Cilento in Musica

Associazione Musicale Internazionale
“L. V. BEETHOVEN”
Parrocchia
Ss Eustachio e Nicola
Gioi
Parco Nazionale del Cilento
e
Vallo di Diano
Cilento in Musica
Rassegna Internazionale
di
Musica da Camera
e
Organo Antico
XVI edizione
13 luglio - 30 dicembre 2014
CILENTO IN MUSICA
RASSEGNA INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA E ORGANO ANTICO
Il 13 luglio ha inizio e si protrarrà fino al 30 dicembre 2014 la XVI
edizione della Rassegna Internazionale di Musica da Camera e di Organo Antico
“Cilento in Musica” organizzata dall’Associazione Musicale Internazionale “L. v.
Beethoven”.
I 18 concerti programmati per il 2014 si terranno in 10 paesi dell’entroterra
e della costiera del Cilento, che vantano una nobile origine e una storia millenaria.
La Rassegna, attraverso un percorso storico-artistico tra i luoghi, scenario
dei concerti, divulga la musica nel Cilento e ne valorizza il territorio.
Il panorama musicale proposto presenta il mondo della musica nelle sue più
diverse sfaccettature, attraverso l’esibizione di svariate formazioni musicali di fama
nazionale ed
internazionale (Enrique Batiz - Messico; Astana Quartet Kazakistan;…).
I concerti spazieranno dalla musica antica (Organo solo; Organo e Tromba; Organo
- Soprano e Violino; …) alla musica contemporanea (recital di clarinetto basso).
Ampio spazio è dato inoltre agli artisti cilentani (Quintetto Zeffiro,
Cilento Brass; Coro della Diocesi di Vallo della Lucania; Coro Polifonico “Santa
Sinforosa”; Ensemble “Marra”;…).
Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito alla
realizzazione e al successo della Rassegna e al fedele pubblico l’augurio che
l’iniziativa possa continuare a costituire una interessante occasione di fruizione
musicale e di arricchimento culturale.
Il Presidente dell’Associazione
Raffaele BERTOLINI
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI
Domenica 13 luglio
Organo Antico
Coro della Diocesi di Vallo della Lucania
Chiesa San Giovanni Battista, ore 21.00 - Cardile
Martedì 15 luglio
Tromba e Organo Antico
Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi
Domenica 27 luglio
Trio Dorico con Clarinetto
Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota
(concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)
Martedì 5 agosto
Quintetto Zefiro
Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota
(concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)
Mercoledì 6 agosto
Recital Pianistico
Chiesa San Nicola, ore 21.30 - Stella Cilento
(Stellestate 2014)
Giovedì 7 agosto
Ensemble “Marra”
Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide
Venerdì 8 agosto
Trio Dorico con Clarinetto
Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota
(concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)
Sabato 9 agosto
Trio “Voce, Sax e Pianoforte”
Piazza S. Nicola, ore 22.00 - Gioi
Venerdì 16 agosto
Astana Quartet con Clarinetto
Piazza S. Eustachio, ore 22.00 - Gioi
Martedì 19 agosto
Zefiro’s Ensemble & Coreografia
Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota
(concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)
Giovedì 21 agosto
Recital di Clarinetto basso
Convento di San Francesco, ore 21.00 - Lustra Cilento
(concerto realizzato in collaborazione con la ProLoco San Martino di Laureana)
Giovedì 21 agosto
Cilento Brass
Atrio Castello, ore 21.30 - San Giovanni di Stella Cilento
(Stellestate 2014)
Venerdì 22 agosto
Recital di Clarinetto basso
Colombaia Mangone, ore 21.00 - Copersito - Torchiara
(incontri culturali costruire la speranza)
Domenica 28 settembre
Duo “Soprano, Violino e Organo”
Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi
Venerdì 26 dicembre
Concerto Orchestrale
Programma e orchestra da definire
Chiesa Santa Maria delle Grazie, ore 19.00 - Agropoli
(CONCERTO PER LA PACE in collaborazione con l’associazione “Classica Cilento”)
Sabato 27 dicembre
Organo Antico
Coro della Diocesi di Vallo della Lucania
Chiesa Santa Maria dei Longobardi, ore 21.00 - Novi Velia
Domenica 28 dicembre
Cast Jazz Trio
Chiesa S. Eustachio, ore 20.30 - Gioi
martedì 30 dicembre
Coro Polifonico “Santa Sinforosa” di Roccadaspide
Chiesa S. Nicola di Bari, ore 20.30 - Perito
CARDILE
Su una montagna tra Gioi e Cardile, tra l’VIII e il X sec., venne probabilmente costruita una
laura basiliana ad opera dei monaci italo-greci, chiamata, ancora oggi, “la Laura”, in
riferimento proprio all’antico villaggio. “La Laura” (dal greco laura, quartiere) era solitamente
un luogo ameno su cui i monaci costruivano delle capanne di legno, dove si appartavano dal
mondo, rifugiandosi nella preghiera e nella meditazione. Verso la metà del sec. XVI
scomparvero alcuni casali, tra cui quello di Teano e Casalicchio a causa delle scorribande
compiute da Barbarossa, capo dei Saraceni, che dai lidi tirreni si spostava con rapace violenza
verso le zone interne del Cilento. Si suppone che proprio gli abitanti di questi casali, costretti a
riparare altrove, costruirono un nuovo nucleo abitativo: Cardile. Nel 1552 la Baronia si
frantumò in tanti piccoli feudi governati dai baroni, i quali vantavano sugli stessi diritti
illimitati. Anche a Cardile i baroni Siniscalchi fecero valere sulla popolazione i cosiddetti “iura
francorum”, tra i quali il diritto di prima notte abolito, di poi, per mano di un antenato della
famiglia D’Elia con l’uccisione del locale barone. Il Seicento fu caratterizzato da maggiori
oneri a carico dei contadini, costretti a lavorare in condizioni disumane a servizio dei signori
locali e a pagare tasse di ogni genere.In aggiunta, gravava su di loro anche il tempo inclemente:
numerose furono infatti le carestie determinate da inverni rigidi ed estati piovose. Alle carestie
si aggiunse poi la peste del 1656. La popolazione venne ulteriormente decimata: Cardile, a
differenza di altri centri, ebbe un numero di vittime inferiori alla media; infatti. la popolazione,
che nel 1648 era composta da 51 fuochi (circa 357 abitanti), dopo il 1656 passò a 30 fuochi
(circa 210 abitanti), mentre nella vicina Gioi, gli abitanti si ridussero di oltre 2/3. Di.qui la forte
devozione dei Cardilesi a S. Rocco, protettore degli appestati. Si racconta che in passato, in
località “Visciglina”, vennero alla luce delle strutture tombali costruite dagli appestati stessi, i
quali, al fine di non restare insepolti, ai primi sintomi del male, si adagiavano in tali strutture in
attesa della morte. La carestia, la peste, i soprusi dei signorotti gettarono nello sconforto il
popolo cilentano che avendo smarrito i valori della fede cristiana, finì per accettare ogni forma
di superstizione e di riti magici come toccasana ai propri mali. Nacquero così nella tradizione
popolare cardilese le figure di fattucchiera e “ianara” (strega) che svolgevano i loro rituali in un
luogo, nei pressi di Cardile, che tutt’oggi conserva il nome di ianara. La pressione fiscale e
feudale, agli inizi del 700, divenne intollerabile a tal punto che tra feudatari e università si
aprirono controversie e liti al fine di garantire al popolo i pochi diritti di cui era titolare. Nel
1720, dinanzi alla corte baronale del casale di Cardile, numerosi cittadini rivendicarono il
diritto agli usi civici sulle foreste dette la “Visciglina” e “Li Spagari” nei confronti dei Baroni
di Cardile, possidenti usurpatori.Solo nel 1754, a causa delle pessime condizioni economiche in
cui versava il Regno, venne redatto a Cardile, come in altri paesi del Cilento, il catasto onciario
in modo da ripartire con equità il peso di tasse, gabelle ed altri dazi imposti.Finalmente il
Cilento sembrò rinascere sotto il governo francese (1808-1815) che abolì la feudalità operando
una serie di riforme, tra cui l’accorpamento delle università per ragioni economiche e
geografiche. Cardile perse la sua autonomia e venne unita a Gioi. Con il ritorno dei Borboni nel
1815 si aprì un periodo di rivolte nel Cilento: nel 1820 la Carboneria, nelle cui file erano iscritti
anche Davide, Alessandro e Licurgo Riccio di Cardile, riuscì ad ottenere il riconoscimento
della costituzione. Nel 1828 un’altra rivolta organizzata dall’associazione dei filadelfi fu
repressa nel sangue dalla dinastia borbonica. Così le teste di Alessandro e Davide Riccio, recise
dai corpi, vennero rinchiuse in gabbie di ferro ed esposte nella piazza di Cardile come pubblico
monito. Il nome di Cardile doveva ancora una volta entrare nella storia con la rivolta del 1848,
capeggiata da Costabile Carducci, che vide come cospiratore del governo borbonico Catone
Riccio, figlio di Davide, che, rinchiuso in carcere, venne liberato pochi anni prima dell’Unità
d’Italia...
Domenica 13 luglio - Chiesa San Giovanni Battista - ore 21.00 - Cardile
Recital di Organo Antico e Coro Diocesano
Gabriele PEZONE, ha studiato pianoforte sotto la guida di Antonio Luciani; in questo strumento si è
brillantemente diplomato presso il Conservatorio “O. Respighi” di Latina con Salvatorella Coggi ed in
musica corale e direzione di coro con Mauro Bacherini. Sempre presso il Conservatorio di Latina ha
studiato Organo e composizione organistica con Luigi Sacco e composizione con Alberto Meoli. Ha
studiato improvvisazione organistica con Stefano Rattini e si è perfezionato in organo con Mariella Mochi
ed Olivier Latry ed in pianoforte con Alessandra Ammara e Roberto Prosseda. Ha studiato direzione
d’orchestra con Nicola Samale e Deian Pavlov. La sua attività direttoriale lo ha visto condurre le seguenti
orchestre: Corelli Chamber Orchestra (Italia), Vidin State Philharmonic Orchestra (Bulgaria), Orchestra
Sinfonica Internazione Giovanile ''F. Fenaroli'' di Lanciano (Italia), Orquesta Sinfonica del Estado del
Mexico (Messico), Lomza Chamber Philharmonic Orchestra (Polonia), Orquesta de la Universidad
Autonoma de Nuevo Leon (Messico), Orchestra Filarmonica di Kalisz (Polonia), Orkestra Akademik
Baskent di Ankara (Turchia), l’Orquesta Sinfonica de Yucatan e la Camerata de Coahuila (Messico). Nel
2006 è risultato essere il vincitore (sezione musica) con il brano inedito per pianoforte “Mozarteum” della
V edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca”, prestigioso riconoscimento consegnatogli presso
la Camera dei Deputati. Sue esecuzioni sono state trasmesse da TVP (Polonia), da RadioMaria, da
SAT2000 e da RaiUno.
