COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (Provincia di Ancona) (Sperimentale D.Lgs 118/2011) 2 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO ARMONIZZATO DI PREVISIONE 2014-2016 In base a quanto previsto (dal DPCM 28/12/2011 dall’art. 9 del D.L. 102/2013 convertito con modificazioni dalla L. 28 ottobre 2013, n. 124), con propria deliberazione n. 236 del 20/12/2011 la Giunta ha deliberato di partecipare alla sperimentazione, della disciplina concernente l’Armonizzazione dei sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro enti ed organismi, di cui al Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118 emanato in attuazione di quanto previsto dagli articoli 1 e 2 della legge delega 5 maggio 2009, n. 42. Il periodo di sperimentazione, inizialmente previsto per un biennio è stato prorogato fino al 31/12/2014 dalla L. 28 ottobre 2013, n. 124. Esso ha la finalità di verificare l'effettiva rispondenza del nuovo assetto contabile alle esigenze conoscitive della finanza pubblica ed individuare eventuali criticità del sistema e le conseguenti modifiche intese a realizzare una più efficace disciplina della materia, con particolare riguardo all'adozione del bilancio di previsione finanziario annuale di competenza e di cassa, e della classificazione della spesa per missioni e programmi. Le disposizioni riguardanti la sperimentazione sono applicate, essendo giunti al 3° anno, “in via esclusiva”, in sostituzione di quelle previste dalla normativa giuscontabile previgente. Siamo infatti in attesa del Decreto correttivo del D.Lgs.118/2011 approvato in via preliminare il 31 gennaio 2014 dal Consiglio dei Ministri per completare il processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici avviato nel 2009 e diretto a rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili che entrerà a regime per tutti gli enti a partire dal 1 gennaio 2015. Il Comune è, pertanto, tenuto ad approvare i nuovi schemi di bilancio previsti dal DPCM 28 dicembre 2011 che assumono valore a tutti gli effetti giuridici di bilancio di previsione con funzione autorizzatoria. Gli enti locali, a decorrere dall’avvio della sperimentazione, sono tenuti, inoltre, ad affiancare, a fini conoscitivi, la contabilità economico-patrimoniale alla contabilità finanziaria, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico. A tale riguardo è stato aggiornato l’inventario dei beni mobili ed è in corso l’aggiornamento per gli immobili che costituiscono la principale fonte descrittiva e valutativa della situazione patrimoniale. Ogni ente era tenuto a comunicare (nel caso in cui esistessero), al momento in cui chiedeva la partecipazione alla sperimentazione, gli enti strumentali, così come definiti dall’articolo 21 del DPCM da coinvolgere nella sperimentazione: uno in contabilità finanziaria e uno in contabilità economicopatrimoniale. Il nostro ente ha comunicato di non avere enti di tale fattispecie. Per la prima volta nel 2014 gli enti sperimentatori sono tenuti ad applicare il principio applicato della programmazione, adottato e aggiornato secondo le modalità previste dall'articolo 8, comma 4, del decreto 3 del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2011. Il nuovo processo di programmazione che ha sostanzialmente la finalità di far “conoscere, relativamente a missioni e programmi di bilancio, i risultati che l’ente si propone di conseguire…. e valutare il grado di effettivo conseguimento dei risultati al momento della rendicontazione”, si concretizza prevalentemente nella redazione del Documento Unico di Programmazione che viene sottoposto all’approvazione del Consiglio come allegato al bilancio di previsione 2014/2016. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio di coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione; definisce le linee programmatiche dell’Amministrazione in base alle reali possibilità operative dell’Ente ed esprime le linee d’azione nell’organizzazione e nel funzionamento degli uffici, nei servizi da garantire, nelle risorse finanziarie correnti da acquisire e negli investimenti da realizzare. La fase di programmazione, che a partire da quest’anno 2014 per gli enti sperimentatori risulta completamente rivista sia negli strumenti che nei tempi, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico finanziarie e tiene conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite dall’Ente, tiene conto dalle scelte già operate nei precedenti esercizi, e si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani riferibili alle missioni dell’Ente. Il Consiglio Comunale con la delibera n. 52 del 13/09/2013 ha approvato le “Linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2013 – 2018”. L’Ente ha adottato il Piano Performance – anno 2013- con la delibera di Giunta n. 391 del 08/10/2013. Il bilancio di previsione finanziario, ha un obiettivo temporale di n. 3 anni e rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell’ente, nell’ambito dell’esercizio della propria funzione di indirizzo e programmazione, definiscono le risorse da destinare e missioni e programmi in coerenza con quanto previsto dai documenti della programmazione. Il bilancio di previsione 2014/2016 viene redatto rispettando gli schemi di bilancio sperimentali, aggiornati secondo le modalità previste dall’articolo 9, comma 5, del DPCM 28 dicembre 2011 concernente le modalità della sperimentazione. Al bilancio di previsione finanziario 2014/2016 sono allegati oltre, la presente Nota integrativa, i seguenti documenti: a) il prospetto esplicativo del presunto risultato di amministrazione; b) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato; c) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità; d) il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento; 4 e) il prospetto delle spese previste per l’utilizzo di contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali, per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione; f) il prospetto delle spese previste per lo svolgimento delle funzioni delegate dalle regioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione; g) il rendiconto di gestione relativo al penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione; h) le risultanze dei rendiconti, degli enti ed organismi partecipati, relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce. i) la deliberazione, da adottarsi annualmente prima dell'approvazione del bilancio, con la quale i comuni verificano la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie - ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n. 167, 22 ottobre 1971, n. 865, e 5 agosto 1978, n. 457, - che potranno essere ceduti in proprietà od in diritto di superficie; con la stessa deliberazione i comuni stabiliscono il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato; j) le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi; k) la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia; l) il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e obiettivo programmatico del patto di stabilità interno; m) la relazione del collegio dei revisori dei conti. La nota integrativa è stata introdotta con il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio. 5 Previsioni di entrata e di spesa Il bilancio di previsione 2014/2016 è stato predisposto in un contesto di difficoltà ed incertezza normativa. A questo vanno aggiunti i continui tagli delle risorse che hanno imposto a gli enti di rivedere le loro politiche fiscali e tariffarie per poter garantire, in molti casi almeno i servizi fondamentali. La tabella evidenzia la costante riduzione nel tempo dei trasferimenti: FONDO DI SOLIDARIETA' FONDO DI RIEQUILIBRIO TRASFERIMENTI STATALI GENERALI 2009 2010 - - 2011 2012 3.948.411,00 2013 2.925.219,00 3.492.562,00 - 6.225.419,00 5.815.126,00 699.851,00 6.225.419,00 5.815.126,00 4.648.262,00 306.211,00 661.175,00 3.798.773,00 3.586.394,00 La successiva tabella riporta, sinteticamente, i dati del bilancio di previsione per l’anno 2014. Gli stanziamenti di entrata e di uscita sono suddivisi secondo gli schemi contabili sperimentali. Quadro generale riassuntivo 2014 Entrate Titolo II: Fondo Pluriennale Vincolato Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Trasferimenti correnti Titolo III: Titolo IV: Entrate extratributarie Entrate in conto capitale Titolo V: Entrate da riduzione di attività finanziarie Titolo VI: Accensione prestiti Titolo VII Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo I: Spese 4.087.801,75 20.951.579,52 5.303.027,02 5.502.013,24 4.773.114,85 Titolo I: Spese correnti di cui Fondo Pluriennale Vincolato Titolo II: Spese in conto capitale di cui Fondo Pluriennale Vincolato Titolo III: 30.594.219,30 332.928,16 10.180.177,28 5.629.970,28 Spese per incremento di attività finanziarie di cui Fondo Pluriennale Vincolato Titolo IX Entrate per conto terzi e partite di giro Totale 600.000,00 Titolo IV: Rimborso di prestiti 2.220.139,80 Titolo V: Chiusura anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 7.463.705,00 7.463.705,00 3.445.330,00 52.126.571,38 Titolo VII Spese per conto di terzi e partite di giro Totale di cui Fondo Pluriennale Vincolato Avanzo di amministrazione 2013 Totale complessivo entrate 1.777.000,00 53.903.571,38 