Associazione Musicale Internazionale “L. V. BEETHOVEN” Parrocchia Ss Eustachio e Nicola Gioi Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Cilento in Musica Rassegna Internazionale di Musica da Camera e Organo Antico XVI edizione 13 luglio - 30 dicembre 2014 CILENTO IN MUSICA RASSEGNA INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA E ORGANO ANTICO Il 13 luglio ha inizio e si protrarrà fino al 30 dicembre 2014 la XVI edizione della Rassegna Internazionale di Musica da Camera e di Organo Antico “Cilento in Musica” organizzata dall’Associazione Musicale Internazionale “L. v. Beethoven”. I 18 concerti programmati per il 2014 si terranno in 10 paesi dell’entroterra e della costiera del Cilento, che vantano una nobile origine e una storia millenaria. La Rassegna, attraverso un percorso storico-artistico tra i luoghi, scenario dei concerti, divulga la musica nel Cilento e ne valorizza il territorio. Il panorama musicale proposto presenta il mondo della musica nelle sue più diverse sfaccettature, attraverso l’esibizione di svariate formazioni musicali di fama nazionale ed internazionale (Enrique Batiz - Messico; Astana Quartet Kazakistan;…). I concerti spazieranno dalla musica antica (Organo solo; Organo e Tromba; Organo - Soprano e Violino; …) alla musica contemporanea (recital di clarinetto basso). Ampio spazio è dato inoltre agli artisti cilentani (Quintetto Zeffiro, Cilento Brass; Coro della Diocesi di Vallo della Lucania; Coro Polifonico “Santa Sinforosa”; Ensemble “Marra”;…). Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e al successo della Rassegna e al fedele pubblico l’augurio che l’iniziativa possa continuare a costituire una interessante occasione di fruizione musicale e di arricchimento culturale. Il Presidente dell’Associazione Raffaele BERTOLINI GLI APPUNTAMENTI MUSICALI Domenica 13 luglio Organo Antico Coro della Diocesi di Vallo della Lucania Chiesa San Giovanni Battista, ore 21.00 - Cardile Martedì 15 luglio Tromba e Organo Antico Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi Domenica 27 luglio Trio Dorico con Clarinetto Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota (concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO) Martedì 5 agosto Quintetto Zefiro Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota (concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO) Mercoledì 6 agosto Recital Pianistico Chiesa San Nicola, ore 21.30 - Stella Cilento (Stellestate 2014) Giovedì 7 agosto Ensemble “Marra” Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide Venerdì 8 agosto Trio Dorico con Clarinetto Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota (concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO) Sabato 9 agosto Trio “Voce, Sax e Pianoforte” Piazza S. Nicola, ore 22.00 - Gioi Venerdì 16 agosto Astana Quartet con Clarinetto Piazza S. Eustachio, ore 22.00 - Gioi Martedì 19 agosto Zefiro’s Ensemble & Coreografia Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota (concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO) Giovedì 21 agosto Recital di Clarinetto basso Convento di San Francesco, ore 21.00 - Lustra Cilento (concerto realizzato in collaborazione con la ProLoco San Martino di Laureana) Giovedì 21 agosto Cilento Brass Atrio Castello, ore 21.30 - San Giovanni di Stella Cilento (Stellestate 2014) Venerdì 22 agosto Recital di Clarinetto basso Colombaia Mangone, ore 21.00 - Copersito - Torchiara (incontri culturali costruire la speranza) Domenica 28 settembre Duo “Soprano, Violino e Organo” Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi Venerdì 26 dicembre Concerto Orchestrale Programma e orchestra da definire Chiesa Santa Maria delle Grazie, ore 19.00 - Agropoli (CONCERTO PER LA PACE in collaborazione con l’associazione “Classica Cilento”) Sabato 27 dicembre Organo Antico Coro della Diocesi di Vallo della Lucania Chiesa Santa Maria dei Longobardi, ore 21.00 - Novi Velia Domenica 28 dicembre Cast Jazz Trio Chiesa S. Eustachio, ore 20.30 - Gioi martedì 30 dicembre Coro Polifonico “Santa Sinforosa” di Roccadaspide Chiesa S. Nicola di Bari, ore 20.30 - Perito CARDILE Su una montagna tra Gioi e Cardile, tra l’VIII e il X sec., venne probabilmente costruita una laura basiliana ad opera dei monaci italo-greci, chiamata, ancora oggi, “la Laura”, in riferimento proprio all’antico villaggio. “La Laura” (dal greco laura, quartiere) era solitamente un luogo ameno su cui i monaci costruivano delle capanne di legno, dove si appartavano dal mondo, rifugiandosi nella preghiera e nella meditazione. Verso la metà del sec. XVI scomparvero alcuni casali, tra cui quello di Teano e Casalicchio a causa delle scorribande compiute da Barbarossa, capo dei Saraceni, che dai lidi tirreni si spostava con rapace violenza verso le zone interne del Cilento. Si suppone che proprio gli abitanti di questi casali, costretti a riparare altrove, costruirono un nuovo nucleo abitativo: Cardile. Nel 1552 la Baronia si frantumò in tanti piccoli feudi governati dai baroni, i quali vantavano sugli stessi diritti illimitati. Anche a Cardile i baroni Siniscalchi fecero valere sulla popolazione i cosiddetti “iura francorum”, tra i quali il diritto di prima notte abolito, di poi, per mano di un antenato della famiglia D’Elia con l’uccisione del locale barone. Il Seicento fu caratterizzato da maggiori oneri a carico dei contadini, costretti a lavorare in condizioni disumane a servizio dei signori locali e a pagare tasse di ogni genere.In aggiunta, gravava su di loro anche il tempo inclemente: numerose furono infatti le carestie determinate da inverni rigidi ed estati piovose. Alle carestie si aggiunse poi la peste del 1656. La popolazione venne ulteriormente decimata: Cardile, a differenza di altri centri, ebbe un numero di vittime inferiori alla media; infatti. la popolazione, che nel 1648 era composta da 51 fuochi (circa 357 abitanti), dopo il 1656 passò a 30 fuochi (circa 210 abitanti), mentre nella vicina Gioi, gli abitanti si ridussero di oltre 2/3. Di.qui la forte devozione dei Cardilesi a S. Rocco, protettore degli appestati. Si racconta che in passato, in località “Visciglina”, vennero alla luce delle strutture tombali costruite dagli appestati stessi, i quali, al fine di non restare insepolti, ai primi sintomi del male, si adagiavano in tali strutture in attesa della morte. La carestia, la peste, i soprusi dei signorotti gettarono nello sconforto il popolo cilentano che avendo smarrito i valori della fede cristiana, finì per accettare ogni forma di superstizione e di riti magici come toccasana ai propri mali. Nacquero così nella tradizione popolare cardilese le figure di fattucchiera e “ianara” (strega) che svolgevano i loro rituali in un luogo, nei pressi di Cardile, che tutt’oggi conserva il nome di ianara. La pressione fiscale e feudale, agli inizi del 700, divenne intollerabile a tal punto che tra feudatari e università si aprirono controversie e liti al fine di garantire al popolo i pochi diritti di cui era titolare. Nel 1720, dinanzi alla corte baronale del casale di Cardile, numerosi cittadini rivendicarono il diritto agli usi civici sulle foreste dette la “Visciglina” e “Li Spagari” nei confronti dei Baroni di Cardile, possidenti usurpatori.Solo nel 1754, a causa delle pessime condizioni economiche in cui versava il Regno, venne redatto a Cardile, come in altri paesi del Cilento, il catasto onciario in modo da ripartire con equità il peso di tasse, gabelle ed altri dazi imposti.Finalmente il Cilento sembrò rinascere sotto il governo francese (1808-1815) che abolì la feudalità operando una serie di riforme, tra cui l’accorpamento delle università per ragioni economiche e geografiche. Cardile perse la sua autonomia e venne unita a Gioi. Con il ritorno dei Borboni nel 1815 si aprì un periodo di rivolte nel Cilento: nel 1820 la Carboneria, nelle cui file erano iscritti anche Davide, Alessandro e Licurgo Riccio di Cardile, riuscì ad ottenere il riconoscimento della costituzione. Nel 1828 un’altra rivolta organizzata dall’associazione dei filadelfi fu repressa nel sangue dalla dinastia borbonica. Così le teste di Alessandro e Davide Riccio, recise dai corpi, vennero rinchiuse in gabbie di ferro ed esposte nella piazza di Cardile come pubblico monito. Il nome di Cardile doveva ancora una volta entrare nella storia con la rivolta del 1848, capeggiata da Costabile Carducci, che vide come cospiratore del governo borbonico Catone Riccio, figlio di Davide, che, rinchiuso in carcere, venne liberato pochi anni prima dell’Unità d’Italia... Domenica 13 luglio - Chiesa San Giovanni Battista - ore 21.00 - Cardile Recital di Organo Antico e Coro Diocesano Gabriele PEZONE, ha studiato pianoforte sotto la guida di Antonio Luciani; in questo strumento si è brillantemente diplomato presso il Conservatorio “O. Respighi” di Latina con Salvatorella Coggi ed in musica corale e direzione di coro con Mauro Bacherini. Sempre presso il Conservatorio di Latina ha studiato Organo e composizione organistica con Luigi Sacco e composizione con Alberto Meoli. Ha