Acli trentine n. 4 - Aprile 2014 - Anno 48° - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - Iscritto n. 74 Trib. TN - Contiene I.P. Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - Mensile di riflessione, attualità e informazione IL 5 PER MILLE PER FARE GRANDI LE ACLI PAGINA 6 DECLINARE LA SOLIDARIETÀ PAGINA 8 AZIONE SOCIALE E SERVIZI IN UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA PAGINA 27 UN NUOVO SERVIZIO PER LA COMUNITÀ 4 2014 EDITORIALE Fisco e democrazia 2 min IL 5 PER MILLE PER FARE GRANDI LE ACLI L’appuntamento degli Stati generali delle Acli Trentine di domenica 11 maggio rappresenta un momento essenziale per il rilancio dell’utilità pubblica del nostro movimento e dei nostri servizi. Le Acli sono un “bene comune” rivolto a tutti i cittadini che si rinnova continuamente in relazione ai cambiamenti dei bisogni e delle domande delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché di tutti coloro che vivono particolari momenti di difficoltà e debolezza. Per questo è importante porsi continuamente il tema dell’organizzazione, ovvero del radicamento e dell’efficacia dei nostri servizi. Per fare questo è necessario rilanciare il volontariato e l’azione sociale in piena coerenza con lo spirito del donarsi agli altri professato dal Vangelo. In secondo luogo è necessario far funzionare una macchina organizzativa che deve misurarsi conti- FAUSTO GARDUMI Presidente Acli trentine fausto.gardumi@aclitrentine.it nuamente con le sfide del mercato e con costi di gestione sempre più impegnativi. Perciò è necessaria una seria riflessione sul valore e l’importanza dello strumento del 5 per mille. In questi anni, grazie a questo provvedimento fiscale e alla generosità di tanti contribuenti, abbiamo potuto organizzare e lanciare significative esperienze quali la Casa Sociale e del Lavoro ed il progetto Acli Care rivolto alle badanti e alle babysitter ponendo nello stesso tempo una particolare attenzione allo sviluppo associativo e alla nostra segreteria organizzativa. Esperienze che in parte siamo riusciti ad inserire successivamente nella struttura organizzativa dei nostri servizi aprendo importanti finestre operative in ambito sociale. Le ristrettezze di bilancio e l’urgenza di nuove risposte a problemi sempre più impellenti ci obbligheranno nei prossimi anni ad ulteriori impegni in ambito sociale che devono vederci sempre attenti e responsabili. Per questo ci sentiamo di invitare tutti gli aclisti e le acliste a partecipare attivamente alla nuova campagna del 5 per mille che sarà orientata allo sviluppo associativo e al lancio di nuovi servizi da parte delle Acli. Grazie alla vostra attenzione e alla vostra sensibilità potremo sicuramente far fronte ai compiti nuovi che ci attendono per fare realmente nuove le Acli attraverso l’innovazione dei servizi e della nostra presenza nella società. Con la tua firma sul modello di dichiarazione dei redditi e senza nessun costo aggiuntivo, devolvi il 5x1000 alle ACLI, per il nostro Trentino 80053230589 con il codice fiscale ACLI puoi sostenere i nostri progetti! IN QUESTO NUMERO Laboratori giovanili per scrivere una nuova pagina PAGINA 10 OPINIONI RUBRICA ATTUALITÀ Un sogno che è diventato banca Super anagrafe, problemi di privacy PAGINA 11 PAGINA 24 Lavoro, è il momento di agire Cinquant’anni dalla parte dei poveri Viviamo il tempo della rivalutazione Quaresima e Pasqua: tempo per prepararsi agli Stati Generali Declinare la solidarietà Azione sociale e servizi in una società che cambia Laboratori giovanili per scrivere una nuova pagina Un sogno che è diventato banca Destiniamo quelle risorse ad un fondo contro le povertà Una proposta per il bene della società Il movimento giovanile verso il congresso ACLI trentine APRILE 2014 4 4 5 NOTIZIE UTILI 5 6 8 MONDO ACLI 10 11 VITA ASSOCIATIVA 11 12 14 I fabbricati nella prossima dichiarazione dei redditi A proposito di mediazione Lavoratori “salvaguardati” Supplementi e supplementari Comunicazione periodica agli aderenti Il valore della vita fragile Super anagrafe, problemi di privacy Lo sport, la società, l’economia e il buon vicinato Un nuovo servizio per la comunità Lasciare spazio ai giovani Nuove opportunità per i giovani Responsabili insieme Servizio di consulenza legale 3 16 17 18 19 21 22 24 26 27 28 28 29 29 OPINIONI Rete Radié Resch 2 min CINQUANT’ANNI DALLA PARTE DEI POVERI Il mantice 2 min LAVORO, È IL MOMENTO DI AGIRE Da qualche anno il lavoro è tornato al centro dell’agenda politica. Una rivincita postuma di una certa tradizione “di sinistra” che insisteva sulla corrispondenza tra le condizioni sociali e occupazionali dell’individuo con la sua effettiva capacità di realizzazione. Marx però non immaginava il dilagare del lavoro precario che oggi è una componente determinante della società liquida, senza certezze, senza futuro. Non c’è più “il lavoro”, ci sono “i lavori”, anzi “i lavoretti”, come si dice in gergo per indicare il vasto mondo dei contratti a tempo, a progetto, a scadenza ravvicinatissima. Bisogna inventarsi i lavoretti con l’ansia quotidiana di esaurire la fantasia (e quindi i soldi). Finchè durano giovinezza e salute anche questa vita precaria si sopporta. Dopo, si vedrà. Non giriamoci attorno. Molti cercano di sfruttare questa situazione. Non solo aziende, ma anche associazioni, cooperative, sindacati, non valutano soluzioni alternative (certo difficili), rinunciano a sperimentare, si adeguano allo “spirito dei tempi”. Così le retribuzioni vengono improvvisamente ridotte, giungono proposte di “contratti di solidarietà” (nessuno viene licenziato, a tutti è decurtato lo stipendio), fioccano gli inviti a darsi da fare, perché in fondo le nuove tecnologie consentirebbero una maggiore produttività… Basta volerlo. E poi si riesce a far quadrare tutto. Nei fatti però la realtà è ben diversa. I giovani, anche quelli più attivi, più aggiornati, con più relazioni, con una buona dose di “voglia di lavorare”, si trovano costretti ad inseguire. A sperare in un cambiamento che non viene mai. Intanto il tempo si consuma inesorabile. Le Acli non possono non parlare di lavoro. Per non essere retorici bisogna affrontare decisamente questa congiuntura, guardando al proprio interno e cominciando a pensare che la vera innovazione si compie oggi attraverso proposte concrete. Le parole non bastano. Evidentemente questo è un compito gravoso che richiede la messa in discussione di equilibri consolidati. Ma se le Acli vogliono vivere ancora, è questo il momento di agire. PIERGIORGIO CATTANI Redattore Acli trentine pgcattan@fastwebnet.it 4 Cinquant’anni dalla parte dei poveri della Terra: è la storia della Rete Radié Resch, una rete di solidarietà internazionale nata nel 1964, che prende il nome da una bambina palestinese, Radié Resch. Fondatore della Rete è il giornalista Ettore Masina. Nel 1964 Masina era stato inviato dal quotidiano “Il Giorno” a seguire il viaggio in Terra Santa di Paolo VI, e lì aveva conosciuto Paul Gauthier, prete operaio francese che viveva coi poveri di Nazareth. Masina, colpito dalla miseria dei palestinesi, decise di inviare i propri risparmi a Gauthier, il quale però rispose che non bisogna pensare ai poveri una tantum, ma con continuità e come segno di condivisione. Masina scrisse a numerosi amici, credenti e non credenti, e nacque così la Rete, presente oggi in una quarantina di città italiane, compresa Trento. I versamenti degli aderenti venivano inviati a Gauthier, che poteva così costruire nuove case in cooperativa per i poveri. Masina chiamò la Rete col nome di una bambina di Nazareth morta di polmonite in un tugurio senza finestre, in attesa di entrare in una casa vera. Nel delirio della febbre Radié – nome che in arabo significa ‘grazie a Dio’ – diceva “Io laverò i vetri della nostra casa”. Gauthier aveva commentato: “Radié è andata in una città migliore e di lassù ci aiuterà a lavare gli occhi di chi non vede la necessità di dividere i suoi beni con i poveri”. La Rete si occupa anche di situazioni di povertà in Italia. L’intento è quello di impegnarsi “Qui” e “Là”. In particolare qui l’impegno è a cambiare le strutture politico-economiche che causano la povertà. Gauthier si trasferì nel 1966 in Brasile, oppresso da una dittatura. La Rete fu chiamata ad aiutare le famiglie dei prigionieri politici e i torturati. Questo impegno si estese negli anni seguenti in altri paesi insanguinati da dittature (Cile e Argentina, Uruguay, Perù, Guatemala, Salvador, Nicaragua, Haiti …). Si moltiplicarono così i progetti della Rete e intanto nascevano nuove reti e nuovi progetti, ultimamente anche in Africa. L’attività della Rete non è solo autotassazione, ma anche formazione, controinformazione, denuncia. Ogni due anni la Rete tiene un convegno nazionale, dove si confrontano testimoni provenienti da varie parti del mondo. Quest’anno il Convegno del 50° si terrà a Rimini dal 25 al 27 aprile. Chi fosse interessato può prendere visione del programma sul sito www.reterr.it. FULVIO GARDUMI fulvio.gardumi@gmail.com ACLI trentine APRILE 2014 OPINIONI Stati Generali 2 min VIVIAMO IL TEMPO DELLA RIVALUTAZIONE Il momento storico che stiamo vivendo sollecita tutti coloro che hanno a cuore il bene comune ed i destini dell’umanità a misurarsi con il tema delle risorse. Come nelle città sotto assedio si conteggiavano le riserve alimentari, oggi si torna a rivalutare il “tanto” che ancora abbiamo sia in termini di beni di consumo, sia in termini di valori e relazioni. Per le Acli è ad esempio essenziale interrogarsi sul futuro di una loro risorsa fondamentale rappresentata dal Circolo territoriale, specie se legato alla mescita e ai servizi. Un esercizio analogo è quello che propone papa Francesco per la chiesa per la quale è ad esempio fondamentale ri-aprire i conventi ed i monasteri ad un nuovo utilizzo riscoprendo ad un tempo il valore della nuova spiritualità, dell’accoglienza e della formazione. Dobbiamo e possiamo rivalutare gli spazi, le relazioni, le esperienze e le buone pratiche del passato. È un esercizio fondamentale per tutti coloro che promuovono un’idea di futuro ed un mondo dove i giovani rappresentino effettivamente la speranza. Rivalutare significa riscoprire, rioccupare, ristrutturare, recuperare, riutilizzare. Significa, come qualche giovane ci consiglia di fare, adeguare le Acli a compiti nuovi come nel caso del welfare di comunità, di un sistema previdenziale ed assistenziale per i precari, dell’ipotesi di un sindacato per i lavoratori e le lavoratrici di nuova generazione. Le Acli rappresentano un modello troppo prezioso di servizio pubblico e sociale che si sviluppa a partire dalla sinergia, per non parlare di vera e propria compenetrazione, fra servizi e movimento. Da questa formula nasce un’esperienza insostituibile ed attualissima che dobbiamo recuperare