Il Coro Diocesano è nato nel dicembre del 2008; formato, attualmente, da 40 elementi tutti provenienti
dalle Parrocchie della Diocesi di Vallo della Lucania. Scopo del Coro è animare le celebrazioni liturgiche a
carattere Diocesano e di rappresentanza della Diocesi in importanti avvenimenti. La guida del Coro è
affidata, nella parte vocale, dal M° Mariacristina Ceraso e, nella parte interpretativa, dal M° Maurizio
Iacovazzo
Il regno di Napoli tra tradizione e rinnovamento
D. ZIPOLI
Serie di versi e canzona in Re minore
G. PAISIELLO
Coro sacro in onore di Re Ferdinando
T. ATTWOOD
Dirige Domine Deus in conspectu Tuo viam meam
(in memoria di Lord Horatio Nelson)
G. ROSSINI
Marcia solenne
(grido di esultazione riconoscente al Sommo Pontefice Pio IX)
G. DONIZETTI
Grande offertorio in Re maggiore
Grande offertorio in Do minore
CORO DELLA DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA
Jubilate deo
Totus Tuus
Dell'aurora
MOLFINO
O sacrum convivium
FRISINA
Ave mundi spes Maria
A. VIVALDI
Gloria-gratias-propter
W. A. MOZART
Ave Verum
HAENDEL
Alleluia
IACOVAZZO-MANNA
Maria Madre del Cilento
FRISINA
FRISINA
Gabriele PEZONE, organo
Mariacristina CERASO, soprano e pianoforte
Maurizio IACOVAZZO, direttore coro
GIOI
Gioi, ridente paese, è annidato sul cocuzzolo di una collina, all’altezza di m.685 l/m, da cui lo
sguardo si allunga su Velia e il suo mare a una distanza di soli trenta minuti di macchina.
STORIA: probabilmente fondato dagli Enotri come una fortezza, in seguito risentì
dell’influenza della cultura di Velia e sviluppandosi come presidio romano e centro longobardo
divenne prestigioso nell’età normanna. Svolse un ruolo importantissimo nella storia medievale,
diventando famoso e ricco in modo speciale per il commercio che vi si svolgeva in occasione
di due Fiere: quella di
San
Giacomo
e
soprattutto quella di
Santa Maria della
Croce. Nei secoli XVII
e XVIII vi fu un
graduale processo di
immiserimento
economico. Non ebbe
uguale
sorte
l’attenzione verso i
valori artistici, che
furono
amati
e
potenziati, soprattutto
con l’aiuto diretto
della
popolazione.
Oggi è un paesino che vive di agricoltura, di artigianato e di emigrazione.
ARTE: grande è stato il patrimonio artistico del paese che in parte è deperito per l’incuria
degli uomini; parte invece è stato conservato. Ricordiamo : la cinta muraria con le sette porte
d’ingresso al paese, del periodo normanno. Il castello, risultante in piena attività prima del
mille, di cui si conservano soltanto alcuni ruderi, diventato invece piazza da cui si può
ammirare un meraviglioso panorama. Il convento di S. Giacomo, di cui restano solo pochi
segni. Il convento di S. Francesco, del sec. XV, in parte restaurato , posto in un meraviglioso
scenario naturale. La chiesa principale di S. Eustachio, recentemente restaurata dal pittore
Mario Romano di Gioi. La chiesa di S. Nicola di Bari, che conserva oggetti di grande valore,
tra cui un ombrello del SS. Sacramento del cinquecento. La chiesa di Santa Maria alla
Strada, in origine un capolavoro romanico bizantino, trasformata nel tempo. Vi si conserva
ancora nell’abside l’affresco dei Dodici Apostoli con al centro il Cristo Pantocratico. Questi
accenni di storia e di arte contribuiscano ad accrescere il patrimonio di civiltà di una
popolazione che non può fermarsi a contemplare inerte i processi di regresso e di
disgregazione che la mentalità del benessere da qualche tempo ha innescato, ma siano una
memoria proiettata sul futuro per un maggiore impegno di rinnovamento e di rigenerazione del
proprio modello culturale.
Mons. Guglielmo MANNA
Martedì 15 luglio - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi
Duo “ Tromba Organo Antico”
Francesco GIBELLINI nato a Sassuolo nel 1987, ha poi proseguito gli studi musicali presso l’istituto
musicale “A. Peri” di Reggio Emilia con il maestro Fabio Caggiula. Nel 2011 ha consegue il Diploma
Accademico di II livello di Tromba ad indirizzo solistico interpretativo presso il Conservatorio “A. Boito”
di Parma con il maestro Matteo Beschi, con valutazione 110 e lode, discutendo una tesi centrata sulla
trattatistica specialistica della tromba naturale scritta tra il XVI e XVIII secolo. La sua passione per la
musica antica lo ha portato ad approfondire la ricerca filologica per quanto riguarda le esecuzioni musicali
su strumenti antichi delle varie epoche: in particolare si specializza in cornetto e tromba naturale per quanto
riguarda il repertorio rinascimentale e barocco, cornette e trombe dell’epoca per il repertorio ottocentesco,
strumenti a tasto e a corda del medioevo. Come trombettista si è esibito in Italia e all’estero con importanti
formazioni orchestrali come: l’orchestra del Teatro Regio di Parma, l’orchestra sinfonica dell’Emilia
Romagna Arturo Toscanini sotto la direzione di illustri maestri come Lorin Maazel, Yuri Temirkanov,
Eliahu Imbal.
Stefano MANFREDINI nato a Modena, si diploma poi a pieni voti nella classe di Organo e
Composizione organistica sotto la guida del Prof. Alfonso Gaddi presso il Conservatorio Statale di Musica
“L. Campiani” di Mantova. Si è poi laureato in Discipline Musicali presso il medesimo Conservatorio con
il massimo dei voti. Ha partecipato a corsi di perfezionamento tenuti da K. Schnorr, O. Mischiati, L. F.
Tagliavini. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero sia in veste di solista, che in varie formazioni.
Già organista della chiesa di San Domenico della sua città, dal gennaio 2004 è stato nominato organista
titolare del monumentale organo “Tamburini” della chiesa di San Giovanni Bosco in Bologna. Ha
insegnato Organo presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena dal 2009 al 2013, e nel 2010-11
anche presso il Liceo Musicale “A. Masini” di Forlì.
G. FANTINI
da “Otto sonate per la tromba col basso per l’organo 1638”
- Sonata II detta del Gonzaga
- Sonata VI detta del Morone
- Sonata VIII detta del Nero
G. B. VIVIANI
Sonata I per trombetta sola e basso
Andante-Allegro- Presto-Allegro-Adagio
Anonimo PISTOIESE
Toccata in Do maggiore *
Elevazione in Do maggiore *
Post Communio in Do maggiore *
Offertorio in Fa maggiore *
G. P. TELEMANN
Sonata in Re maggiore per tromba e organo
Spiritoso-Andante-Vivace
G. VALERJ
Sonata IX *
Sonata XI *
G. GHERARDESCHI
Sonata per organo *
J. CLARKE
Suite in Re maggiore
Prelude-Menuet-Serenade-Hornpipe-Gigue
* organo solo
Francesco GIBELLINI, tromba
Stefano MANFFREDINI, organo
CAMEROTA
Camerota nella pronuncia locale "CAMMAROTA", deriverebbe dal greco Kamaratos che
significa " curvo, a volta" ed è collegato alla presenza delle numerose grotte scelte come riparo
dai monaci italo-greci sopraggiunti in zona nel VII secolo d.c. I primi insediamenti umani
risalgono alla fase finale della glaciazione Riss. La prima fonte storica risale al 1079, anno in
cui Alfano, Vescovo di Salerno, concesse al nuovo vescovo di Policastro la giurisdizione su
Camerota e altre terre. Ulteriori notizie si hanno nell' epoca angioina: Carlo d' Angiò concesse
il castello di Camerota e quello di Molpa a Egidio di Blamur. Dal 1337 fino a tutto il
quattrocento, Camerota venne amministrato dai Sanseverino. Nel corso del cinquecento furono
insigniti del feudo i Luzio, Goffredo Palagano e Carlo Caracciolo. Intanto il costante pericolo
barbaresco e turco sulla costa cilentana aveva reso necessaria la costruzione di torri di
avvistamento. Nel 1532 le incursioni del pirata Dragut colpirono duramente vari centri, fra cui
Camerota. Nel 1554 il feudo fu acquistato da Sancio Martinez de Lejna, poi passò a Camillo
Pignatelli e per vendita ai Marchese che ne mantennero il possesso fino all' eversione della
feudalità. Camerota tornò a far parlare di sè neldecennio Francese, quando venne occupato
dalle truppe del Generale Regnier. Durante i moti rivoluzionari del 1828 i rivoltosi cilentani si
riunirono nella Chiesa Madre cantando il "Te Deum" e subirono la dura reazione del Generale
del Carretto e le successive condanne alla fucilazione. Durante le guerre mondiali Camerota
offrì un considerevole contributo di sangue per la Nazione. Prima, durante e dopo le due
tragiche guerre mondiali a Camerota si sviluppò un forte movimento migratorio verso i paesi
dell’America Latina.
Domenica 27 luglio - Castello Marchesale - ore 21.30 - Camerota
Trio Dorico con Clarinetto
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.