studiato improvvisazione organistica con Stefano Rattini e si è perfezionato in organo con Mariella Mochi ed Olivier Latry ed in pianoforte con Alessandra Ammara e Roberto Prosseda. Ha studiato direzione d’orchestra con Nicola Samale e Deian Pavlov. La sua attività direttoriale lo ha visto condurre le seguenti orchestre: Corelli Chamber Orchestra (Italia), Vidin State Philharmonic Orchestra (Bulgaria), Orchestra Sinfonica Internazione Giovanile ''F. Fenaroli'' di Lanciano (Italia), Orquesta Sinfonica del Estado del Mexico (Messico), Lomza Chamber Philharmonic Orchestra (Polonia), Orquesta de la Universidad Autonoma de Nuevo Leon (Messico), Orchestra Filarmonica di Kalisz (Polonia), Orkestra Akademik Baskent di Ankara (Turchia), l’Orquesta Sinfonica de Yucatan e la Camerata de Coahuila (Messico). Nel 2006 è risultato essere il vincitore (sezione musica) con il brano inedito per pianoforte “Mozarteum” della V edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca”, prestigioso riconoscimento consegnatogli presso la Camera dei Deputati. Sue esecuzioni sono state trasmesse da TVP (Polonia), da RadioMaria, da SAT2000 e da RaiUno. Il Coro Diocesano è nato nel dicembre del 2008; formato, attualmente, da 40 elementi tutti provenienti dalle Parrocchie della Diocesi di Vallo della Lucania. Scopo del Coro è animare le celebrazioni liturgiche a carattere Diocesano e di rappresentanza della Diocesi in importanti avvenimenti. La guida del Coro è affidata, nella parte vocale, dal M° Mariacristina Ceraso e, nella parte interpretativa, dal M° Maurizio Iacovazzo Il regno di Napoli tra tradizione e rinnovamento D. ZIPOLI Serie di versi e canzona in Re minore G. PAISIELLO Coro sacro in onore di Re Ferdinando T. ATTWOOD Dirige Domine Deus in conspectu Tuo viam meam (in memoria di Lord Horatio Nelson) G. ROSSINI Marcia solenne (grido di esultazione riconoscente al Sommo Pontefice Pio IX) G. DONIZETTI Grande offertorio in Re maggiore Grande offertorio in Do minore CORO DELLA DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA Jubilate deo Totus Tuus Dell'aurora MOLFINO O sacrum convivium FRISINA Ave mundi spes Maria A. VIVALDI Gloria-gratias-propter W. A. MOZART Ave Verum HAENDEL Alleluia IACOVAZZO-MANNA Maria Madre del Cilento FRISINA FRISINA Gabriele PEZONE, organo Mariacristina CERASO, soprano e pianoforte Maurizio IACOVAZZO, direttore coro GIOI Gioi, ridente paese, è annidato sul cocuzzolo di una collina, all’altezza di m.685 l/m, da cui lo sguardo si allunga su Velia e il suo mare a una distanza di soli trenta minuti di macchina. STORIA: probabilmente fondato dagli Enotri come una fortezza, in seguito risentì dell’influenza della cultura di Velia e sviluppandosi come presidio romano e centro longobardo divenne prestigioso nell’età normanna. Svolse un ruolo importantissimo nella storia medievale, diventando famoso e ricco in modo speciale per il commercio che vi si svolgeva in occasione di due Fiere: quella di San Giacomo e soprattutto quella di Santa Maria della Croce. Nei secoli XVII e XVIII vi fu un graduale processo di immiserimento economico. Non ebbe uguale sorte l’attenzione verso i valori artistici, che furono amati e potenziati, soprattutto con l’aiuto diretto della popolazione. Oggi è un paesino che vive di agricoltura, di artigianato e di emigrazione. ARTE: grande è stato il patrimonio artistico del paese che in parte è deperito per l’incuria degli uomini; parte invece è stato conservato. Ricordiamo : la cinta muraria con le sette porte d’ingresso al paese, del periodo normanno. Il castello, risultante in piena attività prima del mille, di cui si conservano soltanto alcuni ruderi, diventato invece piazza da cui si può ammirare un meraviglioso panorama. Il convento di S. Giacomo, di cui restano solo pochi segni. Il convento di S. Francesco, del sec. XV, in parte restaurato , posto in un meraviglioso scenario naturale. La chiesa principale di S. Eustachio, recentemente restaurata dal pittore Mario Romano di Gioi. La chiesa di S. Nicola di Bari, che conserva oggetti di grande valore, tra cui un ombrello del SS. Sacramento del cinquecento. La chiesa di Santa Maria alla Strada, in origine un capolavoro romanico bizantino, trasformata nel tempo. Vi si conserva ancora nell’abside l’affresco dei Dodici Apostoli con al centro il Cristo Pantocratico. Questi accenni di storia e di arte contribuiscano ad accrescere il patrimonio di civiltà di una popolazione che non può fermarsi a contemplare inerte i processi di regresso e di disgregazione che la mentalità del benessere da qualche tempo ha innescato, ma siano una memoria proiettata sul futuro per un maggiore impegno di rinnovamento e di rigenerazione del proprio modello culturale. Mons. Guglielmo MANNA Martedì 15 luglio - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi Duo “ Tromba Organo Antico” Francesco GIBELLINI nato a Sassuolo nel 1987, ha poi proseguito gli studi musicali presso l’istituto musicale “A. Peri” di Reggio Emilia con il maestro Fabio Caggiula. Nel 2011 ha consegue il Diploma Accademico di II livello di Tromba ad indirizzo solistico interpretativo presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma con il maestro Matteo Beschi, con valutazione 110 e lode, discutendo una tesi centrata sulla trattatistica specialistica della tromba naturale scritta tra il XVI e XVIII secolo. La sua passione per la musica antica lo ha portato ad approfondire la ricerca filologica per quanto riguarda le esecuzioni musicali su strumenti antichi delle varie epoche: in particolare si specializza in cornetto e tromba naturale per quanto riguarda il repertorio rinascimentale e barocco, cornette e trombe dell’epoca per il repertorio ottocentesco, strumenti a tasto e a corda del medioevo. Come trombettista si è esibito in Italia e all’estero con importanti formazioni orchestrali come: l’orchestra del Teatro Regio di Parma, l’orchestra sinfonica dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini sotto la direzione di illustri maestri come Lorin Maazel, Yuri Temirkanov, Eliahu Imbal. Stefano MANFREDINI nato a Modena, si diploma poi a pieni voti nella classe di Organo e Composizione organistica sotto la guida del Prof. Alfonso Gaddi presso il Conservatorio Statale di Musica “L. Campiani” di Mantova. Si è poi laureato in Discipline Musicali presso il medesimo Conservatorio con il massimo dei voti. Ha partecipato a corsi di perfezionamento tenuti da K. Schnorr, O. Mischiati, L. F. Tagliavini. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero sia in veste di solista, che in varie formazioni. Già organista della chiesa di San Domenico della sua città, dal gennaio 2004 è stato nominato organista titolare del monumentale organo “Tamburini” della chiesa di San Giovanni Bosco in Bologna. Ha insegnato Organo presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena dal 2009 al 2013, e nel 2010-11 anche presso il Liceo Musicale “A. Masini” di Forlì. G. FANTINI da “Otto sonate per la tromba col basso per l’organo 1638” - Sonata II detta del Gonzaga - Sonata VI detta del Morone - Sonata VIII detta del Nero G. B. VIVIANI Sonata I per trombetta sola e basso Andante-Allegro- Presto-Allegro-Adagio Anonimo PISTOIESE Toccata in Do maggiore * Elevazione in Do maggiore * Post Communio in Do maggiore * Offertorio in Fa maggiore * G. P. TELEMANN Sonata in Re maggiore per tromba e organo Spiritoso-Andante-Vivace G. VALERJ Sonata IX * Sonata XI * G. GHERARDESCHI Sonata per organo * J. CLARKE Suite in Re maggiore Prelude-Menuet-Serenade-Hornpipe-Gigue * organo solo Francesco GIBELLINI, tromba Stefano MANFFREDINI, organo CAMEROTA Camerota nella pronuncia locale "CAMMAROTA", deriverebbe dal greco Kamaratos che significa " curvo, a volta" ed è collegato alla presenza delle numerose grotte scelte come riparo dai monaci italo-greci sopraggiunti in zona nel VII secolo d.c. I primi insediamenti umani risalgono alla fase finale della glaciazione Riss. La prima fonte storica risale al 1079, anno in cui Alfano, Vescovo di Salerno, concesse al nuovo vescovo di Policastro la giurisdizione su Camerota e altre terre. Ulteriori notizie si hanno nell' epoca angioina: Carlo d' Angiò concesse il castello di Camerota e quello di Molpa a Egidio di Blamur. Dal 1337 fino a tutto il quattrocento, Camerota venne amministrato dai Sanseverino. Nel corso del cinquecento furono insigniti del feudo i Luzio, Goffredo Palagano e Carlo Caracciolo. Intanto il costante pericolo barbaresco e turco sulla costa cilentana aveva reso necessaria la costruzione di torri di avvistamento. Nel 1532 le incursioni del pirata Dragut colpirono duramente vari centri, fra cui Camerota. Nel 1554 il feudo fu acquistato da Sancio Martinez de Lejna, poi passò a Camillo Pignatelli e per vendita ai Marchese che ne mantennero il possesso fino all' eversione della feudalità. Camerota tornò a far parlare di sè neldecennio Francese, quando venne occupato dalle truppe del Generale Regnier. Durante i moti rivoluzionari del 1828 i rivoltosi cilentani si riunirono nella Chiesa Madre cantando il "Te Deum" e subirono la