e rilanciare nell’interesse di tutti i cittadini. Dalla collaborazione fra servizi e movimento si sviluppa un modello che va oltre lo schema tradizionale di tipo associazionistico ed apre una fase nuova che potrà condurre le Acli a forme inedite di protagonismo sia sul versante mutualistico, che cooperativo e sindacale. Ritengo siano questi i settori di intervento sui quali rigenerare il nostro movimento e contribuire a rafforzare la rappresentanza sociale, la partecipazione e la politica del Trentino. E gli Stati generali possono rappresentare un’occasione importante per iniziare a farlo. WALTER NICOLETTI walter.nicoletti@aclitrentine.it ACLI trentine APRILE 2014 Spritualità 2 min QUARESIMA E PASQUA: TEMPO PER PREPARARSI AGLI STATI GENERALI Siamo quasi alla conclusione della Quaresima e gli ultimi giorni ci stimolano a pensare cosa ne abbiamo fatto di questo tempo e se essa è servita per renderci conto del bisogno che abbiamo di affidarci a Dio Padre, di accogliere la Salvezza di cristo e di lasciarci guidare dalla sapienza dello Spirito Santo. Se abbiamo avuto la fortuna di vivere una quaresima intensa e significativa certamente abbiamo una grande possibilità di accendere dentro di noi l’amore che scaturisce dal Cristo risorto e di partecipare alla vita nuova che ci viene donata nella sua Pasqua. Francesco, vescovo di Roma, ci ha aiutati con l’importante messaggio per la quaresima dal titolo “Si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà (cfr 2 Cor 8,9)”. In esso ci viene detto che Dio non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della povertà e dell’umiltà. Dio ci ha donato il suo Figlio che si è svuotato di sé per essere con coloro che ama: «L’amore divino, un amore che è grazia, generosità, desiderio di prossimità, e non esita a donarsi e sacrificarsi per le creature amate. La carità, l’amore è condividere in tutto la sorte dell’amato. L’amore rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri e le distanze. E Dio ha fatto questo con noi». La Quaresima 2014 ci ha stimolati ad abbattere le distanze che nascono quando la relazione con le persone è interessata, quando l’appartenenza ad una comunità, o ad un’associazione come le ACLI, è fatta per la ricerca dei propri scopi, del successo e della vanità personale. Con questi atteggiamenti vanitosi e narcisistici si creano distanze, si allontanano le persone. La conversione richiesta è quella di aprirci all’Amore che Cristo ha per ciascuno, affinché siamo resi in grado di amare come Gesù ama. Questo crea una dinamica di dono ed accoglienza che porta le persone a trovare gioia nell’essere parte, nel costruire comunità, nel porre a servizio i propri doni e le proprie competenze. Gli aclisti che continuamente si convertono all’amore di Gesù sono quelli in grado di fare e far fare esperienza di partecipazione, di corresponsabilità e di servizio al bene comune; e questo sarà fecondato dalla speranza che scaturisce dalla resurrezione del Cristo. DON RODOLFO PIZZOLLI Accompagnatore spirituale Acli trentine r.pizzolli@diocesitn.it 5 RUBRICA MARCELLO FARINA Filosofo e saggista Pensieri 3,5 min DECLINARE LA SOLIDARIETÀ “Non abbiate paura della solidarietà”. E’ un’esortazione che papa Francesco non si stanca di ripetere da quando è stato eletto Vescovo di Roma. Nella sua sensibilità egli percepisce che quella parola deve essere ripetuta, fatta sedimentare nella mente e nel cuore delle persone, in un mondo e in una cultura che tendono a svuotarne il significato, così da renderla innocua, sterile, ingombrante. Eppure essa è una parola fondamentale del vocabolario umano, assolutamente indispensabile per poter immaginarsi un rinnovamento della vita individuale e sociale, per poter figurarsi un futuro di dignità e convivenza condivise. Fra il resto la solidarietà è una parola che non ha confini ideologici, di appartenenza: essa è, insieme, laica e cristiana, costituzionale (articolo 2 della Costituzione italiana) ed evangelica. E’, anche, molto di più di qualche atto sporadico di generosità: richiede di creare una nuova mentalità, che pensi in termini di “comunità” e di priorità alla vita di tutti rispetto alla possibilità di disporre dei beni solo da parte di pochi. Per Papa Francesco è “restituire al povero ciò che gli spetta”. È da qui che nasce il suo “decalogo della solidarietà”, che vale la pena di ripercorrere: 1. Alla solidarietà va riconosciuto il diritto di cittadinanza. Essa, 6 infatti, promuove, per sua natura, un ripensamento globale di tutto il sistema economico, sollecita l’equità e la giustizia all’interno della distribuzione della ricchezza, pone dei limiti all’ingordigia, all’avidità del cuore umano e del mercato. 2. La solidarietà dice no alla cultura dello scarto. Chi è che non vede i rifiuti, gli scarti, l’esubero di uomini e cose nella società liquido-moderna? C’è una cultura e una prassi quotidiana di esclusione della gente in stato di bisogno e di fragilità: “Alla larga dai poveri”, ricorda Zygmund Bauman in “Homo consumens” (Erickson, 2007). 3. La solidarietà dice no alla globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro: non ci riguarda, non ci interessa, non è affar nostro. Si fa presto a chiudere gli occhi, a tapparsi le orecchie, per non vedere, per non sentire chi invoca pane, vestito, casa, cioè giustizia, condivisione, dignità. 4. La solidarietà va attuata anche con la politica. Non si coniuga con la solidarietà lo spreco dei soldi pubblici, il privilegio ingiusto degli addetti alla cosa pubblica, lo scandalo grave di “benefici” per pochi! Eppure è dovere, compito della politica costruire una “città giusta”, lavorare per il bene di tutti, prestare attenzione particolare ai più svantaggiati. 5. Non c’è vera pace senza solidarietà. È compito di tutte le donne e di tutti gli uomini costruire la pace attraverso due strade: promuovere e praticare la giustizia con verità e contribuire, ognuno secondo le sue possibilità, allo sviluppo umano integrale, alla libertà condivisa. 6. Solidarietà è servire. Essere solidali significa servire e entrare in relazione con le persone impegnandoci a trovare risposte concrete ai loro bisogni, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione. E’ un “prendersi cura” quotidiano. 7. Solidarietà è accompagnare. Accompagnare significa non accontentarsi di una carità che lascia il povero così com’è. Essa si realizza nel fare un comune cammino di emancipazione, che fa crescere entrambi in umanità e condivisione. 8. Solidarietà è difendere. Ci sono tante forme di fragilità, di debolezza nel nostro tempo. Donne e uomini calpestati nei loro diritti più elementari, marginalizzati, ghettizzati. Occorre alzare la voce a difendere i diritti, a contrastare la violenza. 9. Solidarietà è anche saper piangere. È la controrassegnazione, che non accetta che una società sia sterile, estranea, indifferente, lontana alle emozioni della gente, soprattutto a quelle che nascono dalla sofferenza, dalle ingiustizie. Ci sono lacrime “liberatorie”. 10. Solidarietà è diventare “carezza di Dio”. Ciò vale soprattutto per i cristiani, per coloro che si riferiscono al Vangelo per trarne aiuto e incoraggiamento a una vita condivisa, bella, buona, beata. Non si volta la faccia dall’altra parte quando si incontrano le persone: c’è anche la “rivoluzione della tenerezza”! ACLI trentine APRILE 2014 ATTUALITÀ Verso gli Stati Generali 7 min AZIONE SOCIALE E SERVIZI IN ...in vista degli Stati generali del prossimo 11 maggio proponiamo una riflessione con i Presidenti dei servizi e delle Associazioni specifiche... NELLA FOTO, XXXXXXXXXXXXXXXX XXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXX. NELLE FOTO DALL’ALTO, GIANLUIGI BOZZA, FAUSTO GARDUMI, ALDO MARZARI, LUISA MASERA, LUCA OLIVER, FABIO PIPINATO, FABIO PIZZI, LIVIO TREPIN 8 In vista degli Stati generali del prossimo 11 maggio proponiamo una riflessione con i Presidenti dei servizi e delle Associazioni specifiche sul tema dell’adeguamento della nostra azione sociale nei confronti di una società soggetta a continue trasformazioni rese ancora più drammatiche dalla crisi economica. Il percorso che proponiamo è innanzitutto quello della rivalutazione della storia delle Acli connotata dalla capacità di coniugare lo sviluppo associativo con il servizio ai lavoratori e ai cittadini accanto all’azione formativa, di rappresentanza del mondo del lavoro e di crescita civile ed evangelica della società. Un modello che non dobbiamo smettere di considerare centrale per l’identità aclista ed essenziale per la nostra comunità, che sollecita tutti noi a continuare a considerare irrinunciabile la scelta di tenere insieme i servizi con il movimento e viceversa. famigliare attraverso il quale cerchiamo di proporre e promuovere anche ulteriori opportunità occupazionali. Lo scenario futuro che si apre dovrà e potrà riguardare tutti i servizi alla persona. Aldo Marzari, Presidente Acli Consat Dobbiamo rafforzare il rapporto fra Circoli e Associazioni specifiche. Nel caso della Consat dobbiamo pensare a nuovi servizi per gli anziani a beneficio di enti non profit (Famiglie cooperative, parrocchie, comuni) anche attraverso un maggiore coinvolgimento dei circoli. Fausto Gardumi, Presidente Acli Servizi Dobbiamo innanzitutto rivendicare con maggiore forza il nostro ruolo di mediatori ed interlocutori qualificati fra bisogni dei cittadini e pubblica amministrazione. Per questo dobbiamo diventare un punto di riferimento essenziale di tutte le necessità che il corso della vita dei cittadini propone. In altre parole dobbiamo passare, come la nostra storia recente ci insegna, dal servizio meramente fiscale, al servizio globale alla persona/cittadino. 1. Nei prossimi anni quali nuovi servizi potrebbero sviluppare le Acli nel campo del nuovo mutualismo e del welfare di comunità? Fabio Pizzi, Segretario GA Le Acli potrebbero assumere un ruolo importante come accompagnatrici dei processi locali, seguendo da vicino la volontà delle persone di ogni valle del Trentino di innovare e intraprendere nuove strade, magari nel campo dell’artigianato, dei servizi e del terzo settore. Luca Oliver, Presidente Patronato Il Patronato cerca di proporre continuamente nuovi servizi ai lavoratori e ai cittadini. L’ultimo nato è lo sportello per l’intermediazione Livio Trepin, Segretario Fap La questione centrale è l’urgenza di una ridefinizione del welfare trentino, con più attenzione alla qualità della vita, ma anche ai temi ACLI trentine APRILE 2014 ATTUALITÀ N UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA della formazione. Va incoraggiata la partecipazione al welfare delle associazioni e delle famiglie le quali possono svolgere un ruolo attivo di tutela ed accompagnamento. Fabio Pipinato, Presidente Ipsia e Presidente CTA Il microcredito per i non bancabili. C’è gente che necessita di denaro per arrivare a fine mese ma non ha cose da ipotecare e le banche non gli fanno credito. Fanno credito le finanziarie ma conosciamo gli interessi. La stessa gente ha però rapporti amicali; di fiducia. Ha reti di persone a garanzia. Luisa Masera, Responsabile Coordinamento donne Individuare i nuovi servizi, ritengo sia prematuro, finché non si è arrivati a dare priorità alle scelte che alimentano il nostro vivere è difficile portare cambiamento e rinnovamento, si corre il rischio di proporre, di vedere sempre gli stessi bisogni, le stesse esigenze di vita. Quindi dal mio punto di vista è ACLI trentine APRILE 2014 necessaria un’analisi approfondita per leggere dentro gli animi, leggere la solitudine, leggere la sfiducia, leggere le situazioni, per produrre insieme visioni nuove per trovare azioni di speranza. Gianluigi Bozza, Presidente Enaip È necessario tornare a forme di autorganizzazione e di autotutela se vogliamo dare risposte ai bisogni dei nuovi soggetti sociali in quanto le forme mutualistiche tradizionali appaiono superate e non adeguate alle sfide del presente. 