Guida di viaggio - Campagna ecumenica

Guida di viaggio
io e il mondo.
Quaresima 2014
40 giorni vedere e agire
NUOVE STRADE PER CAMMINARE NEL MONDO
Cara lettrice, caro lettore,
l’acqua, la terra e l’aria di quattro pianeti terra: tanto sarebbe necessario per la
sopravvivenza della popolazione mondiale, se il tenore di vita occidentale si estendesse
a tutto il pianeta. L’impronta ecologica della nostra società è troppo grande; a farne
le spese sono persone, animali e ambiente. Continuare così non è più possibile.
Oggi c’è bisogno di persone come Lei che hanno il coraggio di abbandonare
le solite strade. Persone che provano a mettere in discussione il proprio stile di vita
e a cercare nuove vie.
Sfrutti la Quaresima come occasione per uscire dalle sue abitudini consumistiche.
C’è qualche cosa che da tempo Lei vorrebbe cambiare? Di cui vorrebbe fare a meno?
Non importa a che cosa deciderà di rinunciare: con una vita più semplice Lei si
alleggerisce insieme con il nostro pianeta. Inoltre contribuisce a far sì che in futuro
ci siano risorse per tutti, per le persone nei paesi del Sud del mondo così come
per i nostri figli e nipoti e per le generazioni future.
Per questa Quaresima Le auguriamo buon viaggio alla scoperta di sé e di un mondo
più giusto.
Mons Felix Gmür
Presidente del Consiglio
di fondazione
Sacrificio Quaresimale
Nives Hagmann
Presidente
Essere solidali
Jeanne Pestalozzi
Presidente del Consiglio
di fondazione
Pane per tutti
COME UTILIZZARE QUESTA GUIDA DI VIAGGIO:
Durante questa Quaresima La invitiamo a
mettersi in viaggio. La aspettano numerosi incontri con persone in paesi lontani e
con la Sua propria persona.
Ogni tre giorni troverà una pagina doppia
che tratterà alternativamente del nostro
stile di vita o quello in un paese del Sud.
Le domeniche saremo invece sempre
sulle vie di comunicazione africane e ci
lasceremo ispirare dai pittoreschi slogan
dipinti su ogni tipo di veicolo.
Infine la Settimana Santa si allaccerà al
racconto della Passione e della Resurrezione di Gesù. Le meditazioni che vi proponiamo possono servire per prepararsi
alla Pasqua e al periodo che seguirà questo Suo viaggio.
Buon viaggio!
Vedere e agire –
tre organizzazioni un unico impegno
Durante la Quaresima, Pane per tutti, Sacrificio Quaresimale e Essere solidali si alleano
in una campagna comune, quest’anno con l’obiettivo di instaurare maggiore giustizia
nella convivenza tra le generazioni, così come tra persone che vivono al Sud e al Nord
del mondo.
Il nostro motto è «vedere e agire». Da una parte sveliamo quali conseguenze ha
l’atteggiamento occidentale al consumo sulle generazioni attuali e a venire. E facciamo
anche vedere che le cose potrebbero andare in altro modo: più equo e sostenibile. Ci
aiuti anche Lei. Sostenga i nostri progetti con un’offerta: vedere-e-agire.ch
5.– 8.3.2014 PREPARATIVI
VEDERE:
Di che cosa abbiamo bisogno
per vivere?
Su questa immagine vede quanto consuma – in una settimana – una famiglia che vive
in un paese benestante come la Svizzera. I nostri piatti sono ben riempiti e a ogni angolo di strada ci sono negozi.
Ma c’è un rovescio della medaglia nell’abbondanza dell’offerta e nel nostro consumare
continuo. Disimpariamo a gioire di quanto vediamo, a gustare veramente suoni, profumi,
sapori, a percepire quello che entra in contatto con la nostra pelle.
Per tornare a camminare in modo cosciente attraverso la vita, fa bene ogni tanto e per
un certo periodo, accontentarsi di cose semplici. Rinunciando a qualche cosa, non solo
spirito e corpo si rigenerano. Le cose veramente importanti possono ritornare al centro
della nostra vita.
A che cosa vuole rinunciare durante la Quaresima?
10’000 oggetti
Dall’ago all’automobile: tante sono le cose che possediamo,
in media, in Svizzera.
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AGIRE:
Vivere in modo più semplice
durante la Quaresima.
Dia un nuovo senso ai prossimi 40 giorni: abbandoni vecchie abitudini che Le pesano.
Cerchi di consumare meno e rinunci a cose di cui vuole e può fare a meno.
Vedrà che con meno i suoi pensieri saranno più liberi. E questo è il miglior presupposto
per aprirsi a nuovi orizzonti. Utilizzi la Quaresima per vivere in modo più cosciente e per
riflettere sulla Sua quotidianità, la Sua vita o sullo stato del mondo di oggi.