Il TRIO DORICO di recente costituzione, è formato da giovani strumentisti distintisi nella loro carriera
per meriti artistici e membri di prestigiose orchestre italiane (Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli,
Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Ente Autonomo Arena di Verona, Orchestra
Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra Giovanile Italiana).
Hanno al loro attivo, individualmente, una lunga attività da solisti nonché cameristi, con riconoscimenti
pubblici quali vincite di concorsi nazionali a premi e corsi di perfezionamento con prestigiosi docenti di
fama internazionale: Pavel Vernikov, Arturo Bonucci, Andrea Noferini, Vincenzo Bolognese, Rocco
Filippini, Franco Mezzena. Intensa la loro attività che li ha portati in sale prestigiosissime: Ravello, Villa
Rufolo; Napoli, Villa Pignatelli; Napoli, Teatro Mediterraneo; Napoli, Sala degli Angeli dell’Università
Suor Orsola Benincasa; San Pietroburgo, Sala Glinka; Messina, Teatro Vittorio Emanuele ; Gressoney,
Auditorium Saint Jean ; Taranto,Teatro Orfeo etc.
J. S. BACH
dalla Suite n 2 per violoncello
Trascr. per clarinetto basso solo
Prelude-Courante-Giga
L. v. BEETHOVEN
Trio op. 8 per violino viola e violoncello
Marcia (Allegro) - Adagio - Minuetto
Adagio - Scherzo - Allegro molto - Adagio
Allegretto alla polacca - Andante – Marcia (Allegro)
K. STAMIZ
Quartetto per clarinetto e trio d’archi
In mib maggiore
Allegro - Adagio - Rondò
N. PIOVANI
La vita è bella
GARDEL
Por una cabeza
A.PIAZZOLLA
Libertango
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Luigi ABATE, violino
Alessandro ZERELLA, viola
Silvano Maria FUSCO, violoncello
Martedì 5 agosto - Castello Marchesale - ore 21.30 - Camerota
Quintetto Zefiro
Il Quintetto Zefiro, gruppo di recente formazione nato all’interno dell’omonima Associazione
Culturale-Musicale, è composto da giovani musicisti che si sono distinti nella loro carriera e si
sono formati artisticamente in prestigiose accademie e orchestre giovanili come Accademia
Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Giovanile Italiana e Orchestra Giovanile “L. Cherubini”.
I membri del Quintetto hanno collaborato con le maggiori orchestre delle più importanti
fondazioni lirico-sinfoniche italiane tra cui Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di
Roma, Teatro Verdi di Milano, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Petruzzelli di Bari sotto
la guida di illustri direttori come Maazel, Muti, Abbado, Oren, Chung.
Hanno al loro attivo individualmente lunga attività di solisti nonché cameristi partecipando a
numerosi concorsi classificandosi sempre nelle prime posizioni.
G. BIZET
Carmen
Overture -Suite n.1
N. RIMSKY-KORSAKOFF
Il volo del calabrone
G. GERSHWIN
Medley
REVERBERI-GIORDANO
Rondo veneziano
S. JOPLIN
The entertainer
OFFENBACH
Can Can
P. I. TCHAIKOWSKY
Lo schiaccianoci
Overture -Marcia
G. ROSSINI
Semiramide
Overture
G. ROSSINI
La gazza ladra
Overture
H. MANCINI
La pantera rosa
Vincenzo DI MAURO, flauto
Gennaro CHIRICO, clarinetto
Andrea MAROTTA, oboe
Davide CITERA, corno
Alfonso PELLEGRINO, fagotto
STELLA CILENTO
La prima notizia del villaggio risale al XIII sec., ma il toponimo è molto antico: risale al 1038,
quando indicava un vallone; proprio qui dovettero stabilirsi molti profughi di Torricelle, dopo
la sua distruzione. Questo borgo, fino al 1871, era denominato Porcili (nome che compare, per
la prima volta, in un documento del 1187 ) in relazione alla sua posizione; infatti il termine
deriva dal greco pro e kyrios, ossia “davanti al signore”, in quanto sul Monte Stella era posta la
residenza del Guastaldo, di cui sono ancora visibili i resti in una località denominata
Castelluccio. Porcili, insieme ai suoi casali, fece parte della baronia del Cilento e dei feudi
posseduti dai Sanseverino; passò poi alla famiglia Capano e nel 1617 la famiglia De Angelis, lo
vendette a Lutio Materazzi. Nel 1783, il casale fu acquistato da Antonio Cesare Ventimiglia. La
frazione San Giovanni (il nome, forse, deriva dal fatto che i primi abitanti portarono da lontano
il ricordo del santo a cui era dedicata la chiesa del loro paese d’origine) sorse intorno al 1225,
allorché gli abitanti del monte Cilento si arroccarono su questo sperone. La frazione
Amalafede, originariamente Bonafida, si ritiene si sia formata in seguito allo spopolamento dei
vari borghi della vallata dopo la peste del 1348. La frazione di Guarrazzano (che era in origine
un castello longobardo e l’etimo conserva la radice del termine longobardo “waldo” che
significa “selva”), infine, ebbe origine in epoca longobarda, quando intorno al castello si formò
il primo nucleo abitato. Droro è detto anche “U’ Paese re i Maistri re cofana e canistri”. Questo
appellativo gli deriva dalla presenza di artigiani che erano molto attivi soprattutto negli anni
’50. Oggi è ancora possibile ammirare quest’arte grazia alla passione di chi la esercita.
Mercoledì 6 agosto - Chiesa S. Nicola di Bari - ore 21.30 - Stella Cilento
Recital pianistico
Molti dei grandi pianisti del passato sono stati anche dei grandi direttori d’orchestra, come
Liszt, Brahms, Fischer, Iturbi, Anda, e oggi anche Ashkenazy e Baremboim dimostrano che si
può eccellere sia come concertista di pianoforte sia come direttore d’orchestra. Enrique
BATIZ, dopo una brillante carriera pianistica si è dedicato alla direzione d’orchestra. Ha
diretto le più importanti orchestre del mondo e ha inciso per la BBC di Londra con la Royal
Philarmonic Orchestra. È attualmente direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Stato del
Messico. Ha iniziato lo studio del pianoforte nel 1950 sotto la guida di Francisco Agea, maestro
di molti brillanti pianisti messicani. In seguito si è perfezionato con Gyorgy Sandor, Adele
Marcus, Alexander Uninsky. Dopo aver vinto il Premio della Yuventudes Musicales del
Mexico e il Concorso Homenaye a Chopin del Canal 11 della Televisione messicana, ha vinto
diversi premi nei maggiori concorsi pianistici europei (“Busoni” di Bolzano, “Regina
Elisabetta” di Bruxelles, “Marguerite Long” di Parigi, “Chopin” di Varsavia). Ormai da
qualche anno Batiz, nonostante gli impegni con le orchestre e i teatri, è tornato al suo primo
amore, il pianoforte, con l’entusiasmo e l’esperienza musicale data dalla sua più che trentennale
carriera direttoriale e con la capacità di ricreare al pianoforte la policromia della tavolozza
sonora orchestrale.
M. MUSSORGSKY
Quadri da un’esposizione
Promenade - Gnomus
Promenade - il vecchio e il castello
Tuilleríes
Bydlo
Il ballo dei Pulcini
Samuel Goldemberg – Schmuyle
Promenade – Limoges
Catacombae
Baga Yaga
La grande porta di Kiev
F. CHOPIN
Sonata N. 2 in Sib minore, Op. 35
Grave- Doppio movimento
Scherzo
Marcia funebre
Finale (presto)
F. CHOPIN
Polinesia in Lab, Op. 53 “Eroica”
Enrique BÁTIZ, pianoforte
Non è dato avere notizie precise riguardo alla fondazione di Roccadaspide. Le fonti più
attendibili, attestano l’esistenza di un primo nucleo abitativo sin dall’anno 900. Le stesse fonti,
tuttavia, attribuiscono una denominazione diversa; sembra che detto centro, originariamente
fosse chiamato Casavetere di Capaccio e San Nicola de Aspro, perchè sorto intorno ad
un’antica chiesa bizantina. Intorno al 1.100, dalla ricerca toponomastica, il nome fu “Rocca de
Aspis” o “Rocca D’Aspris”- dal greco “aspis”: scudo o difesa -, da cui l’ipotesi, più probabile,
che lo sperone di roccia impervio, su cui sorse l’antica rocca, sia stato scelto dagli esuli di
Paestum e delle zone costiere in seguito all’incalzare delle incursioni saracene. L’antico
insediamento, col solo accesso dalla vallata e difeso alle spalle da impenetrabile boscaglia, lo
troviamo indicato come “Castrum Rocce de Aspio” (castello, fortezza), nelle “Rationes
decimarum Italie” degli anni 1308 -1310, perciò fu uno dei centri fortificati nel periodo
normanno. In seguito la rocca fece parte della Baronia dei Fasanella e, poi, passò con la
dominazione angioina, ai Sanseverino, Baroni del Cilento, ai quali fu asservito fino alla metà
del 1500, quando la linea primogenita della Famiglia si estinse. La baronia del Cilento,
costituita fino allora da una sola “università” (comune), quale feudo cosiddetto in demanium o
in capite, in quanto concesso direttamente dal Re (a Domine Rege), fu divisa in suffeudi,
cosiddetti in servizium, in quanto ottenuti per sub-concessione da un altro vassallo. Il suffeudo
di Roccadaspide fu venduto ai Principi Filomarino che lo tennero fino all’inizio del 1800,
durante tale periodo il nome divenne “Rocca dell’Aspide”. Il suo nome (si spera definitivo) fu
trasformato nel 1850 in “Roccadaspide”. Il Borgo fu fiorente alla fine nel 1500 e per la prima
metà del seicento, contava circa 251 fuochi (nuclei familiari) che assommavano a 1255 anime
(abitanti). Lo sviluppo subì un arresto verso la metà del seicento a causa della Peste nel 1656,
che dimezzo la popolazione e colpì tutti i frati minori conventuali del monastero di San
Francesco, perciò nel 1669 la popolazione risultò di 630 abitanti. L’antico Borgo si riprese tra
la fine del 1600 e l’inizio del 1700; in pochi decenni ebbe un rapido sviluppo, tanto che al
censimento del 1750 – con il Curato don Luca Crescella – furono contate 2892 anime. Fattore
di notevole progresso fu anche la nuova strada per Capaccio, tagliata nella roccia scoscesa della
“Difesa S. Maria.”. In memoria dell’avvenimento una lapide fu incisa nella roccia in località
Scanno datata 1728. Dopo due secoli, durante i quali lo Stato Napoletano era stato degradato ad
un vice-reame spagnolo, con l’avvento, nel 1734, di Carlo III di Borbone sul trono di Napoli,
finalmente indipendente, iniziò un periodo di riforme proiettato verso un migliore assetto
politico e sociale in tutte le Università del Regno, che lasciò un’indelebile impronta nelle opere
pubbliche e amministrative del regno. La popolazione del Borgo, costituita in precedenza da
