La Voce Notiziario Parrocchiale della Comunità di Zanica Estate La Voce Festivi 18.00 (vigilia) | 7.00 | 8.00 | 9.30 | 11.00 | 18.00 CAPANNELLE 18.30 (vigilia) | 10.00 PADERGNONE 9.00 Notiziario Parrocchiale Della Comunità Di Zanica Feriali 7.00 Lun | Ven 7.45 Mer 9.00 Lun | Mar | Gio | Ven | Sab 18.00 Lun | Mar | Mer | Gio | Ven CIMITERO | Mar | 20.00 (Maggio-Agosto) MADONNA DEI CAMPI | Mer | 20.00 (Giugno-Agosto) Anno 12 ‐ Numero 4 Estate 2014 Stampato in proprio Capannelle 18.30 Mar | Mer 20.00 Gio (Cimitero) Don Alberto 035. 67 10 29 Don Mattia 035. 305 89 53 Don Pietro 035. 67 50 63 Suore 035. 67 11 07 Oratorio 035. 67 05 58 www.parrocchiazanica.it info@parrocchiazanica.it oratoriozanica@gmail.com cinemazanica@gmail.com Direttore Responsabile Don Alberto Mascheretti Grafica e impaginazione Andrea Chimeri Don Mattia Magoni Redazione Don Alberto Mascheretti Ennio Locatelli Fabrizio Colombelli Marco Bassi Valeria Ubbiali Veronica Casanova Don Mattia Magoni Sommario Editoriale pag. 1 Notizie dal Consiglio Pastorale Parrocchiale pag. 2 La scuola dell’infanzia s. Nicolo’ pag. 4 Invito alla lettura: Geremia pag. 6 Calendario pag. 7 Istantanee dalla Settimana Santa pag. 10 La riconciliazione pag. 12 La messa di Prima Comunione pag. 14 Cresime pag. 16 Oratorio: CRE si parte dal pianoterra!! pag. 18 Vita in oratorio pag. 20 Indagine Caritas Diocesana sui Centri di Primo Ascolto pag. 21 Anagrafe pag. 24 editoriale Il vostro Parroco Don Alberto A MARGINE DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE permettetemi di condividere con voi alcuni pensieri che ho tenuto nel cuore in questo periodo. Innanzitutto esprimo, ancora una volta, ricono‐ scenza per il lavoro svolto dall’amministrazione uscente. Consapevole che nessuno possiede la bacchetta magica, che molto è stato fatto e che ancora tanto c’è da continuare a fare, non credo sia stato semplice amministrare in un periodo di grande crisi come quello che stiamo vivendo in tutti i campi del vivere sociale, che vede una continua e progressiva riduzione di risorse per i necessari tagli di bilanci a livello nazionale e quindi locale. Chapeau a tutti coloro che si sono messi in gioco per offrire il loro contributo nell’amministrare la cosa pubblica. Con piacevole sorpresa ho notato, tra i membri delle varie liste, numerosi giovani. La vostra disponibilità è già una vittoria per Zanica. Un saluto e un augurio di buon lavoro a coloro che hanno ricevuto dal voto popolare il compito di amministrare il Comune di Zanica per i prossimi cinque anni: possano le tante ed interessanti proposte, elencate nel programma elettorale, essere realizzate. I programmi elettorali sono vasti, toccano tutti gli aspetti della vita di una comunità, esprimono il desiderio di essere, in qualche modo, vicini a tutti e sensibili ai bisogni e ai desideri di tanti; a volte sono anche sogni che esprimono la direzione che chi li propone vorrebbe prendere, e che rispondono più che alle esigenze concrete ad una propria idea di società, ed giusto che sia così. Se non ci sono idee, se non ci sono desideri, se non ci sono sogni anche la vita sociale si impoverisce, ma il compito di amministrare richiede allo stesso tempo concretezza, impone scelte, obbliga a fare i conti con le risorse disponibili … e sappiamo tutti quanto, in questo momento storico, siano limitate. Quando le risorse sono limitate il divario tra promesse e realtà rischia di farsi consistente, e non è piacevole sentirsi dire: “ti avevo promesso … avrei voluto … ma non posso”: ciò alimenta delusione e addirittura rabbia. Ed è qui che entra in gioco la necessità di stabilire delle priorità, entrare in sinergia con le realtà e con le forze che abitano il territorio, costruire una rete solidale che coordina gli interventi, valorizza le risorse, unisce le forze secondo il criterio della sussidiarietà. Tanto è stato fatto in questo senso ma ancora tanto rimane da fare. Nel nostro paese ci sono diverse associazioni che svolgono servizi sociali, ed è doveroso citare la Parrocchia che storicamente è presente sul territorio con una spiccata sensibilità per la qualità della vita delle persone e in particolare delle persone più fragili. La comunità cristiana per sua natura non può prescindere da questa attenzione, pena il tradimento di Gesù e del Vangelo, e contribuisce alla vita sociale portandovi dentro lo Spirito stesso del Signore, la Sua stessa Carità. In questo senso in alcuni servizi è stata pioniera e profetica: penso all’oratorio, al CRE, al Cineteatro Nuovo, alla Scuola dell’Infanzia, al dono di S. Nicolò, al Centro di Primo Ascolto interparrocchiale. La stessa passione per la polis, per la città che deve animare anche le amministrazioni locali. Mi piace pensare al principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione, il quale afferma che “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”, vale a dire che ai cittadini è riconosciuto uno spazio operativo autonomo di gestione delle funzioni amministrative che spettano alla Pubblica Amministrazione, la quale si ritrae da una funzione sua propria (e che tale rimane), e addirittura sostiene il cittadino nelle sue iniziative. Ovviamente l’Amministrazione può permettere e sostenere tali iniziative solo quando sono a favore della cittadinanza e sono svolte secondo i dettami della legge. Ognuno agisce con le sue competenze e nel rispetto della propria autonomia, accomunati dal desiderio di offrire un adeguato servizio a favore di tutti: penso que‐ sto sia e rimanga un modo intelligente di operare, spe‐ cialmente dove le risorse vengono meno e gli sprechi sono insopportabili. 