima, Pane per tutti, Sacrificio Quaresimale e Essere solidali si alleano in una campagna comune, quest’anno con l’obiettivo di instaurare maggiore giustizia nella convivenza tra le generazioni, così come tra persone che vivono al Sud e al Nord del mondo. Il nostro motto è «vedere e agire». Da una parte sveliamo quali conseguenze ha l’atteggiamento occidentale al consumo sulle generazioni attuali e a venire. E facciamo anche vedere che le cose potrebbero andare in altro modo: più equo e sostenibile. Ci aiuti anche Lei. Sostenga i nostri progetti con un’offerta: vedere-e-agire.ch 5.– 8.3.2014 PREPARATIVI VEDERE: Di che cosa abbiamo bisogno per vivere? Su questa immagine vede quanto consuma – in una settimana – una famiglia che vive in un paese benestante come la Svizzera. I nostri piatti sono ben riempiti e a ogni angolo di strada ci sono negozi. Ma c’è un rovescio della medaglia nell’abbondanza dell’offerta e nel nostro consumare continuo. Disimpariamo a gioire di quanto vediamo, a gustare veramente suoni, profumi, sapori, a percepire quello che entra in contatto con la nostra pelle. Per tornare a camminare in modo cosciente attraverso la vita, fa bene ogni tanto e per un certo periodo, accontentarsi di cose semplici. Rinunciando a qualche cosa, non solo spirito e corpo si rigenerano. Le cose veramente importanti possono ritornare al centro della nostra vita. A che cosa vuole rinunciare durante la Quaresima? 10’000 oggetti Dall’ago all’automobile: tante sono le cose che possediamo, in media, in Svizzera. modo n u a re «Torna ù semplice pi n d i v i t a i fi c a fa r e u ign » non s ietro. d n i o 8), pass (*193 inard nsore Chou Yvon & dife iatore tura g g ia v na della AGIRE: Vivere in modo più semplice durante la Quaresima. Dia un nuovo senso ai prossimi 40 giorni: abbandoni vecchie abitudini che Le pesano. Cerchi di consumare meno e rinunci a cose di cui vuole e può fare a meno. Vedrà che con meno i suoi pensieri saranno più liberi. E questo è il miglior presupposto per aprirsi a nuovi orizzonti. Utilizzi la Quaresima per vivere in modo più cosciente e per riflettere sulla Sua quotidianità, la Sua vita o sullo stato del mondo di oggi. Mi decido per meno televisione shopping SMS e chiamate fumo impegni carne internet alcol cibo sprecato spostamenti dolci Indipendentemente da che cosa Lei abbia deciso: faccia in modo che la Sua Quaresima non diventi un obbligo, ma un momento di libertà. APPUNTI Viaggiare apre lo spirito. Annoti qui le riflessioni o le idee che le verranno in mente nel corso del Suo viaggio attraverso la Quaresima. 9.3.2014 STRADA FACENDO Da qui a Pasqua, ogni domenica e durante la Settimana della Passione, saremo in viaggio sulle vie di comuni cazione dell’Africa. Ci lasceremo ispirare da alcuni dei numerosi motti che si incontrano, dipinti su ogni tipo di veicolo in circolazione, e ve li proporremo sotto forma di meditazione. Essi esprimono qualcosa di significativo sulle persone e sulla loro fede perché la maggior parte di queste iscrizioni ha un contenuto religioso. 10.–12.3.2014 MANGIARE & BERE VEDERE: Alimenti e danni ambientali. I nostri consumi pesano sull’ambiente, soprattutto quando si tratta di alimenti. Dai campi ai piatti, ciò che mangiamo utilizza molta energia: per la produzione, il trasporto e la conservazione. Noi qui produciamo ingenti quantità di CO2 che influenzano negativamente il clima. Inoltre l’agricoltura industriale deteriora i suoli, l’acqua e l’aria in tutto il mondo. Alimenti di origine animale pesano maggiormente sull’ambiente. 1) Carne 25% 2) Latte & uova 17% 3) Bevande 19% (soprattutto caffè & vino) 4) Grassi & altro 14% (soprattutto cioccolato) 8 9 10 7 1 6 5 4 2 3 5) Cereali 9% 6) Trasformazione 4% 7) Trasporto 4% 8) Verdura 4% 9) Frutta 3% 10) Imballaggi 1% Esempio: la produzione di carne è all’origine del 25% dei danni ambientali causati totalmente dalla nostra alimentazione Fonte: ESU-services GmbH, Zurigo AGIRE: 5 regole d’oro per un consumo sostenibile. 