2. Le Acli potrebbero sviluppare nuove proposte inclusive rivolte ai lavoratori e alle lavoratrici di nuova generazione (partite iva, precari ecc) sia dal punto di vista della rappresentanza sindacale che dell’assistenza e della previdenza? E più in generale come possiamo pensare di rendere il movimento più attrattivo ed interessante per le nuove generazioni? WALTER NICOLETTI walter.nicoletti@aclitrentine.it Luca Oliver Tramite il Patronato, ma non solo, le Acli hanno un patrimonio inestimabile dal punto di vista delle relazioni umane che possono trasferire anche sul terreno politico se sapranno farsi carico della loro rappresentanza. Si tratta di trasformare queste informazioni in azioni di tutela e rappresentanza per rilanciare e proporre azioni politiche conseguenti. Aldo Marzari Non credo che dovremo trasformarci in una rappresentanza di tipo sindacale di tipo tradizionale. C’è invece la necessità, questo è vero, di un nuovo mutualismo e di una nuova rappresentanza nell’ottica di una nuova governance per la società complessa. In questo processo i giovani sono essenziali: per questo dobbiamo fare delle Acli un luogo aperto alla rappresentanza dei lori bisogni. Fausto Gardumi Con riferimento alle varie categorie professionali si rende necessaria la capacità 9 ATTUALITÀ di interloquire con tutti i lavoratori e di servire in maniera trasversale differenti categorie. Non solo dunque pensionati e dipendenti, ma anche parasubordinati, “nuovi imprenditori”, lavoratori immigrati ed emigrati, disoccupati e/o in corso di riqualificazione e ricollocamento. Fabio Pizzi Credo che questa sia una delle nostre scommesse nel prossimo futuro; oggi nessuno tutela i precari o chi ha contratti atipici. Riuscire a trovare un sistema per risolvere i problemi degli appartenenti a queste categorie, giovani ma non solo, faciliterebbe l’avvicinamento di nuove persone al nostro mondo. Aiutare per fare in modo che poi altri aiutino il Verso gli Stati Generali prossimo, in una catena virtuosa che al momento tanto manca nella nostra società. Fabio Pipinato Le Acli devono dare ai giovani opportunità e responsabilità. Ed educarli all’intrapresa; al far da se. Promuova incontri con maestri artigiani, con chi ha creato lavoro per sé e per altri. I giovani non credono nella rappresentanza sindacale. Credono di più nella cooperazione; nell’intrapresa collettiva. Ripartiamo da qui. Luisa Masera Non possiamo pensare che le nuove proposte arrivino da coloro che sono aclisti da tanti anni, da chi ha già elaborato i propri interessi in azioni sociali che ora, in molti casi, sono superate. Gli interessi nuovi devono venire da chi queste necessità le vive. Gianluigi Bozza Le forme della rappresentanza che conosciamo oggi, sia a livello sociale che politico, si riferiscono al mondo di ieri e sono pertanto superate. Il nuovo concetto di rappresentanza può svilupparsi dentro il territorio e la comunità che organizzazioni come le Acli sapranno interpretare quei bisogni accompagnandoli verso la politica. Un ruolo importante può essere rivestito dalla formazione a patto che si sappiano interpretare le traiettorie di sviluppo del territorio in piena sintonia con le categorie economiche. 1 min LABORATORI GIOVANILI PER SCRIVERE UNA NUOVA PAGINA ...per i giovani, le Acli potrebbero rappresentare uno spazio di riflessione, condivisione e costruzione di una nuova visione... In vista degli Stati generali di maggio il rilancio dell’azione sociale delle Acli deve guardare necessariamente anche ai giovani. Come? Senza pretesa di esaustività, credo che quello che i giovani chiedono in questo periodo siano risposte concrete per uscire dalla crisi, forme di tutela che garantiscano sicurezza pur 10 nella flessibilità, attenzione al tema del lavoro giovanile, un ambiente dinamico nel quale veder riconosciute le proprie competenze e valorizzate le proprie potenzialità. Per i giovani, le Acli potrebbero rappresentare uno spazio di riflessione, condivisione e costruzione di una nuova visione per il futuro, fondata sui valori della solidarietà (anche tra generazioni), della socialità e della sostenibilità, attraverso iniziative e incontri formativi che mirino all’elaborazione teorica e all’applicazione pratica. Incontri di approfondimento culturale, corsi per la trasmissione dei saperi tradizionali, servizi di supporto alle iniziative giovanili anche imprenditoriali, progetti rivolti al fare impresa sociale, potrebbero essere azioni adeguate per coinvolgere i giovani. In questo è fondamentale l’azione dei circoli anche con alleanze sul territorio con le organizzazioni giovanili. MARIANNA CALOVI marianna.calovi@gmail.com ACLI trentine APRILE 2014 ATTUALITÀ Banca etica 1 min UN SOGNO CHE È DIVENTATO BANCA Banca Etica, il primo istituto di credito interamente dedito alla finanza etica, ha festeggiato i primi 15 anni di vita. La Banca, che conta in Trentino 500 soci sul totale nazionale di 37 mila, è nata a Padova nel 1999 su impulso di migliaia di cittadini e di 22 organizzazioni del Terzo settore fra le quali le Acli. Oggi conta in tutta Italia 17 filiali e 25 uffici di promotori finanziari chiamati “banchieri ambulanti” (a Trento in via Milano 41), ha un capitale sociale di oltre 46 milioni di euro, una raccolta di risparmio nel 2013 pari a 873 milioni e prestiti accordati per 774 milioni (di cui 14 milioni in Trentino) a favore di più di 7 mila imprese sociali. È l’unica banca a rendere conto con trasparenza di come utilizza il denaro affidatole NELLE FOTO DA SINISTRA, FABIO SALVIATO, MAURO MEGGIOLARO E UGO BIGGERI Le ACLI contro i vitalizi dai risparmiatori: tutti i finanziamenti erogati sono pubblicati nel sito www. bancaetica.it. Per festeggiare l’anniversario sono state programmate in tutta Italia 60 iniziative. In Trentino i 15 anni di Banca Etica sono stati festeggiati a Pergine sabato 15 marzo nell’ambito di un’affollata conferenza alla quale hanno partecipato Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare Etica, Fabio Salviato, primo presidente della banca ed il giornalista economico Mauro Meggiolaro. 1,5 min DESTINIAMO QUELLE RISORSE AD UN FONDO CONTRO LE POVERTÀ Il Consiglio provinciale delle Acli Trentine, riunitosi Sabato 15 marzo, approva il seguente documento in relazione alla scandalosa questione dei vitalizi dei consiglieri regionali. Il Consiglio provinciale aclista esprime una profonda preoccupazione per le conseguenze sul piano sociale che una simile situazione potrebbe provocare in quanto la stessa viene vissuta come una vera e propria provocazione per quanti vivono quotidianamente la morsa della crisi ed i rischi incombenti della povertà. Mentre si plaude alla decisione di alcuni ex rappresentanti delle ACLI trentine APRILE 2014 istituzioni di rinunciare a parte dei loro vitalizi, le Acli sottolineano la necessità di una iniziativa straordinaria da parte delle istituzioni e delle forze politiche per rimediare ad un provvedimento che ha minato alla radice la credibilità dell’Autonomia e della stessa Politica. Riteniamo infatti che nella fattispecie non sia pertinente appellarsi al concetto di diritti acquisiti. Il Consiglio provinciale aclista, nelle more di una auspicabile nuova iniziativa legislativa, invita comunque gli ex consiglieri regionali a rinunciare volontariamente agli anticipi già accreditati per convogliarli in un fondo pubblico contro le povertà garantito dalle istituzioni e gestito in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore impegnate sul fronte del volontariato sociale. Oltre ai privilegi della politica è necessario inoltre combattere gli altri privilegi che si annidano nel mondo delle corporazioni e delle professioni ad iniziare dalle retribuzioni dei manager pubblici e privati per arrivare alle pensioni d’oro di tanti funzionari pubblici. Analogamente è necessario combattere il malcostume, diffuso anche in Trentino, di conferire incarichi pubblici a funzionari in pensione a scapito del protagonismo e del diritto al lavoro delle giovani generazioni. 11 ATTUALITÀ Vitalizi e pensioni d’oro 3 min UNA PROPOSTA PER IL BENE DELLA SOCIETÀ Sarebbe semplicissimo, questo mese, scrivere un articolo contro i politici, scagliarsi contro la cosiddetta “casta”, parlare con la pancia senza proporre soluzioni. Ma la nostra idea è quella di condividere con voi un ragionamento e fare invece una proposta concreta. Innanzitutto è bene ricordare che, a differenza di altre regioni che magari attaccano ogni giorno sui quotidiani nazionali l’autonomia, in Trentino la riforma delle pensioni e dei vitalizi è stata fatta e che i politici trentini sono stati i primi ancora nella scorsa legislatura a sganciare i loro stipendi dagli automatismi che li legavano a quelli dei parlamentari nazionali. Inoltre riteniamo che la politica non possa tornare ad essere solo una cosa da ricchi; quindi diciamo che è senz’altro corretto retribuire chi lavora per la collettività, ma mettendo un limite ai mandati – come esiste da decenni nelle Acli - e non esagerando inventando contributi figurativi doppi e tripli, o vitalizi fuori misura. Il vitalizio - termine odioso e che fornisce l’idea, sbagliata, di un diritto acquisito in eterno - legato alla politica non deve più esistere, e deve essere sostituito da un’indennità equa, corrisposta per due o tre mandati al massimo. Perché la politica non può essere una professione esclusiva ma un momento della vita e del percorso di ognuno che ha un inizio ed un termine ben definito. Dopo, si torna a fare il proprio mestiere, come è giusto che sia. Detto questo esiste rimane per ora irrisolta la questione dei vitalizi faraonici, divenuti veri e propri privilegi senza più senso, ancora di più oggi con l’Italia e gli italiani in stato di crisi economica e lavorativa costante. 