1 Luogo: Oratorio San Giovanni Bosco Ordine del Giorno: 1. Preghiera iniziale 2. Approvazione Verbale seduta precedente 3. Laboratorio per la formazione dei componenti del CPP 4. Calendario Pastorale Parrocchiale 2014-2015 5. Varie ed eventuali Consiglio Pastorale Parrocchiale VERBALE del 14 MAGGIO 2014 Inizio dei lavori: ore 20:45, con la preghiera iniziale. Si approva quindi all’unanimità il verbale della precedente seduta. Don Alberto illustra brevemente le modalità di svolgimento del laboratorio formativo del CPP. I lavori proseguono quindi in consiglio su tre gruppi separati, ciascuno con l’obiettivo di analizzare il programma pastorale 2012-2013 ritraendo da esso gli elementi ed i criteri che ne stanno alla base. La condivisione finale, in plenaria, del lavoro svolto nei tre distinti gruppi, viene raccolta da Don Alberto che sintetizza alcuni importanti concetti emersi, utili per la stesura del programma parrocchiale: • La necessità di contestualizzare il programma pastorale sulla base della realtà della parrocchia e in aderenza a quanto proviene dal Magistero, dalla Diocesi e dal Vicariato; • Nella scelta delle iniziative è fondamentale porsi come obiettivo l’Unità e la Fraternità nella comunità, operando quindi su ciò che unisce; • Avere come punto di orientamento la fede che viene: Annunciata (Commissione Annuncio della Parola), Celebrata (Commissione Liturgia), Fatta crescere (Commissione Carità); • Allargare il perimetro di azione, avendo una nuova attenzione verso segmenti finora non considerati: i “lontani”, gli indifferenti, la terza età, le famiglie che sono arrivate al termine del percorso educativo cristiano dei loro figli. Don Alberto riepiloga quindi all’ assemblea gli “ingredienti” da considerare per la stesura del Programma Pastorale Parrocchiale: 2 1. SITUAZIONE DELLA COMUNITÀ La comunità ha una sua storia, fatta di scelte, tradizioni. Alla luce del passato pongo le basi per accompagnare la crescita della comunità nel futuro. 2. DOMANDE/BISOGNI/ RISORSE DEL TERRITORIO La comunità vive un territorio: è necessario quindi mettersi in ascolto e confrontarsi con il Paese di Zanica, con i bisogni che emergono e con le risorse che offre. 3. INDICAZIONI DEL MAGISTERO La Chiesa non è nostra, noi ne facciamo parte. L’elaborazione di un Programma Pastorale non può prescindere dall’ascolto di cosa ci chiede la Chiesa. 4. INDICAZIONI DELLA CHIESA DIOCESANA L’unità della Chiesa si declina localmente nell’indirizzo che il Vescovo dà alla sua diocesi, con la Lettera Pastorale. Anch’essa è spunto di riflessione e di indirizzo dei lavori. 5. INDICAZIONI DEL VICARIATO E UNITÀ VICARIALE (StAzZa) Zanica è inserita in un nucleo vicariale composto dai paesi di Zanica, Stezzano e Azzano San Paolo. L’unità vicariale è un valore da preservare e richiede il confronto con le realtà che ci circondano. 6. INDICAZIONE DEL TEMA Dopo aver analizzato i cinque punti precedenti, si procede alla determinazione del tema dell’anno, obiettivo verso cui si punta nell’anno pastorale. 7. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ Prima di procedere è necessario focalizzare l’attenzione sulle priorità da darsi, domandandosi: a quali iniziative dare precedenza? Cosa c’è di urgente alla luce del tema scelto? E l’unità e la Fraternità devono essere i valori da tenere in considerazione in questo momento di scelta. 8. FORMULAZIONE DELLE METE E DEGLI OBIETTIVI Alla luce dei precedenti punti 6. e 7. si passa quindi all’individuazione delle iniziative da porre in essere nell’anno, declinandole per i vari AMBITI della Parrocchia. 9. CALENDARIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ Le inizative formulate sono quindi calendarizzate nell’anno, sempre con particolare attenzione all’unità nella comunità. 10.VERIFICA Durante il percorso e al termine dell’anno Pastorale sono necessari momenti di verifica, per riscontrare il raggiungimento degli obiettivi e valutare le eventuali iniziative di miglioramento. Don Alberto illustra quindi la tabella (vedi allegato), distribuita a tutti i presenti, riepilogativa di come il programma sarà poi calato, dai suoi ambiti: Liturgico, Annuncio della Parola e Caritativo, verso gli ambiti rappresentati dalla composizione della comunità cristiana: Iniziazione Cristiana, Giovani Generazioni e Famiglie. Viene poi chiesto ai membri del CPP nominati dagli ambiti di provare a compilare il Calendario Pastorale Parrocchiale 2014/2015 seguendo queste indicazioni: • Si parte anzitutto dal calendario liturgico, che rappresenta il canovaccio su cui si devono sviluppare le proposte di ambito; • da Mercoledì 14 Maggio a Venerdì 23 Maggio il rappresentante dell’AMBITO LITURGICO provvederà alla stesura del calendario liturgico (prospetto cartaceo); • Sabato 24 Maggio: digitalizzazione, da parte della segreteria, del calendario liturgico e produzione degli schemi base per gli altri calendari di ambito; • da Lunedì 26 Maggio a Venerdì 13 Giugno: inserimento date del calendario degli AMBITI: ANNUNCIO DELLA PAROLA, INIZIAZIONE CRISTIANA, CARITÀ, FAMIGLIE e GIOVANI GENERAZIONI su un prospetto digitale inviato a ogni rappresentante di ambito; • Sabato 14 Giugno: inizio lavori, da parte della segreteria, per la stesura del calendario pastorale, incrociando le diverse attività/iniziative proposte dai diversi ambiti sulla base del prospetto compilato dall’ambito liturgico. Conclusione lavori di rielaborazione: fine giugno. La seduta è tolta alle 22:58. 