Mi decido per meno
televisione
shopping
SMS e chiamate
fumo
impegni
carne
internet
alcol
cibo sprecato
spostamenti
dolci
Indipendentemente da che cosa Lei abbia deciso: faccia in modo
che la Sua Quaresima non diventi un obbligo, ma un momento di libertà.
APPUNTI
Viaggiare apre lo spirito. Annoti qui le riflessioni o le
idee che le verranno in mente nel corso del Suo viaggio
attraverso la Quaresima.
9.3.2014 STRADA FACENDO
Da qui a Pasqua, ogni domenica e durante la Settimana
della Passione, saremo in viaggio sulle vie di comuni­
cazione dell’Africa. Ci lasceremo ispirare da alcuni dei
numerosi motti che si incontrano, dipinti su ogni tipo di
veicolo in circolazione, e ve li proporremo sotto forma
di meditazione. Essi esprimono qualcosa di significativo
sulle persone e sulla loro fede perché la maggior parte
di queste iscrizioni ha un contenuto religioso.
10.–12.3.2014 MANGIARE & BERE
VEDERE:
Alimenti e danni ambientali.
I nostri consumi pesano sull’ambiente, soprattutto quando si tratta di alimenti. Dai
campi ai piatti, ciò che mangiamo utilizza molta energia: per la produzione, il trasporto
e la conservazione. Noi qui produciamo ingenti quantità di CO2 che influenzano negativamente il clima. Inoltre l’agricoltura industriale deteriora i suoli, l’acqua e l’aria in
tutto il mondo.
Alimenti di origine animale pesano maggiormente
sull’ambiente.
1) Carne 25%
2) Latte & uova 17%
3) Bevande 19%
(soprattutto
caffè & vino)
4) Grassi & altro
14% (soprattutto
cioccolato)
8 9 10
7
1
6
5
4
2
3
5) Cereali 9%
6) Trasformazione 4%
7) Trasporto 4%
8) Verdura 4%
9) Frutta 3%
10) Imballaggi 1%
Esempio:
la produzione di carne è all’origine del 25% dei
danni ambientali causati totalmente dalla nostra alimentazione
Fonte: ESU-services GmbH, Zurigo
AGIRE:
5 regole d’oro per
un consumo sostenibile.
1
Mangi meno prodotti di origine
animale e più vegetali.
I nutrizionisti consigliano la carne
non più di 2 o 3 volte la settimana.
2
Dia la precedenza a merce regionale
prodotta nel rispetto della natura
e se possibile biologica.
«Non c’è niente che farà
aumentare le possibilità di
sopravvivenza sulla terra
tanto quanto il passo verso
un’alimentazione vegetariana.»
Albert Einstein
(1879 – 1955), fisico
3
Prediliga frutta e verdura coltivata
all’aperto e secondo l’offerta stagionale.
4
Consumi alcol, caffè e cioccolato
in modo consapevole.
5
Acquisti solo quello di cui ha veramente
bisogno per evitare che il cibo finisca
nella spazzatura.
Non sa che cosa cucinare oggi?
Si lasci ispirare dalle nostre
ricette vegetariane. Le trova su:
vedere-e-agire/ricette
13.–15.3.2014 COLOMBIA
Alluvioni
in Amazzonia
Sulle Ande i ghiacciai
si sciolgono
Aumento del livello degli oceani
lungo le coste brasiliane
Siccità
in Argentina
VEDERE:
In America Latina il cambia­
mento climatico è arrivato.
L’interesse dei media per i mutamenti climatici e il riscaldamento globale è scemato. Ciò non significa che il problema
sia risolto. Al contrario: soprattutto i paesi
industrializzati continuano a surriscaldare
il clima a gran ritmo.
Con conseguenze devastanti: canicole,
siccità o alluvioni stanno aumentando:
fenomeni estremi che ormai tutti conosciamo. Ma chi ne subisce maggiormente le conseguenze sono coloro che
meno hanno fatto per arrivare a questa
situazione: le popolazioni povere nei paesi del Sud del mondo. Come per esempio le persone che vivono in America
Latina.
AGIRE:
Un futuro sicuro
con l’agricoltura biologica.
In Colombia le famiglie contadine sono
confrontate ogni giorno con i mutamenti
climatici. La loro sicurezza alimentare è minacciata. I raccolti andati a male si moltiplicano. Per far sì che la popolazione possa
continuare a vivere dei frutti della terra malgrado la minaccia del clima occorre un’agricoltura forte e sostenibile. Di quest’opinione
è anche David Diaz, fondatore di Semillas
de Agua, organizzazione colombiana partner di Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale. L’ingegnere agronomo insegna alle persone come concimare il suolo e aumentare
i raccolti, senza l’utilizzo di agenti chimici.
All’inizio il 59enne incontrava reticenze e
diffidenza. Anche Maria Paula Maca faceva
fatica a credere a quello che sentiva raccontare durante le formazioni di Semillas de
Agua. C’è voluta una buona dose di forza di
convincimento affinché applicasse le nuove
tecniche. Ma oggi nel suo orto, fagioli, carote e cipolle crescono di nuovo a meraviglia.