vassalli e contadini, oltre che dai lavoratori già al servizio della corte, gradatamente andò
assumendo uno spirito più comunitario, dando spazio a categorie d’artigiani, di cui si
riportarono le denominazioni dell’epoca: sonatore, panettiere, azzimatore (addobbatore),
cucitore, carrese, calzolaio, tavernaio, ortolano, potatore, armiere, chianchiere, cernitore,
tessitrice, ricamatrice -. Agli antichi vassalli di corte si sostituì la nascente borghesia, a cui
appartenevano le famiglie proprietarie dei beni Burgensatici (beni patrimoniali privati, acquisiti
per compera o eredità e non di natura feudale). Da queste famiglie avevano origine i notai (tra
cui il notaio Gennaro Crescella che esercitò dal 1703 al 1768), gli esattori che riscuotevano il
focatico (una sorta d’imposta di famiglia), i cancellieri (con funzioni di segretario comunale) e
gli speziali di medicina. Furono numerosi gli appartenenti al clero che ebbero parte attiva nella
vita della cittadella, tra cui molti Crescella. Il proseguimento della strada verso l’interno del
Cilento diede a Roccadaspide un ruolo importante, quale via di transito per i Paesi dell’interno
e il conseguente disboscamento della difesa San Paolo dischiuse la via allo sviluppo del nucleo
abitato in direzione Sud-Est. Sorgevano “Le case di propria abitazione con piccoli giardini di
delizie, e non di rendita ad essi attaccati …”, - dalla frase che si estrae nella seconda
Prammatica che regolava il catasto Onciario, ordinato da Re Carlo III. Divenne, così,
secondario il disagevole accesso da valle e per questo il quattrocentesco Convento Francescano
di S. Maria delle Grazie - detto di S. Antonio – ne fu penalizzato, mentre se n’avvantaggiarono
il seicentesco Convento Carmelitano di Santa Maria dell'Arco e il Monastero Conservatorio di
clausura di S. Elisabetta. Nell’ottocento l’abitato si estese in località “Perillo”, al disopra della
strada detta "Giardino”. Nella metà del secolo fu costruito il Cimitero sull'ex difesa S. Paolo, in
virtù del Rescritto Reale di Gioacchino Murat che stabilì nuove norme istituzionali, promulgate
nel 1817, con il quale fu proibita la sepoltura nell'interno delle Chiese. Nella seconda metà del
secolo scorso è stato costruito l’Ospedale nella zona del Cimitero. L’ampliamento urbano è
avvenuto lungo la direttrice per le "Cesine". Poi, con l’apertura della Strada attraverso i
Castagneti, è stato realizzato il Campo Sportivo. Adesso è in corso uno sviluppo residenziale in
località "Carpine", favorito anche dalla recente apertura della Strada Tangenziale per la
suddetta località. Oggi Roccadaspide è il centro agricolo e commerciale della Comunità
Montana del Calore Salernitano, con circa diecimila abitanti, di cui, però, poco più di un terzo
risiede nel centro urbano, mentre la restante parte è distribuita nel vasto territorio comunale, in
case sparse e Borgate rurali, alcune delle quali hanno assunto l’aspetto di veri Centri abitati
Satelliti. Il suo territorio è occupato, a monte, da estesi castagneti che producono i famosi
marroni, mentre nelle zone collinari e pianeggianti si producono olio, vino e cereali. La
cittadina, al passo con i tempi, con nuove industrie per la trasformazione dei prodotti agricoli e
quelle estrattive delle cave di pietra calcarea, con attività terziarie e commerciali che occupano
un gran numero di persone, si contraddistingue in maniera evoluta e progressista. Dire quale sia
il vero segreto dei “Concerti al Castello” è davvero difficile. Sarà forse la musica che “esprime
ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio”, come diceva lo
scrittore francese Victor Hugo. Sarà forse la suggestiva atmosfera che puntuale, raffinata e
quasi magica si ripropone nella bellissima cornice del superbo castello medievale di
Roccadaspide. Un’esperienza unica per i sensi e per l’anima di tanti cultori e appassionati che
quest’anno, per la seconda volta, si danno appuntamento in questa storica residenza. Un
appuntamento altamente qualificante sotto il profilo culturale, artistico e di promozione del
territorio, che di certo assicurerà a questa iniziativa l’apprezzamento ed il successo di sempre
più numerosi visitatori.
Giovedì 7 agosto - Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide
Ensemble “Marra”
Percorso musicale tracciato attraverso la poetica dei suoni e dei gesti , in anagramma teatroattore; dal mondo della villanella alle canzoni dell’ottocento partenopeo, dalla musica del
novecento alla sorgente dei suoni del Cilento. La formazione trae linfa dall’incontro artistico tra
Gianfranco Marra, già vincitore del Premio Recanati per la Canzone d’Autore, e Maria
Esposito, già responsabile del Laboratorio Teatrale La Compagnia del Sorriso. Si traccia così
l’idea di esprimere il teatro-musica, ovvero musica nel teatro e teatro nella musica, di cui
questo spettacolo ne è una delle tante diramazione.
Fra gli artisti in scena vi è, oltre a Gianfranco Marra - impegnato anche come chitarrista, oltre
che coautore di questo format, con M. Esposito - il violinista/mandolinista Matteo Masullo,
diploma di violino, raffinato esecutore, molto apprezzato nello scenario musicale della
Campania - ha suonato con James Senese, Sergio Bruni, Roberto De Simone;
l’attrice/cantante Martina Cuono, attualmente frequenta il Corso di Laurea Scienze e
Tecnologie della Comunicazione, Università degli studi di Ferrara, collabora con
l’Associazione Balàmos e il CTU di Ferrara, esperienza fatta all’interno de La Compagnia del
Sorriso dal 2002; l’attore/cantante Vittorio Stasi, attualmente frequenta il Corso di laurea in
Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo di (DAVIMUS – Disciplina delle Arti
Visive, del Cinema e dello Spettacolo) di Salerno, esperienza fatta all’interno de La Compagnia
del Sorriso dal 2002 il percussionista Giampietro Marra, laurea in Editoria e Pubblicistica,
ha collaborato con vari gruppi, di diverse estrazioni musicali, confluendo poi nell’esperienza
del teatro-musica
Storie di canzoni in terra antica
Martina CUONO, attrice/cantante
Vittorio STASI, attore/cantante
Matteo MASULLO, violino/mandolino
Gianfranco MARRA, chitarra classica
Giampietro MARRA, percussioni
Maria ESPOSITO, Regia gesti-movimenti-performance e costumi
venerdì 8 agosto - Castello Marchesale - ore 21.30 - Camerota
Trio Dorico con Clarinetto
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.
Il TRIO DORICO di recente costituzione, è formato da giovani strumentisti distintisi nella loro carriera
per meriti artistici e membri di prestigiose orchestre italiane (Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli,
Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Ente Autonomo Arena di Verona, Orchestra
Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra Giovanile Italiana).
Hanno al loro attivo, individualmente, una lunga attività da solisti nonché cameristi, con riconoscimenti
pubblici quali vincite di concorsi nazionali a premi e corsi di perfezionamento con prestigiosi docenti di
fama internazionale: Pavel Vernikov, Arturo Bonucci, Andrea Noferini, Vincenzo Bolognese, Rocco
Filippini, Franco Mezzena. Intensa la loro attività che li ha portati in sale prestigiosissime: Ravello, Villa
Rufolo; Napoli, Villa Pignatelli; Napoli, Teatro Mediterraneo; Napoli, Sala degli Angeli dell’Università
Suor Orsola Benincasa; San Pietroburgo, Sala Glinka; Messina, Teatro Vittorio Emanuele ; Gressoney,
Auditorium Saint Jean ; Taranto,Teatro Orfeo etc.
J. S. BACH
dalla Suite n 2 per violoncello
Trascr. per clarinetto basso solo
Prelude-Courante-Giga
L. v. BEETHOVEN
Trio op. 8 per violino viola e violoncello
Marcia (Allegro) - Adagio - Minuetto
Adagio - Scherzo - Allegro molto - Adagio
Allegretto alla polacca - Andante - Marcia (Allegro)
K. STAMIZ
Quartetto per clarinetto e trio d’archi
In mib maggiore
Allegro - Adagio - Rondò
N. PIOVANI
La vita è bella
GARDEL
Por una cabeza
A.PIAZZOLLA
Libertango
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Luigi ABATE, violino
Alessandro ZERELLA, viola
Silvano Maria FUSCO, violoncello
Sabato 9 agosto - Piazza S. Eustachio - ore 22.00 - Gioi
Trio “Voce, Sax e Pianoforte”
Emilia ZAMUNER, nata a Napoli nel 1997, sin da piccola dimostra grandi doti musicali. Inizia lo studio
del pianoforte con la nonna, Laura Lamagna, ma la sua grande passione è il canto. Ha studiato canto lirico
sotto la guida del soprano Marilena Laurenza e, attualmente, frequenta il triennio di Canto Jazz al
Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Pur essendo giovanissima si è già esibita in pubblico numerose
volte. Ha frequentato la scuola di Teatro del Teatro delle Palme di Napoli, partecipando alla messa in scene
del musical “Notre Dame de Paris”. Ha partecipato ad uno spettacolo dedicato alle donne con l’attrice
Marina Tagliaferri. Ha vinto il primo premio del Contest “Next Sound” in qualità di voce solista del
gruppo “Tasso street notes” Nell’estate 2010 è stata la voce solista della suite Disney del compositore
Scardicchio accompagnata dall’Orchestra Sinfonica della Magna Grecia, nell’ambito del prestigioso
Festival “dal Barocco al Jazz” ad Anacapri. Ha cantato inoltre ai Giardini Ducali di Modena nell’ambito
della 14° Edizione della Rassegna estiva “I giovedì musicali”, a Teramo per l'associazione musicale
"Benedetto Marcello", a Nizza Monferrato per l’associazione “concerti e colline”, al Teatro comunale di
Carbonia per l’associazione Anton Stadler, al Teatro Comunale di Mola di Bari per l’Agimus , ad Anacapri
nell’ambito di “anacaprifamusica”, a Napoli nella splendida Cappella Sansevero, all’Istituto Italiano per gli
Studi Filosofici, al Circolo Canottieri ecc. Ha partecipato all’incisione di un disco a favore del progetto
Rotary per l’eradicazione della polio. Dopo aver conseguito la maturità classica, attualmente frequenta la
facoltà di Economia Aziendale alla “Federico II” di Napoli.
