CORTE DI GIUSTIZIA POPOLARE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE III CONGRESSO NAZIONALE IL DIRITTO ALLA SALUTE: UN DIRITTO INALIENABILE CRITICITA’ A CONFRONTO COMMISSIONE TECNICA NAZIONALE DIPARTIMENTO UROLOGIA FederAnziani - Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Via Orazio, 10 - 00193 Roma - Tel. 06 87756407 - Fax 06 87756396 - C.F: 97430410585 segreteria.presidenza@federanziani.it - www.federanziani.it segreteria@cortegiustiziapopolare.it - www.cortegiustiziapopolare.it La prevalenza dell’Iperplasia Prostatica Benigna (IPB) aumenta con l’aumentare dell’età, quindi il numero dei soggetti colpiti è in crescita a causa proprio dell’invecchiamento della popolazione. Colpisce il 5-10% dei 40enni e arriva fino all’80% degli uomini tra 70 e 80 anni. Non in tutti questi, però, l’IPB diventa sintomatica. Tra i sintomi (LUTS) troviamo: frequente bisogno di urinare durante il giorno (pollachiuria); risvegli notturni per la necessità di urinare (nicturia); bisogno impellente e improvviso di urinare (urgenza); incontinenza da urgenza; flusso urinario debole e intermittente; difficoltà ad iniziare la minzione; sforzarsi per urinare; gocciolamento post-minzionale; tempo di svuotamento prolungato; L’IPB causa anche una riduzione della qualità della vita, a causa dei sintomi infatti vengono intaccate in maniera riduttiva le relazioni sociali e l’attività nel tempo libero. Tuttavia, soltanto un 50% dei soggetti che evidenziano LUTS consulta il proprio medico. Una variabile che influisce in maniera significativa nella diagnosi di IPB è la scarsa consapevolezza dei soggetti verso questa patologia. Molti uomini associano questi sintomi a normali problematiche legate all’età (70% dei casi), e non la concepiscono quindi come una patologia curabile. La mancata consultazione di un medico deriva anche dallo scetticismo sull’efficacia dei trattamenti medici disponibili (50%), e dal timore di un’eventuale intervento chirurgico (25%). Un’altra variabile fondamentale risulta essere la scarsa aderenza alla terapia in quei soggetti che, presa coscienza del problema e vedendo un iniziale miglioramento legato al trattamento a loro prescritto, pensano che il problema in effetti sia stato risolto e smettono di assumere farmaci. Questo accade da un lato, da un altro, invece, la Commissione Tecnica Nazionale Dipartimento UROLOGIA 2/7 responsabilità ricade sul MMG che non sottolinea la cronicità della patologia e non raccomanda quindi una continuità di cura. Ad un anno, infatti, l’aderenza al trattamento per IPB risulta essere di circa il 30%, e ciò denota una scarsa compliance da parte del paziente nel curare la propria patologia. In uno Studio recente su pazienti di nuova diagnosi con IPB è stato trovato che la maggioranza di essi aveva sospeso la terapia per l’IPB in modo prematuro e circa un terzo ha sospeso il trattamento dopo 3 mesi, mentre il 64% nell’arco di un anno. Impatto Epidemiologico Lo studio D-Impact portato avanti in 3 Paesi europei (Italia, Spagna e Francia) ha evidenziato come circa 3 pazienti su 4 con LUTS che si presentavano nello studio del MMG mostravano una prostata ingrossata. Nello specifico l’86,8% degli italiani al momento della prima valutazione presentava una dimensione della prostata >30 ml, contro il 78,7% degli spagnoli e il 54,4% dei francesi, mentre per i livelli di PSA non si sono riscontrate significative differenze. La prevalenza di IPB confermata in un secondo step dall’urologo è stata poi 66%. Nei vari studi presenti in letteratura, i pazienti con sintomi avanzati decidono