La contadina non vuole più saperne di fertilizzanti chimici e utilizza solo acqua e il composto bio da lei fabbricato. Così riesce a
coltivare quello che le serve per vivere, malgrado il mutamento climatico.
Colombia –
Paese minacciato
Speranza di vita: donne 78 anni, uomini 71 anni
Leggere & scrivere: donne e uomini 93 %
Esportazioni: petrolio, carbone, caffè
Reddito annuo pro capite: 720 franchi
Pane per tutti: ACES-programma nazionale 458.9001, agricoltura biologica,
sviluppo in ambito rurale
Sacrificio Quaresimale: 130596, Assicurare l’alimentazione nel rispetto della natura
16.3.2014 STRADA FACENDO
17.–19.3.2014 CONSIGLI DI VIAGGIO
VEDERE:
Abbiamo disimparato
a vivere l’attimo.
A un monaco fu chiesto come mai, malgrado le sue tante occupazioni, fosse
sempre così presente e nello stesso
tempo rilassato. «Quando sono seduto,
sono seduto.» rispose, «Quando sono in
piedi, sono in piedi. Quando cammino,
cammino. Quando arrivo alla meta, arrivo
alla meta.» A questo punto fu interrotto
dai suoi interlocutori: «È proprio quello
che facciamo anche noi!» Ma lui rispose:
«No. Quando siete seduti, siete già in
piedi. Quando siete in piedi, siete già in
cammino. E quando siete in cammino,
pensate di essere già arrivati!»
Monaco o interlocutore:
a chi assomiglia Lei?
Questo ci distrae.
Quanto tempo mediamente una persona
in Svizzera dedica giornalmente ai mezzi
di comunicazione.
@
1:45 h
0:30 h
2:30 h
1:40 h
AGIRE:
Staccare veramente
la spina almeno una volta.
Siamo sempre raggiungibili, navighiamo per ore in internet e siamo
continuamente sollecitati da nuove
notizie, la vita di tutti i giorni cannibalizza la nostra attenzione. Sarebbe buona cosa ridurre per un po’ di
tempo il nostro consumo mediatico.
È quello che fa la famiglia Frei.
Ogni anno durante la Quaresima tutti rinunciano per una settimana a far uso dei
media. All’inizio è stata una fatica, ma
ormai la settimana di digiuno mediatico è
diventata una tradizione. «I primi due
giorni è difficile», confermano i Frei. I cellulari sono spenti e relegati nei cassetti. Il
collegamento internet è disattivato e l’abbonamento al quotidiano sospeso. Chiaramente anche la televisione fa una pausa. Per contro fanno la loro apparizione
altre cose, per esempio la scatola con i
giochi di società. Una sera è dedicata a
lavoretti manuali. E le discussioni a cena,
quando tutti sono a casa, sono più partecipate.
Dopo una settimana si fa un bilancio: la
vita è più tranquilla, concentrata e anche
rallentata. Si è trovato il tempo di discutere finalmente di cose importanti. Il mondo
si è un po’ allontanato, ma i membri della
famiglia si sono riavvicinati.
«La pers
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è sempre
quella
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0 –1328)
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,
filosofo
20.–22.3.2014 BURKINA FASO
VEDERE:
I paesi del Sud pagano
il prezzo dei nostri jeans.
Il mondo quale villaggio globale, un bel
concetto. La realtà è però un’altra, meno
fraterna: paesi come la Svizzera consumano sempre di più. E il Sud è messo
sotto pressione per continuare a soddisfare la fame di consumo del Nord.
I jeans sono un ottimo esempio. Giorno
dopo giorno ne sono prodotti e pubbli-
cizzati nuovi modelli, per aumentare le
vendite. Eppure sono in pochi a sapere
che quando proviamo un paio di jeans
hanno già percorso 50 000 chilometri.
Dal campo di cotone fino al negozio, le
varie fasi di produzione sono sparpagliate in giro per il mondo. E lì di regola hanno ripercussioni negative sulla vita delle
persone e sull’ambiente.
Su vedere­e­agire.ch/vedere Lei può scoprire il
viaggio intrapreso da un paio di jeans.
Piantare un albero è segno di sicurezza. Questa cartolina è per una persona che in questo momento ha bisogno di forza. Gliela spedisca.
IL MOMENTO MIGLIORE PER PIANTARE
UN ALBERO È STATO VENTI
ANNI FA. IL PROSSIMO È OGGI.
PROVERBIO DALL’UGANDA
Per favore
affrancare
AGIRE:
Insieme contro
la maledizione del cotone.
Il cotone è redditizio. Per questo motivo anche a Gossina, nell’ovest del Burkina Faso,
a questa coltivazione è stato dato molto
spazio. Oggi però il cotone rappresenta una
minaccia. «Le monoculture lasciano dietro
di sé un terreno esausto e indurito. Per le
famiglie contadine è diventato quasi impossibile coltivare abbastanza miglio per la propria alimentazione», spiega Toni Michel.