1 Mangi meno prodotti di origine animale e più vegetali. I nutrizionisti consigliano la carne non più di 2 o 3 volte la settimana. 2 Dia la precedenza a merce regionale prodotta nel rispetto della natura e se possibile biologica. «Non c’è niente che farà aumentare le possibilità di sopravvivenza sulla terra tanto quanto il passo verso un’alimentazione vegetariana.» Albert Einstein (1879 – 1955), fisico 3 Prediliga frutta e verdura coltivata all’aperto e secondo l’offerta stagionale. 4 Consumi alcol, caffè e cioccolato in modo consapevole. 5 Acquisti solo quello di cui ha veramente bisogno per evitare che il cibo finisca nella spazzatura. Non sa che cosa cucinare oggi? Si lasci ispirare dalle nostre ricette vegetariane. Le trova su: vedere-e-agire/ricette 13.–15.3.2014 COLOMBIA Alluvioni in Amazzonia Sulle Ande i ghiacciai si sciolgono Aumento del livello degli oceani lungo le coste brasiliane Siccità in Argentina VEDERE: In America Latina il cambia mento climatico è arrivato. L’interesse dei media per i mutamenti climatici e il riscaldamento globale è scemato. Ciò non significa che il problema sia risolto. Al contrario: soprattutto i paesi industrializzati continuano a surriscaldare il clima a gran ritmo. Con conseguenze devastanti: canicole, siccità o alluvioni stanno aumentando: fenomeni estremi che ormai tutti conosciamo. Ma chi ne subisce maggiormente le conseguenze sono coloro che meno hanno fatto per arrivare a questa situazione: le popolazioni povere nei paesi del Sud del mondo. Come per esempio le persone che vivono in America Latina. AGIRE: Un futuro sicuro con l’agricoltura biologica. In Colombia le famiglie contadine sono confrontate ogni giorno con i mutamenti climatici. La loro sicurezza alimentare è minacciata. I raccolti andati a male si moltiplicano. Per far sì che la popolazione possa continuare a vivere dei frutti della terra malgrado la minaccia del clima occorre un’agricoltura forte e sostenibile. Di quest’opinione è anche David Diaz, fondatore di Semillas de Agua, organizzazione colombiana partner di Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale. L’ingegnere agronomo insegna alle persone come concimare il suolo e aumentare i raccolti, senza l’utilizzo di agenti chimici. All’inizio il 59enne incontrava reticenze e diffidenza. Anche Maria Paula Maca faceva fatica a credere a quello che sentiva raccontare durante le formazioni di Semillas de Agua. C’è voluta una buona dose di forza di convincimento affinché applicasse le nuove tecniche. Ma oggi nel suo orto, fagioli, carote e cipolle crescono di nuovo a meraviglia. La contadina non vuole più saperne di fertilizzanti chimici e utilizza solo acqua e il composto bio da lei fabbricato. Così riesce a coltivare quello che le serve per vivere, malgrado il mutamento climatico. Colombia – Paese minacciato Speranza di vita: donne 78 anni, uomini 71 anni Leggere & scrivere: donne e uomini 93 % Esportazioni: petrolio, carbone, caffè Reddito annuo pro capite: 720 franchi Pane per tutti: ACES-programma nazionale 458.9001, agricoltura biologica, sviluppo in ambito rurale Sacrificio Quaresimale: 130596, Assicurare l’alimentazione nel rispetto della natura 16.3.2014 STRADA FACENDO 17.–19.3.2014 CONSIGLI DI VIAGGIO VEDERE: Abbiamo disimparato a vivere l’attimo. A un monaco fu chiesto come mai, malgrado le sue tante occupazioni, fosse sempre così presente e nello stesso tempo rilassato. «Quando sono seduto, sono seduto.» rispose, «Quando sono in piedi, sono in piedi. Quando cammino, cammino. Quando arrivo alla meta, arrivo alla meta.» A questo punto fu interrotto dai suoi interlocutori: «È proprio quello che facciamo anche noi!» Ma lui rispose: «No. Quando siete seduti, siete già in piedi. Quando siete in piedi, siete già in cammino. E quando siete in cammino, pensate di essere già arrivati!» Monaco o interlocutore: a chi assomiglia Lei? Questo ci distrae. Quanto tempo mediamente una persona in Svizzera dedica giornalmente ai mezzi di comunicazione. @ 