3.445.330,00 53.903.571,38 5.962.898,44 Disavanzo di amministrazione 2013 Totale complessivo spese 53.903.571,38 6 Quadro generale riassuntivo anno 2015 Entrate Spese Titolo II: Fondo Pluriennale Vincolato Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Trasferimenti correnti Titolo III: Entrate extratributarie 4.904.795,24 Titolo IV: Entrate in conto capitale 3.444.610,00 Titolo I: 5.722.898,44 19.571.462,00 5.876.691,22 Titolo I: Spese correnti di cui Fondo Pluriennale Vincolato 28.121.721,07 6.889,83 Spese in conto capitale 9.074.580,28 di cui Fondo Pluriennale Vincolato 2.880.461,69 Titolo II: Titolo V: Entrate da riduzione di attività finanziarie Titolo III: Spese per incremento di attività finanziarie Titolo VI: Accensione prestiti Titolo IV: Rimborso di prestiti Titolo VII Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo V: Chiusura anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere di cui Fondo Pluriennale Vincolato Titolo IX Entrate per conto terzi e partite di giro Totale 7.463.705,00 3.445.330,00 50.429.491,90 Titolo VII Spese per conto di terzi e partite di giro Totale di cui Fondo Pluriennale Vincolato Avanzo di amministrazione 2012 Totale complessivo entrate 2.324.155,55 7.463.705,00 3.445.330,00 50.429.491,90 2.887.351,52 Disavanzo di amministrazione 50.429.491,90 Totale complessivo spese 50.429.491,90 La differenza tra il Fondo Pluriennale Vincolato finale 2014 e iniziale 2015 è data dall’applicazione, per effetto dei nuovi principi, al bilancio 2014 di 240.000 € di avanzo finalizzato a prevedere anche il trattamento accessorio 2014 esigibile nel 2015: ciò in quanto il principio contabile n. 2 ha subito una modifica importante nel corso del 2013 (dopo l’emanazione del DL 102/2013) proprio in ordine a tale voce di bilancio. 7 Quadro generale riassuntivo 2016 Entrate Spese Titolo II: Fondo Pluriennale Vincolato Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa Trasferimenti correnti Titolo III: Entrate extratributarie 4.805.663,00 Titolo IV: Entrate in conto capitale 4.076.500,00 Titolo I: 2.887.351,52 19.496.462,00 5.876.323,73 Titolo I: Spese correnti 27.900.614,69 di cui Fondo Pluriennale Vincolato Spese in conto capitale 6.956.961,69 di cui Fondo Pluriennale Vincolato 6.906.335,79 Titolo II: Titolo V: Entrate da riduzione di attività finanziarie Titolo III: Spese per incremento di attività finanziarie Titolo VI: Accensione prestiti Titolo IV: Rimborso di prestiti Titolo VII Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo V: Chiusura anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere di cui Fondo Pluriennale Vincolato Titolo IX Entrate per conto terzi e partite di giro Totale 7.463.705,00 2.975.330,00 47.581.335,25 Titolo VII Spese per conto di terzi e partite di giro Totale di cui Fondo Pluriennale Vincolato Avanzo di amministrazione 2012 presunto Totale complessivo entrate 47.581.335,25 2.284.723,87 7.463.705,00 2.975.330,00 47.581.335,25 6.906.335,79 Disavanzo di amministrazione Totale complessivo spese 47.581.335,25 8 EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE Consuntivo 2012 Consuntivo 2013 Preventivo 2014 Fondo Pluriennale Vincolato di parte corrente 613.127,64 617.739,32 23.559.164,04 18.680.208,20 20.951.579,52 Entrate titolo II 1.620.982,59 6.280.737,31 5.303.027,02 Entrate titolo III 4.674.676,66 5.321.835,84 5.502.013,24 29.854.823,29 30.895.908,99 32.374.359,10 26.132.414,25 27.438.174,92 30.594.219,30 613.127,64 707.739,42 332.928,16 2.220.945,68 2.121.860,89 2.220.139,80 1.501.463,36 1.335.873,18 -440.000,00 Entrate titolo I (A) Totale titoli (I+II+III) (B) Spese titolo I (Comprensive di FPV) FPV su spese correnti (C) Rimborso prestiti titolo IV (D) Differenza di parte corrente (A-B-C) Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla spesa corrente [eventuale] Entrate diverse destinate a spese correnti di cui: (E) (F) 240.000,00 0,00 0,00 -contributo per permessi di costruire 200.000,00 200.000,00 -plusvalenze da alienazione di beni patrimoniali - altre entrate (specificare) (G) Entrate correnti destinate a spese di investimento di cui: 0,00 0,00 0,00 1.501.463,36 1.335.873,18 0,00 -proventi da sanzioni per violazioni al codice della strada - altre entrate (specificare) (H) Entrate diverse utilizzate per rimborso quote capitale Saldo di parte corrente (D+E+F-G+H) EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE Consuntivo 2012 Consuntivo 2013 Preventivo 2014 Fondo Pluriennale Vincolato di parte investimento Entrate titolo IV 1.217.055,13 Entrate titolo V 0,00 Entrate titolo VI 0,00 (M) Totale titoli (IV+V+VI) (N) Spese titolo II FPV su spese investimento (O) Spese titolo III (P) Entrate correnti dest.ad.invest. (G) Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla spesa in conto capitale [eventuale] (Q) Saldo di parte capitale (M-N-O+P+Q-F) 6.808.709,67 3.470.062,43 1.289.477,00 4.773.114,85 600.000,00 1.217.055,13 8.098.186,67 8.843.177,28 1.052.806,84 4.889.309,90 10.180.177,28 6.808.709,67 3.470.062,43 5.629.970,28 42.898,05 141.950,00 1.537.000,00 207.146,34 3.350.826,77 0,00 0,00 La differenza tra fondo pluriennale vincolato in uscita nella parte corrente consuntivo 2013 e in entrata preventivo 2014 pari a 90.000,00 euro è dovuta all’imputazione in base all’esigibilità nell’esercizio 2014 di entrate derivanti da trasferimenti correnti destinati all’Ambito non accertati nel 2013. L’avanzo applicato alla parte corrente deriva dalla nuova impostazione prevista dal Dlgs 118/2011 (armonizzazione) che in particolare ha modificato le modalità di imputazione delle spese relative al trattamento accessorio del personale (Punto 5.2 del PC n. 2 allegato al DPCM 28/12/2012). L’avanzo applicato alla parte capitale è relativo al finanziamento del Campo Neri di Via Liguria (650.000,00 euro) e alla richiesta di svincolo quote patto di stabilità per il complesso scolastico di Via Marconi (725.000,00 €). 9 Entrate TITOLO I Entrate di natura tributaria, contributiva e perequativa Bilancio di previsione 2014 I.M.U. I.C.I. I.C.I. recupero evasione Imposta comunale sulla pubblicità Addizionale com.consumo energia elettrica Addizionale I.R.P.E.F. Compartecipazione I.R.P.E.F. Compartecipazione Iva Imposta di soggiorno Altre imposte Categoria 1: Imposte Tassa per l'occupazione degli spazi ed aree pubbliche Tributo sui rifiuti e servizi Tassa rifiuti solidi urbani Addizionale erariale sulla tassa smalt.rifiuti TARES Recupero evasione tassa rifiuti Altre tasse Categoria 2: Tasse Diritti sulle pubbliche affissioni Fondo sperimentale di riequilibrio Fondo solidarietà comunale Altri tributi speciali Categoria 3: Tributi speciali e tributarie proprie altre entrate tributarie proprie Totale entrate tributarie Bilancio di previsione 2015 Bilancio di previsione 2016 5.838.140 5.828.140 5.828.140 200.000 200.000 200.000 180.000 200.000 180.000 8.000 5.000 5.000 2.966.657 0 0 2.996.657 0 0 2.996.657 0 0 9.212.797 9.209.797 9.209.797 2.404.000 6.003.000 1.100.000 6.103.000 1.100.000 6.103.000 30.000 30.000 30.000 525.000 50 8.962.050 60.000 0 2.716.733 0 425.000 50 7.658.050 60.000 0 2.643.615 400.000 50 7.633.050 60.000 0 2.593.615 2.776.733 2.703.615 2.653.615 20.951.580 19.571.462 19.496.462 Le entrate tributarie sono state inserite in bilancio sulla base delle stime derivanti dai gestionali del Servizio Tributi applicando aliquote e criteri definiti in sede regolamentare dall’Ente. La TASI è prevista al 2,5% (aliquota deliberata) nel 2014 e all’1% (aliquota massima consentita) dal 2015. E’ stata prevista pertanto una forte riduzione nelle entrate e nella capacità fiscale dell’ente, che si traduce necessariamente in parte nella previsione di maggiori trasferimenti erariali, in parte nella conseguente riduzione delle spese nel bilancio pluriennale. 10 Iuc ( Imposta Unica Comunale) La Legge 27 dicembre 2013, n. 147, (Legge di stabilità 2014), al comma 639 istituisce l’Imposta Unica Comunale (Iuc) basata su due presupposti impositivi: possesso di immobili ed erogazione e fruizione di servizi comunali. La Iuc è composta dall’Imu, la Tasi (disciplinata dai commi da 669 a 679) e la Tari (disciplinata dai commi da 641 a 668). L’Ente con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del 21/05/2014, ha approvato il Regolamento per l'applicazione della TASI e con delibera n. 23 del 21/05/2014 della TARI. Imposta municipale propria – Imu L’art. 13, del Dl. n. 201/11 disciplina la normativa relativa all’Imposta municipale propria. In proposito, si segnala che l’Ente ha fissato le seguenti aliquote per le diverse tipologie immobiliari : - (es.) per l’abitazione principale (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e le relative pertinenze è prevista una aliquota del 5,3 per mille; - l’aliquota ordinaria è del 10,6 per mille; - l’aliquota agevolata corrisponde all’8 per mille per unità immobiliari adibite ad abitazioni concesse in comodato uso gratuito. La stessa aliquota è stata prevista per le unità immobiliari inscritte al catasto urbano nelle categorie C1 e C3 a condizione che il soggetto passivo di imposta coincida con chi esercita attività commerciale o artigianale nell’immobile stesso. La previsione complessiva del gettito Imu 2014, iscritta in bilancio, è quantificata in € 5.838.140, di