Il responsabile dell’associazione partner in
loco di Sacrificio Quaresimale, cerca così
in questi villaggi votati all’agricoltura di
sussistenza, soluzioni per contrastare la
crisi alimentare. Hanno per esempio rivalutato il metodo «zaï» un’antica tecnica
agricola. Questa consiste nel costruire
muretti in sasso sapientemente orientati a
seconda del dislivello. Nei periodi di pioggia impediscono all’acqua di defluire e
fanno da barriera al vento. Per seminare il
miglio si scavano delle fossette dove la
terra rimane umida più a lungo.
«È un metodo che richiede più lavoro, ma
i risultati parlano da soli» racconta Toni Michel mostrando i nuovi campi. Quest’anno
il raccolto è aumentato del 20 %. Il periodo di crisi alimentare che si verifica tra la
fine delle riserve di miglio e il nuovo raccolto durava tre mesi, ora solo poche settimane.
Burkina Faso –
Paese degli uomini integri
Speranza di vita: donne 51 anni, uomini 55 anni
Leggere & scrivere: donne 22 %, uomini 37 %
Esportazioni: cotone, animali, oro
Reddito annuo pro capite: 533 franchi
Sacrificio Quaresimale: 130589, Mutamenti climatici e nuovo diritto fondiario
23.3.2014 STRADA FACENDO
24.–26.3.2014 CULTURA
2
1
3
VEDERE:
Francesco d’Assisi –
Spogliarsi per protesta.
Francesco era figlio di un ricco commerciante di stoffe e viveva in modo dissoluto. La sua ambizione era di diventare cavaliere. Nel 1202 Assisi fu coinvolta in
una guerra e lui all’età di 20 anni vi prese
parte; poi rimase ferito e finì in prigione.
Dopo un anno fu rilasciato, ma uscì da
quest’esperienza molto scosso interiormente.
Negli anni a seguire Francesco si ritirò a
poco a poco dalla sua cerchia di amici per
cercare la solitudine. Al padre questo non
piacque, tanto che un giorno i due litigarono pubblicamente sulla (1) piazza del
mercato. Francesco rimproverò il padre
per la maniera in cui trattava i suoi operai
nelle officine tessili; dopo di ché, si spogliò dei ricchi abiti, li restituì al padre e se
ne andò via (2) nudo dalla città.
Da allora in poi indossò solo un (3) semplice saio di tela e scelse di vivere in
povertà. Francesco si mise totalmente al
servizio dei bisognosi. Fuori dalle mura
della città si prese cura dei lebbrosi. Alcuni lo deridevano per il suo stile di vita
semplice, ma più restava fedele al suo
ideale, più gente lo seguiva.
In che cosa Lei
dà il buon esempio?
AGIRE:
Vestirsi in buona coscienza.
Non è necessario che Lei viva da eremita
come fece Francesco d’Assisi e nemmeno che rinunci ai suoi vestiti per impegnarsi per un mondo più giusto. Anche
nella vita di tutti i giorni Lei può innescare
un cambiamento. Eppure anche un buon
proposito può svanire nel nulla, per
esempio quando una maglietta o un paio
di jeans sono offerti a un prezzo molto
basso. Affinché in futuro non Le venga a
mancare la forza per agire nel modo giusto, Lei adesso si può impegnare formalmente. Completi l’autodichiarazione con il
suo nome e segni con una croce quello
per cui si vuole impegnare.
Ritagli l’auto dichiarazione e La metta nel
borsello come promemoria. Ce l’avrà a
portata di mano al momento opportuno.
LA MIA AUTODICHIARAZIONE D’IMPEGNO
PER UN CONSUMO SOSTENIBILE DI TESSILI
io,
, mi impegno in futuro a:
riparare i miei vestiti invece di eliminarli
organizzare uno scambio di vestiti con parenti, amici e conoscenti
acquistare vestiti in cotone bio e prodotti in modo equo
acquistare vestiti di seconda mano
fare nuovi acquisti solo quando ne ho veramente bisogno
analizzare il mio guardaroba e combinare in modo differente tutti i capi
che nell’ultimo anno non ho indossato
invitare il mio datore di lavoro ad acquistare tessili (uniformi, abiti da lavoro,
asciugamani, ecc.) in cotone bio e prodotti in modo equo
La invitiamo a cercare altri suggerimenti per un consumo di tessili
sostenibile su: vedere-e-agire.ch/agire
27.–29.3.2014 REP. DEM. DEL CONGO
Il conflitto nella RDC
ruota attorno a:
Cobalto
Rame
Coltan
VEDERE:
Il lato oscuro
della tecnica moderna.
Il primo telefonino fu venduto 30 anni fa.
Oggi nel mondo ci sono quasi più cellulari che spazzolini da denti: quasi 7 miliardi.