1:45 h 0:30 h 2:30 h 1:40 h AGIRE: Staccare veramente la spina almeno una volta. Siamo sempre raggiungibili, navighiamo per ore in internet e siamo continuamente sollecitati da nuove notizie, la vita di tutti i giorni cannibalizza la nostra attenzione. Sarebbe buona cosa ridurre per un po’ di tempo il nostro consumo mediatico. È quello che fa la famiglia Frei. Ogni anno durante la Quaresima tutti rinunciano per una settimana a far uso dei media. All’inizio è stata una fatica, ma ormai la settimana di digiuno mediatico è diventata una tradizione. «I primi due giorni è difficile», confermano i Frei. I cellulari sono spenti e relegati nei cassetti. Il collegamento internet è disattivato e l’abbonamento al quotidiano sospeso. Chiaramente anche la televisione fa una pausa. Per contro fanno la loro apparizione altre cose, per esempio la scatola con i giochi di società. Una sera è dedicata a lavoretti manuali. E le discussioni a cena, quando tutti sono a casa, sono più partecipate. Dopo una settimana si fa un bilancio: la vita è più tranquilla, concentrata e anche rallentata. Si è trovato il tempo di discutere finalmente di cose importanti. Il mondo si è un po’ allontanato, ma i membri della famiglia si sono riavvicinati. «La pers ona più impo rtante è sempre quella ch e h o d i fronte.» M eister Ec khart (126 0 –1328) teologo & , filosofo 20.–22.3.2014 BURKINA FASO VEDERE: I paesi del Sud pagano il prezzo dei nostri jeans. Il mondo quale villaggio globale, un bel concetto. La realtà è però un’altra, meno fraterna: paesi come la Svizzera consumano sempre di più. E il Sud è messo sotto pressione per continuare a soddisfare la fame di consumo del Nord. I jeans sono un ottimo esempio. Giorno dopo giorno ne sono prodotti e pubbli- cizzati nuovi modelli, per aumentare le vendite. Eppure sono in pochi a sapere che quando proviamo un paio di jeans hanno già percorso 50 000 chilometri. Dal campo di cotone fino al negozio, le varie fasi di produzione sono sparpagliate in giro per il mondo. E lì di regola hanno ripercussioni negative sulla vita delle persone e sull’ambiente. Su vedereeagire.ch/vedere Lei può scoprire il viaggio intrapreso da un paio di jeans. Piantare un albero è segno di sicurezza. Questa cartolina è per una persona che in questo momento ha bisogno di forza. Gliela spedisca. IL MOMENTO MIGLIORE PER PIANTARE UN ALBERO È STATO VENTI ANNI FA. IL PROSSIMO È OGGI. PROVERBIO DALL’UGANDA Per favore affrancare AGIRE: Insieme contro la maledizione del cotone. Il cotone è redditizio. Per questo motivo anche a Gossina, nell’ovest del Burkina Faso, a questa coltivazione è stato dato molto spazio. Oggi però il cotone rappresenta una minaccia. «Le monoculture lasciano dietro di sé un terreno esausto e indurito. Per le famiglie contadine è diventato quasi impossibile coltivare abbastanza miglio per la propria alimentazione», spiega Toni Michel. Il responsabile dell’associazione partner in loco di Sacrificio Quaresimale, cerca così in questi villaggi votati all’agricoltura di sussistenza, soluzioni per contrastare la crisi alimentare. Hanno per esempio rivalutato il metodo «zaï» un’antica tecnica agricola. Questa consiste nel costruire muretti in sasso sapientemente orientati a seconda del dislivello. Nei periodi di pioggia impediscono all’acqua di defluire e fanno da barriera al vento. Per seminare il miglio si scavano delle fossette dove la terra rimane umida più a lungo. «È un metodo che richiede più lavoro, ma i risultati parlano da soli» racconta Toni Michel mostrando i nuovi campi. Quest’anno il raccolto è aumentato del 20 %. Il periodo di crisi alimentare che si verifica tra la fine delle riserve di miglio e il nuovo raccolto durava tre mesi, ora solo poche settimane. Burkina Faso – Paese degli uomini integri Speranza di vita: donne 51 anni, uomini 55 anni Leggere & scrivere: donne 22 %, uomini 37 % Esportazioni: cotone, animali, oro Reddito annuo pro capite: 533 franchi Sacrificio Quaresimale: 130589, Mutamenti climatici e nuovo diritto fondiario 23.3.2014 STRADA FACENDO 24.