G. GERSHWIN
D. ELLINGTON
G. GERSHWIN
D. ELLINGTON
C. BAKER
R. CHARLES
D. ELLINGTON
R. JOHNSONS
V. YOUNG
R. CHARLES
R. CHARLES
G. MARKS- S. SIMONS
Emilia ZAMUNER, voce
Domenico VELLUCCI, sax
Paolo ZAMUNER, pianoforte
Summertime
Don't get around much anymore
I got rhythm
In a mellow tone
My funny Valentine
Hit the Road jack
In a sentimental mood
Sweet home Chicago
Stella by starlight
Mess around
Georgia on my mind
All of me
Sabato 16 agosto - Piazza S. Nicola - ore 22.00 - Gioi
Astana Quartet con Clarinetto
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre Pomeriggi Musicali, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari, attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.
Programma D. SHOSTAKOVICH
Quartetto per archi n. 9 op. 117
Elegia (Adagio)
Serenata (Adagio)
Intermezzo (Adagio)
Notturno (Adagio)
Marcia funebre (Adagio)
Epilogo (Adagio)
W. A. MOZART
Quintetto per Clarinetto e archi in La Maggiore K. 581
Allegro - Larghetto - Minuetto - Trio I - Trio II
Allegretto con variazioni
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Astana Quartet
Damir KABDENOV, violino
Rustem AKHMEDOV, violino
Violist AIBEK ASHIRMATOV, viola
Bakhytzhan ZHANTURGANOV, violoncello
Giovedì 21 agosto - Atrio Castello - ore 21.30 - San Giovanni di Stella Cilento
Cilento Brass
Il Quintetto di Ottoni “Cilento Brass”, nasce nel 2005, voluto da cinque giovani musicisti
cilentani di comprovata esperienza musicale. Gli artisti provengono da varie esperienze
musicali e professionali che li hanno visti collaborare con numerose e prestigiose orchestre
italiane. “Cilento Brass” opera con grande successo e professionalità nei vari ambienti musicali
esibendosi in molte rassegne , festival e concorsi, con un repertorio che spazia dalla musica
barocca e rinascimentale fino alla musica moderna.
L. BACALOV
N. PIOVANI
F. SINATRA
A. WILLIAMS
N. ROTA
The BEATLES
U. SCIPIONE
E. MORRICONE
S. JOPLIN
TRADITIONAL
J. KANDER
D. MODUGNO
M. RODRIGUEZ
B. MAYER
Deep URPLE
Il Postino
La vita è bella
My Way
That's a Plenty
Otto e Mezzo
Yesterday
Benvenuti al Sud
Gabriel's Oboe - Per un Pugno di dollari
The Entertainer
Just a Closer
New York, New York
Nel Blu dipinto di Blu
La Cumparsita
Mexican Folk - Medley
Smoke on the Water
Canzoni Classiche Popolari Napoletane
Reginella
O' Sole mio
Antonio FEDULLO, tromba
Leo CAPEZZUTO, tromba
Raffaele PAPA, corno
Alessandro SCHIAVO, trombone
Biagio FIERRO, basso tuba
Laureana, "Terra ricca di Lauri", ha origini longobarde; essa si sviluppò intorno al castello Lauri,
costruito sul finire del IX sec. dal conte Guido. Si pensa fosse la capitale del Cilento; questa tesi è
avvalorata da numerosi elementi: nel 1489 era il paese più popoloso ed inoltre era la sede di numerose
famiglie nobili. Tra i beni architettonici vanno menzionati il Palazzo Feudale del Mercato, risalente al IX
sec., la Cappella dell'Annunziata costruita nel 1348, il Palazzo Cagnano (1831), il Palazzo Sanseverino,
il Casale Aversana, la Cappella della Congrega, il Santuario della Madonna dell'Acquasanta, il
Convento di San Francesco del'400 (a 500 mt. dalla frazione di San Martino e situato nel comune di
Lustra) e a ca. 2 Km. il Castello di origine longobarda di Rocca Cilento, la Chiesa di S. Maria del
Paradiso. San Martino di Laureana Cilento (400 m.s.l.m.), dove si trova la Villa “Papua Pua Hill” è una
frazione del Comune di Laureana. Piccolo borgo circondato da boschi cedui di castagno, situato nel Parco
Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, affacciato sul Golfo di Salerno (come da foto) dal quale, nelle
giornate limpide e serene si può ammirare l’isola di Capri. Dalla terrazza si può vedere il mare di Agropoli
(15 Km.) e alla stessa distanza quello di Santa Maria di Castellabate (Paese dove è stato girato “Benvenuti
al Sud”), la spiaggia di Paestum, con i famosi templi e tutta la piana del Sele. A pochi chilometri è situato
il paese di Vatolla, oggi è sede del Parco Letterario intestato al grande filosofo Gianbattista Vico. In questo
piccolo paese opera da ben 27 anni la Pro-Loco San Martino Cilento, attivissima associazione che nel corso
di tutto l’anno ed in particolare nel periodo estivo, organizza numerose iniziative a carattere gratuito, a
partire dalla:
. Mostra/Convegno “Me voglio nzurare a lu Ciliento” dal 22 al 29 Luglio 2013, con mostra fotografica,
sfilata del
corredo, serenata alla sposa, esposizione lettera d’epoca, ecc. e degustazioni enogastronomiche.
. XXII Mostra d’Arte e Artigianato Cilentano (dal 31 Luglio al 24 Agosto 2013)
. Teatro sotto le stelle con la Compagnia amatoriale “Il Prisma” con “Arciulo deus Laurèa” di Marco
Pavani. (3 e 22 Agosto e con una nuova commedia il 28 Dicembre)
. Miss Agriturismo X Ed. – Selezione Provinciale – con l’esibizione dell’Ass. Rolands School di Agropoli
(8 Agosto).
. Serata di blues con Joe Chiariello & Rosario Tedesco – Dal delta del Mississipi a Laureana (12 Agosto).
. Proiezione di cortometraggi (MedFest)presso Giardino Ristorante Luisa San Felice – Laureana (15
Giugno – 13 Luglio e 17 Agosto).
. Concerto di musica classica XV Ed. Dal fascino dell’operetta all’intramontabile canzone napoletana, con
il trio “Sentimental mood” presso Sala San Pasquale del Convento di San Francesco di Lustra. (2 Agosto).
. Concerto degli Angeli (2 Ottobre) - Sala San Pasquale del Convento di San Francesco.
. Passeggiata tra i boschi con l’esperta botanica Dionisia De Santis e la guida Vincenzo Mangullo “Il
sentiero delle castagne” V Ed. (13 Ottobre).
. Premio di giornalismo “Giuseppe Ripa” Il Cilento e oltre … sui giornali” VI Ed.- Sala San Pasquale (15
Dicembre).
Giovedì 21 agosto - Convento di San Francesco - ore 21.00 - Lustra Cilento
Recital di Clarinetto Basso
Raffaele BERTOLINI si è diplomato in clarinetto presso il Conservatorio "D. Cimarosa" di Avellino sotto
la guida di C. Ciociano. Ha perfezionato i suoi studi con V. Mariozzi, M. Ferrando, A. Pay e con B. Canino
per la Musica da Camera. Nel 2008 ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in
Clarinetto presso il Conservatorio di Musica di Milano “G. Verdi”. Ha tenuto concerti in diverse
formazioni cameristiche in Italia (Mlano “Sala Verdi”, Torino “Lingotto”, Roma “Parco della Musica”…,
Svezia, Germania (Berliner Philharmonie – Kammermusiksaal), Belgio, ex Jugoslavia, Romania, Turchia,
Russia, Giappone, Messico, Brasile, Argentina, Spagna, Svizzera, Francia, Portogallo, Stati Uniti (Carnegie
Hall), Canada, Inghilterra, Repubblica Ceka, Austria, Kazakistan, Ungheria (Accademia Liszt di
Buudapest)… Tra le Orchestre che lo hanno visto esibirsi da solista vi sono l'Orchestra “I Professori del
Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del Mozarteum di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica
dello Stato del Messico, l'Orchestra Sinfonica di Kosice (Slovacchia), l’Orchestra da Camera “G.
Strehler” di Milano, l’Orchestra “Antal Dorati della Bulgaria, l’Orchestra Jeunesse Musicale di Mosca,
l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Tirana, l’Orchestra di Stato della Moldava, l’Orchestra Sinfonica di
Lecco… Ha collaborato con l'Orchestra “Strehler” di Milano, con l’Orchestra “E. Lunghi” di Pavia, con
l’Orchestra UECO di Milano, con l’Orchestra OPECAM di Milano, con i Pomeriggi Musicali di Milano,
con l’Orchestra Sinfonica di Lodi, con la Cantelli di Milano, con l’orchestra Sinfonica Salernitana “G.