12 FABIO PIZZI Vicepresidente Vicario Acli Trentine fabio.pizzi@aclitrentine.it ...il vitalizio - termine odioso e che fornisce l’idea, sbagliata, di un diritto acquisito in eterno - legato alla politica non deve più esistere, e deve essere sostituito da un’indennità equa... E allora cominciamo ad essere concreti e a dire che per ogni persona, sarebbe giusto avere UN lavoro, correttamente retribuito ma non strapagato, che il metodo contributivo deve valere per tutti ed essere retroattivo e che chi ha goduto, senza averne reale diritto, di pensioni d’oro, ora restituisca parte di quanto ricevuto, versandolo in un fondo di solidarietà. E andiamo oltre facendo presente che è il caso che chi va in pensione, rimanga in pensione e se lavora, lo faccia gratis o con la sospensione della pensione. Non può esistere in una società civile che pochi eletti abbiano pensioni d’oro e incarichi speciali, magari nel pubblico, senza restituire nulla alla collettività e che altri si arrabattino da un contratto precario all’altro senza poter minimamente programmare il loro futuro. Proponiamo pertanto di mettere un tetto alle pensioni, ad esempio 3.000 Euro netti al massimo, qualsiasi sia la professione svolta, sia nel pubblico che nel privato, più che sufficienti per vivere più che dignitosamente. E il resto, dirà qualcuno, se verso più contributi? Anche questi nel fondo di solidarietà, perché se vogliamo che il paese riparta, tutti e per primi coloro i quali stanno meglio, devono contribuire. Solo così sarà possibile immaginare un domani migliore. ACLI trentine APRILE 2014 ATTUALITÀ Giovani 5 min 3 min IL MOVIMENTO GIOVANILE VERSO IL CONGRESSO ...il prossimo aprile si terrà il Congresso dei Giovani delle Acli Trentine. In vista di questo evento abbiamo incontrato Fabio Pizzi, attuale segretario provinciale di Ga, e Matteo Iob suo probabile successore.... DA SINISTRA: FABIO PIZZI E MATTEO IOB Il prossimo aprile si terrà il Congresso dei Giovani delle Acli Trentine. In vista di questo evento abbiamo incontrato Fabio Pizzi, attuale segretario provinciale di Ga, e Matteo Iob suo probabile successore. Fabio 35 anni, da 15 è attivo nel mondo Acli prima nel circolo di Predazzo e poi a livello provinciale. Matteo ha 30 anni e da 10 collabora con la segreteria di GA. Dopo 6 anni è arrivato il momento del passaggio di consegne. Una scelta di continuità con quanto fatto in questi anni? Fabio Si, Matteo fa parte del nostro gruppo di giovani da molto tempo, ha collaborato attivamente alle nostre iniziative ed è la persona giusta per portare avanti un rinnovo organizzativo e generazionale che non riguarda solo i giovani, ma coinvolge tutte le Acli Trentine. 14 Matteo L’associazione ha bisogno di rinnovarsi, i problemi anagrafici sono evidenti, ma il gruppo dei giovani, dopo dei percorsi di crescita, ha voglia di prendersi nuovi impegni e responsabilità. parare e sperimentare. Dopo questo percorso si può iniziare a prendere responsabilità più grandi all’interno dell’associazione, senza improvvisare ed improvvisarsi. Così dev’essere anche nella società. Anche a livello nazionale si sente sempre più il bisogno di permettere alle nuove generazioni di farsi avanti e mettersi in gioco. Le attività portate avanti in questi anni hanno avuto un ottimo successo. Se doveste fare un bilancio, cosa vi ha più soddisfatto? Fabio Siamo convinti della necessità di un patto generazionale. Quale associazione e quale Paese può sopravvivere se i padri fanno la guerra ai figli? Bisogna unire l’energia e l’entusiasmo dei giovani all’esperienza e alla sapienza di chi li ha preceduti. Non si tratta di “fare spazio”, ma di “lasciare spazio” a chi verrà. La frase chiave è: rinnovamento nella continuità. Matteo Anche io ho avuto un percorso graduale di crescita all’interno dell’associazione. Sono stato seguito, ascoltato e mi è stato permesso di im- Matteo “Summerjobs” è stato sicuramente una delle iniziative meglio riuscite tra quelle proposte Si tratta di un progetto che offre la possibilità a ragazzi della città di Trento, di 16-17 anni , di sperimentare esperienze lavorative retribuite durante i mesi estivi nei parchi e giardini cittadini. Questo progetto, oltre ad essere la prima esperienza lavorativa per alcuni ragazzi, ha un importanza strategica sulla loro educazione civica. Fabio L’idea ha avuto talmente tanto successo che Comune di Trento e ACLI trentine APRILE 2014 ATTUALITÀ LORENZO NARDELLI lorenzo_l@hotmail.it Politiche Giovanili l ‘hanno adottata ufficialmente e riproposta negli anni successivi, ed è stata adottata anche da altri comuni Trentini. Anche come ACLI nel 2013 è stata proposta nel circolo di Borgo Valsugana, con enorme successo. Altri momenti importanti sono stati l’Antipasto al Festival dell’Economia, organizzato ogni anno per declinare il tema del Festival dell’Economia con gli occhi dei giovani del Trentino. Tema molto attuale nelle Acli Trentine è la riorganizzazione dei servizi e delle attività sociali. Cosa pensate al riguardo? Fabio Le Acli sono un’associazione nata nel ‘900 e l’organizzazione ha mantenuto quest’impronta nonostante la nostra società sia cambiata profondamente. Trovo sia necessario un approccio più integrato tra tutte le nostre proposte. Non si può più pensare di offrire separatamente istruzione, servizi di assistenza e attività sociali e ricreative. All’interno delle Acli non possono esistere servizi senza associazionismo e viceversa. Matteo Stare al passo con i cambiamenti della società non è cosa semplice, ma può essere fatto attraverso una maggiore elasticità nell’organizzazione e sfruttando il radicamento sul territorio che le Acli hanno sviluppato nel corso degli anni. Anche il Trentino di oggi sta vivendo grossi cambiamenti. Come pensate si possano affrontare le nuove sfide innescate da questa grande crisi? Fabio Vogliamo far capire ai giovani quali sono i nostri valori fondanti: lavoro giusto e equamente pagato per tutti, sobrietà e, soprattutto, dignità della persona. Bisogna trasmettere il concetto che la politica, nel vero senso del termine, deve essere socialmente utile e non racchiusa in Parlamento o nell’aula del Consiglio Provinciale. Matteo I Giovani delle Acli continueranno a fare politica, intesa come “ politica - polis – comunità “, perciò continueremo a “ fare comunità “ come nei progetti descritti sopra e con incontri pubblici di confronto con cittadini, imprenditori, artigiani e dirigenti per dare la possibilità ai ragazzi di conoscere e approfondire le sfide che li attendono. Fabio e Matteo Per il futuro auspichiamo un Trentino più accogliente, che permetta alle persone di fare rete e aiutarsi concretamente. In questo le Acli possono e devono avere un ruolo di primo piano. I LIBRI DEL MESE FLESSIBILITÀ. QUESTA ERA LA PAROLA MAGICA. Prometteva lavoro a tutti. Pure buoni guadagni. E invece ha finito per precarizzare un’intera generazione. Siamo abituati alle posizioni nette del sociologo Luciano Gallino. Il professore emerito dell’università di Torino continua la sua analisi ormai decennale con un agile libretto intitolato “Vite rinviate. Lo scandalo del lavoro precario”. Il volume è diviso in quattro parti: dopo un saggio discorsivo di Gallino, una sezione è dedicata alle cifre (quasi un bollettino di guerra in Italia e in Europa in relazione ai problemi del lavoro), la terza ripercorre il sentiero dei diritti perduti (trent’anni di progressiva riduzione delle tutele dei lavoratori), la quarta è dedicata a un glossario sui principali temi oggi sul tappeto. Ciò che emerge è una radicale messa in discussione di equilibri consolidati. Di un modo di intendere il lavoro, e in fondo la vita, che si potrebbe definire come “tradizionale”, cioè basato sull’effettiva possibilità di progettare il futuro. Se oggi la vita viene “rinviata”, del “doman non v’è certezza”: le pensioni garantiranno la povertà, mentre la società si sfibra inesorabilmente e le disuguaglianze aumentano. L. Gallino, Vite rinviate. Lo scandalo del lavoro precario, Laterza, Bari 2014, pp. 136, Euro 5,99. ...per il futuro auspichiamo un Trentino più accogliente, che permetta alle persone di fare rete e aiutarsi concretamente. In questo le Acli possono e devono avere un ruolo di primo piano... PIERGIORGIO CATTANI Redattore Acli trentine pgcattan@fastwebnet.it ACLI trentine APRILE 2014 15 NOTIZIE UTILI MICHELE MARIOTTO Direttore Caf Acli Trento Caf Acli 3 min I FABBRICATI NELLA PROSSIMA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ...da quest’anno in dichiarazione andranno indicati anche l’abitazione principale e gli immobili a disposizione... Ecco alcune novità per la dichiarazione dei redditi 2014 (anno di imposta 2013). I fabbricati che concorreranno alla formazione del reddito complessivo saranno: - l’abitazione principale; - i fabbricati ad uso abitativo, non locati, se situati nello stesso comune della casa di abitazione principale (nella misura del 50%); - i fabbricati locati. Se per l’anno d’imposta 2012 si era potuto parlare di “compensazione” tra quanto versato di IMU e quanto versato in termini di IRPEF, lo stesso non possiamo dire per l’anno d’imposta 2013. Vediamo un esempio: Soggetto con reddito da lavoro dipendente pari ad euro 37.553,00, casa di abitazione principale con rendita catastale pari ad euro 229,00, immobile a disposizione sito nello stesso comune dell’abitazione principale con rendita catastale pari ad euro 550,00 e immobile locato (rendita catastale euro 550,00) con reddito annuo pari ad euro 10.000,00. Imposta dovuta: REDDITO COMPLESSIVO IRPEF DOVUTA A SALDO IMU DOVUTA 16 Da quest’anno in dichiarazione andranno indicati, oltre agli immobili locati, l’abitazione principale nonché gli immobili a disposizione se siti nello stesso comune dell’abitazione principale. Per gli immobili locati, come già noto, sono previste due opzioni di tassazione: quella ordinaria ovvero, se il contribuente ha optato (nei termini di legge) per la “cedolare secca”, quella sostitutiva. Tassazione Canone di Locazione modalità di calcolo 1) Contratti a Canone Libero Per i contratti a canone libero il reddito è dato dal valore più alto tra la rendita catastale (rivalutata del 5 per cento) e il canone di locazione ridotto del 5 per cento (o del 25 per cento per i fabbricati situati nella città di Venezia e in alcune isole della Laguna). In caso di opzione per la cedolare secca l’imposta sarà, invece, calcolata applicando al totale del canone percepito l’aliquota del 21 per cento. 