–26.3.2014 CULTURA 2 1 3 VEDERE: Francesco d’Assisi – Spogliarsi per protesta. Francesco era figlio di un ricco commerciante di stoffe e viveva in modo dissoluto. La sua ambizione era di diventare cavaliere. Nel 1202 Assisi fu coinvolta in una guerra e lui all’età di 20 anni vi prese parte; poi rimase ferito e finì in prigione. Dopo un anno fu rilasciato, ma uscì da quest’esperienza molto scosso interiormente. Negli anni a seguire Francesco si ritirò a poco a poco dalla sua cerchia di amici per cercare la solitudine. Al padre questo non piacque, tanto che un giorno i due litigarono pubblicamente sulla (1) piazza del mercato. Francesco rimproverò il padre per la maniera in cui trattava i suoi operai nelle officine tessili; dopo di ché, si spogliò dei ricchi abiti, li restituì al padre e se ne andò via (2) nudo dalla città. Da allora in poi indossò solo un (3) semplice saio di tela e scelse di vivere in povertà. Francesco si mise totalmente al servizio dei bisognosi. Fuori dalle mura della città si prese cura dei lebbrosi. Alcuni lo deridevano per il suo stile di vita semplice, ma più restava fedele al suo ideale, più gente lo seguiva. In che cosa Lei dà il buon esempio? AGIRE: Vestirsi in buona coscienza. Non è necessario che Lei viva da eremita come fece Francesco d’Assisi e nemmeno che rinunci ai suoi vestiti per impegnarsi per un mondo più giusto. Anche nella vita di tutti i giorni Lei può innescare un cambiamento. Eppure anche un buon proposito può svanire nel nulla, per esempio quando una maglietta o un paio di jeans sono offerti a un prezzo molto basso. Affinché in futuro non Le venga a mancare la forza per agire nel modo giusto, Lei adesso si può impegnare formalmente. Completi l’autodichiarazione con il suo nome e segni con una croce quello per cui si vuole impegnare. Ritagli l’auto dichiarazione e La metta nel borsello come promemoria. Ce l’avrà a portata di mano al momento opportuno. LA MIA AUTODICHIARAZIONE D’IMPEGNO PER UN CONSUMO SOSTENIBILE DI TESSILI io, , mi impegno in futuro a: riparare i miei vestiti invece di eliminarli organizzare uno scambio di vestiti con parenti, amici e conoscenti acquistare vestiti in cotone bio e prodotti in modo equo acquistare vestiti di seconda mano fare nuovi acquisti solo quando ne ho veramente bisogno analizzare il mio guardaroba e combinare in modo differente tutti i capi che nell’ultimo anno non ho indossato invitare il mio datore di lavoro ad acquistare tessili (uniformi, abiti da lavoro, asciugamani, ecc.) in cotone bio e prodotti in modo equo La invitiamo a cercare altri suggerimenti per un consumo di tessili sostenibile su: vedere-e-agire.ch/agire 27.–29.3.2014 REP. DEM. DEL CONGO Il conflitto nella RDC ruota attorno a: Cobalto Rame Coltan VEDERE: Il lato oscuro della tecnica moderna. Il primo telefonino fu venduto 30 anni fa. Oggi nel mondo ci sono quasi più cellulari che spazzolini da denti: quasi 7 miliardi. Per produrli occorrono quantità enormi di materie prime. attrezzi rudimentali, in condizioni di lavoro disumane, pericolose e malsane. In compenso ricevono salari da fame. Spesso i cunicoli cedono, seppellendo vivo chi vi si trova. Molte di queste provengono dalla repubblica Democratica del Congo il cui sottosuolo è ricco di metalli preziosi come cobalto, rame e coltan. Questo stato potrebbe essere il più ricco dell’Africa, invece è il paese più povero e il più pericoloso al mondo. La maggior parte delle miniere sono controllate da capi locali, ribelli e milizie straniere. I minatori scendono in profondi cunicoli per estrarre i minerali con Con il denaro ricavato dal commercio delle materie prime, le parti in guerra perpetuano una guerra civile brutale e sanguinosa che noi finanziamo involontariamente con i nostri apparecchi elettronici. Una formazione non solo rende le donne fiere, ma anche più indipendenti e sicure. AGIRE: Infondere coraggio in territorio di guerra. Goma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo è una località che il Dipartimento federale degli affari esteri sconsiglia di visitare. Qui vivono Claudaline e suo marito Desire, partner di progetto dell’organizzazione di cooperazione allo sviluppo Essere solidali. Lei è sarta, lui sacerdote. La coppia accompagna una dozzina di piccoli progetti nei dintorni di Goma. Il loro impegno va interamente a favore della popolazione locale che da anni subisce la violenza esercitata nei loro confronti dai belligeranti. La maggior preoccupazione di Claudaline sono le donne. Lei le consiglia, le appoggia e infonde loro coraggio. Insegna loro a confezionare vestiti, ma anche come commercializzare ogni tipo di merce o leggere, scrivere e far di conto a quelle che sono analfabete. Claudaline ha anche messo in piedi un piccolo sistema di micro credito: «Questo progetto funziona particolarmente bene», racconta contenta. «Le donne ricevono il capitale iniziale per un’attività come la sartoria, l’allevamento di animali o uno spaccio. Non solo questo migliora la loro autostima, ma è anche fonte di reddito, e questo dà loro più sicurezza e indipendenza in questo difficile periodo.» Repubblica Democratica del Congo – Paesi di tesori nascosti Speranza di vita: donne 57 anni, uomini 53 anni Leggere & scrivere: donne 57 %, uomini 77 % Esportazioni: rame, diamanti, oro, petrolio, ecc. Reddito annuo pro capite: 108 franchi Essere solidali: Rep. Dem. del Congo, Goma Pane per tutti: 197.1001, m21, programma nazionale Rep. Dem. del Congo Sacrificio Quaresimale: 130587, programma nazionale Rep. Dem. del Congo 30.3.2014 STRADA FACENDO 31.3.–2.4.2014 ACQUISTI Questo marchio è nuovo. Chissà se garantisce la protezione della natura o il commercio equo? Oppure entrambi? In fondo i marchi sono una buona cosa. Ma potrò fidarmi davvero di questo? Meglio con un marchio che senza. Oppure no? E il prezzo maggiore è giustificato? – Ah, è meglio se prendo il solito … VEDERE: Tutti questi marchi mi sopraffanno. 100 In Svizzera esistono più di marchi per il commercio equo, la protezione degli animali e la salvaguardia dell’ambiente. AGIRE: Come orientarsi nella giungla dei marchi. Fare acquisti equi e nel rispetto dell’ambiente non deve trasformarsi in un percorso a ostacoli. I marchi sui prodotti possono aiutarla a fare la scelta giusta. Per potersi orientare è utile informarsi prima. FACCIA ATTENZIONE A QUESTI MARCHI: Il marchio del commercio equo certifica che le famiglie contadine e i braccianti nelle piantagioni dei paesi del Sud ricevono un compenso giusto per il loro lavoro. Istanze indipendenti verificano regolarmente che le condizioni del commercio equo siano rispettate. La fondazione Max Havelaar non genera profitti ed è stata creata nel 1992, tra l’altro anche da Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti. Generi alimentari con il marchio della gemma sono prodotti nel rispetto della natura. Le direttive bio proibiscono l’uso di concimi chimici e fitofarmaci. Se sotto la gemma è riportata la dicitura «Bio Suisse», allora almeno il 90 % del prodotto è di origine svizzera. Per saperne di più sui marchi: Sulla nostra pagina web trova indicazioni più complete sui marchi: vedereeagire.ch/agire 3.– 5.4.2014 HAITI VEDERE: Vita quotidiana in fabbrica. Impiegata te ssile ad Ha it i vorare re deve la Quante o aiti per: rice ad H una cucit ½ carne: 5 • 1 kg di 2 : e n a p • 1 kg di riso: 1 ¼ i d g k 1 • * 4 franchi e 15 AGIRE: Diritti del lavoro per tutte e tutti. Ouanaminthe e Caracol si trovano sulla frontiera che separa Haiti dalla Repubblica Dominicana. Qui negli ultimi anni sono sorte grandi fabbriche tessili. Anche i jeans di marca Levi’s sono prodotti qui. Dal momento che i posti di lavoro sull’isola del Centro America sono rari, le ditte possono permettersi di scegliere la mano d’opera in città. «Donne con una buona formazione e tra i 20 e i 35 anni sono le più richieste», spiega Yannik Etienne dell’organizzazione per i diritti del lavoro Batay Ouvrière. «Le