cui € 455.000,00 per recupero imposta. Il suddetto gettito Imu risulta in linea con quanto riscosso nell’anno precedente (al netto quota di alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale). Tributo per i servizi indivisibili - Tasi o il presupposto impositivo per l’applicazione del tributo è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, compresa l’abitazione principale come definita in materia di Imu, e aree scoperte, comprese quelle edificabili e qualsiasi uso adibite; o sono escluse dall’imposizione le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locazioni imponibili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva; 11 o la base imponibile è quella prevista per l’Imu. L’aliquota base è pari all’1‰ ed il Comune può con regolamento ridurre l’aliquota fino al suo completo azzeramento; o il Comune nel determinare l’aliquota deve verificare che la somma delle aliquote Imu e Tasi non può superare l’aliquota massima del 11,4 ‰ fissata per l’Imu. Per il 2014 l’aliquota Tasi non può essere comunque superiore al 2,5 ‰ + 0,8‰ se quest’ultima somma è finalizzata al riconoscimento di agevolazioni prima casa. Il Comune ha previsto le seguenti aliquote TASi: Tipologia imponibile Abitazione principale e relative pertinenze (C/2 – C/6 – C/7) (Categorie A/2 – A/3 – A/4 – A/5 – A/6 – A/7) Abitazione principale e relative pertinenze (Categorie A/1 – A/8 – A/9) Unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione e pertinenze dei soci assegnatari Fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali Ex casa coniugale assegnata all’ex coniuge Un unico immobile appartenente al personale del comparto sicurezza, non locato per il quale non sono richieste le condizioni di dimora abituale e residenza anagrafica Alloggi posseduti da anziani o disabili con residenza in casa di ricovero o cura e non locati Alloggi posseduti italiani con residenza all’estero e non locati Unità immobiliare ad uso abitativo concesse in uso gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado alle condizioni già definite Altri fabbricati Aliquota 2,5 per mille 0 per mille 2,5 per mille 2,5 per mille 2,5 per mille 2,5 per mille 1 per mille 2,5 per mille 0 per mille 0 per mille Terreni agricoli 0 per mille Aree fabbricabili 0 per mille L’Ente non ha applicato la maggiorazione dello 0,8 e non ha previsto esenzioni/detrazioni. Le aliquote sopra riportate consentiranno la parziale copertura delle spese inerenti i servizi indivisibili: Servizi indivisibili Pubblica sicurezza e vigilanza Tutela del patrimonio artistico e culturale Manutenzione stradale e illuminazione pubblica Manutenzione verde pubblico Servizi socio assistenziali Costo 1.433.981,45 478.018,31 1.200.863,28 584.966,99 1.928.375,61 12 Servizio protezione civile Servizio tutela degli edifici ed aree comunali Servizio anagrafe Servizi cimiteriali Sgombero neve – Calamità naturali Totale Servizi indivisibili 4.657,00 1.246.490,91 536.866,15 11.817,83 28.552,97 -------------------7.454.590,50 Costo Difesa del suolo Aree, parchi, paesaggi Risorse idriche Aria, inquinamento Interventi igienico - sanitari Totale 33.600,00 2.468,00 103.834,00 -------------------139.902,00 Totale 7.594.492,50 Tassa sui rifiuti - Tari o il presupposto della Tari è dato dal possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibite, suscettibili di produrre rifiuti solidi urbani; o in attesa dell’allineamento dei dati catastali, la superficie delle unità immobiliari assoggettate a Tari rilevante per il calcolo della tassa è quella calpestabile; o si fa comunque riferimento alle superfici rilevate o accertate ai fini dell’applicazione della Tarsu/Tia1/Tia2; o sono escluse dal calcolo della Tari le superfici all’interno delle quali vengono prodotti rifiuti speciali in via continuativa e prevalente, a condizione che il produttore dimostri il corretto trattamento ditali rifiuti in conformità della normativa vigente; o il comune, nella determinazione della tariffa, deve tener conto dei criteri definiti nel Dpr. n. 158/98, salvo la possibilità di deroga in caso di commisurazione della tassa elle quantità e qualità medie dei rifiuti prodotti per unità di superficie (principio del “chi inquina paga”); o la normativa dispone che la tariffa debba prevedere la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di raccolta rifiuti, ricomprendendo anche quelli per lo smaltimento in discarica con esclusione dei rifiuti speciali il cui costo di smaltimento è sostenuto direttamente dal produttore; o sono previste riduzione ed esenzioni come nel caso di mancata raccolta dei rifiuti, interruzione del servizio, distanza dal punto di raccolta, raccolta differenziata, abitazioni con unico occupante o tenute a disposizione, abitazioni o aree scoperte adibite ad uso stagionale o non continuativo. 13 Recupero evasione ICI/IMU In linea con la politica adottata dall’ente negli scorsi anni, continua l’operazione tendente al recupero dell’evasione ICI/IMU. In particolare per quest’anno viene prevista in bilancio la somma di € 655.000,00. Recupero evasione TARSU/TIA In linea con la politica adottata dall’ente negli scorsi anni, continua l’operazione tendente al recupero dell’evasione TARSU/TIA. In particolare per quest’anno viene prevista in bilancio la somma di € 525.000,00. Addizionale comunale IRPEF La quantificazione dell’Addizionale IRPEF per l’anno 2014 è effettuata sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Finanze con riferimento ai redditi ed all’andamento degli incassi degli esercizi precedenti. E’ presumibile pertanto che per l’anno 2014 l’importo dell’addizionale si attesti su quello dell’anno precedente. Fondo di solidarietà comunale Questo fondo, che sostituisce il Fondo sperimentale di riequilibrio, è iscritto tra le entrate correnti di natura perequativa da amministrazioni centrali e costituisce quello che rimane dei trasferimenti statali correnti agli enti locali. Il comma 730, della Legge n. 147/13, aggiunge l’art. 1, comma 380-ter, della Legge n. 228/12, dotando il “Fondo di solidarietà comunale” di un importo pari a Euro 6.647.114.923,12, per l’anno 2014, ed Euro 6.547.114.923,12, per gli anni 2015 e successivi, comprensivi del gettito Imu sui fabbricati strumentali classificati nella Categoria D. Tali importi sono ridotti rispetto a quelli previsti per il 2013 a causa della maggiore incidenza dei tagli previsti dalla Spending review (art. 16, comma 6 del Dl. n. 95/12); le riduzioni devono essere determinate con Decreto Ministero Interno: l’importo è stato stimato in proporzione alla media delle spese sostenute per consumi intermedi, come desunte dal Siope e con riferimento alle seguenti ulteriori disposizioni normative. La dotazione del Fondo è assicurata, per Euro 4.717,9 milioni, attraverso una quota Imu, di spettanza dei Comuni, che deve essere versata al bilancio statale. E’, inoltre, stata stanziata una quota di Fondo, non inferiore a Euro 30 milioni per ognuno degli esercizi 2014, 2015 e 2016, da destinare ad incremento dei contributi spettanti alle Unioni di Comuni, ed una quota di Euro 30 milioni da destinare ai Comuni istituiti a seguito di fusioni. La lett. b), del neo-istituito comma 380-ter, dispone che le modalità di riparto del Fondo sono stabilite con Dpcm., da emanarsi entro il 30 aprile 2014 per l’anno 2014 ed entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento per gli anni successivi. 14 La modalità di ripartizione del Fondo deve tener conto: di quanto previsto dal comma 380, lett. d), nn. 1, 4, 5 e 6 (maggiore/minore gettito per le modifiche alla disciplina Imu 2013, dimensione del gettito Imu ad aliquota base di spettanza dell’Ente Locale, diversa entità di risorse rispetto ai soppressi Fondo sperimentale di riequilibrio e trasferimenti erariali 2012); della soppressione dell’Imu sull’abitazioni principali e dell’introduzione della Tasi; dell’esigenza di limitare le variazioni, in aumento e in diminuzione, delle risorse disponibili ad aliquota base, attraverso l’introduzione di clausole di salvaguardia. La lett. c) prevede che, in caso di inerzia dei soggetti citati alla lett. b), entro i 15 giorni successivi alla scadenza del termine previsto dalla norma, dovrà essere emesso un apposito Dpcm. La lett. d) prevede che, con il medesimo Dpcm., possa essere incrementata la quota di gettito Imu di spettanza dei Comuni. Successivamente all’emanazione del citato Decreto, verrà rideterminato l’importo che deve essere versato all’entrata del bilancio dello Stato. L’eventuale differenza positiva tra il nuovo importo e la dotazione iniziale è versata al bilancio dello Stato al fine delle riassegnazione al Fondo stesso. Le modalità di versamento delle somme all’entrata del bilancio dello Stato sono determinate all’interno del medesimo Dpcm.. L’Ente ha previsto per l’anno 2014 un importo del Fondo di solidarietà comunale peri ad € 2.716.732,52. Il principio della competenza finanziaria esclude i trasferimenti dello stato dal calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità. 15 TITOLO II Trasferimenti correnti Denominazione Previsioni 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 Trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche Trasferimenti correnti da famiglie Trasferimenti