& m&m mare monti Vivere e Viaggiare con Gusto Anno XXIII - Marzo 2014 Mare&Monti periodico di turismo e enogastronomia n. 1 - Poste Italiane spa sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì - Ed. PrimaPagina Euro 3,00 Vinitaly 2014 Emilia Romagna protagonista Itinerari In sella sui crinali e tra oasi vallive Appuntamenti Eventi e iniziative di primavera ENIO OTTAVIA NI V I N I E EMILIA 2 V I G N E T I ROMAGNA sommario 6 13 16 20 6 Vinitaly 2014 Edizione da record per l’Emilia Romagna Il saluto del Presidente Mondini lascia la guida di AIS Romagna Cantine alla ribalta Buona la prima per Tenuta Diavoletto Rombi d’autore Sui pendii del Rubicone con la Cinquecento 24 mare&monti anno XXIII Marzo 2014 Direttore responsabile Maurizio Magni - magni@agenziaprimapagina.it Grafica e impaginazione Silvia Zoffoli - grafica@agenziaprimapagina.it Hanno collaborato Giulia Fellini, Carlotta Benini, Filippo Fabbri, Giovanni Solaroli, Luca Casadei, Cristina Zani, Luca Retini Fotografie Archivio Mare&Monti, Archivio Apt Servizi, Roy Berardi, Archivio Provincia di Ravenna, Archivio Provincia di Forlì-Cesena, Archivio Provincia di Rimini 22 24 26 29 30 La rubrica Cibo/Vino Artusi 2.0 A Casa Artusi La cucina del futuro Turismo equestre Cavalieri di primavera La rubrica In Enoteca A bordo del bicchiere Scorribande di gusto in Italia 26 Redazione Amministrazione e Pubblicità PrimaPagina via Sacchi 31, 47521 Cesena FC tel 0547 24284 Edizioni PrimaPagina Cesena Stampa Edizioni Montefeltro di Celli Filippo RN (In corso di variazione) Reg. tribunale di Rimini del 4/3/1993 n.4 Informativa ai sensi della Legge 675 del 31/12/96 In relazione ai Suoi dati in nostro possesso e in conformità con le disposizioni della legge 675 per la tutela dei dati personali, La informiamo che: 1. i dati sono stati raccolti esclusivamente ai fini dell’invio della rivista ‘Mare&Monti’ 2. il trattamento dei dati è effettuato da PrimaPagina ai soli fini della spedizione; 3. Lei può esercitare in ogni momento i diritti di cui all’art. 13 della Legge, in particolare ha il diritto di opporsi al trattamento dei dati personali che la riguardano, esercitando gratuitamente tale diritto; 4. Titolare del trattamento è PrimaPagina scrl, via Sacchi, 31, 47521 Cesena 3 Appuntamenti diprimavera Spettacoli in volo con il Festival dell’aquilone di Cervia cervia - Tutti con il naso all’insù per ammirare un mirabilante circo di colori, simbolo della fantasia e della fratellanza tra i popoli. Dal 24 aprile al 4 maggio a Cervia si rinnova l’appuntamento con il Festival internazionale Artevento, uno dei raduni di aquilonisti più famosi del mondo. Tradizione consolidata dall’inizio degli anni ’80, il festival rappresenta un evento irrinunciabile per migliaia di appassionati, e ospita ad ogni sua edizione delegazioni ufficiali provenienti da oltre 30 paesi del Mondo. Un’occasione unica per conoscere le diverse discipline dell’aquilone e le curiosità delle sue più remote tradizioni tra musica, teatro, danza, pittura e scultura. Tra gli eventi più attesi, le dimostrazioni di combattimenti aerei, le esibizioni di volo acrobatico di precisione, il kite surf e i laboratori didattici di costruzione e iniziazione al volo. Capolavori nel segno del Liberty in mostra a Forlì forlì - Chiamatelo Liberty o Art Nouveau, se preferite Jugendstil oppure Modern Style. Resta il fatto che tra ‘800 e ‘900 l’ampia diffusione a livello internazionale di un nuovo stile e, soprattutto, di un nuovo gusto permise di superare lo storicismo e il naturalismo che avevano dominato gran parte del XIX secolo. A questo periodo straordinario della storia dell’arte in Italia è dedicata la mostra “Liberty. Uno stile per l’Italia moderna” ospitata ai Musei di San Domenico di Forlì fino a metà giugno. Capolavori della pittura e della scultura firmati da grandi artisti come Segantini, Previati, Boldini e De Carolis, raccontano il sogno accarezzato di raggiungere una bellezza in grado di interpretare il mondo trasformato dal progresso scientifico e tecnologico come venne celebrato dalle grandi Esposizioni di Palermo,Torino e Milano a cavallo dei due secoli. I big della musica italiana al 105 Stadium di Rimini rimini - Sarà un maggio all’insegna della musica italiana quello che si prepara a vivere il 105 Stadium di Rimini, con tre date assolutamente da non perdere per gli amanti degli artisti nazionali. A salire per primo sul palco sabato 3 maggio sarà Caludio Baglioni con il suo “Con voi Tour”, che unisce i grandi successi del suo straordinario repertorio ai brani dell’ultimo album, ai vertici della classifica dei cd più venduti. Toccherà poi a Giorgia, che martedì 6 maggio arriverà al 105 Stadium per la seconda tappa del tour “Senza Paura”, mentre il 17 maggio Alessandra Amoroso presenterà a tutti i suoi fan le canzoni del nuovo album “Amore puro”. 4 Grandi film e radiodocumentari al Bellaria Film Festival bellaria - In anticipo di un mese rispetto al periodo tradizionale e con tante novità in serbo, il Bellaria Film Festival andrà in scena quest’anno dal 1° al 4 maggio. Ancora più centrale nella 32ª edizione della rassegna sarà il radiodocumentario, mentre sarà ampliata la tradizionale sezione “Italia Doc”. Segno distintivo della rassegna la qualità delle opere in concorso: non a caso, nel 2002 Paolo Sorrentino, regista del capolavoro La grande bellezza, vincitore dell’Oscar, ottenne a Bellaria Igea Marina il Premio Casa Rossa con la pellicola L’uomo in più. Protagonista di entrambi i film, uno dei più grandi interpreti italiani, Toni Servillo, che nel 2012 è stato ospite di Bellaria ricevendo il Premio Casa Rossa alla carriera. Allo stesso modo, il Bellaria Film Festival ha rappresentato una tappa significativa anche per Gianfranco Rosi, premiato al BFF del 2009 con Below Sea Level, e vincitore del Leone d’Oro alla 70ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con il documentario Sacro GRA. Il grande jazz protagonista in Romagna con Crossroads 2014 Quaranta candeline per le Vele di Pasqua romagna - Circa 400 musicisti chiamati a esibirsi, 50 sere di spettacolo nell’arco di tre mesi, una ventina di città coinvolte in Emilia Romagna. Sono numeri da capogiro quelli di Crossroads 2014, il festival che da quindici anni esplora le traiettorie sorprendenti del jazz e delle musiche a esso più affini. Tra le date più attese quella del pianista Uri Caine, che sabato 12 aprile, al Teatro Ebe Stignani di Imola, eseguirà in prima italiana il suo nuovo progetto “Rhapsody in Blue” dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble di otto elementi. Mentre tra i numerosi esponenti del jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali, come Fabrizio Bosso, stella ormai di prima grandezza, che si esibirà assieme al sassofonista argentino Javier Girotto alla guida del loro sestetto Latin Mood al Teatro Comunale di Russi il prossimo 24 aprile e a capo del suo Spiritual Trio al Teatro dell’Osservanza di Imola il 2 maggio. cesenatico - Giunge alla 40esima edizione la manifestazione “Vele di Pasqua”, che anche quest’anno a Cesenatico vedrà coinvolte 100 imbarcazioni con equipaggi provenienti da tutto il mondo. L’evento nel 2014 ritorna nella sede tradizionale della Congrega Velisti Cesenatico, sul lungomare di Ponente. Un’occasione per vedere sfidarsi i migliori skipper, ma anche per partecipare alle tante manifestazioni collaterali che fanno da contorno alla kermesse, tra le quali spicca la mostra “40 anni di Congrega e Vele di Pasqua”, allestita presso le sale espositive del Museo della Marineria dal 12 aprile al 4 maggio. Gara d’arco storico e figuranti nel lunedì di Pasqua Bagno di Romagna - Con “La chiama dei Medici”, gara d’arco storico e corteo in costume, il lunedì di Pasquetta (21 aprile 2014) a Bagno di Romagna nell’appennino tosco-romagnolo ci si immerge nel medioevo. Sin dal mattino gruppi di arcieri animeranno le vie del centro storico, gareggiando con archi storici e archi a foggia storica, nelle 16 piazzole -bersaglio allestite dal Gruppo Arcieri del Comero; nel pomeriggio sfileranno verso Piazza Ricasoli con vessilli e rulli di tamburi. I partecipanti arcieri (circa 300) e i figuranti indosseranno costumi d’epoca (1400-1500). 5 m&m Vinitaly 2014 Un Vinitaly da record per l’Emilia Romagna Nel Padiglione regionale presenti 200 aziende e consorzi del vino, banchi d’assaggio con 400 etichette, workshop, degustazioni e i piatti ispirati al grande Federico Fellini 6 di Luca Casadei I n alto i calici, inizia il Vinitaly 2014! Internazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione: sono queste le parole chiave della 48esima edizione della manifestazione più attesa dai winelover italiani, in programma dal 6 al 9 aprile a Verona. Tante le novità e gli appuntamenti in programma, con l’Emilia Romagna che si riconferma tra le regioni più vivaci grazie a un ricco carnet di eventi, degustazioni, incontri e workshop promossi dall’Enoteca Regionale per valorizzare le eccellenze del territorio – a partire ovviamente dal vino – che animerà il Padiglione 1 di Veronafiere. Su uno spazio di oltre 4.000 metri quadrati, circa 200 rappresentanti del vino emiliano romagnolo, tra aziende e consorzi, parteciperanno alle quattro giornate di fiera, confermando così un numero di presenze in aumento rispetto al 2013. Nella piazza centrale saranno allestiti due banchi d’assaggio con oltre 400 vini, uno per quelli prodotti con metodo convenzionale, l’altro per i vini biologici, serviti da quindici sommelier che consiglieranno il miglior abbinamento. “Vinitaly rappresenta l’appuntamento più importante per il settore vitivinicolo in Italia – sottolinea il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna Gian Alfonso Roda – ogni anno dedichiamo risorse, tempo ed energie per lasciare ai visitatori il ricordo di un’esperienza unica per la qualità delle degustazioni e per l’atmosfera di calda ospitalità che si respira nell’area dell’Emilia Romagna”. 