Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - redazione@giornaledellumbria.it - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Fine settimana dedicato alle donne A Perugia “Umbria grida terra” al Mercato coperto A Bastia gran finale con Expo casa. E poi musica, teatro... DA PAGINA 33 A PAGINA 46 Anno XV numero 65 In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro L’ADOC UMBRIA TRASCINA IN TRIBUNALE I MONOPOLI. LE STORIE Gioco d’azzardo, per la prima volta denunciato lo Stato Informazioni scarse e in ritardo sui rischi CINTI, MARCUCCI PAGINE 4-5 PERUGIA - La ludopatia miete vittime. Lo sa l’Adoc, associazione dei consumatori che da giugno ad oggi ha raccolto le richieste di aiuto di 126 giocatori finiti sul lastrico. E probabilmente lo sa anche lo Stato, visto che dal settembre 2012 ha emanato un decreto che prevede che, ad esempio sui gratta e vinci, venga inserita la scritta che il gioco d’azzardo può Cronache Usl, casse ticket vecchie: a Castello code e proteste PIPPI PAGINA 15 Fusione Comuni dell’Orvietano, «sì» al referendum BENE, CINTI PAGINA 6 Economia L’esercizio si trova sotto il loggiato di via Cavour Tasi, i conti per inquilini e proprietari Gioielliera tramortita, legata e rapinata in pieno centro a Foligno L. PARTENZI PAGINA 29 La lavastoviglie per cucinare, così si risparmia REMOLI PAGINA 18 TOMBA PAGINA 24 «provocare dipendenza». Troppo poco, e molto in ritardo, sostiene però l’Adoc, che ha deciso - primo caso in Italia - di citare in giudizio i Monopoli di Stato e chiedere il risarcimento dei beni, materiali e non, a favore delle vittime del gioco d’azzardo. F. CASTELLINI PAGINA 30 Verso le elezioni Terni Terni, Catia Polidori Lavoro, le nuove offerte dei privati “osa”: «Forza Italia Le ultimissime occasioni in Umbria, ci sono ha scelto il suo candidato» anche 20 borse di studio per “startupper” Crisi Sgl Carbon, il Mise scrive all’azienda: serve tempo per vendere il sito PAGINA 23 PAGINE 58-59 Ikea, trattative e retroscena Il nuovo progetto: il sindaco di Perugia cerca chiarimenti, quello di Corciano smentisce PAGINA 21 ADRENALINA UNIVERSITÀ (E NON SOLO), LE QUOTE INDIGESTE di MARCELLA CALZOLAI SBARDELLA PAGINA 8 anno accademico con la primavera in arrivo, come sempre, volgerà al suo autunno. E nello Studium sembra ancora tempo di luna di miele per il rettore. Non dissensi avvertiti, rarissimi rumors fastidiosi, bisticci sì, (...) L’ PALAZZO CHIGI «Niente manovra aggiuntiva» Renzi rassicura: i fondi arriveranno da spending review e rientro dei capitali CARBONE PAGINA 25 Un sito commerciale Ikea SEGUE A PAGINA 62 Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 8 Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 redazione@giornaledellumbria.it www.giornaledellumbria.it perugia Gli svedesi spiazzano le diplomazie Boccali cerca chiarimenti, da Corciano Betti ribadisce: nessun contatto ufficiale IKEA NODI E ASPETTATIVE di MASSIMO SBARDELLA PERUGIA - Da una settimana, da quando il responsabile risorse umane per l’Italia, Valerio Di Bussolo, ha confermato l’interesse di Ikea ad investire in Umbria, a Perugia e d’intorni è tra gli argomenti più gettonati. Anzi, passata la sfida Boccali-Fioroni ed in attesa di conoscere l’alfiere (o gli alfieri) del centrodestra per la corsa a Palazzo dei Priori, l’argomento è salito in cima alla top ten dei più discussi a Perugia. Se ne parla nei bar come nei Palazzi che contano. Perché appurato l’immutato interesse di Ikea «al mercato di Perugia e dell’Umbria» (sono le esatte parole di Di Bussolo), le incognite restano ancora molte. Il progetto originario. A cominciare dall’ubicazione. Ufficialmente, il progetto al vaglio degli uffici comunali perugini resta quello che prevede la creazione a San Martino in Campo (adiacente alla E45) di un complesso di uno store di 30mila metri quadrati su due piani all’interno di un’area servizi complessiva di 326mila mq. Trovato l’accordo con i proprietari del terreno, avuto l’ok di massima dal Comune (l’investimento, complessivo delle opere di urbanizzazione ed anche di una scuola, si aggira sui 7,5 milioni di euro), il progetto da un anno e mezzo si è arenato a seguito di un esposto presentato dagli ambientalisti. Tant’è che gli emissari svedesi, spazientiti, hanno anche iniziato a guardare altrove, per sondare altre soluzioni possibili. Perché l’interesse per «il mercato di Perugia e dell’Umbria» di cui ha parlato Di Bussolo non significa che Ikea debba aprire per forza all’interno del territorio comunale del capoluogo umbro. Corciano. Da giorni, tra i tecnici del settore, si parla di un’opzione Ellera di Corciano. Voce che le smentite del sindaco Cristian Betti non sono riuscite a fugare. Tant’è che Betti ieri ha diramato una nota in cui ribadisce che «non c’è stato nessun contatto ufficiale né sono in programma incontri con il colosso svedese». Aggiungendo poi: «Il sindaco è qui, disponibile a ricevere tutti Cambio di progetto Si pensa ad uno store più piccolo di quello di 30mila mq più servizi; da qui il possibile cambio del sito di S. Martino ed a parlare. Ripeto, contatti ufficiali non ci sono, qualora venissero avanzati sono pronto a mettermi al tavolo come faccio con tutti». Insomma, una «tempesta sul niente», per usare le sue parole. Però sempre di tempesta si tratta, capace di far attivare le diplomazie tra Perugia e Corciano. Palazzo dei Priori. «Se sceglies- Conferme e novità Il progetto di San Martino in Campo; nella foto piccola, un tradizionale store Ikea sero un comune vicino, non mi straccerei le vesti» ha commentato dal capoluogo il sindaco Boccali. Che però si è mosso per avere un chiarimento su Ikea. Sulla scelta del sito, ma anche su un eventuale cambio del progetto. Perché gli svedesi, fanno trapelare i beni informati, sarebbero propensi a realizzare uno store più piccolo di quello inizialmente ipotizzato. Da qui anche la possibile scelta di un altro luogo dove realizzarlo. A fari spenti. Le trattative, come avviene quando la posta è alta, si fanno a fari spenti. Salvo poi accendere le luci quando serve la ribalta. I posti di lavoro. Sul progetto di un complesso di 326mila mq tra store, magazzini e logistica, servizi, era I critici Dopo ambientalisti e sinistra, arriva il “no” di Federmobili LA NUOVA INAUGURAZIONE E per l’esordio a Pisa è record di visitatori PERUGIA - «Può essere un segnale di ripresa dei consumi: neppure a Catania nel 2011, per il nostro esordio sul mercato siciliano e a Pescara, l’anno dopo, c'era così tanta gente». Valerio Di Bussolo, responsabile risorse umane di Ikea, si fregava le mani, nel pronunciare queste parole osservando l’interminabile fila di clienti che attendeva di entrare nel nuovo negozio Ikea a Pisa. I primi clienti hanno varcato la soglia alle 9.30 subito dopo il tradizionale taglio del tronco, ma hanno atteso almeno due ore in coda prima di accedere allo store. Un punto vendita che con i suoi 33.600 metri quadrati tra superfice di vendita e magazzini diventa il più grande della Toscana, superando anche quello di Sesto Fiorentino. E dire che la multinazionale svedese aveva minacciato di dire addio alla Toscana, dopo le lentezze burocratiche che hanno fatto trascorrere ben sei anni dalla scelta di aprire un nuovo store a Pisa fino al momento della sua inaugurazione. Il via libera era stato due anni fa due anni fa. Decisivo si è rivelato l’intervento del governatore Enrico Rossi, che ha salvato, oltre all’investimento, la “faccia” dell’Italia, dopo le accuse alla burocrazia nostrana mosse dal presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso. Dopo il via libera, il progetto è giunto in porto a tappe forzate: tra l’individuazione della nuova localizzazione e l’inaugurazione di mercoledì sono passati 24 mesi esatti con procedure amministrative sbrigate a tempo di record. Le navette gratuite messe a disposizione per fare la spola dal centro di Pisa allo store e ed i collegamenti stradali con l’ampio parcheggio (2mila le auto ospitate) hanno consentito anche di limitare i disagi per la viabilità. «Questo nuovo store dimostra che rispetto dell’ambiente e sviluppo economico possono andare di pari passo» ha commentato l’ad di Ikea Italia, Lars Petersson. tarato anche il fabbisogno occupazionale di 240 unità. L’altro “tesoretto” portato in dote dalla Svezia. A cui c’è da aggiungere, ovviamente, l’indotto. Le critiche. Ma non mancano coloro che si oppongono al progetto. Gli ambientalisti e la sinistra perugina hanno ripreso il fuoco di sbarramento. Da Facebook Marco Fantauzzi, presidente dei mobilieri aderenti a Confcommercio, ribadisce il “no” di Federmobili Perugia all’apertura di Ikea «per la salvaguardia delle aziende locali e di tutti i loro dipendenti». Seguono i “like” di altri mobilieri (ma non solo). E quello di Giovanni Giorgetti, che invita Boccali, piuttosto, ad uno scatto «per salvare il salotto dell’Umbria», cioè il centro storico. Una pagina Facebook i fautori di Ikea non l’hanno attivata. Difficile, dunque, “pesare” tra loro fautori e contrari sul web. Ma la lunga fila delle persone che mercoledì hanno atteso di entrare nel nuovo store Ikea di Pisa, ad occhio e croce, è ben più lunga di quanti all’ombra della Torre Pendente hanno osteggiato il progetto. Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 10 perugia Il centrodestra è sull’ottovolante Candidato a sindaco al “buio” Spunta l’ipotesi di Calabrese di PIERPAOLO BURATTINI PERUGIA - Un flipper in cui la pallina sembra schizzare in ogni angolo e compiere grandi giri, in cui tante luci e segnali si accendono, ma alla fine il totalizzatore di punti segna un magro bottino. L’eventuale osservatore rimarrebbe di sicuro spiazzato dalla partita che da settimane sta giocando il centrodestra perugino sul candidato a sindaco. Roba da mal di testa che va ben oltre la comprensibile complicazione che ogni scelta politica si porta appresso: Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia sembrano sempre sul crinale della decisione che puntualmente non arriva mai. E ognuno punta l’indice contro l’altro: la colpa è tua... E intanto il tempo passa. Chi guida il convoglio e chi ha compiti da ufficiale di collegamento è ormai ad un vero e proprio rebus. Dopo una ventina di nomi bruciati negli ultimi quattro mesi sull’altare del “si dice” e del “vedremo”, siamo ancora al punto di partenza, come al Monopoli. Forza Italia aspetta di capire dal quartier generale romano quali sono gli alleati “buoni” e quali quelli “cattivi” e in molti sperano che tra questi ultimi rientrino gli alfaniani; Fratelli d’Italia un po’ attacca e un po’ media, sapendo che tra i due litiganti ha una invidiabile forza negoziale; mentre il Nuovo centrodestra con una mano invoca il tavolo di coalizione e con l’altra tiene in pugno il coltello per un’eventuale resa dei conti. I montiani di Scelta civica, come era prevedibile, intendono giocarsi la partita in proprio e non poco si sono innervositi del fatto che sia uscito da ambienti forzisti il nome della parlamentare Adriana Galgano come possibile portabandiera dell’intero fronte. Ora gli ultimi pissi pissi di corridoio fanno sapere che Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia avrebbero fatto un pensierino politico sull’avvocato ed ex consigliere comunale Udc Francesco Calabrese. Persona per nulla incline a dema- RELIGIONE La sfida L’interno di palazzo dei Priori, sede del Comune gogie e “sparate” e con una conoscenza non superficiale delle dinamiche politiche e del tessuto sociale ed economico della città, Calabrese potrebbe risultare il punto d’incontro e mediazione delle varie esigenze partitiche. E soprattutto, si tirerebbe dietro un pezzo di quel moderatismo cittadino che da I vescovi riorganizzano le commissioni regionali in sei ambiti di attività di LUCIO FONTANA PERUGIA - Nel corso della loro riunione del 3 marzo, svoltasi a Città della Pieve sotto la presidenza, per la prima volta come cardinale, dell’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, i vescovi umbri hanno proceduto ad una revisione delle Commissioni della Conferenza Episcopale Regionale. Hanno pertanto definito sei aree di interesse, composte ciascuna di alcune Commissioni, che raggrupperanno quelle attualmente esistenti. Ogni area è affidata alla responsabilità del Vescovo delegato. L’area Liturgia è stata affidata al vescovo di Foligno monsignor Gualtiero Sigismondi; l’area Evangelizzazione sarà guidata dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Boccardo; l’area Carità dal vescovo di Orvieto-Todi monsignor Benedetto Tuzia; l’area Clero e Vita Consacrata sarà appannaggio del vescovo di Città di Castello monsignor Domenico Can- L’arcivescovo monsignor Bassetti cian; l’area Laici è stata invece assegnata al vescovo di AssisiNocera Umbra-Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino mentre quella riguardante i Beni culturali al vescovo di Gubbio monsignor Mario Ceccobelli. Nel corso della stessa riunione, grazie al generoso contributo di alcuni Enti e delle Diocesi della Regione, i vescovi hanno deciso di prolungare l’azione del “Fondo di solidarietà delle Chiese umbre”, che in quasi cinque anni ha E il cardinal Bassetti ha incontrato gli Atenei Oggi messa al Circolo dipendenti Perugina raccolto circa 3 milioni di euro e prestato aiuto a 2.000 famiglie. Messa con gli universitari. Ieri monsignor Bassetti ha celebrato la messa di fronte ad una nutrita rappresentanza del corpo accademico (il rettore della Stranieri Paciullo e il prorettore dell’Università degli Studi Figorilli), del personale tecnico-amministrativo dei due Atenei e di centinaia di studenti. «La realtà delle due Università che abbiamo in Perugia (l’Università degli Studi e quella per Stranieri, ndr), insieme al Conservatorio musicale e all’Accademia di Belle Arti e alle tante Scuole - ha detto - sono fucine di formazione umana soprattutto per i giovani e come Pastore mi stanno particolarmente a cuore». Alla Perugina. Oggi alle 12,30 Bassetti celebrerà messa al Circolo dipendenti Perugina, per poi incontrare con le maestranze. Ipotesi Francesco Calabrese diverso tempo ha deciso di restare solo alla finestra. Il condizionale, visto il giocare a flipper del centrodestra, è più che mai d’obbligo: l’impressione è che se anche su questa ipotesi si andasse ad un gioco d’interdizione (molto probabile) tra i vari partiti si troverebbe per forza di cose una soluzione dell’ultimo momento. Il nome del coordinatore provinciale forzista Andrea Romizi è sempre in auge, anche se le quotazioni sembrano scendere; le candidature dei consiglieri Valentino, Baldoni e Cenci sono sempre valide, così come il pressing che non pochi starebbe continuando a fare sul consigliere regionale del Nuovo centrodestra Massimo Monni perché decida di giocarsi la partita da candidato a sindaco. La pallina di questo immaginario flipper che rappresenta plasticamente il centrodestra perugino continua a spostarsi da un angolo all’altro: le luci s’accendono, i nomi circolano, ma per il momento alla voce candidato a sindaco il tabellone non segna punti. Il pissi pissi impazza e le elezioni si avvicinano. CENTROSINISTRA Boccali lunedì vede gli alleati Fioroni va avanti PERUGIA - Dopo la “conta” delle primarie è arrivato il momento di riorganizzare le idee (piuttosto velocemente) e mettere in campo la squadra che dovrà affrontare le elezioni di maggio. La squadra e soprattutto il programma. Per questo motivo lunedì il sindaco Boccali, insieme al segretario comunale Giacopetti, incontrerà i responsabili comunali dei partiti della coalizione, ovvero Rifondazione, Sel, Comunisti italiani, socialisti, Centro democratico e Idv. L’intenzione è quella di mettere subito in chiaro le cose, (soprattutto con l’ala sinistra e l’Idv) sottoscrivere il programma è aprire di fatto la campagna elettorale. Eventuali distinguo da parte degli alleati? Se ci saranno, il Pd è intenzionato a mediare fino ad un certo punto: l’obiettivo ad oggi è sì tenere unita la coalizione, ma soprattutto aprire un canale di dialogo con i movimenti civici e tutto ciò che si muove al centro. Questo schema, d’altronde, verrà portato avanti anche dal segretario regionale Leonelli che sempre lunedì incontrerà gli alleati per discutere del quadro regionale. Nel frattempo, il lavoro diplomatico per dare vita al ticket Fioroni-Boccali continua, anche se per il momento nulla è stato messo nero su bianco. Si vedrà. Nel frattempo proprio l’ex senatrice e attuale coordinatrice nazionale del settore Commercio e consumatori per il dipartimento Economia del Pd, Anna Rita Fioroni, oggi alle 18,30 al Decò Hotel di Ponte San Giovanni incontrerà i suoi sostenitori. «Avvertiamo il peso e l’onore di tutto questo patrimonio che non è un verdetto - dichiara - ma un trampolino di lancio sul quale non possiamo ragionare in termini nostalgici ma con la consapevolezza che un cambio di passo è iniziato». Questi i movimenti in campo. RE. POL. Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria perugia-corciano-torgiano Presto un campo a Brufa Stranieri, giornata di big Impianti sportivi a Torgiano, nuova formula con risparmio Apertura dell’anno accademico con imprenditori e politici PERUGIA - L’inaugurazione del nuovo anno accademico cade nell’ottantesimo della sua fondazione. E anche per questo il rettore Giovanni Paciullo ha voluto che nella giornata di oggi l’Università per Stranieri riuscisse a tenere insieme gli ingredienti della modernità con quelli della tradizione. Da qui l’idea di conferire i sigilli dell’Ateneo a cinque personalità che, più di altre, rappresentano lo sforzo di esportare e dare lustro al made in Italy. Come madrina d’eccezzione, oltre ai rappresentanti istituzionali della città e della regione, ci sarà il presidente della Camera Laura Boldrini. Nel corso della cerimonia, che avrà inizio alle 10,30 il rettore assegnerà i sigilli dell’Ateneo allo stilista Ferruccio Ferragamo, al patron di Eataly Oscar Farinetti, al regista e direttore della Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto Giorgio Ferrara, all’ex direttore generale della Rai Pier Luigi Celli e all’amministratore delegato dell’azienda Luisa Spagnoli, Nicoletta Spagnoli. Un’iniziativa, questa, che come detto punta a posizionare l’Ateneo all’interno di una strategia che vede accanto all’insegnamento della cultura italiana anche la capacità di guardare oltre confine e unire cultura e imprenditoria. Su questo punto, d’altronde, proprio il rettore Paciullo fin dall’inizio del suo mandato ha lavorato cercando di allargare il tradizionale raggio d’azione dell’Ateneo anche ad altri Paesi. Proprio nel rafforzamento di questo asse strategico è stata perfezionata la costituzione della Fondazione negli Stati Uniti e sono stati stretti rapporti con Cuba. Un lavoro che con molta probabilità oggi durante il suo intervento il rettore confermerà di voler portare avanti, magari allargando ulteriormente l’orizzonte. Questo per quanto riguarda l’apertura dell’anni accademico. Sul versante amministrativo va Cerimonia Palazzo Gallenga, sede dell’Università per Stranieri sottolineato che all’assetto quadro dell’Ateneo manca ancora l’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione. A questo proposito Regione, Comune e Provincia dovrebbero fornire a breve l’indicazione del nominativo del loro rappresentante. Nella giornata di oggi, inoltre, è prevista anche una manifestazione degli insegnanti precari dell’Ateneo che chiedono il riconoscimento professionale della figura di collaboratore esperto linguistico e l’uscita dal precariato. RE. PE. CORCIANO “Bevilacqua Autonoleggi” si espande CORCIANO - «È una giornata di festa, perché un’azienda storica del territorio si è ampliata ed ha cambiato sede. Inoltre inauguriamo anche il primo Man Euro 6 venduto in Italia, un autobus dotato di alta tecnologia, ai massimi livelli europei in termini di modernità, comfort e contenimento delle emissioni in atmosfera». Con queste parole l’assessore all Sviluppo economico, Lorenzo Pierotti, è interve- 11 nuto alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede di “Bevilacqua Autonoleggi”, una realtà “corcianese doc”, gestita da 3 fratelli ed attiva fin dal 1997 nel settore del noleggio con conducente. «Si tratta di un’azienda - ha sottolineato - che non punta solo ad espandersi (il numero dei dipendenti è passato da 11 dello scorso anno agli attuali 15), ma che fa anche investimenti mirati all’ambiente». di ATTILIO FALCINELLI TORGIANO - L’associazione “Torgiano sport srl” che gestisce gli spazi sportivi di Torgiano-capoluogo e di Pontenuovo, voluta dal sindaco Nasini, ingloba tutte le società sportive presenti nel territorio torgianese e ne fanno parte tutti quei cittadini che hanno voluto sostenere la nascita di questa società. Molta attenzione viene rivolta alle finalità sociali dello sport, ma soprattutto ai costi, come rimarca il vice sindaco Vitali, «in quanto l’affidamento della gestione alla nuova società comporta un risparmio per l’Ente di circa 30.000 euro l’anno che potranno in parte essere reinvestiti sugli impianti sportivi». Nel frattempo, anche in questo periodo funzionano i nuovi impianti per il tennis, mentre è stato ristrutturato in materiale sintetico anche l’adiacente campetto in modo da avere così impianti sportivi di primo ordine nella nostra regione. Si lavora, infine, anche per un campo sportivo nella frazione di Brufa, che sarà completato entro giugno dopo la richiesta inviata al sindaco da un gruppo di ragazzi per una sistemazione dei loro giochi preferiti. Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 9235028 gubbio@giornaledellumbria.it www.giornaledellumbria.it gubbio Affitti agevolati, occasione sfuggita Il Comune non ha mai attivato questa opportunità che porterebbe vantaggi ai proprietari e agli inquilini di MARTINA CANCELLOTTI GUBBIO - Nessun margine di risparmio per gli eugubini in affitto, neanche in periodo di crisi come quella attuale. Infatti, nonostante Gubbio presenti i requisiti per attivare i contratti di locazione a canone concordato (o agevolato), disciplinato dalla legge numero 431 del 1998, nulla è stato definito, ormai da anni. Certo è che il comune è «ad alta tensione abitativa» - come impone la legge - e che basterebbe un accordo con le associazioni più rappresentative del settore per definire l’attuazione di una norma che porterebbe non poche agevolazioni e sgravi fiscali, sia per i proprietari sia per gli inquilini. I DETTAGLI Nei contratti a canone concordato le condizioni economiche, i parametri di valutazione dell’immobile e l’adozione di un modello contrattuale sono affidati ad accordi territoriali, definiti dal Comune e dalle organizzazioni dei proprietari e degli inquilini. Con questa modalità si identifica un range di affitto consono alla tipologia di immobile e vantaggioso per proprietario e conduttore dell’immobile, oltre che un abbattimento dell’imposta di registrazione del contratto e dei successivi rinnovi. Per quei proprietari poi che scelgono l’opzione della cedolare secca, si può usufruire di una aliquota Irpef unica e ridotta dal 21% al 15%, diminuita in questi giorni ulteriormente al 10% dal Governo Renzi. Per gli inquilini, invece, sono stabilite detrazioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi rispettivamente di 495,80 euro (se il reddito complessivo che non supera 15mila 493,71 euro) e di euro 247,90 (se il reddito complessivo giunge fino a 30mila 987,41 euro). Dai contratti concordati però sono escluse le locazioni brevi (da 1 a 18 mesi) e quelle di durata SCUOLA “Lezione di impresa” per gli studenti dell’Its Cassata grazie ad un progetto della Camera di commercio GUBBIO - “Lezione d’impresa” per le classi IV e V dell’Its “Cassata”. È quanto avvenuto nell’ambito di un progetto finalizzato alla divulgazione della cultura d’impresa promosso dalla Camera di commercio di Perugia. Nel ruolo di “docenti”, gli imprenditori Cinzia Bugiantelli e Gabriele Galatioto. Bugiantelli, vicepresidente del Comitato per l’imprenditorialità femminile e presidente dell’Unione autoriparatori Cna, ha esordito ponendo ai ragazzi un quesito di “genere” legato delle imprese dei due docenti. La prima, l’azienda di Cinzia Bugiantelli, è la “Ora srl” di Perugia, una officina meccanica specializzata, appartenente a un comparto tradizionalmente “maschile”, 4+4 anni che rientrano nei contratti di affitto liberi: le formule agevolate, infatti, hanno una durata massima di 3+2 anni. Ad oggi i proprietari e gli inquilini di Gubbio, non potendo usufruire di patti territoriali specifici, possono far riferimento, come prevede la legge in queste circostanze, agli accordi definiti in un comune vicino con caratteristiche simili. Di fatto, però, in molti non sottoscrivono per difficoltà burocratiche questi contratti agevolati, che rappresentano pur sempre una possibilità in più di scelta - e di risparmio - di cui i cittadini eugubini potrebbero usufruire solo se esistessero dei patti territoriali tra Comune e associazioni sindacali. Indagine Trust, tocca alle difese Gubbio, gli avvocati degli 11 imputati tornano in aula il 24 e 31 marzo Avvocati in aula GUBBIO - Diciotto giorni per affilare le armi difensive e tentare di smontare le accuse della procura perugina. Gli avvocati Franco Libori, Marco Marchetti, Ubaldo Minelli, Luigi Santioni, Marco Brusco, Mario Monacelli e David Brunelli sono chiamati a smontare la richiesta di rinvio a giudizio per Orfeo Goracci, Maria Cristina Ercoli (ex vice sindaco ed ex assessore al Bilancio), Lucio Panfili (ex assessore all’Ambiente), Graziano Cappannelli (ex assessore al Commercio), Antonella Stocchi (ex presidente del consiglio comunale), Nadia Ercoli (funzionaria del Comune alla polizia municipale), Paolo Cristiano (ex segretario comunale di Gubbio) e Lucia Cecili (dirigente comunale al Personale), Marco Ottaviani (messo comunale) e Umberto Baccarini (addetto dell’ufficio protocollo). Marino Cernicchi (ex assessore all’Urbanistica) ha patteggiato la pena a maggio del 2013. Gli imputati sono accusati di «una serie indeterminata di delitti di abuso di ufficio, concussione, falso in atti pubblici, soppressione di atti pubblici» nell’ambito della gestione del Comune di Gubbio. si torna in aula il 24 e 31 marzo e il 9 aprile per la sentenza. «Fare ogni sforzo per lo svolgimento delle primarie» Pd, un gruppo di iscritti guidati da Michele Sarli rivolge un ultimo appello al segretario Ruspi La richiesta: convocare Stirati e cercare un accordo sulle consultazioni per evitare divisioni GUBBIO - Un ultimo appello perché prevalga il «senso di responsabilità» e domenica si possano svolgere le primarie del Pd. È questo il significato della “lettera aperta” a tutti i membri del partito inviata dall’ex segretario Michele Sarli insieme a Gianni Fiorucci, Barbara Mischianti, Federico Panfili, Diego Pierotti e Gianni Fabbretti. L’unico candidato ad avere presentato le firme nei termini previsti dal regolamento è Ennio Palazzari Una richiesta rivolta in particolare a Filippo Mario Stirati, iscritto al Pd, che ha deciso di non sottoporsi alle consultazioni e di correre sostenuto dalla coalizione formata da Psi, Sel, lista civica “Scelgo Gubbio” e lista congressuale “Gubbio rinasce” del Pd. Allo scadere dei termini per la presentazione delle firme è così risultato un solo candidato a sindaco, Ennio Palazzari, che martedì è stato presentato ufficialmente dal Pd. «Non ravvisando posizioni nettamente divergenti tra i due candidati (se ci sono, qualcuno ce lo dica) - si legge nella lettera - e per evitare il danno per la città che questo clima di divisioni spesso pretestuose arre- 13 cherebbe, invitiamo tutti, iscritti e dirigenti, al senso di responsabilità teso alla ricerca dell’interesse generale e del bene comune che dovrebbe contraddistinguere l’azione politica, abbandonando pericolosi avventurismi e personalismi. Invitiamo il segretario - concludono - a convocare tutte le parti ed in particolare Filippo Stirati per organizzare assieme primarie aperte e permettere ai cittadini di potersi esprimere liberamente. Diciamo di più, che sia lo stesso Stirati a dire come le vuole organizzare per consentire a tutti i cittadini di dire chi sarà il futuro sindaco di Gubbio». mentre al contrario, la “Galassia srl” (Brand Pashmere) del settore tessile abbigliamento, dove spesso la presenza femminile è preponderante, è condotta da Gabriele Galatioto. Uno “strano” connubio che ha interessato gli studenti, che hanno così compreso come a livello imprenditoriale conti la competenza e non il sesso. Galatioto, del Comitato giovani imprenditori, ha poi presentato ai ragazzi tre “pillole per il successo”: creatività, perseveranza, “extra mile” ovvero dare sempre il massimo. Maria Letizia Margiotta, infine, ha illustrato agli studenti i primi passi da compiere per mettersi in proprio e il ruolo della Camera di commercio e delle associazioni di categoria. IN BREVE Mostra “Havana-Roma 1151” dell’artista Figueroa Iniziativa Ricordato il professore Lanfranco Bertolini GUBBIO - Prosegue fino al 21 marzo nella sala di via Lucarelli, la mostra “Havana-Roma 1151” di Alberto Figueroa. L’esposizione, coordinata dal Comune, è realizzata in collaborazione con “In arte” associazione culturale Fabriano. L’artista è una figura di rilievo del panorama cubano, allievo del maestro Heriberto Manero Alfert. Ha partecipato a numerose collettive e le sue opere fanno parte di collezioni private. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. GUBBIO - È stato ricordato ieri, con una iniziativa pubblica che si è tenuta alla biblioteca Sperelliana, Lanfranco Bertolini, caratterizzato da un profondo legame con Gubbio e da un costante impegno politico e intellettuale. Fu tra i fondatori del “Comitato dei vicoli”. L’ incontro ha visto gli interventi di Giancarlo Sollevanti, Fabio Ciceroni, Calogero Alessi, con un momento musicale curato da Catiuscia Marionni e Arnaldo Ridolfi. Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 terni@giornaledellumbria.it www.giornaledellumbria.it terni 21 Il Mise scrive alla Sgl: non chiudete prima del 2015 Summit a Roma senza la multinazionale, secondo il ministero e i sindacati serve tempo per vendere il sito narnese TERNI - Un summit, quello andato in scena ieri mattina presso il ministero dello Sviluppo economico, che non poteva sortire svolte o decisioni dirimenti. Se non altro perchè la multinazionale tedesca Sgl Carbon, proprietaria del sito narnese che produce elettrodi in grafite per la filie- Ci sarebbero primi contatti tra il ministero e alcuni clienti dell’azienda per una eventuale cessione ra siderurgica, come già annunciato formalmente non si è presentata al tavolo (non c’erano elementi nuovi rispetto alla confermata chiusura dello stabilimento umbro, quindi la loro presenza era perfettamente inutile, hanno scritto i manager teutonici nelle ore scorse). Si sono dunque ritrovati al Mise i segretari sindacali territoriali di categoria, i loro colleghi delle strutture nazionali, il sindaco di Narni con l’assessore al ramo, l’assessore regionale Riommi, quello provinciale e il responsabile dell’Ufficio ministeriale che segue le vertenze e le crisi industriali, Giampiero Castano. Fatto, di nuovo, un punto della situazione e preso ulteriormente atto della irremovibile, quanto formale, volontà della Sgl di chiudere la storica fabbrica di Narni Scalo, l’unica novità degna di un qualche rilievo è nella lettera urgente che lo stesso Castano si è impegnato a scrivere già oggi ai vertici della multinazionale e nella quale il ministero chiede ufficialmente alla proprietà di non chiudere i battenti almeno fino alla fine del 2014. Sindacati e rappresentanti governativi, infatti, hanno convenuto che l’unica e ultima strada percorribile è il tentativo di prendere tempo; un certo numero di mesi che si renderebbero necessari per instradare quantomeno in una direzione concreta la possibilità (confermata decisamente dai tedeschi) di poter vendere lo stabilimento stesso. Una recente manifestazione dei lavoratori della Sgl Carbon Operazione, sostengono i sindacati e il Mise, che non può essere certo condotta, realisticamente ed efficacemente, nel giro di qualche settimana. Da qui, la decisione comune di inviare con sollecito questa richiesta scritta alla multinazionale e il cui testo gli uffici ministeriali avrebbero portato a conoscenza di istituzioni e sindacati locali già nella giornata di oggi. Durante il summit romano di ieri, infatti, sarebbe stato fatto un accenno all’esistenza di alcuni contatti, del tutto embrionali, tra il Mi- se stesso e non meglio specificati soggetti potenzialmente interessati al sito della Sgl Carbon. Si tratterebbe, da quanto trapela, di clienti consolidati dello stabilimento narnese. Siamo solo agli inizi, comunque. Per questo serve tempo. Adesso, ministero, istituzioni e sindacati sperano solo in una risposta sollecita e indulgente dei tedeschi a tale richiesta. In caso contrario, la vicenda, già in salita, diventerebbe una montagna praticamente insormontabile. ANDREA GIULI Actl espelle le socie di Aidas, ma è caos totale Continua il digiuno, ma la vicenda si complica di più TERNI - Mentre scocca il 22 esimo giorno di sciopero della fame del segretario Uil Venturi e delle tre lavoratrici della cooperativa Aidas (Rita satolli, Petya Dimova e Serenella Arca), ormai quasi allo stremo, e mentre il leader nazionale della Uil-Fpl, Torluccio e il presidente dell’Agci, De Crescenzo, scrivono un’accorata lettera al ministro Guidi per chiedere un incontro urgente, la telenovela Aidas registra l’ennesima, sorprendente e desolante puntata. Che, almeno ad un primo sguardo, non sembra certo facilitare la già durissima strada per una soluzione sollecita e positiva. Ieri, infatti, in una nota a firma di Elsa Cerrata, Roberta Bannella e Immacolata Ibello, le circa 35 socie Aidas (ma che sono da qualche tempo contrattualizzate nell’altra coop, l’Actl) hanno comunicato «che non hanno aderito all’invito del presidente Corsi (il numero uno dell’Actl, ndr) di sciogliere il rapporto associativo con Aidas, poiché non intendono subire una sorta di ricatto morale operato dalle scioperanti della fame, con l’obiettivo di queste e di Gino Venturi di farle rinunciare ai loro inalienabili diritti societari. Pertanto, confidano nella sicurezza del posto di lavoro che Actl ha dichiarato e che sta correttamente praticando. Il Comitato per i diritti Confindustria: innovazione, finanza e ricerca al centro del workshop in programma oggi TERNI - Innovazione e ricerca per lo sviluppo del territorio ternano. Sarà questo il motivo conduttore del workshop organizzato della sezione territoriale di terni di Confindustria Umbria in programma oggi alle 9 al circolo “Il Drago”. Un’occasione di incontro tra le imprese e i principali attori del territorio per confrontarsi su alcune questioni cruciali e per proporre idee concretamente realizzabili. L’incontro sarà aperto dal presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti. Seguiranno interventi dedicati all’innovazione, alle multinazionali, alla finanza al servizio delle imprese, alle azioni che la sezione di Terni ha programmato ber il prossimo biennio. Queste ultime saranno illustrate dal presidente della sezione Stefano Neri. Una parte della mattinata sarà riservata alla poster session durante la quale saranno presentati i progetti di Interamna, del Polo d’innovazione Pumas e di alcune realtà aziendali. Tra gli interventi quelli di Antonio Alunni, vice presidente sezione Terni Confindustria Umbria e di Marco Pucci, amministratore delegato Ast. Le lavoratrici dell’Aidas in sciopero della fame delle socie Aidas chiarisce, informa e denuncia ai mezzi di informazione ed alle istituzioni che nessuna delle scioperanti della fame è socia della cooperativa Aidas, tantomeno il signor Venturi, ma che una sola delle scioperanti è lavoratrice Aidas ed insieme presidente della cooperativa La Fenice. Si precisa che attualmente risulterebbero iscritte al libro soci anche diverse persone che non sono più, da diversi anni, lavoratrici Aidas o che non lo sono mai state; ma di quelle non se ne è mai parlato. Forse perché sono persone vicine ai vecchi amministratori Aidas? Che interesse hanno di votare nelle nostre assemblee? Il Comitato informa che, profondamente indignate da questa pressione nei loro confronti, attiveranno nei prossimi giorni forme di protesta ed iniziative sociali contro chi vuol farle rinunciare ai lori diritti». A stretto giro, arriva la puntua- lizzazione, lapidaria, dello stesso Corsi: «Il presidente di Actl informa che in data 6 marzo 2014, il consiglio di amministrazione della cooperativa Actl, prendendo atto della doppia adesione di socie Aidas in Actl, ha deliberato di escluderle da socie. Parimenti, il consiglio di amministrazione, rassicurando tutte queste lavoratrici sul loro tranquillo e sereno futuro lavorativo, ha deliberato che i contratti a tempo determinato, in ragione del periodo di prova previsto dal capitolato e dal contratto, di costoro siano trasformati alla scadenza a tempo indeterminato». Insomma, mentre non sembrano alle viste azioni decisive del commissario ministeriale della stessa Aidas che possano far almeno interrompere il digiuno dei 4 protestatari non-violenti, la vicenda si complica se possibile ulteriormente. E gli ultimi fatti non depongono granchè bene. A. G. INDUSTRIA Area di crisi complessa, Riommi ne riconosce i limiti ma rilancia TERNI - «In un periodo di crisi internazionale come quello attuale, il nostro obiettivo deve essere il rilancio dello sviluppo dell’industria manifatturiera nel nostro territorio. L’attivazione dell’area di crisi complessa è l’unico strumento politico-amministrativo al momento disponibile. Siamo però consapevoli di tutti i limiti oggettivi che ha questo dispositivo normativo, anche per il continuo mutamento del quadro legislativo di riferimento. Ma non possiamo non porre questo tema all’interno della politica industriale del nostro paese. Per rendere più efficace lo strumento dell’area di crisi complessa, però, è necessario valutarlo non solo nell’ambito del territorio ternano, ma all’interno della crisi che sta colpendo tutta l’Umbria, l’Italia centrale e l’intero Paese». Così parlò l’assessore regionale, Riommi, nel corso dell’audizione che si è tenuta in seconda commissione, nell’ambito dell’analisi della mozione di Damiano Stufara (Prc) per il riconoscimento dello stato di crisi complessa per l’aria di Terni e Narni. La commissione ha delegato il consigliere Mariotti (Pd) e lo stesso Stufara a lavorare ad una sintesi dopo le indicazioni raccolte nelle molte audizioni fatte, che hanno portato la commissione anche a Terni lo scorso 13 febbraio. Il gruppo di lavoro predisporrà una bozza di documento da analizzare in commissione per poi essere portato in aula. Nel corso della seduta è stato preso in considerazione anche il documento presentato dal presidente del consiglio regionale, Brega, per lo studio delle problematiche ambientali del territorio ternano, che verrà approfondito nella prossima seduta della commissione stessa. Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria terni La parlamentare di Fi, Catia Polidori, coordinatrice regionale umbra degli azzurri FI, la Polidori si sbilancia: il nostro candidato c’è La coordinatrice umbra: noi abbiamo già scelto su Terni ma parleremo con Ncd e FdI, Torchio e la Urbani non sono in corsa. Poi cita Todini TERNI - Rocambolesca caccia al tesoro (al candidato), psicodramma latente, gioioso mistero. Dopo il ritiro ufficiale delle due autorevoli candidature (Guardalben e Crescimbeni) la vicenda, a 45 giorni dalla presentazione delle liste, della candidatura a sindaco di Terni per Forza Italia, sembra restare avvolta nella nebbia. Se Raffaele Nevi (a quanto pare l’unico candidato ufficiale di partito rimasto in corsa) si trincera in un laconico «no comment, non so nulla» e il coordinatore provinciale Masciarri preferisce parlare solo con interlocutori giornalistici “scelti” (ma si lascia scappare, a proposito del veto da lui posto a mezzo stampa sulla candidatura dello stesso Nevi, un «ho solo risposto con un’offesa ad un’offesa di Nevi al sottosegretario Girlanda, e io sono un girlandiano di ferro», che però non è chiaro se sia del Ncd o di Fi), a tentare di diradare un pò i fumi ci pensa un’affabile Catia Polidori, parlamentare e coordinatrice dei forzisti umbri: «Formalmente abbiamo fino al 25 aprile per presentare liste e candidati ma noi faremo prima. Stiamo solo attendendo, speriamo a giorni, l’indicazione di Schifani e Matteoli che stanno lavorando per una possibile alleanza elettorale tra Fi e Ncd nei singoli territori». Ma il bello (?) viene dopo: «Sono sinceramente dispiaciuta del passo indietro di Guardalben e Crescimbeni. Comunque - dice la Polidori - noi un nostro candidato sindaco per Terni lo abbiamo già individuato e lo proporremo ai potenziali alleati. Se si potrà fare un’ampia alleanza bene, altrimenti, Forza Italia anche su Terni ha la sua opzione E sarà forte». Alla domanda sul profilo di questo fantomatico candidato già scelto, la coordinatrice regionale ovviamente dribbla, ma dice che, in prima opzione sarà un candidato della società civile; nel caso di una corsa solitaria, invece, sarà un uomo del partito locale. Già un uomo. Perchè la Polidori tiene a precisare che, almeno finora, Ada Urbani non si è candidata ufficialmente. Mentre, sempre al telefono durante una seduta parlamentare, l’onorevole azzurra cita - a volo d’uccello - il nome di Franco Todini. Potrebbe essere lui, nel caso delle alleanze larghe, l’uomo della società civile? Sul fronte delle alleanze, invece, in attesa del responso del duo Schifani-Matteoli, la Polidori si mostra prudentemente possibilista: «Io credo che un’intesa fra Fi e alfaniani sia auspicabile e possibile e non sono così convinta che, nonostante l’endorsement del Ncd umbro per Todini, la scelta sia irremovibile. Così come non credo che sia già precluso ogni confronto con Fratelli d’Italia e gli altro tronconi della destra». Se sul candidato, naturalmente, la Polidori mantiene la bocca cucita («non lo bruciamo»), un ultima puntualizzazione aggiunge, di fatto, un altro tassello al rebus: «Posso però già dire da ora che l’attuale coordinatore comunale di Terni, il pur valido Torchio, non sarà il candidato nel modo più assoluto. Penso che stia facendo bene quello che fa». Facendo il mero gioco della margherita (quella conosciuta, almeno) e, esclusi i petali già detti, rimarrebbero dunque il civico Todini o il politico Nevi. Ma qui siamo già oltre. O forse no. Gioioso mistero. ANDREA GIULI I dipinti nella cappelletta della Madonna del Rosario necessitano di urgenti restauri, pena la loro perdita Monterivoso, a rischio gli antichi affreschi FERENTILLO - Gli affreschi di scuola umbra della prima metà XVI e altri del XVIII secolo situati nella Cappelletta votiva della Madonna del Rosario, posta lungo la vecchia mulattiera che costeggia il fosso di Castellone poco dopo l’abitato di Monterivoso, necessitano di un intervento conservativo, altrimenti andranno persi per sempre. Il luogo è singolare e suggestivo, in mezzo alla natura e, in questo periodo, è circondato da cespugli fioriti. La cappelletta si trova sotto la strada all’altezza del bivio per la frazione di Colleolivo. Qui una volta l’anno, a ottobre, giunge la proces- sione dalla chiesa di Sant’Antonio di Monterivoso. Il piccolo edificio, ha l’interno voltato, un altare e 2 acquasantiere in pietra incastonate sul mu- ro all’esterno dell’ingresso. Una cancellata delimita l’accesso. La struttura qualche tempo fa ha subito un parziale recupero da parte degli abitanti, ma le infiltrazioni di acqua piovana provenienti dal costone della rupe della strada soprastante stanno rovinando i già malandati affreschi che ricoprono la superficie sopra l’altare e le due fiancate laterali. L’affresco principale è quello che raffigura la Madonna del Rosario con il Bambino Gesù in Braccio che porge il Rosario ai Santi Caterina e Domenico, sotto in un finto cartiglio la scritta e i committenti. Angeli, teste cherubiche, cornici a grotteschi, decorano l’insieme dell’affresco, in un susseguirsi tra variopinti fiori e racemi. Sui fianchi dell’altare, 4 figure di Santi e si intravede una Santa Lucia con Santa Caterina d’Alessandria, mentre gli altri 2 Santi sono di scarsa interpretazione per le cattive condizioni. Abrasioni, crepe, cadute di colore, muffe, stanno distruggendo questo patrimonio devozionale di grande tradizione popolare, da sempre custodito dagli abitanti del luogo. Affreschi che necessitano di un urgentissimo recupero, consolidamento e restauro. CARLO FAVETTI SERVIZIO NECROLOGI ZENONI & SCARPONI Melasecche boccia il cavalcavia di Cospea: «Una scelta assurda, ci opporremo in tutti i modi» Enrico Melasecche TERNI - Enrico Melasecche (Udc) boccia il cavalcavia di Cospea: «Ben poco si può aggiungere su uno sgorbio che questa giunta pretende di imporre alla città intera: un cavalcavia di cemento armato, non di metri 2,50 ma, fra cemento, marciapiedi, guard rail, barriera antirumore, di ben 5-6 metri, rispetto all’attuale piano di campagna. Tutto questo su uno dei viali alberati più belli della città. La domanda che ancora poniamo è: tutto questo perchè? Quali sono gli interessi in gioco? Perchè l’alternativa esiste ed è quella, fra le altre, di un sottopasso ciclo pedonale illuminato, con telecamere, magari con tapis roulant; oppure, una passerella leggera ed elegante in acciaio inox. Il Comitato “No cavalcavia”, da noi sostenuto, ha illustrato ieri mattina in prima commissione l’assurdità di una tale scelta che il sindaco sta caldeggiando in tutti i modi. Oggi, con la stessa coerenza di ieri, sosteniamo che quell’errore va rivisto. Diversamente, continueremo a raccogliere le firme e ci opporremo ad una vera e propria cattiveria contro la città». el. 0744 401235 GIULIO AMOROSI non è più tra noi. Con dolore ne danno l’annuncio la moglie Aura, i figli Luis, Maria, Sara, Fabrizio, i nipotini Nicolò e Sofia, i cognati Gisella e Claret con i figli e tutti i cari amici. Il rito funebre avrà luogo oggi 7 marzo alle ore 10.30 presso la Chiesa della Madonna del Ponte in Narni Scalo. Si ringrazia quanti vorranno partecipare Terni, 6 marzo 2014 23 IN BREVE Ambiente Rifondazione promuove la differenziata TERNI - Iniziativa per promuovere la raccolta differenziata da parte del circolo “Dante Sotgiu” di Rifondazione comunista. Il circolo promuove tra mite un volantino multilingue - un’iniziativa di informazione sulle modalità di effettuazione della raccolta differenziata nel Comune di Terni, con le regole della raccolta differenziata porta a porta: oltre 2000 saranno i volantini consegnati alla maggior parte delle utenze della zona a traffico limitato cittadina. Un’operazione volta da una parte a formare e informare i cittadini e dall’altra a stimolare l’ente gestore dei rifiuti nel dotarsi - in maniera più costante durante l’anno - di strumenti di informazione e di controllo più mirati. Politica Nasce in città un comitato Tsipras TERNI - Nasce anche a Terni un comitato per sostenere la “Lista Tsipras” alle elezioni europee del 25 maggio, che aderisce all’appello lanciato da Andrea Camilleri, Paolo Flores D’Arcais e altri intellettuali italiani per la candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito greco Syriza. Un incontro aperto alla cittadinanza si svolgerà questo pomeriggio alle 17 nella sede messa a disposizione da Rifondazione Comunista in via Vitalone, 18. La polemica Scelta civica, gli iscritti si autoconvocano TERNI - Un’assemblea degli iscritti della provincia di Terni a Scelta civica si è autoconvocata questa sera alle 20 all’Hotel della Torre di Narni. L’assemblea discuterà la delicata situazione del movimento politico, dopo le dimissioni del segretario regionale Elia Giovanni Orsini e del membro della direzione regionale Paolo Gamboggi. I due dirigenti - entrambi ternani - si sono dimessi a causa del dissenso sull’identità di Scelta civica in Umbria e sulla linea delle alleanze politiche che Perugia vorrebbe imporre ai ternani. Il cammello Todini discute di sport con i giovani TERNI - “Turismo e sport” è stato il tema del primo di quattro incontri organizzati da Franco Todini, candidato della lista civica “Il Cammello” con i giovani ternani per affrontare le tematiche relativa al territorio e al suo rilancio. Il ciclo di incontri proseguirà la prossima settimana con un incontro martedì 11 marzo alle 21 nella sede elettorale di corso Vecchio: questa volta si parlerà di cultura. Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 24 orvieto-narni-amelia Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 terni@giornaledellumbria.it www.giornaledellumbria.it Fusione tra Comuni: La Regione dice «sì» al referendum Modificata la norma inerente l’istituzione di nuove municipalità nell’Alto Orvietano di STEFANIA TOMBA ORVIETO - Fusione dei cinque Comuni dell’Alto Orvietano, sì al referendum. L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza ieri pomeriggio la legge che modifica la normativa referendaria regionale, prevedendo la possibilità che i referendum consultivi per l’istituzione di nuovi Comuni, fusione di Comuni esistenti o modificazione delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali si possano tenere anche in prossimità delle elezioni amministrative e possano essere svolti in un periodo compreso tra 30 e 120 giorni dal giorno del decreto di indizione. Via libera al referendum, dunque, dopo le polemiche contro l’ingiustificata - per alcuni - accelerata impressa al progetto e le richieste di rinvio al 2015. Secondo quanto approvato dal consiglio regionale, la validità del referendum viene inoltre legata al raggiungi- mento del quorum degli eventi diritto (50 per cento più uno) e l’approvazione alla maggioranza dei voti espressi. Sì all’unanimità all’ordine del giorno proposto da Damiano Stufara (Prc-Fds) che impegna la Regione «a procedere all’eventuale fusione solo di quei Comuni le cui popolazioni si siano dichiarati favorevoli e i cui territori risultino contigui». C’era infatti l’impegno della Giunta a delegare al consiglio la modifica del quesito al riguardo. L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato la normativa regionale in materia di referendum con 17 sì (Partito democratico, Forza Italia, Psi, Lega nord), 7 no (Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra, Italia dei valori e Rifondazione comunista) e l’astensione di Goracci (Comunista umbro). I referendum consultivi per l’istituzione di nuovi Comuni, fusione di Comuni esistenti o modificazione delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali si potran- «Vogliamo la verità su Ivano» Le sorelle dello scomparso dopo “Chi l’ha visto?” ORVIETO - «L’importante ora è sapere se l’uomo segnalato con la frequenza di una volta al mese nel Perugino, sia Ivano oppure no». Dopo la trasmissione “Chi l’ha visto” che ha allungato l’ombra di Satana e quella di strane frequentazioni dietro la morte di Valentino (9 novembre 2008) e la succesiva scomparsa, 9 mesi dopo, di Ivano Torricelli, le parenti chiariscono che se da un lato era loro intenzione tornare a sollevare i dubbi che sempre ci sono stati nella vicenda (anche se non erano mai stati resi noti), dall’altro, quello che più di tutto per loro conta adesso è sapere se quell’uomo robusto, segnalato in continuazione dall’estate scorsa nel Perugino, sia effettivamente Ivano. L’ultimo avvistamento a gennaio fuori da una chiesa di Castel del Piano, dopo la funzione serale. Di certo però, i punti oscuri su tanti aspetti, a partire dalla tragica scomparsa di Valentino, fratello di Ivano, sono difficili da accantonare. Il caso venne presto archiviato come suicidio. «Ma perchè - è la domanda che si fanno le parenti - avrebbe dovuto uccidersi di domenica mattina con 1200 euro nelle tasche e soprattutto lasciando il fratello, dal quale era inseparabile, solo in macchina ad aspettarlo fuori dai giardini dell’Albornoz dove è stato ritrovato impiccato?». Sono le scoperte sulle frequentazioni dei due fratelli a preoccupare le cugine Daniela ed Emanuela. «Nei mesi successivi alla morte di Valentino - raccontano Ivano un giorno a pranzo ci raccontò dell’amicizia con un ragazzo che sa- pevamo essere stato legato ad un’altra vicenda strana. Noto satanista. Gli dicemmo che era pericoloso e che non avrebbe dovuto vederlo mai piu. E sempre Ivano ci raccontò che Valentino si assentava di notte per assistere a delle messe nere». Da chiarire che la patologia di Ivano, schizofrenico e interdetto, secondo le cugine, non era comunque tale da compromettere la sua credibilità. E poi c’è il pregiudicato per truffa del quale Valentino era diventato autista e che frequentava la casa dei 2 fratelli. Nell’abitazione, conferma l’avvocato Anna Picciolini, tutore di Ivano, venne ritrovata una richiesta per l’assunzione di una badante ucraina a nome del pregiudicato, fatto strano che venne subito riferito al magistrato. Tanti e tali elementi non hanno però portato gli inquirenti da nessuna parte. Un momento della seduta dell’assemblea regionale durante la votazione no tenere dunque anche in prossimità delle elezioni amministrative e potranno essere svolti in un periodo compreso tra 30 e 120 giorni dal giorno del decreto di indizione. A tirare le conclusioni dell’animato dibattito la presidente della Giunta regionale. «L’iniziativa di questi Comuni - ha detto Catiuscia Marini riferendosi alla richiesta di referendum avanzata a gennaio dalle municipalità di Montegabbione, Monteleone, Fabro, Ficulle e Parrano - è di grande coraggio e responsabilità, attivata al termine dei mandati. È evidente - ha aggiunto - che la Regione dovrà tenere conto dell’esito del referendum oltre che dell’orientamento dei consigli comunali. Si tratta di un progetto molto interessante da proporre anche in altre località dell’Umbria (ben 63 Comuni in regione hanno meno di 5 mila abitanti, ndr) pur nel rispetto delle diverse situazioni ed esigenze. Non si tratta tanto di razionalizzare i costi di funzionamento, già ridotti oltre il minimo ha concluso la presidente - quanto piuttosto di garantire un futuro alle funzioni di livello locale che le amministrazioni comunali sono chiamate ad esercitare». Adesso non resta che indire la consultazione. AMBIENTE Quindici associazioni progettano il “Parco civico del Paglia” ORVIETO - Dalla catastrofe alla riqualificazione. Tramite un percorso inedito: il coinvolgimento della gente e delle associazioni in un laboratorio comunitario di intervento urbano. È questa la nuova esperienza che sta nascendo ad Orvieto attorno al disastro dell’alluvione del novembre 2012. Quindici associazioni di diversa natura (sport, ambiente, volontariato, assistenza) ieri mattina, dopo un paio di incontri serviti a delineare di massima ognuno i propri desiderata, hanno formalmente siglato un accordo per progettare insieme il cosidetto “Parco civico del Paglia”. Ci saranno almeno queste le idee che circolano - piste ciclabili, sentieri, aree attrezzate e anche un laghetto. È di tutta evidenza - come è stato ribadito - che, dopo quanto accadu- to, la priorità sia la messa in sicurezza. Ma proprio perchè a breve arriveranno le ruspe sulle sponda del Paglia, le associazioni intendono stringere sul progetto di riqualificazione. «Ci piace inoltre sottolineare - dice dice Enrico Petrangeli, presidente dell’associazione Val di Paglia bene comune che la modalità di partecipazione alla definizione progettuale che stiamo portando avanti d’intesa con il Comune di Orvieto ha parecchie note di originalità e realizza il coinvolgimento articolato della comunità nelle politiche urbanistiche dell’area. La data del 12 novembre 2012 sta gradualmente perdendo l’unico significato di catastrofe e sta diventando la pietra miliare di un diverso modo di considerare il territorio e la città». AMELIA Incidente in centro, coinvolti un’auto e il pullman “Pollicino” AMELIA - Mai distrarsi quando si è alla guida di un’autovettura; ma la signora che ieri mattina a bordo della propria utilitaria ha deciso di fermarsi in Via Cavour, davanti alla chiesa di Sant’Agostino, in pieno centro storico e con tanto di divieto di sosta, evidentemente pensava a qual cosa d’altro visto che, senza osservare lo specchio retrovisore ha aperto la portiera ed è stata presa in pieno dal mini bus Pollicino che serve la parte alta della città. Diversi i danni alle due vetture e i passeggeri del mezzo pubblico costretti a scendere ed interrompere la corsa, e naturalmente traffico bloccato verso il Duomo, il Comune ed ancor peggio per chi era diretto all’Ospedale che dista appena cento metri. I Vigili urbani hanno riportato la calma, fotografato il tutto, danni compresi ed elevato alla «molto distratta signora bionda», un verbale lungo un metro per divieto di sosta ed ostacolo alla viabilità. Un borgo antico sommerso ormai dalle auto, con i Vigili sempre più impegnati, ma in servizio sono solo in sei su un organico previsto di dodici ed ogni giorno devono supportare tanti servizi: a quando un nuovo concorso? MARIO CIUCHI Si spacciano per addette dell’azienda del gas, truffa a Narni NARNI - La storia si ripete. Due ragazze, educate e ben vestite, con in mano una cartella e tanti fogli pieni zeppi di nomi, che suonano ai campanelli delle case ed intrattengono i cittadini, imbastendo nei loro confronti un lungo “pistolotto” dove ripetono spesso le parole “sconto” e soprattutto “rimborso”. Un rimborso del tutto improbabile di ben 100 euro che loro, qualificatesi come addette dell’azienda del gas, darebbero, ma chissà perché “non subito”, a coloro che firmano uno stampato. Nella rete delle due venditrici starebbero cadendo in questi giorni nel comprensorio narnese molte persone, gran par- te delle quali anziane che, ignare del raggiro, si lasciano convincere dalle due gentili signorine a firmare una sorta di contratto di acquisto non si sa bene di che cosa. Anche perché le due ragazze si guardano bene dal lasciare una copia come ricevuta, quindi gli effetti di quel che si è firmato potrebbero vedersi solo tra qualche tempo, a patto che le due non vengano fermate prima da qualcuno. Magari dai carabinieri che farebbero bene a identificarle ed a scoprire per conto di chi se ne vanno in giro a suonare i campanelli delle case. Dicono di venire da Perugia e di essere incaricate dall’azienda del gas di fare il giro di tutti gli utenti. Promettono un rimborso secco di cento euro dovute a dei conguagli sulle ultime bollette, poi mettono il contratto sotto al naso del malcapitato o della malcapitata, chiedono gentilmente di firmare, ringraziano e se ne vanno. Inutile dire che dalla Vivigas, l’azienda che gestisce su tutto il territorio di Narni l’erogazione del gas, dicono in modo che chiaro di «non aver mai mandato in giro nessuno a nostro nome, né stiamo riconoscendo dei rimborsi a chicchessia». Insomma meglio fare attenzione, se si vogliono evitare brutte sorprese. MAURO PACELLI Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria Cgil, oggi quattro congressi di categoria PERUGIA - «L’incertezza che la crisi genera nel mondo del lavoro non riguarda solo il lavoro privato, ma anche quello pubblico». Lo ha voluto sottolineare nella sua relazione al X congresso della Fp Cgil dell’Umbria, Vanda Scarpelli (nella foto), segretaria generale uscente e riconfermata al termine dei lavori congressuali alla guida della categoria che organizza le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego e della cooperazione sociale in Umbria. 