3 la scuola dell'infanzia s. Nicolo' 4 A Zanica la Scuola dell’Infanzia è conosciuta, fosse solo per il fatto che la maggior parte di chi è cresciuto in paese l’ha frequentata. Ultimamente la Parrocchia vi ha investito significative risorse per la sua messa a norma; ora, con la richiesta di agibilità in corso, risponde a tutti i requisiti di legge in ordine alla sicurezza. Il Comune è intervenuto con un contributo e con l’attuazione di un Piano di Intervento Integrato su un terreno di proprietà della parrocchia in zona Capannelle, che è stato venduto. Ora la Scuola ospita fino a 216 bambini distribuiti in otto sezioni seguiti da nove insegnanti, una direttrice, una coordinatrice didattica, una cuoca, quattro ausiliarie, due suore. La direttrice, le suore, la coordinatrice didattica operano nella scuola a titolo gratuito e volontario. La scuola è parrocchiale paritaria, vale a dire che gli sono stati riconosciuti i requisiti che la equiparano alla scuola statale, e in virtù del principio di sussidiarietà le viene riconosciuto il contributo statale, regionale e comunale. Tale contributo fa sì che le rette a carico delle famiglie siano calmierate, anche se i contributi sono sempre più incerti e accreditati con significativi ritardi, tanto da mettere in seria difficoltà la gestione della scuola stessa. È conosciuta la polemica di quanti affermano ingiusto il contributo alle scuole paritarie: si pensa che le scuole paritarie sottraggano risorse alla scuola pubblica; in realtà non è così, specialmente per quanto riguarda la scuola dell’infanzia che non ha carattere di obbligatorietà. Basti pensare che un bambino frequentante la scuola dell’infanzia allo Stato costa € 5.828,00 in un anno scolastico, mentre per lo stesso bambino lo Stato eroga alla scuola paritaria un contributo di € 584,00 annuale. La scuola dell’infanzia S. Nicolò è di ispirazione cristiana ma non è confessionale, cioè ospita bambini di diverse nazionalità, culture e religioni (attualmente questi sono 40) e nella sua organizzazione e programmazione didattica segue le indicazioni del Ministero dell’Istruzione. Il Piano dell’offerta formativa della scuola è di tutto rispetto e viene adottato in collaborazione con le altre scuole del territorio e con la Scuola Primaria. L’amministrazione comunale partecipa alla gestione della scuola attraverso la presenza di un suo rappresentante nel Consiglio di Amministrazione e la ratifica di una Convenzione tra Parrocchia e Comune. La Convenzione impegna la Parrocchia ad amministrare la scuola secondo criteri di legalità e di attenzione alle famiglie, ed il Comune, con una apposita commissione, a valutare gli elementi che concorrono all’equilibrio di bilancio attraverso eventuali modifiche alle rette e l’integrazione delle agevolazioni comunali. L’integrazione delle rette – soluzione che pesa ulteriormente sulle famiglie – è già stata attuata, ma il risultato non ha migliorato di molto l’equilibrio di bilancio. L’adeguamento delle agevolazioni comunali – anche a causa dei tagli ministeriali – più che aumentare è diminuito. Gli interventi di manutenzione sulla struttura non rientrano nel bilancio della scuola, ma sono interamente a carico della Parrocchia. Purtroppo in questi ultimi anni il bilancio della scuola registra una significativa passività; questo costringerà a rivedere la convenzione – che scade alla fine dell’anno corrente – perché, oltre al contributo che il Comune offre alle famiglie che rientrano nelle diverse fasce ISEE, si trovi il modo per equilibrare il bilancio che riportiamo di seguito. CONTO ECONOMICO 2013 Descrizione conto importo Costi materie prime 53.171,91 Costi per servizi 68.529,45 Costi per il personale 375.515,73 Ammortamenti immobiliari Immateriali 1.805,60 Ammortamenti immobiliari Materiali - ordinari 11.432,89 Oneri diversi di gestione 2.747,42 Interessi passivi e altri oneri finanziari 159,71 Imposte esercizi precedenti e oneri straordinari 7.800,68 Ricavi per prestazione di servizi (rette) 327.220,00 Contributi versati dal comune alle famiglie secondo le fasce ISEE 43.512,00 Altri ricavi e proventi 10.009,62 Sussidi ministeriali 56.839,33 Sussidi comunali per diritto allo studio 33.940,00 Sussidi regionali 9.502,14 Altri proventi finanziari 2.117,14 Totale costi 521.163,39 Totale a pareggio 521.163,39 Totale ricavi 483.140,23 Perdita d’esercizio 38.023,16 Totale a pareggio 521.163,39 5 I contenuti invito alla lettura Geremia Il libro di Geremia contiene non solo oracoli del profeta, ma anche racconti autobiografici e ci inserisce direttamente nelle drammatiche vicende avvenute in Giudea durante gli ultimi decenni del VII e i primi del VI sec.: predicazione del profeta che chiama il popolo alla conversione e minaccia, a nome di Dio, la distruzione del paese; invasione dell’esercito di Nabucodònosor; Gerusalemme assediata e devastata; distruzione del tempio; deportazione dei cittadini. Di fronte alla catastrofe del regno di Giuda, le parole del profeta si fanno poi ricche di messaggi di consolazione: Dio stringerà con il suo popolo, nel futuro, un’alleanza nuova (31,3134). Rispetto ad altri libri, quello di Geremia offre più numerose informazioni sulla vita del profeta, permettendo di individuare tre periodi della sua attività: sotto il re Giosia (640-609 circa); sotto Ioiakìm (609-598 circa); negli ultimi anni del regno di Giuda, sotto il re Sedecìa (597-587 circa). Il libro può essere suddiviso in questo modo: Titolo dell’opera e vocazione di Geremia (1,1-19) Oracoli al tempo di Giosia (2,1-6,30) Oracoli al tempo di Ioiakìm (7,1-20,18) Oracoli al tempo di Sedecìa (21,1-25,38) Vicende di Geremia negli ultimi anni del regno (26,1-45,5) Oracoli contro le nazioni (46,1-51,64) Appendice (52,1-34). Le caratteristiche Nei brani in prima persona, Geremia ci apre il suo animo. A volte emerge in lui il tentativo di resistere alla missione affidatagli da Dio, che comporta sofferenze e persecuzioni. Ma la parola di Dio in lui è come un fuoco interiore, che non può contenere (20,9). La missione di Geremia si può riassumere in tre coppie di verbi: “sradicare e demolire, distruggere e abbattere, edificare e piantare” (1,10). I suoi oracoli annunciano il castigo al popolo peccatore e ribelle, ma dichiarano anche l’intenzione divina