7 m&m Vinitaly 2014 Grandi conferme e nuove etichette Curiosando qua e là tra le cantine romagnole presenti, si scopre che il salone veronese sarà il trampolino di lancio per alcune nuove etichette molto interessanti. Come lo spumante extradry Regina della Cantina Spinetta, un 100% Famoso che segna un’ulteriore presenza della cantina faentina nel mondo delle bollicine. Nel banco aziendale ospitato all’interno dell’area del Consorzio Vini di Romagna, accanto ai tradizionali sangiovese e albana, sarà poi possibile assaggiare anche il Centesimino, segnalato tra i cento vini da non perdere nella guida “Vini buoni d’Italia”, e il Bursôn che un anno e mezzo fa alla Fiera di Canton (Cina) ha ottenuto il primo premio assoluto tra i rossi internazionali, sbaragliando anche la concorrenza dei blasonati Barolo e Brunello. “Crediamo molto in questi vitigni autoctoni della Romagna spesso definiti “minori” – spiega il titolare di Spinetta Luciano Monti - perché sono in grado di dar vita a grandi vini che stanno ottenendo sempre maggiore interesse”. Il Vinitaly 2014 vedrà anche l’esordio di tre vini della Cantina Bartolini di Mercato Saraceno, che con l’albana di Romagna Ada, il rosato LaMimuRosa (sangiovese con una piccola aggiunta di syrah) e il blend Montesorbo (sangiovese, cabernet sauvignon e alicante) proporrà le prime etichette del rinnovato corso di questa storica azienda cesenate. Mentre rimanendo nella Valle del Savio al banco di Tenuta Casali gli amanti dei vini dolci potranno assaggiare il passito da uve terrano stramature battezzato Ardaj, che accompagnerà i tre sangiovese di punta (Baruccia, Palazzina e Quartosole), il trebbiano Cavaliere Bianco e lo spumante di uve sangiovese Villa Zappi. AZIENDA AGRICOLA SPINETTA 8 Via Pozzo, 26 48018 Faenza (Ravenna) Tel. 0546.642037 www.spinetta.it - info@spinetta.it m&m con Ian D’Agata Tra vini biologici e cocktail emiliano-romagnoli Ampio spazio sarà dedicato nel Padiglione 1 al vino biologico, in linea con le richieste di mercato e con l’attenzione crescente che la stessa fiera di Verona rivolge nel 2014 a questo settore, proponendo il debutto di Vinitalybio, salone specializzato riservato ai vini biologici certificati e realizzato con la collaborazione di FederBio. L’intento degli organizzatori è quello di valorizzare le produzioni enologiche che seguono le norme del regolamento UE e di rispondere a una precisa domanda dei consumatori, proveniente in particolare dai Paesi del Nord Europa, dell’America del Nord e dell’Estremo Oriente. Per gli amanti dei cocktail anche quest’anno sarà possibile assaporare i drink realizzati con i vini emiliano romagnoli: colorati mix di frutta fresca, vodka, vermouth, gin o rum che saranno serviti al cocktail bar del padiglione 1 per degustare in un modo alternativo i vini della tradizione, dal Lambrusco al Pignoletto, fino alla Malvasia, al Sangiovese, al Gutturnio, al Fortana e all’Albana. A tavola con Federico Fellini Per questa edizione del Vinitaly l’elemento caratterizzante scelto da Enoteca Regionale Emilia Romagna per la proposta gastronomica sarà uno dei “simboli” italiani più celebri e apprezzati al mondo: Federico Fellini, espressione del cinema italiano d’autore – vincitore di 5 premi Oscar – e testimone d’eccellenza delle tradizioni regionali. Nell’area ristorante del padiglione – con accesso di Filippo Fabbri Esperto enogastronomo che racconta il vino e i prodotti del territorio da venticinque anni, Ian D’Agata è stato nominato Migliore giovane giornalista italiano del vino nel 2007 e Migliore giornalista del vino nel 2012 dal Comitato Grandi Cru d’Italia. Direttore Scientifico della Vinitaly International Academy, insegna cultura enologica nel Master’s Program di Food Sciences della New York University, ed è l’unico wine writer italiano ad avere scritto per una grande casa editrice Americana un libro sul vino, The Ecco guide to the Best Wines of Italy (Ecco/Harper Collins). A Maggio sarà presentato The Native Wine Grapes of Italy, il suo nuovo lavoro edito per la University of California Press e dedicato ai vitigni e vini autoctoni d’Italia. Valigia sempre in mano, D’Agata è stato ospite illustre nella seconda edizione del Cesena Wine Festival. Lo contattiamo prima dell’imbarco a Shanghai, appena di ritorno da Vienna. Sangiovese di Romagna: quali sono le prospettive di crescita nel mercato? “Tante. È un’uva rispettata, tra le quindici più famose e apprezzate al mondo. La Romagna negli ultimi anni ha fatto notevoli passi in avanti perché ha saputo identificarsi territorialmente col suo vitigno, ne ha fatto un tratto distintivo della sua identità e della sua storia. Ha fatto capire, in sostanza, che non solo in Toscana si producono buoni vini”. Come può farsi largo nel mercato mondiale? “In maniera semplice: raccontando la piena cittadinanza della Romagna sul Sangiovese. A volte sono le semplici verità a fare la differenza. Certo, poi bisogna mettere in campo strategie di marketing, campagne di comunicazione e tanto altro. Il messaggio però deve essere la fedeltà al territorio”. Come difenderla, questa fedeltà? “Molte regioni per emergere hanno commesso l’errore di piantare merlot e sauvignon, scommettendo su vitigni che crescono in tutto il mondo. Così facendo hanno perso la loro territorialità e dato vita a blend che hanno snaturato i loro vini. La scommessa del sangiovese deve essere la purezza, valore aggiunto di un vino che è solo di questa zona”. Come spiega la costante diminuzione del consumo del vino in Italia? “Sono tanti i fattori. Ne indico due. Il cambiamento dello stile di vita, oggi più frenetico, fuori casa, fatto di lavori fisicamente meno faticosi (un tempo il vino era fonte di calorie). Quando ero piccolo il pranzo in famiglia con i miei genitori era quasi un rito, oggi impensabile. Il secondo? “Il falso perbenismo dell’etilometro che ha portato a rendere chic il non bere quando si esce. So di andare controcorrente, ma qualcuno mi deve spiegare quanti sono i disastri causati da padri di famiglia per due bicchieri bevuti a cena! Perché non dire chiaramente che gli incidenti sono causati per lo più da ragazzi che hanno preso ben altro? Oggi si fa terrorismo e si arricchiscono le casse dei comuni con i proventi delle multe, col risultato di mettere in discussione secoli di cultura enologica italiana”. Boom di cuochi in televisione: saremo invasi anche dai video-sommelier? “Spero di no. Ormai chi ha bocca va in tv per parlare di cibo e di vino senza preparazione alle spalle. Un conto è ascoltare Marchesi e Uliassi che raccontano la loro cucina, un altro è l’abbondanza di approssimazione di oggi. È la vittoria del Grande Fratello, della spettacolarizzazione su tutto”. Se le dico Romagna a cosa pensa? “Sole, mare e Fellini. Più che alle vacanze, penso a una terra luminosa”. 9 Cantina sociale di Gualtieri m&m Vinitaly 2014 su invito – l’IPSSAR Pellegrino Artusi di Riolo Terme dedicherà al grande regista romagnolo una selezione di piatti individuati a partire dal libro A tavola con Fellini – Ricette da Oscar della sorella Maddalena. Il volume, scritto da Maddalena Fellini, è stato rieditato e ampliato nell’introduzione dalla nipote Francesca Fabbri Fellini, che presenterà il volume proprio durante le giornate del Salone internazionale. Il ristorante proporrà anche un menu a base di proteine vegetali in alternativa ai piatti tradizionali della gastronomia regionale. Un salone sempre più internazionale Novità assolute del Vinitaly 2014 a favore di una crescente internazionalizzazione sono Vininternational e International Buyers’ Lounge e Vinitalybio. Con Vininternational per la prima volta gli espositori esteri saranno riuniti all’interno di un padiglione, con oltre 70 aziende provenienti dai principali Paesi produttori. L’International Buyers’ Lounge, con Taste and Buy, è invece la nuova area per il b2b wine&spirit dedicata a operatori esteri selezionati presenti in fiera, al fine di favorire relazioni e scambi commerciali. Tel. +39 0522 828161 www.cantinasocialegualtieri.it - info@cantinasocialegualtieri.it LIGABUE CLASS Lambrusco Reggiano Doc i numeri del vino ITALIANO Nel 2013 l’Italia ha prodotto 47,4 milioni di ettolitri di vino (+15% rispetto al 2012). Circa 380 mila le imprese vitivinicole produttrici, 700mila gli addetti (1,2 milioni con l’indotto primario), una produzione che supera il milione di etichette. In crescita la qualità, con i vini doc (330 le denominazioni) e docg (73) arrivati al 40% del totale della produzione enologica e gli Igt (118) al 35%, a fronte di una riduzione dei vini da tavola. Se i consumi interni