29 Tasi comunale, i conti per inquilini e proprietari PIANO CASA 2014 La cedolare secca sugli affitti scende al 10% E tra le novità spunta il riscatto degli alloggi sociali Le ipotesi in base alle aliquote e alle percentuali applicate dai Municipi di LARA PARTENZI PERUGIA - Tempi duri non solo per i proprietari, ma anche per gli inquilini umbri, ai quali non sarà risparmiato il pagamento della Tasi, per un importo che può oscillare da 17 euro fino ad un massimo di 166 euro. Cominciamo dalle certezze, perchè sono ancora tanti gli interrogativi in sospeso. E dunque, oltre alla Tari - l’imposta destinata a coprire i costi del servizio rifiuti, totalmente a carico degli inquilini - chi è in affitto dovrà pagare anche una quota della Tasi, la tassa municipale sui servizi indivisibili - cioè quelli offerti dai Comuni che riguardano l’illuminazione pubblica, la manutenzione di strade e verde pubblico e vari servizi per la sicurezza - che è dovuta sia dal proprietario sia dall’utilizzatore dell’immobile. Qui comincia il caos, perchè siccome la Tasi è una tassa federale, saranno i sindaci di ciascun ente locale dell’Umbria a decidere la percentuale a carico dell’affittuario, percentuale che può oscillare dal 10% al 30%. È evidente, considerando la possibilità di aumentare la Tasi dal tetto massimo del 2,5 per mille previsto dalla legge stabilità fino al 3,3 per mille (per gli immobili diversi dalla prima casa l’aliquota di Imu più Tasi non potrà superare l’11,4 per mille, ovvero 10,6 EURO 166 Il massimo a carico degli inquilini. Si parte da un minimo di 17 euro PER CENTO 30 La percentuale a carico di chi è in affitto può oscillare dal 10% al 30% PER MILLE 0,8 L’ulteriore maggiorazione che i sindaci possono decidere per mille comprensivo di Tasi e Imu più l’0,8 di maggiorazione) che per i proprietari che affittano - che già devono farsi carico della intera Imu - ci saranno rincari più contenuti rispetto a quelli che non affittano, proprio perchè una parte della Tasi viene pagata dagli inquilini. Quanto? Prendiamo un’abitazione-tipo con rendita catastale di 1.000 euro. Considerando l’aliquota base all’1 per mille (che può comunque essere ridotta o azzerata), se il Comune addossasse all’inquilino il 10% della Tasi quest’ultimo pagherebbe 17 euro e il proprietario 151 invece di 168, ma se si applica la percentuale del 30% l’importo a carico dell’affittuario sale a 50 euro e quello del proprietario scende a 117 euro. Innalzando l’aliquota Tasi al 2,5 per mille, ovviamente cresce la componente a carico dell’affittuario che pagherà da 42 euro, nel caso del 10%, a 126 euro in quello del 30%, mentre il proprietario si troverebbe a pagare rispettivamente 378 euro e 294 euro, invece di 420 euro, che è il valore di 2,5 punti di Tasi. Ora, è vero che è a discrezione dei sindaci, ma se si aggiunge l’ulteriore 0,8%, il peso sugli inquilini è tutt’altro che trascurabile: sempre per un appartamento con una rendita catastale di 1000 euro, il 10% della Tasi corrisponde a 55 euro, ma il 30% raggiunge ben 166 euro. Agriturismo: bene la legge, ora stringere i tempi per l’approvazione Domenico Brugnoni PERUGIA - «La preadozione da parte della giunta regionale della nuova normativa su agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale costituisce un importante passo avanti in direzione dell’adeguamento delle disposizioni di legge alle nuove esigenze del mondo agricolo». Questo il primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell’Umbria, al provvedimento varato nei giorni scorsi. «La multifunzionalità dell’azienda agricola rappresenta una delle innovazioni più interessanti degli ultimi anni», ha detto Brugnoni, e pertanto è «da giudicare positivamente l’inquadramento in un’unica legge delle tre espressioni più rilevanti di questa importante novità. Ora occorre stringere i tempi ed esperire rapidamente le procedure per il varo finale della legge da parte del consiglio regionale». Anche Giampiero Rosati, presidente di Turismo Verde Umbria, ha espresso soddisfazione: «Questa decisione - ha detto - segna una svolta per un comparto, quello agrituristico, che nonostante le tante difficoltà contingenti ha dimostrato anche in Umbria di essere attrattivo». PERUGIA - Diverso il caso per gli immobili in leasing, per i quali la Tasi è completamente a carico del locatario. Altro interrogativo: le detrazioni Tasi interesseranno anche gli affittuari oltre i proprietari della casa? Il Governo dà la possibilità ai Comuni di alzare l’aliquota massima della Tasi finalizzando il maggior gettito alle detrazioni (la Tasi non dovrà pesare più dell’Imu 2013). In via teorica il provvedimento riguarda tutte le abitazioni, ma al Tesoro hanno spiegato che non riguarderanno gli affittuari. I tecnici Anci sostengono però che agli inquilini possa essere riconosciuta una detrazione per l’abitazione principale come quella riconosciuta per le prime case di proprietà. Si vedrà. Quando si pagherà? Saranno sempre i Comuni a stabilire le scadenze di pagamento, della Tari come della Tasi, prevedendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale. Sarà comunque consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno, a partire da quest’anno. Cosa accade invece ai proprietari di immobili dati in affitto? La cedolare secca sugli affitti a canone concordato è scesa dal 15% al 10%. Il taglio di 5 punti percentuali è previsto dal Piano casa 2014, che dovrebbe essere adottato nella prossima riunione del Consiglio dei ministri (la cedolare secca è l’imposta che si applica ai proprietari di alloggi che li affittano a prezzi calmierati in modo da venire incontro a quelle fasce di popolazione che faticano a pagare un affitto a prezzi di mercato, ma che non hanno un reddito tale da accedere all’edilizia popolare). La riduzione della cedolare secca, tuttavia, non è l’unica misura prevista nel Piano casa 2014, che prevede anche il riscatto dell’alloggio sociale per gli inquilini che abitano in affitto da più di sette anni. L’ipotesi è quella di dare la possibilità di riscattare la totalità o una parte dei canoni pagati come “acconto” del prezzo di acquisto della casa, lasciando in capo al soggetto che vende l’alloggio il pagamento dell’Imu (o dell’imposta che ne prenderà il posto) per i primi sette anni. CONFAGRICOLTURA Affitti terreni comunanze agricole: «Penalizzati gli operatori umbri, servono subito interventi» PERUGIA - «Metteremo in campo ogni possibile strumento, anche sollecitando provvedimenti legislativi regionali, per porre rimedio a questa situazione penalizzante per gli allevatori e agricoltori umbri che coltivano, presidiano e conservano il nostro territorio, creando lavoro e ricchezza nella nostra regione». È quanto annuncia Confagricoltura Umbria in merito a un problema esploso in Abruzzo e che sta sempre più coinvolgendo anche alcune aree della dorsale appenninica umbra: rilevanti superfici destinate a pascolo vengono utilizzate per “appoggiare” i titoli di allevamenti senza terra, provenienti da altre regioni, o di coltivazioni con « Si subaffittano per appoggiarvi titoli di valore Confagricoltura Umbria » un alto aiuto al reddito, alterando in maniera insostenibile il mercato degli affitti per gli allevatori residenti. «Il “disaccoppiamento” - sostiene l’associazione - introdotto con l’ultima riforma Pac, ha consentito di percepire aiuti al reddito a prescindere dalla reale coltivazioni dei terreni. Contro questa scelta abbiamo all’epoca condotto, senza successo, una battaglia che vede in questo degli affitti uno dei tanti aspetti negativi, accanto a quello di ‘un’esplosione’ degli adempimenti burocratici». «C’è poi la scelta di moltissime Comunanze agrarie - spiega ancora Confagricoltura Umbria - che, vista l’alta richiesta, concedono i terreni ad alti canoni di affitto, mettendo all’asta le superfici eccedenti i fabbisogni degli utenti della Comunanza. La conseguenza è che, spesso, gli aggiudicatari o subaffittano i terreni per appoggiarvi titoli di alto valore, come tabacco e pomodoro, o sono allevatori di altre regioni che mantengono la mandria nella loro azienda non presidiando il territorio ed inibendone l’uso agli allevatori della zona. Per dare un’idea del problema, in Umbria vi sono oltre 180 comunanze agrarie, per alcune decine di migliaia di ettari di terreno». Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 30 economiaUMBRIA Prelibatezze e leccornie sfornate dalla lavastoviglie Presentato a Palazzo della Penna il metodo rivoluzionario ed ecologico che consente di cucinare sfruttando le potenzialità dell’elettrodomestico di FRANCESCO CASTELLINI PERUGIA - Può sembrare una provocazione, invece usare la lavastoviglie come forno per cucinare funziona. E la cosa bella è che il gusto, la sostenibilità e il risparmio si coniugano “brillantemente” insieme. E così carni, pesce, crostacei, uova, frutta e verdura possono essere disposti fra piatti, pentole e bicchieri da lavare, per trasformarsi in straordinarie leccornie. Sì, perché quando il ciclo è terminato, da questo magico elettrodomestico ne escono fuori piatti ben lindi e cibo cotto a puntino, tanto da poter essere gustato immediatamente. Questa è un’altra delle idee tirate fuori dal “cappello” de “La Casa delle Cuoche”, (la trasmissione tv con la maestria culinaria di Laura Colaiacovo, condotta da Diana Capodicasa, esperta di marketing e comunicazione, con la partecipazione di Angelo Valentini, esperto enologo ed oxologo di fama nazionale), che da tre anni viene diffusa da UmbriaTv e Trg, e che racconta soprattutto quel modo di cucinare umbro che ha fatto della tradizione e dell’attaccamento alle proprie radici un modo di essere e una maniera di esprimersi unica, particolare e irrinunciabile. E dunque, anche in questo caso, tutto si deve a Laura Colaiacovo che ha voluto dare spazio alla proposta “rivoluzionaria” di Caterina Betti, fotografa professionista che ama fa- re ricerca sulla cucina tradizionale. Una curiosità che l’ha portata a cercare sempre nuovi metodi di cottura. Così che è iniziata la sperimentazione su un sistema ancora poco in uso nel mondo ed approdato solo recentemente in Italia. Ed è sempre lei, durante la presentazione di un video proiettato all’interno di Palazzo della Penna a Perugia, che ha voluto fare alcune dovute precisazioni. Che cosa occorre? Tre le regole principali: igiene e pulizia, contenitori appropriati (vasetti a chiusura ermetica e sacchetti per il sottovuoto), qualità del cibo. Ma com’è possibile che dentro una lavastoviglie in funzione si possano preparare tutte queste cose? «Dovete sapere - ha spiegato Caterina - che il calore di una lavastoviglie sviluppato durante il lavaggio, è simile a quello sprigionato dalla cot- “La Casa delle Cuoche” A presentare il progetto è stata Laura Colaiacovo, protagonista della trasmissione televisiva in onda su UmbriaTv e Trg tura a vapore. Proprio per questa ragione è possibile cucinare al suo interno. Abbiate cura di chiudere i cibi in un barattolo di vetro, oppure in sacchetti sottovuoto adatti alla cottura, mettete il cibo in una teglia da ricoprire con carta d’alluminio. Non utilizzate programmi di lavaggio ecologici, perchè sviluppano poco calore. È ottimale il ciclo di lavaggio normale (che ha una durata compresa tra i 90 e i 120 minuti), con asciugatura finale. Il risultato è garantito». «Cucinando con la lavastoviglie si risparmia in acqua e energia. Ma solo al cibo di prima qualità viene esaltato il sapore», avverte Laura Colaiacovo, sottolineando che «se ne guadagna nel gusto, in tempo libero, oltre a non aver più cattivi odori in cucina». Sopra, da sinistra, Laura Colaiacovo, Caterina Betti, Fabrizio Fofo e Diana Capodicasa, durante la presentazione del video dedicato alla cucina con la lavastoviglie A destra un esempio di cottura Tante le richieste presentate, in base ai dati comunicati dal ministero dell’istruzione entro la data di scadenza del 14 febbraio Insegnanti, nella regione da settembre 170 in pensione PERUGIA - Non sarà un vero e proprio esodo - probabilmente anche perchè i paletti imposi dall’ex ministro Fornero sono così stringenti da costringere anche chi non ne avrebbe voglia a rimanere ancora in cattedra per qualche anno - ma anche in Umbria c’è stata una “mini fuga” verso la pensione di docenti di ogni ordine e grado. Sono stati, infatti, 169 gli insegnanti della nostra regione in possesso dei requisiti anagrafici o contributivi previsti dalle norme, che hanno presentato entro la scadenza del 14 febbraio la domanda di cessazione dal servizio con giuntamente alla richiesta di pensione a partire al 1° settembre del 2014. A comunicare il numero è stato il ministero dell’istruzione, a cui sono pervenute complessivamente 13.516 domande da tutto il territorio nazionale. Si tratterebbe di circa il 50% dei docenti in possesso dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata. Pur volendo tenere conto del numero limitato, sarebbero appena più di venticinquemila i docenti che avevano i titoli per andare in pensione dal primo settembrere 2014 (sarebbero stati invece circa ottantamila se non fosse entrata in vigore la riforma Fornero del 2011), è evidente che si è in presenza di una uscita considerevole. Soprattutto se si considera che nel 2013 le domande di cessazione dal servizio erano state, nello stesso periodo, meno di undicimila. Per il 2014, dunque, l’aumento delle domande è quantificabile intorno al 30 per cento. Il comunicato ministeriale non indica invece gli ordine e i gradi di scuola da cui provengono gli inse- gnanti che hanno presentato domanda di cessazione dal servizio e di accesso alla pensione, ma si limita a indicarne il numero registrato in ogni singola provincia e il totale regionale: 2.272 in Lombardia, 1.416 in Campania, 1.230 in Piemonte, 1.171 nel Lazio, 1.065 in Sicilia, 1.031 nel Veneto, 947 in Puglia, 909 in Emilia Roma gna e 814 in Toscana, 268 in Abruzzo, 158 in Basilicata, 624 in Calabria, 330 in Friuli, 372 in Liguria. 339 nelle Marche, 327 in Sardegna e, come detto, 169 in Umbria. Va detto che il corpo insegnante italiano, detiene il titolo del più vecchio in Europa: gli insegnanti giovani (under 30) sono solo lo 0,3% del totale, contro la media del 12% nel resto d’Europa. REGISTRO IMPRESE Visura camerale più chiara, verificabile anche con lo smartphone PERUGIA - Con un nuovo volto ed elementi innovativi, è entrata in scena la rinnovata visura camerale. Dal 5 marzo, infatti, tra veste grafica rivista, un’organizzazione dei contenuti più funzionale e il QR Code, aziende, amministrazioni, professionisti e cittadini, nella consultazione dei dati del Registro delle imprese possono ottenere informazioni ancora più chiare, complete, accessibili e garantite. «Rendere i contenuti della visura camerale più chiari, completi e facilmente fruibili - ha affermato Mario Pera, segretario generale della Camera di commercio di Perugia - è il nostro contributo ad aumentare la diffusione del patrimonio informativo delle Camere di commercio verso le imprese e i cittadini». Informazioni più accessibili e garantite, grazie al QR Code che consente ovunque e in qualsiasi momento di recuperare il documento originale direttamente da smartphone e tablet e confrontarlo con quello in proprio possesso. Inoltre, sulla prima pagina della visura sono evidenziate le principali informazioni dell’azienda: i suoi dati anagrafici ed economici, le informazioni relative all’attività esercitata e un riepilogo dei documenti e delle certificazioni dell’impresa. Grazie all’indice navigabile si può accedere direttamente alle informazioni da approfondire ed avere una sintesi dei dati principali grazie agli schemi presenti all’inizio di ogni paragrafo. Non mancano cambiamenti anche sul fronte tecnologico, con l’arrivo, nella prima pagina della visura camerale, del QR Code, cioè il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali della Camera di commercio, grazie al quale chiunque può verificare la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello archiviato dal Registro imprese al momento dell’estrazione. Il Registro imprese, strumento di trasparenza economica, grazie alle novità introdotte diventa ancora più trasparente. Unicredit dona dieci computer “rigenerati” per progetti territoriali All’azienda Iraci Borgia il premio “Migliori pratiche bioenergy 2014” PERUGIA - In totale sono 10 i computer “rigenerati” e donati in Umbria al coordinamento regionale “Libera” di Ponte San Giovanni (7 computer) ed alla Cittadella di Assisi (3), per realizzare progetti a beneficio della realtà nell’ambito della quale operano. È operativa anche in Umbria l’iniziativa promossa da UniCredit in collaborazione con Libera che, a livello nazionale, si è concretizzata nella donazione di 2300 computer dismessi dall’Istituto di credito, “rigenerati” e distribuiti a decine di cooperative, associazioni, scuole e presidi di Libera. La consegna dei computer è avvenuta nei giorni scorsi. «L’operazione di riuso di computer rigenerati, formattati con sistema operativo “open source” (Linux) ha un duplice obiettivo - afferma Enrico Fontana, coordinatore nazionale Libera - supportare realtà che operano sull’intero territorio nazionale e che perseguano finalità di carattere sociale e contemporaneamente aiutare con un piccolo gesto concreto l’ambiente, evitando lo smaltimento di computer che soltanto nei monitor contengono sostanze altamente inquinanti come piombo, mercurio, zinco e bromo». «Con questa operazione UniCredit risponde alle esigenze di welfare di soggetti vulnerabili», sottolinea Gabriele Piccini, Country Chairman Italy UniCredit e conferma la sua attenzione al territorio. BEVAGNA - La Società agricola Iraci Borgia di Bevagna ha ricevuto una menzione speciale per la categoria impianti a biogas, nell’ambito del premio “Migliori pratiche Bioenergy 2014”, promosso da CremonaFiere e Dlg International in collaborazione con Legambiente e Chimica verde. L’azienda agricola, che è associata del Cib (Consorzio italiano biogas), è stata premiata per la modifica rilevante apportata all’alimentazione dell’impianto a biogas, basata su un utilizzo efficiente di residui e sottoprodotti come la sansa di olive e l’acqua di vegetazione olearia proveniente dai frantoi della zona, invece che sullo sfruttamento di terreni agricoli per colture dedicate. Lorenzo Iraci, consigliere del Consorzio italiano biogas, insieme al fratello Giacomo sono passati dalla coltura tradizionale ad alto reddito del tabacco, mantenendo il posto di lavoro dei 5 dipendenti, alle colture energetiche (mais, sorgo, triticale e orzo) per la produzione di biogas. Di recente, la Iraci Borgia ha ridotto drasticamente la quota di insilati grazie a una serie di accordi con imprese della zona per il ritiro dei loro residui. Venerdì 7 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 62 lettere&OPINIONI Minimetrò, un “sì” netto per Monteluce Risiedo nella zona nord di Perugia, a Monteluce, e voglio dire la mia, anche a nome di tanta altra gente che vive da queste parti, in merito all’eventuale costruzione della seconda tratta del minimetrò, quella che dovrebbe collegare il