di consultare il medico con percentuali medie di accesso variabili dal 18% al 45%. Le motivazioni di accesso in ambulatorio sono, in ordine di frequenza, la gravità della sintomatologia, la sintomatologia da svuotamento piuttosto che da riempimento, la presenza di disturbo/fastidio piuttosto che da sintomi propriamente detti, la maggiore informazione sull’argomento (derivante dal livello socio-culturale), dall’età più avanzata. Il numero di prestazioni sanitarie legate alla affezioni prostatiche è molto alto, l’IPB, con circa 8,1 milioni di visite effettuate ogni anno, è infatti la seconda patologia per diagnosi effettuate negli uomini, dietro soltanto all’ipertensione arteriosa. Dagli anni ’90 ad oggi questo numero è più che raddoppiato. Dai dati del Ministero della Salute in Commissione Tecnica Nazionale Dipartimento UROLOGIA 3/7 merito ai farmaci che vengono rimborsati dal SSN, troviamo otre 327,8 milioni di euro. I ricoveri per questa patologia sono oltre 14.000, per un totale di 74.834 giornate di degenza. Consumo dei farmaci per IPB Un confronto europeo dimostra come la spesa dei farmaci per l’apparato uro genitale e gli ormoni sessuali, in percentuale sul totale della spesa per farmaci, sia molto alta in Spagna (7,9%), Finlandia (7%) e Italia (6,9%) rispetto ad altri Paesi. Secondo l’OsMed, questo tipo di farmaci è all’ottavo posto per spesa pro-capite nel 2013, con 21,7 euro a persona (Figura 1). Figura 1: Confronto internazionale della distribuzione percentuale della spesa farmaceutica territoriale* 2013 per i farmaci Genito-urinari e ormoni sessuali UK Spagna Portogallo Irlanda Grecia Germania Francia Finlandia Belgio Austria Italia 6,1 7,9 6,5 4,6 2,9 4,4 4,1 7 5,5 4,3 6,9 0 2 4 6 8 10 * Il valore di spesa comprende i farmaci di classe A-SSN (pubblico + privato), di classe C con ricetta e i farmaci di automedicazione (SOP e OTC) Fonte: Elaborazioni OsMed su dati IMS/Health La curva dei consumi registra, dai 30 ai 60 anni, valori di consumo maggiori nelle donne grazie all’assunzione dei preparati ormonali; dai 75 anni in su, invece, la curva Commissione Tecnica Nazionale Dipartimento UROLOGIA 4/7 mostra una vera e propria impennata negli uomini proprio a causa della cura dell’IPB. La prevalenza di consumo di questi farmaci supera il 30% della popolazione in questa fascia d’età, ed in parallelo cresce anche la spesa pro capite, fino ad arrivare a 62,7 euro negli uomini over 75. Tabella 1: Iperplasia prostatica, andamento regionale delle DDD/1.000 abitanti die pesate. Confronto 2005-2013 Regione 2005 Piemonte Valle D'Aosta Lombardia PA Bolzano PA Trento Veneto Friuli VG Liguria Emilia R. Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia * Interruzione di 2006 18,7 20,6 17,2 18,8 16,5 17,9 14,2 15,6 15,4 17,2 15,3 17,0 17,1 19,0 20,8 22,6 20,0 21,2 20,1 21,7 20,9 23,5 22,7 24,6 23,4 25,5 18,4 21,6 14,5 17,4 19,1 20,9 18,0 20,7 17,8 20,4 21,1 23,3 21,3 23,6 17,1 18,9 19,0 20,9 serie storica 2007 22,2 19,9 19,2 16,4 18,6 18,6 20,4 24,2 22,5 23,1 25,4 26,6 26,8 23,0 18,9 22,2 22,7 22,5 24,3 25,5 20,8 22,4 2008 23,9 20,5 20,6 17,3 20,2 20,0 21,6 25,7 22,8 24,4 26,8 28,6 27,9 24,6 21,4 23,9 24,8 24,5 27,1 27,0 22,3 23,8 2009 2010 25,2 21,8 21,7 17,7 21,2 21,3 22,3 27,0 23,6 25,4 28,1 30,1 29,1 24,9 22,7 25,2 26,6 26,4 27,7 28,0 23,7 25,0 26,5 23,3 22,9 18,5 22,2 22,6 23,5 28,0 25,2 26,8 30,2 32,1 30,2 26,7 23,9 26,3 28,1 26,9 28,7 29,4 25,4 26,3 2011* 28,2 24,9 24,8 20,5 24,3 24,5 24,8 29,2 30,3 28,3 32,6 34,3 33,1 28,2 25,1 28,3 29,1 28,9 31,3 31,3 27,4 28,4 2012 28,9 25,3 25,8 21,0 25,4 25,4 25,4 