dura reazione del Generale del Carretto e le successive condanne alla fucilazione. Durante le guerre mondiali Camerota offrì un considerevole contributo di sangue per la Nazione. Prima, durante e dopo le due tragiche guerre mondiali a Camerota si sviluppò un forte movimento migratorio verso i paesi dell’America Latina. Domenica 27 luglio - Castello Marchesale - ore 21.30 - Camerota Trio Dorico con Clarinetto Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano. Il TRIO DORICO di recente costituzione, è formato da giovani strumentisti distintisi nella loro carriera per meriti artistici e membri di prestigiose orchestre italiane (Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Ente Autonomo Arena di Verona, Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra Giovanile Italiana). Hanno al loro attivo, individualmente, una lunga attività da solisti nonché cameristi, con riconoscimenti pubblici quali vincite di concorsi nazionali a premi e corsi di perfezionamento con prestigiosi docenti di fama internazionale: Pavel Vernikov, Arturo Bonucci, Andrea Noferini, Vincenzo Bolognese, Rocco Filippini, Franco Mezzena. Intensa la loro attività che li ha portati in sale prestigiosissime: Ravello, Villa Rufolo; Napoli, Villa Pignatelli; Napoli, Teatro Mediterraneo; Napoli, Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa; San Pietroburgo, Sala Glinka; Messina, Teatro Vittorio Emanuele ; Gressoney, Auditorium Saint Jean ; Taranto,Teatro Orfeo etc. J. S. BACH dalla Suite n 2 per violoncello Trascr. per clarinetto basso solo Prelude-Courante-Giga L. v. BEETHOVEN Trio op. 8 per violino viola e violoncello Marcia (Allegro) - Adagio - Minuetto Adagio - Scherzo - Allegro molto - Adagio Allegretto alla polacca - Andante – Marcia (Allegro) K. STAMIZ Quartetto per clarinetto e trio d’archi In mib maggiore Allegro - Adagio - Rondò N. PIOVANI La vita è bella GARDEL Por una cabeza A.PIAZZOLLA Libertango Raffaele BERTOLINI, clarinetto Luigi ABATE, violino Alessandro ZERELLA, viola Silvano Maria FUSCO, violoncello Martedì 5 agosto - Castello Marchesale - ore 21.30 - Camerota Quintetto Zefiro Il Quintetto Zefiro, gruppo di recente formazione nato all’interno dell’omonima Associazione Culturale-Musicale, è composto da giovani musicisti che si sono distinti nella loro carriera e si sono formati artisticamente in prestigiose accademie e orchestre giovanili come Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Giovanile Italiana e Orchestra Giovanile “L. Cherubini”. I membri del Quintetto hanno collaborato con le maggiori orchestre delle più importanti fondazioni lirico-sinfoniche italiane tra cui Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Verdi di Milano, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Petruzzelli di Bari sotto la guida di illustri direttori come Maazel, Muti, Abbado, Oren, Chung. Hanno al loro attivo individualmente lunga attività di solisti nonché cameristi partecipando a numerosi concorsi classificandosi sempre nelle prime posizioni. G. BIZET Carmen Overture -Suite n.1 N. RIMSKY-KORSAKOFF Il volo del calabrone G. GERSHWIN Medley REVERBERI-GIORDANO Rondo veneziano S. JOPLIN The entertainer OFFENBACH Can Can P. I. TCHAIKOWSKY Lo schiaccianoci Overture -Marcia G. ROSSINI Semiramide Overture G. ROSSINI La gazza ladra Overture H. MANCINI La pantera rosa Vincenzo DI MAURO, flauto Gennaro CHIRICO, clarinetto Andrea MAROTTA, oboe Davide CITERA, corno Alfonso PELLEGRINO, fagotto STELLA CILENTO La prima notizia del villaggio risale al XIII sec., ma il toponimo è molto antico: risale al 1038, quando indicava un vallone; proprio qui dovettero stabilirsi molti profughi di Torricelle, dopo la sua distruzione. Questo borgo, fino al 1871, era denominato Porcili (nome che compare, per la prima volta, in un documento del 1187 ) in relazione alla sua posizione; infatti il termine deriva dal greco pro e kyrios, ossia “davanti al signore”, in quanto sul Monte Stella era posta la residenza del Guastaldo, di cui sono ancora visibili i resti in una località denominata Castelluccio. Porcili, insieme ai suoi casali, fece parte della baronia del Cilento e dei feudi posseduti dai Sanseverino; passò poi alla famiglia Capano e nel 1617 la famiglia De Angelis, lo vendette a Lutio Materazzi. Nel 1783, il casale fu acquistato da Antonio Cesare Ventimiglia. La frazione San Giovanni (il nome, forse, deriva dal fatto che i primi abitanti portarono da lontano il ricordo del santo a cui era dedicata la chiesa del loro paese d’origine) sorse intorno al 1225, allorché gli abitanti del monte Cilento si arroccarono su questo sperone. La frazione Amalafede, originariamente Bonafida, si ritiene si sia formata in seguito allo spopolamento dei vari borghi della vallata dopo la peste del 1348. La frazione di Guarrazzano (che era in origine un castello longobardo e l’etimo conserva la radice del termine longobardo “waldo” che significa “selva”), infine, ebbe origine in epoca longobarda, quando intorno al castello si formò il primo nucleo abitato. Droro è detto anche “U’ Paese re i Maistri re cofana e canistri”. Questo appellativo gli deriva dalla presenza di artigiani che erano molto attivi soprattutto negli anni ’50. Oggi è ancora possibile ammirare quest’arte grazia alla passione di chi la esercita. Mercoledì 6 agosto - Chiesa S. Nicola di Bari - ore 21.30 - Stella Cilento Recital pianistico Molti dei grandi pianisti del passato sono stati anche dei grandi direttori d’orchestra, come Liszt, Brahms, Fischer, Iturbi, Anda, e oggi anche Ashkenazy e Baremboim dimostrano che si può eccellere sia come concertista di pianoforte sia come direttore d’orchestra. Enrique BATIZ, dopo una brillante carriera pianistica si è dedicato alla direzione d’orchestra. Ha diretto le più importanti orchestre del mondo e ha inciso per la BBC di Londra con la Royal Philarmonic Orchestra. È attualmente direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Stato del Messico. Ha iniziato lo studio del pianoforte nel 1950 sotto la guida di Francisco Agea, maestro di molti brillanti pianisti messicani. In seguito si è perfezionato con Gyorgy Sandor, Adele Marcus, Alexander Uninsky. Dopo aver vinto il Premio della Yuventudes Musicales del Mexico e il Concorso Homenaye a Chopin del Canal 11 della Televisione messicana, ha vinto diversi premi nei maggiori concorsi pianistici europei (“Busoni” di Bolzano, “Regina Elisabetta” di Bruxelles, “Marguerite Long” di Parigi, “Chopin” di Varsavia). Ormai da qualche anno Batiz, nonostante gli impegni con le orchestre e i teatri, è tornato al suo primo amore, il pianoforte, con l’entusiasmo e l’esperienza musicale data dalla sua più che trentennale carriera direttoriale e con la capacità di ricreare al pianoforte la policromia della tavolozza sonora orchestrale. M. MUSSORGSKY Quadri da un’esposizione Promenade - Gnomus Promenade - il vecchio e il castello Tuilleríes Bydlo Il ballo dei Pulcini Samuel Goldemberg – Schmuyle Promenade – Limoges Catacombae Baga Yaga La grande porta di Kiev F. CHOPIN Sonata N. 2 in Sib minore, Op. 35 Grave- Doppio movimento Scherzo Marcia funebre Finale (presto) F. CHOPIN Polinesia in Lab, Op. 53 “Eroica” Enrique BÁTIZ, pianoforte Non è dato avere notizie precise riguardo alla fondazione di Roccadaspide. Le fonti più attendibili, attestano l’esistenza di un primo nucleo abitativo sin dall’anno 900. Le stesse fonti, tuttavia, attribuiscono una denominazione diversa; sembra che detto centro, originariamente fosse chiamato Casavetere di Capaccio e San Nicola de Aspro, perchè sorto intorno ad un’antica chiesa bizantina. Intorno al 1.100, dalla ricerca toponomastica, il nome fu “Rocca de Aspis” o “Rocca D’Aspris”- dal greco “aspis”: scudo o difesa -, da cui l’ipotesi, più probabile, che lo sperone di roccia impervio, su cui sorse l’antica rocca, sia stato scelto dagli esuli di Paestum e delle zone costiere in seguito all’incalzare delle incursioni saracene. L’antico insediamento, col solo accesso dalla vallata e difeso alle spalle da impenetrabile boscaglia, lo troviamo indicato come “Castrum Rocce de Aspio” (castello, fortezza), nelle “Rationes decimarum Italie” degli anni 1308 -1310, perciò fu uno dei centri fortificati nel periodo normanno. In seguito la rocca fece parte della Baronia dei Fasanella e, poi, passò con la dominazione angioina, ai Sanseverino, Baroni del Cilento, ai quali fu asservito fino alla metà del 1500, quando la linea primogenita della Famiglia si estinse. La baronia del Cilento, costituita fino allora da una sola “università” (comune), quale feudo cosiddetto in demanium o in capite, in quanto concesso direttamente dal Re (a Domine Rege), fu divisa in suffeudi, cosiddetti in servizium, in quanto ottenuti per sub-concessione da un altro vassallo. Il suffeudo di Roccadaspide fu venduto ai Principi Filomarino che lo tennero fino all’inizio del 1800, durante tale periodo il nome divenne “Rocca dell’Aspide”. Il suo nome (si spera definitivo) fu trasformato nel 1850 in “Roccadaspide”. Il Borgo fu fiorente alla fine nel 1500 e per la prima metà del seicento, contava circa 251 fuochi (nuclei familiari) che assommavano a 1255 anime (abitanti). Lo sviluppo subì un arresto verso la metà del seicento a causa della Peste nel 1656, che dimezzo la popolazione e colpì tutti i frati minori conventuali del monastero di San Francesco, perciò nel 1669 la popolazione risultò di 630 abitanti. L’antico Borgo si riprese tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700; in pochi decenni ebbe un rapido sviluppo, tanto che al censimento del 1750 – con il Curato don Luca Crescella – furono contate 2892 anime. Fattore di notevole progresso fu anche la nuova strada per Capaccio, tagliata nella roccia scoscesa della “Difesa S. Maria.”