Pincetto, cioè il centro storico, con le zone dove noi viviamo. Nei nostri quartieri abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo quando abbiamo appreso nelle ultime settimane che l’eventuale completamento del minimetro avrebbe rispettato, dopo attenti studi statistici, il progetto originale, cioè la tratta centro storicoMonteluce, con un grande parcheggio di scambio in zona Monteluce. Voglio invitare tutti i detrattori di questo progetto a pensare anche alla popolazione che vive non solo nei quartieri cittadini di nord-est (Monteluce, Porta Pesa, S. Erminio, corso Garibaldi, corso Bersaglieri, zona delle due Università, via Fabretti, via Pinturicchio, ecc.), ma anche ai tantissimi pendolari (e non solo pendolari) che ogni giorno arrivano a Perugia con la propria auto dall'hinterland a nord-est del capoluogo (dal Tifernate, dall’Eugubino, dal Folignate, dall’Assisano, dallo Spoletino, ecc. oltre che dai numerosi Ponti). Tutta questa massa di gente è spesso costretta, per parcheggiare, ad attraversare in auto Perugia o a percorrere le E45 fino a Collestrada, proseguire poi fino a Ponte San Giovanni ed imboccare infine l'intasatissimo raccordo PerugiaBettolle per uscire al Pian di Massiano dove finalmente si trova la facilità sia del parcheggio, sia del minimetro che in pochi istanti porta in centro o alle stazioni intermedie. Non è giusto. Queste decine di migliaia di cittadini non sono figli di nessuno, pagano le tasse come tutti e hanno diritto anche loro a qualche innovazione e facilitazione. Non possono essere considerati cittadini di secondo ordine. Non lo accettiamo. Il Comune e la Società Minimetrò se lo ricordino. LETTERA FIRMATA Perugia Italicum, 5M5s penalizzato Le proiezioni fornite dal servizio studi della Camera dei Deputati parlano fin troppo chiaro: l’Italicum penalizzerà il Movimento 5 Stelle. Un vero e proprio annullamento della volontà popolare, in quanto il voto espresso rischierà di essere drammaticamente inutile. Basta pensare all’Umbria. Nel collegio Umbria 1 (Foligno, Gubbio, Terni), nonostante una percentuale di voti pari al 28,5% il Movimento 5 stelle nonprenderebbe un solo seggio, mentre Scelta Civica, con l’8,1%, si aggiudicherebbe un seggio. È un vero è proprio ribaltamento della democrazia creato al solo scopo di annientare, quanto più possibile, la forza Movimento, come preannunciato dell’ex ministro Mauro. È evidente che questa legge accontenta tutti perché li unisce dietro l’obiettivo comune di far fuori l’unica vera opposizione a questo sistema politico ormai vecchio e decrepito. Ma Renzi e co. sembrano non rendersi conto che così facendo verranno meno alla volontà dei cittadini. O forse se ne rendono perfettamente conto. Ma che importa? Nuova legge, >>> Segue dalla prima Università (e non solo) ... (...) come a Medicina, ma parrebbero consegnati nell’area in cui sgorgano in attesa che si plachino i bollori. Visibilità E il Magnifico non si risparmia. Sta dando visibilità mediatica all’ateneo: comunicati stampa, tivù locali e radio, inevitabile la rete con facebook e twitter. Né manca l’occasione di far sentire la sua attenzione agli accademici, in particolare laddove il tema sono i fondi per la ricerca o la cooperazione internazionale. Centrale è il tasto dell’orientamento, e lo ha confermato l’incontro di ieri con i dirigenti degli istituti superiori, in cui, per indisposizione improvvisa, Franco Moriconi ha affidato il ruolo di tessitore al prorettore, Fabrizio Figorilli. “Mi piace” Obiettivo: «affrontare insieme l’emergenza iscrizioni» per fermare l’esodo di studenti e far uscire l’ateneo dal «letargo» con un “pacchetto” che la delegata Anna Martellotti ha messo sul tavolo: “Prove d’università” e “Maturità d’ateneo”. A conferma che restano punto centrale per il rettore le larghe intese, ovvero sinergie all’interno dell’ateneo e all’esterno, con le istituzioni culturali e politiche e con la peruginità. Insomma, se il rettore avesse una pagina personale su facebook, c’è da scommettere che i “mi piace” non mancherebbero. E non è ancora tutto. Tre pedine Senza far rumore e agitare rumors, Moriconi ha già piazzato tre sue pedine fondamentali nella scacchiera della governance alta. Niente di ufficiale, ancora. Ma del direttore generale, che andrà a sostituire Angela Maria Lacaita, correva voce da tempo, e ormai è accertato che si tratta di Dante De Paolis, dirigente dei servizi finanziari del Comune di Perugia, nutrito curriculum e collaborazioni con la ex facoltà di Giurisprudenza, di cui era vicepreside proprio l’attuale prorettore, Figorilli. Una soluzione che non può non essere accolta con soddisfazione dal sindaco Boccali. Gradimento Le altre due pedine di peso sono i membri esterni del consiglio di amministrazione, la cui scelta compete esclusivamente al rettore. E i nomi dati per certi sono Mauro Agostini, direttore di Sviluppumbria, e il commercialista Massimo Bugatti, graditi l’uno alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, e l’altro al presidente nuovo inganno, solo per mantenere la poltrona. FILIPPO GALLINELLA, STEFANO LUCIDI E TIZIANA CIPRINI Deputati Movimento 5 stelle Pmi, le misure in Parlamento Nel corso del suo primo anno di vita, il Parlamento ha adottato misure volte a sostenere quelle piccole e medie imprese che, per le loro caratteristiche, hanno permesso all’intero sistema economico di reggere alla crisi, nonostante un costo del lavoro più elevato rispetto all’Europa, una burocrazia soffocante e dispendio- della Fondazione, Carlo Colaiacovo. Anche se hanno presentato candidatura, oltre a Agostini, anche Giuseppe Bruno, Mario Davighi, Mariapia Viola Magni. Il granello Segnali forti, tutti, dell’era Moriconi. Ma un “granello” si è infiltrato nell’ingranaggio così ben oliato: le “quote”, che hanno posto sul tavolo del Magnifico le nove accademiche firmatarie di una lettera per reclamare “uguaglianza di diritti nei ruoli di responsabilità” anche nello Studium. Quote che preferiscono colorate di “fucsia”, essendo il rosa ritenuto troppo “Barbie”. È, anche in questo caso, del cda che si sta parlando, ovvero dei cinque membri che al senato è attribuito l’onore e l’onere di eleggere. Lo scoglio Ebbene, quella lettera ha causato un acceso (e benvenuto) dibattito via mail tra colleghi e colleghe sul rapporto “quote-merito”, vexata quaestio, che sta non poco, proprio in queste ore agitando i lavori della Camera sull’Italicum. E non a caso la nuova legge elettorale si è incagliata sullo scoglio della parità di genere in lista, sulla quale insiste un fronte bipartisan con forte contrapposizione “sessuale” all’interno di Forza Italia. E appello della presidente Boldrini. Lo scossone E non è a caso, per tornare nello Studium, che anche la lettera delle nove accademiche ha provocato uno scossone negli equilibri (faticosamente raggiunti) per la scelta dei membri interni del cda, a causa di sei impreviste candidature fucsia. Alle quali si è sommata la (altrettanto imprevista) grandinata di nomi del dipartimento di Medicina sperimentale diretto da Talesa. Le sorti del cda Vicende già, in questa rubrica, rese note. Il fatto è che si era al 17 febbraio - qui siamo al seguito della storia - e da allora delle sorti del cda non era dato di conoscere altro che la composizione della commissione incaricata di ridurre le 27 candidature alle 10 da proporre al voto del senato per la selezione dei cinque membri interni. Sospetto standby E sono tornati a fiorire i rumors: “Il Magnifico 2.0 sta mettendo l’ateneo in standby per le candidature scomode: possono sparigliare i suoi impegni post- elettorali. Così si è preso una pausa a tempo indeterminato”. E ogni riferimento ai candidati “forti” da sempre noti non è casuale. Di più: altri rumors attribuiscono al rettore una battuta sa, costi dell’energia troppo elevati, una grave carenza infrastrutturale e difficoltà di accesso al credito. Alcune misure utili sono state prese con il Decreto del Fare, tra cui la promozione del credito e la semplificazione dell’accesso al fondo di garanzia per le Pmi; inoltre è stata riproposta la legge Sabatini che prevede il finanziamento a tasso agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e impianti ad uso produttivo. Anche gli investimenti in hardware, in software e in tecnologie digitali sono stati inseriti tra i beni per i quali le Pmi potranno usufruire del credito agevolato nell’ambito di un plafond di 2,5 miliardi. In tale direzione va poi il decreto Destina- fatta nell’attuale (vecchio) cda: “Il consiglio io ce l’ho, e mi piace anche!”. Replica indiretta alle malizie di corridoio? In più c’era la questione dei curricula dei candidati: pubblicarli o no? Più d’uno dubitava. Malizie e fatti Invece no: rumors smentiti. I curricula si possono leggere nel sito dell’ateneo. E il Magnifico ha convocato per mercoledì la commissione che ha il compito di scremare. Sarà un passaggio decisivo anche per capire quando e come si voterà sulla rosa dei dieci: area per area, cioè con spareggio due per due, oppure tutto il pacchetto insieme? La qualcosa fa la differenza, tanto più che lo statuto prevede una maggioranza dei due terzi dei senatori. Altissima. E altro interrogativo che corre: Moriconi arriverà all’incontro con la commissione con una sua proposta, o no? Sfide calde Nell’attesa, ricordiamo chi sono i candidati e le aree più calde. A Medicina, i nomi del dipartimento di Chirurgia sono Annibale Donini, Ettore Mearini e Massimo Porena. E per il dipartimento dell’area sperimentale Maria Bodo, Andrea Crisanti, Angelo Sidoni, Rosario Donato, Alba Minelli, Paolo Puccetti, Anna Vecchiarelli e Luigina Romani. Con rumors che insistono nel dare Donini in pole. Donne toste Nelle due aree scientifiche, ecco i concorrenti dei candidati “forti”: Fausto Elisei ha come competitors Massimo Giulietti e Andrea Capotorti, mentre Franco Cotana, oltre alla “fucsia” Donnini, ha Massimo Pepe. Nelle due aree umanistiche, in zona “Lettere” Gianluca Grassigli, oltre a Braconi, ha in gara la “tosta” Cristina Papa, mentre nella Conca una concorrenza intenso “fucsia” (Caruso, Costantini, Marella e Pitch) per i due ex presidi Giorgio Eduardo Montanari e Pierluigi Daddi e Andrea Sassi. Auguri fucsia La selezione della rosa di nomi da proporre al voto del senato è affidata alla commissione presieduta dal rettore e composta da Ceccarelli, Tei, Riccardi, Talesa, Petrillo, Tarantelli, Pagliacci, Anastasia, Capecci e Tosti. E, visto che domani è pur sempre l’8 marzo, auguri speciali (e di genere) alle candidate “fucsia”. Inutile aggiungere che sarà una competizione tosta. Rumors segnalano “inversioni di rotta”. E corrono scommesse. Ma potrà davvero avere lo Studium un cda tutto azzurro? MARCELLA CALZOLAI zione Italia che ha introdotto una serie di misure volte a ridurre il costo dell’energia, a favorire la nascita di nuove imprese, a promuovere ricerca e sviluppo attraverso 600 milioni in tre anni come credito di imposta. Sul fronte internazionalizzazione sono stati stanziati 22,594 milioni di euro in più per il 2014 nel fondo per la promozione degli scambi e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, riguardo alla digitalizzazione sono stati stanziati 100 milioni di euro per le piccole e medie imprese, finalizzati all’acquisto di prodotti ICT e al potenziamento della connessione a banda mentre sono state adottate misure per favorire il credito alle Pmi. C’è ancora molto da fare; servono un alleggerimento del peso fiscale sul costo del lavoro e un intervento pubblico diretto con investimenti in reti materiali ed immateriali e questo sarà l’impegno del nuovo governo di Matteo Renzi. GIAMPIERO GIULIETTI Deputato Pd L’Upi chiama il ministro Poletti La Garanzia giovani è lo strumento più importante che abbiamo a disposizione per provare a dare risposte concrete ai tanti giovani senza occupazione. Non possiamo permetterci di sprecare nulla di quanto l’Unione Europea ci assegnerà, e dobbiamo partire subito, entro la fine di marzo. Per questo serve un forte coinvolgimento di tutte le istituzioni, a partire dalle Province che gestiscono i 550 Centri per l’impiego che saranno gli uffici pubblici che in trincea offriranno i servizi. Il rischio è che tra passaggi burocratici tra Ministeri e Regioni, si perda il tempo utile che dovrebbe essere usato per rafforzare i servizi, per aumentare gli standard e assicurare su tutto il territorio le stesse garanzie ai giovani disoccupati. Ad oggi invece c’è un quadro incerto di interventi regionali privo di un sistema nazionale di riferimento e di un programma di intervento. Con la disoccupazione giovanile al 40%, non possiamo permetterci di mettere in piedi un intervento boomerang , che rischia di non funzionare perché la rete dei servizi e degli strumenti non è operativa su tutto il territorio e non è coordinata. Nessuna politica per il lavoro di tipo europeo può ignorare il ruolo dei servizi per l’impiego che in Italia sono sostenuti da risorse pubbliche dieci volte inferiori alla media europea e su cui la Garanzia giovani aveva dato aspettative di rilancio che rischiano di essere disattese. ANTONIO SAITTA Presidente Upi Cittadini stanchi, riprendiamoci Perugia Cittadini stanchi di una Perugia ormai al fallimento, brutto da dirsi ma purtroppo una realtà. Perugia ormai in mano agli spacciatori, delinquenti, ma fortunatamente non tutti stanno a guardare questo triste spettacolo. Dobbiamo ribellarci a questo degrado, dobbiamo pretendere dalle Istituzioni ed alzare la voce. Perugia oggi più che mai ha bisogno di noi, diamo a questa città ricca di cultura, monumenti, parchi, palazzi e scorci storici quello che si merita, rivitalizziamola senza abbandonarla, riapriamo il centro storico cosicchè i commercianti possano tirare un sospiro di sollievo, i turisti possano ammirare le nostre fonti di cultura e che i perugini possano finalmente tornare a dire Perugia è nostra. Città che merita di essere vissuta in tutte le sue bellezze. Si è parlato anche di questo in un’assemblea pubblica tenutasi in Via Bonazzi ed organizzata dal presidente dell’associazione Acropolis, Mario Orsini. Appoggio e sposo con tutte le mie forze questa iniziativa. Facciamo sì che Perugia torni in mano ai perugini. A fine maggio abbiamo la possibilità di cambiare le cose. Non perdiamo questa occasione. MICHELANGELO FELICIONI Nuovo centrodestra Perugia Seguici anche su www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBRIA Venerdì 7 marzo 2014 Anno XXXII n. 65 - euro 1,20 FOLIGNO Aeroporto ok, ma per Um rischio spacchettamento A ORVIETO A Berlino la Fertitecnica conquista buyer mondiali A a pagina 7 CASTIGLIONE DEL LAGO Fusione dei Comuni C’è il sì al referendum A a pagina 31 Rubavano e scappavano con l’auto dei proprietari A a pagina 42 Foligno In pieno centro bandito armato stordisce la titolare e la lascia legata a terra Pistola in pugno rapina gioielleria Una targa per le vittime del Broletto Margherita e Daniela, ricordo sempre vivo A a pagina 8 ITALIA & MONDO Abbinamento opzionale con: “English in viaggio”Euro 9,80; “Delizie al cioccolato” Euro 4,80; + il prezzo del quotidiano Legge elettorale Il dibattito in Parlamento è stato rinviato a lunedì A a pagina 3 Conti pubblici A FOLIGNO A Pompei e la caduta dell’impero a pagina 29 PERUGIA Al quarto posto nella top ten degli eventi Eurochocolate batte Sanremo e Siena Il popolo dei golosi Grande successo nazionale per Eurochocolate A a pagina 21 A n cerca di notizie fre- I sche sull’Ucraina, mercoledì sera ho intercettato sulla Cnn il fervorino finale della conduttrice, poco prima delle 20.30, che integralmente trascrivo: ‘il mondo moderno ha i suoi mali, come l’esplosione della violenza in Ucraina e la Russia che cerca di ricostituire il suo impero. Adesso, immaginate un impero dove una città sia stata distrutta da un’eruzione vulcanica e le sue rovine esistano ancora: nel 79 d.C. la città romana di Pompei subì una delle catastrofi più gravi di tutti i tempi. La cenere venne giù come pioggia dal vulcano Vesuvio, estinguendo (...) [continua a pagina 4 ] Terni Spunta l’ombra dei riti satanici dietro il macabro ritrovamento. Il parroco ha sporto denuncia ai carabinieri Polli sgozzati davanti alla basilica di San Valentino A TERNI PERUGIA Zio e nipote arrestati In casa eroina e coca a pagina 3 A a pagina 17 A Automobilista ubriaco aggredisce i carabinieri A a pagina 36 Lega Pro I tifosi in vista di domenica: “Noi crediamo nella B” Serie B La Ternana si avvicina alla sfida con il Varese Lesione al menisco Salta l’esordio di Franco Per lui un mese di stop Valeri influenzato, torna Viola Tesser ha deciso chi gioca a pagina 44 NUOVE FRONTIERE Si chiama Anthony Angeloni: è di Gubbio il re dei manager del poker sportivo A a pagina 45 LA SCARPA D’ORO Qualche infortunio di troppo Per Tesser La grande bruttezza di Elena Stanghellini Francesco Federico Mancini A Sport Antenucci torna al comando della classifica A a pagina 48 speciale del Corriere dell’Umbria VALORE AGGIUNTO SAN GIUSTINO Raid sacrilego di fronte alla basilica di San Valentino dove sono stati trovati due polli decapitati e una busta con del materiale che fa pensare a riti satanici e messe nere. A fare la macabra scoperta è stato il parroco che ha subito chiamato i carabinieri che hanno eseguito un attento sopralluogo. Antonio Mosca A FUORI DAL VIDEO di Michele Cucuzza Minacciata con una pistola e costretta a salire al piano superiore del negozio dove è stata stordita con un colpo alla testa, legata e imbavagliata. Sono state ore terribili quelle vissute ieri mattina da Catia Cruciani, titolare della storica gioielleria Brunozzi, al civico 79 di corso Cavour, sotto le logge. Tutto è accaduto poco dopo l'orario d'apertura dell'attività commerciale, quando un uomo - a volto scoperto e fingendosi un cliente - è entrato nella gioielleria. E' questa la prima ricostruzione della terribile rapina, sulla quale stanno indagando gli agenti del commissariato di polizia di Foligno avvenuta nella mattinata di ieri nel cuore del centro storico della città. A trovare la donna legata a terra è stata la figlia che non riusciva a contattare la mamma. Il premier all’Europa “Non dateci i compiti Facciamo da soli” A a pagina 22 A a pagina 43 a pagina 25 L 'incredibile vicenda di San Bevignate e le altrettanto incredibili implicazioni politico-amministrative che l'accompagnano impongono qualche ri[continua a pagina 20 ] flessione. DELL’UMBRIA CORRIERE UMBRIA t Venerdì 7 Marzo 2014 7 Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 52 731 Fax 075 5273400 regione@gruppocorriere.it La comparazione sui prezzi dei parcheggi Sipa, tariffe sopra la media nazionale A PERUGIA Partecipate ad un bivio Tariffe al di sopra della media nazionale. E’ questo l’esito di una comparazione fatta dalle associazioni dei consumatori tra le tariffe della società perugina di gestione dei parcheggi, la Sipa, e le società omologhe su suolo nazionale. B Il ministero non eccepisce al dossier presentato dalla Sase Nessuna questione preliminare, verdetto atteso entro il mese San Francesco, arriva il primo ok alla concessione di Alessandro Antonini A PERUGIA - Nessuna eccezione preliminare. Il dossier dell’aeroporto umbro sulla concessione ventennale (ossia la possibilità di fae entrare un privato con quote di maggioranza) per la gestione dello scalo ha superato il primo vaglio della commissione preposta del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Il senso del placet è che la documentazione proposta dalla Sase (Società di gestione Sant’Egidio, oggi San Francesco, ndr) è completa: non ci sono ulteriori richieste di integrazione. I tecnici del ministero non hanno bisogno di altro per decidere se concedere