Per produrli occorrono quantità enormi di
materie prime.
attrezzi rudimentali, in condizioni di lavoro
disumane, pericolose e malsane. In compenso ricevono salari da fame. Spesso i
cunicoli cedono, seppellendo vivo chi vi si
trova.
Molte di queste provengono dalla repubblica Democratica del Congo il cui sottosuolo è ricco di metalli preziosi come cobalto, rame e coltan. Questo stato potrebbe
essere il più ricco dell’Africa, invece è il
paese più povero e il più pericoloso al
mondo. La maggior parte delle miniere
sono controllate da capi locali, ribelli e milizie straniere. I minatori scendono in profondi cunicoli per estrarre i minerali con
Con il denaro ricavato dal commercio delle materie prime, le parti in guerra perpetuano una guerra civile brutale e sanguinosa che noi finanziamo involontariamente
con i nostri apparecchi elettronici.
Una formazione non solo
rende le donne fiere, ma anche
più indipendenti e sicure.
AGIRE:
Infondere coraggio
in territorio di guerra.
Goma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo è una località che il Dipartimento federale degli affari esteri sconsiglia di visitare. Qui vivono Claudaline e suo
marito Desire, partner di progetto dell’organizzazione di cooperazione allo sviluppo
Essere solidali. Lei è sarta, lui sacerdote.
La coppia accompagna una dozzina di
piccoli progetti nei dintorni di Goma. Il loro
impegno va interamente a favore della
popolazione locale che da anni subisce la
violenza esercitata nei loro confronti dai
belligeranti. La maggior preoccupazione
di Claudaline sono le donne. Lei le consiglia, le appoggia e infonde loro coraggio.
Insegna loro a confezionare vestiti, ma
anche come commercializzare ogni tipo di
merce o leggere, scrivere e far di conto a
quelle che sono analfabete.
Claudaline ha anche messo in piedi un
piccolo sistema di micro credito: «Questo
progetto funziona particolarmente bene»,
racconta contenta. «Le donne ricevono il
capitale iniziale per un’attività come la
sartoria, l’allevamento di animali o uno
spaccio. Non solo questo migliora la loro
autostima, ma è anche fonte di reddito,
e questo dà loro più sicurezza e indipendenza in questo difficile periodo.»
Repubblica Democratica del Congo –
Paesi di tesori nascosti
Speranza di vita: donne 57 anni, uomini 53 anni
Leggere & scrivere: donne 57 %, uomini 77 %
Esportazioni: rame, diamanti, oro, petrolio, ecc.
Reddito annuo pro capite: 108 franchi
Essere solidali: Rep. Dem. del Congo, Goma
Pane per tutti: 197.1001, m21, programma nazionale Rep. Dem. del Congo
Sacrificio Quaresimale: 130587, programma nazionale Rep. Dem. del Congo
30.3.2014 STRADA FACENDO
31.3.–2.4.2014 ACQUISTI
Questo marchio è nuovo. Chissà se
garantisce la protezione della natura
o il commercio equo? Oppure
entrambi? In fondo i marchi sono una
buona cosa. Ma potrò fidarmi davvero
di questo? Meglio con un marchio
che senza. Oppure no? E il prezzo
maggiore è giustificato? – Ah, è meglio
se prendo il solito …
VEDERE:
Tutti questi marchi mi
sopraffanno.
100
In Svizzera esistono più di
marchi per il commercio
equo, la protezione degli animali e la salvaguardia dell’ambiente.
AGIRE:
Come orientarsi
nella giungla dei marchi.
Fare acquisti equi e nel rispetto dell’ambiente non deve trasformarsi in un percorso
a ostacoli. I marchi sui prodotti possono aiutarla a fare la scelta giusta. Per potersi
orientare è utile informarsi prima.
FACCIA ATTENZIONE A QUESTI MARCHI:
Il marchio del commercio
equo certifica che le famiglie contadine e i braccianti
nelle piantagioni dei paesi
del Sud ricevono un compenso giusto
per il loro lavoro. Istanze indipendenti
verificano regolarmente che le condizioni del commercio equo siano rispettate. La fondazione Max Havelaar non
genera profitti ed è stata creata nel
1992, tra l’altro anche da Sacrificio
Quaresimale e Pane per tutti.
Generi alimentari con
il marchio della gemma sono prodotti nel
rispetto della natura.
Le direttive bio proibiscono l’uso di
concimi chimici e fitofarmaci. Se sotto
la gemma è riportata la dicitura «Bio
Suisse», allora almeno il 90 % del prodotto è di origine svizzera.
Per saperne di più sui marchi:
Sulla nostra pagina web trova indicazioni più complete sui marchi:
vedere­e­agire.ch/agire
3.– 5.4.2014 HAITI
VEDERE:
Vita quotidiana in fabbrica.
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* 4 franchi e 15
AGIRE:
Diritti del lavoro
per tutte e tutti.