correnti da imprese Trasferimenti correnti da istituzioni sociali private Trasferimenti correnti dall’Unione europea e dal Resto del mondo TOTALE 5.271.277,02 5.842.940,22 5.843.322,73 31.750,00 33.751,00 33.001,00 5.303.027,02 5.876.691,22 5.876.323,73 TITOLO III Entrate extratributarie Denominazione Previsioni 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni Proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti Interessi attivi Altre entrate da redditi di capitale Rimborsi ed altre entrate correnti TOTALE 3.219.292,24 3.198.474,24 3.210.368,00 900.000,00 621.000,00 621.000,00 10.600,00 688.000,00 684.121,00 5.502.013,24 5.100,00 650.000,00 430.221,00 4.904.795,24 5.100,00 610.000,00 359.195,00 4.805.663,00 Vendita servizi In questa voce sono classificate tutte le entrate relative ai servizi erogati a pagamento dal comune tra cui i servizi a domanda individuale i più rilevanti dei quali sono gli asili nido, la mensa scolastica e gli impianti sportivi. La tabella relativa al grado di copertura dei servizi a domanda individuale ha evidenziato nel rendiconto 2013 una percentuale media di copertura pari al 48,60%, a fronte del 55,30% previsto. Asilo nido Impianti sportivi Mattatoi pubblici Mense scolastiche Stabilimenti balneari Musei, pinacoteche, gallerie e mostre Uso di locali adibiti a riunioni Centri estivi Totale Entrate/ proventi prev. 2014 518.113,10 Spese/ costi prev. 2014 1.010.939,35 51,25% 44,67% 129.000,00 584.980,11 22,05% 22,00% 641.000,00 809.096,08 79,22% 77,79% % % di copertura 2014 di copertura 2013 66.000,00 69.000,00 95,65% 96,54% 1.354.113,10 2.474.015,54 54,73% 55,30% La previsione per il 2014 è pari al 55,22%. 16 Proventi derivanti dalla gestione degli immobili In questa sezione vengono contabilizzati i proventi derivanti dai contratti di affitto degli immobili di proprietà dell’ente. A tale riguardo la Giunta con delibera n. 188 del 15/05/2014 ha approvato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari previsto dall’art.58 del DL 112/2008 convertito dalla Legge 133/2008. Proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti Questa voce si riferisce prevalentemente alle sanzioni per violazioni del codice della strada. Tali sanzioni pari ad € 800.000,00 sono state stimate secondo quanto disposto dal principio contabile. In base a quanto previsto dal Codice della strada si è provveduto a destinare almeno il 50% agli interventi di cui all’art. 208 CdS. Una quota pari ad € 280.000,00 è stata accantonata nel Fondo crediti dubbia esigibilità. TITOLO IV Entrate in conto capitale Denominazione Contributi agli investimenti Trasferimenti in conto capitale Altri trasferimenti in conto capitale Alienazione di beni materiali immateriali Altre entrate in c/capitale di cui: Permessi per costruire TOTALE Previsioni 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 ed 1.291.074,15 2.334.610,00 3.052.040,70 710.000,00 3.676.500,00 430.000,00 400.000,00 400.000,00 400.000,00 4.773.114,85 400.000,00 3.444.610,00 400.000,00 4.076.500,00 Con la nota inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 23/05/2014 è stato chiesto al Governo uno stanziamento per l’anno 2015 per la realizzazione del complesso scolastico di Via Marconi a copertura di parte della spesa. Per la restante parte pari ad € 725.000 è stato chiesto un allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità. 17 TITOLO IV Entrate accensione prestiti La percentuale di indebitamento dell'Ente per il 2014 è attualmente pari al 2,66%. 2014 780.895 2,62% 8% Interessi passivi % su entrate correnti Limite art.204 Tuel anno residuo debito nuovi prestiti prestiti rimborsati estinzioni anticipate totale fine anno abitanti al 31/12 debito medio per abitante rapporto su entrate correnti 2011 2012 2015 747.554 2,47% 8% 2013 2016 741.622 2,34% 8% 2014 72.397.034 70.366.892 68.148.947 66.027.086 2.030.141 2.099.385 2.121.861 2015 2016 64.406.946 62.082.791 2.220.140 2.324.156 2.284.724 59.798.067 600.000 121.561 70.366.892 68.145.947 66.027.086 64.406.946 62.082.791 27.787 27.534 27.070 27.070 27.070 27.070 2.532,37 2.474,97 2.439,12 2.379,27 2.293,42 2.209,02 258,00% 228,00% 218,00% 202,81% 204,54% 198,15% A fronte di tale dato l’indebitamento globale è pari al 218% dell’entrata corrente. Al termine del triennio tale % scenderà al di sotto del 200% e il debito pro-capite passerà dai € 2.532 del 2011 al valore di € 2.209. Nel corso del 2014 è previsto che non verranno assunti nuovi mutui ma si prevedono solo gli stanziamenti necessari alla eventuale assunzione del patrimonio attivo e passivo della G.P.C. s.r.l. in liquidazione. Il programma triennale dei Lavori pubblici, previsto dall’art.128 del D.Lgs. 163 del 12 aprile 2006, è stato redatto conformemente alle indicazioni e agli schemi di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti del 9/6/2005. Il programma contiene tutti gli interventi di importo superiore a € 100.000. La giunta ha provveduto ad approvare i progetti preliminari per i lavori di importo superiore ad € 1.000.000, mentre per quelli di valore inferiore ha provveduto ad approvare gli studi di fattibilità. Il programma dei lavori pubblici è stato redatto rispettando le priorità previste dalla normativa privilegiando quindi le manutenzioni, il recupero del patrimonio esistente, il completamento dei lavori già iniziati, i lavori coni progetti esecutivi approvati e le opere con finanziamento privato. Al bilancio è allegato anche il crono programma degli investimenti redatto conformemente a quanto contenuto nel principio contabile n. 2 allegato al Dpcm 28/12/2012 18 Quadro riepilogativo delle fonti di finanziamento FONTE DI FINANZIAMENTO Alienazioni Capitale di privati Proventi per permessi per costruire Monetizzazioni Entrate diverse Tit.IV Entrate correnti Avanzo di amministrazione Indebitamento Fondo pluriennale vincolato TOTALE Previsioni 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 3.052.040,70 710.000,00 3.676.500,00 200.000,00 30.000,00 1.291.074,15 400.000,00 400.000,00 2.334.610,00 1.537.000,00 600.000,00 3.470.062,43 10.180.177,28 5.629.970,28 9.074.580,28 2.880.461,69 6.956.961,69 Gli importi inseriti nel Programma trovano corrispondenza nel bilancio di previsione. L’importo di € 600.000,00 è previsto per far fronte, qualora la normativa lo permetta e se ne ravvisi la necessità per evitare maggiori danni finanziari all’ente, all’assorbimento del patrimonio attivo e passivo della società totalmente partecipata GPC srl in liquidazione. 19 FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA’ Come previsto dal principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, l’Ente ha provveduto ad accertare per l’intero importo del credito anche le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale. Per i suddetti crediti è stato effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità nel rendiconto 2013 per complessivi € 2.580.981,64. L’applicazione del bilancio armonizzato, anche se in forma sperimentale, detta nuove regole per la determinazione del “vecchio” Fondo Svalutazione Crediti. Il calcolo ai fini del conto consuntivo tiene conto della evoluzione dei residui riportati e di quelli incassati per l’ultimo quinquennio, determinando quindi una percentuale media delle riscossioni effettuate e di conseguenza una percentuale del non riscosso da applicare al monte dei residui riportati alla fine dell’esercizio in considerazione. Lo schema sottostante mostra il calcolo effettuato evidenziando l’importo del fondo calcolato a livello di tipologia di entrata. FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA' - CONSUNTIVO 2013 Dati da Rendiconto Acc.Res. TOTALE TIPOLOGIA Acc.Comp Risc.Res 10101 Risc. Comp ENTRATE TRIBUTARIE Insussistenze % di riscoss. Acc.Res. Acc.Comp TOTALE TIPOL. 30100 Risc.Res SERVIZI Risc. Comp Insussistenze Acc.Res. Acc.Comp TOTALE TIPOL. 30200 Risc.Res SANZIONI Risc. Comp Insussistenze Acc.Res. TOTALE TIPOL. 30500 Acc.Comp Risc.Res RIMBORSI ED ENTRATE Risc. Comp DIVERSE Insussistenze 2009 4.216.112,11 6.092.429,50 1.274.753,21 4.791.968,36 665.019,20 30,24% 1.061.062,25 2.800.415,17 409.869,43 1.957.031,28 146.593,86 38,63% 535.771,95 759.696,07 73.700,62 348.022,61 241.692,59 13,76% 2.096.145,80 1.466.105,65 1.880.174,24 767.363,75 66.887,19 89,70% 2010 4.230.861,04 7.243.233,04 751.720,80 5.113.020,54 37.959,00 17,77% 1.347.982,85 3.427.107,30 671.616,87 2.529.874,77 46.590,43 49,82% 632.052,20 479.796,11 114.855,15 421.341,61 18,17% 847.826,27 1.065.203,90 76.267,11 909.934,48 5.906,25 9,00% 2011 5.355.264,93 7.682.642,37 1.019.928,65 5.226.036,15 254.087,81 19,05% 1.527.008,08 3.528.276,65 689.893,77 2.868.428,08 40.008,78 45,18% 575.651,55 377.946,00 97.663,07 364.901,03 29.554,22 16,97% 920.922,33 332.098,28 292.964,25 266.586,25 68.416,24 31,81% 2012 6.791.942,50 7.849.206,99 1.512.658,24 5.173.850,18 862.082,73 22,27% 1.429.491,36 2.755.843,16 572.499,13 2.025.429,19 39.288,75 40,05% 423.746,98 1.073.072,97 81.644,14 304.695,47 37.732,25 19,27% 576.289,61 487.347,52 42.135,84 411.375,15 22.413,25 7,31% 2013 7.005.397,52 7.295.270,98 1.276.468,72 4.945.425,82 % media riscosso Residui fine esercizio % non riscosso 18,22% 1.531.359,91 3.481.342,71 679.727,95 2.179.993,00 21,51% Fondo Calcolato Residui fine esercizio 44,39% 1.110.460,34 390.357,39 73.199,87 323.324,96 43,61% Fondo Calcolato Residui fine esercizio 6,59% 564.116,48 407.339,08 388.813,55 327.486,90 14,95% Fondo Calcolato Residui fine esercizio 68,92% 41,35% Fondo Calcolato % non riscosso % non riscosso % non riscosso Fondo Calcolato Totale Importo accantonato al 31/12/2012 Fondo da coprire Percentuale da coprire 8.078.773,96 78,49% 6.341.029,68 2.152.981,67 56,39% 1.214.066,36 1.427.617,86 85,05% 1.214.188,99 255.155,11 58,65% 149.648,47 8.918.933,50 2.580.981,64 6.337.951,86 71,06% Il fondo calcolato nel prospetto sopra riportato è pari ad € 8.918.933,50, ciò implica che la parte mancante, per € 6.337.951,86, dovrà essere integrata accantonando maggiori importi nei bilanci di previsione degli esercizi successivi. 