2) Contratti a canone Convenzionale Per i contratti a canone convenzionale il reddito da assoggettare all’IRPEF, determinato con le stesse modalità previste per i fabbricati locati con contratto in libero mercato, è ridotto ulteriormente del 30 per cento se il fabbricato è sito in uno dei Comuni ad alta densità abitativa. In caso di opzione per la cedolare secca l’imposta sarà, ANNO IMPOSTA 2012 ANNO IMPOSTA 2013 € 46.033,00 € 3.230,00 € 1.404,00 € 47.658,45 € 3.756,30 € 1.404,00 invece, calcolata applicando al totale del canone percepito l’aliquota del 15 per cento. Cedolare Secca La scelta della tassazione dei fabbricati locati tramite il regime agevolato della cedolare secca, è conveniente soprattutto per chi ha un reddito complessivo superiore a 15mila euro sia che si tratti di canone a libero mercato sia che si tratti di canone “concordato”. L’opzione per la “cedolare secca” deve essere esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione e produce i suoi effetti per l’intera durata del contratto, salvo revoca. Qualora non sia stata esercitata l’opzione in sede di registrazione del contratto ovvero di proroga, è possibile accedere al regime della cedolare secca per le annualità successive, esercitando l’opzione entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità. CAF ACLI Acli Servizi Trentino srl 38122 Trento Galleria Tirrena 10 Tel 0461 274911 Fax 0461 274910 e-mail acliservizi@aclitrentine.it www.acliservizi.it Per informazioni ed appuntamenti rivolgiti al CAF Acli telefonando al Numero Unico 199 199 730 Orario di apertura Da lunedì a giovedì 8:00 - 12:00 e 14:00 - 18:00 Venerdì 8:00 - 12:00 e 14:00 - 17:00 ACLI trentine APRILE 2014 O ERT INS NEWS Da CTA Turismo n. 1, in redazione Marta Fontanari, progetto e realizzazione grafica Palma & Associati Soggiorni mare estate 2014 PRENOTAZIONI DAL 27 FEBBRAIO - ACCONTO € 150,00 Bellaria EMILIA ROMAGNA Hotel Semprini *** Valverde di Cesenatico SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 7 anni + 2° bambino sconto 40% Hotel President *** 23 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 410,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 23 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 380,00 € 670,00 € 570,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 475,00 € 845,00 15 GIUGNO Gatteo a Mare 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Hotel Spiaggia *** SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 6 anni + 2° bambino fino a 14 anni 50% € 520,00 € 945,00 29 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 545,00 € 1.010,00 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 510,00 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 575,00 € 555,00 € 1.020,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 565,00 € 1.035,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti Hotel Strand *** 23 MAGGIO 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Igea Marina € 710,00 10 giorni / 9 notti € 535,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 505,00 € 910,00 15 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 575,00 € 1.045,00 I Soggiorni mare estate 2014 Miramare Hotel Alba Marinara *** NOV ITÀ Hotel Adigrat *** 25 MAGGIO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Riccione € 280,00 € 465,00 SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 11 anni + 2° bambino fino a 12 anni 50% 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 310,00 € 525,00 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 495,00 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti Rivazzurra 8 GIUGNO Hotel Mikaela * SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 11 anni + 2° bambino fino a 12 anni 50% 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 370,00 € 360,00 € 610,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 370,00 € 650,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti € 505,00 € 855,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 515,00 € 870,00 6 LUGLIO € 630,00 € 380,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 10 giorni / 9 notti 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 565,00 € 480,00 Misano Adriatico Hotel Riviera *** SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 8 anni + 2° bambino fino a 12 anni 50% 23 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 525,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Rivazzurra Hotel Veliero *** 15 GIUGNO SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 8 anni + 2° bambino fino a 12 anni 20% 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 425,00 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti € 460,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 410,00 € 720,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 430,00 € 765,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti II € 455,00 € 815,00 € 520,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 505,00 € 910,00 29 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 530,00 € 980,00 Misano Adriatico Hotel Club *** 23 MAGGIO € 445,00 10 giorni / 9 notti 1 GIUGNO € 380,00 € 680,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 15 GIUGNO € 395,00 € 760,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 29 GIUGNO € 430,00 € 860,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti 13 LUGLIO € 875,00 15 giorni / 14 notti MARCHE Senigallia Cattolica Hotel Baltic *** Hotel King *** SPECIALE PIANO FAMIGLIA 2 adulti + 1° bambino gratis fino a 8 anni + 2° bambino fino a 14 anni 50% 21 MAGGIO 10 giorni / 9 notti 30 MAGGIO 10 giorni / 9 notti 21 MAGGIO € 490,00 10 giorni / 9 notti 30 MAGGIO € 540,00 10 giorni / 9 notti 8 GIUGNO € 420,00 € 790,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 635,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 590,00 € 995,00 22 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 620,00 € 1.075,00 6 LUGLIO 10 giorni / 9 notti Cattolica € 585,00 € 770,00 NOV ITÀ Hotel Cristallo *** ABRUZZO 1 GIUGNO € 330,00 € 570,00 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti Alba Adriatica Hotel Sporting *** 25 MAGGIO 15 giorni / 14 notti OPOSTE R P E R T I AL RI UFFIC T S O N I ESSO PR € 865,00 1 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti € 530,00 € 920,00 8 GIUGNO 8 giorni / 7 notti 15 giorni / 14 notti INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI, RICHIESTA PROGRAMMI DETTAGLIATI CTA TRENTO, VIA ROMA 6 - TEL. 0461.1920133 € 550,00 € 955,00 III Alcuni dei nostri tour 2014 RICHIEDETE I PROGRAMMI DETTAGLIATI TATEVI! 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Dal 2013, in seguito all’approvazione del decreto legge «del fare» (69/2013) è, in effetti, tornata ad essere obbligatoria la mediazione nelle cause condominiali, quale condizione obbligatoria per eventualmente poter procedere successivamente alla presentazione di un ricorso, restano invece escluse da tale procedura le diatribe di vicinato che riguardano solo i rapporti tra privati. Oltre alle questioni strettamente riguardanti il condominio, con riferimento in particolare alle parti comuni, sono ricomprese nella mediazione anche questioni relative alla responsabilità dell’amministratore (1130-1133 c.c.), all’impugnazione delle delibere assembleari, alla riscossione delle spese condominiali (art. 63 disp. att. c.c.), alla modifica delle tabelle condominiali (art. 69 disp. att. c.c.), all’infrazione dei regolamenti ACLI trentine APRILE 2014 condominiali (art. 70 disp. att. c.c.). La domanda di mediazione deve essere presentata, a pena di inammissibilità, presso un organismo di mediazione scelto tra quelli presenti nel territorio dove é situato anche il condominio. Il soggetto legittimato a partecipare alla procedura di mediazione é l’amministratore, che deve però essere prima autorizzato da un’apposita delibera assembleare da assumere con il voto favorevole della maggioranza dei presenti che rappresentino almeno 500 millesimi. Con la stessa maggioranza deve poi essere approvata l’eventuale proposta di mediazione che si formerà in seguito al tentativo di conciliazione tra le diverse idee contrapposte. Se non si raggiunge la maggioranza richiesta, la proposta si deve intendere non accettata. Nel caso in cui la parte contro la quale si é instaurato il contraddittorio non aderisse alla convocazione o non si presentasse all’incontro fissato dal mediatore, la segreteria della Camera di conciliazione consegna un verbale di fallita conciliazione per mancanza di adesione della controparte. A questo punto si potrà andare in tribunale allegando il verbale all’atto di citazione o al ricorso. La legge di conversione del Decreto legge 69/2013 infine ha imposto l’assistenza di un avvocato in tutte le fasi del procedimento ed in caso di mancato accordo, e solo con riferimento ai compensi dovuti all’istituto di mediazione, ha introdotto un regime di gratuità. Negli altri casi varranno i compensi minimi e massimi determinati dal decreto governativo. In merito al compenso dell’amministratore, in assenza di specifica pattuizione (art. 1129 c.c.) la remunerazione per la partecipazione al procedimento di mediazione dev’essere considerata compresa nella voce di compenso generale. ...la domanda di mediazione deve essere presentata, a pena di inammissibilità, presso un organismo di mediazione scelto tra quelli presenti nel territorio dove é situato anche il condominio... SPORTELLO CASA 38122 Trento Via Diaz, 5 Appuntamenti previa prenotazione Tel 0461 277277 www.aclitrentine.it 17 NOTIZIE UTILI Patronato Acli 3 min LAVORATORI “SALVAGUARDATI” ...nuovi interventi di allargamento della platea dei lavoratori cosiddetti “salvaguardati” che potranno accedere alla pensione con i requisiti previgenti alla legge 214/2011, la riforma “Monti - Fornero”... La Legge di Stabilità 2014 (legge 147 del 27/12/2013) contiene due nuovi interventi di allargamento della platea dei lavoratori cosiddetti “salvaguardati” che potranno accedere alla pensione con i requisiti previgenti alla legge 214/2011, la riforma “Monti - Fornero”. Innanzitutto è stato disposto l’incremento di 6000 unità dei lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria entro il 4/12/2011 ammessi alla salvaguardia. Il numero complessivo dei beneficiari passa così a 7.590. Restano inalterate le condizioni di ammissione alla salvaguardia definite dal precedente decreto. Con un secondo intervento, la Legge di Stabilità 2014 estende i benefici della salvaguardia ad ulteriori 17.000 lavoratori, oltre ai 145.130 già fissati dai precedenti provvedimenti. Questo allargamento della platea dei salvaguardati interessa tipologie di lavoratori già individuate dalle norme precedenti, anche se con criteri di ammissione al beneficio meno stringenti. Per tutte le categorie di lavoratori 18 coinvolte è prevista una condizione comune per poter ottenere la salvaguardia: la decorrenza della pensione deve essere entro il 6/01/2015. Oltre a questo,sono previsti specifici requisiti per le diverse categorie. •Lavoratori autorizzati ai versamenti volontari entro il 4 dicembre 2011. Possono