calano, è in crescita invece l’export, anche se nel 2013 solo in termini monetari, con il conseguente aumento del valore per litro: un giro d’affari che supera i 5 miliardi di euro, confermando l’Italia come primo esportatore mondiale in volume. Principali acquirenti del vino italiano sono gli Usa, seguiti da Germania, Regno Unito, Svizzera, Canada Giappone, Svezia, Francia, Danimarca, Olanda, Russia e Cina-Hong Kong. Spreta brut emozioni sui lieviti Ultimo nato presso l’Azienda Agricola Nicola Galassi è lo spumante brut “Spreta, affinato sui lieviti”. Questo spumante, prodotto con uve Pignoletto e Chardonnay, si ottiene dalla rifermentazione naturale del mosto e si caratterizza per la presenza di lieviti in bottiglia. Colore giallo paglierino intenso. Perlage fine e persistente. Profumo di erbe aromatiche con sentori fruttati e floreali, fragrante, con tipici aromi di crosta di pane. Il contatto coi lieviti selezionati permette al vino di affinarsi, arricchendo la sua complessità aromatica nel tempo. Fine ultimo del viticoltore è proprio quello di offrire al degustatore diverse esperienze gusto-olfattive a seconda dello stadio di maturazione del vino. Elegante ed armonico, deve essere servito ad una temperatura di 6-8°C. Per evitare un eccessivo intorbidimento si consiglia di porre la bottiglia in verticale un giorno prima della stappatura e di eseguire le fasi del servizio con opportuna cautela. Ideale con antipasti, pesce e carni bianche, può essere consumato anche a tutto pasto. Tra 46 ettari di vigneti pedecollinari nel territorio di Imola, precisamente a Casola Canina, trovate l’azienda agricola Nicola Galassi, frutto del lavoro di una famiglia che ha iniziato la commercializzazione del vino alla fine dell’800. Nel corso degli anni abbiamo unito tradizione e storia del territorio alle moderne tecnologie di vinificazione, avvalendoci di una squadra giovane e motivata. In campo abbiamo scelto di privilegiare i vitigni autoctoni, tra cui Pignoletto, Montuni, Burson e Famoso. In cantina invece - sempre nel rispetto dell’ambiente - ci siamo dotati di una nuova linea di imbottigliamento e di un impianto fotovoltaico che rende l’azienda autosufficiente dal punto di vista energetico. Azienda Agricola Nicola Galassi Via Ferra, 6 - 40026 Imola11 (BO) Tel. 0542.50025 / Fax 0542.691343 nicola.galassi@alice.it Merlotta una vedemmia lunga oltre 50 anni “Animati da passione e da genuinità contadina, Paolo e Giovanna fondarono l’azienda nel lontano 1962. Noi, grati e non dimentichi dei loro sacrifici, cerchiamo di continuare il cammino da loro iniziato”. Una storia vera, scritta dalla passione di una famiglia legata ai segreti dell’uva e alle vicissitudini del territorio, sviluppata in oltre cinquant’anni di lenta maturazione. Una storia naturale, che parla di uomini e donne, padri e figli, vigne ben coltivate e vitigni autoctoni, oltre cinquanta vendemmie e vini indimenticabili. Una storia di lavoro, fatiche, tenacia, libertà e identità, espressa nell’arte dell’arrangiarsi, capacità innata nell’essere umano che affina ingegno e manualità. Dove da sempre volere è potere e l’essenzialità dà il giusto valore alle cose. Una storia che gratifica uomini fieri del proprio lavoro, persone nobili nell’animo e nelle gesta, che spiega le dinamiche di un successo che solo in ultima analisi ritengono economico. Una storia di prudente coraggio che ha reso possibile questi vini, animata da fiducia, collaborazione e investimenti. I profondi mutamenti sociali, culturali, tecnici ed economici sono stati parte integrante di questa storia da sempre, tra l’umiltà dell’imparare e l’interpretare i mutamenti del vino da alimento ad emozione. Accompagnare il cliente a respirare l’aria dei vigneti, a calpestare la terra da cui il vino viene, rappresenta per molti la sfida del “ritorno” in cantina. Per la Merlotta è invece l’evoluzione naturale del suo percorso: questa azienda non deve tornare da nessuna parte, perché da lì non se ne è mai andata. Le oltre cinquanta vendemmie trascorse diventano una sola, lunghissima, vendemmia. Ritornano le stagioni, rivivono i sapori, le gioie e i sorrisi sui volti delle nuove generazioni con la stessa voglia di fare e le stesse emozioni. “Ogni autunno porta una sfida: è conclusione e allo stesso tempo partenza di un nuovo ciclo. Ciascuna vendemmia porta con sé novità, eppure è anche uguale alla precedente nel ripetersi dei gesti antichi che rispettano il tempo della natura. Prepariamo il terreno e piantiamo la vite, la cresciamo, ne abbiamo cura. Infine raccogliamo i grappoli maturi, li portiamo in cantina dove lasciamo che il mosto si trasformi in vino e aspettiamo con pazienza il lento affinamento nelle botti. Cerchiamo di trasportare nel carattere dei nostri vini l’attaccamento alle tradizioni, il sapore della nostra terra, il frutto delle nostre esperienze e conoscenze. Il nostro è un lavoro duro, che ci vede impegnati dal sorgere del sole fino a notte fonda. Ma è anche un lavoro magnifico, nel quale ciascun membro della famiglia ha il proprio ruolo e responsabilità. Di questo sarebbero stati contenti Paolo e Giovanna quando cominciarono, oltre cinquanta vendemmie fa”. 12 Il saluto del Presidente Dopo 18 anni Gian Carlo Mondini lascia la guida di Ais Romagna. ma continua l’amore iniziato 30 anni fa. I ricordi più belli e un suggerimento ai produttori: fate squadra! D all’Europeo in Inghilterra al Mondiale del Brasile, segnando tanti gol con la maglia... della Romagna. Non stiamo parlando di un asso del pallone, ma di un fuoriclasse della sommellerie, anche se il parallelo viene spontaneo, suggerito dalle coincidenze del calendario. Mentre a giugno, infatti, negli stadi carioca scenderanno in campo i big del calcio internazionale, dall’altra parte del mondo si concluderà la presidenza di Ais Romagna targata Gian Carlo Mondini, seguita a quella di Terenzio Medri e inziata proprio diciotto anni fa, durante i campionati europei di Wembley. Sguardo sorridente e con una magnum piena di ricordi, insieme alla redazione di Mare&Monti Mondini sfoglia l’album di questi anni puntellati da tanti piccoli e grandi successi da ricordare. Quali sono le pagine più belle? I momenti importanti sono stati davvero tanti. Dovendo scegliere ricordo con grande piacere il congresso nazionale dell’Ais a Cervia nel 2003, l’inaugurazione della sede di proprietà di Cesena nel 2012, le vittorie dei nostri sommelier ai grandi concorsi nazionali e internazionali, la guida “Romagna da bere”, poi diventata “Emilia Romagna da Bere e da mangiare” e fatta in collaborazione con gli amici di PrimaPagina e Ais Emilia. Ma c’è qualcosa di ancora più importante. entusiasmo, introducendo idee innovative e facendo squadra con i delegati di ogni zona per essere sempre il presidente di tutti. Cosa? Il bellissimo rapporto creatosi con i consiglieri, i delegati e la segreteria: ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno condiviso questo percorso con me, ciascuna dando un prezioso con- Com’è cambiato il vino romagnolo in questi anni? In questi anni ho visto migliorare notevolmente i vini romagnoli, grazie soprattutto al lavoro di alcuni giovani agricoltori che hanno investito in vigna tributo con passione e dedizione. Penso di avere dato tanto all’associazione, ma anche di aver ricevuto altrettanto in termini di stima e amicizia. Dal ’96 al 2007, anni di grande crescita dell’associazione, fino all’ultimo periodo di consolidamento, AIS Romagna ha potuto contare sulla collaborazione di tutti. Un augurio per il tuo successore? Gli auguro che possa guidare l’associazione con e in cantina, capendo che solo puntando sulla qualità è possibile far fronte a un mercato competitivo e sempre più esigente. Peccato solo spesso si continui a regionare in maniera troppo individuale. Fare squadra è la sfida futura per sangiovese &Co.? C’è bisogno di maggiore aggregazione, come emerso di recente anche nei convegni di “Vini ad Arte” e al “Cesena Wine Festival”. La siner- gia va cercata non solo tra produttori romagnoli, ma allargando lo sguardo all’Italia. Per conquistare il mercato estero collaborazioni di marketing tra aziende che hanno filosofie e caratteirstiche simili possono essere la strada giusta. Quanto conta la comunicazione in questo percorso? E’ importantissima in tutti i suoi diversi canali per creare una rete capillare a partire dalla dimensione locale. L’Associazione italiana sommelier l’ha capito da tempo e in questo è un po’ come i carabinieri: ha una caserma in ogni Comune per essere radicata nel territorio. Tanti i vini degustati in questi anni, quale ti ha entusiasmato di più? Sono tante le etichette che mi hanno entusiasmato, soprattutto viaggiando in Italia e in Europa. Ce n’è una però che mi ha emozionato in modo particolare: nel ’97, durante una visita da Bertani (nel veronese, ndr.), abbiamo stappato una bottiglia storica di Acinatico Riser- va del 1928: un’emozione unica. Restando in Romagna, per un fatto affettivo dico il Domus Caia, per la filosofia, le idee condivise e i tanti momenti vissuti insieme con Stefano Ferrucci. Pasqua si avvicina, cosa serviamo a tavola? Un antipasto con piadina, squacquerone e salumi: in abbinamento un buon trebbiano fresco o un famoso, vino che sta venendo apprezzato sempre più come merita. Come primo piatto tortelloni di ricotta o tagliatelle al ragù bianco accompagnati da albana secco oppure cappelletti al ragù con un sangiovese o un centesimino d’annata. Poi le classiche grigliate di faraona e gli arrosti con un sangiovese riserva o un burson, formaggi stagionati con una bella riserva di 4-5 anni o un calice di passito. Come dolci la classica ciambella con l’albana spumante, purtroppo sempre meno diffusa, oppure i ravioli, gli zuccherini e la zuppa inglese con l’albana passita. E per gli amanti dei dolci al cioccolato, un passito di centesimino o burson. 