Verdi” diretta dal M° Oren. Attualmente collabora con l’Orchestra Sinfonica “Città di Vigevano”... Ha
effettuato registrazioni per la Radio Cultura Brasiliana e la Rede Globo Brasiliana, per Radio Vaticana, e
per la Curcio Edizioni Musicali. Ha registrato i trii di Beethoven per clarinetto, violoncello e pianoforte per
la casa discografica Artis. In occasione del 250° anniversario della nascita di Mozart, ha registrato, in
Messico, il Quintetto K 581 per clarinetto e quartetto d’archi e il Concerto K622 per clarinetto e orchestra;
per la SIMC (Società Italiana della Musica Contemporanea) ha registrato un Cd di musica contemporanea.
Ha registrato (clarinetto e pianoforte) un cd monografico contenente i tanghi di Piazzola. Ultimamente ha
Registrato con l’”Orchestra dei Pomeriggi Musicale” di Milano un brano per clarinetto basso ed orchestra a
lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari; attualmente insegna clarinetto presso il Liceo
Musicale “Tenca” di Milano. Ha tenuto Master Class in Brasile, Inghilterra, Turchia, Messico e
Kazakistan.
J. S. BACH
dalla Suite n 2 per violoncello solo
trascr. per clarinetto basso solo
Preludio, allemanda, corrente,
sarabanda, minuetto, giga
C. BOCCADORO
Walk
J. SIEGEL
Jackdaw - Brano per clarinetto basso ed elettronica
Raffaele BERTOLINI, clarinetto basso
Venerdì 22 agosto - Colombaia Mangone - ore 21.30 - Copersito di Torchiara
Recital di Clarinetto Basso
Raffaele BERTOLINI si è diplomato in clarinetto presso il Conservatorio "D. Cimarosa" di Avellino sotto
la guida di C. Ciociano. Ha perfezionato i suoi studi con V. Mariozzi, M. Ferrando, A. Pay e con B. Canino
per la Musica da Camera. Nel 2008 ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in
Clarinetto presso il Conservatorio di Musica di Milano “G. Verdi”. Ha tenuto concerti in diverse
formazioni cameristiche in Italia (Mlano “Sala Verdi”, Torino “Lingotto”, Roma “Parco della Musica”…,
Svezia, Germania (Berliner Philharmonie – Kammermusiksaal), Belgio, ex Jugoslavia, Romania, Turchia,
Russia, Giappone, Messico, Brasile, Argentina, Spagna, Svizzera, Francia, Portogallo, Stati Uniti (Carnegie
Hall), Canada, Inghilterra, Repubblica Ceka, Austria, Kazakistan, Ungheria (Accademia Liszt di
Buudapest)… Tra le Orchestre che lo hanno visto esibirsi da solista vi sono l'Orchestra “I Professori del
Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra Sinfonica del Mozarteum di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica
dello Stato del Messico, l'Orchestra Sinfonica di Kosice (Slovacchia), l’Orchestra da Camera “G.
Strehler” di Milano, l’Orchestra “Antal Dorati della Bulgaria, l’Orchestra Jeunesse Musicale di Mosca,
l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Tirana, l’Orchestra di Stato della Moldava, l’Orchestra Sinfonica di
Lecco… Ha collaborato con l'Orchestra “Strehler” di Milano, con l’Orchestra “E. Lunghi” di Pavia, con
l’Orchestra UECO di Milano, con l’Orchestra OPECAM di Milano, con i Pomeriggi Musicali di Milano,
con l’Orchestra Sinfonica di Lodi, con la Cantelli di Milano, con l’orchestra Sinfonica Salernitana “G.
Verdi” diretta dal M° Oren. Attualmente collabora con l’Orchestra Sinfonica “Città di Vigevano”... Ha
effettuato registrazioni per la Radio Cultura Brasiliana e la Rede Globo Brasiliana, per Radio Vaticana, e
per la Curcio Edizioni Musicali. Ha registrato i trii di Beethoven per clarinetto, violoncello e pianoforte per
la casa discografica Artis. In occasione del 250° anniversario della nascita di Mozart, ha registrato, in
Messico, il Quintetto K 581 per clarinetto e quartetto d’archi e il Concerto K622 per clarinetto e orchestra;
per la SIMC (Società Italiana della Musica Contemporanea) ha registrato un Cd di musica contemporanea.
Ha registrato (clarinetto e pianoforte) un cd monografico contenente i tanghi di Piazzola. Ultimamente ha
Registrato con l’”Orchestra dei Pomeriggi Musicale” di Milano un brano per clarinetto basso ed orchestra a
lui dedicato. Ha insegnato presso il Conservatorio di Bari; attualmente insegna clarinetto presso il Liceo
Musicale “Tenca” di Milano. Ha tenuto Master Class in Brasile, Inghilterra, Turchia, Messico e
Kazakistan.
J. S. BACH
dalla Suite n 2 per violoncello solo
trascr. clarinetto basso solo
Preludio, allemanda, corrente,
sarabanda, minuetto, giga
C. BOCCADORO
Walk
J. SIEGEL
Jackdaw - Brano per clarinetto basso ed elettronica
Raffaele BERTOLINI, clarinetto basso
GIOI
LA CHIESA DI SANT’EUSTACHIO E L’ORGANO ZACCARIA PINTO
La ricca tradizione culturale religiosa di Gioi ha trovato, nel tempo, riscontro nella costruzione
di numerose chiese: S.Eustachio, S. Nicola, Madonna della Porta, S. Maria, S. Zaccaria, S.
Maria delle Grazie, e di due conventi: convento di S. Francesco, monastero di S. Giacomo. Il
rapporto antagonistico di uno spirito religioso, spesso fatto di esteriorità, si concentrò tra le due
più importanti parrocchie: S. Eustachio e S. Nicola.
Le fonti documentarie testimoniano un primato riconosciuto alla Parrocchia di S. Eustachio,
che nel '500 risultava Chiesa Collegiata e sede abbaziale. In essa ogni domenica convenivano
tutti gli altri parroci e sacerdoti del paese per la recita comunitaria della preghiera sacerdotale: il
breviario. Detta chiesa, la più grande di tutte, ha avuto, lungo il corso dei secoli, diversi
interventi di ristrutturazione, che ne hanno modificato alquanto la struttura interna. A seguito
della riforma liturgica, proposta dopo il Concilio Vaticano Il, essa ha avuto la trasformazione
nell'abside, dove esisteva l'antico coro ligneo, purtroppo deteriorato dal tempo e soprattutto
dall'incuria umana. Le due navate, che la compongono, le danno una caratteristica
architettonica originale. Negli anni venti fu ceduto il prezioso altare centrale ligneo, che fu
sostituito da un altare di marmo.
E' stato sempre conservato, per fortuna della storia, l'organo in essa esistente. Doveva essere
molto sentito dalla comunità gioiese il valore del suono dell'organo, se si pensa che, oltre a
quello esistente nella chiesa di S. Eustachio, ne esistevano ancora altri due di non inferiore
valore: uno nella chiesa di S. Nicola, che pur restaurato in parte negli anni ottanta, ancora
purtroppo non è funzionante, e un altro, di eccezionale pregio, nella Chiesa del Convento di S.
Francesco, verosimilmente costruito dai Carelli di Vallo. Di quest'ultimo oggi resta soltanto la
cassa lignea, di recente restaurata dalla Sovrintendenza, ma è andata perduta del tutto la
struttura meccanica.
Diversa fortuna, invece, è toccata all'organo nella chiesa di S. Eustachio. Il prezioso capolavoro
fu costruito da Zaccaria Pinto nel 1733, presso la sua bottega di organaro dove appresero i
rudimenti dell’arte i suoi nipoti Francesco e Silverio Carelli (il loro padre Leonardo Carelli,
aveva sposato Costantina Pinto, sorella di Zaccaria) . L'antico strumento, secondo in ordine di
tempo solo a quello della chiesa della Madonnna della Vittoria di Massa di Vallo (1731), ormai
inservibile, è collocato, in cassa lignea ricca di dorature e intagli, su apposita cantoria ad
andamento curvilineo, ornata di 24 formelle dipinte, di autore sconosciuto, ma certamente della
Scuola napoletana del '700, di cui esiste anche un affresco sulla parete nord della chiesa, a
firma di E Anselmus Palmieri, datato 1723.
A seguito dei danni causati dal terremoto del 23-11-1980, la Chiesa è stata restaurata e restituita
al suo splendore con l'intervento del Provveditorato LL. PP. e con il contributo di tutta la
comunità gioiese. Anche l'organo, che già risentiva dei mali del tempo, aveva subito ulteriori
danni. Per interessamento del Dott. Diego Parrillo, membro di giunta della Comunità Montana
Gelbison-Cervati di Vallo della Lucania, presieduta dal Dott. Ugo Valiante, e con l'attenzione
del Dott. Gaetano De Luca, appassionato cultore di organi, intento ad operare il recupero di tale
patrimonio artistico esistente sul territorio cilentano, si avviò la pratica di restauro del prezioso
strumento. La Comunità Montana Gelbison - Cervati, infatti, con deliberazione di C. G. N' 22
del 23-081986 assunse l'onere finanziario del lavoro da eseguire, che fu affidato
immediatamente alla Pontificia Fabbrica d'Organi Tamburrini s.r.l. di Crema (Cr), che in data
25-03-1982 aveva presentato il suo progetto di restauro. Tale progetto venne approvato e
finanziato, per cui lo stesso titolare della ditta, signor Franco Anselmi Tamburini, senza indugio
con i suoi tecnici, procedette allo smontaggio dello strumento. Operato il lavoro di restauro, fu
necessario attendere l'opera di rimontaggio, in quanto la Chiesa era ancora chiusa per i lavori
del dopo terremoto. Nel frattempo la Sovrintendenza procedeva al restauro della preziosa
Cantoria e al risanamento di tutta la struttura lignea. Ultimati i lavori di consolidamento della
Chiesa si potè procedere all'installazione dello strumento.
Il 3 settembre 1995, alla presenza di S. E. Mons. Giuseppe Rocco Favale, Vescovo diocesano e
di una numerosa folla di partecipanti, l'organo fu inaugurato con un concerto dell'organista M'
Francesco Cera di Bologna. Tutti gli organisti, di chiara fama, anche internazionale, che hanno
eseguito concerti con questo strumento, hanno potuto esprimere il proprio apprezzamento per le
qualità e la straordinaria potenza sonora di questo piccolo capolavoro artistico, patrimonio della
Comunità gioiese.