Ouanaminthe e Caracol si trovano sulla
frontiera che separa Haiti dalla Repubblica Dominicana. Qui negli ultimi anni
sono sorte grandi fabbriche tessili. Anche i jeans di marca Levi’s sono prodotti qui.
Dal momento che i posti di lavoro sull’isola del Centro America sono rari, le
ditte possono permettersi di scegliere la
mano d’opera in città. «Donne con una
buona formazione e tra i 20 e i 35 anni
sono le più richieste», spiega Yannik
Etienne dell’organizzazione per i diritti
del lavoro Batay Ouvrière. «Le donne
pur di essere assunte accettano condizioni di lavoro deplorevoli. Particolarmente problematici sono i salari molto
bassi e i licenziamenti pretestuosi.»
Per migliorare la situazione, l’organizzazione partner di Sacrificio Quaresimale Batay Ouvrière, ha aperto un ufficio
sindacale in una delle fabbriche. L’obiettivo è spiegare a chi vi lavora quali
sono i suoi diritti e appoggiarlo quando
ha problemi.
Ma il lavoro del sindacato è pericoloso:
l’industria tessile ha una grossa lobby in
parlamento. Tentativi di pressione e licenziamento sono all’ordine del giorno.
Malgrado ciò continuano, fino a quando
i diritti saranno accordati alle lavoratrici
e ai lavoratori. Solo così ad Haiti si produrranno jeans «per bene», grazie ai
quali anche le persone che li hanno cuciti
possano vivere bene.
Haiti –
Paese della terra che trema
Speranza di vita: donne 63 anni, uomini 60 anni
Leggere & scrivere: donne 45 %, uomini 53 %
Esportazioni: tessili, caffè, olio, mango, ecc.
Reddito annuo pro capite: 654 franchi
Sacrificio Quaresimale: 129289, Impegno per giuste condizioni di lavoro
Pane per tutti: ACES programma nazionale 450.9001
6.4.2014 STRADA FACENDO
7.–9.4.2014 PAUSA
VEDERE:
La vera contentezza inizia
da noi stessi.
All’inizio della Quaresima Lei ha deciso di rinunciare ad alcune cose. Ha intrapreso un
viaggio verso le persone al Sud e verso di sé. Nel frattempo sono passate circa quattro
settimane. È tempo di voltarsi indietro e guardare il pezzo di strada che fin qui ha percorso.
Le abbiamo preparato alcune domande. Dovrebbero poterla aiutare a confrontarsi con
le esperienze e gli avvenimenti di questo periodo di rinuncia. Si può rispondere individualmente o insieme ad altre persone.
Domande sulla Sua Quaresima
Le Sue risposte
Le è mancato qualche cosa?
In quali momenti è stato più facile «staccare la spina»?
Di quale esperienza gustativa si ricorda
in maniera più nitida?
Per che cosa ha potuto rallegrarsi maggiormente?
Con chi ha trascorso il momento più bello?
Per chi o che cosa prova riconoscenza?
Come si sente adesso?
DALLA RICERCA SULLA FELICITÀ:
Chi acquista sostenibilmente, consuma consapevolmente e si prodiga
a favore del suo prossimo, vive più felice.
6901 Lugano
Casella postale 6350
Campagna ecumenica
Per favore
affrancare
Nome:
Cognome:
Indirizzo:
E-Mail:
Tutte le cartoline che riceveremo saranno consegnate alle FFS.
Termine d’invio: 25.4.2014
Care FFS,
gentili signore, egregi signori
le Ferrovie federali fanno bene e in modo sostenibile molte cose. Ma per
l’acquisto di abiti da lavoro dovrebbero fare un importante passo in più.
Gli standard generici che sin qui rispettate non bastano per assicurare che
vestiti e divise di chi lavora per le FFS siano stati prodotti in condizioni di
lavoro eque.
Io chiedo perciò alle FFS di diventare membro della Fair Wear Foundation.
Questa organizzazione offre un approccio completo per verificare in modo
serio le condizioni di lavoro nella produzione di abiti e garantire così un
processo equo (www.fairwear.org).
La Posta svizzera ha aderito alla Fair Wear Foundation nel 2012. Così ha
dimostrato due cose. Primo, che l’acquisto di abiti da lavoro equi è fattibile
e finanziabile. Secondo, che la Posta prende sul serio il fatto che la fabbricazione di abiti avvenga nel rispetto dei diritti di chi li produce.
Assumetevi anche voi questa responsabilità: diventate membri della Fair
Wear Foundation. In qualità di cliente delle FFS ve ne sono riconoscente.
Cordiali saluti.
________________________________
AGIRE:
L’unione fa la forza.
La Quaresima ci fa bene nello spirito e nel corpo. E ci infonde
nuova forza e coraggio per impegnarci a favore del nostro
prossimo. Più saremo a impegnarci insieme per maggiore giustizia, più otterremo.
