La Mostra sarà aperta dal 29 giugno al 31 agosto 2014 Associazione Culturale Amici di Bene - Onlus Orari: Festivi dalle 10:00-12:00/15:00-18:00 Sabato 15:00/18:00 Palazzo Lucerna di Rorà Via Roma 125 BENE VAGIENNA Palazzo Lucerna di Rorà Il Palazzo viene riplasmato su una struttura preesistente di epoca medioevale, a cavallo fra il ‘600 e il ‘700, dai Marchesi Oreglia di Novello, Conti di Castino e Farigliano e Baroni d’Isola. Risalgono a questo periodo gli stucchi delle sale del piano terreno eseguiti dai fratelli luganesi Beltramelli. Il 24 aprile 1796 il Palazzo accoglie il Generale Napoleone Bonaparte durante la sua campagna d’Italia: occupata Bene, il futuro imperatore è ospite per l’appunto di casa Novello. All’inizio dell’Ottocento l’edificio è sottoposto a lavori di riarredo al primo piano; molte sale vengono ristrutturate secondo una tradizione oggi non ancora documentata da Pelagio Palagi e decorate con motivi che richiamano quelli del castello di Racconigi. Alla morte di Carlo, ultimo degli Oreglia di Novello, scomparso improvvisamente a soli 31 anni nel 1828, la proprietà passa al marchese Maurizio Lucerna di Rorà, che aveva sposato Adelaide, sorella di Carlo. A metà dell’Ottocento il palazzo è venduto dal marchese Emanuele di Rorà alla Città di Bene Vagienna. Dall’inizio del Novecento è sede del Museo Civico Archeologico, allestito in alcune sale con i reperti romani dell’Augusta Bagiennorum rinvenuti dagli illustri benesi Giuseppe Assandria e Giovanni Vacchetta tra gli anni 1892 e 1908. Si accede alle sale museali attraverso un ampio scalone, che la tradizione dice essere stato progettato dallo Juvarra. Notevoli lavori sono stati realizzati per conservare questo significativo Palazzo. Il restauro delle sale auliche del primo piano rientra nel recupero del patrimonio storico artistico di Bene Vagienna. LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE BENE – ONLUS SONO REALIZZATE CON IL SOSTEGNO DI: “DA TORINO A BENE, FRA STORIA E ARCHITETTURA” ARTISTI CONTEMPORANEI PRESENTATI DA G. G. MASSARA e A. MISTRANGELO INAUGURAZIONE DOMENICA 29 GIUGNO 2014 ORE 11:00 Artisti del Circolo degli Artisti di Torino BERTAGLIA Luciana (Iaia) – Maschere teatrali di Satiro e Menade BORGARELLI Anna – Roma. Erme nei giardini di Palazzo Barberini BRANGERO Gianpaolo – Caesar Augustus CHIAROTTO Flaviana - …dalla soffitta - Porte Palatine CROSIO Mariella – L’acconciatrice DESTEFANIS Mara – Sculture GAJ Amalia – Rovine romane GIBALDI Evelina – Domina parendo imperat ICARDI Carla – Augusta Bagiennorum MANTOVANI Elda – Villa Adriana e Antinoo MILANO Laura - …..Oh Catullo PIERI Franco – O tempora, o mores! SCAGGION Doris (Dorisca) – Un ritorno ai piaceri dell’Antica Roma SCIARRILLO Anna – Le strade che portarono a Roma TAMMARO Antida – Teutoburgo 9 – 11 Settembre 9 D.C. VIGLIONE Raul – Arco Cesare Augusto – Aosta VIGNA Maria Luisa – I monumenti di Torino VOTTERO VIUTRELLA Rosanna – Persona ZACCARIA Anna – Castrum di un Impero astratto Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Sede sociale, biblioteca e sale espositive – SCALA B Via Bogino 9 - 10123 - Torino Tel.fax: 011 8128718 web: www.circolodegliartistitorino.it segreteriacircoloartisti@yahoo.it “Il Piemonte Augusteo” Due storiche Associazioni torinesi, il Circolo degli Artisti e il Piemonte Artistico e Culturale, sono state invitate ad esporre nei palazzi di Bene Vagienna, città alla quale alcuni autori rendono omaggio con opere che riprendono la pianta del primitivo insediamento romano, che valorizzano i resti archeologici, guardano a immagini legate al passato, oppure propongono un collage di memorie. Ma i secoli e le ore trascorrono velocemente: si preannuncia la realtà storica del papato, mentre in Piemonte si vanno costruendo