Disposizione Fonica (Organo Zaccaria Pinto del 1733)
Tastiera di 44 tasti Do1 - Do5 (Ia ottava scavezza); Pedaliera di 10 note "Do - Do1" (larga)
sempre collegata alla tastiera, tiranti sulla destra.
Principale
Ottava
XV
XIX
XXII
XXVI
XXIX
Voce Umana (dal do3)
Flauto in XIIa (completo)
Contrabbassi ai pedali 16'
Comando ripieno a tiranti
Domenica 28 settembre - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi
Trio “Soprano, Violino e Organo Antico”
Tiziana GALDIERI soprano, ha iniziato la sua carriera debuttando nel 1995 col “QUADRIGLIO” di
Caldara. Svolge una intensa attività artistica sia in Italia che all’Estero sempre come solista, spaziando in
vari repertori, sia di musica lirica che da camera. Ha collaborato col Teatro alla Scala di Milano. Nel
maggio 2003 ha preso parte al concerto su Farinelli tenuto al Museo de la REAL ACADEMIA de BELLAS
ARTES de SAN FERNANDO nella città di Madrid. Il 15 giugno 2003 ha debuttato al Teatrul Muzical
“NAE LEONARD” di Galati Romania ricoprendo il ruolo di Gilda nel “Rigoletto” di G. Verdi. IL 28
marzo 2004, al teatro di Spalato (Croazia), ha debuttato anche “Traviata” interpretando Violetta.
Tommaso IMMEDIATA Diplomatosi brillantemente nel 1999, prosegue con gli studi universitari e nel
2003 si Laurea con Lode presso la facoltà di Scienze Politiche a Salerno. Nel 2006 consegue il Diploma in
Didattica della Musica presso il Conservatorio di Potenza. Perfezionatosi sotto l’egida del M° Mauro
Tortorelli e della violinista Gabriela Drasarova con la quale ha svolto un corso per professori d’orchestra.
Da dieci anni svolge attività concertistica in formazione di quartetto d’archi con L’Ensemble “De Musica
Campaniense” con il quale ha riscosso notevoli consensi di pubblico e critica. Dal 2003 insegna violino
nelle scuole ad indirizzo musicale.
Maurizio MAFFEZZOLI diplomato in Organo e Composizione Organistica con il M° Wijnand Van De
Pol, Clavicembalo con il M° A. Fedi e Didattica della Musica con Il M° A.M. Freschi presso il
Conservatorio Morlacchi di Perugia. Ha partecipato a diversi corsi d'interpretazione organistica studiando
con maestri come Tagliavini, Tamminga e Vogel. Ha al suo attivo numerosi concerti, sia come solista che
in formazioni cameristiche. Dal 2006 suona,sia con organo che con clavicembalo, in duo e in trio con Luca
Venturi (Violino) e Elisabetta Pallucchi (mezzo-soprano) proponendo programmi di musica barocca. Dirige
il Coro “Monti Azzurri”di Pievebovigliana (MC), I Pueri Cantores “San Nicola” di Tolentino, il coro di
voci bianche “AVIS” di Tolentino e il coro di voci bianche “Helvia Recina” di Villa Potenza. Ha effettuato
una registrazione discografica come organista della “Messa di S. Rita” per coro Organo e Percussioni di
Mauro Zuccante con il Coro Polifonico “Città di Tolentino”, un cd per coro e organo su musiche di B.
Somma e ha partecipato alla registrazione del dvd “Terra d’organi” per la provincia di Macerata.
Attualmente è docente d’organo presso la Basilica di S. Francesco di Tolentino del corso “Organisti da
Chiesa”. E’ presidente dell’ass. musicale “Organi Arti & Borghi” e organista dei due organi storici (F:
Testa, 1712 – D. Fedeli, 1829/53 e G. Fedeli, 1769) della Basilica di S. Venanzio.
B. STORACE
G. STROZZI
F. HAEDEL
G. CACCINI
F. CORREA de ARAUXO
T. ALBINONI
P. B. BELLINZANI
A. VIVALDI
G. VERDI
F.P. RICCI
N. MORETTI
Anonimo TOSCANO
C. GOUNOD
E. MORRICONE
Tiziana GALDIERI, soprano
Tommaso IMMEDIATA, violino
Maurizio MAFFEZZOLI, organo antico
Toccata
Mascara sonata e ballata da più Cavalieri Napolitani
Largo from "Xerse" (soprano, violino e organo)
Ave Maria (soprano, violino e organo)
Secundo Tiento de sexto tono
Tiento n° 68 Canto Llano de la Immaculada Concepcion
Tiento n°69 Tres Glosas sobre el
Canto Llano de la Immaculada Concepcion
Adagio (violino e organo)
Sette Versetti dai XII versetti in ReDomine Dues (soprano, violino e organo)
La vergine degli angeli (sopr, violino e organo)
Elevazione - Dialogue - Rondò
Rondò ad uso orchestra
Sonata per quando entra M. re Vescovo in Chiesa
Ave maria (soprano, violino e organo)
Gabriel's Oboe (soprano, violino e organo)
Novi Velia , le sue origini si perdono nei secoli, probabilmente doveva essere un
villaggio fortificato già al tempo degli Enotri, popolazione originaria del
Peloponneso, stanziata fin dal 1000 a. C. nella Calabria settentrionale, nella Basilicata
sud - occidentale e nell'attuale area cilentana. A testimonianza di ciò ci restano dei
ritrovamenti effettuati nel 1960 di una statuetta fittile "Tanagra", di un serpentello di
bronzo e di alcuni cocci di lampade votive, che si pensano essere provenienti da un
santuario dedicato alla dea Era. E', infatti, lecito supporre che sulla cima del monte, o
nelle vicinanze, sia sorto un tempio dedicato a questa dea. In seguito (IV sec. a. C.),
Novi, da villaggio fortificato, divenne fortezza della "Kora Velina". Si può anche
supporre che i Focesi di Elea fossero legati ai fratelli Enotri da motivi economici,
infatti, tra le "Crete rosse" trovarono il ferro e, sulle pendici del monte il legno,
elementi indispensabili per costruire le loro navi. In epoca romana, forse continuò la
sua funzione di presidio a guardia, come in passato, della "Via del Sale" che da Velia
raggiungeva l'interno. La prima notizia documentata dell'esistenza di Novi, però, si
trova in un diploma del 1005 con cui il principe di Salerno Guaimario IV fa dono dei
suoi possedimenti a Luca, abate del monastero di Santa Barbara, sito in territorio "de
Nobe". I normanni Umfredo e Guglielmo d'Altavilla, che avevano esteso i loro
possedimenti nel Cilento, spostarono la curia da Sicignano a Novi e la affidarono a
Guglielmo de Magna, ossia de Alemagna. Al tempo della guerra del Vespro (1298)
proseguirono i lavori di costruzione del nuovo palazzo feudale iniziato da Guglielmo
Marzano, che sostituì il castello longobardo, donato ai Celestini assieme al santuario
della Vergine del Sacro Monte. La partecipazione dei Marzano alla Congiura dei
Baroni, portò al sequestro dei loro beni. Novi fu venduta dal re al suo maggiordomo,
appartenente alla famiglia Carrafa, che ne mantenne il possesso fino al 1513. Nel
1647 Gironimo Carrafa resse la baronia in qualità di tutore della principessa Eleonora,
che sposatasi a Novi, rimase presto vedova e morì senza eredi. All'avocazione alla
corona del feudo seguì la vendita a Flavio Orsini, duca di Gravina; ma la baronia
tornò alla famiglia con Gaetano nel 1682. Un suo discendente, Ottavio, ottenne il
titolo di marchese (1752). Quest'ultimo, morto nel 1764, lasciò i suoi beni al figlio
Giuseppe, che detenne il potere sino alla soppressione del regime feudale.
Sabato 27 dicembre - Chiesa S. Maria dei Longobardi - ore 21.00 - Novi Velia
Recital organistico
Coro della Diocesi di Vallo della Lucania
Mario Duella si è diplomato presso il Conservatorio G. Verdi di Milano in musica corale e direzione di
coro e in organo e composizione organistica. Ha frequentato corsi di musica italiana (F.Tagliavini), musica
francese (M. Chapuis), musica spagnola (M. Torrent) e musiche bachiane (A. Heiller e V. Lukas). Ha
tenuto concerti in Italia, Europa, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, America Meridionale e
Centrale ,Stati Uniti, Canada, Messico e Malta. Ha al suo attivo registrazioni radio e televisive, diversi LP e
CD e più di mille concerti. Ha pubblicato una serie di musiche inedite del Settecento Lucchese per le
edizioni Paideia-Bärenreiter. Nei suoi programmi compaiono spesso, accanto ai compositori più
conosciuti, autori del passato ritrovati attraverso una scrupolosa ricerca presso archivi e biblioteche.
Ha collaborato con l'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino e con diverse orchestre da camera, anche
come clavicembalista. E’ direttore artistico dell’Associazione Culturale Storici Organi del Piemonte per la
quale organizza Festivals d’organo internazionali e ha fatto parte di giurie in concorsi nazionali ed
internazionali. E’ organista e direttore di coro presso la chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione a
Portula.
Il Coro Diocesano è nato nel dicembre del 2008; formato, attualmente, da 40 elementi tutti
provenienti dalle Parrocchie della Diocesi di Vallo della Lucania. Scopo del Coro è animare le
celebrazioni liturgiche a carattere Diocesano e di rappresentanza della Diocesi in importanti
avvenimenti. La guida del Coro è affidata, nella parte vocale, dal M° Mariacristina Ceraso
e, nella parte interpretativa, dal M° Maurizio Iacovazzo.