13 m&m Morini Wines Assistenza a tutto campo conMorini Wines Consulenti affidabili nel settore enologico, ma anche partner strategici per il trading internazionale. Luca Garelli ci racconta le nuove frontiere del gruppo imolese tra mercati esteri e la sfida del biologico S toria, passione e uno sguardo rivolto al futuro per accompagnare al successo piccole e grandi aziende impegnate nelle molteplici sfide del mercato globale. Brilla la stella del gruppo Morini Wines, fin dal 1942 punto di riferimento nei servizi agronomici e diventato negli ultimi anni un partner affidabile e strategico nel settore enologico per un numero crescente di aziende agricole capaci di ottenere premi e riconoscimenti nelle principali competizioni e guide di settore regionali e nazionali. Merito di un’assistenza a tutto tondo fornita da consulenti costantemente aggiornati sulle ultime tecnologie disponibili e in grado di offrire le soluzioni più adatte a ogni singola realtà. Soluzioni che nel 2014 spaziano fino al commercio internazionale e alla promozione del binomio qualità e salute in alimentazione, come ci racconta Luca Garelli, agronomo e uno dei responsabili dei servizi di wine trading del gruppo imolese. 14 “Da anni chi si rivolge a noi - spiega Garelli - sa di poter contare su servizi avanzati di assistenza enologica e su un laboratorio analisi dotato delle tecnologie all’avanguardia necessarie ad assicurare un prodotto stabile in tutte le sue caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche. Dalle prime fasi di coltivazione in campo fino al processo di vinificazione e imbottigliamento, fase estremamente delicata e complessa, mettiamo a disposizione soluzioni innovative e sempre più efficienti ed economiche per migliorare la qualità del prodotto finale. Più di recente, consapevoli della necessità delle aziende agricole di affrontare un mercato sempre più dinamico e competitivo, ci proponiamo come partner affidabili nel settore marketing e commercializzazione”. Quali servizi offrite in questo campo? “Forniamo consulenza per una migliore gestione e organizzazione aziendale, effettuiamo ricerche di mercato in Italia e all’estero su distributori, dettaglian- PROFESSIONALITA’ E NUOVE SFIDE - Dal 1942 Morini Wines è punto di riferimento nei servizi agronomici ed enologici per numerose aziende del territorio, grazie a un’assistenza continua dalla vigna al prodotto finito. La commercializzazione dei vini all’estero e il binomio alimentazione-salute sono le nuove frontiere di un gruppo aperto all’innovazione e allo sviluppo ti, agenti e consumatori, ci proponiamo come trait d’union tra le aziende agricole e i buyer italiani e stranieri, fino a offrire servizi mirati di intermediazione e commercializzazione dei prodotti”. In questa direzione va anche il progetto “Tenute d’Italia” che avete lanciato di recente... “Tenute d’Italia è la sezione della Morini (www.tenuteditalia.com) nata con lo scopo di commercializzare in mercati esteri una selezione di vini di alcune delle migliori aziende vinicole del nostro paese. Ogni realtà vuole trasmettere con i propri vini i sapori, le tradizioni e la storia della propria terra: si va dal rigore e dalla meticolosità del Friuli alla gioia di vivere della Romagna fino al calore mediterraneo della Sicilia”. Come vengono scelti e progettati questi vini? “L’obiettivo fondamentale è riuscire a sintetizzare passato, presente e futuro, soddisfacendo le necessità immediate del mercato e cogliendo i tratti essenziali dei nuovi trend. Oltre ad assicurare la piena garanzia organolettica, sanitaria e normativa per i prodotti commercializzati attraverso professionisti qualificati, le numerose partnership instaurate in Italia e all’estero con industrie di ricerca enologica, cantine vinicole e agenzie per il marketing ci permettono di individuare grandi vini legati alla tradizione, ma anche di creare dei prodotti ad hoc in base alle richieste dei nostri clienti. Tradizione, dunque, ma anche un’estrema flessibilità verso le mutevoli richie- ste del mercato. Il binomio qualità e salute è invece al centro del vostro ultimo progetto lanciato a febbraio, “Grown your health”: di cosa si tratta? Siamo convinti che il binomio qualità/salute sia da perseguire in ogni passaggio che porta il prodotto dalla pianta alla tavola. Grow your health (www.growyourhealth.net) rivolge una particolare attenzione al mercato del biologico, offrendo consulenza ai produttori ortofrutticoli e vitivinicoli e proponendosi come interlocutore tra gli eventuali distributori di produtti agroalimentari interessati a questo speciale settore. In questo caso un’attenzione speciale è rivolta anche all’educazione al consumo... è vero, uno degli obiettivi è anche quello dell’informazione e aggiornamento del cliente/consumatore attraverso un sito internet specifico dedicato a tutto ciò che riguarda la legislazione, l’andamento del mercato e gli eventi principali legati al mondo del biologico. Grow your health prevede inoltre lo sviluppo di progetti che, pur non essendo riconducibili direttamente alla dimensione bio, rispecchiano la vocazione di Morini per il binomio qualità/salute. È questo il caso per esempio di Etereo, lo spumante zero alcol prodotto nel 2013, o del progetto, in fase di realizzazione, del nostro primo vino senza solfiti. 15 m&m Cantine alla ribalta Buona la prima perTenuta Diavoletto Dall’Alto Adige a Bertinoro con un progetto d’eccellenza, al debutto conquista il palcoscenico del Merano Wine Festival H a appena 24 anni, si chiama Maximilian Girardi e coltiva albana e sangiovese sui colli di Bertinoro. Arriva dalla Romagna il più giovane produttore di vino premiato all’ultima edizione del Merano Wine Festival, il prestigioso appuntamento che riunisce ogni anno le 300 migliori cantine italiane attraverso una rigorosa selezione tra migliaia di aziende vitivinicole. Nato in Alto Adige e trasferitosi in Romagna giovanissimo, Maximilian ha conquistato la giuria del festival con il suo sangiovese “A.Mare”, 16 etichetta che unisce in modo giocoso la passione per il vino di un giovane perito aziendale che decide di rincorrere un sogno respirato fin da bambino e un territorio di collina accarezzato dalla brezza dell’Adriatico. Un riconoscimento d’eccellenza che è un’iniezione di fiducia per un progetto nato all’insegna della qualità e dell’ottimismo dei piccoli passi, sintesi del credo filosofico e produttivo di chi ha in mente traguardi importanti, ma non intende imboccare scorciatoie pericolose per arrivarci. Il progetto - Cura maniacale dei dieci ettari di vigneto tra i colli bertinoresi e cesenati, rispetto dell’ambiente, raccolta manuale delle uve e lavorazioni minime in cantina sono il “credo” di Tenuta Diavoletto, nata come impresa fortemente familiare in cui il legame con il vino si snoda lungo tre generazioni. Nell’azienda agricola di Bertinoro, insieme a Maximilian, lavorano infatti anche il fratello Matthias e il padre Gerhard, a sua volta “figlio d’arte” – o meglio, “di botte” – nelle terre altoatesine. Albana, pagadebit, trebbiano, un A sinistra una veduta suggestiva dei colli di Bertinoro così come appaiono dai vigneti di Tenuta Diavoletto. Accanto il giovane Maximilan e il padre Gerhard brindano in occasione della presentazione della cantina alla stampa. Sotto un filare di uva sangiovese da cui nasce il vino A.Mare premiato in occasione dell’ultima edizione del Merano Wine Festival. po’ di chardonnay e soprattutto sangiovese sono le uve da cui nascono i loro vini, caratterizzati da profumi netti e vivaci, freschezza, mineralità e un profilo elegante: 20.000 bottiglie in tutto, rispetto a un potenziale di 160.000, confermano la volontà di puntare sulla qualità più che sulla quantità attraverso una rigorosa selezioni delle uve migliori. di razza con piccole aggiunte di merlot e alicante dai profumi evoluti di confetture, note tostate e caramello: un vino di grande morbidezza ed equilibrio, maturato per un anno in botti di rovere prima di un ulteriore affinamento in acciaio e in bottiglia, da gustare con portate importanti come cacciagione, formaggi e salumi stagionati o brasati. I vini - Tra le etichette indiscusso protagonista è il sangiovese, declinato in tre versioni per esprimere al meglio le potenzialità del rosso romagnolo per eccellenza. Si parte dal Primi Passi, vivace sangiovese in purezza maturato in acciaio per esaltare al naso i frutti fragranti e offrire un sorso bilanciato e piacevole. Più giocato su complessità ed eleganza è il sangiovese A.mare, impreziosito da un tocco di alicante e affinato per sei mesi in piccole botti di rovere: un vino pieno e persistente che unisce armoniosamente sentori di frutta matura e tostati e si sposa bene con arrosti e primi piatti elaborati. Grande struttura e complessità contraddistinguono Satirello, sangiovese Non solo vino – Benessere e ospitalità a Tenuta Diavoletto sono i punti cardine di un progetto più ampio e ambizioso che mira a unire vino, natura e cultura a 360 gradi. Con questa visione accanto alla cantina è stato progettato uno spazio elegante, in perfetta armonia con la stupenda cornice naturale dei colli di Bertinoro, dove poter dar vita a degustazioni, piccoli eventi, corsi su vino e letteratura, mostre e altre iniziative di carattere artistico ed enogastronomico. Un’oasi di verde, dotata di piscina, in cui potersi fermare grazie anche a due piccoli appartamenti destinati agli ospiti che saranno inaugurati entro l’inizio dell’estate. 