essere ammessi alla salvaguardia a condizione che: abbiano un contributo volontario accreditato alla data del 6 dicembre 2011 e non abbiano intrapreso, dopo il 4 dicembre 2011, un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. •Lavoratori cessati dal rapporto di lavoro con accordo individuale o collettivo di incentivo all’esodo. Per chi ha stipulato un accordo individuale è necessario che la risoluzione del rapporto di lavoro sia avvenuta entro il 30/06/2012 e non abbia intrapreso, dopo il 30/06/2012, un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Per i titolari di accordo collettivo, invece, è previsto che il licenziamento sia avvenuto tra il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012. In entrambi i casi gli accodi devono essere stati sottoscritti dalle parti entro, e non oltre, il 31 dicembre 2011 •Lavoratori cessati per risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, a condizione che abbiano cessato il rapporto di lavoro tra il 1°gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011 e non abbiano ripreso, dopo la cessazione, un’attività lavorativa a tempo indeterminato. •Lavoratori collocati in mobilità ordinaria entro il 4/12/2011 e successivamente autorizzati ai versamenti, a condizione che entro sei mesi dal termine di fruizione della mobilità perfezionino, con il versamento della contribuzione volontaria, i requisiti utili a comportare la decorrenza della pensione entro il 6 gennaio 2015. •Lavoratori autorizzati ai versamenti volontari in data antecedente il 4 dicembre 2011. A questa categoria non è richiesto il versamento di un contributo volontario alla data del 6 dicembre 2011; occorre far valere, invece, le seguenti condizioni: ACLI trentine APRILE 2014 NOTIZIE UTILI Patronato Acli SUPPLEMENTI E SUPPLEMENTARI nel periodo tra l’ 1/01/2007 e il 30/11/2013 deve risultare accreditato un contributo derivante da effettiva attività lavorativa e, alla data del 30/11/2013, non deve essere in corso lo svolgimento di un lavoro a tempo indeterminato. Per tutti i lavoratori che rientrano in una delle categorie appena indicate, in attesa di chiarimenti, l’accesso al pensionamento non potrà essere riconosciuto con una decorrenza antecedente l’ 1/01/2014. Gli uffici del Patronato Acli sono a disposizione di tutti i lavoratori e le lavoratrici interessati. Il supplemento è un incremento dell’importo della pensione liquidato, a domanda, sulla base di contributi versati dopo la decorrenza della pensione. Se un pensionato presta attività lavorativa, da dipendente o autonomo, con regolare contribuzione Inps, avrà diritto ai supplementi alle scadenze stabilite. Si può chiedere il supplemento a condizione che siano trascorsi almeno cinque anni dalla data di decorrenza della pensione o del precedente supplemento e che sia stata compiuta l’età per la pensione di vecchiaia prevista nelle relative gestioni. L’interessato ha, inoltre, la facoltà di richiedere per una sola volta la liquidazione del supplemento a soli due anni dalla decorrenza della pensione (o dal precedente supplemento), purché abbia compiuto l’età prevista per il pensionamento di vecchiaia. L’importo del supplemento viene sommato all’importo della pensione, a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per coloro che maturano, dal 1° gennaio 2012, i requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata, ai fini della liquidazione del supplemento si dovrà tener conto delle nuove età anagrafiche per l’accesso alla pensione di vecchiaia e degli incrementi della speranza di vita introdotti dalla legge n. 214 del 2011, cioè 66 anni e 3 mesi nel 2014.La pensione supplementare di vecchiaia è una prestazione erogabile, a domanda, al lavoratore già titolare di pensione che abbia contributi versati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria Inps non sufficienti a perfezionare il diritto autonomo a pensione (tipicamente, i 20 anni di contribuzione). Sono esclusi dal diritto alla pensione supplementare nell’AGO i pensionati liberi professionisti (medici, avvocati, etc.) e i titolari di pensione in Gestione Separata. Anche questo tipo di pensione viene liquidato in base alle nuove età pensionabili introdotte dalla L.214/2011. Per il 2014, 66 anni e 3 mesi. Per i particolari rimandiamo alla consulenza del Patronato ACLI più vicino. ...si può chiedere il supplemento a condizione che siano trascorsi almeno cinque anni dalla data di decorrenza della pensione o del precedente supplemento... PATRONATO ACLI 38122 Trento Via Roma, 57 Numero verde 800 74 00 44 e-mail patronato@aclitrentine.it www.patronato.acli.it Orario di apertura 8:00 - 12:00 e 15:00 - 17:00 da lunedì a venerdì giovedì 8:00 - 14:00 ACLI trentine APRILE 2014 19 NOTIZIE UTILI Pensplan 3 min COMUNICAZIONE PERIODICA AGLI ADERENTI Come di consueto anche quest’anno entro fine marzo gli aderenti a una forma pensionistica complementare hanno ricevuto la cosiddetta “Comunicazione periodica”, cioè il documento riepilogativo della propria posizione individuale aggiornata al 31 dicembre dell’anno appena trascorso. Le disposizioni impartite dall’autorità di vigilanza (COVIP) prevedono che il documento sia composto di due parti: •prima parte: dedicata a informare l’aderente sull’andamento della propria posizione individuale (versamenti, anticipi, rendimenti, controvalore, etc.); •seconda parte: dedicata a notizie di interesse più generale, come le principali variazioni che hanno interessato il fondo pensione nel corso dell’anno e le eventuali ulteriori informazioni di cui la COVIP ha richiesto la diffusione. Insieme alla comunicazione periodica viene trasmessa agli aderenti anche una stima dell’evoluzione della posizione individuale e dell’importo della prestazione complementare attesa, denominata “Progetto Esemplificativo Personalizzato” (PEP). La comunicazione periodica può essere un’utile occasione per verificare l’aggiornamento della propria situazione, la correttezza dei dati personali, nonchè per verificare se le scelte effettuate circa la linea di investimento e le percentuali contributive sono adeguate alle proprie esigenze, o ancora, per avere una stima circa la prestazione pensionistica ottenibile al pensionamento. Qualora l’aderente ne faccia esplicita richiesta, le comunicazioni periodiche e i PEP potranno essere trasmessi tramite posta elettronica, anzichè ordinaria. Tutta la documentazione è scaricabile anche all’interno della sezione “servizi on-line” del portale Pensplan, oppure sul sito della caratteristica forma pensionistica, dove ogni aderente ha la possibilità di controllare in ogni momento la propria posizione on-line. Per informazioni in merito alla comunicazione periodica puoi rivolgerti alle sedi Pensplan, o presso qualsiasi sportello Pensplan Infopoint di tua fiducia. Ti ricordiamo che presso i Pensplan Infopoint è possibile effettuare su appuntamento un check-up previdenziale completo e personalizzato in base alle proprie specifiche esigenze, sia per quanto riguarda la previdenza complementare che per quella di tipo obbligatorio. Prenota subito una consulenza professionale gratuita per conoscere la tua posizione previdenziale! La previdenza complementare ti aiuta a migliorare le tue prospettive future. PER INFORMAZIONI ...la comunicazione periodica può essere un’utile occasione per verificare l’aggiornamento della propria situazione, la correttezza dei dati personali... 38122 Trento Piazza delle Erbe 2 Tel 0461 274800 39100 Bolzano Via della Mostra 11/13 Tel 0471 317600 e-mail info@pensplan.com ACLI trentine APRILE 2014 21 MONDO ACLI Fap IL VALORE DELLA VITA FRAGILE* È necessario una ridefinizione del welfare trentino, con più attenzione alla qualità della vita. L’attuale impianto legislativo è stato definito in una situazione economica di risorse abbondanti e in un’epoca in cui apparivano meno “pressanti” le tematiche dell’invecchiamento della popolazione; risulta ricco di interventi e prestazioni, ma poco lineare nelle scelte di fondo e soprattutto poco orientato agli obiettivi di economicità e di razionalizzazione nell’uso delle risorse. Strettamente connesso è il tema del Piano sociale provinciale e della definizione dell’area del socio-sanitario, per consentire una integrazione fra il potente mondo della sanità e quello del sociale verso una nuova dimensione di rete in cui trovi finalmente attuazione la continuità assistenziale come fondamentale risposta alle fragilità, all’invecchiamento, alla disabilità, alla non autosufficienza, alla cronicità. In questo nuovo contesto di innovazione le RSA necessitano di un decisivo “aggiornamento” di ruolo ...un fattore qualificante è l’apertura alla presenza dei famigliari in RSA e alle relative modalità di rappresentanza, dovendo considerare anacronistica la situazione attuale... e compiti per poter essere inserite a pieno titolo nella rete dei servizi, da estendersi anche funzioni al sostegno della domiciliarità. Dovrà essere aggiornata la loro organizzazione in funzione dei sempre più impegnativi compiti di assistenza a servizio di crescenti situazioni di non autosufficienza grave, con notevole aumento delle demenze e in particolare dell’Alzheimer. È necessario accrescere la qualità degli interventi attraverso una formazione continua e specializzata delle varie figure professionali, in modo da aprire la qualità assistenziale al tema della contenzione fisica e 3 min farmacologica e alla lotta al dolore, oltre che con le tematiche del fine vita e le questioni etiche. Annualmente va verificata la soddisfazione del cliente (familiare e ospite) e degli operatori, che vanno costantemente motivati e sostenuti utilizzando strumenti adeguati di rilevazione e monitoraggio. Leve importanti per “spingere” il sistema RSA a qualificarsi potrebbero consistere nei requisiti attesi per l’ aggiornamento di procedure, controlli e adempimenti legati all’accreditamento in modo da privilegiare la qualità degli interventi assistenziali, le buone prassi, l’innovazione e la ricerca in materia assistenziale. Sono indispensabili delle semplificazioni burocratiche legate a controlli e adempimenti, ivi compresi quelli imposti dalla PAT, riconoscendo le certificazioni di qualità e promuovendo percorsi “premianti” per ricerca e innovazione. È possibile e doveroso perseguire il contenimento dei costi di gestione attraverso la razionalizzazione delle attività amministrativa, l’attivazione di iniziative consorziate nelle gare di appalto e nella gestione delle attività esternalizzabili. Un fattore qualificante è l’apertura alla presenza dei famigliari in RSA e alle relative modalità di rappresentanza, dovendo considerare anacronistica la situazione attuale, in cui non tutte le RSA del Trentino hanno consentito una libera elezione dei rappresentanti dei familiari. Su questo fronte è necessario