. In memoria dell’avvenimento una lapide fu incisa nella roccia in località Scanno datata 1728. Dopo due secoli, durante i quali lo Stato Napoletano era stato degradato ad un vice-reame spagnolo, con l’avvento, nel 1734, di Carlo III di Borbone sul trono di Napoli, finalmente indipendente, iniziò un periodo di riforme proiettato verso un migliore assetto politico e sociale in tutte le Università del Regno, che lasciò un’indelebile impronta nelle opere pubbliche e amministrative del regno. La popolazione del Borgo, costituita in precedenza da vassalli e contadini, oltre che dai lavoratori già al servizio della corte, gradatamente andò assumendo uno spirito più comunitario, dando spazio a categorie d’artigiani, di cui si riportarono le denominazioni dell’epoca: sonatore, panettiere, azzimatore (addobbatore), cucitore, carrese, calzolaio, tavernaio, ortolano, potatore, armiere, chianchiere, cernitore, tessitrice, ricamatrice -. Agli antichi vassalli di corte si sostituì la nascente borghesia, a cui appartenevano le famiglie proprietarie dei beni Burgensatici (beni patrimoniali privati, acquisiti per compera o eredità e non di natura feudale). Da queste famiglie avevano origine i notai (tra cui il notaio Gennaro Crescella che esercitò dal 1703 al 1768), gli esattori che riscuotevano il focatico (una sorta d’imposta di famiglia), i cancellieri (con funzioni di segretario comunale) e gli speziali di medicina. Furono numerosi gli appartenenti al clero che ebbero parte attiva nella vita della cittadella, tra cui molti Crescella. Il proseguimento della strada verso l’interno del Cilento diede a Roccadaspide un ruolo importante, quale via di transito per i Paesi dell’interno e il conseguente disboscamento della difesa San Paolo dischiuse la via allo sviluppo del nucleo abitato in direzione Sud-Est. Sorgevano “Le case di propria abitazione con piccoli giardini di delizie, e non di rendita ad essi attaccati …”, - dalla frase che si estrae nella seconda Prammatica che regolava il catasto Onciario, ordinato da Re Carlo III. Divenne, così, secondario il disagevole accesso da valle e per questo il quattrocentesco Convento Francescano di S. Maria delle Grazie - detto di S. Antonio – ne fu penalizzato, mentre se n’avvantaggiarono il seicentesco Convento Carmelitano di Santa Maria dell'Arco e il Monastero Conservatorio di clausura di S. Elisabetta. Nell’ottocento l’abitato si estese in località “Perillo”, al disopra della strada detta "Giardino”. Nella metà del secolo fu costruito il Cimitero sull'ex difesa S. Paolo, in virtù del Rescritto Reale di Gioacchino Murat che stabilì nuove norme istituzionali, promulgate nel 1817, con il quale fu proibita la sepoltura nell'interno delle Chiese. Nella seconda metà del secolo scorso è stato costruito l’Ospedale nella zona del Cimitero. L’ampliamento urbano è avvenuto lungo la direttrice per le "Cesine". Poi, con l’apertura della Strada attraverso i Castagneti, è stato realizzato il Campo Sportivo. Adesso è in corso uno sviluppo residenziale in località "Carpine", favorito anche dalla recente apertura della Strada Tangenziale per la suddetta località. Oggi Roccadaspide è il centro agricolo e commerciale della Comunità Montana del Calore Salernitano, con circa diecimila abitanti, di cui, però, poco più di un terzo risiede nel centro urbano, mentre la restante parte è distribuita nel vasto territorio comunale, in case sparse e Borgate rurali, alcune delle quali hanno assunto l’aspetto di veri Centri abitati Satelliti. Il suo territorio è occupato, a monte, da estesi castagneti che producono i famosi marroni, mentre nelle zone collinari e pianeggianti si producono olio, vino e cereali. La cittadina, al passo con i tempi, con nuove industrie per la trasformazione dei prodotti agricoli e quelle estrattive delle cave di pietra calcarea, con attività terziarie e commerciali che occupano un gran numero di persone, si contraddistingue in maniera evoluta e progressista. Dire quale sia il vero segreto dei “Concerti al Castello” è davvero difficile. Sarà forse la musica che “esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio”, come diceva lo scrittore francese Victor Hugo. Sarà forse la suggestiva atmosfera che puntuale, raffinata e quasi magica si ripropone nella bellissima cornice del superbo castello medievale di Roccadaspide. Un’esperienza unica per i sensi e per l’anima di tanti cultori e appassionati che quest’anno, per la seconda volta, si danno appuntamento in questa storica residenza. Un appuntamento altamente qualificante sotto il profilo culturale, artistico e di promozione del territorio, che di certo assicurerà a questa iniziativa l’apprezzamento ed il successo di sempre più numerosi visitatori. Giovedì 7 agosto - Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide Ensemble “Marra” Percorso musicale tracciato attraverso la poetica dei suoni e dei gesti , in anagramma teatroattore; dal mondo della villanella alle canzoni dell’ottocento partenopeo, dalla musica del novecento alla sorgente dei suoni del Cilento. La formazione trae linfa dall’incontro artistico tra Gianfranco Marra, già vincitore del Premio Recanati per la Canzone d’Autore, e Maria Esposito, già responsabile del Laboratorio Teatrale La Compagnia del Sorriso. Si traccia così l’idea di esprimere il teatro-musica, ovvero musica nel teatro e teatro nella musica, di cui questo spettacolo ne è una delle tante diramazione. Fra gli artisti in scena vi è, oltre a Gianfranco Marra - impegnato anche come chitarrista, oltre che coautore di questo format, con M. Esposito - il violinista/mandolinista Matteo Masullo, diploma di violino, raffinato esecutore, molto apprezzato nello scenario musicale della Campania - ha suonato con James Senese, Sergio Bruni, Roberto De Simone; l’attrice/cantante Martina Cuono, attualmente frequenta il Corso di Laurea Scienze e Tecnologie della Comunicazione, Università degli studi di Ferrara, collabora con l’Associazione Balàmos e il CTU di Ferrara, esperienza fatta all’interno de La Compagnia del Sorriso dal 2002; l’attore/cantante Vittorio Stasi, attualmente frequenta il Corso di laurea in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo di (DAVIMUS – Disciplina delle Arti Visive, del Cinema e dello Spettacolo) di Salerno, esperienza fatta all’interno de La Compagnia del Sorriso dal 2002 il percussionista Giampietro Marra, laurea in Editoria e Pubblicistica, ha collaborato con vari gruppi, di diverse estrazioni musicali, confluendo poi nell’esperienza del teatro-musica Storie di canzoni in terra antica Martina CUONO, attrice/cantante Vittorio STASI, attore/cantante Matteo MASULLO, violino/mandolino Gianfranco MARRA, chitarra classica Giampietro MARRA, percussioni Maria ESPOSITO, Regia gesti-movimenti-performance e costumi venerdì 8 agosto - Castello Marchesale - ore 21.30 - Camerota Trio Dorico con Clarinetto Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano. Il TRIO DORICO di recente costituzione, è formato da giovani strumentisti distintisi nella loro carriera per meriti artistici e membri di prestigiose orchestre italiane (Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Ente Autonomo Arena di Verona, Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra Giovanile Italiana). Hanno al loro attivo, individualmente, una lunga attività da solisti nonché cameristi, con riconoscimenti pubblici quali vincite di concorsi nazionali a premi e corsi di perfezionamento con prestigiosi docenti di fama internazionale: Pavel Vernikov, Arturo Bonucci, Andrea Noferini, Vincenzo Bolognese, Rocco Filippini, Franco Mezzena. Intensa la loro attività che li ha portati in sale prestigiosissime: Ravello, Villa Rufolo; Napoli, Villa Pignatelli; Napoli, Teatro Mediterraneo; Napoli, Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa; San Pietroburgo, Sala Glinka; Messina, Teatro Vittorio Emanuele ; Gressoney, Auditorium Saint Jean ; Taranto,Teatro Orfeo etc. J. S. BACH dalla Suite n 2 per violoncello Trascr. per clarinetto basso solo Prelude-Courante-Giga L. v. BEETHOVEN Trio op. 8 per violino viola e violoncello Marcia (Allegro) - Adagio - Minuetto Adagio - Scherzo - Allegro molto - Adagio Allegretto alla polacca - Andante - Marcia (Allegro) K. STAMIZ Quartetto per clarinetto e trio d’archi In mib maggiore Allegro - Adagio - Rondò N. PIOVANI La vita è bella GARDEL Por una cabeza A.PIAZZOLLA Libertango Raffaele BERTOLINI, clarinetto