20 Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, del DL 126 del 2013, c.d. “salva-Roma” la cui legge di conversione non è stata promulgata dal Presidente della Repubblica, l’eventuale disavanzo di amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui e dal primo accantonamento a fondo crediti di dubbia esigibilità avrebbe potuto essere ripianato per una quota pari almeno al 10 per cento l’anno. In seguito a tale mancata emanazione il principio contabile è stato modificato e prevede ora che ai sensi di quanto previsto dall’articolo 14, comma 3, del DPCM 28 dicembre 2011, la copertura dell’eventuale disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui, compreso il primo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità nel caso in cui il risultato di amministrazioni non presenti un importo sufficiente a comprenderlo, può essere effettuata anche negli esercizi considerati nel bilancio di previsione. Anche la copertura degli eventuali disavanzi di amministrazione, compresi i casi in cui il risultato di amministrazione non presenti un importo sufficiente a comprendere l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità a seguito del riaccertamento ordinario dei residui, potrà essere effettuata negli esercizi considerati nel bilancio di previsione, in ogni caso non oltre la durata della consiliatura, contestualmente all’adozione di una delibera consiliare avente ad oggetto il piano di rientro dal disavanzo nascente dall’applicazione del fondo crediti dubbia esigibilità nel quale sono individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio. Questo a meno che il decreto correttivo del d.lgs. n. 118/2001 il cui iter di approvazione ha preso avvio in Parlamento non apporti modifiche alla disciplina in oggetto. Attualmente il decreto correttivo prevede all’art. 3 commi 15-17 approvato in sede di conferenza unificata stato città nella seduta del 03/04/2014: “15.Le modalità e i tempi di copertura dell’eventuale maggiore disavanzo al 1° gennaio 2015 rispetto al risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014, derivante dalla rideterminazione del risultato di amministrazione a seguito dell’attuazione del comma 7, sono definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell’interno, in considerazione dei risultati al 1° gennaio 2015 e prevedendo incentivi, anche attraverso la disciplina del patto di stabilità interno e dei limiti di spesa del personale, per gli enti che, alla data del 31 dicembre 2017, non presentano quote di disavanzo derivanti dal riaccertamento straordinario dei residui. Per le regioni non rilevano i disavanzi derivanti dal debito autorizzato non contratto. Attraverso i rendiconti delle regioni e i certificati di conto consuntivo relativi al 31 dicembre 2014 di cui all’articolo 161 del decreto legislativo 267 del 2000 sono acquisite informazioni riguardanti il riaccertamento straordinario dei residui di cui al comma 7. 21 16. Nelle more dell’emanazione del decreto di cui al comma 15, l’eventuale maggiore disavanzo di amministrazione al 1° gennaio 2015, determinato dal riaccertamento straordinario dei residui effettuato a seguito dell’attuazione del comma 7 e dal primo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità è ripianato per una quota pari almeno al 10 per cento l’anno. In attesa del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 15, entro il 31 luglio 2014, sono definiti criteri e modalità di ripiano dell’eventuale disavanzo di amministrazione di cui al periodo precedente, attraverso un decreto del ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il ministero dell’interno, previa intesa in sede di Conferenza Unificata. Tale decreto si attiene ai seguenti criteri: 1) utilizzo di quote accantonate o destinate del risultato di amministrazione per ridurre la quota del disavanzo di amministrazione; 2) ridefinizione delle tipologie di entrata utilizzabili ai fini del ripiano del disavanzo; 3) individuazione di eventuali altre misure finalizzate a consentire un sostenibile passaggio alla disciplina contabile prevista dal presente decreto.” FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA' - PREVISIONE 2014 Dati da Rendiconto Acc.Res. Acc.Comp TOTALE TIPOLOGIA Risc.Res 10101 Risc. Comp (Entrate Tributarie) Ris.Comp. Anno Succ Insussistenze % di riscoss. Acc.Res. Acc.Comp TOTALE TIPOL. Risc.Res 30100 Risc. Comp (Vendita di beni e Ris.Comp. Anno Succ servizi) Insussistenze Calcolo a) TOTALE TIPOL. 30200 (Sanzioni) TOTALE TIPOL. 30500 (Rimborsi ed altre entrate correnti) Acc.Res. Acc.Comp Risc.Res Risc. Comp Ris.Comp. Anno Succ Insussistenze % di riscoss. Acc.Res. Acc.Comp Risc.Res Risc. Comp Ris.Comp. Anno Succ Insussistenze % di riscoss. 2008 8.235.199,78 7.682.746,04 4.859.346,82 6.177.467,69 2009 4.216.112,11 6.092.429,50 1.274.753,21 4.791.968,36 2010 4.230.861,04 7.243.233,04 751.720,80 5.113.020,54 198.603,92 143,66% 2.200.424,76 2.479.052,09 1.837.647,23 1.727.020,18 665.019,20 99,58% 1.061.062,25 2.800.415,17 409.869,43 1.957.031,28 37.959,00 80,97% 1.347.982,85 3.427.107,30 671.616,87 2.529.874,77 53.747,19 143,79% 644.008,41 155.763,75 110.896,86 141.300,46 146.593,86 84,52% 535.771,95 759.696,07 73.700,62 348.022,61 46.590,43 93,42% 632.052,20 479.796,11 114.855,15 421.341,61 11.802,89 161,91% 747.537,74 5.579.143,38 527.948,42 3.691.272,78 241.692,59 55,51% 2.096.145,80 1.466.105,65 1.880.174,24 767.363,75 111,76% 847.826,27 1.065.203,90 76.267,11 909.934,48 11.314,12 75,62% 66.887,19 180,58% 5.906,25 92,58% 2011 5.355.264,93 7.682.642,37 1.019.928,65 5.226.036,15 1.032.015,95 254.087,81 81,46% 1.527.008,08 3.528.276,65 689.893,77 2.868.428,08 501.855,91 40.008,78 95,52% 575.651,55 377.946,00 97.663,07 364.901,03 13.044,97 29.554,22 100,00% 920.922,33 332.098,28 292.964,25 266.586,25 4.002,76 68.416,24 81,48% Calcolo Fondo Svalutazione Crediti 2014 2015 2012 % di Risc. 6.791.942,50 Previsione 7.849.206,99 36.550.257,94 1.512.658,24 34.388.092,40 5.173.850,18 94,08% 886.181,71 862.082,73 50% per il 2013 77,21% 96,57% Fondo Calcolato 1.429.491,36 Previsione 2.755.843,16 14.990.694,37 572.499,13 14.716.810,80 2.025.429,19 98,17% 629.303,05 39.288,75 50% per il 2013 96,33% 100,00% Fondo Calcolato 423.746,98 Previsione 1.073.072,97 81.644,14 304.695,47 10.275,27 37.732,25 50% per il 2013 29,35% 30,00% Fondo Calcolato 576.289,61 Previsione 487.347,52 42.135,84 411.375,15 35.596,82 22.413,25 50% per il 2013 91,72% 100,00% Fondo Calcolato 2016 14.218.847,00 13.695.847,00 13.505.847,00 243.619,55 487.239,09 2.758.051,24 351.988,04 469.317,38 2.735.866,24 462.806,63 462.806,63 2.723.960,00 800.000,00 521.000,00 521.000,00 280.000,00 560.000,00 320.195,00 364.700,00 311.195,00 364.700,00 303.195,00 523.619,55 1.047.239,09 - - 351.988,04 834.017,38 462.806,63 827.506,63 Per determinare il fondo crediti di dubbia esigibilità, che in contabilità finanziaria deve intendersi come un fondo rischi, diretto ad evitare che le entrate di dubbia esigibilità, previste ed accertate nel corso dell’esercizio, possano finanziare delle spese esigibili nel corso del medesimo esercizio, in occasione della predisposizione del bilancio di previsione è necessario calcolare, per ciascuna entrata di cui sopra, la media tra incassi in c/competenza e accertamenti degli ultimi 5 esercizi (nel primo esercizio di adozione dei nuovi principi , con riferimento agli incassi in c/competenza e in c/residui). Per le entrate che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi erano state accertate per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base di dati extra-contabili, ad esempio confrontando 22 il totale dei ruoli ordinari emessi negli ultimi cinque anni con gli incassi complessivi (senza distinguere gli incassi relativi ai ruoli ordinari da quelli relativi ai ruoli coattivi) registrati nei medesimi esercizi. La media può essere calcolata secondo le seguenti modalità: a. media semplice (sia la media fra totale incassato e totale accertato, sia la media dei rapporti annui); b. rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; c. media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio; Nel secondo anno di applicazione dei nuovi principi: a) per le entrate accertate per competenza la media è calcolata facendo riferimento agli incassi (in c/competenza e in c/residui) e agli accertamenti del primo quadriennio del quinquennio precedente e al rapporto tra gli incassi di competenza e gli accertamenti