che venga steso un regolamento tipo da parte della PAT e che l’adempimento venga inserito fra gli obblighi legato all’autorizzazione e accreditamento. *Documento elaborato da Fap Acli e Arof 22 ACLI trentine APRILE 2014 MONDO ACLI Acli Terra 5,5 min SUPER ANAGRAFE, PROBLEMI DI PRIVACY È ormai entrata in vigore l’Anagrafe dei conti correnti, conosciuta anche come “super anagrafe”, nuovo strumento pensato per contrastare l’evasione fiscale, che metterà sotto controllo tutti i rapporti finanziari di ogni cittadino. Attraverso questo nuovo meccanismo, il Fisco potrà avere accesso a tutti i movimenti effettuati su conti correnti e altre tipologie di strumenti finanziari, grazie all’obbligo di comunicazione cui saranno sottoposti istituti bancari e altri operatori finanziari. Dal primo febbraio di quest’anno, oltre al già conosciuto spesometro e redditometro, il Fisco avrà uno strumento in più per stanare gli evasori fiscali, individuando chi dichiara redditi inferiori a quanto guadagna e/o spende. Informazioni sotto la lente d’ingrandimento Tra i dati che verranno analizzati ci sono dunque le informazioni relative ai movimenti bancari e finanziari (Redditometro e Super Anagrafe), 24 gli acquisti di importo superiore ai 3.600 euro (Spesometro) e i beni aziendali concessi in godimento a soci o familiari. Relativamente ai conti correnti quelli che saranno tenuti sotto controllo sono: bonifici, pagamenti, accrediti, saldi di inizio e fine anno, investimenti, disinvestimenti, accessi alle cassette di sicurezza, utilizzo delle carte di credito e di debito e così via. I dati che banche e intermediari hanno inviato all’Anagrafe Tributaria sono quelli a partire dall’anno 2011. Questi, incrociati con le informazioni ricavate dalle comunicazioni relative allo Spesometro e dal Redditometro (lo strumento del Fisco che analizza lo scostamento tra il reddito dichiarato e le spese effettuate) serviranno, secondo il legislatore, per combattere la piaga italiana dell’evasione fiscale. Conti correnti Il Fisco terrà sotto controllo i conti correnti ed i relativi movimenti bancari, quindi: bonifici, pagamenti, accrediti, saldi di inizio e fine anno, investimento, disinvestimenti, accessi alle cassette di sicurezza, utilizzo delle carte di credito e di debito e così via. I dati di sintesi che saranno archiviati nell’Anagrafe tributaria sono quelli a partire dall’anno 2011 e banche ed intermediari dovranno inviare all’Agenzia tutte le informazioni da loro possedute utilizzando il cosiddetto “Sid” (Sistema di interscambio dati). Spesometro Lo Spesometro sarà un altro strumento che il Fisco utilizzerà, insieme al Redditometro, per ricostruire il reddito e stanare gli evasori fiscali. Si tratta della segnalazione all’Anagrafe tributaria effettuata dai negozianti e dagli esercenti relativamente agli acquisti e alle operazioni tra partite IVA (ovvero B2B) per le quali viene emessa fattura di importo superiore ai 3.600 euro. Gli intermediari finanziari dovranno inoltre segnalate al Fisco tutte le operazioni effettuate con bancomat e carte di credito, sempre di importo superiore ai 3.600 euro. ACLI trentine APRILE 2014 MONDO ACLI ...il Fisco potrà avere accesso a tutti i movimenti effettuati su conti correnti e altre tipologie di strumenti finanziari, grazie all’obbligo di comunicazione cui saranno sottoposti istituti bancari e altri operatori finanziari... Agricoltori e redditometro, come difendersi Gli agricoltori sono particolarmente esposti al nuovo redditometro, infatti i contribuenti che operano in agricoltura sono generalmente quelli più accertati in modo sintetico, poiché i loro redditi, determinati su base catastale, sono spesso apparentemente incongruenti con le spese sostenute. Il nuovo strumento messo a punto dal Fisco è applicabile dall’anno 2009 ed è finalizzato a ricostruire i redditi effettivi del contribuente attraverso l’analisi delle spese dallo stesso sostenute. Se il reddito dichiarato è inferiore di oltre 1/5 rispetto a quello ricostruito con il nuovo redditometro, l’Ufficio invia al contribuente l’invito a comparire affinché possa essere giustificato il predetto scostamento. Fin da questa prima fase è opportuno impostare una attenta difesa idonea ad evitare l’emissione del successivo avviso di accertamento. Innanzitutto il contribuente può dimostrare che le spese sono state sostenute con redditi esenti, soggetti a ritenuta alla fonte, oppure con somme derivanti da disinvestimenti o elargite da soggetti terzi (ad esempio uno studente che ha acquistato l’auto con i soldi dei genitori). Oltre a ciò, bisogna tenere in considerazioni il fatto che l’agricoltore ha dichiarato i redditi su base catastale; pertanto l’Ufficio dovrà verificare il volume d’affari IVA che può rappresentare un termine di valutazione del potenziale reddito effettivo. Il volume d’affari dovrà essere rettificato con i proventi non soggetti all’imposta (contributi PAC, PSR, ecc..) e diminuito dei costi non IVA, quali le spese per il personale, i contributi consortili, gli affitti fondiari, le spese per assicurazioni ecc. Infine, occorre e videnziare che avere redditi adeguati a coprire le spese sostenute potrebbe non essere sufficiente per evitare l’accertamento. Infatti , l’Agenzia pretende che tali spese siano state effettivamente sostenute con i proventi dell’attività agricola, diversamente disconosce la copertura della spesa. Al fine di evitare tale problematica è necessario che l’Agricoltore organizzi la propria gestione finanziaria in modo corretto. Ad esempio, se l’azienda agricola è gestita da una società semplice ed il socio agricoltore acquista una autovettura personale, oppure un appartamento per il figlio, non deve far fronte a tali spese attingendo dal conto bancario della società, ma è necessario far transitare gli utili della gestione agricola direttamente sul conto dei soci per poi provvedere a sostenere direttamente le spese inerenti ai loro beni personali. Infatti, solo in questo modo è possibile superare ogni eccezione dell’Ufficio e dimostrare che le spese sono state sostenute con i proventi dell’attività agricola. Qualora il fisco, una volta analizzati i diversi dati, dovesse riscontrare delle anomalie dovrà procedere all’incrocio dei dati finanziari con le informazioni fiscali e patrimoniali presenti in anagrafe tributaria. è a questo punto che si arriverà agli elenchi definitivi che verranno poi inviati agli uffici territoriali per i controlli veri e propri. Inoltre se entro il 31 gennaio 2014 gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari devono aver inviato i dati riguardanti i movimenti bancari del 2011, il 31 marzo 2014 sarà la data entro cui verranno inviati i dati relativi al 2012 e cosi via. ACLI TERRA Ufficio di Trento 38122 Trento Via Roma 57 presidente Flavio Sandri Tel 0461 277277 Fax 0461 277291 e-mail acliterra@aclitrentine.it Ufficio di Borgo Valsugana 38051 Borgo Valsugana Via Carducci 3 Ezio Dandrea Tel 0461 757166 Fax 0461 79771 Cell 331 4204117 - 349 7554902 e-mail ezio.dandrea@aclitrentine.it ACLI trentine APRILE 2014 25 MONDO ACLI Us Acli 3 min LO SPORT, LA SOCIETÀ, L’ECONOMIA E IL BUON VICINATO Cosa centrano le quattro parole contenute nel titolo? Apparentemente niente, ma se proviamo ad analizzare questi termini e trovare punti di contatto leggerete come tutto è intimamente interconnesso. Lo sport, spina nevralgica di un modello nel quale tutti noi(dagli anni del boom economico) siamo cresciuti come strumento di crescita, psico-fisica, di interazione di emancipazione, di modelli di riferimento che dall’antica Roma non sono mai cambiati, il più forte vince e fa la storia, ci mostrano come la Società asse portante della nostra vita fin dalla più giovane età instilli il seme della competizione su tutti i livelli, dalla più giovane età, con la partecipazione accorata dei Genitori, per i quali l’avere un campioncino in casa vale un “virtuale” passaggio di “categoria” ed emancipazione Sociale. Il passaggio successivo nella scala sociale si lega indissolubilmente all’economia che è il valore aggiunto riconosciuto di un sportivo “vincente” nella Società. Quindi non c’è “campione” che non generi economia di scala sul territorio se locale, fino ai casi più estremi dei “campioni” locali che gareggiano in competizioni di valore assoluto per amplificare su scala più ampia il valore dello sport stesso, della società nella quale viviamo e nell’economia che a pioggia ricade sull’atleta e su ciò che lo circonda. Manca solo in buon vicinato e il gioco si chiude, e proprio su questa visione d’insieme che il giochino inizia a scricchiolare e mostra tutte le debolezze che in effetti ha. Nel buon vicinato, lo sport non è uno strumento indispensabile alla crescita legato all’aspetto competitivo, ma un modo semplice, giocoso, divertente, senza classifiche e coppe che alimenta la società che lo compone, non crea emulazione, bisogni di visibilità, professionalità del gesto, ma solo lo spunto e lo stimolo per un confronto reale e sincero dove il primo è funzionale all’ultimo, intimamente interconnessi in una scala di valori che non si genera dove le regole di vita e di relazione permettono ad ognuno di portare a galla le proprie caratteristiche riconosciute e rispettate. In tutto questo da sempre gli enti di Promozione Sportiva recitano la parte di “fratelli poveri” nella quale le 4 parole iniziali sono sempre state l’asse portante. Il neo-eletto Presidente del CONI, Malagò riconosce che occorre riorganizzare il mondo dello sport, asse portante dei cittadini di domani affinché, la parola agonismo, sempre più abbia un sapore nuovo e crei “sportivi”che non abbandonino l’attività agonistica intorno ai 15 anni per stress da competizione, ma li prepari a viveri più integrati in una società dove le regole di buon vicinato siano sempre più condivise da tutti. U.S.ACLI DEL TRENTINO ...nel buon vicinato, lo sport non è uno strumento indispensabile alla crescita legato all’aspetto competitivo, ma un modo semplice, giocoso, divertente... 