Luigi ABATE, violino Alessandro ZERELLA, viola Silvano Maria FUSCO, violoncello Sabato 9 agosto - Piazza S. Eustachio - ore 22.00 - Gioi Trio “Voce, Sax e Pianoforte” Emilia ZAMUNER, nata a Napoli nel 1997, sin da piccola dimostra grandi doti musicali. Inizia lo studio del pianoforte con la nonna, Laura Lamagna, ma la sua grande passione è il canto. Ha studiato canto lirico sotto la guida del soprano Marilena Laurenza e, attualmente, frequenta il triennio di Canto Jazz al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Pur essendo giovanissima si è già esibita in pubblico numerose volte. Ha frequentato la scuola di Teatro del Teatro delle Palme di Napoli, partecipando alla messa in scene del musical “Notre Dame de Paris”. Ha partecipato ad uno spettacolo dedicato alle donne con l’attrice Marina Tagliaferri. Ha vinto il primo premio del Contest “Next Sound” in qualità di voce solista del gruppo “Tasso street notes” Nell’estate 2010 è stata la voce solista della suite Disney del compositore Scardicchio accompagnata dall’Orchestra Sinfonica della Magna Grecia, nell’ambito del prestigioso Festival “dal Barocco al Jazz” ad Anacapri. Ha cantato inoltre ai Giardini Ducali di Modena nell’ambito della 14° Edizione della Rassegna estiva “I giovedì musicali”, a Teramo per l'associazione musicale "Benedetto Marcello", a Nizza Monferrato per l’associazione “concerti e colline”, al Teatro comunale di Carbonia per l’associazione Anton Stadler, al Teatro Comunale di Mola di Bari per l’Agimus , ad Anacapri nell’ambito di “anacaprifamusica”, a Napoli nella splendida Cappella Sansevero, all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, al Circolo Canottieri ecc. Ha partecipato all’incisione di un disco a favore del progetto Rotary per l’eradicazione della polio. Dopo aver conseguito la maturità classica, attualmente frequenta la facoltà di Economia Aziendale alla “Federico II” di Napoli. G. GERSHWIN D. ELLINGTON G. GERSHWIN D. ELLINGTON C. BAKER R. CHARLES D. ELLINGTON R. JOHNSONS V. YOUNG R. CHARLES R. CHARLES G. MARKS- S. SIMONS Emilia ZAMUNER, voce Domenico VELLUCCI, sax Paolo ZAMUNER, pianoforte Summertime Don't get around much anymore I got rhythm In a mellow tone My funny Valentine Hit the Road jack In a sentimental mood Sweet home Chicago Stella by starlight Mess around Georgia on my mind All of me Sabato 16 agosto - Piazza S. Nicola - ore 22.00 - Gioi Astana Quartet con Clarinetto Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato con le orchestre Pomeriggi Musicali, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari, attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano. Programma D. SHOSTAKOVICH Quartetto per archi n. 9 op. 117 Elegia (Adagio) Serenata (Adagio) Intermezzo (Adagio) Notturno (Adagio) Marcia funebre (Adagio) Epilogo (Adagio) W. A. MOZART Quintetto per Clarinetto e archi in La Maggiore K. 581 Allegro - Larghetto - Minuetto - Trio I - Trio II Allegretto con variazioni Raffaele BERTOLINI, clarinetto Astana Quartet Damir KABDENOV, violino Rustem AKHMEDOV, violino Violist AIBEK ASHIRMATOV, viola Bakhytzhan ZHANTURGANOV, violoncello Giovedì 21 agosto - Atrio Castello - ore 21.30 - San Giovanni di Stella Cilento Cilento Brass Il Quintetto di Ottoni “Cilento Brass”, nasce nel 2005, voluto da cinque giovani musicisti cilentani di comprovata esperienza musicale. Gli artisti provengono da varie esperienze musicali e professionali che li hanno visti collaborare con numerose e prestigiose orchestre italiane. “Cilento Brass” opera con grande successo e professionalità nei vari ambienti musicali esibendosi in molte rassegne , festival e concorsi, con un repertorio che spazia dalla musica barocca e rinascimentale fino alla musica moderna. L. BACALOV N. PIOVANI F. SINATRA A. WILLIAMS N. ROTA The BEATLES U. SCIPIONE E. MORRICONE S. JOPLIN TRADITIONAL J. KANDER D. MODUGNO M. RODRIGUEZ B. MAYER Deep URPLE Il Postino La vita è bella My Way That's a Plenty Otto e Mezzo Yesterday Benvenuti al Sud Gabriel's Oboe - Per un Pugno di dollari The Entertainer Just a Closer New York, New York Nel Blu dipinto di Blu La Cumparsita Mexican Folk - Medley Smoke on the Water Canzoni Classiche Popolari Napoletane Reginella O' Sole mio Antonio FEDULLO, tromba Leo CAPEZZUTO, tromba Raffaele PAPA, corno Alessandro SCHIAVO, trombone Biagio FIERRO, basso tuba Laureana, "Terra ricca di Lauri", ha origini longobarde; essa si sviluppò intorno al castello Lauri, costruito sul finire del IX sec. dal conte Guido. Si pensa fosse la capitale del Cilento; questa tesi è avvalorata da numerosi elementi: nel 1489 era il paese più popoloso ed inoltre era la sede di numerose famiglie nobili. Tra i beni architettonici vanno menzionati il Palazzo Feudale del Mercato, risalente al IX sec., la Cappella dell'Annunziata costruita nel 1348, il Palazzo Cagnano (1831), il Palazzo Sanseverino, il Casale Aversana, la Cappella della Congrega, il Santuario della Madonna dell'Acquasanta, il Convento di San Francesco del'400 (a 500 mt. dalla frazione di San Martino e situato nel comune di Lustra) e a ca. 2 Km. il Castello di origine longobarda di Rocca Cilento, la Chiesa di S. Maria del Paradiso. San Martino di Laureana Cilento (400 m.s.l.m.), dove si trova la Villa “Papua Pua Hill” è una frazione del Comune di Laureana. Piccolo borgo circondato da boschi cedui di castagno, situato nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, affacciato sul Golfo di Salerno (come da foto) dal quale, nelle giornate limpide e serene si può ammirare l’isola di Capri. Dalla terrazza si può vedere il mare di Agropoli (15 Km.) e alla stessa distanza quello di Santa Maria di Castellabate (Paese dove è stato girato “Benvenuti al Sud”), la spiaggia di Paestum, con i famosi templi e tutta la piana del Sele. A pochi chilometri è situato il paese di Vatolla, oggi è sede del Parco Letterario intestato al grande filosofo Gianbattista Vico. In questo piccolo paese opera da ben 27 anni la Pro-Loco San Martino Cilento, attivissima associazione che nel corso di tutto l’anno ed in particolare nel periodo estivo, organizza numerose iniziative a carattere gratuito, a partire dalla: . Mostra/Convegno “Me voglio nzurare a lu Ciliento” dal 22 al 29 Luglio 2013, con mostra fotografica, sfilata del corredo, serenata alla sposa, esposizione lettera d’epoca, ecc. e degustazioni enogastronomiche. . XXII Mostra d’Arte e Artigianato Cilentano (dal 31 Luglio al 24 Agosto 2013) . Teatro sotto le stelle con la Compagnia amatoriale “Il Prisma” con “Arciulo deus Laurèa” di Marco Pavani. (3 e 22 Agosto e con una nuova commedia il 28 Dicembre) . Miss Agriturismo X Ed. – Selezione Provinciale – con l’esibizione dell’Ass. Rolands School di Agropoli (8 Agosto). . Serata di blues con Joe Chiariello & Rosario Tedesco – Dal delta del Mississipi a Laureana (12 Agosto). . Proiezione di cortometraggi (MedFest)presso Giardino Ristorante Luisa San Felice – Laureana (15 Giugno – 13 Luglio e 17 Agosto). . Concerto di musica classica XV Ed. Dal fascino dell’operetta all’intramontabile canzone napoletana, con il trio “Sentimental mood” presso Sala San Pasquale del Convento di San Francesco di Lustra. (2 Agosto). . Concerto degli Angeli (2 Ottobre) - Sala San Pasquale del Convento di San Francesco. . Passeggiata tra i boschi con l’esperta botanica Dionisia De Santis e la guida Vincenzo Mangullo “Il sentiero delle castagne” V Ed. (13 Ottobre). . Premio di giornalismo “Giuseppe Ripa” Il Cilento e oltre … sui giornali” VI Ed.- Sala San Pasquale (15 Dicembre). Giovedì 21 agosto - Convento di San Francesco - ore 21.00 - Lustra Cilento Recital di Clarinetto Basso Raffaele BERTOLINI si è diplomato in clarinetto presso il Conservatorio "D. Cimarosa" di Avellino sotto la guida di C. Ciociano. Ha perfezionato i suoi studi con V. Mariozzi, M. Ferrando, A. Pay e con B. Canino per la Musica da Camera. Nel 2008 ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il Conservatorio di Musica di Milano “G. Verdi”. Ha tenuto concerti in diverse formazioni cameristiche in Italia (Mlano “Sala Verdi”, Torino “Lingotto”, Roma “Parco della Musica”…, Svezia, Germania (Berliner Philharmonie – Kammermusiksaal), Belgio, ex Jugoslavia, Romania, Turchia, Russia, Giappone, Messico, Brasile, Argentina, Spagna, Svizzera, Francia, Portogallo, Stati Uniti (Carnegie Hall), Canada, Inghilterra, Repubblica Ceka, Austria, Kazakistan, Ungheria (Accademia Liszt di Buudapest)… Tra le Orchestre che lo hanno visto esibirsi da solista vi sono l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del Mozarteum di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l'Orchestra Sinfonica di Kosice (Slovacchia), l’Orchestra da Camera “G. Strehler” di Milano, l’Orchestra “Antal Dorati della Bulgaria, l’Orchestra Jeunesse Musicale di Mosca, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Tirana, l’Orchestra di Stato della Moldava, l’Orchestra Sinfonica di Lecco… Ha collaborato con l'Orchestra “Strehler” di Milano, con l’Orchestra “E. Lunghi” di Pavia, con l’Orchestra UECO di Milano, con l’Orchestra OPECAM di Milano, con