di riprendere in futuro il dialogo e il rapporto d’amore con la nazione. L’origine 6 Una prima fase del libro di Geremia può risalire all’episodio narrato nel c. 36 quando il profeta detta, al segretario Baruc, un rotolo contenente le sue profezie degli ultimi decenni del VII sec. e degli inizi del VI. La seconda copia di questo rotolo (la prima fu distrutta dal re) costituisce forse il nucleo più antico del libro che noi leggiamo. Le sezioni biografiche, nelle quali si raccontano le vicende di Geremia, sono attribuite in genere all’opera di Baruc. Il libro ebbe poi rimaneggiamenti e aggiunte, per lo meno fino al II sec. Infatti l’antica versione greca dei LXX presenta, per il libro di Geremia, notevoli differenze rispetto al testo ebraico in uso presso le sinagoghe. Destinatario delle parole di Geremia fu sempre il popolo d’Israele; a volte, tuttavia, egli si indirizza in particolare ad alcuni gruppi: la casa reale, i sacerdoti, i (falsi) profeti di corte. Quelle parole, messe per iscritto, vennero rilette in seguito e arricchite in alcuni punti con aggiunte d’altra mano. Giugno 2014 1 DOM ASCENSIONE DEL SIGNORE Dono S. Nicolò 2 LUN 3 MAR 20,00 Messa al Cimitero 4 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 5 GIO 20,00 S. Messa al Cimitero Capannelle 6 VEN 20,45 Festa finale PERCORSO TERZA MEDIA 7 SAB Dal 7 al 9 Formazione residenziale Animatori CRE 8 DOM PENTECOSTE Battesimi ore 12,00 9 LUN 20,45 Consiglio Affari Economici 10 MAR 7 Dal 10 al 12 Formazione residenziale Assistenti CRE 20,00 UFFICIO COMUNITARIO 11 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 12 GIO 20,00 UFFICIO COMUNITARIO Capannelle 13 VEN 18,30 RITIRO CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE al Santuario Madonna dei Campi di Stezzano 14 SAB 15 DOM 16 LUN INIZIO CRE 17 MAR 20,00 Messa al Cimitero 18 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 20,45 Incontro Gruppo Missionario 19 GIO 20,00 S.Messa al Cimitero Capannelle 20 VEN 21 SAB 22 DOM SOLENNITA DEL SS. CORPO E SANGUE DI GESU’ CRISTO 23 LUN 24 MAR 20,00 Messa al Cimitero 20,30 Incontro UNITALSI 25 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 26 GIO 20,00 s.Messa al Cimitero Capannelle 27 VEN 28 SAB 29 DOM Battesimi ore 16,00 30 LUN Luglio 2014 1 MAR 20,00 Messa al Cimitero 2 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 3 GIO 20,00 S. Messa al Cimitero Capannelle 4 VEN 5 SAB 6 DOM Dono S. Nicolò 7 LUN 8 MAR 20,00 UFFICIO COMUNITARIO 9 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 10 GIO 11 VEN 12 SAB FINE CRE 13 DOM Battesimi ore 12,00 14 LUN 15 MAR 20,00 Messa al Cimitero 16 MER Incontro verifica sacerdoti della parrocchia 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 20,45 Incontro Gruppo Missionario 17 GIO Incontro verifica sacerdoti della parrocchia 20,00 S. Messa al cimitero Capannelle 18 VEN 19 SAB 20 DOM 8 20,00 UFFICIO COMUNITARIO Capannelle DAL 20 AL 26 Campo adolescenti 21 LUN 22 MAR 20,00 Messa al Cimitero 20,30 Incontro UNITALSI 23 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 24 GIO 20,00 S. Messa al cimitero Capannelle 25 VEN FESTA S. GIOACCHINO E ANNA 20,00 S. MESSA al Santuario Madonna dei Campi 26 SAB 27 DOM Battesimi ore 16,00 Dal 27 luglio al 2 agosto Campo estivo medie 28 LUN 29 MAR 20,00 Messa al Cimitero 30 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 31 GIO 20,00 S. Messa al cimitero Capannelle Agosto 2014 1 VEN 2 SAB 3 DOM Dal 3 al 9 agosto CAMPO ESTIVO ADOLESCENTI 4 LUN 5 MAR 20,00 Messa al Cimitero 6 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 7 GIO 20,00 S. Messa al cimitero Capannelle 8 VEN 9 SAB 10 DOM 11 LUN 12 MAR 20,00 UFFICIO COMUNITARIO 13 MER 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 14 GIO 20,00 UFFICIO COMUNITARIO Capannelle 15 VEN Assunzione Beata Vergine Maria in cielo Ore 11,00 S. Messa Madonna dei Campi 16 SAB 17 DOM Dal 17 al 24 Pellegrinaggio diocesano giovani 18 LUN 19 MAR Dal 19 al 24 PELLEGRINAGGIO IN TURCHIA 20 MER 9 20,00 Messa alla Madonna dei Campi 21 GIO 22 VEN 23 SAB 24 DOM Battesimi ore 12,00 25 LUN 26 MAR 20,30 Incontro UNITALSI 27 MER 20,00 Messa Madonna dei Campi 28 GIO FESTA DELL’ORATORIO 29 VEN FESTA DELL’ORATORIO 30 SAB FESTA DELL’ORATORIO 31 DOM FESTA DELL’ORATORIO 1) Domenica delle Palme ISTANTANEE SETTIMANA SANTA 2) Domenica delle Palme 4) Giovedì Santo 10 3) Giovedì Santo 5) Giovedì Santo 6) Venerdì Santo 7) Veglia Pasquale 8) Veglia Pasquale 9) Veglia Pasquale 11 la riconciliazione Le Catechiste gruppo Cafarnao Davvero grande è stata l’emozione che si respirava domenica 6 aprile tra i banchi della nostra chiesa! Emozione di noi catechiste, emozione dei genitori che accompagnavano i propri figli alla Festa del Perdono, ed emozione ancor più viva dei nostri piccoli bambini che si accostavano per la prima volta da veri protagonisti ad un Sacramento, vissuto da loro con una consapevolezza di certo diversa da quella che li aveva accostati al Battesimo, consapevolezza che ce li faceva vedere d’un tratto cresciuti, grandi come bambini e come credenti. Un percorso impegnativo durato un anno li ha condotti fino a questo giorno ed ha preparato i loro cuori alla riconciliazione con Dio: c’è stata la meditazione del Vangelo sulla parola del figliol prodigo, poi i momenti del perdono vissuti in famiglia e nella vita di tutti i giorni, con l’intento di capire la bellezza e l’importanza di dare il perdono a chi li aveva offesi e di chiedere e ricevere perdono per le loro mancanze. Alcune immagini ci sono rimaste impresse di quella giornata: la leggerezza con cui i bambini scendevano dal presbiterio purificati nello spirito, leggerezza che si poteva quasi toccare e che traspariva dai loro occhi radiosi e dai loro sorrisi felici; l’orgoglio, con cui andavano a mostrare ai genitori