o meno il via libera. L’unica incognita è quella tempi. Ma entro la fine del mese un responso dovrebbe arrivare. Anche perché c’è pendente la decisione del Tar. La procedura, avviata nel 2008, è rimasta incagliata per tutto questo tempo senza un motivo chiaro ed esplicito. In origine la richiesta della concessione di 20 anni aveva avuto il via libera del cda dell’Enac e dal ministero delle Infrastrutture. Al dicastero dell’Economia invece il fascicolo si era bloccato senza giustificazioni. A quel punto la Sase, assistita dall’avvocato Enrico Mormino, aveva presentato ricorso al Tar del Lazio che, a distanza di poco tempo, aveva rimandato tutto al mittente per incompetenza territoriale. Stesso discorso era avvenuto per gli aeroporti di Cuneo e Parma: dopo il niet del tribunale amministrativo laziale si erano rivolti ai togati regionali. Pure qui il Tar ha dato analogamente il tempo di 30 giorni per un verdetto definitivo sulla concessione. Il tribunale umbro è andato oltre, nominando commissario ad acta Scalo di livello nazionale L’aeroporto di San Francesco è rientrato nel novero di quelli di interesse nazionale. si attende la concessione il ministro dei Trasporti e rimandando ad altro procedimento la richiesta di risarcimento danni (per un silenzio prolungato e non giustificato di oltre 5 anni) pari a 12,3 milioni di euro. Fra i possibili colossi privati pronti entrare c’è Panerai come annunciato la scorsa estate in commissio- ne comunale dallo stesso presidente Fagotti e confermato dal medesimo l’altro ieri. Proprio oggi il presidente Sase incontrerà l’imprenditore che al San Francesco ha la Delta aerotaxi e conta un negozio espositivo nel centro commerciale dello scalo. Altro punto fondamentale per attrare il privato - e per arrivarre ai 400mila passeggeri è l’attivazione di un hub internazionale. Viene anche sottolineato nel documento triennale per il turismo di Palazzo Donini. “Appare essenziale è scritto nell’atto - al di là di ipotetiche tratte low cost, attivare quanto più rapidamente possibile un collegamento con un hub internazionale in grado di rafforzare la competitività dell’Umbria. Di particolare interesse potrebbe essere il collegamento con Francoforte o Amsterdam e in seconda battuta anche in relazione alla disponibilità finanziaria con quello di Madrid”. Sull’esito definitivo dell’esame i vertici della so- cietà e delle stesse istituzioni umbre sono fiduciosi. Lo scalo è rientrato nel novero di quelli di interesse nazionale e il business plan ha come obiettivo i 400mila passeggeri in tre anni. Il condizionale resta tuttavia d’obbligo, visti i tempi incredibilmente lunghi che ci sono voluti per arrivare a questo risultato. E le “marce indietro” sullo scalo umbro: tipo il governo Monti che l’aveva espunto dal piano degli scali di rilievo B italiano. Tra le prescrizioni ci sarebbe l’obbligo di dividere la gara di servizio in diversi tronconi. Altri tagli alla dirigenza Antitrust, Um a rischio spezzatino A PERUGIA L’azienda unica della mobilità è a rischio spacchettamento. C’entra la cessione del 70% delle quote a Busitalia della newco di gestione. L’antitrust, nel dire sì al passaggio di mano, avrebbe posto delle prescrizioni. La gara per l’affidamento del servizio va divisa in tre parti. L’autorità per la concorrenza stabilirebbe che la gara stessa “non possa avere un oggetto unico ma che distingua la gara per il comparto ferro da quella del comparto gomma e per quest'ultimo che non si realizzi una gara di bacino unico ma si suddivida il bacino regionale gomma”. Lo scrive il consigliere regionale dell’Idv Paolo Brutti in un’interrogazione urgente alla giunta regionale. “Tale prescrizione - spiega Brutti - mette in discussione la stes- Cessione ok L’autorità sulla concorrenza ha dato il via libera alla cessione sa utilità della realizzazione di Um come azienda unica dell'unico bacino di trasporto pubblico regionale. “Non solo: l'effettiva unificazione della gestione del trasporto pubblico regionale viene “affidata essenzialmente a meccanismi di mercato che potrebbero anche determinare l'affidamento della gestione a distinti soggetti industriali”. Brutti infine chiede all’esecutivo di Palazzo Donini “quale sia la risposta data ai quesiti dell'autorità della concorrenza con particolare riferimento a quello della suddivisione in più parti del contratto di servizio”. Intanto dopo il taglio di un dirigente con contratto a termine ecco che cala un’altra scure sugli apicali. Ad uno di questi è stato tagliato l’integrativo proveniente da contrattazione aziendale. Una somma che si avvicina ai mille B euro. DELL’UMBRIA CORRIERE z A PERUGIA ECONOMIA t Venerdì 7 Marzo 2014 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 52731 Fax 075 5273400 economia@gruppocorriere.it CREDITO (AleAnt) Il verdetto, di rinvio in rinvio, è atteso per stasera. Alla chiusura dei mercati. Ma potrebbe saltare ancora. Il responso sul futuro della commissariata Bps è ancora un’incognita aperta. Ma da fonti accreditate l’ipotesi dell’accordo sullo “spezzatino” è sempre più quotata: Banco Desio al 51%, un 20% alla Clitumnus e le restanti quote che potrebbero anche andare a Mps. Proprio sulla presenza dell’istituto senese è legata anche la “disponibilità” alla cordata locale di imprenditori. Lucio Giardini, tesoriere ATTESO VERDETTO BPS, SPEZZATINO IN VISTA Uilca, spiega come qui servano soldi veri “anche per non offendere le legittime aspettative di Mps”: vanta crediti che se non soddisfatti porterebbero a conteziosi capaci di bloccare “tutto il processo in corso”. Questo nel caso di conferma dell’uscita di Mps dal sodalizio con Bps-Scs. “Diversamente spiega Giardini - il quadro si complichereb- be alquanto”. Poi c’è il nodo Scs, commissariata fino al 31 dicembre 2014 (per Bps la proroga è a giugno, ndr). Sulla Spoleto crediti e servizi, interviene il sindacato Fabi, coordinamento Bps. “Non esistono - scrivono allo stato progetti sul suo futuro ma, soprattutto, sono carenti idee e proposte per tutelare i quasi 19mila soci che hanno sottoscritto P 11 il capitale sociale e che rischiano di veder liquidata la loro vicenda come un aspetto marginale della vertenza Popolare di Spoleto. Nei prossimi giorni, insieme alle altre organizzazioni sindacali, proprremo iniziative volte al rapido superamento dell'attuale situazione”. Nello stesso comunicato Fabi non manca di stigmatizzare il ritardo della decisione di palazzo Koch. “Chiediamo che Bankitalia - è il passaggio - sciolga la sua riserva in tempi consoni, perché questa situazione di stallo sta generando incertezza tra i B lavoratori e la stessa clientela”. y CHIMICA Dal ministero parte una nuova richiesta d’incontro alla multinazionale. Produzione a rischio stop SGL CARBON NEL TUNNEL ITEMPIRISTRETTI PESANOCOMEMACIGNI z di Carlo Ferrante INNOVAZIONE A NARNI - Klaus Unterharn- ARRIVA IL SOFTWARE CHE GESTISCE IL PERSONALE scheidt, responsabile della Business Unit Elettrodi di grafite di SglGroup, è stato il grande assente alla riunione convocata al ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise, a Roma, da Giampietro Castano, il direttore del dicastero che segue la crisi delle imprese. Un’assenza annunciata. Perché, come aveva già anticipato il manager tedesco, l’invito non riportava alcun ordine del giorno riguardo al nuovo incontro. La convocazione si era fatta urgente, e non rinviabile, dopo la presa di posizione (della disperazione) dei lavoratori, otto dei quali martedì 25 febbraio erano saliti su un silos e si erano incatenati, con la minaccia di restare sospesi ad un'altezza di 50 metri fino a quanto non si trovava lo sbocco alla trattativa. Un’azione clamorosa, estrema, con il timore che potesse succedere qualcosa d'irreparabile e soltanto la mediazione e la diplomazia del sindaco di Narni Francesco De Robotti e delle forze sociali, ha evitato il precipitare degli eventi. I rappresentanti sindacali di Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil, Framarini, Cardinali, Di Lecce, i delegati della rappresentanza sindacale di stabilimento, il sindaco di Narni De Robotti, l'assessore regionale Riommi, provinciale Rosati, comunale De Arcangelis, i segretari nazionali di categoria, con Giampietro Castano, hanno fatto il punto della situazione che sta diventando sempre più critica ed allarmante. L’ha ribadito lo stesso Unterharnscheidt che la produzione cesserà il più presto possibile per ridurre al minimo le perdite finanziare ed i relativi impatti sui dipendenti e su terzi. Le materie prime sono ormai quasi esaurite e, a giorni, i A PERUGIA Nasce Gruweb, il nuovo software targato Umbra Control, per la gestione del personale. Un sistema on line totalmente innovativo, capace di coordinare le risorse umane, permettendo così una comunicazione semplice e intuitiva tra tutti gli actors. "Gruweb è uno strumento essenziale per la risoluzione delle criticità relative alla gestione del personale" le parole di Mauro Cassini, titolare dell' azienda, che hasottolineatocomeilsoftware non sia esclusivamente un mezzo per controllare presenze ed assenze dei dipendenti, ma anche un elemento in grado di fornire "risultati aggregati nei modi e nei tempi giusti". Il risultato finale si traduce allora in risparmio di tempo, di denaro e nella possibilità di fruire di dati aggiornati in tempo reale e totalmente attendibili. Ottimizzare l'attività degli uffici, semplificare le procedure interne e gestire in modo flessibile e personalizzabile flussi di richieste ferie, permessi o timbrature mancanti sono solo alcuni dei vantaggi apportati dalla nuova tecnologia. "Si è provveduto anche a realizzare sistemi Mobile NFC per tutti i dipendenti itineranti - spiega Cristina Luciani - attraverso cui sarà possibile timbrare facendo uso di un semplice smartphone". Una grande innovazione quella di Umbra Control, che ha saputo mettere sul piatto tutte le proprie competenze in terB mini di gestione d'azienda. Lena Schepers y lavoratori potrebbero trovare i cancelli chiusi, decisione che spetta ai liquidatori di Sgl Carbon Spa, Mauro Montani e Marco Petrucci che “porteranno avanti tutte le fasi della liquidazione, senza alcun indugio”. Una decisione immediata, nelle prossime ore, non giova alla multinazionale che si potrebbe trovare a risolvere il problema relativo alla bonifica senza avere sconti. Jürgen Köhler, il ceo di Sgl Group, si era espresso in termini pacati e distensivi. “Desideriamo ringraziare tutto il personale italiano per la qualità delle produzioni e per la dedizione e la professionalità dimostrate in tutti questi anni. Anche per questo motivo è nostra intenzione impegnarci per ridurre il più possibile l'impatto che la chiusura delle attività produttive avrà sui nostri dipendenti e sulle loro famiglie”. Castano farà una nuova richiesta d’incontro alla multinazionale e invierà una lettera formale, (ma non troppo), all'ambasciata tedesca facendo notare la z SINDACATO CORRUZIONE, I DATI FANNO PAURA INCIDONO LE AMNESIE DELLA POLITICA A PERUGIA Ti hanno mai chiesto una tangente negli ultimi 12 mesi? A questa domanda il 12% degli umbri ha risposto di sì. Questo dato, fornito da uno studio pubblicato dall’Institute For Good Government dell’Università di Goteborg, è emerso nella tavola rotonda sul tema della corruzione alla scuola di amministrazione pubblica Villa Umbra di Pila e organizzata in occasione della due giorni del congresso regionale di Funzione pubblica Cgil. Dai dati, nello specifico, l'Umbria risulta essere l'ottava regione più corrotta d’Italia e una delle più corrotte a livello europeo. All'incontro, moderato da Fabrizio Ricci della Cgil Umbria, si sono susseguiti gli interventi di Alberto Vannucci, docente di scienza politica all'Università degli Studi di Pisa e Iaia Calvio, ex sindaco del Comune di Orta Nova (Foggia), protagonista di una coraggiosa denuncia sui comportamenti distorti della politica, dell'amministrazione e della società civile. “Corruzione e inefficienza - ha spiegato Alberto Vannucci - sono due facce della stessa medaglia. In un'amministrazione inefficiente si sviluppano le condizioni migliori perché burocrati, funzionari e politici possano chiedere tangenti. C'è una grande amnesia della classe politica italiana e riguarda uno scenario di corruzione come quello di Mani pulite, il più devastante nella storia delle democrazie occidentali di sempre. Così, per circa 20 anni, non ci sono stati provvedimenti di contrasto. Al contrario, paradossalmente, sono state introdotte delle misure, quasi calibrate, che hanno reso la pratica della corruzione B più redditizia e con un’alta aspettativa di impunità”. Errico Mascioli y precarietà della vertenza. Per Fabrizio Framarini, della Femca, “l'incontro, nonostante l’assenza dell'azienda è servito per mettere ordine alla complicata trattativa e come sindacato abbiamo chiesto al ministero di continuare nella ricerca di un imprenditore che sostituisca Sgl nella produzione degli elettrodi. L’importante è che dobbiamo creare le condizioni affinché gli impianti rimangano in marcia. Con gli impianti fermi nessuno si potrà interessare a continuare la produzione”. Per motivi tecnici sarebbe opportuno non spegnere il forno, visto che per riavviarlo sono necessarie delle procedure che non sempre riescono. E' dunque una corsa contro il tempo trovare l’acquirente ma, sostiene Klaus Unterharnscheidt, “prima di avviare una qualsiasi verifica in merito alla vendita del sito, i nostri liquidatori dovranno accertare l’affidabilità del potenziale acquirente e vagliare i termini dell’offerta riguardo al piano di liquidazione, la tempistica, le risorse finanziare e tutti gli altri prerequisiti del caso”. Tempi lunghi, intanto le produzioni si fermeranno, i clienti saranno costretti a rivolgersi ad altri stabilimenti, e un patrimonio e un'eccellenza come il sito di Narni Scalo (nato nel 1896,) finirà nel dimenticatoio, con gravi danni per centinaia di famiglie e per il territorio. Il Governo aveva cercato di venire incontro ai problemi sollevati da Sgl Carbon per sgravare i costi, proponendo aiuti in materia di fornitura di energia elettrica, ed altri interventi per evitare la chiusura. Ieri pomeriggio c'è stata un’assemblea dei lavoratori nella sala mensa all'interno dello stabilimento, in via del Lavoro, numero 8. Lo stato d'animo delle maestranze è a terra, nonostante la solidarietà espressa da più parB ti. CORRIERE DELL’UMBRIA Perugia t Venerdì 7 Marzo 2014 19 Il segretario democratico Giacopetti apre al ticket Boccali-Fioroni. Udc contro il centro destra “Liste aperte ai non iscritti” di Alessandro Antonini A PERUGIA - Ci sarà il ticket Boccali-Fioroni? Con la seconda capolista Pd alle amministrative del 25 maggio? “Prima dobbiamo parlarne con i diretti interessati. Poi dovrà decidere l’assemblea. Ho parlato con Anna Rita, lei ha confermato di voler dare un contributo, ché il lavoro fatto non vada disperso”. Queste le parole del segretario comunale del Pd Francesco Giacopetti. Spiega anche che pensa a una “lista aperta, senza paletti né logiche spartitorie, con possibilità di inserire anche i non iscritti, per dare un valore aggiunto al Pd. Nel criterio di alternanza uomodonna”. I 32 nomi dovranno essere presentati 30 o 40 giorni prima del voto (oggi se ne saprà di più). Il sottosegretario Bocci aveva auspicato l’apertura a movimenti e forze civiche. Ipotesi di liste? “Fatta la coalizione - spiega Giacopetti - sono possibilista in questo senso. L’apertura alle istanze civiche c’è e ci deve essere. Non chiudo la porta a questa ipotesi: se poi non saranno liste collegate, lo ripeto, il Pd nei suoi nomi potrebbe includere non iscritti che ne condividono la politica e il programma”. Programma che si fa insieme alla coalizione. Lunedì pomeriggio alle 18 c’è l’incontro decisivo. L’ultimatum di Boccali (“48 ore”) Apertura alle istanze civiche E’ la richiesta fatta da Bocci in appoggio alla candidatura a sindaco di Wladimiro Boccali (foto) E apre le porte al possibile ritorno di Girlanda FI, tre consiglieri si fanno avanti Ma la Polidori guarda “fuori” A PERUGIA Per adesso ci sono solo tre richieste di candidature scritte: si tratta dei consiglieri comunali Renzo Baldoni, Rocco Valentino (regionale) e Giuseppe Cenci. Tutti di area Laffranco. La Forza Italia di Catia Polidori guarda però alla società civile. E lavora “in proprio”, in attesa che i livelli nazionali sciolgano le riserve per quanto riguarda l’alleanza con il Nuovo centro destra. Polidori, che “spalanca le porte del partito” ad un possibile ritorno di Rocco Girlanda (che non è mai entrato in Ncd e visto il gelo dei vertici umbri nei suoi confronti difficilmente lo farà, ndr.), non esclude tuttavia che alla fine i dirigenti di partito - che ad oggi non si sono candidati - debbano B per spirito di servizio scendere in campo. è scaduto da un pezzo. Al tavolo ci sono tutti. Prc, Pdci, socialisti, Idv, Centro democratico, Sel. Nessuno si è sfilato. Il programma metterà tutti d’accordo: centro storico, sicurezza, città smart, cultura, sburocratizzazione, welfare e mantenimento dei servizi, lavoro. Intanto dall’altra parte il “centro” si fa avanti. Il coordinatore regionale Udc dell’Umbria, Maurizio Ronconi, va all’attacco sull’immobilismo del centrodestra. “Mai in passato - dice Ronconi - si era verificato che a 70 giorni dalle elezioni amministrative il centro destra non avesse ancora indicato alcun candidato sindaco nelle città più grandi dell’Umbria”. Anche se l’Udc, come nelle passate elezioni, non e “parte di quella coalizione, l’incertezza del centro destra non rafforza di certo la dialettica tra le parti politiche”. “Una situazione di grave incertezza - ribadisce Ronconi - che alla fine può favorire l’avanzata di quei movimenti qualunquisti di cui non si sente il bisogno”. E’ dunque il momento “di arginare il qualunquismo che potrebbe sostituire un centro destra evidentementebalbettante”. Abboccamenti in corso con Scelta civica, il cui segretario regionale Elia Giovanni Orsini si è dimesso proprio in dissenso con la linea delle alleanB ze politiche. Il sindaco Ikea a Corciano, Betti: “Nessun contatto Credo che si stiano guardando intorno” A CORCIANO Il sindaco di Corciano Cristian Betti (foto) è categorico: nessun responsabile dell'Ikea sino ad ora l'ha contatto ufficialmente per valutare la possibilità di realizzare il grande stabilimento nella zona industriale di pertinenza del comune. Di voci però ne girano tante e tante sono anche le persone che con la qualifica non meglio precisata di "emissari" chiedono di qua e di là, anche a diversi sindaci, quale sia la disponibilità ad ospitare una sede del potente gruppo svedese del settore dell'arredamento. Che l'Ikea, dopo il blocco del progetto perugino, stia cercando una zona molto vicina al capoluogo non è un segreto. E' stato annunciato alcuni giorni fa durante la cerimonia inaugurale della sede di Pisa. Ma sono già mesi e mesi che se ne parla. "Io credo che si stiano guardando intorno" precisa Betti "Bisogna solo stare attenti a persone che si dichiarano emissari e millantano rapporti con l'azienda. Vanno dai sindaci per contatti informali, ma la credibilità è tutta da verificare. Io sono comunque contento che il nostro territorio sia ancora molto attrattivo per la grande industria, ci sono ottimi servizi a disposizione e l'apparato comunale è a disposizione per facilitare ogni nuovo insediamento. Dobbiamo solo capire di che cosa hanno bisogno”. Nel territorio, oltretutto, oltre ancora a parecchi lotti disponibili serviti dalla superstrada, ci sono anche zone dismesse da recuperare, come tanto per fare un esempio, quella dell'ex Sicel a Strozzacapponi. B Anna Lia Sabelli Fioretti Venerdì 7 Marzo 