i Pomeriggi Musicali di Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Lodi, con la Cantelli di Milano, con l’orchestra Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° Oren. Attualmente collabora con l’Orchestra Sinfonica “Città di Vigevano”... Ha effettuato registrazioni per la Radio Cultura Brasiliana e la Rede Globo Brasiliana, per Radio Vaticana, e per la Curcio Edizioni Musicali. Ha registrato i trii di Beethoven per clarinetto, violoncello e pianoforte per la casa discografica Artis. In occasione del 250° anniversario della nascita di Mozart, ha registrato, in Messico, il Quintetto K 581 per clarinetto e quartetto d’archi e il Concerto K622 per clarinetto e orchestra; per la SIMC (Società Italiana della Musica Contemporanea) ha registrato un Cd di musica contemporanea. Ha registrato (clarinetto e pianoforte) un cd monografico contenente i tanghi di Piazzola. Ultimamente ha Registrato con l’”Orchestra dei Pomeriggi Musicale” di Milano un brano per clarinetto basso ed orchestra a lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari; attualmente insegna clarinetto presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano. Ha tenuto Master Class in Brasile, Inghilterra, Turchia, Messico e Kazakistan. J. S. BACH dalla Suite n 2 per violoncello solo trascr. per clarinetto basso solo Preludio, allemanda, corrente, sarabanda, minuetto, giga C. BOCCADORO Walk J. SIEGEL Jackdaw - Brano per clarinetto basso ed elettronica Raffaele BERTOLINI, clarinetto basso Venerdì 22 agosto - Colombaia Mangone - ore 21.30 - Copersito di Torchiara Recital di Clarinetto Basso Raffaele BERTOLINI si è diplomato in clarinetto presso il Conservatorio "D. Cimarosa" di Avellino sotto la guida di C. Ciociano. Ha perfezionato i suoi studi con V. Mariozzi, M. Ferrando, A. Pay e con B. Canino per la Musica da Camera. Nel 2008 ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il Conservatorio di Musica di Milano “G. Verdi”. Ha tenuto concerti in diverse formazioni cameristiche in Italia (Mlano “Sala Verdi”, Torino “Lingotto”, Roma “Parco della Musica”…, Svezia, Germania (Berliner Philharmonie – Kammermusiksaal), Belgio, ex Jugoslavia, Romania, Turchia, Russia, Giappone, Messico, Brasile, Argentina, Spagna, Svizzera, Francia, Portogallo, Stati Uniti (Carnegie Hall), Canada, Inghilterra, Repubblica Ceka, Austria, Kazakistan, Ungheria (Accademia Liszt di Buudapest)… Tra le Orchestre che lo hanno visto esibirsi da solista vi sono l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del Mozarteum di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l'Orchestra Sinfonica di Kosice (Slovacchia), l’Orchestra da Camera “G. Strehler” di Milano, l’Orchestra “Antal Dorati della Bulgaria, l’Orchestra Jeunesse Musicale di Mosca, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Tirana, l’Orchestra di Stato della Moldava, l’Orchestra Sinfonica di Lecco… Ha collaborato con l'Orchestra “Strehler” di Milano, con l’Orchestra “E. Lunghi” di Pavia, con l’Orchestra UECO di Milano, con l’Orchestra OPECAM di Milano, con i Pomeriggi Musicali di Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Lodi, con la Cantelli di Milano, con l’orchestra Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° Oren. Attualmente collabora con l’Orchestra Sinfonica “Città di Vigevano”... Ha effettuato registrazioni per la Radio Cultura Brasiliana e la Rede Globo Brasiliana, per Radio Vaticana, e per la Curcio Edizioni Musicali. Ha registrato i trii di Beethoven per clarinetto, violoncello e pianoforte per la casa discografica Artis. In occasione del 250° anniversario della nascita di Mozart, ha registrato, in Messico, il Quintetto K 581 per clarinetto e quartetto d’archi e il Concerto K622 per clarinetto e orchestra; per la SIMC (Società Italiana della Musica Contemporanea) ha registrato un Cd di musica contemporanea. Ha registrato (clarinetto e pianoforte) un cd monografico contenente i tanghi di Piazzola. Ultimamente ha Registrato con l’”Orchestra dei Pomeriggi Musicale” di Milano un brano per clarinetto basso ed orchestra a lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari; attualmente insegna clarinetto presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano. Ha tenuto Master Class in Brasile, Inghilterra, Turchia, Messico e Kazakistan. J. S. BACH dalla Suite n 2 per violoncello solo trascr. clarinetto basso solo Preludio, allemanda, corrente, sarabanda, minuetto, giga C. BOCCADORO Walk J. SIEGEL Jackdaw - Brano per clarinetto basso ed elettronica Raffaele BERTOLINI, clarinetto basso GIOI LA CHIESA DI SANT’EUSTACHIO E L’ORGANO ZACCARIA PINTO La ricca tradizione culturale religiosa di Gioi ha trovato, nel tempo, riscontro nella costruzione di numerose chiese: S.Eustachio, S. Nicola, Madonna della Porta, S. Maria, S. Zaccaria, S. Maria delle Grazie, e di due conventi: convento di S. Francesco, monastero di S. Giacomo. Il rapporto antagonistico di uno spirito religioso, spesso fatto di esteriorità, si concentrò tra le due più importanti parrocchie: S. Eustachio e S. Nicola. Le fonti documentarie testimoniano un primato riconosciuto alla Parrocchia di S. Eustachio, che nel '500 risultava Chiesa Collegiata e sede abbaziale. In essa ogni domenica convenivano tutti gli altri parroci e sacerdoti del paese per la recita comunitaria della preghiera sacerdotale: il breviario. Detta chiesa, la più grande di tutte, ha avuto, lungo il corso dei secoli, diversi interventi di ristrutturazione, che ne hanno modificato alquanto la struttura interna. A seguito della riforma liturgica, proposta dopo il Concilio Vaticano Il, essa ha avuto la trasformazione nell'abside, dove esisteva l'antico coro ligneo, purtroppo deteriorato dal tempo e soprattutto dall'incuria umana. Le due navate, che la compongono, le danno una caratteristica architettonica originale. Negli anni venti fu ceduto il prezioso altare centrale ligneo, che fu sostituito da un altare di marmo. E' stato sempre conservato, per fortuna della storia, l'organo in essa esistente. Doveva essere molto sentito dalla comunità gioiese il valore del suono dell'organo, se si pensa che, oltre a quello esistente nella chiesa di S. Eustachio, ne esistevano ancora altri due di non inferiore valore: uno nella chiesa di S. Nicola, che pur restaurato in parte negli anni ottanta, ancora purtroppo non è funzionante, e un altro, di eccezionale pregio, nella Chiesa del Convento di S. Francesco, verosimilmente costruito dai Carelli di Vallo. Di quest'ultimo oggi resta soltanto la cassa lignea, di recente restaurata dalla Sovrintendenza, ma è andata perduta del tutto la struttura meccanica. Diversa fortuna, invece, è toccata all'organo nella chiesa di S. Eustachio. Il prezioso capolavoro fu costruito da Zaccaria Pinto nel 1733, presso la sua bottega di organaro dove appresero i rudimenti dell’arte i suoi nipoti Francesco e Silverio Carelli (il loro padre Leonardo Carelli, aveva sposato Costantina Pinto, sorella di Zaccaria) . L'antico strumento, secondo in ordine di tempo solo a quello della chiesa della Madonnna della Vittoria di Massa di Vallo (1731), ormai inservibile, è collocato, in cassa lignea ricca di dorature e intagli, su apposita cantoria ad andamento curvilineo, ornata di 24 formelle dipinte, di autore sconosciuto, ma certamente della Scuola napoletana del '700, di cui esiste anche un affresco sulla parete nord della chiesa, a firma di E Anselmus Palmieri, datato 1723. A seguito dei danni causati dal terremoto del 23-11-1980, la Chiesa è stata restaurata e restituita al suo splendore con l'intervento del Provveditorato LL. PP. e con il contributo di tutta la comunità gioiese. Anche l'organo, che già risentiva dei mali del tempo, aveva subito ulteriori danni. Per interessamento del Dott. Diego Parrillo, membro di giunta della Comunità Montana Gelbison-Cervati di Vallo della Lucania, presieduta dal Dott. Ugo Valiante, e con l'attenzione del Dott. Gaetano De Luca, appassionato cultore di organi, intento ad operare il recupero di tale patrimonio artistico esistente sul territorio cilentano, si avviò la pratica di restauro del prezioso strumento. La Comunità Montana Gelbison - Cervati, infatti, con deliberazione di C. G. N' 22 del 23-081986 assunse l'onere finanziario del lavoro da eseguire, che fu affidato immediatamente alla Pontificia Fabbrica d'Organi Tamburrini s.r.l. di Crema (Cr), che in data 25-03-1982 aveva presentato il suo progetto di restauro. Tale progetto venne approvato e finanziato, per cui lo stesso titolare della ditta, signor Franco Anselmi Tamburini, senza indugio con i suoi tecnici, procedette allo smontaggio dello strumento. Operato il lavoro di restauro, fu necessario attendere l'opera di rimontaggio, in quanto la Chiesa era ancora chiusa per i lavori del dopo terremoto. Nel frattempo la Sovrintendenza procedeva al restauro della preziosa Cantoria e al risanamento di tutta la struttura lignea. Ultimati i lavori di consolidamento della Chiesa si potè procedere all'installazione dello strumento. Il 3 settembre 1995, alla presenza di S. E. Mons. Giuseppe Rocco