l’anellino ricevuto dal sacerdote; la luce che brillava nella candela accesa al cero pasquale, ma che brillava ancor più nei loro sguardi. Insegna allora Signore ai nostri bambini ed a noi adulti ad avere sempre sete di quella “leggerezza” che solo la riconciliazione con te ci sa donare, ed aiutaci ad essere per i nostri figli sempre orgogliosi testimoni della tua Croce, come loro hanno dimostrato di esserlo nel giorno della loro Prima Confessione. ALCUNE RIFLESSIONI DEI BIMBI 12 “Gesu' tu sei buono e perdoni tutti quelli che vengono da te e li fai sentire molto piu' felici di quando guariscono da una malattia. Per questo dopo che mi son confessato mi hai fatto provare cosi' tanti sentimenti che neanche li sapevo descrivere. Grazie!” MARCO “Prima di entrare in chiesa ero molto preoccupata e agitata, dopo essermi confessata ero contenta, allegra e mi sentivo molto pulita e leggera nell'anima” GIULIA “Prima mi batteva il cuore perche ero emozionato e poi perche' ero felice. Grazie Gesu' di avermi perdonato i peccati” FABIO 13 La messa di Prima Comunione Barbara Foresti Domenica 11 maggio 68 bambini della nostra comunità hanno ricevuto la loro prima comunione. Se volessi fare solo un veloce resoconto potrei dire che: •alle 10,15 apertura dei cancelli della Scuola dell’Infanzia con arrivo alla spicciolata dei bambini nelle loro tuniche e delle loro famiglie, genitori parenti e amici. Saluti baci abbracci sorrisi l’emozione più o meno celata sui visi di tutti. •alle 10, 40 foto di gruppo dei bambini con i sacerdoti e noi catechisti, e arrivo della banda. •alle10,50 inizio corteo •alle 11,00 ingresso nella parrocchiale di Zanica e inizio cerimonia. •Alle 12,30 circa termine della cerimonia foto e inizio festeggiamenti E la cronaca si esaurirebbe qui, ma non è certo la cronaca quello di cui voglio parlare. È stata una mattinata bellissima, bello il tempo, bella l’aria che si respirava … L’emozione era palpabile, la si leggeva sui volti di tutti: su quelli dei genitori e dei parenti, perché la prima comunione fa fare un primo bilancio su come stanno diventando grandi i nostri bambini; su quelli dei catechisti, perché sentono la responsabilità del compito che è stato loro affidato; su quelli dei sacerdoti, che vedono crescere il numero dei partecipanti al banchetto di Cristo, ma soprattutto su quelli dei bambini. Bambini che ci stupiscono sempre. Chi li ha visti il sabato alle prove sa di cosa parlo: non sembravano attenti, presi da altro, dagli ultimi preparativi, dalla tensione dei genitori oltre che dalla propria … ma domenica, domenica sono stati grandi, attenti, presenti, coinvolti. Dopo quattro anni di cammino eccoli arrivati a questa importante tappa, non traguardo, tappa del cammino che porta verso Gesù. I più hanno proprio capito perché erano lì e che grande dono sarebbe stato dato loro. Noi catechisti, ognuno con la sua personalità, preparazione, passione, abbiamo cercato di trasmettere loro che l’Eucarestia è il banchetto a cui si partecipa e non a cui assisti, perché se assisti solamente non ne fai parte, non vivi la gioia, la guardi solo … loro in quell’occasione hanno partecipato da protagonisti, per la prima volta hanno ricevuto il pane della vita di cui per mesi gli abbiamo parlato. Vederli così ci ha ripagato di tutto quello che abbiamo dato in questi anni e soprattutto in questi ultimi mesi. Catechisti diversi, chi alla prima esperienza, chi no, chi alla sua prima comunione, chi no, chi in doppia veste di catechista e genitore, chi no, ognuno con il suo modo di manifestare le emozioni. In una cosa siamo uguali, l’affetto che proviamo per questi bambini e, qui parlo per me, il fatto che diventano estensione della propria famiglia. Noi genitori li abbiamo iscritti perché potessero conoscere meglio la fede nella quale li abbiamo battezzati, e negli incontri serali con Don Alberto abbiamo riscoperto che i sacramenti non affondano le loro radici al di fuori della vita dell’uomo: il pane ed il vino hanno il sapore del sacro, hanno dentro una componente riconducibile ad ognuno di noi e hanno anche una componente che parla di Dio. Il sacramento ha il compito di farci ritrovare il senso delle cose, di farci crescere non solo in età, ma anche in sapienza a grazia. Come catechista ma soprattutto come mamma ringrazio Don Alberto per averci magnificamente spiegato il senso, il significato di questo sacramento, del perché ci accostiamo all’altare a ricevere Gesù la domenica. Solo se terremo presente tutto questo i nostri figli vivranno pienamente la loro vita da cristiani, dipenderà dalla preghiera nostra e della nostra comunità se la loro prima comunione porterà frutto, dipenderà dal nostro buon esempio e dal buon esempio della nostra comunità se la loro fede potrà maturare fino a farli diventare cristiani adulti. 14 15 Cresime Il vostro catechista Beppe “Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere. Ora né chi pianta, né chi irriga è qualche cosa, ma Dio che fa crescere” (1 Corinzi 3, 6-7) 16 Anche quest’anno, al termine del cammino di formazione con i ragazzi della cresima, ho consegnato al Signore il frutto del mio modesto lavoro nella certezza che solo Lui potrà far crescere ciò che riterrà più giusto e santo per la loro vita. Mi ha chiamato ad essere uno strumento docile ed entusiasta della sua Parola, che ho proclamato con semplicità e gioia, consapevole dei miei limiti ma anche della grazia che mi accompagnava attraverso il mandato della Chiesa, mamma premurosa e testimone fedele dell’ Amore di Dio e la preghiera di tutti voi cristiani della comunità di Zanica. Il cammino con questi ragazzi alla riscoperta e presa in carico consapevole della propria fede, è stato faticoso, irto di ostacoli e di fatiche che ho cercato di superare attraverso una presenza