Cominciamo quindi già oggi, qui in Svizzera. Per esempio bussando alla porta delle FFS. Le Ferrovie federali contribuiscono
già in modo notevole alla sostenibilità del nostro paese. Ma
per ciò che riguarda le divise e gli abiti da lavoro è possibile
fare meglio. Le FFS devono riportare sui binari i loro fornitori e
chiedere loro giuste condizioni di lavoro.
Noi chiediamo alle FFS di vestire i propri impiegati con abiti da
lavoro prodotti in maniera equa. Per raggiungere quest’importante obiettivo abbiamo bisogno dell’appoggio del maggior
numero di persone possibile. Invitiamo anche Lei a spedire la
petizione alle FFS che trova sulla pagina sinistra. Solo insieme
riusciremo a far agire le persone nei posti di responsabilità. Un
grazie di cuore!
CHIEDA ALLE FFS DI ESSERE ANCORA
PIÙ RISPETTOSE:
Staccare la cartolina. Firmare la petizione.
Incollare il francobollo. Spedire.
Quattro gesti per far sì che le FFS utilizzino
tessili prodotti equamente. Grazie mille!
10.–12.4.2014 BANGLADESH
VEDERE:
Chi guadagna quanto per la
vendita di un paio di jeans?
Da noi un paio di jeans di marca costa
più di 100 franchi. Un importo che si distribuisce su tutta la filiera di produzione.
Ma chi sgobba da mattina a sera è chi
meno ne beneficia: le lavoratrici e i lavoratori nelle fabbriche tessili.
Chi lavora nelle
fabbriche (circa)
1%
Marca,
distribuzione,
pubblicità
Commercio al
dettaglio, ammi­
nistrazione, iva
25%
50%
Materiale e
margine per
la fabbrica
nei paesi di
produzione
13%
Trasporto, tasse,
importazione
11%
Shatil Ara chiede
alle cucitrici in quali
condizioni lavorano.
AGIRE:
Vestiti equi
grazie a controlli mirati.
«Solo poche delle grandi marche producono in fabbriche proprie», racconta Shatil Ara dal Bangladesh. Lavora per la Fair
Wear Foundation alla cui fondazione hanno partecipato anche Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale.
Per migliorare le condizioni di lavoro di
lavoratrici e lavoratori, l’organizzazione internazionale si impegna affinché le grandi marche collaborino di più con i loro
fornitori. Di queste già più di 120 hanno
aderito alla Fair Wear Foundation. Chi ne
diventa membro, si impegna a far rispettare i diritti basilari del lavoro. Per esempio a corrispondere salari che permettano di vivere dignitosamente o assicurare
condizioni di lavoro sicure e salubri.
La fondazione a sua volta verifica nei
paesi di produzione se gli impegni assunti sono veramente rispettati. In Bangladesh Shatil Ara controlla le condizioni di lavoro nelle fabbriche e spiega
a chi vi lavora quali sono i suoi diritti.
Quando riscontra dei problemi fa da
mediatrice tra chi lavora e i proprietari
della fabbrica per trovare una soluzione.
Non è un processo semplice, ma l’obiettivo è chiaro: abiti cui il termine «equi»
non vada stretto.
Bangladesh –
Paese dei salari da fame
Speranza di vita: donne 70 anni, uomini 69 anni
Leggere & scrivere: donne 51 %, uomini 60 %
Esportazioni: vestiti, cuoio, pesce
Reddito annuo pro capite: 720 franchi
Pane per tutti: 835.8032, Fair Wear Foundation – Condizioni di lavoro eque
nell’industria tessile
13.4.2014 DOMENICA DELLE PALME
17.4.2014 GIOVEDÌ SANTO
18.4.2014 VENERDÌ SANTO
20.4.2014 PASQUA
21.4.2014 IL RITORNO
VEDERE:
Nuova energia per la vita.
Ce l’ha fatta! Sono passati 40 giorni e il viaggio attraverso la Quaresima è finito. Come
ogni ritorno da un viaggio, ricomincia la vita di tutti i giorni, con la sua routine. Ma prima
che questo accada: provi a integrare nella Sua vita la nuova energia e le esperienze
fatte nel corso dei giorni trascorsi.
COSÌ LA RINUNCIA HA MODIFICATO LA VITA DI ALCUNE PERSONE*:
* la redazione conosce la loro identità.
AGIRE:
Come continuerà
il Suo viaggio?
Decida che cosa vuole prendere con sé della Quaresima per il Suo futuro. Magari desidera rallentare il ritmo di lavoro, o ridurre il Suo consumo di beni materiali, dedicare più attenzione alle persone che le stanno accanto o magari impegnarsi a favore della società.
Scriva il Suo nuovo obiettivo sul Suo personale segnavia. Non importa dove
La condurrà questo viaggio, Lei non dimentichi che ogni grande viaggio comincia con
un piccolo passo. Le auguriamo che il Suo La porti lontano.