Favale, Vescovo diocesano e di una numerosa folla di partecipanti, l'organo fu inaugurato con un concerto dell'organista M' Francesco Cera di Bologna. Tutti gli organisti, di chiara fama, anche internazionale, che hanno eseguito concerti con questo strumento, hanno potuto esprimere il proprio apprezzamento per le qualità e la straordinaria potenza sonora di questo piccolo capolavoro artistico, patrimonio della Comunità gioiese. Disposizione Fonica (Organo Zaccaria Pinto del 1733) Tastiera di 44 tasti Do1 - Do5 (Ia ottava scavezza); Pedaliera di 10 note "Do - Do1" (larga) sempre collegata alla tastiera, tiranti sulla destra. Principale Ottava XV XIX XXII XXVI XXIX Voce Umana (dal do3) Flauto in XIIa (completo) Contrabbassi ai pedali 16' Comando ripieno a tiranti Domenica 28 settembre - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi Trio “Soprano, Violino e Organo Antico” Tiziana GALDIERI soprano, ha iniziato la sua carriera debuttando nel 1995 col “QUADRIGLIO” di Caldara. Svolge una intensa attività artistica sia in Italia che all’Estero sempre come solista, spaziando in vari repertori, sia di musica lirica che da camera. Ha collaborato col Teatro alla Scala di Milano. Nel maggio 2003 ha preso parte al concerto su Farinelli tenuto al Museo de la REAL ACADEMIA de BELLAS ARTES de SAN FERNANDO nella città di Madrid. Il 15 giugno 2003 ha debuttato al Teatrul Muzical “NAE LEONARD” di Galati Romania ricoprendo il ruolo di Gilda nel “Rigoletto” di G. Verdi. IL 28 marzo 2004, al teatro di Spalato (Croazia), ha debuttato anche “Traviata” interpretando Violetta. Tommaso IMMEDIATA Diplomatosi brillantemente nel 1999, prosegue con gli studi universitari e nel 2003 si Laurea con Lode presso la facoltà di Scienze Politiche a Salerno. Nel 2006 consegue il Diploma in Didattica della Musica presso il Conservatorio di Potenza. Perfezionatosi sotto l’egida del M° Mauro Tortorelli e della violinista Gabriela Drasarova con la quale ha svolto un corso per professori d’orchestra. Da dieci anni svolge attività concertistica in formazione di quartetto d’archi con L’Ensemble “De Musica Campaniense” con il quale ha riscosso notevoli consensi di pubblico e critica. Dal 2003 insegna violino nelle scuole ad indirizzo musicale. Maurizio MAFFEZZOLI diplomato in Organo e Composizione Organistica con il M° Wijnand Van De Pol, Clavicembalo con il M° A. Fedi e Didattica della Musica con Il M° A.M. Freschi presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia. Ha partecipato a diversi corsi d'interpretazione organistica studiando con maestri come Tagliavini, Tamminga e Vogel. Ha al suo attivo numerosi concerti, sia come solista che in formazioni cameristiche. Dal 2006 suona,sia con organo che con clavicembalo, in duo e in trio con Luca Venturi (Violino) e Elisabetta Pallucchi (mezzo-soprano) proponendo programmi di musica barocca. Dirige il Coro “Monti Azzurri”di Pievebovigliana (MC), I Pueri Cantores “San Nicola” di Tolentino, il coro di voci bianche “AVIS” di Tolentino e il coro di voci bianche “Helvia Recina” di Villa Potenza. Ha effettuato una registrazione discografica come organista della “Messa di S. Rita” per coro Organo e Percussioni di Mauro Zuccante con il Coro Polifonico “Città di Tolentino”, un cd per coro e organo su musiche di B. Somma e ha partecipato alla registrazione del dvd “Terra d’organi” per la provincia di Macerata. Attualmente è docente d’organo presso la Basilica di S. Francesco di Tolentino del corso “Organisti da Chiesa”. E’ presidente dell’ass. musicale “Organi Arti & Borghi” e organista dei due organi storici (F: Testa, 1712 – D. Fedeli, 1829/53 e G. Fedeli, 1769) della Basilica di S. Venanzio. B. STORACE G. STROZZI F. HAEDEL G. CACCINI F. CORREA de ARAUXO T. ALBINONI P. B. BELLINZANI A. VIVALDI G. VERDI F.P. RICCI N. MORETTI Anonimo TOSCANO C. GOUNOD E. MORRICONE Tiziana GALDIERI, soprano Tommaso IMMEDIATA, violino Maurizio MAFFEZZOLI, organo antico Toccata Mascara sonata e ballata da più Cavalieri Napolitani Largo from "Xerse" (soprano, violino e organo) Ave Maria (soprano, violino e organo) Secundo Tiento de sexto tono Tiento n° 68 Canto Llano de la Immaculada Concepcion Tiento n°69 Tres Glosas sobre el Canto Llano de la Immaculada Concepcion Adagio (violino e organo) Sette Versetti dai XII versetti in ReDomine Dues (soprano, violino e organo) La vergine degli angeli (sopr, violino e organo) Elevazione - Dialogue - Rondò Rondò ad uso orchestra Sonata per quando entra M. re Vescovo in Chiesa Ave maria (soprano, violino e organo) Gabriel's Oboe (soprano, violino e organo) Novi Velia , le sue origini si perdono nei secoli, probabilmente doveva essere un villaggio fortificato già al tempo degli Enotri, popolazione originaria del Peloponneso, stanziata fin dal 1000 a. C. nella Calabria settentrionale, nella Basilicata sud - occidentale e nell'attuale area cilentana. A testimonianza di ciò ci restano dei ritrovamenti effettuati nel 1960 di una statuetta fittile "Tanagra", di un serpentello di bronzo e di alcuni cocci di lampade votive, che si pensano essere provenienti da un santuario dedicato alla dea Era. E', infatti, lecito supporre che sulla cima del monte, o nelle vicinanze, sia sorto un tempio dedicato a questa dea. In seguito (IV sec. a. C.), Novi, da villaggio fortificato, divenne fortezza della "Kora Velina". Si può anche supporre che i Focesi di Elea fossero legati ai fratelli Enotri da motivi economici, infatti, tra le "Crete rosse" trovarono il ferro e, sulle pendici del monte il legno, elementi indispensabili per costruire le loro navi. In epoca romana, forse continuò la sua funzione di presidio a guardia, come in passato, della "Via del Sale" che da Velia raggiungeva l'interno. La prima notizia documentata dell'esistenza di Novi, però, si trova in un diploma del 1005 con cui il principe di Salerno Guaimario IV fa dono dei suoi possedimenti a Luca, abate del monastero di Santa Barbara, sito in territorio "de Nobe". I normanni Umfredo e Guglielmo d'Altavilla, che avevano esteso i loro possedimenti nel Cilento, spostarono la curia da Sicignano a Novi e la affidarono a Guglielmo de Magna, ossia de Alemagna. Al tempo della guerra del Vespro (1298) proseguirono i lavori di costruzione del nuovo palazzo feudale iniziato da Guglielmo Marzano, che sostituì il castello longobardo, donato ai Celestini assieme al santuario della Vergine del Sacro Monte. La partecipazione dei Marzano alla Congiura dei Baroni, portò al sequestro dei loro beni. Novi fu venduta dal re al suo maggiordomo, appartenente alla famiglia Carrafa, che ne mantenne il possesso fino al 1513. Nel 1647 Gironimo Carrafa resse la baronia in qualità di tutore della principessa Eleonora, che sposatasi a Novi, rimase presto vedova e morì senza eredi. All'avocazione alla corona del feudo seguì la vendita a Flavio Orsini, duca di Gravina; ma la baronia tornò alla famiglia con Gaetano nel 1682. Un suo discendente, Ottavio, ottenne il titolo di marchese (1752). Quest'ultimo, morto nel 1764, lasciò i suoi beni al figlio Giuseppe, che detenne il potere sino alla soppressione del regime feudale. Sabato 27 dicembre - Chiesa S. Maria dei Longobardi - ore 21.00 - Novi Velia Recital organistico Coro della Diocesi di Vallo della Lucania Mario Duella si è diplomato presso il Conservatorio G. Verdi di Milano in musica corale e direzione di coro e in organo e composizione organistica. Ha frequentato corsi di musica italiana (F.Tagliavini), musica francese (M. Chapuis), musica spagnola (M. Torrent) e musiche bachiane (A. Heiller e V. Lukas). Ha tenuto concerti in Italia, Europa, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, America Meridionale e Centrale ,Stati Uniti, Canada, Messico e Malta. Ha al suo attivo registrazioni radio e televisive, diversi LP e CD e più di mille concerti. Ha pubblicato una serie di musiche inedite del Settecento Lucchese per le edizioni Paideia-Bärenreiter. Nei suoi programmi compaiono spesso, accanto ai compositori più conosciuti, autori del passato ritrovati attraverso una scrupolosa ricerca presso archivi e biblioteche. Ha collaborato con l'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino e con diverse orchestre da camera, anche come clavicembalista. E’ direttore artistico dell’Associazione Culturale Storici Organi del Piemonte per la quale organizza Festivals d’organo internazionali e ha fatto parte di giurie in concorsi nazionali ed internazionali. E’ organista e direttore di coro presso la chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione a Portula. Il Coro Diocesano è nato nel dicembre del 2008; formato, attualmente, da 40 elementi tutti provenienti dalle Parrocchie della Diocesi di Vallo della Lucania. Scopo del Coro è animare le celebrazioni liturgiche a carattere Diocesano e di rappresentanza della Diocesi in importanti avvenimenti. La guida del Coro è affidata, nella parte vocale, dal M° Mariacristina Ceraso e, nella parte interpretativa, dal M° Maurizio Iacovazzo. T. GRUENBERGER B. CARR D. ZIPOLI M. CORRETTE N. MORETTI C. CALLAHAN Pastorale Allegro-Andantino-Allegro Variazioni