costante e allegra, un salutare esercizio di pazienza e da una forte consapevolezza e testimonianza che quel momento di catechesi non era per me fatica, ma gioia e Grazia. Credo che queste modalità di approccio, immediatamente rilevate e apprezzate dai ragazzi, siano state la carta vincente di questo percorso di crescita nella fede, testimoniata dalla loro presenza costante, e da una adesione unanime e personale al sacramento. Certo il bello viene adesso, ma per far sì che non si perdano dietro le tante sirene del mondo, noi cristiani adulti dobbiamo contagiarli continuamente con la forza della nostra fede, testimoniata in ogni ambito della nostra quotidianità, senza compromessi o deleghe. La fede vive della nostra gioia si nutre della nostra misericordia, e si trasmette attraverso il contagio della nostra passione per il Cristo, Vero Uomo, e Vero Dio. Su questo aspetto forse noi adulti dovremmo finalmente soffermarci a riflettere a lungo e in modo attento e costruttivo: perché se i nostri figli, o giovani, faticano ad intraprendere la strada della sequela del Cristo è perché hanno spesso di fronte cristiani opachi nella fede, insipidi nel testimoniare la bellezza della misericordia del Padre che abbraccia tutti e non esclude nessuno, sterili nel generare un nuovo modo di essere cristiani, in quanto ancorati tristemente e nostalgicamente a un ritualismo fine a sè stesso che non crea relazione ed empatia tra di noi e il Cristo, e fossilizzati a un tradizionalismo che salva le apparenze, sociali e religiose, senza mettere in moto nessun tipo di cambiamento. È giunto il momento di assumere, con responsabilità educativa, il compito di accompagnare con più attenzione, soprattutto nell’ambito della fede, i nostri giovani, consapevoli come siamo che la fase di apprendimento decisiva e più efficace avviene sempre in famiglia, osservando, valutando e imitando la nostra coerenza di vita. Un grazie particolare lo rivolgo a voi ragazzi per il vostro impegno, siete stati grandi, per l’amicizia e la simpatia con la quale mi avete accolto e per la grazia che ho ricevuto di poter proclamare e testimoniare il mio amore per il Cristo in mezzo a voi. 17 oratorio CRE si parte dal pianoterra!! Ormai ci siamo! I motori del CRE ruggiscono sulla linea di partenza, nei giorni in cui la fine della scuola ha già un sapore d’estate e di vacanza. L’attesa è tanta, la voglia alle stelle, i ritocchi dopo i primi test sembrano soddisfacenti e l’entusiasmo comincia a entrare in circolo: anche la molla degli animatori è carica e pronta e esplodere e a contagiare l’orda di bambini e ragazzi che da metà giugno si riverseranno dentro i cancelli dell’oratorio. Tutto sembra preannunciare un grande inizio (e speriamo una grande continuazione)! Il timer è già impostato: si inizia lunedì 16 giugno e si chiude venerdì 11 luglio. Quattro settimane, dense e gonfie di attività e di cose da fare. Il tema che da quest’anno farà da colonna sonora delle nostre riflessioni, ai nostri giochi e al nostro stare insieme sarà quello dell’abitare. Già, abitare… È lo sforzo degli uomini di sempre: il cercare di mettere radici, di trovare un posto accogliente e ospitale, di costruire un luogo in cui stare bene. Abitare le capanne, la propria 18 casa, i grattacieli; abitare il quartiere, il paese, la città, il mondo: tutto nello sforzo di abitare un po’ di più se stessi e il proprio cuore. È tutto già qua il CRE di quest’anno: giochi, laboratori, merenda, amici, gite, preghiera, incontri... Per abitare e abitarci un po’ di più. E questo ritornello chiede anche a chi organizza di rendere più abitabile anche quella casa particolare che è il CRE, che non finisce nel catasto e che non si vende a metri quadri, ma che per un mese ha la possibilità di far sentire accolto e importante chi in comunità rientra nella fascia di coloro che – essendo ancora agli esordi – hanno un bisogno massiccio di equilibrio tra il sentirsi custoditi e il sentirsi protagonisti di alcune attese. Ecco perché anche quest’anno abbiamo deciso di tenere fisse alcune attenzioni e di introdurne di nuove, in scia all’esperienza di questi anni: PRE-CRE E MENSA sono due opportunità per dare più spazio anche a chi ha famiglie che lavorano tutto il giorno e per riuscire a rendere un servizio migliore anche a chi ha bisogno di un appoggio che vada oltre i tempi standard; vogliono essere un segno concreto di attenzione e di accoglienza. Inoltre è sempre molto funzionale la DIVISIONE DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI IN FASCE DI ETÀ E IN GRUPPI PICCOLI. È una soluzione che chiede l’impegno di tanti animatori e assistenti, ma consente un’attenzione personale ai ragazzi in modo da costruire contesti che riescano a valorizzarli e a farli sentire protagonisti. Oltre a ciò, in questo modo si possono calibrare meglio le attività, adattandole alle esigenze delle età. Proprio perché lo stare insieme sia significativo e tutto possa andare per il meglio, abbiamo chiesto una mano ai ragazzi delle superiori e a qualche giovanotto: ogni fascia d’età ha un suo COORDINATORE, un manipolo di ANIMATORI e un’assortita ciurma di ASSISTENTI. Sono loro il motore del CRE, chiamati a essere un po’ modelli e un po’ fratelli e sorelle maggiori. In particolare abbiamo curato che lo staff fosse ben collaudato e affiatato e che gli ingranaggi fossero ben oliati, perché si potesse girare a regime. Ci è sembrato importante INVESTIRE IN MODO MIRATO SU ALCUNE ATTIVITÀ, lasciando in secondo piano altre: ci siamo orientati su gite low cost, che funzionano con un tipo di divertimento molto nostrano e semplice, perché abbiamo preferito investire nella realizzazione di una ventina di laboratori che possano portare ai ragazzi qualche competenza e qualche passione da tenersi in