17 m&m Enio Ottaviani La poesia del vino nella terra dei Malatesta Da oltre mezzo secolo le etichette di Enio Ottaviani raccontano la magia di un angolo di Romagna dove il vino è sinonimo di passione e tradizione di famiglia L’ azienda agricola Enio Ottaviani opera da oltre cinquant’anni a San Giovanni in Marignano, nel cuore della Terra dei Malatesta. Gli impianti produttivi e i vigneti sono localizzati nel vicino comune di San Clemente, su dolci colline dove l’uva è l’incontrastata protagonista di questi paesaggi. Dopo cinquant’anni, la felice intuizione del fondatore Enio Ottaviani ancora si coglie nei gesti che animano 18 la cantina. È l’entusiasmo del fare e del saper fare, nel solco di una tradizione che da sempre guida le necessarie trasformazioni tecnologiche. Tutto ciò si traduce nella qualità che contraddistingue i vini della Società Agricola Enio Ottaviani, il perfetto incontro fra passione e professionalità. Oggi la storia continua con i nipoti, la nuova generazione imprenditoriale cresciuta nel rispetto della natura, della tradizione, dei tempi dell’attesa. Perché il vino finisce per diventare una parte della famiglia. Lo si capisce dall’amore con cui si segue la maturazione delle uve, dall’emozione che fa vibrare i sentimenti di fronte all’invecchiamento nelle botti, dalla inebriante soddisfazione che si legge nei riflessi e nei profumi dell’imbottigliamento. Nel bicchiere c’è molto più di un processo di fermentazione, c’è tutta la poesia della terra. Alla Società Agricola Enio Ottaviani facciamo le cose come una volta. Guardiamo la direzione delle nuvole, sbricioliamo la terra fra le mani, controlliamo l’umidità delle cantine. Tutti i giorni, da mezzo secolo. Siamo innamorati dei ritmi della natura. Le stagioni, con la loro alternanza, sono l’unico calendario che conosciamo. Solo così, tempo ed esperienza possono trasformare uve pregiate in vini di grande qualità. DAVIDE Responsabile tecnico MILENA Responsabile amministrativo Marco Responsabile cantina e produzione MASSIMO Responsabile commerciale 19 m&m Rombi d’autore Sui pendii del Rubicone con la mitica 500 La passione di quattro amici al bar si è trasformata in un evento in partenza giovedì 1° maggio da San Mauro Pascoli F rancesco Ventrucci, fruttivendolo di professione, appassionato di auto, un giorno dopo ripetuti tentativi riesce a convincere un collezionista a vendergli la sua Cinquecento d’epoca, che curava con amore e passione, quasi fosse una figlia (la mettiamo al femminile per l’ar ticolo ‘la’, senza nessun intento maschilista). Contento del gioiello por tato a casa, una Cinquecento del 1971 modello L, al bar conversando insieme agli amici, si chiede: “se fino ad oggi a scalare i colli di Romagna ce l’hanno fatta le biciclette e le vespe, perché non provarci con le Cinquecento e magari anche con qualche auto d’epoca?”. Par te il dibattito, tra convinti sostenitori dell’iniziativa (“cosa vuoi che siano una novantina di chilometri di salite”) e i perplessi (“riusciranno pistoni e carburatori a reggere lo sforzo”). Alla fine a prevalere sono i ‘possibilisti’, quelli che hanno trasformato una 20 chiacchierata da bar in un piccolo evento, grazie alla collaborazione di tanti appasionati, in par ticolare della Proloco Aisèm. È nata così la 509 Colli, in programma giovedì1° maggio, giunta alla seconda edizione, appuntamento che par te da San Mauro Pascoli per snodarsi lungo i pendii del Rubicone (Sogliano, Longiano, Montiano) e approdare poi a Cesenatico per un pit stop salutare. L’epilogo del percorso è ancora San Mauro, per il pranzo tra tutti i par tecipanti. L’evento non ha nulla di competitivo, non mette in palio coppe e trofei, ha il solo collante della passione di un mito delle quattro ruote, la Cinquecento, che ancora oggi accomuna migliaia di persone. Il costo di par tecipazione è di 25 euro a persona, che comprende colazione, aperitivo, pranzo (10 euro solo per il giro con colazione e aperitivo). Per informazioni: 3395934928 (Francesco Ventrucci) Alla scoperta dei Colli tortonesi con Liverani Go Un week end di avventura, storia, cultura, sport… e naturalmente enogastronomia. S i parte da Faenza all’alba di sabato 21 giugno, a bordo di un comodo minibus da 19 posti dotato di carrello portabiciclette. Destinazione Colli Tortonesi, una spledida area geografica in provincia di Alessandria, terra di confine tra il Piemonte e la Lombardia, idealmente posta tra Milano, l’Oltrepò Pavese e il mare della Liguria. La proposta arriva da Liverani Go Happy, azienda di trasporti brisighellese, specializzata in itinerari turistici di qualità che legano cultura, tradizione, sport ed enogastronomia. Una due giorni all’aria aperta, in sella alla bicicletta, lontano dal turismo di massa, alla scoperta del territorio - quello autentico -, fatto di antichi borghi, vedute panoramiche, vigneti rigogliosi e prodotti tipici. Qui ci sono i tartufi, la deliziosa fragolina di Tortona, le pesche di Volpedo, la ciliegia di Garbagna, il miele, di castagno o di acacia, di tiglio o millefiori, il formaggio Montebore, le verdure di Caldirola e tutte le varietà di salumi, il salame tradizionale, i cacciatorini, i cotechini, il lardo, la pancetta, gli zamponi e i prosciutti. A Castellania, che con i suoi 86 abitanti (2011) si aggiudica il secondo posto nella classifica dei comuni meno popolati della Provincia, nacque il grande ciclista Fausto Coppi e oggi la sua di- mora natale è un museo dedicato all’aspetto più intimo e riservato dell’atleta. 20 km più a nord, sulle estreme propaggini collinari allo sbocco in pianura del torrente Curone, si incontra il piccolo comune di Volpedo, famoso per aver dato gli albori al celebre pittore italiano Giuseppe Pellizza da Volpedo, prima divisionista poi esponente della corrente sociale, autore del celeberrimo ‘Il Quarto Stato’. Una gita da non perdere. Ecco il programma dettagliato: Sabato 21 Giugno 2014 Ore 5.30: Partenza da Faenza con Minibus 19 pax + carrello trasporto biciclette. Ore 11.00: Arrivo a Castellania, visita alla Casa/ Museo della Famiglia Coppi; visita al Mausoleo dei Fratelli Coppi; passeggiata per le vie di Castellania alla scoperta dei luoghi di Fausto e Serse Coppi. Ore 13.00: Pranzo presso ristorante a Gavazzana. Al termine del pranzo, passeggiando per le vie del borgo, entrato a far parte dei “Paesi Dipinti”, doverosa sosta al Belvedere San Martino, splendido e suggestivo punto panoramico. Ore 15.00: Tour in bicicletta di 50 km per il rientro a Rivalta. Ore 18.00: Sistemazione presso albergo. Serata libera: passeggiando in centro a Tortona degustando un ottimo gelato artigianale. Domenica 22 Giugno 2014 Ore 9.00: partenza in bicicletta dall’Hotel per Volpedo, Ore 11.30: dopo un tour ciclistico di circa 55 km, arrivo al piccolo Studio/Museo del pittore Pellizza da Volpedo; visita al borgo entrato a far parte di “Borghi più belli d’Italia”. Ore 13.00 pranzo in una cantina tipica di Tortona, degustazione Vini: assaporando l’armonia del Timorasso, il sapore secco, fresco, sapido e robusto della Barbera e assaggiando il Cortese un vino secco, leggero con una punta di amaro di mandorla. Ore 14.30 partenza per rientro a Faenza. I menù vengo selezionati, proponendo piatti tipici preparati con materie prime di aziende agricole locali e vini dei Colli Tortonesi Per informazioni: www.liveranigo.it – www.womtravel.it 21 ... Il viaggio, un’emozione, un profumo, un sapore... m&m cibovino grandi chef piccoli prezzi È la nuova fatica della giornalista Elsa Mazzolini, direttore del periodico La Madia Travelfood, storicamente la prima rivista in Italia per i professionisti del food, che ha chiesto a 27 grandi firme della cucina di realizzare due ricette accessibili a tutti come esecuzione e prezzo, a dimostrazione che il motto ‘’poca spesa, molta resa’’ è applicabile anche alla cucina d’autore. Il risultato è un’antologia di ritratti inediti di cuochi famosi e piatti di haute cuisine, nella convinzione che il cibo cucinato con passione può aiutarci a vivere meglio. Anche con meno soldi. Ma attenzione: guai a chiamare le ricette low cost, sono invece un esempio di ‘’cucina democratica’’. “Grandi chef piccoli prezzo”, Giunti Editore - Collana Peccati di Gola, pp. 192 euro, euro 19,90. un sorso di romagna a sanremo La musica a Sanremo, allietata da un sorso di Romagna. Il celebre “promemoria” dei Vigneti Galassi è stato protagonista dell’appuntamento musicale più importante d’Italia insieme a Radio Studio Delta che