sull’inno siciliano “O Sanctissima” Pastorale Ou s’en vont ces gays bergers Pastorale Fantasia natalizia CORO DELLA DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA Jubilate Deo O Sacrum Convivium Lauda Sion Dall’Aurora Totus Tuus Gloria Cum sancto spiritu Proter Magnam BIEBL Ave Maria GRUBER Astro del Ciel ANONIMO Adeste Fideles ANONIMO Gli Angeli delle campagne A.M. dei LIGUORI Tu scendi dalle stelle ANONIMO Transeamus HAENDEL dal Messia - Alleluia MANNA - IACOVAZZO Maria, Madre del Cilento (inno di affidamento del Cilento a Maria) Mario DUELLA, organo Mariacristina CERASO, pianoforte e soprano Maurizio IACOVAZZO, direttore del coro M. FRISINA MOLFINO MOLFINO GUIDA M. FRISINA A.VIVALDI Domenica 28 dicembre - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi Cast Jazz Trio Il “CAST JAZZ TRIO” è nato dall’ incontro di musicisti con esperienze diverse (Jazz , Musica Classica e Contemporanea, principalmente, ma anche Pop e Musica Etnica; tutti linguaggi che fanno parte del bagaglio musicale dei componenti del Trio) i quali, sfruttando una notevole varietà acquisita nell’espressione musicale, si volgono alla ricerca di una musica che sia non solo di alta qualità, ma soprattutto “attuale”, ossia che rappresenti artisticamente il tempo in cui viviamo. I musicisti di cui il TRIO si compone, oltre ad essere diplomati nei rispettivi strumenti, vantano tutti una notevole esperienza concertistica sia nazionale che internazionale. Numerosi sono i concerti tenuti individualmente in nazioni come: Francia, Germania, Stati Uniti, Spagna, Grecia, Romania e Svizzera. Il repertorio del “CAST JAZZ TRIO” spazia da composizioni originali a brani dei migliori autori del Jazz contemporaneo, includendo anche alcune composizioni dei grandi autori pel passato. Una cura particolare è riservata agli arrangiamenti di ogni singolo brano, con lo scopo di costruire un sound potente, incisivo e coinvolgente. G. PAOLI A. VITAGLIANI G. GABER F. PIERLEONI L. TENGO A. VITAGLIANI D. MODUGNO F. PIERLEONI A. VITAGLIANI KERN Che Cosa c’è Ternario E Se Stasera Marzo Mi Sono Innamorato Di Te Trough Composed Tu si na cosa grande A Primera Vista Song For Riccardo All The Things You are Brani della tradizione Natalia arrangiati da Antonio VITAGLIANI Antonio VITAGLIANI, vibrafono Fabrizio PIERLEONI, contrabbasso Fabio COLELLA, batteria PERITO Diverse sono le supposizioni circa la derivazione del nome che caratterizza il borgo cilentano. Una di queste lascerebbe pensare che il nome sia dovuto ai peri, anche se di questi alberi da frutto, allora evidentemente abbondanti, oggi non resta che qualche traccia. O per la sua collocazione che permette una veduta molto estesa dal greco “periteìa” = Bellavista. Infatti da Perito si contempla la Valle dell’Alento giù in basso, a Ponente l’isola di Capri e, a sud il profilo lontano delle Eolie. Forse questa etimologia è la più veritiera e dignitosa. C’è ancora chi fa derivare il nome da “pirite” (polvere da sparo) che si fabbricava a Perito e fino al secolo scorso era famosa nella zona e molto apprezzata dai cacciatori “fuochisti” e “micirianti”. Quindi non “terra del pero” ma “paese della polvere da sparo”. Siamo dinanzi unicamente a delle ipotesi. La storia di questo piccolo centro, quella scritta sui documenti, non è altro che una continua compravendita. Lo storico cilentano Ebner in “Storia di un Feudo del Mezzogiorno” racconta che il Casale era posseduto dalla Famiglia De Guarino. Morti i De Guarino (Antonio, Giovanni e Costanza) senza eredi, fu venduto al Re Ferrante, per 3.000 ducati. Agli inizi del 1500 entrò a far parte della Baronia di Novi, come uno dei casali dello stato di Gioi. Venendo a Perito ci si trova immersi nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Il Paese appare all’improvviso, ad una svolta, dopo comodi tornanti tra macchia mediterranea e poveri fondi a coltura mista: vigneti, uliveti, ficheti, testimonianza di una agricoltura di sussistenza tipica di una buona parte del Cilento interno. A 465 metri sul livello del mare, Il paese rapisce lo sguardo con palazzi gentilizi e portali di pietra viva, a slarghi e cortili non privi di grazia. La Chiesa parrocchiale situata nella parte più alta dell’abitato è dedicata a San Nicola di Bari. La dedicazione al Santo di Mira (Turchia) e successivamente divenuto “di Bari” non è casuale, è testimonianza del passaggio dei monaci basiliani. Il “fiore all’occhiello” del complesso architettonico è il bel campanile che richiama, inevitabilmente, torri e dominazioni angioine. Nella Chiesa parrocchiale è possibile ammirare e venerare oltre al mezzobusto di San Nicola l’imponente statua lignea della Madonna Assunta di scuola napoletana del 700. I simulacri dell’immacolata, di S. Lucia, di S. Antonio, di Gesù morto. Ancora la preziosa statua lignea di S. Caterina d’Alessandria e il simulacro settecentesco della Vergine Addolorata. Di ultima fattura le quattro tele degli Evangelisti poste nelle velette dell’Abside, sono opera del Pittore Mario Romano di Gioi. Proseguendo il giro artistico in Chiesa, è possibile ammirare nella Cappella dell’Assunta:La “deposizione dalla Croce” di G. Apolito artista del luogo. Nella navata laterale il crocifisso di Andrea Celano e entrando dal portone centrale in alto a sinistra: la “crocifissione” di Roberto Baglivi entrambi artisti locali. Le feste principali sono: San Nicola la cui ricorrenza liturgica è il 6 dicembre, si festeggia anche nella prima domenica di agosto e la Madonna Assunta il 15 agosto. Tipica e rinomata del luogo è la Sagra, comunemente detta “Festa nel Bosco” , si svolge dal 6 al 13 agosto in un boschetto che da realmente l’impressione di un tuffo nella natura, ove è possibile degustare deliziosi piatti locali. Don Marco TORRACA Martedì 30 dicembre - Chiesa San Nicola - ore 20.30 - Perito Coro Polifonico Santa “Sinforosa” di Roccadaspide Il Coro Polifonico “S. Sinforosa”, che prende il nome dalla Santa patrona di Roccadaspide, nasce a Roccadaspide il 30 marzo del 2007 grazie all’impulso dell’Associazione Musicale “EUTERPE ONLUS” e dell’Associazione Parrocchiale “COMUNITÀ VIVA” con lo scopo di animare le più importanti ricorrenze liturgiche della Parrocchia della Natività della Beata Vergine di Roccadaspide e della diffusione, promozione, e pratica della musica vocale sia sacra che profana, della musica strumentale e di altre forme artistiche ad esse correlate. Il 15 febbraio 2011 si costituisce in Associazione Culturale senza fini di lucro. È formato da circa 30 elementi a quattro voci miste, Bassi, Contralti, Soprani, Tenori. Debutta ufficialmente il 16 luglio 2007, dopo soli tre mesi dalla sua costituzione in occasione dei festeggiamenti patronali di Santa Sinforosa, con un concerto che è poi divenuto un appuntamento istituzionale. Al fine di arricchire e variare le proprie esperienze, il coro, oltre alle consuete esibizioni da solo, organizza manifestazioni con l’accompagnamento di orchestra o supportato da professionisti del bel canto. Il repertorio spazia dal canto gregoriano alla musica sacra antica per coro a cappella, dalla musica barocca per coro polifonico concertante ai più celebri canti natalizi, ai più accattivanti Gospels americani e ai canti tradizionali della canzone Napoletana. Annualmente, a metà luglio, organizza un concerto in onore della Santa patrona di Roccadaspide, Santa Sinforosa, invitando anche Cori di altre località regionali e italiane. Oltre all’animazione dei più importanti riti liturgici della Parrocchia, il Coro partecipa a manifestazioni di solidarietà, concerti e concorsi. Tradizionale TEDESCO Silent Night S. Alfonso Maria de’ LIGUORI Corale LATINO Adeste Fideles L. ANGELS Gloria L. AMSTRONG FRANCOIS/ ANKA Di STEFANO Fermarono I Cieli Wanderfull World My Way When The Saints Go Marching In BEAL/BOOTHE Jingle Bells Rock G. VERDI dal Nabucco “Va Pensiero” Sabina MARTIELLO, direttore Alessandro AMENDOLA, pianoforte Costruzione, manutenzione e restauro di organi a canne Crema: via IV novembre, 10 – 26013 / Pianengo: via della Costituzione, 7 26010 Tel e fax: 0373-74881 e-mail tamburini@tamburini.org Direzione artistica: Raffaele BERTOLINI Responsabile Rassegna Stampa Mario GAROFALO Nicola SALATI Informazioni e organizzazione: Associazione Musicale Internazionale “L. v. Beethoven” sede operativa: c/o Don Guglielmo MANNA P.zza A.Maio, 23 - 84056 - Gioi (Sa) e.mail: raffaele.bertolini@fastwebnet.it E’ possibile consultare il programma completo della manifestazione al seguente sito www.triobeethoven.it Si ringraziano SI RINGRAZIANO: Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ProLoco San Martino di Laureana, Amministrazione Comunale Stella Cilento, Comitato Festa “San Nicola” Gioi, Comitato Festa “Madonna del Rosario” Gioi, Comitato Festa “Madonna del Carmine” e Parrocchia “San Giovanni Battista” Cardile, Parrocchia “Santa Maria dei Longobardi” Novi Velia, Parrocchia “S. Nicola di Bari” Perito, Associazione Culturale e Musicale “ZEFIRO” Camerota., Amministrazione Comunale Torchiara.
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