dell’anno precedente. E così via negli anni successivi.; b) per le entrate accertate per cassa, si calcola la media facendo riferimento a i dati extra-contabili dei primi quattro anni del quinquennio precedente e ai dati contabili rilevati nell’esercizio precedente. E così via negli anni successivi. Dopo 5 anni dall’adozione del principio della competenza finanziaria a regime, fondo crediti di dubbia esigibilità è determinato sulla base della media, calcolata come media semplice, calcolata rispetto agli incassi in c/competenza e agli accertamenti nel quinquennio precedente. Per le entrate di nuova istituzione (per le quali non esiste una evidenza storica), nel primo anno la quantificazione del fondo è rimessa alla prudente valutazione degli enti. A decorrere dall’anno successivo, la quantificazione è effettuata con il criterio generale riferito agli anni precedenti. In corso di esercizio (almeno in sede di assestamento del bilancio e, in ogni caso, attraverso una variazione di bilancio di competenza del Consiglio), con riferimento al medesimo livello di analisi che è stato seguito sopra, si verifica la necessità di adeguare il fondo crediti di dubbia esigibilità in considerazione del livello degli stanziamenti e degli accertamenti. In occasione della redazione del rendiconto è verificata la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonata nel risultato di amministrazione, facendo riferimento all’importo complessivo dei residui attivi, sia di competenza dell’esercizio cui si riferisce il rendiconto, sia degli esercizi precedenti. 23 A tal fine si si provvede: 1) a determinare, per ciascuna delle categorie di entrate di cui sopra, l’importo dei residui complessivo come risultano alla fine dell’esercizio appena concluso, a seguito dell’operazione di riaccertamento ordinario di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto; 2) a calcolare, in corrispondenza di ciascun entrata di cui al punto 1), la media del rapporto tra gli incassi (in c/residui) e l’importo dei residui attivi all’inizio di ogni anno degli ultimi 5 esercizi. 3) ad applicare all’importo complessivo dei residui classificati secondo le modalità di cui al punto 1) una percentuale pari al complemento a 100 delle medie di cui al punto 2). Nel triennio pertanto l’Ente deve applicare la quota di competenza annuale oltre al recupero di quanto non capiente nel risultato di amministrazione risultante dal rendiconto. L’importo previsto nel 2014 è pari ad € 1.025.000,00. 24 Spese L’articolo 12 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che le amministrazioni pubbliche territoriali adottino schemi di bilancio articolati per missioni e programmi che evidenzino le finalità della spesa, allo scopo di assicurare maggiore trasparenza e confrontabilità delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche settoriali. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato. I programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. Al fine di consentire l’analisi coordinata dei risultati dell’azione amministrativa nel quadro delle politiche pubbliche settoriali e il consolidamento anche funzionale dei dati contabili, l’articolo 14 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede, tra l’altro, che i programmi siano raccordati alla classificazione Cofog di secondo livello (gruppo Cofog), come definita dai relativi regolamenti comunitari. Nella definizione delle Missioni e dei programmi l’Ente si è attenuto al glossario definito dalla normativa per la sperimentazione che fornisce una descrizione dei contenuti dei singoli programmi di ciascuna missione e i gruppi Cofog, e la relativa codifica, ad essi raccordabili. CLASSIFICAZIONE SPESE PER MISSIONE - TOTALE GENERALE Missioni 2012 1 Servizi istituzionali e generali, di gestione 2 Giustizia 2013 2014 7.527.902,34 7.711.189,61 0,00 0,00 8.089.798,34 2015 7.743.315,86 2016 6.757.110,79 3 Ordine pubblico e sicurezza 1.366.285,92 1.437.116,32 1.680.076,83 1.504.701,92 1.525.470,00 4 Istruzione e diritto allo studio 2.139.119,80 2.517.872,93 3.921.898,18 4.242.621,64 1.462.892,05 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 575.587,49 501.374,12 877.021,15 793.308,16 502.762,05 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero 739.520,41 709.992,62 1.473.198,65 629.069,29 615.164,02 7 Turismo 141.356,33 132.925,20 151.703,69 92.153,70 101.920,20 8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 541.746,50 780.706,62 3.135.953,81 2.205.688,18 478.973,15 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 6.718.375,30 6.748.271,85 7.133.083,07 7.031.945,56 6.873.999,51 1.328.219,86 1.966.943,93 3.244.875,44 1.864.962,02 1.144.101,41 425.673,15 47.327,46 64.471,30 60.200,00 10.200,00 4.154.143,45 5.242.965,77 7.263.922,38 6.619.754,16 5.993.033,06 13 Tutela della salute 110.903,94 103.834,00 116.000,00 102.000,00 102.000,00 14 Sviluppo economico e competitività 191.839,86 248.223,01 318.126,85 276.318,11 276.194,24 685,21 396,38 166,34 9.013.589,56 10 Trasporti e diritto alla mobilità 11 Soccorso civile 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale 0,00 0,00 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 0,00 0,00 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche 1.407,23 939,53 18 Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali 0,00 0,00 19 Relazioni internazionali 0,00 0,00 20 Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 3.303.581,68 4.029.866,37 2.220.945,68 2.121.860,89 2.220.139,80 2.324.155,55 2.284.723,87 0,00 0,00 7.463.705,00 7.463.705,00 7.463.705,00 2.352.432,00 2.243.363,91 3.445.330,00 3.445.330,00 2.975.330,00 30.535.459,26 32.514.907,77 53.903.571,38 50.429.491,90 47.581.335,25 50 Debito pubblico 60 Anticipazioni finanziarie 99 Servizi per conto terzi TOTALE 25 CLASSIFICAZIONE SPESE CORRENTI PER MISSIONE Missione 2012 1 Servizi istituzionali e generali, di gestione 2013 2014 7.527.902,34 7.655.921,75 0,00 0,00 3 Ordine pubblico e sicurezza 1.366.285,92 4 Istruzione e diritto allo studio 2.139.119,80 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 2015 2016 7.639.006,88 6.788.079,96 6.741.484,89 1.426.366,32 1.513.359,83 1.489.701,92 1.490.470,00 2.152.360,84 2.198.244,05 1.965.180,91 1.462.892,05 575.587,49 478.016,63 576.849,13 509.990,99 502.762,05 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero 706.824,06 698.480,68 686.983,90 629.069,29 615.164,02 7 Turismo 141.356,33 132.925,20 151.703,69 92.153,70 101.920,20 2 Giustizia 8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 10 Trasporti e diritto alla mobilità 11 Soccorso civile 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 529.746,50 482.990,33 513.422,05 487.965,12 478.973,15 6.718.375,30 6.748.071,85 7.055.935,12 6.831.945,56 6.873.999,51 1.291.606,31 1.350.030,48 1.394.660,14 1.164.346,16 1.144.101,41 425.673,15 33.209,97 14.200,00 10.200,00 10.200,00 4.154.143,45 5.219.064,91 7.252.411,47 6.609.342,39 5.993.033,06 13 Tutela della salute 110.903,94 103.834,00 116.000,00 102.000,00 102.000,00 14 Sviluppo economico e competitività 191.839,86 248.223,01 318.126,85 276.318,11 276.194,24 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale 0,00 0,00 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 0,00 0,00 1.407,23 939,53 685,21 396,38 166,34 18 Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali 0,00 0,00 19 Relazioni internazionali 0,00 0,00 20 Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 1.162.630,98 1.165.030,58 2.107.253,77 25.880.771,68 26.730.435,50 30.594.219,30 28.121.721,07 27.900.614,69 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche TOTALE NOTE: Le principali variazioni sono di seguito analizzate con riferimento alla natura della spesa (Macroaggregato). Si segnala che la variazione maggiore nel triennio è relativa alla missione 12 “Sociali” ed è riferibile alla seguenti principali cause: - 2013/2014: Ambito per € 1.000.000 (stipendi e prestazioni varie), oltre alle altre spese correlate alle entrate (trasferimenti regionali in particolare per minori, handicap, anziani, emigranti e nomadi). E’ stata aumentata anche la voce per trasferimenti (esempio fondo di solidarietà per € 20.000): - nel triennio 2014/2016, per il 2015 e il 2016 non sono stati considerati quei trasferimenti (E/U) che saranno conoscibili solo successivamente. La voce “20” comprende il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità, che non viene impegnato e confluisce nell’avanzo come quota accantonata. 