ha realizzato dirette flash nei giorni della kermesse. Nella postazione al- lestita presso l’Hotel Londra, i giornalisti della prima emittente radiofonica della Romagna hanno intervistato le principali voci della musica italiana consegnando loro una confezione regalo di tre vini della linea Vigneti Galassi, tra cui il Sangiovese di Romagna Doc celebre per il “sorso di Romagna”. “Abbiamo accettato volentieri questa partnership con Radio Studio Delta a Sanremo perché coniuga due eccellenze della nostra terra: musica ed enologia – afferma Paolo Galassi, amministratore delegato di Due Tigli – La Romagna è una terra di profonde radici musicali, un nome 22 su tutti è quello di Secondo Casadei, e di illustri produzioni vitivinicole. La nostra presenza ha fatto incontrare questi due mondi, portando una ventata di Romagna a milioni di telespettatori”. Nella foto l’incontro con la vincitrice di questa edizione del Festival, Arisa. la piadina romagnola conquista la cina La Piadina Romagnola Igp alla conquista del mercato cinese. Una delegazione di una decina di buyer asiatici ha incontrato i vertici del Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola per conoscere da vicino il prodotto simbolo del ‘made in Romagna’. “Ci ha colpito la loro curiosità verso il prodotto, di cui hanno voluto conoscere i dettagli di tutto il percorso di certificazione Igp, nonché assaggiarlo declinato nei diversi abbinamenti: con lo Scquacquerone, i Salumi Piacentini, il Prosciutto di Parma, il Salame Felino”, afferma il Presidente del Consorzio Elio Simoni. Non sono mancate le sorprese e soprattutto gli apprezzamenti per gli “insoliti” abbinamenti con Squacquerone e fichi caramellati, e la delizia della piadina assaggiata con la nutella. “Abbiamo avuto l’ulteriore conferma, se ce n’era bisogno, dell’apprezzamento della piadina romagnola nel mondo – conclude Simoni – La Cina offre orizzonti amplissimi per il nostro prodotto di cui viene apprezzato l’intreccio di cultura, territorio e versatilità. Le basi sono state gettate, nei prossimi mesi vedremo gli sviluppi”. sodalizio gruppo cevico e istituto scartabelli Il Gruppo Cevico ha definito un accordo decennale con l’Istituto Tecnico Agrario “Scarabelli” di Imola. Il progetto prevede la vinificazione delle uve prodotte nella Tenuta Masselina, di proprietà di Cevico, nella cantina dell’Istituto Scarabelli, resa dall’azienda tecnicamente adeguata per la ricerca, la produzione di vini di alta gamma e la sperimentazione didattica. Con questo accordo pubblico e privato si mettono in rete al servizio di innovativi progetti in ambito enologico. “Con questo sodalizio vince il territorio – spiega Ruenza Santandrea, Presidente del Gruppo Cevico - Il progetto valorizza e dota di attrezzature più idonee una struttura didattica dalla lunga storia alle spalle, costruita nel 1904, che ha formato gran parte degli enologi di questo territorio, molti dei quali lavorano nel nostro Gruppo. Un percorso che prosegue in chiave moderna, creando opportunità di ricerca, confronto e scambio tra gli studenti di enologia e gli enologi del Gruppo Cevico-Tenuta Masselina che operano in questo settore, dove seguono produzioni di migliaia di ettolitri destinati ai grandi mercati italiani ed esteri, ed anche produzioni piccole e strettamente territoriali come quelle della Tenuta Masselina e delle Rocche Malatestiane a Rimini. La cooperazione ha una forte valenza sociale e noi abbiamo scelto la scuola perchè riguarda il futuro dei nostri giovani. Abbiamo avviato cinque progetti con l’università e da tempo collaboriamo con alcuni istituti scolastici della Romagna”. tris di vincitori nel derby del sangiovese Si chiamano ‘Tempora’ Sangiovese Doc Riserva della Cantina Altavita (Cesena), Chianti Docg Riserva Colli Fiorentini della Cantina Castello di Poppiano, Sangiovese Riserva ‘Olmatello’ Cantina La Berta (Brisighella). Sono i vincitori nel derby del Sangiovese che ha messo a confronto otto campioni del Chianti (vino simbolo toscano a base sangiovese) con altrettanti Sangiovese di Romagna. A giudicarli alla cieca una commissione tecnica composta da enologi e sommelier (tre toscani, tre romagnoli, più un capo pannel), a cui si è aggiunto il voto popolare dei partecipanti alla kermesse svoltasi m&m cibovino nella Biblioteca Malatestiana di Cesena. Teatro dell’insolita sfida: la seconda edizione del Cesena Wine Festival. quattro chef under 40, tra cui Riccardo Facchini, volto televisivo della nota trasmissione “La prova del cuoco”. alla ca’ de be’ l’oscar del club della braciola La Ca’ de Bè Osteria Enoteca è il miglior ristorante del 2013 per il “Club della Braciola, amanti della tagliatella”. L’associazione cervese, che ogni venerdì si ritrova in un ristorante diverso della Romagna per trovare l’osteria ide- il pesce azzurro grande protagonista a cesenatico Dall’1 al 4 maggio 2014 Cesenatico ospita la kermesse culinaria “Azzurro come il pesce”, dove grande protagonista è il prodotto principe della cucina locale, il pesce azzurro. Alla Colonna Agip i cuochi dell’Associazione Ristoratori di Cesenatico cucineranno gustosi manicaretti utilizzando solo ed esclusivamente pesci dell’Adriatico, come sardine, acciughe, alici, paganelli o sgombri. Mentre lungo le vie del centro sarà possibile degustare i piatti tipici della tradizione marinara locale, come gli spiedini, il fritto misto, le seppie con i piselli e i passatelli al brodo di pesce, ma anche ricette più elaborate preparate dall’Associazione Chef to Chef. Gli stand sono aperti dalle 11.30 alle 15.30 e dalle 18 alle 22. ale, quella in cui si spende poco e si mangia molto bene, non ha avuto dubbi nella scelta del locale vincitore. La ricerca della tagliatella perfetta li ha condotti sui colli di Bertinoro, dove Simone Rosetti e il suo staff sono stati in grado di sbaragliare la concorrenza: per loro l’ambito trofeo annuale, consegnato a fine febbraio nel corso di una serata scandita da goliardia, buon vino e, ovviamente, ottime tagliatelle. il lambrusco di gualtieri è rock! Cucina e musica rock, un binomio vincente per la Cantina Sociale di Gualtieri. Tra i quattro vincitori del contest nazionale “Ascolta e crea” lanciato dal blog Rock ando Food spicca la ricetta “Sogni e lambrusco”, ideata dalla cesenate Patrizia Pasini partendo dalla golosa pasta al lambrusco Bucciamara della cantina reggiana. La sfida era quella di lasciarsi ispirare da un brano rock per creare una ricetta originale: sulle note di “Lambrusco e popcorn” è nato un piatto che unisce i migliori sapori della bassa emiliana e ha conquistato la giuria composta da Ca’ de Be’ Osteria Enoteca Cucina tipica romagnola con prodotti del territorio sempre freschi e selezionati 500 etichette di aziende associate al Consorzio Vini di Romagna Ideale per serate in compagnia, cene di lavoro e momenti speciali Sagra del carciofo moretto a Brisighella Coltivato in tutta l’area del Mediterraneo, a Brisighella il carciofo assume caratteristiche di colore e sapore uniche grazie al particolare clima e terreno argilloso. Il “Moretto”, che può essere consumato crudo e leggermente Aperto tutti i giorni dalle 17 alle 24, sabato e domenica anche a pranzo, chiuso il mercoledì Piazza della Libertà, 10 47032 Bertinoro (FC) Tel. / Fax: 0543 444435 info@cadebe.it- www.cadebe.it lessato, condito con sale e olio, è celebrato qui in primavera, in occasione di una fiera dedicata che si terrà domenica 11 e domenica 18 maggio con menù dedicati particolarmente adatti anche per gli anemici grazie al ricco contenuto di ferro di questo prelibato prodotto. 23 m&m Artusi 2.0 A Casa Artusi la cucina del futuro di Filippo Fabbri C osa fanno insieme un dj e Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana? Risposta ironica: vanno a passo di rap. Risposta azzardata: inventano una ricetta a ritmo di sound. Risposta azzeccata: scrivono il manuale artusiano del nuovo millennio. Sono passati oltre 120 anni dal celebre libro che ha fatto gli italiani in tavola ed è tempo di riaggiornare i canoni della codificazione culinaria. A farlo sono Casa Artusi e Donpasta, disk jokey con la passione per i fornelli, che hanno chiesto agli italiani di raccontare la ricetta del cuore, quella legata alle loro origini. Una ‘via artusiana’ postmoderna, che si adegua ai tempi e ai modi della comunicazione d’oggi. Se Artusi comunicava via posta con le sue lettrici, oggi il mezzo è la telematica mail. Se Artusi metteva sulla carta ciò che scriveva, oggi si utilizza il web, visibile a tutti in diretta online. Mezzi diversi, dunque, risultato molto simile: Artusi 24 2.0. Elementare Watson. “Artusi, in tempo quasi reale, riusciva a comunicare attraverso le ferrovie e la posta, con le signore di tutta Italia che gli scrivevano per proporgli ricette e consigli – spiega Laila Tentoni, vicepresidente di Casa Artusi - Lo stesso chiediamo di fare oggi agli italiani, di inviarci quelle ricette che hanno un valore affettivo nella loro cucina. Vogliamo vedere cosa rimane dell’Artusi oggi, cosa è successo in questi 120 anni, cosa è modificato da immigrazioni, da un diverso senso del gusto, cosa oggi si ritiene importante. La dimensione affettiva è la forza del libro di Artusi; anche noi sollecitiamo dei racconti legati alle ricette del cuore”. Il lavoro si basa su