donne pur di essere assunte accettano condizioni di lavoro deplorevoli. Particolarmente problematici sono i salari molto bassi e i licenziamenti pretestuosi.» Per migliorare la situazione, l’organizzazione partner di Sacrificio Quaresimale Batay Ouvrière, ha aperto un ufficio sindacale in una delle fabbriche. L’obiettivo è spiegare a chi vi lavora quali sono i suoi diritti e appoggiarlo quando ha problemi. Ma il lavoro del sindacato è pericoloso: l’industria tessile ha una grossa lobby in parlamento. Tentativi di pressione e licenziamento sono all’ordine del giorno. Malgrado ciò continuano, fino a quando i diritti saranno accordati alle lavoratrici e ai lavoratori. Solo così ad Haiti si produrranno jeans «per bene», grazie ai quali anche le persone che li hanno cuciti possano vivere bene. Haiti – Paese della terra che trema Speranza di vita: donne 63 anni, uomini 60 anni Leggere & scrivere: donne 45 %, uomini 53 % Esportazioni: tessili, caffè, olio, mango, ecc. Reddito annuo pro capite: 654 franchi Sacrificio Quaresimale: 129289, Impegno per giuste condizioni di lavoro Pane per tutti: ACES programma nazionale 450.9001 6.4.2014 STRADA FACENDO 7.–9.4.2014 PAUSA VEDERE: La vera contentezza inizia da noi stessi. All’inizio della Quaresima Lei ha deciso di rinunciare ad alcune cose. Ha intrapreso un viaggio verso le persone al Sud e verso di sé. Nel frattempo sono passate circa quattro settimane. È tempo di voltarsi indietro e guardare il pezzo di strada che fin qui ha percorso. Le abbiamo preparato alcune domande. Dovrebbero poterla aiutare a confrontarsi con le esperienze e gli avvenimenti di questo periodo di rinuncia. Si può rispondere individualmente o insieme ad altre persone. Domande sulla Sua Quaresima Le Sue risposte Le è mancato qualche cosa? In quali momenti è stato più facile «staccare la spina»? Di quale esperienza gustativa si ricorda in maniera più nitida? Per che cosa ha potuto rallegrarsi maggiormente? Con chi ha trascorso il momento più bello? Per chi o che cosa prova riconoscenza? Come si sente adesso? DALLA RICERCA SULLA FELICITÀ: Chi acquista sostenibilmente, consuma consapevolmente e si prodiga a favore del suo prossimo, vive più felice. 6901 Lugano Casella postale 6350 Campagna ecumenica Per favore affrancare Nome: Cognome: Indirizzo: E-Mail: Tutte le cartoline che riceveremo saranno consegnate alle FFS. Termine d’invio: 25.4.2014 Care FFS, gentili signore, egregi signori le Ferrovie federali fanno bene e in modo sostenibile molte cose. Ma per l’acquisto di abiti da lavoro dovrebbero fare un importante passo in più. Gli standard generici che sin qui rispettate non bastano per assicurare che vestiti e divise di chi lavora per le FFS siano stati prodotti in condizioni di lavoro eque. Io chiedo perciò alle FFS di diventare membro della Fair Wear Foundation. Questa organizzazione offre un approccio completo per verificare in modo serio le condizioni di lavoro nella produzione di abiti e garantire così un processo equo (www.fairwear.org). La Posta svizzera ha aderito alla Fair Wear Foundation nel 2012. Così ha dimostrato due cose. Primo, che l’acquisto di abiti da lavoro equi è fattibile e finanziabile. Secondo, che la Posta prende sul serio il fatto che la fabbricazione di abiti avvenga nel rispetto dei diritti di chi li produce. Assumetevi anche voi questa responsabilità: diventate membri della Fair Wear Foundation. In qualità di cliente delle FFS ve ne sono riconoscente. Cordiali saluti. ________________________________ AGIRE: L’unione fa la forza. La Quaresima ci fa bene nello spirito e nel corpo. E ci infonde nuova forza e coraggio per impegnarci a favore del nostro prossimo. Più saremo a impegnarci insieme per maggiore giustizia, più otterremo. Cominciamo quindi già oggi, qui in Svizzera. Per esempio bussando alla porta delle FFS. Le Ferrovie federali contribuiscono già in modo notevole alla sostenibilità del nostro paese. Ma per ciò che riguarda le divise e gli abiti da lavoro è possibile