IL MIO PERSONALE SEGNAVIA:
Ci interessa sapere come continua il Suo viaggio. Ce lo racconti sulla nostra
pagina facebook dove potrà anche lasciarsi sorprendere e ispirare dalle
esperienze altrui: facebook.com/vedereagire
21.4.2014 IL RITORNO
e
i
z
a
r
G
Lei è una di quelle persone a cui sta a cuore il bene
del prossimo. Non c’è motivo più bello per ringraziarla
sentitamente, alla fine di questa Quaresima.
Ci permettiamo di suggerirle però anche di non dimenticare
di ringraziarsi, di tanto in tanto, quando la quotidianità
avrà ripreso il sopravvento. Per esempio quando
farà un passo in più sul Suo cammino di crescita personale.
Ritagli questa illustrazione e la conservi come promemoria.
Con questo La salutiamo e Le diamo appuntamento
alla prossima Quaresima.
Mons Felix Gmür
Presidente del Consiglio
di fondazione
Sacrificio Quaresimale
Nives Hagmann
Presidente
Essere solidali
Jeanne Pestalozzi
Presidente del Consiglio
di fondazione
Pane per tutti
A tutte le lettrici
e a tutti i lettori
della guida di viaggio
per la Quaresima
IMPRESSUM
Editore
Pane per tutti, Berna
Sacrificio Quaresimale, Lucerna
in collaborazione con:
Essere solidali, Kappel SO
Testi e redazione
Matthias Dörnenburg, Pascale Schnyder,
Daria Lepori, Dorothée Thévenaz Gygax,
Spinas Civil Voices
Traduzione
Daria Lepori/Mattia Schmitt
Meditazioni
Siegfried Arends, teologo evangelico,
Pane per tutti
Chiusura di redazione
15 ottobre 2013
SACRIFICIO QUARESIMALE
via Cantonale 2a
cp 6350
6901 Lugano
Telefono 091 922 70 47
lepori@fastenopfer.ch
www.sacrificioquaresimale.ch
ccp 60-19191-7
via Cantonale 2a
cp 6350
6901 Lugano
Telefono 079 340 92 86
tognina@bfa-ppp.ch
www.pane-per-tutti.ch
ccp 40-984-9
im Has 6
4616 Kappel SO
Telefono 062 216 46 65
partner-sein@christkath.ch
www.partner-sein.ch
ccp 25-10000-5
Grafica e prestampa
Spinas Civil Voices
Stampa
Contenuto: Vogt-Schild Druck AG,
Derendingen SO
Cedole di versamento: Spühler Druck
AG, Rüti ZH
Tiratura della versione italiana
40 000
Carta
Contenuto: 70 g/m2 carta riciclata,
verniciata semi opaco
Cartolina/copertina: 150 g/m2
cartoncino verniciato, senza legno
Cedola: 90 g/m2, carta riciclata
Crediti fotografici
Archivi di Pane per tutti, Sacrificio
Quaresimale, Essere solidali, Shutterstock, Getty Images, Meinrad Schade,
Reuters/Eduardo Munoz, Tabea Müller,
Urs Müller, Hannah Schreckenbach,
Siegfried Arends, Tabea Müller,
Hannah Schreckenbach, ACT Alliance,
Fair Wear Foundation, Peter Menzel /
Faith d’Alusio / Agentur Focus
Pane per tutti è il servizio di cooperazione internazionale delle Chiese evangeliche della
Svizzera. Sostiene 350 progetti di sviluppo in tutto il mondo e collega la lotta contro
fame e povertà a livello locale con l’impegno globale a favore di condizioni quadro
socialmente, politicamente ed economicamente eque. Tramite il lavoro d’informazione.
Pane per tutti rende le persone capaci di trasformare il mondo partendo dai valori
cristiani.
SACRIFICIO QUARESIMALE
Sacrificio Quaresimale è l’organizzazione di cooperazione allo sviluppo dei cattolici in
Svizzera. Ci impegniamo al Nord come al Sud per un mondo più giusto. Invitiamo alla
condivisione affinché tutte le persone possano vivere in piena dignità. Attraverso circa
400 progetti in Asia, Africa e America Latina e in stretta collaborazione con organizzazioni partner locali, lavoriamo per i diritti umani e per il superamento della povertà. Così
che le persone possano prendere in mano il proprio destino.
Grazie a Essere solidali i cristiani cattolici della Svizzera possono testimoniare la loro
solidarietà con cristiani in altri paesi. La scelta delle nostre organizzazioni partner cade
su realtà particolarmente povere. Tra di esse ci sono diocesi anglicane in Africa e la
Chiesa indipendente nelle Filippine. I nostri progetti promuovono l’aiuto all’auto aiuto. Il
dialogo con i partner di progetto diventa segno tangibile di una solidarietà viva tra i
cristiani del mondo.
Vediamo l’avvelenamento
delle persone e della natura.
E agiamo: vedere­e­agire.ch