2014 DELL’UMBRIA 20 CORRIERE u Perugia Il sindaco e l’idea dello studentato diffuso, bocciato lo steccone davanti alla chiesta dei templari: tutto in un convegno organizzato dalla Cisl Ex carcere e caserme per gli alloggi Adisu Proposta del Comune A PERUGIA (AleAnt) Lo hanno battezzato “studentato diffuso”, niente collegi o stecconi. Tantomeno davanti ad un simbolo della città come San Bevignate. Il sindaco Boccali davanti alla platea della Cisl (incontro sul futuro dei due atenei di Perugia) ritocca i piani sul collegio della discordia. Niente revisione del progetto, secondo questa linea, ma una proposta tutta nuova che recuperi l'esistente. L'idea era stata lanciata anche da alcuni degli animatori del gruppo facebook “Perugia:ieri, oggi e domani”. Non sono pochi gli spazi che sarebbe possibile riutilizzare. A partire da quelli di proprietà del ministero della Difesa e degli Interni. Si tratta della ex caserma di corso Garibaldi e della ex caserma di piazzetta Ferri, in via dei Priori. E ancora: l'ex carcere di piazza Partigiani, che doveva fare da fulcro per la cittadella giudiziaria e dopo il “fallimento” di questa ipotesi si era pensato proprio alla casa per studenti. Il problema è che l'interlocuzione La commissione comunale approva la preconsiliare del campo da calcio Centrosinistra a pezzi su Ponte della Pietra Fuori Prc e Pdci, i socialisti votano contro A PERUGIA In commissione urbanistica di palazzo dei Prori è stata definita “una piccola opera con grandi polemiche”: la costruzione del centro interparrocchiale Beato Giovanni Paolo II di Ponte della Pietra, che per mesi ha diviso l'opinione pubblica. Il “protocollo d'intenti” sottoscritto tra le parrocchie e l'asd di Ponte della Pietra, è stato recepito nella preconsiliare della giunta comunale, per la variante al prg sulla riclassificazione del terreno di proprietà della chiesa, attuale sede del campo da calcio e futura del centro ecclesiale. L'atto è stato approvato dalla III Commissione, dopo l'uscita dall'aula di Pier Luigi Neri (Pdci) ed Emiliano Pampanelli(Prc), con il voto contrario con i ministeri dura da dieci anni e non si è mai arrivati ad una svolta. Boccali aveva anche scritto lettere di fuoco al di Silvano Segazzi e l'astensione di Mario Catrana del gruppo consiliare Sinistra e Socialisti Per Perugia. L'assessore comunale alle Infrastrutture Ilio Liberati ha sostenuto l'accordo di disputare nel campo anche la prossima stagione calcistica, che proseguirà nel nuovo impianto previsto a Pila e nei campi regolamentari a Ponte della Pietra fino alla categoria pulcini. Segazzi invece ha manifestato i suoi dubbi sulla possibilità nel centro interparrocchiale di giocare a calcio la domenica mattina mentre si celebra la messa e sul mantenimento dell'identità e dello spirito di appartenenza dei giocatori dell'asd Ponte della Pietra in altro quartiere. governo per chiederne lo sblocco nel periodo del federalismo demaniale. Per non contare quelli privati o di proprie- Stefania Piccotti tà del Comune, come l'ex Tim, ex Coin, Turreno, ex sede del comune in via Fiorenzo di Lorenzo, zona tra via Oberdan e scalette San Ercolano. Certo, il progetto di San Bevignate (Boccali ha detto che è stato approvato frettolosamente e che non doveva andarelì) per lo stop ai lavori prevede una penale di 1,5 milioni. Si perderebbe anche un finanziamento pubblico di 6. La Cisl e il suo segretario Ulderico Sbarra hanno fatto da cornice a questo incontro con il sindaco Boccali con sullo sfondo il futuro delle due università, presenti anche i rispettivi rettori. Partendo da una descrizione accurata della città di Perugia, che ha visto negli anni un decremento delle iscrizione universitarie, la tavola rotonda si è confrontata su quali regole, relazioni e priorità si debba costruire il nuovo sviluppo. Per questo diviene strategico un approccio meritocratico alle questioni che sappia essere la premessa a nuovi progetti. Tra i settori nei quali si dovrà cercare di creare nuova occupazione quella della conoscenza e comunicazione, la green economy, l'assistenza, la cura e la buona formazione. Nel progetto di Perugia capitale europea, descritto dal sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e appoggiato da Sbarra, “è stata indicata scrive la Cisl in una nota - una possibilità di sviluppo non solo per la città ma anche per l'intera regione, grazie anche ad un'idea progettuale diffusa a livello regionale che sappia valorizzare le singole realtà”. B VALORE AGGIUNTO dalla prima pagina La grande bruttezza A parte l'italica abitudine di scaricare su altri responsabilità che sono riconducibili in modo chiaro e diretto all' Amministrazione Comunale, alla Regione e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, protagonisti, insieme all'Adisu e alla passata amministrazione universitaria, di questa brutta pagina della pianificazione urbanistica perugina, resta la gravità di aver solo pensato alla costruzione di una stecca di edifici pluripiano davanti al magnifico tempio di San Bevignate: un monumento unico nel suo genere, straordinario per la maschia rudezza della sua architettura, eccezionale per le rarissime decorazioni tardo duecentesche conservate al suo interno, inserito in un contesto paesaggistico-ambientale miracolosamente conservato. E' stato chiesto: "ma, quando si varava il piano, i cittadini dove erano"? Non possiamo rispondere per gli altri, possiamo dire di noi: noi ci fidavamo. Confidavamo che un progetto che ha ricevuto tutti i timbri necessari non andasse a sfigurare per sempre la stupenda vallecola punteggiata di olivi, cipressi e filari di viti a ridosso del cimitero monumentale. Pensavamo che quella valle, sopravvissuta alla urbanizzazione degli anni '60, quando non si conoscevano i danni di una cementificazione sfrenata, non cadesse sotto le ruspe oggi, nel momento in cui - non finiremo mai di stupirci - da ogni parte si parla di tutela dell'ambiente, di salvaguardia dei beni artistici, di attenzione per la bellezza. Vedere quest'oasi di verde aggredita dai caterpillar è spaventoso. Fa piacere prendere atto che il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, arch. Francesco Scoppola, si sia detto stupito che tutto ciò si stia verificando non solo in prossimità della chiesa di San Bevignate ma anche a ridosso dei tenimenti agrari appartenuti a Galeazzo Alessi e in una zona assimilabile a bosco per la presenza di numerosi olivi. Ma allora, come mai la stessa direzione regionale ha assentito, sia pure dettando alcune prescrizioni, a quest'obbrobrio urbanistico che, se realizzato, suonerebbe come eterno atto di accusa nei confronti delle pubbliche amministrazioni che lo hanno voluto e autorizzato? Quanto al Comune, ci si chiede come sia stato possibile adottare e approvare una variante al Piano Regolatore Generale per declassare ad area edificabile una zona di eccezionale pregio ambientale. Come se Perugia, già maglia nera nella classifica Istat per tutela del territorio (solo il 5 per cento della superficie è protetta, contro una media nazionale del 15,3), possa permettersi lussi di questo tipo. Proprio a Perugia, del resto, si sta materializzando un esempio negativo di riqualificazione del suolo urbano: la costruzione della nuova Monteluce. Provate ad affacciarvi dal Mercato Coperto per vedere con i vostri occhi l'impressionante inquinamento visivo che producono quegli orrendi ecomostri, una cascata di cemento impietosamente riversata sul colle più bello, aprico e luminoso della città. Ci si chiede se, a guasto ormai consumato, non si poteva trovare proprio lì una comoda sistemazione per gli studenti universitari. Era proprio necessario prevedere il consumo di altro verde e per di più di grande preB gio? Elena Stanghellini Francesco Federico Mancini CORRIERE DELL’UMBRIA Perugia t Venerdì 7 Marzo 2014 21 Amazon sarà main sponsor al Festival internazionale del giornalismo A PERUGIA Il Festival Internazionale del Giornalismo ha annunciato i che Amazon sarà main sponsor dell’edizione 2014. Grazie alla centralità che attribuisce al lettore, Amazon si presenta come il partner ideale per supportare e diffondere la cultura della partecipazione e le opportunità che esistono oggi per quanti creano contenuti, siano essi giornalisti o autori. Al centro dell’VIII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, fondato nel 2006 da Arianna Ciccone e Christopher Potter, ci sono le tematiche legate all’ascesa del lettore e al giornalismo nell’era dell’open web. “Il Festival Internazionale del Giornalismo accoglie con entusiasmo Amazon come main sponsor dell’evento di quest’anno,” commenta Arianna Ciccone, co-founder e direttore del Festival. “Siamo molto felici di collaborare con una delle più innovative realtà dei nostri tempi perché l’era digitale, mai come oggi, presenta opportunità infinite di trovare nuove vie per diffondere l’informazione ai lettori di tutto il mondo.” Grazie al sostegno di Amazon, il Festival si configurerà ancora di più come un laboratorio sperimentale di cinque giorni nel quale i giornalisti saranno liberi di confrontarsi e scambiare opinioni, tra loB ro e con i lettori. Secondo una indagine si colloca al quarto posto nella top ten delle 10 manifestazioni culturali più seguite in Italia Eurochocolate evento da sballo A PERUGIA Eurochocolate è fra i 10 eventi culturali più seguiti in Italia. Lo rileva la speciale ricerca "Sponsor Value - Cultura e Spettacolo" che colloca il popolare evento perugino, seguito da 32,2 milioni di italiani, al quarto posto, preceduto solo dal Carnevale di Venezia (34 milioni), la Mostra del Cinema di Venezia (32,9 milioni) e il Carnevale di Viareggio (32,5 milioni). L'indagine, realizzata da StageUp Sport & Leisure Business e Ipsos, è stata condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana. "Trovarsi in una Top Ten cosi prestigiosa - dichiara Eugenio Guarducci (nella foto), presidente di Eurochocolate fa venire i brividi. Soprattutto perché vicino a noi ci sono eventi che hanno una lunga tradizione mentre Eurochocolate è un evento molto gio- # ! " !" $ % &&%% # # %'() * )+,)*)-! . /) vane che in poco tempo si è dimostrato capace di attrarre l 'interesse di milioni di visitatori. I nostri 20 anni di storia abbassano senz'altro la me- dia degli altri nove eventi in classifica che in totale fanno circa 1701 anni di età! Il nostro prossimo obiettivo sarà quindi la conquista del po- dio." StageUp e Ipsos hanno indagato anche i consumi culturali e di spettacolo degli italiani, fornendo una fotografia delle attività preferite per il tempo libero: la ricerca rileva la prevalenza dell'interesse per il cibo, rappresentato dalla preferenza per le sagre e le feste di paese (37,3 milioni di italiani interessati) e per le fiere enogastronomiche (33,7 milioni di interessati). Si posizionano bene l'andare al cinema (secondo posto con 35,4 milioni di preferenze) e visitare i musei (terzo posto con 34,1 milioni). La visita a mostre temporanee di pittura, fotografia, scultura e design interessa 32,4 milioni di persone e completa le prime 5 posizioni. Le kermesse del cioccolato, sempre più seguita dagli italiani,tornerà dal 17 al 26 ottobre prossimi, con "Masterchoc" . "Non faremo Torte a nessuno" è l'ironico claim della ventunesima edizione, in programma da venerdì 17 a domenica 26 ottobre. Il tema vuole essere uno stimolo per i visitatori ad interagire in maniera diretta con la materia prima cioccolato attraverso anche l'aiuto di esperti cioccoB latieri e pasticceri. Venerdì 7 Marzo 2014 DELL’UMBRIA 38 CORRIERE u Terni Rilevate carenze igienico-sanitarie, problemi strutturali e la presenza non autorizzata di anziani non autosufficienti Blitz in una casa di riposo a “La Castagna”, accertate irregolarità A TERNI Dopo quella presa di mira mesi fa dalla finanza, un’altra casa di riposo finisce nelle maglie dei controlli attivati dal Comune di Terni, dall’Asl e dai carabinieri del Nas e dell'ispettorato del lavoro. Nella giornata di ieri le verifiche sono scattate all'interno di una struttura situata in località La Castagna: la classica casa di riposo - e non una struttura protetta - destinata ad ospitare persone autosufficienti. I controlli, però, avrebbero fatto emergere la presenza di diversi anziani non autosufficienti, oltre una decina in totale. Un fatto, questo, che dovrebbe portare a conseguenze facilmente prevedibili - come la sospensione dell’attività - anche se ogni decisione in merito è stata rinviata alla giornata di oggi. L'intervento degli operatori dei servizi sociali comunali, unitamente al personale Asl e dei carabinieri, si sarebbe concentrato anche su alcune carenze igenico- sanitarie, strutturali e relative all' agibilità dei locali. Le verifiche hanno riguardato anche il personale della casa di riposo e sarebbero state rilevate difformità dal punto di vista dei contratti lavorativi e anche per quel che concerne il numero deB gli operatori presenti. F.T. L’assessore regionale interviene sul dibattito: “Non è una sconfitta e non si temano ricadute di immagine” Sacripanti interroga su polizia postale e polfer di Orvieto Paparelli dice sì all’area di crisi complessa “Sia una grande opportunità per il territorio” A TERNI (r.c.) Sull’area di crisi complessa di Terni si è aperto un dibattito molto acceso, assessore Paparelli qual è la sua opinione? “Il comprensorio ternano sta affrontando una crisi difficile con ricadute economiche ed occupazionali straordinarie. Riconoscere la criticità e la straordinarietà della situazione è condizione necessaria per individuare strumenti e soluzioni, avendo l’onesta politica di chiamare le cose con il proprio nome. Attivare le procedure ministeriali previste per le aree di crisi complesse, significa avere il coraggio di affrontare i problemi del territorio per quello che sono e con l’unico strumento idoneo a dare una risposta ad obiettivi strategici”. Si sono levate alcune voci contrarie a questa ipotesi. Cosa risponde? “Siamo chiamati ad affrontare gli effetti di una crisi globale persistente e politica e associazioni sono ad un bivio: cogliere o meno questa opportunità, senza tentennamenti. Il percorso deve concretizzarsi senza rinvii o tattiche dilatorie, uscendo dalla contraddizione di chi, da un lato, mette in evidenza la gravità dei problemi e dall’altro evidenzia la non necessità di strumenti straordinari. Certo, il riconoscimento di area di crisi complessa non è, e non può essere il fine, ma lo strumento per attivare risorse per un progetto di rilancio territoriale, in grado di far agganciare i segnali di ripresa. E’ giusto che ci sia un dibattito in proposito con opinioni diverse del mondo produttivo e sindacale, ma è il tempo delle scelte e della responsabilità”. Ma per questo territorio non è un po' come ammettere una sconfitta? “Il percorso non può, e non deve, essere percepito come una sconfitta, né far te- Assessore regionale Fabio Paparelli mere ricadute in termini di immagine, ma come una grande opportunità, l’unica veramente percorribile e concreta, in grado di rafforzare il patto di solidarietà tra istituzioni nazionali e locali e il tessuto economico e sociale. Prova ne sono gli esempi positivi di Porto Marghera e Piombino. In passato sia gli accordi di programma, sia i patti territoriali, così come l’incessante lavoro di concertazione sulle grandi vertenze acciaio e chimica verde, hanno generato effetti positivi (Polo universitario, infrastrutture viarie, innovazione etc.) che hanno valorizzato un patrimonio di professionalità, lavoro, cultura e storia industriale che, lunedi sarà celebrata a Terni, con il 130esimo delle acciaierie, alla presenza del presidente Grasso”. Quali sono i veri vantaggi allora? “Laprocedura ha un senso solo se finalizzata ad interventi strategici: riqualificazione industriale e ambientale, nuove infrastrutture, investimenti su innovazione e ricerca. Terni deve sviluppare il suo ruolo di città moderna capace di trainare l’intera Umbria. Le risorse statali straordina- rie, nel caso di accoglimento, unite ad una stagione di fondi comunitari utilizzati per progetti d’area, possono farci raggiungere tali obiettivi”. Anche sui temi ambientali il dibattito si fa sempre più acceso. Facili allarmismi? “Sbaglia chi ritiene che su questi temi siamo all’anno zero o che bisogna ancora accumulare studi ed indagini. Permangono delle criticità ma molto è stato fatto. La Provincia di Terni, e con essa la città, è stata la prima in Italia, ad attivare una rete di monitoraggio della qualità dell’aria; le istituzioni locali sono state le prime a stipulare con la più grande multinazionale del territorio un protocollo ambientale che ha consentito notevoli miglioramenti e che va attuato anche in quelle parti ferme, come il teleriscaldamento ed implementato con progetti di riutilizzo delle scorie. Un piano straordinario di bonifica delle discariche delle fabbriche, può essere un’occasione di lavoro e sviluppo, ma servono risorse, in una città che si è sviluppata, grazie ed intorno alla fabbrica. Allora ciò era un valore, oggi un tema su cui porre l’attenzione senza inutili allarmismi. Un piano di infrastrutture come la bretella Ast, la piastra la logistica e il collegamento ad essa su rotaia, occorrono ad attenuare il problema del traffico, che influisce sull’ambiente”. Quale elemento ritiene maggiormente strategico per il futuro? “Il sostegno alla ricerca e all’innovazione. Terni città intelligente e sostenibile, sostegno alle start up innovative, smart city, smart gride: è questa la Terni di domani. Essere oggi, in questi ambiti, tra le prime 10 città del Paese significa contare su un patrimonio vivo che deve essere coltivato. La Regione deve fare e sono sicuB ro farà la sua parte”. “Continuiamo a perdere pezzi La Provincia non può restare a guardare senza fare niente” A rischio I tagli potrebbero colpire la polizia postale di Terni e quella ferroviaria di Orvieto A ORVIETO “La Provincia non può rimanere indifferente all’ennesimo tentativo di mortificazione perpetrato ai danni di questo territorio e ai suoi cittadini”. A dirlo è il consigliere provinciale Andrea Sacripanti (Gm) che con un’interrogazione urgente chiede alla giunta di intervenire per scongiurare la chiusura del posto di polizia ferroviaria di Orvieto e della polizia postale di Terni. “Una scelta insensata - sostiene - sia per Orvieto, che rappresenta un polo di attrazione turistica importantissimo per l’Umbria e il cui scalo ferroviario ha un bacino di utenza considerevole, sia per Terni che dovrà rinunciare ad uno strumento fondamentale per il contrasto ai crimini informatici in costante aumento. Dopo il tribunale e la sede dell’Asl, il territorio rischia di perdere altri pezzi di istituzioni. La situazione - conclude il documento - non è più tollerabile anche perché queste scriteriate e incomprensibili decisioni, oltre a ledere il prestigio delle singole realtà territoriali, avranno un impatto fortemente negativo sulla vita dei cittadini il cui diritto alla sicurezza, alla legalità e a fruire di servizi essenziali, appare ormai irrimediaB bilmente compromesso”. Il titolare delle deleghe economiche di Palazzo Donini è stato ascoltato dalla seconda commissione I lavori al circolo Il Drago dalle ore 9 innovazione e ricerca Riommi: “Strumento utile da inquadrare in area vasta” Sviluppo, Oggi il workshop Assindustria A PERUGIA “In un periodo di crisi internazionale come quello attuale il nostro obiettivo deve essere il rilancio dello sviluppo dell’industria manifatturiera nel nostro territorio. L’attivazione dell’area di crisi complessa è l’unico strumento politicoamministrativo al momento disponibile. Siamo però consapevoli di tutti i limiti