fare meglio. Le FFS devono riportare sui binari i loro fornitori e chiedere loro giuste condizioni di lavoro. Noi chiediamo alle FFS di vestire i propri impiegati con abiti da lavoro prodotti in maniera equa. Per raggiungere quest’importante obiettivo abbiamo bisogno dell’appoggio del maggior numero di persone possibile. Invitiamo anche Lei a spedire la petizione alle FFS che trova sulla pagina sinistra. Solo insieme riusciremo a far agire le persone nei posti di responsabilità. Un grazie di cuore! CHIEDA ALLE FFS DI ESSERE ANCORA PIÙ RISPETTOSE: Staccare la cartolina. Firmare la petizione. Incollare il francobollo. Spedire. Quattro gesti per far sì che le FFS utilizzino tessili prodotti equamente. Grazie mille! 10.–12.4.2014 BANGLADESH VEDERE: Chi guadagna quanto per la vendita di un paio di jeans? Da noi un paio di jeans di marca costa più di 100 franchi. Un importo che si distribuisce su tutta la filiera di produzione. Ma chi sgobba da mattina a sera è chi meno ne beneficia: le lavoratrici e i lavoratori nelle fabbriche tessili. Chi lavora nelle fabbriche (circa) 1% Marca, distribuzione, pubblicità Commercio al dettaglio, ammi nistrazione, iva 25% 50% Materiale e margine per la fabbrica nei paesi di produzione 13% Trasporto, tasse, importazione 11% Shatil Ara chiede alle cucitrici in quali condizioni lavorano. AGIRE: Vestiti equi grazie a controlli mirati. «Solo poche delle grandi marche producono in fabbriche proprie», racconta Shatil Ara dal Bangladesh. Lavora per la Fair Wear Foundation alla cui fondazione hanno partecipato anche Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale. Per migliorare le condizioni di lavoro di lavoratrici e lavoratori, l’organizzazione internazionale si impegna affinché le grandi marche collaborino di più con i loro fornitori. Di queste già più di 120 hanno aderito alla Fair Wear Foundation. Chi ne diventa membro, si impegna a far rispettare i diritti basilari del lavoro. Per esempio a corrispondere salari che permettano di vivere dignitosamente o assicurare condizioni di lavoro sicure e salubri. La fondazione a sua volta verifica nei paesi di produzione se gli impegni assunti sono veramente rispettati. In Bangladesh Shatil Ara controlla le condizioni di lavoro nelle fabbriche e spiega a chi vi lavora quali sono i suoi diritti. Quando riscontra dei problemi fa da mediatrice tra chi lavora e i proprietari della fabbrica per trovare una soluzione. Non è un processo semplice, ma l’obiettivo è chiaro: abiti cui il termine «equi» non vada stretto. Bangladesh – Paese dei salari da fame Speranza di vita: donne 70 anni, uomini 69 anni Leggere & scrivere: donne 51 %, uomini 60 % Esportazioni: vestiti, cuoio, pesce Reddito annuo pro capite: 720 franchi Pane per tutti: 835.8032, Fair Wear Foundation – Condizioni di lavoro eque nell’industria tessile 13.4.2014 DOMENICA DELLE PALME 17.4.2014 GIOVEDÌ SANTO 18.4.2014 VENERDÌ SANTO 20.4.2014 PASQUA 21.4.2014 IL RITORNO VEDERE: Nuova energia per la vita. Ce l’ha fatta! Sono passati 40 giorni e il viaggio attraverso la Quaresima è finito. Come ogni ritorno da un viaggio, ricomincia la vita di tutti i giorni, con la sua routine. Ma prima che questo accada: provi a integrare nella Sua vita la nuova energia e le esperienze fatte nel corso dei giorni trascorsi. COSÌ LA RINUNCIA HA MODIFICATO LA VITA DI ALCUNE PERSONE*: * la redazione conosce la loro identità. AGIRE: Come continuerà il Suo viaggio? Decida che cosa vuole prendere con sé della Quaresima per il Suo futuro. Magari desidera rallentare il ritmo di lavoro, o ridurre il Suo consumo di beni materiali, dedicare più attenzione alle persone che le stanno accanto o magari impegnarsi a favore della società. Scriva il Suo nuovo obiettivo sul Suo personale segnavia. Non importa dove La condurrà questo viaggio, Lei non dimentichi che ogni grande viaggio comincia con un piccolo passo. Le auguriamo che il Suo La porti lontano. IL MIO PERSONALE SEGNAVIA: Ci interessa sapere come continua il