26 CLASSIFICAZIONE SPESE CORRENTI PER MACROAGGREGATI Nuovo bilancio autorizzatorio (schemi allegati DPCM 18/12/2011) MACROAGGREGATO 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 Rendiconto 2012 Rendiconto 2013 Previsione 2014 Incremento % 2014/2013 Redditi da lavori dipendente Imposte e tasse a carico dell'ente Acquisto di beni e servizi Trasferimenti correnti Trasferimenti di tributi (solo regioni) Fondi perequativi (solo regioni) Interessi passivi Altre spese per redditi di capitali Rimborsi e poste correttive delle entrate Altre spese correnti 6.815.106 452.816 15.560.839 714.397 6.856.570 455.821 16.225.963 1.919.640 7.280.781 533.841 16.814.642 3.318.591 6% 17% 4% 73% 1.371.284 714.731 780.895 9% 557.711 80.500 1.784.970 234% 966.329 Totale spese correnti 25.880.772 26.730.436 30.594.219 14% Note: Macroaggregato 101: la spesa di personale include anche la quota contabilizzata nel 2014 ma di competenza del 2013 per effetto dei nuovi principi contabili (tale quota sarà compensata da quella di competenza 2014 ma esigibile nel 2015 a consuntivo). In fase di previsione raddoppia pertanto la quota iscritta in bilancio. A ciò si aggiunge la maggiore quota per gli stipendi dell’Ambito rispetto al 2013, interamente finanziati da fondi regionali o progetti specifici. Macroaggregato 102: la variazione è dovuta all’IRAP prevista anche nelle quote reimputate, la cui quantificazione sarà definita a consuntivo in relazione all’importo impegnato per le spese relative. Macroaggregato 104: le principali variazioni sono dovute a: - E/U per € 150.000 per eventuale cessione del credito IRAP del CAM srl in liquidazione, che per l’ente costituisce una partita di giro; - E/U per € 40.000 per fondo nazionale sostegno alle locazioni; - E/U per € 700.000 per l’Ambito che passa da circa 2 milioni ad € 2.618.000; - E/U per contributi vari servizi scuola e handicap pari ad € 150.000,00; - maggiore uscita per € 20.000,00 (da 10.000 a 30.000) per il fondo di solidarietà. Macroaggregato 107: maggiore spesa prevista rispetto all’impegnato a consuntivo per eventuale rischio oscillazione tassi (il tasso variabile viene definito per il 31/12 sulla base del dato rilevato al 30/06, pertanto in fase di predisposizione del bilancio non è ancora conoscibile). Il fondo si rende necessario perché stante la mole del debito anche una minima variazione di assestamento dei tassi incide in maniera rilevante. Macroaggregato 109-110: la voce è stata ripartita dal MEF dal 2014 ( in passato era una voce unica – 109). Le principali variazioni riguardano: 27 - € 100.000 per IVA a debito sui contratti di servizio idrico e gas pregressi ancora da riscuotere rilevanti a fini IVA e sui servizi gestione parcheggi che l’Agenzia delle Entrate ritiene ora rilevanti ai fini dell’imposta, pertanto l’ente deve registrarli in contabilità IVA; - € 20.000 per transazione CAM srl su debiti pregressi finalizzata ad agevolare la chiusura delle residue partite pendenti e pertanto la chiusura della società; - € 100.000 per franchigie su assicurazioni; - € 137.000 per fondo di riserva, che nel confronto con il rendiconto non è valorizzato in quanto è una voce che non viene impegnata ma utilizzata per far fronte nel corso dell’esercizio a spese impreviste e la cui appostazione in bilancio è obbligatoria in sede di previsione e stabilita dalla legge; - € 1.025.000 per fondo crediti dubbia esigibilità che a consuntivo non costituisce impegno ma confluisce nell’avanzo vincolato. SPESA DI PERSONALE Rendiconto 2012 intervento 01 intervento 03 Rendiconto 2013 Bilancio di previsione 2014 6.771.660,61 84.915,20 6.849.092,78 124.714,84 7.004.086,15 113.214,84 388.340,11 386.352,24 428.180,03 29.530,40 10.650,74 - Totale spese di personale 7.274.446,32 7.370.810,60 7.545.481,02 spese escluse Spese soggette al limite(comma 557 o 562) 353.136,49 6.921.309,83 553.552,26 6.817.258,34 784.186,59 6.761.294,43 25.880.771,68 26.730.435,50 30.611.219,30 26,74% 25,50% 22,09% irap altre da specificare spese correnti incidenza sulle spese correnti 28 CLASSIFICAZIONE SPESE INVESTIMENTO PER MISSIONE Missione 2012 2013 2014 1 Servizi istituzionali e generali, di gestione 0,00 2 Giustizia 0,00 0,00 3 Ordine pubblico e sicurezza 0,00 10.750,00 4 Istruzione e diritto allo studio 0,00 365.512,09 0,00 23.357,49 300.172,02 283.317,17 32.696,35 11.511,94 786.214,75 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero 7 Turismo 8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 55.267,86 0,00 0,00 12.000,00 297.716,29 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 450.791,46 2015 955.235,90 15.625,90 166.717,00 15.000,00 35.000,00 1.723.654,13 2.277.440,73 2.622.531,76 1.717.723,06 0,00 200,00 77.147,95 200.000,00 36.613,55 616.913,45 1.850.215,30 700.615,86 11 Soccorso civile 0,00 14.117,49 50.271,30 50.000,00 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 0,00 23.900,86 11.510,91 10.411,77 13 Tutela della salute 0,00 0,00 14 Sviluppo economico e competitività 0,00 0,00 10 Trasporti e diritto alla mobilità 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale 0,00 0,00 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 0,00 0,00 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche 0,00 0,00 2016 18 Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali 0,00 0,00 19 Relazioni internazionali 0,00 0,00 20 Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 2.140.950,70 2.864.835,79 6.906.335,79 81.309,90 1.419.247,47 10.180.177,28 9.074.580,28 6.956.961,69 TOTALE Investimenti senza esborsi finanziari importo opere a scomputo di permesso di costruire acquisisioni gratuite da convenzioni urbanistiche permute project financing 1.566.593,00 trasferimento di immobili ex art. 128, co 4 e 53, co 6 D.lgs 163/2006 totale 1.566.593,00 La spesa è riferita alla riqualificazione del mercato coperto di Via Bixio come da delibera GC n. 523 del 20/12/2013. 29 Risultato di amministrazione presunto In merito alla gestione 2013 si evidenzia che l’Organo Consiliare, ai sensi del disposto normativo di cui all’art. 193 del TUEL, non ha adottato entro il 30 settembre 2013 la Delibera di verifica dello stato di attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri di bilancio anno 2013 in quanto il bilancio è stato approvato in data 24/09/2013 (C.C. n. 69 del 24/09/2013). Con successiva delibera consiliare n. 80 del 27/11/2013 è stato approvato l’assestamento del bilancio 2013, con il quale si è dato atto che: - sono salvaguardati gli equilibri di bilancio; - è possibile rispettare sia il patto di stabilità 2013, sia le disposizioni sul contenimento della spesa di personale. Gli schemi relativi all’avanzo di amministrazione presunto al 31/12/2013 sono stati approvati con delibera di Giunta n. 24 del 28/01/2014 conformemente al principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria che prevede: “… Nel corso dell’esercizio provvisorio, possono essere impegnate solo spese correnti e le eventuali spese correlate, riguardanti le partite di giro, salvo quelle riguardanti i lavori pubblici di somma urgenza o altri interventi di somma urgenza. In tali casi, è consentita la possibilità di variare il bilancio gestito in esercizio provvisorio, ….” “ ….. Nel corso dell’esercizio provvisorio, per garantire la prosecuzione o l’avvio di attività soggette a termini o scadenza, il cui mancato svolgimento determinerebbe danno per l’ente, è consentito l’utilizzo delle quote vincolate dell’avanzo di amministrazione sulla base di una relazione documentata del dirigente competente. A tal fine, la Giunta delibera una variazione del bilancio provvisorio in corso di gestione, che dispone l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione vincolato determinato sulla base di dati di pre-consuntivo dell’esercizio precedente ….” “ …. Nel caso in cui il bilancio di previsione preveda l’immediato utilizzo della quota vincolata dell’avanzo di amministrazione presunto, entro il 31 gennaio dell’esercizio cui il bilancio si riferisce, si provvede all’approvazione, con delibera di Giunta, del prospetto aggiornato riguardante il risultato di amministrazione presunto ….” “…. Le eventuali variazioni di bilancio che, in attesa dell’approvazione del consuntivo, applicano al bilancio quote vincolate o accantonate del risultato di amministrazione, possono essere effettuate solo dopo l’approvazione da parte della Giunta del prospetto aggiornato del risultato di amministrazioni presunto ….” 30 “…. Con provvedimento di variazione al bilancio effettuato prima dell’approvazione del conto consuntivo dell’esercizio precedente, è consentito l’utilizzo degli accantonamenti effettuati nel corso dell’esercizio precedente, se la verifica prevista per l’utilizzo anticipato delle quote vincolate del risultato di amministrazione presunto e l’aggiornamento dell’allegato al bilancio di previsione riguardante il risultato di amministrazione presunto, sono effettuate con riferimento a tutte le entrate e le spese dell’esercizio precedente e non solo alle entrate e alle spese vincolate …” Al bilancio di previsione, ai sensi del principio contabile applicato concernente la programmazione, deve essere allegata la tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto, che evidenzia le risultanze presuntive della gestione dell’esercizio precedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione, consentendo l’elaborazione di previsioni coerenti con tali risultati. L’operazione in argomento consente, pertanto, di verificare l’esistenza di un eventuale disavanzo e di poter procedere, conseguentemente, alla sua copertura. La prima parte del prospetto permette di determinare l’importo del risultato di amministrazione per approssimazioni successive, attraverso: - l’indicazione del risultato di amministrazione iniziale dell’esercizio precedente determinato dall’ultimo consuntivo approvato, che per l’Ente equivale ad €. 