oggettivi che ha questo dispositivo normativo, anche per il continuo mutamento del quadro legislativo di riferimento. Ma non possiamo non porre questo tema all’interno della politica industriale del nostro paese. Per rendere più efficace lo strumento dell’area di crisi complessa, però, è necessario valutarlonon solo nell’ambito del territorio ternano ma all’interno della crisi che sta colpendo tutta l’Umbria, l’Italia centrale e l’intero Paese”. È quanto dichiarato dall’assessore all’economia, Vincenzo Oggi incontro aperto a tutti i cittadini Anche a Terni nasce il comitato a sostegno della “Lista Tsipras” A TERNI Anche a Terni, dopo un’affollata assemblea alla Circoscrizione Nord, nasce l’intenzione di costituire il comitato per la “Lista Tsipras” alle europee del 25 maggio, che aderisce all’appello nazionale lanciato da Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli e Guido Viale a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito greco Syriza. Un altro incontro, sempre aperto a tutti, si ripeterà oggi alle 17 presso la sede messa a disposizione di Rifondazione Comunista in via Vitalone, 18. Per qualsiasi info comitato.tsipras.terni@gmail.com o pagina facebook Terni B per l’Altra Europa - con Tsipras. Riommi, nel corso dell’audizione che si è tenuta ieri in seconda commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, nell’ambito dell’analisi della mozione di Damiano Stufara (Prc) per il riconoscimento dello stato di crisi complessa per l’aria di Terni e Narni. La commissione ha delegato il consigliere Manlio Mariotti (Pd) e lo stesso presentatore della mozione Damiano Stufara, a lavorare ad una sintesi dopo le indicazioni raccolte nelle numerose audizioni tenute. Il gruppo di lavoro predisporrà una bozza di documento da analizzare in commissione per poi essere portato in aula. Nel corso della seduta è stato preso in considerazione anche il documento presentato dal presidente del consiglio regionale, Eros Brega, per lo studio delle problematiche ambientali del territorio ternano, che verrà approB fondito nella prossima seduta. A TERNI Innovazione e ricerca per lo sviluppo del territorio ternato. Sarà il motivo conduttore del workshop organizzato della sezione territoriale di Confindustria Umbria in programma oggi alle 9 al circolo “Il Drago”. Un’occasione di incontro tra le imprese ei principali attori del territorio per confrontarsi su alcune questioni cruciali e proporre idee concretamente realizzabili. L’incontro sarà aperto dal presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti. Seguiranno interventi dedicati a innovazione, multinazionali, finanza per le imprese, azioni che la sezione di Terni ha programmato ber il prossimo biennio. Queste ultime saranno illustrate dal preB sidente Stefano Neri (nella foto). -MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 07/03/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni Venerdì 7 Marzo 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Aidas, le socie Actl fanno dietrofront «Torniamo nella cooperativa» Terni Arrivano tre pm ma mancano gli uffici: in tilt il tribunale Capotosti a pag. 45 Servizio a pag. 45 Perugia Blitz della polizia nei covi dei clandestini Controlli negli appartamenti di Fontivegge Trovati balordi legati al mondo della droga Servizio a pag. 34 Malato di gioco denuncia lo Stato Paolo, cinquantenne perugino, porta in tribunale i Monopoli: «Persi 200mila euro per colpa di Gratta e Vinci e videopoker». C’è anche chi si gioca tutta la liquidazione ` Michele Milletti PERUGIA Un dramma iniziato per gioco. Proseguito nel gioco diventato malattia. E ora la consapevolezza che tornare alla normalità sarà tutt’altro che un gioco. Perché ha distrutto se stesso nell’ossessione della vittoria che cambia la vita, ha deluso sua moglie e i suoi figli. Perché ha un fardello di duecentomila euro a zavorrare i suoi giorni. E nonostante tutto può dirsi fortunato, dal momento che ha ritrovato lavoro e un minimo di serenità. Questo perché Paolo, cinquantenne perugino, dopo quattro anni di gioco malato e sfrenato ha avuto il coraggio (o forse la forza che la disperazione può dare) di chiedere aiuto allo sportello di Adoc Umbria, l’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori diretta nella nostra regione da Angelo Garofalo. E ora, rimesso in carreggiata, Paolo si appresta a dare battaglia allo Stato. Ha deciso, affidandosi all’avvocato Stefania Biscotti e con il sostegno dell’Adoc, di portare in tribunale l’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Responsabile, a suo dire, della ludopatia di cui ha sofferto per anni. Continua a pag. 37 Rapina, legata per ore e salvata dalla figlia Buoni propositi Gli umbri lo fanno meglio atelo a Perugia, giocatela a Gubbio, assaggiatela Todi, compratela a Terni, bevetelo a Foligno e ascoltatela a Terni, gustatela a Castello o a Norcia. Quel che vi pare, purché in Umbria. Da queste parti funziona meglio. Saranno le colline, il F clima, la terra, la manualità, ma quanto di assaggia, si pianta, si produce e si tesse è più buono, più delicato, più saporito, più caldo. Così viene percepito, così va raccontato, così è. Pare incredibile, ma l’Italia continua a premiare i prodotti umbri. A partire da uno. Continua a pag. 44 Tanti i malati di gioco in Umbria La tragedia del Broletto Il giorno del ricordo Assalto di un bandito solitario a una gioielleria del centro di Foligno FOLIGNO Rapinatore solitario assalta la gioielleria Brunozzi in Corso Cavour, storica attività che si trova nel complesso del palazzo delle logge in pieno centro storico, blocca la titolare, la lega e quindi fugge. La donna resterà legata e imbavagliata per ore fino a quando non la salverà la figlia. Il bandito è fuggito a piedi, ma la polizia che conduce le indagini, non esclude che possa avere avuto un complice ad attenderlo a bordo di un’automobile. Gli investigatori della poliziapensano sia stato un colpo studiato e non improvvisato. Forse studiato da settimane. Camirri a pag. 42 L’angolo del meteo Weekend ok Gilberto Scalabrini Il tempo guarisce lentamente, l'instabilità è sempre meno vivace e gli spazi di sereno si fanno più ampi. E' il segnale che si apre un lungo periodo di alta pressione, come se l'esordio della primavera meteorologica volesse rompere ogni legame con l'inverno appena trascorso. Oggi, il tempo si presenta stabile, ma il cielo non sarà completamente soleggiato. Domani qualche incertezza per le nubi nelle zone interne dell'Umbria orientale. Domenica prevalenti condizioni di bel tempo, ma il vento sarà a tratti sostenuto e freddo. Ansia da presidente Boldrini. Ieri non è arrivata per via dei lavori della Camera, oggi la attendono per due cerimonie a Perugia e Todi. Ieri era stato allertato anche un noto parrucchiere. Oggi arriverà? ***** Cena di ringraziamento per la vittoria alle primarie Pd di Perugia. Boccali si lascia andare a una lista dei cattivi: Capaldini, Chianella e Rossi (Aviano). I quali ora organizzeranno la resistenza? Mini dirigenti il premio appeso a una firma PERUGIA Nell’anno delle elezioni comunali le trattative per i contratti integrativi negli enti locali diventano materia che incendia ben più del normale. La partita che si gioca al Comune di Perugia diventa chiave non solo per i 1200 che guardano la busta paga e aspettano. Ma anche perché può diventare un caso di scuola per l’Umbria che fa i conti con il grande mondo del pubblico impiego e con la spending review. I bene informati raccontato come nei giorni scorsi la delegazione trattante del Comune di Perugia si sia seduta al tavolo con i sindacati con indicazioni chiare: portare a casa l’accordo sulle linee guida e poi parlare di quattrini. Ma dentro ai tre punti chiave che l’amministrazione mette sul piatto, sotto sotto di soldi già si parla. Perché, per esempio, c’è la possibilità che le mitiche posizioni organizzative becchino una sforbiciata, ma non troppo però. Meglio farlo di più dal 2015. Sulle risposte le Rsu sono tiepide. Anche perché c’è un documento del 25 novembre scorso che picchiava duro, tra SPENDING REVIEW COMUNE DI PERUGIA BAGARRE SU SOLDI E ACCORDI «Daniela e Margherita erano un esempio» PERUGIA Il 6 marzo 2013 due dipendenti della Regione, Daniela Crispolti e Margherita Peccati, vennero uccise mentre erano al lavoro. «Erano due brave persone», ha detto commossa la presidente Marini. Fabrizi a pag.44 l’altro proprio sui soldi ai mini dirigenti: meglio darne di più agli impiegati cui finiscono sempre le briciole. Ma c’è di più. C’è una postilla sull’accordo firmato per il 2012 che dice come a fine 2013 scadeva l’accordo decentrato 2010-2013 e che prima di mettere mano al pagamento di nuove indennità bisognava rimettere tutto in discussione. Discussione che è iniziata nei giorni scorsi. E c’è chi pensa di brandire quelle righe messe a verbale proprio dai sindacati interni per spiegare che forse è inopportuno continuare a pagare i mini dirigenti (e le alte professionalità) a fronte di un accordo che una delle due parti considera scaduto. Si sa, nella dialettica sindacale non si va per il sottile. E la partita dei premi è quanto mai delicata. Soprattutto perché il pubblico impiego, che in Umbria pesa per più di quarantamila addetti(scuola compresa), si trova a dover fare i conti con la cinghia da tirare. Anzi, già tirata. E quando c’è la sfida per i premi la tensione si accende con niente. Anche su una virgola. Figurarsi su una firma e sulla proposta di un accordo che infila paletti e mosse col contagocce. Luca Benedetti luca.benedetti@ilmessaggero.it © RIPRODUZIONE RISERVATA www.lanazione.it/umbria e-mail: cronaca.perugia@lanazione.net - spe.perugia@speweb.it VENERDÌ 7 marzo 2014 StragedelBroletto,unannofa Toccante cerimonia in Regione. Il ricordo di Margherita e Daniela Dal lusso al carcere Quando Gheddafi Jr. era il «re» di Perugia «Eurochocolate» diventa il quarto evento nazionale Lo dice una ricerca specializzata: il Festival più gustoso d’Italia mobilita ogni anno milioni di fans SERVIZI · Alle pagine 2 e 3 S.COLETTI · In Nazionale L’INVENTORE EugenioGuarducci, estro& talento CIIOOCCCCOOLLAATTOO C DDII SSUUCCCCEESSSSOO Gioielleria rapinata, ferita la titolare BORGIONI · A pagina 7 Malati di scommesse «Rovinato» dal gioco: perde una fortuna S. ANGELICI · A pagina 4 «Colpo grosso » in pieno centro a Foligno. Ha agito un bandito solitario PEPPOLONI · A pagina 13 La storia Presi tre giovani. Sono gli autori di raid tra Umbria e Toscana Da Bergamo al Trasimeno per svaligiare ville SONO TRE VENTENNI. Tutti di origine albanese. E sono loro, secondo i carabinieri, i componenti di una gang che ha compiuto raid e furti in ville e abitazioni isolate al confine tra Umbria e Toscana, partendo da Bergamo, città dove risiedevano. I tre sono stati arrestati dai carabinieri di Siena, al termine di una lunga indagine che ha portato i militari a ricostruire il modus operandi della banda e poi a identificare e bloccare i componenti. I tre albanesi, che agivano sempre intorno all’ora di cena, sono ritenuti responsabili di almeno due saccheggi compiuti tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre in abitazioni di Castiglione del Lago, dalle quali era stato portato via un bottino ingente in denaro contante, gioielli e vari oggetti preziosi. Altri colpi erano invece stati messi a segno in Toscana. Gli albanesi avrebbero avuto dei ‘fiancheggiatori’ anche a Perugia. Blitz contro i pusher Abitazioni al setaccio BERETTA · A pagina 5 OGGI SU: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO ‘Carnevale del cane’ La grande sfilata LEGGI L’ARTICOLO Violenze, don Elvio a processo LEGGI L’ARTICOLO Corriere della droga preso alla Stazione • 32 ECONOMIA & FINANZA IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE VENERDÌ 7 MARZO 2014 INNOVAZIONE RICONOSCIMENTO CONSEGNATO DAL SALONE TECNOLOGICO DI CREMONA Dal tabacco al biogas? Si fa così Premiata l’azienda umbra «Iraci» per la riconversione della filiera · PERUGIA CAMERA ll segretarioMarioPera NUOVI SISTEMI Visure camerali, si cambia · PERUGIA CON UN NUOVO volto ed ele- menti innovativi, è entrata in scena la rinnovata visura camerale. Amministrazioni, professionisti e cittadini, nella consultazione dei dati del Registro delle imprese, potranno ottenere così informazioni ancora più chiare, complete, accessibili e garantite. «Rendere i contenuti della visura camerale più chiari, completi e facilmente fruibili, — ha affermato Mario Pera, segretario generale della Camera di Commercio di Perugia — è il nostro contributo ad aumentare la diffusione del patrimonio informativo delle Camere di Commercio verso le imprese e i cittadini. Attraverso Infocamere lavoriamo costantemente e investiamo nello sviluppo del Registro delle imprese che rappresenta uno degli asset nazionali sui cui fondare lo sviluppo dell’Agenda digitale. Spazio dunque alle novità nella visura camerale, per incontrare sempre meglio le esigenze degli utenti. Informazioni più chiare e complete, grazie alla nuova veste grafica della visura camerale e di tutti i documenti ufficiali, che facilita la lettura dei principali dati dell’impresa. Informazioni più accessibili e garantite, grazie al QR Code che consente ovunque e in qualsiasi momento di recuperare il documento originale direttamente da smartphone e tablet e confrontarlo con quello in proprio possesso». DA IERI sulla prima pagina della visura sono evidenziate le principali informazioni dell’azienda: i suoi dati anagrafici ed economici, le informazioni relative all’attività esercitata e un riepilogo dei documenti e delle certificazioni dell’impresa. Grazie all’indice navigabile si può accedere direttamente alle informazioni da approfondire ed avere una sintesi dei dati principali grazie agli schemi presenti all’inizio di ogni paragrafo. HA SEMPLICEMENTE cambiato «dieta», passando dalla coltivazione tradizionale del tabacco, coltura ad alto reddito che dava lavoro a 5 dipendenti, alle colture energetiche (mais, sorgo, triticale e orzo) e ha garantito col biogas la conservazione dei posti di lavoro. Ma non solo: di recente ha ridotto drasticamente la quota di insilati grazie a una serie di accordi con aziende della zona per il ritiro dei loro residui. In tal modo ha dato anche risposta a problemi significativi del settore olio (la gestione della sansa) e di un vicino allevamento suinicolo, che così ha potuto riprendere l’attività zootecnica grazie alla possibilità di cedere i liquami all’impianto di biogas. GRAZIE al biogas, il calore ottenuto va per il 35% al riscaldamento dei digestori, per il 10% agli uffici e abitazioni, il 25% per le serre aziendali. Parliamo dell’azienda agricola «Iraci Borgia» di Bevagna, gestita dal giovane manager Giacomo Iraci. L’azienda è stata premiata a Cremona nell’ambito di «BioEnergy Italy», il più importante salone delle tecnologie per le CORAGGIOSO A sinistraGiacomoIraciriceve il premio«BioEnergyItaly» a Cremona.In altostudenti in visitaall’aziendadi Bevagna STOP ALLA CRISI L’impresa agricola è riuscita a mantenere i livelli occupazionali biomasse e le rinnovabili in agricoltura. Il premio impianti a biomasse o biogas, e relativa filiera, (impianti di combustione o gassificazione o digestione anaerobica), è destinato alle aziende agricole e agli enti locali che hanno offerto i migliori esempi d’impianti realizzati nel rispetto dell’uso del suolo e delle risorse naturali, dell’efficienza energetica e degli interessi dell’agricoltura e delle comunità locali. E LA «IRACI» aveva appunto tutte queste caratteristiche, tanto che è tornata a casa, incassando anche la menzione speciale. Tra le motivazioni del premio, la modifica ri- levante della «dieta» che ha consentito un uso efficiente di residui; la soluzione di uno dei problemi più annosi dei frantoi della zona, come il recupero della sansa di olive; la ripresa di un’attività zootecnica confinante, grazie al ritiro dei liquami. Da sottolineare che l’azienda si è dimostrata in «salute» anche dal punto di vista occupazionale, visto il mantenimento dei posti di lavoro dopo la fine della tabacchicoltura. Silvia Angelici IL CONVEGNO SE NE PARLA A VILLA UMBRA DI PILA LA SCELTA LA CIA APPREZZA IL TESTO REGIONALE · PERUGIA «LA PREADOZIONE da parte della Giunta Regionale della nuova normativa su agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale costituisce un importante passo avanti in direzione dell’adeguamento delle disposizioni di legge alle nuove esigenze del mondo agricolo». Questo il primo commento di Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell’Umbria, al provvedimento trasmesso al Consiglio Regionale per la definitiva approvazione. «La multifunzionalità dell’azienda agricola rappresenta una delle innovazioni più interessanti degli ultimi anni — spiega Brugnoni — E’ quindi da giudicare positivamente l’inquadramento in un’unica legge delle tre espressioni più rilevanti di questa importante novità, più volte richiesto dalla Cia dell’Umbria. Ora occorre stringere i tempi per il varo finale della legge da parte del Consiglio Regionale». «Fonti rinnovabili, la sfida» Sì alla legge sugli agriturismi «FONTI rinnovabili ed efficienza energetica, quali strumenti, obiettivi ed opportunità offerte dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE)». È questo il tema che sarà approfondito mercoledì 12 alle 9 a Villa Umbra durante il convegno organizzato della Scuola umbra di amministrazione pubblica. L’iniziativa si colloca all’interno del protocollo d’intesa firmato il 24 luglio 2013 tra Regione Umbria, GSE e Sviluppumbria. Il GSE opera per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la qualifica tecnico-ingegneristica e la verifica degli impianti a fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento e riconosce gli incentivi per l’energia elettrica prodotta e immessa in rete da tali impianti. Deve garantire una maggiore concorrenzialità nel mercato del gas naturale. LA STRETTA ‘UMBRA CONTROL’ HA PROGETTATO IL «GRUWEB». CONSENTE DI CONTROLLARE I DIPENDENTI Addio ‘furbetti del cartellino’. Un software li stana intorno al perimetro del Duomo di Milano, il sistema di building automation della Galleria Nazionale dell’Umbria, il sistema di sicurezza per la Biblioteca Nazionale di Firenze, tutti gli impianti di sicurezza integrati presenti nel complesso anrchitettonico della «Fondazione Cini» sull’Isola di San Giorgio a Venezia. · PERUGIA VECCHIO «CARTELLINO» addio. Adesso c’è Gruweb ed è il programma che consente la gestione del personale on line e da tutti i dispositivi. Il software è stato progettato da «Umbra Control», azienda specializzata nel settore della sicurezza e videosorveglianza, della raccolta e gestione dati. L’azienda fondata nel 1975 da Mauro Cassini e Italo Ercolani opera in tutti questi settori progettando e realizzando sistemi per i settori industriale, bancario, pubblico, militare. Ieri, il presidente della sezione «meccanica» di Confindustria Pietro Tacconi con Veronica Albergotti e Mauro Mar- chi (entrambi di Umbra Control) hanno illustrato le caratteristiche del programa. L’AZIENDA negli anni ha indirizzato la sua specializzazione verso la protezione dei beni artistici, architettonici e storico-religiosi lavorando in quest’ambito su tutto il territorio nazionale. E’ di «Umbra Control» l’avanzato sistema videosorveglianza sulle terrazze e LE COMPETENZE di Umbra Control nella creazione di sistemi capaci di centralizzare la gestione di tutti gli impianti tecnologici è stata utilizzata anche per la progettazione e realizzazione del sistema di protezione della Sacra Sindone in occasione della sua esposizione al Duomo di Torino nel 2010.
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