T. GRUENBERGER
B. CARR
D. ZIPOLI
M. CORRETTE
N. MORETTI
C. CALLAHAN
Pastorale
Allegro-Andantino-Allegro
Variazioni sull’inno siciliano “O Sanctissima”
Pastorale
Ou s’en vont ces gays bergers
Pastorale
Fantasia natalizia
CORO DELLA DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA
Jubilate Deo
O Sacrum Convivium
Lauda Sion
Dall’Aurora
Totus Tuus
Gloria
Cum sancto spiritu
Proter Magnam
BIEBL
Ave Maria
GRUBER
Astro del Ciel
ANONIMO
Adeste Fideles
ANONIMO
Gli Angeli delle campagne
A.M. dei LIGUORI
Tu scendi dalle stelle
ANONIMO
Transeamus
HAENDEL
dal Messia - Alleluia
MANNA - IACOVAZZO
Maria, Madre del Cilento
(inno di affidamento del Cilento a Maria)
Mario DUELLA, organo
Mariacristina CERASO, pianoforte e soprano
Maurizio IACOVAZZO, direttore del coro
M. FRISINA
MOLFINO
MOLFINO
GUIDA
M. FRISINA
A.VIVALDI
Domenica 28 dicembre - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi
Cast Jazz Trio
Il “CAST JAZZ TRIO” è nato dall’ incontro di musicisti con esperienze diverse (Jazz ,
Musica Classica e Contemporanea, principalmente, ma anche Pop e Musica Etnica; tutti
linguaggi che fanno parte del bagaglio musicale dei componenti del Trio) i quali, sfruttando una
notevole varietà acquisita nell’espressione musicale, si volgono alla ricerca di una musica che
sia non solo di alta qualità, ma soprattutto “attuale”, ossia che rappresenti artisticamente il
tempo in cui viviamo.
I musicisti di cui il TRIO si compone, oltre ad essere diplomati nei rispettivi strumenti, vantano
tutti una notevole esperienza concertistica sia nazionale che internazionale. Numerosi sono i
concerti tenuti individualmente in nazioni come: Francia, Germania, Stati Uniti, Spagna,
Grecia, Romania e Svizzera.
Il repertorio del “CAST JAZZ TRIO” spazia da composizioni originali a brani dei migliori
autori del Jazz contemporaneo, includendo anche alcune composizioni dei grandi autori pel
passato.
Una cura particolare è riservata agli arrangiamenti di ogni singolo brano, con lo scopo di
costruire un sound potente, incisivo e coinvolgente.
G. PAOLI
A. VITAGLIANI
G. GABER
F. PIERLEONI
L. TENGO
A. VITAGLIANI
D. MODUGNO
F. PIERLEONI
A. VITAGLIANI
KERN
Che Cosa c’è
Ternario
E Se Stasera
Marzo
Mi Sono Innamorato Di Te
Trough Composed
Tu si na cosa grande
A Primera Vista
Song For Riccardo
All The Things You are
Brani della tradizione Natalia arrangiati da Antonio VITAGLIANI
Antonio VITAGLIANI, vibrafono
Fabrizio PIERLEONI, contrabbasso
Fabio COLELLA, batteria
PERITO
Diverse sono le supposizioni circa la derivazione del nome che caratterizza il borgo cilentano.
Una di queste lascerebbe pensare che il nome sia dovuto ai peri, anche se di questi alberi da
frutto, allora evidentemente abbondanti, oggi non resta che qualche traccia. O per la sua
collocazione che permette una veduta molto estesa dal greco “periteìa” = Bellavista. Infatti da
Perito si contempla la Valle dell’Alento giù in basso, a Ponente l’isola di Capri e, a sud il
profilo lontano delle Eolie. Forse questa etimologia è la più veritiera e dignitosa. C’è ancora chi
fa derivare il nome da “pirite” (polvere da sparo) che si fabbricava a Perito e fino al secolo
scorso era famosa nella zona e molto apprezzata dai cacciatori “fuochisti” e “micirianti”.
Quindi non “terra del pero” ma “paese della polvere da sparo”. Siamo dinanzi unicamente a
delle ipotesi. La storia di questo piccolo centro, quella scritta sui documenti, non è altro che una
continua compravendita. Lo storico cilentano Ebner in “Storia di un Feudo del Mezzogiorno”
racconta che il Casale era posseduto dalla Famiglia De Guarino. Morti i De Guarino (Antonio,
Giovanni e Costanza) senza eredi, fu venduto al Re Ferrante, per 3.000 ducati. Agli inizi del
1500 entrò a far parte della Baronia di Novi, come uno dei casali dello stato di Gioi.
Venendo a Perito ci si trova immersi nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di
Diano. Il Paese appare all’improvviso, ad una svolta, dopo comodi tornanti tra macchia
mediterranea e poveri fondi a coltura mista: vigneti, uliveti, ficheti, testimonianza di una
agricoltura di sussistenza tipica di una buona parte del Cilento interno. A 465 metri sul livello
del mare, Il paese rapisce lo sguardo con palazzi gentilizi e portali di pietra viva, a slarghi e
cortili non privi di grazia. La Chiesa parrocchiale situata nella parte più alta dell’abitato è
dedicata a San Nicola di Bari. La dedicazione al Santo di Mira (Turchia) e successivamente
divenuto “di Bari” non è casuale, è testimonianza del passaggio dei monaci basiliani. Il “fiore
all’occhiello” del complesso architettonico è il bel campanile che richiama, inevitabilmente,
torri e dominazioni angioine. Nella Chiesa parrocchiale è possibile ammirare e venerare oltre al
mezzobusto di San Nicola l’imponente statua lignea della Madonna Assunta di scuola
napoletana del 700. I simulacri dell’immacolata, di S. Lucia, di S. Antonio, di Gesù morto.
Ancora la preziosa statua lignea di S. Caterina d’Alessandria e il simulacro settecentesco della
Vergine Addolorata. Di ultima fattura le
quattro tele degli Evangelisti poste nelle
velette dell’Abside, sono opera del Pittore
Mario Romano di Gioi. Proseguendo il giro
artistico in Chiesa, è possibile ammirare nella
Cappella dell’Assunta:La “deposizione dalla
Croce” di G. Apolito artista del luogo. Nella
navata laterale il crocifisso di Andrea Celano
e entrando dal portone centrale in alto a
sinistra: la “crocifissione” di Roberto Baglivi
entrambi artisti locali.
Le feste principali sono: San Nicola la cui
ricorrenza liturgica è il 6 dicembre, si festeggia anche nella prima domenica di agosto e la
Madonna Assunta il 15 agosto. Tipica e rinomata del luogo è la Sagra, comunemente detta
“Festa nel Bosco” , si svolge dal 6 al 13 agosto in un boschetto che da realmente l’impressione
di un tuffo nella natura, ove è possibile degustare deliziosi piatti locali.
Don Marco TORRACA
Martedì 30 dicembre - Chiesa San Nicola - ore 20.30 - Perito
Coro Polifonico Santa “Sinforosa” di Roccadaspide
Il Coro Polifonico “S. Sinforosa”, che prende il nome dalla Santa patrona di Roccadaspide, nasce a
Roccadaspide il 30 marzo del 2007 grazie all’impulso dell’Associazione Musicale “EUTERPE ONLUS” e
dell’Associazione Parrocchiale “COMUNITÀ VIVA” con lo scopo di animare le più importanti ricorrenze
liturgiche della Parrocchia della Natività della Beata Vergine di Roccadaspide e della diffusione,
promozione, e pratica della musica vocale sia sacra che profana, della musica strumentale e di altre forme
artistiche ad esse correlate. Il 15 febbraio 2011 si costituisce in Associazione Culturale senza fini di lucro. È
formato da circa 30 elementi a quattro voci miste, Bassi, Contralti, Soprani, Tenori. Debutta ufficialmente il
16 luglio 2007, dopo soli tre mesi dalla sua costituzione in occasione dei festeggiamenti patronali di Santa
Sinforosa, con un concerto che è poi divenuto un appuntamento istituzionale. Al fine di arricchire e variare
le proprie esperienze, il coro, oltre alle consuete esibizioni da solo, organizza manifestazioni con
l’accompagnamento di orchestra o supportato da professionisti del bel canto. Il repertorio spazia dal canto
gregoriano alla musica sacra antica per coro a cappella, dalla musica barocca per coro polifonico
concertante ai più celebri canti natalizi, ai più accattivanti Gospels americani e ai canti tradizionali della
canzone Napoletana. Annualmente, a metà luglio, organizza un concerto in onore della Santa patrona di
Roccadaspide, Santa Sinforosa, invitando anche Cori di altre località regionali e italiane. Oltre
all’animazione dei più importanti riti liturgici della Parrocchia, il Coro partecipa a manifestazioni di
solidarietà, concerti e concorsi.
Tradizionale TEDESCO
Silent Night
S. Alfonso Maria de’ LIGUORI
Corale LATINO Adeste Fideles
L. ANGELS Gloria
L. AMSTRONG FRANCOIS/ ANKA Di STEFANO
Fermarono I Cieli
Wanderfull World
My Way
When The Saints Go Marching In
BEAL/BOOTHE
Jingle Bells Rock
G. VERDI
dal Nabucco “Va Pensiero”
Sabina MARTIELLO, direttore
Alessandro AMENDOLA, pianoforte
Costruzione, manutenzione e restauro di organi a canne
Crema: via IV novembre, 10 – 26013 / Pianengo: via della
Costituzione, 7 26010
Tel e fax: 0373-74881
e-mail tamburini@tamburini.org
Direzione artistica:
Raffaele BERTOLINI
Responsabile Rassegna Stampa
Mario GAROFALO
Nicola SALATI
Informazioni e organizzazione:
Associazione Musicale Internazionale
“L. v. Beethoven”
sede operativa: c/o Don Guglielmo MANNA
P.zza A.Maio, 23 - 84056 - Gioi (Sa)
e.mail: raffaele.bertolini@fastwebnet.it
E’ possibile consultare il programma
completo della manifestazione al seguente sito
www.triobeethoven.it
Si ringraziano
SI RINGRAZIANO: Regione Campania, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano,
ProLoco San Martino di Laureana, Amministrazione Comunale Stella Cilento, Comitato Festa
“San Nicola” Gioi, Comitato Festa “Madonna del Rosario” Gioi, Comitato Festa “Madonna
del Carmine” e Parrocchia “San Giovanni Battista” Cardile, Parrocchia “Santa Maria dei
Longobardi” Novi Velia, Parrocchia “S. Nicola di Bari” Perito, Associazione Culturale e
Musicale “ZEFIRO” Camerota., Amministrazione Comunale Torchiara.