Suo viaggio. Ce lo racconti sulla nostra pagina facebook dove potrà anche lasciarsi sorprendere e ispirare dalle esperienze altrui: facebook.com/vedereagire 21.4.2014 IL RITORNO e i z a r G Lei è una di quelle persone a cui sta a cuore il bene del prossimo. Non c’è motivo più bello per ringraziarla sentitamente, alla fine di questa Quaresima. Ci permettiamo di suggerirle però anche di non dimenticare di ringraziarsi, di tanto in tanto, quando la quotidianità avrà ripreso il sopravvento. Per esempio quando farà un passo in più sul Suo cammino di crescita personale. Ritagli questa illustrazione e la conservi come promemoria. Con questo La salutiamo e Le diamo appuntamento alla prossima Quaresima. Mons Felix Gmür Presidente del Consiglio di fondazione Sacrificio Quaresimale Nives Hagmann Presidente Essere solidali Jeanne Pestalozzi Presidente del Consiglio di fondazione Pane per tutti A tutte le lettrici e a tutti i lettori della guida di viaggio per la Quaresima IMPRESSUM Editore Pane per tutti, Berna Sacrificio Quaresimale, Lucerna in collaborazione con: Essere solidali, Kappel SO Testi e redazione Matthias Dörnenburg, Pascale Schnyder, Daria Lepori, Dorothée Thévenaz Gygax, Spinas Civil Voices Traduzione Daria Lepori/Mattia Schmitt Meditazioni Siegfried Arends, teologo evangelico, Pane per tutti Chiusura di redazione 15 ottobre 2013 SACRIFICIO QUARESIMALE via Cantonale 2a cp 6350 6901 Lugano Telefono 091 922 70 47 lepori@fastenopfer.ch www.sacrificioquaresimale.ch ccp 60-19191-7 via Cantonale 2a cp 6350 6901 Lugano Telefono 079 340 92 86 tognina@bfa-ppp.ch www.pane-per-tutti.ch ccp 40-984-9 im Has 6 4616 Kappel SO Telefono 062 216 46 65 partner-sein@christkath.ch www.partner-sein.ch ccp 25-10000-5 Grafica e prestampa Spinas Civil Voices Stampa Contenuto: Vogt-Schild Druck AG, Derendingen SO Cedole di versamento: Spühler Druck AG, Rüti ZH Tiratura della versione italiana 40 000 Carta Contenuto: 70 g/m2 carta riciclata, verniciata semi opaco Cartolina/copertina: 150 g/m2 cartoncino verniciato, senza legno Cedola: 90 g/m2, carta riciclata Crediti fotografici Archivi di Pane per tutti, Sacrificio Quaresimale, Essere solidali, Shutterstock, Getty Images, Meinrad Schade, Reuters/Eduardo Munoz, Tabea Müller, Urs Müller, Hannah Schreckenbach, Siegfried Arends, Tabea Müller, Hannah Schreckenbach, ACT Alliance, Fair Wear Foundation, Peter Menzel / Faith d’Alusio / Agentur Focus Pane per tutti è il servizio di cooperazione internazionale delle Chiese evangeliche della Svizzera. Sostiene 350 progetti di sviluppo in tutto il mondo e collega la lotta contro fame e povertà a livello locale con l’impegno globale a favore di condizioni quadro socialmente, politicamente ed economicamente eque. Tramite il lavoro d’informazione. Pane per tutti rende le persone capaci di trasformare il mondo partendo dai valori cristiani. SACRIFICIO QUARESIMALE Sacrificio Quaresimale è l’organizzazione di cooperazione allo sviluppo dei cattolici in Svizzera. Ci impegniamo al Nord come al Sud per un mondo più giusto. Invitiamo alla condivisione affinché tutte le persone possano vivere in piena dignità. Attraverso circa 400 progetti in Asia, Africa e America Latina e in stretta collaborazione con organizzazioni partner locali, lavoriamo per i diritti umani e per il superamento della povertà. Così che le persone possano prendere in mano il proprio destino. Grazie a Essere solidali i cristiani cattolici della Svizzera possono testimoniare la loro solidarietà con cristiani in altri paesi. La scelta delle nostre organizzazioni partner cade su realtà particolarmente povere. Tra di esse ci sono diocesi anglicane in Africa e la Chiesa indipendente nelle Filippine. I nostri progetti promuovono l’aiuto all’auto aiuto. Il dialogo con i partner di progetto diventa segno tangibile di una solidarietà viva tra i cristiani del mondo. Vediamo l’avvelenamento delle persone e della natura. E agiamo: vedereeagire.ch
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