un censimento della cucina italiana domestica e familiare del tempo presente. L’idea è costruire una piattaforma multimediale di ricette che provino a rappresentare il patrimonio gastronomico della cucina popolare italiana e capire ciò che gli ita- liani mangiano, quale sia il loro modello culturale-culinario di riferimento quando cucinano o parlano di cucina. A Casa Artusi, attraverso il suo comitato scientifico, il compito di vagliare e selezionare le ricette, per poi accompagnarle da un apparato storico preparato da Alberto Capatti, massimo esperto di studi artusiani. “C’è un patrimonio di cucina popolare da ricostruire in quest’intrecciarsi di mani, di età, – racconta Don Pasta - e c’è urgenza di ritessere la tela di memorie abbandonate per negligenza o al contrario custodite intimamente. Tutte da rimettere assieme in un gigantesco pentolone. Il solo rischio della perdita di questo linguaggio mette a rischio l’identità stessa della gente, l’identità di un luogo, di una nazione. Proteggiamoci. Soffriggete”. Il portale a cui inviare le ricette: artusiremix.wordpress.com. Premio Marietta per Cuochi dilettanti Ritorna il Premio Marietta, il concorso nazionale promosso dal Comune di Forlimpopoli, in collaborazione con Casa Artusi e l’Associazione delle Mariette, dedicato alla celebre governante dell’Artusi. Per partecipare occorre inviare una ricetta originale di un primo piatto (pasta fresca o secca o riso) eseguibile in un tempo massimo di due ore. Requisito indispensabile, la presenza dei riferimenti alla cucina domestica regionale, alla filosofia e all’opera dell’Artusi, tanto negli ingredienti quanto nella tecnica di preparazione e di presentazione. Le iscrizioni al concorso sono aperte fino a martedì 3 giugno 2014: tutte le ricette devono pervenire al Comune di Forlimpopoli (P.zza Fratti 2, 47034 Forlimpopoli) indicando “Premio Marietta”. La ricetta può essere inviata anche via mail all’indirizzo: info@festartusiana.it La partecipazione (gratuita) è esclusivamente riservata a cuochi dilettanti, ovvero a tutti gli appassionati di cucina e di enogastronomia che non svolgono attività professionale nel settore. Al vincitore va un premio di 1.000 euro, ai finalisti 5 Kg di pasta. I premi sono offerti da Conad. I cuochi finalisti saranno invitati a cucinare i loro piatti, come di tradizione, durante la 18ª edizione della Festa Artusiana, in calendario dal 21 giugno al 29 giugno 2014 a Forlimpopoli. Info sul Concorso: www.casartusi.it 25 m&m Turismo equestre Cavalieri di primavera Oltre mille chilometri di sentieri tra entroterra e litorale con l’Ippovia dell’Emilia Romagna. Gli appuntamenti a cavallo a Riolo e sul Delta S piagge e pinete, oppure zone pianeggianti caratterizzate da orti e distese di alberi da frutto, dolci colline e vallate dominate da rocche e borghi, boschi e crinali: un territorio vario da scoprire a cavallo. Per i cavalieri del Terzo millennio la primavera sa rivelarsi una stagione d’oro, ricca di opportunità. Si può selezionare una delle tratte proposte dalla Grande Ippovia dll’Emilia Romagna, itinerari più o meno lunghi con tracciati che si prestano anche al trekking e alla mountain bike o in alternativa si può sfogliare il calendario delle numerose iniziative dedicate al turismo equestre che in questi mesi propongono suggestive occasioni per unire sport e riposo, vacanza e divertimento. In ogni caso salire in sella al proprio cavallo lungo sentieri antichi, strade dimenticate o percorsi tracciati, regala emozioni, fa scoprire paesaggi inconsueti, sperimentare sapori e soprattutto incontrare territori di sicuro fascino. La grande ippovia dell’Emilia Romagna Con la Grande Ippovia dell’Emilia Romagna è possibile scoprire a cavallo l’intero territorio regionale attraverso un articolato percorso fatto di sentieri che offrono soluzioni adatte ad età ed esigenze 26 diverse. Dalla provincia di Piacenza a quella di Rimini, dall’entroterra appenninico al litorale, il percorso della Grande Ippovia si estende per oltre 1000 km. interamente percorribili a cavallo da ovest ad est della regione e viceversa. Il tracciato, ad ovest, parte dalla provincia di Piacenza con percorsi di media collina e tratti sul crinale che permettono di attraversare le valli dell’Arda e del Nure. L’Ippovia tocca poi l’Appennino parmense attraverso le valli del Taro e del Ceno e attraverso la valle del torrente Parma e la zona di confine con il reggiano. Qui si segue il tracciato delle antiche Vie del Sale. La parte centrale dell’Ippovia gravita nelle terre reggiane e nel modenese, incrociando il versante nord del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Le tappe successive, partendo da Piandelagotti, entrano nel modenese attraverso il Parco Regionale dell’Alto Appennino con il Monte Cimone. Si possono poi seguire i crinali che caratterizzano l’Appennino bolognese. A questo punto l’Ippovia entra in Romagna nel ravennate, attraverso il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Poi incontra il Parco delle Foreste Casentinesi e infine si dirige verso la costa. Lungo l’intero tracciato sono presenti punti sosta e strutture, che assicurano soluzioni ricettive per cavalli e cavalieri. Splendidi paesaggi aggiungono fascino agli itinerari del turismo equestre. La foto di apertura è di APT Servizi Emilia Romagna. Sotto amazzoni al raduno di Riolo Terme affrontano l’anello della ginestra 27 m&m Turismo equestre Il raduno delle amazzoni la Primavera Slow nel Parco del Delta Accanto al reticolo di sentieri dell’Ippovia, ricordiamo due ottime occasioni di turismo equestre che si tengono con successo nei mesi primaverili: le escursioni a cavallo previste nel cartellone di Primavera Slow nel Parco del Delta del Po e il raduno per amazzoni e cavalieri a Riolo Terme in terre faentine. Primavera Slow è un appuntamento lungo tre mesi, dal 21 marzo al 22 giugno, per scoprire, vivere e conoscere la vasta area naturalistica protetta che si estende tra Ferrara e Ravenna. Vengono organizzate escursioni in barca, in bicicletta, a piedi e appunto a cavallo nelle località più interessanti del Parco, da Goro a Mesola fino alle Valli di Comacchio e, più a sud, nelle saline di Cervia e le pinete ravennati. Non mancano le proposte per gli appassionati di birdwatching, visite guidate e laboratori all’insegna di una vacanza verde indimenticabile. In particolare da segnare in agenda il 2 giugno che sarà dedicato a Slowemotion, la Giornata Verde, a cura dell’Unione Appennino e Verde e nel corso della quale ci sarà una vasta scelta di escursioni e visite guidate in tutte le zone del Parco, da Ferrara a Ravenna. A cavallo da marzo a fine maggio sono proposte escursioni di 2/3 giorni con sosta in agriturismi tra le valli di Argenta e i lidi di Comacchio. Passando invece a Riolo Terme, torna l’appuntamento con il Raduno delle Amazzoni, divenuto di edizione in edizione, anche dei Cavalieri. Quest’anno le giornate organizzate dall’Associazione Ippoverde sono fissate per il 16/17/18 maggio. Amazzoni e cavalieri potranno inoltrarsi nel paesaggio particolare del Parco della Vena del Gesso e gustare i sapori della cucina romagnola. Va ricordato inoltre che per gli appassionati di ippo-turismo questo territorio propone uno dei tracciati più affascinanti dell’Ippovia ravennate, il giro ad anello Corolla delle ginestre sulle colline del Senio, del Sintria e del Lamone, percorso che deve il suo nome alla suggestiva fioritura di ginestre. Rilievi appenninici, terre bonificate e pianure coltivate: tre cornici ideali per trascorrere alcuni giorni a cavallo, fecendo tappa per scoprire il territorio e gustare i sapori tipici. Foto sotto Apt Servizi Emilia Romagna. Foto sopra Archivio Fite Trecante 28 Il grande libro dei Rum inenoteca a cura di Giovanni Solaroli BEVIBILITA’ AL TOP Che l’influenza del mare si spinga fino a caratterizzare i vini di Bertinoro è voce tanto diffusa quanto improbabile. Comprovata è invece la “matrice” marina dei suoli che, grazie alla tipica formazione calcareo-marina detta spungone che attraversa il terroir bertinorese, ne delinea il profilo gustativo. In qualche modo se ne devono essere accorti i severi giudici del Merano Wine Festival che hanno deciso di premiare il Sangiovese “A.Mare” della Tenuta Diavoletto, una piccola e nuova realtà di una decina di ettari condotta in proprio dalla famiglia Girardi (origini romagnole e provenienza altoatesina) con il giovane Maximilian affiancato dal fratello Matthias e dal padre Gerhard. Per ora la capacità produttiva si ferma a 20.000 bottiglie e, oltre ad “A.Mare” ci sono altre etichette: ad esempio il Sangiovese Forlì 2012 PRIMI PASSI, il cui profilo aromatico ricorda il frutto dolce della mora e del lampone. Al sorso è vino di trama tannica delicata, compiuto nel frutto e con un finale gustoso dai richiami minerali e di notevole bevibilità. Primi Passi Forlì Igt Sangiovese 2012 - Tenuta Diavoletto (Bertinoro, FC) Prezzo in Enoteca € 12. NATURALEZZA ESPRESSIVA I Fratelli Casali (Valerio e Paolo) dell’omonima tenuta da tempo ci hanno abituato a prestazioni di assoluto rilievo, guadagnandosi una posizione di vertice nel panorama della viticoltura romagnola. Merito di una conduzione rigorosissima dei vigneti, della grande competenza e passione dei fratelli, cui