edifici in onore e per celebrare l’imperatore Augusto che regna per ben quarant’anni e che, in particolare, gli storici considerano il primo padre della Patria. In questo itinerario intorno alla figura e al tempo di Augusto, piace segnalare «in primis» i grandiosi archi di «Aosta» e di «Susa», ricchi di significativi fregi, le torinesi «Porte Palatine» intese in termini metafisici o viste «dalla finestra», le tracce e i resti archeologici presenti nel tessuto urbano cittadino. Tra gli artisti che hanno aderito all’iniziativa, numerosi si sono accostati al mondo della ritrattistica, ora raffigurando con misurata espressività l’imperatore stesso, ora le donne dell’antica Roma, figure femminili dominatrici quale è stata la moglie «Livia», ed ora i personaggi-attori visti in scene di vita quotidiana, sino ai conquistatori militari di un vastissimo territorio che dal mare Mediterraneo s’allarga oltre la Germania. Fra i monumenti più noti e di maggiore interesse artistico a Roma vi è l’«Ara Pacis», ove si narrano gesta e imprese volte a celebrare il raggiunto equilibrio storico-militare; alcuni degli autori ne hanno raffigurato i particolari scultorei sottolineando la presenza di divinità femminili che simboleggiano la pace, giorno dopo giorno, conquistata. Nel visitare la mostra, prestigiosamente ospitata in Palazzo Lucerna di Rorà, il pubblico può ammirare i resti di teatri, anfiteatri, arcate appena toccate dal colore o risolte con una più aggressiva cromia, maschere pompeiane, meridiane, memorie di strutture architettoniche che «stanno lungo la via», le erme che inquadrano la facciata di uno storico palazzo dell’Urbe. Accanto alle sequenza dei ritratti, emergono figure di atleti, immagini trasformate in carte da gioco o interpretate in chiave simbolico-surreale, assemblaggi, rosoni, soldati delle legioni e un cavallo e cavaliere. Insieme alle opere pittoriche, si nota il modellato delle sculture: da una scena equestre, sensibilmente tradotta in bronzo, a un busto-armatura in acciaio che sembra trasmettere il fascino e il racconto delle battaglie vinte dall’imperatore. In altri quadri, pittori e pittrici si spingono più lontano nella romanità, descrivendo i giardini di Tivoli, il mondo di Catullo evidenziato da poetici versi. Per questo appuntamento espositivo, gli artisti hanno lavorato con tecniche diverse (collage, acrilici, dipinti su tavola, sculture in bronzo, acquarello, vetri) per eseguire opere volte a delineare e definire un fondamentale momento storico che coincide con le certezze imperiali: giustizia, clemenza, valore. Gian Giorgio MASSARA Angelo MISTRANGELO Artisti del Piemonte Artistico Culturale BENSO Maria Rosa – Le ore e i secoli BOVONE Pierluigi – Senza titolo CHIARAMONTE Giovanna – Donna dell’Antica Roma su triclinio CONVERTINI Denis – Munera gladiatoria DE STEFANO Michele – Ara Pacis FARINA Gian Pietro – Sulla strada per Narzole GENTILE Carla – Susa Romana GIOVANNONE Marcello – Guerriero GRATTINI Alfonso – Continuità ISAIA Fiorenzo – Amor Omnia Vincit LATERZA Lia – Tracce augustee in Piemonte LIGNANA Daniela – Charta Augustea MORGILLO Mary – Nella pietra… l’Impero NOTARO Matteo – Volto di Augusto PALUMBO Anna Maria – Il nostro passato PEPINO Claudio – I due regni RAVAZZOLO Salvatore – Ottaviano RINALDI Evangelista – Porte Palatine ROTA Fiorenzo – “Bene” Augusto SACERDOTE Claudia – Cavallo e cavaliere SCOTELLARO Rita – Augusta Bagiennorum TUCCI Giuliana – Luce su Ottaviano Augusto TULLIACH Anna – Il giovane Ottaviano, futuro Imperatore VEREMEYENKO Tatiana – Donna alla finestra, la piramide Cestia VOGHERA Graziella –Ara Pacis: formelle marmoree Piemonte Artistico Culturale Via Santa Maria 12 10122 - Torino Tel. 339/2159496
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