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Comunicato stampa
Polo Universitario Aretino
Potere d’acquisto: le comparazioni della Banca Mondiale discusse ad Arezzo
Chiusa la tre giorni dedicata a economia e statistica organizzata in collaborazione con Banca Etruria
Arezzo, 3 settembre 2014 – Una tavola rotonda dedicata al programma di comparazione
internazionale promosso dalla Banca Mondiale. Si è chiusa così la tre giorni del workshop
“Comparazione nazionale ed internazionale su prezzi e qualità della vita” organizzato dal Polo
Universitario Aretino con il contributo di Banca Etruria.
Dopo un’intensa giornata dedicata alla presentazione di studi e di discussioni, l’incontro
è terminato con il dibattito dal titolo “Il futuro dell’ICP: i possibili scenari”, orientato ad
analizzare l’International Comparison Program (ICP) della Banca Mondiale partendo dal
documento redatto dal Global Manager dell’ICP, Michel Moyuelo-Katoula.
Due lavori, nello specifico, hanno presentato stime per i consumi e la povertà in tutte le
province italiane. Con riferimento all’anno 2012. “La spesa per consumi delle famiglie, in
termini di numero di persone equivalenti (che quindi non si può confrontare con le spese reali
delle famiglie, ndr.) – dichiara il Professor Luigi Biggeri, Presidente del Polo Universitario
Aretino - è risultata pari a 2.168 euro mensili a Milano (massimo) e di 914 euro ad Agrigento
(minimo)”. “Con riferimento alle province toscane – continua Biggeri - la spesa per famiglia è
stata stimata pari a 1.765 euro mensili per famiglia nella provincia di Firenze e di 1.590 euro
nella provincia di Arezzo, che risulta essere al 4° posto tra provincie toscane, dopo Firenze,
Siena e Pisa”.
In questi lavori sono state presentate anche stime di un indicatore della povertà
assoluta basata sulle spese per i consumi: cioè della percentuale di famiglie che hanno una
spesa mensile per consumi inferiore a 1.067 euro mensili. Tale percentuale è stata stimata pari
al 5,7% nella provincia di Arezzo che il terzo valore più alto in Toscana, superato soltanto dai
valori delle province di Grosseto e Massa Carrara (in entrambi casi oltre al 6%).
Infine, stime del reddito a disposizione delle famiglie sono state effettuate anche per i
sistemi locali del lavoro della provincia di Arezzo. In tale chiave risulta che le famiglie che
hanno in media un reddito più elevato vivono in Casentino e nella Valtiberina, mentre quelle
con meno reddito a disposizione risultano essere quelle residenti in Valdarno e Valdichiana. La
città di Arezzo, complice forse la posizione geografica, si trova invece in una posizione
intermedia.
“Sono stati presentati risultati molto interessanti anche per quanto riguarda le stime
della Parità di Potere di Acquisto per sub-aree all’interno delle più importanti economie
mondiali (Usa, Cina e India) – conclude Biggeri – I relatori hanno messo in evidenza come i
confronti del reddito, dei consumi e della povertà all’interno dei paesi debbano tenere conto di
diversi livelli dei prezzi”. Le differenze di prezzi tra le varie aree dei paesi, pur essendo
approssimative e ottenute con metodi diversi, sono risultate nel 2012 di 30 punti percentuali in
USA (40% per gli affitti), mentre in Cina (2014) ed India (2010) le differenze tra i prezzi delle
varie aree e città sono risultate anche del 50%.
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