11.065.845,04; - risultato di amministrazione presunto al 31.12.2013 - determinato sulla base della stima degli impegni e degli accertamenti che si prevede di registrare nel resto dell’esercizio in corso e delle variazioni dei residui attivi e passivi che si prevede di effettuare in sede di riaccertamento. La seconda parte del prospetto rappresenta la composizione del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione, costituita: 1) della quota vincolata del risultato di amministrazione del periodo precedente. L’elenco analitico dei vincoli è di seguito riportato, con la distinzione dei vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente: - vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili: € 257.380,00; - vincoli derivanti da trasferimenti: €. 137.975,00; - vincoli formalmente attribuiti dall’ente: €. 2.843.380,00; 2) dalla quota del risultato di amministrazione accantonata. Gli accantonamenti dell’avanzo sono il fondo crediti di dubbia esigibilità e altri eventuali accantonamenti per passività potenziali, che per l’Ente equivale ad €. 3.230.646,00; 31 3) dalla quota del risultato di amministrazione destinata agli investimenti (entrate in c/capitale senza vincoli di specifica destinazione che ancora non hanno finanziato spese di investimento, utilizzabili solo a seguito dell’approvazione del rendiconto), che per l’Ente equivale ad €. 4.584.240,00; 4) l’eventuale quota libera dell’avanzo di amministrazione presunto utilizzabile solo a seguito dell’approvazione del rendiconto, quando ne sia dimostrata la sua effettiva consistenza. La terza parte del prospetto indica l’importo della quota vincolata del risultato presunto di amministrazione applicata al primo esercizio del bilancio di previsione finanziario. L’avanzo applicato al bilancio di previsione 2014 è pari a € 1.777.000,00 di cui: - 650.000,00 euro destinati al finanziamento della spesa prevista per il Campo Neri di Via Liguria; - 725.000,00 euro di cui è stata richiesta l’esenzione dal patto di stabilità per l‘eventuale realizzazione del complesso scolastico di Via Marconi unitamente a 1.550.000,00 di contributo statale; - 402.000,00 euro derivanti dall’applicazione dei nuovi principi contabili (spese trattamento accessorio personale e quota PIPERRU già erogata). 32 Fondo pluriennale vincolato Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata. Trattasi di un saldo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, che nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. Nel bilancio di previsione il FPV assume due componenti: 1) la quota di risorse accertate negli esercizi precedenti che costituiscono la copertura di spese già impegnate negli esercizi precedenti a quello cui si riferisce il bilancio e imputate agli esercizi successivi; 2) le risorse che si prevede di accertare nel corso dell’esercizio, destinate a costituire la copertura di spese che si prevede di impegnare nel corso dell’esercizio cui si riferisce il bilancio, con imputazione agli esercizi successivi. Riaccertamento straordinario dei residui L’Ente ha provveduto al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi così come previsto dall’art. 14 del Dpcm. 28 dicembre 2011 con atto n. 73 del 26/02/2013. Al termine del presente esercizio ha provveduto ad approvare il riaccertamento ordinario con atto n. 112 del 01/04/2014. 33 Patto di stabilità interno Per quanto riguarda il Patto di stabilità interno, si ricorda che il comma 6, lett. a) dell’art.9 del DL 31 agosto 2013 n.102, 2014, ha previsto che il saldo obiettivo del patto di stabilità interno per gli enti in sperimentazione di cui all'articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 è ridotto proporzionalmente di un valore compatibile con gli spazi finanziari derivanti dall'applicazione del comma 4quater dell’articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183 e, comunque, non oltre un saldo pari a zero. Ciò significa che per l’anno 2014 solo gli enti sperimentatori posso essere considerati “virtuosi” ai fini del Patto di stabilità. Per i comuni, gli obiettivi di saldo finanziario determinati in funzione della partecipazione o meno alla sperimentazione in tema di armonizzazione dei bilanci sono ridefiniti, fermo restando l’obiettivo complessivo di comparto, in modo da garantire che io peggioramento dell’obiettivo di saldo attribuito a ciascun comune non sia superiore al 15% rispetto all’obiettivo calcolato sulla spesa corrente media 2007/2009 con le modalità previste dalla normativa previgente alla data di entrata in vigore della legge di stabilità 2014. A tale riguardo, in data 5 febbraio 2014, il MEF, Dipartimento della Ragioneria generale dello stato – I.GE.P.A ha emanato un decreto che fissa per l’anno 2014 l’obiettivo determinato ai sensi dei commi 2 e 4 dell’art.31 della Legge 183/2011 riducendolo del 17,41% per le province e del 52,80% per i comuni. A tale riguardo l’obiettivo determinato per il nostro ente per l’anno 2014 ammonta ad € 1.195.000,00. Il rispetto del patto di stabilità per il triennio di riferimento, viene calcolato facendo riferimento anche al cronoprogramma dei pagamenti del titolo II della spesa che a tutti gli effetti rileva per il calcolo del saldo di competenza mista. Il calcolo delle entrate finali rilevanti ai fini del patto di stabilità viene fatto tenendo conto + Accertamenti correnti validi per il patto di stabilità interno + Fondo pluriennale vincolato di parte corrente iscritto tra le entrate - Fondo pluriennale vincolato di parte corrente iscritto tra le spese = Accertamenti correnti adeguati all’utilizzo fondo pluriennale vincolato di parte corrente Ai fini della valutazione del rispetto del Patto di stabilità interno per il periodo 2014/2016 rileva il cronoprogramma dei pagamenti relativi al Titolo II della spesa nel quale sono ricompresi sia i SAL delle opere previste dal Piano triennale delle opere pubbliche, sia i SAL dei lavoro pubblici già in corso che si “reimputano" negli esercizi successivi a seguito del riaccertamento straordinario dei residui. 34 Gli enti, gli organismi strumentali e le società partecipate Come previsto dall’art.3 del Dpcm 28 dicembre 2011, ciascun ente locale coinvolge nella sperimentazione almeno un proprio ente strumentale in contabilità finanziaria, uno in contabilità economico –patrimoniale. Lo stesso Dpcm definisce “ente strumentale” degli enti locali l’azienda o l’ente, pubblico o privato nel quale l’ente locale: a) ha il possesso, diretto o indiretto, della maggioranza dei voti esercitabili nell’ente o nell’azienda; b) ha il potere assegnato da legge, statuto o convenzione di nominare o rimuovere la maggioranza dei componenti degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell’attività di un ente o di un’azienda; c) esercita, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell’attività dell’ente o dell’azienda; d) ha l’obbligo di ripianare i disavanzi, nei casi consentiti dalla legge, per percentuali superiori alla propria quota di partecipazione; e) esercita un’influenza dominante in virtù di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione stipulati con enti o aziende che svolgono prevalentemente l’attività oggetto di tali contratti comportano l’esercizio di influenza dominante. Le convenzioni ed i consorzi di enti locali, così come le aziende speciali, sono considerati enti strumentali degli enti locali. Ciò premesso si riporta nella successiva tabella l’elenco degli enti ed organismi strumentali nonché l’elenco delle società partecipate dall’ente. Situazione aggiornata al 31/12/2013 SOCIETA’ TIPO DI PARTECIPAZIONE QUOTA % DI POSSESSO PAREGGIO DI BILANCIO NEL TRIENNIO 2010/2012 C.A.M. Srl in liquidazione Diretta 98,860% NO Ambiter srl Indiretta 24,710% NO 35 Marche Multiservizi Diretta Spa 0,250% SI MMS Ecologica Srl Indiretta 0,250% SI Natura Srl in liquidazione Indiretta 0,100% NO SIS spa in liquidazione Indiretta 0,100% NO TEAM srl Indiretta 0,050% NO Consorzio Indiretta Montefeltro energia 0,040% NO Marina di pesaro Indiretta 0,010% NO Naturambiente Srl Indiretta 0,250% NO Acquagest srl in liquidazione Indiretta 0,050% NO Hera Comm Marche Indiretta Srl 0,070% SI Ricicla Srl Indiretta 0,020% SI Adriatica Acque Srl Indiretta 0,010% SI ASCO Falconara srl in liquidazione Diretta 100,000% NO GPC spa in liquidazione Diretta 100,000% NO Tensoeventi Srl in liquidazione Indiretta 100,000% NO Multiservizi Spa Diretta 8,090% SI Prometeo Spa Indiretta 4,080% SI Consenergy Indiretta 0,180% NO Tirana acque Scarl Indiretta 0,800% NO Società intercomunale gas Spa Indiretta 3,130% SI 36 Consorzio zona Palombare Indiretta Società regionale garanzia Marche Indiretta Prometeo Spa Diretta Aerdorica Spa Diretta Raffaello Srl Indiretta 0,600% NO Aernet Srl in liquidazione Indiretta 0,600% NO Evolavia Srl in liquidazione Indiretta 0,608% NO Hesis SRL Indiretta 0,110% NO Convention bureau Indiretta 0,030% NO Ticas Srl Indiretta 0,010% NO Interporto Marche Spa Indiretta 0,002% NO Consorzio Conero Ambiente Diretta Consorzio Zipa Diretta 3,920% NO Interporto Marche Spa Indiretta 0,020% NO Consorzio Gorgovivo Diretta 5,000% SI Esco Marche Srl Indiretta 0,520% SI Conerobus Spa Diretta 4,610% NO Atma Scpa Indiretta 2,760% SI CEMIM Spa in liquidazione Diretta 0,380% NO 0,110% SI Variabile a quote NO 8,860% SI 0,4% NO 11,420% SI 37
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