saccoccia. Abbiamo poi cercato di rendere ancora più incisiva l’esperienza di 3A MEDIA, breve – causa esami – ma intensissima, ricca e invidiabile: perché potesse essere una sorta di aperitivo e di partenza per un cammino nuovo che a quest’età incomincia e proietta nel mondo degli adolescenti. Queste sono alcune delle intenzioni: speriamo che la realizzazione pratica sia all’altezza delle idee… Solo il tempo potrà dirlo. Per questo… Buon CRE a tutti! LAVORI IN ORATORIO: nuova illuminazione esterna Vita in oratorio Efficienza, risparmio, sicurezza e funzionalità sono le parole d’ordine che regolano la manutenzione degli impianti, e le nuove tecnologie ci vengono sicuramente in aiuto. L’impianto di illuminazione esterna dell’oratorio cominciava a presentare alcune problematiche: il frequente cambio delle lampadine fulminate, la rottura dei vetri delle lanterne dovute alle pallonate e a volte delle sassate da parte dei ragazzi con relativo pericolo, ma soprattutto un significativo consumo di energia per una resa inadeguata ad un luogo che ospita i ragazzi. Molti spazi rimanevano bui e quindi poco controllabili, e le manifestazioni serali avevano necessità di un supplemento di corpi illuminanti. Dovendo procedere ad una revisione dell’impianto si è deciso per un intervento che tenesse presente le quattro parole d’ordine e si è scelto di sostituire il vecchio impianto con uno di concezione nuova. Ciò ha comportato la sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a led, aumentando la potenza illuminante e riducendo sensibilmente i consumi, la sostituzione dei cavi elettrici e l’installazione di un nuovo sistema di accensione. Il risultato sarà presto visibile e ci sembra sia sicuramente interessante. La spesa preventivata si aggira intorno ai quindicimila Euro ai quali va aggiunto il costo degli scavi per i nuovi plinti. A fine lavori saremo in grado di presentare il costo complessivo dell’intervento, che pensiamo di ammortizzare con il sensibile risparmio energetico futuro. Anche i lavori al Cineteatro stanno procedendo 20 La parte della struttura che si affaccia sul cortile dell’oratorio è ormai ultimata: ci premeva che per l’inizio del CRE il cantiere fosse smantellato da questa parte interessata dalle attività dei ragazzi. Ora si procede sulla parte di Via Quarenghi e sulla facciata. Presto vedremo in ordine anche questa struttura della parrocchia. Se avessimo dovuto guardare alle finanze del Cineteatro certo non avremmo potuto nemmeno pensare di intervenire con un impegno economico così gravoso, visto che il bilancio è in perdita. Ma sappiamo bene tutti che ritardare ulteriormente la manutenzione avrebbe ulteriormente compromesso la struttura con maggiori perdite. Fermo restando l’importanza della struttura del Cineteatro in quanto è l’unico edificio del paese capace di accogliere manifestazioni culturali, teatrali e cinematografiche per un significativo pubblico, rimane il fatto che la gestione dello stesso diventa sempre più problematica dal punto di vista anche economico in quanto ogni anno registra una significativa perdita. Bisognerà pensare ad una revisione del costo dei biglietti per proiezioni cinematografiche e ad un adeguamento dell’affitto per l’uso della sala da parte di gruppi o associazioni. È sempre imbarazzante chiedere soldi anche perché chi usa la sala spesso lo fa per beneficienza ma è anche vero che la beneficenza di alcuni non può essere accollata dai soliti. “Per rendere visibile l’attenzione e la sollecitudine verso i poveri…” 17.05.2014 Indagine Caritas Diocesana sui Centri di Primo Ascolto Gli operatori del Centro Indagine 2013 della Caritas Diocesana Bergamasca sull’attività dei Centri di primo Ascolto e Coinvolgimento parrocchiali nella Diocesi di Bergamo. Accogliere, ascoltare e orientare le persone : dietro questi tre verbi ci sta il senso di un impegno delle Parrocchie nel trovare nuovi modi per vivere nel territorio la scelta preferenziale per gli ultimi. È il desiderio di approfondire e comprendere meglio l’idea stessa di povertà che non è più così chiara come nel passato : vecchie e nuove povertà, povertà per mancanza di beni primari, ma anche povertà relazionali, di senso del vivere e via dicendo. La crisi socio – economica ha accentuato nelle Parrocchie il desiderio di costituire le Caritas parrocchiali e , come segno concreto di attenzione ai poveri, il CPAC. Questo luogo d’incontro per molte persone è diventata l’ultima spiaggia, una possibile risposta ad emergenze del vivere che porta le persone verso fragilità, forme di vulnerabilità e sempre più spesso verso una povertà assoluta. Chi viene al CPAC è ormai espressione della fatica di tante famiglie a trovare risposte adeguate ai propri bisogni. La Caritas Diocesana ha proceduto agli inizi del 2013 ad una rilevazione dell’attività svolta dai CPAC tramite un questionario. All’indagine hanno partecipato 62 CPAC parrocchiali sui 74 esistenti, pari all’84% del totale. Per la Caritas Diocesana è stato questo un modo per capire alcuni cambiamenti in atto, e per restituire alla Comunità ecclesiale e civile alcuni spunti di riflessione e di lettura delle nuove povertà, che sempre più spesso incrociano i nostri luoghi di ascolto e che non sempre sono intercettate o intercettabili da parte delle Istituzioni pubbliche. DISTRIBUZIONE TERRITORIALE Non esiste una tipologia di CPAC “ standard”. Ciascuna parrocchia a seconda della dimensione demografica, della storia e delle disponibilità umane, decide di promuovere un CPAC che può essere solo parrocchiale, oppure Interparrocchiale o addirittura Vicariale. Esistono CPAC che sono a servizio di Parrocchie piccole (2500 abitanti ), come altri CPAC interparrocchiali che hanno un territorio di riferimento di oltre 28 mila persone. Gli ultimi cinque anni hanno visto un forte sviluppo: da 44 nel 2008 si è giunti a 74 alla fine del 2013, con un aumento di oltre il 68% del totale. La crisi socioeconomica ha avuto certamente un forte ruolo nello spingere diverse Caritas parrocchiali a promuovere questo servizio. Tre sono nati nell’anno 2011, 7 nel 2012 e 2 nel 2013. 