ora si aggiunge anche l’energia delle giovani generazioni (Silvia, Francesco e Daniele) e di accorte scelte stilistiche che hanno sempre privilegiato il nitore e la naturalezza di beva evitando accuratamente azioni “dimostrative” e caricaturali. Una visione che attraversa tutta la gamma produttiva e che trova nel BARUCCCIA 2011 Sangiovese Superiore il testimone ideale. Già assaggiato per la guida Emilia-Romagna da Bere, si conferma oggi, a quasi un anno di distanza, un vino di estrema vitalità. A partire dal colore, ancora oggi rubino luminoso, al corredo aromatico che unisce fraseggi floreali a fragranze fruttate, per finire con l’assaggio: tannini maturi, profilo snello e fresco e un aitante finale minerale. Baruccia Romagna Doc Sangiovese Superiore 2011 - Tenuta Casali (M. Saraceno, FC) Prezzo in Enoteca € 12. Un viaggio alla scoperta dei rum di tutto il mondo, tra le etichette pregiate e gli abbinamenti più caratteristici e indovinati, senza tralasciare i segreti della produzione e interessanti storie legate a questo grande distillato. E poi 600 schede di degustazione che consacrano questo libro come un vero e proprio atlante del gusto. Stiamo parlando de “Il grande libro dei rum” (edito da Degusta), frutto del lungo lavoro di Davide Staffa, sommelier vice campione italiano AIS WSA nel 2009 e vincitore di numerosi premi internazionali. Il volume, realizzato in un formato pratico per la consultazione specifica e l’uso quotidiano, esamina i rum di tutto il mondo e approfondisce ogni aspetto legato alle tecniche di degustazione. Un percorso davvero suggestivo che inizia analizzando il percorso storico della canna da zucchero e quindi il passato di questa intrigante bevanda caraibica, dalla fermentazione alla distillazione sino alle tipologie di alambicchi utilizzati, esaminando i legni, le botti, gli affinamenti e i blend, per arrivare agli abbinamenti con il sigaro o con il cioccolato, grazie a contributi qualificati. La parte degli abbinamenti è stata curata infatti, per quanto riguarda i sigari, dal “fumenogastronomo” Fabrizio Franchi, per il cioccolato da Gilberto Mora, presidente di “Compagnia del Cioccolato”. Per soddisfare al massimo le aspettative e la curiosità del lettore, il libro si arricchisce di 15 ricette inedite, basate sull’utilizzo del rum per la creazione di interessanti piatti, curate in esclusiva da 15 chef stellati. Mentre agli amanti dei drink, il libro propone i 10 cocktail più classici curati e proposti dalla Caribbean Bar Academy, raccontando i più importanti concorsi e premi internazionali del settore. RICCHEZZA ESTRATTIVA Di proprietà da oltre mezzo secolo della famiglia imolese Minzolini, l’azienda Merlotta si estende per oltre 45 ha sulle colline imolesi che circondano l’antico borgo di Dozza, sede tra l’altro dell’Enoteca Regionale. Molto ampia (forse fin troppo) la gamma delle etichette; ben 21 suddivise tra varie tipologie: rossi, bianchi, spumanti, passiti e dolci per una capacità produttiva che passa ampiamente le 300.000 bottiglie. Alfiere della linea rossi è il Sangiovese Riserva FONDATORI realizzato con sole uve omonime (circa 4.000 ceppi/ha) da diversi cloni allevati a Guyot su suoli ricchi di argilla e limo. Il Fondatori, qui nel millesimo 2010, ha colore rubino fitto e riflessi granati, un bagaglio aromatico intenso e dal profilo notevolmente speziato, appena mitigato da note di more, cenni mentolati e cioccolatosi. L’assaggio vero e proprio rivela un vino di notevole volume sul lato tannico-strutturale, mentre il sorso risulta più agevole, composto e di lunga persistenza con un avvolgente finale fruttato. Fondatori Sangiovese di Romagna Doc Riserva 2010 - Merlotta (Imola, BO) Prezzo in Enoteca € 14,60. ALBANA, PASSIONE OLTRE OGNI LIMITE Sull’Albana non si demorde. E’ una questione di principio, specie per la versione “secco”, che da tempo cerca di rubare la scena alla tipologia “passito”, vera star della denominazione in fatto di notorietà e gradimento. Ogni anno si contano sempre più aziende che vinificano l’Albana secco e altre che aggiungono versioni a quelle già esistenti. Tuttavia, questo visibile sforzo collettivo in difesa del vitigno bandiera della viticoltura romagnola non pare sufficientemente ripagato né dal pubblico e nemmeno dalla critica nazionale, che a memoria d’uomo mai ne ha premiato un’etichetta. Ma, come diceva De Coubertin, l’importante è partecipare. E allora salutiamo con entusiasmo la new entry di casa Bartolini, storica realtà dell’entroterra cesenate, che il neo proprietario Davide Bartolini ha voluto dedicare a sua nonna. Ci propone quindi l’Albana secco docg ADA 2013, un vino frutto di un’annata “abbastanza” regolare e che si presenta con un colore giallo chiaro, un delizioso naso floreale tra cui spicca il biancospino e la salvia, e un sostenuto ritmo fruttato. Ada Romagna Albana Docg 2013 - Cantina Bartolini (M. Saraceno FC) Prezzo in Enoteca € 9. I produttori che intendono essere recensiti su questa rubrica possono recapitare i campioni (2 bottiglie per tipologia) a: redazione mare&monti 29 c/o Agenzia PrimaPagina via Sacchi, 31 - 47521 Cesena FC m&m A bordo del bicchiere Scorribande lungo la penisola più gustosa del mondo Pasquetta con i vini e il capretto di Gambellara SELVA DI MONTEBELLO (VI) - “Buoni vini havrai nel Frioli, migliori in Vicenza dove anco mangerai perfettissimi capretti” scrive nel suo Comentario il letterato Ortensio Lando, attivo a Venezia nel Cinquecento. Il riferimento è a Gambellara, che ai tempi della Serenissima aveva fama per il suo “capretto in crosta d’oro”, degno della mensa dei dogi. La tradizione si ripete il lunedì di Pasquetta (21 aprile) a Selva di Montebello con la Festa dei Vini Doc Gambellara: i vini locali sposano il capretto bianco di Gambellara tra degustazioni, visite alle cantine della zona e pranzo a tema. Un’occasione ideale per assaggiare anche il Vin Santo di Gambellara, chicca enologica del Veneto su cui il Consorzio vini locale sta conducendo un progetto di ricerca con microvinificazioni sperimentali. Info: www.stradadelrecioto.com Bollicine e streetfood tra le novità di Cibus 2014 PARMA - Diverse le novità di Cibus 2014, la principale fiera alimentare italiana che si terrà a Parma dal 5 all’8 maggio. Tra le più stuzzicanti spicca “Cibus Bollicine”, spazio espositivo realizzato da Fiere di Parma, in collaborazione con LM di Luca Maroni, in cui saranno presentate la numerose varietà di spumante italiano, con aree tematiche dedicate ad abbinamenti col cibo e i dolci, dimostrazioni, degustazioni e workshop. Mentre lungo le strade della città e nel Parco Ducale “CibusLand” proporrà stand di aziende alimentari con happy hour e street food allestiti nei due week end a cavallo della fiera. Info: www.cibus.it A Lucca l’anteprima dei vini della Costa Toscana Oltre 80 vitivinicoltori delle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto si danno appuntamento il 10 e 11 maggio al Real Collegio di Lucca per presentare “l’altra Toscana”, anteprima dei migliori vini del territorio. Un percorso tra degustazioni, sapori, storie, dibattiti, cene, show-cooking, laboratori del gusto, banchi d’assaggio, campioni “en primeur”, ga- stronomia locale, ospiti stranieri, mostre, eventi speciali, ispirato all’alta qualità dei vini della Costa Toscana. Ospiti d’onore per il 2014 i vini del Cammino di Santiago: la Galizia e i suoi quasi cento vitigni autoctoni, una Spagna antica tra valli ed oceano. Info: www.anteprimavini.com Cantine aperte in tutta Italia domenica 25 maggio ITALIA - Si rinnova domenica 25 maggio in tutta Italia l’appuntamento con Cantine Aperte, evento enoturistico che dal 1993 vede le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprire le loro porte al pubblico per incontrare gli appassionati di vino. Oltre alla possibilità 30 di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente in azienda, in questa giornata è possibile scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento, raccontati direttamente dalla voce dei protagonisti. Numerose le iniziative di cultura gastronomica e artistica che fanno da cornice alla giornata. Info: www.movimentoturismovino.it Quattro giorni in Puglia per scoprire le Radici del Sud CAROVIGNO (BR) - I vitigni autoctoni del Mezzogiorno saranno protagonisti assoluti della nona edizione di Radici del Sud, in programma dal 4 al 9 giugno nello spelndido scenario del Resort Masseria Caselli di Carovigno (Brindisi), a due minuti dal mare. Il Salone del Vino proporrà in degustazione i vini di circa 150 cantine provenienti da Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. Per quattro giorni spazio a seminari tematici e wine-tasting alla cieca, ma anche a eccellenze gastronomiche locali e a “isole del food” dedicate al talento dei migliori chef pugliesi che proporranno piatti da abbinare a primitivo, aglianico e agli altri vini dei diversi territori. Info: www.ivinidiradici.com La ½ua terra... il ½uo vino IL TERRITORIO COLLINARE FAENTINO È IL CENTRO DELLA NOSTRA PRODUZIONE. DAI VIGNETI MIGLIORI, ATTRAVERSO LA CURA E L’IMPEGNO DEI NOSTRI VITICOLTORI, SI OTTENGONO I VINI DI CANTINE INTESA. 31 Cantine Intesa - Faenza (RA) Italy - tel. +39.0546.619.111 - www.cantineintesa.it
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