26 38122 Trento Via Roma, 57 Tel 0461 277229 Orario di apertura 9:30 - 12:00 lunedì - martedì 15:00 - 18:00 mercoledì - giovedì ACLI trentine APRILE 2014 VITA ASSOCIATIVA Nuova sede Acli a Malé UN NUOVO SERVIZIO PER LA COMUNITÀ ...presso la nuova sede di Malè, che affianca la Sede Zonale di Cles, potranno trovare risposta tutte le persone che avranno bisogno di assistenza fiscale e contabilità, ma anche gli imprenditori agricoli... ACLI trentine APRILE 2014 Domenica 9 marzo è stato un giorno di festa per le ACLI Trentine: è stata inaugurata infatti la nuova sede di Malè. Una cerimonia semplice ma che ha suscitato un grande interesse tra i cittadini che hanno riempito la piccola piazzetta per ascoltare le varie autorità intervenute. Il Sindaco di Malè Bruno Paganini e il Presidente della Comunità Valle di Sole Alessio Migazzi da buoni padroni di casa non hanno fatto mancare il loro caloroso benvenuto e apprezzamento per la scelta delle ACLI di aprire una nuova sede. Poi la parola per le ACLI a Luca Oliver, Presidente del Patronato e al Presidente Provinciale Fausto Gardumi che hanno espresso grande soddisfazione per la nuova apertura in Val di Sole, una presenza che ha il fine di ricostruire nuovi legami e ripartire dai luoghi del servizio e della socialità per far fronte alle difficoltà economiche e sociali del nostro tempo. La nuova sede vuole essere simbolo del rifiuto dell’abbandono dei territori periferici e invece si propone per garantire costante assistenza e risposte alle necessità dei cittadini. Presso la nuova sede di Malè, che affianca la Sede Zonale di Cles, potranno trovare risposta tutte le persone che avranno bisogno di assistenza fiscale e contabilità, ma anche gli imprenditori agricoli e coloro che avranno necessità nel settore della previdenza e le famiglie che avranno bisogno di accedere a strumenti di welfare. Malè non sarà un semplice avamposto, ma si spera che la nuova sede e i servizi che le ACLI assicurano possano attirare sempre più persone della comunità. SEDE ACLI MALÈ Piazza Portegaia 3 Caf ACLI Orario di apertura 8-12.30 - 14 -17.30 mercoledì 8-12.30 - 14 -16.30 venerdì Patronato ACLI Orario di apertura 8-12.30 martedì 8-12.30 venerdì (Il venerdì pomeriggio su appuntamento). 27 VITA ASSOCIATIVA Circolo Acli Palù di Giovo LASCIARE SPAZIO AI GIOVANI Si è svolta a fine febbraio l’Assemblea dei Soci del Circolo ACLI di Palù di Giovo; una riunione che ha visto una discreta partecipazione per lo più di giovani, che rappresentano la maggioranza del corpo associativo del Circolo. Il Presidente Gilberto Arman ed il Vice Matteo Moser hanno ricordato ne numerose iniziative aggregative, formative e di servizio alla comunità svolte dal Circolo, che sommate alla attività della mescita fanno del Circolo di Palù un importantissimo punto di riferimento nella comunità. L’Assemblea ha poi provveduto ad eleggere il nuovo Direttivo nelle persone di Gilberto Arman, Antonio Pacher, David Pellegrini, Matteo Moser, Dario Dalvit, Silvano Moser, Paolo Pellegrini, Jessica Callegari, Igor Pellegrini, Alessio Pellegrini e Mauro Weber. Contestualmente il nuovo direttivo ha provveduto a definire le cariche sociali, confermando alla presidenza Gilberto Arman e nominando Antonio Pacher come Vicepresidente, Alessio Pellegrini Cassiere e Jessica Callegari segretaria. Circolo Acli Grumo NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI Grande successo ho suscitato l’incontro promosso dalle ACLI riferito al FONDO SOCIALE EUROPEO. La sala polifunzionale del Comune si è riempita di persone, soprattutto giovani, interessate all’argomento ed agli esperti invitati che hanno offerto loro informazioni utili su opportunità per la formazione e per nuove esperienze utili per l’orientamento nel mondo del lavoro. Il vicepresidente provinciale delle ACLI Fabio Pizzi ha introdotto l’argomento puntualizzando 28 l’importanza del FONDO SOCIALE EUROPEO ed informando come i fondi, nella nostra provincia, siano ben utilizzati. Anzi, Pizzi ha precisato come gli stessi vengano utilizzati anche da parte di altre regioni che, per mancanza di progettazione, non ne fanno uso. L’avv. Aurora Agostini del Foro di Trento ha poi analizzato in modo dettagliato e chiaro la dinamica e la storia dei Fondi sociali europei, iniziativa messa in atto, da parte degli stati membri, fin dal lontano 1951 con la nascita della C.E.C.A. Nel 1957, con il trattato di Roma, nasce di fatto il Fondo sociale con nuove competenze e che diventa operativo nel 1962. Se all’inizio le iniziative del Fondo erano rivolte, in particolare, al sostegno dei lavoratori del sud Italia o degli emigrati in Germania, dopo il 1970, con il cambiamento del mercato e all’inizio della prima ondata di disoccupazione, il tipo di intervento è cambiato ed i fondi sono stati distribuiti secondo certe priorità (giovani, disoccupati, donne, lavoratori anziani, disabili). Negli anni ’80 viene costituito un coordinamento per la formazione dei lavoratori. Dal 2000, con la strategia di Lisbona, l’attenzione è rivolta a persone, in particolare giovani, che vogliono prepararsi ed approfondire le loro conoscenze nel campo del lavoro. I programmi, relativi ai fondi disponibili, vengono approntati ogni sette anni e studiati secondo alcuni fondamentali obiettivi dei quali devono tener conto i progetti per poter accedere ai fondi. L’offerta va dai corsi gratuiti di lingue, ai soggiorni all’estero, agli aiuti per attività di carattere sociale e culturale organizzate sia da privati che da associazioni. ACLI trentine APRILE 2014 VITA ASSOCIATIVA Circolo Acli Mezzolombardo RESPONSABILI INSIEME Si è svolta il 15 febbraio l’assemblea dei soci del Circolo ACLI di Mezzolombardo. Il Presidente del Circolo, Gino Pomella ha iniziato il proprio intervento, prendendo lo spunto dalle parole scritte sulla tessera di quest’anno: “RESPONSABILI INSIEME”. Messaggio forte questo ha detto, che impone a VECCHIE e NUOVE GENERAZIONI, ad essere responsabilmente unite nella ricerca del bene comune con forza, con impegno non solo all’interno delle ACLI, ma nel nostro paese, nella nostra comunità, nelle nostre istituzioni, al fine di difendere e sostenere tutti i nostri cittadini ed in particolare i più deboli. Noi tutti, giovani e meno giovani ed in particolare noi aclisti, dovremmo dimostrare con l’esempio il nostro impegno affinché le persone più deboli, i disoccupati, gli ammalati, tutti coloro che vivono o sopravvivono con redditi da fame, se non addirittura privi degli stessi, possano affrontare la vita con dignità, senza essere costretti a vivere ai margini della società. Noi non possiamo tacere nel vedere queste persone privilegiate, vivere con il denaro di tutti, senza fare un minimo di sacrificio per il “bene ACLI trentine APRILE 2014 ...15 febbraio assemblea dei soci del Circolo Acli di Mezzolombardo. Il Presidente del Circolo, Gino Pomella ha iniziato il proprio intervento, prendendo lo spunto dalle parole scritte sulla tessera di quest’anno: “responsabili insieme”. Messaggio forte questo ha detto... comune” e per questo condanniamo tutti quelli, che non sentono questo obbligo, così come ribadiamo che le indennità da loro percepite, ci offendono, perché sono esagerate. Per questo, così come lo è stato per il passato, l’impegno forte e primario, che la Direzione del Circolo continuerà con passione a portare avanti, sarà quello della difesa dei diritti di ogni persona, riaffermando il suo operare nelle tre fedeltà delle ACLI alla Chiesa, al Lavoro e alla Democrazia. Sono poi intervenuti: Joseph Valer e Cristian Bosio, che nei loro interventi hanno illustrato il percorso delle ACLI Trentine verso gli Stati Generali. 29 VITA ASSOCIATIVA Legge & diritti SERVIZIO DI CONSULENZA LEGALE D: Cos’è il testamento olografo? R: Il testamento olografo è il tipo di testamento più diffuso ed è regolato nel codice civile. Secondo l’art. 602 del codice civile il testamento olografo (olografo in greco significa “scritto tutto di mano propria”) deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore. Il primo requisito è quindi l’autobiografia. Il testamento olografo deve essere scritto di proprio pugno e con la scrittura abituale del testatore. Non è ammesso l’utilizzo di mezzi meccanici o di qualsiasi altro aiuto materiale nella scrittura, al fine di essere certi che la volontà del testatore non sia stata forzata. Il secondo requisito è la datazione. La data deve contenere l’indicazione del giorno, mese ed anno, e svolge due funzioni: permette di individuare CRISTIAN BOSIO fra più testamenti l’ultimo ed in caso di contestazione consente di stabilire la capacità di testatore al momento della redazione dell’atto. Il terzo requisito è la sottoscrizione. La sottoscrizione che deve essere posta in modo da designare con certezza la persona del testatore, ad esempio con il nome e cognome. Per la redazione del testamento olografo, se si vuole essere certi della correttezza del proprio operato, si può farsi affiancare da un avvocato di fiducia, che potrà poi eventualmente anche curare la conservazione del documento. Per accedere al servizio di consulenza legale nei settori del diritto di famiglia e testamenti, risarcimenti da incidenti stradali ed errori medici basta telefonare al numero 0461 277277 e prenotare un colloquio gratuito con l’avvocato che valuterà con voi la problematica proposta per poi prospettare le possibili soluzioni. La sede è in via Roma 57 a Trento. Movimento CI HANNO LASCIATO Nelle settimane scorse abbiamo accompagnato per l’ultimo saluto due aclisti che tanto hanno contribuito alla promozione e alla crescita della nostra Associazione. Ricordiamo con affetto Milena Corradini Comai di Vigo Cavedine, una militante che ha vissuto quotidianamente al servizio della propria comunità e dell’intera Copertina Un simpatico richiamo grafico alla campagna del 5 per mille. Foto e concept Palma & Associati. Acli trentine Periodico mensile di riflessione, attualità e informazione. N° 4, aprile 2014 - Anno 48° Direzione e redazione Trento, Via Roma, 57 Tel 0461 277277 Fax 0461 277278 www.aclitrentine.it giornale@aclitrentine.it Direttore editoriale Fausto Gardumi Direttore responsabile Walter Nicoletti Redazione Gianluigi Bozza, Maria Cristina Bridi, Marianna Calovi , Giorgio Cappelletti, Piergiorgio Cattani, Vittorio Cristelli, Arrigo Dalfovo, Marta Fontanari, Fausto Gardumi, Michele Mariotto, Luisa Masera, Loris Montagner, Walter Mosna, Lorenzo Nardelli, Walter Nicoletti, Luca Oliver, Gianni Palma, Fabio Pipinato, Fabio Pizzi, Don Rodolfo Pizzolli, Livio Trepin, Joseph Valer Hanno collaborato Cristian Bosio, Marcello Farina, Lorenzo Nardelli Concept and layout Palma & Associati Valle, interpretando intensamente, fin che le tue forze te lo hanno consentito, le Acli del grembiule, al servizio di tutti a partire dagli ultimi. Ricordiamo Pio Capovilla, dirigente e volontario del Circolo ACLI di Molina di Fiemme, che con grande generosità e disponibilità si è speso per anni per la crescita del Circolo, tenendo vivo il legame con gli associati e promuovendo i valori aclisti nella sua comunità. Fotografie Archivio Acli trentine, archivi Palma & Associati, Piero Cavagna, Walter Nicoletti Stampa Tipografica Litotipografia Editrice Alcione Abbonamenti Spedizione in abbonamento postale a tutti i soci delle Acli trentine Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 74 Registro stampa data 17 febbraio 1998 N° 06182 Il giornale è consultabile sul sito internet: www.aclitrentine.it Stampato su carta ecologica senza legno 30 ACLI trentine APRILE 2014
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