21 GLI OPERATORI DEL CPAC La quasi totalità degli operatori dei CPAC sono volontari. Una realistica proiezione dei risultati su tutti i 74 CPAC ci porta ad un totale di 984 persone. Anche il numero dei volontari è in aumento : nel 2013 è stato di 13,3 persone per ogni CPAC, contro i 12 del 2011 e i 13 del 2008. Alcuni CPAC hanno un numero di volontari “ ridotto” rispetto ad altri. Quasi sempre questo dipende dalla grandezza del territorio cui devono prestare un servizio. Proprio per la delicatezza del servizio, di solito è il Parroco che fa la proposta ad alcuni volontari. L’ORGANIZZAZIONE DEL CPAC Durante l’orario di apertura dei CPAC sono presenti in media 4 volontari. Rispetto al passato i CPAC cercano di garantire la presenza di una pluralità di volontari ad ogni apertura. In deciso aumento è ad esempio il dato sulla contemporanea presenza di almeno tre persone ad ogni apertura. In questo caso di solito due persone ascoltano le situazioni di bisogno ed una fa accoglienza per chi è in attesa di colloquio. Rispetto al passato, anche a causa della crisi economica, sempre più spessi i CPAC iniziano a ricercare e ad ottenere un riconoscimento formale del servizio svolto da parte delle Istituzioni Pubbliche. Tale riconoscimento sta aiutando diversi CPAC ad entrare nella rete delle unità di offerta del territorio, giungendo anche alla definizione di specifiche convenzioni con gli Enti pubblici. Del resto, le stesse Istituzioni pubbliche locali ( comuni e ambiti territoriali ) iniziano a riconoscere questi servizi come parte integrante del territorio e non solo e tanto come luogo cui dirottare situazioni di bisogno a costo zero. L’ATTIVITA’ DEI CPAC La ricerca evidenzia come sia in calo il numero delle persone straniere e in forte aumento il numero delle persone italiane, rispetto alle precedenti rilevazioni. In 30 CPAC sui 60 di cui si hanno informazioni certe su questa domanda, il numero delle persone italiane è superiore al 25%. In 10 di questi CPAC la percentuale è superiore al 40%. Sempre più i CPAC iniziano ad essere visti non solo come luogo di ascolto e prima emergenza per stranieri, ma anche come una delle possibili risposte per persone autoctone. Si può stimare che i CPAC parrocchiali nell’anno 2013 abbiano incontrato complessivamente 8.972 persone. Tutto questo ci invita e ci stimola a non diminuire il nostro impegno perché, come dice Papa Francesco, “nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri, tanto che Egli stesso “si fece povero” (2 Cor. 8,9 ). Tutto il cammino della nostra redenzione è segnato dai poveri ….. Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro. ( Evangelii gaudium ). 22 Un sentito ringraziamento da parte di tutto il centro di primo ascolto St.Az.Za e' rivolto ai ragazzi della catachesi che durante la quaresima si sono impegnati in una raccolta fondi per il centro. Per la vostra generiosita' il nostro piu' profondo e sentito “grazie”. Festa degli ANNIVERSARI DI MATRIMONIO Domenica 26 ottobre nella Messa delle ore 11 in parrocchia Carissimi Coniugi, Molti di voi nel corso del 2014 ricordano un Anniversario particolarmente significativo: 1, 5, 10, 15, 20, 25, 30, 35, 40, 45, 50, 55, 60 anni di Matrimonio. La Comunità parrocchiale è lieta di festeggiare insieme a voi, ai vostri figli, ai vostri nipoti, questo momento di gioia ringraziando insieme il Signore. E’ un’occasione per sentirsi parte di una famiglia più grande: la comunità cristiana. Al termine della celebrazione ci troveremo per l’aperitivo e lo scambio di Auguri. Vi aspettiamo! Per motivi organizzativi vi preghiamo di segnalare la vostra partecipazione, indicando i nomi e anniversario celebrato, presso la parrocchia. Rinati in Cristo Battesimi 7 Crevena Luca 19.04.14 8 Romano Emma Aurora 27.04.14 9 Fagiani Gabriel 27.04.14 10 Facoetti Matteo 27.04.14 11 Zanchi Alice 27.04.14 12 Albani Alessandro 27.04.14 13 Bertazzoni Greta 27.04.14 14 Marchesi Giulia 27.04.14 15 Pasqualetto Mattia 18.05.14 16 Zanchi Lia 18.05.14 17 Pezzera Clementina In Gionchiglie Anni 74 18 Locati Giovanni Anni 97 19 Bana Pietro Anni 90 20 Azzolari Erminia Ved. Paris Anni 92 21 Nava Giuseppa Ved. Merli Anni 92 22 Barone Angela Anni 83 23 Maffeis Carlo Olivo Anni 86 24 Prussiani Giovanni Anni 86 25 Cortinovis Fausto Anni 75 26 Valli Leonilde Ved. Mascheroni Anni 75 27 Scanu Antonina Ved. Assi Anni 89 Sono tornati alla casa del Padre 24 Morlacchi Via Serio, Ang. Via Padergnone 24050 ZANICA (BG) - tel. 035 670074 Castelli Confezioni VENDITA Pellicceria Pellicce Pelle Montoni Imbottiti con pelo di Castelli Pietro & C PulITurE • rIPArAZIONI • CAPI su MIsurA rIMEssE A MODEllO • CusTODIE EsTIVE • PErMuTE Via Padergnone, 28 - 24050 Zanica (Bg) Tel. 035.671051 - Cell. 333. 2382789 www.confezionicastelli.it info@confezionicastelli.it Orari di apertura: 9,00 - 12,00 / 15,00 - 19,30 & ProVa 1 Zanica - p.zza Papa Giovanni XXIII, 12 - 035 670335 Frutta e verdura di qualità con il 25% di sconto al SABATO se presenti questo coupon Via Padergnone 21 - Zanica (Bg) - Tel 035 672304 Fax 035 672304 - info@ilgioppinogelateria.it Chiuso il lunedì La Calzolaia e La Bottega dei Sogni Risuolature, Tacchi e riparazioni accurate Creazioni personalizzate (su ordinazione) Vendita accessori e Pantofoleria Lavaggi e Tinture di Maffioletti Veronica - Via Mameli, 5 - Bergamo (Colognola) vicino all'ufficio postale, a solo due chilometri da Zanica Piazza Giovanni XXIII, 6/A - 24050 Zanica (BG)
© Copyright 2025 Paperzz