29,8 31,6 28,9 34,2 35,2 33,5 28,8 26,1 29,1 30,0 29,9 31,2 32,3 28,5 29,3 2013 30,0 26,8 27,2 21,1 27,1 26,3 26,6 31,1 31,8 29,6 35,7 37,1 34,5 30,3 26,6 30,6 32,0 32,3 32,8 33,4 29,6 30,4 Δ% '13'12 3,8 5,9 5,4 0,5 6,7 3,5 4,7 4,4 0,6 2,4 4,4 5,4 3,0 5,2 1,9 5,2 6,7 8,0 5,1 3,4 3,9 3,8 Fonte: OsMed 2013 Per l’assistenza convenzionata, la spesa dei farmaci per il sistema genito-urinario registra un incremento del 3% rispetto al 2012, tale incremento è dato dall’aumento dei consumi in maniera più che proporzionale rispetto alla riduzione dei prezzi. I dati delle strutture sanitarie pubbliche evidenziano una crescita della spesa del 3,5% e una riduzione dei consumi del 2,9% rispetto al 2012. Commissione Tecnica Nazionale Dipartimento UROLOGIA 5/7 In termini di spesa e consumi a carico del SSN, l’OsMed evidenzia inoltre come per il sistema genito-urinario e ormoni sessuali siano stati spesi, nel 2013, 518 milioni di euro: +3,2% rispetto l’anno precedente. La prescrizione di farmaci ha registrato un 49% di spesa lorda pro-capite per farmaci equivalenti (2,55 euro) sia branded (1,71 euro) che unbranded (0,84 euro) mentre il 51% per farmaci coperti da brevetto (2,65 euro). L’OsMed analizza poi la serie storica sulla quale sono state sviluppate ulteriori analisi di consumo di farmaci per il trattamento dell’iperplasia prostatica. Da queste analisi emerge che in Italia l’utilizzo di questi farmaci è aumentato dal 2005 al 2013 di circa il 60%. Nel 2013 risulta maggiormente utilizzatrice di questi farmaci la Regione Marche, con il 37,1%, quella che registra valori inferiori, invece, la Provincia Autonoma di Bolzano (21,1%). Far emergere in maniera preventiva questo problema potrebbe risolvere molti ricoveri inappropriati. Con un semplice test (Quick Prostate Test) si riuscirebbe a capire se un soggetto è a rischio di ingrossamento della prostata. Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, visto l’elevato impatto che questa patologia evidenzia nella popolazione anziana maschile, ha deciso di inserire quest’argomento all’interno di un dipartimento ad hoc, nel quale verranno discusse le principali criticità e proposte le possibili soluzioni da attuare in maniera concreta e sostenibile. Commissione Tecnica Nazionale Dipartimento UROLOGIA 6/7 SSN: CRITICITÀ E SOLUZIONI A CONFRONTO Prevenzione Ipertrofia Prostatica Benigna: un problema da nascondere? Ipertrofia Prostatica Benigna e invecchiamento nel terzo millennio IPB nella terza età: il disagio di un problema non dichiarato Linee guida internazionali: esistono per essere osservate IPB non diagnosticata e trattata: impatto e costi sociali Campagne di informazione e sensibilizzazione sulla diagnostica e tipologie di cura dell’IPB L’approccio diagnostico corretto Ruolo del Medico di Medicina Generale Ruolo dello specialista Ruolo dell’uro-ginecologo Ruolo del neuro-urologo Costo-efficacia del trattamento chirurgico dell’Ipertrofia Prostatica Benigna Diffusione delle procedure chirurgiche mininvasive: differenze regionali Terapie innovative e precocità di trattamento Corretta informazione dei programmi terapeutici Percorso specifico per l’IPB La sessualità nel paziente affetto da IPB Centro specialistico di neuro-urologia: proposta di modello organizzativo Esperienze nazionali ed internazionali a confronto: best practice Il diritto alla salute garantisce l’accesso alle terapie più appropriate? Il diritto alla salute garantisce la continuità terapeutica? Commissione Tecnica Nazionale Dipartimento UROLOGIA 7/7
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